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Centro Studi C.N.I. - 28 aprile 2014

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. - 28 aprile 2014

Pagina I

C.N.I.

Lavoro & professioniRepubblica Affari Finanza 28/04/14 P. 26 Armando Zambrano 1

PREVIDENZA PROFESSIONISTI

Previdenza, professionisti in rivolta. "L'aliquota del 26% ci penalizza"Repubblica Affari Finanza 28/04/14 P. 27 Filippo Santelli 2

PRESTAZIONI PROFESSIONALI

Le presunzioni «Fornero» risparmiano i professionistiSole 24 Ore 28/04/14 P. 2 Stefano Rossi 4

EDILIZIA SCOLASTICA

Finita la luna di miele sulla scuola, i miliardi promessi ancora non ci sonoCorriere Della Sera 28/04/14 P. 29 Andrea Balzanetti 5

AUTOSTRADE

Autostrade i "nuovi costruttori" in fila al casello per le concessioniRepubblica Affari Finanza 28/04/14 P. 18 Paolo Possamai 6

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Negli uffici pubblici la trasparenza online è ancora lontanaSole 24 Ore 28/04/14 P. 9 Antonello Cherchi,Valeria Uva

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ARCHITETTI

Nuova edilizia: gli architetti fanno quadratoCorriere Della Sera -Corriereconomia

28/04/14 P. 19 11

DIPENDENTI STUDI PROFESSIONALI

Nasce il primo contratto di lavoro per i dipendenti degli studi legaliRepubblica Affari Finanza 28/04/14 P. 27 Sibilla Di Palma 12

COMMERCIALISTI

Svolte. Commercialisti: meno finanza, più economiaCorriere Della Sera -Corriereconomia

28/04/14 P. 19 Isidoro Trovato 13

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C.N.I. Pagina 1

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Previdenza, professionisti in rivolta"L'aliquota dei 26% ci penalizza"

IL DECRETO IRPEF APPROVATO DALGOVERNO BILANCIALA SFORBICIATADELLE IMPOSTE SULLE AZIENDE CONUN AUMENTO DELLA TASSAZIONESULLE RENDITE FINANZIARIE CHETOCCHEREBBE ANCHE LE "CASSE"."I FUTURI ASSEGNI VERREBBERODECURTATI DEL 12 PER CENTO"

Filippo Santelli

La coperta dei conti pubblici è corta. Ea piedi scoperti, per finanziare il ta-

glio dell'Irap promesso alle imprese dalpremier Renzi, rischiano di rimanere iprofessionisti. Vedendo i loro futuri asse-gni pensionistici decurtati fino al 12%. Ildecreto Irpef approvato dal governo bi-lancia infatti la sforbiciata delle impostesulle aziende con un aumento delle ali-quote sulle rendite finanziarie, dal 20 al26%. A investire in azioni e obbligazioniperò non sono solo i risparmiatori e ibroker di professione, ma anche la casseprofessionali. Che il patrimonio contribu-tivo di medici, avvocati e degli altri iscrittiagli ordini, oltre 60 miliardi di euro, lo fan-no fruttare attraverso vari strumenti fi-nanziari. E che dal primo di luglio, a menochela norma non venga modificata in Par-lamento, rischiano di trovarsi a pagare uncarico fiscale extra sulle plusvalenze.

«Una misura irrazionale, scandalosa eincostituzionale», attacca Andrea Cam-porese, presidente dell'istituto pensioni-stico dei giornalisti e di Adepp, l'associa-zione che riunisce tutti gli enti previden-ziali privati. «Non ha simili in Europa».Perché l'Italia è uno dei pochi Paesi dovesulle pensioni si applica una «doppia tas-sazione»: sia sugli utili realizzati delle cas-se, sia quando la prestazione viene eroga-ta. La maggior parte dei nostri vicini trat-tieneleimposte solo sull'assegno. E anchequelli che tassano la fase si accumulo han-no fissato aliquote comprese tra lo zerovirgola e il 3%. Da noi, già con l'ultima ma-novra targata Tremonti, erano schizzatedal 12,5 al 20%. Ora minacciano di salireancora a126.

Adepp ha stimato l'impatto sulle pen-sioni che i professionisti riceveranno.

«L'aumento precedente l'aveva depressadell'8%, quello attuale la taglierebbe finoal 12», dice Camporese. Al di là dei conti,però, i vertici delle casse private lamenta-no una disparità di trattamento. Prima ditutto rispetto a chi versai contributi all'In-es, che essendo in passivo strutturale nonpaga imposte sulle plusvalenze. Gli istitu-ti dei professionisti hanno invece bilanciin utile, anche perché per ora registranoun saldo tra pensionati e attivi molto favo-revole: «Non ha senso che mentre stocreando un montante previdenziale lemie rendite siano tassate quanto quelle diuno speculatore», sostiene Renzo Guffan-ti, presidente di Cnpadc, la cassa dei com-mercialisti. Una delle prime, ricorda, a es-sere passata per il calcolo della pensionedal sistema retributivo al contributivo.Con una decisa sforbiciata dell'assegnoatteso per i suoi 60mila iscritti.

