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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. 26 maggio 2016

Pagina I

CLASSIFICAZIONE SISMICA DEGLI EDIFICI

La classificazione sismica degli edifici ha nuovi canoniItalia Oggi 26/05/16 P. 34 Marco Ottaviano 1

GEOMETRI

Chiarezza sui percorsi di laureaItalia Oggi 26/05/16 P. 36 Maurizio Savoncelli 2

PREVIDENZA PROFESSIONISTI

Casse private, investimenti spinti dall'aliquota zeroSole 24 Ore 26/05/16 P. 45 Marzio Bartoloni 3

COMMISSIONE UE E PROFESSIONISTI

Professioni ad assetto variabileItalia Oggi 26/05/16 P. 37 Gaetano Stella 4

DDL CONCORRENZA

Uber, il governo verso un decreto E Toyota investe nella appCorriere Della Sera 26/05/16 P. 31 6

GEOMETRI

Focus sulla gestione dei sismiItalia Oggi 26/05/16 P. 36 7

RISCHIO IDROGEOLOGICO

I tubi troppo vecchi e usurati Quella «fascia» nella notte che non ha tappato la fallaCorriere Della Sera 26/05/16 P. 8 8

ARCHITETTURA

Architettura senza muri né confini La Biennale che guarda agli esclusiCorriere Della Sera 26/05/16 P. 40 Pierluigi Panza 11

CASSA FORENSE

Casse, investimenti agevolatiItalia Oggi 26/05/16 P. 35 Simona D'Alessio 13

CONTO TERMICO

Conto termico, dal 31/5 operativo il nuovo portaleItalia Oggi 26/05/16 P. 34 14

ENERGIA RINNOVABILI

Energia dal vento e dal sole per il metrò green di Santiago, il primo del mondo chefunzionerà grazie alle rinnovabili

Italia Oggi 26/05/16 P. 16 Maicol Mercuriali 15

ESPROPRI

Esproprio nullo? Danni dalla PaSole 24 Ore 26/05/16 P. 47 Antonino Porracciolo 17

MAXI-OPERE

Ad Astaldi il telescopio più grande del mondoSole 24 Ore 26/05/16 P. 11 Celestina Dominelli 18

SIDERURGIA

Acciaio, appello ai leader del G-7Sole 24 Ore 26/05/16 P. 12 Matteo Meneghello 19

UNIVERSITÀ

Studi, corso ad hocItalia Oggi 26/05/16 P. 37 21

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

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Pagina II

DISASTRO IDROGEOLOGICO

Retorica e incultura, così l'Italia è sempre in emergenzaCorriere Della Sera 26/05/16 P. 6 Paolo Conti 22

MERCATO UNICO DIGITALE

Digitale al mercato unicoItalia Oggi 26/05/16 P. 34 Angelo Di Mambro 23

ERASMUS PROFESSIONISTI

Erasmus ai professionistiItalia Oggi 26/05/16 P. 37 24

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La classificazione sismicadegli edifici ha nuovi canoni

In arrivo le linee guida perla classificazione sismica degliedifici. Sei le classi di appartenenza, dalla A alla F, che in-dicheranno il rischio cui sarà sottoposto l'edificio e il modoin cui dovrà risponde ad un evento sismico. Tutto questoconsentirà di misurare il miglioramento antisismico gene-rato da un intervento di messa in sicurezza non solo dalpunto di vista strutturale, ma anche da quello economico.Questa la risposta del sottosegretario al Ministero delle In-frastrutture e dei Trasporti, Umberto Del Basso De Caro, inCommissione Ambiente della Camera a un'interrogazioneposta dall'onorevole del Movimento cinque stelle, Clau-dia Mannino in merito ai tempi di emanazione delle lineeguida per la classificazione sismica degli edifici. Le lineeguida per la classificazione sismica degli edifici sono stateredatte dall'Ingegneria sismica italiana (Isi) con la finalitàdi fotografare un quadro degli investimenti necessari perla messa in sicurezza del patrimonio edilizio. L'onorevoleClaudia Mannino ha sottolineato nel corso dell'interventoche un'inadeguata progettazione, una scadente qualità deimateriali e delle modalità di costruzione e una scarsa ma-nutenzione aggravano le conseguenze degli eventi sismici.L'adeguamento antisismico deve quindi essere visto comeuna strategia preventiva diretta a ridurre la perdite di viteumane, i danni alle cose e gli impatti sociali, economici efinanziari. Il rischio sismico di una singola costruzione, harisposto il sottosegretario Del Basso De Caro, dipende da trefondamentali fattori, la pericolosità del sito, la vulnerabilitàdella costruzione e l'esposizione delle attività, dei beni e del-le persone presenti nella costruzione. Le linee guida hannol'obiettivo di arrivare ad una classificazione riferita al rischiosismico dipendente non solo dalla vulnerabilità, ma anchedalla pericolosità del sito e dall'esposizione.

Marco Ottaviano

Classificazione sismica degli edifici Pagina 1

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L analisi (Iella riforrrca della procedura di accesso alla libera professione di geoiiietra

Chiarezza sui percorsi di laureaIn vi ore le norme per accedere all esame dì abilitazione

DI MAURIZIO SAVONCELLI*

I intensificarsi dellar discussione in me-

rito alla riforma deipercorsi di accesso

alle varie professioni tecni-che di primo livello rischia diingenerare confusione: oppor-tuno, quindi, fare chiarezza.Nel 2014, appena insediato,l'attuale Consiglio nazionalegeometri e geometri laurea-ti fu tra i primi a esprimerepubblicamente la volontà diandare nella direzione auspi-cata dalla direttiva europea36/2005 puntando a un per-corso di riforma pionieristico,caratterizzato da requisiti dif-ferenti da quelli previsti dallalegge n. 75/1985 e dall'articolo55 del dpr 328/2001: un cor-so postsecondario a valenzadi laurea triennale abilitanteall'esercizio della professio-ne, da svolgersi all'internodell'istituto tecnico costruzio-ni, ambiente e territorio diprovenienza, in convenzionecon le università e focalizza-to sull'insegnamento dellematerie che caratterizzanola professione del geometra,distinguendolo da profili limi-trofi come l'architetto o l'inge-gnere. Nel biennio successivoquesta formulazione, condivi-sa con il ministro dell'istruzio-ne Stefania Giannini nei suoiaspetti politici (in primis lapossibilità di far coincidereil termine degli studi curri-culari con l'inserimento nelmondo del lavoro in virtùdell'abilitazione conseguitacon il superamento dell'esamedi laurea) e con la competentestruttura tecnica del Miur perquelli operativi (propedeuticiall'avvio dell'imminente iterlegislativo), ha stimolato lanascita di una piattaforma didialogo all'interno della retedelle professioni tecniche, for-nendo un contributo costrut-tivo su un tema portante: ladifferenza tra lauree triennalipropedeutiche alle magistralie lauree triennali professio-

nalizzanti. Le prime sono ca-ratterizzate da un percorso distudi più generalista, mentrele seconde, nelle parole delpresidente della Conferenzadei rettori Gaetano Manfredi,«per un terzo come formazioneformale, per un terzo come for-mazione tecnica, per un terzoon the job». Ciò significa checiascun percorso attribuisceagli studenti competenze traloro differenti: nel caso dellelauree triennali professiona-lizzanti, quelle necessarie persvolgere una professione e, nelcaso specifico delle professio-ni tecniche, quelle richieste aiprofili di primo livello. Cito,in proposito, alcune inizia-tive promosse da universitàe istituti tecnici per avviarecorsi universitari triennali inclasse settima, ispirandosi alprogetto di riforma della pro-

fessione presentato dalla Ca-tegoria. Sebbene non si possaancora parlare di sperimenta-zione (manca, per esempio, ilrequisito fondante dell'esserelauree abilitanti, pur consen-tendo l'accesso all'esame per-ché comprensive di tirocinio),sono tentativi apprezzabili di

avvicinare gli studenti a unavisione del percorso univer-sitario sovrapponibile allanostra, che prevede lo studioapprofondito di materie checaratterizzano una specificaprofessione. Esplicitare conchiarezza le competenze cheil percorso scolastico (nonsolo di livello universitario)garantisce agli studenti, èuna responsabilità etica chei consigli nazionali devonoassumere non per supplirea eventuali mancanze delleistituzioni, ma per affiancar-le nelle operazioni di orienta-mento, sin dalla fase più de-

