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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. 30 maggio 2019

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CYBERSECURITY

BLOCCATO LO SCUDO ITALIANO CONTRO LE MINACCE SUL 5GSole 24 Ore 30/05/19 P. 17 FOTINA CARMINE 1

SBLOCCA CANTIERI

PIU' DIFFICILE L'ESCLUSIONE DAGLI APPALTICorriere Della Sera 30/05/19 P. 35 2

AUTOSTRADE, LA NORMA PER REVOCARE LE CONCESSIONISole 24 Ore 30/05/19 P. 1 TROVATI GIANNI 3

RITORNA LA SOCIETA' MINISTERIALE "INFRASTRUTTURE SPA"Sole 24 Ore 30/05/19 P. 6 SALERNO MAURO 4

OPERE PUBBLICHE

ITALIA BLOCCATA RINVIATE OPERE PER 16 MILIARDIRepubblica 30/05/19 P. 8 PETRINI ROBERTO 5

CONSULTA PROFESSIONI

CONSULTA/1 SPIRAGLI AMPI PER LA MESSA ALLA PROVAItalia Oggi 30/05/19 P. 30 CICCIA MESSINAANTONIO

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ITALIA E UNIONE EUROPEA

ORA LA PROCEDURA DI INFRAZIONE CONTRO ROMA DIVENTA UNA PARTITA TUTTAPOLITICA

Sole 24 Ore 30/05/19 P. 3 PESOLE DINO 8

PRIVACY

IN UN ANNO SANZIONI PER 56 MLNItalia Oggi 30/05/19 P. 30 PROVINO GIULIA 9

LIBERA CIRCOLAZIONE DEI DATI NON PERSONALI UNA BUSSOLA UE PER IL MERCATODIGITALE

Italia Oggi 30/05/19 P. 35 AUSILIO ESPEDITO 10

BANCHE

BRUXELLES CI RIPROVA, RICORSO CONTRO L'ITALIACorriere Della Sera 30/05/19 P. 9 MASSARO FABRIZIO 11

COMMERCIALISTI

PROCURATORI, NIENTE ESAME PER GLI ISCRITTIItalia Oggi 30/05/19 P. 36 DAMIANI MICHELE 12

DAL CNDCEC UN SUPPORTO PER L'ESTEROItalia Oggi 30/05/19 P. 36 DAMIANI MICHELE 13

NOTAI

CONSULTA/2 NOTAI DESTITUITI ALLA TERZA VIOLAZIONEItalia Oggi 30/05/19 P. 30 CICCIA MESSINAANTONIO

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D Sofe28

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RITARDI ATTUATIVI PER IL CENTRO DI VALUTAZIONE NAZIONALE

Bloccato lo scudo italianocontro le minacce sul 5GMancano anche le nuoveprocedure sulle notifichedel Golden power

Carmine Fotina

Lo "scudo" italiano contro le minaccesul 5G esiste per ora sulla carta. Il Cen-tro che dovrebbe valutare e certificaregli apparati non è mai partito, compli-ce l'inadeguatezza delle risorse finan-ziare e della struttura che dovrebbelavorarci. Allo stesso tempo, non ri-sultano pubblicate le misure di sem-plificazione che, tramite un Dpcm,dovrebbero facilitare le modalità dinotifica con cui gli operatori tic comu-nicano alla presidenza del consiglio icontratti firmati con fornitori extraUe. Così lo stallo sul mercato 5G ècompleto. Eppure, di fronte al pres-sing Usa anti-Huawei, supportato sulfronte interno dalla Lega alla vigiliadella firma con la Cina dell'accordosulla Via della Seta, il binomio Centro

di controllo-nuovo Golden powersembrava diventata una questionedella massima urgenza.

Sono trascorsi invano cinque mesi.II 12 dicembre il ministro dello Svilup-po economico Luigi Di Maio firmavail decreto ministeriale perl'istituzionedel Centro di valutazione e certifica-zione nazionale (Cvcn) rinviandoneperò l'operatività a un successivo de-creto applicativo che deve essereemanato dal direttore dell'Iscti (Isti-tuto superiore delle comunicazioni edelle tecnologie dell'informazione).Quest'ultimo atto però nonè mai arri-vato. Secondo fonti che lavorano aldossier, il Centro è bloccato perché lanorma originaria non aveva previstorisorse necessarie alla sua organizza-zione. La struttura attuale, meno di iopersone, andrebbe almeno raddop-piata e servono fondi per le conven-zioni conlaboratori specializzati. Co-me se non bastasse, proprio l'Iscti è alcentro del riassetto organizzativo delministero dello Sviluppo. L'imminen-te cambio della guardia (perii pensio-

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Foglio i

namento nei prossimi giorni del di-rettore Rita Forsi) e il progetto di ac-corpamento con la direzione che sioccupa delle frequenze nella nuova"Dg per le tecnologie delle comunica-zioni e la sicurezza informatica" nonhanno agevolato l'operazione. Ancheconsiderando le difficoltà che sta in-contrando Di Maio nell'intera riorga-nizzazione a causa della contrarietàdei sindacati interni.

