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e e o ti ;11 si. ■11, de i te ce 1i ;li da col re- ..gi to tta 113 mirnsizeilealL ANNO X Num. 51 Giovedì 24 Giugno 1875 10 anno — 6 temeetre — 2, 50 truneszte . , neri Stato aumento apeee petali „.„„. — Isizzgarezo Matita, tr.BBUONAMENTI NEL REGNO Gentesnui 10 li umnero — A.rretrato I pagamenti non socio validi sa non tatti ^.orstro ricevuta firmata dal Direttore proprietario S'idenale Avv. Ga,atano GIORNALE POLITICO UFFICIALE PER GLI ATTI GIUDIZIARI ED AMMINISTRATIVI E PER GLI ATTI DEI CONSIGLI PROVINCIALE E COMUNALE ANNUNZI E INSERzIONI Atti giudizlari, amministrativi e avvisi particolari rent. 25 per linea o Rpazio di lince. Inserzioni nel corpo del giornale lire una per linea o spazio corrispondente: dopc: la firma del gerente ~t. 60 per linea o spazio corrispondente. ' -- Papaseepui azetieipalt ..-.„„ Peibblicazione Giovedì e Domeason Non ai aetuu.e respousabilite che rei le associazioni fatte all uffizio del giornale Pisa 23 giugno PARTE UFFICIALI , Regia Prefettura della Provincia tu Pisa Copia di circolare del Ministero della pub- blica istruzione in data 8 giugno 1875, segnata di num. 432. Fra i caadidati alla licenza Liceale ve ne ha molti, i quali, ottenuti i 73 punti nel 1873, ripeterono poi infruttuosamente neli' anno successivo le prove fallite. Ora essi hanno chiesto con grande istanza di fruire le benefiche disposizioni contenute negli articoli 10 e 16 del Regio decreto 7 gennajo 1875, num. 2337 (serie 2.*), rifacen- do 1' esperimento sulle materie di quel solo gruppo, a cui le dette prove appartengono. Le agevolezze stabilite nel nuovo regola- mento, tendono evidentemente a rendere meno grave, ma non più facile l' esame per coloro che Io sosterrano d'ora innanzi. Pare quindi conforme a equità, che siano estese ai petenti non solo, ma eziandio a tutti gli altri, che vi si sottoposero nelle sessioni precedenti. Questo adunque dopo matura considera- zione io ho deterinlnato di fare, e ne scrivo alla SV. illma, perchè eia •eeo pubblicamente noto in codesia provincia, quanto più solle- citamente si può, protraetalosi, per coloro che ne approfitteranno, il termine dell'iscri- zione soltanto sino alla fine del mese cor- rente. S'intende però, che tanto questi che gli altri, i quali godranno negli anni avvenire del benefizio di siffatta riparazione, non sia- no esonerati dal ripagare la tassa conforme è stabilito dell' art. 16 del regolamento 1.0 settembre 1865, che vige tutt' ora nelle scuo le seeondarie del Regno. E tolta per siffatta guisa ogni dieparitt di tessamento fra gli aspiranti alla licenza sotto l' impero del regolamento anteriore e del vigente, nulla più osterà alla piena ap- plicazione della legge comune, e cesserà ogni ragiono di futuri richiami per singolari riguardi. Firmato—Il Ministro: R. Bonghi. Regia Prefettura della Provincia di Pisa ...■.■Ibn~-•••■ Copia di circolare del Ministero dell'istruzione pubblica in data 10 giugno 1875, segnata (h num. 435. Con decreto ministeriale, che verrà inse- rito nella Gazzetta Ufficiale del Regno, fu- rono stabilite, per questo anno, come sedi degli esami di abilitazione all'insegnamento della Contabilità nelle Scuole tecniche, nor- mali e magistrali, le città di Torino, Genova, Milano, Brescia, Pavia, Venezia, Padova, Verona, Parma, Modena, Bologna, Ancona, Perugia, Firenze, Pisa, Roma, Napoli, Bari, Foggia, Teramo, Palermo, Messina, Cagliari e Catania. Le norme per tali esami souo tracciate nel Regolamento approvato con decreto mi- nisteriale cieli' 11 agosto - 1870. Si avverte inoltre, che ancora in questo anno potranno esservi ammessi, sebbene sprovveduti della patente di Ragioniere, coloro che già inge- gnano Contabilità in una Scuola tecnica, normale e magistrale, purchè provino di es- sere nell'esercizio di tale insegnamento da due anni almeno in una Scuola goveraativa, provinciale o comunale, ovvero da 4 anni in una scuola privata debitamente auto- rizzata. I signori Prefetti, presidenti dei Consigli provinciali scolastici, sono pregati di dare la maasima pubblicità alle dispesizionì qui rife- rite: in particolare poi, a quelle.deile città sunnominate si raccomanda di provvedere in tempo, per quanto loro spetta, ad' ddeCtl- zione dell'art. 3•0 del citato regolamento. Firmato—Pel Ministro: Betii. PARTE NON UFFICIALE ana — Fanfalla,in uno degli ultimi nu- meri, scrive intorno all'on. Ministro Can- telli le seguenti parole, che ci piace ri- produrre: «L'onorevole La Porta ha rimproverati all'onorevole Cantelli gli ozii di Panna; e gli ho dato ragione. Il conte Cantelli è stato ozioso tanto che, per non scrivere una lettera a Vienna, ha lasciato in mano agli Austriaci tutti i suoi beni del Mau- tovano, i quali così rimasero sequestrati dal 1848 fino al mdleottose.5santasei — do- po la pace ! Quest'ozio rappresenta il sa- crifizio di una rendita assai superiore allo stipendio di ministro. Che ozio antipatrio- tico... e come ci conosciamo bene l'un. l'altro ! Ho veduto che il Secolo chiama lo stesso onorevole Cantelli un ex-ciambel- lano! Come lo ha saputo ? Ci sono forse delle lettere vendute da Montazio ? Lo dica, perchè vorrei la chiave del segreto e quella del ciambellanato; le persone che vivono nella politica hanno sempre cre- duto che l'onorevole Cantelli fosse andato alla Corte della duchessa di Parma, due sole volte nel 1848 e nel 1859, e tutte due le volte quando si trattò di pregarla a sgombrare. Ma ai Secolo le cose le sanno tanto bene ! e- NOTIZIE PARLAMENTARI. Dal giorno 23 novembre 1874, in cui fu inaugurata l'attuale cessione, la Camera dei deputati ha tenuto 138 sedute pubbliche, 2 in comitato segreto e 58 negli uffizii. Dal governo furono presentati in questo periodo 122 progetti di legge, dei quali 73 vennero approvati, intorno a 16 furono presentate le relazioni ed i rimanenti tro- vansi in esame presso le relative Giunte. I detti progetti si ripartiscono fra i varii Ministeri nel modo seguente: Progetti Appro- In ista.to Ministeri. presentati. vati. di relazione. Agricoltura, ind. e comm. 10 5 4 Esteri 5 5 Finanze 57 34 2 Grazia e giustizia 12 3 4 Guerra l O 10 Interno 4 3 Istruzione 8 2 3 Lavori pubblici 12 9 2 Marina 4 2 1 Le proposte di legge d'iniziativa parlamen- tare sommarono a 29, ne furono approvate 4, e 7 trovansi in istato di relazione. Gli ordini del giorno approvati dalla Ca- mera sono stati 14 e 44 le interpellanze e le interrogazioni svolte. Si presentarono 7 domande di autorizza- zione a procedere contro deputati, ne fu di- scussa ed ammessa una sola, e intorno a 4 fu distribuita la relazione. 167 sono state le petizioni inviate alla Camera munite dei requisiti voluti dal re- golamento, e 21 furono le riferite. In questa parte di sessione la Camera ha proceduto a 6 votazioni per appello nomi- nale. Dopo le elezioni generali vennero ricon- vocati 53 collegi. La Giunta per le elezioni tenne 64 sedute. In questa sessione del Parlamento italiano sì ebbeio nella Camera sei deliberazioni per appeilo uoininaie, di cui cinque di carattere aitaniante Eccoue i tesuilati: 1. Oridae dcl giorno presentato dal depu- tato Foz:sa sui capitolo 6 del bit.,nc,o di pri- ma previstreie t'eutritta per l'anno 1875: Votanti 333, vuli filSkiruttill 188, euditrit- ,ri 145; magg tura uzas. 43. - 2. Itiscaliziout: del deputato Calf t on a con- clusione della suantrpllanza interno agli arresti di villa Buffi: Votatiti 353, euntrari 232, favorevoli 121; , maggiorauza 111. 3. Ordine del giorno proposto dal deputato Couronebi nel.a discussione generale dello "stato di prima prevone per il 1875, del ministero dati' interno alla questione detl'ila, gerenat, governativa utile ultime elezioni po- litiche: Ve`tanti 247, favorevoli 147, contrari 100; maggierauza 47. 4. Articolo 1 del progetto di legge per aunieuto di alcune tasse ci registro: Vutauti 347, favorevoli 182, contrari 165; maggioranza 17. 5. Ordine uel giJrno dei deputato Bara,z- zuoli nella discussione delia risoluzione pro- posti, dal deputato Mancini intorno all' in- dirizzo della politica del governo in materia ecclesiastica; Votanti 368, favorevoli 219, contrari 149; maggioranza 71./. 6. Ordine del giorno puro e semplice pro- posto dal deputato Puccioni sopra gli ordini - del giorno presi:girati nella discussione dei provvedimenti eccezionali di pubblica sicu- rezza: Votanti 423, favorevali 220, contra,!-i 203; magg.orauza 17. Discorso letto dal professore GIUSEPPE DE' GIUDICI nella R. Università di Pisa il 29 maggio 1875. ( Continuone e fine: vedi num. 48 ). Ma. Dio sorse vendicatore di tanta ini- quità. E mentre Carlo Alberto dipoi esu- lava, e Vittorio Emanuele ricusava di abbattere la libertà, ed esclamava più tardi che insensibile non era alle grida del dolore sorgenti nella . nostra penisola, Dio permise, col nostro consentimento, che il figlio dello sconfitto di Novara si po- nesse il più bel diadema del mondo sulla sua fronte, e Re della Italia una si pro- clamasse; — premio alla sua costanza; — esempio a chi pretende reggere i popoli col calpestare ogni diritto. Gli italiani sovente aveano tentato, per lo addietro, di dimenticare il diritto proprio; — ma l'Au- stria sogghignava; — memore di ciò che scrisse un suo accorto diplomatico nel 1836( 2 ), non doversi temere dei liberali ita- liani finchè un governo forte in Italia non si ponesse a capo del movimento. — Profezia che si avverò nel 48 e nel 59. — L' Austria sogghignava; e a sua istiga- zione piovevano concordati liberticidi ragunate regie, scomuniche da' pulpiti — e mitraglia da' cannoni: — E mentre l' Austria stessa, dopo i fatti della Mon- tagnola rientrata in Bologna, colla strage di Ugo Bassi insegnava al Legato ponti- ficio il modo di governare, un prete lucchese, morto non ha guari vescovo di Montalcino, scriveva confutando l'Amai- do da Brescia del Niccolini, e con ma- nifesta allusione alle repressioni di Bolo- gna e di altrove, e flagrante sole papa- verum capita decidunt (') e. Ecco, Giovani egregi, l'Italia prima di Curtatone, e prima del 59. — Quella Ita- lia hanno conosciuta gli uomini della mia generazione; — in quella hanno trascorsi gli anni della propria giovinezza. Or dunque manifesto fu lo intendi- mento di quei grandi che a Curtatone combattevano. Essi volevano un' Italia forte, unita, e libera; — un' Italia memore dell'antica gloria, e sede del diritto. — Laonde in- tendevano che si restaurassero il - diritto pubblico ed il privato. — Non volevano privilegi di casta; — desideravano che la Religione avesse la sola e santa arme della fede, nè si facesse strumento scan- daloso di private ambizioni, e molto meno di larvate o palesi tirannidi, — che libero fosse lo esercizio de' culti, non già, im- posto da pene minacciate; — che ogni cittadino eguali diritti godesse, astrazion fatta da ogni diversa opinione religiosa; — che il sacerdote di qualunque culto allo altare, lo stato laico alle faccende tem- porali si confinasse. — Libertà di pen- siero, libertà di parola, libertà di stampa, nei limiti del giusto e dell' onesto. — Leggi dai cittadini consentite; — il potere esecutore non despota; — guarentita la libertà personale fino al possibile suo confine estremo; — bandito il carnefice, specialmente ne' delitti politici, e la giu- stizia penale amministrata dal popolo libero e indipendente. Voleano cacciato lo straniero che op- primeva la nostra ImIla patria, che ci in- scriveva ne' suoi eserciti per combattere non italiane battaglie; — che ci faceva pagare le imposte per arricchirsi nella' sua lontana dimora,— vo'eano finalmente la indipendenza aceoppiata colla libertà vera, che è punìtriae, noti fautrice di li- cenza.; — e c.osì. un'Italia degna dello suo grandi tradizioni, da tutti onorata; — pau- rosa a nessuno. — Ecco il desiderio, l'ottimo pensiero di que' prudi; — seb- bene sventuratamente easi non cogliesse- ro i frutti del proprio eroismo. — Novara segnò il confine estremo della giusta re- sistenza del diritto, alla iniqua prepotenza della forza. Ma uno stato italiano, la piccolezza del quale stava in ragione in- versa della grandezza d'animo de' suoi abitatori, il Piemonte raccolse e conservò le sdrucite bandiere — Rimase anche quella di Curtatone. — La patria ha i suoi martiri; il sangue sparso per una santa causa, tenne desto il ricordevole pensiero. — Aspettiamo! tutti dicevano.— E il 59 giunse inesorabile e securo come la vendetta di Dio. In 'mezzo a mille ti- rannelli Vittorio Emanuele alzò l'onoran- do Vessillo; o gli Italiani lo seguirono; '— fiducia di Re e fiducia di popoli sciolsero il voto in Campidoglio. — Giovani, amici miei! Ora siamo liberi ed indipendenti. — Non chiareeza di na- tali, non ricchezze sovente equivoche, non privilegi di sorta vi trattengono, o vi contrastano il cammino — A voi, alla vostra operositàlibero è il campo. — Dalla operosità vostra dipende il consolida- mento del mirabile edificio, miracolosa- mente sorto in men che tre lustri — Dio è con voi, e col vostro buon volere. — A voi appartiene di far compiuto il desi- derio de' giovani studenti di questa Uni- versità, i quali vi prepararono il terreno inaffiandolo col proprio sangue. — Ma... ricordatel quel desiderio non può essere adempito per metà. A Curtatone combatteva per l' ordine, non poi disor- dine; — per la Italia, non per le fazio- ni; — per la unione, non per la separa- zione degli animi; — pel rispetto all' au- torità, liberamente consentita, non poi di- spregio della medesima; — a Curtatone si combatteva infine per fare la Italia. Ma la Italia non farebbe chi abusasse

