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Centro Studi C.N.I. 15 aprile 2016

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

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Pagina I

ENERGIA

Efficienza energetica senza decreti attuativiItalia Oggi 15/04/16 P. 36 1

STP

Le Stp rilasciano il vistoItalia Oggi 15/04/16 P. 35 Cristina Bartella 2

STUDI ASSOCIATI

Studi associati sempre con IrapItalia Oggi 15/04/16 P. 34 Valerio Stroppa 3

ANTICORRUZIONE

Ora Cantone può usare la GdfItalia Oggi 15/04/16 P. 1-32 Cristina Bartelli 4

INGEGNERI

Salini Impregilo e Politecnico uniti per formare i nuovi ingegneriCorriere Della Sera 15/04/16 P. 20 6

EDILIZIA SCOLASTICA

Edilizia scolastica, assegnati 480 milioniSole 24 Ore 15/04/16 P. 42 Gianni Trovati 7

FONDI EUROPEI

Regole per appalti con fondi UeItalia Oggi 15/04/16 P. 44 Andrea Mascolini 8

AMBIENTE

"Consultazione inutile sull'ambiente siamo i più rigorosi"Repubblica 15/04/16 P. 7 Tommaso Ciriaco 9

ENERGIA

A Saipem il gasdotto adriatico Il contratto vale 200 milioniStampa 15/04/16 P. 22 Luigi Grassia 10

FIBRA OTTICA

Enel, avanti sulla fibraItalia Oggi 15/04/16 P. 26 11

FONDI EUROPEI

In Toscana linee di finanziamento agli studiSole 24 Ore 15/04/16 P. 42 12

FORMAZIONE

Formazione al vaglio per arrivare all'esame unico di commercialista revisoreItalia Oggi 15/04/16 P. 31 Beatrice Migliarini 13

CNA

La CnaItalia Oggi 15/04/16 P. 32 14

REFERENDUM TRIVELLE

Renzi: "Il referendum è solo una bufala" Sinistra pd all'attaccoRepubblica 15/04/16 P. 6 Giovanna Casadio 15

INNOVAZIONE E RICERCA

Il biomedicale sfida i player esteriSole 24 Ore 15/04/16 P. 12 Ilaria Vesentini 17

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Pagina II

Ricercatori italiani al top in Europa ma scelgono l'esteroSole 24 Ore 15/04/16 P. 12 Marzio Bartoloni 19

POLITICA EUROPEA

Scelta la rappresentante a Roma, mossa distensiva UeSole 24 Ore 15/04/16 P. 25 Beda Romano 20

PROFESSIONISTI

Confidi estesi ai professionistiSole 24 Ore 15/04/16 P. 42 Alberto Bonifazi,Anna Giannetti

21

START UP

Anno record per le startup che innovano il mattoneSole 24 Ore 15/04/16 P. 33 Paola Dezza 22

STP

Il socio di Stp può apporre il visto di conformitàSole 24 Ore 15/04/16 P. 40 Mario Cerofolini,Gian Paolo Ranocchi

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RIQUALIFICAZIONI

Approvato il piano per avviare la bonifica dell'area di BagnoliSole 24 Ore 15/04/16 P. 13 Vera Viola 24

OPERE E OSTACOLI

Eppur decidere si deveCorriere Della Sera 15/04/16 P. 1 Sabino Cassese 25

RIFORME COSTITUZIONALI

Sparisce la parola provinciaItalia Oggi 15/04/16 P. 41 Luigi Oliveri 27

URBACT

Urbact, in arrivoItalia Oggi 15/04/16 P. 45 28

START UP DIGITALI

Puglia vetrina di startup digitaliSole 24 Ore 15/04/16 P. 15 Andrea Biondi 29

PA

L'acquisto centralizzato dei beni è ostacolato dai cacicchi localiItalia Oggi 15/04/16 P. 2 Sergio Luciano 30

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Efficienza energetica senza decreti attuativiA quasi due anni di distanza dall'entra-

ta in vigore del decreto legislativo n. 102del 2014 ancora non sono stati emanati idecreti attuativi del fondo nazionale perl'efficienza energetica.Ogni anno devono esse-re effettuati interventidi riqualificazione ener-getica su almeno il 3%della superficie copertaclimatizzata degli im-mobili appartenenti allepubbliche amministra-zioni centrali per favo-rire il finanziamento ditali interventi, presso ilministero dello sviluppoeconomico doveva essereistituito un fondo rota-tivo, denominato «fondonazionale per l'efficienzaenergetica» che ad oggiancora non è stato isti-tuito. Questi i chiarimenti richiesti dalpresidente della commissione ambiente,Ermete Realacci , nell'interrogazioneparlamentare presentata venerdì l'aprile2016 al ministro dello sviluppo economico,ministero ambiente e ministero economia.Con l'interrogazione 4-12710, presentatail 1 ° aprile scorso, Ermete Rea lacci mettein evidenza come «il ritardo nell'avvio del

fondo previsto dall'articolo 15 del decre-to legislativo n. 102 del 2014 stia produ-cendo il mancato sviluppo dell'efficienzaenergetica e, conseguentemente, il mancato

Ermete Realacci

rilancio dell'economianazionale, e sta pre-giudicando il raggiun-gimento degli obiettivial 2020». Di conseguen-za chiede: «Con qualitempi saranno adotta-ti i decreti previsti daldecreto legislativo n.102 del 2014, articolo15, comma 5, al fine diindividuare lepriorita`,i criteri, le condizioni ele modalità di funzio-namento, di gestione edi intervento del fondo,nonché le modalità diarticolazione per sezio-ni, di cui una dedicata

in modo specifico al sostegno del teleriscal-damento, e le relative prime dotazioni; econ quali tempi il ministro dell'economiae delle finanze emanerà il decreto previstodal decreto legislativo n. 102 del 2014, ar-ticolo 15, comma 7, al fine di individuarecriteri, condizioni e modalità della garan-zia dello stato, quale garanzia di ultimaistanza».

Energia Pagina 1

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RISOLUZIONE

Le sirpvilaseiano

il visto

DI CRisTINA BARTELIA

Le società tra professio-nisti (stp) possono rila-sciare il visto di confor-mità per le dichiarazionidei redditi, con la partitaIva della società.. è possi-bile infatti estendere allestp le precisazioni resecon la circolare 712015in riferimento alla socie-tà di servizi. Lo precisal'Agenzia delle entratecon la risoluzione2312016sul «rilascio del visto diconformità del professio-nista socio con la partitaIva della stp ammissibi-lità».

«Dal dato normativo»scrivono dall'Agenziadelle entrate, «non emer-gono elementi sostanzialiche consentano di discri-minare la stp rispettoalla società commercialedi servizi contabili».

Di più il presidio dellafede pubblica e della qua-lificazione professionaleper il Fisco risulta raf-forzato nella stp rispet-to alla società commer-ciale di servizi contabili,«posto che i soci dellaprima sono unicamenteprofessionisti iscritti ad

ordini, albi e collegi (socinon professionisti sonoammessi solo per presta-zioni diverse da quelleprofessionali), il cui nu-mero e la cui partecipa-zione al capitale socialedevono essere tali da de-terminare , in ogni caso,la maggioranza di dueterzi nelle deliberazionio decisioni dei soci».

Il quesito prendeva lemosse proprio dall'esi-genza di poter equipararela risposta della circolare712015 dove si affronta-va l'ambito di eserciziodi assistenza fiscale daparte di un'associazio-ne professionale. Nellacircolare si spiegava chequalora il professionistasi avvalga di una societàdi servizi di cui posseggala maggioranza assolu-ta del capitale sociale,può essere abilitato seil requisito del possessodell'abilitazione alla tra-smissione telematica sus-siste in capo alla societàdi servizi , fermo restandoche il professionista deveessere titolare di autono-ma partita Iva.

L'abilitazione allatrasmissione telemati-ca, poi, è espressamen-te riconosciuta sia alleassociazioni professio-nali e società sempliciquanto alle società com-merciali di servizi conta-bili.-bRipraiuzione riservata

Stp Pagina 2

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Lu Corte cli cassa, vioruJ rnette raell crng•ol0 il criterio usato per la professione incliricluale

Studi associati sempre con IrapTributo automatico . Au tonoma organizzazione inutile

DI VALERIO STROPPA

tudi associati e socie-tà professionali sem-ipre soggetti a Irap.Il tributo è dovuto in

maniera automatica, senzaquindi svolgere alcuna ana-lisi economica e qualitativadell'attività esercitata al finedi valutare se sussiste o menol'autonoma organizzazione(come si rende necessario in-vece per chi svolge la profes-sione in forma individuale). Èquanto sanciscono le Sezioniunite civili della Cassazione,che con la sentenza n. 7371116di ieri hanno posto la parolafine su ogni residuo dubbiocirca l'applicabilità dell'Irapai professionisti organizzatiin strutture associative. Unprincipio che era già desumi-bile dalla pronuncia n. 7291,resa appena 24 ore prima, chenell'esentare dal prelievo lamedicina di gruppo aveva in-vece ribadito la legittimità deltributo per le società semplicie le associazioni tra artisti eprofessionisti (si veda Italia-Oggi di ieri).

La nuova pronuncia vertesulla corretta interpretazionedegli articoli 2 e 3 del dlgs n.446/1997. Il primo stabilisceche il presupposto dell'impo-sta è «l'esercizio abituale diuna attività autonomamen-te organizzata diretta allaproduzione o allo scambio dibeni ovvero alla prestazionedi servizi». Per poi precisareche «l'attività esercitata dallesocietà e dagli enti, compresigli organi e le amministrazionidello Stato, costituisce in ognicaso presupposto di imposta».Il successivo articolo 3 fornisceinvece l'elenco vero e propriodei soggetti passivi, includen-do società ed enti, nonché leassociazioni senza personalitàgiuridica per lo svolgimento diarti e professioni che l'articolo5 del Tuir equipara fiscalmen-te alle società semplici.

Già in passato diverse sen-tenze della Cassazione aveva-no stabilito come, in presenzadi tali forme giuridiche, l'Irapfosse dovuta a prescindere,senza esaminare l'entità deibeni strumentali, la presenzadi dipendenti o collaboratori,

i costi sostenuti. Verdetti chehanno interessato studi asso-ciati di dottori commercialisti(sentenza n. 16784/2010), av-vocati (n. 25313/2014) e snctra agenti di commercio (n.25315/2014). Anche se nonsono mancate decisioni con-trarie, che ritenevano invecesempre necessario l'accerta-mento in concreto dell'auto-noma organizzazione (Cass.n. 21326/2013).

Secondo le Sezioni unite,l'attività esercitata da societàe studi associati, «struttural-mente organizzati per la formanella quale l'attività è svolta,costituisce ex lege, in ognicaso, presupposto d'imposta,dovendosi perciò escludere lanecessità di ogni accertamen-to in ordine alla sussistenzadell'autonoma organizzazio-ne». Da qui l'accoglimentodelle ricorso dell'Agenzia delleentrate, con decisione nel me-rito e annullamento del i icorsointroduttivo del contribuente(socio di una società semplicedi amministrazioni condomi-niali), che dovrà quindi orapagare l'Irap.

Studi associati Pagina 3

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Ora Cantone può usare la GdfPotrà essere mandata sui cantieri alfine di combattere la corruzione. Avrà poteridi polizia giudiziaria. Nuclei anticorruzione anche a livello regionale e provinciale

La Guardia di finanza nei cantieria controllare per conto dell'Autoritàanticorruzione la regolarità delleprocedure sugli appalti. Per farlo ilNucleo speciale anticorruzione (cheavrà strutture regionali e provincia-li) potrà contare sui poteri propridegli accertamenti fiscali. Sono que-ste alcune delle novità della circo-lare con cui si formalizza la collabo-razione tra Guardia di finanza eAnac.

