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Anno XIII - n.29 - 26 luglio 2017 GLI ALTRI CONTENUTI Prima pagina: lasciare il segno Pag.3 Circuito mondiale: Isner è ancora un gigante Pag.8 Terza pagina: i primi bombardieri Pag.10 I numeri della settimana Pag.12 - Il tennis in tv Pag.14 Notizie dalle regioni Pag.16 - Circuito Fit-Tpra: Kia Tennis Trophy Pag.20 - Personal coach Pag.22 Collezionismo Pag.23 - Test: Head GT Extreme Pag.24 Classifiche Fit di metà anno Quasi 20.000 promossi. Ci sei anche tu? Scarica i Pdf Pag.15 Andrey Rublev batte Fognini e Lorenzi, vince l’Atp di Umago e prenota le finali di novembre Pag.4 Next Gen: un biglietto per Milano Per tirare forte più peso o velocità? Scopri come deve essere la tua racchetta ideale Pag.27 Matteo Berrettini vince il 1° Challenger: è Top 20 nella Race to Milan Pag.6

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Anno XIII - n.29 - 26 luglio 2017

GLI ALTRI CONTENUTIPrima pagina: lasciare il segno Pag.3Circuito mondiale: Isner è ancora un gigante Pag.8Terza pagina: i primi bombardieri Pag.10I numeri della settimana Pag.12 - Il tennis in tv Pag.14Notizie dalle regioni Pag.16 - Circuito Fit-Tpra:Kia Tennis Trophy Pag.20 - Personal coach Pag.22Collezionismo Pag.23 - Test: Head GT Extreme Pag.24

Classifiche Fitdi metà annoQuasi 20.000 promossi.Ci sei anche tu? Scarica i Pdf

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Andrey Rublev batte Fognini e Lorenzi,vince l’Atp di Umagoe prenota le finalidi novembre

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Per tirare fortepiù peso o velocità?Scopri come deve esserela tua racchetta ideale

Pag.27Matteo

Berrettini vinceil 1° Challenger:

è Top 20 nellaRace to Milan

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prima pagina

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COMITATO DI DIREZIONEAngelo Binaghi, Giovanni Milan, Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini, Massimo Verdina

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HANNO COLLABORATOGiovanni Di Natale, Max Fogazzi, Andrea Nizzero, Gabriele Riva, Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto, Piero Valesio

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Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono.

La rivista è disponibile in formato digitale sui siti www.federtennis.it e www.supertennis.tve spedita via newsletter. Per riceverla scrivere a [email protected]

di Enzo AndErloni

Mai come questa settimana si ha la sensazione di es-sere immersi nel grande ciclo della vita, della sto-

ria del tennis. I ventenni, quelli della Next Gen, esplodono. Il “rosso” rus-so Rublev batte prima Fabio Fognini e poi Paolo Lorenzi e vince il primo Atp a Umago. Il nostro Matteo Berret-tini conquista il primo Atp Challen-ger a San Benedetto del Tronto. Il di-ciannovenne Shapovalov vince il suo secondo Challenger dalle sue parti, a Gatineau, in Canada. I trentenni, Fab Four, si acciaccano. Il gomito cronicamente infiammato di Novak Djokovic, che lo terrà a lungo fuori dai campi, è un’altra testimo-nianza dell’inevitabile trascorrere del tempo, nel quale tutti lasciano un se-gno ma che lascia i suoi segni su tutti, più o meno profondamente, ma ineso-rabilmente (anche se dopo il 35enne Federer a Wimbledon, il 35enne Ferrer ha ritrovato la vittoria, a Bastad).E dall’Australia arriva la notizia del-la scomparsa, a 87 anni, di un vin-citore degli Internazionali d’Italia, quel Mervyn Rose che nel 1958 su-però in finale a Roma il nostro Nico-la Pietrangeli dopo una battaglia di 5 set. Rose, che è stato un grande campione, capace di vincere due ti-toli del Grande Slam in singolare (in Australia nel 1954 e al Roland Garros nel 1958), quattro in doppio e uno in misto, in un’intervista a un quoti-diano australiano nel 2012 dichiarò che tra le vittorie quella che per lui superava tutte era proprio quella ro-mana, con il pubblico del Foro Italico inferocito per la sconfitta dell’eroe locale. Questo maestro del “chip and charge” (l’approccio in back seguito a rete per piazzare una volée vincen-te), capace di imporlo anche sulla terra battuta, è stato poi un grande coach, allenatore determinante nella

carriera di una certa Billie Jean King. “Mi ha cambiato il servizio, il diritto - racconta lei -. Mi ha cambiato giorno per giorno il modo di giocare, la tat-tica. Mi ha insegnato come diventare la n.1 del mondo”. Come poi è stata, conquistando 12 Slam in singolare, 16 in doppio e 11 in misto.Un altro tennista australiano ci ha lasciato nei giorni scorsi, Peter Doo-han. Molto meno titolato di Rose, è noto alla generazione degli appas-sionati over 50 per aver eliminato al secondo turno di Wimbledon, nel 1987, la superstar di allora, quel giovanissimo Boris Becker che si era aggiudicato le due precedenti edi-

zioni dei Championships. Doohan aveva 56 anni ed era stato colpito da SLA, il morbo di Gehrig. E intanto il circuito continua a gira-re. Tre tornei Atp e due Wta anche questa settimana, da Atlanta (Usa) a Nanchang (Cina) passando per la terra battuta europea di Amburgo, Gstaad e Bastad. E noi sempre immersi in que-sto flusso di vita sportiva (che tra l’al-tro SuperTennis ci porta sugli schermi di casa giorno dopo giorno) che scor-re in tutto il mondo, di generazione in generazione, da un continente all’al-tro. Una vita piena, con i suoi dolori e le sue gioie, i trionfi e i disastri, di cui è splendido essere parte.

MERVYN, UN GRANDE

Mervyn Rose (Aus), scomparso il 23 luglio,

era nato a Coffs Harbor il 23 gennaio 1930.

In singolareha conquistato gli Open

d’Australia nel 1954 e il Roland Garros nel 1958, anno in cui si è imposto anche gli Internazionali

d’Italia. In doppio si è aggiudicato gli Us Open

con lo statunitenseVic Seixas nel 1952.

Poi, con il connazionale Rex Hartwig si

è imposto ancoraa New York nel 1953,

a Melbourne e a Wimbledon nel 1954.

Nel 1957 ha conquistato l’ultimo Slam a

Wimbledon, nel misto con la statunitense

Darlene Hard.Passato “pro” nel 1959

divenne poi un grande coach, allenatore

tra gli altri di BillieJean King, Margaret

Court e ArantxaSanchez.

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focus next gen

Rublev la furia rossagià pronta per MilanoRosso (di capelli), nato in Russia e di base in Spagna. A Umago ha battuto prima Fognini e poi Lorenzi conquistando il primo titolo Atp in carriera. Ecco chi è il nuovo protagonista della Race to Milan: adesso è n.3

dI ALEssANdRO NIzEGOROdCEw

FOTO GETTy IMAGEs

“Sono nato con una rac-chetta in mano, ogni ri-cordo della mia infanzia è legato al tennis”. An-

drey Rublev ha l’aria del predesti-nato, la potenza del fuoriclasse, la presunzione del campione. Il primo titolo Atp conquistato, ai danni di Paolo Lorenzi (e battendo nei quarti Fognini) a Umago, Croazia, ha lan-ciato verso l’alto il giovane russo, classe 1997 e oggi n.49 Atp. Dritto di rara potenza, buon servi-zio, rapidità e un rovescio in netto miglioramento. Questo il biglietto da visita del talento rosso di capelli, attuale numero 3 della ‘Race to Mi-lan’ e futuro protagonista alle Atp Next Gen Finals di fine anno.

Papà pugile, mamma coachAndrey Rublev nasce a Mosca il 20 ottobre 1997 da papà Andrey, ex pu-gile, e mamma Marina, maestra di tennis. Il piccolo cresce e si allena allo Spartak, tra i più rinomati club della capitale russa, dove vede sfi-darsi giornalmente Marat Safin e la sorella Dinara, Dmitry Tursunov e Mikhail Youzhny. Inizialmente vie-ne seguito dalla madre, Marina Ma-renko, già coach in passato di Anna Kournikova, Irina Kromacheva e Da-ria Gavrilova. “Ma appena mio figlio ha iniziato a fare sul serio - ha spie-gato - l’ho affidato ad altri allenatori. Non ci sarebbe stato il giusto distac-co. Non ho mai creduto che potesse fare nella vita qualcosa di diverso dal tennista. A volte lo portavo con me sui campi e Andrey era capace di stare lì da solo a palleggiare anche per due o tre ore di fila, dimostran-do una passione incredibile”. Sin da

giovanissimo Rublev ottiene risulta-ti strabilianti e nel giugno del 2014, a 16 anni, diventa numero 1 del mondo junior grazie, in particolare, al successo al Roland Garros. Pochi mesi prima era giunto il primo titolo Futures, a dimostrazione di un ra-gazzo che, seppur esile dal punto di vista fisico, dimostrava una velocità di braccio fuori dal comune.

Il nuovo RublevNelle prime stagioni di carriera il moscovita viene seguito dall’allena-tore bielorusso Sergey Tarasevich, ma è dallo scorso anno che, anche grazie al cambio di guida tecnica, arriva il salto di qualità: Rublev sceglie il professionista spagnolo Fernando Vicente, ex Top 30 nel 2000 e vincitore di tre titoli Atp. “Andrey è un ragazzo fantastico - ha spiegato il coach iberico - e lavo-

Lucky Loser campione? Non accadeva dal 2009Andrey Rublev si è laureato campione dell’Atp di Umago da lucky loser. Il russo, sconfitto da Attila Balasz all’ultimo turno delle qualificazioni, è stato ripescato a causa del forfait dell’altro Next Gen Borna Coric. Un lucky loser non conquistava un titolo Atp dal 2009, quando l’impresa riuscì allo statunitense Rajeev Ram, trionfatore da “perdente fortunato” in quel di Newport.

Oggi è numero 49 al mondoAndrey RublevNato a: Mosca, il 20 ottobre 1997Altezza: 188 cm, peso: 68 kg;Ranking: 49 (best ranking)Best Ranking Under 18: 1 (9 giugno 2014)Coach: Fernando VicenteTitoli Atp: 1 (Umago 2017)Titoli Challenger: 1 (Quimper 2016)Titoli Futures: 4

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focus next gen

rare con lui è molto stimolante. In campo è aggressivo, sempre carico, concentrato, mentre nel tempo libe-ro è simpatico e sempre pronto alla battuta”. Le migliorie tecniche sono evidenti: il dritto, potente e preci-so, è un’arma sempre più devastan-te, mentre il rovescio, un tempo punto debole, è oggi solido e inci-sivo. Rublev tiene alta l’intensità dal primo all’ultimo 15 e non lascia respirare l’avversario. “Tirava forte e non sbagliava mai - ha racconta-to Paolo Lorenzi dopo la sconfitta in finale a Umago -, è stato davvero molto bravo e non posso che fargli i complimenti”. Entrato in tabellone come lucky lo-ser, Rublev ha sconfitto nell’ordi-ne: Carlos Berlocq (6-2 6-4), i due finalisti della passata edizione An-drej Martin (7-6 7-5) e Fabio Fogni-ni (6-7 6-2 7-6), il giocatore di casa Ivan Dodig (7-6 6-1) e proprio Lo-renzi in finale (6-4 6-2). “Sono davvero felice - ha detto in conferenza stampa - ma anche molto sorpreso. Non riesco anco-ra a realizzare la portata di questa vittoria. Sono consapevole di do-ver lavorare ancora molto, giorno dopo giorno, per migliorare il mio tennis sotto tutti i punti di vista”. Qualità, talento, cultura del lavoro e fame tennistica. Andrey Ryblev ha tutte le carte in regola per di-ventare un campione. In più, An-drey Rublev è un nome che, in pa-tria, evoca immediatamente l’omo-nimo grande pittore di icone russe, santo della Chiesa Ortodossa (ca-nonizzato nel 1988), attivo tra XIV e XV secolo. È come se in Italia un tennista si chiamasse Giotto, tale è la rilevanza storica dell’artista. An-che il nome è da predestinato.

