Corpad 05 11 2015

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Poste Italiane spa - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02 2004 n. 46) art. 1, comma 1 - DCB Pc Poste Italiane spa - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02 2004 n. 46) art. 1, comma 1 - DCB Pc SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1983 GIOVEDI 5 NOVEMBRE 2015 - ANNO 33 N. 28 - EURO 0,20 Rinnovarsi per non morire, la sfida che attende la sanità Baldino, Ausl: “Per evitare tagli dobbiamo ricercare l’eccellenza” A PAGINA 5 Il presidente dei Medici per l’Ambiente di Piacenza: “Può essere consumata due o tre volte la settimana. Contano anche la qualità e i metodi di cottura” Le reazioni dopo l’allarme sulla cancerogenicità lanciato dall’OMS L’Organizzazione Mondiale della Sanità non ha usato troppi giri di parole: salsicce, hot dog, pro- sciutto e carni rosse trattate possono causare il cancro. Gli insaccati sono stati inseriti nella black list delle tabelle a rischio, al pari di fumo e amian- to. Il parere del presidente di ISDE Miserotti. GAZZOLA A PAGINA 2 Cifre record: 5700 le borse viveri consegnate lo scorso anno Mensa Caritas: 38mila pasti Cresce l’emergenza alimentare POLLASTRI A PAGINA 3 Spese di rappresentanza Dosi: “Noi sempre stati trasparenti” CAMINATI A PAGINA 6 Orti di via Campesio Consiglieri M5S: ‘Tifiamo per il verde’ CAMINATI A PAGINA 4 A PAGINA 8 Pontedellolio, i Sapori del Borgo A PAGINA 9 Teatro, Cristicchi con ‘Magazzino 18’ Fiorenzuola remissivo, il Piacenza si fa in tre Miserotti: “No demonizzare la carne, sì alla moderazione” TAGLIAFERRI A PAGINA 11 A PAGINA 10 Alseno, eventi per San Martino

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Miserotti: ''No demonizzare la carne, sì alla moderazione''

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Poste Italiane spa - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02 2004 n. 46) art. 1, comma 1 - DCB Pc

Poste Italiane spa - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02 2004 n. 46) art. 1, comma 1 - DCB Pc

REDAZIONE

SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1983

GIOVEDI 5 NOVEMBRE 2015 - ANNO 33 N. 28 - EURO 0,20

Rinnovarsi per non morire, la sfida che attende la sanitàBaldino, Ausl: “Per evitare tagli dobbiamo ricercare l’eccellenza”

A PAGINA 5

Il presidente dei Medici per l’Ambiente di Piacenza: “Può essere consumata due o tre volte la settimana. Contano anche la qualità e i metodi di cottura”

Le reazioni dopo l’allarme sulla cancerogenicità lanciato dall’OMS

L’Organizzazione Mondiale della Sanità non ha usato troppi giri di parole: salsicce, hot dog, pro-sciutto e carni rosse trattate possono causare il cancro. Gli insaccati sono stati inseriti nella black list delle tabelle a rischio, al pari di fumo e amian-to. Il parere del presidente di ISDE Miserotti.

GAZZOLA A PAGINA 2

Cifre record: 5700 le borse viveri consegnate lo scorso anno

Mensa Caritas: 38mila pastiCresce l’emergenza alimentare

POLLASTRI A PAGINA 3

Spese di rappresentanza

Dosi: “Noi sempre stati trasparenti”

CAMINATI A PAGINA 6

Orti di via Campesio

Consiglieri M5S:‘Tifiamo per il verde’

CAMINATI A PAGINA 4

A PAGINA 8

Pontedellolio,i Sapori del Borgo

A PAGINA 9

Teatro, Cristicchi con ‘Magazzino 18’

Fiorenzuola remissivo, il Piacenza si fa in tre

Miserotti: “No demonizzare la carne, sì alla moderazione”

TAGLIAFERRI A PAGINA 11

A PAGINA 10

Alseno, eventi per San Martino

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Corriere Padano 5 novembre 2015

2 ATTUALITÀ

Con una percentuale del 14,3 per centro sul totale della popolazione, Piacenza si conferma seconda provincia in Italia per numero di stranieri (preceduta solo da Prato) e prima in regione. I dati, riferiti al 2014, sono quelli dell’ultimo Dossier statistico sull’immigrazione diffuso dal centro studi e ricerche di Idos. Numeri da record che si inseriscono al primo posto in quelli già alti dell’Emilia Ro-magna, la regione italiana con la mag-giore incidenza di cittadini stranieri re-sidenti: nel 2014 risultano infatti essere 536.747, il 12,1% della popolazione regionale. Un dato sensibilmente più alto della percentuale nazionale (8,2%) e più alto di ogni altra regione italiana. Più della metà degli stranieri, ovvero il 53,3%, sono donne. A Piacenza gli immigrati sono (nel 2014) 41.227, di cui il 51,5% donne. Rispetto al 2013 la popolazione straniera è aumentata dello 0,8% e sul totale dei lavoratori gli occupati stranieri salgono al 22%. Una presenza così massiccia e radicata

Piacenza a fine settembre: 3140, con un aumento di 56 unità rispetto all’inizio dell’anno. La percentuale delle imprese non italiane nella nostra provincia è del 10,4% contro il 13,7 % di Reggio Emi-lia (prima in Italia) e la media nazionale del 9%. Il dato piacentino che riguarda le imprese individuali sale invece al 15% (erano 6,6% nel 2004). I settori scelti dagli imprenditori stranieri sono, al primo posto, l’edilizia (29%), il comparto dei servizi (noleggio, agenzie viaggio, servivi vari) al 16%, alloggio e ristorazione all’11%. Meno frequentati settori quali l’agricoltura, la fornitura di acqua e energia e le attività immo-biliari. Rispetto all’inizio dell’anno (in nove mesi quindi) le variazioni negati-ve (208 cessazioni) hanno riguardato il manifatturiero e, soprattutto, l’edilizia. In crescita tutti gli altri comparti. La presenza delle imprese stranieri è più alta nel Comune di Piacenza, seguito da Rottofreno, Borgonovo, Sarmato, Castelsangiovanni e Gragnano.

La principale nazionalità rappresen-tata è quella romena (15,4%), seguita dalla marocchina (12,6%) e albanese (11,7%). Un osservatorio privilegiato sulla presenza degli stranieri in Italia è,

da sempre, il mondo della scuola, anche alla luce del fatto che i minori stranieri sono 122.196, ben il 22,8% di tutti gli under 18. Significativo anche il nume-ro delle imprese straniere registrate a

Stranieri: Piacenza seconda in Italia, imprese al 10%

porta con sé alcuni altri dati significati-vi: nella provincia di Piacenza è più alto che altrove il processo di stabilizzazio-ne (sono stati 1020 quelli che nel 2014 hanno ottenuto la cittadinanza italiana, rispetto 224 del 2013) ed è più alta la percentuale dei bambini stranieri che frequentano le scuole dei vari ordini: più di un minore su cinque è straniero, nello specifico il 20,9%, contro il 16,7 di Modena e Parma, il 16,3 di Reggio Emilia e la media regionale del 12,1%. La maggior parte dei residente stra-nieri in provincia di Piacenza sono albanesi, ben rappresentata anche la comunità indiana. In regione la metà dei residenti stranieri sono euro-pei (50,1%), il 26,9% sono africani, il 19% asiatici e il 3,9% americani.

