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Centro Studi C.N.I. - 17 ottobre 2015

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. - 17 ottobre 2015

Pagina I

CENTRO STUDI C.N.I.

Un'elaborazione del Centro studi del Consiglio nazionale degli ingegneriItalia Oggi 17/10/15 P. 30 1

PARTIVE IVA

Per le partite Iva pagamenti certi e meno imposteCorriere Della Sera 17/10/15 P. 9 Rita Querzé 2

LEGGE DI STABILITÀ

Professionisti, nuovi minimiItalia Oggi 17/10/15 P. 1 3

LEGGE DI STABILITÀ

Paradiso fiscale per i minimiItalia Oggi 17/10/15 P. 23 Andrea Bongi 4

DDL STABILITÀ

Un fondo di 50 milioni a tutela degli autonomiSole 24 Ore 17/10/15 P. 9 6

EDILIZIA

Alfano: facciamo ripartire l'ediliziaSole 24 Ore 17/10/15 P. 11 Vera Viola 9

Ecoedilizia, super bonus fino al 2016Italia Oggi 17/10/15 P. 28 Espedito Ausilio 10

RISCHIO IDROGEOLOGICO

Saper gestire il rischio del territorio più fragileSole 24 Ore 17/10/15 P. 15 Jacopo Giliberto 11

RISORSE IDRICHE

Acqua sporca per un italiano su 3. Un conto da 500 milioni l'annoStampa 17/10/15 P. 11 Giuseppe Salvaggiulo 12

BONUS INVESTIMENTI

Bonus investimenti negli studiSole 24 Ore 17/10/15 P. 19 AlessandroGalimberti, FedericaMicardi

14

CLIMA

Descalzi (Eni): ecco il patto per il clima, così l'accordo tra dieci compagnieCorriere Della Sera 17/10/15 P. 47 Stefano Agnoli 16

UNIVERSITÀ

Giannini e i ricercatori «Via i vincoli alle università sul numero di assunzioni»Corriere Della Sera 17/10/15 P. 23 Claudia Voltattorni 18

Atenei, tornano gli scatti di carrieraSole 24 Ore 17/10/15 P. 5 Marzio Bartoloni,Eugenio Bruno

20

PAREGGIO BILANCIO

Dal 2016 il patto di Stabilità sarà sostituito dal pareggio di bilancioItalia Oggi 17/10/15 P. 29 Matteo Barbero 21

FONDI EUROPEI

Fondi Ue, enti ad hoc per spendereItalia Oggi 17/10/15 P. 24 22

FISCO

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Pagina II

Autonomi, aliquota Inps al 27%Italia Oggi 17/10/15 P. 31 Antonio Ranalli 23

FISCO PROFESSIONISTI

Sconti fiscali alle nuove partite Iva. Aliquota al 5% per le start-up innovativeStampa 17/10/15 P. 5 Giuseppe Bottero 24

PROFESSIONISTI

Fisco e Inps al restylingItalia Oggi 17/10/15 P. 34 Lucia Basile 25

NUOVI ORDINI

Una patente per il meteoCorriere Della Sera 17/10/15 P. 25 Giovanni Caprara 26

ALBO DEI CONSULENTI FINANZIARI

Per l'Albo dei consulenti c'è la quiete prima della tempestaSole 24 Ore - Plus 17/10/15 P. 35 I Gianfranco Ursino 28

DISAGI LAVORO

«Troppi disagi dai servizi informatici»Sole 24 Ore 17/10/15 P. 20 29

PONTE SULLO STRETTO

Ponte sullo Stretto, la parola ai giudiciPanorama 14/10/15 P. 33 30

AVVOCATI

Orlando: per i futuri avvocati nuovo percorso a inizio 2016Sole 24 Ore 17/10/15 P. 21 Giovanni Negri 31

COMMERCIALISTI

Fisco, solo lo 0,9% dell'evaso scovato con il redditometroCorriere Della Sera 17/10/15 P. 46 Isidoro Trovato 32

Commercialisti attenti alla pensioneItalia Oggi 17/10/15 P. 33 33

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Un'elaborazione dei Centro studi delConsiglio nazionale degli ingegneri, basatasui dati del sistema informativo Excelsiordi Unioncamere, mostra come, secondole previsioni, nel 2015 dovrebbero essereassunti 23 .380 ingegneri, contro i 17.840del 2014, con un incremento del 31,1%.Il risultato, secondo il Cni, sarebbe rag-guardevole. Negli ultimi 15 anni, infatti,soltanto una volta si era registrato unnumero di assunzioni più alto: 26.220nel 2008.

Centro Studi C.N.I. Pagina 1

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per cento.Deduzioneintegrale dellespese diformazione

Per le ® l l Ivapauamentì® certì®e meno imposte

I lavoratori autonomi hanno il loro Jobs act.Prima novità: chi si è appena messo in propriopotrà contare su cinque anni di tassazioneagevolata al 5%. A tutti gli autonomi siapplicherà un'aliquota del 15%, sempre che ilfatturato non superi i 30 mila euro l'anno.Questo intervento va a rimediare a un«pasticcio» come lo ha chiamato lo stessoRenzi dovuto alla Stabilità dello scorso annoquando l'aliquota dell'imposta sostitutiva erastata triplicata passando dal ,5 al 15%. Fin qui letasse. Per quanto riguarda i contributi, la leggedi Stabilità assicurerà che l'aliquota da versareper gli autonomi iscritti alla gestione separataInps restino fermi al 27,72%. Non era scontato:il governo Monti aveva stabilito un incrementoal 33,72%. Terzo intervento: i lavoratori

autonomi potranno dedurre dall'imponibile ilioo% delle spese per la formazione fino a iomila euro. Una capitolo a sé riguarda lamalattia. In caso di impossibilità di lavorare perpiù di 6o giorni il lavoratore autonomo potràsospendere il pagamento dei contributi. E«recuperare» una volta tornato al lavoro. Con lapossibilità di diluire i versamenti in un periodotriplo rispetto a quello della malattia stessa. Poic'è la questione della maternità. A oggi lelavoratrici autonome iscritte alla gestioneseparata Inps hanno diritto a cinque mesi diindennità al momento della nascita delbambino. A una condizione: smettere dilavorare. Ma questo per molte lavoratrici vuoldire compromettere il futuro dell'attività. Cosìil governo ha deciso di togliere il divieto alavorare e, di conseguenza, a fatturare. Perfinire il ddl vieta modifiche unilaterali deicontratti e i pagamenti in tempi superiori ai 6ogiorni. Le coperture per questi interventi sonoinserite nella legge di Stabilità. Ma tutte lemisure sono inserite in un disegno di legge chearriverà in parlamento a novembre.

Rita Querzé© RIPRODUZIONE RISERVATA

Partive Iva Pagina 2

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Il tetto dei compensi per rimanere nel regime agevolato sale da 15 a 30mila euro. Agevolati anche lavoratori dipendenti, pensionati e start up

Un paradiso fiscale per le nuoveattività. La soglia per aderire alregime dei minimi (in specie per iprofessionisti) si alza da 15 a 30mila euro mentre l'accesso e la per-manenza sono agevolati per dipen-denti , pensionati e start up. Questoil nuovo regime dei contribuentiminimi come risulta dopo le modi-fiche apportate dalla legge di Sta-bilità per il 2016, approvata giove-dì scorso dal governo.

servizi da pag. 23

Legge di Stabilità Pagina 3

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LEGGE, DI STABILITA 20161 Il cldl punta a correggere gli errori del vecchio regime

Paradiso fiscale per i minimiie innalzate e permanenza nelforfait píù agevole

DI ANDREA BONGI

n paradiso fiscale perle nuove attività. In-nalzamento generaliz-zato dei valori soglia di

ricavi e compensi. Più agevoleentrare nel regime forfettario erestarvi per chi possiede ancheredditi di lavoro dipendente oassimilato. D'ora in avanti in-fatti solo la presenza nell'eser-cizio precedente a quello di in-gresso nei minimi, di redditi dilavoro dipendente o assimilatoeccedenti l'importo di 30 milaeuro, costituiranno causa esi-mente per l'accesso a meno cheil rapporto di lavoro non sia nelfrattempo cessato.

Eccolo il nuovo regime deicontribuenti minimi sulla basedelle modifiche allo stesso ap-portate dalla legge di Stabilitàper il 2016, approvata giovedìscorso dal consiglio dei ministri(si veda ItaliaOggi di ieri).

L'intenzione dell'esecutivo èquella di eliminare le principalistorture del regime dei minimiche ne hanno finora impeditoquell'utilizzo massiccio che,già dallo scorso anno, venivaauspicato.

In questo senso sono as-solutamente apprezzabilisia le nuove soglie di ricavi/compensi previste in manierageneralizzata e nello specificoper i professionisti (30 mila inluogo degli attuali 15 mila), siala rimodulazione della normarelativa al possesso di redditidi lavoro dipendente ed assi-milato.

L'agevolazione ulterioreconcessa alle nuove iniziative(c.d. start-up) si colloca invecenell'ambito delle disposizioniche mirano al rilancio dell'eco-nomia.

La bozza del disegno di leg-ge di Stabilità contiene per laverità anche una modifica alregime contributivo dei nuovicontribuenti minimi. Si pre-vede infatti che anche per i

contribuenti soggetti a taleregime forfettario si appli-chino i minimali contributividelle gestioni Ivs artigiani ecommercianti, con contestualeriduzione però delle aliquotecontributive dovute del 35%.Tale disposizione è però condi-zionata all'esito positivo delleverifiche che l'esecutivo ha incorso con l'istituto nazionale diprevidenza sociale.

Salgono i valori soglia. Lalegge di Stabilità per il 2016prevede l'innalzamento gene-

ralizzato del limite dei ricavi ecompensi che, ragguagliati adanno, costituiscono il valoresoglia di accesso e permanen-za nel regime. Restano inveceimmutati i coefficienti di reddi-tività sulla base dei quali si de-termina il reddito da assogget-tare all'imposta sostitutiva.

L'innalzamento dei valori so-glia risulterà particolarmentegradito ai lavoratori autonomiche nella prima versione delnuovo regime forfettario varatodalla legge n. 190/2014 (leggedi stabilità 2015), erano statipenalizzati da un valore asso-lutamente inadeguato di solieuro 15 mula su base annua,che verrà invece adeguato aeuro 30 mila.

Un paradiso fiscale perle nuove attività . Per tutticoloro che intendono avviareuna nuova attività o l'anno giàavviata nel corso del 2015, lalegge di stabilità 2016 preve-de un vero e proprio regimedi tassazione privilegiata conl'aliquota dell'imposta sostitu-

tiva che scende dall'ordinario15% al solo 5%. L'interventosull'aliquota viene introdottoin luogo dell'attuale riduzio-ne della base imponibile a unterzo.

Esteso anche il periodo tem-porale del beneficio che passadai primi tre anni dall'iniziodell'attività ai primi cinque.

Si tratta però di una dispo-sizione non a regime ma cheinteresserà solamente gli annidal 2016 al 2019.

Il lavoro dipendente o as-similato . Una delle norme cheaveva fatto molto discutere loscorso anno era quella contenu-ta nella lettera d) del comma 54dell'articolo 1 della legge di Sta-bilità 2015. Sulla base di taledisposizione infatti per poterapplicare il regime forfettarioil contribuente doveva conse-guire nell'ambito dell'attivitàd'impresa o di lavoro autonomoredditi in misura prevalente ri-spetto a quelli eventualmentepercepiti come redditi di lavorodipendente o assimilato.

La bozza della legge di Stabi-lità 2016 prevede l'abolizione ditale disposizione e l'introduzio-ne, quale causa esimente perl'accesso al regime dei minimi,il possesso nell'anno precedentedi redditi di lavoro dipendentee assimilato eccedenti l'importodi 30 mila euro. Possesso cherisulterà però ininfluente perl'accesso al nuovo regime deiminimi qualora il rapporto dilavoro dipendente o assimilatosia nel fi attempo cessato.

Grazie a tale modifica nor-mativa l'accesso al regime deiminimi e la successiva perma-nenza nello stesso sarà piùagevole per tutti coloro che giàpossiedono redditi di lavoro di-pendente o assimilato.

Legge di stabilità Pagina 4

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Presenza di redditi dilavoro dipendente oassimilato nell'annoprecedente

Nuove attività (start 'u p¡ -----------------------------------Regime contributivoInes

- Rilevano quale nuova causa di esclusione dal regimedei minimi se di importo superiore a 30 mila euro- Nessuna rilevanza se il rapporto di lavoro è cessato

Nel periodo d'imposta di avvio e nei quattro successivibene 1 c ! i o dell'imposta sostl iva anziché aE 1.5`%,;

I minimi saranno soggetti al reddito minimale delle gestioniIvs ma i contributi dovuti saranno ridotti dei 35%

--- -- - --- ,--

Valore C'- economichesoglia d..E' Innalzati per tu t t e- l.. c a tegorie . onon" Ecl e m_t; n t .c...ricavi/con-ipensi i restano irnrnutati i coefficienti di reddito---------------- 2

di settoreValoresoglia2015

Nuovovalore 2016

Redditività(invariata)

-Id i ii i lEra ustr e a n aeratar e de. e i, il ii ilhl.:ande€ 3 5.000 le,i il il

---------------------------- ------ -----------------------------

Commercio ingrosso e dettaglio 40.000 €. 50.000 40%- -

Commercio ambulanti =aiirnentari £30.000 € 40.C?C?C? 40°r:,-----------------------------------------

Commercio ambulante € 20D00 € 30,000 ' 5,4

Costruzioni e irnrraobiliar ____________ € 1 5 .000

il i

€?5=0aJáJ 86%

Interr-nediari con an aercio € 15.000 € 25.000 6 2î

Servizi alloggio e ristorazione € 4O.C}C?C? €, 5C:;. 000 40%i li

Attività profession aIi € -5.000 € _>0.C?C30 ' 8%

' Al t re attività- -- ---- -- -- -- -- -- -- -- - --------- - - € 20.0 0 -- - --

€ 10.000-i-----------

7 °ï,-- -- --

----------- ---- -- ---

Legge di stabilità Pagina 5

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Un fondo di 50 milionia tutela degli autonomiLa dote è a regime - Platea più ampia per 1«minimi»

mortamento 140% per 1nuovi beni strumentaliPer la prima volta nella legge di Stabilità

è istituito un fondo per « il lavoroautonomo non imprenditoriale». La misuraè a regime, con una dotazione finanziaria di50 milioni di euro annui dal 2o16. In realtà sel'obiettivo principale è chiaro - la tutela dellavoro subordinato - occorreràcomprendere la specificazione, cioè «el'articolazione flessibile nei tempi e neiluoghi dellavoro subordinato». In ogni casola novità, anche solo dal punto divistasimbolico, appare rilevante.

