IL MENSILE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA DEL … · A TU PER TU CON FABIO E FLAVIA I nostri numeri uno...

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www.federtennis.it www.supertennis.tv Anno X - Numero 12 - Dicembre 2014 An nno X - Numero 12 - Dicembre 2014 A n n o X - N u m e r o 1 2 - D i c e m b r re re 2 0 1 4 M A G A Z I N E IL MENSILE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA DEL TENNIS SERIE A1 Canottieri Aniene e TC Genova Scudetti spettacolari TV DEL FUTURO La prima diretta in 4K è targata SuperTennis SPECIALE GIOVANI Un anno di risultati e classifiche degli azzurrini nel mondo A TU PER TU CON FABIO E FLAVIA I nostri numeri uno Pennetta e Fognini in esclusiva

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www.federtennis.it www.supertennis.tv

Anno X - Numero 12 - Dicembre 2014 Annno X - Numero 12 - Dicembre 2014AAnnnnoo XX -- NNuummeerroo 1122 -- DDiicceemmbbrrrere 22001144

M A G A Z I N E

IL MENSILE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA DEL TENNIS

SERIE A1Canottieri Aniene e TC GenovaScudetti spettacolari

TV DEL FUTUROLa prima diretta in 4Kè targata SuperTennis

SPECIALE GIOVANIUn anno di risultati e classifichedegli azzurrini nel mondo

A TU PER TU CON FABIO E FLAVIA

I nostri numeri uno

Pennetta e Fognini in esclusiva

Continuiamo a crescere

3Super Tennis

DI ENZO ANDERLONI

il fondo

LLa crescita è un concetto fondamentale. L’obbiettivo che la nostra società sta perseguendo come prima istanza. Anche noi, che facciamo del tennis l’impegno e la passione della nostra vita quotidiana, ci stiamo impegnando a fondo per crescere e migliorare ogni giorno, ispirandoci in questo senso agli atleti che vo-gliono scalare le classifiche mondiali impugnando una racchetta.Il segreto è mettersi sempre in gioco, inseguire tra-guardi sempre più ambiziosi. Come dice il numero

uno d’Italia, Fabio Fognini, nell’intervista che trovate in queste pagine: “So che la strada è in salita ma so anche che ho ancora molto da dare. Non ho ancora scoperto quali sono i miei limiti. Cercherò di farlo da qui alla fine della mia carriera”.Il movimento del tennis in Italia non conosce limiti. Continua a crescere insieme all’interesse che il ten-nis, i suoi campioni e i suoi grandi eventi suscitano nel pubblico degli appassionati. Aumentano i tesserati

agonisti, ormai vicini ai 90mila, i tennisti veri, il noc-ciolo del nostro grande frutto sportivo. Aumentano i ragazzi nelle scuole di tennis che a loro volta stanno lavorando per migliorare la qualità didattica. Aumen-ta la rete di riferimento tecnico sul territorio che dal Centro di Tirrenia, dove si allenano top player come Simone Bolelli e Camila Giorgi, arriva ai quattro Centri Tecnici Periferici di Palazzolo sull’Oglio (BS), Vicenza, Foligno e Bari fino alle strutture in ambito regionale. Per gli oltre 7000 professionisti, tecnici, maestri, istrut-tori, preparatori che fanno riferimento all’Istituto di Formazione Roberto Lombardi è in preparazione per il 2015 un Simposio internazionale senza precedenti per allestimento e qualità dei relatori.Crescono gli Internazionali BNL d’Italia nell’interesse e nell’attesa degli appassionati. Non è ancora finito il 2014 e rimangono solo 982 biglietti (su 10.500 posti disponibili) per le finali del 17 maggio 2015. L’incas-so della biglietteria, rispetto allo stesso periodo del 2013, è superiore di oltre 700mila euro, un +35% che è indice del grande appeal della manifestazione.E su questi numeri si attesta anche la crescita dell’au-dience televisiva del canale SuperTennis, che fa se-gnare un +34% nei primi 11 mesi del 2014 rispetto allo stesso periodo del 2013. Merito della crescita di interesse da parte vostra che ci seguite; merito della crescita del canale che ha offerto eventi straordinari come la Coppa Davis (con l’Italia in semifinale dopo 16 anni e lo storico trionfo della Svizzera di Federer in finale), la Fed Cup, i Wta Premier, gli Atp 500. E non si è fermato lì: nell’ultimo mese ha realizzato la prima diretta assoluta in 4k, tecnologia Ultra HD del futuro, trasmessa sul canale 4K1 di Eutelsat e propo-sto agli appassionati la grande novità del tennis-spet-tacolo mondiale, l’International Premier Tennis Lea-gue che ha impegnato nelle capitali asiatiche i numeri uno del nostro sport con una formula del tutto inedita (tie-break a tempo, sfide a squadre sulla somma com-plessiva dei games, 20 secondi tra un punto e l’altro scanditi da uno shot-clock a bordo campo, ecc.ecc.). Di crescita si parla tanto. Noi e voi la stiamo toccando con mano. E’ una sensazione bellissima: continuiamo a viverla insieme. Buon Natale e Buon Anno a tutti.

Compagni di squadra:

Matteo Berrettini,

18 anni, con Simone

Bolelli, 29 anni

Super Tennis5

M A G A Z I N E

IL MENSILE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA DEL TENNIS FEDERAZIONE ITALIANA TENNISPresidenteAngelo BinaghiConsiglio FederaleGiovanni Milan(Vice Presidente Vicario)Sebastiano Monaco(Vice Presidente)Giuseppe AdamoIsidoro AlvisiMassimiliano GiustiRoland SandrinEmilio SodanoGuido TuriRaimondo Ricci Bitti (atleta)Mara Santangelo (atleta)Fabrizio Maria Tropiano (atleta)

Graziano Risi (tecnico)

FEDERAZIONE ITALIANA TENNISStadio Olimpico - Curva NordIngresso 44, Scala G – 00194 RomaTelefono: +39-0698372115 Fax: +39-0698372233e-mail: [email protected]

DIRETTOREAngelo Binaghi

COMITATO DI DIREZIONEAngelo Binaghi, Giovanni Milan, Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini,Massimo Verdina

DIRETTORE RESPONSABILEEnzo Anderloni

COORDINAMENTO REDAZIONALEAngelo Mancuso

SUPER TENNIS TEAMMartina CiprianiAntonio Costantini (foto editor)Amanda LanariAnnamaria Pedani (grafica)

FOTOArchivio FIT,Antonio Costantini,Angelo Tonelli

HANNO COLLABORATOA QUESTO NUMERO:Stefano Benfenati, Roberto Bonigolo, Lazzaro Cadelano, Roberto Commentucci, Antonio Croglia, Ferdinando De Fenza, Demetrio De Gaetano, Marcello Giordani, Rosaria Ionà, Stefano Izzo, Marianna La Forgia, Sergio Pioppi, Marco Preti, Enrico Roscitano, Ida Santilli, Roberto Senigalliesi, Fausto Serafini, Tiziana Tricarico,

Piero Valesio, Ugo Veglia, Viviano Vespignani

A CURA DISportcast srlVia Cesena, 58 - 00182 [email protected]

PROGETTO GRAFICO REALIZZAZIONEEdisport Editoriale Srl

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PUBBLICITÀComedi Srlvia Don Luigi Sturzo,720016 Pero (MI)Telefono: +39-023808501/502Fax: [email protected]. Tribunale di Roma n. 1/2004dell’ 8 gennaio 2004Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono.

La rivista è disponibile in formato digitale sui siti www.federtennis.it e www.supertennis.tv

6 Pennetta e Fognini La coppia più bella del mondo

12 Italiani Top 1000 Uno su mille ce la farà?

16 Finali Serie A1 Tutta gente da scudetto

20 L’evento televisivo Diretta in 4K: è una grande “prima”

22 SuperTennis Sempre più la tua tv

24 Primo piano E adesso faccio il coach!

30 Speciale giovani Azzurrini: cosa resterà del 2014

38 La voce delle Regioni

28 LARGO AI GIOVANI Andrea Basso

36 MAESTRI Tennis giovanile e sviluppo mentale

Le rubriche

SU QUESTO NUMERO

Super Tennis6

La coppia più bella del mondo

pennetta e fognini, numeri uno

Lei è al 12° posto del ranking Wta, lui al 20°della classifica Atp: in Italia sono i n.1. E condividono tante cose nella vita, a partire dalla sede degli allenamenti, Barcellona.

Li abbiamo incontrati alla vigilia di una stagione che inizieranno fianco a fianco, rappresentando l’Italia in Hopman Cup, prestigioso torneo per nazioni

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B NFabio, questione di testaDI ENZO ANDERLONI

Best ranking n.13 del mondo, semifinale in Coppa Davis, quarti di finale al Masters 1000 di Cincinnati, vittoria nell’Atp 250 di Viña del mar: questo nl 2014. Da quale di questi punti forti riparti per il 2105?“Il 2015 sarà un anno importante. Nella seconda parte del 2013 c’e-ra stata una svolta. Il 2014 è stato un anno molto complicato perché ho dovuto riconfermarmi. Ci sono riuscito ed è capitato tutto in po-chissimo tempo. All’inizio dell’anno è stato tutto molto, molto bello. Ho vinto tantissime partite e sono arrivato a maggio da n.13 del

Flavia, dritta al cuoreDI ANGELO MANCUSO

“Non è forte colui che non cade mai, ma chi cadendo ha la forza di rialzarsi”. Una citazione del grande drammaturgo tedesco Johann Wolfgang von Goethe che Flavia Pennetta, 32 anni di Brindisi, ha se-guito alla lettera. La sua carriera e la sua vita le ha raccontate un paio d’anni fa nell’autobiografia “Dritto al Cuore”. Dalla Puglia (la prima volta ha preso la racchetta in mano a 5 anni, “a casa mia soltanto il gatto non gioca a tennis”, ripete spesso) al titolo da un milione di dollari conquistato lo scorso marzo nel deserto californiano di Indian Wells, è successo un po’ di tutto. Compresi due rovinosi scivoloni.

La scelta

"Uno dei principali obiettivi del prossimo anno è vedere gli errori che ho fatto e

cercare di non ripeterli"

"Dopo Urpi ho scelto di allenarmi con un tecnico giovane e motivato come Salvador

Navarro. La cultura del lavoro paga"

Super Tennis

DQmondo. E lì è successa una serie di cose che… ci vorrebbe troppo tempo per spiegarle”.

Qual è stato il momento più felice del 2014?“Sicuramente la partita di Coppa Davis a Napoli con la Gran Breta-gna dove abbiamo vinto 3-2, con il punto decisivo di Andreas (Seppi n.d.r.) e ci siamo qualificati per le semifinali. E’ sicuramente un gran bel ricordo, la gioia per un grande risultato che all’Italia mancava da tanto tempo. Purtroppo poi ci è capitata la Svizzera di Federer e Wawrinka: un avversario davvero molto difficile…”.

A livello personale, qual è stato il momento migliore?“Nei primi cinque mesi è andato tutto bene. Qualsiasi partita gio-cassi, indipendentemente dal risultato, mi sentivo alla grande. Stavo bene con me stesso. Fisicamente mi sentivo davvero in condizione e questo mi ha aiutato molto nella crescita e a vincere molte partite”.

E il momento più brutto?“Episodi che non vorrei rivivere ce ne sono stati parecchi, soprattut-to verso la fine dell’anno. Le cose che sono state scritte, sono state riportate anche talvolta in maniera sbagliata. Io ho commesso degli errori. Tutti sanno quali sono stati. Ho chiesto scusa. Sono errori da commettere più se si vuole magari anche cambiare sotto il profilo caratteriale nel 2015. Questo sicuramente è uno degli obbiettivi del prossimo anno. Se devo dirti il momento più brutto, agli Us Open penso di aver toccato il fondo. Ero nervoso, frustrato, ce l’avevo con

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pennetta e fognini, numeri uno

Il primo nel 2007, quando finì la love story con il tennista spagnolo Carlos Moya. Le cadde il mondo addosso, salvo poi tornare più for-te di prima ed entrare due anni dopo tra le top ten, prima italiana di sempre. Nell’agosto 2012 una delicata operazione al polso destro e i cattivi pensieri del ritiro: nella primavera 2013 era numero 158, ha chiuso il 2014 al 12 (numero uno d’Italia) grazie al successo a Indian Wells ed a quarti agli Australian Open e agli US Open.

Sei sempre stata brava a trasformare i momenti difficili in energia positiva.“Crescere significa prendere coscienza di se stessi, accettarsi. Vedi le cose con una prospettiva diversa, sei più matura e consapevole della tua forza e dei tuoi limiti”.

Dopo l’operazione al polso, la separazione con il coach che ti seguiva da tanti anni, Gabriel Urpi. “Non ho voluto stravolgere le mie abitudini. Ho scelto di restare in Spagna con un tecnico giovane e motivato come Salvador Navarro. La cultura del lavoro paga”.

Il rischio era mollare…“Sono rientrata nel febbraio 2013 e non era facile ritrovare certe sensazioni. Intorno a me era cambiato tutto, non c’era più neppure Gisela Dulko, la mia miglior amica. In doppio abbiamo vinto tanto insieme, ora lei vive a Buenos Aires, si è sposata con il calciatore Fernando Gago, che ha giocato nella Roma, e ha avuto un figlio. Ho

Viña del Mar"Nei primi cinque mesi di quest’anno

qualsiasi partita giocassi, mi sentivo alla grande. Stavo bene con me stesso"

Indian Wells"Dopo tanti anni di lavoro è stato

il momento che sognavo, che stavo aspettando"

La vittoria

Super Tennis

FD

me stesso. Ho fatto davvero una brutta partita con Mannarino. Da quel momento ho iniziato a lasciarmi andare via. Un pochettino i nervi se ne sono andati via…”.

Dopo gli Us Open hai vinto una partita sola fino alla fine dell’an-no…“Sì, ma non è vincere o perdere una partita che cambia la vita. La vittoria, certo, è il mio lavoro. Il nostro sport è fatto di vittorie ma se non sei un top player nell’arco dell’anno sono più le sconfitte che le vittorie. E’ come vengono le vittorie e le sconfitte. La vittoria contro il Lu della situazione negli ottavi di finale a Cincinnati vale più di una vittoria contro un avversario al primo turno che arrivava sul campo in una determinata maniera. Sto cercando di cambiare tante cose. Sto cercando di mettermi il più possibile a disposizione del mio team. E’ una che voglio fare, su cui punto molto. Adesso è inutile promettere qualcosa: è ora di farlo”.

Hai deciso di ricominciare con la Hopman Cup: come mai?“Negli ultimi anni ho fatto sempre fatica con i primi tornei della sta-gione. L’anno scorso mi infortunai al retto sinistro, rientrai in Italia e ero addirittura incerto se giocare gli Australian Open. Mi piace l’idea di iniziare in un clima più tranquillo. E poi, prima degli Au-stralian Open, di andare a giocare a Sydney. Mi è stata data questa opportunità e l’ho presa. Come sapete la Hopman Cup è una sorta di esibizione ma è anche una gara per squadre nazionali. Di quella italiana faremo parte io e Flavia: sarò con lei a rappresentare l’Italia”.

Voi due insieme per la prima volta in una manifestazione a squa-dre: ma in campo comandi tu o Flavia?(ride) “E’ la seconda volta che siamo iscritti insieme a una manife-stazione ufficiale. La prima fu il doppio misto a Wimbledon l’anno scorso. Vincemmo un turno e poi mi ritirai perché le dissi: guarda, devo andare a Barcellona, devo andare a prepararmi, perché voglio affrontare nel mi-

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dovuto ritrovare stabilità e tranquillità. Sono una testarda, non mi sono arresa, ho avuto la voglia di tornare in alto. Merito anche dei miei genitori: mamma Concita e papà Oronzo mi hanno trasmesso serenità. Così come tutta la mia famiglia e gli amici. Sono fortunata”. Indian Wells, che praticamente equivale ad uno Slam, è stata la vittoria della tenacia e della determinazione. Lo hanno detto il Presidente del Coni Malagò e della Fit Binaghi, che ti hanno ri-coperta di elogi.“Ho avuto bisogno di qualche giorno per realizzare. Ho chiamato a casa e mio padre quasi non riusciva a parlare. Gli ho detto: respira, respira. Dopo tanti anni di lavoro è stato il momento che sogna-vo, che stavo aspettando. Il tennis regala emozioni sensazionali, ma brevi. Non puoi essere felice troppo a lungo, il giorno dopo devi tornare in campo e ricominciare daccapo”.

Ora ti toccherà aggiornare la tua autobiografia…“No, una è già abbastanza. Non è proprio un libro, ma un diario in cui c’è Flavia più donna che tennista. Come giocatrice mi conosco-no, come persona meno”.

Fognini e Pennetta coppia fissa: insieme anche a Barcellona per la preparazione invernale in vista della prossima stagione che comincerete giocando a Perth la Hopman Cup.Fabio è spesso criticato per i suoi atteggiamenti…“Cerco di dargli il sostegno, e non come tennista ma come fidanza-ta e amica perché fuori dal campo stacco le due situazioni. Le sue sono reazioni impulsive, si sente senza aria, non riesce a respirare, come se andasse in apnea. O lo prendi per quello che è o niente… Però spesso si esagera nel giudicarlo, nell’attaccarlo. Ha un grande talento, deve solo gestirsi meglio. Anche io nel momento della top ten, nel 2009, non l’ho saputo fare. Adesso è diverso, le cose mi

scivolano addosso. Quando capita di gio-care male devi saperti accettare, sennò non

Il momento

"Raggiungere le semifinali in Coppa Davis è un gran bel ricordo, la gioia per un grande risultato che all’Italia

mancava da tanto tempo"

"Posso avere il rammarico di non aver vinto qualche partita

importante, ma la vita non inizia e finisce su un campo da gioco"

Super Tennis

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gliore dei modi il periodo di tornei estivi sulla terra battuta che per me è molto importante. Lei si arrabbiò tantissi-mo. Cercai di farmi perdonare, le mandai un messaggio chiedendole scusa ma quasi non mi parlò per un mese. Per fortuna ho vinto due tornei e fatto finale a Umago. Si è un po’ tranquillizzata. Ho potuto dirle: hai visto che è servito a qualcosa. Per quanto riguarda la Hopman Cup è la mia prima assoluta. In campo comunque non c’è uno che comanda tra noi: ognuno cerca di fare le sue cose nel migliore dei modi. Poi ogni tanto lei mi fa dei “cazziato-ni” però se sono produttivi e servono a spronarmi, sono disponibile a riceverli. Sono aperto, aperto a cambiare”.

Lei adesso ha una classifica più alta della tua ed è stata tra le prime 10 del mondo: è un motivo di sfida tra voi?“No, di sfida no. Sicuramente sono contento per lei per-ché so come stava nel periodo che ha passato dopo l’in-tervento al polso. Ci allenavamo insieme a Barcellona. E’ stato un periodo molto duro per lei. Sono contento per-ché ha avuto questa seconda rinascita, ha chiuso il 2014 da n.12 del mondo. SE mi confronto con lei non posso ancora par-lare perché sono “sotto” su tutti gli aspetti: best ranking, classifica attuale, risultati negli Slam ecc, ecc. Però mi darò da fare…”.

Come ti sei preparato quest’anno?“La cosa principale come ho detto è il fisico. Ora sto davvero bene e vorrei riuscire a sentirmi così per un periodo più lungo rispetto al 2014. Dopo Monte-Carlo ha fatto veramente fatica. Sono cominciati i primi malanni all’adduttore, poi alla spalla e ho chiuso con il male al polso. Quindi l’obbiettivo principale è stare bene fisicamente per-ché spendo molte energie sotto questo aspetto”.

Arriverai a Sydney, tuo primo torneo del 2015, da favorito, testa di serie n.1 . Come ci si allena a gestire questo tipo di “pressio-ne”?“Gestire la pressione è sempre difficile. Uno degli obiettivi del prossimo anno è vedere gli errori che ho fatto e cercare di non ripeterli. Se li ripeto è tutta colpa mia. Ci sto lavorando nella pre-parazione. Con Anna (la moglie di Jose Perlas n.d.r.), che è la mia psicologa, stiamo parlando tanto. Più di una volta alla settimana ci vediamo, stiamo cercando di valutare quali sono le cose da fare e quelle da non ripetere durante l’anno prossimo in modo da avere un ulteriore cambiamento sotto questo aspetto che è sempre stato, diciamolo, la mia ca-renza. Penso che la pressione faccia parte di qualsiasi sport, soprattutto il nostro. Cercherò di gestirla nel modo migliore possibile. Vedremo i risultati…”.

In uno spot hai detto “il mio sogno è entrare nei primi 10 e rimanerci a lungo”…“Rimanerci a lungo, non lo so. Però il sogno, non lo nego , è quello lì: la Top 10. So che la strada è in salita ma so anche che ho ancora molto da dare. Non ho ancora scoperto quali sono i miei limiti. Cercherò di farlo da qui alla fine della mia carriera”.

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pennetta e fognini, numeri uno

ne esci. Ma Fabio fuori dal campo è dolce e premuroso. Sarà bel-lo giocare insieme la Hopman Cup”.

Una carriera ricca di successi, ma anche di cocenti delusioni. Qualche rimpianto?“Posso avere il ram-marico di non aver vinto qualche partita importante, ma la vita non inizia e finisce su un campo da gioco. Avere altri interessi mi ha aiutata, il tennis è solo un momento della nostra esisten-

za. Siamo dei privilegiati, il rischio è di trovarsi impreparati quando smetti”.

14 anni di professionismo alle spalle: sei già grande, ma divente-resti grandissima se riuscissi a tornare tra le top-10 dopo oltre tre anni, con un’operazione e tanti brutti pensieri nel mezzo.“Ci proverò, ma non deve diventare un pensiero fisso…”

Ci pensi al dopo tennis?“Non mi vedo lontana da questo sport, che è la mia passione. Mi piacerebbe dare un contributo mettendo a disposizione la mia esperienza al servizio dei più giovani. Magari non viaggiando tutto l’anno. Sarebbe bello in Federazione”.

