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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. 20 luglio 2018

Pagina I

ARCHITETTURA E INGEGNERIA

Incarichi, ribasso senza limitiItalia Oggi 20/07/18 P. 35 1

SOCIETÀ MULTIPROFESSIONALI

Società multidisciplinariItalia Oggi 20/07/18 P. 26 Debora Alberici 2

NON C'E' DIVIETO DI ISCRIZIONE ALL'ALBO FORENSE PER LA NUOVA SOCIETA'INTERPROFESSIONALE

Sole 24 Ore 20/07/18 P. 21 NEGRI GIOVANNI 3

BONUS ENERGETICO

Casa, rischio taglio del 50% per il bonus energiaSole 24 Ore 20/07/18 P. 1-2 Carlo Carboni 4

CNF

PROTOCOLLO CSM-CNF PER SVELTIRE I PROCESSI D'APPELLOSole 24 Ore 20/07/18 P. 21 P.MAC. 7

COMMERCIALISTI

Audizioni, giovani esclusiItalia Oggi 20/07/18 P. 31 8

CONSULENZE PROFESSIONALI

Deloitte lancia la start-up per la consulenza legaleItalia Oggi 20/07/18 P. 16 Gabriele Ventura 9

FONDI PROFESSIONALI

PER GLI STUDI CONTRIBUTI SUI CORSI DI FORMAZIONESole 24 Ore 20/07/18 P. 23 10

ILVA

Gara Ilva, i dubbi di CantoneCorriere Della Sera 20/07/18 P. 29 11

L'Anac: errori nella gara Ilva ma lo stop spetta al governoRepubblica 20/07/18 P. 22 12

OPERE PUBBLICHE

Ferme 270 opere per 21 miliardiSole 24 Ore 20/07/18 P. 5 13

RISCHIO SISMICO

CAMPANIA, 25 MLN PER CONTRASTARE IL RISCHIO SISMICOItalia Oggi 20/07/18 P. 37 14

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I_%riu delíbera dell'llriac In rnaleri . a dí afdarraenlo dí alCúilà dí arrlúCeCCura e iuígegraer1 . ca

Incarichi, ribasso senza limitiFinirebbero per ridurre la concorrenza sul prezzo

Pagina a curaDI ANDREA MASCOLINI

I1 limite al ribasso nell'ag-giudicazione di incari-chi per lo svolgimento diattività di ingegneria e

architettura è illegittimo inquanto limita la concorren-za sull'elemento prezzo e difatto orienta a priori l'entitàdel ribasso stesso. È quantoafferma l'Autorità nazionaleanticorruzione con la delibe-ra n. 610 del 27 giugno 2018per una istanza di parererelativa ad una proceduranegoziata per l'affidamentodi un incarico professionaleemesso da una centrale uni-ca di committenza per unaffidamento del valore di 82mila euro avente ad oggetto laprestazione di servizi tecnicidi architettura e ingegneriaconsistenti nella redazione delprogetto definitivo-esecutivo enella direzione dei lavori, daaffidarsi con il criterio dell'of-ferta economicamente piùvantaggiosa (Oepv) ma conun ribasso massimo fissatoal 50% dell'importo a basedi gara. La ragione addottadalla centrale di committen-za per difendere la scelta difissare un limite alle offerteeconomiche pari al 50% delvalore stimato dell'appaltoera attinente alla necessitàdi salvaguardare la correttaapplicazione dei Ccnl.

L'Anac censura la sceltadell'amministrazione richia-mando una pronuncia delConsiglio di stato (la. n. 2912del 28 giugno 2016 dellaquinta sezione) che aveva giàaffermato l'illegittimità del li-mite di ribasso che «introduceun'inammissibile limite allalibertà degli operatori econo-mici di formulare la propostaeconomica sulla base delle pro-prie capacità organizzative eimprenditoriali, pregiudican-do, sino di fatto ad annullar-lo, il confronto concorrenzialesull'elemento prezzo».

In quel caso il limite era fis-sato al 12% e la motivazioneera stata la stessa del bandooggetto della delibera ma igiudici avevano specificato chele stessa salvaguardia potevaessere realizzata attraverso

lo strumento dell'esclusionedelle offerte anormalmentebasse.

Ma il Consiglio di stato ave-va anche espresso considera-zioni negative sulla normadell'allora vigente regolamen-to del codice appalti (l'art. 266,comma 1, lettera c che preve-deva l'obbligo per le stazioniappaltanti di indicare neibandi di gara un limite ai ri-bassi sul prezzo): «detta dispo-sizione», diceva il Consiglio distato, «presenta profili di dub-bia legittimità, connessi allaviolazione dei ricordati prin-cipi in materia di tutela dellaconcorrenza e della libertà diiniziativa economica. In realtàgià con le linee guida 1-2016sull'affidamento dei servizidi ingegneria e architettural'Anac aveva eliminato l'ob-bligo di indicazione del limitedi ribasso, in precedenza giàritenuto contrario ai principidel Trattato in tema di liberaconcorrenza. Nella deliberadi giugno l'Autorità chiariscedi nuovo il concetto: «di fattoviene annullato il confrontoconcorrenziale sul prezzo, incontraddizione con il criterio

di aggiudicazione prescel-to, ovvero quello dell'offertaeconomicamente più van-taggiosa, il cui scopo è inve-ce quello di ottenere da ognisingolo concorrente un'offer-ta che contemperi la qualitàmassima delle prestazioni conil prezzo più basso possibile inrelazione alle proprie capacitàaziendali, organizzative e im-prenditoriali».