Negli ultimi mesi, come richiesto dallariforma Fornero, tutti gli istituti hannoriformato la propria governance, assicu-rando la sostenibilità dei conti a 50 anni. Ilpatrimonio di Enpam, l'ente dei medici, ilpiù grande con 355mila iscritti attivi e90mila pensionati, vale da solo 15 miliardidi euro. E il presidente Alberto Oliveti sti -ma il costo delle nuove aliquote tra20 e i 30milioni l'anno. «Le nostre casse sono pri-vatizzate, ma perseguono un interessepubblico», sottolinea. Compresa una se-rie di servizi di welfare per gli iscritti che lostato non garantisce: «Come un sostegnoal credito per i giovani, o la copertura deirischi da responsabilità civile. Abbiamoanche promosso la creazione di un fondodiprevidenzaintegrativa, ilFondo sanità».

Un'altra delle disparità che le casse la-mentano è proprio quello con i fondi pen-sione complementari a cui lo Stato, neltentativo di incentivare il secondo pila-stro, garantisce una tassazione dell'11%.Con il decreto Irpef, gli istituti professio-nali si troveranno a pagare 15 punti in più,nonostante la previdenza che gestisconosia quella primaria. L'altra aliquota lascia-ta invariata è quella sui titoli di stato, al12,5%: «Ma noi ne abbiamo già una quan-tità notevole in portafoglio», dice NunzioLuciano, presidente della Cassa forense,230mila iscritti e un patrimonio di circa 8miliardi di euro. «Per diversificare il por-tafoglio, come è necessario, ci troverem-mo a pagare delle imposte esagerate. An-che se scegliessimo di sostenere il sistemaPaese, comprando minibond o quote diun fondo infrastrutturale».

I vertici degli ordini chiedono che du-rante l'iter di conversione in Parlamento ildecreto venga modificato, esentando lecasse di categoria dall'aumento delle ali-quote. InAula la loro presenza è molto for-te. Ma bisognerà trovare una copertura al-ternativa per quei 50, 100 milioni che l'ex-tra gettito porterebbe al Tesoro.

Qui sopra,AndreaCamporese(1),NunzioLuciano (2),e AlbertoOliveti (3)

Previdenza professionisti Pagina 2

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GLI ISCRITTI AGLI ORDINIPrincipali professioni ordinistiche in Italia; dati 2012

MEDICI

AWOCATI

INGEGNERI E ARCHITETTI

FARMACISTI*

DOTTORI COMMERCIALISTI 58.563

RAGIONIERI 30.050 2 2

NOTAI 4.741 2 2 2

(*) Fonte Enpaf dati 2014

89.310

354.553

170.107

164.731 1

a

fase: alabeeiaaa su dali Adepp

Nel graficoqui a sinistra,tutti gli iscrittiai principaliordiniprofessionaliin ItaliaSono tuttipreoccupatiper la nuovatassazionedelle rendite

Previdenza professionisti Pagina 3

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. La postazione fissa e i compensi ricevuti potranno essere monitorati da luglio

Le presunzioni «Fornero»risparmiano i professionistiStefano Rossi

Potrebbero partire, teorica-

mente, dalla prossima estate i

primi controlli sulle "false parti-

te Iva" in base alle presunzioni

dettate dalla riforma «Fornero»

del 2012, che presuppone, per la

durata della prestazione e i per

compensi ricevuti, un periodo

di osservazione di un biennio

(legge 92/2012, articolo 1, commi

26 e seguenti).

Partenza in due tempiBisogna distinguere, innanzitut-to, fra partite Iva aperte dopo l'en-trata invigore dellariforma, epo-sizioni già attive al i8 luglio 2012.Per queste ultime, infatti, il legi-slatore aveva dato 12 mesi di tem-po per «consentire gli opportuniadeguamenti». I controlli do-vrebbero partire dunque nonpri-ma del 2015, dovendo attendereche trascorra il biennio utile allamaturazione delle presunzionilegali, dopo il periodo transitoriodei 12 mesi.

Per le partite Iva aperte dopo

il 18 luglio 2012, invece, potrannoessere applicate, almeno in par-te, le nuove presunzioni, che po-trebbero far scattare per il com-mittente laconversione dellapar-tita Iva in un rapporto di collabo-razione a progetto e, in mancan-za di questo, in un rapporto di la-voro subordinato.

Esclusioni e criteriLa presunzione non opera in ca-so di prestazioni connotate dacompetenze elevate, e quando illavoratore ha un reddito annuoda lavoro autonomo di almeno19.196 euro per il 2013 e 19.394 eu-ro per il 2o14. Sono escluse anchele attività professionali per lequali è espressamente richiestal'iscrizione a un Ordine.

