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AZOICW.s...~~~~11V111111111211119111". •fa3rk. PUBBLICAZIONE: Nel giorno di GIOVEDI d' ogni settimana. Un numero, centesimi lO. DIREZIONE: Nella Tipogra.tia Vannucchi, via del Monte, 12, Pisa. AVVERTENZE • 45,0921.rp,, L' Amministrazione, F.11i Vannucchi, risponde' cloi4 ' soli incassi di cui ha emesso rica4tuta. I manoscritti non si restituiscono . Le lettere non affrancate si respingono. ; rawr ('UtUNEEMPINZWMICRWAR.TaP GIORNALE POLITICO-AMMINISTRATIVO GIÀ UFFICIALE PER GLI ATTI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE E COMUNALE ABBUONAMENTI: Un anno, lire 5: un semestre, lire 2,50; per fuori dello stato si aggiungono le maggiori spese postali. INSERZIONI: :e quarta pagina, centesimi 30 per linea. In terza pagina, lire 1,50 per linea. Nel corpo del giornale, lire 2 per line,' o spazio di linea. .~11111~~11111. Matrimoni 49,715 52,585 24,198 55,444 55,765 Divorzi 492 548 625 747 563 Anno 'XXVIII, nani. 12. (Conto corrente colla Posta). e'r110 "57 JE 13 11 (Conto corrente colla Posta). 20 marzo 1902 IN ITALIA E ALL'ESTERO Al 28 febbraio si erano pagate lire 29,354,000 in confronto di lire 32,753,000 pagate al 28 febbraio dello scorso anno per il debito pubblico al- l' estero. Onde, pur volendo lasciare un margine per i ritardati pagamenti cau- sati dalle operazioni del 4* cambio de- cennale, sono più di 3 milioni di ren- dita pagata in meno all'estero, che rappresentano un capitale di 60 milio- ni assorbito dal risparmio nazionale. Esiste a Turate una istituzione militare patriottica, la cassa militare Umberto I per i veterani e gli inva- lidi delle guerre nazionali, per la quale il ministero aveva dato affida- mento alla camera di aiuti che le rendessero possibile di estendere la sua azione. Sinora non se ne è fatto nulla. Il ministro della guerra invece dichiarò che non si sono stanziati fondi speciali per la Cassa militare Umberto I, perchè il bilancio della guerra è consolidato e non si é potuto prele- vare nessun fondo. Il municipio di Verona aveva deciso di fare delle demolizioni nella piazza delle Erbe che è uno dei più bei monumenti d'Italia, ed ha inoltre un'importanza storica grandissima. Il ministero della pubblica istru- zione informato del fatto, scrisse ordi- nando che nulla sia toccato nella parte monumentale di quella piazza che è, se non il più gigantesco, il più grazioso dei monumenti di Verona. Era stato imputato al ministro della marina, che durante lo sciopero degli operai dello stabilimento Pattison a Napoli, egli avesse accordato allo stabilimento stesso degli operai del- l'arsenale di Napoli. Il ministro smentì energicamente il fatto. Non solo non intervenne in danno degli operai; ma rispose nega- tivamente alla richiesta fatta per l'al- lestimento di due navi già in cantiere, di operai dell'arsenale per compiere dei lavori speciali che non potevano essere eseguiti dagli operai dello stabilimento. — Il ministero delle poste e tele- grafi smentisce che vi siano stati degli impiegati postali i quali siansi rifiutati di indossare la nuova divisa per man- canza di mezzi con cui provvederla. Nessun lagno di questo genere è stato fatto: però il ministero ha spon- taneamente domandato alle direzioni delle informazioni precise sugli impie- gati che non fossero in grado di soste- nere la spesa. Vennero indicati in tutto 400 irnpie• gati i quali si trovano in tale condizione, ed a tutti fu accordato un sussidio e- quivalente ai tre quarti od alla metà del costo della divisa secondo i casi. L'ispettorato ferroviario gover- nativo ha fatto un calcolo appros- simativo degli effetti finanziari che produrrà l'accomodamento coi ferro- vieri. Secondo questi calcoli, entro dicias- sette anni, cioè quando i ferrovieri att,uali raggiungeranno i massimi com- pensi, la perdita dell'erario salirà a ventisette milioni. Assicurasi pure che, da calcoli fatti, risulterebbe che le concessioni fatte ai ferrovieri porteranno in loro favore un aumento sugli stipendi attuali dal 22 al 24 per cento. Ciò però smentirebbe la cifra ad- dotta da tutti i presenti alla convoca- zione, che si aggira dai 20 ai 22 milioni. Siccome gli stipendi pagati dalle società ferroviarie ammontano a 129 milioni, il 22 per cento darebbe una maggiore spesa di 28 milioni, ed il 24 ne darebbe una di 31 milioni. — Il disastro di Chernakha supera in proporzioni gigantesche le prime notizie. Fino a tre giorni fa si erano le- vati di sotto le macerie 2,400 cadaveri, ma si crede che il numero delle vit- time sorpassi le 5,000. I becchini si rifiutano di seppellire i cadaveri, perchè secondo il rito mus- sulrnano, non è permesso di attendere più di sette giorni per il seppellimento dei morti nei luoghi sacri, e perciò la tumulazione dei cadaveri che si rin- vengono dopo il settimo giorno deve farsi sul luogo dove il cadavere venne trovato. Del resto Chemakha è ormai quasi deserto, perchè tutti gli abitanti l'ab- bandonano non appena abbiano trovato ricovero in altra località. Progetti di legge nuovi Quattordici progetti di legge oltre i bilanci vennero presentati alla ca- mera. I principali