Le ragazze di Tathiana: che bellezza! - Supertennis · di tornare nella serie A di Fed Cup, il...

25
Anno XIV - n.6 - 14 febbraio 2018 A caccia del n.1 in diretta tv Federer live su SuperTennis a Rotterdam. E poi New York e Doha Pag.16 GLI ALTRI CONTENUTI Prima pagina: cuori azzurri Pag.3 - L’angolo tecnico: le nostre ragazze... in lungo Pag.7 - Focus: il Next Gen Fritz ha già vissuto due volte Pag.10 - Storie: vecchio Agassi, n.1 Pag.12 - I numeri della settimana Pag.14 Ibi18: promo biglietti Pag.17 - Padel no-limits Pag.18 Circuito Fit-Tpra: fighter e... promoter Pag.19 Gomito del tennista? Gioca il rovescio sicuro Pag.20 Deborah leonessa con gli occhi di tigre Alla scoperta della trentina Chiesa, scalatrice del ranking Wta Pag.6 Toilet break: c’è un tempo ragionevole? Che cosa dice il regolamento se in partita... ti scappa Pag.24 Racchette junior, una scelta adulta L’importanza dell’evoluzione graduale dell’attrezzo: anche per i grandi Pag.22 Le ragazze di Tathiana: che bellezza! Dall’esperienza della Errani all’esplosività della Chiesa, il gruppo guidato dalla Garbin si guadagna la chance di tornare in Serie A Pag.4

Transcript of Le ragazze di Tathiana: che bellezza! - Supertennis · di tornare nella serie A di Fed Cup, il...

Page 1: Le ragazze di Tathiana: che bellezza! - Supertennis · di tornare nella serie A di Fed Cup, il World Group. Non eravamo una ... L’impresa delle ragazze di Capitan Tathiana Garbin

Anno XIV - n.6 - 14 febbraio 2018 A caccia del n.1in diretta tvFederer live su SuperTennisa Rotterdam. E poi New York e Doha

Pag.16

GLI ALTRI CONTENUTIPrima pagina: cuori azzurri Pag.3 - L’angolo tecnico:le nostre ragazze... in lungo Pag.7 - Focus: il Next Gen Fritz ha già vissuto due volte Pag.10 - Storie: vecchioAgassi, n.1 Pag.12 - I numeri della settimana Pag.14Ibi18: promo biglietti Pag.17 - Padel no-limits Pag.18Circuito Fit-Tpra: fighter e... promoter Pag.19Gomito del tennista? Gioca il rovescio sicuro Pag.20

Deborah leonessacon gli occhi di tigreAlla scoperta della trentina Chiesa,scalatrice del ranking Wta

Pag.6

Toilet break: c’èun tempo ragionevole?Che cosa dice il regolamentose in partita... ti scappa

Pag.24

Racchette junior,una scelta adultaL’importanza dell’evoluzione graduale dell’attrezzo: anche per i grandi

Pag.22

Le ragazze di Tathiana: che bellezza!

Dall’esperienza della Errani all’esplosività della Chiesa,il gruppo guidato dalla Garbin si guadagna

la chance di tornare in Serie A Pag.4

Page 3: Le ragazze di Tathiana: che bellezza! - Supertennis · di tornare nella serie A di Fed Cup, il World Group. Non eravamo una ... L’impresa delle ragazze di Capitan Tathiana Garbin

3

prima pagina

Cuori azzurridi Enzo AndErloni - Foto A. CostAntini

T ra le 19.19 e le 19.39 di domenica scorsa il grande Stadio di SuperTennis si è riempito di 235.947 tele-

spettatori, che si sono aggiunti agli oltre 2.000 del PalaTricalle “Sandro Leombroni” di Chieti. Cuori palpitan-ti per quella solida ragazza trentina con treccia bionda e occhi (e unghie) azzurri, prima maglia azzurra della vita, che stava facendo qualcosa fuo-ri dall’ordinario. Perché non è norma-le nemmeno in Fed Cup, sorella ge-mella al femminile della Coppa Davis dove si è abituati a registrare risulta-ti contro pronostico di ranking, che la n.179 del mondo batta la n.82. E lo faccia da esordiente assoluta in una partita decisiva per il risultato finale del confronto (nell’eventuale doppio di spareggio saremmo partiti netta-mente sfavoriti). Salvando anche un match-point. Con un ace. Piazzando-ne un altro per conquistarsi la chan-ce di vincere l’incontro, cambiando così in un attimo il destino suo e del-la sua squadra.Deborah Chiesa, 21 anni di Trento, ha combinato tutte queste cose in una volta sola ricordando che nel tennis sparare giudizi non serve. È utile in-vece lavorare tutti i giorni per cre-scere, perché prima o poi i risultati arrivano. Non saremo una Nazionale di fenomeni quando affronteremo il Belgio (21-22 aprile) con l’occasione di tornare nella serie A di Fed Cup, il World Group. Non eravamo una squadra da sottovalutare alla vigilia di questa partita con la Spagna, che pure è una nazione con una certa tra-dizione e base tennistica. Di certo siamo ormai invece un Paese nel quale la cultura del tennis di alto livello si è consolidata e oramai sono in tanti, giocatori e tecnici, ad aver capito come si deve affrontare l’av-ventura del tennis professionistico.

DIRETTOREAngelo Binaghi

COMITATO DI DIREZIONEAngelo Binaghi, Giovanni Milan, Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini, Massimo Verdina

DIRETTORE RESPONSABILEEnzo Anderloni

COORDINAMENTO REDAZIONALEAngelo MancusoSUPER TENNIS TEAMAntonio Costantini (foto editor), Amanda Lanari, Annamaria Pedani (grafica)

FOTOGetty Images, Archivio FIT, Antonio Costantini, Angelo Tonelli

HANNO COLLABORATOGiovanni Di Natale, Max Fogazzi, Andrea Nizzero, Gabriele Riva, Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto, Piero Valesio

A CURA DISportcast srlVia Cesena, 58 - 00182 [email protected]

REALIZZAZIONE E IMPAGINAZIONEGAME Comunicazione & Media S.r.l.

REDAZIONE E SEGRETERIAStadio Olimpico - Curva NordIngresso 44, Scala G00135 RomaInfo: [email protected]. Tribunale di Roma n. 1/2004dell’ 8 gennaio 2004

Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono.

La rivista è disponibile in formato digitale sui siti www.federtennis.it e www.supertennis.tve spedita via newsletter. Per riceverla scrivere a [email protected]

C’è chi lavora per questo sogno in un circolo di Roma o di Rivoli, chi in una Training School a Foligno, chi in un tennis center a Bordighera, chi in un Tennis Team a Palazzolo sull’Oglio, chi in un’Accademia a Bari. E si potrebbe andare avanti. Dunque si può guarda-re al futuro con assoluta fiducia, in-dipendente dal risultato quotidiano, che è sempre aleatorio e vive di alti e bassi fisiologici. Quello che conta è la consapevolezza che la strada è quella giusta e che bisogna fare un gradino dopo l’altro.Deborah Chiesa per esempio lavora ad Anzio con il team di Francesco e Ales-sandro Piccari, la casa di Karin Knapp, una campionessa sfortunata che cono-sce benissimo la strada verso il tennis di vertice e non è andata oltre il n.33 so-lo perché tanti guai fisici non gliel’han-no permesso. C’era anche lei sulla pan-china italiana a Chieti. Deborah aveva chiuso il 2015 al n.1.039 del ranking Wta. Alla fine del 2016 era n.496. Poco più di un anno dopo è n.178. E nelle qualificazioni del torneo di San Pietro-burgo, due settimane fa, ha battuto la belga Kirsten Flipkens, n.69 del mon-

do, nostra prossima avversaria.Faremo dunque un altro miracolo? Forse. Forse no. Ciò che conta è sapere che l’Italia del tennis c’è anche al fem-minile. Ed è comunque tra le nazioni d’élite anche dopo la super genera-zione di Schiavone, Pennetta, Vinci, Errani (ma anche Santangelo, Garbin, Knapp…). A proposito di Sara Errani: abbagliati dalla novità-Chiesa è passa-ta come normalità la sua impresa. Do-po un lunghissimo periodo travagliato la ‘stesa’ a Lara Arruabarrena e il suc-cesso netto su una Carla Suarez Navar-ro che veniva dai quarti di finale degli Open d’Australia sono risultati fuori dall’ordinario. Come lei, che dall’al-to del suo metro e 64 ha dominato il mondo e che, compiuti i 30 anni, non ha perso un filo di passione per il suo sport. Merita l’ultima parola di questa storia, racchiusa in un tweet: “Emo-zioni indescrivibili! Potete ignorarci, criticarci, sminuirci quanto volete ma a noi queste emozioni non le togliere-te mai! Fiera e onorata di averle con-divise con voi ragazze e con tutto il magnifico staff… Grazie Chieti! Il mio cuore è Azzurro”.

Page 4: Le ragazze di Tathiana: che bellezza! - Supertennis · di tornare nella serie A di Fed Cup, il World Group. Non eravamo una ... L’impresa delle ragazze di Capitan Tathiana Garbin

4

fed cup

Furie... azzurre,ripartiamo da quiL’impresa delle ragazze di Capitan Tathiana Garbin contro la Spagnaci rimanda a caccia della Serie A. Ad aprile contro il Belgio ripartiamo da una ritrovata Sara Errani e dall’entusiasmo di Chiesa e Paolini (21 e 22 anni)

di AngElo MAnCuso

Foto A. CostAntini

Chieti - Le immagini del trionfo di Chieti, sì perché così lo si può chiamare anche se era il primo turno del World Group II

della Fed Cup, la serie B per intenderci, resteranno a lungo negli occhi degli ap-passionati. Gli oltre duemila spettatori del Palatricalle, ma idealmente pure chi comodamente seduto davanti alla tv ha seguito la sfida Italia-Spagna su Su-perTennis, hanno a lungo applaudito le azzurre. In un solo colpo l’Italia femmi-nile del tennis ha ritrovato Sara Errani e una squadra rinnovata ma vincente. E coinvolgente, capace di regalare gran-di emozioni. La giovane Italia battendo per 3-2 le spagnole (alzi la mano chi al-la vigilia avrebbe puntato un euro sulla vittorie delle azzurre) si è guadagnata la chance di giocarsi ad aprile il play off per tornare nel World Group. Un suc-cesso inatteso, merito della “chioccia” Errani e delle nuove leve, da Deborah Chiesa a Jasmine Paolini, rispettiva-mente 21 e 22 anni, per finire con la 17enne Elisabetta Cocciaretto, recente semifinalista agli Australian Open ju-nior. Serviti tutti quelli che continuano a dire che il tennis femminile azzurro non ha futuro, che non ci sono gioca-trici all’altezza dietro il gruppo storico e bla bla bla. Dimenticando che dopo gli anni d’oro con quattro Fed Cup in

bacheca, due titoli dello Slam e tanto altro, è fisiologico che occorra del tem-po per riaprire un ciclo.