Caritas, cresce l’emergenza alimentare

Sono oltre 38mila i pasti distri-buiti nell’ultimo anno dalla Men-sa della Fraternità della Caritas diocesana di Piacenza- Bobbio, che nel 2016 celebra trent’anni di aiuti ai più bisognosi: ‘Siamo passati dai 20 pasti al giorno del 1986 (mensa diurna) ai 140 attuali (pranzo e cena) che im-pegnano 270 volontari per 365 giorni all’anno’, afferma don Giuseppe Chiodaroli, diretto-re della Caritas piacentina che ricorda anche i pasti forniti dal Centro diurno di via Beati e dal servizio di Accoglienza notturna di via Giordani, per un totale di oltre 50mila pasti erogati in un anno. Cresce l’emergenza alimentare e si moltiplicano i servizi offerti dalla Caritas piacentina: accanto all’incremento dei pasti forni-ti alla mensa della Fraternità (6mila in più rispetto al 2012) si aggiungono le 5.700 borse viveri consegnate lo scorso anno alle famiglie in difficoltà (ben 683 in più rispetto al 2013) con un trend più che raddoppiato negli ultimi 5 anni (nel 2009 furono 2.743). ‘Nel corso del 2015 - spiega il direttore della Caritas - abbia-mo provveduto con la Diocesi ad una stima del volume annua-le delle borse viveri distribui-te dalla chiesa piacentina che, complessivamente, ammonta a 50mila pacchi alimentari, di cui circa 6mila dalla Caritas’. Cifre

Mensa della fraternità: oltre 38mila pasti l’anno. Il direttore Chiodaroli: “Il cibo come recupero della dignità attraverso l’ascolto e l’accompagnamento”. ‘Agricoltura sociale’, nuovo progetto a Cadeo

FRANCESCA GAZZOLA

record che denotano un vertigi-noso aumento dei ‘nuovi pove-ri’: secondo il recente Rapporto 2015 della Caritas Diocesana sulla povertà, in Italia è infatti salita al 14% la percentuale di persone che non riescono più a soddisfare in modo stabile l’esi-genza di un pasto adeguato, con un incremento del 130% in soli 5 anni. Per tutti questi motivi il tema del ‘cibo’ è stato al centro del convegno delle Caritas par-rocchiali dello scorso ottobre (‘Dividere per moltiplicare – Dar da mangiare agli affamati’) che ha approfondito le iniziative di riflessione avviate in questi sei mesi di Expo di Milano, a cui ha partecipato anche la delegazione piacentina: ‘Il cibo è occasio-

ne di incontro e di scambio di relazioni ma è anche recupero della dignità delle persone che si trovano in un momento di diffi-coltà e che, attraverso l’accom-pagnamento e l’ascolto, vengono aiutate ad intraprendere un per-corso di crescita e di autonomia’, aggiunge Chiodaroli che ricor-da – a tale proposito – l’avvio di un nuovo importante servizio sul territorio: ‘A Cadeo, in una casa con terreno di proprietà del Collegio Alberoni realizzeremo il progetto ‘Agricoltura Socia-le’ che mira a coniugare l’espe-rienza lavorativa agricola con la convivenza tra persone di diver-se nazionalità (anche italiana) offrendo loro un’occupazione e una dimora fissa’.

A novembre riprende il servizio ‘Emergenza freddo’ che aiuta numerosi senza tetto a supera-re le criticità dei mesi invernali (novembre-aprile), ‘attraverso l’accoglienza presso la parroc-chia Sacra Famiglia di Piacenza che dispone di otto posti letto’, spiega Chiodaroli, che ricor-da anche l’importante progetto ‘LavorIo’ nato all’interno della Consulta delle opere ecclesiali e ‘con il quale cerchiamo di trovare piccole oc-cupazioni (dalla tinteggiatura al giardinaggio, dalla cura agli an-ziani al taglio e cucito) a coloro che si trovano in seria difficoltà economica attraverso l’attivazio-ne di tirocini e voucher presso enti o privati’. ‘

Edilizia pubblica, nuovo bando per la graduatoria Erp: le novità

(r.m.) È stato approvato recentemente, dal Co-mune di Piacenza il bando per formare la gra-duatoria per l’assegnazione degli alloggi Erp. Il nuovo bando contiene alcune novità, come spie-ga l’assessore al Nuovo Welfare del Comune di Piacenza, Stefano Cugini: “il bando è riservato ai cittadini italiani o di uno Stato dell’Unione Europea, oppure agli stranieri extra-Ue muniti di permesso di sog-giorno biennale o di soggior-no di lungo periodo aventi una regolare attività lavora-tiva”. Cugini ha spiegato che i richiedenti devono essere “residenti in Emilia Romagna” oppure devono avere “un’attività stabile nell’ambito regionale da almeno tre anni continuativi alla data di pre-sentazione della domanda e con residenza o atti-vità lavorativa esclusiva o principale nel Comune di Piacenza”. I componenti del nucleo familiare, spiega ancora Cugini “non devono essere titolari,

complessivamente, di una quota superiore al 50% di proprietà, usufrutto o abitazione di un alloggio (sul territorio nazionale) adeguato al nucleo stes-so”. I richiedenti non devono aver avuto prece-denti assegnazioni di alloggi Erp cui sia seguito il riscatto, né finanziamenti agevolati per realiz-

zare o acquistare alloggi. Per quanto riguarda l’attestazione ISEE, il nucleo familiare non deve superare i 17.154,30 euro (cifra che scende del 20% se è presente un solo reddito da lavoro dipendente o da pensione e in presenza di almeno un componente

over 65). Il patrimonio mobiliare dei richiedenti, infine, non deve superare i 35mila euro (limite che aumenta del 30% con almeno un componente over 65 o con invalidità superiore al 66%). Le domande sono presentabili da lunedì scorso fino al 15 marzo 2016. La graduatoria sarà pubblicata entro il 31 maggio 2016.

Raccolta fondi per l’alluvione e a dicembre torna ‘Avvento di Carità’

(fg) A dicembre torna l’iniziativa ‘Avvento di Carità’ con colletta di solidarietà durante le celebrazioni eucaristiche a favore della Caritas Diocesana. Nella terza domenica di avvento (13 dicembre 2015) si svolgerà l’iniziativa ‘Prendi a cuore tuo fratello’ con raccolta fondi a sostegno della Caritas: si potrà contri-

buire donando un pasto (5 euro), l’accoglienza di una notte (10 euro) o una borsa viveri (15 euro) alle famiglie in difficoltà. Caritas è inoltre vicina alle popolazioni colpite dall’alluvione del 14 set-tembre scorso attraverso diverse iniziative: ‘Accanto al contributo di 400mila euro deliberati dalla Conferenza episcopale italiana si aggiunge un importo stimato pari a circa 150mila euro derivanti dalla raccolta fondi attiva nelle parroc-chie, dalla sottoscrizione

Caritas Diocesana e dall’otto per mille carità diocesano’, spiega il direttore della Caritas, Giuseppe Chiodaroli (nella foto sopra). E’ possibile donare presso tutte le parrocchie del territorio provinciale, presso gli uffici Caritas (di Via Giordani 21 a Piacenza) e tramite versamento bancario (c/c bancario in-testato a Fondazione Autonoma Caritas Diocesana di Pia-cenza-Bobbio, Iban: IT61 A 05156 12600 CC0000032157).

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5 novembre 2015

3Corriere Padano

ATTUALITÀ

Dosi: “Amministrazione sempre trasparente”

Il sindaco Paolo Dosi è sicuro: non farà mai la fine del suo col-lega Ignazio Marino. “No, per carità. Io non cadrò mai per uno scontrino. Se devo cadere, sarà per qualcosa di più importante”. Una battuta, certamente, ma che serve per alimentare una con-vinzione ferrea. “La mia ammi-nistrazione comunale è sempre stata trasparente”. Le vicende romane con la caduta del sindaco Marino e l’indagine che lo vede coinvolto per pecu-lato a causa di alcune cene isti-tuzionali e private che sarebbero state pagate con la carta di credi-to del Campidoglio, hanno ripor-tato sotto i riflettori della politi-ca la questione delle cosiddette spese di rappresentanza. Spese di rappresentanza che, per il Comu-ne di Piacenza, sono tracciabili. Basta andare sul sito del Comune di Piacenza alla voce specifica e si possono reperire le infor-mazioni. Si scopre così che dal 2012, anno in cui si è insediato il sindaco Dosi, ad oggi la voce in questione è sempre diminu-ita sensibilmente: nel 2012 tali spese ammontavano a poco più di 25mila euro; nel 2013 a quasi

Un caso Marino a Piacenza non potrebbe accadere: “Le spese di rappresentanza sono tracciabili, nel 2014 ammontano a 12mila euro”

17mila euro; nel 2014 a 12mila euro. Tra le sotto-voci principa-li spese per “allestimenti flore-ali”, “acquisto doni commemo-rativi”, “acquisto gagliardetti”, “acquisto fasce tricolori”. Per lo più – durante tutto l’arco dei tre anni – spese per “servizio di am-plificazione sonora”. Si contano sulle dita di una mano le “spese di ristori istituzionale” – sei in tre anni - che solo in un caso supera-

no i mille euro. “Ci siamo dati una linea – affer-ma Dosi - se invitiamo qualche ospite importante che poi si ac-compagna a mangiare al ristoran-te, o si fa alla ‘romana’, oppure paghiamo noi di tasca nostra. Solo in casi particolari è successo che si attingesse alla voce delle spese di rappresentanza”. Né il sindaco né gli amministratori, come accadeva invece a Roma,

dispongono di una carta di credi-to ad hoc per quel tipo di spese. “Non disponiamo di alcuna carta di credito. Non so perché alcuni sindaci le abbiano, ma io posso assicurare che dal 2004, da quan-do sono in giunta, non abbiamo mai avuto carte di credito. Vorrei far presente che nel 2013 fummo oggetto di una segnalazione da parte della Corte dei conti per spese improprie che riguardava-

