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Centro Studi C.N.I. - 18 gennaio 2016

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. - 18 gennaio 2016

Pagina I

INFRASTRUTTURE

Strade e ferrovie, la partita di Anas e RfiCorriere Della Sera 18/01/16 P. 14 Francesca Basso 1

INGEGNERIA CIVILE

Maire, Tremai, Ansaldo Sts l'ingegneria italiana si espande oltre le crisiRepubblica Affari Finanza 18/01/16 P. 18 2

LAVORATORI AUTONOMI

Dopo il Jobs Act «Ora nuove tutele per i professionisti»Corriere Della Sera -Corriereconomia

18/01/16 P. 19 Isidoro Trovato 4

ABUSIVISMO EDILIZIO

Sugli abusi edilizi la politica ignora la stessa lezioneSole 24 Ore 18/01/16 P. 10 Lionello Mancini 6

APPALTI

Acquisti, la delega appalti «taglia» le convenzioniSole 24 Ore 18/01/16 P. 28 Alberto Barbiero 7

ADEPP

Crescono sinergie e opportunitàItalia Oggi Sette 18/01/16 P. 4 Simona D'Alessio 8

TECNAM

Tecnam vince in Usa battendo Cessna il suo P2012 convince anche la NasaRepubblica Affari Finanza 18/01/16 P. 27 Patrizia Capua 10

LOGISTICA PONTI

Rotterdam taps research to improve logisticsFinancial Times 18/01/16 P. 11 12

LAVORO

Il lavoro (a casa) piace alle aziendeCorriere Della Sera 18/01/16 P. 1 Rita Querzé 13

PROFESSIONISTI

Per ingegneri e assicuratori nuove opportunità all'orizzonteItalia Oggi Sette 18/01/16 P. 47 16

PREVIDENZA PROFESSIONISTI

Dalla polizza sanitaria al Pos, chance a 360° per i professionistiItalia Oggi Sette 18/01/16 P. 2 Simona D'Alessio 17

SICUREZZA NELLE SCUOLE

Sciame sismico in Molise Sette scuole su dieci a rischioStampa 18/01/16 P. 16 19

AVVOCATI

Avvocati contro il "titolo" ottenuto in SpagnaRepubblica Affari Finanza 18/01/16 P. 33 20

GIORNALISTI

Bruciare le fonti dei giornalisti è vietato in EuropaCorriere Della Sera 18/01/16 P. 33 Caterina Malavenda 21

ISTRUZIONE

La rivincita delle Università tornano a crescere le matricoleRepubblica 18/01/16 P. 1-23 Corrado Zunino 23

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. - 18 gennaio 2016

Pagina II

Scuola, le lauree «aprono» a più materieSole 24 Ore 18/01/16 P. 5 Benedetta Pacelli,Claudio Tucci

26

Laurea breve, nella sanità funzionaSole 24 Ore 18/01/16 P. 19 Alberto Magnani 28

PREVIDENZA

Enpam, il fondo dei medici "guarito" dai derivatiRepubblica Affari Finanza 18/01/16 P. 19 Vittoria Puledda 30

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Strade e ferrovie, la partita di Anas e RfiDelrio e Martina, nuova missione a sostegno delle aziende. L'export può crescere fino a 3 miliardi

di Francesca passo

MILANO «Industria, infrastrut-ture, energia e scienza». E ilmade in Italy a cui punta perora l'Iran. Il copyright della li-sta è del presidente HassanRouhani, che sarà in Italia il 25e il 26 gennaio. Teheran è incerca di investimenti per far ri-partire il Paese. L'implementa-tion day ha rimosso le sanzio-ni di Ue e Onu e quelle secon-

Delrio si inserisce in questocontesto. Le imprese stataliiraniane hanno già pronti iprogetti e sono interessate alknow how delle nostre azien-de. Anas e Rfi (la società dellaRete ferroviaria italiana) faran-no parte della delegazione, in-sieme ad un gruppo di impre-se private. Il modello a cuipunta Teheran è quello dellapartnership e l'Italia piace perl'approccio rispettoso delle re-altà locali che non semprehanno altri gruppi stranieri. Laformula è quella del pro ject fi-nancing: la realizzazione diopere pubbliche non a caricodello Stato ma di investitoriprivati. La possibilità di au-

darle degli Stati Uniti. Per l'Ita-lia la prospettiva, secondo lestime di Sace, è di un incre-mento dell'export di quasi 3miliardi nei prossimi 4 anni.

La concorrenza è altissima el'Italia cerca di essere in primafila in un mercato che resta co-munque ancora difficile. Il vi-ceministro allo Sviluppo eco-nomico, Carlo Calenda, andràa Teheran dall'8 al lo febbraioe porterà con sé il ministrodelle Infrastrutture GrazianoDelrio e il titolare dell'Agricol-tura Maurizio Martina. Calen-da si occuperà delle prospetti-ve dell'oil&gas, uno dei settori

di maggiore opportunità perle imprese italiane. L'Iran habisogno di nuovi impianti e diammodernare quelli già esi-stenti (è il quarto Paese almondo per riserve di petrolioe il numero due per riserve digas naturale) e ha già indivi-duato 5o progetti prioritari delvalore di 30 miliardi di dollari.Calenda era già stato in Iran afine novembre. La missione diMise, Confindustria e Abi ave-va portato a Teheran 181 im-prese, 20 associazioni impren-ditoriali e 12 gruppi bancari.C'erano anche big come Eni,Enel, Saipem, Maire Tecni-mont, Nuovo Pignone, Pry-smian, Renco e il Gruppo Tre-vi. In quella occasione il mini-stro iraniano dell'Industria,Mohammad Reza Nematza-deh, aveva spiegato che Tehe-ran ha varato un piano per iprossimi anni da «15 miliardidi doll ari» perle infrastrutturedel Paese: ferrovie, porti, auto-strade, aeroporti. La visita di

rIn questi giorni sonoin Iran 60 aziende chesi occupano di designe arredamentomentare la produzione di pe-trolio porterà nuova linfa allecasse iraniane ma con il prezzodel greggio così basso non sa-rà sufficiente per sosteneretutti gli investimenti di cui habisogno il Paese. Oltre al-l'oil&gas e alle infrastrutture, isettori trainanti sono i tra-sporti e l'automotive, la gene-razione elettrica, le costruzio-ni e l'edilizia residenziale. Epoi c'è la meccanica agricola,motivo della missione di Mar-tina. L'Italia è tra i leader mon-diali del settore per know howe innovazione e l'Iran ha biso-gno di adeguare i propri siste-mi produttivi.

Non sono solo i grandigruppi come Finmeccanica,Ansaldo e Fincantieri a intra-vedere opportunità nel Paese.Anche le piccole e medie im-prese guardano con interessea quel mercato, ricambiate daTeheran che nel tessuto pro-duttivo italiano individua di-verse somiglianze con quello

Affari

Con larimozionedelle sanzioniall'Iran, laprospettiva perl'Italia secondole stime di Saceè di unincrementodell'export diquasi 3 miliardinei prossimi 4anni. A febbraioil viceministroallo SviluppoeconomicoCalenda andràa Teheran coni ministri delleInfrastrutture edell'Agricoltura

miliardidi dollari:il valore dei 50progetti indicaticome prioritaridall'Irannel settoreenergetico

2giorni: ladurata dellavisita delpresidenteiranianoRouhaniin Italia (25 e26 gennaio)

iraniano . Ad anticipare i tempiè stata la Fiera di Pordenoneche già a gennaio 2015 avevaportato in Iran un gruppo diaziende friulane e che anchequest'anno ha ripetuto l'inizia-tiva accompagnando in questigiorni a Teheran 6o imprese diarredamento e design.

Negli anni delle sanzioni glispazi lasciati vuoti dalle azien-de europee sono stati occupatida gruppi russi, cinesi e india-ni. Recuperare il terreno per-duto non sarà facile e l'Iran re-sta un mercato complicato.«Per le imprese italiane siapriranno opportunità rile-vanti caratterizzate però da ri-schi non trascurabili osser-va Alessandro Terzulli, capoeconomista di Sace . Leaziende devono fare attenzio-ne nel redigere alcuni contrat-ti e ricordare che in certi ambi-ti le sanzioni Usa non sono sta-te eliminate per non incorrerein rischi reputazionali».

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Infrastrutture Pagina 1

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Ingegneria civile Pagina 2

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Ingegneria civile Pagina 3

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Lavoratori autonomi Le richieste a governo e Parlamento

«Ora nuove tuteleper i professionisti»Alessandrucci (Colap): servono regole previdenzialieassistenziali studiate sulle nostre esigenze realiDI ISIDORO TROVATO

S

icuramente l'annoappena concluso sa-rà ricordato comequello del Jobs Act

per i lavoratori dipendenti.Ma anche l'anno dell'aboli-zione del tanto contestatocontratto a progetto per i la-voratori flessibili (che peròspesso somigliano di più aiprecari). Il 2016 inizia conl'applicazione della normache stabilisce che tutte lecollaborazioni autonome,se organizzate nei tempiluoghi del committente, do-vranno essere ritenute verie propri rapporti di lavorosubordinato. Insomma lot-ta dura contro le false parti-te Iva. Ma scomparirannodavvero tutte le collabora-zioni coordinate e conti-nuative? Saranno stanate lefalse partite Iva? Per riu-scirci servirà uno scatto inpiù. Non a caso c'è molta at-tesa per i documenti allo

studio del governo e delParlamento, che potrebbe-ro vedere la luce entrol'estate.

In particolare, il popolodelle partite Iva si chiede sequesto appena iniziato saràl'anno del Jobs Act del lavo-ro autonomo. «Ma cosa sifarà davvero per le profes-sioni? - si interroga Emilia-

a

na Alessandrucci, presi-dente del Colap -. Proce-deremo ad un testo conte-nitore di norme disordinatee sarà davvero la riformadel lavoro autonomo capa-ce di dare impulso reale aquesto mondo? Le indi-screzioni ci lasciano inten-dere che è ancora vivo il ri-schio di importare anchenel nostro mondo tradizio-nali ed inefficaci strumentie tutele, non è di questo cheabbiamo bisogno». Al mo-mento allo studio ci sonoalmeno un paio di progettidi legge e il timore è che di-ano vita a un testo fram-mentato o poco efficace.