Sei stata ospite del varietà “Ballando con le stelle” e hai par-tecipato a sfilate accanto a Belen Rodriguez e Laura Torrisi. Un futuro in tv? “Può darsi, ma come commentatrice di tennis, mi piace parlare di ciò che conosco. Non amo fare da comparsa in contesti che non sono i miei”.

E metter su famiglia?“Certo. Da grande voglio fare la mamma”.

Fabio, fissato con il gripFabio, in uno spot televisivo dici che per un tennista la racchetta è un po’ come la ragazza, perché ci sta insieme, ci gioca tutto il giorno. Quali sono i dettagli che curi di più? “Con la mia Pure Drive non sono per nulla pignolo. Certo, la tensione delle corde deve essere quella giusta, mi accorgo subito se è troppo tesa o troppo poco. Cambio un pochino da torneo a torneo, in funzio-ne delle condizioni e della superficie. In media uso un monofilamento calibro 1,30 a 27/25 kg. Ecco una fissazione ce l’ho: per ogni allena-mento o partita voglio avere grip nuovo . E non posso montarlo da me perché il mio allenatore dice che lo metto male, quindi ogni volta se ne occupa lui. Questa racchetta è un po’ speciale per me perché ormai sono quasi 10 anni che la uso. Sarebbe davvero difficile cambiare”.

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CAMBIARE TUTTO.

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Super Tennis12

TUno su mille ce la farà?L’Italia piazza 4 giocatori e 6 giocatrici tra i primi 100 del mondo che diventano, rispettivamente, 65 e 45 se scorriamo i primi 1000 posti delle graduatorie Atp e Wta. Tra atleti maturi e ritrovati e giovani pronti ad esplodere andiamo a vedere chi può farci sognare nel 2015

italiani top 1000

Simone Bolelli (29 anni) era n. 321 del mondo in avvio di stagione. Chiude l’anno al n.55

DI PIERO VALESIO

Tira aria di cambio generazionale e si trat-ta sempre di un bel momento. Il sapore è quello di una primavera incipiente; la quale, come è noto, è per definizione destinata a provocare sconquassi, ma anche a rinno-vare l'aria. Il 2015 sarà per il tennis azzurro l'anno della primavera? Essendo che nessuno è dotato di sfera

di cristallo (possibilmente funzionante) dare una risposta esaustiva a tale quesi-to è impossibile. Diciamo però che verso quel momento ci stiamo arrivando; e che comunque, molti dei protagonisti azzurri andranno comunque a caccia di una loro personalissima primavera. Vediamo come.

Bolelli vola di nuovo altoNon essendo una questione di età ciascuno

Tutti i nostri Top 1000Ranking Atp (aggiornato all’8 dicembre 2014: sono 65 gli italiani nei top 1000)

Pos. Giocatore punti20 Fabio Fognini 1.790 45 Andreas Seppi 870 55 Simone Bolelli 810 64 Paolo Lorenzi 759151 Luca Vanni 353160 Marco Cecchinato 324165 Potito Starace 314180 Andrea Arnaboldi 281188 Matteo Viola 262197 Stefano Travaglia 247214 Filippo Volandri 230237 Roberto Marcora 206256 Thomas Fabbiano 192308 Federico Gaio 157330 Flavio Cipolla 138361 Alessandro Giannessi 118362 Lorenzo Giustino 118372 Gianluca Naso 113382 Matteo Trevisan 108404 Matteo Donati 102422 Walter Trusendi 96428 Alberto Brizzi 93437 Gianluigi Quinzi 88444 Riccardo Sinicropi 85449 Gianluca Mager 84452 Salvatore Caruso 83465 Stefano Napolitano 80474 Riccardo Bellotti 78476 Omar Giacalone 76484 Andrea Basso 75487 Daniele Giorgini 73488 Erik Crepaldi 73

Pos. Giocatore punti513 Claudio Fortuna 65527 Simone Vagnozzi 62537 Francesco Picco 60554 Alessandro Bega 56559 Pietro Licciardi 56588 Matteo Marrai 50594 Nicola Ghedn 49622 Adelchi Virgili 43663 Filippo Leonardi 38664 Riccardo Ghedin 37677 Pietro Rondonin 36680 Marco Bortolotti 36718 Edoardo Eremin 30740 Enrico Burzi 28742 Giulio Torroni 28758 Alessio Di Mauro 26772 Luca Pancaldi 25776 Matteo Marfia 25778 Claudio Grassi 24795 Riccardo Bonadio 23816 Lorenzo Sonego 21833 Filippo Baldi 20865 Matteo Fago 18871 Danilele Capecchi 18888 Davide Della Tommasina 16897 Alberto Cammarata 16904 Thomas Holzer 15919 Ferdinando Bonuccelli 15947 Pietro Fanucci 13972 Alessandro Petrone 13973 Antonio Campo 13999 Lorenzo Frigerio 121000 Giorgio Portaluri 12

Super Tennis13

Corinna Dentoni (25 anni) è n. 505 nel ranking mondialeCamila, Top 10 nel mirino

Camila, Camila. Nessuna come te istiga alla speranza. In fondo la prossima stagio-ne della Giorgi dovrebbe ripartire da una assolata giornata romana in cui sul Pietran-geli fu sostenuta, applaudita, ammirata da un pubblico che ha visto e vede in lei un talento capace di primeggiare non solo in Italia; ma potenzialmente pure nel mondo. Più da quella giornata Camila dovrebbe ri-

partire che non dalle finale perse nel 2014 o dalle molte occasioni sprecate. Perché fu in quel giorno di maggio che emerse in modo indelebile una realtà: nella splen-dida storia del tennis femminile italiano possiamo oggi disporre di una giocatrice che non deve essere eroica nel superare un li-mite del proprio gioco (pensiamo al servizio della Errani, ad esem-pio, al rovescio slice della Vinci quando rimbal-za corto o agli spostamenti in orizzontale della Knapp) perché la velocità della sua palla è tale da competere con quella del-le prime tre al mondo. Ma la rivoluzione copernicana che Camila dovrà mettere in esse-re nel 2015 sarà ancora più am-biziosa e complicata, così radicale come il cambio di colore di suoi capelli. Dovrà giungere ad una capacità di gestione delle partite più matura, strutturata sotto il pro-filo strategico. Se tale progetto andrà in porto Camila ha la top ten del mirino. Un gotha nel quale può rientrare Sara Errani, ormai libera dal peso dei risultati che fu-

dei 65 maschietti nostrani che sono presen-ti fra i primi 1000 ATP può ambire a sca-lare posizioni e a costruirsi un pezzettino di futuro. Certo l’auspicio sarebbe quello che una bella fetta di tale plotoncino arri-vasse a costituire una massa critica capace di occupare in pianta stabile la pagina della classifica che riporta i primi 100 del mondo sul modello di quanto accade per i francesi; un po’ come i micro carri armati del Risiko quando occupano la Kamchatka. Ma nell’attesa ci sono alcuni obiettivi da raggiungere. Fatte salve le speranze di Fa-bio Fognini di tornare alle soglie dei primi dieci del mondo, gli occhi vanno puntati su

Simone Bo-lelli. Il Bole è riuscito l'anno scorso in un compito for-se più difficile che vincere un titolo ATP: si è scrollato di dosso re-more e limiti, ha mostrato di aver com-piuto grossi p r o g r e s s i mentali e non solo; ha se-guito una via federeriana, se vogliamo, m o s t r a n d o in modo ine-quivocabi le come si pos-sa migliorare

anche in un'età tennisticamente non più verde. Simone può ambire a guadagnare una ventina di posto in classifica (ora è 55) e forse qualcosa di più. La domanda è anche un’altra: avremo un Kyrgios-boom tutto italiano? Ci sarà un baby o presunto tale che spiccherà il volo sul modello dell'australiano nell'ultimo Wimble-don? Il pensiero vola inevitabilmente a Quin-zi, Donati, Gaio, Mager e anche a Caruso e Napolitano. Detto che ci accontenteremmo anche di un mini-boom, possiamo solo au-gurarci che Gianluigi esca in fretta dalla crisi di adolescenza tennistica in cui è caduto, l'anno scorso, che Matteo metta su un al-tro po' di muscoli e che il suo fisico li regga senza problemi, che Mager prosegua la pre-sa di coscienza dei suoi mezzi. Se non sarà Kyrgios pazienza; ma un altro passo verso la primavera questo sì. Ne abbiamo bisogno.

Tutte le nostre Top 1000Ranking Wta (aggiornato all’8 dicembre 2014: sono 45 le italiane nelle top1000)

Pos. Giocatrice punti12 Flavia Pennetta 2.86114 Sara Errani 2.77534 Camila Giorgi 1.35547 Roberta Vinci 1.10754 Karin Knapp 98579 Francesca Schiavone 692197 Alberta Brianti 269206 Gioia Barbieri 246237 Nastassja Burnett 198249 Giulia Gatto-Monticone 186277 Anastasia Grymalska 157313 Jasmine Paolini 120333 Gaia Sanesi 108376 Maria Elena Camerin 87425 Alice Matteucci 73426 Anna-Giulia Remondina 73427 Claudia Giovine 72437 Martina Caregaro 69471 Alice Balducci 60499 Alice Savoretti 54505 Corinna Dentoni 52542 Valeria Prosperi 45

Pos. Giocatrice punti568 Martina Trevisan 40574 Camilla Rosatello 39605 Georgia Brescia 35606 Martina Spigarelli 35638 Stefania Rubini 31714 Giorgia Pinto 23722 Giulia Sussarello 22726 Deborah Chiesa 22739 Cristiana Ferrando 21740 Giulia Bruzzone 21748 Bianca Turati 20797 Francesca Palmigiano 17810 Martina Colmegna 16830 Tatiana Pieri 15847 Ludmilla Samsonova 14878 Martina Di Giuseppe 13905 Verena Hofer 12929 Federica Di Sarra 11939 Alessia Piran 11943 Beatrice Lombardo 11949 Giorgia Marchetti 11966 Angelica Moratelli 10979 Federica Arcidiacono 10

Andreas Seppi (30 anni) chiude

la stagione al n. 45 del mondo

Camila Giorgi, 23 anni il 30 dicembre, era n. 93 del mondo un anno fa. Chiude il 2014 al n.34 Wta

Super Tennis

rono e completamente in grado di aprire una nuova sorprendente pagina della sua storia agonistica. E poi: Sara e Roberta possono legittima-mente ambire a realizzare il poker secco

del Grande Slam (oltre a quello “career”) nel loro amato doppio? Possono e devono considerato che proprio nel doppio il tem-po che passa non è un freno ma un acce-leratore di forza e potenza mentale. E alle

loro spalle? Teniamo d'occhio la Paolini, la Barbieri, la Matteucci. Sulle loro spalle ricade la responsabilità di scrivere pagine nuove della storia di cui sopra. E il momen-to potrebbe essere arrivato.

14

italiani top 1000

Mondo Challenger e ITF 2014: ecco gli azzurri vincentia cura di Tiziana Tricarico

La stagione dei Challenger e degli Itf che sta andando in archivio - per quanto riguarda i challenger è già conclusa da un pezzo mentre il circuito degli Itf è praticamente senza soluzione di continuità - ha fatto registrare ben 65 successi azzurri: 7 titoli challenger, 38 titoli Itf Future maschili e 20 titoli Itf femminili. Da segnalare per quanto riguarda gli Itf Future la leadership assoluta di Luca Vanni, il giocatore più vincente del circuito nel 2014 (aggiornato al 7 dicembre) con ben 7 successi. Di seguito tutte le finali vinte da tennisti/e italiani/e:

Atp Challenger (7 i successi azzurri)Bergamo (10-16 febbraio) - €42.500BOLELLI b. Struff (GER) 76(6) 64San Luis Potosi (14-20 aprile) - $40.000LORENZI b. Menendez-Maceiras (ESP) 61 63Vercelli (21-27 aprile) - €42.500BOLELLI b. Delic (CRO) 62 62Tunisi (28 aprile-4 maggio) - $125.000BOLELLI b. Reister (GER) 64 62Oberstaufen (21-27 luglio) - €35.000BOLELLI b. Berrer (GER) 64 76(6)Cali (29 settembre-5 ottobre) - $40.000LORENZI b. Estrella-Burgos 46 63 63Ortisei (3-9 novembre) - €64.000SEPPI b. Bachinger (GER) 64 63

Itf maschili (38 i successi azzurri - aggiornato al 7 dicembre)Egitto F2, Sharm El Sheikh (20-26 gennaio) - $10.000BRIZZI b. NASO 67(5) 63 75Egitto F3, Sharm El Sheikh (27 gennaio-2 febbraio) - $10.000TRAVAGLIA b. Kubler (AUS) 60 60Egitto F4, Sharm El Sheikh (3-9 febbraio) - $10.000TRAVAGLIA b. Pereira (BRA) 62 64Italia F1, Sondrio (10-16 febbraio) - $10.000VANNI b. Baumann (GER) 62 75Italia F2, Rovereto (17-23 febbraio) - $10.000VANNI b. NAPOLITANO 63 63Italia F4, Palermo (3-9 marzo) - $10.000VAGNOZZI b. Chazal (FRA) 63 62Italia F6, Santa Margherita di Pula (17-23 marzo) - $10.000CECCHINATO b. Novak (AUT) 64 62Italia F7, Santa Margherita di Pula (24-30 marzo) - $10.000CECCHINATO b. Carballes-Baena (ESP) 64 61Italia F9, Santa Margherita di Pula (7-13 aprile) - $10.000TRAVAGLIA b. Roca Batalla (ESP) 76(4) 63Italia F10, Santa Margherita di Pula (14-20 aprile) - $10.000DONATI b. Tatlot (FRA) 64 76(7)Italia F11, Santa Margherita di Pula (21-27 aprile) - $10.000MARCORA b. SINICROPI 61 36 62Italia F12, Santa Margherita di Pula (28 aprile-4 maggio) - $10.000VANNI b. DI MAURO 63 3-1 rit.Italia F13, Santa Margherita di Pula (5-11 maggio) - $10.000

VANNI b. Fallert (GER) 75 63Italia F14, Santa Margherita di Pula (12-18 maggio) - $10.000MARCORA b. NASO 75 64Romania F1, Galati (12-18 maggio) - $10.000QUINZI b. Antonescu (ROU) 63 26 63Italia F15, Bergamo (19-25 maggio) - $10.000MARCORA b. FORTUNA 57 60 61Marocco F1, Safi (19-26 maggio) - $10.000QUINZI b. Dellien (BOL) 62 62Italia F16, Cesena (25 maggio-1°giugno) - $10.000VANNI b. Krueger (USA) 46 63 61Marocco F2, Casablanca (25 maggio-1°giugno) - $10.000QUINZI b. Mina (FRA) 62 63Italia F17, Parma (2-8 giugno) - $15.000TREVISAN b. Turini (BRA) 63 63Italia F18, Napoli (9-15 giugno) - $15.000VANNI b. Krueger (USA) 63 63Italia F20, Busto Arsizio (23-29 giugno) - $15.000TRAVAGLIA b. MARCORA 62 46 64Italia F21, Mantova (30 giugno-6 luglio) - $15.000VANNI b. Kleck 64 64Italia F23, Modena (14-20 luglio) - $15.000GIORGINI b. GAIO 63 64Italia F25, Pontedera (28 luglio-3 agosto) - $10.000TREVISAN b. PICCO 62 61Georgia F3, Telavi (11-17 agosto) - $10.000MAGER b. Saavedra Corvalan (CIL) 2-4 rit.Svizzera F4, Sion (18-24 agosto) - $10.000BASSO b. Rousset (FRA) 64 62Tunisia F5, Carthage (8-14 settembre) - $15.000TRAVAGLIA b. Hamou (FRA) 64 46 63Italia F32 Santa Margherita di Pula (15-21 settembre) - $10.000TRUSENDI b. Maden (GER) 61 36 61Italia F33, Santa Margherita di Pula (22-28 settembre) - $10.000GIACALONE b. MAGER 26 62 75Italia F34, Santa Margherita di Pula (29 settembre-5 ot-tobre) - $10.000TRUSENDI b. BASSO 36 64 64Italia F35, Santa Margherita di Pula (6-12 ottobre) - $10.000SINICROPI b. Griekspoor (NED)Turchia F36, Antalya (13-19 ottobre) - $10.000GAIO b. Ehara (JPN) 16 60 64Italia F37, Santa Margherita di Pula (20-26 ottobre) - $10.000CARUSO b. NASO 64 75Italia F38, Santa Margherita di Pula (27 ottobre-2 novem-bre) - $10.000

N. GHEDIN b. NASO 36 64 64Italia F39, Santa Margherita di Pula (3-9 novembre) - $10.000NASO b. MAGER 64 63Tunisia F6, Sousse (3-9 novembre) - $10.000BEGA b. Gigounon (BEL) 61 62Tunisia F10, Sousse (1-7 dicembre) - $10.000GIACALONE b. BEGA 75 64

Itf femminili (20 i successi azzurri - aggiornato al 7 dicembre)Tinajo/Lanzarote (20-26 gennaio) - $10.000 GIOVINE b. Pous-Tio (ESP) 63 06 62Beinasco (24 febbraio-2marzo) - $25.000GRYMALSKA b. Vasylyeva (UKR) 76(5) 63Amies (3-9 marzo) - $10.000MATTEUCCI b. Arcangioli (FRA) 64 63Gonesse (10-16 marzo) - $10.000REMONDINA b. Schaefer (GER) 75 76(6)Santa Margherita di Pula (24-30 marzo) - $10.000BALDUCCI b. Cascino (FRA) 63 57 63Santa Margherita di Pula (31marzo-6 aprile) - $10.000BALDUCCI b. Ferrer-Suarez (ESP) 67(6) 61 60Grado (26 maggio-1°giugno) - $25.000BARBIERI b. Kozlova (UKR) 64 46 64Roma (23-29 giugno) - $10.000SAMSONOVA b. Sugnaux (SUI) 62 26 64Todi (30 giugno-6 luglio) - $10.000SAVORETTI b. Embree (USA) 63 63Viserba (21-27 luglio) - $10.000PAOLINI b. REMONDINA 61 60Timisoara (28 luglio-3 agosto) - $10.000SPIGARELLI b. Ene (ROU) 64 64Duino Aurisina (18-24 agosto) - $10.000B.TURATI b. Primorac (CRO) 16 61 76(7)Antalya (25-31 agosto) - $10.000PROSPERI b. Shkudun (UKR) 62 61Santa Margherita di Pula (8-14 settembre) - $10.000TREVISAN b. FERRANDO 64 63Santa Margherita di Pula (15-21 settembre) - $10.000TREVISAN b. Benoit (BEL) 64 63Santa Margherita di Pula (22-28 settembre) - $10.000BRESCIA b. Nancarrow (AUS) 63 63Santa Margherita di Pula (6-12 ottobre) - $10.000GIOVINE b. Wikkerink (NED) 63 63Santa Margherita di Pula (13-19 ottobre) - $10.000DENTONI b. Klasen (GER) 63 63Santa Margherita di Pula (27 ottobre-2 novembre) - $10.000CAREGARO b. RUBINI 64 64Casablanca (17-23 novembre) - $10.000DENTONI b. Konig (AUT) 62 75

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Tutta genteda scudetto

serie A1

QMentre Circolo Canottieri Aniene e Tennis Club Genova stanno ancora festeggiando gli scudetti maschile e femminile, ripercorriamo la Serie A1 appena conclusa tramite dieci protagonisti che hanno lasciato il segno. E non ci sono soltanto giocatori...

DI RICCARDO BISTI

Qualcuno, scherzando ma non troppo, ha detto che il 9 dicembre è il giorno più triste dell’anno. “Come mai?” abbiamo chiesto. “Perchè dobbiamo aspettare 364 giorni per riavere le finali di Serie A1”. Per tanti è un’eresia: in fondo che c’entra, nel mondo individuale e danaroso del tennis mondiale, una competizione nazionale a squadre, con

Secondo scudetto, dopo quello conquistato nel 2010, per il Circolo Canottieri Aniene di Roma (Simone Bolelli, Flavio Cipolla, Matteo Berrettini, Vincenzo Santopadre, Simone Vagnozzi, Grzegorz Panfil). Superato in finale il Tc Genova 4-3, con un tiratissimo doppio di spareggio vinto da Bolelli e Santopadre

Super Tennis17

ne. Persino Simone Bolelli lo ha incoronato giocatore-simbolo di questo scudetto. Il capolavoro lo ha fatto in semifinale. Senza il “Bole”, partiva spacciato contro Fabio Fo-gnini. E invece l’ha battuto tre volte su tre. E nei gialli, di solito, tre indizi fanno una prova. Grinta e fedeltà ai colori gialloblu ne fanno un giocatore-simbolo del campionato. Non ci stupiremmo di trovarlo ancora in giro a 40 anni. Il suo gioco old-style è la linea di confine che tanti giovani devono varcare per dimostrare di essere diventati giocatori. Non ce la fanno mica in tanti.

ALESSANDRO MOTTIE’ l’unico giocatore imbattuto del campio-nato. Ha giocato 12 partite e le ha vinte tutte, 8 in doppio. Nel circuito ha mollato

il singolare tanti anni fa ed è diventato un ottimo doppista, addirittura tra i Top 100. Ancora oggi, a 35 anni, veleggia su ottimi livelli ed è il più anziano italiano ancora in attività, l’unico nato negli Anni ‘70. Gioca con il TC Genova da quattro anni, ha fatto la trafila nelle serie inferiori e quest’anno non ha saltato una partita. Al 105 Sta-dium, una sua prestazione maiuscola ha regalato il 3-3 e l’illusione del doppio di spareggio. Nell’ultima partita si è seduto in panchina, sognando di fare come Da-vid Macpherson con Federer e Wawrinka in Coppa Davis. Gli è andata male, ma di lui si è parlato troppo poco. Abbiamo provato a rimediare.

