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Centro Studi C.N.I. - 3 febbraio 2016

INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. - 3 febbraio 2016

Pagina I

SEMPLIFICAZIONI

Tensioni sul regolamento edilizioSole 24 Ore 03/02/16 P. 15 Massimo Frontera 1

DDL CONCORRENZA

Concorrenza, modifiche in arrivoItalia Oggi 03/02/16 P. 42 2

PARTITE IVA

Più posti fissi crollo partite Iva molte erano finteRepubblica 03/02/16 P. 23 Roberto Mania 3

La sorpresa negativa delle partite IvaCorriere Della Sera 03/02/16 P. 7 Dario Di Vico 5

RICERCA

Le Ferrovie battono Google: più attraenti per i neolaureatiCorriere Della Sera 03/02/16 P. 21 6

COMMERCIALISTI

Il Miur fissa le regole per congelare il tirocinio durante il corso di laureaSole 24 Ore 03/02/16 P. 37 7

AVVOCATI

Avvocati arbitri , giù le parcelleItalia Oggi 03/02/16 P. 37 Gianni Macheda 8

FONDI PROFESSIONALI

Formazione con vincoli pubbliciSole 24 Ore 03/02/16 P. 37 Gianni Bocchieri 9

Rischio gara per le impreseSole 24 Ore 03/02/16 P. 37 Matteo Prioschi 10

INNOVAZIONE E RICERCA

Ritorno sulla Luna con i microsatelliti I cubetti hi-tech esplorano lo spazioRepubblica 03/02/16 P. 31 Elena Dusi 11

Lo schema unico nazionale delle Infrastrutture manca dell'ultimo «via libera»

Tensioni sul regolamento edilizioDelrio: siamo fermi da due mesi - L'opposizione della Lombardia

Massimo Frontera

ROMA

Il regolamento edilizio uni-co è all'ultimo miglio, ma è lastrada è tutta in salita. A spinge-re verso questo importanteobiettivo - che il governo indi-cava entro 2015 - è il ministrodelle Infrastrutture, GrazianoDelrio.Lo schemafinorapropo-sto ha il consenso quasi unani-me, ma si scontra con le riservelocalizzate nella regione Lom-bardia, con in testa i comuni,guidati da Milano. A condivide-re queste riserve, sostenute dal-l'Anci Lombardia, sono anche icostruttori edili.

«Il regolamento edilizio èpronto da due mesi», ha detto ilministro Delrio a margine del-l'incontro al Senato su "Gli al-beri nel cielo e ilfuturo delle cit-tà". «Il lavoro è quasi concluso -ha aggiunto -. C'è un'unica op-posizione di una regione su unpunto specifico che stiamo cer-

cando di superare. Sono duemesi che siamobloccati, speria-mo di concludere: siamo vera-mente a un passo».

Al centro della discussione, aquanto si apprende, è la partedel testo con le definizioni,standardizzate.

La definizione di «superficie»modifica le quantità ediliziepianificate dagli enti localie impone di adeguare anchegli strumenti urbanistici

Si discute in particolare sulladefinizione di "superficie". Laquestione è sostanziale: toccainfatti interessi concreti deglienti locali poiché modifica lequantità edilizie pianificate daiComuni nei loro Prg. Da qui l'al-tolà dei comuni lombardi.

Ma perché la questione nascein Lombardia?Perché, spieganoi tecnici, la Lombardia èlaregio-ne che più di tutte ha lasciato li-beri gli enti locali sui loro rego-lamenti. In altri territori, piani-ficazione e regole edilizie sonostate governate in modo piùstringente. All'estremo oppo-sto,per esempio, c'èl'EmiliaRo-magna, tutt'ora la sola regionedove il regolamento edilizio èuna realtà (da oltre un anno).

Il nodo è ciò che si includenella definizione di "superfi-cie". Se, ad esempio, si includo-no scale e androni, si otterrannocase con scale e androni al mini-mo, per massimizzare invece levolumetrie residenziali, cioèquelle vendibili.

Se invece il regolamento edi-lizio considera solo la superfi-cie abitabile, iprogettisti- e i co-struttori - saranno liberi di va-lorizzare anche le parti comuni.Quest'ultima strada, ricorda il

presidente dell'Ance, ClaudioDe Albertis, è proprio quellaimboccata dalla Lombardia, ein particolare dal comune diMilano. «Questa scelta, su cuitutti sono stati d'accordo, ar-chitetti, operatori e comune -ricorda De Albertis -è stata pre-sa perché, diversamente, si fini-va per fare progetti in cui si lesi-nava sugli spazi comuni, conscale anguste, o con altre solu-zioni improbabili».

«Noi - informa sempre De Al-bertis - abbiamo fatto una pro-posta di compromesso: indica-re tre definizioni di superficie:"netta", "lorda" - cioè compren-siva dei muri - e "costruita" -comprensiva anche delle particomuni - lasciando poi al singo-lo comune la scelta di quale re-cepire nel suo regolamento».

