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io ti e e ANNO XIX 4e 42 e. %* 4114`a. <33 es < `‘, Pisa, Domenica 15 Gennaio 1911. Num. 3. ceo 44, o. I o Ponte di Pisa GIORNALE POLITICO AMMINISTRATIVO DELLA CITTÀ E PROVINCIA sriees31 . pus an : per un wrms.ntr.• n F• .. ... 719 - t* Mar-1 d una •sartolina vaglin 14.11'a.mminiatriazione del P4”:. ptac. 01..1 rèl« t.”57.1ank i Via Gioette Dardnecii. n. 9. P•g,, ..•x• ti,• f11. n 1 o1•011. P.' III 111111.11f TA i por avv:a§ .-dclorns in prima pagina lira 3; in seconda lira 1,60; in terza lire 1,00; in quarta lira 0,60 per oirni linea o n'agio di linea (Pag. ext.) Per avviai finanziari, industriali, oornmaroiali; per inserzioni; per necrologio, per i-iciarer in cronaca. diffide. orennnieste. etto.: prezzi dla contra.ttarai si pubblica la Domenica. Ai cortesi e fedeli abbonati facciamo viva premura di mandare sollecitamente l' im- porto del loro abbonamento. Basta indirizzare una cartolina vaglia da L. 5 alla Amminis- trazione del " Ponte di risa L' Amministrazione. -- 31ercoleili si è limita-tirato a Roma il palazzo di Giustizia, di cui ebbe l' iniziativa Giuseppe Zediardelli e che costruì, vincendo il concorso, il prof. n'alieno Gaglielmo Caideriiii che Pisa ricorda con onore per averlo avuto nella sua Università insegnante di architettura superiore teorica e pratica e di storia dell'arte. La questione dei ferrovieri pare appianarsi: La Giunta del Bilancio ha esaminato il disegno di legge sulle moilificazioni all'ordi- namento delle Ferrovie di Stato e sul miglioramento del personale. Dalle premure pubbliche i ferrovieri debbono constatare che vi è tutto il buon volere non solo da parte del Ministro, ma anche da parte del Parlamento, per venire ad una sollecita discussione del progetto dell' on. Sacchi, presentato nell' interesse del personale al quale è assegnata la somma di 21 milioni. Dagli ultimi giorni di novembre, in cui quel progetto fu pub- blicato, tentasi contro di esso una agitazione fittizia, che è poi andata sfumando gradatatnente, ed oggi, molti pregiudizi sono stati corretti. allo stesso modo che si è dimostrata l' insussistenza di tutte le agitazioni che dovevano portare alla proclamazione dello sciopero ferroviario. • L'anticipata riunione della Giunta del Bilancio prova che alla riapertura della Camera si vuole aver pronto per la discussione il progetto tanto atteso dal personale ferroviario. E sarà risolta cosl una delle pià grosse quistioni che si tro- vano sul tappeto. Il ciripanienario dell' uniM d Italia Lunedì soro, a Bologne, nell' aula ',lagna della Università, per la cerimonia della distri- buzione dei premi Vittorio Emanuele, Giovanni Pascoli pronunziò un abito iimo sul a cinquante- natio uni t d It1tliii .. Dello splendido discorso, caldo di freni i ti civili, commosso da tutte le vibrazioni più gagliarde di antor patrio, riportiamo la chiusa el , quentis- sima Me dal mare che egli salpò a lumi spenti come un corsero, dall' isole silvestre che egli coltivò come un contadino, per la porta che egli difese col ferro e col fuoco conia un titano, viene il biondo eroe, raggiante nella tunica vermiglia, fremente come nei baldi :timi della gioviiiezza sua gagliarda: ed incontra Re Vittorio: ai selu- tatio come già altra volta, o poi si separano e salgono sui due colli che prima che Roma fosse mostravano gli avittizi di due città distrutte: l' uno sul Gianicolo, l' altro sul Campidoglio. Da questo giorno in cui Egli disperve con la sua forma mortale, abbiamo iniziato l' anno santo. Santo io ripeto. Quel che noi facciamo e il popolo italiano fa non è una festa e una com- memorazione civile, ma Una cerimonia religiosa. Noi celebriamo un rito della religione della Patria. e La religione segna il progressivo e sicuro divenire di ogni società di uomini, si che essa si faccia via via beinpre più una comunione di fratelli. Ora il sentimento di patria é quello che più ci accomuna ed è perciò religione e religione che segue ed accompagna anche quelli che la rinnegano, come una povera buona madre, che nella notte tetra, sola, va dietro, nascondendosi e singhiozzando, al cattivo figlio che l'ha battuta. O Patria, tu snprai tra i tuoi figli partire il la- voro e il pane, si che non si rissilio tra loro ! a Questo sentimento sarà il grande pacifica- tore nelle aspre e dure lotte fra lavoro e capi- tale, fra classe e classe, fra categoria e categoria. Fu pure questa Italia opera di tutte le classi e categorie ! Garibeldi escludeva i contadini, che non aveva inni visti accanto ai nobili, ai bor- ghesi, agli artigiani, a tutte le classi, con la medesima camicia rossa o giubba grigia. Ma non erano in maggior numero contadini i vincitori di Palestro, di San Martino, di Castelfidardo, di Gaeta: i vinti ma non senza gloria, di Custoza? e Opera di tutte le classi l' Italia; e l' Italia sarà arbitra fra le classi, moderatrice, pacifica- trice. E così in quest' anno della festa semiseco- lare, ad esempio di Roma nel suo sacrifizio se- colare, non saranno e non debbono essere liti e discordie; e cosi voi giovani ora, possiate, cele- brando il primo secolo della Patria, così antica e cosi nuova, così altra e sempre la stessa, come il sole, avere la felicità di contemplare fra un cinquantenario un popolo sapiente e possente, libero e giusto, con tutto il suo agro risanato e coltivato, con tutti i suoi monti rivestiti di selve, con tutte le sue energie naturali messe a frutto, con le libere colonie a lui rispondenti profitto ed onore, in possesso de' suid ter m i n i, in amicizia coi finitimi, senza altri reclusori che quelli per i malati di mente, con tante e taute scuole. •he siano le chiese e non più le catacombe di questa religheie che ispirò il pensiero di Maz- zini, che confermò l' energia di Cavour, che fece iniiaizar,i il tricolore a Carlo Alberto, che fece gettare il grido unitario o Garibaldi, che fece :ululare la spada a Vittorio Emanuele ! a - - - - la medaglia d , onì 1 11.0 fdlliEfid La cerimonia (li Domenica mattina per la con- segna della medaglia d' oro decretata da S. M. il Re al 21° per l' opera eminentemente generosa che e , sa compiè nella sventura del terremoto celebro - siculo, riuscì sim: ittica e solenne. Vi intervennero tutte quante le autorità ci- vili, i rappresentanti di tutte le armi, una folla di invitati ed in bel numero signore e signorine, rappresentanti della grazia e della virtù fem- minile. Il generale Della Noce, comandante P VIII corpo d' armata, passò in rivista le truppe e gli ufficiali in attività di servizio e in congedo; quindi dopo un nobilissimo discorso col quale magnificò il valore ed il sacrifizio dei soldati, consegnò la medaglia al comandante il reggimento colonnello sig. Zuppelli, il quale ringraziò a nome del reg- gimento il generale Della Noce; ricordò episodi commoventi che si svolsero intorno alla ■:rollata caserma Mezzacapo, due dei quali che si legano alla sacra bandiera. e Del locale dove era stata depositata la bandiera, aisse, era rimasta una parte del pavimento e soli due muri ; l' accesso era oltremodo difficile perché bisognava passare su avanzi pericolanti. Il caporale Pellegrini e il tenente Giletta, unitamente ad altri due soldati, mossi dal luedesimo desiderio di salvare la ben- there. e senza curarsi del pericolo, con ardimento pari all' amore per essa, riuscirono a trarla in sal vo. La bandiera fu consegnata al tenente colon- nello Carbone connandailte interi nale il reggimento il quale traversando la piazza, dove si trovavano alcuni soldati feriti, fu dal ce poral maggiore Gen- nero Di Marino, uno dei feriti più gravemente, pregato di fargliela baciare. Il tenente colonnello commosso permise al Di Marino e ad altri di baciare la bandiera portandola lui stesso presso i giacenti. Ricordò altri atti di abnegazione compiuti da ufficiali e soldati superstiti nel soc- correre i compagni e la popolazione, nel garantire la sicurezza dei valori dello Stato e dei privati. Aggiunse parole illustrative dello stato di ser- vizio del 22° fanteria: si rellegrò coi suoi soldati valorosi, pronti sempre al dovere, e ringraziò gli intervenuti. Il saluto di Pisa portato al reggimento dal Sindaco senatore prof. Buonannici, tu degno della tradizione di gentilezza e di cortesia che riunisce sempre sotto una sola bandiera tutti i nostri cittadini. Il Sindaco disse così c Io pure sento il bisogno di esprimere il senti- mento di gratitudine che in me ora è potentissimo prima di ogni altra persona verso il nostro Re che sa premiare 7a virtù, l' eroismo della pietà dei nostri soldati come seppe e saprà premiare il loro valore, ove ve ne sia il bisogno, sui campi di battaglia. « E dipoi verso quella santa Regina nostra; poichè nel giorno in cui si festeggia il suo nome, si festeggia ancora il premio dato al reggimento 22.