Con i piedi per terraSi spiega così la grande soddisfazione del presidente della FIT Angelo Bina-ghi: “Abbiamo battuto la Spagna senza avere più Schiavone, Pennetta e Vinci, ma con una Errani eroica - ha sottoli-neato - sono contentissimo per questo gruppo di ragazze. Penso che da que-sta vittoria pesante si possa ripartire. Dobbiamo però restare con i piedi per terra. La Garbin ha fatto le scelte giu-ste: tolta la Errani, che ha fatto tutto quello che ci si aspettava da lei, c’era un gruppo di giovani di belle speranze pronte a fare la loro parte. È una grande soddisfazione che ci fa iniziare l’anno con il piede giusto”.

riecco saraLa trentenne romagnola nella prima giornata ha rifilato un doppio 6-1 a La-ra Arruabarrena, quindi nella seconda ha battuto Carla Suarez Navarro per 6-3 3-6 6-3. Una prestazione di spessore: la

Caccia al World group:l’italia ad aprile sfida il BelgioSarà il Belgio l’avversario dell’Italia nei play-off per il World Group della Fed Cup (21-22 aprile). L’obiettivo è conquistare un posto nel Gruppo Mondiale 2019. La giocatrice più forte delle nostre av-versarie è Elise Mertens, n.20 Wta e semifinalista agli scorsi Australian Open. Alle sue spalle ci sono la veterana Kirsten Flipkens, n.70, e Alison Van Uytvanck, n.79. Scivolata fuori dalle Top 100 Yanina Wickmayer (117). I precedenti sono a favore dell’Italia che si è imposta in tutte e 7 le sfide passate. Proprio al Belgio è legato uno dei più bei ricordi delle azzurre: la prima Fed Cup vinta a Charleroi nel 2006 da Schiavone, Santangelo, Vinci e Pennetta. Fu quello l’ultimo incrocio con le belghe.

La corsa delle azzurrecon tricolore al seguitoper festeggiare il successo sulla Spagna a Chieti;da sinistra, Sara Errani,Jasmine Paolini, Elisabetta Cocciaretto e Deborah Chiesa

Sara Errani, 30 anni,la più esperta del gruppo,

ha vinto tre Fed Cup(2009, 2010 e 2013)

Page 5: Le ragazze di Tathiana: che bellezza! - Supertennis · di tornare nella serie A di Fed Cup, il World Group. Non eravamo una ... L’impresa delle ragazze di Capitan Tathiana Garbin

5

fed cup

spagnola qualche settimana fa ha rag-giunto i quarti a Melbourne nel primo Slam della stagione. A Chieti si è vista una delle migliori Errani dopo il rien-tro per la nota sospensione: due mesi per la positività al letrozolo, anche se l’ITF ha riconosciuto la buona fede di Sara, che ha sempre sostenuto di aver assunto la sostanza accidentalmente a casa. Grintosa, precisa, concentrata, tatticamente perfetta: le qualità che le avevano consentito di entrare stabil-mente tra le top ten. “Sono riuscita ad esprimermi su buoni livelli con conti-nuità - conferma Sara - proprio come in allenamento, senza farmi condizio-nare dall’importanza della posta in pa-lio. Mi sento davvero bene fisicamente e ho potuto allenarmi in modo profi-cuo per tutta la settimana. Del resto, in questa stagione mi sono ripromessa di non pormi obiettivi di classifica, ma solo quello di ritrovare il mio tennis e le giuste motivazioni”. Quindi una bat-tuta sul ruolo di Pablo Lozano, più di un coach per la tennista di Massa Lom-barda: “È stato importante ritrovarlo al mio fianco, certo, ma per me è stata positiva anche l’esperienza preceden-te. Cambiare mi ha fatto crescere sot-to tanti aspetti e quindi non rinnego quella che era stata la mia scelta”.

Che carica!Mentre Garbine Muguruza, grande assente dell’incontro, pubblicava su Twitter una sua foto a zonzo per Doha (la cosa non deve aver fatto piacere al capitano Anabel Medina Garrigues), a Chieti i pezzi del puzzle si stavano in-castrando proprio come Tathiana Gar-bin avrebbe auspicato alla vigilia.  Un match che ci vedeva largamente sfavo-riti è diventato all’improvviso possibi-le. Sul 2-1 per l’Italia, il punto decisivo del 3-1 lo ha regalato a sorpresa l’esor-diente Chiesa, schierata dal capitano al posto della Paolini. La toscana nella pri-

ma giornata aveva ceduto secondo pro-nostico per 6-2 6-3 alla Suarez Navarro facendo comunque una buona figura. La giovane trentina ha battuto la Ar-ruabarrena, dalla quale la separano un centinaio di posizioni in classifica, an-nullando un match point nel tie break decisivo: 6-4 2-6 7-6 (7). “Un’emozione incredibile. Voglio ringraziare la Garbin per la fiducia che mi ha concesso e le mie straordinarie compagne di squadra che mi hanno sempre sostenuto – ha detto Deborah -. Ho tirato fuori tutto quello che avevo e il pubblico mi ha da-to una carica incredibile. Dopo il primo set ho sentito un po’ l’emozione e ho avuto un calo. Nel terzo, sotto 4-1, ero morta. Non so dove ho trovato le forze per recuperare: è proprio vero che gio-care con la maglia della Nazionale ti dà una marcia in più. Nelle qualificazioni in Australia avevo perso dopo aver avu-to un match point: oggi mi sono detta ‘non se ne parla’. Dedico questa vittoria alla mia famiglia e a chi mi segue”. Rag-giante la Garbin: “Sentivo che dovevo darle una chance. Sono stata contenta della prestazione della Paolini nella pri-ma giornata, ma oggi ero convinta che Deborah poteva farcela. Avevo detto a entrambe di essere pronte per giocare. Ho deciso la sera prima perché per la tipologia di tennis che ha la Chiesa, sa-pevo che poteva infastidire non poco la Arruabarrena”.

il nuovo corsoA Tathiana è stato affidato già lo scorso anno il difficile compito di rinnovare la squadra dopo gli anni d’oro di Schia-vone, Pennetta e Vinci. Nel 2008 c’era lei al fianco di una giovanissima Errani proprio contro la Spagna: giocarono un doppio a risultato acquisito, vin-cendo. E c’è lei ora nelle vesti di capi-tano. “Devo ringraziare pubblicamente Sara perché per la maglia azzurra lei c’è sempre, con massima disponibilità

Quel tie-break decisivo firmato deborah ChiesaSabato 10 febbraio: Carla Suarez Navar-ro (ESP) b. Jasmine Paolini (ITA) 6-2 6-3, Sara Errani (ITA) b. Lara Arruabarrena (ESP) 6-1 6-1.Domenica 11 febbraio: Sara Errani (ITA) b. Carla Suarez Navarro (ESP) 6-3 3-6 6-3, Deborah Chiesa (ITA) b. Lara Arruabarrena (ESP) 6-4 2-6 7-6(7), Ge-orgina Garcia-Perez/Maria Jose Martinez Sanchez (ESP) b. Jasmine Paolini/Elisa-betta Cocciaretto (ITA) 6-4 6-3.

e dedizione - sottolinea -, è un esem-pio fondamentale per le ragazze più giovani con il suo attaccamento alla Nazionale. E per quanto riguarda il ranking penso che sia solo questione di tempo, deve giocare a questo li-vello per un po’ e tornerà quella che tutti conosciamo”. Poi sulla sfida con la Spagna: “Le nostre avversarie erano obiettivamente più forti. Ma le ragazze non si sono tirate indietro, hanno lot-tato su ogni palla. Si sta formando un gruppo competitivo in prospettiva fu-tura e con una qualità su tutte: il cuo-re. Dietro c’è un duro lavoro e la stra-da è ancora lunga”. Parole confermate dalla Errani: “Sapete quanto ci tenga a vestire la maglia della Nazionale, mi piace il ruolo di ‘chioccia’ e mettere la mia esperienza a disposizione delle compagne più giovani, che fra l’altro sono eccezionali come atteggiamento e sempre disponibili ad imparare”.

Da sinistra, l’abbraccioGarbin-Errani; la gioiadi Deborah Chiesadopo il match point contro la spagnolaArruabarrena; poil’esultanza di Saritacol pubblico di Chieti

Page 6: Le ragazze di Tathiana: che bellezza! - Supertennis · di tornare nella serie A di Fed Cup, il World Group. Non eravamo una ... L’impresa delle ragazze di Capitan Tathiana Garbin

6

fed cup

Leonessa Chiesa:“E ora voglio il circuito”Decisiva nel week-end di Chieti, la 21enne di Trento in poco più di una stagione è passata da n.470 a n.179 al mondo. “L’anno scorso al Foro Italico mi è scattato qualcosa dentro. Sto lavorando per essere sempre aggressiva”

di giAnluCA stroCChi

Foto A. CostAntini

Un salto di quasi trecento po-sti in classifica mondiale so-no un bel biglietto da visita per affacciarsi sulle soglie

del tennis che conta. Deborah Chiesa poco più di un anno fa era n.470 nel ranking Wta. Poi ha chiuso il 2017 in 191a posizione dopo aver messo in ba-checa ben tre titoli ITF da 25mila dol-lari (Torino, Santa Margherita di Pula e Zawada, in Polonia). Numeri importanti (53 match vinti a fronte di 23 sconfitte) che hanno reso la giocatrice di Trento la “più migliorata” dello scorso anno. “Non solo le statistiche, anche io dico che è stato un anno altamente positivo - sottolinea con un sorriso la ragazza nata il 13 giugno 1996 -. Sono riuscita a portare avanti un processo di cresci-ta progressivo. Devo ammettere che non mi aspettavo neppure io di finire il 2017 tra le prime 200 del mondo. A gennaio avevo cambiato allenatore e poi sono dovuta rimanere ferma per un problema al piede. Mi sono affidata a Francesco e Alessandro Piccari, due ottimi professionisti, che come tecnici nella loro struttura di Anzio seguono anche Karin Knapp. Abbiamo lavorato davvero sodo – prosegue Deborah - e i frutti si sono cominciati a vedere dagli Internazionali BNL d’Italia, quasi come un fulmine a ciel sereno. La scelta di fi-darmi ciecamente di loro si è rivelata vincente e così ho mandato in archivio una stagione molto soddisfacente. Non da 10, perché si può sempre fare me-glio, però un bel 9 me l’ero meritato”.

il clic al Foro italicoIn un periodo con il segno più è faci-le individuare il momento clou. “Sicu-ramente le emozioni che ho vissuto al Foro Italico, superando le pre-qualifica-zioni e conquistandomi un posto nel

tabellone principale, sono state qualco-sa di impagabile - spiega Deborah -. E poi nel match di primo turno contro la Tsurenko sugli spalti c’erano davvero tanti amici venuti da Anzio e l’atmosfe-ra durante quel match era qualcosa di incredibile, così come speciale è stato prendere parte alla cerimonia del sor-teggio al Colosseo insieme a Roberta Vinci. È scattato probabilmente dentro di me una sorta di clic in termini di consapevolezza e poi i risultati ottenu-ti nel corso dell’estate hanno dimostra-to che potevo starci a un certo livello. Però il successo di cui vado più orgo-gliosa è quello ottenuto a fine stagione in Polonia, su una superficie diversa dalla terra. Alcune settimane non pro-prio al massimo mi avevano fatto sor-gere un po’ di dubbi, invece a Zawada ho saputo rimanere concentrata sulle cose da fare in campo, senza pensare troppo alla classifica e agli obiettivi a breve termine”.

obiettivo circuitoInevitabile, comunque, che nel riper-correre il film degli ultimi mesi emerga

nella mente di Deborah anche qualche ricordo meno piacevole. “L’amarezza più grande me l’ha lasciata la finale persa a metà della scorsa stagione al torneo da 60mila dollari di Hechingen, in Germania. Ero partita dalle qualifi-cazioni, ero avanti 6-2 5-4 e servizio contro la tedesca Korpatsch, ma lì mi ero irrigidita sentendo la tensione e iniziando a pensare troppo. Però anche e soprattutto queste esperienze fanno parte del percorso di maturazione e crescita”, riconosce la 21enne. “Subito dopo le qualificazioni agli Au-stralian Open, sono tornata in Italia per due-tre settimane di preparazio-ne. Obiettivi? In termini di classifica preferisco non pormeli. L’intenzione è comunque quella di giocare i tornei Wta e le qualificazioni degli altri ma-jor, puntando a migliorare sotto vari aspetti per potermi dunque ritagliare uno spazio nel circuito maggiore. Ab-biamo lavorato sullo stare tanto dentro il campo, senza scappare all’indietro, curando la stabilità degli appoggi e l’e-quilibrio per reggere la maggior inten-sità degli scambi”.

