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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

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Pagina I

STP

Stp ferme in rampa di lancioItalia Oggi Sette 09/02/15 P. 15 Gabriele Ventura 1

PREVIDENZA PROFESSIONISTI

Casse, welfare in costruzione. E in convenzione servizi a 360°Italia Oggi Sette 09/02/15 P. 44 Ignazio Marino 3

MINIMI

Per i <muovi minimi» adempimenti in salitaSole 24 Ore - Norme ETributi

09/02/15 P. 21 Paolo Meneghetti 4

PREVIDENZA PROFESSIONISTI

Il welfare allargato per i professionistiItalia Oggi Sette 09/02/15 P. 44 6

FONDI EUROPEI

La pagella dei fondi Ue: ok a metà dei programmiSole 24 Ore 09/02/15 P. 1-7 Chiara Bussi 9

RIFORMA FISCALE

Evasione fiscale, la fabbrica dei condoni è sempre apertaRepubblica Affari Finanza 09/02/15 P. 5 Alberto Statera 13

NUCLEARE

La montagna di euro che seppellirà le scorieRepubblica Affari Finanza 09/02/15 P. 1 Luca Lezzi 14

SISTRI

Sistri, il gps dei rifiuti pericolosi si è perso nell'ingorgo istituzionaleRepubblica Affari Finanza 09/02/15 P. 8 18

COMUNI

Unioni, i numeri della debacle: solo 35 hanno bilanci consistentiSole 24 Ore - Norme ETributi

09/02/15 P. 26 Nicola Melideo 19

CONSUMO DEL SUOLO

Stop regionali al consumo di suoloSole 24 Ore - Norme ETributi

09/02/15 P. 25 Guido Inzaghi 20

INGEGNERI

Sei mosse per dar scacco alla crisiCorriere Della Sera -Corriereconomia

09/02/15 P. 21 22

NOTAI

Immobili. Mattone in crisi: i notai puntano al riscattoCorriere Della Sera -Corriereconomia

09/02/15 P. 21 Isidoro Trovato 23

GEOLOGI

Lavoro & professioniRepubblica Affari Finanza 09/02/15 P. 30 25

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Il punto sulle società tra professionisti in una nota della Fondazione nazionale commercialisti

Sip ferme in rampa di lancioMancano indicazioni sul trattamento fiscale del reddito

Pagina a curaDI GABRIELE VENTURA

ocietà tra professio-nisti ferme al palo.In 14 mesi ne sonostate costituite 193,

meno di 14 al mese. Motivo?Le incertezze causate dallaformulazione della legge n.183/2011 e, in particolare,l'assenza di precise indica-zioni sul trattamento fiscaledel reddito prodotto dalla stp.A disegnare il quadro delladiffusione delle società traprofessionisti, delle causeche rendono svantaggioso lostrumento e di come trasfor-mare uno studio professiona-le in una stp, è un documentoelaborato dalla Fondazionenazionale commercialisti,dal titolo «Evoluzione dellostudio professionale in stp»(si veda ItaliaOggi del 16gennaio 2015). Entriamo neldettaglio.

I dati Unioncamere. Sul-la base dei dati Unioncamereelaborati per la Fondazionenazionale dei commercialisti,alla data del 18 giugno 2014,le società tra professioni-sti, costituite ai sensi dellalegge n. 183/ 2011 apartire dal mese diaprile 2013 e iscritteal registro delle im-prese, sono 193. Daidati emerge la preva-lenza delle società dicapitali sulle societàdi persone e più pre-cisamente del tipo so-cietario della srl. Trale società di capitali,infatti, non risultanosocietà per azioni, maesclusivamente societàa responsabilità limi-tata di cui quattro consocio unico e due sem-plificate. Tra le societàdi persone prevale lasocietà in accomanditasemplice con 34 socie-tà iscritte rispetto alle31 società in nome col-lettivo e alle 13 societàsemplici. La scarsa diffusionedella stp, secondo la Fonda-zione, «oltre a un retaggiostorico e culturale, va sicu-ramente imputata alle molte

incertezze causate dalla for-mulazione poco cristallina e,sotto alcuni profili carente,della legge n. 183/2011». Inparticolare, continua il docu-mento, «depone a sfavore del-la diffusione di tali strutture,l'assenza di precise indicazio-ni sul trattamento fiscale delreddito prodotto dalla stp».La Fondazione richiama, inproposito, la recente presa diposizione dell'Agenzia delleentrate che, in risposta a uninterpello formulato sullaquestione, «ha ritenuto chedette società professionalinon costituiscono un genereautonomo con causa propria,ma appartengono alle societàtipiche disciplinate dai titoliV e VI del libro V del codice ci-vile e, pertanto, sono soggetteintegralmente alla disciplinalegale del modello societarioprescelto, salvo le deroghe eintegrazioni previste dalladisciplina speciale contenutanella legge n. 183/2011 e nelregolamento attuativo (dmn. 34/2013)». Ne consegue,continua il documento, che ilreddito complessivo delle so-cietà in nome collettivo e inaccomandita semplice, dellesocietà e degli enti commer-ciali, da qualsiasi fonte pro-venga, è considerato redditod'impresa «non rilevando inalcun modo, ad avviso delleEntrate, l'esercizio dell'attivi-tà professionale, e al contra-rio risultando determinanteai fini della classificazionedel reddito, la circostanzache tali società operino tra-mite una veste giuridicasocietaria». Nonostante ciò,la Fondazione nazionale deicommercialisti fornisce leistruzioni per quei professio-nisti che comunque decidonodi esercitare in forma socie-taria l'attività professionale,evolvendo i propri studi ole già costituite associazio-ni professionali. Valutandoquindi se esistano strumentiche possano favorire l'evolu-zione dello studio in formemaggiormente strutturate,garantendo anche il pas-saggio della clientela senzanecessariamente ricorrerealla cessazione dell'attivitàprofessionale.

L'evoluzione dello stu-dio in stp. Secondo il do-cumento della Fondazionestudi le criticità sottostantialla trasformazione di unostudio in una stp riguardanosostanzialmente due profili:se lo studio e la clientela pos-sano essere ceduti o conferitia una stp; se l'associazioneprofessionale, per poter con-tare su una organizzazionemaggiormente efficiente e ca-pillare, possa trasformarsi inuna stp. Sotto il primo profilo,si legge, l'ostacolo è rappre-sentato dalla circostanza che,non essendo il professionista

un imprenditore lo stu-dio non è un'azienda edunque «non sembraapplicabile, in assenzaanche di esplicite indi-cazioni del legislatore,la disciplina dettataper il trasferimentodell'azienda». Riguardoil secondo profilo, vistoil silenzio della legge n.183/20 11, bisogna valu-tare, secondo la Fonda-zione, «se sia possibileinvocare l'applicabilitàdella disciplina dettatain punto di trasforma-zione omogenea ovveroquella prevista per latrasformazione etero-genea». La soluzionedella questione, però,presuppone che vengaal contempo definita lanatura dell'associazio-

ne professionale.

La giurisprudenza. Lostudio dei commercialisti faquindi riferimento alla giuri-sprudenza, e in particolare lagiurisprudenza di legittimità,che a seguito dell'evoluzionenormativa in ambito di pro-fessioni regolamentate e diesercizio in forma societariadelle medesime, e rispettoal mutato contesto socio-economico dove è prassi ce-dere pacchetti di clientela, «èpervenuta ad affermare che èlecito il contratto di cessionedello studio e della cliente-la dietro versamento di uncorrispettivo». La Corte dicassazione, inoltre, ha mes-so in evidenza come la nettademarcazione studio/aziendatenda comunque ad attenuar-

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si rendendo quindi opportunauna valutazione caso per casosulla liceità del contratto dicessione dello studio e di ces-sione della clientela. In que-sto orientamento , continua ildocumento , si inquadrano lepronunce della Cassazionesecondo le quali «anche glistudi professionali possonoessere organizzati in formadi azienda ogni qualvolta alprofilo personale dell'attivitàconcretamente svolta si af-fianchino un'organizzazionedi mezzi e strutture, un nu-mero di titolari e di dipen-denti e un 'ampiezza dei localiadibiti per l'esercizio dell'at-tività tali che il fattore orga-nizzativo e l'entità dei mezziimpiegati sovrastino l'attivi-tà professionale del titolare».O, quantomeno , «si ponganorispetto a essa come un'en-tità giuridica dotata di unapropria autonomia struttura-le e funzionale che è suscet-tibile di una propria valuta-zione economica nell'ambitodel contratto posto in esseredalle parti secondo quanto di-sposto dagli artt. 2238, 2112,2255 c.c. ». Rispetto a tali re-altà «il contratto di cessionedello studio condivide la di-sciplina applicabile al trasfe-rimento d'azienda , emergen-do, a livello interpretativo,la fattispecie della cessionedella cosiddetta aziendaprofessionale ». In definitiva,nei contesti maggiormenteorganizzati , la cessione del-lo studio comprensivo dellacessione della clientela edell'avviamento, viene defi-nitivamente ammessa.

La trasformazione. Se-condo la giurisprudenza,specifica il documento dellaFondazione, lo studio asso-ciato viene qualificato comesocietà di fatto, «ogni voltain cui siano ricorrenti com-portamenti posti in esseredalle parti in modo del tuttocoerente e conforme all'esseresocio». Ovvero: la destinazio-ne di un fondo comune allarealizzazione delle attività, lasopportazione delle perdite ela ripartizione degli utili. A se-conda che l'attività esercitatain comune sia commerciale omeno, troveranno applicazio-ne la disciplina dettata per lasnc, ovvero la disciplina del-la società semplice. Quindi,continuano i commercialisti,le regole proprie del tipo dellasocietà semplice possono es-sere estese alle associazioniprofessionali «in quanto so-cietà di fatto che non svolgonoattività di impresa». A questopunto, aderendo all'imposta-zione in base alla quale lo stu-dio associato è riconducibileal tipo della società sempli-ce, si tratterebbe, afferma laFondazione, «di trasformazio-ne omogenea progressiva».