Questa questione principale

se ne porta dietro un'altra. Mo-

dificando la definizione di su-

perficie, si rettifica anche lapre-

visione edificatoria dei comuni,

che - ad esempio - si potrebbero

trovare, da un giorno all'altro,

un 20% di volumetrie in meno

nei loro Prg (per non dire deiva-

lori delle aree). Dunque, an-

drebbero rifatti tutti piani. Ipo-

tesi che, ancora una volta, vede

contrario il comune di Milano,

che ha appena chiuso il suo pia-

no di governo del territorio.

Per compensare, almeno inparte, queste conseguenze, altavolo presso il ministero delleInfrastrutture è stata anche ipo-tizzata una fase transitoriasuffi-cientemente lunga e gradualeper l'approdo al regolamentoedilizio unico. Non solo. Percompensare i comuni che, pereffetto delle nuove definizioni,subiscono un taglio della capa-cità edificatoria, sono stati pre-visti coefficienti e parametriche consentono di recuperare idimensionamenti originali.

Semplificazioni Pagina 1

IL DDL 1N SENATO

C n a ►rrenza,. . , - - : - Ifiche

1

® .

1 quiVO

1Il ddl `concorrenza si tprepara alle modifichedei relatori. Entro la finedella settimana , infatti, è ixin programma la presen-tazione delle proposte diSalvatore Tomaselli (Pd)e Luigi Marino (Ap)..

L'annuncio è arrivato,ieri, al'termine delle se-

.duta-della commissioneindustria del senato nelcorso della quale si è, con-elusa l'illustrazione degli.oltre mille emendamentipresentati. Per passarealle votazioni si attendeche la commissione bei-lancio dia il parere sülle coperture. Durante lariunione che si è svoltaieri sono stati individua-ti i temi sul tappeto -che

j presentano problemi: l'Rcauto, la necessità di unamaggiore tutela nel mer-cato elettrico, le profèssioni dagli odontoiatri aifarmacisti agli ingegneri.Il turismo, gli Ncc, Ubered i trasporti in genera-

, le, ma anche le banche.L'intenzione è quella diprocedere per par-tendo, dunque, dall'art. 1che riguarda le assicura-

i zioni.-ORipmrluziane riseruata-

DDL Concorrenza Pagina 2

% %n .,. l u,

I

Nel 2015 gli occupati aumentanodi 109 mila. Ma a dicembre è calo

ROMA. Si muove, seppure lenta-mente, il mercato dei lavoro ita-liano. In un anno (l'anno del Jobsact e degli sgravi contributivi perle assunzioni a tempo indetermi-nato) l'occupazione è aumenta-ta di 109 mila unità, i disoccupatisono 254 mila in meno, il tasso diinattivitàè calato lievemente del-lo 0,1%. li tasso di occupazione(56,4%) resta trai più bassi d'Eu-ropa dove la media è oltre il 60%.Rimane stabile, nell'ultimo me-se, il tasso di disoccupazione gio-vanile, 37,9%, anche se in un an-no è calata del 3,3%. Sono gli ulti-mi dati rilevati dall'Istat che se-gnalano un cambiamento inte-ressante nel mercato del lavoro:è il lavoro dipendente a spiegareinteramente l'aumento dell'oc-cupazione. In un anno i lavorato-ri con contratto subordinato so-no cresciuti di 247 mila unità con-tro una diminuzione dei lavorato-ri autonomi di 138 mila unità.Nel lavoro autonomo, certo, ci so-noi professionisti e gli artigiani,ma anche le false partite Iva e lecollaborazioni mascherate. In-somma una parte del lavoro gri-gio che con le nuove regole del

Jobs act è passato al lavoro dipen-dente. I numeri dicono questo: inun anno ci sono stati 135 milacontratti a tempo indeterminatoin più che coincidono quasi esat-tamente con i posti di lavoro indi-pendenti persi. Nello stesso pe-riodo sono cresciute di 113 milaunità i contratti a termine. Si co-mincia a vedere dunque un po'meno di precarietà a parte il feno-meno preoccupante (il ministe-ro ha avviato un'inchiesta) delboom dei voucher: + 70%.

Non è dunque un bilancio ne-gativo quello del primo anno diJobs act (gli sconti sono entratiin vigore a gennaio, l'abolizionedell'articolo 18 a marzo) manemmeno esaltante. In un mese(dicembre rispetto a novem-bre), d'altra parte, si sono regi-strati 21 mila occupati in meno ela disoccupazione è risalitaall' 11,4%. «L'economia non ha ri-preso, se non pochissimo. E que-sto si riflette sull'occupazioneche anzi è stata particolarmentesensibile a un incremento del Piidi appena lo 0,8 %», spiega Emi-lio Reyneri, professore emeritodi sociologia del lavoro all'Univer-sità Bicocca di Milano. «Ma nonc'è ombra di dubbio - continua

Nell'ultimo mesedell'anno il tasso dellepersone senza lavoroè risalito all' 11,4%

- che uno degli scopi del Jobsact fosse proprio quello di realiz-zare un travaso di una parte dellavoro precaria nel lavoro stabi-le. Questo è avvenuto».