CONOSCERE DEBORAHDeborah Chiesa, nata a Trento il 13 giugno 1996, si allena ad Anzio con il team Piccari. Oggi è numero 179 Wta(best ranking) e in singolare ha vinto 3 tornei Itf

Page 7: Le ragazze di Tathiana: che bellezza! - Supertennis · di tornare nella serie A di Fed Cup, il World Group. Non eravamo una ... L’impresa delle ragazze di Capitan Tathiana Garbin

7

l’angolo tecnico

Ragazze in lungoErrani, Chiesa e Cocciaretto usano attrezzi longbody, quasi un cm e mezzo più lunghi del normale, alla ricerca di più spinta e spin. La tensionepiù alta è quella della Paolini: 26kg. In comune anche il grip più piccolo: n.2

di Enzo AndErloni

Non solo per le cerimonie uf-ficiali: le nostre giocatrici di punta scelgono il “lungo” an-che al momento di scendere

in campo. Tre su quattro delle splen-dide azzurre di Chieti utilizzano rac-chette di lunghezza superiore ai clas-sici 68.5 cm. Le loro arrivano a 69.85, quel mezzo pollice in più che fa la dif-ferenza in termini di spinta, da fondo come al servizio. Lo scopriamo ancora una volta grazie all’occhio clinico di “Jambo”. Tra Morioka e Chieti ci sono quasi 10.000 chilometri ma Pier Paolo “Jambo” Melis, lo stringer ufficiale delle squadre italiane, passa dai “box” degli azzurri di Davis a quello delle ragazze di Fed Cup alla velocità della luce. “Il campo in terra battuta realizzato all’interno del Palatricalle di Chieti all’i-nizio era un po’ pesante. Si è giocato con palle Dunlop Clay Court che hanno una buona consistenza e in allenamen-to le ragazze hanno rotto le corde con maggiore frequenza rispetto alle loro abitudini”, ci ha spiegato, prima di en-trare nei dettagli.

i settaggi delle azzurre“sara Errani - continua Jambo - usa sempre la Babolat Pure Drive Plus, ancora con la grafica del 2015. Il suo telaio è dotato di sistema passacorde woofer (le corde sono più libere di muoversi all’impatto e interagiscono di più tra loro aumentando lo sweet spot e la spinta, ndr) ma non dell’am-mortizzatore Cortex presente sui telai di serie. Peso incordata: 325 grammi. Le corde sono sintetiche monofila-mento, Luxilon Alu Power, tirate a kg 20,5 (verticali)/20(orizzontali). Sara gradisce che le racchette vengano in-cordate il giorno prima del match. E fa verificare la tensione dinamica del piatto corde con un apposito strumen-to elettronico, l’Ert 300”.Particolare anche la scelta della giova-nissima Elisabetta Cocciaretto: usa

la stessa racchetta delle sorelle Wil-liams, una Wilson Blade 104, anch’essa più lunga del normale (69, 85 cm) ma anche dotata di un piatto più grande: 104 pollici quadrati contro i 100 delle altre tre azzurre. “Elisabetta utilizza le corde di Sara Errani, il monofilamen-to Luxilon Alu Power in versione Soft - precisa Melis - ma a una tensione più elevata: 24/23 kg”.E deborah Chiesa, autrice del clamo-roso exploit vincente, che cosa ha scel-to? “Ha il suo set di Babolat Pure Aero Plus (il modello che usa Nadal, però nella versione allungata, da 69,85 cm, ndr). Impugnatura n.2 e corda Luxilon

4G, di calibro sottile, 1,25 mm. La ten-sione è media, 24/23 kg”.Infine Jasmine Paolini, l’azzurra con le corde più tese... “Sì, lei picchia for-te e vuole un buon controllo. Ecco dunque che sulla sua Yonex VCore SV 100 fa montare un sintetico monofila-mento Yonex, il Poly Tour Spin tirato a 26 kg - ci spiega Jambo -. Ogni gio-catrice ha specifiche molto personali. In comune le nostre ragazze hanno però la scelta del grip di misura 2 e il peso del telaio a nudo: 300 grammi, il valore più classico per le racchette di oggi, quello tipico degli agonisti an-che in campo maschile”.

Elisabetta Cocciarettocon la sua Wilson Blade longbody, la stessaracchetta di Serena Williams(foto Costantini)

Le racchette di Sara Errani (a sinistra) e di Elisabetta Cocciaretto sulla bilancia

Page 8: Le ragazze di Tathiana: che bellezza! - Supertennis · di tornare nella serie A di Fed Cup, il World Group. Non eravamo una ... L’impresa delle ragazze di Capitan Tathiana Garbin

8

fed cup

Le super-potenzeA giocarsi la Davis al femminile sono rimaste quattro corazzate del tennisin rosa. Germania-Repubblica Ceca da una parte e Francia-Stati Uniti dall’altra: giochiamo in anteprima le semifinali di aprile

di AndreA nizzero

foto Getty imAGes

Dopo un primo turno imprezio-sito dal ritorno alle competi-zioni di mamma Serena, sono quattro superpotenze del ten-

nis mondiale ad allungare le mani verso la Fed Cup 2018. Con tutte le incognite che da sempre presentano le competi-zioni a squadre negli sport individua-li possiamo affermare fin d’ora che le semifinali del World Group sono le più interessanti degli ultimi anni. Vuoi per la crescita (e relativi intrighi) delle fran-cesi, vuoi per una squadra statunitense nuovamente dotata di identità autono-ma rispetto alle sorelle Williams, vuoi per una semifinale tra Germania e Re-pubblica Ceca che promette quanto e forse più della finale del 2014. La carne al fuoco sembra moltissima.

La repubblica Cecava in GermaniaPoco più di tre anni fa, a Praga, le tede-sche non opposero grande resistenza di fronte alla squadra autentica domi-natrice di questi Anni ‘10 (delle ultime sette edizioni, ne hanno vinte cinque). Quella finale si decise per 3 a zero, con la sola Angelique Kerber capace di strappare un set a una tennista avver-saria. La numero uno tedesca non era presente a Minsk, dove Tatjana Maria, Anna Lena Groenefeld e la giovane An-tonia Lottner hanno eliminato - con gran merito e fatica - la Bielorussia, finalista a sorpresa dello scorso anno. Ad aprile la ex numero 1 dovrà però esserci, e con lei anche l’altra Top 10 tedesca Julia Goerges: pur disputan-dosi in Germania, la semifinale con-tro Petra Kvitova e compagne non si vincerà con le seconde linee. Kerber e Goerges, rispettivamente n.9 e 10 del mondo, potrebbero persino dare alla Germania serie ambizioni da titolo. A patto che ad aprile si facciano trovare in forma e a disposizione del neo capi-tano Jens Gerlach.

occhio a PetraA meno di sorprese, ci sarà proprio la due volte campionessa di Wimbledon a guidare la squadra ceca. Lo scorso week-end Petra è stata ancora una volta splendida protagonista nella O2 Arena di Praga, vincendo i suoi due singola-ri contro la Svizzera di Belinda Bencic e Viktorija Golubic. Il terzo punto l’ha portato Barbora Strycova, che con Lu-cie Safarova e Karolina Pliskova com-pletava la squadra di questo weekend. È il capitolo più recente di una storia senza eguali nel vecchio Continente: con dieci Fed Cup vinte (la prima nel 1975), è la seconda squadra più titolata

di sempre dietro gli Stati Uniti. Dopo la prima affermazione, a guidare la squa-dra (all’epoca Cecoslovacchia) nella sua prima età dell’oro fu Helena Sukova, co-autrice di quattro trionfi tra il 1983 e il 1988 che sarà celebrata la prossima estate con l’introduzione nella Tennis Hall of Fame. Questa seconda epopea, che ha Petra Kvitova come faro sin dal principio, è giunta alla decima semi-finale di Fed Cup consecutiva (2009-2018). E il futuro di Karolina, attuale n.5 del mondo, e delle giovanissime Siniakova e Vondrousova potrebbe te-nere vivi i sogni tennistici della Repub-blica Ceca ancora a lungo.

Sopra, la Repubblica Ceca trascinata da Petra Kvitova (in blu) che ha fermato la Svizzera;sotto, Antonia Lottner, la giovane tedesca protagonista del successo sulla Bielorussia

Page 9: Le ragazze di Tathiana: che bellezza! - Supertennis · di tornare nella serie A di Fed Cup, il World Group. Non eravamo una ... L’impresa delle ragazze di Capitan Tathiana Garbin

9

fed cup

Verso Francia - stati uniti Due storie poco legate al tennis hanno fatto da sotto-trama ai quarti disputa-ti in Francia e Stati Uniti. La prima, dai toni tipici del feuilleton, vede Kristina Mladenovic e Caroline Garcia nel ruolo delle due rivali che dovranno risolve-re la rottura della loro amicizia per un obiettivo comune. Lo scorso week-end Kiki è stata protagonista assoluta a La Roche Sur Yon, dove si è presa i tre pun-ti che hanno consentito alla Francia di battere il Belgio di Flipkens e Mertens. È la conferma che sta finalmente veden-do la fine di un tunnel che durava da Wimbledon dello scorso anno: appena due settimane fa a San Pietroburgo ave-va interrotto una striscia terrificante di 15 sconfitte consecutive in singolare, durata oltre sei mesi. Contro le belghe si è rivista anche l’espressione da bel-va feroce che le avevamo visto l’ultima volta al Roland Garros dello scorso an-no. L’assente Caroline Garcia, dal canto suo, è rimasta in silenzio anche sui so-cial network mentre l’ex amica condu-ceva al successo la Francia: non ha an-cora perdonato i commenti fatti da Kiki alla stampa sulla fine del loro rapporto, personale e professionale, lo scorso anno. Con Alize Cornet alle prese con le rogne legate al doping, Capitan Noah dovrà reinventarsi mediatore per pro-vare a battere le campionesse in carica.

gli usA griffati WilliamsSerena Williams e zia Venus sono le due protagoniste dell’altra storia del week-end, dall’altra parte dell’oceano. Dopo il matrimonio, la maternità e qualche mese dedicato al suo privato, la 23 vol-te campionessa Slam è tornata a par-tecipare a una competizione ufficiale. Lo ha fatto timidamente ad Asheville, giocando (e perdendo) con la sorella un doppio a risultato acquisito. Una Venus eccezionale aveva già vinto due singo-lari, il numero 1.000 e 1.001 della sua irripetibile carriera, mentre Coco Van-deweghe aveva battuto un’agguerrita Richel Hogenkamp nel secondo incon-tro. Non è detto che Serena ad aprile sia del tutto esclusa dal partecipare: la Francia in primavera è uno dei suoi luoghi del cuore. Come Venus, proba-bilmente sceglierà all’ultimo. Ciò che conta, in ogni caso, è che con Coco, con Kathy Rinaldi e con la vittoria dello scorso anno la squadra USA ha trovato una nuova identità. Ora la differenza tra vittoria e sconfitta non sta più nella presenza o meno delle sorelle Williams. Una novità benedetta anche da loro.

tutti i risultati dei quarti di finaleGermania b. Bielorussia 3-2Aryna Sabalenka (BLR) b. Tatjana Maria (GER) 4-6 6-1 6-2, Antonia Lottner (GER) b. Aliaksandra Sasnovich (BLR) 7-5 6-4, Tatjana Maria (GER) b. Vera Lapko (BLR) 6-4 5-7 6-0, Aryna Sabalenka (BLR) b. Antonia Lottner (GER) 6-3 5-7 6-2, Anna-Lena Groenefeld/Tatjana Maria (GER) b. Lidziya Marozava/Aryna Sabalenka (BLR) 6-7(4) 7-5 6-4.

