Anche il signor Rossi al Foro Italico -...

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www.federtennis.it www.supertennis.tv Anno VIII - Numero 3 Marzo 2011 - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n.46) Art.1 Comma1 - LO/MI COPPA DAVIS A LUGLIO ITALIA-SLOVENIA CENTRI ESTIVI DA QUEST’ANNO SONO NOVE IO E IL TENNIS NINO BENVENUTI Anche il signor Rossi al Foro Italico

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Anno VIII - Numero 3 Marzo 2011 - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n.46) Art.1 Comma1 - LO/MI

COPPA DAVISA LUGLIO ITALIA-SLOVENIA

CENTRI ESTIVIDA QUEST’ANNO SONO NOVE IO E IL TENNISNINO BENVENUTI

Anche il signor Rossi al Foro Italico

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6-0 per la FIT Panatta perde anche in Appello

3Super Tennis

il fondo

66-0: se il confronto nelle aule di giustizia tra la Federazione e Adriano Panatta fosse un set di tennis , questo sarebbe il punteggio con il quale la FIT se lo è aggiudicato. Nei giorni scorsi, infatti, la IV Sezione Civile della Corte d’Appello di Roma si è pronunciata contro il ricorso opposto da Panatta al Lodo Arbitrale che sette anni fa aveva sancito la legittimità della sua cacciata dal ruolo di Direttore degli Internazionali d’Italia per gli illeciti commessi durante l’edizione 2002.Si tratta, dicevamo, della sesta consecutiva sentenza sfavo-revole all’ex campione. Oltre a perdere in sede di giustizia civile - prima col Lodo Arbitrale e poi, adesso, in Appello - Panatta è stato condannato in tutti e tre i processi sportivi che ha affrontato (due presso la FIT e il terzo presso la cosid-detta “cassazione” dello sport, la Camera di Conciliazione e Arbitrato del Coni). E si è inoltre visto prontamente archivia-re la temeraria denuncia penale che, in relazione alla vicen-da, ebbe la faccia tosta di presentare alla Procura di Roma. Il 6-0 dimostra in maniera inequivocabile e definitiva che l’allontanamento dell’ex giocatore dal ruolo di direttore degli Internazionali d’Italia e le successive sanzioni discipli-nari inflittegli erano dunque non soltanto legittime ma so-prattutto giustificate dall’assoluta necessità di mettere fine a comportamenti non leciti e dannosi per gli interessi del tennis italiano. Ciò traspare in modo lampante anche da quest’ultima sen-tenza. In riferimento al modo in cui gestiva i rapporti com-merciali con gli sponsor, la Corte d’Appello di Roma definisce “palese la dimostrazione dell’intervento indebito del Panatta, quale legale rappresentante della PC&M (detta società, per contratto, non si sarebbe dovuta occupare della sponsorizza-zione del Tennis Masters Series di Roma) e la sua percezione di una ingente somma di denaro…” (pagina 15).La motivazione della sentenza demolisce letteralmente i motivi di impugnazione formulati da Panatta. Pur nell’estre-mo tecnicismo delle argomentazioni che è conseguenza della natura particolarmente sofisticata delle impugnazioni per nullità di un lodo, la Corte ribadisce più volte che nella regolamentazione negoziale dei complessi rapporti a suo

tempo instaurati tra FIT e Panatta aveva assoluta centralità “il carattere fiduciario delle prestazioni che avrebbe dovuto rendere il Panatta”, e viene, per conseguenza, sottolineata con forza “la pregnanza della regola della buona fede nella esecuzione dei contratti” (pag. 8). Sulla base dell’enuclea-zione di questo principio – richiamato anche alle pagine 10, 11, 12 e 13, nelle quali continuamente si evoca il carattere fiduciario delle prestazioni - la Corte non esita a definire “acclarata la non conformità a correttezza e buona fede dei comportamenti Panatta” (pagine 10 e 14).E’ anche importante rimarcare che la Corte, sia pure con accenti diversificati a seconda dei singoli comportamenti analizzati nel corpo della motivazione, abbia sostanzialmen-te dato conferma alla piena legittimità e fondatezza di tut-te le imputazioni che al tempo la FIT ha mosso a Panatta, specie con riguardo alle dichiarazioni dissennate e cariche di “potenzialità lesiva della immagine della FIT” (come pun-tualmente si esprime la Corte a pag. 12) che Panatta rilasciò a quell’epoca violando tutti i vincoli di riservatezza e tutti gli obblighi di correttezza che discendevano dalla sua posizio-ne contrattuale.Insomma, la sentenza del giudice civile d’appello non solo conferma l’assoluta correttezza dell’operato della giustizia sportiva ma rappresenta una vera e propria pietra tomba-le sulla figura dell’ex campione, certificando che le sue tesi difensive, basate sul tentativo di dipingersi quale vittima di un complotto, erano solo un tentativo di darla a bere all’opi-nione pubblica. La sentenza rende altresì inspiegabile come, qualche anno fa, sia stato possibile che la Provincia di Roma abbia elevato Panatta al rango di amministratore della cosa pubblica, conferendogli l’assessorato ai Grandi Eventi. E rende intollerabile il fatto che egli non abbia mai, in tutti questi anni, adempiuto all’obbligo giudiziario di sostenere le spese legali dei processi, costringendo la FIT a richiedere per ben due volte il pignoramento delle somme dovutele (con il secondo pignoramento che non è stato possibile ese-guire perché, ci crediate o no, il golfista-motonauta Adriano Panatta risulta “nullatenente”). G.B.

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FEDERAZIONE ITALIANA TENNISPresidenteAngelo BinaghiConsiglio FederaleAngelo Binaghi (Presidente)Emanuele Scarfiotti (Vicepresidente vicario)Gianni Milan (Vicepresidente)Fabrizio Gasparini (atleta - Vicepresidente)Giuseppe AdamoIsidoro AlvisiCarlo BuccieroFederico CeppelliniSebastiano MonacoRoland SandrinEmilio SodanoDaniele Bracciali (atleti)Raimondo Ricci Bitti (atleti)Graziano Risi (tecnici)Mario Collarile (affiliati)Segretario GeneraleMassimo VerdinaCollegio dei Revisori dei ContiPresidente: Filippo BonomonteComponenti: Lucio BrunduValeriano CoronaGiorgio Mario LeddaGiuseppe ToscanoSupplenti: Corrado CaddeoVittorio Massimo IranoFEDERAZIONE ITALIANA TENNISStadio Olimpico - Curva NordIngresso 44, Scala G – 00194 RomaTelefono: +39-0636858218 / 8406Fax: +39-0636858166e-mail: [email protected]

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HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO:Roberto Bonigolo, Massimiliano Brocchi, Dario Castaldo, Roberto Commentucci, Lazzaro Cadelano, Maria Grazia Ciotola, Ferdinando De Fenza, Demetrio De Gaetano, Giovanni Di Natale, Nicola Gardini, Marcello Giordani, Giuseppe Grignani, Rosaria Ioanà, Marianna La Forgia, Michael John Lazzari, Danilo Manganaro, Ettore Marte, Nicola Pietrangeli, Sergio Pioppi, Marco Preti, Enrico Roscitano, Federico Rossi, Ida Santilli, Roberto Senigalliesi, Fausto Serafini, Mauro Simoncini, Fabio Tedesco, Tiziana Tricarico, Piero Valesio, Ugo Veglia

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6 Coppa Davis Italia-Slovenia: caccia alla A

8 Primo Piano Henin: i pentimenti di una campionessa

10 Centri Estivi FIT Un’estate da campione!

12 Primo Piano Internazionali BNL d’Italia: anche il signor Rossi al Foro Italico

20 Io e il Tennis NINO BENVENUTI Guantoni d’oro

22 Vita da circolo Eravamo quattro soci al bar

24 L’angolo tecnico Equilibrio personale

28 Panorama Ecco Tennis iCoach Dove si gioca ad aprile - News - Paddle - Giudici di Gara

32 La voce delle Regioni 4 1 Beach Tennis Campionati italiani indoor: grande spettacolo a Imola

43 Tennis in Carrozzina Fabian Mazzei: il tennis e la musica

5Super Tennis

SU QUESTO NUMERO

Le rubriche 15 IL PROCESSO DEL MESE Roddick: campione o bluff?

17 LARGO AI GIOVANI Carolina Pillot

19 IL DOTTOR PARRA RISPONDE Attenti a imitare i campioni

27 MAESTRI Racchetta azzurra: minitennis e tattica

45 APRILE 2011 SU SUPERTENNIS TV

46 LA POSTA DI NICOLA Pietrangeli risponde alle vostre domande PROMOSSI & BOCCIATI Le pagelle di Giancarlo Baccini

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Super Tennis

RItalia-Sloveniacaccia alla AGli azzurri giocheranno in casa dall’8 al 10 luglio per cercare di conquistare un posto nei play-off per il World Group. Kavcic e Zemlja hanno battuto la Finlandia di Nieminen dimostrando di essere due giocatori pericolosi e con l’ambizione di portare lontano la loro squadra

DI TIZIANA TRICARICO

Riparte dall’inedita sfida con la Slovenia la marcia di avvicinamento dell’Italdavis al World Group. Saranno infatti gli slavi gli av-versari che gli azzurri affronteranno in casa (ancora da decidere la sede) dall’8 al 10 lu-glio nel secondo turno del Gruppo I Zona Europa/Africa (il team guidato da Corra-do Barazzutti all’esordio ha usufruito di un “bye”). Sono undici anni che l’Italia - capace di conquistare l’”Insalatiera d’argento” nel 1976 (ma anche altre sei finali, l’ultima nel 1998 persa a Milano contro la Svezia) - man-ca dal gruppo mondiale della Davis. Nel lu-glio del 2000 a Venezia fu il Belgio dei fratelli Christopher ed Olivier Rochus a spedire gli azzurri nel Gruppo I zona Europa-Africa, in pratica la serie B della Coppa. Si ricomincia affrontando la Slovenia dun-que. Una squadra giovane, così come lo è la nazione che partecipa come indipendente alla Coppa Davis solo dal 1993 (prima ave-va gareggiato come Yugoslavia: il Paese ha ottenuto l’indipendenza il 25 giugno 1991), con un bilancio di 28 sfide vinte e 17 perse. Altre due squadre ex Jugoslavia, certo con una tradizione tennistica migliore, hanno già alzato il trofeo: la Croazia di Ivan Ljubicic e Mario Ancic nel 2005 e la Serbia di Novak Djokovic e Viktor Troicki lo scorso dicem-bre. La Slovenia, invece, non ha mai conquistato l’ingresso nel World Group e per la terza vol-ta fa parte del Gruppo I Zona Europa/Africa: in precedenza era già accaduto nel 1995 e nel 2001. Nel ranking pubblicato dall’Itf dopo ogni turno di Coppa occupa la posi-zione numero 39 (l’Italia è invece al numero 21). Gli slavi sono in serie positiva da quattro incontri: l’ultima sconfitta è quella rimediata dalla Lettonia di Ernests Gulbis nel settem-bre 2009. Da allora la Slovenia ha sconfitto Norvegia, Bulgaria, Lituania (guadagnando La squadra azzurra di Davis durante la sfida dei play off del World Group contro la Svezia

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coppa davis

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I due singolaristi sloveni: a sinistra Grega Zemlja a

destra Blaz Kavcic

lo scorso settembre la promozione nel Gruppo I) e da ultimo, sul veloce del Sportno Rekeacijski Center Tivo-li di Lubiana, la Finlandia. La Slovenia vanta un solo giocatore nei top 100, Blaz Kvcic (intorno all’80esima posizio-ne Atp): gli altri giocatori del team sono Gre-ga Zemlja (intorno alla 150esima posizione), Blaz Rola, Janez Semrajc, Luka Gregorc ed Aljaz Bedene (sotto i primi 400). Proprio Kavcic è la “stella” della squadra. Il 24enne di Lubiana, convocato in nazionale per la prima volta nel 2006, vanta 11 vitto-rie e 4 sconfitte in singolare con la maglia del suo Paese. Nella sfida giocata contro la Finlandia ha battuto Henri Heliovaara, ma ha perso da Jarkko Nieminen confermando la tendenza di questi primi due mesi del 2011 che non lo ha mai visto cedere ad un giocato-re di classifica inferiore. Kavcic ha un bilancio stagionale di 15 vittorie contro 5 sconfitte ed ha cominciato il 2011 raggiungendo i quarti nell’Atp di Chennai (i primi in carriera) dove ha sconfitto il francese Jeremy Chardy e lo statunitense Robert Kendrick prima di inchi-narsi al ceco Tomas Berdych. Poi ha supera-to le qualificazioni a Melbourne, a Zagabria e a Delray Beach spingendosi sempre fino al secondo turno del main draw. Una continu-ità di risultati che lo ha portato al best ran-king e che finora non era esattamente stata una prerogativa del pupillo di Adrian Voinea. Nipote e figlio di campioni dello sci (il nonno Ludvik ha gareggiato ai Giochi Olimpici di Cortina D’Ampezzo nel 1956), Blaz ha co-minciato a giocare a tennis a quattro anni: il suo idolo è Pete Sampras, del quale ammira il servizio ed il gioco di volo, ma tra i suoi ricordi più belli c’è un’esibizione giocata a 19 anni proprio a casa sua, a Lubiana, contro Stefan Edberg. Diventato professionista nel 2005, Kavcic è un solido colpitore da fondo-campo anche se non disdegna qualche sor-tita a rete: si muove bene, il colpo migliore è il rovescio bimane ma, grazie ai suoi 188 centimetri di altezza, si difende bene anche

con il servizio. Divertente il suo sito internet (www.blazkavcic.com) dove ha inserito una scheda biografica decisamente ironica.L’altro singolarista è Grega Zemlja, 24enne di Jesenice, allenato da Ziga Janskovec (17 vittorie e 5 sconfitte il suo bilancio in singo-lare in Coppa). Quest’anno Zemlja ha supe-rato le qualificazioni agli Australian Open ed ha tenuto in campo al primo turno fino al 62 del quinto set il cipriota Marcos Baghdatis: poi a febbraio ha vinto il challenger austra-liano di Coloundra, superando in finale l’ido-

lo di casa Bernard Tomic. Nella sfida contro la Finlandia è stato proprio lui a conquistare il punto della vittoria battendo in quattro set nel singolare decisivo Henri Kontinen (nella prima giornata aveva invece perso da Nie-minen) oltre ad aver contribuito in maniera rilevante alla vittoria nel doppio in coppia con Luka Gregorc (27 anni, il veterano del-la squadra). Una squadra omogenea quella slovena, sicuramente da non sottovalutare, ma l’Italia è pronta a ricominciare la caccia al World Group.

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PRIMO TURNO WORLD GROUPSerbia c. India 4-1Svezia c. Russia 3-2Repubblica Ceca c. Kazakhstan 2-3Argentina c. Romania 4-1Cile c. Usa 1-4Belgio c. Spagna 1-4Croazia c. Germania 2-3Austria c. Francia 2-3

COSÌ NEI QUARTISvezia-SerbiaArgentina-KazakhstanUsa-SpagnaGermania-Francia

SLOVENIA B. FINLANDIA 3-2“Sportno Rekeacijski Center Tivoli” (terra rossa indoor) di Lubiana, SloveniaNieminen (FIN) b. Zemlja (SLO) 36 63 64 63Kavcic (SLO) b. Heliovaara (FIN) 46 62 63 64Gregorc/Zemlja (SLO) b. Heliovaara/Nieminen (FIN) 67(5) 64 64 75Nieminen (FIN) b. Kavcic (SLO) 63 64 46 64Zemlja (SLO) b. Kontinen (FIN) 26 63 63 63

, p p

NON SARÀ UNA PASSEGGIATA MA NOI ABBIAMO UNA SQUADRA VERALa Slovenia ha scelto di giocare sulla terra battuta contro i finlandesi e i fatti gli hanno dato ragione: nello Stadio dello Sport, all’interno di un parco meraviglioso, la federazione slovena ha realizzato un campo in terra rossa direi perfetto. I match, come da previsione, hanno seguito quelli che alla fine erano i valori in campo dei giocatori. Nieminen ha fatto il suo nei due singolari senza farsi condizionare dalla superficie (preferisce il veloce), mentre Kavcic e Zemlja si sono sbarazzati abbastanza agevolmente dei numeri due finlandesi (ripettivamente Heliovaara e Kontinen). Come in molti casi in Coppa Davis è stato deci-sivo il doppio. Kavcic, il giocatore più forte tra gli sloveni, non è stato schierato. Con mia grande sorpresa al suo posto ha giocato Gregorc con Zemlja: una scelta giusta quella del capitano sloveno visto che la sua squadra ha vinto il doppio e così la sfida. Sarà dunque la Slovenia la nostra avversaria a luglio in un incontro tutt’altro che agevole. Gli sloveni si sono dimostrati una buona squadra: battere la Finlandia di Nieminen, che ricordo è un signor giocatore sia in singolo che in doppio, non è semplice. Soprattutto quando sulla carta si parte sotto due a zero, considerando che con Nieminen non si vince e il loro numero due non si sa come gioca. Comunque, per quello che ci riguarda, la Slovenia come avversaria va bene: quello che conta è che i nostri ragazzi giochino come sanno e con quel grande impegno che hanno sempre dimostrato. Lo scorso settembre la vittoria in Svezia nello spareggio play off per il World Group ci è sfuggito davvero per un soffio. Ma, ripeto quello che avevo detto dopo quella trasferta: sono soddisfatto del gruppo, di come i ragazzi sono stati insieme, dell’armonia che si è creata tra di noi. Quando ci sono giocatori che mostrano questo attaccamento alla nazionale e queste mo-tivazioni non puoi che essere ottimista per il futuro. Abbiamo una squadra vera: lo scorso anno siamo stati ad un passo dal tornare in serie A, ci riproveremo nel 2011.

di Corrado Barazzutti (capitano azzurro di Coppa Davis e Fed Cup)

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Super Tennis

P

A poche settimane dal suo ritiro, l’ex n.1 Justine Henin prova a riabilitare un’immagine offuscata dai tanti

episodi controversi che hanno costellato la sua carriera. Dalla mano alzata contro Serena, al ritiro in finale a

Melbourne contro la Mauresmo, passando per i rumors sul doping. Ripensamenti e ammissioni a denti stretti

e quel feeling mai nato con le sue colleghe

Forse sarebbe stato diverso l’epilogo della finale degli Australian Open 2004, vinta dalla Henin per 6-3 4-6 6-3 sulla Clijsters, se nell’ot-tavo gioco del terzo set, sul 4-3 per Justine, non ci fosse stato un overrule del giudice di sedia che giudicò fuori una volèe “buona” della sua avversaria.“La palla era più fuori che dentro... ma pizzicò la linea. Adesso posso ammetterlo”. Sempre Melbourne, due anni più tardi, sarà teatro di un altro spiacevole capitolo dell’epopea di Justine.“Uno dei peggiori ricordi dell’intera mia carriera” chiosa la campionessa di Liegi, rammentando il ritiro in finale contro Amelie Mauresmo, sintomatico, per molti, del suo scarso fair-play. “Non stavo bene dalla sera prima e non ero in grado di giocarmela, ma

DI GIORGIO SPALLUTO

Perché lo ha fatto? No, non stiamo parlando del suo ritiro (definitivo?) dalle scene agonisti-che. A quello ci ha pensato un gomito dive-nuto troppo fragile per assorbire le sciabola-te altrui, un anno dopo il ritorno dalla pausa sabbatica.A lasciare perplessi è il fuoco di fila di di-chiarazioni rilasciate da Justine Henin nelle settimane che hanno seguito la ferale notizia del suo abbandono. Affermazioni in cui la ex numero 1 del mondo ripercorre i tratti salienti della sua carriera. In particolar modo, quelli più controversi che hanno caratterizzato il percorso di una campionessa triste, incapace di vivere a pieno le emozioni che solo il suo tennis sapeva trasmettere. Prima la dura pre-sa di posizione verso i giornalisti colpevoli di aver insinuato un suo coinvolgimento in qual-che brutto affare di doping, invitati ad abban-donare la conferenza stampa di addio. Poi un’intervista di 90 minuti alla tv belga RTBF, dal titolo abbastanza emblematico “Justine, la vie devant soi”. Justine, la vita davanti. Un’intervista in cui la belga è sembrata volersi pulire la coscienza, chiarire i lati più oscuri di alcuni discutibili atteggiamenti.Per “Juju” è giunto il momento di esprime-re realmente quello che sente, lei che ha sempre avuto enormi difficoltà nel superare quella timidezza che mal si conciliava con uno sport in cui, quando giungi al top, non puoi sottrarti alla luce dei riflettori. Questa perenne situazione di disagio non le ha mai consentito di manifestare quali fossero le sue reali emozioni e l’ha portata negli anni a rima-nere una campionessa incompresa. Incapace di darsi completamente ai suoi stessi fan,

come quando, subito dopo l’oro olimpico conquistato ad Atene, preferì evitare la folla che l’attendeva al suo ritorno in pa-tria, uscendo da una porta laterale dell’aeroporto. Un errore di gio-ventù, come lei stessa ammette a distanza di sette anni. “Ero stanca e forse non fui ben consigliata in quel-la situazione. Fu una scelta di cui mi pento e che non rifarei”.Ecco l’inizio di quello che sembra un percorso di pentimento pubblico. Non si può che partire dall’episodio più spiacevole, quello che proba-bilmente ha macchiato in maniera indelebile la sua “fedina”: la semifi-nale 2003 agli Open di Francia. Se-rena Williams serve nel terzo set, sul 4-2 30-0 in suo favore. Justine solle-va il braccio per segnalare alla sua avversaria di non essere pronta a risponde-re. Serena manda in rete il servizio, convinta di poterlo comunque ripetere, visto il gesto precedente della Henin che, purtroppo per la Williams, è passato inosservato al giudice di sedia. La statunitense va su tutte le furie, cedendo i successivi 4 punti che le costano il break e danno il la alla rimonta vincente di Justine, accusata apertamente dall’avversaria di barare. La belga, a distanza di 8 anni, non si scusa. Ricorda la grande tensione che carat-terizzò quel match, e ammette di essere sta-ta tradita dall’istinto. “All’epoca le Williams avevano un atteggiamento in campo quasi intimidatorio. Probabilmente la mia condotta fu una reazione al comportamento aggressi-vo della mia avversaria. Non so se l’esito del match avrebbe potuto essere diverso, ma fu un modo per farle capire che meritavo rispet-to”.