Banchi a pag. 32

anticorruzione Pagina 4

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Ira rana circolare delle Fiarnrne gialle le dírettire per il nucleo speciale anticorruzione

Guardia di finanza in cantierePoteri di polizia tributaria per la verifica degli appalti

DI CRISTINA BARTELLI

a Guardia di finanzanei cantieri a control-lare, per conto dell'Au-torità anticorruzione,

la regolarità delle procedu-re sugli appalti. Per farlo ilnucleo specialeanticorruzione,una costola didiretta emana-zione della po-lizia tributaria,potrà contaresui poteri pro-pri degli accer-tamenti fiscali(dando attua-zione così auna norma delcodice appalti,dlgs 16372006).Non solo. a di-sposizione diRaffaele Cantone, Autoritàanticorruzione, la possibilitàdi ordinare indagini finan-ziarie mirate per il tema de-gli appalti finora confinateall'ambito delle verifiche tri-butarie. Sono queste alcunedelle novità della circolaredella Gdf, che ItaliaOggi è ingrado di anticipare, con cuisi formalizza l'attività di col-laborazione tra Guardia difinanza e Raffaele Cantone,capo dell'Autorità nazionaleanticorruzione.

Nel testo si legge chel'Anac ha la possibilità diricorrere al supporto del-la Guardia di finanza perl'esercizio delle funzioni dicompetenza tanto nell'areadella contrattualistica pub-blica quanto nell'«ampiocomparto dei presidi di pre-venzione della corruzione».

E a questi fini il corpoguidato da Saverio Capolu-po può utilizzare i poteri at-tribuiti per gli accertamentidi natura fiscale, «aspetto»,scrivono dalla Gdf, «quest'ul-timo che conferisce alle si-nergie un'indubbia incisivi-tà».

Nasce, dunque, il Nucleospeciale anticorruzione cheavrà il ruolo di referenteunico dell'Anac. Mentre, alivello locale, sono istituitele sezioni/drappelli anticor-ruzione nei nuclei di poliziatributaria in sede di ognicapoluogo di regione comepunti di contatto privilegiatisul territorio.

Ambito di intervento.La Gdf potrà, dunque, effet-tuare ispezioni nei confron-ti delle stazioni appaltanti,degli operatori economici,e di ogni pubblica ammini-strazione e società parteci-pata relativamente all'affi-damento e all'esecuzione dilavori e servizi e forniture eal conferimento di incarichidi progettazione.

Si attiverà poi sui control-li sul sistema di qualificazio-

ne attuato dalle Soa (societàorganismi di attestazione)con particolare riguardoall'assetto societario, patri-moniale, organizzativo e digovernante, al riscontro deirequisiti generali e di indi-pendenza, al rispetto delle

procedure peril rilascio del-le attestazionianche con ri-ferimento allesocietà aven-ti sde legaleall'estero.

La Gdf ana-lizzerà, inoltre,le procedureper il rilasciodel rating dilegalità alleimprese e i con-trolli relativiall'ottemperan-

za delle decisioni delle varieautorità.

bianco il capo del III repar-to operazioni, Stefano Scre-panti, «di avvalersi dellepotestà loro attribuite dallanormativa fiscale, segnata-mente dagli articoli 32 e 33del dpr 600/73 e 51 e 52 deldpr 633». Una potestà am-plissima che affonda la suaragion d'essere proprio nelcodice appalti, nell'articolo 9comma 6 infatti si riconosceall'autorità la possibilità di«avvalersi del Corpo dellaGuardia di finanza, che ese-gue le verifiche e gli accer-tamenti richiesti agendo coni poteri di indagine a essoattribuiti ai fini degli accer-tamenti relativi all'impostasul valore aggiunto e alleimposte sui redditi».

In particolare, poi, leFiamme gialle riservano unanotazione particolare alleindagini finanziarie. Saràpreparata un'applicazione diindagini finanziarie con cuiil nucleo potrà sviluppare intotale autonomia la procedu-ra telematica di richiesta edesecuzione della particolaretipologia di accertamento.

Raffaele Cantone

Metodi di intervento.In che modo la Gdf eserci-terà questa nuove funzione?«I militari del corpo incari-cati del supporto hanno lapossibilità» scrive nero su O Riproduzione riservata

anticorruzione Pagina 5

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0' Titano

Salini Impregiloe Politecnicouniti per form arei nuovi ingegneri

MILANO Condividere ilsapere di Salini Impregilo ela tradizione accademicadel Politecnico di Milanoper formare i manager didomani in un'alleanzastrategica con i giovanitalenti. E questo l'obiettivodel primo masterinternazionale sulle grandiopere infrastrutturali,realizzato combinando lacompetenza esecutiva emanageriale di SaliniImpregilo conl'innovazione didattica delPolitecnico di Milano. Ilmaster post laureamInternational

ConstructionManagement» (livello I e II)è stato inaugurato nellasede del Politecnico diMilano dal rettore GiovanniAzzone, e da Pietro Salini,amministratore delegato diSalini Impregilo. Il corso èdedicato ai giovaniingegneri che intendonoessere protagonisti percostruire le opere chedisegneranno il mondo nelfuturo e infatti l'obiettivodel master è preparare iragazzi «a una carrierainternazionale in projectmanagement nel settoredelle infrastrutturecomplesse». I corsi - sullabase di una formuladefinita «innovativa» -vedono la combinazione tralezioni in aula, con docentidel Politecnico ed esperti diSalini Impregilo, e tirociniodi sei mesi, «sia in Italia cheall'estero», all'interno delgruppo imprenditoriale.«La collaborazione con ilPolitecnico di Milanocostituisce l'inizio di unanuova era per SaliniImpregilo», spiega PietroSalini, mentre il rettore delPolitecnico di MilanoGiovanni Azzone definisce«innovativa» lacollaborazione conun'azienda che conta oltre35 mila dipendenti.

© RI'RODUZ:ONE RiSERVAT&

Ingegneri Pagina 6

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Premiati 3.500 progetti -I sindaci chiedono di coinvolgerei capoluoghi di regione sui 500 milioni alle periferie

Edilizia scolasrica, assegnati 480 milioniGianni Trovati

MILANO

Andranno a oltre 3.500 pro-getti sparsi fra i.5o8 enti locali i48o milioni di «spazi finanzia-ri» liberati dai vincoli del pa-reggio di bilancio per gli inve-stimenti nell'edilizia scolastica.

La Conferenza Stato-Città diieriha dato il via libera al decre-to diPalazzo Chigichedistribu-isce ifondimessia disposizionedalla manovra 2016 (comma 713della legge 208/2015). La distri-buzione dipende dalla geogra-fia dei progetti che gli entilocalihanno dovuto inviare entro il

i° marzo alla struttura di mis-

sione di Palazzo Chigi, cla parte

da protagonista è svolta dai Co-

muni che si aggiudicano 395,7

milioni, cioè l'82,4% della dote

complessiva (ilrestova alle Cit-

tà metropolitane per il -5,3% e al-le Province per il 12,3%). In 285

ENTRA—Mancano 85 milionisui diritti di imbarcoalle città sede di aeroporti11 Viminale annunciaapprofondimenti

casi, che nel complesso valgo-no circa 18o milioni, sono stateaccolte integralmente le richie-ste di finanziamento, relative aopere già avviate con le puntateprecedenti dei «bonus» perl'edilizia scolastica: gli altri 300milioni vanno invece a nuoviprogetti, che sono finanziatiperil 55% dell'importo richiesto.

Sempre ieri, ma in Confe-renza Unificata, è stato dato ilparere positivo al decreto sui5oo milioni perle periferie, an-che questo previsto dalla ma-novra 2016 (commi 974-978),che dalla sua pubblicazione

sulla Gazzetta darà 9o giornidi tempo per la presentazionedelle offerte. I sindaci, chehanno ottenuto importantimodifiche a partire dalla pos-sibilità dipartecipare albandocon lo studio di fattibilità esenza l'obbligo di avere già ilprogetto esecutivo, hanno da-to però un via libera condizio-nato all'estensione della pla-tea degli enti beneficiari, oggilimitata a Città metropolitanee capoluoghi di Provincia: «LaCittà metropolitana non puòdecidere un intervento sul ter-ritorio di un capoluogo di Re-

gione -spiega il presidenteAn-ci Piero Fassino -, prerogativaquesta della giunta e del consi-glio del capoluogo», per cui laplatea attuale rischia di crearepiù di un inciampo.

Accanto a fondi che arriva-no, però, restano anche risorsebloccate. Ieri l'Associazionedei Comuni ha presentato inConferenza Stato-Città un do-cumento che misura in 85 mi-lioni i mancati riversamentidei diritti d'imbarco ai Comu-niche ospitano gli aeroporti. Ilministero dell'Interno ha an-nunciato approfondimentiper capire dove il meccanismosi è inceppato.

[email protected], RI PRO 00 ZION E RISERVATA

Edilizia scolastica Pagina 7

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Linee guida elaborate da Bruxelles insieme alla Bel, sulle procedure di a8giudïcazlone

Regole per appalti con fondi UeManuale destinato alle p .a . d 'Europa per evitare errori

Pagina a curaDI ANDREA MASCOLINI

ccurata programma-zione e pianificazionedegli interventi, prece-dute da adeguate ricer-

che di mercato; massima tra-

sparenza e pubblicità di ognifase procedimentale; divieto dicriteri di selezione e di aggiu-dicazione discriminatori e nonappropriati rispetto all'oggettodell'affidamento. Sono questisolo alcuni dei punti qualifi-canti le linee guida della Uepredisposte in accordo con laBei e indirizzati ai funzionaritecnici di ogni paese membrodell'Unione relative alle pro-cedure di aggiudicazione diappalti e concessioni legate aiprogetti finanziati dai fondistrutturali e dai fondi di inve-stimento europei. Una sorta dimanuale (corredato anche dauna check list per evitare glierrori più frequenti) che ha loscopo di agevolare l'attuazio-ne dei programmi operativie incoraggiare l'adozione dibuone prassi e al quale l'Au-torità anticorruzione italiana

potrebbe fare riferimento, an-che se su molti punti le pe-culiarità italiane hanno fattosì che l'Anac sia andata piùin dettaglio rispetto al docu-mento europeo.

La pianificazione è, anchea livello europeo, un aspet-to fondamentale al punto che ilmanuale chiarisce che se la sta-zione appaltante esegue questaparte del processo in modo noncorretto è probabile che si veri-fichino errori e problemi. Moltidi questi possono essere ricon-dotti a una pianificazione ina-deguata. Da ciò la raccomanda-zione di elaborare dei modellistandard di comunicazione congli offerenti, di registrare le de-cisioni chiave (per esempio re-gistrare le informazioni note inquel momento, le opzioni dispo-nibili e le motivazioni dell'op-zione scelta) e di fissare regolerelative alla pianificazione,alla conduzione e al controllodelle procedure d'appalto. Im-portante è anche lo studio delmercato di interesse: «Le buoneprassi dimostrano che ricerchedi mercato condotte 6-12 mesi

prima della pubblicazione delbando di gara possono essereutili», dice la Commissione eu-ropea.

Va poi prestata attenzioneal tema della trasparenza edei conflitti di interesse, ri-spetto al quale il manuale citala guida predisposta dall'Olaf,l'ufficio antifrode della Ue,intitolata Individuazione deiconflitti di interessi nelle proce-dure d'appalto nel quadro delleazioni strutturali: «la scopertadi un conflitto di interessi nondichiarato può mettere in dub-bio l'imparzialità della proce-dura di appalto e dar luogo arettifiche finanziarie».

Il punto centrale del ma-nuale attiene alla scelta del-la procedura di affidamentoe alla pubblicazione dei bandi,punto sul quale il manuale sisofferma evidenziando che la«mancata pubblicazione è unodegli errori più gravi e in casodi dubbio, si raccomanda dipubblicare l'appalto nella Guueper assicurare una concorrenzaa livello di Unione». Attenzio-ne deve essere posta a evitare

il frazionamento artificioso diappalti di lavori, servizi, forni-ture; la mancata motivazionedella procedura negoziata; l'in-dicazione di criteri di selezionesproporzionati e discriminato-ri e di criteri di aggiudicazio-ne non correlati con l'oggettodell'appalto. Si segnala poicome le tempistiche brevi pos-sono essere interpretate comeun ostacolo alla concorrenza,così come a richiesta di un pa-gamento di contributi elevatie sproporzionati per i fascicolidi gara può essere interpretatacome un ostacolo alla concor-renza. Per l'esecuzione del con-tratto si sottolinea come spessosi verifichi l'errore di procederea «modifiche degli appalti e allaprocedura negoziata per lavoricomplementari con un appalta-tore già esistente senza pubbli-cazione di un bando di gara». Ilmanuale è consultabile al se-guente indirizzo web: http: /ce. europa.eu / regional-policy Iindex.cfm,?action publications.details&languageCode=it&publicationld=772.

