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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. 16 gennaio 2017

Pagina I

JOBS ACT AUTONOMI

Autonomi & Riforme «Nel nuovo Jobs act entri l'equo compenso»Corriere Della Sera -Corriereconomia

16/01/17 P. 23 Isidoro Trovato 1

MERCATO DEL LAVORO

Selfiemployment, così i giovani trovano lavoroRepubblica Affari Finanza 16/01/17 P. 35 3

PROFESSIONISTI

Compenso ridotto al professionistaSole 24 Ore 16/01/17 P. 20 Giovanbattista Tona 4

SISMA AMATRICE

Il grido di Accumoli "Al gelo tra le macerie per noi dal 25 agosto non è cambiato nulla"Repubblica 16/01/17 P. 17 Paolo G. Brera 5

INGEGNERIA BIOMEDICA

Al polso c'e un dottore la App batte il medicoRepubblica 16/01/17 P. 1-18 Giuliano Aluffi 7

STRADE SMART

La fibra sotto l'asfalto "Sulla A2 senza pilota"Repubblica 16/01/17 P. 1 Jaime D'Alessandro 10

OIV

Pagelle statali arriva l'albo di chi valutaCorriere Della Sera 16/01/17 P. 11 14

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Parlamento Le idee dei professionisti sul disegno di legge

«Nel,,.. JoL %,,,,,i act

entri i equo con p nso»Calderone (Cup): soddisfatti, ma parcelle collegateperlegge alla qualità e quantità del lavoro prestatoDI ISIDORO TROVATO

riorità: il Jobs actdei lavoratori auto-nomi. È questo ilprimo obiettivo in

agenda per la presidentedel Comitato unitario degliOrdini e Collegi professionati, Marina Calderone, ap-pena rieletta al vertice delCup.

Presidente, perché ilnuovo testo è tanto im-portante?

«Il disegno di legge è untesto moderno e adatto al]esigenze attuali del merca-to del lavoro e cohna, alme-no in parte. un ritardo nonpiù tollerabile per il com-parto del lavoro autonomoe professionale che, non di-mentichiamolo, coinvolge2,3 milioni di iscritti agliAl-hi che contribuiscono adalimentare il 15% circa delPil e un indotto occupazio-nale di circa 4 milioni dipersone. Se oggi un profes

sionista si ammala non solonon ha la copertura dellamalattia, ma deve continuare a pagare i contributiprevidenziali anche quan-do l'astensione dall'attivitàsi prolunga nel tempo.Questo disegno di legge èquindi l'ideale completa-mento del percorso di rifor-ma iniziato coni decreti delJobs act».

Quali sono i passaggipiù convincenti?

«Almeno due. Il primo èrappresentato dalla consa-pevolezza che nel rapportodi lavoro il professionistanon è il soggetto forte neiconfronti del committentee quindi va meglio tutelato.Il secondo, invece, è rappre-sentato dalla definitiva af-fermazione del ruolo dei li

Jobs Act Autonomi Pagina 1

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beri professionisti qualisoggetti economici che in-tegrano realtà produttiveeconomicamente simili allePini per dimensioni, pro-blematiche ed esigenze».

Nel testo che avete pre-sentato in Commissionelavoro rispolverate il con-cetto di «equo compen-so» del professionista.Perché?

«Durante la crisi econo-mica degli ultimi anni si sono riscontrati vari fronti disofferenza per il lavoro au-tonomo. Il testo ha previstocosì vari interventi per re-primere condotte abusivenell'attività libero profes-sionale, in grado di rappre-sentare gravi disequilibricontrattuali, fino a forme divero e proprio sfruttamen-

to. Secondo il Cup, però, lalinea d'inter, cnto intrapre-

sa non sarebbe efficace se

non affrontasse anche il te-ma centrale, presente nel-

l'articolo 36 della Costitu

zione: l'equo compenso del

professionista. Cioè unaparcella correlata alla qua

lità e quantità del lavoro

svolto. Pertanto, abbiamoritenuto necessario inserire

il riferimento a tale concet-

to stabilendo la nullità delleclausole contrattuali diffor-

1T1i».

È un ritorno alle vec-chie «odiate» tariffe?

«Non esattamente. Sipotrebbe adottare un enterio ragionevole come il riferimento ai parametri giudi-ziali vigenti. Si tratta dinorme statali, fissate dal

ministro vigilante. che nonpossono essere qualificatecome tariffe minime nétantomeno come restrittivedella concorrenza».