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primo piano

I pentimenti di

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Super Tennis

Justine Henin: a sinistra la campionessa belga

con la coppa del Roland Garros 2007, al centro

coccola una piccola fan durante un’esibizione ai recenti Australian Open

volevo comunque provarci. Non fu bello nei confronti di Amelie. Se potessi tornare indie-tro, non lo rifarei”.Come nei casi precedenti, Justine ripercorre gli episodi più ambigui, ammette di aver sba-gliato, senza però chiedere esplicitamente scusa. Ai più smaliziati viene il dubbio che tut-te queste dichiarazioni vogliano distogliere l’attenzione da quel tarlo che non le ha dato pace negli ultimi tempi: l’annosa questione doping sollevata, per la prima volta, all’indo-mani della finale degli US Open 2003 dal pa-dre di Kim Clijsters, il quale pur non facendo accuse esplicite, lasciò intendere tutti i suoi dubbi sul potenziamento fisico, a suo dire eccessivo, di Justine. Accuse infami, prove-nienti da una famigliola stile “Mulino Bianco” che lei non aveva mai potuto avere. Dichia-

razioni, quelle di Lei Clijsters, che tornarono di attualità in occasione del sorprendente ritiro della Henin nel maggio 2008. “In tan-ti insinuarono che la mia decisione avesse a che fare con una sospensione per doping e che sarei tornata dopo due anni. In tanti mi consigliarono di soprassedere e non reagire a tutto ciò, benché la mia indole mi spingesse a ribellarmi. Il mio errore, forse, fu quello di non controbattere immediatamente, difen-dendo la mia integrità”.Ripensamenti, pentimenti, ammissioni a denti stretti. Senza parlare dello scarso fe-eling con la maggior parte delle sue colle-ghe. Emblematica, a questo proposito, la reazione di Serena Williams su Twitter: “Ho sentito dire che qualcuno ha ammesso di aver barato e mentito con me al Roland

Garros. Ha confessato, finalmente?”. A se-guire, l’apprezzamento al “tweet” da parte di Caroline Wozniacki e Lindsay Davenport, due campionesse di epoche diverse acco-munante, però, dalla stessa antipatia nei confronti della belga.Non è mai stata un modello di sportività e, questo, Justine lo sa bene. È lei, quindi, la prima a rendersi conto di come sia giunto il momento di dover fare qualcosa per ria-bilitare l’immagine offuscata da un orgoglio così smisurato da impedirle qualsiasi ammis-sione di colpa. Ci mancherà l’appassionante rivalità con Kim Clijsters e Serena, quel ro-vescio a una mano così fatato, la possibilità di vederla lottare e sconfiggere la nuova ge-nerazione di picchiatrici da fondo, e l’eterno mistero della sua persona.

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una campionessa

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Super Tennis

Un’altra estate da campioniDa quest’anno sono nove, due in più rispetto al 2010: a Sestola (il Centro tecnico d’Elite), Brallo, Caprese Michelangelo, Castel di Sangro, Pievepelago, Serramazzoni e Nottingham (in Inghilterra) si sono aggiunti Tonezza sul Cimone in provincia di Vicenza e Terrasini in provincia di Palermo. Si comincia a metà giugno

ham (in Inghilterra) si sono aggiunti Tonezza sul Cimone (in provincia di Vicenza) e Terrasi-ni (in provincia di Palermo). L’esperienza dei raduni sportivi rappresenta un’opportunità di incontro dei giovani con un’organizzazio-ne, quella messa a punto dalla Federazione Italiana Tennis, che offre le più ampie ga-ranzie sia sul piano sportivo che formativo. Accanto all’attività tennistica, che risponde agli standard qualitativi fissati dalla FIT, i ra-gazzi possono scegliere di praticare molti altri sport come pallavolo, basket, calcio, tiro con l’arco, arrampicata sportiva, mountain-bike, step-aerobica, orienteering, nuoto, trekking ed equitazione. Il tutto in rinomate località turistiche dove la natura e il paesaggio sono riconosciuti tra i più belli d’Italia. Dopo le ore dedicate al tennis e alle altre attività sportive, i ragazzi potranno trascorrere ore di relax gra-zie alle divertenti serate in stile “villaggio va-canze” con discoteca, giochi e feste a tema. Le famiglie hanno la possibilità di scegliere il più comodo fra i sei Centri a disposizione e il periodo della vacanza tra la metà di giugno e la fine di agosto. L’attività tennistica, affidata a Maestri Federali certificati, la conduzione di attività sportive, coordinata da Istruttori, e la presenza di un presidio sanitario qualificato offrono garanzie di sicurezza e di affidabilità per tutti i genitori che scelgono, per i propri figli, i raduni sportivi dei Centri Estivi della Fe-derazione Italiana Tennis.

Le iscrizioni per la stagione 2011 sono già aperte: per tutte le informazioni consulta www.federtennis.it/centriestivi/

rali altamente qualificati e specializzati in un ambiente ideale per fare sport, con il tennis grande protagonista, e per socializzare grazie alle numerose attività ricreative che comple-tano la giornata nei centri. I Centri Estivi da quest’anno sono nove (due in più rispetto al 2010): a Sestola (il Centro tecnico d’Elite), Brallo, Caprese Michelangelo, Castel di San-gro, Pievepelago, Serramazzoni e Notting-

10

centri estivi fit

VVVolete trascorrere una vacanza davvero spe-ciale? Ecco “Un’estate da campioni!”. An-cora tanto tennis, novità e divertimento ai Centri estivi FIT (tutte le informazioni sul sito www.federtennis.it/centriestivi/). Nati oltre trent’anni, i Centri sono stati i primi campus estivi realizzati in Italia. I ragazzi, dai 6 ai 16 anni (principianti e no, nati dal 1995 al 2005), sono seguiti da tecnici ed insegnanti fede-

Francesca Schiavone in visita lo scorso anno al Centro Estivo Fit di Sestola

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Super Tennis11

DATE COPPE E CAMPIONATIDATA COPPA/CAMPIONATO SEDE DI SVOLGIMENTO9 - 12 Giugno 2011 Coppa Belardinelli Centro Estivo Federale di Serramazzoni9 - 12 Giugno 2011 Coppa delle Province Centro Estivo Federale di Castel di Sangro31 Luglio - 6 Agosto 2011 Master Circuito Nazionale Giovanile Fit by Lotto Under 10/12/14/16 Centro Estivo Federale di Castel Di Sangro20 - 26 Agosto 2011 Campionato Italiano Under 11 Maschile e Femminile Centro Estivo Federale di Serramazzoni25 - 28 Agosto 2011 Pia Cup Centro Estivo Federale di Serramazzoni

RADUNI CENTRI ESTIVI 2011DATA CENTRO ANNO DI NASCITA 12 - 18 Giugno 2011 Castel di Sangro 200012 - 18 Giugno 2011 Sestola 199819 - 25 Giugno 2011 Castel di Sangro 200119 - 25 Giugno 2011 Sestola 199626 Giugno - 2 Luglio 2011 Sestola 20023 - 9 Luglio Sestola 199710 - 16 Luglio Sestola 199917 - 23 Luglio Sestola Recupero 1997 - 199824 - 30 Luglio Castel di Sangro Recupero 2000 - 200124 - 30 Luglio Sestola Recupero 1999 - 200231 Luglio - 6 Agosto Castel di Sangro Master Circuito Nazionale Giovanile Fit by Lotto Under 10/12/14/16

NOTTINGHAM GIOCA A TENNIS IMPARANDO L’INGLESEIl Centro Estivo di Nottingham è collocato in una delle più importanti università ingle-si vicinissima alla cittadina da cui prende il nome in un ambiente tra i più caratteristici e rappresentativi. L’University Park Campus si caratterizza per la sua vasta estensione di verde e di strutture tipiche di una efficiente ed antica istituzione inglese. L’intero Cam-pus e protetto e controllato continuamente ed offre un meraviglioso centro sportivo multifunzionale con attrezzature moderne e di alta qualità. I ragazzi sono sistemati in camere singole tutte con servizi privati ed hanno a disposizione molti spazi con piccoli negozi, bar, librerie aree di intrattenimen-to, di gioco e di socializzazione. Il Centro Estivo si caratterizza per il Tennis e per i corsi di lingua inglese. I Maestri di Tennis presenti nel Centro saranno della Federa-zione Italiana Tennis e svilupperanno i pro-grammi didattici, comuni ai nostri Centri, elaborati dal Centro Tecnico di Tirrenia e dalla Scuola Nazionale Maestri. Le lezioni di Tennis avverranno in inglese per 3 ore di lezione al giorno. I corsi di Inglese sono interamente gestiti dalla ELAC, una scuola inglese che gode di un’ottima reputazione per la qualità dei suoi corsi che organizza da ben 28 anni. Gli insegnanti, tutti madrelin-gua, seguiranno gli allievi in corsi di 18 ore a settimana di 60 minuti. La didattica sarà particolarmente dinamica e coinvolgente. I ragazzi sosterranno un test di ingresso e verranno divisi in gruppi di max 15 parte-cipanti in base al loro livello di padronanza della lingua inglese.TORNEI ORGANIZZATI NEI CENTRI ESTIVI FIT

DI SCENA ANCHE SUL VELOCENell’ambito della nuova strategia di organizzazione delle gare giovanili delineata nel Progetto Campi Veloci continua a crescere il numero e la rilevanza delle competizioni giovanili disputate su campi sintetici, al fine di meglio sostenere i percorsi di crescita tecnica dei giovani agonisti. Si terrà infatti sui campi rapidi del Centro Estivo FIT di Castel di Sangro, dal 31 luglio al 6 agosto 2011, l’importante Master Finale del Circuito Nazionale Giovanile FIT by Lotto, riservato ad atleti delle categorie under 10, 12, 14 e 16. Il Centro Estivo di Castel di Sangro ospiterà inoltre, dal 9 al 12 giugno 2011, la fase finale della Coppa delle Province, manifestazione a squadre per rappresentative provinciali under 11. Va ricordato, inoltre, che anche i campionati individuali 2011 validi per le categorie under 13 e under 14 (questi ultimi denominati “Coppa Federico Luzzi”) si disputeranno su superfici veloci.

Una veduta di Terrasini, il complesso di Tnezza Sul Cimone

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Super Tennis

D

Quest’anno una grande novità: tutti possono aspirare a partecipare all’appuntamento più prestigioso della stagione. La FIT organizza sei tornei, che si giocheranno dal 9 al 24 aprile, aperti a tutti i tesserati senza vincolo di classifica. I vincitori saranno invitati a uno speciale torneo, in calendario a Roma il 4 e 5 maggio, che assegnerà le quattro wild card per il tabellone delle qualificazioni

LOMBARDIA: Ass. Motonautico Pavia (ma-schile, Via Strada Canarazzo 9, 27100 Pavia – tel. 0382304659, fax 03823) e Tennis Club Pavia (femminile, Via S. Lanfranco 2, 27100 Pavia, 27100 Pavia – tel. 0382528355, fax 0382520441)EMILIA: Villa Carpena Forli (maschile, Via Brando Brandi 69, 47100 Forlì – tel. 0543480072, fax 054389295) e CT Siro Bo-logna (femminile, Via Martelli 31/4, 40138 Bologna – tel./fax 051530348)LAZIO: Oasi di Pace (maschile, Via degli Eu-geni 2, 00178 Roma – tel. 067184550, fax 067180529), Villa Aurelia (femminile, Via dei Bevilacqua 41 – ang. Via della Stazione Au-relia 101, 00165 Roma – tel. 0666414100 – fax 0666416299)PUGLIA: Angiulli Bari (maschile e fem-minile, via Cotugno 10, 70100 Bari– tel. 0805613855, fax 0805613923)CALABRIA: CT Polimeni (maschile, Parco Pentimele, 89121 Reggio Calabria – tel. 096544152, fax 0965654131) e Village Ca-tona (femminile, Via Figurella I tratto, 89053 Catona RC – tel./fax 0965301369)

Al tabellone di pre-qualificazione saranno ammessi i vincitori dei sei tornei che si svol-geranno contemporaneamente nelle varie località italiane, oltre a due giocatori estratti a sorte tra coloro che hanno raggiunto i quarti di finale dei singoli tornei e agli otto giocatori direttamente ammessi al tabellone su indica-zione del settore tecnico nazionale.

Per tutte le informazioni è possibile consul-tare i siti www.federtennis.it e www.inter-nazionalibnlditalia.it

DI ANGELO MANCUSO

Da quest’anno tutti, ma proprio tutti, posso-no partecipare agli Internazionali BNL d’Italia, l’appuntamento tennistico più prestigioso della stagione. La Federazione Italiana Tennis ha infatti organizzato dei tornei di pre-qualifi-cazione maschile e femminile che si gioche-ranno dal 9 al 24 aprile. Si tratta di un’iniziativa di grande successo, già adottata lo scorso anno dall’USTA, la federa-zione americana, che ha organizzato tra apri-le e giugno 2010 (lo rifarà anche quest’anno) dei tornei di pre-qualificazione agli US Open aperti a tutti i tesserati senza vincolo di livello o classifica: tra i partecipanti la passata sta-gione c’era anche il campione di sci alpino Bode Miller, pluri-medagliato alle Olimpiadi e ai Mondiali. In palio per i vincitori il sogno di ottenere una wild card per poter giocare a Flushing Meadows. A Roma sarà dunque l’an-

no delle grandi novità: il torneo (7-15 maggio) è diventato infatti “combined” con uomini e donne che giocheranno contemporaneamen-te nell’arco di nove giorni. I tornei organizzati dalla FIT non prevedono nessun montepremi in denaro: i vincitori verranno invitati a parte-cipare al torneo di pre-qualificazione degli In-ternazionali BNL d’Italia in calendario al Foro Italico di Roma il 4 e 5 maggio e che determi-nerà le quattro wild card ammesse ai tabelloni di qualificazione (maschile e femminile) degli Internazionali. Per gareggiare basta essere in possesso della tessera FIT (possono partecipa-re anche gli nc).

Sei le sedi prescelte:VENETO: AT Verona (femminile, Via Col. Galliano 4, 37138 Verona – tel. 045566972, fax 045565665) e Scaligero Verona (maschi-le, Viale C. Colombo 6, 37138 Verona – tel./fax 045568892)

12

internazionali bnl d’italia

Anche il signor Rossi al Foro Italico

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Super Tennis13

CAMPAGNA VOLONTARI LE DOMANDE ENTRO IL 18 APRILEAnche quest’anno tutti gli appassionati di tennis che desiderassero offrire il proprio contributo alla realizzazione dei Campionati Internazionali BNL d’Italia (7 – 15 maggio 2011), potranno candidarsi a far parte del gruppo d’elite dei Volontari che col-laboreranno nello staff organizzativo del torneo.Chiunque abbia un’età compresa fra i 18 e i 60 anni e sia disponibile a garantire per tutta la durata dell’evento, a titolo completamente gratuito (non sono previsti rimborsi spese né per il vitto, né per l’alloggio) un impegno continuativo (con la possibi-lità di scegliere, indicativamente, tra due fasce ora-rie: dalle 9 – 17, o dalle 17 a fine programma), può proporre la propria candidatura, sia presentando il modulo scaricabile dai siti www.federtennis.it e www.internazionaliditaliabnl.com e speden-dolo al numero di fax 06 36858187, sia inviandolo all’indirizzo di posta elettronica: [email protected]. La campagna di reclutamento terminerà il 18 aprile 2011. Le richieste che giungeranno oltre questa data non verranno prese in considerazione.

PROMOZIONE BIGLIETTI PER SAT E SCUOLEGli allievi delle Scuole SAT di categoria non superiore agli under 18 in possesso di tessera FIT 2011 possono richiedere l’accesso al settore GROUND degli Internazionali BNL d’Ita-lia 2011 in programma dal 7 al 15 maggio ad un prezzo simbolico compreso tra i 2 euro ed i 5 euro. Il biglietto sarà valido esclusivamente per l’accesso al settore GROUND.i moduli di richiesta (scaricabili dai siti www.federtennis.it e www.internazionalibnlditalia.it), debitamente compilati, devono essere inviati al numero di fax 06-36854214 entro il 26 marzo 2011.Dal 28 marzo sarà attivo per informazioni il seguente numero telefonico 06-36854280 nei giorni di lunedì e giovedì dalle 10 alle 12 ed il martedì e venerdì dalle 14.30 alle 16.30. Tutte le spiegazioni e le modalità per la richiesta dei biglietti sono a disposizione nei moduli qui di seguito.Tutte le conferme per la disponibilità dei biglietti richiesti saranno comunicate esclusi-vamente via e-mail.

Nella pagina accanto lo stadio Nicola Pietrangeli. In alto il Centrale del Foro Italico, accanto una vedita del campo di gioco

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Super Tennis

GGià si odono le voci contrarie a questa sessione del Processo. Uno così non si può processare. Non si deve processare. Uno così buono, uno così forte, uno così generoso. Si pongano inve-ce sul bancone degli imputati al-tri soggetti che anche nel mon-do del tennis non si segnalano certo per così tanta potenza fisi-ca, per così nitida bontà d’ani-mo, per così cristallina genero-sità. Pur rispettando tali voci di avversità al confine col dolore l’imputato di questo mese è in-vece Roddick Andy, americano, l’uomo dal servizio che viaggia costantemente a velocità da riti-ro della patente ma capace, non più tardi di qualche settimana addietro nella finale di Mem-phis, di eseguire quello che già da ora è candidato come colpo dell’anno, giusto sul match point a suo favore. E quando contro aveva uno di cui ci ritroveremo a parlare molto presto e che, vi-sta la sua crescente popolarità, frequenterà di sicuro le aule di questo processo: Milos Raonic. Ma si proceda con un processo alla volta, please. L’ACCUSAAndy Roddick merita di essere processato per un motivo sem-plicissimo: uno che alla sua età è capace di eseguire un colpo del genere, per di più in una giornata in cui era affetto da in-fluenza, tosse, occhi gonfi e rim-bambimento da sulfamidici (o farmaci analoghi necessari per permettere ad uno influenzato di giocare una finale di torneo) avrebbe dovuto dominare il tennis a lungo e incurante del-la concorrenza. Uno col fisico, la determinazione e i colpo di

Roddick avrebbe dovuto por-si come alternativa naturale ai Federer e ai Nadal, ergendosi se non proprio a erede natura-le almeno a versione rinnovata di Pete Sampras. Invece tutti i doni di cui Madre Natura l’ha dotato non sono stati sufficien-ti a centrare tale obiettivo. Ha raggiunti sì la prima posizione del mondo nell’ormai lontano 2003; ed è altrettanto vero che in quello stesso anno centrò il titolo più prestigioso della sua carriera a Flushing Meadows. Ma il momento in cui è giunto più vicino a essere una stella capace di brillare più di tutte le altre arrivato sei anni dopo in quella indimenticabile finale di Wimbledon in cui sfiorò il tito-lo prima di arrendersi a Fede-rer, mentre su Londra calavano le ombre della sera, al quinto. A Roddick è sempre mancato qualcosa che gli permettesse di restare a lungo a livello dei suoi competitor. Merita la condanna per non avere sfruttato appieno

tutte le frecce che le divinità del tennis avevano depositato nella sua faretra. LA DIFESAAttaccare Roddick per qualsi-voglia motivo è perlomeno pre-testuoso. Certo i risultati conta-no e nemmeno poco. Ma non è corretto valutare la carriera di un giocatore solo in base ad un mero parametro numerico. Giocatore potente capace di anche di acrobazia, di bordate e di sensibilità, Andy ha caso mai patito una sorta di attacca-mento alla terra che gli ha dato i natali e che può avergli impe-dito di trarre eguale energie da terre per lui straniere. Laddove per terre non s’intenda il solo “rosso” ma, in senso letterale, il suolo patrio: Andy ha vinto negli Stati Uniti e meno lonta-no dagli Stati Uniti. Ma si vuole forse condannare un atleta-uo-mo in un’epoca in cui con più di una motivazione ci si scaglia contro gli atleti macchina, con-

tro i globetrotter tennistici che vengono spostati e messi in campo senza talvolta che nem-meno sappiano dove si trov0a-no esattamente? Come si può giudicare non positiva la carriera di un atleta (peraltro ancora ben lungi dalla conclusione) che è condizionato dall’attaccamento alla sua terra, che è capace di gesti di bontà (siete così sicuri che altri al posto suo si sarebbe-ro comportati in egual modo?) come quando soccorse amici e colleghi nelle notte dell’incen-dio all’Hotel Parco dei Principi di Roma? Come si può consi-derare negativa la carriera di un atleta cha a 28 anni esegue un passante in tuffo alla cieca dopo due ore e mezza di gioco e con la febbre? LA SENTENZAQuesta corte strassolve Roddick Andy da Omaha con formula pienissima. Con le seguenti mo-tivazioni. Primo: in carriera può anche non avere vinto tanto quanto il suo talento avrebbe permesso, ma comunque non può certo essere annoverato fra i belli e perdenti. Secondo: il suo essere superuomo fra gli umani lo rende invece parte a pieno titolo di quella categoria di tennisti che sono liaison fra gli e dei e gli umani. Terzo: ancor giovane deve subire l’onta di una chierica da monaco di clau-sura certo celata sotto il cappel-lino ma mai negata come fosse una vergogna: e questo è un merito. Quarto: ha sposato Bro-oklyn Decker; punto. Risultato finale: assolto. E occhio: chissà che quel colpo di Memphis non sia il viatico ad una stagione per lui sorprendente.