La manovra di Stabilità mette insieme unpacchetto organico per professionisti epartite Iva: dai ritocchi al regimeforfettario, con un aumento generalizzato

dei limiti dei ricavi (e tassazione sostitutivaconfermata al 15%) al prelievo ultraridottoper le start up nei primi cinque annidiattività (quota secca del 5%).

Gli incentivi perle assunzioni a tempoindeterminato sono confermate per tutti idatori di lavoro, compresi i professionisti ele partite Iva. Tra l'altro la proroga degliammortizzatori sociali in deroga potrebbeinteressare anche i professionisti e i lorodipendenti.

L'acquisto di beni strumentali è premiatocon l'ammortamento al 140°o, senza disparitàtra professionisti e imprenditori. La norma,infatti, cita «i soggetti titolari di redditod'impresa e gli esercenti arti e professioni».

L'agevolazione vale per gli investimenti inbeni materiali strumentali nuovi effettuatidal 15 ottobre 2015 al 31 dicembre 2016.

Inoltre, con il disegno di legge"collegato" si tenta di mettere insiememisure organiche a tutela del reddito, dellasicurezza contrattuale e dei diritti collegatialla maternità e alla cura deifigli.Tra lemisure figura anche il riconoscimento allavoratore autonomo dei diritti di utilizzoeconomico relativo ad apporti originali o ainvenzioni nell'esecuzione dell'attività, ameno che essi non siano l'oggetto specificodel contratto di lavoro.

M.C.D.

0 RIPRODUZION E RISERVATA

DDL Stabilità Pagina 6

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I requisiti di accesso le start up

.Nel fo ettario Per chi avviaritocco in aumento una nuova a 'vper le soglie prelievo al 5%di ricavi e compensi per cinque anni

Correzione di rotta per il regimeforfettario. Dopo le polemiche dellosarrso anno, la bozza del Ddl di Stabilitàinterviene a rendere meno rigide lecondizioni per accesso e permanenza nelregime con un innalzamentogeneralizzato delle soglie di ricavi.L'incremento è di lOmila euro per tuttecategorie produttive. Per i professionisti,invece, l'aumento è più elevato ( lÖmilaeuro) e in questo modo la soglia massimadiventerà di 3omnila euro. Non cambiano,invece, le regole di determinazione delreddito: l'imponibile si determinaapplicando all'ammontare dei ricavi o deicompensi percepiti un coefficiente diredditività differente a seconda del tipo diattività svolta (si veda la tabella in basso).Sul reddito imponibile si applica l'impostadel 15üß (che sostituisce Irpef, addizionaliregionali e comunali, Irap e Iva). Un'altranovità contenuta nella bozza del Udl diStabilità prevede siano esclusi dal regimeforfettario i contribuenti che nell'annoprecedente hanno percepito redditi dalavoro dipendente e assimilati oltrel'importo dei 3omila euro: una condizioneche, però, non verrà considerata nel casoin cui l'attività sia cessata. In questo modoviene superato il vincolo previsto dallanorma ora in vigore (articolo 1, comma 54,lettera d, della legge 190/2014) secondocui i redditi conseguiti nell'attivitàd'impresa o autonoma sono prevalentirispetto a quelli eventualmente percepiticome redditi di lavoro dipendente eassimilati (nella versione attuale laverifica è irrilevante se il rapporto dilavoro è cessato o Li ,ni iadciredditid'impresa, dell'arte o ) (; -i one e dilavoro dipendente o ass ir pilato noneccede l'importo di 2omila euro).

Giovanni Parente

I minimi diventano il regime dellestart up . Chi avvia una nuova attività avràla possibilità di accedere a un prelievofiscaleultraridotto , ossia con l'impostasostitutiva del Spercento. In questomodo diventa più conveniente il regimedelle nuove iniziative introdottoall'interno del forfettario lo scorso anno,che prevedeva un'aliquota del lo% per iprimi tre anni. Invece le start up dal 2016potranno sfruttare il 5%i% fino a un massimodi cinque anni. Restano le condizionid'accesso già introdotte con la legge diStabilità 2o15:

il contribuente non deve aver esercitatonei tre anni precedenti un'attivitàartistica, professionale o d'impresa, anchein forma associata o familiare;

l'attività da esercitare non devecostituire, in nessun modo, una meraprosecuzione di altra attivitàprecedentemente svolta sotto forma dilavoro dipendente o autonomo, escluso ilcaso in cui l'attività precedentementesvolta consista nel periodo di praticaobbligatoria per l'esercizio di arti oprofessioni;

qualora venga proseguita un'attivitàsvolta in precedenza da un altro soggetto,l'ammontare dei relativi ricavi e compensi- realizzati nel periodo d'impostaprecedente quello di riconoscimentodell'agevolazione - non deve esseresuperiore ai limiti differenziati per attivitàprevisti nel regime forfettario.

La bozza di Ddl di Stabilità riconoscela chance a chi ha avviato l'attività nel2015 e già rientrava nel le condizioni perl'abbattimento a un terzo di"convertirsi" al nuovo regime piùfavorevole perle start up per gli anni

2016,2017,2018e 2019,G.Par.

Il confronto

Il limite di ricavi/compensi per tipo di attività nel regime forfettario attualmente in vigore e con le modifiche del Ddi di Stabilità

soglia dei ricav'r[wmlaensi tin curo)

d1t'-. vi [à Attuale

Gestione separata Ir'ps

Contributi al 27961anche ne12016per freelancee autonomi

Anche nel 2o16 l'aliquotacontributiva per i professionistiiscritti in via esclusiva alla gestioneseparata dell'Inps sarà del 27 percento . Con un ennesimo tocco dipenna, infatti, si è modificata ladisciplina contributiva prevista perle partite Iva che non sono obbligatia iscriversi a un Albo e a una Cassa diprevidenza privatizzata Si tratta dicirca 2o0mila professionisti qualiinformatici, grafici, pubblicitari,traduttori, formatori.

Senza quest'ultimo interventol'anno prossimo l'aliquota sarebbedovuta salire al 28%, come previstodal "decreto milleproroghe" di fine2014, il quale a sua volta eraintervenuto sulle modifiche giàintrodotte dalla legge 147/2013,

Tutto nasce dalla previsionecontenuta nella legge 92/2012 diriforma del mercato del lavoro percui l'aliquota avrebbe dovuto salireprogressivamente dal 27 al 33oio entroil 2o18. A fronte delle proteste deiprofessionisti interessati, si èstoppato l'aumento con ripetutiinterventi tampone.

Tant'è che, in base almilleproroghe, nel 2016 l'aliquotasarebbe diventata del 28%, nel 2017del29%i% e nel 2018 del 33% perché la"legge Fornero" non è mai statamodificata integralmente. E anche lalegge di stabilità 2016 interviene solosu un anno, come confermato dalministro del Lavoro Giuliano Polettinella conferenza stampa di ieri ecome si può leggere nelle versioninon ufficiali del testo circolatefinora.

Con le modifichede,DeRdi Siutil id

Coefficierste diredditività (,/,,)

15.000 25.000 86

15.000 25.000 62

15.000 30.000 78

20.000 30.000 54

20.000 30.000 67

30.000------- --- 40.000--- -----

40

35.00040.000

40.000

45.000

50.000

50.000

40

40

40

M.Pri.

DDL Stabilità Pagina 7

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ilne:nl1.

Incentivoper le assunzionifino a 3.250 europer due anni

La Legge di stabilità per il2oi6e, in renna il taglio dei contributi perincentivare le assunzioni concontratto a tutele crescenti e lastabilizzazione dei contratti a termine,ma lo sconto viene ridotto in termini dientità, di durata e di percentuale didecontribuzione onrc s a_

Mentre per le assunzioni effettuatenell'anno in corso lo sgravio puòcoprire anche l'intera quotacontributiva a carico del datore dilavoro fino a un tetto di 8.o6o euro eavrà durata triennale, per le nuoveassunzioni a tempo indeterminatoeffettuate nel 2016 è prevista lapossibilità di ridurre i contributi del40% (e non del 100%) fino ad un tettodi 3.250 euro e per una durata di 24mesi (contro gli attuali 36). Lostanziamento previsto nel testonormativo per questa misura disostegno ammonta a 834 milioninell'anno prossimo per salire a 1,5miliardi nel 2017.

L'obiettivo, anche se con beneficiridotti, è quello di ripetere il successodell'attuale iniziativa: si ricorda, suquesto fronte, che secondol'osservatorio dell'Ines nei primi ottomesi dell'anno in corso oltre 79omilarapporti di lavoro - tra assunzioni atempo indeterminato e stabilizzazionidi contratti a termine - hannobeneficiato dell'esonero contributivoprevisto dalla legge di stabilità 2015.

Il bonus spetta ai datori di lavoroprivati con esclusione del settoreagricolo e, con riferimento alle nuoveassunzioni con contratti di lavoro atempo indeterminato, ad esclusionedei contratti di apprendistato e diquelli di lavoro domestico. L incentivonon si applica, inoltre, alle assunzionirelative a lavoratori che nei sei mesiprecedenti siano risultati occupati atempi indeterminato presso qualsiasidatore di lavoro, né a quelle relative alavoratori che abbiano già usufruitodel beneficio in relazione a unaprecedente assunzione a tempoindeterminato.

Come stabilito nella passata Legge diStabilità, anche stavolta dal nuovosconto sono esclusi i premi e icontributi dovuti all'Inail. Non cambia,inoltre, neppure l'impianto del bonus,che è universale, senza distinzioniterritoriali e senza condizionalità.

M.Pïz.

834 milioniIl plafond di spesa destinatoalla decontribuzione e inseritonella legge di stabilità per l'anno 2016

L WíÇ-:e

Aumenta lo scontosulle spesedi fo 'one - Bonusper la riqualificazione

Il Jobs act del lavoro autonomo ècontenuto in un provvedimento cheviaggerà ïn parallelo con la legge diStabilità. Contiene alcune norme divalenza economica e altre diinquadramento giuridico e procedurale.

I destinatari sono i lavoratori autonomi,le partite Iva iscritte alle gestione separatInps, senza altra copertura previdenziale,e i professionisti iscritti agli Albi. Sonoesclusi i piccoli imprenditori artigiani ecommercianti, iscritti alla Camera dicommercio.

In caso di ritardato pagamento dellaparcella si applicherano le regole sugliinteressi di mora finoravalidi sono nelletransazioni a favore di imprese.

Sono definite, a tutela del prestatore cl:si trovi in una situazione di asimmetriarispetto al committente, alcune clausoleabusive. Sono nulle: quelle che riservino alcommittente la possibilità di mutare inmodo uunilaterale le condizioni delcontratto; quelle che attribuiscano alcommittente la facoltà di recedereunilateralmente dal contratto; lapattuizione di termini di pagamentosuperiore a 6o giorni.

Viene previsto che le spese perl'iscrizione a master e corsi d i formazione odi aggiornamento professionale, a convegnie congressi saranno integralmentededucibili fino al limite di iomila curo.Finora lo sconto fiscale era limitato al 5o%delle spese. Inoltre è riconosciuta unadeduzione fino a mila euro l'anno per lespese di certificazione delle competenze,orientamento, formazione sostegnoall'autoimprenditorialità o allariqualificazione professionale.

L'indennità di maternità saràriconosciuta dall'Inps indipendentemenidalla effettiva astensione dall'attività. Ilcongedo parentale si allunga a sei mesi,entro i primi tre anno di vita del bambino,peri nati dal 2016.

Alle controversie sul rapporo di lavoroautonomo si applicherà il rito del lavoro.

Infine, la definizione di collaborazionecoordinata quale genuina forma di lavoroautonomo, quando il prestatore organizzaautonomamente la propria attivitàlavorativa, con modalità di coordinamentostabilite di comune accordo tra le parti.Diversa, invece, la tipologia definitadall'articolo 2 del Dlgs 81/2015, in cui laprestazione del collaboratore è organizza' idal committente anche con riferimento atempi e luogo di lavoro.

M.C.O.

3

I Omila euroIl limite entro il quale sono integralmentededucibili le spese di formazione: per esempio,l'iscrizone a master o a convegni

DDL Stabilità Pagina 8

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Il ' . 1 '_ , _ «Cominciamo con il Ponte sudo Stretto»

Alfano: facciamoripartire l'ediliziaVera Viola

CAPRI

«Il Sud può ripartire. Nonconta tanto la quantità di ri-sorse, ma la capacità di libe-rare i lacciuoli burocratici edi sbloccare la spesa». Il mi-nistro dell'Interno, AngelinoAlfano, intervenuto al conve-gno di Capri dei Giovani im-prenditori di Confindustriagiunto allatrentesimaedizio-ne, risponde punto per puntoalla relazione introduttivadel presidente Marco Gay. Apartire dalla questione Mez-zogiorno su cui quest'annogli industriali under 4o han-no riaccesoiriflettori.«Il Sudha pagato tanto - aggiungeAlfano - non avendo sempli-ficato per molti anni. Noidobbiamo fare sempre di piùper quest'area del Paese».Per il ministro, cominciandoa rilanciare l'edilizia, il setto-re che ha più sofferto neglianni della crisi, e con indub-bia funzione anticiclica. Poirispolvera il Ponte sulloStretto. «A chi dice che è me-glio fare altre opere -dice-ri-spondo che queste non si rea-lizzano e neanche il Ponte».Alfano difende la legge di sta-bilità che il governo sta pervarare. «Abbiamo fatto unabuona legge - dice - abbiamoportato a casa risultati. Oraper noi parla la ripresa. Nonattendiamo giudizi da Bru-xelles. La nostra Finanziariasi fa in Italia».

