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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. 19 giugno 2018

Pagina I

FISCO E PROFESSIONISTI

UNA FLAT TAX DEL 15% A 1,5 MILIONI DI PARTITE IVASole 24 Ore 19/06/18 P. 1 MOBILI MARCO 1

INGEGNERI

Gli ingegneri che prevengonoItalia Oggi 19/06/18 P. 8 Carlo Valentini 3

IRAP PROFESSIONISTI

Niente Irap per i professionisti-collaboratoriSole 24 Ore 19/06/18 P. 22 Gianfranco Ferranti 4

BIG DATA

Regolamentare oppure no? Il dilemma dei big dataCorriere Della Sera 19/06/18 P. 32 D I EdoardoSegantini

6

COMMERCIALISTI

Modifiche ordinamento, pronto il linkItalia Oggi 19/06/18 P. 34 7

ILVA

«Sull'Ilva gestione in continuità» Non sconfessata la linea CalendaSole 24 Ore 19/06/18 P. 8 Carmine Fotina ,Matteo Meneghello

8

RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA

La riqualificazione energetica resta ancora un optionalSole 24 Ore 19/06/18 P. 25 Saverio Fossati 10

UNIVERSITÀ

Bocconi, più docenti e ricerca applicataCorriere Della Sera 19/06/18 P. 25 Marco Sabella 12

«Doppia laurea in Cina e training all'estero: Luiss ai vertici europei»Corriere Della Sera 19/06/18 P. 25 Paolo Conti 13

VETERINARI

Rischio abusi per le aziende di mangimiItalia Oggi 19/06/18 P. 34 14

DIRITTO E IMPRESA

APP, ANTITRUST UE FUORI MERCATOSole 24 Ore 19/06/18 P. 21 FALCE VALERIA 15

EYU

Il mistero dello studio commissionato a Eyu (Pd) che non si trova piùCorriere Della Sera 19/06/18 P. 10 Giuseppe AlbertoFalci

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11SoIe3ZS

AsPagina 1

Foglio 1 12

Una fiat tax del 15 /"'.a 1,5 milioni di partite Iva

L'OBIETTIVO

Ampliare subito i regimiforfettari che versano il 5%o 15% in relazione ai ricavi

Una fiat tax del 15% da subito per al-meno un milione e mezzo di partiteIva. Come ha ribadito il viceministro

all'Economia Garavaglia «la fiat taxè un impegno di legislatura, qualco-sa la faremo subito nella legge di bi-lancio e dalì imposteremo il lavoro».

La macchina del Fisco si sta met-tendo in moto solo ora e il risultatoda centrare già per questa estate ètutto sommato semplice: allargare levie di accesso agli attuali regimi sem-plificati riconosciuti alle partite Iva.La norma potrebbe essere inserita

nel primo decreto d'urgenza del go-verno, e anche se con effetti sull'an-no d'imposta in corso, le risorse dareperire dovrebbero limitarsi all'ac-conto dovuto. A meno che non si de-cida di sterilizzare gli anticipi dovuti.

Garavaglia ha infine escluso che lapace fiscale annunciata dal governosiriveliun condono assoluto: «Nes-sun condono tombale - ha sottoline-ato - non è la cosa giusta da fare».

Marco Mobili -a pag. 6

Flat tax estesa a 1,5 milioni di partite IvaL'obiettivo . Ampliare subito gli attuali regimi forfettari che E-fattúra. Nel decreto di mezza estate anche un avvio softversano un'imposta del 15% o del 5% in relazione ai ricavi della fatturazione elettronica per i distributori di carburanti

Marco MobiliROMA

perire dovrebbero limitarsi all'accontodovuto. A meno che non si decida disterilizzare gli anticipi dovuti.

Estendere la flat tax ad almeno unmilione e mezzo dipartite Ivavorreb-be dire anche semplificare i loroadempimenti fiscali. Chi entra nel re-gime forfettario abbandona speso-metro, studi di settore e dribbla l'ob-bligo della fatturazione elettronica inarrivo per il i°gennaio prossimo. Te-ma, quello dell'e-fattura, che potreb-be trovare posto nel decreto d'estatedel nuovo Governo per spostare l'av-vio dell'obbligo della fatturazioneelettronica dal prossimo i°luglio peri carburanti. Coni benzinai sul piededi guerra (lo sciopero è indetto su tut-ta la rete per il 26 giugno prossimo),l'ideadifondo è quella di autorizzarei distributori ad accettare per altri seimesi la carta carburanti creando unasorta di doppio binario fino al prossi-mo 31 dicembre.

Ma torniamo ai "forfettari" e ai"minimi": quasiun milione di sogget-ti in fuga dall'Irpef che ha optato per laforfetizzazione delle imposte dovute.Si tratta di piccole partite Iva che han-

miti di ricavi differenziati per codicedi attività (Ateco). Questi soggetti pa-gano un'imposta forfettaria del 15%con l'applicazione di specifici coeffi-cienti di redditività senza nulla piùversare per Irpef, Iva e Irap. A questicirca 6oomila soggetti si aggiungonoi cosiddetti "minimi", ora definiti"contribuenti in regime di vantaggio"che pagano una flattaxultraleggera al5%. Per allargare la platea sono finitinel mirino i limiti di ricavi oggi fissatitra i 25mila e i 5omila euro. Elevare iltetto massimo appare difficile inquanto è ora fissato in deroga ai vin-coli Ue in virtù della forfetiizzazionedell'Iva. L'alternativa potrebbe esserequella di portare tutti i contribuenti allimite di ricavi o compensi di 5omilaeuro. Al contrario, con un costo ridot-to, si potrebbe procedere all'innalza-mento delle soglie categoria per cate-goria. L'allargamento della platea po-trebbe dare un nuovo impulso alla lot-ta all'evasione, consentendo al fisco diconcentrarsi sui grandi evasori, comeha ribadito Garavaglia.