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ANNO X Num. 51 Giovedì 24 Giugno 1875

10 anno — 6 temeetre — 2, 50 truneszte . ,

neri Stato aumento apeee petali„.„„.

— Isizzgarezo Matita,

tr.BBUONAMENTI NEL REGNO■

Gentesnui 10 li umnero — A.rretrato

I pagamenti non socio validi sa non tatti^.orstro ricevuta firmata dal Direttore proprietario

S'idenale Avv. Ga,atano

GIORNALE POLITICO

UFFICIALE PER GLI ATTI GIUDIZIARI ED AMMINISTRATIVIE PER GLI ATTI DEI CONSIGLI PROVINCIALE E COMUNALE

ANNUNZI E INSERzIONI

Atti giudizlari, amministrativi e avvisi particolarirent. 25 per linea o Rpazio di lince. Inserzioninel corpo del giornale lire una per linea o spaziocorrispondente: dopc: la firma del gerente ~t.60 per linea o spazio corrispondente.

' --Papaseepui azetieipalt

..-.„„Peibblicazione Giovedì e Domeason

Non ai aetuu.e respousabilite che rei leassociazioni fatte all uffizio del giornale

Pisa 23 giugno

PARTE UFFICIALI,

Regia Prefettura della Provincia tu PisaCopia di circolare del Ministero della pub-

blica istruzione in data 8 giugno 1875,

segnata di num. 432.Fra i caadidati alla licenza Liceale ve ne

ha molti, i quali, ottenuti i 73 punti nel 1873,ripeterono poi infruttuosamente neli' annosuccessivo le prove fallite.

Ora essi hanno chiesto con grande istanza

di fruire le benefiche disposizioni contenutenegli articoli 10 e 16 del Regio decreto 7gennajo 1875, num. 2337 (serie 2.*), rifacen-do 1' esperimento sulle materie di quel sologruppo, a cui le dette prove appartengono.

Le agevolezze stabilite nel nuovo regola-mento, tendono evidentemente a renderemeno grave, ma non più facile l' esame per

coloro che Io sosterrano d'ora innanzi. Parequindi conforme a equità, che siano esteseai petenti non solo, ma eziandio a tutti glialtri, che vi si sottoposero nelle sessioniprecedenti.