Il ministro dell'Interno hapoi ripercorso le tappe del-l'intervento dell'Italia in Eu-ropa sul tema dell'immigra-zione. «Dal giorno in cui daministro dell'Interno sonosbarcato a Lampedusa - ri-corda - e nell'hangar del por-to mi ritrovai davanti a30 sac-chi, mi ripromisi che nonavrei mai negato aiuto». Do-po pochi giorni partì l'opera-zione Mare nostrum. Dopogli sbarchi e i naufragi si sonosusseguiti, l'Italia era l'unicameta. Alfano ricorda labatta-glia dell'Italia a Bruxelles perchiedere un'equa distribu-

zione dei migranti tra i Paesieuropei. Dapprima inascol-tata. Poi il vento è cambiato.«Oggi il clima è cambiato. Si ècapito - dice - che i migrantisono una risorsa, si è capitoche sono dell'Europa».

D'ora in avanti, per il mini-stro si «deve creare un mo-dello di integrazione. Chi vi-ve nel nostro Paese - dice -può dare una mano, a titolovolontario e gratuito, al co-mune in cui viene ospitato».Anche se, aggiunge, «possia-mo ospitare chi scappa dalleguerre e non chi cerca lavoro,perché l'Italia non può acco-gliere tutti».E ancora. Racconta di

I eia _ E«L'Europa ha capito che imigranti sono una risorsa,puntiamo all'integrazione:quelli ospitati lavorino atitolo volontario e gratuito»

«centinaia di trafficanti diesseri umani arrestati, di na-vi distrutte per evitare chequegli utili venissero reinve-stiti per altri traffici e altrinaufragi».

Parla dell'Italia come di un«Paese sicuro», grazie a ungrande lavoro di intelligen-ce e di prevenzione. «Abbia-mo espulso - dice ancora -uomini sospettati di radica-lismo e al tempo stesso sepa-rato chi prega da chi spara.Non chiuderemo le mo-schee, ma faremo la guerra atutti gli estremisti».

Sui beni confiscati ai ma-fiosi Alfano rinnova l'impe-gno del Governo a sottrarli eriutilizzarli. Anche «metten-doli all'asta», per far cassa edestinare i fondi a chi com-batte la criminalità. E raccon-ta con grande soddisfazione:«Il covo di Totò Riina, quelloin cui sitrovava quando è sta-to catturato, è diventato ca-serma dei carabinieri».

0 RIP ROUL! 710N RI,LRVAIA

Edilizia Pagina 9

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Ecoedilizia,

super bonusfino al 2016

DI EsPEDITO AusILIo

Un anno in più pergodere dei super bo-nus Irpef legati agliinterventi di ristrut-turazione edilizia, ri-qualificazione ener-getica e acquisto dimobili . Chi sostienespese per i lavori diristrutturazione edili-zia potrà fruire di unadetrazione d'impostaIrpef pari al 50%, perle spese sostenute finoal 31 dicembre 2016. Ilregime ordinario pre-vede il bonus al 36%,ma la bozza di ddl sta-bilità andata al vagliodel Consiglio dei mi-nistri ha concesso unanno in più all'innal-zamento del creditoal 50%, oggi godibile,per come deciso dal-la legge 9012013 per lespese effettuate fino afine 2015.

Una seconda proro-ga riguarda anche ladetrazione del 50%,spettante per le spesesostenute per l'acqui-sto di mobili e grandielettrodomestici diclasse non inferiorealla A+ (nonché A peri forni, per le apparec-chiature per le qualisia prevista l'etichettaenergetica), finalizza-ti all'arredo della casaoggetto di ristruttu-razione: anche qui ilbonus copre ad oggi lespese sostenute tra il6 giugno 2013 e il 31dicembre 2015, ma ilddl stabilità prevedel'estensione dell'om-

brello anche per gliacquisti effettuati du-rante tutto il 2016.

Stessa sorte per ladetrazione Irpef pre-vista dalla normativaper interventi anti-sismici sulla primacasa o sulle attivitàproduttive , situatein zone sismiche adalta pericolosità; inquesto caso il bonusIrpef a oggi è pari al65% per le spese ef-fettuate dal 4 agosto2013 al 31 dicembre2015 . Anche qui il ddlstabilità prevede unaestensione del superbonus agli interventieffettuati anche nel2016.

Edilizia Pagina 10

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I

JacopoGiliberto

Saper gestireil rise iodel te 'toriopiù fragile

piani regolatori collocanole zone artigianaliindustriali capannoni ei

quartieri divill ette (congiardinetto e siepe di lauro)nelle zone pianeggianti difondovalle. Ë giusto. Costruirein piano, su terreno morbido,costa meno ed è più facile checostruire su rampatedi roccia ispida.

Ciò che rende pianeggiantee morbido Il terreno difondovalle è l'acqua che, damillenni, spiana e lima.

Il clima cambia, diventaforse più furioso, e sempre piùspesso l'acqua riesce asuperare le protezionicostruite dall'uomo.

L'Italia ha sempre avutofrane e si è sempre allagata.Una volta accadeva più dioggi. Fino al '70o delleparrucche e dei tricorni, lapianura padana eraun'immensa palude in cui ifiumi divagavano in centopercorsi incostanti, spessosenza riuscire ad arrivare allosbocco in mare. Ë stato l'uomoa costruire argini e foci. Mauna volta la furia dell'acquas'accaniva contropovere cose.

Oggi quando i fiumirompono gli argini, quando letempeste frustano città ecampagne, quando i tombiniesplodono non solamenteuccidono ma anchedistruggono cavalcavia,ferrovie, fabbriche, serreagricole, automobili, lineetelefoniche, acquedotti,macchinari. Accade menospesso di una volta, ma oggi idanni sono molto più gravi

per la furia, più concentrata, eper il valore dell'area colpita,assai più alto.

Dal'44 a oggi la media deidanni economici dovuti aeventi naturali è di 3,7 miliardidi euro l'anno. Nella mediasono conteggiati i granditerribili eventi come iterremoti ed eventi minimicome la frana che dissesta lastrada comunale.

Lo Stato viene consideratodai danneggiati un"assicuratore di ultimaistanza". I cittadini colpitichiedono la calamità naturale,risarcimenti e così via. Ma loStato ha sempre meno soldiper svolgere attività diprevenzione o per aiutare chiha subìto danni.

Le amministrazionipubbliche non hanno laconsuetudine di coprirsi aloro volta dal rischio, equando succede un disastro ilsindaco non sa a chi ricorrereper aiutare i suoi concittadinia riprendere la loro vitanormale.

I cittadini hanno ancormeno l'abitudine di gestire ilrischio. Per esempio, conun'assicurazione, o conprotezioni di cemento, oppurecon soluzioni tecnologiche.

La villetta (con giardinettoe siepe di lauro) costa meno seè costruita in una zonapianeggiante. Ma è raro che ilpadrone di casa investa in unaspesa certa attuale una partedi quel risparmio che avevaconseguito esponendosi a unrischio incerto del futuro

RI PRODDZZIO NE RISERVATA

Rischio Idrogeologico Pagina 11

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Acqua sporca per un italiano su 3Un conto da X00 milioni l'anno

Quattordici regioni sono fuorilegge, arrivano le multe europeeEppure ci sono 3,5 miliardi non spesi da anni per i depuratori

G li antichi romani sì checi sapevano fare. L'ac-quedotto dell'Acqua

Vergine, inaugurato nel 19avanti Cristo da Agrippa, ge-nero dell'imperatore Augusto,alimenta ancora la fontana diTrevi per la gioia di tre milionidi turisti ogni anno. Venti seco-li di onorato servizio non sonoun miracolo, ma il frutto di co-stante manutenzione: da Tibe-rio nel 37 dopo Cristo a Clau-dio e Teodorico, fino a PapaAdriano nel Medioevo. Per lastessa ragione la cloaca maxi-ma, realizzata da Tarquinio ilSuperbo nel VII secolo a.C., èl'unica opera idraulica delmondo antico ancora funzio-nante. Immeritata eredità, perun'Italia che maltratta la suaacqua e il suo territorio, pa-gando un prezzo altissimo.Non più solo ambientale e sa-nitario, ma anche finanziario.

Tutto in mareDiversi quartieri di Catania,nonché le città limitrofe, nonsono allacciati al depuratore.Le fogne scaricano in mare.D'estate, per evitare bagni neiliquami, i collettori vengonotappati con sacchi di sabbia edisperdono nel sottosuolo.D'inverno, quando ci sono nu-bifragi, l'acqua si convoglialungo via Etna, il salotto citta-dino che si trasforma in un tor-rente furioso, trascinando inmare anche le auto.

In Sicilia, il 60% della popo-lazione scarica in mare. Da an-ni sono disponibili 1,1 miliardidi euro per i depuratori, ma su94 cantieri previsti ne sonostati aperti solo tre. È la situa-zione più grave, non l'unica. InItalia ci sono 3,5 miliardi stan-ziati negli ultimi quindici anni

e mai spesi. E l'Authority cal-cola che solo il 55% delle operenecessarie e pianificate è statorealizzato. Cause: ricorsi giu-diziari, errori progettuali, con-flitti politici, inedia burocrati-ca, incapacità, ruberie. Conse-guenze: un terzo dell'Italia vi-ve con un sistema idrico fuori-legge. Depuratori inesistenti,inadeguati, insufficienti. Li-quami in mare, nelle falde ac-quifere che ci dissetano, nellaterra che ci nutre. L'Unioneeuropea si è stufata di conce-derci proroghe e all'inizio del2016 scatteranno le sanzioni fi-no a 500 milioni l'anno.Norme e illegalità«Ce lo chiede l'Europa» e nonda oggi, di restituire alla natu-ra acqua pulita come quellache prendiamo. È del 1991 laprima direttiva. L'Italia l'haignorata per otto anni. Ed è del2000 la direttiva che imponedi raggiungere un buono statodelle acque entro il 2015. Quin-dici anni non ci sono bastati.

L'Italia ha subìto la primacondanna nel 2012 e la secondanel 2014. La terza e più pesantearriverà prossimamente. Sia-mo già in mora, è questione dimesi. Bisognerà pagare subito200 milioni, ma il conto puòsfiorare i 500 milioni l'anno.

La cosa che fa più rabbia èche nell'ultimo decennio po-litici, amministrazioni pub-bliche e burocrazie assortitenon sono riuscite a spenderepacchi di miliardi per evitarequelle sanzioni. Solo nei pae-si ex sovietici si riscontranoarretratezze analoghe aquelle italiane.Un sistema marcioChi deve organizzare il servi-zio idrico? Prima lo facevano iComuni, ciascuno per contoproprio, ma così il sistema èinefficiente. Non si può fare undepuratore per 550 abitanti.

Dal 1994 la legge obbliga leRegioni a dividere il territorioin Ambiti Territoriali Ottimali(Ato) con caratteristiche omo-

genee. Ogni Ato, formato daiComuni della zona, si rivolge aun gestore unico che organizzatutto il servizio idrico, dallafonte al depuratore. Per que-sto riscuote dai cittadini la ta-riffa, che incorpora gli investi-menti per la manutenzione.Per le opere straordinarie cisono finanziamenti statali.

Non è difficile: funziona cosìin tutta Europa. E anche in Ita-lia, dove è stato fatto. Ma pochil'hanno fatto. Ci sono ancora2500 gestori, ne basterebberomeno di cento. Le condanne eu-ropee riguardano Abruzzo, Ca-labria, Campania, Friuli Vene-zia-Giulia, Lazio, Liguria, Lom-bardia, Marche, Piemonte, Pu-glia, Sardegna, Sicilia, Valled'Aosta e Veneto: quattordici re-gioni su venti. E 2500 Comuni sucirca ottomila, tra cui capoluo-ghi come Trieste, Imperia, Na-poli, Reggio Calabria, Agrigen-to, Messina e Ragusa e localitàturistiche come Capri, Ischia,Rapallo, Santa Margherita ligu-re, Porto Cesareo, Soverato, Ce-falù e Giardini Naxos. Non ri-spettano le regole 175 Comuni inSicilia, 130 in Calabria, 128 inLombardia e 125 in Campania.

Fanalino di codaNei giorni scorsi, dati inequi-vocabili sono stati presentatia Milano durante il Festivaldell'Acqua. In Europa per ilsistema idrico si investono inmedia 50 euro ad abitanteogni anno. In Francia 88, inOlanda e in Inghilterra 100,in Danimarca 126. In Italia 34euro, i Comuni peggiori me-no della metà. Terzo mondo.Non a caso i nostri acquedot-ti perdono oltre il 30 per cen-to (il 50 nel Mezzogiorno),contro il 21 della Francia, il 15della Gran Bretagna e il 6,5della Germania.

Un anno fa, il dossier «ac-qua pulita» è stato preso incarico da Italia Sicura, la taskforce installata a Palazzo Chi-gi. La ricognizione degliesperti ha svelato un quadro

disastroso. Non solo all'ac-qua, primario elemento vitale(«L'acqua è democrazia», di-ceva Nelson Mandela), dedi-chiamo pochi quattrini. Manemmeno li spendiamo. Su 12miliardi di finanziamentistanziati negli ultimi quindicianni, ce ne sono 3,5 non spesi.Gran parte - 2,8 miliardi - nelSud che più avrebbe bisognodelle opere. Ora partono icommissariamenti degli entiinadempienti.

