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Centro Studi C.N.I. - 8 febbraio 2016

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. - 8 febbraio 2016

Pagina I

MERCATO DEL LAVORO

Entro il 2020 mancherà all'appello un milione di professionisti digitaliStampa 08/02/16 P. 20 1

FORMAZIONE PROFESSIONISTI

Albi, le pagelle della formazioneSole 24 Ore 08/02/16 P. 1-6 Valeria Uva 2

UNIVERSITÀ

Negli atenei le entrate calano del 15%Sole 24 Ore 08/02/16 P. 4 Gianni Trovati 6

START UP

Aspirapolveri spaziali e pesticidi ecologici start-up e sistema Italia puntano agli UsaRepubblica Affari Finanza 08/02/16 P. 14 Sara D'Agati 11

RITARDI NEI PAGAMENTI

Ritardi di pagamento al minimoSole 24 Ore 08/02/16 P. 10 Enrica Netti 14

CNI

Ingegneri.Italia Oggi Sette 08/02/16 P. 43 17

VAS

In ogni Regione regole diverse sulla VasSole 24 Ore 08/02/16 P. 22 Raffaele Lungarella 18

CASSE PROFESSIONALI

Per la Cassa dei dottori commercialisti i conti tornano anche a lungo termineRepubblica Affari Finanza 08/02/16 P. 19 Adriano Bonafede 22

DDL LAVORO AUTONOMO

Confprofessioni: "Bene il ddl ma si può perfezionare"Repubblica Affari Finanza 08/02/16 P. 29 24

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Entro il 2020 mancherà all'appelloun milione di professionisti digitaliI più ricercati sono il security specialist, Fenterprise architect, il business analyst

allarme è stato lanciato:di fronte alla rivoluzionedigitale non avremo per-

one e competenze disponibili.E' questa la sfida dei prossimicinque anni. Secondo gli ultimidati della Commissione europeapresentati nella Digital Assem-bly di Riga, si stima che entro il2020 ci saranno almeno 825milaposti qualificati vacanti nel set-tore. Il gap, secondo alcuni sotto-stimato, è dovuto alla crescita diprofessionisti It dei 3% l'anno,mentre i laureati in informaticasono calati del 13% tra il 2006 e il2013. La fame di competenze di-gitali è altissima, i tempi sono ur-genti, anche se sarà difficile sod-disfarla, dal momento che altrestime parlano di una mancanzadi competenze di due milioni diprofessionisti in Europa entro iprossimi cinque anni. Il vuoto vacolmato da subito. L'ultimo Os-servatorio delle competenze di-gitali, condotto dalle principaliassociazioni Jet (Aica, Assin-

forra, Assintel e Assinter Italia,promosso dall'Agenzia per l'Ita-lia digitale e realizzato daNetConsultingcube) parla chia-ro. Lo sviluppo di una cultura di-gitale è strategico ed è un biso-gno prioritario a cui occorre ri-spondere stimolando gli inter-venti a quattro livelli principali: icittadini (educazione digitalediffusa), la Pa e le istituzioni (e-government e dematerializza-zione), le imprese (innovazione ecompetitività) e il mondo dellascuola (favorire la cultura digita-le in ogni indirizzo scolastico). Sisottolinea la necessità di unacondivisione strategica degliobiettivi comuni. Fra le indica-zioni operative si ricorda, adesempio, il bisogno di accelerarela definizione di una rinnovatanormativa per gli Its, realizzareuna piattaforma nazionale deicontenuti didattici digitali, intro-durre innovativi percorsi di for-mazione accademici, promuove-re attività di tutoraggio extra

curricolari, supportare un mag-giore rapporto fra il mondo del-l'istruzione e i bisogni del merca-to del lavoro. Tutto creando lecondizioni per un ecosistemacollaborativo delle competenze.

RapportoIl Rapporto rileva che in Italia"c'è uno scarso livello di coper-tura delle competenze Iet, misu-rato come simultanea presenzadi tutte le componenti necessa-rie: il livello varia dal 73% delleaziende Jet al 67% delle societàin house di regioni e provinceautonome, al 48% delle aziendeutenti, per poi scendere al 41%nella Pa centrale e al 37% nellaPa locale". Mentre sull'osmosiscuola-lavoro, lo studio rilevache il 60% delle aziende e deglienti ha rapporti continuativi conil mondo accademico, finalizzatiprevalentemente ad assorbirerisorse già formate per attivitàdi stage o tesi di laurea speri-mentali; poche sono le realtà che

profili più difficili da trovare

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Fonte: NetConsulting cube, Osservatorio delle competenze digitali 2015

partecipano ai comitati di indi-rizzo dei corsi di studio. I rap-porti con gli istituti tecnici sono

scarsi: solo il 27,3% delle aziendeIct e il 22% di aziende utenti edenti pubblici li dichiarano.

1 profiliI più ricercati nelle aziende Jetsono il Security specialist, l'En-terprise architect, il Businessanalyst. Nelle aziende utenti enella Pa sono il Cio, il Securitymanager, il Database administra-tor e il Digital media specialist,l'Enterprise architect, il Busi-ness information manager, l'Ictconsultant e il Business analyst.Le lauree più accreditate sono in-formatica/scienza dell'informa-zione, insieme ad altri indirizzi diingegneria. Sono le lauree che se-condo la domanda rispondonomeglio alle diverse sfide che la ri-voluzione digitale comporta.L'apprezzamento si attesta intor-no all'80% degli intervistati. [w. It]

O BV NC NDALCUNI DIRITTI NSERVATI

I canali di reclutamento

La_-Di fronte alla

rivoluzionedigitale

non avremopersone e

competenzedisponibili.

Equestala sfida del-l'Europa nei

prossimicinque anni

rmmotrr _A STAMPA

Mercato del lavoro Pagina 1

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In media solo il 40% degli iscritti risulta in regola con gli obblighi di aggiornamento

Albi, le pagelle della fo 11

azionePer notai e ingegneri parte la verifica sui crediti acquisiti

Prime verifiche perlanuo-va formazione continua deiprofessionisti. Notai e inge-gneri sono arrivati alla fase dicontrollo dell'aggiornamentosvolto con le regole scattatedal 2014. E l'adempimento è atassi elevati per entrambi.Mentre nelle altre categorie,in media, solo il 4000 degliiscritti agli Albi è già allineato.

Valeria Uva

Formazione professionisti Pagina 2

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In media il 40% degli iscritti e allineatocon il «punteggio» minimo indispensabile

Ad applicare le sanzioni saranno organi terzi:i nuovi consigli di disciplina

La formazione continuaassegna le prime pagellePer ingegneri e notai i controlli sui crediti acquisiti

PAGINAA CURA DI

Valeria Uva

La nuova formazione conti-nuaper i professionisti entranellafase operativa. Per alcune catego-rie infatti la prima "resa dei conti"è scattatagiàdal2o16, a due annididistanza dall' entrata invigore del-l'obbligo di aggiornamento pertutti gli iscritti agli Ordini. Penasanzioni che vanno dalla semplicecensura fino alla sospensione, neicasi di recidiva.

In realtà per molti non si trattadi un vero e proprio debutto, per-ché per diverse professioni (tracui avvocati, commercialisti, geo-metri e architetti) l'obbligo di for-mazione continua era già presen-te nei codici deontologici, ancorprima della riforma delle profes-sioni.IlDpr 137/2012, in questo ca-so, lo ha solo rafforzato rendendo-lo un obbligo di legge.

I primi bilanciAl "filtro" sono già arrivati inge-gneri e notai. Gli ingegneri perchéhanno impostato l'obbligo forma-tivo con un sistema "a punti". Inpratica, dal 2014 ogni ingegnere èpartito con una dote iniziale di 6opunti (90 per i neoiscritti). Chinon si aggiorna perde ogni anno30 crediti. Fil regolamento chiari-sce che «per esercitare la profes-sione l'iscritto deve essere in pos-sesso di almeno 30 crediti». Quin-di, chi è rimasto fermo si trova nel2016 al di sotto del "minimo" vita-le.Enonpuò firmare unprogetto opresentare una Dia (denuncia diinizio attività). In teoria,però.Per-

ché nellapraticale cose stanno di-versamente. Innanzitutto perchéa rischiare sarebbero davvero inpochi. Secondo il Consiglionazio-nale, infatti, sono 135.618 gli iscrittichehannopiù di30 crediti,mentrealtri 1o4mila ne hanno meno di 14.Ma degli oltre 236mila iscritti al-l'Albo quelli che esercitano l'atti-vità da libero-professionisti (per iquali i crediti formativi sono vita-li) sono solo 102.740. «La nostra -precisa il vicepresidente FabioBonfà- è una categoria particola-

1 commercialisti sono partitiquest'anno,i consulentidel lavoro sono a metà strada,gli avvocati saranno valutatialla fine del 2017

re perché molti colleghi sonoiscritti all'Albo nonostante nonnesiano obbligati in quanto sono di-pendenti, pubblici o privati, chenon firmano atti professionali.Per questi non sussiste l'obbligodella formazione.I dati che abbia-motestimoniano che gliingegneriin regola sono molti di più dei102.740 che hanno l'obbligo».

Per gli ingegneri poi lo stop al-l'attività non è affatto automatico,ma scattasolo su segnalazione. «Abreve - spiega Bonfà - il commit-tente, pubblico o privato, potràverificare sull'Albo il mancato ag-giornamento e segnalarlo all'Or-dine». Le sanzioni spettano poi al

Consiglio di disciplina.Inotai, invece, sono laprimaca-

tegoria ad aver concluso il ciclo diformazione svolto interamentecon lenuove regol e. C on l'adegua-mento alla riforma delle profes-sioni, infatti, il Consiglio naziona-le delnotariato ha scelto divaluta-re l'aggiornamento ogni due anni.E quello appena concluso è il pri-mobiennio, anche seinrealtàl'ob-bligo formativo è partito a livellodeontologico già dal2oo6.I primirisultati sono soddisfacenti. Su5.102 notai con obbligo di raggiun-gereioo crediti ogni due anni, soloin 52 (l'ido) non hanno centratol'obiettivo. «Rispetto al passato ècresciutala sensibilità verso que-sto tema - commenta RobertoMartino, consigliere e segretariodella Fondazione del notariato -anche perché ora i Consigli nota-rili non hanno più margini di di-screzionalità e devono segnalarele infrazioni alle commissioni re-gionali di disciplina».

