Consap Magazine Giugno 2011

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Si avverte che gli incaricati alla diffusione non possono essere appartenenti alla Polizia di Stato né a Forze dell’Ordine. In ragione di ciò vi invitiamo a segnalare anomalie rispetto a quanto sopra.

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Consap Magazine - Rivista Ufficiale Nazionale della Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia

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Si avverte che gli incaricatialla diffusione non possono essere

appartenenti alla Polizia di Statoné a Forze dell’Ordine.

In ragione di ciò vi invitiamo a segnalareanomalie rispetto a quanto sopra.

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SINDACATO MAGGIORMENTE RAPPRESENTATIVO DELLA POLIZIA DI STATO

ALL’INTERNO L’ELENCO DELLE POSTAZIONI TUTOR E AUTOVELOX FISSI

CONSULTA NAZIONALE POLIZIA STRADALE

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di Roma n. 542 del 01/11/1999

Si avverte che gli incaricati

alla diffusione non possono

essere appartenenti

alla Polizia di Stato

né a Forze dell’Ordine.

In ragione di ciò vi invitiamo

a segnalare anomalie

rispetto a quanto sopra.

EDITORIALE

Firmato il fondo,

ora riordino delle carriere e la previdenza complementare 5

Testo del fondo per l'efficienza dei servizi istituzionali 6Grande successo del convegno della Consap a Lucca 12L'intervento del comandante della Polizia Stradale di Lucca 15Prontuari alla Polizia Stradale obsoleti ed insufficienti 20Italia in controtendenza rispetto all'Europa nessun incentivo per l'acquisto

di veicoli elettrici 23Alcol: le donne bevono di più. Relazione del Ministero della salute 24Grandi eventi, incontro col Dirigente della Polizia Stradale del Lazio 27Neopatentati diminuisce il novero delle auto guidabili nel primo anno di patente 29Da anni si parla di riordino delle carriere senza raggiungere l'obiettivo

LA TELA DI PENELOPE 36Decadenza igienico-sanitaria dei nostri uffici: il caso Montecalvario 38Mappa dei tutor e degli autovelox fissi 42Violenza di gruppo: devianza e complicità 48Due nuovi decreti riordinano la prova ed i corsi per la patente dei ciclomotori 49Emergenza Lampedusa: esito incontro al Ministero

Innocenzi: rinoscere trattamento O.P. fuori sede 55Polizia di frontiera Tarvisio:

rischi sanitari per il personale 57Grande vittoria della consulta sommozzatori Consap 58Allarme in polizia per i tagli al carburante, denuncia pubblica della Consap 59Moda primavera estate 2011 62La certezza della pena, produce sicurezza, l'opinione di Tullio Solenghi 63

SommarioSommarioIN COPERTINA

Foto Reparto Prevenzione Crimine

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Il 19 aprile 2011 è stato siglato ufficial-mente l'accordo per il Fondo EfficienzaServizi Istituzionali 2010 che pubbli-chiamo integralmente.L'intesa è stata sottoscritta dalla Consapalla presenza del Sottosegretario all'in-terno, on. Alfredo Mantovano e al ViceCapo della Polizia, pref. Paola Basilone.Dopo la registrazione dell'intesa pressol'Ufficio Centrale del Bilancio, Il Diparti-mento della Pubblica Sicurezza proce-dera' entro il mese di maggio al paga-mento delle spettanze al personale.La Consap, all'atto della sottoscrizione,non ha potuto non riconoscere la bontàdell'accordo che mira a riconoscere laprofessionalità, i rischi e i disagi che ilpersonale affronta nei 365 giorni del-l'anno per assicurare sempre maggiorilivelli di sicurezza alla collettività.Nella circostanza la Consap ha posto al-l'attenzione del Sottosegretario Manto-vano le due questioni cruciali che stannoa cuore a tutti i poliziotti e per le qualila nostra organizzazione si batte datempo.E' stato infatti richiesta la presentazioneda parte del Governo della legge de-lega per il riordino delle carriere, il cuiiter parlamentare puo' iniziare, comeprevisto dalla legge, anche senza imme-diata copertura economica. La valoriz-zazione della base e l'istituzione delruolo unico agenti assistenti e sovrinten-denti rappresentano un punto assoluta-mente irrinunciabile.

Una valorizzazione che dovrà permet-tere a tutti gli agenti di diventare sovrin-tendenti, agli attuali sovrintendenti ilpassaggio al ruolo ispettori, agli attualiispettori il passaggio al ruolo direttivo eagli attuali funzionari l'accesso al ruolodei dirigenti. La seconda questione posta all'atten-zione del Governo riguarda la previ-denza complementare. Com'è noto la Consap sostiene conforza il disegno di legge n. 783 gia-cente al Senato volto a prorogare, per ilpersonale delle Forze di Polizia e delleForze Armate, l'avvio del sistema di cal-colo contributivo previsto dalla RiformaDini fino al 31 dicembre dell'anno di ef-fettivo avvio della previdenza comple-mentare.Una proposta che recepisce inpieno le richieste nostre e di tutti i colle-ghi.Si tratta di una soluzione che permette-rebbe di recuperare i gravissimi ritardiche i Governi, di tutti i colori politici, cihanno fatto accumulare dal 1995.Quello della previdenza integrativa è untema che resta al centro delle iniziativedella Consap perché il personale piùgiovane che andrà in pensione nei pros-simi anni rischia davvero di ritrovarsisulla soglia di povertà. Verificheremo nei prossimi giorni labontà dell'azione del Governo su questitemi fondamentali per i poliziotti.Per il momento vi è un'unica certezza: laConsap non mollerà mai la presa!!!

Si rischiano pensioni alla sogliadella povertà

Firmato il fondo, ora riordino delle carriere

e la previdenza complementare

Consap Magazine 2011Editoriale 5

Giorgio InnocenziSegretario GeneraleNazionale Consap

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Il commosso ricordo di Nicola Giannecchini haaperto il riuscito Convegno Nazionale della Consape della rivista ufficiale Consap Magazine sul tema“Sicurezza Stradale e infrastrutture: un binomio im-prescindibile”. E' stato il secondo appuntamento nel comune diBorgo a Mozzano con il patrocinio e il supporto del-l'amministrazione comunale nei giorni della festadell'Azalea, dopo il riuscito evento del 2009 forte-mente voluto da Giannecchini alla cui famiglia èstata donata una targa ricordo. “Il nostro obbiettivo-hanno affermato Indro Marchi e Gianluca Pantaleonidel sindacato di polizia- è quello di illustrare i com-

portamenti più a rischio e che con maggiore fre-quenza mettono in pericolo la sicurezza stradale, lalegislazione che attualmente regola e punisce talicomportamenti, gli effetti che fisicamente si subi-scono assumendo droga o alcol e i conseguenti ri-schi nel caso ci si metta alla guida, le attività di pre-venzione, informazione ed educazione stradale chevengono realizzate, i danni causati dall'incidentalitàstradale e il percorso che le Amministrazioni stannocompiendo per ridurne l'entità, la relazione tra inci-denti e infrastrutture e gli investimenti necessari”. La mattinata ha visto la partecipazione di funzionari

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Grande successo del convegno

nazionale della Consap a LuccaSicurezza stradale infrastrutture: un binomio imprescindibile

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della Polizia di Stato, politici locali e rappresentantidelle amministrazioni pubbliche. Il convegno è stato brillantemente moderato dal Se-gretario Generale Nazionale, Giorgio Innocenzi cheha introdotto i lavori ricordando il fatto che le recentistatistiche inerenti il fenomeno dell'incidentalità stra-dale riferiscono dati confortanti circa la diminuzionedel 35% degli incidenti stradali rispetto al 2001.A questo fatto positivo - ha proseguito Innocenzi -dobbiamo aggiungere l'evoluzione delle leggi cheregolano la circolazione stradale susseguitesi in que-sto decennio che hanno fortemente contribuito alladiminuzione degli incidenti e delle persone dece-dute.Se, di pari passo, all'aggiornamento normativo, vifosse stato - secondo Innocenzi- un adeguato aggior-namento delle infrastrutture stradali sulle quali, nondobbiamo dimenticarlo, si muove anche oltre l'80%delle merci, probabilmente questa sinergia avrebbeconsentito all'Italia di centrare ed, anzi, superarel'obiettivo stabilito a livello europeo ma soprattuttoun risparmio di vite umane.Un tema dunque importante visto che in Italia - haconcluso Giorgio Innocenzi - registriamo circa 4000morti ogni anni e centinaia di migliaia di feriti chedeterminano una spesa sociale di circa 30 miliardidi euro (il valore di una legge finanziaria).E' stata quindi la volta dei saluti del sindaco Poggi,del Questore Santoro e del Prefetto Giuffrida che haparlato di “convegno necessario”.Il convegno quindi si è articolato in una serie di rela-zioni tecniche svolte dall'avv.to Donato SCIANNA-MEO del Foro di Bari, del Segretario Generale Regio-nale Toscana, Massimo NAPOLI, del Vice Questore

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Aggiunto, Marco TANGORRA Comandante della se-zione di Polizia Stradale di Lucca, dal dr. FerdinandoFRANZONI, Specialista in cardiologia e direttoredella Casa di cura Santa Zita, dal Segretario Nazio-nale Consap, Mauro PANTANO, dal Dirigente Supe-riore, Roberto Sgalla (Dirigente del Servizio PoliziaStradale del Ministero dell'Interno in rappresentanzadel Capo della Polizia Antonio MANGANELLI che ha

inviato un telegramma di elogio all'iniziativa come ilMinistro alle Infrastrutture, Altero MATTEOLI che perun impegno sopraggiunto non ha potuto partecipare.E' toccato al Segretario Nazionale nonchè PresidenteNazionale della Consulta Nazionale Polizia StradaleConsap, Stefano SPAGNOLI effettuare le conclusionidel riuscito convegno.

Giorgio E. De Carolis

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Il saluto del Ministro Altero Matteoli

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Prima di entrare nel vivo delle tematiche di cuil'odierno convegno si occuperà, mi piace ricordareal convenuto consesso, che la Polizia Stradale è ri-compresa dall'articolo 12 c.d.s., quale specialitàdella polizia di stato, tra quei soggetti che svolgonofunzioni di polizia stradale a competenza totale. E' l'articolo 11 che definisce quali sono i servizi dipolizia stradale: a) l'accertamento delle violazioni; b) la rilevazione degli incidenti stradali; c) la predisposizione e l'esecuzione dei servizi di-

retti a regolare il traffico; d) la scorta per la sicurezza della circolazione; e) la tutela ed il controllo sull'uso della strada; f) il concorso alle operazioni di soccorso automobi-

listico e stradale; g) la collaborazione all'effettuazione di rilevazione

per studi sul traffico.

Come specialità della più grande famiglia che è laPolizia di Stato italiana, la “stradale” svolge i servizielencati in via principale, alla luce della particolareprofessionalità che la caratterizza. Ebbene, nel corso degli anni l'esperienza professio-nale e l'analisi statistica delle cause degli incidentistradali vedono sempre al primo ed al secondo po-sto il fattore umano e le infrastrutture

Il fattore umano e le infrastruttureIl fattore umano inteso come errato o imprudentecomportamento di guida vedasi la velocità, l'uso disostanze alteranti la percezione della realtà qualidroghe ed alcool, o. ancora più sottilmente, devia-zioni comportamentali che verranno di seguito ana-lizzate. Per quanto concerne le infrastrutture l'obbiet-tivo è quello di migliorare le stesse attraverso le tec-nologie dell'informazione e della comunicazione.

Dunque nuove politiche di sostenibilità con una op-portuna valutazione integrata del territorio, Accessi-bilità ed intermodalità alle grandi aree urbane e diinsediamento industriale e commerciale. L'Unione Europea intende facilitare la circolazionedelle merci e delle persone tra i paesi europei colle-gando le reti stradali nazionali. L'Unione sarà respon-sabile dei controlli di sicurezza della nuova rete. La maggior parte delle reti stradali sono state realiz-zate a partire da una prospettiva nazionale. L'obiet-tivo delle TEN è realizzare una rete di trasporto ingrado di agevolare il flusso delle merci e dei cittadinitra i paesi europei. La Rete transeuropea dei trasporticomprenderà 90.000 Km di autostrade e strade dialta qualità entro il 2020. Nell'ambito della gestionedella sicurezza delle strade appartenenti alla rete,

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L’intervento del comandante

della Polizia Stradale di Lucca

Marco TangorraComandante della Sezione Polizia Stradale di Lucca

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l'Unione Europea avrà il ruolo di eseguire i controllidi sicurezza stradale nella fase di progettazione e dieseguire regolari ispezioni di sicurezza della rete Inoltre sono stati incrementati, e continueranno ad es-serlo, i requisiti minimi di sicurezza che l'Unione Eu-ropea ha voluto per i tratti stradali interessati da gal-lerie garantendo la loro adeguatezza non solamentealle volumetrie di traffico, ma con particolare atten-zione alle misure attive e passive quali uscite di sicu-rezza, efficienti impianti automatici antincendio,zone salvavita ove potersi rifugiare in caso d'incen-dio, il tutto per evitare che si trasformino in trappolemortali in caso di incidenti. La sicurezza di un'infrastruttura stradale è stretta-mente legata al numero di incidenti che in essa si ve-rificano e alla gravità delle conseguenze che ne de-rivano. Lo studio dell'incidentalità storica, è un utilestrumento per la definizione sia delle priorità di inter-vento (analisi aggregata) sia delle tipologie di inter-vento (analisi disaggregata). Dopo l'identificazionedei siti con il maggior tasso di incidentalità, è fonda-mentale procedere con un'analisi di maggior detta-glio dei dati incidentali (analisi disaggregata) finaliz-zata a individuare quegli elementi tipici del sito (geo-metria, segnaletica, flussi veicolari, etc.) che possonorappresentare fattori di rischio, e a definire gli inter-venti infrastrutturali e di gestione del traffico atti adeliminare o a mitigare tali fattori. In letteratura si riscontrano varie metodologie per l'ef-fettuazione dell'analisi disaggregata degli incidenti,Una di queste consiste nel raggruppare gli incidentisulla base di similitudini, definendo così il cosiddetto“scenario di incidente”; verranno dunque analizzatidiversi aspetti, tutti concordanti nel far emergere unoo più fattori di rischio e conseguente definizione delluogo quale “black spot” viabilistico. Vale la pena ricordare che ogni anno nel mondomuoiono 1 milione e 500 mila persone in incidentistradali che in gran parte coinvolgono i giovani. Le statistiche italiane per l'anno 2009 hanno fatto re-gistrare 215.404 incidenti, con 4237 decessi, e307.258 feriti, in calo rispetto all'anno 2008. Certo è che una società evoluta come la nostra nonpuò rinunciare al diritto alla mobilità. E' giusto dunque che vi sia una maggiore responsa-bilizzazione di chi guida ottenuta anche grazie ad unattento programma di formazione, che abbia comepunto di partenza la scuola dell'infanzia, e come tra-guardo temporaneo i futuri neo patentati. Si deve allora insegnare ai giovani ad avere rispettodei valori e paura della strada che non è viltà ma sag-

gezza. La nostra percezione alla guida cambia note-volmente ma ciò che è sempre da tener presente èche noi ci dobbiamo adeguare alla strada e non vi-ceversa; soprattutto dosare bene la quantità di regoleda instillare nei giovani, in quanto un eccesso di re-gole produce il rifiuto delle stesse. L'esperienza professionale della Polizia Stradale, chefonda le proprie radici nel lontano 1947, anno in cuivide per la prima volta la luce, ha consentito a que-st'organizzazione di affinare nel corso degli anni,sempre più la propria competenza e capacità profes-sionale, tanto da inserirsi a pieno titolo nei pro-grammi di offerta formativa delle scuole di ogni or-dine e grado. Certo i risultati, assolutamente più che lusinghieri,sono frutto di un impegno costante nel tempo di unacapacità di adeguare la valutazione delle problema-tiche giovanili, con la stessa velocità con, cui le stessesi presentano, nascono, crescono, muoiono.A tal proposito mi piace ricordare il fenomeno delle“gare clandestine di velocità con auto e moto” agliarbori degli anni novanta, che nel corso del tempo èscemato d'intensità, grazie anche al notevole impe-gno che la Polizia Stradale ha profuso, non solo sottoil profilo repressivo, ma anche e soprattutto con ri-guardo all'aspetto educativo, sociale, fenomenolo-gico dello stesso, portando nelle scuole, all'atten-zione dei giovani fruitori della strada, il difficile rap-porto tra uomo e macchina. Infatti, , molto spesso ciò che induce a comportamentiilleciti e pericolosi sulla strada, è il non corretto ap-proccio che il singolo ha dal punto di vista psicolo-gico, con il proprio mezzo di locomozione; la trasmi-grazione della propria aggressività, irruenza, insod-disfazione, bisogno di “esibirsi” al pubblico, inducead una catena di atteggiamenti e comportamenti as-solutamente negativi.