Il disegno di legge inapprovazione propone diattribuire alle professioniordinate alcune funzionisussidiarie...

«Si ribadisce quanto sia-no utili i professionisti nelrapporto con la pubblicaamministrazione e nella tu-tela della fede pubblica.Una pubblica amministra-zione che funziona beneaiuta indubbiamente anchel'economia. Il mondo degliOrdini può contribuiremolto bene allo sviluppodell'economia del Paeseconfermando l'affidabilitàdel circuito professionale.L'ordinamento già conoscenumerose forme di attribu-zione di funzioni di interes-se pubblico ad ordini pro-fessionali».

È un modo per marcarele differenze con i lavora-tori autonomi che non ap-partengono alle profes-sioni ordinistiche?

«Non si tratta di confinio steccati. Serve però unaspecifica necessaria percontraddistinguere i professionisti iscritti agli Albiche sono anche lavoratoriautonomi, ma con l'obbligodi uno specifico percorsoda compiere prima di met-tersi sul mercato: titolo distudio, praticantato, esamedi Stato, deontologia, for-mazione continua».

0 RIPRODUZIONE P,ISERVATA

Jobs Act Autonomi Pagina 2

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Seffiemployment, così i giovani trovano lavoro%.

Edsl onibilc sui ,ata wE } v < 1. cgmt n>rutc.ïtt

UT7 1_ nt,u"t e .irane dedicata a1 prri€,ritn f,ar,aR-zia t rir]vam ed, iri }ìarticoltu e, al Fondo SF[ FIErnploy-ntent, rivolto all'autoirnprenclitori alitìi. Il 1-'ro; iatt7rrtfiGal anAr.. a lolTa ¢ï è i] Piano Etuol>eciper ltx lntCa alla dï-so .c ultaztone -iovttnilc esi tivolgc ai giovaur .ra l. It; edi2.t iüIIi1, tinti iuil>t .;laz;ti ili nii' atti \ ità liívo! zriiC'a rie fu-

serili in tilt percorso scol,rsiiro o lorrmttivo. li Fondo1lFl ra7}?la,'inéiit l,es[ito da I-n'itrllia .te.ll'an liito

ddPio,grarrura C,ctrarizia tovani, t:otto ia sill?enisione del ministero dei - è üt1'opPorrttnit i che

può e>,,c=_ gin colti da i_ì tl iltr -tt_i r lie ducidonry diïni-zr,arr l ,ittniG:l=roTrssumale t < tzinalF ardotil't,l-7Fm-

plot'ntent e possibile sùlulipate il proprio progetto ae-cetlendoarinanzitrieuti a?tL'r713t1.

Sul sito, oltre ad una }aresf ntazione generale del Fon-do,(- pos,il>ilc trovar,. una serie di d ocauncntì utili-dal-1a ìd,+. Lilla compi;aziolte della doitiunia. t] mnclello(F busiitess pian tino alla modtilir,trra cornplet<t e aile'rAf;} - l.tei fornire un suppofio per 1,1 preparazione CIMiar );ettra e della doiii i;trla per ace?drre al Fondo. (cx,b. )

Mercato del lavoro Pagina 3

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Bocciato il reclamo del commercialista che lamentava l'impossibilità di completare l'attività richiesta

Compenso ridotto al professionistaL'incarico svolto solo in parte per una società poi fallita taglia il credito prededucibile

Giovanbattista Tona

w- Se il professionista ha esegui-to solo in parte la prestazione ri-chiesta, il compenso che gli spet-tanonpuò corrispondere a quelloindicato nella lettera di incaricoma va rideterminato nella minorsomma più congrua rispetto alleattività svolte. Sicché il suo credi-to dovrà essere ammesso in pre-deduzione e conil privilegio nellaprocedura fallimentare ma soloper la parte corrispondente allaprestazione eseguita.

Questo emerge dal decreto delTribunale di Monza del 26 otto-bre 2016 (presidente Mariconda,relatore Nardecchia).

Il provvedimento decideva sulreclamo di un commercialista in-caricato da una società, che vole-va accedere al concordato pre-ventivo, di redigere una relazio-ne inbase all'articolo 161dellaleg-ge fallimentare che attestasse laveridicità dei dati aziendali e lafattibilità del piano.

La società tuttavia era stata poidichiarata fallita e il professioni-sta aveva formulato domanda diinsinuazione al passivo per l'inte-ro importo fissato come suo com-penso nella lettera di incarico.

