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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. 9 settembre 2016

Pagina I

PROTEZIONE CIVILE

Curcio: «Approvare presto la riforma della Protezione civile»Sole 24 Ore 09/09/16 P. 22 Massimo Frontera 1

CASSA FORENSE

Obblighi sospesi nei Comuni del sismaSole 24 Ore 09/09/16 P. 42 2

FONDI UE PROFESSIONISTI

Progetti finanziatiItalia Oggi 09/09/16 P. 31 Gabriele Ventura 3

INVESTIMENTI

Riattivare gli investimenti un'agenda complicataCorriere Della Sera 09/09/16 P. 31 Dario Di Vico 4

ILVA

Il dossier finale degli esperti: c'e un legame inconfutabile tra i tumori e i fumi dell'IlvaCorriere Della Sera 09/09/16 P. 21 Margherita De Bac 5

Gli occhi dell'Europa sull'Ilva e la sua venditaCorriere Della Sera 09/09/16 P. 45 Michelangelo Borrillo 6

Ilva, saranno i nuovi azionisti a finire la bonifica di TarantoStampa 09/09/16 P. 19 Marco Bresolin 7

SICUREZZA SISMICA

Obbligazioni per potersi difendere dai terremotiItalia Oggi 09/09/16 P. 8 Mario Lettieri, PaoloRaimondi

8

PROFESSIONI

Professioni, Lombardia in prima lineaSole 24 Ore 09/09/16 P. 41 Federica Micardi 10

STUDI DI SETTORE

Studi di settore, l'addio riduce i dati da inviare al FiscoSole 24 Ore 09/09/16 P. 7 Marco MobiliGiovanni Parente

11

Un parziale ritorno alle originiSole 24 Ore 09/09/16 P. 7 Jean Marie Del Bo 13

TAV

Tav conferma lavori e calendarioSole 24 Ore 09/09/16 P. 11 Filomena Greco 14

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Sono 123 le scuole ancora inagibili

Cuccio: «Approvarepresto la riformadella Protezione civile»Massimo Frontera

ROMA

Sette mesi per le "casette"ai terremotati, conferma il Ca-po della Protezione Civile, Fa-brizio Curcio, ascoltato ieridalla Commissione Ambientedella Camera, dove ha ancheesortato il Parlamento ad ap-provare al più presto la leggedelega di riforma sulla Prote-zione Civile. Questi i due mes-saggi più forti in occasione delbilancio sul sisma, davanti aideputati della Commissione

Le «casette» arriverannoentro sette mesi e non sipossono costringere lefamiglie ad allontanarsi,anche seiltempo peggiorerà..........................................................................

presieduta da Ermete Realac-ci. Ieri è stata anche un'altragiornata di sopralluoghi, nelleMarche, per il commissario al-la ricostruzione Vasco Errani.E sono arrivati i primi daticompleti su scuole ed edificipubblici: su 48o scuole, solo 331sono agibili, mentre 36 sonoinagibili (in tutto o in parte) e97 necessitano di interventiurgenti. Su 84 edifici pubblici,solo 57 sono agibili.

Curcio, con il consueto gar-bo istituzionale, ha anche se-gnalato alcuni limiti nella ge-stione, che non riguardano lecapacità della macchina dellaProtezione Civile, ma scelteche spettano al legislatore e algoverno.

«A due settimane dal terre-moto - ha detto Curcio - la co-

munità colpita non è pronta avenir via. Dice: se non mi haammazzato il terremoto nonmi ammazza neanche il fred-do». Ma freddo e pioggia arri-veranno. E allora, segnala Cur-cio, c'è il rischio di uno slancionegativo dei media sul possibi-le «rigurgito» da parte dellepopolazioni. L'alternativa -sconsigliata dallo stesso Cur-cio - è intervenire d'autoritàsulla popolazione.

Altro limite: gli interventiinfrastrutturali. La scelta è at-tenersi all'emergenza o andareoltre. Il capo della Protezionecivile cita le richieste di infra-strutture di telefonia mobile,che non c'erano prima del si-sma. «Bisogna evitare di mi-schiare l'ordinario e lo straor-dinario. Io devo dare una ri-sposta al terremoto. Se poi c'èun mandato diverso lo accette-rò», ha detto. Anche per que-sto, Curcio harimandato al de-creto del governo: «È impor-tante che si faccia, e che si fac-cia bene». Sulla legge diriforma della Protezione Civi-le, Curcio conferma che «ilpercorso è quello giusto, ma èimportante portarla a termine,anche approfittando deglispunti che civerranno dallage-stione di questa emergenza».

«Siamo pronti a sostenere losforzo della Protezione Civilee continueremo a seguire davicino tutte le fasi del post-ter-remoto, dalla gestione del-l'emergenza alla ricostruzione- ha detto Realacci - e ci impe-gneremo per favorire final-mente una seria e ampiapoliti-ca di prevenzione antisismicanel Paese».

© R]VRODOZIONE RISERVATA

Protezione Civile Pagina 1

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obblighisospesi

nei Comunicici sisma

Il consiglio di ammini-strazione di Cassa forense,nella riunione di ieri, ha deli-berato un pacchetto di misu-re per fare fronte alle conse-guenze del terremoto delloscorso 24 agosto . Le misureriguardano gli avvocati cherisiedevano o svolgevanol'attività legale, alla data del 24agosto, nei 17 Comuni colpitidal sisma individuati nel de-creto del ministero dell'Eco-nomia dello settembre 2016.