«Per noi è una riformavitale e che attendiamo damoltissimo tempo - conti-nua Alessandrucci -. Ab-biamo le nostre propostelegate all'articolato, alla fi-losofia, anche politica, chequesto provvedimento do-vrebbe avere e manifestare.Dovrà essere una riforma

Lavoratori autonomi Pagina 4

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vera u. mace di iniettare fi-ducia e innovazione. Vo-gliamo pensare al lavoroautonomo con lo stessopensiero divergente a cuisiamo abituati, non voglia-mo importare nel nostromondo flessibile, dinamicoe innovativo modelli e stru-menti superati e anacroni-stici».

Proviamo a fare qualcheesempio di «pericolo» nor-mativo in agguato. «NellaLegge di Stabilità appenaapprovata - spiega la pre-sidente del Colap - è stataprorogata 1'' opzione don-na" che se da un lato offre lapossibilità alle lavoratricidipendenti e autonome diandare in pensione a 57 an-

ni per le prime e 58 e 3 mesiper le seconde, avendo ma-turato 35 anni di contributi,dall'altro la loro pensionesarà più `leggera", perché ilmetodo calcolato è quellocontributivo, anche se do-

vrebbero essere soggette alcalcolo misto. Un'opzionedonna che può andar beneper le passate generazioni,perché per le future richie-derebbe requisiti difficilida avere: un contratto a,tempo indeterminato senzainterruzione dall'età di 22anni».

Possibile alternativa?«Per esempio i contributifigurativi. Bisogna tenerconto che le lavoratrici au-tonome guadagnano moltomeno di un uomo e hannouna vita previdenzialeframmentata. Se non si tie-ne conto di questo non sioffre alcun aiuto».

Questione simile perquanto riguarda il congedodi maternità. «Sento pro-poste di equiparazione alledipendenti - ricorda Ales-sandrucci - ma se unadonna che lavora a partitaIva fosse "costretta" a fer-marsi e non fatturare, per-derebbe ogni cliente. I cin-que mesi obbligatori più isei facoltativi possono an-dar bene per le false partiteIva, per le lavoratrici auto-nome sarebbe utile riceveredelle indennità, senza averel'obbligo di astensione dalL vero. Oppure avere lapossibilità, di utilizzare lamaternità in modo flessibi-le, con intervalli di tempo,senza obbligatorietà. Peresempio: se una tributari-sta partorisce ad aprile, fer-marsi nei cinque mesi suc-c ssivi, sarebbe un suicidioprofessionale».

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Lavoratori autonomi Pagina 5

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Sugli abusi edilizila politica ignorala stessa lezionedi Lionello Mancini

ulla tempesta mediatica originata dalla piccolastoria politico-giudiziaria di Quarto, molto si èscritto c ascoltato: sullivello di moralità dei parti-

ti, sulla loro capacità di selezionare i candidati, sul con-trollo effettivo delle centrali politiche sui territori. Ilfatto è arcinoto.

A soli sei mesi dal voto, le indagini della Procura diNapoli portano alla luce i legami tra un consigliere (oraex) del M5S e ambienti di camorra. Quarto -i8 chilome-tri da Napoli, una trentina da Casal di Principe - è inun'area ad alto rischio, ma le urne quartesi decretanol'impensabile: in Municipio si insedia una giunta anti-politica grazie agli oltre 9mila voti conquistati dai 5Stelle. Impensabile? Nemmeno troppo per i malavitosilocali, i quali - fiutato il vento - sostengono proprio leliste di Grillo. Il numero più alto di preferenze va a Gio-vanni De Robbio, controllato davicino dagli inquiren-ti, che così scoprono i suoi tentativi di favorire precisiinteressi, comprese pressioni sulla sindaca Rosa Ca-puozzo, che si sarebbero spinti fino al ricatto per unvecchio abuso edilizio nella sua abitazione. Fatti di nongrande rilievo, se non fosse per il colore della Giunta,quei Cinque stelle che schiaffeggiano manchevolezzee vizi della "vecchia" politica. Da qui gli scambi incro-ciati di accuse, la rincorsa alla primazia morale, le mi-nacce di querela, la derisione acidaperle ingenue trico-teuses, risultate taci] iprede della complessità, ognivol-ta che il voto le porta dall'opposizione al potere. Pole-miche trite e vacue, di cui l'Italia è vittima perché daiterremoti agli immigrati, dalla Cina alle frane, tutto vie-ne ridotto a materia da ring televisivo.

Lungi dall'aver tratto lezione da Comuni commissa-

riati, liste elettorali inquinate e voti comprati, tangenti,appalti sporchi, i partiti sprecano anche l'occasione diQuarto, degradata a propaganda utile solo ad allonta-nare dal voto altre migliaia di cittadini. Nemmeno unaparola su temi fondamentali nuovamente rilanciatidalla caduta di Quarto, come per esempio: che metodousare per candidare persone degne e capaci? - nemme-no una parola. Fino a sentire stupidaggini come quelladi far timbrare le liste elettorali dalla Direzione nazio-nale antimafia. Un po' come le imprese che, invece diattrezzarsi per sapere con chi lavorano, chiedono alleprefetture di stilare elenchi certificati. Nessuna autori-tà potrà mettere i cittadini al sicuro da candidati che sifingono osi considerano onesti.

La vicenda di Mafia Capitale e del sindaco Marinoavrebbe già dovuto far comprendere che non si contie-ne il malaffare con la sola rettitudine personale. Maniente: in pieno territorio di camorra, dove le coschenon si nascondono, ma ostentano il loro potere, un ma-nipolo di ingenui si candida e casca negli stessi erroriampiamente documentati a Roma. E il partito di mag-gioranza, duramente mazzolato proprio per i suoi defi-cit di vigilanza capitolini, non trova di meglio che rin-facciare: «Visto? Nemmeno loro sono diversi».

Altra domanda senza risposta: come recuperarel'affezione per la partecipazione, la politica, le urne?Al ripetersi di storie analoghe, aldilà di colori pol iti-ci, dimensioni, latitudini, il compito si fa ogni giornopiù arduo. Basta pensare che l'eventuale ricattabili-tà della sindaca di Quarto non si basava su frequen-tazioni ambigue o favori ai boss, ma su un "normale"abuso edilizio sanato in qualche modo, forse taroc-cando date o piantine. È questo diffuso e accettatoagire illegale o borderline che resta tuttora senza ri-medio e per il quale non serve invocare alcun certifi-cato di qualsiasi autorità.

Quarto e la sindaca Capuozzo non sono Roma con isuoi Carminati, le sue buche nelle strade, le sue Anas.Mailpiccolo abuso edilizio di cui siparlanonhainter-rogato nemmeno la coscienzaveemente diunacandi-data antipolitica Doc, pronta a gridare «Onestà!» infaccia ai "politicanti" e che perciò haritenuto dipoter-si candidare ed è stata eletta con il 71%, dei consensi.Purtroppo, però, il seme di Quarto è lo stesso che ger-moglia a Roma e al Nord, creando quel groviglio dicorruzione, spreco e inefficienza che infesta granpar-te del Paese.

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Abusivismo edilizio Pagina 6

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I criteri peri Comuni non capoluogo

Acquisti, la delega appalri«taglia» le convenzioniAlberto Barbiero

Rimma, La delega per il recepimentodelle direttive comunitarie sugliappalti appena approvata in viadefinitiva dal Senato ridisegna ilsistema delle centrali di com-mittenza, puntando sulla quali-ficazione e sull'ulteriore razio-nalizzazione per i Comuni noncapoluogo.

La lettera dd) dell'articolo idella legge-delega prefigura unariorganizzazione degli organi-smi deputati a gestire le macro-acquisizioni di beni, servizi e la-vori su base locale, attualmentestrutturata sui quattro modelliaggregativi individuati dall'arti-colo 33, comma 3-bis del Codicedei contratti pubblici: le unionidi Comuni (se esistenti), le sta-zioni uniche appaltati (Sua)presso le Province, i soggetti ag-gregatori (Consip e centrali dicommittenza regionali), e gli ac-cordi tra gli stessi comuni noncapoluogo (inbase a convenzio-ni ex articolo 3o del Tuel).

Nella delega per questi enti èstabilito l'obbligo di ricorrere aforme di aggregazione o centra-lizzazione delle committente, alivello di Unione dei comuni, oveesistenti, o ricorrendo ad «altrosoggetto aggregatore secondo lanormativavigente».

La previsione sembra ridurrele opzioni perle amministrazioni

comunali non capoluogo a duesole soluzioni.

Nel caso del ricorso all'Unio-ne, i Comuni dovrebbero ricon-durre ad essa le loro gare di mag-gior rilievo, potendo peraltro ri-mettere a questi soggetti una ge-stione più organica delle

i

Sindaci, l'indennitàtagliata «troppo»può aumentare

Sul Quotidiano degli enti locali edella Pa tutti i giorni l'offertainformativa del Gruppo Sole 24Ore e gli approfondimentioriginali per amministratori,dirigenti, funzionari e revisoridei conti. Nell'edizione onlineoggi:

strategie di areavasta o di distret-

to (come già sistasperimentando

in Emilia-Romagna).

Nel caso di ricorso ai soggettiaggregatori, le linee di referenzapiù immediate sono riferibili aquelli regionali e alle Città me-tropolitane comprese nell'elen-

- U n articolo di Amedeo DiFilippo sulle possibilità diaumento per l'indennità degliamministratori- Un articolo di Stefano Usaisull'impossibilità di ricalcolarela soglia di anomalia dopol'aggiudicazione dell'appalto- Un approfondimento di TizianoTessarosulle elusioni del princi-pio di separazione tra indirizzo egestione- Un articolo di Pasquale Mirtosulle incognite per i rimborsi aiComuni degli sconti Imu-Tasi suicanoni concordati- Un approfondimento di Miche-le Nico , Patrizia Ruffini e Rober-to Camporesi sulla possibilità dimodifica re il piano di razionaliz-zazione delle partecipate.......................................................................

www.q locali.lsole26eoremm

co predisposto dall'Anac, se-condo unaprospettivadi raffor-zamento già delineata dal legi-slatore, a partire dall'articolo 9della legge 89/204, e rafforzatarecentemente con una serie disignificative previsioni conte-nute nella legge 208/2015 (leggedi stabilità 2oi6).