L'altro pezzo del puzzle che ancoranon c'è riguarda la nuova normativasul Goldenpower, ovvero ipoteri spe-ciali (dall'imposizione di prescrizionifino al veto) che il governo può eserci-tare per difendere asset strategici. Il de-creto Brexit aveva esteso il Goldenpower anche alle forniture 5G preve-dendo la possibilità di semplificare lemodalità di notifica a carico delle com-pagnie telefoniche tramite un ulterioreprovvedimento, che però nonè maiar-rivato al traguardo. E ora l'incertezzarischia di paralizzare il mercato.

O@CFotina

R iPRODUZI ON E RISERVATA

Mondo

i iuawci fa causa al governo i s«Decisioniineostlmzionalb>

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Cybersecurity Pagina 1

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CORRIERE DELLA SERA

Sbloccacantieri

Più difficilel'esclusionedagli appalti

S

i allenta la stretta sulleirregolarità fiscali econtributive che

possono portareall'esclusione diun'impresa da una garad'appalto anche se «nondefinitivamenteaccertate». Lo prevede unodegli emendamenti deirelatori al decreto Sbloccacantieri, arrivato ieri inaula al Senato. Rispettoalla versione originaria, lapossibilità di estrarre ilcartellino rosso perirregolarità non accertatein via definitiva saràpossibile solo perviolazioni «gravi» e«contenute in attiamministrativi esecutivi».

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Sblocca Cantieri Pagina 2

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Autostrade, la norma perrevocare le concessioni

SBLOCCA CANTIERI

Nel decreto sblocca-cantieri spuntauna nuova via per facilitare la revocadelle concessioni autostradali, attraver-so unparere preventivo dell'Avvocatogenerale dello Stato: sarebbero cosìesclusela colpa grave e ogni responsa-bilitànate «da decretiche determinanola cessazione anticipata, per qualsiasiragione, di rapporti di concessioneau-

tostradale». Trovati a pag. 6

SBLOCCA- CANTIERI /1

La modifica introduceil parere preventivodell'Avvocatura

La modifica avrebbeincontrato il nodel sottosegretario Giorgetti

Gianni TrovatiROMA

Nel complicato lavorio intorno allosblocca-cantieri spunta una nuovaidea per facilitare la revoca delleconcessioni autostradali. Tramon-tata l'ipotesi di passare attraverso ilcontrollo preventivo della Corte deiconti, la nuova strada punta a unparere, sempre preventivo, da partedell'Avvocato generale dello Stato.Con quel parere, si legge nel testodell'emendamento, sarebbero «inogni caso escluse» la colpa grave «eogni conseguente responsabilità»che potrebbero nascere «da decretiche determinano la cessazione anti-cipata, per qualsiasi ragione, di rap-porti di concessione autostradale».

Il testo è nato nelle stanze di Pa-lazzo Chigi ma a quanto risulta in-contrerebbe un secco «no» da partedi Giancarlo Giorgetti, che alla pre-sidenza dei consiglio occupa il ruolochiave di sottosegretario. Segno cheil dualismo Lega-M5s continua a re-gnare anche nel palazzo del gover-no, teatro ieri mattina dei vertici pa-ralleli del premier Conte con i suoidue vice Salvini e Di Maio. Al puntoche l'emendamento, nato come go-

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Autostrade, spunta l'emendamentoper facilitare la revoca di concessioni

vernativo, è poi stato derubricato aparlamentare, anche se porta la fir-ma dei due relatori Agostino Santil-lo (M5s) e Antonella Faggi (Lega). Eha acceso l'ennesima battaglia fra idue litigiosi partner di governo, in-sieme alla reazione immediata dellaCorte dei conti.

«La norma solleva fondati dubbidi costituzionalità», scrive l'asso-ciazione dei magistrati contabili,«genera una preoccupante altera-zione degli attuali equilibri ordina-mentali» e finirebbe per generareun caos. A quanto risulta al Sole 24Ore lo sa bene lo stesso Avvocatogenerale, sorpreso da una mossache finirebbe per inghiottirlo nel ri-schio concreto di un conflitto con laCorte dei conti. Un pasticcio, inutilesul piano pratico se l'Avvocato nonfirmasse il parere, ma con dentro unmessaggio non proprio favorevoleagli investitori sulla certezza delleregole in Italia. La genesi politicadella questione è evidente. I M5S,con il ministro delle InfrastruttureToninelli in testa, hanno minacciatoa più riprese la revoca delle conces-sioni autostradali. Ne hanno fattouna bandiera all'epoca della trage-dia del Ponte Morandi. E la stessaminaccia è stata agitata davanti aStrada dei Parchi, la concessionariadella Roma-L'Aquila guidata dalgruppo Toto, per lo stato di manu-tenzione dei viadotti prima e nellesettimane del rischio chiusura deltraforo del Gran Sasso poi.