In primo luogo è previstala sospensione di ogni ter-mine per gli adempimentiprevidenziali obbligatori e iversamenti contributiviprevisti dal 24 agosto 2016 al24 febbraio 2017.

Inoltre è stato deciso, sem-

pre a favore dei medesimi

soggetti, sempre per il perio-

do dal 24 agosto al 24 febbraio

2017, la sospensione dei ter-

mini perla riscossione a mez-

zo ruoli, e anche la sospensio-

ne dei termini per il pagamen-

to di riscatti, ricongiunzioni,

iscrizioni retroattive (articoli

13 e il legge 141/92), benefici

ultraquarantenni (artciolo 14

legge 141/92), retrodatazione

(articolo 3 del Regolamento

di attuazione dell'articolo 21

della legge 247/2012), facoltà

di iscrizione ultraquaranten-

ni (articolo 4 del Regolamen-

to di attuazione), iscrizione

facoltativa (ex articolo 5 del

Regolamento di attuazione).

I Consigli degli ordini fo-rensi competenti per terri-torio provvederanno a darediffusione tra i soggetti in-teressati sulla possibilità diinoltrare richiesta perl'erogazione di contributiassistenziali secondoquanto previsto dal nuovoRegolamento.

© RI PRODUZIONE RISERVATA

Cassa forense Pagina 2

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Il 15 settembre apre il bando lombardo Intraprendo

Progetti finanziatiVia ai fondi Ue ai professionisti

DI GABRIELE VENTURA

a Lombardia scende incampo per i fondi eu-ropei ai professionisti.:Scatterà il 15 settembre

prossimo, infatti, il via liberaalle domande per accedereai finanziamenti previsti dalbando Intraprendo promossodalla regione Lombardia. Adisposizione, in questa primafase, 15 milioni di euro per losviluppo di progetti di profes-sionisti e piccoli imprenditori,o aspiranti tali. Le istruzioniper partecipare al bando sonostate presentate ieri a Mila-no nel corso del workshop daltitolo «Start-up professionisti:linea Intraprendo ed Era-smus, parte la Lombardia»,promosso da ConfprofessioniLombardia in collaborazio-ne con regione Lombardia,Finlombarda e FondazionePolitecnico di Milano, perdare una risposta pratica aiprofessionisti a pochi giornidall'avvio della presentazionedelle domande.

A fare da discrimine, in par-ticolare, sarà la struttura del

business plan, con il rischiodi esclusione per i soggettiche per due volte non abbia-no superato l'istruttoria infor-male. In particolare, i soggettibeneficiari delle risorse sonole mpmi iscritte e attive alregistro delle imprese da nonpiù di 24 mesi con sede ope-rativa attiva in Lombardia, iliberi professionisti in formasingola che abbiano avviato lapropria attività da non più di24 mesi, gli aspiranti impren-ditori o le persone fisiche cheprovvedano, nel termine di90 giorni a partire dalla datadel decreto di assegnazione aiscrivere e attivare una mpmi,gli aspiranti liberi professioni-sti non ancora in possesso diuna partita Iva. Le spese am-missibili, inoltre, sono quelleper l'assunzione di nuovopersonale fino a un massimodel 30% delle spese, l'acquistodi beni strumentali materialio immateriali nuovi o usati,l'affitto di locali, le licenze disoftware, l'acquisto scorte, lespese generali forfettarie. Alladomanda di partecipazione albando, l'impresa o il professio-

nista dovranno allegare unalettera di presentazione daparte di soggetti riconosciuti,come la camera di commercio,o di fornitori, il business plane i preventivi, il modello ripor-tante i dati economico-finan-ziari e patrimoniali prospetti-ci, il curriculum vitae. Inoltre,vanno allegati, se disponibile,l'ultimo modello Unico e, per iliberi professionisti, la dichia-razione per la quale non sonotenuti all'obbligo di versamentodei contributi o dichiarazioneper la quale risultano iscrittia Inps e Inail, copia di un atte-stato in merito alla regolaritàcontributiva rilasciato da unsoggetto competente, quali entiprevidenziali dove sono iscritti.Il workshop è stato coordinatodal presidente di Confprofes-sioni Lombardia, GiuseppeCalafiori, che ha sottolineatol'importanza di «presentareprogetti ben strutturati e conla consapevolezza che, vistala quota da anticipare a tassozero, è necessario anche unosforzo economico da parte delprofessionista».

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Fondi UE professionisti Pagina 3

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di Dario Di Vico

iattivare gli inve-stimenti privati inItalia assomiglia aun rebus. E bastadare uno sguardo

.. - alla più recente(2015) distribuzione per gran-di aggregati (macchinari, at-trezzature, mezzi di trasporto,servizi e costruzioni) per ren-dersene conto. Siamo in unafase in cui la volontà degli im-prenditori di pigiare l'accele-ratore fa i conti sia con le in-certezze politiche/economi-che sia con il ristagno delladomanda e non esiste una«stanza dei bottoni» dellaConfindustria che possa in-vertire di colpo la tendenzacon una decisione top down.Di sicuro la struttura degli in-vestimenti italiani si presentamolto tradizionale. Il 50516 ècoperto dalle costruzioni chenell'economia reale italianaassolvono il ruolo di «attivato-re di ripartenza del ciclo», co-me dicono gli esperti. E aven-do il governo puntato a incen-tivare le piccole ristruttura-zioni di caratterecondominiale i grandi nume-ri purtroppo non ne hanno ri-sentito. Anche sul versantedei macchinari - che rappre-sentano poco meno del 30%- la prima voce è quella dellemacchine di impiego genera-le, quelle che non usano tec-nologia specifica e sofisticata.Pesa su questo dato la preva-lenza delle Pmi e la speranza èche il super-ammortamentoal 140%, previsto dall'ultimalegge di Stabilità, spinga i Pic-coli a innovare. Di sicuro oltread essere tradizionale la spesaper macchinari è stata finoramolto frenata, non è un casoche il parco-macchine italiane