La situazione provvisoriaPer tutte le altre categorie ibilancisono solo parziali. E resi difficol-tosi dal fatto che la gestione deicrediti è spesso affidata ai singoliOrdini territoriali, nontutti consi-stemi informatizzati.

Dal Consiglio dei consulentidel lavoro arriva una prima stima:i14o% dei circa 27mila iscritti è giàoltre la meta dei 50 crediti neces-sari allafine delprinno anno, i12o15,mentre solo l'ido è ancora a zero.«Prima ancora che un obbligo laformazione per noi è una necessi-

tà per restare sul mercato - coni-menta la presidente, Marina Cal-derone - un consulente che non siaggiorni sul Jobs act, ad esempio,non potrebbe lavorare».

Bilanci rinviati alla fine del pri-mo periodo per molte altre cate-gorie. S ono partiti s olo quest'annoi commercialisti: le nuove regole,però, incidono già sul triennio incorso, che quindi sarà acavallo travecchio e nuovo. In ogni caso perla categoria l'aggiornamento eraobbligatorio per legge già dal2005, «ma ora è esteso anche agliiscritti oltre i 65 anni» precisa ilconsigliere Massimo Miani, e ilConsiglio vanta oltre 12mila even-ti accreditati l'anno scorso.

Al Consiglio nazionale geo-metri si attende quest'announ'ondata massiccia di creditiperché entro agosto vanno rin-novate le abilitazioni per la pre-venzione incendi, i cui corsi val-gono da soli 40 crediti sui 6o ne-cessari. Al momento, oltre72mila iscritti (il 68%) hanno me-no dico «punti». Conti solo allafi-ne per gli avvocati, partiti l'annoscorso: «L'obbligo di valutazio-ne è triennale» ricorda SalvatoreSica,vicepresidente dellaScuolasuperiore dell'avvocatura.

Per tutti comunque a tirare lesomme della mancata formazio-ne saranno per la prima volta or-ganismi terzi: le violazioni disci-plinari, infatti, ora sono di compe-tenza dei nuovi consigli di disci-plina, organismi composti ancheda esterni agli Ordini.

®RIPRCS ZIONE RISERVATA

Formazione professionisti Pagina 3

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La mappa della formazione professionale

Regole diverseCon la riforma delle professioni pertutti i professionisti iscritti ad Albil'obbligodi formazione continua haassuntoforza di legge. Ogni Ordineperò loha declinato in in modoautonomo, in base alle proprieesigenze. In via generale, un creditovale f ora di corso. Ma ai geologi

li biennio concluso nel2015Quella dei notai è la prima categoriaad avergià concluso un intero ciclodi formazione obbligatoria perlegge dopo la riforma. Il primobiennio si èconclusoinfatti nel2015 e il Consiglio del nota riato hagià fornito ì primi dati: solo 52su

Aggiornamento anche fai-da-teIl regolamento varato dalConsiglio nazionale ingegneriprevede una dote di partenza di 60punti (90 per i neoiscritti) e unmeccanismo a scalare: -30 creditiogni anno. Una quota annuale finoa 15 crediti, però, può essere

Determinanti gli anni di iscrizionePer gli avvocati si è concluso solo ilprimo anno del"nuovo" triennoformativo, partito a seguito dellariforma forense. In tutto devonoessere maturati dal professionista60 crediti, con un minimodi 15all'anno. L'attestato di formazione

Una categoria coinvolta a metàI giornalisti (professionisti epubblicisti) sono 105.248. Lametà si è iscritta alla piattaforma.Ma ci sono oltre 54mila giornalistiche a distanza di due anni dallaformazione obbligatoria non

Il concorso della CassaNella categoria la formazione è unimpegno deontologico già dal2005. La Cassa geometri nesostiene in parte i costi: 50% de llespese rimborsate per qualsiasicorso a tutti gli u nd er 35 e 100% a

servono 50 crediti neltriennio, aibiologi 150,ai notai 100 ma daraggiungere nel biennio.I peritiindustriali vengono valutati ognicinque anni, compresi quelli che non Valutazione variabileesercitano l'attività. Categoria, Ogni categoria ha un proprioquest'ultima, esonerata, ad periodo di tempo peresempio, nel caso degli ingegneri e raccogliere i creditidei giornalisti. formativi

5.102 sono gli iscritti al di sotto delnumero minimi di 10Ocreditiformativi (di cui 30 con menode[50%). Ma più della metà degliobbligati aveva completato ilpercorso già nel primo anno. Circa650 gli eventi organizzati su baseprovinciale

autocertificata dall'iscritto concontrolli a campione.Valgono in questo senso lafrequenza di corsi e convegni (nonaccreditati), ma anche lapartecipazione a [le fiere di settoree la lettura di libri ee rivistespecializzate

continua - rilasciato alla fine evalido per altri tre anni - consente

Notai senza i crediti minimiSolo 52 gli iscritti che nel2014-15 non hanno raggiuntoi 100 crediti richiesti

Limite per l'autocertificazioneSu un minimo di 30 crediti cherappresenta la quota minimadi ogni anno

l'accesso ad alcune commissioni el'assunzione ditirocinanti.Sono totalmente esentati dalla Anzianità per l'esoneroformazione continua gli avvocati Non soggetti all'obbligocon più di 25 annidi iscrizione formativo gli avvocati iscrittiall'Albo o gli ultrasessantenni all'Albo da 25 anni

hanno conquistato alcun creditosui 60 previsti. L'alta percentualesi spiega, i n parte, con i pensionati(esonerati) e con itanti iscritti difatto inattivi. Oltre 19mila hannoraggiunto i 40 crediti minimi delbiennio

tutti perla frequenza ai corsi dimantenimento dell'abilitazioneogni cinque anni.I corsi abilitanti(prevenzione incendi,sicurezza) valgono da soli 40crediti sui 60 necessari neltriennio

Igiornalisti in regolaSu 5lmita registrati allapiattaforma 19mita sono in pari

Limite per il contributoAi giovani la Cipag rimborsa il50% dei costi di aggiornamento

Formazione professionisti Pagina 4

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Il debito è sanabileOgni consulente del lavoro devematurare 50 crediti nel biennio,con un minimo di 16 all'anno. Seidevono essere acquisiti conaggiornamenti sulladeontologia. Ma fino a 9 creditimancanti possono essere

Più di mille corsi all'annoSu 18.288 avvocati iscrittiall'Ordine a Milano gli avvocatipartecipanti ai corsi accreditatisono stati molto di più: 24.453 nel2015. Questo a ncheperché l'offerta formativa ha

In crescita gli eventi organizzatiL'aggiornamento dei propri iscrittista diventando un'attività semprepiù centrale per gli Ordini,soprattutto dopo che è venuto menoil presidio sulle ta riffe. L'Ordine deigiornalisti, ad esempio, nel2015ha

recuperati nei sei mesi delbiennio successivo. Sono 21 lematerie di aggiornamentoindividuate nel regolamento delConsiglio nazionale. L'obbligoformativo perla categoria era giàpresente in chiave deontologicadal 2000

attratto professionisti da tutta laRegione. Non solo: dei 1.062 corsiriconosciuti dal Consigliodell'Ordine milanese l'anno scorso,476 erano gratuiti e hanno avutoun totale di 45mila partecipanti(compresi altri professionisti)

realizzato 2.742 eventi; 3.100 quelliorganizzati dai consulenti del lavoro.Questi ultimi stanno per inaugurareanche un Campus a Treia nelleMarche. Mentre i commercialistihanno già aperto in tutta Italiascuole di specializzazione (Saf)

Tempo in piùChi non ha raggiunto 50 creditinel biennio può recuperarne 9nei 180 giorni successivi

Avvocati formati nel 2015Più della metà ha partecipato aeventi gratuiti

ic$.if )le

Attive per i commercialistiForniscono master e corsiper l'alta specializzazione

Formazione professionisti Pagina 5

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c -si

ÏCON .a-A sostenere gli incassi sono sempre più

- STATALI I gli studenti , anche se le iscrizioni diminuisconoI tagli alle spese hanno toccato soprattuttoi costi del personale, arretrati del 14%

Negli atenei le entrate calano del 15%In cinque anni persi 2 miliardi: in crisi soprattutto il Sud - Sforbiciata anche alle uscite (-11,5%)

Gianni Trovati

La spending review nel-l'università non è solo materiadi corsi e convegni, ma negli ul-timi anni ha rappresentato unapresenza sempre più costantenelle scelte gestionali degli ate-nei: lo dicono i numeri, dai qualiemerge il panorama di un setto-re in pesante crisi di risorse, chenel suo complesso ha però pro-vato a difendere il livello di ser-vizi e prestazioni.

Le cifre in giocoInumeri,quindi: trai12o1oei12015le università hanno perso quasi il15% delle proprie entrate struttu-rali e hanno sforbiciato dell'u,5%le uscite. I tagli, ed è questol'aspetto più qualificante, si sonoscaricati inparticolare sulle speseper il personale, che sono stateschiacciate dal blocco degli scattie dai vincoli al turnover, e hanno

1POSITIVILe risorse peri serviziagli universitarie i programmidi mobilità cultura le tengono,mentre cresconoquelle peri laboratori (+6%)

L'ultima manovra,perla prima volta da moltotempo, riporta qualche segno«più» nei finanziamenticon una serie di mini-interventi

perso in cinque anniil13,8°io dello-

ropeso.Le speseperi «servizi agli

studenti», un capitolo che com-

prende borse di dottorato, asse-

gni diricercaescuole dispecializ-

zazione, ma ancheiprogrammidi

mobilità e di scambi culturali per

gli studenti, invece hanno tenuto,

e tra il 2010 e il 2015 sono cresciute

del 2%, mantenendo di conse-

guenza quasi lo stesso ritmo della

mini-inflazione del periodo.

Identica la dinamica delle «spese

di funzionamento», voce canoni-

ca nell e teorie della spending, che

però merita un'analisi più pun-

tuale: gli aumenti nelle spese per

le utenze (elettricità, gas, acqua e

telefonia +7,50) e per la pulizia(+7o%) confermano le difficoltàvissute finora dai sistemi di con-trollo degli appalti e di centraliz-zazione degli acquisti , ma altrevoci come leuscite peri laborato-ri (+6%,0) potrebbero spiegarsi an-che con una piccola spinta ulte-riore alle attività.

