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Centro Studi C.N.I. 28 ottobre 2016

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. 28 ottobre 2016

Pagina I

CASA ITALIA

Casa Italia al via fra sismabonus maggiorato e rating di rischiosità per gli immobiliSole 24 Ore 28/10/16 P. 2 Massimo Frontera 1

PERITI INDUSTRIALI

Crescere attraverso l'innovazioneItalia Oggi 28/10/16 P. 37 3

BIM

Utilizzo del Bim da diffondere e ottimizzareItalia Oggi 28/10/16 P. 38 5

SISMA

C'è una nuova faglia più a nord La terra tremerà ancora per mesiStampa 28/10/16 P. 6 Fabio Di Todaro 6

"L'Appennino è la nostra California Ma qui la geologia è più complessa"Stampa 28/10/16 P. 7 Alessandro Cassinis 7

COMMERCIALISTI

Ordini territoriali al voto A Roma la corsa è a treSole 24 Ore 28/10/16 P. 46 Federica Micardi 9

CONGRESSO NAZIONALE FORENSE

Ordini degli avvocati verso la presidenza dell'OcfItalia Oggi 28/10/16 P. 36 Gabriele Ventura 10

DOTTORI COMMERCIALISTI

Cassa dottori commercialisti, in campo per la professioneItalia Oggi 28/10/16 P. 36 Beatrice Migliorini 11

GREEN ECONOMY

Vola l'economia verde Ma gli italiani non lo sannoStampa 28/10/16 P. 21 Roberto Giovannini 12

ILVA

Ilva, da Cdp primo ok agli indiani di Jindal in AcciaItaliaCorriere Della Sera 28/10/16 P. 43 13

INPS - INPGI

Approvato il bilancio dell'InpgiSole 24 Ore 28/10/16 P. 46 14

COMMERCIALISTI

Più assistenza nei progetti di Anedda per la CassaSole 24 Ore 28/10/16 P. 46 15

MERCATO EDILIZIA

Serve una strategia per riavviare il mercato delle caseCorriere Della Sera 28/10/16 P. 27 Riccardo Puglisi 16

NOTAI

Notai per l'informatizzazioneItalia Oggi 28/10/16 P. 36 Gabriele Ventura 17

SCIENZA

Perché le élìte tecnico-scientifiche sono necessarie al benessere e alla libertàIl Foglio 28/10/16 P. IV Gilberto Corbellini 18

START UP

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. 28 ottobre 2016

Pagina II

Start up costituite dal notaio anche se non è più un obbligoSole 24 Ore 28/10/16 P. 46 Patrizia Maciocchi 19

TECNOLOGIA

LA SCIENZA AIUTA A TROVARE LA FELICITÀStampa 28/10/16 P. 25 Paolo Gallina 20

SISMA

Cemento armato e catene: le case non sono crollateStampa 28/10/16 P. 1 Frangesco Grignetti 21

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Partiti i primi tavoli operativi della presidenza del Consiglio su banche dati e le dieci buone pratiche di Renzo Piano -Le prime misure nega legge di bilancio

Casa Italia al via fra sismabonus maggioratoe rating di rischiosità per gli immobiliMassimo Frontera

ROMA

ww Una sorta di indicatore uni-co del "rischio catastrofe", il piùpossibile dettagliato per Comu-ne, sub areacomunale,fino ad ar-rivare al singolo immobile. Èquesto il primo obiettivo di C asaItalia, da concretizzare entrol'anno, al massimo entro genna-io prossimo.

Nella stessa settimana in cuila faglia degli Appennini ha de-ciso di risvegliarsi, lontano dairiflettori Casa Italia ha mosso iprimi passi operativi. Lunedì emartedì scorsi si sono svolte leriunioni per gettare le fonda-menta del piano nazionale dilungo termine lanciato dal pre-mier Matteo Renzi e dedicatoalla prevenzione.

Confermati i quattro pilastridel piano: informazioni (su ter-ritorio e immobili); dote finan-ziaria; interventi-pilota; forma-zione. Sul piano dei fondi, il pri-mo contributo resta la novitàdel "sismabonus" della legge diBilancio, stabilizzato a cinqueanni, ma anche res o più "fluido"(grazie alla cessione del creditoa soggetti terzi, anche da partedi incapienti) e più attraenteeconomicamente, grazie alladetrazione in cinque anni e allacumulabilità a livello condomi-niale del tetto di spesa di 96milaeuro per unità abitativa. E un se-gnale di attenzione che va nelladirezione di Casa Italia ma chenon discende da Casaltalia. «Lalegge di Bilancio - dice il coordi-natore di Casa Italia a PalazzoChigi, Giovanni Azzone - con-

tiene i risultati di una serie di di-scussioni avvenute quando Ca-sa Italia non c'era ancora. Non èsensato cercare di interveniresu un processo che non abbia-mo seguito». In relazione al ho-nus, spiegaAzzone, «l'obiettivoè duplice: fare un monitoraggiopervedere se questi primi inter-venti inseriti nella legge di Bi-lancio sono realmente efficaci;e poi, avendo come obiettivo la

L'agevolazione economicaresa più appetibile graziealla detrazione in cinque annie alla cumulabilità in casodi strutture condominiali

prossima legge di Bilancio, pro-porre interventi addizionali».

Parlare di ulteriori risorsenon ha senso se prima non si ca-pisce come e dove investirle.Non è un caso che il tavolo "fi-nanziario" di Casa Italia non èancora partito, anche se, preve-de il coordinatore di PalazzoChigi, partirà entro l'anno.

Quello che invece è stato av-viato è il primo importante tar-get di Casa Italia: la conoscenzadettagliata del territorio, del pa-trimonio e del rischio. Una moledi dati da mettere a sistema e dapoter leggere in vario modo inrelazione al rischio "catastrofe".«Immagini un grande foglioexcel - s piega s empre Azz one - incui ho tutti gli 8mila comuni ita-liani, e per ciascuno posso indi-

viduare il livello di rischio di pe-ricolosità sismica, idrogeologi-ca, la pr e s enz a di imp ianti chimi-ci, il rischio vulcanico eccetera.Stessa cosa per gli edifici e la re-lativa vulnerabilità: per saperequanti edifici sono in condizionideteriorate e quindi con fortevulnerabilità, e quante personevivono in questi edifici». Infor-mazioni a disposizione di tutti ein un solo luogo. «L'obiettivo èrealizzare entro fine anno, almassimo a gennaio, un primoquadro di riferimento; per quan-tificare ilpatrimonio immobilia-re nei diversi livelli di rischio.Perché i numeri che vedo circo-lare sono molto ballerini, dicia-mo così». «Per ora - ribadisceAzzone - le priorità sono: sismi-co,idrogeologico, cioè frane e al-luvioni, vulcanico e chimico».Ma su questa base si potrà co-struire altro: «C'è iltemaclimati-co, che pone il problema dell'in-nalzamento dei mari. Ci sono iluoghi dove i rischi si sommano;e quindi le priorità di interventodevono essere ancorapiù forti».

Ecco come la rischiosità di unterritorio si potràleggere con unlivello di completezza e di detta-glio che passa necessariamenteperunamicrozonazione sismica-l'attuale mappadirischio sismi-co è il risultato della sovrapposi-zione della situazione geologicadi livello "macro" alla perime-trazione dei confini amministra-tivi dei singoli comuni - e arrivaal dettaglio dell'immobile.

Il passo successivo è metterein relazione questo indicatorecon il numero d ella p op olazione.

«La nostra idea - è sempre il co-ordinatore di Casaltaliache par-la - è che la vulnerabilità va lettaanche relazione allo spopola-mento di un territorio». Cioè?«Se abbiamo territori sicuri chesi stanno spopolando, alloral'in-tervento non sarà tecnico ma divalorizzazione territoriale. Sec'è invece unterritorio che non èsicuro e si sta spopolando, allorafare solo un intervento tecnicosenza pensare a come renderesostenibile la vita in quei luoghidiventa uno spreco di risorse: ècome fare una nuova scuola inun posto dove i bambini non cisono più». L'obiettivo è semprelo stesso, «fare un quadro che ciaiuti a individuare le priorità diintervento».

L'altro "tavolo" appena par-tito è quello delle soluzioni tec-niche, che gode del contributodiRenzoPiano e del suo team diarchitetti. «Con Renzo Piano cisiamo visti martedì scorso - ri-ferisce Azzone - stiamo indivi-duando le tipologie costrutti-ve, ma il passo immediatamen-te successivo è individuare ipassi procedurali, perché ilproblema diventa: in base aquale procedura identificare idieci edifici reali oggetto dellasperimentazione?».

Su questoAzzonevuole anda-re coni piedi di piombo. «Voglioessere sicuro di non far partireuna cosa che poi un qualunquesoggetto può bloccare dicendoche non sono stati seguiti tutti icrismi. Nel nostro Paese non èimpossibile che ciò accada».