Nella siciliana Acireale co-me nel Tigullio ligure litiganoda anni per decidere dove co-struire il depuratore. La Ca-labria è piena di lunari appal-ti con il project financing,naufragati tra buchi finanzia-ri e scartoffie di un certo inte-resse per le Procure.

Solo in provincia di Cata-nia ci sono 40 gestori, anzi-ché uno, a spartirsi centinaiadi milioni. Cantieri aperti: ze-ro. Ma che importa: anche laprossima estate tutti al mare,illudendosi che sia pulito.

per cento gestoriLa quota di Sono quelli

opere pianifi- operativi sulcate negli territorio

ultimi anni nazionale. Perperché ritenu- gli standardte necessarie di legge,ed effettiva- dovrebbero

mente realiz- essere menozate in Italia di cento

Risorse Idriche Pagina 12

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mma Leprime diret-tive euro-pee sulsistemaidrico risal-gono all'ini-zio degliAnni No-vanta

Lenormeeuropeeimpongonoagli Stati digarantireun sistemadi acquepulite pertutti i citta-dini

I Paesipiù avanza-tihannocreatogestori cheassicuranola puliziadell'acquadalla fonteai depura-tori

L'Italiaè statacondanna-ta due voltenel 2012 enel 2014.Un'altraproceduradiinfrazio-ne saràdefinita neiprossimimesi

La mappadelle irregolarità

INFRAZIONI

Condanna europea

Procedura in corsoverso la condanna

In regola

Fonte: II portale dell'acqua

A Castelvolturno in mare vengono scaricati quotidianamente liquami tossici provenienti dai depuratoridi Napoli

Risorse Idriche Pagina 13

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Tra i provvedimenti in vista c'è la depenalizzazione delle segnalazioni antiriciclaggio

Bunus investìmentí ne studíPremiati anche i professionisti - Quote societarie: gestito dalla categoria il 36% dei passaggi

Alessandro Galimberti

Federica Micardi

MILANO

sossu Il "superammortamento" al14o"i, previsto nella bozza dellalegge di Stabilità si applica, da su-bito, anche agli studi professiona-li. Nel congresso che suggella lariappacificazione dei commercia-listi "figli di un dio minore" -copyright del presidente GerardoLongobardi - con la politica, lebuone novelle arrivano a grappoliper la platea dei 1.300 professioni-sti giunti al MiCo di Milano da tut-t'Italia per il quarto congresso del-la categoria. Non solo imbullonatie imprese finiscono quindi nelprogramma di «detassazio-ne&competitività» della secondafinanziaria targata Renzi, ma an-che i commercialisti e gli esperticontabili che potranno "superani-mortizzare" i beni strumentali de-stinati allo studio.

Nell'agenda dell'esecutivo, edel Parlamento ovviamente, vie-ne confermata poi una "ragione-vole" revisione della 231/2007 sul-l'antiriciclaggio, con la depenaliz-zazione degli errori formali deiprofessionisti e il bilanciamentodelle sanzioni amministrativa sul-la reale offensività -tuttora all'esa-me nella legge Comunitaria. An-cora, proseguiràl'iter parlamenta-re del collegato sul Jobs act per gliautonomi (si veda Il Sole 24 Ore diieri), rivendicato dal sottosegreta-rio Enrico Zanetti come la primainiziativa reale nei confronti delpopolo dell epartite lva, «ipenulti-mi della scala che i precedenti go-verni hanno principalmente spre-muto, spingendoli sempre piùverso ilbasso».

La ricetta "Semplificare per cre-scere" bandiera della due giornicongressuale dei commercialisti,è intanto finita in un testo dalle di-mensioni accademiche distribui-to ai partecipanti della tavola ro-

tonda conclusiva. Sul palco insie-me a Zanetti e al presidente dellacategoria Gerardo Longobardi,Maurizio Bernardo, presidentedella VI commissione finanze del-la Camera; Luigi Marattin, consi-gliere economico della presiden-za del consiglio; Andrea Mandelli,senatore e responsabile di ForzaItalia per i rapporti con le profes-sioni; Giacomo Portas, presidentedella commissione parlamentaredi vigilanza sull'anagrafe tributa-ria e Carla Ruocco esponente cin-questelle e membro della com-missione finanze della Camera.

Com'eraprevedibile si è parlatosoprattutto dellalegge di Stabilità.Marattin ha sottolineato gli inter-venti addottati per stimolare gli in-vestimenti dei privati, attraverso isuperammortamenti, e del pub-blico grazie al "pensionamento"del patto di stabilità: «Questoprovvedimento sbloccherà diver-si miliardi - ha detto - e consentiràai Comuni virtuosi di fare investi-menti che negli ultimi anni eranostati bloccati». Mandelli approval'eliminazione dell'Imu prima ca-sa e l'aumento del limite del cori-tante ma lamenta i pochi interven-tiafavore delle imprese «che stan-no morendo di burocrazia».Ruocco sottolinea una spendingreview sottotono e poco significa-tiva e rilancia sui minimi: «Non sipuò pensare di tassare le nuovepartite Iva al5%io per cinque anni epoi di botto portarle a tassazioneordinaria - ha aggiunto - bisogne-rebbe prevedere per loro una tas-sazione fissa al 15°o». Di semplifi-cazione, o meglio della semplifica-zione che deriva dalla fatturazioneelettronica, ha parlato GiacomoPortas che ha ringraziato i com-mercialisti dell'aiuto e della colla-borazione «è da un anno e mezzoche dialoghiamo -hadetto allapla-tea- ei risultati comincian oveder-s ». Sulla semplificazione sono fo-calizzate anche le proposte - a co-sto zero per la finanza pubblica -avanzate dai commercialisti. Orala palla passa al legislatore.

Il Congresso è stata anche l'oc-casione per fare il punto sui risul-tati di una semplificazione intro-dottanel2oo8, e cioèla possibilitàper i commercialisti di trasferirequote societarie: dei 62.760 tra-sferimenti di quote registrati al 31luglio scorso, 22.763 sono statieseguiti da commercialisti (1136°iodel totale).

0 RIPRODUZIONE RISERVATA

Le novità per i professionisti

Ii "sriperai nnortamento" a 111/4Cn,, annunciato nerebozze della legge diStabilità non saràprerogativa riservata alleaziende che producono benio servizi.Il governo ha assicuratoche, a effetto immediato, lanorr na varrà anche per glistu{±i pro essí,,nalí che,potranno cose scaricare icosti relativi a beniacquistati per losvclgirriento dell'attività

De i 152.7' 0 trasferimenti diquote societarie registrati ai31 luglio scorso, 22.763sorso stati ese guiti dacommercialisti (i136,3 % deltotale, i restanti due terzisono rimasti in carico ainotai).In linea ù anche il dato suitrasferimenti di proprietà odi godiinento d'azienda:311,193 atti sono statifirmati da commercialisti

il o7`3i, restante dainotai

Nella rivisitazione,dellesarui0r?i del Dlgs 2>.3 1 /20 `(anticriciclaggic) sí staproceden,doa L.radepenalizzazione per tutte leviolazioni formali, quelle chepiù preoccupano iprofessionisti. Anche lesanzioni amministrativesaranno calibratein fi_mzioriecella o gestiva gravità dellecondotte e. inoltre. anche inbaseallediniensionidell'organizzazionesegnalante

Bonus Investimenti Pagina 14

Page 18: Centro Studi C.N.I. - 17 ottobre 2015€¦ · INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Centro Studi C.N.I. - 17 ottobre 2015 Pagina I CENTRO STUDI C.N.I. Italia Oggi 17/10/15

Commercialisti in pressing

Incarichi e compensi,regole da aggiornare

Rotazione negli incarichi eadeguato compenso per i pro-fessionisti coinvolti nell'ammi-nistrazione giudiziaria deibeniconfiscati alla malavita. Sono idue pilastri di trasparenza ed ef-ficienza attorno a cui i commer-cialisti propongono di rivedereil Codice antimafia- già in fase dimanutenzione presso la com-missione Giustizia della Camera- per dare migliore attuazione al-l'iter di riemersione dei beni dimatrice criminale.

«Il ripristino della legalità neimercati, dal sequestro dei benialla destinazione» è stato al cen-tro di uno degli undici focus delcongresso dei commercialistichiuso ieri aMilano con laparte-cipazione,tra fili altri, del procu-ratore nazionale antimafiaFranco Roberti.

Il tema è complicato, non solo

perla continua crescita dei patri-moni sequestrati/confiscati ar-rivato ormai aquota14o lnilauni-tà - e con una geografia trasver-sale nellapenisola-maancheperla difficoltà di traghettare azien-de talvolta con storia e valore in-trinseco in un difficile percorsodi legalizzazione complessiva.Non bastasse, sullo sfondoemergono scandali di cattivage-stione - il caso di Palermo è diquesti giorni - che inducono a unripensamento nonpiùprocrasti-nabile. «È necessario passare al-larotazione degli incarichi- diceMaria Luisa Campise, consiglie-ranazionale dei commercialisti-con criteri di ragionevolezza:non è pensabile che l'ammini-strazione giudiziaria passi sem-pre nelle solite mani, ma neppu-re concepire il rapporto di unprofessionista per ogni bene se-

questrato. Serve logica, traspa-renza e, soprattutto, serve vara-re l'albo degli amministratorigiudiziari che conta già 5.000iscritti - di cui 4.700 commercia-listi - fermo però da quattro anniper motivi definiti "tecnici"».

C'è poiil capitolo compensi.ilDpr del 25 settembre scorso,non ancora pubblicato, li àncoraalle procedure concorsuali«senza però tenere conto - spie-ga ancora C ampise - che si trattadi un'amministrazione di gene-re completamente diverso, nonliquidatoriamaorientataal con-trario alla piena emersione del-l'attività, con l'esito di stare pos-sibilmente bene e pienamentesul mercato». Per i commercia-listi l'obiettivo è un compenso«adeguato» fissato della legge esottratto alla discrezionalità deimagistrati (che oggi possonoanche raddoppiare il p arametrodi legge). L'entrata in vigore delDpr di settembre, pertanto, ri-schia di aprire una lunga scia dicontenziosi.

A.Gat.C 9 RI PRO DII ZIO N E RISERVA IA

Bonus Investimenti Pagina 15

Page 19: Centro Studi C.N.I. - 17 ottobre 2015€¦ · INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Centro Studi C.N.I. - 17 ottobre 2015 Pagina I CENTRO STUDI C.N.I. Italia Oggi 17/10/15

Descalzï (EnI): ecco il patto per il clima,così l'accordo tra cucci compagnie«Con il gas possiamo fermare il riscaldamento globale entro il limite dei 2 gradi»

«Gli impegni risponde De-scalzi sono lasciati a ognicompagnia, in questo momento ci siamo concentrati su temiprecisi, come appunto il ricono-

d i Stefano Agnoll scimento del limite dei due gra-di, la spinta verso l'efficienzaenergetica e la riduzione delle

DAL NOSTRO INVIATOemissioni. Alcuni di noi, tra cui

PARIGI «E un fatto importanteche dieci compagnie che rap-presentano un quinto della pro-duzione mondiale di petrolio egas abbiano riconosciutol'obiettivo di limitare il riscalda-mento globale nel limite deidue gradi. Una volta accettato difarlo non possono non trarnetutte le conseguenze». Se a sostenerlo con convinzione è ilchief executive officer del sestogruppo petrolifero mondiale,ovvero l'Eni guidata da ClaudioDescalzi, l'affermazione assumeil significato di una svolta. L'in-dustria petrolifera non gode dibuona fama quanto a vocazioneambientalista: solo pochi giornifa qualche compagnia america-na è stata accusata di essere aconoscenza degli effetti delleemissioni sul clima addiritturadagli anni 8o e di aver tenuto ri-servate le informazioni, un po'come le multinazionali di «BigTobacco» sugli effetti del fumo.Ma a un mese e mezzo dallaconferenza sul clima di Parigi,Descalzi e altri nove ceo quel-li di BG group, Bp, Pemex, Re-liance Industries, Repsol, SaudiAramco, Shell, Statoil e Totalsi sono schierati dietro al tavolodi un hotel parigino e hanno an-nunciato una strategia comunesulle emissioni di C02 e di me-tano, i principali gas serra. Ac-cordo «storico» come l'hannodefinito? Si vedrà.

Una dichiarazione forte,certo, ma quali impegni con-creti avete preso?

l'Eni, riconoscono la necessitàdi assegnare un prezzo alla C02e di ridurre il flaring (la praticadi bruciare il gas in eccessoestratto con il petrolio, ndr). Dal2005 ad oggi queste societàhanno già diminuito le loroemissioni del 20%. L'Eni del 27%nel periodo 2010-2014».

E un gruppo composto daun nucleo di compagnie euro-pee, ma gli americani diExxon , Chevron , Conoco nonci sono...

«L'Europa è stata la prima amuoversi su energie rinnovabilied efficienza. Ma così paga perl'energia prezzi più elevati emette a repentaglio la competi-tività delle sue imprese. Noi au-spichiamo che a Parigi i policymaker individuino non solo unquadro di obiettivi, ma anche dimodalità e di regole che serva-no a eliminare la sperequazionecompetitiva tra le aziende. Equesto non può essere il merca-to a farlo, devono essere gli Statie le istituzioni».

Per le compagnie america-ne, invece, valgono innovazio-ne, libero mercato e concor-renza: per questo hanno decli-nato l 'invito?

«Spero che in futuro ancheloro partecipino, ma è vero chec'è una visione diversa. Non sideve contrapporre però il liberomercato all'ambiente: quandola posta in gioco è così elevata iconcetti liberistici vanno riconsiderati e guidati. Nessuno at-tacca il libero mercato, sia chia-ro, ma se diciamo che dobbia-mo promuovere energia lowcarbon non può essere il merca-to a farlo. E per promuoverladobbiamo anche penalizzarechi emette troppa C02».