Entrando poi nel merito,l'Anac specifica anche che «fis-sando una percentuale mas-sima di ribasso ammesso, laStazione appaltante «sugge-risce» già a priori quale ritie-ne essere il prezzo migliore ecosì spinge tutti i concorrentia formulare un'offerta econo-mica ridotta del 50% rispettoalla base d'asta o, quantome-no, ad approssimarsi quantopiù possibile. E infatti 8 con-correnti su 17 (ma due sonostati esclusi) avevano offertoproprio il ribasso del 50%, unoil ribasso del 49,5%, e tutti glialtri ribassi comunque moltoelevati, ovvero compresi tra il27,54 e il 41%».

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Architettura e ingegneria Pagina 1

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Le sezioni unite dettano le condizioni a una Sas tra professionisti

Società multidisciplinariOli allo studio di avvocati e commercialis ti

DI DEBORA ALBERICI*

Valida la società multidisci-plinare anche per la profes-sione forense se gli avvocatiiscritti all'albo hanno almenodue terzi del capitale ela maggioranza nell'or-gano di gestione. Finoall'avvento della nuovadisciplina (1° gennaio2018) l'esercizio in formaassociata era consentitosolo ai soci in possesso deltitolo di avvocato.

Sono queste le im-portanti conclusioniraggiunte dalle sezioniunite della Cassazionenella sentenza 19282 del19 luglio che ha accolto ilricorso di un Sas professiona-le interdisciplinare, costituitacioè tra due avvocati e unacommercialista.

Il Cnf aveva respinto il ricor-so della società professionaleritenendo vigente il divieto disocietà multidisciplinari per gliavvocati contenuto nell'articolo5 della relativa legge professio-nale (legge n. 247 del 2012); haaltresì escluso che nel caso di

specie si fosse formato, ex arti-colo 45 del dlgs n. 59 del 2010, ilsilenzio-assenso sulla domandadi iscrizione.

Di qui il ricorso in Cassazio-ne dove la Sas professionale ha

sostenuto che sulla domandapresentata si era determinatoil silenzio assenso per esseretrascorsi più di sessanta giornidalla domanda di iscrizione eche, inoltre, la facoltà di costi-tuire società di capitali, multi-disciplinari e con la presenzadi professionisti iscritti in altrialbi o con soci di capitale, erastata introdotta dall'articolo 10della legge n. 183 del 2011. Il

Cnf, pertanto avrebbe sbaglia-to nel ritenere inapplicabile lanorma sul presupposto del per-durante divieto per gli avvocatidi costituire società multidisci-plinari contenuto nell'articolo 5

della legge 247 del 2012.Le sezioni unite, ana-

lizzando il secondo mo-tivo della difesa, hannorilevato che l'esercizio incomune dell'attività pro-fessionale è stato rego-lamentato per la primavolta con la legge n. 1815del 1939, che consentival'esercizio in forma as-sociata della professioneda parte di persone abi-litate, ma con l'obbligo diutilizzare esclusivamen-

te la dizione di «studio tecnico,legale, commerciale, contabile,amministrativo o tributario»seguita dal nome e cognome edai titoli professionali dei sin-goli associati.

E stata poi introdotta la pos-sibilità di costituire società dipersone multidisciplinari conla legge 183 del 2011 e con lalegge 27 del 2012 che ha con-vertito il decreto legge n. 1 del

2012. Questa nuova disciplinaconteneva però una clausoladi salvaguardia e cioè restavaesclusa la partecipazione disoci di mero capitale o di socinon abilitati all'esercizio dellaprofessione forense.

Solo nel 2017 il problema èstato interamente superato conla legge 124 che ha introdottonella legge 247 del 2012 l'ar-ticolo 4-bis, superando defini-tivamente il divieto contenutonel decreto legislativo n. 96 del2001. Con la conseguenza chela nullità della società è ormaicancellata dallo ius superve-niens che può essere applicatoanche in sede di legittimità.

Ne consegue che la causadeve essere rimessa al giudicedi merito per accertare se, inconcreto, i connotati della socie-tà ricorrente siano compatibilicon la riforma oppure no.

Cassazione. net

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Società multiprofessionali Pagina 2

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Non c'è divieto di iscrizione all'albo forenseper la nuova società interprofessionale

AVVOCATIlegislativo 96 del 2001.

In sintesi, la disciplina prevede-va che la società tra avvocati pote-va avere come oggetto esclusivol'esercizio in comune della profes-sione da parte dei propri soci, tuttinecessariamente in possesso deltitolo di avvocato; la società dove-va essere iscritta nel Registro delleimprese (nella sezione speciale re-lativa alle società tra professioni-sti); la ragione sociale doveva con-tenere l'indicazione di «società traavvocati»: la partecipazione a unasocietà era incompatibile con lapartecipazione a un'altra società.

Nel2oo6 venne sì cancellato inlinea generale il divieto di eserci-zio della professione in forma so-cietaria interdisciplinare, con l'av-vertenza però di lasciare sopravvi-vere i diversi modelli societari aquell'epoca in vigore. Elementoche di fatto permise alla "vecchia"compagnie tra avvocati di resiste-re poi anche alla riforma dell'ordi-namento forense che continuavaa escludere la partecipazione deisoci di semplice investimento o disoci non abilitati all'esercizio dellaprofessione forense.