licata: la scelta della scuolasecondaria di secondo grado.In questa direzione, l'impegnodella Categoria è notevole: suimpulso del Consiglio nazio-nale, la Fondazione geometriitaliani ha attivato il progetto«Georientiamoci» e lo studio«Diplomati Cat e competen-ze in materia di progettazionestrutturale». Il primo è unacampagna didattica rivoltaa tutte le classi II e III dellescuole secondarie di primogrado italiane e agli studentidegli istituti tecnici Cat, chesupporta gli insegnanti nel-la descrizione delle diverseopportunità formative, allaluce dell'assetto voluto dal-la riforma Gelmini. Graziea esso è stato possibile, negliultimi due anni, invertire iltrend del calo delle iscrizioniverificatosi nell'ultimo quin-quennio, in corrispondenzadel passaggio dal vecchio Itgal nuovo Cat (che, per inciso,ha innescato una reazione acatena che ha portato allacontrazione del numero deicandidati all'esame di abilita-zione). Il secondo, realizzatodal Centro studi Plinivs-Luptdell'Università degli studi diNapoli Federico II, definiscele competenze dei diplomatiCat in materia di progetta-zione strutturale, partendodalla valutazione scientificadelle caratteristiche e dei li-miti geometrico-meccanicidelle «modeste costruzionicivili improntate a caratteredi semplicità strutturale» inmuratura, cemento armato,legno e acciaio (si veda altroarticolo in pagina). La neces-sità di guardare al futuro nondistoglie il Consiglio nazionalegeometri e geometri laureatidagli obblighi di rappresen-tanza assunti nei confronti de-gli studenti oggi iscritti al Cat,che si traduce nel ribadire in

ogni sede utile la piena vigen-za delle disposizioni normati-ve che disciplinano gli attualipercorsi di accesso all'esamedi abilitazione, messa talvol-ta in dubbio da fonti esterneal Miur: il dpr n. 88/2010,«regolamento recante normeper riordino degli istituti tec-nici», prevede il raccordo travecchio e nuovo ordinamen-to anche ai fini dell'accessoalla professione. A conferma,il parere reso a settembre2015 dall'Ufficio legislativodel Miur e ribadito con l'or-dinanza ministeriale per gliesami di abilitazione all'eser-cizio della libera professionedi geometra e geometra lau-reato, sessione 2016.

* presidente del Consi-glio nazionale geometri e

geometri laureati

Geometri Pagina 2

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, Allo studio del Governo per impegni nell'economia reale da 3 a 7 anni

Casse private, investimentispinti dall'aliquota zeroMarzio Bartoloni

Un'aliquota zero sugli in-vestimenti che le Casse previ-denziali dei professionisti e iFondi pensione destinerannoa interventi nell'economia rea-le. Un'esenzione, questa, suirendimenti che servirà a daremaggiore impulso alla crescitae che potrebbe costare trai iooe i 15o milioni.

A questamisura o quantome-no a un potenziamento dell'at-tuale credito d'imposta sullatassazione dei rendimenti stapensando il Governo, che po-trebbe inserirla nella prossimalegge di stabilità. Ad annunciar-lo è stato ieri Mauro Marè, con-sigliere del ministro dell'Eco-nomia Padoan e presidente delMefop (la società partecipatadal ministero dell'Economiache si occupa dello sviluppo delmercato dei fondi pensione) nelcorso di un incontro organizza-to dalla Cassa diprevidenzafo-rense, a Roma : «Lo stiamo va-lutando, l'idea è quella di intro-durre un'aliquota zero sugli in-vestimenti a lungo termine dai 3ai 7 anni nell'economia reale,nei settori che saranno definiti eche potranno andare dalle in-frastrutture, compresa a esem-pio la banda larga, all'agricoltu-ra, e anche alla ricerca o all'uni-versità secondo i settori che sa-ranno considerati prioritari».

Marè, che ha confermato inogni caso un intervento fiscalesu questo settore, ha anche ipo-tizzato in alternativa un poten-ziamento del credito d'imposta(oggi del6%perle casse e del9%per i fondi pensione) calcolatosui rendimenti degli investi-menti nell'economia reale. Bo-nus introdotti nellalegge di sta-bilità2o15- eperi quali sono statispesi finora quasi 40 milioni de-gli 8o previsti - per compensareil contemporaneo incrementodelle tasse sui rendimenti (per i

fondi pensione dall'n,5% al 20%e per le casse dal 20% al 26%).

L'ipotesi del Governo di unincentivo fiscale più consisten-te piace a Nunzio Luciano, pre-sidente della Cassa Forense: «Se si realizzasse sarebbe unsegnale positivo per le libereprofessioni, un primo passo checonsentirebbe alle Casse di li-berare risorse importanti da in-vestire nell'interesse del Paese,a patto che non si traduca in unaprocedura farraginosa». Ieri laCassa degli avvocati ha organiz-zato un incontro proprio per ri-

L'annuncio di Mauro Marè,presidente del Mefop -Nunzio Luciano (Cassaforense): «Segnale positivoper le libere professioni»

Le Casse private sono gli entiprevidenziali di riferimento peri liberi professionisti e hanno ilcompito di riscuotere e gestire icontributi dei propri iscritti ecorrispondere le pensioni. Sulfronte assistenziale le Casseprivate si occupano delpagamento delle prestazioniaggiuntive a sostegno delreddito dei propri iscritti edelle prestazioni di naturaprettamente assistenziale . Iprofessionisti iscritti agli Albiprofessionali sono obbligati aiscriversi alla loro Cassa diriferimento

badire il no a un fisco ingiustoverso gli enti previdenziali delleprofessioni, che subiscono difatto una doppia tassazio-ne: una che colpisce il rispar-mio e che prevede appunto l'ali-quota di tassazione dei rendi-menti a126% e la seconda che ri-guarda l'imposizione fiscaledelle prestazioni pensionisti-che che vede una nuova pena-lizzazione rispetto alla previ-denzacomplementare.Per que-st'ultimala base imponibile del-la prestazione viene calcolata alnetto dei rendimenti, al contra-rio delle Casse perle quali il cal-colo avviene a lordo dei rendi-menti. Una doppia tassazioneche è quasi ununicuminEuropadove, accanto all'Italia ci sonosolo Svezia e Danimarca.

Non solo. Secondo il presi-dente dell'Adepp - l'associa-zione che riunisce gli enti pre-videnziali privati e privatizzati- Alberto Oliveti sulle Casseprevidenziali dei professioni-sti grava addirittura «una terzatassazione», dopo quelle sulleprestazioni erogate e sui ricavida investimento, ovvero il ta-glio imposto «sui costi neces-sari per gestire le nostre attivi-tà, nell'ambito della spendingreview: pur non essendo Entipubblici, versiamo 25 milioniall'anno». «Stiamo pensandodi utilizzare il nostro patrimo-nio, che è il nostro fieno in ca-scina, per investire sul lavorodei nostri professionisti- ha ag-giunto Oliveti - poiché sappia-mo che le libere professioni so-no il motore perla crescita di unPaese». Il presidente del-l'Adepp ieri ha sottolineato an-che come il complesso degliEnti dei professionisti abbiauna redditività da investimen-to «senza rischi» che «si collo-ca in media sul 3%, nonostanteun fisco non favorevole».

U RI PRODDZIOPIE RIS E RVATA

Previdenza professionisti Pagina 3

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Il bilancio del presidente di Confprófessioni Stella sulla can féren,a di Bruxelles

Professioni ad assetto variabileLa Commissione Ue spinge per la deregolamentazione

DI GAETANO STELLA

n Europa, il termine pro-fessione è un concetto a ge-ometria variabile. Ci sono ifioristi e i florovivaisti, gli

agopunturisti e i chiropratici,i riparatori di biciclette e i ri-legatori di libri, i buttafuoridelle discoteche e gli stewarddegli stadi sportivi, i pescatorie i portuali, i camionisti e i cal-zolai, i gruisti e gli organisti...Insomma, ogni stato ha le sueprofessioni e ognuna di questeha la sua legge, il suo percor-so formativo e, ovviamente, lesue criticità. E il risultato del-la ricognizione avviata dallaCommissione europea pressoi paesi membri per migliorarel'accesso e favorire la mobilitàdei professionisti all'internodel Mercato unico, come disci-plinato dalla direttiva sul ri-conoscimento delle qualificheprofessionali. Nel databasedelle professioni regolamen-tate della Commissione se necontano ben 589 (174 sono soloquelle italiane) e se a questesi aggiungono quelle non re-golamentate il numero salea quota 5.500. Un esercito di

circa 50 milioni di persone chemuove un giro d'affari di oltre500 miliardi di giuro. Il Forumdel Mercato unico, che si èsvolto il 18 maggio a Bruxel-les, nel corso della conferenzadella Commissione europeasulla Riforma della regola-mentazione delle professionici ha permesso di toccare conmano la realtà delle professio-ni in Europa e, soprattutto, checosa intendono le istituzionicomunitarie quando parlanodi professione. L'assunto chemuove le fila dell'azione dellaDirezione generale Mercatointerno (Grow) della Commis-sione, è quello di valutare unapossibile deregolamentazionedei servizi professionali, giu-dicati ancora troppo chiusi e,quindi, ostacolo della liberacircolazione dei professionistinell'Europa dopo il Trattato diSchengen. Se l'ex commissarioAntonio Tafani aveva messoa punto un articolato pianod'azione per rafforzare le li-bere professioni in Europa, lanuova strategia della Commis-sione è fortemente improntataai principi di liberalizzazione.Secondo la commissaria Elz-

bieta Bienkowska l'idea di unaprofonda riforma della rego-lamentazione professionaleavrebbe un impatto economi-co rilevantissimo all'internodell'Unione europea e il diret-tore generale della DG Grow,la britannica Lowri Evans, hainsistito sul fatto che una ridu-zione della regolamentazioneprofessionale porterebbe allacreazione di 700 mila nuoviposti di lavoro. La posizionedella Commissione europeanon ha avuto fin qui gli effettisperati, soprattutto in Italia.Il lungo processo di riformache ha investito le professionia partire dal 2007 non ha inne-scato una crescita economicadel settore; anzi negli ultimicinque anni in Italia abbiamoregistrato una contrazione del20% dei redditi professionali eun indebolimento della qualitàdelle prestazioni. Di contro, ilnumero degli iscritti agli albiprofessionali è passato da 1,1milioni a oltre 2 milioni trail 1998 e il 2010 mostrandoun elevato grado di aperturanell'accesso alla professionenel nostro paese. Da questopunto di vista, il gap sul livel-