Repubblica Ceca b. Svizzera 3-1Petra Kvitova (CZE) b. Viktorija Golubic (SUI) 6-2 1-6 6-3, Barbora Strycova (CZE) b. Belinda Bencic (SUI) 6-2 6-4, Petra Kvitova (CZE) b. Belinda Bencic (SUI) 6-2 6-4, Timea Bacsinszky/Jil Teichmann (SUI) b. Lucie Safarova/Barbora Strycova (CZE) 1-6 6-4 10/8.

Francia b. Belgio 3-2Elise Mertens (BEL) b. Pauline Parmentier (FRA) 6-2 6-1, Kristina Mladenovic (FRA) b. Kirsten Flipkens (BEL) 6-2 6-4, Kristina Mladenovic (FRA) b. Elise Mertens (BEL) 6-4 6-4, Alison Van Uytvanck (BEL) b. Pauline Parmentier (FRA) 6-1 6-3, Amandine Hesse/Kristina Mladenovic (FRA) b. Kirsten Flipkens/Elise Mertens (BEL) 6-4 2-6 6-2.

Stati Uniti b. Olanda 3-1Venus Williams (USA) b. Arantxa Rus (NED) 6-1 6-4, Coco Vandeweghe (USA) b. Richel Hogenkamp (NED) 4-6 7-6(6) 6-3, Venus Williams (USA) b. Richel Hogenkamp (NED) 7-5 6-1, Lesley Kerkhove/Demi Schuurs (NED) b. Serena Williams/Venus Williams (USA) 6-2 6-3.

Il doppiocon Venus e Serena

Williams (USA) durantela sfida con l’Olanda - ininfluente

ai fini del risultato - che ha segnato il ritorno in campo di Serena...

Capitan Noah spingeil doppio franceseMladenovic/Hessenello spareggiocontro il Belgio

Page 10: Le ragazze di Tathiana: che bellezza! - Supertennis · di tornare nella serie A di Fed Cup, il World Group. Non eravamo una ... L’impresa delle ragazze di Capitan Tathiana Garbin

10

focus next gen

Il giovanissimo Fritzha già vissuto due volteOrmai il suo nome circola da un po’, nonostante sia nato nel 1997.È già sposato, è già padre ed è già stato n.53 Atp nel 2016. Ora “torna” protagonista dopo una bella vittoria a livello Challenger e con nuovi obiettivi

di AlessAndro nizegorodcew

Finalmente lontano dalle luci dei riflettori, Taylor Fritz è tornato. A Newport Beach, dove si è dispu-tato un Challenger di altissimo

livello, il ventenne di Rancho Santa Fe è tornato a conquistare un titolo a due anni di distanza dal successo a Happy Valley del 2016. “Ho ritrovato fiducia e convinzione - ha spiegato Fritz dopo la finale vinta in rimonta contro Bradley Klahn con il punteggio di 3-6 7-5 6-0 – anche perché non riuscivo a trionfare in un Challenger da tanto tempo. Ero tesissimo, anche avanti 5-0 al terzo set non riuscivo a tranquillizzarmi, ma al-la fine ce l’ho fatta”. Lo statunitense è tornato tra i Top 80 la settimana scor-sa (oggi è n.86), avvicinando quel best ranking di numero 53 raggiunto nell’a-gosto del 2016. “Il primo obiettivo di-chiarato della stagione è arrivare tra i primi 50 giocatori del mondo, ma il so-gno sarebbe quello di partecipare agli Australian Open 2019 da testa di serie”.

da rancho santo FeLa storia di Taylor Fritz, tra le altre cose figlio d’arte, inizia a Rancho Santa Fe, un piccolo sobborgo di San Diego, Cali-fornia. Il padre è Guy Fritz, numero 301 Atp nel 1978 mentre la madre, Kathy May, ha conquistato lo Us Clay Court Championships a Indianapolis nel 1976. Tifosissimo dei San Diego Char-gers, compagine NFL della sua città, da giovanissimo sogna di diventare gio-catore proprio di football americano, ma il suo destino è il tennis. La USTA supporta da sempre Taylor, aiutandolo economicamente, mentre nei tornei a seguirlo è papà Guy. A livello giovani-le la sua crescita è folgorante. La prima semifinale in uno Slam junior arriva a Wimbledon nel 2014, quando supera Filippo Baldi nei quarti di finale per 7-5

6-7 7-5. “Ricordo benissimo quel match - racconta Baldi - che fu giocato ad al-to livello da entrambi. Mi impressio-nò perché non riuscivo a trovargli un punto debole. La mia sensazione fu di un giocatore già pronto ad esplodere, anche se non si muoveva benissimo in campo. Forse può essere quello il suo tallone d’achille”. Il 2015 porta Fritz sul tetto del mondo nella classifica under 18, con la ciliegina sulla torta del successo agli Us Open in finale sul connazionale Tommy Paul. Durante la stagione si destreggia bene anche sul-la terra, raggiungendo la finale a Parigi e la “semi” al Bonfiglio. Anche a livello professionistico la partenza è lanciata: tre challenger vinti tra 2015 e inizio 2016, Top-60 Atp e un futuro roseo da predestinato.

Pistol Pete e la paternità“Ha un grande futuro davanti a sé, col-pisce la palla in maniera incredibile e il suo diritto è fantastico. Inoltre ha

era n.53 Atp giàun anno fa

Taylor Fritz, nato a: Rancho Santa Fe,il 28 ottobre 1997

Altezza: 193 cm, peso: 84 KgRanking: n.86 Atp (best ranking 53, 29 agosto 2016)

Titoli Challenger: 4 (Sacramento 2015, Faifield 2015, Happy Valley 2016,

Newport Beach 2018)Top 10 battuti: 1 (Cilic, Indian Wells 2017)

(foto Getty Images)

Page 11: Le ragazze di Tathiana: che bellezza! - Supertennis · di tornare nella serie A di Fed Cup, il World Group. Non eravamo una ... L’impresa delle ragazze di Capitan Tathiana Garbin

11

focus next gen

il giusto atteggiamento in campo, ha voglia di imparare ed ascoltare”. Pete Sampras parlava così, due anni fa, di Fritz, dopo che l’allora diciottenne con-quistò i tornei di Sacramento, Fairfield e Happy Valley. Se la carriera professio-nistica del giovane Taylor è parsa da subito quella di un enfant prodige, la vita privata è stata, se possibile, ancor più precoce: matrimonio a 18 anni con la bellissima Raquel, padre a 19 del pic-colo Jordan. Due eventi che non potevano non cam-biare la gerarchia di Fritz in termini di priorità. Prima la famiglia, poi il tennis. Oggi, dopo che era uscito anche dai primi 130 giocatori del mondo, Fritz è tornato. Senza squilli di tromba, senza grande pubblicità, mentre tutto il mon-do era concentrato sul ventesimo di Roger Federer. “Voglio riuscire a dare a mia moglie e mio figlio tutto quello che posso tramite il mio lavoro: il tennis”, così raccontava Fritz a pochi giorni dal-la nascita del suo primogenito. All’ini-

HAsHTAg #neXTgen

opelka compra le scarpe... di Fritz e lui ci scherza su Twitter

Fritz e Opelka, oltre a essere due tra i Next Gen statunitensi più interessan-ti, sono molto amici. Reilly si è addirittura fatto spedire delle scarpe “marchiate” Fritz. Taylor ha commentato: “non è una persona normale ahahah”.

Fritz e gli atri next gen UsaTaylor Fritz, grazie al successo a Newport Beach, è diventato il primo Next Gen a conquistare un titolo challenger nel 2018. Ma, tra gli statunitensi, in molti si stanno mettendo in luce. Reilly Opel-ka (semifinale a Playford e a Newport Beach) e Michael Mmoh (quarti di finale, partendo dalle qualificazioni, nell’Atp di Brisbane), a suon di piazzamenti a livello Challenger e Atp, sono attualmente alla sesta e settimana piazza della Race to Milan e si candida-no, insieme a Fritz, per un posto nella seconda edizione delle Atp Next Gen Finals. Senza dimenticare Frances Tiafoe, Stefan Kozlov e Tommy Paul. (al.ni.)

Marc Polmans vinceil suo primo challengerMarc Polmans conquista il primo titolo challenger della carriera. Il tennista australiano (sudafricano di nascita), classe 1997, ha trionfa-to nel torneo di casa di Launceston senza perdere alcun set. Polmans ha messo in fila buoni giocatori come Nishioka, Harris e Mousley, al-zando al cielo la coppa. Il giovane ‘aussie’, grazie a questo successo, sale alla piazza n.225 al mondo e al sesto posto nella Race to Milan (davanti ad Alexander Zverev). Solido mentalmente e tecnicamente, Polmans è poco appariscente ma molto efficace e si candida seriamen-te per un posto alle prossime Next Gen Atp Finals. (al.ni.)

zio è stato molto difficile staccarsi da Raquel e Jordan per girare il mondo, ma pian piano Taylor è tornato a domi-nare tecnicamente, e ancor prima men-talmente, i suoi avversari, palesando tutte le qualità mostrate sino a un paio di anni fa. Il 2018 è iniziato con il bot-to: finale a Noumea e vittoria a Newport Beach, terzo posto nella Race to Milan con 188 punti conquistati e una fiducia in crescita esponenziale. Il 2018 può essere l’anno di Taylor Fritz.

Moutet e Kuhnsotto i riflettoriCarattere fumantino e grande tennis, il francese Corentin Moutet ha raggiunto a Quito il primo quarto di finale Atp. Classe 1999, nato a Neully-sur-Seine, ha fatto valere il suo talento sulla terra ecuadoriana, prendendosi il lusso di battere Ivo Karlovic in una maratona terminta 8-6 al tie-break del terzo set. Nicola Kuhn invece, padre tedesco, madre russa e base spagnola, è arrivato in finale nel challenger di Budapest (Ungheria), battuto da Pospisil. Ora è n.204 Atp. (al.ni.)