Con la legge 124 del 2017, con ildichiarato obiettivo di garantiteuna maggiore concorrenzialitànell'esercizio della professione le-gale, è stato modificato l'ordina-mento forense mettendo in campoun nuovo modello societario. Siprevede l'ammissibilità delle so-cietà di persone, di capitali o coo-perativa, con iscrizione nella se-

zione speciale, si vieta la parteci-pazione societaria attraverso fidu-ciarie o trust, si blinda l'organo digestione con la disposizione chene assegna la maggioranza ai solisoci avvocati, tiene fermo il princi-pio della personalità della presta-zione professionale, ribadisce ilconcorso della responsabilità del-la società e dei soci con quello delprofessionista che ha eseguito laprestazione. Per quanto poi ri-guarda la possibiltà di partecipa-zione di soci non avvocati si aprea un ingresso sia pure in una mi-sura non superiore a un terzo delcapitale sociale.

Ora la Corte, messa di fronte aun diniego all'iscrizione da partedel Cnf, per contrasto con le vec-chie norme del2ool e del loro ef-fetto di trascinamento, accogliela tesi della società, cancellandoil provvedimento del Consiglionazionale forense. Non ne dispo-ne però automaticamente l'iscri-zione, ma rinvia invece allo stes-so Cnf, che dovrà esaminare lacorrispondenza tra la società in-terprofessionale in questione e ilmodello a questo punto ammessoe delineato dalla disciplina del-l'anno scorso, ma che è poi entra-to in vigore solo a partire dal 1°gennaio 2018. Un modello che varicordato è tuttora oggetto di po-lemiche e contestazioni all'inter-no dell'avvocatura, soprattuttoper il presunto effetto-contagiodeterminato dall'ingresso dei so-ci di capitale.

Le Sezioni unite civilisdoganano il modelloin vigore dal i° gennaio

La governance ammessaprevede il limitedi un terzo di soci non legali

Giovanni Negri

Non si può negare l'iscrizione al-l'Albo forense dello studio multi-disciplinare. La Cassazione, sen-tenza 19282 delle Sezioni unite ci-vili depositata ieri, analizzando lalegge professionale e le clausole disalvaguardia, ricorda che dal 1°gennaio del 2o18 è consentita lacostituzione di società di persone,capitali e cooperative i cui soci sia-no per almeno due terzi del capita-le sociale e dei diritti di voto iscrittiall'albo, o avvocati iscritti all'alboe professionisti iscritti in albi dialtre professioni.

La pronuncia, la prima in mate-

ria, ricostruisce puntigliosamentel'evoluzione delle norme che han-no via via disciplinato la societàinterprofessionale, per conclude-re che, prima dell'introduzionenell'ordinamento forense dell'ar-ticolo 4 bis, avvenuta l'anno scor-so, l'unico modello societario traavvocati era quello delineato dagliarticoli 16 e successivi del decreto

L'EVOLUZIONE

i. La prima versioneLa disciplina dei 2001ammetteva l'eserczio informa associata dellaprofessione forense, conuna serie di condizioniperò. Non era previstol'ingresso di soci di capitaleo, comunque, di altriprofessinisti: tutti i socidovevano essere inpossesso dei titolo diavvocato

2. La situazione attualeCon l'intervento dei 2017, ieriricostruito dalla sentenzadelle Sezioni unite, in vigoredal 2018, è stata ammessa lapossibilità di costituzionedi una societàinterprofessionale, conl'ingresso di soci di capitale ecomunque di professionistinon avvocati, sia pure inuna quota non superiorea un terzo

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Società multiprofessionali Pagina 3

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Casa, rischiotaglio del 50%per il bonusenergiaI NUOVI TETTI

Non detraibili le quote diinvestimento oltre le soglie:più colpiti infissi e domotica

Limiti allineati al mercatoper alcuni interventi, in altricasi tetti molto risicati

La bozza di decreto del ministerodello Sviluppo economico che ritoc-ca i parametri di riferimento deglisconti fiscali per la riqualificazioneenergetica è destinata a cambiare iconnotati dell'ecobonus. L'obiettivodell'introduzione di massimali uni-

tari, parametrati al metro quadratoo al kilowatt, è rendere più traspa-rente il sistema: con prezzi vicini aivalori di mercato sarà più difficileportare in detrazione lavorazioniche non dovrebbero rientrare nelperimetro dell'efficientamentoenergetico. I limitiverranno alline-ati al mercato per alcune tipologie diinterventi, mentre in altri casi i tettisono decisamente risicati, se nonaddirittura inferiori ai valori medidi mercato, con conseguenze pena-lizzanti in diversi campi per impre-se e cittadini: è il caso degli infissi,dove si rischia una perdita secca dioltre il 5o% dello sconto fiscale. Sce-nario simile si profila per l'installa-zione di un sistema di domotica.

Latour e De Stefani a pag. 2

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Bonus energetico Pagina 4

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Infissi e domotica, i nuovi tettitagliano a metà l'ecobonusLa riforma. La bozza di decreto introduce valori massimi che penalizzano alcuni prodotti:per installazione di serramenti e building automation limiti inferiori ai valori medi di mercato

Luca De StefaniGiuseppe Latour

Limiti allineati al mercato per alcunetipologie di interventi. Mentre, in al-tri casi, i tetti sono decisamente bas-si. Con un effetto che rischiadipena-lizzare imprese c cittadini. Labozzadi decreto del ministero dello Svi-luppo economico che ritoccai para-metri di riferimento degli sconti fi-scali perla riqualificazione energeti-ca è destinata a cambiare i connotatidell'ecobonus.