Commissione UE e Professionisti Pagina 4

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lo di regolamentazione collo-ca l'Italia tra i mercati euro-pei più aperti, a differenza diquanto avviene, per esempio,in Germania . Se poi caliamoil modello di deregolamen-tazione auspicato dai verticidella DG Grow nella realtàdei singoli paesi , emergonospecificità , puntualizzazionie distinguo tante quante sonole professioni regolamenta-te censite dalla stessa Com-missione. Nessuno mette indiscussione l'intento dellaCommissione di rilanciare ilmercato dei servizi e, quindi,delle professioni regolamen-tate in Europa, ma il processodi regolamentazione non puòprescindere dal motivo impe-rativo di interesse generale atutela dei consumatori che stadietro ogni singola professio-ne. Una battuta ha fotogra-fato con estrema chiarezza lacontrapposizione tra la lineadella Commissione e quelladei professionisti : «Non siamotutti fioristi». La comparazionedel grado di regolamentazionefliberalizzazione ha messo inevidenza profonde differenzetra i diversi paesi europei, ma

anche tra le stesse categorieprofessionali . Se è vero che inEuropa esistono 99 diverse ca-tegorie di ingegneri civili e seè altrettanto vero che in Italiasi contano oltre 300 avvocatiper ogni 100 mila abitanti,contro i 75 della Francia è ditutta evidenza la necessità diuna maggior armonizzazionedei quadri regolatori all'inter-no dei paesi comunitari. Nelleprossime settimane la Com-missione avvierà un percorsodi consultazione pubblica suipiani d 'azione nazionali permettere a punto le attività chedovranno portare all'adozionedi un specifica normativa. Mala strada da seguire non puòessere solo e soltanto una de-regulation , quanto piuttostouna semplificazione o, meglio,una better regulation.

presidente diConfprofessioni

Pagina a cura di

CoNFPROFESSIONI

W WW. CONFPROFESSIONI.IT

INFOGCONPROFESSIONI. EU

Commissione UE e Professionisti Pagina 5

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di Francesco Di Frischia

Uber, il governoverso un decretoE Toyotainveste nella app

retro un anno1 dall'entrata vigore del

ddl Concorrenza, iIgoverno varerà un decretolegislativo sul noleggio conconducente (nce) e su« Uber», la piattaformaonline per noleggiareun'auto privata con autista.La novità è contenuta in unemendamento alprovvedimento presentatoieri in CommissioneIndustria del Senato dairelatori, SalvatoreTomaselli (Pd) e LuigiMarino (Ap). In particolarela proposta prevede che «ilgoverno è delegato adadottare, su proposta delministero delleInfrastrutture e Trasporti edel ministero delloSviluppo economico, undecreto legislativo perlarevisione della disciplinain materia di autoservizipubblici non di linea». Frai principi e i criteri fissati,la previsione di unadisciplina che assicuri aquesti servizi una funzionecomplementare eintegrativa rispetto aitrasporti pubblici, maanche l'adeguamento aipiù moderni standardtecnologici, il regolamentodella concorrenza e latutela dei consumatori.Bisognerà anche«adeguare il sistemasanzionatorio,individuando strumentiefficaci anche control'abusivismo», si leggenell'emendamento.E sempre ieri Toyota e Uberhanno firmato unprotocollo d'intesa sullamobilità sostenibile e ilridesharing: il Gruppogiapponese investirà inUber e offrirà un leasingagevolato agli autisti cheacquisteranno macchineToyota.

DDL Concorrenza Pagina 6

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Focus sulla gestione dei sismi«Recovery from disaster» è il titolo dellaWorking Week organizzata dalla Federa-zione internazionali geometri lo scorsomaggio a Christchurch, in Nuova Zelan-da, focalizzata sul ruolo dei geometri nellagestione degli eventi sismici. Al plenumdell'Assemblea generale il Consigliere Cn-gegl Enrico Rispoli, in qualità 11 i presidentedella Commission 3, ha illu-tr-ito i risul-

tati della ricerca condotta sulla raccolta,controllo e gestione dei dati riguardanti ilterritorio. Della delegazione italiana hannofatto parte anche quattro giovani geometri(Gianrico Baldini, Daniele Brancato, Crom-well Manaloto e Alessandro Dalmasso) chehanno presentato due lavori sul tema della«Mitigazione e gestione del post disastrotramite il Gis».

Geometri Pagina 7

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LE CAUSE

I tubi troppo vecchi e usuratiQuella «fascia» nella noUeche non ha tappato la fallaIl sottosuolo era già saturo. Crollo verticale di tremila metri cubi di terra

DAL NOSTRO INVIATO

FIRENZE «E la nostra Costa Con-cordia».

La frase viene pronunciatacon le consuete consonantiaspirate e la stanchezza di unanotte passata all'addiaccio. Le-onardo Vecchi, residente al ci-vico 27 di lungarno Tornabuo-ni, uno dei due palazzi evacua-ti dopo il crollo della stradasottostante, sembra più preoc-cupato del futuro prossimoche del presente. «Madonnamia che brutta figura che cifacciamo».

Nel suo piccolo, e per fortu-na senza vittime, la similitudi-ne con ben altra tragedia con-tiene qualche elemento di ve-rità. La ferita di Firenze sta fa-cendo il giro del mondo, ebrucia ïl doppio per una città

buchiOgni giorno la cittàperde il 36% del caricosui 1.200 chilometridei suo acquedotto

che della sua immagine inter-nazionale ha fatto una ragionedi vita e di sussistenza. Le cica-trici rimarranno visibili permolto tempo, facile preda deiteleobiettivi dei turisti che daieri mattina hanno una attra-zione in più da fotografare.Anche qui c'è l'errore umano,anche qui forse c'è una buonadose di sciatteria.

Poco dopo la mezzanotte dimartedì i vigili arrivano a lun-garno Torrigiani, avvisati dauna serie di telefonate che se-gnalano fiotti in uscita dall'ac-quedotto. Publiacqua, la so-cietà che gestisce la rete idrica,rileva alle 00.30 una «cospi-cua» diminuzione della pres-sione.

C'è una falla, che ha prodot-to una buca profonda quaran-ta centimetri sulla carreggiata.

A quell'ora, è possibile soltan-to «fasciare» la tubatura dan-neggiata e chiuderne il flusso.Per cominciare i lavori e to-gliere le auto dalla strada serveuna autorizzazione, che puòessere rilasciata soltanto ilgiorno seguente. Alle tre l'ac-qua è defluita, la strada chiusa.Tutti a casa.

Peccato che intorno alle6.30 del mattino venga giùtutto. Il telerilevamento di Pu-bliacqua indica per quell'oraun nuovo calo di pressione,che certo non può venire daltubo appena disattivato. Lastrada si sventra nel giro dipochi minuti, le auto finisco-no in una buca questa voltaprofonda oltre tre metri, con-seguenza del crollo di unamassa stimata in oltre tremilametri cubi di terra.

Quel disastro non può esse-re stato causato da un condot-to di appena 400 millimetri didiametro, che di solito vienetenuto a 2 bar di pressione. Ma

accanto corrono altri due tubipiù grandi, 700 millimetri edieci atmosfere ciascuno. Ilprimo è definito «adduttoreprincipale», in pratica una viad'acqua che corre fino a Prato.Il secondo invece è anche un«collettore di distribuzione»che rifornisce le utenze del-l'Oltrarno.

Dunque cosa può essere ac-caduto? La risposta più plau-sibile, al momento ancora se-polta sotto una coltre di fangoe detriti che rendono impos-sibile il lavoro delle gru, èquella dell'errore umano. Lachiusura del tubo danneggia-to ha dato maggior forza aglialtri due condotti. L'eccessivapressurizzazione avrebbe cosìcreato un vuoto, in un am-biente che già ospita il cosid-detto «canalone», una strut-tura fognaria che risale aitempi di Firenze capitale, indisuso da decenni e in con-cessione al Comune.