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Fondi europei Pagina 8

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Le pinte eLe ragioni del si e del no nelle parole del vescovo di Campobasso e delgoverno. "Meglio il fotovoltaico". "Vero, ma ignorare la realtà è ipocrita"

I r-f

MINISTROGian Luca Galletti

TOMMASO CIRIACO

RomA. «Si parla tanto del referen-dum sulle trivelle, e allora faccioio una domanda: cosa succede-i-ebbe se non estraessimo quelpoco petrolio che estraiamo?».

Che cosa, ministro GianlucaGalletti?«Che nei nostri mari girereb-

1 !I:_ l i .

"Consultazione inu tilesu ll'amb ientesiamo i più rigorosi"

be ininterrottamente una su-per-petroliera. Non sarebbe digran lunga più rischioso?».

Napolitano sostiene che è le-gittimo astenersi : anche lei lopensa?«Nel momento in cui la Costi-

tuzione prevede un quorum, si-gnifica che si ipotizza che un relé-rendum poco attrattivo possanon passare per irrilevanza».

Ma lei voterà al referendum?«Andrò a votare no».Quasi l'unico, in un governoin cui Renzi e quasi tutti i mi-nistri non andranno alle urne.Come li giudica?«Condivido l'at tegg iamenlo e

la scelta di Renzi e dei colleghi,lo però sono il ministro dell'Am-biente, ho tutte le conoscenze ela responsabilità politica della vi-cenda, per questo esprimerò conchiarezza la inia posizione».

E se guidasse un altro ministe-ro?«Probabilmente non voterei».Fia concordato la sua posizio-ne con il premier?«Abbiarno concordato le poli fi-

che energetiche del Paese, maho sempre apprezzato Remi per-ché non ci ha mai dato indicazio-ni di voto: né sui temi etici, né inquesto caso».

La materia è così tecnica da al-lontanare gli elettori?«Referendum di questo gene-

re, strumentali e del tutto resi-duali, contribuiscono ad allonta-nare i cittadini dalla partecipa-zione.In questo caso, però, il que-sito non è difficile: è inutile. Le

modifiche legislative hanno giàaccolto le richieste delle Regionie degli ambientalisti».

Perché voteràno?«Vogliono trasformarlo in un

referendum sull'opportunità diestrarre il petrolio, ma non è co-sì. Anzi, come Paese dobbiamocontinuare a investire in modoimportante sulle rinnovabili».

Non lo facciamo abbastanza?«Abbiamo l'atto molto, rna

per la transizione non possiamorinunciare alle fonti fossili. Oggiil 60% dell'industria e il 96% del-la mobilità Funziona così, perchémanca la tecnologia adeguata.Anche io voi rei vi vere in un mon-do che va tutto a rinnovabili, maè da ipocriti ignorare la realtà».

Lasciare che le piattaformepossano estrarre fino a esauri-mento del giacimento non èun regalo aipetrolieri?«Nessun regalo. Il governo è li-

bero di ri con trattare le royaltiesin qualsiasi momento».

Le inchieste che hanno co-stretto il ministro Guidi alledimissioni favoriranno il sì?«Mi auguro e credo di no, per-

ché le due cose sono completa-mente separate».

Da ministro dell'Ambientesenza trascorsi ambientalisti,come si trova a discutere congli ecologisti?«Non ho trovato ostacoli in

questo senso. Senza un approc-cio ideologico, ambiente e svilup-po vanno ormai di pari passo, equesto lo sanno. Stavolta peròno, é un ritorno al passato».

. L'FrDJZni.Nerrem-,.

Ambiente Pagina 9

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A Saipem il gasdotto adriaticoIl contratto vile 200 milioni

Tubo sottomarino di 105 chilometri verso l'Albania e il Caspio

S

aipem si è aggiudicata ilcontratto per costruireil gasdotto Tap, quello

sotto il Mare Adriatico cheunirà l'Italia all'Albania con-nettendo la nostra rete delmetano con quella dei Balca-ni e (alla lontana) con i ricchigiacimenti del Caspio.

Per l'Italia si tratta diun'importante infrastruttu-ra la cui realizzazione si fapiù vicina, per la Saipem èuna commessa il cui valore èstato stimato in 200 milionidi euro da un rapporto di Me-diobanca pubblicato qualchegiorno fa; lo stesso rapportodice che nei prossimi mesi lacompagnia potrebbe firmarecontratti per un totale di 5miliardi di euro.

I cantieri del Tap (TransAdriatic Pipeline) sarannoavviati il 15 maggio. Il com-mittente è la società Tap Ag,una joint-venture fra Bp, So-car, Snam, Fluxys, Enagás eAxpo.

Nello specifico, le attivitàassegnate alla Saipem com-prendono le indagini geofisi-che del fondo marino, l'in-stallazione di un gasdotto del

&ti uu1 rLa profonditàmassima a cui

sarannoposati i tubi

dei gasdottoNella foto qui

accanto unelicottero

atterra su unanave della

Saipem

diametro di 90 cm e lungo 105chilometri, la fornitura e l'in-stallazione di un cavo a fibreottiche, le attività di pre-com-missioning e la realizzazionedegli approdi costieri in Alba-nia e Italia. L'approdo in Italiaè previsto a San Foca in Pugliae sarà realizzato mediante latecnologia di microtunneling.

Per i lavori di installazioneoffshore, che verranno esegui-ti fino alla profondità massimadi 820 metri, Saipem utilizzeràla nave posatubi Castoro Sei eil pontone per scavo, posa erinterro Castoro 10 (da notareche in base ai nomi ufficiali Ca-storo Sei si scrive in lettere e

Castoro 10 in numeri).Saipem è fra i leader mon-

diali nei servizi di perforazio-ne, ingegneria, approvvigiona-mento, costruzione e installa-zione di condotte e grandi im-pianti nel settore oil&gas amare e a terra, con un forteorientamento verso attività inambienti difficili, zone remotee in acque profonde.

La società ha vissuto un2015 di grave crisi per il calodel prezzo del petrolio che hascoraggiato in tutto il mondole attività di trivellazione, tut-tavia la Saipem continua a fir-mare contratti, non solo nellaricerca e nell'estrazione del

petrolio ma anche nella co-struzione di varie infrastrut-ture legate al settore dell'ener-gia, come i gasdotti.

Intanto da fonti Tap si ap-prende che prosegue l'interlo-cuzione con gli uffici del mini-stero dell'Ambiente, con la Re-gione Puglia e con le agenziecompetenti per il rilascio delleverifiche di compatibilità am-bientale. «I lavori - assicuranole stesse fonti - partiranno neitempi previsti».

Ieri in Borsa le azioni dellaSaipem hanno reagito alla fir-ma del contratto con Tap Agguadagnando il 3 per cento.

8 BY NC ND ALAI NI DIRITTI RISERVATI

Energia Pagina 10

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Starace: con o senza Metroweb, verso cui non, aprirefno il capitale

Enel , avanti sulla fibraaggioranza di Eofpotrà essere ceduta

nel porterà avantiil proprio piano perportare la fibra otticanelle città anche sen-

za Metroweb, e sarebbe felicese anche Telecom Italia par-tecipasse al progetto: lo haassicurato l'amministratoredelegato Francesco Staracein un'audizione al senatosul progetto Enel Open Fi-ber. «Se c'è Metroweb bene,se non c'è è lo stesso». Il ri-ferimento è all'eventualità

che Cassa depositi e prestitidecida di cedere Metroweba Telecom. Per quanto ri-guarda invece la possibilitàdi aprire il capitale di EnelOpen Fiber a Metroweb,Starace ha osservato che«Metroweb non è una com-pagnia di telecomunicazioni:tendenzialmente non vor-remmo avere compagnie ditlc nell'equity per rimanereterzi. Metroweb fa quello chefacciamo noi».

L'a.d. ha spiegato che a re-gime, e non in questa fase,la maggioranza della socie-tà Eof potrà essere ceduta,«ma nei primi 12-18 mesilo vedo difficile: la nostraintenzione è avere un saldocontrollo e far partire benequesta operazione. Quandola cosa è finita e abbastanzaavanti, perché no». Quantoalla trattativa in corso conMetroweb, «non c'è nessunfreno, bisogna fare le coseper bene. Correre solo percorrere non fa parte dellanostra natura e, per valu-tare bene una società comeMetroweb, devono lavorare

gli advisor: aspettiamo chefacciano il loro mestiere».

Sul fronte Telecom, OpenFiber si pone come un ope-ratore all'ingrosso «e quindisaremmo molto felici se Tele-coni Italia e gli altri operato-ri partecipassero utilizzandoquesta nuova infrastruttura.Per adesso abbiamo raggiun-to accordi con Vodafone eWind, ma stiamo negozian-do anche con altri e siamoaperti a qualunque operato-re volesse utilizzare questainfrastruttura».

Sull'eventualità che il pro-getto si apra ad altre utili-ties, «noi in alcune grandicittà non ci siamo», ha sot-tolineato Starace. «La veritàè che pensiamo che questaidea è buona per tutti, an-che per le municipalizzatedelle città in cui non siamopresenti, e siamo aperti afare accordi con loro». Per ilmomento, però, non vi sonocontratti concreti. Per quan-to riguarda la città di Roma,«se c'è la possibilità sarem-mo contenti di farlo».

CG Riproduzione riservata-

Fibra ottica Pagina 11

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Dalla formazione al microcredto: le opportunità per chi vuole investire nell'attività professionale

In Toscana linee di finanziLa Regione Toscana è partita

in anticipo sull'attuazione dei ban-di europei del Por Fesr 2014-2020.Lo dimostrano i dati sullo stato diavanzamento del programma: 16procedure attivate per Lui ammon-tare di 149 milioni di euro stanziatied un totale di risorse impegnateper circa 86 milioni, il tutto accele-rato dalla gestione in anticipazio-ne. Un vantaggio che la Regionevuole sfruttare per spendere me-glio le risorse a disposizione.

In questo quadro si inserisconole opportunità finanziarie per iprofessionisti che vedono final-mente dischiudersi le porte dei fi-nanziamenti europei 2014-2020,equiparatinellaloro attivitàaquellad'impresa dallarecentelegge di Sta-bilità Di qualche giorno falariunio-

ne del Comitato di sorveglianza delPor Fesr della Regione che ha ap-provato modifiche del programmariguardanti misure a sostegno diprofessionisti, imprese ed ambien-te. Tecnicarnentegliinterventi pre-visti potranno concretizzarsi dasu-bito in avvisi di finanziamento.

I fondi per i professionisti posso-no operare su diverse linee di finan-ziamento: dalla formazione conti-nuaalmicrocreditoperl'avvio dellaprofessione o per l'acquisto di nuo-ve attrezzature; dagli aiuti per inse-rire praticanti in studio e per itiroci-ni agli incentivi perla condivisionedi spazi di lavoro (coworking). Op-portunità finanziarie anche per ilprofessionista che vede nella digita-lizzazione del proprio studio fontedi nuovibusiness. LaToscana ha ri-

ento agli studiconosciuto, per prima in Italia, giàcon l'approvazione della legge re-gionalen.73de12oo8,larilevanzaso-ciale, economica e occupazionaledelle professioni ed il loro ruolo perlo sviluppo delterritorio.