Atteggiamenti negativi di natura psicologica

Tra gli obiettivi specifici dell'educazione stradale ècompreso quello di dimostrare consapevolezza degliatteggiamenti negativi di natura psicologica nel rap-porto uomo-macchina (narcisismo, istinto di potenza,mitizzazione del mezzo meccanico) E' questo un obiettivo primario da acquisire per po-ter vivere la strada in condizioni di sicurezza. E' evidente infatti che un rapporto pericoloso uomo-macchina è alla base di gran parte della incidenta-lità stradale, perché è la condizione negativa prima-ria su cui si innestano altri fattori, come la non cono-

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scenza delle proprie condizioni psicofisiche o dellecapacità di guida possedute. Nell'era dell' “apparire”, dell'ostentare, l'auto o lamoto di moda, che solitamente accomuna bellezzaestetica a prestazioni tecniche, è ancora uno statussymbol. Addirittura nella scelta dell'auto o della moto scattanodelle “psico-dinamiche di sintonia narcisistica”. Cosi, il tipo, il colore e gli accessori diventano fattoriidentificativi di una certa personalità che si vuole af-fermare. Va, perciò, affrontato il tema del rapporto psicologiconegativo facendo leva sulla necessità di restare sestessi e non seguire modelli a volte patologici.

Il conducente narcisista

Il narcisismo può essere un fattore positivo se resta en-tro i limiti dell'autostima e della fiducia in se stessi.Può essere un fattore negativo della personalitàquando sconfina nella patologia. Nel rapporto con il proprio veicolo il narcisismo puòdiventare “patologico” e quindi pericoloso, quandol'interessato, specie se adolescente, si riflette nel pro-prio mezzo meccanico. Il conducente narcisista ha una cura maniacale delveicolo, lo “addobba” con ogni novità offerta daivenditori di accessori, per i quali è una miniera d'oro.Quando conduce il veicolo finisce con l'inebriarsi.sino a staccarsi, dalla realtà.

Il conducente esibizionista

Chi necessita della morbosa attenzione del prossimoper sentirsi sicuro di sé, al volante di un'auto o allaguida di una moto, si esibisce con la certezza. chetutti si interessino a lui. Questa tipologia di conducente, non rara negli adulti

che hanno vissuto gran parte della vita da motoriz-zati, senza essere richiamati a riflessioni su queste te-matiche, è resa riconoscibile da alcuni tratti partico-larissimi. Se il narcisista “si riflette” continuamente nella suaauto o nella moto, l'esibizionista è quello che consi-dera il veicolo la “parte affidatagli” perché possa esi-birsi. Il veicolo posseduto ed esibito, diventa la scala delvalore personale. Per l'esibizionista possedere un'auto di grossa cilin-drata significa essere superiore a chi dispone di unautilitaria. Con questa concezione si muove nel traffico e raram-cnte, accetta di essere sorpassato, se non da un'autopiù grande della propria. Considererebbe un'offesaessere sorpassato da un'auto o da una moto più pic-cola e meno potente. E? un comportamento emotiva-mente infantile.

Il conducente competitivo

E' riconoscibile dalla ricerca costante di gareggiarecon qualcuno; considera l'itinerario percorso comeun territorio ove ricercare e cacciare la sua “preda”,costituita da qualcuno stimolato a gareggiare con lui. A volte queste sfide si realizzano con il semplicesguardo. La percezione del significato da attribuire aquesto sguardo, ed il partecipare a quanto inconscia-mente ricercato, richiedono tendenze comportamen-tali analoghe o riconducibili alle tipologie già illu-strate. Succede spesso che il competitivo finisca col gareg-giare solo con se stesso, perché nessuno ha raccoltola sua “sfida”, ma lui non se ne avvede e racconteràdi un'altra vittima infilata nel suo carniere nel quoti-diano itinerario stradale. Questi soggetti sono pericolosi perché quando si sen-tono presi dalla competizione non si interessano di re-gole di alcun genere, né della sicurezza degli altri. Per loro diventa importante solo vincere la sfida, verao presunta, estraniandosi dalla realtà circostante.

Il conducente aggressivo

É una delle le tipologie comportamentali più perico-lose.In alcuni paesi, quando un conducente ha causato unincidente stradale in cui si evidenziano profili dicolpa grave, per riavere la patente è necessario chesi sottoponga ad un corso di educazione con terapiepsicologiche, al fine di ridurre o eliminare la sua ag-gressività.

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La macchina, infatti, riduce di per sé il senso di auto-critica, per cui difficilmente si ammette di aver sba-gliato, mentre, al contrario, non si tollerano errori al-trui. Questo atteggiamento è riscontrabile in molticonducenti e nella maggioranza dei casi resta entrolimiti non pericolosi. Per alcuni, però, l'aggressività alla guida diventa pa-tologica e si riconoscono dalla litigiosità. Al volante non sono capaci di tollerare o di sorrideree finiscono, così, con l'ingigantire anche piccoli errorialtrui, sino ad innescare liti che a volte sfociano in al-terchi, in aggressioni fisiche, risse o peggio. Nell'età adolescenziale la formazione va mirata nonsolo ad evitare di cadere in questi atteggiamenti, maanche a sapersi difendere dalle persone aggressive.

Il conducente irresponsabile

Il senso di responsabilità per i danni che possiamocausare agli altri in tutte le attività quotidiane presup-pone l'acquisizione del concetto di colpa. È evidente che quasi sempre la responsabilità nascedall'aver fatto o omesso di fare qualcosa, da cui sonoderivati danni ad altri. L'elaborazione del concetto dicolpa stradale è stata ed è molto accidentata. Il con-cetto classico di colpa, elaborato nel diritto romano,è stato valido a lungo. Il metro di giudizio di un com-portamento era quello del buon padre di famiglia,una persona di buon senso, in grado di distinguere ilbene dal male. Non a caso, per colpa, si intende l'imperizia, l'impru-denza e la negligenza, oltre alla violazione di normegiuridiche. Alla guida del veicolo non sempre questo metro eraidoneo a definire il profilo di colpa. Così nacque, in-sieme al diffondersi dell'auto, anche il concetto dicolpa stradale, che è più rigorosa di quella ordinariae questa caratteristica è comune alla stragrande mag-gioranza delle legislazioni dei paesi industrializzati.Questo particolare rigore nasce per la intrinseca pe-ricolosità del veicolo stradale, con il quale, ogni leg-gerezza, anche quella più piccola, può provocaredanni irreparabili agli altri e a se stessi. Questa for-mulazione di maggiore rigore era perfettamente con-divisibile a livello di esegesi del diritto, ma richie-deva, e richiede ancor di più oggi, adeguata illustra-zione e diffusione sino all'acquisizione convinta daparte di tutti i conducenti. Sottolineando il rigore particolare, si correggono an-che alcune psicopatologie sociali, che vedono nell'as-senza di responsabilità verso gli altri una preoccu-pante carenza dell'acquisizione del senso di colpa.

Questa carenza è significativamente espressa dacerti comportamenti stradali, tenuti da quei condu-centi che osservano solo le regole da loro ritenute va-lide, senza alcun rispetto per gli altri. E quando do-vessero essere protagonisti di incidenti, seppure pic-coli, non riconoscono mai di aver torto, ma addebi-tano sempre ad altri la causa dell'evento. Molto spesso, questo non riconoscere il proprio er-rore anche di fronte all'evidenza, non è frutto dellavolontà di sottrarsi all'obbligo conseguente, ma di as-senza totale di conoscenza dei parametri fondamen-tali della colpa, intesa come errore involontario, cheha causato danni ad altri che vanno riparati.L'estrema litigiosità post-incidenti, anche giudiziale, èfrutto di due carenze: una conoscitiva delle regolegiuridiche e l'altra, etica, di accettazione della re-sponsabilità. Quelle sino ad ora elencate, non sono altro che al-cune delle motivazioni che hanno spinto nel corso de-gli anni la Polizia Stradale ad affrontare il problemadell'educazione alla sicurezza stradale con la convin-zione di dover coinvolgere altri sostenitori al progettocon il quale creare una cultura della sicurezza comecondizione necessaria ed indispensabile per la ridu-zione del triste fenomeno dell'incidentalità, Quello che ho sino ad ora definito progetto è diven-tato una splendida realtà; l'anno appena trascorsoha segnato il compimento del 10° anno di vita, del Progetto Icaro, campagna di sicurezza stradale pro-mossa dalla Polizia di Stato, dal Ministero dell'Istru-zione e dalla Fondazione ANIA (Associazione Na-zionale fra le Imprese Assicuratrici); con la collabora-zione del Dipartimento di psicologia della Sapienza- Università di Roma, del Moige (Movimento italianogenitori), dell'Unicef e dell'Eni. “Icaro” nasce nel2000 per diffondere tra adolescenti c giovani la cul-tura della sicurezza su strada, cercando di modifi-care mentalità e comportamenti spesso pericolosi. L'iniziativa ha sempre avuto l'obiettivo di far com-prendere ai giovani l'importanza del rispetto delle re-gole. Promuovere una cultura della legalità ed evitareche i giovani assumano comportamenti pericolosi,causa principale degli incidenti. stradali. Ogni announ tour attraversa le città italiane con carovane itine-ranti composte dal pullman azzurro della Stradale,dotato di apparecchiature audio-video e materiale di-dattico, auto d'epoca e autovetture dotate di tecnolo-gie di controllo. Il progetto è stato sperimentato in 160 città italianecoinvolgendo oltre 92.000 studenti, Dal 2009 è statoesportato in Europa come iniziativa pilota in tema di

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campagne per la prevenzione degli incidenti stradali,nell'ambito del progetto Icarus (Inter-Cultural Approa-ches for Road Users Safety), finanziato dalla Commis-sione Europea e coordinato dal Ministero dell'In-terno. Nei diversi anni il Progetto Icaro ha saputo spe-rimentare diverse forme di comunicazione, cercandodi adottare un linguaggio sempre più vicino ai gio-vani e capace di sensibilizzarli al tema della sicu-rezza stradale. Dal 2006 l'iniziativa si è arricchita di due spettacoliteatrali destinati a fasce di età diverse: “Icaro Young”è la versione indirizzata ai ragazzi dai 14 ai 18anni, andata in scena tutti gli anni a partire dallaprima del 2006; “Icaro Junior” è invece la versionemusical per i bambini che ha seguito la carovana diIcaro nel 2006 e nel 2009. Lo spettacolo teatrale è stato replicato negli anni inmolti teatri italiani. Dal Teatro San Carlo di Napoli,al Politeama di Palermo, il Salone Margherita diRoma, il Teatro delle Muse di Ancona, il Teatro Nuovodi Milano, il Teatro Italia di Roma. E molti altri. Dal progetto Icaro nasce una ricerca dell'UniversitàLa Sapienza di Roma che ha certificato l'efficaciadello spettacolo grazie ad un test mirato sugli stu-denti; dai risultati di questo studio è stato pubblicatoun saggio dal titolo: il paradosso dei giovane guida-tore. La letteratura scientifica definisce come “para-dosso del giovane guidatore” il fenomeno secondo ilquale ogni volta che un guidatore inesperto mette inatto una imprudenza senza pagarne le conseguenze,si rafforza nella convinzione di essere immune dai ri-schi. L'obiettivo è quello di evitare che questo circolovizioso venga interrotto dalla drammatica eventualitàdi un incidente, attraverso adeguate strategie di inter-vento. In seno al progetto Icarus, che vedrà alcune polizieeuropee lavorare congiuntamente imparando dal mo-dus operandi italiano, verrà realizzato un lungome-traggio. Il film “Young Europe” sarà prodotto e giratotra settembre 2010 e la primavera del 2011 in vistadella presentazione ufficiale a Bruxelles dinanzi allaComunità Europea che avrà luogo il 31 ottobre2011. Il Signor Capo della Polizia - Direttore Generale dellaPubblica Sicurezza, ha definito Icaro, uno dei tanti fi-gli di quell'idea di prossimità al cittadino e di sicu-rezza partecipata che la Polizia di Stato ha sceltocome modo di pensare e di agire orientato verso i bi-sogni della gente. Un'idea, afferma ancora il signor Capo della Polizia,che ha rinnovato anche il corredo genetico del poli-

ziotto della stradale, che affianca alla vigilanza ed aicontrolli l'incontro ed il dialogo con i giovani per mi-gliorare quei comportamenti che li mettono troppo difrequente a rischio sulle strade. Forte e rinnovato im-pulso è stato fornito dal Direttore del Servizio PoliziaStradale, Dr. Sgalla, che ha definito Icaro il migliorprogetto di educazione stradale nel settore, per inve-stimento professionale, affettivo e per il caratterescientifico acquisito attraverso la validazione dell'Uni-versità La Sapienza di Roma - Facoltà di Psicologia,che ne ha potuto misurare gli indicatori di efficacia ela positiva, ricaduta tra i giovani. A tal proposito, è impossibile individuare quanti gio-vami, grazie ad Icaro, non siano stati coinvolti in in-cidenti stradali, feriti o addirittura deceduti; certo chequesto progetto è Stato il trait - d'union che ha per-messo di parlare ai ragazzi avvicinarli alle istituzioni,e cambiare in positivo i loro comportamenti.Mi piace concludere con quanto affermato dal dottorSgalla nella pubblicazione celebrativa del decennaledel Progetto Icaro, “un particolare grazie alle donneed agli uomini della Polizia Stradale improvvisati for-matori 10 anni fa, ma che con tanta volontà si sonocimentati nel difficile compito di aiutare i giovani acambiare, modificare, mutare i loro modi di agire edil loro profilo alla guida. E stata data alla Stradaleuna diversa funzione rispetto a quella originaria, co-struire la sicurezza insieme ai cittadini, adulti, ra-gazzi. Bambini.

19Primo piano Consap Magazine 2011

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Il rappresentante della Consulta Nazionale PoliziaStradale Indro Marchi, che ricopre anche l'incaricodi Segretario Provinciale della Consap di Lucca hasollevato una problematica relativa alla consegnadei prontuari agli operatori, chiedendo chiarimentiall'Amministrazione.Alla fine dell'anno passato sono stati distribuiti, ai di-pendenti della Polizia Stradale di questa provinciacome nelle altre province italiane, prontuari delle vio-lazioni alla circolazione stradale. Ovviamente l'esiguo numero disponibile degli stessine ha permesso la distribuzione solo ad una parte deidipendenti, individuati nello specifico di mia cono-scenza nelle sedi della Polizia Stradale di Lucca tracoloro che effettuano servizi di vigilanza stradale pre-valentemente da capo pattuglia. La sorpresa per i“fortunati” destinatari del prontuario è stata duplice. Da una parte, infatti, nessuno si aspettava di ricevereun prontuario a spese dell'Amministrazione, dall'al-tra, subito dopo, gli stessi “fortunati”, si accorge-vano che nonostante fosse stato stampato abba-stanza di recente rispetto alla consegna, lo stessoprontuario riportava come importi delle sanzioni ci-fre che pochi giorni dopo sarebbero state modificatee quindi obsolete. Non sappiamo se questo rappresenta un altro se-gnale della superficialità con cui si risponde alle esi-genze degli operatori della Polizia Stradale o, comequalcuno in malafede potrebbe pensare, se sempli-cemente non si voglia danneggiare il mercato di chicommercializza i prontuari del codice della strada.Chiunque abbia anche una minima esperienza diPolizia Stradale sa che per poter lavorare “serena-mente” avere testi e, soprattutto, prontuari aggiornatiè fondamentale quanto viaggiare su un'auto sicuraed avere una divisa appropriata.

Per questo non è ulteriormente tollerabile l'atteggia-mento di disinteresse dimostrato dall'Amministra-zione che di fatto scarica sull'operatore della PoliziaStradale l'onere di acquistare, per poter lavorare, te-sti affidabili. Come componente Consulta Nazionale Polizia Stra-dale il collega Marchi ha chiesto un deciso inter-vento del sindacato affinché si faccia promotorepresso il Dipartimento della P.S. di questa istanza alfine di riuscire a programmare con congruo anticipola distribuzione dei testi aggiornati necessari preve-dendo, in caso di inadempimento da parte dell'Am-ministrazione forme di compensazione per i dipen-denti che siano costretti ad acquistarli a propriespese.I prontuari infatti sono realizzati da diverse case edi-trici ed associazioni per importi che vanno da un mi-nimo di 20 euro ad un costo molto più alto perchélegato all'iscrizione ad un associazione.