Total, Eni, BG, Shell, Statoil.Siete quasi tutti grandi pro-duttori di gas. Ad essere mali-ziosi si direbbe che in fondovolete solo recuperare quote

sul carbone per vostro inte-resse.

«Ma no. Se guardassimo albreve termine e al nostro inte-resse immediato dovremmostare zitti e anzi addirittura ne-gare il climate change. Prendereuna posizione del genere è pe-nalizzante per chi come noiguadagna sui combustibili fos-sili. Siamo nel petrolchimico,nella raffinazione, produciamocarburanti per auto...».

E allora perché lo fate? Poli-tiche dure sul clima rischianodi tradursi in perdite per voi e ivostri investitori...

«Credo invece che una presadi posizione ragionevole e omo-genea degli Stati sul clima possaavere un impatto positivo sugliinvestitori, perché darebbe atutto il settore più credibilità euna visione di lungo termine.La nostra industria lavora su ci-cli molto lunghi e proprio perquesto più che alla massimizza-zione immediata del profittodeve guardare al valore checrea».

Forse all'azionista Tesoroquesta strategia non piacemolto...

«Su lungo termine e creazio-ne del valore stimo che il governo abbia una visione identicaalla mia. Basti pensare a ciò chedice Renzi sull'Africa. Non c'èdivergenza».

Lavorate già con un «prezzointerno» della C02? E quantodovrebbe essere?

«Sì, applichiamo una tassavirtuale per verificare l'econo-micità dei progetti. Diciamoche se una compagnia dovesseconsiderare un prezzo ombraefficace della C02 si dovrebbestare intorno ai 30-35 curo latonnellata».

Riconoscere il climatechange è un primo passo, madi certo non si può parlare diconversione ambientalistadelle compagnie . La Shell, adesempio , si è ritirata dall'Arti-co perché non ha trovato ciòche cercava e non per le pres-sioni ambientaliste. L'Enistessa lavora nell 'Artico nor-

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Non siamocontroil mercatomale regolele fannogli Statieipolicymaker

Ci sonoproblemipiùimportantichebloccarepozzi chenon sistannofacendo

vegese. Come la mettiamo?«C'è una grossa differenza tra

il mare di Barents dove siamonoi e l'Artico dell'Alaska. Il maredi Barents non è ghiacciato, nonè deep water, è un'area convenzionale esplorata da più di vent'anni. L'Eni nelle zone articheghiacciate ha deciso di non andare. E in generale se siamod'accordo sul limite dei due gra-di non significa che siamo re-sponsabili di ciò che fanno le al-tre compagnie...».

In Italia si va verso un refe-rendum sulle trivellazioni of-fshore. Che ne pensa?

«Non vorrei entrare nella di-scussione di un referendum po-litico. Come Eni dico solo chenon facciamo pozzi esplorativioffshore dal 2009 e non ci sonoprogrammi per farli. Oltre le 12miglia abbiamo pozzi a gas convenzionali e il gas è il migliorcombustibile fossile che abbia-mo. Ci sono forse problemi piùimportanti che bloccare pozziche non si stanno facendo».

Al verticeClaudioDescalzi,60 anni,è all'Enidal 1981,èamministratoredelegatodal maggiodel 2014

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Gia«Via isuln

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e i ricercatoricoli alle università

ero eli assunzioni»Renzì: gli atenei non sono Asl, devono seguire il modeflo Boston

desiderano proseguire nel cam-po della ricerca».

Per investimenti nella ricer-ca l'Italia però è sempre agliultimi posti in Europa. Mille

di Claudia Voltattorni

ROMA Di ricercatori ne avevachiesti tremila. Alla fine delConsiglio dei ministri ne haportati a casa 1.ooo. «Ma non èuna tantum, saranno struttura-li», dice la ministra dell'Istru-zione Stefania Giannini. Il chesignifica, «che nelle universitàitaliane ogni anno entreranno1.ooo nuovi ricercatori». Nonsolo. L'università, secondo ilpremier Matteo Renzi, va tolta«dal perimetro della pubblicaamministrazione perché non sigoverna con gli stessi criteri concui si fa appalto in una Asl o co-mune: il modello deve essereBoston, gli atenei inglesi oquelli in Oriente». E poi nel2016 arriveranno anche 500 pro-fessori «eccellenti».

Ministra, dopo la riformadella Buona scuola, ora toccaalla Buona università?

«Abbiamo cominciato loscorso anno e ora continuiamo:ma l'arrivo di mille ricercatori,che tra tre anni diventerannoprofessori associati, è solo ilprimo passo: per la loro assun-zione abbiamo stanziato 55 mi-lioni di curo nel 2016 e altri 6oper il 2017, e io sono fiduciosache i mille diventino strutturali.Ai migliori di loro potrà esseregarantita una carriera da docente, è un'opportunità per quei ra-gazzi che per talento e passione

nuovi ricercatori all'anno pos-sono bastare alle universitàitaliane ? I rettori ne vorrebbe-ro almeno io mila...

«E i rettori potranno avernequanti vogliono. Abbiamo toltoil vincolo che legava la loro as-sunzione al turn over: ora c'è laliberalizzazione. Ogni ateneosarà libero di attivare i posti daricercatore di tipo A senza limi-ti. A questo punto saranno lesingole università a decidere sevorranno investire nel loro futu-ro e su quello dei giovani oppu-re no, non ci sono più alibi».

Ma le università lamentanodi non avere soldi...

«Tutto è sempre migliorati-le, ma ripeto, questo è solo l'ini-zio di quello che vogliamo farenelle nostre università, stiamodando un segnale anche per iprossimi anni: vogliamo invertire la rotta e investire nel capi-tale umano ».

E la fuga dei cervelli ? Il pre-mier Matteo Renzi ha promes-so di andarli a riprendere.

«Lo faremo con un concorsonazionale straordinario in pri-mavera: in palio 500 cattedreper ricercatori e studiosi. Ma

cerchiamo le eccellenze scienti-fiche, i migliori in tutto il mondo, i più qualificati, mi piace de-finirli l'alta velocità del merito edell'eccellenza. Se sono italianie vogliono ritornare nel loro Pa-ese questa è l'occasione. Ma èanche un'occasione per quelleeccellenze straniere che voglio-no venire qui in Italia: vogliamoi migliori. Perché va bene la ri-cerca, ma se io non offro l'eccel-lenza dei prof, i cosiddetti cer-velli o si demotivano o scelgonola fuga, io li chiamo cervelli intrappolati».

Ma serve un panorama «at-traente», non è facile fare ri-cerca nel nostro Paese.

«Nella legge di Stabilità ci so-no 5o milioni per il 2o16 e 75 apartire dal 2017. I vincitori di-sporranno di un proprio budgetslegato dall'ateneo: questo daràun dinamismo al sistema cheporterà ad una mobilità tra uni-versità sia verticale sia orizzontale, cosa che è mancata ai no-stri atenei, dove sono state sem

«Un conco rsoper 500 posti da prof:Così selezioneremoi migliori nel mondo»

pre privilegiate scelte legate piùalla sede, con carriere universi-tarie sempre nello stesso luogo,il che ha portato ad un certoprovincialismo. Ma ricordiamo-ci che non basta dare soldi: que-sta è l'occasione per le universi-tà di decidere cosa vogliono fa-re, aprirsi al mondo, incentivaree premiare i migliori».

In consiglio dei Ministrinon è andata altrettanto benecon il diritto allo studio: nean-che un curo . E il numero degliiscritti è in calo costante. Di-venterà un 'università solo perpochi?

«Mi è spiaciuto molto. Il di-ritto allo studio è un tema chemi è molto a cuore e se ci fosse-ro dei soldi in più non sarebbemale. Perciò mi sono impegna-ta ad intervenire con delle mi-sure tecniche. Al Miur abbiamoappena aperto un tavolo tecnicoper studiare il nuovo Isee e tro-vare una soluzione condivisa.Ricordo che il 25% dei fondi peril diritto allo studio arriva dalleregioni che dovrebbero impe-gnarsi a destinare quei fondidavvero alle borse di studio. E sideve arrivare a delle politiche diateneo che investano anche sul-le borse di studio. Perché l'ob-biettivo sia sempre quello: valo-rizzare i più meritevoli».

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Università Pagina 18

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Chi é

Glottologa elinguista,StefaniaGiannini, 54anni (sopra,nella fotoAnsa), è statarettoredell'Universitàper stranieri diPerugia dal2004 al 2013

È ministrodell'istruzione,dell'universitàe della ricercadal 22 febbraio2014

I ricercatorifra tre annidivente-rannoprofessoriassociatiAi migliorigarantitauna carrierada docente

Per laricercaabbiamostanziato 50milioni nel2016 e 75nel 20171 vincitoriavranno unloro budget

Adessosaranno isingoliatenei adecidere sevorrannoinvestire nelloro futuroe su quellodei giovani

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Confermati i fondi per assumere prof e ricercatori

Atenei, tornanogli scatti di carrieraMarzio BartoloniEugenio Bruno

ROMA

www Spunta una buona notizia pergli atenei e soprattutto per chi cilavora - i docenti universitari -nelle bozza della manovra checircola in queste ore. Se la normasarà confermata dopo quasi cin-que anni si sbloccheranno gliscatti dell e retribuzioni legati allecarriere universitarie previstidalla riforma Celmini del 201o emai partiti. Lo sblocco degli sti-pendi- che inmediavale circa250curo netti all'anno - non do-,vreb-be però includere gli arretrati.Questi scatti triennali si basanosuvalutazionie sono molto attesidai docenti universitari che neigiorni scorsi in diversi atenei sierano nobilitati minacciando difermarele attivitàlegate allavalu-tazione della ricerc a nelle univer-sità.Per il resto il pacchetto uni-versitàdellalegge di stabilitàcon-ferma le sue misure principali: acominciare dai 5o milioniper l'as-sunzione di 500 prof italiani estranieri e dai 55 per il recluta-mento di 1.000 ricercatori di tipob. 'Tutto ciò mentre il premierMatteo Renzi, da Venezia, ritor-na a parlare della loro esclusionedal comparto delle Paperchè nonpossono essere governate «conle stesse regole che ci sono per fa-re un appalto in una Asl».

Questa misura all'interno del-la stabilità per ora non c'è. Proba-bilmente arriverà in un provve-dimento successivo con gli altriritocchi per il comparto che è at-teso perle prossime settimane edi cui si parlerà nella due giorni(23 e24ottobre) "Piùvalore alca-pitaleumano" organizzata aUdi-ne dal Pd. In questa sede convie-ne allora soffermarci su ciò chec'è. Come la norma che recuperai vecchi stanziamenti per l'edili-zia universitaria che sono statierogatitrail1998 eil20o8 eche al-la fine del 2o14 risultavano anco-rainutilizzati. Inattesa deldecre-to ministeriale che fisserà le mo-dalità di restituzione il Ddl auto-rizza il Mef a rendereindisponibili sul Fondo di finan-ziamento ordinario (Ffo) 30 mi-lioni di europer il2o16pergli ate-

neichenonhannoanncoraspesoquegli stanziamenti.

Il Ffo, come detto, potrà peròcontare sull'afflusso di 5o milioniper il 2016 che diventano 75 dal2017 per finanziare le «chiamatediretteperelevatomerito scienti-fico»: 500 posti da ordinario o as-sociato che saranno banditi a par-tire dall'anno prossimo e che po-tranno andare a ricercatori o stu-diosi sia italiani che stranieri.L'attribuzione avverrà sulla basedei criteri (ripartizione dei posti,valutazione della produzionescientifica, classe stipendiale) fis-sati da un Dpcm atteso entro 90giorni dal varo della stabilità. Unaquota delle risorse (lo milioni) sa-

«Dobbiamo togliere leuniversità dal perimetrodella Pa, non possono esseregovernate con le stesseregole di una Asl»..........................................................................

rà destinata alla mobilità tra unateneo e l'altro.

Il Fondo ordinario vedrà con-fluire al suo interno anche i 55 mi-lioniperi12o16 ei 6o dal2o17inpoicon cuiverrà pagata l'assunzionedi i.ooo ricercatori di tipo b conun contratto di tre anni: le figurepreviste dalla riforma Celminiche poi attraverso tiri percorso ditenure track potranno ambire asalire sul primo scalino della do-cenza, quello di associato appun-to. Con una precisazione non dipoco conto contenuta nella boz-za: l'assegnazione alle singoleuniversità di questi fondi avverràcon decreto del Miur «tenendoconto dei risultati dellavalutazio-ne della qualità della ricerca».

Degna di notainfine è la sceltadi riportare il turn over sui ricer-catori a tempo determinato(quelli chela legge Gelmini defi-nisce di tipo a) dal 6o°i" attual-mente previsto al loo per cento.Una decisione che dovrebbeconsentire agli atenei di assume-re qualche altro centinaio dinuovi "cervelli".

0 RIPRO DD ZIO PIE RISERVATA

Università Pagina 20

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Dal 2016 il patto di Stabilita sará sostituito dal pareggio di bilancioAddio al patto , sostituito dal pareggiodi bilancio in termini di sola competen-za. Via libera , quindi , all'utilizzo dellerisorse ferme in cassa, mentre lo sbloc-co degli avanzi di amministrazione ri-guarderà solo le spese per l'edilizia sco-lastica per un importo di 1,5 miliardinel prossimo triennio . Stretta ulterioresui sindaci , cui viene chiesto un ulte-riore sacrificio di 300 milioni all'anno.Attribuzione agli enti di area vasta diun contributo pari a 400 milioni annuiper fmanziare le spese relative a viabi-lità ed edilizia scolastica . Estensione aipiccoli comuni della deroga all'obbligodi acquisti centralizzati per importiinferiori a 40 mila euro.