I criteri definiti dalla legge de-lega non sembrano lasciare spa-zio per gli accordi tra Comuninon capoluogo (sullabase di con-venzioniper lagestione associatadella funzione acquisti) nel frat-tempo sviluppati in molti conte-sti, non necessariamente con ri-ferimento a ambiti territorialicorrispondenti alle Unioni (anzi,inmolticasiinferiori).Questo de-terminerebbe un esaurimento diqueste e sp erienze nell' arc o di p o-chi mesi, posta l'entrata invigoredel nuovo codice a metà aprile.

Il disegno che sarò sviluppatonelle nuove disposizioni regola-tricidell'attivitàcontrattualepuòtuttavia salvaguardare questeesperienze (in molti casi già ope-rative e efficienti), riportando imodelli aggregativi su base con-venzionale ad un primo livello diqualificazione per assurgere alruolo di «soggetti aggregatori».

Sempre al decreto legislativospetta la definizione di eventualimargini di operatività dei singoliComuni non capoluogo, attual-mente garantiti dalla possibilitàdi utilizzo del mercato elettroni-co e delle piattaforme telemati-che, oltre che dal ricorso all'affi-damento diretto entro 4omila eu-r o p er acquisti di servizi, b eni e la-vori mediante proceduretradizionali.

(J RIPRODII ZION E RISERVATA

Appalti Pagina 7

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Interr.=irta ad Alberto Oliveti, nuova presidente cieli'' der , 1 ,ente che ra giiijpa le Casse

Crescono sinergiee opportunità

Pagine a curaDI SIMONA D'ALESSIO

antiere del welfare infermento per elabo-rare «possibili, nuoveforme di collabora-

zione e di sinergie» fra entipensionistici. E il percorso in-trapreso dal nuovo presidentedell'associazione che raggrup-pa le Casse (Adepp), AlbertoOliveti che, in un colloquiocon ItaliaOggi Sette, eviden-zia come siano, comunque,già in crescita, «di oltreil 10% negli ultimi diecianni», gli stanziamenti

riguardanti il versanteassistenziale.

aderenti all'Adepp si sonoincontrati e hanno messo aconfronto le varie esperienzeper studiare possibili nuoveforme di collaborazione e disinergie. Nel campo del wel-fare ci sono già diversi esempiin tal senso: dall'Emapi chevede associate otto Casse peroffrire coperture sanitarie,«Long Term Care» e infortu-ni, passando per l'Onaosi chetutela gli orfani e le fragilitàdi medici, dentisti, farmacistie veterinari, fino alla Casagitche dà sanità integrativa aigiornalisti. Ora, nell'ambitoAdepp diverse realtà hannodato disponibilità a dareuna mano agli altri enti perallargare la loro offerta diwelfare, o per bandire garein comune. Il principioispiratore sarà, comun-que, quello dell'assettovariabile: si crea unmenù di proposte e,poi, le Casse interes-sate scelgono quellepiù adatte alle esigenze deipropri iscritti. E le modalitàmigliori.

D. Nel 2016 gli Enti pensio-nistici hanno messo incampo un ampio ven-taglio di interventi asostegno dell'iscritto,della sua famigliae dell'attività eser-citata. Come valutal'offerta di misureassisten-ziali,siano

esse ordina-rie, o stra-ordinarie?

R. Inquesta

fase storica le Casse stannoaiutando i professionisti asuperare la crisi, ampliandole prestazioni assistenziali.L'incremento è stato di ol-tre il 10% negli ultimi diecianni, senza contare che di-versi enti hanno già delibe-rato modifiche regolamentariper offrire tutele aggiuntive.Le Casse fanno già molto incaso di eventi straordinari.In prospettiva, tenderà ad

aumentare l'assistenzaordinaria, per aiutare

il professionista nonsolo in situazioniimpreviste, ma persupportarlo anchedurante la vitalavorativa. È evi-dente che l'alberomotore delle Casseè il patto tra gene-

razioni suben-tranti, e

sostenere il lavoro della gene-razione che verrà è strategicoper la tenuta del sistema.

D. L'ultimo rapporto sullaprevidenza privata diffusodall'Adepp (il 15 dicembre2015, ndr) mostra, fra l'altro,un incremento delle iniziativedi sostegno dopo il sisma inAbruzzo dell'aprile 2009.

R. Sì, allora vi fu una gran-de mobilitazione. E c'è anchechi chiese (e ottenne) dai mi-nisteri vigilanti addiritturadi poter sforare i «budget»previsti per l'assistenza perfronteggiare l'emergenza. Fuuna manifestazione di gran-de solidarietà delle categorieprofessionali.

eventi disastrosi?R. Gli enti dei professio-

nisti sono sempre in primafila. Oltre alla sospensionedei versamenti contributiviin caso di calamità, le Cassehanno un ventaglio di misu-re che vanno dagli aiuti perrimettere in sesto lo studio,o l'abitazione, passando persussidi per i danni ai beni mo-bili, fino in certi casi all'eroga-zione di redditi sostitutivi perchi è costretto a interrompe-re l'attività lavorativa. Neglianni le catastrofi si sono ripe-tute, pure se non tutte hannoavuto la stessa eco mediatica.Dai racconti dei nostri iscritti,abbiamo dovuto constatare,con tristezza, che in diversesituazioni gli enti dei profes-sionisti non sono stati solo i

primi a pagare, ma anche gliunici.

Domanda . Ritiene siapossibile, in tempi non

troppo lontani, realizza-re un sistema di welfareunico per le Casse, maga-ri mettendo a fattor comunei servizi e le prestazioni per iprofessionisti`?

Risposta . Il punto di for-za delle Casse dei professio-nisti è la loro diversità e laloro conseguente flessibilitànell'adattarsi alle esigen-ze delle singole categorie diiscritti. Di certo, dunque, nonci interessa rinunciare a que-sta capacità di adattamento,per andare a creare un siste-ma appiattito e rigido. Ciòche, invece, è nostra fermaintenzione fare è metterea fattor comune le miglioriiniziative e, ovunque sia uti-le, unire i nostri numeri perrealizzare economie di scalaed abbassare i costi. E uniter che abbiamo già inizia-to: nei mesi scorsi, infatti, idirettori generali degli enti

D. Quali misure vengonoapprontate in occasione degli

C Riproduzione risero

Adepp Pagina 8

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Ente previdenziale

Cassa del notariato(cnn)

Ente dei medicie degli odontoiatri

(enpam)

Due degll psicologi(nrrpaP)

Ente dei biologi(enp<eb)

Due degli infermieri(enpapi)

Ente dei veterinari(enpay)

Stanziamento Interventi per gli iscritti

4.400.000 €. Polizza itariaIndcnnn,ii MaternitàASSdCVnE dl ;rE-tC " .ZEGn • cl:'l rCdClto

14' .OOO.C)00 € ° S:_issicli una t< ntcErr.- e per caiarr?hä naturali° POR 71 sanrtaria ospi' Ila in case d- Ipc,so r assistenza domiciliare• ln,r !vcni Izcrlibcrí pofc- ssion -Aquota 8(fwcAcoEît.Inu`_I por Er.v<.li<ita tnrnpordreaì

e aiutì r. hp sarlrarE Mani ci mede e odoAoátrl. Mutui per l'acquisto ci casa

16.130.000 €, • Poli?z:i s:=a-itaria• Irúr:nrEr a dl ,ra.emltà, in~tc,r;o o rnala.ria Ipdrzlale dcr!n! w dcal giorn ,,r: ií la-

0 o pare con band tmestr aI I c.>r iAxnm per rancEani non ar.!Os t Ecienll° Assistenza E caso di bisogno e perc?alamltd t-Ea1imali. Bene dl stl.Ulc7 per Ag l i ci IsCf Il il i:CCcdì..ti. Ü inciii

Q ,r,t i K I r,op c _ r; c .c. fcir , arie1.í66.1i00 € Varie Erisure, assistenziali

MìoloPi nelle srucle , pian-c) per segnare la cultc!ra aIEE aentnc tc,'n borse di studio;irl tul_. ItaL_.Incierlrïitc di invalir_iir, !Poliz%:, sanitald

120a000 E fdnarrerrti asslster!zla i per iraa1ta, srr,to cii bisogno. ETo..eratà, sostegno arti o°fari i

° InlzlatNe I)e_r la p-,1 ; tubato laer VaaVvlo de "'ILI*a, bone di stria io i?er

ottenere il cip;oE7irE, lac.:rea, nrasterr, e dottorato;

•>,.iss;idru ._r la ella dkg asili rEicio o por co rpl..rrc libri di t:csto

900200E • Polizza sondala :CI la copertura E,ratJEta l:c g, avEU'rnZe a;scr;ioì• lrJenn!'a per la non iautosUffdnnza 31 pensluna`i con pre:st3z_oni cl! n,b na, o in-

vdiiGit.r

4n prospettiva tenderà ad au-meritare l'assistenza ordinaria,

per aiutare il professionistanon solo in situazioni imprevi-ste, ma per supportarlo anche

durante la vita lavorativa»

Adepp Pagina 9

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Teenani vince in Usa l) attendo Cessnaíl- suo E'2012 coiìvince anche la Nasa

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TECNAM Pagina 11

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Rotterdam taps research to improve logisticsPort initiative connectsbusinesses with academics,writes Miranda Green

When Professor Rob Zuidwijk startedout in academia, he was researchingpure maths. "Actually applying knowl-edge was seen as controversial. I stillremember maths professors telling usthat applied maths is bad maths," helaughs.

Now his work pushes the boundariesof collaboration between research,teaching and industry. Recentlyinstalled as the professor of ports in glo-bal networks at the Rotterdam School ofManagement, he is one of the leadingacademics in the SmartPort initiative -a project that pulls together maritimeexpertise across several academic disci-plines and connects it with the businesschallenges faced by the giant transpor-tation hub at Rotterdam's port.