sia invecchiato, in assoluto ese paragonato con i Paesi con-correnti. Non abbiamo ancoradati significativi sull'anda-mento dell'utilizzo del super-ammortamento, c'è solo dasperare che l'incentivo stiacontando più dell'incertezza.Sempre rimanendo nel 2015gli investimenti in Ict (infor-mation and communicationtechnology) sono stati pocomeno del q % e secondo il giu-dizio di Prometeia, che moni-tora con attenzione il tema, lastragrande maggioranza è da-ta da sistemi per ristrutturarei costi mentre una parte moltocontenuta è rappresentata da

RiiillancioPer invertire il trendbisogna usciredalle frasi fatte erimboccarsi le maniche

impieghi pro-attivi come l'e-commerce e le tecnologie ditransizione verso il 4.0.

Un peso significativo nellastruttura degli investimenti2015 l'ha avuto la voce «servi-zi», che però si presenta comeun contenitore generalista nelquale si possono trovare lespese per R&S ma anche tuttele manutenzioni collegate al-l'acquisto di nuove macchine.Va comunque segnalato comele spese per la ricerca siano ri-maste abbondantemente sot-to il 1o% degli investimenti to-tali. Ce n'è abbastanza per es-sere preoccupati sulle ten-denze non solo quantitativema anche qualitative dellaspesa degli imprenditori. Ag-giungiamo poi come la strut-tura classificatoria appaiafrancamente datata. L'esem-pio macroscopico è il seguen-te: siamo tutti d'accordo nelsottolineare come gli investi-menti sul capitale umano ri-

sulteranno decisivi sia per lacompetitività delle nostre im-prese sia per accompagnare iprocessi di digitalizzazione,ebbene la spesa per la forma-zione va ancora a finire nellacontabilità del costo del lavo-ro con uno strabismo incom-prensibile. Ma anche tutti gliinvestimenti negli asset in-tangibili (marchi, brevetti eproprietà intellettuale), chespesso fanno la virtù dellemultinazionali tascabili delmade in Italy, sono trattati co-me beni intermedi e quindinon contribuiscono alla for-mazione del valore aggiunto.La morale da trarne è sempli-ce: c'è molto da lavorare (e inprofondità) ed è francamentedifficile sperare in un'impen-nata degli investimenti giàdalla prossima rilevazione delPil. Per invertire il trend biso-gna uscire dalle frasi fatte erimboccarsi le maniche.

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Investimenti Pagina 4

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Il rapporto

II dossier finale degli esperti:c'è un legame inconfutabiletra i tumori e i fumi dell'uvadi Margherita De Bac

on ci sono dubbi,adesso. Non servonoapprofondimenti. Gli

abitanti di Taranto cherisiedono nei quartieriattorno allo stabilimento uva(Borgo, Tamburi, Paolo VI)muoiono, si ammalano e siricoverano di più rispetto aquelli di altre zone della città.L'inquinamento prodottodalle emissioni industrialinon lascia scampo. «E statariscontrata una forterelazione tra PMio (polverisottili) e S02 (gas) di fonteindustriale e questi eventi», èscritto nel rapportoconclusivo coordinato dalDipartimento diepidemiologia del Lazio conAsl di Taranto, Arpa Puglia eAres Puglia. Un dossieristituzionale che mette laparola fine alle controversiesulla responsabilità dellesostanze prodottedall'acciaieria. E la prova delnove. 11 documento è nellemani del presidente dellaRegione, Michele Emiliano,che si appresta a renderlopubblico. La storia sanitariadi 321 mila persone è stataricostruita in dettaglio dal1998 fino al 2014 attraverso idati di anagrafe, mortalità,schede di dimissioneospedaliera e registrotumori. Alla fine del 2014,36.580 abitanti non c'eranopiù. Una brevissimaanticipazione dei risultati ècontenuta in un lavoroesposto alla conferenzamondiale della Societàinternazionale di

epidemiologia dell'ambiente.Un'indagine analitica, moltopiù specifica rispetto allostudio nazionale Sentieri suisiti siderurgici, checonfrontava la mortalità el'incidenza di malattie aTaranto col resto dellaRegione. Di più, nel nuovorapporto si fa chiarezza su unargomento controverso.«L'alterato stato di salute deiresidenti non è spiegato dafattori di rischio personalequali fumo, alcol osedentarietà», sottolineanogli epidemiologi. Le vittimesono state uccise dallesostanze nocive e non, comehanno sostenuto i periti diIlva, da abitudini insane. Lemorti per cancro al polmone(più 17%), malattiecardiovascolari (11) e infarto(29%) sono legate all'anidridesolforosa (S02) e alleemissioni di polveri (PMMio).L'incidenza di cancro alpolmone è più alta del 42%,più 100% i casi di neoplasie alrene. Il legame fra mortalitàoncologica e emissioni èinconfutabile: la curva deidecessi si alza e si abbassa tra2008 e 2014 a secondadell'attività industriale cheha subito flessioni in seguitoalla crisi economica del 2009,la ripresa di mercato nel2010-12, e il declino nel 2013-2014: «Tale sincronia non siosserva altrove». Colpiti ibambini tra o e 14 annidiasma e infezioni respiratorie3 volte di più rispetto aicoetanei.