Bilanci trasparentiInumeri chiave, però, sono altrie si concentrano nella colonnadelle entrate. Tutte le cifre di

questa pagina riguardano gliandamenti effettivi di cassa earrivano da due fonti. Quellecomplessive, aggiornate a fine2015 per il confronto annuale,sono tratte dal Siope, il cervel-lone telematico del ministerodell'Economia che monitoraquotidianamente incassi e pa-gamenti dituttalapubblicaam-ministrazione; inumerirelativialle singole università (aggior-nati per il momento al 2014) ar-rivano invece da «bilanci ate-nei», il portale che il ministerodell'Università ha lanciato sulproprio sito istituzionale peroffrire il quadro della saluteeconomico-finanziaria dei bi-lanci accademici: di ogni ate-neo, in una rassegna che per oraesclude i non statali, è final-mente possibile consultare tut-ti i principali dati di bilancio,spulciando anche i numeri del-le società partecipate, mentrein forma sintetica vengono of-ferti i dati sui principali indica-tori dei conti, come il rapportofra spese fisse e finanziamentistatali, quello fra spese di perso-nale ed entrate e la sostenibilitàdell'indebitamento.

Le entrateSono le entrate, dunque, a of-

frire le chiavi di lettura più im-

portanti. La prima:l'autofi-

nanziamento è sempre più vi-

tale, perché il rapporto fra en-

trate proprie (tasse e

contributi, prima di tutto, ma

anche l'attività commerciale e

gli accordi di programma) e

trasferimenti è cresciuto di un

terzo, passando dal 26 al 34,2

per cento. Si tratta di un'evolu-

zione inevitabile, dal momen-

to che rispetto al 201o, quando

era ancora "puntellato" da vo-ci provvisorie come i 500 mi-lioni del piano straordinariotargato Mussi-Padoa Schiop-pa, il fondo di finanziamentoordinario ha perso in terminidi incassi un miliardo di curo,mentre altri ioo milioni an-nuali si sono volatilizzati allavoce «trasferimenti per borsedi studio». A sostenere i contiaccademici, di conseguenza,sono stati chiamati sempre dipiù gli studenti e le loro fami-glie, anche se in termini asso-luti il loro valore non èriuscitoa crescere a causa dell'emor-ragia di studenti che in cinqueanni ha fatto perdere alle uni-versità il 6,5% dei propri iscrit-ti in cinque anni accademici (siveda Il Sole 24 Ore del 2 no-vembre 2015). Tasse e contri-buti, nel frattempo, sono scesi"solo" del 3,5°io, attestandosi aquota 1,7 miliardi tondi, au-mentando quindi il loro pesopercentuale sul totale delleentrate universitarie.

Mezzogiorno in crisiP nelle università del Sud che iconti traballano pericolosa-mente, messi in crisi da un cir-colo vizioso che parte dalla per-dita di studenti (e quindi di con-tributi), si riflette nella flessionedelle performance e di conse-guenza produce assegni statalialleggeriti peritagli nella «quo-tapremiale» collegata airisulta-ti. Le entrate strutturali degliatenei meridionali crollano incinque anni del 20%, cioè il dop-pio rispetto alle università delNord, e la stessa forbice si ri-scontra nei numeri del fondouniversitario (-13,6% di incassial Nord, -24,8%, al Sud).

Le prospettiveIn questo quadro va detto chel'ultima manovra, per la primavolta da molto tempo, riportaqualche segno «più» nelle vocidel finanziamento statale al-l'università, con una serie di mi-ni-interventi relativi a rafforza-mento della quota premiale,piano straordinario per i ricer-catori e fondo «Giulio Natta»per il reclutamento all'estero,che in totale racimolano 116 mi-lioniperil2016 e 165,5milionidal2017. Una boccata d'ossigenoimportante, che da sola non riu-scirà però a cambiare le dinami-che strutturali, soprattutto nel-le aree con il fiato più corto.

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Università Pagina 6

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AlessandroSchiesaro

ora bisognaripartiredalFondo

egliultimi cinque anni le

1 # università hanno fattofronte al calo dei contri-

buti statali e a quello delle tassepagate dagli studenti soprattut-to contraendo le spese diperso-nale, che costituiscono la voceprincipale dei loro bilanci. Lacontrazione ha agito su duefronti. Da un lato, il blocco sala-riale, che doveva originaria-mente durare un solo triennio,ha occupato un intero lustro.Dall'altro,unamisuraanch'essatemporanea quale la riduzionedelturnover, è stataprolungata,conpercentuali variabili, fmo al2018. Nel 2016, per esempio, èconsentito assumere in misurapari al 6o% del costo del perso-nale cessato nel 2015, anche se iricercatori a tempo determina-to non tenure-track sono stati fi-nalmente (e giustamente)esclusi dal calcolo. Ne conse-gue un quadro complessivo diforte disagio, che sta avendo ri-percussioni tangibili nella vitaquotidiana degli atenei.

I problemi hanno originelontana. Da quando è stato cre-ato il Fondo di finanziamentoordinario, nel 1993, la sua cre-scita è stata costante, quali chefossero i governi, fino al 2009,se si eccettua una lieve flessio-ne nel2oo6. Gran parte degli in-crementi annuali del fondo eravincolata alla necessità di farfronte alla crescita automaticadegli stipendi e, soprattutto trail 1999 e il2oo8, a quella dell'or-ganico, cresciuto di circa unterzo in cifra assoluta. È per farfronte a questa dinamica diffi-cilmente controllabile che,quando nel 2007 si trattò di tro-vare altri5oo mili oni per accre-scere il fondo, l'allora ministroPadoa-Schioppa, convinto co-m'era che gli atenei dovesserorendere "più produttiva" la lo-ro spesa,li concesse -novitàas-soluta - solo per il triennio2008-2010, senza consolidarli aregime. Al venir meno di que-sta "bolla" si sono poi aggiunti

altri tagli, tra i quali spicca per

consistenza quello del 2013

(-5,1%, sull'anno precedente),

senza che venisse mai davvero

impostataunanettainversione

di tendenza, tale da riportare il

fondo, se non al picco del 2009

(7,83 miliardi), almeno alla so-

glia di sicurezza del 2012 (7,33

miliardi): il recupero del 2014

(+o,9oA) è infatti stato azzerato

dal -1,4% del 2015.Neppure que-

st'anno sembra segnare l'avvio

di una nuova stagione. Il fondo

parte con un tenue segno posi-

tivo (425 milioni, pari allo

0,4%), ma solo grazie ai 38 mi-

lioni stanziatiperle controver-

se "cattedre Natta", e i rischi di

aggiustamenti in corso d'anno

sono comunque sempre in ag-

guato. Nel frattempo della se-

condatranche del piano straor-

dinario associati, pur prevista

per legge, si è persa ogni traccia

fin dal lontano gennaio 2013.

Queste dinamiche sono par-ticolarmente deludentialla lu-ce dei progressi tangibili com-piutidal sistema p er razionaliz-zare la spesa e soprattutto perriqualificarla, sforzi chelopon-gono all'avanguardia nel setto-re pubblico. Bilancio unico diateneo, costo standard per stu-dente, limiti all'indebitamento,crescita della quota di fondi di-stribuitasullabase dellavaluta-zione e non della spesa storicasono tutte tappe di un processodi responsabilizzazione che siscontrano però con laparalleladiminuzione delle risorse. Il ri-schio non è ormai più quello diinterrompere il processo, madivanificarlo e basta Irimedi so-no notidatempo:recupero gra-duale del Ffo almeno a quota2012 e sua stabilizzazione plu-riennale. Servirebbero circa300 milioni, una cifra comequella appena stanziata per labizzarra, e regressiva, "cartacultura": l'obiettivo di metterein sicurezza l'università pub-blica, volendolo, non dovrebbequindi essere irraggiungibile.

Università Pagina 7

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:f..I ._.,t<...a_€s:

Le dinamiche di incassi e pagamenti tra il 2010 e il 2015. Dati in milioni di euro

INCASSI PAGAMENTI

TOTALE ITALIA TOTALE ITALIA

2 ENTRATE 20 TOTALI* 0i Altro 10 14.094 0

ì -, i r -----

1.762 8.030 632 7.925 1.531Contributi Fondo di finanziamento Trasferimenti statali Contributi Fondo di finanziamento

st udenteschi ordinario per borse di studio studenteschi ordinario

2 ENTRATE 20 TOTALI* 01 Alt 15

ro 12.095 5

1.701 6.939 535

Contributi Fondo di finanziamento Trasferimenti statalistudenteschi ordinario per borse di studio

NORD CENTRO SUD

(-14,2%)

2. ioliAltro

----i

1.248Trasferimenti stataliper borse di studio

LL'(

Altro

i

6.835 1.567 1.273(-13,8%) (+2,3%) (+2%)Contributi Fondo di finanziamento Trasferimenti statali

studenteschi ordinario per borse di studio

NORD CENTRO su 1)

SPESETOTALI**

13.152

SPESETOTALI**

11.638(-11,5%)

Contributi873 853 13, 437 417 453 431

Risorse3 287 2 964 lF 2 152 L791 -1b 8 2 486 32 080 hí

studenteschi umane . . . . . ..

Fondo difinanziamento 3 299 2 938 109 1 980 1 932 -t2 2 751 2 068 -2.R

Spese di745 738 i>'', i 384 377 402 452 -1

ordinario. . . . . . . funzionamento

Trasferimentistatali per borse 283 227 19.7 175 157 1t).2 174 151 13,1

Interventi

a favore 565 590 -1.2 315 317 od),tí 368 367 -11,2di studio di studenti

Entrate2306 5 592 -1(12 3 629 3 113 -1-1 ? 4235 3 390

Spese5 701 5 181 '51 3 531 2 939 3 920 3 519totali* . . . . . . . totali** . . . . . .

Al netto di prestiti, partite di giro etrasferimenti interni il totale non è la sornma ** Al netta di partite di gira, pagamenti da regolarizzare etrasferimeriti interni: il totaledelle voci indicate nel grafico non è la somma delle voci indicale nel grafico

Università Pagina 8

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I conti delle università statali

L'andamento di incassi e pagamenti complessivi ateneo per ateneo - Valori in milioni

Ateneo

----------Bari

Bari Politecnico

Incassi

ßi4f 1.201

su1201Cè-------------

290 ,3 -15.6

62,8 -10 , 1

Pagamenti

2D1 ', ßìŸ4 % 1sul20i0---

370,3 17,963,9 -8,8

Fondo difinanziamento

ordtnaiie-----------

2011Diii "i

sul2®1D'---------

2044,-11,2-'

42,9 -10,7'o

Benevento Sannio 36,2 -1 -1.1 43,5 13,6 21,3 -2'

Bergamo 80,4-

0,6------

70,5 9,2 46,5 -11 ..----

Bologna

Brescia

638,7122 ,5

--10.7

-20.7

- -

703,6124,8

5,7

-10,7

-393,8

79,1

-17 .'?° .

