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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. 27-28 gennaio 2019

Pagina I

CENTRO STUDI CNI

INGEGNERI, VERSO L'ALBO SOLO IL 15% DEI LAUREATISole 24 Ore 28/01/19 P. 7 -V.UV. 1

CONSULENTI DEL LAVORO

26.000 CONSULENTI DEL LAVORORepubblica Affari Finanza 28/01/19 P. 31 2

CODICE APPALTI

CODICE APPALTI, DOPO 45 GIORNI DDL MAI ARRIVATO E NIENTE DECRETOSole 24 Ore 27/01/19 P. 2 SANTILLI GIORGIO 3

CYBERSECURITY

CYBER RISK, AZIENDE IN ALLARMEItalia Oggi Sette 28/01/19 P. 13 CERNE TANCREDI 4

INFRASTRUTTURE

ESPERTI DI GALLERIEItalia Oggi Sette 28/01/19 P. 42 GROSSI FILIPPO 6

ANTIRICICLAGGIO

ANTIRICICLAGGIO SQUILIBRATOItalia Oggi Sette 28/01/19 P. 1 Marino Longoni 7

OPERE PUBBLICHE

CANTIERI, ECCO GLI ERRORI DEL CONTO COSTI-BENEFICIRepubblica Affari Finanza 28/01/19 P. 1 BOITANI ANDREA 8

LAVORO

PIENO DI ASSUNZIONI IN FSItalia Oggi Sette 28/01/19 P. 45 ROTA LAURA 11

LEGALI P.A.

INCARICHI LEGALI, IL GRANDE EQUIVOCO DEGLI ELENCHIItalia Oggi Sette 28/01/19 P. V 12

NOTAI

DISCIPLINARE NOTAI, RICORSI ANCHE PER VIZI PROCESSUALIItalia Oggi Sette 28/01/19 P. IV 14

BANDA ULTRALARGA

OPEN FIBER: "L'EUROPA SPENGA IL RAME NEL 2025"Repubblica Affari Finanza 28/01/19 P. 6 D'ARGENIOALBERTO

15

TECNICI E PROFESSIONALI

IN AUMENTO L'OCCUPAZIONE DEI TECNICISole 24 Ore 28/01/19 P. 5 B. -EU. 17

OPERE PUBBLICHE

DA BRUEGEL AL FORUM ALGEBRIS SILVIA MERLER RITORNA IN ITALIARepubblica Affari Finanza 28/01/19 P. 5 GRECO ANDREA 18

PRONTE LE HOLDING RECORDATI PER I 3 MILIARDI DELLA VENDITARepubblica Affari Finanza 28/01/19 P. 5 GIACOBINO ANDREA 19

FINCANTIERI, UN DG IN PIU' MA BONO RESISTE AL COMANDORepubblica Affari Finanza 28/01/19 P. 5 MINELLA MASSIMO 20

BANDI UE

BANDI UE A PORTATA DI CLICKItalia Oggi Sette 28/01/19 P. 16 Roberto Lenzi 21

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D Sole28

0IS

IL DOSSIER

Ingegneri, verso l'Albosolo il 15% dei laureati

Nel 2017 meno di due laureati su dieci (il 15%) si sonoiscritti all 'Albo subito dopo l'abilitazione. Prosegue latendenza degli ultimi anni verso una minore attrazionedella libera professione per i laureati in ingegneria.Secondo il dossier del Centro studi del Consiglio nazio-nale ingegneri sull'accesso alla professione, degli oltre25mila laureati del 2016, poco meno di un terzo (8.446)si sono poi abilitati superando l'esame di Stato l'anno

successivo . E di questi meno della metà (3.746) sisono iscritti anche all'Albo.

Di fatto ormai il titolo abilitante non costi-tuisce un requisito "necessario" per un nu-mero crescente di laureati in ingegneria. Al

punto che - si legge nella ricerca - «quasi il 60%degli abilitati appartiene al settore civile e am-

bientale (dove l'abilitazione è requisito necessario persvolgere l'attività professionale)» mentre solo il 6%degli abilitati proviene dal settore dell'informazione.Ma il segno meno non è una costante per l'Albo. NotaArmando Zambrano, presidente del Consiglio nazio-nale ingegneri: «Nell'ultimo anno si è registratal'iscrizione di numerosi "vecchi" abilitati, sicché ilnumero complessivo degli iscritti al nostro Albo risul-ta in aumento».

-V.Uv.2, RIPRODUZIONE RISERVATA

Pagina

Foglio

71

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Centro Studi CNI Pagina 1

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I numeri

26 . 000CONSULENTI DEL LAVORO

12

Tanti sono gli iscritti all'Ordine dicategoria. Assistono oltre], 5milioni di imprese e gestisconoquasi 8 milioni di rapporti dilavoro. Fora in poi, con il decretolegislativo di riforma della crisidell'impresa e dell'insolvenza iconsulenti del lavoro potrannoessere annoverati nell'albo deicuratori fallimentari. Lo haannunciato il premier GiuseppeConte parlando agli StatiGenerali dei consulenti del lavoro

starai:"Bastacarta-II , 0%è yer il digitale

Consulenti del lavoro Pagina 2

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11 Sole28

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CORSIE PREFERENZIALI MANCATE

Pagina

Foglio

21

Codice appalti, dopo 45 giorniDdl mai arrivato e niente decretoFallito l'inserimento nel Dlsemplificazioni, ma ora c'èla procedura d'infrazione Ue

Giorgio Santilli

A 45 giorni dalla doppia approva-zione in Consiglio dei ministri di undecreto legge e di un disegno di leg-ge per favorire le semplificazioni, ilcodice degli appalti resta senza ri-forma, nonostante la procedura Ueformalizzata giovedì scorso al go-verno italiano per violazione delledirettive europee del 2015.

Dopo vari "tira e molla" le normeche avrebbero dovuto intervenirealmeno sulla disciplina del subap-palto e su altri aspetti rilevanti nonsono entrate nel decreto legge chedomani approda nell'Aula di Palaz-zo Madama. Accantonati ancheemendamenti convergenti presen-tati dai gruppi della Lega e dei Cin-

que stelle durante la discussionenelle commissioni Affari costitu-zionali e Lavori pubblici. Questononostante il decreto sia passato da12 a 69 articoli.

D'altra parte il disegno di leggeapprovato il 12 dicembre, che con-tiene una delega al governo per unariforma organica del codice, èscomparso dai radar: non ancoraarrivato in Parlamento. A rallentarela messa a punto di un testo defini-tivo è la decisione di Palazzo Chigidi integrare il testo iniziale con lenorme di semplificazione propostedai singoli ministeri, che stanno ar-rivando con molta lentezza.

La pesantissima lettera di messain mora di Bruxelles su diversiaspetti del codice e in particolare suipilastri del subappalto all'italianapotrebbe indurre il governo ad ac-celerare almeno quelle correzioni,come ha immediatamente ripropo-sto l'Ance. Nel decreto semplifica-zioni o con un decreto legge ad hoc. R PR0D71ONE RISERVAIA

Sahvv: la lar ridere lare,un progetto p r tagliare i costi

Per altro gli emendamenti pro-posti al decreto semplificazioni daLega e M5S andavano già in partenella direzione auspicata dalla Ue,per esempio dove rileva una viola-zione delle norme Ue nell'obbligo dipresentare una terna dei possibilisubappaltatori sulle singole lavora-zioni già con l'offerta in gara.

Altre proposte, come la possibili-tà per i concessionari di realizzareil 100% dei lavori in proprio, un ina-spettato regalo a una categoriamolto criticata da M5s, avevano su-scitato reazioni molto dure e nonsaranno certamente recuperati.Quanto al subappalto sembra diffi-cile per la maggioranza smantellarealtri principi come il divieto di su-bappaltare più del 3o% di un con-tratto pubblico o il divieto per unsubappaltatore di fare a sua voltaricorso a un altro subappaltatore,come pure chiéde la Ue (si veda IlSole 24 Ore del 25 gennaio).

