Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS -...

48
Anno X - Numero 1\2 Gennaio-Febbraio 2014 - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n.46) Art.1 Comma1 - LO/MI www.federtennis.it www.supertennis.tv COPPE, L’ITALIA SORPRENDE E ADESSO TENTA IL BIS M A G A Z I N E IL MENSILE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA DEL TENNIS Pesce d ‘aprile

Transcript of Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS -...

Page 1: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

Anno X - Numero 1\2 Gennaio-Febbraio 2014 - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n.46) Art.1 Comma1 - LO/MI

www.federtennis.it www.supertennis.tv

COPPE, L’ITALIA SORPRENDEE ADESSO TENTA IL BIS

p p ppp pp pp

M A G A Z I N E

IL MENSILE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA DEL TENNIS

Pesce d ‘aprile

Page 2: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro
Page 3: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

L’Inno di Mameli

3Super Tennis

DI GIANCARLO BACCINI

il fondo

MMa siamo sicuri che prendersi una settimana di riposo, ed evitare la Coppa Davis o la Fed Cup per non compromettere la propria attività in-dividuale, sia una scelta giusta? Sto scrivendo queste righe martedì 11 febbraio, e la doman-da mi sorge spontanea in mente dopo che, nel giro di poche ore, ho assistito al trionfo dell’e-roe di Davis Fognini a Vina del Mar e alle sono-re sconfitte di Flavia Pennetta e Roberta Vinci, assenti in Fed, a Doha. Anche ripensando a episodi del passato recente mi sembra di poter dire che, come minimo, gio-care per la propria Nazione contribuisce a creare un’attitudine positiva nei giocatori e nelle gioca-trici. Restando nel solo ambito italiano, è stato così in più di un’occasione per la Schiavone, e poi per la Errani. E’ stato così per Seppi, che è cresciuto molto quando si è liberato dei dubbi esistenziali che la maglia azzurra gli istillava. E’ stato così per Fognini, il cui rullìo sulla pista del decollo è iniziato a Torino contro la Croazia, un anno fa. Adesso tutti speriamo che sia così an-che per Karin Knapp e Camila Giorgi, per non parlare del finalmente risanato Simone Bolelli.Da vecchio, fraterno sodale di Corrado Ba-razzutti – la cui lunga carriera azzurra ebbi la fortuna di vivere in prima persona per raccon-tarla ai lettori del giornale per il quale lavoravo negli anni ’70 - potrei, credo, essere assolto se mi spingessi ad affermare che gran parte delle strisce di successi individuali innescate dalle vit-torie nelle competizioni a squadre è stata frutto delle lezioni, umane e strategiche, impartite dal capitano ai cambi di campo. Ma, sebbene i meriti di Barazza siano evidenti e indiscutibili anche da questo punto di vista, penso che, in realtà, a fungere da propellen-te agonistico sia lo slancio della maglia azzurra in sé, quella sorta di doping spirituale che solo il vincere nel nome del tuo Paese può sommi-nistrare. Chi ha avuto l’onore di rappresentare

l’Italia in qualsiasi disciplina sportiva capisce bene, credo, di che cosa sto parlando. Il tri-colore sul petto, i compagni di squadra che ti incitano, le bandiere in tribuna. L’Inno di Ma-meli. Figuriamoci dunque quanto più potente, rispetto agli altri sportivi, possa essere l’effetto di questa droga su atleti che per le altre 30-40 settimane dell’anno combattono ai quattro angoli del mondo soltanto per se stessi, con-tando i punti delle classifiche ATP e WTA e i soldi in palio su ogni 15, rimbalzando solitari da un aereo a una stanza d’albergo a un campo di allenamento, con le cuffie dell’iPhone nelle orecchie a tenere lontani i suoni del mondo.Magari mi sbaglio, certo, e domani i risultati me lo dimostreranno con crudezza. Però non credo che cambierò idea pur se le ultime adep-te, Knapp e Giorgi, non riusciranno a utilizzare l’adrenalina azzurra incamerata a Cleveland per scalare la classifica mondiale.Anche perché, come accennavo prima, sono molte le conferme passate di segno inverso. Potrei citare i nomi di molti bravi giocatori le cui brillanti carriere individuali sono state dan-neggiate, se non addirittura stroncate, dall’ar-roganza e dagli interessi personali di chi ha tentato di strumentalizzarli spingendoli a dire “no” alla maglia azzurra per motivi politico-economici. Per fortuna la vicenda del “no” di Errani, Vinci e Pennetta è stata di tutt’altro segno. Queste tre meravigliose veterane il loro attaccamento alla Nazionale non l’hanno solo stradimostrato ne-gli anni, e onorato a suon di trionfi. Ce l’hanno ancora, intatto se non addirittura più forte, ben incastonato nel profondo dell’anima. Però io re-sto convinto che starsene altrove ad allenarsi e a guardare le ragazzine in tv non abbia giovato, al-meno nell’immediato, al loro rendimento nei tor-nei. Per giocare la semifinale di Fed contro la Re-pubblica Ceca, ad aprile, ci sarà la fila, vedrete…

Page 4: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro
Page 5: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

Super Tennis5

M A G A Z I N E

IL MENSILE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA DEL TENNIS FEDERAZIONE ITALIANA TENNISPresidenteAngelo BinaghiConsiglio FederaleGiovanni Milan(Vice Presidente Vicario)Sebastiano Monaco(Vice Presidente)Giuseppe AdamoIsidoro AlvisiMassimiliano GiustiRoland SandrinEmilio SodanoGuido TuriRaimondo Ricci Bitti (atleta)Mara Santangelo (atleta)Fabrizio Maria Tropiano (atleta)

Graziano Risi (tecnico)

FEDERAZIONE ITALIANA TENNISStadio Olimpico - Curva NordIngresso 44, Scala G – 00194 RomaTelefono: +39-0636858218 / 8406Fax: +39-0636858166e-mail: [email protected]

DIRETTOREAngelo Binaghi

COMITATO DI DIREZIONEGiancarlo Baccini, AngeloBinaghi, Giovanni Milan, NicolaPietrangeli, Gianni Romeo,Felicetta Rossitto

DIRETTORE RESPONSABILEGiancarlo Baccini

COORDINAMENTO REDAZIONALEAngelo Mancuso

SUPER TENNIS TEAMMartina CiprianiAntonio Costantini (foto editor)Amanda LanariAnnamaria Pedani (grafica)

FOTOArchivio FIT,Antonio Costantini,Angelo Tonelli

HANNO COLLABORATOA QUESTO NUMERO:Stefano Benfenati, Roberto Bonigolo, Lazzaro Cadelano, Maria Grazia Ciotola, Roberto Commentucci, Antonio Croglia, Ferdinando De Fenza, Demetrio De Gaetano, Giovanni Di Natale, Marcello Giordani, Rosaria Ionà, Marianna La Forgia, Danilo Manganaro, Andrea Nizzero, Francesca Paoletti, Nicola Pietrangeli, Enrico Pilia, Sergio Pioppi, Marco Preti, Alessandro Rocca, Enrico Roscitano, Ida Santilli, Roberto Senigalliesi, Fausto Serafini, Mauro Simoncini, Fabio Tedesco, Piero Valesio, Ugo Veglia, Viviano Vespignani

A CURA DISportcast srlVia Cesena, 58 - 00182 [email protected]

PROGETTO GRAFICO REALIZZAZIONEEdisport Editoriale Srl

STAMPAArti Grafiche Boccia S.p.A.Salerno

REDAZIONE E SEGRETERIAStadio Olimpico - Curva NordIngresso 44, Scala G00135 RomaTelefono: +39-0636857643-44Fax: [email protected]

PUBBLICITÀComedi Srlvia Don Luigi Sturzo,720016 Pero (MI)Telefono: +39-023808501/502Fax: [email protected]

Reg. Tribunale di Roma n. 1/2004dell’ 8 gennaio 2004La rivista non è in vendita in edicolae viene spedita in abbonamentopostale.Abbonamento annuale (10 numeri):30,00 euroMetodo di pagamento:- con assegno circolare,non trasferibile, intestato a“Federazione Italiana Tennis” daspedire a mezzoraccomandata a/r a FIT - DirezioneComunicazione, Stadio Olimpico,Curva Nord, Ingresso 44, Scala G,00194 Roma- con bonifico bancario intestato a“Federazione Italiana Tennis” c/oBanca Nazionale del Lavoro -Ag. CONI IBANIT31Y0100503309000000000008Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono.

6 Primo piano Fabio: il gladiatore azzurro

12 Primo piano Giovani e vincenti

16 Primo piano L’Happy Slam che fa sognare

26 Vita da circolo Largo ai giovani... Ma come?

28 L’angolo tecnico Prendiamoli ad esempio… ma anche no

30 Panorama Lemon Bowl 2014-Centri Estivi: aperte le iscrizioni Internazionali BNL d’Italia: al via le pre-qualificazioni Dove si gioca a marzo

34 La voce delle Regioni

43 Tennis in Carrozzina La nazionale al lavoro a Tirrenia

21 IL PROCESSO DEL MESE Condannato a vincere

23 LARGO AI GIOVANI Jasmine Paolini

25 COME ERAVAMO Gli apripista

45 MARZO 2014 SU SUPERTENNIS TV

46 LA POSTA DI NICOLA Pietrangeli risponde alle vostre domande

46 PROMOSSI & BOCCIATI Le pagelle di Giancarlo Baccini

Le rubriche

SU QUESTO NUMEROANDATO IN STAMPA IL 13 FEBBRAIO 2014

Page 6: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

Super Tennis6

primo piano

Fabio il gladiatore azzurroLa vittoria con l'Argentina a Mar del Plata è stata una delle più belle imprese di Fognini con la maglia della nazionale. Una prova di classe e maturità: ha battuto gli avversari in campo e il tifo incandescente del pubblico locale. “E’ stato il successo di tutta la squadra”, ha detto il 26enne ligure dividendo i meriti con i compagni. Una vittoria in trasferta nel World Group della Coppa Davis mancava da ben 16 anni: Milwaukee 1998 contro gli Stati Uniti. In quella occasione poi agli azzurri si spalancarono le porte della finale. Questa volta ad aprile ci attendono i quarti in casa contro la Gran Bretagna di Andy Murray

MDALL’INVIATA FRANCESCA PAOLETTI

MAR DEL PLATA - Il Patinodromo di Mar del Plata è una morsa. Il tifo è colorato, sof-focante, a tratti dispettoso. Sono gli ultimi game del match e lo stadio sembra stringer-si a Carlos Berlocq, vorrebbe consegnargli quel break che dopo oltre tre ore e mezza di gioco e uno svantaggio di 2 set a 1 e 5-4 è vitale. Lo stadio sembra accartocciarsi mi-naccioso su Fognini.Il finale lo conosciamo. Bellissimo, emozio-nante. Il tuffo nella terra, due lettere, un bacio. Il giorno dopo il trionfo azzurro in Argentina la stampa locale ha ribattezzato Fabio Fo-gnini “il gladiatore azzurro”. Fabio ha con-

quistato tre punti e trascinato l’Italia in una delle più grandi imprese della storia recente della Coppa Davis. Eh già perché battere l’albiceleste in casa è impresa per pochi: due sconfitte interne in 16 anni e poi perché l’albiceleste non cono-