Una fiat tax del i5% da subito per alme-no un milione e mezzo di partite Iva.Come ha ribadito ieri il viceministroall'Economia, Massimo Garavagliacon delega al fisco, «la fiat tax è un im-pegno di legislatura, qualcosalafare-mo subito nella legge di bilancio e da lìimposteremo il lavoro, partendo dalleimprese e dalle partite Iva che sono inmaggiore sofferenza». L'auspicio - hapuntualizzato il viceministro - è che sipossa fare «qualcosa di importanteanche prima. Ci stiamo lavorando». Lamacchina del Fisco si sta mettendo inmoto soltanto in queste ore e il risulta-to da centrare già per questa estate ètutto sommato semplice: allargare levie di accesso agli attuali regimi sem-plificati riconosciuti alle partite Iva eche già oggi contano poco meno di95omila contribuenti (il dato del Di-partimento delle Finanze alai maggio2018). Lanormapotrebbe essere inse-rita nel primo decreto d'urgenza delgoverno, e anche se con effetti sull'an-no d'imposta incorso, le risorse dare-

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no ricavi o compensi a determinatili-

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Fisco e professionisti Pagina 1

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in SoIe3 / Eb ìtPagina 1/ '

J Foglio 212

406

La flat taximpegno dilegislatura,qualcosa lafaremo subitonella legge dibilanciopartendo daimprese epartite Iva chesono inmaggioresofferenzaMassimoGaravagliaViceministrodell'Economia

Le partite Iva agevolate

L'attuale platea di minimi e forfettari per sezione di attività

SEZIONE DI ATTIVITà FREQUENZA

Attività profess ., scientifiche e tecniche 347.043

Commercio ; riparazione auto e moto 124.023

Sanità e assistenza sociale 119.013

Altre attività di servizi 76.373

Costruzioni 60.592

Noleggio, agenzie di viaggio 44.113

Attività artistiche e sportive 28.823

Attività manifatturiere 28.636

Servizi di informazione e comunicazione 27.542

Attività finanziarie e assicurative 24.653

Istruzione 19.375

Attività immobiliari 14.073

Altri 21.147

TOTALE 935.406

Fonte: Dipartimento delle Finanze Statistiche fiscali - Dati al 31 maggio 2018

3AJ J-SSLE

NUMERO CONTRIBUENTI

PERCENTUALE-

12,72

8,16

6,48

4,72

3,08 ......•

3,06

2,94 --®

2,64 1

2,07 1

1,50

2,250

100,00

Di Staio: più incentivi I"ai posa stabili, strettaSui omirattia tempo

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Fisco e professionisti Pagina 2

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FULMICOTONE

Gli ingegneri che prevengonoDI CARLO VALENTINI

rofessione: tecnico per la prevenzionedegli incidenti sul lavoro. Uno sboccoprofessionale che si è inventato uningegnere, Francesco Magni, che

insieme ad alcuni collaboratori ha costituitonel 2015 a Desenzano del Garda (Brescia)un startup, 432 Group, che è riuscita a farsile ossa (si avvia verso i 30 dipendenti, tut-ti ingegneri con una età media di 35 anni).In che consiste il lavoro? Nella verifica di unimpianto, nella valutazione di quali sono ipassaggi più critici e a rischio, nel suggerirei cambiamenti da apportare, nell'interveniremodificando la macchina o anche realizzando-la ex novo, soprattutto nell'automatizzazionedei processi manuali rischiosi

Una specializzazione che sta facendoproseliti tra le aziende (alcuni committenti:Cogne, Acciaierie Venete, Marcegaglia ecc.)

ma ha ottenuto anche la prima commessaestera, dal gruppo siderurgico russo Rgmk,che ha chiesto il monitoraggio e la valutazionedi alcuni dei propri impianti

Secondo 1'Inail , nel nostro Paese, ognianno, si verificano 430 mila infortuni sul la-voro, di cui 650 con esito mortale e 72 milacon menomazioni, e la spesa sanitaria per loStato supera i 54 milioni di euro annui. Unonere, in termini personali ed economici, chepotrebbe essere ridotto attraverso un'efficaceprevenzione. «Quando in uno stabilimento siverifica un infortunio particolarmente grave»,dice Francesco Magni, «l'impianto viene bloc-cato con costi enormi per l'impresa. I fermo-macchina nelle aziende sono oltre 75 milal'anno».

Nassim Nicholas Taleb, filosofo libane-se, ha sentenziato: «Tutti sanno che è neces-saria la prevenzione, ma pochi premiano gliatti di prevenzione».

Ingegneri Pagina 3

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Niente Trap per i professionisti-collaboratoriGianfranco Ferranti

on è dovuta l'Irap suicompensi per lezioni,redazione di articoli elibri e consulenze tec-niche, d'ufficio e di par-te, se il professionista è

in grado di scorporarli da quelli relati-vi all'attività di lavoro autonomo eser-citata avvalendosi di un'autonomaorganizzazione. La Cassazione (ordi-nanza 12052/2018) ha così estesol'analogo e affermato principio con-cernente i compensi derivanti dallosvolgimento delle funzioni di ammi-nistratore, sindaco e revisore di socie-tà. Un chiarimento da tenere presentequando si procede al calcolo dell'Irapda versare, a saldo e in acconto.

La responsabilitàLa Cassazione ha costantemente af-fermato che è indispensabile, perchési configuri il presupposto impositivodell'Irap, il requisito dellaresponsabi-lità, sotto qualsiasi forma, dell'orga-nizzazione daparte del contribuente.Pertanto, «ben può accadere che l'Iraprisulti inapplicabile a soggetti che rea-lizzino guadagni cospicui, quando taliguadagni siano frutto di capacitàpro-fessionali o artistiche, senza il concor-so di una autonoma organizzazionedi supporto avente consistenza og-gettiva» (ordinanza 9692/2012).

Sono stati, di conseguenza, ritenu-ti esclusi dall'Irap i professionisti inqualità di collaboratori "esterni" pres-so strutture organizzate e gestite daaltri professionisti o da imprese, comenei casi dell'avvocato che ha espletatola propria attività «in regime di mo-no-committenza, senza forme di par-tecipazione alle relative spese e senzapropri dipendenti o collaboratori», afavore di uno studio associato «suosingolo cliente» (ordinanza

890/2017) o che svolge l'attivitàfruendo di una stanza e di un compu-ter concessi in comodato dal padrenell'ambito del proprio studio profes-sionale (sentenza 18973/2009) non-ché del tirocinante che utilizza lastruttura organizzata del dominus(sentenza 6673/2017) e del medicoche effettua gli interventi chirurgiciavvalendosi dell'organizzazione po-sta a disposizione da una clinica (ordi-nanze 10916 e 11001/2018, 23170/2016e 9692/2012).

Con riguardo alle attività artisti-che, la Suprema corte ha affermatoche non è soggetto all'Irap l'attore cheopera in un teatro senza disporre diuna propria organizzazione e che iltributo è, invece, dovuto qualora l'at-tore organizzi una equipe di operatoriaddetti alla sua persona (sentenze:4379/2010; 7721 e 26144/2008). Taleprincipio è stato applicato, nella ordi-nanza 29863/2017, al caso di un arti-sta che si era avvalso di una truccatriceoccasionale e di due autori di testi eaveva corrisposto compensi ad avvo-cati, un notaio, un consulente del la-voro e uno studio di consulenza legalee tributaria. La Corte ha escluso l'as-soggettamento a Irap perché ha rite-nutola struttura organizzativa di sup-porto all'attività artistica riferibile «adaltrui responsabilità ed interesse».Nell'ordinanza 1690/2018 la Corte èpervenuta alla medesima conclusionenel caso di una conduttrice che si eraavvalsa delle strutture messe adispo-sizione da una emittente televisiva.