I dati deli'Istat, tuttavia, nonspiegano tutto quel che sta acca-dendo nei mercato del lavoro co-me per esempio il crollo della cas-sa integrazione: -44,7%.

«C'è un'inversione di tenden-za - ragiona Pietro Garibaldi,professore di economia all'Uni-versità di Torino - il mercato deilavoro si è mosso ma, va detto, acosti altissimi per lo Stato». Per-ché quello 0, 5 % in più di occupa-ti in un anno (cioè i 109 mila po-sti) ci sono costati due miliardi dieuro. Questo l'effetto sgravio pre-

visto dalia penultima legge diStabilità. Effetto (sconto di8.060 euro l'anno per tre anniper ogni assunto in maniera per-

manente) che nel 2016 sarà mol-to più modesto (risparmio massi-

modi 6.500 euro in due anni). An-che per questo il 2016 potrebbeandare peggio del 2015. «I1 conte-sto - dice Garibaldi - è mutato:c'è il decalage degli sgravi, c'è unrallentamento ancora più marca-to di alcune economie come quel-la cinese o russa, c'è la Borsa, chein genere anticipa i cambiamen-ti, che va male». Non sono pessi-mistiche le previsioni di Confin-dustria. «Noi - spiega Luca Pao-lazzi, chief economist di Vialedell'Astronomia - abbiamo rile-vato che esiste da un po' di tem-po una "presa diretta" dell'occu-pazione rispetto all'andamentodell'economica. Per il 2016 preve-diamo una crescita del Piidell'1,4% e un incrementodell'occupazione deii'1,1%. Leimprese sanno che le riforme ri-marranno e che, per quanto ri-dotti, resteranno pure gli sgraviper le assunzioni».

DN<IJNE

Partite Iva Pagina 3

I dati dell'occupazione, N- nno

- 21.000

1.Á%i ,.000

;.. 1.é 5,,000 .y.. .;i 1„000

+1 12 .000 +2,,000

Partite Iva Pagina 4

II commento

La sorpresa negativa delle partite Ivadi Dario Di Vico

n un solo mese, quello di dicembre 2015,i lavoratori indipendenti occupati sonodiminuiti di 54 mila unità. E questa la

novità più sorprendente che emerge daidati Istat sull'occupazione diffusi ieri, datiche registrano un leggero peggioramentodel tasso di disoccupazione arrivato all'11,4%e un lieve miglioramento dello stesso indiceriferito però ai soli giovani dai 15 ai 24 anni(sceso al 37,9% ). Il calo degli autonomi hainfluenzato il risultato complessivo chenell'ottimo mese dell'anno ha fatto segnare-21 mila occupati. Se estendiamo l'analisiall'intero 2015 i posti di lavoro indipendentipersi sono 138 mila ed è ancor piùinspiegabile come una consistente parte diessi si sia concentrata nel solo mese didicembre. In attesa di dati più approfonditie suddivisi per settore, che però nonavremo prima di marzo, si può ipotizzareche un calo così repentino sia dovuto adalmeno due cause. La prima è virtuosa e

corrisponde a una trasformazione dicosiddette false partite Iva in rapporti dilavoro a tempo indeterminato odeterminato, passaggio favoritodall'introduzione del Jobs act e soprattuttodagli incentivi fiscali in vigore per tutto il2015. La seconda causa ci parla invece diun'ulteriore selezione darwiniananell'ambito delle micro-imprese e delleattività professionali. La debole ripartenzadell'economia non avrebbe permesso apiccoli commercianti, artigiani e liberiprofessionisti in difficoltà di rientrare incarreggiata, anzi avrebbe finito perspingerli definitivamente fuori mercatoanche in virtù di scadenze di tipoanagrafico. Si tratta di supposizioni chepotrebbero trovare una conferma dai datidell'Osservatorio delle partite Iva istituitopresso il Mef, che mensilmente fornisce ilnumero di aperture di nuove partite Iva econ scadenza più diluita dà anche il trenddelle chiusure di attività. Si deve tenerpresente, infatti, che par a fronte di unritmo sostenuto di nuove partite Iva che

ogni mese vanno da 35 a 5o mila unità lechiusure stimate dai Mef si attestanotradizionalmente attorno al 70-80% rispettoalle aperture. E da lungo tempo, quindi, unsistema a porte girevoli e si sarebbeconfermato tale anche nel 2015. Al di làcomunque delle cose che sappiamo e delletante di cui possiamo individuare delletracce il dato di ieri dell'Istat spinge adaccendere un faro sulle reali dinamiche dimercato che investono il lavoroindipendente, specie nel momento in cui ilParlamento si appresta a discutere ildisegno di legge governativo ad hoc cheaumenta tutele e diritti. Tornando ai daticomplessivi dell'occupazione va detto che cisi sarebbe potuto attendere che nel mese didicembre le imprese si affrettassero adassumere prima della riduzione parzialedegli incentivi decisa della nuova legge diStabilità in vigore dal i gennaio. Invece nonè accaduto e non è un bel segnale, vuol direche le aziende vedono davanti a sé ancoratroppa nebbia.