HAsHTAG #NEXTGEN

Khachanov perde con dolgopolov:si consola facendo il turista a Bastad

Il russo Karen Khachanov, numero 2 della ‘Race to Milan”, dopo la sconfitta con Dolgopolov nei quarti di finale, per smaltire rabbia e dispiacere, si è dedicato a una salutare passeggiata sulla spiaggia svedese di Bastad.

Berrettini e shapovalovfanno centro nei ChallengerAltri due colpi, a spararli è ancora la Next Gen e il bersaglio è quello del circuito Challenger. Il romano Matteo Berrettini, classe 1996, ha conquistato a San Benedetto del Tronto il primo titolo in carriera. Al rientro dopo uno stop di un mese, Berrettini ha perso un solo turno di battuta (e ha annullato 16 palle break su 17) in tutta la settimana. Grazie a questo successo Berrettini è salito al n.173 Atp. In più Berrettini è diventato il più giovane vincitore challenger italiano (21 anni e 3 mesi) dal 2008, quando Fabio Fognini (21 anni e 1 mese) si impose a Torino. L’altro colpo grosso è di Denis Shapovalov, il biondino canadese che col suo cappello al contrario ha conquistato il challenger di casa di Gatineau (75 mila dollari, sintetico). Battuto in finale il connazionale Peter Polansky e, lungo la via (nei quarti), anche un Top 100, vale a dire l’azzurro Thomas Fabbiano (n.86). Ora Shapovalov è al n.130 Atp (best ranking).

Next Gen Atp Finals di Milano, scegli ora il posto miglioreLe Atp Next Gen Finals si avvicinano sempre di più. Milano ospiterà (7-11 novembre) la pri-ma edizione di quello che sarà un evento innovativo e altamente spettacolare. La biglietteria

è già aperta ed è possibile acquistare il proprio pass per assistere ai match dei migliori under 21 del mondo. L’arena che sarà costruita all’interno della Fiera di Rho avrà una capienza di 4.500 posti e i giovani avran-no delle agevolazioni: per gli under 14 lo sconto sarà del 50%, mentre per gli under 21 la riduzione sarà del 21% rispetto al prezzo intero.Biglietti accessibili a tutti, con costi che variano dai 22 euro della sessione pomeridiana del primo giorno di match agli 88 euro dei posti Premium per il sabato delle finali. Dal martedì al giovedì è prevista una dop-pia sessione di gioco. Venerdì e sabato, per semifinali e finali, sessione unica con inizio alle ore 19. Biglietteria e infomazioni su www.nextgenatpfinals.com.

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dI GIANLUCA sTROCCHI

Non poteva rientrare nel cir-cuito in maniera migliore, Matteo Berrettini. Già, per-ché dopo oltre un mese di

stop per un infortunio alla caviglia patito al challenger di Caltanissetta, il 21enne romano ha firmato la “San Benedetto Tennis Cup”, conquistan-do sui campi in terra rossa del Circo-lo Tennis Maggioni di San Benedetto del Tronto il suo primo titolo chal-lenger. L’allievo di Vincenzo Santo-padre ha messo in fila Andrea Ar-naboldi, poi il colombiano Santiago Giraldo, numero uno del tabellone, nei quarti il portoghese Pedro Sou-sa, sesta testa di serie, in semifinale l’argentino Federico Coria, per com-pletare il suo percorso netto con il successo finale sul serbo Laslo Dje-re, quarto favorito del seeding.

Festa di famiglia“È stata una settimana in crescen-do, visto che nei primi giorni non mi sentivo bene in campo: ero re-duce da un problema fisico - sot-tolinea il giocatore capitolino, che con questo risultato è balzato al numero 173 del ranking mondiale, guadagnando in un colpo solo 56 posti -. Poi man mano sono invece riuscito ad alzare il livello del mio gioco e soprattutto nei momenti chiave delle partite importanti so-no stato capace di esprimermi al meglio, l’aspetto che più mi con-forta. Sono molto contento per aver centrato il mio primo torneo Challenger proprio in Italia, cosa non da poco, dopo averlo sfiora-to nel novembre scorso ad Andria, potendo avere accanto anche la mia famiglia e con loro condividere questa soddisfazione”.

E Berrettini fa il duroanche sulla terraMatteo, 21enne romano, è rientrato dall’infortunio alla caviglia e ha subito vinto un torneo Challenger, il primo della sua carriera. “Sapersi adattarealle superfici è fondamentale”. Prossimi obiettivi: New York e Finals di Milano

Occhi al fisicoUna bella risposta, forte e chiara, con i fatti, a chi lo ritiene più un tennista da superfici dure che da ‘rosso’. “Ho sempre detto che mi piace giocare sulla terra battuta e in questo torneo penso di averlo dimo-strato. Del resto, pure nelle pre-qua-lifiche degli Internazionali al Foro Italico mi ero ben comportato, poi il match con Fognini sul Centrale era uno scoglio ancora troppo duro... Le condizioni di gioco a San Benedet-to non erano particolarmente velo-ci - spiega ancora Berrettini -, però partita dopo partita mi sono sentito meglio e sono sempre riuscito a co-mandare lo scambio e a impostare il mio tennis pure contro avversari sulla carta più forti, e questo non è così scontato. Insomma, la conferma che posso adattarmi piuttosto be-ne a ogni superficie, come del resto

bisogna saper fare nel tennis di og-gi...”. Con una postilla non da poco. “Per poter fare questo occorre però che la ‘macchina Berrettini’ sia a po-sto prima di tutto dal punto di vista fisico, l’aspetto al quale so di dover dedicare un’attenzione particolare. Il problema al ginocchio sinistro che mi ha bloccato per sei mesi nel 2016 non si è ripresentato, ma so di dover tenere sempre libera la muscolatura della gamba, così come devo curare in maniera adeguata le altre parti del corpo. Durante questa settimana non ci sono state ricadute per l’in-fortunio alla caviglia, per cui posso guardare avanti con fiducia”.

Us Open nel mirinoAd attenderlo ora c’è una serie di impegni importanti. “Ora gioco il challenger di Cortina, poi mi spo-sto sul cemento, con i challenger di Segovia e Portorose in preparazio-

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ne della trasferta americana, dove disputerò le qualificazioni agli Us Open”, conferma Berrettini, che ha preso in mano la racchetta a 7 anni al Circolo Magistrati della Corte dei Conti, con il maestro Raoul Pietran-geli, per poi passare dopo qualche stagione alla Canottieri Aniene dove è seguito appunto da Vincenzo San-topadre. Allora si potranno tirare con più compiutezza le somme di una stagione che ha comunque regi-strato notevoli progressi.“Non mi ero posto obiettivi partico-lari di classifica per il 2017, quanto piuttosto di crescere come continu-ità di rendimento e come livello di gioco, per cui se devo fare un primo bilancio posso ritenermi soddisfat-to - è il giudizio del romano -. Ma questo non significa assolutamente cullarsi, so di dover lavorare ancora tanto e duro, e questo successo non deve cambiare il mio atteggiamento e la voglia di allenarmi a fondo ogni giorno, proprio con la stessa deter-minazione che avrei avuto se avessi perso al primo turno. Cosa devo mi-gliorare? La priorità, come già detto, è la parte fisica, dove ci sono ampi margini a livello di forza, resistenza e spostamenti. Sul piano tecnico il rovescio è il fondamentale che biso-gna irrobustire, fermo restando che sono convinto di poter ottenere di più anche da servizio e diritto. In-somma, sono tanti gli aspetti da cu-rare per diventare sempre più com-petitivi”.

“sarebbe fantasticoessere alle Finals”Giusta ambizione per chi è consi-derato uno dei Next Gen azzurri su cui fare affidamento in prospettiva. “Quando sento questa definizione, spero davvero di poter essere uno dei giocatori italiani che un domani troveranno posto tra i primi cento del mondo, nel momento in cui ci sarà un ricambio generazionale. Poi, pensando alle Next Gen Atp Finals di Milano, sarebbe qualcosa di fan-tastico poterle giocare, però non mi voglio mettere pressioni particolari da questo punto di vista”.“È sicuramente un’iniziativa molto positiva per noi giovani, che fun-ge da ulteriore stimolo - conclude Berrettini - però ritengo opportuno concentrarsi nel proseguire il mio percorso di crescita: se poi ci sarà quella ciliegina, tanto meglio”.

Il 21enne romano Matteo Berrettini, qui sopra alla premiazione del Challenger Atpdi San Benedetto del Tronto (primo sigillo in carriera), si allena con l’ex pro Vincenzo Santopadre ed è tesserato per il Circolo Canottieri Aniene di Roma

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circuito mondiale

Isner è ancora un giganteE fa tris nel torneo sull’erba di Newport (USA), dove c’è la Hall of Fame.In finale ha superato l’australiano Matthew Ebden, partito dalle qualificazioni. Intanto Giannessi con la semifinale a Umago guadagna 20 posizioni (84)

dI ANdREA NIzzERO

Dopo due anni di digiuno, John Isner è tornato ad assaporare la vittoria in un torneo. Il gigante nato

32 anni fa a Greensboro, Nord Ca-rolina, ha vinto per la terza volta il torneo bomboniera di Newport, nella splendida cornice dei campi in erba della International Tennis Hall of Fame. Ma se i suoi anni non sono pochi per tornare a essere un Top 20 (lo è di nuovo da questa settima-na), sono i centimetri (208) e il peso (108 kg per l’Atp) che si deve por-tare dietro a destare viva impres-sione: non puoi essere altro che un atleta eccezionale per sopportare così a lungo, e con tale rendimento, le dure sollecitazioni del tennis. Il suo servizio rimane un’arma letale (65 ace in 8 set disputati). È il suo undicesimo trionfo a livello Atp, e la sua miglior settimana dell’anno dopo quella passata a Roma, dove aveva battuto due Top 10 per poi fermarsi solo in semifinale di fronte a Sascha Zverev. La stagione ameri-cana potrebbe aver trovato uno dei suoi personaggi principali.

Giannessi: primasemifinale a UmagoQuella del torneo di Umago è sempre una settimana fitta di avvenimenti di rilievo, per quanto riguarda il no-stro tennis. L’Istria durante l’estate diventa una sorte di enclave italiana

Clijsters e Roddick nella Hall of FameNel weekend di Newport si è svolta la cerimonia d’induzione nella Tennis Hall of Fame. Kim Clijsters e Andy Roddick fanno ora parte del prestigioso club, e hanno ovviamente rubato la scena. Kim, 4 volte campionessa Slam (di cui tre da mamma), era accompagnata dal marito e dai tre figli. Andy ha confermato il suo talento con le parole: “So che mi hanno dato la giacca della Hall of Fame (nella foto) ed è troppo tardi per levarmela, ma non sono davvero sicuro che sia vero: non sono il migliore di sempre, non ho vinto Wimbledon, non sono il migliore della mia generazione, non sono il migliore a comportarmi e nemmeno il più elegante... beh, posso non essere un sacco di cose, ma da oggi in poi non sarò niente di meno che un Hall of Famer”.