In tutti gli altri casi, perchéscatti la presunzione di non ge-nuinità della partita Iva, devonoricorrere almeno due dei tre pre-supposti previsti dalla legge 92. Ilprimo: la collaborazione con lostesso committente ha una dura-ta superiore a otto mesi (241 gior-

ni, anche non continuativi) per

due anni consecutivi (dal l ` gen-

naio al 31 dicembre a partire dagli

anni 2013 e 2014). Il presupposto

della durata potrà essere verifica-

to solo dal 2015, poiché è riferito

all'anno civile. Il personale ispet-

tivo - precisa la circolare del La-

voro 32/2012 - dovrà considerare

i periodi di attività desumendoli

da documenti, colpe lettere di in-

carico o fatture, in cui è indicato

l'arco temporale di riferimento

della prestazione professionale.

Per gli ispettori saranno indi-

spensabili anche le testimonian-

ze di altri lavoratori odi terzi.

Il secondo presupposto dinon genuinità riguarda il corri-spettivo derivante dalla collabo-razione, fatturato anche a piùsoggetti, se questo supera l'8o0iodei corrispettivi annui comples-sivamente percepiti dal collabo-ratore nell'arco di due anni sola-ri consecutivi.

Nel calcolo devono rientraresolo i corrispettivi derivanti daprestazioni autonome, escluse

eventuali somme percepite per

prestazioni di lavoro subordina-

to odi lavoro accessorio o redditi

di altra natura. Si dovranno consi-

derare i corrispettivi fatturati, a

prescindere dall'incasso delle

somme. Questo requisito, valuta-

to singolarmente dal personale

ispettivo, troverà spazio solo al

termine del biennio solare (2 pe-

riodi di 365 giorni non necessaria-

mente coincidenti con il biennio

civile) che parte dal18luglio 2012

(quindi dal 18 luglio 2014). Se in-

vece, l'ispettore volesse far vale-

re la condizione del fatturato in-

sieme a quello della durata, si ri-

tiene che il criterio dell'anno civi-

le attragga necessariamente an-

che il criterio reddituale (circola-

re Inail 15/2013).L'ultimo presupposto che

può far scattare la non genuinitàdel lavoro autonomo è la presen-za di una postazione fissa di lavo-ro, non necessariamente di usoesclusivo. La valutazione dovràconsiderarne l'uso negli architemporali utili alla realizzazio-ne di una delle altre condizioni.In pratica, gli accertamenti sullefalse partite Iva scatteranno dal18 luglio solo se l'ispezione ri-guarderà i requisiti della posta-zione di lavoro, insieme con laverifica del corrispettivo matu-rato dal i8 luglio 2012.

CI RIPRODUZIONE RISERVATA

Prestazioni professionali Pagina 4

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FINITA LA LUNA DI MIELE SULLA SCUOLA

I MILIARDI PROMESSI ANCO RA NON CI SONO

«Abbiamo concordato un in-contro con il ministro dell'Eco-

nomia Pier Carlo Padoan per la prossi-ma settimana per capire effettivamentequali sono le possibilità economiche,perché si programma quando ci sonofondi certi». Così parlò (giovedì scorso)il ministro dell'Istruzione, StefaniaGiannini, al termine di un'audizione al-la Camera. Un annuncio che forse è sta-to sottovalutato, ma che rappresenta laprova che sul tema scuola all'interno delgoverno non tutto fila liscio e che, comeè accaduto nei passati governi tecnici opolitici di ogni colore , è iniziato il solitobraccio di ferro tra Economia ed Istru-zione . Insomma , la luna di miele sem-bra essere finita velocemente.

E pensare che il governo Renzi è natocon idee ben precise sulla scuola. Laprima uscita pubblica del premier è sta-ta lo scorso febbraio , appena incassatala fiducia del Parlamento, proprio in unistituto di Treviso. In quell'occasioneMatteo Renzi aveva ribadito la centralitàdel tema affermando che «per usciredalla crisi bisogna ripartire dalla scuo-la».

Non solo, per vincere lo scetticismo

dell'opinione pubblica aveva annuncia-to un mega piano per la messa in sicu-rezza delle scuole italiane. Mega pianoche avrebbe avuto a disposizione un fi-nanziamento di 3,5 miliardi di euro, trafondi già disponibili e risorse recupera-bili dall'allentamento del patto di Stabi-lità, oltre alla immancabile cabina di re-gia per la gestione degli interventi.

Dopo due mesi, però, l'unico provve-dimento «nero su bianco» sull'ediliziascolastica è contenuto nel decreto Irpefe prevede in concreto solamente 244milioni di euro di «spazio di patto» peril biennio 2014-2015. Ben poca cosa ri-spetto ai 3,5 miliardi annunciati. Benpoca cosa perle 4.500 scuole che hannogià richiesto di aprire i cantieri.