Dal 16 novembre 2015 il Fondo digaranzia per giovani professionisticoncede garanzie gratuite fino al-l'8o°io dell'importo finanziato econtributo in conto interessi pari al100% degli interessi gravanti sullaquota garantita, a fronte di finan-ziamenti bancari erogati al giovaneprofessionista o al praticante, perinvestimenti attinenti alla fase diavvio dell'attività professionale, diimporto che parte dai4.5oo curo fi-no ad arrivare a loomila euro per ilcofinanziamento di quote di pro-getti europei che innovino i servizi

professionali verso gli utenti. Lamisura è attualmente attiva,fmo adesaurimento delladotazionefinan-zi ariadi737niilaeuro, e le domandepossono essere presentate on linesulla piattaforma del soggetto ge-store www.toscanamuove.it..

Il bando rientra nell'ambito di

"Giovani Si" (www.giovanisi.it) al

fine di agevolare l'accesso al credi-

to di giovani professionisti di età

non superiore a40 anni e di giovani

di età non superiore a 30 anni che

svolgono unpraticantato (obbliga-

torio o non obbligatorio) finalizza-

to all'accesso alla professione.

Sempre all'interno del programma

i giovani dai 18 ai 32 anni, iscritti ad

una delle Università e degli Istituti

di Alta formazione e Specializza-

zionitoscani, possono godere della

retribuzione dei tirocini "curricu-

lari", ossia delperiodo di formazio-

ne presso un'azienda o un ente che

permette di creare momenti di al-

ternanza tra studio e lavoro nel-

l'ambito dei processi formativi.

Una misura di sicuro interesse an-

cheperqueigiovanicheha monel-

le mire l'avvio di una attività pro-

fessionale.Il Dsu Toscana, l'azien-

daper il diritto allo studio e sogget-

to gestore , contribuisce alla

copertura (parziale o totale, 300 o

500 euro) del rimborso spese for-

fettario corrisposto da enti ed

aziende pubbliche e private ai tiro-

cinanti. Possono presentare do-

manda di contributo entro il termi-

ne del 30 settembre i soggetti che

intendono ospitare uno o più tiro-

cinanti. La misura è finanziata con

risorse Fse 2014-2020.

A.B.A.G.

9 Al )') AIG) E RISERVAIA

Fondi europei Pagina 12

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Formazione al ~o per arrivare all'esame unico di commercialista revisorePronto l'intervento del governo

per mettere fine alla diatriba tradottori commercialisti e revisorilegali. Al vaglio del prossimo con-siglio dei ministri, infatti, sarà sot-toposto lo schema di regolamentoche andrà a rimettere mano al dlgs3912010. L'annuncio è arrivatoieri dal viceministro dell'econo-mia e delle finanze Enrico Zanettiche, dal palco del 54° Congressodell'Unione nazionale Giovannidottori commercialisti ed esperticontabili, in corso a Padova, hafatto sapere che «a breve il testopotrà essere esaminato dalle com-missioni parlamentari». E se da unlato non troverà spazio la soluzio-ne dell'equipollenza di cui i dottoricommercialisti sono sempre statisostenitori, dall'altro lato si apronole porte a quello che è stato definitoun vero e proprio uovo di Colombo,ovvero il riallineamento dei percor-si di formazione in modo da arri-vare a un esame unico per l'abilita-zione all'esercizio della professionedi commercialista comprensivo diuna prova integrativa per avere lapossibilità di iscriversi al registrodei revisori. «Anticipando 24 dei36 mesi di tirocinio previsti per di-venire revisore legale alla fase prelaurea sarà possibile permettereai futuri professionisti di affron-tare un unico esame (ogni sei mesi)per l'abilitazione comprensivo diuna prova aggiuntiva per potersiiscrivere al registro revisori», haspiegato Zanetti. Novità in arrivo,inoltre, sul fronte della formazione

professionale continua che potràessere comune. «Tra le modificheapportate», ha proseguito Zanetti,«ci sarà anche l'introduzione dellesezioni A e B che differenzierannocoloro che svolgono incarichi di re-visione da coloro che, invece, nonesercitano questo tipo di attività».Un'iniziativa, quella del governo,accolta con favore dall'Unione gio-vani che, tramite il presidente Fa-zio Segantini, ha fatto sapere come«il testo che vedrà la luce è fruttodi una collaborazione assidua trala categoria e il Mef che si è dimo-strato molto attento alle richiesteche abbiamo inoltrato col tempo».Dopo l'annuncio del viceministroè arrivata immediata la reazionedell'Istituto nazionale revisori le-gali che, tramite il presidente Vir-

gilio Baresi ha fatto sapere come lacategoria sia pronta a non cederedi un passo circa il sostenere lanecessità di un esame integrativovero e proprio. A sottolineare, inve-ce, il valore aggiunto che io dottoricommercialisti possono offrire alpanorama della revisione legale,sia il presidente del Consiglio na-zionale di categoria Gerardo Lon-gobardi, sia il consigliere RaffaeleMarcello, che nel corso dei lavorihanno precisato come «l'apportoprofessionale che è in grado difornire un dottore commercialistaa livello qualitativo è tale che nes-suna altra professione su questopunto è in grado di fornire». Tesicondivisa anche Mario Boella pre-sidente di Assirevi, che ha ribaditocon forza come quella del commer-

qft

Enrico Zanetti

cialista sia l'unica «professione ingrado di fornire agli investitoridelle informazioni corrette per in-dirizzare le loro attività». A porrein evidenza, invece, le potenzialitàlegate all'attività di rendicontazio-ne il presidente di Con/professioniGaetano Stella. «Il fatto che i pro-fessionisti possano accedere ai fon-di Ue può essere un'occasione perfare sì che i commercialisti si pro-pongano alle regioni come espertinell'attività di rendicontazione.Così facendo», ha concluso Stella,«si creerebbe un circolo virtuoso incui sono valorizzate le competenzedei professionisti finalizzate allacreazione di risorse per altri lavo-ratrici autonomi». E, a propositodi risorse, nel corso della tavolarotonda è emerso come sia neces-sario che quelle della categoriasiano sempre più legate ad attivitàdifferenti rispetto alla mera conta-bilità. «La categoria», ha sottoline-ato il presidente di Cassa dottoricommercialisti Renzo Guffanti,«negli anni si è dimostrata tra lemigliori nel sostenere una situazio-ne economica non facile e questo lodimostra il costante aumento delnumero degli iscritti, soprattuttosul fronte femminile. E per fare inmodo che questa dinamica migliorinel tempo», ha concluso Guffanti, «iprofessionisti devono concentrarsimaggiormente sul consolidamentodi competenze che sono loro propriecome la revisione».

da PadovaBeatrice Migtiorini

Fazio Segantini

Formazione Pagina 13

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«La Cna accoglie positi-vamente i pareri delle com-missioni parlamentari sulloschema di dpr che disciplinala gestione delle terre e rocceda scavo. É stata finalmenteevidenziata la necessità diinserire concrete misure disemplificazione per i piccolicantieri, ponendo l'attenzio-ne in particolare sui micro-cantieri, quelli che produco-no non più di 300 metri cubidi terre e rocce da scavo e,perlelorodimensioni, hannoparticolari esigenze digestio-ne Per questi motivi, la Cnaritiene indispensabile chele indicazioni contenute neipareri vengano recepite nelprovvedimento, altrimentiridotto a un mero interventodi riordino delle disposizionivigenti». Lo si legge in uncomunicato della Cna.

CNA Pagina 14

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Renzie "Il referendumè solo una bufala"Sinistra pd all'attaccoSperanza: Inaccettabile aste 1?'. PolemìcasuNapofit . ' : avevamo vìsto 1 Sto 1 luì

GIOVANNA CASADIO

"INIZIATIVA PRETESTUOSA"Nell'intervista di ieri a Repubblical'ex capo dello Stato GiorgioNapolitano ha detto che"l'astensione nel referendumsulle trivelle è un modo perevidenziarne la pretestuosità"

APPELLO FAI: BISOGNA VOTARE SÌSulla consultazione per le trivellec'è stata una "confusionemediatica che ha favorito lapoliticizzazione del referendum,rendendone al contempofumosi e di difficilecomprensione i contenuti".È la denuncia del Fai (Fondoambiente italiano), che tornaa lanciare un appello in favoredel Si, sottolineando che "lepiattaforme al largo delle costeitaliane hanno un forte impattosul paesaggio" e quindi anchesul turismo delle località costiere

ïMA. Per Renzi è «una bufala» dire che do-menica prossima si vota sulle fonti di ener-gia rinnovabili. Il referendum sulle trivella-zioni in mare entro le 12 miglia dalla costa,voluto da nove Regioni, sette delle quali aguida dem, va circoscritto a una questionedi durata. «Non c'è nessun referendum sul-le trivelle. Non c'è una sola trivella in discus-sione: solo la scelta se continuare a estrarrecarbone e gas fino all'esaurimento del giaci-mento senza sprecare ciò che già stiamoutilizzando, oppure fer-marsi a metà alla sca-denza della concessio-ne», insiste il premier

che ha invitato all'a-stensione così come lamaggioranza del Pd.«Magistrale», quindi,la posizione di GiorgioNapolitano, secondoRenzi.

In un'intervista ieria Repubblica, il presi-dente emerito dà pie-na legittimità all'asten-sione, al contrario diquanto sostenuto dalpresidente della CorteCostituzionale, PaoloGrossi che ha invitatoa votare al referendum

to Napolitano a cui sono legato da una per-sonale amicizia», dice Speranza. Ma rinca-ra sulla scommessa del sì per stoppare le tri-velle: «:9 inaccettabile che il premier facciail capo del partito dell'astensione. Pd non si-gnifica partecipazione dal basso?».

D'altra parte mai un referendum che«per la prima volta è stato chiesto da ungruppo di Regioni» (fa notare Cuperlo) hacreato tanti "separati in casa". Non solo trachi nello stesso partito andrà e chi non an-drà a votare, ma anche tra chi vota sì e chino. Fra i centristi ad esempio, Lorenzo Cesa

invita a votare sì («Vo-

tiamo Si per risponde-re al richiamo del Pa-pa»), mentre Pier Fer-dinando Casini si aster-rà.

I SStelle, saldamen-te dentro il fronte antitrivelle, s'indignano.«Napolitano è entratoin Parlamento l'annodella morte di Stalinnel 1953, se lui invitaall'astensione è una ra-gione in più per andarea votare . Avevamo vi-sto giusto su di lui», af-ferma Di Battista. Iro-nizza Pippo Civati, lea-der di Possibile: «An-diamo a votare e di

Adriano Celentano in un post sul suoblog dà la sveglia in nome della difesadell'ambiente: "Ragazzi!!!! Chiunquevoi siate, di qualunque età e ovunquesiate, il 17 aprile contro le trivellevotate un trionfale Sì"

poiché il voto è diritto/dovere di cittadinan-za. S'infiamma il fronte No-Trio, che vuolesi voti - e si voti si - così da raggiungere ilquorum del 50% più uno degli elettori, e at-tacca Napolitano e l'assist fornito a Renzi.Ma non sono solo i SStelle, Sinistra Italianae le associazioni ambientaliste a salire sullebarricate. È la sinistra del Pd a essere «scon-certata». Anche dispiaciuta. Poiché da Ber-sani a Roberto Speranza, da Prodi a GianniCuperlo, da Nico Stumpo a Massimo D'Ale-ma, Miguel Gotor, Franco Monaco, RosyBindi, la minoranza dem critica aspramen-te l'indicazione di boicottare il referen-dum. Poi ciascuno farà la sua scelta, tantoche Bersani, Prodi e D'Alema hanno annun-ciato il loro No, «Mattarella va a votare, ilpresidente della Consulta ha invitato a far-lo, non commento certo il presidente emeri-

buon ora per battere Napolitano». Brunet-ta (Fi): «Reni (premier) e Napolitano (excapo dello Stato)tifano astensione. Magi-strale spudoratezza fuori dalla Costituzio-ne. L'Italia perbene andrà a votare».

