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Centro Studi C.N.I. - 11 gennaio 2016

INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. - 11 gennaio 2016

Pagina I

ADEPP

Piani «In prima fila per rilanciare l'Azienda Italia»Corriere Della Sera -Corriereconomia

11/01/16 P. 19 Isidoro Trovato 1

JOBS ACT

Professionalità differenti in attesa di regole chiareSole 24 Ore 11/01/16 P. 7 Alessandro RotaPorta

3

FONDI EUROPEI

Fondi Ue, l'Emilia-Romagna fa l'en pleinSole 24 Ore 11/01/16 P. 13 Chiara Bussi 4

REGOLAMENTO EDILIZIO

Le differenze locali sulla superficie pesano sui lavoriSole 24 Ore 11/01/16 P. 25 Guido Inzaghi 6

PROFESSIONISTI

Esperti estimatori senza segretiItalia Oggi Sette 11/01/16 P. V Cinzia De Stefanis 8

CONFINDUSTRIA

La rivoluzione di ConfindustriaRepubblica Affari Finanza 11/01/16 P. 1 Roberto Mania 9

PREVIDENZA

Avvocati, le pensioni ci sono ma preoccupa il redditoRepubblica Affari Finanza 11/01/16 P. 19 Adriano Bonafede 12

METE DEL LAVORO

All'estero per trovare un lavoroItalia Oggi Sette 11/01/16 P. 45 Tancredi Cerne 14

PAGAMENTI ELETTRONICI

La manovra rilancia il taglio delle commissioni sui PosSole 24 Ore 11/01/16 P. 5 Valentina Melis 17

Volti Parla il neopresidente degli enti di previdenza privati

<dnprimafilaper rilanciarel'Azienda Italia»Oliveti: l'acquisto delle quote di Bankitalia è il primopasso. Pronti a sostenere le nuove infrastruttureDI ISIDORO TROVATO

on si tratta di un"1IL'Ir semplice passaggio

di consegne. L'ele-zione di Alberto

Oliveti a presidente Adepp(l'Associazione degli enti diprevidenza privata) apre unimportante percorso che con-duce al completamento dellariforma interna del sistema,già avviata dal presidenteuscente Andrea Camporese.

bili le pensioni, e gli enti pri-vati ci sono riusciti, adessosiamo di fronte a nuovi cam-biamenti. Una svolta dal pun-to di vista economico e demo-grafico, che è quello che più ciinteressa a livello previden-ziale, e dal punto di vistarap-presentativo. Di fronte a que-sti nuovi cambiamenti dob-biamo fare prima di subire».

Per fare però servono i fon-di e quindi divent n no del r-

minanti gli investimenti. Nona caso è su questo fronte che ilprogetto risulta più avviato:le Casse dei professionisti direcente sono state ufficial-mente iscritte al libro soci diBankitalia. Cassa Forense.Inarcassa, Enpam, Enpaia eCassa ragionieri hanno il10,5% delle quote. «Per effet-to della riforma di Bancad'Italia - spiega Oliveti -ciascun partecipante dovràscendere al massimo al 3%del capitale sociale. Il che si-gnifica che al termine dell'as-seestamento delle quote i pri-mi "azionisti" saranno le Cas-se Adepp, complessivamentecon il 10,5%, poi Inps più Inailche dovranno scendere al 60/-e infine banche e assicurazio-ni, con non più del 3% ciascu-no. E un primo segno del no-stro progetto Wise (Welfare,investimenti, servizi, Europa)che vedrà le Casse Adeppprotagoniste della vita econo-i ica e politica del Paese, conun meccanismo a geometria

1 nano di Oliveti (ex pre-sidente dell'Enpam, Cassa dipr( , idenza dei medici) è am-pio e articolato: si va da unpotenziamento del welfare aun progetto molto ambiziosoper gli investimenti.

«Il mondo è cambiato -avverte il nuovo presidenteAdepp - e cambiano anchele Casse: come abbiamo di-mostrato capacità di adatta-mento negli anni '90 quandosi dovevano rendere sosteni-

Adepp Pagina 1

variabile».Sul fronte degli investi-

menti si sono già viste inizia-tive nuove come nel caso diArpinge, il fondo creato dalleprofessioni economiche perinvestire in grandi opere pub-bliche. Ma qualcosa di nuovobolle ancora in pentola. «C'èil caso di Fico-Eatalyworld-ricorda Oliveti - che sorgeràa Bologna dove le Casse sonoil primo investitore privato».Sono coinvolti: Enpam, Epap,Enpaia, Enpav, Inarcassanon-ché, tramite il fondo Fedora,Eppi, Enpap,Enpab.

«Il progetto - continua ilneo-presidente Adepp -prevede la realizzazione di unparco tematico per la valoriz-zazione e la commercializza-zione delle eccellenze del cibomade in Italy. Il tutto senza

considerare che le Cw,se pri-vate stanno lavorando anchealla creazione di un fondo perle infrastrutture del Paese».

Insomma, le Casse dei pro-fessionisti punterebbero a di-ventare sempre di più deiprotagonisti della vita econo-mica e politica nazionale. Unquadro che sembrerebbe inforte controtendenza con letesi sostenute da chi prevedefallimenti in serie per gli entiprivati di previdenza. «Stia-mo tutti meglio oggi che almomento della privatizzazio-ne - attacca Oliveti - e que-sto nonostante il debito previ-denziale lasciato in ereditàdell'era pubblica. Sarebbe oraanche di sfare il mito che ci si-ano state Casse private fallite

e assorbite dal pubblico: nonè mai successo. Invece è suc-cesso numerose volte che unente pubblico sia tecnicamen-te fallito e l'Inps si sia fatto ca-rico dei suoi conti. I nomi?Inpdai, Inpdap, Ipost».

Le iniziative già messe inatto vanno verso un modellodi discontinuità rispetto alpassato: l'obiettivo è quello dinon rappresentare più entiparcellizzati che si muovonoin ordine sparso, ma di creareun vero e proprio sistema or-ganizzato e adattabile.

«Per muoversi con una ge-ometria variabile - spiegaOliveti - Adepp prepara unmenu di proposte e ciascunente si serve con il piatto mi-gliore e più adatto: in campodi assistenza sanitaria, peresempio, seguiremo il model-lo dei giornalisti con Casagit.Ma poi bisognerà riformareanche le strutture a livellooperativo. Oltre al presidente,ai vice e al direttivo, l'Adeppsi organizzerà in tre gruppi dilavoro. Il primo si occuperàdella biodiversità del pianetaAdepp, facendo da raccordofunzionale tra le varie areeomogenee: sanitaria, tecnica,giuridica ed economicoso-ciale. Un secondo gruppo dilavoro sarà attento alla salva-guardia della mission e dellareputazione del buon nomedell'Adepp, secondo il mottodella Confederazione elveti-ca: "Uno per tutti, tutti peruno". Un terzo gruppo si oc-cuperà della salvaguardiadella dimensione privatisticadelle Casse».

RIPRODUZIONE RISERVATA

Cassa forense:fondi Ueper i giovani

r+ivano commenti posi-tivi clai rrondo delle

profes`iloni dopo ia recenteapp!o+./aZiorìe della legge diStabilità che contiene lanorrr?a sul fondi deü'Uflioneeuropea per i professlanist;.

!n provv'e_dimento o lilngo attesa dagli Ordini pro-fessionali mo anche d(ffleCasse di previdenza cheadesso, so quei fondi, possono contare ancüe per progetti cil Weífare. «sono stateaccolte le ricl-lieste fatte oliapolltlca nei n?esl scorsi connsister;7a ,Algli enti di preJiCenza priva, i{i -- affermoil presidente di t:,ssa foren-se ,Nunzio Luciano - . F!-nalr,mnte L'n prciUV'edlf7 'entCche rnette i liberi professionisti in conduzione di riceve-re un aiuto concreto ,, frontedelle difficoità quotidionedovute rullo cfls eco;;oi77lccie olio slgnlflcatlvc! controzior,'e Ciei rtifCltO. Per cuor,'to ci rigual,la, dare agli av-vocati la possibilità di c!cce-dere ai bandi che stonz;ar;ofon,.li strrittnrali ,.le[la 1+e sl -?nifica ,anzitutto veiire incontro od Una Comanda diassistenza concreta e realefeli'aUVOCatili!, più in cii i

c.-oltci, specie donne e giova-nU

1. TRO.

Adepp Pagina 2

AlessandroRota Porta

Professionalitàdifferentiin attesa

di regole chiare1capitolo dellecollaborazioni coordinate econtinuative si rivela

delicato anche dopo l'interventodelJobs act: giàlariformaFornero avevaprovato adarginare il fenomeno delle falsecollaborazioni con due regimi dipresunzione riferiti all'utilizzodel contratto a progetto,regolato dallaleggeBiagi.

Una presunzione assoluta(senza la possibilità di fornireprova contraria) secondo laquale lamancanza, appunto, diuno specifico progetto facevascattare un rapporto di lavorosubordinato, accanto aunapresunzione "attenuata" (salvospecifiche deroghe) che siverificava quando l'attività delcollaboratore fosse svolta conmodalità analoghe aquell e deidipendenti della committente.