Page 12: Le ragazze di Tathiana: che bellezza! - Supertennis · di tornare nella serie A di Fed Cup, il World Group. Non eravamo una ... L’impresa delle ragazze di Capitan Tathiana Garbin

12

terza pagina

Vecchio Agassi, n.1...Il campione americano, uno degli otto nella storia a vincere tutti i tornei del Grand Slam, salì in vetta per la prima volta nell’aprile ’95, quando stava per compiere 25 anni. Ma l’impresa record fu tornarci a 33 suonati

di AlEssAndro MAstroluCA

Foto gEtty iMAgEs

“Devi vincere tanto per essere numero 1, de-vi cercare di essere al meglio”, diceva Andre

Agassi agli Internazionali BNL d’Ita-lia. Sta difendendo un piccolo pezzo di storia, è da qualche settimana il più anziano numero 1 del mondo da quando esiste il ranking computeriz-zato. Un traguardo che ha raggiunto l’11 maggio 2003, a 33 anni e 13 gior-ni, e mantenuto per 14 settimane.È un anno speciale per Agassi, che inizia con l’ottavo e ultimo titolo del-lo Slam. In Australia lascia solo un set, contro il francese Escude al ter-zo turno, fino al trionfo sul tedesco Rainer Schuettler in una finale mai davvero iniziata. Era dal 1995 che non chiudeva un major con un per-corso così netto, sicuro, dominante. “Come puoi non essere sorpreso se continui a vincere anno dopo anno? Vincere è una sensazione che mi ha travolto già dalla prima volta che l’ho sperimentata”. Negli Slam vincerà 19 partite su 22, raggiungerà la semifi-nale allo Us Open (dove però arriverà provato contro Juan Carlos Ferrero), i quarti al Roland Garros, per il terzo anno di fila, e gli ottavi a Wimbledon.Ma è l’avvio della stagione a fare la differenza. A San Jose, nel primo tor-neo dopo Melbourne, salva un match point nei quarti contro il bielorusso Vladimir Voltchkov. Agassi vincerà il titolo per la quinta volta da quando l’evento si è trasferito in California in finale sul nostro Davide Sanguinetti

e centrerà il 57mo titolo in carriera.

riscrive la storiaSi porta dietro un problema alla spal-la, che lo induce a ritirarsi da Indian Wells. Si ripresenta in campo a Miami e scrive la storia. Vince il torneo per la sesta volta, una in più della mo-glie Steffi Graf. La forma diventa so-stanza, in una finale mai davvero in discussione contro lo spagnolo Car-los Moya. “Mi sento bene, ho ancora molta voglia di giocare” commenta. “Non potrei essere più felice di come colpisco, mi piace quasi tutto quello che faccio in campo”. Vince a Hou-ston, ancora sul rosso, e si presenta

a Wimbledon dopo la semifinale al Queen’s. Confessa candidamente che Pete Sampras, ormai ritirato, non gli manca nemmeno un po’, e torna su quel numero, su quell’uno che ancora rimane accanto al suo nome. “Essere numero 1 a quest’età è un risultato fenomenale. Devi aver giocato molto e bene per 52 settimane per essere lì, e per me non è più così facile. Ora devo scegliere i tornei con molta più attenzione”.

Poi c’è FedererAttenzione che lo porta a non gioca-re più dopo lo Us Open per due me-si, fino alla Tennis Masters Cup, che si gioca all’aperto sui campi duri di Houston. Nel round robin batte Fer-rero e Nalbandian, elimina Schuettler in semifinale ma perde due volte, nel girone e in finale, contro l’uomo che due anni dopo contro di lui in finale agli Us Open, porterà il tennis “in un luogo che non riconosco”, dirà Agas-si nella sua autobiografia “Open”. Il dominio di Roger Federer nel match che chiude il 2003 è totale. Chiude 6-3 6-0 6-4 in 88 minuti. Agassi si li-mita a 13 vincenti contro 39 e a un solo ace contro i 12 dello svizzero. È un passaggio di consegne. Agassi è il più anziano qualificato al Masters dai tempi di Arthur Ashe nel 1978, e sarà il top 5 più agé a fine anno dal 1987, quando Jimmy Connors chiuse da numero 4. È un segno dei tempi, la sua ultima stagione con più di un titolo all’attivo. Per essere numero 1 devi essere al meglio e farlo a lun-go. E per il “kid” ormai cresciuto sarà sempre più difficile.

Andre n.1 già a 25 anniAndre Agassi era già arrivato al n.1 del mondo il 10 aprile 1995, due settimane prima del 25° compleanno, dopo il primo trionfo all’Australian Open. È il 12° n.1 da quando esiste il ranking computerizzato, nel 1973. Dopo altre due settimane in vetta all’inizio del 1996, nel 1997 esce fuori dai 100, sprofondando al n.141. Tocca il fondo per ragioni personali e sportive ma risalirà e nel 1999 chiuderà la sua unica stagione in vetta. Trascorre 52 settimane in testa fino al settembre 2000 prima dell’impresa del 2003.

Agassial Masternel 2003con RogerFederer

Agassi vince gliAustralian Open 2003

Page 14: Le ragazze di Tathiana: che bellezza! - Supertennis · di tornare nella serie A di Fed Cup, il World Group. Non eravamo una ... L’impresa delle ragazze di Capitan Tathiana Garbin

14

i numeri della settimana

I primi 20 del ranking AtpPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Rafael Nadal (ESP) 97602 Roger Federer (SUI) 96053 Marin Cilic (CRO) 49604 Alexander Zverev (GER) 44505 Grigor Dimitrov (BUL) 44256 Dominic Thiem (AUT) 40607 David Goffin (BEL) 34608 Jack Sock (USA) 28809 Juan Martin del Potro (ARG) 2815

10 Pablo Carreno Busta (ESP) 270511 Kevin Anderson (RSA) 262012 Sam Querrey (USA) 249013 Stan Wawrinka (SUI) 247514 Novak Djokovic (SRB) 247015 Nick Kyrgios (AUS) 239516 Lucas Pouille (FRA) 233517 Tomas Berdych (CZE) 232018 John Isner (USA) 223019 Jo-Wilfried Tsonga (FRA) 205020 Albert Ramos-Vinolas (ESP) 1985

I primi 20 italiani del ranking AtpPos. Rank. Nome Punti

1 22 Fabio Fognini 18502 52 Paolo Lorenzi 9553 81 Andreas Seppi 6864 83 Thomas Fabbiano 6765 102 Marco Cecchinato 5436 124 Matteo Berrettini 4657 132 Stefano Travaglia 4448 151 Alessandro Giannessi 3699 175 Simone Bolelli 313

10 176 Lorenzo Sonego 31311 188 Salvatore Caruso 29112 207 Stefano Napolitano 25413 228 Andrea Arnaboldi 22914 239 Matteo Viola 21715 250 Lorenzo Giustino 205

16 264 Matteo Donati 19817 288 Luca Vanni 17018 292 Federico Gaio 16619 316 Gianluigi Quinzi 15220 321 Alessandro Bega 149

Le prime 20 del ranking WtaPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Caroline Wozniacki (DEN) 79652 Simona Halep (ROU) 76163 Elina Svitolina (UKR) 58354 Garbine Muguruza (ESP) 56905 Karolina Pliskova (CZE) 54456 Jelena Ostapenko (LAT) 50007 Caroline Garcia (FRA) 44958 Venus Williams (USA) 42779 Angelique Kerber (GER) 3031

10 Julia Goerges (GER) 290011 Johanna Konta (GBR) 282512 Sloane Stephens (USA) 281313 Kristina Mladenovic (FRA) 277014 Madison Keys (USA) 264415 Anastasija Sevastova (LAT) 254016 Ashleigh Barty (AUS) 2486 17 Coco Vandeweghe (USA) 2434 18 Magdalena Rybarikova (RUS) 236319 Svetlana Kuznetsova (RUS) 236220 Elise Mertens (BEL) 2215

Le prime 20 italiane del ranking WtaPos. Rank. Nome Punti

1 61 Camila Giorgi 9372 93 Francesca Schiavone 7083 141 Sara Errani 4144 156 Roberta Vinci 3775 161 Jasmine Paolini 3636 178 Deborah Chiesa 3257 205 Martina Trevisan 2778 206 Georgia Brescia 2719 221 Jessica Pieri 253

10 269 Giulia Gatto-Monticone 20011 281 Cristiana Ferrando 18012 292 Camilla Rosatello 16613 313 Martina Di Giuseppe 15114 337 Stefania Rubini 13115 352 Anastasia Grymalska 123

16 371 Martina Caregaro 10817 432 Camilla Scala 8318 440 Alice Matteucci 8119 447 Gaia Sanesi 7820 484 Lucrezia Stefanini 67

Il quinto moschettiere

di giorgio sPAlluto - Foto gEtty iMAgEs

5 i titoli vinti in carriera da Lucas Pouille (nella foto), di cui 3 salvando match-point. Il francese, che a Montpellier si è salvato per ben 2 volte a un punto dalla sconfitta con Jo-Wilfried Tsonga, si era giàimposto per il rotto della cuffiaa Budapest e Stoccarda nel 2017.

3 i qualificati ad aver vinto un torneo Atp nel 2018. Alla vittoria di Daniil Medvedeva Sydney, si sono aggiunti la scorsa settimana, Roberto Carballes Baenaa Quito e Mirza Basic a Sofia.

27 i derby francesi in una finale Atp. Quella disputata all’Open Sud de Francedi Montpellier tra Gasquet e Pouilleè stata la 19a finale tutta transalpina a disputarsi in Francia.

2 le vittorie contro Top 100 ottenutein carriera da Deborah Chiesa. La tennista trentina, prima del successo ai dannidi Lara Arruabarrena in Fed Cup, aveva sconfitto Kirsten Flipkens nelle qualificazioni del Wta di San Pietroburgo.

1.001 le partite disputatein carriera da Venus Williams. La tennista statunitense ha raggiunto la quadrupla cifra in Fed Cup, trascinando gli Stati Uniti al netto successo sull’Olanda. La “Venere Nera” esordì a livello Wta il 31 ottobre del 1994 ad Oakland, a 14 anni,battendo Shaun Stafford per 6-3 6-4.