C) RI PRO DD ZION E RISERVAI A

Casa Italia Pagina 1

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Piano in quattro mosse

Il primo obiettivo di CasaItalia è quello di sviluppareuna banca dati nazionale conun elevato livello di dettagliocirca i rischi di calamitànaturale(e non solo). La bancadati dovrà pertanto indicaregli elementi di rischio dovutiin particolare alfattoresismico, oltre a quelloidrogeologico, vulcanico echimico. Lo scopo è quello diindividuare le priorità diintervento, anche in base altrend della popolazione

Una volta completata laprima banca dati del rischio"Italia", sarà possibileindividuare le priorità sullequali intervenire,quantificando le risorsenecessarie.Oltre ai piani già avviati(scuole, dissesto, incentividei sismabonus), un primoappuntamento concreto èquello della prossima legge diBilancio (2018), con l'idea difinanziare un piano con unorizzone di almeno dieci anni

Renzo Piano sta definendodieci interventi di messa insicurezza sismica su diversitipi di edifici abitativi pubblici,realizzati con diversi materialie tecniche. L'obiettivo èindicare a progettisti,amministratori pubblici eimprese, dieci buone pratichepiù frequenti da replicare sulterritorio, in modo da ottenereun sufficiente grado diprevenzione contro il rischiosismico al miglior costopossibile

Il quarto "pilastro" di CasaItalia è tutto dedicato allaformazione. Sia del personaletecnico e amministrativolegato al tema dellaprevenzione. Sia più ingenerale delle famiglieitaliane, con una attenzionealla prevenzione a partiredall'istruzione scolastica.L'obiettivo è sempre lo stesso:convincere gli italiani ainvestire su misure che permitigare i danni degliinevitabili eventi calamitosi

Casa Italia Pagina 2

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Il convegno orgcxni .ato dal Cupi in progrczrrlrruz a Rorrrcz il rUssirrit ' rrUVerrcbre

Crescere attraverso l'innovazioneTecnici dell'ingegneria come motore della ripresa

nnovare per cresce-re. I tecnici dell'inge-gneria motore dellaripresa». Dal crucia-

le tema dell' «innovazione»si snoda il convegno che ilConsiglio nazionale dei peri-ti industriali ha organizzatoper il prossimo 7 novembre aRoma (Nuova Aula del Palaz-zo dei Gruppi parlamentari,Via Campo Marzio 74) allapresenza, tra gli altri, del mi-nistro dell'istruzione e dellaricerca Stefania Giannini.Perché l'innovazione? Perchési tratta di un ingredienteessenziale del processo di svi-luppo economico e sociale, so-stiene la produttività e contri-buisce al miglioramento. Mada tempo molteplici indicatorisegnalano che in Europa e, so-prattutto, in Italia il processoinnovativo incontra difficoltà.È dunque da questo focus cheintende partire il convegnoperchè senza innovazione unasocietà non evolve, non cresceil mercato del lavoro, non sisviluppano le imprese. Ma altema dell'innovazione è lega-to a doppio nodo anche quellodelle competenze che, in par-ticolare per i profili tecnicoingegneristici chiamati a fare

da ponte tra vecchi e nuovimodelli di sviluppo, sono fon-damentali. Le competenze tec-niche e ingegneristiche sonooggi sempre più centrali nelrilancio dell'economia del pa-ese. La rivoluzione tecnologicain atto sta cambiando profon-damente la dimensione di im-presa sia nelle logiche produt-tive che in quelle commerciali,stimolando un fabbisogno cre-scente di questo tipodi figure. Ma lacarenza strut-turale di taliprofili che datempo carat-terizza il pa-ese, pone unquesito cen-trale rispettoall'adeguatezzadel sistema for-mativo attualenel risponderealle esigen-

ze delle imprese. Ma anche esoprattutto rispetto alla capa-cità che questo sistema avràdi colmare quel processo di di-sallineamento crescente tracompetenze esistenti e abi-lità necessarie allo sviluppo,che la rapidità dei processidi innovazione tecnologica,produrrà sempre più in fu-turo. In questo scenario i pe-riti industriali sono pronti a

raccogliere la sfida delcambiamento: l'in-

troduzione dellalaurea come titolounico di accessoalla professione,la definizione dinuovi percorsi dilaurea profes-sionalizzanti,l'attesa riforma

della profes-sione sono

Periti industriali Pagina 3

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i pilastri su cui la professio-ne sta ridefinendo la propriaidentità e il proprio ruolo perrispondere in maniera piùadeguata alle esigenze dicambiamento che i mercatiimpongono. Ma il ruolo del-le istituzioni e della politicaresta decisivo per accelerareun'innovazione di cui il Paesela sua economia non possonopiù attendere. A discutere ditutti questi temi ci sarannoaccanto ai rappresentantidel Cnpi, rispettivamen-te il presidente GiampieroGiovannetti e il consiglierenazionale Giuseppe Jogna,Luca De Biase, Direttoredi Nova-Sole24ore, ClaudioGentili, Responsabile Edu-

cation di Confindustria, Ste-fano Lo Russo, ResponsabileAnci - Commissione politicheabitative, urbanistica, lavoripubblici, Simona Malpezzi,Componente CommissioneCultura, Scienza e Istruzionedella Camera, Andrea Mar-cucci, Componente Commis-sione Pubblica Istruzione,Beni Culturali del Senato,Giovanni Palladino, Com-ponente Commissione lavo-ro pubblico e privato dellaCamera, Daniele Vaccarino,presidente di Rete ImpreseItalia e Vincenzo Zara, Retto-re Università del Salento. Leconclusioni saranno affidateal ministro dell'istruzioneStefania Giannini.

Periti industriali Pagina 4

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L'analisi del Consi lio nazionale sulle oT)poz,tunit t e le ci°iticitä legate all' genda digitale

Utilizzo del Rim da dio scorso aprile è entrato in vigo-re il nuovo Codice appalti (dlgs50/2016), che riscrive la disci-plina dei contratti pubblici sul

territorio italiano. Tra le novità la pro-gressiva introduzione di metodi e stru-menti elettronici specifici quali quellidi modellazione per l'edilizia e le infra-strutture, nel cui ambito rientra il Bim.Sul tema il Consiglio nazionale geome-tri e geometri laureati è molto attivo:dopo le indicazioni fornite in audizionepresso la Commissione Bim costituitain seno al ministero delle infrastrutturee presieduta dal provveditore alle ope-re pubbliche di Lombardia ed EmiliaRomagna, Pietro Baratono, ha fornitonuovi elementi alla discussione nelcorso della 52esima edizione del Saie.Partecipando al convegno «Bim, il con-tributo alla sicurezza delle opere», ilConsigliere nazionale Pasquale Salva-tore si è detto convinto che tale meto-dologia possa e debba essere messa alservizio degli utenti anche in chiave disicurezza anti-sismica, utilizzandola perdocumentare lo stato di conservazione

ondere e ottimizzaredel patrimonio edilizio e valutarne ilgrado di vulnerabilità. «Tuttavia», è sta-ta la sua premessa, «i vantaggi del Bimdifficilmente potranno essere colti senzauna presa d'atto della sua complessità,che deve partire dalla valutazione dellecriticità applicative». La prima criticitàè di ordine culturale e riguarda tutti isoggetti coinvolti nella realizzazionedelle opere: «E indispensabile istituiremomenti formativi, differenziati per li-vello e profilo tecnico, attivando sinergietra il mondo dell'università, delle profes-sioni, dell'industria, della normazione,delle imprese e della committenza, inparticolare quella pubblica». La secondacriticità è correlata alla gestione degliaspetti tecnici, in primis la necessità diuniformare il linguaggio dal punto divista informatico: «Un valore aggiuntodel Bim è l'interoperabilità, ossia la ca-pacità di far dialogare attività e oggetti,produttori e operatori, organizzazionistrutturate perle sole procedure interneo autonome con soggetti esterni al con-testo aziendale: un processo complesso,che reca con sé implicazioni di caratteretecnico-industriale e normativo, con ri-cadute di tipo civilistico. Una sfida chepuò essere vinta con il concorso attivodei professionisti di area tecnica, chequotidianamente utilizzano strumentiinformatici». La terza criticità è di na-tura economica: «La prospettiva certadi una riduzione futura dei costi di ge-

stione e manutenzione delle opere nondeve indurre all'errore di sottovalutarel'entità degli investimenti in formazionee adeguamento tecnologico, prevalente-mente a carico delle amministrazionipubbliche». E ancora, due assist pertutti i soggetti che condividono con ilCngegl l'impegno a diffondere e ottimiz-zare l'utilizzo del Bim: l'opportunità distudiare in che modo la sua applicazio-ne possa essere estesa anche alle opereesistenti (e non solo alle fasi di progetta-zione o costruzione di quelle nuove) e inquello dei beni culturali; la necessità difavorire la logica della multidisciplina-rietà: «il Bim», conclude Pasquale Sal-vatore, «non potrà trovare applicazionesenza la convergenza metodologica daparte di tutti i soggetti coinvolti nellafiliera. In altre parole: occorre puntareal gioco di squadra».

Pagina a curaDEL CONSIGLIO NAZIONALE GEOMETRI E

GEOMETRI L!AUIIEATI

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PasquEe 5,aEy, ù reConsigliere Or3,;C E

BIM Pagina 5

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C'è una nuova faglia più a nordLate tremerà ancora per mesiIl terremoto di mercoledì ha origini diverse da quello avvenuto la scorsa estateNegli ultimi 3 mesi 18 mila scosse, nella zona rossa vivono 10 milioni di persone

FABIO DI TODARO

Quello che mercoledì era un so-spetto, ieri ha assunto i contornidell'ufficialità. A provocare letre scosse che nelle ultime 24 oresi sono diffuse partendo dallaprovincia di Macerata non è sta-ta la faglia che nella notte tra il23 e il 24 agosto scorso aveva da-to il via alla distruzione di Ama-trice, Accumoli e Arquata delTronto. Detto ciò, la fendituracoinvolta in questa occasionenon è nuova, nel senso strettodel termine. «Probabilmente erapure già mappata, ma per esser-ne certi attendiamo ulteriori ri-scontri», puntualizza MassimoCocco, sismologo dell'Istitutonazionale di geofisica e vulcano-logia (Ingv). Di sicuro c'è che ainterrompere il suo stato di quie-scenza sono stati gli avvenimen-ti di fine agosto. «Adesso sappia-

mo che c'è un'altra faglia attiva,a nord di quella responsabile delterremoto della scorsa estate -conferma Alessandro Amato,collega dell'Ingv -. Sono contiguee in parte sovrapposte, nella zo-na di Norcia».

tò dopo due settimane. Questavolta è stato necessario attende-re due mesi». Nessuno, però,promette che sia finita qui. Difronte alle paure di quasi diecimilioni di italiani - tanti sono iconnazionali che vivono tralAbruzzo, le Marche, l'Umbria eil Lazio - la scienza non ha anco-ra risposte utili da fornire. I ter-remoti, come le loro intensità,non possono essere previsti. Equando i movimenti della crostaterrestre hanno una rilevanzanon trascurabile, lanciarsi inproiezioni può diventare un az-zardo. Lo scenario più probabilelascia immaginare numerose re-pliche sismiche nei prossimi me-si, in un'area più ampia rispettoa quella che consideravamo finoall'altro ieri. Anche per questomotivo i geologi stanno lavoran-do per potenziare i sistemi dimonitoraggio e capire qual è

l'anatomia di questa nuovastruttura sismica.