11 curatore fallimentare avevaevidenziato al giudice delegatoche il commercialista non avevaprodotto una relazione con giudi-zio negativo ma aveva esposto insintesi i motivi che impedivano ilrilascio di un'attestazione positi-va; poiché l'incarico conferito

Per avere la parcella pattuitasarebbe stato necessarioverificare la consistenzadel patrimonio aziendalee fare una relazione negativa

non quantificava gli onorari chesarebbero maturati in caso di im-possibilità di rilascio dell'attesta-zione, il giudice delegato gli ave-variconosciuto un compenso pa-ri a circa il 64% di quello origina-riamente fissato e ora preteso dalprofessionista.

Contro il decreto di ammissio-ne parziale , il professionista ave-vaproposto reclamo al tribunale.

Secondo il creditore, era fuoriluogo pretendere di condiziona-re il suo compenso a una relazio-ne organicain assenzadi requisitiper redigerla, proprio perchél'as-senza di condizioni da attestareescluderebbe di per sè la possibi-lità di stendere quel documento.

Igiudici di Monza però hannoconfermato sul punto il provve-dimento impugnato e hannocolto l'occasione per fissare al-cuni principi sulla determina-zione degli onorari ai professio-

nisti incaricati degli adempi-menti previsti dall'articolo 161della legge fallimentare.

Secondo quanto affermatodalla Cassazione nella sentenza17079 del 12 agosto 2oi6,ilprofes-sionista deve porre i creditorinelle condizioni di esprimere unconsenso informato sul piano diconcordato preventivo; pertan-to ènecessario chenonsoloveri-fichi,valuti e attesti, ma anche ri-ferisca le sue fonti conoscitive edescriva i controlli specificata-mente effettuati per giungere al-le proprie conclusioni . Né si puòlimitare arecepire i dati dalla so-cietà debitrice senza fornire ele-menti di giudizio idonei alla va-lutazione dell'effettiva realizza-bilità dei crediti.

L'attestazione quindi richie-de un'attività di due diligence erevisione e non si può esaurirein un giudizio sulle informazio-

ni fornite dall'organo ammini-strativo della società.

Nel caso esaminato dalTribu-nale di Monza , il commercialistasieraespresso sulla non fattibili-tà del piano , in base a un'analisipreliminare di dati contabilima-croscopici, senza dimostrare diavere effettuato un esame anali-tico dei dati forniti dagli advisore senza esplicitare le metodolo-gie applicate per arrivare al giu-dizio negativo.

Il professionista avrebbe do-vuto verificare la reale consi-stenza del patrimonio aziendale,esaminando e vagliando gli ele-menti che lo compongono;avrebbe dovuto indicare comeaveva accertato l'inesistenza o lanon corretta valorizzazione deibeni materiali e immateriali,l'inesistenza o la concreta inesi-gibilità dei crediti vantati, se re-lativi a debitori non solvibili;avrebbe dovuto quantificarespecificamente le passività, se ri-sultanti in contabilità o se desu-mibili dainformazioni fornite dabanche, fornitori o altri soggetti.

Il tribunale ha quindi ritenutoinfondata l'affermazione delcommercialista reclamante, se-condo il quale né l'articolo 161della legge fallimentare, né altredisposizioni di legge stabilisco-no la forma e i contenuti minimidella relazione negativa. E haconcluso che un mero giudizionegativo sulla fattibilità e quindisull'attestabilità del piano, senzala predisposizione di una rela-zione, costituisce parziale ese-cuzione dell'incarico.

U RIPRODUZIONE RISERVATA.

IN ESCLUSIVA PER GLI ABBONATI

Le sentenze commentatewww.quotídíanodíritto . ilso[e24ore.com

Professionisti Pagina 4

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Dall'amianto non ancorarimosso alle casette mai 'vateTi trattano come sfollati di serie B"

Il grido di AccumolïAl"gelo tra le macerie

per noi dal 25 agostonon è carribïato;ulla"

PAOLO G. BRE

L'AQUILANel febbraio 2010,dieci mesi dopoi I terremotodell'Aquila, esplosela "rivolta dei lecarriole": una lungae dura protesta perle macerie rimossecon troppa lentezza

MODENADiciassette mesidopo le scosse dei 20e 29 maggio 2012 cheuccisero 27 personein Emilia, in centinaiaprotestarono inpiazza chiedendoi fondi promessiperla ricostruzione