E’ stato numero uno del mondo nel 2003, suo anno di grazia in cui vinse il titolo agli US Open, il torneo di casa. Però è quasi sempre mancato negli appuntamenti che contano arrendendosi forse troppo presto al dominio del duo Federer-Nadal. Per molti resterà un talento sprecato

Roddick: campione o bluff?

15

DI PIERO VALESIO

ANDY SUL BANCO DEGLI IMPUTATI

il processo del mese

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motociclismo.itmomomotttttototociclisissmomomo i.itt

di Nicolò Codognola , foto di Alessio Barbanti

SSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSS ooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooSSSSSSSSSSSSSSSS ttttSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSKawasaki W800 vs Truimph Bonneville T100

COMPARATIVA

Guardate bene questa fotografia

d’apertura e provate a dire in che

decennio è stata scattata. Se non

fosse per la targa - evidentemente

moderna - si potrebbe tranquilla-

mente azzardare un “Sessanta” o

“Settanta”. Non dite di no.

Quello delle classiche, moto che replicano o evo-

cano le pietre miliari del passato, è un filone battuto

da diverse Case motociclistiche, con successi altale-

nanti. Moto Guzzi ha in gamma ben tre modelli V7:

Classic, Café Classic e Racer. Norton è risorta con

altrettante declinazioni della Commando 961 (testata

in anteprima su Motociclismo 08-2010). Ducati, con

le SportClassic e GT1000, ha già buttato la spugna,

togliendole dal listino. Royal Enfield non ha mai

smesso - da oltre quaranta anni - di produrre la sua

Bullet. Ma l’unica che, negli ultimi anni, ha generato

volumi di vendita di un certo spessore è la Triumph,

con la sua Bonneville (insieme a Thruxton e Scram-

bler si attesta, in Italia, intorno ai 1.500 esemplari

l’anno). È quindi a lei che la Kawasaki lancia il guanto

di sfida con la W800, versione cresciuta - ma nem-

meno troppo - della antesignana W650, non più in

vendita dal 2008. Rispetto alla seiemezzo perde l’av-

viamento a pedale, ma mantiene l’antidiluviano freno

a tamburo. Rimangono identici i blocchetti elettrici

in stile anni Settanta (bellissimi!), ma la strumenta-

zione ha ora caratteri da sommergibile sovietico. Ha

il cavalletto centrale di serie (facilissimo issare la moto

anche senza essere dei culturisti), ma quello laterale

è un po’ corto e difficile da estrarre al primo colpo.

Ci sono cromature in abbondanza, ma la verniciatura

del serbatoio è veramente povera, molto “orientale”.

Insomma: luci e ombre caratterizzano, ad un esame

statico, la novità Kawasaki. Saranno sufficienti le sue

buone qualità a farla rivaleggiare testa a testa con il

best-seller Bonneville?

Con la W800,

Kawasaki va al

confronto diretto con

la Triumph Bonneville.

Maneggevolezza e

stile sono i suoi assi

nella manica, ma

l’inglese ha prestazioni

più brillanti. Costano

8.390 e 9.400 euro

marzo 2011 MOTOCICLISMO

MOTOCICLISMO marzo 2011

1

2

18/02/2011 10.47.46

comparativa

enduro 50

MOTOCICLISMO marzo 2011 2

Slovenia: l’Adriatico, il

Raduni

I vostri viaggi: Miriam alla sco-

In vacanza con Motoci-

clismo: il Vulture, cuore

News

Tour operatorVetrina

&

LA CREATURA

FANTASTICA FA LA

GUARDIA AL PONTE

DI LUBIANA, E NELLA

NOSTRA FANTASIA

ABITA LE GROTTE DI

POSTUMIA: SIAMO IN

SLOVENIA, UN LEMBO

DI NUOVA EUROPA A

DUE PASSI DA TRIESTE

testo e foto di Marco Mantovani

Dalla costa a Lubiana

SLOVENIA

Chilometri totali

Confini oltrepassati

Litri consumati

235120,8

IL VIAGGIO IN NUMERI

DragoNella tana del

18/02/2011 10.52.30

MOTOCICLISMO marzo 2011 2

Gli specialisti - Mr. Martini

SPEEDBOX

SW

A VERONA C’È UN POSTO DOVE LA PASSIONE PER L’INGHILTERRA

(MOTO COMPRESE) INCONTRA LA CREATIVITÀ DI UN ARTISTA

È LA BOTTEGA DOVE MR. MARTINI DÀ FORMA AI SOGNI

VI PARLIAMO DI LUI E DI UNA DELLE SUE ULTIME CREATURE

di Tarcisio Olgiati - foto Bucci/Agostinetto/Romeo

BRITISH

Bella, bellissima: la T-Type by Mr. Martini

è una vera calamita per i complimenti. E

mica parliamo dei commenti di nostalgici

o impallinati con le café racer, quelli li

diamo per scontati. Piuttosto la specialis-

sima moto su base Thruxton ha convinto

anche i più scatenati smanettoni modernisti radunati a

Monza, dove l’abbiamo portata approfittando della pista

in esclusiva per la nostra classica comparativa 1000.

Ma facciamo un passo indietro e andiamo a conoscere

la storia dell’uomo che ha creato questo capolavoro.

Le origini: inglesi a Verona

Quando tuo padre è un concessionario Royal Enfield,

è inevitabile che la tua passione per le moto si orienti su

modelli particolari, unici o inusuali. Il passo successivo

(automatico) lo fai quando ti accorgi che le moto di serie

non ti bastano più, e cominci a modificarle. È proprio

quello che succede a Nicola Martini, artista veronese che

fin dal 1990 crea pezzi unici seguendo la propria fantasia

visionaria. Dal 1994 Martini diventa concessionario uffi-

ciale Triumph, uno dei primi store Numero Tre in Italia,

ma questo non limita la creatività di Nicola, anzi la sti-

mola: le tricilindriche inglesi si prestano perfettamente alle

modifiche secondo il suo stile, rispettoso dei canoni classici

ma orientato al futuro, e nascono moto uniche. Come la

Supercooper, una grintosissima café racer su base Adven-

turer. Lo stile di vita di Nicola è profondamente British,

ama i Beatles, l’epopea dell’Ace Café, quindi con gli uomini

di Hinckley si instaura subito un bel rapporto: gli inglesi

lo chiamano Mr. Martini, nome che diventa il marchio

con cui Nicola firma le proprie special. La “consacrazione”

definitiva arriva nel 2006, quando il veronese è chiamato

come consulente per le colorazioni di serie della Bonneville

e per la linea di accessori Sixty8.

Sono anni in cui Mr. Martini sfodera un capolavoro

dopo l’altro, trasformando le Bonneville e, soprattutto, i

vecchi tricilindrici anni ’90, quelli a carburatori. Grazie alla

sua fantasia e all’esperienza, ma anche ai suggerimenti e al

confronto coi clienti, nascono la M-Tripp, col suo sorpren-

dente retrotreno completamente rivisto; la trasversale Job

& Race (“lavoro e corsa”: un nome, un programma) o la

Think

Fin dall’inizio della

sua carriera, Martini

ha realizzato vere

opere d’arte su

ruote, seguendo

l’istinto e le richieste

dei clienti. In

alto, da sinistra,

le tricilindriche

Supercooper (2002)

e M-Tripp (2006).

L’una una purissima

café racer, l’altra una

visionaria “urban” col

forcellone artigianale

corto e un solo

ammortizzatore a

destra. Infine la

Speed Twin (2007),

una Bonneville

rivista sportivamente

nella carrozzeria e

nella ciclistica, in

collaborazione con

Roberto Totti.

CAPOLAVORI

LA FILOSOFIA“Orientare nel futuro lo

stile delle motociclette

classiche cercando

soprattutto di ottimizzare

le componenti tecniche

(sospensioni e freni),

senza compromettere il

fascino estetico

di tutto ciò che lega al

passato”.Nicola Martini

18/02/2011 10.53.53

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Torna la storica “settemmezzo”,

alleggerita di 8 kg, con più coppia

ai medi regimi e profondamente

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Io sonoleggenda

MOTOCICLISMO marzo 2011 2

La GSX-R 750 è una moto speciale: è in

produzione da 26 anni (!), è stata la prima

race-replica dell’era moderna, ed è l’unica

supersportiva a non essere “morta” quando

la sua cilindrata è stata abbandonata nelle

corse – destino capitato, per esempio, alle

varie RC45 di Honda, ZX-7R di Kawasaki, YZF-R7 di

Yamaha. Non è un caso se si parla di lei come un’icona.

Qual è il suo segreto? Come per tutti i fenomeni, parlare

di un solo aspetto vincente sarebbe sbagliato: e probabil-

mente ci vorrebbero decine di pagine per analizzare, e

quindi spiegare, il longevo successo di questa moto. In pil-

lole possiamo dire che se ancora oggi è in listino e continua

a venire aggiornata, è perché si vende: nel 2010, in Italia,

è stata la GSX-R di maggior successo con 491 pezzi. E si

vende perché è una bella moto da guidare, più veloce di

una 600 ma anche più facile di una 1000. Insomma: gare

o non gare questa “via di mezzo” piace, perché sinonimo

di un equilibrio dinamico invidiabile. Il fatto che Ducati,

a sua volta, abbia scommesso su una cilindrata media (con

la 848), probabilmente è anche frutto del costante – e

di Fabio Meloni

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Super Tennis

SSecondo molti sociologi e sto-rici contemporanei, il nostro è un paese “familista”. Un paese dove le famiglie sono diventate il principale ammortizzatore so-ciale, con il reddito dei genitori che sostiene quello, insufficien-te, dei figli precari. E un paese in cui è molto elevata la percentua-le di giovani che segue, in cam-po professionale, la stessa strada battuta dal padre. Lo sport, par-te integrante della nostra socie-tà, non fa eccezione. Nel tennis, poi, provenire da una famiglia di sportivi è una delle principali chiavi del successo, come di-mostrano le storie individuali di tanti giocatori arrivati al vertice. Un nome per tutti: quello di Kim Clijsters, figlia di un calciatore e di una ginnasta. Per questo, in qualche misura il destino della romana Carolina Pillot, la gio-vane azzurra che andiamo a conoscere questo mese, era in qualche modo segnato fin dalla sua nascita: “Si, è vero, il tennis è l’attività principale della mia famiglia. Mio nonno Umberto nel 1973 ha fondato il Circolo Nomentano, dove tutt’ora mi alleno, e mio papà Fabio, che è stato un buon seconda catego-ria, mi ha messo prestissimo la racchetta in mano. Sui campi ci sono nata, si può dire.”Evidentemente i cromosomi hanno la loro importanza, e Ca-rolina dimostra presto di saperci fare anche lei, mettendosi in evi-

denza come una delle migliori esponenti della affollata classe ‘92. Rispetto alle sue coetanee Caregaro, Burnett e Confalo-nieri, entrate prestissimo nel circuito pro, la nostra segue una programmazione più prudente, restando a competere a lungo a livello juniores. Nel 2009 mette insieme una vittoria in Tunisia e una prestigiosa finale al “Città di Prato”, con un best rank di numero 76 ITF. Ma Carolina non insegue la classifica. Il suo co-ach, il tecnico nazionale Fabrizio Zeppieri, che la segue dall’età di 11 anni, preferisce saggiamente riservare molto tempo al lavoro di allenamento, per curare la crescita del livello di gioco, a 360 gradi. “Non ha senso cerca-re a tutti i costi le classifiche a quell’età. Ciò che conta, è avere il tempo necessario per costrui-re l’atleta, pezzo per pezzo.” Af-ferma il pacato Fabrizio. E i fatti iniziano a dargli ragione. Caro-lina nel 2010 inizia la sua prima vera stagione fra i professionisti, e risultati sono subito positivi. Alcuni buoni piazzamenti nei tornei ITF la portano dal nume-

ro 900 al numero 560. Il 2011 inizia ancora meglio, con la prima vittoria in un torneo pro, nel 10.000 dollari di Antalya, e con l’ingresso fra le prime 500 del mondo. “Ma adesso devo alzare l’asticella. Devo iniziare a giocare tornei più importanti dei 10.000, e spero di chiude-re questa stagione nelle prime 350. Il livello penso di averlo.” Si può essere d’accordo. L’azzurra, alta intorno al metro e 65, non è potentissima, ma è molto rapida e reattiva: ha una grande velo-cità di piedi, copre benissimo il campo ed è solidissima sugli appoggi bassi. I due fondamen-tali sono solidi ed equilibrati. Più piatto e naturale il rovescio (gio-cato con ottimo timing e molto buono nell’accelerazione lungo-linea) più costruito e “lavorato” il diritto, eseguito con presa se-miwestern e ben carico di spin. Il servizio, come spesso a questi livelli, è buono nella prima palla, decisamente migliorabile nella seconda. In campo, la dote mi-gliore dell’azzurra è la notevo-le intelligenza tattica: Carolina infatti, in questo tennis sempre

più robotizzato, è un raro esem-pio di giocatrice pensante, una autentica stratega. Non lascia ferme le avversarie con un colpo solo ma - oltre ad essere molto efficace in difesa - quando ha l’iniziativa del gioco è in grado di costruirsi molto bene il pun-to, con un impeccabile uso delle traiettorie e degli angoli, fino a crearsi l’occasione per chiudere. Non a caso, quando le chiedo-no chi sia la campionessa a cui si ispira, la bionda ragazzina del Nomentano non ha dubbi, e cita un’altra Carolina bionda, di nazionalità danese, numero uno del mondo e autentico mostro di solidità: “Woszniacki! Mi pia-ce da impazzire il suo modo di stare in campo”. Zeppieri è ottimista: “Non è una picchiatrice, ma sa usare bene il campo: completando il pro-gramma di rafforzamento fisico che stiamo seguendo, guada-gnerà potenza, potrà sviluppare un atteggiamento più aggressi-vo e salire molto”. L’azzurra an-nuisce: “Si, Fabrizio me lo dice sempre che devo essere più ag-gressiva, rischiare di più. A volte nello scambio mi capita di pen-sare troppo, esito e mi incarto”. La romana, però, non è una che si nasconde. “Il mio obiettivo, in prospettiva, è entrare nelle prime 50 del mondo. Penso di poterci arrivare”.Certo Carolina: gambe, cuore e… fosforo!

Classe ’92, la giovane azzurra nel 2010 ha giocato la sua prima vera stagione fra le professioniste salendo dal numero 900 al numero 560. Il 2011 è iniziato ancora meglio con la prima vittoria

in un torneo pro, nel 10.000 dollari di Antalya, e l’ingresso fra le prime 500 del ranking mondiale

Gambe, cuore e… fosforo!

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DI ROBERTO COMMENTUCCI

CAROLINA PILLOT

largo ai giovani

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Super Tennis

Prof. Parra gioco a tennis da autodidatta. Guardando la tv ho visto il modo di colpire molto arrotato del giocatore spagnolo Rafael

Nadal, ho cercato di imitarlo per un certo periodo ma adesso mi trovo con un dolore costante sia in prossimità del polso sia al gomito. Cosa mi consiglia? ( C. Z. – RIMINI)

Egregio Lettore, Le consiglio di non imitare mai i campioni, an-che se loro sono importanti, anzi fondamentali per la promozione e per divulgare un singolo sport. Ciascuno però deve giocare in relazione alle proprie capacità psichiche e fisi-che. Posso con-

sigliarle di affidarsi a istruttori preparati e competenti, nel caso del tennis ad istruttori federali, che sapranno consigliarla affinché possa praticare il suo sport preferito nel miglior modo possibile.

Prof. Parra, giocando a tennis sono caduto, su un campo in ter-ra rossa, sulla mano dove impugnavo la racchetta. Ho dovuto

smettere di giocare per il dolore, ho fatto molte sedute di ghiaccio, adesso il polso non è più gonfio, ma continua a farmi male cosa mi consiglia? (I. S. – NICOLOSI, CT)

Carissimo Lettore, le consiglio di sottoporsi immediatamente a una serie di esami diagnostici da una semplice radiografia ad una ecogra-fia per valutare se ha subito un semplice trauma da contusione oppu-re se si tratta di una patologia più importante. Solo dopo tali esami si potrà programmare l’intervento terapeutico più opportuno.

Guardo spesso il tennis in Tv, chi più chi meno tutti i più importanti giocatori hanno degli infortuni. Il giocatore che è sempre più

immune è lo svizzero Roger Federer, a suo parere qual è il segreto? (R. N. – ASCOLI PICENO)

Caro Lettore, Il segreto di Roger Federer è quello di giocare a tennis meglio di tutti. La sua abilità tecnica e di conseguenza la perfezione del suo gesto atletico lo preservano dalla maggior parte degli infor-tuni. A questo si aggiunge, naturalmente una accurata preparazione atletica eseguita sotto il controllo di professionisti e questo mix è il segreto del suo successo.

Egregio Professore, durante un riscaldamento prima di una partita di tennis all’aperto ho sentito una gran fitta dietro la coscia. Na-

turalmente, non ho giocato, ma nonostante siano passati già venti giorni dall’evento continuo ad avvertire ancora un senso di fastidio alla gamba. Cosa mi consiglia? (P. C. – POMPEI, NA)

Caro Lettore, sulla base della sua descrizione ritengo che vi sia stata una lesione muscolare più o meno grave al bicipite femorale. Ovvia-mente deve essere valutato il livello della lesione tramite una ecogra-fia per impostare la terapia più idonea. Ciò deve essere fatto in tempi brevi per assicurarLe un pronto recupero dall’infortunio.

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scrivete a Pier Francesco Parra via mail a: [email protected] oppure per posta a: Ufficio Stampa FIT - Stadio Olimpico, Curva Nord, scala G - 00194 romail Dr Parra risponde

MEDICINA A BORDO CAMPO

Attenti a imitare i campioni

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Super Tennis20

io e il tennis

Nino Benvenuti

E’ uno dei campioni più amati dello sport

azzurro, medaglia d’oro alle Olimpiadi

di Roma 1960 e mondiale dei pesi

medi. Una vita per la boxe, ma anche tanta passione per

il tennis. Grande amico di Nicola

Pietrangeli, ammira Nadal: “Il mio gancio

sinistro era come l’uncino di Rafa”, dice con l’ironia e la simpatia che lo

contraddistinguono

Come nasce questa sua passione?Facevo la boxe a tempo pieno, ma nel mio girovagare per il mondo un anno mi ritrovai al Villaggio Italia di New York. Mi stavo alle-nando per il combattimento con Emile Grif-fith e lì vicino c’era un bel campo da tennis e un istruttore simpatico. Un giorno mi chiamò e mi disse ‘dai, giochiamo’. Mi sono divertito moltissimo e, forse per la preparazione atle-

tica, forse per una predisposizione naturale, beh imparai in fretta. Ricordo degli ottimi smash e un lungolinea che andava proprio a toccare la riga e diventava imprendibile.

Quali sono stati i suoi idoli, i tennisti che ammirava di più?Non posso non parlare di Nicola Pietrangeli. E’ quello che ha dato la spinta a tutti noi, È

DI FRANCESCA PAOLETTI

E’ il re dei guantoni azzurri. E’ una leggenda dello sport italiano, una leggenda del pu-gilato mondiale e un grande appassionato del nostro sport. “Il tennis non può non pia-cere”, ripete spesso Nino Benvenuti… C’è qualcuno pronto a contraddirlo?

Guantoni d’oro

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Super Tennis

colui che ci ha fatto diventare appas-sionati. Io dico sempre, in uno sport più che esserci dieci campioni dello stesso valore è importante averne uno supe-riore a tutti. E’ in quel momento che la gente si indirizza verso la disciplina e dopo Pietrangeli sono diventati tutti tecnici del tennis.

Lei, Nicola Pietrangeli, fino ad ar-rivare a Francesca Schiavone. Che vuol dire essere una leggenda dello sport?Mah, io mi sento semplicemente una persona che ha praticato uno sport molto seriamente. Essere leggenda vuol dire essere riconosciuti come campioni da tanta gente ed è una cosa che continua nel tempo. Io oramai ho lasciato la boxe da 40 anni ma continuo a ricevere attestati di stima … ci sono giovani che mi fermano ancora oggi e mi raccontano di quando, quel 17 apri-le 1967, la notte della sfida a Griffith in America, si svegliarono di notte ad ascoltare la radiocronaca del match insieme con il loro papà. Quando lo raccontano arrivano anche a versare una lacrima perché legano quel ricordo sportivo al loro rapporto con il padre.

E a proposito di lacrime, molte ne ha fatte versare agli appassionati italiani a Roma nel 1960… Uno dei momenti più belli per un atleta è partecipare ad una Olimpiade, figuriamoci vincerla. Quella di Roma è stata straordina-ria, un torneo moderno nella Città Eterna. Tutti la ricordano con affetto.

Dove tiene la medaglia?E’ in un contenitore bianco di velluto e ha una dedica che custodisco gelosamente. Io, appassionato anche di atletica, riuscii ad ot-tenere un autografo da Jesse Owens.

Dopo Roma 1960 arrivò la popolarità, il cinema, gli sponsor, la tv…Sono stato uno dei primi a portare le scritte pubblicitarie sui calzoncini. Poi tre mesi di lavoro al cinema con Giuliano Gemma. Mi sono divertito, ho imparato molto in quelle occasioni, ho imparato a capire me stesso. E poi ho recitato anche con Nicola Pietran-geli.

Che consigli le dava Nicola per migliorare il suo tennis? Mi ripeteva sempre ‘devi esercitare quello che ti viene naturale… e poi con la tua for-

alzato le braccia al cielo dopo la vittoria alle Olim-piadi di Roma, ho ringra-ziato mia madre che pur-troppo non mi ha potuto veder diventare campio-

ne olimpico. E il primo match con Griffith al Madison Square Garden… lì mi sono sentito arrivato in alto.

Il pugilato e il tennis per certi aspetti sono sempre stati accostati… è d’accordo?Certi colpi, per il movimento che li genera, sono accostabili. Il mio gancio sinistro, ad esempio, e l’uncino di Nadal. Sono colpi che partono da una posizione anomala e sono velocissimi. Il mio gancio arrivava alla ma-scella e provocava il ko. L’uncino mancino di Nadal è difficile da decifrare e questo spiaz-za gli avversari.

