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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. 11 dicembre 2017

Pagina I

EQUO COMPENSO

La battaglia istituzionale non blocca il decreto l'equo compenso è al varoRepubblica Affari Finanza 11/12/17 P. 60 Walter Galbiati 1

AUTOSTRADE

Il rilancio delle autostrade sul rettilineo di partenza Gare da oltre 20 miliardiRepubblica Affari Finanza 11/12/17 P. 22 Andrea Frollà 3

GEOMETRI

"Così la cassa geometri aiuterà i pensionati"Repubblica Affari Finanza 11/12/17 P. 41 Adrianubonafede 5

SCUOLE

Imprese in campo per l'alternanzaSole 24 Ore 11/12/17 P. 21 Francesca Barbieri 7

UNIVERSITÀ

L'università sposa l'impresaItalia Oggi Sette 11/12/17 P. 43 Sabrina Iadarola 9

SISMA

Sisma bonus, ripartizione docItalia Oggi Sette 11/12/17 P. 9 Bruno Pagamici 10

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La battaglia istituzionalenon blocca il decretol'equo compenso è al varo

L'ANTITRUST CRITICA LAMISURA. IL GOVERNO REPLICAEVA AVANTI. SONO PASSATIPIÙ DI 10 ANNI DA QUANDO FUABOLITA LA TARIFFA MINIMANEL FRATTEMPO MOLTE COSESONO MUTATE. LA MEDIA DELREDDITO DEI PROFESSIONISTIÈ CALATA A 33.940 EURO CONPERDITA DELL' 8, 6% SUL 2007

Walter GalbiatiMilano

S S^ trà il decreto fiscale il con-tenitore dell'equo com-

penso per i professionisti. Unprovvedimento che aspettavanoda più di 10 armi, da quando la ri-forma Bersani spingendo sulle li-beralizzazioni aveva abolito le ta-riffe mirnirne. Ed entrerà con unriferimento non solo agli avvoca-ti, i primi destinatari della rifor-ma, ma a tutti i professionisti,perfino a quelli non iscritti a nes-sun ordine. Ora il testo è al Sena-to e il curatore del provvedimen-to, Silvio Lai del Pd, ha assicura-to che non subirà modifiche allaCamera.

Nel 2006 era stata introdottauna deregulation nel tentativodi aumentare la concorrenza insettori chiusi come quello dei no-tai, ma che a detta dei professio-nisti avrebbe solo provocato unimpoverimento di tutte le cate-gorie, costringendoli a sottosta-re alla tirannia dei grandi clienticome banche, assicurazioni,grandi imprese o del connmitten-te pubblico, i cui pesi contrattua-li sono difficilmente contrastabi-li. Secondo una ricerca del cen-tro Studi Cui, il reddito medio-dei professionisti italiani nel2015 è sceso a33.954 euro proca-pite: con una perdita seccadell'8,696 rispetto al 2007, l'arinosuccessivo alla riforma.

Ma non per tutti è andata allostesso modo: il calo di reddito ha

riguardato soprattutto i profes-sionisti dell'area tecnica(-18,6%) e giuridica (-29,2). L'a-rea economica e sociale ha cori-tenuto la perdita (-1,5%), men-tre quella sanitaria è andata innetta controtendenza: +15,6%.Se si escludono le professioni sa-nitarie, il calo complessivo me-dio del reddito dei professionistisi attesta comunque al 16,8%.

Non bisogna sottovalutare tut-tavia che sono stati anni di crisi,per cui è anche possibile che icommittenti abbiano chiestosconti, ma ora i professionistinon vogliono più cedere ed esse-re tutelati perle gge. In un merca-to libero il prezzo lo fa la qualitàdell'offerta e la domanda, men-tre in un mercato regolato il prez-zo minimo viene imposto, indi-pendentemente dal servizio pre-stato. Un lato della riforma chenon è sfuggito all'Antitrust che èscesa in campo per bocciare l'e-quo compenso. In unta segnala-zione ai presidenti delle Camereed al premier, il Garante ha sotto-lineato che il provvedimento «inquanto idoneo a reintrodurreun sistema di tariffe minime, pe-raltro esteso all'intero settoredei servizi professionali, non ri-sponde ai principi di proporzio-nalità concorrenziale» e si pone«in stridente controtendenzacon i processi di liberalizzazio-ne» che hanno riguardato anche«il settore delle professioni rego-lamentate». «La norma reintro-duce di fatto i minimi tariffari,con l'effetto di ostacolare la corn-correnza di prezzo tra professio-nisti». E ad essere svantaggiati,secondo l'Authority guidata daGiovanni Pitruzzella, sarebberoi più giovani.

La ri sposta del governo è arri-vata dal ministro della GiustiziaAndrea Orlando che non sem-bra aver raccolto le critiche

dell'Antitrust: «Manderò unalet-tera per spiegare che l'equo com-penso inserito nel decreto fisca-le non contrasta con le esigenzedi un mercato «libero e traspa-rente». Anche i professionisti sisono fatti sentire. «L'Antitrust èentrata a gamba tesa, rnon ha let-to il provvedimento, non è urtariproposizione delle tariffe», hacommentato Armando Zambra-nu, presidente di Rete delle pro-fessioni che insieme con MarinaCalderone, presidente del Comni-tato unitario delle professioni, èstato tra gli animatori della mani-festazione a favore del provvedi-mento tenutasi a Roma il 30 no-vembre scorso. E in uno studioda loro commissionato, è statoposto in evidenza come, a diffe-

renza di quanto sostenutodall'Antitrust, siano proprio i gio-vani dai 25 ai 30 anni ad aver per-so buona parte del loro reddito(1'8,4%), dopo la riforma Bersa-ni. Quelli dai 30 ai 35 il 14,9% equelli dai 3,3 ai 40 il 19, 4%_ Quan-to alle professioniste hanno la-sciato sul terreno il 9,5%.