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Prontuari alla Polizia Stradale

obsoleti ed insufficienti

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Slitta l'introduzione dei pedaggi sulle autostrade e iraccordi autostradali in gestione diretta dell'Anas,previsto fino ad ora per il primo giorno di maggio.A dichiararlo è lo stesso presidente dell'Anas, PietroCiucci, spiegando come "non ci siano i tempi tecniciper rispettare la scadenza prefissata - e aggiunge -siamo in attesa del decreto del Presidente del Consi-glio dei ministri con le tratte e i criteri per i pedaggi".Prossimo appuntamento a data da destinarsi, ma ilpresidente dell'azienda gestore della rete stradalerassicura che "il Ministero dei Trasporti sta lavo-rando sul testo".Nonostante le incertezze l'Anas avrebbe già indivi-duato il soggetto che potrebbe dare attuazione aquesto complesso piano, ma sarà necessario rispet-tare i tempi che prevedono prima l'emanazione deldecreto, poi l'aggiudicazione dell'appalto e quindiil crono-programma per la realizzazione dell'operasecondo il sistema del free flow (cioè a flusso libero,così da evitare le code ai caselli). A questo puntopare ragionevole pensare che i tempi possano allun-garsi ulteriormente arrivando addirittura al prossimoanno. Poichè installare tali sistemi in tutti i punti chesaranno previsti dal decreto, nonchè testarne il fun-zionamento ed infine collegarli al database del PRA,per l'eventuale invio del verbale, non è cosa sem-plice e che richiede poche settimane. Anzi.Il sistema di pagamento dei pedaggi sara' con il si-stema free flow, ha spiegato Ciucci, ''con portali si-mil Tutor, con finalita' diversa dal tutor, ma lo stessosistema di individuazione delle targhe, che permet-tera' di rilevare i percorsi e il prezzo da pagare''. Lemodalita' di pagamento, invece, saranno ''le piu'flessibili'': con la possibilita' di utilizzare sia il tele-pass, sia pagamenti anticipati con tessere a scalare.La situazione è ormai nota a tutti gli italiani: soldi

non ce n'è, o almeno così pare. L'introduzione di pe-daggi in tratti autostradali fino ad ora gratuiti sem-brerebbe accantonare la gestione statalista dellacosa pubblica. Si griderà allo scandalo per la que-stione, e forse non senza ragioni, ma stiamo par-lando di strade che hanno costantemente bisogno dimanutenzione e di una società (l'Anas) che deve ri-cevere dallo Stato ancora miliardi di euro per operepassate. E se lo Stato non ha i soldi per restituire que-sti debiti ad Anas devono farlo gli utenti. Una sceltache sa un po' di beffa, ma dopotutto lo Stato siamotutti noi.La politica di opposizione, in occasioni ghiotte come

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Pedaggi Anas:

slitta il termine a data da destinarsi

Il Grande Raccordo Anulare di Roma, una delle tratte arischio di pedaggio

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queste, ovviamente non può restare a guardare. Ap-pare legittimo pensare che sia, da una parte l'enne-sima mossa pre-elettorale, dall'altra motivo di riven-dicazioni contro il Governo. Un esempio è stato il sit-in a Carini (Palermo) organizzato il 3 aprile scorsodal Circolo del Partito Democratico della provinciapalermitana, che ha ricevuto anche l'adesione delcircolo di Sinistra Ecologia e Libertà di Carini, di al-cuni consiglieri comunali del comprensorio e di altrimovimenti come il coordinamento regionale "No pe-daggio"."Ci stiamo preparando ad una ancor piùampia mobilitazione - dice Pino Apprendi, deputatoregionale all'Assemblea regionale siciliana del PD -

coinvolgeremo i cittadini di tutti i comuni colpiti daquesta nuova tassa, imposta dal governo Berlusconiche ammonta a oltre 1.000 di euro l'anno a personae che penalizza ulteriormente il bilancio dei pendo-lari lavoratori e studenti". Ragioni più o meno validema cifre, per il momento, prive di ogni fondamentovisto che un vero tariffario non è mai stato pubbli-cato.

Qui di seguito le tratte in gestione all'Anas in cui po-trebbero essere introdotti i pedaggi, ma sino aquando il DPCM non sarà emanato si possono sola-mente fare supposizioni

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N. Denominazione Estensione (Km)

A3 SALERNO - REGGIO CALABRIA 442,9

A18 DIR DIRAMAZIONE DI CATANIA 3,7

A19 PALERMO - CATANIA 192,8

A19 DIR. DIRAMAZIONE PER VIA GIAFAR 5,2

A29 PALERMO - MAZARA DEL VALLO 114,8

A29 DIR ALCAMO- TRAPANI 36,9

A29 DIR/A DIRAMAZIONE PER BIRGI 13,1

A29 RACC DIRAMAZIONE PER PUNTA RAISI 4

A29 RACC BIS RACCORDO PER VIA BELGIO 5,6

A91 ROMA - AEROPORTO DI FIUMICINO 17,4

A90 GRANDE RACCORDO ANULARE 68,2

CATANIA - SIRACUSA 49,2

Totale Autostrade 953,8

R.A. 2 RACCORDO AUTOSTRADALE SALERNO - AVELLINO 30,4

R.A. 3 RACCORDO AUTOSTRADALE SIENA - FIRENZE 56,4

R.A. 4 RACCORDO AUTOSTRADALE DI REGGIO CALABRIA 5,5

R.A. 5 RACCORDO AUTOSTRADALE SCALO SICIGNANO - POTENZA 51,5

R.A. 6 RACCORDO AUTOSTRADALE BETTOLLE - PERUGIA 58,5

R.A. 8 RACCORDO AUTOSTRADALE - FERRARA - PORTO GARIBALDI 49,3

R.A. 9 RACCORDO AUTOSTRADALE DI BENEVENTO 12,7

R.A. 10 RACCORDO AUTOSTRADALE TORINO - AEROPORTO DI CASELLE 10,7

R.A. 11 RACCORDO AUTOSTRADALE ASCOLI - PORTO D'ASCOLI 26,3

R.A. 12 RACCORDO AUTOSTRADALE CHIETI - PESCARA 14,7

R.A. 13 RACCORDO AUTOSTRADALE A/4 - TRIESTE 21,4

R.A. 14 RACCORDO AUTOSTRADALE A/4 - TRIESTE - DIRAMAZ. PER FERNETTI 1,5

R.A. 15 TANGENZIALE OVEST DI CATANIA 24

Totale Raccordi 362,9

TOTALE AUTOSTRADE + RACCORDI 1.316,70

da sicurauto.it

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Nessuno sgravio per chi acquista un veicolo elet-trico, questo l'orientamento dello Stato italiano resonoto da il portale dell'automobilista del Ministerodelle Infrastrutture e Trasporti. Mentre molti Stati stra-nieri (Francia, Inghilterra, Cina e Stati Uniti su tutti)hanno dimostrato di essere fortemente intenzionati asostenere lo sviluppo della mobilità eco-sostenibile,l'Italia ha chiuso i rubinetti dei fondi pubblici: l'ultimaondata pro-elettrico risale infatti al 2008-200909. A fare eccezione sono alcuni stanziamenti regionali:a livello locale, infatti, molte amministrazioni hannocercato di incentivare la mobilità a chilometri zerovarando regolamenti e leggi che consentono ai vei-coli elettrici di circolare in zone vietate agli altri vei-coli. Il Lazio, per esempio, ha prorogato l'incentivodi 2.000 euro per l'acquisto di veicoli destinati altrasporto delle merci nelle città di Roma e Frosinone(ovvero quelle con un tasso di inquinamento più ele-

vato). Segue la Lombardia, che ha destinato un con-tributo di 3.000 euro per l'acquisto di vetture elettri-che, ibride a metano e Gpl, a fronte di una rottama-zione. Stesso impegno anche da parte della To-scana, che dal 2004 accorda un contributo a citta-dini e aziende che acquistano veicoli elettrici, e daparte della Provincia di Modena, che sostiene il 35%della spesa per l'acquisto. Intanto, in CommissioneTrasporti della Camera si discute riguardo la propo-sta di Legge presentata da Agostino Ghiglia del Pdl("Disposizioni per la realizzazione di reti infrastrut-turali a servizio dei veicoli alimentati a energia elet-trica", a.c. 3553), il cui obiettivo è quello di soste-nere la diffusione delle infrastrutture di ricarica an-che nei condomini, con un bonus di 5.000 euro peri lavori di impianto, e di detrarre dalle imposte (to-talmente nei primi anni e poi parzialmente) l'acqui-sto dei veicoli.

23Primo piano Consap Magazine 2011

Italia in controtendenza rispetto

all'Europa nessun incentivo

per l'acquisto di veicoli elettrici

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Il ministero della Salute ha trasmesso al Parlamentola settima relazione sugli interventi realizzati da mi-nistero e Regioni sull'alcol in attuazione della legge30 marzo 2001 n. 125 «Legge quadro in materiadi alcol e problemi alcolcorrelati».I dati sui consumi alcolici e i modelli di consumo con-fermano - secondo la sintesi del ministero - il progres-sivo allontanamento del nostro Paese dal tradizio-nale modello di consumo mediterraneo.È cresciuta nell'ultimo decennio la quota di coloroche consumano bevande alcoliche al di fuori dei pa-sti, con un incremento particolarmente significativotra le donne.Il binge drinking, modalità di bere di origine nordeu-ropea che implica il consumo di numerose unità al-coliche in un breve arco di tempo, ha riguardato nel2009 il 12,4% degli uomini e il 3,1% delle donneed è ormai abitudine stabilmente diffusa, soprattuttonella popolazione maschile di 18-24 anni (21,6,1%)e di 25-44 anni (17,4%).Pratica il binge drinking anche una buona percen-tuale di donne fra i 18 e i 24 anni (7,9%) e fra legiovanissime di 11-15 anni esso appare più diffusoche fra i coetanei maschi.

In generale il consumo a rischio riguarda il 15,8%degli italiani al di sopra degli 11 anni , per un totaledi quasi 8 milioni e mezzo di persone. Tra esse inparticolare circa 475.000 minori (il 18,5% dei ra-gazzi e il 15,5% delle ragazze al di sotto dei 16anni), in cui il consumo dovrebbe essere pari a 0; ecirca 3 milioni di anziani (il 44,7% dei maschi e l'11,3% delle femmine di oltre 65 anni) in cui il con-sumo a rischio coincide prevalentemente con il con-sumo giornaliero non moderato, soprattutto durantei pasti.

La tipologia di consumo a rischio prevalente tra i gio-vani è il consumo fuori pasto, che ha riguardato nel2009 il 34,4% dei maschi e il 22,8% delle femminedi età compresa fra gli 11 e i 25 anni.

Già a 18-19 anni la quota dei consumatori è vicinaa quella media della popolazione e la percezionedella disponibilità di bevande alcoliche è tra i gio-vani italiani fra le più alte in Europa.

Quasi la metà (45,4 %) delle diagnosi ospedaliereper patologia totalmente alcolcorrelata riguarda per-sone di oltre 55 anni, ma da alcuni anni la percen-tuale di diagnosi alcolcorrelate appare in aumento

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Alcol: le donne bevono di più.

Relazione del Ministero della saluteCresce il fenomeno nordeuropeo del binge-drinking

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nella classe di età 36-55 anni, mentre continua a di-minuire nella fascia di età 15-35 anni.La percentuale di diagnosi ospedaliere per cirrosiepatica alcolica si presenta in crescita da qualcheanno in rapporto alle altre diagnosi di ricovero alcol-correlato, passando tra il 2000 e il 2008 dal 26,30% al 35,00 % del totale di tali diagnosi.Gli alcoldipendenti in trattamento nei servizi pubblicisono in costante aumento dal 1996 e nel 2008 nesono stati rilevati 66.548. Fra essi in particolare lapercentuale dei giovani al di sotto dei 30 anni rap-presenta il 10,2% del totale, con un valore in cre-scita rispetto a quello della precedente rileva-zione(10%), soprattutto tra i nuovi utenti.Risulta ancora bassa rispetto agli altri Paesi europeila diffusione di conoscenze sul tasso legale di alco-lemia per la guida e sui limiti di consumo con essocompatibili.Il 2,12% di tutte le cause di incidente stradale rile-vate nel 2008, per un totale di 5.920 casi, riguardal'ebbrezza da alcol, con una percentuale in aumentorispetto all'anno precedente.Nonostante la quota importante di popolazioneesposta a una vasta gamma di rischi alcolcorrelati idati della Relazione, conclude il ministero, segna-lano anche qualche positiva tendenza nella evolu-zione di alcuni indicatori di rischio, in relazione sia

alla popolazione più giovane (diminuzione dei con-sumi fuori pasto tra i maschi di 14-17 anni, diminu-zione degli atteggiamenti di tolleranza nei confrontidell'ubriachezza tra da i giovani studenti di 15-19anni, diminuzione della quota di giovani studentiche si ubriacano) che a quella anziana di oltre 65anni (lieve diminuzione del consumo a rischio in en-trambi i sessi). Inoltre si presentano in costante caloil tasso nazionale di mortalità per cirrosi epatica equello di ricovero ospedaliero per patologie total-mente alcolcorrelate; appare in lieve calo da qual-che anno la percentuale dei nuovi utenti al di sottodei 20 anni in trattamento nei servizi alcologici; re-sta ferma infine la minore diffusione tra i nostri gio-vani, rispetto ai coetanei europei, di consumi a ri-schio quali i consumi frequenti, il binge drinking e leubriacature.

25Primo piano Consap Magazine 2011

BRUXELLES, INAUGURATO SITOPER LA MOBILITA' URBANA Lunedì 11 aprile 2011È stato inaugurato un nuovo portale per la mobilità ur-bana. Il sito internet www.eltis.org, lanciato dalla Dire-zione Trasporti della Commissione europea nel quadrodell'Action Plan dell'Ue, funzionerà da osservatorio pertutti i professionisti del settore. Il portale avrà una nuovaveste grafica, è consultabile in 11 lingue diverse e per-mette di avere tutti gli aggiornamenti in tempo reale sullo

stato di avanzamento dei bandi delle legislazioni comu-nitarie e nazionali sul tema. Nelle sezioni di notizie, i let-tori saranno messi al corrente di tutte le iniziative e suiprogrammi di investimento avviati nelle diverse nazioni.Inoltre, basterà cliccare sulla sezione "Tools" per avereguide pratiche con lo scopo di monitorare o sviluppare isistemi di trasporto urbano sostenibile. La sezione "Ru-brica", invece, informa sulle opportunità formative e sulleoccasioni di lavoro destinate ai professionisti.

(fonte: Il Sole 24 Ore Trasporti)

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26 ConvenzioneConsap Magazine 2011

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Nei giorni scorsi, presso i locali del CompartimentoPolizia Stradale per il Lazio di Roma, si è tenuta unariunione richiesta dal Dirigente Superiore Dottor Ste-fano BASTREGHI ed alla quale sono state invitatetutte le OO.SS. maggiormente rappresentative alfine di discutere sulle problematiche connesse ai ser-vizi che saranno espletati in occasione dei grandieventi che avranno luogo a Roma e provincia dal 1maggio al 2 luglio p.v. (1 maggio festa dei lavora-tori e beatificazione del Papa; 15 e 16 maggio ele-zioni amministrative; 19-22 maggio festa della Poli-

zia; 2 giugno festa della Repubblica con affluenzadi circa 60 capi di stato; 25 giugno-2 luglio verticeFAO).

Per la CONSAP erano presenti il Segretario Provin-ciale di Roma Massimo VANNONI ed il rappresen-tante della Consulta per la Polizia Stradale Marco DICEGLIE.

Il dirigente ha spiegato che servizi saranno suddivisiin due tipologie:

1) Attività di scorta e viabilità con orario 07/19 agiorni alterni;

27In evidenza Consap Magazine 2011

Grandi eventi, incontro col Dirigente

della Polizia Stradale del Lazio

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2) Controllo del territorio con orario continuativo su5 quadranti.Il dottor BASTREGHI ha già richiesto un congruo in-cremento delle risorse per il pagamento delle ore distraordinario che saranno effettuate, nonché l'esten-sione dell'orario di apertura della mensa fino alle ore21,45 poiché è anche prevista l'assegnazione dipersonale aggregato.Gli equipaggi di supporto saranno utilizzati solo perl'espletamento dei servizi di controllo del territoriomentre per l'attività di scorta e viabilità, comprese leriserve che saranno posizionate agli aeroporti epresso la santa Sede, sarà utilizzato tutto il personaledel R.O.S. a cui, in relazione alla specificità del ser-vizio moto montato e della conoscenza del territorio,saranno aggregate 32 unità del R.I.P.S. e della Sot-tosezione di Settebagni. Il signor Questore ha giàstabilito che per coloro che svolgeranno l'attività discorta e viabilità spetterà il compenso previsto perl'ordine pubblico. Tutti i convenuti, preso atto che l'Amministrazionenon ha richiesto deroghe, hanno mostrato vivo ap-prezzamento poiché, per la prima volta dopo l'en-trata in vigore, come previsto dal nuovo A.N.Q., ilDirigente ha chiesto di incontrare le OO.SS. per di-scutere sulla pianificazione dei servizi relativi adeventi di particolare rilevanza di ordine e sicurezzapubblica chiedendo di verificare la possibilità di cor-rispondere la retribuzione prevista per l'Ordine Pub-blico almeno a tutti coloro che saranno impiegati neiservizi esterni.