I PRIMI 16 DEL RANKING ATP NExT GENPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Andrey Rublev (AUS) 2852 Alex de Minaur (AUS) 2403 Taylor Fritz (USA) 2064 Casper Ruud (NOR) 1195 Stefanos Tsitsipas (GRE) 966 Marc Polmans (AUS) 947 Alexander Zverev (GER) 908 Michael Mmoh (USA) 84

Pos. Nome (nazionalità) Punti9 Miomir Kecmanovic (SRB) 82

10 Reilly Opelka (USA) 7411 Denis Shapovalov (CAN) 6512 Corentin Moutet (FRA) 6213 Jaume Munar (ESP) 5614 Nicola Kuhn (ESP) 5415 Daniel Altmaier (GER) 4816 Carlos Taberner (ESP) 46

Page 16: Le ragazze di Tathiana: che bellezza! - Supertennis · di tornare nella serie A di Fed Cup, il World Group. Non eravamo una ... L’impresa delle ragazze di Capitan Tathiana Garbin

16

Roger a caccia del n.1

Dove non arrivano le diret-te (per questioni di abbon-danza), ci pensano le diffe-rite. E così il palinsesto dei

prossimi giorni di SuperTennis Tv si trasformano in un grande manifesto di tennis live da tutto il mondo. Que-sta settimana la perla è Rotterdam, evento Atp 500 ormai diventato un must della stagione invernale euro-pea e quest’anno impreziosita dalla presenza ai nastri di partenza di Mr 20 Slam Roger Federer. Lo svizzero, dopo l’incredibile traguardo tagliato, va di nuovo alla ricerca della prima piazza mondiale. E lo fa proprio in Olanda (e sugli schermi di SuperTen-nis), dove la finale si gioca domenica sera, all’ora di cena (19.30 in diretta su SuperTennis) ma sarà anticipata dall’epilogo di altri tre eventi. Quello femminile di Doha, e quelli maschili

il tennis in tv

domenica dalle 15.00 un poker di finali tutte liveGiovedì 15

00:30 - ATP 500 Rotterdam (differita)02:00 - ATP 500 Rotterdam (differita)04:00 - ATP 500 Rotterdam (differita)05:30 - WTA Doha (replica) 07:00 - WTA Doha (replica) 09:00 - WTA Doha (replica) 11:00 - LIVE ATP 500 Rotterdam12:00 - LIVE WTA Doha 13:30 - Tennis Parade 13:45 - LIVE WTA Doha15:15 - Supertennis Today 15:30 - LIVE WTA Doha16:45 - Supertennis Today 17:00 - LIVE WTA Doha19:15 - Supertennis Today 19:30 - LIVE ATP 500 Rotterdam 21:15 - Supertennis Today 21:30 - LIVE ATP 500 Rotterdam 22:45 - LIVE ATP 250 Buenos Aires

Venerdì 1600:30 - LIVE ATP 250 Buenos Aires02:00 - ATP 500 Rotterdam (differita)04:00 - WTA Doha (differita)06:00 - ATP 500 Rotterdam (differita)08:00 - Magazine ATP08:30 - ATP 500 Rotterdam (differita) 10:30 - WTA Doha (replica) 12:15 - Tennis Parade 12:30 - LIVE ATP 500 Rotterdam 13:30 - LIVE WTA Doha 15:15 - Supertennis Today 15:30 - LIVE WTA Doha17:45 - Supertennis Today 18:00 - LIVE WTA Doha19:15 - Supertennis Today 19:30 - LIVE ATP 500 Rotterdam 21:15 - Supertennis Today 21:30 - LIVE ATP 500 Rotterdam 22:45 - LIVE ATP 250 Buenos Aires

Sabato 1701:30 - LIVE ATP 250 New York 03:30 - LIVE ATP 250 New York 05:30 - ATP 250 New York (differita)07:15 - Tennis Parade07:30 - ATP 500 Buenos Aires (differita)09:00 - ATP 500 Buenos Aires (differita)11:00 - ATP 500 Rotterdam (differita)13:00 - WTA Doha (differita) 14:45 - Supertennis Today 15:00 - LIVE WTA Doha SF16:30 - Supertennis Today 16:45 - LIVE WTA Doha SF 18:00 - LIVE ATP 250 Buenos Aires SF1 19:30 - LIVE ATP 500 Rotterdam 21:15 - Supertennis Today 21:30 - ATP 500 Rotterdam SF1 (differita)23:30 - ATP 250 New York (differita)

Domenica 1801:30 - LIVE ATP 250 New York 03:00 - ATP 250 Buenos Aries SF2 (differita) 04:45 - ATP 500 Rotterdam (replica) 06:30 - ATP 250 Buenos Aires (replica) 08:15 - WTA Doha (replica) 10:00 - ATP 250 New York (replica) 11:45 - ATP 500 Rotterdam (replica) 13:30 - WTA Doha (replica) 15:15 - Supertennis Today 15:30 - LIVE ATP 500 Rotterdam Finale 16:00 - LIVE WTA Doha Finale 17:45 - Supertennis Today 18:00 - LIVE ATP 250 Buenos Aires Finale 20:30 - Tennis Parade20:45 - Supertennis Today 21:00 - LIVE ATP 250 New York23:00 - ATP Rotterdam Finale (replica)

Lunedì 1900:30 - WTA Doha Finale (replica)02:00 - WTA Dubai (differita)03:30 - WTA Dubai (differita) 05:00 - ATP 250 New York Finale (replica) 07:00 - ATP 250 Buenos Aires Finale (replica) 09:00 - WTA Doha Finale (replica) 11:00 - LIVE WTA Dubai 13:00 - LIVE WTA Dubai 14:45 - Reloaded Coppa Davis 1° turno 15:45 - Tennis Parade16:00 - LIVE WTA Dubai17:45 - News18:00 - LIVE WTA Dubai19:55 - News 20:00 - I Miti del Foro 20:30 - LIVE ATP 500 Rio de Janeiro 22:30 - Tie Break 23:00 - LIVE ATP 500 Rio de Janeiro

Martedì 2001:00 - LIVE ATP 500 Rio de Janeiro 03:00 - WTA Dubai (replica) 05:00 - WTA Dubai (replica) 07:00 - ATP 500 Rio de Janeiro (replica) 08:45 - Tennis Parade09:00 - WTA Dubai (replica) 11:00 - LIVE WTA Dubai 13:00 - LIVE WTA Dubai 14:45 - ATP 500 Rio de Janeiro (replica)16:00 - LIVE WTA Dubai17:45 - News18:00 - LIVE WTA Dubai19:00 - LIVE ATP 250 Marsiglia 20:30 - LIVE ATP 500 Rio de Janeiro 23:00 - LIVE ATP 500 Rio de Janeiro

Mercoledì 2101:00 - LIVE ATP 500 Rio de Janeiro 02:00 - LIVE ATP 250 Delray Beach 04:00 - ATP 250 Marsiglia (differita)06:00 - ATP 250 Delray Beach (differita) 08:00 - Reloaded Coppa Davis 1° turno 201809:00 - WTA Dubai (replica) 11:00 - LIVE WTA Dubai12:45 - LIVE WTA Dubai 14:30 - LIVE WTA Dubai 15:45 - Tennis Parade 16:00 - LIVE WTA Dubai17:45 - News 18:00 - LIVE WTA Dubai19:00 - LIVE ATP 250 Marsiglia 20:30 - LIVE ATP 500 Rio de Janeiro 23:00 - LIVE ATP 500 Rio de Janeiro

NB: il palinsesto è soggetto a modifiche. In rosso gli eventi live, in giallo le News, in verde le prime emissioni, in azzurro le differite e in viola gli speciali

di Buenos Aires e New York City. Una scorpacciata di match la cui bussola sarà lo studio di SuperTennis Today, a fare da raccordo tra un’emozione e l’altra. Fondamentale, dicevamo, an-

Roger Federer impegnato nel torneo Atp 500 di Rotterdam punta a tornare in vetta al ranking maschile

che il ruolo delle differite. Perché per-mettono di non perdersi nulla in un periodo nel quale, di tornei trasmes-si, a cavallo tra le due settimane, ce ne sono ben 7, in tre continenti.

Page 17: Le ragazze di Tathiana: che bellezza! - Supertennis · di tornare nella serie A di Fed Cup, il World Group. Non eravamo una ... L’impresa delle ragazze di Capitan Tathiana Garbin

ibi18

17

Per gli Under 18i biglietti da 1€Il Foro Italico come al solito apre le porte ai più giovani e agli iscritti alle scuole tennis riconosciute dalla Federazione. Per chi ha meno di 18 anni prezzi simbolici per i tagliandi ground da 1 a 15€. Richieste entro l’8 aprile

L’edizione 2018 degli Inter-nazionali BNL d’Italia si svolgerà al Foro Italico di Roma dal 7 al 20 maggio

2018. Come la scorsa edizione, sia il torneo maschile che quello fem-minile si svolgeranno nello stes-so periodo, dando la possibilità di assistere nella stessa giornata alle imprese di Federer, Djokovic, Nadal, Sharapova o dei nostri cam-pioni e delle nostre campionesse azzurri, proprio come avviene nei tornei del Grande Slam.Gli allievi delle Scuole Tennis rico-nosciute dalla FIT, di categoria non superiore agli under 18, in pos-sesso di tessera Fit 2018, potran-no richiedere l’accesso al settore ground a un prezzo simbolico che andrà da 1 a 15 euro. La Federazione ha reso disponibile un’offerta con prenotazione di ho-tel a prezzi convenzionati, fruibile tramite call center al numero 06-97626248 o via mail all’indirizzo [email protected], che con-sentirà a chi aderisce di entrare gratuitamente al campo Centrale con il biglietto ground nei giorni di domenica 13 e lunedì 14 maggio (fino a esaurimento dei posti a di-sposizione).

I numeri e la mailTutti i tipi di biglietti promoziona-li dovranno essere richiesti entro il giorno 8 aprile 2018, tramite il mo-dulo reperibile su www.federten-nis.it, unitamente alla richiesta di eventuali servizi per il trasporto e l’alloggio. Dallo scorso lunedì, per chi vuole informazioni dettagliate e conferme, sono attivi il numero telefonico 342/6302754 (dal lune-dì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 14.00 alle ore 16.00) e l’indirizzo email [email protected]. Tutte le conferme per la disponibilità dei biglietti richiesti saranno esclusiva-mente comunicate via e-mail.

Giallista o designer? Puoi essere ospite al Foro ItalicoA chi si diletta in arti grafiche, di ogni tipo gli IBI18 chiedono di proporre e realizzare il soggetto che diventerà la copertina del programma ufficia-le. Il gioco è aperto a chiunque voglia declinare insieme tennis e arte. La proposta più adeguata, a insindacabile giudizio del team comunicazione, diventerà la copertina del programma. Quando vi metterete all’opera, tenete conto che il torneo è combined, con uomini e donne impegnati conte-stualmente. La vostra creazione dovrà essere inviata in formato PDF o JPG in alta risoluzione (300dpi) a [email protected] entro il 25 marzo 2018. Su www.federtennis.it le specifiche tecniche per la realizzazione.Ma non è finita qui. Perché anche gli scrittori potranno accogliere la sfida degli IBI18 e potranno farlo inviando il loro racconto... giallo. Gli appas-sionati di tennis che vogliano cimentarsi nelle vesti di giallisti hanno l’occasione che aspettavano. Il racconto migliore sarà pubblicato a puntate sul sito ufficiale degli IBI durante il torneo. Serve un racconto a trama noir o un thriller che si svolga al Foro nei giorni del torneo. Il racconto vincente sarà pubblicato sul sito internazionalibnlditalia.com. I testi devono essere inviati a [email protected] entro il 25 marzo 2018; sul sito www.federtennis.it potrete trovare tutte le specifiche. Ma adesso viene il bello: gli autori delle dieci migliori cover e dei dieci migliori racconti noir saranno nostri ospiti al Foro italico domenica 13 o lunedì 14 maggio.

A seguito dell’elevatissimo numero di richieste pervenute nelle più re-centi edizioni del torneo, la Fit ga-rantirà i biglietti promozionali per i giorni di mercoledì 9, giovedì 10, venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 maggio.Per i giorni successivi, fatta ecce-zione per le scuole tennis che usu-fruiranno del servizio prenotazione Hotel, si riserva il diritto di ridurre il numero o di assegnare ad altro giorno i biglietti richiesti. Sarà data priorità ai Circoli i cui allievi hanno partecipato ai Centri Federali Estivi nell’anno 2017. Insomma, gli IBI co-stano come un caffè: un’occasione da non perdere.