Sopra, lo statunitense John Isner (n.20 Atp, 32 anni); sotto, lo spezzino Alessandro Giannessi (n.84 Atp, 27 anni), alla prima semifinale Atp in carriera ad Umago

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circuito mondiale

e l’evento Atp 250 su terra battuta, inaugurato nel 1990 a pochi chilo-metri dal confine italiano, è sempre stato affollato di tennisti azzurri. L’edizione di quest’anno, vinta dal NextGen russo Andrey Rublev con-tro il nostro Paolo Lorenzi (insie-me nella foto qui sopra), non è stata un’eccezione: tre italiani nei quarti di finale, con il campione in carica Fabio Fognini fermato proprio dal futuro campione Rublev. A parte il ligure e la quarta finale Atp di Lo-renzi, che contro ogni logica invec-chiando sembra diventare più forte, la settimana croata va in archivio come una delle più importanti della carriera di Alessandro Giannessi. Il mancino di La Spezia ha raggiunto la sua prima semifinale ATP in carriera, che gli vale un best ranking al nume-ro 84 (+20 dalla scorsa settimana) e che conferma quanto di buono sta facendo vedere in questa stagione. Se escludiamo un mese e mezzo ne-gativo tra maggio e giugno, dovuto probabilmente all’esigenza di rifia-tare, Giannessi sembra finalmente aver trovato la continuità necessaria per entrare nella Top 100 e rimaner-ci almeno per un po’. A 27 anni, con la tendenza di questo tennis con-temporaneo, potrebbe avere davanti a sé le sue stagioni migliori.

djokovic fuori da Top4Dal 9 luglio del 2007 sono passati più di dieci anni, e tra le pochissi-me cose rimaste inalterate da allora c’è la permanenza di Novak Djoko-vic tra i primi quattro giocatori del mondo. Il 31 luglio prossimo il conto delle settimane consecutive passate dal serbo nel gruppetto di testa raggiungerà lo spaventoso nu-mero di 524. È uno dei numeri più significativi della sua carriera epo-cale, che in un’eventuale classifica gli permetterebbe di superare le 522 di Federer (luglio 2003 - luglio

2013). Il conto alla rovescia, però, è ufficialmente iniziato: dalla set-timana prossima, con i 1000 punti di Toronto 2016 in uscita dalla sua classifica, Nole non sarà più uno dei quattro più forti. È una notizia che accompagna in modo adeguato le fosche nubi che dalla Serbia si addensano sul resto del suo 2017 tennistico. La gravità del suo infor-tunio al gomito è stata confermata dalla sua visita da uno specialista a Toronto (dove ha compiuto 30 anni) e il suo “annuncio di un annuncio” ha lasciato poche speranze fin dal primo momento. Quando rientrerà tra i primi 4 sapremo quanto è dura-ta la crisi più intensa di una carriera che, comunque vada a finire, gli è già valsa l’immortalità sportiva.

Begu ride, Goerges noLa domenica di Julia Goerges non è stata una di quelle da ricordare. A Bucarest la tedesca ha perso la sua

La wtache va a nozzeHa iniziato Yanina Wickmayer il 16 luglio, nel weekend hanno proseguito Andrea Hla-vackova e Agnieszka Radwanska: è stata una settimana ai fiori d’arancio nel mondo Wta. Approfittando di questa fase dell’an-no priva di grandi eventi, le tre tenniste sono convolate a nozze con i rispettivi partner. La festa con gli ospiti più illustri è stata ovviamente quella di Aga, che ha sposato lo sparring partner Dawid Celt a Cracovia: tra le invitate, Caroline Woznia-cki e Angelique Kerber.

quinta finale consecutiva, contro Irina Camelia Begu. Il pubblico ro-meno, ovviamente di parte, ha sup-portato la sua giocatrice - nata e cre-sciuta lì e al quarto titolo Wta in car-riera - con energia. Troppa, secondo Julia, che si è esibita in quella che di primo acchito non può che sembrare un’esemplificazione del verbo “rosi-care”: criticare il pubblico durante il discorso di premiazione. Difficile dire chi ha ragione, probabilmente il pubblico dato che nessun punto è parso disturbato. Julia ha dimostra-to se non altro un certo coraggio: “Sono un po’ delusa dal vostro tifo ragazzi, so che è dura e che sceglie-te la giocatrice del vostro paese, ma ogni tanto pensate alla sportività e a essere rispettosi dell’avversaria”. A sua parziale giustificazione, Julia veniva da altri due incontri con gio-catrici di casa che l’hanno probabil-mente alterata. A perdere finali, pe-rò, ci ha abituati.

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terza pagina

I primi bombardieriOggi giocatori come Isner e Raonic si fanno largo da altezze notevoli con grandi bordate al servizio. Tra gli antesignani di questo tennis, Amaya e Pfister, due spilungoni americani che negli Anni ‘70 facevano paura anche sulla terra

dI ALEssANdRO MAsTROLUCA

Vide la storia, Adriano Panatta. Vide cambiare il tennis da-vanti ai suoi occhi. A Roma, nel 1978, infatti mise in fila

due giocatori che avrebbero rappre-sentato l’inizio di una nuova categoria di tennisti, alti alti e dal servizio de-vastante, che coincideva con il passag-gio dalle racchette di legno alla fibra, di vetro e di grafite. Battè infatti Hank Pfister, un metro e 93, prima (salvando tre match-point) e Victor Amaya, due metri esatti, che tanti già chiamavano “l’Incredibile Hulk”, poi; prima di per-dere in finale da Bjorn Borg.Fece trionfare tecnica e talento, in un tennis in cui era ancora possibile vin-cere d’intelligenza sulla forza. Un ten-nis che avrebbe ancora visto un artista “leggero” come Vitas Gerulaitis battere un bombardiere come Ivan Lendl nei quarti agli Us Open 1981, gli ultimi che avrebbe visto in finale due giocatori con la racchetta di legno. Un anno do-po, a Flushing Meadows, Pfister e Ama-ya, insieme, avrebbero perso la finale di doppio contro altri due bombardieri Steve Denton (che aveva battuto McEn-roe a Cincinnati e si era fatto rimontare due set da Vilas) e Kevin Curren. È forse la maggior potenza di fuoco che si sia mai vista su un campo da tennis.

La coppia UsACon Amaya e Pfister, che avevano già vinto il Roland Garros in doppio, ulti-ma coppia americana in finale a Parigi prima di Ryan Harrison e Donald Young lo scorso giugno, germoglia un tennis diverso. Il mancino Amaya, che deno-ta sangue nativo americano, chiude la carriera con tre titoli in singolare, l’ul-timo a Washington nel 1980, il suo an-no migliore che chiude da numero 15 del mondo: rifila 28 ace a Ivan Lendl in finale. Conquista sei tornei in doppio, si considera migliore come allenatore, e a sentire le molte testimonianze che hanno accompagnato la sua induzione

nella Midwest Hall of Fame della USTA, adora lavorare con i bambini. “Provo più gusto, mi appassiono di più ad as-sistere al successo di qualcun altro cui ho dato una mano”, spiega in un video della USTA. Forse perché è diventato, e per molto tempo è rimasto famoso, per una “quasi vittoria” che rimane pur sempre una sconfitta, contro Bjorn Borg a Wimbledon.

Quella profezia... sbagliataAnche Pfister, specialista del serve and volley, che il Roland Garros in doppio l’aveva già vinto con Gene Mayer nel 1978, resterà inchiodato a una scon-fitta e una profezia sbagliata. Ha vinto nove titoli di doppio in carriera e due di singolare, a Maui nel 1981 e New-port nel 1982. Tre volte semifinalista

all’Australian Open, è stato numero 19 del mondo. Era già in fase calante nel 1985, quando a Wimbledon affronta all’esordio un ragazzo tedesco di 17 anni che dodici mesi prima era stato portato fuori in barella, con i legamenti della caviglia ormai andati, al terzo tur-no. Pfister perde ma non crede alle po-tenzialità di quel ragazzetto che sfode-ra servizi potenti e volée da applausi. “Ha giocato senza niente da perdere, ha dato tutto e di più - commenta Pfister - direi che perderà al prossimo turno”. Quel ragazzo è Boris Becker, passerà quel turno e tutti gli altri fino a vincere il titolo con un esempio di “ingegneria tedesca del massimo livello”, dirà poi il suo ex coach Mike De Palmer Jr. al New York Times. Il tennis è entrato nell’era dei “bombardieri”.

servizi... storiciOggi siamo abituati alle grandi velocità al servizio. Ma non sono una prerogativa del tennis moderno. Una prima di Bill Tilden, seppur calcolata con macchine fotografiche da 84 frame al secondo, venne misurata oltre i 260 kmh nel 1931. E Roscoe Tanner fece segnare i 246 a Palm Springs nel 1978, uno dei primi tor-nei con misuratori automatici che però calcolavano la velocità non alla partenza della pallina ma quando superava la rete. Le attrezzature di oggi danno più precisione, ma non più potenza. Nel 1997 Philippoussis fece un esperimento: servì a una media di 200 kmh con la sua racchetta e a 196 con una di legno.

Qui VictorAmaya, piùa destra, Hank Pfister, entrambistatunitensi

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i numeri della settimana

I primi 20 del ranking AtpPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Andy Murray (GBR) 77502 Rafael Nadal (ESP) 74653 Roger Federer (SUI) 65454 Novak Djokovic (SRB) 63255 Stan Wawrinka (SUI) 61406 Marin Cilic (CRO) 50757 Dominic Thiem (AUT) 40308 Kei Nishikori (JPN) 37409 Milos Raonic (CAN) 3310

10 Grigor Dimitrov (BUL) 316011 Alexander Zverev (GER) 307012 Jo-Wilfried Tsonga (FRA) 280513 David Goffin (BEL) 260514 Tomas Berdych (CZE) 257015 Pablo Carreno Busta (ESP) 235016 Gael Monfils (FRA) 227517 Lucas Pouille (FRA) 225518 Roberto Bautista Agut (ESP) 224519 Jack Sock (USA) 224520 John Isner (USA) 2045

z

I PRIMI 16 DELLA ATP RACE TO MILANPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Alexander Zverev (GER) 27102 Karen Khachanov (RUS) 8103 Andrey Rublev (RUS) 7144 Borna Coric (CRO) 6865 Daniil Medvedev (RUS) 6076 Hyeon Chung (KOR) 5057 Frances Tiafoe (USA) 4528 Jared Donaldson (USA) 447

Pos. Nome (nazionalità) Punti9 Ernesto Escobedo (USA) 392

10 Casper Ruud (NOR) 35211 Denis Shapovalov (CAN) 32812 Quentin Halys (FRA) 31413 Alexander Bublik (KAZ) 29114 Taylor Fritz (USA) 26215 Sebastian Ofner (AUT) 23516 Akira Santillan (AUS) 225

I primi 20 italiani del ranking AtpPos. Rank. Nome Punti

1 31 Fabio Fognini 12702 36 Paolo Lorenzi 11233 80 Andreas Seppi 6264 84 Alessandro Giannessi 6105 89 Thomas Fabbiano 5976 104 Marco Cecchinato 5297 119 Luca Vanni 4658 146 Stefano Travaglia 3869 173 Matteo Berrettini 315

10 176 Salvatore Caruso 30911 184 Stefano Napolitano 29212 192 Lorenzo Giustino 27913 200 Federico Gaio 26314 217 Simone Bolelli 24115 240 Riccardo Bellotti 214

16 262 Gianluigi Quinzi 19617 297 Matteo Donati 16418 299 Andrea Arnaboldi 16419 318 Matteo Viola 14820 326 Gianluca Mager 143