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Piaggio çxll irzt,erno degli, zrrrrrac rtïzvcxtori soci czli per il r® ssïurüsti iscritti agli entipj•ivçxti.

Casse, welfare in costruzione40zi a 360°E in convenzione servi

DI IGNAZIO 1VIAPJNO

* 1 welfare delle professioniresta un cantiere aperto.Complice un'azione ormai

1 sistematica di imposizionedi nuovi oneri a ogni manovrafinanziaria, le Casse di pre-videnza autonome infatti daqualche tempo hanno scelto lastrada della costruzione di unpacchetto di convenzioni in gra-do, da un lato, di migliorare latutela assistenziale dell'iscrittoe, dall'altro, di abbattere i co-sti dell'attività professionale.Dall'indagine di IoLavoro, in-fatti, emerge quanto ampia siadiventata l'offerta di servizi acosti agevolati a completamen-to dei fondi diretti erogati agliiscritti, per esempio, per finan-ziare l'apertura dello studioo per far fronte alle calamitànaturali impreviste (si vedanotabelle in pagina). E certamen-te l'ente dei medici (l'Enpam èanche la Cassa con più iscritti)a fornire la gamma più comple-ta di convenzioni. Che spaziano

dai servizi bancari ai parchi di-vertimento passando per l'assi-stenza fiscale. Anche se, più ingenerale, tutti gli istituti di vec-chia generazione (privatizzatinel 1994) sono molto attrezzati.Sono diversi amai che le Casseorganizzano convegni a tema. Ela crisi economica degli ultimianni ha solo accentuato la ne-cessità di costruire un sistemapiù maturo di ammortizzatorisociali. Tuttavia, dall'ingres-so degli enti previdenziali deiprofessionisti nell'elenco Istat

delle pubbliche amministra-zioni è stato un continuo au-mento delle tasse a carico deifondi. Tanto da far diventare,quella italiana, «la previdenzadi gran lunga più tassata d'Eu-ropa». Basta ricordare che solonegli ultimi anni è intervenutaprima la spending review sullespese degli enti (anche se questinon percepiscono fondi pubblici)poi un graduale aumento (finoa farlo arrivare al 26%) dellatassazione sulle rendite finan-ziarie. In soli tre anni, stando

alle stime dell'Adepp, «il pesodegli oneri tributari, propri edimpropri è raddoppiato, sottra-endo risorse alla previdenza eai servizi, deprimendo un pa-trimonio che rappresenta la ga-ranzia della solidità degli enti edel patto tra generazioni. Serveun riallineamento», spieganodall'Associazione, « ai parametricomunitari innescando un cir-cuito virtuoso tra sostegno allaprofessione, maggior reddito emaggiori entrate, a favore degliiscritti e dello stato».

Previdenza professionisti Pagina 3

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Gli obblighi amministrativi e fiscali del regime forfettario 20150

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imposta e gestíone dei 1

PAGINAACURADI

Paolo Meneghetti

Sono numerosi, e non semprewwwimmediati, gli adempimentia cari-co dei cosiddetti"nuoviminimi".Ilregime forfettario introdotto conlaleggedistabilità2o15,alnetto del-le modifiche annunciate dal Go-verno e che dovrebbero prenderecorpo in queste settimane, preve-de una gestione fiscale e ammini-strativanondei tutto semplice: èle-cito dubitare che il singolo contribuente possa autogestirsi total-mente, soprattutto se non espertodi materia tributaria.

Le poste «rimandate»La determinazione del reddito im-ponibile tramite percentuale diredditività è solo uno degli aspetti.

In primo luogo, infatti, per i pic-coli imprenditori è delicato il pas-saggio da soggetto che determinaanaliticamente il reddito in base alprincipio di competenza, a sogget-to che lo determinainmodo forfet-tario: occorre dare rilevanza fisca-le a tutte quelleposte positive o ne-gative lacci tassazione è stata legit-timamenterimandataneltempo.Ilpassaggio è contenuto nel comma66 dell'articolo i della legge 190/14,che amplia anche all'Irap questo

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adempimento. Ad esempio, se unsoggetto ha realizzato una plusva-lenzanel2012 optando perla tassa-zione quinquennale con rate co-stanti di ioo curo, nel 2014 (annoprecedente a quello di ingresso nelregime forfettario) dovrà inserirenell'imponibile tutte le quattro ra-te residue per un importo totale di400 euro.Inmodo simile, sevi sonostate manutenzioni non dedotteper eccedenza rispetto al plafondde15% del valore deibenistrumen-tali, andranno inserite trai compo-nenti negativi deducibili nel 2014perle intere quote residue.

Duplicazioni o salti di impostaIn secondo luogo occorre evitare,sempre nel passaggio dal regime dicompetenza a quello di cassa, du-plicazioni o salti d'imposta.

Ipotizziamo il caso di un agen-te di commercio che ha inseritonel suo imponibile provvigionimaturate nel 2014 per 5mila curo,ma non ancora pagate. Riceven-do il pagamento nel 2015, in pienoregime forfettario, secondo ilprincipio di cassa dovrebbe sot-toporrenuovamenteatassazionel'importo.Mailpassaggio norma-tivo (articolo i, comma 72 dellalegge 190/14) gli permette di non

considerare quell'incasso.Non si poneil problema, invece,

sui costi maturati nel 2014 ma pa-gati nel 2015: nel nuovo regime laloro determinazione è sempreforfettariainbase allapercentualediredditività.

Beni strumentaliInoltre,vi sono regole speciali sullacessione di beni strumentali. Perquelli acquistati prima dell'ingres-so nel regime forfettario, il residuoda ammortizzare viene bloccato al31 dicembre 2014: se ilbenevenisseceduto durante l'applicazione delregime non si avrebbe alcun effet-to, p o iché né plusv alenze né minu-svalenze sono rilevanti; se il benevenisse ceduto unavolla rientratonel regime semplificato, la plusva-lenza verrà calcolata partendo dalresiduo determinato prima dell'in-gresso nel regime forfettario.

I beni strumentali acquistati du-rante l'applicazione del regimeforfettario, invece, non vengonodedotti (i costi sono, appunto, for-fettizzati): se ceduti durante la vi-genza del regime non si ha alcunarilevanza fiscale; se cedutiuna vol-tausciti dal regime, occorre consi-derare quale costo fiscalmente ri-levante l'intero costo di acquisto.

Pagamenti da monitorareInfine, il regime forfettario richie-de un ulteriore adempimento gra-voso per la maggior parte dei con-tribuenti. I soggetti forfettari nonsono s oggetti all'applicazione di al-cuna ritenuta d'acconto sulle pre-stazioni rese, né sono sostitutid'imposta sulle prestazioni com-missionate. A loro volta, quindi,non applicano alcuna ritenuta suipagamenti eseguiti.

Tuttavia, l'articolo i, comma 69

della legge 190/14, impone loro di

monitorare i soggetti verso i quali

laritenuta dovrebbe essere esegui-

ta,poiché dovranno segnalare illo-

ro codice fiscale el'importo pagato

nella dichiarazione dei redditi,

quindi in una mini-dichiarazione

ispirata al modello 770 all'interno

del modello Unico.

LanormacitailTitolollldelDpr6oo/73 e, quindi, comprende tutti ipagamenti verso dipendenti, col-laboratori, lavoratori autonomi,agenti di commercio. Ë evidenteche per assolvere a tale adempi-mento il soggetto che paga il com-penso dovrebbe saperein quali ca-si quel pagamento va assoggettatoa ritenuta. E tale conoscenza è tut-t'altro che scontata.

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Le mosse giuste

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Cassa/professione : Tipologia di interventoFondi stanziati

nel 2015Cnpr /Ragionieri:5.800 .000 euro

ssa forense/Avvocati:

88.615 .599 euro

Cassa notariato/Notai:

2.200.000 euro

Enpacl/Consulentidel lavoro:

7.660.000 euro

Inarcassa/Ingegneri

e architetti83.287.000 euro

Le principali convenzioni

Polizza sanitaria integrativa, a copertura di grandi interventi chirurgici. Banca Popolare di Sondrio (concessione(GIC); gravi eventi morbosi (GEM): rimborso di spese sostenute nel' di prestiti e mutui ipotecari agevolati aglicaso di ricoveri in Istituti di cura, pubblici o privati; Long Term Care iscritti); Previra Assicurazioni -AIG (Polizza(LTC) operante per gli stati di non autosufficienza; prestazioni di assicurativa per la responsabilità civilealta diagnostica, accertamenti e prevenzione; Indennità per grave professionale); Bnl Finance SpA - Gruppoinvalidità da infortunio e da malattia BNP Paribas, Consel, Logos (concessionePolizza vita caso morte di prestiti con cessione del quinto dellaAssegno per l'assistenza ai figli minori disabili pensione); Sorgente Group (strutture alberSussidi per eventi con particolare incidenza economica sul bilancio' ghiere); Jusp (pagamenti elettronici con ilfamiliare ' pos mobile) ecc.

• Prestiti d'onore per l'avvio dell 'attivitàindennità di maternità Unïsalute (Polizza Sanitaria base ed in-

• Polizza Sanitaria tegrativa), Generali Italia , AIG, UnípolSai• Calamità Assicurazioni , Lloyc's , Cna (Polizza RC• Malattia e infortunio Professionale ), Banca Popolare di Sondrio,• Matcmità/aborto/adozioni `(bancarie), Visura (consultazione banche- Assistenza per bisogno dati), Scuola di inglese John Peter Sloan• Ult aottantenni (corsi di lingua inglese), Maggiore (autono• Spese funerarie leggio) ecc.

Assegni di profitto: 100.000 euro corrisposti ai figli meritevoli dei notai Banca Popolare di Bari (servizi bancari,

Polizza sanitaria 2.000.000 euroContributi fitti consigli notarili 50.000 euro

Sussidi straordinari: 50.000 curo in caso di esistenza di disagio Leasing, Pos, Mutui fondiari, prestiti eeconomico 1. finanziamenti) ecc.