milai posti di lavoroautonomopersi in Italianel 2015. Diquesti, ben 54mila sonovenuti amancarenel corso deimese didicembre.Realistical'ipotesi di unatrasformazionedi partite Iva inlavorodipendente

Partite Iva Pagina 5

Le Ferrovie batlono e: più attraenti per i neola eaLa ricerca tra i giovani che escono dagli atenei italiani. Il gruppo di trasporti è primo, sul podio anche Bnl

Nell'era di Internet e della ri-voluzione digitale, il lavoro piùambito per i giovani neolaure-ati italiani è un posto alle «vec-chie» Ferrovie. Il Gruppo Fs,l'azienda di trasporti fondatanel igo5 è, per il secondo annoconsecutivo, in testa alla clas-sifica «Best employer of choice2016», stilata da Cesop com-munication.

Sul podio si piazzano Goo-gle e la Banca nazionale del la-voro del gruppo Bnp Paribas.Quarta, invece, è Apple. Nellatop ten ci sono altri grandigruppi del nostro Paese comeEni (5°), Ferrero (6°), Monda-dori (8°), Finmeccanica (9°,con un salto in avanti di 13 po-

sizioni) e Ferrari (io°). «Abbia-mo intervistato 2.500 giovanineolaureati - spiega DanieleMaselli, amministratore di Ce-sop - chiedendo di sceglierefra Zoo società anche multina-zionali».

La conferma di Fs in testa aquesta classifica non stupiscegli analisti. «Non è automaticoche un marchio attraente per i

La sta llib iiiiiitàI ricercatori: «Ma piùdel posto fisso si cercala stabilità e la serietàdell'azienda»

consumatori lo sia pure per unlavoratore - continua Maselli- perché dipende molto dalleazioni di comunicazione chele società fanno nelle universi-tà. Ad esempio, ïl gruppo Fs faconoscere la metodologia dilavoro ai ragazzi che oggi sonoattratti più che dal "posto fis-so", dalla serietà e stabilitàdell'azienda». I dati conforta-no le impressioni dei neolau-reati perché Fs, dal 2011 a oggi,ne ha assunti 472 e di questi172 solo lo scorso anno.

«Abbiamo puntato sul ri-cambio generazionale che ciassicura oggi il giusto mix dirisorse tra esperienza e inno-vazione - dice Renato Maz-

La ricerca Le dieci più ambite

II gruppo

Fs Italiane

si è piazzato

al primo posto

come società

più desiderata

dai neolaureati

nel 2016

La classifica

è emersa da

un sondaggio

condotto fra

2.500 giovani

2016 Azienda Ne12015

Font BestEmployerofCh d'Arco

zoncini, amministratore dele-gato del gruppo Fs - e ai gio-vani offriamo la possibilità diformarsi, crescere e fare espe-rienza». La selezione è accura-ta. «I laureati sanno che siamouna realtà solida e sono consa-pevoli che per i nostri progettiinvestiamo e puntiamo su tec-nologie d'avanguardia - con-clude l'ad - e per questo cer-chiamo giovani talenti, li in-contriamo con iniziative di"orientamento al lavoro" in-sieme a università d'eccellenzaoffrendo anche master, tesi dilaurea, stage e seminari».

Alessio Ribaudo@AlessioRib

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Ricerca Pagina 6

1l Miur fissa le regole per congelareil tirocinio durante il corso di laureaGli aspiranti alla professione dicommercialista che vorrannocongelare il proprio tirocinioprofessionalizzante durante ilcorso di laurealo potrannofare. Ma non per più di dodicimesi dal suo compimento. Conuna nota (379/16) indirizzata airettori delle università , il Miurchiarisce alcune questioniapplicative in materia ditirocinio , e risponde a unaserie di interrogativi sollevatidallo stesso Consiglionazionale dei dottori

commercialisti e degli esperticontabili.

I tecnici di Viale Trasteverehanno chiarito che ilpratican tato svolto inconcomitanza con il percorsoformativo potrà esseresospeso su richiesta deltirocinante a compimento delsemestre e delle ore previste inconvenzione, e che lasospensione «non potràprotrarsi oltre un annosuccessivo al compimentodella durata legale del corso».