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Codice appalti Pagina 3

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P._I VFt-Y eI!@ 1 _ì Pagina 13Foglio 1 1 2

I rzszzltati clell iiiclagine conclotta su 2.415 esperti raccolti clallAlli.anz Barometer 2019

Cyber risk, aziende in allarmeI reati informatici pesano sui bilanci per circa 600 mld $

Pagina a curaDI TANCREDI CERNE

yber risk in cimaCalle preoccupazioni

delle aziende di tut-to il mondo. Italia

compresa. Le grandi violazio-ni di dati e gli scandali sullaprivacy registrate nell'ultimoanno su scala globale, uniteagli incidenti e interruzioniIT e all'introduzione di normepiù severe in materia di pro-tezione dei dati, hanno fattosuonare il campanello d'al-larme nelle stanze dei bottonidelle imprese. Stando almenoai dati dell'inchiesta condottada Allianz Global Corporate& Specialty (Agcs) su 2.415esperti (ceo, risk manager,broker ed esperti assicurativi)provenienti da 86 Paesi i cuirisultati sono stati sintetizza-ti all'interno dell'Allianz RiskBarometer 2019.

«Gli incidenti informatici el'interruzione di attività rap-presentano i principali rischiper le aziende a livello mon-diale, indicati a pari meritodal 37% del campione», hannoavvertito i curatori dell'inchie-sta secondo cui i rischi legatiai cambiamenti climatici sonostati segnalati da appena il13% del totale degli intervistatispingendo questo tema in otta-va posizione nella classifica deiproblemi più sentiti. Al rischioinformatico è stato importanteper molti anni, ma come ogninuovo rischio ha dovuto con-frontarsi con il basso grado diconsapevolezza», ha spiegatoMarek Stanislawski, deputyglobal head of cyber, di Agcs.

«Siamo arrivati a un punto incui il cyber è altrettanto preoc-cupante per le aziende quantole loro principali esposizionitradizionali».

Secondo le stime del Centerfor Strategic and InternationalStudies, la criminalità infor-matica pesa infatti sui bilancidelle aziende per circa 600 mi-liardi di dollari all'anno, con-tro i 445 miliardi registrati nel2014. Tutto questo, a fronte diuna perdita economica mediadecennale per catastrofi natu-rali di 208 miliardi di dollari,un terzo rispetto alle perditeannue legate al cyber crime.

«Mentre l'attività criminaleutilizza metodi sempre più in-novativi per entrare in posses-so di dati, commettere frodi oestorcere denaro, c'è anche unaminaccia informatica crescen-te da parte di Stati sovrani egruppi di hacker che prendonodi mira i fornitori di infrastrut-ture sensibili o sottraggonodati preziosi o segreti com-merciali alle aziende», hannoavvertito gli esperti di Allianzper cui è sempre più probabileche gli incidenti cyber si tra-ducano in dannose e costosecause legali, comprese le classaction. <Le violazioni dei dati ole interruzioni IT possono ge-nerare grandi responsabilitàverso i terzi in quanto i clientio gli azionisti interessati cer-cano di recuperare le perditedalle aziende».

Le nuove tecnologie nonrappresentano, tuttavia, so-lamente una preoccupazionema offrono anche grandi op-portunità alle imprese, com-presi nuovi modi per gestireil rischio. Con l'aumento del

numero di macchine connes-se, si pongono, tuttavia, im-portanti domande legate allasicurezza, alla protezione deidati, alla continuità operati-va e alla responsabilità civile,nonché il rischio di guasti alleinfrastrutture critiche. «Con-seguenze talvolta inaspettatecontinuano a materializzarsi,come i droni che hanno provo-cato la cancellazione di circa1.000 voli all'aeroporto britan-nico di Gatwick nel dicembre2018», si legge nel rapporto.Mentre i richiami di prodotti,gli incidenti informatici e lacondotta dei dirigenti hannocontaminato la reputazionedelle società negli ultimi anni,colpendo compagnie aeree,case automobilistiche, banchee organizzazioni di beneficen-za. «La protezione dal dannoreputazione o d'immagine èdiventato sempre più impor-tante, soprattutto nell'era deisocial media in cui le crisi sidiffondono rapidamente».

Al di là dei timori legatiall'uso e all'abuso delle nuovetecnologie, il 9% del campioneha mostrato preoccupazioneper la carenza di manodoperaqualificata.

Mentre le continue incer-tezze sulla Brexit, le guerrecommerciali globali e le tariffehanno alimentato le preoccu-pazioni delle imprese in meritoai cambiamenti nello scenariolegislativo e regolamentare.«Nell'economia digitale la for-za lavoro qualificata, e più ingenerale il capitale umano, èsempre più una risorsa caren-te», ha affermato Ludovic Su-bran, deputy chief economistdi Allianz. <La concorrenza tra

le aziende per assumere figu-re con competenze specifichein intelligenza artificiale, datascience o gestione del rischioinformatico o reputazionale èmolto alta, dato che la mag-gior parte di questi lavori finoa dieci anni fa non esisteva.Non sono sufficienti neanchegli stipendi allettanti, poichéil numero di dipendenti con lecompetenze necessarie è limi-tato, e la necessità di doverliassumere con urgenza nonconsente una formazione sulposto di lavoro».

I timori dei manager ita-liani. Interruzione di attività,cyber risk e catastrofi naturali.Sono questi gli incubi dei ma-nager italiani che hanno mo-strato preoccupazione ancheper i possibili difetti seriali deiloro prodotti. «Dopo un recenteaumento del numero di ritiri diprodotti alimentari, il richiamodei prodotti diventa un'impor-tante novità nella classificaitaliana», ha sottolineato Ni-cola Mancino, numero uno diAllianz Global Corporate &Specialty Italia. «Le aziendedevono prevedere un'ampiagamma di possibili fattori dicrisi, operando in un contestosempre più informatizzato», haaggiunto Chris Fischer Hirs,ceo di Agcs. «Qualunque sia ilfattore scatenante, la perditafinanziaria per le aziende aseguito di un blocco può es-sere enorme. Nuove soluzionidi gestione del rischio, stru-menti analitici e partnershipinnovative possono aiutare acomprendere meglio e mitigarela moderna miriade di rischi diinterruzione dell'attività e pre-venire le perdite prima che siverifichino».

ORiproduzione riservata-U

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Cybersecurity Pagina 4

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La top 10 dei rischi in Italia

Tipologia di rischio percepito

1

2

3

Interruzione della attività (anche della supplychain)

Rischi informatici (crimine informatico, violazionedei dati, guasti IT)

Catastrofi naturali (tempeste, inondazioni, ter-remoti)

4 Mancanza di qualità, difetti seriali, richiamo diprodotti

5 Danno reputazionale o di immagineCambiamenti nello scenario legislativo e regola-

6 mentare (sanzioni economiche , protezionismo ,Brexit , disgregazione europea)Cambiamenti nei mercati (volatilità, aumento della

6 competizione, arrivo di nuovi operatori , fusioni e ac -quisizioni, stagnazione e fluttuazioni dei mercati

8 Cambiamento climatico/aumento instabilitàmeteorologica

9 Incendio, esplosioni

9

Nuove tecnologie (impatto dell'aumento dellamaggiore interconnettività, delle nanotecnologie,dell'intelligenza artificiale, della stampa 3D, deidroni)

Fonte: Allianz Global Corporate & Speciality - 2019

Pagina 13Foglio 2 1 2

J

Nel mirino dati biometrici e pagamenti onlineFormazione di nuovi gruppi crimina-li, furti con l 'uso di dati biometrici,attacchi alla supply chain , ai sistemidi pagamento online e sfruttamentodel social engineering . Sono questi iprincipali rischi informatici destina-ti a segnare l'anno appena iniziato.Stando almeno alle previsioni degliesperti di Kaspersky Lab realizzatesulla scorta dell 'andamento del 2018.«L'operazione delle forze dell'ordineche ha portato all'arrestato di diversimembri del noto gruppo di cybercri-minali responsabili di Carbanak /Co-balt e Fin7 determinerà la nascita dinuovi gruppi di criminali informaticicon nuove geografie di attacco», han-no avvertito gli esperti secondo cui il2019 sarà ricordato anche per l 'arrivodei primi attacchi condotti attraversoil furto e l'utilizzo di dati biometrici.