Sicuramente risorse aggiuntive sirenderanno disponibili dall'interpreta-zione di altre vecchie leggi o da comminascosti nello stesso decreto Irpef. Ma-gari già nei prossimi giorni Padoan e laGiannini avranno l'occasione di chiarirel'«equivoco», ma certo per arrivare da244 milioni a 3,5 miliardi di euro la stra-da è molto lunga.

Andrea alzanettl© RIPRODUZIONE RISERVATA

Edilizia scolastica Pagina 5

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Autostradei "nuovi costruttori"in fila al caselloper le concessioni

TUTTI I BIG DEL SETTORE DAIMPREGILO A CONDOTTE,ASTALDI , CMC, MALTAURO EANCHE QUALCHE STRANIEROIN LIZZA PER L 'ASSEGNAZIONEDI NUOVE TRATTE E PERALCUNI RINNOVI PESANTIGRAZIE AL NUOVO SISTEMA" REALIZZAZIONE + GESTIONE".AL VIA 20 MILIARDI DI LAVORI

Paolo Possamai

Trieste

Un equilibrio cristallizzatoper decenni non regge più,

per ragioni finanziarie, politiche,economiche. La zecca dei caselliautostradali sorge su terreno si-smico. E alla schiera di camere dicommercio, regioni, province, co-muni e comunelli si preparano asubentrare, nel libro soci delleconcessionarie, parecchi dei prin-cipali gruppi di costruzioni italia-ni. Tra opere inserite in concessio-ni vigenti e nuove concessioni, so-no in palio almeno una ventina dimiliardi di euro di lavori. Che perlegge possono essere assegnati - inmisura variabile a seconda dellaconvenzione esistente conlo Stato- in affidamento diretto a soci del-la concessionaria medesima. In-somma, è avviata una sorta di mu-tazione genetica.

Dal punto di vista delle impresedi costruzioni, il cambio di naturaè necessitato dal sostanziale bloc-co dei lavori pubblici in Italia, tan-to che i vari Salini-Impregilo, Con-dotte, Astaldi, Rizzani De Eccher,Cmc, Maltauro sono stati costrettiper campare atriplicare laquotadifatturato estero da inizio crisi inavanti, arrivando a superare la so-glia del 50% e a cumulare un por-tafoglio lavori di circa 35 miliardi.Ma la strategia, relativamente almercato domestico, implica uncambio radicale: dalla mera ese-cuzione dell'opera, allagaranziadiun servizio a tariffa, con annessacatena di professionalità specifi-

che. E vale perle autostrade in pri-mis, ma anche per concessioniportuali legate alla logistica, alleferrovie, ai nodi degli interporti.Purché ci sia una tariffain grado diremunerare l'investimento e direnderlo credibile in banca.

Aben guardare, il fenomeno haavuto importanti anticipatori. Va-le storicamente per il gruppo Ga-vio, ma anche per Impregilo con-cessionario autostradale in SudAmerica. Ma da alcuni anni valesoprattutto per Astaldi, entrato alfianco di Banca Intesa in A4 Hol-ding (autostrada Brescia-Padovaalias Serenissima). E un ruolo pe-sante nel riassetto delle concessio-ni autostradali mira a averlo pureMantovani, che è l'impresaprinci-pale impegnata nella costruzionedel Mose a Venezia e dell'Expo aMilano.

Di gare per nuove concessionice ne sono in rampa di lancio pa-recchie. Vale per la Cispadana(dallaA22 allaA13 al casello di Fer-rara), Nogara-Mare, Valsugana,Meolo-Jesolo, bretella Ancona-porto, Cisterna-Latina. Altre sonostate assegnate di recente, come laCatania-Gela al grupp o B onsigno-re, o l'asse Orte-Mestre (sorta diraddoppio dello storico scavalca-mento appennico Nord-Sud). Manon di meno viene tenuto d'oc-chio un lotto di ricche concessioniin scadenza: Centropadane (già inprorogatio), A22 del Brennero (30aprile 2014), Brescia-Padova (giu-gno 2015),Autovie Venete (dicem-bre 2017). Da qui parte la scossatellurica. Ma non solo da qui. Si fa

notare per dinamismo su arealombarda il gruppo Gavio, che inabbinata a Ban ca Intesa mira a so-stituire altri costruttori presentinel libro soci di Pedemontana,Brebemi, Teem. Lapartitain Lom-bardia, peraltro, ha almeno unpaio di punti interrogativi: il colos-so austriaco Strabag intende en-trare in gioco da azionista oltre cheda esecutore delle opere? Che so-luzione avrà - e quando - il grovi-glio di Milano-Serravalle, societàin cessione damesi daparte di Pro-vincia e Comune di Milano, a suavolta tra i promotori di tutte lemaggiori nuove infrastrutture?