AMATRICEII giorno primadei funerali perlecentinaia di vittimedi Amatrice, la follaattonita protestain piazza perladecisione, poirevocata, di spostareleesequiea Rieti

er noi è sempre il 25agosto, il giorno dopo ilterremoto che ci ha di-

strutti. Non è cambiato nulla, aparte la neve». Sono «in quattro-cento» a cantare slogan davantiallo spettro innevato di Griscia-no, frazione di Accumoli lungo laSalaria. È una domenica mattinasurgelata nella valle deserta delTronto svuotata dalle conseguen-ze del sisma di cinque mesi fa,spopolata per l'abbandono deinon residenti e il trasferimentonegli alberghi dei residenti. Eraun bel pó di tempo che non si ve-devano quattrocento anime in-sieme, da quelle parti; ma nonera mica una festa: era una prote-sta, la prima vera protesta in cin-que mesi di scosse e promesse.

«Abbiamo sentito tante paro-le - dice Silvia Carosi dell'associa-zione culturale Illica, dal nome diuna delle frazioni di Accumolipiù colpite dal sisma - ma ci sonosempre le stesse macerie, la stes-sa distruzione. Intanto si parlaso-lo di Amatrice e Norcia, lì arriva-no le casette e c'è l'attenzione ditutti. Ehi.,. ci siamo anche noi!».

La manifestazione, organizza-ta da diversi comitati del cratere,serviva a ribadire le richieste cherimbalzano da mesi nelle assem-blee e negli alberghi in cui sonoospitati i terremotati sulla costa

marchigiana: vogliono «più infor-mazione su quello che si sta fa-cendo», e su quantità e destinodei soldi raccolti con le donazio-ni; vogliono sapere perché dopotanti mesi la valle sia ancora unammasso di calcinacci, perché leverifiche sulle agibilità siano cosìlente, perché le famose casettestiano planando sull'altopiano diAmatrice e restino un miraggio

in tutto il resto della valle. E vo-gliono sapere «che fine farà l'a-mianto, che ancora sta li tra i cu-muli di macerie e che respiriamoogni volta che torniamo davantialle nostre case distrutte».

Sono mesi che ascolti questidubbi e queste domande tra i so-pravvissuti, ma adesso la pazien-za sta volando via con il vento ge-lido che uccide il bestiame anco-ra senza stalle. Anche qui: pro-messe tante, ma con i-18 gradi diqualche giorno fa era difficile con-vincere gli agnellini a campare difiducia. Così, ecco la protesta da-vanti alle case distrutte di Gri-sciano, l'ultima frazione lazialeprima del confine marchigiano.Molti, senz'altro la maggior par-te, vengono da Roma o da Ascoli,sono il popolo delle seconde caseche d'estate affollava e faceva vi-vere questi monti deliziosi.

«Li abbiamo visti in tv. I resi-denti erano una decina in tutto»,sminuisce il primo cittadino diAccumoli, Stefano Petrucci, con-testato con il cartello "sindacosvegliati". «Anzi - continua- i resi-denti si sono dissociati: questemanifestazioni sono strumenta-li, larealtà è chele macerie le stia-mo portando via e vanno nell'a-rea predisposta prima di Natalenella ex cava di frazione Terraci-no. L'amianto viene portato viasubito. Per il resto, le macerievengono separate: plastica, me-tallo, legno... L'indifferenziato vain discarica, inerti e calcinaccisenza amianto verranno tritura-ti per essere riciclati. Solo dal ca-poluogo abbiamo portato via cin-quemila tonnellate di macerie».

E le casette, sindaco? Le areeda urbanizzare? «Abbiamo con-segnato le 11 aree previste, e laRegione ha indetto la prima garaper il capoluogo: il 19 sarannoaperte le buste e parte l'assegna-zione del cantiere. Per le altre sia-mo in fase di gara e progettazio-ne. Mercoledì il Consiglio comu-nale varerà la variante per la nuo-va scuola. E le ultime due stalleche mancavano saranno pronteentro la fine della settimana».

Ma dopo una lenta cova, la pro-testa pretende risultati concreti,non si fida più e si organizza riu-nendo paesi marchigiani e lazia-li: Maria Luisa Fiori, del neonatocomitato Con Arquata per Ar-cuata, è venuta apposta dall'al-bergo sulla costa. «Dicono chenoi residenti ci siamo dissociati?Bene, continuino così, se ne ac-corgeranno. Due giorni fa, sapu-to della protesta, hanno manda-to una ruspa e pensano che ci ba-sti. Questo è il primo urlo lancia-to dai nostri vicini di Accumoli, acui siamo molto legati: ora unire-mo tutti i comuni del cratere. Sia-mo infuriati: senza lavoro né ca-sa, con un paesaggio inquinato, icrolli... Ci saranno altre proteste,e presto andremo a Roma».