Tutto questo , senza tralasciare i giànoti attacchi alla supply chain. «Lepiccole aziende saranno le prime aessere compromesse , così come i for-nitori di sistemi per il trasferimentodi denaro , per le banche e le borse».Dal canto loro , i criminali informaticipiù tradizionali si concentreranno sutarget più facili e bypasseranno le so-luzioni antifrode.«I più a rischio quest'anno saranno gliutenti che usano carte senza chip o chenon utilizzano il sistema di autentica-zione a due fattori per le proprie tran-sazioni», hanno avvertito gli espertiper cui i cybercriminali si concentre-ranno su obiettivi semplici da colpire,dai quali è più facile guadagnare dena-ro. Al numero di attacchi ai terminaliPoS è destinato a diminuire, mentre èprevisto un aumento per quelli che si

concentrano verso i sistemi di paga-mento online». E cosa dire del mobi-le banking? Secondo Kaspersky Lab,le applicazioni mobile per le aziendestanno diventando sempre più popola-ri e questa tendenza potrebbe portareal primo attacco verso gli utenti che leutilizzano . Infine, attenzione alle cam-pagne di social engineering avanzateche hanno come obiettivo i dipendentiinterni incaricati dei trasferimenti didenaro . «I cybercriminali utilizzano leinformazioni trafugate dalle reti inter-ne delle organizzazioni prese di miraper far sembrare le loro comunicazioniassolutamente legittime. L'idea di baseresta la stessa : far credere alle vittimeche la richiesta di trasferimento di de-naro viene direttamente da un partnerdell 'azienda o dai direttori stessi»,hanno concluso gli esperti.

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PercentualeClassifica2018

47% 1(58%)

38% 2 (38%)

38% 3 (30%)

22%

20% 4 (23%)

18% 7 (14%)

18% 8 (13%)

16% 9 (11%)

13% 5 (17%)

13% 6 (16%)

Cybersecurity Pagina 5

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P._I VF. _V e!@ 12 Pagina 42Foglio i

Al Politecnico di Milano il master in Tunnel engineering

Esperti di gallerieImparare a scavare le montagne

Pagina a curaDI FILIPPO GROSSI

Prenderà il via amarzo il master inTunnel engineeringrealizzato dal Poli-

tecnico di Milano. Ogni anno,in tutto il mondo,è realizzato unnumero di chilo-metri di gallerievia via crescente.Da molti anni iltunnelling è per-ciò consideratoun settore in con-tinua espansionea scala globale.Nell'ambito ditale settore, sonosempre più richie-sti professionistialtamente spe-cializzati con competenzetecniche multidisciplinari.Tale formazione ad oggi nonè fornita dai tradizionali cor-si universitari e difficilmentepuò essere acquisita durantela sola esperienza lavorativa.Il master, sponsorizzato dadiverse aziende operanti nel

settore, nasce come corso al-tamente specializzante fina-lizzato a fornire competenzemultidisciplinari, mediantela definizione di un quadrocompleto delle competenzeutili a formare professionistidotati di capacità progettua-

li, operative e manageriali. Idocenti e professionisti delsettore, operanti in camponazionale e internazionale,affronteranno temi di carat-tere ingegneristico, tecnolo-gico, organizzativo, ambien-tale, economico, legislativo estrategico. Il master darà la

possibilità ai partecipanti dientrare in contatto con docen-ti, professionisti e manager diaziende. Il corso ha l'obiettivonon solo di fornire un titoloriconosciuto a livello accade-mico, ma di creare un centrodi eccellenza in ingegneria del

tunnel, formato da figu-re professionali capacidi interpretare e gesti-re la complessità deiproblemi, di diventareattori attivi e innova-tivi nella ricerca di so-luzioni ingegneristichee in grado di assumereruoli di responsabilitànella gestione dei pro-getti. Al termine di taleesperienza formativagli ingegneri avrannoacquisito competenzerichieste presso studi

di progettazione, imprese dicostruzione, produttori di mac-chinari, materiali e tecnologieper i tunnels, compagnie di ge-stione delle infrastrutture. Periscriversi e per avere maggioriinformazioni, occorre consul-tare il sito web: www.master-tunnelling.polimi.it

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Infrastrutture Pagina 6

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Antiriciclaggio Pagina 7

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la Repubblica

AUari&Finanza

L'analisi

Cantieri, ecco gli erroridel conto costi-benefici

DANILO TONINELLI

ANDREA BOITANI ß pagina 4

Pagina 1Foglio 1 1 3

Opere pubbliche, il grande ingorgoecco gli errori dei "costi-benefici"ANDREA BOITANI *

La paralisi dei cantiereItalia è dovuta alladecisione di rivedere inblocco le infrastruttureessenziali e urgentianche già avviate. I dubbisu metodi e procedure

V alutazione costi-bene-fici. Ecco il nuovo man-tra del governo, ripetu-to ogni volta che si par-

la di qualche importante infra-struttura pubblica, soprattuttonel settore dei trasporti: Tav, Ter-zo valico, traforo del Brennero,Gronda di Genova, ferrovia velo.ce Napoli-Bari, e via dicendo. Chesi debbano valutare costi e benefi-ci di una grande opera è sacrosan-to, il problema è che questo an-drebbe fatto prima di appaltare ilavori, non a giochi fatti e a cantie-ri spesso già avviati come nei casicitati e in altri ancora.

A opere decise ci si dovrebbeconcentrare su una project re-view, una revisione complessivadel progetto che consenta even-tualmente di risparmiare su deter-minate "parti" mantenedo o mi-gliorando l'efficacia dell'opera.

PASSO IMPORTANTE

Come detto, la valutazione econo-mica dei progetti di investimentopubblico è un passo importanteper avere infrastrutture più utili,meno costose e condivise dalle co-munità e dai territori. Su questo ilconsenso è abbastanza vasto. I di-saccordi cominciano sul come esul quando le valutazioni debba-

no essere fatte, nonché sul modoe la misura in cui i decisori politicidovrebbero intervenire prima edopo le valutazioni. Dalla secon-da metà del 2015 alla fine dellascorsa legislatura (ministro Gra-ziano Delrio) l'Italia si è progressi-vamente dotata di una metodolo-gia nuova per la programmazionee la realizzazione delle infrastrut-ture di trasporto, in cui la valuta-zione ha assunto un ruolo centra-le. Si è dovuto fare i conti con l'esi-stenza di un gruppo di opere giàdecise in passato, per le quali era-no stati sottoscritti accordi giuri-dicamente vincolanti dai prece-denti governi e che (in alcuni casi)erano già in corso di realizzazio-ne. Venivamo da una recessionelunga e profonda, durante la qua-le gli investimenti pubblici netti(cioè al netto degli ammortamen-ti) erano diventati negativi. Siaper non mettere in pericolo una ri-presa debole, paralizzando inve-stimenti già decisi (e sempre trop-po lentamente realizzati), che perevitare i costi e i tempi dei conten-ziosi, si decise di non sottoporre anuova valutazione tutti i progettiereditati dalla Legge Obiettivo, ac-celerandone invece la realizzazio-ne. La valutazione veniva riserva-ta a quei progetti nuovi che dove-vano ancora passare attraverso laprogettazione di fattibilità (circail 30% delle 108 opere/interventiprioritari dell'Allegato infrastrut-ture del Def 2017). Come si leggenell'Allegato al Def 2018, i proget-ti definiti "invarianti" rappresen-tano una spesa complessiva di 133miliardi per i prossimi 15 anni, trastrade e autostrade (40,3 miliar-di), ferrovie (64,5 miliardi) cittàmetropolitane (22,3 miliardi), por-ti (2,3 miliardi) e aeroporti (3,4 mi-liardi). Di quei 133 miliardi il 75%erano spese destinate a realizzareopere e interventi decisi nel passa-

to. Il resto era destinato a interven-ti "trasversali" (miglioramenti tec-nologici e/o di sicurezza delle re-ti, ma anche di porti, aeroporti estazioni) o per le città metropolita-ne. Il tunnel della Torino-Lioneera una delle opere "invarianti"(costo 8,3 miliardi, di cui 2,9 a cari-co dell'Italia). I lavori sulla trattaitaliana di adduzione al tunnel dibase sono stati inseriti tra gli inva-rianti solo a conclusione di unacomplessa revisione progettualeconclusa nell'autunno del 2017,che ha consentito di abbassare ilcosto al 2030 da 4,4 a 1,9 miliardi.Una riduzione del 56%. Così, al2030, i costi che l'Italia dovrebbesostenere per la Torino-Lione am-montano a 4,8 miliardi.