Le prime 20 del ranking WtaPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Karolina Pliskova (CZE) 68552 Simona Halep (ROU) 66703 Angelique Kerber (GER) 59754 Garbine Muguruza (ESP) 49905 Elina Svitolina (UKR) 49356 Caroline Wozniacki (DEN) 47807 Johanna Konta (GBR) 47508 Svetlana Kuznetsova (RUS) 45009 Venus Williams (USA) 4157

10 Agnieszka Radwanska (POL) 398511 Dominika Cibulkova (SVK) 358012 Jelena Ostapenko (LAT) 353013 Kristina Mladenovic (FRA) 315514 Petra Kvitova (CZE) 313515 Serena Williams (USA) 281016 Madison Keys (USA) 2353 17 Anastasija Sevastova (LAT) 2265 18 Anastasia Pavlyuchenkova (RUS) 216019 Elena Vesnina (RUS) 212120 Caroline Garcia (FRA) 1955

Le prime 20 italiane del ranking WtaPos. Rank. Nome Punti

1 36 Roberta Vinci 13752 71 Francesca Schiavone 8143 73 Camila Giorgi 7894 98 Sara Errani 6335 135 Jasmine Paolini 4226 154 Martina Trevisan 3547 206 Georgia Brescia 2708 266 Camilla Rosatello 1889 268 Giulia Gatto-Monticone 186

10 269 Jessica Pieri 18511 318 Martina Di Giuseppe 14112 352 Deborah Chiesa 11513 354 Cristiana Ferrando 11214 395 Alice Matteucci 9415 402 Martina Caregaro 88

16 426 Camilla Scala 7917 441 Anastasia Grymalska 7318 462 Stefania Rubini 6719 476 Claudia Giovine 6520 515 Lucrezia Stefanini 55

Batte John? Zero chance

dI GIORGIO sPALLUTO - FOTO GETTy IMAGEs

0 le palle break concesse da John Isner (nella foto) durante la sua cavalcata vincente a Newport. L’americanoè il secondo tennista, dal 1991,ad aggiudicarsi un torneo senza dover annullare alcuna palla break (dopoTommy Haas a Memphis 2007).

249 il ranking di Matthew Ebden, finalista a Newport partendo dalle qualificazioni. L’australiano è il finalistacol ranking più basso dal 2009, quandoil numero 866 Raemon Sluiter raggiunse l’ultimo atto a ‘s-Hertogenbosch.

24 gli anni trascorsi dall’ultima semifinale tutta italiana nel circuito Atp. Quello tra Paolo Lorenzi e Alessandro Giannessi è stato il primo derby in un penultimo atto dal torneo di San Marinodel 1993 quando Renzo Furlansconfisse Andrea Gaudenzi.

7 i lucky loser ad aver vinto tornei Atp dal 1990 in poi. L’ultimo a riuscirci primadi Andrey Rublev, a Umago, era statoRajeev Ram a Newport nel 2009.

9 i tornei challenger vinti da esponenti dalla Next Gen nel 2017. I trionfidi Matteo Berrettini a San Benedettodel Tronto e di Denis Shapovalov a Gatineau vanno ad aggiungersi a quelli di Auger-Aliassime (Lione), lo stesso Shapovalova Drummondville, Tiafoe (Sarasotae Aix-en-Provence), Bublik (Morelos), Chung (Maui) e Rubin (Launceston).

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il tennis in tv

14.00, 15.00 e 23.00: domenica 30 tre finali in direttaGiovedì 27

00:00 - World Padel Tour Santander Finale Maschile 02:00 - ATP 500 Amburgo (replica)04:00 - WTA Nanchang (replica)06:30 - Tennis Magazine07:00 - ATP 500 Amburgo (replica)08:45 - La Voce delle Regioni 09:00 - ATP 500 Amburgo (replica) 10:45 - La Voce delle Regioni 11:00 - LIVE ATP 500 Amburgo 12:45 - Supertennis Today 13:00 - LIVE ATP 500 Amburgo 14:45 - Supertennis Today 15:00 - LIVE ATP 500 Amburgo 17:00 - Supertennis Today 17:30 - LIVE ATP 500 Amburgo 19:30 - Supertennis Today 19:45 - WTA Bastad (differita) 22:00 - WTA Bastad (differita) 23:45 - La Voce delle Regioni

Venerdì 2800:00 - WTA Bastad (differita) 02:00 - ATP 500 Amburgo (replica) 04:00 - ATP 500 Amburgo (replica)06:00 - ATP 500 Amburgo (replica)08:15 - Tennis Magazine08:45 - La Voce delle Regioni09:00 - Official Film Wimbledon 2016 10:00 - LIVE WTA Bastad 11:00 - LIVE ATP 500 Amburgo 12:45 - Supertennis Today13:00 - LIVE ATP 500 Amburgo 14:45 - Supertennis Today 15:00 - LIVE ATP 500 Amburgo 17:00 - Supertennis Today 17:30 - LIVE ATP 500 Amburgo 19:30 - Supertennis Today 20.00 - LIVE ATP 250 Atlanta 21:45 - WTA Bastad (differita)23:15 - La Voce delle Regioni23:30 - ATP 250 Atlanta (differita)

Sabato 2901:00 - WTA Bastad (differita) 02:30 - WTA Bastad (differita) 04:00 - WTA Nanchang (differita) 05:30 - WTA Nanchang (differita) 07:00 - WTA Nanchang (differita) 08:15 - La Voce delle Regioni08:30 - WTA Nanchang (differita) 10:30 - Tennis Magazine 11:00 - LIVE WTA Nanchang 12:00 - LIVE ATP 500 Amburgo13:00 - LIVE WTA Bastad 14:45 - Supertennis Today 15:00 - LIVE ATP 500 Amburgo 17:00 - Supertennis Today 17:15 - WTA Bastad (differita) 19:00 - WTA Nanchang (differita) 20:45 - Supertennis Today 21.00 - LIVE ATP Atlanta 22:45 - Kia Trophy Bari23:00 - ATP 500 Amburgo SF1 (replica)

Domenica 3001.00 - LIVE ATP Atlanta 03:00 - WTA Nanchang SF (replica) 05:00 - ATP Amburgo SF2 (replica) 07:00 - ATP Atlanta SF1 (replica) 09:00 - La Voce delle Regioni 09:15 - Tennis Magazine 09:45 - Kia trophy Bari 10:00 - LIVE WTA Nanchang 12:00 - Bandeja - Tutti i segreti del Padel 12:15 - ATP Atlanta SF2 (replica) 13:45 - Supertennis Today 14:00 - LIVE WTA Bastad 14:45 - Supertennis Today 15:00 - LIVE ATP 500 Amburgo 16:45 - Supertennis Today 17:00 - WTA Nanchang Finale (replica) 19:00 - Supertennis Today 19:15 - Nation Cup Lampo Trophy PT1 19:30 - WTA Bastad Finale (replica) 21:15 - ATP 500 Amburgo Finale (eplica) 23:00 - LIVE ATP Atlanta

Lunedì 3100:00 - Magazine ATP 01:00 - ATP 500 Amburgo (replica) 02:00 - ATP 500 Amburgo (replica) 03:00 - WTA Bastad (replica) 04:00 - WTA Bastad (replica) 05:00 - WTA Nanchang Finale (replica) 07:00 - Bandeja - Tutti i segreti del Padel 07:15 - WTA Bastad Finale (replica) 08:30 - ATP 500 Amburgo Finale (eplica) 10:30 - ATP Atlanta Finale (replica) 12:15 - La Voce delle Regioni 12:30 - LIVE ATP Kitzbuhel 14:15 - Nation Cup Lapmpo Trophy PT1 14:30 - LIVE ATP Kitzbuhel 16:45 - Bandeja - Tutti i segreti del Padel 17:00 - News 17:05 - Tennis Magazine 17:30 - LIVE ATP Kitzbuhel 19:15 - Nation Cup Lampo Trophy PT1 19:30 - ATP 500 Amburgo Finale (eplica) 21:25 - News 21:30 - Magazine WTA 22:00 - LIVE ATP 500 Washington 23:00 - LIVE ATP 500 Washington

Martedì 101:00 - LIVE ATP 500 Washington 03:00 - LIVE ATP 500 Washington 05:00 - ATP Kitzbuhel (replica) 06:45 - ATP Kitzbuhel (replica) 08:15 - Nation Cup Lapmpo Trophy 08:30 - ATP Washington (replica) 10:15 - ATP Washington (replica) 12:15 - La Voce delle Regioni12:30 - LIVE ATP Kitzbuhel 14:15 - Nation Cup Lapmpo Trophy PT2 14:30 - LIVE ATP Kitzbuhel 16:30 - Magazine WTA 17:00 - News 17:15 - Kia Trophy Bari 17:30 - LIVE ATP Kitzbuhel 19:00 - LIVE WTA Stanford 20:45 - Trofeo Kinder + Sport Salsomaggiore21:00 - News 21:15 - Tennis Magazine 22:00 - LIVE ATP 500 Washington 23:00 - LIVE WTA Stanford

Mercoledì 200:45 - La Voce delle Regioni 01:00 - LIVE ATP 500 Washington 03:00 - LIVE ATP 500 Washington 04:00 - LIVE WTA Stanford 06:00 - WTA Washington (differita) 08:00 - La Voce delle Regioni 08:15 - WTA Stanford (differita) 10:00 - WTA Stanford (differita) 12:00 - Trofeo Kinder + Sport Salsomaggiore 12:15 - La Voce delle Regioni12:30 - LIVE ATP Kitzbuhel14:15 - Kia Trophy Bari 14:30 - LIVE ATP Kitzbuhel16:45 - Trofeo Kinder + Sport Salsomaggiore 17:00 - News 17:05 - Tennis Magazine 17:30 - LIVE ATP Kitzbuhel 19:45 - La Voce delle Regioni 20:00 - LIVE WTA Stanford 21:45 - News 22:00 - LIVE WTA Stanford 23:00 - LIVE ATP 500 Washington

NB: il palinsesto è soggetto a modifiche. In rosso gli eventi live, in giallo le News, in verde le prime emissioni, in azzurro le differite e in viola gli speciali

Tra terra e cementoD

a una parte l’Europa, dall’altra gli Stati Uniti, dall’altra ancora la Cina. In mezzo un oceano e una superficie, da una parte la

terra rossa e dall’altra il cemento. La ce-sura di fine luglio/inizio agosto si divi-de così. Il Vecchio Continente accende i riflettori sulla fase finale del torneo Atp 500 di Amburgo, Germania, e sui Wta di Bastad (Svezia) e Nanchang (Cina), ma nelle stesse ore è la Georgia (intesa come stato USA) a diventare protagoni-sta dei campi duri con un evento, sem-pre maschile, da “250”.Un copione che resta invariato an-che per l’inizio della prossima set-timana, quando l’Austria manderà in scena lo spettacolo di un “classico-ne” montano come Kitzbuehel (quasi 800 metri sopra il livello del mare) e quando gli Stati Uniti daranno il

via all’avvicinamento agli Us Open con il primo Atp 500 in calendario (quello di Washington). SuperTen-nis garantirà le dirette in chiaro e in esclusiva secondo i fusi orari: dalle 12.30 e per tutto il pomeriggio il te-lecomando guiderà in Austria, dalle 22 e per tutta notte nelle vicinanze della Casa Bianca.