La stretta alle collaborazionidellalegge 92/2o12 toccavaanche i contratti a p artita lva, lacuri genuinità doveva essereverificata attraverso il riscontrodi diversi parametri.

Il Jobsact-continuandocomunque aprivilegiare qualeforma tipic a di inquadramentoil contratto subordinato atempo indeterminato - superaquestaimpostazioneabrogandola disciplina delcontratto aprogetto e fissandoquale discriminante tralavoroautonomo e subordinato lapresenza della cosiddetta etero-organizzazione.

Nonostante le connotazioniqualificatone siano statesemplificate,lamateriafatiicaanche oggi atrovare un assettocerto e definito. Cerchiamo dicapire perché, in attesa dellealtre novità che apporterà sulcampolo Statuto sul lavoroautonomo, in via dipresentazione alle Camere.

Intanto, lo spaccato che sipuò presentare agli addetti ailavori - come si evinceanalizzando alcune situazioni

tipiche - è molto variegato.11 panorama lavorativo si

arricchisce di giorno in giornodi figure professionali nonregolamentate, dalleconnotazioni labili nel confinetraprestazioni subordinate eautonome. Non sarà dunque unesercizio facile daparte delleaziende codificare determinatirapporti lavorativi daunaparteo dall'altra

Peraltro (e veniamo allaseconda criticità) lanormanonbrillaper chiarezza L'articolo 2del Dlgs 81/15, stabilisce, infatti,che si applicano le tutele dellavoro subordinato «ai rapportidi collaborazione che siconcretano inprestazioni dilavoro esclusivamentepersonali, continuative ele cuimodalità di esecuzione sonoorganizzate dal committenteanche con riferimento ai tempie al luogo dilavoro» . Lacongiunzione "anche" lasciaintendere che tempi e luogononbastino dasoliafardisconoscere un rapporto dicollaborazione ma il legislatorenon s p e cific a quali si ano gl i altriindicatori da considerare.Inoltre, l'articolato lasciaintendere che l'etero-organizzazione si attivaseilcommittente determinasiaitempisiailluogo.

Daultimo,nonconfortaifatto che su questipuntinon siaancora s tata fornita unaposizione ufficiale daparte delministero del Lavoro, circalelinee guidainterpretative che ilpersonale addetto ai controllidovrà adottare di fronte aqueste fattispecie: quantomenosi garantirebbe l'uniformitàdell'azion e i spettiva.

Per concludere, il quadrotracciato fatrasparire come ilmargine lasciato al sindacatogiudiziale sia sempre elevato equesto, di certo, non favorirà ilcontenimento del contenzioso.

C) RIPROOU 7 OPI 1 AISE RVATA

Jobs act Pagina 3

L'Osservatorio Il Sole 24 Ore-Gruppo Clas sugli ultimi dati a131 ottobre confrontati con gli obiettivi fissati dal governo per non perdere risorse

-19-T -W Y ella _wqL

un& ue, 1 Enuna-jìíomagna fa 1 en plumÈ l'unica Regione che rispetta tutti i target - Puglia in testa per il Fesr - In totale 33 programmi su 52 sono fuori rotta

Chiara Bussi

L'Emilia-Romagna è l'allievamodello e fa l'en plein. E infattil'unica regione che harispettato itarget della certificazione dellaspesaper i fondi Ue 2007-2013 siaper Fondo sociale europeo cheper quello di sviluppo regionale.Per quest'ultimo si mette in luceanche la Puglia. Complessiva-mente, però, solo 13 programmihanno centrato l'obiettivo, in seinon l'hanno raggiunto ma si si-tuano entro la soglia di tolleranzadel5%eben33 sono fuorirotta. Lorivela l'Osservatorio Il Sole 24Ore-Gruppo Clas chehaelabora-to 0, i ultimi dati della Ragioneriadello Stato aggiornati a131 ottobresulla spesa dei fondi Ue e li hamessi a confronto con i targetprevisti dal governo per impri-mere un colpo di acceleratore al-la spesa ed evitare il disimpegno

L_La Sicilia è maglia neraper il Fondo sociale europeopreceduta dalla Lombardia,Veneto e Calabria per quellodi sviluppo regionale..........................................................................

automatico daparte diBruxelles.

Sono le richieste di rimborsodelle spese sostenute che vengonopresentate alla Commissione Uedalle amministrazioni titolari deiProgrammi cofinanziati dai fondistrutturali. Le risorse noncertificate alla Commissione entroi termini prestabiliti sono soggettia disimpegno automatico, cioè allariduzione del finanziamentocomunitario edelcorrispondentecofinanziamento nazionale delProgramma. Iltermineultimo perla programmazione 2007-2013 è il31 marzo 2017

Un percorso ritagliato su misuraper ciascun programma con treverifiche all'anno.

L'Emilia-Romagna guida laclassifica delFse perché ha supe-rato l'obiettivo che le è stato as-segnato del 5,4% e si situaal quin-to posto perilFesr (+4,7% daltar-get).Dovrà però continuare ate-nere il passo perché le resta dacertificare rispettivamente il1o"io e il 124% della spesa. La Sici-lia è chiamata a fare lo sforzomaggiore p er il Fs e perché si è di-stanziata del 2o% dal target e de-ve ancora certificare un quartodelle spesa. Alpenultimo posto èla Lombardia che è rimasta lon-tana dall'obiettivo per 18 puntipercentuali. A sorpresa la Cam-paniarispettainvece iltargetperil Fondo sociale europeo maè trai peggiori per quello di svilupporegionale. Al di là dei target, inassoluto la performance miglio-re per Il Fse è quella della provin-ciaautonoma di Trento che sfio-ra il 99% della spesa certificata.

La Puglia, fuori rottaper il pri-mo fondo, guidainvece la classi-fica del Fesr conunaperforman-ce migliore del 7,7°Á rispetto altarget. Non solo. La regione van-talamaggi ore quota dispesacer-tificata per questo programma:96,9 per cento. Nella classificache tiene conto dei target seguo-

nopoiilFriuliVeneziaGiuliae laLiguria Al polo opposto il Vene-to, trai più virtuosi per il Fse, chequi resta lontano del 29 per cen-to.Per i Pon, ovvero i programminazionali gestiti dai ministeri, ilmigliore è stato quello dedicatoall'istruzione e agli ambienti perl'apprendimento, che ha supera-to il target dello%, mentre quel-lo dedicato alle reti e alla mobili-tà haregistrato una spesa certifi-cata inferiore del 38 per cento ri-spetto alle attese.

«Per alcuneregioni e ministe-ri - spiega Chiara Sumiraschi,economista di Gruppo Clas - lastrada si preannuncia dunque insalita. La performance dei mesidi novembre e dicembre si rive-lerà decisiva perché la fine del2015 è il termine ultimo per effet-turare i pagamenti che dovran-no poi essere rendicontati allaCommissione Ue entro il3lmar-zo 2017 per evitare il disimpegnoautomatico delle somme nonspese. È dunque opportuno nonabbassare la guardia e prosegui-re nella giusta direzione».

A soli due mesi dalla chiusuradei termini per effettuare i paga-menti, secondo i dati del Dipar-timento per lo sviluppo e la coe-sione economica solo sette pro-grammi su 52 hanno raggiunto esuperato la soglia del 100%. So-noperò 2l iprogrammi conunli-vello soddisfacente, con paga-menti da effettuare pari fino acirca il 1o% della dotazione,mentre complessivamente de-ve ancora essere effettuato il14,7% dei pagamenti pari a 6,8miliardi. Di questi la quota mag-giore riguarda i programmi co-finanziati dal Fesr nelle regionidel Sud (5,1 miliardi).

Il "bollino di garanzia" di Bru-xelles arriverà però con la spesa

certificata, cioè con le richiestedi rimborso rendicontate e pre-sentate alla Commissione Ue,che secondo gli ultimi dati ag-giornati a fine ottobre ha rag-giunto quota 35,8 miliardi , pari al77% degli importi disponibilicontro il target dell '89% previstodal governo . Le regioni del cen-tro-nord hanno raggiunto l'84%della spesa certificata , mentrequelle del Sud si sono fermate al

74,5. Disaggregando i dati per ti-po di fondo si scopre che il Fse èpiù virtuoso del Fesr e lo batteper 86 contro 74 per cento. «Aconfronto con le scadenze pre-cedenti - sottolinea Sumiraschi -il quadro della certificazione affi-ne ottobre è il peggiore dell'ulti-mo anno e mezzo. Se a fine mag-gio i142 ,3% dei programmi era inritardo, oggi ben due su tre (il63,5%) non hanno raggiuntol'obiettivo nazionale». Un ral-lentamento che, come sottiline-ato dal Dipartimento perla coe-si one economica, potrebbe esse-re considerato "fisiologico", acausa delle regole di esecuzionedel bilancio comunitario e delleoperazioni legate alla fase dichiusura (termine di ammissibi-lità, controlli finali o predisposi-zione dei documenti). Quasi tut-ti i programmi che non hannosoddisfatto il target nazionale afine ottobre evidenziano un ri-tardo nei pagamenti da colmare.Con due sole eccezioni: il pro-gramma regionale Fse della Sar-degna e quelloFesrdellaCampa-nia che sono fuori rotta con lacertificazione ma hanno unlivel-lo di pagamenti soddisfacente.Un piccolo spiraglio che lasciaben sperare. Vietato, però, ab-bassare la guardia. Per tutti, nes-suno escluso.