CARLA MELDopo tre finali perdute, finalmente il TC Prato aveva potuto gioire. Se quest’anno si è presentato con la stessa “fame” degli anni passati, lo deve alla sua capitana. Car-la è l’emblema del tennis pulito, la maestra e l’educatrice che tutti vorrebbero avere. Segue le sue ragazze con una passione materna e sa ancora entusiasmarsi come una ragazzina. L’abbiamo vista saltare dalla sedia in più occasioni, sbracciarsi ai cambi di campo per incoraggiare una Dentoni in diffcoltà ed essere la prima a complimentarsi con il TC Genova, peraltro emblema della sua città natale. Il futuro le sorride: il suo club ha tante giovani su cui puntare e non c’è nessuno meglio di lei per farle crescere. O credete che gli ex-ploit delle teenager Peoni e Stefanini, nel girone, siano stati un caso?

in palio la gloria e un tricolore di stoffa? Chi ha assistito alle finali del 105 Stadium di Ge-nova sa come replicare. La risposta affonda nell’irrazionalità e nella passione più pura per il nostro sport. A Genova si respirava un’aria pulita e frizzante, dove i giocatori avrebbero dato qualsiasi cosa per intascare il tricolore. Due finali al doppio di spareggio sono la prova che la Serie A1 è molto più sentita di quanto si voglia far credere. Gioca-tori, tecnici e dirigenti si mischiano con i tifo-si in una simbiosi tennistica che ricorda (fatte le debite proporzioni, ci mancherebbe!) il clima da Coppa Davis. In fondo, bastava guardare Simone Bolelli e Karin Knapp dopo i rispettivi scudetti. Se avessimo photoshop-pato le foto, cancellando lo sfondo, avreste capito che Karin non stava festeggiando la Fed Cup con Errani, Vinci e Pennetta? O che Bolelli non aveva appena battuto il doppio svizzero, in trasferta, in una semifinale di Da-vis? Ma se Genova è stata il capolinea del campionato, non è giusto dimenticare quan-to accaduto in due mesi di battaglie in giro per lo stivale, dove si sono sprecate storie tennistiche di ogni tipo. Storie vere, piene di dignità e passione sportiva. Meritevoli di es-sere raccontate. Per questo abbiamo deciso di raccontarvene qualcuna, scegliendo quelli che per noi sono stati i dieci personaggi top della Serie A1 2014. Ve li raccontiamo come omaggio a tutti coloro che hanno contribu-ito a dar vita a una splendida edizione di questo campionato, dentro e fuori dal cam-po, e sono anch’essi al top, dall’undicesimo posto in poi.

FLAVIO CIPOLLAGuardi il suo record nel circuito ATP e scopri che è franato al numero 330. Ma quando c’è di mezzo la Serie A, Flavio diventa un leo-

Maria Elena Camerin (a rete) e Corinna Dentoni hanno ceduto solo al doppio di spareggio. Le ragazze del TC Prato, campionesse in carica guidate da Carla Mel, se la sono giocata fino all’ultimo

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serie A1

NICOLA REMEDI E FRANCESCO FAGGELLAIn comune non hanno molto, se non un ruolo di maestro e, chissà, di futuri coach. Eppure hanno entrambi scritto la storia del loro club. Remedi è stato decisivo per la salvezza del TC Crema, vincendo singolare e doppio di spareggio contro l’Angiulli Bari. E avrà fatto scorrere lacrime di gioia al suo presidente, che anni fa lo ospitò addirittura a casa sua per farlo ambientare a Crema. Oggi insegna ai ragazzini ed è diventato l’idolo di una città per un pomeriggio. Faggella ha regalato al CT Barletta due storici successi in singolare. Il team cenerentola del campionato sem-brava destino allo 0 in casella, invece lui ha battuto il bassanese Gabrieli e si è ripetuto all’ultima giornata contro Beppe Menga. Piccole gioie in una retrocessione per un club che ha scelto di puntare solo sulle sue forze.

VINCENZO SANTOPADRENon è facile parlare di lui con il giusto di-stacco. La sua umanità e statura morale porterebbero a esagerare. E allora ci limi-tiamo a raccontare quel che ha fatto sul campo. Sperava di fare solo il capitano, in-vece è diventato titolare nel momento più importante. In singolare ha patito i 43 anni di età, ma in doppio farebbe barba e capelli a tanti giocatori ancora in attività. Se Daniel Nestor ha appena un anno meno di lui ed è

numero 4 nel ranking di doppio, Vincenzo starebbe tranquillamente tra i Top 100. Ne sanno qualcosa Fognini e Andujar, battuti da lui e Cipolla in semifinale. A Genova, poi, ha giocato due match maiuscoli. Il primo è girato male nonostante un set di erezione agonistica. Nel doppio di spareggio, il sor-riso stupito e compiaciuto di Bolelli, titolare in Coppa Davis, diceva tutto. E i 100 tifosi dell’Aniene gridavano forte e chiaro: “Vin-cenzo, Vincenzo!”.

RENATO DEL SANTOLui scappa dai riflettori, noi ce lo mettiamo perchè lo merita più di tanti altri. E’ il respon-

sabile del team maschile del TC Genova, ma è stato anche il motore segreto delle finali del 105 Stadium, supportando attivamente Ernesto De Filippis e la sua MCA Events. Uomo di poche parole e tanti fatti, si è oc-cupato di mille aspetti organizzativi (come peraltro aveva già fatto per la tappa geno-vese de “La Grande Sfida”) e ha sofferto a bordo campo per i suoi ragazzi. Non si è perso uno scambio, dalla seconda fila del-la panchina biancorossa, ed era forse il più deluso dopo la sconfitta finale. Forse perchè avrebbe voluto dedicare lo scudetto al com-pianto Giorgio Messina, proprio come ha fatto il suo omologo Davide Galletto dopo il titolo femminile. Se la tre giorni di Genova è stata un successo, è anche merito suo. E non è difficile immaginare il suo zampino nei successi del TC Genova, cui è legato da una passione quasi viscerale.

ANTONIO BAGLIVO“Con passione e perseveranza si può otte-nere qualsiasi risultato”. Dovessimo trova-re un testimonial per questo slogan, non avremmo dubbi: chiameremmo il direttore sportivo del Circolo Tennis Maglie. 12 anni fa, con il suo circolo in Serie D, fu il primo a scommettere su un ragazzino che andava alle scuole medie, Giorgio Portaluri, e gli dis-se che su di lui avrebbero realizzato un pro-getto importante. Detto, fatto. Dopo tante delusioni che hanno tardato l’ingresso nella massima serie, il club pugliese è stato la più bella rivelazione e per poco non faceva lo sgambetto al Park Genova. Baglivo, uomo schietto e appassionato, è il collante di un circolo che nel 2015 sarà necessariamente tra le squadre favorite. La sua attività dura dodici mesi per raccogliere la cinquantina di sponsor che supportano l’intera attività del CT Maglie: perchè la Serie A1 è la punta di

Il momento del trionfo: Bolelli e Santopadre (Canot-tieri Aniene Roma) hanno appena battuto 7-6 4-6 10-6

la coppia genovese formata da Starace e Basso

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diamante, ma c’è anche un torneo interna-zionale giovanile e alcuni bambini più che promettenti. Se son rose, fioriranno.

NICOLA RUSTICO“Per due mesi mi sono trovato a fare quello che sognavo da piccolo: il tennista profes-sionista”. Nicola Rustico, 30 anni, classificato 4.1, fa l’architetto e nemmeno durante la Se-rie A1 ha potuto intensificare gli allenamen-ti. Un’oretta a settimana e poi via, in campo contro i fenomeni. Doveva giocare in virtù delle norme sui vivai, ma perdeva sempre. Fino a quando, domenica 16 novembre, il miracolo: insieme ad Alberto Brizzi, ha bat-tuto Mocci-Comune del TC Cagliari e ha regalato alla Società Canottieri Casale un punto poi risultato decisivo per la salvezza, maturata sette giorni dopo al doppio di spa-reggio. “I professionisti hanno una velocità di palla impressionante. Mi capita di non aver ancora terminato il movimento del ser-vizio e trovarmi già la palla tra i piedi”. Ma per un giorno il sogno si è avverato. Migliaia di tennisti della domenica avrebbero voluto essere al suo posto. Il destino ha voluto pre-miarlo, forse per la sua umiltà. “Comunque vada, io tornerò a giocare i tornei di quarta categoria”. Ma il lieto fine è arrivato. E ma-gari l’anno prossimo lo rivedremo in A1.

MATTEO BERRETTINIL’Italia aveva già stabilito i suoi quattro baby moschettieri: Gianluigi Quinzi, Filippo Baldi,

Matteo Donati e Stefano Napolitano. Que-sto spilungone romano viveva nell’ombra, ma coach Vincenzo Santopadre ha sempre creduto in lui. E quest’anno sono arrivati i ri-sultati. Top 50 ITF, insieme a Gianluca Mager è l’emblema del progetto-vivai del campio-nato. Prima della finale non aveva mai perso in singolare: si è arreso a Francesco Picco, ma si è rifatto in doppio. Per avere 18 anni mostra una maturità impressionante, sem-bra quasi un veterano. Con Santopadre ha pianificato un progetto a lungo termine, fat-to di piccoli passi e senza strilli. In A1 ha fatto il suo piccolo capolavoro a Forte dei Marmi, quando ha battuto l’esperto Bramanti in un catino infernale, senza contare i matchpoint annullati a Sanna contro il Park Genova. E’ da qui che si cresce, che si costruisce una corazza che tornerà utile dall’anno prossimo,

quando il mondo junior sarà solo un ricordo. Così come lo scudetto resterà il primo gran-de successo della sua carriera.

MAURO IGUERAFinisce in questa Top10 per tre motivi. 1) E’ un fatto raro che un professionista del suo calibro (è amministratore delegato della multinazionale Cambiaso Risso Marine) de-dichi così tanto tempo ed energie al tennis. Ha portato professionalità in un mondo dove c’è tanto dilettantismo (legittimo, per carità). I risultati si vedono con il challenger di Genova, gioiello del calendario interna-zionale. 2) Da presidente del Park Genova, ha creduto fortemente nel progetto Serie A1, investendo parecchio per centrare uno scudetto che non è arrivato per un’incredi-bile serie di circostanze sfortunate. Ma se in Serie A1 hanno giocato dei Top 50 ATP, il merito è soltanto suo. Dopo due mandati lascerà l’incarico, ma dovrebbe comunque restare nel nostro mondo. 3) L’immensa sportività mostrata durante la finale, dove ha sostenuto i “cugini” del TC Genova nono-stante l’ovvia rivalità sportiva tra i due circoli cittadini. Sul palco a bordocampo, è stato il primo a fare i complimenti a Francesco Picco (ex parkiota) dopo il successo su Berrettini e avrà perso si e no cinque scambi in dieci ore di battaglia. E alla fine, nonostante la delu-sione genovese, è stato tra i primi a strin-gere la mano a Simone Bolelli. Un esempio da seguire.

Le ragazze del Tennis Club Genova 1893 (Alice Balducci, Alberta Brianti, Karin Knapp, Reka Luca Jani, Giorgia Mortello) festeggiano lo scudetto con il capitano Marco Lubrano (al centro) e il presidente Rodolfo Lercari

Super Tennis20U

Diretta tv in 4KÈ una grande “prima”

DI ENZO ANDERLONI

Una “prima assoluta” con una platea poten-ziale di 120 milioni di spettatori. Questa è stata la portata dell’evento televisivo andato in onda dal 6 all’8 dicembre 2014 in occasio-ne delle finali del campionato di Serie A1. Si è trattato in fatti della prima diretta televisi-

E’ il tennis delle Finali di Serie A1 a lanciare in orbita la prima diretta in Ultra HD (definizione quattro volte maggiore dell’HD) fruibile dalle case dei 120 milioni di telespettatori europei con le parabole puntate sul satellite Hot Bird 13° Est. Per vederlo servivano un sintonizzatore e un televisore di ultima generazione. Per riuscire a trasmetterlo serviva la voglia di innovare di SuperTennis e dei suoi partner nell’impresa: Eutelsat, Grass Valley e Broadcast Solutions

L’evento televisivo

Il satellite, mezzo naturale per l’Ultra HD“Il satellite è il naturale mezzo per distribuire trasmissioni realizzate in 4K - ci spiega Ilaria Agostini, che ha seguito per Eutelsat la tre giorni di Genova -.Questo tipo di tecnologia, proprio per l’impie-go di banda necessario, è molto più difficile da realizzare con i mezzi tradizionali terrestri. Eutelsat ha promosso il passaggio dall’SD all HD con le sue piattaforme. Ora promuove l’Ultra HD. Siamo stati i primi ad aprire un canale UHD, l’8 gennaio 2013. Da maggio 2014 questo canale, che si chiama 4K1, trasmette 24 ore su 24. Manda in onda del materiale registrato, una clip con contenuti che rappresentano il top della qualità dell’immagine oggi. E’ un territorio di sperimentazione che Eutelsat sta mettendo a disposizione dei suoi partner. I tre giorni di trasmissione in diretta delle finali della A1 di tennis hanno costituito una “prima” live assoluta”.

Super Tennis21

Corinna Dentoni (25 anni) è n. 505 nel ranking mondiale

ha seguito le tre giornate di gara, si è visto pro-iettato nel cuore dell’evento, per certi aspetti più vicino agli atleti di quanto lo fossero gli spettatori realmente presenti al 105 Stadium di Genova.La tecnologia 4k moltiplica infatti per quat-tro volte la qualità dell’HD (Alta definizione). Tanto per capirci, se il formato di trasmissione standard (SD) ha una risoluzione di 720 x576 pixel (la qualità del DVD) e il “full HD”, con evidente salto di qualità, sale a 1920 x1080 pi-xel , con l’Ultra HD la definizione si moltiplica praticamente per quattro, arrivando a 3840 x 2160 pixel. Questo nella visione del tennis si è tradot-to, noi ce lo siamo potuti godere all’interno dello studio mobile di Telecinema Service che ha curato la regia del 4k a Genova, in due effetti molto evidenti prodotti dall’uso delle due telecamere utilizzate allo stadio. L’inquadratura larga del campo(telecamera alta) aveva una profondità di campo ecce-

zionale: insieme all’azione di gioco erano nitide le scritte a bordo campo, si coglieva-no perfino le fisionomie degli spettatori sul lato del campo opposto alla camera. L’inqua-

dratura “stretta” dei protagonisti, in par-ticolare nelle pause dei cambi di campo, garantita da una telecamera posta al livel-lo ‘ground’, spaccava davvero il capello in quattro. A un certo punto siamo quasi ri-usciti a leggere gli ingredienti sulla lattina della bibita sorseggiata da Corinna Dento-ni, singolarista e doppista del Tc Prato. E potremmo raccontare molte cose sui sudo-ri, i rossori, le espressioni dei protagonisti in una gara che li ha impegnati fino ai doppi di spareggio. Quindi allo spasimo.E’ stata un’esperienza da telespettatori dav-vero nuova. Il decalogo tecnico del 4K pre-vede una collocazione della propria poltrona ravvicinata rispetto all’HD, anche di fronte a uno schermo da 50 pollici. Ci si deve immer-gere nella situazione: ecco perché alcuni produttori hanno lanciato addirittura scher-mi curvi, avvolgenti. Seduto là sei davvero nel cuore dell’evento. I protagonisti è come se potessi toccarli (per loro fortuna, non succede). Sei in campo con loro. Una magia che prima di questa Finale di A1, targata Su-perTennis (con i grandi partner di cui sopra), non si era mai vista in un salotto di casa. Per chi ama vivere le emozioni del nostro sport, un bel regalo di Natale.

va in 4k, trasmessa via satellite su un canale dedicato a questa nuova tecnologia e quindi fruibile a tutti i telespettatori con la parabola puntata su quel satellite. Che, trattandosi di Hot Bird 13° est, è punto di riferimento in orbita per tutta Europa e parte di Nord Afri-ca e Medio Oriente. Una condizione, certo, c’era: possedere uno dei nuovissimi televiso-ri Ultra HD che fanno bella mostra di sé nei centri commerciali del continente.Una bella scommessa vinta da SuperTennis, con i suoi partner nell’impresa di proporre il tennis in tv con la massima qualità d’imma-gine oggi disponibile sul mercato. Mai uno scudetto si era visto così, nei minimi dettagli grazie a telecamere in grado di evidenziare perfino la trama del ricamo di qual triango-lino di stoffa tricolore che i ragazzi della ca-nottieri Aniene di Roma e le ragazze del TC Genova 1893 hanno potuto cucirsi sul petto.In piena analogia con quello che stava succe-dendo sul campo la riuscita del progetto è sta-ta frutto di un grande lavoro di squadra. Quel-la di SuperTennis, guidata da Beatrice Coletti che fortissimamente voleva lanciare il tennis in questa nuova dimensione qualitativa sin dalla produzione de La Grande Sfida (il torneo degli ex grandi McEnroe, lendl , Ivanisevic e Chang), ha coinvolto Grass Valley, che ha portato a Genova due delle sue innovative telecamere 4k dedicate specificamente alla televisione ( al cinema il fenomeno 4K è una realtà già con-solidata). Camere talmente innovative che andranno sul mercato solo nei prossimi mesi. Broadcast Solutions si è occupata ditutto quel-lo (e non era poco) che serviva per prendere il

segnale ultra definito e lavorarlo alla perfezio-ne per la messa in onda. Eutelsat ha messo a disposizione la banda e il suo canale dedicato, 4k1, per le tre giornate di gara. Risultato: chi aveva la fortuna di essersi regala-to un televisore 4k (o ultra HD, se preferite) e

Qualità moltiplicata per quattro“Abbiamo utilizzato due telecamere 4K commutadole in varie posizioni - spiega Alessandro Zatta di Broadcast So-lutions - evidenziando i particolari, come le espressioni dei giocatori (sulla telecamera bassa i primi piani) mentre la telecamera grandangolo che inquadrava il campo com-plessivamente ci dava un dettaglio maggiore rispetto alla trasmissione HD. Tutto questo segnale è stato poi com-presso, utilizzando delle macchine particolari, con la nuova tecnologia AVC, una compressione molto spinta (è sostan-zialmente l’evoluzione dell’Mpeg4) in modo da riuscire in 30 megabit (che è oggi il flusso di dati che viene utilizzato per una trasmissione HD basata su un segnale solo) a mettere i quattro segnali, ottenendo un risultato quattro volte più dettagliato. Certo, ci vorranno investimenti e adeguamenti per poter trasmettere tutto in 4K.A livello di apparecchiature bisogna moltiplicare per quattro le attuali proprio perchè abbiamo a disposizione 4 segnali da ogni telecamera. Per esempio con un mixer da 16 ingressi posso gestire solo 4 telecamere 4K invece delle 16 HD odierne. Però la qualità è un’altra”.

Super telecamere a caccia … della pallina“A differenza di quelle della concorrenza le nostre telecamere 4K, sono Ultra HD, cioè sono studiate per la televisione e non per il cinema – spiega Maurizio Vignati di GrassValley -. Le sviluppiamo e produciamo noi direttamente. Utilizziamo, invece di un singolo sensore 4K come fanno gli altri, 3 sensori. Quindi abbiamo 6 milioni di pixel per ottenere un’immagine formato 4 k nativo. Questo ci permettete di non avere effetti rolling shutter, di minimizzare i trascinamenti e di avere sempre le righe dritte. Che nel caso del tennis, con il movimento della pallina e la visione del campo sono fattori importante. Una particolarità del 4K è la possibilità di usare utilizzare la

funzione “zoom” che permette di andare a creare un’immagine HD (cioè 1920 x1080) all’interno dell’immagine 4K. Possiamo selezionare una porzione dell’immagine e con una timeline possiamo seguire l’evoluzione di questa porzione all’interno del’immagine intera. Si potrà per esempio cat-turare la porzione di immagine intorno alla pallina mentre attraversa lo spazio. Quella con il tennis per noi è una buona sperimentazione perché le palline vanno… davvero veloci.

Super Tennis

PPiù informazione, più dirette, più intrattenimento. Il matrimo-nio tra SuperTennis e gli italia-ni non vivrà la crisi del settimo anno. Il canale della Fit, che si presentò al pubblico il 10 no-vembre del 2008 con immagini d’epoca e tanta voglia di stupi-

re, si prepara ad una stagione senza eguali. Pronto a sorpren-dere ancora. Al servizio dei telespettatori. Al fianco della loro anima tennistica. Nel cuore della passione. Confermati per il prossimo anno tutti i tornei del circuito Wta Premier e gli Atp

500, che nel 2015 includeranno anche gli appuntamenti su erba del Queen’s di Londra e di Hal-le. I top player, dunque, faranno tutti capolino sulle frequenze del tennis italiano. Da Roger Fe-derer a Novak Djokovic, da Rafa Nadal a Serena Williams, pas-

Sempre più la tua tvUN 2015 TUTTO IN DIRETTA

Dopo una stagione di grande crescita negli ascolti (+ 34% nei primi 11 mesi rispetto al 2013) ne parte un’altra all’insegna del tennis live praticamente quotidiano. 72 grandi eventi tra cui la Coppa Davis (in HD) e la Fed Cup, i tornei Wta Premier e Atp 500 tra cui un grande classico sull’erba come il Queen’s di Londra

supertennis

DI GIOVANNI DI NATALE

sando per Maria Sharapova e Ana Ivanovic. Senza ovviamente tralasciare i tennisti azzurri, che avranno sempre la precedenza nel palinsesto del canale, che anche nella prossima stagione sarà centrato sugli eventi in di-retta.