28 In evidenzaConsap Magazine 2011

Cina: mai più patente

per gli ubriachi al volante

Il Comitato permanente dell'Assemblea Popo-lare Nazionale, l'organo legislativo della Re-pubblica Popolare Cinese, ha votato e appro-vato un importante emendamento alla leggesulla sicurezza stradale, che è stata resa assaimeno permissiva nei confronti di chi guida instato di ubriachezza.

La modifica prevede che gli incidenti gravi cau-sati dai conducenti che s'erano messi al volantedopo aver bevuto alcolici o assunto sostanzepsicotrope o che comunque si trovavano in con-dizioni psicofisiche non idonee alla guida,siano considerati crimini a tutti gli effetti.

Pertanto, i reponsabili di questi sinistri d'ora inpoi saranno indagati penalmente (come del re-sto in Italia, dove è reato anche la sempliceguida sotto effetto di alcol o altre sostanze chealterano i riflessi)) e, se giudicati colpevoli, subi-ranno la revoca della patente da parte del di-partimento di Gestione del Traffico dell'Organodi Sicurezza Pubblica.

La verà novità, però, è che la revoca durerà pertutta la vita: il colpevole non potrà guidare maipiù.

L'emendamento prevede anche un generale in-cremento delle sanzioni amministrative per gliatti illegali ai fini della sicurezza stradale, comeguidare dopo aver bevuto alcolici, e anchesenza aver provocato alcun incidente.

Pare proprio che i cinesi siano arrivati prima de-gli italiani a introdurre nel loro codice penalequalcosa di molto vicino al reato di omicidiostradale riguardo al quale da noi ancora si di-scute. In più, hanno istituito il divieto perenne diguidare un veicolo applicato a chi abusa dell'al-col, una norma che se venisse adottata anchenel nostro Paese provocherebbe probabilmenteuna sollevazione popolare con barricate nellepiazze.

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Dal 9 febbraio sono entrate in vigore le nuove dispo-sizioni per i neopatentati previste dalla legge n° 120del 29 luglio 2010 che ha modificato l'articolo 117del nuovo Codice della Strada.

COSA SUCCEDE - Chi conseguirà la patente di guidaa partire dal 9 febbraio (importante: quindi la leggenon si applica per chi ha già preso la patente primadell'8 febbraio), per un anno non potrà guidare au-toveicoli che superano il rapporto potenza/tara (leg-gete bene: tara) di 55 kW/tonnellata. La nuovalegge è destinata a rinfocolare le polemiche che giàavevano accompagnato quella precedente, simile emai entrata in vigore.

MENO RESTRITTIVA - Con quel limite di 55 kW/ton-nellata, la nuova formulazione della legge sembracomunque meno restrittiva rispetto a quella vecchiache ne prevedeva appena 50.Tuttavia, le nuove disposizioni introducono un altrovincolo per le sole vetture: chi è fresco di patente nonpotrà guidare, sempre per un anno, quelle con po-tenza effettiva superiore a 70 kW. Quindi, le cose sicomplicano un po' per i genitori che intendono ac-quistare un auto ai figli visto che dovranno tenerconto di due limiti.

INIZIA IL REBUS SULLA TARA - Sarebbe bello e co-modo se il dato del rapporto potenza/tara fosse fa-cilmente reperibile, ma purtroppo così non è. Il va-lore è facilmente leggibile sul libretto di circolazionedi una vettura già immatricolata (a patto che lo siastata dopo il 4 ottobre 2007), ma al momento puòrivelarsi una vera impresa procurarselo per una vet-tura non ancora circolante o per una vettura imma-tricolata prima del 4 ottobre 2007.Ed è imprudente rivolgersi all'amico o al conoscenteche ne ha acquistata da poco una simile: l'aggior-

namento di modelli, versioni e motorizzazioni è cosìrapido che i dati potrebbero essere diversi anche perdue versioni apparentemente uguali.

MANCA IL VALORE - Sui listini pubblicati dalle rivistespecializzate il rapporto potenza/tara purtropponon c'è, ed è rarissimo che venga riportato dai sitidelle case o dai depliant.Quindi, non rimane che armarsi di calcolatrice e de-terminarlo da soli dopo essersi procurati potenzamassima e tara. E qui iniziano i problemi. Intanto, èopportuno chiarire subito un punto importante: il le-gislatore, preoccupato più di legiferare che di ren-dere agevole il rispetto delle leggi, ha creato invo-lontariamente una specie di tranello nel quale po-trebbero cadere in molti. Il tranello è nascosto nel si-gnificato esatto del termine "tara", che non è equi-valente a quello di "massa".

DIFFERENZA TRA MASSA E TARA - La "tara" è lamassa del veicolo vuoto più quella del conducente,che per definizione si assume in 75 kg. La "massa",invece, è il peso del veicolo senza conducente, macon il pieno di carburante. Purtroppo è proprio que-st'ultimo il dato generalmente riportato sulle riviste esulla documentazione cartacea e online delle case.Insomma, in giro si trova un dato che ai fini del cal-colo non serve a nulla e utilizzarlo al posto della taraè assolutamente errato. Ma anche procurarsi la taradi un veicolo può rivelarsi una specia di caccia al te-soro. Tra i siti delle case, quasi nessuno la riporta:c'è, per esempio, sul sito Renault, mentre è tuttora as-sente da quelli di Audi, Ford, Chevrolet e di molti al-tri costruttori.

SERVE UN VALORE ESATTO - A complicare ulterior-mente le cose c'è il fatto che il risultato del calcolopotenza/tara deve essere accurato fino al terzo de-

29In evidenza Consap Magazine 2011

Neopatentati: diminuisce il numero delle

auto guidabili nel primo anno di patente

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cimale. In altre parole, se è anche solo di 55,001kW/tonnellata, la vettura non può essere guidatadal neopatentato. La cosa migliore sarebbe che ognicostruttore riportasse sul suo sito il dato utile già cal-colato per ogni versione, oppure, meglio ancora, unelenco sempre aggiornato delle versioni adatte aineopatentati.In questo modo, ciascuno potrebbe effettuare unaprima ricognizione ed escludere a priori le vettureche superano i limiti.

SI RISCHIA UNO STOP DELLE VENDITE - Molti potreb-bero quindi rimandare la decisione in attesa di infor-mazioni più precise, con il risultato di rallentare gliacquisti a danno di un mercato già in crisi che ditutto ha bisogno meno che di "rallentamenti". Unicaeccezione sembra essere rappresentata dal gruppoFiat, che qualche giorno fa ha emesso un comuni-cato che riporta tutti i 32 modelli Fiat, Alfa Romeo eLancia che rientrano nei limiti e ne ha informato larete di vendita, una scelta sicuramente furba e orien-tata alla trasparenza.Proprio per scongurare un ulteriore stop delle vendite(già in crisi) il sito sicurauto.it ha interpellato FilippoPavan Bernacchi, presidente di Federauto (l'associa-zione dei concessionari italiani), per sollecitare unamaggiore informazione da parte delle reti e a favoredei clienti. Il dirigente ha compreso subito i terminidel problema e ha dichiarato che si sarebbe imme-diatamente attivato per risolverlo. Inoltre, ha concor-dato con SicurAUTO che in mancanza di elenchichiari e completi, è opportuno che l'acquirente pre-tenda dal venditore un documento firmato che riportichiaramente sia la potenza massima della vettura,sia il suo esatto rapporto potenza/tara oppure, me-glio ancora, una dichiarazione che confermi chel'auto (attenzione all'esatta denominazione di mo-dello, versione e motorizzazione) rientra in entrambii limiti stabiliti: 55 kW/tonnellata e 70 kw di po-tenza massima.Tutto ciò potrebbe essere contenuto in un allegato alcontratto oppure in una dicitura riportata sul modulocontrattuale stesso.

LA LISTA DELLE AUTO - Intanto, per offrire ai lettoriuno strumento di pronto impiego, il sito sicurauto.itha pubblicato l'elenco dei modelli "guidabili" attual-mente in commercio. Ma è necessaria un'avver-tenza: ottenere i dati utili alla sua compilazione (vedila questione "tara" di cui sopra) è stata una faticaimproba e l'elenco potrebbe essere incompleto o ri-

portare qualche errore. Quindi, la lista fornisce soloindicazioni di massima sulle motorizzazioni che rien-rano nei limiti, che andranno comunque confrontate(quando saranno disponibili) con quelle fornite daiconcessionari. Ai quali, beninteso, è sempre megliochiedere la dichiarazione descritta in precedenza.

SEMPRE MENO MODELLI A DISPOSIZIONE - C'è daosservare che il numero di modelli e versioni adattiai neopatentati si è assai ridotto rispetto a quelli inlistino fino a non molto tempo fa. La diffusione deipiccoli motori sovralimentati, un generale aumentodelle potenze e la novità del limite alla potenza mas-sima, infatti, ne hanno tagliati fuori parecchi anchese con la nuova legge il valore del rapporto po-tenza/tara ammesso è stato elevato di 5 kW. E così,dalla rosa delle "guidabili" sono sparite quasi tuttele Volkswagen Golf, parecchie Smart, la "giovanis-sima" Alfa Romeo MiTo 1.6 a gasolio (recentementeportata da 66 a 70 kW, cosa che ne eleva il rap-porto potenza/tara oltre il limite ammesso), tutte leFiat 500 (compresa la nuova TwinAir) tranne la 1.2e perfino l'ibrida Honda Insight, un'"ecologica" lacui potenza è passata da 65 a 72 kW, ma che certonon è un missile. Non rientra nei limiti nemmeno lanuovissima Audi A1 che, in versione 1.2 TFSi da 63kW, avrebbe forse fatto gola a qualche giovane daigenitori generosi: è poco potente, ma troppo leg-gera, quindi non ha il rapporto potenza/tara richie-sto. Peccato.

UNA MINI GUIDA SINTETICA - Per orientarsi nel re-bus delle nuove regole, ecco una sintetica "Guida al-l'auto per neopatentati" che può risultare utile primadi acquistare una vettura nuova o anche usata:

o la nuova regolamentazione si applica solo a chiha conseguito la patente dal 9 febbraio 2011

o il divieto non si applica ai veicoli adibiti al servi-zio di persone invalide, autorizzate ai sensi del-l'articolo 188, purché la persona invalida sia pre-sente sul veicolo

o riguarda i veicoli di categoria "M1" (quelli per iltrasporto di persone che hanno fino a otto posti asedere più quello del conducente) e, unicamenteper il limite riferito alla potenza massima, le soleautovetture (quindi anche quelle omologate auto-carro);

o la potenza massima: non deve superarere i 70kW

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o il rapporto potenza/tara: non deve superare i 55kW/t

o il divieto alla guida scatta anche per il supera-mento di uno solo dei due limiti

o il divieto dura per un anno dalla data di consegui-mento della patente (vale anche per chi ha presola patente a 40 anni o l'ha conseguita a seguitodella perdita totale dei punti);

o "tara": è la massa a vuoto della vettura senza car-burante, ma con il conducente (75 kg)

o per i veicoli immatricolati dal 4/10/2007 il rap-porto potenza/tara è riportato alla 2a riga del 3°riquadro della carta di circolazione

o per i veicoli immatricolati prima del 4/10/2007(o per tutti quelli che non riportano il valore giàcalcolato) il rapporto potenza/tara si ottiene divi-dendo la potenza in kW per la tara in tonnellate;

o per i veicoli immatricolati prima del 4/10/2007 idati della potenza e della tara sono riportati sullacarta di circolazione. Talvolta, al posto della taraviene riportato il valore della "massa a vuoto". Inquesto caso, per ricavare la tara bisogna aggiun-gere i 75 kg convenzionalei per ill conducente epoi procedere al calcolo;

o per ottenere o confrontare i dati, consultate sem-pre il sito della casa automobilistica;

o in caso di nuovo acquisto fatevi rilasciare dal ven-ditore una dichiarazione che attesti l'idoneità delveicolo che state acquistando alla guida da partedi un neopatentato

Ricordiamo i limiti attuali

● sulle autostrade: 130 chilometri orari, scendono a110 in caso di maltempo.

● sulle autostrade: 130 chilometri orari, scendono a110 in caso di maltempo.

● sulle strade extraurbane principali: 110 chilometriorari, scendono a 90 in caso di maltempo

● sulle strade extraurbane secondarie e locali: 90chilometri orari

● in città il limite è di 50 chilometri orari; 70 in al-cuni tratti espressamente segnalati.

Le sanzioni in sintesi(dall'art. 142 del codice della strada):

● fino a 10 km/hin più rispetto al limite - sanzionepecuniaria compresa tra 39 e 159euro

● oltre 10 km/h e fino a 40 km/hin più - sanzionepecuniaria compresa tra 159 e 639 euro e decur-tazione di 3 punti sulla patente;

● oltre 40 km/h e non oltre i 60 km/h - sanzionepecuniaria tra 500 e 2000 euro, decurtazione di6 punti sulla patente e sanzione accessoria dellasospensione della patente di guida da uno a tremesi

● chiunque supera di oltre 60 km/h i limiti massimidi velocità è punito con una sanzione pecuniariacompresa 779 e 3.119 , con la decurtazione di10 punti sulla patente e la sanzione accessoriadella sospensione della patente da sei a dodicimesi. In caso di recidiva in un biennio è dispostala revoca della patente di guida.

Queste sanzioni sono aumentate per i neopatentatie per i conducenti professionali.

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SICUREZZA STRADALE: PROTOCOLLO PER RILEVAZIONE STATISTICA INCIDENTALITA'

L'Istat, i Ministeri dell'Interno, della Difesa e delle Infrastrutture e dei Trasporti, le Regioni, l'Upi (Unionedelle Province d'Italia) e l'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) hanno approvato un proto-collo d'intesa per il coordinamento delle attività inerenti la rilevazione statistica sull'incidentalità statale.L'obiettivo, recita una nota ufficiale, è "migliorare la tempestività e la qualità delle informazioni sull'in-cidentalità stradale, anche al fine di fornire un quadro idoneo a soddisfare le esigenze conoscitive delleamministrazioni centrali, dei diversi livelli territoriali e dei centri di monitoraggio regionali e locali, pre-visti dal Piano Nazionale di Sicurezza Stradale e dai relativi Programmi di attuazione". I progetti atti-vati all'interno del protocollo, che avrà durata triennale e potrà essere prorogato per volontà delle parti,saranno gestiti da un comitato composto da vari rappresentanti delle parti aderenti all'intesa. L'Istat, daparte sua, farà da tramite per la trasmissione dei dati raccolti sull'incidentalità stradale ai vari ministerie alle regioni.