sono : spesa straordi- naria di 5 milioni per la riparazione dei danni cagionati dalle alluvioni del 1901; legge sul licenziamento dei maestri elementari ; modfficaz ioni al testo della legge per la riscossione delle imposte dirette ; creazione di un nuovo titolo consolidato al 3 112 per cento, e provvedimenti per i titoli re- di mi bili. Rivelazioni sulla questione dei ferrovieri Si sono voluti attribuire al mini- stero Zanardelli tutti gli errori che condussero alla vertenza coi ferrovieri; ed alla sua onerosa soluzione. Non s' è mai detta eresia mag- giore. I diritti dei ferrovieri nacquero dalle convenzi oni che furono fatte nel 1885. Quelle convenzioni imponevano alle società degli obblighi eccezionali verso i ferrovieri che già si trovavano in posto, e questi obblighi consiste- vano nel mantener loro gli antichi stipendi, coi relativi diritti alle pro- mozioni. Il primo errore quindi risale al 1885. Il secondo errore comincia nel 1887 Le società presentarono gli organici, perchè venissero esaminati ed appro- vati. Il ministro Saracco prima e tutti gli altri che vennero di poi non se ne curarono affatto. Sicchè ora il governo reclamava dalle società l' adempimento dei patti e la presentazione degli organici : le società replicavano vittoriosamente d' averli presentati sino dal 1887, senza che il governo facesse eccezione. E allora sorsero i ferrovieri a dire che governo e società se la sbrigas- sero fra loro, ma intanto si soddisfa- cessero i loro diritti che scaturivano dalle convenzioni, e ammontavano a 150 milioni. Il ministero Zanardelli dunque non ha altra colpa che quella d' aver ri- dotto i 150 milioni a 24. Il divorzio in due paesi cattolici ••■•■••••••••••••••. Le assicurazioni che l' on. Zanar- delli volle dare alla camera intorno al divorzio furono un atto di coraggio che i clericali non tardarono a vitu- perare col loro linguaggio ingiurioso e provocante. Il Vaticano, disse l' on. Zanardelli, rispondendo agli scrupoli religiosi del deputato Gavazzi, non ha iniziato l'a- gitazione per combattere il divorzio ha ordinato di iniziarla invece per combattere lo stato ». Indi soggiun- geva che il Belgio e la Francia, seb- bene paesi cattolici, hanno il divorzio, e non pertanto sono trattati dal Va- ticano con tutta la preferenza, e ri- spettati talmente nelle loro leggi, che il Vaticano esorta belgi e francesi ad obbedirle. Dunque, concludeva, non è il divorzio che il Vaticano combatte ; lo combatterebbe dovunque si trova. Non lo combatte nel Belgio, non lo combatte in Francia, e non lo com- batte altrove: e se soltanto in Italia solleva delle agitazion i, ciò vuol dire che non sono rivolte contro il divorzio, ma contro lo stato. L' on. Zanardelli evidentemente a- veva rnione. Nel Belgio che pure è un paese ultra-cattolico, il divorzio fu appro- vato in base alle ragioni addotte dai giureconsulti Laurent , Arutz , der Rest, i quali sostenevano che il divorzio è un diritto perchè è il ri- medio di un male. « La separazione di corpo ammessa dal codice civile è un sacrificio tatto a una credenza. Noi rispettiamo que- sta credenza, ma contestiamo al legi- slatore il diritto di elevare una cre- denza religiosa all' altezza di una leg- ge, cioè di un dogma obbligatorio per tutti i cittadini. Queste sono le idee che non furono mai poste in dubbio nel Belgio, paese eminentemente cat- tolico. « In ogni tempo i cattolici belgi hanno visto che il divorzio era di ne- cessità sociale ; da vent' anni che noi subiamo il regime clericale, mai alcun membro di questo partito ne ha chie- sta la soppressione, e nemmeno il go- verno cattolico del 1857, ultran3ontano per eccellenza ». La legge belga ammette tre cause di divorzio : 1. L' adulterio ; 2. Gli eccessi, sevizie o ingiurie gravi ; 3. La condanna di uno dei coniugi ad una pena infamante. Si può anche aggiungere come causa di divorzio l' art. 310 del codice civile belga. L' art. 310 'dice : Quando la separazione di corpo, pronunciata per tutt' altra causa che non sia l' adulterio della donna, sarà durata tre anni, il coniuge che era originariamente convenuto in giudizio potrà chiedere il divorzio al tribunale, che l' ammetterà se il coniuge origi- nariamente istante, presente o debita- mente citato, non consenta immediata- mente a far cessare la separazione. Nel Belgio è l'ufficiale dello stato civile che pronuncia il matrimonio, ed è a lui che incombe la cura di scio- glierlo in virtù di un giudizio di di- vorzio del tribunale. Dalla statistica ufficiale si potrà giudicare che il divorzio è un'istitu- zione che nel cattolico Belgio è di- ventata normale col consenso e col- 1' approvazione del papa : Anno Popolazione 1895 8,4 I 0,783 1896 6,495,886 1897 6,586,593 1898 6,069,732 1899 6,744,132 In Francia l' idea del divorzio ri- sale al codice di Napoleone, il quale ammette il principio che il matrimo- nio è contratto in uno spirito di per- petuità, e che per conseguenza è in- dissolubile ; ma ammette il divorzio come eccezione. « Devo però la legge — osservava Napoleone al consiglio di stato — mantenere indissolubilità quando il principio sul quale il matrimonio ri- amol