Provvidenze straordinarie perle calamità naturali, il furto o l ' incendio Banca Popolare di Sondrio (Mutui, carta didel materiale e dell'attrezzatura dello studio ( purché non dipendenti credito Enpacl Card , prestiti ai neo iscritti),da dolo o colpa grave); le malattie o gli infortuni , il decesso dell 'iscritto Barcelo Hotels & Resorts, Oly Hotel (Alber-o dei pensionato Enpacl ghi), Alpitour worid (Viaggi e vacanze), ThePolizza sanitaria integrativa per i «Grandi interventi chirurgici e i gravi British Institute of Rome (Corsi di linguaeventi morbosi» inglese), Campo Felice (Stazione sportLongterm care (LTC) ! invernali), Servizi Grandi clienti MondadoriPrestiti ai neo iscritti per finanziare l'acquisto di attrezzature, stru ( Prodotti editoriali ), Stabilimenti termali,,menti , arredi, hardware e software per lo studio professionale . centri benessere e soggiorni (Oltre 90Fondi genitorialità Hotels, centri termali e dei benessere),Fondi per la continuità della professione Maggiore e Hertz (Servizi autonoleggio),Sostegno al praticantato Federazione Italiana Shiatzu (TrattamentiIndennità di maternità Shiatzu) ecc.

• Finanziamenti online agevolati e prestiti d'onore per giovani e madri (Mps (servizi bancari), Maggiore (autonoMutui fiduciari edilizi a tassi agevolati leggi), Willis Italia Spa (Polizza RC Profes-Indennità inabilità temporanea assoluta, indennità perfigli con grave sionale), RBM Salute Spa (Piano sanitariodisabilità, calamità naturali integrativo, per tutte le tipologie di ricoveroIndennità di maternità, sussidi e agevolazioni contributive pergiovani diverse da quelle già coperte dalla Polizzaiscritti base), Banca Popolare di Sondrio (Conven-

• Polizza Sanitaria base grandi interventi e gravi eventi morbosi zioni bancarie) ecc.• LTC: Assicurazione di lunga degenza in caso di non autosufficienza

Previdenza professionisti Pagina 6

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Cassa/professione:Fondi stanziati

nel 2015

Enpam/medicie odontoiatri:

126.900.000 euro

Cipag/Geometri:11.100.000 euro

U

Cnpadc/Dottoricommercialisti:

18.973.000 euro

Enpav/Veterinari:900.000 euro

Tipologia di intervento

Sussidi straordinari una tantumOspitalità in case di riposoAssistenza domiciliareSussidi per calamità naturaliSussidi di studio a orfani di medico e odontoiatraInvalidità temporanea per liberi professionisti quota BSussidi aggiuntivi per liberi professionisti quota B e loro superstitiSussidio sostitutivo dei reddito per calamità naturale liberi profes-sionisti «Quota B»Accesso al credito agevolatoPolizza sanitaria integrativa

Indennità di maternità e paternitàIndennità per inabilità temporanea (malattia, infortunio), contributiper spese funebri e provvidenze straordinario decesso, contributiper calamità naturali, sostegni per i figliPolizza sanitaria «Grandi interventi e Gravi Eventi Morbosi» e integra-tiva, Long Term Care (assistenza lungo degenza)

Erogazioni a titolo assistenziale a fronte di eventi con particolareincidenza sul bilancio familiareBorse di studioSpese di onoranze funebriOspitalità in case di riposoAssistenza domiciliareAssegni a favore di associati genitori di figli portatori di handicap eportatori di handicap orfani di associatiPremi per benemerenzeindennità di maternitàPolizza sanitaria

Le principali convenzioni

Deutsche Bank, Intesa Sanpaolo, Bnlgruppo Bnp Paribas (servizi bancari); Zurich Connect (assicurazioni auto e moto);:Genialloyd (assicurazione auto-moto-pro-tezione casa); Msc Crociere (viaggi); Entour(viaggi); Open Travel Network (viaggi); Volvo

' (automobili); Europcar, Maggiore, Avis (autonoleggio), Gardaland (parco divertimenti);

: Starhotels (hotel); ecc.

Opel (sconti);Renault (sconti), Automotiveservice group (noleggio), Banca popolaredi Sondrio (Prestiti,mutui,cessione del quin-to, Carta Geometri), Confidi professionisti(Accesso al credito), Qn. Financial servicesS.p.A. (Geometri card ) ecc.

«Reale Mutua per la CNPADC» (Piano Sa-nitario Base, gratuito, studiato apposita-mente per i dottori commercialisti), BlueAssistance per Cnpadc (integrazione dellapolizza sanitaria base per consentire l'ac-cesso, a tariffe convenzionate, alla ReteOdontoiatrica Blue Assistance presente sututto il territorio nazionale), Banca popolaredi Sondrio (Mutui) ecc.

Provvidenze straordinarie (per eventi calamitosi, grave stato di disa- Bnl, Bps, Banca Popolare Pugliese (servizigio economico, malattia) bancari e mutui), Maggiore (noleggio auto),Borse di studio ai figli degli iscritti Agos Ducato, Alpitour, Mondadori ecc.

• Rette di ammissione in case di riposoSussidi per la genitorialità (rette asili nido e babysitting)Indennità di non autosufficienza

Enpala/Periti agrari: • Pensione di vecchiaia Banca popolare di Sondrio per l'eroga-.1.123.000 euro • Pensione di invalidità zione di mutui.

Enpaia/Agrotecnici:71.850 euro

Epap(pluricategoriale)

/Dottori agronomie forestall , chimici,

attuari , geologi:2.839.700 euro

Enpapi/Infermieri:

1.700.000 euro

• Pensione di inabilità Fondo sanitario integrativo FIA ecc.Pensioni ai superstiti

• Indennità di maternitàProvvidenze straordinarie nei casi di morte, gravi malattie o graviinfortuni

Pensione di vecchiaiaPensione di invaliditàPensione di inabilitàPensioni ai superstitiIndennità di maternità

Banca popolare di Sondrio per l'erogazionedei prestiti ecc.

Spese per ospitalità in case di riposoAssistenza domiciliareAssegno di studio ai figli orfani degli iscritti;Spese funerarieSussidi per eventi che abbiano particolare incidenza economica sulbilancio familiare/calamità naturaliAssicurazione sanitaria integrativa gratuita;Long Term Care (LTC) la copertura della non autosufficienzaAiuti ai giovani professionistiUna tantum per le madri professionistePosta Elettronica CertificataIntervento in caso di stato di bisognoIndennità di malattiaSpese funebriTrattamento economico specialeSussidio per iscritti con familiarimalattie invalidanti

a carico portatori

Contributo acquisto di libri di testoIntervento straordinario in caso di calamità naturali

Banca popolare di Sondrio (convenzio-.ne con istituto bancario per l'erogazio-ne piccoli prestiti: fino a 30.000 euro efino a 50.000 curo, a tasso agevolatoper l'impianto e la ristrutturazione dellostudio professionaleBanca popolare di Sondrio (convenzio-ne con istituto bancario per l'eroga-zione di mutui agevolati per l'acquistodella prima casa) ecc.

Open Travel Network/Fan Tours/CTS Viaggi/Palazzo Gattini Hotel - Matera/Algilà OrtigiaHotel - Siracusa/Best Western/NH Hoteles(viaggi e vacanze), Avis (autonoleggio), San ita-

di handicap o nova (formazione), Popolare di Sondrio/Ban-ca Popolare di Vicenza (credito), C&C/FarmacZebban SpA/Luigi Salvadori SpA/FarmaciaCosconati/Golmar /Paul HartmannSpA/

Previdenza professionisti Pagina 7

Page 10: Centro Studi C.N.I. - 09 febbraio 2015

Cassa/professione : Tipologia di interventoFondi stanziati

nel 2015

Eppi/Periti industriali:2.300 .000 euro

[PM

Enpab/Biologi:1.530 .000 euro

F'NT. -,\ . .s„,

Enpap/Psicologi:6 milioni di euro

£ t 11;1 .

Sussidio per protesi terapeuticheSussidio per asili nidoContributo per avvio ed esercizio dell'attività libero professionaleContributo per l'acquisto e ristrutturazione prima casaBorse di Studio

Assistenza domiciliareSussidi per calamità naturaliSussidi di studio ai figli e agli orfaniInvalidità temporaneaSussidi aggiuntivi peri liberi professionisti (tutela figli minori, adozio-ne, spese funerarie, degenza in casa di cura, Visite specialistiche,Indennità una tantum per ricoveri fuori comune di residenza ecc.)Sussidio sostitutivo dei reddito per calamità naturaliAccesso al credito agevolatoPolizza sanitaria integrativa

Contributo in conto interessi su prestito bancario per avvio profes-sione o ristrutturazione studioNecessità personali: calamità naturaliContributo ai superstiti su pensione indirettaSostegno alle famigliaAssegno di studio per i figli di iscritti deceduti o inabili, asilo nido,libri di testo, corsi di specializzazione, borse di studioContributo di paternitàSpese funerarie

Indennità malattia e infortunioAssistenza sanitaria integrativaIndennizzo calamità naturaliRimborso spese funerarieAssegno di invaliditàRimborso assistenza per pensionati non autosufficientiBorse di studio per figli di iscritti decedutiConsulenza fiscale e commercialisti telefonica gratuita

Le principali convenzioni

Artsana (prodotti medicali), Wall Street In-stitute/Instituto Velazquez (corsi di lingua)ecc.