-24,7"t,

--Cagliari 217,3-

-.0------

210,1 -0,7 128,7-

-14----

CalabriaArcavacata 174,0 -18,0 176,4 -4,3 103,4 -3r'

Camerino 60,6 -1,5 54,5 -15,0 40,3

Campobasso 43,5 -26.3 44,7 -11,0 31,1 -33,6'

Cassino

Catania

46,2

271,1

-14,8

-25.1-------

50,7

276,1

-9,1

-18,1

31,6

188,5 -215.1'--

Catanzaro

Chieti Pescara

85.0

142,5

-0.6

-17.1- -----

102,3

123,2

35,7

-14,6

40,7

93,5

-2 _"

-29,8'-------

Ferrara 138,9-

11,'1 133,0 -1,9 87,4-

-13, t o

Firenze 433 ,9 -9,3 411,4 -11,9 268,2 -7... „

Foggia 68,5 -2 1,5 76,3 2,8 39,0 -2' '

Genova 300,4 -17.3 307,4 -4.0 187,0 ',.-17' .Insubria

L'Aquila

82,9

100,8

-17.4

0.6------

82,5

109,5

2,2

14,8

49,7

76,7

-3.

>7----

Lecce-----------------Macerata

117,5-------

53,4

-22.11

8.1

132,3

47,7

-6,7

-17,3

77,3

38,4

--? -<<' •

-It.- `'.

Marche Politecnica 130,6 -18.9 130,1 -9,5 80,8 -22,T°'

Messina

Milano

203,6

506 ,5

-21,6

-4(

226,3

483,0

-8,2

-6,8

155 ,8

294,7

-2t-:'.-"

Milano Bicocca 205,9 -5.4------

204,7 0,5 126,7 -1ï'.".-------

Milano Politecnico 412,8-

-3.i 378,5 -0,4 211,1-

-11.7'o

Modena e Reggio Emilia 185 ,1 -1,2 184 ,7 0,1 106 ,6 - -2.6'i,

Napoli Federico Il 570,7 0,8 545,8 -4,0 360,5 -lU.5'o

II

Ateneo

ìdapoli 11 Università

incassi Pagament i

201 [iif4 1 Ì2014

1 010 % ;sul2QD'10 1 sn124i10 I

205,7 11 -24,6 ; 198 ,6 -9,5

Fonelo difinanziamento

ordinario

[liff %2 1 sul2010

152 ,3 -30,5:.

Napoli Orientale 44,7 1, 11,7 1 46,2-

-8,8 31,3 - - --1 1,3".

Napoli Parthenoper

62,3'1 -3471 'I 52,9 -5,9 42,4 _(1',S"•

Padova 505,7 -22,51 511,0 -9,1 295,0 -2471°i,

Palermo 327,3 ----3.7 340,7 2,5 224,3 ----f=.f='1i

Parma- --Pavia-- -Perugia -----

193 , 8

218,1Iiy

15,2

- 18,4 204,1''--

- 7,1 I 211 ,9

- (6 .7 215,0

-5 , 5-----

-10,4

-15,9

127,9----138,7

137,0

-22„5"-5,3 ;,

i5,5";,-------

Perugia Stranieri 20,3 I, -2:3,8 1 19.2 -15 ,1 13,4 -26.5"

Piemonte Orienta le 83,9 -19,711 80,0----

-6,8 53,0 -24.8"„-------

Pisa

Potenza

r335 ,2

53,81'

-12,7 343 , 5_ -15,1 I 60 , 5

-4,5

9,0

210 ,0

31,8

-9.1",

-33,6''

Reggio C . Mediterranea 58,91 -í1.i, I 57,1 73,2 42,6 11,3'.

Roma ForoItalico 15,0 -22_8 15,9 -2 , 9 9,8- -37,_3.

Roma La Sa p ienza-

Roma Tor Vergata

761 ,0283,11

-20.6'1 769, 8- 6,61'1 296 ,0

--14,8

-9,0

519 ,4173,3

-22,1°_s-0,1°,

Roma Tre 210,2-

- 11.1 186,0---

-7,5 152 ,1 -0,4"„----- -

Salerno 179 ,2 I -22,7 1, 174,5 -4,7 122,6 -317"i,

Sassari 148,3 , -23,3 150,3 0,8 78 ,6 -.34 8";,Siena 217,4 - -s'220 ,8o

- I-25,8 122,6 -6,6"

--------SienaStranieri--- ----Teramo

16,51-----'

35,51

11.01 14,3-----

30,736,5

3,4------

20,4

7,7------

27,2

-7,:3":•

-32,7`"-

Torino 468,9-1R.r 461,6 -8 ,3 277,2 -22,-1":,-------

Torino Politecnico 241,9 ,-

-8.2 I 229,2--- --

-6 ,9 130,8 -7.6'-i,--------

Trento 276 ,3_

50,7 278,5 57,0'

T r ieste - - - -Udine

160,0-139 ,1 I

7 ° I, 162,4----

-33 125,8

-7,3----- -

-17,4

97,0-----

84,1

-14,1D" ,

_1,3 ';,--------

Urbino+

74,41 -4,9 69,9 -15,3 46,3 2„3";.-------

Venezia Ca ' Foscari 128,1 i -17,8 132,1- - ---_7,8 79,6 -23.9°----- - _

Venezia Iuav 47,6 r -19,3 1 51,8------

-2,2 30,1 -22,5°-------

Verona 195,5 -14.111 193 ,9 1,5 115 ,3 -177"&Viterbo Tuscia 58,9 -6,1 I 54,0 -15 , 5 41,1 -1371"t,

Fonte, Fonte, Elaborazionesu dati Mi-sito Bilanci Atenei

Università Pagina 9

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Abilitazione nazionale,nuovo stopdel Consiglio di Stato

Sul quotidiano digitale di oggispazio alla sentenza con cui igiudici amministrativi hannobocciato ilsistema che prevedeuna decisione a maggioranza dei4/5 della commissione pervalutare la carriera dei futuri profuniversitari. Novità anche per ilmondo della la scuola: dalleistruzioni per il periodo di forma-zione e prova all'interpretazionedel ministero dell'Economia sulleesenzioni Iva per le prestazioni dinatura educativa, didattica eformativa. Intanto gli ufficiscolastici regionali vanno a cacciadei nuovi osservatori esterni perle prove Invalsi di maggio...........................................................................

www.scuo[a24 .ilso[e24ore.com

Università Pagina 10

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Aspirapolveri spaziali e pesticidi ecologicistart-up e sistema Italia puntano agli UsaGLI SFORZI DELL'ITALIANBUSINESS I `ITIATIVE, CREATAPERFAVORIRE GLI SCAMBIFRA I DUE PAESI, PORTANO IPRIMI SUCCESSI. UNA SERIEDI PROGETTI PER INVERTIRELA FUGA DEI CERVELLICON UNA MIGLIORECONOSCENZA RECIPROCA

Saralv

per gli :iivestitori d'oltreocea-no le i,pportin itàin Europa

e in Italia sotto ili aumento. «Gli in-terventinorrnativielerif imestrut-turali avviate negli ultimi mi h. i-no contribuito indubbi ,:' nei i:render ii nostro Paesevo e statino avido ultimitivo •-u11'a1ti%itá delle irtiqual-mi ciedi i nensione»>,spnat) Iiiearorie, ad di Emst&YoungItal < l ietta itt ie Pmi hanno unva-lore ancora inespresso . Per farlo

e e importantela collabora-con imprese `ttuiiiere, che

possono apportate ulterio' i ri?±rr-tenze, risorse e relazior,può genrevalorepergirie per il Sistema Paese l',per t,rorirequezst i Ci)ll.tlwra'ri:prnm o c elareahàirupr i 1 .1e itíilitrn i inAmerica,pria).rto rii riier mento, Fernando I .tana hta f o ndatn nel 2011 i l' iBw,i.iess Investment In«Mi lia ui_lc}to la iereeziane ; Inecesstu di tui ctunhio diriarr,rispetto all'iiruii hie che giungi adell'Italia oltrriiceaio»,spiega N apohtario, urialunga e s ) erte. nza mona-ger.ale atti I3c0z i lal-len. «L Italiaera l'unicopaese indu,tri,ïlizzato,correttivo siti merca-to, a non avere organidi infonmazi(.cie in lin-gua inglese diretti almondo anllosaisone.Abbiamo così eieatnuna piattaforma dovestart-up e pica o )l, c :ne-die impresi 1'possano incoivestitori am.

Il prosano si basa sui cstri. II primo è tbrightBesd un program-

edi studio destinateagio-vani ltal:reni under-35 laureati in in-gegnerhi _nfomiatica, biotecnolo-gie e altre inutile dell'area hi-techche abbiano un"idea innovativa cheintend l no t i a storln are In. "in. nuovobusiness. La borsa garrenti unsoggiorno ili sei mesi nella oriVallel`d+ï',;e i ragazzihaim io si)ad uri esperienza di meari"intrrnn di una start-up. i pii!'che allo se aderedelseinestre, ( orinuove conoscenze,icgtúsite e do ta-ti di cui ampio neöni at L di ri l s r i(ininel settore, fasciane ) ritcire' iiiLelia

r creare la l)rnpn t «Al'o-dice Nap')itano rii):dsu-

o nella creazione dellaII prooblt'ïi u t, lo siaïsnentodiguveino e ¡i -i'ati

to delle ininrese un voltaáatria.,ri.ogna. dialime-

e quel meccanismo che ci vedecome un Paese con delle gr• ndiïdeeinambito scientifico tecni ' igi.-co, che magari riescono a d:' r limprese qui, mi poi per die 1-i

i devo n o andare vi aDallu n iu i i o ile: pro etto, hannoitecii,atu oltre 6U magar'Gi, Dique-

i,t ii)), dato vita a start-up in;une delle q_iali hanno regi-iiorii3ì sucecs :; i íii termini di

inc e px)sirii)riannto stilmercato .Tr. S ania,fonda-a da Silvii rio :,)mcpini fi del la

scuola Superio e - nt'Anna di Pï ça,che ha creato ioi sistema che per-

yrvello di cnntrcliere emuovere le protesiruu ùaniche. 'époiBioecopc •;i del sardo LucaRuiu,chelia ii iato em peseicidaul 1-11iigl-cooggibr+ r •iainLiirirpacheneri Stati ara: 13 Urbi!, eliLuca i% t:•. ' enawo Pavesi haideati : 'r: ipol', ei e nazi.a-leingr ilo , i, iellitior:ri id lei t rienl>ie ai3per-s ne: lir i e. ' ! io ebisede

e. scopo del progetto èStatiUnïti.