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Mauro PantanoSegretario Nazionale Consap

Noi siamo quelli della lotta allacriminalità, delle domeniche allostadio, dei servizi di contrasto al-l'immigrazione clandestina; quelliin servizio di giorno e di notte, diferiale e di festivo, a Natale, Ca-podanno, Pasqua e Ferragosto,pronti ad intervenire in occasionedi ogni esigenza.E'tempo di vacche magre, la crisiattanaglia l'economia e gli effettisi sentono imponenti sulle nostretasche.La severa manovra economicadell'estate 2010 ha creato gravenocumento incrinando ulterior-mente la motivazione professio-nale di chi è chiamato ad assicu-

rare alla comunità sociale il pre-ziosissimo ordine e la sicurezzapubblica.Tra i numerosi effetti disastrosiprocurati dalla manovra finanzia-ria varata per la quadratura delbilancio, rileva certamente l'ulte-riore differimento del c.d. riordinodelle carriere, del quale datroppo tempo si parla, senza ve-dere un risultato concreto.Fiumi di parole sono state scritte eoceani di metri cubi di aria espi-rati per dissertate sul come,quando e con quali modalitàprovvedere alla revisione ordina-mentale, ma il risultato è semprestato il nulla di fatto.Ricordo con chiarezza le innume-revoli proposte promanate dallaclasse politica, le riunioni conl'Amministrazione, le audizionipresso le Commissioni Parlamen-tari e molte altre cose che infine,non hanno partorito nemmeno untopolino.Noi siamo ancora in snervante at-tesa di vedere qualcosa di con-creto, stufi dei tanti bla, bla, bla,propalatici da più fonti concor-danti solo in etichetta sulla neces-sità di rivedere la griglia organiz-zativa di Ruoli e Qualifiche dellaPolizia di Stato.Sembra di trovarci davanti ad unostratagemma, che mi fa ripensare

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Da anni si parla di riordino delle

carriere senza raggiungere l'obiettivo

LA TELA DI PENELOPE

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al celebre episodio narrato nel-l'Odissea: Penelope, per tardarele sue nuove nozze, attendendo ilritorno di Ulisse, di notte disfa-ceva la tela che tesseva durante ilgiorno.E già, quando si crede di esserearrivati ad un buon punto, tutto siazzera e bisogna ricominciare dacapo.Eppure, quando c'è la volontà, ifondi di copertura vengono sem-pre trovati; quote latte, ponte sullostretto, nucleare e quant'altro rite-nuto certamente prevalente ri-spetto alle esigenze riorganizza-tive dei tutori dell'ordine.La storia più recente ci ha fatto as-sistere, in occasione della famige-rata ultima manovra correttivadella trascorsa estate, allo scippodi circa 800 milioni di euro stan-ziati per il riordino delle carriere,riassorbiti dalle casse dello Stato.Altro imbroglio ancora più re-cente si è consacrato del DecretoLegge n.27 del 26 marzo u.s.,con il quale, i 115 milioni di eurostanziati per gli anni 2011, 2012e 2013 per il riordino delle car-riere, sono stati stornati dalla ori-ginaria destinazione per essere

attribuiti a titolo di una tantum acopertura degli ulteriori tagli ef-fettuati a carico dei poliziotti inaggiunta al congelamento per treanni del contratto collettivo nazio-nale di lavoro.Un vero e proprio disastro, chepotrebbe significare una pietratombale sull'agognato riordinodelle carriere.Ma noi non staremo a guardare,siamo pronti ad ogni azione ido-nea per il raggiungimento del ri-sultato finale.Non ci pieghiamo e non ci spez-ziamo, faremo battaglia semprepiù dura fino a vedere realizzatoil nostro obiettivo.Le astuzie ed i raggiri non ci spen-gono, ma rendono roventi le no-stre iniziative.Gli impegni assunti e non mante-nuti da una classe politica semprepiù inaffidabile alimenta le nostrerabbie.Noi rappresentiamo lo Stato, anzi, siamo lo Stato e non meritiamotutto questo.Lotteremo a testa alta , con tutte leforze, per ottenere i giusti ricono-scimenti.

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Sergio ScalzoSegretario Nazionale Consap

Una forte iniziativa siamo stati co-stretti a mettere in campo per sal-vaguardare la salubrità e mi ver-rebbe da dire la decenza igienico- sanitaria dei nostri uffici.

Con una nota ufficiale del nostrosindacato di polizia siamo staticostretti a chiedere al dottor Me-rolla, questore di Napoli, un''tempestivo e risoluto intervento''al fine di ottenere ''la chiusura delCommissariato di Pubblica Sicu-rezza di Montecalvario''.

Un monitoraggio di quegli am-bienti di lavoro ed il costante rap-porto con i colleghi che vi pre-stano servizio, ci ha evidenziatouna situazione di assoluto rischio

per il personale. Visitati i luoghinon abbiamo potuto far altro cheritenere ''inaccettabili ed inde-centi le condizioni lavorative incui sono costretti ad operare i di-pendenti''.

Con una nota stampa poi iostesso ho denunciato pubblica-mente la situazione. Secondo ilsegretario nazionale della Con-sap, Sergio Scalzo, sarebbe evi-dente ''il forte disagio lavorativoche i colleghi avvertono, a causa- spiega il sindacalista - dei pe-renni lavori edili in corso, dovesquadre di operai quotidiana-mente puntellano solai e pareti cir-costanti, con pesanti martellipneumatici e attrezzi di variotipo''. ''Pochi giorni fa - rendenoto Scalzo - una signora, che siera recata presso il Commissa-riato di Montecalvario, dopo averatteso, impolverata, di accedereall'Ufficio denunce e aver consta-tato le penose condizioni delCommissariato in cui avrebbe do-vuto spiegare i particolari dellasua denuncia, non potendosi ac-comodare su di una delle due uni-che sedie impolverate e rotte, hacomunicato, al sottufficiale prepo-sto, di non potersi piu' trattenerenel Commissariato per la totalemancanza di norme igieniche e

Decadenza igienico-santiaria

dei nostri uffici: il caso Montecalvario

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che si sarebbe recata all'Ufficiodenunce della Questura Centrale.Il tutto relazionato dal sottufficialedell'Ufficio denunce del Commis-sariato di Montecalvario''.Scalzo, infine, sottolinea la preca-rietà statica del cancello d'in-gresso della struttura e l'assenzadi un parcheggio per le autovet-ture della polizia, ''in quanto -conclude - l'esiguo spazio dispo-nibile e' di proprietà della chiesaattigua''. Questo intervento ha de-stato un forte risalto sulla stampa,consentendo di imporre una rifles-sione pubblica sulle conseguenzedei reiterati tagli alle spese per lasicurezza, ma anche più in gene-rale in una diffusa fatiscenza dellenostre sedi di servizio, a Napolicome in tutta Italia, uffici per iquali molto spesso il Ministero del-l'Interno paga con i soldi dei con-tribuenti affitti stratosferici ed as-solutamente antieconomici.In quest'ottica il caso della si-gnora che ha lasciato, indignata,la sede di un commissariato peral-tro in pieno centro cittadino è sim-bolica di quanto i tagli reiterati e

scriteriati possano recare dannonon ai poliziotti in senso lato maa tutti i cittadini.Anche questo è un aspetto che vatenuto in considerazione infatti ilcommissariato di Montecalvarionon è un piccolo commissariato diuna piccola e tranquilla provinciaitaliana, ma un avamposto nellalotta al crimine organizzato enon; furono quegli agenti in primalinea nella lotta alle piazza dellospaccio del capoluogo campano.Mi auguro che chi ha determinatoquesta situazione e questo disa-gio diffuso, sappia tenere in de-bito conto anche dell'importanzache ha l'immagine nelle attività dipolizia, quindi le alternative sonoo garantire salubrità e fruibilitàoppure, e sarebbe gravissimo,ma a volte necessario, chiudere ibattenti.

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Mappa dei tutor e degli autovelox fissi

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Un poliziotto che indica la grandecroce della chiesetta di Monte san-t'Angelo, questa la scultura che im-mortalerà il sacrificio di donne ed uo-mini della Polizia di Stato.La scultura è stata commissionata aduno dei maggiori artisti del secondonovecento italiano il marchigianoBruno d'Arcevia. Il Consap Maga-zine è riuscito ad entrare in ante-prima nell'officina del maestro, peranticipare ai suoi lettori l'opera cheverrà posata il prossimo 8 maggioalla presenza delle massime autoritàdella Polizia di Stato guidate dalCapo della Polizia prefetto AntonioManganelli. Incontriamo il maestroBruno d'Arcevia nella piazza del paese che gli ha datoi natali: Arcevia oltre 500 metri sul livello del mare inca-stonato come un gioiello nel Parco Naturale Regionaledella Gola Rossa e di Frasassi. Cappello in testa ci viene incontro con grande cordia-lità, per un appuntamento reso possibile dalla media-zione di un nipote del maestro, Angelo Sgreccia titolaredi un agriturist in Castel San Pietro in Musio e un grandeamante dell'arte e della buona cucina; quello che ci tro-viamo davanti è un uomo cordiale e disponibile allaconversazione, che ama il suo paese, per il quale, cidice, appena la sera prima ha partecipato alla presen-tazione di una guida turistica della quale ci fa omaggio.Arcevia ospita anche un museo dedicato al maestro.Una puntatina al bar per un saluto con gli amici e poici rechiamo nello studio dove il monumento ai cadutidella Polizia di Stato è già ad un buon punto di lavora-zione. Nel breve tragitto il maestro, che ha uno studioanche a Roma in zona Villaggio Olimpico, ci confessadi aver deciso di ritornare in pianta stabile ad Arcevia,per la maggiore vivibilità di questi luoghi rispetto allasempre più caotica città. Un proposito che si materia-lizza quando entriamo nello studio, un atelier d'arte sca-vato nella roccia, del quale si vanno ultimando i lavoridi ristrutturazione. Appena entrati al centro campeggia

il calco in cera del monumento, in parte coperto da unaresina gommosa che, ci spiega Bruno d'Arcevia, serviràper realizzare i calchi in negativo ed in positivo per lacolata di bronzo.Scultore e pittore di grande livello, Bruno d'Arcevia è an-che una persona con cui è piacevole discorrere, primadi sedersi per lavorare ad un dipinto, parla volentieridella sua vita a Roma, della passione per il calcio, in gio-ventù è stato un portiere di medio livello e delle sue ami-cizie fra le quali quella con il Prefetto Nicola Cavaliereattualmente Vice Capo della Polizia.Poi ci parla dell'opera che rappresenta un giovane po-liziotto che posato su un tronco di quercia, che simbo-leggia la forza del giuramento fatto allo Stato, mentre ènell'atto di cadere all'indietro alzando la mano destracome a dedicare a Cristo il suo sacrificio, infatti la scul-tura sarà posizionata ai piedi di una grande croce sulpromontorio di Monte Sant'Angelo.E' orgoglioso di siglare con la sua arte uno dei rariomaggi pubblici ai caduti della Polizia di Stato, per unsito che punta a diventare un sacrario dedicato ai poli-ziotti.Da parte nostra non possiamo che ringraziare chi, inseno al Dipartimento della PS, ha pensato a questoomaggio commissionandolo ad un maestro di tale fama.

Monumento ai caduti della Polizia

nel parco di FrasassiIncontro con il Maestro Bruno d’Arcevia, realizzatore dell’opera

Il maestro Bruno d'Arcevia mostra al Direttore del Consap Magazineil calco del monumento

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Branco e minori: un binomio usuale nei fatti di vio-lenza collettiva (stupri), ricorrenti nella loro ritualitàcollegata a momenti di festa e di svago come nellanotte di Ferragosto o ad Halloween.Il processo è unico e si manifesta attraverso fasi suc-cessive in un cammino esasperante verso qualcosache si può definire disperazione. “Siamo liberi” di-cono e di loro si dice che sostengano la libertà e laverità. In effetti la libertà è nelle parole senza sottin-tesi, gli atti si fanno brutali e validi in quanto tali,mentre anche il gesto più insignificante testimonia lagravità dell'esasperazione che divora gli animi.Viene considerata libertà lo sfrontato insulto ai pro-pri insegnanti, la soddisfazione di ogni “appetito” eil ritenersi avulsi da legami col passato, fino al ri-getto dei propri genitori, dei valori costituiti dalle trecertezze di un tempo: famiglia, scuola e religione.L'adolescente, ancora instabile nella sua conforma-zione intellettiva e di personalità, caratterizza il suoagire nell'adesione solidale e spesso acritica algruppo, entità che conta, lo rende forte e lo pro-tegge.Nella situazione preparatoria di miscela alcool-spi-nello si crea così la premessa che favorisce l'allenta-mento inconsapevole ma graduale e deciso dei freniinibitori: da qui la condizione d'infiammabilità checonduce alla violenza ripetuta e complice degliamici del branco, il cui linguaggio fisico è omolo-gato. Il corpo non si esprime con “passione”, ma at-tua solo un'azione che desidera appropriarsi delcorpo dell'altra, divenuto “oggetto”.Non esiste reciprocità, quindi è un amore perverso,che contraddice il significato stesso del gesto, inquanto spinge il ragazzo, irrobustito dal consensopartecipato del gruppo, a ritenersi “assoluto” alpunto di non volere altro che il proprio desiderio.

Nella violenza di gruppo “non si celebra - suggeri-sce il noto sessuologo Willy Pasini - la sessualità delcorpo, ma la sua castrazione. In questo senso la per-versione gioca con la morte e quindi, per sadica chesia, è sempre e irrimediabilmente masochistica”. Sitratta allora di un eclatante atto di “devianza”, chesi manifesta come conformismo di minoranza ed an-ticonformismo di maggioranza.Le concause del contesto sociale che inducono attidevianti di stupro, bullismo, furto, sequestro non pos-sono, con tutte le attenuanti “credibili”, non richia-mare prepotentemente il concetto di “responsabilitàindividuale”, verso la quale va prevalentemente di-retta un'azione sistematica di una qualificata preven-zione psico-sociale.

Dr. Andrea Recchionisociologo

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Violenza di gruppo:

devianza e complicità.

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IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTUREE DEI TRASPORTIVisto il decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285,e successive modificazioni ed integrazioni, di se-guito denominato «codice della strada»;Visto, in particolare, l'art. 116, comma 11-bis, ot-tavo periodo, del codice della strada, introdotto dal-l'art. 17, comma 1, lettera c), della legge 29 lu-glio 2010, n. 120, recante «Disposizioni in ma-teria di sicurezza stradale», che, tra l'altro, ha pre-visto che ai fini del conseguimento del certificato diidoneita' alla guida del ciclomotore di cui alcomma 1-bis dello stesso art. 116, il candidato cheabbia superato la prova di controllo delle cogni-zioni deve altresi' sostenere, previa idonea attivita'di formazione, una prova pratica di guida del ciclo-motore;Visto il comma 2 del citato art. 17 della predettalegge n. 120 del 2010, che prevede che le disposi-zioni relative alla prova pratica del ciclomotoresiano applicabili a decorrere dal 19 gennaio 2011;Visto l'art. 1, comma 1, del decreto legge 29 di-cembre 2010, n. 225, convertito, con modifica-zioni, dalla legge 26 febbraio 2011, n. 10, che po-sticipa al 31 marzo 2011 la scadenza dei ter-mini dei provvedimenti di cui alla tabella 1, tra cuie' ricompreso quello di cui al predetto art. 17,comma 2, legge n. 120 del 2010;Visto l'art. 2, comma 1-quater, della predetta leggen. 10 del 2011, che rinvia ad un decreto del Mi-nistro delle infrastrutture e dei trasporti, da ema-narsi entro la data del 31 marzo 2011, la di-sciplina delle modalita' e delle procedure di richie-sta e rilascio di un'autorizzazione al candidato alconseguimento del certificato di idoneita' alla guidadel ciclomotore, che consenta allo stesso di eser-

citarsi alla guida dopo aver superato la previstaprova di controllo delle cognizioni, nonche' lavalidita' di tale autorizzazione e le modalita' del-l'esercitazione stessa, almeno in conformita' alledisposizioni di cui all'art. 122, commi da 2 a 6,del codice della strada ed anche in deroga alle di-sposizioni di cui all'art. 170, comma 2, dello stessocodice della strada, che - tra l'altro - vieta al mi-nore conducente di un ciclomotore il trasporto di unpasseggero;Ritenuto di dover esercitare la predetta derogaal fine di consentire al minore titolare di autorizza-zione ad esercitarsi alla guida di un ciclomotore diavere accanto una persona in funzione di istruttore,in possesso dei requisiti previsti dal presente de-creto, purche' le caratteristiche costruttive del veicololo consentano ed il posto del passeggero sia afianco a quello del conducente;Considerato che il citato art. 2, comma 1-quater,della legge n. 10 del 2011, prevede, altresi', chenel predetto decreto del Ministro delle infrastrutturee dei trasporti sia stabilito che la prova praticadi guida non possa essere sostenuta prima che siatrascorso un mese dalla data del rilascio dell'auto-rizzazione ad esercitarsi alla guida, che tra unaprova d'esame sostenuta con esito sfavorevole eduna successiva prova debba trascorrere almeno unmese e che nel limite di validita' dell'autorizza-zione sia consentito ripetere una volta soltanto laprova pratica di guida;Visti inoltre gli articoli 122 e 180 del codice dellastrada, rispettivamente in materia di esercitazionialla guida del candidato al conseguimento di unapatente di guida e di possesso dei documenti di cir-colazione e di guida;Vista la direttiva 2002/24/CE del Parlamento

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Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n. 73 del 30-03-2011l

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI DECRETO 1 marzo 2011Disciplina di rilascio dell'autorizzazione ad esercitarsi alla guida del ciclomotoree delle relative modalita'. (11A04187)

Due nuovi decreti riordinano la prova ed i corsi

per la patente dei cicolomotori

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europeo e del Consiglio del 18 marzo 2002 rela-tiva all'omologazione dei veicoli a motore a due otre ruote e che abroga la direttiva 92/61/CEEdel Consiglio, ed in particolare l'art. 1, paragrafo2, lettera a) e paragrafo 3, lettera a), relativialla classificazione dei ciclomotori a due (L 1e) otre ruote (L 2e) e dei quadricli leggeri (L6e);Visti il decreto del Ministro delle finanze 20 agosto1992, recante «Approvazione della tariffa dell'im-posta di bollo», pubblicato nella Gazzetta Ufficialen. 196 del 21 agosto 1992, s. o., ed il decretodel Ministro dell'economia e delle finanze 24 mag-gio 2005, recante «Aggiornamento degli importifissi dell'imposta di bollo e delle tasse sulle con-cessioni governative, ai sensi dell'art. 1, comma300, della legge 30 dicembre 2004, n. 311»,pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 123 del 28maggio 2005;Vista la legge 1° dicembre 1986, n. 870 e succes-sive modificazioni ed integrazioni, recante «Mi-sure urgenti e straordinarie per i servizi della Di-rezione generale della motorizzazione civile e deitrasporti in concessione del Ministero dei tra-sporti», ed in particolare la tabella 3;

Emanail seguente decreto:

Art. 1Conseguimento del certificato di idoneita' alla guidadel ciclomotore1. I soggetti di cui all'art. 116, commi 1-bis ed 1-ter,conseguono il certificato di idoneita' alla guida delciclomotore, di cui al predetto comma 1-bis, a se-guito di superamento di una prova di controllodelle cognizioni e, successivamente, di una provapratica di guida del ciclomotore.2. L'istanza di conseguimento del certificato di ido-neita' alla guida del ciclomotore e' presentata adun Ufficio motorizzazione civile a firma del candi-dato nonche', se quest'ultimo e' minorenne, del tu-tore.3. All'istanza di conseguimento del certificato diidoneita' alla guida del ciclomotore, sono allegatele attestazioni di pagamento degli importi prescrittidal decreto del Ministro delle finanze del 20 ago-sto 1992, come aggiornati da ultimo dal decretodel Ministro dell'economia e delle finanze 24 mag-gio 2005, e dalla tabella 3 allegata alla legge1° dicembre 1986, n. 870, in materia rispet-tivamente di tariffa di imposta di bollo e di tariffe

per le operazioni di motorizzazione, nonche' il cer-tificato rilasciato da uno dei medici di cui al-l'art. 119 del codice della strada, attestante ilpossesso dei requisiti fisici e psichici prescritti dal-l'art. 116, comma 1-quater, dello stesso codice.