© RIaROpUZ1ONE RISERVATA,

ILVA Pagina 5

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di Michelangelo Borrillo

Gli occhidell'Europasull'Ilvae la sua vendita

La Corte europea deidiritti umani (Cedu)ha accolto la richiesta

della società Riva Fire spain liquidazione diintervenire neiprocedimenti in corsocontro l'Italia sullaquestione Ilva. La società,come si evince daidocumenti acquisiti dalComitato Legamjonici (cheha promosso nel 202,3 unricorso per conto di 52residenti a Taranto) hanominato qualiprocuratori speciali gliavvocati Luisa Torchia,Alessandro Triscomia eSirio D'Amanzo. Intantoil Parlamento europeoprepara la sua secondamissione a Taranto perverificare la situazionedell'impianto Ilva: previstadal 2 al q novembre lavisita di 7 eurodeputati.

RI?RODUZiONF RISERVATA

ILVA Pagina 6

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BRUXELLES CONGELA NEL FRATTEMPO LA LETTERA DI RICHIAMO CON L'INVITO A RISPETTARE GLI IMPEGNI

ilva, saranno i nuovi azionistia finire la bonifica di TarantoDall'Italia un programma dei lavori alla Commissione Ue sul risanamento ambientale

MARCO BRESOLININVIATO A BRUXELLES

mi mesi. Ci sono stati dei passi inavanti, ma servirà più tempo diquello inizialmente previsto.

«L'opera di bonifica prose-gue, ma sono necessari inter-venti difficili da realizzare intempi brevi», conferma Giovan-ni La Via, eurodeputato del Ppee presidente della CommissioneAmbiente, Sanità Pubblica e Si-curezza Alimentare del Parla-mento Ue. A inizio estate ha gui-dato la delegazione degli euro-parlamentari che hanno fatto vi-sita allo stabilimento di Taranto.Ieri ha presentato la relazione diquella missione ai colleghi della

commissione Petizioni. Ancheda questa commissione, a no-vembre, partirà una delegazioneper Taranto. Incontreranno i co-mitati di cittadini per raccoglie-re le richieste e le preoccupazio-ni riguardo gli aspetti ambienta-li e di salute pubblica legati alleattività dello stabilimento.

La bonifica dell'area dell'Ilvaa opera del governo era stata au-torizzata da Bruxelles a gennaioe in parallelo era stata avviataun'indagine per aiuti di Stato il-legittimi. Ma si tratta di due que-stioni separate e la comunica-zione inviata l'altro giorno da

Roma riguarda esclusivamenteil dossier ambientale, per ilquale nel 2013 era stata avviatauna procedura d'infrazione.Spetterà ai nuovi investitoriproseguire con l'opera di bonifi-ca. I possibili acquirenti sonodue: Investco Italy - il tandemdel colosso franco-indiano Ar-celorMittal col gruppo Marce-gaglia - e Accialtalia, la cordataitaliana formata da Arvedi,Cdp e Delfin. Entro l'autunnodovranno essere presentate lerispettive proposte, coi pianiindustriale e ambientale.

L'Italia prova a rassicurarel'Unione Europea sulla boni-fica ambientale dell'Ilva diTaranto: il lavoro va avanti,anche se servirà più tempodi quello previsto. Dunque èpossibile che a finire il lavo-ro saranno i nuovi acquirentidello stabilimento siderurgi-co, che dal 2013 è commissa-riato e gestito dal governoattraverso i commissari Pie-ro Gnudi, Corrado Carrubaed Enrico Laghi. Lo stato diavanzamento dei lavori ècontenuto in una comunica-zione che l'Italia ha fattoavere a Bruxelles il 6 settem-bre, evitando così l'ennesimorichiamo che la Commissio-ne era pronta ad inviare.

Per ora, dunque, la lettera disollecito che Bruxelles avevagià preparato è rimasta sullascrivania. Secondo quanto ri-sulta a «La Stampa», la missi-va risponde all'impegno presodall'Italia a giugno con l'Euro-pa. Un impegno che consistenel fornire aggiornamenti sul-lo stato d'avanzamento dei la-vori con cadenza regolare. Lacomunicazione del 6 settem-bre, secondo fonti parlamenta-ri, contiene un report sulleoperazioni di bonifica, oltreche uno stato di avanzamentodella procedura di valutazionefatta dal comitato di esperti in-dipendenti e una scaletta degliinterventi previsti nei prossi-

O BV NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Lo stabilimento dell'Ilva di Taranto visto dai tetti del quartiere Tamburi

ILVA Pagina 7

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Obbligazioni per potersi difendere dai terremotiDovrebbero essere emesse dalla Cassa depositi e prestiti. Servono 100 miliardi

DI MARIO LETTIERI*

E PAOLO RAIMONDI**

L e devastazioni e la perditadi tante vite umane, a cau-sa dei disastri che ripetuta-mente colpiscono il territo-

rio del nostro Paese, naturalmenteprovocano emozioni forti, suscitanodiffusa solidarietà e spingono glistessi governanti ad assumere im-pegni. Ciò è quanto è accaduto an-che a seguito del recente terremoto.In verità la messa in sicurezza antisismica è un problema antico cheriguarda la gran parte del territorioitaliano.