Klimt rubato, un testimone:“Il quadro è all’estero”Nuove rivelazioni sul furto del “Ritratto di Signora” di Gustav Klimt, trafugato dalla Galleria Ricci Oddi di Piacenza, nel 1997. Il quadro è di inestimabile valore, soprattutto dopo la scoperta, già prima del furto, da parte di una studentessa liceale, del “Ri-tratto di ragazza con cappello”, ricercato per 80 anni nel mondo dell’arte, dipinto sotto il “Ritratto di si-gnora”. Klimt, di fatto, aveva dipinto sopra il primo, un secondo ritratto. Il quadro fu rubato, in circostan-ze misteriose, nel febbraio del 1997, durante alcuni lavori di ristrutturazione, senza, tuttavia, riuscire a capire se fosse “uscito” dal tetto o dalla porta prin-cipale. Dopo la riapertura delle indagini da parte dei carabinieri, nel 2014, spunta un testimone, giudica-to attendibile, che potremmo definire come dall’al-tra parte della barricata, che sarebbe a conoscenza dell’ubicazione della preziosa tela. Questa persona avrebbe rivelato che il “Ritratto di Signora” si tro-verebbe all’estero e sarebbe stato al centro di una

scoraggiante. Siamo sempre sta-ti trasparenti. Anzi, dico di più: non solo i piacentini possono stare tranquilli su come vengono spesi i soldi della comunità, ma

che questa trasparenza è la prassi che da sempre appartiene allo sti-le degli amministratori piacenti-ni indipendentemente dal coloro politico”.Sul caso Marino il giudizio di Dosi è perentorio: “Visto da fuo-ri, penso che sia stata commessa qualche leggerezza nella con-duzione complessiva. Continui cambi di direzione che non han-no certo fatto bene. E’ mancata molto la coerenza”.

no, udite udite, una necrologia e un mazzo di fiori. Fu quella la contestazione che la Corte ci mosse: penso la dica lunga sul fatto che l’amministrazione si

sia sempre comportata in modo virtuoso in tal senso. Quanto alle spese per ospitalità va detto che nelle occasioni particolarmen-te importanti, come ad esempio l’invito di delegazioni straniere, spesso interviene direttamente la Camera di commercio che ha un capitolo a parte dedicato all’in-ternazionalizzazione”.Quindi, con un pizzico di vena polemica, aggiunge: “Mi sono reso conto che quando si tocca-no questi argomenti, i pregiudizi sono molto radicati. Che dopo 13 anni di ritiri di giunta ci sia anco-ra chi ogni volta chiede se i ritiri vengono finanziati con i soldi del Comune o con soldi nostri, è

In alto il sindaco di Piacenza Paolo Dosi. Al centro un’immagine dell’ultimo ritiro di giunta

ATTUALITÀ

MARCELLO POLLASTRI

Il sindaco: “Come amministratori non disponiamo di carta di credito. Il ritiro di giunta è sempre stato a nostre spese”

compravendita di un grande quantitativo di cocaina. Il testimone (se così possiamo chiamarlo) avrebbe intavolato, su sua stessa richiesta, una trattativa con gli inquirenti, anche alla presenza di un cronista del quotidiano locale, per rivelarne la posizione, dietro un “riscatto” di 150mila euro. La cifra sarebbe stata decisa dopo un estenuante tira e molla, partendo da una richiesta di 200mila euro. La persona avreb-be rivelato, nell’occasione, ulteriori particolari sul furto: il quadro fu rubato grazie ad un basista, che avrebbe fornito indicazioni su chi doveva occupar-si del furto. Il momento, naturalmente, era ideale: con i restauri molti quadri furono staccati e spostati, tanto che i responsabili della Galleria si accorsero soltanto 3 giorni dopo del furto, ritrovando, più tar-di, la cornice del dipinto sul lucernario, mossa che, secondo la “persona della trattativa” fu studiata ad arte per depistare gli inquirenti, visto che la cornice non sarebbe potuta passare nel lucernario, anzi, il

quadro sarebbe uscito dalla porta principale. Tornando alla compravendita di cocaina, il quadro, sempre secondo il testimone, fu solo un “accesso-rio” dello scambio, vista la sua impossibile com-mercializzazione, essendo uno dei dipinti rubati più

ricercati al mondo. Con il testimone la trattativa per rivelare la posizione del dipinto si è interrotta bru-scamente e non è chiaro quanto di vero ci sia nelle sue affermazioni. Ciò che è certo è il mistero che ancora avvolge questo furto. La ricerca continua.

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Corriere Padano 5 novembre 2015

4 ATTUALITÀ

Miserotti: “Carne, non demonizziamo ma conta la qualità”Dopo l’allarme sulla cancerogenicità lanciato dall’Oms, il presidente dei Medici per l’Ambiente: “Due o tre volte la settimana può essere consumata”

L’Organizzazione Mondiale della Sanità non ha usato troppi giri di parole: salsicce, hot dog, prosciutto e carni rosse trattate possono causare il cancro. Gli insaccati sono stati inseriti nella black list delle tabelle a rischio, al pari di fumo e amianto. Certo non si deve scadere in allarmi-smi ingiustificati, e in casi come questi il limite è molto labile. Che il consumo di carne sia da limitare si sa, anche la stessa pi-ramide alimentare alla base del-la dieta mediterranea, posiziona carne ed insaccati in cima alla piramide stessa. C’è da consi-derere anche il fatto che negli Stati Uniti le leggi sulla lavora-zione delle carni sono molto più permissive rispetto all’Europa e ancora di più rispetto all’Italia; le carni molto lavorate, affumi-cate o sotto sale, già di per se stesse sono problematiche da un punto di vista del trattamento per cui è opportuno limitare al massimo il consumo. Tuttavia sarebbe sbagliato demonizzare la carne. “Non bisogna demo-nizzare in assoluto la carne – conferma il dottor Giuseppe Mi-serotti, referente locale di Isde, medici per l’ambiente – perchè due o tre volte a settimana può essere consumata soprattutto se cotta e trattata in un certo modo. Da evitare che venga bruciata perchè i residui carboniosi sono pericolosi, e nin deve neppure essere troppo cotta. Poi se as-sociata ad un piatto di verdure abbondante che conpensa la quantità di antiossodanti non presenti nella carne, è ancora meglio”. Un altro tema da tenere in con-siderazione è la qualità della carni. In italia sono sempre più frequenti i Gas, gruppi di acqui-sto solidale, che curano la filie-ra più da vicino ma ad un costo maggiore per i consumatori. “La qualità del prodotto è im-portante – conferma Miserotti – si stanno affermando filiere vir-tuose con carni biologicamente più garantite. Prodotti senza pe-sticidi che danno garanzie con costi maggiori, è vero, ma credo

ELENA CAMINATI per la salute si possa fare. Tra l’altro l’Italia da questo pun-to di vista può vantare qualche

primato e sensibilità maggiore rispetto all’Europa e ancora di più agli Stati Uniti”.“Il tumore all’intestino – pro-segue Miserotti – è correlato ad una alimentazione grassa; te-niamo presente anche che molti inquinanti dell’ambiente sono

liposolubili e se finiscono nelle materie alimentari possono cre-are seri problemi”. Nessun dubbio invece sul forte

impatto ambientale degli alle-vamenti di bovini e suini, tanto che ci si domanda se davvero

non valga la pena ripensare alla zootecnia come elemento de-terminante nell’alimentazione uamna. La quantità di acqua, erba e mangime che si utilizza-no hanno un costo dal punto di vista energetico molto alto. Da questo punto di vista la carne

non andrebbe troppo privilegia-ta nella catena alimentare. (Il servizio completo su www.zerocinque23.com)