Alle parole non sono mai seguitii fatti. Non solo per le voci di uncoinvolgimento di Atlantia, pro-prietaria di Autostrade per l'Italia,nel salvataggio di Alitalia. Ma ancheper la complessità della questio-ne: per chiudere in anticipo conces-sioni che muovono miliardi ci vo-

gliono argomenti solidi, le battagliedi carta bollata sono una certezzapiù che un rischio e nessun dirigen-te ministeriale sarebbe disposto arischiare una maxi-contestazionedi danno erariale. Che si paga per-sonalmente.

Di qui l'idea di un ombrello pre-ventivo, sempre contrastata dallaLega. Ma oltre che politico il proble-ma è pratico. Perché una norma delgenere rischia di raddoppiare gliostacoli che vorrebbe rimuovere.Portando sul banco degli imputatiin Corte dei conti anche l'Avvocatodello Stato oltre al dirigente mini-steriale chiamato a firmare lo stopalla concessione. Lo spiega la stessamagistratura contabile, in un lin-guaggio sorvegliato, ma chiaro. «Larilevanza dell'eventuale parere ri-spetto alla specifica fattispecie didanno dovrebbe comunque forma-re oggetto di valutazione da partedella Procura contabile prima e poi,eventualmente, del collegio giudi-cante della Corte dei conti». Perchénon si può negare preventivamenteper legge l'esame della Corte su attia rischio di danno erariale.

gianni.trovati@i[soIe24ore.comc RIPRODL'L ONE RISERVATA

Debito, l'alhdà della Commissione TJe

«La normasolleva fon-dati dubbidi costitu-zionalità»,scrive l'as-sociazionedei magi-strati con-tabili

L'emenda-mento por-ta la firmadei duerelatori:AgostinoSantillo(Mss) eAntonellaFaggi (Lega)

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Sblocca Cantieri Pagina 3

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D Sole28

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Ritorna la società ministeriale«Infrastrutture Spa»SBLOCCA -CANTIERI/2

Resta fuori la tassasulle gare per finanziareil fondo salva Pmi

Mauro Salerno

Cambia nome e vede ridursi il rag-gio d'azione ma alla fine la societàin house del ministero delle infra-strutture sarà costituita davvero.Uscita dalla porta del decreto Cre-scita, Infrastrutture Spa (forse acausa dell'evitabile omonimia conla società voluta nel 2002 dall'exministro dell'Economia Tremonti)rientra dalla finestra dello Sblocca-cantieri con il nome di Italia Infra-strutture Spa. Restano fermi gli al-tri punti che vedono la data di na-scita al i° settembre e un capitale diio milioni in mano al Mef. Rispettoall'idea iniziale, con compiti cheandavano dalla programmazionefino alla realizzazione diretta delleopere, la società dovrebbe avere unraggio d'azione ristretto ai cantieri

a rischio di perdere i fondi statali.«Se il soggetto cui vengono dati ifondi non li utilizza - ha spiegato ilministro Toninelli - si vedono cat-tedrali nel deserto. Questa struttu-ra invece utilizzerà i fondi, sosti-tuendosi al soggetto e chiudendoil cantiere».

La nascita di Italia Infrastruttu-re è prevista in uno degli emenda-menti al decreto Sblocca-cantierinel pacchetto dei relatori (quasiuna trentina di correzioni) concor-dato con il Governo in una riunio-ne di maggioranza conclusa pocoprima dell'avvio della discussionein Aula. Come previsto è invece ri-masta fuori la tassa sulle gare perfinanziare il fondo salva Pmi, cal-deggiato dai Cinque Stelle maosteggiato dalla Lega. Confermataanche la trasformazione in ordinedel giorno dell'emendamento del-la Lega per commissariare la Tav.I commissari arriveranno inveceper il Mose, per la messa in sicu-rezza delle acque del Gran Sasso(con possibilità di semplificare an-che le certificazioni antimafia sul-la base di un decreto del Viminale), S RIPRODUZIONE RISERVATA

Aurasrrade, spunm l'cmcndamenmper facilitare la r-ora di concessioni

per il porto di Pescara, per il pianodi edilizia sanitaria, per il nodoferroviario di Genova e il collega-mento con il Terzo Valico. C'è poiun nutrito elenco di nuove corre-zioni al codice appalti. Tra questesi prova a circoscrivere la possibi-lità di escludere le imprese per ir-regolarità fiscali non accertate: ok,ma solo se «gravi» e «contenute inatti amministrativi esecutivi».Spazio anche alla possibilità perlestazioni appaltanti di pagare di-rettamente i subappaltatori, an-che in caso di cantieri bloccati dal-l'entrata in crisi dell'impresa prin-cipale. Quasi una norma ad hocper fronteggiare le difficoltà in cuisi trovano molti big delle costru-zioni. In aiuto agli enti locali arri-va invece un concorso, gestito dalViminale, per assumere 171 segre-tari comunali.

Quattro gli emendamenti delGoverno, relativi soprattutto al ca-pitolo sisma. La discussione al Se-nato ripartirà oggi, il decreto è atte-so alla Camera per l'ii giugno e vaconvertito entro il 17.