Questo adunque dopo matura considera-zione io ho deterinlnato di fare, e ne scrivo

alla SV. illma, perchè eia •eeo pubblicamentenoto in codesia provincia, quanto più solle-

citamente si può, protraetalosi, per coloro

che ne approfitteranno, il termine dell'iscri-

zione soltanto sino alla fine del mese cor-

rente.S'intende però, che tanto questi che gli

altri, i quali godranno negli anni avveniredel benefizio di siffatta riparazione, non sia-no esonerati dal ripagare la tassa conformeè stabilito dell' art. 16 del regolamento 1.0settembre 1865, che vige tutt' ora nelle scuo leseeondarie del Regno.

E tolta per siffatta guisa ogni dieparittdi tessamento fra gli aspiranti alla licenzasotto l' impero del regolamento anteriore edel vigente, nulla più osterà alla piena ap-plicazione della legge comune, e cesserà ogniragiono di futuri richiami per singolaririguardi.

Firmato—Il Ministro: R. Bonghi.

Regia Prefettura della Provincia di Pisa...■.■Ibn~-•••■

Copia di circolare del Ministero dell'istruzionepubblica in data 10 giugno 1875, segnata(h num. 435.Con decreto ministeriale, che verrà inse-

rito nella Gazzetta Ufficiale del Regno, fu-rono stabilite, per questo anno, come sedidegli esami di abilitazione all'insegnamentodella Contabilità nelle Scuole tecniche, nor-mali e magistrali, le città di Torino, Genova,Milano, Brescia, Pavia, Venezia, Padova,Verona, Parma, Modena, Bologna, Ancona,Perugia, Firenze, Pisa, Roma, Napoli, Bari,Foggia, Teramo, Palermo, Messina, Cagliarie Catania.

Le norme per tali esami souo tracciatenel Regolamento approvato con decreto mi-nisteriale cieli' 11 agosto - 1870. Si avverteinoltre, che ancora in questo anno potrannoesservi ammessi, sebbene sprovveduti dellapatente di Ragioniere, coloro che già inge-gnano Contabilità in una Scuola tecnica,normale e magistrale, purchè provino di es-sere nell'esercizio di tale insegnamento dadue anni almeno in una Scuola goveraativa,

provinciale o comunale, ovvero da 4 anniin una scuola privata debitamente auto-rizzata.

I signori Prefetti, presidenti dei Consigliprovinciali scolastici, sono pregati di dare lamaasima pubblicità alle dispesizionì qui rife-rite: in particolare poi, a quelle.deile cittàsunnominate si raccomanda di provvederein tempo, per quanto loro spetta, ad' ddeCtl-

zione dell'art. 3•0 del citato regolamento.

Firmato—Pel Ministro: Betii.

PARTE NON UFFICIALE ana

— Fanfalla,in uno degli ultimi nu-meri, scrive intorno all'on. Ministro Can-telli le seguenti parole, che ci piace ri-produrre:

«L'onorevole La Porta ha rimproveratiall'onorevole Cantelli gli ozii di Panna;e gli ho dato ragione. Il conte Cantelli èstato ozioso tanto che, per non scrivere unalettera a Vienna, ha lasciato in manoagli Austriaci tutti i suoi beni del Mau-tovano, i quali così rimasero sequestratidal 1848 fino al mdleottose.5santasei — do-po la pace ! Quest'ozio rappresenta il sa-crifizio di una rendita assai superiore allostipendio di ministro. Che ozio antipatrio-tico... e come ci conosciamo bene l'un.l'altro !

Ho veduto che il Secolo chiama lostesso onorevole Cantelli un ex-ciambel-lano! Come lo ha saputo ? Ci sono forsedelle lettere vendute da Montazio ? Lodica, perchè vorrei la chiave del segretoe quella del ciambellanato; le persone chevivono nella politica hanno sempre cre-duto che l'onorevole Cantelli fosse andatoalla Corte della duchessa di Parma, duesole volte nel 1848 e nel 1859, e tuttedue le volte quando si trattò di pregarla asgombrare. Ma ai Secolo le cose le sannotanto bene !

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NOTIZIE PARLAMENTARI.Dal giorno 23 novembre 1874, in cui fu

inaugurata l'attuale cessione, la Camera deideputati ha tenuto 138 sedute pubbliche, 2in comitato segreto e 58 negli uffizii.

Dal governo furono presentati in questoperiodo 122 progetti di legge, dei quali 73vennero approvati, intorno a 16 furonopresentate le relazioni ed i rimanenti tro-vansi in esame presso le relative Giunte.

I detti progetti si ripartiscono fra i variiMinisteri nel modo seguente:

Progetti Appro- In ista.toMinisteri. presentati. vati. di relazione.

Agricoltura,ind. e comm. 10 5 4

Esteri 55Finanze 57 34 2Grazia e giustizia 12 3 4Guerra l O 10Interno 4 3Istruzione 8 2 3Lavori pubblici 12 9 2Marina 4 2 1Le proposte di legge d'iniziativa parlamen-

tare sommarono a 29, ne furono approvate4, e 7 trovansi in istato di relazione.

Gli ordini del giorno approvati dalla Ca-mera sono stati 14 e 44 le interpellanze ele interrogazioni svolte.

Si presentarono 7 domande di autorizza-zione a procedere contro deputati, ne fu di-scussa ed ammessa una sola, e intorno a 4fu distribuita la relazione.

167 sono state le petizioni inviate allaCamera munite dei requisiti voluti dal re-golamento, e 21 furono le riferite.

In questa parte di sessione la Camera haproceduto a 6 votazioni per appello nomi-nale.

Dopo le elezioni generali vennero ricon-vocati 53 collegi.

La Giunta per le elezioni tenne 64 sedute.In questa sessione del Parlamento italiano

sì ebbeio nella Camera sei deliberazioni perappeilo uoininaie, di cui cinque di carattereaitaniante Eccoue i tesuilati:

1. Oridae dcl giorno presentato dal depu-tato Foz:sa sui capitolo 6 del bit.,nc,o di pri-ma previstreie t'eutritta per l'anno 1875:

Votanti 333, vuli filSkiruttill 188, euditrit-,ri 145; magg tura uzas. 43.

-2. Itiscaliziout: del deputato Calfton a con-clusione della suantrpllanza interno agliarresti di villa Buffi:

Votatiti 353, euntrari 232, favorevoli 121;, maggiorauza 111.

3. Ordine del giorno proposto dal deputatoCouronebi nel.a discussione generale dello"stato di prima prevone per il 1875, delministero dati' interno alla questione detl'ila,gerenat, governativa utile ultime elezioni po-litiche:

Ve`tanti 247, favorevoli 147, contrari 100;maggierauza 47.

4. Articolo 1 del progetto di legge peraunieuto di alcune tasse ci registro:

Vutauti 347, favorevoli 182, contrari 165;maggioranza 17.

5. Ordine uel giJrno dei deputato Bara,z-zuoli nella discussione delia risoluzione pro-posti, dal deputato Mancini intorno all' in-dirizzo della politica del governo in materiaecclesiastica;

Votanti 368, favorevoli 219, contrari 149;maggioranza 71./.

6. Ordine del giorno puro e semplice pro-posto dal deputato Puccioni sopra gli ordini

- del giorno presi:girati nella discussione deiprovvedimenti eccezionali di pubblica sicu-rezza:

Votanti 423, favorevali 220, contra,!-i 203;magg.orauza 17.

Discorso letto dal professore GIUSEPPE

DE' GIUDICI nella R. Università di Pisail 29 maggio 1875.

( Continuone e fine: vedi num. 48 ).

Ma. Dio sorse vendicatore di tanta ini-quità. E mentre Carlo Alberto dipoi esu-lava, e Vittorio Emanuele ricusava diabbattere la libertà, ed esclamava più tardiche insensibile non era alle grida deldolore sorgenti nella . nostra penisola, Diopermise, col nostro consentimento, che ilfiglio dello sconfitto di Novara si po-nesse il più bel diadema del mondo sullasua fronte, e Re della Italia una si pro-clamasse; — premio alla sua costanza; —esempio a chi pretende reggere i popolicol calpestare ogni diritto. Gli italianisovente aveano tentato, per lo addietro, didimenticare il diritto proprio; — ma l'Au-stria sogghignava; — memore di ciò chescrisse un suo accorto diplomatico nel1836( 2 ), non doversi temere dei liberali ita-liani finchè un governo forte in Italianon si ponesse a capo del movimento. —Profezia che si avverò nel 48 e nel 59. —L' Austria sogghignava; e a sua istiga-zione piovevano concordati liberticidiragunate regie, scomuniche da' pulpiti —e mitraglia da' cannoni: — E mentrel' Austria stessa, dopo i fatti della Mon-tagnola rientrata in Bologna, colla stragedi Ugo Bassi insegnava al Legato ponti-ficio il modo di governare, un pretelucchese, morto non ha guari vescovo diMontalcino, scriveva confutando l'Amai-do da Brescia del Niccolini, e con ma-nifesta allusione alle repressioni di Bolo-gna e di altrove, e flagrante sole papa-verum capita decidunt (') e.