Medici sulle ambulanze, scontro Ausl-OrdineAlcuni medici in Emilia Ro-magna avrebbero delegato, at-traverso istruzioni operative, al personale infermieristico, sulle ambulanze del 118, compiti di diagnosi, prescrizione e sommi-nistrazione di farmaci soggetti a controllo medico. Questa l’accusa, contenuta negli esposti presentati nelle Procure di alcune provincie Emiliano-Romagnole, tra cui Piacenza, dallo Snami (sindacato dei medici). L’esposto presentato in Procura ha scatenato polemiche tra l’Ordine dei medici e l’AUSL piacentina, che per bocca del suo direttore generale, Luca Baldino, ha garantito che gli operatori “agiscono in sicurezza all’interno di procedure definite e codificate dall’Azienda”. Secondo Baldino, in un contesto che vede lo specializzarsi verso l’alto dei medici “alcune cose possono essere fatte dal perso-nale infermieristico, adeguata-mente formato”. Di altro avviso è il presiden-te dell’Ordine dei Medici di Piacenza, Augusto Pagani, che ha spiegato come “le procedure istituzionali ed operative del 118 devono essere riviste alla luce della normativa vigen-te” ricordando che i mezzi di soccorso medicalizzati sono gli unici “che si possano definire avanzati”. Per Pagani la Regio-ne deve realizzare una rete di “emergenza-urgenza che possa garantire ai cittadini la migliore assistenza possibile”. Il personale medico e non medi-co a bordo delle ambulanze, per Pagani, deve essere messo in condizione di avere “la certezza di agire all’interno delle proprie

competenze professionali cia-scuno con le proprie responsa-bilità”. Nel territorio provinciale di Piacenza sono tre i mezzi di soccorso con a bordo personale medico, mentre quattro hanno a bordo soltanto infermieri. In particolare si parla di un’auto medica con medico e infermiere a Piacenza, un’ambulanza con medico e infermiere a Bobbio,

un’ambulanza con medico, a Farini, per quanto riguarda i mezzi con medico a bordo, men-tre i mezzi con solo personale infermieristico consistono in un’auto infermieristica a Piacen-za (presso i Vigili del Fuoco), due ambulanze rispettivamente a Castel San Giovanni e Fioren-zuola e un’auto infermieristica a Cadeo.

Riccardo Murtinu

“Il tumore all’intestino è correlato a un’alimentazione grassa, teniamolo presente”

“ Bisogna evitare che la carne venga bruciata perchè i residui carboniosi sono pericolosi”

Graduatoria di medicina, ridurre i tempi di accesso: la proposta(e.c.) L’obiettivo è quello di permettere ai medici neo diplomati in formazione specifica di Medi-cina generale di accedere alla graduatoria ridu-cendo i tempi di attesa. La proposta è arrivata in Senato di parte di due giovani medici di Parma e Piacenza Nicola Arcelli e ILaria Crialesi, grazie ad una interrogazione a risposta scritta presen-tata al Ministro Lorenzin da Giorgio Pagliari e Venera Padua (PD). “La normativa in vigore – spiegano Arcelli e Crialesi -costringe ogni anno circa 1.000 medici che hanno ottenuto il diploma in formazione specifica di Medicina generale ad attendere almeno 12 mesi per l’inserimento nella graduatoria”. Il medico che oggi si diploma a di-cembre 2016, infatti, dovrà presentare domanda di iscrizione a gennaio 2017 per poi entrare in graduatoria nel 2018: “Sono tempi di attesa ingiu-stificati e penalizzanti, che costringono di fatto i medici, già alle prese con un percorso di studio

molto lungo, ad un prolungato stop formativo”. Arcelli e Crialesi sottolineano come la mancata modifica delle regole di accesso alla professione per i giovani potrà causare seri problemi all’in-tero sistema: “Nei prossimi anni è atteso il pen-sionamento di un consistente numero di medici di medicina generale convenzionati e la loro so-stituzione potrebbe risultare difficile se non im-possibile”. Una posizione appoggiata anche dal Presidente dell’Ordine dei Medici di Piacenza Augusto Pagani: “Si tratta di un problema serio, che si somma alle difficoltà che i giovani medici oggi vivono a livello professionale a causa della difficoltà ad accedere ai percorsi di formazione post laurea: nei prossimi 10 anni andrà in pen-sione la metà dei medici dipendenti del SSN ed il 60% dei medici convenzionati, e l’Italia rischia di non poter mantenere l’attuale organizzazione e qualità dei servizi sanitari”.

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5 novembre 2015

5Corriere Padano

ATTUALITÀ

Rinnovarsi per non morire, la sfida che attende la sanità

“Cambiare per non morire”. Que-sto, in sintesi, il succo del piano di riorganizzazione e raziona-lizzazione dell’Azienda Sanita-ria locale di Piacenza, dal titolo “Futuro in salute”, presentato dal direttore generale Luca Baldino nel corso dell’ultima conferenza socio-sanitaria in Provincia: sono gli esiti della prima fase di un per-corso partecipato - che dovrebbe concludersi entro dicembre e gennaio prossimi - finalizzato alla definizione e approvazione di alcune linee di indirizzo per la pianificazione e programmazione della politica sanitaria nel conte-sto piacentino. “Il confronto è ne-cessario perché dobbiamo pren-dere decisioni per il futuro della sanità piacentina che non saranno facili – ha spiegato Baldino - e dobbiamo prenderle nel modo più consapevole possibile. Ma so-prattutto dobbiamo comprendere la necessità di fare queste scelte e cambiare alcune cose per per-correre quello che è il percorso naturale, e per fortuna sempre at-tivo, della medicina e dei percorsi di cura. Oggi vengono offerte una serie di nuove potenzialità dalle tecnologie, dai nuovi farmaci e da quelli che sono i modelli e i percorsi di cura e noi non possia-mo permetterci di rimanere indie-tro. Dobbiamo essere in grado di

Il piano “Futuro in salute”. Il direttore Ausl Baldino: “Per evitare tagli dobbiamo ricercare l’eccellenza”. Nuovo ospedale in area militare?

garantire alla nostra popolazione il meglio che la scienza e la me-dicina sono in grado di offrire”. Una strategia per il futuro che costerà 15 milioni di euro, tanto il costo stimato da Baldino per investimenti mirati, “per inter-cettare i progressi della ricerca scientifica, per l’innovazione tecnologica, per la specialistica e il personale”. Impensabile che queste risorse arrivino dal fondo regionale o nazionale, occorre “efficientare il sistema, “trovare

le risorse affrontando i temi della razionalizzazione interna, dell’e-voluzione delle reti ospedaliere e territoriali, dell’utilizzo delle nuove tecnologie e della sosteni-bilità delle azioni che metteremo in campo”. Trasformarsi per non morire, appunto. E la chiave è una maggiore specializzazione. “Il tema della specializzazione della rete ospedaliera – prose-gue Baldino - è cruciale ed è un tema prima di tutto clinico, non possiamo permetterci di fram-

mentare la casistica in ospedali diversi, dobbiamo fare in modo che a Fiorenzuola, a Castelsan-giovanni si facciano alcune cose e si facciano per tutti. Abbiamo già oggi un altissimo livello di ef-ficienza, qualcosa si può miglio-rare, ma dobbiamo trasformare la nostra rete ospedaliera. Non fare più alcune cose che oggi ci ser-vono di meno a farne altre che ci servono di più. Le risorse verran-no da una riorganizzazione della nostra rete, per ricavare risorse da

no verso altri sistemi e attrarne di nuovi. “Ma se non accettiamo di cambiare perdiamo – insiste Baldino-. Se volessi far restare tutto com’è basterebbe fare due aggiustamenti di bilancio e vivrei cinque anni tranquilli. Ma in quel modo tutto il sistema arretrereb-be ponendo le basi per autoelimi-narsi. L’eccellenza invece deve diventare la normalità”Anche il tema del nuovo ospe-dale – annunciato qualche setti-mana fa dall’assessore regionale Sergio Venturi - rientra in questo percorso di ricerca dell’eccel-lenza. “Dobbiamo lavorare per averlo in tempi brevi, il Polichi-rurgico attuale ha tempi di vita ancora di 10, massimo 15 anni, quindi bisogna iniziare subito a progettare quello nuovo, visto che per costruirlo ci vorranno 7-8 anni”. Dove? “Dovrà essere non in centro e non in periferia” ri-sponde Baldino e le aree militari in dismissione sono, ovviamente, gli spazi maggiormente vocati”. Il sindaco Dosi ha avanzato l’i-dea della caserma Lusignani ma il dibattito è solo agli inizi.