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Super Tennis

Difficile trovare una giornatasenza live nel palinsesto 2015 Ad eccezione delle settimane dedicate agli Slam, che saran-no comunque seguiti con par-ticolare attenzione e raccontati con servizi esclusivi e spazi di approfondimento, sarà un sus-seguirsi di match in diretta e di format dedicati al tennis. In-formazione che sarà potenzia-ta, non più solo notiziario, ma approfondimento e analisi in diversi momenti della giornata. Una novità che darà maggior respiro agli eventi in diretta e garantirà al telespettatore una finestra costante sul mondo del tennis, dal circuito maggiore ai tornei giovanili. E questa è solo una delle novità 2015. Prepara-tevi, dunque, ad un palinsesto sempre più vario e ricco. Diver-si saranno i nuovi format, con un occhio rivolto anche all’in-trattenimento e non solo alla tecnica, per vivere il canale a tutte le ore.

72 grandi eventi firmati SupertennisI live, comunque, saranno sem-pre il cuore pulsante dell’atti-vità di SuperTennis. Il divano di casa come una panchina a

bordo campo, con il vantag-gio di poter essere sempre nel vivo dei match più interessanti di giornata.Saranno complessi-vamente 72 i grandi eventi fir-mati SuperTennis, un numero che potrebbe anche crescere strada facendo come succes-so negli anni scorsi. Gli Inter-nazionali Bnl d’Italia saranno ovviamente l’appuntamento principale della stagione. Du-rante il torneo di Roma il cana-le offrirà una programmazione speciale gestita direttamente dal Foro Italico. Match, studi, interviste, curiosità, sarà come vivere all’interno del torneo più importante d’Italia.

Riparte dal Kazakistanla Coppa davis in HDE poi la Coppa Davis, con l’I-talia che riparte dal Kazakistan dopo la strepitosa semifinale raggiunta contro la Svizzera. Gesta degli azzurri che solo su SuperTennis si potranno ammirare in alta definizione. Il tutto rigorosamente in di-retta. E poi la Fed Cup, che quest’anno vedrà tutte le migliori giocatrici al via, sarà questo per le top player il trampolino di lancio per ot-

tenere un pass per i Giochi Olimpici di Rio 2016.

Tra gennaio e novembre Ascolti in aumento del 34% Crescere per SuperTennis è un dovere, soprattutto dopo un anno da record come il 2014, che ha visto il canale riscrivere i propri primati. Tra gennaio e novembre c’è sta-to un aumento del 34% di ascol-to medio rispetto al 2013, un dato che conferma quanto sia ormai radicata la presenza del canale Fit nelle case degli ita-liani. Sempre più SuperTennis, non solo in tv, ma anche su pc, smartphone e tablet. Un mondo a portata di mano e di click. Il miglior passatempo dopo il ten-nis giocato.

Il coinvolgimento sarà totale dal web allo smartphoneCosì ecco che il 2015 sarà all’altezza delle aspettative del suo pubblico. Per qualità e per capacità di raccontare ciò che avviene sui campi del circuito internazionale. Un canale che sarà vicino al suo pubblico, che diventerà realmente protagoni-sta. L’interazione sarà costante. SuperTennis sarà di fatto il ca-

nale del tennis e dei tennisti. Bisogna dunque preparasi a cambiare il modo di vivere l’e-sperienza televisiva. Il coinvol-gimento sarà totale. Dal web allo smartphone, ogni istante sarà quello giusto per potersi sentire parte della famiglia di SuperTennis.

Il calendario dei tornei “live”

WTA PREMIERdata di inizio torneo 5 gennaio Brisbane11 gennaio Sydney9 febbraio Anversa16 febbraio Dubai23 febbraio Doha9 marzo Indian Wells23 marzo Miami6 aprile Charleston20 aprile Stoccarda4 maggio Madrid11 maggio Internazionali Bnl d’Italia15 giugno Birmingham22 giugno Eastbourne3 agosto Stanford10 agosto Toronto17 agosto Cincinnati24 agosto New Haven21 settembre Tokyo28 settembre Wuhan5 ottobre Pechino19 ottobre Mosca26 ottobre Wta Finals Singapore

ATP500data di inizio torneo9 febbraio Rotterdam16 febbraio Rio de Janeiro23 febbraio Acapulco Dubai20 aprile Barcellona15 giugno Halle Queen’s Londra27 luglio Amburgo3 agosto Washington5 ottobre Pechino Tokyo26 ottobre Basilea Valencia

IL MENSILE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA DEL TENNIS

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Simone Bolelli ai microfoni di SuperTennis tv

Super Tennis24

E adesso faccio il COACH!

Ivan Lendl aveva aperto la strada due anni fa accettando di seguire Murray. Ma è in questa stagione che è scoppiata la “past-champion mania”: tutti vogliono essere allenati da un top-player del passato più o meno recente. Così anche Becker, Edberg, Ivanisevic e Chang e la Mauresmo si sono rimessi in gioco. E pare proprio che abbiano avuto ragione. E per il 2015 si è lasciata “convincere” anche Martina Navratilova

primo piano

Boris Becker segue l'allenamento del numero

uno Novak Djokovic

Martina Navratilova durante la premiazione degli US Open 2014 con Caroline Wozniacki, Serena

Williams e Chris Evert

IDI TIZIANA TRICARICO

Ivan Lendl aveva aperto la strada. Il 31 di-cembre del 2011 l’annuncio a sorpresa da parte di Andy Murray della scelta del cam-pione ceco, ex numero uno del mondo, come coach. Con buona pace di mamma Judy. Grazie alla “cura Lendl”, che peraltro ci ha messo un po’ a fare effetto, lo scoz-zese ha conquistato la medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Londra 2012, vinto il suo primo titolo Slam agli Us Open due mesi più tardi e, soprattutto, ha trionfato sul mitico Centre Court di Wimbledon il 7 luglio del 2013, primo suddito di Sua Maestà a riusci-re nell’impresa 77 anni dopo il terzo trofeo consecutivo di Fred Perry (1936). A marzo

Super Tennis25

Dall'alto: Ivan Lendl con Andy Murray,Roger Federer con Stefan Edberg,Goran Ivanisevic, coach di Marin Cilic vincitore degli ultimi US Open

di quest’anno, proprio alla vigilia di Indian Wells, le strade dei due si sono separate: Andy voleva che il ceco lo seguisse per più delle venti settimane previste dall’accordo iniziale, Ivan … no (a riprova della poca vo-glia di continuare a viaggiare così tanto, il boemo ad ottobre ha rifiutato di allenare il connazionale Tomas Berdych che pure negli ultimi mesi lo aveva marcato stretto).Lendl però aveva aperto la strada. A ridos-so della fine del 2013 - evidentemente è un periodo che ispira … - altri due ex number one, Boris Becker e Stefan Edberg, avevano deciso di rimettersi in gioco, questa volta come coach: il tedesco con Novak Djokovic, lo svedese con Roger Federer.Poi nel corso del 2014 sono arrivati anche Goran Ivanisevic, a dare una mano ad un Marin Cilic a caccia di rivincite, e Michael Chang, a cercare di rendere un po’ più con-creto e continuo il talentuoso Kei Nishikori. Ma la voglia di farsi seguire da un campio-ne del passato ha contagiato anche Milos Raonic, seguito da Ivan Ljubicic (e Riccar-do Piatti), Richard Gasquet, che si è affi-dato a Sergi Bruguera, e Nicolas Almagro, che periodicamente si allena presso la JC (Juan Carlos) Ferrero Academy ad Alicante. A giugno poi, alla vigilia dei “The Cham-pionships”, Murray si è ripreso le luci della ribalta ingaggiando Amelie Mauresmo ed i risultati tra settembre ed ottobre - con tre tornei vinti ed una qualificazione al Masters riagguantata in extremis - hanno finalmente cominciato a dargli ragione. Ed a proposito di ex regine mondiali sono pronte a buttarsi nella mischia - seppure part-time - anche Lin-dsay Davenport, che nel 2015 proverà a far fare un ulteriore salto di qualità alla giovane connazionale Madison Keys, e soprattutto la “divina” Martina Navratilova, che seguirà negli appuntamenti più importanti la polac-ca Agnieszka Radwanska.Quale “coach vip” abbia avuto fin qui i risul-tati migliori è difficile da stabilire. Limitando-si agli Slam il binomio top del 2014 è stato Becker/Djokovic: Nole - che non per niente è tornato numero uno del mondo (ma lo era stato pure prima dell’ingaggio del tedesco) - ha infatti trionfato a Wimbledon, raggiunto la finale al Roland Garros e la semifinale a New York. Dietro di lui Edberg/Federer, con la finale a Londra e le semifinali di Melbou-rne e New York. A seguire Ivanisevic/Cilic (vincitore agli Us Open), Chang/Nishikori (finalista a New York - miglior risultato Slam in carriera) e Ljubicic/Raonic (semifinalista a Wimbledon - miglior risultato Slam in carrie-ra). Sempre i major hanno proposto intrigan-ti revival: a Londra Becker ed Edberg si sono

Super Tennis

nuovamente affrontati in una finale (con la vittoria del tedesco) mentre gli Us Open hanno proposto in semifinale i duelli Becker-Chang e Ivanisevic-Edberg ed in finale quel-lo tra Ivanisevic e Chang (con il successo del croato).Un ex campione è anche un buon coach? Djokovic ci aveva già provato qualche anno fa affidandosi a Todd Martin, lo statuniten-se arrivato fino al numero 4 del ranking e finalista sia agli Australian che agli Us Open: la “coabitazione” con l’allenatore storico del serbo, lo slovacco Maria Vajda (mai più su del n. 34 Atp), però non aveva retto. Il secondo tentativo, quello con Becker, per il momento funziona - i due hanno dichia-rato che continueranno a lavorare insieme anche nel 2015 -, anche se a dirla tutta non sembra che il gioco di Nole ne abbia trat-to chissà quali vantaggi. “Il suo apporto è stato importante soprattutto dal punto di vista psicologico - ha detto il serbo -. Lui sa esattamente come affrontare sotto l’aspetto mentale i grandi tornei e le partite decisive”. Rispetto a “Bum Bum”, Edberg si è dimo-strato una presenza meno ingombrante nel box di Federer ma forse più utile sul piano del gioco (il che ha dell’incredibile parlando del tennis di King Roger): lo svedese ha sug-gerito al fuoriclasse di Basilea soluzioni più offensive che Roger ha trasformato in nuo-ve strategie. La stima tra i due, molto simili

anche sotto l’aspetto caratteriale, è pratica-mente illimitata: “Non sarò mai in grado di giocare le volée esattamente come lui. Ha trascorso tutta la sua vita tennistica a rete, andando sempre all’attacco e ha ottenuto così tutti i suoi successi”, ha risposto Fede-rer a chi gli chiedeva i motivi della scelta. Ad ogni modo lo svizzero, sceso fino al numero

8 Atp lo scorso gennaio, è tornato ad oc-cupare, a 33 anni suonati, la piazza d’onore del ranking mondiale (a 19 mesi di distanza dall’ultima volta).Entusiastici anche i commenti degli “allie-vi” sulle altre due new entry. “Goran è una persona incredibile sulla quale puoi sempre contare - ha raccontato Cilic -. In apparenza può sembrare un po’ matto ma non è così: mi diverto un mondo a lavorare con lui”. Non male come ringraziamento da parte di chi ha vinto il suo primo titolo Slam.Anche per Michael Chang quello con Ni-shikori è un lavoro di squadra: il campione di Parigi 1989 è infatti andato ad affiancare Dante Bottini sulla panchina del giappone-se: “Lavoriamo insieme da diversi mesi ed è stato un periodo fantastico - ha detto Kei -. La sua influenza sul mio tennis si vede e risultati e classifica lo dimostrano”.E’ il trend della stagione 2014 ma fare ricor-so ai consigli degli ex campioni non è certo una novità assoluta, basti pensare alla colla-borazione tra Gilbert ed Agassi. Capace di arrivare ad occupare, pur senza un grandissi-mo talento, la quarta poltrona mondiale Gil-bert ha applicato il “Winning ugly” (titolo di un suo famoso manuale) al tennis del Kid di Las Vegas: “Brad mi ha insegnato a giocare a tennis”, furono le parole di Andre dopo il successo a Parigi 1999. Anche Lendl chiese aiuto a Tony Roche per coronare il suo sogno proibito, vincere Wim-bledon: non ci riuscì ma il sodalizio durò a lungo. Proprio l’ex campione australiano può vantarsi di aver collaborato con altri tre ex number one: Patrick Rafter, Lleyton Hewitt e Roger Federer. “Ho sempre detto che i migliori coach sono gli ex giocatori - ha chiosato Ivanisevic inter-rogato in merito -: sanno com’è fatto il mon-do del tennis e possono insegnare qualcosa. Certo bisogna scegliere qualcuno che sap-pia farlo nel modo giusto”. Un po’ “Cicero pro domo sua” ma insomma …. Forse Goran dimentica di essere stato allena-to da quel Bob Brett che campione di tennis non lo è mai stato ma grandissimo coach sì (oltre lui, l’australiano ha plasmato Becker e seguito Medvedev, Ancic e Cilic). Come non ricordare poi Lennar Bergelin e Tony Pickard che hanno affiancato per tutta la carriera, ri-spettivamente, Bjorn Borg e Stefan Edberg. Per tanti ex campioni - non solo number one - che si sono messi di nuovo in gioco ce n’è invece uno che proprio non vuole saperne: “Non fa per me. Me lo hanno già chiesto, ma andare in giro per il tour e riprendere a viaggiare proprio non mi interessa”, parola di Pete Sampras.

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Michael Chang, coach di Key Nishikori finalista ai recenti US Open

Andy Murray con Amelie Mauresmo

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Nel segno di DiegoANDREA BASSO

E “… E però, mica male questo Basso… ma da dove spunta?” Questa frase è stata un po’ il tormentone delle due giornate finali del campionato di serie A1, disputate qualche settima-na fa a Genova, nella splendida cornice del 105 Stadium. Po-chissimi infatti, anche fra gli ap-passionati, avevano avuto modo di apprezzare il tennis potente ed efficace di questo giovane mancino ligure, che dall’anoni-mato dei tornei future si è tro-vato catapultato, senza alcun imbarazzo, alla diretta tv su Su-pertennis, riscuotendo unanime apprezzamento.E allora vale la pena di cono-scere meglio Andrea Basso, classe 1993, portacolori del Tennis Club Genova, che nella kermesse all’ombra della Lan-terna è stato capace di portare alla sua squadra ben due punti, uno in singolo (contro il sempre temibile veterano dell’Aniene Vincenzo Santopadre) e uno in doppio, mettendo in mostra un repertorio tecnico solido e com-pleto, in cui spicca un grandissi-mo servizio (al 105 Stadium ha sparato alcune prime palle ben oltre i 220 km/h!).Ne abbiamo parlato con il suo coach, l’ex Davisman azzurro Diego Nargiso, che dopo alcuni anni passati lontano dal tennis, dalla scorsa stagione si è butta-to a capofitto, con il consueto entusiasmo, nella carriera di al-lenatore, aprendo una accade-mia a Beau Soleil, a pochi passi dal Principato di Monaco. Die-go vanta nella sua scuderia un invidiabile gruppetto di giovani promettenti, fra cui il serbo Phi-

lip Krajinovic, ormai prossimo a fare il suo ingresso nei primi 100, e l’altro ligure Gianluga Mager, classe 1994.

“Si, io e Andrea abbiamo co-minciato a lavorare assieme quest’anno, più o meno a metà stagione. Ci siamo trovati subito bene: lui era 800 Atp e in pochi mesi ha praticamente raddop-piato i suoi punti, arrivando ben dentro i primi 500”. Subito dopo l’inizio della sua collaborazione con Diego il gio-vane mancino ligure ha collezio-nato una serie di buoni risultati, fra cui spiccano la vittoria nel 10.000 dollari di Sion e la fina-le in uno dei futures organizzati presso Santa Margherita di Pula. Risultati incoraggianti, specie se si considera che il ragazzo è tennisticamente più giovane dei

suoi 21 anni, avendo frequenta-to la scuola pubblica fino all’esa-me di maturità e avendo quin-di iniziato a fare la vera vita da

professionista, con allenamenti a tempo pieno, solo da un paio di stagioni. Ma torniamo ad ascoltare Nar-giso: “Andrea ha un ottimo rapporto con il suo compagno di allenamenti, Gianluca Mager. E’ per me un grande vantaggio avere due talenti come loro nel-lo stesso team. Sono due ragaz-zi intelligenti e quindi mi con-sentono di gestire la situazione al meglio.” Facci un esempio, Diego.“Un primo vantaggio è che ciascuno può prendere le cose positive dell’altro. Loro han-no due personalità molto di-verse: affrontano il lavoro in

modo differente e questo li aiuta. Inoltre è nata tra di loro una sana rivalità, e siccome entrambi hanno un carattere vincente questa rivalità funzio-na molto bene perché li stimo-la a salire più rapidamente.” Beh, quindi l’anno prossimo si comincia a pensare in grande… “Calma, calma…Per il prossimo anno puntiamo ad andare sotto i 400, che significa superare i 100 punti Atp in modo stabile... chiudere 350 sarebbe il massi-mo!”Parlaci di Andrea come gioca-tore. “I suoi punti di forza sono il ser-vizio, il dritto, la determinazione e la freddezza. Deve migliorare la volée (per la verità in dop-pio a Genova è parso più che a suo agio nei pressi della rete, ma evidentemente uno come Diego sul gioco al volo è molto esigente…). Deve crescere in difesa e nelle scelte tattiche, an-cora acerbe e a volte ingenue. Può diventare un giocatore mol-to forte in particolare sui campi veloci, cemento ed indoor. Di-ciamo un attaccante da fondo tipo Verdasco”.Diego, per chiudere: dove può arrivare questo ragazzo?“Se mi chiedi se ha il potenziale per andare nei 100, ti rispondo sicuramente di si, il potenziale lo ha. Poi se davvero ci riuscirà non lo sa nessuno, perché le variabili sono tante… Una di queste, forse la più importan-te, sono gli infortuni. E quindi è molto difficile fare promesse. Ma io ovviamente ho fiducia in lui, e spero che ce la faccia.” Parola di Diego.

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largo ai giovani

Classe 1993, si allena con Nargiso presso l’accademia che l’ex davisman azzurro ha aperto a Beau Soleil, a pochi passi dal Principato di Monaco. Subito dopo l’inizio della collaborazione il giovane

mancino ligure ha collezionato una serie di buoni risultati tra i quali la vittoria nel 10.000 dollari di Sion

DI ROBERTO COMMENTUCCI

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Azzurrini: cosa resterà del 2014Bilancio analitico di un'annata densa di impegni con una formidabile partecipazione dei nostri under alle manifestazioni internazionali, individuali e a squadre. Risultati altalenanti ma tante prospettive. In evidenza l’under 16 Riccardo Balzerani e la vittoria dei dodicenni nell’europeo a squadre

speciale giovani

DI VIVIANO VESPIGNANI

Vista in retrospettiva, la stagione internazio-nale del nostro tennis giovanile che mandia-mo in archivio contiene luci ed ombre che si sono susseguite in tutti i capitoli agonistici, qui per quanto possibile sintetizzati. E’ mancato l’ exploit foriero di risvolti cla-morosi, come era accaduto lo scorso anno grazie al successo riportato a Wimbledon da Gianluigi Quinzi. Sono mancati, fatte poche

L’Italia nei tornei internazionali 2014 Categorie dei tornei Vittorie Finali Semif.Open Futures maschili 3 0 2

Open Women’s Tour femminili 3 4 6

Under 18 ITF maschili 16 20 24

Under 18 ITF femminili 4 7 16

Under 16 ETA maschili 7 6 20

Under 16 ETA femminili 5 4 10

Under 14 ETA maschili 5 6 10

Under 14 ETA femminili 3 4 9

Under 12 ETA maschili 6 7 9

Under 12 ETA femminili 2 2 5

La squadra Under 12

campione d’Europa. Da

sinistra: Lorenzo Musetti, Lorenzo

Rottoli, Fausto Tabacco e il

capitano Nicola Fantone

Riccardo Balzerani, quartofinalista ai

campionati europei individuali di categoria

Balzerani (courtesy ITF)

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La squadra femminile under 18: da sinistra: Jasmine Paolini, Bianca Turati, Tathiana Garbin, Deborah Brescia

Corea del Sud che negli anni più recenti ha compiuto straordinari passi in avanti in ogni settore d’ età. In campo maschile under 14 la Germania ha prevalso sul Canada grazie al suo formidabile Rudolf Molleker, mentre il titolo femminile non poteva sfuggire alla so-lidissima Russia, comunque insidiata da una ammirevole Ucraina.L’ Italia si è qualificata per la sola Junior Davis con un trio - formato da Riccardo Balzerani, Enrico Dalla Valle e Samuele Ramazzotti - guidato da Stefano Pescosolido. Nella fase a gironi ha superato Messico ed Estonia, settima testa di serie, per poi cedere alla Corea nell’incontro che valeva le semifinali: Balzerani à stato battuto in tre set da Chan Yeong Ho e Dalla Valle da Yun Seong Chun sul filo di lana del tie break del set decisi-vo. Il settimo posto finale è poi scaturito da una sconfitta per 2-1 incassata dal Brasile e dal successo per 3 a 0 riportato su un’altra nazione asiatica sempre più in evidenza, Tai-wan.In questo panorama non possiamo dimen-ticare lo Junior Challenge, competizione under 16 per squadre nazionali che l’Inter-national Club promuove ad anni alterni dal 2005. Il team azzurro, che lo scorso anno

aveva vinto la fase europea sui campi del CT Albinea, si è presentato all’All England Club di Wimbledon con Giovanni Fonio, Corrado Summaria, Bianca Turati e Bea-

trice Torelli, guidati da Tomas Tenconi. Ne è scaturito un eccellente terzo posto dietro Stati Uniti e Argentina, dalle quali l’Italia è stata sconfitta col minimo scarto di punti.