"inveilire" la tuga ili i rr, su tl?. «Tut-to questi) - iiuirenrge rvialïolitt,iionon arelibe possi}rile senza il si.ip-

porto dei console a San Francisco edei nostro partner calífx)nùanoMind the Bridge, ltulciatn da Mar-co Marinucci, ii i1 egnato a pro-muovere idee innov,í'i' lianepresso la Silìcnn \ all c

Non è. finita. il gtu>1 , l'; _Vapolita-iu.i selezionatinniut erodist,trt- pit liarie niri_esi)Ïi (f€iioadessahtui-rii) tienetieiatr.) del prograinmr

1 Lip'I}crcuiafri .i 'ork iu rigono sottopo- . i, .ntato: s'eii9o1ip L e!

del ,e ttore ,ticomedisegii : ireun bu-sülc5splrtnecome : ei',!ari `°pro-l,rirrllrrtgettrlaipi ,ii/ ! !ne ,tïtoriin modo convincente r i; i: çace.Dopodiché, altermineucil, sct dir:tt-na c'è l'incontro con gli ïnwstftoAamericani. iii più di un'oct isioiu,

ncontri hanno <-]ai<) xvvl r ad CM,-1

terzi ) i ) dr - i '`ll 'ritli-ae A%runi." it il i.. . tlli 1 :15"('ae 1e-

b): }.Q i 'ttnri1)l}ttnr:ciptinrirap-pres(-jitarïti à! 111a';síf:1o bullo diEnel;IsfediLts ,Terr Lw ntitCa, oitreedurta largaparte c'ella >usúicss

communitvdi NewYoif€.Al termïnedell'evento, ogni anno viene redattoil documento lt.tl by nurnbers",cuicontrilntisr_i Lritst t`rniing,part-ner tra g- del progetto I3v 11.ttSQnei e n!,!?„ ',i aimostïíirG cfrcllta-lia off're tu,,, , reitio diinvestiinentomulta )i€_t anipio delle tradizionalitre F (1 oo(i, F.t,l)ion, Forniture) cuir.ia seiilpte si guarda iifla penisola»,s;)ict;a l'ad d: 11• l:krnirto Iacovone.A' ¡1)1511 ?>i stii€ ir tstnentelmadiii`usacapar_it.tlrripren di toriale e di ínnc)va-ziune iiuiiilié delle eccellenze pro-duttdr e di rilievo, non solo nei settoripiliconr ciutiquali ilcibo elu modaima ia l, omparti o come la ci i i r71)o-ngi ^ [ : . • , i , : meccanica e il settoreIiííriicSlCiiLflllPA. Non sonrende cosit-tic il più settore Itubano dìc ',o : - le negli Uba è ï;ttello far-mace ii, mentre Lne 1 c ìre e n é il

e fornitore noi: wrierie'iknGì

dienergiaverdenegiiSt 'L'incontro, coree li, t

ve, c oniri`buisce in modo Lnpte allei diffusione dì ioni ,st , : ize cor-r e, te r.tii nostro Pae,

NATA

Start Up Pagina 11

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Igiovai.ricercaton e°rnaker"italiani vengono rr ftoapprezzaUnegli Stati Uniti per rl loro lirrelladi preparazionetecnorogica: li nodo stanel rendere po sihïleper loro realizzare: anchefn Italia piccarestart-up e società hi-tech; a destra ia °Mal,_ r 's Faire' di Roma

Luca Ruiu,fiondatore dei la Bioecopes€i 1!: SilviaBossi, che ha fondatoSn inLa, ttnospinotf ci; ISant'Annadi Pisia (2); Renato PHnosi, co-fondatoredlQ(ìrbit (3).Sonotre esempi di giovanissimiimprenditori kaliarai che sono ti usciti a lanciare start-upnel nostro Paese dopo essersi forra al negli Usa

F o liana (1)e Mamo Marlnuccl (2):entrambisi dedicano alla promozionedella conoscenza presso gliinvestitori americani defie qualitàdei giovani ricercatori italiani

Start Up Pagina 12

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I i%,

4 i Z /I, MM, VA,

Prioritk a

Il l ogo&l'ItalÌanBuslness&InvestnventInitiatíve

IE STARTUP

gli inv` endANEW YORK NELFORUM"ITALY' S NEW PARADIG1SARANNO ILLUSTRATELE RIFORME STRUTTURALI

Romafiata rerïl 23 febbraio a New'iori. la Ljr arti ? dizione deli'itr-

contro "Itab -rleets 11c. tï iiterl -,ta-tes",natacon I oí,iettì•,rodìminli ara-re iil posizìulalmr,n o delle itllpreseitaliane cultieocea*1o, avoretido alcontempo, gli 1]vt- R11tE:2iR statimi-tensiin Italia. L'edizione 2016 A inti-tolata "Inlluence, Relci ance and Gro-wth - Italy's new l>aradigin» e vuoleevidenziare come oggi l'ltalla sia unPaese più favorevole agli investitnen-ti e, complice una situazioneinterna-

Distribuzione regionale por Iirnero dï aperture Luogo

E. ROMAGNA AILANI_:

LAZIO 455 ROMA

VENETO 360 TORINO

PIEMONTE 326 BRESCIA

TOSCANA 288 NAPOLI

CAMPANIA 273 VENEZI A

SICILIA 221 BOLQG A

MARCHE 210 TRENTO

PUGLIA 88

I ,rLtztwmuaiW*Wwm I

PISA

zionale delicata dal punto di vistageopolitico , povs<t et,tcdurstareruolo strategico chele conlp, e.

Nel corso del forum sararlnu illu-strati gli interventi nomintivi e le ri-forme strutturali avviate negli ultimianni che hanno contribuito a rende-re il nostro Paese più attrattivo.Nell'Agenda digitale ad ecempio so-no sta:jstanziatilOmili a rdìper inve-sdmenti i}erlabangi $ arga, le

trntítEre, le smui cstí . li('titaini]<t pNrti .ucuiintervenire peraurnen-t re ulteriormente l'a: r ruvidi delPaese nonché increm, stare rex-port. L'agenda d' qdunque strutturata _n inï, Geopolitica, Riiarrr.,vitä,Eccellenzeit i ne.

A DEGLI STARTUPP ER

Start Up Pagina 13

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L'Osservatorio di Cerved Group evidenzia il miglioramento nei tempi di liquidazione delle fatture

Ritardi di pagamento al • •

Lo stock delle aziende protestate cala ed è al di sotto dei livelli pre-crisiEnrico Netti

«Per quanto riguarda prote-sti e abitudini di pagamento la si-tuazione degli ultimi dodicimesiè nettamente migliorata». Que-sta la premessa di GianandreaDe Bernardis, ad di CervedGroup, scorrendo i dati dell'ulti-mo Osservatorio aggiornato alterzo trimestre del 2015. I numeriparlano chiaro: rispetto al perio-do più acuto della crisi i paga-menti tra le imprese hanno im-boccato una via virtuosa riu-scendo afare un salto nel passatoritornando ai livelli del 2012.

Nella seconda parte del 2015 -evidenzia l'analisi dei dati del-l'archivio protesti e di Payline, ildatabase di Cerved sulle abitudi-ni di pagamento di quasi 3 milio-ni di aziende italiane - le fatturesono state liquidate con menodifficoltà, secondo un trend checoinvolge tutti i settori e le areedel territorio. Inoltre lo stock deicasi di grave ritardo è ai minimidal2012. Il saldo arriva in media a

L'incasso arriva in mediadopo 76 giorni: iltermineconcordato è pari a 60e la dilazione supera di pocole due settimane

76 giorni, quasi due giorni in me-no del 2014, con un calo del ritar-

do che è di poco superiore alledue settimane , al minimo da treanni. Inflessione anche la casisti-ca dei gravi ritardi, quelli oltre idue mesi, che nel terzo trimestredel 2015 sono stati pari al 6,6 percento . «Questo miglioramentosi deve in parte al miglioramentodella congiuntura , in parte al-l'uscita dal mercato delle impre-se più deboli - aggiunge l'ad diCerved- . Inoltre le imprese sonodiventate sempre più attente nelconcedere affidamenti».

Dello stesso parere EugenioEger , al vertice della Favini, im-presa medio-grande leader nelpackaging, nell'editoria di lussoe nei supporti cartacei usati perprodurre l'ecopelle. «Rispetto acinque anni fa il portafoglioclienti e la qualità del credito so-no migliorati e con essi l'affidabi-lità- commenta-. Siamo così riu-sciti a ridurre i casi di ritardi emancati pagamenti». Dello stes-so parere Emiliano Baldi, ad del-la Baldi , Pmi marchigiana chevendefood al mondo della risto-razione, che aggiunge : «per evi-tare situazioni problematiche cisiamo strutturati per gestire ilcredito come una banca, con unaggravio dei costi vicino all'i°i°del fatturato, ma riusciamo a ri-durre gli insoluti che spesso so-no l'anticamera del default delcliente». Un investimento pre-ventivo che permette di evitaremaggiori oneri. Cauto UmbertoPengo , amministratore delegatodella Pengo, azienda del Nord-

Est specializzata nella distribu-zione diaccessoriper la casa, conuna clientalaframmentata intut-t'Italia che spazia dalle catenedella Gdo ai negozi di prossimi-tà: «Per noi la situazione è stabilee non vediamo indizi di un mi-glioramento» dice.

Continua anche a diminuire innumero delle società protestate:nel terzo trimestre del 2015 sonostate 13.200, un quinto in meno ri-spetto all'anno precedente e sot-to quota15mila, cherappresenta-vano la media nel 2007. «Anche iprotesti delle imprese di costru-zione per la prima volta sono ca-lati al di sotto dei livelli precrisi -rimarca De Bernardis -. È l'effet-to di un migliorato clima econo-mico, come testimoniato anchedal calo delle liquidazioni volon-tarie delle aziende».