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Sblocca Cantieri Pagina 4

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iaxeputwucaIL DOSSIER

Italia bloccatarinviate opereper 16 miliardiStop a 202 cantieri Anas. Pesano la burocrazia

e 1,8 miliardi finiti al reddito di cittadinanza

di Roberto Petrini

ROMA - L'Italia è bloccata. Dal Nordal Sud alle Isole i cantieri non si apro-no più. Tutto è fermo: per mancanzadi risorse e per sistematici rinvii. Enon si tratta solo dei casi simbolo,come la Tav, sui quali sono accesi i ri-flettori dell'opinione pubblica. Se-condo un rapporto redatto dall'A-nas e consegnato ieri alla Commis-sione Trasporti del Senato, ci sono202 opere pubbliche che il prece-dente governo aveva programmatodi appaltare entro 2019 e che ora so-no state rinviate al 2020 o al 2021.Una colata di cloroformio sull'eco-nomia italiana perché la somma de-gli importi delle 202 opere ferme ar-riva a 16,3 miliardi. Una boccata d'os-sigeno di cui la nostra economia do-vrà fare a meno e una lunga serie distrade cui dovremo rinunciare.

Particolarmente colpito il Sud, no-nostante le promesse del governo.La Basilicata rischia l'isolamento:perché il potenziamento della Stata-le 407 "Basentana" è fermo con isuoi 338,7 milioni di investimentibloccati, e tutto è rinviato di un an-no. Ed anche perché la Salerno-Po-tenza-Bari, per un importo di lavorida 300 milioni, è ferma. La gara eraprevista per il 2020, ora slitta di dueanni. Perché? Come recita laconica-mente la motivazione del documen-to Anas per entrambe le opere lostallo è dovuto ad «una previsionedi incremento tempi per iter autoriz-zativo».

La mitica Salerno-Reggio Cala-

bria, che oggi si chiama enfatica-mente "Autostrada del Mediterra-neo", non decolla. Mancano i requisi-ti di "appaltabilità", cioè mancanopezzi dell'iter che permettono dibandire una gara. «Necessario incre-mento iter di progettazione», anno-ta il rapporto, considerando i lottiche prevedono gli svincoli Cosenza,Rosarno e Gioia Tauro, c'è in ballopiù di 1 miliardo di investimenti.

Paralizzato anche il rifacimentodella 106 Jonica. L'arteria dissestatae dove urgono interventi per 637 mi-lioni, qualche tempo fa fu addirittu-ra oggetto di un progetto artisticoesposto alla Biennale di Venezia: ladefinirono la strada degli orrori, do-ve convivono ecomostri, finti castel-li medievali per matrimoni vip, cen-trali a carbone e una riproduzionedella statua della libertà a Siderno.Tutto rinviato al 2021.

Il catalogo delle opere program-mate per quest'anno dal preceden-te governo e rinviate è sterminato.Salendo al Centro, slitta al 2022 l'Au-tostrada dei Due Mari, Fano-Grosse-to; stop anche alla Orte-Civitavec-chia di forte rilevanza turistica. Bloc-cato il Nord operoso: dalla attesa va-riante delle Tremezzina nei pressidi Como, alla Variante di Zuel a Cor-tina, alla Tangenziale di Vicenza aquella di Reggio Emilia.

Non ci si lasci ingannare dal fattoche si tratta di opere di medie di-mensioni: sui territori queste infra-strutture sono attese con ansia perquestioni di traffico, di viabilità, am-bientali e turistiche. Oppure comele strade abruzzesi che dovrebbero

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sostenere la viabilità ora che il tun-nel del Gran Sasso rischia di restarechiuso: la Statale 80, se tutto va be-ne, partirà solo nel 2020.

Le motivazioni addotte sono buro-cratiche, ma in realtà c'è dietro unaquestione di risorse. La lista delleopere rinviate è stata chiesta da tem-po dall'ex viceministro dei Traspor-ti Riccardo Nencini. Motivo? Con lalegge di Bilancio 2019 sono stati stor-nati dall'Anas 1,8 miliardi per investi-menti per destinarli al reddito di cit-tadinanza. Quali sono stati i rifles-si?Dai dati si evince che il blocco de-gli investimenti di 1,8 miliardi c'è sta-to ma che i rinvii complessivamentesalgono a 16,3 miliardi. «Si erano im-pegnati a sbloccare i cantieri invecebloccano anche i lavori già program-mati da noi», ha commentato Nenci-ni_

Italia bloccatarinviate opereper 16 miliardi

Opere pubbliche Pagina 5

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iaxeputwuca

Le opere nevralgiche bloccateFonte: Anas I

LazioStatale 675Tratto Civitavecchia-Orte

466 2018 n 2021

SardegnaSS 131 Carlo Felice(Sassari Olbia)

225 2020 n 2021

AbruzzoStatale 80 del Gran Sasso(Teramo Mare)

182,4 2018 n 2020

C

Costo dell'operain milioni di euro

Appaltabilità prevista

® Rimandata al

I!II;In/

TI-

Calabria //Statale 106 fonica

637 2018-19 n 2019-21 SiciliaA2 Salerno Reggio Calabria SS 115(svincoli Cosenza, Rosarno e Goia Tauro) Sud occidentale sicula

