Bisceglie 15 Giorni n. 269 del 15 maggio 2010

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Il quindicinale della Città di Bisceglie

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A Bisceglie la criminalità sembra essere sotto scacco, dopo i recentiinterventi di Magistratura e Forze dell’Ordine e dopo l’introduzione dellavideosorveglianza. Ma i “colpi di coda” non fanno presagire nulla di buono...

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La corrispondenza non firmata sarà cestinata.La collaborazione a questa rivista è volontaria e gratuita.

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FRANCESCO FERLISI, SURREALISMOSICILIANO INTRISO DI MAGRITTE E DALI’

E V E N T IE V E N T IE V E N T IE V E N T IE V E N T I

Aperta ufficialmente nella serata di sabato 15 maggio presso ilSepolcreto di Santa Croce, la personale di Francesco Ferlisi ha subitocatturato l’attenzione di un pubblico particolarmente affascinatodall’originalità delle proposte figurative, che lentamente sta visitandouna mostra che ha già proiettato Bisceglie nel ristretto ed esclusivo circuitodelle città italiane che propongono eventi artistici di qualità, come testi-monia la particolare attenzione che i media regionali e nazionali le hannovoluto tributare.

Un altro “colpo” messo a segno dalla ormai collaudata sinergia fra“Bisceglie Host & Communications” e “Bisceglie Viva”-Confcommercio, che ha fatto della valorizzazione dell’arte di pregio unobiettivo imprescindibile. Un impegno in favore della cultura resopossibile da un avviato sistema di relazioni con grandi nomi dell’arteitaliana, auspicato e sostenuto dalla collaborazione con la galleria Stu-

dio Cinque di Conversano, egregiamente condotta dall’artistaDonato Pace.

Anfitrione dell’evento, che ha condotto per mano gli ospiti alla scopertadell’arte di Francesco Ferlisi, è stato il noto giornalista di origine campanaVinicio Coppola, che ha descritto il percorso artisitico ed umano dell’artistaaccostando il frutto del suo lavoro alla metafisica onirica del belga Magritte,ma che non disdegna la reinterpretazione del surrealismo tutto spagnolodi Salvador Dalì adattandolo al racconto dei fenomeni umani dell’attualità.

Punto di forza della pittura di Francesco Ferlisi sono le forme, sfereperfette che identificano il cammino, le emozioni, i tic e le manie delgenere umano che si muovono libere di interpetare le contraddizioniche esse stesse rappresentano, seppur ancorate alla morale dettatadell’autore: un dinamismo “al guinzaglio”, oseremmo definire queste“parabole” in cui il colore, le luci, le ombre tracciano il cammino delgenere umano, la sua evoluzione (auspicata dall’autore),

l’ancoraggio al materialismo imperante dettato dalla debolezzadel ruolo.

Non hanno fatto mancare il proprio saluto il presidente di“Bisceglie Viva”, Nicola Papagni, il vice Piero Acquaviva, ilpresidente di “Bisceglie Host & Communications”, Maria CarmelaTodisco, artisti e rappresentanti di diverse associazioni cittadine,fra i quali il maestro Leonardo Storelli e Luigi Palmiotti.

In serata il sindaco Francesco Spina ha onorato con la suapresenza la mostra d’arte di Ferlisi, soffermandosi con l’artista perun saluto andato ben oltre l’ufficialità. Il primo cittadino si è dettopiacevolmente colpito dalle opere di Ferlisi, dalle quali trasparelo spessore culturale e la profonda umanità del pittore.

La personale di Francesco Ferlisi, che ricordiamo essere statoil vincitore dell’edizione 2009 di “MediterrArte”, si protrarrà finoa domenica 23 maggio e sarà visitabile ogni sera dalle 19 alle 21.

Nella foto a sinistra: Francesco Ferlisi, Vinicio Coppola eNicola Papagni. In basso altre immagini della personale.

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IN CITTIN CITTIN CITTIN CITTIN CITTAAAAA’’’’’4 - 4 - 4 - 4 - 4 - 15 MAGGIO 15 MAGGIO 15 MAGGIO 15 MAGGIO 15 MAGGIO 2010 2010 2010 2010 2010

AVVIATO IL SERVIZIO DI VIDEOSORVEGLIANZAGià operative diciotto unità, mentre altreventisette entreranno in funzione entro settembre.Garantita la privacy dei cittadini grazieall’archiviazione criptata dei dati, non accessibiliagli operatori.I nuovi impianti “vista red” vigileranno sullacorretta circolazione stradale, mentre le videocamere rileveranno atti che potrebberopregiudicare l’ordine pubblico.

GLI ALUNNI DELLA “MONTERISI”DANZANO IN LIBERTA’

Avvio ufficiale del servizio di telesorveglianza etelevigilanza sul territorio comunale. Da venerdì 7 maggio sonoattive le prime 18 videocamere. Alla giornata inaugurale eranopresenti: il sindaco Francesco Spina, il vice sindaco Sen.Francesco Amoruso, il prefetto di Bari Dott. Carlo Schilardi, ilProcuratore della Repubblica di Trani dott. Carlo Maria Capristo,il comandante provinciale dei Carabinieri Col. Antonio Bacileed il comandante della Polizia Municipale di Bisceglie Magg.Michele Dell'Olio, oltre ad altre autorità civili e militari. Tuttigli intervenuti hanno espresso massima soddisfazione per l’avviodel servizio di video sorveglianza, per il quale Bisceglie è statacapace di attivarsi per prima rispetto agli altri comuni dellaProvincia.

Grazie ad un finanziamento derivante dal progetto PIT/2,grazie all'attuazione del Programma Operativo Nazionale''Sicurezza per lo sviluppo Obiettivo Comvergenza'' 2007-2013,ed agli impianti installati dal consorzio GIVES, sono già opera-tive diciotto postazioni che sorvegliano il centro cittadino e leperiferie Est, Ovest e Nord.

Presto saranno installate altre 27 postazioni che renderannopiù sicuro il Centro Storico di Bisceglie e controlleranno conmaggiore efficacia il traffico veicolare cittadino.

Le videocamere installate nei pressi dei principali incrocicittadini non rappresentano mezzi di punizione, ma hanno la

funzione di prevenire le infrazioni al Codice della Strada. Infatti,come ha tenuto a sottolineare il Comandante della PoliziaMunicipale di Bisceglie, Magg. Michele Dell’Olio «La rilevazionedelle infrazioni attraverso gli impianti “vista red” non saràautomatica. Attraverso la visione dei filmati il personale accerteràl’intenzionalità dell’utente nel violare le norme. Non c’è alcunaintenzione da parte dell’Amministrazione di “fare cassa” con leinfrazioni al codice della strada».

Gli hanno fatto eco i responsabili del Consorzio GIVES, chepercepirà un canone fisso di noleggio per gli impianti, il cui costo

sarà coperto da una parte degli introiti derivanti dallemulte. Nessun pericolo, quindi, di manomissione degliimpianti per incrementare la rilevazione delleinfrazioni.

Sia il dott. Riccardo Maggiulli, presidente delconsorzio GIVES, sia il dott. Luigi Di Dio, responsabiletecnico, sia il dott. Sante Attollini, responsabileterritoriale hanno tenuto a sottolineare l’assolutaaffidabilità degli impianti di videosorveglianza edei “vista red”. Inoltre hanno tenuto a rassicurare icittadini dell’assoluta affidabilità delle modalità diarchiviazione dei dati rilevati, attuate nel totale rispetto

per la privacy. Infatti le immagini registrate sono criptate graziead un codice in possesso della casa costruttrice, inaccessibili,quindi, agli operatori di polizia. Queste vengono conservate persette giorni, trascorsi i quali le imagini vengono sovrascritte.

La Polizia Municipale potrà mettere i filmati a disposizionedell’Autorità Giudiziaria per la ricostruzione di sinistri, sudenuncia di reati da parte di cittadini od in seguito a fatti dirilevante gravità.

“Danzaria: il folk nella scuola, la scuola nelle piazze”.Seconda edizione. Progetto per le scuole elementari e medie

delle provincie pugliesi.Venerdi, 14 maggio in piazza V. Emanuele a Bisceglie, alle

ore 9.00, si è tenuto il raduno regionale di “Danzaria”, progettogiunto alla sua seconda edizione che vede la Scuola Media“R.Monterisi” scuola capofila per la provincia di Bari. Lamanifestazione arriva a conclusione del laboratorio di danzepopolari multietniche attuato nell’ambito dei Progetti perl’ampliamento dell’Offerta Formativa (POF) della Scuola Media“Riccardo Monterisi”. Al progetto denominato “Danze in libertà”

h a n n opartecipato glialunni delleclassi prime es e c o n d e . I lp r o g e t t o èstato finanziato dalla Regione Puglia, Assessorato Diritto alloStudio. La direzione artistica del progetto è stata affidataall’Associazione Carovana FolkArt. All’evento hanno partecipatoaltre scuole della provincia di Bari e di Foggia.

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“BISCEGLIE CITTA’ D’INFAMIA”

UUUUUn rn rn rn rn raid a colpi di bomboleaid a colpi di bomboleaid a colpi di bomboleaid a colpi di bomboleaid a colpi di bomboletttttttttte spre spre spre spre spraaaaay imbry imbry imbry imbry imbrattattattattatta le para le para le para le para le pareeeeeti dellati dellati dellati dellati dellaCattCattCattCattCattedredredredredrale e di San Mattale e di San Mattale e di San Mattale e di San Mattale e di San Matteo, oltreo, oltreo, oltreo, oltreo, oltre ad altre ad altre ad altre ad altre ad altri edifi edifi edifi edifi edifici del centrici del centrici del centrici del centrici del centrooooossssstttttorororororico e del merico e del merico e del merico e del merico e del mercatcatcatcatcato del pesce.o del pesce.o del pesce.o del pesce.o del pesce.

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Si inasprSi inasprSi inasprSi inasprSi inasprisce la risce la risce la risce la risce la reazione di geazione di geazione di geazione di geazione di grrrrruppi malauppi malauppi malauppi malauppi malavitvitvitvitvitosiosiosiosiosiall’indomani dell’all’indomani dell’all’indomani dell’all’indomani dell’all’indomani dell’operoperoperoperoperazione “Ultimaazione “Ultimaazione “Ultimaazione “Ultimaazione “UltimaSoluzione” cSoluzione” cSoluzione” cSoluzione” cSoluzione” che ha vishe ha vishe ha vishe ha vishe ha visttttto poro poro poro poro porrrrrre age age age age agli arli arli arli arli arrrrrresesesesesti oltrti oltrti oltrti oltrti oltreeeeesessantsessantsessantsessantsessanta pera pera pera pera persone prsone prsone prsone prsone presuntesuntesuntesuntesunte dedite dedite dedite dedite dedite allo spaccioe allo spaccioe allo spaccioe allo spaccioe allo spacciodi sdi sdi sdi sdi stupeftupeftupeftupeftupefacenti, furacenti, furacenti, furacenti, furacenti, furti d’autti d’autti d’autti d’autti d’auto, ro, ro, ro, ro, rapine edapine edapine edapine edapine edesesesesestttttorororororsioni.sioni.sioni.sioni.sioni.

Pur conservando nel nostro archivio il resoconto dell’operazione di ordinepubblico “Ultima Soluzione”, operata dai Carabinieri e dalla Procura dellaRepubblica di Trani nella notte del 19 aprile scorso, abbiamo atteso che le indaginiprocedessero per evidenziare ulteriori elementi probatori, utili a rafforzare glieffetti di quella che è stata una retata in grande stile, che ha impegnato elicotterie circa trecento militari dell’Arma nel passare al setaccio in particolar modo ilcentro storico di Bisceglie.

Questa nostra prudenza, corroborata dalle recenti scarcerazioni di elementiche si sono rivelati marginali nelle attività criminose contestate, non è bastata adesorcizzare i fenomeni malavitosi che di recente hanno insanguinato le stradedella nostra Città, facendola balzare agli “onori” della cronaca come mai accadutoin precedenza. Per registrare fenomeni efferati di criminalità si doveva risalire

all’omicidio Modeo sul finire degli anni ‘80. Da allora ad oggiBisceglie è stata oggetto dell’imperversare, più che altro, difenomeni di microcriminalità non organizzati in maniera“professionale”.

Purtroppo dal gennaio 2007, col tentato omicidio delpregiudicato Giovanni Leuci in pieno centro cittadino, ifenomeni criminosi hanno registrato un’escalationpreoccupante, culminata con l’assassinio di Francesco PaoloCianciana nel febbraio 2009: una scia di sangue costellata daaltri episodi in cui sono state usate armi da fuoco per le vie

cittadine, in pieno giorno ed incuranti della presenza di inermicittadini.

Una situazione insostenibile per una città, tutto sommatotranquilla, affetta comunque da un capillare spaccio distupefacenti e dall’ìmperversare di giovani sodalizi dediti adattività illecite.