Arretrano, con cali a due ci-fre, i protesti in tutti i settori delmanifatturiero e dei servizi.Fanno eccezione il sistema mo-da (-2,5%), i prodotti intermedi(-4,5°%) e il largo consumo(-8%). Il ritorno della solvibilitàè un fenomeno che interessatutti i comparti e le regioni. Cer-to le attività nel Mezzogiornofanno più fatica ad avvicinarsi ailivelli precrisi.

Per quanto riguarda le condi-zioni concordate tra le aziende,la formula più utilizzata è quelladei 6o giorni. Dall'analisi perclasse dimensionale, secondo idatiPayline, emerge anche unin-

cremento della puntualità dellemicroimprese e le Pmi, tradizio-nale anello debole della filieradella fornitura.I tempi medi si ri-ducono nell'industria e nel ter-ziario mentre c'è una battutad'arresto al miglioramento nellecostruzioni. Le imprese della di-stribuzione hanno limato di 2,6giorni i ritardi, quelle della logi-stica di1,5 giorni ci servizi non fi-nanziari di un giorno. Stabili lecostruzioni e in controtendenzai media e l'intrattenimento (+ o,6giorni), iservizifinanziari (+1,5) el'immobiliare (+5,2 giorni). Nelmanifatturiero il saldo arriva do-po 80,3 giorni grazie a un calo deiritardi che nella meccanica èmolto consistente (-6 giorni) enellargo consumo (-4,8). in alcu-ni casi l'allungamento dei tempiconcordati, come si è visto nelNord Est, viene letto come il se-gno di una maggiore flessibilitàdei fornitori che concedono sca-denze un po' più lunghe.

Leggendo i dati dell'Osserva-torio viene da pensare che l'Ita-lia sia riuscita a lasciarsi allespalle la crisi. «Non del tuttoperché al Sud e nelle costruzionii protesti rimangono quasi ildoppio della media nazional e.InCalabria e Sicilia i gravi ritardi,per esempio, sono il triplo ri-spetto alle regioni più virtuose -conclude l'ad di Cerved -. Inol-tre i mancati pagamenti sono aldi fuori delle medie europei».

enrico.nettifiilso1e24ore.corn

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IL confronto

L'ANDAMENTOGiorni medi di ritardo e % di imprese con ritardi medi di oltre due mesi

GIORNI DI RITARDO GRAVI RITARDI (scala a destra)250,

I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV

2012 2013 2014 2015

COSÌ AL SALDOMedie ponderate. In giorni

GIORNI DI RITARDO TERMINI CONCORDATI

I II III IV I II III IV I II III IV I II III

2012 2013 2014 2015

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LE SOCIETÀ PROTESTATEImprese non individuali con almeno un protesto - In migliaia

25

10- --- - --- -- -- --- - --- -- -- - ------------ - ------------1 I I Í I I I I Í I 1 I Í I I I Í I I I I Í I 1 I Í I I I Í I I I I

I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

IFonte: Cerved Group

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Ingegneri. Un professionistasu tre è privo di polizza assicu-rativa per la propria attività.Perché costa troppo o perchéritiene di non averne bisogno,

-nonostante sia obbatoria

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In continuo mutamento a livello territoriale le procedure e le autorità competenti perla valutazione ambientale strategica di piani e programmi

In ogni Regione regole diverse sulla VasNel 2015 modificate cinque normative - Esoneri ed esclusioni su misura anche dove si ricalca il Codice ambiente

PAGINAACURADI

Raffaele Lungarella

L'ultima Regione a interve-nire, in ordine di tempo, è statal'Emilia Romagna. Nello scorsomese di dicembre,laRegione haritoccato la propria normativasulla valutazione ambientalestrategica (Vas).

Non è stata l'unica: nel corso

del 2015 lo hanno fatto anche Ba-

silicata, Piemonte, Puglia c Um-

bria. Nel tempo anche le altre

Regioni hanno fatto un pò di

manutenzione alle proprie leg-

gi di recepimento del Codice

dell'ambiente (Dlgs n.

152/2006). Con quel decreto lo

Stato italiano diede attuazione

alla direttiva 2001/42/Ce, sulla

valutazione delle attività di pro-

grammazione e pianificazione

sul versante ambientale.

La Vas, in particolare, devefornire la cornice entro la qualesvolgere levalutazioniper avvi-cinarsi il più possibile a uno svi-luppo sostenibile.I dettagli del-la procedura di Vas vengonodefiniti dalle Regioni, adattan-dola anche alle evoluzioni deicontesti istituzionali (sivedanole schede a fianco).

Le ultime modificheCon la delibera della giunta re-gionale n. 2170 del 21 dicembre2015, la Regione Emilia Roma-gna ha adeguato le procedure inmateria ambientale alle previ-sioni della legge regionale13/2015 (in vigore dallo scorso i°gennaio) di riforma del sistemadi governo regionale e locale edi disciplina del sistemametro-politano bolognese.

Con la nuova legislazione re-lativa all'organizzazione istitu-zionale si è messo mano anchealle modalità per l'esercizio del-le funzioni inmateria ambienta-le attribuendo all'Agenzia re-

gionale per la prevenzione,l'ambiente e l'energia (Arpae)anche funzioni in tema di Vas.

Al riguardo, la nuova norma-tiva regionale ha definito lamappa delle competenze, delleprocedure e delle modalità dipresentazione delle domande.

Anche dopo la nuova distri-buzione delle funzioni, gli ufficidella Regione continueranno apresidiare i procedimenti diVas (nonché di verifica di as-soggettabilità e valutazione disostenibilità ambientale e terri-toriale, la Valsat) relativi ai pia-ni territoriali provinciali, dellacittà metropolitana di Bologna(che ha preso il posto della pro-vincia) agli altri piani e pro-grammi di competenza dellaRegione.

La Provincia istruisce anchelaVas perpiani e programmi co-munali nonurbanistici ed espri-me i pareri sui procedimenti diVas statali.

Competenti per i piani urba-nistici dei Comuni sono le pro-vince e la città metropolitana diBologna, le quali per lo svolgi-mento delle istruttorie ricorro-no alla collaborazione dell'Ar-pae. Gli allegati alla deliberadella giunta regionale 2170/2015forniscono dettagliate indica-zioni sulle procedure operativeper lo svolgimento della Vas deipiani regolatori dei Comuni(contenuti dei diversi rapportiche devono essere prodotti,tempi della procedura ecc.) euno schema del parere motiva-to dell'esito della valutazione.

Particolare attenzione è stataposta, invece, dalla regione Pie-monte sui contenuti del rappor-to ambientale, il documentoche descrive gli impatti del pia-no oggetto della Vas; i dettaglisu come deve essere elaboratosono indicati in un documento

tecnico di indirizzo. La Puglianel 2015 ha modificato il regola-mento di attuazione della pro-prialegge sullaVas. Tra le novi-tà, è prevista la responsabilitàesclusiva dei Comuni nel di-chiarare che le varianti urbani-stiche relative ai piani di aliena-zioni immobiliari rientrano trale "modifiche minori" esentatedalla Vas.

Per l'Umbria, l'approvazio-ne, nel 2015, della legge regiona-le sul governo del territorio èstata anche l'occasione perqualche puntualizzazione inmateria di Vas.

In particolare, l'attenzione siè appuntata sull'autorità per losvolgimento delle diverse fasidella procedura. E stata indivi-duata nella provincia per i pianiterritoriali di coordinamentoprovinciali, la quale si occupaanche dei piani urbanistici deiComuni, se questi ultimi le affi-dano questa funzione. I sindacipossono decidere anche di av-valersi della Regione o dei pro-pri uffici.

Naturalmente quando un en-te decide di essere autorità Vasdei propri piani deve affidarnela valutazione auna struttura di-versa da quella che li ha redatti.

Le regole di dettaglioAnche le Regioni che non si so-no dotate di unapropria norma-tiva di Vas, e perciò applicanoquella statale, sono intervenuteper disciplinare particolari si-tuazioni. E il caso della Basilica-ta che nel 2015 ha stabilito di nonsottoporre a valutazione am-bientale strategica i piani di ge-stione dei siti di Rete Natura2000, purché redatti in base aquanto previsto dalle direttiveeuropee e dalle norme statali inmateria.

© R]VRODOZIONERISERVATA

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Fino a 4 anniper l'es ePer capire l'importanza dellenormative regionali sulla Vas,basta leggere il rapporto 2015del ministero dell'Ambientesulla valutazione ambientalestrategica in Italia. Nel 2014, sui557 procedimenti Vas conclusi,uno solo era di competenzastatale, tutti gli altri eranorelativi a piani di Regioni,Province e Comuni: il rapportoè lo stesso del 2013.1procedimenti conclusi hannouna forte concentrazioneterritoriale e per tipologia diprogramma. In cima allaclassifica troviamo Lombardia(229 casi) e Emilia Romagna(130), al fondo Piemonte (i) eAbruzzo (nessuno). Su questedisparità influiscono più fattori,tra cui le differenze dellelegislazioni regionali.

Anche la durata media deiprocedimenti ha una forcellamolto ampia. Solo in provinciadi Bolzano sono sufficienti pocopiù di 6 mesi per arrivareall'esito finale e nel Lazio menodi un anno. Al polo opposto cisono i quasi quattro anninecessari in Puglia e Lombardia,i tre di Campania e Sardegna e idue di Emilia Romagna e Sicilia.Non sempre le Regioni più lentesono quelle con il maggiornumero di pratiche da sbrigare.

Quanto alla tipologia deipiani e programmi assoggettatia V as, prevalgono nettamentequelli urbanistici comunali.

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La mappa

sc,t T

La Regione non si è data urla disciplinaorganica in materia di Vas. Cori diversecircolari però, E' amministrazioneèintervenuta soprattutto per individuarel'autorità competente.in linea generale è competente l'enteRegione, Provincia, Comune) che ha il

potere di approvare il piano o ilprogramma da valutare.Dc?r n. 1z18daf.19febbrcio 2007COMA . n. 528 e 17226 ck'120.11

Per migliorare l'efficacia dell'azioneamministrativa e in attesa di unanormativa regionale. il Collegato alla leggedi Stabilità per 112015, ha escluso dallaVasi plani digestione dà siti Rete Natura2000. La nuova norma regionale ha anchestabilito che questi Piani e siti presentinella Rete Natura 2000 non devono essereconsiderati atti di pianificazione e noncompartano la trasformazione dei suoli,1.J"27 il s)CCì; 2015, i).'.i, eriiColn 18

La valutazione preventiva di sostenibilitàambientale, compresa quindi la Vas, deipiani e dei progralrlmi della Regione, delleProvince e dei Luirluni è fatta dall'entecompetente af tra foro redazione eapprovazione. La Vas non si effettua per ipiani ei programmi che r iguardano piccolearee a livello o per piccole modifichead essiLr16alat2e2002. n.1 9; Lr35c.uc'obte 2012.