° ed ai valorosi che nelle note srenture orribili del mezzogiorno d' Italia prodigarono le loro forze e tanti la loro vita per salvare i concittadini. Nulla di più proprio per questo che il giorno dedicato al nome della benefica Signora. si faccia onore ai nostri soldati insieme prodi e pietosi. « E ringrazio inoltre della odierna festa il signor generale, i signori ufficiali, e i nostri baldi soldati. « E ringrazio tutti a nome della città che io rappresento, la quale sempre ricorda come alcuni anni or sono, pericolando per le acque irrompenti del nostro fiume, furono i soldati che salvarono persone e cose, quante poterono. « E ringrazio ancora tutte come uomo che am- mira coloro che senza pensare al pericolo corrono al soccorso degli infelici; siccome fece la nostra Regina, rivale nella pietà dei nostri soldati. Essa pure volò dove si piangeva, dove due città erano distrutte, e tenera madre consolò bambini e bambine, ai quali una tremenda disgrazia aveva ucciso il padre e la cara madre. « E li ringrazio e lodo anche come italiani per- che quando vedo soldati che si gettano volonterosi nelle rovine, in mezzo ai moribondi, in mezzo ai figli desolati, io dico: essi hanno cuore e sono capaci ancora di di fendere con altrettanto ardore la patria nostra il giorno in cui ce ne sia il bisogno. Allora la bandiera ora decorata sarà uno dei segni trionfali che indicherà la strada ai soldati d' Italia; prima la strada della carità, poi la strada della gloria: tutto allora sarà perfetto. ( Il cuore è lo stesso, il pericolo è lo stesso, onore è lo stesso, lo scopo è lo stesso: la difesa e lo ajuto dei cittadini e della patria ». Dopo questa cerimonia, che commosse tutti, le reclute, invitate dal colonnello Zuppelli, pre- starono giuramento. Quindi il tenente colonnello Genna invitò gli intervenuti ad un rinfresco che fu servito nel- I' atrio della caserma. Alle signore e signorine fu offerto un mazzolino di fiori legati con nastri dai colori del reggimento. Alle ore 16 i soldati si riunirono a banchetto che fu preseuziato dal generale Della Noce, dal generale Samminiatelli e da tutta l' ufficialità. Diamo i nomi dei fregiati: con medaglia d'argento: tenente colonnello Carbone; capitano Gerario; tenenti: Bodeo, Giletta e Paleologo; Tortori e Fran- chino; caporale Pellegrini; soldati: Ghezzi, Rizzi, Fremè, Galline uidi, Magnani. Con medaglia di bronzo : colonnello Trombi; mag- giore D'Alessandro; capitani: Arateci, Astolfi, Solinas, Venezia; tenenti : Antonioli, Bertolini, Musaucci e Costanzo; marescialli: Racalbuto e Nobile; sergenti maggiori: Pirornallo, Taladini e Migali ed altri 42 militari non più presenti al Reggimento. Fu coccessa la menzione onorevole ai capitani : Alessio e Alovisi; ai tenenti: A.nau e Landi; ai sotto- tenenti: Filardo, Giuffre, Forno e Michelotti ed a ben altri 59 militari non più presenti al Reggimento. Fu accordato l' encomio solenne al maggiore Squil- tace; ai capitani Lopresti, Mortellaro, Nardi e Ribecchi; ai tenenti Cali e Seopelliti, al maresciallo De Logn ed a ben altri 93 militari che oggi non sono presenti n I regeiniento. Per un pente sul Suctio L' egregio amico prof. Giuseppe Casella, che ricordammo nel nostro articolo «Un ponte sul Serchio a di Domenica scorsa, ci manda sull' argo- mento queste altre note interessanti : 1.14 costruzione di un ponte sul Serchio, fra Filettole e Ripafratta, che il nostro giornale ha già caldeggiato con opportune parole, è di im- portanza e di necessità singolare. Si metteranno in comunicazione diretta e sollecita molti paesi della destra e della sinistra del Serchio; e questi paesi che ora sono affatto isolati, separati dal fiume che ha spesso delle grosse piene, impetuose e pericolose, potrebbeso con comodità e con ri- spenni° di tempo, comunicare fra loro e coi due capo - luoghi di provincia Pisa e Lucca. E così non solo si avrebbero pronti e facili rapporti per il commercio e per gli interessi della nostra zona abbandonata, ma si otterrebbero ancora sviluppo e progresso di istruzione e di educazione. perché i ponti sono veicoli di civiltà. Al presente, alcuni paesi del Comune di Vec- chiano, come Filettole ed Avene, ed alcuni del Comune di Lucca come Nozzano, Castiglione, Balbano e Colle, non hanno comunicazione con Pisa altro che per vettura, perché passare il I Serchio in barca non è sempre possibile, e spe- cia.bnente di notte! E si noti di più: Filettole, Nomino e Balbano hanno tale ridente posizione da richiamare du- rante la primavera e l' autunno parecchi villeg- gianti; ma chi ha il coraggio di queste villeg- giature, pur così amene e graziose, in località tagliate fuori da ogni contatto, e dalle quali gli abitanti possono soltanto avanzarsi alla stazione di Ripafratta col mezzo di una barca ? Col ponte progettato le vetture pubbliche e private, i conduttori di barrocci e di tutti gli altri veicoli che rappresentano un movimento di commerci e di relazioni che ora si è grandemente intensificato, dai varii paesi seminati lungo la sinistra del Serchio — e ricordo Pugnano, Ripa- fretta, Cerasomma e Montuolo — potrebbero per andare a Vecchiano, a Quiesa, a Massarosa, a Viareggio ed a Pietrasanta risparmiare tempo ed inciampi. Invece, date le attuali condizioni, debbono passare o per il ponte di San Pietro e salire il monte di Quiesa — oppure conquistare la lunga strada per Pontasserchio, Vecchiano e Migliarino. La necessità del ponte è più che lampante. Ma indicata la necessità della costruzione, bi- sogna pensare a raccogliere i denari che occor- rono per costruirlo. Il Comune di Veechiano dovrebbe assumere la iniz ativa e corrispondere, come suo contri- buto, una data somma; ma le finanze comunali gli permetteranno un degno concorso? Come consigliere ho già fatto la proposta e mi auguro che al più presto sia accolta la ini- ziativa. studiata con amore, e sostenuta col mag- giore interessamento. Bisognerebbe che il ponte fosse considerato come una via obbligatoria e che di conseguenza lo Stato avesse il dovere della metà della spesa. Allora, l' altra metà dovrebbe essere coperta dalle Provincie di Pisa e di Lucca e dai Comuni di Livorno, di Pisa, di Bagni San Giuliano, di Vecchiano e di Lucca. Quelli di Livorno e di Pisa, dovrebbero essere chiamati al concorso a causa dell' acquedotto costruendo. Si riuscirà a comporre questo consorzio di Enti interessati? Speriamolo per la importanza dell' opera che è di altissimo interesse e per il soddisfacimento dei bisogni più urgenti delle nostre popolazioni! PROF. GIUSEPPE CASELLA. PER LA NOSTRA MAREMMA Il Presidente del Consiglio dei Ministri, in conformità degli impegni assunti colla deputa- zione politica della nostra regione, ha già fatto condurre a buon punto gli studi per la presenta- zione al Parlamento del disegno di legge pro- messo in favore della Maremma. ANCORA PER LA SCUOLA PROFESSIONALE all' Orfanotrofio femminile Caro "Ponte" Dopo che ti ebbi scritto, a mezzo di posta, per ringraziarti dello stelloncino di cronaca che, spontaneamente e senza che io ti avessi fornito alcuna notizia, volesti domenica pubblicare, in merito alla guerricciola nell' ombra che si vuol farmi per avere io serenamente riaffermato la necessità d' una riforma dell' Orfanotrofio femmi- nile, ricevei un' altra anonima della medesima .. collega. Oh non può essere una collega chi scrive; le mie colleghe hanno più dimestichezza con la sintassi e non sognerebbero di dire certe scioc- chezze; nessuna di esse poi ha tanto interesse a difendere l' Istituto dal pericolo di una eventuale riforma. L' anonima o l' anonimo non reca certo un bel servizio ai suoi colleghi e superiori e tanto meno alla dignità dell' Opera Pia, poiché le difese a base di pettegolezzi e d' ingiurie, a viso ma- scherato, sono sempre state le più ignobili e le meno attendibili I). Inoltre consiglio l' anonimo a dormire tran- quillo i suoi grassi sonni, chè io non potrò mai, (e non ci tengo affatto) per la mia condizione di stipendiata comunale, assumere, nell'Orfanotrofio, alcuna carica. È contento ? e io più di lui. Se poi ha da dire le sue ragioni, le dica a viso aperto come sempre le dico io; e se intende di continuare a rimanere nell'ombra, ingiuriando, gli dirò che non avendo tempo da perdere, né voglia di seguirlo, passerò a te, caro Ponte, le graziose missive, e tu le pubblicherai per far fare buon sangue ai tuoi lettori. Bisogna proprio dire che con la proposta di una riforma ho toccato dov' era il debole! tanto meglio; i cittadini sono avvisati: bisogna fare ciò che colti non si vuole. Salute, caro Ponte, e credimi Fernanda Tartragainne - Buoncristrani, 1 ) Non fa Un bel servizio, certo; ma l' anonimo che ceutinua a scrivere e a dir male della gente con- fessa che si diverte ad essere anonimo ed anche sgram- meticato. Ma tutto il male non viene per nuocere; ed eliche l' anonimo ha servito a far ribadire la nostra questione, quella che con tante zelo difende la signora 'fagliagambe, e che investe tutta la riorganizzazione dell' Orfanotrofio femminile coll' impianto di una Scuola professionale. S'!",.!1 ,:•!!! s ' . , e tenee e siateiretivatee~seneveireeuerezeteeeee91111elerler vrcr • e' reeettereeigeneste