Quello di domenica 9 maggio per Bisceglie, ma in particolareper il Centro Storico ed i massimi luoghi della fede popolare, èstato un risveglio traumatico: sui muri della Cattedrale, di SanMatteo e sulle principali vie che introducono al borgo medioevale,campeggiavano scritte rosse inneggianti a “Bisceglie terradell’infamia”.

Le prime ipotesi potrebbero indurre a porre in relazione questoraid vandalico alle recenti scarcerazioni di una decina fra gliindagati; ma il fenomeno va letto ben oltre l’evidenza e rimarcacome il tentato “salto di qualità” della malavita locale sia da porrein relazione a contatti instaurati con sodali delle città vicine:un’emergenza sociale che allargandosi al territorio investe tuttele comunità municipali della provincia.

Senza dubbio l’attività investigativa della Magistratura e

l’intervento repressivo delle Forze dell’Ordine sembrano averrestituito una relativa tranquillità alle nostre cittadine, ma le recentiscritte apparse sui muri dei principali monumenti riconduconoalla cruda realtà, mostrando il limite di questi interventi a frontedi un diffuso stato di emarginazione di numerosi nuclei familiariche, costretti a vivere in un ambiente degradato, sia dal punto divista urbanistico che culturale, trovano nell’attività di spaccio distupefacenti una valvola di sfogo in grado di assicurare un qualchereddito.

Alla luce degli ultimi episodi di cronaca mostra la corda unapolitica sociale improvvida che ha voluto, negli anni scorsi,relegare questi nuclei familiari tutti nel centro storico, creando difatto una situazione socialmente esplosiva. Non è bastato dareloro un rifugio, lasciandoli poi nell’indigenza e nell’incertezza inun futuro caratterizzato dalla precarietà del lavoro: cosa che haprecluso a molti di essi il vero “salto di qualità”, consistente inun riscatto sociale che gli consentisse di uscire dall’emarginazionein cui la cosiddetta “città sana” li aveva relegati.

Dopo la fase repressiva si dovrà, necessariamente, avviare lastagione della loro conversione. Un compito impegnativo cheattende politica e cittadini assieme. (Salvatore Valentino)

LA RIVALITA’ FRA BANDE CRIMINALI SPORCA I LUOGHI DELLA FEDE. DOPO LAREPRESSIONE, POLITICA E CITTADINI DOVRANNO LAVORARE PER IL RISCATTOSOCIALE DEI VICOLI DI “BISCEGLIE VECCHIA”

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10 MAGGIO: CELEBRATA LA PRIMAINVENZIONE DEI TRE SANTIPROTOMARTIRI DI BISCEGLIE

Il 10 maggio, con solenne messa in Cattedrale, l’ArcivescovoMons. Giovan Battista Pichierri, concelebrante don MauroCamero, rettore e padre spirituale della Confraternita, ha invitatoi fedeli alla preghiera e alla conclusione deltriduo dei Santi Martiri. Al termine unaprocessione ha portato in venerazione, perle vie cittadine i tre reliquari delle braccia,con grande concorso di popolo, diconfratelli e consorelle.

Ancora oggi i confratelli recitano l’innosacro che fu composto da Mons. PompeoSarnelli (1692–1724), che ebbe grandedevozione verso San Mauro , SanPantaleone e San Sergio. L’erudito vescovopubblicava l’opera L’Arca del Testamento,il vero Tesoro nascosto, un testo rarissimo,in cui proponeva la storia dei Santi Martiri,a guisa di rappresentazione sacra.

Ripercorriamo le vicende, ricordandoi momenti più significativi: 27 luglio 117d.C. Sotto l’Imperatore Traiano, dopo lasentenza di morte e prigionia emessa dalproconsole romano di Venosa, San Maurovescovo e i due cavalieri romani Sergio ePantaleone subivano il martirio presso lalocalità Matina degli Staffi o Casale diSagina, perché l’uccisione fosse di monitoad altri cristiani, seguaci di San Mauro,venuto da Betlemme, per predicarel’evangelo nell’Apulia romana. Venosa,all’epoca dei fatti, era municipio romano,con sede di proconsole. Infatti, nella me-moria popolare degli anziani di Venosa,ancora oggi si ripete il ricordo dellaprigionia dei tre Santi di Bisceglie. Adistanza di tanti secoli , la tradizione oraleprevale, come verità storica. Tecla DeFabiis, gens romana, recuperava i sacricorpi e dava loro sepoltura in un ipogeo.L a p i a d o n n a a l m o m e n t o d e lseppellimento, inseriva all’anulare delvescovo un anello con corniola, incisa con

alcuni ragazzi , f igl i dei proprietariMastrototaro (Cfr. Saverio Majellaro).

Dell’ipogeo diTecla si perserso le tracce: In epoca medievalesi cita una chiesetta di San GiovanniEvangelista. Il rinvenimento delle reliquiedei tre Santi si deve ai sogni premonitoridi Adeodato, un pio uomo di Acquaviva,del rettore Dionisio e di GualterioMilanes, sagrista della chiesetta di SanGiovanni. Al momento della scoperta le

La Chiesa locale deve attivarsi, allaluce della moderna critica storica, conla proclamazione di San MauroVescovo, San Pantaleone e SanSergio, come protomartiri dellanostra città.

la raffigurazione di un becco, con genitali in mostra, certamentenon idoneo a un seguace di Cristo (Cfr. P. Sarnelli, Lettereecclesiastiche, ed. Bortoli, Venezia 1740). L’anello era conservatonell’urna d’argento e veniva asportato dai clandestini, durante ilavori di restauro della Cattedrale dal 1966.

Una testimonianza archeologica del martirio era l’affresco,riportato sull’adito della grotta di Santa Croce, rilevato daFrancesco Saverio Majellaro (1935), considerato pionieredell’archeologia locale e pugliese (Cfr. A.Segre). La scopertaveniva segnalata alla Commissione Archeologia Pontificia diRoma, come testimoniana del cristianesimo antico. Laraffigurazione riportava, al centro del motivo iconografico, SanPantaleone con la croce, mentre ai lati San Mauro e San Sergio.Gli antichi davano priorità di culto a San Pantaleone che moricrocifisso come Cristo. In Puglia, precisamente a Rutigliano ecentri del Sud barese, si venera un altro San Pantaleone martiree dottore, che subì lo stesso martirio in croce, ma non è il nostro“campione di fede” che fu cavaliere romano. Bisogna ancoraaggiungere che l’affresco di Santa Croce fu rovinato a sassate da

Non regge la storiella deltrafugamento delle reliquie dei tre

Santi dall’Oriente. Non esistedocumentazione scritta, come è

avvenuto per San Nicola di Bari, i cuisacri resti furono sottratti da Mira.

Non sono attribuibili i nomi di SanSergio e San Pantaleone delcalendario e dell’onomastica

orientale ai nostri santi protettori.All’epoca del martirio Sagina era uno

dei vici, in età imperiale, sottopostoalla dura legge del colonato romano.

sacre ossa emanavano un odore soave e sacra manna. Dopo unabreve permanenza nella chiesa di San Giovanni Evangelista, il30 luglio 1167, con solenne processioni, le reliquie venivanoportate in città su un carro trainato da soli buoi, che presero lavia della civitas Vigiliarum, Amando vescovo ne raccoglieva lenotizie del rinvenimento nel suo Leggendario. Le sacre reliquiesostavano prima nella chiesetta di San Fortunato (orto diGiovanni Carminasi) e poi nella chiesetta di San Bartolomeo,che era ubicata all’ombra dell’Abisso o Torrione di Schinosa,nell’orto di Marino De Mango. Un’altra testimonianza sul cultodi Sam Mauro è l’iscrizione del 1136 della fondazione della chiesadi San Fortunato, dedicata a San Fortunato Vescovo, Maurovescovo e martire e del Giusto Simeone.

La lapide dimostra che il culto di San Mauro era già noto,ancor prima della prima invenzione, perché il martirio avvennein Vigiliis ed il culto è autoctono.

(Nunzia Palmiotti)

Le prove archeologiche e storiche ciconsentono di affermare che il

martirio è avvenuto nella Vigiliisromana, come attestano ilMartirologio romano e le fontimedioevali del ritrovamento,

descritte dal testimone Amandovescovo, nel suo Leggendario,

manoscritto in scrittura beneventanadel tipo Bari type, nel 1167,

conservato, in soli quattro fogli(Codice Arundel), presso la

Biblioteca di Londra.

Nelle immagini, dall’alto:l a p r o c e s s i o n e c o n l e s a c r ereliquie.Le tre braccia dei Santi Martiri.Alcuni Confratelli.U n ’ i m m a g i n e d e l Ve s c o v oAmando.

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“FARE AMBIENTE” E LA I GIORNATANAZIONALE DELLA BICICLETTA

I N C I T TI N C I T TI N C I T TI N C I T TI N C I T TAAAAA’’’’’

Grande giornata di festa per la 1° Giornata Nazionale dellaBicicletta, svolta domenica 9 maggio.

Promossa dal Ministero dell’Ambiente la manifestazione èstata organizzata dal Laboratorio di Bisceglie di “FareAmbiente”e dalla Polisportiva “G. Cavallaro” di Biscegliecon la collaborazione del Centro di Educazione Ambientale diBisceglie “Zona Effe” e con il patrocinio del Comune di Bisceglie.La manifestazione ha avuto come obiettivo la promozione esensibilizzazione dei cittadini all’uso della bicicletta come mezzodi locomozione eco compatibile per la città.

Domenica mattina alle ore 9,30 in Piazza Vitt. Emanuele sisono dati appuntamento gli amanti ed i promotori di questagiornata interamente dedicata alle due ruote. L’affluenza è statanotevole, con la partecipazione di persone, dal più piccolo di treanni al più anziano di sessantotto, sportivi e non, intere famiglie,comitive, singoli ciclisti, tutti accomunati da un unico obiettivo:invadere le strade cittadine e fermare per qualche ora le macchineche ne fanno da padrone. Il lungo serpentone colorato si èsnodato per le vie cittadine sotto gli occhi dei cittadini Biscegliesi,sorpresi, ma allo stesso tempo divertiti, che hanno dovutofermare le proprie macchine per indietreggiare e lasciar stradaai ciclisti. Da Piazza Vitt. Emanuele a Corso Umberto, lungomaredi ponente, via Pantano e Grotte di Ripalta è stato il primo trattodi questo tour. Qui i partecipanti hanno potuto godere delbellissimo paesaggio tra campagna, trulli e mare che costituiscel’Oasi di Torre Calderina. Durante la breve sosta vi è stato il salutodel sindaco Francesco Spina che ha voluto aggregarsi ai presentiper sottolineare l’importanza della manifestazione.

La carovana è poi ripartita per via Pantano, via Fragata,giungendo attraverso via della Repubblica al porto, per poiterminare il giro a Cala dei Monaci. Non sono mancate lescampanellate, accompagnate da qualche benevola parola, a queicittadini indisciplinati che parcheggiano lungo le piste ciclabili.Dopo una foto di gruppo e un applauso per gli intervenuti,ognuno è tornato a casa, sempre in bici, stanco ma felice peraver trascorso una mattinata all’insegna del divertimento e dellaspensieratezza ma soprattutto nel rispetto dell’ambiente.

La giornata è continuata con una gara di campionatoregionale di GimKana tra società ciclistiche per la categoriagiovanissimi. La gara denominata “I° Trofeo Bimbi in Bici Cittàdi Bisceglie“ si è svolta dalle ore 16.00 sotto l’attentaorganizzazione della Polisportiva “G. Cavallaro”. Vincitrice dellamanifestazione è stata la stessa società che ha fatto, il pieno ditrofei nelle varie gare.

Alla premiazione erano presenti l’assessore allo sport VittorioFata, il coordinatore di Fare Ambiente, Mauro Guglielmi, ed ilVice Coordinatore Pippo Sette.

A chiusura della giornata foto, saluti ed un arrivederci a tuttii partecipanti, tra la soddisfazione degli organizzatori per averofferto una giornata all’insegna della tutela dell’ambiente nonchéalla promozione dello sport per tutti, dai più piccoli agli anziani.

Si ringraziano per la collaborazione alla riuscita dellamanifestazione i Vigili Urbani, le Guardie Ambientali - AEOPPuglia, il Moto club di Bisceglie, i volontari delle Misericordied’Italia.

Un grazie anche agli sponsor che ci hanno permesso di dareun omaggio agli intervenuti: Tarallificio Natur Puglia diBisceglie, Il Fitness La Bicicletta di Trani, Olimpiadi di Biscegliee Pedone Ferramenta di Bisceglie.

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Bollettino Informativo a cura dell'UfficioStampa dell'Associazione CommerciantiBISCEGLIE - - - - - ANNANNANNANNANNO IX - NO IX - NO IX - NO IX - NO IX - N. 0. 0. 0. 0. 099999/20/20/20/20/201111100000w w ww w ww w ww w ww w w. c o n f c o m m e r. c o n f c o m m e r. c o n f c o m m e r. c o n f c o m m e r. c o n f c o m m e r c i o b i s c e gc i o b i s c e gc i o b i s c e gc i o b i s c e gc i o b i s c e g l i e . i tl i e . i tl i e . i tl i e . i tl i e . i t

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LA GIUNTA MUNICIPALE APPROVA IL “PIANOCOMUNALE PER IL COMMERCIO DELLE MEDIESTRUTTURE DI VENDITA”

I L V E C C H I OE L E T T R O D O M E S T I C O ?L O R I T I R A G R A T I S I LC O M M E R C I A N T E . . .