Secondo le due associazioni,le novità di più ampia portata ri-siedono, invece, negli ultimi trecommi della legge. Oltre all'am-pliamento delle categorie coin-volte, si nomina esplicitamentela Pubblica amministrazioneche «in attuazione dei principidi trasparenza, buon andamen-to ed efficacia delle proprie attivi-tà, garantisce il principio dell'e-quo compenso in relazione alle

prestazioni rese dai professioni-sti in esecuzione di incarichi con-feriti dopo l'entrata in vigore del-la presente legge». Di fatto si do-vrebbe porre fine alle gare al mi-nimo ribasso e a compensi perle prestazioni tecniche che si ag-giravano intorno ai 4 giuro l'ora.Salari bassi che non renderebbe-ro giustizia ai professionisti. «Ildiritto all'equo compenso va ri-conosciuto a tutti i due milioni etrecentomila professionisti ordi-nistici e non solo a una catego-ria», hanno commentato Calde-rone e Zambrano: «E stata ribadi-ta la dignità» della categoria di la-voratori autonomi «nella sua ac-cezione più ampia».

La categoria, tra l'altro, è increscita e conta una notevole

Equo compenso Pagina 1

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rappresentanza di giovani e don-ne. Secondo il rapporto Cresme2017, erano circa 300 mila gli stu-di professionali italiani nel 2016con 1,3 milioni di addetti, tra so-ci, collaboratori esterni e dipen-denti. Considerando anche chegli iscritti agli albi svolgono laprofessione come dipendenti aldi lùori degli studi professionali,nel SSN, ad esempio, o nel setto-re privalo, si arriva ad una stimaoccupazionale pari a quasi duemilioni di addetti (1,91 milioni),corrispondente all'8,4% dell'oc-cupazione complessiva nellamedia del 2016. E nonostante lacrisi economica abbia pesante-mente colpito gli studi professio-nali, negli ultimi dieci armi, il nu-mero degli iscritti agli albi è pro-gressivamente aumentato, pas-sando da 1.643.000 circa a2.322.472. La maggior parte deiprofessionisti è donna e l'inci-denza dei giovani è importante.I1 31% ha, infatti, meno di

I PROFESSIONISTI ISCRITTI AGLI ALBIIn milioni

• Agralecnlei • Agranoml e Forestali • Periti AgrariAssistenti Seriali • Architetti • Penti Industriali

• Attuari • Psicologi • Tecnologi Alimentari ,26 2,Y• Avvocati • Spedizionieri Doganali 2,22 2,24• Biologi •Tecnici Sanitari 2,19• commercialisti di Radiolawo Medica 2,15 '

ed Esperti Contabili • Chimici2,11• Consulenti del lavoro • Veterinari

• Farmacisti • Geologi 2,•

05Giornalisti • Geometri

• Infermieri • Ingegneri 1,98• Medici e Odontalatri

t,83• Notai• Ostetriche 1 r87

1,81

1,74

1,87 1701,ä4

'00 '01 '02 '03 '04 '05 '00 '07 '08 '09 '10 ' 11 '12 '13 '14 '15 18

IL BUSINESS DEGLI AVVOCATI

2,32

Suddivisione % delle operazioni segnalate per settori di attività

CORPORATE M&A

BANKING&FINANCE

CAPITAL MARKETS

PRIVATE EQUITY

REAL ESTATE

RESTRUCTURING

14

28

12

1 07

7

k"ak0imn i

Sulle attività diassistenzacorporate M&Asi concentrabuona partedel businessdegli avvocati

I primidestinatari

della riformaaitualrnerrteindiscussione in

Parlamento

sono gliavvocati. Mal'introduzione

dell'equocompenso

riguardatutti iprofessionisti,perfino quelliche non sono

iscritti ad alcunordine.Ora il

testo è alSenatoe il

curatore deiprovvedimento

ha assicuratoche non subiràmodifiche alla

Camera

Equo compenso Pagina 2

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Il rilancio delle autostradesul rettilineo di partenzagiare da oltre 20 miliardi

DOPO OLTRE 10 ANNIIL CONSIGLIO DI STATOSBLOCCI-IERA A GIORNI LAROMA-LATINA, UNA PARTITADA 2,7 MILIARDI. NLA CI UNLUNGO ELENCO DI OPEREIMPANTANATE DA ANNI TRARICORSI E RITARDI CHE NONII ANNO FATTO IMPIEGARELE RISORSE STANZIATE

Andrea Frollá

Romaopo oltre 10 annidi ricor-

D si, controricorsi, rimpallipolitici e lungaggini burocrati-che il maxi-progetto dell'auto-strada Rorna-Latina è pronto auscire dall'impasse e a inaugura-re un periodo caldo per laviabili-tà nazionale. La sentenza in arri-vo dal Consiglio di Stato potreb-be idealmente dare ilvia a un do-mino fra i tan ti progetti autostra-dali sparsi per lo Stivale- Dal Ve-neto alla Sicilia si contano infattinuove opere, completamenti ditratta e manutenzioni straordina-rie incagliati fra ricorsi, burocra-zia e altre grane- E i soldi in ballosono tanti: le principali opere au-tostradali valgono infatti oltre 20miliardi di euro_ Una partita incui sono coinvolti i big del setto-re (Autostrade per l'Italia, (,ori-sorzio Sis, Gavio e altri) e di cui faparte anche lAnas, che dallaprossima fusione con Ferroviedello Stato dovrebbe ottenere unimpulso importante da scaricaresui progetti viari.