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I o Ponte di PisaGIORNALE POLITICO AMMINISTRATIVO DELLA CITTÀ E PROVINCIA

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•- t* Mar-1 d una •sartolina vaglin 14.11'a.mminiatriazione del P4”:. ptac.

01..1 rèl« t.”57.1ank i Via Gioette Dardnecii. n. 9. P•g,,..•x• ti,• f11. n 1 o1•011.

P.' III 111111.11f TA i por avv:a§ .-dclorns in prima pagina lira 3; in seconda lira 1,60;in terza lire 1,00; in quarta lira 0,60 per oirni linea o n'agio di linea (Pag. ext.)

Per avviai finanziari, industriali, oornmaroiali; per inserzioni; per necrologio,per i-iciarer in cronaca. diffide. orennnieste. etto.: prezzi dla contra.ttarai

si pubblica la Domenica.

Ai cortesi e fedeli abbonati facciamo vivapremura di mandare sollecitamente l' im-porto del loro abbonamento. Basta indirizzareuna cartolina vaglia da L. 5 alla Amminis-trazione del " Ponte di risa

L' Amministrazione.--

31ercoleili si è limita-tirato a Roma il palazzo di Giustizia, dicui ebbe l' iniziativa Giuseppe Zediardelli e che costruì, vincendo

il concorso, il prof. n'alieno Gaglielmo Caideriiii che Pisa ricorda

con onore per averlo avuto nella sua Università insegnante di

architettura superiore teorica e pratica e di storia dell'arte.

La questione dei ferrovieri pare appianarsi: La Giunta delBilancio ha esaminato il disegno di legge sulle moilificazioni all'ordi-namento delle Ferrovie di Stato e sul miglioramento del personale.

Dalle premure pubbliche i ferrovieri debbono constatare chevi è tutto il buon volere non solo da parte del Ministro, ma ancheda parte del Parlamento, per venire ad una sollecita discussionedel progetto dell' on. Sacchi, presentato nell' interesse del personaleal quale è assegnata la somma di 21 milioni.

Dagli ultimi giorni di novembre, in cui quel progetto fu pub-blicato, tentasi contro di esso una agitazione fittizia, che è poiandata sfumando gradatatnente, ed oggi, molti pregiudizi sono staticorretti. allo stesso modo che si è dimostrata l' insussistenza ditutte le agitazioni che dovevano portare alla proclamazione dellosciopero ferroviario. •

L'anticipata riunione della Giunta del Bilancio prova chealla riapertura della Camera si vuole aver pronto per la discussioneil progetto tanto atteso dal personale ferroviario.

E sarà risolta cosl una delle pià grosse quistioni che si tro-vano sul tappeto.

Il ciripanienario dell' uniM d ItaliaLunedì soro, a Bologne, nell' aula ',lagna

della Università, per la cerimonia della distri-buzione dei premi Vittorio Emanuele, GiovanniPascoli pronunziò un abito iimo sul a cinquante-natio uni t d It1tliii ..

Dello splendido discorso, caldo di freni i ti civili,commosso da tutte le vibrazioni più gagliardedi antor patrio, riportiamo la chiusa el ,quentis-sima

• Me dal mare che egli salpò a lumi spenticome un corsero, dall' isole silvestre che eglicoltivò come un contadino, per la porta che eglidifese col ferro e col fuoco conia un titano, vieneil biondo eroe, raggiante nella tunica vermiglia,fremente come nei baldi :timi della gioviiiezzasua gagliarda: ed incontra Re Vittorio: ai selu-tatio come già altra volta, o poi si separano esalgono sui due colli che prima che Roma fossemostravano gli avittizi di due città distrutte:l' uno sul Gianicolo, l' altro sul Campidoglio.

Da questo giorno in cui Egli disperve conla sua forma mortale, abbiamo iniziato l' annosanto. Santo io ripeto. Quel che noi facciamo eil popolo italiano fa non è una festa e una com-memorazione civile, ma Una cerimonia religiosa.Noi celebriamo un rito della religione della Patria.

e La religione segna il progressivo e sicurodivenire di ogni società di uomini, si che essasi faccia via via beinpre più una comunione difratelli. Ora il sentimento di patria é quello chepiù ci accomuna ed è perciò religione e religioneche segue ed accompagna anche quelli che larinnegano, come una povera buona madre, chenella notte tetra, sola, va dietro, nascondendosie singhiozzando, al cattivo figlio che l'ha battuta.O Patria, tu snprai tra i tuoi figli partire il la-voro e il pane, si che non si rissilio tra loro !

a Questo sentimento sarà il grande pacifica-tore nelle aspre e dure lotte fra lavoro e capi-tale, fra classe e classe, fra categoria e categoria.Fu pure questa Italia opera di tutte le classi ecategorie ! Garibeldi escludeva i contadini, chenon aveva inni visti accanto ai nobili, ai bor-ghesi, agli artigiani, a tutte le classi, con lamedesima camicia rossa o giubba grigia. Ma nonerano in maggior numero contadini i vincitoridi Palestro, di San Martino, di Castelfidardo, diGaeta: i vinti ma non senza gloria, di Custoza?

e Opera di tutte le classi l' Italia; e l' Italiasarà arbitra fra le classi, moderatrice, pacifica-trice. E così in quest' anno della festa semiseco-lare, ad esempio di Roma nel suo sacrifizio se-colare, non saranno e non debbono essere liti ediscordie; e cosi voi giovani ora, possiate, cele-brando il primo secolo della Patria, così anticae cosi nuova, così altra e sempre la stessa, comeil sole, avere la felicità di contemplare fra uncinquantenario un popolo sapiente e possente,libero e giusto, con tutto il suo agro risanato ecoltivato, con tutti i suoi monti rivestiti diselve, con tutte le sue energie naturali messe afrutto, con le libere colonie a lui rispondentiprofitto ed onore, in possesso de' suid ter m i n i,in amicizia coi finitimi, senza altri reclusori chequelli per i malati di mente, con tante e taute

scuole. •he siano le chiese e non più le catacombedi questa religheie che ispirò il pensiero di Maz-zini, che confermò l' energia di Cavour, che feceiniiaizar,i il tricolore a Carlo Alberto, che fecegettare il grido unitario o Garibaldi, che fece:ululare la spada a Vittorio Emanuele ! a

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la medaglia d , onì 1 11.0 fdlliEfidLa cerimonia (li Domenica mattina per la con-

segna della medaglia d' oro decretata da S. M.il Re al 21° per l' opera eminentemente generosache e ,sa compiè nella sventura del terremotocelebro - siculo, riuscì sim: ittica e solenne.

Vi intervennero tutte quante le autorità ci-vili, i rappresentanti di tutte le armi, una folladi invitati ed in bel numero signore e signorine,rappresentanti della grazia e della virtù fem-minile.

Il generale Della Noce, comandante P VIIIcorpo d' armata, passò in rivista le truppe e gliufficiali in attività di servizio e in congedo; quindidopo un nobilissimo discorso col quale magnificòil valore ed il sacrifizio dei soldati, consegnò lamedaglia al comandante il reggimento colonnellosig. Zuppelli, il quale ringraziò a nome del reg-gimento il generale Della Noce; ricordò episodicommoventi che si svolsero intorno alla ■:rollatacaserma Mezzacapo, due dei quali che si leganoalla sacra bandiera. e Del locale dove era statadepositata la bandiera, aisse, era rimasta unaparte del pavimento e soli due muri ; l' accessoera oltremodo difficile perché bisognava passaresu avanzi pericolanti. Il caporale Pellegrini e iltenente Giletta, unitamente ad altri due soldati,mossi dal luedesimo desiderio di salvare la ben-there. e senza curarsi del pericolo, con ardimentopari all' amore per essa, riuscirono a trarla insal vo.

La bandiera fu consegnata al tenente colon-nello Carbone connandailte interi nale il reggimentoil quale traversando la piazza, dove si trovavanoalcuni soldati feriti, fu dal ce poral maggiore Gen-nero Di Marino, uno dei feriti più gravemente,pregato di fargliela baciare. Il tenente colonnellocommosso permise al Di Marino e ad altri dibaciare la bandiera portandola lui stesso pressoi giacenti. Ricordò altri atti di abnegazionecompiuti da ufficiali e soldati superstiti nel soc-correre i compagni e la popolazione, nel garantirela sicurezza dei valori dello Stato e dei privati.Aggiunse parole illustrative dello stato di ser-vizio del 22° fanteria: si rellegrò coi suoi soldativalorosi, pronti sempre al dovere, e ringraziò gliintervenuti.

Il saluto di Pisa portato al reggimento dalSindaco senatore prof. Buonannici, tu degno dellatradizione di gentilezza e di cortesia che riuniscesempre sotto una sola bandiera • tutti i nostricittadini. Il Sindaco disse così

c Io pure sento il bisogno di esprimere il senti-mento di gratitudine che in me ora è potentissimoprima di ogni altra persona verso il nostro Re chesa premiare 7a virtù, l' eroismo della pietà dei nostrisoldati come seppe e saprà premiare il loro valore,ove ve ne sia il bisogno, sui campi di battaglia.

« E dipoi verso quella santa Regina nostra;poichè nel giorno in cui si festeggia il suo nome,si festeggia ancora il premio dato al reggimento 22.°ed ai valorosi che nelle note srenture orribili delmezzogiorno d' Italia prodigarono le loro forze etanti la loro vita per salvare i concittadini. Nulladi più proprio per questo che il giorno dedicatoal nome della benefica Signora. si faccia onore ainostri soldati insieme prodi e pietosi.

« E ringrazio inoltre della odierna festa il signorgenerale, i signori ufficiali, e i nostri baldi soldati.

« E ringrazio tutti a nome della città che iorappresento, la quale sempre ricorda come alcunianni or sono, pericolando per le acque irrompentidel nostro fiume, furono i soldati che salvaronopersone e cose, quante poterono.

« E ringrazio ancora tutte come uomo che am-mira coloro che senza pensare al pericolo corronoal soccorso degli infelici; siccome fece la nostraRegina, rivale nella pietà dei nostri soldati. Essapure volò dove si piangeva, dove due città eranodistrutte, e tenera madre consolò bambini e bambine,ai quali una tremenda disgrazia aveva ucciso ilpadre e la cara madre.