La giunta municipale ha approvato il “Piano Comunale peril Commercio” per rilanciare le attività produttive e commercialidi Bisceglie. Il documento programmatico è stato elaborato daLeo Carriera, direttore della Confcommercio, su incaricodell'amministrazione comunale. Il sindaco Francesco Spina el'assessore alle attività produttive Gianni Abascià esprimono«soddisfazione per l'adozione di un provvedimento checonsentirà, con altre iniziative già attuate ed altre in corso, diintervenire efficacemente in un settore strategico per lo sviluppocittadino per molti anni trascurato e povero di programmazione».

Si aggiunge così un nuovo "tassello" dopo l'adesione alla zonaAsi, la ristrutturazione dei mercati di corso Umberto I, corsoGaribaldi e Viale Calace e la progettazione di una grande areaattrezzata in via Vittorio Veneto in cui sarà trasferito il mercatosettimanale«. «Stiamo sanando carenze che hanno causato inpassato la perdita di probabili iniziative imprenditoriali nelnostro territorio e che avrebbero potuto generare molte possibilitàdi lavoro - dice il sindaco Spina - la redazione di strumenti diprogrammazione non solo commerciale ma anche urbanistica,di mobilità e comunicazione, sono essenziali per attrarrefinanziamenti e per creare occupazione nel nostro territorio».

Il "Piano" ipotizza uno sviluppo di piccoli esercizi nel centrourbano compatibili con la struttura urbanistica e prevede alcunestrutture di medie dimensioni (non oltre 2.500 mq. di superficiedi vendita), sia alimentari che non alimentari, in grado di offrireai residenti valide alternative di acquisto rispetto ai poli

commerciali presenti nelle città limitrofe. «A Bisceglie ladistribuzione degli esercizi commerciali e delle attività terziariein generale si presenta con punti di vendita tradizionali e di nonelevate dimensioni, distribuiti lungo le vie cittadine, e taletipologia di distribuzione non riesce a frenare l'evasione deiconsumi verso i grandi centri commerciali, localizzati soprattuttoa Molfetta, che godono di spazi attrezzati e di una totaleliberalizzazione delle aperture nei giorni festivi - spiega LeoCarriera - per cui il consumatore di Bisceglie subisce una forteviolenza attrattiva verso strutture commerciali raggiungibili inpochi minuti, forse lo stesso tempo occorrente per raggiungereil centro urbano dalla periferia». Un fenomeno questo che rischiadi assumere consistenze maggiori se non saranno createall'interno del tessuto urbano le opportune condizioni di sviluppodel commercio. «E' necessaria la creazione di una rete di piccolie medi esercizi con tecniche di vendita moderne e concretesoluzioni per l'accessibilità veicolare e pedonale, oltre ad azionidi sostegno al rafforzamento del ruolo del commercio e delleattività terziarie nell'area del centro cittadino - dice Carriera - ilPiano predisposto dall'amministrazione comunale, attraversoun'attenta valutazione delle previsioni degli strumenti urbanisticie delle tendenze del mercato, persegue l'obiettivo innanzituttodella salvaguardia del commercio nel centro urbano, nellaconvinzione di creare le condizioni per il recupero, almeno inparte, dei consumi che emigrano».

(Gazzetta del Mezzogiorno del 4/5/2010)

Dal 15 giugno scatta per i negozianti l’obbligo di ritirare ilraee (rifiuto di apparecchiatura elettrica o elettronica) da chiacquisterà un apparecchio equivalente. Ecco cosa c’è da fare.

Raee. Questa sigla misteriosa, che sta per rifiuto diapparecchiatura elettrica o elettronica, diventerà presto comunepresso i commercianti di elettrodomestici. Serve infatti a indicaregli elettrodomestici che dal 15 giugno prossimo i negoziantidovranno ritirare da quanti acquisteranno un apparecchioequivalente (frigorifero per frigorifero, videoregistratore per unlettore di dvd ecc). Non occorre che il raee sia della stessa marcao che sia stato acquistato in quell'esercizio commerciale.

«Non c’è dubbio – è il parere di Leo Carriera - direttore diConfcommercio – che si tratti di un ulteriore onere a carico deirivenditori di elettrodomestici. Ma, tenuto conto che c’eracomunque una direttiva comunitaria da recepire, il regolamentopuò essere ritenuto il male minore. Anche perché, grazieall’impegno di Confcommercio, c’è stata una notevolesemplificazione delle procedure».

Vediamo in pratica cosa un commerciante è tenuto a fare.Per assicurarsi il ritiro dei raee consegnati dai clienti, occorre

iscriversi innanzitutto a una nuova sezione dell'Albo gestoriambientali. I negozi e i punti vendita della grande distribuzionepotranno effettuare lo stoccaggio dei rifiuti all'interno di ogniesercizio commerciale o in un luogo diverso, per esempio unmagazzino. Ogni impresa dovrà comunicare i luoghi fisici neiquali stoccherà i rifiuti prima di trasportarli o farli trasportare,al centro di raccolta comunale, specificando le tipologie di raee,dichiarando l'adeguatezza dei locali e dimostrando di avercorrisposto un diritto annuale di iscrizione di 50 euro. I rivenditori

che utilizzano propri mezzi dovranno comunicare estremiidentificativi e idoneità tecnica dei veicoli utilizzati. Anche gliinstallatori o i centri di assistenza tecnica possono beneficiaredelle semplificazioni previste per i commercianti, ma devonoutilizzare i mezzi aziendali e non possono stoccare i rifiuti inluoghi diversi da quelli in cui esercitano l’attività. Sia ilraggruppamento dei rifiuti di origine domestica, sia il trasportoeffettuato con i propri mezzi richiedono le comunicazioni all'Albogestori ambientali secondo le modalità precedentementedescritte.

Presentato a Roma il nuovo soggetto di rappresentanza unitariodel mondo delle pmi e dell’impresa diffusa promosso dalle cinquemaggiori organizzazioni dell’artigianato, del commercio, dei servizie del turismo.

Si chiama 'Rete Imprese Italia' il nuovo soggetto dirappresentanza unitario del mondo delle pmi e dell’impresa diffusapromosso dalle cinque maggiori organizzazioni dell’artigianato, delcommercio, dei servizi e del turismo (Confcommercio,Confartigianato, Cna, Confesercenti, Casartigiani), che da oggi in poisaranno dunque riunite sotto un unico logo e un’unica Fondazione.La presentazione ufficiale è avvenuta a Roma, presso l’AuditoriumParco della Musica. Il primo portavoce è Carlo Sangalli, presidentedi Confcommercio, che resterà al timone per sei mesi. Poi la guidapasserà a un altro dei presidenti - che sono Marco Venturi(Confesercenti), Giorgio Guerrini (Confartigianato), Ivan Malavasi(Cna), Giacomo Basso (Casartigiani) - che “regnerà” per altri sei mesie così via. Presidente della Fondazione, che ha il compito di laboratoriodi analisi, ricerche, pensatoio, ufficio programma, è Giuseppe DeRita, presidente del Censis. Ai tavoli istituzionali Rete Imprese Italiasi presenterà con il solo portavoce di turno, che farà pesare la forzaunitaria dell’alleanza delle organizzazioni di commercio, artigianato,servizi: oltre 2,3 milioni di imprese, 11 milioni di addetti, 95% deltessuto produttivo nazionale.

E’ NATA RETE IMPRESEITALIA

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L’O.S.A.P.P. LANCIA L’ALLARME SUL REPARTO DETENUTIDELL’OSPEDALE DI BISCEGLIE

PIU’ SICUREZZA PER CITTADINI EPOLIZIA PENITENZIARIA

Porta la data del 10 maggio scorso la missivaindirizzata dalla Segreteria Generale Nazionaledell’O.S.A.P.P. (Organizzazione SindacaleAutonoma Polizia Penitenziaria) al Ministrodella Giustizia Alfano, al Presidente dellaRegione Puglia Vendola, all’assessore regionalealla sanità Fiore, alla Direzione Generaledell’Ospedale di Bisceglie ed alla Direzionedegli Istituti di Pena di Trani, con cui il ViceSegretario nazionale, Domenico Mastrulli, ponein evidenza le carenze strutturali e di sicurezzarilevate nel corso di un sopralluogo presso lasezione detenuti del nosocomio biscegliese.

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Le strutture detentive realizzate presso gli ospedali dellaRegione Puglia, ed in particolare quella ospitata pressol’Ospedale di Bisceglie non offrono standard di sicurezza,sia per i detenuti, sia per gli operatori di Polizia Penitenziaria,sia per i cittadini utenti delle strutture sanitarie, che si trovanoa diretto contatto con i reclusi. Questo in sintesi l’allarmelanciato da Domenico Mastrulli (foto in alto), vice segretarionazionale dell’O.S.A.P.P., a seguito di un sopralluogoeffettuato presso il presidio biscegliese nei giorni scorsi.

L’ennesima segnalazione, evidenziata agli organismigovernativi nazionali e regionali, giunge dopo numeroseispezioni adottate presso le strutture detentive di competenzadella Polizia Penitenziaria di Trani. In particolare, nel casodel presidio ospedaliero di Bisceglie, si contesta unasostanziale mancanza di segnalazione del reparto giàall’ingresso della struttura sanitaria. A ciò va aggiunta ladisagevole sistemazione della sezione detentiva, posta alsecondo piano presso il Reparto Infettivi, dotata di due stanze,separate da un piccolo corridoio nel quale gli Agenti di PoliziaPenitenziaria sono costretti a svolgere le loro funzioni prividei più elementari standard di sicurezza ed agibilità: senzauna scrivania e suppellettili idonee a svolgere le loro mansionie senza la possibilità di usufruire di una uscita di sicurezza.

sindacali nel corso dell’ultima ispezione, ha inteso accoglierefavorevolmente le istanze presentate, pur riconoscendo che iritardi nell’ultimazione della nuova palazzina degenze,impediscono di fatto che i locali di detenzione siano trasferitial piano inferiore, così come previsto dalla Direzione Sani-taria; cosa che consentirebbe al Reparto Infettivi di Biscegliedi assumere una dimensione più dignitosa, in ragione delrango che si è conquistato in questi ultimi anni quale repartoleader in Puglia per ricerca ed assistenza sanitaria.

Il nostro incontro con Domenico Mastrulli ha inoltre fattoemergere l’assoluto stato di emergenza in cui vivonoquotidianamente gli Agenti di Polizia Penitenziaria, con unorganico di 350 unità distribuite su quattro turni e costretti asopperire alle necessità di altre strutture penitenziarie, comeSpinazzola, Trinitapoli ed il Tribunale di Bari, oltre alla Casadi Trani ed al reparto di detenzione femminile, dotato di trentaunità costrette a lavorare in un edificio fatiscente.

Conseguenziale, quindi, la richiesta avanzata da Mastrulliai sindaci delle Città della B.A.T. per la convocazione urgentedi un tavolo di concertazione per discutere e risolvere leproblematiche legate alla sicurezza.

Per il dott. Tommaso Fontana, il lungo fermo ailavori di costruzione della nuova palazzina didegenza di Bisceglie impedisce l’ampliamentoe la messa in sicurezza della struttura.

Carenza, questa, che ponendo in contatto i detenuti con lanormale utenza ospedaliera nel corso delle loro traduzioni,potrebbe pregiudicare la sicurezza stessa dei cittadini. Senzacontare lo stato di abbandono in cui versano le due stanze,attaccate da umidità sui muri e prive di servizi igieniciadeguati, sia per i detenuti, sia per gli Agenti.

Mastrulli ha evidenziato che allo stato attuale nessunaprecauzione è stata adottata per rendere agevole e sicura lapermanenza nel nosocomio biscegliese degli Agenti, chequotidianamente si trovano anche a sopperire a funzioni diordine pubblico, pur gravati dalla carenza di personale. Inconsiderazione delle deficenze rilevate, il vice segretarionazionale dell’O.S.A.P.P. ha auspicato l’istituzione di un Postodi Polizia Penitenziaria degno della funzione assegnata alcorpo, in grado di poter garantire una effettiva e sicuravigilanza sugli attuali quattro posti letto. La richiesta avanzataconsiste nel trasferire le celle al piano rialzato ove è possibileusufruire di due camere e di un posto di guardia dignitoso.