Ecco, Giovani egregi, l'Italia prima diCurtatone, e prima del 59. — Quella Ita-lia hanno conosciuta gli uomini della miagenerazione; — in quella hanno trascorsigli anni della propria giovinezza.

Or dunque manifesto fu lo intendi-mento di quei grandi che a Curtatonecombattevano.

Essi volevano un' Italia forte, unita, elibera; — un' Italia memore dell'anticagloria, e sede del diritto. — Laonde in-tendevano che si restaurassero il - dirittopubblico ed il privato. — Non volevanoprivilegi di casta; — desideravano chela Religione avesse la sola e santa armedella fede, nè si facesse strumento scan-daloso di private ambizioni, e molto menodi larvate o palesi tirannidi, — che liberofosse lo esercizio de' culti, non già, im-posto da pene minacciate; — che ognicittadino eguali diritti godesse, astrazionfatta da ogni diversa opinione religiosa; —che il sacerdote di qualunque culto alloaltare, lo stato laico alle faccende tem-porali si confinasse. — Libertà di pen-siero, libertà di parola, libertà di stampa,nei limiti del giusto e dell' onesto. —Leggi dai cittadini consentite; — il potereesecutore non despota; — guarentita lalibertà personale fino al possibile suoconfine estremo; — bandito il carnefice,specialmente ne' delitti politici, e la giu-stizia penale amministrata dal popololibero e indipendente.

Voleano cacciato lo straniero che op-primeva la nostra ImIla patria, che ci in-scriveva ne' suoi eserciti per combatterenon italiane battaglie; — che ci facevapagare le imposte per arricchirsi nella'sua lontana dimora,— vo'eano finalmentela indipendenza aceoppiata colla libertàvera, che è punìtriae, noti fautrice di li-cenza.; — e c.osì. un'Italia degna dello suograndi tradizioni, da tutti onorata; — pau-rosa a nessuno. — Ecco il desiderio,l'ottimo pensiero di que' prudi; — seb-bene sventuratamente easi non cogliesse-ro i frutti del proprio eroismo. — Novarasegnò il confine estremo della giusta re-sistenza del diritto, alla iniqua prepotenzadella forza. — Ma uno stato italiano, lapiccolezza del quale stava in ragione in-versa della grandezza d'animo de' suoiabitatori, il Piemonte raccolse e conservòle sdrucite bandiere — Rimase anchequella di Curtatone. — La patria ha isuoi martiri; il sangue sparso per unasanta causa, tenne desto il ricordevolepensiero. — Aspettiamo! tutti dicevano.—E il 59 giunse inesorabile e securo comela vendetta di Dio. In 'mezzo a mille ti-rannelli Vittorio Emanuele alzò l'onoran-do Vessillo; o gli Italiani lo seguirono; '—fiducia di Re e fiducia di popoli sciolseroil voto in Campidoglio. —

Giovani, amici miei! Ora siamo liberied indipendenti. — Non chiareeza di na-tali, non ricchezze sovente equivoche,non privilegi di sorta vi trattengono, ovi contrastano il cammino — A voi, allavostra operositàlibero è il campo. — Dallaoperosità vostra dipende il consolida-mento del mirabile edificio, miracolosa-mente sorto in men che tre lustri — Dioè con voi, e col vostro buon volere. —A voi appartiene di far compiuto il desi-derio de' giovani studenti di questa Uni-versità, i quali vi prepararono il terrenoinaffiandolo col proprio sangue. — Ma...ricordatel quel desiderio non può essereadempito per metà. A Curtatonecombatteva per l' ordine, non poi disor-dine; — per la Italia, non per le fazio-ni; — per la unione, non per la separa-zione degli animi; — pel rispetto all' au-torità, liberamente consentita, non poi di-spregio della medesima; — a Curtatonesi combatteva infine per fare la Italia. —Ma la Italia non farebbe chi abusasse

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della stampa; — chi confondesse la libertàdella parola colla licenza della bassa evigliacca offesa; — o la libertà del pen-siero colla intolleranza del cospiratore; —chi in tanta agevolezza di studi siracchiudesse nella ignoranza neghittosa;chi si perdesse in - polemiche inutili, an-zichè arricchirsi di quelle cognizioni,figlie di cura severa e profonda, le qualifanno grandi gli individui, e per lo mezzodi essi, i popoli interi.

I combattenti a Curtatone ciò non vol-lero. — Deh! che non sorga da quellionorati campi di morte il loro fantasmacome un rimprovero, che ci getti in facciail sangue tanto nobilmente sparso. —Deh! che non si pensi, nè mai possa pen-sarsi, quei prodi esser morti inutilmente!

La opera della unificazione italica ècompiuta; — il voto di tanti secoli, e ditanti martiri è esaudito. — A voi, cheche dovete succederci , il cOmpito nonmeno grande e laudabile di comfermarlo.— La spada senza la mente o è cosanulla, o è pericolosa. — Fortificateviadunque negli studi; — adoprate nelleopere della pace quella lena e quel co-raggio che nelle opere della guerra cer-tamente adoprereste. — Osservate! — Velo chiede la nostra alma parente, la Ita-lia. — Ella vi dice: — Sono vendicata,ma non basta! — Dalla generazione chevi precedette aspettai la mia giustifica-zione, — aspettai la spada; — e nonmancarono. — Dalla vostra attendo ilsenno con sapienza prudente. — Vedete?hannovi, e, per sventura, anche fraimiei figli, uomini tenebrosi i quali, con

- parricidio inaudito, attentano alla miaintegrità; — difendetemi colla vostra con-corde costanza. — Vi sono stranieri chevorrebbero sacrificarmi sull' altare delfanatismo; — difendetemi col vostro sen-no. Vi sono uomini che osano chia-mare iniqui i miei strenui difensori; —difendetemi colla vostra onestà dei pro-positi. — Difendetemi ! perchè io sono laItalia; — io sono la grande patria vostra. -Coli' autorità della vostra ragione , diteloro = fuori! — lontani voi peggioridello straniero. — Egli ci opprimeva perinteresse politico, ma non osò mai aper-tamente insegnare che amar la patria siadelitto. — Nè l' osò, nè poteva. — Chiinsegna ciò non è italiano, anzi non ècittadino di alcun paese civile. — L' amordi patria afforza la fede, come la con-serva l'amore di famiglia. — Chè se cosìnon fosse, come potreste predicare la esi-stenza di Dio? —

Voi mi capite, giovani amici miei, me-glio che io non sappia esprimermi nellafoga de' miei affetti. E perché talvoltasi recano innanzi esempi non imitabili,anch' io uno e laudabilissimo voglio pre-sentarvi. —

Abbiatelo, giovani egregi , abbiateloinnanzi agli occhi finchè vi duri lavita. —

Non vi parlerò di Vittorio Emanuele;imperocchè le mie parole non sarebberoatte a dirvi se più grande in lui fu latenacità o la onestà dei propositi, — eperchè so che lodare i Re viventi, spessomalignamente si traduce come adulazionedalla quale, per mio carattere, sono moltolontano. —

Vi presenterò invece un grande privatocittadino, nominando il quale bisognarispettosamente nudarsi le testa. — Giu--eeppe Garibaldi ! — Quest' uomo grandeha combattuto sempre per la libertà,ovunque. — Lo vedenimo a Roma controi Francesi; — dal 59 in poi lo vedemmoin tutte le patrie battaglie; — e fu Gari-baldi che con un pugno di valorosi ai-stuggeva il trono più potente che in Italiafosse, e poneva un xeame intero a pièdell'Italia redenta, con omerica. audacia.—Epperò con orgoglio nazionale citiamo ilsuo nome; — ne enumeriamo le gesta;— le quali se pajono superiori alla no-stre forze, rimangono sempre inferiori alsuo nome grande, al suo indomabile co-raggio, al suo cado affetto per la Italia. —

Or bene vedetelo adesso, questo mo-derno Cincinnato. — Egli che tanta parteebbe nella unificazione Italica, trovasinella rivendicata Roma. — Non ostentale sue gesta; — grande per quella mode-stia che è la più difficile delle virtù. —Non chiede compensi, anzi gli recusa. —Tutto si dedica alle imperiture opere dellapace, e dopo aver lealmente giurato fe-deltà al Re e allo Statuto come Deputatodella Nazione, non sdegna di stringererispettosamente la mano a quel medesimoRe Galantuomo, il quale con Garibaldistesso, e con Cavour, volere o non volere,forma la grande triade dell'Italico ri-scatto. —