Le analogie con le imprese

1, -1,1,1, tA1 , ,

Rischio idrogeologico Pagina 8

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dell'ex comandante Schettinosi fermano qui e gli errori di-ventano collettivi, quasi di si-stema.

Il tubo del primo guasto equello del secondo risalgonoal 1950, immediato dopoguer-ra, quando invece il valoremedio riconosciuto anche perlegge di «vita utile» di questestrutture è fissato in quaran-t'anni. I conti non tornano, al-meno dall'inizio del nuovo se-colo.

La manutenzione della no-stra rete idrica, questa scono-sciuta. Lungo i 1.200 chilome-tri del suo acquedotto, chevanta anche tubature del pri-mo Ottocento, Firenze perdeogni giorno il 36 per cento delsuo carico. Ma non è certouna pecora nera, visto che ildato nazionale della disper-sione liquida è di quattropunti superiore.

Alla fine, è sempre questio-ne di soldi. Con 175 euro al-l'anno di bolletta media perogni utente, l'Italia è il Paeseeuropeo che ogni anno spen-de meno per la sua rete idrica,fanalino di coda dietro a Bul-garia, Romania e Ungheria inuna classifica guidata da Dani-marca, che ne paga 900, Olan-da e Regno Unito.

Da noi il finanziamento dieventuali interventi straordi-nari è possibile solo «a tarif-fa», il cui aumento massimoper legge è fissato tra il 6,5 el'8 per cento ogni biennio.Alessandro Mazze!, direttoredella rete idrica toscana, fissanel 2,5% annuo il tasso ottima-le di sostituzione degli im-pianti. Con un costo fissato trai 200 e i 300 euro al metro qua-drato, servirebbero 9o milioniall'anno. Firenze ce ne mette18, una cifra tra le più alte nel

nostro Paese. «Significa chenon riusciamo neppure a sta-re al passo con l'obiettivo del2,5%. Nel 2026 saremo piùvecchi di almeno altri sei an-ni».

La sostituzione dei tubi chescorrono sotto il lungarnoTorrigiani era programmataper il 2017-2018. Tardi, troppotardi, come succede spesso danoi. Inutile farsi illusioni, pe-rò. A questo ritmo, ci vorreb-bero quattro miliardi e 85 an-ni di tempo per rifare tutto ilsistema idrico della città.

Ci vorranno giorni per capi-re se la presenza del «canalo-ne», ritrovato pieno di melmama ancora integro, ha avutoun ruolo in quello che non èstato uno smottamento ma uncrollo netto, verticale.

Gli argini costruiti dopo l'al-luvione del 1966 hanno retto,ma il rigonfiamento esterno

L'allarmeII direttore della reteidrica toscana: non cisono fondi per tutti gliimpianti da sostituire

I l par- ìL'amarezza di uncittadino del Lungarno:«Questa è la nostraCosta Concordia»

del muro di cinta fa temeredanni strutturali. Nell'elencodei misteri da chiarire ci sa-rebbe anche quello di Publiac-qua, azienda partecipata al 6oper cento da Acea, il rimanen-te dal Comuni di Firenze, Pra-to e Pistola, che nel 2015 hafatto 29 milioni di utili, evi-dentemente non destinati allamanutenzione, ordinaria ostraordinaria che sia.

Il resto è soltanto un enor-me bacione portato della buo-na sorte a Firenze. La zona delcrollo è una delle più frequen-tate dai turisti durante il gior-no. Altro che Costa Concor-dia, e pazienza per la brutta fi-gura.

Il signor Vecchi stanottetornerà a dormire a casa sua.Non è andata bene, è andatadi lusso.

Marco Imarisio© RI PRO DUZiONE RISERVATA

Nkla Mecacci.

«L'auto? E un ferroVecchioMa almeno non c'ero io»

FIRENZE Alle 18, dopo unagiornata da incubo, ha semprevoglia di combattere la signoraMela Mecacci (foto), com-merciante di vetri di Muranonel centro storico. P una dellepersone che hanno visto lapropria auto inghiottita dalla

voragine. La sua «povera Panda» è stata appe-na ripescata e i tecnici di Publiacqua le diconoche adesso sarà portata con un carro attrezzi inun rimessaggio. «Dove la portate? - attacca lasignora Me l'avete buttata laggiù e ridottaun ferrovecchio e adesso me la dovete portarea casa». Poi guarda il cielo: «Meno male chedentro non c'ero io».

Rischio idrogeologico Pagina 9

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II terreno

La voraginedi ieri a Firenzea ridosso deifiume Arnocoinvolgequalcosa come3-4 mila metricubi di terreno

Ogni metro

cubo - fanno

sapere i tecnici

- contiene

circa 1,8

tonnellate di

terra: una parte

di questo

materiale è

andato

addossoall'argine e allaspalletta che èstata spintadalla franaalcuni metriverso l'alveodell'Arno. Laparterimanente èstata trascinatanel fiume dairivolisotterranei

Ieri i tecnicihannoinstallato alcunimini-radar permonitorare lasituazione diquei duecentometriinteressatidalla voraginee per cogliereeventualimovimenti

Ieripomeriggio gliesperticalcolavano un

movimento di

circa 7

millimetri l'ora

S.

ImprenditoreLeonardoFerragamoè il figlio diSalvatore, lostilista che hafondato la casa dimoda omonima

La dinamica Ore: 00.30 n. /T.\ 09 Ore: 1.30e r7% £ Ore 6.14 S milioni dì euroI. .. .. , II ..

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Rischio idrogeologico Pagina 10

Page 14: Centro Studi C.N.I. 26 maggio 2016€¦ · INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Centro Studi C.N.I. 26 maggio 2016 Pagina II DISASTRO IDROGEOLOGICO Corriere Della Sera 26/05/16

Si apre sabato a Venezia la, rassepa curata da Alejaridro Aravena

ArchiteLa Bdal nostro inviatoPierluigi Panza

VENEZIA Nascosta come polveresotto il tappeto la stagione po-stmoderna delle archistar edei rendering che rendonostupefacente anche il progettodi un pollaio, la XV Biennale diarchitettura, curata da Alejan-dro Aravena, riscopre la di-mensione politica.

La rassegna, che sarà apertasabato dal capo del governoMatteo Renzi, è intitolata Re-portingfrom the Front - doveil fronte non è quello espressi-vo, ma quello dei senza casa,degli esclusi, dei migranti... Isuoi simboli sono due: l'in-gresso all'Arsenale realizzatocon il materiale di recuperodella Biennale 2015 e il Padi-glione della Germania intito-lato Making Heimat. La Ger-mania ha ottenuto dalla so-printendenza il nulla osta perabbattere alcune pareti del suopadiglione, costruito dall'ar-chitetto di Hitler, Albert Speer,nel 1938. L'abbattimento deimuri è una scoperta metafora:come la fine del Muro di Berli-no nel 1989 diede avvio a unanuova stagione europea, cosìquesto vuole dare simbolica-mente una spinta alla costru-zione di una Europa aperta,senza muri (al Brennero), sen-za frontiere.

Quanto ci sia di sincero im-pegno in questo presentaresoluzioni per gli esclusi dallaconsumer-society e quanto diretorica (Okwui Enzewor, cu-ratore della Biennale 2015 incui si leggeva ininterrottamen-te Karl Marx, era ospite di Pra-da nell'unico evento monda-no) lo testimonieranno le fu-ture committenze degli 88 ar-chitetti (da 37 Paesi) coinvoltida Aravena nella sua mostra edegli altri che espongono neipadiglioni di 65 nazioni. As-sente l'ultimo curatore, il guruRem Koolhaas (che sta peraprire il suo rifacimento delFondaco dei tedeschi di Vene-zia, trasformato in shoppingmali), la presenza di David

a senza muri nc cole che guarda agli esclusi .

Padiglione tedesco: Making Heimat. Germany, Arrival Country (foto di Felix Torkar)

Chipperfield, Renzo Piano ealtri maestri è sotto l'etichettadello studio. Questa Biennale(i visitatori sono passati dai 70mila della Biennale architettu-ra del 2000 a 230 mila) rilanciainfatti l'idea di architettura co-me lavoro collettivo messo apunto da studi con sigle astru-se. Così Renzo Piano presentail suo progetto G124 di archi-tettura partecipata: sul tavolodel senatore c'è il progetto per«ricucire» la periferia milane-se del Giambellino.