L'attesa di queste ore è tuttaper la Roma-Latina su cui pendeil ricorso al Consiglio di Stato.Un'opera da 2,7 miliardi di euroche oltre all'autostrada prevedeuna bretella fra Cisterna e Val-montone. I giudici si dovevanopronunciare lo scorso martedì 5dicembre, ma si andrà ai supple-mentari- Novità sono attese per

le prossime settimane. Forse giàentro fine anno. La partita inizia-ta nel lontano 2006 è ridotta adue contendenti: da un lato ilConsorzio Sis, alleanzaitalo-spa-gnola che unisce Sacyr Construc-clon, Sipal e Inc, che era usicstovincitore dalla gara, dall'altro ilgruppo guidato da Salini, che in-clude i gruppi Astaldi, Pizzarottie Ghella. E stato proprio il rag-gruppamento italiano a portareal Tar l'affidamento in concessio-ne da parte di Auto strade del La-zio dell'opera al Consorzio Sis.Al centro delle contestazioni,non solo le divergenze sul pianoeconomico (l'offerta era statapiù bassa) ma anche su altriaspetti tecnici dell'opera. A mar-zo 2017 il Tribunale amministra-tivo ha tuttavia rigettato l'istanzadella cordata italiana, che si èprontamente appellata al Consi-glio di Stato.

Il dossier finito nelle stanze diPalazzo Spada è uno di quelliche scotta perché sblocca unodei progetti più importanti delpanorama infrastrutturale: oltre186 chilometri di viabilità, di cuicirca 90 di assi autostradali, conun orizzonte temporale verosimi-le di costruzione pari a 4-5 anni.Un'opera attesa pure dai cittadi-

ni romani e laziali, soprattuttoda quelli puntualmente imbotti-gliati nella sconquassata statalePontina. Gli effetti sulla viabilitàsarebbero notevoli: verrebbe al-leggerito il flusso quotidiano sulGra, diversificato il traffico estivoverso il litorale ma soprattutto ra-zionalizzato il volume generatodall'aeroporto di Fiurnicino. L'in-terconnessione con la Roma-Fiu-micino toglierebbero infatti apasseggeri e merci diretti a Sud(buona parte della logistica vaverso Pomezia) l'obbligo di tran-sitare dal raccordo- Anche perquesto motivo la Roma Latina èun chiodo fisso dell'assessore al-le Infrastrutture della Regione,Fabio Refrigeri. Un asse portanteper i trasporti del Lazio cui si ac-compagna un altro progetto ap-pena sbloccato dall'interventodel governo: il completamentodella Civitavecchia-Orte, cioèdella trasversale Tirreno-Adriati-co.

Allargando lo sguardo fuoridai confini laziali ci sono diversealtre grandi partite aperte. A par-

tire dal Nord. Pochi giorni fa laRegione Lombardia è intervenu-ta per salvare l'Autostrada Pede-montana, su cui pesa unistanzadi fallimento avanzata nei mesiscorsi dalla procura di Milano. Ilpresidente Roberto Maroni si èspeso in prima persona portan-do a casa una trasformazione delprestito ponte da 200 milioni dieuro in un mutuo al 2034. Restada vedere se basterà a convince-re il Tribunale di Milano a nonscrivere un anticipo la parola finea un'opera imponente: 157 chilo-metri, di cui 87 di autostrada,con una deadline fissata al 2021(circa 13 anni dall'approvazionedefinitiva del progetto) e un con-to complessivo compreso tra i 4e i 5 miliardi- Sempre a Nord c'èpoi un'altra Pedemontana, quel-la veneta. Una superstrada a pe-daggio da 94 chilometri, che co-sterà 2,2 miliardi di curo, su cui èal lavoro il Consorzio Sis e che èappena uscita dalle sabie mobilicon un maxi-bond. Il primo trat-to dovrebbe aprire a settembre2019, mentre il governatore Luca

DellaBrebemìalleduelàquanAo lp-i Pn nia nn..

Autostrade Pagina 3

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Zaia ha promesso il massimo ún-pegno per tagliare il nastro inau-gurale nel 2020.

Nel puzzle autostradale italia-no non manca Autostrade perl'1-talia. II gruppo controllato daAtlantia, che oggi gestisce oltre3mila chilometri di autostradesparsi in 15 Regioni, ha previstoun impegno da quasi 6 miliardiper due maxi-cantieri da aprirenei prossimi anni- Quello più vi-cino alla luce è il Passante di Ge-nova che, coni suoi 4,25 miliardidi costi e i 35 chilometri di tragit-to, rappresenta il progetto più im-portante e complesso avviato inLiguria dopo il Terzo valico e ilnodo ferroviario genovese. E incorso la progettazione esecutiva,qualcuno scommette su una par-tenza entro fine 2018.