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AZOICW.s...~~~~11V111111111211119111".

•fa3rk.

PUBBLICAZIONE:

Nel giorno di GIOVEDI d' ogni settimana.

Un numero, centesimi lO.

DIREZIONE:

Nella Tipogra.tia Vannucchi, via del Monte, 12, Pisa.

AVVERTENZE •• 45,0921.rp,,

L' Amministrazione, F.11i Vannucchi, risponde' cloi4'soli incassi di cui ha emesso rica4tuta.

I manoscritti non si restituiscono .

Le lettere non affrancate si respingono. ;

rawr('UtUNEEMPINZWMICRWAR.TaP

GIORNALE POLITICO-AMMINISTRATIVO

GIÀ UFFICIALE PER GLI ATTI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE E COMUNALE

ABBUONAMENTI:

Un anno, lire 5: un semestre, lire 2,50; per fuori

dello stato si aggiungono le maggiori spese postali.

INSERZIONI:

:e quarta pagina, centesimi 30 per linea.

In terza pagina, lire 1,50 per linea.

Nel corpo del giornale, lire 2 per line,' o spaziodi linea.

.~11111~~11111.

Matrimoni49,71552,585

24,19855,444

55,765

Divorzi492

548

625

747

563

Anno 'XXVIII, nani. 12. (Conto corrente colla Posta). e'r110 "57 JE13 11 (Conto corrente colla Posta). 20 marzo 1902

IN ITALIA E ALL'ESTERO

— Al 28 febbraio si erano pagatelire 29,354,000 in confronto di lire32,753,000 pagate al 28 febbraio delloscorso anno per il debito pubblico al-l' estero.

Onde, pur volendo lasciare unmargine per i ritardati pagamenti cau-sati dalle operazioni del 4* cambio de-cennale, sono più di 3 milioni di ren-dita pagata in meno all'estero, cherappresentano un capitale di 60 milio-ni assorbito dal risparmio nazionale.

— Esiste a Turate una istituzionemilitare patriottica, la cassa militareUmberto I per i veterani e gli inva-lidi delle guerre nazionali, per laquale il ministero aveva dato affida-mento alla camera di aiuti che lerendessero possibile di estendere la suaazione.

Sinora non se ne è fatto nulla.Il ministro della guerra invece

dichiarò che non si sono stanziati fondispeciali per la Cassa militare UmbertoI, perchè il bilancio della guerra èconsolidato e non si é potuto prele-vare nessun fondo.

— Il municipio di Verona avevadeciso di fare delle demolizioni nellapiazza delle Erbe che è uno dei piùbei monumenti d'Italia, ed ha inoltreun'importanza storica grandissima.

Il ministero della pubblica istru-zione informato del fatto, scrisse ordi-nando che nulla sia toccato nellaparte monumentale di quella piazzache è, se non il più gigantesco, il piùgrazioso dei monumenti di Verona.

— Era stato imputato al ministrodella marina, che durante lo scioperodegli operai dello stabilimento Pattisona Napoli, egli avesse accordato allostabilimento stesso degli operai del-l'arsenale di Napoli.

Il ministro smentì energicamenteil fatto. Non solo non intervenne indanno degli operai; ma rispose nega-tivamente alla richiesta fatta per l'al-lestimento di due navi già in cantiere,di operai dell'arsenale per compieredei lavori speciali che non potevanoessere eseguiti dagli operai dellostabilimento.

— Il ministero delle poste e tele-grafi smentisce che vi siano stati degliimpiegati postali i quali siansi rifiutatidi indossare la nuova divisa per man-canza di mezzi con cui provvederla.

Nessun lagno di questo genere èstato fatto: però il ministero ha spon-taneamente domandato alle direzionidelle informazioni precise sugli impie-gati che non fossero in grado di soste-nere la spesa.

Vennero indicati in tutto 400 irnpie•gati i quali si trovano in tale condizione,ed a tutti fu accordato un sussidio e-

quivalente ai tre quarti od alla metàdel costo della divisa secondo i casi.

— L'ispettorato ferroviario gover-nativo ha fatto un calcolo appros-simativo degli effetti finanziari cheprodurrà l'accomodamento coi ferro-vieri.

Secondo questi calcoli, entro dicias-sette anni, cioè quando i ferrovieriatt,uali raggiungeranno i massimi com-pensi, la perdita dell'erario salirà aventisette milioni.

Assicurasi pure che, da calcoli fatti,risulterebbe che le concessioni fatte aiferrovieri porteranno in loro favore unaumento sugli stipendi attuali dal 22al 24 per cento.

Ciò però smentirebbe la cifra ad-dotta da tutti i presenti alla convoca-zione, che si aggira dai 20 ai 22milioni.

Siccome gli stipendi pagati dallesocietà ferroviarie ammontano a 129milioni, il 22 per cento darebbe unamaggiore spesa di 28 milioni, ed il 24ne darebbe una di 31 milioni.

— Il disastro di Chernakha superain proporzioni gigantesche le primenotizie.

Fino a tre giorni fa si erano le-vati di sotto le macerie 2,400 cadaveri,ma si crede che il numero delle vit-time sorpassi le 5,000.

I becchini si rifiutano di seppellirei cadaveri, perchè secondo il rito mus-sulrnano, non è permesso di attenderepiù di sette giorni per il seppellimentodei morti nei luoghi sacri, e perciò latumulazione dei cadaveri che si rin-vengono dopo il settimo giorno devefarsi sul luogo dove il cadavere vennetrovato.

Del resto Chemakha è ormai quasideserto, perchè tutti gli abitanti l'ab-bandonano non appena abbiano trovatoricovero in altra località.

Progetti di legge nuovi

Quattordici progetti di legge oltrei bilanci vennero presentati alla ca-mera.

I principali sono : spesa straordi-naria di 5 milioni per la riparazionedei danni cagionati dalle alluvioni del1901; legge sul licenziamento deimaestri elementari ; modfficaz ioni altesto della legge per la riscossionedelle imposte dirette ; creazione di unnuovo titolo consolidato al 3 112 percento, e provvedimenti per i titoli re-di mi bili.

Rivelazioni sulla questione dei ferrovieri

Si sono voluti attribuire al mini-stero Zanardelli tutti gli errori che

condussero alla vertenza coi ferrovieri;ed alla sua onerosa soluzione.

Non s' è mai detta eresia mag-giore.

I diritti dei ferrovieri nacquerodalle convenzi oni che furono fatte nel1885. Quelle convenzioni imponevanoalle società degli obblighi eccezionaliverso i ferrovieri che già si trovavanoin posto, e questi obblighi consiste-vano nel mantener loro gli antichistipendi, coi relativi diritti alle pro-mozioni.

Il primo errore quindi risale al1885.

Il secondo errore comincia nel 1887Le società presentarono gli organici,perchè venissero esaminati ed appro-vati. Il ministro Saracco prima e tuttigli altri che vennero di poi non sene curarono affatto.

Sicchè ora il governo reclamavadalle società l' adempimento dei pattie la presentazione degli organici : lesocietà replicavano vittoriosamented' averli presentati sino dal 1887,senza che il governo facesse eccezione.

E allora sorsero i ferrovieri a direche governo e società se la sbrigas-sero fra loro, ma intanto si soddisfa-cessero i loro diritti che scaturivanodalle convenzioni, e ammontavano a150 milioni.

Il ministero Zanardelli dunque nonha altra colpa che quella d' aver ri-dotto i 150 milioni a 24.

Il divorzio in due paesi cattolici••■•■••••••••••••••.