Gli amministratori e i sindaciLa Suprema corte ha costantementesostenuto che se l'attività di sindaco,amministratore o revisore è svoltasenza utilizzare un'autonoma strut-tura organizzativa, ma avvalendosi diquella della societàva assoggettato al-l'Irap soltanto il valore della produ-

zione derivante dall'attività profes-sionale autonomamente organizzata.

In tali casi, i contribuenti devonoessere in grado di distinguere con cer-tezzai compensi derivanti daciascu-na delle due attività. La Corte ha, in-fatti, ripetutamente affermato chel'esclusione dal tributo spettaa condi-zione che siapossibile separare i rela-tivi compensi da quelli totali (ordi-nanze 3790,14790 e 28988/2018).

Tale principio è stato, peraltro,sancito anche in presenza di contri-buenti che svolgono la propria attivitànell'ambito di associazioni professio-nali (ordinanze 19327,19328 e 20975de12o16), la cui attività è stata ritenutadalle Sezioni Unite (sentenze7292/2016 e 7371/2016) costituire inogni caso presupposto dell'imposta,trattandosi di soggetti «struttural-mente organizzati». Nella ordinanza30395/2017 è stata, inoltre, ritenutairrilevante la circostanza che la sedelegale della società sia collocatapres-so lo studio del professionista.

L'agenzia delle Entrate è, invece,ancora ferma sullaposizione espres-sanellarisoluzione 78/E del 2009, incui era stato affermato che i com-pensi in esame sono in ogni caso im-ponibili se percepiti da un commer-cialista che esercita la professioneavvalendosi di un'autonoma orga-nizzazione, perché gli stessi concor-rono a formare il suo reddito di lavo-ro autonomo. L'orientamento giuri-sprudenziale appare più corretto,perché il principio di attrazione nellasfera del lavoro autonomo dei rap-porti di collaborazione connessi al-l'attività professionale è stabilito ai

Irap professionisti Pagina 4

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soli fini Irpef, che ha un presuppostoimpositivo differente. GLI ORIENTAMENTI GIURISPRUDENZIALI

Le altre attività «scindibili»L'Istituto di ricerca del Cndcec avevagià evidenziato, nella circolare n. 2/IRdel 2008, che, applicando il principiosancito dalla Cassazione, i contri-buenti sarebbero stati legittimati a"scorporare" dalla base imponibiledell'Irapi compensi che non necessi-tano perla loro produzione dell'inter-vento dell'autonoma organizzazione,ma che derivano dalle sole capacitàprofessionali del contribuente, qualiquelli percepiti perla partecipazionea convegni, per la redazione di articolie pareri, per l'incarico di arbitro ecc.

In senso analogo si è espressa laCassazione (sentenza 12052/2018), ri-

guardante il caso di un dottore com-mercialistache aveva chiesto di «scor-porare i proventi per attività di sinda-co e revisore di società, lezioni e dirittidi autore, consulenze tecniche d'uffi-cio e di parte». La Corte ha censuratola sentenza di merito perché «riferen-do il presupposto impositivo dell'au-tonoma organizzazione anche a taliredditi senza alcun vaglio specifico»ha violato il principio in base al quale«soggetta a imposizione è unicamen-te l'eccedenza dei compensi rispettoalla produttività auto-organizzata»,fermo restando «l'onere del contri-buente di provare la separatezza deiredditi di cui predica lo scorporo».

Tali conclusioni sono senz'altrocondivisibili, rappresentando l'inevi-tabile conseguenza delprincipio san-cito con riguardo alle attività di am-ministratore, sindaco e revisore. Ap-pare auspicabile che l'agenzia delleEntrate tenga conto dell'orientamen-to di legittimità, che risulta ormai pie-namente consolidato.

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COSÌ L 'ATTORE

NON PAGA

Secondo alcune

sentenze della

Cassazione non è

soggetto a I rap

l'attore che recita

in un teatro senza

disporre di una

propria

organizzazione

NQUANDO DEVE

VERSARE L'IRAPIn senso opposto,per i giudici dilegittimità il tributoregionale è invecedovuto dall'attoreche utilizzi unaequipe di operatoriaddetti alla propriapersona

ATTIVITÀ PUBBLICISTICA

Lezioni, consulenzee diritti d'autore

Il giudice di merito deveverificare, perl'assoggettamento all'Irap deicompensi percepiti dal dottorecommercialista per lezioni,articoli, libri e consulenzetecniche, se gli stessi sianostati conseguiti avvalendosidell'autonoma organizzazionedell'attività. In caso contrario iltributo non è dovuto se èpossibile distinguere icompensi derivanti da ciascunaattività (Cassazione, ordinanza12052/2018)

Non è soggetto a I rap ilcompenso derivantedall'attività di consulentetecnico svolta senza autonomaorganizzazione (Cassazione,ordinanze 3790/2018,30395/2017 e 3434/2012)

ORGANIZZAZIONE

Attività svoltepresso terzi

Per l'assoggettamento a Irapdei proventi dell'avvocato chesvolge attività presso strutture«terze» il giudice di merito deveverificare se lo stesso abbia omeno assunto un «ruoloorganizzativo» (Cassazione,ordinanza 14788/2018)

SOCIETÀ

Attività di sindacoe amministratore

L'architetto socio eamministratore della societàche mette a disposizione«locali, struttura organizzativae servizi» per la consulenza e laredazione di perizie non deveassoggettare a Irap i relativicompensi se tale struttura facapo alla società e nonsussistono «elementisintomatici del ruoloorganizzativo assunto dalprofessionista» (Cassazione,ordinanza 14339/2018)

Il dottore commercialista nondeve assoggettare a I rap icompensi per l'attività disindaco, revisore oamministratore di societàse siavvale dell'organizzazione diterzi ed è possibile distingueretali compensi da quelliprofessionali (Cassazione,ordinanze 3790 e 14790/2018,28988 e 21161/2017)

L'imposta non è dovuta anchese nello stesso stabile e nellostudio del professionista sonoubicate le sedi legali di alcunesocietà in cui lo stesso esercital'attività di sindaco,«caratterizzata da requisiticivilistici di personalità,indipendenza e collegialità»(Cassazione, ordinanza30395/2017)

Fuoricampoanchei compensidi sindacie «gestori»di società

Irap professionisti Pagina 5

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SOCIETÀ DIGITALE

REGOLAMENTARE OPPURE NO?IL DMENINIADEI BIG DATA

di Edoardo Segantini

D opo l'entrata in vigo-re del Regolamentoeuropeo sulla prote-zione dei dati perso-

nali (Gdpr), si è discusso so-prattutto di privacy. In realtàil tema dei big data la mas-sa di informazioni strutturateche fa di ogni persona un«prodotto» è anche unagigantesca questione di con-correnza, di mercato e di go-vernane. Dal momento che idati sono input fondamentaliper la creazione di valore nelcapitalismo digitale.