L'introduzione di massimali uni-tari, parametrati al metro quadrato oal kilowatt, punta a rendere più tra-sparente il sistema: con prezzi viciniai valori di mercato sarà, infatti, piùdifficile portare in detrazione lavora-zioni che non dovrebbero rientrarenel perimetro dell'efficientamentoenergetico. Anche perché Enea, conil nuovo assetto, potrà effettuarecontrolli a campione sugli interventi.Il problema, però, è che in alcune si-tuazioni questi valori sono troppobassi, secondo i calcoli dei produtto-ri. Così, c'è il rischio di far perdere aimprese e cittadini molti euro di po-tenziali detrazioni.

Il caso che, meglio di tutti, raccontala situazione è quello degli infissi. Perl'acquisto e laposain opera di unpro-dotto in zona climatica C, ad esempioin Campania, la stima delle impresedella filiera è che serva una cifra che siaggira intorno agli 8oo euro al metro

quadrato, considerando serramento,installazione, costo di avvolgibile,controtelaio, cassone e assistenzamuraria. In zone climatiche media-mente più fredde si sale, fino a sfiora-re i mille euro.

Di questo costo sarà possibile recu-perare solo una p arte piuttosto picco-la: 35o euro al metro quadrato. Quin-di, un risultato finale di 175 euro di de-trazione contro gli attuali 400, in as-senza di massimali unitari. Con unaperdita secca di oltre il 50% dellosconto fiscale. Uno scenario che sive-rificherà, molto simile, anche perl'in-stallazione di un sistema di domotica,con il limite massimo di 25 euro alme-tro quadro, sotto la media di mercatodi circa 8o euro. Le nuove tabelle - vadetto - non hanno però sempre effettidi questo tipo. Basta guardare alle cal-daie a condensazione. Per un impian-tomedio, dacirca 26 kW, saràpossibi-le spendere 6.500 euro. Unvalore per-fettamente allineato al mercato.

Male novitàdeltesto non si limita-no ai massimali. Inbase alle nuove re-gole il bonifico, necessario per usu-fruire della detrazione Irpef, non do-vrà infatti contenere solo la causaledel versamento, costituita dalla nor-ma agevolativa (ad esempio, «detra-zione del 65%, ai sensi dell'articolo 1,commi 344-347, legge 27 dicembre2006, n. 296»), il codice fiscale delbe-neficiario della detrazione e il numerodi partita Iva o il codice fiscale del sog-getto afavore del quale il bonifico vie-ne effettuato, ma dovrà contenere an-

che viene pagata. Questo nuovo ob-bligodovrà essere seguito per tutti gliinterventi che saranno avviati dalno-vantesimo giorno successivo allapubblicazione del provvedimento.

E proprio relativamente ai massi-mali di spesa, oltre all'introduzione,per ogni singola tipologia di interven-to, di massimali unitari, si segnala lariduzione da 12omila euro a 3omilaeuro del costo massimo, detraibile al50%, per l'acquisto e la posa in operadi schermature solari (nuova detra-zione massima di 15mila euro), oltreall'introduzione di un limite di spesadi 23.076,92 (detrazione massima del65% di 15mila euro) per i dispositivi

multimediali per il controllo da remo-to degli impianti, i quali oggi non sonosoggetti ad alcun limite.

Attualmente, se nella stessa unitàimmobiliare vengono effettuati siainterventi sulle strutture opache ver-ticali (pareti isolanti o cappotti) e oriz-zontali (coperture e pavimenti), siala-vori che sostituzione delle finestrecomprensive di infissi, il limite di de-trazione massima agevolabile è di6omila euro. Il decreto del Mise, inve-ce, fa rientrare in questo limite com-plessivo anche le schermature solari.

Infine, un chiarimento più tecnico.Il decreto spiega un passaggio dubbiosul risparmio energetico qualificato.

Con unanovitàda applicare agli inter-venti che sarannoavviati dalnovante-simo giorno successivo allapubblica-zione in «Gazzetta». Il requisito dei la-vori in più del25%della superficie di-sperdente sarà necessario perbeneficiare della detrazione del 75%per il miglioramento dellaprestazio-ne energetica, conseguendo almenola qualitàmedia di cui al Dm 26 giugno2015, oltre che per beneficiare dellemisure antisismiche delle parti co-muni, abbinate alla riqualificazioneenergetica, detraibili al 75% (riduzio-ne di una classe di rischio) o all'85%(riduzione di 2 classi di rischio).

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VECCHI E NUOVI LIMITI

USI DOMESTICI E INDUSTRIALI

Pannelli solariper l'acqua calda

Detrazione Irpef e Ires del 65%, conlimite di spesa di 92.307,69 euro e didetrazione di 60milaeuro. Peri lavoriavviati dal «novantesimo giornosuccessivo» alla pubblicazione deldecreto, si applica il nuovo limite dispesa di 60o euro al metro quadro peri collettori solari scoperti, di soo euroal metro quadro peri collettori solarisu piani verticali e di milleeuroalmetro quadro per i collettori solarisottovuoto o a condensazione.

ISOLAMENTO

Pareti e cappottiCoperture e pavimenti

Detrazione Irpef e Ires del 65%, conlimite di spesa di 92.307,69 euro e didetrazione di 60milaeuro. Con ilnuovo decreto, si applicano anche inuovi limiti: di 20o euro al metroquadro per coperture esterne, di Zooeuro al metro quadro per copertureinterne, di 25o euro al metro quadroper coperture ventilate, di 12o euro almetro quadro per pavimenti esterni,di Zoo euro al metro quadro perpavimenti interni/terreno.

a cura di Luca De Stefani

SERRAMENTI

Finestre comprensivedi infissi

Detrazione Irpef e Ires del 50%, conlimite di spesa di 120milaeuroe didetrazione di 60milaeuro. Per ilavori avviati dal «novantesimogiorno successivo» allapubblicazione sulla Gazzettaufficiale del nuovo decretoattuativo, si applica anche il nuovolimite di spesa di 35o euro al metroquadro per le zone climatiche A, B eC e di 45o euro al metro quadro perle zone climatiche D, E e F.