Più nebuloso lo scenario attor-no al completamento dell'auto-strada Tirrenica, unendo il trattoda Livorno a Civitavecchia (205chilometri per 1,42 miliardi). Ilprogetto è in attesa dell'approva-zione del piano finanziario e del-la stipula dell'atto aggiuntivo al-la convenzione vigente. Dominal'incertezza, si vedrà. Allo studiodi Autostrade per l'Italia ci sonoanche altri progetti, che perònon rientrano nel piano fi ianzia-rio e sono quindi per ora senza

impegno economico: nuove cor-sie in varie tratte per circa 157 chi-lometri di asfalto e una spesa sti-mabile di 2,8 miliardi.Tra i varicantieri e progetti aperti spicca-no ancora il completamentodell'autostrada Asti-Cuneo daparte del Gruppo Gavio, che è inattesa dell'autorizzazione Lle alfinanziamento e spera di far par-tire i lavori nel 2015. E quello del-la Siracusa- Gela da parte delConsorzio Autostrade Sicilia con-trollato dalla Regione: stato deilavori al 45% a inizio anno, circa19 chilometri daRosolini a Modi-ca previsti entro il 2019 e il trattofatale da Modica a Gela (71 ktn)ancora in fase di progetto. E infi-ne l'Anas, che in attesa delle noz-ze con FS sta portando avantidue progetti importanti. II cotn-pletamento della E78 Grosse-to-Fano, tramite la realizzazionedel tratto umbro (2019 per l'ap-palto dei lavori e fine prevista nel2023), e un piano da 1,6 miliardiperla manutenzione straordina-ria e la messa in sicurezza dellaE45-E55 Orte-Mestre. Sono solole prime voci di un lungo elencodi tratte "sospese" che scontanola difficoltà di fare grandi operein Italia. Si vedrà a breve se la Ro-ma-Latina segnerà una svolta oresterà un episodio.

1: 1111 i?(} 11Jl C "l'_ F11—

2 íid

Giovanni il ministroCastellucci perle

(1) ad Infrastrutturedi Atlantia Graziano

e di Autostrade Deirio (1)per l'Italia Pietro Salini

Beniamino (2) ad deiGavio (2) a gruppoSalini-

capodel Impregilogruppo Gavio

Autostrade Pagina 4

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"Così la cassa geometri aiuterà i pensionati"INTERVISI'AA DIEGO} BITONO,NEO PRESIDENTE DELLA CIPAG,LA CASSA DI PREVIDENZA DELLACATEGORIA : "PREUDIAMO DIVERSEPOLIZZE, UNA LONG TERNI CARECONTRO LA PERDITADELL'AUTOSUFFICIENZAE RESIDENZE SANITARIE"

AdrianoBonafede

Romaon il trascorrere del tempo chi an-drà in pensione avrà un 'tasso di

sostituzione' (rapporto fra pensione e ulti-mo reddito, radi) sempre più basso. Per que-sto stiamo sviluppando un pacchetto diwel-fare che offrirà ai nostri pensionati dei servi-zi aggiuntivi in grado di migliorare la loro vi-ta». Diego buono è da qualche mese presi-dente della Cassa geometri.

Qual è oggi il valore della pensione me-dia rispetto all'ultimo reddito? E quale sa-rà quando il contributivo andrà a regime?

«Oggi siamo ancora intorno al 65 per cen-to dell'ultimo reddito ma già abbiamo previ-sto misure che consentiranno al tasso di nonscendere al di sotto dei 541 per cento così co-me indicato nel libro bianco dell'Unione Eu-ropea».

In che cosa consiste il pacchetto di wel-fare che intendete offrire?

«Un mix di prodotti assicurativi - tra cullalong terni care, la polizza che protegge dai ri-schi della perdita di autosufficienza - fino al-la possibilità di accedere alleEsa, le residen-ze sanitarie per anziani. Il nostro fondo sani-tario integrativo, inoltre, il cui bando scadràil prossimo marzo, avrà una parte aggiuntivache riguarderà la prevenzione».

In questo modo aumenterete certamen-te le erogazioni ai pensionati . Perché non

farlo direttamente accrescendo lepensioni?

«Non è possibile farlo perché nonpossiamo incidere sul metodo di cal-colo contributivo, se non in minimaparte. Con ilwelfare erogheremo diret-tamente dei servizi. Lo scopo è sem-pre quello di proteggere i nostri pen-sionati».

Sono previste anche delle agevo-lazioni per i giovani ? Ne avrebberobisogno...

,,Si, intanto perloro i contributi so-no più bassi per i primi cinque annidiiscrizione: pagano tm quarto del con-tributo soggettivo nei primi due anni emetà negli altri tre. Questa agevolazio-ne iniziale però non incide in alcun

modo sulla prestazione pensionistica finaleperché, e questo è un secondo vantaggio,non calcoliamo ai fini della prestazione perquesti-5 anni la contribuzione ridotta ma co-me se fosse stata versata per intero. C'è poil'assicurazione professionale gratuita per ilprimo anno e infine ci sono incentivi alla fre-quenza dei corsi di formazione pari al 50 percento del totale».

Scusi, madove trovatele risorse permi-gliorare il welfare degli anziani e i per age-volare i primi anni dei giovani?

«Noi, come molte altre categorie profes-sionali, abbiamo un contributo soggettivopari al 15 per cento, e uno integrativo del 5per cento. il primo si calcola sul redditodell'iscritto e va a costituire la futura pensio-ne secondo il metodo contributivo. li secon-do si calcola invece sul giro d'affari dichiara-to. Tenga presente che per far funzionare laCipag la nostra cassa, bastano circa duepunti di questi 5. Il resto lo usiamo per col-mare il debito previdenziale e per tutti servi-zi aggiuntivi di welfare».