La semplice ricostruzione del-le aree colpite e la ristrutturazioneanti sismica in tutto il territorio na-zionale interesserebbero non menodi 12 milioni di unità abitative coninvestimenti prevedibili di circa 100miliardi di euro. Se si aggiungesseanche l'improcrastinabile interventodi stabilità idrogeologica dell'interoPaese, allo scopo di evitare le conti-nue e devastanti alluvioni, frane ealtri deterioramenti del territorio,bisognerebbe aggiungere almenoaltri 40-50 miliardi di investimenti.

Indubbiamente si tratta di ci-fre molto importanti. Soprattuttose si considerano anche i costi delleperdite di vite umane e delle distru-zioni di proprietà e di ricchezze pro-

vocate dai vari cataclismi. Secondol'ufficio studi della Camera dei De-putati, in 48 anni sarebbero statispesi circa 121 miliardi di euro perricostruire ciò che i terremoti han-no distrutto! Ovviamente il ruolodello Stato, anche in questi casi, èinsostituibile. Non c'è libero merca-to che tenga. E' compito dello Sta-to garantire la sicurezza ai propricittadini.

Perciò è sacrosanto, come fa ilnostro presidente del Consiglio deiministri, chiedere che gli investi-menti per la ricostruzione e per lamessa in sicurezza del territoriosiano posti fuori dai ristretti para-metri del Trattato di Maastricht.La dimensione degli investimentirichiesti non potrebbe essere sod-disfatta da una semplice flessibilitàdi bilancio!

Lo Stato , secondo noi , potreb-be emettere specifiche "obbliga-zioni per la ricostruzione" al fine dicreare liquidità da destinare esclu-sivamente alla realizzazione delprogramma di investimenti. Potreb-be essere la Cassa Deposti e Prestitia farsene carico, al fine di non farlirientrare nell'alveo del debito pub-blico. Del resto la stessa Germaniausa in tale senso la sua Kreditan-stalt fuer Wiederaufbau, la gigan-tesca banca di sviluppo tedesca che,con attivi per oltre 500 miliardi di

Sicurezza sismica Pagina 8

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euro, è da sempre considerata fuoridal bilancio statale. La KFW è statail motore della ricostruzione e del-lo sviluppo dell'economia tedesca.Tale scelta non potrebbe che esserecondivisa perché, come noto, il de-bito sarebbe strettamente legatoa politiche di sviluppo che creanonon solo unità abitative sicure maanche produzione, occupazione, au-mento della produttività e maggioriintroiti fiscali. Così lo stesso debitoiniziale verrebbe in parte ripagatoe creerebbe allo stesso tempo nuovaricchezza.

Ai sottoscrittori delle obbli-gazioni si potrebbe estendere lagaranzia dello Stato fino al valoredi 100 mila euro, così come avvieneper i conti correnti bancari. Sarebbeuna forma di forte incentivazione.Importante che detti titoli siano dilungo termine, almeno 10 anni, concapitale nominale garantito, ad untasso di interesse basso ma comun-que superiore al tasso zero di oggi.Un secondo strumento per sostene-re i menzionati investimenti potreb-be essere simile a certi contratti diassicurazione sulle vita. Il rispar-miatore verserebbe un capitale, adun tasso di interesse stabilito, man-tenendolo bloccato per un certo nu-mero di anni. Alla scadenza avrebbediritto alla restituzione del capitaleinvestito più gli interessi maturati,

oppure ad una rendita commisura-ta. In questo caso non si avrebbealcuna emissione di obbligazionima si tratterebbe di "assicurazionisulla stabilità del territorio". Anchequesto strumento potrebbe esseregestito dalla stessa CDP. Per incen-tivare tali "polizze assicurative", loStato potrebbe anche qui offrire unagaranzia fino a 100 mila euro e altrieventuali incentivi.

Purtroppo i governi preferi-scono creare un debito anonimo,e non mirato a settori specifici diintervento, perché, in questo modo,possono gestirlo come meglio cre-dono, anche per coprire altri buchidi bilancio. Ma il disegno che do-vrebbe stare alla base delle messain sicurezza dell'intero territoriorappresenta una grande sfida maanche l'opportunità di indirizzaree programmare l'economia in unmodo differente dal passato, com-patibile con la difesa della naturae dell'ambiente.

Naturalmente i controlli di qua-lità, di trasparenza e di rispettodelle regole sono fondamentali perla riuscita del progetto. Così comeè indispensabile il coinvolgimentodelle popolazioni interessate.

*già sottosegretarioall'Economia**economista

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Sicurezza sismica Pagina 9

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Sul tavolo risorse per 30 milioni

Professioni, Lombardia in prima lineaFederica Micardi

amm- LaRegioneLornbardiascom-mette sull eprofessionie mette sulpiatto 30 milioni di curo. Il proget-to si chiama «Linea intrapren-do», e si inizia conunprimobandoda i6 milioni (a cui farà seguito unaltro) rivolto alle Pmi (micro pic-cole medie imprese), ai liberi pro-fessionisti in attività da non più di24 mesi e agli aspiranti imprendi-tori/professionisti che intendono

avviare o sviluppare l'attività. Li-nea intraprendo è il primo bandoper la distribuzione dei fondi eu-ropei a cui sono espressamenteammessi i professionisti, «un ri-sultato importante ottenuto doponumerosi incontri con la Regio-ne», racconta il presidente diConfprofessioni Lombardia Giu-seppe Calafiori promotore, insie-me a Regione Lombardia,Finlombardia e Fondazione poli-

tecnico di Milano del workshopche si è svolto ieri a Milano perspiegarelanovitàaiprofessionistie consentire loro di confrontarsicon i tecnici della Regione.