Page 18: Le ragazze di Tathiana: che bellezza! - Supertennis · di tornare nella serie A di Fed Cup, il World Group. Non eravamo una ... L’impresa delle ragazze di Capitan Tathiana Garbin

in italia

18

Padel no-limitsCrescono i numeri dei tesserati ma anche delle strutture. Ora presenti in 17 regioni. Inaugurato il primo campo a Cagliari col presidente Fit Binaghi.Sempre più tornei e un progetto in partenza che porta la disciplina in piazza

L’inaugurazione del primo campo di Cagliari: tra i protagonisti del match inauguraleanche il presidente della Fit Angelo Binaghi (a destra) e l’ex calciatore Legrottaglie

DI FabIo baGatella

Con un incremento medio del 50% sia di tesserati che di campi da gioco - i primi sono circa 4.300 mentre i

secondi hanno superato quota 500 e sono presenti in 17 regioni - il padel si conferma lo sport con il tasso di crescita più elevato in Italia. Questo incremento esponenziale, comunica-to con soddisfazione alla fine della stagione passata dal presidente del Comitato Fit Paddle Gianfranco Nir-daci, è stato sottolineato anche dal presidente Fit Angelo Binaghi in oc-casione del “battesimo” del primo campo di padel di Cagliari (al Tennis Club) che, assieme alla struttura già attiva presso il Geovillage di Olbia, si propone di fungere da volano per l’intero movimento sardo.Tante le coppie speciali presenti per il torneo-esibizione che ha inaugurato la nuova “gabbia”, collocata proprio al centro dello storico circolo caglia-ritano fondato nel 1955. Il presidente Binaghi è sceso in campo con Stefa-no Mocci, già n.569 Atp in singolare e 258 in doppio con 11 titoli Itf. Il ma-estro e fiduciario regionale di padel Giovanni Derosas ha giocato invece in tandem con Nicola Legrottaglie, ex difensore di Roma e Juventus.

Quanta attivitàStrutture, praticanti e tornei. Dalla Sardegna al Veneto, dove si è giocato il 1° Open 2001 Team (montepremi 1.000€) al Centro Sportivo Plebisci-to di Padova. In gara 45 coppie (33 maschili) e diversi big azzurri come Alessandro Cervellati e Simone Cre-mona, due componenti della Nazio-nale italiana che ha vinto il bronzo negli ultimi Campionati europei: hanno prevalso Cervellati e Filippo Scala, capaci di sconfiggere i primi favoriti Rossi-Spizzica in una semifi-nale al cardiopalma e in finale Cre-mona-Serafino; sul fronte femminile

titolo alle favorite Raffaella Giffuni e Silvia Flamigni su Chiara Agosti e Valentina Giordani. In questo giro d’I-talia in salsa padel, dal Veneto si va in Puglia. A Triggiano, nel barese, per un altro Open (1.499€) al PalaKen-dro: 25 coppie e timbro di altri due Nazionali azzurri, Saverio Palmieri e Gianmarco Toccini (Pupillo-Rossi).

lo Street Padel tourMa se gli agonisti possono beneficia-re di un sempre maggior numero di competizioni, sono soprattutto gli amatori a determinare la consistente e costante crescita del padel italiano. A tal proposito la promozione fe-derale si arricchisce del progetto “Street Padel Tour”. Ideato da Mar-ta Conean del Comitato Fit Paddle,

il programma porterà le “gabbie” direttamente nelle piazze italiane attraverso un viaggio che partirà in aprile dalla Sicilia (Catania) per chiudersi in Liguria (Rapallo), pas-sando per Salerno, Roma, San Be-nedetto del Tronto, Firenze, Jesolo, Milano e Torino. I principali desti-natari del programma saranno i più giovani, bambini e ragazzi, che po-tranno conoscere e sperimentare il padel con l’aiuto di istruttori Fit qualificati; gli agonisti e gli amatori avranno la possibilità di competere in un torneo Open o regionale; circo-li ed imprenditori saranno, invece, invitati a meeting in cui si parlerà di tutto ciò che ruota attorno a questa specialità. Perché il padel, in Italia, coinvolge proprio tutti.

Dal Veneto alla Puglia, le premiazioni di due tornei Open (Padova a sinistra, Triggiano a destra)

Page 19: Le ragazze di Tathiana: che bellezza! - Supertennis · di tornare nella serie A di Fed Cup, il World Group. Non eravamo una ... L’impresa delle ragazze di Capitan Tathiana Garbin

19

Fighter e... promoterPiergiorgio Lugasi, bolognese, è un assiduo frequentatore del mondo amatoriale. Da giocatore nel 2017 si è qualificato per il Master AWT di Brescia, da Area Manager si impegna per “coinvolgere più persone possibile”

circuito fit-tpra

DI ClauDIa PaGanI

Il capello brizzolato e la figura alta e snella gli danno un’aria austera, ma quando lo vedi giocare o par-lare di tennis nei circoli emiliani ti

rendi subito conto di aver di fronte il prototipo del giocatore amatoriale. È così Piergiorgio Lugasi, attualmente n.4 del ranking Fit-Tpra, serio e com-petitivo durante i match; allegro e socievole appena la gara si conclude. Ha 50 anni e quando non si dedica al tennis è Direttore Tecnico Meccanico in una azienda di macchine automati-che della zona di Bologna. Da quando ha conosciuto il circuito amatoriale della Fit, la passione per questo sport è tornata prepotentemente a occupare ogni momento libero, impegnando-lo prima come giocatore e poi come promoter e addirittura area manager dell’Emilia Romagna. “Ho conosciuto il mondo Tpra seguendo il mio canale tv preferito, ovviamente SuperTennis. La pubblicità era interessante e così sono andato sul sito a vedere come funzio-nava questa nuova proposta di gioco - spiega Lugasi -. Iniziai a metà 2015. In quel periodo nella zona di Bologna il circuito era giovanissimo e solo pochi circoli aderivano all’iniziativa. Piano piano però, grazie al passaparola, le cose belle si diffondono”.

San... Siro“Era soprattutto il Siro Tennis Club ad adoperarsi per il mondo Tpra e così diedi disponibilità per diventare Pro-moter per la zona di Bologna”, ricor-da Piergiorgio. “Fui ricontattato dalla direzione del circuito per iniziare la collaborazione e da allora non mi so-no più fermato: credo proprio di aver-ci messo tutto l’entusiasmo e la voglia di un appassionato per far conoscere le potenzialità del Tpra a più amatori possibile”. E in effetti non serve nulla più di questo: tutti possono diventare promoter, basta avere passione, entu-

siasmo, voglia di condividere con gli al-tri esperienze che vanno oltre l’evento sportivo in sé. Girare nei circoli e far conoscere il sistema, cercando di coin-volgere i tanti appassionati che non si sentono all’altezza delle competizioni agonistiche ma che amano mettersi alla prova e sfidare nuovi giocatori. Nell’u-niverso Fit-Tpra si alternano sfide ten-nistiche a cene in compagnia, perché anche se c’è un ranking da scalare, quel che più conta è divertirsi.

Doppia qualificazionePiergiorgio ha iniziato a giocare a ten-nis da ragazzino, poi lo stop, il ritorno

dopo i 30, gli infortuni e lunghe so-ste. “Devo un grosso ringraziamento a Giancarlo Sofia del Tennis Ozzano e a tutte le persone conosciute in quel momento, perché solo grazie a loro ho davvero ritrovato la voglia di gio-care iniziando dalle gare a squadre. Mi ritengo un buon doppista - spiega - convertito al singolo per poter sfrut-tare tutte le opportunità del circuito amatoriale a cui dedico ora tutto il mio tempo libero. I Promoter sono fonda-mentali sul territorio, riescono a por-tare all’attenzione dei giocatori un cir-cuito pieno di possibilità e momenti di sano agonismo... da far sfociare sem-pre in divertimento e una birra finale”. Seguendo questo principio Piergiorgio ha partecipato veramente a ogni tor-neo del 2017 qualificandosi sia al Ma-ster AWT di Brescia che al Master Kia di Firenze. “Sarebbe stato molto più semplice centrare la partecipazione al Master di Brescia senza la battaglia di un anno intero con il mio conterraneo Marco Bistarelli, ma esserci arrivati en-trambi è stato ancor più bello”. Obiet-tivi? “Beh, portare sempre più giocato-ri nel circuito e poi... batterli”.

Piergiorgio Lugasi, sopra in arancio

premiato daMassimiliano

Narducci al CtTozzona per

il SuperSlamWimbledon

vinto nel 2017

Page 20: Le ragazze di Tathiana: che bellezza! - Supertennis · di tornare nella serie A di Fed Cup, il World Group. Non eravamo una ... L’impresa delle ragazze di Capitan Tathiana Garbin

personal coach

20

Gomito del tennista?Gioca il rovescio sicuroAmatori e dilettanti usano movimenti biomeccanicamente non vantaggiosio in equilibrio precario. Invece impattare davanti al corpo, con il segmento braccio-avambraccio-polso in linea, è l’ideale per prevenire l’epicondilite

DI RoDolFo lISI *

Se è vero che i fenomeni lesivi all’inserzione condiloidea e ai motori muscolari estensivi del gomito sono da ascriversi, in

primis, alle vibrazioni indotte dall’im-patto palla-racchetta, è altrettanto vero che lo scarso allenamento, la precaria coordinazione muscolare, l’inadeguata preparazione muscolare del comparto omero-ulnare, radio-ulnare prossimale e radio-omerale possono rappresenta-re, a ben donde, fattori di rischio.I campioni, quelli con la “C” maiusco-la, sono in grado di “sincronizzare” le contrazioni muscolari in modo che si verifichino secondo una sequenza spe-cifica, collegando così gli arti inferiori con il braccio-racchetta in un’efficiente catena cinetica dinamica. Da tale inte-grazione scaturisce un adeguato trasfe-rimento dell’energia, accumulata nella fase iniziale del movimento, e una più razionale distribuzione delle forze tra i vari segmenti corporei. Più pre-cisamente, il trasferimento di energia evolve dai piedi al tronco attraverso la torsione ascendente delle gambe e dal tronco alle spalle sino a raggiungere la racchetta.

la giusta posizioneAccanto a queste considerazioni, ne va aggiunta un’altra altrettanto importan-te. Sebbene non esista un movimento ideale che si adatti a ogni atleta (un’ese-cuzione tecnica formalmente corretta può comunque essere causa di patolo-gia in presenza di strutture anatomiche favorenti l’insorgenza di disfunzioni), il tennista d’élite effettua il rovescio a una sola mano con modalità ben defi-nite, in accordo, cioè, con i fondamenti di base della meccanica finalizzati alla fluidità del gesto e alla riduzione del dispendio energetico (Figura 1). I ten-nisti dilettanti, per contro, assumono

spesso posizioni in equilibrio precario o biomeccanicamente non vantaggio-se. Diversi specialisti consigliano di rifuggire dalla impropria modalità di conduzione del gesto tecnico del rove-scio nota sotto la dizione “leading el-bow backhand technique”. I principianti, in altre parole, eseguono un rovescio in “ritardo” con il gomito

Le specifiche di un rovescio “sicuro” contemplano: 1) tempistica esecutiva (timing) ottimale;2) adeguato trasferimento della massa corporea sulla palla; 3) braccio dominante distesosia all’inizio del movimento a colpire (A) sia all’impatto (B).

1

Leading elbow backhand. Il tennista “porta il colpo” a gomito flesso e, in fase preparatoria (A), la testa della racchetta è posizionata sotto il livello del polso. Non consigliato.