® RI VRADDZION E RISERVATA

Fondi europei Pagina 4

La fotografia

FSE REGIONELa distanza dal targetdelta certificazione e la spesa Emilia Romagna

de _,. rtificare. In percentuale P.A. Trento +3,2

_-_+2,4Veneto

IN ROSSO LE REGIONI CHE NON HANNOCampania

4-_-_ -______-_-_•'-_-_- __CHE Lö HANNO CENTRATO , Pi emonte _0.4EINGRIGIOQUELLE CHE RIENTRANO

NELLA5OGLIA DI TOLLERANZA i „ Toscana 1,3---- --- - --- - ---

DISTANZA DAL TARGET

Friuli-V. G.

PERFORMANCEDEI PAGAMENTI

, Soddisfacente

In ritardo

Calabria

Marche

o Puglia

Qe P.A. Bolzano

I] Molise

Sardegna

9 Umbria

Is Liguria

a Basilicata

O Lazio

(D Valle d'Aosta

dIv Abruzzo

Lombardia

11,5

14.4

-14,5

-15,6

-18,6

-1U,0

I PROGRAMMI NAZIONALI

n Sicilia

La distanza dal target I.' ione. -mireten;della certificazione e la spesa r; rsda certificare- In percentuale ialq , ^nri u-enl

DISTANZA DAL TARGET

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PERFORMANCE DEI PAGAMENTI -+

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0.3

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13.5

SPESA PERF. FESR

9,5

13.5

8,6

La distanza dal targetdella certificazione e la spesada r - -tifirare. In percentuale

IN ROSSO LE REGIONI CHE NON HANNORISPETTATO IL TARGE T , IN VERDE QUELLE

CHE LO HANNO CENTRATOE IN GRIGIO QUELLE CHE RIENTRANO

NELLA SOGLIA DI TOLLERANZA

12,3 1 A12,311.014,2

16,8

13,9

14,8

15.5

21.8

20,1

20,7

24,1

25,9

PERFORMANCEDEI PAGAMENTI

Soddisfacente

r In ritardo

REGIONE

Puglia

Friuli Venezia Giulia

Liguria

DISTANZA DAL TARGET SPESA PERF. ß'1i

Valle d'Aosta - ---- - ---- - ---

Emilia Romagna

Toscana

Lombardia------------------Molise

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Fondi europei Pagina 5

Definizioni e calcoli diversi da un Comune all'altro

Le differenze localisulla superficiepesano sui lavoriGli effetti per nuovi edifici e ristrutturazioni

Guido Inzaghi

In teoria la superficie dellecostruzioni è un parametro edi-lizio abbastanza semplice dacalcolare, nei fatti, invece, è unparametro disomogeno, checambia da Comune a Comune.Al sensi dell'artic0104 del Testounico dell'edilizia (Dpr n.38o/2ooi), ciascuno degli 8milaComuni presenti in Italia puòdisciplinare le modalità co-struttive applicabili al proprioterritorio.

Ogni Comune, quindi, è dota-to di un regolamento edilizio,mediante il quale, in parallelocon lo strumento urbanisticocomunale, vengono tra l'altrodisciplinate le modalità di cal-colo della superficie e/o del vo-lume delle costruzioni. Ad ogniComune corrisponde pertantouna determinata modalità dicalcolo della superficie, spessoanche largamente diversa daquella prevista in altri territoricomunali.

La frammentazione è anchedi livello nominalistico, inquanto i Comuni, aifinidellade-terminazione delle superficidegli immobili, utilizzano defi-nizioni tra loro disomogenee (ecosì si parla di superficie lordadi pavimento, di superficie utilelorda o, ancora, di superficieabitabile lorda).

Le conseguenzeLe differenze possono avereimplicazioni molto concrete.

In primo luogo, mediante ladefinizione della superficie, ilComune all'atto pratico disci-plina quali specifiche porzionidegli immobili sono ricompre-se nella complessiva capacitàedificatoria ammessa dallostrumento urbanistico comu-nale e quali superfici rappre-sentano, invece, porzioni libe-ramente realizzabili, in quantoescluse nel conteggio di questacapacità massima.

Le esclusioni possono, adesempio, riguardare gli spaziaperti (balconi o terrazze), glispazi di collegamento verticale(vani scala e ascensori) o, anco-ra, i vani sottotetto e i piani in-terrati e seminterrati.

Così, a parità di capacità edi-ficatoria, le edificazioni posso-no avere una conformazione eduna articolazione diversa a se-condache ci si trovi in uno o nel-l'altro dei Comuni d'Italia.

Questo ha inoltre una direttaincidenza rispetto al valore de-gli immobili, atteso che le su-perfici realizzabili, ma esclusedal conteggio della volumetriacomplessivamente ammessa,possono essere oggetto di com-pravendita e hanno una deter-minatavalutazione nel mercatoimmobiliare.

Inoltre, le diverse modalità dicalcolo delle superfici tra i Co-muni rilevano non solo in casodi nuova costruzione, ma anchenel caso di interventi sugli edifi-cati esistenti: le modalità di con-teggio possono infatti incidere

A Milano non si conteggianogli spazi di uso comune,a Roma le cantine e i depositiNapoli consente di ignorarei vani scala interni

La superficie lorda di pavimento(Slp) è la misura degli spazi agibilidegli edifici, rilevante ai fini delladotazione dei carichi urbanistici.Di solito è costituita dalla sommadelle superfici di tutti i piani deifabbricati comprese nel profiloesterno delle pareti perimetrali, alnetto di esclusioni che vengonoindicate dai regolamentiurbanistico-edilizi dei singolicomuni. Gli strumenti urbanisticiprevedono indici di utilizzazioneterritoriale e/o fondiaria (mq/mq),da cui deriva la Slp edificabile perogni metro quadro di superficie(territoriale e/o fondiaria).

anche riguardo allaverificadel-lasuperficie esistente e di quellarecuperabile.

A Milano , Roma e NapoliQueste diversità ostacolanol'attività dei professionisti delsettore, i quali sono costretti adadeguare l'attività di progetta-zione alle peculiarità dei singoliterritori in cui, di volta in volta,operano.

Un caso significativo dellepeculiarità presenti nei regola-menti comunali è quello di Mi-lano, dove si prevede che, tral'altro, siano esclusi dal conteg-gio della superficie lorda di pa-vimento gli spazi per attività co-muni di pertinenza dell'interoedificio (quali ad esempio even-tuali locali per il fitness, sale co-muni ricreative e di riunione),entro determinati limiti e a con-dizione che questi spazi sianoindividuati con atto d'asservi-mento trascritto e da citare ne-gli atti di compravendita.

A Roma, tra le altre esclusio-ni, rilevano i locali completa-mente interrati o emergentifuori terra non oltre o,8o metri edestinati a funzioni accessorieasservite alle unità immobiliari,quali cantine e depositi.

A Napoli, invece non genera-no volume i vani scala, maper lasola parte emergente dalla lineadi gronda o dalla copertura del-l'edificio.

Il regolamento unicoIl legislatore, conil DI n. 133/2014(Sblocca Italia), ha posto le basi

per rimediare a queste fram-

mentazioni. La legge, in vigore

dal 12 novembre 2014, ha previ-

sto infatti che il Governo, le re-

gioni e le autonomie locali, al fi-

ne di uniformare le norme edili-

zie, concludano accordi o intese

volti all'adozione di uno sche-

ma di regolamento edilizio-ti-

po, che costituirà il riferimento

unico per tutti i Comuni. Al mo-

mento i lavori per la redazione

dello schema di regolamento-

tipo sono ancora in corso e, alla

luce delle possibili favorevoli

ricadute sul settore, ci si augura

che siano conclusi a breve.