ARGENTINA-ITALIA 1-3Carlos Berlocq (ARG) b. Andreas Seppi (ITA) 46 60 62 61Fabio Fognini (ITA) b. Juan Monaco (ARG) 75 62 62 sabato:Simone Bolelli/Fabio Fognini (ITA) b. Hora-cio Zeballos/Eduardo Schwank (ARG) 67 (6) 76 (8) 76 (3) 64Fabio Fognini (ITA) b. Carlos Berlocq (ARG) 76 (5) 46 61 64

sce sconfitta al primo turno dal 2002, vale a dire dal suo ritorno nel World Group. Ad impreziosire l’impresa dell’Italtennis va ricordato che una vittoria in trasferta nel World Group mancava da ben 16 anni, dall’impresa di Milwaukee 1998. In quella occasione poi agli azzurri si spalancarono le porte della finale. Impresa azzurra, impresa Fognini. Vincere a Mar del Plata, contro il tifo incandescen-te del pubblico argentino, è stata una delle più belle imprese del tennista ligure con la maglia della nazionale. Una prova di classe e maturità, di temperamento e saggezza. Dal debutto di Montecatini 2008 (playoff contro la Lettonia), Fabio ha collezionato 19 presenze, di cui quattro in doppio. Il bilancio

Page 7: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

Super Tennis

L'esultanza di Fabio Fogninicon la maglia della Nazionale azzurra

Page 8: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

Super Tennis

totale è di 15 vittorie e 4 sconfitte (con Ernst Gulbis e i top 10 Robin Soderling e Milos Ra-onic in singolare, e nel doppio-maratona di Vancouver contro il Canada nel 2013). Fabio era arrivato a Mar Del Plata fresco di best ranking numero 15, figlio della bella prestazione nella fornace australiana. Una iniezione di fiducia per il più classico esem-pio di genio e sregolatezza. Fabio il bello, il guascone, la “testa calda”, “croce e deli-zia”. Quello capace di tutto e del contrario di tutto ora è cresciuto e puntare su di lui non è più una scommessa o una incognita.

“E’ stata una settimana bellissima, vissuta fino in fondo sotto tutti i punti di vista – ha dichiarato il 26enne di Arma di Taggia - ho vissuto delle sensazioni bellissime insieme ad un grande gruppo. Questa vittoria non è solo mia, è di tutto il team e delle persone che mi sono state sempre vicine”.L’Argentina, e tutte le difficoltà che la pas-sione sudamericana presentano sempre agli ospiti, ha rappresentato la classica prova del nove per Fognini dopo la bellissima tournée di gennaio agli Australian Open: “Finalmen-te dopo 5 o 6 anni in Australia sono riuscito

a vincere due partite. Purtroppo ho dovuto saltare i primi tornei dell’anno per una le-sione ma ho avuto pazienza, mi sono cura-to bene e tutto è andato per il meglio. C’è ancora tanto da lavorare e da migliorare ma la stagione è lunga e c’è ancora molto da vincere”. Per quella capacità di sapersi esaltare in pal-coscenici particolarmente ostici Fognini è considerato il prototipo dell’uomo-Davis: “È stato tutto molto emozionante – ha raccon-tato - ma alla fine ho giocato semplicemente il mio tennis. Il capitano mi ha schierato e io

Fabio Fognini e Simone Bolelli,uno dei doppi più forti della Coppa Davis

8

primo piano

Page 9: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

Super Tennis9

La cerimonia del sorteggio. Sotto la gioia nello spogliatoio azzurro dopo la vittoria a Mar del Plata

Page 10: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

Super Tennis

ho fatto il mio lavoro. Sono felice di averlo fatto nel migliore dei modi portando a casa i tre punti ma ribadisco, questa vittoria non la sento solo mia”. Con il best ranking, l’ingresso per la prima vol-ta in carriera tra i primi 15 giocatori del mon-do (impresa che non riusciva ad un tennista azzurro dal 1979 e l’ultimo fu proprio capitan Barazzutti), e le imprese argentine, pubblico e addetti ai lavori chiedono sempre di più. Chie-dono un balzo nella Top 10: “Non ho questo chiodo fisso nel cervello – ha ammesso Fogni-ni - io sono concentrato solo a migliorare poi a fine anno tireremo le somme”.Non solo…. dopo il trionfo a sorpresa di Stanislas Wawrinka agli Australian Open c’è chi lo vorrebbe pronto per uno Slam: “Per vincere uno slam devono coincidere molti fattori – ha spiegato Fabio - negli ultimi anni insieme al mio allenatore e al mio staff ab-biamo lavorato molto bene e i miglioramenti sono sotto gli occhi di tutti ma devo rimane-re con i pedi per terra. Sono un ragazzo umi-le ma allo stesso tempo mi pongo obiettivi importanti e mi piacerebbe raggiungerli”.In chiave azzurra il prossimo obiettivo è già fissato e si chiama semifinale: i prossimi 4, 5 e 6 aprile, infatti, l’Italia affronterà nei quarti di finale la Gran Bretagna di Andy Murray e in caso di successo agguanterebbe la fi-nal four dopo 16 anni di digiuno: “Ci siamo regalati un’altra possibilità – ha concluso - e finalmente ce la giocheremo in casa”.

COSÌ LA GRAN BRETAGNA DI MURRAYDALLA SERIE C ALLA SFIDA IN ITALIA

Sarà la Gran Bretagna l'avversaria dell'Italia nei quarti di Coppa Davis. Giocheremo in casa dal 4 al 6 aprile. L’ultima sfida si è infatti giocata nel 1984 a Telford (veloce indoor) e l’Italia di impose per 3-2. Il terzo e decisivo punto lo conquistò proprio l’attuale capitano azzurro Corrado Baraz-zutti che superò per 61 06 63 75 Colin Dowdeswell. L’Italia è in vantaggio 11-4 nei precedenti.Andy Murray e compagni hanno sconfitto a sorpresa gli Stati Uniti a San Diego, in California. Va detto che gli americani hanno dovuto rinunciate a John Isner e al suo posto in singolare, oltre a Sam Querrey, ha giocato l’ex promessa Donald Young (in doppio c’erano i gemelli Bob e Mike Bryan). Secondo pronostico ovviamente i due punti conquistati dal campione in carica di Wimbledon, a fare la differenza a favore della Gran Bretagna è stata la vittoria nella prima giornata di James Ward, 26enne londinese, che ha sconfitto con il punteggio di 16 76 (3) 36 64 61 Querrey. Per la trasferta americana il capitano dei britannici, Leon Smith, oltre a Murray, numero 6 del ranking, e Ward (il suo best ranking risale al 2102 quando è stato numero 137) ha convocato Dominik Inglot, 27 anni (intorno alla millesima posizione in singolare e trentesima in doppio) e Colin Fleming, 29 anni (gravita intorno al trentesimo posto nella classifica di doppio e non ha ranking in singolare).La Gran Bretagna è la patria del tennis, ma ha vissuto delusioni atroci se relazionate alle possibilità della Lawn Tennis Association (LTA) grazie ai proventi di Wimbledon. Il momento più duro risale a quattro anni fa. Dopo una dolorosa retrocessione in Serie C, hanno perso in casa contro la Lituania, trovandosi a giocare uno spareggio per non franare nel Gruppo III, l’equivalente della Serie D, dove avrebbero affrontato Albania, Armenia, Lichtenstein o Macedonia. Poi, un anno fa, Daniel Evans e lo stesso Ward hanno fatto il miracolo a Coven-try, rimontando uno svantaggio di 0-2 contro la Russia, vittoria che è valsa l'accesso ai play off per il World Group in cui i britannico hanno sconfitto per 4-1 la Croazia conquistando la promozione. A.M.

Questo il quadro dei quarti (4-6 aprile):Giappone-Repubblica CecaFrancia-GermaniaItalia-Gran GretagnaSvizzera- Kazakhstan

La squadra di Davis della Gran Bretagna

10

primo piano

TERZO TITOLO ATP IN CILE PER FABIO

Un trionfo dopo l’altro per Fabio Fognini nella trasferta sudamericana. Dopo essere stato il protagonista della vittoria in Coppa Davis a Mar del Plata contro l’Argentina, ha conquistato in Cile, a Vina del Mar, il terzo titolo della sua carriera nel circuito maggiore (sei le finali giocate) dopo quelli di Stoccarda e Amburgo dello scorso anno, sempre sulla terra rossa. Un grande segnale di continuità e solidità fisica e mentale per il ligure, che nel corso del torneo ha eliminato nell’ordine lo sloveno Bedene, il francese Chardy e l’ex top ten spagnolo Almagro, prima di dominare la finale contro l’argentino Loenardo Mayer, suo coetaneo e numero 91 del mondo: 6-2 6-4 senza concedere all’avversario neppure una palla break. Grazie a questo successo Fognini sale in 14esima posizione nella clas-sifica mondiale, facendo così segnare il suo nuovo best ranking (era 15 prima del torneo).

A.M.

Page 11: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro
Page 12: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

Super Tennis12

primo piano

Giovani e vincentiIl messaggio che arriva da Cleveland è molto forte ed importante. La netta affermazione in Fed Cup di un’Italia rinnovata contro gli Stati Uniti sta a significare che il movimento è in grande salute e che abbiamo un gruppo di giocatrici fortissime, non solo quelle che sono più avanti in classifica, ma tutte. Ad aprile in semifinale, l’ottava nelle ultime nove stagioni, le azzurre affronteranno la Repubblica Ceca in trasferta

Karin Knapp

Page 13: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

Super Tennis

Camila Giorgi

13

vita. Non ci vuole un saggio, né un nome altisonante accompagnato a una citazione, per sapere che a fare la differenza è il saper-si rialzare. Karin Knapp ha fatto la differenza diverse volte, nella sua vita. Nei quasi sei anni trascorsi tra quell’orribile giugno del 2008 – quando la sua crescita costante fu bruscamente arrestata dalla scoperta di un

problema cardiaco – e questa piccola impre-sa nell’Ohio, moltissime volte è stato detto: Karin è tornata. Adesso, che in un audito-rium americano l’abbiamo vista diventare grande, quella frase stona. Invece di un definitivo ritorno, il weekend di Cleveland ha segnato il compimento di un viaggio. C’è qualcosa di appropriato, di cicli-

CDI ANDREA NIZZERO

Chissà Karin Knapp come si sente, quando chiamano “baby Italia” la formazione di Cle-veland che ha battuto gli Stati Uniti. Questa altoatesina di 26 anni non è una ragazzina. Lasciando da parte carta d’identità e ana-grafica, a renderla un’adulta è stata la sua

Page 14: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

Super Tennis

co, nel fatto che succeda proprio con la ma-glia azzurra, quando non poterla indossare ai Giochi di Pechino del 2008 le aveva spez-zato il cuore, quello che con le sue aritmie aveva preoccupato i medici del CONI. Non è tornata, perché Karin si trova in un luogo diverso da quello in cui stava cercando di far prendere il volo alla sua carriera. E’ diversa lei, è diverso il suo tennis, è diversa la sua mente e la consapevolezza che ne discende. E’ più leggera, una scelta obbligata per alle-viare il carico sulle ginocchia, anche quelle operate due volte. E’ più spavalda, tanto da trarre carica e godimento dal silenzio di un pubblico ostile ai suoi colpi vincenti. Parla in modo diverso, con quell’accento vagamen-te romano che si mischia con quello altoa-tesino e che racconta un altro capitolo fon-damentale nella storia di Karin. Anzio, una sessantina di chilometri a sud di Roma, è la base dei suoi allenamenti da quando si è se-parata dal team di coach Massimo Sartori. I fratelli Piccari, Alessandro e Francesco, sono stati determinanti nel rimettere in piedi lei e il suo gioco. Francesco, che è anche il suo fidanzato, ha avuto un ruolo particolarmente

14

primo piano

REPUBBLICA CECAIMPRESA IN SPAGNA SENZA LA KVITOVA

Battendo la Spagna a Siviglia, la Repubblica Ceca ha compiuto una piccola impresa. Prive di Petra Kvitova, impegnate su di un campo lentissimo e impregnato di pioggia battente, hanno concluso la loro rimonta contropronostico in un tardo lunedì pomeriggio. Il doppio decisivo l’hanno vinto Andrea Hlavackova e Barbora Zahlavova Strycova.Ad aprile, la semifinale contro l’Italia la giocheranno a casa loro. Sceglieranno con ogni probabi-lità una superficie velocissima, e a meno di imprevisti tornerà a disposizione Petra Kvitova. Sarà il quarto incontro in cinque anni contro le ceche: nel 2010 e nel 2013 hanno vinto le azzurre, nel 2012 hanno vinto loro. Il conteggio totale dei precedenti ci vede condurre per 5-4.