¡._,., -o.39..L .ï j17i7'3F_'1'•7iJ, r_' iJ.L3, n. 10

i pian i e i program rni so; o scrrtoposti a Vas segli effetti significativisuil'ambiente non sonopia stati considerati ín stn_Imen ti di,dianificazioneadessi sov'raordinati. Lanormativare c^aleetencaglistrumentidipianificazione non asso¢ge ;ti a Va s. Tra glialtri, son :o esclusi i piani u raristici attuativi ele varianti ai piani regolatori che non

destinazioned'uscdelleareecannbianula?171 tl.J.7ü ;i r_'irr IJ1.`_'2009, Dgi n.éJr'iel /

febUnA2013

Sono sottoposti a Vasi piani e i programmielaborati per la qualità dell'aria e quellidei settori già indicati dalla normativastatale. Lunga la lista delle esenzioni, tracui i piani attuativi deriivarrri da pianiso.'raordiriati a loro? volta già assoggettatia Vas. Da luglio 2013 la competenza per lepi oced ure di verifica estata attribuita alladirezione i egionale territo, io eurbanisticaDgrn. 109/2010; Dgl n. 148/2013

Sono soggetti a Vasti"Itti i piani eprogrammi (e le modifiche ad esseintrodotte) dei settori previsti anche dallanormativa statale: agricoltura, foreste,pesca,er;ergia,irdc; nia a>porti.rifiutie acque, Tic, t viri smo. pianificazione delterritorio. la Regione ha recenter-entedeliberato poi adeguare le procedure allariforma del sistema locale1r24 inCìrzo 2000, n, 2Cl; L r 1 _j gìícgne2008,!?. 9. DJr2170/2013

Dopo che la Consulta ha dichiaratoiricostirnzioriah alcune norme della lr32U012 sulla Vas, la Regione ilamodificato le esenzioni dl piani eprogrammi minori. Non possono esseredefinite minori le modifiche ai piani coilprevisioni di livello strategicoestrutruralechefannoda quadrodi riferimento peropere assoggettate a Via o che introducanotrasformazioni importanti per Sic e ZpsL, 10 ayc)5+u201 Z n. 32, Doli in.22?/2014

La normativa re_giorlalefa un genericuriferimento alla necessità per Regione, entilocali ed enti pubblici. anche economici, ciprovvedere alta valutazione amhientale

strategica á pii e programmicon efAttisignificativi sull'ar,ibíente. Urla cliscipli nadi dettaglio è stata irltroclotta per glistrurnenticli pianificazionecomurlale.l'autorità conir-ietenteè Ea Gi;;nta r.c?rnr naieb irGCcW e2008, n. 16' 1 i 30IugI;o20t1

_'acltorít competente perla VasèáWiddutcìprícritariareente nell'ente che approva í pianie i programmi assoggettati a Vas. L autoritànon puòcoir _ cir r•co la,toritàp rocedente.e deve avere un elevato grado di cornpeterl za.5ono esr Euse dalla Vas, tra te altre.le.modifiche necessarie per adeguarci piani aglistn,menti nazionali . regionali oprovinciali clip ianificaziuneterritorialeLr 11 r)hu!zo2005, n. 12;Dei! 22 din crïlhï e2r_111,nrY/184;D:i 1001/2010

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Percoordinare i diversi procedimenti divalutazione arnbìeale, la Vasè sostituitadalla l_:rocecma i ivaliitaziùa Ah pattoarnbientale rlelcaso cli opere o ìnterventi la cuiapprovazione ha per legge l'effettodi varianteagli strumenti di pianificazioneterrtorialeoci rte.;r~Aziced e i s,cl Gh glied uuratideEEaVia deevnocùriprerd , iic t-,utiprevisti per la VasLi 12 íT,'ü,r ; u 2 00/, rì. 6; L ÿ r ri.181WtiïQ, L r26

iïiaì7G2f?° 2, ri.3

Le normativa provinciale dettagliai pia ni eprogr a m m i cla sol l ¡ìporre a Rs. il co mitatoambientalepuòiìroporreallagiuntadiesten,derelaVasancheaclaltiipiani eiprogrammi con impalfosull'arnhiente.L'approvazionerlei pian u programmi(eccetto quelli comunali)avviene apulira;;dola procedura prevista dalla normativaurr n stiraprovireialeperipianidisettoreß l1.2 iie !5 uprìi!e2007

l.a Regione nùr lia una disciplina organica riela Vased applica la normative statale. Nel2010 ha approvato delEeline.e,guida peripiani urbanistici ::omur :ali.IC.ornuni peradeguarei loro piani urharüsticialpianopaesaggistico regionale devono sottopodi aVas.Particola n t isposiziùni per opere einterventi nell'am bito dei piano regolatoreL.rn 3cld71ngc-rrc-2009`},rn.4,>/51/2010;Dgr34/33; 2012

Con la nuova legge sul governo del territorior el2,01.5l' t_Imbriaha integratoancheledisposizioni sulla Ac Ai Corn uni e allePro•rinceso no a __ri butele fu nzioniii i reateradi Vasdi pi A ni urbanistici eterritoriai Sonoesclusiipian iattuativi e programmiurba nistici checiirrpù ta n n oi ntei ve ; tiattuazione eli Prg già soggelfi a VasLin 2rì 16,Fehuraio201Q; ig,n.1099/2014,Dgr; 423/20/3

Li rrhitodi aWlicazionedella Vasèmgdai pian i e prograrllm i settoria lì e da.gli altriinter venti previsti d a lla normativa stata AHpiano territoriale regionale, i piani territorialidi coordinamento provirnciali,i pian i,r rtercomunali e cli selfore, i piani regolatorig,e^eAicle lo°ov ami,ipi ^iurbacsticcomunaFesùvra rnunalideevncessereassoggettati a Vas, se previsto da l DEgs1`;21`2W6Dgrn. 7612007.` D; r; f. 26. LQi'9

a disciplina èstata emanata nel2i)í} e poiinteórata cm atti amnlinistracola Vas non siaprllica al1_:rograrnma ili sviluppo pro+iin::ialeeaipianiattuativii iiniziatívapuL:dblica,1Pri•vata o mista c"e non r icilieciono modificheal Prg.Es L-,eandelemot f áedellea=socsi i.,pisullecara^eriscarattei-isticdettagli oostrutti, i degli intei veniLp>>,10/2QQ4, art,(u '711; 1?7.iJ ;.15 1 Sldcd 14 _,etle m'zï e 20ü6; Dgl n34NOI 0

Per la vaEi.itaziorie arnbientale strategica la

Reg one Sici lia si attierle a l Dlgs n.152/2C?C?6,siar.zerl' rriilitocliapplìr-azionesiaperl'ir ciividuazione dei piani e pi ogramn i da nona ssoggetta re a Va s.Il regolamento de12014 i ndMdi-ia neiajaitiri n_iregimalidcEl'anibic-iteedell'laARMA utpritàarnl.;ientalecorl peir' 'ei ii`ì. ñ°g. l ! r1,Í ]L' l i.11 <¢ n. 23

Gli arllbiridiapphcezionedellaVassono glistessi defi nir clal Dlgs n.152/2006. Soroescluse. le varami non sostanziali ai Pigcomunali e ètercomr.inahtese a hdorreeffettinegativ;sgnitícativisulI'ame ,te;.esen atier.ci eglistrumentiettuativideipianiunha;;is ngii oggettiaVa• seroilcorllf:Portarlo `atlante, altririie_rlti si valuta solociòchenc erast àvali tatoL.i"26mnnurJie 2QQ 9, n.12

Ne120081a Regione ha emanato urla direttivaconi primi indirizzi operativi per laVas.L'anlhlrodiapplicezioneèq.ie.llodefirsitodalla nunmetiva statale. Devor :o esseresottoposti aVas i pianie i _:irograrnmielahorati f:Per: a g ri colM e,foreste, pesca,energie, irldL;stnia.tra::porti rifiuti, acque,[Ee,tr.i1isnn o,pianificazionete rrit a lceperlevalutazione deIla quaIitàdel1`ariaL' 4C)dei1ooei e,niD i eß«998; Dgrn. 2/2C)C) ;

D,rr i. 21-892/20 15

Sono escluse dal Ea Vas le var i a riti orbar, isticlegate.a pianic!ialienazioriee valor izzazior: eimmobiliare, quelle che riguarcano piccolearee c? corl lportano r'nochflche rm norl a pini eprograrllrri i. N cl casti di pia n i cum una liesclusi,l'autorità procede ntedeve corrn queacqirsiiele au tùiizzarcni,iuaie-i e irullaosta in rllaterla ani 1-) ieri, a le.L,, ti. 44 Ce/! 4 Cì( c! ï iL)r f 2012; ;?r n. 1812013; Y'r

n1w015

Nel 20:tOla Re.giones-ièciotatadi inc propriaciisciplina. Per piani e prograrllrni eaEtriinterventi assoggettati, la norrnativa tieneferrlle le previsiorr; del(llgs n. 152/2Q06. LaVasèesclusa pcrvarianti ci;ecostih.iiscono rir.acleguameraoa pianisovraardir;atígi jassor,gettati a Va S. L'i nA nmazioi e al o_ ublicoela sua pa tecir van no gara AteLlrn 1 0 1r)12rrs5rr n;or'ti10;Lrí;. 65 t"2l10

, ,,o vrrr; rre 2Cr14; ~21 C011

Le Regione non he una normativa cii dettagliosulla Vas, percui si epoicano le disposizionistatali. Ha previsto peròalcunesitueziorìi eliesclusionetra cui: le varianti ai piani peropere p; ihhlichet in;piantid'interessepuiiblico,per il rea.;perodi im in.w1 lidellaDifesa per eliminaie- le barrierearchitettonici eeperlediliziesostenibile026 liug,1o2008, e. 4 e L r n.13/2012; Dgrn.3 -'/201.3; Dgr n.2?/^014