L’Europa è… campagna russama i campioni u. 12 siamo noiPremesso che quattordici campionati eu-ropei costituiscono il terreno agonistico sul quale si confrontano, nel Vecchio Continen-te, le rappresentative junior, una ipotetica classifica redatta sulla base dei risultati sca-turiti dalle fasi finali (a otto squadre) com-prende 26 nazioni, tra le quali la Russia an-cora una volta occupa la prima riga. Ha tuttavia evidenziato un deciso arretra-mento rispetto alla stagione 2013 nella quale aveva letteralmente dominato, ma va ricordato che a partire dal 2000 soltan-to la Francia nel 2009 e 2010 e la Repub-blica Ceca nel 2011 erano state capaci di sopravanzarla, per di più per una manciata di punti. L’Italia si colloca al nono posto sullo stesso piano di Polonia, Serbia e Ungheria che, dopo la Russia, seguono nell’ ordine Fran-cia, Germania, Repubblica Ceca e Spagna.

eccezioni, i successi pieni, quelli che val-gono il primo gradino del podio. Tuttavia, in un mondo sempre più agguerrito, un mondo al quale approdano ogni anno, specie in Europa, nuove leve rappresentatri-ci di ambiziose nazioni emergenti, il bilancio complessivo dell’Italia - sommando l’ intera attività degli junior- merita la sufficienza. Un raffronto con le risultanze degli anni “2000” (con le predenti stagione sarebbe poco significativo) ci dice che tale bilancio si colloca in una posizione qualitativamente di medio livello, ma al di là di un discorso globale per quanto oggettivo, occorre con-siderare i singoli capitoli che compongono l’ intera attività.

Gli Usa fanno il pienodi coppe mondiali Under 16Si tratta dei campionati del mondo a squa-dre –creature della Federazione interna-zionale- riservate alle categorie under 16 e under 14, ovvero delle Junior Davis e Fed Cup e delle World Junior, alle quali prendo-no parte sedici nazioni promosse attraverso fasi continentali, le più selettive delle quali si registrano immancabilmente in Europa.Gli Stati Uniti hanno clamorosamente con-quistato entrambi i titoli under 16 battendo in finale la sorprendente Slovacchia nelle coppa femminile e, in quella maschile, la

I primi 10 azzurri nelle classifiche internazionaliAggiornate all’ 8 dicembre

MONDIALI ITF UNDER 18Maschile

Class. Giocatore (anno di nascita) Punti Tornei (*)55° Matteo Berrettini (1996) 448,75 32

71° Filippo Baldi (1996) 390,00 14

101° Andrea Pellegrino (1997) 320,00 30

104° Federico Bonacia (1997) 315,00 27

122° Simone Roncalli (1996) 288,75 34

147° Marco Mosciatti (1997) 262,50 31

148° Nicolò Turchetti (1996) 260,00 29

178° Jacopo Stefanini (1996) 227,50 19

214° Mirko Cutuli (1996) 205,00 20

225° Sasha Merzetti (1997) 202,50 35

FemminileClass. Giocatrice (anno di nascita) Punti Tornei (*)

50° Bianca Turati (1997) 493,75 29

109° Verena Hofer (1997) 325,00 34

116° Georgia Brescia (1996) 307,50 20

211° Silvia Chinellato (1997) 203,75 24

228° Federica Mordegan (1997) 195,00 30

252° Alessandra Simonelli (1998) 187,50 28

254° Anna Turati (1997) 183,75 27

266° Ludmilla Samsonova (1998) 177,50 18

321° Beatrice Lombardo (1996) 150,00 18

334° Lucrezia Stefanini (1998) 146,88 24

(*) Singolare più doppio

Super Tennis

Gli azzurri non sono stati capaci di ripetere l’eccellente stagione 2013, nella quale l’Italia per una sola lunghezza cedette il secondo gradino del podio alla Repubblica Ceca, ed hanno sostanzialmente ribadito i traguardi raggiunti dal 2010 al 2012. Una sola vittoria si è aggiunta all’italico albo d’oro che conta oggi 33 titoli. Ne sono stati protagonisti, ribadendo i successi riportati nel 2008 e 2013, i pulcini under 12 che han-no firmato la Nations Challenge. Lorenzo Musetti, Lorenzo Rottoli e Fausto Tabacco, “pilotati” da Nicola Fantone, hanno supe-rato alla grande il girone di qualificazione e nella fase finale di Ankara hanno infilato Romania, Repubblica Ceca, Russia e, nell’in-contro decisivo, la Serbia lasciando per strada due soli punti. Complice la Lettonia, si è invece arenata nelle sec-che di Riga il team under 12 in gonnella formato da Me-lania Delai, Matilde Paoletti e Federica Sacco, invano vincitore su Finlandia e Mol-davia.Stessa sorte è toccata alle nostre rappresentative un-der 14 impegnate nelle fasi di qualificazione di Coppa Del Sol (Federico Arnabol-di, Riccardo Di Nocera, Riccardo Perin) e Coppa Eu-ropa (Elisabetta Cocciaretto, Giulia Peoni, Federica Rossi), per di più con lo stesso bi-lancio segnato da due vittorie e una decisiva sconfitta.Il sempre ostico sbarramento delle qualifi-cazioni è stato invece superato nelle under 16 coppe Borotra ed Helvetie dai team gui-dati da Simone Colombo e Antonella Ser-ra Zanetti. Riccardo Balzerani, Enrico Dalla Valle e Samuele Ramazzotti hanno infilato Slovacchia, Croazia, Ungheria e Polonia per poi cedere alla Germania e lasciare il terzo gradino del podio alla sempre più sorpren-dente Estonia. Nell’Helvetie, probabilmente la competizione più impegnativa del 2014, Tatiana Pieri, Alessandra Simonelli e Lu-crezia Stefanini hanno superato la solida rappresentativa spagnola e ceduto il pas-so a Ungheria e Francia che leggiamo in quest’ordine nella classifica finale.Più di una delusione è scaturita dal cam-po under 18. Nella gloriosa Coppa Valerio non era certo ipotizzabile la sconfitta subi-ta a Venezia, in fase di qualificazione e per mano della Romania, da Gianluigi Quinzi e Filippo Baldi, sia pure al termine di due vi-branti battaglie. Semmai, i pronostici della

vigilia volevano i nostri alfieri, unitamente a Matteo Berrettini, proiettati alla conquista del titolo.Anche l’ ottava piazza occupata nella fina-le francese di Granville di Coppa Sofia-Soi-sbault da Georgia Brescia, Jasmine Paolini e Bianca Turati non rispecchia la forza e la qualità della nostra rappresentativa. A conti fatti, non è peregrino il sospetto che nelle coppe europee più “anziane” gli stimoli a competere (se non le motivazioni) non sempre risultano al top. Si consideri infatti che buona parte dei diciottenni e di-ciassettenni in lizza sono praticamente avulsi dal tennis giovanile perché impegnati a sca-lare i primi gradini del mondo open. E una

conferma significativa ci viene dalle coppe mondiali under 18 Sunshine e Continental che furono soppresse nel 2001 a dispetto delle gloriose pagine di storia junior che avevano scritto. Oggi nessuno si sognereb-be di rilanciarle. Nelle coppe europee indoorIn luce Dario, Simonelli e StefaniniL’ inverno europeo delle Winter Cup under 16, 14 e 12 ha riservato all’ Italia due quarti posti, un ottavo posto e tre eliminazioni in fase di qualificazione. Grazie ad una vittoria e tre finali, in un cam-po di venti nazioni che hanno raggiunto al-meno una fase conclusiva, la Russia si è di nuovo seduta in prima fila davanti a Francia e Repubblica Ceca, ma non è riuscita a ripe-tere i clamorosi exploit del 2013.Imbattute nel prologo di Maniago di fronte a Spagna, Slovenia e Georgia, le nostre un-der 16 -Alessia Dario, Alessandra Simonelli e Lucrezia Stefanini agli ordini di Silvia Fa-rina- si sono cimentate nel tabellone finale di Ricany, nella Repubblica Ceca. All’ iniziale successo sulla Croazia sono seguite le scon-fitte di fronte a Francia e Ungheria, poi vitto-

riosa sulla Russia in finale.Lo stesso traguardo, ovvero il quarto posto, è stato appannaggio delle ragazzine under 12 guidate da Paolo Antonio Girella. Le do-dicenni Melania Delai e Federica Sacco e l’undicenne Matilde Paoletti, superato di slancio il filtro delle qualificazioni prevalen-do su Austria, Slovenia e Svizzera, nell’atto finale giocato a Sheffield si sono ripetute sul Belgio per poi trovare disco rosso di fronte alla Russia ed alla Gran Bretagna in una con-tesa risolta sul filo di lana del doppio.La coppa maschile under 16 ha coinvolto Gian Marco Moroni, Filippo Mora, Sa-muele Ramazzotti e capitan Pescosolido. Approdati alla fase conclusiva di Ronchin,

in Francia, dopo aver superato quella iniziale in Turchia, i nostri hanno ceduto il passo a Germa-nia, Ungheria e all’emergente Turchia. E’ da segnalare comun-que l’apporto del quindicenne Ramazzotti che ha vinto tutti e quattro i singolari disputati.Nelle qualificazioni di Istanbul e Brest si sono fermate le corse dei team under 14: Federico Arnaboldi, Alessio De Bernan-dis e Riccardo Perin capitanati da Umberto Rianna; Camilla Ceppellini, Francesca Rumi e Costanza Traversi capitanate da Massimo Valeri. Decisivi sono

stati i confronti persi contro Germania e Slo-venia. Infine, l’under 12 maschile. Lorenzo Musetti, Fausto Tabacco e Riccardo Trione si sono cimentati in Romania ove sono stati tenuti a battesimo internazionale da Nicola Fantone. Hanno avuto la meglio su Slovenia e Polonia, ma sono stati sgambettati dalla Svizzera, poi eccellente seconda nella finale di Vendryne.

Campionati europei individualiIl migliore è BalzeraniI Campionati Europei individuali ostituiscono il capitolo meno felice della retrospettiva 2014. Da Mosca a Klosters passando per Plzen, nella Repubblica Ceca, il bottino degli azzurri non è andato oltre i quarti di finale raggiunti da Riccardo Balzerani in campo under 16. Al se-dicenne reatino va dato atto di esser risultato il più ostico antagonista del francese Corentin Moutet, vincitore del titolo sullo svedese Mi-chael Ymer, così come va riconosciuto che la maggioranza dei nostri portacolori, quand’an-che usciti di scena prematuramente, ha retto il confronto con avversari meglio piazzati nelle classifiche europee e mondiali. Ciò vale soprattutto per Bianca Turati, che ha

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speciale giovani

Elisabetta Cocciaretto, campionessa italiana under 13 e under 14. Riccardo Perin, primo azzurro nella classifica europea under 14, piazzto al n.77

Super Tennis33

ha conteso alla Russia la leadership europea nell’ambito di un cast di undici nazioni autrici di almeno una finale. Gli altri titoli di singolare sono stati appannaggio del quattordicenne berlinese Rudolf Molleker, della solida sedi-cenne ungherese Fanny Stollar e della naviga-ta spagnola Sara Sorribes Tormo che, non da ieri, ha poco da spartire col mondo under 18.

Circuito ITF under 1820 vittorie azzurreStando ai numeri, il bottino raccolto dall’I-talia nello Junior World Ranking appare più che soddisfacente: 20 vittorie di cui 16 cen-trate dai ragazzi, 27 finali, 40 semifinali in sin-golare; 13 vittorie e 23 finali in doppio. Sono

cifre non lontane da quelle che hanno scan-dito le migliori stagioni azzurre annoverate tra il 2010 ed il 2013, anno record segnato da 27 successi. Sono altresì incoraggianti se consideriamo che in campo maschile sette centri sono da ascrivere al merito degli un-der 16. Si tratta di Giovanni Fonio vincitore ad Hil-legom (Olanda) e Domzale (Slovenia), di Andrea Guerrieri primo a Corfù e Preveza (Grecia), di Corrado Summaria a San Ma-rino e di Samuele Ramazzotti a Phoenix e Drussalam nella lontana Asia. In quest’ulti-mo torneo Samuele si è imposto alla verde età di 15 anni e 19 giorni, non lontana dai 14 anni, 7 mesi e 18 giorni alla quale Gianluigi

raggiunto gli ottavi del tabellone under 18, per la quindicenne Tatiana Pieri che è stata eli-minata dalla futura finalista under 16, la russa Anna Blinkova, e per la tredicenne Elisabetta Cocciaretto, che ricordiamo campionessa nazionale under 13 e under 14. Quanto ai campioni d’ Europa del 2014 forse il nome più interessante è quello della russa Anastasia Po-tapova che a Plzen si è imposta sulla connazio-nale Pervushina con un anno d’anticipo e che ha chiuso la stagione firmando il Master ETA al Circolo Tennis Polimeni di Reggio Calabria. La Francia ha guadagnato tre titoli grazie al citato Moutet ed a Quentin Halys, che nel tabellone under 18 ha sopravanzato in finale l’inatteso connazionale Corentin Denolly, ed

EUROPEE ETA UNDER 16

EUROPEE ETA UNDER 14

Maschile “All Boys”

Class. Giocatore (anno di nascita) Punti Tornei

15° Riccardo Balzerani (1998) 1073 7

21° Giovanni Fonio (1998) 893 7

43° Enrico Dalla Valle (1998) 678 4

52° Federico Bertuccioli (1998) 630 8

70° Corrado Summaria (1998) 553 6

72° Mattia Bedolo (1998) 543 3

128° Giovanni Calvano (1998) 448 5

138° Samuele Ramazzotti (1999) 438 2

159° Andrea Trapani (1998) 400 8

165° Francesco Liucci (1999) 380 7

Femminile “All Girls”Class. Giocatrice (anno di nascita) Punti Tornei 46° Alessandra Simonelli (1998) 855 5

117° Ingrid Di Carlo (1999) 550 5

127° Lucrezia Stefanini (1998) 534 3

132° Martina Pratesi (1998) 520 4

142° Rosanna Maffei (1999) 505 3

184° Maria Vittoria Viviani (1999) 443 6

207° Tatiana Pieri (1999) 410 3

216° Alessia Dario (1998) 400 3

216° Elena De Santis (1999) 400 7

277° Elisa Visentin (!999) 340 6

MaschileClass. Giocatore (anno di nascita) Punti Tornei

74° Riccardo Perin (2000) 280 9

81° Alessio De Bernardis (2000) 270 9

100° Federico Arnaboldi (2000) 243 7

107° Filippo Speziali (2000) 230 14

115° Nicolò Zampoli (2000) 223 9

147° Lorenzo Rottoli (2002) 200 6

154° Fausto Tabacco (2002) 197 5

172° Marco Furlanetto (2001) 184 7

182° Filippo Moroni (2001) 179 7

182° Lorenzo Musetti (2002) 179 4

FemminileClass. Giocatrice (anno di nascita) Punti Tornei

77° Elisabetta Cocciaretto (2001) 335 8

113° Federica Rossi (2001) 280 8

144° Giulia La Rocca (2000) 263 9

146° Giulia Peoni (2000) 260 6

146° Enola Chiesa (2000) 260 9

180° Lisa Piccinetti (2000) 230 7

206° Benedetta Ivaldi (2000) 210 9

206° Isabella Tcherkes Zade (2000) 210 6

217° Francesca Rumi (2000) 205 6

237° Valentina Urelli Rinaldi (2000) 190 10

Super Tennis

Quinzi vinse in Honduras nel 2010, ma il top azzurro resta nelle mani di Martina Trevisan che nel 1993 conquistò il titolo di Randeci, in Croazia, a meno di 14 anni e 3 mesi.Tirando le somme, va detto che nell’arco di 36 anni i giovani azzurri sono andati a segno 268 volte (vincendo 180 tornei maschili e 88 femminili), mentre il primo gradino del po-dio è stato conquistato 11 volte da Quinzi, per di più firmando Wimbledon Junior nel 2013 e gli Internazionali d’ Italia nel 2012, e sette volte da Stefano Napolitano.Al di fuori della nuda, ma significativa, stati-stica quel che nel 2014 non ha convinto è l’ aspetto qualitativo. Infatti nessuno degli az-zurrini è stato capace di raggiungere la finale in un torneo di primo grade e, tanto meno, di grade A: il nostro top si è fermato al gra-dino immediatamente inferiore con Matteo Berrettini e Nicolò Turchetti rispettivamente primi a Salsomaggiore e Prato e, in particola-re, con Bianca Turati che si è imposta a Cor-doba, in Argentina, e Salsomaggiore.Il diciassettenne Sasha Merzetti, portacolori del CT La Signoretta, ha fatto la parte del leone grazie a tre vittorie, raggiunte in Qatar, Kenia e Malta, e due finali, mentre il triestino Gianluca Grison conta una vittoria (a Spalato, in Croazia) e tre finali, i ro-mani Federico Bonacia e Marco Mo-sciatti una vittoria e due finali. L’ elenco dei vincitori di una prova ITF si chiude con un trio di diciassettenni che comprende il livornese Gregorio Lulli, Anna Turati (sorella di Bianca) e Federica Mordegan che a Kramfors, in Svezia, ha fatto centro, al pari di Bonacia, in un evento indoor. Coppa Valerio a parte, Gianluigi Quinzi non si è cimentato nel circu-ito under 18, abbandonato dopo la disputa degli US Open Junior 2013, mentre Filippo Baldi ha giocato solo i tornei dello Slam e i nostri Internazionali junior col risultato di segnare un quarto di finale a Wimbledon ed un ottavo negli US Open Junior.Per concludere, annotiamo che la presenza degli italiani nel circuito ITF 2014 è risultata massiccia, tanto è vero che in 155 tornei sui 398 organizzati è sceso in campo, nei main draw, almeno un azzurro.

Nei 350 tornei del circuito EtaItalia vincente 27 volteIl calendario promosso dalla Federazione europea continua a lievitare a tal punto da aver superato quota 350 tornei che coinvol-

gono tutti i paesi del Vecchio Continente. Soprattutto, è la qualità della partecipazione ad aver raggiunto eccellenti livelli, grazie alle scelte di molte nazioni asiatiche e sudameri-cane di cimentarsi al di fuori dei loro circuiti con i loro migliori talenti. Lo scorso anno la presenza degli italiani aveva raggiunto una strepitosa quota 170. Quest’ anno i programmi dei nostri under 16, 14 e 12 sono andati oltre, interessando 176 tornei a testimonianza dell’allargamen-to di orizzonte agonistico che sempre più caratterizza il tennis giovanile italiano al pari di quello di Russia, Francia e Germania.Globalmente, nelle tre categorie d’età gli italiani hanno raccolto 27 vittorie, 29 finali e 63 semifinali, ma il maggior bottino, an-che in termini qualitativi, spetta agli under 16 tra i quali in prima fila troviamo un allie-vo del Centro tecnico nazionale di Tirrenia, Riccardo Balzerani. Sedicenne reatino, Ric-cardo è andato a segno a Foligno e Crema, è stato semifinalista a Novi Sad e in coppa

Borotra, si è piazzato nei quarti all’ Avvenire e nei Campionati individuali d’ Europa e al settimo posto nel mondiale under 16 con la rappresentativa azzurra di Junior Davis Cup. Giovanni Fonio, sedicenne da Borgomane-ro e allievo di Tirrenia, conta una vittoria in Olanda e due finali a Rotterdam e Crema oltre ai citati successi in campo under 18, mentre a contare un centro pieno ed una finale sono in quattro: i sedicenni Federico Bertuccioli e Giovanni Calvano, le quindi-cenni Ingrid Di Carlo e Rosanna Maffei, per di più autrice di due finali ITF. Il ravennate Enrico Dalla Valle, altro convo-cato a Tirrenia, si è essenzialmente dedica-

to ad una proficua attività under 18 ed ha giocato due soli tornei under 16, comunque siglando le semifinali all’Avvenire. Sullo stes-so piano agonistico e di rendimento (oltre che di partecipazione al Centro tecnico na-zionale) troviamo Alessandra Simonelli che difende i colori del TC Prato.La campionessa nazionale under 14 e under 13 Elisabetta Cocciaretto ha inserito nel proprio curriculum non solo una vittoria un-der 14 in quel di Correggio ma, soprattutto, un inusitato successo under 16 raggiunto a Londra, ove ha lasciato per strada un solo set.Accanto a lei, nel novero dei quattordicenni in primo piano stanno Riccardo Perin del Team Sbrescia, vincitore dei titoli nazionali in singolare e doppio, Federico Arnaboldi, Filippo Speziali, Alessio De Bernardis, Giu-lia La Rocca e Giulia Peoni, mentre l’elenco dei vincitori si esaurisce con Filippo Moroni, Nicolò Zampoli e Lisa Piccinetti.Fausto Tabacco e Federica Sacco -messine-

se lui, napoletana lei- hanno rincorso con pieno successo buona parte dei traguardi più significativi offerti dal calendario under 12, in particolare aggiudicandosi singolare e doppio in Coppa Lambertenghi ed il Lemon Bowl. Fausto inoltre ha fatto centro a Porto San Giorgio e Maglie, ha vinto il titolo a squadre accanto al fratelli-no Giorgio - campione italiano under 11- e, come già sottolineato, quello europeo di Nations Challenge, con-diviso con due altri protagonisti della stagione più verde, Lorenzo Musetti e Lorenzo Rottoli, rispettivi vincitori dei tornei di Padova e Antalya, in Turchia. A Federica Sacco dobbiamo mettere in conto anche le vittorie ottenute a Bucarest e Maglie, così come a Fla-vio Cobolli e Luciano Darderi i titoli riportati a Strobec, in Croazia, e Kuf-

stein, in Austria.Se infine vi chiedete il nome di spicco tra le undicenni, la risposta è: una ragazzina del TC Perugia, Matilde Paoletti, due volte campionessa italiana under 11, clamorosa protagonista in Coppa Lambertenghi e due volte terza a Roma e Maglie.