3 RICftO[JULONE NIíHNATA

Sisma Amatrice Pagina 5

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La replica del sindaco:"Rimosse almeno 5milatonnellate di detriti,non siamo fermi"

LA MANIFESTAZIONEIl corteo degli abitanti

di Accumoli cheaccusano lo Stato

di averli dimenticati.Sotto, le macerie

Sisma Amatrice Pagina 6

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LO STUDIO- EFFICACI CCIALI

ol c'é dottorela App batte il e ico

C".? ïLr `® " 'w 7

LA VISITA di controllo ogni due anni è cosadei passato: oggi il medico si può porta-re addosso , 24 ore su 24, sotto forma di

braccialetti e smartwatch, e può scoprire inanticipo che stiamo per ammalarci.

A PAGINA 18

Ingegneria biomedica Pagina 7

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GIULIANO ALUFFI

LA VISITA di controllo ogni dueanni è cosa del passato: oggiil medico si può portare ad-

dosso , 24 ore su 24 , sotto forma dibraccialetti e smartwatch, e puòscoprire con giorni d'anticipo chestiamo per prenderci un raffred-dore o qualcosa di più serio. A con-fermare l'utilità diagnostica deicosiddetti "wearables", ossia di-spositivi indossabili , è qualcosa dipiù scientifico e credibile del mar-keting di aziende come Apple oFitbit: uno studio appena pubbli-cato su Pios Biology da ricercatoridell'Università di Stanford. Il se-greto di questa forma di preveg-genza? Sensori e algoritmi in gra-do di cogliere quegli scostamenti- anche minimi - rispetto alla nor-ma dei nostri segni vitali che pre-cedono il manifestarsi di un pro-blema di salute.

Segnali che di solito sono misu-rati durante le visite mediche,ma praticamente mai al di fuoridi quel contesto . I biosensoripr@t-à-porter non ci offrono soloun attenzione continua , da veri e

propri " stalker della salute", maanche una minuzia e un grado dipersonalizzazione difficilmenteraggiungibili dal medico in carneed ossa. E' così che nella fase speri-mentale dello studio è stato possi-bile identificare la malattia di Ly-me nei suol primissimi stadi, sco-

prire gli impercettibili sintomi ini-ziali di infiammazioni come il raf-freddore giorni prima degli star-nuti e riconoscere al volo le primefasi di un 'infezione.

Gli scienziati hanno seguitoper due anni un soggetto dotatodi orologio misuratore di battitocardiaco , temperatura e attivitàfisica , e di due rilevatori dì pressio-ne e di ossigeno nel sangue. Rac-cogliendo , in quello che è un verotrionfo dei Big Data, ben 250.000misurazioni al giorno. Le più im-portanti per la salute del pazientesono quelle avvenute dal giorno470 al giorno 474 del monitorag-gio, quando i dispositivi hanno ri-levato un battito cardiaco insolita-mente alto, una temperatura cor-porea sopra la norma e un calo dellivello di ossigeno nel sangue. Pos-sibili indizi? Pochi giorni prima ilpaziente aveva visitato un'arearurale nota per le zecche infettedal batterio della malattia di Ly-me. «Il paziente ha notato le mani-festazioni della malattia, comel'arrossamento della pelle , soitan-

sensori ac

0

ve,,I.,L /u

A Stanford messi alla rova smartwatch e bracciali1n certi casi vedono prima i sintom i d i una malattìa"

to due settimane dopo l'allarmelanciato dai sensori, quando sì tro-vava in un Paese dove la malattiadi Lyme è rara. Qui il medico loca-le avrebbe potuto sbagliare dia-gnosi e consigliargli un tratta-

mento inefficace, se non ci fosse-ro stati a disposizione i dati giàraccolti dai biosensori» spiegano iricercatori di Stanford. La secon-da fase dello studio ha coinvolto43 soggetti seguiti per undici me-si, e ha permesso di trovare altre

prove delle capacità predittive

dei biosensori: ad esempio sì è vi-sto che, misurando la differenzatra la frequenza cardiaca diurna enotturna, si può identificare chiha una maggiore resistenza all'in-sulina - e quindi è a maggior ri-

schio di diabete, spesso senza sa-

perlo. E dall'analisi dei dati raccol-ti è emerso addirittura un abboz-zo di terapia: si è trovato che il nu-mero di passi che si fanno al gior-

no è inversamente correlato aquesto rischio.

per t.una, Ora ing.,,ICHAEL Snyder è direttore del cen-tro di genornica e medicina perso-nalizzata dell'Università di Stan-

ford, e autore principale del più importan-te studio sull'utilità dei dispositivi "wea-rable" per rilevare i segnali premonitoridi un problema di salute.