Giovani, amici miei! — seguite il me-raviglioso esempio di Giuseppe Garibaldi.— Siate convinti che inutile è citare conburbanzosa rettorica 1' esempio dei grandiuomini, se le virtù loro non si imitano. —Assai, anzi fino alla nausea, vantammogli antenati nostri, e gli illustri contem-poranei. — Imitiamoli — non colla fatuitàdelle gare, ma colla nobile emulazionedelle opere. —

Colle opere solamente si onora la pa-tria; — proseguite, giovani egregi, nellavia che noi vi additammo; e per siffattaguisa non reputerò inutili queste povereparole, che, in quest' aula sacra allascienza ho pronunziate, ricordandovi ildesiderio, ed il voto degli illustri com-battenti di Curtatone. — Ed io ho fermoche voi le mie parole non smentirete; enon farete che giammai si pensi potereesistere una generazione vicina o lonta-na, la quale creda lecito, sfruttando gliallori altrui, di riposare nell' ozio infin-gardo, alla patria dannosissimo — impe-rocchè dalla pigrizia all'ozio, da questoalla ignoranza, e dalla ignoranza allaservitù sono brevi passi. — Ma dove mitrascina il mio dire? — Io vi conosco,giovani egregi; — mi è nota la vostraassiduità agli studi, e sono sicuro che lagenerazione la quale vi succederà dovràscrivere di voi furono cittadini chesenz'odii, e senza interessate speranze,servirono la Italia, e grande la feceroagli occhi del mondo!

Avv. GIUSEPPE DE' GIUDICI.

(i) In vita Agrioolao. — Nunc demum rediit animus;et quainquam primo statili' beatissiMi scu1i ortu NervaCaesar ras olim dissociabiles miscuerit, principatum aclibortatem C.

(3) Memoria del cas. MOin al principe di Metternich,del 17 febbraio 1836. — Cronaa. Ital. vol. 2. Part.

pag. 1.51. segg.(3) Nel Giornale lucchese intitolato a l La Pragma-

logica Cattolica.

23 giugno.— La Depntazione provinciale, nella se-

dnta del 1.° giugno stante, presenti i signoricav. avv. Antonio Pediazzi consigliere ff.Presidente; cav. dott. Panini, cav. Girdi, cav.dott. Simonelli e cav. Pieri, prese le deli-berazioni seguenti:

1 .0 Approvò il regolamento d'igiene e dipolizia mortuaria del Comune di Ca.lcinaja;

2.. Invitò il Consiglio comunale di Pisaad esaminar meglio se convenga procederealla cessione (già deliberata,) di un appezza-mento di terreno, posto nel quartiere di sanPaolo, a favore dei signori Troia e Ciechi, afine di costruirvi uno stabilimento meccanieo;

3.° Autorizzò l' affrancazione del livelloCarrnassi per parte dello Spedale di Volterra;

4.0 Autorizzò il detto Speciale all'accetta-zione del pio legato Viti, con che provve-desse al rinvestimento del capitale ai terminidi legge;

5 0 Approvò il regolamento edilizio di

6.° Decise au diversi ricorsi di Pontede-resi contro la tassa sugli eserc'zi;

7.0 Aporovò il supplemento di cauzionedell'E-attore comunale di $assettit;

8.. Prese atto dell' annullamento dellaelezione comunale di liiglione pronunciatocon decreto Reale, 9Cattto il Consiglio diStato;

9.. Autorizzò il Comune di Montecatinidi Val di Cecina a contrarre un mutuo dilire 1i500, affine di dimettere alcune suepassività.

10. Autorizzò il signor Commissario de-gli Spedali locali ad una elargizione di dotea favore di Didoni Cesira, figlia di spedale.

11. Approvò la lista elettorale ammini-strativa di Terricciola nel numero di 298elettori, ordinando la radiazione dei signoriMostardi Antonio, Sansoni Ulisse, Novi AI-tomo, Ulivelli don Giuseppe, Gini Carlo eMartini Giuseppe, i quali non figuravanonei ruoli d'imposta del decorso anno, masolo in quelli dell'anno corrente.

12. Approvò l'assegnazione dei Consigliericomunali alla frazione di Pieve Santa Lucedomandata dal Consiglio comunale di SantaLuce, e procedè quindi al seguente repartodei Consiglieri comunali per frazioni, ordi-nando le elezioni generali:

1.0 Frazione Santa Luce, a Consiglieri co-munali num. 5. — 2.. frazione Pastina: nn-m. 4. — 3.• frazione Pieve Santa Luce: 3. —4.. frazione Pomaja: 3.

13. Accolse pure la domanda per re-parto di Consiglieri comunali nelle frazionidi Lorenzana e Tremoleto, procedendo alseguente reparto, e ordinando le elezioni ge-nerali.

l` Frazione Lorenzana: ConsigPeri cc-ma nali num. IO. — 2.. frazione Tremoleto:num 5.

In una delle decorse sedute la Deputa-zione provinc'ele approvò pure il repartodei Consiglieri comunali per frazioni nel co-mune di Terricciola, domandato dalla mag-gioranza degli abitanti di Soiana e Morrona,e stabilì il reparto stesso nel modo seguente.

1.. Frazione Terriciola e Casanova: Con-siglieri comunali num. 11. — 2.a frazioneSoiana, &Amiate, Chientina, e San Marco:num. 6. — 3.. frazione Morrona: num. 3.

,. —Il Consiglio comunale, nella sua adu-nanza di martedì, volendo uniformarsiagli inviti del Ministero dell' interno perla deliberazione di uno Statuto organicodei RR. Spedali di Pisa, nominò unaCommissione incaricandola della compila-zione dello Statuto stesso.

Questa Commissione sarà nella necessitàdi fare uno studio particolareggiato sul-l'opera pia, giacché è la prima volta chela rappresentanza comunale va ad occu-parsene, non avendovi mai fino ad oraavuta ingerenza alcuna. Crediamo peròche la detta Commissione troverà più fa-cile il suo còmpito per gli studii già fattie preparati dall' attuale Commissario, ilquale da molti anni reclamava dalle au-torità superiori che venisse ottemperato aldisposto delle leggi vigenti, e si mettessel' Istituto in armonia coi progressi deitempi e della scienza.

Nel prossimo numero, mancandoci oggiil tempo e lo spazio, pubblicheremo lalettera del Ministero dell'interno, e il pa-rere del Consiglio di Stato, di cui par-lammo nel numero precedente.

— In questi giorni si adunò nuovamenteil Comitato locale per le feste di Miche-langiolo, che verranno celebrate in Firenzenel prossimo settembre.

Venne data comunicazione di una let-tera del Comitato centrale, colla quales'invitava il Comitato Pisano a raccoglieredelle offerte onde concorrere col Munici-pio di Firenze e cogli altri d'Italia a ren-dere più solenne il Centenario, e impri-mere ,a quella festa un carattere schietta-mente nazionale.

Sappiamo che il nostro Comitato è statosollecito di porre in circolazione le notedel Comitato centrale.

Già gli alunni del Ginnasio, per lode-vole iniziativa del loro Direttore, invia-

ìrono la somma di lire 54, 50 con letteradiretta alla Presidenza.

Una delle note di sottoscrizione è statadepositata alla Libreria Nistri , un' altraall'Accademia delle Belle Arti, altre sonostate ripartite fra i componenti il Co-mitato.

— Dal cav. Alamanno Morelli riceviamo laseguente lettera, che pubblichiamo con veropiacere:

Caro Ettore Dominici,

Permettimi che invece di consegnare allaPosta questa lettera io, la dia al Direttoredella Provincia di Pisa; onde ,la riconoscenzamia e dei miei compagni nell'arte si sappiada molti, e a Te ne venga lode, e compiantoalla memoria del perduto amico.

Lessi nel giornale (l'Arte di sabato) il pie-toso racconto della morte del povero nostroRasi, e 1' estreme cure da te prestategli inquell'ora suprema nella quale si esperimentail cuore degli amici veri e l' efficace bontadelle anime gentili.

Noi tutti avremmo voluto essere con te;avere il conforto di accompagnare al sepolcrola salma del nostro centratene, dirgli l'ultimoaddio, stringere la mano alla povera madresua e a suo fratello. Non potemmo!

Tu hai voluto con squisito modo rilevarequel poco che la Compagnia Marini Ciotti feceper il nostro centrateli(); grazie, grazie innome di ciascheduno di noi.