« E li ringrazio e lodo anche come italiani per-che quando vedo soldati che si gettano volonterosinelle rovine, in mezzo ai moribondi, in mezzo ai

figli desolati, io dico: essi hanno cuore e sonocapaci ancora di di fendere con altrettanto ardorela patria nostra il giorno in cui ce ne sia il bisogno.Allora la bandiera ora decorata sarà uno dei segnitrionfali che indicherà la strada ai soldati d' Italia;prima la strada della carità, poi la strada dellagloria: tutto allora sarà perfetto.

( Il cuore è lo stesso, il pericolo è lo stesso, onoreè lo stesso, lo scopo è lo stesso: la difesa e lo ajutodei cittadini e della patria ».

Dopo questa cerimonia, che commosse tutti,le reclute, invitate dal colonnello Zuppelli, pre-starono giuramento.

Quindi il tenente colonnello Genna invitò gliintervenuti ad un rinfresco che fu servito nel-I' atrio della caserma. Alle signore e signorine fuofferto un mazzolino di fiori legati con nastri daicolori del reggimento.

Alle ore 16 i soldati si riunirono a banchettoche fu preseuziato dal generale Della Noce, dalgenerale Samminiatelli e da tutta l' ufficialità.

Diamo i nomi dei fregiati: con medaglia d'argento:tenente colonnello Carbone; capitano Gerario; tenenti:Bodeo, Giletta e Paleologo; Tortori e Fran-chino; caporale Pellegrini; soldati: Ghezzi, Rizzi, Fremè,Galline uidi, Magnani.

Con medaglia di bronzo : colonnello Trombi; mag-giore D'Alessandro; capitani: Arateci, Astolfi,

Solinas, Venezia; tenenti : Antonioli, Bertolini,Musaucci e Costanzo; marescialli: Racalbuto e Nobile;sergenti maggiori: Pirornallo, Taladini e Migali edaltri 42 militari non più presenti al Reggimento.

Fu coccessa la menzione onorevole ai capitani :Alessio e Alovisi; ai tenenti: A.nau e Landi; ai sotto-tenenti: Filardo, Giuffre, Forno e Michelotti ed a benaltri 59 militari non più presenti al Reggimento.

Fu accordato l' encomio solenne al maggiore Squil-tace; ai capitani Lopresti, Mortellaro, Nardi e Ribecchi;ai tenenti Cali e Seopelliti, al maresciallo De Logn eda ben altri 93 militari che oggi non sono presentin I regeiniento.

Per un pente sul SuctioL' egregio amico prof. Giuseppe Casella, che

ricordammo nel nostro articolo «Un ponte sulSerchio a di Domenica scorsa, ci manda sull' argo-mento queste altre note interessanti :

1.14 costruzione di un ponte sul Serchio, fraFilettole e Ripafratta, che il nostro giornale hagià caldeggiato con opportune parole, è di im-portanza e di necessità singolare. Si metterannoin comunicazione diretta e sollecita molti paesidella destra e della sinistra del Serchio; e questipaesi che ora sono affatto isolati, separati dalfiume che ha spesso delle grosse piene, impetuosee pericolose, potrebbeso con comodità e con ri-spenni° di tempo, comunicare fra loro e coi duecapo - luoghi di provincia Pisa e Lucca. E cosìnon solo si avrebbero pronti e facili rapporti peril commercio e per gli interessi della nostra zonaabbandonata, ma si otterrebbero ancora sviluppoe progresso di istruzione e di educazione. perchéi ponti sono veicoli di civiltà.

Al presente, alcuni paesi del Comune di Vec-chiano, come Filettole ed Avene, ed alcuni delComune di Lucca come Nozzano, Castiglione,Balbano e Colle, non hanno comunicazione conPisa altro che per vettura, perché passare il

I Serchio in barca non è sempre possibile, e spe-cia.bnente di notte!

E si noti di più: Filettole, Nomino e Balbanohanno tale ridente posizione da richiamare du-rante la primavera e l' autunno parecchi villeg-gianti; ma chi ha il coraggio di queste villeg-giature, pur così amene e graziose, in localitàtagliate fuori da ogni contatto, e dalle quali gliabitanti possono soltanto avanzarsi alla stazionedi Ripafratta col mezzo di una barca ?

Col ponte progettato le vetture pubbliche eprivate, i conduttori di barrocci e di tutti glialtri veicoli che rappresentano un movimento dicommerci e di relazioni che ora si è grandementeintensificato, dai varii paesi seminati lungo lasinistra del Serchio — e ricordo Pugnano, Ripa-fretta, Cerasomma e Montuolo — potrebbero perandare a Vecchiano, a Quiesa, a Massarosa, aViareggio ed a Pietrasanta risparmiare tempoed inciampi. Invece, date le attuali condizioni,debbono passare o per il ponte di San Pietro esalire il monte di Quiesa — oppure conquistare

la lunga strada per Pontasserchio, Vecchiano eMigliarino.

La necessità del ponte è più che lampante.Ma indicata la necessità della costruzione, bi-sogna pensare a raccogliere i denari che occor-rono per costruirlo.

Il Comune di Veechiano dovrebbe assumerela iniz ativa e corrispondere, come suo contri-buto, una data somma; ma le finanze comunaligli permetteranno un degno concorso?

Come consigliere ho già fatto la proposta emi auguro che al più presto sia accolta la ini-ziativa. studiata con amore, e sostenuta col mag-giore interessamento.

Bisognerebbe che il ponte fosse consideratocome una via obbligatoria e che di conseguenzalo Stato avesse il dovere della metà della spesa.Allora, l' altra metà dovrebbe essere copertadalle Provincie di Pisa e di Lucca e dai Comunidi Livorno, di Pisa, di Bagni San Giuliano, diVecchiano e di Lucca. Quelli di Livorno e diPisa, dovrebbero essere chiamati al concorso acausa dell' acquedotto costruendo.

Si riuscirà a comporre questo consorzio diEnti interessati?

Speriamolo per la importanza dell' opera cheè di altissimo interesse e per il soddisfacimentodei bisogni più urgenti delle nostre popolazioni!

PROF. GIUSEPPE CASELLA.

PER LA NOSTRA MAREMMAIl Presidente del Consiglio dei Ministri, in

conformità degli impegni assunti colla deputa-zione politica della nostra regione, ha già fattocondurre a buon punto gli studi per la presenta-zione al Parlamento del disegno di legge pro-messo in favore della Maremma.

ANCORA PER LA SCUOLA PROFESSIONALEall' Orfanotrofio femminile

Caro "Ponte"

Dopo che ti ebbi scritto, a mezzo di posta,per ringraziarti dello stelloncino di cronaca che,spontaneamente e senza che io ti avessi fornitoalcuna notizia, volesti domenica pubblicare, inmerito alla guerricciola nell' ombra che si vuolfarmi per avere io serenamente riaffermato lanecessità d' una riforma dell' Orfanotrofio femmi-nile, ricevei un' altra anonima della medesima ..collega. Oh non può essere una collega chi scrive;le mie colleghe hanno più dimestichezza con lasintassi e non sognerebbero di dire certe scioc-chezze; nessuna di esse poi ha tanto interesse adifendere l' Istituto dal pericolo di una eventualeriforma.

L' anonima o l' anonimo non reca certo unbel servizio ai suoi colleghi e superiori e tantomeno alla dignità dell' Opera Pia, poiché le difesea base di pettegolezzi e d' ingiurie, a viso ma-scherato, sono sempre state le più ignobili e lemeno attendibili I).

Inoltre consiglio l' anonimo a dormire tran-quillo i suoi grassi sonni, chè io non potrò mai,(e non ci tengo affatto) per la mia condizione distipendiata comunale, assumere, nell'Orfanotrofio,alcuna carica. È contento ? e io più di lui.

Se poi ha da dire le sue ragioni, le dica aviso aperto come sempre le dico io; e se intendedi continuare a rimanere nell'ombra, ingiuriando,gli dirò che non avendo tempo da perdere, névoglia di seguirlo, passerò a te, caro Ponte, legraziose missive, e tu le pubblicherai per farfare buon sangue ai tuoi lettori.

Bisogna proprio dire che con la proposta diuna riforma ho toccato dov' era il debole! tantomeglio; i cittadini sono avvisati: bisogna fareciò che colti non si vuole.

Salute, caro Ponte, e credimi

Fernanda Tartragainne - Buoncristrani,

1 ) Non fa Un bel servizio, certo; ma l' anonimoche ceutinua a scrivere e a dir male della gente con-fessa che si diverte ad essere anonimo ed anche sgram-meticato. Ma tutto il male non viene per nuocere;ed eliche l' anonimo ha servito a far ribadire la nostraquestione, quella che con tante zelo difende la signora'fagliagambe, e che investe tutta la riorganizzazionedell' Orfanotrofio femminile coll' impianto di una Scuolaprofessionale.

S'!",.!1,:•!!! s ' . , etenee e siateiretivatee~seneveireeuerezeteeeee91111elerler vrcr • e' reeettereeigeneste

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TESTE e TASTIII banchetto militare.Ebbe luogo domenica al Nettuno, nel grande

salone sfarzoso di specchi, di arazzi e di fiori; e fusolennemente militare. Più di cento furono i copertisi può dire che vi intervenisse tutto il fiore della nostraufficialità. Fu servito con gusto e con precisione. Alvino mussante pronunziarono elevati discorsi, ricordandola festa del za° fanteria ed inneggiando alla virtùdell' esercito magnanimo : il generale Della Noce, ilcolonnello Zuppelli, il colonnello Giannini ed infine ilgenerale De Chaurand, tutti acclamatissimi.

Cavaliere.Il Capitano Barone Minneci D' Albamonte, che è

legato alla nostra città per i ricordi più dolci ed affet-tuosi (è sposo della nobile signora contessa DianoraFranceschi-Bicchierai figlia della egregia contessa Sofia)è stato nominato cavaliere dell' Ordine della Coronad' Italia.

Gli mando rallegramenti, saluti, auguri.