RISULTATI QUARTI DI FINALESPAGNA – REPUBBLICA CECA 2-3Suarez Navarro b. Zahlavova Strycova 61 64Zakopalova b. Torro Flor 63 26 61Suarez Navarro b. Zakopalova 16 63 63Safarova b. Soler Espinosa 46 61 63Hlavackova/Zahlavova b. Suarez Navarro/So-ler Espinosa 76(7) 63 SLOVACCHIA – GERMANIA 1-3Petkovic b. Cibulkova 26 76(7) 62

Kerber b. Hantuchova 76(9) 61Kerber b. Cibulkova 63 76(5)Cepelova/Rybarikova b. Goerges/Groenefeld 46 63 10-7

AUSTRALIA – RUSSIA 4-0Dellacqua b. Khromacheva 60 62Stosur b. Kudermetova 64 60Stosur b. Kan 62 63Dellacqua/Barty b. Kromacheva/Solovyeva 61 63

Nastassja Burnett

Alice Matteucci

Page 15: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

Super Tennis

importante nel convincerla a partire da casa, a svoltare. Ora costituiscono la squadra di Karin, che li ha ringraziati anche subito dopo la vittoria di Cleveland. Sotto la neve del Nord America, Karin non ha solo concluso un viaggio durato quasi sei anni. Forse non lo sa ma, volente o nolente, si è appena auto assegnata un ruolo piutto-sto impegnativo. La sua prova di maturità ha convinto tutti: toccherà a lei fare da ponte di passaggio tra l’Italia del recente passato e quella del prossimo futuro.

Karin Knapp è quella che Camila Giorgi, Nastassja Burnett e Alice Matteucci hanno riconosciuto più come sorella maggiore che come numero 1 di squadra. Senza sforzo, ha fatto gruppo. “Qua la piscina non c’è, quindi ci buttiamo nella neve. E che nessuno si tiri indietro” esclamava, raggiante, la bella Ka-rin fresca di match point conquistato. Poco dopo, mentre Corrado Barazzutti guardava nella telecamera rispondendo alle domande post vittoria, gli altoparlanti di Cleveland mandavano “Happy” di Pharrell Williams. Una colonna sonora divertente, perché niente è più distante dal capitano azzurro che il principe del cool americano. Ma la sua hit del momento è appropriata, a suo modo, perché felicità è quello che può permettersi di provare in quel mo-mento. Ha parlato spesso di eredità, Corra-do, riferendosi all’imponente carico di storia e trofei che le ragazze ita-liane hanno accumulato negli ultimi anni. C’è sempre il pericolo che un tesoro di tale importanza si trasformi in un fardello, per chi lo deve racco-gliere e conservare. Ma la roadmap di Barazzutti è ormai evidente: un lento e graduale inserimento, all’in-segna della continuità, piuttosto che la brusca fine di un ciclo. Le veterane hanno già fatto sapere che la richie-sta di un turno di riposo dev’essere vista per ciò che è: la richiesta - accolta - di un turno di riposo. Niente disimpegno, nessuna intenzione di lasciare la squadra. I problemi di abbondanza non metteranno in imbarazzo Barazzutti, ma gli daranno l’op-portunità di evitare brusche soluzioni di con-tinuità. Il suo piano è quello di modificare la squadra evitando traumi. Nel frattempo, Italia del futuro, Italia baby, Italia delle ragazzine, Italia delle debuttanti. Possiamo darle tutti i nomignoli che ci ven-gono in mente. Quello che non cambia è che di Italia si tratta. E che continuano a farci fare bella figura.

15

La squadra azzurra a Cleveland. Da sinistra il capitano Barazzutti, Karin Knapp Nastassja Burnett, Camila Giorgi e Alice Matteucci

Karin Knapp in azione

Page 16: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

Super Tennis16

primo piano

L’Happy Slamche fa sognareGli Australian Open hanno lasciato al tennis un’eredità preziosa: i dubbi sul presente e sul futuro. Antidoti ad una prevedibilità che stava per scadere in monotonia, ma anche causa di forti emicranie da crisi delle certezze. Dovevano vincere a mani basse Nole e Serena, tutt’al più impegnati in finale da Rafa e Vika. Invece un giorno ha stravinto Li Na, l’altro abbiamo scoperto di aver avuto per anni un Wawrinka in fondo al cassetto

MDI DARIO CASTALDO

MELBOURNE - E adesso? Ci vorranno altri 4 anni e 4 mesi prima che qualcun altro spez-zi l’egemonia dei fantastici quattro oppure Melbourne ha segnato l’inizio della rivolu-zione copernicana? I buoi sono scappati o quello di Stan the Man verrà ricordato come un incidente della storia? E’ un segno dei tempi o la montagna australiana partorirà il solito topolino parigino? Sulla Rod Laver Arena si sono affacciati uno dopo l’altro i titolari di un’ottantina di majors, quasi tut-te le leggende viventi della racchetta. Ma a nessuno è venuto in mente di riattizzare il dibattito sul più grande di sempre, perché l’Happy Slam 2014 ha lasciato al tennis un’e-redità più preziosa: i dubbi sul presente e sul futuro. Antidoti ad una prevedibilità che stava per scadere in monotonia, ma anche causa di forti emicranie da crisi delle cer-tezze. Dovevano vincere a mani basse Nole e Serena, tutt’al più impegnati in finale da Rafa e Vika. Invece un giorno ha stravinto Li Na, l’altro abbiamo scoperto di aver avuto per anni uno Stanislas Wawrinka in fondo al cassetto. Se la cinese aveva giocato a tira e molla col bersaglio grosso, lo svizzero era considerato fino all’altroieri solo uno dei tan-ti talenti. Incompiuto perché imperfetto. Un

La cinese Li Na, trionfatrice agli Australian Open

Page 17: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

Super Tennis

La gioia di Stanislas Wawrinka

17

Page 18: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

Super Tennis

ottimo comprimario, dal rovescio d’oro ma anche dal carattere fumantino e dal fisico non proprio asciutto. Poi, improvvisamente, in Australia Stan ha trovato la quadratura del cerchio, sedendosi al tavolo dei grandi senza essere stato invitato. E ha obbligato il tennis maschile a farsi qualche domanda: Wawrinka è il nuovo Petr Korda, che apre le danze dell’anarchia tra un’èra e l’altra, o è il

Del Potro gattopardesco di New York, uno sparo nel buio prima che tutto torni come prima?Il primo tassello era stato sistemato proprio in quello stadio, esattamente un anno pri-ma. Lo svizzero con antenati polacchi e san-gue ceco aveva messo paura a RoboNole, uscendo dal campo a notte fonda, tra le la-crime, sconfitto in un epico 12-10. Da allora,

in ossequio alla frase di Beckett tatuata sul braccio, Stan è stato lungimirante nell’af-fidarsi ad un guru lucido e silenzioso come Magnus Norman, sfacciato nel credere che giocare alla pari con Djokovic a Melbourne e New York non fosse un punto d’arrivo, umile ne mettere il talento al servizio di un piano tattico, determinato nel lavorare sulla tenuta atletica e sulla potenza della battuta. E’ stato Intelligente nel trasformare l’adorazione per Federer in un rapporto di collaborazione, meno subalterno. E anche fortunato, perché no, nel trovarsi al momento giusto al posto giusto. L’unico più forte lui nella metà bassa del tabellone era il campione uscente, ma il rimpasto di governo in casa Nole non era stato indolore, e dopo un set di rodaggio lo ha capito anche Stan. Le idiosincrasie di Roger a certe rotazioni e le schiene di Andy e Rafa hanno fatto il resto, mettendo fuori gioco la concorrenza. Bisogna tornare indie-tro a Parigi ’93 per trovare un giocatore – Bruguera - in grado di mandare al tappeto le prime due teste di serie sulla strada verso uno Slam. Ma l’ultimo outsider a mettere la museruola ai due migliori giocatori in circo-lazione e ad aggiudicarsi un major alla prima

vera occasione era stato proprio Del Potro agli Us Open. Era il settembre del 2009 e Dinara Safina era n.1 al mondo, tanto per intenderci. Le analogie col blitz dell’argentino a Flushing Meadows, però, finiscono qui: JMDP non aveva ancora 21 anni, e il suo bussare alle porte del Paradiso provocò una reazione uguale e contraria. Il mastro di chiavi e i suoi

Dominika Cibulkova, sorpresa del primo Slam dell'anno

18

primo piano

Rafa Nadal infortunato nella finale contro Wawrinka. A destra: Stanislas Wawrinka e Rafa Nadal con Pete Sampras durante la premiazione degli Australian Open

Page 19: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

Super Tennis

scagnozzi erano all’apice della forma, si af-frettarono a mettere lucchetto e catenaccio e per altre 3 stagioni non fecero entrare nes-suno. Wawrinka non corre il rischio di Palito, che nel tentativo di buttare giù l’entrata ci ha rimesso il polso. A quasi 29 anni non ha lan-ciato una sfida alla storia, ha semplicemente vissuto un sogno ad occhi aperti. Un sogno – lo ha ripetuto fino alla nausea, anche quan-do il trofeo intitolato a Norman Brookes bril-lava accanto al suo naso rosso, neanche si fosse avvinazzato prima del match – che non credeva di poter vivere. Wawrinka è diven-tato uno splendido animale da palcosceni-co, un cavallo da corsa, capace di battere se stesso e gli altri, di mettere in riga un Djoko-vic meno affamato del solito e un Nadal più incerottato del solito, senza smarrirsi nel frattempo contro un Berdych meno insicu-ro del solito. Ma senza nulla togliere all’ex svizzero di riserva, che per 4 ore contro Nole e per un’ora contro Rafa ha dimostrato di saper vincere guerre di fisico e di nervi e di essere arrivato lassù per meriti propri, i dub-bi rimangono. Non sul valore, né tantomeno sulla bellezza della favola. Ma sulla morale sì. Se ce l’ha fatta lui, penseranno Berdych, Tsonga e, perché no, Ferru... se ce l’ha fatta lui, si dirà il gruppone dei vorrei-ma-non-posso, da Gasquet in giù... se ce l’ha fatta lui, si diranno i Dimitrov e l’e-sercito delle teste calde... se ce l’ha fatta lui, penserà persino Roger. Stanislas Wawrin-ka ha riaperto le porte dell’Eden. Da oggi, grazie a lui, hanno tutti qualcosa in più da sognare e da perdere. Ma per vedere un al-tro nome nuovo nell’albo d’oro di uno Slam, forse, ci vorrà ancora del tempo.