reinvestire sul territorio. Realiz-zare nuove case della salute, ri-solvere il tema dell’integrazione dei percorsi, fare più prestazioni sul territorio, attrarre medici... insomma, vincere la sfida della clinical competence”. E in tutto questo si inserisce lo spauracchio del taglio a 17 pri-mariati, previsto (sulla carta) nelle norme contenute nel de-creto Balduzzi, diventato legge quest’anno, un’ipotesi basata sul rapporto tra popolazione e posti letto. Un’ipotesi su cui Baldino rassicura: “Sarebbe una follia immaginare uno scenario del ge-nere, non solo quei posti ci ser-vono tutti ma bisogna rinnovarli e, per farlo, occorre riorganizzare la rete ospedaliera, accelerando appunto sul tema dell’efficienza. Ma se restiamo statici, se non ri-usciamo a far comprendere la ne-cessità di cambiare, quel quadro ipotetico potrebbe diventare re-altà”. Cambiare, dunque, cioè far sì che “ogni reparto, ogni équipe abbia a disposizione competenze, strutture e una casistica sufficien-te – con un numero di prestazioni adeguato e conseguenti percor-si di carriera per i medici - per garantire quella che si definisce Clinical competence”. E miglio-rare l’efficienza significa anche recuperare pazienti che emigra-

In alto il direttore generale dell’Ausl di Piacenza Luca Baldino. Al centro, il polichirurgico

ATTUALITÀ

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6 ATTUALITA’

Orti di via Campesio, M5S: ‘tifiamo per il verde’ Secondo i grillini gli argomenti a favore del cambio d’uso sono insussistenti: l’area deve riprendere la sua destinazione storica, ad orti

ELENA CAMINATI L’area di via Campesio deve riprendere la sua destinazione storica, ovvero ad orti. Questa la posizione del gruppo consilia-re del Movimento 5 Stelle sulla partita del cambio d’uso della porzione di verde che si trova tra via Campesio, via Freschi, via Maruffi e via Emmanueli. “Gli argomenti a favore del cambio d’uso dell’ex orto sono insussi-stenti.” Questo hanno scritto i consiglieri nella richiesta di ri-esame presentata in commissio-ne, che proseguono in una nota “Dobbiamo considerare che l’’area è unica nel suo genere, in un contesto urbanistico consoli-dato, a due passi dalle mura del centro storico.Valutando il contesto dove è collocata l’area, ci si rende con-to della densità urbanistica esi-stente e ci si domanda se serve modificarla ulteriormente, ri-schiando di compromettere quel delicato equilibrio tra cittadini e ambiente circostante. Se invece analizziamo l’osservazione og-getto di riesame, ci rendiamo conto che l’interesse del privato può fortemente superare quel-lo pubblico e la soluzione di mantenere l’area a verde risulta essere la soluzione migliore. La

all’attività agricola.” Emerge anche che il 25% del suolo con-sumato è concentrato nei comu-ni capoluogo. Infine nel periodo analizzato 2003-2008 nella pia-nura emiliano romagnola sono scomparsi 157 kmq di superficie agricola alla velocità di circa 50 mq al minuto con una per-dita di funzioni del suolo che è stata stimata economicamente

nell’ordine di parecchie centi-naia di milioni di euro.Ricordia-mo che il mantenimento delle aree verdi esistenti e residuali, soprattutto in ambito urbano, rappresenta uno degli obiettivi più qualificanti del progetto del “Parco delle Mura” e del Piano Strategico del Verde, frutto di un elaborato percorso parteci-pativo del Forum di Urbanisti-ca Partecipata. L’area si presta egregiamente per un progetto di acquisizione da parte del Comu-ne, anche mediante il sostegno di enti o fondazioni, per la rea-lizzazione di orti da affidare agli

anziani, nell’ambito dei Piani di Azione per l’invecchiamento sano promossi dall’OMS. Il so-stegno economico potrebbe ve-nire anche dalla partecipazione ai bandi regionali di riqualifi-cazione urbana. L’area sarebbe particolarmente adatta a progetti all’educazione ambientale e alla bellezza. Potrebbe essere sede di iniziative per le scuole non solo

per la conoscenza di alberi e flo-ra ma come realizzazione di un contesto urbano sostenibile dal punto di vista ecologico, urba-nistico e sociale. Inoltre è attra-versata dal corridoio ecologico facente parte della Rete ecolo-gica urbana e provinciale, come si desume dalla mappa riportata dalla tavola degli aspetti struttu-ranti del PSC adottato.Se ci fosse più coerenza tra im-pegni e promesse in campagna elettorale e azione amministrati-va, ci sarebbero meno illusioni e più certezze per tutti e per il futuro di tutti”.

proposta di discutere l’osserva-zione in consiglio comunale e in subordine il non accoglimen-to dell’osservazione hanno la funzione di concedere il tempo necessario ai commissari per analizzare meglio nel merito il cambiamento che viene ri-

chiesto. Contrastare il consumo del suolo, come da Report del 1 ottobre 2015 effettuato dalla Regione Emilia Romagna che evidenzia una situazione preoc-cupante, risulta prioritario: nel 2008 il suolo urbanizzato era pari al 10% del territorio regio-

nale percentuale tra le più alte a livello nazionale e non abbiamo dati aggiornati! Per consumo di suolo si è considerata “la ridu-zione di superficie agricola per effetto di interventi di imper-meabilizzazione urbanizzazio-ne ed edificazione non annessi

“L’area sarebbe particolarmente adatta a progetti all’educazione ambientale e alla bellezza”

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7Corriere Padano

PUBBLICITA’

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8 PONTE DELL’OLIO

I Sapori del borgo, tradizione e novità Domenica 8 le vie di Ponte dell’Olio si animeranno di eventi ed iniziative, tutte all’insegna del gusto

COSTANZA ALBERICI Torna I Sapori del Borgo a Pon-te dell’Olio, domenica 8 no-vembre; bancarelle con prodotti tipici, mercato domenicale in Via Vittorio Veneto e stand ga-

stronomici in Piazza I Maggio. Protagonisti i prodotti tipici locali nella “Via del Gusto”; immancabili, peso e taglio del “Salame cotto gigante”, e mar-chiatura delle pancette Riserva del Borgo. “Un’edizione tra novità e tradi-zione: – ci racconta Samuele Ri-soli, presidente di PonteEventi – Resta la Via del Gusto, un ap-puntamento fisso e molto ama-to. Con l’acquisto di un coupon, i visitatori avranno diritto ad un assaggio presso ciascun produt-tore. Non mancherà la musica, con gruppi itineranti e il Corpo Bandistico Pontolliese. In Piaz-za Primo Maggio i ristoranti della zona proporranno un menu per l’occasione. I posti a sede-re saranno circa cinquecento”. “Taglieremo il salame cotto gigante intorno alle ore 15, che verrà distribuito in degu-stazione al pubblico; novità di quest’anno è invece il gioco “indoVinello diVino”: alcuni ‘intenditori’ assaggeranno al-cuni vini e dovranno rispondere a relative domande. Vince chi risponde correttamente ad un maggior numero di quesiti. Ci sarà anche una degustazione guidata della mariola, a cura di Slow Food Piacenza. L’edizio-ne 2015 de ‘I sapori del Bor-go’ è inoltre in abbinamento con l’Appennino Festival, che si chiude proprio in occasione della nostra rassegna”. Alle 15, la musica del gruppo puglie-se Domo Emigrantes; alle 18, presso la Chiesa di San Gia-como, concerto corale con la partecipazione del Coro ANA diretto da Edo Mazzoni, del

Coro Spontaneo Eco di Valle e del gruppo vocale Eudaimonia diretto da Maddalena Scagnelli. Verrà inoltre assegnato il pre-mio di gradimento del pubblico al migliore espositore della Via del Gusto che verrà proclamato

“Espositore coi baffi”. Ecco il programma dettagliato della giornata: Ore 10.00 apertura Via del Gusto e Concorso “Indovina il peso del salame cotto gigante”Ore 11.00 Inaugurazione uf-ficiale della 17ma edizione di Sapori del Borgo “Maninpasta facciamo gli ano-lini!” attività per bambini con

l’Associazione GenitoriOre 11.30 Apertura Area Risto-ranti in Piazza I MaggioDalle 13.00 Musica itinerante,

a cura di Appennino Folk Fe-stivalOre 15.00 pesatura e taglio del Salame Cotto gigante e premia-zione del Concorso “Indovina il peso”Ore 16.00 cerimonia di mar-

chiatura delle Pancette “Riser-va del Borgo” e sfilata in bor-gataOre 18.00 Concerto Corale con la partecipazione del Coro ANA ValNure e del Coro spon-taneo Eco di Valle e del Gruppo Vocale EudaimoniaOre 18.30 Premiazione del Mi-glior Espositore della Via del Gusto

Per conoscere in tempo re-ale gli aggiornamenti sulla rassegna è online la pagina Facebook“Sapori del Borgo”.