La terra tremerà per mesiDalla fenditura, lunga anch'essa20 chilometri, ha avuto origineuna rottura protrattasi per 7-8secondi, responsabile delle duescosse (magnitudo 5.4 e 5.9) chehanno costretto gli abitanti del-l'entroterra marchigiano, dellaValnerina e della provincia sabi-na, a vivere la notte all'addiac-cio. «Le sequenze multiple sonouna caratteristica di questi ter-remoti superficiali, ma non èpossibile determinare l'interval-lo di tempo tra una scossa e l'al-tra - prosegue Cocco -. A Colfio-rito, nel 1997, il sisma si ripresen-

Ora sappiamoche c'è un'altra fagliaattiva contiguae in parte sovrappostanella zona di Norcia

Alessandro AmatoSismologodell'Ingv

Stessa area del'97Allora costò 4 milioni

L'area colpita dalterremoto ricalca quel-la del terremoto del'97 nelle Marche e Um-bria. In questa primaregione la ricostruzio-ne post sisma nei 246comuni colpiti costò4,3 milioni di euro (7miliardi di vecchie lire)ed è considerata unmodello . Se mercoledìmolti edifici hanno ret-to è anche merito diquella ricostruzione.

In 3 mesi 18 mila scosseSe l'ultimo sisma non ha provo-cato morti, lo si deve alla profon-da ricostruzione avvenuta nellezone di Preci, Norcia e Sellino:già colpite dai terremoti nel 1979e nel 1997. Negli ultimi tre mesisono stati oltre 18mila gli eventisismici conteggiati in Italia cen-trale, in un raggio di 60 chilome-tri. Nella sola giornata di ieri so-no stati 340 quelli registrati dal-l'Ingv. Di questi, 290 hanno fattoregistrare una magnitudo tra 3 e4, diciotto si sono collocati tra 4 e5 e quattro anche oltre.

L'«effetto domino» di cui siparla sta tutto qui. Ecco perchéla terra, nell'Italia centrale, po-trebbe tremare ancora.

Twitter @fabioditodaro8 BY NC NDALCUNI DIRITTI NSERVATI

Sisma Pagina 6

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"L'AppeE o è la nostra , Califo

Ma qui la geologia è più complessa"Le fenditure sovrapposte sono imprevedibili, ora però si studiano alcuni precursori

ALESSANDRO CASSINIS

La voce femminile, roboticacome quella di un navigatoreper auto, è gentile ma inquie-tante: «Attenzione, evento si-smico in corso». Una piccolapausa, poi la donna-robot ri-prende: «L'area epicentrale èMacerata». Passano trenta se-condi e la voce ripete che c'èun evento sismico in corso, maquesta volta l'allarme è su Pe-rugia. Un minuto, ed è di nuovoMacerata.

Il «tom tom» dei terremoti ènella sala sismica dell'Istitutonazionale di geofisica e vulca-nologia (Ingv) a Roma, ma daieri può essere visitato, ripro-dotto in piccolo, anche al Festi-val della Scienza di Genova.Sugli schermi scorrono i dati ei grafici inviati da più di 400stazioni sismiche: puoi vederele onde P, più piccole e compat-te, e quelle S, più ampie e dira-date, che rappresentano loscuotimento laterale. Quandola magnitudo supera i 2.5 Ri-chter appare l'icona di un tele-fono e parte in automatico l'al-lerta alla Protezione civile na-zionale. Nelle ultime 24 oredalla scossa di magnitudo 5.4delle 19.10 di mercoledì, la don-na-robot ha segnalato quasi400 eventi sismici dai 2 Ri-chter in su a Macerata e Peru-gia. Uno a Rieti. Uno a Siena.

Un nuovo fenomenoDopo una notte passata a leg-gere questi dati, i sismologidell'Ingv sono tutti d'accordo:le scosse che hanno colpitoVisso, Ussita, Camerino, Ca-stelsantangelo sul Nera nonsono «aftershocks», movimen-ti di assestamento del terre-moto del 24 agosto a Rieti, masono un nuovo fenomeno lega-to in qualche modo al prece-dente. Legato come?

Gianluca Valensise, un si-smologo dell'Ingv che ha fattoanni di ricerca sull'Appennino,mostra una cartina del CentroItalia con tanti grappoli colora-ti lungo la direttrice L'Aquila-Colfiorito: agli estremi, in blu,ci sono gli eventi sismici fra il1985 e il 2015 nelle Marche e inAbruzzo. Al centro, in giallo, lescosse intorno ad Amatrice ein rosso quelle delle ultime ore.E una striscia continua lunga130 chilometri che corre daSud-Sud-Est verso Nord-Nord-Ovest e unisce tredicistelle che rappresentano i ter-remoti di magnitudo superiorea 5: è la nostra piccola faglia diSant'Andrea, quell'immensafenditura della crosta terre-stre che attraversa la Califor-nia per 1300 chilometri e haprovocato terremoti anche dimagnitudo superiore a 8?

«No, la San Andreas Fault èun'altra cosa - rassicura Valen-sise -. Non siamo in presenza diun'unica grande faglia divisa inpochi segmenti, ma di un siste-ma molto complesso di faglie.Se zoomiamo la carta vediamo

che l'allineamento non è per-fetto, ci sono piccoli cambi didirezione, e ci accorgiamo cheil sistema è spezzettato». Perquesto è ancora più difficile sa-pere dove il terremoto colpiràdi nuovo. Di solito un sistemadi faglie tende a espandersi al-le sue estremità, con un effettoa «cerniera lampo»: in questocaso a nord di Colfiorito o asud dell'Aquila. Ma dove equando accadrà, nessuno puòdirlo. Nulla vieta che la terratorni a tremare al centro diquesta striscia rossa o in qua-lunque altra zona sismicad'Italia.

Insomma, l'effetto domino èpossibile e scientificamenteprovato: quando le faglie sonorelativamente piccole (quelladel Monte Vettore che ha deva-stato Amatrice è lunga 25 chi-

lometri), non occorre una par-ticolare energia per innescareterremoti in sistemi di faglieconfinanti. Ma non sappiamodove e quando si accenderan-no altri allarmi, e dunque doveè prioritario investire risorseper risanare centri storicitroppo vulnerabili.

Le faglie devono muoversi«Sappiamo che tutto il sistema

è sempre soggetto a movimen-to e che prima o poi ogni fagliasi muoverà», spiega StefanoSolarino, primo ricercatoredell'Ingv. Ma non è possibilecalcolare per quanto tempo re-sterà tranquilla una faglia in-vestita da un terremoto diun'area vicina prima di met-tersi a sua volta in azione: solodue mesi come sembrerebbenel caso di Rieti e Macerata,oppure decine di anni?

Gli scienziati lavorano suicosiddetti «precursori», i feno-meni che aiuterebbero ad anti-cipare gli eventi sismici. Ci haprovato Fedora Quattrocchi,sismogeochimica dell'Ingv,che pochi giorni fa ha inviatoalla rivista «Annals of Geophy-sics» la bozza di un articolo incui indica la comparsa di se-gnali interessanti nella zonaintorno al Monte Porche, nel-l'area colpita mercoledì: glianimali che si agitano comefanno spesso prima dei terre-moti, la sorgente di Bagni diTriponzo che ha cominciato adabbassarsi di livello. Ma que-sto non basta a decidere l'eva-cuazione di decine di migliaiadi abitanti.

cassinis@ ilsecoloxix.itBY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Sisma Pagina 7

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(Quindici milionidi immobili a rischio»

Per mettere in si-curezza in Paese biso-gna fare la diagnosi delpatrimonio edilizio esi-stente . Molto è statocostruito in fretta e ma-le nel Dopoguerra e fi-no agli anni Settanta.Lo dice Bruno Finzi,presidente della com-missione strutture del-l'ordine degli ingegneridi Milano : «Per render-ci conto di quanta stra-da ci sia ancora da fareper l'immenso patri-monio privato italiano-dice Finzi - basti consi-derare che si tratta di30 milioni di immobili,di cui circa la metà edi-ficato nel periodo criti-co tra il 1945 e il 1980».Dopo questa analisi ini-ziale, servirà quella divulnerabilità sismica.

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A sinistra danni della faglia di San Andreas , in alto casa antisismica

Sisma Pagina 8

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Chiamata alle urne il 3 e 4 novembre

Ordini territoriali al votoA Roma la corsa è a treGli Ordini territoriali deicommercialisti sonochiamati a rinnovare i proprirappresentanti il 3 e il4novembre. Gli Ordini votanosecondo la nuova geografiagiudiziaria e i neoeletti il 9gennaio, saranno chiamati aeleggere il nuovo Consiglionazionale. Quella dinovembre è quindi una sfidadiversa dalle precedenti dovel'elettorato attivo può esserecambiato rispetto al passato.Inoltre queste sono le primeelezioni, sia locali chenazionali, dove non c'è piùdistinzione tra candidatidottori commercialisti eragionieri perché termina ilperiodo di transizioneiniziato con la nascitadell'Albo unico.