Alcuni esperti dall'Anti-trust all'Agcom, dall'Universi-tà Bocconi all'Istituto BrunoLeoni ci stanno ragionan-do da tempo. E la domanda difondo è la seguente: le dina-miche competitive legate aidati, che oggi sono proprietàdi quattro o cinque colossiamericani, devono essere la-sciate alla mano libera di unmercato iper-concentrato o,al contrario, diventare ogget-to di nuove regolazioni?

Tra l'altro, come ha scrittonei giorni scorsi il New YorkTimes, Facebook avrebbe sti-pulato accordi con i produtto-ri di smartphone e tablet,permettendo loro di accedereai dati personali di milioni diutenti senza chiederne il con-senso.

Da una parte si rispondeche i big data non sono du-plicabili e replicabili dai con-correnti, che il loro possessorappresenta una barriera al-l'ingresso di altri operatori edunque devono essere sotto-posti alla disciplina regolato-ria. Così come accadde, tra glianni 8o e go, in Occidente,quando si pose fine ai mono-poli telefonici. Il fatto che, inquesto caso, non ci siano cavi

ma informazioni non cambiala sostanza del ragionamen-to.

Dall'altra parte si sostieneche, in realtà, i dati che iden-tificano le persone sono ri-producibili a costi relativa-mente contenuti, purché sidisponga di una tecnologiadella «profilazione»: perconcludere che l'attuale dere-gulation funziona meglio.

Di sicuro le piattaforme di-gitali sono tanto più efficien-ti quanto più sono grandi. Equanto più vari sono i merca-ti che servono, poiché questavarietà permette loro di acce-dere a un numero crescentedi dati. Occorre allora chie-dersi se non sia la dimensio-ne stessa una barriera all'en-trata di altri.

La conseguenza qual è?Che l'efficienza della piatta-forma rende gli utenti inerti eindifferenti ai temi della pri-

vacy. Nel senso che avvertonoil beneficio dei servizi offertie non il fatto che sono resipossibili dai dati personaliceduti in cambio. In questomodo Facebook e gli altri bigpossono contare sulla solida-rietà degli internauti, i qualidiventano i migliori amicidegli oligopoli. Come dire?Sudditi consenzienti di mo-narchie al tempo stesso asso-lute e illuminate. Una massadi manovra imponente daschierare nel confronto conle authority nazionali e tran-snazionali. Ciò che rappre-senta, in qualche modo, unanovità storica.

La scelta regolazione oderegulation dipenderàdalle risposte che sarannodate a problemi di ineditacomplessità economica, tec-nica e giuridica. Se prevalessela prima, andrebbe creato in-nanzitutto un «mercato dei

dati» che ora non esiste. Perpoi scrivere le norme che do-vrebbero regolare la concor-renza e, presumibilmente, fa-vorire la nascita di nuovi ope-ratori: come si fece con le te-lecomunicazioniintroducendo norme «asim-metriche», sbilanciate a favo-re dei nuovi entranti.

Ma se dovesse prevalerel'approccio del secondo tipo,che è in fin dei conti lo statusquo, avremmo forse qualcheseccatura «burocratica» inmeno; ma non potremmopoi lamentarci dell'insorgeredi nuovi casi come Cambrid-ge Analytica. L'abuso (in que-sto caso anche contro la de-mocrazia) nasce più facil-mente se il mercato è domi-nato da pochissimi. Saràinteressante capire che cosapensa dell'argomento il nuo-vo governo.

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Big Data Pagina 6

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COMMERCIALISTI

Modificheordinamento,pronto il linkIl Consiglio nazionale deicommercialisti illustra lemodalità di iscrizione e iriferimenti temporali inmerito all 'assemblea delprossimo 4 luglio che saràdedicata alla modifica deldlgs 139/2005, ovvero allariforma dell'ordinamentoprofessionale dei commer-cialisti . L'assemblea si ter-rà dalle ore 15 alle 18 del4 luglio . Per partecipare gliiscritti dovranno registrar-si al portale www.fpcu.it/Re gistraz ion e/Registraz io-ne.aspx . Successivamente,per prenotarsi all'evento,dovranno consultare il sitowww.fpcu . it/Eventi/Sche-daEvento . Nella nota vieneprecisato come la parte-cipazione sarà consentitaagli iscritti fino ad esauri-mento dei posti disponibili.Presentato anche il modu-lo per intervenire all'as-semblea, che dovrà essereinviato entro il 28 giugnoda quei soggetti che inten-dono , appunto , effettuareun intervento in assembleaper suggerire una modificaordinamentale . Per motiviorganizzativi, non sarannoammessi gli interventi degliiscritti che non abbiano in-viato la suddetta scheda.

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Commercialisti Pagina 7

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«Sull 'Uva gestione in continuità»Non sconfessata la linea Calenda

SIDERURGIA

Vertice con Di Maio a RomaPresenti ancheLakshmi e Aditya Mittal

I sindacati: garanzieoccupazionali per tuttie serve agire in fretta

Carmine FotinaMatteo Meneghello

Ieri i sindacati e le istituzioni, oggiAm Investco Italy e le associazioniambientaliste e gli altri soggetti, neiprossimi giorni nuove riunioni. Ilministro dello Sviluppo, Luigi DiMaio prende in mano il dossier Ilvae assicura che lavorerà a un accordocondiviso da raggiungere in tempibrevi anche perché la volontà di AmInvestco (è la cordata che si è aggiu-dicata il bando di gara) è perfezio-nare l'acquisizione, come da con-tratto, ilio giugno.

Il ministro sceglie ancora la caute-la ma la chiusura improvvisa dellostabilimento sembra davvero un'ipo-tesi da scartare e filtra l'intenzione dinon mettere in discussione il contrat-to e l'esito della procedura conclusadal precedente governo. Pur cercan-do nelle pieghe un possibile migliora-mento di alcuni aspetti, di cui si parle-rà oggi con Am Investco. Durante gliincontri di ieri, il ministro avrebbedelineato un percorso in continuitàcon quanto fatto fino ad oggi aggiun-gendo che ci sono disponibili tecno-logie per ridurre l'impatto ambienta-le della produzione siderurgica.

Per sentire tutte le posizioni etentare una sintesi serve però tem-po. «Stiamo proseguendo le interlo-cuzioni - ha detto Di Maio al terminedella giornata di lavoro - ho avutoincontri molto cordiali con tutte leparti: sindacati, governatore Puglia,sindaco e prefetto di Taranto. Avròaltri incontri e vedrò anche il poten-ziale acquirente, dopo avrò modo diavere una situazione molto piùchiara sulla vicenda». Poi la chiosasignificativa. «Abbiamo ereditatodal precedente governo una proce-dura in corso, la gestiremo con mas-sima responsabilità».