Art. 2Autorizzazione per esercitarsi alla guida

di un ciclomotore1. Al superamento della prova di controllo dellecognizioni e' rilasciata al candidato un'autorizza-zione per esercitarsi alla guida di un ciclomotore.2. Il candidato titolare dell'autorizzazione di cui alcomma 1 non puo' sostenere la prova pratica diguida del ciclomotore prima che sia trascorso unmese dalla data di rilascio della stessa.3. Tale autorizzazione ha validita' di sei mesi, neiquali il candidato puo' sostenere la prova pratica diguida del ciclomotore al massimo per due volte ed adistanza non inferiore di un mese l'una dall'altra.L'autorizzazione e' ritirata dall'esaminatore al-l'esito negativo della seconda prova pratica diguida.4. Il rilascio dell'autorizzazione alla guida del ci-clomotore e' annotato nell'anagrafe nazionale de-gli abilitati alla guida di cui all'art. 225, comma1, lettera c), del Codice della strada, anche ai finidel controllo da parte delle forze dell'ordine sututto il territorio nazionale, attraverso il collega-mento telematico con l'anagrafe stessa.

Art. 3Modalita' di esercitazione alla guida

del ciclomotore1. L'autorizzazione di cui all'art. 2, comma 1,consente al candidato di esercitarsi alla guida di unciclomotore al fine di conseguire un'idonea forma-zione, almeno conforme ai contenuti della provapratica di guida del ciclomotore. L'adeguata for-mazione e' dichiarata ai sensi dell'art. 47 del d.P.R.28 dicembre 2000, n. 445, dal candidato ovvero,se questi e' minorenne, dal tutore.2. Le esercitazioni su ciclomotori a due ruote sonoconsentite in luoghi poco frequentati. Non si appli-cano le disposizioni del comma 3.3. Il candidato che si esercita su ciclomotori diversida quelli di cui al comma 2, omologati per il tra-sporto di un passeggero a fianco del conducente,ivi compresi i quadricicli leggeri, deve avere abordo, in funzione di istruttore, persona di eta' non

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superiore a sessantacinque anni, titolare di patentealmeno di categoria B da non meno di dieci anni.L'istruttore vigila sulla marcia del veicolo, interve-nendo tempestivamente ed efficacemente in caso dinecessita'.4. I ciclomotori di cui al comma 3, per le esercita-zioni e la prova pratica di guida devono esseremuniti di appositi contrassegni recanti la lettera al-fabetica «P», le cui caratteristiche e modalita' di ap-plicazione sono conformi a quanto previsto con ri-ferimento al contrassegno di cui all'art. 122, comma4, del codice della strada.5. Nell'ipotesi di violazione delle disposizioni di cuial comma 2, si applicano le sanzioni di cui al-l'art. 122, comma 8, ultimo periodo, del codicedella strada.6. Nelle ipotesi di esercitazione alla guida di un ci-clomotore ai sensi del comma 3, qualora il candi-dato guida senza l'autorizzazione di cui all'art. 2,comma 1, ma avendo al suo fianco, in funzione diistruttore, persona munita di patente di guida ai sensidel predetto comma 3, si applica la sanzione di cuiall'art. 122, comma 7, del codice della strada.La medesima sanzione si applica anche alla per-sona che funge da istruttore.7. Nelle ipotesi di esercitazione alla guida di un ci-clomotore ai sensi del comma 3, qualora il candi-dato titolare dell'autorizzazione di cui all'art. 2,comma 1, guida senza avere al suo fianco, infunzione di istruttore, persona provvista di patenteai sensi del medesimo comma 3, si applicano lesanzioni di cui all'art. 122, comma 8, primo e se-condo periodo, del codice della strada.8. Nell'ipotesi di violazione delle disposizioni di cui

al comma 4, si applicano le sanzioni di cui all'art.122, comma 9, del codice della strada.

Art. 4Possesso dei documenti nelle esercitazioni

alla guida del ciclomotore1. Il candidato al conseguimento di un certificatodi idoneita' alla guida del ciclomotore che, titolaredell'autorizzazione di cui all'art. 2, comma 1, sieserciti alla guida, deve avere con se' detta autoriz-zazione, nonche' un documento personale di ricono-scimento.2. Fermo restando quanto previsto dal comma 1,nelle ipotesi di cui all'art. 3, comma 3, la personache funge da istruttore deve avere con se' la pa-tente di guida prescritta.3. Nel caso di violazione delle disposizioni di cuiai commi precedenti si applicano le sanzioni previ-ste dall'art. 180, comma 7, secondo periodo, delcodice della strada. Si applicano altresi' le dispo-sizioni dell'art. 180, comma 8, del codice dellastrada.

Art. 5Entrata in vigore

1. Le disposizioni del presente decreto entrano in vi-gore il 1° aprile 2011 e sono applicabili alleistanze di conseguimento del certificato di ido-neita' alla guida del ciclomotore presentate a de-correre dalla medesima data.Il presente decreto e' pubblicato nella Gazzetta Uf-ficiale della Repubblica italiana.

Roma, 1° marzo 2011Il Ministro: Matteoli

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IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTUREE DEI TRASPORTI di concerto conIL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE,DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA

Visto il decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285,«Nuovo codice della strada» e successive modifica-zioni e integrazioni, di seguito denominato codicedella strada;Visto, in particolare, l'art. 116, comma 11-bis, del

Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n. 73 del 30-03-2011l

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI DECRETO 23 marzo 2011Riordino della disciplina dei corsi di preparazione alla prova teorica e le modalita' di espletamento dellaprova teorica e pratica, utili al conseguimento del certificato di idoneita' alla guida del ciclomotore.(11A04186)

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codice della strada, come modificato dall'art. 17,comma 1, della legge 29 luglio 2010, n. 120 re-cante «Disposizioni in materia di sicurezza stra-dale», che prescrive l'integrazione del programmadi formazione teorica per il conseguimento del cer-tificato di idoneita' alla guida di ciclomotoricon almeno un'ora di lezione teorica voltaall'acquisizione di «elementari conoscenze sul fun-zionamento dei ciclomotori in caso di emer-genza», nonche' l'obbligo, dopo il controllo conesito favorevole delle cognizioni teoriche, di supe-rare una prova pratica di guida, previa idonea atti-vita' di formazione;

Visto il comma 2 del citato art. 17 della legge n.120 del 2010 che stabilisce l'obbligatorieta' dellaprova pratica di guida per il conseguimento delcertificato di idoneita' alla guida dei ciclomotori afar data dal 19 gennaio 2011; Visto l'art. 2,comma 1-quater, del decreto-legge n. 225 del 29dicembre 2010, convertito, con modificazioni, dallalegge 26 febbraio 2011, n. 10, che, posticipandoi termini di applicabilita' delle disposizioni rela-tive alla prova pratica di guida per il con-seguimento del certificato di idoneita' alla guida deiciclomotori al 31 marzo 2011, dispone altresi' checon decreto del Ministro delle infrastrutture e dei tra-sporti, da emanarsi entro la predetta data, siano -tra l'altro - disciplinate le modalita' e le proceduredi richiesta e rilascio di un'autorizzazione ad eserci-tarsi alla guida al candidato al conseguimento delcertificato di idoneita' alla guida del ciclomotore;Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e deitrasporti 1° marzo 2011, registrato alla Corte deiconti in data 15 marzo 2011, Reg. 2, foglio 67,adottato ai sensi del predetto art. 2, comma 1- qua-ter della legge n. 10 del 2011; Visto inoltre ilcomma 3 del piu' volte citato art. 17 della legge n.120 del 2010, che dispone che con decreto delMinistro delle infrastrutture e dei trasporti, di con-certo con il Ministro dell'istruzione, dell'univer-sita' e della ricerca, «sono stabilite le modalita' disvolgimento della lezione teorica sul funzionamentodei ciclomotori in caso di emergenza e della provapratica nonche' della relativa attivita' di forma-zione»; Visto il decreto del Ministro delle infrastrut-ture e dei trasporti 30 giugno 2003, recante «Pro-gramma dei corsi e procedure d'esame per il con-seguimento del certificato di idoneita' per laguida dei ciclomotori», pubblicato nella GazzettaUfficiale 8 luglio 2003, n. 156, come modificato

dal decreto del Ministro delle infrastrutture e dei tra-sporti 18 dicembre 2003 recante «Abilitazione didipendenti del Dipartimento dei trasporti terrestridel ministero delle infrastrutture e dei trasportiper svolgere gli esami per il conseguimento delcertificato di idoneita' alla guida dei ciclomo-tori», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 30dicembre 2003, n. 301 Ritenuto opportuno disci-plinare la materia dei programmi dei corsi e delleprocedure d'esame per il conseguimento del certi-ficato di idoneita' per la guida dei ciclomotori in ununico provvedimento che riordini le disposizioni dicui al citato decreto ministeriale 30 giugno 2003e disponga i contenuti di cui al citato art. 17, comma3, della legge n. 120 del 2010; Considerato cheil Ministero dell'istruzione, dell'universita' e dellaricerca, ritiene opportuno rendere omogenei i corsiper il conseguimento del certificato di idoneita' allaguida dei ciclomotori svolti presso le scuole equelli svolti presso le autoscuole, prevedendo lasoppressione delle 8 ore di «educazione alla convi-venza civile» previsti all'art. 1, comma 1, lettera d),del citato decreto ministeriale 30 giugno 2003;

Decreta: Art. 1

Corsi di preparazione alla prova di controllodelle cognizioni

1. I corsi di preparazione alla prova di controllodelle cognizioni di cui all'art. 1 del decreto 1° marzo2011, citato nelle premesse, vertono sui seguentiargomenti: a) segnali di pericolo e segnali di precedenza; b) segnali di divieto; c) segnali di obbligo; d) segnali di indicazione e pannelli integrativi; e) norme sulla precedenza; f) norme di comportamento; g) segnali luminosi, segnali orizzontali; h) fermata, sosta e definizioni stradali; i) cause di incidenti e comportamenti dopo gliincidenti, assicurazione; l) elementi del ciclomotore e loro uso; m) comportamenti alla guida del ciclomotore e usodel casco; n) valore e necessita' della regola; o) rispetto della vita e comportamento solidale;

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p) la salute; q) rispetto dell'ambiente; r) elementari conoscenze sul funzionamento dei ci-clomotori in caso di emergenza, in conformita' aicontenuti di cui all'allegato 1.

Art. 2 Modalità di svolgimento dei corsi

di preparazione alla prova di controllodelle cognizioni

1. I corsi di preparazione alla prova di controllodelle cognizioni sono svolti presso le autoscuole ov-vero presso le scuole. Queste ultime nominano unresponsabile della gestione dei corsi. 2. I corsi di cui al comma 1 hanno durata di 13ore, cosi' ripartite: a) 4 ore in materia di norme di comportamento; b) 6 ore in materia di segnaletica e altre norme dicircolazione; c) 2 ore in materia di educazione al rispetto dellalegge; d) 1 ora in materia di conoscenze elementari sul fun-zionamento dei ciclomotori in caso di emergenza. 3. La partecipazione alle lezioni e' annotata in ap-positi registri conformi al modello previsto nell'alle-gato 2, custoditi dal soggetto che eroga il corso. Ilcorso e' utilmente frequentato solo se non sonostate effettuate piu' di tre ore di assenza con riferi-mento alla durata complessiva del corso. 4. Il soggetto erogatore del corso, al termine dellosvolgimento del corso stesso, rilascia ai soli allievi inregola con le presenze, un attestato di frequenza,conforme al modello di cui all'allegato 3, che deveessere allegato in copia conforme alla istanza dicui all'art. 1, comma 2, del decreto 1° marzo 2011,e che ha validita' di un anno dalla data di fine delcorso.

Art. 3 Prova di controllo delle cognizioni

1. La prova di controllo delle cognizioni verte sugliargomenti di cui all'art. 1 e si svolge tramite questio-nario. 2. I questionari sono estratti da un «database» pre-disposto dal Dipartimento per i trasporti, la naviga-zione e i sistemi informativi e statistici del Ministerodelle infrastrutture e dei trasporti, secondo un me-todo di casualita'. Ciascuno di essi consta di dieci

domande per ognuna delle quali sono previste tre ri-sposte che possono essere tutte e tre vere, ovverodue vere e una falsa, o una vera e due false, op-pure infine tutte e tre false. 3. I candidati devono barrare, in corrispondenza diogni risposta, la lettera «V» o «F» a seconda checonsiderino quella proposizione rispettivamentevera o falsa. La prova ha durata di trenta minuti esi intende superata se il numero di risposte errate e',al massimo, di quattro. 4. L' esaminatore del Dipartimento dei trasporti, lanavigazione e di sistemi informativi e statistici dicui all'art. 116, comma 11-bis, deve essere un fun-zionario abilitato ad effettuare esami di idoneita'per il conseguimento delle patenti di guida almenodelle categorie A e B, secondo quanto previsto dallatabella IV-1 allegata al decreto del Presidente dellaRepubblica n. 445 del 1992, recante il regola-mento di esecuzione e di attuazione del codice dellastrada, ovvero un dipendente appartenente allaseconda area funzionale, fascia economica F2, inpossesso almeno della patente di guida della cate-goria A o B, abilitato a svolgere gli esami di con-trollo delle cognizioni per il conseguimento del cer-tificato di abilitazione alla guida dei ciclomotori,previa frequenza di apposito corso organizzato dalsuddetto Dipartimento. 5. Nel caso che il candidato non abbia superatola prova di controllo delle cognizioni, lo stessopuo' ripeterla piu' volte, ripresentando ogni voltal'istanza, purche' la stessa sia superata entro il li-mite di validita' temporale dell'attestato di frequenzadi cui all'art. 2, comma 4.