Tanti punti Atp e Wta per gli undergrazie ai tornei in SardegnaQuanto hanno ottenuto i nostri junior dagli approcci con il mondo open ce lo dicono con matematica, seppur fredda, precisione le classifiche mondiali ATP e WTA, da leg-gere anche in termini di punti guadagnati

speciale giovani

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Samuele Ramazzotti, 15 anni, titolare in nazionale under 16 (Courtesy ITF/Fred Mullane)

Super Tennis

accanto al numero di tornei giocati. Punti che in consisten-te misura provengono da Santa Margherita di Pula, teatro di un mega-calendario di quaranta tornei che traduce una lungimi-rante iniziativa assunta dalla Fe-dertennis a sostegno del tennis di base.La prima annotazione di questo capitolo (ag-giornato alla prima settimana di dicembre) riguarda Gianluigi Quinzi e Jasmine Paolini, i soli capaci di emergere in un gruppo che globalmente comprende 27 italiani, i più giovani dei quali sono i quindicenni Nicolas Merzetti e Tatiana Pieri.Quinzi ha firmato tutte e tre le vittorie del capitolo maschile, aggiudicandosi tre futu-res da 10.000 dollari di montepremi, ed ha guadagnato l’unico piazzamento a livello challenger, con i quarti di finale di Montevi-deo, ma la sua stagione è stata fortemente condizionata da una lesione subita al polso sinistro. E’ vero che il temuto intervento chi-rurgico è stato scongiurato dai trattamenti di mesoterapia consigliati dal famoso dottor Claudio Costa, senonché, dopo un forzato stop di due mesi da agosto e settembre, solo dalla fine di novembre, in Uruguay e Argentina, è riuscito a riprendere il filo della programmazione agonistica.Jasmine Paolini, diciottenne allieva del Cen-tro di Tirrenia, è stata la sola ad impegnarsi soprattutto al di fuori degli italici confini, dall’ Europa agli Stati Uniti passando per l’ Australia. Ha dalla sua sei risultati degni

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di nota: in particolare il successo riportato nel 10.000 dollari di Viserba, una finale da 25.000$ raggiunta in Georgia ed un quarto di finale da 50.000$ ottenuto in Australia partendo dalle qualificazioni. Per di più, è stata capace di recuperare una stagione che sembrava compromessa da un infortunio che, da febbraio in poi, l’ha tenuta lontano dalle gare per oltre quattro mesi.Tra i ragazzi, pur cogliendo due vittorie e al-trettante finali di doppio nel circuito Futures, non ha di certo espresso appieno il suo alto potenziale Filippo Baldi. Tuttavia le sue qua-lità, mentali in primis, depongono a suo fa-vore in vista del 2015 che sta per iniziare. Tra le ragazze, nella parte finale della stagione, giocata in Svizzera ed a Santa Margherita di Pula, è andata in crescendo Georgia Bre-scia, autrice di una vittoria, una finale e due semifinali in singolare, oltre a tre successi e due secondi posti in doppio. Tre centri in doppio sono stati appannaggio anche di Deborah Chiesa, mentre il terzo successo azzurro spetta a Bianca Turati e nel novero delle finaliste troviamo Martina Colmegna (suo l’ unico piazzamento indoor entro le semifinali) e la citata Tatiana Pieri.

Pochi giorni prima di compiere quindici anni, Tatiana ha compiu-to in Sardegna un exploit che dal 2000 in poi non trova riscontri in casa nostra. Infatti la campionessa nazionale under 16, portacolori del CT Lucca, figlia d’arte, ha fatto me-glio delle allora coetanee Sara Er-rani, Camila Giorgi, Alice Moroni e

Martina Trevisan tutte al più semifinaliste tra il 2002 ed il 2008 in tornei da 10.000$.Mettendo in conto anche i tabelloni di qua-lificazione, l’italiano più impegnato a livello open è risultato Cristian Carli con 24 tornei, davanti a Gianluigi Quinzi con 19, Filippo Baldi e Nicolò Turchetti con 16. Tra le ra-gazze svetta con 24 tornei Deborah Chiesa che sopravanza Verana Meliss con 17, Geor-gia Brescia 16, Jasmine Paolini 15, Beatrice Lombardo e Giulia Sartori 14.Due curiosità. La più giovane ad esordire nel mondo open è stata, un mese dopo aver fe-steggiato i 14 anni, la genovese allieva del Park Camilla Ceppellini. All’inizio di agosto si è cimentata nelle qualificazioni del 10.000 dollari austriaco di Innsbruck ricavandone la soddisfazione di battere una diciassettenne belga.Il più giovane a scrivere il proprio nome nel ranking ATP è stato Nicolas Merzetti. Nato in Francia il 29 ottobre 1999, il portacolori del Circolo Tennis La Signoretta ha superato qua-lificazioni e primo turno nel secondo Futures iraniano di Kish alla verdissima età di 14 anni, 4 mesi e 18 giorni, con ciò migliorando l’ ex-ploit compiuto da Quinzi nel 2010.

COSÌ GLI UNDER NEL MONDO OPENMaschile ATP

Class. Giocatore (anno di nascita) Punti Tornei437° Gianluigi Quinzi (1996) 88 15

833° Filippo Baldi (1996) 20 16

1085° Cristian Carli (1996) 9 16

1324° Gian Marco Moroni (1998) 4 4

1536° Giorgio De Rossi (1998) 2 2

1564° Luca Tomasetto (1996) 2 3

1621° Julian Ocleppo (1997) 2 5

1621° Andrea Pellegrino (1997) 2 5

1621° Simone Roncalli (1996) 2 5

1715° Nicolas Merzetti (1999) 1 1

1715° Luca Narcisi (1998) 1 1

Femminile WTAClass. Giocatrice (anno di Nascita) Punti Tornei316° Jasmine Paolini (1996) 120 14

610° Georgia Brescia (1996) 35 11

731° Deborah Chiesa (1996) 22 12

743° Martina Colmegna (1996) 21 8

751° Bianca Turati (1997) 20 5

835° Tatiana Pieri (1999) 15 4

910° Verena Hofer (1997) 12 5

950° Beatrice Lombardo (1996) 11 8

1199° Anna Turati (1997) 4 4

1299° Silvia Chinellato (1997) 3 3

1299° Verena Meliss (1997) 3 3

1299° Costanza Pera (1998) 3 3

Top 1000 in doppio

Classifica ATP: 594° Filippo Baldi, 791° Gianluigi Quinzi

Classifica WTA: 599° Georgia Brescia, 629° Deborah Chiesa, 831° Beatrice Lombardo, 916° Martina Colmegna, 985° Verena Hofer

Super Tennis

L

ISF “ROBERTO LOMBARDI”

Tennis giovanilee sviluppo mentale

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maestri

La prima informazione che riten-go opportuno condividere con il lettore è quella che riguarda il modello di riferimento del giova-ne tennista in fase evolutiva. L’as-sunto dal quale si parte è la con-statazione che essere i migliori a 12 anni non significa diventare un campione. Infatti se si analizzano i risultati dei giocatori che hanno vinto la Coppa Lambertenghi dal 1964 ad oggi soltanto 10 su cento sono diventati giocatori professionisti nell’arco di 50 an-ni. Quindi, se si vuole formare un giocatore che possa aspirare a diventare un professionista, è indispensabile partire dal concet-to di multilateralità intesa come costrutto composto dalle quattro aree fondamentali del tennis, ov-vero area Mentale, Motoria Tec-nica e Tattica che devono essere sviluppate contemporaneamente per raggiungere il miglior risulta-to possibile per ciascun ragazzo.Il concetto di multilateralità (vedi schema) è uno degli elementi portanti della didattica dell’inse-gnamento del tennis, elaborata dall’Istituto superiore di formazio-ne Roberto Lombardi diretto da Michelangelo dell’Edera.

MULTILATERALITÀ e TENNISLa necessità di partire dall’area mentale scaturisce da due aspet-ti: l’opinione dei migliori giocatori del mondo, che dicono che la maturità mentale è l’elemento che li ha portati ai primi posti della classifica mondiale, e la “REGOLA DELLE 10.000 ORE”, che sostiene che siano necessarie almeno 10.000 ore di allenamen-to per raggiungere il top delle

proprie possibilità motorie in una certa attività.

Alla luce di queste considera-zioni è necessario chiedersi

su quali linee costruire lo sviluppo dell’area mentale per un ragazzo che gioca bene a tennis da alcuni anni e il cui sogno nel cassetto è quello di diventare un giocatore. La prima qualità sulla quale pun-tare è senz’altro quella di una MENTE APERTA ALLA CONO-SCENZA, all’apprendimento, al desiderio di fare esperienza attraverso il proprio corpo e la propria abilità motoria, ma non solo. Come tutti sanno, il tennis è uno sport di situazione ad alta variabilità e quindi, maggiori sono le risorse alle quali attingere per far fronte alle diverse situazioni, maggiori saranno le possibilità di successo. In quest’ottica una risorsa praticamente inesauribile è quella rappresentata dai propri compagni di gioco /allenamento. Questi si possono porre alterna-tivamente sia nel ruolo di com-pagni, indispensabili alla riuscita

delle varie attività didattiche, sia come avversari, quando il livel-lo di abilità tecnica migliora e si possono avviare le prime com-petizioni.Per esempio, un allievo che riesce ad eseguire una prima serie di palleggi senza sbagliare in colla-borazione con il suo compagno dall’altra parte della rete, prova un grande sentimento di piace-re, soddisfazione e realizzazione, che va ad incrementare il senso di autostima. Lo sviluppo di queste emozioni positive possono es-sere utilizzate per consolidare il processo di apprendimento degli elementi tecnici ed al contempo possono APRIRE LA MENTE a nuove CONOSCENZE nella dire-zione della competizione. Il pas-saggio dal piacere dell’appren-dimento di nuove abilità a quello della competizione va gestito con cura per evitare eccessi di esal-tazione da parte di chi vince e di frustrazione da parte di chi perde. Un buon antidoto al riguardo è quello di invitare il giocatore che

ha perso la sfida a modificare una “regola” per avviare una nuova gara. Banalizzando, se la prima sfida era il palleggio di solo dirit-to perso da Alberto questo può proporre la sfida successiva a Giovanni che deve essere fatta solo con il colpo del rovescio.

La banalità dell’esemplificazio-ne è finalizzata alla chiarezza

comunicativa, che non deve far dimenticare l’obiettivo dell’ APRI-RE LA MENTE a nuove esperien-ze di apprendimento e non all’e-secuzione di 10 colpi di seguito, siano essi diritto o rovescio . Un’ esperienza singolare al riguardo è la resistenza che hanno i bambini under 10 (che non sono ancora in possesso del pensiero astrat-to) che vincono giocando in un certo modo e che si rifiutano di esplorare nuovi modi di giocare per paura di perdere con un’altra modalità. Il limite più grave che talvolta si incontra anche con gli under 12, che pensano di essere giocatori già “formati” (sono un giocatore da fondo campo), è proprio la chiusura verso nuove ed innovative situazioni.

Il secondo aspetto dell’area mentale da approfondire accu-

ratamente è quello della MOTI-VAZIONE. La motivazione è il motore che spinge il ragazzo verso l’attività tennistica ed è indispensabile chiarire subito se questa spinta provenga dalla famiglia piuttosto che dal ragazzo. Gli psicologi che hanno studiato la motivazione allo sport parlano infatti di moti-vazione estrinseca, quando l’atti-vità viene indotta dall’entourage familiare, e di motivazione intrin-

DI ANTONIO DAINO (RESPONSABILE AREA MENTALE ISF “ROBERTO LOMBARDI”)

Super Tennis37

seca, quando il ragazzo è l’ele-mento determinante nella scelta dell’attività. Gli studi sulla moti-vazione dimostrano che l’atleta raggiunge alti livelli di prestazio-ne sportiva solo se la motivazione prevalente è di tipo intrinseco. Questo non significa che un bam-bino avviato al tennis dai genitori non possa nel corso della sua crescita passare da un iniziale mo-tivazione estrinseca ad una moti-vazione intrinseca, perché lui nel corso del suo processo di crescita potrebbe imparare a identificarsi, affermarsi e realizzarsi attraverso il tennis. Un altro elemento fondamentale della motivazione è rappresen-tato dal ruolo del maestro, che deve sostenere, supportare ed incentivare il ragazzo nel suo processo di sviluppo delle varie abilità tennistiche, bilanciando adeguatamente i rinforzi positivi per l’attività svolta, ma che deve nel contempo proporre situazioni che mettano alla prova le capaci-tà dell’allievo. Un’ area che talvolta viene tra-scurata dai maestri è quella dello sviluppo della creatività motoria in campo. Il maestro infatti ha chiaro nella sua mente il percorso che l’allievo deve effettuare per imparare le corrette tecniche di esecuzione dei colpi e tende a ritenere “errate” le variazioni che gli allievi effettuano nell’esecuzio-ne. Ma in un ottica di apprendi-mento evolutivo la creatività può essere vista come la capacità di integrare gesti tecnici conosciuti in modi nuovi ed originali, fina-lizzati all’acquisizione di nuove tecniche esecutive. La costante e continua progressione della tec-nica tennistica è indubbiamente un atto creativo da parte dei gio-catori di vertice, ma può esserlo anche per i ragazzi che esplorano “nuovi” modi di impattare la palla per inviarla dall’altra parte della rete con più efficacia e/o preci-sione.

La dimensione ludico-creativa rappresentata dal gioco co-

me motivazione primaria, deve evolversi naturalmente sul campo da tennis verso l’agonismo, che deve essere condotto attraverso gli opportuni passaggi nel rispet-

to della psicologia del ragazzo. L’avviamento all’agonismo deve essere preparato partendo dal confronto del bambino con le sue prestazioni, e quando queste so-no emotivamente soddisfacenti si può intraprendere l’”incontro-confronto” con le prestazione di un compagno. Saltare questo de-licato passaggio può provocare una precoce frustrazione e com-promettere la naturale e positiva evoluzione verso la competizio-ne, generando timidezza, ritrosia e talvolta rifiuto al confronto con l’altro.

Il terzo aspetto dello sviluppo dell’area mentale è l’insegna-

mento della RESPIRAZIONE combinata con le diverse fasi del gioco. La respirazione ha un ruolo molto importante nella pre-stazione tennistica per due ragio-ni: una di tipo fisiologico, legata alla coordinazione delle fasi della respirazione con l’esecuzione dei colpi, e l’altra di prevenzione dell’ansia da prestazione, che in-sorge quando si incominciano a giocare le prime partite di torneo.Anche se respirare è semplice e naturale, spesso può accadere che, in situazioni di ansia e agi-tazione come nei punti cruciali di un incontro di tennis, sia proprio la gestione del respiro uno degli elementi maggiormente com-promessi. Non riuscendo quindi a respirare in modo efficace a causa del timore o della paura di sbagliare il colpo, il ragazzo incomincia ad utilizzare un respiro troppo rapido (iperventilazione) che compromette la sua presta-zione mentale, fisica e tecnica . E’ importante pertanto avviare, all’inizio dell’attività agonistica, l’insegnamento degli elementi che stanno alla base di una cor-retta respirazione, partendo dal-la conoscenza delle tre fasi di cui la respirazione stessa è compo-sta: inspirazione, mantenimento ed espirazione. La prima fase, quella dell’ inspi-razione, può essere effettuata sia dal naso sia dalla bocca, e dovrebbe corrispondere al mo-mento in cui l’avversario colpisce la palla. A questa fase segue quella del mantenimento, che consiste nel trattenere l’aria in-

trodotta nei polmoni per qual-che istante per consentire il mas-simo livello di ossigenazione del sangue in transito nei polmoni.La terza fase, quella dell’espira-zione, dovrebbe avvenire con-temporaneamente all’impatto della racchetta con la palla e all’emissione dell’aria accumula-ta con la fase dell’ inspirazione. Ci sono almeno due modi di effettuare l’espirazione all’im-patto con la palla: il primo è il cosiddetto “modello Roddick”, ovvero espellendo l’aria accu-mulata in modo esplosivo (per il servizio o quando si gioca un colpo vincente), l’altra modalità, ovvero il “modello Sharapo-va”, si utilizza tendenzialmente quando si gioca un colpo di costruzione nel quale si espelle l’aria con un’ emissione prolun-gata e più graduale attraverso la bocca; l’emissione dell’aria può eventualmente essere ac-compagnata da un suono. La seconda modalità consente al giocatore di trovare un suo rit-mo esecutivo, permettendogli di ridurre la percentuale di er-rori non forzati grazie all’azione sinergica del sistema visivo col sistema uditivo.

Il quarto aspetto dello sviluppo mentale da evidenziare per

questa età è quello dell’ATTEN-ZIONE, intesa come la capacità di un ragazzo di mantenere il suo pensiero orientato in una certa direzione per un certo pe-riodo di tempo. E’ opportuno segnalare che negli ultimi 10 an-ni si è verificato un preoccupan-te incremento dei disturbi spe-cifici di apprendimento (DSA) nei bambini che frequentano la scuola primaria; si dice essere causato dall’estrema quanti-tà e variabilità di stimoli a cui i bambini sono sottoposti nel lo-ro processo di crescita. Quindi probabilmente anche alcuni dei nostri tennisti in erba si trovano nella stessa spiacevole situazio-ne di fare molta fatica a mante-nere l’attenzione focalizzata su un compito per un certo tempo piuttosto lungo. Se focalizziamo l’attenzione sulle possibilità del ragazzo di migliorare le sue ca-pacità attentive, il primo passo

da compiere è quello di verifi-care la sua capacità di orientare la sua volontà all’interno del suo corpo e all’esterno. E’ sufficien-te chiedergli di chiudere gli oc-chi e di stare in equilibrio su un piede solo contando ad alta vo-ce fino a 30, per verificare la sua attitudine al controllo di sé. Pro-babilmente saranno necessari alcuni tentativi per consentire al ragazzo di portare a termine l’esercizio con successo.Il secondo aspetto da indagare è la capacità di rivolgere l’atten-zione all’esterno di sé, aspetto che può essere approfondito con il gioco dei riflessi. In que-sto esercizio il maestro deve lanciare delle palle da distanza ravvicinata, circa 1 metro, al suo allievo, che le deve parare prima con le mani poi anche con i pie-di e con la testa in un crescendo di difficoltà. Per un ragazzo di 12 anni saper colpire 10 palle lanciate in modo casuale con mani, piedi e testa, denota una eccellente capacità di orientare e mantenere pensiero e atten-zione all’esterno di sé.

In conclusione, queste prime indicazioni relative allo svilup-

po dell’area mentale del gio-vane tennista hanno lo scopo di sensibilizzare gli adulti (ge-nitori, maestri e dirigenti) che accompagnano il processo di crescita del giovane, a un at-teggiamento di incentivazione ed incoraggiamento per tutte quelle attività che formeranno il ragazzo come sportivo a 360 gradi. Il giovane deve percepire che l’ambiente sociale nel quale cresce lo apprezza come perso-na, lo accoglie come membro di un circolo e lo sostiene nel-lo sviluppo ottimale delle sue risorse mentali, motorie, tecni-che e tattiche, che gli consenti-ranno i raggiungere il massimo delle sue potenzialità. La con-sapevolezza di aver acquisito un patrimonio di conoscenze, abilità e competenze relative alla gestione dell’area mentale consentirà al ragazzo di sentirsi più forte dei compagni che non si sono impegnarti nel migliora-mento di questa parte fonda-mentale del gioco del tennis.

la voce delle REGIONI SUDCENTRONORD

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ABRUZZOFesta a Giulianova

di Ferdinando De Fenza

La festa del tennis abruzzese è stata ospitata dal Circolo Tennis Giulianova, al suo 40esimo anniversario dalla fondazione, e come

sempre è stato un grande evento per tutto il movimento. Presenti i vertici regionali della FIT e del CONI: il presidente del regionale della FIT, Luciano Ginestra, il consigliere nazionale della federazione Emilio Sodano, i consiglieri del comitato regionale Maurizio Ferrari, Giancarlo Staniscia e Arrigo Marchegiani, il presidente regionale del Coni, Enzo

Imbastaro, il presi-dente provinciale del Coni, Italo Ca-naletti. Durante la cerimonia, tenutasi nella splendida sala del palazzo Kursaal, sono stati premiati tutti gli affiliati e tut-ti gli atleti abruzzesi che si sono distinti nella stagione ago-nistica 2014 sia in campo regionale che nazionale. Oltre ai premi ai campioni regiona-li, individuali e a squadre, di rilievo i premi speciali agli atleti Emidio De Cola, campione ita-liano III categoria, e Vincenzo Carlone, campione italiano over 40, oltre agli

ufficiali di gara Daniele Pece, arbitro internazionale “White Badge”, primo abruzzese a conseguire tale qualifica internazionale, e Raffaele Limoncelli, giudice arbitro di livello nazionale. Le squadre che si sono distinte in ambito nazionale: ASD Beach Tennis And Sports, campione d’Italia nel beach tennis, il CT Tortoreto, secondo nel campionato La-dies 50 e ASD Prati 37, terzo classificato nell’over 40.Assegnati, inoltre, premi alla memoria di due figure storiche del comi-tato: il TN Paolo Tomassetti e l’ufficiale di gara Mauro Fiorelli.Il Trofeo Abruzzo, ambito premio assegnato dal comitato regiona-le all’affiliato che durante la stagione agonistica si è maggiormente distinto in regione per numero di squadre iscritte e risultati ottenuti, quest’anno è stato vinto dal Circolo Tennis Lanciano.Nel suo discorso di benvenuto il presidente Luciano Ginestra ha pun-tato l’attenzione sulla crescita del movimento: “In base a statistiche ufficiali, la nostra regione sta migliorando in termini di numenri ad una percentuale ben superiore alla media italiana. Dobbiamo continuare su questa strada, cercando di ottimizzare le strutture a nostra dispo-sizione”.