Kia Trophy, Padel, Kinder e Nation CupGli appuntamenti della settimanaUn servizio tutto dedicato al grande successo della tappa amatoriale del Kia Tennis Trophy di Bari, l’evento del circuito Fit-Tpra che regala ai vincitori il sogno di volare dall’altra parte del mondo per il primo Slam 2018, gli Australian Open. Appuntamento sabato 29 alle 22.45. Domenica invece spazio all’approfondimento sul paddle, in Bandeja (a mezzogiorno). Dome-nica e lunedì sera tocca agli Under 12, con il resoconto in due puntate (entrambe alle 19.45) della vittoria dell’Italia in rosa alla Nation Cup 2017. Giovanissimi ancora protagonisti anche il primo agosto, alle 20.45, con lo speciale del circuito Kinder dalla tappa di Salsomaggiore.

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in italia

Promozioni di mezzaestate: non è un sognoPubblicate sul sito federtennis.it le variazioni per le graduatorie federalidi metà 2017: coinvolgono 14.937 uomini e 4.130 donne, oltreai 4.856 uomini e alle 1.566 donne già interessati dalle modifiche di aprile

Sono stati pubblicati nella se-zione “classifiche nazionali-comunicati” del sito www.federtennis.it gli elenchi ri-

guardanti le seconde promozioni per le classifiche federali di metà anno 2017. Quest’anno per la prima volta è stato introdotta una seconda pro-mozione intermedia: dopo la prima che considerava i risultati dei primi 5 mesi dell’anno, in questa seconda pubblicazione vengono considerati esclusivamente i tornei interamen-te conclusi entro il 2 luglio e le sole giornate dei campionati a squadre di-sputate entro tale data. Le variazioni di classifica coinvolgono 14.937 uo-mini e 4.130 donne. Questi numeri si sommano alle promozioni di aprile che hanno coinvolto 4.856 uomini e 1.566 donne, quindi in totale i tes-serati che hanno maturato una pro-mozione sono ben 25.489. Anche quest’anno le promozioni sono state parimenti riconosciute a chi abbia maturato i punti per salire anche di un solo gradino, a eccezione dei gio-catori appartenenti ai primi tre grup-pi della seconda categoria, per i quali verrà effettuata la consueta armoniz-zazione alla fine dell’anno.

E la tessera si aggiorna da sola: basta il QR CodeÈ doveroso ricordare a coloro che

utilizzano MyFitScore che il siste-ma calcola la proiezione di classi-fica di fine anno e che quindi una eventuale differenza tra quanto pubblicato ufficialmente e quanto emerge da myfitscore può dipen-dere per esempio dalla data di con-clusione dei tornei (quelli conclusi dopo il 2 luglio vanno calcolati so-lamente per fine anno). Si ricorda anche come gli atleti promossi non dovranno più ritirare la tessera con la classifica aggiornata, in quanto con la tessera già in loro possesso i dati aggiornati sono già visibili all’interno del QR Code. Le promo-zioni sono valide a partire dalla mezzanotte del 24 luglio 2017 e,

Quattro azzurrini all’EyOF,il Festival olimpico per ragazziSi chiama EYOF, e quest’anno va in scena a Gyor, Ungheria. È partita domenica 23 luglio, la 14ª edizione estiva del Festival Olimpico della gioventù Europea che, fino al 29 luglio, coinvolgerà 122 atleti azzurri in 10 discipline. Oltre ad atletica, basket, ciclismo, ginnastica artistica, judo, nuoto, pallavolo e canoa, c’è anche il tennis. A portare in alto la bandiera italiana con la racchetta, tocca alle ragazze Melania Delai e Ma-tilde Mariani e ai ragazzi Flavio Cobolli e Lorenzo Rottoli (qui insieme nel selfie durante la cerimonia d’apertura). Sabato 29 luglio le finali e l’assegnazione delle medaglie.

comunque, non troveranno appli-cazione per i tornei individuali in corso o per quei tornei le cui iscri-zioni sono scadute prima di tale termine (i campionati italiani di terza categoria, per esempio). Ai fini dei calcoli delle classifiche di fine anno, per i giocatori pro-mossi sarà presa in considerazione la classifica conseguita a metà an-no anche relativamente all’attività disputata nella prima parte della stagione. Va sottolineato anche che la classifica attribuita a metà anno, essendo comprensiva di bonus, è soggetta a eventuali retrocessioni a fine anno qualora i bonus venis-sero meno.

PROMOzIONI MAsCHILICLICCA E sCARICA IL PdF

PROMOzIONI FEMMINILICLICCA E sCARICA IL PdF

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notizie delle regioni

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Lombardiavia Piranesi 46, 20137 - Milano

webwww.federtennis.it/lombardia

telefono02/58300072

[email protected]

Nation Cup under 12:vince l’Italia in rosaL’Olimpica Tennis Rezzato, in provincia di Brescia, ha ospitato la Nation Cup - Lampo Trophy 2017, gara per team nazionali (U12 M/F). In gara con una formazione maschile e due femminili, l’Italia ha trionfato tra le ragazze (foto 1 in alto by Maffeis) con la “squadra A” piegando in finale la Slovenia al doppio di spareggio. Le azzurrine vincenti so-no Giulia Dal Pozzo (3.5/Tc Valmarec-chia), Yaima Perez Wilson (3.4/Ct Porto S. Giorgio) e Valentina Trevisan (3.5/Tc Mestre). Nel maschile, con Mattia Ric-ci (3.4/Gt Rivazzurra Rimini), Filippo Romano (3.5/Ct Lerici) e Federico Vita (3.4/Tc Milano Bonacossa), capitano Luca Sbrascini, stop in semifinale con-tro i favoriti messicani, poi vincitori sulla Serbia. Out nel girone eliminato-rio la squadra B femminile.

A1: Crema e Ceriano,ci sono già gironiSorteggiati i gironi di A1 2017. Due le squadre lombarde nel massimo cam-pionato nazionale per club. Sono il Tc Crema, con i punti di forza Andrey Golubev e Adrian Ungur, e il Ct Ceria-no Laghetto con la numero uno Anne Schaefer e la giovane locale Gloria Stua-ni (foto 2). I cremaschi sono nel girone

4 con Tc Prato, Ata Battisti Trento e Tc Parioli Roma, le brianzole nel 2 con Tc Prato, Stampa Sp. Torino e Ca Faenza.

Circuiti a tutta velocità I circuiti regionali proseguono la loro marcia (foto 3). Il 7° Circuito Viscon-teo (O45-55/Lim. 3.4 e L40/Lim. 3.5) ha chiuso alla Canottieri Milano l’ulti-ma tappa Over 55 e Ladies 40: Loren-zo Alfieri (3.3/Tc Milano Bonacossa) ha battuto in finale Lamberto Ferrara (3.5/Tc Villasanta); Laura Pozzan (4.1) ha superato Carola Kluzer (3.5, en-trambe Canottieri Milano).5ª tappa per il 1° Milano Tennis Tour (Lim. 3.3, M/F/Doppio M); al Nuovo Tennis Buscate vincono Andrea Della Vedova (3.3/Sc Mondo Domani Mar-nate) su Alessandro Zingaro (3.4/U16/Golarsa Academy) e Sara Monolo (U16/3.5/Us S. Vittore Olona) su Enrica Dedè (4.3/Tc Tosi Legnano).6ª tappa per il 37° Master della Brian-za (Lim 3.4, M/F); Tc Giussano: Nic-colò Pravettoni (3.5/Tc Lombardo Mi) su Marco Arienti (3.4/T. Senago), Villa Reale T. Monza: Simona Quaroni (4.1/Tc Lecco) su Giulia Colombo (4.1/Tc

Trezzo sull’Adda).8ª tappa per l’8° Como Tennis Tour (Lim. 3.3, M/F/Doppio M); Lipomo (N. Lario Park): Emanuele Toso (3.3/Sp. Milanino Cusano M.) su Dario Conca (3.3/Ct Cantù), Silvia Reina (3.4/N. T. Delle Vigne Como) su Barbara Fontana (4.1/Tc Vedano Olona).7ª tappa, infine, per il 2° Varese Tennis Tour (Lim. 3.3, M/F/Doppio M); Mar-nate (Sc M. Domani): Luca Nozzolillo (3.4) su Fabio Grassi (3.3) entrambi (Tt Champion Busto Arsizio), Francesca Sganga (3.3/Tc Tosi) su Sara Monolo.

1

2

Mongodi e JuniorMilano vanno in BDue promozioni rosa per i team lombardi. Dal tabellone nazionale di C sono salite in B sia le bergamasche del Tennis Mongodi (in alto nel-la foto) e le milanesi dello Junior (in basso): le orobiche (3-1 casalingo) su Stampa Sp. Torino, le meneghine (3-0 esterno) su Forum Sc Roma. Niente da fare per i colleghi dello Junior contro il Filari T. Rometta Messina (2-4 esterno), per il Ct Parabiago (3-4 casalingo contro Sc N. Casale) e per le ragazze del Quanta Sv Milano (2-3 esterno contro il Tc Napoli).

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notizie delle regioni

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atesini (Tc Rungg Cornaiano) Moritz Trocker (2.5) e Georg Winkler (2.4). Non ha tradito la favorita Elisa Vi-sentin (2.4/Ct Rovereto): in finale l’altra U18 Magdalena Santer (2.7/Tc Comune Bolzano) si è ritirata (1-6 0-1) complice la dimenticanza del materiale a Merano dove la bolzani-na aveva vinto l’Open in mattinata. Nel doppio successo di Bresciani/Fratton (3.1/2.6/Ct Arco). Da Riva a Cavalese per il 3° Open “Allianz - Città di Cavalese” (oltre 50 iscrit-ti) al Ct locale in Parco della Pieve. Primo titolo stagionale per il favo-rito Lorenzo Schmid (2.4/T. Levi-co), già finalista sull’erba sintetica di casa contro Matteo Marfia (2.4/At Verona) e ai Campionati provin-ciali contro Endrizzi. In finale Sasha Rampazzo (2.5/Ct Trento) ko (6-7 3-6). In semifinale l’U18 lombardo Lorenzo Foresti (2.5/Pol. Curno) e Alvise Zarantonello (2.7/T. Levico).

(Luca Avancini)

Maronato domina a Mori Alessandro Maronato (foto 4) ha vinto con autorità il “Città di Mori - Trofeo Umberto Meneghelli” (3ª/4ª) al Tc Mori. Il leader del seeding Maronato (3.1/Tc C10 Rovereto) ha lasciato sette giochi in tre incon-tri, liquidando in finale (6-1 6-2) il numero due U18 Mattia Menapace (3.2/Ct Lavis) e incamerando così il primo alloro 2017. (l.a.)

Alto Adigepiazza Verdi 14, 39100 - Bolzano

webwww.federtennis.it/bolzano

telefono0471/974283

[email protected]

Trentinopiazza Fiera 13, 38122 - Trento

webwww.fittrentino.it

telefono0461/237162

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Tutti i Provinciali:Open, 3ª, 4ª e OverCampionati provinciali al Tc Bol-zano (Open, 3ª e 4ª) e al Tc Merano (Over). Tutti i vincitori (foto 1, so-pra Stefan Knapp e Walzl, sotto Grief e l’O45 Ercolani) e le finali. Open: Stefan Knapp (2.8/Tc Bolzano) b. Philipp Koell (2.5/Tc Bolzano) 6-3 2-6 6-1, Sophie Walzl (2.7/Tc Rungg Cornaiano) b. Teresa Schwienbacher (2.8/Tc Merano) 6-3 6-3. 3ª: Jonas Greif (U16/3.2/Caldaro) b. Armin Mayr (3.5/Gries Bolzano) 6-3 4-6 6-2, Marion Wenter (U18/3.3/Tc Bolzano) b. Luianta Moling (U18/3.2/Calda-ro) 7-6 6-2. 4ª: Alessio Filippi (4.1/Druso Bolzano) b. Daniel Tavernini (U16/4.2/Tc Bolzano) 6-3 6-0, Sabri-na Cannas (4.Nc/Endas Bolzano) b. Martina Goeller (4.5/Malles) 6-4 6-4. O45: Renato Ercolani (3.3/Tc Mera-no) b. Herbert Chistè (4.1/Lagundo) 6-1 6-2. O45 (Lim. 4.3): Michael Lai-mer (4.3/Lagundo) b. Bruno Marth (4.3/Tc Merano) 6-3 3-6 6-1. O55: Marco Endrizzi (3.4/Tc Merano) b. Peter Plunger (3.4/S. Paolo Appiano) 4-3 rit. O60: Luciano Boscolo (4.1/Tc Merano) b. Franco Tommasini (4.1/Tc Bolzano) 7-6 6-0. O65: Leo Goetsch (3.5/Marlengo) b. Enzo Vi-sintainer (4.4/Bauzanum 77) 6-3 6-1.