L’edizione 2015 è in abbinamento con l’Appennino Festival, che si chiude in occasione della rassegna. Tra i protagonisti, Domo Emigrantes ed Eudaimonia

ORARI: 8/12 e 15/19Martedì su appuntamento fino alle ore 22

Pontedellolio (Pc) -P.zza I° Maggio, 45Tel. 0 5 2 3 . 8 7 8 4 1 1

L’altroACCONCIATURE UOMO

di Fabrizio Gazzola

Trattamenti tricologici

Slow Food , la mariola si presenta

Nel programma de “I Sapori del Borgo” non poteva mancare uno spazio dedicato alla Mariola, più esattamente Mariola Cruda Piacentina (a Parma la cuocio-no) uno dei salumi tradizionali della provincia di Piacenza e in particolare dell’Alta Val Nure. Sarà Slow Food a proporne la degustazione domenica 8 novembre alle ore 16.00 unendo la presentazione del Presidio Provinciale.La Mariola è un insaccato crudo stagionato di suino, di fatto un salame, anche se molto partico-lare. Il nome del prodotto deriva dal nome del budello in cui la carne viene insaccata, l’intestino cieco del maiale, appunto noto come mariöla. Da ogni maiale si ricavava una sola mariola.Si tratta di uno dei salumi più tradizionali e antichi della provincia di Piacenza (che risentono dell’aria temperata e non troppo umida che spira della Liguria), nato dall’esigen-za di conservare le carni per molti mesi. L’impasto è fine, agliato e aromatizzato con un po’ di vino bianco. La dimensione di questo salame causava alcuni problemi nella qualità della stagionatura, il prodotto rischiava di rovinarsi o bucarsi. Per questo una mario-la ben riuscita è un prodotto di eccellenza.

Il lonzardo di Bignami, che sorpresa! Il Salumificio Bignami è proprio nel borgo di Pontedell’Olio e nella giornata di domenica si affaccerà sulla via principale per proporre la de-gustazione dei salumi prodotti artigianalmente a pochi metri. Una tradizione che continua dal lon-tano 1985 confermando tutt’oggi il successo della qualità nelle mani di un manipolo di norcini di provata esperienza. Producono coppa, salame e pancetta, i nostri classici. Anzi si potrebbe dire “fanno su” perché le tecniche artigianali non sono cambiate. Poi lardo e un curioso Bignamotto: ba-

guette farcita di pasta di salame da grigliare a fet-te alte circa un centimetro. Sarà però il Lonzardo a stupire gli appassionati della buona salumeria. Un taglio anatomico del suino poco conosciuto, sarebbe la lonza con at-taccato il lardo. Lasciato riposare un mese circa, dopo essere stato trattato solo con sale e aromi verdi, è ottimo dopo sei mesi di stagionatura, una esperienza gustativa imperdibile... Il dolce della parte grassa si sposa perfettamente con il sapore più deciso della lonza.

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ANTEPRIMA

Municipale, arriva Cristicchi e il suo “Magazzino 18”

Dopo la Prosa, al Teatro Municipale il sipario si alza anche sul cartellone “Altri Percorsi”, sempre curato da Teatro Gioco Vita. Si inaugura marte-dì 10 alle 21 con il famoso cantautore romano Simone Cristicchi e il suo spettacolo “Magazzino 18”, per la regia di Antonio Calenda. Una trasfi-gurazione della drammatica vicenda dei profughi istriani. Il titolo arriva infatti dal luogo nel Porto Vecchio di Trieste in cui gli esuli depositavano tempora neamente le loro proprietà. E attraverso quegli oggetti Cristicchi ricuce i racconti di vita che in essi si celano, senza dimenticare la difficile situazione degli italiani “rimasti”: lo fa mescolando registri vocali, co-stumi e atmosfere musicali, trasfi gurando il reportage storico in una sorta di nuovo “Musical-Civile”. Cambiamo sala. Al Teatro Trieste 34 nel weekend ripartono due rassegne. Sabato 7 alle 21 l’appuntamento è con quella di improvvisazione teatrale organizzata dai TraAttori. S’inaugura con la pluripremiata compagnia romana degli Appiccicaticci e il loro divertentissimo spettacolo “Who is Luigi?”. Domenica 8 alle 16.30 ri-prenderà anche “La domenica dei piccoli” per bambini e famiglie, con lo spettacolo “Rifiuti a manovella”, un classico di Filippo Arcelloni. Spo-standoci a Larzano di Rivergaro, a La Fabbrica 54, il nuovissimo spazio teatrale di Andrea Borghi e diretto da Beppe Arena, domenica 8 alle 21 sarà la volta di “Oscar e la dama in rosa” di Eric-Emmanule Schmitt, con Amanda Sandrelli e la regia di Lorenzo Gioielli. Una favola malinconica e delicata con protagonista Oscar, bambino malato di leucemia.

Al Teatro Trieste 34 improvvisazione teatrale con gli Appiccicaticci.Alla Fabbrica 54 di Larzano domenica 8 tocca ad Amanda Sandrelli

“Bot in musica”,lezione-concertoIn occasione della mostra “I futurismi di un giocoliere” dedicata a BOT, il grande futuri-sta piacentino Barbieri Osvaldo “Terribile”, la Fondazione di Piacenza e Vigevano or-ganizza per venerdì 6 alle ore 18 all’Audi-torium di via Sant’Eufemia l’evento collate-rale “Bot in musica”. Una lezione-concerto futurista con il compositore Daniele Lom-bardi e la soprano Ana Spasic.

Luca Isidori, performanceper la raccolta “NuovoSole”Venerdì 6 alle 19 alla Libreria Fahrenheit di via Legnano l’attore e autore piacentino Luca Isidori (in foto) presenta la sua nuova raccolta di poesie “NuovoSole”. Una ine-vitabile riflessione sul meccanismo eterno della vita, sui “giri di giostra” che si ripetono, sempre a caccia di risposte che non ci sono. La presentazione sarà una performance te-atral-poetica con Isidori e Talita Ferri.

Mortilla, lezione su“Il trionfo del brutto”Dopo la pausa del 5 novembre, continua il nuovo ciclo di conferenze del professo-re piacentino Salvatore Mortilla dedicate ad arte e letteratura moderna, agli Amici dell’Arte in via San Siro il giovedì alle 15.30 (gratuite per tutti). Il 12 si “attaccherà” il XX secolo con la le-zione: “Il trionfo del brutto - Arte e avan-guardie”.

ANTEPRIMA

PIETRO CORVI

Cioccolandia, dodicesima edizione a Castel San Giovanni Sabato 7 novembre dodicesima edizione dell’evento dedicato alla cioccolata. Nelle vie e nelle piazze del centro storico di Castel San Giovanni, pasticceri e maestri cioccolatieri provenienti da tutta Italia, proporranno i loro gustosi prodotti per tutta la giornata. Inoltre, 150 bancarelle di hobbisti e “artigiani del palato” promuoveranno le tipicità della zona. Intrattenimento per bambini e adulti con artisti di strada e Lotteria di Cioccolandia con nume-rosi premi.

Piacenza - Incontro con Marco Martini: La vita con un cane da cacciaVenerdì 6 novembre alle ore 21, presso la Sala comunale di via Martiri della Resistenza 8/a, seminario gratuito con Marco Martini.

Piacenza - Festa del Lego Festival dedicato agli appassionati del lego presso Palazzo Gotico, sabato 7 e domenica 8.

Piacenza - Giornata in onore del Senatore SpigaroliSabato 7, ore 9.30, presso la Cappella Ducale di Palazzo Farnese, giornata in onore del Sen. Prof. Alberto Spigaroli, alla quale interverranno vari relatori. Seguirà la cerimonia di intitola-zione della Pinacoteca.