Che risultati ha dato la riforma all'ac-cesso della professione di geometra? E chefine hanno fattogli istituti per geometri?

«E'stato eliminatol'lstituto per Geometried è stato istituito il CA`I'(Costruzioni, Am-biente e Territorio) con la differenza che il ti-tolo di geometra prima si acquisiva con il di-ploma mentre oggi lo si ottiene solo con l'e-same di abilitazione. Questo ha generatoconfusione perle famiglie, creando un gapche stiamo cercando di colmare con il no-stro programma di orientamento».

C'è un vostro progetto per il "°geometralaureato". Ma non c'è già la facoltà di inge-gneria a dare una laurea breve?

«Si, certo, ma non è la stessa cosa. La no-stra categorialavora nel settore edilizio ma ilgeometra non è un piccolo ingegnere, èun'altra professione. Ci occupiamo di tantecose, coane la rilevazione e la conoscenzadel territorio, fondamentali perla prevenzio-ne degli eventi calamitosi, lavoriamonell'ambito della sicurezza, dell'efficienta-mernto energetico, della fiscalità degli immo-bili e della salubrità degli edifici Certo noinon progettiamo le grandi opere. Siamo pe-rò formidabili"manager di cantieri". Pensia-mo ad esempio a quel geometra che è statola figura chiave di Expo 24115 a Milano: Roma-no Bignozzi è stato il responsabile della pro-grammazione ed esecuzione deilavori Tor-nando all'ipotesi di un "geometra laureato",la nostra proposta è dì creare un corso dilau-rea ad lroc. Il geometra del futuro dovrà ave-re una laurea tiierrnale dedicata"

0

S„"fSOLOLAVORO

Geometri Pagina 5

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GLI ISCRITTI ALLA CIPAGPer posizione giuridica, al 31 die. 2016

ISCRITTI OBBLIGATORI83,66%

PENSIONATI L_ NEOATTIVI- DIPLOMATI8,46% 7,73%

Diego Buono,presidente della

F Cassa geometri

Geometri Pagina 6

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SCUOLA-LAVORO

Imprese in campo per l'alternanzaDal disegno di legge di Bilancio 125 milioni nel 2018 per l'apprendistato duale

Francesca Barbieri

Alternanza scuola-lavoro eapprendistato duale: due binariche corrono paralleli per au-mentare le opportunità occupa-zionali dei giovani.

Sul fronte dell'alternanza lenovità arrivano sullo scacchie-re europeo, dove si allarga la re-te delle imprese che partecipa-no al piano di attuazione del-l'European pact for youth, lan-ciato nel novembre 2015 dallaCommissaria Marianne Thys-sen (responsabile per occupa-zione, affari sociali, competen-ze e mobilità dei lavoratori),con l'obiettivo di sviluppare oconsolidare partnership di qua-lità tra aziende e scuole a soste-gno dell'occupabilità e dell'in-clusione dei giovani.

In questi due anni all'inter-no della Ue sono state avviate23mila partnership e create16omila nuove opportunità dilavoro o di tirocinio per i gio-vani, con un impatto comples-sivo di 5,2 milioni di studenticoinvolti.

Il Piano di azione italiano si èfocalizzato su tre aree tematicheprioritarie: l'identificazione e lapromozione di modelli di alter-nanza scuola-lavoro di qualità;la creazione di un hub per l'edu-cazione all'imprenditorialità; lavalorizzazione dell'apprendi-stato e della formazione profes-sionale. In Italia si contano4mila partnership attivate con5mila manager, 4.700 docenti eoltre 125mila studenti coinvolti,ma soprattutto 15.773 nuove op-portunità generate per i giovani:10.760 tirocini, 3.556 apprendi-stati di qualità e 1.457 assunzioni.

«Nei prossimi anni la capaci-tà delle imprese difar crescerelecompetenze delle proprie per-

sone - sottolinea Adriana Spaz-zoli, presidente di FondazioneSodalitas che insieme a Impron-ta Etica coordina il Piano italia-no - sarà un fattore sempre piùdeterminante per la loro stessacompetitività».

Sul versante dell'apprendi-stato duale, invece, ci sono no-vità in arrivo con il disegno dilegge di Bilancio per il 2018 (oraall'esame della Camera) chepotrebbe portare in dote 125 mi-lioni nel 2o18 per la stabilizza-zione di questo strumento, chepoi scenderebbero a 75 milioni

SCUOLE PROFESS IONALI1166% delle aziendeha collaborato attivamentealla programmazioneealla realizzazionedei percorsi formativi

annui in via permanente dal2019 in poi.

La sperimentazione dell'ap-prendistato duale ha riguardatooltre 2lmila iscritti per 2.655 per-corsi avviati nell'ambito dellaformazione e istruzione profes-sionale (IeFp), che ha portato al-l'assunzione di circa 1lmila gio-vani apprendisti di primo livel-lo. Il contratto consente di svol-gere metà delle ore diformazione direttamente inazienda (e con regolare retribu-zione) per diventare ad esempioparrucchieri, estetiste, operato-ri del legno, elettricisti.