Banca Popolare di Sondrio (accesso alcredito agevolato per spese personali ecarta di credito personalizzata), Banca.Etruria (Accesso al credito agevolato perpagamento contributi e spese personali),Emapi (Assicurazione sanitaria integrativaglobale), Aruba (posta elettronica certifica-.ta, firma digitale)

Banca Popolare di Sondrio (servizi bancari),Ds Medica (tecnologie professionali), Europcar (autonoleggio), Alpitour, Francaros-so, Msc crociere (tour operator), AccorHo-tels (strutture alberghiere), Gavabroker (reprofessionale), Accademia internazionalescienze forensi, Gvm (formazione profes-sionali)

Asili nido, Fattura elettronica Pos, Pacchet-to software per processo civile telematico,Servizio tenuta contabilità e commerciali-sta online a prezzo agevolato

Previdenza professionisti Pagina 8

Page 11: Centro Studi C.N.I. - 09 febbraio 2015

Il monitoraggio sulle Regioni boccia Bolzano

La pageRa dei fondi Ué:ok a meta dei programmi

Quasi la metà dei programmiper sfruttare la dote dei fondistrutturali 2007-2013 incassanouna promozione apienivoti. Ma cisono anche 14 ammessi con riser-va e nove rimandati, mentre Bol-zano è l'unica respinta per il ritar-do nella certificazione delle risor-se del Fondo sociale europeo. Lorivela l'Osservatorio del Sole 24Ore-Gruppo Clas sulla certifica-zione dell a spesa per il 2o14rispet-

to ai target nazionali. Una sorta di"pagellino intermedio" che si af-fianca a quello della Commissio-ne Ue e monitora il rispetto degliobiettivi nelle tre scadenze dimaggio, ottobre e dicembre. Tra i28 programmi che ottengono ilmassimo deivoti seiregionifannol'en plein. Sono Emilia-Romagna,Friuli Venezia Giulia, Lombardia,Toscana, Veneto e Puglia.

Bussi

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Fondi europei Pagina 9

Page 12: Centro Studi C.N.I. - 09 febbraio 2015

Le elaborazioni fotografano la certificazionedella spesa secondo i target nazionali

Solo sei regioni fanno l'«en plein»:spiccano Emilia-Romagna e Friuli

Fondi Ue, promossimeta dei pro1gr

« » del 2014 «boccia» soltanto BolzanoACURADI

Chiara Bussi

La maglia nera questa voltaspetta a Bolzano per il Fondo so-ciale europeo. Ma ci sono anchenove rimandati e 14 ammessi conriserva. Mentre quasi la metà deiprogrammi incassano una pro-mozione a pieni voti. Lo rivelanole elaborazioni dell'OsservatorioIl Sole 24 Ore-Gruppo Clas sullacertificazione della spesa nel 2014peri 52 programmi (regionaliena-zionali) sui fondi strutturali Uedella dote 2007-2013.

Dopo il verdetto di Bruxellesdello scorso mese, che ha dato ilvia lib era a 49 programmi e ha pre-visto il disimpegno di parte deifondi per Bolzano, per il program-ma nazionale Reti e mobilità e perquello interregionale Attrattoriculturali (si veda Il Sole 24 Ore del9 gennaio), l'Osservatorio spostail focus sui target nazionali intro-dotti dal Governo nel 2011. Unasorta di "pagellino intermedio"per monitorare il grado di utilizzodelle risorse del Fondo sociale eu-ropeo (Fse) e del Fondo europeodi sviluppo regionale (Fesr) nelletre scadenze prefissate a maggio,ottobre e dicembre di ogni anno.Con criteri spesso ancora piùstringenti rispetto a quelli di Bru-xelles, ma che al contrario di que-sti ultimi non comportano alcuncongelamento delle risorse.

«L'obiettivo - spiegano le eco-nomiste di Gruppo Clas, ChiaraSumiraschi e Claudia Striato - nonè stilare una lista dei buoni e dei

cattivi, ma capire l'andamento deiprogrammi nel corso dell'annoper individuare le situazioni che èbene presidiare». Anche perché,fanno notare , « il 2015 sarà l'ultimachiamata per spendere le risorsedei fondi 2007-2013, con circa 13miliardi ancora da certificare.Vanno inoltre avviati al più prestoi programmi del periodo 2014-2020 che sono già in ritardo sullatabella di marcia».

Bolzano, che di solito è in vettaalle classifiche, segna questavoltaun primato negativo e non rag-giunge gli obiettivi nazionali innessuna delle tre scadenze. «Lanostra performance - spiega ErosMagnago , segretario generale del-la Provincia autonoma- è il risulta-io di un'impasse che si è venuta acreare in seguito alle ispezioni del-la Commissione Ue nel 2013 chehanno evidenziato difetti di carat-tere procedurale nella rendicon-tazione, ma mai condotte truffal-dine da parte dei beneficiari». Lanuova giunta, che si è insediata ainizio 2014, «ha già adottato misu-re di riorganizzazione delle strut-ture e delle procedure, recependole indicazioni di Bruxelles».

Tra le regioni che hanno incas-sato qualche debitoformativo,perdirla nel gergo scolastico, figura-no il Lazio (per Fse e Fesr),l'Abruzzo e la Calabria per il Fon-do sociale europeo e la SardegnaperilFesr. Tuttehanno avuto ilvialibera da Bruxelles, scongiurandolo smobilizzo deifondi,manon so-no riuscite a rispettare iltarget na-

zionale in almeno due scadenze.«Abbiamo evitato il disimpegno -dice il vicepresidente della Regio-ne Lazio , Massimiliano Smeriglio-mettendo in campo bandi inno-vativi sulla formazione . Anche laprogressione del 2014 sugli obiet-tivi nazionali , che vanno intesi co-me utili pagelle intermedie in pre-visione del risultato finale dellaCommissione Ue, dimostra que-sta inversione di tendenza. Siamoinfatti a poche migliaia di euro da-gli indicatori: -3,4%io a maggio 2014,-8% a ottobre 2014, solo -0,1% a di-cembre 2014. Nel 2o15 e soprattut-to con la nuova programmazionedel Fondo sociale europeo 2014-2020 sarà ancora più evidente ilcambio dipasso».

La Calabria ha una performan-ce a due facce: rientra nei parame-trinazionali per ilFesr,manonperil Fse in due scadenze su tre. «Vadetto - chiarisce Vincenza Caser-ta, direttore generale reggente delDipartimento Lavoro - che abbia-mo superato il target Ue di ben 5milioni e a dicembre abbiamo ot-tenuto daBruxelles ilvialibera allariprogrammazione dei fondi nonutilizzati». Rispetto alla pagellaeuropea, quella elaborata secon-do i criteri nazionali è invece me-no severa con i due programmiche hanno subìto il parziale smo-bilizzo daparte dellaUe,perchéinquesto caso scattala soglia ditoll e-ranza del 5° e i due programmivengono inseriti nella schiera dei"rimandati". Trai promossi con ri-serva, che rispettano i target na-

zionali a intermittenza , figurano,tra gli altri, la Basilicata e la Sicilia.

Tra i 28 programmi che otten-gono ilmassimo deivoti secondo itarget nazionali sei Regioni fannol'enplein. SitrattadiEmilia- Roma-gna, Friuli Venezia Giulia, Lom-bardia, Toscana, Veneto e Puglia,che hanno sempre rispettato gliobiettivi nazionali nelle tre sca-denze. Allargando l'orizzontetemporale al periodo 2013-2014,Emilia-Romagna e Friuli svettanoper il livello raggiunto di spesacertificata rispetto al target nazio-nale. «La nostra performance - af-ferma Patrizio Bianchi, assessoreal Coordinamento delle politicheeuropee allo sviluppo dell'Emilia-Romagna - è ilfrutto diunavisionestrategica che prevede interventistrutturali con un'attenzione par-ticolare alla pianificazione peravere ben chiari gli obiettivi e mo-nitorareirisultati».

In Friuli la giunta Serracchiani,

che si è insediata nel maggio 2013,«ha creato un sistema di vasi co-

municanti tra le diverse direzionicentrali coinvolte - spiega l'asses-sore alle Finanze e alla program-

mazione delle politiche comuni-tarie,Francesco Peroni-.Lo stesso

metodo, ormai rodato, viene uti-

lizzato anche per la nuova pro-grammazione 2014-2020».

)o U ZIO NE ERVATA

APPROFONDIMENTO ONLINE

11 dossier sui finanziamenti Uewww.ìlso[e24ore.com

Fondi europei Pagina 10

Page 13: Centro Studi C.N.I. - 09 febbraio 2015

Un monitoraggio nazionale a tre tappe per la dote 2007-2013

In rosai programmi che non rispettano iltarget nazionale , in giallo quelli che rientrano nella soglia di tolleran-za del 5% e in verde quelli che sono in linea con gli obiettivi

TargetUe

I BOCCIATI

Bolzano Por Competitività Fse

I RIMANDATI

31 maggio

Targetnazionale

31 ottobre 31 dicembre

Abruzzo Por Competitività Fse SÌ CONDIZIONATO SÌ CONDIZIONATO

Lazio Por Competitività Fesr SÌ CONDIZIONATO

Lazio Por Competitività Fse SÌ CONDIZIONATO

Calabria Por Convergenza Fse SÌ CONDIZIONATO

Sardegna Por Competitività Fesr SÌ CONDIZIONATO

Programma interregionale ConvergenzaFesr Energie rinnovabili e risparmio SÌ CONDIZIONATOenergeticoProgramma nazionale Convergenza Fesr

SÌ CONDIZIONATOSicurezza

Programma Interregionale ConvergenzaSÌ CONDIZIONATOFesrAttrattori culturali, naturali e turismo