20 anni di successi ma è sempre rimasto attaccato ai valori, agli amici, alla fami-glia?E’ vero sono sempre tornato alle mie origini, agli amici, alla pesca. Ho avuto la fortuna di nascere in un’ottima famiglia. L’educazione è stata la mia fortuna, considerare sempre una vittoria in maniera serena senza mai patemi, esagerazioni e superbie. Dai miei genitori ho avuto una eredità bellissima.

Prossima avventura sul campo da tennis?Telefono subito a Pietrangeli…

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za puoi fare quello che ti pare’. Con Nicola mi sono sempre divertito moltissimo, con lui non potrebbe essere diversamente. Abbia-mo due caratteri vicini, amiamo la vita, e dal-la vita abbiamo sempre cercato di prendere tutte le cose più belle e buone.

L’amicizia tra grandi campioni è possibile. Lei e Griffith, ora Federer e Nadal…Io dico sempre, dopo 45 round non puoi non diventare amico. Quando sai di aver perso da uno grande quanto te allora può esserci anche amicizia. La trilogia con Emilio, come lo chiamo io, è stata indimenticabile. Con lui ho misurato le mie potenzialità. Era conside-rato il più grande perché, pur non avendo un fisico enorme, riusciva con velocità, colpo d’occhio e intelligenza a mettere sempre alle corde gli avversari. Alle prime conferenze stampa a New York mi dicevano… ‘peccato, sei simpatico ma non puoi vincere con lui’. Ma non mi intimorii mai. Non ci siamo mai persi, ci vogliamo bene, ed è anche padrino di mio figlio Giuliano.

I momenti più belli della sua carriera?Il primo incontro nella piazza del mio pae-se, avevo 13 anni e mezzo. Poi quando ho

CHI E’ NINO BENVENUTIE’ nato ad Isola d’Istria il 26 aprile 1938Welter e superwelter medio120 match da dilettante: 119 vittorie e 1 pareggio 90 match da professionista: 82 vittorie (di cui 35 per ko), 7 sconfitte e 1 pareggio Oro alle Olimpiadi di Roma 1960Campione mondiale pesi medi 1967-1970Fighter of the year 1968

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Nino Benvenuti mette al tappeto Emile Griffith durante il match

dell’aprile 1967 al Medison Square Garden di New York

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Super Tennis22

vita da circolo

QL’importanza dei luoghi di ritrovo del circolo e la difficile missione di riuscire a incontrare i gusti di tutti i soci (e non solo). Ai quali non basta dissetarsi con qualcosa di fresco o mangiare bene al ristorante…

DI DANILO MANGANARO

Quante volte un tennis club è stato ap-prezzato/giudicato/”marchiato” per meri-to o per colpa del servizio offerto dal bar? O dal ristorante?Qualche mese fa abbiamo analizzato alcu-ni punti cardine da seguire per mantene-

sazione tra amici. Degli incontri lavorativi e non, dove trascorrere l’ora di pranzo (e di pausa), raccontarsi o ascoltare. Riportando questo significato all’interno di un circolo privato, di un tennis club, l’importanza e la cura di questo ambiente cresce esponen-zialmente. Il “bar del tennis” raduna soci, allievi, se-gretarie, maestri e quant’altro; è il sito in

Eravamo quattro soci al bar

re sempre alta la soddisfazione dei soci e farsi apprezzare anche all’esterno: dal par-cheggio agli spogliatoi sino alla qualità dei campi e all’efficienza della palestra.Un capitolo a parte merita il bar. Dimen-ticandosi per un attimo del tennis, il “Bar del Circolo” o “Bar dello Sport” che dir si voglia ha una storia e una valenza tutta sua: il luogo della socializzazione, della conver-

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Super Tennis

cui si condivide una passione comune, il tennis e l’appartenenza al circolo. Non si tratta dunque solo di cibo, bevande e prezzi, ma di spazi da gestire e organizzare al meglio, sempre con lo scopo di esaudi-re le esigenze più disparate dei soci e dei loro ospiti.Non è scontato sottolineare che se le cir-costanze economiche e logistiche lo con-sentono, avere all’interno del tennis club oltre al bar un ristorante è un vantaggio non indifferente.Per gli affiliati del club il bar (e/o il risto-rante) deve accogliere come una “secon-da casa”; anche eventuali appuntamenti di lavoro, in modo da favorire quell’atmo-sfera riservata e familiare per colloquiare con colleghi e clienti. Ma deve anche dare la possibilità a mamme, papà, nonne e/o baby sitter degli allievi della scuola tennis di poter trascorrere serenamente del tem-po, in attesa che i piccoli finiscano la lezio-ne. Il bar deve altresì mostrarsi “pronto” alle più comuni e frequenti richieste del socio (un pasto volante) o dei dipendenti (colazione pre giornata lavorativa). Insom-ma, come si può facilmente intuire… non è impresa di poco conto soddisfare tutti e non scontentare nessuno.Innanzitutto vanno gestiti al meglio gli spazi; specie nel periodo autunnale/inver-nale in un bar al chiuso si rischia di saturare l’ambiente e concentrare tutto il disturbo possibile. Al di là della buona educazione occorre far presente che l’occupazione prolungata di determinate aree può creare problemi e non favorisce la rotazione dei clienti/soci (danno anche economico). Nel recente manuale “Comunicare il Circolo”, già citato sullo scorso numero di questa rivista, gli autori (Lefevre-Antonucci) sug-geriscono di collocare estratti dal Regola-mento del Circolo o citazioni significative di qualche scrittore-filosofo per richiamare garbatamente all’utilizzo sensato di questi spazi comuni.Ci sono poi una serie di iniziative che pos-sono cercare di “sfamare” (è il caso di dir-lo) tutte le variopinte categorie di soci. Ci vogliono elasticità e fantasia: per esempio una fascia oraria per l’aperitivo, con area dedicata (se possibile); o un menu apposi-to da stuzzicare al volo quando si arriva di fretta prima di giocare l’ora di tennis o an-dare in palestra (toast-bibita-caffè), calibra-to per non appesantirsi prima della pratica sportiva. O un altro menu (caldo e servito al tavolo del ristorante) pensato, come si accennava in precedenza, per incontri di lavoro; con il quale catturare anche l’atten-

zione degli interlocutori “esterni”, in que-sto caso invitati dal socio, per semplicità e bontà “casereccia” della cucina magari. O ancora un menu (con prezzi ovviamen-te speciali) per dipendenti e collaboratori di ogni genere, dalle segretarie ai maestri passando per gli addetti alla manutenzio-ne. E perché no anche un menu dedicato per esempio alle competizioni a squadre, quando almeno cinque-sei giocatori per squadra viste le fatiche del campo, “ne-cessitano” di un piatto di pasta veloce e altro tra gli incontri di singolo e la sessione dei doppi.In sostanza un’offerta diversa da quella di un comune ristorante aperto al pub-blico; servizi “cuciti su misura” (come

suggeriscono gli autori di “Comunicare il circolo”). Ovviamente tutto è relazionato alle risorse a disposizione e alla fisiologica impossibilità di programmare l’affluenza al bar/ristorante di un club; in questo senso un altro interessantissimo suggerimento “promozionale” del suddetto manuale è quello di una sorta di Voucher inseriti nel pacchetto della quota annuale, in modo da poter contare su un “venduto minimo garantito” per il ristorante.Infine si possono ideare anche serate cu-linarie a tema, un’altra occasione che non può che favorire l’aggregazione dei soci; cogliendo in pieno l’essenza prima del “bar del circolo”, luogo d’incontro e pia-cere dove trascorrere il tempo libero.

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Che si tratti di momenti di ritrovo nella club house durante la stagione fredda o di godersi un pranzetto (o un’aperitivo) all’aperto quando fa più caldo, il bar e il ristorante del club sono punti di riferimento imprescindibili

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Super Tennis24

Un dato che spesso viene sottovalutato è il bilanciamento. Un elemento che dà la reale percezione del peso e della capacità di spinta di una racchetta. Specie oggi che le racchette si sono alleggerite. Che cos’è meglio per voi, più peso in testa o verso il manico?

Q

Equilibrio personale

l’angolo tecnico

Quanto pesa un martello? Prendete due persone, consegnate loro lo stesso esem-plare; a una delle due passandoglielo dal manico di legno, all’altra dalla testa di ferro. Il primo vi dirà che è pesante, il secondo che è leggero. Eppure il peso non cambia. Un banalissimo esempio da ripetere con le vo-stre racchette, per sottolineare l’importanza di una caratteristica dei telai troppo trascu-rata: il bilanciamento. Da laboratorio il bilanciamento è una mi-sura, in millimetri o centimetri, che indica la distanza tra l’estremità del manico e il “baricentro” di una racchetta, il suo punto di equilibrio.Oltre che con un’apparecchiatura specifi-ca, un Diagnostic Center, il bilanciamento della vostra racchetta può essere individua-to sdraiandola sul bordo di un piano (con centimetri indicati) per il lungo, con la testa verso fuori. Se la spingete dal fondello fino a quando non cade, l’ultimo punto d’appog-

DI MAURO SIMONCINI

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Super Tennis25

so la testa, con impatti potenti, anche arro-tati, movimenti e aperture ampie. Si “sente” la racchetta più pesante.Diversamente chi ha gioco di stampo clas-sico, con movimenti più brevi e raccolti e magari ama frequentare più spesso la rete per giocare di volo, necessita di telai con bilanciamento contenuto, al cuore o addi-rittura al manico. Deve “sentire” comodo e leggero il telaio; in sostanza ha bisogno di più equilibrio e più maneggevolezza; la qua-

Qui sopra, il rilevamento del bilanciamento di una racchetta sul Diagnostic Center, che prevede un punto d’appoggio mobile per il cuore della racchetta, con una manopola che permette al tester di spostarla millimetricamente. Sotto, il sistema di misurazione “fai-da-te” di cui si parla in queste pagine

gio precario è approssimativamente il punto di equilibrio. La distanza da quello al “tacco” della racchetta, è appunto, il bilanciamento. Che, scorrendo schede e listini del mercato attuale delle racchette, all’incirca oggi va dai 31 centimetri sino ai 36/37 cm. Una necessaria precisazione: i dati devono essere calcolati allo stesso modo, con rife-rimento al montaggio delle corde. L’incor-datura infatti (che può pesare circa 15 grammi) modifica anche di mezzo punto il bilanciamento, spostandolo verso la testa e aumentando il dato del telaio “nudo”, senza corde. Quel-lo indicato dalla Casa direttamente sul telaio è, di solito, il dato “senza corde” (unstrung weight), salvo spe-cifica dicitura “strung weight”, peso con le corde.Quando il punto di equilibrio è mag-giore di 32/32,5 centimetri si dice che la racchetta è bilanciata verso la te-sta; con valori minori che è bilanciata al cuore. Fino ai 31 centimetri, per i quali si dice al manico. Ma di racchet-te di questo terzo tipo, se ne trovano ormai poche, quasi nessuna. Erano bilanciati in questo modo gli attrezzi di qualche tempo fa, molto più pesanti (oltre i 400 grammi); il bilancia-mento al manico lì faceva sentire “meno pe-santi”. O addirittura leggeri. Oggi il vento è decisamente cambiato. L’evoluzione del peso medio dei telai (il canone moderno dei 300 grammi) ha spostato il bilanciamento in avanti, quasi sempre oltre i 32 centimetri. Si riesce a colpire con efficacia e potenza anche con 280 grammi proprio perché le masse e i pesi vengono redistribuiti diversamente nel telaio. Più verso la testa, in modo da poter mantenere alta la capacità di spinta del tela-io (l’inerzia che già abbiamo trattato). Non a caso le prime racchette che hanno segnato il cambiamento, “sbilanciate” in te-sta si chiamavano Hammer (martello); sem-brava di manovrare racchette pesanti che in realtà pesavano meno di 3 etti, ma avevano bilanciamento ben oltre i 35 centimetri! Ed è quello che succede attualmente con tut-te le racchette “light”, “superlight”, “lite” e sorelle varie: pesi decisamente contenuti ma bilanciamenti pronunciati in punta; perché se così non fosse, con un attrezzo da 250 grammi difficilmente si riuscirebbe a ribatte-re di là dalla rete una pallina.Come scegliere il bilanciamento più adatto a un determinato tipo di gioco/giocatore? In linea di massima i picchiatori dal fondo cam-po si possono giovare della “modernità”, dunque di bilanciamenti più accentuati ver-

le, a parità di altre caratteristiche, è negati-vamente condizionata da un bilanciamento verso la testa. Ovviamente il bilanciamento può essere modificato applicando del na-stro piombato nei diversi punti del fusto (sotto al grip, nel cuore, a ore 3 o ore 12, etc. etc.) e ottenendo così i propri parame-tri desiderati. Con un’avvertenza: le opera-zioni di customizzazione vanno eseguite a regola d’arte. Quindi è meglio se ci si affida a professionisti competenti.

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Super Tennis

DDel minitennis se ne è parlato più volte ed in diverse forme, ma in questo articolo vogliamo sotto-lineare l’importanza che questo riveste nello sviluppo di aspetti tattici in fase di avviamento e di pre-perfeziona-mento. Quando parliamo di tat-tica per allievi in una fascia di età compresa tra i 6 e i 10 anni, non dobbiamo pen-sare ad elementi complessi come quelli che si osservano vedendo giocare un top player, ma è bene sapere che fin dalle prime lezioni si possono cominciare a far com-prendere ai bambini concetti tattici di base, come ad esempio la conoscenza di tutte le zone del campo, degli ostacoli fissi di gioco come la rete e le righe pe-rimetrali del campo. Il minitennis attraverso l’adozione di misure ed attrezzi a misura di bambino aiuta a sviluppare un senso del gioco che non si discosti troppo da quello reale. Per questo la Federazione Internazionale at-traverso la campagna Play and Stay e la Federazione Italiana Tennis attraverso il Fit Ranking Program, hanno voluto codifica-re queste misure creando un per-corso metodologico per rendere più facile il percorso di crescita di tutti quei bambini che iniziano questo sport in età giovanile. Il disegno seguente è esplicativo per capire come, attraverso un campo più piccolo, l’allievo può effettuare spostamenti simili a quelli che un adulto effettuereb-

be su un campo regolare e può apprendere fin da subito le cor-rette tecniche di spostamento del tennis.Il Fit Ranking Program oltre a dare delle indicazioni precise su

quali devono essere le misure ideali per i bambini in fase di av-viamento, fornisce attraverso una serie di esercitazioni di difficoltà e complessità progressive una li-nea guida per la crescita tecnico-tattica dell’allievo permettendo a quest’ultimo di passare dal livello di base (racchetta azzurra), al li-vello di specializzazione (racchet-ta rossa), dove i ragazzi esegui-ranno le esercitazioni proposte dal centro tecnico di Tirrenia.Pertanto quando parliamo di tattica nei bambini, non diciamo nulla di strano, vogliamo solo dire che attraverso un percorso mirato possiamo sviluppare più aspetti formativi nei nostri pic-coli tennisti fin dalle prime lezio-ni rispettando il principio della multilateralità della proposta didattica, ovvero quel principio che sostiene che tecnica, tattica, aspetti fisici e psicologici del ten-nista devono essere sviluppati fin da subito simultaneamente, sen-za trascurarne nessuno; questo è possibile però solo attraverso un’attenta scelta dei mezzi e del-

le metodologie utilizzate.Qui di seguito gli spazi di gioco, le regole e gli attrezzi consigliati per la racchetta azzurra del FRP con le esercitazioni che il bambi-no deve imparare insieme al suo maestro:

FASE PRELIMINARE (su que-sto campo e con queste regole iniziano i bambini che hanno meno di 8 anni)LA RACCHETTA

Nella fase preliminare utilizzerai racchette con lunghezza com-plessiva compresa fra 38 e 50 centimetriLA PALLA

Nella fase preliminare utilizzerai palle depressurizzateIl campo (mt. 8,23 x 4, altezza rete 50 cm.)

Le regole di giocola palla può essere colpita dopo un rimbalzo o al volo;la palla deve superare la rete di

metà campo prima di rimbalzare a terra;la palla può rimbalzare a terra solo all’interno del perimetro di gioco;per vincere bisogna conquistare 2 set su 3, in cui ogni punto equi-vale ad un game (sul 6 pari vince chi arriva per primo a 7);il servizio si effettua dall’alto con i piedi dietro la riga di fondo campo;nel servizio la palla dovrà essere indirizzata all’interno del rettan-golo di battuta del campo av-versario;si hanno due palle a disposizione per ogni servizio;il cambio servizio si effettua ad ogni punto;per le altre regole si fa riferimen-to alle Carte Federali.

FASE INTERMEDIA (su questo campo e con queste regole ini-ziano i bambini fra gli 8 anni e i 10 anni)LA RACCHETTA

Nella fase intermedia utilizzerai racchette con lunghezza com-plessiva compresa fra 38 e 55 centimetriLA PALLA

Nella fase intermedia utilizzerai palle depressurizzateIl campo (mt. 10,97 x 4, altezza rete 50 cm.)

Attraverso l’adozione di misure ed attrezzi specifici, i bambini devono sviluppare un senso del gioco che non si discosti troppo da quello reale. La Federazione attraverso il Fit Ranking Program ha voluto codificare

queste misure creando in tal modo un percorso metodologico comune per chi inizia in età giovanile

RACCHETTA AZZURRA

Minitennis e tattica

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maestri

A CURA DEL’ISF “ROBERTO LOMBARDI”E DEL SETTORE TECNICO NAZIONALE

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Super Tennis27

Le regole di giocola palla può essere colpita dopo un rimbalzo o al volo;la palla deve superare la rete di metà campo prima di rimbalzare a terra;la palla può rimbalzare a terra solo all’interno del perimetro di gioco;per vincere bisogna conquistare 2 set su 3, in cui ogni punto equi-vale ad un game (sul 6 pari vince chi arriva per primo a 7);il servizio si effettua dall’alto con i piedi dietro la riga di fondo campo;nel servizio la palla dovrà essere indirizzata all’interno del rettan-golo di battuta del campo av-versario;si hanno due palle a disposizione per ogni servizio;il cambio servizio si effettua ad ogni punto;per le altre regole si fa riferimen-to alle Carte Federali.

FASE FINALE (su questo cam-po e con queste regole iniziano i bambini che hanno più di 10 anni)LA RACCHETTA

Nella fase finale utilizzerai rac-chette con lunghezza comples-siva compresa fra 38 e 60 cen-timetri

LA PALLA

Nella fase finale utilizzerai palle depressurizzateIl campo (altezza rete: 60 cm.)

Le regole di gioco la palla può essere colpita dopo un rimbalzo o al volo;

la palla deve superare la rete di metà campo prima di rimbalza-re a terra;la palla può rimbalzare a terra solo all’interno del perimetro di gioco;per vincere bisogna conquista-re 1 set a 6, sul 6 pari si gioca il

tie – break, sul 40 pari si gioca il punto decisivo;il servizio si effettua dall’alto con i piedi dietro la riga di fon-do campo;nel servizio la palla dovrà esse-re indirizzata all’interno del ret-tangolo di battuta del campo avversario;si hanno due palle a disposizio-ne per ogni servizio;il cambio servizio si effettua ad ogni punto;per le altre regole si fa riferi-mento alle Carte Federali.Il campo (mt. 15,77 x 5,485 altezza rete 60 cm..)

Impara con il tuo Maestro queste esercitazioniESERCITAZIONI Supera questi limiti

Afferra e colpisci di diritto 6 palle su 10 tentativi

Afferra e colpisci di rovescio 6 palle su 10 tentativi

Afferra e colpisci alternando diritto e rovescio 6 palle su 10 tentativi

Palleggi al rimbalzo di diritto 6 palle consecutive. 5 tentativi

Palleggi al rimbalzo di rovescio 6 palle consecutive. 5 tentativi

Palleggi al rimbalzo alternando diritto e rovescio 6 palle consecutive. 5 tentativi

Volée di diritto 6 palle su 10 tentativi

Volée di rovescio 6 palle su 10 tentativi

Volée alternando diritto e rovescio 6 palle su 10 tentativi

Smash al volo 6 palle su 10 tentativi

Combinazione di diritto al rimbalzo e volée di diritto 6 volte su 10 tentativi

Combinazione di rovescio al rimbalzo e volée di rovescio 6 volte su 10 tentativi

Combinazione di diritto al rimbalzo e volée di rovescio 6 volte su 10 tentativi

Combinazione di rovescio al rimbalzo e volée di diritto 6 volte su 10 tentativi

Combinazione volée diritto, volée rovescio e smash al volo 4 volte su 8 tentativi

Servizio 5 volte su 10 tentativi

Palleggi con un compagno 10 palleggi ciascuno consecutivi 5 tentativi

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Super Tennis

L

IMPORTANTE INIZIATIVA DELLA FIT

panorama

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E’ un importante strumento di aggiornamento professionale rivolto ai Tecnici Nazionali, Maestri Nazionali , Istruttori di 2° grado e Preparatori Fisici di tennis. Per utilizzarlo basta accedere

al portale internazionale www.tennisicoach.com e richiedere la passward

Ecco Tennis iCoach

La Federazione Italiana Tennis ha definito un importante accor-do con l’ITF per quanto riguarda l’accesso al sito web Tennis Ico-ach (www.tennisicoach.com), il portale internazionale dedicato all’aggiornamento formativo.I Tecnici Nazionali, i Maestri Na-zionali , gli Istruttori di 2° grado ed i Preparatori Fisici di tennis (in regola con il pagamento del-le quote annuali *) potranno così avere libero accesso al sito web dal quale sarà possibile attinge-re informazioni molteplici relati-ve al mondo del tennis ed utili allo svolgimento professione.In particolare sul sito vengono affrontati in modo approfondito i seguenti temi:

1) biomeccanica 2) conferenze internazionali3) interviste esclusive video 4) psicologia5) la tattica6) l’avviamento 7) formazione8) moduli e-learning9) tennis e medicina10) sequenze di foto dei tenni-sti professionisti11) metodologia dell’allena-mento12) perfezionamento e specia-lizzazione 13) le impugnature nel tennis14) esercitazioni pratiche

Nonostante il sito sia disponi-bile solamente in lingua inglese

o spagnola , i molti video dedi-cati all’analisi dei vari colpi, gli esercizi dimostrati e la presen-tazione di varie lezioni pratiche sul campo rendono il portale fruibile anche da parte di colo-ro i quali non hanno particolare dimestichezza con le suddette lingue straniere. Gli articoli più interessanti e significativi ver-ranno comunque tradotti in lin-gua italiana.L’operazione evidenzia il rappor-to sempre più stretto tra Federa-zione Italiana Tennis e Federazio-ne Internazionale: una solida ed utile sinergia che si concretizzerà in futuro in ulteriori forme di col-laborazione (vedi il progetto di riconoscimento da parte dell’ITF

delle qualifiche rilasciate dall’Isti-tuto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi”).