The Port Authority, local city govern-ment and the companies on site formedthe partnership with Erasmus and Delft.universities, including RSM - the busi-ness school at Erasmus - after years ofworking together convinced them theyneeded a formal structure to deepen co-operation. Set up to boost the regionaleconomy, SmartPort has roused interestfrom international collaborators andcompetitors, and has become a draw forforeign students.

Spreading 40km along the Dutchcoast, the port. of Rotterdam was oncethe largest in the world. With 450mtonnes of cargo passing through every

year, it still dwarfs others outside Asia.Prof Zuidwijk says working in an indus-trial cluster of this scale and complexityis "a very inspiring environment".

"Erasmus and Delft have always feltthat there's a great opportunity to seethe port of Rotterdam as a research lab-oratory. And some professors have donethat, but these projects were usuallydown to individual personal relation-ships with the port. Now we have a morestrategic relationship."

He argues that the SmartPort agree-ment., signed in 2010 but including Delftonly last year, has given "new momen-tum" to efforts that. build on the port'sinternational reputation for pioneeringefficient and sustainable logistics. Overthe summer, Singapore ManagementUniversity started to collaborate onresearch and course curricula, linkingschools intwo of the world's major mari-tiine and commodity trading centres.

Multidisciplinary approaches are bestsuited to real-world challenges, saysProf Zuidwijk. Initiatives such as thefully automated terminal at Rotterdam,or new ways of linking seaside logisticsto inland waterways and railways,appeal to the natural curiosity of aca-

demics, he adds. Experts in the differentfaculties included in the SmartPort initi-ative, which range from business andlaw to economics, public administrationand even maritime history, can playtheir part.

"For example, using barges and trainsrather than trucks has a positive effecton the infrastructure, but it changes thebusiness model and introduces newrisks and liabilities - that leads toexploring the legal issues," says Prof

Zuidwijk.As Michiel Jak, SmartPort's managing

director, puts it: "It's quite difficult tomake a good match between academiaand the real needs of companies - butthis is real life. So you don't have to, as itwere, sell it to the other side." For MrJak, it is crucial that research at Smart-Port is led by the needs of business, sav-ing it from academic abstractions andmaking sure it is relevant to more thanone company.

Alongside the MA and PhD students,executive education programmes aimto reinject expertise into the companiesoperating at the port as quickly as possi-ble. "Nowadays the speed of change is sofast and so complex that you really needpermanent education to keep up," MrJak says.

He adds that ports also have an imageproblem. "We want to show that onlythe best students are allowed on to theSmartPort programmes, and it looksgood on their résuiné. What we aredoing here is reinventing what a port isin the modern world and what it will bein the future."

Logistica ponti Pagina 12

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«S TWORI G»

IL LAVORO (A CASA)PIACE ALLE AZIENDE

di Rita Querz6

1 popolo degli smartworker:quelli che lavorano da casa

in Italia sono più di loo mila.Merito delle grandi aziende:hanno capito che in termini diproduttività conviene.

a pagina 27

Lavoro Pagina 13

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Più produttività e' ori costi, ecco perché sempre più aziende stannoadottando lo «s al Tork». I casi di E', Intesa e American Express

di Rita Querz6 municazioni anche Telecomsta avviando un progetto dismartwork. Nel 201,5 le banchehanno rotto gli indugi. Bnl aRoma ha dismesso parte delpatrimonio immobiliare con-centrando l'attività su due sedie puntando sul lavoro agile. InIntesa SanPaolo è stato firmatoun accordo che riguarda 3.000dipendenti. Poi c'è AmericanExpress. Poco meno di milleaddetti coinvolti a roma perdue giorni la settimana. «Di-pendenti soddisfatti e menoassenze, la strada e' quella giu-sta», dicono in azienda. In Uni-credit come in American Ex-press e in Bnl la sperimentazio-ne dello smartwork ha coinci-so, guarda caso, con unariorganizzazione delle sedi.

viene su isole. Certi giorni biso-gna «caricare» su pc le infor-mazioni sui pezzi che si stannolavorando. E l'azienda ha con-cesso di svolgere questa partedel lavoro da casa. Da rimarca-re: chi opera fuori azienda siautocertifica gli straordinari.

Lavoro e famigliaSi parla sempre di meno di

smartwork legato alla concilia-zione famiglia-lavoro. Errore.In uno dei decreti legislativi(n.8o del 15 giugno 2015) che

hanno attuato la delega del Jobsact si mette a disposizione illo% del fondo per il finanzia-mento degli sgravi contributivi(una trentina di milioni) per in-centivare la contrattazione disecondo livello destinata allaconciliazione di famiglia e lavo-ro. «Siamo favorevoli allo smar-twork, fatta salvala volontarietàdel lavoratore - puntualizza Pa-olo Pirani, a capo della Uiltech-. Molti lo scelgono per i van-taggi legati alla conciliazione.Ma bisogna tenere conto delledinamiche salariali». Tradotto:lo smartwork non piace a chiconta molto sugli straordinari.

Il decreto e la leggeVeniamo agli sgravi legati al-

la contrattazione di produttivi-tà introdotti dalla legge di Sta-bilità. Per intenderci: i duemilaeuro di premio ai dipendentitassati solo al lo% . «Non c'èdubbio, gli accordi sindacalisullo smartwork potranno

rientrare in quest'ambito»,conferma l'economista MarcoLeonardi, consigliere del mini-stero del Lavoro che si sta occu-pando della partita. Ma qualiaccordi saranno tenuti buoniper accedere al premio? Anchequelli stipulati dall'inizio del2016? Questo e altri punti sa-ranno chiariti da un decreto delministero del Lavoro.

Per quanto riguarda il dise-gno di legge su lavoro autono-mo e smartwork a cui ha lavo-rato il consigliere giuridico del-la presidenza del consiglioMaurizio Del Conte, a sentiregli umori il testo potrebbe ave-re buona accoglienza in parla-mento. Un'apertura importantearriva da Cesare Damiano, unastoria in Cgil, oggi presidentedella commissione Lavoro del-la Camera: «Non ci si può op-porre alla rivoluzione digitale.E giusto che una legge faccia dacornice allo smartwork. Met-tendo qualche paletto e agevo-lando le procedure».

Snam è solo, in ordine ditempo, l'ultima della lista. L'ul-tima azienda che ha scelto lo«smartworlo>. Nel 2015 un'ac-celerazione. Complici tre fatto-ri. Il primo: il disegno di leggedel governo con norme cheagevolano il lavoro agile po-trebbe andare in consiglio deiministri già questa settimanaper passare subito dopo al Par-lamento. Il secondo: gli sgravifiscali contenuti nella legge diStabilità. Il terzo (e più impor-tante): la scoperta che il lavorosmart fa risparmiare costi e au-menta la produttività.

Informatica e banche«In media dando la possibi-

lità di lavorare un paio di giornida casa l'aumento della produt-tività è del 20%», quantificaMariano Corso, dell'osservato-rio sullo smartworking del Po-

L'exploit dell ' industriaLa nuova frontiera è l'indu-

stria meccanica. «Le catene dimontaggio ormai esistono sol-tanto nel settore degli elettro-domestici, complice l'industria4.0 sono sempre di più le

ÌSecondo il Politecnicodi Milano la produttivitàpuò aumentareanche del 20%

litecnico di Milano. Tradotto:quando il 20 dei dipendentilavora da casa l'azienda puòpermettersi uffici più piccoli,quindi affitti più bassi, bollettedella luce meno onerose. Inol-tre il dipendente a casa è menodistratto e più motivato.

Torniamo alle aziende. Solomettendo assieme i casi piùnoti, gli smartworker in Italiasuperano quota loo mila. DopoMicrosoft, Vodafone, Fastwebnel settore informatica/teleco-

aziende che introducono losmartwork anche nel nostrosettore. E noi siamo assoluta-mente favorevoli», smonta iluoghi comuni Marco Bentivo-gli, a capo della Fini Cisl. Qual-che nome: Micron a Milano,Arneg a Padova, Gm Power-train a Torino. In Finmeccanicasi tratta per introdurre lo smar-twork nell'integrativo di grup-po. Federmeccanica lo ha inse-rito nella piattaforma per il rin-novo del contratto. Il caso piùavanzato è quello della TetraPak a Modena. Qui il lavoro av-

iFedermeccanica hainserito lo smartworknella piattaforma per ilrinnovo contrattuale

Lavoro Pagina 14

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Chi ha introdottolo smartworking

ABB 1.1901 giorno la settimana2 giorni al mese Milano/ Bergamo/Genova

American Express 990 2 giorni a settimana Roma

Barilla 1.600 2 giorni a settimana *Parma e Mondo

400BNL 1 giorno a settimana Roma

Fastweb 1.200 3 giorni al mese Milano

Finmeccanica 30.000 da definire

GdF Suez n° variabile 1 giorno la settimana Tutte le sedi

Gm 650 10 giorni l'anno Sede di Torino

Intesa Sanpaolo 3.000 2 giorni alla settimana Milano

L'Gréal n.d. 2 giorni al mese Milano/Torino

Mars Italia 320 libero Milano

Micron 700 a cadenza occasionale Sede di Vimercate

Microsoft 800 libero Milano

Nestlé circa 1.000 libero Milano

Philips 79 1 giorno a settimana Monza

t tti ( i 2 500)Plantronics u c rca . libero Vimercate

Sanofi 165 1 giorno a settimana Milano/Roma

Siemens 1.700 libero Milano

Snam 200 1 giorno la settimana San Donato Milanese

Subito.it tutti (circa 100) 1 giorno a settimana Milano

Tetra Pak 800 libero Modena

Ubi banca 74 5 giorni al mese Bergamo

Unicredit 1.800 1 giorno a settimana Milano

Vodafone 3.500 1 giorno a settimana Milano

Corriere della Sere

Lavoro Pagina 15

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Per ingegneri e assicuratorinuove opportunitc all "orizzonte