Che vantaggi ha il "medico indos i-le"?«Innanzitutto i wearables - perlome-

no quelli meno invasivi come braccialettie smartwatch - permettono di misurarela nostra fisiologia 24 ore su 24. E posso-no quindi indurci, allertandoci non appe-na colgono valori diversi da quelli usuali,

Michael Snydergenetista, prof.all'Università diStanford (Usa)

Li i

0 -E

a visitare il nostro medi-co per una vera e pro-pria diagnosi molto pri-ma di quanto faremmoda soli, così da avere piùtempo e modi per inter-venire. E poi c'è il van-taggio della personaliz-zazione, un passo avan-ti rispetto al classicocheck-up medico».

in che senso?«Le misurazioni clini-

che che - saltuariamen-te - effettuiamo presso

il medico di famiglia sono confrontatecon la media della popolazione, ma le no-tevoli differenze tra individuo e indivi-duo nella variabilità di questi valori nonsempre permettono di cogliere indizi dia-gnostici rilevanti. Invece i dispositivi por-tatili trovano, in tempo reale, scostamen-ti con quei valori che sono normali perquella specifica persona, e offrono quindiun'accuratezza inedita nel cogliere unproblema nelle sue fasi iniziali».

Ma -privacy a parte - questi device nonsono anche un tormento per gli ipocon-driaci?«E' vero, ma chi è ipocondriaco e vuole

utilizzarli può tararli in modo che ad esse-re segnalati siano scostamenti dei proprisegni vitali davvero rilevanti rispetto allamedia». (g. a)

Ingegneria biomedica Pagina 8

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a. app mediche.

Entro il 2018 il mercato globale

della mobile health

sarà di 21 ® i llar idi dollari(fonte: Institutefor Heathcare Informatics)

cittadini intervistati,iteressato ad app per il proprio stile di vita:

il%per rilevare il battito del cuore

n %per i passi giornalieri

(tonte: Politecnico ai Milano)

M isuradella pressione

sanguigna

la effettua un dispositivo

che si mette a contatto

della fronte e di un dito.

Calcolando la differenza

tra l'istante in cui

il battito cardiacoè registrato dal cervello

(tramite sensore

a elettroencefalografia)

e quello in cui

il sangue arriva al dito

(colto da sensore ottico),

si misura la pressione

iíi7ü8S . C s(u

!fi eratura

esile pelle

viene rilevata

attraverso

gli smartwatch

e i misuratori

da fronte

`i Nr!

bruciate

la durata

e l'intensità

del nostro

movimento,

e di conseguenza

il nostro consumo

energetico,

vengono calcolate

dallo smartwatch

, :;lf47,;1¢:'.

ai <lE'I.iy

'onno

a valutarla

pensano

i sensori di attività

nei vari dispositivi

che distinguono

tra sonno

e veglia

basandosi

sulla quantità

di movimenti

ui 1e

il passi

il nostro

movimento

viene calcolato

con

l'accelerometro

presente nei vari

smartwatch

e nei braccialetti

specializzati

per gli sportivi

c .N 1ea ra NaNond

viene misurata

attraverso

tracker portatili

collegati

coni nostri

smartphone

dove leggiamo

i dati in tempo

reale

le rilevazioni

Ingegneria biomedica Pagina 9

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fibra sotto l'asfalto"Sulla A2 senza pílota"

J E DALESSANDRO

Ir T N OSSIMORO o uno choc culturale. A voi

Ula scelta. L'Anas, l'Azienda nazionaleautonoma delle strade statali creata

nel 1946, metterà in piedi una delle reti stra-dali tecnologicamente più avanzate d'Euro-pa. E lo farà partendo, fra gli altri, dal raccor-do anulare di Roma e dalla Salerno-ReggioCalabria. Già, quella che hanno impiegatotrent'anni ad aprire. Nota per scandali e inef-ficienza fino alla gestione di Pietro Ciucci ter-minata nel 2015, l'Anas diretta da GianniVittorio Armani tenta uno scatto che nessu-no credeva fosse nel suo dna.