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ACQUISTO E POSA

Schermaturee tende solari

IMMOBILI ESISTENTI

Riqualificazionedegli edifici

SOSTITUZIONE

Installazionedi micro-cogeneratori

Detrazione Irpef e Ires del 50%, conlimite di spesa di 120mila euro e didetrazione di 60mila euro. Per ilavori avviati dal «novantesimogiorno successivo» allapubblicazione sulla Gazzettaufficiale del nuovo decretoattuativo, si applica il nuovo limitedi spesa complessiva di 30milaeuro e di detrazione di 15mila euro,oltre che quello di 1so euro per ognimetro quadro.

Detrazione Irpef e Ires dei 65%, conlimite di spesa di 153.846,15 euro edi detrazione di loomilaeuro. Per ilavori avviati dal «novantesimogiorno successivo» allapubblicazione sulla Gazzettaufficiale del nuovo decretoattuativo, si applica anche il nuovolimite di spesa di 50o euro al metroquadro per le zone climatiche A, B eC e di 575 euro al metro quadro perle zone climatiche D, E e F.

Le misure All'Eneaoperative poteri didopo verifica a9o giorni campione.dal decreto Bonificiin Gazzetta parlantiufficiale con riporto

del numerodi fattura

Detrazione Irpef e Ires del 65%,con limite di spesa di153.846,15 euro e di detrazionedi loomila euro. Per i lavoriavviati dal «novantesimogiorno successivo» allapubblicazione sulla Gazzettaufficiale del nuovo decretoattuativo, si applica anche ilnuovo limite di spesa di milleeuro per kilowatt di energiaelettrica potenziale (kWe).

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Protocollo Csm-Cnf per sveltire i processi d'Appello

GIUSTIZIA

Siglato un "accordo" anchesull'esame preliminaredelle impugnazioni

cati, che tengano conto delle lineeguida "deliberate" dal Csm il 5lu-glio 2017 e il 20 giugno 2018.

Le linee guida dettano i criteri perottimizzare i tempi, sia in ambito ci-vile sia penale. Per quanto riguardail civile si parte dalla possibilità per

Nella consapevolezza del collega-mento tra i motivi della decisione diprimo grado e l'impugnazione le li-nee suggeriscono un "modello".

L'appuntamento per fare il puntodella situazione, anche ai fini dellastipula di protocolli condivisi, è fis-sato al 31 ottobre.

Sempre di ieri la nota con la qualeil presidente dell'Associazione italia-na giovani avvocati Alberto Vermi-glio ha annunciato la proroga del re-gime transitorio per l'esame di abili-tazione degli avvocati. Una confer-ma ottenuta nel corso di un incontrocon il sottosegretario alla Giustizia,Jacopo Morrone. Per tutto il 2o18 sipotranno dunque continuare a usarei codici commentati. Slitta anchel'entrata in vigore del regolamentoche prevede la frequenza obbligato-ria delle scuole forensi per i tiroci-nanti iscritti nel registro dei prati-canti dal 27 settembre 2018.

-P. Mac.

il consigliere di schematizzare la vi-

Un protocollo d'intesa tra Csm eConsiglio nazionale forense pertrasferire nei distretti delle Cortid'Appello le linee guida approvatedal Csm sulla motivazione sinteticae l'esame preliminare delle impu-gnazioni. L'intesa - nella consape-volezza che proprio nel secondogrado si accumulano i maggiori ri-tardi - è stata siglata ieri dal vicepresidente del Csm Giovanni Le-gnini e dal presidente del Cnf An-drea Mascherin. L'impegno è in-centivare l'adozione di protocollicondivisi, negli uffici giudiziari enei Consigli dell'Ordine degli avvo-

cenda processuale, su supporto in-formatico da condividere con il col-legio attraverso un archivio telema-tico: un sistema già esistente per letoghe con la cosiddetta "Consolle",il programma che consente a giudicie assistenti di gestire il Processo ci-vile telematico. Nell'ottica di svelti-re il lavoro rispettando l'effettivitàdel contraddittorio si inquadra an-che lo schema per la redazione degliatti difensivi.Anche nel penale l'efficienza pas-sa per un esame preliminare, finaliz-zato a una valutazione ad ampio rag-gio: dal grado di complessità degliaffari, al calcolo della prescrizione.

",RIPRODUZIONE RISERVATA

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COMMERCIALISTI

Audizioni,giovaniesclusi

«I giovani professionisti nonsono stati invitati al dia-logo . Questo paese, comespesso accade , ci ha negatola possibilità di partecipareal disegno dei provvedimen-ti più importanti». Così Da-niele Virgillito , presidentedell'Unione nazionale giova-ni dottori commercialisti edesperti contabili (Ungdcec)in merito alle audizioni suldisegno di legge di conversio-ne del decreto dignità, avvia-te alla Camera dei Deputatidalle commissioni riunitefinanze e lavoro . «Inaspet-tatamente non siamo staticonsiderati», afferma Virgil-lito . « Si fa sempre troppopoco per i giovani e non siintravede nel provvedimen-to quel percorso di semplifi-cazione e sburocratizzazionedel nostro sistema fiscale chetanto sarebbe utile, invece,per attrarre investimenti egenerare ricchezza» spiegail presidente Ungdcec. «Neldecreto non si ravvisa l'ado-zione di tutte quelle misurea «costo zero » che potreb-bero incidere nel ridurre lamiriade di ridondanti adem-pimenti a cui siamo asservi-ti e che potrebbero, invece,ridare «dignità» alla nostraprofessione.