Federica Micardi

Per seguire da vicino que-ste elezioni, vediamo cosasuc-c e de negli Ordini p iù numero-si, cominciando da quello diRoma, il più grande con i suoi10.259 iscritti ali° gennaio 2016.

Nella capitale sono tre icandidati a sfidarsi per gui-dare la categoria dal 2017 al2020: Mario Civetta, presi-dente incarica, che siricandi-daconlalista«Impegnoperlaprofessione»; Daniela Saitta,consigliere uscente di oppo-sizione, che si presenta con lalista «Passione etica compe-tenza - Pec» e Federico DeStasio che ha scelto il motto«Professione libera».

Per chi sceglie di votare«per corrispondenza», andan-do cioè presso la sede dell'Or-dine a Piazzale delle Belle Arti2 e lasciando il proprio voto inbusta chiusa, le urne sonoaperte dal 19 ottobre e chiude-ranno il 2 novembre, mentreper gli altri la chiamata è ila e il4novembre.Andranno elettiil

presidente, con i suoi 14 consi-glieri, e irevisori (tre effettivi edue supplenti).

Mario Civetta si presentacon un programma in conti-nuità con quanto fatto in questiquattro anni. «L'Ordine di Ro-ma sotto la mia guida - raccon-taCivetta- è stato aperto atutti,ha assicurato la formazioneprofessionale gratuita e ha la-vorato per una maggior visibi-lità della categoria e per unapiù strutturata interlocuzionecon le istituzioni locali». E ag-giunge «la lista che presento

Civetta: abbiamo gestitoun Ordine aperto a tuttie rappresenteremo tuttiPretestuoso il ricorsocontro la mia ricandidatura

Saitta: più trasparenza,assistenza agli iscrittie spazio ai giovaniDi Stasio: siamo la veranovità, più servizi ai colleghi

rappresenta le diverse animedella professione, sia per spe-cializzazioni che per dimen-sione di attività». Il program-ma della sua lista, come ancheun resoconto del lavoro svoltoin questi ultimi quattro anni èdisponibile al sito www.it?ipe-gnoperlaprofessione.it.

Daniela Saitta ha fatto daconsigliere di minoranza inquesta consiliatura per la pri-ma volta. e qui ha maturato ladecisione di candidarsi. «Ilmio progranma è orientato al-la trasparenza - racconta - e afare spazio ai giovani che de-vono superare barriere enor-

mi per riuscire a svolgere laprofessione. Da qui l'idea di in-serire un servizio di assistenzaprofessionale a pagamentoche l'Ordine dovrà organizza-re, per intervenire quando uncollega è momentaneamenteinabile o quando viene a man-care improvvisamente la-sciando uno studio senza gui-da». Il programma è consulta-bile al sito www.elezionicom-rnercialistiroma. it.

Il terzo candidato è Federi-co Di Stasio, che si raccontacosì: «Rappresentiamo ungruppo che non ha mai rico-perto incarichi all'Ordine, chigoverna è nell'ordine da alme-no vent'anni. Siamo l'unica li-sta senza consiglieri uscenti».Per Di Stasio «i tempi sonocambiati e l'Ordine non puòessere come un ente pubblicoche deve stimolare il consiglionazionale. Vogliamo creareun network di oltre iomilaprofessionisti dove l'Ordinedeve avere unruolo più opera-tivo e di servizio per i colleghi,ed essere orientato alla totaletrasparenza».11 dettaglio del-la proposta è sul sitowww.professionelibera. it.

In merito alla ricandidaturadi Mario Civetta le altre due li-ste concorrenti hanno presen-tato tre giorni fa un reclamo alConsiglio nazionale. Il moti-vo? Sul numero di mandaticonsecutivi ammessi, la leggescrive «due» senza precisare,però, se per la stessa carica oper cariche diverse all'internodell'Ordine. «Una mossa pre-testuosa - commenta Civetta-.Sulla questione il ministero siègià espresso l'11 febbraio 2015per un quesito posto dall'Ordi-ne di Avellino. Inoltre sono 6ocandidati presidenti su un to-tale di 140 a trovarsi in questastessa situazione».

0 RTVROOUR ONE RISERVATA

Commercialisti Pagina 9

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ordini degli avvocativerso la presidenza dell''C)cf

Ordini degli avvocati alla conquistadell'Organismo congressuale forense.Si stanno svolgendo in questi giorni,infatti, le elezioni dei delegati cheparteciperanno alla corsa per farparte dell'Ocf, nato in seno al XXXIIIcongresso nazionale forense di Rimi-ni in sostituzione dell'Oca a tuteladella rappresentanza politica dell'av-vocatura. E a scendere in campo sonodirettamente i presidenti dei Coa. Ri-nunciando alla carica di presidentein caso di elezione a coordinatore perincompatibilità, o restando in sella alCoa in caso di copertura delle altrecariche all'interno dell'Ocf Per la To-scana, infatti, è passata la candidatu-ra del presidente dell'ordine di Firen-ze, Sergio Paparo, uno dei promotoridella mozione statutaria approvata aRimini. A mirare alla guida dell'Ocf,però, c'è anche Alessandro Vaccaro,presidente dell'Ordine di Genova,che pare intenzionato a parteciparealla tornata elettorale dell'Ordinedi Genova che si terrà il prossimo 4

novembre. Si sono svolte il 26 e il 27ottobre scorsi, invece, le elezioni deicandidati del distretto di Milano, condue presidenti di Coa che correrannoper far parte dell'Ocf. Sono risultatieletti: Cinzia Preti (consigliere segre-tario dell'ordine di Milano), che hariportato il maggior numero di voti,Vinicio Nardo (consigliere Coa diMilano), Avio Giacovelli (presidentedell'Ordine di Monza), Andrea Stan-chi (delegato al congresso), AngeloProserpio (presidente dell'Ordine diBusto Arsizio). Il nuovo Organismoavrà il compito di dare attuazione aideliberati congressuali e opererà diconcerto con la Cassa di previden-za e il Consiglio nazionale forense,consultando, se ritenuto necessario,le associazioni forensi. Potrà inoltrerappresentare in giudizio le istanzedel congresso e proclamare l'asten-sione delle udienze. L'Ocf sarà com-posto da 51 delegati che verrannoeletti in seggi elettorali formati subase distrettuale in relazione al nu-

mero degli iscritti. L'eletto-rato attivo spetta ai delegaticongressuali degli Ordini diogni distretto mentre quel-lo passivo compete ad ogniiscritto che si sia candidato eche non abbia riportato, neicinque anni precedenti, unasanzione esecutiva più gra-ve dell'avvertimento. Entrosettimana prossima dovreb-bero essere eletti i delegatidi tutti gli ordini forensi,considerando che devonointercorrere al massimo 30giorni dall'approvazionedella mozione statutariaalla costituzione effettivadell'Ocf.

Gabriele Ventura

Congresso nazionale forense Pagina 10

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Cassa dottori commercialisti,in campo per la professione'essione

Cassa dottori commercialisti pronta ese». E proprio il presidente Guffan-a mettersi ancora più in gioco per ti, nel corso dell'incontro ha ricorda-il sostegno alla professione. Guar- to come «lo sforzo fatto dai dottoridando con ancor più attenzione alle commercialisti per autogarantirsidinamiche di aggregazione tra pro- un sistema in equilibrio nel lungofessionisti, attraverso la creazione periodo sia stato notevole. Negli cal-di studi interprofessionali odi studi timi anni», ha precisato il presiden-associati e alla nuova conformazione te Guffanti, «la Cassa ha verificatoche la professio- la sostenibilitàne ha acquisi- del sistema edto negli ultimi è intervenutaanni, fortemen- incentivandote connotata l'adeguatezzaa un'ampia delle future

presenza fem pensioni e l asminile. Il tutto, sistenza agliportando avanti Da sinistra, Renzo Guffantï e WalterAnedda iscritti e ai loroil lavoro di valo- familiari, am-rizzazione del patrimonio che è stata modernando l'intero regolamento dicompiuta con successo negli ultimi assistenza. Questo per garantire unanni. Queste le priorità del qua- valido sostegno fin dai primi annidriennio che attende Walter Aned- di iscrizioni. Operazioni alle quali»,da, neoeletto consigliere della Cnpa- ha concluso Guffanti, «sono statedc, illustrate ieri a Milano nel corso affiancate quelle di riqualificazioneConvegno organizzato dall'Odcec di del patrimonio immobiliare».Milano in collaborazione con l'ente Beatrice Migliarinidi previdenza dal titolo «Laprevidenza nella professio-ne di dottore commerciali-sta». Evento a cui ha presoparte anche il presidentedell'Ordine Alessandro So-lidoro che nel sottolinearela necessità per la Cassadi salvaguardare la propriaautonomia, ha evidenziato«come i risultati positiviregistrati in questi annidalla gestione del presiden-te uscente Renzo Guffanti,consentiranno di affrontarele sfide che il futuro riser-verà alla professione di dot-tore commercialista, anchenell'attuale difficile contestoeconomico in cui versa il pa-

Dottori commercialisti Pagina 11

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LA RICERCA : 3 MILIONI DI POSTI E 190 MILIARDI DI CONTRIBUTO AL PIL GRAZIE ALLE TECNOLOGIE GREEN

Vola l'economia verdeMagli italiani non lo sa

ROBERTO GIOVANNINIROMA

L'economia green italiana ètra le prime del mondo, ma ilmondo (a cominciare daglistessi italiani) non ne sono af-fatto consapevoli. È questa lasorprendente conclusioneche emerge da una ricercadella Fondazione per lo Svi-luppo Sostenibile realizzatoin vista degli Stati Generalidella Green Economy, l'assisedelle imprese del settore ver-de che si terranno a Rimininel corso della ventesima edi-zione di Ecomondo.