Commercialisti Pagina 7

el Consiglio di stato, degiurisdizionalizzazione in dirittura con un anno di ritardo

pensi tagfiati del 30% per ridurre il costi dell 'istitutoarbitri, ,iì' - 4- •

DI C{dANNIMACHEDA

avvocati che svolge-ramo le funzioni di ar-

atri percepiranno uncompenso tagliato del

30%, coi correndo così a ridur-re i costi dell'istituto e renderlopiù appetibile. Gli arbitrati sa-ranno segnati ai professioni-sti iscri ti in apposite liste, invia au atica, con rotazione,grazie appositi sistemi in-formati zati. Gli elenchi saran-no formati in base alle aree dispecializzazione. Lo prevede loschema ' decreto del ministrodella giustizia «Regolamentorecante disposizioni per la ri-duzione dei parametri relativiai coni nsi degli arbitri, non-ché dis osizioni sui criteri perl' asse azione degli arbitrati,a norm dell'articolo 1, commi5 e 5-bis, del decreto-legge 12settembre 2014 , n. 132, con-vertito, on modificazioni, dal-la legge 10 novembre 2014, n.162». Il , che doveva essereemanat entro il 10 febbraio2015 (9 giorni dall'entrata invigore d alla legge di conversio-ne del 132/2014 in materiadi degi sdizionalizzazione),giunge dunque con un anno diritardo dopo aver ottenuto il14 gennaio scorso il via liberacon oss rvazioni dal Consigliodi stat (parere 00142/2016)si avvi alla pubblicazione inG.u

Il dl 1$2/2014 ha previsto nel

comma 1 dell'unico articolo delproprio Capo I («Eliminazionedell'arretrato e trasferimentoin sede arbitrale dei procedi-menti civili pendenti») che inalcune controversie civili (siveda tabella in pagina) le par-ti, con istanza congiunta, pos-sono richiedere di promuovereun procedimento arbitrale. Ilgiudice, se ci sono le condizioniper procedere, dispone la tra-smissione del fascicolo al presi-dente del Consiglio dell'ordineforense del circondario in cuiha sede il tribunale ovvero lacorte di appello perla nominadel collegio arbitrale per le con-troversie di valore superiore a100 mila euro e, se le parti lodecidono concordemente, di

un arbitro per le controversiedi valore inferiore a 100 milaeuro. Gli arbitri sono indivi-duati, insieme dalle parti odal presidente del Consigliodell'ordine , tra gli avvocatiiscritti da almeno cinque anninell'albo dell'ordine circonda-riale che non hanno subitonegli ultimi cinque anni con-danne definitive comportantila sospensione dall'albo e che,prima della trasmissione delfascicolo , hanno reso una di-chiarazione di disponibilità alConsiglio stesso.

L'articolo 3 del dm ormai indirittura stabilisce una ridu-zione del 30% dei parametrirelativi ai compensi in favoredegli arbitri, previsti dall'art.

10 del dm Giustizia 10 marzo2014. n. 55 (determinazione deiparametri per la liquidazionedei compensi per la professio-ne forense). La riduzione, comesi legge nella relazione mini-steriale , mira a garantire unsignificativo (e dunque incen-tivante) effetto di calmiere suicosti che le parti devono sop-portare per la remunerazionedegli arbitri.

L'altro obiettivo è garan-tire una effettiva rotazionenell'assegnazione degli incari-chi arbitrali. Il dm disciplinala formazione di un elencodegli arbitri, a cura del presi-dente del Consiglio dell'ordine.Nell'elenco sono iscritti, consuddivisione in aree che co-

Cause civili dinanzi al tribunale o in grado d 'appello pendenti alla data di entratain vigore del decreto legge 132/2014 , le quali non hanno ad oggetto dirittiindisponibili e che non vertono in materia di lavoro , previdenza e assistenzasociale , e nelle quali la causa non è stata assunta in decisione

Cause vertenti su diritti che abbiano nel contratto collettivo di lavoro la propriafonte esclusiva, quando il contratto stesso abbia previsto e disciplinato lasoluzione arbitrale.

Le materie interessate : diritto delle persone e della famiglia ; diritto dellaresponsabilità civile; diritti reali, condominio e locazioni ; diritto dei contratti;diritto commerciale e diritto industriale; diritto dell 'esecuzione forzata e delleprocedure concorsuali ; diritto bancario e finanziario; diritto del lavoro, dellaprevidenza e dell'assistenza sociale.

prono lo spettro delle materiecivili (si veda tabella in pagina)gli avvocati che hanno reso larelativa dichiarazione di dispo-nibilità documentando le pro-prie competenze professionalie la sussistenza dei requisitidi anzianità e di onorabilità(iscrizione da almeno cinqueanni nell'albo dell'ordine cir-condariale ; non aver subitonegli ultimi cinque anni con-danne definitive comportantila sospensione dall'albo).