«Il ministro ha detto due cose im-portanti - ha spiegato Francesca ReDavid, leader della Fiom -: la prima èche bisogna fare un accordo condivi-so, la seconda è che non siamo inun'epoca in cui salute, ambiente e la-voro possono essere messi in con-trapposizione tra di loro. Immaginoche cercherà una soluzione giusta daquesto punto di vista, perché chiude-re significherebbe nessun investi-mento sul risanamento ambientale».

I sindacati chiedono una garanziaoccupazionale per tutti i lavoratori,mentre gli schemi d'accordo discussiin questi mesi si spingono al massi-mo fino all'assunzione di circa iomilaaddetti su un organico attuale di circa14mila persone. Al tavolo ieri i sinda-cati hanno ribadito inoltre, come haspiegato il segretario della Fim, Mar-co Bentivogli, «che bisogna fare asso-lutamente presto perché sono partitii licenziamenti nell'indotto e l'im-pianto è sempre più insicuro». Per ilsindacalista, che respinge l'ipotesi diuna proroga di tre mesi per favorireun accordo (l'intesa sindacale è unacondizione sospensiva per il perfe-zionamento del contratto di cessio-ne) l'incontro di ieri è stato «interlo-cutorio. Manca una risposta definiti-va sul futuro dell'Ilva». Il leader dellaUilm, Rocco Palombella ha spiegatoal termine della riunione che «Di Ma-io ha chiesto qual è l'umore dei lavo-ratori: noi abbiamo risposto che sonomolto preoccupati e che non c'è que-sto sentir comune per cui tutti beanoper la chiusura degli stabilimenti».

Ieri Di Maio si è visto anche con leistituzioni locali pugliesi. «La con-nessione è la comunicazione tra laRegione Puglia è il Mise è stata rico-struita e ripristinata - ha detto il Go-vernatore Michele Emiliano -, inprecedenza questo rapporto nonera mai esistito».

All'incontro di oggi, intanto, Arce-lorMittal sarà presente in forze. Al ta-volo con Di Maio non ci saranno soloil ceo di Am Investco Italy, MatthieuJehl e il ceo di ArcelorMittal in Euro-pa, Geert Van Poelvoorde (i due uo-mini che hanno condotto fino a oggila trattativa con il sindacato), ma an-che il chairman del gruppo, LakshmiMittal e il figlio Aditya (è il presiden-te), oltre a Ondra Otradovec, respon-sabile mondiale dell'm&a per il grup-po siderurgico. Una presenza al mas-simo livello, per spiegare nel detta-glio le intenzioni del gruppo «sia sulpiano industriale che ambientale ol-tre che nei confronti del territorio»precisa una fonte vicina alla delega-zione. Gli uomini di ArcelorMittal«sono pronti ad ascoltare» quanto ilministro avrà da proporre, pur riba-dendo l'intenzione a prendere le re-dini dell'Ilva dal3o giugno in poi, co-me da contratto.

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II vertice . A Roma saranno presenti anche il chairman del gruppo,Lakshmi Mittal e il figlio Aditya, presidente

LA MULTINAZIONALE

23,3L'output in milioni di tonnellateIl gruppo guidato da Lakshmi eAditya Mittal (nella foto) è ilmaggiore produttore globale diacciaio: tra gennaio e marzo,l'output di acciaio è stato pari a23,3 milioni di tonnellate, con unfatturato di 19,1x6 miliardi didollari e un utile netto di 1,192miliardi di dollari

L'ORGANICO ILVA

14.256I dipendentiI dipendenti del gruppo Ilva al31 marzo 2018 sono 14.526dipendenti, con undecremento di 1.204 unitànegli ultimi tre anni.Di questi, i dipendenti rientrantinel perimetro degli asset cheverranno trasferiti ad AmInvestCo Italy sono 14.016

L'OPERAZIONE

1,8Il prezzo d 'acquisto in miliardiAm Investco Italy ha vinto la gara peraggiudicarsi gli asset dell'Ilva inamministrazione straordinaria,battendo la cordata concorrente,Accialtalia, con un prezzo d'acquistodi 1,s miliardi di euro. Il contrattoprevede in un primo momentol'affitto degli asset, che poi sarannorilevati atitolo definitivo

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La riqualificazione energeticaresta ancora un optional

IL RAPPORTO ENEA

Saranno presentatioggi i dati sull'efficienzanei condomìni

Saverio Fossati

Percorso a ostacoli per la riqualifi-cazione energetica nei condomìni,crollo delle caldaie di tipo tradizio-nale, tendenza ancora fortissimaper le finestre a doppi vetri. Vienepresentato oggi il Rapporto AnnualeEnea sull'efficienza energetica (Ra-ee) che illustrai risparmi energeticiconseguiti in Italia, con focus subuone pratiche, diagnosi energeti-che e nuovi trend nei diversi settoridi uso finale dell'energia (Roma, ore9.30 -13, Palazzo dei gruppi parla-mentari, via di Campo Marzio 78). Inprogramma anche la presentazionedel Rapporto annuale sulle detra-zioni fiscali per la riqualificazioneenergetica del patrimonio edilizioesistente. Tra i dati più interessantiche il Sole 24 Ore è in grado di antici-pare il netto sorpasso degli acquistidi caldaia a condensazione rispettoa quelle tradizionali: nel 2011 le per-

centuali erano, rispettivamente,32% e 68%, nel 2017 si erano più in-vertite: le caldaie e condensazioneraggiungevano l'88% dei pezziven-duti, indice chiaro di una consape-volezza importante. Così le pompedi calore, con andamento meno li-neare ma una tendenza forte nel2016 e 2017 (135mila vendute).

Rimane, invece, ancora fortissi-mo il trend dei serramenti a rispar-mio energetico, che non conosce so-ste: anche nel 2018, nonostante ilcalo dell'aliquota di detrazione del65% al 5o per cento, ne verrannovenduti 1,38 milioni secondo le sti-me Unicmi su dati Istat.

I dati più interessanti (qui a fian-co) sono però quelli risultanti dalledomande rivolte a un campione diamministratori e di condòmini. Nerisulta un quadro di oggettive diffi-coltà nella comprensione dei van-taggi della riqualificazione: nel 79%dei casi, la stessa percentuale di chiritiene che chi abita nel condominioe chi invece dà in affitto l'alloggioabbiano interessi troppo diversi perimpegnarsi nell'investimento. E so-lo il 24% pensa che le cattive relazio-ni tra condòmini non rendano im-possibile le decisioni.