BASILICATATennis lucano: un dicembre ricco

di Mario Latronico

Un dicembre denso di appuntamenti e di novità per il tennis luca-no. Innanzitutto il movimento giovanile della racchetta si è com-

piaciuto per il risultato storico ottenuto nella fase interregionale della Coppa D’Inverno 2014, riservata alle categorie under 14 e under 15 maschile e femminile (atleti nati negli anni 2000/2001) e disputata lo scorso 23 novembre sui campi del Circolo Tennis Matera. Qui la rap-presentativa lucana che ha fatto squadra con quella della Calabria, ha sconfitto per 4-3 la compagine Abruzzo-Molise al termine di un doppio misto di spareggio. Gli atleti lucani, in coppia con quelli della Calabria, si sono guadagnati l’accesso al tabellone nazionale di Jesi dove a partire dal 6 dicembre hanno affrontato i pari età di Marche, Veneto e Sicilia. Tornando alle gare di Matera, alla fine la rappresen-tativa di Basilicata/Calabria, capitanata dal Tecnico Nazionale Gio-vanni Giordano e dal Maestro Nazionale Raffaele La Scala, ha fatto festa vincendo per 4-3 e facendo scendere in campo i lucani Gabriele Galeazzo (class. 3.5, anno 2000) e Sofia Pepe (class. 3.5 anno 2001). Grande risultato sportivo quindi per il tennis lucano e per l’intera ma-nifestazione organizzata dal Circolo Tennis Matera di cui è presidente Donato Agostiano. «E’ un risultato storico per il tennis giovanile lu-cano – spiega Mimmo Volturo presidente del Comitato regionale FIT

di Basilicata – per la prima volta i nostri atleti sono approdati alla fase nazionale di qualificazione per la Coppa d’Inverno 2014. Entrare nel tabellone nazionale è un traguardo di grande prestigio che dimostra gli sforzi ed il lavoro encomiabili compiuti da giocatori e tecnici del nostro circuito». Inoltre è tutto pronto per la “Basilicata Cup 2014”. La manifestazio-ne, sempre molto attesa, chiuderà dal punto di vista sportivo l’anno solare del tennis lucano e si svolge da giovedì 11 a domenica 21 dicembre presso i campi veloci al coperto del Circolo Tennis Matera di Via delle Nazioni Unite. In campo giocatrici per il Master femminile ed atleti maschili che si sono qualificati per il Master di Quarta e Terza Categoria. Infine domenica 14 dicembre presso l’Hotel Vittoria di Potenza ci sa-

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La premiazione Trofeo Abruzzo. Ginestra e Sodano con i Presidenti del Ct Lanciano, CT Tortoreto e CT Pescara.jpg

La compagine Basilicata-Abruzzo alla Coppa d’Inverno 2014

Super Tennis

rà l’atteso appuntamento con la “Festa del Tennis 2014”, il consueto appuntamento di fine anno con scambi di auguri in vista delle immi-nenti festività natalizie. Alla presenza di tecnici, atleti, dirigenti ed appassionati il Comitato Regionale FIT di Basilicata ne approfitterà per le premiazioni di rito che riguarderanno i giocatori e le giocatri-ci prime classificate nell’anno che sta per chiudersi nei campionati regionali a squadre, individuali ed under sia maschili che femminili. Mario Latronico

CALABRIA

Una regione in crescita di Rosaria Ionà

Con l’arrivo dei primi freddi, la stagione tennistica calabrese viene riscaldata da un’intensa attività sportiva che sta animando e con-

tinuerà ad animare nelle prossime settimane i diversi campi del terri-torio.In particolare, il compito di vivacizzare i vari circoli della Calabria è af-fidato ai campionati invernali maschili e femminili a squadre e al circu-ito Rodeo regionale di singolare maschile denominato “Mistertennis.com”.“Sono profondamente soddisfatto per la vivace attività invernale a cui abbiamo dato vita. Siamo riusciti a garantire una certa continuità anche in un periodo dell’anno solitamente meno denso di iniziative”. Lo ha detto Giuseppe Lappano, presidente del Comitato regionale calabro, che si è detto “fiero per la grande partecipazione dei diversi atleti che hanno e continueranno a vivacizzare i circoli di tennis della nostra regione nella stagione invernale”.Il campionato a squadre maschile prevede due divisioni: Silver (26 squadre iscritte divise in cinque gironi con un tabellone ad elimina-zione diretta, la finale è prevista per giorno 1 marzo) e Bronze (oltre 50 squadre iscritte divise in 12 gironi con un successivo tabellone ad eliminazione diretta, la finale è prevista nella giornata del primo mar-zo). Le divisioni del campionato femminile sono denominate Diamond, che conta quattro squadre iscritte, e Coral che vede l’iscrizione di ben sette squadre che si confronteranno nell’ambito di un unico girone.Il circuito Rodeo prevede sei tappe regionali disputate contemporane-amente nelle tre province e un master finale assoluto che si disputerà al Ct Gioia nelle giornate del 7 e 8 marzo 2015.Cinque sono le tappe finora disputatesi. Sui campi del Ct Marines di Reggio Calabria Salvatore Caroleo ha battuto Francesco Mancini, al Circolo Unione di Catanzaro Carmelo Ascioti ha avuto la meglio sul compagno di circolo Alberto Mercuri, al Tc Cosenza si è aggiudicato la finale Simone Bozzo che ha sconfitto Giordano Antonio, al Tc Rende Fabrizio Senatore ha vinto ai dannii di Francesco Castaldo, al circolo Villese Federico Aliquò si è imposto su Andrea Iacono. La tappa in programma al Ct Lamezia, organizzata con la collaborazione del Ct Soveria Mannelli, è stata rinviata per pioggia. Circa 150 sono stati gli iscritti al circuito Rodeo, numero che denota un’attività molto dinamica in Calabria. “Il nostro augurio – ha detto Rocco Tilotta, consigliere regionale – è che questi numeri continuino a crescere. Non mancherà il nostro impe-gno nell’organizzare con cura e passione i diversi momenti dell’attività tennistica in Calabria”.

EMILIA ROMAGNACircuiti giovanili: master finali

di Stefano Benfenati

Passione, talento ed impegno per conquistare, un domani, uno spazio tra i professionisti e per vestire la maglia della Nazionale.

Sognano un futuro sulla scia dei grandi tennisti ma non rinunciano a divertirsi in campo i mini campioncini emiliano romagnoli protagonisti dei masters, punti di arrivo del percorso partito, a inizio anno, con le varie tappe dei Circuiti giovanili su tutto il territorio regionale. I migliori 16 classificati nel ranking finale di ogni rispettiva categoria si sono sfidati nel master del Circuito “Australian”, disputato dall’8 al 16 novembre scorsi sui campi del CUS Bologna, riservato agli under 10, 12 e 14 maschili e femminili. Un Circuito che, anche quest’anno, snocciola numeri di tutto rispetto: oltre 2400 giocatori e gio-catrici hanno incrociato le racchette nel corso delle dodici tappe inserite nella manifestazione. In campo anche i ‘mini tennisti’ under 8 con il ma-ster del Circuito “Super Seven” concluso dome-nica 16 novembre al Ct Casalecchio (Casalecchio di Reno, Bologna): un ap-puntamento che ha visto sfidarsi i primi 16 classifi-cati con il maggiore pun-teggio raggranellato nelle sette tappe dell’evento. Intanto, non si fermano gli impegni dei giovani atleti. A Trento, la rappresentativa emiliano romagnola ha conquistato il secondo posto nella 27esima edizione del “Memorial Polla”, tradizionale ottagonale per team regionali un-der 12. E gli under 14 e 15 ‘portacolori’ dell’Emilia Romagna sono determinati a ben figurare nella qualificazione nazionale della “Coppa d’Inverno” in programma dal 6 all’8 dicembre sui campi dello Sporting Club Sassuolo.

Finali Master Circuito under 10/12/14 maschile e femminileUnder 10 femminile: Letizia Migani b. Dalila Simonetti 64 62Under 10 maschile: Enrico Baldisserri b. Gianmaria Migliardi 60 60Under 12 femminile: Arianna Zucchini b. Elisa Pari 75 62Under 12 maschile: Filippo Di Perna b. Marcello Serafini 63 64Under 14 femminile: Caterina Pruccoli b. Emma Ferrini 64 64Under 14 maschile: Federico Marchetti b. Giacomo Magnani 64 60

Finale Master Circuito under 8Lorenzo Angelini b. Denny Stella

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il Presidente regionale Cesari, la vincitrice Migani, la finalista Simonett e il vicepresidente Ricci Bitti

la voce delle REGIONI SUDCENTRONORD

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FRIULI VENEZIA GIULIAAl Faganel pesano le gerarchie

di Fausto Serafini

Il Tc Muggia, sodalizio indomito, ripropone il Gimmi Faganel, gara aperta alle coppie maschili nel complesso del Tc Triestino, location

che per sei anni diventerà lo sbocco tennistico per i fedelissimi soci. L’infortunato Italo Galaverna (in bocca al lupo presidente!) non lascia evaporare la tornata numero 20 del Memorial, ambito sia per l’entità dei premi sia l’accessibilità dei giocatori nelle tre sfaccettate catego-rie. Nel giorno della verità, la terra rossa accoglie per primo il duello dedicato ai Quarta, è di scena il tandem del Tc Triestino rappresentato dai maturi Alessandro Pieve e Paolo Longo, reduci da una semifinale mattutina estenuante contro la coppia Orlando/Donda. Il pomeriggio opposti al duo della Ferriera composto da Matteo Vlacci e Davide Graniero li attende un’altra insidiosa spremitura d’energie. Partita in-tensa ed avvincente con la supremazia sempre altalenante e braccio di ferro risolto dai concorrenti più giovani nello spartiacque del terzo parziale, grazie ad alcune risolutive invenzioni a rete di Vlacci, ex ra-gazzo prodigio del tennis giuliano e non solo (6-2 2-6 7-5 lo score). E sono proprio gli irriducibili Pieve e Longo a certificare ancora la loro storica sinergia di doppisti nel presentarsi davanti al temibile binomio Giorgio Rinaldi e Marco Armellini, avversari pluridecorati della gara Over 100. Gerarchia pienamente rispettata in un match dove l’impre-vedibile mancino Rinaldi e l’implacabile ex pro Armellini non lascia-no speranze di vittoria ai due coraggiosi rivali. Sforzo podistico della giornata e superiorità tecnica consentono loro pochi game in positivo, ma è l’applauso dei numerosi presenti a ripagare dedizione e fatica per rimediare un 3-6 1-6. Si passa all’incontro più atteso dalla mani-festazione il doppio Open. Sul palcoscenico si attesta la coppia che domina l’Albo D’Oro del Faganel. Il 2.5 Simone Appio e il 2.4 Mauro Commisso, da lustri compagni di team nelle serie maggiori. Duo re-duce da un’imprevista semifinale da brividi, dove il tandem e Cigui/

Lippi cercava d’ostacolare il passaggio di turno, costringendoli ad un risicato successo per 7-5 7-6. Alla gara clou si presentano il 3.3 Tiziano Del Degan e il 3.5 Luigi Marin, sorprendenti eversori dei più qualificati Zorzin/Di Lenarda. L’atto conclusivo si riduce ad un monologo dei friu-lani. Aggressivi, potenti e determinati sovrastano i rivali con un tourbil-lon di vincenti, vanificando sul nascere le puntigliose accelerazioni del vivace Del Degan. In mancanza di equilibrio e getti di andrenalina, al pubblico non rimane che gradire le piacevoli soluzioni tecniche dove fendenti e tocchi incidono l’ennesimo trionfo per 6-0 6-1. Alle informali premiazioni, dalla voce di Sandro Bordon il sunto delle peregrinazioni del circolo, i ringraziamenti agli sponsor, al giudice arbitro Guido Car-minati ed ai giocatori. Concetti ripercorsi dal consigliere regionale Fit Francesco Franzin.

LAZIOPremio ACECUB 2014

di Marcello Giordani

Per il quarto anno consecutivo si assegneranno i premi Acecub 2014 ai giovani tennisti italiani che si sono fatti valere nell’anno in corso

e hanno rappresentato una piacevole sorpresa in positivo. Il premio è nato nella nostra regione da una ini-ziativa di due giovani giornalisti natu-ralmente grandi appassionati di tennis, Alessandro Nizegorodcev e Alessan-dro Mastroluca, curatori del portale SPAZIOTENNIS.com, il primo sito d’in-formazione dedicato al tennis giovanile emergente. Una iniziativa accolta con favore dai giocatori, dai giornalisti spe-cializzati e dagli addetti ai lavori, che ha l’intento di focalizzare l’attenzione sui nomi nuovi del tennis italiano che me-glio si sono espressi nell’anno che va a concludersi.Oltre ai migliori giovani under 21 in campo maschile e femminile, in ma-niera analoga verranno premiati anche coloro che pur non essendo attesi hanno rappresentato una autentica rivelazione nell’anno trascorso, per cui si eleggeranno i migliori u.21 e il tennista e la tennista italiana a sorpresa. Una premiazione riguarderà anche il miglior coach italiano 2014. Una giuria tecnica composta da ben 150 addetti ai lavori composta da giornalisti specializzati tra cui, Federico Ferrero, Stefano Semeraro, Massimiliano Grassi, Jacopo Lo Monaco, Vincenzo Martucci; coach di livello internazionale come Vincenzo Santopadre, Massimo Sartori, Le-onardo Coperchi, Daniel Panajotti; ex giocatori quali Raffaella Reggi e Mosè Navarra e scrittori come Andrea Scanzi e Antonio Incorvaia insie-me a preparatori atletici (Damiano fiorucci, Stefano Baraldo) e agenti e talent scout ( Fabio Della Vida, Andrea Gabrielli) sarà chiamata a sce-gliere chi si aggiudicherà il premio nelle cinque categorie disponibili: Miglior Giovane under 21 maschile e femminile 2014, Tennista Italiano a Sorpresa maschile e femminile 2014 e Miglior Coach italiano 2014.Infine un premio speciale della redazione di Spaziotennis.com sarà as-

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Il premio 2013 a Gianluigi Quinzi

La premiazione al TC Maggia

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segnato a un giocatore o una giocatrice che ha particolarmente dimo-strato tenacia e con-vinzione nel raggiun-gimento di importanti traguardi nel corso

dell’anno. Nel 2013 la menzione speciale è andata a Flavia Pennetta per essere riuscita a ripartire con forza, ottenendo risultati di prestigio, dopo un grave infortunio al polso che sembrava poter bloccare una prestigiosa carriera tennistica.Nel mese di Dicembre si terranno le votazioni per stabilire i vincitori che verranno premiati nell’ambito dei prossimi Internazionali d’Italia nel mese di maggio 2015.

LOMBARDIATc Crema salvo, battuto l’Angiulli

di Cristian Sonzogni

Il prossimo anno la Lombardia avrà tre squadre in serie A1, due tra gli uomini e una tra le donne. Dopo le promozioni dalla A2 di Selva

Alta Vigevano (maschile) e Ceriano Laghetto (femminile), è arrivata una splendida salvezza all’ultimo incontro per il Tennis Club Crema. Il team che nel 2013 arrivò ai play-off e non andò dunque così lontano dallo

scudetto, stavolta si è dovuto accontentare. In un girone vinto dai romani del Tc Parioli, nel quale erano pre-senti anche i campio-ni d’Italia in carica di Bassano del Grappa, i lombardi hanno chiuso al terzo posto davanti al Ct Barletta. E nei play-out non so-no stati certamente fortunati, pescando i pugliesi dell’An-giulli Bari. Il rumeno Adrian Ungur, gli altri

azzurri Beppe Menga Riccardo Sinicropi, Davide Melchiorre, Nicola Remedi, e ancora i giovani Alessandro Pagani e Filippo Mora, hanno ottenuto una salvezza che resterà nella storia del circolo per le mo-dalità con cui è arrivata. Equilibrio perfetto dopo gara-uno in quel di Bari, con un 3-3 che lasciava aperte le porte di qualsiasi risultato per il ritorno. E dopo tredici incontri intensi e lottati fino all’ultimo, il circolo lombardo si è guadagnato la permanenza in serie A1, chiudendo per 4-3 grazie al doppio di spareggio. Qui, nel momento decisivo di una stagione intera, Adrian Ungur e Nicola Remedi si sono caricati sulle spalle tutta la formazione, dominando per 6-3 6-0 il duo ospite forma-to da Matteo Viola e Andrea Pellegrino. Nell’ultima sfida, in evidenza un ottimo Remedi (maestro del circolo) e un Riccardo Sinicropi capace di confermarsi una sicurezza, sia in singolare, sia in doppio accanto a

Ungur. Proprio il rumeno, numero 1 del team e 160 al mondo, si è fatto perdonare un singolare perso con Matteo Viola, nel quale non era riu-scito a dare il meglio. “Questo grup-po – ha spiegato il capitano Arman-do Zanotti – è una grande famiglia e meritava di raccogliere qualcosa in più fin dalla fase a gironi”. Mentre Stefano Agostino, presidente, guarda già al futuro: “Sono contento per i miei ragazzi, per Remedi che è parte del nostro team e per tutti gli altri. Noi abbiamo obiettivi ambiziosi e vogliamo crescere attraver-so i giovani del vivaio. Ora completeremo la struttura per essere pron-ti, nel 2015, con un nuovo campo coperto con tribuna”.

RisultatiAndata:Società Ginnastica Angiulli Bari – Tennis Club Crema 3-3Marinelli (Angiulli) b. Mora (Crema) 6-0 6-2, Pellegrino (Angiulli) b. Re-medi (Crema) 6-4 6-2, Ungur (Crema) b. Viola (Angiulli) 3-6 6-4 6-3, Sinicropi (Crema) b. Capkovic (Angiulli) 6-7 7-6 6-0, Sinicropi/Ungur (Crema) b. Pellegrino/Viola (Angiulli) 6-1 6-3, Capkovic/Marinelli (An-giulli) b. Pagani/Remedi (Crema) 6-4 6-2.Ritorno:Tennis Club Crema b. Società Ginnastica Angiulli Bari 4-3Remedi (Crema) b. Pellegrino (Angiulli) 7-5 6-2, Marinelli (Angiulli) b. Coppini (Crema) 7-6 7-5, Viola (Angiulli) b. Ungur (Crema) 7-5 6-2, Si-nicropi (Crema) b. Capkovic (Angiulli) 6-2 6-2, Marinelli/Capkovic (An-giulli) b. Coppini/Menga (Crema) 6-3 6-3, Sinicropi/Ungur (Crema) b. Pellegrino/Viola (Angiulli) 6-1 7-6, Remedi/Ungur (Crema) b. Pellegri-no/Viola (Angiulli) 6-3 6-0.

MARCHEFesta del tennis a Pesaro

di Roberto Senigalliesi

Una bella festa. Animata e popolata, alla presenza di tanti addetti ai lavori. E’ stata quella andata in scena all’Hotel Excelsior di Pesaro, dove si è celebrata l’annuale festa del tennis marchigiano. In pas-serella tanti giovani e giovanissimi talenti che tengono alto il nome del tennis regionale, ne assicurano il futuro, dando un esempio vir-tuoso di positività ed energia. “Non per niente- come ha ricordato nella sua esaustiva relazione il presidente del Cr Marche Emiliano Guzzo, siamo al terzo posto, dietro Lombardia e Toscana, per quan-to riguarda i piazzamenti ottenuti nei diversi campionati nazionali giovanili”. Una relazione in cui Guzzo, oltre a ringraziare dirigenti, maestri, giudici arbitro e genitori, ha evidenziato le cifre che testi-moniano la continua ed a volte esponenziale crescita dei tesserati, dei circoli affiliati, dei tornei di ogni livello organizzati, delle squadra partecipanti ai vari campionati .Sono anche intervenuti i consiglieri regionali Paolo Scandiani, An-drea Bolognesi (che ha relazionato sull’attività del beach-tennis), Andrea Pallotto e l’avvocato Michele Brunetti, esponente di spicco della federazione internazionale. Presente anche il presidente re-gionale del Coni Fabio Sturani che ha evidenziato il momento po-

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Riccardo Sinicrop

Alessandro e Francesco Piccari durante la premiazione dello scorso anno come migliori coach

Nicola Remedi

la voce delle REGIONI SUDCENTRONORD

Super Tennis

sitivo del tennis marchigiano e della disciplina in generale “che- ha detto- è stata una di quelle maggiormente premiate dalla recente ripartizione dei fondi Coni .“Tra le note positive- ha ricordato il presidente Guzzo - il lavoro svolto al Centro Tecnico Federale di Jesi, diretto dal nostro conter-raneo il maestro Luca Sbascini. E poi gli importanti risultati ottenuti a livello di rappresentative giovanili, con le ciliegine del 5° posto di Ascoli e del 7°di Macerata nella finale nazionale della Coppa delle Province e del 4° posto di Macerata nella Coppa Pia nazionale”. Presenti anche l’ascolano Stefano Travaglia, l’attuale numero uno marchigiano (è 196 del mondo), Samuele Ramazzotti (quindicenne, che affronta il circuito mondiale under 18), la “stellina” (13 anni) Eli-sabetta Cocciaretto, mentre sono stati ricordati i risultati di Gianlu-igi Quinzi, Alice Balducci ed Alice Savoretti impegnati attualmente all’estero. Riconoscimenti e borse di studio anche ai giovani Erik De Santis, Gianluca Quinzi, Camilla Rizza, Elisa Lauri, Luca Nardi, Riccardo Rotilio, Peter Buldorini, Andrea Meduri, Nicole Ciciliani, Federica Urgesi, Jennifer Ruggeri, Chiara Alesiani, Federico Rug-geri, Luigi Castelletti, Sofia Rocchetti, Elena Belardinelli, Emiliano Maggioli, Aurora De Filippi, Daniele Mancinelli, Elisa Mezzanotte, Paola Ciabattoni, Gianluca Manco, Tommaso Compagnucci, Mar-gherita Magi. Sono stati premiati anche i vincitori dei vari campio-nati individuali ed a squadre.