Art. 4 Prova pratica di guida

1. La prova pratica di guida si svolge su ciclomotoria due (L1e) ovvero a tre ruote (L3e), ovvero infinesu quadricicli leggeri (L6e), a scelta del candidato.A tal fine, quest'ultimo indica nello spazio riservatoalle note dell'istanza di cui all'art. 1, comma 2,del decreto 1° marzo 2011, il tipo di ciclomotorecon il quale intende sostenere la prova pratica diguida. 2. La prova pratica di guida effettuata su un ciclo-motore a due ruote consta di due fasi: la primafase si svolge in aree appositamente attrezzatecome indicato nell'allegato 4 e verifica la capacita'dei comportamenti alla guida nello stesso alle-

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gato previsti. La seconda fase, alla quale si ac-cede solo se si e' superata la prima, consiste inuna verifica dei comportamenti di guida nel traf-fico. 3. La prova pratica di guida effettuata su ciclomotoridiversi da quelli di cui al comma 2 consta di duefasi: la prima fase si svolge in aree chiuse, apposi-tamente attrezzate come indicato nell'allegato 5 everifica la capacita' dei comportamenti alla guidanello stesso allegato previsti. La seconda fase, allaquale si accede solo se si e' superata la prima, con-siste in una verifica dei comportamenti di guida neltraffico: in tale fase, sul veicolo e' presente, infunzione di istruttore, il soggetto di cui all'art. 3,comma 3, del decreto 1° marzo 2011. 4. Il candidato al conseguimento di un certificatodi idoneita' alla guida del ciclomotore durante laprova pratica di guida deve avere con se' l'auto-rizzazione di cui all'art. 2, comma 1, del de-creto 1° marzo 2011, nonche' un documentopersonale di riconoscimento. Nelle ipotesi di cui alcomma 3, la persona che funge da istruttore deveavere con se' la patente di guida prescritta. 5. La funzione di esaminatore nelle prove pratichedi guida e' espletata da un funzionario in possessodi diploma di istruzione di secondo grado conse-guito a seguito di un corso di studi di almeno cin-que anni, abilitato ad effettuare esami di idoneita'per il conseguimento delle patenti di guida almenodelle categorie A e B, secondo quanto previstodalla tabella IV-1 allegata al decreto del Presidentedella Repubblica n. 445 del 1992, recante il rego-lamento di esecuzione e di attuazione del codicedella strada, ovvero da un dipendente di cui all'art.3, comma 4, in possesso di diploma di istruzionedi secondo grado ed abilitato a svolgere gli esamidi guida per il conseguimento del certificato di abi-litazione alla guida dei ciclomotori, previa fre-quenza di apposito corso organizzato dal suddettoDipartimento. 6. A seguito del superamento della prova praticadi guida e' rilasciato al candidato il certificato diidoneita' alla guida del ciclomotore che abilita allaguida di tutti i veicoli di cui al comma 1.

Art. 5Abrogazione di norme

1. A decorrere dal 1° aprile 2012 sono abrogate ledisposizioni di cui al decreto del Ministro delle in-

frastrutture e dei trasporti 30 giugno 2003, comemodificato dal decreto del Ministro delle infra-strutture e dei trasporti 18 dicembre 2003. Sino atale data le disposizioni del citato decreto sono ap-plicabili esclusivamente con riferimento alle do-mande di conseguimento del certificato di ido-neita' alla guida del ciclomotore presentate entro enon oltre il 31 marzo 2011.

Art. 6

Disposizioni transitorie

1. Il candidato che ha frequentato entro il 31 marzo2011 un corso per il conseguimento del certificatodi idoneita' alla guida del ciclomotore e che pre-senta l'istanza di cui all'art. 1, comma 2, del de-creto 1° marzo 2011 a far data dal 1° aprile2011, integra la formazione gia' conseguita conl'ora di cui all'art. 2, comma 2, lettera d). La fre-quenza di tale ora di lezione e' certificata dal sog-getto erogatore del corso.

2. La data di rilascio di tale ultima certificazione nonrileva ai fini del termine di un anno dal completa-mento del corso, utile per la presentazione del-l'istanza di cui al comma 1.

Art. 7

Entrata in vigore

1. Le disposizioni del presente decreto, unitamenteagli allegati che ne formano parte integrante, en-trano in vigore il 1° aprile 2011 e sono applicabilialle istanze di conseguimento del certificato di ido-neita' alla guida del ciclomotore presentate, ai sensidell'art. 1, commi 2 e 3, del decreto 1° marzo2011, a decorrere dalla stessa data del 1° aprile2011.

Il presente decreto e' pubblicato nella Gazzetta Uf-ficiale della Repubblica italiana.

Roma, 23 marzo 2011

Il Ministro delle infrastrutture

e dei trasporti

Matteoli Il Ministro dell'istruzione,

dell'universita' e della ricerca

Gelmini

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Si è svolta presso il Dipartimento della Pubblica Si-curezza la programmata riunione tra l'Amministra-zione e i sindacati maggiormente rappresentativi perla disamina dei problemi connessi all'emergenza aLampedusa. La riunione è stata aperta dal Direttoredella Segreteria del Dipartimento, prefetto VALERI,che successivamente, per improrogabili impegni, hadovuto abbandonare i lavori affidando la presi-denza al Vice Direttore, Dottor Mario Papa. Hannopartecipato all'importante assise , inoltre, i direttoricentrali dei servizi ordine pubblico, reparti speciali,anticrimine, risorse umane, direzione sanitaria.Nella circostanza l'Amministrazione, dopo aver elo-giato l'operato del personale di polizia impiegatoper fronteggiare l'emergenza immigrati, ha comuni-cato la predisposizione di una contabilità specialeper tutte le spese sostenute e per le competenze ac-cessorie da liquidare al personale impiegato, in ma-niera da non erodere le risorse stanziate per l'anno2011. La delegazione Consap, guidata dal Segreta-rio Generale, Giorgio Innocenzi e composta dai Se-gretari Nazionali Sergio Scalzo, Guglielmo Frasca eGianluca Pantaleoni, dopo aver stigmatizzato le nu-merose e gravi disfunzioni registrate in materia di vi-

gilanza sanitaria, turni di servizio e logistica, hachiesto il riconoscimento a tutto il personale impie-gato del trattamento economico previsto per l'ordinepubblico fuori sede. L'Amministrazione, preso atto ditutte le osservazioni sollevate, ha manifestato la to-tale disponibilità ad intraprendere ogni utile per-corso per migliorare in futuro le condizioni di vita elavoro degli operatori di polizia e garantire il ri-spetto delle regole contrattuali.

Emergenza Lampedusa: esito incontro al Ministero

Innocenzi: riconoscere trattamento O.P. fuori sede

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Il 19 aprile 2011, alle ore 11,00, presso la sala riu-nioni del Dipartimento dei Vigili del Fuoco si è tenutoun incontro, con la presenza del Direttore Centraleper le Risorse Umane ed altri funzionari della pre-detta Direzione, nella quale sono state illustrate leprocedure concorsuali per l'accesso alla qualifica divice sovrintendente relative agli anni precedenti. Laposizione della Consap in merito è nota e proprio il7 aprile scorso ha trovato grande spazio nella tra-smissione televisiva di "Striscia la notizia" attraversol'intervista con Domenico Milazzo, Segretario Gene-rale della Consap a Palermo.Nella programmata riunione sulla tematica delle pro-cedure concorsuali, l'Amministrazione, rappresentatadal Direttore Centrale per le Risorse Umane PrefettoOscar Fiorollli, dal Direttore dell'Ufficio Relazioni Sin-dacali Vice Prefetto Castrese De Rosa, dal Direttoredell'Ufficio Concorsi dottor Giancarlo Dionisi, dal Di-rettore del Servizio Sovrintendenti/Agenti /Assistentidottor Massimo D'Ambrosio e dal Direttore della Di-visione Ispettori dottoressa Loretta Bignardi ha illu-strato alle OO.SS. presenti le future procedure che in-teresseranno i concorsi per l'accesso al ruolo di ViceSovrintendente, periodo 2003/2010. Le novità di ri-lievo si possono sintetizzare nella volontà dell'Ammi-nistrazione di modificare le attuali regole per le valu-tazioni dei titoli di servizio( voler snellire) attualmentetroppo macchinose e tardive procedure nella compi-lazione del punteggio finale, dovute, a giudizio dellastessa Amministrazione, ad una eccessiva riparti-zione dei titoli di servizio indicati in tabella di riferi-mento, alcuni non in linea con l'attinenza alle speci-fiche del concorso (con l'importante novità del possi-bile confronto con le OO.SS). Volontà di bandire finoad un numero di 3 corsi all'anno, il riconoscimento diuna commissione unica per la valutazione dei titoli,di predisporre l'invio delle domande on-line di parte-cipazione al fine di velocizzare i tempi di consegna,

di voler attivare la procedura che esamina prima i ti-toli di servizio posseduti e poi procedere alla provaselettiva a quiz (c.d. prova scritta), di voler incaricareuna società esterna affidabile per la composizionedegli elaborati (per evitare i macroscopici errori com-messi nelle ultime due prove concorsuali da Vice So-vrintendente, con l'attenzione ad evitare di formularedomande prive di senso e che nulla hanno a che farecon la preparazione da poliziotto). L'intervento dellaConsap, che ha comunque apprezzato la volontà divelocizzare i tempi concorsuali per ridurre il notevoleritardo nel bandire concorsi e per colmare il vuoto diben 7mila unità solo del ruolo dei Sovrintendenti, èstato diretto a sensibilizzare l'Amministrazione, que-sto a differenza di altre sigle che ostacolano la pos-sibilità, incuranti delle aspettative di una parte delpersonale che ha dovuto subire mille disagi e disinte-ressi dalla propria Amministrazione, a tutelare l'inte-resse pubblico, gli uffici di polizia operativi sono de-ficitari di Ufficiali di Polizia Giudiziaria con il conse-guente danno alla società per l'esercizio dei diritti ga-rantiti dalla legge, al contenimento della spesa pub-blica, bandire nuovi concorsi equivale a spese di de-naro, alla perplessità di mantenere l'impegno, daparte dell'Amministrazione, a garantire 3 concorsil'anno conoscendo le contingenti difficoltà organizza-tive. La Consap ha inoltre invitato l'Amministrazionea considerare i mille idonei vice sovrintendenti delconcorso a 108 posti, poi elevati a 291, proponendolo scorrimento della graduatoria, dove l'Amministra-zione ne ha ampia facoltà, personale idoneo a svol-gere il ruolo sovraordinato da Vice Sovrintendente,avendo superato a tutti gli effetti una prova, che col-merebbe solo in parte la carenza e senza minare lapossibilità di bandire altri concorsi riservati adAgenti/Assistenti aventi diritto.

Gianluca Guerrisi

56 In evidenzaConsap Magazine 2011

Errori nei concorsi

prima la Consap denuncia su “Striscia”

poi si apre il tavolo tecnico

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La Consap ha denunciato una situazione di rischioigienico-sanitario a seguito dei rintracci o delle riam-missione passiva dal collaterale organo austriaco dicittadini stranieri.

Analizzando un caso rlativo ai giorni scorsi con ilriaccompagnamento per l'identificazione di un citta-dino indiano, che riferiva solo dopo il trasporto daparte della pattuglia di Polizia una patologia per laquale era in cura in territorio austriaco e in meritoalla quale denunciava ancora perdite ematiche nelliquido salivale, il Segretario locale della ConsapMariangela Treccani denunciava tutta una serie dinegligenze del Documento di valutazione dei rischinegli ambienti di lavoro specifico per i settore di Tar-visio, una fattispecie operativa per la quale il rischioè di tipo “elevato” e richiederebbe tuta una serie aiaccorgimenti igienico-sanitari che difficilmente sonoposti in essere.

Va rilevato che nel caso indicato sì è registrato an-che un colpevole silenzio delle autorità di polizia au-striache circa le condizioni di salute del cittadino in-diano.Nella lettera- denuncia la Consap segnala anche lasporadicità della pulizia dei locali, la quali per pro-blemi di capitoli di spesa avviene solo su chiamataed in seguito ad esigenza particolari e soprattutto lamancanza di un apposito veicolo attrezzato per iltrasporto degli accompagnati, che limiti il contato di-retto con il personale operante.Di qui l'appello ai vertici nazionali della Consap dioperare una costante pressione volta ad ottenere ri-sultati in merito a maggiore attenzione della diri-genza ed alla drammatica carenza di equipaggia-menti.Nei prossimi giorni la Consap riferirà l'accaduto aicompetenti uffici ministeriali chiedendo chiarimenti.

57In evidenza Consap Magazine 2011

Polizia di frontiera Tarvisio:

rischi sanitari per il personale

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E' con piacere che questa Organizzazione Sinda-cale apprende la notizia che a far data dal prossimo04 aprile si aprirà presso il C.N.eS. un tavolo tec-nico per la revisione del compendio normativo ri-guardante LE DISPOSIZIONI SULLA ATTIVITA' SU-BACQUEA DELLA POLIZIA DI STATO. Si tratta di unmomento a dir poco epico… Durante i lavori del ta-volo tecnico verranno affrontate e ci si augura risoltele 3 grandi problematiche riguardanti nell'ordine: laenorme difficoltà di organizzare l'assistenza sanita-ria all'immersione in ottemperanza alle vigenti dispo-sizioni, la previsione di istituire un settore logistico inconsiderazione del fatto che non è più possibile di-sperdere professionalità (operatori brevettati) cheper effetto dell'avanzamento dell'età anagrafica po-trebbero nel tempo perdere l'idoneità all'immersionee da ultima la eventuale definizione dei confini di

azione dei sommozzatori di basso fondale(O.S.S.A.L.C.). È doveroso riconoscere ai vertici delSERVIZIO REPARTI SPECIALI, Dott. Maurizio GELICHe Dott. Vincenzo TROMBADORE di aver mantenutogli impegni assunti con CONSAP nel recepire e farepropria la necessità di mettere mano ad un dispostonormativo in parte inapplicabile e per alcuni diversipunti carente. Un apprezzamento va al Direttore delC.N.eS. di la Spezia, Dott. Ugo TERRACCIANO,che riconoscendo la delicatezza e l'urgenza dellaproblematica si è attivato in un tempo brevissimo perla predisposizione dello stesso tavolo tecnico. LaCONSAP, che come è noto, per voce della propriaCONSULTA NAZIONALE SOMMOZZATORI si è du-ramente e lungamente battuta per l'ottenimento diquesto risultato invia a tutti i partecipanti al tavolotecnico un caloroso augurio di buon lavoro.

58 In evidenzaConsap Magazine 2011

Grande vittoria della consulta

sommozzatori ConsapAl via il tavolo tecnico per la revisione normativa

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“La sicurezza dei cittadini è ora a grave rischio” loafferma Giorgio Innocenzi Segretario Generaledella Confederazione Sinda-cale Autonoma di Polizia, chedefinisce “autolesionista e inac-cettabile la circolare che hareso nota la chiusura di tutti ipunti carburante della poliziaromana, proprio in una fase incui l'afflusso di pellegrini e turi-sti sulla Capitale avrebbe ri-chiesto un potenziamento delservizio”.“Esiste il concreto rischio di dover interrompere i ser-vizi per mancanza di benzina - accusa la Consap -visto che i buoni carburante che verranno distribuiti

agli equipaggi sono utilizzabili solo nelle ore diurnee per un solo gestore”

Che la situazione sia legataalla carenza di fondi lo testimo-nia la stessa circolare “…ibuoni che costituiranno l'unicasoluzione per il rifornimento deiveicoli in dotazione, dovrannoessere gestiti tenendo contodelle carenze di risorse”.Così una Polizia di Stato che siprepara ad una Festa in grandestile con un giorno in più ri-

spetto alle altre edizioni, abdica al suo ruolo dipronto intervento, razionando il carburante ai mezzidi servizio.

59In evidenza Consap Magazine 2011

Allarme in polizia per i tagli al carburante,

denuncia pubblica della Consap

Chiusi tutti i punti carburante

in alternativa buoni

per 20 euro a pattuglia.

Questo Governo vuole

affossare la Polizia di Stato

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“Più che di razionamento, bisognerebbeparlare di privazione - prosegue GiorgioInnocenzi - i colleghi infatti avranno a di-sposizione solo due buoni per turno diservizio, un totale di 20 euro; il che si-gnifica che la macchina che deve re-carsi, ad esempio, all'aeroporto di Fiu-micino rischia di rimanere a secco in au-tostrada”. “Problematica è anche la si-tuazione dei turni notturni delle volanti edelle autoradio dei commissariati; inquelle ore infatti gli unici distributoriaperti e quindi in grado di accettare ibuoni benzina si trovano sulle autostradeo sul GRA, cosicché il servizio di con-trollo del territorio potrà iniziare solodopo il rifornimento, auspicando che icolleghi del servizio precedente abbianolasciato quel poco di benzina per rag-giungere il distributore”.A 30 anni dalla Legge di riforma che hacostituito la Polizia di Stato, rischiamo difar diventare realtà la barzelletta degliarrestati che danno una spinta all'autodei poliziotti rimasti appiedati. Altro cheimpegno per la sicurezza - conclude conamarezza Innocenzi - questo governo equesto ministro rischiano di passare allastoria per quelli che hanno affossatouna delle istituzioni più efficienti ed invi-diate di questo Paese. La Polizia diStato.Una denuncia che come preventivabileha sollevato un grande clamore, nelleore immediatamente successive allapubblicazione degli articoli che vedete

60 In evidenzaConsap Magazine 2011

Adnkronos

Roma, 20 apr. - (Adnkronos) -''La sicurezza dei cittadinie' ora a grave rischio''. Lo afferma Giorgio Innocenzi,segretario generale della Confederazione sindacale au-tonoma di Polizia, che definisce ''autolesionista e inac-cettabile la circolare che ha reso nota la chiusura di tuttii punti carburante della polizia romana, proprio in unafase in cui l'afflusso di pellegrini e turisti sulla Capitaleavrebbe richiesto un potenziamento del servizio''.''Esiste il concreto rischio di dover interrompere i serviziper mancanza di benzina -accusa la Consap- visto che i

buoni carburante che verranno distribuiti agli equipaggisono utilizzabili solo nelle ore diurne e per un solo ge-store''. ''Che la situazione sia legata alla carenza difondi -spiega la nota del sindacato- lo testimonia la stessacircolare: 'I buoni che costituiranno l'unica soluzione peril rifornimento dei veicoli in dotazione, dovranno esseregestiti tenendo conto delle carenze' di risorse''.''Cosi' -rimarca Innocenzi- una Polizia di Stato che siprepara ad una Festa in grande stile con un giorno inpiu' rispetto alle altre edizioni, abdica al suo ruolo dipronto intervento, razionando il carburante ai mezzi diservizio''.