Le assicurazioni che l' on. Zanar-delli volle dare alla camera intornoal divorzio furono un atto di coraggioche i clericali non tardarono a vitu-perare col loro linguaggio ingiuriosoe provocante.

Il Vaticano, disse l' on. Zanardelli,rispondendo agli scrupoli religiosi deldeputato Gavazzi, non ha iniziato l'a-gitazione per combattere il divorzioha ordinato di iniziarla invece percombattere lo stato ». Indi soggiun-geva che il Belgio e la Francia, seb-bene paesi cattolici, hanno il divorzio,e non pertanto sono trattati dal Va-ticano con tutta la preferenza, e ri-spettati talmente nelle loro leggi, cheil Vaticano esorta belgi e francesi adobbedirle. Dunque, concludeva, non èil divorzio che il Vaticano combatte ;lo combatterebbe dovunque si trova.Non lo combatte nel Belgio, non locombatte in Francia, e non lo com-batte altrove: e se soltanto in Italiasolleva delle agitazion i, ciò vuol direche non sono rivolte contro il divorzio,ma contro lo stato.

L' on. Zanardelli evidentemente a-veva rnione.

Nel Belgio che pure è un paeseultra-cattolico, il divorzio fu appro-

vato in base alle ragioni addotte daigiureconsulti Laurent , Arutz ,der Rest, i quali sostenevano che ildivorzio è un diritto perchè è il ri-medio di un male.

« La separazione di corpo ammessadal codice civile è un sacrificio tattoa una credenza. Noi rispettiamo que-sta credenza, ma contestiamo al legi-slatore il diritto di elevare una cre-denza religiosa all' altezza di una leg-ge, cioè di un dogma obbligatorio pertutti i cittadini. Queste sono le ideeche non furono mai poste in dubbionel Belgio, paese eminentemente cat-tolico.

« In ogni tempo i cattolici belgihanno visto che il divorzio era di ne-cessità sociale ; da vent' anni che noisubiamo il regime clericale, mai alcunmembro di questo partito ne ha chie-sta la soppressione, e nemmeno il go-verno cattolico del 1857, ultran3ontanoper eccellenza ».

La legge belga ammette tre causedi divorzio :

1. L' adulterio ;2. Gli eccessi, sevizie o ingiurie

gravi ;3. La condanna di uno dei coniugi

ad una pena infamante.Si può anche aggiungere come

causa di divorzio l' art. 310 del codicecivile belga. L' art. 310 'dice :

Quando la separazione di corpo,pronunciata per tutt' altra causa chenon sia l' adulterio della donna, saràdurata tre anni, il coniuge che eraoriginariamente convenuto in giudiziopotrà chiedere il divorzio al tribunale,che l' ammetterà se il coniuge origi-nariamente istante, presente o debita-mente citato, non consenta immediata-mente a far cessare la separazione.

Nel Belgio è l'ufficiale dello statocivile che pronuncia il matrimonio, edè a lui che incombe la cura di scio-glierlo in virtù di un giudizio di di-vorzio del tribunale.

Dalla statistica ufficiale si potràgiudicare che il divorzio è un'istitu-zione che nel cattolico Belgio è di-ventata normale col consenso e col-1' approvazione del papa :

Anno Popolazione1895

8,4 I 0,783

1896

6,495,886

1897

6,586,5931898

6,069,7321899

6,744,132

In Francia l' idea del divorzio ri-sale al codice di Napoleone, il qualeammette il principio che il matrimo-nio è contratto in uno spirito di per-petuità, e che per conseguenza è in-dissolubile ; ma ammette il divorziocome eccezione.

« Devo però la legge — osservavaNapoleone al consiglio di stato —mantenere indissolubilità quando ilprincipio sul quale il matrimonio ri-

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posa è in opposizione colla triste real-tà ? Nessun legislatore, nessuna reli-gione l' ha fatto. Il cattolicisrno man-tiene in apparenza, ccn un rigore in-transigente, l' indissolubilità, che peresso è dogma ; ma soltanto in appa-renzà, poichè introduce la separazionedei corpi.

« Ora questa istituzione modifica ilmatrimonio, poichè ne fa cessare l' ef-fetto principale: la vita in comune ».

La reazione revocò il divorzio, enon fu ripristinato in Francia che nel1886, ampliando la legge belga, edammettendo che quando la separazionesia durata tre anni, il giudizio possaessere convertito in giudizio di divor-zio sulla semplice domanda di uno deiconiugi.

Ebbene, il Belgio è lo stato che sitrova nei migliori rapporti col Vati-cano, e la Francia è la sua nazioneprediletta, cui accorda il privilegio delprotettorato di tutte le missioni catto-liche in tutto il mondo!

Non è dunque una verità che ilVaticano non combatte, in Italia, ilil divorzio per il divorzio ? E se ciò èvero, perchè il divorzio regna a Pa-rigi come a Bruxelles, col consensodel sommo pontefice, che dà ad en-trambi i governi belga e francese leprove della massima deferenza, non èvero anche, per conseguenza, che inItalia il Vaticano prende pretesto daldivorzio per combattere lo stato ?

La sventura del poveri danneggiati

C' è davvero da desiderare d' es-sere proprietari, e d' essere danneg-giati da alluvioni e dalle frane, tantoè la prontezza con cui si ottengono. isussidi del governo !

Infatti, l' altro ieri apparve il re-golamento per eseguire la legge chestabilisce le modalità con cui i dan -

neggiati dalle alluvioni e dalle pienenel 1900, e nel primo semestre 1901,potranno ottenere il sussidio gover-nativo.

I comuni ed i consorzi comunalipotranno ottenere prestiti ad interessedi favore dalla cassa depositi e pre-stiti per la riparazione e ricostruzionedi strade e fabbricati, ed opere pub-bliche consorziali e comunali danneg-giate dalle alluvioni e dalle piene,presentando : copia della deliberazionecomunale che stabilisce il fine del pre-stito ; certificati del prefetto checomune ha imponibile l' imposta fon-diaria necessaria, e che il prestito èdestinato all' uso prescritto; bilanciodel comune.

I privati saranno pure ammessi adottenere prestiti ma con maggiori for-malità.