Uno dei principali attori in sce-na, largamente al dilàdellapropriavolontà sia in Lombardia che inVeneto, si chiama Banca Intesa. inA4 Holding, per esempio, l'istitutoè stato costretto a tramutare inazioni gli affidamenti garantiti algruppo bresciano Gambari, finitoin default. Masi trovale azioni convalori di carico almeno doppi diquanto sono attualmente valuta-te. E dunque, a evitare di dichiara-re forti minusvalenze, nei pianidella ban ca ci sta il disegno di quo-tare in Borsa sia A4 Holding sia lelombarde imperniate oggi su Mi-

lano-Serravalle. Opzione di riser-va: passare la mano a un fondo diinvestimento e di sicuro in questosenso rapporti migliori aiutereb-bero a chiudere con F2i. Main ognicaso, per recuperare valore o al-meno contenere la perdita è ne-cessariaunaproroga delle conces-sioni o una concentrazione.

Un crocevia fondamentale è invista ed è la garap er la concessionedella A22. La procedura è appenaai primi passi, il bando arriveràprobabilmente tra un anno. Tra laProvincia Autonoma di Trento,grande azionista di A22, e il mini-stro alle infrastrutture MaurizioLupi è in corso un ruvido braccio diferro: Lupi promette di prorogarela durata della concessione, mapretende che i trentini non s'op-pongano alla costruzione dellaA31 Valdastico Nord. La questioneintercetta pure i destini di A4 Hol-ding, dato che questa potrebbeavere il termine della concessioneal 2026 solo se realizzeràlaA31. Lu-pi va promettendo una proroga agran parte dei concessionari, mache l'Unione europea consenta ètutto da dimostrare. Tanta incer-tezza genera confusione e tensio-ne. Come Strabag, pure A4 Hol-

Autostrade Pagina 6

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ding medita di partecipare alla ga-raperA22, congranfastidio deicu-gini trentini. D'altra parte, se A4Holding non avrà la concessionerinnovata al 2026, l'anno venturosi potrebbe ritrovare con un mi-liardo in cassa derivante dal dirittodi subentro e una struttura azien-dale da mandare avanti.

Magari involontariamente, maLupi qualche argomento ai con-cessionari lo ha fornito nella loromira di allungare i termini di sca-denza. Non ha mantenuto i para-metri di aumenti tariffari previstinei contratti. Nel caso di AutovieVenete, per esempio, la conven-zione prevedeva per quest'announ incremento del 12%, contro il7% consentito ainizio 2014 dalgo-verno. Su questa base, e cioè van -tando il mancato rispetto dei pattida parte del concedente Stato ita-lian o, Autovie spera di non spirareal 2017. In assenza di proroga, lasocietà di gestione della tratta Ve-nezia-Trieste non riuscirà afinan-ziare i 2 miliardi di lavori program-mati. E se gli investimenti saran noridotti, basso sarà pure il diritto disubentro e dunque i concorrenticome Gavio o Mantovani nonman cheranno. Pronti a sottrarre lasocietà all'azionista Regione Friu-li Venezia Giulia, che tanto spessoha interpretato Autovie come unbancomat. Sembrafuori dalla cor-sa il big del settore costruzioni. Madopo la conquista daparte di Sali-ni e connesse cessioni delle trattesud-americane per distribuirecassa agli azionisti, Impregilo nonmanca una partita: è in lizza per ilnuovo ospedale in project finan-cingdiTrento,mapuntapure cen-trare in gioco per la costruzione diunasezione dell'asse Orte-Mestre,chiamata Nuova Romea. Bastache ci siaunatariffa o un pedaggio.

O RIPRODUZIONE RISERVATA

Autostrade Pagina 7

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LE AUTOSTRADE IN ITALIABrescia-Padova

Pedemontana lombarda

b 1 Q-

(Como-Bergamo) I Bassano-Trento Valsugana

Mila

Brennero-Modena

Venezia-Trieste

seme Pedemontana Venetaroano (Treviso-Montecchio Maggiore)

Nogara-Chioggia

Tangenziali Flre,ae Nuova Romeaesterne milanesi (Mestre-Orte)

Brescia-Bergamo-Milano

Autostrada CispadanaFerrara mare -Ferrara-

Autosole a nord di Parma)

I

Paiano

CONCESSIONI IN SCADENZA

NUOVE CONCESSIONI

Catania-Gela

Qui sopra, Beniamino Gavio (1) numero uno dei gruppo Gavio;Maurizio Lupi (2) ministro dei Trasporti e delle infrastrutture;Attilio Schneck (3) presidente di A4 Holdiing; Pietro Salini (4) addel gruppo Salini-Impregilo