O RIPRO DUZIC R E RISERVAI A

Regolamento edilizio Pagina 6

Le differenzeMT01 ,n

Non contano gli spazi comuniIl regolamento edilizio del Comune di Milanodefinisce la si i perfieie lorda di pavimento come lamisura degli spazi agibil i rilevante ai fini delladotazione dei carichi urhaniistici.Il conteggioescludo porticati, logge, balconi, terrazzi. cavedi.piani pilotis, androni di ingresso, spazi per attività

Cambia la definizioneA Rorna il regolamento paria di «superficie utilelorda„ che viene definitacori c,lasommadellesuperfici lorde comprese entro il perimetro esternodelle murature, di ti ttii livelli fuori ed entroterradegli edifici.Dai computo della Sul sono esclusi i vani cor.;a degli

Anche gli interrati sono compresiLa superficie lorda di pavimento e la superficielorda di un piano compi esa entro ii profilo esternodelle parti. !_a superficie lorda complessiva di una

Le scale interne non si contanoPer superficie lorda di pavimento si intende lasuperficie di pavimento delle unità irrimobillarial netto delle murature perimetrali esterne e delleeventuali scale interne, logge eci i balconi e terrazze.

comuni di pertinenza dell'intero edificio, spaziprivati utilizzabili dal pubblico ( passaggi pedonaliegallei ie ), spazi di colleganientoverticale, spazi dicollegai eritoutransitoOrizzontale comuniapiùunità immobiliari, i soppalchi , gli spazi necessariper il rispetto delle noi me di sicurezza eprevenzioneineendioealtresii perfi ci

ascensori, vani scala. androni, in misura noneccedente la superficie coperta dell'unità edilizia,locali o volur.i tecnici, per lesole parti emergentidall'estradossodel solaio di copertura, gli spazi non interamentechiusi anche se coperti. locali interrati o emergentinon oltre nri.0,80fuori terra ealtresuperfici

costruzione d la somme delle superfici lorde deisingoli piani abitabili o agibili eventualmente ancheinterratiti Ladetinizionedel volume complessivodegli edifici prevede nui cerose esclusioni

Per superficie lorda di piano si intende la superficieglobale del piano a lordo di n iimrature esterne edinterne.La definizione del volume degli edifici prevedediversespecificiheesclusior i

Regolamento edilizio Pagina 7

Dal tribrunale di Rorrra guidhi sui professionisti norniriati nelle esecuzioni irnrnobiliczri

Esperti estimatori senza segretiL'accesso consentito a tutti glí atti ell'im ile

DI CINZIA DE STEFANIS

wesperto estimatorein caso di esecuzioni

immobiliari è auto-rizzato ad acquisire

direttamente presso gli ufficipubblici i documenti che siprofilino necessari o utili perl'espletamento dell'incarico(anche in copia semplice). E inparticolare autorizzato ad ac-cedere a ogni documento con-cernente gli immobili pigno-rati, ivi compresi i documentirelativi ad atti di acquisto erapporti di locazione, in pos-sesso del comune, dell'ufficiodel registro, della agenzia delterritorio o dell'amministra-tore del condominio o di no-taio, ed a estrarne copia, nonoperando nel caso di specie lelimitazioni previste in temadi trattamento dati persona-li. Questo è quanto si leggenella guida del 17 dicembre

2015 del Tribunale di Roma(sezione quarta) sui compitidell'esperto estimatore no-minato in caso di esecuzioniimmobiliari. L'esperto nomi-nato dovrà verificare, primadi ogni altra attività, la com-pletezza della documentazio-ne di cui all'articolo 567, com-ma 2 c.p.c., mediante l'esamedegli atti (estratto del catastoe certificati delle iscrizioni etrascrizioni relative all'im-mobile pignorato effettuatenei venti anni anteriori allatrascrizione del pignoramen-to, oppure certificato nota-rile attestante le risultanzedelle visure catastali e deiregistri immobiliari) e dovràaccertare la conformità tra ladescrizione attuale del bene(indirizzo, numero civico,piano, interno, dati catastalie confini) e quella contenutanel pignoramento .

Valore di mercato im-mobile. L'esperto estimatoresarà tenuto a determinare ilvalore di mercato dell'immo-bile con espressa e compiutaindicazione del criterio distima e analitica descrizionedelle fonti cui si sarà fattoriferimento, secondo il proce-dimento prescritto dall'artico-lo 568, secondo comma c.p.c.Inoltre nella determinazionedel valore dell'immobile saràtenuto a considerare i datirelativi alle vendite forzateeffettuate nello stesso terri-torio e per la stessa tipologiadi bene, anche mediante con-sultazione dei dati accessi-bili sul sito del Tribunale diRoma, a specifici atti pubbli-ci di compravendita di benianaloghi, per collocazione e/otipologia, indagini di mercatocon specifica indicazione delleagenzie immobiliari consulta-te, alle banche dati nazionalioperando le opportune de-curtazioni sul prezzo di sti-ma considerando lo stato diconservazione dell'immobile

L'esperto dovrà segnalare tempestivamente al giudice dell'ese-Carenza cuzione ed ai creditori istanti eventuali carenze nella documen-

nella docu- tazione presentata, sollecitare il loro intervento al riguardo e ac-mentazione quisire l'attodi provenienza ultraventennale (ove tale provenienza

non risulti dalla documentazione in atti)

Descrizionecespite

Lottodei benipignorati

L'estimatore dovrà verificare se vi sia corrispondenza tra la de-scrizione del cespite contenuta nel titolo di provenienza e quelladesumibile sulla base dei dati di cui alla planimetria catastale,nonché tra questa e lo stato attuale dei luoghi, descrivere il tipo el'ubicazione delle eventuali difformità e le esatte porzioni ricadentisulla esclusiva proprietà debitoria sottoposta ad esecuzione,evidenziare le soluzioni tecniche che possano rendere autonomie funzionali siffatte porzioni in esproprio, segnalare anche i lavoried i costi di separazione e/o di ripristino dello status quo ante

L'esperto dovrà dire se è possibile vendere i beni pignorati in unoo più lotti. Provvedere, in quest'ultimo caso, alla loro formazione,procedere (solo previa autorizzazione del giudice dell'esecuzione)all'identificazione dei nuovi confini ed alla redazione del fraziona-mento: allegare, in questo caso, alla relazione estimativa i tipidebitamente approvati dall'ufficio tecnico erariale

e, come opponibili alla proce-dura esecutiva, i soli contrattidi locazione e i provvedimentidi assegnazione al coniugeaventi data certa anteriorealla data di trascrizione delpignoramento. L'assegna-zione della casa coniugaledovrà essere ritenuta oppo-nibile nei limiti di nove annidalla data del provvedimen-to di assegnazione se nontrascritta nei pubblici regi-stri ed anteriore alla datadi trascrizione del pignora-mento, non opponibile allaprocedura se disposta conprovvedimento successivoalla data di trascrizione delpignoramento, sempre oppo-nibile se trascritta in dataanteriore alla data di tra-scrizione del pignoramento(in questo caso l'immobileverrà valutato come se fossenuda proprietà).

-O Riproduzione riservata

Professionisti Pagina 8

La rivoluzione cli ConfndustriaRr;<hertoiNâanga

c 'aneOrflWllllfsC,plililIric-

ur„ pe v candid isi alla p esi-denmei della ('oil47n1lusirú2. Mri ilproblema non è tlulto, e non solo,(AA sark il ,,ureessure di Csit;r;,iotigtúnn al verifcee di t ïale> dell .astro-nona. il problema r quale sarà la[_onfindustl:a del dolpï-s(1 izlrizi.I'erchè ne;, li LeEtinli quattro anni laCo-ifilidlistri I è di , eirttltii tin'altr}tori;_4, risl ettti íl }+,ïasritr;. , sor i nzioIre in lisi íli ldrz'tit ., crilne d'altraparte - i} c3pita:lisirlei it;:liartü. LaCirmt,ndustna del "sic>nortlo". ilrue, politica pe iclir la politi-ca si è 1 }-+resa i'>uc,i sp tzi e ll _ riaffer-mate) il proprio ]rArnliti); poco sindeie 1le perché di fronte al1'urrenìci dic'_nil>i:ïre, A modelloConcepito nel Nos creato e alirCra-to a dillamiclie Iltlarirniistirh rheoggi .llip'alonrl nlarl;m3li, è entra'iain c;na'il5ielne. LI1Casírata üa i Clidella í:gil e i particolarisrri dellestic c s r?c)rie ,srrìanilo sül,t i l I ederineti•3nic ? a rorl I>auere^ ta Ilat-

tal;li 1 pex ii I inrlos.unento", e11011ii' 1'imifi Ü , CQrilr3ttilalE'.

srge12 a pzir;3ria 2Coi; una intervisi2 di Paolo Possarrlaì

Confindustria Pagina 9

Rivoluzione Confindu,0 0

una nuova missioneper il successore di SPEF. L`i PRL?VL Ç11_ï: s: EL.P't?(lSSi!:l( ) II LU ;GI() ILï,'€;iiTiC P-XEFiFe\Sï,Ld 1t ) ' ()NPEl{(;t 1Ol'IVFUIvI-11i.1 PERLLE2:I( F L. i IIlE1T.l.1LCA SLiL SEI'ITCJ F'EH(} L F,f :'3'1L1(:( IOF(E:lL 1J (:Ct SSOttEi)i 4( }i Ii ,i SaH 1 F'LITJ. `TYJ i)IL;'UiI: N1I- \(:7 I'(1I i II(.',,?, Pl'liI t=)FìP i ENOCi al SA,ìNC(:)Fut( If'1" T()"SI I - TO'