PARTE DELLA SPENDING REVIEW

L'obiettivo delle project review(di fatto una parte della sempre in-vocata spending review) era - sen-za rimettere in discussione la fatti-bilità dell'opera - di arrivare a pro-getti meno costosi e meno impat-tanti (più "snelli") a parità di pre-stazioni, ovvero a parità di benefi-ci attesi o con riduzioni delle pre-stazioni e dei benefici proporzio-nalmente inferiori alla riduzionedei costi. Le project review conclu-se negli scorsi due anni (con soloriferimento a strade, autostrade eferrovie) hanno riguardato opereper 42 miliardi, con risparmi pre-visti di 15,3 (36%). Altri 24 miliardidi spesa avevano una project re-view ancora aperta al termine del-la legislatura. Il ministro Toninel-li, appena insediato ha cambiatorotta e ha deciso di sottoporre anuova valutazione anche moltedelle opere già approvate, in co-struzione o che erano state sotto-poste a project review ma sullequali il M5S si era sempre schiera-to per il No.

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Opere pubbliche Pagina 8

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la Repubblica

Affari&Finanza

NUOVA ANALISI

Il ministro ha così deciso di affi-darsi all'analisi di un team tecnicodi persone competenti ma noto-riamente contrarie alla spesa perinfrastrutture (specie ferroviarie).Intorno ai risultati si è creato unclima di attesa politica e di tensio-ne. La metodologia di analisi, incontinuità (almeno in questo) conle Linee Guida per la valutazionedegli investimenti in opere pubbli-che varate nel 2017 è l'analisi co-sti-benefici (Acb). Una tecnica dicui si conoscono da molto tempo

pregi e limiti. Il principale pregioè quello di fornire al decisore poli-tico informazioni aggiuntive cheper esempio un referendum nonpotrebbe fornire. C'è però un pun-to che i sostenitori dell'Acb tendo-no a nascondere. Come tutte leanalisi economiche, anche l'Acb ècarica di giudizi di valore e di ipo-tesi discrezionali. Far passarel'Acb per pura tecnica che porta avalutazioni di sola efficienza èun'ingenuità se non una mistifica-zione. In ogni caso, dovrebbero es-sere condotte analisi utilizzandodiversi pesi distributivi (per diver-si gruppi, se non per singoli indivi-dui) e diverse simulazioni sulla di-namica della domanda (che richie-dono adeguati modelli di traffi-co), rendendo espliciti i cambia-menti nei risultati al variare delleipotesi di base.

I FATTORI DA CONSIDERARE

Andrebbero poi considerati altrifattori. Per esempio, il fatto che ilPil reale cresce nel tempo e, quin-di le generazioni future avrannoredditi più alti ed è perciò lecito(sotto il profilo distributivo) scon-tare le cose che daranno benefi-cio a tali generazioni. Ma va anchetenuto conto di come la società va-luta il benessere delle generazio-ni presenti e future.

Chi decide come devono esse-re scontati i benefici di cui go-dranno le generazioni future invirtù della realizzazione di un'o-pera? Chi sceglie il livello di equi-tà intergenerazionale?

Ogni passo dell'Acb richiedescelte politiche. Se "l'arbitrio delprincipe" nel fare scelte è pocoraccomandabile, non lo si può so-stituire con l'arbitrio del tecnico.All'estero questi problemi vengo-no affrontati in tre modi. 1) Facen-do analisi comparative tra diver-

se soluzioni progettuali per unostesso percorso: in questo modol'impatto dei difetti insiti nella"metrica" utilizzata vengono mi-nimizzati; 2) facendo "analisi di

sensitività" per mostrare comecambiano i risultati al cambiaredelle scelte relative al tasso disconto, ai pesi distributivi, ai valo-ri attribuiti a variabili che nonhanno un prezzo di mercato (tem-po risparmiato, effetti ambienta-li, vite risparmiate per i ridotti in-cidenti); 3) attenendosi in manie-ra coerente alle Linee guida dellaCommissione Ue.

IL TERZO VALICO

Leggendo l'unico documento fino-ra pubblicato sul sito del ministe-ro (quello relativo al Terzo Valicodei Giovi) sembra che questi ac-corgimenti non siano stati appli-cati, forse anche perché per quelcollegamento non c'erano alterna-tive progettuali valide. Sono lepreviste riduzioni di entrate perlo Stato (accise sui carburanti) e iconcessionari autostradali (pe-daggi) derivanti dallo spostamen-to di traffico dalle autostrade allaferrovia a generare il grosso dellosquilibrio tra costi e benefici. Male Linee guida dell'Ue dicono chele tasse sono trasferimenti e noncosti, quindi vanno tolte (e nellastessa misura) dall'analisi sia co-me benefici per i consumatori checome costi per lo stato e i produt-tori. Simili difetti dell'analisi an-drebbero eliminati dal lavoro rela-tivo alla Torino-Lione, che ha pro-fili di ancor maggiore delicatezza,visto il carattere internazionale diquell'opera, corredata da un trat-tato internazionale e da decisioni(e fondi) dell'Ue.

*Economista, già membro dellaStruttura di missione del ministro DelrioORIPR OOUZ,ONE RiSERVAIA

Pagina 1Foglio 2 1 3

Focus MCI

LA SQUADRA

Il gruppo cui il ministro Toninelliha affidato l'analisi costi-benefici delle infrastrutture ditrasporto è composto da seipersone, guidate da MarcoPonti, professore di economiaapplicata al Politecnico diMilano oggi in pensione. Altriquattro componenti delgruppo, ingegneri o architetticon expertise in analisicosti-benefici, sono suoi allievie/o collaboratori di lunga data.II sesto è un professore diingegneria di Tor Vergata. Tuttisono stati nominati nellaStruttura tecnica di missionedei ministero delleInfrastrutture e Trasporti,creata nel giugno 2015dall'allora ministro GrazianoDeirio e il cui coordinatoreè fin dall'inizio AlbertoChiovelli, ingegnere, uno deidirettori generali dei ministero.Della struttura - cui il Codicedegli Appalti affida lavalutazione delle opereinfrastrutturali - fanno parteanche altri esperti, per lo piùdi formazione giuridica

I numeri

SPESE MILIARDARIEE COME Si SONO CONTENUTE

LA PROJECT REVIEW NELLA PRECEDENTELEGISLATURA IN MILIARDI DI EURO

StradeCOSTO INIZIALE

®6,02OPERE CONCLUSE ....COSTO FINALE M 1,7

RISPARMIO 1-:; 4,32

OPERE IN CORSO 15,7

FerrovieCOSTO INIZIALEOPERE CONCLUSE

COSTO FINALE 24,9

RISPARMIO X11'

OPERE IN CORSO 8,4

INVESTIMENTI PUBBLICIIN % DEL PIL

GRECIA

SVEZIA

FRANCIA

REGNO UNITO

GERMANIA

ITALIA Z Q

SPAGNA i 2,7 MEDIA UE

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Opere pubbliche Pagina 9

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la Repubblica

Afl'ari&Finanza

I numeri

LE OPERE MAGGIORIANALISI COSTI/BENEFICI IN CORSO O APPENA CONCLUSE

Progetto in costruzione con unosviluppocomplessivo di circa 157 km,di cui 67 km di autostrada, 20 km