La designazione dell'arbitroda parte del presidente delConsiglio dell'ordine all'in-terno dell 'area professionaledi riferimento , o la sua sosti-tuzione, sono operate in viaautomatica, con rotazione, daappositi sistemi informatizza-ti. Il Consiglio di stato chiedetuttavia nel parere che vengameglio specificata la situazionein cui in cui gli arbitri sono in-dividuati concordemente dalleparti, e ciò «anche in considera-zione di possibili interferenzetra concorde individuazionedalle parti e assegnazione pre-sidenziale , con incidenza (con-sapevoli o meno gli interessati)sulla effettiva rotazione delleassegnazioni».

-r©Riproduzione riservata

Avvocati Pagina 8

L'Autorità anticorruzione sottolinea il proprio ruolo di controllo sull'attività svolta dai «paritetici»

azione con vincoli pubbliciobbligo di applicare le procedure di aggiudicazione del Codice dei contratti

Gianni Bocchieri

In base alla lettera inviatadal presidente dell'Autorità na-zionale anticorruzione RaffaeleCantone al ministro del LavoroGiuliano Poletti il 15 gennaio, ifondi paritetici interprofessio-nali nazionali per la formazionecontinua sono organismi di dirit-topubblico, tenuti ad applicare leprocedure di aggiudicazionepreviste dal Codice dei contrattipubblici sia quando selezionanosoggetti prestatori di beni e ser-vizinecessariper la loro organiz-zazione e per il loro funziona-mento, sia quando procedono al-l'affidamento di contratti di for-mazione professionale.

Innanzitutto le conclusionidell'Anac si fonderebbero sull'in-sufficienza del dato formale dellaloro veste giuridica privatistica abase e struttura negoziale, perescludere la possibilità di qualifi-carli come organismi di dirittopubbli co, poiché laloro disciplinanormativa presenta molteplicielementi di pubblicizzazione:

l'autorizzazione e lavigilanzami-nisteriale, con possibilità di di-sporne il commissariamento incaso di grave irregolarità o ina-dempimento degli obblighi; lava-lutazione dei risultati; la nominadel presidente del collegio deisindaci; la sottoposizione ad atti-vità di indirizzo svolta da apposi-to organo collegiale.

L'Anac ritiene sussistentiuna serie di requisitiche pongono questi entisotto la sua vigilanzaperla gestione delle risorse.............................................................................

In secondo luogo l'Anac richia-ma la natura pubblica del loro fi-nanziamento, che non potrebbeessere assimilato ai "contributidegli associati" previsti dall'arti-colo 37 del Codice civileperlapar-te relativa allo 0,3o% del contribu-to versato dalle imprese (articolo

25 della legge 845/1978), perchérappresenterebbero una presta-zione patrimoniale imposta, aisensi dell'artiicol0 23 dell a C ostitu-zione in ragione dell'obbligatori e-tà della prestazione confermatadalla previsione di una sanzione acarico degli stessi datori di lavoronel caso di omesso versamentodel contributo.

Infine l'Anac ritiene che i fondipresentino itre requisitinecessariprevisti dalla normativa comuni-taria (direttive 2004/17/Ce e2004/18/Ce già recepite e diretti-ve 2014/24/Ue e 2014/25/Ue in fa-se di recepimento) ovvero la sot-toposizione a un'influenza pub-blica dominante, l'istituzione invista del soddisfacimento di biso-gni di interesse generale e la per-sonalitàgiuridica.

Per quanto riguarda il requisi-to dell'influenza pubblica domi-nante, l'Anac ritiene che possaconsiderarsi integrato anche so-loinragione dei significativi e pe-netranti poteri di controllo rico-nosciuti al ministero del Lavorosulla gestione deifondi.

Con riferimento al requisitodella natura dell'interesse perse-guito, l'Anac ritiene che esso siarinvenibilenellalorostessafinali-tà costitutiva della promozionedello sviluppo della formazioneprofessionale continua, correlataal perseguimento del precetto co-stituzionale, secondo cui la Re-pubblica cura la formazione deilavoratori (articolo 35, comma 2della Costituzione). Inoltre, leesigenze di interesse generaleperseguite daifondi presentereb-bero carattere non industriale ocommerciale, poiché essi soddi-sfarebbero bisogni di carattereeminentemente pubblicistico,sottratti al mercato.

Per quanto riguarda il requisi-to dellapersonalità giuridica, puressendo evidente la sua insussi-stenzain capo aifondi secondo lanozione dell'ordinamento giuri-dico italiano, l'Anac ritiene cheesso debba essere estensiva-mente inteso come definizioneaperta ad ogni forma di soggetti-

vità giuridica, concludendo cosìper la qualificazione dei fondiquali organismo di diritto pub-blico. Pertanto, in quanto tali, sa-rebbero tenuti ad applicare leprocedure di aggiudicazionepreviste per i contratti pubblici esarebbero assoggettati alla vigi-lanza dall'Anticorruzione.