Sono queste alcune delle principalinovità per gli enti locali contenute nel-la bozza della legge di Stabilità 2016. Iltesto , peraltro , è ancora pieno di buchi equindi suscettibile di modifiche.

La misura certamente più attesa eral'alleggerimento dei vincoli di finanzapubblica , da un lato allentando il pat-to, dall'altro disinnescando la minacciadell'entrata a pieno regime degli anco-ra più restrittivi meccanismi previstidalla 1 243/2012 , che in mancanza dicorrettivi imporrebbe di rispettare,fra preventivo e consuntivo , ben ottosaldi.

Di questi , la bozza della Stabilitàconserva solo quelli fra entrate e spesefinali di competenza, ossia fra gli accer-tamenti relativi ai primi cinque titolie gli impegni relativi ai primi tre titoli

del nuovo bilancio armonizza-to; tale differenza dovrà esserepari o maggiore di zero. Que-sto meccanismo (che interessaanche le regioni ) dal prossimoanno sostituirà la regola dellacompetenza mista che, invece,considerava , per le entrate e lespese in conto capitale, riscos-sioni e pagamenti . In questomodo, di fatto viene sbloccatol'utilizzo dei fondi cassa, ov-viando ad una delle principalicriticità dell'attuale versionedel patto. Quest 'ultimo, natu-ralmente, continuerà ad appli-carsi in relazione al 2015, contutto il suo armamentario dimeccanismi di monitoraggio,certificazione e sanzione, cheperaltro viene integralmente traslatoa presidio dei nuovi target , così comei meccanismi di regionalizzazione, checonsentiranno ancora alle regioni dialleggerire ulteriormente il peso dellamanovra sui sindaci.

Da notare che la bozza ,di fatto, mo-difica la 1243 , sebbene quest'ultima siauna legge rinforzata , per cui , a meno diuna (improbabile) approvazione dellaStabilità a maggioranza qualificata, siporrà un'evidente problema di gerar-chia delle fonti del diritto, che potrebbedare luogo a problemi con gli organi dicontrollo , a partire dalla commissioneUe che dovrà esprimersi sul testo.

Nessuno sblocco generalizzato, inve-

ce, per gli avanzi di amministrazione,che potranno essere applicati solo perfinanziare spese di edilizia scolasticanel limite massimo di 500 milioni dieuro per l'anno 2016, di 600 milioniper l'anno 2017 e di 400 milioni perl'anno 2018 . Tali deroghe riguardanoanche l'indebitamento , ma sul puntobisognerà capire se ed in che terminisi applicherà l'obbligo della centraleunica regionale previsto sempre dalla1243. Invariata la dotazione del fondodi solidarietà, ma ai sindaci è richiestoun ulteriore «concorso» per 300 milioniannui, da ripartire in base alla diffe-renza tra spesa storica e fabbisognistandard e, per i comuni delle regioni.

Una misura, quest'ultima,non concordata tra Ancie governo e che ha deter-minato una dura presadi posizione da parte delpresidente dell'Anci PieroFassino. «Negli incontri conil governo non è mai statoevocato un taglio ai comunidi 300 milioni», ha osserva-to. «L'Anci chiede che sia ri-spettato l'impegno più volteribadito dal governo di noninfliggere ai comuni nuoveriduzioni di risorse». Anco-ra da definire i meccanismidi alimentazione del fondo,visto che nel testo non com-pare l'annunciata restitu-zione ai sindaci dell'Imu

sul capannoni, mentre salirà al 40%(dal 20% applicato quest'anno) la quo-ta ripartita in base alla differenza fracapacità fiscali e fabbisogni standard.

Buone notizie per province e città me-tropolitane, che incasseranno rispetti-vamente 250 e 150 milioni all'anno perfar fronte alle spese riguardanti stradee edifici scolastici, anche se la misuranon pare sufficiente a evitare lo spettrodel default per molte amministrazioni.Molto attesa, infine, la liberalizzazionedegli acquisiti per importi inferiori a40 mila euro, che oggi possono essereeffettuati in autonomia solo dai comunicon più di 10 mila abitanti.

Matteo Barbero

Addio al patto , che dal 2016 verrà rimpiazzatodal pareggio di bilancio in termini di competen-za, con conseguente sblocco dei fondi cassaAttribuzione agli enti di area vasta di 400milioni annui per far fronte alle spese relativea viabilità ed edilizia scolasticaEstensione ai piccoli comuni della possibilità dieffettuare in autonomia gli acquisti per importiinferiori a 40 mila euroInvariato il fondo di solidarietà comunale, ma aisindaci viene imposto un ulteriore sì concorsoper 300 milioni annui

Pareggio Bilancio Pagina 21

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ï Ue, euti aci L r•, ?

Le regioni potranno centralizzare lagestione della spesa dei fondi europei,costituendo appositi enti strumentali,autonomi nella gestione, a cui devol-vere debiti e crediti in pancia relativialle risorse comunitarie enazionali, ricevute a titolodi cofinanziamento. È unadelle misure previste dalddl Stabilità per accelerarela spesa dei fondi europeia sostegno delle imprese.La manovra prevede anchealtre misure. Andiamo conordine.

L'IVA SUL PELLET per ri-scaldamento torna al 10%.Era stata innalzata al 22%con la legge 190/2014 (leggedi Stabilità 2015). Per la le-gna da ardere l'aliquota Ivaresta al 10%.

ALTRI 50 MLN DI EURO per il solo 2016per potenziare ulteriormente le azionimesse in cantiere dall'Ice-Agenzia per lapromozione all'estero, previste dal Pianostraordinario per la promozione del Made

in Italy (partito con uno stanziamento da260 min di euro).

DOPO L'ACCORPAMENTO DI CRA E INEAnel nuovo Crea (Consiglio per la ricerca ela sperimentazione in agricoltura), nuovarazionalizzazione degli enti collegati alMipaaf: l'Istituto sviluppo agroalimen-tare (Isa) e la Società gestione fondi perl'agroalimentare (Sgfa) vengono incorpo-rati nell'Istituto di servizi per il mercatoagricolo alimentare (Ismea). Previsto an-

che il commissariamento dell'ente.

PER ACCELERARE LA SPESA DEI FONDI

EUROPEI le regioni potranno istituiredal primo gennaio un proprio organismostrumentale, dotato di autonomia e ge-stione contabile, a cui trasferire tutti icrediti regionali relativi a risorse Ue e di

cofinanziamento nazionale, nonché tuttii debiti regionali.

CASSA DEPOSITI E PRESTITI ASSUME laqualifica di istituto nazionale di promo-

zione del Fondo europeo per gli investi-menti strategici (Feis). In ragione di talequalifica potrà supportare le attività delfondo europeo e mettere in esecuzionegli strumenti finanziari destinatari deifondi strutturali e di investimento eu-ropei (Sie).

IL FONDO DI GARANZIA istituito dall'art.

7, comma 6 del decreto legge 66/2014, acopertura delle garanzie dello stato rila-sciate sulla cessione dei crediti certificativiene rifinanziato per 3 mld di euro peril 2016, 2 mld di euro per il 2017 e altri2 mld di euro per il 2018.

Fondi Europei Pagina 22

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LEGGE T)/ STA BILTT1 2016/ /1 ministro del lavoro 1-'01p16 spiega,spiega le uor tò sul ri'elfrire

Autonomi, aliquota Ines al 27%L'aumento dei contributi congelato per altro anno

DI ANTONIO PLANALLI

lavoratori autonomi conti-nueranno a versare il 27%di contribuzione previden-ziale. Nessun aumento

nel 2016 dunque per le oltre1,3 milioni di partite Iva, chenon aderendo a nessun ordineprofessionale versano i propricontributi previdenziali allaGestione separata dell'Inps.Lo ha assicurato il ministrodel lavoro e delle politiche so-ciali, Giuliano Poletti, in occa-sione di una conferenza stam-pa che si è tenuta ieri mattinaa Roma, per presentare alcu-ne delle novità su welfare elavoro contenute nella leggedi Stabilità. Accanto alle mi-sure previste per pensionati,esodati, lotta alla povertà edisoccupazione, il ministro haassicurato anche i lavoratoriautonomi, confermando chenon ci saranno aumenti allacontribuzione, nonostante lerichieste dell'Inps che volevaun aumento di tre punti per-centuali. Ma per Poletti l'at-tenzione sugli autonomi nonsi limita a questo. «Il nostroobiettivo», ha affermato il mi-nistro, «è quello di studiareuna sorta di Jobs act per illavoro autonomo, preveden-do una serie di interventi ditutela, come la maternità, eoccupandoci anche di alcunilavori nuovi come lo smartworking, giovani che stan-no un po' in azienda, un po'a casa, un po' in macchinae che attualmente è difficiledefinire da un punto di vistadella sicurezza sul lavoro».Per questi interventi è previ-sto un fondo da 100 milionidi euro.

Lotta alla povertà. Il mi-nistro in apertura di con-ferenza ha sottolineatocome la legge di Stabi-lità «si è positivamen-te concentrata sulletematiche del lavoroe della lotta alla po-vertà». In particolareper il contrasto dellapovertà e l'inclusionesociale nel 2016 ci sarà«1 miliardo e mezzo dieuro», tra i 600 milionistanziati con la leggedi Stabilità e lerisorse per glistrumentigià esistenti. Ad essere inte-ressati da questo provvedi-mento sono 250 mila famigliee 550 mila bambini, ovverocirca un milione di persone.In questo contesto si inseri-scono anche delle misure vol-te al contrasto della «povertàeducativa». La legge delegaprevede uno «sconto fiscalealle fondazioni bancarie chepromuovono progetti mira-ti a contrastare la povertàeducativa». Un punto, quellodella tutela dei minori, su cuiPoletti insiste molto perché «ibambini porteranno il peso diquesta esclusione per tutta lavita».

Opzione donna . Nel 2015circa 36 mila donne sono riu-scite ad andare in pensionecon Opzione Donna. I requisi-ti richiesti sono il versamentodi 35 anni di contributi e i 57anni di età (per l'approfondi-mento si veda altro articolo inpagina). Per questa iniziativaserviranno «complessivamen-te 2 miliardi di euro fino al2021». Il ministro del lavoroPoletti ha poi spiegato che aquesta misura è legata unaclausola di salvaguardia. Sele risorse non dovessero es-sere sufficienti ci sarà «unprolungamento al 2017 e al2018 del sistema Letta di pe-requazione delle pensioni».

No tax area . L'aumentodella no tax area per i pensio-nati scatterà dal 2017. Il mi-nistro Paletti ha poi spiegatoche questa misura potrebbeessere anticipata qualora

dovesse arrivare il via libe-ra dell'Ue alla clausola peri migranti. La misura eleval'esenzione dal pagamentodelle imposte a 8 mila europer gli over 75 e a 7.750 europer tutti gli altri. La nuovalegge di Stabilità prevedeanche una nuova salvaguar-dia per circa 32 mila esodati.«Così arriviamo a circa 172mila salvaguardati», ha spie-gato Poletti, «e consideriamoconcluso il percorso». Unamisura che vale «2 miliardifino al raggiungimento pertutti del requisito per lapensione».

Part-time. Duecentocin-quanta milioni in tre anniper finanziare il part-time ri-volto ai lavoratori che, a par-

tire dal 2016, si trovano a treanni dalla pensione. «Si trat-ta di una sperimentazione, sefunzionerà la finanzieremoadeguatamente», ha spiegatoPoletti, «sono accordi indivi-duali per un part-time tra il40 e il 60%». In pratica saràdatore di lavoro a versare inbusta paga la differenza deicontributi esentasse. Inol-tre, con la Legge di Stabilità«viene confermata la staffet-ta generazionale attraversola solidarietà espansiva,che passa attraverso accordiaziendali: chi è a due anni dal-la pensione di vecchiaia potràconcordare un part-time dialmeno il 50%, condizionatoa nuove entrate. La pensioneintegrerà il salario».

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Fisco Pagina 23

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Sconti fiscali alle nuove partite IvaAliquota al 5% per le start-up innovativeStop all'aumento dei contributi Inps di freelance e professionisti

nuovo Regime fiscale agevolatoper i giovani che apro-

Le ultime no la partita Iva, scontimisure sulle spese per la formazione,per gli nuove politiche su welfare eautonomi maternità e stop all'aumentopuntano dei contributi che i professio-a colmare nisti devono versare alla ge-le distanze stione separata: resteranno alrispetto 27,72 per cento anche nel 2016.ai lavoratori Il «Jobs act per i lavoratoridipendenti autonomi» annunciato dal

premier Renzi nella confe-renza stampa di presentazio-

percentoI contributiche vanno

versatialla gestione

separatadell'Inps

m ila eu roIl limite

di redditoper accedere

al regimefiscale

agevolato

ne della manovra passa di qui:da un pacchetto di misure che,nell'intenzione del governo,serviranno a dare ossigeno achi sceglie di mettersi in pro-prio. Un popolo sempre piùampio e variopinto, fatto di fre-elance, lavoratori del mondodigitale, startupper architetti enuovi artigiani. Molti sono statii pilastri instabili della «gene-razione mille euro» poi hannoscartato: oggi viaggiano da so-li, e chiedono gli stessi dirittidei dipendenti. Nell'ultimo an-no - esclusi dalla platea del bo-nus da 80 euro - hanno prote-stato a colpi di hashtag suTwitter: ora aspettano di cono-scere i dettagli. «L'annuncio diRenzi è un buon inizio, adessoattendiamo di vedere i conte-nuti», dice Giorgio Berloffa,presidente di Cna professioni.II ddl collegatoLe nuove misure saranno con-tenute in un disegno di leggecollegato alla Stabilità, che do-vrebbe essere approvato all'ini-zio del prossimo anno. Di sicu-ro, spiega il ministro del LavoroGiualino Poletti, ci sarannoazioni sul welfare che «rideter-mineranno una serie di inter-venti di tutela, come la materni-tà». L'indennità per le futuremamme, infatti, verrà ricono-sciuta dall'Inps indipendente-mente dall'effettiva astensionedall'attività lavorativa.