1.010 2018-19 n 2019-21 599 2019 n 2021

Pagina 8Foglio 2 1 2

LombardiaStatale 340 Reginasvincolo Tremezzina

380 2018 n 2019

Emilia RomagnaStatale 9 Emilia Tangenzialedi Reggio Emilia

190,8 2017 n 2019

MarcheE78 Grosseto-Fano

539 2018-20 n 2019-22

PugliaSS16 Adriatica Bari Mola

250 2019 n 2021

BasilicataSalerno Potenza Bari(Vaglio-Oppido)

300 2020 n 2022Statale 407 Basentana

338,7 2018-19 n 2019

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Opere pubbliche Pagina 6

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Consulta/1 Spiragli ampiper la messa alla prova

Ampia la possibilità di «messa alla prova». Il giudice puòdisporre il beneficio , previsto , per i reati minori (punitifino a 4 anni), anche se per farlo deve riqualificare ilreato più grave contestato dal pubblico ministero e farlorientrare in uno dei reati per cui il beneficio è ammes-so. Tutto questo già a legislazione vigente, senza alcunbisogno di una pronuncia di illegittimità costituzionale.Lo ha stabilito la Corte costituzionale con la sentenza131, depositata il 29 maggio 2019 , con cui sono statisalvati gli articoli 464-bis, comma 2, e 521, comma 1, delcodice di procedura penale. La questione è scaturita nelcorso di una udienza preliminare , in cui il difensore diun imputato ha chiesto la «messa in prova» previa riqua-lificazione del reato . Il Pubblico ministero aveva conte-stato uno diverso , non compreso nella lista di quelli percui è ammesso lo speciale beneficio. Ma il difensore hainsistito nella sua richiesta . L'interesse dell 'imputato èmolto forte , considerato che si tratta di un beneficio checomporta la sospensione del procedimento , la determi-nazione di un programma con attività di volontariato elavori di pubblica utilità e, infine, se il programma vabene, l'estinzione del reato. Nel caso specifico il giudiceha avuto il dubbio di poter fare l'operazione richiesta,in quanto non prevista espressamente dalla legge e hamandato tutto alla Consulta. La corte costituzionaleha sciolto ogni incertezza e ha detto che il giudice puòconcedere il beneficio della messa alla prova diretta-mente in udienza preliminare . Lo stesso, inoltre, puòessere fatto dal giudice se si convince successivamen-te della diversa qualificazione del fatto nel prosieguodel giudizio . D'altra parte la possibilità di una diversaqualificazione del fatto propedeutica alla concessionedella messa in prova è già ammessa nel corso dei giudizidi appello, quando riformano la sentenza precedentee concedono la messa in prova , prima rifiutata. Quelche vale in appello , dice ora la Consulta , non può nonvalere nel giudizio di primo grado . Altrimenti l'imputa-

to sarebbe costretto a faresempre appello per averela messa in prova negata inprimo grado e il principio dieconomia processuale non

i-ìtaliaoggi tollera questa lungaggine.Antonio Ciccia Messina

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Consulta Professioni Pagina 7

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L'ANALISI

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Ora la procedura di infrazione contro Romadiventa una partita tutta politicaDino Pesole

Dal punto di vista delladisciplina di bilancioeuropea, il nostro paesesarebbe già tecnicamente in

procedura d'infrazione perdisavanzo eccessivo causato dallaviolazione della regola del debito.Dal punto di vista politico - dove sigioca la vera partita - tuttodipenderà da un latodall'atteggiamento che il governointenderà adottare (scontro otrattativa?), dall'altro dai governieuropei, prima ancora che dallaCommissione. Occorrono alleati,dunque. In quale campo? Il dialogova aperto prima di tutto conGermania e Francia alle preseperaltro con leadership indebolite,alla ricerca loro stessi di interlocutoricredibili e affidabili in vista dellenomine nei posti chiave delleistituzioni europee, ma anche con leformazioni politiche chegoverneranno l'Europa per iprossimi cinque anni: popolari,socialisti, liberali e forse anche verdi.Pare illusorio attendersi sponde daipaesi "sovranisti", che al contrariosui conti pubblici italiani sono

orientati verso un atteggiamentorigorista (come l'Austria). La letterainviata ieri al ministrodell'Economia, Giovanni Tria, èpropedeutica ai prossimi passaggi. Sichiede di elencare i "fattori rilevanti"che morivano la mancata osservanzanel 2018 del criterio del debito. Larisposta verrà a breve, comeavvenuto anche nel recente passato.Con un problema in più. Se tra il 2015e il 2018 dal totale della "flessibilità"europea i governi Renzi e Gentilonihanno ottenuto circa 30 miliardi, orala posta in gioco si restringenotevolmente. Non si possono piùfar valere le clausole di flessibilità perriforme e investimenti, già utilizzate.Si potranno al massimo invocare ifattori rilevanti derivanti dalladrastica frenata dell'economia, chevalgono non più dello 0,25v. del Pii,vale a dire 3,5 miliardi. Pochi marginidi manovra dunque, e qui la partitaritorna in pieno nel campo dellapolitica. Le regole e le eccezioni alleregole si possono interpretare,estendere o restringere a seconda deicasi e delle circostanze politiche. Lastessa Commissione Junker haadottato finora una linea non certorigorista nell'assimilare a = RIPHO^,ZIONERISCRVA?