Il dott. Tommaso Fontana (foto a destra), Primario delReparto Infettivi del presidio ospedaliero di Bisceglie,rendendosi disponibile a coadiuvare i rappresentanti

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“GAROFANO D’ORO”, TRAMPOLINO DILANCIO PER GIOVANI ARTISTI

Gioie Estive in MontagnaConcedetevi una vacanza ricca di fascino e benessere nella splendida Val di Fassa aCampitello di Fassa / Canazei.Top offerta: 14 gg. pensione completa + viaggio ed escursioni in BUS G.T. a Ortisei,Bressanone, Vipiteno, Corvara, Linz (Austria) • 980,00 a persona - tutto compresoSconti per ragazzi e famiglie. Dal 18 luglio al 01 agosto 2010Sarete ospiti del Park Hotel Diamant, splendido Hotel 4 stelle super, in tipico stiletirolese. Centro Benessere e Animazione serale con Piano bar/ Teatro/ Spettacoli.Tel. 3497123935 / 3387488982 - E-mail: [email protected]

Riprende quota il Festival canoro “Il Garofanod’Oro, fondato nel 1981 a Terlizzi, oggi dedicatoagli adolescenti emergenti.Appuntamento nella “Città dei Fiori” il 26 e 27giugno con ospiti celebri e la cantantebiscegliese Gabriella Aruanno.

La prima edizione del festival canoro "Il Garofano d'Oro"prese il via il 10 Ottobre 1981, grazie al solerte impegno di duegiovani con idee e progetti molto chiari, Gero Grassi e VincenzoColasanto. La manifestazione si rivelò da subito un validissimomezzo atto a promuovere e valorizzare la produzione floricolaterlizzese.

Il regolamento prevedeva l'esibizione di ragazzi di scuolaelementare e media; ben presto la manifestazione arrivava adoccupare un posto di rilievo nel panorama delle manifestazionilocali. Il festival, nelle sue cinque edizioni del 1981, ' 82, ' 83, '85(quest'ultima ripetuta due volte in occasione della festapatronale), e '86 , riscuote un notevole successo grazie al favoredel pubblico e alla partecipazione di validi artisti come GianniCiardo, Nicola Pignataro, Mariolina De Fano, GianfrancoD'Angelo ed altri ancora.

Successivamente il festival subisce una lunga battuta d'arrestoe riprende con immutato successo nel 2008, grazieall'interessamento dell' On Gero Grassi e del Cav. VincenzoColasanto, presidente dell'associazione culturale "Il Garofanod'Oro".

L 'edizione 2008, sotto la direzione artistica di Francesco Sca-gliola, propone un cambio di rotta che prevede la partecipazionenon più di ragazzi in età scolare, bensì di giovani interpreti

desiderosi di emergere. La conduzione viene affidata allaprofessionalità di Alfredo Guastamacchia, speaker radiofonicodi grande esperienza, voce storica di Radio Italia Anni '60 . Diquesta edizione ricordiamo la partecipazione di Lory Martin, edi Nino Buonocore nella duplice veste di ospite e presidente digiuria.

Con l'edizione 2009, si decide di restituire la scena ai piccoliinterpreti sino ai 15 anni di età tornando così alle origini.

Riguardo l'imminente edizione 2010, la direzione artisticaviene affidata per il terzo anno consecutivo alla maestria diFrancesco Scagliola, la conduzione torna nelle abili mani diAlfredo Guastamacchia e Maria Rita Minoia due speaker dilunga esperienza radiofonica.

La competenza di Alfredo Guastamacchia e di tutto lo staffcomposto da eccellenti professionisti assicura la presenza dimedia partner d'eccezione, sponsor di qualità, artisti volenterosi,ospiti affermati e una giuria di qualità: ingredienti, questi, chepongono le basi per un sicuro successo dell'edizione 2010.

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, haconferito al Prof. Pompeo Camero - Assessore della Provinciadi Barletta Andria Trani alle politiche attive del Lavoro, allepolitiche scolastiche e della pubblica istruzione, alla formazioneprofessionale ed ai rapporti con le associazioni provinciali -l'Onoreficenza di Grande Ufficiale al merito della RepubblicaItaliana (http://www.quirinale.it/elementi/onorificenze.aspx).

Il Dott. Camero in passato aveva ricevuto altre onoreficenzedel medesimo Ordine Cavalleresco, essendo stato insignito giàil 2 giugno del 1987, dal Presidente della Repubblica FrancescoCossiga, del titolo di Cavaliere. E ed ancora il 2 giugno del 1989dal medesimo Presidente del titolo di Cavaliere Ufficiale edinfine, il 27 dicembre del 1992, dal Presidente Oscar Luigi Scalfro,del titolo di Commendatore.

La manifestazione di conferimento dell'odierno titolo èavvenuta nei giorni scorsi presso il Palazzo del Governo in Bari,alla presenza del Dott. Carlo Schilardi - Prefetto di Bari, delGen. S.A. Pasquale Preziosa - Comandante della 3° RegioneAerea di Bari, di Francesco Ventola - Presidente della provinciadi Barletta-Andria-Trani e dell’avv. Francesco Carlo Spina -Sindaco della Città di Bisceglie.

CONFERITA A POMPEO CAMEROL’ONORIFICENZA DIGRANDE UFFICIALE

Nella foto, da sinistra: il Gen. S.A. Pasquale Preziosa, ilSindaco di Bisceglie Francesco Spina, il dott. PompeoCamero ed il Presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani Francesco Ventola, alla cerimonia di consegnadell’onorificenza di Grande Ufficiale al Merito dellaRepubblica.

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T E AT E AT E AT E AT E AT RT RT RT RT R OOOOO11 - 11 - 11 - 11 - 11 - 15 MAGGIO 201015 MAGGIO 201015 MAGGIO 201015 MAGGIO 201015 MAGGIO 2010

"PRIMA CHE IL SOLE TRAMONTI", UNPREMIO ALL'ENTUSIASMO DEI PIU'GIOVANI

Nel pomeriggio di sabato 8 maggio il sindaco FrancescoSpina ha premiato la compagnia di Giovani Attori, diretta daGiancarlo Attolico, protagonista del XXVI Festival Europeo diMarano sul Panaro (MO) con la rappresentazione "Prima che ilsole tramonti”.

Il Primo Cittadino ha esortato i giovani protagonisti e le lorofamiglie a dar vita ad un'associazione e si è reso disponibile aconcedere loro l'uso di strutture comunali per la loro attivitàteatrale. Dall'immagine si comprende l'entusiasmo manifestatodagli ospiti nella Sala Consiliare.

Lo spettacolo "Prima che il sole tramonti" scritto e diretto daGiancarlo Attolico (attore, regista) ha partecipato al XXVI° Fes-tival Europeo a Marano sul Panaro, con sessanta persone, di cui18 protagonisti tra i 7-18anni: Andrea Maria Petrafesa, BiancaRicchiuti, Eva Fontana, Cristiano Turtur, Maristella Lupone,Lucrezia Mastrapasqua, Francesco Sinigaglia,Marina Ricchiuti,Marina Valente, Mariadaria Dileo, Marcella Celestino, VitoCelestino, Mauro Lopopolo, Manuela Magarelli, EleonoraRicchiuti, Mara Pinto, Pierpaolo Sasso, Federica Cividini.

Selezionato dalla commissione del festival, il gruppo

Il sindaco si è reso disponibile a concedere spazicomunali per l'attività teatrale per ragazzi

biscegliese è tra le cinque compagnie, di cui una spagnola equattro italiane, unica compagnia del sud, unica compagniapugliese. A Marano sul Panaro (Modena) anche l'accademia To-tal Look con Rosanna di Terlizzi e Valeria De Bari, coordinate daGrazia Paradiso che hanno curato il trucco molto ricercato per idiciotto attori. L'allestimento teatrale in una nuova veste rispettoa Bisceglie è stato guidata da Gigi Carbonara e Amedeo Russiche hanno curato le luci e l'audio. I costumi elaborati da MariaNapoletano e Francesco Suriano. Lo spettacolo "Prima che il soletramonti" dopo un buon riscontro ottenuto nelle due serate diMaggio e del 9 Aprile in città con più di seicento spettatori, halasciato un segno nella serata del 2 maggio nel teatro comunaledi Marano sul Panaro. Per Giancarlo Attolico dopo dieci anni di"gavetta" artistica, arrivano i primi riconoscimenti di un lavorofatto nel territorio come operatore teatrale (detenuti, disabili,bambini, adolescenti, adulti) ma anche come attore e regista. Inquesti anni Attolico ha presentato: sotto il tendone, inversionedi rotta, sotto a chi tocca, remember, Monello, storie dalsottosuolo, la giostra di Bastian, con la voce dei bambini, primache il sole tramonti. Non ci resta che spegnere le luci e dareinizio allo spettacolo, all'arte.

La storia scritta da Giancarlo Attolico con finale a sorpresariporta lo spettatore nel mondo del circo con i suoi colori, odoriche tutti almeno una volta abbiamo conosciuto. Uno spettacoloche fa ridere e fa piangere, che coinvolge. Che lascia un segno."Che lo spettacolo abbia inizio".

Questo il motto della valida serie di progetti PON FSE“Competenze per lo sviluppo” realizzati dalla Scuola Media“Riccardo Monterisi” per l’anno 2009-2010. ad illustrare lefinalità dei progetti è la Preside Prof.ssa Rosa Minervini lo scorso10 maggio in occasione dell’appuntamento finalizzato all’attivitàdi pubblicizzazione ed informazione sul lavoro svolto. Si trattadi cinque progetti PON: i primi quattro dedicati alle scienze eall’ambiente, l’ultimo alla geometria.

“Mare Nostrum”, all’insegna della scoperta degli ambientimarini locali e limitrofi con visita ai siti naturali, ”Per fare tuttoci vuole un fiore”, finalizzato all’approfondimento dellaconoscenza dell’immenso patrimonio botanico del nostroterri torio, “La salute vien mangiando”, funzionaleall’apprezzamento dell’agricoltura biologicamente sana,all’avvicinamento dei ragazzi ad un regime alimentare correttoe sano basato su una dieta essenzialmente “mediterranea”. Ilquinto progetto è dedicato alla geometria tanto spesso odiatadagli studenti. “Che forma ha la realtà” mira ad avvicinare leforme proprie della realtà quotidiana a quella prettamentegeometrica quasi sempre concepita solo astrattamente. Il 18 e il21 maggio prossimi sarà la volta della presentazione di altriprogetti dal titolo “Libroinscena” e “W la pappa col pomodoro”.

(Angela Valentino)

SCUOLA MEDIA “MONTERISI”: CON L’EUROPAINVESTIAMO NEL VOSTRO FUTURO

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IL MEGLIO DI BISCEGLIE CON“BISCEGLIE IN UN CLIK”

PRPRPRPRPRO LO LO LO LO L OCOCOCOCOC OOOOO

Domenica 2 maggio 2010, in collaborazione con l’AVIS –Sez. Dr. Francesco Di Liddo di Bisceglie – si è svolta la “19^donazione del marinaio”. E’ intervenuta l’equipe dell’Ospedaledi Barletta diretta dal dott. Marino al quale il Gruppo rivolgeun grazie particolare unitamente ai suoi collaboratori.

La manifestazione ha suscitato grande entusiasmo tra i socied una massiccia partecipazione ha avuto luogo durante laraccolta che ha assicurato all’AVIS ben 23 flaconi di sangue; trai primi a donare il Consigliere dott. Emanuele Di Luzio, ilconsigliere Giuseppe De Cillis, il Sindaco effettivo Carlo DeVincenzo e i soci Tonia Di Corato, Giacomo Losciale, VincenzoDi Lecce, Corrado Crismale, nonché il Comandante dell’UfficioLocamare di Bisceglie 1° maresciallo Np. Pasquale Brescia.

Un grazie lo rivolgiamo anche a quanti per la prima volta sisono avvicinati a compiere questo gesto di solidarietà e di altovalore morale e sociale nei confronti di nostri concittadini e non,sofferenti e bisognosi di aiuto per continuare a sperare.

Il Presidente Vincenzo Di Bitonto

L’Accademia Revitality, centro studi discipline olistiche“benessere globale”, organizza “Verde que te quiero verde”week-end intensivo di Teatroterapia sabato 29 maggio/domenica 30 maggio, dalle ore 10,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle18,00 con pausa pranzo.

Il corso, patrocinato dalla Regione Puglia, Provincia BT edal Comune di Bisceglie, destinato a 15 partecipanti, si imperniasul lavoro poetico di riscoperta del Sé di F. Garcia Lorca, che haesaltato la bellezza divina dell’arte in tutte le sue forme. Lalettura visiva e sonora del poeta a cura della Compagnia I’MTeatro, sarà condotta da: Anna Di Pinto e Maria Filograsso,esperte in pedagogia e regia teatrale.

Luogo dell’evento Masseria San Felice, via S. Felice,Bisceglie.

Inizio: mattina di sabato 29 maggio con training fisico,risveglio muscolare, respiro e voce, analisi e ricerca di messa inscena di alcune poesie di Federico Garcia Lorca e il pomeriggiocon canto, composizione di poesie visive di Lorca.

Domenica mattina si riparte con risveglio muscolare,massaggio, respiro e voce, passeggiata di osservazione nellanatura con inizio del silenzio da sciogliere dopo pranzo e ilpomeriggio con psicodramma ovvero intervista al propriopersonaggio.