Non ci sono hashtag, riman-di social o virtuali, ma schizzi epost-it alle pareti, pensieriscritti a mano e proposte diestrema chiarezza presentatecon semplicità anche sul cata-

logo (Marsilio). In questo ri-chiamo all'impegno, dove l'im-maginazione è bandita (qui c'èpiù il «principio speranza» diErnst Bloch che la «fantasia alpotere» di Herbert Marcuse),le nuove parole chiave sono so-stenibilità, durata, spontanei-smo, autocostruzione, colletti-vo. E danno vita a geografie eprotagonisti meno frequenta-ti: Solano Benítez, Anupama

L'i iriEccole nuove parolechiave: sostenibilità,durata, spontaneismo,autocostruzione

Kundoo, Giuseppina GrassoCannizzo, Eyal Weizman, Gian-carlo Mazzanti, Renato Rizzi,Toni Girones, Hugon Kowalskie il gruppo LAN, uno studiofrancese, ma con l'italiano Um-berto Napolitano, che si è assi-curato il restauro del Grand Pa-lais, battendo Jean Nouvel.

Il Padiglione statunitense(curato da Monica Ponce deLeon e dalla moglie di Peter Ei-senman, Cynthia Davidson)presenta dodici progetti perDetroit, diventata una inquie-tante città di rovine industria-li, tra le quali i complessi di Al-berk Khan (in uno è stato gira-to il film Batman v Super-man). Qui, dove ha sede FiatChrysler, Barack Obama vuoletrasferire parte dei rifugiatiche arrivano negli Usa, ma faresistenza il governo locale. Equi Greg Lynn propone, al po-sto delle rovine, un'università,l'Amazon center e un centrorobotico dalle forme digital-organiche.

Architettura Pagina 11

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E Belgio, come gli Stati su-damericani Paese emergente,propone una torre realizzatain Albania dallo studio 51N4E(ovvero Freek Persin), che fasolo concorsi all'estero. In In-ghilterra, dove il neosindacodi origine pachistana di Lon-dra ha dichiarato guerra al ca-ro affitti, si sperimentano deiminialloggi in cui si dorme afianco dei fornelli elettrici.

C'è poco ferro e vetro, unmix di freddezza e recuperodei materiali locali. QuestaBiennale è una mostra anchesui procedimenti del progetto,dove disegnare una pianta eun prospetto non è più «por-nografico» come anni fa.«vorrei che questa Biennalecambiasse l'approccio dei pro-gettisti e dei decision maker-ha dichiarato Aravena - spin-gendoli a considerare delle al-ternative alle convenzioni.Non si può rispondere a nuovedomande su scala globale convecchie risposte. Bisogna su-perare la mediocrità del mer-cato e includere la gente nelprocesso decisionale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

II capo delgovernoMatteo Renzisarà a Veneziasabatoprossimo, 28

maggio, perinaugurare la

XV Biennale diarchitettura,

aperta fino al27 novembre.

La mostra èdiretta dal

cilenoAlejandroAravena (nellafoto), vincitorequest ' anno delprestigiosoPritzker Prize

• La rassegna,organizzata

dalla Biennaledi Venezia

presieduta daPaolo Baratta,è intitolataReporting from

the Front. Sono

presentipadiglioni di 65Paesi ; quello

italiano ècurato da

TAMassociati.Aravena ha poicoinvolto 88partecipanti da

37 Paesi: 50

sono presentiperla primavolta e 33

hanno meno di40 anni

Sul sitocorriere.it/cultura le primeimmagini dellaBiennale diarchitettura

Architettura Pagina 12

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Il presidente del Meföp al convegno di Cassa frrense sulla tassazione degli enti di previdenza

Casse, investimenti agevo latiPer Z economia reale ossi ile azzerantento dell'aliquota

DI SIMONA D'ALESSIO

liquota zero»(solo) per gliinvestimentinell'economia re-

ale del paese da parte di Entiprevidenziali dei professionistie Fondi pensione. E il costo diquesta agevolazione si aggire-rebbe, secondo le prime stime,sui 100-150 milioni di euro». Ecosì che il presidente del Mefop(società per lo sviluppo del mer-cato dei fondi pensione) MauroMarè ha illustrato la possibilerevisione del decreto sul creditod'imposta per operazioni finan-ziarie in settori importanti perla crescita, che ha reso operati-va la norma della legge di stabi-lità 2015 (190/2014). «Il gover-no sta valutando un interventocorrettivo nella manovra d'au-tunno», ha riferito nel convegnopromosso ieri, a Roma, dallaCassa di previdenza forensesulla tassazione degli istitutipensionistici privati; una mo-difica, ha spiegato, comunque«verrà fatta: o verrà potenziatoil decreto sul credito d'imposta»,che «ha avuto un po' di compli-

cazioni nella definizione dei set-tori», o si andrà nella direzionesecondo cui «se tu investi nelpaese, l'aliquota è zero». Delladotazione del provvedimentocon cui l'esecutivo intendevaorientare l'impiego di somme didenaro verso comparti produt-tivi strategici nazionali (dalleinfrastrutture al turismo, daldigitale alla ricerca ecc.), sonostati utilizzati «40 milioni su80» disponibili. «L'idea, per-tanto», ha precisato Marè, «èdi procedere alla concessionedi un abbattimento della tas-sazione esclusivamente, però,per quella parte di risorse dipatrimonio che affluisce da in-vestimenti nell'economia reale,per una durata medio-lunga»,mantenendo, invece, «l'aliquo-ta al 20% per i Fondi, al 26%per le Casse e al 12,5% sui ti-toli di stato per tutto il resto»delle operazioni finanziarie ef-fettuate, altrimenti il costo diun'esenzione totale potrebbegiungere «a circa 2 miliardi».Un'apertura rilevante, quelladel vertice del Mefop che non halasciato indifferente il padronedi casa: «quanto descritto da

Marè», ha commentato il presi-dente di Cassa forense NunzioLuciano, «può consentirci di li-berare risorse importanti per ilpaese», augurandosi, tuttavia,che non si verifichino più i «ten-tennamenti» e le «inversioni ditendenza dell'ultimo momento»che hanno, poi, generato dueanni fa, «malgrado il sostegnodel ministro Pier Carlo Padoannei nostri confronti», la decisio-ne di aumentare la tassazionesui rendimenti finanziari al26%. «Priorità dell'Adepp», hamesso in luce il presidente Al-berto Oliveti, «è investire sullavoro degli iscritti, e poiché lelibere professioni sono il moto-re della crescita», tale supporto«si configura come sostegno alsistema-paese». Nel «cahier dedoléances» spicca, infine, una«terza tassazione» (dopo il pre-lievo sulle prestazioni erogatee sui ricavi da investimento),ossia il taglio imposto «sui costinecessari per gestire le nostreattività», nel quadro della spen-ding review: pur non essendo,ha concluso Oliveti, «Enti pub-blici, diamo 25 milioni all'anno»all'Erario.

Cassa forense Pagina 13

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Conto termico , dal 3115operativo il nuovo portale

Dal 31 maggio 2016 sarà operativo il nuovo portale delconto termico «portaltermico». 1l 31 maggio prossimo entreràin vigore il dm 16 febbraio 2016 relativo al conto termico2.0. Pertanto, dalla mezzanotte del 30 maggio, non sarà piùpossibile inviare richieste di incentivo con le funzionalitàlegate al conto termico previsto dal dm 28 dicembre 2012.Questo è quanto si legge nella nota del 24 maggio 2016 delGse in merito all'avvio del nuovo portale del conto termicaLo stesso giorno sarà operativo anche il nuovo portaltermico,limitatamente alle richieste in accesso diretto, mentre per leistanze con accesso a prenotazione, le funzionalità del portalesi attiveranno successivamente, previa. informazione sul sitodel Gse. Per ricevere ulteriori informazioni in merito èpossi-bile contattare il numero verde 800.16.16.16 o inviare unae-mail all'indirizzo contotermicocgse.it. Ricordiamo chedal 31 maggio 2016 al bonus del 40% per i lavori di isola-mento termico, sostituzione degli impianti di riscaldamentoe sostituzione delle chiusure trasparenti, si affiancherannogli incentivi (pari al 65%) perla trasformazione in «edificioa energia quasi 0», la sostituzione dei sistemi di illuminazio-ne e l'installazione di tecnologie di building automation. Adisposizione ci saranno fondi pari a 900 mIn di euro annui,700 riservati alle imprese e 200 per le p.a. Il nuovo decreto(16 febbraio 2016) aggiunge la trasformazione in «edifici aenergia quasi zero», la sostituzione dei sistemi per l'illumi-nazione con dispositivi efficienti e l'installazione di tecnolo-gie digestione e controllo automatico degli impianti termicied elettrici degli edifici (building automation), di sistemi ditermoregolazione e contabilizzazione del calore. Le spese perdiagnosi energetiche e la redazione dell'attestato di presta-zione energetica, per la trasformazione in edificio a energiaquasi 0 e l'isolamento termico delle superfici opache, sonoincentivabili al 100% per le pa e al 50% per i privati.