Programma nazionale ConvergenzaSÌ CONDIZIONATOFesr Reti e mobilità

I PROMOSSI CON RISERVA

Basilicata Por Convergenza Fesr SÌ CONDIZIONATO SÌ CONDIZIONATO SÌ CONDIZIONATO

Basilicata Por Convergenza Fse SÌ CONDIZIONATO

Campania Por Convergenza Fse SÌ CON RISERVA SÌ CONDIZIONATO

Sicilia Por Convergenza Fesr

Sicilia Por Convergenza Fse SÌ CONDIZIONATO

Marche Por Competitività Fesr SÌ CONDIZIONATO

Molise Competitività Fesr

Trento Por Competitività Fesr

Piemonte Por Competitività Fesr Si CONDIZIONATO

Liguria Por Competitività Fse SÌ CONDIZIONATO SÌ CONDIZIONATO SÌ CONDIZIONATO

Umbria Por Competitività Fse SÌ CONDIZIONATO

Valle d'Aosta Por Competitività Fse SÌ CONDIZIONATO

Programma nazionale ConvergenzaFesr Governance e assistenza tecnica

SÌ CONDIZIONATO

Programma nazionale ConvergenzaFesr Ricerca e competitività

SÌ CONDIZIONATO

Fondi europei Pagina 11

Page 14: Centro Studi C.N.I. - 09 febbraio 2015

I PROMOSSI

Abruzzo Por Competitività Fesr

Calabria Por Convergenza Fesr

Campania Por Convergenza Fesr

Puglia Por Convergenza Fesr

Puglia Por Convergenza Fse

Emilia-Romagna Por Competitività Fesr

Emilia-Romagna Por Competitività Fse

FriuliVenezia-Giulia Por Competitività Fesr

Friuli Venezia-Giulia Por Competitività Fse

Liguria Por Competitività Fesr

Lombardia Por Competitività Fse

Lombardia Por Competitività Fesr

Marche Por Competitività Fse

Molise Por Competitività Fse

Piemonte Por Competitività Fse

Sardegna Por Competitività Fse

Bolzano Por Competitività Fesr

Toscana Por Competitività Fse

Toscana Por Competitività Fesr

Valle d'Aosta Por Competitività Fesr

Trento Por Competitività Fse

Umbria Por Competitività Fesr

Veneto Por Competitività Fesr

Veneto Por Competitività Fse

Programma nazionale ConvergenzaFesrlstruzione e ambienti perl'apprendimento

Programma nazionale Convergenza FseGovernance e azioni di sistemaProgramma nazionale Convergenza FseCompetenze per lo sviluppo

Programma nazionale CompetitivitàFesr Azioni di sistema

Fonte : elaborazioni Gruppo CLAS su dati Ragioneria Generale dello Stato e Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica

Fondi europei Pagina 12

Page 15: Centro Studi C.N.I. - 09 febbraio 2015

OLTRE IL GIARDINOAlberto Statera

EVASIONE FISCALELA FABBRICAI)EI CONDONIE SEMPRE APERTA

ncora pochigiorni e i120 difebbraio, quando il Consiglio deiministri delibererà le modifichepromesse al decretofiscale delosiddetto salva-Berlusconi,

congelato dopo le polemiche, sapremo forsedue cose: 1. se il patto Nazareno èautenticamente in rottamázione, con tutti isuoi poco noti super-codicilli, o se sopravvivein un percorso carsico; 2. se la mitologiagovernativa del fisco amico nasconde la'realtà del fisco amico sa, ma dei grandievasori, elusori e frodatori vari.L'intesa raggiunta giovedì scorso nella

maggioranzasul falso in bilancio, chedovrebbe essere perseguibile d'ufficio senza

II premier MatteoRenzi : anziché

cancellarela legge

fiscale dei 24dicembre la sta

correggendomaldestramente

zone di non punibilità e con lapremialità peri corrotti checollaborano, ci fa confidareche venga accantonata ogninorma criminogena, visto checorruzione ed evasione sonodue facce della stessamedaglia: èsoprattutto conl'evasione fiscale che siproducono i fondi neriper lacorruzione. Ma per il momentonon c'è ancora nulla di scritto esi sa che in caudavenenum. Esoprattutto èormai nota ladisinvolta superficialità delpresidente del Consiglio edelministro perleRiformeMariaElenaBoschi, che in difesa deldecreto congelato sono andatisostenendo che la soglia di nonpunibilità della frode focale

esiste anche in Francia fino all o percentodell'imponibile. Salvo tacere che è reato se lasomma evasa eccede i 153 euro.Comunque, ildecretofscalediNataleisuoi

danni li ha già prodotti : ha indotto i grandievasori a confidare nel fatto che latrentennale epopea dei condoni e dei perdoni,espliciti o mascherati (vedi il rientro dei

capitali all'estero), infondo non è mai finitaed è scontato che nulla più dell'attesa delnuovo condono alla lunga deprime ilgettito.Per cui, per dareilsegnalecheilclimacambiaanche dopo le parole del nuovo presidentedella Repubblica sulla corruzione che tantacommozione un po' pelosa hanno provocato,la soluzione sarebbe quella di ritiraresemplicemente la legge del24 dicembre scorsoe di rifarla ex novo.Il ministro Boschi, che è avvocato ma non

sembra troppo sensibilead alcuni principibasilari del diritto, ha detto e ripetuto che ildecreto di Natale riguardava 60 milioni diitaliani, non Berlusconi e altri evasori super-ricchi. Ma la stragrande maggioranza di quei60 milioni paga quel che deve e non ha alcunadimestichezza con frodi, fondi neri e falsi inbilancio. Questa maggioranza soffrel'incertezza delle norme e la fabbrica dellecomplicazioni che un fisco sadico gli infligge,mentre la promessa del fisco amico rimaneun sogno di fronte al proliferare di normeoscure e contorte. Nell'anno delgovernoRenziil fuco si è complicato al ritmo di una normaalla settimana, più o meno come negli anniprecedenti: su circa 90 norme di caratterefiscale quasi il 60 percento ha prodottocomplicazioni burocratiche, secondo l'indiceelaborato dalla Confartigianato. L'esattorovescio della lezione diDavidRicardo, ilquale sosteneva che le tasse devono esserecerte e non arbitrarie, con scadenze emodalità di pagamento chiarea tutti.Impossibile con la decretazione d'urgenza, ilsusseguirsi di norme che modificano leprecedenti, i termini ristrettissimi, la pessimasintassi e il richiamo a leggi precedentiidentificate con numeri e date, la selva dicircolari che cambiano continuamentel'interpretazione dell'amministrazione,tassando anche ciò che in precedenza eraescluso. Tutto ciò che il "fisco del Nazareno"non contempla di raddrizzare.

[email protected]

Riforma fiscale Pagina 13

Page 16: Centro Studi C.N.I. - 09 febbraio 2015

WdNCHi iAI

La monta a deurocheseppe',C-

Luca lezzi

h primo premio per il concorso meno ambito d'Italia èdi 1,5 miliardi di euro. Una manna per le casse di uno

qualsiasi degli 8000 comuniitaliani, tuttipotenziali concor-renti .Anche se sullapresenzadi solo uno o due candidati al-

la scadenza di giugnoprossimo inp ochi si sento-no di scommettere. In pa-lio c'è la realizzazione del} 1 ,

r+; Deposito nazionale dellescorie nucleari, un obbligonei confronti dell'Europa(ce ne sono trenta di cuiuna decinain costruzione)e nei confronti dei cittadi-ni presenti e futuri.

segue alle pagine 8 e 9

Nucleare Pagina 14

Page 17: Centro Studi C.N.I. - 09 febbraio 2015

Nucleare: l,5 miliardi in paliocosì Remi vuole vincerela scommessa sulle scorie

IL GOVERNO,12 ANNIDOPO IL MALDESTROTENTATIVO DI SCANZANOJONICO, PUNTAATROVAREUN COMUNE DISPOSTO AOSPITARE LASTRUTTURAPROTETTAE UN CENTRO DIRICERCA. SENZA TOCCARE LASPESA PUBBLICA PERCHÉ ILCOSTO FINISCE IN BOLLETTA

Luca lezzi

Seguedalla primael deposito si concentre-

Nranno, per meglio con-trollarli, tuttiirifiutiradioattivi.InItalia sono già 90 mila metri cubi,sparsi da Nord a Sud, non solonelle 23 installazioni nucleari(vecchie centrali, impiantidi pro-duzione del combustibile e im-pianti di ricerca), ma anche cen-tinaia di altri siti. Si utilizzano e sistoccano materialiradio attivi ne-gli ospedali e nell'industria con iprimiafarelaparte delleone: rap-presentano già il 40% del totale ecrescono di500metricubil'anno.

Finora ogni tentativo di trova-re una sistemazione è fallita: lamateria è anche "politicamenteradioattiva". Fu un disastro lascorciatoia di imporre la nascitadi un deposito a Scanzano fonicoper decreto nel 2003, con l'attua-le legge il problema si è trascinatoda un governo all'altro e il refe-rendum sul nucleare del 2011 haavuto come effetto collaterale dimandareneldimenticatoio quel-la che è di fatto un'emergenza.

Il governo Renzi scommette diaver trovato la formula giusta:tempi certi, concertazione dalbasso e, appunto, una montagnadi denaro. Il treno è partito a ini-zio dell'anno: la Sogin, la società

al 100% del Tesoro che sta smon-tando le centrali e costruirà il de- -posito, ha consegnato una primacartina all'Ispra (Istituto nazio-nale perla protezione ambienta-le) in cui sono escluse le zone ina-datte. I tecnici ambientali la stan-no studiando per verificarne il ri-spetto dei criteri da loro stessi im-posti alla Sogin, finiranno amar-zo, poi ministero dell'Ambiente edello Sviluppo Economicoavranno un altro mese per il nul-la osta. Ad aprile la Carta delleAree Potenzialmente Idonee(Cnapi) sarà finalmente pubbli-cata, ma chi ha avuto modo dive-derla racconta che è estrema-mente "ampia" quasi tutte le re-gioni sono coinvolte, nonostantei criteri siano molto dettagliati:escluse zone sismiche, con insta-bilitàgeologica o idrogeologica. lldeposito dovrà essere lontano dafalde acquifere, risorse naturaligiàsfruttate o diprevedibile sfrut-tamento (miniere e giacimenti digas epetrolio), dafiumí, dighe, al-meno 10 chilometri dalle coste enon tropp o vicino a centri abitati.Inoltre serve una distanza di al-meno un chilometro daautostra-de, statali, dalle ferrovie, deve es-sere sotto i 700 metri di altezza elontano da pendenze con mediamàggiore del 10%.