Si consiglia di portare due poesie di F. Garcia Lorca, alcunioggetti, musiche o costumi inerenti alle poesie scelte e per iltraining una tenuta comoda, calzini e scarpe da ginnastica.

Possibilità di pranzo su prenotazione e/o spuntino in loco.Costo del corso: 100 Euro. Ai partecipanti verrà rilasciato

l’attestato di frequenza.Ai primi dieci iscritti entro il 22 maggio sarà offerto

gratuitamente un massaggio base personalizzato, effettuatopresso l’Accademia Revitality previo appuntamento.

Ai partecipanti che scelgono l’opzione di un giorno al costodi 50 Euro, sarà offerto gratuitamente un trattamento estetico.

“Tutte le cose hanno il loro mistero, e la poesia è il misteroche hanno tutte le cose”.

Info e prenotazioni: www.accademiarevitality.it 3481091010/3207221177 - http://www.myspace.com/imteatroindipendentemente.

(Violetta Giacomino)

Torna puntuale il Concorso Fotografico“Bisceglie in un click”, appuntamento clou dellaprogrammazione annuale della Pro Loco UNPLIdi Bisceglie giunto alla sesta edizione.

Anche quest’anno il Concorso si avvarràdella collaborazione dell ’AssociazioneFotografi di Bisceglie, della Cartolibreria “IlMappamondo” e di Foto Laboratorio “F.lli DeGiglio” di Bari. Partner di questa edizionesaranno anche il Ristorante “Moby Dick”, ArtFashion Graphic di Viviana Tangorra e SudComputer m a c i saranno anche nuovicollaboratori come il Frantoio “Di Molfetta”,“DiEmme – Art Studio” di Molfetta e “Aproposito di viaggi” di Luigi Lanotte incollaborazione con Villaggio Club “La Feluca”di Rugo (CZ).

Due le categorie in gara: “Colori” e “Bianco/Nero”. Protagonisti degli scatti saranno scorci suggestivi dellacittà e momenti della tradizione popolare ma ancheenogastronomia tipica del territorio. Insomma spazioall’originalità, alla fantasia, all’estro e alla creatività deipartecipanti che dovranno essere amatori, appassionati dell’artefotografica o dilettanti che intendano cimentarsi immortalandopaesaggi, situazioni, luoghi del cuore.

L’iniziativa è patrocinata dalla Presidenzadella Regione Puglia, Provincia di Barletta-Andria-Trani e Città di Bisceglie-Assessoratialla Pubblica Istruzione e alle PoliticheTuristiche.

Il termine di consegna dei lavori è fissatoalle ore 20:00 dell’11 giugno 2010.

Successivamente sarà possibile votare le fotoin gara nelle due diverse sezioni sul portaleufficiale della Pro Loco per alcune settimaneprima della Cerimonia di Premiazione che avràluogo entro la seconda metà del mese di luglio.

Presente anche la sezione “Giovanissimi”nella quale rientrano gli under 20.

L’Associazione Fotografi di Bisceglieconcederà il 20% di sconto sulle spese di stampadelle foto partecipanti.

Obiettivo del Concorso è promuovereattraverso gli scatti luoghi del cuore, scenari suggestivi,appuntamenti di carattere religioso e folkloristico, artigianato,turismo, pesca, enogastronomia, ambiente, cultura, sport,monumenti, chiese, palazzi.

In poche parole “Bisceglie in un click”. Regolamento escheda di iscrizione su www.prolocobisceglie.it.

(Francesco Brescia)

“VERDE QUE TEQUIERO VERDE”

A.N.M.I. ED A.V.I.S.insieme per la vita

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IL 30 MAGGIO AVIS BISCEGLIEALLA SCOPERTA DEL SALENTO

AAAAA . V. V. V. V. V. I . S .. I . S .. I . S .. I . S .. I . S .

Domenica 30 Maggio parte ufficialmente il programma perla stagione estiva organizzato dalla sezione AVIS di Bisceglie.Per la medesima data infatti è prevista una visita guidata allacittà di Lecce denominata “AVIS alla scoperta del Salento”.Gli associati che vi prederanno parte saranno accompagnatinella splendida cittadina salentina da una guida chene svelerà ogni più piccolo particolare. Un momento,quindi, di svago e cultura al tempo stesso, dove l’AVISè il vero e proprio motivo aggregante della giornata.AVIS Bisceglie che nel contempo lavora alacrementecon il suo calendario di donazioni.

Domenica 30 Aprile la sezione avisina bisceglieseha risposto presente recandosi al PalaDolmen inoccasione del primo “Memorial Silvio Di Liddo” alquale hanno partecipato le compagni di calcio a cinqueappartenenti agli istituti superiori presenti in città. 17le sacche raccolte presso il palasport biscegliese,mentre è di ben 50 sacche il numero relativo alledonazioni delle domeniche 2 e 9 Maggio.

Un mese di grandi soddisfazioni, in fatto di raccolte, quellodi Maggio che si concluderà con l’ultimo appuntamentodomenica 23 presso il Centro Raccolte del nosocomio cittadino.Grande successo ha riscosso tra i più piccoli, invece, l’iniziativadi sensibilizzazione del concetto di solidarietà, tenutosi lunedì10 Maggio presso l’aula magna dell’edificio scolastico edorganizzato dai volontari di AVIS Bisceglie e Cooperativa “UnoTra Noi”. La giornata è partita alle ore 9,00 alla presenza di tuttela classi di quinta elementare (oltre 150 bambini) approfondendoin vari modi il concetto principe della solidarietà verso ilprossimo attraverso l’azione più semplice e spontanea che possaesistere in natura, l’aiuto. Azioni cosi straordinariamente

Con la gita della sezioneavisina biscegliese in quel diLecce, parte la prima di una

lunga serie di iniziative organizzate dallasezione AVIS di Bisceglie.

spontanee che accertano in maniera inequivocabile che “La veramagia è quella del cuore!”, frase che tutti gli alunni hannoritrovano nell’attestato consegnato ad ognuno di loro al terminedella giornata.

Canti, balli, la realizzazione di alcune scenette e ladegustazione di dolci fatti in casa hanno fatto da cornice allariuscitissima iniziativa, che ha visto protagonisti i volontari AVISBisceglie Antonio Rumma, Lucia Venosi, Valeria Losciale,Veronica Sinigaglia (membro del consiglio direttivo avisino)insieme alle volontarie civili della Cooperativa “Uno tra Noi”Francesca Sorgè, Piera La Notte e Melissa Piarulli.

(Gianluca Valente)

L’Unitre ancora in viaggio (dal 24 al 27 aprile) e questavolta raggiunge Torino. Si deve sapere che il capoluogopiemontese è la sede nazionale dell’Università delle tre età e lapresidente locale, prof.ssa Pasqua Di Pierro, ha semprecaldeggiato un viaggio nella città che la vede spesso presentein qualità di consigliere regionale. Tra i corsisti però non hatrovato mai molto seguito, quest’anno è stata più fortunata: l’hasupportata la sacra Sindone.

Che sia stata la fede o semplicemente la curiosità a indurregli associati a Torino non è dato di sapere, quel che è certo è cheben quarantacinque persone son volate alla volta della capitalesabauda, nonché, per qualche anno, capitale del regno italiano.E Torino ha tutte le caratteristiche di una capitale: distinta,signorile, raffinata. L’esperienza torinese è stata una fullimmersion, non solo Sindone, ma vie, palazzi, piazze, musei …curiosità quali il Lingotto trasformato da tetra e alienantefabbrica in coloratissimo centro commerciale, sede di facoltàuniversitarie e all’ultimo piano in pinacoteca che raccoglie letele donate alla città da Marella e Gianni Agnelli. Solo il geniodi Renzo Piano poteva trasformare un luogo grigio e anonimoin un’area eclettica. E a proposito di trasformazioni desta stuporela reggia di Venaria che, abbandonata all’incuria del tempo, alleruberie dei privati, alle incursioni degli animali (si sono asportatetonnellate di guano per rinvenire la pavimentazione), è riuscita,grazie alla tenacia dei torinesi e al contributo dei fondi europei,a rinascere nel giro di una decina di anni.

Torino è tuttora un cantiere a cielo aperto e fa di tutto perscardinare l’idea di città-fabbrica. Sarà stata la concomitanzacon l’ostensione della Sindone, ma nel capoluogo piemonteseerano tante le mostre visitabili (e visitate) legate o no allamanifestazione religiosa: alla Venaria Reale, “Gesù, il corpo, ilvolto nell’arte”, con la rappresentazione del corpo di Cristomorto, risorto e mistico; al Museo del Cinema, “Ecce homo”,come i cineasti si sono accostati alla figura del Redentore; e,passando dal sacro al profano, a Palazzo Madama, “L’avventuraLenci- ceramica d’arredo”.

L’UNITRE A TORINO

Interessante è stata la visita al Museo Egizio, magistralmenteillustrato da una giovane guida egittologa; divertente quella delMuseo del Cinema dove le stanche membra han potutodeliziosamente riposare, allietate da spezzoni di film tematici,su comode e “parlanti” chaise longue.

Un capitolo a sé meriterebbe la Sacra Sindone, ma a questoproposito non ho intenzione di aggiungere o confutare ciò chedicono scienziati, storici, religiosi. Ciascuno di noi, credente oscettico, si è ritrovato solo di fronte a quelle tracce di sangueche parlavano di un’indicibile sofferenza. E l’esperienza è unracconto individuale. (Anna Consiglio)

Auguri alla neo dottoressa inLetteratura Italiana – curriculum: editoriae giornalismo Carolina Di Bitetto.

Carolina ha ottenuto 110 e lodepresentando la sua tesi dal t i tolo“Ideologia e linguaggio nella ricercalet terar ia di Sanguinet i” pressol’Università degli Studi “Aldo Moro” diBari.

A Carolina vanno gli auguri affettuosidella sua famiglia tutta, del suo fidanzatoLorenzo, del consiglio direttivo e degliamici dell’Associazione Pro Loco diB i s c e g l i e e d e l l a r e d a z i o n e d iBisceglie15Giorni.

LAUREA

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COM’ERA QUEL DETTO?“LA MAMMA DEI CRETINI...”

ORA VALERIA VALENTE E’ “OVUNQUE”...

DIBDIBDIBDIBDIBAAAAATTITTTITTTITTTITTTITOOOOO

A mio modesto parere, ribadisco “modesto”, magari misbaglio (ma ho come la sensazione che io non mi sbagli)reputo avvilente oltre che grave la creazione di un gruppodall’agghiacciante nome “Onore a Benito Mussolini” creatoda ragazzi biscegliesi bontemponi e pseudo-fascisti (quelfascismo che storicamente non conoscono evidentemente) ocome amo definirli “muppets” alle prime armi in cerca diautore… .

Se poi aggiungiamo il fatto che questi sbarbatelli o pocopiù che tali confondano la destra (quella moderna, europea,scevra da retaggi del passato) con il fascismo, allora siamoalla frutta.

È avvilente sapere chemiei giovani

concittadini innegginoal fascismo o alla figura

di Mussolini suFacebook.

Proprio vero: la potenza è nulla senza il controllo recitavauno spot di qualche tempo fa e io invece dico che il credopolitico è nulla senza la preparazione culturale, storica esenza il cervello.

Ma avere cervello significherebbe chiedere troppo per talipersonaggi.

Che pena… ecco perché mi si gela il sangue nelle venequando sento dire “largo ai giovani”!

Ma questa è solo una mia considerazione, magari misbaglio… o forse non mi sbaglio. (Francesco Brescia)

Risponde il Direttore

LA STORIA IGNORATACaro Francesco, liquidare in maniera sbrigativa come

frutto di “bontemponi , mappets , ecc .” chi fa del lerevanescenze storiche un “credo politico” mi sembra azzardato.Con ciò non giustifico i “neo fascisti” di casa nostra, ma ci sonoanche in casa d’altri...

La questione va analizzata sul piano storico e non è azzardatol’aggancio al 150° Anniversario dell’Unità d’Italia che in moltisi affrettano a celebrare, più per rispondere ad un richiamo diconformità, che per convinta partecipazione. Come al solito ilpopolo italico, meridionali in testa, penseranno di mettersi aposto la coscienza sventolando q u a l c h e t r i c o l o r e a lp a s s a g g i o d e l P r e s i d e n t e d e l l a Repubblica o di undrappello di militari in alta uniforme.

Se sconcerto crea l’esaltazione del fascismo, altrettantosconcerto dovrebbe creare l’esaltazione del comunismo: duefenomeni politici consegnati alla storia, ma che sono nati e sisono sviluppati in determinate condizioni sociali ed epocali, eche inesorabilmente oggi appaiono superati dagli eventi. E cosadovremmo dire del Capitalismo, o della sua concezione che haprediletto il Liberismo sfrenato? Tre utopie del ‘900 che si sonorivelate tre diverse dittature crollate sulle proprie rovine: bastipensare alla recente crisi dei mercati finanziari americani, o allapiù “fresca” crisi della Grecia che, contrariamente a quanto cipropinano, coinvolgerà anche l’Italia e gli altri Paesi Euro.