Piacenza - Orchestra Giovanile L.Cherubini, prova apertaSabato 7, ore 10.30 ai Teatini, prove del con-certo che il Maestro Riccardo Muti porterà in scena al Grand Teatre del Liceu di Barcellona dal 13 al 15 novembre. Programma: Sinfonia n. 8 in Si minore D759 Incompiuta di Schubert, Concerto per pianoforte e orchestra n. 23 in La maggiore K488 di Mozart e la Sinfonia n. 5 in

Dal jazz al folk al rock internazionale e una sfida impossibile: “Bach vs Beatles”Alla Muntà la cantautrice Linda Sutti in quartetto

AGENDA WEEKEND

Anche il mondo della “cultura alta” si mobilita a favore degli alluvionati. L’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini nei prossimi giorni sarà a Piacen-za per preparare il concerto che il Maestro Riccardo Muti porterà in scena al Grand Teatre del Liceu di Barcellona dal 13 novembre. Così, ai Teatini, venerdì 6 (dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 16 alle 19) e sabato 7 (dalle 10.30 alle 14.30), si potrà assistere alle pro-ve d’orchestra e il ricavato dei biglietti venduti (15 euro; info alla biglietteria del Municipale) sarà devo-luto agli alluvionati. In programma, celebri opere di Schubert, Mozart e Beethoven. Passiamo al Jazz. Al Milestone, la sala concerti del Piacenza Jazz Club, sabato 7 alle 21.15 arriva una formazione particolare: Gianluca Di Ienno, tra i pianisti e compositori più quotati della nuova generazione, tornerà in quartet-to con Marco Micheli al contrabbasso, Matteo Re-bulla alla batteria e Andrea Dulbecco al vibrafono. Spostandoci in territori folk e blues, segnaliamo due appuntamenti infrasettimanali, entrambi martedì 10 alle 22. All’Irish Pub ecco Lou Moon: il cantautore milanese Mattia Airoldi porterà il pubblico sul Mis-sissippi con un carico di folk-blues pestato, all’osso. Alla Muntà sarà invece di scena la cantautrice pia-

centina Linda Sutti in quartetto. Chi sia a caccia di rock internazionale, invece, non dovrà perdersi i canadesi Les Marinellis. Lo smaliziato quintetto, in arrivo da Montréal, suona una mescola di garage, pop e psichedelia capace di accontentare i gusti più dispa-rati. Saranno in concerto sabato 7 all’Arci live club Sound Bonico a San Bonico; gruppo d’apertura da confermare, dj-set della Soundbonico Crew. Facen-do un passo indietro, venerdì 6 si potrà combattere il freddo a colpi di rock col ritorno del piacentino Neon Trio (Marcello Salcuni, Stefano Schembari e Miche-le Montresor) al Temple Bar di via X Giugno. Segna-liamo infine un evento particolare come il concerto “Bach VS The Beatles”, una sfida (im)possibile in scena domenica 8 alle 21 all’Auditorium della Fon-dazione di Piacenza e Vigevano in via Sant’Eufemia. A dividersi tra arie barocche e gli “evergreen” dei Fab Four sarà l’Ensemble Banda Larga (Gian Andrea Guerra a violino barocco e pedaliere, Paolo Costan-zo a violino barocco ed elettrico, Valentina Soncini a viola, voce e percussioni, Maro Righi al violoncello, Paolo Guglielmetti a contrabbasso, chitarra e basso elettrico e Silvia Sesenna a cembalo ed hammond). A introdurre la serata, l’esperto beatlesiano Alberto Dosi e lo stesso Gian Andrea Guerra.

Al Jolly in rassegna“Non essere cattivo”

Si arricchisce la proposta d’essai per i cine-fili più accaniti. Segnaliamo subito il nuovo cineforum organizzato dall’associazione Arci La Baracca di Caorso alla biblioteca comunale del paese. 4 mercoledì per altrettanti temi e grandi registi. L’11, alle 21, tocca a “Il grande Lebowski” dei fratelli Coen. Lo stesso giorno, al Cinema Jolly di San Nicolò alle 21.30, sarà proiettato invece “Non essere cattivo” di Claudio Caligari, un energico excur-sus nei luoghi oscuri dell’hinterland romano e dell’animo umano. Giovedì 12, infine, alle ore 21 all’Iris di Piacen-za per la rassegna “Cineclub” della Cineteca Italiana, si vedrà “Sei vie per Santiago” di Lydia B.Smith (Spagna/USA, 2013), dove un gruppo di persone affrontano il “Cammino”, ognuno con le proprie ragioni, motivazioni e aspetta-tive.

CINEMA

Do minore op. 67.Il ricavato dei biglietti (15 euro) sarà devoluto agli alluvionati del nostro territorio.

Piacenza - Nuove idee per un’economia differenteSabato 7 novembre, dalle ore 15, all’Audito-rium Sant’Ilario, workshop su idee e progetti innovative e sperimentali che si possono avvia-re nel nostro territorio, anche attraverso nuove imprese cooperative.

Piacenza - Columbus DayNel pomeriggio di sabato 7 in via Colombo ci saranno musica, animazione per i più piccoli, stand artigianali ed enogastronomici e tante altre iniziative.

Piacenza - La talpa e il pipistrelloPresso la Biblioteca Ragazzi Giana Anguissola, sabato 7 ore 16, presentazione del libro «La talpa e il pipistrello» di Marco Vaccari, a segui-re un laboratorio creativo.

Piacenza - Rassegna “Voci dall’esilio”: Storie dell’EdenSabato 7, ore 16.30, alla Biblioteca Passerini-Landi continua la rassegna “Voci dall’esilio”.

Piacenza - Delizie di novembreDomenica 8 in Piazza Cavalli, Festa di San Martino in piazza Duomo, stand di cioccolato in Piazza Cavalli, mostra del Lego a Palazzo Gotico. I negozi saranno aperti dalle 10 alle 21.

Piacenza - Quarta Marcia Casa di IrisDomenica 8 alle ore 9, manifestazione podisti-ca benefica a favore della Casa di Iris. Km: 15Non competitiva di Km 15 - 10 - 5. Partenza ore 08:00/09:30 presso il Conad di Strada Agazzana.

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Corriere Padano 5 novembre 2015

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I bambini delle primarie di Al-seno e Castelnuovo Fogliani sono stati protagonisti lo scorso 7 ottobre ad Expo. Presso lo spazio di Piazzetta Piacenza i piccoli, seguiti dalle insegnanti, hanno presentato i progetti didattici realizzati. Per la scuola primaria di Alse-no, il lavoro collettivo si intitola “Chiccolinodovevai”: prenden-do le mosse da una filastrocca, il percorso parte da un chicco di grano per poi raccontare la sto-ria di questo cereale dalla terra alla tavola. Illustrazioni, giochi e prove concrete sono state gli ingredienti del percorso, che ha

dato vita anche ad un ricettario, dal titolo “Pane, impasti e... pa-sticcioni”. La scuola di Castelnuovo Fo-gliani ha studiato il proprio territorio allargando anche gli orizzonti: i bambini sono entra-ti in contatto con quelli di al-cune scuole spagnole, inizian-do uno scambio di tradizioni diverse. La scuola ha inoltre studiato il proprio territorio attraverso un suggestivo viaggio nel tempo, compiendo alcune tappe signi-ficative nella scoperta di tradi-zioni ed abitudini di differenti epoche.

Dalla terra alla tavola: a Expo 2015 la storia del grano

vista dai bambini

ALSENO

Avis, nuova struttura polivalente accanto alla sede

Da ormai cinquantasei anni l’Avis è presente sul territorio alsenese: scopo primario rimane sempre quello di promuovere quel prezio-sissimo gesto della donazione di sangue, tanto semplice quanto im-portante e fondamentale per salvare vite umane. E l’attività dell’as-sociazione non si ferma mai, prestando particolare attenzione ai più giovani. “In quest’ottica l’Avis di Alseno finanzia due borse di stu-dio annuali (premio Camoni e premio Ronchini) che vengono con-ferite ogni anno ai migliori studenti delle scuole medie - racconta Silvano Bocciarelli, presidente Avis di Alseno - Organizziamo poi, in collaborazione con il Comune, la tradizionale Samba alsenese

sponsorizzandone un palio (denominato Palio AVIS) che premia il miglior carro realizzato dagli asili del territorio”. “Attraverso il nostro circolo ricreativo favoriamo inoltre l’integra-zione sociale e siamo un punto di ritrovo per giovani e anziani. Ed è proprio grazie a questo circolo che vogliamo sfruttare sempre più queste nostre potenzialità creando piccoli momenti di integrazione con i più piccoli, anche solo per mangiare una pizza assieme, ma cercando di passare il grande messaggio dei nostri valori, valori che purtroppo nel tempo rischiano di perdersi. Proprio per questo abbiamo recentemente approvato la carta etica, un documento che serve a noi tutti in primis per guidarci e ribadire ancora una volta i principi e le regole della nostra associazione”.“L’anno scorso è iniziata la realizzazione di fianco alla nostra sede di una struttura in muratura, da mettere a disposizione anche delle altre associazioni, per realizzare feste e manifestazioni – continua Bocciarelli - ora questo progetto è diventato realtà. Stiamo ancora ultimando i lavori e siamo alla ricerca di aiuti per finirli. Crediamo che momenti di ritrovo e convivialità siano un ottimo strumento per farsi conoscere e adempiere così ai nostri scopi ed essere ancora più utili al nostro paese”. Nella foto, lo stato di avanzamento dei lavori della struttura