(Fabio Bagatella)

Tc Rungg: doppiapromozione in serie BDoppia promozione in serie B per le formazioni maschile e femminile del Tc Rungg Cornaiano: 4-1 ester-no per i ragazzi sul Tc Livorno do-po nove ore di battaglia, 3-1 sempre esterno per le ragazze sul Cus Cata-nia. Ecco le due rose (foto 2). Ma-schile: Georg Winkler (2.4), Horst Rieder (2.5), Moritz Trocker (2.5), Manuel Bernard (2.6), Jacob Nico-lussi (2.6), Andrea Spizzica (2.7), Massimo Bertolini (3.1), Manuel Ga-sbarri (3.3). Femminile: Susan Ban-decchi (2.2), Verena Meliss (2.3), So-phie Walzl (2.7), Sophia Meliss (3.1), Vickie Trocker (3.1), Simone Kraner (3.3), Evelyn Moser (3.4). (f.b.)

Open: Sardella e Visentina Riva, Schmid a CavaleseLa stagione Open del 34° Grand Prix Coop Trentino 2017 si è aper-ta di fatto con il 46° “Città di Riva” (M/F/Doppio M, oltre 100 iscrit-ti) al Ct Riva del Garda (foto 3, le premiazioni rivane e, in basso a sinistra, quella del vincitore di Cavalese). Michelangelo Endriz-zi (2.4/Ct Trento), numero due del seeding e recente campione pro-vinciale Open, ha ceduto in finale (5-7 5-7) a Edoardo Sardella (2.4/Can. Padova). In semifinale gli alto-

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notizie delle regioni

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Rondoni e Rubini a Sassuolo,Mager re di Casinalbo Il circuito internazionale Itf ha fat-to tappa in Emilia Romagna con ben sei tornei nell’arco dell’ultimo mese. L’antipasto a Reggio Emilia ($15.000/terra/Ct Reggio) con tim-bro tedesco di Yannick Maden. Da metà giugno cinque eventi conse-cutivi, con tre sigilli italiani (foto 1 Pietro Rondoni, a sinistra, e Gianluca Mager con le coppe). Nell’evento combined di Sassuo-lo ($15.000/terra/Sc Sassuolo) il 23enne piemontese Rondoni ha battuto con il punteggio di 6-3 6-1 in finale il tedesco Adrian Obert, mentre la 24enne bolognese di ori-gini giamaicane Stefania Rubini ha regolato per 5-7 6-0 6-4 la 18enne siciliana Federica Bilardo. Il 22en-ne ligure Gianluca Mager invece ha conquistato il Futures di Casinalbo a La Meridiana Modena ($25.000, terra) battendo per 4-6 7-6 6-2 l’ar-gentino Andrea Collarini.Oltre a quella ottenuta da Federica Bilardo (foto 2 con la vincitrice Rubini, sotto Leonardi), ci sono stati altri due finalisti azzurri: il 29enne modenese Filippo Leonar-di che ad Albinea ($15.000/terra/Ct Albinea) dalle qualificazioni ha perso solo per 6-3 6-3 contro Collarini e ancora Rubini a Imola ($25.000/cemento/Tozzona Tennis Park) k.o. pure lei con un doppio 6-3 6-3 nei confronti della slovacca Viktoria Kuzmova. A Basilicanova ($15.000/terra/Tc President, Par-ma) sigillo tutto spagnolo appan-naggio di Javier Marti.Nei rispettivi tabelloni di doppio arriva un titolo italiano grazie a Omar Giacalone e Jacopo Stefanini (vincitori ad Albinea) e tre finali: Bortolotti/Trusendi e Arcidiacono/Spigarelli a Sassuolo oltre a Dalla Valle/Pellegrino a Casinalbo.

(Stefano Benfenati)

Emilia RomagnaVia dei Trattati Comunitari Europei 740127 - Bologna

webwww.federtennis.it/emiliaromagna

telefono051/6153533

email [email protected]

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16 maschili e femminili.Le finali - Under 13: Peter Buldori-ni (Ct Bologna) b. Enrico Baldisserri (Ct Bologna) 6-4 6-2, Giulia Marti-nelli (2.8/Ct Bologna) b. Emma Val-letta (2.8/Ct Dario Zavaglia Urbinati Academy Ravenna) 6-1 4-6 6-2.Under 14: Enrico Lanza Carriccio (3.2/Zavaglia Urbinati Ravenna) b. Tommaso Bonazzi (3.2/Castellazzo Parma) 5-7 7-5 6-3, Alice Guberti-ni (2.8/Sc Sassuolo) b. Alessia Fa-va (3.1/Can. N. Bixio Piacenza) 6-2 6-3.Under 16: Noah Perfetti (2.8/Ca Faenza) b. Alessandro Pecci (3.1/Ct Rimini) 6-7 6-1 6-1, Caterina Greco (2.8/Sc Sassuolo) b. Maya Ceccarini (3.1/Tc Riccione) 6-0 6-2. I qualifi-cati: i sei finalisti e le sei finaliste, Jacopo Bilardo (U13/3.3/Pol. Bu-scherini Forlì), Gianmaria Migliardi (U13/3.4/Zavaglia Urbinati Raven-na), Elena Bocchi (U13/3.4/Castel-lazzo), Letizia Migani (U13/3.3/Tc Riccione), Ludovico Edoardo Truf-felli (U14/3.2/Ct Bologna), Carlotta Sezzi (U14/3.2/Ct Reggio), Giaco-mo Magnani (U16/2.8/V. Tc Moli-nella). (s.b.)

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Francesco Forti: da Cesenaticoagli ottavi di Wimbledon JrConcentrazione, agonismo e un gran servizio, ecco le principali armi di Francesco Forti (foto 3, con Federer e in azione): il neo-18enne (classe 1999), romagnolo doc cresciuto al Ct Cesenatico, che si è messo in mostra a Wimbledon Juniores cogliendo gli ottavi di fi-nale dalle qualificazioni. La sua cavalcata (6-2 6-3 al turco Yanki Erel, 6-3 3-6 6-3 al britannico Jack Molloy e nel main draw 6-4 6-4 al brasiliano Thiago Seyboth Wild e 7-5 7-5 all’altro britannico Hamish Stewart) è stata fermata (5-7 1-6) dal francese Corentin Moutet lea-der del seeding e Top-10 Itf (U18). Grandi emozioni al Ct Cesenatico, che segue le imprese del suo benia-mino con trepidazione ed orgoglio e dove Forti torna sempre volen-tieri perchè conserva molti amici. Convocato dalla Fit prima a Foligno poi a Tirrenia (da quest’anno), For-ti (numero 59 Itf/U18) è tra i mi-gliori giovani tennisti italiani ed ha trionfato di recente a Firenze (Itf U18/Grade 2). (s.b.)

Le qualificazioniagli Italiani Under 13, 14 e 16 Concluse al Ca Faenza le qualifica-zioni regionali ai Campionati ita-liani giovanili (foto 4 tutti i fina-listi) Under 13, under 14 e under

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notizie delle regioni

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Terranova Olbia: Cherchie Pezzulla campioni di 3ªI campi in cemento del Tc Terranova Olbia, nel sassarese, hanno ospitato i Campionati sardi di 3ª categoria (M/F, doppio M/misto) aperti anche agli atleti di 4ª (foto 1). Hanno trion-fato Andrea Cherchi e Alessandra Pezzulla. L’U16 Cherchi (3.1/Torres T.), quarto favorito del seeding, ha battuto (6-4 6-4) in semifinale (6-4 6-4) il beniamino di casa numero uno Matteo Masala (3.1/U16) e in finale (6-3 2-6 6-3) il numero due Alessan-dro Scintu (3.1/Ct Macomer). Semifi-nalista anche il numero tre U18 Oscar Serra (3.1/Tc Cagliari) ko (4-6 4-6) contro Scintu. La prima favorita loca-le Pezzulla ha liquidato in finale (6-0 6-1) l’U14 Sara D’Alessandro (3.4/Tc Alghero). Nei doppi, bis per l’altro atleta locale Andrea Frasconi (3.3): nel maschile con Masala (6-3 7-6) su Scintu/Gianfranco Motzo (3.5/Ct Ma-comer) e nel misto con la collega di club (3.5) Daniela Dessolis (5-7 6-3 10/5) su Pezzulla/Scintu. Nelle se-zioni conclusive di 4ª, vittorie di Ma-riano Marongiu (4.1/Tc S. Teodoro) e Sara Azzena (4.3/Tc Palau), finalisti il locale Hermann Maeran (4.6) e l’U16 Margherita Mele (4.1/Tc 70 Oristano).

(Fabio Bagatella)

Elmas: Zingrillo e Porceddavincono l’8° “Racugno”L’8° Memorial Stefano Racugno (3ª/4ª M/F) al T. Elmas, (foto 2) nel cagliaritano, è stato impreziosi-to da due combattute finali, vinte da Domenico Zingrillo e Angelica Por-cedda. Zingrillo, quarto favorito del seeding (3.2/Sp. Ct Quartu S. Elena) ha piegato (6-4 3-6 6-4) il numero due Giorgio Lilliu (3.1/Pol. Escolca). In semifinale il numero uno Simone Secci (3.1/Tc Assemini) ko (4-6 3-6) contro Zingrillo e il numero tre Ste-fano Como (3.1/Poggio Sv Capoterra) ko (0-6 5-7) contro Lilliu. La prima

favorita U14 Porcedda (3.3/Caiana Open. T. Quartu) ha domato in semi-finale (2-6 7-5 6-3) Paola Pintor (3.5/Sp. Ct Quartu) e in finale (6-3 4-6 6-3) la numero due Silvia Vallone (3.4/Acqua Fredda Siliqua). In semifinale anche la numero tre U18 Francesca Sissa (3.4/Tc Cagliari) ko (2-6 2-6) contro Vallone. Nelle sezioni con-clusive di 4ª hanno prevalso Michele Petruzza (4.1/Pol. Marina Residence Quartu S. Elena), Silvia Verde (4.1/Ass. Dopolavoro Ferroviario Caglia-ri) e Mauro Contini (4.Nc/Tc Assemi-ni), in finale gli U14 Tommaso Piga (4.1/Poggio Sv) e Federica Palme-sano (4.1/Sp. Tc Quartu) e Marcello Salvatici (4.Nc/Tc Su Planu Selar-

gius). Bilancio sempre più positivo per il torneo, come conferma il pre-sidente Alessandro Esposito: “Anche quest’anno siamo andati molto bene. Oltre 150 atleti da tutta la bassa Sar-degna e dall’intero Campidano per una crescita qualitativa globale. Con il quarto campo, che potenzierà la nostra struttura, potremo crescere ancora, a livello nazionale e magari anche internazionale”. (f.b.)