Per filtrare le domande e alzar e laqualità dei progetti proposti ban-do richiede un endorsement, cioèuna dichiarazione a supporto dellaqualità dell'idea imprenditoriale oprofessionale oggetto della do-manda di partecipazione al bando.

A fare da garante può essere "unsoggettoistituzionaleoriconosciu-to o un soggetto privato", per esem-pio: la Camera di commercio ol'università attraverso un docente.

Le domande vanno presentateesclusivamente via web - dalle ore12 del a5 settembre 2or6 -attraversoil portale Siage. Vale l'ordine cro-nologico di arrivo e resterà apertofino a esaurimento fondi. A brevesarà fornito un elenco dettagliatodelle spese ammissibili. Il proget-to deve avere una spesa almenopari a a 41-700 euro, la RegioneLombardia finanzia il 6o"io dellespese ammissibili (65% per under35 e over 5o); in termini assoluti ilfi-nanziamento va da un minimo di25mila euro e un massimo di65milaeuro; illooA, è afondoperdu-to, mentre il 90% è un finanzia-mento agevolato a tassozero dare-stituire in un periodo compresotrai3 e i7 anni.Iprogetti"migliori"saranno esentati dal presentareuna garanzia fideiussoria.

Professioni Pagina 10

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Studi di settore,l'addio riduce i datida inviare al FiscoPagella dí affidabilità calcolata suanniMarco Mobili

Giovanni Parente

ROMA

C'è qualcosa di nuovo, anzidi antico. Nel futuro degli studidi settore, o meglio degli indica-tori di compliance, ci sarà unosguardo molto più profondo sulpassato. La pagella sulla fedeltàfiscale del contribuente sarà co-struita, infatti, sulla base dei va-lori dichiarati dai contribuenti diciascuno studio per otto anni.Un modo per arrivare a degli in-dici più stabili e allo stesso tem-popiù affidabili rispetto all'effet-tiva situazione economica del-l'impresa. Questo perché un ar-co temporale più lungodovrebbe consentire di sfumareeventuali anomalie registrate inun singolo almo nel settore di ap-plicazione dello studio. Eccoperché la fedeltà e la veridicitàdei dati dichiarati in passato sitrasforma in un assist utile sia alcontribuente stesso siaal settoredi appartenenza.

Il progetto di revisione pre-sentato da Sose e agenzia del-le Entrate alle associazioni di ca-tegoria (si veda Il Sole 24 Ore diieri) punta a incentivare l'ade-guamento spontaneo anche conlo stimolo dei vantaggi del regi-me premiale. Il "termometrodella compliance" ideato per su-perare gli studi di settore do-vrebbe servire proprio agradua-re l'affidabilità fiscale, in mododa garantire a imprese e magarianche ai professionisti (finorasempre esclusi dal regime pre-miale) più virtuosi i benefici diunpercorso accelerato per irim-borsi fiscali, l'esclusione da alcu-ni tipi di controlli e la riduzionedei termini di accertamento.Tutto dipenderàdacome- moltoprobabilmente nella prossimalegge di Bilancio - sarà effettuata

la correlazione tra livello dell'in-dice raggiunto (che va dai aio) ericonoscimento dei vantaggi.Anche per questo la Cna ieri ètornata ad auspicare che sianoprevisti almeno due diversi livel-lidi premialità.

Inattesaperò che ilprogetto diriforma raggiunga una pienaconvergenza anche alla luce dieventuali altre proposte che po-trebbero arrivare, il processo disemplificazione per il prossimoanno si è già messo in moto.L'agenzia delle Entrate ieri seraha pubblicato sul proprio sitoistituzionale le bozze dei modelliper gli studi di settore dautilizza-re il prossimo anno in riferimen-to, quindi, al periodo d'imposta.La novità principale è rappre-sentata dal drastico taglio di in-formazioni richieste ai contri-

buenti. Ad esempio consideran-do lo studio relativo al commer-cio al dettaglio di strumentimusicali e spartiti i campi in me-no da compilare sono addirittura30. Con un doppio vantaggio. Daun lato, il minor tempo richiestoalle imprese e ai professionistiche li assistono nel reperimentodei dati e nell'individuazionedell'esatta collocazione. Dall'al-tro, la possibilità di minimizzareil rischio di errori nella compila-zione anche alla luce di un qua-dro sanzionatorio che ariguardoè diventato molto più rigorosonell'ultimo anno.

Una riduzione delle informa-zioni richieste che dovrebbe es-sere garantita sia con la già an-nunciata diminuzione delnume-ro degli studi di settore esistentiattraverso una serie di accorpa-menti, sia attraverso una contra-zione dei cluster (termine tecni-co che indica i gruppi omogeneidi elaborazioni statistiche).

A questo si aggiunge un'ulte-riore spinta alla compliance nelsolco del «cambia verso» inau-gurato dallalegge di Stabilità2ol5e finalizzato a incentivare l'ade-guamento spontaneo anche at-traverso una maggiore conve-nienza (e più tempo adisposizio-ne) perilravvedimento operoso.Così le Entrate hanno imple-mentato i dati disponibili con ri-ferimento all'anno d'imposta2014. Oltre a quelle già presenti -come sottolineato da una notadell'Agenzia - potranno essereconsultati le anomalie telemati-che, gli inviti a presentare i mo-delli, le risposte alle comunica-zioni di anomalie da studi di set-tore e le segnalazioni presentatedai contribuenti utilizzando ilsoftware ad hoc sviluppato pro-prio per questo tipo di finalità.