Commercialisti Pagina 8

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Deloitte lancia la start-upper la consulenza legale

DI GABRIELE VENTURA

Nasce l'intermediario della consulenza legale. Un gruppodi professionisti che facilitano il rapporto tra lo studio el'impresa cliente proponendosi ai general counsel comebusiness partner nella gestione di situazioni critiche, emettendo invece a disposizione degli amministratori de-legati e in generale dei vertici delle aziende medio piccolele competenze di un general counsel. Si tratta di in2law,start-up nata nel 2016 che oggi conta su 25 professionistie che è entrata a far parte del network di Deloitte Legal.Il legame , che non ha carattere esclusivo , è stato annun-ciato ieri a Milano.La start-up è nata da un 'idea di Sibilla Ricciardi , ex generalcounsel di Microsoft, e di Marco Pietrabissa, imprendito-re nel settore delle risorse umane . In21aw si propone diintegrare i propri professionisti all'interno dell'aziendaper il tempo o per i task necessari, con costi definiti nonin base ai parametri orari della consulenza ma attraversoun forfait che viene stabilito in anticipo. L'integrazione diin2law all 'interno del network Deloitte Legal si inseriscein un nuovo percorso che lo studio sta seguendo che puntaall'innovazione.Lo studio ritiene infatti che i servizi in house costituirannouna parte sempre più rilevante del business legale. «Oggiabbiamo compiuto un passo decisivo sulla strada dellaridefinizione del mercato dei servizi legali , nella consa-pevolezza di essere solo all 'inizio di un cambiamento chesi realizzerà in un orizzonte temporale ancora incerto mache determinerà una radicale trasformazione nella profes-sione e nelle modalità del suo esercizio», afferma CarloGagliardi, managing partner di Deloitte Legal.Secondo Sibilla Ricciardi , «la parola chiave del nostro in-novativo modello di business è «flessibilità»; flessibilitànon solo per i clienti, che possono avvalersi delle compe-tenze di un professionista altamente qualificato solo peril tempo necessario ma, soprattutto, per i nostri professio-nisti che possono conciliare in modo agevole lavoro e vitaprivata». Pietrabissa ha invece affermato che «abbiamointercettato un bisogno nuovo per il mercato italiano edato una risposta unica con il modello law as a service,una scelta che soddisfa le esigenze del cliente in terminidi efficienza e efficacia».

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Consulenze professionali Pagina 9

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SPAZIO PROFESSIONISTI

1 Friuli Venezia Giulia pro-muove la formazione all'este-ro finalizzata all'accrescimen-to, in termini di eccellenza e

qualità, dei livelli di competenzae di abilità individuali dei profes-sionisti. Ai professionisti sonoinfatti concessi contributi a fon-do perduto per la partecipazionea percorsi formativi che, oltre aessere connessi all'attività eser-citata, devono essere realizzatiall'estero da organismi di forma-zione accreditati, enti o strutturepubbliche e private, Ordini, acca-demie, scuole o università e de-vono concludersi con il rilasciodi un titolo odi un certificato cheattesti le competenze acquisitenel percorso formativo. Il contri-buto copre, tra l'altro: spese diiscrizione per la frequenza dellaformazione; acquisto di testi;spese di viaggio; spese accesso-rie di soggiorno.

a cura di Confprofessioni

PER GLI STUDI

CONTRIBUTI

SUI CORSIDI FORMAZIONE

ALL'ESTERO

IN SINTESI

PROGRAMMALegge regionale 22 marzo2012, n. 5, articolo 19ISTITUZIONERegione FVG, Direzionecentrale lavoro, formazione,istruzione, pari opportunità,politiche giovanili, ricerca euniversità, Servizio Innova-zione e professioni, Struttu-ra stabile per il coordina-mento delle misure a favoredei liberi professionisti.SCADENZAProcedimento valutativo asportello (fino a esaurimen-to fondi - la domanda deveessere presentata primadell'avvio del percorso for-mativo).DIMENSIONE CONTRIBU-TOContributo a fondo perdutoa copertura delle spese: finoal 90%, se la domanda èpresentata per spese soste-nute nei 24 mesi precedentiil conseguimento dell'abili-tazione o non sia ancora maistata presentata alcunadichiarazione relativa alfatturato; fino al 70%, se ilvolume d'affari o il totale deicomponenti positivi <20.000 €; fino al 50%, se ilvolume d'affari o il totale deicomponenti positivi 20.000< x < 40.000 €; fino al 30%,se il volume d'affari o iltotale dei componenti posi-tivi > 40.000 C. Contributomassimo 10.000 €.