Referendum Trivelle Pagina 15

Page 19: Centro Studi C.N.I. 15 aprile 2016...INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Centro Studi C.N.I. 15 aprile 2016 Pagina I ENERGIA Italia Oggi 15/04/16 P. 36 Efficienza energetica

Nel rush finale scende in campo AdrianoCelentano che posta sul suo blog : «Ragaz-zi!!!! Chiunque voi siate , domenica 17 apri-le, fermate il tempo delle preoccupazioni econcentratevi su quella più imminente, os-sia sul voto contro le trivelle, che non dovràessere che un trionfale sì». Fitto calendariodi manifestazioni in tutte le regioni. Quasitutto il governo seguirà la linea dell'asten-sione indicata dal premier . Che la giudica«del tutto legittima» e avverte: «Con il sì siperdono 11 mila posti di lavoro». La mino-ranza dem punta almeno al 33% di elettori.

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Referendum Trivelle Pagina 16

Page 20: Centro Studi C.N.I. 15 aprile 2016...INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Centro Studi C.N.I. 15 aprile 2016 Pagina I ENERGIA Italia Oggi 15/04/16 P. 36 Efficienza energetica

Vincente il modello emiliano a filiera: costruttori di macchine e industria del pharma collaborano su R&S e hi-tech

Il biomedicale sfida i player esteriIn crescita le esportazioni di tutti i distretti del Paese: record a Modena (+29%)

................

Ilaria Vesentini

BOLOGNA

Il boom dell'exp ort me s s o a se-gno nel 2015 dal distretto biomedi-cale di Mirandola-+29,10% secondoil Monitor Intesa San Paolo - è lacartina di tornasole di un made inItaly che non teme rivali, neppurenelle tecnologie d'avanguardia,quando è organizzato in filiere ter-ritoriali dove la cross-fertilizationtra imprese grandi e piccole, labo-ratori e istituzioni amplifica la po-tenza degli investimenti inricerca,innovazione, formazione.

Lo racconta il balzo record delpolo di Modena- cullaeuropeadeidispositivi monouso per curerena-li, dialisi, cardiochirurgia, ioo im-prese, 5mila addetti, quasi un mi-liardo di fatturato - martoriato dalsisma ne12o12 e arrivato in tre anni alivelli di internazionalizzazionemai toccati prima. Lo conferma ilrecupero suimercati esteri deg ial-tri distretti italiani delbiomedicale(dal +4,1% di Milano al +13,1% di Pa-dova) e in generale dei cluster tec-nologici del Paese (+5,9o,a l'export2015 C +14,7% in Emilia-Romagna).Elo ribadiscono i costruttori italia-ni di tecnologie per il medicale riu-niti aBologna in occasione della s o-sta edizione di Pharmintech 2016.

«Il nostro settore, concentratoper il 70% lungo la via Emilia, è un

fioreall'occhiellomondialee conti-nua a crescere grazie alla contami-nazionetra chifamacchinari echi liutilizza», sottolinea Maurizio Mar-chesini, presidente di Confindu-stria Emilia-Romagna. I numeridelle macchine itali ane per proces-sing e packaging farmaceutico par-lano da sè:1,1 miliardi di fatturatoper l'8o% export, +10% nell'ultimoanno euntrendsoprail5%attesodaqui al 2018. L'attenzione di buyer ditutte le razze davanti a macchine

Il polo di Mirandola raccogliei frutti dei forti investimentitrainati dai big internazionaliche hanno scommessosu know-how e competenze

come la nuova comprimitrice

Prexima di Ima negli stand Pha-

mintech testimoniano l'eccellenza

deimanufattinostrani,perefficien-

za, facilitàd'uso, sicurezza. «Quali-

tà e innovazione creativa nascono

dalla sinergia costante e reciproca

trail biopharma e la filiera tecnolo-

gica a monte fatta di grandi multi-

nazionali come Ima e, attorno, di

Pini artigiane specializzate. Ci si

fertilizza avicenda, si collabora e si

condividono conoscenze, ricercae

profili tecnici», spiega Sergio

Dompé, presidente di Pharminte-

ch, riferendosi al lavoro di squadra

tra costruttori di impianti e indu-

stria farmaceutica italiana. Che co-me il biomedicale sta crescendo aritmi inediti:+9% laproduzione ne-gli ultimi tre anni, quota export sali-ta al 73% e investimenti in R&S au-mentati di oltre il15 per cento.

Se Emilia-Romagna sta staccan-

do il resto del Paese è anche in virtù

degli investimenti su infrastrutture

di formazione e ricerca, dai 4 milio-

ni per il tecnopolo di Mirandola

inaugurato lo scorso anno ai 22 mi-

lioni appena stanziati dalla Regio-

ne tra borse di ricerca per 6oo gio-

vani e assegni a 3mia imprese (e

7mila addetti) per specializzarsi,

internazionalizzarsi, digitalizzarsi.

«Il know-how dei nostri distretti e

lenostre competenze umane soni

driver competitivi che attirano gli

investitori internazionali e sono la

ragione dietro al fatto che nessuna

delle multinazionali presenti a Mi-

ran dola abbia delocalizzato dopo il

terremoto del 2012», commenta

Palma Costi, assessore alle Attività

produttive dell'Emilia-Romagna.

«Non ci sono eventi straordinaridietro allo straordinario exploit del29% delnostro export-rimarcaAl-berto Bortoli, referente di Confn-dustriaperil distretto diMirandola- mala forza strutturale di questopolo produttivo diventato riferi-mento mondiale proprio in virtùdella presenza di multinazionalicome Fresenius, Baxter, BBraun,Sorin, Medtronic. Stiamo racco-gliendo i frutti di anni di investi-menti in impianti e innovazione».

0 RIPRO DDZION E RISERVATA

Innovazione e ricerca Pagina 17

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La fotografia

EXPORT DEI POLI DEL IOMEDICALEValori in milioni di euro e variazioni percentuali

orsse,'ska, lei. Ì .? .I ! . t. . . (',/ ü•. s

10,7% 10,5^0 -3,0% 3,2ió 3,3% 7,5'r, -3,4% 4,1% -Es 5 io 6,3% 10,Úio 29,1",o 18,6L 7 ..-; ' ,, 9,4"o 13,1%

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330,3 3 ' ' '

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2012 2013 2014 2015 2012 2013 2014 2015 2012 2013 2014 2015 2012 2013 2014 2015

MACCHINE PER PACKAGING FARMACEUTICOFatturato totale in milioni di euro e quota export

7,L`, • . , , ' i %

1

1.001,4 9.. %.!

2012 2013 2014 2015*

(*) preconsuntivo Fonti: Centro studi intesa 52npaolo; elaborazione Ufficio studi Ucima

Innovazione e ricerca Pagina 18

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Dalla Ue in palio 650 milioni

Ricercatori italianial top in Europama scelgono l'esteroMarzio Bartoloni

L'Europa ieri ha distribuito650 milioni a 277 ricercatoritop su quasi 2mila richieste ar-rivate da 29 Paesi. E l'Italia an-cora una volta dimostra di es-sere una ottima fucina di cer-velli, piazzandosi al terzo po-sto con 26 ricercatori chehanno conquistato gli ambi-tissimi «advanced grants» as-segnati su base competitivadallo European researchcouncil (Ere) ailnigliori scien-ziati leader nei loro settori,preceduti solo da inglesi e te-deschi (47 in entrambi i casi) eseguiti da francesi (25) e olan-desi (20).

Le notizie positive finisco-no però qui. Perché se è veroche siamo bravi a formare cer-velli, non siamo altrettanto ca-paci ad attirarli: dei26ricerca-tori top italiani che hanno vin-to i grant, 8 hanno deciso dì fa-re le valigie spendendo con ïtloro team diricerca ifondidel-l'Ere (in media fino a 2,5 milio-ni a progetto) nei laboratori dialtri Paesi. Un fatto questo diper sé normale perché lascienza non ha confini e lamo-bilità nella ricerca è anche sa-na. Peccato però che pratica-mente nessuno da altri Paesiabbia scelto l'Italia. Tra i 1.9scienziati che faranno ricercanel nostro Paese con i ricchifondidell'Erc infatti solo uno èstraniero: si tratta di ArnsteinAassve, ricercatore norvege-se che svolgerà i suoi studi de-mografici all'università Boc-coni che tra l'altro si è vista as-segnare altri due grant dall'Erca due suoi ricercatori (italia-ni).Troppo poco per l'Italiavi-sto che l'Inghilterra famolto dipiù ospitando 69 progetti, laGermania 43 e la Francia 30 dicui una buona fetta sono discienziati stranieri. Insommal'Italia si conferma poco ospi-tale per i ricercatori.

Unaferita aperta questa chegià nelle settimane scorse hasollevato diverse polemiche,dopo le proteste di alcuni ri-cercatori italiani "costretti" afuggire all'estero perché inca-paci di trovare le condizionigiuste in Italia per fare ricercae a cui lo stesso premier Renzi

ha risposto promettendo unaserie di misure. Misure che, al-meno in parte, dovrebbero ve-der la luce in questi giorni. AlCipe è atteso la prossima setti-mana, dopo mesi di rinvii, ilnuovo Piano nazionale dellaricerca che stanzia subito 2,5miliardi. Di questi quasi 250milioni saranno destinati pro-prio ad attrarre i ricercatorimigliori con incentivi sumisu-ra. In particolare sono previstifondi inpiù (fino a 6oomilaeu-ro) a chi vincitore di un a borsaEre sceglierà l'Italia come ba-se per le sue ricerche. Univer-sità ed enti di ricerca sarannopoi sostenuti nell'avvio diper-corsi formativi di accompa-gnamento ai bandi Ere, dedi-cati a un numero selezionatodi ricercatori che intendano

Solo due scienziatisu tre scelgonodi operare in ItaliaA giorni in arrivo il Pianonazionale della ricerca

candidarsi. In più sono previ-ste misure di potenziamentoper i ricercatori che hanno giàpartecipato aunbandoErc, su-perando la prima fase di valu-tazione, ma senza essere am-messi alla sovvenzione. Men-tre ai vincitori che verranno ainsegnare o a fare ricerca negliatenei italiani verrà garantitala copertura totale della lororetribuzione.

Oltre alla Bocconi (con trevincitori) ad aggiudicarsi inquesto round i fondi dell'Eresono anche la Fondazione Te-lethon (2 vincitori), il Politec-nico di Milano (2), LaSapienzadi Roma (2). Conquistano ungrant per uno anche Consiglionazionale delle ricerche, uni-versità di Udine, Milano, TorVergata (Roma), Verona, Bo-logna, Federico Il di Napoli,Istituto europeo di oncologia,Scuola internazionale supe-riore di studi avanzati e Labo-ratorio europeo di spettrosco-pie non lineari.

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Innovazione e ricerca Pagina 19

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Beatrice Covassi indicata da Juncker per puntare a una migliore collaborazione con l'Italia

Scelta la rappresentante aÈ% È%Roma, mossa distensiva UeBeda RomanoBRUXELLES. Dal nostro corrispondente

Dopo mesi dilitigipubblicie incomprensioni politiche, viè il tentativo, a Roma e a Bru-xelles, di riportare il rapportotra il governo italiano e laCommissione europea su uncrinale di migliore collabora-zione. L'esecutivo comunita-rio dovrebbe annunciare oggil'attesa nomina di un nuovorappresentante in Italia: Bea-trice Covassi. Quest'ultimaavrà l'onere di coltivare i rap-porti in un momento che restadelicato, segnato da crisi ban-caria, debito elevato ed econo-mia fragile.

La nomina della signoraCovassi giunge dopo che laposizione di capo della Rap-presentanza della Commis-sione europea a Roma è rima-sta vacante dal settembre del-l'anno scorso. Un esponenteeuropeo spiegava ieri che laselezione dei candidati è stataparticolarmente severa e im-pegnativa. Addirittura, la si-gnora Covassi è stata intervi-stata per una ora e mezzo dal-lo stesso presidente dell'ese-

L'identikitBeatrice Covassi, 43 anni, è

stata scelta personalmente dalpresidente della CommissioneUe juncker come nuovorappresentante in Italiadell'esecutivo comunitario.Attualmente si occupa dieconomia digitale, ma inpassato ha lavorato anche allarappresentanza dellaCommissione europea aWashington

cutivo comunitario, l'expremier lussemburgheseJean-Claude Juncker.