Lo ripeto con te: «Vi sono momenti in cuisi prova un legittimo orgoglio di appartenerea questa povera arte, si spesso calunniata, eche pur racchiude tanto tesoro di cuore e difratellanza ».

Il tuo nobile esempio e della CompagniaAliprandi possa essere imitato ogni qualvoltala sciagura colpisce uno di noi. Che se noiproduciamo più effetti che opere, se la glorianostra passa più veloce delle altre, ci consolila speranza non dubbia di quell' assistenzamorale che è balsamo alla travagliata vitadell'artista, compenso non indegno di tantiignorati dolori.

Con questi sentimenti mi pregio di con-.fermarmi

Tuo airez. Amico

ALAMANNO MORELLI.

Pisa 22 giugno 1875.

— Abbiamo avuto occasione di recarcipresso il signor P. F. Cherpantieri ed ab-biamo veduto con piacere un istrnmento cheesso chiama organo lingua, e che è in sostanzaun arnionium da esso perfezionato. Questoistrumento può suonarsi con la consuetatastiera, con una tastiera di invenzione delSignor Cherpantieri e con meccanismo a ta-volette che comprende sessantadua tasti. Visono molti registri, e si ottiene una grandearmonia.

Abbiamo pure veduto la nuova tastieradel signor Cherpantiari: questa è combinatasu tre ordini di tasti a forma di gradino eravvicina i tasti in modo che la quinta delPiano attuale è l'ottava di questa nuova; itasti di questa sono continuati in modo chedall'uno all'altro è una terza, cosicchè puòfarsi una terza con un solo dito' e la doppiaottava con uha sola mano: in questo modopossono suonarsi con due sole mani i pezzi dimusica scritti per quattro mani. Questa ta-stiera può benissimo applicarsi ai pianoforti

ed alli artnonium ordinari.IL sig. Cherpantieri ai ha detto che in

tre o qnattro mesi di s

tudio con quella ta-stiera si può imparare a suonare.

Ci ha pure fatto vedere un nuovo metodoper scrivere la musica di cui esso è inventoree che presenterebbe nua gran Osima facilitàd'itup trare. Questo !unto 1 etinsorva la te >lie.e le note attuali, tua però riduce la gran leserie di queste a sole a sole sette e semplicis-sime; ripetendole servono per tutte le ottave

di un pi (tuo fortd o qua:nuque altro istru-mento, e per canto.

Por queste invenzione e per quella della'nuava tastiera il sig. Cherpantied a statepremiato con medaglia d'oro dall'AccadenaiaUniversale di Belle Arti di Parigi.

Noi abbiamo voluto fare di pebbliea ra-

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gione quanto abbiamo veduto, o che la mo-destia del sig. Cherpentieri, nizzardo, che da piùdi un anno si trova nella nostra città, teneva

nascosto.Esso è reperibile in una stanza terrena nel

Lungarno Gambacorti sul canto di via Mazzini.

— Comizio Agrario di Pisa.

Sessi0728 Ordinaria.

Il Comizio nell'Adunanza di oggi 23 corr.,continuando la discussione degli articoli dellascritta colonioa_ presentata dal socio sig. Pe-trini, approvava, dopo viva ed animata di-scussione, gli articoli 21, 22... fino all'art. 30inclusive, con alcune modificazioni ed aggiun-te proposte dai soci presenti.

Essendo l'ora tarda il Preaidente sciogliela seduta ed invita i soci ad intervenire nu-merosi all' adunanza che sarà tenuta marco-ledi (30) spirante alle ore 10 ant. nella sala

del Consiglio municipale.

Camera di Commercio ed Arti di Pisa.7.° Mercato dei Bozzoli, 22 giugno 1875.Bozzoli portati al mercato chil. 90.

Qualità nostrali . da L. 4,60 a 5,00 il chi!.» Inferiori esteri da »

Il Presidente 17 Segretario

Dott. GIACOMO FRANCO. T. CHIESI.

— Ecco quanto sino al oggi si conoscerelativamente alla Regata che avrà luogonel porto di Genova il 25 luglio p. venturoper cura della Società Ligure di salvamento.

Verranno sei gondole da Venezia con se-dici gondolieri in costume. Sono i migliorivogatori delle Lagune che vogliono dar pro-va della loro bravura ai genovesi.

Il concorso dei canottieri del Po è pureassicurato. Oltre le barche da regata le So-cietà Torinesi manderanno le barche di pa-rata, cogli equipaggi in divisa onde faremorta d'onore alla regata.

Ma si ha una novità. Pare che verrannoda Roma eziandio i canottieri del Tevere,che forse concorreranno in una medesimacorsa con quelli del Po e si disputerannocon essi la palma.

Gli esercenti hanno compreso che quantomaggiore sarà il concorso di tanto ne gua-dagnerà il movimento commerciale di Geno-va e, quindi, hanno iniziato già da varigiorni una sottoscrizione per stabilire unpremio di lire mille ai gondolieri veneziani.Questa sottoecrizione venne accolta da tuttigli esercenti con favore, ed in due giorni siè già raggiunta una cifra abbastanza co-spicua.

— Pochi minuti prima del mezzogiornodi lunedì scorso, il bambino di 6 anni OtelloFiorentini del fu Giuseppe, correva lungo laspalletta dell'Anno sul ballatoio riserbato aibardotti, e poco dopo la chiesa di Santa Cri-stina, cadeva nel fiume. Non mancarono per-sone di buona volontà che si gettarono nel-l'Arno; ma non essendo l'infelice più ricom-parso alla superfice delle acque, fu impossi-bile salvarlo. Trentacinque minuti dopo ilpompiere Virgilio Mosti, addetto alla societàdi soccorso agli asfittici lo ritrovava e loestraeva dal fondo dell'Anno. Fu trasportatoall'asilo di numero 2 dove erano già varimedici addetti alla benemerita società, matutte le cure messe in opera per richiamarloin vita restarono senza effetto.

•La SOCIETÀ. ORCtIESTEALE PIUMA nel-

l'Assemblea generale tenuta domenica decorsaconfermava tutti i componenti il Consiglioscaduti di ufficio in ordine al nuovo statuto,ed eleggeva il signor Giuseppe Malloggi acompletare il Consiglio stesso, che resta cosìcostituito:

Presidente, sig. avv. Emilio Bianchi.Vicepresidente, sg. Vittorio Supino.Direttore, Ranieri Cagnacci.Provveditore, Francesco Torri.Cassiere, Lorenzo Gini.Segretario, Alberto Martin Wedard.

Consiglieri, dottor fliovacchino Monselles,avvocato Dario Casini, conte Alfredo AgostiniDella seta, prof. Alessandro Nuccorini, Fran-cesco Benvenuti, Giuseppe Malloggi.

— Stabilimento dell'I:rasero.

32.& Serata musicale.

L'Orchestra diretta dal professor LuigiNiccolai, eseguirà, giovedì 27 corrente a

ore 9, il seguente programma:

PARTE PRIMA

1. MATTEOZZI. — Polka.2. NICCOLAI. — Sinfonia.S. Rosstm. — Mazurka.4. LECOCQ. — La Fille de Madame

Angot, finale.

PARTE SECONDA1. DiLL'Attants. — Polka.2. Ifico. — Fantasia per clarinet-

to eseguita dal signorE. Bonetti.

3. ROB211T8AN. — Mazurka.4. NICCOLAI. — Gli studenti, valzer.

— Caffè Mediceo. Domenica 27 giugno 1875serata musicale.

Programma

PARTE PRIMA

1. Simi — Marcia militare.2. Donizzetti s. Aria finale nell'opera Lu-

cia di Lammermoor, pertrombone.

3. Lanner — Valzer.4. Offenhaek Pot- pourri nell' operetta

buffa La Bella Elena.PARTE SECONDA.

5. ipeeocq — Polck a nell'operetta buffaMadame Angot.

6. Verdi — Duo ger clarino e trom-

bone nell'opera i Due Fo-scarí.

7. Carlini

-

Maznrka Adelia.8. Querelali — Valzer sopra motivi del-

l'opera il Trovatore.

Il proprietario da CaffèFrancesco De' Lanrentis.

N.B. Nella detta serata musicalele bibite vengono aumentatedi un soldo.

—La Direzione generale delle Poste pub-blica il seguente avviso:

c La Società inglese di navigazione a va-pore fra Liverpool, il Brasile ed il Rio dellaPlata ha testé modificato l'orario di par-tenza dei proprii battelli, fissaudola il 18anzichè il 20 di ciascun mese, ed il 17 quan-do il giorno 18 cade in domenica.

La traversata da Liverpool a Buenos-Ayres si compie in 33 giorni con approdoai porti interme lii di Rio Janeiro e Monte-video respettivatnente il 13 e 20 circa nelmese successivo a quello della partenza dal-l' Inghiiterra.