I numeri e le valutazioniqualitative del settore e delPaese nel suo complesso,analizzando otto tematichestrategiche (emissioni di gasserra, rinnovabili, efficienzaenergetica, riciclo dei rifiuti,eco-innovazione, agroali-mentare di qualità ecologica,capitale naturale e mobilitàsostenibile), sono infatti piùche discreti. Tanto da per-metterci di battere con di-stacco paesi come Gran Bre-tagna, Francia e Spagna, maanche la Germania dellaEnergiewende e consideratopaese verde per eccellenza.Tuttavia, quando si va adanalizzare la percezione dellagreen economy italiana a livel-lo internazionale, dalla valu-tazione comparata tra 80 pa-esi realizzata dal centro di ri-

Le cifre385.000Le aziende italianeche hanno investitoin tecnologie

190,5 miliardiil contributo dellagreen economyal Pii italianodel 2015

2.964.000green dal 2010[posti di lavoro green

46%delle impresemanifatturiere«green » esporta(ontro il 27,7°,del totale

cerca Dual Citizen di Washin-gton, emerge un quadro in cuil'Italia figura al29° posto su 80,e molto distanziata rispetto aipaesi leader. Se poi passiamoalla percezione in materia dileadership e cambiamento cli-matico, la posizione dell'Italianella graduatoria internazio-nale precipita al 68° posto. LaGermania, invece, risale addi-rittura al l° posto, la Francia al3°, il Regno Unito all'11°.

Perché abbiamo invece unacosì scarsa reputazione green

35,1%-1imprese che hainvestito greenha aumentatofatturato !contro,l 21,8co del totale)

all'estero? «Perché noi stessicomunichiamo poco e male,con scarsa convinzione, le tan-te cose buone che si fanno inItalia - spiega Edo Ronchi, pre-sidente della FSS - e comuni-chiamo invece con grande enfa-si quelle negative che purtrop-po non mancano e che dovrem-mo impegnarci di più a elimina-re». In più, però, pesano anchele disattenzioni e il disinteressedel governo Renzi (vedi il casotrivelle): basti pensare che ne-gli ultimi tre anni abbiamo fer-

mato la crescita dei nuovi inve-stimenti in fonti rinnovabili.

Peccato, perché invece comespiega un altro interessanterapporto, Greenltaly 2016 (diFondazione Symbola e Union-camere), l'economia verde èuna grande opportunità: dal2010 ad oggi ben 385mila im-prese italiane hanno investitoin tecnologie verdi per ridurrel'impatto ambientale, rispar-miare energia e contenere leemissioni. Una quota che saleal 33% nel manifatturiero, dovel'orientamento green si confer-ma un driver strategico per ilmade in Italy, traducendosi inmaggiore competitività, cresci-ta delle esportazioni, dei fattu-rati e dell'occupazione. Allagreen economy, conferma ilrapporto, si devono inoltre qua-si 3 milioni di green jobs, ossiaoccupati che applicano compe-tenze «verdi». E il 13,2% del to-tale nazionale, ed è una fettadestinata a salire: solo nel 2016,si legge nello studio, si conte-ranno ben 249mila assunzioninel settore verde, una quota pa-ri al 44,5% della domanda di la-voro non occasionale. Una per-centuale che sale fino al 66%nel settore ricerca e sviluppo.Quanto al contributo dei greenjobs al prodotto lordo del Paese,per il 2015 dovrebbe essere paria 190,5 miliardi di euro, ovveroil 13% del totale complessivo.

BY NCNDALCUNI DIRITTI RISERVATI

Green economy Pagina 12

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Ilva, da Cdp primo ok agli indiani di Jindal in Accialtalia(m. bor .) Dopo la manifestazione d'interessepresentata a inizio settembre per l'ingresso inAccialtalia - la newco composta da Arvedi, Cas-sa depositi e prestiti e DelFin (finanziaria di Leo-nardo Del Vecchio ) - gli indiani di Jindal southwest (Jsw) hanno ricevuto un primo via libera al-l'ingresso nella cordata . Il cda della Cassa depo-siti e prestiti dello scorso 26 ottobre , secondoquanto trapela da ambienti vicini all'operazione,ha espresso apprezzamento perla richiesta degliindiani di partecipare alla newco che nel giugnoscorso ha depositato un'offerta vincolante per ri-levare gli asset di Ilva con l'assistenza legale diBonelli Erede e finanziaria di Mediobanca e Citi.Per la formalizzazione dell'ingresso restano dalimare alcuni dettagli. Jindal - che tra gli azio-nisti annovera, al 1,5 %, la giapponese Jfe steel - èuno dei principali operatori nel mondo dell'ac-ciaio con una capitalizzazione di 5,8 miliardi euna produzione di 18 milioni di tonnellate in-stallate . Attualmente Jindal non è presente inEuropa e l'eventuale operazione Ilva rappresen-terebbe una porta d'ingresso . Nel frattempo ilgruppo siderurgico italiano va avanti nell'opera-tività auotidiana . Due giorni fa il Dm tarantino

` Mariano Buccolieri (processoambiente svenduto ) ha elogia-to i commissari straordinaridell'Ilva (nella foto Piero Gnu-di): «Visto quello che hannotrovato e hanno fatto , stannofacendo il massimo».

0 R I PRO DUZIONE RISERVATA

ILVA Pagina 13

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_ A maggioranza

Approvato11 11 c1®

ell'In 'Approvato a maggioranza

dal consiglio generale il bilan-cio di as s estamento 2016 e quel-lo di previsione del 2017 del-l'Inp gi, l'istituto di previdenzadei giornalisti.

Lagestioneprincipale(38vo-ti a favore, 16 contrari e 1 astenu-to) si assesta con un risultato del-la gestione previdenziale e assi-stenziale negativo per 121,3 milio-ni di curo, a fronte di 41o,6 milionidi ricavi e 531,9 milioni di uscite.Nel 2017 il saldo negativo do-vrebbe essere di 134milionidieu-ro, con ricavi in leggera diminu-zione a 4094 milioni e uscite inaumento a543,6milioni. Isaldi fi-nali complessivi segnano inveceun avanzo digestione di2milionidi eurone12o16 e un disavanzo di38 milioni per l'anno prossimo.

« Lamessainsicurezzadeicon-ti- ha commentato la presidente,Marina Macelloni - è stata l'attivi-tàprevalente del C onsiglio di am-ministrazione insediato nell'apri-le scorso. I numeri dei bilanci ap-provati oggi rendono evidente lanecessità di questo lavoro che haportato all'approvazione dellari-formadelle prestazioni».

Per quanto riguarda la ge-stione separata, invece, l'asse-stament 02o16 registraun avan-zo di 42,28 milioni mentre perl'anno prossimo si scenderà a42,04 milioni.

® RIPRO00IlONE RISERVA FA

INPS - INPGI Pagina 14

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Più assistenzanei progettidi eddaper la Cassa

Più attenzione ai giovani,una sensibile apertura all'assi-stenza, disponibilità alla con-divisione con altre Casse diservizi ma escludendo fusionie accorpamenti.WalterAned-da, ha sintetizzato, così, il pro-gramma che porterà avanti sesarà eletto presidente dellaCassa nazionale dipreviden-za e assistenza dei dottoricommercialisti (lasualistahavinto nelle elezioni del 12 otto-bre e il presidente sarà nomi-nato dagli otto consiglieri delnuovo Cdail 9 novembre). Unprogrammache include ancheuna maggior comunicazionecon gli iscritti: «Molti di noi -raccontaAnedda- ignorano diavere diritto, grazie alla Cassa,auncheckup annualegratuito,un servizio che oggi è stato ri-chiesto solo dal 2% degliiscrit-ti, perché non è conosciuto».

Ieri a Milano il presidenteuscente Renzo Guffanti haspiegato ai presenti che cosa èoggi Cassa commercialisti ecosa è accaduto negli anni delsuo mandato. Attraverso gra-fici eloquenti Guffantiharac-contatoaipresentichelaCas-sa commercialisti oggi godedi ottima salute perché nel2004 è stata fatta una riformamolto dura, con il passaggioal sistema contributivo, l'au-mento dell'età pensionabile el'aumento dei contributi. Unapolitica che non solo ha evita-to il default, ma che oggi con-sente all'ente previdenzialedi lavorare per avere infuturopensioni più eque, per esem-pio riversando sui montantiindividuali i rendimenti otte-nuti dall'ente e non quelli le-gati al Pil come accaduto finoapoco tempo fa.

N.M.0 RIPRODDZION E RISERVATA

Commercialisti Pagina 15

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COMPRAVENDITE

SERVE UNA STRATEGIAPER

ASEdi Riccardo Puglisi mancato largamente il bersaglio - o perlo-

Abo`ela tassa di registropotrebbe risollevarel'interesse versogli immobili

1

e maggiori perplessità a proposito della po-litica economica del governo Renzi riguar-dano senz'altro il modo in cui esso ha decisodi finanziare i propri interventi di taglio del-le imposte o di elargizione di bonus: in par-ticolare desta perplessità il fatto di privile-giare il deficit come strumento di finanzia-mento rispetto alla scelta politicamente piùdifficile di potenziare il processo di revisio-ne e taglio della spesa pubblica.