19

LE CHICHIS CALANO IL POKER“Yes, they’ve done it again!” grida Sam Smith ai microfoni di Channel 7 quando il passante di dritto di Roberta atterra nella metà campo russa. La Rod Laver, lo stadio nel quale tutto era co-minciato, dove nel 2012 per la prima volta una coppia azzurra aveva giocato una finale Slam, si conferma terreno di caccia delle Chichis. A Melbourne arriva il quarto major, il secondo consecu-tivo down under, il 17mo titolo in quattro anni di uno dei binomi più fortunati del tennis contem-poraneo. Un successo che interrompe un digiuno di 11 mesi e che ha consentito ad Errani e Vinci di lasciare l’Australia com’erano arrivate: davanti a tutte nel ranking di doppio e sempre nell’élite del singolare (Sara n.7, Roberta 14). Ma se la prima volta era stata la più bella – soprattutto se nei quarti devi recuperare uno svantaggio di 6-3 5-3 alle Williams – l’ultima, quella appena an-data in archivio, è stata la più dura. Per arrivare in fondo sono servite da due rimonte disperate e quasi identiche. Nei quarti - contro Mirza-Black - le azzurre erano sotto 4-1 al terzo, e sul 4-4 si sono aggiudicate un game lungo 14 punti, annullando anche 4 palle che avrebbe mandato le avversarie a servire per il match. In finale, poi, Makarova e Vesnina sembravano ad un metro dal batterle per la terza volta in un anno, dopo la finale di Parigi e la semifinale del Master di Istanbul. In realtà, le azzurre avevano dettato i tempi in avvio, salendo 5-1 prima di chiudere 6-4 con un ace ad uscire di Roberta Vinci, la migliore in campo. La mini rimonta aveva però dato fiducia al duo russo, che nel secondo parziale era scappato sul 3-0 grazie alle botte della Makarova, che avevano costretto la Errani a concedere sempre più campo e di conseguenza le azzurre a cedere il set, 6 giochi a 3. Nel terzo, il 2-0 iniziale delle Chichis era sembrato un fuoco di paglia, perché un break di 5 game a zero aveva portato le avversarie a un passo dal trionfo. Sul 2-5, però, la Vesnina tremava, Sara cresceva e la Makarova non riusciva più a sfondare col dritto. L’esperienza di Roberta faceva il resto. Le russe rosicchiavano appena 5 punti in 5 giochi e la remuntada era servita: 64 36 75 in 2 ore e 8 minuti per le azzurre, che dopo gli Australian Open possono cominciare davvero a fare i conti con le grandi della specialità. L’ultima coppia a disputare 3 anni

di fila la finale agli antipodi era stata quella composta da Gigi Fernandez e Natalia Zvereva, due decenni or sono, e negli ultimi 20 anni le uniche a firmare il bis a Melbourne erano state Serena e Venus. I paragoni per le azzurre, introvabili nella storia del tennis italiano, cominciano insomma a diventare prestigiosi tout court. Le 7 vittorie consecutive di Navratilova-Shriver rimangono lì, irraggiungibili (a meno che Roberta non intenda rima-nere in campo fino a 36 anni...), ma la Huber dista ora solo uno Slam. E due mostri sacri come Arantxa Sanchez e Lisa Raymond, indicata da Flavia Pen-netta come la miglior interprete della specialità nel terzo millennio, appena due. A portata di Chichis.A proposito, pare che il segreto delle fortune della coppia azzurra in Au-stralia sia lo stesso della brindisina: una carbonara come si deve a 16mila chilometri da casa. Ma se Flavia si af-fida alle doti da chef di Giorgio Di Pa-lermo, membro del board ATP, Sara e Roberta si appoggiano ad un gruppo di amici – Valerio, Alessia e Dario, pa-lermitani doc come coach Cinà – che da due anni sono diventati nel Victo-ria i loro mates. E i loro portafortuna.

D.C.

Sara Errani e Roberta Vinci con il trofeo

conquistato in doppio a Melbourne

Page 20: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro
Page 21: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

Super Tennis

Condannato a vincereUN TALENTO NATURALE

QQuesta corte è lieta, per non dire entusiasta, di istruire un Processo a Fognini Fabio da Arma di Taggia, provincia di Im-peria, Italia. Era una tentazione troppo forte por sottrarsi. Met-tere sotto Processo colui che in tutto il circuito è stato in grado di compiere i progressi migliori nel giro, tutto sommato, di una manciata di mesi? I membri di questa corte hanno sudato sette camicie per trovare uno spunto che reggesse il procedi-mento. Perché sta meglio senza barba invece che irsuto? No, non regge. Perché quando la palla schizza sulla riga e lui deve colpirla di rovescia emette un grugnito strano, quasi di dolo-re, che può turbare le sensibili orecchie del pubblico pagante? Non era sufficiente nemmeno questo, come spunto. Dunque, dopo lungo brain storming, l’uf-ficio istruzione ha partorito il se-guente capo d’accusa: Fognini Fabio etc etc lei è sotto Proces-so perché non si è svegliato pri-ma e ci ha fatto aspettare fino ai suoi 26 anni per gioire dei suoi successi. La parola alle parti.

L’ACCUSA - Per quanto ci sia ingrato ricoprire questo ruolo ammettiamo che il nostro atle-ta avrebbe potuto raggiungere anche in passato risultati analo-ghi se non superiori a quelli di questi ultimi mesi. Se si fosse reso conto prima che certi at-teggiamenti durante i match più che giovargli gli procuravano danno, forse si sarebbe accor-to prima che le sue potenzialità sono enormi e che davanti a sé aveva una carriera di primissimo ordine non certo di ballerino di

seconda fila. Sul banco degli accusati sarebbe più giusto se ci fosse la sua indole nascosta, quel nocciolo duro che fa essere ciascuno di noi qualcosa e non qualcos’altro. Non è stato con-sigliato a dovere? Forse non è giusto nemmeno questo: sap-piamo tutti che da più parti (non ultima la sua famiglia) gli sono sempre arrivate alle orecchie raccomandazioni sul comporta-mento da tenere in campo. Ma lui non ascoltava quelle voci e quei consigli. E non ascoltando ha privato tutti gli italiani ap-passionati di tennis del piacere derivante dall’avere un gioca-tore del suo valore. Chiediamo quindi che Fognini Fabio sia condannato a vincere per i pros-

simi dieci anni, per recuperare il tempo perduto.

LA DIFESA - Vostro onore, ci permetta di dire che il capo d’accusa è fra i più ridicoli che questa peraltro onorevole corte ha creato in questi anni. Il nostro assistito, Fognini Fabio, non dovrebbe nemmeno trovarsi in questo luogo. Ha 26 anni è vero: ma solo gli ignoranti, nel senso di non conoscenti, possono ra-gionevolmente ritenere che sia un età tardiva per imporsi nel mondo del tennis. E dovremo di più: per crescere sul piano per-sonale. Oggi si diventa grandi molto più tardi rispetto a tanti anni fa e si resta in sella per più tempo, se la salute assiste e e se

il fisico non si è tremendamente usurato nel corso del tempo. Fa-bio ha semplicemente compiu-to i passi giusti al momento giu-sto. O meglio: i passi che la sua crescita naturale gli hanno per-messo di compiere al momen-to giusto. Dov’è il problema? Avremmo forse preferito che ci illudesse con qualche risulta-to casuale quando era ragazzo e che poi non fosse riuscito a dar seguito e quelle promesse? C’è una grave contraddizione di fondo in chi lo pensa: da un lato vogliamo atleti che rag-giungano il massimo dei risultati rispettando il proprio corpo e anche i propri limiti e dall’altro ci auguravamo che Fabio di-ventasse Fabio a vent’anni per poi restarlo fino a trentacinque? Vostro onore, il nostro assistito sta dando corpo ad una gran-de carriera umana e sportiva, sta diventando un simbolo per i più giovani al momento giusto. Riteniamo che tanto debba ba-stare perché vanga assolto con formula piena.

LA SENTENZA - Breve e conci-sa: Per la prima volta questa corte accoglie le istanze dell’accusa e della difesa. Fognini Fabio viene condannato a vincere per i pros-simi dieci anni. Non potrà in alcun modo accampare scuse fondate sul tempo che passa, il fisico che invecchia e che non ci sono più le mezze stagioni: dovrà vincere e basta. Possibilmente miglioran-dosi di anno in anno. In secondo luogo viene assolto con formula piena perché gli vogliamo bene e nessuno è più simpatico di chi riesce a correggere se stesso. La seduta è tolta.

21

il processo del mese

C’è chi lo rimprovera perché non si è svegliato prima e ci ha fatto aspettare fino a 26 anni per gioire dei suoi successi. Secondo altri ha semplicemente compiuto i passi giusti al momento giusto

e la sua crescita naturale gli ha permesso finalmente di esplodere ai massimi livelli

DI PIERO VALESIO

Fabio Fognini

Page 22: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

✔ Magazine ✔ Internet ✔ Tablet ✔ Smartphone

I.it SIAMO SEMPRE CON TE!d

Con un unico pagamento hai la possibilità di leggere la rivista su tutti i tuoi supporti digitali: pc, tablet e smartphone, e rispetto al mensile in edicola, troverai una versione ricca di contenuti extra!

Page 23: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

Super Tennis

Piccolo è belloJASMINE PAOLINI

NNegli ultimi anni la statura è diventata, anche nel tennis, un fattore discriminante. Mentre in passato capitava che i giocatori molto alti fossero penalizza-ti, rispetto ai normotipi, negli spostamenti e nei cambi di di-rezione, di recente si è assistito, sia nel settore maschile, sia nel settore femminile, all’arrivo di un’ondata di tennisti in grado di coniugare ad altissimo livello statura e rapidità di piedi. Due nomi, soprattutto, paiono em-blematici: Jerzy Janowicz fra gli uomini e Victoria Azarenka fra le donne. Non solo sono alti, ma sono anche veloci, coordinati e reattivi. Sembrava, pertanto, che nel tennis del terzo millen-nio non ci fosse più spazio per i piccoletti, e che casi come quel-lo di Michael Chang e di Aman-da Coetzer, tanto per fare due nomi, non potessero più verifi-carsi. Tuttavia, almeno nel fem-minile, le cose sembrano stare diversamente, come mostrano le recenti affermazioni, addirit-tura a livello di finale Slam, di atlete quali Dominika Cibulkova e della nostra Sara Errani, non esattamente due valchirie. I loro risultati portano a pensare che si può emergere nel circu-ito professionistico anche se si è di piccola taglia, a patto di possedere qualità importanti in altri settori: reattività, rapidità di spostamento, bagaglio tecnico completo, intelligenza tattica, solidità mentale. Tutte doti che, a sentire chi la conosce bene, sembrano ap-partenere a una toscanina Doc, classe ’96, nativa di Castelnuo-vo di Garfagnana: Jasmine Pa-