E bastato l'annuncio dell'esi-stenza della carta per far partire ilfuoco di fila dei movimenti per ilno: in Sardegna c' è già un comita-to regionale, contrari preventiva-mente Salento, Basilicata e Sici-lia. L'esperienza di Scanzano io-nico sta facendo crescere la con-vinzione che "il prescelto" sarà

nel Mezzogiorno. Ipotesi che itecnici escludono: non c'è nes-sun prescelto. Resta da risalire lachinà ripidissima dell'accetta-zione popolare, la Sogin sta af-.frontando con una campagnainfo rmativa p artita in questigior-nisulportalefuturosicuro.info eduna serie di annunci Internet suoltre 10 mila siti.

Agiugno siterràun grande Se-

minano Nazionale dove Soginpresenterà il progetto che ha giànel cassetto da qualche tempo:un'infrastruttura di superficie(non un deposito interrato co-me si ipotizzò a Scanzano) inte-grato conunParcoTecnologico,cioè un centro di ricerca dovesvolgere attività nel campo deldecommissioning, della gestio-ne dei rifiuti radioattivi e dello

sviluppo sostenibile. La costru-zionedel deposito vera e propriacosterà 650 milioni di euro, 700milioni sono stimati necessariper le infrastrutture interne edesterne e 150 milioni perla rea-lizzazione del centro di ricerca.La ricaduta occupazionale saràdi 1500postinei4anni dicostru-zione e 700 fissi per il funziona-mento della struttura.

Proprio il Seminario Naziona-le dovrebbe essere l'occasioneperi' arrivo dei primi candidati: lalegge permette che i sindaci, ogruppi di sindaci, possano pre-sentare delle manifestazionid'interesse non vincolanti. Infat-ti la manifestazione d'interesse èil biglietto d'entrata per la fase diconsultazione pubblica di 90giorni in cui tutti gli interessatipotranno chiedere chiarimenti,cambi, varianti al progetto, ulte-riori compensazioni. A fine annola Cnapi, perderà la "P" di "po-tenzialmente" e nella Cnai ci saràgiàil nome della località finale.

Il denaro, una volta tanto, nonè un problema perché non legatoalle finanze pubbliche, ma allebollette della luce. Ci sono duecomponenti della tariffa elettrica(A2 e Mct) che finanziano la"chiusura del ciclo nucleare" na-

Qui sopra,il ministrodell'AmbienteGian LucaGalletti (1);l'ad di SoginRiccardoCasale (2);Piero Fassino(3), sindaco diTorino epresidentedell'Anci,l'associazionedei Comuniitaliani

Nucleare Pagina 15

Page 18: Centro Studi C.N.I. - 09 febbraio 2015

zionale. La prima va a Sogin per ilavori di decommissioning e laseconda ai comuni (AnguillaraSabazia, Bosco Marengo, Caorso,Caserta, Latina, Piacenza, Roton-della, Sessa Aurunca, Trino Ver-cellese, Vercelli) che ospitanouna struttura atomica. Un canaletalmente generoso che non solohapermesso alle passate gestionidi Sogin di segnalarsi per nume-rosi sprechi, ma anche le com-pensazioni agli enti locali sonostate più volte tagliate. Tremontigirò alle casse dello Stato 120-140milioni l'anno senza più distri-buirlianessuno, unatassaoccul-ta sul nucleare inesistente.

In un decennio, con il progres-sivo smantellamento delle cen-trali la legge prevede che i soldidella bolletta destinatiai Comuninucleari e alle attività di Sogin sispostino progressivamente al

territorio che accetterà il deposi-to garantendo una rendita certagià ora stimabile in 150 milionil'anno. Non una riparazione perun danno presente e futuro, spie-gano dal governo, ma "l'affitto"necessario per l'occupazione ir-revocabile di unalo calità che, co-me succede in altre parti d'Euro-pa, diventa il perno del sistemanucleare. Il deposito è pensatoper funzionare 300 anni: lasso ditempo in cui abitualmente irifiu-ti radioattivi ad attività medio-bassaesaurisconoiloro effetti. Le

IL NUCLEARE IN BOLLETTAIn milioni di euro0 II decommisioniong dello vecchie centrali

Componente A2*

'09 110 1 1 '12 '13(') Dal 2006100 milioni l'anno restano allo Stato

scorie verranno trattate, condi-zionate e stoccate in fusti di me-tallo collocati all'interno di con-tenitori di cemento. A loro volta icontenitori saranno chiusiesigil-lati in celle impermeabili. Celleche verranno ricoperte di argilla,creando collinette artificiali. Iltutto per evitare ogni contattocon l'esterno o infiltrazione. Inpiù ilparco tecnologico dovrebbefar convergere le numeroseaziende che seguono il nucleare,solo in Italia sono 250 quelle chelavorano con Sogin.

Se non si troverà una casa defi-nitiva lo smantellamento dellecentraliel'Europanonpermetto-no scappatoie: ogni paese devetrovare sul proprio territorio lasoluzione dei rifiuti a media ebassa radioattività (si tratta dimateriali esposti alla radioatti-vità e macerie delle vecchie cen-trali). Le stesse associazioni am-

-bientaliste riconoscono la neces-sità di una soluzione che migliorisoprattutto il controllo su questimateriali ed eviti ogni traffico,specie versi i Paesi dell'Est.

Discorso a parteva fatto peri 15mila metri cubi più radioattivi, ilvero "rifiuto" ilprodotto di scartodella fissione che contiene ele-mentimortali, comeilplutonio, econunavita di millenni. Per "l'al-taattività"unasoluzione defïniti-vanonesiste: il combustibile del-le centrali italiani è stato speditoin Francia e Inghilterra p er tratta-menti che ne riducono le emis-sioni, mai contratti in essere pre-vedono il ritorno progressivo dal2018 in poi. Ancora Bruxelles datempo sta considerando l'ipotesidi un soluzione geologica euro-pea, mai tempi sono lunghissimie le ip otesi fumo se. Anche in que-sto caso ci sarà un deposito percontenerli e un centro di ricercain grado di trattarle e studiarle, odovranno rimanere dove sono,ma presumibilmente a prezzi al-tissimi e a quel punto gran partedella manna rifiutata dai comuniitaliani si trasferirà dalle bollettedirettamente all'estero.

Le compensazioni ai comuni nucleariComponente Mct**

'09 '10 '11 '12 '13(") Solo il 70% della quota viene effettivamente distribuita ai comuni su delibera Cipe

Nucleare Pagina 16

Page 19: Centro Studi C.N.I. - 09 febbraio 2015

I RIFIUTI RADIOATTIVI IN ITALIA

SORIN Site MgmtVercelli

IMPIANTO EUREX_Saluggia (VC)

CENTRALE DI TRINOVercelli

lAVOGADROVercelli

IMPIANTO FN-Bosco Marengo (AL)

CAMPOVERDEAlessandria

LENA-UniPVPavia

CISAMPisa

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0E'á !

ENEA--Casaccia (RM)

IMPIANTI IPU E OPECCasaccia (RM)

CCR-ISPRAVarese iCESNEFMilano

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CAMPOVERDEMilano

ALFA ACCIAIBrescia

BELTRAME ACCIAIVicenza

CENTRALE DI CAORSOPiacenza

JENEAMontecuccolino (BO)

PROTEXForlì-Cesena

CENTRALE DI LATINALatina

!TRALE DI GARIGLIANOerta

Qui sopra,operai allavoro in unafase delladismissionedelle vecchiecentralinucleari.L'attività èaffidata allaSogna, unacontrollata al100% dalTesoro a cui vain questa fasela maggiorquota dei costistanziati per losmaltimentodei rifiutiradioattivi

Nella cartinaqui a fianco, lamappa dei sitiche ospitanooggi rifiutinucleari. Sonoex centralinuclearima anchecentri diricerca eaziende

zo. EMERADaranto_4

i

--NUCLECOCasaccia (RM)

IMPIANTO ITRECR tondelfa (MT)

ß SITI GESTITI DA SOGIN _AGN-201-UniPA® SITFGESTITI DA ALTRI Palermo

Nucleare Pagina 17

Page 20: Centro Studi C.N.I. - 09 febbraio 2015

[ Ii. CASt)

Sistri, il gps dei rifiuti pericolosisi è perso nell'ingorgo istituzionale

DOVREBBE TRACCIARE ILTRANSITO NEL PAESE DEITRASPORTI PERICOLOSI ECONTRASTARE LE ECOMAFIEMA TRA PROROGHE, BUCHINORMATIVI, EMENDAMENTI,COSTI ALTI E INDAGINI SUTANGENTI NON HAANCORAUNADATA CERTA PERL'AVVIO DEFINITIVO

Roma

Doveva regolare il trafficodei rifiuti, ha invece

creato un ingorgo fiscale e isti-tuzionale senza fine. L'ultimocapitolo delpasticcio Sistri è at-tualmente in corso di scritturaalla Camera dei Deputati nellesempre opache e confuse trat-tative sulla conversione del de-creto Milleproroghe 2015. Pur-troppo già si può trarre una tri-ste conclusione: anche que-st'anno il Sistri fallirà, vale a di-re che il sistema informaticoprevisto dallo Stato per traccia-re i rifiuti pericolosi in transitonel nostro paese funzionerà asinghiozzo, lasciando millescappatoie alle ecomafie.