«Una misura a costo zero»,dice Anna Soru, presidentedell'associazione dei freelanceActa, sorta di sindacato deinuovi professionisti. Sul tavo-lo, spiega, c'è pure un interven-to per la malattia. L'ipotesi èsospendere il pagamento dei

contributi durante il periodo diconvalescenza. Una misurache sarebbe ancora in discus-sione. Accelerazione anchesulla possibilità di portare indeduzione dall'imponibile tut-te le spese per la formazione,fino a 10 mila euro l'anno.

I nuovi minimiCon il via libera alla manovra siallarga invece l'accesso al regi-me fiscale forfettario di vantag-gio. La soglia di ricavi per l'ac-cesso al regime agevolato -cambia in base alle categorieprofessionali e parte dal 5%-viene aumentata di 15.000 europer i professionisti (portando illimite a 30.000 euro) e di 10.000euro per le altre tipologie di im-prese. Viene inoltre estesa lapossibilità di accesso al regimeforfettario a dipendenti e pen-sionati che hanno anche un'atti-vità in proprio, a condizioneche il loro reddito non superi i30.000 euro. Una mossa con-troversa, dice la Soru. Per lestart up è previsto invece unnuovo trattamento per i primicinque anni: l'aliquota scendedal 10% al 5 per cento. Per lestesse imprese, infine, aumentala franchigia di deduzione Irap.

Fisco Professionisti Pagina 24

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Nella legge di Stabilità i governo accoglie le proposte dei tributaristi

In arrivo nuove norDI LucIA BASILE

egge di Stabilità: le pro-poste Lapet, nell'ambitodi Cna Professioni, permigliorare la vita dei

professionisti. Finalmente ilgoverno sembra intenziona-to ad affrontare le questionisollevate dal mondo dei lavo-ratori autonomi. Domenica11 ottobre, infatti, si è tenu-to un incontro a Roma, allapresenza di parlamentari edesponenti di governo, proprioper raccogliere le indicazionisuggerite dai rappresentantidelle categorie professionaliinteressate. Eloquente il titolo«Parliamone, posso cambiare»,la cui presentazione recitavaper altro «Agli errori si ponerimedio. Giornata di confron-to con le partite Iva primadella legge di Stabilità». Inparticolare, al tavolo sul fisco,per la Lapet, è intervenuto ilpresidente provinciale MonicaEmpler, nonché delegato CnaProfessioni Roma. «Apprezzia-mo l'attività che il governo staportando avanti», ha commen-tato il presidente nazionaleRoberto Falcone, nonché vice-presidente Cna Professioni.«L'esito dell'incontro, infatti, èda ritenersi sostanzialmentepositivo, anche per le risposteche i parlamentari interve-nuti hanno fornito in terminidi impegno». In tale contesto,la Lapet ha dunque offerto ilproprio contributo presentan-do un'agenda che definisce unquadro organico e puntuale diinterventi che possono trovareaccoglimento nell'ambito del-la prossima legge di Stabilità.«Avevamo già avuto modo disottoporre le nostre richiesteal governo il 9 aprile scorsoa Montecitorio», ha ricordatoFalcone. Tra le istanze avan-zate dai tributaristi, quellerelative alla revisione delregime dei minimi, pare sia-no state già attenzionate dalgoverno. Secondo alcune in-discrezioni, infatti, si prevedeun innalzamento della sogliadi fatturato annuo che ne de-finisce l'applicabilità dagli at-tuali 15.000 euro a 25.000 o a30.000 euro. Inoltre, il nuovoregime resterebbe applicabilea tutti con un'aliquota del 15%

e per ti lavoro autonoe con una aliquota del 5-10%per chi avvia l'attività. Trale ulteriori misure suggeriterientra anche la definizionedei parametri necessari perl'esclusione dei professionistidal pagamento dell'Irap. Circala formazione invece: «Sareb-be opportuno prevedere la de-ducibilità integrale delle speseper la formazione e l'aggiorna-mento per i professionisti (siaordinisti che di cui alla legge4/2013)», ha spiegato Falcone.Sui capitoli relativi a previ-denza e welfare, ai rispettivitavoli sono intervenuti il tri-butarista Lapet Marco Pepe,nonché membro di Cna Pro-fessioni Roma e AlessandroTamino, referente nazionaleCna Professioni. «Insistiamosulla necessità di modificarel'attuale impianto normativodella Gestione separata Inps»,ha aggiunto il presidente CnaProfessioni Giorgio Berlof-fa. «Bisogna prendere attodella sua trasformazione inente previdenziale esclusivoper i professionisti a seguitodell'entrata in vigore dellenorme sul Jobs Act, con la

possibilità di prevedere, adesempio, il riconoscimentodi una effettiva tutela dellamalattia, anche attraverso lasospensione dell'obbligo con-tributivo nei casi di malattiegravi e invalidanti». Obiet-tivo ulteriore è la riduzionedell'aliquota contributiva.Altro capitolo sono gli incen-tivi: «E necessario garantire aiprofessionisti l'ammissione abandi regionali, nazionali e co-munitari, consentendone cosìl'effettivo accesso ai fondi eu-ropei; al finanziamento dellestart up, studi professionalie reti costituite da professio-nisti di cui alla legge 4/2013.Altresì sarebbero da disporreincentivi per la formazione dinuovi modelli organizzativitra professionisti e tra profes-sionisti e imprese, come reti,co-working e fab», ha precisatoFalcone. La Lapet chiede al-tresì ulteriori forme di incen-tivazione per la certificazionedelle competenze. Questo temainteressa non solo le professio-ni di cui alla legge 4/2013 maanche, in alcuni casi, le pro-fessioni ordinistiche, qualora

si voglia esercitare la propriaprofessione in altro paese fuo-ri dall'Italia. «Ci auguriamoche le promesse di interven-to si tramutino in impegnoconcreto e che le misure pro-poste vengano adottate unavolta per tutte», ha auspicatoFalcone. «Solo un interventoorganico su tutto il sistemafiscale, potrà favorire la cre-scita del lavoro professionalee contribuire allo sviluppo e alrinnovamento del nostro Pa-ese». La Lapet pertanto con-tinuerà a essere impegnatasu tale fronte insieme a CnaProfessioni che, il 21 ottobre aRoma, alla presenza del sotto-segretario all'economia EnricoZanetti, tornerà a sostenere lanecessaria applicazione dellestesse agevolazioni fiscali rico-nosciute al lavoro dipendente(per es. bonus 80 euro), mag-giore semplificazione, migliorecompliance tra contribuente efisco, revisione dei costi dedu-cibili (per es. formazione). Tut-to questo, al fine di alleggerireuna pressione fiscale divenu-ta, per i professionisti, insoste-nibile e disincentivante.

Professionisti Pagina 25

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In un Paese che vuole sman-tellare gli ordini professionali imeteorologi vanno in controten-denza: ora chiedono un patenti-no ufficiale. Solo così, dicono, sipotrebbe porre un freno alle pre-visioni sbagliate, al proliferaredei siti meteo improbabili, sod-disfacendo quella che sembraessere diventata una malattianazionale: sapere sempre e inogni momento del giorno il tem-po che farà.

Non solo. Chiedono ancheche il meteo sia studiato nelleuniversità italiane come succe-de negli altri Paesi. Ecco la curasuggerita per evitare le conse-guenze disastrose di eventi me-teorologici mal valutati e diffusi.«Bollino arancione ? diceFausto Pepe, sindaco di Bene-vento, dove ieri le vittime delmaltempo sono salite a tre .Si, abbiamo ricevuto la comuni-cazione della Protezione Civile.Ma il colore arancione significapiogge moderate e non certo al-luvione, quella che invece hacolpito la città e metà dei comu-ni della provincia». L'autunno siripresenta con gli stessi proble-mi mai affrontati.

«Da noi, purtroppo, le previ-sioni non sono considerate»nota Dino Zardi dell'Universitàdi Trento, organizzatore del Fe-stival della meteorologia in corso nel capoluogo trentino. «Inquesta situazione aggiunge

c'è chi si improvvisa meteo-rologo aprendo un sito Internet,elaborando sommariamentedati americani e lanciando pre-visioni sensazionalistiche. Cosìaumenta i clic per conquistareun seguito e vendere più facil-mente i propri servizi. Anche ilmestiere di meteorologo deveessere garantito ufficialmente

oppi i bo e ' ' ' pro ' a ,gli esperti c 'edono corso dì laureaA Benevento dopo l'a vione:« ' era prevista pioggìa moderata»come quello del medico».

Ora con tre anni di ritardo (lochiedeva una legge del 2012), staforse per arrivare sul tavolo delgoverno un provvedimento chevara la certificazione del meteo-rologo; una direttiva giuridicache stabilisce come deve essereorganizzato il lavoro, la prepara-zione di chi lo affronta, l'aggiornamento. «È indispensabilesottolinea per tutelare chi lo

Per il Cnrè iltriste bilanciodelle vittime acausa delmaltempo inCampania dal1985 a oggi.In più ci sonostati 202 feritie 21.100 trasfollati esenzatetto

esercita e il cittadino. Inoltre ilprovvedimento dovrebbe unirein una rete i vari servizi meteo lo-cali». Ma per cambiare davverole cose occorrerà compiere unaltro passo fondamentale: predi-sporre una formazione universi-taria adeguata. Di questo, invece,non si parla. «Nel nostro Paesenon esiste una laurea in meteo-rologia dice Guido Viscontidell'Università dell'Aquila .

Delle 450 cattedre di professoriordinari solo tre sono dedicatealla fisica dell'atmosfera. Esisto-no corsi o specializzazioni chespesso gli studenti non conosco-no. I tentativi fatti finora per uncorso di laurea sono falliti».«Eppure conclude Dino Zardi

basta ad andare in Austria, aInnsbruck, a 125 chilometri daTrento, ci si può laureare nor-malmente in meteorologia. Maaltrettanto in Germania, in In-ghilterra, in Svizzera o negliUsa». Bisognerebbe ricordareche la difesa del territorio e lasua vulnerabilità si difendonocominciando dalle buone previ-sioni meteo.

Giovanni Caprara© RIPRODUZIONE RISERVATA

Nuovi Ordini Pagina 26

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La polemica

«Ci avevanocomunicatouno stato diallertaarancione, conpioggemoderateInvece èarrivato unotsunami»: lo hadichiaratoFausto Pepe(foto) sindacodi Benevento,dove sonomorte duepersone

«Il territorioera in allerta,bisogna vederecosa prevede ilpianocomunale inquesti casi» hareplicatoFabrizio Curcio,capo dellaProtezioneCivile

Le previsioni per ieri a MilanoEcco che cosa prevedevano mercoledìscorso due dei più popolari siti specializzati

Nuovi Ordini Pagina 27

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LE CIFRE

Per l'Albodei consulenti c'èla quiete primadella tempestadi Gi anc® Ursin®

rriva al primo giro diboain Par-lamento il disegno di legge cheriordina il settore dei consulenti

finanziari. In settimana il Senato ha ap-provato a larga maggioranza il Ddl, con169 voti afavore, 3 contrarie 63 astenuti.C'è quindiun'unitàdiintentitralediver-se forze politiche (solo il Movimento5Stelle siè astenuto). Adesso il provvedi-mento passa all'esame della Camera e ilpresidente della commissione Finanze,Mauro Maria Marino del Pd, ha auspica-to tempi veloci di esame da parte diMontecitorio. Il disegno di legge è com-posto da un unico articolo ed intervienesulTestounicodellafinanzaperistituirel'atteso Albo unico dei consulenti finan-ziarigestitodaunorganismo conperso-nalità giuridica di diritto privato chesvolgerà le funzioni di vigilanza anchesuipromotorifinanziari, attualmenteincapo alla Consob. Quest'ultima conser-vaipoteridiregolazione e divigilanza sutale organismo.

L'ok dell'Auladel Senato è stato ac-colto all'unisono con grande plausodalle diverse associazioni che rappre-sentano i soggetti coinvolti, che nonhanno però espresso troppi giudizi dimerito. Sembra quindi che tutte le di-versità di vedute che hanno finora di-viso i rappresentanti dei promotori fi-nanziari e dei consulenti finanziari in-dipendenti fee only siano svaniti nelnulla. Tutto risolto, in primis la dispu-ta sul nomi che identificheranno nel-

l'albo i vari soggetti. L'Albo sarà costi-tuito da tre sezioni relative ai consu-lenti finanziari abilitati all'offerta fuo-ri sede (gli attuali promotorifinanziari), i consulenti finanziari in-dipendenti e le società di consulenza.Le diverse associazioni di categoriahanno quindi capito che non devonoportare in dote solo le specifiche esi-genze dei loro associati perché c'è uninteresse comune da portare avanti?Oppure è solo la quiete prima dellatempesta? Nel senso che tutti espri-mono parere favorevoli per chiudereprima possibile la partita in Parla-mento, per poi dissotterrare l'ascia diguerra sul tavolo di lavoro ministeria-le che andrà a definire il decreto attua-tivo che definirà i dettagli. E qualchedichiarazioone di questi giorni lasciatrapelare quest'ultima ipotesi: «Ok,ma il giudizio complessivo non potràprescindere dal contenuto dei regola-mentiattuativi»e«vabene, masperia-moche cisianole condizioniperunul-teriore affinamento del testo». E pri-ma ancora di discutere del tema dellarappresentanza delle diverse catego-rie all'interno del nuovo organismo,un'altra patata bollente sarà già la di-sputaper sedersi intorno al tavolo mi-nisteriale. Ma se tornano a litigare, lediverse parti in causa devono metterein conto che dopo il Parlamento ancheil Ministero può far aspettare le calen-de greche per veder nascere la cosid-detta«nuova casa della consulenza».