Nella cartinaqui a lato,

le nuove tratteda assegnarecon contratto

di realiz-zazione e

gestione ele concessioni

da rinnovare

LE CONCESSIONARIE DEL NORD ESTDati di bilancio in milioni di euro

326,7 346,2RICAVI UTILE

68,0

47,4

164,6

15,2

A4 HOLDING AUTOSTRADA AUTOVIEBRESCIA-PADOVA DEL BRENNERO VENETE

Autostrade Pagina 8

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Negli uffici pubblicila trasparenza onlineè ancora lontanaI risultati un anno dopo il decreto 33:obblighi non rispettati dal 22% degli entiPAGINAA CURA DIAntonello Cherchi

Valeria Uva

Tre amministrazioni sudieci mancano ancora all'ap-pello della piena trasparenzasui pagamenti. Un anno dopol'arrivo dell'obbligo di pubbli-care online l'indicatore di tem-pestività dei pagamenti, solo il7000 degli enti pubblici è in re-gola. Tanto che il Governo orarilancia con il decreto Irpefl'articolo 8 del Dl 66/2014 riba-disce l'obbligo di mettere sul si-to i tempi del saldo fatture e ibilanci preventivi e consunti-vi, prevedendo in futuro ancheun portale unico per queste in-formazioni.

Obblighi che, insieme ad al-tri, esistono da un anno, esatta-mente dal 2o aprile 2013, datadi entrata in vigore del decreto33 sulla trasparenza, provvedi-mento voluto dalla legge anti-corruzione 190/2012. L'adegua-mento della Pa è, però, lento eincompleto, come segnala laBussola della trasparenza, unsoftware del dipartimento del-la Funzione pubblica che perio-dicamente controlla 11.288 sitidella Pa. Ebbene i risultati del-l'ultimo monitoraggio - datato23 aprile - dimostrano che ac-canto a un buon tasso di ade-guamento convivono forti sac-che di resistenza. Certo,lanor-mativa richiede agli enti pub-blici uno sforzo enorme: sonoben 246le tipologie di informa-zioni da rendere accessibili informato aperto su internet. Ep-pure c'è chi si è arreso subito,senza neanche darsi la pena dimodificare l'home page del si-to per creare la sezione «Am-ministrazione trasparente»: il22% non l'ha neanche attivata.

Peraltro la «Bussola» control-la solo la presenza del link enon i contenuti, e non sono po-chi gli enti che si limitano a pre-vedere lo spazio, lasciandolosenza informazioni.

Una parte degli inadempien-ti si trova nelle Regioni autono-me, che si sono schierate afavo-re di regole proprie sulla tra-sparenza. Ma anche nelle Re-gioni ordinarie restano gli irri-ducibili: Campania e Calabria,per esempio, non arrivano al70%i% (rispettivamente 68%io e69°o), in compagnia dell'Um-bria (69%%). La classifica dei"virtuosi" è invece guidata daFriuli Venezia Giulia (900o) e

IL GOVERNO C.Il Dlsull'Irpefimponel'inserimentoin un portale unicodei bilanci e dell'indicatorecon i tempi dei pagamenti.......................................................................

Piemonte (89°io), seguiti dalVeneto (84°).

Le informazioni sulle socie-tà partecipate sono "postate"solo sul 67,4% dei siti pubblici.Nel Lazio (appesantito dalleamministrazioni centrali) soloun ente su due mette online lamappa delle partecipazioni,delle poltrone e dei compensiper i vertici; in Lombardia il72%io, in Veneto il 74 per cento.In Campania si è adeguato ilComune di Napoli, mentre imunicipi più piccoli continua-no ad arrancare.

A fare la differenzanon è tan-to il solito criterio geografico(tutto sommato il Mezzogior-no tiene testa al Nord), quanto

quello dimensionale: più o me-no in tutte le Regioni sono ipic-coli Comuni a restare indietro.

I dati sul personale dipen-dente si trovano in buona par-te dei siti delle amministrazio-ni (72%io). Questo campo è, pe-rò, uno di quelli dove si rischial'eccesso di informazioni. In-tanto, perché ogni amministra-zione ha procedure proprienell'inserimento dei dati - inquesto senso potranno rivelar-si utili le buone pratiche chel'Anac sta raccogliendo attra-verso una consultazione pub-blica - e inoltre per la mole dinotizie con cui spesso si ha ache fare. L'unione dei due fatto-ri rende complicato districarsiall'interno dei siti.

Quanto alla politica, saràperché i riflettori sono già acce-si dai magistrati in ben 16 Re-gioni, sarà perché il tema èall'attenzione dei media, fattosta chel'87°io delle amministra-zioni elettive ha reso noto onli-ne i rendiconti dei gruppi poli-tici. E in ben dieci Regioni si èormai raggiunto il 100°0 degliadempimenti.