olini, 160 centimetri di grinta, tecnica e talento, con un best rank recentissimo di circa 500 al mondo. Ecco, cosa ne pensa Tathiana Garbin, tecnico federa-le preposto alla categoria under 18, che l’ha osservata da vicino nel recente Australian Open ju-niores: “Jasmine mi piace molto, la seguo da almeno tre anni: ha la capacità, innata, di sfruttare la potenza dei colpi dell’avversa-ria, grazie a doti non comuni di anticipo, per aprirsi il campo e andare poi a concludere il punto a rete. Ha un senso del tempo notevole e anche fisicamente è molto ben messa, è molto ra-pida ed esplosiva. Secondo me può diventare una gran giocatri-ce: ha tanta grinta e tanta voglia di arrivare”. Un’investitura in piena regola, insomma. “E si” continua la popolare Tatiana “è una ragazza molto competitiva, ama il confronto e non si sottrae mai. In questo, oltre che per la statura contenuta, mi ricorda un po’ Sara Errani, sebbene sul pia-no tecnico siano molto diverse,

perché Jasmine gioca piuttosto piatto e ama soprattutto il ve-loce. Se devo per forza fare un paragone, come gioco ricorda un po’ Martina Hingis, con le dovute proporzioni”. Fin qui, il percorso di carriera della toscana pare incoraggian-te. Avviata al tennis agonistico dal bravo maestro Ivano Pieri, uno dei migliori allievi del pove-ro Roberto Lombardi, Jasmine da circa 2 anni si allena presso il centro federale di Tirrenia, seguita da Daniele Ceraudo e da Antonella Serra Zanetti. Dopo la consueta trafila junior (è attualmente n. 72 nella gra-duatoria ITF under 18 e ha già giocato nel tabellone principa-le del torneo juniores allo US Open e a Melbourne) lo scorso maggio Jasmine ha iniziato a gareggiare in qualche evento fra i professionisti, e i risultati sono stati subito eccellenti: in pochi mesi, ha messo insieme un vittoria, una finale e 3 semi-finali in tornei da 10.000 dollari, chiudendo la stagione al n. 650

del ranking. Nelle prime setti-mane di quest’anno, dopo aver disputato l’Australian Open ju-nior, si è coraggiosamente iscrit-ta a due ben frequentati tornei australiani da 50.000 dollari di montepremi, dove ha messo insieme un quarto di finale e un secondo turno, guadagnando così altri 150 posti e soprattutto facendo il pieno di fiducia nei suoi mezzi. Per tutto il 2014, la toscanina continuerà a dividersi fra attività pro e tornei giovani-li, con l’obiettivo di migliorare il suo gioco e avvicinarsi alle migliori. Secondo la Garbin: “Come molti giovani, deve limi-tare i cali di attenzione e miglio-rare nella lettura della partita: a volte non guarda abbastanza cosa succede al di la della rete perché è troppo concentrata su se stessa e sul suo gioco. Poi deve sicuramente imparare a difendere un po’ meglio, e usare qualche rotazione in più.”Ma sentiamo cosa ne pensa il suo primo maestro, Ivano Pieri: “Jasmine è venuta da me che aveva 10 anni, e ho subito ca-pito che aveva un gran poten-ziale, anche se magari qualcuno storceva il naso per via della sua piccola statura. Ha mostrato su-bito qualità fisiche importanti, e ha sempre tirato forte. Ma quel che mi colpì di più, era la pas-sione incredibile che ci metteva, in ogni singolo minuto di allena-mento. Si può dire che è nata professionista, e sono sicuro che farà strada”. E allora coraggio, Jasmine. Erra-ni e Cibulkova hanno mostrato la via: si può diventare forti an-che senza essere dei giganti.

23

largo ai giovani

Jasmine Paolini

Le recenti affermazioni di Dominika Cibulkova e Sara Errani dimostrano che si può emergere anche se si è di piccola taglia, a patto di possedere qualità importanti in altri settori: reattività, rapidità, bagaglio tecnico completo, intelligenza tattica, solidità mentale. Tutte doti che appartengono Jasmine Paolini, classe ’96, 160 cm di talento

DI ROBERTO COMMENTUCCI

Page 24: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

F o r n i t o r e U f f i c i a l e

DISPONIBILI NELLE VERSIONI:

. PLAY-FLEX®

. PLAY-FLEX CUSHION®

. PLAY-FLEX CONFORT®

OUTDOOR

Page 25: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

Super Tennis

QGino De Martino, nobile romano, è stato il primo italiano a cimentarsi nei tornei del Grande Slam: era il 1911 e giocò a Wimbledon. Dopo di lui ecco il principe napoletano Carlo D’Avalos, il nobile genovese Mino Balbi di Robecco e il milanese Cesare Colombo per arrivare a Maud Rosenbaum

UNA STORIA COMINCIATA PIÙ DI UN SECOLO FA

Gli apripista

25

come eravamo DI VIVIANO VESPIGNANI

Quali sono stati i primi italiani a cimentarsi nei tornei del Grande Slam? E poi, perché e in quali circostanze vestirono i panni de-gli antesignani? Sintetizzando per quanto possibile le rispo-ste, cominciamo a fare un passo a ritroso nel tempo di oltre un secolo.E’ il 26 giugno 1911. Un italiano debutta nel Grande Slam. Gino De Martino, nobile romano na-to in una famiglia di straordinari ed eclettici campioni sportivi, decide in solitario di affrontare l’erba del The All England Lawn Tennis di Wimbledon. Oggi il suo nome occupa la prima riga della lista degli autentici cam-pioni che, storicamente, conta il tennis italiano. Allora godeva ottima considerazione anche a livello internazionale. Non a caso De Martino fu il nostro pioniere per eccellenza ed è significativo che nel tennis trasfuse concetti decisamente all’avanguardia e che decise di costruire un campo da tennis nella corte del suo palazzo ro-mano, a cavallo del 1892 quan-do, presumibilmente, nell’ Italia intera esistevano si e no cento tennis court. A Wimbledon la sua avventura ebbe vita breve perché il bri-tannico Augustur Hendricks lo superò all’ esordio 36 63 64 86. Ma almeno in questa occasione non fu lo score ad aver ragione.Un balzo di quindici anni ci por-ta a Parigi sui campi del Racing Club, quando da appena due anni gli Internazionali di Francia sono nati dalle ceneri di un tor-neo nazionale riservato ai soci dei club francesi. E’, dunque, il 1926 e l’Italia si presenta con

il principe napoletano Carlo D’Avalos, il nobile genovese Mino Balbi di Robecco e il milanese Cesare Colombo. Unico impegnato nel primo round è D’Avalos che diventerà primo azzurro nella storia degli Inter-nazionali di Francia a vincere un match, in particolare recuperando al belga De Bruyn Kops uno svantaggio di due set.Le cronache del tempo lo dipingono conten-dente dotato di ferrea volontà e fisico atletico, ma giocatore a dir poco atipico che faceva leva su un diritto quanto mai liftato e (per quei tempi) ritenuto temibilissimo.Contava 31 anni, all’inizio del 1935, quando decise di imbar-carsi per l’Italia sul piroscafo Orama, sul quale gli fu consen-tito di allestire un improvvisato campo da tennis che, purtrop-po, poco aveva da spartire con l’ erba del Kooyong Stadium che lo aspettava a Melbourne. Sto parlando di Giorgio De Stefani che Wally Myers aveva appena piazzato al numero otto delle classifiche mondiali. Aveva gio-cato e giocherà in ogni angolo del mondo, non esclusa Afri-ca e Sud America, e una volta appesa la racchetta al classico chiodo sarà presidente della Federtennis e della Federazione Internazionale, nonché membro del Comitato olimpico interna-zionale per molti anni. Arrivare a Melbourne gli costò un viaggio interminabile, ma l’ invito ricevu-

to dalla Federazione australiana, in occasione dei festeggiamenti per il centenario di Melbourne, non poteva essere eluso. Al Kooyong De Stefani superò gli australiani Frankenberg e Cle-menger e nei quarti si trovò di fronte Fred Perry che aveva battuto a Parigi nel 1931 e nel 1934. Superarlo significava apri-re le porte della finale. Invece era dietro l’angolo la giornata più nera della sua carriera, foto-grafata da un impietoso quanto misterioso 60 60 60. Nel 1930 nei Campionati inter-nazionali degli Stati Uniti il tri-colore era stato rappresentato da un’americana. Infatti Maud Rosenbaum, ventottenne di Chicago, aveva sposato tre anni avanti a Parigi il barone roma-no Giorgio Di Giacomo Levi, con ciò garantendosi la dop-

pia nazionalità. Se però ci preme conoscere il primo italiano purosan-gue in lizza sui campi (in erba) del West Side Tennis Club di Forest Hills dobbiamo arrivare al 1937. Ne vale la pe-na perché scopriremmo la straordinaria storia di un personaggio autenti-co, sportivo di razza, un uomo colto e dinami-co che trasmetteva un umorismo travolgente e coinvolgente. Figlio di un napoletano tra-piantato a Bologna, era laureato in medicina e nelle classifiche nazio-nali veleggiava al vertice della seconda categoria. A New York approfitterà delle neonate specializ-

zazioni in chirurgia estetica per porre rimedio ad una vistosa malformazione al naso. Lui la definì cura estetica e, probabil-mente, tale prospettiva costituì l’incentivo risolutivo ad imbar-carsi sul famoso transatlantico Rex. In America riuscì a vincere il torneo di Bretton Wodds, ma una settimana dopo a Forest Hills il canadese Clarence Jones lo superò 63 64 36 63. Levò le tende? Nemmeno per sogno. Restò sugli spalti sino all’ ultimo giorno a scattare foto ed a stu-diare un torneo che aveva molto da insegnarli e molti motivi per stupirlo. Non ultimo, il sistema con cui ai cambi di campo era possibile dissetarsi: attingere acqua da una tinozza in legno tramite un mestolo preventiva-mente consegnato (pulitissimo) dagli organizzatori.

Maud Rosenbaum

Page 26: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

Super Tennis26

vita da circolo

LARGO AI GIOVANI: COME FARLO?