Le procedure per richiedere la password sono le seguenti: - ad una Vostra mail di richie-sta trasmessa alla segreteria dell’Istituto Superiore di For-mazione “Roberto Lombardi” [email protected] la segreteria vi risponderà in-dicandovi la password del sito web Icoach

* Per verificare se la propria po-sizione è in regola è possibile consultare il sito: www.federten-nis.it/ISF/

Tecnici nazionali, maestri, istruttori e preparatori riuniti al Centro Tecnico Federale di Tirrenia

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Super Tennis

MONZA CHALLEN-GER (4 APRILE) - Al Circolo Tennis Monza (terra battuta) si gioca la settima edizione del torneo partito come appuntamento del cir-cuito minore nel 2004 e diventato già l’anno seguente un challenger (con il trionfo di Alessio Di Mauro). Il monte-premi è di 30mila euro. Nel 2010 si è imposto il tedesco Daniel Brands (67 63 74 allo spagnolo Pablo Andujar).

ROMA RAI CHALLENGER (11 APRILE) - Sui campi in terra rossa del Circolo Sportivo Rai si alza il sipario sulla terza edizione del “Roma Rai Challenger”, torneo dotato di un montepre-mi di 30.000 euro. Il campione in carica è l’azzurro Filippo Volandri, che lo scorso anno ha vinto il titolo superando in finale per 64 75 l’algerino Lamine Ouahab.

NAPOLI CHALLENGER (18 APRILE) - I campi dello storico Tennis Club Napoli di viale Dohrn, che quest’anno compie 106 anni, sono anco-ra una volta palcoscenico della Tennis Napoli Cup, torneo dotato di un montepremi di 30mila euro. Il campione in carica è il portoghese Rui Machado, ma nell’albo d’oro del challenger partenopeo figurano i nomi dello spagnolo David Ferrer (2002), del francese Richard Ga-squet (2003 e 2005) e dell’azzurro Potito Starace, vincitore per tre anni di fila (dal 2006 al 2008).

ITALIA F4 - ROMA (4 APRILE) - Al Ct Eur (terra) si gioca un future maschi-le da 15.000 dollari di montepremi. Lo scorso anno si impose l’austria-co Andreas Haider-Maurer.

ITALIA F5 - VER-CELLI (11 APRILE) - I campi in terra ros-sa della Pro Ver-celli Tennis ospita-no il quinto degli appuntamenti fu-ture maschili che si giocano in Italia in questo 2011. Il campione in ca-rica del torneo ($15.000) è l’olan-dese Thomas Schoorel.

ITALIA F6 - PADOVA (18 APRILE) - Al Ct Pa-dova (terra) si gioca la terza edizione del future maschile da 15.000 dollari di montepremi. Lo scorso anno si impose il tedesco Cedrik-Marcel Stebe che, partito dalle qualificazioni, superò in finale per 46 61 62 Daniele Giorgini.

ITALIA F7 - VICENZA (25 APRILE) - L’ultimo future maschile di aprile va in scena all’As 98 di Vicenza. Il montepremi è di 15.000 dollari ed il campione in carica è il russo Ilya Belyaev.

ITF POMEZIA (4 APRILE) - La stagione degli ap-puntamenti femminili in terra italiana si apre sui campi del Ct Pomezia che ospita un torneo da 10.000 dollari. La cam-pionessa in carica è l’az-zurra Martina Caregaro.

ITF POMEZIA (11 APRI-LE) - Ci si sposta solo di poco ed al Circolo Tennis Montemigliore va in scena un nuovo ap-puntamento del circuito

rosa. Il montepremi è di 10.000 dollari: si gioca su terra battuta.

ITF CIVITAVECCHIA (18 APRILE) – Sui campi in terra rossa del Dopolavoro Ferro-viario si disputa la settima edizione del torneo da 25.000 dollari di montepremi. Lo scorso anno si impose la ceca Renata Voracova che in semifinale sconfisse con un doppio 63 Anna Floris.

ITF SAN SEVERO (25 APRILE) - La stagione degli appuntamenti femminili in terra italiana prosegue sui campi dell’Sc San Severo (Foggia) che ospitano un torneo da 10.000 dollari. La campionessa in carica è la serba Milana Spremo che lo scorso anno superò in finale Erika Zanchetta.

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DOVE SI GIOCA AD APRILE

VARIE

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Super Tennis

panorama

GRANDE SUCCESSO PER GLI ATP 500 SU SUPERTENNIS

Dopo gli Internazionali BNL d’Italia, la Coppa Davis e

la Fed Cup, ecco un’altra gran-de esclusiva della tv della FIT con i tornei ATP 500, fino allo scorso anno visibili a pagamen-to su SKY e ora visibili in chiaro e gratis su SuperTennis da tutti gli abitanti delle zone d’Italia già raggiunte dal processo di switch-off *. I tornei sono visi-bili, naturalmente, anche sulla piattaforma SKY al canale 224, dai possessori di decoder sa-tellitari free orientati su Hot Bird 6, e in streaming sul sito www.supertennis.tv. Si è cominciato a febbraio con Rotterdam, Memphis, Dubai

(grande successo di ascolti per la finale Federer-Djokovic) e Acapulco. Seguiranno fino ad ottobre l’ATP 500 di Barcellona (18-24 aprile), Amburgo (18-24 luglio), Wasghington (1-7 agosto), Pechino (3-9 ottobre), Tokyo (3-9 ottobre), Basilea (31 ottobre-6 novembre) e Valen-cia (31 ottobre-6 novembre).Ricordiamo che SuperTennis trasmette sul Digitale Terre-stre (canale 180) in Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Pie-monte, Sardegna, Trentino Alto

Adige, Valle d’Aosta e Veneto (il canale della FIT raggiunge quasi il 60% della popolazione nazionale). La copertura del Norditalia verrà completata nella primavera del 2011 con la Liguria, quella delle rimanenti regioni del centro e del sud se-guirà il calendario degli switch- off previsti per legge.

CONI - CONCORSO NAZIONALE PER IL RACCONTO SPORTIVO

E’ giunto alla 40esima edizio-ne il Concorso Nazionale

per il Racconto Sportivo pro-mosso dal CONI. Il concorso si propone di promuovere e divulgare un genere narrativo

sempre più dif-fuso e riveste un’importanza significativa nel panorama cultu-rale perché offre la possibilità a tanti appas-sionati sportivi di cimentarsi nell’arte della scrittura. Negli anni, insieme a giovani ambi-ziosi, hanno par-tecipato anche personaggi di spicco del mon-do intellettuale come Dacia Maraini, Alberto

Bevilacqua, Gianpaolo Ormez-zano e Renato Minore.1° Premio 3,000,00 Euro2° Premio 1,500,00 EuroI lavori dovranno essere inviati come documento WORD, per posta elettronica al seguente in-dirizzo: [email protected], entro il 15 aprile 2011, allegando anche una dichiarazione sul carattere inedito del racconto, insieme ai dati anagrafici e ai recapiti per-sonali o precisando gli estremi della pubblicazione secondo le norme del bando oppure, se in cartaceo, presentati in 5 copie

dattiloscritte (che non saranno restituite) alla Segreteria del Concorso Nazionale per il Rac-conto Sportivo, presso l’Ufficio Comunicazione e Rapporti Me-dia CONI, Largo Lauro de’ Bosis 15, 00135, presso il Foro Italico.I racconti inediti, correttamente dattiloscritti (Times New Roman 12, interlinea 1, con i margini destro e sinistro di 2 cm e quelli superiore e inferiore di 2,5 cm), dovranno essere contenuti in una lunghezza massima di 10 cartelle (18.000 battute). Ogni autore può partecipare con un massimo di due racconti.La novità consiste nell’istituzio-ne del premio “Under 18”, ri-conosciuto all’autore del miglior racconto sportivo scritto da un giovane nato dopo il 1° gennaio 1993, al quale sarà corrisposto un premio non in denaro.Il bando è sul sito del Comitato Olimpico Nazionale Italiano al seguente indirizzohttp://www.coni.it/fileadmin/concorsi_let/2011/raccon-to2010.pdf

TECNICI DI TENNIS IN REGOLA: ECCO LE MODALITA’ PER IL RITIRO DEL GIACCONE AUSTRALIAN

Quest’anno sono cambiate le procedure per poter en-

trare in possesso del giaccone Australian previsto, per l’anno 2011, nella quota di iscrizione agli Albi od agli Elenchi dei Tecnici di tennis.Infatti, tale capo non sarà più recapitato al proprio domicilio ma dovrà, necessariamente, essere personalmente ritirato presso il Comitato Regionale di appartenenza.L’invio, da parte della ditta, del materiale ai vari Comita-ti avverrà solo in 3 trance, e precisamente il 28 febbraio, il 31 maggio ed il 31 ottobre 2011. Ne deriva che gli elen-chi degli aventi diritto al ritiro verranno inviati dalla Segrete-ria Centrale dell’Istituto Supe-riore di Formazione “Roberto Lombardi”, agli stessi Comita-ti, qualche giorno prima della data prevista per le 3 conse-gne. Tali elenchi potranno, quindi, contenere ogni volta solo i nominativi di coloro che, essendo in regola con l’iscri-zione all’Albo ed agli Elenchi fino all’anno 2011 compreso, avranno fatto pervenire le richieste in tempo utile per poter provvedere al corretto inserimento. Una mail verrà inviata ai Tec-nici il cui nominativo è stato inserito in uno degli elenchi, e solo allora si potrà proce-dere al ritiro.

VARIE

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Novak Djokovic e Roger Federer protagonisti della finale di Dubai trasmessa in diretta da Supertennis

E’ ripresa l’attivita’ GIUDICI DI GARA

DI ETTORE MARTE

La nuova stagione agonistica è già iniziata da circa un mese con i tornei individuali dove gran risalto stà avendo, da qualche giorno si è conclusa la seconda tappa, il “Circuito Giovanile FIT by Lotto”.A proposito di tornei, dobbiamo un grande ringraziamento a Mauricio Rosciano che girando l’Italia intera si è sobbarcato l’onere della presentazione del nuovo pro-gramma SGAT per l’approvazione e la gestione dei tornei; le dimostrazioni hanno incentivato l’entusiasmo e sono state da tutti apprezzate tanto che in varie regioni è già iniziato l’utilizzo di questo programma, obbligatorio per questo anno per i tornei OPEN con montepremi in denaro.I FUR/DSR nelle loro riunioni regionali di aggiornamento dovranno provvedere ad illustrarlo a tutti gli altri GA almeno GAT2 e 3.Come tutti potranno verificare questo programma nuovo e di non difficile applicazione, sarà di notevole aiuto ai GA per la compilazione dei tabelloni e la gestione dei tornei, per gli affiliati organizzatori e

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Super Tennis31

TTanto pubblico, tanta parteci-pazione e tanto entusiasmo per la manifestazione che sabato 26 febbraio a Bologna ha in-centrato interesse e attenzione sul paddle femminile. ‘Il paddle è donna’ questo lo slogan che ha dato il nome all’evento è nato infatti da un’idea delle due azzurre Martina Camorani e Laura Pollacci, grazie anche all’indispensabile apporto del Presidente Daniel Patti e del Consigliere Matteo Reina, oltre a tutto lo staff coinvolto, con l’obiettivo primo di allargare questa disciplina nel circuito rosa, incentivandone interesse ed espansione. Protagoniste dunque tutte le donne, accorse al “Circolo Tennis Aereoporto” per par-tecipare, per informarsi, per assistere a simulazioni di gioco e scambi tirati delle giocatrici professioniste, per cominciare anche solo a cercare confiden-

za sul campo di gioco, oppure semplicemente per assistere, per divertirsi. Non è mancata la voglia comunque di esserci,

in una giornata senza dubbio speciale, che in qualche modo ha voluto equi-parare tutte le donne grazie alla forza trai-nante di uno sport in primo luogo aggre-gante, oltre che divertente. Al fianco delle due nazionali Martina Ca-morani e Laura Pollacci – le vere fautrici dell’evento – non potevano mancare le loro compagne az-

zurre, Ilenia Zanotti (coach, ol-tre che giocatrice, dell’Italia in rosa), Elena Facchini (costretta a rinunciare ai Mondiali scorsi

di Cancun per un brutto infortu-nio), Giulia Nenzioni, Antonella Grimaldi, Laura Belotti (assente per qualche tempo dai campi ma ora di nuovo in scena pron-ta per il palcoscenico interna-zionale) ed Emanuela Marsan, che insieme hanno dato vita ad esibizioni esaltanti ed a veri match dal livello indiscusso. Tanta è stata la soddisfazione per gli organizzatori e per gli addetti ai lavori, che sperava-no in una folta adesione, ma che forse non immaginavano l’ingente schiera di pubblico e di partecipanti accorsa per l’occasione. Con un’intera sta-gione che oramai sta entrando nel vivo (il 18 aprile la prima tappa del Circuito Nazionale, il “Trofeo Città di Sasso Marco-ni”), il successo di questo primo appuntamento del 2011 lascia solo ben sperare. E, come dico-no, se il buongiorno si vede dal mattino…

DI MARTINA CIPRIANI

NUOVE PROTAGONISTE

Una giornata al femminileSabato 26 febbraio presso il Circolo Tennis Aereoporto di Bologna si è svolta la manifestazione ‘il

paddle è donna’, nata con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo della disciplina anche nel circuito rosa. Un’iniziativa di grande successo nata da un’idea delle due azzurre Martina Camorani e Laura Pollacci

Anche quest’anno il paddle sarà protagonista al Foro Italico durante gli Internazionali BNL d’Italia

dall’anno prossimo anche per i giocatori che tramite lo SGAT potranno iscriversi ai tornei, verificare i loro punti, ecc. Nell’approssimarsi dell’inizio dei campionati a squadre di vertice degli affiliati, per coloro che ancora nutrono qualche dubbio sull’interpretazione e applicazione del rimodificato art.18 del Regolamento dei Campionati a squadre, mi preme tornare su questo argomento nell’intento di prevenire alcune situazioni regola-mentari nelle quali potremmo trovarci in difficoltà a seguito di dubbi da parte dei capitani delle squadre e/o dei circoli affiliati. Allo scopo il CCUG ha inviato ai FUR/DSR un que-stionario riguardante la casistica,limitazioni ed esenzioni previste dal citato articolo 18, da far compilare ai GAC anche via e-mail.In definitiva i comma 6 e 7 dell’art.18 modificati possono essere così riassunti:Fatto salvo quanto disposto dal comma 7, il numero complessivo dei componenti di ciascuna squadra non può superare:a) per quelli indicati nel modulo di iscrizione ed integrati ai sensi dei commi 4 e 5 pre-cedenti:N.4 componenti per il campionato maschile serie A1,A2,B e div.reg.le di serie C;N.3 componenti per gli stessi campionati femminili.b) per quelli indicati nella formazione presentata di volta in volta al Giudice Arbitro:N.3 componenti per il campionato maschile serie A1,A2 e B e N.4 per quello di serie C

N.2 componenti per il campionato femminile serie A1,A2 e B e N. 3 per quello di serie C.

Il comma 7 prevede che le limitazioni precedenti non si applicano nei campionati maschili e femminili per l’inclusione di giocatori/trici tesserati/e atleti/e almeno due anni nei settori giovanili diversi dall’under 18 dello stesso affiliato e per l’inclusione di giocatori/trici vincolati/e agonisticamente allo stesso affiliato per almeno otto anni consecutivi precedenti a quello in corso. Ulteriori chiarimenti possono ricavarsi dal que-stionario pubblicato nel sito federale cliccando su “FIT-Ufficiali di Gara-modulistica-casistica campionato degli affiliati.Per concludere, il capitano di una squadra che partecipa al Campionato degli affi-liati serie A1,A2,B e C, M/F ,per poter schierare un numero di giocatori superiore al massimo previsto dal comma 6 (art.18) deve indicare con una X sul foglio elenco/formazione (mod.208 punti 6 e 7, a quali settori esenti da limitazioni, appartengono i giocatori schierati .(comma 7 a)-b).Invito comunque i colleghi a prendere sempre visione degli Atti Ufficiali pubblicati nel sito federale che sono gli unici documenti a far fede per quanto attiene alle variazioni regolamentari.

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la voce delle REGIONI SUDCENTRONORD

Super Tennis

ABRUZZO Nasce il Palabeach a Roseto

di Ferdinando De Fenza

Finalmente l’Abruzzo avrà la sua struttura al coperto per praticare il beach tennis anche d’inverno! Nella conferenza stampa del 22

febbraio u.s. è stato presentato il “Palabeach di Roseto degli Abruzzi”, l’unica struttura al coperto in Abruzzo, e una delle poche del centro-sud Italia, in cui sarà possibile praticare sport da spiaggia, come il Be-ach Tennis, il Beach Volley ed il Beach Soccer anche nei mesi invernali.

Il Palabeach di Roseto, realizzato e gestito dall’ASD PR Tennis Scholl, si trova all’interno del Pattinodro-mo comunale ed è composto da quattro campi oltre ad una zona relax, un bar e la tribuna esterna comprensiva di spogliatoi. Filippo Recinella, Direttore del Palabe-ach e Presidente della PR Tennis School durante la presentazione ha illustrato le attività che potran-no essere svolte nell’impianto: si va dai tornei federali alle attività

promozionali per i più giovani, fino alle iniziative specifiche tese a coin-volgere categorie di persone svantaggiate come i diversamente abili, il tutto in sinergia con altre associazioni che operano sul territorio.“Ci piace sottolineare - ha dichiarato Filippo Recinella – come questa struttura, grazie all’attività che vi andremo a svolgere, possa coinvol-gere non solo gli appassionati delle nostre discipline, ma tutti coloro che operano nei settori del turismo, del sociale e della cultura. Questo ne farà una risorsa a trecentosessanta gradi per la città di Roseto e per l’intero territorio provinciale e regionale”.La presenza di tale impianto è di vitale importanza per rilanciare l’inte-ro movimento sportivo locale e per una concreta destagionalizzazio-ne del turismo. Tutto il movimento beach tennistico abruzzese trarrà grande beneficio dall’impianto rosetano che consentirà finalmente a tutti gli atleti e agli amatori di potersi allenare durante tutto l’anno. Sono già in programma per i prossimi mesi corsi gratuiti di beach ten-nis per diversamente abili promossi dall’ASD Beach Tennis Abruzzo in collaborazione con la PR Tennis School ed i primi campionati regionali abruzzesi di beach tennis indoor!

BASILICATARiecco Galeazzo

di Gabriele Elia

Si erano perse le tracce di Gabriele Galeazzo, giovanissimo atleta del centro jonico iscritto al Tennis Club Matera, che in passato ha

fatto parlare di sé per alcuni tornei vinti, anche prestigiosi nella sua categoria, sia in Basilicata che fuori regione. Il suo talento ancora una volta è emerso al torneo nazionale under 12 organizzato dal Tennis club “La Fenice” di Cosenza nelle scorse settimane. Sotto la sagace

guida del suo coach, Vincenzo Fiore, si è aggiudicato l’ambito trofeo al cospetto del coriaceo padrone di casa Giannicola Misasi. Eppure non è stato facile avere la meglio sul coetaneo, il quale oltre ad avere dalla sua il fattore campo ha un curriculum sportivo di tutto rispetto nono-stante la giovane età. Ma Galeazzo dopo aver superato i suoi avversari nei turni precedenti è arrivato all’ultimo scoglio consapevole delle sue forze. Infatti negli ottavi si è sbarazzato per due set e zero e senza troppi affanni di Ernesto Tripodi dello Sporting Club Village “Catona” di Reggio Calabria con il seguente punteggio: 63 60, al meglio dei due set su tre. Nei quarti di finale la musica è stata sempre la stessa. Questa volta però a farne le spese è stato Federico Costa del “Circoletto dei Laghi” di Messina, e anche in questo caso il policorese Galeazzo non ha dovuto sudare le fatidiche sette camice: 61 61 lo score sul tabello-ne. In semifinale ha lasciato al suo avversario, Marco Pizzino, del Tennis Club “La Fenice” di Cosenza soli cinque giochi: 62 63 senza grossi sforzi. Il bello è arrivato però in finale. Forte dei soli 10 giochi lasciati agli avversari in tre gare e sei set, Gabriele Galeazzo in finale andava subito sotto 16 contro Misasi. Ma l’atleta lucano non si demoralizzava e una volta prese le misure ribaltava il risultato aggiudicandosi il secon-do set con il medesimo punteggio e poi operava il sorpasso nel terzo e decisivo set con un perentorio 60 che chiudeva la gara in bellezza facendo capire al pubblico presente chi era il più forte.