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Per la Cassa dei dottori commercialistii conti tornano anche a lungo termineGRAZIE ALLE RIFORME DEL2004 EALL"INTRODLIZIONEDEL SISTEMA CONTRIBUTIVOPRO RATA, LE PRESTAZIONISONO SOTTO CONTROLLOMENTRE I CONTRII3LFTISALGONO. ORA PERO L'ENTEINCORAGGIA GLI ISCRITTIAVEI1S kRF DI P 10 PERAVEREUN AS ``I_ G,,\ 0 ADE GUATO

Roma

p erlavc ,ro tengono la conta-bilita delle imprese, quin-

di sono brav i in part(,nza a fare iconti. Se poi ci in-iiiiino ancheuna buona dose di prudenza, oforse bisognerebbe dire di previ-denza, viene fuori l'immaginedella Cnpadc, che è la Cassa pen-sionitiiir. Idei dottori commercia-listi. Si può dire senza tema dismentite che si tratta di uno deglidi enti previdenza più tranquilliche ci siano: nessun pericolo didefault neppure in un orizzontedi mezzo secolo. Intanto perchéquesta a a.ma categoria che conti-nua a crescere, nono-fante la cri-si, al ritmo di oltre 2(000 nuoviiscritti all'anno. Ci Slitto in tutto62.655 iscritti a fine 14. M en trai pensionati sono rc lativariaeritepochi: 6.694. Così non stup)ísceche! contributi crescano piïi rapi-damente delle erogazioni pensio-

istiche: oggi sono 730 milioni iprimi contro 23 milioni dei secon-di. Naturalmeii te ci sono altreprestazioni , di P+v e M itre" die si ag-giungono alle s )ese, ma noncambiano la que -rione.

Dunque una siti aAoo_e dimassima ti i, , ; ai. Del restoquella dei rrna.sc iehilfstl è unafrate podi ;:ib professioni chein questiii.I' liarmorisc rotti )tco Cr iïnda della crisi: gli ix rittiali llho e. alla Cassa continuanoa salire , ii voltrn! ii d'affari mediorriedroi 'i-»,: a f)ülr-, filtuìo',li iilein°

o ai 110 mila euro e il reddi-to, sempre medio, sta intorno ai63 mila euro.

Vista così, la Cassa dei dottorircialistï sembra oggi

un'oasi di tranquillità nel mareIn tempesta della previden , a. Pe-rò non è una cosa nata crsi, timicaso. Perché all 'iniz io rtellt privitizzazïone, nel 1994, la C: iss;r atvr -va ereditato un. grosso deficit, wii-sionistico futuro . "Prestazioni

di attivi che si restringerà.Sul patrimonio , poi, la Cassa

del dottori commercialisti ha mi-postato anni fa una gestione pro-fessionale . Gli immobili posse-duti direttamente, tanto per co-minciare , rappresentano ormaisoltanto il 6,82 per cento del tota-le. Laddove altri enti privati 7: alihanno ancor , c g quote supe-riori arieue al 5(i per cen tri. retag-gio di epoche l ass. t in orli lecasse si Comportavano come lefamiglie, in esti 1iho nel matto-ne. La Cnpadc lì a irn asset allo-cation moden r ui cui trovanoposto azioni , ra.il l,gaiioni,inve-st menti al -ornati\, i oltre Glie fon-diimmnl ) iliari (1,(,i iii importo,in quf ,,t'riltin o caso, decisa-

mente basso- soltanto l'1,83 percento del totale).

S,oproprio ttntcillone d'Achillesi viole trovare è in un "tasso diustittrrione", ovvero In un rap-

po rio fra ultimo reddito e pensio-ne decisamente ba, 'o : ad esem-pio, un professionista It redditomedio che ha containuito per 30anni con il minimo richiesto, og-gi avrebbe il 28 per cento circaper una pensione d'anzianità a62 anni. Questo rapporto può pe-rò salire -- grazie anche a un com-plicato meccanismo di inceritiv a-zione messo In piedi dritta Cassa- fino al 55 per cento per chi la-scia il lavoro a 70 anni . Comun-que noi è molto, e l'esiguità del-la cifra c tanto .alii evidente quan-to pio il reddito è basso.

' I ti effetti - riconosce il presi-dente - il 12 per cento peril contri-buto soggettivo più 1l4 per quello

2

promesse molto elevate , contri-buti ii prospettiva insufficientipermantenere le promesse alun-go termine C<iun ente pensionisti-co", spiega l'attuale presidente,Renzo t =rffarrtri.

La re alita rran ltüffi€'r Ile%Cnpade e invece Erutto di scvCracorrezione iurp)iista, in modomolto lunginiirarlce, all'iniziodello scorso iìccc nnio. A partiredal 21004, li C;aStita è andata benoltre le deca <, ioriiprese dai gover-ni per l 'Inps e per i dipendentipubblici: ha cioè introdotto ilmeno favorevole metodo "con-tributivo " perii calcolo della pen-sione indistintamente per tutti.Senza cioè conservare alcun di-ritto acquisito amantenere ilvec-chio metodo di calcolo "reibu-ti%o" per chi aveva almeno 18 an-ni di contributi nel 1995, comeprevede Invece la rifoniia fini.I tna correzione gl'insegnacieli"equità interp c nerazionaie,kata con coraggio dilla Cassadei do-tori commercialisti.

Artrite i t casamenti sono pianpiano saliti, 1Ino ad arrivare all'at-tuale 12 per cento come contribu-to "so rge ttï v o" (calcolato sul red-dito icf)I,rr drF)eil4percentodiluntribut) "integrativo", calcola-11),;111 giro d'affari. Grazie a que-sta inicziorte di denari da tintiparte e alli idttzirine sopratttit-t„ in p o pettfva, delle pie staalo-ni, 1 ciac 11c, aia iiîr ildto l;rriÿ5 aperl`im erno, ov u rli ha an're-sciuto il proprio )attfniorilo, oggi,fitteti€rttrl iotoii) ai 5,5 rrriliartii.Nei grani i puf)l)rcati in pagina sivede elriöranwnte l'effetto dellecorrez irllti Lrirr liresttziorriin cre-scita lirrirt i_a (' patrimonfoinrisa-€iPa t.oritiin) i persino negli annipiìi dt i rii q ue lf che andranno dal2025 ai 2045, in cui Ittiti gli enti diprevidenza (coir_pre so I `InpS) do-vi anno affrontare l'enorme im-i ); i tto di tutti i baby boomers chesaranno tutti in pensione nellostesso tempo, contro una platea

ïvo non possono dare unaone alta ". Per questo l'ente

prevede un incentivo a salire ol-tre cfr)e.ta quota con un contribu-to volontario, che può adciittri-ra arrivare al 100 per cento delreddito . Può dunque succedereche qualcuno versi in uno o tlrieanni con trili tt ti molto elc•,, rati pergarantirsi una lie ! isir,rli I?it iir apposito servizio di s.irrltilazo-ne í i,a o da 18mila professioni-sti gaer 70 mila Calcoli ila a gosto a

i) permette di adeguaste lacontrifirirfone al risruir ur) ëirraleclic si carole raggiungere.

istituto solido, la Cassa' puòpermettersi di erogare in fitte unaserie di servizi di welf ,re (assi-stenza t invalidi e anziani) per gli

o ricchi.

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LE PRESTAZIONIIn miliardi di euro4,0

51Tll 'ION ANTE RITOB'e A

-------------------------------SITUAZITINF: POST RiFDRßAA3,0

LA RIPARTIZIONE DEGLI ASSETI iarl ,i:oru r curo e peso , ,

OBBLIGA 7IC,P+iI___.2,382.172.€;E3 :'o44,21%

IMMOBILIAREá, L.2r3cO.3DO8,67%I.IOUI;lITÀ CÏCA « ;i?7,91 `S1.

TOTALH ETJRNM.3W.3811

Il4,10%

--J INVESTIMI

IIRI2' I .E273,83%

AZIONI ALTRO1. s4". B.í'ir11.7tìí 9 :?'.4.Fá731,26% 0,02Wo

Qui sOw,,,II presàentedella Cnpadc,Remo

ar+ti (1),ii presidentedella covip,FrancescoR9asslcci (2)e i i minïstrodei Lnvoro,GlulianoPolettl(3)

IL PATRIMONIOIn mïilardi di euro

26

1ii

-10

SITUAZIONE ANTE RIFORMASITUAZIONE POST RIFORMA

'06 '11 '16 '21 '28 '31 '36 '41

I TASSI DI SOSTITUZIQNE LORDI[il

° 0BAIE +ALIOUOTADICOMPUTO + INTEGRATIVO60- - BASE + ALIQUOTA tO COMPUTO

BASE

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ii„ %:;,%s,.%';,%i

fessze ►nî: "Bene U ddEioni dei lavoratari autonomi rîng"anf

"1: talmente un atto eli e quità che riconoscedare e la d . &l lavoro autonaumo e professionale",

fanno sapere in ï, i c+ , nunicato Acta, Alta partecipazione,Cn-ifissoci azitiiii e lori aofessioni che esprimono grandesoddisfa .ione pe-1'uppio azione deldisegnodileggelStatuto dei lai oro a tonomo ."ll provvedimento - si legge -ha accolto le :s ta ia ze di tutti i liberi professionisti e dei free-lance; tuia; mi t iiw tacito attesa che inette la parola fate alledispariti iiel mercato del lavoro.

Seccinduleitpsoriazioiüpre i ssimalli, misure quadiladed.u-

sipuàperfezionarecibititiiint. delle spesedifurniAone,ilrispettodef.teaani-nidipa .. ntoel'acce soagii.q>¡Zait:pubblicielaconfermadei fondi strutturali europe i" i oprt sentano una tappa Ibnda-aneiitale per competere ad aur 1i pac: sul mercato dei ` °

t L sdiiam ,aan.ilrafi,..,czamentodidiritïifondámen-

n' ,, , i !i+rritiÏ,ttt «egtïinfprtuni".Mac'èan-C1i qa i:ul . . .3ierate. aict;ne `delprovvedi-menìiasiasi. . fe:i;3i ionedellemïscu editu-tela, sia su i wi- , , I , l1r e ll,r:ale, priana di araït are inteanpi rap'.dï zi:;aac f r ale iiaparlamentra", (ra,Ú.)

NATA

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