Se sul tema del finanziamento di bonus etagli l'opinione pubblica e la Commissioneeuropea hanno prestato una certa attenzio-ne, un tema che è stato molto più trascuratoè quello degli interventi del governo sul set-tore immobiliare , che ha visto tagli moltominori di imposte . Il confronto è semplice:il bonus dei cosiddetti 8o euro vale all 'incir-ca 9 miliardi di euro all 'anno , mentre il ta-glio dell'Irap ne vale all'incirca 5. Dall'altrolato il principale taglio di imposte sul settoreimmobiliare dell'economia consiste nell'eli-minazione della Tasi , cioè dell'imposta pa-trimoniale sulla stragrande maggioranzadelle prime case: un intervento che vale al-l'incirca 3 , 5 miliardi di euro all'anno. A ciò siaggiunge l'eliminazione dell'Imu sui terreniagricoli posseduti direttamente da chili col-tiva. Dal momento che le Camere sono inprocinto di votare la legge di Bilancio del2017, è utile analizzare questi provvedimentinel settore immobiliare , tenendo conto del-le peculiarità del nostro Paese, che è caratte-rizzato da un elevato livello di ricchezza ri-spetto al Pii (più di 8 . ooo miliardi rispetto aun Pil di 1.650 miliardi circa) e soprattuttoda una quota di ricchezza immobiliare che èsuperiore a tre quarti del totale.

L'intervento principale del governo -cioè l'abolizione della Tasi - rischia di avere

meno di avere mirato al solo bersaglio elet-torale -, in quanto sono gli immobili diver-si dalla prima casa a sopportare dal 2012 unprelievo sostanzialmente raddoppiato ri-spetto agli anni precedenti. Se è vero che lefamiglie sono molto più inclini a vendereuna seconda casa con rendimenti nettischiacciati verso lo zero a motivo dell'Imu,allora la sostanziale assenza di sgravi sullecase diverse dalla prima finisce per invetera-re una situazione in cui le seconde e le terzecase vengono messe in massa sul mercato,con scarsità di acquirenti per tutto ciò che èdiverso dalla prima casa. Il calo nei prezzidegli immobili che ne consegue - e checolpisce anche le prime case - diminuiscela ricchezza reale e percepita degli italiani eattraverso questo canale deprime i consumi.Un'impostazione abbastanza punitiva ri-spetto ai proprietari di beni sembra emerge-re anche con il taglio dell'Imu sui terreni: aicoltivatori diretti il governo Renzi ha con-cesso uno sgravio totale, mentre nessun in-tervento si vede all'orizzonte per chi possie-de terreni e li affitta : come mai il governosembra pensare che l'affitto sia un male as-soluto da punire fiscalmente?

Se il problema è quello di contribuire allosblocco del mercato immobiliare , ovvero a

cu rva rUn calo delle aliquote in certi casisi traduce in maggiori incassiper lo Stato perché la baseimponibile cresce di più

una situazione in cui i potenziali venditorinon accettano di subire una perdita eccessi-va rispetto ai prezzi massimi del2oo8, allorail governo dovrebbe effettuare uno sparigliocoraggioso e tagliare - almeno per due an-ni - l'imposta di registro sulle compraven-dite immobiliari. Tale imposta è oggi pari al2% nel caso di acquisto di una prima casa,mentre sale al 9% per tutti gli altri immobili.Le imposte sulle compravendite hanno ilpessimo effetto di rallentare gli affari, per-ché si pagano solo quando la compravenditaavviene. Qui il governo dovrebbe ricordarsidella famigerata curva di Laffer, secondo cuiun calo delle aliquote in certi casi si traducein maggiori incassi per lo Stato , perché labase imponibile cresce di pi z. Forse tale cur-va non vale per il taglio dell'imposta sui red-diti, ma che dire dell'imposta di registro?Siamo sicuri che un intervento del generenon si traduca in maggiori incassi per lo Sta-to?

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Mercato edilizia Pagina 16

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A Verona il 51 ° Congresso nazioruxle del Not.ariato. Accesso alla professione da rnodi care

Notai per l'informatizzazioneRisorsa preziosa per semplificazione delle procedure

da VeronaGABRIELE VENTURA

a funzione del notaiodeve essere valoriz-zata. Rafforzando lacollaborazione con il

ministero della giustizia nel-la semplificazione delle pro-cedure di informatizzazionedel registro successorio, nellatrasmissione telematica degliestratti dei repertori che po-trebbe funzionare da bancadati per la pubblica ammi-nistrazione. Ma anche attra-verso la revisione dell'accessoalla professione di notaio va-lorizzando il merito. Ancora,le sedi da destinare ai giovaninotai, secondo quanto previ-sto dal ddl concorrenza, de-vono essere individuate concriteri statistico-economici enon solo numerici. Sono al-cuni dei punti sui quali stalavorando il tavolo costituitodal ministero della giustiziacon il Consiglio nazionaledel Notariato, ricordati ieridal sottosegretario alla giu-stizia, Federica Chiavaro-li, intervenuta nella giornatadi apertura del 51° congres-so nazionale del Notariato,che si chiuderà domani aVerona, dal titolo «Affetti epatrimonio nella famigliache cambia». Da parte sua,il presidente del Cnn, Salva-tore Lombardo, ha puntatoinvece il dito contro il calo diattività della categoria, chenel 2015 ha gestito poco piùdi 3,6 milioni di atti, il 37%in meno rispetto ai 5,7 milio-ni del 2007. Inoltre, dai datidella Cassa nazionale del No-tariato aggiornati a dicembre2015 e citati ieri da Lombar-do, emerge che il 64% dei no-tai ha un repertorio compre-so tra zero e 150 mila euro.A tal proposito, il sottosegre-tario alla giustizia ha annun-ciato la possibilità di inserire

modifiche al ddl concorrenza,soprattutto per quanto riguar-da le norme che riguardano inotai. «In quelle norme», hadetto, «c'è una grande sotto-valutazione della funzione delnotaio. Dobbiamo rivedere icriteri di determinazione del-le sedi da destinare ai giovaninotai, che non devono esseresolo numerici ma anche stati-stico-economici. Alcune delleproposte sulle quali stiamolavorando con il Consiglio,inoltre, potrebbero essere in-serite come emendamenti alddl, nell'ottica di valorizzarele competenze dei notai, inparticolare dal punto di vi-sta tecnologico». Chiavaroliha poi ricordato le proposteche riguardano i giovani no-tai, a partire dalla revisionedell'accesso alla professione,«valorizzando il merito e man-tenendone il rigore selettivo».Infine, secondo il sottosegre-tario, nuove opportunità, per

i notai, potrebbero arrivaredal ddl lavoro autonomo, congli atti della pubblica ammi-nistrazione che potrebberoessere ceduti ai professioni-sti. Al ministero ha intenzio-ne di esercitare la delega»,ha annunciato Chiavaroli,«e per i notai si potrebbetrovare spazio nella volon-taria giurisdizione, semprenell'ottica della degiurisdi-zionalizzazione». Lombardoha, invece, affrontato, tra glialtri, il tema delle start-upinnovative, che oggi possonoessere costituite anche sen-za il notaio. «Il risultato»,ha affermato, «è che oggi sipossono trovare in internetdelle società che offronoconsulenza gratuita per iprimi 20 giorni e due milaeuro successivamente. Ov-vero, più di quanto chiede ilnotaio. L'atto di costituzionedella start-up è infatti com-posto da 17 pagine e non

può essere compilato senzal'aiuto di un professionistaspecializzato, quale appuntoè il notaio». Secondo i datidel registro delle imprese,citati ieri dal presidente delNotariato, dal 19 dicembre2012 al 20 luglio 2016 sonostate costituite 6.130 start-up innovative, con una me-dia, a cura dei notai, di 141società al mese. Dal 20 lu-glio al 30 settembre scorso,invece, ne sono state costi-tuite 208 tramite notai e 25con modalità del ministerodello sviluppo economico.Nella giornata di ieri sonointervenuti anche il sinda-co di Verona, Flavio Tosi,il ministro per le riforme co-stituzionali e per i rapporticon il parlamento, MariaElena Boschi , il ministrodell'interno Angelino Alfa-no e il presidente della Cas-sa nazionale del Notariato,Mario Mistretta.

Notai Pagina 17

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Perché 'ìt.tecnì ® ienti che sono ne,ea &íe al benessere e alla l ìbertaNon è la ricchezza, ma l'istruzione che valorizza l'intelligenza, promuove lo sviluppo della società e favorisce lo stato di diritto

di Gilberto Corbellin

Fer i liberali un'economia e una societàaperte danno luogo a un benessere

maggiore. Che sia così è provato da alme-no tre secoli di esperimenti naturali : viavia che le nazioni liberalizzavano le atti-vità economiche , cioè abbattevano i pro-tezionismi e lasciavano ai cittadini più au-tonomia , la ricchezza cresceva , la salutemigliorava , così come la sicurezza e l'effi-cienza delle istituzioni . Anche le disegua-glianze e la corruzione dopo un po' dimi-nuivano . Di fatto , però , non è chiaro per-

ché o come le libertà economiche , politi-che, civili o lo stato di diritto favorisconocomportamenti virtuosi. Perché cioè nel-le economie capitalistiche e nelle societàliberali, poiché nascono libere, le personemigliorano la società , mentre nei sistemitotalitari e pianificati non accade lo stes-so?