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Eppure (;c?n°indu;uisl É diïruntralla grande Per und

i3t•'. ieliilílrl i-

l€éan £, il nuovo pTC 'IGeIIíe Aliquella te lY=,fi,t laI)Ft) mI' ,ellfe 3ti')Liä'Llolle ;n:)j rettditi)II ile, ' ;í€r t

nt n c rc cdLailu ei.l eletto con tedt 1lë It1 rlna Pisettï<: st 1' i t Tlii>, i•la fine della CSttii,ta 1(7nC Un presi-

de°nirNl?ïtocl tl x:.`SE ?te che st alïti i tri(i da. l'itii tt"a,pa-rcit .c.. c_Iinn )pOCI,ÿŸ_i, p.tt elCnttï

C€,t il: +.,Iï1'i)etlil,4ill i,sr t)ir'pifi-

t'e'r.!laziolle del ConS( lui Lr) si te-iiä_ I li r pr('vt= da) fatti,

Il 'CS l;Cltn tlo al'à il l Ln`>Ì I;ITG E?e-

ncralc (l'organh€no che ha saslttii-íif It trittnaij i smriìrE . i iil' S,iL1 t

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Itettll1n)ssìlluprestifenie.iireg2, Ci le noll !?03eo tti} fíl f I e ÉncaC°Clti

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Pe rï ra i', l )ni11 Solo la_ Candida-tl,ì'iít dr 'sïL'elEi. Fiegjnít qt_t prr S{dert-

te il 'Y;íi irldt,siri-Tli (Ii Pn:t3.t t, LTï'r.itt,i.r-r.;l(i _ nte e.t)eio di ílILaiifaitur i Si4 hlo .(ltieìítill, He;lîe-rdel)ír.' itf_'l.

I)tin - Iliennio d? Squ?TT '1 La caildídirtuTa dï Pie È€liI ttitst.e 17ruplft( !ltìl-

la cI En.fll tse "O ttura cun Sqti€nzÈ

l'filtprendiiurc nlant{i;er Tontis n(i,fc ; iano di n TSCi;:i, sí {t0 l'tuliec) éT

util i L-ssï.re conYc;rm,:{to ni'l s!',CtíndO

l)fei,tin ISi'1it13 . Fti'.t €il C tilìpf)

tl?'it1 i t,lr-a d lla ,<dìsr_oníir}uit(r,:.fIri c.e.eatit le allean°e, rtci tertiti:lri

INDICE DELLA PRODIOBase 2013 .

e íra le c, e;;oric' tst;iretsi ero coillui C-kiclte 1Lare.o Tr.,rtcllett L'r(-;t'?"' e Ledelc (,nriIaluüiirri). e L u':rtJ-

ill uTt t)eüilt ccln VbïCerl"o i,Of',í'la,s t1°l'nltt-kïlL'rLpteT,Liitol'e dLyl i i,:1 i }l '.11iz2etliC.S'LioCri,ì}, lnf 'Ideittt a ssti Lzphrez/ato} dei C.u€rritatudel rredita gt eac it d . l a i tctulri

Industria. O1 uno (Ji i<Itro: uno prc-,idr€ ie e 1',tlitu itellf2 sfiif,idirt. 13i-ltf-nder:T dtl •orise_Lr.o che i ti4Ctt-nU ìCCOt,üfira Ini.l:,.EilnlfTlir nel

Sis pen,_ì ;l€€I.Ia dell I izil-'Sel:tùi:ioni'.

drJ31i't•andidtrítne. PCT héRi

jt€If1 = i li n ! S Í t : i c a ' i S L n n -

d ai e:n rdI u,Ii del-la Lti iri#-jar ?ia e del C rTetodove rtvece BoCcia pttreh-? e•lrrn..ir[i.i itíx;;iìttl'rù ti-cnlíre tr,T i pi( (i 1E. LaSii d,a L,ml'Ia 1V

i -o- anlia, clte ìrtgí e,tïti},{ ! íañc ' t ''d)L'_ dslnlsi]

(expres€-dertie, tlt3pren

Qui sottoil presidente

uscenteG iorgioSqcainzR

sopra,iiCo mi fa#ndi

presidenza3ChierU o

sul paicta

in occasìone

r.leli'assal)ti,ileadel maggio

Scorso

Confindustria Pagina 10

diirice dtlliicciAro, Mesi-dtnte 1ALni} r° 1 n•r pesos igli Jfir clt)(-(7. sa€ciltle di-4pns.ta € sostentte L'occiache non .i ril I 1r,I i1'ç

per lietwl d!sf t30t11 del

11:)t:ef`if1{Iciit ex Ili esid ente.L? FL.n3fito-

,Ma tIli C()tlti'n 111e4:rrlil oit,:?ccia'•:ertdisii elit)eaill)-t,l i`cr chi' dalle ir pl)1ii llla..L; =tttllictl' di nord, gli, rGl OnlStl dr n leIInle 1 rtí] dei-la t";onìnlLlLlstiìti non c117i-1ti5se' 1i,1a citne1idatLira. Itcn e11n dmtntì lli (: ianieli-ce R(= {lie'-.idcnte di ,,

QSOiIlil,llda, ùl ,;=i IIiYe ilani?(7G011 pÍiedto tt,íüì. RcceaI?ci1 si e iiiî(liileS t iilä nF?ii

,'rrìllül ti11"1a 1.. lUii ciill'C

}d ti!1 ii ulti Ll i l•' i1ig ntitlei,

Sidice,iienelle itl,acie5et-tim{r,L 11).It, Sosltidto ari-clip Pan lo 5caroni dal qua-le silrrlsLi. rïr iv ù o 'C:ra-rie, ola n i,l ti',n 1 Ii7n(ìril +,.

L"altl_t i}ii_rte St;lrnni e tin

Qui sopra,AurelioRegina (1), giai'i€esidentedellaAssociazione diRoma e Unae VincenzoBoccia (2)

riì,l ïiilgei e irUil li'ír ri??1}re11dttol t eSe'lltl;'?l 1,t Lì Si:elri: rEe1 gocer-ilo pcr guidine l'il.i1 dcll t 1 lrualccntrl,ita €i lliistl,i s (ln I.Iiil, )rgill dei-

lei t.'154(1 dei)(-)'au e pre St?ü.13dI,Ltirndl;a'I til1 s.,L:ldto; nessu-

no S.i;11niüOeLttrr 13f'e o£n3ai nil etrroso [)i1.wiilno Niarrc Bonn ìl_tti,:.hcliet" i1ï1 I}1) iùì rnltlF$t(l, ,n;.it nrt-tiC()€ldc í,i, l arlil)rzál,ne (1_i potersundrrt in 1ar11)J dndlt crudolei;O - con I"erllíi)rSeinelll CSteYno

,pi \larchiOnnc dR1 i i FJtnitwe. C.,r31) 11C5enrr e1.1 ! ín h(.I i1o€lle11,l'a11 l <,tr,c1 it ,It'd:?ï) j lil 'lelit nibr (ia di SiStl m.i) ne dopr) la(i'ssione dt Ltaltc rii'<]tt ai tel.lesrllldi lleidiíl)elgCtnlent Si e n_tssrJtitnri dai srin'lli. Qtialciirlrl, i r a i Iler-

nlal,clli, I1a iltil.ilto di sostittLdï?

1 r111C,ìfin - 1'Iztnielis, glíf (}ï:'ÿ7tlentC

della lo( 'ile aStil)ei salclle. tn:i iïoil

N'€i1L);<] ;l1':' tio1; c(i; t tÜt nr+151 nt-

I r`í5firi Diana l'1 ,1LCo pr-1 e.-,. -

Con(in iìlCLlnI - e.tiïeï F_' ia scelta di

Giorgio SC111if171; nlí+ ì1L111 SLi1o il pre.St-

cfente t) cellte il(i1i selr-1)r i11',enlo-llat11 a 1 ltL oi'iïe ci ancora il &1`liu ctu'i•ex p.'eridr)tltè 111 i }do s'_._

rimi(]t,l ú ,;i1ldizo !)cl ?rad l.5cal1 .Siepeli atr-)purrad Anldx v,oltl-';-niÇ), giá Ma nc1u1t1Jia di NI~iato C11 po,ó è il llw4'dmtc dilllli. llii I)aMi('te i;l C:nil5ndll-ti[ìit'Lil L.ai111p(1n1:ci1(11(lidue.ItStinr lllst)iliiltralí i -ictpitsclen-ti iïser'L2ti alla L.dlnibardia.