MOLISEAsado y volée

di Ida Santilli

“Nulla si ottiene senza sacrificio e senza coraggio”. Questo afori-sma di Gandhi ci sembra appropriato per riassumere in poche

parole l’epopea di Federico Iannaccone, questo ragazzo nato e cre-sciuto tennisticamente a Campobasso, maturando nel centro di pre-

parazione olimpica di Tirrenia prima, e in quello periferico di Foligno, poi. Dopo mesi di duri allenamenti e tornei prestigiosi in giro per l’Eu-ropa, arriva da Eduardo Infantino e Stefano Pescosolido, responsabili tecnici del centro di preparazione olimpica di Tirrenia, la convocazione a Tandil, in Argentina. Qui opera la Academia Formativa Tandil Tenis, la stessa che ha sfornato campioni del calibro di Juan Martìn Del Potro, Juan Mònaco e Carlos Berlocq. Federico avrà l’opportunità di allenarsi per un mese (la partenza è prevista tra il 5 e il 7 gennaio) con maestri quotati e di mettersi alla prova in tre tornei a conclusione della sua permanenza oltreoceano. Poi, una volta rientrato in Italia, ha già un ap-

puntamento fissato in agenda: la Summer Cup Under 16 alla quale prenderà parte l’estate prossima insieme ai migliori tennisti in circolazione della sua età. In questi giorni il mo-lisano è impegnato all’Open di Correggio (RE), il Memorial “Riccardo Lombardini”, pre-stigioso torneo emiliano dove approdano tantissime giovani promesse del tennis prove-nienti dai centri federali di Bari, Foligno e Vicenza. Partito dal tabellone di terza categoria, Federico è approdato a quello di seconda dopo aver supera-to nell’ordine il 3.2 Federico Morgotti con un secco 6/1 6/1, il 2.7 Enrico Berta per 6/1 6/4, il 2.6 Augusto Virgili al termi-ne di un march al cardiopalma finito in suo favore 7/5 7/5, il 2.5 Filippo Bettini del Circolo Zavaglia Ravenna, liquidato

6/1 6/1, arrendendosi solo agli ottavi di finale al 2.7 Matteo Fortini del CT Albinea 6/0 6/3.

PIEMONTETrofeo Polla Under 12

di Ugo Veglia

Nuovamente vittoriosi alla 27esima edizione del “Trofeo Polla”, ot-tagonale Under 12 che si disputa presso l’ATA Battisti di Trento.

Ottimo auspicio di inizio della stagione agonistica giovanile per le atte-se del Comitato Regionale. I nostri atleti, hanno dimostrato di saperci fare e c’è da sperare che il ritorno al massimo risultato sia premonitore per una nuova lunga stagione di soddisfazioni. Il Piemonte è da tem-po protagonista di questo torneo a squadre di ottimo livello tecnico e riconosciuto quale competizione ufficiale giovanile FIT e insegue il primato della Toscana, con 7 successi contro 8. Tre giorni intensi quelli della formazione under 12 del Piemonte, capi-tanata dal Tecnico Nazionale Roberto Marchegiani e dal Maestro Roc-co Petitto, presso l’ATA Battisti di Trento. Superati con il punteggio di

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Federico Iannaccone

L’annuale festa del tennis marchigiano

Super Tennis

4 a 1 i tennisti locali del Trentinio, la seconda giornata si è risolta, nel massimo equilibrio, al doppio conclusivo proprio contro la Toscana. Anche il match per il titolo, contro l’Emilia, è stato stabilito dal doppio.I nostri giovani rappresentanti, convocati per le tre giornate, sono sta-ti i torinesi Alessandro Spadola, Ludovico Madiai, Chiara Fornasieri e Margherita Cecere, l’alessandrino Giacomo Crisostomo e la cuneese Margherita Giordano tra le femmine. La formula di ogni incontro pre-vedeva la disputa di quattro singolari e un doppio maschile. Nella gior-nata conclusiva sono scesi in campo Crisostomo, Fornasieri, Spadola e Giordano in singolare e Crisostomo/Spadola in doppio. Questo il commento di Roberto Marchegiani: “Una bella esperienza che mi ha riportato indietro di qualche anno, quando seguivo Donati e Napo-litano. Buono il livello generale e la vittoria del Piemonte conferma l’ottimo lavoro svolto nella nostra Regione. Ringrazio il Comitato per l’opportunità datami di seguire questa compagine giovanile impegna-ta nel Polla”. Per concludere l’anno, un’altra buona notizia: la Canottieri Casale con-quista la permanenza in serie A1 vincendo il doppio di spareggio con-clusivo nella sfida con il TC Cagliari.

PUGLIACentro tecnico FIT per U.16

di Marianna La Forgia

Nasce in Puglia il centro tecnico permanente Under 16 della Fit isti-tuito presso la Sg Angiulli diventando motivo di grande orgoglio

per tutta la regione. Con il Progetto dei Piani Integrati d’Area la FIT ha iniziato da tempo una profonda opera di decentramento dell’attività del Settore Tecnico Nazionale e dell’Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi” con l’obiettivo di regolamentare e di migliorare l’offerta tecnica su tutto il territorio nazionale. La filosofia ha visto con-tinuare ad intervenire sui principi del decentramento, razionalizzare le risorse, specializzare, favorire l’integrazione, la concertazione e il par-tenariato, nonché educare ai valori morali dello sport, al rispetto delle regole e della maglia azzurra. La Puglia ha avuto il grande onore di es-sere stata scelta come una delle 4 sedi del Centro Tecnico Permanente anche grazie anche alla presenza dell’Accademia Tennis di Bari che da anni svolge un ottimo lavoro a livello nazionale e internazionale (come non ricordare tra i tanti Giorgio Portaluri, Gianmarco Micolani, Andrea Pellegrino, Martina Zerulo, Ingrid Di Carlo, Luca e Gianni Narcisi ) con-centrandosi per dare grande supporto alla crescita dei ragazzi. Il defi-nitivo salto di qualità del progetto è rappresentato dalla creazione di 4 Centri Tecnici Permanenti under 16 che hanno il compito di seguire i migliori atleti italiani: questo progetto gratifica e stimola ancor di più il presidente del CR Regionale Donato Calabrese e il suo staff dirigen-ziale che da anni hanno rappresentato un modello organizzativo da seguire ed imitare grazie a competenza e professionalità. In questo contesto non si può dimenticare che la Puglia si avvale del supporto e dei consigli del Direttore dell’Istituto Superiore di Formazione “RL”

Michelangelo Dell’Edera che ha iniziato il suo percorso professionale in Puglia e che mai fa mancare delle preziosissime indicazioni.

SARDEGNA4a categoria e Veterani

di Lazzaro Cadelano

La fine della stagione in Sardegna è stata condita come sem-pre dagli ultimi scudetti individuali: allo Sporting Quartu e al Tc

Su Planu sono stati assegnati i titoli individuali di Quarta categoria e Veterani. La classe non è acqua. Ed è qualcosa di più quella del 2000 perché è da quella annata che sono arrivati i due nuovi cam-pioni sardi di Quarta categoria: Ludovico Sanna e Giulia Bentivegna. Confermata la tradizione all’ultimo appuntamento sardo che mette in palio uno scudetto regionale: nella quarta categoria la tenden-za è “verde”. I due quattordicenni, portacolori del Poggio Sport Village e del Quattro Mori hanno trionfato allo Sporting Quartu. Scudetto di doppio maschile per Stefano Busonera e Gen-naro Caruana, mentre nel femminile il titolo è anda-to a Elisabetta Milia e Tiziana Soi. I campioni sardi di Quar-ta categoria di doppio misto sono Mauro Serra e Laura Bova. Va in archivio il campionato sardo di Quarta allo Sporting con un’al-tra grande edizione che ha visto sul green set del circolo presiedu-to da Giuseppe Campus ben 206 racchette che hanno dato vita a 14 giorni di sfide all’insegna dell’agonismo e dello spettacolo. E se da una parte ci sono i giovanissimi, dall’altra ci sono gli Over. Al cir-colo di via Peretti a Selargius, come da tradizione sono stati assegnati i titoli sardi Veterani: anche qui la classe non è acqua, è passione. È quella voglia di tennis che va oltre l’agonismo e non si ferma alla carta di identità. Al limite è uno stimolo in più. La categoria Over 35 è quella più giovane e quindi conserva ogni anno il fascino di grandi sfide ad alto livello. Il titolo è rimasto a casa, perché a trionfare è stato il porta-colori del Tc Su Planu Francesco Carta che in finale ha sconfitto il favorito Giulio Loi dello Sporting Quartu. Subito dopo l’Over 40 che in quanto a tasso tecnico e fiato ne ha ancora parecchio. Più di tutti ne ha avu-to Maurizio Sanna del Tc Cagliari che solo al terzo set è riuscito a domare Andrea Soi. Nell’over 45 si conferma ancora campione sardo Franco Schinardi. Il presidente del Cir-colo Militare Rossi si è imposto concedendo appena tre giochi a Riccardo Farci. Nell’over 50 la firma è di Francesco Talarico: il tennista de La Maddalena ha superato Giancarlo Con-giu solo dopo una maratona di tre set infini-ti. Antonio Melis è il nuovo campione sardo Over 55: battuto nell’ultimo atto Alessandro Bacchi. E per chiudere il cerchio, il tabellone di doppio – over ma aperto a tutti i veterani – è andato alla coppia di casa formata da Sergio Bocchieri e Davide Piludu che si sono imposti su Massimo Macchia e Giuseppe Dessì.

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La premiazione del Trofeo polla 2014

I due campioni sardi Quarta categoria Ludovico Sanna e Giulia Bentivegna

la voce delle REGIONI SUDCENTRONORD

Super Tennis40

SICILIAUn 2014 straordinario

di Fabio Tedesco

Come ormai accade sin dal primo anno di insediamento dell’attuale comitato regionale siciliano presieduto da Gabriele Palpacelli la

stagione agonistica 2014 è andata in archivio con lo svolgimento del-la Festa del tennis siciliano. La vera novità di questa edizione è stato il cambio di sede per cause di forza maggiore. Dopo aver ospitato le ultime tre edizioni il villaggio di Città del Mare di Terrasini, sede anche del centro federale estivo che tanto successo ha riscosso sin dal suo insediamento, ha dovuto dare forfait e la scelta per la sede dell’edizione 2014 della nostra Festa del tennis è ricaduta sul Ct Vela Messina. Una scelta quasi “obbligata”, un riconoscimento a quella che è stata una stagione da incorniciare per Presidente, Dirigenti, Tecnici ed atleti del circolo sullo Stretto. Ed il Ct Vela Messina ha risposto alla grande, organizzando senza tralasciare neppure i minimi particolari la manifestazione, tenuta per la prima volta dalla sua instaurazione sui campi da tennis, anche grazie alla splendida giornata che ha accolto gli

ospiti provenienti dai club di tutta la Sicilia. Il Presidente Palpacelli dopo aver ringraziato i presenti ed il circolo ospitante ha tracciato un rapidissimo excursus di quanto ottenuto dal movimento tennistico siciliano nel corso di que-sto 2014, evidenziando la continua crescita dei tes-serati, il boom di tornei individuali ed il gran nu-mero di squadre iscritte ai vari campionati.

“Anche la sesta edizione della “festa del tennis siciliano” – dice con orgoglio il Presidente del Comitato regionale siciliano della Federten-nis - ospitata magnificamente quest’anno dal CT Vela Messina, è stata un grande successo. Per la prima volta la manifestazione si è svolta in campo grazie alla splendida giornata di sole che ha accolto tutti i premiati. I campi del CT Vela hanno ospitato anche il master di quarta categoria, ed un raduno dei migliori piccoli atleti nati 2004/05/06. Con la festa del tennis va in archivio una stagione straordinaria per tutto il movimento siciliano, ma siamo già pronti a ripartire per costruire tutti insieme un altrettanto grande 2015!! Un sincero grazie a tutti gli inter-venuti che con la loro massiccia presenza hanno gratificato il grande sforzo organizzativo del comitato regionale, ed a Antonio Barbera, presidente del CT Vela Messina, perfetto padrone di casa”.Infine, facendo un piccolo passo indietro, Catania ha ospitato la prima edizione di “un mare di sport”, manifestazione di beach volley orga-nizzata dal Coni regionale” Sono state due bellissime giornate di sano sport – ammette il presidente regionale della Fit, Gabriele Palpacelli - e per questo desidero rivolgere i miei più sentiti complimenti alle rappresentative siciliane di beach-tennis che hanno partecipato a que-sta prima edizione. Lo splendido scenario del lido “le Capannine” e

la perfetta organizzazione degli amici del Coni di Catania hanno fatto trascorrere a tutti delle giornate incantevoli. Un ringraziamento agli ufficiali di gara Nella Nicolosi e Vincenzo Trigona che hanno diretto la manifestazione, ed a Claudio Drago, consigliere regionale addetto al settore, che si è prodigato tantissimo per la riuscita dell’evento”.

TRENTINOGiovani in evidenza

di Luca Avancini

Bel successo di partecipazione per la seconda edizione del Torneo Rodeo “Cassa Rurale di Pergine”, in programma dal 21 al 23 no-

vembre p.v. sui campi in terra rossa di Pergine e riservato alle cate-gorie under 10, 12 e 14, ottimamente organizzato dal Circolo locale in collaborazione con la D.M. Scuola Tennis. Più di 90 i giovani atleti in gara, un piccolo record, non si era allo stadio Pierre Mauroy di Vil-leneuve d’Ascq in Francia, dove 27.000 spettatori hanno assistito alla conquista della Davis da parte della Svizzera e ammirato il più grande di tutti i tempi, Roger Federer, ma anche a bordo dei tre campi coperti del centro valsuganotto, sono stati molti gli spettatori a seguire la tre giorni di competizione, e le tante partite combattute e tecnicamen-te valide. La formula degli incontri prevedeva la disputa di due set al meglio dei quattro games (no-advantage) con tie-break sul 4-4 ed eventuale un long tie-break ai 10 punti al posto del terzo set. Nell’un-der 10 femminile vittoria della grintosa Bertè Alessia (Ct Rovereto) che ha sconfitto in finale Giulia Bianchi (Tc Mori); conferma nel maschile di Stefan Vedovelli (Ata Battisti) che in semifinale e finale ha ben con-trollato gli ottimi Tommaso Santoni (Ct Ledro) e Devid Simoncelli (Ct Rovereto), quest’ultimo bravo ad avere la meglio su Radaelli Riccardo del Tc Caldaro. Nell’under 12 prima vittoria della “sorella d’arte” Sveva Bernardi (Ata Battisti), classe 2004, che ha prevalso nel piccolo derby di finale con la brava compagna di circolo Martina Schmid; nel tabel-

lone maschile, successo del favorito principale, il chiesano Massimi-liano Berti (Ct Darzo), che dopo aver rischiato grosso in semifinale con l’atletico Stefano D’A-gostino (Tc Mori), è riu-scito a tenere a distanza di sicurezza nella sfida decisiva il sorprendente Nicola Carollo (Ct Ro-vereto). Nella categoria under 14, bella confer-ma dell’elegante atleta di casa Ivan Martinelli

sul bravo Leonardo Pantezzi del Ct Trento e finale combattutissima al femminile tra le “solite” Teodora Gajic (Ct Pergine) e Timossena Mi-lenkovic (Ata Battisti), vinta dalla grintosa tennista di casa. Da segnala-re, come curiosità, la provenienza serba delle due ragazze, (come per altri due vincitori al maschile, da parte materna), con auto incitamenti che solitamente si sentono quando in campo c’è l’attuale numero 1

I vincitori del Torneo Rodeo “Cassa Rurale di Pergine”

La Festa del tennis siciliano con il Presidente regionale Gabriele Palpacelli

Super Tennis

al mondo, Novak Djokovic: evidentemente, come a Belgrado, dove negli ultimi anni si assiste ad un boom di iscritti e alla crescita di giovani promettenti, anche in Trentino si sogna (e ci si allena duramente) nel nome del proprio illustre connazionale. Premiati anche e lodevolmen-te, i vincitori dei tornei di consolazione, disputatisi tra gli atleti eliminati ai primi turni.

UMBRIA

Mai così in altodi Sergio Pioppi

Il 2014 verrà ricordato come la stagione del tennis giovanile dell’Um-bria. Mai la Regione aveva prodotto tanti campioncini. Capofila di

questo piccolo, ma significativo fenomeno, è Matile Paoletti 11enne del Tennis Club Perugia allenata dal tecnico Andrea Grasselli. Matilde si è imposta nel campionato italiano under 11 femminile ed è arrivata in finale tra le under 12. E che dire di Alessio De Bernardis finalista sia nel 2013 che 2014 nel campionato italiano under 13, prima, under 14 poi. Alessio si allena presso il Tennis Training Villa Candida di Fo-ligno, scuola internazionale della racchetta tra le più quotate in Italia e diretta dal tecnico Fabrizio Alessi. Il trionfo di Perugia nella Cop-pa delle Province, un vero campionato italiano a squadre per i nati 2003/2004, è stato il classico fiore all’occhiello che conferma il trend

del tennis umbro in queste ul-time stagioni. Facevano parte di quella formazione: Gabriele Santoni (Ct Foligno), Nicola Tardioli, Elia Berrettoni, Sofia Pizzoni, Benedetta Rosi e Vero-nica Sirci (Tennis Training Villa Candida Foligno), Federico Capannelli (Ct Gubbio), Nicolò Tresoldi e Angelica Giovagnoli (Olympia Gualdo Tadino), Mat-teo Ripiccini e Matilde Paoletti (Tc Perugia), Filippo Scalseggi (Ct Umbertide), Pietro Augu-sto Lavoratori (Il Casale Sport

Center Perugia). Accompagnatori i tecnici: Romeo Lavoratori, Arian-na Calì ed Osman Menichetti. “I successi del tennis giovanile in Umbria – attacca Roberto Carraresi presidente del Comitato regionale – non sono arrivati per caso. Da un po’ di anni a questa parte è salita notevolmente la collaborazione tra i vari circoli, anche su spinta del Comitato regionale, oltre ai conti-nui raduni regionali e provinciali che hanno aiutato nella crescita sia i ragazzi che i loro maestri. Certo stiamo parlando di atleti giovanissimi per cui è difficile dire se saranno anche i campioni del domani. Ma una cosa è certa, il tennis umbro ha imboccato una buona strada dalla quale non si torna indietro”.TARGA UMBRA – Intanto ha preso il via la 17esima edizione della Targa Umbra, la manifestazione che è diventata negli anni un vero e proprio campionato invernale a squadre riservato a tutte le catego-rie. Superato ancora una volta il record delle iscrizioni. Da 139 for-mazioni del 2013-2014 si è passati alle 155 del 2014-2015. Il tutto

coinvolge oltre 700 tennisti sia nel settore maschile che femminile. Le finali nel primo fine settimana di febbraio.

VENETOLa Makarova a Treviso

di Roberto Bonigolo

Finale di stagione col botto in regione. Dopo la parata di stelle a livello internazionale nel corso della stagione estiva nei vari Challen-

ger e ITF in varie località del Veneto (Vicenza, Padova, Mestre, Cortina e Este) e la recente esibizione di Seppi e Fognini a Vicenza, ecco ora un altro appuntamento di prestigio, questa volta all’Eurotennis Club di Treviso, con la campionessa russa Ekaterina Makarova, numero 11 nel ranking mondiale WTA. Negli impianti sportivi di viale Felissent la 26enne moscovita, una mancina in grande spolvero e seconda nelle classifiche nazionali dopo la superstar Maria Sharapova, ha palleggiato con le giovani racchette trevigiane tra shooting fotografici, conferen-ze stampa e televisive. Patron dell’evento Matijas Veso di Lotto Sport e il presidente del circolo trevigiano Claudio Bortoletto. Una ragazza tutta acqua e sapone, davvero solare, disponibile e sorridente che si è offerta alle domande e curiosità di fans e pubblico presente, raccon-tandosi divertita dall’inizio della sua lunga storia tennistica (“Mi sono avvicinata al tennis all’età di sei anni grazie a una mia amichetta che aveva cominciato a giocare al club Luzhniki di Mosca”) sino ai gior-ni d’oggi. Ora dopo una entusiasmante stagione internazionale con i successi in singolare nel 250.000 $ di Pattaya e l’exploit agli US Open (semifinale in singolare e vittoria in doppio con la connazionale Ve-snina su Hingis/Pennetta, ndr) la moscovita veleggia all’11esima po-sizione del ranking mondiale, ad un passo dall’olimpo delle top ten (“Questo è il mio obiettivo più immediato e anche il mio sogno, grazie anche all’ottimo lavoro che stiamo facendo con il mio coach Eugenia Manyukova”). E’ in ottimi rapporti con la propria Federazione ed in particolare con il CT della nazionale femminile Anastasija Myskina ed è entusiasta di poter rappresentare la Russia nelle partite ufficiali e in particolare nella Fed Cup (anche se ultimamente i risultati non sono stati propriamente brillanti: vedi la sconfitta con la nostra nazionale in finale nel 2013 e l’eliminazione al primo turno quest’anno ad opera dell’Australia …). Ama comunque molto anche l’Italia (“La pizza, che passione!”) ed in particolare è già stata più volte a Roma, ovviamente in occasione degli Internazionali, l’anno scorso a Firenze e quest’anno appunto a Venezia, dove il giorno successivo all’evento trevigiano ha girovagato in veste di entusiasta turista assieme al suo entourage, a Matijas Veso responsabile mondiale delle sponsorizzazioni Lotto Sport e ovviamente alla guida-interprete. E ora siamo in attesa di poter am-mirare, sempre nella splendida cornice di Villa Margherita, anche la prossima performance dello spagnolo David Ferrer, altro prestigioso testimonial del brand sportivo trevigiano.

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La rappesentativa umbra alla Coppa delle Province

Ekaterina Makarova tra un gruppo di fans sui campi da gioco dell’Eurotennis Club di Treviso

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