Un banchetto all' on. Brunialti.Lunedì sera, al Grand Hotel Nettuno, nel salone

dei ricevimenti, ebbe luogo il banchetto di circa cin-quanta coperti in onore del prof. Brunialti. Vi preseroparte i deputati Queirolo e Toscanelli, l'assessore Petriin rappresentanza del Sindaco, il grande uff. avv. Gam-bini, il comm. avv. Lecci, il consigliere provincialecomm. Alessandro Nissim, l' assessore ing. Messerini,il consigliere comunale cav. uff. Feroci, l' avv. Vallerappresentante della • Trento e Trieste » , l' avv. DinoBorri del Partito Liberale Giovanile, il cav. VittorioNissim, molti altri cospicui cittadini, ufficiali in con-gedo, pubblicisti e soci dell' Associazione monarchica.

L' on. prof. Brunialti fu molto festeggiato.

'Ata,Nozze a Bologna.L' alito giorno, a Bologna, il distinto giovane

signor Luigi Mandelli, agente generale della premiataDistilleria di Ripafratta, ha condotto sposa la graziosa

e colta signorina Emilia Antolini di Venezia.Per il matrimonio civile funzionò il Sindaco on.

comm. marchese Giuseppe Tanari che regalò alla sposala penna d'oro, e per la cerimonia religiosa MonsignorAristide Magni, cancelliere ecclesiastico di Bolognanella sua cappella celebrò gli sponsali ed ai felicirivolse elevate e commoventi parole.

Furono testimoni il padre della sposa ed il fratello

dello sposo.Assisterono gli sposi il signor Matteo Stecher, diret-

tore egregio della Distilleria di Ripafratta che si recòappositamente a Bologna, e la nobile signora LinaRovatti che si recò da Brescia alla cerimonia.

Alla sposa furono inviati numerosi doni, e tutti digran pregio; ed alla festa nuziale parteciparoao di lon-tano congiunti ed amici con telegrammi e lettere riboc-canti di affettuosi saluti ed augurii. Fra i telegrammiricordo quello nobilissimo del signor Corradini di Li-vorno, proprietario della Distilleria, e quello, ricolmo

di ogni affettuosità, degli impiegati e degli operaidella Distilleria.

Ora gli sposi sono a Ripafratta dove han posatoil loro delizioso nido su alla bella villa del sig. ChristùCeacarù, lieta di palme e di mortelle, dolcementeabbracciata da nnn collinetta verde e festosa; ed a Ri-pafratta tutti han recato ad essi gli augurii del cuore.

Da Pisa, con altrettanti fervidissimi augurii, li salutaoggi il nostro giornale.

Nozze, a Buti.La gentile signorina Maria Pardini, di Buti accom-

pagnata all' altare dal nobil' uomo signor AngioloAdorni - Bsaccesi, si è unita in matrimonio col bril-lante ufficiale signor Adriano Bini, appartenente all'88reggimento fanteria.

Furono testimoni lo zio della sposa signor PioPardini e il dott. Enrico lodi.

Agli sposi mando tanti, tanti augurii di vita sem-pre lieta.

Nozze a S. Giuliano.Giovedì si celebrarono le nozze del sig. Gino Gen-

naio di Camogli, primo ufficiale di Marina e la gentilesignorina Arduina Fogli, figlia del!' industriale signorAttilio dei Bagni S. Giuliano.

Furono testimoni per la cerimonia religiosa i si-gnori ing. Giuseppe Bandini e Cesare Fogli, e perquella civile i signori Cesare Mammini e Cesare Fogli;

funzionò da ufficiale di stato civile il consigliere dele-gato dal Sindaco sig. Vittorio Gnesi.

Gli sposi e gli intimi si riunirono a banchetto al

Nettuno; poi gli sposi partirono per Roma.A loro mando i più caldi auguri di ogni bene.

A mensa.Colleghi ed amici intimi e affezionati offrirono

martedì sera al restaurant e Il Ponte di Mezzo » unbanchetto d' addio al dott. Costantino Pasero, nominatomedico circondariale presso la provincia di Teramo.

Ricordo i nomi : dott. Revello Emanuele, dottore

Luciani Luciano, dott. Tognoli Gino, Del Rosso Cesa-

rino, Santochi Ilio, dott. Pirani Renato, Scalcinati

Fernando, dott. Iacopini Gualberto, Gucci Giuseppe,dott. Casali Raniena, dott. Batini Ettore e Pirani

Corrado.Riunione amichevole, simpatica e allegra.Brindarono in prosa il dott. Iacopini, in versi il

dott. Casali; e tutti e due affettuosamente.Il dott. Pasero fin dal giorno 12 ha raggiunto la

sua nuova residenza. A lui rinnovo augurii e saluti.

14‘Una partenza.(I. M.) Alla fine di Gennaio il signor Giuseppe Barbensi,

segretario alla Casa Reale, andrà a stabilirsi a Genova,sua nuova residenza. Il risultato brillantissimo dei suoiesami a Roma, ha procurato al mio amico un buonposto d' avanzamento, ma ha privato i pisani di unapersona molto cortese che seppe fra noi acquistarsiamicizie e simpatie sincere. Vada a lui, un fervidoaugurio di prospera fortuna.

Una pergamena.Le brave operaie dell' ago — alle dipendenze del

Sottocomitato Pisano delle Industrie Femminili Italiane— memori delle benemerenze della loro PresidenteN. D. Marchesa Teresa Benzoni Martini, in occasionedel suo trasferimento a Firenze, le han fatto omaggiodi un' artistica pergamena, la quale in stile seicento —finemente miniata — fu eseguita dall' esimio prof.cm. Giuseppe Ercoli; e la Marchesa Benzoni Martini— la quale coadiuvata dalle altre signore del ConsiglioDirettivo, seppe dare fortissimo impulso al locale Sot-tocomitato, e che non ostante il suo allontanamentoda Pisa ha voluto continuare la sua valida cooperazioneper l' incremento sempre maggiore di questa benerntritaIstituzione — oltremodo commossa da tanta manife-stazione di affetto, ha spedito alla attuale Presidente,rignora Sisa Carmi, il segnente nobilissimo telegramma:

« Ricevo il bel ricordo, casi caro attestato di bene-

« volenza. Ringrazio commossa. Prego Lei essere in-« terprete presso tutte mia viva riconoscenza che meglio

« dimostrerò facendo quanto posso per giovare anche« da lontano alla prosperità di coteste ammirate in-« dustrie ».

Lutto.La famiglia dell' amico prof. Andrea Boni, aiuto

presso la Clinica Ostetrica Ginecologica diretta dal prof.Pinzani, è stata colpita da una grande sventura. Il bam-bino Teodoro, figlio del professore, e che nella casaallietata da tutti i suoi sorrisi più dolci ricordava ilnonno amatissimo, è morto dopo circa tre soli mesidi vita; e colla sua morte ha lasciato un vuoto nellacasa, un lutto nei cuori.

Ai genitori desolati ed ai congiunti mando le piùvive espressioni del mio cordoglio.

Effemeride storica.

Muore (1866) Massimo D' Azeglio, scrittore, pit-tore, soldato, statista. Fu uomo di coraggio e di intel-ligenza superiore e rese eminenti servigi alla patria.

Scrisse Ettore Fieramosca, Niccolò De' Lapi e I miei

ricordi, libri popolarissimi anche oggi. Era nato a

Torino il 24 ottobre 5798.

Per finire.Un fattore corse giubilando da un ano amico :— Sai tu, gli disse, chi ha guadagnato il primo

premio all' esposizione delle bestie bovine.— Ebbene chi ?— Io !— Ne ho gusto, lo meritavi veramente.

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PER I NOSTRI INTERESSI FERRO VIARIIe quelli di Toscana

Secondo quello che anuunzia il Ministro deiLavori Pubblici on. Sacchi nella settimana do-vrebbe aver luogo il convegno delle rappresen-tanze toscane per la risoluzione del problemaferroviario della regione, in rapporto special-mente alla sistemazione della nostra stazionecentrale.

IL TRAM IN AZIONEFinalmente da Roma sono arrivate le buone

notizie : tutte le attorità, meticolose e studiosefino all' esagerazione, hanno dato il loro assenso;e su tutte le pratiche e controversie, anche su

quelle che da ultimo riguardavano una questionedi estetica e di arte, è stato sparso largamenteil polverino dell' approvazione e della risoluzioneinsieme. Consunnuatum est! Il tram non ha piùbisogno di altre spinte per mettersi in camminoe per lenriare fra la sonnolenza della nostracittà un giocondo risveglio.

La Giunta Comunale aveva fatto in questiultimi giorni le premure più attive, ed è orariuscita nell' intento.

La notizia di questa civile iniziativa, vicinaa compiersi, che c: metterà alla pari se pureall' ultimo posto per il tempo colle altre cittàvicine, farà consolati gli animi dei pisani chenon a torto si sentivano come perseguitati daun destino maligno per gli innunierevolissimiostacoli da tanta gente e da tante parti frappostiall' impianto del tram, e solleverà i cuori allafiducia per molte cose.

Un' allegra dizione chiama Pisa la città delsonno, ma questa è catalessi addirittura!

Vediamo di guarirne presto ed alziamo lebraccia per farci avanti coli' arditezza delle operee colla virtù dei propositi.

Fra breve, tra quindici o venti giorni al piùtardi, saranno iniziati i lavori del tram, quellidella strada; tutti gli altri dall' accortezza e dallozelo della Siemens sono già stati condotti a buonpunto: impianto elettrico, macchinario, carrozze,

ogni materiale, tutto è già pronto ed allestitoda tempo.

Fra pochi giorni adunque si eseguiranno leincavature per le verghe e con opere soll,ecite —perché la Sientens coraggiosa e spedita societàha il maggiore tornaconto a farsi onore -- siprovvederà all' impianto del tram elettrico chesarà ornamento di Pisa e conforto per i suoiabitanti,

A cose finite ci rallegreremo convenientementecoi più caldi patrocinatori del nostro tram. Oggi,ricordiamo della Siemens le due menti più ocu-late: I' ing, cav. De Visser che ne fu ideatore epromotore felice con il suo più fervido slancio,e l' ing. Baduel, direttore dell' ufficio locale, cheil progetto studiò con amore ed alla riuscitadell'opera dette con tatto squisito iegegno, curee sollecitudine veramente paziente ed amorosa.