Analizzare la storia partendo dal presente non aiuta a capireil futuro: ecco perchè comprendo il tuo sgomento quando dici«mi si gela il sangue nelle vene quando sento dire largo aigiovani!».

Io attribuirei l’origine di questa “disfunzione” alla Scuolache non ha saputo (e forse non ha voluto) che la Storia fossemateria primaria nella formazione dei discenti. Del resto un“popolo ignorante” lo puoi benissimo portare dove vuoi, edoggi ci ritroviamo una popolazione di “scolarizzati”, ma diperfetti “ignoranti” in fatto di Storia.

Senza andare alle Guerre Puniche, la storia dell’Unità d’Italiava letta in un periodo che va dal 1730 ai giorni nostri: passandoattraverso la Rivoluzione Francese, la dominazioneNapoleonica, le Guerre d’Indipendenza, il Risorgimento, laGuerra di Liberazione dal Nazifascismo: questi sono capisaldiimprescindibili per chi volesse comprendere ciò che oggi siamoe ciò che i nostri antenati sono stati.

E’ chiaro che non la racconterò qui, perchè avrei bisogno diun volume intero ma invito tutti, giovani e meno giovani, ariprendere in mano i libri di storia (quelli veri, non scritti daivincitori) affinchè si possa prendere coscienza di come il potereeconomico mondiale, che si è servito del potere militaremondiale, abbia sempre giocato a sottomettere i popoli, mai alavorare per la loro liberazione.

Senza condannarli, invito anche i “fascisti di oggi” a rileggerela storia d’Italia, specie di quella Meridionale: solo cosìcomprenderanno perchè i nostri avi nacquero Contadini emorirono Briganti...

Con affetto, Salvatore

Valeria Valente il 7 Maggio ha presentato in anteprima,al CrossRoads Live Club di Osteria Nuova (Roma), il suonuovo singolo “Ovunque”.

Il brano, scritto per lei dal compositore e cantautoreMichele Cammarota, è una ballad piena di sfumature caldee colorate che la voce della giovane artista esalta e rendeemotivamente penetrante, raggiungendo il cuore di chi laascolta.

Valeria Valente è di Bisceglie, canta da sempre e fin dagiovanissima ha fatto incetta di premi in giro per l’Italia,partecipando a numerose competizioni canore, fino adapprodare alle selezioni per la prima edizione “X Factor”.In quell’ occasione Valeria è stata tra le new entry nellacategoria 16-24, battuta solo dal talento e dalla maturità diGiusy Ferreri nella fase finale.

La vera popolarità è nata con l’ ultima edizione, la 9, di“Amici” dove è stata capitana della squadra del sole.

Nel cd “Sfide”, prodotto durante la trasmissioneMediaset, canta il brano “Lovin’ You”. La nuova avventuraartistica e professionale la vede ora impegnata per il lanciodel suo nuovo singolo “Ovunque”, insieme allo spettacoloche presenterà in giro per l’ Italia, in attesa dell’ uscita delsuo album. Sito ufficiale: www.valeriavalente.com

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DIBDIBDIBDIBDIBAAAAATTITTTITTTITTTITTTITOOOOO15 - 15 - 15 - 15 - 15 - 15 MAGGIO 15 MAGGIO 15 MAGGIO 15 MAGGIO 15 MAGGIO 2010 2010 2010 2010 2010

IL PROGETTO DELLA VIA GLUCKdell’Arch. Bartolo Di Pierro

QUEI GRADINI CHE NONHANNO MAI PACE...

Se c’è un premio che il progetto vincitore del concorsointernazionale di progettazione “scuola in piazza a levante”,bandito dal comune di Bisceglie, avrebbe meritato è quello diessere svelatore di contraddizioni. Sono le contraddizioni delladominante cultura borghese; del pensiero architettonico,della nuova zona di Edilizia economica e popolare, del progettostesso nel suo inserimento nel Peep. Il progetto vincitore a cuimi riferisco è quello redatto dallo studio dell’ing. Peralta + altridi Roma, dal titolo “Terra madre”, che ha definito la futurasistemazione delle opere pubbliche, scuola per l’infanzia,piazza pedonale, attrezzature per lo sport, attrezzature comuni(verde pubblico, giardini), che si realizzeranno a corredo delnuovo “quartiere di cooperative”, che si sta realizzando sullavia per Molfetta. Le tavole di questo progetto, insieme alle tavoled e l l e a l t r e p r o p o s t e d e ipartecipanti al concorso, sonoesposte per chi volesse visionarlenel la cor te d i pa lazzo SanDomenico.

P r i m a d i a n a l i z z a r e l epreannunciate contraddizionid e s c r i v i a m o b r e v e m e n t e i lp r o g e t t o v i n c i t o r e ,concentrandoci, per ragioni dis p a z i o , s u l l a s o l a a n a l i s ide l l ’edi f i co scuola ne i suoirapporti con l’antistante piazza. L as c u o l a p r o g e t t a t a ès o s t a n z i a l m e n t e u nparallelepipedo articolato al suointerno secondo una rigida ritmicadi muri portanti paralleli chestrutturano lo spazio interno in fasce funzionali con alternatacampitura, larga e stretta. Nelle fasce strette trovano ubicazionegli spazi serventi (bagni spogliatoi, depositi), nelle fascefunzionali larghe trovano ubicazione gli spazi serviti (aule,mensa, ufficio del corpo docente) secondo la classificazione caraa Louis Kahn.

L’articolazione per fasce parallele nel ritmolargo-stretto si estende oltre la scuola adisegnare la trama della pavimentazionedell’antistante piazza e, posteriormente, nellaarticolazione degli spazi all’aperto a servizio delle aule. Aspezzare questa rigida trama teutonica, i progettisti prevedonola realizzazione di un atrio interno, su cui si affacceranno tuttigli spazi, che è invece un esempio di sfrenata libertàcompositiva, pensato planimetricamente come una formaamebica che, in una sequenza di curve morbide ed ondulate dipareti vetrate, rompe plasticamente ogni rigida geometria e si

conquista spazio sia all’internodella scuola che all’esterno, nellaa n t i s t a n t e p i a z z a , i n u n aprotuberante estensione che fungeda invitante di ingresso. Fin qui sulprogetto non c’è nulla da dire; hauna sua interna logica funzionalee susseguente coerenza formale,tali da poterlo definire un buonprogetto.

Forse il tema di uno spaziomorbido e curvilineo interno checontraddice la rigida matricestrutturale di un architettura è untema ormai trito e ritrito nellap r o d u z i o n e a r c h i t e t t o n i c acontemporanea, ma non si puòpretendere che si propongano

ipotesi rivoluzionarie di spazialità architettonica in un piccoloprogetto per un piccolo asilo di una piccola provincia italiana.

Non si trattava mica del progetto della sede delle NazioniUnite! Il progetto va bene così com’è. Allora dove sono lecontraddizioni? Per saperlo vi rimando al prossimo numero.

(1. continua sul prossimo numero)

Ormai penso siano anni che i gradini della Chiesa di SanLuigi non abbiano pace. Percorrere Via Giulio Frisari, moltospesso, risulta un’epica odissea. Parcheggiare dovrebbe esserevietato dato, per l’appunto, il divieto di sosta ma, in realtà, èall’ordine del giorno e crea disagi e caos su una strada su cui,tra l’altro, sono ubicati uffici comunali, culturali come laBiblioteca, il Museo Archeologico, il Museo Civico del Mare,associazioni come la Pro Loco, contenitori artistico-culturalicome l’Auditorium e la Chiesa di Santa Croce: strombazzamenti,rumori molesti e invettive di conducenti e passanti la fanno dapadrona. E per di più in questa zona risiedono le suore diclausura (non è certo un’atmosfera ideale per il raccoglimento ela preghiera).

Personalmente mi sono preoccupato più volte di contattarela Polizia Municipale la quale il più delle volte (anche mentresto ora scrivendo, li vedo passare – dato che li ho chiamati pocofa) constata e va via e altre volte estrae l’agognato taccuino emulta (raramente, ma capita).

Ora: il problema, a mio avviso, è fare in modo che il divietodi sosta venga rispettato perché più volte la parte laterale efrontale dei gradini è stata ricostruita e ormai costituisce un falsostorico. Vero è che il tentativo di far comprendere a un biscegliesequalcosa che riguardi il senso civico, l’educazione civica èun’impresa non da poco. Ma è altrettanto vero che un interventoistituzionale, da parte di chi di competenza, potrebbe esseremaggiormente incisivo: non basta evidentemente un merosegnale di divieto (che passa bellamente inosservato).

In seguito alla negligenza degliautomobilisti più volte la parte

laterale e frontale dei gradini è stataricostruita e ormai costituisce un

falso storico.

Non si aspetti pertanto che la Chiesa (e con essa le sorelleche molto spesso ho visto rammaricate per tale situazione)continui a versare lacrime amare per colpa di gente negligente.Si intervenga quanto prima… almeno la smetto di dar fastidiouna sera si e una sera pure ai vigili urbani!

(Francesco Brescia)

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“LE CHERTIGGHJE” di Mons. Marino Albrizio

Corso Umberto I , 187Corso Umberto I , 187Corso Umberto I , 187Corso Umberto I , 187Corso Umberto I , 187BisceglieBisceglieBisceglieBisceglieBisceglie

Tel.-Fax: 080.2374954Tel.-Fax: 080.2374954Tel.-Fax: 080.2374954Tel.-Fax: 080.2374954Tel.-Fax: 080.2374954

Il cortile. È un sito tipico della città di Bisceglie, del centrostorico e delle zone rurali. Negli antichi documenti si trovanole parole “curtis” o “curticella”. Il Morea scrive: “corti ocorticelle diciamo oggi quei non larghi pezzi di terreno, cinti dapareti alte, dove dopo il pascolo suole raccogliersi il bestiame”.I cortili si differenziano tra di loro ed assumono nomi diversi:“crittigghie de pecre” ovvero l’ovile, in senso largo “tavernedi cavadde”, di vacche o capre. Uno di questi cortili esistevafino a qualche tempo fa all’angolo di via Corte Preziosa e viaCala di Fano di fronte la scuola elementare Don P. Uva, adibitodagli antichi venditori di latte per le vie della città portandocon sé la vacca e le capre da mungere, è stato inglobatonell’Istituto della Casa Divina Provvidenza, lo spazio dellesolenni manifestazioni. Il gestore era il sig. Povia detto“Sivaune”; era mio coinquilino nel palazzo di maestro Ciccio“Calzette”, su via Minzoni. Da ragazzo sono entrato in esso:notavo una larga mangiatoia e proprio in questi periodi dimolitura di olive stazionavano pesanti carri da trasporto carichidi “nozze d’alive”, che venivano portate a Bari. Ora c’è a Biscegliesu Corso Garibaldi, un opificio che trae da essi l’olio di sansa. Iresidui delle “nozze” erano comprati dalle fornaci di calce, i cuiresti erano venduti come “carvinedde” per la “frascere”. Questacostava ma era più durevole e calorifica, priva di fumo, bastavauna scorza d’arancia per aromatizzare l’ambiente! Le donne cheabitavano il cortile erano definite “crittigghière”, donnecampagnole, massaie. Erano sempre intente a diversi tipi dilavori, specialmente agricoli: nel periodo delle mandorlelesgusciavano e le mettevano al sole, lo stesso facevano con i pisellie con le fave.

Durante la raccolta delle olive erano portate in campagnaperché scegliessero quelle da mettere in salamoia, da quelledolci, a quelle di spagna da fare alla calce, alla olive appassite epoi salate. Particolare cura era riservata alle “Nulche”, che oggivengono anche congelate. Durante la raccolta dell’uva, dei fichie delle mele cotogne, facevano la marmellata e il vino cotto, undolce liquido cotto usato per i dolci natalizi: cartiddate esisimeinde; esse confezionavano il pane, i cappelletti, ed altritipi di pasta di farina di grano duro “la semola”. Curavano ancheil pollaio, nutrendo le galline e i conigli con la crusca impastatacon il pane avanzato. Le galline producevano uova a due rossi,i galletti e i conigli venivano ammazzati, cucinati e gustatidurante le feste.

Altre ragazze tessevano le stoffe ai teli. Difficilmentevenivano in città, tranne per la festa di S. Lucia e la Vigilia diNatale, la festa dei Santi e della Madonna Addolorata perché inquei mesi erano di guardia ai cortili dalle facili rapine del tempooppure erano troppo impegnate nel lavoro dei campi. Gli uominierano assenti durante il periodo della mietitura del grano, dellaraccolta delle mandorle, dell’uva, delle olive nei territori lontanida Bisceglie, come Cerignola, San Ferdinando, Trinitapoli, lazona di Andria e Corato.