C) RIP RO D DIlON E RISERVATA

Studi di settore Pagina 11

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La platea

La fotografia degli studi di settore per l'anno d'imposta 2014 e il confronto con l'anno precedente in %

Professionisti Estrazioni Servizie manifatture

Commercio

NUMERO Totale818.233 "31.015 1.795.482 669.154 3.613.8842,0% -2,4% -1,4% -0,89/6

RICAVI 0 COMPENSI MEDIDICHIARATI Media

(in euro) 73.740 446.460 161.710 321.610 197.480-1,8% 1,4% -1,5% -0,8% -1,4%

REDDITO MEDIO D'IMPRESA0 DI LAVORO AUTONOMO Media

(in euro) 41.590 32.410 24.380 19.080 28.0301,2% 11,8°o 3.7% 9,0% 3,8%

Fonte elaborazioni su dati statistiche fiscali Mef

, Dal controllo automatico all'alert

Un parziale ritorno alle originidi jean Marie Del Bo

e si pensa che il camminodegli studi di settore èpartito all'inizio degli anni

Novanta dell'altro secolo, bensi comprende come la profondariforma alla quale si stalavorando possa esseredefinita, per unavolta senzaesagerazioni, come svoltaepocale.I,'obiettivo è chiaro: glistudi di settore non saranno piùsolo uno strumento perl'accertamento, ma unindicatore destinato a favorirela compliance del contribuente.Il tutto nella logica di maggiorecollaborazione e minoricontrolli ex post che vuole

caratterizzare, almeno nelleintenzioni, questa stagione neirapporti Fisco-contribuenti.Tutto bene, dunque? In realtà,come sempre, molto dipenderàda come la trasformazioneverrà gestita e,di conseguenza,da come si affronterà lo storicoproblema del sistema fiscaleitaliano: la presenza di milionidi piccole imprese e lavoratoriautonomi, di fatto noncontrollabili se non in modosaltuario. Abbandonare glistudi di settore deve portarealla massimizzazione dellenuove possibilità offerte dabanche dati e tracciabilità,collegata a premi sui controlliper chi non prova a sfuggire al

Fisco e all'uso intelligente delfuturo Gerico come alert perlacompliance. Con la prospettivadi un parziale ritorno alleorigini se si pensa che alla loronascita gli studi di settoreavrebbero dovuto essere ancheuno strumento destinato apermettere alle imprese divalutare le proprieperformance rispetto alcomparto di riferimento. Allorasi parlava di strumento dibenchmark finanziario edeconomico mentre oral'attenzione sarebbe puntata auna regolarità fiscale davalutare in anticipo per evitarecontrolli futuri.

0 RIPRODUZIONI RISERVATA

Studi di settore Pagina 12

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Dal controllo automatico all'alert

Un parziale ritorno alle originidi jean Marie Del Bo

e si pensa che il camminodegli studi di settore èpartito all'inizio degli anni

Novanta dell'altro secolo, bensi comprende come la profondariforma alla quale si stalavorando possa esseredefinita, per unavolta senzaesagerazioni, come svoltaepocale. L'obiettivo è chiaro: glistudi di settore non saranno piùsolo uno strumento perl'accertamento, ma unindicatore destinato a favorirela compliance del contribuente.Il tutto nella logica di maggiorecollaborazione e minoricontrolli ex post che vuole

caratterizzare, almeno nelleintenzioni, questa stagione neirapporti Fisco-contribuenti.Tutto bene, dunque? In realtà,come sempre, molto dipenderàda come la trasformazioneverrà gestita e,di conseguenza,da come si affronterà lo storicoproblema del sistema fiscaleitaliano: la presenza di milionidi piccole imprese e lavoratoriautonomi, di fatto noncontrollabili se non in modosaltuario. Abbandonare glistudi di settore deve portarealla massimizzazione dellenuove possibilità offerte dabanche dati e tracciabilità,collegata a premi sui controlliper chi non prova a sfuggire al

Fisco e all'uso intelligente delfuturo Gerico come alert perlacompliance. Con la prospettivadi un parziale ritorno alleorigini se si pensa che alla loronascita gli studi di settoreavrebbero dovuto essere ancheuno strumento destinato apermettere alle imprese divalutare le proprieperformance rispetto alcomparto di riferimento. Allorasi parlava di strumento dibenchmark finanziario edeconomico mentre oral'attenzione sarebbe puntata auna regolarità fiscale davalutare in anticipo per evitarecontrolli futuri.

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Incontro a Torino trai vertici della società internazionale e il sindaco Appendino (che ribadisce la sua contra età)

Tav conferma lavori e calendarioIter autorizzativo e scavi proseguono per completare l'opera entro il 2030

11

Filomena Greco

10RINO

[l tema della Torino-Lione alcentro diunincontro,istituziona-le e politico insieme, tra la Città diTorino e i rappresentanti di Fran-ciae Commissione europea. Alta-volo della sindaca Chiara Appen-dino Louis Besson, presidentedella commissione intergoverna-tiva italo-francese della Torino-Lione, e Laurens Jan Brinkhorst,coordinatore della Commissioneeuropeaper il Corridoio Mediter-raneo di cuilatrattainternaziona-le della Torino-Lione faparte.Unincontro a cui Besson eBrinkhorst si erano detti disponi-bili in una lettera inviata alla nuo-va amministrazione subito dopola vittoria alle amministrative. Di-sponibilità colta dallaAppendinochehafissatoladata dell'8 settem-bre. Un passaggio istituzionale in