Dovranno presentare la domandadel prestito al comune, quindi pro-vare l' insufficienza delle proprie con-dizioni economiche, fornire descrizionesommaria degli stabili danneggiati,presentarne il tipo, la perizia, i titolidi proprietà, i tipi della ricostruzioneed i certificati ipotecari.

E quando tutto ciò si sarà potutofare, e non sarà forse prima del 1903,il privato od il comune danneggiatoPotrà riuscire ad avere un prestito amite interesse.

Ma per tre anni le case avrannodovuto rimanere diroccate, le strade

rovinate, e le arginature senza ripa-razione !

I progressi dell' emigrazione

Ora che ci siamo abituati, il feno-meno dell' emigrazione produce scarsaimpressione. Ma riandando un pocole nostre statistiche, non si può ameno di restare meravigliati della ra-pidità fenomenale con cui l' emigra-zione permanente venne crescendo.

Gli emigrati che si recano all' e-stero per rimanervi definitivamentesono venuti aumentando da 20,000circa nel 1876 a 195,993 nel 1888;nel 1890 erano discesi a 104,773 perrisalire a 175,520 nel 1891, ed a183,620 nel 1896; nel 1898 furono126,787, e nel 1899 131,308.

Mentre nel primo semestre 1899non sono stati che 63,300 nel primosemestre 1900 sono stati 76,967.

Nel ventennio 1879-1898 ammon-tarono a 2,174,534.

Per l'anno 1899 i compartimentidella Basilicata, delle Calabrie, degliAbruzzi e della Campania su 100,000abitanti ne fornivano il contingentemaggiore : le provincie di Palermo,Salerno, Potenza, Avellino, Cosenza,Catanzaro, Campobasso, Chieti, Gir-genti ed Aquila ne fornirono .í1 mag-gior numero in via assoluta.

Gli uomini emigrarono in maggiornumero delle donne, gli adulti più dei

Nel quinquennio 1895-1899 gliuomini furono da 65 a 72 per' cento.I fanciulli fino ai 14 anni furono da19 a 24 per cento, mentre pel cen-simento del 1881 i fanciulli d'amboi sessi costituivano il 30 per centodella popolazione del regno.

Nel 1899 gli agricoltori salirono a65,206, i terraiuoli e braccianti a15,183: mentre le altre professionitutte insieme non oltrepassarono i26,457. Gli agricoltori costituirono il61,02 per cento, i terraiuoli e brac-cianti il 14,26. Si noti, che infine an-che ì terraiuoli e braccianti prove-gono dalla campagna. E ciò, sebbeneda alcuni anni la proporzione degliartigiani e commercianti si sia venutaavvantaggiando.

Nel 1895 non erano che 40 percento gli emigrati partiti senza fami-glia, nel 1898 si trovano saliti a 48,nel 1899 a 55. Il Veneto, l' Emilia, laSardegna, la Sicilia sono i paesi didove si ha il numero maggiore diemigranti partiti colla famiglia. LaCalabria, il Lazio, il Piemonte, la Li-guria quelli di dove si ha il maggiornumero di emigranti che sono partitisoli.

Gli emigrati dall' Italia per paesifuori d' Europa nel 1899 furono in nu-mero di 145,440; l' eccedenza dellenascite sulle morti fu nello stessoanno di 385,375.

Per ogni 1000 abitanti, si ebberonel 1899, 4,58 emigranti e 12.13 dieccedenza delle nascite sulle morti.

Dal 1876 al 1885 la emigrazioneperiodica supera ogni anno la per-manente.

Nel 1886 le due specie di emigra-zione sono notevolmente eguali.

Dal 1887 al 1897 la emigrazionepermanente supera la periodica, qual-che volta anche di molto, eccetto ne-gli anni 1890, 1892 e 1894 in cui ne

viene superata. Anche nel 1898 laemigrazione permanente è inferiorealla periodica, e continua ad esserviinferiore nel 1899.

Nel 1900 e nel primo semestre1901, epoca cui arrivano le statisticheultime, si mantenne la medesima dif-ferenza.

Nel 1900 gli emigranti permanentisalirono al numero di 153, 209, men-tre i temporanei furono 199,573.

E nel primo semestre del 1901, siebbero 120,342 emigranti in perma-nenza contro una emigrazione tempo-ranea di 205,279 individui.

La differenza tra le due emigra-zioni è andata crescendo dunque al-trettanto rapidamente quanto la com-plessiva.

Finalmente le notizie raccolte dalministero degli affari esteri davanoper tutti gli stati dell' America il nu-mero di 1,426,446 italiani nel 1891,dei quali 452,000 nell'Argentina 100,000nell'Uruguay , 554,000 nel Brasile,286,520 negli Stati Uniti, e i rima-nenti suddivisi fra gli altri stati.

Dalle notizie però, le quali si han-no dal porto di Genova, si è rilevato,che nel 1879-98 dal porto di Genovason partiti un milione e mezzo d' Ita-liani : altri 4000 circa all'anno sareb-bero partiti da porti d' altri stati, ene sarebbero rimpatriati nello stessoperiodo di tempo circa 500,000. Nesarebbero quindi rimasti colà da unmilione e 100,000, di cui 400,000 nel-1' Argentina, e 500,000 nel Brasile.Andrebbero ancora aggiunti gl' ita-liani partiti da altri porti del regno,ma il numero non ne è grande. So-pratutto poi sarebbero da aggiungeregli emigranti partiti prima del 1879,poichè negli stati del Plata la nostraemigrazione data dal 1857 e nel Bra-sile dal 1870.

Tenuto conto delle nascite e dellemorti fra i nostri connazionali in altripaesi, si è computato, che fra tuttigli stati dell' America latina vi sieno2 milioni e mezzo, o 3 milioni di ita-liani.

Questi numeri sono superiori aquelli, che si hanno da censimenti a-mericani, perchè i criteri, coi qualiessi distinguono gli abitanti per na-zionalità., sono diversi da quelli cherispondono al concetto che abbiamonoi della nazionalità degli italiani fuorid' Italia. I governi di quegli Stati an-noverano come americani tutti coloro,che sono nati, o i quali dimorano ivida un certo tempo fissato dalla leggee che hanno ottenuto la naturalità inAmerica.

In massima però i nostri emigrantinon consentono facilmente alla na-turalizzazione, e malgrado le leggi lo-cali, conservano la propria naziona-lità.