Infatti nel Milleproroghe sista discutendo di questioni pu-ramente amministrative: sindalla nascita il sistema Sistri èstato contestato dalle impreseobbligate a utilizzarlo, in parti-colare per l'alto costo dell'at-trezzatura da montare sui ca-

raion che trasportano rifiutipericolosi (trai 10 e i 50 mila eu-ro per i trasportatori e fino a 5mila per i• produttori). Nono-stante la registrazione al siste-ma sia obbligatoria dal 2010molti non lo hanno mai fatto ele stesse sanzioni sono state so-spese nei vari Milleproroghe.Teoricamente da febbraio ri-torna l'obbligatorietà dell'i-scrizione con la relativa multaper chi non ottempera, anchese le lobby degli artigiani e deitrasportatori stanno facendopressione perché ci sia non so-lo una nuova sospensione finoa dicembre, ma che scatti an-che larestituzionedelle s ommedi chi si è messo in regola negliultimi anni: «Per quanto attie-ne alle problematiche inerentiaglioneriindebitamenteversa-ti a titolo di iscrizione al Sistriper le annualità 2010, 2011 e'2012 - ha annunciato il sotto-segretario all'Ambiente SilviaVelo - sono in fase di studio lemodalità operative per poterdefinire un piano di interventifinalizzati alla loro restituzioneo alla compensazione, laddovene ricorrano i presupposti».

Nel frattempo il sistemainformatico è sospeso visto chelo stesso Milleproroghe preve-

de che rimanga obbligatoria ladocumentazione cartaceacreando confusione e allunga-mento dei tempi per le impre-se.

D'altronde il Sistri nasce conil peccato originale di un appal-to da 400 milioni gonfiato datangenti, subappalti vietati esovrafatturazioni che ha gene-rato un'inchiesta e 25 arresti daparte della Dda di Napoli e cheha coinvolto avario titolo moltidei vertici del gruppo Finmec-canica ai tempi della gestionedi Pier Francesco Guarguagli-ni. La controllata pubblica ave-vasfruttatol'utilizzo del"segre-to di Stato" per farsi assegnarela commessa senza gara.

Sulla scorta dell'esito delleindagini il governo ha prima di-sdetto il contratto a Selex Smnell'aprile scorso per poi faremarcia indietro qualche mesedopo e prorogarlo fino alla finedel 2015. Da allora tutto è rima-sto fermo. Ancora il sottosegre-tario Velo ha dichiarato a Mon-tecitorio che realisticamenteper giugno ci sarà un altro ope-ratore per la gestione del siste-ma. Nel frattempo le macchinerimangono spente, gli operato-ri non vogliono pagare nulla fi-no al 2016 e del destino deivele-ni lo Stato ne sa meno di prima

(l.i.)® «PRODUZIONE RISERVATA

Sistri Pagina 18

Page 21: Centro Studi C.N.I. - 09 febbraio 2015

Il quadro con l'ennesima proroga

Unioni, i numerí defla debacle :

solo 35 hanno bilanci consistenùNicola Metideo

Se le norme fossero staterispettate, ora avremmo circaun migliaio di "nuovi" enti lo-cali, nella forma di Unioni diComuni o di convenzioni. Equesti nuovi enti dovrebbero,al presente, aver giàintrodottola gestione associata delle fun-zioni fondamentali degli oltre5.600 Comuni con popolazio-ne inferiore a 5mila abitanti. Ilnuovo rinvio appena decisocon l'emendamento al Mille-proroghe certifica che ciò nonè successo.

Delle convenzioni si sa pocoo nulla, maidati di cuisi disponenon fanno ritenere che ci sia sta-tadaparte dei Comuniunaqual-che mobilitazione su questofronte, anche perché la prefe-renza dellegislatore è andata al-le Unioni. Anche queste, però,sono rimaste al palo.

Questi i numeri: dal 2011 le

Unioni "vive" sono stabilmente

circa 400. Tra queste, circa il

250% hanno una operatività

prossima allo zero; diventa per-

ciò necessario un criterio per

decidere se un'Unione signifi-

chi qualcosa di associato.

Il criterio scelto dall'indagineeffettuata da «La posta del sin-daco», nuovo un centro di rac-colta ed elaborazione di mate-riali informativi sull'interco-munalità, è quello del livellodelle entrate finanziarie annue:sono state prese in esame leUnioni che, negli anni esamina-

ti, abbiano avuto entrate per al-meno ioomila euro.

Con questa soglia, le Unionicensite sono 306 nel 2012; 299nel 2013 e 309 a fine 2014. I Co-muni che hanno trasferito alleUnioni di appartenenza risorsesuperiori ai 3 euro per abitantesono, nel 2014, iato, di cui 1.089di piccola dimensione demo-grafica (nel 2013 erano, rispetti-vamente, 1.396 e 1.063; nel 2012,1.351 el.ott)•

L'insieme di questi Comunidanno vita a Unioni per lo più discarsa consistenza operativa efinanziaria: le Unioni che supe-rano i s milioni /anno di entratecorrenti totali (ben al di sottodel bilancio medio di un piccoloComune) sono 33 ne12012, 36 nel2013, 35 nel 2014. Le Unioni piùrobuste (con più di lo milioni dieuro dibudget corrente gestito)sono in gran parte in Emilia Ro-magna. In esse un ruolo deter-minante viene svolto da Comu-ni tutt'altro che piccoli.

Molte sono le ragioni delladebacle: confusione e disinfor-mazione su obiettivi compati-bili da assegnare alle Unioni,perché non è vero che con leUnioni si risparmia, almeno nelbreve/medio periodo; defini-zione "politica" deilimiti demo-grafici (per ottenere effettiveeconomie di scala tutti gli ad-detti parlano di aggregazioni dialmeno 5o-6omila abitanti); dif-formità enormi interne al mon-do dei piccoli Comuni; l'idea

che gli incentivi finanziari fos-sero decisivi per convertire ipiccoli Comuni al credo asso-ciativo, con il risultato che si èalimentato, con finanziamentisenza controlli, un atteggia-mento opportunistico; il con-vincimento, inmoltipiccoliCo-muni, di rappresentare la partemigliore del governo locale (ealcuni indicatori di bilancio- re-sidui attivi epassivi- dannolororagione, e dunque di non meri-tareinalcunmodola"sanzione"dell'associazionismo forzoso;una confusa ma tenace opposi-zione allalegge daparte di moltiambienti politico-istituzionali,apartire da non poche Regioni.

Dalla situazione che è venutaa crearsi non si esce con l'enne-simo rinvio. Va superato l'ob-bligo per i piccoli Comuni di as-sociarsiper sostituirlo con poli-tiche innovative di incentiva-zione della cooperazioneintercomunale: vanno indivi-duate a partire dalla conoscen-za della domanda, soprattuttodi quella inespressa, di servizi.Al riguardo le Ict, la revisionedei processi amministrativi e lacreazione di centri di assistenzatecnico-amministrativa a so-stegno dell'operatività dei pic-coli Comuni, da realizzarsi an-che conil concorso attivo di pri-vati, possono rappresentarepunti di partenza per esplorarele possibili alternative all'ap-proccio sin qui seguito.

C4 RIERO Dli ZIO N RISERVATA

Comuni Pagina 19

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Umbria e Piemonte puntano su norme ad hoc e incentivi alla rigenerazione -Altri Ddl all'esame dei Consigli

stop ral consumo chi suoloIn Lombardiae Toscana leggi anti-espansione in anticipo sul Ddl nazionale

Guido Inzaghi

In attesa della legge quadronazionale, alcune Regioni hannogià varato una legge per frenare ilconsumo del suolo e altre stannovalutando proposte di legge diret-te in tal senso (siveda la scheda afianco). In materia di governo delterritorio, del resto, Stato eRegio-ni hanno potestà legislativa con-corrente. Spetta quindi allo Statodeterminarci principi fondamen-tali e alle Regioni assumerei prov-vedimenti legislativi di dettaglio.

Il contenimento del consumodel suolo, la valorizzazione delterritorio inedificato e la rigene-razione urbana ad oggi sonoobiettivi comuni, riconosciutianche su scala europea. Il tra-guardo dettato da un recente stu-dio della Commissione europeaprevede che l'incremento dellaquotanetta dioccupazione diter-reno debba tendere ad arrivare azero entro il 2050.

La legge regionale lombarda28 novembre 2014, n. 31 riconosceil suolo come bene comune fon-damentale per l'equilibrio del-l'ambiente, la salute, l'alimenta-zione, la tutela degli ecosisteminaturali e la difesa dal dissestoidrogeologico.

La legge pone innanzituttodue paletti:

prevede che gli strumenti ur-

banistici comunali possano au-

torizzare consumo di suolo

esclusivamente qualora sia di-

mostrata l'insostenibilità tecni-

ca ed economica della riqualifi-

cazione delle aree edificate;

stabilisce che gli strumenti co-munali non possono disporrenuove previsioni comportantiulteriore consumo del suolo si-no a che non siano state del tuttoattuate le previsioni di espansio-ne e trasformazione vigenti alladata di entrata in vigore dellalegge stessa.

Ancora, la normativa lombar-da riconosce incentivi economicie tecnici:

gli ambiti di rigenerazione ur-bana in cuivengano inseriti inter-venti di ristrutturazione urbani-stica godono della riduzione delcontributo di costruzione;

la superficie lorda di pavimen-to relativa agli interventi di riqua-lificazione del patrimonio edili-zio esistente che migliorino l'effi-cienza energetica in misura supe-riore al30%io sia calcolata al nettodei muri perimetrali portanti e ditamponamento, nonché dei solaiche costituiscono involucro

Criteri per un uso razionaledei terreni in agricolturapresenti anche in Puglia,Campania, Lazio, Liguria,Abruzzo e province autonome

esterno delle ristrutturazioni.La legge non ha tuttavia manca-

to di destare qualche perplessità.La norma transitoria, infatti, chie-de ai Comuni di adeguareipiani digoverno del territorio (Pgt) alledisposizioni della legge stessa inoccasione della prima scadenzadel documento di piano successi-va all'adeguamento degli stru-menti sovraordinati. Poi peròconsente l'approvazione - secon-do la normativa previgente - dipiani attuativi conformi ai Pgt at-tualmente in essere, nonché dipiani attuativi invariante ai mede-simi strumenti, sempre che la re-lativa istanza sia stata presentataentro 30 mesi dall'entrata invigo-re della Lr 31/2014.