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Barriere alla riqualificazione , le risposte dei condòmini

TIPOLOGIA DI BARRIERA E RELATIVE DOMANDE D'ACCORDO NEUTRALE DISACCORDO

Barriere economiche o socio-economicheAnche con la cessione dei credito, il 20%-30% residuo è comunque troppo 31% 41% 28%oneroso peri condòmini

La differenza di disponibilità economichefra i condòmini rende difficile la 72% 21% 7%decisioneBarriere tecnico-amministrative

Difficoltà nel gestire efficacemente lepratiche (tempi e costi)

Barriere informative

48% 42% 10%

I condòmini fanno fatica a capire ivantaggiI condòmini non sono informati suibonus

79% 10% 11%

48% 42% 10%

Barriere derivanti da conflitto di interesse e socialiI proprietari residenti e quelli cheaffittano la casa hanno interessi troppo 79%diversi e in conflitto

21%

La presenza nel condominio digenerazioni diverse rende difficoltoso 73% 17% 10%identificare un interesse comuneTroppe le cattive relazioni fra i condomini 39% 45% 24%

Qualcuno che si ritiene particolarmenteesperto blocca l'adozione di soluzioni 31% 34% 35%condivise

Fonte: Isinnova-Enea

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Bocconi, più docenti c ricerca applicataMilano, l'ateneo conferma Mario Monti come presidente e rinnova il mandato a Verona

• MarioMonti , 75 anni,economista,senatore a vitaed expresidentedei Consiglio,è statoconfermatopresidentedella Bocconiper altri 4 anni

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• GianmarioVerona, 48anni, è statoconfermatorettore dellaBocconi.Verona è statoeletto il 20giugno 2016all'unanimitàdal CdAdell'università

MILANO La Bocconi sceglie la li-nea della continuità identita-ria e conferma ai vertici istitu-zionali dell'accademia MarioMonti alla presidenza del-l'Università e Gianmario Vero-na nel ruolo di magnifico ret-tore. Mario Monti, 75 annieconomista, presidente del-l'Università dal 1994, commis-sario europeo per il mercatointerno tra il 1995 e il 1999,quindi commissario europeoper la concorrenza fino al2004 (Commissione Prodi),senatore a vita e premier dalnovembre 2011 all'aprile 2013

sarà dunque presidente diVia Sarfatti per altri 4 anni, fi-no al 2022. Così ha deciso ilconsiglio dell'Istituto JavotteBocconi Manca di Villaher-mosa Associazione «Amicidella Bocconi», a cui spetta ladesignazione del presidente edella maggioranza dei membri del consiglio dell'Universi-tà. La Fondazione si pone in-fatti come il principale puntodi riferimento delle sceltestrategiche e di governancedell'Ateneo. Gli altri consi-glieri dell'Università verrannoindicati in seguito.

Nella seduta di ieri il consi-glio della Bocconi, su propo-sta del presidente Monti e delvice presidente Luigi Guatriha dunque confermato Gian-mario Verona, 48 anni, profes-sore di management e rettoredal novembre del 2016 nellaattuale posizione alla guidadell'Ateneo per prossimo bi-ennio 2018-2020. «Oltre al raf-forzamento del corpo docen-te e della ricerca di base e ap-

plicata, le azioni che abbiamoportato avanti in questo pri-mo mandato hanno avuto co-me obiettivo rendere l'espe-rienza degli studenti semprepiù stimolante e coerente conle necessità di un mercato dellavoro che nel secolo digitaleche stiamo vivendo è in rapi-da evoluzione e pieno di op-portunità e rischi che vannogovernati», ha commentatoVerona. «Ci siamo quindi con-centrati per rendere la nostradidattica innovativa e conti-nuamente aggiornata grazieallo stretto legame con gli svi-luppi della ricerca e per ga-rantire ai nostri studenti unasempre maggiore esposizio-ne internazionale sia sul cam-pus grazie a un numero cre-scente di docenti e studenticon passaporto non italiano

provenienti da più di ioo Paesisia attraverso internship eprogrammi di studio realizza-ti in collaborazione con i no-stri 275 partner accademici in54 Paesi e con oltre 6oo em-ployer». Nel corso del manda-to di Gianmario Verona l'Uni-versità Bocconi ha rafforzatola «faculty» con oltre 4o as-sunzioni e ha sviluppato nuo-ve aree disciplinari come «da-ta science» e «political scien-ce». L'Ateneo ha inoltre mes-so a segno un importanteconsolidamento nelle classi-fiche internazionali di eccel-lenza conquistando il 4° po-sto in Europa e l'11° nel mon-do nell'area delle social scien-ces e management secondo ilQS World university ranking.

Altre novità emerse nelconsiglio di ieri riguardanoinfine l'assetto managerialedell'Università. È infatti scat-tata la ricerca della figura delnuovo consigliere delegato,poiché Bruno Pavesi, in caricada il anni, ha espresso il desi-derio di non essere rinnovatonell'incarico e lascerà dalprossimo novembre. A suavolta l'Istituto Javotte Bocconi,la fondazione a cui l'ateneo fariferimento, ha nominato An-gelo Provasoli, professoreemerito di economia azienda-le, come proprio nuovo presi-dente per il periodo 2018-2020, al posto di Luigi Guatri,che ha chiesto di non ricopri-re più l'incarico. Per il ruolo divice presidente c'è la confer-ma di Enrico Cucchiani.

Marco Sabella© RIPRODUZIONE RISERVATA

Università Pagina 12

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«Doppia laurea in Cinae training all'estero:Luiss ai vertici europei»Marcegaglia apre villa Blanc. Prencipe nuovo rettore

L'intervista lo in ogni particolare, inclusoil parco. C'è poi il rapportocon Roma, con il nuovo parcogiochi. E una prestigiosa oc-casione per sottolineare la no-

di Paolo Conti

Molte novità per la Luiss, laLibera Università Internazio-nale degli Studi Sociali GuidoCarli. Ieri è stata inaugurata aRoma la nuova sede della Bu-siness School, villa Blanc sullavia Nomentana, che accoglie-rà 2.000 studenti: g.ooo metriquadrati dei 36.000 di parcosaranno adibiti a giochi perbambini a disposizione deicittadini. Luigi Abete, presi-dente della Luiss BusinessSchool, Emma Marcegaglia,presidente della Luiss, PaolaSeverino, rettore uscente del-l'università, e Gabriella Ciam-pi hanno scoperto una targadedicata a Carlo AzeglioCiampi: un'aula del nuovocampus porterà il suo nome.Cambia il vertice: il consigliodi amministrazione della Lu-iss, presieduto da Emma Mar-cegaglia, ha nominato nuovorettore il professor AndreaPrencipe e ha designato allavicepresidenza il rettoreuscente, Paola Severino.

Presidente Marcegaglia,cosa significano queste novi-tà per l'Università che lei pre-siede?