Una formula che piace almondo delle imprese. In base almonitoraggio realizzato al ter-mine del primo anno di speri-mentazione dei percorsi forma-tivi del sistema duale su 148 cen-

tri dalla rete Confap e Forma, di-stribuiti in 14 regioni italiane,risulta che di 3.25o aziende inter-vistate, il 66% o ha collaborato at-tivamente alla programmazio-ne e realizzazione dei percorsidi apprendistato perilconsegui-mento della qualifica e deldiplo-ma professionale e il certificatodi specializzazione tecnica su-periore, di alternanza rafforzatae di impresa formativa simulata.

Nel motivare l'adesione alprogetto formativo, il 54% delleimprese coinvolte ha rispostoche è stata l'opportunità di for-mare una risorsa giovane, segui-ta nel 26% dei casi dalla sosteni-bilità del costo aziendale deri-vante dagli incentivi di tipo eco-nomico.

I centri di formazione profes-sionale hanno monitorato, nelprimo anno di sperimentazio-ne, il percorso di circa 4mila al-lievi. Il livello di soddisfazioneregistrato dagli attori coinvolti(operatori, imprese, allievi, fa-miglie) nel percorso è elevato.In una scala da 1 a 4, infatti, si at-testa in media sopra ila. Inoltre,il 98% di loro riconosce nellasperimentazione del sistemaduale un'opportunità di cresci-ta per i centri di formazione eper i giovani.

«I numeri - conclude EnricoPeretti, direttore generale deiSalesiani italiani per la forma-zione professionale e il lavoro(Cnos - Fap) - danno ragionedell'importanza di investire, inmodo strutturato e nonpiù spe-rimentale, sul collegamento di-retto fra il mondo della forma-zione e la spendibilità profes-sionale in azienda dei nostristudenti».

a EffeBarbieri

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Scuole Pagina 7

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Il bilancio del piano europeo per l'alternanza~, '

I risultati in Italia dell'European pact for youth

4.000Partnership tra impresee sistema formativo

4.700

10.760Tirocini

3.556

Scuole Pagina 8

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Il debutto dal prossimo anno. Da Bologna a Cagliari, gli atenei pronti a partire

L'università sposa l'impresaLauree professionalizzanti per i profili più richiesti

Pagina a curaDI SABRINA IADAROLA

Via alle lauree profes-sionalizzanti. Conla firma del decretodella ministra Fede-

li, dal prossimo anno accade-mico le università potrannopartire con i nuovi percorsitriennali, dedicati a peritiindustriali, periti chimici ogeometri, pensati per armo-nizzare l'uscita dagli Istitutitecnici e l'entrata all'uni-versità, orientando però ilcorso di studi verso il con-testo lavorativo. «I corsi of-ferti dagli Atenei dovrannoconsentire alle studentessee agli studenti una rapidaqualificazione professionale.Si potranno creare partena-riati con i collegi e gli ordiniprofessionali per l'attivazio-ne dei percorsi», sottolineail ministro dell'IstruzioneFedeli.

Una novità importante eattesa che, in considerazionedella possibile integrazionecon l'offerta degli istitutitecnici superiori, introduceun modello di formazioneprofessionale anche nel no-stro Paese. «Una risposta»,aggiunge la Fedeli, «allanecessità espressa dai no-stri giovani di potersi qua-lificare rapidamente e anchealla domanda di personalealtamente formato che vie-ne da imprese e mondo delleprofessioni». Ma anche unastrada per avvicinare l'Ita-lia all'Europa. Che, standoalla strategia Europa 2020,da qui a tre anni si prevede

necessiterà nel 35% dei po-sti di lavoro di qualifiche piùelevate (e conseguenti livellidi istruzione).

Con l'introduzione dellelauree professionalizzanti,le Università potranno at-tivare al massimo un corsodi laurea di tipo professio-nalizzante per anno accade-mico da erogare in modalitàtradizionale. Dunque non online. Il corso dovrà essereattivato in stretta collabo-razione con il mondo del la-voro e dovrà essere definitoin relazione a professionicomunque disciplinate a li-vello nazionale, a partire daquelle ordinistiche. I percor-si formativi saranno, quindi,sviluppati in collaborazionecon gli ordini professionali.Nell'ambito delle convenzio-ni con gli ordini e i collegiprofessionali, le Universitàpotranno realizzare parte-nariati con le imprese. Sonoprevisti inoltre tirocini du-rante il percorso di laurea. IPeriti Industriali, costante-mente impegnati sul capito-lo lauree professionalizzan-ti, sostenendo il principiocomunitario, più volte ri-chiamato dal presidente delCnpi Giampiero Giovannet-ti, che «alla formazione deb-ba corrispondere una profes-sione», informano che alcuniatenei sono già pronti a par-tire. Solo per citare alcunerealtà con le quali il Cnpiè in contatto da tempo perdefinire un corso di laureaprofessionalizzante per ilperito industriale, si trattadi: università di Lecce, con

ingegneria delle tecnologieindustriali della sicurezzae della gestione energetica;università di Modena e Reg-gio Emilia, università di Bo-logna e università FedericoII di Napoli con meccatroni-ca; università di Reggio Ca-labria con ingegneria indu-striale; università di Udine,con tecnica edilizia; univer-sità di Cagliari con scienzenaturali e fisiche; universitàdi Sassari con chimica. E an-cora ingegneria elettrotecni-ca all'università di Firenze.Coinvolgendo, solo per l'am-bito tecnico-ingegneristico,senza considerare quelliprovenienti da fenomeni didispersione per abbandonodi facoltà ingegneristiche unbacino potenziale di circa 10mila studenti.