CALABRIAIn arrivo grandi novità

di Rosaria Ionà

E’ un momento di grande fermento organizzativo per i vari com-ponenti del tennis calabresi. Nell’ultimo fine settimana del mese

di febbraio, infatti, ci sono state riunioni che hanno coinvolto piccoli atleti, dirigenti, tecnici ed ufficiali di gara.Saltata per neve la prevista riunione in programma a Rende per le pro-vince di Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia e Crotone, che prevedeva, fra le altre cose, il raduno dei nati nel 2000, 2001 e 2002 delle suddette province, l’appuntamento si è regolarmente tenuto presso il Ct Rocco Polimeni di Reggio Calabria dove, nella riunione con dirigenti e tec-nici, il tecnico di macroarea, Paolo Girella, ha illustrato tutte le novità riguardanti la scuola tennis a partire dal 2012 predisposte dall’Isf Ro-berto Lombardi ed inoltre si è dibattuto sullo stato di salute del tennis calabrese e sono emerse alcune possibili “cure” per dare fiato e nuova linfa. Nel corso della riunione, è stato dato ampio spazio anche ai cen-tri estivi federali, con l’impegno assunto sia dal comitato regionale che dal Pia, nelle persone del presidente Giuseppe Lappano e dal capo del consorzio Pia Antonino Girella, ad inviare un numero cospicuo di ragazzi anche attraverso supporti di carattere economico e logistico.L’appuntamento ha previsto il saluto del presidente del Comitato re-gionale e la relazione del capo del consorzio Pia Calabria. Inoltre, a cura del tecnico di macroarea: la presentazione e la consegna di materiale Centri estivi Fit; l’attività predisposta dal Stn per il 2011; la ristruttura-zione delle scuole tennis da ottobre 2011; l’attività dell’ Isf “Roberto Lombardi” in regione per l’anno 2011; la presentazione, competenze e ruoli dei fiduciari regionali Isf; e a cura del fiduciario regionale Isf: la relazione dell’attività svolta nell’anno 2010 e la presentazione dell’at-tività 2011; infine, a cura del consigliere addetto al settore tecnico: la

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� Il campo da gioco del Palabeach di Roseto

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relazione sull’attività svolta nell’anno 2010 e la presentazione dell’atti-vità 2011. Nel pomeriggio, si è svolto sempre a Reggio Calabria, il ra-duno degli atleti reggini aventi data di nascita negli anni 2000, 2001 e 2002, alla presenza dei tecnici del circolo dove abitualmente svolgono la propria attività sportiva.

CAMPANIACozzolino e Pascale protagonisti

di Maria Grazia Ciotola

Il tennis campano chiude bene la lunga kermesse del circuito naziona-le giovanile della Federtennis, che per la prima volta ha fatto tappa

a Napoli, all’Accademia Agnano, sui campi in duro. La sorpresa più grande è arrivata nel torneo un-der 16 dove Giovanni Cozzoli-no (’96 del New Tennis Torre del Greco), sotto gli occhi del suo maestro, Vincenzo Garbato, ha vinto il titolo, non rientrando nei primi quattro favoriti, e batten-do in finale Matteo Scotto di Uccio (’95 dell’Accademia, n.4), 7-5 6-1. Nell’under 16 femmini-le la casertana dell’Accademia, Chiara Pascale, ha battuto in finale la romana Valentina Tom-masi, 62 64. Ancora Napoli protagonista nel maschile, con la vittoria di Ferruccio Cuomo (TC Capodimonte, n.2), nell’un-der 14: superato nella finale più attesa del programma, il sanni-ta Danilo Annecchiarico, del TC 2002 di Benevento, piegato 64

63. La calabrese Angela Scarfò conquistava, invece, il titolo nell’under 14 battendo Giulia Porzio, quattordicenne di San Giorgio a Cremano tesserata per l’Accademia, e superata 63 64 in un’ora di gioco. Insie-me ai quattro titoli la Campania festeggia anche tanti piazzamenti di qualità: nel femminile semifinale per Ivana Esposito (Fireball Napoli), nel maschile terzi posti per Raoul Brancaccio dello Sporting Poseidon Ercolano, e per Daniele Iamunno del TC Napoli,che si allena all’As 2000 di Soccavo, nell’under 14, mentre nell’under 16 semifinali per il sannita Roberto Pepe (S.Giorgio del Sannio).

EMILIA ROMAGNAVeterani/Ladies in evidenza

di Michael John Lazzari

Si è conclusa la prima tappa del circuito Veterani/Ladies Natale Fon-tana Gioielli 2011 al C.S. Mammut. Dopo due settimane di gare è

terminata sui campi veloci del C.S. Mammut la prima tappa del circuito

Veterani/Ladies Natale Fontana Gioielli 2011.Nella categoria Ladies over 40 lim. terza cat. vittoria per Michela Co-lombini (3.2, Discovery) che ha messo in mostra un buon diritto e una condizione atletica invidiabile. Ottima la finalista Elena Talamini (3.2, Cus Ferrara) tornata a cimentarsi in torneo.Semifinaliste sfortunate Sandra Sazzi (3.5, Ct Albinea) e Simona Volta (3.4, Ct Bologna); la Sazzi condizionata da un leggero infortunio e la Vol-ta addirittura costretta al ritiro da un problema muscolare nel terzo set.OVER 55 -Battaglia “all’ultimo quindici” tra Franco Guidazzi (4.1, Ct Cervia) e Fabriano Fogliani (4.1, S.C. Sassuolo), autore dell’eliminazione della testa di serie nr uno Franco Claudi (3.4, Ct Cervia). La spunta 7/5 al terzo set Guidazzi, ma come dice lo score, è stato veramente un arrivo in volata!. Da segnalare che Guidazzi aveva perso la finale nel 2009 e nel 2010, quindi con questa vittoria ha “saldato i conti” col Mammut. Che dire dei semifinalisti: Franco Claudi cercherà un pronto riscatto nei prossimi tornei. Buona la prova di Giuliano Artioli (3.5, Equitazione) che ha ceduto in due combattuti set al vincitore del torneo.OVER 45 - A segno alla prima partecipazione nel circuito Veterani Na-tale Fontana Gioielli Claudio Ceccomori (3.2, Ct Perugia) in una finale in cui il servizio e la risposta hanno fatto la differenza. Ottimo il torneo del finalista Francesco Frigeri (3.5, SC Sassuolo) che ha saputo sfrutta-re al meglio le sue qualità sul veloce. Nota di merito anche per i se-mifinalisti Fabrizio Terzi (3.2, Ct Bologna) e Vittorio Gadda (3.2, Tennis Decima), quest’ultimo vincitore del torneo nel 2010. Combattutissimi anche i quarti di finale, dove Franco Cassani (3.5, Salsomaggiore), Fa-brizio Benedetto (3.5, Zetadue), Massimo Ronchi (3.4, Pol. Maranello), Massimiliano Marzagalli (3.2, Ct Bologna) come dimostrano i punteg-gi, hanno veramente venduta cara la pelle.

FRIULI VENEZIA GIULIAAssemblea e campioni regionali

di Fausto Serafini

La scelta di aver unito due momenti importanti in un’unica chiamata è riscontrabile nell’intenzione di voler ottimizzare tempi e risorse.

Cavalcando questo principio, imperativo dei tempi presenti, il presi-dente del Comitato regionale Antonio De Benedittis ha riunito “ in primis” i circoli per sottoporre ai dirigenti la Relazione tecnica morale del biennio 2009/2010. La presentazione ha preso il via con il dettaglio delle molteplici attività varate e per ricordare la consistente crescita numerica riscontrata nei tornei pianificati dal Comitato. La rassegna delle iniziative positive si è incentrata sulla concreta assistenza attivata nel settore delle verdi leve, destinatario delle risorse selezionate per propaganda, promozione e affinamento tecnico, mentre è seguita la piacevole constatazione per il diffuso gradimento della rivista regiona-le infoTennis. Sono seguiti gli apprezzamenti ai circoli per le loro im-portanti iniziative organizzative e una sequenza dettagliata di consunti-vi contabili atti a confermare il rispetto del budget a disposizione. Tutti elementi ben considerati dall’attento uditorio che ha finito per votare all’unanimità (1 solo astenuto) l’approvazione della Relazione biennale. Il secondo momento del lungo pomeriggio vedeva la sala ulteriormen-te riempirsi con l’arrivo delle migliori racchette del territorio, convocate

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�A sinistra Massimo Cierro premia l’under 16 Chiara Pascale, a destra il predidente dell’Accademia Mauro Sarnella e Roberto Cappa, vice presi-dente del Comitato Campano, premia-no l’unedr 16 Giovanni Cozzolino

�I finalisti Frigieri e Caccamori con il tecnico nazionale Gambetti, la vincitrice Ladies Colombini con il consigliere federale Raimondo Riccibitti, le finaliste Talamini e Colombini con il tecnico nazionale Gambetti

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la voce delle REGIONI SUDCENTRONORD

Super Tennis

al meritato riconoscimento per i risultati realizzati nella passata stagio-ne. Premiazioni avvolte in un clima festoso dove la spontaneità degli applausi dei dirigenti, degli ufficiali di gara, dei familiari e dei molti appassionati faceva volare i tempi necessari ad esaurire l’imponente

passerella dei cam-pioni d’ambo i ses-si. Il presentatore chiamava le squadre campione della re-gione partendo dai verdi virgulti dodi-cenni per chiudere il mondo under con i sedicenni. Seguiva il momento dei team vincitori che si avva-levano di formazioni

necessariamente più numerose, incidendo una striscia che andava dal-la D2 alla serie C . Saliva il calore della sala di fronte alla rassegna delle compagine dei veterani, sfilate in un crescendo di primavere: dai com-petitivi 35enni, agli Over 70, inossidabili interpreti. La pausa dal tennis giocato, rivolto a personaggi particolarmente meritevoli, era terreno predisposto dai quattro delegati provinciali, mentre veniva inserita, come assoluta novità, la valorizzazione di primi classificati nel ranking regionale dei giovanissimi, grazie ai punteggi realizzati nei tornei ter-ritoriali. La parte finale della kermesse era teatro dei bottini individuali con la distribuzione di ben 26 premi consegnati agli scalpitanti under, ai passionali veterani, ai campioni della C ed ai vincitori degli Assoluti, espressione del top qualitativo regionale.

LAZIOSantopadre fa lezione

di Marcello Giordani

Si è svolto presso l’Istituto Nino Rota di Roma l’incontro con gli alun-ni delle medie di questa scuola e Vincenzo Santopadre, tennista

professionista dal 1991, tuttora in attività e che continua a raccogliere lusinghieri successi, non ultimo il titolo di Campione d’Italia a squadre con il Canottieri Aniene e il titolo ai Campionati Assoluti 2010. Vin-cenzo è un campione nella completezza della parola senza nessuna eccezione, dentro e fuori dal campo rappresenta realmente i Valori dello sport a cui questa iniziativa è stata ispirata. La finalità di questi incontri patrocinati dal CONI è quella di avvicinare i ragazzi a campio-ni di varie discipline per confrontare i propri ideali con quelli di atleti affermati che raccontano le proprie esperienze nello sport ma anche nel vissuto visto che alcune discipline sportive tendono a creare miti che poi magari si sgretolano nella vita reale. Il Campione è una per-sona comune che ha saputo porsi degli obiettivi e di conseguenza: modulare l’impegno in tale funzione, senza affrettare i tempi, avere la consapevolezza delle proprie possibilità, gestire le proprie attività so-ciali in funzione dell’obiettivo, accettare e rispettare le regole ed i ruoli, operare le scelte adeguate al raggiungimento dell’obiettivo, accettare gli episodi negativi senza sopravvalutare quelli positivi, controllare le pulsioni aggressive attraverso l’agonismo

Chiunque può essere campione per se stesso, in qualsiasi ambito, dan-do un significato ed un valore alle proprie azioni. E’ questa l’importante lezione che deriva da questi incontri e che contribuisce alla formazione di una cultura sportiva e sociale in queste giovanissime leve. Venendo all’incontro di una foltissima platea composta da circa un centinaio di al-lievi delle scuole medie con Vincenzo Santopadre, una prima parte è stata dedicata all’autobiografia dell’atleta ai suoi esordi, le sue aspettative, i suoi successi. Numerosissime le do-mande poste dai ragazzi al nostro portabandiera, alcune argute ed inaspettate sul ruolo della famiglia e sul doping. Santopadre si è destreg-giato al solito con semplicità e disin-voltura condannando senza mezzi termini l’uso di agenti dopanti nello sport e auspicando la radiazione per chi ne fa uso.

LIGURIAVolano Bogliasco e Toirano

di Marco Preti

E’ il Tennis Club Bogliasco la squadra vincitrice della Coppa Mar-gherita Corradi, campionato ligure limitato 3.3. La formazione del

Levante genovese ha in effetti dominato: anche lo stesso incontro di fi-nale, vinto per 2-0 sul Loano con punteggi molto netti, ha ampiamente confermato la supremazia già espressa in tutte le fasi del torneo.D’altra parte con l’inserimenrto di Sabine Liebl, classificata 3.5 ma di valore decisamente superiore, si era visto subito che le bogliaschine potevano aspirare al titolo, avendo poi anche Silvia Martini, pure lei ottima 3.5, e la giovane Carolina Musso a completare il team.L’unico momento di vera incertezza si era registrato nella semifina-le contro le campionesse uscenti dell’Armesi, quando la Liebl aveva largamente vinto il suo singolare contro Fabrizia Salerno (64 60), ma l’Armesi aveva raggiunto il pareggio per merito di Cecilia Embriaco (61 64 a Silvia Martini). Si era allora deciso tutto con il doppio in cui Martini e Liebl, vincendo per 76 64 avevano conquistato il “pass” per la finalissima.La finale tra Bogliasco e Loano non ha avuto storia. Sabine Liebl è apparsa ancora una volta di un altro pianeta e la pur brava Veronica Giusto, che è una delle giovani liguri più forti, ha finito per raccogliere un solo game. Stessa sorte è toccata a Claudia Pomarici, altra ragazzi-na emergente, che poco ha potuto fare con Silvia Martini (60 61). Anche la Coppa Raffo, campionato invernale 3.3 maschile, ha asse-gnato il suo titolo regionale. Non è riuscito il bis del Finale Ligure, che ha ceduto in finale al Tennis Toirano capitanato da Sandro Esposito, un circolo che si è rilanciato alla grande negli ultimi anni.Già in semifinale il Toirano aveva dimostrato la sua forza andando a vincere sul campo del Tennis Le Palme con un netto 2-0 firmato da Armando Caligaris (su Matteo Costa) e da Pier Luigi Panizza(vincente contro Nicolò Peri)Nella gara vinta invece dal TC Finale su Lavagna, Gramaticopolo aveva

�L’Assemblea Regionale

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��

�Vincenzo Santopadre

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sconfitto Luca Sanguinetti per 63 36 62 e Giorgio Ghigliazza aveva firmato il 2-0 superando Francesco Bogliardi.La finale ha messo in campo alcuni dei nostri migliori atleti a livello 3.3. Nel singolare di apertura Davide Gramaticopolo del TC Finale riusciva a mettere sotto Piero Panizza, con un 63 63. A quel punto Toirano poteva giocare la carta di Armando Caligaris, che sfidava un altro giocatore di grande esperienza come Paolo Baglietto. Caligaris rischiava in effetti qualcosa, ma alla fine portava il punto dell’1-1 con i parziali di 76 75. Ci voleva coì il doppio. Qui toccava ad Alberto Franco il compito di affiancare Caligaris: il team del Toirano ingranava subito le marce alte e lasciava poche speranze a Gramaticopolo e Baglietto. Il primo set finiva addirittura 61 per Franco / Caligaris, che portavano poi a termine il secondo con un tranquillo 62, regalando la Coppa Raffo al circolo dell’entroterra ponentino.

LOMBARDIATornei e tesserati in crescita

di Cristian Sonzogni

Sono dati confortanti, per la Lombardia, quelli che arrivano dall’as-semblea del Comitato regionale che si è tenuta a Milano. Le voci

principali sono tutte in crescita: dai circoli affiliati ai tesserati, passando per le squadre iscritte ai campionati e per il numero di tornei organiz-zati, il biennio 2009/2010 è stato uno dei migliori in assoluto per lo sport della racchetta. Bergamo è la locomotiva del movimento per ciò che riguarda i tornei. Nel ‘più 7,28 per cento’ fatto segnare dall’in-tera Lombardia, c’è molto della provincia orobica, grazie agli oltre 70 rodei invernali messi in pista, tra prove di quarta categoria e quelle riservate ai giovani. Cresce anche la partecipazione ai tornei federali, con 42.367 atleti impegnati in 648 manifestazioni, contro i 36.451 di due anni fa. Il dato più in progresso si riferisce invece al numero delle squadre iscritte ai campionati: più 24 per cento. E’ stato Gianluca Bonardi a conquistare il titolo al limitato 2.5 del Tc Trezzo d’Adda. Bonardi (2.5), quarta forza del tabellone, ha incontrato e battuto in finale la sorpresa Luca Ottavi (2.6), piegato in due set (6-2 6-3). In semifinale Bonardi ha superato con un doppio 6-2 un altro giocatore non compreso tra le teste di serie, Andrea Begnis (2.5), che a sua volta aveva battuto il favorito Davide Recchia (2.5). Si sono invece disputati al Palazzetto dello Sport di Castellanza i Campionati assoluti della provincia di Varese. A prevalere è stata la prima testa di serie e campione uscente Paolo Chiappini, 2.5 del TC Gallarate, che in finale ha superato in due facili set (6-1 6-2) il giocatore di Luino Alessandro Borlandelli (3.3 del TC Le Betulle). In semifinale Chiappini batteva per 6-0 6-2 la sorpresa della competizione, l’under 16 dello Sporting Club Mondodomani di Marnate Federico Terreni (3.2), che nei quarti aveva superato l’esperto maestro del Tc Castellanza Alessio Drogo (4.2) con un agile 6-1 6-0. Non è invece stata disputata l’altra semifinale per for-fait della seconda testa di serie Andrea Begnis (2.5 del TC Monterosa), che ha così dato via libera a Borlandelli.“Esercizi pratici per tutti i livelli, dall’amatore al top player”. E’ questo il titolo della ‘Clinic’ che Massimo Puci, maestro nazionale Fit dal 1994 e attualmente allenatore del kazako Andrey Golubev (40 Atp), terrà domenica 3 aprile presso il Centro Sportivo Cus Milano di Segrate. “L’idea di questa clinic – ha spiegato Puci – è nata dalle tantissime do-

mande che mi venivano rivolte, da colleghi e amici, in merito al lavoro svolto con Andrey in oltre otto anni di collaborazione e con gli altri ragazzi della mia Accademia: il Tennis Club Match Ball Bra”. L’inizio del corso, della durata di sei ore, è previsto per le 10, e il prezzo per la partecipazione è di 115 euro.

MARCHEGiovani e vincenti

di Roberto Senigalliesi

Giovani e vincenti. Il 2011 si è aperto con nuovi successi per gli under marchigiani. Dopo l’affermazione di Elisabetta Cocciaretto

nel Lemon Bowl (categoria under 10), le semifinali di Giacomo Giunta e Francesca Giuliani, rispettivamente under 12 e 14, ed i quarti di Erik De Santis e Camilla Rizza nello stesso torneo dei “limoni”, ecco i pro-banti successi nei primi due tornei osservati Fit, quelli del Castellazzo Parma e del Giotto Arezzo. A parma il pesarese del Baratoff Giacomo Giunta ha trionfato tra gli under 12 (nei quarti il maceratese Tomma-

so Compagnucci), mentre tra gli under 10 è spuntato Emiliano Maggioli del CT Montecchio, ar-rampicatosi fino alla semifinale.Nel successivo torneo del Giotto Arezzo arrivano due brillanti suc-cessi. Nella categoria under12, addirittura, il dominio è stato to-tale, con due marchigiani in fina-le e tre nei primi quattro. Ad im-porsi è stato il campione italiano under 11 del 2010 Samuele Ra-mazzotti, che ha battuto in finale (64 62) il compagno di club del CT Moie Leonardo Battista. Un successo globale, caratterizzato anche dal fatto che in semifinale

Ramazzotti aveva battuto in tre sets (46 62 62) Giacomo Giunta del Baratoff Pesaro. E che l’altro portacolori pesarese, Erik De Santis di 11 anni, aveva superato le qualificazioni per poi perdere al secondo turno del principale proprio da Giunta. Ma non è finta qui. Infatti nella cate-goria under 10 ha trionfato Emiliano Maggioli del Montecchio, uno degli artefici del trionfo marchigiano in Coppa Pia del 2010 che si è im-posto in finale a Luca Pericolini. Sempre ad Arezzo quarti di finale per Martina Milani nell’under 10 e Martina Sottocornola nell’under 12.

MOLISE

Premi e bilancidi Ida Santilli

A giudicare dal numero degli atleti saliti sul podio alla presenza dei vertici del tennis molisano al completo durante la cerimonia di pre-

miazione dello scorso 13 febbraio, i Campionati Regionali rappresenta-

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�Ramazzotti e Battista con il presidente del Comitato Regionale Guzzo e Michele Brunetti

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la voce delle REGIONI SUDCENTRONORD

Super Tennis

no ancora l’evento su cui si impernia l’intera stagione agonistica. “Una stagione che ha registrato un forte segnale di ripresa con l’incremento dell’attività agonistica e promozionale”, ha commentato il Delegato regionale Pina Benedetto. I vincitori delle varie categorie che hanno ri-tirato i premi presso il Circolo ATD Campobasso alla presenza del pre-sidente del C.O.N.I. regionale Guido Cavaliere, del F.U.R. Luigi Fascia-no, del presidente del Circolo ATD Campobasso Di Cristofaro Luca, della coordinatrice dell’attività tecnica regionale Nicolina Vendemiati,

del Commissario di Gara regionale Va-lentina Bozzelli, del Giudice Sportivo Luca Vetta e dei ma-estri dei circoli, sono stati, per i Cam-pionati Individuali: U10/M 1° class. Di Lullo Giovanni (ATD Termoli), U10/M 2° class. Morelli Rosa-rio (ATD Campobas-so), Under10/F 1^

class. De Santis Michela (ATD Campobasso), U10/F 2^ class. Santucci Eleonora (ATD Campobasso), U11/M 1° class. De Iulio Fabio (ATD Campobasso), U11/M 2° class. Risi Italo (CT Bojano), U11/F 1^ class. Corsi Marzia (CT La Baita), U11/F 2^ class. Fostinelli Alessia (ATD Cam-pobasso), U12/M 1° class. Borrelli Michele (CT Colletorto), U12/M 2° class. Grassi Alberto (ATD Campobasso), U13/M 1° class. Russo Stefa-no (CT Vazzieri), U13/M 2° class. Ricci Leonardo (ATD Termoli), U14/M 1° class. Scrascia Luca (ATD Termoli), U14/M 2° class. Ciarlariello Nicola (CT Vazzieri), U16/M 1° class. Coloccia Alessandro (ATD Campobasso), U16/M 2° class. Palazzo Marco (CT Vazzieri), 3^ cat./M 1° class. Perrel-la Fabrizio (ATD Campobasso), 3^ cat./M 2° class. Fusco Fabrizio (CT Vazzieri). Per i campionati a squadre: D2/M 1° class. ATD Campobasso, D2/M 2° class. CTD Vazzieri, Molise Winter Cup 1° class. ATD Campo-basso, Molise Winter Cup 2° class. CTD Isernia, U12/M 1° class. ATD Campobasso,U12/M 2° class. CT Vazzieri, U14/M 1° class. ATD Ter-moli, U14/M 2° class. CT Vazzieri, U16/M 1° class. ATD Campobasso, U16/M 2° class. ATD Termoli.