Novità in campo sanitario pronte a coinvolgere anche le professio-ni non strettamente attinenti l'area medica . Ed ecco che in primafila ingegneri e assicuratori pronti a cogliere le nuove opportunitàdi lavoro. In un 'ottica di risk management , infatti, le strutturesanitarie sia pubbliche sia private non dovranno solo dotarsi di unprofessionista del rischio ma dovran-no fare in modo che all'interno della , I'll 11struttura sia presente un responsa-bile delle tecnologie sanitarie. Spa-zio, quindi , al ramo dell 'ingegneriaclinica e della bioingegneria.«Le nuove disposizioni in camposanitario a cui tutte le strutturedovranno adeguarsi», ha spiegato aIOLacoro Roberto Agosti , coordina-tore del master Cineas in Hospitalrisk management , «offriranno nuoveopportunità di lavoro e di specializ-zazione per il settore ingegneristico.In particolare », ha precisato Agosti,«le porte si apriranno per coloro chesi occupano di bioingegneria e inge-gneria clinica.I macchinari sanitari , infatti, sono dotati di un livello complessitàsempre più alto e di pari livello dovranno essere i professionistichiamati a gestirli . Questo sostanzialmente significa un nuovosbocco professionale sia per i neolaureati sia per coloro che sistanno riqualificando».Ma le opportunità di lavoro non sono finite . Spazio , infatti, agliassicuratori.«Le compagnie assicurative negli ultimi anni , a causa degli enormicosti a cui sono andati incontro a causa della sempre maggiorequantità di cause mediche instaurate sono andate pian piano riti-randosi dal mercato sanitario », ha sottolineato Agosti, «ora , Però,si assisterà ad una inversione di tendenza perché il responsabiledel rischio sanitario in una struttura sarà chiamato a gestire ancheaspetti assicurativi e per farlo non potrà fare a meno di consultarsicon esperti del settore , serviranno, quindi, broker con competenzespecifiche e compagnie di riferimento».

Professionisti Pagina 16

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ItaliaOggi Sette f i il punto sulle inizitítir'e delle Casse a disposizione degli iscritti110zza sanitaria al Pos,Dalla poli

chance a 360° per i professionistiPagina a cura

DI SIMONA D'ALESSIO

no stato sociale «ro-busto» (anche) nel2016: è quello deli-neato dalle Casse

previdenziali dei professio-nisti, mediante il finanzia-mento di misure di welfa-re «integrato», per coprireesigenze di iscritti e lorocongiunti lungo tutto l'arcodella vita.

Annualmente, gli entipensionistici costituitisi at-traverso i decreti legislativi509/1994 e 103/1996 inse-riscono nei bilanci stanzia-menti per iniziative in gradodi accrescere (o far ripartire)l'attività lavorativa, di farfronte alle spese sanitarie edi favorire l'acquisto di unacasa. Sotto la lente d'ingran-dimento di Italia Oggi Settefiniscono i provvedimenti sucui la galassia della previ-denza privata investe i suoifondi nel 2016: le prestazio-ni sono numerose (quelleprincipali, divise per Cassa,si trovano nella tabella pub-blicata in queste pagine),alcune sono universalmen-te distribuite, come l'inden-nità di maternità, il concor-so alle spese funerarie e lapossibilità per gli esponentidelle categorie professiona-li di godere di una polizzasanitaria, così come esistonodifferenti chance di stipula-re convenzioni (ad esempioper ottenere prezzi concor-renziali in merito all'as-sicurazione Re auto, o perdotarsi del servizio di Pos,lo strumento che consentedi accettare pagamenti concarta di credito, o debito).E, in generale, dal quadroche emerge analizzando idati si comprende come glieffetti della crisi economicaglobale, che ha inciso dra-sticamente sui redditi com-

plessivi di chi svolge la li-bera professione (fra il 2007e il 2014, infatti, le entratesono mediamente calate, intermini reali, del 18,35%),abbiano condizionato le scel-te sul fronte del welfare deivertici degli organismi cheaderiscono all'Adepp, l'asso-ciazione degli enti previden-ziali privati.

A mantenere, pure nel2016, il primato per la som-ma destinata agli interventidi supporto personale e lavo-rativo dei suoi iscritti è l'En-pam (medici e odontoiatri):

la quota messa a budget èpari a 142 milioni di euro,che arriva, però, a sfiorare i186 milioni se si accludonoulteriori erogazioni che sonostate disposte a beneficio dei«camici bianchi».

Alla platea degli associatiad Inarcassa (ingegneri edarchitetti) sono riservati giàpiù di 84.600.000 euro, mal'istituto attende, per incre-mentare il ventaglio di op-portunità, di ricevere rispo-sta dai ministeri vigilantisu due delibere riguardantil'introduzione di una presta-zione di «Long terra care»(le cure a lungo termine) edi un'indennità di paterni-tà per gli iscritti alla Cas-sa, nei casi in cui la madrenon possa usufruirne; i testisono al vaglio dei dicasteridel lavoro e dell'economiadal 2014 e dal 2015 e, perquel che concerne l'inden-nità di paternità, a poterlaconcedere sono gli altri dueenti dell'area tecnica, Eppi(periti industriali) e Cipag(geometri).

Rilevante è, poi, anche ilsaldo assistenziale in capoad Enasarco (agenti di com-mercio), di oltre 80 milioni, efra le prestazioni integrativeofferte ci sono contributi incaso di nascite di figli (maanche per le adozioni di

bambini), mentre vengono,fra l'altro, garantite elargi-zioni per compiere percorsidi studio di alta formazio-ne.

Nutrito è il panoramaassistenziale della Cassaforense: il nuovo regola-mento è, infatti, forte diuno stanziamento di pocoinferiore ai 64 milioni, coni quali si punta a fornireagli avvocati provvidenze emisure agevolative «ad hoc»in caso di bisogno, nonchéprestazioni a rinforzo dellafamiglia, della salute e del-la professione.

Lo scenario, come sotto-lineato, è di ampio respiro.

Scorrendo l'elenco degli in-terventi, affiorano ancorale speciali «card» dell'En-pael (consulenti del lavoro)e dell'Enpaia (periti agraried agrotecnici): la prima,in particolare, consente siadi eseguire pagamenti peracquisti «tradizionali», siadi richiedere prestiti, sia diprocedere online, senza spe-se, al versamento dei contri-buti previdenziali all'Ente.E, infine, la Cnpadc (dottoricommercialisti) munisce gliiscritti di una polizza assicu-rativa Re professionale a co-pertura dei rischi derivantidall'esercizio dell'attività.

e©Riproc zioneriseroata-

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Previdenza professionisti Pagina 17

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Ente previdenziale S tanzlannertta interventi per gii iscritti

Cassa forense (Cf) 6a992209 Prestazioni in naso ci bisogno (per gli ,avvocati che. a causa ci <<everti stacrc °-.ari.vlor tari c. ncin hïcvc-r 3t-i!i,, 5i ovino ,;,t-irclt , ccunorral c,.cl

r'ro .a zìowi pc;r In f:nri?!!a iarot azioni peri non i' cosu Fir ìcnti o naisur.- t`or lagc-m`oria-kr:¡. Ia sracte, a hror e ione s.on.-enz or per ridurre i cUSt Mio studio, aaevolaroni

per rac..osso o nodo F_, rtll.rïd e pece spese fiarleri..: ir°

Cassa dei dottori 12.391.000 € ° Poiizz a :;ar?ii ariti

rtion7naemalisti ° Intarver rr per ügi l ortcon di handicaa, o con •a.Mat re irvtafrlaní. per la n,3tcrn'3.

(Cnpadcl per «at)orto sporatanen, o terapE'_c!17co IrlterVeflzo antenor'mente ii tt3rZ(_l muse di gra-

Adanzar per yart!c; lare sta c;i blogno>, per assistenza domicilor^, pur sposeI ir l7itahi'd in !sfautl di lLlr'2,3 G6?c:nai (n ase ;li ïllJO G_), pe' oorse Cll swwo W* figliGe gli r scritti e per gli so3s! f?ruff ssionistl¡ e er I co * funerari

Cassa dei ragiC7ilieri 5252000 £ r1 siSi.£,`n-.ì per i SlSrc-rE figli n1;"!, rl e.,ori C 3t3hllit: .

(C11pr) ° Sussidi . scgmo di c. nti che hanno patieo! irc irmre(,'a. a ,eonoi ta sul biifamiliare,,Polizza ,a;ait :riaInc,c;r:nit<1 in CJa,so di nnorto

Ente dei consulenti TI 2R000 € = (j ster za samrrraria iu egratlv-z (con iscrizione gritwta ad pn,3l7i, Ge arral! per

dei lavoro (Entsacl) är and intC'rvtrlt! hirwt ,c! e E,ra`d ev'e^t, r?a bosi„) l!ol!zza «Long ferria Care-ot rc=da ì-ae.i• malattia o info -_c,nio. rYurantonc.u uria ..ridita r ae,isi oì e indc iaa,à eli

r71à;erri'CáaE'Iilacl card, la carta di cuoio che 23 la passlkïiüA +_li r cr-eae'e prestiti

• 1-lraanzlament; per dotarsi di atta,'_?ati_Ire7 arredi e sturn8r'ti Intorrc£3tml

Istituto dei giornalisti il TOROOO € ° Asscgr,i di s>ui:;u»validit;ï-, retta per il ricowero c,oi ,x:nsiona'ri

llnpgi; r cnc.cs !r rac. li arcstiiG'antrh.!*" per copertura presso 13 Oa agit (0Ìl €; F ra! !scr tt aláa Gestione

sC.f. a d`a _III rudClto dwuo nude. I llet) all u,tirno tnaf,r,lo. ! oR!pc:so I. i'nrìlÍnirllo di 3.000 c un n r.rssinao eli 25.000 €..