BENEFICIARIProfessionisti ordinisticiregolarmente iscritti a ordinio collegi; professionisti nonordinistici aderenti ad asso-ciazioni inserite nel registroregionale o iscritti a un'as-sociazione inserita nel regi-stro delle associazioni.Richiesti: residenza, domici-lio fiscale, sede legale odoperativa in FVG; età nonsuperiore a 35 anni; svolgi-mento esclusivamente diun'attività libero professio-nale.NOTEIl requisito dell'età deveessere posseduto al mo-mento della presentazionedella domanda.Esclusi i percorsi svoltitramite formazione a di-stanza.CONTATTIServizio innovazione e pro-fessioni, direttore di servizioRoberto Crucil, indirizzo:Trieste - via San Francesco,37, telefono: 040 3775246,fax: 040 3775250, e-mail:[email protected];posta certificata: [email protected]://www.regione.fvg.it/rafvg/cros/RAFVG/forma-zione-lavoro/lavoro/pro-fessioni/FOGLIA2/

Fondi professionali Pagina 10

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Gara Ilva, i dubbi di Cantone«Criticità, ma la decisione sull'annullamento spetta al governo»

L'iter della gara con cui ilministero dello Sviluppo, gui-dato allora da Carlo Calenda,ha assegnato Ulva alla cordataAmInvestCo presenta alcunecriticità. L'authority anticor-ruzione di Raffaele Cantoneha risposto ieri, con una lette-ra di sette pagine, alla richie-sta del dicastero di Luigi DiMaio. Accreditando le per-plessità dei tecnici che lo stes-so ministro ha messo sul dos-sier nelle settimane scorse.L'authority però ha scritto neldocumento che un eventualestop alla procedura di cessio-

ne ad ArcelorMittal può esse-re valutato soltanto dal gover-no nel caso in cui sussista, co-me prevede la legge, il «pre-minente interesse pubblico»all'annullamento.

Ennesimo cortocircuito Ilva.Ieri, non è appena arrivata lalettera, a Palazzo Chigi si è te-nuta una riunione straordina-ria in cui Di Maio ha riferito alpremier Giuseppe Conte i con-tenuti della lettera di Cantoneper «valutare i passi successivida compiere». Oggi il ministroandrà in aula per risponderead un'interpellanza parlamen-

tare sull'Ilva. Avrebbe dovutoincontrare anche i Commissa-ri straordinari Enrico Laghi,Corrado Carrubba e PieroGnudi sul negoziato con ilgruppo siderurgico franco-in-diano che sta preparando unaproposta migliorativa, sia sulfronte occupazionale sia suquello ambientale, per dissi-pare tutti i dubbi. Ma a questopunto non è più scontato nul-la. Perché Cantone ha eviden-ziato che non tutto è stato per-fetto nella procedura. I treaspetti critici riguardano il rin-vio del piano ambientale, le

RaffaeleCantone, 54anni, guidal'Authorityanticorruzione

«Spettaal ministerovalutarel'interessepubblicosullaCessione»

scadenze intermedie di attua-zione e i mancati rilanci finalidegli altri offerenti, quest'ulti-mo aspetto segnalato anchedal governatore della regionePuglia Michele Emiliano nellalettera che ha riaperto la que-relle sul destino dell'acciaieria.A ben vedere il nodo più spi-noso riguarda le scadenze in-termedie che non sono slittateed erano vincolanti. L'Anacspiega che il mancato adegua-mento alle prescrizioni fissatedal ministero potrebbe esseresanzionata con l'esclusionedalla gara. Ciò che è certo è cheil piano ambientale è passatoal vaglio della Commissionetecnica del ministero dell'Am-biente. Mentre sui mancati ri-lanci è stato rispettato il pareredell'Avvocatura dello Stato in-terpellata già da Calenda.

Fabio Savelli

ILVA Pagina 11

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La risposta dell'Anticorruzione

L 'Anac: errori nella gara Ilvama lo stop spetta al governo

L'Autorità non fermal'assegnazione a MittalRiunione straordinariaConte-Di Maio. Oggiil ministro alla Camera

BARI

Si riapre la partita Ilva. Quandol'accordo con Arcelor Mittal, lamultinazionale a capo della cor-data che si è aggiudicata il side-rurgico pugliese, sembrava que-stione di ore, una relazione dell'A-nac di Raffaele Cantone inviata ie-ri al Mise ha cambiato tutte le car-te in tavola. Anac, rispondendo auna richiesta di chiarimenti del vi-cepremier Luigi Di Maio, ha se-gnalato «criticità» nell'aggiudica-zione. Rimandando però al gover-no la decisione finale: «L'indivi-duazione - scrive Cantone - dieventuali irregolarità non potreb-be portare di per sé all'adozionedi provvedimenti di autotutela».

L'ultima parola spetta dunque al-la politica: tocca quindi al Gover-no decidere il da farsi.

La situazione è delicatissima:far saltare la trattativa significamettere lo Stato a rischio perquattro miliardi di euro di danni.Oltre, di fatto, a chiudere l'Ilvache, come faceva notare l'ex mini-stro Padoan, vale un punto per-centuale del Pil italiano. In seratac'è stato un vertice straordinariotra Di Maio e il premier Conte percapire il da farsi. «Dobbiamo valu-tare i successivi passi da compie-re», ha detto il ministro che oggiandrà alla Camera per risponde-re ad una interpellanza. In realtàl'intervento dell'Anac ha sorpre-so tutti anche al Mise. Anche se asollecitarlo era stato lo stesso DiMaio girando a Cantone una lette-ra del governatore pugliese, Mi-chele Emiliano, che segnalava al-cune criticità nell'aggiudicazio-ne della gara.