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61In evidenza Consap Magazine 2011

in pagina, vertci e consulti sem-bravano far intravedere un cam-bio di rota che alla fine non c'èstato tanto che la carenza di car-burante per i mezzi della Polizianon riguarda solo Roma ma si staallargando a macchia d'olio intutta Italia.Le nostra segreterie della Sarde-gna e delle Marche hanno già av-viato analoghe iniziative denunciae nel prossimo numero della rivistascopriremo fino a che punto que-sto problema si ripercuoterà sugliapparati di sicurezza posti incampo dalla Polizia di Stato. An-cora una volta, ne siamo certi, ver-ranno questi a colleghe e colleghiil massimo sacrificio, ma il filo chetiene insieme il rapporto di fiduciafra questa classe politica e la no-stra Istituzione si va lentamente mainesorabilmente assottigliando.

Elisabeta Ricchio

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62 AttualitàConsap Magazine 2011

Legalità: Consap sponsor

di una squadra di calcetto

Milazzo: una sana iniziativa per la legalità

La segreteria provinciale del sindacato di PoliziaConsap di Palermo ha sponsorizzato la squadra dicalcetto del Centro sociale comunale "Centro Gio-vani" di Borgonuovo, a Palermo, donando i comple-tini di calcio ai giovani giocatori. La squadra del"Centro Giovani" partecipa, infatti, al torneo "Cal-ciando in rete", organizzato dall'Assessorato comu-nale alle Attivitá sociali del Comune di Palermo, il cuiobiettivo é quello di coinvolgere in attivitá sportiveadolescenti che provengono da zone di Palermodove il disagio sociale giovanile é particolarmenteforte. La Consap di Palermo, "convinta che la Poliziadebba essere tra la gente e con la gente, soprattuttoi giovani, ha deciso - si legge in una nota - di acqui-stare i completini di calcio per gli otto componentidella squadra: maglietta azzurra e pantaloncinibianchi come quella della Nazionale". "La sceltadella legalitá e del sano agonismo - sottolinea il se-gretario provinciale del sindacati di Polizia, MimmoMilazzo - sono le forme migliori per restare lontanida pericolosi richiami che, soprattutto in ambienti aforte disagio sociale, esercitano un pericoloso fa-scino verso i piú giovani". Anche l'assessore comu-nale alle Attivitá sociali, Raoul Russo, ha manifestato,in una nota indirizzata alla segreteria provincialedella Consap, il compiacimento del Comune perquanto fatto dal sindacato di Polizia. (ITALPRESS).

Moda: primavera estate 2011

La moda esalta per questa prima-vera/estate 2011 la femminilitàcon linee morbide e volants. Pos-siamo approfittare per giocare coni dettagli (basta un fiocco) e rinno-vare così i classici capi basic o as-secondare, anche solo per unasera, la nostra voglia di romantici-

smo, con un vestito a balze. L'abitone ricco sta' benea chi non abbonda in curve. Con l'abito fluttuante efiorito si e' molto più femminili ma, per le piccole e ton-dette, le lunghezze over, i volants e le balze non sonoconsigliabili.E che dire dell'abito con i drappeggi? Di gran modain questa stagione 2011 è l'ideale per le longilinee,che vogliono apparire più formose, ma e' utilissimo an-che a nascondere i chili di troppo in punti strategici. Idrappeggi morbidi rendono sinuosa la figura, anchedi chi non e' proprio una pin up. Gonne a vita alta,dritte al ginocchio si rinnovano con volants dietro. Tor-nano di moda gonne più lunghe: dal tubino alla maxifino ai piedi. La gonna a tubino abbinata ad unagiacca è il giusto abbinamento. Gonne maxi a balzeindossate con sandali bassi sono molto trendy per lastagione calda.Il bianco e' il colore della bella stagione, e' una tintaluminosa, solare e rende tutte incredibilmente chic econ questa tonalità ci vestiremo dalla testa ai piedi.Tendenza e' abbinarlo al nero: intramontabile black ewhite! Un must modaiolo sarà la tuta. Morbida,conscollo all'americana un po' anni 80. In tela kaki contasche e taschine per weekend e vacanze, ma ancheglamour cittadino all'insegna della femminilità e dellacomodità.Per uno stile di moda, scarpe e borse saranno le vereprotagoniste di questo periodo. Scarpe con tacchi ver-tiginosi, zeppe e ballerine in una infinità di modelli Co-lori accesi o tinte acquarello. I materiali sono vari:pelle, stoffa ma anche corda. Le sneakers più originalisono in pelle, hanno le ruches alla caviglia e si por-tano con jeans a gamba stretta.Finalmente abbandonati gli stivali e gli stivaletti per in-dossare scarpe più comode e leggere. E' un vero mustper questa primavera/estate la tanto amata "balle-rina". Comoda, sportiva ed elegante calzatura nonpuò mancare in nessun guardaroba per accompa-gnarci ogni giorno.Colore è la parola chiave per la moda delle borse, co-lori vivaci e caldi dove sono protagoniste sia la po-chette da sera, sia la maxi bag da giorno, i classicibauletti, borse a sacchetto (comode e di moda) cherenderanno ogni nostra giornata più bella ed allegra

Paola Pietrucci

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63Attualità Consap Magazine 2011

Tullio Solenghi, attore, comico e doppiatore, nascea Genova il 21 Marzo 1948.All'età di 17 anni inizia a frequentare il teatro Sta-bile di Genova, che lo vedrà impegnato per diversestagioni prima di debuttare nel 1976 in televisionecon Pippo Baudo.Dopo alcuni anni forma insieme ad Anna Marchesinie Massimo Lopez il famoso Trio, con il quale parte-cipa a diversi programmi televisivi.L'apice del successo del Trio (e di Tullio Solenghi) ar-riva con lo sceneggiato televisivo “I Promessi Sposi”,parodia dell'omonimo romanzo. Nel 1994 però il Trio si scioglie ed ognuno prendela strada da solista: Tullio Solenghi è impegnato supiù fronti: televisione, cinema ed il suo primo amore,il teatro.

Come è stata la tua infanzia?La mia infanzia è stata quella di un ragazzo cometanti altri, cresciuto all'ombra di un campanile, quello di S.Ilario mio paese natale. E al mio paesesono rimasto fino ai 26 anni, quando poi mi sonosposato.

A 17 anni frequenti la Scuola di Teatro nelTeatro Stabile di Genova ed a 22 anni av-viene il tuo debutto: che ricordi hai di que-gli anni?

Gli anni della scuola d'arte drammatica li ricordocome molto intensi, densi di infiniti stimoli, cheriuscii a far coesistere con la frequentazione scola-stica, alla quale i miei genitori mi chiesero di nonrinunciare, permettendomi in cambio di proseguirela mia “passione per il teatro”.

Nel 1976 Pippo Baudo ti apre le porte dellatelevisione: come è stato il debutto in tv? Il debutto in tv è stato un momento di totale magia,allora più che mai visto che la televisione era soloquella della Rai. Dall'oggi al domani ero diventato“qualcuno”. E se questo accadeva ovunque, figuria-moci poi al mio paesello… Un'esperienza incredi-bile!

Il 1982 è l'anno del Trio: da chi (e come) na-sce l'idea?

L'idea del Trio partì da me. Io, che già avevofatto 5 anni di televisione, proposi ad Anna (Marche-sini) e Massimo (Lopez), conosciuti “sul campo” ecioè lavorando, di metterci insieme, viste le comuniattitudini a fare un certo tipo di televisione, di cuifummo sempre anche autori e ideatori.

Come mai dopo 12 anni di grandissimosuccesso, decidete di dividervi?

Dopo 12 anni venne principalmente a mancarela creatività, il divertimento ad inventare semprecose nuove. D'altra parte avevamo davvero datofondo alla nostra inventiva.

La certezza della pena produce sicurezza

è l’opinione di Tullio SolenghiSimone Bracci intervista il presentarore dei David di Donatello 2011

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64 AttualitàConsap Magazine 2011

E come è stato riunirvi 14 anni dopo?La riunione dopo 14 anni ha avuto un aspetto “pub-blico” dell'apparizione in tv e quello “privato” del ri-trovarsi tra vecchi amici, tra fratelli. La due cose sonostate entrambe emozionanti.

Che rapporto hai con Anna Marchesini eMassimo Lopez?Con Anna e Massimo ho sempre avuto un rapportoche esula dal “lavorativo” per esser appunto quellotra amici/fratelli.

Un aggettivo per Anna ed uno per Mas-simo?Anna stakanovista, Massimo eterno Peter Pan

Hai un ricordo particolare legato alla lavo-razione di uno spettacolo?Quando nel 1987 facevamo il primo spettacolo tea-trale capitammo al Teatro Municipale di Piacenza, eil direttore ci confessò che una settimana di teatriesauriti a Piacenza prima di noi l'aveva fatta soloTotò nel 1954. Ci sembrò di toccare il cielo con undito…

Ti sei mai ispirato a qualcuno?Tre nomi sono da sempre miei punti di riferimento:Totò, Sordi e Woody Allen.

C'è qualcosa che non rifaresti, se potessitornare indietro?Non sono abituato a fare bilanci retroattivi, vivo ilpresente, e rifarei tutto come la prima volta.

Sogni nel cassetto?Un film da protagonista con uno dei nuovi talentuosiregisti italiani

Ti senti un cittadino sicuro?Dipende, sono e nasco “garantista” però è difficileesserlo in un paese dove ancora non esiste la cer-tezza della pena.

Comitato di verifica

delle cause di servizioConsap: non si gioca sulla pelle dei colleghi

Da tempo la Consap ha chiesto ai vertici del Di-partimento della Pubblica Sicurezza, senza rice-vere ancora alcuna risposta, di fornire utili noti-zie sul presunto cambio della composizione delComitato di Verifica sulle cause di servizio.Com'è noto il Ministero dell' Economia e DelleFinanze alla fine del 2010 ha chiesto alla Dire-zione di Sanità della Polizia di Stato, di indicarei nominativi di n.2 funzionari medici in vistadella scadenza del mandato (luglio 2011)deidue funzionari medici della Polizia di Stato cheattualmente fanno parte della composizione delComitato di Verifica con Decreto del Ministrodelle Finanze.Sembrerebbe che siano stati forniti due nuovinominati tra i quali dovrebbe figurare anche un"noto funzionario medico" recentemente collo-cato in pensione.Successivamente, con il Decreto Milleproroghedel dicembre 2010 il Comitato di Verifica delleCause di Servizio veniva prorogato nell'attualecomposizione fino al dicembre 2013.(La finalità: prorogare l'incarico agli stessi mem-bri che oramai hanno acquisito esperienza nelsettore fino all'entrata in vigore della nuovalegge sulla causa di servizio ).Recentemente è trapelata la notizia che sia statoformulato un non meglio precisato quesito perottenere un "interessato" chiarimento sull'inter-pretazione della legge.A nostro avviso la lettura del decreto mille pro-roghe, non sembra possa dare adito a dubbisull'interpretazione della suddetta legge chechiaramente intende prorogare la composizionedel Comitato di Verifica delle Cause di Servizioprolungando di conseguenza un mandato chealtrimenti sarebbe in scadenza per la maggiorparte dei suoi membri (Magistrati - Medici dellevarie FF.AA. - Medici della Polizia - Dirigentidello Stato).Una situazione paradossale.Mentre i nostri vertici perdono tempo per siste-mare gli amici degli amici i nostri colleghi con-tinuano a vedere rigettatte ingiustamente le lorocause di servizio.Vergogna !!!!!Per tali motivi la Consap ha richiesto un risolu-tore intervento del Capo della Polizia.

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CONSULTA NAZIONALE POLIZIA STRADALE

Responsabile Italia SettentrionaleMORELLO GIANMARIO

Responsabile Italia CentraleVANNONI MASSIMO

Responsabile Italia Meridionale ed IsoleDI MURO FILIPPO

Responsabile NazionaleSPAGNOLI STEFANO

Vice Responsabile NazionaleGIANLUCA PANTALEONI

Sezione Polizia Stradale Aosta BICCIATO PAOLO

Sezione Polizia Stradale Asti BENFATTO ROBERTO

Sottosezione Polizia Stradale Avellino Ovest DILUISO PASQUALE

Sottosezione Polizia Stradale Avezzano SANTUCCI PIETRO

Sezione Polizia Stradale Benevento MIRRA UGO

Sezione Polizia Stradale Biella LAZZARINI DANIELE

Sezione Polizia Stradale Bolzano COCEANO PINO

Sezione Polizia Stradale Campobasso PICA PEPPINO

Sezione Polizia Stradale Catania MILITELLO MICHELE

Sottosezione Autostradale Mondovì CN ALLEGRO ANDREA

Distaccamento Polizia Stradale Scalea CS STABILITO ANTONIO

Distaccamento Polizia Stradale Soverato CZ PETROSILLO TOMMASO

Sezione Polstrada Ferrara TAGLIANI MARCO

Sezione Polizia Stradale Firenze CAFIERO VINCENZO

Sezione Polizia Stradale Foggia CASSANO TEODORO

Sezione Polizia Stradale Frosinone OTTAVIANI DOMENICO

Sezione Polizia Stradale Gorizia BELTRAMINI WALTER

Sezione Polizia Stradale Isernia DE FALCO DOMENICO

Sezione Polizia Stradale L’Aquila MASTRANGELO ANTONIO

Distaccamento Polizia Stradale Aprilia LT MASTROMANNO MASSIMILIANO

Distaccamento Polizia Stradale Porto Recanati MC FRONTONI FABRIZIO

Sezione Polizia Stradale Napoli IZZO GIUSEPPE

Sottosezione Polizia Stradale Romagnano Sesia NO PANE BRUNO

Sezione Polizia Stradale Perugia PETRONI MAURIZIO

Sezione Polizia Stradale Palermo COSTANTINO GIOVANNI

Distaccamento Polizia Stradale Fano PU TENAGLIA IVAN

Sottosezione Autostradale Pescara TOMEI ROSSANO

Sezione Polizia Stradale Pisa LAI GESUINO RINO

Sezione Polizia Stradale Pordenone FIORINI GIANLUCA

Distaccamento Polizia Stradale Brancaleone RC BRUZZESE GIUSEPPE

Distaccamento Polizia Stradale Passo Corese RI COPPOLA IMMACOLATA

Centro Operativo Autostradale Polstrada Centro Italia BOVE ANDREA

Sezione Polizia Stradale Roma QUAGLIERI MASSIMILIANO

Centro Operativo Autostradale Roma Nord LOTITO VINCENZO

Sottosezione Polizia Stradale Albano Laziale RM DI CEGLIE MARCO

Sottosezione Polstrada Civitavecchia RM MORMINO MATTEO

Sezione Polizia Stradale Salerno DE SANTIS ANTONIO

Sottosezione Polizia Stradale Angri SA AURICCHIO RAFFAELE

Sottosezione Polizia Stradale Eboli SA APPIERDO ROBERTO

Sezione Polizia Stradale Sassari POLO CRISTIAN

Distaccamento Polizia Stradale Città di Castello TR STAZI LUCIO

Sezione Polizia Stradale Terni ZUMBO FRANCESCO

Sezione Polizia Stradale Siracusa BIANCA ANGELO

Sezione Polizia Stradale Udine PREDAN ETTORE

Sezione Polizia Stradale Mestre VE ANGIOLINI SANDRO VITTORIO

Sezione Polizia Stradale Vercelli LA MARCA MELCHIORRE

Sezione Polizia Stradale Jesi AN BELLI ANTONIO

Sezione Polizia Stradale Lucca INDRO MARCHI

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