Alla Sapienza.Gli edifici Universiteri. — Le lauree. — Li-

bera docenza. — il premio " Fubini". —Il prof. Salvemini.

Il 'Consiglio accademico dell' Università unita-mente al Rettore Magnifico, conino. David Supino,e al sindaco, sen. Francesco Buonamici, si sonori petutamen te in te ressa ti a che &etto completatigli edifici universitari. pei quali, come jgià no-tammo, la S0111 Illa stanziata dal governo si èdimostrata insufficiente. S. E. il Ministro CredaroSi è dimostiato favorevole alla colicessione dialtri fondi; manca ora il responso dal Ministrodel Tesoro, che abbiamo ragione di sperare buonosotto ogni rapporto. Quoil est in votis!

af Ha conseguito la leurea in chimica e far-macia con ottima votaziotte il sig. Celso Borri.

— Sono stati diplotnati in farmacia i sigg.Carlo Frati e Lodovico Tagliaferri. Rallegramenti.

)E Venerdì mattina il doti. Giovanni Volter-rani, assistente alla Clinica Chirurgica direttadall' illustre prof. Ceci fece la lezione di provaper l' abilitazione alla libera docenza in Patologiaspeciale chirurgica, svolgendo il tema: «Invagina-zione intestinale'.

Il valoroso giovane trattò con dottrina noncomune l' arduo tema ed ebbe le congratula-zioni della commissione giudicatrice composta

dei professori Ceci, Remai, Tusini, Biondi e Scul-techi.

;a II premio I Fubitli 3, (li L. 1000. per il mi-glior lavoro di materia medica, è stato aggiudi-

cato dalla Cotnmissione esaminatrice, adunatesipochi giorni or sono, al dott. Fausto Fioravanti,che trovnsi già da tempo nel Brasile. All' amicobuono e valoroso le nostre congrettalazioni vi-vissime.

?X Il prof. Gaetano Sal veinini, riuscito primonel concorso per la cettedra di Storia moderna,inizierà il suo cerso martedì prossimo.

Cronaca ScolasticaLa nuove Commissione direttiva della Sezione magi-

strale pisana. -- Esami di abilitazione all' ufficiodi direttore didattico.Domenica scorsa ebbe luogo l' annunciata ele-

zione del Consiglio direttivo della sezione magi-strale pisana.

I soci accorsero numerosi all'urna e votaronocompatti la scheda seguente:

Badalotti Anita, Baldacci Torquato, BertorelliRuffo, Canesi Giuseppe, Lindi Carlo. TagliagnmbeUgo.

Noi ci rallegriamo vivamente coi nuovi elettii quali — confortati dalla fiducia dimostrata lorodai molti colleghi, che parteciparono alla vota-zione — sapranno, con grande onore reggere lesorti dell'importante sodalizio.

— La Commissione incaricata di preparare iprogrammi per gli esami di direttore didatticoe di ispettore scolastico ha terminato i suoi lavori.• I programmi si trovano ora presso il Ministrodella P. I, il quale, non appena li avrà approvati,indirà una sessione di esame di abilitazioneall' ufficio di direttore didattico.

Soltanto più tardi si parlerà degli esami perl' ispettorato.

'Fui Parrucche e oibugAI Verdi. • [ Sizurz l. Il Roy- Blas ha feli-

cemente incontrato il favore del pubblico nu-meroso ed anche tino e distinto che intervennemercoledì sera alla prima rappresentazione.

Il duetto d' autore, ed il quitrto atto sonoaffascinanti, ed il primo in special modo si do-vette ripetere.

Il merito della buona esecuzione va dato agliartisti tutti. Alla signora Maria Goriaz, una gen-tile e poetica Regina, alla sig.na Maria 13ruschi,una Casilda tutta brio, al sig. De Fernando buoninterprete della parte del protagonista, al bra-vissimo sig. Coslantini che ha fatto un tipo tuttospeciale del carattere del Don Sallustio, al bassosig. Ba/di nella, persona di Don Guritano.

Al maestro Silvio Gualandi- Gamberini spet-ta:to i primi elogi per aver diretto con rara pe-rizia l' orchestra che sotto l'abile sua bacchettaha fatto prodigi.

Bene i comprimari e masse corali. Sfarzosala messa in scena.... bellissimi i costumi.

Oggi due rappresentazioni: alle 16 Rigoletto;alle 20 Ruy - filai.

S O 1=?..,Le riunioni di Roma nel 1911. — Que-

st' anno si avranno a Roma tre riunioni conventotto giornate di corse e con 800 mila liredi premi; e quest' anno pure si inaugurerà ilnuovo e meraviglinSa ippodromo a Ponte a Molle.

Le corse al trotto a Lucca. — Per l'im-portante premio di Lucca che si correrà ai 17settembre sono stati l'iscritti 42 pulledri. Fraquesti è Gattamelata del dott. Vittorio Casaretti.

Gare di aviazione, — Il " Corriere To-scano „ ha dato I' emanalo di importanti gare diaviazione che a cura di un Comitato cittadinosaranno tenute sul prato di San Rossore.

Alle gare sarebbe già assicurato il concorso dinoti aviatori italiani e strenieri.

'TIRO AL .% EGNOLa gara di apertura, l'alette por Domenica

scorsa, e eha noi piè aver 10, , go rP1* lii s"len .-nità della rc•tisPgeba della medeglia d' oro al 22."fante, ia (giavehè per la solennità non fu possi-bile :4 vere un servizio di ZA 1 1 1)Ablri e di cc emnis-sarY nè all' ultimo momento orgenizzerne unoneppure tra borghesi) si evolgerà oggi. 15 Gen-naio, dalle ore 9 all- 12 e dalle 14 alle 17.

Cronaca VenatoriaTela alle folaghe. — "Oggi. 15 Gennaio,

AI lago di Mrissaciu,eoli, proprietà della nobilelisa Ginori, avrà luogo la tela alle folaghe.

I caciatnri che intendono prendervi parte,muniti di barchino, pagheranno una tassa di liredieci; i permessi sentimici rilasciati alla Piaggetta,a Torre del Lago ed alla Guscionft... La scioltadei barchini sarà data alle ore 11 e la caccia nellago e nelle paglie durerà fino alla calata delsole. E proibito condurre cani e introdursi nelrecinto riservato.

DisiIIeria RipafrattaPREMIATA ALL' ESPOSIZIONE DI " BRUXELLES " 1910

Su e giù per la Provincia.I,ari. (10) [D. A. M.) — Una festa oli' asilo . —

All' A.ile Infantile diretto da queste •ltiore fu fattaselennemede la distribuzieni d' eggetti di vestiario ebiancheria e di delci pè baolini poveri che eranocirca novanta.

Assistevano molte Sienore del paese e molte mammedi bambini, alcuni dei guaii cantarono e dissero dellecose graziose, ira eni sj distinsera Passetti Elvira,Pannorcli a El. tira, G annessi Genity e Me Ines.

— Commemorazione. — I,a Associazione CammilloCaveur ai Bagni di Casciana commemorò DomenicaVittorio Fina uele

Parlò eloquentemente e applanditissimo l' amicoAvv. Dine Borri. Etano presenti moltissimi soci dellafiorente e promettente Associazione.

RIpafratta. [Rooco] (13) — Per un lampione.Sinceramente rendidme giustizia ali' Amministrazionedel Comune perchò >tvendo già olecretato l' apposizionedi un 1-mpione stilla via rhe coodne.. alla stazioneferroviaria, ha stabilito che al più presto il lampionesia collocato e lo sarà domeni o domani l' altro al piùtardi.

E ringraziamo altresì i notari ottimi rappres attentiprof. Gabbriele Briga..ti e Francesco Menacei, assessorial Comune, per le premure di cui hen dato prova.Noi scrivemmo in modo rude e concitato, facendoci ecodeì lamenti aspriss;m; li questi abitanti, ed in parti-colar modo gli quell che alle prime ore del mattinoed alla sera dovendo andare o venire dalla stazionesono stai fino ad ora abbandonati a tua- , le insidiedi una strdda "scura e mal tenuta. Ma ora facciamoevviva al lampione !

Bagni S. Giuliano. (14) [NiceoLnyn] — Elezioniali' operaia. — Sono s:ati iieletti alla manimità: Vit-rei° Gnesi presidente, Giovalmi Clid.brieliini vice -presidente. Eliseo Bandirti cassiere, UN se Brondi se-gretario, Lirico Di Brizida, Angiolo Innocenti e Nic-colaio l'aolicchi revosori e tini i consigliet i ed i pontebandiela elle già erano in carica.

Pontedera, (14) [NARCISO] — Un nuovo gior-na le. — In una riunitale di rapppresentanti delle Cameredi Lavoro di En,-oli e del nostro pt--' se è stata stabi-lità la fusiene delle due se età. La sede sarà qui, equi eure sdrà pubblicato il giornale del p.,rtito soda-lista La vita nueva

L: gita a Montecchio — Sui colli di Mottteechio• recarotm latoedi s orso gli »Lievi della Scuola -liAgratia di Pescia por visitare la ben situa t'unta delsign-r cav. Cauto Lawli y che ellà agii ospiti natasua villa tm pranzo sontuoso. Il prof. Martinelli, cheguidava gli studenti, bevve alla salute del nobile signorerallegrandosi con lui per le doti insigni di agricoltoree per i tratti cortesi di gentiluomo.

Volterra. (12) [TisTA1 — Cmferenze ai soldati.Il prof. cav. Alberto Lupetti, vostro coucittadiuo, in-

con Gran Premio e Medaglia d'Oro

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segnante nella nostra Scuola tecnica pereggiata. daràanche in quest anno un corso di conferenze agrarie aisoldati del presidio locale.