Nella maggioranza dei tennis club esistono la sala carte, quella tv o il biliardo, il contorno classico per il socio senior. Spesso si trova un’area dedicata al babysitting, ai piccolissimi. E gli spazi, le attività dedicate ai teenager? Campi sempre a loro disposizione? Quasi mai. Eppure dovrebbero essere proprio loro il futuro prossimo…

Page 27: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

Super Tennis

S

27

miglior occasione di un playground per il tennis, il campo “da strada”, ma dentro il circolo. E’ un’occasione unica di riunirsi, di fare gruppo ma anche di sfidarsi.I giovani, con le loro dinamiche sociali, sono tra l'altro un occasione per promuovere il club. Classificati o amatori, allievi della Sat magari con la possibilità di invitare (in giorni e orari stabiliti) gli amici compagni classe; un tuffo in piscina e una partita di calcetto. Per aprire poi le porte del ristorante a una cena di classe, facendo conoscere il club ad altre famiglie. Oppure organizzare in una mattina-ta , in collaborazione con l'istituto scolastico di uno dei giovani del nostro club, dei corsi gratuiti per i ragazzi. D’altronde sono loro i potenziali “soci” di domani; bisogna cercare da subito di attrarli e coinvolgerli, di non far scappare quelli che per ragioni familiari già ci sono. Tutto questo va sviluppato senza tra-scurare o invadere gli spazi di chi al Club ha trascorso una vita, senza cioè scontentare i meno giovani (e più suscettibili). Occorre pianificare e programmare con attenzione ogni iniziativa.I ragazzi poi si possono “accompagnare” anche in età poco più avanzata quando, da studenti universitari, potrebbero usufruire di quote associative vantaggiose e frequentare il Club in orari di scarsa affluenza. E magari dopo un triennio da soci, si potrebbe riserva-re a un Under 25 o 30 un posto nel Consiglio Direttivo, proprio per coinvolgerli, per non dimenticarsi delle esigenze di queste età e sfruttare potenziali giovani nuovi entranti. Oggi i ragazzi non seguono più spontanea-

mente le orme del padre o del nonno aman-ti della racchetta: hanno molte alternative, e anche valide. Rispetto al passato dal punto di vista del tennis club bisogna “lottare” molto di più se vogliamo farli crescere con la nostra passione. Lottare, proprio come sul campo da tennis. Ne vale la pena.

cora una volta gli adulti, le coppie di soci che hanno un/a nuovo/a arrivato/a in famiglia.La fascia più critica, verso la quale andreb-bero convogliate iniziative e attività con sforzi organizzativi anche maggiori è quella dei teenager, che si può allargare dai 12/14 ai 20 anni. Non a caso è la fascia d'età più soggetta all’abbandono del circolo o dello sport del tennis in generale. In quest’età i ragazzini che hanno imparato più o meno bene a giocare dovrebbero sentirsi “legati” al tennis come sport e al club come ambien-te e come gruppo. Perché avvenga, bisogna creare le condizioni.La concorrenza è spietata. Trasformare il ten-nis nell’hobby principale di un teenager del Terzo Millennio non è per niente facile. Non si parla solo di agonisti che impegnano più del 50% dei loro pomeriggi per gli allenamenti. Pensate al reale vantaggio che hanno sport come il calcio, il basket o la pallavolo: un parco, un pallone, uno spazio libero, e via si gioca. Senza intralci. Di nessun genere.Sarebbe così difficile da applicare in un ten-nis club? Ecco l’idea: perché non assegnare uno-due campi ai “soci under”? Campi free, senza prenotazione, dove si può entrare con il o i compagni e giocare in libertà, magari anche solo mezz’ora o 40 minuti se c’è gente già in attesa. Poche ma semplici regole, ma uno spazio totalmente autogestito, dove, per dirla in breve (ma molto in breve) “non si rompono le scatole” a nessuno e - sem-pre entro i limiti regolamentari – ci si può in qualche modo sdoganare dalla formalità a tratti eccessiva di certi circoli. Perché concet-

tualmente il club, visto dai ragazzini, è... di mamma, di papà o del nonno. Sarebbe bello che cominciassero a sentirlo loro.C’è anche un aspetto tecnico, positivo, non trascurabile: si dice spesso che ai gio-vani giocatori (di qualsiasi livello) manca esperienza, mancano match, partite. Quale

DI DANILO MANGANARO

Si parla tanto di giovani: ma nei circoli, chi li ha visti? Certo, ci sono quelli delle scuole ten-nis. Bambini della Sat, teenager della preago-nistica e dell’agonistica. Ma fuori dall’ambito delle ore codificate e regolate dal maestro, dove sono i teenager, i ragazzi, i maggiorenni di domani e, si spera, futuri soci? Se ne ve-dono pochi. E spesso hanno poco a disposi-zione in termini di campi per giocare a tennis liberamente e di altri spazi dedicati, dove ri-trovarsi, socializzare scegliendo il tennis club come lungo di incontro e di ritrovo.La riflessione è delicata, e a tratti contro-versa, ma è logico pensare che in un club, dirigenza e/o proprietà devono saper “in-contrare” esigenze alquanto differenti. E pensando al presente non è assolutamente impresa da poco coniugare le nuove gene-razioni che sono sempre collegate con ta-blet e smartphone per comunicare sui social network, che si cibano di playstation e tv con quelle del mondo “over” dedite al tennis e al burraco o al biliardo. Gente che pensa al modo di vivere il tempo e lo spazio in modo molto diverso. Gente che però può avere in comune il gusto di praticare sport e di stare all’aria aperta con gli amici. Di fatto si parte dalla constatazione che è grazie ai soci storici, con militanza di lunga durata che il Circolo “sta in piedi”. A tutela di questo status ogni club è di solito munito di quasi tutto quello che ha sempre deside-rato un over 60: oltre ai servizi più “canoni-ci”, dai campi da tennis al ristorante, si passa alla sala carte, al biliardo sino alla sala tv, con tutti gli eventi annes-si. E in ogni caso anche a livello dirigenziale, gli interessi di questa tipologia di associati sono sicura-mente rappresentati da qualche carica nel Consiglio Direttivo o comunque influente su chi gesti-sce e/o dirige.In un’ottica gestionale più lungi-mirante sarebbe opportuno però preoccuparsi dei soci più gio-vani, pensando al futuro. E non intendiamo a questo proposito i piccolissimi Under 10, per i quali oltre alla Scuola Tennis, oramai la maggior parte dei club di una certa dimensione predispone anche servizi come Baby Sitter o corsi sportivi paralleli per permettere a mamma e papà di godersi un pomeriggio in libertà al circolo. In realtà questa - senza pensarla troppo opportunisti-camente - è una sapiente scelta manageriale proprio per soddisfare ed accontentare an-

Page 28: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

Super Tennis28

angolo tecnico

Per le racchette, i completini, le scarpe; ma anche per migliorare il diritto o il rovescio l’imitazione dei campioni è uno dei sistemi più collaudati. E di successo. E' utile seguire attentamente molti accorgimenti dei professionisti, ma non proprio tutti…

Prendiamoli ad esempio... ma anche no

re

ati

Page 29: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

Super Tennis

L

29

vita di questo tipo di materiali) può conside-rarsi “morta”e … va tagliata. Non solo per-ché tecnicamente la resa è peggiorata, ma anche perché potenzialmente pericolosa per la salute del vostro gomito.GRIP e BUSTE C’è tutta un’altra lunghissima serie di accorgimenti che andrebbe imitata, ovviamente sempre tenendo presente l’a-spetto economico: si vedono sui campi dei club grip e overgrip letteralmente “maciul-lati”, essiccati, completamente lisci o impre-gnati di sporco. Che faranno sicuramente penare i negozianti al momento della sostitu-zione. Guardate i Pro: manici bianchi, puliti e ordinati. L’impugnatura è un requisito tecnico fondamentale, e la “salute” del grip contri-buisce a farci sentire meglio le prese. Si ve-dono Roger, Rafa e gli altri estrarre spesso le racchette dalle borse: sono tutte imbustate! I sacchetti di cellophane dai quali le traggono contribuiscono a mantenere temperatura e umidità costanti, a isolare racchetta e soprat-tutto corde dagli sbalzi termici. MONOFILO NON PER FORZA Tornan-do all'incordatura, i monofilamenti sono

corde rigide, dure; quindi non bisogna esagerare con la tensio-ne. Se Rafa le “tira” a 25 chilo-grammi ben per Lui. Voi provate con qualche kg meno, conviene. Senza arrivare all’eccesso opposto di Filo Volandri ben sotto i 20 kg. Questo se proprio volete imitare i vostri idoli, perché l’alternativa più opportuna per molti “normali” giocatori sono tipi di corde diffe-renti, multifilamenti più elastici (dunque più “salutari”) e potenti. Che durano di meno (si rompono da soli, senza doverli tagliare) ma finché reggono sono performanti. Costano di più, offrono di più. Chi vuol fare un compromesso nel rap-porto qualità/prezzo può pensare anche ai syntethic gut, corde (ad avvolgimento semplice) polivalenti e più economiche. I campioni non le usano, ma a noi possono fare molto comodo.Inutile pensare che con la racchetta di Roger o le corde di Rafa si pos-sa in qualche modo raggiungerli. È più facile migliorare il proprio tennis con mezzi adeguati al nostro livello di gioco, esaltando i punti di forza e aiutandoci nelle situazioni di diffi-coltà. Se proprio vogliamo assomi-gliare loro, possiamo vestire i loro completini. Magari il fisico non sarà lo stesso, ma la passione...

DI MAURO SIMONCINI

L’apprendimento per imitazione è il processo con il quale si osservano le azioni di un mo-dello cercando di replicarle poi il più fedel-mente possibile. Gli stessi modelli tennistici, da Federer a Nadal, da Djokovic a Murray passando per Wawrinka, investono molto del loro tempo non solo per mantenersi in for-ma con gli allenamenti ma anche proprio per migliorarsi e correggersi nelle infinitesimali sbavature che i loro colpi o la loro tattica pos-sono avere. E per ottenere il massimo dalla loro attrezzatura: racchette, corde, calzature, abbigliamento. E se lo fanno loro, è ovvio e giusto pensare che copiarli sia utile.Tutti i giocatori, dai principianti alle prime armi, ai Soci di un Club sino ai giovani semi-professionisti di Seconda Categoria possono fare progressi nel loro modo di giocare e di vivere il tennis guardando ai campioni. E' un modo sperimentato per crescere. Ma non tutto quello che fanno loro è adatto a noi. Quindi copiare va bene, ma con cautela, con le dovute precauzioni. Vediamo perché.OVALI TROPPO PICCOLI Sono appena trascorsi gli Australian Open 2014, che passeranno alla storia per la vittoria di Stan Wawrinka ma anche per il cam-bio di attrezzo di Roger Federer. Che è passato (finalmente) a un ovale più grande, da 98 pollici quadrati. Al di là del risultato agonistico è parso evidente a tutti che il Maestro RF ha stecca-to meno palle, ha spinto meglio con il rovescio, ha servito più pesante e più carico, eccetera eccetera. Potrebbe essere una svolta anche per il mercato del-le racchette in generale: anche Roger ha rinunciato al racchet-tino da 90 pollici quadrati; forse ci ha messo troppo tempo, ma alla fine ha fatto un passo avanti anche lui. E forse adesso anche gli apprendisti tennisti, i Soci doppisti o altri normali giocatori si accorgeranno di essersi inutil-mente complicati la vita “tenni-stica” per anni con attrezzi "dif-ficili" o obsoleti, solo per imitare l’Inimitabile.PROVARE E RIPROVARE Riallacciandosi a questo sofferto cambio di racchetta di Federer, ci sono voluti lunghi e compli-cati test dei vari prototipi prima di partorire una scelta definitiva.