Perchè si diventa calvi ?

Dopo l' importante scoperta del signor L.Dequéant, farmacista a Parigi, tutti sannoche è un microbo chiamato Sebobacillo quelloche fa cadere e che rende bianchi i capelli.Sopra questo argomento 1' autore ha deposi-tato due Memorie all' Accademia di Medicinadi Parigi nelle quali egli indica chiaramentel'origine delle diverse malattie del cuoio capel-luto ed il modo unico di guarirle rapidamentee sicuramente.

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•••■•••••••■•••••

— Lunedì scorso veniva aperto uf-ficio e dava principio alle sue opera-zioni l'agenzia di Pisa della bancacommerciale italiana che ha sede prin-cipale in Firenze.

— In favore del divorzio parlò do-menica scorsa nella sala del R. teatronuovo il prof. C. Lessona.

— Il prof. Alfredo Della Pura èstato nominato cavaliere nell'ordinedella corona d' Italia.

— I creditori della fallita bancapisana di anticipazione e di scontosono convocati per sabato 22 correntenella sala della corte d' assise per lanomina dei membri della delegazionedi sorveglianza e per essere consul-tati intorno alla nomina definitiva delcuratore.

A tale adunanza saranno ammessii creditori muniti del loro titolo ed imandatari speciali muniti oltrechè deltitolo di regolare mandato.

)4-

sr-ir APC) CI VIE...nDal dì 12 al d1 18 marzo 1902 inclusive.

NASCITE DENUNZIATE

Maschi n. 12 — Femmine n. 15.Nati morti n. 3.

MATRIMONI

Niccolai Annibale, meccanico, di S. Marcoalle Cappelle, cen Barghini Ildegarde, atten-dente a casa, di Pisa — Bindi Angiolo,muratore, con Berretta Emilia, orditrice, ce-libi, di S. Michele degli Scalzi — Teglia Ga-lileo, celibe, infermiere, di S. Marco alle Cap-pelle, con Soldani Caterina, vedova, atten-dente a casa, di Pisa. Moroni Carlo Pri-mo, bracciante, di Pisa, con Pistà Prima,tessiera, di S. Marco alle Cappelle, celibi —Matucci Luigi, pasticcere, con Palmieri Ada,seggiolaia, celibi, di Pisa — Puccini Oreste,vetraio, di Pisa, con Bueri Elvira, attendentea casa, della Madonna dell' Acqua, celibi —Batacchi Giovanni, ebanista , con GonnelliLuisa, attendente a casa, celibi, di Pisa.

PUBBLICAZIONI DI MATRIMONIO.

Bellagotti Zelindo, manovale, con Gian-nessi Maria, attendente a casa, celibi, di SanMarco alle Cappelle — Petrignani Ferruccio,bracciante, con Salvadori Elettra, colona, ce-libi, di S. Piero a Grado — Fedeli BeatoGuglielmo, calzolaro, con Attuali Ida, incan-natrice, celibi. di Pisa — Marchiodi Curzio,di S. Maio, con Mosti Amelia, flascaia, ce-libi, di Pisa — Tamagno Natale, impiegato,con Rugani Dosolina, bracciante, celibi, diPisa — Burgalassi Amleto, cocchiere, conBovini Amata, attendente a casa, celibi, diPisa — Del Francia Rizieri, vetraio, di SanGiusto in Cannicci, con Glielardi Ofelia, tes-siera, di Pisa, celibi — Galli Ranieri Gio-vanni, bracciante di S. Ermete, con GhelardiBianca, tessiera, di Pisa, celibi — SbranaVespasiano, con Burlacchini Giovanna, celibi,coloni, di S. Piero a Grado.

MORTI.

Melani Federigo, coniugato, di anni 55,di S. Biagio a Cisanello — Guerra vedovaFicini Amabilia , 76, di S. Michele degli

e

Scalzi - Vicentini Ranieri, vedovo, 63, diS. Giusto in Cannicei - Serfogli Ferdinando,vedovo, 79. di Pisa - Soderini vedova Ghir-landa Cesira, 58, di S. Marco alle Cappelle

- Guiggi nei Tamburini, 47, di Laiatico -Tedesco vedova Di Noia Perla, 86, di Pisa- Frediani vedova Balestri Cherubina, 71,di Pisa - Pardini Luigi, vedevo, 73, di Pisa- Cita Alaide, 7 di Putignano - Baldassarivedova Malcontenti Annunziata, 78, di Pisa- Bianchi vedova Ferrini Serafina, 80, diFauglia - Cantoni Alamanno, coniugato, 59,di Pisa - Fati nei Carnpera Adelaide, 56,di Pisa - Pardini nei Bendinelli Elettra, 41,di Pisa Mannocci nei Silvestri Maria, 24,di Cascina - Lazzerini Anna, nubile, 26, diCascina - Martinuzzi Carlo, coniugato, 67,di S. Michele degli Scalzi - Calli Giuseppe,vedovo, 46, di S. Giovanni al Gatano Be-chelli Alfredo, celibe, 22, di Bagni S. Giu-liano.

E più n. 6 al disotto di 5 anni.

CAMBIA MENTI DI RESIDENZA.

Emigrati.Hinegh Luigi, a Genova - Castellucci

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vorno.Immigrati.

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ATTI GIUDIZIARII

Sunto degli atti legali inseriti nel n. 73

(1 I marzo 1902) del supplemento al foglio

periodico della R. prefettura di Pisa.- L' usciere Laudrisciana addetto al tri-

bunale di Pisa ha citato i signori Prima,Umberto e Giulia Giuliani e Melchiorre Giu-liani in proprio e come padre del minore Nello,domiciliati ai Bagni S. Giuliano, attualmenteresidenti all'estero, a comparire avanti il tri-bunale di Pisa il 24 aprile 1902 per ivi sen-tire ordinare la vendita al pubblico incanto diun loro immobile.

- 11 messo l'orini Alfonso addetto allaesattoria comunale di Pisa, per debito d' im-poste di Poletti Emilio fu Andrea, oggi l'eredeOlga fu Emilio, rappresentata da sua madre,ha proceduto a pignoramento presso il sig.Felice Coli fu Ferdinando, e lo ha citato acomparire alr udienza 22 marzo della preturadi Pisa per emettere la dichiarazione espressadall'art. 613 C. P. C. Pari citazione ha fattoalla parte interessata.