Ghilarza: Monti, Alias e Citziain evidenza al San PalmerioUna settantina di racchette al Tc Ghilarza del presidente Sebastiano Caddeo, nell’oristanese, per il tor-neo San Palmerio 2017 (Foto 3, premiati Monti, Alias e Citzia by Piu). Si sono imposti due gio-vani, secondi favoriti del seeding: l’U18 Filippo Monti (3.2/T. Modena) e l’U14 Arianna Alias (3.5/Tc Al-ghero). In finale i due numeri uno: Alessandro Scintu (3.1/Ct Macomer) ko (1-5 rit.) e Matilde Monti (T. Mo-dena) ko (5-7 1-6). In evidenza il be-niamino locale Federico Citzia (4.1/U16) giunto nei quarti piegando av-versari più quotati e vincitore nel tabellone finale di 4ª su Maurizio Muzzu (4.1/Bosa Tc). (f.b.)

Sardegnaviale Diaz 29, 09125 - Cagliari

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telefono070/674053

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circuito fit-tpra

dI CLAUdIA PAGANI

Continua la Road to Melbou-rne degli amatori del circui-to Fit-Tpra, che grazie a Kia hanno l’opportunità di volare

in Australia per assistere al primo dei quattro tornei del Grande Slam in pro-gramma dal 15 al 28 gennaio 2018. Nel weekend appena trascorso, dal 20 al 23 luglio, il Circolo Tennis Bari ha ospitato la terza tappa del circuito da cui sono usciti altri quattro nomi che si aggiun-gono a quelli dei finalisti delle due tap-pe fin qui disputate (Cagliari e Firenze) strappando un biglietto, per sé e per un accompagnatore, per il Master di Firen-ze di dicembre. Quando saranno ospiti di Kia e parteciperanno a una cena di gala in compagnia di Sara Errani. I pro-mossi da Bari sono Francesca Dionisio, 44 anni del Ct Old Boys (vincitrice del torneo) e la giovane Francesca Viterbo, 22enne di casa che è riuscita a battere in semifinale (9-7) una delle favorite, la tarantina Ilia Preite. Tra gli uomini avanti Leonardo Piergiovanni, 42enne brindisino di San Vito dei Normanni, e il barese Giuseppe Paparella (battuto in finale per 9-4).

Che match al Ct Bari!Il torneo, che ha registrato il sold out in entrambi i tabelloni maschile e fem-minile, si è svolto al Circolo del Tennis di Bari, uno dei club storici d’Italia e tra i più importanti, nato nel 1936, con 15 campi da tennis in terra battuta (4 coperti) oltre a due campi in superficie veloce. In questa splendida cornice, alcuni match sono stati memorabili. Paparella, attuale n. 35 del ranking, si è aggiudicato in rimonta al tiebreak il quarto di finale contro un coriaceo Francesco D’Abbicco, della Società An-giulli, che avanti per 8-2 non è riuscito a chiudere i conti e si è fatto rimontare. Nel torneo femminile, la vincitrice Dio-nisio, ha dovuto faticare non poco per avere la meglio su Maria Pia La Torre, 55enne di Barletta, per 9-6 dopo una

Foto di gruppo alla premiazione della terza tappa 2017 del Kia Tennis Trophy,giocata al Ct Bari nello scorso week-end

Melbourne di PugliaGrande successo a Bari dove hanno vinto Piergiovanni e Dionisio. Vista la grande affluenza sono state organizzate delle tappe di pre-qualificazioni che portavano ai main draw. Stessa cosa in Lombardia in previsione degli appuntamenti di settembre

partita lunga 2 ore e 45 minuti, in cui si sono contati ben 81 scambi per aggiu-dicarsi un 15.

Puglia sold-outSoddisfatto per l’andamento dell’inte-ro evento, l’Area Manager di Puglia e Basilicata Ivano Albergo: “È stata un’e-sperienza molto positiva, consideran-do anche le prequalifiche svoltesi nei mesi precedenti. Sono stati coinvolti più di 200 giocatori, interessando 5 province pugliesi. Da sottolineare la

Amatori verso Melbourne 2018:pre-qualifiche anche in LombardiaCome successo in Puglia, programmati anche in Lombardia i tornei che permettono ai vinci-tori di ottenere la wild card per la partecipazione alle tappe lombarde del torneo Kia Tennis Trophy del Forza e Costanza di Brescia (26-29 ottobre) e del Tc Saronno (16-19 novem-bre). “È un’occasione imperdibile per gli amatori - sottolinea l’Area Manager Lombardia Gianluca Pozzi -. Le pre-quali sono un’altra grande chance”. Per la tappa del Tc Saronno, le pre-quali si giocheranno al Le Querce (Varese, open maschile 29-30 luglio), al Tc Lodi (open femminile, 3 settembre), a Borgo Bagnolo (Milano, open maschile, 17 settembre), ancora al Le Querce (Varese, open femminile il 30 settembre e al Tc Arcore (Monza e Brianza, open femminile, l’1 ottobre). Per la tappa di Brescia invece appuntamenti il 2-3 settembre al Mongodi di Cividino (Bergamo, open maschile e femminile), al Tennis Franciacorta Cellatica (Brescia, 15-24 settembre, open maschile e femminile) e proprio al Forza e Costanza (30 settembre, open femminile). (c.p.)

presenza alla tappa Kia barese anche di due giocatori della Basilicata tra cui il promoter Piero Leone”. Una parola an-che sui vincitori: “Piergiovanni, che si è aggiudicato il torneo maschile, è uno dei nostri migliori giocatori: ha vinto il titolo negli Slam Roland Garros e Wim-bledon e ora ci auguriamo che possa far bene anche al Master nazionale di Firenze”. La corsa riprenderà a settem-bre: la quarta tappa è in programma a Roma, al Foro Italico, tra il 27 e il 30 settembre. Il sogno continua.

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personal coach

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I primi passi... giustiPer insegnare bene bisogna rendere l’ambiente di gioco intuitivo, ‘userfriendly’ e attivo. Obiettivo? Alimentare in ogni allievo il trinomio “emozione-ricordo-ritorno”. Perché c’è sempre da migliorare, anche da grandi

dI dONATO CAMPAGNOLI, I.S.F. R. LOMBARdI

Con il Minitennis “Avviamen-to”, chiamato a livello in-ternazionale “RED” per le palle utilizzate, gli allievi

imparano a gestire il proprio corpo nello spazio, vivendo coinvolgenti esperienze di tennis in “movimen-to” fin dal primo giorno di lezione, grazie all’uso di strumenti didattici adeguati al loro sviluppo motorio e alle loro capacità. La struttura dina-mica della lezione FIT (attivazione, fase centrale e fase di competizione) e anche, tra le altre cose, la definizio-ne di obiettivi didattici riguardanti la “tecnica degli spostamenti” fanno sì che sia i bambini in età prescolare (a partire dai 4/5 anni) sia quelli più grandicelli - ma anche gli adulti e gli allievi di terza età - possano approc-ciarsi alla nostra disciplina e, in ogni occasione, imparare divertendosi.

Le dimensioni contanoSpazio e tempo, come abbiamo detto precedentemente su questa rivista, dettano le regole del gioco e questo vale soprattutto in fase di apprendi-mento. Il segreto per imparare bene e imparare meglio? Rendere l’ambiente di gioco intuitivo, ‘user-friendly’ e at-tivo per alimentare in ogni allievo il trinomio “emozione-ricordo-ritorno”. E quanto dura la fase di “avviamen-to”? Forse, per sempre. Perché tutti i giocatori possono acquisire nuove abilità o rafforzare competenze già in essere. Dappertutto, anche a li-vello mondiale, si pensa purtroppo ed erroneamente che per terminare quella che l’Istituto di Formazione chiama sotto-fase “Super Delfino” (ul-tima fase dell’“avviamento”) l’allievo debba conoscere solamente i colpi, saper palleggiare e giocare le prime partite. Queste “competenze” sareb-bero già sufficienti a promuoverlo direttamente a estensioni di campo maggiorate. Il Minitennis “avviamen-

to” però è molto, molto di più. Bana-lizzare questa fase può essere peri-coloso anche in termini di fidelizza-zione. L’obiettivo non è “arrivare per primi a giocare a tutto campo”, bensì crescere come “persone-atleti” se-condo un percorso formativo equili-brato. Insistere sull’incremento delle competenze degli allievi è un proget-to comunque premiante a lungo ter-mine. Tutto il sistema tennis (circoli, insegnanti, genitori, giocatori ecc...) dovrebbe esserne consapevole.

Gli obiettivi dell’avviamentoIl modello di competenza della “tec-nica degli spostamenti” della fase “avviamento” prevede diversi obiet-tivi, tra cui:1) La posizione di partenza, distin-guendo non una, ma diverse posi-zioni (servizio, risposta) abilità di rimbalzo (diritto e rovescio), abilità a rete.2) La “messa in gioco dal basso” con timing e sequencing corretti.3) La “corretta” distanza laterale.4) “Passo di distanza” e “passo di

definizione della stance” per spo-stamenti laterali e spostamenti in avanti.5) Il concetto di “frequenza” (molti passi) opposto al concetto di “am-piezza” (pochi passi).6) Il concetto di “ricerca laterale” e di “ricerca verticale”.

Il programma di lavoro, come si può ben vedere limitandoci ai pochi obiettivi elencati, è vasto e comples-so e fa leva inoltre sulle abilità dimo-strative dell’insegnante. Che però ha diversi anni a disposizione affinché l’allievo possa raggiungerli.

Posizione di partenza al servizio: qui, contrazioni eccessive delle mani sul manico e sul cuore.

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collezionismo

Tennis anticoalla RinascenteI Magazzini della Rinascente presero questo nome, ideato da Gabriele D’Annunzio,nel 1917. Per celebrare il centenarioè aperta una mostra a Palazzo Realedove c’è anche il tennis. Con il marchiosportivo aziendale “Gymnasium”

dI FRANCO ALCIATI*

Le origini dei Magazzini de la Ri-nascente di Milano risalgono al lontano 1865 ma solo a partire dal 1917 la società assume l’at-

tuale nome ideato da Gabriele D’An-nunzio. Per festeggiare i 100 anni del suo nome la Rinascente, in collabora-zione con il Comune di Milano, ha or-ganizzato a Palazzo Reale dal 24 mag-gio al 24 settembre 2017 una mostra dal titolo ‘Rinascente100’ che racconta attraverso immagini e filmati inediti la storia di questi magazzini che hanno contribuito significativamente all’evo-luzione del costume, della comunica-zione e dei consumi nel nostro Paese.Sin dalla sua nascita la Rinascente ha dato molta importanza alla vendita de-gli articoli destinati al tempo libero e allo sport, prodotti ai quali ha riservato una organizzazione speciale denomi-nata ‘Gymnasium’ reparto sport La Ri-nascente. Nelle undici sale della mostra non mancano infatti interessanti cimeli sportivi tra i quali spiccano in partico-lare numerosi manifesti pubblicitari ideati dai più bravi artisti degli anni trenta del Novecento come Dudovich, Boccasile e Cappiello.Il tennis, al pari di sci, alpinismo, cicli-smo, nuoto, automobilismo è presente in questa rassegna e tra le varie ope-re ritengo particolarmente interessan-te quella qui presentata eseguita nel 1925 dall’illustratore Giovanni Manca che raffigura uno sportivo con tutte le attrezzature acquistabili nel reparto sport dei magazzini milanesi.Oltre ai manifesti molto ricercati dai collezionisti sono i primi cataloghi

della Rinascente (che al loro interno contenevano alcune pagine sui pro-dotti sportivi) ed in particolare quelli interamente dedicati allo sport come quello qui riportato relativo all’anno 1930 che presenta svariati capi d’abbi-gliamento ed attrezzature sul tennis. La Rinascente oltre a commercializ-zare le principali marche straniere ed italiane di racchette (Persenico e Sail) proponeva anche una sua linea di telai

denominata ‘Gymnasium’ (modelli ‘P’ – ‘S’ – ‘T’) i cui prezzi erano decisamente a buon mercato. Anche per quanto ri-guardava le palline la Gymnasium pre-sentava una propria linea il cui costo per una scatola da dodici pezzi era di lire 42 rispetto alle 65 lire delle palle Pirelli ed alle 82 lire delle Dunlop.