Previdenza professionisti Pagina 18

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SULLA REGIONE Si È ANCHE ABBATTUTA UN'ONDATA DI GELO

Sciame sismico in MoliseSette scuole su dieci a rischioOggi tutti gli istituti resteranno chiusi. Le scosse si ripetono da giorni

CAMPOBASSO

Il grande freddo, la scossa im-provvisa: niente sa di nuovo inMolise, né l'uno né l'altro feno-meno. Il nuovo stavolta è nel-l'incontro inatteso di eventidalla portata non comune: laneve, il gelo che non dà treguae il terremoto insieme; in unaterra che ancora adesso fa iconti con un ricordo troppodoloroso: il terremoto in Moli-se è una scuola che crolla su27 bambini. Il 2002 e San Giu-liano sono sempre dietro l'an-golo nei pensieri di tutti. Losono per il presidente dellaRegione, Paolo Frattura, chequesta mattina ha diramato ilsuo invito ai sindaci dei comu-ni più vicini all'epicentro si-smico, Baranello, paese alleporte di Campobasso, a chiu-dere le scuole. Frattura chie-de verifiche e controlli ulterio-ri e più approfonditi sugli edi-fici. Gli amministratori locali,per la stragrande maggioran-za, rispondono all'appello. Co-me loro tanti altri in Molise,ma per la neve caduta ovun-que in abbondanza. È arrivatain ritardo in quest'inverno fintroppo primaverile: forse eraun campanello d'allarme, latradizione popolare ricorre aquesta lettura per spiegare leimprovvise scosse sismiche.Solo adesso, a metà gennaio, ilmaltempo si gioca la scena e

stavolta lo fa con la paura. Più diquaranta scosse nel giro di po-chissimi giorni, da mercoledì aoggi. Lo sciame sismico di que-ste ore, alle pendici del Matese,è continuo di giorno e di notte, atratti lieve, a tratti avvertito. Isocial network registrano rea-zioni, aggiornamenti, spavento.Si scrive, si posta, si fanno do-mande. I cittadini chiedono diessere aggiornati, invocanorassicurazioni. Non solo i moli-sani. Tanti i genitori di studentifuori sede che cercano di cono-scere la situazione per quellache è davvero. L'università in-terviene prontamente e decide:domani lezioni sospese. Il Con-siglio nazionale dei geologi, chespiega e qualifica l'evento si-smico molisano, diffonde i suoidati: il 70 percento degli edificiscolastici non è ancora a nor -

ma, un dato che parla da sé. LaProtezione civile regionale la-vora, ma le polemiche fanno ru-more. Il sito internet offline èuna pagina che desta stupore eindignazione adesso. A pocoserve, sul momento, la sua im-mediata riattivazione. E intan-to in giro spazzaneve e spargi-sale, a Campobasso si lavoraper fronteggiare l'emergenzamaltempo. Il clima rigido è im-pietoso ma chi ha paura mentrela terra trema, scende in stra-da, prova a restarci rifugiando-si in macchina, poi si arrende erientra a casa. Il ritorno allanormalità è atteso da tutti conquel pensiero che vuole allonta-nare il ricordo e il richiamo del-le grandi tragedie nazionali chenessuno vorrebbe nominare etutti finiscono per citare.

O BY NC NDALCUNI DIRITTI RISERVATI

Sicurezza nelle scuole Pagina 19

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Avvocati Pagina 20

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DEI GIORNALISTIÈ VIETATO IN EUROPAdi Caterina Malavenda

Anomalia In® Italia ihanno trovato il modo

violare il segretoprofessionale che la Cortedi Strasburgo difendeUna deriva che ledela libertà ' informazione

aro direttore, nel tradizionale braccio di ferrofra i giornalisti che tacciono l'identità delleproprie fonti e i magistrati che vogliono identi-ficarle, una speciale menzione va ai pubbliciministeri che hanno trovato un metodo per ag-girare quel segreto professionale che i primistrenuamente difendono, ritardando e a voltepregiudicando le indagini.

Hanno, infatti, notificato ad alcune emitten-ti televisive un provvedimento di sequestro deivideo originali delle interviste, andate poi inonda con gli accorgimenti necessari per occul-tare, su sua richiesta, l'identità dell'intervista-to.

Un modo per raggiungere il miglior risultatopossibile, identificare la fonte, aggirando i soli-ti fastidiosi ostacoli, posti dall'autore, visto chegli editori non hanno alcun segreto cui appel-larsi e potrebbero persino provare una certa ir-ritazione non innocua per i loro giornalisti.

La notizia è passata quasi sotto silenzio, conqualche meritoria eccezione e con l'interventodi Federazione della stampa e Consiglio nazio-nale, che hanno emesso comunicati, solleci-tando il Consiglio superiore della magistraturae l'Associazione nazionale magistrati a battereun colpo, rimasti more solito senza risposta.

Viene, perciò, da chiedersi se valga la pena diparlarne, se neppure i diretti interessati avver-tono la gravità del problema che questa inizia-

tiva solleva, al pari di tutte le altre che finisconoper privare il giornalista del suo patrimoniopiù prezioso, la fiducia delle sue fonti.

Iniziative, superfluo dirlo, formalmente in li-nea con le norme, ma di fatto sconfessate, co-me ben sanno coloro che ciò nonostante leadottano, dalla Cassazione e dalla Corte di Stra-sburgo, dirette come sono a vanificare il segre-to professionale.

Si va dalla richiesta diretta di rivelare la fon-

te, siccome essenziale per le indagini, seguita,in caso di rifiuto, dalla condanna poi annul-lata in terzo grado del giornalista per reti-cenza, all'uso di sofisticate tecniche invasive disequestro censurato dalla Suprema Corteche duplicano l'intera memoria di un compu-ter, la rubrica del cellulare o le email.

Più sofisticata l'idea di incriminare, per ri-cettazione, il giornalista che pubblica un docu-mento segreto, quindi ottenuto da chi ha com-messo un reato dandoglielo, perché avrebbeagito «per un suo fine di profitto, ossia per larealizzazione dei suoi articoli», accusa mossadi recente, fra gli altri, al giornalista AgostinoPantano, così assimilandolo, in una commi-stione che offende, a chi ricetta un'auto rubataper rivenderla.

Ora il ricorso all'intervento diretto sull'edito-re con l'acquisizione oggi di un video, domanidi ciò che si trova nell'archivio centrale o sulserver comune che processa le email in entratao in uscita, con la progressiva erosione di undiritto, già assai precario, riconosciuto solo aigiornalisti professionisti e Dio solo sa quan-ti siano in Italia quelli che fanno i giornalistisenza esserlo e solo fino a quando un giudi-ce non li sollevi dal segreto, imponendo loro dirivelare la propria fonte.

Iniziative diverse, nessuna delle quali, però,se non censurata dai giudici italiani, supere-rebbe il vaglio della Corte europea, che imponela tutela del segreto professionale anche per glistagisti e condanna i Paesi membri che, in mo-

Giornalisti Pagina 21

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MetodìI pubblici ministeri hanno notificatoad alcune emittenti televisiveun provvedimento di sequestrodei video originali delle interviste

do più o meno surrettizio, abbiano consentitoai loro giudici di mettere a rischio la protezionedelle fonti, «pietre angolari» della libertà di in-formazione, così dissuadendole dall'aiutare igiornalisti ad informare il pubblico.

Ancora nel 2009 fu l'Olanda ad essere con-dannata (ricorso numero 38224/03 Sanoma)per aver consentito ai suoi giudici di incrimi-nare un editore per costringerlo a consegnareil cd-rom di un suo giornalista, così risalendoalle sue fonti, che debbono essere, invece, tute-late anche in via indiretta.

Ed allora certo che vale la pena di continuarea parlarne, se serve a dissuadere qualche pub-blico ministero dall'adottare provvedimenti«contro» l'Europa, che saranno annullati, matroppo tardi per la fonte, oramai bruciata; o aindurre qualche lettore a riflettere di quantiscandali non avrebbe saputo nulla, se i giorna-listi non avessero potuto contare su fonti, cuihanno garantito l'anonimato; o a costringereciascuno di noi a fermarsi e riflettere su quan-to sia preziosa e fragile la libertà di informa-zione.

Giornalisti Pagina 22

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rivincita delle Unívessítà

tornano crescere le matricoleCO Z[1NIN

L 2015-2016 si annuncia come l'an-no (accademico) della svolta perl'università italiana. Dopo dieci an-

ni di immatricolazioni in discesa (-20

per cento), i dati nelle segreterie deisingoli atenei indicano un cambio didirezione: il ritorno alla crescita degliiscritti al primo anno. Repubblica -per confrontare i numeri ufficiali delministero dell'Istruzione ancora in ri-tardo -ha chiesto a 77 singoli atenei(statali o riconosciuti) i numeri ag-giornati sulle immatricolazioni.

A PAGINA 23

Istruzione Pagina 23

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U:iveiità, l'anno della svoltatornano a crescere le matrice e

stud io riguarda 70 atene i su 77: in 45 aumenta il numero degli iscrittial primo anno. E in tutta Italia ci sono almeno 9.500 studenti in più

ROMA. 112015-2016 si annuncia

per l'università italiana comel'anno (accademico) della svol-ta. Dopo dieci stagioni di imma-tricolazioni in discesa (-20 percento), i dati nelle segreteriedei singoli atenei indicano uncambio di direzione: il ritorno al-la crescita degli iscritti al primoanno. I numeri non sono defini-tivi, ma sono significativi. Re-pubblica - per confrontare i da-ti ufficiali del ministero dell'I-struzione ancora in ritardo - hachiesto a 77 singoli atenei (sta-tali o riconosciuti) i numeri ag-giornati sulle immatricolazioniin corso: 70 università hanno ri-

sposto garantendo la compara-zione con la stagione preceden-te. Il risultato è che 45 atenei ri-sultano con le matricole in cre-scita, 23 sono in calo e 2 hannogli stessi "nuovi studenti" del2014-2015. Il totale degli iscrit-ti al primo anno dei settantaatenei cresce di 9.728 studenti,

il 3,2 per cento. Non è poca cosadopo dieci anni in perdita, se sieccettua l'estemporaneo recu-pero dello 0,7 per cento del2013-2014.

Il ritorno delle matricole èomogeneo ed esce dal Nord delpaese, il quadrilatero delle uni-versità d'eccellenza compresotra Torino, Milano, Venezia eBologna. Quest'anno il Nord ac-celera, ma tutti i grandi ateneiinvertono la rotta, quindi recu-perano diversi medio-piccoli e ilSud (che pure ancora nel2014-2015 perdeva 45.000iscritti nei cinque anni) que-

st'anno mostra segni di ripre-sa.