2

che anticipa il braccio e “punta” verso la rete (Figura 2). Così si viene a confi-gurare un errato meccanismo d’azione che annovera, tra gli altri, anche una scorretta cinematica del polso.

* posturologo, laureato in Scienze e tecniche delle attività motorie

preventive e adattative

Page 22: Le ragazze di Tathiana: che bellezza! - Supertennis · di tornare nella serie A di Fed Cup, il World Group. Non eravamo una ... L’impresa delle ragazze di Capitan Tathiana Garbin

19

racchette e dintorni

Cominciamo una serie di articoli per scoprire tutto sugli attrezzi adatti ai più piccoli. Durante la loro fase di crescita e quella di apprendimento del nostro sport. Ecco dei punti di riferimento e regole pratiche per non sbagliare

22

Racchette junior:fai una scelta adulta

DI GabRIele MeDRI, I.S.F. R. loMbaRDI

Che cos’è la racchetta junior? Non una piccola racchetta, ma una racchetta piccola per creare un grande giocatore. Se

è vero che la scelta della racchetta da tennis “da adulto” molto spesso segue regole legate all’emotività, al gusto per-sonale, all’emulazione del campione di riferimento e - in certi casi - alla pura casualità piuttosto che alla logica, alla funzionalità, al massimo rendimento nonché alla minimizzazione della pos-sibilità di infortunio, troppo spesso anche la scelta dell’attrezzo junior è guidato dal caso. Insomma, da una non logica corrispondenza fra caratteristi-che fisiche, doti tecniche dell’allievo e attrezzo di riferimento. La racchetta junior viene spesso inte-sa come racchetta “minore”, oggetto in miniatura di pura transizione e in qualche modo temporaneo, in attesa di raggiungere l’approdo alla racchet-ta ‘da grandi’, quella da 27” (68.5 cm) senza però sapere che se è vero che si può competere con racchette di misu-ra massima spinta sino a 29” (73.7 cm) definite solitamente XL, è altrettanto vero che nessuno vieta a un adulto di competere con un attrezzo di misura inferiore a quella ritenuta di riferimen-to standard. Proviamo per una volta ad aprire le porte verso un universo inesplorato e troppo poco conosciuto, quello degli attrezzi junior, cercando di dare un riferimento utile per la scelta, nonché alcune regole basilari e assolu-tamente pratiche che funzionino come punto di riferimento per muoversi in maniera intelligente nel mondo degli attrezzi da tennis.

Progressione logicaLa regola fondamentale in termini assoluti è quella di cercare una pro-

gressione logica che porti dall’utilizzo dell’attrezzo più piccolo al più grande per gradi successivi, in relazione alla crescita tecnica e fisica del giocatore, sapendo che la racchetta potrà esse-

re uno strumento fondamentale per crescere dal punto di vista tennistico come pure per fare esperienze utili a “sentire” e “provare” sensazioni fonda-mentali e imprescindibili per lo svi-

La ProStaff 26,versione Junior dellaracchetta di Roger Federer(qui a sinistra)

Page 23: Le ragazze di Tathiana: che bellezza! - Supertennis · di tornare nella serie A di Fed Cup, il World Group. Non eravamo una ... L’impresa delle ragazze di Capitan Tathiana Garbin

23

racchette e dintorni

luppo della base tecnica ma ancora di più per accrescere la visione tattica e strategica del gioco.Ricordiamoci sempre però che se è ve-ro che la racchetta può accompagnare il giocatore nella crescita tecnica, tat-tica, di approccio “olistico” al gioco in maniera organica e multidisciplinare, d’altro canto potrebbe rivelarsi causa di disarmonie, limitazioni e disfunzio-nalità che possono rendere più com-plesso l’apprendimento del gesto tec-nico come pure la visione del gioco e la sensibilità nella gestione della palla.

Conta la velocitàdel movimento Ma perché non usare una racchetta grande e pesante sin da subito? Per-ché non imbracciare una racchetta di dimensione standard come si faceva nel passato? Beh... le motivazioni af-fondano le proprie radici in aspetti sostanzialmente tecnici e teorici di ap-proccio al gioco ma facendo riferimen-to agli aspetti fisici e matematici della trattazione è bene sottolineare che in termini di energia sviluppata durante l’esecuzione del colpo, ovvero in ter-mini di “pesantezza di palla”, che si traducono in energia cinetica lineare ed energia cinetica rotazionale, quello che conta non è tanto la massa dell’at-trezzo che si impugna, quanto la “ve-locità” alla quale questo viene mosso in termini lineari e rotazionali. L’elemento fondamentale per genera-re pesantezza e complessità di pal-la è la velocità alla quale l’attrezzo viene accelerato nello spazio sia in termini lineari che rotazionali ed è

Da pollicia centimetri,la conversione

PollICI CentIMetRI

15” 38,1 cm

16” 40,64 cm

17” 43,18 cm

18” 45,72 cm

19” 48,26 cm

20” 50,8 cm

21” 53,34 cm

22” 55,88 cm

23” 58,42 cm

24” 60,96 cm

25” 63,5 cm

26” 66,04 cm

27” 68,58 cm

28” 71,12 cm

29" 73,66 cm

sufficiente un piccolo rallentamento della testa della racchetta, causato dal mancato uso della catena cinetica o da limiti dinamici dell’attrezzo, per provocare come effetto diretto un sensibile scadimento della quantità di energia prodotta. Come si deduce dalle seguenti formule:

- Energia cinetica lineare: Ec=0.5mv2

(massa per velocità al quadrato);- Energia cinetica rotazionale:Ec=0.5Jw2 (momento di inerzia x veloci-tà angolare al quadrato).

occhio ai... rallentamentiPuò capitare dunque che si tiri più piano e con minore efficacia utilizzan-do un attrezzo di tipo agonistico, più “performante”, più lungo, con massa maggiore e inerzia elevata rispetto ad un attrezzo più leggero, amatoriale, semplice e magari di tipo junior? La risposta è affermativa, in quanto è sufficiente subire un minimo rallenta-mento in termini di velocità di brac-cio e corretto utilizzo della catena cinetica perché i vantaggi dovuti ad un attrezzo maggiormente prestati-vo, una maggiore massa battente, una maggiore leva e una inerzia notevole vengano vanificati da una minore flu-idità del gesto ed una minore velocità di uscita della testa della racchetta in fase di impatto con la sfera.

la frase di KramerQuesta che potrebbe sembrare una premessa, di tipo puramente astrat-to e di estrazione accademica, ha nella realtà risvolti assolutamente

pratici e può essere stigmatizzata nella frase pronunciata da Jack Kra-mer circa 70 anni fa e che possiede ancora oggi una assoluta attualità e valenza. “Giocate con la racchetta più pesante... che riuscite a mano-vrare con agio”, senza rallentare il gesto rispetto a quanto fareste con una racchetta più leggera. Questa la frase che dovrebbe essere incisa a lettere cubitali dorate all’ingresso di ogni scuola tennis e che dovrebbe guidare verso la scelta dell’attrezzo più adatto. Quello che consente di raggiungere la massima velocità del-la testa della racchetta, che consen-te di giocare senza forzare, in modo sciolto, in decontrazione affatican-dosi il meno possibile nell’ambito di un intero incontro o allenamento.

La Babolat PureAero, modello

usato da Nadal, in versione 26”

Page 24: Le ragazze di Tathiana: che bellezza! - Supertennis · di tornare nella serie A di Fed Cup, il World Group. Non eravamo una ... L’impresa delle ragazze di Capitan Tathiana Garbin

la domanda - Quando si può chiedere il toilet breake quant’è il tempo... ragionevole?

l’esperto risponde

24

Inviate via maille domande per l’espertoI nostri esperti sono pronti a rispondere alle vostre domande sui più vari argomenti riguardanti i vari aspetti del tennis. Come? Semplicissimo: scriveteci una email al seguente indirizzo di posta elettronica [email protected] con i vostri quesiti, le vostre curiosità, non più solo e soltanto di natura regolamentare. Sottoporremo i vostri messaggi ai nostri esperti, settore per settore, e vi risponderemo sulle pagine di questa rubrica settimana dopo settimana.Su questo numero rispondiamo alla domanda di Alberto Mastrangelo.

la domanda completaDurante un incontro di singolare tra A e B, il punteggio è di 5 giochi a 6 in fa-vore di B che al cambio campo andrà al servizio. Può il giocatore A chiedere all’arbitro di usufruire del suo toilet break sul servizio dell’avversario? Se si, quanto tempo avrà per non incorre-re nella violazione di tempo/punteggio penalizzato dopo il 1° avvertimento? Il regolamento parla di “tempo ragione-vole” ma come può essere quantificato? Per esempio, nel caso di un doppio ma-schile, dove sul finire del set la coppia A usufruisce contemporaneamente di un toilet break, supponiamo che un gio-catore rientri dopo 2 minuti mentre il secondo rientri dopo 8 minuti, può l’ar-bitro ritenerlo “non ragionevole” e non concedergli l’altro toilet break previsto in una partita di doppio?

Alberto Mastrangelo

la rispostaIl toilet break è la possibilità che vie-ne concessa ai giocatori di usufruire di una pausa per andare in bagno e che viene concessa normalmente a fine set. Per le partite di singolare al meglio dei 3 set ogni giocatore ha a disposizione un solo toilet break. Anche in doppio viene concesso un solo toilet break per giocatore, e se la coppia decide di an-dare insieme, esso varrà come uno dei due toilet break a disposizione per il te-am. Il toilet break così autorizzato pre-vede che i giocatori abbiano a disposi-zione un “tempo ragionevole” per rien-trare in campo e riprendere a giocare. Il “tempo ragionevole” non è quantificato dato che esso dipende da vari fattori, come ad esempio la distanza del bagno rispetto al campo o il tempo di cui un giocatore può aver bisogno.A volte, però, un giocatore può avere necessità impellente o un’emergenza che non consenta di attendere la fine del set. In quel caso, solo su autoriz-zazione del giudice arbitro può essere concesso il toilet break quando tocche-rà a quel giocatore il turno di servizio. Questo perché, dovendo interrompere il match per usufruire del toilet break,

almeno si evita di “rompere il ritmo dell’avversario” che dovrà anche anda-re a servire.In questo caso, se autorizzato, per il toilet break (se non già concesso prece-dentemente durante la partita) il gioca-tore avrà diritto al “tempo ragionevole”. Nel caso in cui avesse già avuto la con-cessione di un toilet break precedente-mente durante la partita, una succes-siva concessione di lasciare il campo per andare in bagno verrà trattata con-cedendo al giocatore “il suo tempo”, e cioè 20 secondi tra un punto e l’altro o 90 secondi se al cambio campo. In caso tardasse, si applicherà la violazione del codice di comportamento per perdita

di tempo che ricordiamo è cumulativa (avvertimento, perdita del punto, ecc).Nel secondo caso proposto dal no-stro lettore, la coppia del doppio va insieme al bagno, quindi conta come un solo toilet break. Normalmente i giocatori vengono accompagnati da qualche ufficiale di gara in modo tale da poter controllare tutta la situazione ed eventualmente capire i motivi di un possibile protrarsi del “tempo ragio-nevole” a disposizione, prima di poter prendere ogni decisione. Può capitare che uno dei due torni prima e l’altro dopo, ma verrà sempre e comunque considerato come un toilet break solo sfruttato dalla coppia.