Ma le ragazze dei cortili andavano a scuola? Certamente no.Il motivo non erano le condizioni economiche ma specialmentequelle morali. Un genitore, impegnato nei lavori agricoli, nonpoteva accompagnare i figli a scuola; gli edifici scolastici eranoubicati nel centro storico, in Santa Croce o in San Luigi. I cortili

erano molto distanti e le vie poco sicure a causadei malviventi senza scrupoli pronti a stuprare.Ricordo in Bisceglie l’ultima esecuzione perfucilazione al Castello-Carcere di Trani,eseguita su di un mostro: non solo avevaviolentato una bambina di quasi 5 anni, mal’aveva anche uccisa e messo il cadavere in un sacco gettandolonella spazzatura. Orribili delitti di pedofilia e occultamento dicadaveri, sono episodi quotidiani, notizie date dalla tv e daigiornali e le difficoltà delle forze dell’ordine di individuare iresponsabili a causa anche dell’omertà della gente, che conoscetali individui ma tace…è gente che vuole difendere la sicurezzadella vita senza seccature: non so, non ho visto e taccio. Leragazze dei cortili sono ingenue, credulone, e curiose; basta cheun tipo come Piripicchio si avventura per le vie dei cortili cheescono fuori a curiosare e sorridere fra loro ed ammiccarequalche spasimante giovanotto di passaggio: un sogno rosainterrotto subito dalla voce del padre: “Quanne t’ spicce e trasè,(nome), è troppe tarde!”.

Durante il periodo fascista, per favorire la scolarizzazionedi questi bambini sparsi per le campagne di Bisceglie, furonoistituite le scuole rurali, una delle quali in via Sella alla quale siaccedeva da una lunga scalinata di pietra. Questa scuola venivausata la domenica da me per la S. Messa e per il catechismodella Cittadella. Le altre scuole su via Vecchia Corato “UGardèidde” e nella Villa Bufis su via Cavour. Le scuole ruraliebbero poca fortuna per la difficoltà delle maestre di insegnarenella stessa aula a bambini di prima, seconda e terza elementarein poi, i bambini erano inviati alle scuole elementari del centrostorico, immaginate con quale scadente base di cognizioni!

I cortili di Bisceglie sono numerosi. Mi limiterò a descrivernesolo alcuni; il cortile del Centro Storico, quello di Sant’Adoeno,di fronte a forno Sant’Adoeno. Il suo ingresso è dotato di unarco; nell’interno nella parte destra sorge una palazzina a duepiani ed ha stanze a pianterreno per civile abitazione. Nella partesinistra a forma rettangolare c’è l’atri che continua poi in fondodalla parte destra con un altro atrio, di qui si porta verso l’esternosulla strada Sguazzone con un vicolo strettissimo, impossibileda attraversare. Esso separa il fabbricato del cortile dal fabbricatoora ricostruito, su Largo Castello –si attende che qualcuno locompri- . è un cortile le cui famiglie residenti sono numerosecome prole; sembra che siano legate tra loro da vincoli diparentela. Ora che i residenti sono diventati anziani, il cortilenon è più animato come una volta, e sono note nei giorni piùmiti, le signore sedute sulle vecchie sedie di paglia, parlottaretra di loro, mentre le loro mani s’industriano coi ferri aconfezionare abiti di lana e rammendare le robe di lavoro deifigli. Sembrano dei monaci nei monasteri cui urge il silenzio,qualche volta rotto da volgare parolaccia. L’altro cortile, megliopiù cortili, sono quelli di via Maggiore Calò sui quali sono staticostruiti una serie di altri edifici. Essi sono ubicati lungo ilpercorso delle Lame, dalla lunga e tortuosa che nasce dallepropaggini murgesi di Corato, tocca con un’ansa meravigliosale grotte di S. Croce, lambisce il nome Lancellotti e sfocia alporto lungo il muro aragonese di levante. Cortili sorti alle spalle

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della nuova chiesa della Misericordia, lungo via Calò a destra.Ero ventisettenne quando, vice parroco della Misericordia, vennichiamato ad amministrare l’olio santo ad un giovane che si eratagliato la gola, nel primo cortile. Infatti esso era suddiviso intre parti, ciascuna delle quali aveva il sui ingresso. Ripida era ladiscesa e la casa era incavata nella roccia, priva di servizi igienicie di luce elettrica e di acqua; la luce entrava da un finestrino.Solo più in là nel cortile della famiglia del sacerdote don Losapio,c’era un cortile dotato di tutti i conforti e ricordo anche un pozzodi acqua piovana, causa di tante sofferenze per detta famiglia.Il suicida giaceva sul letto sanguinante ed il dottore gli avevatamponato l’emorragia; trasportato all’ospedale fu salvato inextremis, ma il malcapitato inferme deciso a farla finita, si tolsela medicazione ed il mattino seguente gli infermieri constataronola morte. Io subito dopo avergli amministrato i sacramenti, caddiper terra svenuto. Da quel giorno non riesco più a vedere sanguee quando gli infermieri delle analisi mi tirano il sangue li avviso;spesso sono miei ex alunni, e mi distolgono con le chiacchiere,ma i miei occhi sono volti altrove. Ho conosciuto particolari diquesto cortile da una signora che è vissuta lì da bambina con lasua famiglia. Suo padre era un vetturino di carrozzella, ora sichiama tassista, ed il suo cavallo aveva come stalla una lungagrotta, sita sotto la casa. Era cosa comune per i cortili di riguardoavere queste grotte nel sottosuolo, utilizzate come stalle odepositi di attrezzi agricoli o legna. Proprio il cortile Limongellasu Via Guarini è tipico: piano rialzato, ampio atrio, casetterustiche o meglio bui antri prive di servizi igienici, il palazzodel padrone con due profondi cunicoli sotto di esso. Tipicocortile da sembrare una torre di vedetta è quello di “PozzoMarrone” di fronte alla Scuola Media “C. Battisti”. Si accede

con una rapida salita con un solo ingresso, attraverso un arco,un largo atrio nell’interno e case, di civili abitazioni; nei pianiinferiori credo siano state quelle dei contadini, quello superioredel signore padrone. Prima forse c’era un cancello, ora non più.Numerosi sono gli altri cortili: quelli di via Terlizzi, al di là delpassaggio a livello ; cortile Silvano sempre su via Terlizzi; suvia A. Bruni il cortile Morgigno, disabitato; quello di caporaleGiovanni di via Isonzo, fra poco scomparirà per gli edifici incostruzione; cortile Le Fornaci su via Fondo Noce. E proprio suquesta via c’era un altro cortile da me frequentato sin da ragazzo,insieme a mio padre Vito, muratore. Era cinto di alte mura conun unico ingresso e nell’interno una vasta aia, sulla quale siaprivano le case dei coloni. Spesso queste all’esterno avevano ilpergolato dell’uva corniola. In questo cortile multiuso può bendirsi che c’era il vero museo della civiltà contadina. Eppure allevolte capita in queste aree di pace e serenità, ci fu un delitto:uno spasimante sposo uccise una bellissima “Crittigghiere”.Chiudo questa pagina di sguardo d’insieme con la cortedell’Abate Cocola su via Cavour. Fu l’abate di Sant’Adoeno cherestaurò la chiesa e la dotò col gruppo del Calvario: il CristoCrocifisso con la Madonna e San Giovanni, e di fronte alla suavilla costruì le casette per i contadini, ora distrutte e su quelsuolo sono sorti nuovi palazzi. La corte era recintata da cancellidi ferro e dominavano al suo ingresso due alberi di salicipiangenti; da noi ragazzi erano chiamati “u arue de re pepe”per i suoi grappoli di frutti grossi quanto grani di pepe. Aproposito di questi alberi, c’è un proverbio “u arue si chiechequenne è giovine”, il salice va piegato quando è giovane. L’interacorte è dotata di un duplice atrio, quello dell’ingresso e quellodell’interno. Oltre al palazzo di Mons. Cocola, dietro vi sonoaltri palazzi di civili abitazioni.

“LE CHERTIGGHJE”

CICLISMO. IL 28° TROFEO “FESTA DELLAVORO” DEL 1° MAGGIO

E’ stato Maurizio Carrer portacolori delTeam Eurobike di Corato per la seconda voltache , sbaragl iando i l campo con gr inta edeterminazione da campione di razza, adaggiudicarsi in volata con un rash finale suGiuseppe Milillo del Team Fieramosca diBarletta e Valerio Garofalo del Team RuoteRoventi di Foggia il 28° Trofeo Festa del Lavoro,gara ciclistica regionale su strada, aperta agliiscritti della F.C.I. ed agli Enti della Consultaregionale ed extraregionali, che si è corsa sabato1 maggio sul tracciato di Bisceglie-Ruvo diPuglia-Bisceglie di Km. 30 ripetuto per tre giriper un totale di km. 90.

L a c o m p e t i z i o n e , a l l e s t i t a d a l l a l o c a l e A . S . D .Cicloamatori Avis in occasione della Festa dei Lavoratori,ha visto ai nastri di partenza la partecipazione di 90corridori su 127 iscritti provenienti dalle regioni Puglia,C a m p a n i a e B a s i l i c a t a . E ’ s t a t a s e n z a d u b b i o l amanifestazione più bella per il suo genere e non ha delusole attese degli appassionati di ciclismo.

A dare il via ufficioso alle ore 9.30 da P.zza Vitt.Emanuele è stato l’Assessore allo sport Vittorio Fata inrappresentanza dell’Amministrazione Comunale. Mentre inrappresentanza della F.C.I. era il Presidente del Comitatoprovinciale di Bari Pasquale De Palma. E dopo un giroturistico per alcune vie della città e lungo la Litoranea peril trasferimento su Via S. Andrea, la partenza ufficiale eradata alle h. 9,47 sotto la direzione di corsa di Michele Rana.

A prendere il largo subito dopo i primi chilometrisull’ascesa che porta verso Ruvo/Corato è Giuseppe Maiuridel Club Ciclistico UPJ di Taranto raggiunto da VincenzoCamporeale dl G.S. Sipontino. I due sono ripresi dopol’attraversamento di Ruvo sulla discesa per Bisceglie al km20 di gara. Tentava un allungo all’ingresso di BisceglieNicola Spinelli dell’Avis Cerignola e Pompeo Bisanti delTeam Fieramosca, tentativo subito spento su via S. Andreadove il gruppo si compattava. altri tentativi venivano postati

dal un gruppo di una decina di corridori che recuperavanouna manciata di secondi sul gruppo inseguitore. Ad avereragione della fuga erano in tre che si presentavano al GPM.nell’ordine: Matteo Bodinizzo del Club Cicloamatori Vieste,Valerio Garofalo e Luigi Giaconella.

I tre erano successivamente ripresi sulla discesa perBisceglie dal gruppo inseguitore con foratura di Bodinizzoche terminava la gara. Gruppo compatto in Bisceglie per ilterzo giro finale con diversi allunghi sempre sull’ascesa perRuvo. Sulla discesa per Bisceglie diversi tentativi di fugaspenti dal gruppo che compatto si presentava all’ingressodi Bisceglie su C.so Garibaldi, Via Piave e P.Vitt. Emanuelealle ore 12,00 tra due ali di folla che applaudivano il vincitoredella volata finale già sopra indicato.

Per la cronaca la distanza coperta di Km.90 ha fatto registrareuna media di. 41,53 km/h.

Ricca premiazione alla presenza dell’Assessore allo sportAvv. Vittorio Fata, della Sig.ra Patrizia Ventura, Presidente dellalocale Sezione Avis, consistente in coppe e/o premi di prodottitipici locali ai primi 10 della prima fascia E/S e M/1-M/2 e per iprimi 10 della seconda fascia da M/3 a M/8.

Il responsabile organizzativo - Michele Rana

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Calcio a 5 Serie “A”: BRAVO BISCEGLIEC5, NELLA STORIA!

Basket Serie “B”: AMBROSIA, OSTACOLOCATANIA AL SECONDO TURNOLa squadra allenata da Ciracì asfalta Catanzaro nella “bella” del primo turno e domenica 16maggio inaugura la serie contro gli etnei al PalaDolmen. Le impressioni di capitan Polselli.