SEGUE A PAGINA 19

Strade smart Pagina 10

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Dal Gra alla Salen-io-Reggío, sulla rete Anas arrivano banda larga, piazzoleper ricaricare i mezzi elettrici e itinerari aperti alle macchine senza pilota

Wïfï, auto green e sensori antitrafficotremila chilometri sulle vie del futuro

JAIME D'ALESSANDRO

I N attesa della fusione con Ferrovie,Anas lavora al progetto Smart Road:tremila chilometri cablati con fibra

ottica, wi-fi, sensori, aree per la ricaricadi veicoli elettrici. Non solo: oltre sessan-ta chilometri di questa rete sarannoaperti alla sperimentazione dell'auto aguida autonoma. Compreso un trattodella Salerno-Reggio Calabria, oggichiamataA2 o "Autostrada del Mediter-raneo". Da pietra dello scandalo a labo-ratorio per la mobilità del futuro in unamanciata di mesi.

Vedremo se accadrà davvero, ma in-tanto già l'ascoltare un piano del gene-re fa impressione. Uno choc culturale,appunto, anche considerando i tempi:apertura prevista inizio 2018 grazie a160 milioni di euro stanziati. E collabo-razioni importanti come quella con l'A-si, l'Agenzia spaziale italiana (Asi) e laVisLab, che sta per Artificial vision andintelligent systems laboratory, costoladell'università di Parma acquisita a giu-gno dalla californiana Ambarella per 30milioni di euro.

«Assieme all'Anas stiamo spingendoperché con il ministero dei Trasporti siarrivi a un quadro normativo che per-metta la sperimentazione su stradepubbliche delle auto del futuro», raccon-ta Alberto Broggi, general manager di

VisLab. «Sulla guida autonoma lavoria-mo da più di vent'anni e abbiamo variprototipi. 1 test sono fondamentali, in-tendo quelli realizzati in condizioni ditraffico reale e non su pista, ma servonoregole. Che esistono già in California,Nevada, Michigan e alcuni altri statidell'America del Nord, oltre che in di-verse zone di Germania, Inghilterra eScandinavia. Con Anas ci siamo trovatid'accordo: noi vogliamo portare la tec-

Un investimento da 160 milioniIl tutto sarà alimentato dapannelli solari che garantirannol'autosufficienza energetica

nologia nelle auto, loro sulle strade».Per capire come stanno le cose, in

una Roma intasata dal traffico che im-pazzisce ad ogni pioggia insistente, sia-mo andati in via Monzambano 10, zonastazione Termini. L'Anas abita qui, in

un palazzo d'epoca fascista dai corridoiimmensi illuminati da luci troppo bian-

che, «Sappiamo che la tecnologia e glistandard di connessione cambierannonel tempo», ci spiega Luigi Carrarini, re-sponsabile del progetto Smart Road.«Nel 2020 arriverà il 5G per le comuni-cazioni mobili e sugli standard di tra-smissione dati fra macchina e macchi-

na bisogna ancora che le case automobi-listiche trovino un accordo. Noi però,nel frattempo, appoggeremo la fibralungo le strade e questo permetterà dicontrollarle in tempo reale, fornire ser-vizi per la sicurezza che vanno ben oltrela stessa comunicazione fra macchina emacchina, visto che ha un raggio limita-to. Monteremo una infinità di sensori,centralizzeremo la raccolta delle infor-mazioni, applicheremo algoritmi pertrovare le soluzioni più efficaci per snel-lire il traffico. E infine offriremo connet-tività».

Grazie al Wi-Fi in motion, gestori ter-zi potranno far accedere gli automobili-sti a un collegamento a banda larga sta-bile finché ci si tiene entro i 130 chilome-tri orari. E si potrà dare accesso al webdi alta qualità in quelle zone attraversa-te dalle strade cablate, collegandosi al-la fibra. Il tutto verrà alimentato da piaz-zole dotate di pannelli solari e punteg-giato di stazioni per la ricarica dei veico-li elettrici, per le quali è stato avviato unconfronto con Enel.

La direzione generale per i trasporti(Dg Move) della Commissione europeaintende cominciare a scrivere le regoleper la guida autonoma fra il 2018 e il2019. La Salerno-Reggio Calabria po-trebbe arrivare prima. Se all'Anas ci riu-scissero, sarebbe uno di quei sorpassidei quali parleremo per anni e anni.