Il LI'tlir tc .,i SI)dccatn. tolattïti pre, r1?,i l)f iIt i í I'Ynìl itn '' f

-,1:1 Ll€1a nttoVa 1 _11InJne . Voleva can-(! daisi Alberto Llaliün, l)1 'Ridentedella Piccola, (' t>erla : 'ritil ilntin:e-in uno t l(lili=lc lii?i3t'Ft( Z11C(LitO

f,!€ 1ve',;ì (itiinn :i '. nstei"nr) a),i liirnntriiiir '_ til'ìiltetllo del C nil?iti.ia

della Piccula d1e avre;)luiIlCS I,! 2i i itiClí.o Iú Lci ..te i,

Sa colllelraa, gli lla L,tttori,pillailie.nte cam11ii1rticiea. i i etleti &v<a1111f) i.c-corltCi]t,-;r5i dI (,n 1 :ce.preAliena e. Lliiilt f wt•; '51 -prt ttu tio di Menzri eTw-l'iso loni1.I11!ine c? ICLLdiSSle 11.rite del ti„t:atac dr-lll]a11wr' i511p113wU)il `.l"e'

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F_í_tL'L3mliü Rcind„ ttlche llJ1 se Iwncbl)r alriL iirele! noil,rF'Sa. Quiu Sta Sljl'ncLrYnl Lo con nullta dc CS_CóiQne la ':utt in;lur'Wa a;leilCLnr'zi C_ortitir d} l`iDiltc.ZC'-ti:tolo. Ictniiont-t I S;fute3idi C;3L.'-iLnQ M 1 L,..I;LEI. pe-rdltr socio eh Regina ed 4i-giro Looeüno it'nfeY?13I)eillpillil'aponsll)i t;rdicanlïdt)1e k111t1tu L i!rdllí. llr-

talilltrealfÍCO preiit'('nt('

MIGLIAIA DI IMPRESEII nur lBt(3 dt.I t. Ic . r!d

atra t~ra} fJfeSie'ltéitE

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Sarti 3f1iaMSC í13 tL3.t'iC

lE c1in3ì-nsie,nè anche se pesa

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deI3I .8E_'í)! .átrli;f"fd lfttll`j31

Qui sopra,Emma

Marca sgtia.

GianffeiiceRocca (2),

presidente diAsìsolombai'dti

QJi :nMtl i..ili di L3()Ini lL e iolseal-che cine[ildi :'nldieitPbníreülüit,ex n.<_nat;cr della AM ora Rwm"dia DAL a t'oi1t1, € lrilì. i'tiIe€111eLi tlrrmo Malc.resmi, presrc.rntede Ir Z,1GL1íl1C 3)Jt(' íllt( lr;5atn it 11nai'i( F'llreSiilC i..i, rlid)1; dai 0or.lll _'-si. L'ei1'itritli, 1<ec I..(àderntr' di4rµ'in,°i '1111 la dopo a1i'i tnnpil.ho il l'ienuorlte dolrel)1:i' t 5t;ciima Ai_Cpit4ldtn7: e il ntlll _ P_ p1'Q

nettonatL;, cnn deler,il allei ela )11fúI11it15illa ),. e (Jti;'llo fI I I1-r' =AllilleC, 1t?iitnrnCilrilonilin.

Lai.-so nleta ,e'i)i?lall) IO ;Ce'nü L(ls.,nà ri'iiil.c. Piii tur])l} t 3:o t_ Loir_-pïrndeie yir;1 è íil (cnitndiatrlache ne'.ïi'e oi . tr¡i it5 n..€ilti. 5rí.ì€it .i

l:viid ,tn'litn-Ila , l,.v lnrolaL}ar-tita sud nlr.rcato del k volo. Il Jolls,izecèlisrilO]dlld dr'lmeiL-ttn dr= 1i,',o-i?) couSÜlduSt €i e- Ra pois-un a (a-

MILIONI Di ADDETTI#I to1.1I2 iie3i a icir",3 I t í)rn( zv-1e 1 ju di t: r,'lt!rt us,ti:, .

r' dnél:a dei dÌpt'r1`It'f:llIIr !t' ill 1L17t.:"ir3 rrlCt Jf11+.a_Câr1Ï _IiL'.

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tirrllt?ltU I,j3Cnsijt!I fi1ufflt'l7li uffici din 5aaime che ivi quelli di VoaiCci'i" aSt unnrlliaI e alle}.M o ccOl.coIrap ad rn,io ( lei i 1GOrG.1il gt'rno

ha ;crrt.o R('iïlill) ail sLtl Llti:ia()On. I 2!}151 AM Ad ) prnpiit tAttir le.

t111e5a' che &, oltre (íeeìi'anni.lL' {Tli, u d, i (,l lc e S SOt zion i Lt11l3Fe n-di_oriali: fisro 11C CaCO de[ lavoro,Ii1'i)1cnl ,!, c€ed,tu' I_c o aCrcc111'altt,l ( :i;il,inrlllsïfia, rl1eg1,a11_íi 1,1ì_1 iií "uo i€1teFn0, LIl' sap

liti pcl)n1ul:neré I1,p'-radl_-1g delle-re piccclte Linpre4e (scíln olt) e 19f1i1'rïí'rl+I)delle üS,rx')att'i 't olj1"i-lei;)tgll;llc1lnoioiLllllia,4( 1rt'.le ilas:rl. irr8irpcrdie r a1,;ttiL-SCe1 IllT)- P at_5P_, n1 1 1.3._L.n; tc, li"ritCi-

.n:)niid'sGd(F'. CoSi tini! C .I1n-fi €1L111,_iradmverospclticu-zatai.on dp-t l,l€ii f'l;l)i.plìi tinl'Se.5i8.

LE ASS13CIAZI4NIt1 x: re t". (1i tnitt ie tí,rr!tiiriä!i

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Confindustria Pagina 11

Avvocati, le pensioni ci sono ma preoccupa R redditoL'EQi1ILIRRLO11RRIF)I,"1;'_LILL Fss`ìl(.'i ¡ñ\Ti") V I:( '1t.

POii-'L1, 5E1'LL V:h:i 5_UA 1t.P_A TI:IM(:)NIO A F:1R TORNARE1( ;í 1`.;TI. NL-1 II IL.MA['Il l FO t IF È í_ 1'L-;Rt91T;'1l7i Rti'= , INT()RmOtlL30l'LL'iCi)N, IO í` 71L MI1-N1RLr11_I I?_lr '.;îOY, ML) O,t(:it

titiriasic► 1&airdfecie

Ftt;rnn

Ilitinìti x3iei ccll,t<?.lune

L degli ovvi rati e quelladella loro petisione. Perché laMssa Eorcnsc non ha da,vcropiohlenlia pagate, ne L«u'i+ pertutto ìl tempo a'.eníre.Wn(he se

ve1'&0 il 2,050 (i -araI111h anni unPI ' ditfleill (queffi dellapensiolisi ica clic tocca a tnitl,il(lvlli, ,,i ISrOile'SSi1R] lliS ,I glriin (luie(,cenza dei hatr, 1)O(diìer5e,al ruirnero ridottu d] ciou.aniche ennano ali loro 1"sosrn nellal-,I( fcs one j, i htitti clc] Ilastrimcrli(t dell'entepre íden l deglilv1ocati provvedera,nno a risri-liiiíre l'equilibrio 1`nranzáariusette anìli ili ,>:,nir (e non amotanti pet(ile per altre categoriesi ,iiriet'rI arlcile <Il dollploj. inco inali 'hert il latidic( "eqtlili-

brio lxcviïierlliale" (ovvero 1,1(]iiier Crl7Á, tré,c011is'lhnr A er rtti e

pensi( ni crag, t')Agii vvocatila Folliero non ha fatto ttil lsalla:J'ex ntinistr(i del ',\'e.lfa re avevaclïiesh, a+. tztttelc cas lehrt ídeu°ìalí l>l te tancì ',iress TA a: ,anni per nlístnaa nla lolo, apuci

t<a di resime atilc nvel. tt's. Eb-bene, la Cassa E'oense é traquelle che nlosu'ano ori C(i,'t3nte equlíil:rio, salva appunto

quei Sett(' anni tra il son e il2057.11 nostr( lsalrilll(llúo - di-ce Nunzio 1t]-ola1ìo, 13t esiden-t>.' deli'ente - h ii ag 1. ttt i t0 adi ai li-ne del 2015 cical 10 111111+rclidi ellra e ila re-so negli ultimieinque anni in-tr,r,.l( a.i :; peu

Cellto, nlerltr('ltel 2(s1 ; q~;,alt re e siatrlt gerurcntcpi+i basso, delW.:S pt'r cento.(la i frutti diquesto 1lalriino-Ille, dlil tiï'i lTat-tenlp(l Sj ,rICI InFntl'l'a n(11eV(ni-

t'rellte Sarernï in grado ge.VOl-..

rnente di Lu li exlte agli squiilhri•.llfalu)èchela Farneloh,lsta:-

t;ilito ehc. il lmdmodu delle

('aiSS{' ndn pU4R8 ('.&Seil' S(:'Aifitll

nel d ",y Ir,r das'_Ahneno a;0ditole ( i,5e decono p mer p:ìgare

le pe'13i(lli con i soli caI1tI'il?utidegli attivi, e I1or1 pos5(Jn0 tisa-re i gnest(i fine il lrucliinenfadegli investüllctltt. —Noi abbiaMO Pii un e(luiúbrï(, a:30 auni-.,dice il JI 'ï>idetltë. '.": quarldo cisarà i isogno: ic ste, c nonnelAev edouo C he si l)» ya 61 fr(u1te a un evelitu .ie ,quilit,rio di

qualche anno attingendo u'„ ,•°., 'pinlt ì11 a rlIllC11116 ni l.,o1Ct-

ttl che i tiri certo plinio CiIL'C1IJ_utile ai Iúti pta[icí. , fl sa.Ido „ cAiona.le tra entrate e teme rí-nr,:Ilr:a comtulq(re ,enll"+re posi-ti1' U atlC'hr' "a 50 ailnl -

L« Cima torcnF.{ irl'3funnlan(il) llaprcilolrnli 11 nrinterlereleprc,n e.> 7e ai suoi isc-rittì Anche

perché, ili ltafia più elle altrove,nïin a.atnrï cili p,i ra €., .,I(conir'qtlil t,r,'e r3nCClla,] SiSÍClìtc. rc'trivulivi,. devr,)ui etiìCl'(`i )tultiI]] a pagare le pensiolìi dC'I vec-chi. F ci sono' Una illta la taizii-giia lrledia che rr,arld;wa i fghiúï'ulllverSit I i'atlL;Llla : e"11C alnaean c, uno dl lor(, cl)ve rta'se tne-

dico e allnerl(i un ala abv!JC,.íto.