Perché nelle economiecapitalistiche e liberali le personemigliorano ia società, mentre neisistemi totalitari e piani f icati no'

Agli inizi del Novecento, Vilfredo Pare-to, partendo da una teoria economica libe-rista, pensò che nelle società capitaliste eindustrializzate si stratificassero sponta-neamente delle attività produttive o deci-sionali dove prevalevano gli individui piùcapaci che andavano a formare le élite,cioè chi davvero governava. Quindi l'ideadi Pareto, ma anche di Gaetano Mosca, erache in democrazia di fatto non è il popoloche governa, ma le élite, che si creano e siestinguono nel tempo della storia. Perquesto le democrazie liberali evolvono mi-gliorando le condizioni umane. Anche sela teoria delle élite è stata contestata, inrealtà diversi scienziati politici democra-tici, come Robert Dahl, Ralph Dahrendorfo Robert Putnam ne hanno proposto del-le versioni recenti.

Da alcuni decenni gli psicologi dell'in-telligenza constatano che nei paesi dove ilPil cresce di più, dove le istituzioni sonopiù efficienti, dove c'è meno corruzione ela giustizia funziona meglio, il quozienteintellettivo medio, quindi le capacità co-gnitive dei cittadini misurate attraverso itesti di intelligenza, è superiore. La sco-perta è stata usata con intenti talvolta an-che un po' razzisti, ma qualcuno ha prova-to a capire in dettaglio in che modo i livel-

li di prestazioni cognitive influenzano leperformance economiche, sociali e politi-che in diversi paesi. Sono state così studia-te quasi cento nazioni analizzando le pre-stazioni nei test scolastici internazionali(Pisa. Timss e Pirls), sia per quel che ri-guarda le prestazioni del 5 per cento top(cioè la frazione più intelligente o éliteche produce brevetti, premi Nobel, presti-gio culturale, etc), sia per quel che concer-ne la prestazione media della popolazione(le prestazioni del5Oesimo percentile).

I risultati sono impressionanti e mostra-no che i livelli di capacità cognitive rag-giunti da un paese, e ottenuti coltivandosoprattutto gli studi scientifici e tecnolo-gici (quelli che influenzano l'innovazionescientifica, tecnologica, ingegneristica ematematica o Stem), correlano positiva-mente e significativamente con la libertàeconomica e il funzionamento della demo-crazia. Il dato più interessante è che la ric-chezza e la crescita economica dipendonopiù dall'eccellenza scientifico-tecnica chedal livello di libertà economica. Ma, a suavolta, il grado di libertà economica e dicompetitività, una volta superata una so-glia, modula il raggiungimento dell'eccel-lenza nelle capacità cognitive. La cosid-detta "smart fraction", ovvero la sua pro-duttività, è la l'élite scientifico-tecnica chemanda avanti e indirizza il governo nelleeconomie fondate sul capitalismo cogniti-vo.

La libertà economica quindi segue, cro-nologicamente, la crescita del livello di ec-cellenza scientifico-tecnica. Nel sensoche, come spiega lo psicologo Hans Rie-dermann nei suoi diversi articoli sulla na-tura del capitalismo cognitivo, l'eccellen-za scientifico-tecnologica e la libertà eco-nomica dipendono dalla dimensione dellafrazione più intelligente o cognitivamentecapace di un paese. Mentre i livelli medidi capacità cognitiva influenzano soprat-tutto la moralità e il senso civico in gene-rale, nel senso che le nazioni con buoni li-velli medi sono meno violente, meno cor-rotte, meno omofobe, valorizzano di più ledonne, etc.

In che modo i livelli di capacità cogni-tive e le competenze tecnico-scientifiche

creano la libertà economica, e, a quantosembra, riescono persino ad abbassare laspesa pubblica? Sempre stando alle corre-lazioni, si osserva che questo avverrebbeperché migliorano l'efficienza delle istitu-zioni e la qualità della convivenza demo-cratica. Insomma, questi studi convergononel mostrare che non è la ricchezza, ma è

Hans Riedermann spiega chel'eccelienza scientifica e 6 libertàeconomica dipendono dallaf fatiïonc più intelligente del paese

l'istruzione, e specialmente quella scienti-fica e tecnica, che valorizza l'intelligenzae così promuove lo sviluppo di un sensodemocratico dell'intera società; ovvero fa-vorisce lo stato di diritto e la libertà poli-tica. Lo stato di diritto, in particolare, sa-rebbe automaticamente potenziato dal-l'apprezzamento del merito e delle capa-cità individuali, vale a dire dall'uso spon-taneo nell'ambito delle comunità che col-tivano le competenze tecnico-scientifichedi procedure, cioè di regole trasparenti,che non selezionino secondo privilegi con-tingenti o che appiattiscano le diversità. Asua volta, lo stato di diritto, sarebbe la va-riabile più efficace per garantire una sele-zione favorevole all'intelligenza e alla cre-scita della conoscenza.

Da decenni facciamo scappare i nostrimigliori cervelli e non finanziamo in mo-di competitivi e liberi le migliori eccellen-ze. A qualcuno è pure venuta la balzanaidea delle cattedre Natta, cioè di far rien-trare qualche eccellenza tramite un con-corso voluto dal governo, cioè con una pro-cedura dirigistica e non libera, I politiciche hanno in mano questo Paese non han-no mai capito cosa serve per ridare un'a-spettativa di qualche futuro migliore a chirimane in Italia. Hanno sterminato le éli-te e non sanno come ricrearle,

Scienza Pagina 18

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Solo l'11% degli imprenditori ha scelto la Camera di commercio

Start up costituite dal notaioanche se non è più un obbligo

DaAlfano La distribuzione delle pratiche

e Chiavaroliimpegni sul Ddlconcorrenza

Patrizia MaciocchiVERONA

Anche se la presenza del no-taio non è più obbligatoria, l'84%dei cittadini che devono costitui-

Numero di atti a repertorio dei notai nel 2015

Da 0 a 50mila ..........................................................

Da 50 a 100mila

948 19%

294 6%

re una start up innovativa la sce- Oltre 300 mi la 379 8%

glie e solo l'n%i% si rivolge alle Ca-mere di commercio.Il dato, relati-vo al periodo 20luglio-30 settem-bre 2016, è fornito dal presidentedel Consiglio nazionale del no-tariato, Salvatore Lombardo, inaperturadei5l°congresso deino-tai ieri a Verona. Nella relazionedi Lombardo, le luci e le ombre diuna professione che sta cambian-do, ma che non fa eccezione nelpagare dazio alla crisi, facendo re-gistrare una flessione del 37% nelnumero di atti lavorati dal 2007 al2005: un numero che passa dai

5.735.421 a 3.605.033Quella delnotaio non è unapro-

fessione per vecchi: il 34% dei no-tai sono in servizio da cinque annie cresce il numero delle donne,che raggiunge quota 1.617 su un to-tale di 4.819 professionisti con unaumento con untrend costante dicrescita del 3% circa ogni anno.Lombardo sfata anche il mito del-la professione chiusa: è di que-st'annoil numero record di posti aconcorso: nel 2o16 saranno infatti5oo iposti banditi, che, uniti ai 300del 2014 andranno quasi del tutto acoprire le 1385 sedi da assegnare.Sul punto, Lombardo sottolinea ilcalo di vocazioni, come dimostrailminor numero di praticanti.

Nota: il 64% ha un repertorio compreso tra 0 e 150mila

Il ministro perle Riforme costi-tuzionali, Maria Elena Boschi, in-tervenuta al Palaexpo di Verona-fiere, ha sottolineato il ruolo deinotai, dai quali arriva il 9o% dell esegnalazioni antiriciclaggio, nel«condividere, con i politici, l'im-pegno afavore dello Stato».

Anche per il ministro dell'In-terno, Angelino Alfano, notai eGoverno vanno «considerati ununicum». Per il numero uno delViminale, «il riformismo è tocca-re le cose che non funzionano,non quelle che funzionano». «Miauguro - ha proseguito Alfano -che con il Ddl concorrenza sichiuda definitivamente la parti-ta. Non abbiamo bisogno di unalegislazione ansiogena, dare re-gole stabili ai notai vuol dire darestabilità al Paese».

Sul Ddl concorrenza si è con-centraancheil sottosegretario allaGiustizia, con delega alle profes-sioni,FedericaChiavaroli: «I1Par-lamento hagiustamente cancella-to alcune norme che sottraevanofunzioni ai notai. t giusto che siaun pubblico ufficiale agarantirelacertezza dei rapporti giuridici». Il

Fonte: Cassa Nazionale Notariato

sottosegretario assicuraimpegnoanche su altri temi aperti, dall'in-formatizzazione del registro suc-cessorio alla volontaria giurisdi-zione: «Non si vede perché nonpotrebbe essere il notaio e non ilTribunale a valutare se un atto ènell'interesse o meno dell'incapa-ce». Perfinire, ancoraun assist dalsottosegretario arriva sul frontedell'accorpamento dei distrettinotarili, «che non dovrebbe avve-nire solo con criteri demograficima anche statistico-economici».

Una considerazione sullaBrexit, a margine del convegno,arriva da Paolo Pasqualis, presi-dente del Consiglio dei notariatidell': Unione europea: «Conl'uscita del Regno Unito, illegisla-tore europeo avrà vita più facile,perché non sarà più costretto alconfronto con un sistemagiuridi-co molto diverso. Congli inglesi siè discusso per anni del regola-mento successioni, senza trovareun punto diincontro». Oggiil con-gresso entra nel vivo del tema alquale è dedicato. «Affetti e patri-moni o nellafamigliache cambia».