«La nuova sede di villaBlanc è un traguardo denso disignificati, e ne siamo orgo-gliosi. È il recupero di un ma-gnifico bene storico-artisticoche rischiava una decadenzairrimediabile: un investimen-to da 30 milioni di euro ha as-sicurato, per un esempio uni-co di architettura eclettica, unrestauro di cinque anni, cura-

stra offerta formativa, semprepiù all'insegna dell'interna-zionalizzazione e dell'innova-zione».

Il futuro profilo di un ma-nager uscito dalla Luiss: co-me lo definirebbe?

«Con una formazione al-l'insegna della compenetra-zione dei saperi, direi propriodell'eclettismo. La nostra sfi-da è formare professionisti al-lenati alla contemporaneità.Molto solidi, per esempio,non solo in management, ingiurisprudenza, in scienzepolitiche ma che abbiano stu-diato filosofia, vissuto espe-rienze di volontariato, in gra-do di affrontare diseguaglian-ze e sostenibilità. Il mondo simuove velocissimamente. Inostri studenti devono alle-narsi a una "visione larga", al-la capacità di lavorare in realtàdiverse. In questo quadro èeloquente la progressiva digi-talizzazione di tutti i servizi ele attività accademiche per lacomunità studentesca graziea una Super App».

Uno dei vostri orizzonti è laCina , avete appena firmatocon la Ruc-Remnin Universitydi Pechino un accordo perprogrammi di doppia laureae partnership tra i due atenei.Perché la Cina?

«Ci piaccia o no, parliamo

della vera grande potenza in-dustriale e politica del mon-do. Sta cambiando il suo mo-dello economico, punta orasu prodotti di tecnologiaavanzata: nessuno può pre-scindere dalla Cina. Ma tra le400 domande di ammissionedi studenti internazionali cisono oggi molti europei e au-mentano le richieste di Paesitra gli altri come Nigeria eCongo. Ci candidiamo, in-somma, a diventare una dellemigliori e più prestigiose uni-versità in Europa».

Tra i programmi interna-zionali qual è il più innovati-vo?

«Lo sono tutti, ma per il2018/19 abbiamo attivato l'Itp,International training pro-gram, finanziato da noi e daTerna, che integra la forma-zione accademica con l'espe-rienza aziendale all'estero nel-l'ambito del corso di laureamagistrale in Managementdove ci sarà la possibilità disvolgere tirocini anche con al-tre aziende italiane che opera-no in Paesi strategici».

Ha parametri per misurarel'identità della Luiss nel mon-do accademico internaziona-le?

Le scelte

• AndreaPrencipeDocentedi Economiae gestionedell'innova-zione, 50 anni,è statonominatonuovorettoredella Luiss

• PaolaSeverinoEx ministradella Giustizia,69 anni, è statadesignatadal Cdadella Luissvicepresidentedell'ateneo.Era rettricedal 2016

«Il Ranking Financial Ti-mes, area Management, col-loca la Luiss nelle Top ioo delmondo e nelle Top 3 in Italia.Abbiamo anche la certifica-zione internazionale Equis, ri-conosciuta solo all'1% dellescuole di alta formazione nelmondo sulle 15.000 candidateogni anno. Tutto questo si tra-duce in interesse anche daparte dei docenti internazio-nali. Abbiamo pubblicato 16chiamate per altrettanti postisull'Economist. Hanno rispo-sto in duecento professori ditutto il mondo. Un segnalemolto chiaro».

Infine , c'è il ricambio alvertice. Qual è il contesto?

«Paola Severino ha svoltoun eccellente lavoro, è con noida sempre e resterà attiva-mente come vicepresidente. Bprofessor Prencipe, già pro-rettore vicario e ordinario diEconomia e gestione dell'in-novazione, è un leader inter-nazionale sui temi strategicidell'innovazione tecnologicae organizzativa. Esattamentegli scenari cruciali del futurodelle nuove generazioni».

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ManagerEmmaMarcegaglia,52 anni, primadonna aricoprire il ruolodi presidente diConfindustria.È presidentedella Luiss

Università Pagina 13

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VETERINARI

Rischio abusiper le aziendedi mangimi

Le prestazioni fornite daalcune aziende produttri-ci di mangimi e farmacicome incentivi all'acqui-sto potrebbero esserecausa di «una condottaillegittima a rischio diesercizio abusivo dellaprofessione». È l'accusalanciata da Gaetano Pe-nocchio, presidente dellaFnovi (Federazione na-zionale degli ordini ve-terinari italiani), che halanciato l'allarme a segui-to di «molteplici segnala-zioni giunte alla stessaFederazione, in meritoalle prestazioni forniteda alcune aziende «chenon attengono alla consu-lenza in tema di materieafferenti all'oggetto dellatransazione commercia-le, ma riguardano vere eproprie attività cliniche,sottratte all'obbligo difatturazione, collegateinvece alle prestazionidel libero professioni-sta», dichiara Penocchio.«Chiediamo che il mini-stro Giulia Grillo possafar presto luce su unasituazione che si sta ve-rificando da troppo tem-po e che non può andareancora oltre».

Veterinari Pagina 14

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DIRITTO E IMPRESA

APP, ANTITRUST UEFUORI MERCATO

di Valerla Falce

Mentre lo sviluppo dell'ecosistema digitale è inar-restabile, uno studio appena pubblicato dal Par-lamento europeo sulla «App economy» offre unaffresco sorprendente. Se èvero che, delle oltre

9o applicazioni installate su ciascun dispositivo, ad oggirisulta che ciascun consumatore le utilizzi per circa due oreal giorno, nel 2021 gli utilizzatori di app supereranno i 6miliardi, ilvalore del me rcato si quintupliche rà. Allaveloci-tà del progresso corrisponde un mercato dinamico, in cuiprimeggiano due giganti. Il pensiero corre ai sistemi ope-rativi Google Android e Apple iOS, che superano il 99% delmercato mondiale, male cui politiche sono molto diverse.

Le applicazioni perAndroidvengono realizzate dasvi-luppatori autonomi ed indipendenti, perché ilsistema operativo è aperto e gratuito («opensource»), mentre le applicazioni iOS proven-

II mercato gono solo da Apple, trattandosi di un sistemadà risultati chius o e proprietario. C erto, lo sviluppo dell ecompetitivi appli cazioni Android è più costoso di quell odi

che non Apple. Tuttavia, al maggi or costo, che raggiun-

si ritrovano geil 30%, corrispondono benefici: facilità della

nelle regole diffusione delle app, sviluppo di servizi, allar-

cheguidanogamentodelmercato eingresso dinuovi sog-

il Garantegetti. Insomma, il duopolio è competitivo, ecome tale lontano dalle ombre della collusionee da quelle della super-dominanza. Lafotogra-

fiaè rassicurante. Il mercato globale ed europeo è concor-renziale, la barra è rivolta all'innovazione.