Nei rlostri Ccxrnrni

Bull. - Il Consiglio Comunale ha fatto fornola maggioranza dei consiglieri non è intervenuta perla nomina del Sindaco e della Giunta. Sarà convocatonella settimana.

Lorenzana. - Il Sindaco cav. dett. Gino Vestriniha comunicato al Consiglio la concessione dt.11' appaltodel dazio alla Ditta Magnani di Bologna : ed ha presentato all' approvaz'one alcune modificazioni al pre-ventivo 1911. - Il Consigli , . ha nominato presidentedella Congregazione di Carità il signor Egiste Giaco-melli ; e deputati di vigilanza per le scuole la signoraDiana Malaiiiina, COM111. Alberto Giuli dott. GiulioBocci (p. r la frazione di Lorenzana) e Donna BiancaVestrini, Alberto Bertelli e Virgilio FarreW (per lafraziene di Trentoleto).

lffentecatini Tal di Cecina. - Gli elettori co-munali sono convocati per il 22 coi a per la rinnuova-zione generale mia Consiglio. Il capoluogo eleggerà 15consiglieri, 3 la frazione della Sassa e 2 (palla diQiierceto.

In ricordo di PIETRO GORIDa Pmanferrain a Rosignatio Marittimo i

funebri di Pietro Cori henno destato il piùprofondo cordoglio. I compagni di fede salutaronola salma del loro primo compagno, gli amici rim-piansero il raro amico perduto, tutti sentirono conrincrescimento il vuoto che aveva lasciato questolottatore gentile, che in Italia e per il mondoaveva fatto simpaticamente sventolare le ban-diere dell' anarchia.

Lottatore gentile fu Pietro Gori, perché a tuttele cause della redenzione umana, a tutti i dibat-titi per i diritti del popolo dette sempre conbaldanza e con fe.te l' ingegno vivaee ed il cuoreardente. E si dimostrò così sereno nella disputacosì dolce nei suoi rapporti con tutti da racco-gliere dovunque in larghissima copia, stima, sim-patia ed ammirazione.

Brillante e colto oratore trascinò gli ascolta-tori; le insegne anarchiche indirizzò Rd idealidi amore; molti infelici commosse e tanti altriconquistò rol fascino della sua grande bentà.

Perseguitato dalla pnlivia e dal male. fu unpellegrino melnneonion della vita che si convertìper lui in sacrificio e mnrtirio.

Ora il sepolcro gli ha dato la pace

GIUDICI! GIUDIZI e GIUDICATIPromozione. - Il cancelliere Pia ttoli. del

nostro Tribunale è stato promosso alla primacategoria. Ci rellegriamo vivamente col funzio-nario abilissimo e gentilissimo.

In appello. - I signori Carlo Del Corso fuGiovanni e Carlo Del Corso di Carlo, condannatidal nostro. Tribunale in seguito al dibattimentoper i fatti di San Giuliano, han fatto ricorso ina ppello.

Un rinvio La cau se per ingiurie e dif-falliamone. io IPlitata dal pror. Queirolo contro ilprof. avv. A. Pozzolini, chp doveva tratterai Mar-

tedì 17 corr., è stata rinviata al 14 Febbraio.

STATO CIVILEdal 7 a/ 13 Gennaio 1911.

NASCITE.Maschi 19 - Femmine 1$ - Nati morti 2.

MATRIMONICanale Tertimaso 40 con Berti& Cesarina 31 cel. -

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MORTI.Dell' Innocenti Emilio ved. 91 - Carli Ranieri

coniug. 75 - Acconci Oreste conina. 39 - BenvenutiFrancesco coniug. 65 - Grassini Maria ved. Fanucci80 - Bertabi Igino ved. 80 - Meilicucci Anna ved.Tognetti 76 - Logli Maria ved. Neri 72 - BechiniEmilia ved Mariotti 66 - Lippi Fortunato cel. 70 -Genovesi Dario rel. 21 =a- Galli Riccardo vedo 76 -Melani Ester v. d. Piccoloniini 80 - Saviozzi Mariaved Pera 93 - blalconteliti Ranieri ved 44 -

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Nella riunione di martedì fra altri affari trattòi seguenti: approvò le modificazioni alla piantaorganica degli impiegati del Comune di Capan-noli; dette parere favorevole al regolamento edalla tariffa dal dazio foraggi nel Comune di Pisa;rinviò l' affare dell' impianto telegrafico a Mela-ventre (Comune di Vecchiano); approvò il rego-lamento organico dei cantonieri stradali (Vec-chiano); rinviò la tariffa del dazio consumo(Vicopisanoy; rinviò la discussione sul sussidioalla ferrovia Livorno - Pontedera (Pontedera); edaccolse e respinse alcuni ricorsi sulla tassa divalor locativo.

Una commemorazione doverosa. - Fuquella di Domenica, tenuta nel salone dei con-certi del Teatro Verdi in onore di un poveromorto, del prof. Giulio Grirnaldi che nell'estatescorsa annegava a Marina di Pisa senza chealcuno si muovesse a salvarlo; e riuscì veramentesolenne per virtù di commemoratori, per inter-vento di ascoltanti, e per affettuosa dimostrazionedi cordoglio. Così un convegno di anime gentiliha fatto men triste, con tanto rimpianto. la foscatragedia di Marina che ancora cruccia, al ricordo,gli spiriti ed i cuori.

Di lui parlarono con elevate e nobili paroleil prof. Gino Luzzatti, il prof. Giuseppe Malagolied il prof. Alberto Niccolai, rievocando le belledoti del cittadino ed i singolari pregi del lette-rato, e destando in ognuno la commozione piùviva.

Per 1 lavori del tram. }13 annunziatoarrivo del direttore dei lavori per l' impianto

del tram elettrico nella nostra e i ttà.Ci dicono che egli è uno dei più bravi inge-

gneri della Siemens.Alla " Dante Alighieri. " - Questa mat-

tina alle ore 10 il Comitato Pisano della DanteA.lighieri i. tiene assemblea generale per discu-tere di affari importantissimi.

Cooperativa dí Consumo Il Calmiere.Ecco il risultato delle elezioni parziali di dome-nica otto Gennaio 1911; inscritti n. 130, votantin. 49; furono eletti: Stizzi Amulio vice pre.sidente,Ugo Ragliatiti segretario, Marnrnini Giuseppe,Carmign ani Ugo, Silvestri Giuseppe, e MarrazziniGiovanni consiglieri, Sbrana Ran ieri cassiere,Tem-pesti ilott. Adolfo, Frediani ing. Perfetto e Gian.funi rag. Amerigo «sindaci effettivi, Dini cancel-liere Emilio e Benvenuti Ugo sind. supplenti.

Asili Infantili di Carità. - Terza notaesenzione visite Capo d' Anno : Corcos VirginiaL. 2.00, Dato Amelia L. 1 00, Mori Amelia L. 1.00,Panini Giuseppe L. 5.00, Pierini avv. Cesare L. 2.00e Pietromani Fratelli L. 1,00. - Totale L. 12,00

Per Vittorio Emanuele IL - Alla pre-senza di tutte le notabilità del paese, nel teatroVerdi affollato, l'on. prof. Attilio Brunialti com-memorò lunedì il Re Galantuomo, il Re Liberatore.

Il discorso, durato circa un' ora, interrottofrequentemente da applausi, e coronato alla fineda vive acclamazioni, suscitò il più schietto en-tusiasmo patriottico.

L'Associazione Giovanile Monarchica, che pro-mosse ed attuò con ardente fede la magnificacommemorazione, si ebbe gli elogi dalla cittadi-nanza.

Chi va e chi viene. - Il dott. Bizzi, vete-rinario per le due Provincie di Pisa e di Livornoè stato trasferito coll' istesso ufficio a Caserta; eviene a sostituirlo il dott. Canizzaro da PortoMaurizio.

I nostri insegnanti. - Nella sua ultimariunione il Consiglio provinciale scolastico approvòla nomina della prof, Carmela Ori quale insegnanted' italiano nella Scuola Normale femminile GiosueCarducci ; nominò la prof. Ernestina Bonfitto asupplire nell' insegnamento il prof. Sebastianiapprovò la conferma delle proff, Magrini e Bertinelli, ed approvò la istituzione delle classi ag-giunte.

Cose dell' Ospedale. - Il nostro articolosull' Ospedale di due Domeniche fa ha incontratomolti consensi ; e noi ce ne compiacciamo.

Ora all' ospedale, a quanto pare, si vuol man-tenere Io stata quo e non si sa per quanto tempoancora.

Ricordiamo le condizioni di anormalità nellequali si trova, e a titolo di esempio citiamo lavicina Lucca dove a quell' Ospedale dopo pochimesi di crisi scoppiata in seno all' Amministra-zione Ospitaliera fu nominato commissario regioI' on. com. Falconi, il quale con larga competenzaesercitò pure al nostro Ospedale le funzioni diCommissario.

Quando, aduuque, le nostre Autorità, vorrannopensare sul serio alla regolarizzazione del nostroprimo Istituto di beneficenza col dargli una de-finitiva sistemaziote ?

Un tenente che se ne va. - Il tenenteGiovanni Bianchi, in servizio da quasi ventianni presso il Comando militare della stazioneferroviaria, ha lasciato il suo ufficio per dispo-sizione del Bollettino militare.

Tanti anni di onorato servizio, disimpegnatocon scrupolo e con puntualità esemplari ancheper gli incarichi più delicati, non possono esseretrascurati dal Governo il quale ha il dovere diaprire alli amico nostro una carriera tranquillae distinta.

A Pisa il tenente Bianchi aveva conquistatograndi simpatie; e tutti, soldati e cittadini, glivolevano un gran bene per i suoi modi cortesied affettuosi. E per ciò oggi la partenza di luiè salutata con intenso rincrescimento.