Richiamo Oc al l'I ulia:«,sul debito progressinon evtticienro>

circostanze eccezionali i costisostenuti dall'Italia per l'accoglienzadei migranti o per la sicurezza, maanche nel ponderare gli effetti dellafrenata del Pil (che la rigidaapplicazione delle regole europeevedrebbe applicati in prevalenza acasi di gravi recessioni o a calamitànaturali). Questa volta sarà piùcomplicato, anche perché non solo ilnostro paese non rispetta la regoladel debito (che nel 2018 cresce al132,2% contro il 131,4% del 2017, e chesecondo Bruxelles salirà al 133,7%quest'anno e al 135,2% nel 2020), manon ha ridotto come promesso ildeficit strutturale dello 0,3% del Pil(la distanza che separa le richieste Uedagli impegni assunti dall'Italiaammonta allo 0,7%). Il 5 giugnoverranno rese note le"raccomandazioni" dellaCommissione e poi la palla passeràall'Ecofin, quindi alla sede politica.Per evitare la procedura d'infrazione,accanto a un'accorta trattativapolitica, occorrerà inviare segnali.Tra questi l'impegno a ridurre ildeficit strutturale almeno dello 0,2%potrebbe certamente contribuire adevitare il muro contro muro.

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Italia e Unione Europea Pagina 8

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PRIVACY/GDPR

In un annosanzioni

per 56 minDI GIULIA PROVINO

A un anno dall'entrata invigore del RegolamentoUe 2016/679, c.d. Gdpr(relativo alla protezionedelle persone fisiche conriguardo al trattamentoe alla libera circolazionedei dati personali), sonostate emesse sanzioni dalvalore di circa 56 milionidi euro . L'Italia è quintain Europa nella classificaper sanzioni emesse aisensi del Gdpr, precedutada Danimarca , Polonia,Portogallo e Francia,prima in classifica con lasanzione emessa controGoogle.Sono i dati emersi duran-te l'incontro presso l'uni-versità Lumsa di Roma,organizzato dallo studiolegale Dla Piper, sull'effi-cacia del Gdpr e i possibiliscenari futuri.Secondo una survey pub-blicata da Dla Piper, nelperiodo fra la fine dimaggio 2018 e la fine digennaio 2019 , guidavanola classifica sul numerodi notifiche di data bre-ach, l 'Olanda con 15.000,la Germania con 12.600 e10.600 del Regno Unito.Il numero di notifiche didata breach in Italia sfio-ra il migliaio secondo gliultimi dati pubblicati dalgarante.In riferimento al numerocomplessivo delle deci-sioni emesse dai garantieuropei ai sensi del Gdpr,il Paese con maggiori de-cisioni è la Germania, con21 procedimenti , seguitadall 'Ungheria con 7 pro-cedimenti . Tuttavia, peravere un 'effettiva contez-za di questi dati , si devetener conto del numeroelevato di procedimentiregolati dalla preceden-te normativa che si sonochiusi negli ultimi mesi.Le decisioni dei garantieuropei ai sensi del Gdprdei prossimi 12 mesi èprobabile che saranno digran lunga maggiori vistele numerose ispezioniche sono al momento incorso.

«La sanzione di 50 milio-

ni di euro , emessa dal Cnilnei confronti di Google ela ripresa delle ispezionidel Garante privacy rap-presentano un grido di al-larme per le imprese che,dopo il 25 maggio 2018,sembravano non aver piùconsiderato la complianceprivacy come una priori-tà», ha affermato GiulioCoraggio , partner di DlaPiper a capo del settoreTechnology e della prac-tice dedicata alla Privacye Cybersecurity.

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Libera circolazione dei dati non personaliUna bussola Ue per il mercato digitale

DI ESPEDITO AUSILIO

Nuovi orientamenti da Bruxelles sulla libe-ra circolazione dei dati non personali e sullaprotezione dei dati nel mercato digitale. Labussola, lanciata ieri dalla Commissione eu-ropea, interviene sul regolamento n. 1807 del14 novembre 2018 (Gazzetta Ufficiale Ue L303/59 del 2811112018), che, una volta ap-plicato nei singoli stati Ue, «consentirà l'ar-chiviazione e il trattamento dei dati in tuttal'Unione senza restrizioni ingiustificate», dicela commissione. Così, i nuovi orientamenti,chiosa Bruxelles: «Hanno lo scopo di aiutaregli utenti, in particolare le pmi, a compren-dere l'interazione tra queste nuove norme e ilregolamento generale sulla protezione dei dati(Rgpd). Specialmente per quanto riguardagliinsiemi di dati formati da dati personali e datinon personali».