Quindi anche noi dobbiamo fare attenzione: provare e riprovare le racchette che vogliamo acquistare; per non doverci pentire. Ivan Lju-bicic racconta che quando ha dovuto cam-biare racchetta, ogni giorno Head gli costrui-va tre prototipi nuovi in base ai suggerimenti “da campo” della giornata di allenamento. E solo dopo 10 giorni di cambi (di peso, bi-lanciamento, schema corde, manico, profilo, etc.etc.) si è giunti alla conclusione.TAGLIARE... LE CORDE Che i campioni non abbiano problemi economici, si sa. Che abbiano sponsor tecnici che li ricoprono di materiali vari, pure. Ma non è perché a loro piace sprecare che cambiano racchetta ai cambi-palle (quindi ogni 9 games) o comun-que dopo un’ora di allenamento. Con il tipo di incordature che montano (mo-nofilamenti) la maggior parte dei professio-nisti Atp o Wta sa che la performance è otti-male nella prima ora di gioco per poi calare irrimediabilmente. Certo, non potendo noi disporre di corde all’infinito possiamo pensa-re di mantenerle montate 7-8 ore; dopodichè l’incordatura in monofilamento (una media di

Page 30: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

Super Tennis

S

panorama

30

Il torneo giovanile, giunto alla trentesima edizione, ha fatto registrare il record di iscrizioni: ben 2045 con una presenza straniera di 44 atleti provenienti da tutto il mondo. Una manifestazione in piena salute che continua a crescere l’attenzione

LEMON BOWL 2014

Un’avventura infinita

DI MARCELLO GIORDANI

Sulla torta del Lemon Bowl Ba-bolat 2014 si contano ben tren-ta candeline quest’anno e l’av-venimento è stato festeggiato immediatamente con un nuovo e prestigioso record di presen-ze, ben 2045 gli iscritti con una presenza straniera composta da 44 atleti provenienti da tutto il mondo! Polverizzato quindi il record dei partecipanti segno di una manifestazione in piena salute che continua ad attirare l’attenzione di chi si vuole misu-rare con le migliori giovani pro-messe italiane e straniere, non per niente da qui sono usciti giocatori di livello mondiale non ultimo il nostro Gianluigi Quinzi che vinse l’edizione del torneo under 10 del 2009 per poi trion-fare nell’edizione 2013 del tor-neo Juniores di Wimbledon. Tra i tanti giocatori del passato più o meno recente ricordiamo, Lju-bicic, Andreev, Myskina, Tipsa-veric, Jankovic e Ancic tanto per citare i nomi più prestigiosi. Un evento che continua a suscitare grande fascino e dietro al quale lavora una macchina organizza-tiva di grande qualità pilotata con maestria dall’inossidabile Paolo Verna, vero deus ex ma-china del torneo, rodata nel corso degli anni e pronta a far fronte a qualsiasi problematica si presenti. Il maltempo a fatto la sua parte in questa edizione e gli organizzatori hanno dovuto superarsi per rispettare un ruoli-no di marcia che avrebbe porta-to alle finalissime del 6 gennaio. I 39 campi di cui 7 indoor, messi

a disposizione dai circoli ospi-tanti, New Penta 2000 (sede centrale), Polisportiva Palocco, Eschilo 1 e 2, Sporting Club In-fernetto hanno dovuto fare gli straordinari in questa edizione se si pensa che, dato l’alto nu-mero di partecipanti, i tabelloni finali maschili sono stati compi-lati tutti a partire dai 32esimi di finale e non dai 16esimi come negli anni passati. Ma come d’incanto si è giunti alla giornata conclusiva in perfetta sincronia con i tempi previsti e anche gra-zie ad una giornata di sole con una temperatura quasi primave-rile ci siamo potuti gustare una mattinata di finali combattute e di ottimo livello tecnico. Con il solito numeroso pubblico di ap-

passionati e genitori trepidanti a fare da corollario si sono svolti, al New Penta 2000, gli atti finali che hanno portato all’aggiu-dicazione dei titoli del Lemon Bowl Babolat 2014. Nel torneo di esibizione della categoria dei più piccoli, gli Under 8, vittoria di Matilde Ercoli (RTTM) su Giu-lia Santopadre (Aniene) per 64 62, figlia d’arte quest’ultima di Vincenzo Santopadre, ex Davi-sman e tuttora in attività. Nella categoria maschile successo per 61 64 di Giorgio Gatto (Junior Palocco) su Andrea Giulianelli (Garden Roma) seguito dal Ma-estro Danilo Gargano.Nell’Un-der 10 Liza Krokhina e Alberto Sanna sono i nuovi campioni di questa edizione del torneo in

virtù di un cam-mino convincente di entrambi durante il quale hanno lasciato solo briciole agli avversari, ri-spettivamente hanno superato Emma Valletta per 64 63 ed En-rico Baldisseri per 63 61. Titoli annunciati nell’Under 12 dove i favoriti, la campana Federica Sacco e il siciliano Fausto Ta-bacco, freschi campioni italiani under 11, si sono imposti alla maltese Helene Pelicano per 75 64 e all’ottimo Lorenzo Musetti per 63 61. Campi veloci per gli under 14 e finale tutta laziale nel femminile dove Giulia Car-bonaro (Flaminio Sporting Club) ha superato Flaminia Scarà (TT Vianello) per 63 62 mentre da Foligno è arrivato il vincitore del tabellone maschile, Alessio De Bernardis ha avuto la meglio su Lorenzo Vatteroni per 36 61 63. Nell’under 16 vittorie di Lu-igi Sorrentino (Park Genova) su Luca Prevosto per 61 62 e Eli-sa Cordovani (C.T. Grosseto) su Gaia Proietti per 64 76. Tradizio-nale cerimonia di premiazione con un ospite di eccezione, Ni-cola Pietrangeli che manifestava parole di stima e ammirazione per il livello di eccellenza rag-giunto dal Torneo e la qualità del gioco espressa dai protagonisti. Foto di gruppo di tutti i protago-nisti di questa edizione e appun-tamento al prossimo anno con i migliori auguri per il trentesimo anniversario di questa sempre-verde manifestazione.

Nicola Pietrangeli con una piccola tennista al Lemon Bowl 2014 e sopra l’albo d’oro 2014 del Lemon Bowl

Page 31: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

Super Tennis31

CENTRI ESTIVI FITAperte le iscrizioni per il 2014

Sono aperte le iscrizioni online ai Centri Estivi FIT

2014. Sono ammessi ai radu-ni i ragazzi/e nati dal 1998 al 2008 per i Centri in Italia, e nati dal 1997 al 2002 per quel-lo di Cardiff. E’ possibile iscri-versi anche chiamando il nu-mero verde: 800508686. Per ulteriori informazioni è possi-bile inviare una mail all’indiriz-zo centri [email protected] le informazioni sul sito www.federtennis.it/centrie-stiviI Centri Estivi FIT nel 2014 sa-ranno sei: Cardiff, Brallo, Ca-stel di Sangro, Serramazzoni, Terrasini, Tonezza sul Cimone.Il Centro in Gran Bretagna si sposta dall’Inghilterra al Gal-les. Per il corso 2014 è stata scelta infatti la città di Cardiff, capitale del Galles, più preci-samente il Cyncoed Campus presso la locale Università. Protetto e controllato, il Cen-tro, oltre a moderne attrezza-ture per la pratica di diverse discipline sportive, dispone al suo interno di 8 campi da tennis (4 coperti e 4 scoperti). Il corso di Inglese sarà effet-tuato, come negli anni passa-ti, con la collaborazione della Elac Study Vacation. Nati da quarant’anni, i Centri sono stati i primi campus estivi realizzati in Italia. L’esperienza dei raduni sportivi rappresen-ta una splendida opportunità di incontro dei giovani con un’organizzazione, quella messa a punto con grande attenzione ad ogni particola-re dalla Federazione Italiana Tennis, che offre le più ampie garanzie sia sul piano sportivo che su quello formativo.Accanto all’attività tennistica,

che risponde agli standard qualitativi fissati dalla FIT, i ra-gazzi possono scegliere in cia-

scun centro di praticare altri sport come per esempio ba-sket, volley, calcetto e atletica

leggera. Il tutto in rinomate località turistiche dove la na-tura e il paesaggio sono rico-nosciuti tra i più belli d’Italia.Dopo le ore dedicate al tennis e alle altre attività sportive, i ragazzi potranno trascorrere ore di relax grazie alle diver-tenti serate in stile “villaggio vacanze” con discoteca, gio-chi e feste a tema.L’attività tennistica, affidata a Maestri Federali certificati, la conduzione di attività spor-tive, coordinata da Istruttori, e la presenza di un presidio sanitario qualificato offrono garanzie di sicurezza e di affi-dabilità per tutti i genitori che scelgono, per i propri figli, i raduni sportivi dei Centri Esti-vi della Federazione Italiana Tennis.

NEWS

Flavia Pennetta con i piccoli allievi dei Centri Estivi FIT.Sotto il Centro Estivo FIT di Terrasini

Page 32: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

Super Tennis

INTERNAZIONALI BNL D’ITALIADal 17 aprile pre-qualificazioni aperte a tutti

Anche quest’anno tutti avranno la loro chance di partecipare agli Internazionali BNL d’Italia, l’appuntamento tennistico più presti-gioso della stagione. La FIT, come già nel 2011, 2012 e 2013, organizzerà infatti i tornei open BNL di pre-qualificazioni per gli Internazionali BNL d’Italia (12-18 maggio). Per gareggiare basta avere la tessera FIT e possono iscriversi anche i non classificati. L’iniziativa negli ultimi tre anni ha riscosso grandissimo successo. Saranno 14 i tornei maschili e 14 quelli femminili che si svolgeran-no in contemporanea dal 17 al 24 aprile in diversi circoli in tutta Italia. Il vincitore e la vincitrice di ogni torneo verranno invitati a partecipare al torneo di pre-qualificazioni degli Internazionali BNL d’Italia che si terrà a Roma dal 6 all’8 maggio. Ai 14 vincitori si aggiungeranno 2 giocatori e 2 giocatrici sorteggiati tra quelli per-denti nei quarti di finale dei vari tornei. Inoltre verranno invitati dal Settore Tecnico Nazionale 8 giocatori e 8 giocatrici.La FIT regalerà un biglietto (strettamente personale) per gli In-ternazionali BNL d’Italia per domenica 11 o lunedì 12 maggio a tutti i partecipanti.

NEWS

32

panorama

E’ proprio vero quanto dicono: non si smette mai di imparare. Ed è particolarmente vero per tutti gli appassionati come noi che, inve-stiti dal ruolo di ufficiali di gara, siamo anche i depositari sul campo delle regole del gioco del nostro sport. Fa parte di ogni ufficiale di gara, è insito nella figura stessa.Al momento il compito di formare le nuove leve è affidato alla sa-pienza e all’esperienza dei tanti colleghi che si dedicano con pas-sione, tra le altre cose, alla gestione dei direttivi regionali e ognuno con i proprio compiti. Con un aiuto non indifferente da parte del comitato centrale, il quale fornisce indicazioni, linee guida, mate-riale didattico e valutativo a tutti coloro che ne facciano richiesta.L’esperienza insegna tuttavia che la formazione non può essere qualcosa di improvvisato o di arrangiato, perché da essa dipende la bontà della categoria, il bagaglio fondamentale che ogni collega deve portare con sé e su cui costruire la propria carriera. Ed è ancor più fondamentale per tutti coloro che – un domani, chissà – decide-ranno di intraprendere il percorso di certificazione internazionale, che parte proprio da una solida e imprescindibile conoscenza delle regole. E’ in quest’ottica che la formazione riveste oggi un ruolo fondamentale, primario, ma che sembra aver smarrito il suo scet-tro. Non a caso nell’anno appena trascorso si è discusso non poco, a livello centrale, di formazione. Perché per quanto fortemente

demandato alla competenza e passione di tanti colleghi sparsi sul territorio, la formazione nel nostro settore deve fare un passo avan-ti. E deve necessariamente ricercare persone che siano in grado di trasmettere la vastità e complessità delle norme ai nuovi arrivati e stimolarne la passione per l’apprendimento. Non passivamente, ma con spirito critico.Per questo è allo studio la creazione di un albo specifico per i for-matori, guidato e supervisionato dal C.C.U.G., con lo scopo di uni-formare su tutto il territorio la formazione degli ufficiali di gara. E un grande aiuto va chiesto anche alla tecnologia che oggi circonda il nostro mondo, magari ricorrendo alle nuove tecniche di formazione a distanza (FAD) , che consentono di abbattere molti dei problemi logistici e di costo derivanti dall’organizzazione di un corso per uffi-ciali di gara. Senza tralasciare però l’importanza della trasmissione diretta e del coinvolgimento in aula, dosando con sapienza tutti gli strumenti oggi a disposizione.L’invito a tutti è dunque quello di tornare a stimolare la passione per la conoscenza delle regole nei nuovi arrivati, di creare un coinvolgi-mento tale che non diventi un peso per un ufficiale di gara rimanere aggiornato con le regole, che pure cambiano con repentinità. E di mantenere vivo il fuoco della conoscenza tramite l’aggiornamento. Ma questa è un’altra storia, e ne parleremo in seguito.