«La signora Covassi rifletteuna immagine moderna. t laprima donna a essere nomina-ta aRoma. Avrà un contatto di-retto con il presidente», nota-va ieri l'esponente europeo. Lafunzionaria ha 43 anni, e allespalle un curriculum non ba-nale. Attualmente si occupa dieconomia digitale, ma in pas-sato halavorato anche allarap-presentanza della Commis-sione europea a Washington.Prima di diventare una funzio-naria comunitaria, la signoraCovassi è stata una analista inuno studio legale americano.

Qui a Bruxelles la nomina èritenuta politicamente impor-tante, alla luce dei difficili rap-portichehanno segnato i12ol5.L'incontro romano traJunckere il premier italiano MatteoRenzi, il 26 febbraio scorso, èstato utile per chiarire la rela-zione tra Roma e Bruxelles,dopo le dimissioni dalgabinet-to Juncker di un funzionarioitaliano, Carlo Zadra. Alcuniosservatori avevano ritenuto

che la vicenda scoppiata ingennaio non fosse personale,ma il riflesso di uno scontropolitico tra Roma e Bruxelles.

A metà gennaio, numerosiesponenti comunitari si eranolamentati dell'assenza di in-terlocutori a Roma con i qualitessere un rapporto menoconflittuale, sfilacciato, o me-diato dalla stampa (si veda IlSole 24 Ore del 19 gennaio). Latesi che prevale oggi a Bruxel-les è più positiva. Esponenticomunitari notano che siaCarlo Calenda, il nuovo rap-presentante permanente del-l'Italia presso l'Unione, sia lastessa signora Covassi hannoun contatto diretto con i lororispettivi vertici.

Mentre Calenda è un exviceministro dello Sviluppo eco-nomico, e ha un legame perso-nale con il premier Renzi, la si-gnora Covassi è stata sceltapersonalmente da Juncker eavrà un rapporto diretto con ilpresidente della Commissio-ne. Sia a Roma che a Bruxellesc'è il desiderio di sottolineareproprio questo aspetto, neltentativo divoltare pagina, do-

po le critiche ripetute soprat-tutto provenienti dall'Italia,nei confronti della Commis-sione europea e del modo incui interpreta il suo ruolo diguardiana dei Trattati.

Ciò non significa però cheda ora in poi il rapporto tra ilgoverno italiano e l'esecutivocomunitario sia destinato aessere solo roseo. Di dossierdelicati apertivene sono mol-ti. In maggio, la Commissionedovrà decidere se e comeconcedere flessibilità di bi-lancio per il 2oi6. Inoltre,l'establishment italiano haappena annunciato la crea-zione di un nuovo fondo con ilquale ricapitalizzare gli isti-tuti di credito in crisi. Bruxel-les vorrà essere certa che nonvi sia violazione delle regolesugli aiuti di Stato.

Altri grandi capitoli che do-vranno essere risoltiriguarda-no il futuro dell'Ilva, l'emer-genza rifugiati, le prospettivedello Spazio Schengen. Poten-ziali motivi di nuovi screzi traRoma e Bruxelles non manca-no. Intanto, ieri ancora, espo-nenti comunitari assicurava-no che nelgiro dipoco tempo ilgabinetto del presidente Junc-ker tornerà ad avere un mem-bro italiano, in sostituzione diZadra, che ormai da inizio an-no ha lasciato l'incarico.

10 RIPRODUZIONE RISERVATA

I dossier aperti tra Italia e UeFondamentale sarà il ruolo di

Covassi nei dossier aperti traRoma e Bruxelles. In maggio, laCommissione dovrà decidere se ecome concedere all'Italiaflessibilità di bilancio perii 2016.Inoltre, l'establisfiment italiano haannunciato un nuovofondo con ilquale ricapitalizzare gli istituti dicredito in crisi. Bruxelles vorràessere certa che non vi sianoviolazioni sugli aiuti di Stato

Rappresentante Ue a Roma , Beatrice Covassi seguirà i rapporto con l'Italia

Politica europea Pagina 20

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La Regione Lombardia modifica i criteri a valere sui fondi strutturali Fesr 2014-2020

Confidi estesi ai professionistiLe operazioni arnrnissibíli vanno dall'avvio dell'attività alla digitalízzazione

Alberto BonifaziAnna Giannetti

aw, Sceglie la strada della condivi-sione del rischio finanziario e lostrumento dei confidi la RegioneLombardia per aprire le porte deifondi strutturali ai professioni-sti. In rampa di lancio c'è infattiunbando da 28,5 milioni per favorirel'accesso degli studi al credito. Sitratta dell'ultima novità sul frontedell'adeguamento regionale allanorma contenuta nella legge diStabilità2o16, quellacioè che equi-para i professionisti alle impresenell'accesso ai fondi strutturali eu-ropei (siveda«11 Sole24Ore»de121marzo). Nella seduta del 30 marzola giunta ha infatti rimesso le manisulla delibera del31luglio 2015 mo-dificando la linea "Controgaran-zia" avalere sulPorFesr 2014-2020(asse III, azione Ill.3.D.1.1).

Lo strumento finanziario mes-

so a punto dalla Regione, deno-minato "Fondo Controgaran-zie", è finanziato da fondi Fesr efavorisce l'accesso al credito del-le micro, piccole e medie impre-se e dei liberi professionisti, an-che in forma associata, tramite laconcessione di garanzie di se-condo livello su portafogli di ga-ranzie di primo livello, rilasciateda confidi afavore dellebanche afronte di finanziamenti erogatiall e impr e s e e, d a ade s s o, anche ailiberi professionisti.

Ampio è ilventaglio delle opera-zioni finanziarie ammissibili: a ti-tolo esemplificativo, le esigenze diliquiditàperl'aperturadello studioprofessionale, il rinnovamento el'espansione dello stesso. Ma an-che interventivolti alla digit alizza-zione delle attività di studio (ne-cessità quanto mai attuale) ed allarealizzazione di nuovi progetti.

Nello specifico le forme tecni-che attivabilidallebanche afavoredi imprese e professionisti assu-meranno le seguenti tipologie:cassa (apertura di credito in contocorrente), smobilizzo (anticipa-zioni finanziarie su portafogliocommerciale) e finanziamenti(per liquidità ed investimenti).

Il "Fondo Controgaranzie"operaneilimiti dellaprimaperdi-ta prefissata (soglia massima)sull'importo complessivo di con-trogaranzie rilasciate a ciascunconfidi (plafond di riferimento),nei limiti dell'importo massimodi controgaranzie assegnato(plafond garantito).

La gratuità della controgaran-zia consente al confidi di trasferireai professionisti (ed alle imprese) ibenefici di un servizio più efficacee conveniente. Con le nuove mo-difiche la sogliamassima(Cap) at-

tribuita a ciascun confidi arriva al4% del plafond di riferimento, in-crementabile al 4,5% per quelli"virtuosi" cha hanno attuato per-corsi aggregativi o presentano unbuon livello economico-patrimo-niale-organizzativo.

Finlombarda Spa è il soggettodeputato a gestire l'attuazione diquesto strumento finanziario, chesi rivolge in maniera strutturata edindistinta al mondo dei professio-nisti lombardi, offrendo opportu-nità di crescita competitiva graziead un più agevole accesso al credi-to e riconoscendo al] acategorlaunruolo centrale quale componentedi sviluppo e coesione territoriale.

Riferimenti normativi e docu-mentali disponibili sul portaleOpen Data e sul sito dedicato allaprogrammazione comunitaria(www.ue.regione.lombardia.it).

(J RI PRO DII ZION E RISERVATA

Professionisti Pagina 21

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o record per le startupche innovano il mattoneNel mondo raccolti 1,7 m iliardi, in ritardo l'ItaliaPaola Dezza

man, Neiprimi tre mesidell'annolestartup del real estate haimo rac-colto 428 milioni di dollari dopoun 2015 record sia in termini dioperazioni che di finanziamenti.Il mattone mai come in questo ul-timo almo è in cercadiidee.Elo hafatto investendo in startup. L'im-mobilità delreal estate punta are-stare solo sulla carta. E Il compar-to adesso, dopo qualche anno digap dall'arrivo sul mercato deiportali di ricerca, innovativi e disuccesso, come casa.it, immobi-liare.it e idealistait, tenta di recu-perareilterreno perso, emulandoesempi in arrivo da Oltreoceano.«Le prime esperienze sono statetutte sul fronte ricerca degli im-mobili - dice Stefano Mainetti,consigliere delegato di Polihub,l'incubatore gestito dalla Fonda-zione Politecnico di Milano -.Adesso ci si sposta suformule piùevolute, come la ricerca con vir-tual tour». È quanto fa 3DSign,parte del portafoglio dell'incuba-torePolihub, conl'obiettivo dive-

dere la casa e disegnare giàl'arre-damento. «In questo caso abbia-mo analizzato l'idea,giàrealizzatain relazione a Facebook, iter ri-schioso, e così abbiamo generatoun servizio indipendente - dice -.La sfida è rendere industriale ilprocesso abbattendo i costi. Ilpunto di arrivo è che sia il proprie-tario afarelaripresae creare i ren-dering dell a casa». La strada piùfacile è digitalizzare il businesstradizionale, per aumentarne laproduttività. Su questo filone sirende tecnologico ilprop ertyma-nagement, dall'imbiancatura allepulizie. «Si trattadiservizi di pro-pertye facility-dice Claudio Cac-ciamani, ordinario all'Universitàdi Parma -. Servizi integrati dallamanutenzione alla partecipazio-ne alle assemblee di condominioall a cura dei contratti di affitto».

In futuro si salirà di livello.«Modelli ancora più innovativisono quelli broker free, portaliche danno servizi di ricerca manon gestiti da intermediari, tipoHomepal e Immoneo- dice anco-

Quanto valgono le startup tecnologiche del rea[ estate?

In milioni di dollari gli inves

So0

enti e le operazioni di finanziamento

Investimenti (scala sx)

600 ' Operazioni di finanziamento (scala dx)

raMainetti-. Sono settori difficilida aggredire. L'utente deve fareattenzione che non ci siano fotomanipolate, metrature nonre ali ecosìvia Negli Usa queste societàhanno avuto poco successo».

Stesso trend per gli affitti, chediventano anche sempre più spe-cializzati. A Milano è nata Yi-ton,società di servizi e intermedia-zione (in cinese significa "fluidi-tà") che gestisce appartamentiper studenti cinesi che vengonoin città. E che dire dei servizib asa-ti sul fattore umano? Esistono,sempre all'estero, servizi per tro-vare ilmiglior agente sullapiazza.Inltaliabisognerebbe primapen-sare ad aumentare la professio-nalità del settore. «Un altro pro-blema è che nel mondo si stannocontraendo le disponibilità deiventure capital» dice Mainetti.Ecco che quindi si punta alla rac-colta soldi per comprare immo-bili, un crowdfunding fmalizzatoall'acquisto per esempio in multi-proprietà. «Si tratta di nuove for-me difinanziamento afavore del-

2011 2012 2013 2014

Fonte CO Insighis

2015

le iniziative dove il contenuto im-mobiliare è comunque dirilievo -spiega Cacciamani -. Penso alcrowdfunding per il restauro diimmobili poi adibiti a iniziativeturistiche o delfood. Inquesto ca-so, nel momento in cui tale formadi finanziamento prendesse av-vio in modo corposo come al-l'estero, si potrebbe avere il recu-perodispazi e immobili daadibi-re sia alle nuove iniziative (star-tup), sia al recupero di immobilianche di contenuto storico-arti-gianale-commerciale».

Un filone è dedicato all'effi-cienza energetica, convalutazio-ne immediata e piano di ottimiz-zazione del consumo elettrico diun appartamento. «Manca la re-golamentazione del pagamentodei servizi- dice Mainetti-. InIta-lia si possono pagare fino a 5milaeuro come prestazione occasio-nale e poi? I servizi conpagamen-to ore/uomo vanno sistemati dalpunto divistanormativo».