L a'.ntíca. ]caiorle dëv'ï'.,creaen:ita e perietiara in profonditànella nlent _ dcgliita11 l n,i_Neltìo-SilO € ,If'St' il Iltlii]ci'(] d(`lill ;11'1'(l-

miti N 4(irbitante rispettci al re-sto d'Etlrop Si è c al,latt0 che.rleil Iw rlacal italeei.i,niol)iúav

vocati lic in tittt _t 1a.1•rslriCia. E laCosa ne hal beneficia co. r1eoí tù-tirrllqtiinChC1 ,nlLgIIISCTitIISiS()-

no qual i, i;ln .,ti,p;ititi,inrlo ila-:;li ltll rliila ciel 2(x)0 ai ;?'?'l niilaciel '2(111 I.du,iq ue chi paglle-rà 1 pcrtsion.i dei iecl hï, ed e

per questo che 1`,',lte noti avràdc'tìCìt in Iuturn se nati Irtir luihtevelasso di tc'inpo_

f I,rnl3Écnli degli ,-+ 'olr711i s(,-I10 Perni :iltd. Intanto l,1 í:;risi diquesti tuuli ha sc, ul-fla-ginaìto lecarte di Innltì pïolesi»sti" Rreddito Incdio, fino al 2007 sein-l rt creur('tlte., si è conir;tito daquel rnörrL:nto a] 2014 di crea i]20 per cento in terrnini rtolnin)-li liassauldl) da 7,5 nmla curo o aG0in da In te rn ü ni w ab l (d taiq u e aitlettl, dell i111azion('), la pesditae aìeoral)iltptrr,rcupanec qua.stll3t2llel ce nto. "t.:etto. nci,ed-diti si alat.ass+.no stabilrnente -dice ii presid 'nte anche leirenponi à lnlulü salallto più l,tis-gCn [Iisolirula, i soldi cl tiaicJlnli

tnettrlldti poco fieno in Ca-

tii'lna, i giovani arom a) Una) tC'I-

z,a età nletli_, ttrilllarrie dei lorí:l

pteca dessol ialForo. E liltto qnesto ni,1 e che. in palle fotografa-Io daü'i,itpurt(i delle pen'aior.li.E'erelié anche oggi noli è. chequesti 2<;s(,;lri siano eosì elevalti,d„pntutto. Alüfine del 2014 li m-

It mínistrodz?i!aEcaJri c) rrl ia ,PierCarioPntföan

lxlrtc) Illedic, dea-la pensione eradi 26.S)00 i'tirï)

lorde, con pun-te (li 30 rlli;a infrentirlo ,=,1toi~ (ll 33 rrL-

la in f,omb _rdiaie di 32 I1111"a i nhlt .1l l!')ilt.r'. 1 i1 I:Iit-

to IaueSt) c'entill un lì(l' il lc ttoche - come tuttiílil.crf l;r()tí 5sìi]-idei - fni5e. in

l' usato gli avmo-cati llo,ì irarlnrlsaputo resisterealle sirene dell 'ï -

vr.Si(]nè_ Per rIï(1lt rü1Ziarli, lai".t rl-Sioín' (' e'eIlalnleniC Cn ele-nierlto accUssorio, avendo nelcorso della vita ,,r(urnttla,icl ric.-clléz,zc in ilnrnolsili, liglúdita e a1iri h,',ni (l'Inve'aitnento.

(::'è peri anche tiri ai tro latti ire: r,!,li 8b 'G( ali non Vt'rsant) m(")l-tt ,inloailaC.assa is?Itantïlil 1 1 percento (che l --i rt,gonl,t()a133 e p,Ititi ,I per cento dei lavo-ratori dil endenn spiega per-cht le lort, pensioni non possa-rn,'S,ere co ii elev'ate'.

O111 Ta= perccntultEe, - di-a, ii ptesidente - uffie eirìntul°due un rendùuento supel5ure aquello delle I',ellsiorlí 1ups>. L si

pLEÙ 6'Crnpl C af_cl t iCeTC «t'(_tnu'L:Ixizionc in totale e crcziolt' flsca-le filu) al 1()'r, e fin(l a l í)() Inila ëti-Io. Ci peto altlGSe una nlist,rai

l-.ereqta itìvaa, chte, obbliga gli ly-vocati piu rlcciì i, che gu d a,,na-no oltre 1M mila cimo. H vCrSLircil 3 Ilei ceniïi dnlia pa te cr(e-

dente a fondo 1">crdltto.Le dilficaitèa del presente ilìm

cor--e;glanct la Cassa Eor('rre

anche a lanciarsi nel Inondodella=.',ititenra. lfiìe.ndo mcilu-Aoni di .v=ellatrc: per Chi ;.;e la

1 Isssa tlt ile (1 l'( a,ll Issare iC04ti della pretesslolle e in futu-ro per servizi per gli ;,nriani.(",. ('rvrtirruta)

Previdenza Pagina 12

Í Il PATRIMONIO DELLA CASSA FOBENSIn miiiï?ni =11 éur0

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Il PORTAFOGLIO INVESTIMENTI

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Previdenza Pagina 13

La fotografia scattata dalla cdc di lonza e Brianza.. Gran Bretagna la meta preferita

All'estero per trovare un lavoro*ovaníNel mila under 40 hanno lasciato l'Italia

Pagina a curaDI TANCREDI CERNE

iovani in fuga dall'Ita-lia alla ricerca di unlavoro all'estero. Ne-gli ultimi due anni il

numero di connazionali conmeno di 40 anni che ha decisodi fare le valigie e trasferirela propria residenza al di fuo-ri della Penisola è cresciuto dioltre il 34% arrivando a tocca-re il numero record di 45 milapersone soltanto nel 2014.Una crescita di 11 mila gio-vani espatriati in appena 24mesi. A rivelarlo, la fotogra-fia scattata dall'ufficio studidella Camera di commerciodi Monza e Brianza che halanciato l'allarme dopo avermonitorato il flusso di trasfe-rimenti oltreconfine nelle 110province dello Stivale.

«Tra immigrati, espatriatie foreign professionist, gli un-der 40 anni rappresentano lametà circa del totale dei tra-sferimenti di residenza chegli italiani hanno registratonel corso del 2014 (circa 90mila, in aumento del 30,7%rispetto al 2012)», hanno av-vertito i curatori del rapporto.In cima alla lista delle cittàdi partenza, Milano con quasi3.300 cambi di residenza ver-so l'estero effettuati da italia-ni nella fascia di età compre-sa tra 18 e 39 anni (451 in piùrispetto al 2012), seguita daRoma (2.949 con un aumentodi 863 trasferimenti in appe-na due anni), Napoli (1.885pari a +757) e Torino (1.653).In calo, invece i trasferimentia Belluno, Rimini, Vibo Valen-

Maschi Femmine Totale

Regno Unito 4.654 3.898 8.552

Cle rrnani a 4.329 3.275 7.604

Svi=era 2.976 2.154 5.130

Francia 1.742 1.896 3.638

Stati Uniti c?'Anìerlca 1.49 7 :1.15 7 2.654

Spagna 1.21.9 1.01.1 2.230

Brasile 990 (io 5 1.595

BeE ;io 603 603 2.2.C?C

AE.astralia 707 469 1..17C

AL stria 5j1 7 429 976

Paesi Bassi :57 5 398 973

Irlanda 481 354 835

Africa 363 273 636

EniErati Arabi Uni'i 333 268 601

Lrassera3b argo 322 560

Cina. Repabblica Pope.lare 343 213 556

Canada 282 193 475

Argeratiraa 243 204 447

Svezia 193 12.1 3.14

Malta 197 107 304

11., ,;,;,,„7 b/,.;,;r , ,,;rr7„ i,/1>> 20 7

tia, Vercelli, Potenza, Novarae Verbano-Cusio-Ossola.