Università Pagina 9

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Sisma bonus, ripartizione docDetrazione anche per spese a completamento dell opera

Pagina a curaDI BRUNO PAGAMICI

C hi intende avvalersidella detrazione del70% in caso di dimi-nuzione di una classe

di rischio sismico (elevabileall'80% se le classi di rischiosono due), dovrà ripartire ladetrazione in cinque rate (enon in dieci rate). Inoltre, ladetrazione prevista per gli in-terventi antisismici può esse-re applicata anche alle spesedi manutenzione ordinaria estraordinaria necessarie alcompletamento dell'opera.

In caso di effettuazione sulmedesimo edificio di inter-venti antisismici, di manu-tenzione straordinaria e diriqualificazione energetica illimite di spesa agevolabileè unico (in quanto riferito aun determinato immobile) epari a 96.000 euro annuali.Entro tale plafond non sonoinvece compresi gli interventidi riqualificazione energetica(ecobonus), relativi alla riqua-lificazione globale dell'edificio,agli interventi su struttureopache e infissi e alla sostitu-zione di impianti termici, peri quali il limite della detrazio-ne del 65% è specificatamenteprevisto dalle norme di rife-rimento.

Sono queste i chiarimen-ti forniti dall'Agenzia delleentrate con la risoluzione n.147/E del 29 novembre 2017,in risposta all'interpello pre-sentato da un istante che ave-va posto quesiti in ordine alladetrazione per lavori antisi-smici, ai sensi dell'art. 16 deldl n. 63/2013 e dell'art. 16-bisdel Tuir.

Il quesito . Il caso di cuiall'interpello riguarda inter-venti di ristrutturazione diun immobile ubicato in zonasismica ad alta pericolosità(zona 2). L'interpellante vor-rebbe innanzitutto ottenereai sensi dell'art. 16, comma1-quater, del dl n. 63/2013,una riduzione del rischio si-

smico che determini il pas-saggio a una classe di rischioinferiore. La realizzazionedell'intervento, comportereb-be la spettanza di una detra-zione dall'Irpef pari al 70%delle spese sostenute, fino adun ammontare complessivodelle stesse non superiore a96.000 euro, da ripartire incinque quote annuali di pariimporto. La spesa complessi-va ipotizzata dall'istante è di250.000 euro, da sostenersinel corso del 2017, così sud-divisa:

- 120.000 euro per interven-ti di cui alla lett. i) dell'art.16-bis del Tuir, consistenti inopere di risanamento struttu-rale di mura, coperture e pa-vimenti, ivi compresi, quindi,interventi di manutenzionesia ordinaria che straordina-

ria quali, per esempio, intona-catura, imbiancatura e posapavimenti;

- 40.000 euro per interven-ti di cui alla lett. b) dell'art.16-bis del Tuir, consistenti,ad esempio, nel rifacimentodell'impianto idraulico edelettrico e nella sostituzionedi sanitari e infissi interni;

- 90.000 euro per interventidi cui alla legge n. 296/2006,art. 1, comma 344, consistenti,per esempio, nel rifacimentodi infissi esterni e dell'impian-to di riscaldamento.

L'istante ha chiesto pertan-to di sapere se, la detrazionemaggiorata del 70% o dell'80%(sisma bonus) possa esserefruita in dieci quote annualie non in cinque.

Inoltre, l'istante ha chiestose valga anche per gli inter-venti di riduzione del rischiosismico quanto chiarito, piùin generale, per gli interven-ti di recupero del patrimonioedilizio con riferimento allespese per interventi di ma-nutenzione ordinaria realiz-zati nell'ambito di interventipiù vasti, ossia che qualorala manutenzione ordinaria(per esempio, intonacaturae tinteggiatura, rifacimentodi pavimenti ecc.) sia neces-saria per il completamentodell'opera nel suo complesso,occorre tener conto del ca-rattere assorbente dell'inter-vento di natura «superiore»rispetto a quello di natura«inferiore» (circolare n. 57/Edel 1998).

Infine, l'istante ha chiestodi sapere se il limite massimodi spesa previsto per gli inter-venti di ristrutturazione (peril 2017 pari a 96.000 euro) siariferibile anche agli interventisostenuti sulla medesima uni-tà immobiliare per misure an-tisismiche.

Il parere dell 'Agenzia.Nella risoluzione 147/2017,l'Agenzia ha fatto innanzitut-to riferimento all'art. 16-bis,comma 1, lett. i), Tuir, il qua-le dispone che sono ammessialla detrazione gli interventi«relativi all'adozione di mi-sure antisismiche con parti-colare riguardo all'esecuzionedi opere per la messa in sicu-rezza statica, in particolaresulle parti strutturali, perla redazione della documen-tazione obbligatoria atta acomprovare la sicurezza sta-tica del patrimonio edilizio,nonché per la realizzazionedegli interventi necessari alrilascio della suddetta docu-mentazione.

Gli interventi relativiall'adozione di misure anti-sismiche e all'esecuzione diopere per la messa in sicu-rezza statica devono essererealizzati sulle parti struttu-rali degli edifici o complessidi edifici collegati struttu-ralmente e comprendere in-teri edifici e, ove riguardinoi centri storici, devono essereeseguiti sulla base di progettiunitarie non su singole unitàimmobiliari».