Conto termico Pagina 14

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Energia dal vento e dal sole per il etrò green iSantiago,il primo del mondo clic fmiz io era grazie alle rinnova ili

DI MAICOL MERCURIALI

ár"N pinta dalla forza dei vento, rica-ricata dall'energia del sole. Lametropolitana di Santiago delCile marcerà grazie alle rinno-

vabili e sarà il primo sistema metro almondo a funzionare principalmentegrazie al solare e all'eolico.

Entro il 2018 , infatti, il 60%dell 'energia richiesta dalla metro-politana arriverà dal vento e dal sole.Ma la particolarità del progetto non siferma qui, perché gli impianti eolici efotovoltaici saranno costruiti nel deser-to di Atacama, celebre per i romanzi diLuis Sepulveda e per essere il più aridodel pianeta. La centrale Eli Pelicano,che sarà realizzata dalla SunPower

Qui sopra, un'immagine del progetto per la nuovalinea 6 della metropolitana di Santiago dei Cile.

A destra, la presidente cilena Michelle Bachelet in visitaal cantiere della linea 6. Sotto , una stazione esistente

(filiale cilena del colosso petrolifero francese Total)a partire dalla metà di quest'anno, sarà formata daben 250 mila pannelli solari e produrrà l'equivalentedell'energia consumata mediamente da centomilacase. Il parco eolico San Juan de Aceituno, invece,sarà costruito dal consorzio brasiliano Latin ame-rican power e avrà una capacità produttiva di 185mega Watt, che lo renderà il più importante del Cile.I due impianti comporteranno un investimento com-plessivo di circa 450 milioni di euro.

La centrale fotovoltaica, come viene spiegatosul sito della Metropolitana di Santiago, fornirà il42% dell'energia necessaria alla metropolitana diSantiago, il parco eolico il 18% e il restante 40%arriverà da Chilectra, la compagnia nazionale perl'elettricità.

Questo progetto è anche il simbolo delle po-litiche energetiche del paese sudamericano, che

da qui al 2050 si è dato l'ambizioso obiet-tivo di coprire per il 70% il suo fabbisognoelettrico con le rinnovabili. Il deserto diAtacama, le zone ventose del Nord e quellericche d'acqua sono i bacini dove concen-trare la produzione fotovoltaica, eolica eidroelettrica.

La metropolitana green è stata te-nuta a battesimo dal presidente cilenoMichelle Bachelet, che nei giorni scorsi hafatto visita al cantiere della linea 6. «Saràun servizio all'avanguardia, è un proget-to che ci rende orgogliosi per la capacità di esserepionieri nel mondo e offrire la più alta qualità ditrasporto pubblico nel nostro paese», ha commentatola socialista. «L'uso di queste risorse rinnovabili cipermetterà di evitare l'emissione di 130 mila ton-nellate di anidride carbonica nel 2018», ha conclusoBachelet.

Energia rinnovabili Pagina 15

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La metro di Santiago è la più ampia del Su-damerica: si sviluppa su 5 linee per 103 chilometri,conta cento stazioni e ogni giorno trasporto 2,5 mi-lioni di passeggeri. Sono inoltre aperti i cantieri perdue nuove linee e altri 37 chilometri che dovrebberoessere inaugurati l'anno prossimo e nel 2018.

© Riproduzione riservata-

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Energia rinnovabili Pagina 16

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La dichiarazione di pubblica utilità non basta per perfezionare la procedura

Esproprio nullo? Danni dalla PaL'ok piano di lottizzazione non incide sul diritto di proprietà

Antonino Porracciolo

Costituisce illecito di di-ritto comune la trasformazio-ne di un fondo quando il de-creto di espropriazione non èstato emesso o è stato annul-lato. In questi casi, la Pubblicaamministrazione non diventaproprietaria del bene ed è te-nutaarisarcire i danni causatial proprietario. Lo afferma ilTribunale di Roma (giudiceCarmen Bifano) in una sen-tenza dello scorso 5 maggio.

I fatti risalgono al 2009,quando il Comune convenutoaveva trasformato in par-cheggio una parte di terrenodell'attrice. Quest'ultima hadomandato il risarcimentodei danni, stimati in 47milaeuro. Dal canto suo, l'ente lo-cale ha chiesto il rigetto del-l'istanza, dichiarandosi estra-neo ai fatti di causa.

Nell'accogliere la doman-da, il Tribunale afferma, in-nanzitutto, che l'attrice ha di-mostrato che l'area in que-stione è stata trasformata inparcheggio aperto al pubbli-co. Così come ha provato chele opere sono «riconducibili

Risarcimento giustificatoperché l'interventonon trasforma il dirittosoggettivo della proprietariain interesse legittimo.............................................................................

alla condotta materiale delComune» convenuto: l'ente,infatti, aveva pagato le fattu-re emesse dall'impresa ese-cutrice dei lavori e non avevaallegato un provvedimentoche legittimasse il propriooperato. Il Tribunale ricorda

quindi che , in mancanza di undecreto di esproprio , la crea-zione del parcheggio nonaveva trasformato il dirittosoggettivo della proprietariain interesse legittimo. Infatti,prosegue la motivazione, ri-chiamando la sentenza21579/2011 della Corte supre-ma, la sola approvazione delpiano di lottizzazione (cheequivale a dichiarazione dipubblica utilità ) non deter-mina la perdita del diritto diproprietà e dunque non com-porta l'affievolimento del di-ritto soggettivo del privato.

Il giudice capitolino citaquindi la sentenza 735/2015delle Sezioni unite della Cas-sazione, chiamate a pronun-ciarsi sulle «implicazioni ap-plicative delle molteplici pro-nunce della Cedu »; pronunceche hanno affermato l'incom-patibilità dell'istituto dell'oc-cupazione appropriativa(creato dalla giurisprudenza)con il sistema giuridico euro-peo, e in particolare con la tu-tela del diritto di proprietà e ilprincipio di legalità ricono-sciuti da quell'ordinamento.Secondo il giudice di legitti-mità, quando il decreto diespropriazione non è statoemesso o è stato annullato,«l'occupazione e la manipola-zione del bene immobile di unprivato da parte dell'ammini-strazione si configurano, indi-pendentemente dalla sussi-stenza o meno diuna dichiara-zione di pubblica utilità, comeun illecito di diritto comune»;illecito che comporta non iltrasferimento della proprietàalla Pubblica amministrazio-ne, ma la responsabilità dellastessa per i danni . In questi ca-si, l'amministrazione realizzaun illecito permanente, che

cessa solo per restituzione,transazione o usucapione del-l'occupante che ha effettuatola trasformazione del fondo;oppure per rinuncia del pro-prietario al suo diritto, «im-plicita nella richiesta di risar-cimento dei danni p er equiva-lente». E «tale rinuncia ha ca-rattere abdicativo e nontraslativo», sicché da essa«non consegue, quale effettoautomatico, l'acquisto dellaproprietà del fondo da partedell'amministrazione».

Così il Tribunale liquida in37mila euro il danno patrimo-niale subìto dall'attrice per latrasformazione del suo fondo;riconosce quindi il risarci-mento di tremila euro per l'in-giusta lesione dell'interessedella proprietaria «a un'esi-stenza pacifica e libera da in-debite aggressioni».

O RI PRO D OZIO NE RISERV/ T/

Espropri Pagina 17

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In Cile

AdAstaldiil telescopiopiù grandedel mondo

Celestina Dominelli

Sarà il «più grande oc-cosìchio del mondo rivolto al cie-lo» e parlerà anche italiano.Perché il progetto E-Elt, chesta per "Europ ean ExtremelyLarge Telescope" (telesco-pio europeo estremamentegrande), vedrà scendere incampo il consorzio ACe, co-stituito da Astaldi (6ooo inqualità di capogruppo) e Ci-molai (4000) che, a febbraio,conEie Group, era risultato ilmiglior offerente nelproces-so di aggiudicazione avviatodall'Eso (European Sou-thern Observ atory). E ieri si èconsumata la tappa decisivacon la firma del contratto, aMonaco di Baviera, per laprogettazione e la realizza-zione della cupola e dellastruttura principale dell'E-Elt di Cerro Armazones, inCile. «Siamo davvero orgo-gliosi di essere capogruppoin questo progetto - ha com-mentato Paolo Astaldi, pre-sidente del gruppo Astaldi -che consentirà alla comunitàscientifica internazionale, disuperare i limiti attuali del-l'astronomia e dell'astrofisi-ca. In passato, abbiamo giàrealizzato per il Cern di Gi-nevra il Large Electron Posi-tron Collider, uno dei piùgrandi acceleratori di parti-celle al mondo, che permettedi studiare l'infinitesima-mente piccolo c oggi (ieri perchi legge, ndr) con l'E-Elt,avremo modo di misurarcicon uno strumento scientifi-co che mira a sondare l'infini-tamente grande».