Per la Mostra d' arte antica. - Allariunione presieduta al palazzo comunale dal cav.uff. Pietro Feroci, uno dei membri della Commis-sione di reggenza della Sezione Movimento fore-stieri insieme agli altri due membri signori prof.Gaetano Castrucci e Ferruccio Satti, presero laparola fra i cospicui cittadini intervenuti i signoriprof. Rossotti, assessore Petri, cav. Valenti, ing.Lami, cav. Perdo Roques, prof. Pilotti, avv. Lecci,prof. Niccolai ed altri.

Fu nomioata una Commissione (cav. prof. CarloFedeli, avv. Augusto Bellini Pietri, cav. GiuseppePerdo - Roques, prof. Vincenzo Pilotti, prof. Ro-berto Schiff, cav. ing. Vittorio Latni, cav. dott.Dario Simoni, cav Ciro Valenti, prof. GaetanoCastrucci, pittore Ferruccio Setti, comm, prof.Antonio Ceci, pubblicista Alfredo Gentili e prof.Giuseppe Sonnino) alla quale fu conferito il man-dato di preparare il progetto dal lato artistico edal lato finanziario.

Un altro medico circondariale. - Ildott. Giovanni Pierotti di Pontedera, uno deimedici più valorosi, e distinti della nostra pro-vincia, è stato nominato medico circondariale aSassari. Affettuosamente ci rallegriamo coli' ot-timo amico.

L' ing. Wobbe a Roma. - L' ing. GoffedroWobbe, che fu direttore della officina del gaznella nostra città, quando era esercitata dallaSocietà svizzera, è stato nominato vice - direttoredell' officina del gaz di Roma.

Questa nomina è una bella dimostrazione distima; e l' ing. Wobbe l' ha veramente meritata.

La Sezione per il movimento dei fore-stieri. - Tenue adunanza lunedì sera nella saladell' Unione dei Commercianti e industriali gen-tilmente concessa, ed all' adunanza - a cui, adire il vero, intervennero pochi soci - fu pre-sente l' on. prof. Brunialti vice - presidente del-l' Associazione nazionale per il movimento deiforestieri.

Il cav. uff. Pietro Feroci spiegò agli interve-nuti le relazioni che esistono attualmente tra lasede centrale e la Sezione; ed il prof. Brunialtiripose in difesa dell' Associazione. Poco si con-cluse; ma è opinione della maggioranza di rico-stituire la sezione su basi autonome.

All' on. Brunialti fu offerto un rinfresco.

Una galleria d'arte. - In settimana, nellesale al pian terreno del Grand Hotél in Lung'ArnoRegio si aprirà una succursale del grandiosoStabilimento dell' Avv. Ottaviano Rossi Ciampo-lini (Ditta Andreoni) di Via S. Maria, per laesposizione e la vendita di opere artistiche ìnmarino ed in alabastro.

La bella galleria d' arte sarà come un nuovoabbellimento dei nostri splendidi Lungarno.

Il Cav. Prof. Lando Landi, docente pareg-giato della R. Università, medico primario dei R.R. Spe-dati, avendo ripreso stabilmente dimora in Pisa,Via del Risorgimento n. 7, ha ivi traslocato il suo

gabinetto di Consultazioni. - Telefono: 2 - 55.• Le doti alla Pia Casa di Misericordia.

Mercoledì ebbe luogo l'adunanza del Magistratodella Pia Casa di Misericordia. Erano presenti isigg.: comm. Alberto Giuli presidente, avv. GiobbeCordoni segretario, Beltratni Egidio e cav. PiladeChiarini consiglieri e prof. Arturo Bartolomruei,rag Dante Quercioli, Eugenio Sbrana, GiuseppeConti, Frateschi, Seraui e Riparbelli elimosinieri.

Dai signori cav. Pilade Chiarirli ed EugenioSbrana, commissari della Città, furono proposteper doti di povertà di L. 80 ciascuna le ragazze:

Crocioni Giovanna di Gustavo, Carlesi Fer-nanda fu Guglielmo, Paletti Ida di Augusto,Palla Cesarina fu Francesco, &Adocchi Giulia fuAstolfo, Eteri Ester d' ignoti, Giorgi Adelinda diGiovanni, Taddei Giuseppe di Oreste, Cecchi Annadi Ranieri, Ghimeuti Nella di Lorenzo, LucarelliGiorgia di Giuseppe, Picchi Elettra di Alessandro,Pellegrini Ha di Giuseppe, Vettori Lida di Fla-minio, Paoletti Cesarina di Rauieri, Manetti Idafu Pietro, Santini Irma di Pietro.

Per la campagna il commissario Egidio Bel-traini propose, per doti di povertà di ottanta lireciascuna, le ragazze:

Gabbrielli Argentina di Claudio, Barbaricina,Luperi Assunta di Francesco, id., Pasqualini Sen-tina di Giovanni, S. Stefano Ext, Ghimenti Quin-dila di Dante, S. Michele degli Scalzi., MacchiaLina di Luigi, id., Vaselli Orsola di Giuseppe, id.,Loreuzini Anna di Narciso, di S. Pietro a Grado,Bonaccorsi Anna di Narciso, di S. Giovanni al

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Bianca di Giovanni, di Oratoio, Giuliani MariaDamia, di Secondo, di Putignano.

Le doti di cittadinanza, di L. 294 ciascuna fu-rono assegnate a Bertelloni Nella fu Achille, diLivorno, Dini Edile di Giuseppe, di S. Erettimi()a Settimo, Pellegrini Irma di Antonio di Asciano,Sighieri Leouilde fu G. Batta, di Caprona, Maga-gnini Siria di Ettore, di Calci, Magagnini Mariadi Olinto, id., Pellegrini Gelsoniina di Antonio,id., Favilla Fosca di Pietro, S. Biagio a Cisanello,Noccioli Erminia fu Antonio, S. Casciano.

Quella di cittadinanza di L. 588: a Dini Rosadi Cesare, di S. Frediano a Settimo, e infine unadote dell Assunta di L.108,70 a Nista Pia di Re-migio di Pisa.

Tutte le proposte furono approvate dal Ma-gistrato.

Itaieevich. — I famosi lottatori fratelliMassimo, Emilio e Giovanni Raicevich, hannopreso dimora in una graziosa villetta presso SanMichele degli Scalzi, da essi acquistata. È la villadel fu generale Lostia di Santa Sofia.

Essi sono innamorati del nostro clima e dellenostre passeggiate, e perciò qui passeranno i dolciozi del riposo.

Otf introiti del dazio. — Da un resocontoche ha apprestato l' ufficio daziario si rileva chenell' anno 1910 si incassarono L. 1.363.716.01, difronte a L. 1.368.649.87 che si incassarono nel1909; la differenza è di L. 4933.86. Il minore in-casso è dovuto a speciali ragioni, e cioè al minorconsumo del vino, delle carni, delle frutta, dovutoal prezzo che si è accresciuto in modo rilevante.

Iscrizione sulla lista di leva dei natinelPanno 1893. — Per evitare di incorrerenelle disposizioni di rigore contenute negli arti-coli 161 e 162 della legge sul reclutamento del-

l' esercito, si ricorda a giovani nati tra il I. Gen-

naio e il 31 Decembre 1893 l' obbligo che hanno

di domandare entro il corrente mese la loro inscri-

zione sulla lista di leva di questo Comune e difornire gli schiarimenti che in questa occasionepotranno loro essere richiesti.

Ove tale domanda non sia fatta personalmentedai giovani anzidetti, hanno l' obbligo di farla i

loro genitori, o i tutori.

Condoglianze. — Per la morte del sig. Giu-

seppe Polleschi, morto a 76 anni, spesi nel co-stante esercizio di virtù cittadine, mandiamocondoglianze ai congiunti ed affettuose al generodi lui rag. Luigi Pellegrinelli, nostro egregioamico.

il Illattaccino.

Cronachetta Agraria

Palatura economica dei vigneti. — Pertendere i fili di ferro nelle vigne si usanopali di legno, o ritti di pietra, o di cementoarmato.

Un mezzo econtanice assai è il seguenteSi acquistano dei vecchi tubi di ferro

da caldaie, del diametro di 8 - 9 cent., chesi trovano facilmente. Si tagliano della lun-ghezza voluta, si forano nei luoghi ovedebbono essere attraversati dai fili di ferro,si riempiono di buon cemento a lenta presa,indi con uno stecco ui legno si fora il ce-mento in corrispondenza ai detti buchi,prima che esso abbia fatto presa.

Al di fuori si tingono con minio, odanche con cemento a lenta piuttosto sciolto.

Meglio è far loro una base, introdu-cendo il palo entro un coppo da cenduttura,che si riempie a sua volta di cemento.

Il pomodoro come insetticida. — 11 de-cotto di foghe di pomodoro, secondo ilBa.uscher, è validissimo nella lotta controgli afidi sui peschi.

Intanto il signor Clerici dichiara diaver liberato i peschi dagli afidi coltivan-dovi sotto pomidori e lasciandoli liberamentecrescere . ed arrampicarsi sull'albero, •

Il vino di betulla. — Un vecchio nego-ziante di vini vicino a spirare, preso dalrimorso d' aver gabbato troppo gli avven-tori, confessò ai figli che: il vino si puòfare anche coli' uva. Ora in Germania, ascopi più onesti, anzi addirittura umanitarie terapeutici, per 1' azione contro i reuma-tismi, la gotta, lo scorbuto ecc. si fabbricaun vino speciale dal succo fermentato dellabetulla bianca (betula alba) e che i buonitedeschi chiamano Birkenwein.

Già! per i nostri vignaioli, le distesenordiche di boschi dal pallido colore dellabetulla, diverranno.... tanti centri di con-correnza.

Necessità dell' estirpamento delle maleerbe. — Quale danno possano recare leerbacce nei nostri coltivati campi, appareevidente da alcuni eseguiti esperimenti collasenape selvatica.

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