Al momento la possibilità chela gara venga annullata sono però

ancora remote: certo, si chiederàuno sforzo ad Arcelor sia sui temioccupazionali che ambientali.Quindi meno esuberi, così comerichiesto dai sindacati. E più inve-stimenti sull'ambiente, partendodall'utilizzo di materiale già lavo-rato che consente minori emissio-ni in atmosfera. Caso contrario,dovrebbe ripartire tutto da zero.Con conseguenze importanti: aldi là, infatti, della possibile richie-sta danni di Arcelor, Ilva non hapiù un euro in cassa. E perde ognimese 30 milioni. Andrebbe rifi-nanziata e servono nuovi denarianche per la cassa integrazioneche scade a giorni. La strutturacommissariale sta facendo il pos-sibile in queste ore. Ieri fonti a lo-ro vicine - dopo l'intervento diCantone - raccontavano che era-no comunque sereni. «Sono staterispettate tutte le regole di legge,sia sul piano ambientale sia sui ri-lanci».- G.FI numeri

Arcelor Mittal85 % controlla all'85%la società che si

è aggiudicata la gara per Ilva. II 15%è dei gruppo Marcegaglia

L'annullamento4 MLD della garapotrebbe costare

4 miliardi: 3 per Arcelor Mittal ecirca 900 da restituire allo Stato

ILVA Pagina 12

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Ferme 270 opere per 21 miliardiSBLOCCACANTIERI ANCE

Così si perdono 330milaposti di lavoro e 75 miliardidi ricadute sull'economia

Da grandi ponti e strade, fino allescuole dei piccoli Comuni. Su tuttoil territorio nazionale ci sono 270opere pubbliche bloccate, cantierifermi a vario titolo ma dal valorecomplessivo di 21 miliardi di euro.Questi i dati dell'Ance che calcola inben 33omila posti di lavoro e in 75miliardi di euro le ricadute che losblocco di queste opere pubblicheavrebbe sull'economia nazionale.

Quello delle opere pubblichebloccate è «un quadro pesante so-prattutto a confronto con i dati uffi-ciali forniti dal ministero dei Tra-sporti e delle Infrastrutture che inun anno ha censito 670 opere in-

compiute per 4 miliardi di euro»,continua l'Ance allertando sul ri-schio che le opere pubbliche oggiferme e da loro censite (sul sito sitoSbloccacantieri.it) possano in futu-ro entrare a far parte di questa listadi incompiute.

Quello delle opere è il «vero anel-lo mancante della ripresa», ha riba-dito ieri il presidente dei costruttoriGabriele Buia in occasione dellapresentazione del rapporto Che-ckup Mezzogiono in Confindustria.Buia - che sempre ieri ha presentatoun documento con i Comuni per lamodifica del codice degli appalti -ha ricordato che oggi si perde anco-ra troppo tempo tra lo stanziamen-to dei fondi per realizzare un'operae la sua effettiva realizzazio-ne: «Non è un problema per il setto-re è un problema per tutto il Paese,in particolare per il Sud», ha ag-giunto il presidente dell'Ance. Cheha ricordato come nel Mezzogiorno

sono attive un quarto delle impresedel settore, circa 131 mila, e neglianni della crisi ne sono scomparse26mila in un vero «processo dideindus tri aliz z azione».

Eppure, le risorse non mancano.Secondo il vicepresidente dell'Ance,Edoardo Bianchi, ci sono 140 mi-liardi già stanziati che non si spen-dono «perché ci sono delle proce-dure eccessivamente complesseche poi determinano una situazio-ne di ingessatura».

Fra i cantieri fermi spiccano pervalore quelli della Gronda di Geno-va (5 miliardi), la realizzazione dellaterza corsia dell'Ai tra Firenze e Pi-stoia (3 miliardi) e il sistema di tan-genziali venete nel tratto Verona-Vicenza-Padova (2,2 miliardi). Nel-la lista però ci sono anche tantescuole, acquedotti, dighe, raccordiferroviari e uno storico circolo ten-nis romano.

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Opere pubbliche Pagina 13

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ENTRO IL 20 AGOSTO

Campania, 25 minper contrastareil rischio sismico

Ammonta a 25 milioni di euro lo stanzia-mento complessivo che la regione Campa-nia ha messo in campo per sostenere in-vestimenti di contrasto al rischio sismico.In particolare , oltre 21,8 milioni di euro,provenienti dal fondo per la prevenzionedel rischio sismico , sono destinati allaconcessione di contributi finalizzati allaesecuzione di interventi di miglioramen-to/adeguamento sismico o demolizione ericostruzione di edifici e infrastrutturedi interesse strategico o rilevante. L'ac-cesso a questi fondi è riservato a comuni,la città metropolitana di Napoli e le Aslproprietarie delle opere strategiche. Sa-ranno finanziati interventi su edifici de-stinati a sedi di amministrazioni comunaliospitanti funzioni/attività connesse conla gestione dell 'emergenza, strutture nondi competenza statale, individuate comesedi di sale operative per la gestione delleemergenze , nonché edifici ed opere indivi-duate nei piani di emergenza o in altre di-sposizioni per la gestione dell 'emergenza,centrali operative 118 e presidi sanitari. Ilcontributo a fondo perduto potrà coprirefino al 100% delle spese ammissibili. Lascadenza dell 'avviso è fissata al 6 agosto2018 . Il secondo avviso stanzia poco menodi 3,2 milioni di euro per soddisfare manife-stazioni di interesse per il cofinanziamentodi studi di microzonazione sismica di livello1 accompagnati dall 'analisi della condizionelimite per l'emergenza . I comuni interessatipotranno beneficiare di un contributo finoal 75% delle spese ammissibili . La scaden-za di questo secondo avviso è fissata al 20agosto 2018.

-© Riproduzione riservata---M

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Foglio i

Confini sicuri . fondi dall'UC

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Rischio sismico Pagina 14