RI PRODUZION E RISERVATA

Albo dei Consulenti Finanziari Pagina 28

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- Sondaggio sull'Istituto

«Troppi disagidai servizi informatici»

L'informatizzazione deiservizi da parte dell'Inps, lungidall'aver reso più efficiente lastruttura, ha creato «il più dellevolte disagi e doppi adempi-menti». A dirlo è la Fondazionestudi dei consulenti del lavo-ro, che ha condotto un sondag-gio interno alla categoria sen-tendo un campione di 2milaiscritti che utilizzano quotidia-

namente il portale dell'Istituto.Secondo l'indagine solo per

l'8% degli intervistati l'accessorisulta agevole, mentre per laquasi totalità (92%) le difficoltàmaggiori si riscontrano o perchèil sito risulta spesso fuori servi-zio (35%io dei casi) o perchè, unavolta connessi, il trasferimentoai servizi richiesti non avvienecon successo (67°o dei casi).

Pollice verso anche nei con-fronti del "Cassetto bidireziona-le", sistema che ha eliminato glisportelli nelle sedi periferiche:secondo il 92%, degli intervistatiil Cassetto non è aggiornato dal-l'Inps e solo per l'11% la correzio-ne delle informazioni avviene itempirapidi. Se l'analisi passa al-la procedura telematica dell'av-vio dei rapporti di lavorotramitevoucher, il sondaggio rivela cheil servizio non sempre va a buonfine nel74%o dei casi, percentua-le che sale all'87% quando siana-lizza l'invio degli Uniemens.

N.T.

Disagi Lavoro Pagina 29

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Ponte sullo Stretto, la parola ai giudici

MILIONIRISARCIMENTO

CHIESTODA EUROLINK

E PARSONS

Presto depositate le memorie sui danni per l'improvviso stop ai lavori . Che ammontano quasi al costo dell'opera.

P onte sì ponte no, nel dibattito sullo Stretto ci sononovità. Entro la fine di novembre scade il termineper il deposito delle memorie al Tribunale civiledi Roma, dove la Stretto di Messina spa devedifendersi da due richieste di risarcimento danniper l'improvviso stop ai lavori decretato nel 2012dal governo Monti. Il consorzio Eurolink, capeg-

giato da Salini-Impregilo, chiede 700 milioni, l'americanaParsons ne vuole 90. La causa ha impedito a VincenzoFortunato, liquidatore della società, di portare a termineil suo compito. La Stretto di Messina spa, dunque, di cuiil governo Letta aveva decretato la chiusura, è semprelì. Ora si attende il processo, che potrebbe spostarsi inLussemburgo (se i magistrati dovessero girare le cartealla Corte di giustizia Ue) o nella sede della Corte costitu-zionale, visto che Eurolink contesta la legittimità di queldecreto. Considerando che anche la Stretto di Messina hachiesto al ministero deiTrasporti e a quello dell'Economiaun risarcimento da 325 milioni, l'ammontare dei danni,a cui andranno aggiunti gli interessi, alla fine potrebbe

non essere lontano dal costo del ponte, almeno per laparte a carico dello Stato. E comunque l'improvvisostop ai lavori ha fatto fare all'Italia una pessima figuraa livello internazionale, con aziende come la spagnolaSacyr, l'americana Parsons e la giapponese Ishikawaijma-Harima Heavy Industries che possono ben dire la lorosull'inaffidabilità del Paese.

Nel frattempo c'è stato anche il raddoppio del canaledi Suez. Un'opera che potrebbe riportare il Mediterraneoal centro degli scambi commerciali fra Europa e Asia.Ebbene, dicono alla Salini (che ha sempre dichiarato dipreferire la realizzazione del ponte all'incasso del risarci-mento), quale occasione di sviluppo migliore per la Sicilia,piattaforma posizionata al centro del Mediterraneo? Uncollegamento ferroviario attraverso il ponte garantirebbeuno snodo intermodale perfetto. Peccato che le potenzia-lità per l'Italia del nuovo traffico generato da Suez nonsiano mai state oggetto di discussione a livello politico.Forse ne valeva la pena, ponte o no. (Martino Cavalli)

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La parola «omicidio » non compare nemmeno per errore . II 6 ottobre la Repubblicaha relegato a pag. 31 la notizia del rinvio a giudizio del suo grande azionistae presidente, Carlo De Benedetti , per le 13 morti da amianto alla Olivetti d'Ivreadi cui era amministratore delegato. Ma ha omesso il reato: omicidio colposo plurimo.Parola odiosa , omicidio. E impossibile indicare l ' ingegnere con le parole chela Repubblica userebbe per qualunque altro imputato: «presunto assassino»,ovviamente in attesa di giudizio.

Ponte sullo Stretto Pagina 30

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Il ministro apre alle forme alternative di soluzione per le liti di lavoro

Orlando: per i futuri awocafinuovo ercorso a i zizio 206Iter preferenzialecon l'ultimo annodi giurisprudenzaa numero chiusoGiovanni NegriASCOLI PICENO. Dal nostroinviato

Entro i primi mesi dell'annopotrebbe diventare realtà unnuovo percorso di accesso allaprofessione di avvocato. Lo haannunciato ieri il ministro dellaGiustizia, Andrea Orlando, alcongresso delle Camere civili.D'intesa con il ministero del-l'Università, a inizio 2016, la viapreferenziale per l'accesso allaprofessione forense potrebbe es-sere rappresentata dalla inizialefrequentazione diunultimo annodel corso di laurea in giurispru-denza, a numero programmato,al quale poi si aggiungerebbe postlaurea il periodo di pratica.

Una maniera per aggirare il di-vieto alnumero chiuso che config-gerebbe con la disciplina comuni-taria e che non sarebbe esclusivo,

ma renderebbe le alternative - hasottolineato un po' cripticamenteOrlando - almeno tortuose. L'attoormai è pronto e dovrebbe essereformalizzato abreve dopo i pareridegli organismi tecnici del Miur.

Si aprirà poi nelle prossime set-timane una nuova fase di quellache, forse impropriamente, è defi-nita come degiurisdizionalizza-zione: Orlando ha annunciato, ol-tre all a firma del decreto che defi-nisce le procedure per potereusu-fruire dei 5 milioni di agevolazionifiscali per la negoziazione e gli ar-bitrati, la costituzione di un grup-po dilavoro che dovràindividuarele nuove tipologie di controversieda comprendere nel perimetrodelle forme alternative di soluzio-ne. Tra queste, ha risposto Orlan-do alle sollecitazioni del presiden-te deigiuslavorista Aldo Bottini, cipotrà essere spazio anche per lecontroversie in materia lavoristi-ca che, inizialmente previste dallaversione originaria della negozia-zione assistita vennero poi stral-ciate in Parlamento.

Il ministro, rispondendo alledomande di Renzo Menoni presi-dente dei civilisti, ha poi spiegato

che sarà affrontato anche il temadelle competenze, senza tabù, main maniera laica, senza la rivendi-cazione di "riserve indiane".

Ma nella lista delle prossimemodifiche, Orlando ha annuncia-to anche la volontà di procedere auna modifica della norma prima-ria che presiede all e elezioni degliOrdini per andare nella direzionedi una uniformità di base delle re-gole, facendo venire meno le pole-miche sulle differenze tra elezionidi primo e secondo grado e dicompatibilità con l'esercizio dellafunzione giurisdizionale.

Capitolo a parte quello dell'ef-ficienza degli uffici giudiziari.Orlando ha rivendicato il lavorodi monitoraggio e conoscenzafatto dal ministero. Con risultatiper certiversi anche sorprenden-ti, visto che tra le sedi con le peg-giori performance (nella fasciabassa ci sono una settantina circadi uffici) cene sono anche alcunesenza scoperture di organico. Damartedì Orlando avvierà,a parti-re dalla Calabria, un tour nei tri-bunali in maggiore difficoltà. Inogni caso, dal prossimo anno,prenderanno servizio 4.000 can-

cellieri in più che andranno a di-mezzare i vuoti in organico accu-mulati nel corso di 25 anni.

Ma Orlando ha anche tenuto asottolineare che a dovere essereaffrontato anche l'argomento del-le dimensioni delle Corti d'appel-lo, perchè non si può da una parteinvocare la specializzazione co-me elemento di un servizio giusti-zia di qualità e poi difendere di-stretti dalle dimensioni tanto ri-dotte da renderla ardua nei fatti.

E sui temi più indigesti per l'av-vocatura il ministro ha tenuto a ri-cordare la volontà di dare un mag-giorepeso ailegali neiconsigligiu-diziari, a patto però di superare laframmentazione attuale che por-ta a volte con difficoltà a indivi-duare una posizione unitaria.

Infine, il ministro ha chiaritoche la la legge delega di riformacomplessiva della legge falli-mentare potrebbe confluire in unpacchetto di emendamenti allalegge di stabilità oppure essere ab-binata alla delega sulla proceduracivile che adesso dovrà, esaurito ilprocesso penale, riprendere ilcammino parlamentare.

91 RIPRO O OZIO NE RISERVATA

Avvocati Pagina 31

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lsc , solo 0,9% defi 'evasoscovato con ' redditometro

Ilredditometro èlo strumentousato dal Fiscoper analizzare lacorrispondenzatra i redditidichiarati e lespese effettuatedal contribuente

Se loscostamentosupera il 20%può scattarel'accertamento

Secondo unaricerca dellaFondazione deicommercialisti,nel 2014 ilricorso alredditometro èsceso del48,5%. IIpresidente deicommercialistiGerardoLongobardi(foto) chiedepiù chiarezzanei rapporti traFisco e cittadini

Proprio mentre arriva la versione aggiornatadel redditometro si scopre che da qualche annoil Fisco lo usa sempre meno. Come se un pesca-tore ogni anno acquistasse una canna da pescasempre diversa e più costosa ma andasse al maresempre più raramente. Il dato emerge da una ri-cerca svolta dalla Fondazione nazionale deicommercialisti nell'ultimo anno, l'Agenzia delleentrate ha ridotto il numero totale degli accerta-menti (-9) ma è riuscita ad aumentare l'am-montare di maggiore imposta accertata graziead una maggiore concentrazione dell'attività dicontrollo sui grandi contribuenti.

E dire che Gerardo Longobardi, presidente deicommercialisti, proprio ieri (nella giornata dichiusura del congresso nazionale di categoria)aveva fatto appello alle tre C: chiarezza, certezzae coerenza nel rapporto tra contribuenti e fisco.Invece nel 2014 gli accertamenti con determina-zione sintetica del reddito (quindi da reddito-metro) sono stati 11.og1 (-48,5%) rispetto ai21.535 del 2013. Anzi gli accertamenti sinteticisono una piccola parte degli accertamenti ordi-nari (3,6%), ancora meno (1,71) se si considera iltotale degli accertamenti, con un incasso di 238milioni.

«Appare chiaro afferma Giorgio Sganga,presidente della Fondazione nazionale dei com-

rUndicimila inviti al contraddittoriodavanti alle Entrate sono stati chiusisenza proseguire con il controllo

mercialisti come nel calo degli accertamentisintetici abbia inciso il contraddittorio, fase incui il contribuente è chiamato a giustificare gliscostamenti tra tenore di vita "ricostruito" e red-diti dichiarati al fisco. I dati del 2014 fanno emergere anche un altro aspetto e cioè che oltre il mi-la inviti al contraddittorio sono stati chiusi senzala prosecuzione dell'attività di controllo in quan-to sulla base dei dati e notizie forniti dal contri-buenti l'ufficio non ha riscontrato elementi talida giustificare la prosecuzione dell'attività dicontrollo sostanziale». In pratica circa il milacontribuenti selezionati dal redditometro, sonopoi riusciti a dimostrare di non essere degli eva-sori riuscendo a giustificare le spese sostenute.

«I numeri sembrano confermare continuaSganga che il vecchio strumento utilizzatoper le annualità fino al 2008 era inattendibile, ilche dovrebbe far riflettere sulla bontà di metodidi accertamento matematico-statistici». Nonmanca qualche «problema» anche con il nuovoredditometro: la presunzione che le spese perinvestimenti (si pensi all'acquisto di una casa) si-ano state finanziate con redditi tutti realizzatinell'anno in cui la spesa è stata effettuata. Ipotesicontraria alle regole di comune esperienza.

Isidoro Trovato© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commercialisti Pagina 32

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Commercialïsti attenti alla pensionePiù di 25 mila simulazioni afronte di circa 66 mila iscritti.Questo il bilancio sull'anda-mento del sistema che per-mette di valutare l'aspettati-va di pensione futura tracciatoda Renzo Guffanti, presidentedella Cassa nazionale di previ-denza e assistenza dei dottoricommercialisti, a margine deilavori del IV Congresso nazio-nale dei Commercialisti. «Lanostra simulazione di quellache è l'aspettativa futura dipensione è un'evoluzione di un

Renzo Guffanti

lutare le stime sulla condizio-ne migliore e quella peggiore».Rilasciato a tutti gli iscrittialla fine di luglio, il sistema«ha compreso, poi, un aumen-to esponenziale della possibi-lità di andare a disegnare ilproprio andamento previden-ziale per anno, per gruppo dianni, tenendo separate lecurve dei ricavi e dei redditidel professionista», ha sotto-lineato Guffanti, «tali curve,infatti, tendenzialmente, conl'ingrossarsi dello studio e

programma di cui disponevamo già nel 2001-2002», ha precisato il numero uno dell'ente,«abbiamo avuto fino ad ora 25 mila simula-zioni, a fronte di circa 66 mila iscritti, mail numero contato è quello delle previsionirilasciate. E sappiamo che qualcuno ne hafatta più d'una, per capire il sistema e per va-

l'aumentare della struttura tendono a diver-gere». Guffanti, infine, ha precisato come siastata rilevata «una scarsissima litigiosità colprogramma, perché sono arrivate alla Cassapochissime richieste di chiarimenti rispettoal contenuto e rispetto ai risultati. Elementoche ci conforta parecchio».

Commercialisti Pagina 33