Per tali interventi effettuatisu edifici adibiti ad abitazionee ad attività produttive, ubi-cati nelle zone sismiche adalta pericolosità (ordinanzapresidente del consiglio deiministri n. 3274/2003), l'art.16, comma 1-bis, del dl n.63/2013 riconosce una detra-zione di imposta nella misuradel 50%, fino a un ammontarecomplessivo delle spese soste-nute non superiore a 96.000euro per unità immobiliareper ciascun anno, da ripar-tirsi in cinque quote annua-li di pari importo nell'annodi sostenimento ed in quellisuccessivi.

Sisma Pagina 10

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Sisma bonus . I commi1-quater e 1-quinquies delmedesimo art. 16, prevedonoche qualora dagli interventiderivi una diminuzione delrischio sismico, calcolata inbase al decreto del Mintra-sporti 28 febbraio 2017, n. 58come modificato da successivodm 7 marzo 2017, n. 65, la de-trazione sopraindicata spettanella misura del 70% in casodi diminuzione di una clas-se di rischio e nella misuradell'80% in caso di diminuzio-ne di due classi di rischio.

L'interpellante ha chiestose la detrazione del 70% dicui al citato art. 16 del dl n.63/2013 possa essere fruita, adiscrezione del contribuente,anziché in cinque rate, in 10rate come stabilito dall'art.16-bis del Tuir.

Al riguardo l'Agenzia fapresente che la norma nonprevede la possibilità di sce-gliere il numero di rate in cuifruire del beneficio e, pertan-to, il contribuente se intendeavvalersi della maggiore de-trazione del 70% (o dell'80%)dovrà necessariamente ripar-tire la detrazione in cinquerate.

Resta ferma la possibilitàdi avvalersi dell'agevolazioneai sensi dell'art. 16-bis, lett. i)del Tuir, fruendo della detra-zione del 50% della spesa daripartire in dieci rate di pariimporto.

L'Agenzia inoltre ritiene,concordando con l'istante,che anche per gli interventirelativi all'adozione di misureantisismiche possa valere ilprincipio secondo cui l'inter-vento di categoria superioreassorbe quelli di categoriainferiore a esso collegati ocorrelati.

La detrazione prevista pergli interventi antisismici può

quindi essere applicata, peresempio, anche alle spese dimanutenzione ordinaria estraordinaria necessarie alcompletamento dell'opera(circ. n. 7 del 2017).

Limite di spesa . Per quelche attiene al quesito riguar-dante il limite di spesa age-volabile in caso di effettua-zione sul medesimo edificiodi interventi antisismici, diinterventi di manutenzionestraordinaria e di interventidi riqualificazione energetica,si precisa che per gli inter-venti di cui all'art. 16-bis delTuir il limite di spesa agevola-bile, attualmente stabilito in96.000 euro annuali, è unicoin quanto riferito al determi-nato immobile.

Ciò in quanto interventi diconsolidamento antisismicoper i quali è possibile fruiredella detrazione in cinqueanni ed, eventualmente, nel-la maggior misura del 70% odell'80%, ai sensi dell'art. 16del dl n. 63/2013, non possonofruire di un autonomo limitedi spesa in quanto tale normanon individua una nuova ca-tegoria di interventi agevola-bili, ma rinvia alla lett. i) delcitato art. 16-bis del Tuir.

Nel caso in cui gli interven-ti realizzati in ciascun annoconsistano nella mera prose-cuzione di lavori iniziati neglianni precedenti, sulla stessaunità immobiliare, ai fini del-la determinazione del limitemassimo delle spese ammessein detrazione, occorre tenereconto anche delle spese soste-nute negli anni pregressi.

La spesa per la quale si ègià fruito della relativa detra-zione nell'anno di sostenimen-to non deve quindi superareil limite complessivo. Questovincolo non si applica se inanni successivi sono effettua-ti interventi autonomamentecertificati dalla documenta-zione richiesta dalla norma-tiva edilizia vigente, ossia nondi mera prosecuzione di quelliiniziati in anni precedenti.

Ecobonus . Nel suddettolimite di spesa di 96.000 euronon sono compresi, invece, gliinterventi di riqualificazioneenergetica (eco bonus) di cuiall'art. 1 della legge 296/2006:riqualificazione globaledell'edificio o, in alternativa,interventi su strutture opachee infissi e sostituzione impian-ti termici, per i quali l'istantepotrà beneficiare della detra-zione del 65% nei limiti spe-cificatamente previsti dallenorme di riferimento.

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Le detrazioni fiscali per lavori antisismici

II contribuente che intende avvalersi della maggiore detra-zione dei 70% in caso di diminuzione di una classe di rischio

Sisma bonus o dell '80% in caso di diminuzione di due classi di rischio,dovrà necessariamente ripartire la detrazione in 5 rate (enon in 10 rate)

Manutenzione La detrazione prevista per gli interventi antisismici può es-ordinaria sere applicata anche alle spese di manutenzione ordinaria

e straordinaria e straordinaria necessarie al completamento dell'opera

Il limite di spesa agevolabile in caso di effettuazione sulPlafond di euro medesimo edificio di interventi antisismici, di manutenzione

96.000 straordinaria e di riqualificazione energetica è unico (in quan-to riferito all'immobile) e quindi di euro 96.000 annuali

Nel limite di spesa dei 96.000 euro annui non sono compresigli eco bonus per i quali il limite della detrazione dei 65% è

Ecobonusspecificatamente previsto dalle norme di riferimento:- riqualificazione globale dell'edificio- interventi su strutture opache e infissi- sostituzione impianti termici

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