La legge, per questo, è statatacciata di andare in senso con-trario e di sollecitare l'attuazionedelle possibilità edificatorie, ma

del resto non si è ritenuto corret-to ritirare per legge l'affidamen-to dei privati sulle legittime pre-visioni degli strumenti urbanisti-ci vigenti.

Parimenti attiva nel contrastoal consumo di suolo è stata la Re-gione Toscana che, con la leggeregionale io novembre 2014, n. 65.La normativa toscana prevedechegliinterventicomportantiim-pegno di suolo non edificato sianoconsentiti solo all'interno del ter-ritorio urbanizzato individuatodal piano strutturale dei comuni.

Le trasformazioninonresiden-ziali fuori dal territorio urbaniz-zato, che comportino impegno disuolo inedificato, sono ammesseesclusivamente previo parere fa-vorevole della conferenza di co-pianificazione, cui èrimessalave-rifica che non sussistano alterna-tive sostenibili di riutilizzazionedegli insediamenti esistenti el'in-dicazione di eventuali interventicompensativi degli effetti indottisul territorio.

Si affidano ad altre normativelocali, tra le altre, il Piemonteche, con legge regionale n. 3 del25 marzo 2013 ha sancito il prin-cipio secondo cui gli strumentidi pianificazione assicurano losviluppo sostenibile attraversola riqualificazione degli ambitiurbanizzati e il contenimentodel consumo di suolo, e la Re-gione Umbria, la quale, primacon la Ir 12/2013 ha previsto pre-mialità e compensazioni al finedi contenere il consumo di suo-lo epoihasancito questo princi-pio nella legge sul governo delterritorio (n.1/2015)come prin-cipio guida.

A queste si aggiungono poi lenumerose Regioni che stanno va-gliando in Consiglio progetti dilegge volti alla salvaguardia delterritorio.

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Consumo del suolo Pagina 20

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La mappa

Le Regioni che hanno una legge o un progetto di legge sul contenimento del consumo di suolo

In vigore la Ir 28 aprile 2014, n. 24 "Legge quadro in materia divalorizzazione delle aree agricole e di contenimento del consumo del suolo"

Progetto di legge per il contenimento dell'uso del suolo agricolo

La legge provinciale 167/2013 prevede criteri per un utilizzo razionaledelsuolo

Nel 2013 è stato presentato un disegno di legge concernente norme per ilcontenimento del consumo di suolo

La legge regionale 16/2004 dispone che la pianificazione urbanistica debbaperseguire la «promozione dell'uso razionale e dello sviluppo ordinato delterritorio urbano extraurbano mediante il minimo consumo di suolo»

È stato depositato un disegno di legge (n. 5674/2014) che persegue lavalorizzazione e la tutela del suolo, con particolare riguardo alle superficiagricole e alle aree sottoposte a tutela paesaggistica

La Regione ha recentemente approvato modifiche al piano casa (lr10/2014) volte, tra l'altro, al contenimento del consumo del suolo

Il nuovo Ptr all'esame (delibera 32 /2014) contiene norme perlalimitazione del consumo di suolo

È vigente la legge regionale 31/2014 contenente «norme per ilcontenimento del consumo di suolo»

È all'esame del Consiglio regionale la nuova legge urbanistica con criteriperla rigenerazione urbana (Pdl367/2013)

Secondo la legge regionale 312013 gli strumenti di pianificazioneassicurano il contenimento del consumo di suolo

È in vigore la legge regionale 26/2014 volta a conferire a giovaniagricoltori le aree agricole appartenenti alla Regione

Presentata una proposta di legge (n. 147/2014 ) per coordinare le politicheterritoriali con quelle sul contenimento del consumo di suolo agricolo

La legge provinciale 1/2008 contiene alcune disposizioni che prendono inconsiderazione la limitazione del consumo di suolo

È in vigore la legge regionale 65/2014 che dispone come le trasformazioniche comportano impegno di suolo non edificato siano consentiteesclusivamente all'interno del territorio urbanizzato individuato dal pianostrutturale

La legge regionale 1/2015 attesta il principio secondo cui lapianificazione urbanistica deve essere orientata al contenimento delconsumo di suolo

In discussione Pd[ con «Disposizioni per il contenimento del consumo disuolo, la rigenerazione urbana e il miglioramento della qualitàinsediativa»

Consumo del suolo Pagina 21

Page 24: Centro Studi C.N.I. - 09 febbraio 2015

Sei mosseper dar scaccoalla crisi

na crisi mai vista ri-chiede interventi mai

visti. È questa la richiestache arriva dal mondo degliingegneri per far fronte al-l'emergenza . Basti pensareche tra il 2008 e il 2014 laflessione degli investi-menti nelle costruzioni èstata del 28%. Rispetto al-l'anno precedente la con-trazione è stata dell'8,5%per le abitazioni , del 3,5%per gli immobili non resi-denziali e del 4,3% in ope-re pubbliche . L'invito, quin-di, è a investire adeguata-mente anche le non molterisorse esistenti.

«Sono almeno sei -spiega Fabio Bonfà, vicepresidente vicario del Con-siglio nazionale degli inge-gneri - i settori su cui in-centrare l'attenzione: serveun piano di infrastrutturetradizionali e innovativeadeguate a un Paese mo-derno e competitivo. Oc-corre realizzare quantoprevisto nei programmidell'Agenda digitale perl'Italia, è necessario unprogramma organico di in-terventi nel risparmioenergetico e nel campodella messa in sicurezzadal rischio sismico».

!.1RO.C RIPRODUZIONE RISFRVATA

Ingegneri Pagina 22

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Svolte Messo a punto uno schema di contratto tipo per il «rent to buy»

Mattone in crisi:i notai puntano al riscattoPrima si affitta e poi si compra. La formula aiutale famigliecon pochi contanti. E i costruttori con tanto invendutoDI ISIDORO TROVATO

A(fitta per comprare. Lasemplice traduzione nonrende al meglio il meccani-smo studiato per contra-

stare la crisi profonda che da anni at-tanaglia il mercato immobiliare ita-liano. Il Consiglio nazionale del No-tariato rilancia l'attenzione sul temadel rent Io buy: il contratto che fa daponte tra locazione e compravendita,una formula che potrebbe dare unaspinta al mercato immobiliare, pre-cipitato in una profonda crisi.

Il Consiglio nazionale ha infattipresentato uno schema contrattualeidoneo per il rentto buy, per agevola-re operativamente l'applicazione del-l'istituto, e un decalogo informativoper i cittadini per orientarli ed infor-marli su questa modalità di acquisto,che una volta veniva utilizzata con lee, popolari (affitto con riscatto).

zione di acquistare un immobile, lapossibilità di conseguire da subito ilgodimento dell'immobile individua-to, con pagamento di un canone pe-riodico e di rinviare ad un momentosuccessivo l'acquisto vero e propriodell'immobile e il pagamento del re-lativo prezzo, dal quale vengonoscomputati, in tutto o in parte, i ca-noni pagati in precedenza.

«Aver dato una disciplina legaleal rent lo buy è importante perché si-gnifica a ,icurare tutela ad entram-

be le parti - afferma MaurizioD'Errico, presidente del Consiglionazionale del Notariato -. Si trattadi un contratto che consente di sod-disfare tutti gli interessi in gioco, fa-cendo incontrare domanda ed offer-ta anche in un momento, come l'at-tuale, di crisi economica e strettacreditizia. La tutela dell'acquirente èassicurata dalla trascrizione del con-tratto: si tratta della vera marcia inpiù della nuova legge, in quanto met-te il conduttore al riparo da po-ibili

Per consentire ai cittadini di coprare casa, in un momento di diffi-coltà di accesso al credito, e ai co-struttori di smaltire l'invenduto, ilNotariato propone di introdurre inItalia il rent lo buy. Si tratta diun'operazione unitaria attraverso laquale viene assicurato a chi ha inten-

Notai Pagina 23

Page 26: Centro Studi C.N.I. - 09 febbraio 2015

eventi negativi sul patrimonio delproprietario/venditor ».

Dunque quello che era un proget-to sulla carta, è diventato un obietti-vo concreto. Il governo ha inserito ilrent lo buy con il decreto SbloccaItalia: il decreto ha risolto alcune cri-ticità che derivavano dalla mancanzadi una specifica normativa in mate-ria. In particolare, ha previsto la pos-sibilità di trascrivere il contratto neiRegistri immobiliari per il periodo didurata del rent lo buy, ma comunquenon superiore a 10 anni. La trascri-zione vale come una vera e propriaprenotazione dell'acquisto dell'im-mobile. Ciò significa che l'immobilenon potrà essere venduto a qualcunaltro, né potrà essere gravato diun'ipoteca, né costituire una servitùpassiva o qualsiasi altro diritto pre-giudizievole. Gli eventuali creditoridel venditore non potranno iscrivereun'ipoteca sull'immobile promesso

in vendita, né pignorarlo. Dal mo-mento della trascrizione del rent Iobuy, scatta una sorta di prenotazio-ne, l'immobile è «riservato» al futu-ro acquirente, e qualsiasi trascrizio-ne o iscrizione non avrebbe effettonei suoi confronti.

«Purtroppo manca una disciplinafiscale specifica - osserva D'Errico- ma l'Agenzia delle Entrate ha an-nunciato entro poche settimane unacircolare sul punto, per chiarire tuttigli aspetti di un contratto che puòdare un grosso aiuto al rilancio delmercato immobiliare. Come Nota-riato abbiamo presentato uno deipossibili schemi contrattuali, perconsentire ad operatori immobiliarie cittadini di familiarizzare con que-sto strumento. Ma si tratta di una ba-se di partenza che non può prescin-dere dalla consulenza specifica delnotaio per modellare il contratto inbase alle necessità del caso concre-to».

0 RIPRODUZIONE RISERVATA

Notai Pagina 24

Page 27: Centro Studi C.N.I. - 09 febbraio 2015

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Geologi Pagina 25