Anche per le liste d'attesadelle visite mediche presso leAsl ci sono Regioni a pieno re-gime: in Emilia Romagna, Mar-che, Sardegna e Trentino AltoAdige siamo al loo per cento. Ecomunque, il tasso di traspa-renza in questo settore superal'85 per cento. C'è però da direche alcune Asl - che pure di-chiarano di avere il polso deitempi d'attesa, in realtà si limi-tano a semplici dichiarazionid'intenti - totalmente inutiliper il cittadino che vuole sape-re quanto impiegheràper effet-tuare una visita o un esame.

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A portata di mouse

Come le amministrazioni all'interno di ciascuna regione hanno risposto ad alcuni obblighi previsti dal decreto legislativo 33 del 2013 sulla trasparenza (% di adempimento)

TEMPI DEI PAGAMENTI SOCIETÀ LISTE D'ATTESA

Lombardia Trentino Alto AdigePARTECIPATE NELLE ASL

Valle d'Aosta 1 ti Friuli Venezia Giulia

anil ,a raVeneto

Emilia Romagna

Marche

Piemonte

Liguria

Toscana

Sardegna Umbria

Lazio

fAec'a na'innale

67,6Campania

Sicilia

Sopra la media

Sotto la media

Abruzzo

Molise

Puglia

Basilicata

Calabria

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Nota : peri dati sui tempi de' pagamenti risultano adempienti 7.595 amministrazioni su 11.228; su lle società partecipate 7.600 su 11.227; sulle liste d'attesa 201 amministrazioni su 235

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Fonte: Bussola della trasparenza

Pubblica amministrazione Pagina 10

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Nuova eia:gli architettifanno quadrato

fondamentale, così comeanticipato dal governo per

quanto riguarda le scuote, chei progetti di edilizia, all'inse-gna della rigenerazione urba-na sostenibile, siano affidatimediante procedure concor-suali che favoriscano l'accessoe la partecipazione a gruppiintegrati di giovani professio-nisti, escludendo che essi pos-sano essere realizzati dagli uf-fici interni delle pubbliche am-ministrazioni, a cui è deman-data, invece, la funzione diprogrammazione e controllo».

A sostenerlo è il Consiglionazionale degli architetti, pia-nificatori, paesaggisti e con-servatori durante l'audizionedavanti alla Vili Commissionedel Senato sul decreto legge n4712014 che riguarda le mi-sure urgenti per l'emergenzaabitativa.

Secondo gli architetti italia-ni le politiche destinate all'edi-lizia sociale, alla rigenerazionedelle scuole, alla valorizzazio-ne del beni demaniali, nonchéil recepimento della direttiva27/2012 sull'efficientamentoenergetico devono essere af-frontate all'interno di un'unicastrategia, che è quella della ri-generazione urbana sosteni-bile mettendo uno stop alconsumo dei suolo.

I. TRO.ß RIPROIJUTIONE RISERVATA

Architetti Pagina 11

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I

Nasce il primo contratto di lavoroper i dipendenti degli studi legali

MAURIZIO DE TILLA, PRESIDENTE ANAI: "TRE LIVELLI DIINQUADRAMENTO, A PARTIRE DA 1.200 EURO LORDIMENSILI, OLTREAPARTICOLARI DISPOSIZIONI IN TEMADI ORARIO DI LAVORO, PART-TIME E JOB SHARING,SONO I PUNTI QUALIFICANTI"

Sibilla Di Palma

Combattere il precariato e i rap-porti "in nero" e produrre unrife-

rimento contrattuale per tutto il setto-re legale. Sono gli obiettivi del nuovocontratto collettivo di lavoro per i di-pendenti e i collaboratori degli studi le-gali sottoscritto dall'Anai (Associazio-ne nazionale avvocati italiani ) e dallaCse (Confederazione indipendentesindacato europeo ). Nel dettaglio, ilcontratto, della durata di due anni, pre-vede "tre livelli di inquadramento, apartire da 1.200 euro lordimensili, oltrea particolari disposizioni in tema diorario di lavoro , part-time e job sha-ring", sottolinea Maurizio De Tilla, pre-sidente Anai . Ossia introduce in que-st'ultimo caso la possibilità di suddivi-dere fra più studi professionali il mon-te-ore complessivo (e quindi anche l'o-nere del compenso) del singolo con-tratto. "In precedenza si applicava ilccnl del commercio e c'eral'esigenza didar vita a un contratto specifico per lacategoria. Si tratta di un'iniziativa che

Qui sopra,Mauriziode Tilla,presidentedell'Anai

ha anche una valenza politica con laquale vogliamo combattere ilprecaria-to e il lavoro in nero", aggiunge De Tilla.

L'Anai e il Cse istituiranno inoltre ungruppo di lavoro, composto da alcuniesperti, per studiare e verificare all'in-temo del settore il fenomeno delle col-laborazioni coordinate e continuative,dei rapporti di apprendistato, di altaformazione e di ricerca.