Se prendiamo in conside-razione i trasferimenti degli

italiani all'estero in rapportoal totale dei residenti di età

inferiore ai 40 anni, la cittàmeno amata dai giovani ri-sulta essere Bolzano, seguitada Imperia, Trieste, Pavia eComo. Sul versante opposto,Foggia, Taranto e Caserta,

province dove il rapporto tragiovani residenti ed espatria-ti risulta tra i più bassi delloStivale: meno di 2 ogni milleunder 40 hanno trasferito lapropria residenza all'estero

METE DEL LAVORO Pagina 14

nel 2014.Ma dove vanno i giovani

che lasciano l'Italia in cer-ca di fortuna oltreconfine?Secondo le rilevazioni dellacamera di commercio, i prin-cipali Paesi di destinazionedel flusso migratorio in uscitadall'Italia sono il Regno Uni-to, la Germania, la Svizzera,la Francia, gli Stati Uniti e laSpagna. In particolare, 8.552giovani di età compresa tra18 e 39 anni, nel 2014, han-no preso la via della GranBretagna mentre 7.602 sisono orientati verso le cittàtedesche. La vicinanza conl'Italia e gli stipendi più altihanno convinto a trasferirsiin Svizzera 5.130 ragazzi,mentre 3.638 hanno preso lavia della Francia. Le difficoltàlegate alla richiesta di un vi-

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Da Verona alla Nana«Cosa mi manca di più dell'Italia?Le domeniche allo stadio con gliamici a vedere l'Hellas». Veronesedoc classe 1975, Matteo Ottavianiè uno dei tanti italianiche ha dovuto prende-re la via dell'estero perseguire i propri sogni.Laurea in chimicaall'università di Pado-va e dottorato in fisicaallo Stevens instituteof technology di Ho-boken, in New Jersey,ha lasciato l'Italia daoltre 15 anni per stu-diare le aurore borealialle isole Svalbard, unpiccolo arcipelago nelmar Glaciale artico.«A differenza di moltimiei coetanei, la deci-sione di lasciare l'Italia è stata perme una scelta piuttosto che una ne-cessità. Ho studiato per diventarescienziato e dopo una lunga gavet-ta sono approdato alla Nasa, a NewYork. Al momento sono ricercatoreal City College di New York dove

in cerca di fortuna.Oc Riproduzione riservata

sto di lavoro non hanno inve-ce scoraggiato i 2.654 giovaniche hanno attraversato l'oce-ano per trasferirsi negli Usa,400 in più rispetto a quelliche hanno preferito fermar-si in Spagna. Nella classificadella Camera di commercionon mancano, tuttavia, alcu-ne sorprese. Come il numerodi giovani che ha preso la viadel Brasile, ben 1.600 sol-tanto nel 2014. 0 quelli chehanno abbandonato la Peni-sola per trasferirsi in Africa(636). Cento in meno rispettoa quelli che si sono orientatisulla Cina per la ricerca diuna nuova vita o di un nuovolavoro. Mentre 304 hanno pri-vilegiato sole e vicinanza con

l'Italia, trasferendosi a Malta

continuo a occuparmi di monito-raggio del pianeta da satelliti afini climatici». Al di là di questo,Ottaviani guarda con una certa

Matteo Ottavlani

diffidenza al mondolavorativo della Peni-sola. Al mio percorsoprofessionale all'este-ro è stato guidatodalla meritocrazia,valore che come si savacilla in Italia», hacontinuato Ottavia-ni. «Oltre a questo,l'ambiente interna-zionale in cui vivo mipermette di acquisireformazione e nuoveconoscenze graziealla condivisione diesperienze con per-sone che provengono

da contesti economico-sociali di-versi dal mio». E se ci fosse la pos-sibilità di tornare in Italia? «Nonmetto alcun paletto. L'importanteè scegliere di fare le cose che ci ap-passionano, e andarsele a prendereovunque esse si trovino».

METE DEL LAVORO Pagina 15

G//,/,/,,%!/;;;i; ;;°'G%Dal Canada a Parma

Non solo in fuga dall'Italia. Se tantigiovani fanno le valigie tentati dallavia dell'estero, sono sempre di piùi ragazzi stranieri che decidono ditrasferirsi nel nostro paese. Ê que-sto il caso, tra gli altri, di David Wal-denberg, canadese dinascita, londinesedi adozione, da diecianni residente a Par-ma, affascinato dallebellezze della Peniso-la. «Mi sono laureatoa Kingston (Toronto)e subito dopo mi sonotrasferito a Londraper seguire un masteralla London School ofEconomics. E comeper incanto, una voltaottenuto il diploma misi sono aperte le portedi un ottimo lavoro come researchanalyst presso l'Overseas Develop-ment Institute. Ma le mie originiitaliane (i miei nonni erano emilia-ni), mi hanno spinto a lasciare unlavoro sicuro e ben remunerato nel-la City per cambiare vita e tentare

una nuova strada in Italia seguen-do un corso di canto lirico». Dopoun inizio difficile in cui sbarcavail lunario dando lezioni di inglese,Waldenberg è approdato allo Euro-pean College prima, per poi passa-

David Waldenberg

re a Ralph Lau-ren Italia comelogistic analyst,fino ad arrivareal mondo della fi-nanza diventandofinancial analystper un family of-fice con uffici aMilano, Parma ein Svizzera. «Lemie esperien-ze all'estero mihanno offerto lapossibilità di ope-rare in ambienti

internazionali e dinamici. Che èun po' quello che più mi manca almomento. Ma la qualità della vitain Italia è certamente superiore aqualsiasi altro Paese. E questo midà ogni giorno la sicurezza di averfatto la scelta più giusta».

METE DEL LAVORO Pagina 16

. La Stabilità punta anche favorire la moneta elettronica

La manovra rilancia il tagliodelle commissioni sui PosValentina Melis

Abbassare il costo dei pagamenti con moneta elettro-nica per incentivarne l'uso.Ed eventualmente prevederesanzioni per commercianti eprofessionistiche nonsidota-no del Pos. È questo l'obietti-vo del pacchetto di norme in-serito nella legge di Stabilità2016, per "controbilanciare"l'innalzamento a 3mila curodella soglia per i pagamenti incontante.

Innanzitutto, i commer-cianti e i professionisti, dal 1°gennaio scorso, sono tenuti adaccettare pagamenti non solocon bancomat, ma anche concarte di credito, tranne «neicasi di oggettiva impossibilitàtecnica» (comma 900 dell'ar-ticolo unico della legge208/2015).

Un obbligo che per ora non èsanzionato in alcun modo. Nel

modificare il decreto sullacre-scita adottato nel 2012 dal Go-verno Monti (quello che intro-duceva l'obbligo del Pos percommercianti e professioni-sti, ora previsto per transazio-ni sopra 30 curo), la Stabilità2016 prevede che con un de-creto del ministero dello Svi-luppo economico possano es-sere introdotte penalità perchi non si adegua.

L'altro tasto dolente sulquale la legge interviene èquello dei costi delle transa-zioni con moneta elettronica:un elemento che ha sempre

Nei provvedimenti attuativipotranno essere previstesanzioni a caricodi esercenti e professionistiche non si adeguano

sollevato le proteste degliesercenti e dei professionistisull'obbligo di installare i Pos.Entro il prossimo 1° febbraio,dunque, il ministero dell'Eco-nomia dovrebbe emanare undecreto per promuovere leoperazioni con carte di debitoe di credito, anche per i paga-menti sotto 5 curo, assicuran-do l'applicazione del regola-mento Ue 751/2015, che puntaproprio a ridurre le commis-sioni interbancarie sui paga-menti elettronici. In particola-re, il regolamento prevede untetto massimo alle commis-sioni interbancarie dello 0,3%de] valore dell'operazione perle carte di credito e dello 0,2%per le carte di debito (banco-mat). Queste commissionirappresentano però solo unaparte dei costi a carico deicommercianti, perché a que-ste si vanno ad aggiungere le

commissioni sul servizio al-l'esercente.

Il tentativo di tagliare lecommissioni sull'uso dei Posera stato avv iato con un prov-vedimento in vigore dal 29 lu-glio 2014 (il decreto del Mef 51del 14 febbraio 2014, in attua-zione della manovra «salva-Italia»). Questo Dm, però, nonè intervenuto in modo direttosui criteri e sulle modalità del-la riduzione delle commissio-ni, limitandosi a introdurreobblighi sulla loro pubblicità econfrontàbilità.

Dal 1°luglio prossimo, poi,l'obbligo di accettare paga-menti elettronici sarà estesoai parcheggi dei Comuni, do-ve sono presenti apparecchiper controllare la durata dellasosta.

Infine, la legge di Stabilitàconferma che le pubblicheamministrazioni dovrannocontinuare a versare gli emo-lumenti superiori a mille curosempre con strumenti tele-matici. Quindi, ad esempio,nulla cambia per le pensionioltre tale importo.

O RI PRO DI ]ZIO N E R]SERVA FA

pagamenti elettronici Pagina 17