- Estratto di ricorso per nomina di peritoche proceda alla stima di alcuni beni immo-bili di proprietà Pato Giuseppe fu Carlo,situati in Parrana S. Martino, luogo dettoCardecirno.

- La signora Baggiani Maria fu Doma-fico, vedova di Ferdinando Bonamici - Banti,possidente domiciliato alle Cascina di Buti,con atto ricevuto nella cancelleria della pre-tura di Vicopisano, dichiarava di accettarenon in proprio ma come madre avente lapatria potesta sul suo figlio minore Santi e deldetto Ferdinando Bonarnici-Banti, con benefi-zio di legge e d'inventario, la eredità testamen-taria relitta dal padre del minore stesso.

- Bilancio consuntivo delr esercizio 1901della società anonima cooperativa di consumodi Fauglia.

- Il tribunale di Pisa ha proferito sen-tenza di revoca di moratoria e di dichiara-zione di fallimento della banca pisana di anti-cipazione e di sconto ; nominando a giudicedelegato l' avv. Eugenio Millo, ed a curatoreprovvisorio il ragioniere prof. Vincenzo Gittidi Torino.

La prima adunanza dei creditori per lanomina dei membri della delegazione di sor-veglianza e per essere consultati intorno allanomina definitiva del curatore, seguirà nellasala della corte d' assise, via Beccarla, il 22marzo corr. A tale adunanza saranno ammessii creditori muniti del loro titolo, ed i man-datari speciali muniti oltrechè del titolo diregolare mandato.

Il termine di 30 giorni è stabilito, a par-tire dal 4 marzo 1902, entro cui i creditoridovranno presentare nella cancelleria del tri-bunale di Pisa le dichiarazioni dei loro crediti.

La verifica dei crediti avrà principio il 18aprile ed il giorno 22 detto è determinatoper la chiusura del processo verbale relativo;la verifica e la chiusura predetta sarannoeffettuate nella sala delle udienze civili deltribunale stesso.

Detta sentenza ingiunge alla banca fallitae per essa ai suoi legittimi rappresentanti dipresentare entro tre giorni il bilancio e i libridi commercio.

- La R. prefettura di Pisa, in seguitoa disposizione ministeriale fa noto che, il 22corrente, in una delle sale dell' ufficio, si addi-verrà all' incanto per 1' appalto e delibera-mento definitivo dei lavori occorrenti per

imbancamento e ring,rosso dell' argine sini-stro del fiume Arno dallo scalo di Pontederasino alla via dei Mugnai per r estesa comples-siva di metri 829,40 nei comuni di Pontederae Calcinaia per l' importo, a base d'asta dilire 13000.

- Altro avviso relativo a domanda direttaad ottenere dal tribunale di Pisa ordine divendita di un immobile di proprietà GiulianiMelchierre ed altri Giuliani, situato ai Bagnidi S. Giuliano e consistente in un fabbricato

e terreno annesso, situato nei Bagni stessi,stimato lire 1850, con rendita imponibile dilire 225 il fabbricato e lire 0,60 il terreno.

- Il tribunale di Pisa ha proferito sen-tenza dichiarativa di fallimento contro ManziGiuseppe commerciante in pellami e colonialidomiciliato a Peccioli ; ha nominato a giudicedelegato alla procedura l' avv. Eugenio Millo,ed a curatore provvisorio del fallimento, il

rag. Damiano Chi arini.L' adunanza dei creditori per la nomina

dei membri della delegazione di sorveglianzae per essere consultati intorno alla nominadefinitiva del curatore sarà tenuta in unadelle sale del tribunale medesimo il 26 marzo1902. È stabilito il termine di 30 giorni, dal7 marzo corr., alla presentazione delle dichia-razioni dei loro crediti, e determinato il di16 aprile p. v. per la chiusura del verbale diverifica dei crediti, ecc.

- È stata presentata al presidente deltribunale di Pisa istanza per nomina di peritoche proceda alla stima e occorrendo allarepartizione in lotti di terreni, case coloniche,villa padronale, detti Aione, le Macchie disotto, Piano di Sandrone e la Dispensa, diproprietà Giuseppe Mazzei fu Temistocle,Emilia Biscioni vedova Mazzei in proprio eper i minorenni Mario, Francesco e Marghe-rita fu Temistocle Mazzei, dorniciliati a Cas-tellina Marittima.

- Il cancelliere del tribunale di Pisacertifica che con sentenza dello stesso tribu-nale è stato omologato il concordato conclusodella ditta Angelo Valenti di Pisa, di cui èproprietario Angelo Valenti, sulla base del20 per cento, e sono stati accordati alla Dittafallita i benefici di cui all'art. 839 del codicedi commercio.

- Il messo Tonni Alfonso addetto ali' e-sattoria di Pisa, premesso che con sentenzarilasciata in forma esecutiva, il sig. Coli Felicefu Ferdinando terzo debitore di Poletti Olgaerede di Poletti Emilio, rappresentata dallapropria madre, fu condannato a pagare lire18,90 alla esattoria di Pisa, ha notificato alsig. Coli Felice fu Ferdinando di domicilio,residenza e dimora ignoti la predetta sentenzafacendogli precetto di pagare entro cinquegiorni la somma suddetta, con diffida che nelcaso di mancato pagamento sarà contro di luipro ceduto a forma di legge.

Sunto degli atti legali inseriti nel supple-

mento al n. 74 (14 marzo 1902).

- A seguito di deliberazione del consigliodi amministrazione della banca cooperativadi Collesalvetti, r assemblea generale degliazionisti già indetta viene prorogata al di33 marzo corra ed al cil 6 aprile successivooccorrendo una seconda convocazione.

- Il presidente del consiglio notar ile diPisa rende noto che il notaro Francesco Pallagià residente nel comune di Terricc iola, condecreto reale è stato traslocato nel comunedi Peccioli ove ha l' obbligo di risiedere.