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— Il Trionfo d'Amore, leggenda medioe-vale del sig. Giacosa, ha avuto al Poli-teama pisano uno spleudidissitno successonelle tre rappresentazioni che ne sono sta-te fatte, ed in tutte e tre è stato accoltocon vero entusiasmo.

Il sig. Giacosa, che era presente alleprime due rappresentazioni, è stato ap-

plauditissimo e chiamato all'onore del pro-scenio moltissime volte dal pubblico entu-siasmato, che non si stancava di salutareed. acclamare il simpatico autore.

Anche l'esecuzione è stata splendidaper parte della Marini, del Ciotti, e delPietrotti che tanto bene hanno detto lainspirata poesia del Giacosa, ed applausiripetuti ed entusiastici non sono mancatineppure ai bravi attori.

La messa in scena è accuratissima edinappuntabile.

— Come già annunziammo, oggi ha luo-go la beueficiata della signora VirginiaMarini con la Signora delle C:amelie. Larichiesta dei biglietti è straordinaria.

Abbiamo veduto con piacere come siasiiniziata una sottoscrizione fra gli ammi-ratori della brava e simpatica artista peroffrirle un ricordo di Pisa che consiste inun elegante Collier con un bellissimo13reloque.

— Venerdì rappresentazione del nuovo

dramma di Pietro Cossa Lodovico Ariosto

e gli Estensi.

— Ecco una buona notizia. Domenicaprossima avrà luogo, al Politeama pisano,la quarta ed ultima rappresentazione delTalora° n' AtitoRz del sig. Giacosa.

— Nel prossimo mese di luglio avre-mo al Politeama pisano la drammaticaCompaguia,Pietriboni, che attualmente sitrova a Roma, dove ha ottenuto un gran-dissimo incontro. Nel corso della stagionela Compagnia stessa darà, come ha fattoa Roma, alcuna delle migliori commediedi Goldoni da molti anni non rappre-sentate.

ARENA FEDERIGHIMese di luglio 1875.

Drammatica Cono pagina Michele Ferrantee Celestina Jacchi-Bracci diretta dall'artista

MICHELE FERRANTE.I cap;comici sono lieti e si tengono ono-

rati di annunziare a questo rispettabile pub-blico, che nel mese suddetto daranno uncorso non interrotto di rappresentazioni,scegliendo le migliori produzioni ehe vantiil Teatro italiano e straniero, molte dellequali nuovissime; promettendo nella recita-zione zelo, e nell'allestimento scenico il mag-gior lusso possibile.

ELENCO ARTISTICO.

Attrici:Celestina Jucchi-Bracci , Elisa Malesci,

Amelia Colonnello, Marietta Rossi, AmaliaCutrinelli, Resina Ferrante, Emula Porro,Laurina Zaggia, Luigia Giuliani, Anna. Saba-tini, Teresa Jucchi, Angela Bissi , IreneBrunorini, Giovanna Perotti, Eruesta Moli-nelli.

Attori:Michele Ferrante, Giuseppe Bracci, Vin-

cenzo Bissi, Antonio Brunorini, GuglielmoDella-Seta, Enrico Cutrinelli, Alfredo Giuliani,Giovanni Sabatini, Giuseppe Jucchi, AristidePorro, Giovanni Molinelli, Michele Perotti,Agostino Zaggia, Giuseppe Alberti, LuigiTrova.

Parti ingenue.

Ebe Porro, Armando Cutrinalli,Gnido Bru-norini.

Due Rammentatoti, due Macchinisti, but-tafuori , guardaroba.

Pittori: cav. L. Magnani, prof. G. B. Soarbi,prof. G. Bertola, cav. L. Moja.

Poeti: comm. P. Ferrari, cav. P. Giaco-metti, prof. L. Marenco, dott. I. Ciconi, R.Castelvecchio, cav. L. Castelnuovo, P. Cossa,F. Ca.valletti, V. Bersenzio, cav. G. Costetti,cav. Tito D'Aste, prof. L. Fontana, L. Fortes,cav. D. Piccioli, prof. A. Monelli, dottor A.Scalvini, C. Vitaliani, R. Montauti, prof. B.Giussani, P. Grazioli, F. Mazzoni.

Amministratore SegretarioGiuseppe Jucchi. Aristide Porro.

Prezzo dei biglietti.Biglietto d' ingresso con libero accesso

alla platea e al lubbione . . . cent. 30Per i militari, dal sergente al co-

mune s 15Per le poltroncine numerate, oltre

l'ingresso

50Per l'anfitsatro ce s 30Per la galleria cs

30Le chiavi dei Palchi e i biglietti delle

poltroncine si troveranno vendibili giornal-mente, dalle ore 9 ant. alle ore 4 pom., daltabaccaio Aurelio Del Guerra in piazza delPonte.

Prim' ordine L. 3, second' ordine L. 2.

La prima recita avrà lungo giovedì l.*luglio 1875, ad ore 5 e so,". Con apposito ma-nifesto verrà indicato il titolo della primarappresentazione.

STATO CIVILE

Dal dì 26 al 31 maggio 1875 inclusive.Ncucite dentinstate

Maschi 2 — Femmine 14.Nati morti I.Matrimoni.

Del Guasta Emilio di Domenico, benestante,con Castellacci Antunietta tu Vincenzo, atten-dente a casa, ambedue celibi, di Pisa.

Morti.Geppini Archimede di Itanieri, .di anni . 5, di

sant'Ermete — Voleri Dante d'Ippolito 1, di Pisa-Ghelardoni Amelia di Santi 3, di san Giovanni alGatano — Guidi vedova Itartolini Maddalena q.Giuseppe 78, di Pisa — Adami vedova MazzeiBartolommea q. Francesco 88, attendente a casa,di Pisa —Galli Giuseppe di Gabbriello 2, di Pisa-Paoletti Cesare q. Santi, coniugato 37, di Pisa —Di Sacco Palmira di Dumenico, nubile 20, brac-ciante, di Vecchiano — Borgucci Simone q. Er-menegildo, vedovo 65, bracciante, di Lari — Men-ghinelli Maria q. Claudio, nubile 40, domestica,di Pisa — Frati nei Lombardi Ester q. France-sco 43, attendente a casa, di Pisa — PistolesiRicciotto di Costantino 2, di Pisa Tassinari Et-tore di Luigi 4, di Pisa — Galiberti Oreste diRiccardo 1, di san Marco alle Cappelle — Dell'IraGiuseppe di Pietro 2, di san Piero a Grado —Barsolti Adelindo di Ranieri 1, di san Giusto inCannicci — Gronchi vedova Guidi Clarice, q.Giovanni 65, tessitrice, di .Pontedera.

E più 2 al disotto di un anno.Cambiamenti di residenza,

Marinai Giuseppe q. Sabatino, da Bagnisan Giuliano a Pisa — Nardi Carolina vedovaNelli, da Lucca a Pisa.

Diamo la dolorosa notizia della mortedi Silvio Passerini, avvenuta perapolessia fulminante nella notte del 21al 22 corrente.

Il Passerini era nel suo venticinquesi-mo anno d'età; laborioso e diligente, at-tendeva con amore allo esercizio dellafarmacia in cui aveva avuti predecessorilo zio prof. Ranieri ed il padre professorFrancesco, e prometteva di acquistare es-so pure un posto distinto, quando tantesperanze cadevano rovesciate per sempre.

ALESSANDRO BELLONI Gerente Resp.

GLI ASSUNTORI dei due Prestiti a Premii

BARI e 11MILETTA,approvati con Decreti, Reali l i giugno 1868e 10 aprile 1870, vendono: Globlieazioni a pa-gamento rateale; il Titolo, da sole lire 5italiane, è rinnovabile come qui sotto finaal saldo. Questi titoli liberati di lire 5 con-corrono subito e per intero alle Estrazioni10 luglio 1875 del Prestito Bari : primopremio: L. 100,000 it. 20 agosto 1875del Prestito Barletta, primo premio: franchi50,000 in Oro.

Rimborso assicurato per ogni Titolo lire250, di cui cento in Oro.

Tutte le Obbligazioni Premiate o Rimbor-sate continuano sempre a concorrere a tuttole Estrazioni successive. Otto Estrazioni al-l'anno, di cui due coi Premii di lire 400,000;50,000;40, 000;30, 000;25,000;20,000;10, 000ed altri minori. Per l'acquisto dei suddettititoli e delle Obbligazioni dirigersi: in ME-LANO, presso la Ditta FRANCESCO COM-PAGNONI — in NAPOLI, presso la DittaONOFRIO FANELLI — in PISA, PONTE-DERA, VOLTERRA, VIARRGGIO, PORTO-FERRAJO, GENOVA, SPEZIA, e NAPOLI,presso i signori R. SIMONELLI o COME'.