Il contratto siglato ieri, chevale 400 milioni di curo (il

6ooo dei quali in quota Astal-di), porterà quindi alla realiz-zazione, nella parte centraledel deserto di Atacama, delpiù grande telescopio a terraoggi esistente, che avrà unospecchio primario di39,3me-tri di diametro e una capacitàdi messa a fuoco ioo milionidi volte superiore a quella diun occhio umano.

La cerimonia di ieri ha vi-sto la partecipazione oltre adAstaldi, di Luigi Cimolai,presidente dell'omonimogruppo, e di Tiro de Zecuw,direttore generale dell'Eso.A rappresentare l'Italia, c'erapoi il ministro dell'Istruzio-ne, Stefania Giannini, affian-cata da Renato Cianfarani,console generale italiano aMonaco, da Patrick Roche,presidente del Consiglio del-l'Eso, da Nicolò D'Amico,presidente di Inaf e delegatoitaliano presso l'Eso, da Mat-teo Pardo, addetto scientifi-co del ministero degli AffariEsteri, e da Gianpietro Mar-chiori, presidente Eie.

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In Cile . 11 futuro telescopio

Maxi-opere Pagina 18

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Federacciai e le principali associazioni di categoria chiedono misure per affrontare la crisi da sovracapacità

acciaio, appello ai leader del G-7Eurofer rilancia sui dazi all'import e sollecita indagini per sei Paesi extraeuropei

Matteo Meneghello

MILANO

mwn, Federacciai, con altre n tra leprincipali associazioni siderurgi-che del mondo, lancia un appelloai leader del G7 (il vertice saràospitato oggi e domani inGiappo-ne) affinchè vengano adottate mi-sure per affrontare l'attuale situa-zione di sovracapacitàproduttivaglobale di acciaio.

Oltre all'organizzazione italia-

«Il commercio slealee le distorsioni sul mercato-si legge nella lettera -si stanno propagandoa livello mondiale»

nahanno sottoscritto l'appello an-che Eurofer, l'americana Aisi, lagiapponese Jisf, Eurofer, la cana-dese Cspa, Uk Steel, la tedescaWv-Stahl, Alliance des Minerais,Mineraux et metaux (A3m), la Ste-el manufacturers association(Sma), la Commissione perle im-portazioni di tubi e condotte (Cp-ti), la Specialty steel del NordAmerica (Ssina) e l'europea Esta.

«Misure di sostegno delgover-no e di altre politiche - si legge neldocumento comune - hanno con-

di capacità globale nell'acciaio, ilcommercio sleale e le distorsionisul mercato si propagano alivellomondiale». Tra le altre cose,«queste politiche di governo di-storsive delmercato hanno impe-dito un'adeguata regolazione delsettore in alcuni mercati come ri-sposta alle variazioni della do-manda globale. Questo - si leggenell'appello - è un motivo di pre-occupazione nei p aesi in cui le po-litiche governative favorisconola crescita della capacità di accia-io senza riguardo ai segnali delmercato, o dove le azioni di go-verno sostengono acciaierie an-tieconomiche o costantementein perdita che altrimenti uscireb-bero dal mercato».

Nel documento i produttori«apprezzano i tentativi intergo-vernativi finora ideati per affron-tare il problema della sovracapa-cità mondiale, costruiti sulla basedel programma di lavoro delinea-to dai rappresentati governativi dialto livello aBruxelles ametàapri-leper affrontare le sfide dieccessodi capacità e di regolazione del-l'industria dell'acciaio».PerFede-racciai e le altre associazioni è cri-tico che tutte le principali nazioniproduttrici d'acciaio partecipinoai tentativi di eliminare le politi-che di distorsione degli scambiche stanno contribuendo all'at-

LaCinaètraleprincipalinazio-ni accusate di adottare politichedi dumping. Nei primi 4 mesi del-l'anno ha prodotto 261,4 miti oni ditonnellate di acciaio, il 2,3%inme-norispetto al primo quadrimestredell'anno scorso. Proprio in que-sti mesi si sta discutendo la possi-bilità di concedere a Pechino lostatus di economia di mercato(Mes). La frenata dell'Ue è del6,5%, ma nei primi 4 mesi dell'an-no le importazioni di prodotti fi-niti siderurgici da Cina e paesi ex-traeuropei ha continuato a cre-scere: l'import di tondo è aumen-tato del 5,34°/,,, quello di vergelladel 19,34%, i laminati mercantilidel53 per cento. «È urgente - con-cludono gli imprenditori siderur-gici - che il G7 discuta la necessitàdi mantenere misure correttive,coerenti con le regole e gli obbli-ghi delWto, contro le esportazio-ni provenienti da quei paesi neiqualile condizioni daeconomiadimercato non sono prevalenti».

L'Ue è corsa ai ripari in questesettimane, istituendo dazi all'im-portazione dalla Cina per moltiprodotti. Un'indagine è in corsoper i piani. Secondo Platts in que-sti giorni Eurofer avrebbe solleci-tato la commissione europea adadottare misure anloghe nei con-fronti di Turchia, Russia, Brasile,Iran, Ucraina e Serbia.

® RIPR000 ZIO NE RISERVA FA

Siderurgia Pagina 19

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L'imparï di acciaio netta Ue

L'incremento delle importazioni rispetto allo stesso periododell'anno scorso (gen-apr 2015). In tonnellate

VEP-G ELLA

244Moldavia 64 .

Bielorussia 53.294.............................................. ... ._

LAMINATI CinaMERCANTILI

s9,4 - Russia................................

Svizzera 61,590.........................................................................................

Bielorussia ?6.04.4

Fonte: Commissione Ue

Siderurgia Pagina 20

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Tudi, corso ad hocTanto entusiasmo degli studenti e ampi consensi delmondo accademico. Il primo corso universitario, unico inItalia, dedicato alla gestione e all'organizzazione di unostudio professionale chiude il suo primo bilancio oltre leaspettative. Attivato lo scorso anno grazie a una appositapartnership tra Confprofessioni e l'Università di Trentoil corso di «Management dei servizi e della consulenza» èstato inserito all'interno del programma di studi in eco-nomia e legislazione di impresa (laurea magistrale), deldipartimento di economia e management dell'Università diTrento. L'iniziativa si inquadra in un più ampio programmadi Confprofessioni volto a sviluppare non solo la tecnicaprofessionale, ma anche le competenze manageriali e dicomunicazione dei professionisti italiani per renderli piùcompetitivi. Management dei servizi e della consulenza èun corso elettivo del 4« anno che ha visto la partecipazionedi 46 giovani studenti, che puntano prevalentemente allacarriera di dottore commercialista. Il corso della durata di36 ore ha introdotto gli studenti alle tematiche dei servi-zi professionali e del management dello studio attraversodue moduli distinti per il management delle attività pro-fessionali: il primo ha affrontato le competenze specifiche;il secondo si è concentrato sulle competenze trasversali.Numerosi gli argomenti trattati dai docenti del corso, Mi-chele D'Agnolo e Andrea Stefani: la gestione per processi eprocedure e la gestione della qualità, i sistemi di controllo,le rilevazioni e il reporting, il budget, il business modeling,gli indicatori, il marketing strategico, il lean managementper lo studio, il ruolo del management, le tecniche di consu-lenza, la gestione del rapporto con il cliente, la gestione dellerisorse umane, le aggregazioni e le disgregazioni negli studiprofessionali. Il programma del corso di Management deiservizi e della Consulenza prevedeva inoltre la realizzazio-ne di una tesina, che ha permesso ai gruppi di lavoro deglistudenti di ottenere un bonus di tre punti da aggiungerealla valutazione finale. Al termine del corso i gruppi di la-voro hanno presentato quattro tesine e i temi prescelti daglistudenti sono stati: il coaching nello studio professionale,social e blog per commercialisti, la leadership e la gestionedei conflitti nello studio professionale, l'intelligenza emo-tiva nel lavoro del professionista. Gli esami sono in corsodi svolgimento e solo tra qualche giorno si conosceranno irisultati del primo appello.