PIEMONTECampionati a squadre invernali

di Ugo Veglia

Campionati a squadre invernali piemontesi: 163 squadre iscritte, ancora un miglioramento tra i tanti verificati nella nostra Regio-

ne. Novità nella categoria superiore dedicata a Luciano Caroleo: da quest’anno la competizione è stata allargata alla classifica 2.4 (prima il limite era 2.7) e le squadre sono state raggruppate in due fasce. In tal modo i giocatori più forti si sono confrontati tra loro, lasciando spazio alle categorie inferiori che così hanno potuto portare 8 team al tabellone finale.Nella finale, giocata come al solito presso l’UST Beinasco, il Nisten Club ha prevalso sul Tennis Pro Vercelli al doppio di spareggio, gua-

dagnandosi il Trofeo maschile. Tra le ragazze lo Sporting Tennis Club Borgaro ha spezzato l’egemonia delle padrone di casa del Beinasco, vincendo direttamente nei due singolari. Il campionato maschile di quarta categoria, Trofeo Silvio Passera, è stato vinto dal Tennis Club Monviso che ha superato in finale l’UST Beinasco nella sede ospitan-te del TC Caselle, mentre il Trofeo Paola Bertotto, tradizionalmente disputato presso il Circolo Tennis Biella, se lo sono aggiudicato, per la terza volta consecutiva, le ragazze del Circolo Tennis Aosta sulla squa-dra del Tennis Pro Vercelli.Tra i giovani under 16, entrambi i titoli sono andati al Tennis Rivoli 2000 con la squadra maschile vincente sullo Sport Club Nuova Casale e la squadra femminile vincente a spese del Pro Loco San Gilliese.Per finire il Trofeo over 45 Gigi Giraudo, dedicato alla quarta catego-ria maschile è stato assegnato presso il Circolo CH4 Sporting Club Italgas. La vittoria è stata conquistata dal Green Park a scapito del TC Monviso.

PUGLIAMovimento in espansione

di Marianna La Forgia

Si tirano le somme in campo. Ma non un campo qualsiasi, in uno da tennis. Fuori di metafora il comitato regionale nell’assemblea per il

biennio appena trascorso tracciano un quadro lusinghiero della attività tennistica in Puglia, in un periodo pieno di successi sia a livello nazio-nale che regionale confortato anche dai dati. Nel biennio 2009-2010 si è riscontrato un incremento di tesserati considerevole, passando da circa 9.700 tesserati del 2008 a circa 11.100 nel 2010 con un aumento graduale tra gli atleti, non agonisti e beach-tennis (questo movimento ha raddoppiato i tesserati passando dai 300 tesserati del 2008 ai 600 attuali). Le società affiliate si sono attestate intorno ai 120 circoli, «ma ci aspettiamo nel prossimo biennio – ha sottolineato il presidente del comitato regionale Donato Calabrese - un incremento ulteriore del-le stesse società, grazie alla nuova disciplina del beach-tennis e alla nuova provincia di Barletta-Andria-Trani su cui si potrà impostare un lavoro più capillare». Nel settore dei campionati a squadre la Puglia nel 2011 sarà presente con quattro squadre in serie A2 maschile (la Società Ginnastica Angiulli, il Circolo Tennis Bari, il Circolo Tennis Bar-letta ed il Circolo Tennis Maglie), due in serie B maschile (il Tennis Club Foggia e il Circolo Tennis Mario Stasi Lecce) e una in serie B femminile (il Tennis Club Foggia). Un altro punto a favore del settore è l’aumento dei campi coperti sorti in più circoli che consentono continuità didat-tica ed agonistica. Anche nei campionati individuali giovanili sono sta-te festeggiate soddisfazioni sportive per i nostri portacolori: Martina Zerulo e Andrea Pellegrino, su tutti, che hanno vinto il titolo italiano di singolo e doppio under 11 nell’anno 2009 e ripetendosi nel 2010 nella categoria under 12 lei, confermandosi la più forte atleta italiana della sua categoria e reale promessa del nostro tennis. Andrea Pelle-grino è arrivato in finale dei campionati italiani under 12 nel 2009 e nel singolare e doppio nel 2010 nella categoria under 13. Altro risultato di prestigio, quello di Lorenza Stefanelli ai campionati italiani under 16 con la conquista della semifinale in singolare e la finale nel doppio. Ma il risultato che più ha inorgoglito tutto il tennis pugliese, certamente è stato quello della conquista dell’ambito titolo di Campioni d’Italia

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� Da sinistra Luigi Fasciano, Il F.U.R. Tina Benedet-to, il delegato regionale FIT Molise Guido Cavaliere, presidente del Coni Regionale e Luca Di Cristofaro, presidente del circolo ATD Campobasso

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2010 nella Coppa Belardinelli, competizione a squadre per rappresen-tative regionali riservata ai ragazzi/e under 12 e under 13.

SARDEGNATorres, Cagliari e Su Planu

di Lazzaro Cadelano

Uno a Sassari e uno a Cagliari: assegnati gli scudetti regionali del Campionato Invernale. Conclusa la Prima serie, il massimo

campionato d’Inverno della Sardegna che ha consacrato le ragazze del Tc Cagliari per il sesto anno consecutivo, mentre sul trono ma-schile è salita la Torres che ha spodestato il team di Monte Urpinu. Il titolo rosa non è mai stato in discussione e le ragazze del Tc Cagliari hanno confermato il loro dominio: Francesca Piu, Carlotta Lehner, Elisa Idini, Giulia Porcu e Carlotta Pani hanno chiuso il campionato battendo nell’ultima giornata il Poggio Sport Village che era rimasto aggrap-pato a una sottile speranza frutto della matematica, e siglando l’en plein con sei vittorie in sei match. L’eterna sfida con le ragazze dello Sporting Quartu è stata risolta già nella seconda giornata con un netto

3-0 che ha ipotecato il titolo fino al termine del girone unico. Al se-condo posto proprio lo Sporting e terza la squadra di Poggio dei Pini, mentre hanno salutato la massima serie il Ploaghe e il Margine Rosso. Nel maschile il finale è stato inve-ce al fotofinish e il Tc Cagliari non è riuscito a infilare il terzo titolo consecutivo. L’ha spuntata la Tor-res, ma non perché alla fine aveva più punti, anzi Sassari ha perso lo scontro diretto proprio a Monte Urpinu, ma è stato un incontro vin-to a sancire la vittoria sassarese. I rimpianti della squadra capitanata da Andrea Lecca sono però tutti nella sconfitta rimediata nella ter-za giornata contro il Sardinia Dor-gali: le seconde scelte del Tc Ca-gliari (Mario Ziulu, Federico Visioli e Luciano Pitzurra) hanno perso al doppio decisivo una sfida che se vinta si sarebbe poi tradotta nel titolo. Invece all’ultima giornata era impossibile sbagliare, sebbe-ne la matematica lasciasse uno spiraglio: serviva vincere 3 a 0, ma la vittoria di Gino Asara ha impe-dito l’impresa al Tc Cagliari. Non è

bastata la vittoria al Tc Cagliari, non è bastato Stefano Mocci per fare l’impresa: l’oristanese si è sbarazzato di Marco Pinna con un doppio 61, ma con una prestazione impressionante Gino Asara, numero uno delle classifiche regionali, ha battuto Nicola Comune per 62 63 e ha portato a casa quell’incontro necessario per chiudere il discorso. Inu-

tile poi il successo nel doppio di Mocci e Comune su Pinna e Maddau 64 60: Sassari ha negato il tris al Tc Cagliari e riporta a Nord lo “scu-dettino” che mancava dal 2008, ma la vittoria è buona solo per il se-condo posto. Al terzo gradino del podio si è piazzato il Sardinia, men-tre il Cus Cagliari e il Geovillage Olbia sono retrocessi direttamente. Per il primo anno il Campionato Invernale ha dato spazio anche agli Over: così a grande richiesta si è svolta la prima edizione dell’Over 45. Sempre vincenti dalla prima all’ultima sfida: il Tc Su Planu è campio-ne sardo nell’Invernale Over 45. Il team formato da Stefano Salvatici, Carlo Derio, Jean Claude Deiana, Franco Lecis e capitanato da Nino Satta, ha vinto il titolo legittimandolo con un en-plein di vittorie. Gli “invincibili” ultra 45enni del circolo di Selargius hanno dominato il tor-neo vincendo tutte le sfide dalla fase a gironi fino alla finalissima in cui hanno sconfitto 2-0 il Tc Bono sui campi in erba sintetica del circolo di via Peretti.

SICILIAUn Centro Estivo FIT a Terrasini

di Fabio Tedesco

Grande gioia per il tennis siciliano, il centro estivo in Sicilia adesso è infatti realtà. A Terrasini, sui campi del complesso alberghiero di

Città del Mare, avrà sede uno dei due nuovi centri che da quest’anno si sono aggiunti ai sette già esistenti. “Devo ringraziare il Presidente Binaghi e tutto il Consiglio Federale - dice il Presidente del Comitato Regionale Siciliano Gabriele Palpacelli - per aver dato questa grande opportunità alla nostra regione”. Intanto si è conclusa la Coppa Sicilia, manifestazione cui hanno preso parte squadre composte da atleti/te di categoria Under 12 (nati nel 98-99) e Under 14 (nati nel 1996-97) maschile e femminile, che ha visto il successo della formazione del CT Palermo, circolo che ha ospitato il raggruppamento a quattro. In finale il Ct Palermo ha sconfitto il Ct Vela Messina, con un perentorio 6-1, che in precedenza aveva avuto ragione del Kalta sconfitto per 5-1. Il Ct Palermo invece aveva superato per 5-2 il Match Ball Siracusa.La fase finale della Coppa Sicilia è stata l’occasione per la presentazio-ne, alla presenza del maestro Paolo Girella, del Team Sicilia 2011, un gruppo composto da giovani promesse nate tra il 1995 e il 2001 che vengono seguiti e monitorati dai tecnici regionali. Del Team quest’anno fanno parte: Anno 200: Andaloro Fabrizio (Plsp. Rescifina), Cardinale Francesco (TC Palermo Due), Truden Alessia (CT Palermo).Anno 2000: Chessari Roberto (TC Parioli- Roma), Potenza Luca (TC Sant’Angelo Licata), Proietti Scorzoni Cristian (ASD Proietti Tennis Te-am), La Vela Giuseppe (Kalta TC), La Rocca Giulia (TC Palermo Due).Anno 1999: Ingarao Alessandro (TC Siracusa), Trapani Andrea (CT Pa-lermo), Carollo Marco (TC Palermo 3), Trifirò Pierluigi (CT Vela Messina), Bilardo Federica (CT Palermo), Infantino Ludovica (TC Match-Ball SR).Anno 1998: Morello Giovanni (CT Palermo), Schilirò Nicolò (TC Roma-no), Randazzo Giuliano (CT Palermo), Siringo Alessio (TC Match-Ball SR), Lo Iacono Sebastiano (Polisp. Priolo 2000), Sottile Valentina (CT Vela Messina), Lo Pumo Martina (AS Le Roccette).Anno 1997: Licitra Andrea (CT Ragusa), Famà Christian (CT Vela Messi-na), Polizzi Lorenzo (CT Palermo), Villari Giorgio (CT Vela Messina), Bran-cato Francesca (CT Palermo), De Simone Costanza (CT Palermo), Spiteri

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��

�Le squadra femminile del CT Cagliari

�Il Team Torres Sassari

�Il TC Su Planu

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la voce delle REGIONI SUDCENTRONORD

Super Tennis

Dalila (TC Match-Ball SR), Occhipinti Emilia (CT Ragusa), Zirilli Maria Lui-sa (CT Vela Messina), Chiara Ginevra (CT Montekatira).Anno 1996: Chessari Riccardo (TC Parioli- Roma), Cutuli Mirko (CT Ve-la Messina), Gulisano Marco (CT Monekatira), Napolitano Veronica (CT Montekatira).Anno 1995: Massara Antonio (TC Match-Ball SR), Ricciardi Giuseppe (TC Match-Ball SR), Lucchese Camillo (CT Palermo), Tona Miriana (Gar-den Club ME).

TOSCANA Assoluti indoor al Match Ball

di Enrico Roscitano

Una conferma ed una lieta sorpresa hanno chiuso l’edizione nume-ro 32 dei Campionati Toscani Assoluti Indoor di tennis organizzati

dall’Associazione Sportiva Match Ball Firenze. La fiorentina Alexia Vir-gili ed il versiliese Luca Pippi hanno posto il loro sigillo sul podio più al-to dopo una maratona tennistica lunga 16 giorni che ha salutato la pre-senza record di oltre 500 atleti. La bella e brava tennista del Circolo del Tennis ha replicato la vittoria dello scorso anno, superando in finale la senese Gaia Tanganelli che ha dato il meglio di sé fino alla soglia della finale, dove, vuoi per stanchezza, vuoi per la forza dell’avversaria, nulla ha potuto per contrastarne il successo. Comunque una gran bel torneo quello disputato dalla portacolori del Circolo Tennis Siena. La 25enne fiorentina, invece, ha dimostrato di essere fuori dalla portata delle altre giocatrici di categoria. Il suo tennis molto tecnico e potente ha messo in difficoltà le altre contendenti che si sono dovute accontentare di un ruolo secondario rispetto alla regina dei campionati toscani. L’Open maschile, evidentemente, dice bene ai tennisti provenienti dalla Versi-lia. Infatti, dopo i successi di Davide Bramanti e Andrea Turini, il titolo è andato ad un altro giocatore appartenente a quelle zone. Si tratta del 19enne Luca Pippi, assurto al ruolo di numero uno toscano dopo avere avuto la meglio sul 37enne Elia Grossi, sceso in campo con la voglia di inserire un’altra perla nel suo già nutritissimo palmarès, forte di oltre 20 successi regionali. La sfida tra l’emergente Pippi e l’esperto maestro del Tennis Club Time Out è stata bella, lottata e spettacolare tanto da emozionare il grande pubblico presente. I due contendenti hanno dato il meglio con Elia Grossi che sembrava più convinto, ma che game dopo game, ha dovuto cedere alla maggiore freschezza del giovane avversario. Un titolo toscano, comunque, è andato nel carnie-re del giocatore signese. E’ quello relativo al doppio maschile, dove, in coppia con il compagno di una vita tennistica, il pratese Riccardo Ci-ruolo, maestro del Tennis Club Pistoia, non ha avuto avversari di sorta. Nella terza categoria maschile il successo è andato a Michele Quaglia, tesserato per il Dlf Livorno, numero due del seeding, che ha avuto la meglio sul campione uscente, Niccolò D’Incalci, portacolori del Ten-nis Club Trime Out, dopo un match che il punteggio (62 75) può far pensare facile, ma che è risultato molto lottato. La terza categoria al femminile ha regalato probabilmente la finale “più giovane” di tutte le edizioni dei regionali disputate sui campi del Match Ball Firenze. Da una parte la quattordicenne Irene Adoncecchi, tesserata per la Coo-perativa Livorno, dall’altra la concittadina Mirea Signorini, in forza allo Junior Livorno, che, di anni ne ha qualcuno in più. Anche in questo caso si è trattato di un match intenso e ben giocato dalle due concrete

speranze toscane. Ha avuto la meglio Irene Adoncecchi, tennista già nota a livello nazionale, ma la Signorini ha dimostrato di esserle molto vicina. Per ciò che riguarda questa categoria, c’è da sottolineare come tante sono state le esponenti giovani, se non giovanissime, che si sono messe in particolare evidenza. Detto del titolo di doppio maschile andato al duo Ciruolo-Grossi che ha lasciato un solo game alla coppia montalese formata da Moschini-Spampani, c’è da aggiungere che quello femminile è stato vinto da un’altra esponente della famiglia Grossi, l’eterna Marzia, che, in coppia con Be-nedetta Magni, ha avuto la meglio sul duo pratese formato da Silvia Grassi (Ct Etruria) e Beatrice Parolai (Tc Bisenzio), mentre quello misto ha salutato il secon-do titolo personale di Alexia Virgili, “aiutata” nell’occasione dal fratello Adelchi, che, guarda il caso, ha superato un’altra coppia formata da fratelli, quella di Alessia e Leonardo Bianchi.

TRENTINO TC Levico in evidenza

di Luca Avancini

Ultimo appuntamento prima del Master finale in programma nel prossimo mese di marzo, in sede ancora da stabilire, per il circuito

Fit Ranking Program che ha fatto tappa domenica sui campi dell’As-sociazione Tennis Levico. Le prove hanno definito le classifiche nelle varie categorie, racchetta azzurra, gialla e verde, in attesa del torneo finale che vedrà sfidarsi i primi 16 della graduatoria, con l’eccezione di chi ha già raggiunto i 500 punti e la conseguente promozione alla “racchetta superiore”. Nella gara riservata alle racchette azzurre do-minio del roveretano Tommaso Simoncelli che ha sbaragliato la con-correnza controllando in finale anche il bravo e giovanissimo tennista dell’Ata Matteo Fondriest, sette anni appena, due in meno addirittura del vincitore. Monopolizzata dai giocatori di casa la prova riservata alle “racchette verdi” conclusasi con il bel successo dell’11enne Jennifer Teverini che ha chiuso imbattuta davanti al compagno di circolo Mattia Soardo. Il Circolo Tennis Calisio ha dettato legge sino all’ultimo inve-ce nella prova delle “racchette gialle”, il successo è andato stavolta a Martina Beltrami che dopo aver piegato in semifinale la tenace resi-stenza del levicense Leonardo Occofer, si è imposta con sicurezza nella sfida decisiva su un altro coriaceo valsuganotto, Fabian Montibeller.

UMBRIA Targa umbra al Foligno

di Sergio Pioppi

Il Circolo Tennis Foligno ha fatto dieci. Tante le volte sono infatti che ha conquistato la Targa Umbra. L’ambito trofeo, che quest’anno ha

celebrato la 12esima edizione, è diventato nel tempo un vero e pro-

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� �I vincitori della XXXIII Assoluti Toscani Luca Pippi e Alexia Virgili

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Super Tennis

prio campionato invernale a squadre al quale hanno partecipato tutti i circoli dell’Umbria che svolgono attività indoor. Soddisfatti ovviamen-te i dirigenti dle circolo folignate con in testa il presidente Orlando Castellani ed il maestro Antonio Fringuelli direttore della scuola Sat ed agonistica. La Targa Umbra si assegna in base al totale dei risul-tati ottenuti in tutte le categorie presenti, dieci per l’occasione, oltre ad un bonus assegnato per ogni formazione iscritta. Il Circolo Tennis Foligno aveva schierato ben 15 squadre. Sorprende la seconda posi-zione del Circolo Tennis Umbertide che insieme al Tennis Club Todi ha organizzato le fasi finali. La manifestazione è durata tre mesi, da metà novembre 2010 a metà febbraio 2011, ed ha visto al via 101 squadre per oltre 400 giocatori. “Un successo inaspettato – ha detto Roberto Carraresi presidente del Comitato umbro della Fit - Merito ovviamente dei circoli che hanno risposto nel migliore dei modi possibile. Con la disputa della Targa Umbra il tennis agonistico umbro si ferma si e no un mese all’anno”.

VALLE D’AOSTA Atp Courmayeur: un successo

di Demetrio De Gaetano

La prima edizione dell’ATP VALLE D’AOSTA OPEN va in archivio con il trionfo del francese Nicolas Mahut, vincitore sia in singolo sia

in doppio. Delle vicende agonistiche del torneo si è già ampiamante parlato su tutti gli organi di informazione, per cui mi sembra più utile, a bocce ferme, tracciare un bilancio di questa avventura dal punto di vista organizzativo. Inizierei dal Direttore del torneo Gianluca Battilani. E’ stata sua l’idea e il merito di proporre un torneo di alto livello a Courmayeur, in montagna, tutto sommato lontano dalle grandi città.Ciò che a prima vista poteva sembrare un azzardo si basava invece su alcuni aspetti che si sono poi rivelati vincenti.Innanzitutto l’idea di abbinare il nome di una località turistica di mon-tagna ad un grande evento tennistico, Gstaad e Kitzbuel vantano già una lunga tradizione in tal senso, sfruttando una struttura quale il Fo-rum Sport Center che può concentrare al suo interno i campi di gioco e di allenamento, la palestra, il ristorante e l’accoglienza dei giocatori, che in questa stagione in montagna rappresenta già un buon atout.Fortunatamente le istituzioni, Regione Autonoma Valle d’Aosta e Co-mune di Courmayeur, da sempre sostenitrici della promozione turistica attraverso grandi eventi sportivi, si sono convinte della bontà del pro-getto e con il loro intervento hanno permesso di dotare il torneo di un montepremi di 35.000 $ più ospitalità, che è garanzia di livello tecnico di prim’ordine. Considerando che per un torneo di questo livello la spesa globale va poi a sfiorare i 100.000 euro, si può ben capire che le risorse del Tennis Courmayeur ASD e l’intervento dei volenterosi spon-sor privati, da soli non sarebbero bastati a mettere in piedi l’evento.La riuscita del torneo si basa però molto sull’opera dei volontari, su tutti giudici di linea e raccattapalle, senza i quali sarebbe impossibile organizzare una gara del genere.Al vice di Battilani, Fabio Paonessa, è spettato il compito di coordi-nare, durante la settimana di gare, una squadra di 35 raccattapalle, ragazzi provenienti da tutti i circoli della Valle, e 50 giudici di linea, ap-passionati provenienti anche da fuori Valle, che hanno fatto sì che il tor-neo, seppur legato principalmente al nome di Courmayeur, sia stato

percepito, da protagonisti e spettatori, come l’ATP della Valle d’Aosta Il bilancio tecnico della manifestazione è senz’altro positivo. Numerosi protagonisti occupavano posizioni a ridosso della centesima e alcuni di loro si erano già affacciati in carriera nelle prime cinquanta.Durante la settimana l’afflusso di spettatori è stato stimato in 2.500 unità, considerando che in occasione di semifinali e finale, il campo centrale, allestito per l’occasione, ha visto praticamente esauriti i 400 posti a disposizione.