Il quadro . Assieme al regolamento Gpd,applicato da un anno, il nuovo regolamentosui dati non personali comporrà un contestogiuridico stabile in tema di trattamento dati.Impedisce, infatti, ai paesi Ue di applicareleggi che, in modo ingiustificato, obblighinoa detenere i dati unicamente all'interno delterritorio nazionale. Si tratta del primo re-golamento del genere al mondo. Nei nuoviorientamenti Ue, rilasciati ieri, si offronoesempi pratici sull'applicazione delle normenel caso delle imprese che trattano insiemidi dati personali e non personali. Sono il-lustrati, quindi: i concetti di dati personali,non personali e misti; i principi della libe-ra circolazione e la non applicabilità degliobblighi di localizzazione in base all'Rgpde al regolamento sulla libera circolazionedei dati non personali. È spiegata anche lanozione di portabilità dei dati ai sensi delnuovo regolamento. Gli orientamenti com-prendono anche gli obblighi di autoregola-mentazione stabiliti dai due regolamentisuddetti.

Le nuove regole relative alla liberacircolazione dei dati non personali sonoin linea con le norme attualmente in vigoresulla libera circolazione e sulla portabilitàdei dati personali nell'Ue. Esse:

• garantiscono la libera circolazionetransfrontaliera dei dati . Le nuove nor-me stabiliscono un quadro per l'archivia-zione e il trattamento dei dati in tutta l'Uee impediscono le restrizioni alla localizza-zione dei dati. Gli stati membri dovrannocomunicare alla Commissione le eventualirestrizioni rimanenti o previste alla loca-lizzazione dei dati, e la Commissione dovràvalutare a sua volta se tali restrizioni sonogiustificate.

I due regolamenti funzioneranno in ma-niera complementare per consentire la li-bera circolazione di tutti i dati (personali enon), dando vita a uno spazio comune euro-peo dei dati. In caso di serie di dati miste, ladisposizione del regolamento generale sullaprotezione dei dati che garantisce la liberacircolazione dei dati personali si applicheràai dati personali della serie e il principiodella libera circolazione dei dati non perso-nali si applicherà a quelli non personali;

• garantiscono la disponibilità deidati per i controlli regolamentari. Leautorità pubbliche potranno accedere aidati per esaminarli ed esercitare controllidi vigilanza, indipendentemente dal luogodi archiviazione o trattamento nell'Ue. Glistati membri potranno sanzionare gli utenti,che a seguito di una richiesta di un'autoritàcompetente non forniscono l'accesso a datiarchiviati in un altro stato membro;

• incoraggiano la realizzazione dicodici di condotta sui servizi cloud per fa-cilitare il passaggio, entro la fine di novem-bre 2019, da un fornitore di servizi cloud aun altro. Ciò renderà il mercato dei servizicloud più flessibile e i servizi di dati nell'Uepiù economicamente accessibili.

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CORRIERE DELLA SERA

sugo aw

alle banche

Bruxellesci riprova,ricorsocontro l'Italia

A

poche ore dallascadenza del termine- fissato per oggi -

che avrebbe reso definitiva lastorica sentenza del 19 marzoa favore delle banche italiane,la Commissione Ue ha fattoappello contro la decisionedel tribunale Ue sul casoTercas. Era la sentenza chestabilisce la legittimitàdell'intervento preventivo suuna banca in crisi da partedel fondo di garanzia deidepositi (Fitd). Con unasentenza definitiva il Fitdavrebbe avuto mani libere perintervenire su Carige; adessoinvece appare più difficile,anche se non è escluso,sottoscrivere un aumento dicapitale della banca ligure,qualora non si trovasseroinvestitori sul mercato. Restal'intervento dello SchemaVolontario del Fitd, anche sediversi banchieri hanno già

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Margrethe Vestager (Antitrust Ue)

escluso di voler mettere altrimilioni su Genova. In ognicaso la cornice giuridicatorna nebulosa e per questoieri il presidente Abi, AntonioPatuelli, ha auspicato unadecisione in tempi«solleciti». Fonti legaliipotizzano un anno e mezzocirca per avere una decisionedella Corte di Giustiziaeuropea e spiegano che in

linea di diritto nulla cambia,perché l'appello nonsospende l'efficacia dellasentenza di primo grado.Inoltre sarà interessantevedere i temi di appello, che èammesso solo per ragioni didiritto mentre la sentenza deltribunale di primo grado sibasa su fatti circostanziati.

Lo scontro Europa-Italiariguarda la decisione dellaAntitrust Ue del commissarioMargrethe Vestager che tra il2014 e il 2015 bocciò comeaiuto di Stato l'uso di 265milioni del Fitd per salvareTercas. Lo scorso 19 marzol'Italia aveva avuto ragione sulricorso: se il Fitd sceglie diintervenire su una banca incrisi per evitare che vada inliquidazione, con maggioricosti per il fondo stesso, sitratta di una scelta di naturaprivatistica, e non pubblica;non è quindi un illegale aiutodi Stato come sostenuto daBruxelles. A causa della lineadura della DgComp, al Fitdfurono impediti «interventipreventivi» per salvare BancaEtruria, CariFerrara, BancaMarche, CariChieti, finite inrisoluzione nel 2015. Sullabase della sentenza di marzo,la Popolare di Bari, chedovette restituire i milioniversati dal Fitd nella Tercas(da lei acquisita), illo maggioha deciso di fare causa allaUe, ieri riconfermata.