Università Pagina 21

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Retorica e incultura, così l 'Italia è sempre in emergenzadi Paolo Conti

U

na stessa, trasversale incultura, minaciò che sorregge l'immagine, spessoretorica, del Bel Paese: il patrimonio

culturale, così come i] paesaggio e ilterritorio sul quale poggiano gli abitati.Quell'incultura è l'incapacità di darsipolitiche di prevenzione e dimanutenzione, strumenti che invececostituiscono quella solida cultura civileche previene tragedie e rassicura unacomunità nazionale. Con la prevenzione ela manutenzione si tutelano i tessutiurbani e rurali, i monumenti, le aree

archeologiche, le foreste e i boschi, i corsid'acqua. Ma quelle due parole, in un'Italiaabituata solo alle emergenze, sonosconosciute a una classe politica inmassima parte incapace di occuparsi delfuturo dei propri figli. L'ordine dei geologi,una combattiva pattuglia di quindicimilaprofessionisti guidati dal presidenteFrancesco Peduto, calcola che delle 700mila frane censite nell'intera Europa ben530 mila riguardano l'Italia. Le cause. Unconsumo violento del territorio, semprepiù eroso e destabilizzato da un'ediliziache tralascia la doverosa attenzione versole caratteristiche del terreno e delle faldeidriche: in più bisogna aggiungere il pesodelle piogge, non più assorbite dalla terra.C'è, parallelamente, una colpevolemancanza di mantenimento delle retiidrauliche: i geologi ricordano semprecome tra il 3o e il 70% delle società chegestiscono la distribuzione dell'acquaregistrino danneggiamenti, e quindiperdite, nelle tubature. Facile prevedere glieffetti: l'infradiciamento di troppe aree,per non parlare di un costo industrialeannuo di 200 milioni di euro. Infine mancauna adeguata rete di «ascolto» delterritorio che andrebbe assicurata giornodopo giorno, e non solo in seguito aidisastri, alle morti, alle tragedie.Un'inversione di tendenza va registrata conla nascita di #italiasicura, la struttura dimissione a Palazzo Chigi contro il dissestoidrogeologico e per] o sviluppo delleinfrastrutture idriche. Ma, insistono igeologi, siamo ancora in una logicaemergenziale, lontani da una verainversione di cultura. Disgraziatamenteper questo Paese, ]a mancanza dimanutenzione e di prevenzione mina tantibeni monumentali e storici, archeologici,paesaggistici. La (il)logica è la stessa chesfigura e sfrutta il territorio. Ed è il lato piùindegno di un'Italia che ostenta il Bello aparole ma con i misfatti apre sempre piùspazio all'Orrore.

Disastro idrogeologico Pagina 22

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La Commissione Ce presenta la proposta. Regole anche per gli audiovisivi

Digitale al mercato unicoB2C con prezzi chiari. Consumatori più tutelati

da BruxellesANGELO Di MAmBRo

a Commissione europeaha illustrato i dettaglidelle sue proposte sul;nercato unico digita-

le, formato essenzialmenteda proposte di regolamenti oproposte di aggiornamento didirettive esistenti, come quellasul mercato degli audiovisivi.L'Esecutivo Ue, che ora dovràdiscutere con paesi membri eParlamento, propone misureche insistono su quattro aree.La prima è per frenare il co-siddetto «geoblocking» o «geo-discriminazione» per le tran-sazioni online, la seconda siriferisce alla creazione di condi-zioni più trasparenti sulla for-mazione dei prezzi per la conse-gna transfrontaliera dei pacchipostali, la terza riguarda il raf-forzamento del regolamento invigore dal 2007 (CEl20092006)sul coordinamento per la tuteladi consumatori che utilizzanoil commercio elettronico. Inparallelo, la Commissione hapresentato anche una quartaproposta che concerne i serviziaudiovisivi, con la direttiva del2010 (2010/13/UE) aggiornataal mondo delle piattaforme in-ternet dedicate, tipo Netfiix.

Battaglia al geoblocking,ma senza i servizi digitali. LaCommissione propone un rego-lamento per bloccare pratichedi e-commerce come il reindi-rizzamento su siti nazionali ol'offerta di pacchetti a prezzi

vantaggiosi basati sul solo cri-terio della nazionalità. Le im-prese potranno continuare adiversificare le loro offerte, mal'Esecutivo propone un obbligodi trattare i cittadini europeiche sono nella stessa situa-zione nello stessomodo, senza pe-nalizzazioni lega-te a nazionalità oluogo di residenza.Si fissano limiti atutela delle pini,in modo che nonsiano gravate dacosti aggiuntiviquando debbanoesportare in altripaesi europei. Leimprese più picco-le beneficerannodegli stessi dirittidei consumatori.

lo stesso tragitto all'inversoarriva a 25 euro. Lo stessovale tra altri paesi europeiin un sistema di prezzi che«non trova alcuna giustifica-zione in termini di costo dellavoro o di distanza percor-

data, potrebbe decidere diimporre un tetto ai prezzi,con lo stesso approccio uti-lizzato con il roaming.

Rinforzare la tutela degliacquirenti nel settore delcommercio online. Si da-

ranno alle autori-tà nazionali poteriper verificare seconsumatori e im-prese sono soggettia pratiche scorret-te con la possibilitàili chiudere i siti erisalire con piùcertezza all'identi-tà dei responsabili,tramite richiesta

L`anticipazioue su ltallafïggë dei 24 maggio 2016

Restano fuori dalla bozza, però,la gran parte dei servizi digita-li. La geo-discriminazione cuici si trova di fronte ogni voltache un utente riceve un mes-saggio che indica che il videonon è disponibile nel propriopaese, oppure prodotti comee-book, musica e videogiochisono esclusi dalla bozza di rego-lamento. La «cancellazione deiconfini digitali» esclude propriola gran parte dei prodotti e deiservizi digitali.

Trasparenza per i prez-zi della consegna deipacchi postali . Un paccoda due chili inviato dall'Au-stria all'Italia costa in media14 euro, mentre uno che fa

sa, diventando un ostacoloper consumatori e aziende»,spiegano fonti dell'Esecutivo.Che prova a invertire la ten-denza con la comunicazione,cioè una pagina web su cui glioperatori pubblici dei diversipaesi dovranno pubblicare ilcosto per una serie servizi dibase. Questo dovrebbe avereun effetto a cascata anche su-gli operatori privati. Basteràla trasparenza come leva peraumentare la concorrenza erazionalizzare i prezzi dellespedizioni transfrontaliereper le imprese e i consumato-ri? La Commissione si è datacome scadenza il 2019. Senzamiglioramenti entro quella

'N di informazioni aigestori dei registri

dei nomi di domi-nio e alle banche.Nel caso di viola-

zioni che coprono tutta l'Ue, laCommissione sarà in grado dicoordinare le azioni comuni conle autorità nazionali di controlloper fermare queste pratiche.

Creatività europea perpiattaforme Usa. La revisio-ne della direttiva sugli audiovi-sivi rivede alcuni obblighi pergli operatori tradizionali (comeuna maggiore flessibilità perl'affollamento pubblicitario) ene estende altri al mondo dellepiattaforme on demand (comeNetflix) e di condivisione (comeYouTube). Per gli operatori divideo on demand, la Commis-sione propone una quota obbli-gatoria del 20% di contenutieuropei.

Mercato unico digitale Pagina 23

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Erasmus ai professionistiIl programma europeo Erasmus per giovani imprenditorisi apre agli studi professionali della Lombardia. Lo scorso16 maggio è stato infatti firmato l'accordo di collaborazionetra la Fondazione Politecnico di Milano e ConfprofessioniLombardia per promuovere e agevolare la partecipazionee il coinvolgimento di liberi professionisti nel programmaeuropeo Erasmus for Young Entrepreneurs, che incentivacollaborazioni tra aspiranti professionisti o neoprofessio-nisti e liberi professionisti esperti di diversi paesi europeifinalizzate allo scambio di competenze manageriali e pro-fessionali e know-how. «L'intesa siglata con la FondazionePolitecnico di Milano rappresenta un'opportunità per va-lorizzare lo start-up professionale in Lombardia e favorirel'internazionalizzazione e l'aggregazione di studi anche dipiccola o media dimensione», ha commentato il presidente diConfprofessioni Lombardia, Giuseppe Calafiori. «Con il pro-gramma Erasmus i vantaggi saranno non solo per i nostricolleghi più giovani ospitati all'estero, ma anche dei colleghipiù esperti che ospiteranno in Lombardia i giovani colleghieuropei. Il nostro obiettivo», ha aggiunto Calafiori, « ê quellodi dar spazio e valore al confronto con altri sistemi, anchedi organizzazione e gestione della professione, gettando leprime basi concrete per la creazione di reti internazionali».Il programma dà a giovani e aspiranti professionisti la pos-sibilità di trascorrere un periodo di collaborazione, da unoa sei mesi, presso un professionista con esperienza in unaltro paese europeo. L'obiettivo è acquisire le competenzenecessarie a creare do gestire una propria impresa. Ci sonovantaggi anche per i professionisti ospitanti, che grazie allacollaborazione con il giovane professionista portano nuovalinfa al business. Confprofessioni Lombardia promuoveràil programma Erasmus for Young Entrepreneurs a livelloregionale, coinvolgendo in particolare i propri associati e gliordini professionali, affinché sensibilizzino i giovani profes-sionisti, disposti a partire all'estero, ma anche i professioni-sti lombardi più esperti a ospitare i giovani professionistieuropei; sopporterà la Fondazione nell'individuazione e va-lutazione dei profili dei professionisti, sia giovani che esper-ti, al fine di garantire la qualità degli scambi; organizzeràdelle giornate informative per promuovere il programma eincentivare le adesioni, in coordinamento con la Fondazione;si impegnerà in attività che consentano ai professionisti dimantenere i benefici ottenuti dallo scambio.

Erasmus professionisti Pagina 24