VENETOUna regione in costante crescita

di Roberto Bonigolo

Comincia la nuova stagione agonistica ed è tutto un fermento tra conferme, nuove iniziative ed eventi speciali. L’indice di crescita in-

fatti continua a portare il segno positivo. Il Comitato Regionale Veneto di tennis chiude il 2010 con il sorriso e, carte alla mano, con un trend positivo che non dà alcun segno di flessione. Anzi, l’aumento vertigi-noso del movimento tennistico regionale è così straordinario che pone il Veneto tra le regioni più virtuose in Italia in fatto di affiliazione e nu-mero di tornei promossi. Gli oltre 24.000 tesserati (+ 10,8% rispetto al 2009) sono la prova tangibile di una partecipazione che va ben oltre le aspettative. Le attività sportive promosse e sostenute dal CRV, incon-trano evidentemente i favori dei circoli che attraverso le loro attività e il loro impegno hanno innalzato la qualità del tennis e favorito la crescita dei tesseramenti. In quest’ambito si inserisce anche – a testimonianza del confermato supporto dei circoli – l’ulteriore incremento delle squa-dre iscritte nei vari campionati a squadre, arrivate a ben 850 nella pas-sata stagione. Sale l’indice di gradimento generale, con il segno più anche per quanto riguarda gli agonisti (+ 4,4%) che vedono impegnati sui campi da gioco ben 6.200 atleti. Frutto del lavoro di una Regione che ospita e organizza oltre 300 tornei all’anno, con una partecipazio-ne straordinaria di quasi 26.000 giocatori (+12,7%), fra i quali spicca l’ascesa verticale del beach tennis con oltre 1000 atleti (+96,17%). “I dati vanno sempre interpretati – ha commentato il presidente Scotton – e questo trend positivo non può che onorare il Comitato Regionale che ringrazia i Circoli e tutte le persone che con il loro lavoro hanno contribuito a fare del Veneto una delle Regioni più virtuose in quanto a crescita quantitativa e qualitativa. Salgono i numeri degli atleti ma vor-rei evidenziare come cresce parallela-mente la qualità della proposta tennistica. Per questo abbiamo avviato un nuovo centro tecnico a Vi-cenza, per permettere ai nostri giovani di crescere in maniera corretta, seguiti da maestri attenti e competenti. Negli ultimi otto anni abbiamo più che raddoppiato il numero dei tesserati in Veneto e consolidato in maniera considerevole sia il numero di tornei che la partecipazione. Risultati davvero straordinari per uno sport che continua a crescere senza soluzione di continuità”. Inoltre stiamo lavorando per avviare un nuovo Centro Estivo a Tonezza che darà ulteriore slancio alle nostre attività con i ragazzi e le giovani promesse”.

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�Il Centrale del Tennis Courmayeur ASD

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Super Tennis

PPer il secondo anno consecuti-vo, il Palace di Imola ha ospitato i Campionati italiani indoor di beach tennis ed è stato un au-tentico successo, per numero di partecipanti e per organizzazio-ne.Sotto la guida del giudice arbi-tro, Luca Bidolli, ben 166, infatti, sono state le coppie iscritte che, divise tra doppio maschile (115 coppie) e doppio femminile (51), si sono sfidate in due giorni per decretare i Campioni Italiani indoor 2011. Detto che la qualità dei gioca-tori e degli incontri è stata al-tissima, a rendere belli e significativi questi Campionati sono state principalmente le quat-tro coppie protagoni-ste delle due finali che, soprattutto in campo maschile, hanno sov-vertito ogni pronostico. Dopo circa 350 partite intense e combattute, chi si aspettava la solita finale tra le coppie no-toriamente più forti e famose è rimasto delu-so. Pochi, visti gli accoppiamen-ti per le semifinali, avrebbero pronosticato finaliste due cop-pie giovani e talentuose come Luca Carli-Michele Cappelleti e Luca Cramarossa-Fabrizio Av-vantaggiato. Eppure i primi si sono sbarazzati di Ludovici-Pe-trucci e i pugliesi, nientemeno, di Mingozzi-Marighella A vincere con merito sono

stati Carli e Cappelletti con il punteggio di 63, 63 e non solo per l’andamento della finale. Se Cramarossa-Avvantaggiato han-no compiuto l’impresa di elimi-nare la coppia più prestigiosa, i neocampioni hanno superato un tabellone proibitivo, non fosse altro per il peso degli avversari. Negli ottavi e nei quarti sul loro cammino si sono trovati cop-

pie storiche come Tazzari- Garavini e Maldini-Gambi.A Michele Cap-pelletti il Palace di Imola porta as-sai bene, in pochi mesi, tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011, ha trionfato prima nel singolo e

poi nel doppio. Una grande sod-disfazione per certi versi ancor più bella perché inaspettata: ” non ci aspettavamo questo successo, perché sapevamo che, partendo come testa di serie numero 15, avremmo avuto un tabellone molto difficile… Con Cramarossa e Avvantaggiato avevamo perso l’anno scorso e, curiosamente, eravamo in van-

taggio 63 e 4-2 come quest’an-no, ma poi ci rimontarono e per-demmo dieci a uno, al tie-break. Infatti, quando da quattro a zero sono rientrati sul quattro a due, un po’ di tensione c’è stata, ma siamo stati bravi ad arrivare in fondo. Possiamo dire che siamo maturati”.Nel Doppio Femminili titolo per un duo collaudato ma non favo-rito come Laura Olivieri e Simo-na Briganti che hanno prevalso per 60 36 10-1 sulle ottime to-scane Michela Zanaboni e Sara Paramucchi. Anche in questo caso grandi imprese in semifi-nale, dove le Campionesse ave-vano sconfitto Spazzoli-Curzi, mentre le toscane, la coppia testa di serie numero uno del tabellone, Bonadonna-D’Elia.

Ben 166 le coppie iscritte alla competizione tricolore, divise tra uomini (115 coppie) e donne (51), 350 le partite giocate: nel doppio maschile hanno vinto a sorpresa i giovani Luca Carli e Michele Cappelletti,

in quello femminile titolo alle favorite Laura Olivieri e Simona Briganti. Ottimo successo di pubblico

CAMPIONATI ITALIANI INDOOR

Grande spettacolo a Imola

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beach tennis

DI MASSIMO CAPUTI

Luca Carli e Michele Cappelletti vincitori del titolo tricolore indoor

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DDa una vita sui campi di gioco, icona del tennis in carrozzina italiano fin dai suoi primi esordi, ma soprattutto un talento polie-drico in grado di eccellere anche in altri campi. Stiamo parlando di Fabian Mazzei, il giocatore italiano più titolato nella storia del tennis paralimpico.Premiato come miglior giocato-re italiano, alla recente festa del centenario della Federtennis, il tennista bolognese da alcu-ni anni si divide tra due grandi amori, il tennis e la musica. E’ ancora davanti agli occhi di tutti la performance offerta all’Audi-torium di Roma durante la festa di fine anno della FIT nella quale Fabian ha stupito la platea into-nando da gran tenore il “Nessun Dorma” di Puccini di fronte al gotha di tutto il tennis italiano!E prendendo spunto proprio da quella serata ci è sorta una do-manda, la prima, che abbiamo posto all’azzurro raggiunto te-lefonicamente per questa breve intervista.Fabian è stato attraverso il ten-nis che si è arrivati a conoscere le tue grandi doti canore o se viceversa attraverso il canto il grande pubblico ha conosciuto il fenomeno tennistico Mazzei? Lui ha un’idea ben precisa su questo argomento e ce lo spiega così: “Sono sicuro che il tennis è stato la molla necessaria a far conoscere il mio secondo amo-re che è la musica, ma la musica alla fine è quella che mi ha dato le più grandi soddisfazioni! Can-tare ed esibirsi di fronte a platee e teatri colmi di persone sono state emozioni talmente grandi

che nessuna partita di tennis per ora è riuscita ad eguagliare, ep-pure di grandi partite, in questi 13 anni di carriera, ne ho com-battute tante. Purtroppo, e lo dico senza polemica, nei nostri tornei, benché la situazione sia in evoluzione e stia rapidamente cambiando, non c’è ancora un pubblico così numeroso, questo fa si che anche le nostre imprese sportive più importanti spesso rimangono confinate alla nostra cerchia degli addetti ai lavori”.Sembrerebbe che con questa affermazione l’azzurro abbia deciso “quale strada fare da grande” invece non è così.

E’ ancora tanto l’amore per il tennis e le motivazioni che lo spingono ad allenarsi e a mi-gliorare giorno per giorno che subito dopo alla domanda su quali siano gli obiettivi di que-sto 2011 ci confessa: “Dall’inizio di questa stagione con il mio coach abbiamo lavorato ad un progetto ambizioso, quello di entrare stabilmente nei top 15! E’ da molti anni che gravito in quelle zone di classifica ma non sono mai riuscito sfondare quel muro! Quest’anno vorrei dav-vero riuscire a centrare questo traguardo. Non mi sono alle-nato mai così tanto e con così

tanta intensità. Spero che tutto questa grande mole di lavoro si traduca in grandi risultati sul campo e anzi non vedo l’ora di cominciare a giocare i tornei importanti. Sto anche cercando uno sponsor che mi supporti in tutto questo perché la vita del tennista professionista richiede, oltre a tanto impegno fisico, sforzi economici enormi. Ecco se proprio devo scegliere cosa vor-rei fare da grande direi il tenni-sta professionista, almeno fino a quando il fisico mi permetterà di gareggiare a questi livelli, infon-do non è mai troppo tardi per raggiungere grandi traguardi”.

Fabian Mazzei stupisce anche nelle vesti di cantante. E’ ancora davanti agli occhi di tutti la performance offerta all’Auditorium di Roma durante la festa di fine anno della FIT, quando ha intonato da gran tenore il “Nessun Dorma” di Puccini di fronte ad una platea estasiata che gli ha dedicato un standing ovation

UN GIOCATORE SIMBOLO

Il tennis e la musica

43Super Tennis

tennis in carrozzina

DI FEDERICO ROSSI

Fabian Mazzei

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in Campania, in Emilia Romagna,in Friuli Venezia Giulia, nel Lazio,

in Lombardia, in Piemonte,in Sardegna, in Trentino Alto

Adige, in Valle d’Aosta e nel Veneto

canale

180canale

224in streaming su www.supertennis.tv

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Super Tennis

Terra rossa e Fed CupTerra, terra, terra. Aprile sarà il mese del rosso. E Su-perTennis sarà al fianco di giocatori e appassionati per raccontare le emozioni e le sfide più importanti. Dalla Spagna agli Stati Uniti. Ci sarà da divertirsi. Quattro set-timane di eventi in diretta per una programmazione ricca e avvincente, che spazierà tra tornei maschili e appunta-menti con il tennis femminile. Si partirà l’8 aprile con l’Atp di Houston, che come tradizione si gioca su terra verde. Contemporaneamente, in Spagna, Flavia Pennetta e le altre italiane cercheranno di concedere il bis a Marbel-la, dove lo scorso anno trionfò la brindisina al termine di una settimana meravigliosa, arricchita dalla semifinale di Sara Errani. Quest’anno sarà ancor di più grande tennis, visto che prenderà parte al torneo iberico anche Victoria Azarenka. Un evento di primo livello, dunque, che Super-

Tennis seguirà a partire dai quarti di finale. Una escalation di emozioni da non perdere.Dalla Spagna al Belgio, il passo è breve. Il 16 aprile tor-na, infatti, la Fed Cup e mentre l’Italia cercherà di con-quistare in Russia la terza finale consecutiva, in Belgio la squadra di casa guidata da Kim Clijsters (nella foto)affronterà in semifinale la spavalda Repubblica Ceca di Petra Kvitova. SuperTennis non perderà uno scambio di quest’ultimo confronto e intanto racconterà in esclusiva il dietro le quinte di Russia-Italia. Ogni sera, infatti, servizi, curiosità, interviste e approfondimenti direttamente da Mosca, per portare nelle case degli italiani le sensazioni e lo stato d’animo della nostra giocatrici.Gli uomini torneranno protagonisti nella settimana di Pa-squa. Ancora Atp500 nel calendario di SuperTennis. Si va a Barcellona, tradizionale torneo nella primavera della terra battuta, e Rafa Nadal dovrebbe essere la stella di questa edizione. Un motivo in più per seguire il canale della Fit. Non è ancora finita, comunque. La chiusura di aprile è in-fatti dedicata ad altri due appuntamenti live con il grande tennis. In esclusiva gli Atp di Monaco ed Estoril. Ultimi appuntamenti di un aprile all’insegna del tennis live, solo su SuperTennis.

di Giovanni Di Natale

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Lunedi 4◙ 23.00 Focus

Martedi 5◙ 23:00 Tennis Club

Mercoledi◙ 23.00 Circolando◙ 23.30 Wimbledon Classics Match 1982 Connors vs McEnroe

Giovedi 7◙ 23.00 Sottorete

Venerdi 8◙ 11.00 LIVE QF WTA Marbella*

Sabato 9◙ 13:00 LIVE Semifinali WTA Marbella*◙ 19:00 LIVE Semifinali ATP 250 Houston*

Domenica 10 ◙ 12.00 LIVE Finale WTA Marbella*◙ 20:00 LIVE Finale ATP Houston*

Lunedi 11LIVE Challenger Rai Open ◙ 23.00 Focus

Martedi 12LIVE Challenger Rai Open

Mercoledi 13 LIVE Challenger Rai Open◙ 23.00 Colpo da campione◙ 23.30 Wimbledon Classics Match 2008 Federer vs Nadal

Giovedi 14LIVE Challenger Rai Open◙ 23.00 Sottorete

Venerdi 15LIVE Challenger Rai Open ◙ 23.00 World of Tennis

Sabato 16LIVE FED CUP Belgio vs Rep. CecaSemifinali Challenger Rai Open

Domenica 17 LIVE FED CUP Belgio vs Rep. CecaFinale Challenger Rai Open

Lunedi 18◙ 23:00 Focus Martedi 19◙ 23:00 Tennis Club

Mercoledi 20◙ 23:00 Circolando◙ 23:30 Wimbledon Classics Match 1970 Court vs King

Giovedi 21◙ 13:30 LIVE OF ATP 500 Barcellona*◙ 23:00 Sottorete

Venerdi 22◙ 12:30 LIVE QF ATP 500 Bacellona*

Sabato 23◙ 16:00 LIVE Semifinali ATP 500 Barcellona*

Domenica 24◙ 16:00 LIVE Finale ATP 500 Barcellona*

Lunedi 25◙ 23:00 Focus

Martedi 26◙ 23:00 Reloaded ATP Master 1000 Montecarlo

Mercoledi 27 ◙ 11:00 LIVE ATP 250 Monaco*◙ 23:00 Colpo da campione◙ 23:30 Wimbledon Classics Match 2002 V Williams vs S Williams

Giovedi 28◙ 11:00 LIVE ATP 250 Monaco*◙ 23:00 Sottorete

Venerdi 29◙ 11:00 LIVE QF ATP 250 Monaco* LIVE QF ATP 250 Estoril

Sabato 30◙ 13:00 LIVE SF ATP 250 Monaco* LIVE SF ATP 250 Estoril

in tv APRILE SU

Note: * gli orari possono subire variazioni

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46Super Tennis

la posta di Nicola

Caro Nicola,sono un grande appassionato di tennis, in particolare amo molto seguire il doppio, una specialità che secondo il mio modesto pa-rere offre una grande spettaco-lo e varietà di colpi in un tennis spesso omologato, con giocatori monocordi. Un tennis in cui ormai è una rarità vedere un giocatore che va a conquistarsi il punto a rete. Non sono quindi d’accor-do con quanti sostengono che il doppio è ormai una disciplina in estinzione, anzi penso che si do-vrebbe fare di tutto per rilanciar-lo. Magari invogliando i tennisti di vertice, da Nadal a Federer, a

giocarlo più spesso: sono convin-to che ne verrebbero fuori match spettacolari e divertenti. Vorrei sapere cosa ne pensa un grande campione come lei.

DI ROBERTO GARGIULO (FOGGIA)

Caro Roberto,la tua è una bellissima proposta: negli ultimi tempi anche l’ITF, la Federazione Internazionale, si è posta il problema e si sta muo-vendo in tal senso. Infatti, proprio grazie al paziente lavoro portato avanti dall’ITF il doppio misto nel tennis tornerà alle Olimpiadi: lo ha deliberato ieri il Cio, il Comitato Olimpico Internazionale, e la no-

vità sarà già introdotta alle prossi-ma edizione dei Giochi di Londra 2012. La tua idea di invogliare i tennisti più forti a giocare il doppio potrebbe rilanciare la disciplina: in fondo il successo dipende soprat-tutto dagli interpreti... Non è però di facile attuazione: il calendario, sia a livello maschile che femminile, è già molto compresso ed è ovvio che chi punta ad arrivare in fondo ad un torneo dello Slam preferisca conservare tutte le energie per il singolare. Chiedere ad un Federer di giocare anche in doppio, che so, a Wimbledon, la vedo dura, te lo dico con tutta onestà… E’ però necessario rilanciare la

disciplina, in questo sono d’ac-cordo con te, e fare in modo che non sia solo praticata da specialisti che non trovano grande spazio in singolare. Allora suggerisco di se-guire l’esempio di Flavia Pennetta: è ai vertici della classifica mondiale di singolare, ma si è dedicata con grande serietà al doppio vincendo in coppia con la Dulko il Master femminile e i recenti Australian Open. Flavia ha migliorato la sua tecnica nei colpi al volo e alla ri-sposta, cosa che le viene utile quando gioca in singolare, ed è stata capace nel contempo di di-ventare numero uno mondiale del ranking di doppio.

Doppio é bello: guardate Flavia!

10 ALLA FIT Per l’ottima idea di aprire le porte del Foro Italico a tutti i tennisti italiani organizzando i tornei che potrebbero con-sentire anche a un dilettante di accedere alle pre-qualificazioni

degli Internazionali BNL d’Italia 2011.

9 A GIANLUIGI QUINZI Per come sta passando indenne attraver-so la tempesta mediatica sollevata dai suoi successi e per come sta continuando ad accrescere il suo tennis senza che questo gon-

fi oltremisura il suo ego.

8 A RAFA NADAL Non solo ha scelto di rappresentare la Spagna in Davis contro il Belgio sebbene fosse appena guarito da un infor-tunio, ma ha anche rispettato il pubblico di Charleroi scendendo

in campo, domenica, pure a risultato acquisito. Una lezione di umiltà e di amore per il tennis impartita a certi presunti “campioni”, anche italiani, che si sentono autorizzati a snobbare la propria Nazionale in nome di un iper-professionismo che in realtà maschera soltanto egoismi e interessi di bottega.

7 A JELENA DOKIC Ci ha messo quasi 10 anni, ma è riuscita a ritrovare la strada della vittoria. Un piccolo-grande esempio che potrebbe diventare una grande-grandissima favola sportiva.

6 ALL’ITALIA DI COPPA DAVIS Pur senza giocare in questo turno, ha visto ulteriormente valorizzata la sua quasi-vittoria dello scorso settembre nel play-off contro la Svezia dal netto successo degli

scandinavi sulla corazzata Russia.

5 A ROGER FEDERER Per come, ormai, parte battuto ogni volta che si trova ad affrontare Nole Djokovic. Voto di incoraggiamen-to, dettato dalla gratitudine che gli dobbiamo perché è bastata la

sua semplice presenza nella finale dell’ATP 500 di Dubai per far ulterior-mente impennare la già altissima audience del canale SuperTennis.

4 A MILOS RAONIC Il tennis ha disperato bisogno di volti nuovi. Ma di presunti volti nuovi capaci di fare solo bim-bum-bam ne abbiamo già visti fin troppi.

3 A FILIPPO RADICCHI Per dirci che Jimmy Connors (ritiratosi a 40 anni…) è stato il tennista più vincente della storia, il ricercatore italiano della Northwestern University ha sviluppato un cervello-

tico algoritmo, quando anche un bambino di seconda elementare che ha appena imparato a fare le addizioni sarebbe potuto facilmente arrivare allo stesso risultato.

2 AI MEDICI DELL’OSPEDALE DI LOS ANGELES che hanno frettolosamente dimesso Serena Williams dopo l’embolia che l’avrebbe colpita a fine febbraio. Se se la tenevano ci risparmia-

vano un’altra grandinata di articolesse basate sul nulla e di presunte rico-struzioni di un presunto calvario…

1 A ROBIN SODERLING Senza parole

0 ALL’AUSTRIA Per decollare in Coppa Davis ha portato la Francia all’aeroporto di Vienna. Ma Meltzer e soci sono rimasti lo stesso a terra.

&PROMOSSI

BOCCIATIDI GIANCARLO BACCINI

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