3 RIVROOULONERISkNVA fA

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vasivi, che im-patteranno re-lativamentesulla viabilità.1 sensori ditemperaturache installere-mo nell'asfal-to non richie-dono la stesu-ra di un nuovomanto, il che

ROMA. Gianni Vittorio Armani,

presidente dell'Anas da maggio,si presenta come un alieno. Ex addi Terna, dopo aver sistematofaccendieri, traffichini e damenere, ha virato verso la tecnolo-gia con il progetto Smart Road.Tentando, dalla sua poltrona inVia Monzambano 10, l'inconcepi-bile fino a pochi anni fa. «Sonotanti i soggetti che stanno pro-vando a cavalcare la rivoluzionedell'auto a guida autonoma», rac-conta. «I costruttori di automobi-li, chi fornisce connessioni mobilie i gestori delle infrastrutture,che sono in realtà molto pochi.Noi, invece, vogliamo essere inprima linea».

L'Anas all 'avanguardia sem-bra uno scherzo, lo sa.«Abbiamo parecchio da recu-

perare in fatto di credibilità, è ve-ro. Ma intanto abbiamo aperto laA2 Autostrada del Mediterraneo(ex A3 Salerno-Reggio Calabria,ndr). Agendo semplicementecon il buonsenso. E non siamo so-lo riusciti ad aprirla tutta, ma an-che a risparmiare 2 miliardi. lipiano era costruirne una nuova».

Ecco. Ha calcolato quel che sisarebbe potuto risparmiareall'Anas in questi decenni soloapplicando il buonsenso?«No. Ma forse dovrei» (ride).Ora puntate a tecnologia e ra-pidità . Sicuri che ce la farete?«Abbiamo già iniziato. La posa

della fibra ai bordi di strade e au-tostrade comporta lavori poco in-

GianniVittorio vale ancheArmani per gli altri

sensori. Le an-tenne wi-fl che metteremo, circa900 sull'Autostrada del Mediter-raneo, hanno bassi consumi e sa-ranno alimentate da pannelli so-lari. Smart road è un piano che

può suonare ambizioso, ma è fat-tibile e lo è in tempi rapidi. I pri-mi tratti partiranno a inizio

2018. Aumenteremo la sicurez-za, l'efficienza, permetteremo dioffrire una pluralità di servizi inmobilità che ora è solo immagina-bile».

Dove vedremo l'auto a guidaautonoma e semi autonoma?«Saranno 60 chilometri fra

Raccordo anulare di Roma, untratto dell'Autostrada del Medi-terraneo e la Roma-Fiumicino,Già oggi in quanto Anas possia-mo farla circolare trattandola co-me trasporto eccezionale, scorta-ta da altri veicoli. L'idea è quelladi arrivare invece alla circolazio-ne in condizioni di traffico reale.Le auto a guida autonoma con-sentiranno, in prospettiva, di ri-durre drasticamente il traffico.

Se una vettura può muoversi sen-za pilota, una volta usata può re-carsi a prendere un secondo pas-seggero. Utilizzo efficiente deimezzi significa utilizzo efficientedel tempo e dello spazio. Ma biso-gna muoversi per rendere possi-bile questo futuro».

In bocca al lupo.«Grazie».

(j.d'a.)

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Il progetto S art Road 1 Anas

Apertura 160 milioni Cablare strade 4 Attrezzare Costnaz ,, , Ap t ,dei primi tratti di ei ro e autostrade la rete co.a inizio 2018 per 3000 chilometri con piazzole p t rhr delle ruec a cuw1

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Grande Raccordo E45 ed E55 Autostrada A2 `AutostradaAnulare di Roma Orte-Mestre del Mediterraneo"

Autostrada A91 Autostrada Al 9 Raccordo autostradale 2Roma-Fiumicino Palermo - Catania Salerno-Avellino

SICUREZZA E CONNETTIVITÀIl cablaggio con la fibra otticapermetterà di controllare lestrade in tempo reale, fornendoservizi perla sicurezza e persnellire il traffico. Chi viaggiaavrà internet a banda largafino a 130 chilometri orari

COLONNINE E FOTOVOLTAICOLa rete sarà alimentata dapiazzole dotate di pannelli solarie punteggiata di stazioni perlaricarica dei veicoli elettrici. Su 60km. (tra Gra, Roma-Fiumicino eA2) si potrà sperimentare anchel'auto a guida autonoma

Segnalano in temporeale chiusure, varchio pericoli sul percorso

L'automobileche si Immettenella stradaviene avvertita'dell'arrivo altrevetture

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