\\`

,W rX Tav 8,7 mld € \dernontana

2,4 mld €

II tunnel della discordia.II M5S si oppone a spada tratta.La Lega cerca un compromessoe un ridimensionamento almenodelle opere accessorie,in particolare inerenti la trattaTorino-Vai di Susa

GrondaGenova 5 20 mid €

L'opera autostradale a montedella città è stata approvatasull'onda della tragedia deiPonte Morandi e dell'emergenza

\l trasporti ma manca ancora l'okf l d l i iorma e e m n stro

5pTerzo valico 6 ,2 nlld €

Una nuova linea ad alta capacitàveloce che consente di potenziarei collegamenti del sistema portualeligure con le principali linee ferroviariedel Nord Italia e con il resto d'Europa

I'

Si tratta di adeguare , migliorare ein parte ricostruire la linea ferroviariafra le due città per consentire il trafficodi treni a circa 180-200 chilometri/ora,quindi leggermente meno dell'AV

Alberto Chiovelli

di tangenziali e 70 km di viabilità locale

Pagina 1Foglio 3 1 3

4,4m1d€Tunnel ferroviario di 55 chilometriin sostituzione della vecchia ferroviafra Innsbruck e Fortezza (Bolzano).Si stima per il 2025 la conclusionedei lavori, iniziati nel 2006

Pedemontana 2 mld €veneta

L'arteria autostradale collegheràMontecchio (VI) a Spresiano (TV)passando per il distretto industrialedi Thiene-Schio, Bassano dei Grappa,Montèbelluna e a nord di Treviso,interconnessa a 3 autostrade: A4, A31e A27. Sarà lunga 94,7 km

Superstrada di 491 km per collegaretutta la fascia Calabria-Basilicata-Puglia,dove oggi manca completamente unraccordo unico ma ci si deve affidarea vecchie e tortuose strade

R0 I

GrazianoDelrioex ministro

Geriòva

P BolzanoTrento `

Venezia

Napoli

R. CalabriaPalermo

Ferrovia veloce di 195 chilometri checonsentirà di collegare in un'orae mezza le due città. I tratti inizialee finale saranno comuni ad altre lineepotenziate o ristrutturate integralmente

coordinatore della Strutturatecnica di missione delministero delle Infrastrutture

O Un dipendentepercorre la galleria diservizio della Tav, lacontroversa lineaadatta capacitàTorino-Lione

o Una galleria incostruzione sullatratta ferroviariadel "Terzo Valico"nei pressidi Genova

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Opere pubbliche Pagina 10

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P._I VFt-Y e!@ 12 Pagina 45Foglio i

Ferrovie dello stato presenta le linee guida del piano industriale 2019

Pieno di assunzioni in FsOltre 4 mila ingressi in tutti i settori aziendali

Pagina a curaDI LAURA ROTA

rrovie dello stato dàil via a una massicciacampagna di assunzio-ni. «Abbiamo piani am-

biziosi per il futuro dell'azien-da e dei nostri dipendenti», hasottolineato Gianfranco Bat-tisti, ad Fs Italiane duranteil saluto alla giornata delcantoniere di Anas. Nell'il-lustrare le linee guida delpiano industriale del gruppoin corso di definizione, Batti-sti ha evidenziato che «è giàstato avviato un importanteprocesso di ricambio genera-zionale che sarà consolidatonell'anno appena iniziatocon oltre 4 mila assunzioni,di cui 450 per Anas, tutteda mercato. Assunzioni cheinteresseranno tutti i set-tori operativi e strategicidell'azienda. Capistazione,macchinisti e capitreno, maanche manutentori di treni edi infrastrutture ferroviariee stradali, senza dimenticarele assunzioni previste per po-tenziare l'assistenza e la se-

Aor"Apw_V

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ALIA NEcurity per le persone che ognigiorno scelgono il treno permuoversi e quelle per nuoviautisti e nei settori della logi-stica e delle merci». Il pianodi inserimenti, che coinvol-ge tutte le società operativedel gruppo perché le perso-ne sono la vera forza delleaziende, come ha sottolineatoBattisti rivolgendosi ai can-tonieri di Anas, permetteràdi consolidare il ricambiogenerazionale, già avviato,per le figure professionali amaggiore valenza industria-le e produttiva. Con il nuovopiano sarà data l'opportunitàa tanti giovani neolaureati ea figure con esperienze giàconsolidate di lavorare inuno tra i più grandi gruppiindustriali, primo per inve-stimenti in Italia. I settori

IE

interessati dalle assunzionisono quelli strettamente le-gati al trasporto ferroviario,il core business aziendale e ilcentro di tutte le attività. Inparticolare, circa 2.000 per-sone saranno selezionate perruoli quali macchinisti, capo-treno, capostazione e addettiall'assistenza ai viaggiatorie alla security. Oltre 1.000neoassunti saranno inveceoccupati nella manutenzionedei treni e dell'infrastruttu-ra, garantendo il costantemiglioramento delle perfor-mance del trasporto ferrovia-rio in termini di affidabilità,disponibilità e puntualità.Sono previsti, inoltre, nuoviingressi in settori considera-ti strategici nel nuovo pianoindustriale quinquennale:nella logistica, 600 persone

saranno impiegate nel poloMercitalia, impegnato nel ri-lancio del trasporto merci suferrovia; nel Tpl, 250 nuoviautisti viaggeranno sui mezzidi Busitalia per migliorare glistandard qualitativi del tra-sporto urbano ed extraurbanonelle regioni dove Fs Italianesvolge il servizio. Accanto alleassunzioni previste nel 2019,il gruppo prosegue nelle col-laborazioni e partnershipcon alcune delle più presti-giose università italiane, conl'obiettivo di favorire l'approc-cio al mondo del lavoro di mi-gliaia di neolaureati, in largaparte in discipline ingegneri-stiche, e scoprire talenti chepossano crescere e svilupparele proprie capacità. L'azien-da cerca persone dinamiche,brillanti, global mindset, conun approccio digitale e aperteal cambiamento, per cogliereinsieme le sfide del businesse centrare gli obiettivi delpiano d'impresa. Gli interes-sati possono presentare lacandidatura collegandosi allink https://www.fsitaliane.it/lavoraconnoi.html

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Lavoro Pagina 11

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Legali P.A. Pagina 12

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Legali P.A. Pagina 13

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Disciplinare notai, ricorsianche per vizi processuali

Il ricorso per Cassazione avverso le sentenze discipli-nari dei notai può ricomprendere anche vizi propria-mente processuali : è questo , in sintesi , il principio didiritto affermato dalle Sezioni Unite civili della Cortedi Cassazione nella sentenza n. 1415/2019.Il ricorso per cassazione avverso la decisione dellaCorte di appello adottata sul reclamo nei confrontidi un provvedimento disciplinare «deve intendersialla stregua di un'interpretazione costituzionalmenteorientata e al fine di garantire una piena effettivitàdel principio della "legalità processuale ", volto allatutela delle garanzie primarie del diritto di difesa edel diritto al contraddittorio »: la mancata possibi-lità di denunciare in cassazione un vizio di omessapronuncia su uno o più capi dell'impugnazione pro-posta davanti alla corte di appello , ovvero la nullitàinsanabile di un pregresso vizio processuale o, an-cora , la stessa nullità dell'ordinanza decisoria dellapredetta corte finirebbe infatti con il determinare «unevidente vulnus» alla tutela dei principi fondamenta-li dell'ordinamento processuale «ormai direttamentecostituzionalizzati». In altre parole, ove ciò non fossepossibile , al ricorrente per cassazione nella materiadel procedimento disciplinare notarile non verrebbegarantita la possibilità di esercitare la propria difesanel «pieno rispetto "anche" della legalità processua-le», con la conseguenza che ciò potrebbe portare alladeterminazione di un '«obiettiva ingiustizia» in sede didecisione finale.A parere del collegio giudicante andava , dunque, va-lorizzato un criterio di interpretazione costituzional-mente orientato della normativa esistente , il qualecriterio , del resto , si pone «in linea di continuità» conquanto disposto in precedenza sul punto quando po-teva cioè ammettersi ricorso per cassazione avversole sentenze della corte di appello sui provvedimentidisciplinari a carico dei notai «anche per nullità dellasentenza o del procedimento».Così argomentando , ha quindi rigettato il ricorso, con-dannando il ricorrente al pagamento , in favore del Con-siglio notarile di appartenenza , delle spese di giudizioper cassazione oltre alle ulteriori spese di legge.