Nonostante la puntuale rico-struzione anche giurispruden-ziale dell'_Anac, non sembranocosì pacifiche le argomentazionisulla sussistenza della influenzapubblica dominante, soprattuttoperché conilDlgsl50/2o15ilpote-re divigilanzaviene trasferito allacostituenda Anpal ed è stataabrogata la previsione che con-sentiva al ministero di sospende-re l'operatività dei fondi o com-missariarlinel caso diirregolaritàodi inadempimenti.

Inoltre lacircostanzacheilcon-tributo ai fondi possa essere im-posizione patrimoniale non signi-fica che essi siano direttamente fi-nanziati dallo Stato.

RI PRODUZIONE RI RVAIA.

Fondi professionali Pagina 9

Oggi incontro al ministero del Lavoro

Rischio gara per le impreseMatteo Prioschi

Dopo aver scritto al mini-stro Poletti, l'Anac il25 gennaioha inviato anche una comuni-cazione direttamente a diciottofondi interprofessionali. Lalettera si conclude informandoche «l'Autorità eserciterà l'atti-vità di controllo e divigilanza dipropria competenza sul rispet-to da parte dei fondi medesimidella normativa in materia diappalti pubblici». Le conse-guenze di questa decisione non

sono ancora del tutto chiare ecerte, ma gli addetti ai lavori al-cune valutazioni le hanno giàfatte, in attesa delle indicazioniche, si spera, arriveranno oggio

La valutazione dell'Anacavrebbe effetti più consistentisul fronte dell'erogazionedella formazione che su quellodegli «approvvigionamenti»

neiprossiri giornidalministe-ro del Lavoro.

L'obbligo di ricorrere a dellegare sul fronte degli approvvi-gionamenti, quando siselezio-nano «soggetti prestatori dibeni e servizi necessari per laloro organizzazione e per illo-ro funzionamento» non do-vrebbe impattare più di tanto,anche perché nella maggiorparte dei casi già si opera conqueste procedure.

Effetti più rilevanti, invece,

potrebbero determinarsi sulfronte delle "uscite", cioè delleattività di formazione o per i fi-nanziamenti erogati diretta-mente alle aziende, tant'è che,in attesa di chiarimenti, qualcu-no ha sospeso le nuove attività.

Nella lettera inviata dal-l'Anac silegge che si devono ap-plicare le procedure di aggiudi-cazione previste dal Codice deicontratti pubblici «quandoprocedono all'affidamento dicontratti di formazione profes-sionale chesipossaconfiguraregiuridicamente, sotto il profilooggettivo, come affidamento diappalto pubblico di servizi».

Secondo un'interpretazionedi questa disposizione che giratra gli addetti ai lavori e ha de-stato preoccupazione, l'obbli-go di gare potrebbe sussistereanche quando la formazionenon viene gestita dal fondo, madall'azienda interessata.

Alcuni enti, infatti, hannouna sorta di "conto formazioneaziendale", in cui confluisconoi contributi versati dalle singo-le imprese a cui le stesse attin-gono per finanziare la loro for-mazione. Ebbene in tale situa-zione l'obbligo di affidare i cor-si tramite gara potrebbericadere direttamente sul-l'azienda. Se così fosse, la ge-stione di tutto il processo sicomplicherebbe non poco.

Questa mattina è previsto unincontro tra il ministero del La-voro e le organizzazioni sinda-cali e datoriali in cui saranno af-frontati questi dubbi. I tecniciministeriali dovrebbero espor-re le loro valutazioni in merito ese necessario successivamenteverranno forniti chiarimenticon una circolare.

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Fondi professionali Pagina 10

RItorno Lun3

con i niïcrosatellitii

cubetti ii4ech]lI

esplorano Li' spazio

Conto allarovescia perle ion i 1 sa

Cina e ìa one

"Il vero obiettivoe portarel'uomo su Marte"

ELENA DUSI

ROMA. Appuntamento sulla Lu-na. Una manciata di Paesi dellaTerra si incontrerà fra un paiod'anni sopra o attorno al satelli-te. La Nasa, sfruttando il viaggioinaugurale del suo nuovo SpaceLaunch System (l'erede delloShuttle, il razzo più potente maicostruito), nel 2018 spargerà at-torno alla Luna uno sciame di mi-crosatelliti per cercare acqua (erisorse minerali). La Cina lavoraper battere sul tempo gli ameri-cani e andarsi a prendere un pa-io di chili di polvere lunare da se-tacciare (cercando anche leitracce di materiali preziosi). IlGiappone vuol far allunare unveicolo-robot per esplorare, sem-pre fra due anni, la magnifica de-solazione. E l'Agenzia spazialeeuropea, in collaborazione con i

Il razzo della Nasa nel2018 manderà in orbita13 "esploratori" grandicome scatole da scarpe

russi di Roscosmos, sulla Lunavuole proprio mettere casa, co-struendo un "villaggio lunare"vicino al polo sud. Ma per questoserviranno almeno cinque annie varie missioni robotiche per co-

struire i moduli gonfiabili (por-tati dalla Terra) e le mura di pro-tezione (realizza-te con la sabbia lu-nare e una stam-pante 3D). Pro-prio ieri una stam-pante 3D realizza-

ta dall'Agenziaspaziale italianae tre industrie delnostro Paese è sta-ta sperimentata

a bordo della Sta-zione spaziale in-

ternazionale. Harealizzato un pic-colo oggetto diplastica.