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San Martino: commedia dialettalee iniziative per celebrare il Patrono Festeggiamenti per San Martino, patrono di Alseno: da mercoledì 11 a domenica 15 tante iniziative in paese, tra buona tavola e intrattenimento. Mercoledì 11, celebrazione della Santa Messa in Parrocchia; contestualmente, verrà consegnato il “San Martino d’Oro”, premio annuale conferito ad un cittadino meritevole di Alseno. Venerdì 13, a Castello Landi (La Vigna), alle ore 21 la compagnia dialettale “Dal Pradel” di Lugagnano porterà in scena la commedia “Sez donn... che mal ad testa” di Enrico Iori. Sabato pomeriggio alle 17,30, in Piazza del Municipio, esposizione delle scuole elemen-tari “Piccoli artisti crescono” con relative pre-miazioni. In serata, sempre sabato, apriranno

gli stand gastronomici che proporranno torta fritta, salumi e altre specialità del territorio; è in programma anche una cena a menu fisso alle ore 20 (per prenotazioni e dettagli invitia-mo a consultare il sito www.comune.alseno.pc.it). Non mancherà la musica dal vivo ad allietare la serata. Domenica 15, ancora a Castello Landi, pran-zo di San Martino (su prenotazione); alle 17, esposizione di mezzi agricoli in Piazza del Municipio e concerto del coro alpino Monte Orsaro di Parma. Alle 19, aperitivo con vin brulé e chisolini. Organizzano le iniziative, assieme al Comu-ne, la Parrocchia di Alseno, di San Martino, le Associazioni Collage, Tradizioni e sapori, Avis Alseno.

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11Corriere Padano

ALSENO SPORT

YoungERcard, ad Alseno è attiva la distribuzione YoungERcard è la nuova carta ideata dalla Regione Emilia-Ro-magna per i giovani di età com-presa tra i 14 e i 29 anni residenti, studenti o lavoratori in Emilia-Romagna. I ragazzi nel piacenti-no che ad oggi hanno aderito al progetto, ritirando la card presso i 18 punti di distribuzione sparsi sul territorio provinciale, sono in tutto 550. Nel solo Comune di Piacenza, presso i due punti di distribuzione di Informagiovani e biblioteca Passerini Landi, sono state rilasciate 162 card. I Comu-ni che hanno avviato la distri-buzione sul loro territorio sono: Agazzano, Alseno, Bettola, Bor-gonovo, Cadeo, Calendasco, Cor-so, Castell’Arquato, Cortemag-giore, Rivergaro, Rottofreno, San Giorgio, Gazzola, Gossolengo, Gragnano, Lugagnano, Nibbiano,

Sarmato, Travo e Villanova. I progetti attivi in Provincia sono in tutto 14, mentre le convenzioni attivate nell’intera provincia 91.

Ventuno i comuni che hanno attivato la diffusione della card regionale; i progetti in Provincia sono quattordici, le convenzioni novantuno

La carta è distribuita gratuita-mente e riserva ai titolari una se-rie di agevolazioni per la fruizio-

ne di servizi culturali e sportivi (come teatri, cinema e palestre) e sconti presso numerosi esercizi commerciali.

La carta è distribuita gratuitamente e riserva ai titolari una serie di agevolazioni per la fruizione di servizi culturali e sportivi e sconti presso numerosi esercizi

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Fiorenzuola remissivo, il Piacenza si fa in tre

Era un derby dal pronostico segnato quello tra Piacenza e Fiorenzuola, troppo evidente la differenza di classifica, di forma e di motivazioni tra le due formazioni che vivono momenti diametralmente opposti. Il campo ci conferma come il Piacenza sia padrone non solo del campionato ma anche delle sue forze, mentre il Fiorenzuola cade sempre più verso una crisi di identità che pare irreversibile. Mantelli disegna una formazione rossonera molto abbottonata con il solo Ferrari isolato in avanti suppor-tato dagli evanescenti Volpe ed Orlandi, da buon mastino qual è stato, il mister rossonero prepara una difesa chiusa ma molto aggressiva per cercare di soffocare ed ostacolare il giropalla biancorosso. Franzini, che deve rinunciare al play Taugourdeau, sceglie di aggirare il fortino valdar-dese con una manovra non eccessivamente rapida ma molto avvolgente sulla fasce; per una buona mezz’ora il piano tattico degli ospiti sembra reggere alla perfezione, l’assenza del francese in mezzo al campo sembra togliere un po’ di qualità e velocità alla manovra per vie centrali costrin-gendo Franzini ad accentrare Franchi accanto a Marzeglia ed allargando Porcino, passando dall’abituale 4-3-3 ad un 4.4.2. I risultati del cambio si riscontrano ad effetto immediato con Marzeglia che trova l’ottava perla stagionale raccogliendo un buon lavoro a sinistra di Porcino-Franchi e Saber che è abile a procurasi la massima punizione su un fallo ingenuo e parso inutile del difensore Sereni. Il Fiorenzuola conferma le ormai croniche difficoltà in zona rete (il gol del provvisorio 1-2 è frutto di una leggerenza difensiva di Battistotti) con un centrocampo assolutamente inadeguato ed in costante inferiorità fisica e tecnica; in queste condizioni è normale che la difesa, sotto costante pressione, vada alla lunga fuori giri. Nel corso dell’incontro Mantelli prova ad aggredire maggiormente con l’ingresso in campo di Morga, Maggi e Ratti cercando di alzare il baricentro della propria squadra, ma paiono francamente rattoppi di una falla ben più grande che porta il Fiorenzuola ad essere una formazione per buona parte sfiduciata ed in crisi di personalità, in casa rossonera si prospetta una lunga settimana di passione. Il Piacenza, invece, può gioire non solo per la terza vittoria consecutiva ma anche per aver inaspetta-tamente allungato in classifica con un rassicurante +7 sul Lecco, che permette ai rossoneri di preparare con la massima tranquillità l’insidiosa trasferta di Ponte San Pietro.

Giancarlo Tagliaferri

Volley, Lube troppo forte: Lpr al primo stop

Si ferma e si schianta contro l’attacco della Lube Civitanova la nuova Lpr Piacenza. è troppo forte la formazione marchigiana di Blengini che, pur con alcu-ne pesanti assenza nel reparto schiacciatori, dimostra di essere chiaramente più forte dei bian-corossi emiliani. Giuliani sceglie in avvio la medesima formazione che ha sconfitto Milano con l’u-nica variante di Tencati al centro per Kohut nel tentativo di argina-re a muro i potenti attaccanti di palla alta marchigiana. La Lube pur con una serie di assenze come Cebuj, Kovar, Miljkovic e Parodi a mezzo servizio, puo’ schierare un sestetto impressio-nante con le soprese Christenson in palleggio e Gebrennikov libe-ro, Sabbi opposto, Stankovic e Podrascanin centrali, Juantorena e Parodi ricevitori. Fin dall’ini-zio si capisce che per Piacenza la giornata sarà di vacche magre: il turno inziale del palleggiatore marchigiano segna pesantemente il set con un pesantissimo 8-0 che segna il set ma mina pesantemen-te gli equilibri del sestetto pia-centino. Giuliani corre ai ripari intuendo subito che per Zlatanov in ricezione e Luburic in attacco non sarà giornata, Papi in secon-

da linea e Ter Horst in prima ga-rantiscono un buon rendimento permettendo all’Lpr di rimanere agganciata al match per almeno due parziali. La Lube vista oggi appare francamente fuori portata per Piacenza che ha sofferto ol-tremodo in ricezione con Zlata-nov al 33% di positività e Mania al 42%, meglio hanno fatto Papi (67%) e Perrin (57%) ma in ma-niera non sufficiente per arginare lo strapotere in attacco dei padro-ni di casa con Sabbi (24 punti e 64% in attacco) assolutamente determinante ben supportato da Juantorena (19 punti e 49% in attacco) e Podrascanin (13 punti e 77%). All’Lpr non sono suffi-cienti le buone prove di Perrin (15 punti), Ter Horst (19 punti) e Kohut (8 punti) per portare a casa da Civitanova almeno un punto, troppa la sofferenza in seconda linea e la difficoltà in prima di alcuni big come i già citati Zlata-nov e Luburic. Per Giuliani arriva la prima sconfitta in campionato che sancisce come Piacenza deb-ba ancora lavorare per mettere in difficoltà le prime della classe, concentrandosi su una maggiore continuità in attacco evitando pe-ricolosi passaggi a vuoto sul pri-mo tocco in ricezione. (gt)

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Corriere Padano 5 novembre 2015

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