Adelaide Caravaglios© Riproduzione riservata-

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Notai Pagina 14

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la Repubblica

Affari&Finanza

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Open Fiber: "L'Europaspenga il rame nel 2025"

ALBERTO WARGENIO , BRUXELLES

L'ad a Bruxelles incontrai vertici Ue con l'FtthCouncil Europe: serveuno switch off peraccelerare la fibra.E avverte Tim: "L'Unionevigili sui comportamentidegli ex monopolisti"

C hiediamo che l'Europavigili sulla concorrenzaleale da parte degli exmonopolisti e stabilisca

la data per lo switch-off delle retiin rame in tutto il Continente».Elisabetta Ripa, ad di Open Fiber,ha appena incontrato ilvicepresidente dellaCommissione europea, AndrusAnsip, e il titolare dell'AntitrustUe Margrethe Vestager. E' martedì22 gennaio, giorno del tracollo inBorsa di Telecom Italia. Ma perTim i guai arrivano anche daBruxelles, dove l'Unione haadottato il nuovo Codice dellecomunicazioni elettroniche chefavorisce il modello wholesaleonly, lo stesso di Open Fiber. Difatto quello con i responsabili Ue èun meeting utile alla Ftth CouncilEurope - l'associazione cheraccoglie 150 operatori della fibra- per illustrare le richiestenecessarie a una competizione adarmi pari con i giganti, per lo piùex monopolisti.

Di cosa avete parlato con icommissari Ue?«Ci siamo congratulati con Ansipper l'approvazione del nuovoCodice europeo per lecomunicazioni elettroniche, cheora dovrà essere recepito in tutti ipaesi. Per noi è un passo moltoimportante in quanto riconosce chela nostra soluzione, fiber to thehome, è la migliore per le reti dinuova generazione. Così comeindica che il nostro modellowholesale only è il più idoneo a

veicolare nuovi investimenti e agarantire la parità di accesso a tuttigli operatori retail».

Vestager però si occupa di casispecifici . Di cosa avete parlatocon lei?«Per l'Ftth Council è fondamentalegarantire una leale concorrenza trasoggetti di dimensioni diverse. Ciconfrontiamo per lo più con gli exmonopolisti, dei giganti rispetto anoi nuovi operatori».

Avete denunciato specificheviolazioni in Italia?«Per noi è importante unaregolamentazione ex ante chiara enon avere prezzi predatori da partedell'ex monopolista. Chiediamo unreale accesso alle infrastrutture diposa presenti sul territorio, aicavidotti già realizzati da Telecom,Enel, dalle altre utility o dallemunicipalizzate. Potendo usarle,potremmo cablare il territorio conminori costi e disturbo ai cittadini».

Telecom ve lo impedisce?«Abbiamo il diritto ad accedervi, mapoi in pratica è complicato per via diprocedure lunghe e scoraggianti. Ingenerale, se è vero che la nuovaregolamentazione Ue tutela i nuovientranti, nel concreto non sempretutto va per il meglio. Noi, insiemeagli altri operatori Ftth, chiediamo aBruxelles di monitorare la dinamicacompetitiva e le evoluzioni in atto».

In diversi paesi si discute dellospegnimento delle vecchie reti inrame per lasciare solo la fibra: neavete discusso con i commissari?«Sì, abbiamo sollecitato lo switch offa livello europeo: come accadutoper la tv con il passaggio traanalogico e digitale terrestre.Sarebbe nell'interesse deiconsumatori e dell'Europa, cheauspica il salto nella nuovatecnologia. D'altra parte la stessaGigabit Society Ue ha indicatol'obiettivo della copertura deiservizi ultrabroadband fino ad unGigabit al secondo entro il 2025.Ma noi saremmo in grado dipartire anche prima del 2025».

Non è un termine troppoambizioso?«Affatto, a fine 2018 abbiamoconnesso oltre 4,8 milioni di

abitazioni, superando i nostritarget, e abbiamo dato una forteaccelerazione nelle aree afallimento di mercato, avviando icantieri in oltre 1000 piccolicomuni. Siamo convinti di poterraggiungere il traguardo del nostropiano: collegare 20 milioni di case ouffici entro il 2023 e, una voltadefinito il modello nelle aree grigie,estendere la copertura; lo switch offpuò partire nelle aree coperte».

Qual è il suo obiettivo per il2019?«Proseguire velocemente nellacostruzione dell'infrastrutturarendendo disponibile la vera fibrain circa 150 città nelle aree A e B eaprire i cantieri in altri 2000comuni nelle aree C e D. Sul frontecommerciale portare a bordo dellarete Open Fiberanche Tim.Abbiamo accordi commerciali conpraticamente tutti gli operatori ditic, a partire da Vodafone, Wind,Fastweb su Milano, Tiscali e neiprossimi mesi partiremooperativamente con Sky ed altriservice provider. All'elenco mancasolo Telecom».

Come pensa di convincere ilprincipale concorrente a servirsidella vostra rete?«Perché in realtà Tim non è unnostro concorrente. E nel momentoin cui l'azienda avrà la possibilità diragionare con tranquillità sulfuturo, coglierà l'opportunità diusare la fibra già realizzata perconservare un vantaggiocompetitivo».

Il governo ha auspicato lapresenza di una sola rete inmano a una società pubblica.Cosa ne pensa? (All'indomani diquesto colloquio, il ministro T riarilancerà l'idea a Davos).«Per ora è un tema annunciato manon declinato. Credo comunqueche l'emendamento al dl Fiscaleapprovato dal governo rappresentiil desiderio di accelerare il percorsoverso la digitalizzazione, quindiverso la fibra, con incentivi cheevitino la sovrapposizione degliinvestimenti. Nell'immediato vedola possibilità di contribuire alraggiungimento di entrambi gliobiettivi con accordi commerciali

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Banda Ultralarga Pagina 15

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la Repubblica

Affari&Finanza

e/o di co-investimento. Ogni altraopzione riguarda anche policymaker e azionisti».

Potreste essere voi la societàpubblica che gestisce insolitudine la rete?

II personaggio

Elisabetta Ripaamministratore delegatodi Open Fiber

«Open Fiber con il suo modellowholesale only può rappresentareuna soluzione perla rete unicanazionale in fibra. Di sicuro la re teche stiamo realizzando rappresentalo stato dell'arte della tecnologia sia

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nella componente di trasporto, sianell'ultimo miglio ed è l'unica adoffrire velocità, latenza e affidabilitànecessarie all'innovazionetecnologica di cui ha bisogno ilPaese».ORIVROOUZIONE RISERVATA

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Banda Ultralarga Pagina 16

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11 Sole28

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IL RAPPORTO ALMADIPLOMA

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Foglio

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In aumento l'occupazione dei tecnici

Qnasi un diplomato tecni-co su due lavora. Con unaumento di oltre unpunto percentuale ri-spetto all'anno prima. A

confermarlo sono i dati che ver-ranno presentati il 30 gennaio aFirenze contenuti nella XIII Inda-gine sugli "Esiti a distanza dei Di-plomati", realizzata dall'associa-zione di scuole AlmaDiploma e dalconsorzio interuniversitario Al-maLaurea, che analizza il percorsoformativo e lavorativo compiutoda 47.500 diplomati del 2017 con-tattati a un anno dal termine deglistudi e oltre 37.000 diplomati del2015 contattati a tre anni dal con-seguimento del titolo.

A un anno dal diploma il tasso dioccupazione dei periti tecnici è arri-vato al 48,1 per cento. E anche se, a

causa della diversa composizioneper scuole, i contingenti di diplomatipresi in considerazione nel 2018 nonsono direttamente comparabili conquelli dell'anno precedente emergecomunque una tendenza al miglio-ramento visto che un anno fa risul-tava lavorare il 46,8% del campione.Una crescita che peraltro sembra ac-comunare tutti e sei gli indirizzi mo-nitorati da AlmaDiploma.