«Per l'uomo sista riaprendo laporta dello spazio», commentaGiovanni Bignami, astrofisicodell'Accademia dei Lincei e auto-re di molti libri divulgativi (l'ulti-mo è Oro dagli asteroidi e aspa-ragi da Marte. Realtà e mitidell'esplorazione dello spazio).«Lo Space Launch System ripor-terà finalmente gli astronautiamericani oltre la nostra orbita,dopo il pensionamento delloSpace Shuttle nel 2011. Oggi,per andare sulla Stazione spazia-le, la Nasa deve chiedere un pas-saggio ai russi».

Il nuovo razzo americano do-vrebbe partire per il suo primoviaggio a settembre del 2018,ma a bordo per ora non saliran-no astronauti. Arrivato nei pres-si della Luna, lo Space LaunchSystem attiverà le sue molle perrilasciare intorno all'orbita il mo-dulo abitabile Orion e 13 micro-satelliti. La capsula Orion è il vei-

colo che probabilmente - dopomolti miglioramenti - verràscelto per portare l'uomo suMarte. I microsatelliti sono unadelle tecnologie più nuove e ver-satili della ricerca scientifica nel-

lo spazio oggi. Si tratta di con-centrati di tecnologia grandi co-me scatole da scarpe (10 per 20per 30 centimetri) e pesanti

una dozzina di chili. In alcuni ca-si vengono alimentati solamen-te a energia solare e sono tal-mente economici che molte uni-versità le fanno costruire ai pro-pri studenti. «Ci si è accorti -

spiega Bignami - che per alcu-ne osservazioni uno sciame di sa-telliti piccoli è più utile di un uni-co satellite grande».

A bordo dello Space LaunchSystem i microsatelliti saranno13, di cui uno - l'ArgoMoon -realizzato in Italia e incaricatodi scattare foto ad alta risoluzio-ne della missione. Lunar Fla-shlight cercherà acqua e risorseminerali al polo sud lunare, nel-la zona in ombra, illuminandolacon un raggio laser. E a compiti

simili saranno dedicati almenoaltri tre microsatelliti (non tutti

e 13 sono stati già sceltidalla Nasa), che orbite-ranno attorno alla Lunaad altitudini diverse.Dal suo "armadio' pie-no di "scatole di scar-

pe", il razzo della Nasafarà poi saltare fuoriNea Scout, che punteràun asteroide e lo inse-guirà. Gli asteroidi- al-

tra potenziale fonte diminerali preziosi - so-no uno degli obiettividella ricerca della Na-sa, più umile di Martema, per ora, più concre-to. Cusp, un microsatel-lite incaricato di studia-

re le particelle elettricamentecariche provenienti dal Sole, ser-virà a fare le "osservazioni delmeteo spaziale', prevedendoquelle tempeste solari che po-trebbero danneggiare telecomu-nicazioni e linee elettriche sullaTerra. Se poi davvero degli uomi-ni si imbarcheranno per Marte,bisogna essere sicuri che i 7-8mesi di viaggio non compromet-tano la loro salute. Il microsatel-lite BioSentinel studierà gli ef-fetti delle radiazioni spaziali su-gli esseri viventi, osservando idanni del Dna subiti dai campio-ni di lievito che ha a bordo.

Poi, se tutte le prove andran-no bene, lo Space Launch Sy-stem inizierà a ospitare i primiastronauti, il modulo Orion ver-rà ampliato e reso più comodo. Efinalmente si inizierà a parlaredell'epica missione per Marte.

l9NIVN(ìUULIONE PISFJNATA

Innovazione e ricerca Pagina 11

F IALaiVasa. in

occasione delviaggio inaugurale

del nuovo razzoSpace LaunchSystem (foto a

destra), nel 2018spargerà attorno

alla Luna unosciame di micro-

satellitiper cercareacqua e minerali

TEC r,: f'2 9GIAI microsatelliti

(foto sopra) sonograndi come

scatole da scarpe(10 per20 per 30cm) e pesano unadozzina di chili.Alcuni sono così

economici chemolte universitàli fanno costruireai loro studenti

ACQUAMolti dei

microsatellitiorbiteranno

intorno alla Luna.LunarFlashlight

(a sinistra)cercherà risorseutili al polo sud

lunare, nellazonain ombra,

illuminandolacon un raggio laser

Innovazione e ricerca Pagina 12