' cui Brinkhorst ha ribadito che i badito dalla sindaca, mentre iter deltracciato checosterà l,5miliar-cantieri inizieranno a luglio pros-simo e ha sottolineato di aver pre-sentato alla sindaca «non solo ilpunto di vista della Francia e del-l'Italia, ma anche di Spagna, Slo-venia, Croazia e Ungheria, paesiche attendono il completamentodi un'operaal servizio del 18% del-lapopolazione europeainregioni

Il primo cittadinovedrà la settimana prossimail ministroDelrioAttesa la ratifica dell'accordodei due Parlamenti nazionali

che rappresentano il 17% o del pil».Un incontro che segue quello diAppendino con il responsabiledell'Osservatorio Paolo Foietta eprecede quello con il ministroDelrio,laprossimasettimana, chenon cambia gli equilibri. Torinoresta contraria all'opera come ri-

autorizzativo e lavori proseguo-no.Ilavori sono quelli preparato-ri, gli scavi di Chiomonte e di Sa-int-Martin-LaPorte, dove da ago-sto la talpa "Federica" ha iniziatola realizzazione dell'ultimo cuni-colo esplorativo di 9 chilometri.L'iter è quello dellaratifica dapar-te dei due Parlamenti dell'accor-do Italia-Francia e dellaprogetta-zione esecutiva sulla tratta inter-nazionale da 8,6 miliardi -12 lotti,57 chilometri di tunnel di base edue stazioni internazionali, St.Jeande Maurienne e Susa-accan-to al lavoro che l'Osservatoriosulla Torino-Lione sta inveceportando avanti sulla tratta italia-na all'Avfino a Torino.

L'obiettivo è essere pronti per

il203o, quando il tunnel di base e

le due stazioni internazionali sa-

ranno operative, con un tracciato

misto di 46 chilometri che colle-

gherà il nodo ferroviario di Tori-

no alla tratta internazionale. Su

questo versante si sta lavorando a

partire da alcuni punti fissi stabi-

liti afinegiugno dall'Osservatorio

con ministero delle Infrastruttu-

re e Rfi: il potenziamento della li-

nea esistente tra Bussoleno e But-

tigliera; il collegamento invarian-

te della linea storica con lo scalo

SanPaolo (che, nel riassetto gene-

rale, saràlafermatapasseggeri del

Sistema Ferroviario Metropolita-

no) inglobando lo scalo di Orbas-

sano; l'attraversamento del nodo

ferroviario di Torino verso Nova-

ra e Milano e, a sud, la connessio-

ne viaAlessandria coni porti ligu-

ri e il corridoio Genova Rotter-

dam.Inve stimenti p erUmiliardi,

un costo ridotto rispetto alla sti-

ma del progetto preliminare che

superavai 4,3 miliardi, per andare

incontro alle esigenze di sosteni-

bilità dell'opera. La partita a que-

sto punto è tutta politica, l'obietti-

vo è inserire gli interventi come

prioritari nel programma plu-

riennale allo studio di Rfi e mini-

stero delle Infrastrutture.

L'intervento più consistente èilcollegamento con lo scalo mercidi Orbassano, un adeguamento

di e che separerà il percorso dellemerci dalla tratta riservata ai pas-seggeri, su unpercorso di 22,5 chi-lometri (14 di galleria, 8,9 di galle-ria naturale e 4,9 di galleria artifi-ciale aRivalta). «Orbassano non èuno scalo morto - sottolinea Pao-lo Foietta, responsabile dell'Os-servatorio - ad oggi registra oltre12mila treni programmati all'an-no, è il terzo scalo del Nord Ovestsuperato per quan tità solo da No-varae daMilano Smistamento».Ilpunto, ribadisce Foietta, è lo svan-taggio economico dell'attuale li-nea storica, «con un differenzialedi costorispetto alle linee divalicopiù moderne di almeno il 5o% perognitonnellata, delioooio se si con-sidera il nuovo Gottardo».

Gli interventi di adeguamentolungo i 23,5 chilometri della lineastorica, daBussoleno fino adAvi-gliana, hanno un costo stimato di20o milioni. La linea ha già un inte-rasse tra i binari che supporta lasagoma dei treni merci mentre ilavori da realizzare riguardereb-bero l'adeguamento di cavalca-ferrovia, pensiline e segnali, oltreche interventi per la riduzione delrumore aridosso dei centri abitati.Per il nodo di Torino sono previstilavori di completamento ed ade-guamento di linee esistenti. «Ilcompletamento del passante fer-roviario - spiega Foietta - permet-terebbe di completare la galleriaPorta Nuova-Porta Susa, già rea-lizzata per oltre 4 chilometri.Mancano solo 120 metri di galle-ria, 300 metri di allargamento del-la trincea di ingresso in PortaNuova e l'armamento ferroviariosu4,5 km». La novità è il passaggioa «Sud-Est», chiarisce Foietta,cioè la realizzazione di una con-nessione ferroviaria a standardeuropeo in direzione di Alessan-dria. A regime, dunque, si realiz-zerebbe un sistema a forbice, al-l'altezza di Orbassano, che per-metterebbe alle merci di prose-guire verso Novara e Milanooppure di scendere verso Ales-sandria e i porti liguri.

Tav Pagina 14

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La mappa dell'opera

La nuova linea Torino-Lionein territorio italiano

LEGENDA

_, Tratto di linea in superficie3 .

........................................

Tratto di linea in galleria

Galleria esplorativadella Maddalena

y,; Stazione internazionaleW.0

torre: Rn (Rcre rrro,ari, lrtliona)

Venaus Mompantero I . '.ÄA

Borgone

San Michele

AviglianaRivali ,

l'Ifl a lias¢ot;

Tav Pagina 15