Un dubbio è lecito. In questo puzzle, come si concilia ilbinomio innovazione-concorrenza a cui approdalo studiodel Parlamento con l'istruttoria Google Android avviatadalla Commissione europea in relazione a pretese condot-te abusive nel mercato delle applicazioni open source? Larisposta viene dalla commissaria Margrethe Vestager.Nessuna contestazione può essere mossa verso chi vincela selezione del mercato, il limite èl'abuso.In questo caso,infatti, ad essere oggetto di approfondimento sono le con-dizioni imposte da accordi multilaterali tra operatori, qualiil Mobile applications distribution agreement (Mada) el'Anti-fragmentation agreement (Afa), che introdurrebbe-ro acarico dei produttori di device alcuni vincoli di prein-stallazione e anonvendere dispositivi che utilizzano va-rianti di Android (nei territori peri quali è stato sottoscrittoil Mada); la finalità dell'indagine è verificare se il modusoperandi di Google neghi una scelta più ampia di servizie applicazioni e pregiudichi l'innovazione di altri attori.

La replica dell'azienda è ferma. Le condizioni praticatedaGoogle determinano una riduzione del prezzo dei ter-minali, evitando il rischio di frammentazione. In ogni caso,optando per Android, gli sviluppatori sono liberi di instal-lare anche altri insiemi di app egli stessi sistemi possonoessere modificati. Orientarsi tra questi diversi indirizzi nonè agevole. La verità è che le ragioni del mercato riesconocon sempre maggiore difficoltà a riannodarsi alla policyantitrust, che sembra perdere fiducia nel mercato e nellacapacità dei consumatori di individuare e premiare i servi-zi o le app che più e meglio soddisfano i loro bisogni.

Osservatorio Fondazione Bruno Visentini - Ceradi

A cura di Valeria PanzironiRIRRODUZIORF RISERVA'A

Norme&Tributi

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Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Diritto e Impresa Pagina 15

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Il mistero dello studiocommissionato a Eyu (Pd)che non si trova più

La fondazione da ricercatori di livello di alcu-ne prestigiose università. C'èanche un titolo: «Il rapportodegli italiani con il progetto dicasa». Oltre però non si può

di Giuseppe Alberto Falci

ROMA C'è un velo di misterodietro al finanziamento del-l'imprenditore romano LucaParnasi alla fondazione Eyu(Europa, Youdem, Unità), le-gata al Partito Democrati-co.Tutto ruota attorno al fi-nanziamento di 123 mila euroche Parnasi ha stanziato nelbel mezzo della campagnaelettorale delle elezioni politi-che dello scorso 4 marzo peruno studio sul rapporto tra gliitaliani e la proprietà immobi-liare.

Il presidente della fonda-zione, il renziano FrancescoBonifazi, resta in silenzio. An-che Domenico Petrolo, re-sponsabile relazioni esterne efundraising di Eyu, che avreb-be seguito passo passo l'iterdell'erogazione del finanzia-mento, preferisce tenere labocca cucita: «Sono in silen-zio stampa, non dico nulla».

Lo studio esiste, almeno se-condo la versione che è statafornita al Corriere della Seradal segretario generale MattiaPeradotti, ed è stato redatto

andare. Non è dato sapere chisaranno mai stati gli autore-voli ricercatori. Né tantomenoè possibile visionare il paperperché, spiegano dalla fonda-zione Eyu, «in questo caso laproprietà intellettuale appar-tiene a Parnasi e noi».

Dall'altra parte è impossibi-le contattare il gruppo Parna-si. Perché Giulio Mangosi, ilresponsabile comunicazionee relazioni istituzionali diEurnova, colui che da sempretiene i rapporti con la stampaper il gruppo Parnasi, è finitoagli arresti. Eppure c'è un gial-lo nel giallo. Digitando su Go-ogle «casa proprietà italianifondazione Eyu», il motore diricerca rimanda a un link diEyu del tipo: «Casa, ma solo diproprietà?». Cliccando però

I volti

FrancescoBonifaziSenatore etesorieredei Pd, 41 anni,presiede Eyu,fondazione pd

nMattia Domenico Giulio MangosiPeradotto Petrolo ResponsabileÈ il segretario Responsabile comunicazionegenerale relazioni e relazionidella esterne e istituzionalifondazione fundraising di di Eurnova,Eyu, 28 anni Equ, 39 anni 38 anni

non si legge nulla, lo studionon sarebbe più presente al-l'interno del sito della fonda-zione. Il motivo? Peradotti lamette così: «In questi giorni ilsito è in revisione, quindi ab-biamo alcuni problemi».

Tuttavia il Corriere è riusci-to a consultarlo. Il progetto diricerca, come si legge dall'in-cipit, «si pone l'obiettivo distudiare il rapporto degli ita-liani con il concetto di pro-prietà di casa». E ancora: «Te-nendo conto delle caratteri-stiche demografiche, lavorati-ve e della ricchezzafinanziaria famigliare, verràanalizzata la probabilità di es-sere proprietario di casa, ri-spettivamente, all'età di 30,40, 5o anni, e verrà illustratocome tale probabilità sia dif-ferente per diverse categoriedi soggetti».

Di fatto, il titolo e il conte-nuto ricordano lo studio ri-chiesto da Parnasi. Ci sono

anche i nomi dei due ricerca-tori che hanno contribuito adavvalorare la ricerca. Si trattadi Renata Bottazzi e SerenaTrucchi, entrambe dell'uni-versità di Bologna. Bottazziprecisa via mai]: «Ho condot-to insieme a Serena Trucchiun progetto commissionatodalla Fondazione Eyu dal tito-lo "Casa, ma solo di proprie-tà?" riguardo il rapporto degliitaliani con il concetto di pro-prietà della casa. [...].Tale at-tivitàè stata svolta tra l'ottobree il dicembre 2015, e si è con-clusa con la consegna, da par-te nostra, di un rapporto in-viato il 1o dicembre 2015. Ilcompenso onnicomprensivoper tale attività consiste neltotale di 3.500 euro lorde perciascuna delle due ricercatri-ci, senza ulteriori indennità orimborsi spese». E dal giallosi passa direttamente al mi-stero.

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I protagonisti

Luca Lanzalone Avvocato, 49 Luca Parnasi Costruttore, 41 Paolo Ferrara Capogruppo deianni, consulente per il Comune di anni, proprietario di Eurnova, la Movimento Cinque Stelle inRoma sul dossier per lo stadio, si società a cui fa capo il progetto di Campidoglio, 42 anni, eletto nelè dimesso dalla presidenza Acea sviluppo dello Stadio della Roma collegio di Ostia

Michele Civita Ex assessore delPd alla Regione Lazio, 58 anni,attuale consigliere nella giuntaguidata da Nicola Zingaretti

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