I risultati serviranno a definire le li-nee guida per il riconoscimento di unequo compenso e per la tutela di un"welfare" contrattuale. Al groppo di la-voro verrà, inoltre, assegnato il compi-to di verificare il fenomeno dell'elevatotasso di disoccupazione giovanile in al-cune aree geografiche delpaese. L'Anaie il Cse costituiranno, poi, un Ente bila-terale che si occuperà di produrre unaserie di ricerche con lo scopo di otti-mizzare l'organizzazione degli studiprofessionali, istituire un'assistenzasanitaria complementare peri collabo-ratori e i dipendenti degli studi legali e,infine, creare un fondo di previdenzacomplementare riservato a questi ulti-mi. "Il nostro obiettivo con queste ini-ziative è di esaminare i problemi dellacategoria, trovando delle soluzioni an-che con l'aiuto del ministero del Lavo-ro", conclude De Tilla.

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Dipendenti studi professionali Pagina 12

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Riforme Cambiano le strategie per finanziare le pensioni della categoria

comeno fin,

ercialisti:più emnomia

La cassa previdenziale punta ad aiutare le impreseconi mini-bond. Sostegno alle infrastrutture eall`housingsocialeDI ISIDORO TROVATO

proteste e progetti. La cassaa ladi previdenza dei dottoricommercialisti affronta ilfuturo mettendo sul tavo-

lo alcune problematiche storiche eun piano finanziario di investi-menti per il 2014.

Il primo punto resta quello più«caldo» per tutte la casse private:il rapporto di autonomia con loStato. «Da anni ci viene chiesto ri-gore nei bilanci e garanzie di soste-nibilità fino a 50 anni - ricordaRenzo Guffanti, presidente dellaCassa dei commercialisti -. Tuttoil sistema privatistico ha brillante-mente superato questi ostacoli du-rissimi. Eppure la prima cosa checi viene da pensare è che dovrebbeaccadere il contrario: gli enti chemaneggiano la previdenza pubbli-ca dovrebbero redigere bilanci tec-nici a 30 oppure a 50 anni e invecesuccede che a rincorrere prove disostenibilità e rigidi controlli sia-mo sempre noi della previdenzaprivata. Faremo di tutto affinché afronte di scelte coraggiose assunteper non gravare sui conti delloStato vengano onorati - dagli stes-si enti pubblici - i principi di auto-nomia posti a base della privatiz-zazione delle Casse pur rispettan-do il diritto dello Stato a esercitareun ruolo di controllo».

Da t, mpo nel mondo della poli-tica si è creato un fronte bipartisana favore di un intervento chiarifi-catore volto a riportare le casseprofessionali nell'alveo privatisti-co attribuito loro dal decreto legi-slativo 509i"94. «In questo senso- afferma Guffanti - la Cnpadc

e più in generale tutto il mondodelle casse riunite nell'Adepp, so-no in prima linea nella ricerca diun rapporto chiaro ed equo. Equoin senso biunivoco: le casse nondevono incidere nel bilancio delloStato ma a sua volta, anche lo Sta-to non può e non deve incidere sulbilancio delle Casse e sulla sua ge-stione e organizzazione. In un pae-se lungimirante, un quadro nor-mativo chiaro e coerente. dovreb-be essere garanzia di tutti, e pro-

prio lo Stato dovrebbe sentirsil'Istituzione maggiormente inte-ressata al tema e agire di conse-guenza. Invece ci ritroviamo conl'aumento che scatterà il primo lu-glio e che porterà al 26% la tassa-zione sulle rendite finanziarie ri-proponendo ancora una volta lagrottesca doppia tassazione suirendimenti della previdenza pri-vat

Tra recrimin 'ioni e protestenon manca laprogettualii che ve-de i commercialisti orientarsi, peril 2014, verso un piano d'investi-menti con qualche diversità ri-spetto agli anni precedenti. «IIpiano di impiego 2014 - spiega ilpresidente della Cnpadc - preve-de investimenti per circa 500 mi-lioni di euro nelle diverse assetclass, compreso l'immobiliare, co-me da budget. Quest'anno un'am-pia fetta dei nostri investimenti sa-

ranno rivolti agli strumenti alternativi il cui mercato si è sviluppatoin questi ultimi anni e presentamolte opportunità, anche di carat-tere assistenziale (social housing)o di sviluppo dell'economia (infra-strutture, energie rinnovabili, risa-namento ambientale) e sostitutividei tradizionali canali bancari(credit fiuti d) ».

Una scelta che avvicina i com-mercialisti all'economia reale delpaese. «È proprio questo l'obietti-vo: abbiamo destinato una piccolaquota, che potrà crescere in futu-ro, al finanziamento dei minibond.La prospettiva è quella di investiredi più in economia reale e meno infinanza. Scommettendo su logisti-ca, infrastrutture, imprese, i nostrifondi diventano parte attiva nellacrescita del paese. E si potrebbe fa-re molto di più se soltanto non fos-simo penalizzati da miopi scelte dipolitica fiscale».

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