Ecco. Il polo di Milano in que-sta stagione è tutto in positivo.La Statale +0,8 per cento, la Bi-cocca +0,9 per cento, la Cattoli-ca +3 per cento. E così il Politec-

nico e le private Bocconi e SanRaffaele. Lo Iulm di Milano, libe-ra università di lingue e comuni-cazione, prende duecento ma-tricole in più che rappresenta-no oltre il 12 per cento. Crescedi poco Bologna, la più anticauniversità del mondo occiden-tale. Crescono da boom Parma(che ha il miglior recupero asso-luto, il 22,5 per cento, dopo unalunga stagione depressiva) eModena-Reggio. Ha performan-ce da ateneo storico la piccolaPiemonte orientale, che ha se-de a Vercelli. Proseguono inuna traiettoria a crescere maiinterrotta la Ca' Foscari di Vene-zia e Torino e va su dell'8 percento Padova, annodi fondazio-ne 1222.

L'enorme Sapienza di Romatorna a salire dopo un lungo pe-riodo di scarsa attrattività: lacrisi economica e il rettoratoFrati. Ora registra 18.034 iscrit-ti, +1,2 per cento, ma sottraestudenti a Tor Vergata e RomaTre. Vanno bene Perugia, Mace-rata, Camerino.

Il ritorno più atteso, e che fapensare che questi dati in dive-nire abbiano una sostanza, è lacrescita delle università delSud. Accade per motivi genera-li e contingenti, ma è netta. IlPolitecnico di Bari mette a risul-tato la buona fama che si è co-struito nel tempo (19,2 per cen-to) e colpisce il segno più (11,4per cento) di Catania, in una dif-ficoltà a tratti drammatica nel-le precedenti sei stagioni. Cre-scono Salerno, il Molise, Caglia-ri. Di poco (116 studenti) an-che la Federico II di Napoli.

Va detto che le peggiori per-formance, esclusa VeneziaIuav specializzata in architettu-ra e design, sono tutte nel Meri-dione. L'Aquila, al secondo an-no a rette piene, perde altre

705 matricole su meno di quat-tromila, Foggia produce brevet-ti di successo sull'alimentarema arretra, Palermo festeggia iduecentodieci anni di vita per-dendo studenti.

Ivano Dionigi, ex rettore diBologna, oggi alla guida del con-sorzio statistico Alma Laurea,dice: «La ripresine conforta. Te-niamo conto, quando parliamodi pochi universitari nel paese,che nel 1964 l'Italia faceva unmilione di bambini, oggi mezzomilione. Il dato più importanteviene dal Sud, che certo nonpuò continuare a spogliarsi deimigliori. Insisterò nel proporreil triennio gratuito, in Germa-nia è la norma». Il rettore di Par-ma, Loris Borghi, spiega cosìl'exploit in casa: « Ho tolto il nu-mero chiuso e il test d'accesso a14 corsi di laurea, ho ammoder-

nato gli altri e ho abbassato letasse per i meno abbienti alzan-do quelle per i redditi alti. Sa,negli ultimi cinque anni aveva-mo perso il 36 per cento».

(dNIPNOOLL>JONE NISFR ATA

Dopo dieci annii dati nelle segreterieindicano un decisocambio di direzione

I dieci che crescono di più

8,4%Dìdov°

76,3%°iemonteorientale

17%Ca' Foscari

enezia

2,4%Modena-ReggioËrni'ia

8,3%Torino

""//, 4%h erugiast nleri

8,2%errara

11,4%Catania

Istruzione Pagina 24

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I numeri (tota e mmatricc

330.801319.26A

284.142

3 - -3.036331.893

323.930

308.185 307.586

200ï. 2001 20CU20(,_ «3- 20C6 3 3 C -

Immatricolazioni Le privateuniversità 2015-2016(70 sui 77 testati dal f.4iur) Castellanza Liuc 23,2%

A.tenel ACche cresconc ulm MI 12,1%

Atene) che 23 San Raffaele 11,1%deci"escono

Casamassina 71%Atene Jean Monnetstar

2

I dieci che decrescano i piùRoma i uiss 8,7%

3enezia-19,2% uav

-17,9% -'Aquila

-16,6°/a =oggïa

-16,4% 'alerrno

eggio-11,7°/a

alabria

-9,1% sobria

Vapori

athenope

?orna[or Vergata

terarno

-17,5%

-18,2%

Roma Europea

Vat

Seggio Calabriane, stranieri

.933 204.724298.488

200929'u Z1G201 i i202 2013„4 —1 C15

Istruzione Pagina 25

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loVePERI L,.,

I raggruppamenti degli insegnantiin base ai titoli scendono da 168 a 116

I laureati in scienze politiche potrannoinsegnare diritto ed economia alle superiori

Scuola, le lauree «aprono» a più materiePronte le nuove classi di concorso - Matematica alle medie affidata anche a ingegneri e biotecnologi

Benedetta PacelliClaudio Tucci

(1 prossimo anno scolasticodebutteranno nelle aule profes-sori un po' più interdisciplinari.Ci sarà anche un piccolo amplia-mento degli ambiti di docenza,con ingegneri e biotecnologi che,per esempio, potranno, aspirarealle cattedre di matematica escienze alle medie. Al laureati inscienze politiche si apriranno leporte di diritto ed economia allesuperiori.

Se finora la riforma Renzi-Giannini ha dispiegato i suoi ef-fetti essenzialmente sull'esi-stente, questa è la prima voltache si prova a guardare al futuro.Dopo una serie dirinvii, l'ultimolo scorso venerdì, è atteso questasettimana il via libera definitivodel governo al regolamento checambierà chi fa che cosa tra i do-centi. V engono infatti riscritte inquasi i8o pagine e tabelle, le clas-si di concorso, vale a dire le ma-terie che possono essere inse-gnate daunprof alle medie e allesuperiori (all'infanzia e alla pri-maria ilpercorso accademico, lalaureain scienze dellaformazio-ne primaria, è di per sè abilitan-te) che vengono rese coerenticongliindirizzi distudio dellari-forma Gelmini del 2010 e ade-guate ai titoli universitari dell'at-tuale ordinamento.

Facciamo un passo indietro.Oggi le classi di concorso sono168; si riferiscono agli ordina-menti universitari in essere neglianni'qo;noncontemplano alcuniinsegnamenti come quelli dei li-cei musicali e coreutici; e consen-tono una scarsissima fungibilitàdei professori (in ragione del nu-mero troppo elevato). Con il Dprmesso a punto dal ministero del-l'Istruzione le classi di concorsoscendono invece a 116 (e non 114come previsto nelle bozze prece-denti- si sono mantenute distintele classi di concorso per la linguaitaliana- seconda lingua- e la fin-

gua slovena sia per le scuole se-condarie di primo grado che perle secondarie di secondo grado).

Si è proceduto ad accorpa-menti e razionalizzazioni.

La nuova classe di concorso«A-12», discipline letterarie ne-gli istituti secondari di Il grado,riunisce 16 percorsi di laureamagistrale, dall'antropologiaculturale ed etnologica alla sto-riadell'arte.E così,unavoltacheil Dpr entrerà in vigore, i laureatiin ciascuna di queste 16 discipli-ne potranno accedere aipercor-si di abilitazione all'insegna-mento di lettere alle superiori(per i laureati magistrali in an-tropologia, però, è previsto an-che l'ulteriore requisito di averconseguito almeno 84 creditiformativi universitari in alcunisettori letterari e storici).

Rispetto a oggi, poi, il Dpr ac-corpa le attuali classi di concorsodi elettronica ed elettrotecnica;le classi di arte vengono unite persettore produttivo; e la nuovaclasse di tecnologie e tecnichedella comunicazione multime-diale ne accorpa sei (oggi sonosuddivise in funzione del mezzodiriproduzione). Vengonointro-dotte 13 nuove classi: n, che spa-ziano dagli strumenti musicali al-la danza e alla teoria e tecnica del-la comunicazione, necessarie vi-sta la recente introduzione deilicei musicali e coreutici e deinuovi indirizzi di calzature e mo-da e grafica e comunicazione. Al-tre due nuove classi riguardanoposti di insegnante di materietecnico-pratiche.

Il primo banco di prova per lenuove classi di concorso è l'im-

minente mari-selezione da63.712 cattedre, i cui bandi (unoper infanzia e primaria, uno perlesecondarie, eunoperilsostegno)sono attesi peri primi difebbraio.

Il riordino delle classi di con-corso interesserà, nel tempo, tut-to il corpo insegnante. Iprofesso-ri già di ruolo titolari di una delleclassi di concorso accorpate, di-ventano ex lege titolari della nuo-va classe risultante dall'accorpa-mento.Isupplentiabilitatiavran-no titolo per accedere atuttigliin-segnamenti della nuova classe aifini delle procedure concorsuali.Tuttii semplici laureati/laurean-di, che aspirano alla cattedra, do-vranno abilitarsi in funzione del-le nuove classi di concorso.

«Iltassello chemancaadesso èproprio la riforma dell'abilitazio-ne all'insegnamento che dovràdare risalto alle nuovi classi - hacommentato Daniele Checchi,economista alla Statale di Mila-no, ed esperto di politiche educa-tive -. L'auspicio è che, stavolta, siriesca ad allineare il fabbisognodi prof alle abilitazioni, visto chefinora ciò non è mai accaduto».