La sottoscrizione è aperta a tutto il dl

luglio. (2)

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Apposito avviso darà conto della tariffa,e delle straordinarie facilitazioni che saran-no accordate ai signori bagnanti.

AVVISO.In Livorno, Via dello Spalto

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vendibili attrezzi per uso di forno e fa-riniera, consistenti in Alastre, Baratti,Fornacctte di rame, Sacca vuote, ed altrioggetti. (4)

FRATELLI ROMANI

I sottoscritti si fanno un dovere diprevenire le gentili Signore e Signori cheli hanno favoriti al loro Magazzino, o chevogliano favorirli di loro clientela, esser-gli arrivato da Parigi un bellissimo as-sortimento di oggetti Bigiotteria in orodella più grande noVità e massimo buonprezzo.

Pisa, 7 maggio 1875.

Fratelli Romani.

Avviso per vendita.

Essendo rimasto nuovamente de-serto il pubblico incanto, tenutosiin questo stesso giorno per la ven-dita, nell'interesse dellaBanca Agri-cola Nazionale, del meccanismo com-pleto per filare la lana con mac-china a vapore di spettanza del sig.Giacomo Modigliano, il sottoscrittonotar° delegato alle operazioni del-la vendita predetta, rende noto cheil quarto incanto avrà luogo lamattina del dì 1.0 luglio prossimoa ore 12 con un terzo sbasso del10 per cento, e così in base al prez-zo a ciascun lotto come appressostabilito.

Lotto 1.N. 1. Carda continua in quaranta

fili,• Carda in ferro,• Dette, in legno,

L. 1485, 10.Lotto 2.

N. 1. Carda continua in legno ditrenta fili,

• Carda in legno,L. 510, 30.

Lotto 3.N. 1. Carda continua di 30 fili di

Mercier,• Carda in ferro,• Lupa,D Cilindro smerigliato,

L. 1506, 60.Lotto 4.

1. Mulljenny di 240 fusi,• Annaspo,• Filatojo a mano di 60 fusi,

L. 1071, 00.Lotto 5.

N. 1. Mulljenny di 180 fusi,• Cilindro smerigliato,• Annaspo,• Meccanismo per tirare i cardi.

L. 837, 90.Lotto 6.

N. 1. Macchina per spelazzarela lana.

L. 911, 70.Lotto 7.

N. 1. Macchina a vapore con caldaja,L. 656, 10.

Lotto 8.N. Carde in ferro,

L. 729, 00.Lotto 9.

N. 1. Filatojo con movimentoidraulico,

Scamatino,Annaspo,

L. 140, 40.Lotto 10.

N. 1. Tornio,• Morsa e incudine,

si Misura per la lana,

L. 56, 88..Lotto 11.

N. 1. Tutte le ruote e meccanismoche danno movimento alletrasmissioni,

L. 714, 60.Lotto 12.

N. 1. Alberatura e trasmissioni chedanno movimento alle mac-chine,

L. 1312,9.0.L'aggiudicazione sarà fatta a fa-

vore del maggiore e m:gliore offe-rente.

Gli attendenti dovranno primadell'incanto depositare a garanzia ildecimo del prezzo del lotto o lotticui vogliono atten lere, e una som-ma corrispanlente alle spese d' in-canto e di liberazione.

Il deposito, sia del decimo chedella somma per le spese, non saràrestituito qualora l'atlen lente nonpaghi imine lietamente, prima deltachiusura del verbale di aggiudi-cazione, il prezzo intiero del lotto olotti aggiudicati.

Pisa, 15 giugno 1875.

(321) Notare Filippo Fojanesi.

Estratto di Bando per aumento deisesto.

In esecuzione della sentenze pro-ferita dal Tribunale civile di Pisanel 27 ottobre 1874, debitamenteregistrata sulle istanze avanzatedal sacerdote Reberto e Muzio fra-telli Arrighini possidenti domici-liati in Pisa, furono esposti ai pub-b'ici incanti nella mattina del dì 25maggio ultimo decorso i beni espro-priati a pregiudizio del sig. Pietrodel fu Filippo Vannini possidentedomiciliato nel popolo di S. Marcoalle Cappelle, descritti nella relativacartella d'incanto, ed il primo lottorestò aggiudicato al signor Giu-seppe del quondam Filippo Vauninidi San Marco alle Cappelle, per lasomma di lire 275.

Inserita sul giornale — La Pro-vincia di Pisa — la nota di cheall'articolo 679 del codice di pro-cedura civile colla espressa dichia-razione che il termine utile perfare l'aumento non minore del se-sto andava a scadere col dì 12giugno cerrente, il signor Giuseppedel quondam Gaspero thanfaldonicommerciante domiciliato aS. Marcoalle Cappelle, con domicilio elettivopresso il suo procuratore dottorGermano Severini con atto del dì 9giugno detto, fece l'aumento delsesto al prezzo di prima liberazionepor cui in esecuzione dell'ordinanzadel signor Cavaliere Presidente diquesto Tribunale nella mattina deldì 23 luglio 1875 sarà nuovamenteposto all'incanto il primo lotto so-pra, indicato per il prezzo di L. 310e centesimi 84.

Descrio. dell'immobile da vendersi.Una casa e fabbricato annesso e

terreno sodo, posti in san Marcoalle Cappello, cui confina a primoArrighini, secondo Possenti, terzoVannini Giuseppe, rappresentati alcatasto della comunità di Pisa insezione L, particelle 174 in parte,1864, 173 a comune, con renditaaccertata di lire 36, di libera pro-prietà, colle condizioni di che nelbando del dì 19 giugno 1875, ed alquale oc.

Questo dì 23 giugno 1875.

(319) .Dott. Germano Secerini.

AVVISO.

Gustavo Sehelini, negoziante do-miciliato a Livorno,,per mezzo delsuo procuratore ti,VV. Ernesto Rug-gieri, in virtù della sentenza delPretore del primo mandamento diLivorno del 4 luglio 1874, e al se-guito del precetti) dei trenta giornidei 5 maggio 1875, ha, con morsodel 18 giugno 1875 domandata alPresidente del Tribunale civile diVeiterra la n eniva di un periteper stimare i seguenti beni daespropriarsi a danno di GiovanniGiovannini di Metitecatini di Vaidi Cucina, cioè: Vari fondi rusticied urbani situati in comunità, di Mon-tecatini di Val di Canina descrittial catasto della uetta comunità se-zione D, particelle numero 392,406, 407, 408, 371, 409, 401, gra-vati della ,rendita imponibile dilire 68,65 per i fabbricati, e dicentesimi 39 per i terreni; in se-zione E, particella numero 132 dellarendita di lire 17,35; sezione B,numero 441, 443 della rendita dilire 10,22; sezione F, particellenumero 210, 110, 111, 112, 113,382, 383, 384, 385, 318, 129, 139e, 124, detle, rendita, imponibile dilire 78,05; sezione G, particellenumero 12, 112, con rendita di lire3,30; sezione L, particelle 11.0 260,240, 261, 344, 341, 345, 342, 346,343, 347,348, con rendita di 1. 44,50;sezione M, particelle 1242, 472, 115,470, 474, 116', 118' in parte, 122in parte, 115 2 , 463, 466, 467, 471,477, 478, 479, 480, 481; gravatidetti beni della rendita imponibiledi lire 80, 51, situati nel circonda-rio del tribunale civile di Volterra.

Volterra, li 18 giugno 1875.

(317) Ave. E. Ruggieri.

COMUNE DI PALAJA

PROROGA Dl CONCORSO.

Avviso.

Il concorso al posto di Meestrodella Suola elementare maschile delcastello di Marti è prorogato a tuttoil giorno dieci luglio prossimo aipatti e condizioni contenute nell'av-viso del 18 maggio 1875, pubbli-cato nel num. 24 del giornale LaProvincia ai Pisa.

Dal Municipio di Palaia,Li 18 giugno 1875.

Il Sindaco(318)

P. Grondi °erre:ani.

AVVISO.Si fa pubblicamente noto, che il

sig. avvocato Placido Rosai, giudicedelegato al fallimento di GiuseppePaoletti di Pontedera, ha destinatoil dì 3 agosto 1875 , a ore 10antimeridiane, per l'a lunenzecreditori di detto fallimento nellaCamera di Consiglio di questo tri-bunale, all'oggetto di procedere allaverificazione dei loro crediti.

,Dalla Cancelleria d A Tribunaledi Pisa, li 23 giugno 1875.(320) C. RAllETTI.

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