Una prodezza di Douglas Nicolodi a 58" dal termine deitempi regolamentari consente al Bisceglie C5 di scrivere unanuova ed importantissima pagina nella storia del futsal italianoe dell’intero movimento sportivo pugliese e biscegliese nellospecifico. I neroazzurri del patron Alfonso Russo superano inGara 3 l’Augusta, vincendo una autentica battaglia, con il risultatofinale di 3-2 ed approdano alle semifinale, dove se la vedrannocon la Marca Futsal. PalaDolmen stracolmo di gente come non sivedeva da anni e con la gradita presenza di circa venti sostenitorimegaresi giunti nel tardo pomeriggio a Bisceglie. Capurso hatutti i suoi elementi a disposizione, Neri recupera Merlim madeve fare a meno di Rocha squalificato e Saiotti infortunato. Lostesso mister siciliano è presente in distinta come calcettista perarricchire la rotazione nel caso ce ne fosse bisogno. La gara sisurriscalda sin dai primissimi minuti con l’intera formazionesiciliana che punta Dao, provocandolo con ogni mezzo consentitoe non. A fare la gara sono i padroni di casa, che si manterrannoperennemente nella metà campo avversaria con Tosta e compagnipronti e ripartire e far male con dei contropiede efficacissimi. Lagara però si sblocca al 10’15" su azione da calcio di punizione,con Fortino che favorisce al battuta di prima intenzione a rete diKakà, che con un rasoterra precisissimo insacca alla spalle diLaion. Il Bisceglie C5 accusa il colpo in maniera evidenterigettandosi in avanti con troppa foga e poco raziocinio. Ci pensala classe di Nicolodi comunque a riequilibrare le sorti del matchcon una botta da zona centrale, che sorprende Kakà, tardivo nellachiusura e Falcone che forse non vede partire il pallone. IlPalaDolmen riacquista fiducia ed al 19’ sembra concretizzarsi ilsorpasso per i biscegliesi con l’Augusta che commette sesto fallospedendo Pedotti da dischetto del tiro libero. Il laterale diSananduva si fa respingere l’estrema punizione ma è evidentea tutti l’avanzamento irregolare di Falcone, che solo i direttori digara non notano. Ad un primo tempo interminabile sicontrappone una ripresa in cui la paura di sbagliare comincia afarsi sentire. È sempre il Bisceglie ha mantenere costantemente ilpallino del gioco, ma la fase difensiva dei vari Tosta, Fortino eKakà non consente al Bisceglie si sfondare il muro megarese.Come nella prima frazione di gioco anche nella ripresa la beffa siconcretizza per Planas e compagni al’1’20" allorquando Fortinosfrutta un lancio con le mani di Falcone per spizzicare in rete ditesta su uscita avventata di Laion. Augusta in vantaggio 1-2 eper il Bisceglie la montagna da scalare sembra di quelleimpossibili. Tanti tantissimi i tentativi da parte di tutti gli effettivia disposizione di Capurso, ma a turno Falcone ed i suoi

Di frDi frDi frDi frDi frontontontontonte ad un Pe ad un Pe ad un Pe ad un Pe ad un PalaDolmen galaDolmen galaDolmen galaDolmen galaDolmen grrrrremitemitemitemitemito io io io io inernernernerneroazzuroazzuroazzuroazzuroazzurrrrrri superi superi superi superi superano l’ano l’ano l’ano l’ano l’AAAAAugusugusugusugusugusttttta dopoa dopoa dopoa dopoa dopo

qqqqquaruaruaruaruarantantantantanta minuti di fuoco. A 58" dalla sira minuti di fuoco. A 58" dalla sira minuti di fuoco. A 58" dalla sira minuti di fuoco. A 58" dalla sira minuti di fuoco. A 58" dalla sirenaenaenaenaenaNicolodi manda in parNicolodi manda in parNicolodi manda in parNicolodi manda in parNicolodi manda in paradiso i suoi. Aadiso i suoi. Aadiso i suoi. Aadiso i suoi. Aadiso i suoi. Adesso èdesso èdesso èdesso èdesso èsemifsemifsemifsemifsemifinale scudeinale scudeinale scudeinale scudeinale scudetttttttttto contro contro contro contro contro la Maro la Maro la Maro la Maro la Marca Fca Fca Fca Fca Futsal.utsal.utsal.utsal.utsal.

compagni si immolano davanti alla propria porta. Il pari perògiunge lo stesso ed in maniera strameritata all’8’ quando Laionserve in profondità Rodolpho in banda sinistra, quest’ultimoimbuca per l’accorrente Pereira che gira di prima intenzionetrafiggendo Falcone per il momentaneo 2-2. Tutto da rifare traBisceglie ed Augusta ed all’orizzonte comincia ad intravedersilo spettro dei tempi supplementari. Bisceglie stoico, che si portaperennemente in zona offensiva spinto dal cuore, dal coraggioe dal quel poco di forze presente ormai nelle gambe di Dao esoci. L’apoteosi però giunge quando meno te lo aspetti. A 58"dalla sirena Nicolodi inventa un gol fantascientifico stoccandoun tiro di rara precisione su cui nulla può l’incolpevole Falcone.PalaDolmen che esplode letteralmente di gioia e panchinabiscegliese che si riversa in campo per abbracciare i suoi eroi. 3-2 per i neroazzurri e ultimi secondi di gara che servono solo acaricare ancor più l’ambiente, che festeggia in maniera meritataal suono finale della sirena. Bisceglie che quindi ribalta la seriee si qualifica per la prima volta nella storia alle semifinaliscudetto, dove affronterà la Marca Futsal, grande favorita perla vittoria finale del tricolore 2010. Si partirà con Gara 1 venerdì14 Maggio al PalaDolmen, per poi disputare Gara 2 mercoledì19 Maggio al PalaMazzalovo di Montebelluna con direttatelevisiva su Rai Sport +. L’eventuale “bella” si giocherà semprein terrà veneta venerdì 21 Maggio. (Gianluca Valente)

Nel primo appuntamento da “dentro o fuori” dei playoff,l’Ambrosia schiaccia con un eloquente +37 finale il Catanzaro(punteggio di 94-57) e vola al secondo turno degli spareggi-promozione. L’affermazione dei nerazzurri è costruita suuna straripante seconda metà di gara, allorché la pattugliadi coach Lillino Ciracì rompe gli indugi grazie ad unaprestazione perfetta nei meccanismi difensivi ed offensivi.Il fragoroso parziale di 30-4 per Bisceglie nei primi 8’ delterzo periodo consente così al pubblico del PalaDolmendi assistere ad un epilogo meno palpitante di altre recentiesibizioni. «In queste gare l’impatto mentale e fisico èimportantissimo – esordisce il capitano Ruben Polselli -. Avevamo in mente un unico obiettivo e l’abbiamoraggiunto, malgrado qualche lieve difficoltà nel primotempo (chiuso sul 38 pari, nda). Dopo l’intervallo siamo rientratisul parquet con la ferrea volontà di chiudere presto i conti e cisiamo riusciti facendo leva su un’eccellente difesa. Basti pensareche negli ultimi 20’ Catanzaro ha realizzato la miseria di 19 punti.Anche nei giochi d’attacco abbiamo trovato soluzioni molto efficaci

e tutti hanno contribuito alla vittoria, con cinque di noi in doppiacifra». Polselli si sofferma quindi sulla sua prestazione. «Sonocresciuto alla distanza. Nel secondo tempo sono stato più

coinvolto nell’economia del gioco ed i numeri (12punti, 9 rimbalzi, 2 spettacolari stoppate e 24 divalutazione) attestano che è stata una delle miemigliori prove dell’anno. Essere giunto in ottimaforma alla fase cruciale della stagione mi rende felicee, come il resto del gruppo, sono determinato adarrivare fino in fondo». Domenica 16 l’Ambrosiatorna sul parquet del PalaDolmen per inaugurare laserie del secondo turno contro Catania, giustiziere unpo’ a sorpresa della più accreditata Reggio Calabria.Gara-2 si disputerà in Siclia giovedì 20, l’eventuale

“bella” andrebbe in scena al PalaDolmen domenica 23. «In moltidavano già per scontato il duello con Reggio Calabria – spiegaPorselli -, invece ci tocca incrociare la compagine etnea, che verràqui senza aver nulla da perdere. Sarò fondamentale iniziare laserie col piede giusto». (Mino Dell’Orco)

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Calcio Eccellenza: BISCEGLIE, QUALICOORDINATE PER IL FUTURO?

A d u n m e s e d a l l a c o n c l u s i o n e d e lcampionato , in casa Biscegl ie s tentano adelinearsi le coordinate sul futuro societario, stepimprescindibile per affrontare qualunqueargomentazione di natura tecnica. La necessità dicostruire una solida piattaforma dirigenziale ondeevitare l’ennesima estate “rovente” è in cima ai pensieri delpresidente Mimmo Galantino (foto forzabisceglie.it), che cosìraffigura l’attuale momento.

«Ad oggi l’unica cosa certa è l’appoggio assicuratomidall’Amministrazione Comunale, ma ovviamente questo non

Archiviato il sesto campionato di filain Eccellenza, l’obiettivo prioritario ècostruire una solida piattaformasocietaria per il futuro. Il presidenteGalantino chiarisce: “Pronto unelenco di 40 imprenditori dacontattare, al momento l’unicacertezza è il sostegnodell’Amministrazione”.

può bastare per pianificare una stagione dignitosa– spiega Galantino -. Non ho alcuna intenzione dialimentare false illusioni tra i tifosi, quindisottolineo che per concretizzare determinatiprogrammi occorre la disponibilità del maggiornumero possibile di persone. A tal riguardo hos t i l a t o u n e l e n c o d i u n a q u a r a n t i n a d iimprenditori del territorio, tra grandi e piccoli, cheverranno contattati singolarmente nei prossimigiorni per sondare l’eventuale interesse a sostenereil Bisceglie nella prossima stagione. Mi auguro diricevere riscontri positivi e poi trarremo leconseguenze, anche perché in questo momento sonocompletamente solo».

Sulla posizione dei fratelli Pedone e di RobertoStorelli, riavvicinatisi “ufficiosamente” al clubnerazzurro nelle ultime settimane del torneo andato

in archivio, Galantino chiarisce: «Al momento non hanno ancorasciolto le loro riserve e stanno alla finestra nell’attesa che sicomprendano gli obiettivi del prossimo anno, ma è opportunoche ognuno svolga la propria parte. Come sempre, credofermamente che l’unione fa la forza». (Mino Dell’Orco)

Caleidoscopio: SUCCESSO PER I CAMPIONATIPARALIMPICI DELLA PEDONE-RICCARDI

SPORTILIA (pallavolo, serie C). Si èconclusa con un’affermazione al tie-breakl’eccellente stagione delle ragazze di coachNicola Nuzzi nel massimo torneoregionale. Nell’ultima gara capitanNazzarini e compagne hanno espugnatoil rettangolo dell’Assipanificatori Barigrazie ad una splendida rimonta: insvantaggio di due set (26/24, 25/21), ilsestetto biscegliese ha trovato la forza perpareggiare i conti imponendosi nei successivi parziali (14/25, 11/25). Il verdetto è stato dunque rimandato ad un combattutissimotie-break, in fondo al quale Sportilia ha prevalso per 21/19collezionando il 20esimo successo dell’anno in 26 partitecomplessive, con annesso quinto posto finale. L’unico rammaricoper il team presieduto da Angelo Grammatica resta quello di aversoltanto sfiorato l’obiettivo playoff, con la terza posizione (occupatadal Terlizzi) distante appena due lunghezze.

DON UVA (calcio, campionato Allievi). I ragazzi guidati daRenato Di Corrado completano il girone di finale del CampionatoRegionale Allievi con un lusinghiero secondo posto (bilancio di 2vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte) alle spalle dei baresi del Wonderful,che ora contenderanno il titolo pugliese di categoria ai concittadinidell’Aurora. Nell’atto conclusivo della propria stagione, il Don Uvaha sbancato col punteggio di 0-1 il domicilio dell’Olimpia SacroCuore Terlizzi in virtù della marcatura del difensore-goleadorSgarra, artefice di ben 11 centri complessivi.

ATLETICA, CAMPIONATI REGIONALI PARALIMPICI.Nel primo week-end di maggio la pista e le pedane dello stadio“Gustavo Ventura” hanno ospitato, per il secondo anno

consecutivo, i Campionati RegionaliIndividuali e di Società di atletica promossidal Comitato Italiano Paralimpico e riservatia i t e s s e r a t i d i v e r s a m e n t e a b i l i .Impeccabilmente organizzato dalla Pedone-Riccardi Bisceglie del presidente Graziani,la manifestazione ha raccolto l’adesione di12 società provenienti da tutte le provincepugliesi e di 164 atleti di ambo i sessi, per302 presenze gara complessive: numeri che

attestano l’importanza di un evento divenuto il clou della stagioneagonistica per questa benemerita istituzione. Nel corso delle duegiornate di gare non sono mancati risultati di buon livellosoprattutto nel mezzofondo. Il pomeriggio inaugurale di sabato,riservato alle prove dei Fisici, ha visto protagonisti gli alfieri della“Sportinsieme Sud” di Barletta, che hanno fatto incetta di titoliaggiudicandosi la vittoria finale di squadra ed il relativo trofeo.Nel programma della seconda giornata si sono invece misurati itesserati appartenenti alla Fisdir (Federazione Italiana SportDisabilità Intellettiva Relazionale), impegnati in un fittoprogramma mattutino e pomeridiano al termine del quale si sonosvolte le numerose premiazioni individuali. La classifica finale disocietà ha visto l’affermazione del Gs Delfino di Taranto che, dopoun serrato testa a testa, è riuscito ad aggiudicarsi il “2° Trofeo DeCicco” a spese dei campioni uscenti della Gargano 2000Manfredonia. Nel suo intervento di ringraziamento l’assessore allosport, Vittorio Fata, ha ipotizzato la candidatura di Bisceglie qualesede dei prossimi Campionati Italiani Paralimpici, da affidare allacollaudata regia della Pedone-Riccardi.

(Mino Dell’Orco)

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