- L' usciere N. Landrisciana, addetto altribunale di Pisa, ha notificato alla signoraFrancesca Ripoli nei Di Nasso, domiciliata e

residente alr estero, come erede del fu [scopoRipoli, intimazione ad essa e ad altri coeredial pagamento di lire 3360.

- Elenco dei cavalli Stalloni di proprietàprivata, approvati per la monta pnbblica nellastagione dell' anno 1902.

- La R. Prefettura di Pisa pubblica unavviso d' asta (secondo incanto) per la for-nitura dei foraggi : avena, fieno, crusca epag ha di grano, occorrenti in servizio dellascuola di medicina veterinaria in Pisa. Il nuovoincanto sarà tenuto in una sala di detta pre-fettura il 2 aprile p. v.

- Il Sindaco del comune di Vicopisanorende noto che il progetto tecnico e gli atti

di espropriazione relativi ai lavori di rialzo edingrosso dell' arginatura sinistra dell' Arno frail chil. 14 a monte della Botte dell'emissariodi Bientina ed il chil 20, trovatisi depositatiin quell' ufficio a disposizione di chiunquevoglia prenderne cognizione a tutto il 21

marzo corrente.- Il tribunale di Pisa ha proferito sen-

tenza dichiarativa di fallimento contro Salva-dori Orlando fu Giuseppe intraprenditore dilavori edilizi domiciliato a Pisa (S. Marco)ed ha nominato a giudice delegato alla pro-cedura del fallimento r avv. Eugenio Millo,ed a curatore provvisorio l' avv. UmbertoAbenairn, fissando al 29 marzo l' adunanzadei creditori per la nomina della delegazionedi sorveglianza e per essere consultati intornoalla nomina definitiva del curatore.

Stabilito il termine di 30 giorni alla pre-sentazione delle dichiarazioni dei loro crediti,

determina il 12 aprile p. v. per la chiusuradel processo verbale di verifica dei crediti @CC.

II cancelliere del tribunale di Pisarende noto che il lotto I I dell'immobile escusso

a carico Rossi Bellarmino di Manti fu prov-visoriamente aggiudicato per il prezzo di lire1001.

a-- Prima pubblicazione di un estratto dibando per vendita coatta di beni immobili,che appresso, in danno del sig. Gaetano Bel-dia, possidente, domiciliato a Santo Pietro( Capannoli).

Lotto primo - a) Una casa a 3 piani,con resedio in comunità di Capannoli, frazionedi Piè di Villa, con rendita di lire 86,25quanto al fabbri rata redditizio, e di lire I I ,16quanto al fabbricato rustico, di libera proprietà.b) Un piccolo fabbricato, di recente costru-zione, di due piani con resedio a capannaposto come sopra, con rendita al catastoterreni di lire 0,36 non essendo stato adda-ziato. e) Un appezzamento di terreno in partesodo. ed in parte lavorativo, fruttato ad orto,con pollaio e cantina sotterranea in muratura,

della superficie di ari 9,81,61, posto comesopra, con rendita imponibile di lire 8,15.

Lotto secondo - Un appezzamento diterreno lavorativo, olivato, fruttato dellasuperficie, di ari 43,63,43 posto in comunitàdi Capannoli luogo detto al Pietraio, con ren-dita imponibile di lire 25,95, di libera pro-prietà.

Lotto terzo - Un vasto appezzamento diterreno lavorativo, vitato, fruttato della esteri-zione di ettari 2,50,15,17 posto nel comunestesso luogo detto la Valle di Giuncheto,con rendita imponibile di lire 69,10, di liberaproprietà.

Il lotto primo sarà esposto all'incanto perlire 2459, il lotto secondo per lire 2459,64,il lotto terzo per lire 7004,21.

Colla sentenza di vendita relativa venneaperto giudizio di graduazione fra i creditoridel debitore espropriato.

- II Sindaco di Castellina Marittimarende noto che nel di 29 marzo 1902, nel-l' ufficio comunale locale, avrà luogo un' astapubblica per l'appalto dei lavori d' amplia-mento del cimitero di quel capoluogo : i lavoricompresi in un sol lotto, sono posti alr astaper la complessiva somma di lire 10811,79(esclusi gr imprevisti).

- Estratto di atto di annullamento dicostituzione di società. Mediante sentenza deltribunale di Lucca fu dichiarata nulla a tuttigli effetti la privata scrittura colla quale erastata costituita la Società Giovannoni, Fontanae C. avente sede in Ponte a Serchio (Pisa).

Prezzi dello grato° vendute In ansa

nel mercato del 18 marzo 1902

N. B. I prezzi segnati nella 1.a colonna RODO

relativi a generi venduti in partita .ftiori dado.1 prezzi segnati nella 2.a colonna rignardano

generi venduti in dettaglio dazio compreso,

Cereali I,. e C. L. e C.

Grano gentile lat q. l' ett. . 21, 93 22, 30Detto 2a q. » 21,90

Detto Mazzocchio I.a qual. . »Detto di Maremma. . . . 27,00Granturco 1.a I nuovo l' ett.Detto di 2.a nuovo .

a12,0011,65

27, 50120011,65

Detto estero . . » »Ceci c'etnici » »Vacca schiette » »Dette estere » »Segale l'ett » »Orzo nostrale » »

LegumiFagioli bianchi di I .a q. nuoviDetti mezzaniDetti tondini Detti coll'occhio

FarinaFarina marca B netta da tela 32,25 a 33,50Farina marca O netta da tela 32,25 a 32,50Semola netta da tela . . . 13,75 a 14,00Semolino La qualità da paste

da minestra con tela . . 35,00 a 35,25Detto I.a qualità da ingrasso » a 13,50

itt so

Riso I a qualità, il quintale » 55, 00* 2.4 » » 49,00

blio a" olivaOlio d'oliva 1.a' qualità, l' ett. 126,- 136,50Detto di 2,4 114,- 124,50

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di Pisa, l' ett. (nuovo) . 18, - 24, 50Detto di 2.a qualità » . . 13, - 19, 50Detto di collina 1.a qualità 26, - 32, 50Detto di 2.a 18, 24,50

ForaggiFieno I.a q. nuovo il quintale 8,00 »Detto di 2 a 6, 00 »Paglia 2, 50 a 3, 50

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Non più CAPELLI nè BARBA GRIGI o BIANCHI!1741.

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