Numeri da tenere in considera-zione già in questi giorni. Fino alleore 20 di giovedì 31 gennaio, infatti,le famiglie italiane saranno alle pre-se con l'iscrizione alle prime classidelle scuole di ogni ordine e gra-do. Anche delle superiori quin-di. Proprio in vista di quella scaden-za - che nelle zone colpite dai terre-moti degli anni scorsi sarà seguitada una nuova finestra tra il 5 e il 26

febbraio - può essere allora utilefornire qualche altro elemento, trat-to sempre dal monitoraggio di Al-maDiploma, che renda la scelta deiragazzi e dei loro genitori un po' piùinformata. Oltre che consapevole.

Ad esempio sapere che l'indiriz-zo con l'appeal più alto sul mercatodel lavoro sembra sempre il tecni-co tecnologico-elettronica ed elet-trotecnica, dall'alto del 57,3% di oc-cupazione aun anno dal diploma.Alle sue spalle si piazzano il tecnicoeconomico-turismo (49,5%) e iltecnico tecnologico-informatica etelecomunicazioni (48,7%). Tecnicitecnologici che si contendono an-che la "palma" per i livelli retributi-vi più elevati. A spuntarla sono dinuovo i periti elettrotecnici con1.086 curo di stipendio mensilecontro i 1.037 degli informatici e i

997 degli altri indirizzi.La fotografia di AlmaDiploma

immortala anche il grado di soddi-sfazione per le scelte scolastiche.Che sembra elevato se è vero che il53,8% dei diplomati tecnici si riscri-verebbe allo stesso indirizzo e allastessa scuola e un altro 9 ,4% silimi-terebbe a scegliere un altro istituto.Mentre la strada appare ancora lun-ga affinché le competenze acquisitetrai banchi combacino con gli skillsrichiesti dal mercato . 11 37% delcampione ritiene quanto imparatoin classe «per niente» utile ai finidell'attività svolta dopo gli studi.Con il rischio che cresca ulterior-mente dopo la scelta di dimezzare,con la manovra 2019, le ore e i fondiper l'alternanza.

-Eu. B.© R IPRO DJ Z C NE RWRVATA

Matmttà, msirme al diplomaarma il curriculum precompdato

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Tecnici e professionali Pagina 17

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H la Repubblica

Aflari&Finanza

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Foglio

Da Bruegel al Forum AlgebrisSilvia Merler ritorna in Italia

ANDREA GRECO C ervelli di rientro. Silvia Merler tornain Italia dal triennio alla JohnsHopkins a Washington. Conl'università statunitense

l'economista laureata alla Bocconi concluderàil dottorato di ricerca, con tesi sul (mal)funzionamento dei meccanismi di solidarietàfiscale nei Paesi dell'euro, zeppaall'integrazione. Tema denso, che certoriprenderà nel nuovo incarico di capo dellaricerca del Policy & Research Forum del fondoAlgebris. Il suo nuovo think thank, dopo ilprimo amore brussellese di Bruegel, sarà ilpensatoio europeista di Davide Serra, dove la32enne di Trento proverà a dare buoni consiglisu macro e politica continentali, coordinandodiscussioni e ricette di quattro ex governantidi peso: l'ex vicepremier liberaldemocraticobritannico Nick Clegg, l'ex vicepremiersocialdemocratico tedesco Sigmar Gabriel,l'ex premier socialdemocratica danese ElleThorning-Schmidt, l'ex presidente delconsiglio italiano Matteo Renzi. Oltre a Serra,che dell'ex leader Pd è fan della prima ora.

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Opere pubbliche Pagina 18

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LU "

la Repubblica

Aflari&Finanza

Pagina

Foglio

Pronte le holding Recordatiper i 3 miliardi della vendita

ANDREA GIACOBINO

Poco prima della nomina del nuovoconsiglio d'amministrazione diRecordati, che ha sancito ilpassaggio dell'omonimo gruppo

farmaceutico al fondo Cvc Capital Partners, itre eredi di Arrigo Recordati - Alberto, Andreae Cristina - che hanno ceduto la loro holdingFimei a monte della quotata, hannoapprontato i veicoli per i futuri investimentiche potranno realizzare con i 3 miliardi di euroche la famiglia incasserà. In particolare sonocinque le newco costituite da Alberto tuttesotto forma di srl e denominate Agr, Giotto Gr,Lotto Lr, Luna Lr e Giove Gr. Nella primaAlberto è socio e amministratore unico, cosìcome in Giotto Gr e Lotto Lr, dove però ilcapitale è intestato a Cordusio Fiduciaria. InGiove Gr e Luna Lr Alberto è socio all'1%,mentre il restante 99 è, rispettivamente, delledue figlie Gaia e Lavinia. La newco di CristinaRecordati si chiama Cr mentre quella diAndrea è denominata Arisca. Tutti e sette inuovi veicoli hanno 1o statuto tipico dellaholding di partecipazioni.©RIPRODUZ,ONE RISERVATA

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Opere pubbliche Pagina 19

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LU "

la Repubblica

Af1ari&Finanza

Pagina

Foglio

Fincantieri, un dg in piùma Bono resiste al comando

MASSIMO MINELLA U n secondo direttore generale perFincantieri, Pier Francesco Ragni, adaffiancare l'attuale dg AlbertoMestrini. Ma chi legge nella fresca

nomina di Ragni, già vicedirettore generale delgruppo, l'atto propedeutico alla successionedell'ad Giuseppe Bono potrebbe cadere in errore.Il mandato triennale di Bono, infatti, scade inprimavera, ma il condottiero che ha attraversoindenne la storia economica delle varierepubbliche del Paese e ha già passato i settanta,non ha alcuna intenzione di abdicare e gode delsostegno delle due anime del governo Conte. Nona caso, è stato proprio l'esecutivo a sostenere lascelta di Fincantieri, insieme a Italferr e SaliniImpregilo, per la ricostruzione del PonteMorandi, a Genova. E il sì di Bono a far parte dellacordata potrebbe avergli garantito il rinnovo delmandato. Con due dg come Ragni e Maestrini,che provengono dalla struttura e conoscono allaperfezione le dinamiche del gruppo, Bonosarebbe così più libero di concentrarsi sullestrategie per il consolidamento dell'industriacantieristica europea, civile e militare.ORIPRODUZIONE RISERVATA

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Opere pubbliche Pagina 20

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Bandi Ue a portata di clickAccesso facilitato a modulistica, scadenze, partner e call

Pagina a curaDI ROBERTO LENZI

Horizon Europe, il pro-gramma che sostitu-irà Horizon 2020, hagià un nuovo stru-

mento operativo denominato«portale delle opportunità difinanziamento e di offerta».Le imprese possono già uti-lizzarlo in quanto lo strumen-to è già in linea e viene ag-giornato periodicamente coni bandi attualmente aperti.Digitando «circular economy»,appaiono 16 bandi aperti,principalmente all'internodel programma Horizon 2020.L'impresa deve poi cercare lacall idonea al suo progetto.La ricerca inizia dalla homepage, inserendo parole chia-ve diverse che caratterizzanomeglio il campo di interesse,e può essere perfezionata conl'aiuto di ulteriori filtri. Leimprese possono iniziare laricerca selezionando uno deiprogrammi di finanziamentodell'Ue elencati nella homepage, quindi navigare attra-verso i collegamenti rapidiagli inviti a presentare pro-poste di un programma spe-cifico. Le «call» sono suddivisein argomenti, implementateda diversi tipi di azioni. Ilsoggetto interessato può se-lezionare un argomento persaperne di più sull'opportu-nità identificata, visualizza-re i documenti relativi all'ar-gomento, la guida e le altreistruzioni disponibili online. Ilportale offre una ricerca sugliinviti a presentare propostee le offerte delle istituzionieuropee. Se è stato digitato ilfiltro «open», i bandi visualiz-zati sono aperti. Se compareuna data di presentazione«passata», vuol dire che ci