Fabrizio Massaro© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Banche Pagina 11

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COMMERCIALISTI

Procuratori,niente esameper gli iscritti

DI MICHELE DAMIANI

L'iscrizione all'albo dei com-mercialisti legittima di per sel'esercizio dell'attività di pro-curatore sportivo . Gli iscritti,perciò , non dovranno svolge-re l'esame (sivedaltaliaOggidel 2 marzo scorso ). Ad affer-marlo il Consiglio nazionaledei commercialisti nel prontoordini n . 6/2019. L'articolo 1,comma 737, della legge di bi-lancio 2018 (legge 205/2017)ha reintrodotto nell'ordina-mento italiano l'obbligo diiscriversi ad un registro pro-fessionale per svolgere l'atti-vità di procuratore sportivo.«Nel sancire la nullità deicontratti stipulati da soggettinon iscritti al registro, la di-sposizione fa, tuttavia, salvele competenze professionaliriconosciute per legge», silegge nel pronto ordini. Allegislatore appare riferirsialle competenze riconosciu-te ai professionisti regolar-mente iscritti ad un ordineprofessionale che annoveritra le attività oggetto dellaprofessione , quella specificadi assistenza contrattuale».Per questo , sostengono dalCndcec, si deve ritenere chel'iscrizione all'albo legittimidi per se l'esercizio dell'atti-vità di procuratore.

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Favorito il volontariato

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COMMERCIALISTI/2

Dal Cndcecun supportoper l'estero

DI MICHELE DAm~

Un supporto ai professio-nisti che intendono inter-nazionalizzarsi , con unaserie di attività formati-ve offerte agli iscritti. Èquanto prevede il proto-collo firmato dal Consiglionazionale dei commerciali-sti, L'Aicec (Associazioneper la promozione e lo svi-luppo dell 'internazionaliz-zazione delle competenzetecniche dei commerciali-sti e degli esperti conta-bili) e l'Ice (l'Agenzia perla promozione all'estero).L'obiettivo dell 'accordo èquello di «formare figurespecialistiche in grado diaffiancare le aziende ita-liane nei percorsi di pene-trazione commerciale deimercati esteri», come silegge nella nota congiuntadiffusa ieri. Per raggiunge-re questo obiettivo, l'Icefornirà attività formativeagli iscritti all'albo, ancheattraverso l'organizzazio-ne di incontri specifici. Unaltro intervento riguarde-rà la fornitura , da partedell'Agenzia , di servizi atariffe agevolate ai pro-fessionisti interessati adinternazionalizzarsi.

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Favorito il volontariato

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Consulta/2 Notai destituitialla terza violazione

Alla terza violazione cartellino rosso al notaio autoredi gravi violazioni professionali . Il notaio recidivo può,dopo due sospensioni dall 'attività , essere destituito secommette un'altra grave violazione nel decennio . La Cor-te costituzionale , con la sentenza n. 133 depositata il 29maggio 2019 , si occupa della responsabilità disciplinaredei notai e salva l'articolo 147, secondo comma, della legge89/1913 (ordinamento del notariato). La questione è statasollevata nel corso di un procedimento a carico di un notaioche non ha versato all'erario le somme incassate in occa-sione della stipula di alcuni rogiti . In particolare il notaio,già due volte ritenuto responsabile di non avere girato allostato le somme versate dai clienti per la registrazione e latrascrizione degli atti rogati , era stato sospeso dall'eserci-zio dell 'attività ( la prima volta per due mesi e la seconda perun anno ). Ad un successivo episodio del medesimo tenoreil competente organo di categoria ha applicato la destitu-zione, che è prevista a carico del professionista se, dopoessere stato condannato per due volte alla sospensione,contravviene nuovamente nei dieci anni successivi all'ulti-ma violazione . Il problema principale , sollevato di frontealla Consulta, è l'automatismo della norma che obbliga alladestituzione , cioè alla cessazione definitiva dall'eserciziodella funzione notarile . La Consulta non ha ritenuto spro-porzionato questo automatismo e ha ritenuto infondata laquestione di costituzionalità . L'obbligatorietà della desti-tuzione scatta, si legge nella sentenza in esame, soltantoquando il notaio sia stato ritenuto responsabile , per la terzavolta nell 'arco di un decennio , di gravi mancanze punite conla sospensione . Proprio la gravità dei precedenti e la consta-tazione che le sospensioni applicate non sono state dissua-sive giustifica l'escalation della sanzione alla massima: lesospensioni temporanee, evidentemente , non si dimostrateadeguate a far tornare sulla retta via un professionista chedeve dare garanzie di serietà e di fiducia . Non c'è spropor-zione, nota infine la pronuncia , anche perché nei casi comequelli oggetto della specifica vicenda , al notaio destituito

non è precluso ottenere lariabilitazione all'esercizio

110della professione una volta

sito www. che siano trascorsi tre annidalla destituzione.

Antonio CicciaMessina

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