C9RIPRODDZIO NE RISFRVAiA

Start Up Pagina 19

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LA SCIENZA AIUTA A TROVARE LA FELIC ITAPAOLO GALLINA

C

he accoglienza di pub-blico avrebbe avuto ilfilm «Il pianeta delle

scimmie» (1968) negli Anni40? Molto probabilmentemolto scarsa, visto che il con-cetto di evoluzione darwinia-na non era ancora stato inte-riorizzato nelle menti dei piùe non aveva ancora forgiato igusti della società. Lo stessosi può dire per il film «TheMatrix» (1999), successo resopossibile (ora) dall'interioriz-zazione da parte delle massedi concetti quali realtà virtua-le, consapevolezza meccanici-stica della mente e riduzioni-smo. Questo ci insegna che lascienza non è solo una matas-sa complicata di formulazionirelegata nei laboratori e neglistudi dei ricercatori. Non èsolo l'inevitabile lavorio dellaragione. La scienza e, a pieno

titolo, anche la tecnologia sonopiù simili a fluidi invisibili chepoco alla volta impregnano lementi della gente comune e nerafforzano lo spirito critico.Questi fluidi influenzano i gustie, a tutti gli effetti, modificanoanche il modo in cui noi cer-chiamo la felicità. È prossimal'era in cui i robot umanoidi en-treranno nelle nostre case. Essisono progettati per non farsipercepire come macchine aset-tiche, bensì come entità uma-nizzate. Si arriverà ad amareun robot? Gli studi scientificisul settore della lovotica (sin-crasi dei termini «love» e «ro-botica») lo prevedono.

Se da una parte l'uomo siadatta alla tecnologia, dall'altrasono i frutti della scienza che siadattano all'uomo. L'intelligen-za artificiale permette allemacchine di parlare, vedere eperfino ragionare come l'uomo.Basti pensare alle chatterbot,cervelli elettronici in grado di

dialogare con senso compiuto.Altro esempio emblematico èdato dalle macchine a guida au-tonoma, le quali, in situazioni dipericolo, sono perfino in gradodi operare scelte morali (sce-gliere se salvare i passeggeri oil passante che ha improvvisa-mente attraversato la strada).

L'uomo si circonda di tecno-logia e vive in simbiosi con essa.Ogni volta che usiamo unostrumento è come se delegassi-mo parte delle nostre facoltàcognitive (fossilizzazione co-gnitiva). Gli studenti che usanola calcolatrice non sanno fare iconti a mente. È dimostratoche chi usa spesso il navigatoresatellitare è meno pronto nel-l'interpretare una mappa geo-grafica. E in futuro, l'interazio-ne con un robot sarà destinataa creare altre forme di dipen-denza. Tutto questo spiazzeràl'uomo, ma creerà anche molteopportunità.

Visti i radicali e irreversibili

mutamenti della mente chescienza e tecnologia induconosu di noi sarebbe auspicabileche la scienza stessa avesse unatteggiamento vigile su se stes-sa e sui suoi effetti. In realtà lacuriosità dello scienziato è co-me l'acqua: trova sempre il mo-do per raggiungere le insenatu-re più profonde. Giusto o sba-gliato che sia, l'esistenza del-l'uomo è legata a filo diretto aun tecnodestino. E molto spesociò che ci sembrava innaturaleed eccessivo nel passato, coltempo viene accettato e inglo-bato nella nostra esistenza.

Detto questo, forse l'aspettoche più di ogni altro contraddi-stingue l'uomo dalle altre spe-cie viventi è la sua capacità didiventare «non umano» purcontinuando a sentirsi tale.

Professore associatoal dipartimento

di Ingegneria e Architetturaall'Università di Trieste

e —C NDPLCUNI DIRITTI RISERVATI

Tecnologia Pagina 20

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Cemento armatoe catene: le case

non sono crollateFRANCESCO GRIGNETTIINVIATO A USSITA (MACERATA)

edete, qui graziea Dio non abbia-mo avuto un

morto né un ferito. E saperché? Perché con i soldidel terremoto del '97 abbia-mo fatto il miglioramentoantisismico. Così le casehanno retto alla botta».

CONTINUAALLE PAGINE 4 E 5

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Sisma Pagina 21

Page 25: Centro Studi C.N.I. 28 ottobre 2016 · INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Centro Studi C.N.I. 28 ottobre 2016 Pagina I CASA ITALIA Sole 24 Ore 28/10/16 P. 2 Casa Italia

Cemento armato e catene"Così le nostre casehanno resistito alla botta"Il sindaco di Ussita: "Spesi bene i soldi per il sisma dei '97"Ma i danni restano ingenti. L'appello: non lasciateci soli

FRANCESCO GRIGNETTI

INVIATO A USSITA (MACERATA)

SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

1 sindaco di Ussita, MarcoRinaldi, ingegnere, è unodel mestiere. Non parla a

caso. Prova un legittimo or-goglio per come il suo anticoborgo, tutto in pietra, arroc-cato nel cuore dei monti Si-billini, ha tenuto testa al si-sma. «Non nascondo che è undisastro: l'80% delle abitazio-ni è inagibile. Il centro storicoormai è tutta una zona rossa.Però le lesioni non sono lastessa cosa che il collasso».

È evidente che il sindaconon vuole assolutamente fareconfronti con chi, a differenzadi Ussita, piange i suoi morti.Sarebbe una brutta prova didisumanità. E quindi: «Ci haaiutato la prima scossa, cheha fatto uscire tutti in strada.Così quando la seconda è arri-vata, nelle case non c'era qua-si più nessuno».

Che le loro abitazioni ab-biano retto, però, è palese.«Ovvio che dove vedete il ce-mento armato - e qui parlapiù l'ingegnere che il primocittadino - i danni sono conte-nuti. Ma può essere un'im-

pressione fuorviante. Il di-scorso cambia se si va nellefrazioni di Sasso, o di Casali, odi Vallazza. Lì i danni sonoforti. Comunque, pur se feri-te, le nostre case stanno an-cora in piedi».

«Inagibili » ma in piediLa storia di Ussita non è uncaso singolo, anzi. Gli edificihanno ugualmente resistito aVisso, Castelsantangelo sulNera, Preci, Norcia. Già, per-ché evidentemente in questicentri di Umbria e Marche laricostruzione è stata fatta co-scienziosamente. E in fondo

si vede. Gli antichi edifici mo-strano catene da tutte le par-ti. E se anche ci sono tantissi-me case che i vigili del fuococonsiderano «inagibili» o ad-dirittura «pericolanti», puresotto l'effetto di un sisma de-vastante, non un solo palazzoè collassato.

Certo, i danni sono enor-mi. Mauro Falcucci, il sinda-co di Castelsantangelo sulNera, a pochi chilometri daUssita, ha appena dichiarato«zona rossa» l'intero abitato.Falcucci si aggira per infon-dere coraggio tra i suoi con-cittadini e ragiona ad alta vo-

ce: «Poteva andare peggio.Anche noi qui a Castelsan-tangelo dopo il '97 abbiamoricostruito bene e ora racco-gliamo i frutti di quella scel-ta. Certo, non vorrei che sic-come non abbiamo avuto ilutti, allora calerà presto l'at-tenzione per i nostri danni...Beh, sarebbe un paradosso.Siccome siamo stati braviprima, ora dobbiamo pagar-ne un prezzo?».

L'apocalisse evitataA Castelsantangelo è esplosala facciata della chiesa. I cam-panili sono caduti o sono gra-vemente lesionati. «Ma sape-te, il discorso delle chiese ècomplicato. Hanno una cam-pata unica, non hanno solai esono senza muri di sostegno.Le pitture, inoltre, impedi-scono interventi più invasivi.Il problema è che le soprin-tendenze non danno il per-messo per un miglioramentosismico più sostanzioso».

Siamo stati bravinella prevenzione,adesso spero che nonsi dimentichinodei nostri danni

Mauro FalcucciSindaco diCastelsantangelo sul Nera

Eppure il suo collega Ri-naldi, a caldo, aveva parlatodi «apocalisse» e di un «paeseche è morto». Il giorno dopo,ai giornalisti che l'avevanochiamato per invitarlo in tra-smissione, e che si sorpren-devano che tutta questa apo-calisse non ci fosse stata, ilsindaco ha risposto a bruttomuso: «Avreste preferitoparlare di morti? Forse fa piùaudience, ma io non ci sto».La «morte» del paese a cui siriferiva - spiega - è il pericolodi un colpo esiziale all'econo-mia. «Qui il Comune è pro-prietario di cinque seggiovie,di un palaghiaccio, di una bel-la piscina. Ma con quale spiri-to possiamo pensare di apri-re gli impianti di risalita l'8dicembre? Pensate che qual-cuno verrebbe a sciare danoi? Di contro, non aprire gliimpianti significa mandare aspasso 40 precari, tutti gio-vani del paese, per non parla-re di alberghi, bar, secondecase. Qui si rischia la deserti-ficazione».

8 RYNC NDALCUNI DIRITTI RISERVATI

Secondo i datidell'Osserva-

torio sullaricostruzionedella RegioneUmbria il 97%della popola-zione colpita

nel 1997era rientrata

nella case conuna spesa

di 5,1 miliardi

Sisma Pagina 22

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ps `1sL'80% delle casea Ussita è inagi-bile ma è stato

evitato il collassodegli edifici

anche grazie agliinterventi fatti

dopo il terremo-to che aveva

colpito il CentroItalia nel 1997

MW

Sisma Pagina 23

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Ad Amatrice crollapure il palazzo rosso

II palazzo rosso, rima-sto miracolosamente inpiedi nel sisma del 24 ago-sto, è crollato . Il simbolo diAmatrice non ha retto alleultime due scosse di mer-coledì sera . Raso al suolo,tutti e cinque i piani, com-preso il pianoterra che untempo ospitava una ban-ca: è apparso così, ieri mat-tina, alle prime squadredei Vigili del fuoco che sisono inoltrate nella zona.Altri edifici già parzial-mente collassati hanno ce-duto . Le strade e i ponti, in-vece , hanno retto, nono-stante le preoccupazionidella Protezione civile inparticolare sul conto dellaprovinciale 20.

Sisma Pagina 24