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2016

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Start Up Pagina 22

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Lu g

il socio di Spuo apporreil visto

di conformitàMario CerofoliniGian Paolo Ranocchi

Società tra professioni-sti (Stp) equiparate ad asso-ciazioni professionali e socie-tà di servizi per l'apposizionedel visto di conformità sulledichiarazioni fiscali. E quan-to emerge dalla risoluzione23/E/2o16 pubblicata ieri.

Il professionista socio diuna Stp può legalmente ap-porre il visto di conformità(ex articolo 35 del Dlgs241/1997) utilizzando la parti-ta Iva della stessa società, apatto che quest'ultima sia abi-litata alla trasmissione tele-matica delle dichiarazioni.Questo perché - spiegano leEntrate - non vi sono sostan-ziali ragioni giuridiche per-ché laStp possa, di fattovenirediscriminata rispetto alle as-sociazioni professionali ed inparticolare alla società com-merciali di servizi contabiliper le quali tale possibilità eragià stata, in passato, ricono-sciuta in via interpretativadalla stessa Agenzia (circola-re 28/E/2014 e 7/E/2015).

Nel merito della questioneva altresì ricordato che l'abili-tazione alla trasmissione tele-matica (il cui possesso costi-tuisce prerequisito essenzialeper il rilascio del visto di con-formità) è espressamente ri-conosciuta, tanto alle associa-zioni professionali e societàsemplici, quanto alle societàcommerciali di servizi conta-bili, dall'articolo i del Dm 18febbraio 1999. Pertanto, con-siderata la natura giuridicadelle societàtraprofessionisti(disciplinate dall'articolo 1odella legge 183/2011), non visono motivi per negare anchead esse, per il tramite dei lorocomponenti abilitati, la facol-tà di poter validamente ap-porre il visto di conformità

sulle dichiarazioni.Del resto, per questi tipi di

società il presidio della quali-ficazione professionale e del-la fede pubblica risulta raffor-zato rispetto alle normali so-cietà commerciali di servizicontabili. A garanzia di taleprincipio depone non solo lacircostanzache isocidellaStppossono essere unicamenteprofessionisti iscritti ad ordi-ni, albie collegi (isocinonpro-fessionisti sono ammessi, in-fatti, solo per prestazioni di-verse daquelle professionali),ma ancheilfatto che ilnumeroe la partecipazione al capitalesociale di questi ultimi deveessere tale da determinare, inogni caso, la maggioranza didue terzi nelle deliberazioni odecisioni dei soci.

Pertanto, laddove la Stpsoddisfi i requisiti di legge, sipossono, applicare in via ana-logica, anche a questa entitàgiuridica, le precisazioni con-tenute nella circolare 7/E/2o15 conriferimento alle so-cietà di servizi, non sussisten-do alcuna preclusione al rila-scio del visto di conformità daparte del professionista socio.

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Stp Pagina 23

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Arcuri (Invitalia): entro 30 giorni la gara Ue

Approvato il piano per avviarela bonifica dell'area di Bagnoli

Vera Viola

NAPOLI

Un importante passo in avanti

è stato compiuto: la conferenza dei

servizi che si è riunita ieri a Napoli

ha approvato il piano di caratteriz-

zazione dell'area di Bagnoli Coro-

glio e la messa in sicurezza della

colmata, come predisposto da In-

vitalia, in qualità di soggetto attua-

tore, e da Ispra. Interventi che co-

steranno 1,2 milioni stanziati dal

ministero dell'Ambiente. Si getta-

no, insomma, le premesse per far

ripartire labonifica: con il piano di

caratterizzazione è ora possibile

chiedere alla magistratura il disse-

questro dei terreni.

«Ricordate il piano presentatoperBagnoli, qualchegiornofa?-hascritto il premier Matteo Renzi sufacebook - Ricordate le prote-ste? CheilComunediNapoli parlòdi esproprio dap arte del Governo?Bene, oggi tutti, (compreso il Co-mune!) hanno approvato all'una-nimità. Avanti tutta: Bagnoli saràun altro simbolo dell'Itali a che sisblocca».Il sindaco Luigi de Magi-stris ha replicato: «Presidente delConsiglio fantasioso, nostra pre-senzaatto dovuto».

Simarciaapasso spedito seppu-re con mille polemiche, tra gover-no e comune (presente in confe-renza di servizi con due tecnici),tra premier e sindaco, infuocateancora più dalla campagna eletto-rale. L'ad di Invitalia, DomenicoArcuri, ha assicurato: «Entro 30giorni saràbanditalagarapubblicaeuropea perla caratterizzazione».Il programmaprevede che dopo lacaratterizzazione (che serve a ca-pire comerisanare) siprocedaconlabonifica.Il terzo passo sarà, quel-lo della espropriazione dei terreni

che ancora non sono disponibili edella complessiva riqualificazio-ne. «Abbiamo proceduto aunase-conda convocazione per il 3 mag-gio, per approvare Il progetto di ri-qualificazione dell'arenile nord»,haannunciatoNastasi.

Ma a chi compete labonifica siriterreni? L'ordinanza del comunediNapolicheimponevaaFintecnadiprovvedereallabonificadeisuo-li un tempo di sua proprietà avevainnescato un contenzioso sfociatonel fallimento della Stu Bagnolifu-tura. Sul punto il commissario Na-stasièchiaro: «Ilprincipiodellabo-

fRenzi: «Ricordate le proteste?Oggi tutti hanno approvatoall'unanimità ». De Magistris:«Premierfantasioso , nostrapresenza atto dovuto»

La caratterizzazioneLa conferenza dei servizi

riunita a Napoli ha approvato ilpiano di caratterizzazionedell'area di Bagnoli Coroglio ela messa in sicurezza dellacolmata. Entro 30 giorni, diceInvitalia, sarà bandita la garapubblica europea perlacaratterizzazione

La bonificaDopo la caratterizzazione il

programma prevede ilrisanamento dei terreni

La riqualificazioneUltimostep la

riqualificazione per la qualesono previsti anche gli espropridei terreni non ancoradisponibili

nifica-hadetto- sarà "chihainqui-nato deve pulire' °. Cementir e Fin-tecna dovranno provvedere allabonifica dei suoli occupati». Conentrambe c'è dialogo in corso.

L'accento cade poi su un altrocapitolo spinoso. Arcuri smenti-sce quanto anticipato dal Comunesecondo cui ci sarebbe stataunari-mozione parziale: «Prevediamo -haprecisato- larimo7ione totaledella colmata». Infine, è stato pre-cisato che «nessuno degli abitantiresidenti a Coroglio sarà"d eporta-to'». Anche questa una preoccu-pazione avanzata nei giorni scorsidal sindaco Luigi De Magistris. LaConferenza dei servizi ha incon-tratouna ottantiinadiproprietari diabitazioni dell'area della bonifica.«Non si è parlato di espropri -han-no chiarito il commissario NastasieArcuri-maècertocheprimasaràrealizzata edilizia compensativa epoisiprocederàagliespropri.Nes-suno sarà trasferito in un residen-ce». «Non ci sarà nessuno espro-prio finché non sarà completata labonifica. Ai re sidenti abbiamo det-to che cominceremo a discuteretra un anno quando ci sarà il pianocompleto», harassicurato anche ilpresidente della Regione Campa-nia Vincenzo De Luca.

Rassicurazioni ma anche im-previsti. «Cittàdella Scienzadovràarretrare per liberare la spiaggiacosì come previsto dal Prg di Na-poli. Sarà ricostruita com'era, manon dov'era», ha annunciato Na-stasi. CittàdellaScienzahafirmatoun accordo di programma quadroconilgovernoperdefinire comeri-costruire il museo distrutto dall'in-cendio doloso del 4 marzo 2013.Oggi c'è il progetto definitivo cheattende l'approvazione in confe-renzadiservizi. Il progettogiàpre-vede un arretramento dalla costa,mala compatibilità non è stata an-cora verificata, dicono da Invitalia.

(V RIPRODDZION E RISERVAI A.

Riqualificazioni Pagina 24

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EPPURDECIDERESIDEVEdi Sabino Cassese

e vicende delgiacimento TempaRossa, venute aglionori della cronacanazionale , offrono

uno spaccato del modo incui si decide in Italia.

Siamo in Basilicata, unadelle regioni più povered'Italia («terra senzaconforto e dolcezza»: CarloLevi) con la più vasta area diestrazione di idrocarburi aterra di tutta l'Europaoccidentale . Una decina dicompagnie petrolifere,molte straniere , inizianonegli anni 8o le procedureper ottenere le concessioni.Queste passano attraversoquattro ministeri nazionali ela Regione . L'«iter»riguardante Tempa Rossasubisce un arresto di dueanni, nel 2008 , a causa di unintervento della Procuralocale. Solo nel 2014 ilComune rilascia il permessodi costruire l'impianto. Siferma nuovamente a causadi un intervento delTribunale amministrativoregionale . Dalla domandaall'autorizzazione sonopassati sette anni. Nelfrattempo sono intervenutenegoziazioni complesse conle amministrazioniterritoriali , Regione eComuni, che hanno portatonelle casse di questi enticifre cospicue . E statocalcolato che la Basilicata dal1998 al 2014 abbia incassatodall'insieme delleconcessionarie petrolifere1.350 milioni di euro; sonostati previsti sconticarburanti per residenti,piani di promozione socialeed economica , persinoredditi di cittadinanza, tuttoa carico delle compagniepetrolifere.

Ma il petrolio non deveessere solo estratto, deveanche essere trasportato eraffinato . Qui sorge un altroproblema.

conflnua a pagina 27

Opere e ostacoli Pagina 25

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EPPUR SI DEVEDECIDERE,

SEGUE DALLA PRIMA

isogna costruire un oleo-dotto lungo 8 chilometricollegato a quello che con-

duce a Taranto, che è in una re-gione confinante, la Puglia; que-sta lamenta che le royalties va-dano alla Basilicata, i rischi am-bientali siano pagati dallaPuglia. I conflitti locali rischianodi bloccare l'estrazione di idro-carburi. Il governo decide di ap-plicare alle opere strumentali(tra cui l'oleodotto) la stessaprocedura unificata e centraliz-zata che era stata usata per l'im-pianto petrolifero, perché è irra-gionevole procedere spedita-mente per l'infrastruttura perpoi rimanere bloccati per leopere strumentali. Intervienenuovamente il sistema giudizia-rio: procura, giudici ammini-strativi; viene tirato in ballo an-che il giudice costituzionale. Ilresto è noto.

E costo dei soli ultimi eventiè stato stimato in io miliardi,che non includono l'effetto an-nuncio sugli investimenti stra-nieri in Italia e non valutano ilcosto e i rischi ambientali de-rivanti dal maggiore ricorsoall'importazione di idrocarbu-ri mediante trasporto navale.

Ecco qualche lezione che sipuò trarre da tutta questa vicen-da. Innanzitutto, i tempi. È pos-sibile che in una nazione che habisogno di investimenti, occu-pazione e fonti di energia, ci vo-glia più di un quarto di secoloper portare a regime una attivitàproduttiva?

In secondo luogo, gli «attori»di questa vicenda. Troppi uffici,troppi enti, troppe «voci». Deci-sioni prese al centro vengonomesse in discussione in perife-ria. Scelte fatte dopo attento esa-me dall'amministrazione vengo-no poste in dubbio dai giudici.Ognuna di queste «voci» ha unsuo diverso interesse, alcune so-

no pronte a partecipare al ban-chetto. Si diceva una volta chetroppi cuochi facessero una pes-sima cucina.