0 RIVRO DO ZIO NE RISERVATA

Istruzione Pagina 26

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Così cambiano gli ambiti di docenza

Anche i laureati in scienze politiche potrannoinsegnare le materie giuridico-economiche, apatto che abbiano conseguito a !meno 96crediti (Cfu) nel settore scientifico disciplinaredi riferimento. Perla nuova classe di concorso«A-46» restano valide, come requisitodiammissione, le lauree magistrati ingiurisprudenza, economia, relazioniinternazionali, scienze statistiche, attua riali efinanziarie. Questi lau reati possono insegnarein generale diritto ed economia politica allascuola secondaria di secondogrado, con alcunidistinguo a seconda dell'indirizzo

Sedici classi di laurea magistrali idonee perinsegnarestoria dell'arte(«A-54») nelle superiori.Valide anche le lauree vecchio ordinamento inlettere, purché il pianodi studi comprenda duecorsi annuali di storiadell'arte,indiscipli ne dellospettacolo (purché sianopresenti disciplinespecifiche perla storiadell'arte), in musicologia,storia econservazione dei beni culturaliconseguiteprima dell'entrata in vigore del 3+2epurchéilpianodistudi abbia compreso un corsoannualedi storia dell'arte. L'abilitazione consentedi insegnarla nei licei e negli istituti professionali,settore servizi e industria eartigianato

Agli ingegneri si aprono le porte perle cattedredi matematica e scienze alle medie e solomatematica nei licei e istituti tecnici. La nuovaclasse «A-28» prevede, come requisito diammissione, la laurea magistrale in una delleventinove classi indicatetra cui appuntoingegneria nelle diverse specializzazioni.Altrettante le classi di lau rea pecchi vuoleinsegnaresolo matematica «A-26» allesuperiori. Ammessi anche i laureati inarchitettura che, a 1 pari dei loro colleghi,dovranno averconseguito almeno 80 Cfu nelsettori scientifico disciplinare di riferimento

Un'altra novità della bozza di riordino delleclassi di concorso è l'accorpamento inun'unica classe(la «A-40») delle disciplinedi elettronica ed elettrotecnica, finoratenute distinte. Per accedere a questanuova "cattedra" vienecompresa pure lalaurea in informatica purché però il piano distudi abbia compreso i corsi annuali (oduesemestrali) di elettrotecnica, misureelettriche, impianti e macchine elettriche.Disco verde anche alle lauree in ingegneria,a pattodi aver conseguito 48 Cfu neglispecifici settori scientifico-disciplinari

Quindici diverse lauree magistrali eventilau ree specialistiche permettono di concorrereperla cattedraall'insegnamentodi italiano,storia e geografia («A-22») nella scuola media.Tra queste: antropologia culturale edetnologia, archivistica e biblioteconomia,filologia moderna, linguistica, scienzegeografiche e storiche, m usicologia e beniculturali, scienze delle religioni, conservazionedei beni architettonici e ambientali, conalmeno 80 crediti formativi universitari neglispecifici settori. La classe di concorso apre, poi,ad altre otto lauree vecchio ordinamento.

È una delle 13 classi di concorso nuove di zeccaintrodotte dal Dpr: si giustifica non perl'esigenza di adeguamento ai nuoviordinamenti, ma alla luce di una presenzasempre più rilevante di alunni alloglotti. Lanuova «A-23» può essere insegnata con lelau ree in lettere, filologia moderna, lingue escienze dalla formazione primaria (ma solo peri laboratori presso lescuole dell'infanzia eprimaria). Con questa abi litazionesi sale incattedra in tutti gli ordini di scuola, compresi icentri per gli adulti. Bisogna però possedere u nlivello di specializzazione in italiano L2.

Istruzione Pagina 27

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Laurea breve, nella sanità funzionaIl titolo triennale apre le porte del lavoro soprattutto a fisioterapisti e logopedisti

ACURADI

Alberto Magnani

Curriculum breve, lavoroimmediato. Contassi di occupa-zione che si spingono sopral'8ooo ad appena un anno dalconseguimento del titolo. E lamarcia in più delle "vere" laureetriennali, la minoranza di corsicalibrati secondo la logica origi-naria del 3+2: triennio finalizza-to aformazione e accesso all'im-piego, biennio per specializza-zioni e salto di qualità nelle pro-spettive di carriera. Lacategoria è rappresentata so-prattutto dalle professioni sani-tarie, il settore che aggrega corsicon boom di richiesta come fi-sioterapia (nel 2015 quasi 29miladomande per poco più di 2milaposizioni) e logopedia (circa

Sbocchi immediatiperi triennalisti degli indirizzidi informatica che registranoretribuzionisuperiori alla media

6.8oo iscritti ai test per 688 postidisponibili). Ma non mancanoopportunità di tutt'altra estra-zione, dagli sbocchi immediatiper i "triennalisti" di informati-ca alle retribuzioni sopra la me-dia che possono attendere i lau-reati in ingegneria anche dopo ilprimo livello di studi. Quali so-no i curricula che offrono più si-curezze?

Un report a cura di AngeloMastrillo, segretario della Con-ferenza nazionale dei corsi dilaurea delle professioni sanita-rie, scatta una fotografia sugliesiti dei 22 indirizzi che com-pongono il settore. In cima a tut-ti spiccano tecniche audiopro-tesiche e igiene dentale: tasso dioccupazione dell'88°io per en-trambe nel 2013, poco sopra lamedia registrata da corsi comepodologia (87°io), fisioterapia(84%io) e logopedia (81%io).L'exploit ci è spiegato dallo stes-so Mastrillo: «Siamo al primoposto, da anni, rispetto a tutti igruppi disciplinari. Perché? Inquasi tutti i corsi del cosiddetto3+2, gli studenti sono costretti asvolgere anche il biennio. Danoi, invece, già la laurea trienna-le ti dà un titolo sia qualificanteche abilitante alla professione».

Basta dare un occhio al grado di"efficacia" della laurea, la coe-renza tra ciò che si è studiato el'utilizzo delle proprie compe-tenze: le professioni sanitarieregistrano una media di 93,8%,contro il 65,2% delle altre areedisciplinari. E le retribuzioni?

Se si guarda ai dati AlmaLau-rea, il guadagno mensile netto acinque anni daun titolo di primolivello è pari a1.4o6 curo. Una ci-fra che, secondo Mastrillo, vaarrotondata quando siparladel-la libera professione. «Bisognaconsiderare che non si parla so-lo di impiego presso pubblico oaziende ma, soprattutto, dilibe-raprofessione. Non è facile fareuna media, ma il lavoro svolto inautonomia garantisce entrateanche maggiori».

Certo: l'ammissione è tutt'al-tro che agevole, se si consideraun gap tra candidature e posi-zioni disponibili che ha rag-giunto nel 2015-2016 un rappor-to di 13 a i per fisioterapia e diquasi 1o a i per logopedia. «Mavadetto che non sempre ilboomdi domande corrisponde a ga-ranzie sull'occupazione, vistoche c'è un gran numero di do-mande anche per settori più incrisi» dice Mastrillo.

E fuori dall'ambito sanitario?I corsi diprimo livello con appe-al sul lavoro si dividono tra gliindirizzi della classe di scienze etecnologia informatiche (L-31,26) e quelli di ingegneria, intesaperò come gruppo disciplinarenel suo complesso. I neo-infor-matici possono cavalcare giàdopo la triennale la richiesta increscita di figure come analisti eprogettisti di software e analistidi sistema, uno sbocco di carrie-ra che può garantire una retri-buzione media di 1.872 euromensili netti contro una mediagenerale di 1.620 euro.

Quanto all'ingegneria, la for-mazione magistrale resta unplus che fa la differenza. Ma leprospettive reggono anche conil "solo" triennio: stipendio net-to di 1.5oi euro mensili a cinqueanni dal titolo, il valore più altoin assoluto tra le rilevazioni diAlmaLaurea per i corsi di primolivello. Il tasso di disoccupazio-ne? Ferino al6,4%io, poco sopra alrecord al ribasso delle profes-sioni sanitarie (5,2%) e quasi 3punti in meno rispetto a una me-dia complessiva di 8,9%.

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Tecniche audioprotesicheIl corso di laurea in tecniche

audioprotesiche (L/snt3) formaprofessionisti sanitarispecializzati in prevenzione ecorrezione di disturbi uditivi. Nel2015-2016 sono stati residisponibili 315 posti, quasi unterzo dei quali nella solaUniversità di Padova (oltre 100posizioni: www.unipd.it/offerta-d i datti ca/ m ed i ci n a-e-chirurgia?ordinamento=2011&key=ME1856).

Igiene dentaleIl curriculum in igiene mentale

(L/snt3) abilita gli specialisti diprevenzione e terapia di problemial cavo orale. i posti disponibili intutta Italia nel 2015-2016 sono655, un centinaio dei quali soloalla Sapienza(corsidilaurea.uniromal.it/igiene-dentale-abilitante-alla-p roffessi o n e-sa n i ta ri a-d i-i gi e n ista -dentale-corso-d i -laurea-roma).

PodologiaI laureati in podologia (L/Snt2)

operano come professionistisanitari, specializzati nella curadelle patologie dei piedi. Perl'anno accademico in corso sonodisponibili appena 111 posizioniin tutta Italia, in atenei comequello di Pisa(www.unipi.it/index.php/lauree/corso/10608) Bologna(corsi.unibo.it/Laurea/Podologia/Pagine/default.aspx).

FisioterapiaI laureati in fisioterapia (Snt/2)

lavorano come professionistinella riabilitazione motoria. Perl'anno accademico in corso sonostati attivati 39 corsi in 81 sedi,per un totale di 2.169 posizioni.Tra gli atenei con più opportunitàdi ingresso PUniversità degliStudi di Milano (115,www.cosp.unimi.it/offerta_didattica/D67.htm) e Università AldoMoro di Bari (oltre 100 posti,www.uniba.it/didattica/corsi-di-

laurea /2013-2014/fisioterapia).

LogopediaI logopedisti, formati dal corso

di laurea della classe L/SNT2, sioccupano dei disturbi dellinguaggio e della comunicazionenelle varie fasi dello sviluppo. Peril 2015-2016 sono stati residisponibili 688 posti in tuttaItalia, con opportunità in ateneicome la Statale di Milano(www.cosp.u ni mi.it/offerta_didattica/D68.htm).

InformaticaI corsi triennali della classe di

laurea in scienze e tecnologieinformatiche (L31) forniscono lebasi perle principali tecniche diprogrammazione software, laprogettazione dei sistemiinformativi e il web design. Unelenco di tutti i corsi attivati inItalia è disponibile sulla paginadel Centro Studi Orientamento(www.cestor.it/atenei/1031.htm)

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