*Presidente Associazione Collezionisti Tennis

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racchette e dintorni

Extrem...amente nuovaLa nuova edizione dell’attrezzo di Gasquet e Roberta Vinci (oltre che dell’emergente Matteo Berrettini) cambia anche nella sostanza: forma dell’ovalee inserimento dell’ultima generazione del Graphene (Touch). È potente e facile

dI MAURO SIMONCINI

La novità è… che cambia tut-to. La nuova edizione della Head Extreme, ora GT Extre-me, non è solo una rivisita-

zione estetica o comunque formale di un telaio di grandissimo succes-so, che negli anni ha accompagna-to i successi di Richard Gasquet, Ivan Ljubicic o della nostra Rober-tina Vinci.Gli austriaci di Head, dopo l’usci-ta in grande stile delle innovative Head MxG (con il ponte in magne-sio) hanno lanciato la nuova ver-sione di una racchetta importante che ancora non aveva il Graphene Touch, quello di ultima generazio-ne. Dal punto di vista della sostan-za già si conoscono le proprietà di leggerezza e stabilità di questo materiale che consente una mi-gliore redistribuzione delle mas-se; in più ora sono cambiate for-ma e sezione della racchetta, con uno stampo tutto nuovo. La forma dell’ovale è tornata quella classica Head (non è più rotondeggiante) mentre la sezione si è modificata e assottigliata in molti punti (21 millimetri vicino al manico). Se ci aggiungiamo poi anche i grommet delle corde centrali ver-ticali costruiti “a imbuto” in modo da concedere libertà di movimento alle corde più importanti, la misce-la è esplosiva: una miscela fatta di stabilità, di controllo e di precisio-ne. Il tutto da sommare a potenza e spin (lo schema corde 16x19 si è ulteriormente aperto).

IL LAB Ovale: 100 Peso: 315 g Bilanciamento: 33,4 cm Profilo: 23-26-21 mm Lunghezza: 68,58 cm Rigidità: 61 Inerzia: 335 Potenza: 52/100 Controllo: 47/100 Maneggevolezza: 63/100(corde Lynx 1,25 mma 24-23 kg)

La sorellina leggera: Extreme S20 grammi in meno di peso (280 senza contare le corde), un centimetro di bilanciamento spostato più avanti, miglior maneggevolezza e qualche punto in meno di inerzia: ecco la ge-mellina della Mp, Extreme S. Un attrezzo perfetto per giovani agonisti in ascesa o donne di discreto livello. O per moltissimi giocatori di Club che dovrebbero affidarsi a racchette facili e permissive, ma comunque potenti e incisive.

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racchette e dintorni

IN CAMPOColpisce da subito la maneggevolez-za della racchetta. E anche il look: si è fatta più nera e meno gialla delle passate edizioni, come a darsi un to-no più serioso ed elegante.In effetti alla grande manovrabilità dell’attrezzo si associa sin dai pri-missimi scambi una sorprendente stabilità che in campo si traduce in sicurezza, controllo e precisione dei colpi. Sembra di manovrare una racchetta più leggera di quanto dica la bilancia (315 grammi con l’incor-datura montata); ci si appoggia alla grande ai colpi degli avversari, e si controlla discretamente anche a ve-locità medio-alte. È davvero un’arma da picchiatori moderni, completa, perché anche quando si prova a im-primere top spin, le rotazioni esco-no immediate, e i colpi profondi. D’altro canto con un’inerzia così... (in laboratorio il dato è di ben 335 punti). Per quanto riguarda invece il backspin, è facile e generoso in di-fesa, forse non certosino quando si gioca “in verticale” all’attacco della rete. Ma sono tutte esecuzioni acces-sibili anche a chi tecnicamente non è perfetto. In generale lo sweetspot pare decisamente ampio e concede molti aiuti nelle situazioni di gioco e di campo più difficoltose.Potente e decisa anche a rete, dove aiuta di più in difesa e in allungo; an-che se, pure chiamata a qualche gio-cata di fino, ha rivelato una sensibili-tà non indifferente. Infine al servizio: incisive e toste le prime palle piatte, precisi gli slices, facili (forse non pe-santi) le seconde palle in kick.Una racchetta valida dai giocatori intermedi di club sino a buoni terza categoria dal gioco moderno, a tutta spinta da dietro, che magari la incat-tiviscono con incordatura in monofi-lo e qualche grammo in più.

IL PAGELLONE: 80/100

Potenza: 8Controllo: 7Maneggevolezza: 9Fondo: 9Rete: 8Servizio: 8Top: 8Back: 7Estetica: 8Comfort: 8

Le concorrenti: dalle Burnalle Pure drive e alle EZone

In casa Babolat c’è tanta attesa per l’imminente uscita (settembre) della nuova versione della classica Pure Drive (nella foto a sinistra), il modello storico dell’azienda di Lione, il best seller della racchetta agonistica moderna: 300 grammi di peso e 100 pollici quadrati di ovale. Tanta spinta da dietro ma anche buon controllo.Così come la Wilson Burn (nella foto a destra), con caratteristiche strutturali pratica-mente identiche forse con un quid di cattiveria in più. E in questa fascia c’è anche la Yonex EZone (uscirà a fine agosto in concomitanza con gli Us Open). Peso e ovale esattamente identici ma con le peculiarità dell’ovale isometrico e chissà quale altra novità.

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l’esperto risponde

La domanda - Tira più fortechi fa il gesto più velocecon il braccio oppure chi usala racchetta più pesante?

La rispostaMolto spesso, soprattutto a livel-lo medio-basso si cambia attrez-zo pensando di ottenere maggiore “pesantezza di palla” da una rac-chetta pesante piuttosto che da una leggera. In realtà, la maggior parte delle volte si ottiene esatta-mente il risultato opposto, dato

Risponde Gabriele MedriL’ingegner Gabriele Medri è consulente dell’Istituto Superiore di Formazione della Fit. Fondatore di Pro-t-Oneè esperto nella customizzazionedegli attrezzi. Ha pubblicato una seriedi studi unici su racchette e corde.

che alla base della pesantezza del colpo c’è la velocità del braccio, e un attrezzo più pesante o dotato di maggiore inerzia può determinare, nel medio-lungo periodo, uno sca-dimento della prestazione: una de-celerazione del braccio con effetto diretto di una minore efficacia in termini di velocità e rotazione di palla. Consideriamo che quella che vie-ne detta “pesantezza di palla” è in buona sostanza una combinazione di due componenti legate alla ve-locità lineare della sfera e alla ve-locità rotazionale della stessa. L’e-nergia correlata alla velocità line-

are della palla viene detta Energia Cinetica ed è data dalla seguente formula:

Ec = 0.5 x massa x velocità2

Come evidente la massa ha una cor-relazione lineare con l’incremento di energia mentre la velocità ha una correlazione di tipo quadratico con la medesima grandezza, come dire che la massa in gioco è impor-tante ma molto molto di più lo è la velocità con la quale la racchetta viene accelerata nello spazio sino all’impatto con la sfera.In maniera del tutto analoga, in

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l’esperto risponde

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termini di velocità rotazionale del-la sfera, la cosiddetta Energia Ci-netica Rotazionale è data dalla se-guente espressione:

Ec-rot = 0.5 x inerziax velocità angolare2

Anche in questo caso dunque l’i-nerzia (equivalente dinamico della massa) ha importanza ma maggio-re influenza ha la velocità angolare che si riesce a determinare in fase di preparazione ed accelerazione del colpo. In buona sintesi dunque la massa e l’inerzia hanno impor-tanza e riescono a incidere in mo-do importante sullo sviluppo di velocità e rotazione ma a patto che questo non determini un rallenta-mento in termini di velocità line-are e rotazionale di impatto sulla sfera. La massa del telaio è più impor-tante per i giocatori “classici” che prediligono giocate basse, puli-te, filanti e profonde a differenza dell’inerzia che è la grandezza che influenza maggiormente in termi-ni di resa nell’ambito di un tennis “moderno”, fatto di massima pres-sione e presa delle rotazioni. Ma in entrambi i casi vale la regola “au-rea”: la racchetta deve possede-re il massimo peso e la massima inerzia che consenta di non de-terminare un rallentamento del gesto tecnico e dell’uscita della testa della racchetta stessa.

Qualità e quantitàPer dare un quadro completo del-la situazione è necessario sotto-lineare che altri due elementi di riflessione devono essere portati all’attenzione e tenuti sempre ben presente. Per prima cosa abbiamo detto che la velocità di braccio, o meglio dell’attrezzo, è alla base della velo-cità e della pesantezza di palla. Eb-bene al fine di garantire la massima velocità dell’attrezzo è necessario che il giocatore possa gestire l’at-

trezzo con la massima naturalez-za e con la massima decontrazio-ne in fase di esecuzione dei colpi. Lo sfruttamento completo di tutti i distretti articolari della catena ci-netica consente la massimizzazio-ne della prestazione in termini di espressione di potenza e di svilup-po di velocità e su questo elemen-to dobbiamo concentrare la nostra ricerca di perfezionamento tecnico connesso con l’utilizzo dell’attrez-zo più appropriato in relazione alle proprie caratteristiche fisiche, tec-niche e di gioco. Un secondo elemento determinan-te è quello legato alla durata del-la prestazione che è strettamente legato alle caratteristiche dell’at-trezzo utilizzato e che può, in caso di peso eccessivo o scarsa maneg-gevolezza (inerzia troppo elevata), determinare uno scadimento della prestazione nel medio lungo termi-ne, ovvero nell’ambito di una par-tita di tennis. Questo aspetto non viene spesso preso in considera-

Inviate via mail le vostredomande per l’espertoI nostri esperti sono pronti a rispondere alle vostre domande sui più vari argomenti riguardanti i vari aspetti del tennis. Come? Semplicissimo: scriveteci una email al seguente indirizzo di posta elettronica [email protected] con i vostri quesiti, le vostre curiosità, non più solo e soltanto di natura regolamentare. Sottoporremo i vostri messaggi ai nostri esperti, settore per settore, e vi risponderemo sulle pagine di questa rubrica settimana dopo settimana.

zione e determina scelte inappro-priate che portano all’adozione di magnifici attrezzi che concedono 15 minuti di fuoco al nostro gioca-tore per poi portaselo in giro per il campo per i restanti 40-45 minuti di agonia.Concludendo dunque, cerchiamo di misurare in modo obiettivo le nostre capacità tecniche e fisiche optando per attrezzi in grado di garantire la migliore performance nell’ambito della prestazione spor-tiva richiesta attenendoci alla rego-la per cui dobbiamo scegliere l’at-trezzo con le caratteristiche di peso e inerzia maggiori che ci consenta-no di non rallentare l’esecuzione dei nostri colpi. Scegliamo quindi quegli attrezzi che ci permettono, ragionando anche in termini di du-rata della prestazione, di mantene-re un elevato margine di sicurezza di circa 5g e 10kgcmq rispetto ai valori massimali che ci sembrano ottimali nel momento in cui siamo appena scesi in campo.