'ferzo punto debole: nessunasequenza predefinita, la possi-bilità per tutti, dal più piccoloComune all'associazione am-bientalista, dal Ministero allaRegione, di intervenire e re-in-tervenire, in ogni momento,mettendo sempre in discussio-ne le decisioni prese. Per unconfronto, l'Autostrada del Solefu costruita in meno di dieci an-ni, le linee dell'Alta velocità fer-roviaria in circa quaranta anni.Dobbiamo pensare che i tempidi realizzazione delle infrastrut-ture seguano in futuro una pro-gressione di tempi come que-sta? Da ultimo: gli effetti siste-miei: lunghezza delle proceduredi decisione, perenne ridiscus-sione di tutto, continuo ritorna-re sulle scelte fatte, costanteriaffacciarsi di impedimenti,continui contrasti tra ammini-strazione e giustizia, conflitti traRegioni e tra Comuni produco-no sfiducia nello Stato, disaffe-zione, protesta, e finiscono perricadere con costi enormi suquegli stessi enti ed organismiche hanno suscitato queste rea-zioni. Irimedi a questa impossi-bilità di decidere sono molti, masopra gli altri ce n'è uno, quellodi canalizzare la partecipazionedegli interessati (paradossal-mente, anche quella delle pro-cure, visto che ormai sono en-trate a pieno titolo nel percorsodelle decisioni collettive) primache questa si trasformi in oppo-sizione: sono parole che si pos-sono leggere in un eccellentestudio condotto da un gruppo dibravissimi ricercatori, guidatida Luisa Torchia, in un libro ap-pena uscito su I nodi della pub-blica amministrazione (Edito-riale scientifica, Napoli, 2016).

Sabino Cassese0 RIPRODUZIONE RISERVATA

Opere e ostacoli Pagina 26

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RTFORIE COST1TUZ10/\TAL11 Gli effett i ciel cicli Boschi sii lfiitiir-o degli eviti locali

Sparisce provinciares tano in v igore leggi che v i fanno riferimento

DI LUIGI OLIVERI

a riforma della Costi-tuzione abolisce le pro-vince definitivamente.

Almeno sulla carta. Ildisegno di legge sulle riformecostituzionali, approvato de-finitivamente dalle Camere eora in attesa del referendumautunnale (si veda ItaliaOg-gi di ieri) contiene un articolo29 rubricato «abolizione delleprovince» e in diverse altrenorme si cancella la parola.Ma, per abolire un ente, nonbasta enunciare l'intenzione oeliminarne la denominazione.La Costituzione non può, ov-viamente, andare nel dettagliodell'organizzazione territoriale,né abolire leggi ordinarie.

Sta di fatto, dunque, che an-che laddove la riforma dovesse

superare la prova del referen-dum confermativo, resterebbein vigore la legge «Delrio», la56/2014, che regola ed ordina ladisciplina delle province, confu-samente ivi definite come entidi area vasta. E restano vigentitutte le altre leggi ordinarie chealle province per qualsiasi ra-gione facciano riferimento.

Il che significa che, provinceo enti di area vasta che siano,conservano la competenza a ge-stire le «funzioni fondamenta-li» previste dalla legge 56/2014(edilizia e programmazionescolastica, programmazioneterritoriale, trasporti, tutela evalorizzazione dell'ambiente,controllo sulla discriminazio-ne in ambito lavorativo) e lefunzioni ulteriori che possonoessere svolte, come autoritàdi bacino per i servizi pubblici

locali a rilevanza economica, ocentrali uniche appaltanti o perlo svolgimento di concorsi.

Quindi, in realtà, la riformaabolisce solo la parola, non l'isti-tuto, né incide sulle competen-ze. Di fatto, le province o entidi area vasta semplicementedegradano da enti a rilevanzacostituzionale ed autonomiacostituzionalmente garantita,a enti disciplinati dalla norma-tiva statale ordinaria. Ma vi èdi più. L'articolo 40, comma 4,della legge di riforma costitu-zionale stabilisce che «per glienti di area vasta, tenuto contoanche delle aree montane, fattisalvi i profili ordinamentali ge-nerali relativi agli enti di areavasta definiti con legge delloStato, le ulteriori disposizioni inmateria sono adottate con leggeregionale». Dunque, le regioni

potranno esercitare la propriapotestà legislativa, allo scopodi accrescere e diversificarecompetenze e funzioni delleprovince, rispetto a quanto nonstabilito dalla legge dello Stato.Il quale, proprio dalla disposi-zione transitoria contenutanella Costituzione, di fatto as-sume la competenza di definireproprio l'assetto fondamentaleprincipale di tali enti.

Ciò conferma quello che, neifatti, è già avvenuto, perché leprovince sono già state degra-date ad enti di minore portatarispetto ai comuni dalla norma-tiva conseguente alla riformaDelrio, in particolare la legge190/2014, che ha imposto loroun prelievo forzoso di ben 3 mi-liardi a regime, condannandoleal disequilibrio e al dissesto.

Una conseguenza forte, però,

connessa alla riforma costitu-zionale potrà esservi. Le pro-vince, finché hanno la tutelacostituzionale loro assicuratadall'attuale testo della Costi-tuzione, possono pretenderel'applicazione dell'articolo 119,che impone a Stato o Regionidi finanziare integralmente lefunzioni loro conferite. Laddo-ve il referendum confermati-vo rendesse efficace la rifor-ma della Costituzione, allorale province non potranno piùcontare sulla tutela.

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Riforme costituzionali Pagina 27

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Urbact, in arrivo duewebinar per illustrareil bando - L'autorità digestione del programmaUrbact ha messo in agen-da due prossimi webinarche illustreranno l'ultimobando lanciato a valeresul programma. I dueeventi telematici sonoprogrammati per le ore11 del 19 aprile 2016 eper le ore 11 del 26 aprile2016. Per informazionisugli eventi è disponibileil portale internet urbact.eu.

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Urbact Pagina 28

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A giugno si svolgerà «Digithon»

Puglia vetrinadi startup digitali

Aoàrea Biondi

«Per quale motivo le idee, iprogetti innovativi elaborati nelnostro Mezzogiorno devononecessariamente andare al-l'estero per trovare qualcuno di-sposto a finanziarli?». France-sco Boccia, parlamentare pu-gliese e presidente della com-missione Bilancio della Camera,è intervenuto così all'Associa-zione stampa estera per spiega-re la ratio di Digithon: la quattrogiorni dedicata all'economia di-gitale che si svolgerà in Pugliadal 23 al 26 giugno.

Ci saranno confronti e dibatti-ti, mail cuore dell'iniziativa, lan-ciata a novembre a Trani in unasorta di anteprima, starà nel fa-vorire l'incontro fra idee d'im-presa connesse all'economia di-gitale e finanziatori. Questo av-verrà, inparticolare, dalle 9.3o divenerdì 24 giugno alle 15 di saba-to presso le Vecchie segherie diBisceglie (Bt) nel corso di"Hackaton": un'autentica mara-tona delle idee legate al digitale.Anche il luogo è in qualche mo-do simbolico: untempo esempiodella manifattura più classicanella lavorazione del legno, oggisono state trasformate in centroculturale. Lì Tobias Piller, presi-dente dell'Associazione stampaestera, guiderà la presentazionedei progetti davanti a una plateadi centinaia di inve stitori. Al di làdelle presentazioni lapossibilitàdi far incontrare domanda e of-ferta di idee innovative andràavanti senza interruzione.I con-fronti tra i vertici delle grandiimprese si svolgeranno, invece,nei Castelli della Terra d'Ofanto:ad Andria, Trani e Barletta.

«Abbiamo voluto creare unluogo in cui provare a portareproprio nelle regioni del Sud gliinvestitori», ha spiegato Boccia,aggiungendo che «conDigithonla Puglia diventa, per 4 giornil'anno, la capitale dell'economiadigitale. I confronti culturali, a

partire dal dibattito Rai-Media-set su doveval'editoria al tempodel digitale, alle strategie di Fa-cebook, Google, Twitter e tantealtre, caratterizzeranno le serateche faranno da contorno al-l'hackathon dedicato ai ioo pro-getti da finanziare. t una grandescommessa che abbiamo volutolanciare insieme a Confindu-stria Bari-Bat, prezioso partnerin questa avventura, e ai tantigiovani e intraprendenti im-prenditori».

ADigithon,confermailparla-mentare pugliese, «hanno ade-rito tutti i protagonisti dell'eco-nomiadigitale:le OverTheTop,daFacebook a Google, le grandiimprese italiane da Mediaset aRai, daPoste aTelecom atantis-sime altre. E poi le banche delterritorio, i fondi d'investimen-

1.La «cali» per parteciparealla maratona di incontrifra investitori e soggetticon idee d'impresa «2.0»si chiude il 30 aprile..........................................................................

to, saranno presenti anche i ver-tici di Borsa italiana e Consobper provare a capire chi e comefinanziale idee». Al centro dellamaratona no stop saranno looprogettiselezionatinelleprossi-me settimane. La "cali" per par-tecipare non è ancora chiusa: c'ètempo fino al 3o aprile. La do-manda di partecipazione è onli-ne e si può compilare all'indiriz-zo www.digithon. it.

Nel regolamento si legge che«l'evento Hackaton 2016 per lestartup è finalizzato a promuo-vere la creatività e le competen-ze economico-organizzative etecnico scientifiche dei parteci-panti, invitandoli a creare delleapplicazioni inerenti le nuovetecnologie nelle seguenti ma-croaree: media, giochi, cultura,sanità, sicurezza, musica, turi-smo/food, commercio, finanza,cross idea».

U RIPRO DD 7710N RISERVATA

Start up digitali Pagina 29

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.L'acquisto centralizzato dei benie ostacolato dai cacicchi locali

DI SERGIO Lucw o

Diceva Woody Allen:«Ho delle idee chenon condivido». An-che il governo, se è

vero che si deve a un rapportoMef-Istat (scusate se è poco:il ministero dell'economia el'Istituto nazionale di stati-stica!) la rivelazione (o con-ferma, per chi, come Italia-Oggi, cose simili le ha semprescritte) del fatto che la spen-ding review sugli acquisti dibeni e servizi da parte dellapubblica amministrazione èancora piccola e fragile. Delresto l'ha già sancito la Cortedei conti un mese fa, definen-dola «un parziale insuccesso».Ma che genere di insuccesso?Politico, non tecnico! Cioè:gli strumenti per indurre leamministrazioni pubblichecentrali (ministeri) e perife-riche (regioni, comuni, Asl)a spendere meglio quandoacquistano beni e servizi sulmercato ci sono. E negli ul-timi due anni si calcola ab-biano sviluppato risparmi di46 miliardi rispetto ai costiche sarebbero stati sostenutisenza servirsene. Ma ad oggi

solo 40 miliardi scarsi dei130 che nell'insieme stato edenti locali spendono per fareacquisti transita attraversoquesti strumenti. Che sonopoi le gare d'appalto telema-tiche, dove la formazione deiprezzi è molto più trasparen-

E dagli uominipolitici che

li sostengono

te e i margini per l'intrallazzosono molto più stretti.

E gli altri 90 miliardi:sono quelli che gli enti localie anche alcune amministra-zioni centrali non convoglianoancora verso le 32 «centraliappaltanti» istituite dallostato attorno alla prima diesse, la Consip. Sono ancoraliberi di spendere di testapropria. Il governo sta pro-vando a incalzarli, ma non acostringerli, per legge. Per-ché? Qualche bislacca spiega-zione giuridica, che si appellaal delirante decentramentoamministrativo voluto dallaLega e sposato dal Pd con la

riforma del titolo quinto dellaCostituzione, sicuramente cisarà. Ma di fronte al dram-ma dell'insanabile deficitpubblico italiano, che sfuggealle logiche di riduzione no-nostante il bengodi dei tassid'interesse rasoterra, di cheautonomia si va cianciando?Dell'autonomia di pagare lesiringhe o le stampanti finoal 30, al 40% in più di quan-to li si pagherebbe passandoper una centrale d'acquistotelematica?

La verità è che ancheil Pd di Renzi è soggettoai «mandarinati» locali. Chenon mollano l'osso del pote-re di spesa. Appellandosi aldiritto di far vivere i piccolifornitori locali «a chilometrozero». Come se le cartucce deltoner fossero pomodori doc daproteggere. La verità è lam-pante: nelle aziendine localiabitano i parenti e gli ami-ci elettori dei cacicchi delleregioni (molte, non tutte: sel'Italia comprasse articoli sa-nitari ai prezzi spuntati dalVeneto, risparmieremmo 19miliardi). Ed è ai parenti chele regioni provvedono.

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