sono più scadenze. Quandol'impresa clicca sul titolo delbando, si apre una specificadello stesso e vengono propo-sti anche altri bandi sul me-desimo tema. In questo modo,l'impresa ha modo di verifi-care se ci sono altre oppor-tunità vicine al suo progetto,prima di lanciarsi su quellache aveva identificato in pri-ma istanza. Digitando «smeinstrument», il programmache prima del cambio di mo-dalità dell'istruttoria avevadato buone soddisfazioni alleimprese italiane, escono duerisultati con la call per la pri-ma fase e la call per la secon-da, con le rispettive date dipresentazione delle domande.A questo, punto se il bandoprevede la partecipazione dipiù soggetti, l'impresa devericercare i partner proget-tuali, operazione agevolatada un'apposita sezione delnuovo portale che permet-te di trovare altri soggettipotenzialmente interessatialla stessa tematica. Il nuo-vo portale ha a disposizione

anche una sezione sugli ag-giornamenti che permette diseguire costantemente tuttele novità che, diversamen-te, sarebbe complicato potermonitorare; in questo modo,è possibile ordinare le notizieper data oppure trovare tuttele notizie e gli aggiornamen-ti collegati ad uno specificobando di interesse. Il portaledispone inoltre di un archiviostorico, attraverso il quale èpossibile recuperare il mate-riale dei bandi scaduti, anchein riferimento a programmicomunitari ormai nonpiù operativi. La mo-dulistica per la presen-tazione della domandaè presente sul portale enon deve quindi esserestampata per la com-pilazione, la proceduraavviene interamentein modalità telemati-ca. Le domande posso-no essere presentate indue oppure in una solafase; il bando specificaquando ricorre un'ipo-tesi o l'altra.

Il contributo delprogramma Hori-zon è il più ambitodalle imprese. Ilprogramma Horizonè quello che presentale maggiori opportuni-tà per le imprese accessibilidal nuovo portale. L'attualeprogrammazione 2014-2020prevede un contributo a fon-do perduto senza differenzia-zione tra le diverse tipologiedi beneficiario, quindi non èrilevante se l'impresa è unagrande impresa o una piccolae media impresa. Per le atti-vità di ricerca e sviluppo, ilcontributo a fondo perdutocopre fino al 100% dei costidiretti, mentre per le azionidi innovazione il tasso di co-pertura è pari al 100% per leorganizzazioni no-profit e al70% per le imprese. Su questeazioni è possibile chiedere an-

che un contributo sulle spesegenerali per un massimo del25% dei costi diretti ammis-sibili. I costi generali sonorelativi alle infrastrutture(affitto e/o ammortamentoedifici), acqua, gas, elettrici-tà, manutenzione, assicura-zione, spese postali, costi diconnessioni in rete, personaletecnico-amministrativo, ecc.Sono considerati ammissibili,inoltre, i costi direttamenteimputabili al progetto. Ri-entrano quindi le spese peril personale aziendale chepartecipa all'ideazione e re-alizzazione delle prove e deiprodotti o processi, le quotedi ammortamento di stru-mentazioni e attrezzatureutilizzate durante il proget-to, rapportate al tempo chesono impiegate, i materialidi consumo impiegati peri test, i costi di viaggio, leconsulenze esterne e gli altricosti direttamente collegabi-li al progetto. Il contributo afondo perduto è lo stesso persoggetti no-profit e profit, adeccezione delle azioni di inno-vazione. Quello che determi-na, di norma, se all'impresaspetta il 100% di contributo

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Page 24: Centro Studi C.N.I. 27-28 gennaio 2019€¦ · INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Centro Studi C.N.I. 27-28 gennaio 2019 Pagina I CENTRO STUDI CNI Sole 24 Ore 28/01/19

o il 70% è la tipologia di pro-getto che viene presentato.Se è riconducibile a un'azio-ne di ricerca e sviluppo puòottenere il 100%, se invece èriconducibile ad un progettodi innovazione può ottenereil 70%. Le azioni di ricercae sviluppo sono riconducibi-li alle attività volte a nuoveconoscenze o a esplorare lafattibilità di una tecnologianuova o migliorata, di un pro-dotto, un processo, un servi-zio o una nuova soluzione. Atal fine, i progetti possono in-

cludere attività di ricerca di-base, lo sviluppo tecnologicoe l'integrazione, test e valida-zione su un prototipo su pic-cola scala in un laboratorioo in un ambiente simulato.I progetti possono contene-re attività di dimostrazionestrettamente collegate allaricerca, ma limitate, o azionipilota volte a dimostrare lafattibilità tecnica in un am-biente vicino a quello opera-tivo. Le azioni innovative,invece, sono costituite princi-palmente da attività volte di-rettamente a piani, progetti odisegni per i nuovi, modificatio migliorati prodotti, proces-

si o servizi di produzione. Atal fine, i progetti possonoincludere prototipazione,sperimentazione, dimostra-zione, sperimentazione, vali-dazione del prodotto su largascala e replicazione sul mer-cato. L'attività svolta si pro-pone di sostenere la primaapplicazione / diffusione nelmercato di un'innovazioneche è già stata dimostrata,ma non ancora applicata odistribuita sul mercato. Perprima applicazione, si deveintendere una innovazioneche deve essere nuova alme-no in Europa o nuova almenoper il settore dell'applicazio-ne in questione. Spesso, taliprogetti comportano una con-valida di prestazioni tecnicheed economiche studiate e por-tate in condizioni operativereali di mercato.

rossime scadenze dal nuovo portale

Fase 1

Fase 2

7 Maggio 2019 17:00: 00 (ora di Bruxelles)5 Settembre 2019 17:00:00 (ora di Bruxelles)6 Novembre 2019 17:00:00 (ora di Bruxelles)12 Febbraio 2020 17:00: 00 (ora di Bruxelles)6 Maggio 2020 17:00:00 (ora di Bruxelles)2 Settembre 2020 17:00:00 (ora di Bruxelles)4 Novembre 2020 17:00: 00 (ora di Bruxelles)

3 Aprile 2019 17:00: 00 (ora di Bruxelles)5 Giugno 2019 17:00: 00 (ora di Bruxelles)9 Ottobre 2019 17:00:00 (ora di Bruxelles)8 Gennaio 2020 17:00:00 (ora di Bruxelles)18 Marzo 2020 17:00: 00 (ora di Bruxelles)19 Maggio 2020 17:00: 00 (ora di Bruxelles)7 Ottobre 2020 17:00:00 (ora di Bruxelles)

Il nuovo programma co-munitario per la ricerca.Horizon Europe dovrebbeavere una dotazione di circa100 miliardi di euro per ilperiodo 2021-2027. Il nuovoHorizon si baserà su tre pi-lastri complementari e inter-connessi:

• «excellent science», chesosterrà la leadership scien-tifica europea e lo sviluppodi conoscenze e competenzedi alto livello;

• «global challenges andeuropean industrial competi-

tiveness», che sosterràla ricerca nell'ambitodelle sfide sociali edelle tecnologie indu-striali in aree qualisalute, sicurezza, tec-nologie digitali, clima,energia, mobilità, ciboe risorse naturali;

• «innovative eu-rope», che stimoleràiniziative sull'applica-zione su ampia scaladelle innovazioni piùdirompenti, tramitel'istituzione dell'«eu-ropean innovationcouncil» a sostegno de-gli innovatori ad altopotenziale.

È anche previstauna sezione orizzon-tale volta a migliora-re l'implementazione

del programma per aumen-tare la partecipazione e raf-forzare l'area della ricercaeuropea. Questa includeràmisure per aiutare gli statimembri a sfruttare al meglioil proprio potenziale nazio-nale di ricerca e innovazio-ne. Già oggi, le imprese chevogliono richiedere le agevo-lazioni su Horizon 2020 e su-gli altri programmi comuni-tari diretti devono utilizzareil nuovo portale di accesso(indirizzo https://ec.europa.eu/info/funding-tenders/op-portunities/portai/screen/home).

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