Dovere e passioneDI ETTORE RUSSO – COMPONENTE DEL C.C.U.G.

GIUDICI

DOVE SI GIOCA A MARZOITF MASCHILIITALIA F4 – PALERMO (3 marzo)Dopo le due date di fine stagione, il capoluogo siciliano torna ad ospitare una tappa del circuito Future. Allo Sporting Club di Palermo si giocherà su terra battuta, con un montepremi di 10.000 dollari.

COMBINEDITALIA F5 – SANTA MARGHERITA DI PULA (10 marzo)ITALIA F6 – SANTA MARGHERITA DI PULA (17 marzo)ITALIA F7 – SANTA MARGHERITA DI PULA (24 marzo)Dopo il fortunato debutto della scorsa stagione, Santa Mar-gherita di Pula torna ad essere una tappa importante nel ten-nis professionistico italiano, ospitando un’altra serie di tornei combined Future – ITF femminili. A partire dal 10 marzo, sono tre gli appuntamenti per il mese. I tornei, maschili e femminili, avranno montepremi da 10.000 dollari e si disputeranno sui campi in terra battuta del resort turistico Forte Village.

Page 33: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

SONO LA CONSAPEVOLEZZACHE UN PUNTO PUÒ

CAMBIARE TUTTO.

GAËL MONFILS, GIOCATORE PROFESSIONISTA

BETTER YOUR BEST con myasics.it

Page 34: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

la voce delle REGIONI SUDCENTRONORD

Super Tennis

ABRUZZOLa festa del tennis

di Ferdinando De Fenza

Domenica 1 dicembre 2013, presso l’Auditorium del Parco della Scienza di Teramo, si e svolta l’annuale Festa del Tennis Abruzzese

2013. La Festa è stata presieduta dal Presidente, dott. Luciano Ginestra, e dal Consigliere Federale, dott. Emilio Sodano, con la partecipazione di tutto il consiglio regionale FIT Abruzzo-Molise con il vicepresidente

Ugo Mantini ed i consiglieri Arrigo Marche-giani, Maurizio Ferrari e Giancarlo Staniscia. Premiati i migliori giovani atleti che si sono particolarmente distinti nel corso del 2013: Alice Matteucci (CT Pescara) vincitrice del titolo europeo con la nazionale U18 femmi-nile, Ingrid Di Carlo (CT Tortoreto) finalista Campionati Italiani U14 Femminili e vincitrice Premio “Paolo Tomassetti”, Giorgia Di Muzio (Easy Tennis) semifinalista Campionati Italiani U12 Femminili e vincitrice Premio “Paolo To-massetti”, Simonetta Bozzano (CT Tortoreto) finalista Campionati del mondo Lady 50, Pal-

pacelli Roberto (ASD Prati37) campione Italiano Over 40, Di Pompeo Vanessa e De Cola Emidio, infine, hanno ricevuto il premio per attività giovanile. Premiate le squadre vincitrici dei titoli regionali e quelle che si sono distinte in ambito nazionale: CT TORTORETO Campione D’Italia Ladies 50 (Bozzano Simonetta, Ippoliti Paola, Roduffo Maria Ida), ASD BEACH TENNIS AND SPORTS 3^ Classificata Fase Nazionale Beach Tennis (Petrucci Giulio, Marighella Matteo, Mingozzi Alex, Strano Nic-colò, Gambi Nicola, Sarti Gianluca, Parnanzini Alfredo, Cinosi Enrico, Cappi Gianmarco, Gaudenzi Cristiano, Santarelli Fabrizio, Spazzoli Giu-lia, Curzi Giulia, Bacchetta Federica, Grandi Alice, Giusti Veronica), ASD PRATI37 4^ Classificato Fase Nazionale Over 40 (Colangelo Mauro, Carlone Vincenzo, Di Marco Ivano, Palpacelli Roberto), CT L’AQUILA Play Off Serie A2 Maschile (Petrazzuolo Giancarlo, Azzarita Riccardo, De Silvestri Andrea, Iarossi Alberto, Gorcic Ismar, Di Nicola Gianluca). Il presidente Ginestra, inoltre, come riconoscimento dell’enorme lavoro svolto sul campo da tutto il settore tecnico regionale ha voluto premiare simbolicamente tutti i Tecnici Federali della nostra regione: Nicola Fan-tone, Antonio Rubino, Raffaele Di Loreto, Giancarlo Bonasia, Antonio Costantini, Fabrizio Panella, Katia Piccolini, Gianluigi Santilli, Luciano Tonelli, Vincenzo Carlone. Il Trofeo Abruzzo, ambito premio assegnato dal comitato regionale all’affiliato che durante la stagione agonistica si è maggiormente distinto in regione per numero di squadre iscritte e risul-tati ottenuti, anche quest’anno è stata vinto dal Circolo Tennis Pescara.

BASILICATACoppa d’Inverno: ecco il Master

di Antonio Croglia

Il 2013 del tennis lucano è andato in archivio con la disputa del Master Finale “Coppa d’Inverno”, organizzato, sui campi del Centro Federale

Lucano, dal Tennis Club Gingles Potenza. A laurearsi “campioni” Fausto Tamburrino (Sporting Club Angilla vecchia) e Giorgia Croce (Tennis Club Gingles). Tamburrino si è imposto sul compagno di squadra Francesco Valente (6-3 6-3), giunto in finale un po’ a sorpresa ma meritatamente, mentre la giovane Croce ha battuto la giovanissima Asia Trotta (6-2 7-6) dopo una gara combattuta, specie nel secondo set. Il successo, che ha avuto la “Coppa d’Inverno”, ha indotto i massimi dirigenti della FIT luca-na a indire un nuovo torneo regionale che è stato denominato Basilicata Cup. Il torneo “itinerante” si svilupperà in dieci tappe, già definite, e la novità rispetto alla precedente manifestazione è che potranno prende-re parte anche i tennisti di terza categoria. La tappa di gennaio, che è in corso, è stata organizzata dal Royal Club Tennis Lauria-Nemoli, e si disputerà sui campi di Nemoli, dove è sceso in campo anche il numero uno lucano Domenico Volturo. La tappa di febbraio sarà invece orga-nizzata dal Tennis Club Vallenoce Lauria-Lagonegro, e le gare si disputeranno sui campi di Lauria. Due le tappe previste a marzo, con il CT Matera e il CT M. Mi-cucci di Moliterno che le ospite-ranno. Si torna nella val d’agri ad Aprile, esattamente a Viggiano, con il CT Val D’Agri che curerà l’organizzazione. Maggio toc-cherà al CT Venosa, a giugno al CT Pisticci mentre a luglio, prima della pausa, saranno i campi del CT Policoro teatro della manifestazione. Il torneo si concluderà con le tappe organizzate dal CT Melfi (settembre) e dal CT Muro Lucano (ottobre), si procederà successivamente a stilare la classifica finale per stabilire i partecipanti al Master Finale, riservato ai primi dieci classificati, mentre al Super Master Finale potranno partecipare i primi quattro atleti di Ter-za Categoria e i semifinalisti di Quarta Categoria. Come già avvenuto con la “Coppa d’Inverno”, i circoli devono organizzare anche il tabel-lone femminile. Dopo i successi delle passate edizioni, il presidente si è detto più che soddisfatto. Nelle edizioni della “Coppa d’Inverno” le tappe erano quattro, dopo due anni c’è stato un grande incremento, ma soprattutto una forte richiesta da parte dei Circoli, perché questa è una grande occasione per continuare a giocare anche quando in giro si organizzano pochi tornei.

CALABRIARodeo Master nel vivo

di Rosaria Ionà

Sta animando i weekend reggini e si prepara a ravvivare i fine setti-mana anche delle province di Catanzaro e di Cosenza. E’ il circui-

to Rodeo Mistertennis.com organizzato da Marco Bonforte nella Città dello Stretto di cui è delegato provinciale e che ha trovata piena colla-borazione in Emilio Marasco, componente della commissione nazionale circuiti e tornei, per le zone del Catanzarese e del Cosentino. “Nono-stante siamo ormai alle porte dell’avvio dei campionati a squadre che impegneranno i weekend tennistici – ha spiegato Marasco -, si è scelto di organizzare comunque questi ridotti circuiti anche nelle province di Catanzaro e Cosenza. L’intento è quello che tali iniziative siano prepa-

34

��

� La premiazione del Master della Coppa d’Inverno

� Il presidente del CT Pescara, Luca Rapposelli, riceve il Trofeo Abruzzo dal Consiglio Regionale

Page 35: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

Super Tennis

ratorie al circuito che il Comitato regionale calabro ha in programma di organizzare nella prossima stagione autunno-inverno che vedrà sempre dei circuiti su base provinciale, ma che si concluderà con un master a carattere regionale”. Si tratta di tornei riservati ai giocatori di terza ca-tegoria per la provincia di Reggio Calabria e di quarta categoria per le province di Catanzaro e di Cosenza. La formula prevede tabelloni ad eliminazione diretta. Tutti gli incontri si disputano al meglio delle tre par-tite con formula ridotta a quattro games, sul quattro pari si disputerà il tie break, applicazione del no advantage sul 40 pari, all’eventuale terzo set tie break a dieci punti. Il circuito di Reggio Calabria si compone di 12 tappe più un master finale che si svolgerà allo Sport Village Catona. La classifica provvisoria, dopo le prime quattro tappe che si sono svolte nei circoli Accademia del tennis, Momenti di sport, Ct Crucitti e Kampus Siderno, vede in testa Dattilo Alessando e Tarsia Emanuele, segue Caro-leo Salvatore, si dividono il quarto posto Faraone Francesco e Ricupero Antonio entrambi vincitori dell’unica tappa disputata. Si qualificheranno al master i primi sedici classificati. Le altre tappe reggine si disputeranno presso i circoli: Marines, Società, Mirabella, Gioia 1974, Polimeni, Villese, Pharaon, Oppido. I circuiti di Catanzaro e di Cosenza prenderanno il via nel mese di marzo e i circoli che ospiteranno le tappe sono il Tennis Club Clara, lo Sporting club San Francesco, il Circolo tennis Soveria Mannelli e il master finale, al qual parteciperanno i migliori sedici classificati, si disputerà al Circolo tennis Lamezia. Le sedi che accoglieranno le tappe consentine rimangono ancora da definire, benché le date coincideranno con quelle catanzaresi.

CAMPANIATrionfo alla Coppa d’Inverno

di Maria Grazia Ciotola

E’ il tennis campano a conquistare il primo titolo nazionale del 2014. Il Team Campania ha vinto la Coppa d’Inverno giovanile, il campio-

nato tricolore d’inverno riservato alle rappresentativa di tutte le regioni d’Italia. E quasi contemporaneamente il tennis napoletano festeggia an-che la vittoria di livello internazionale di Federica Sacco nel Lemon Bowl di Roma, nella categoria under 12. E’ la prima volta che la nostra regione conquista questa manifestazione riservata agli under 13 e 14 (ragazzi nati nel 1999 e nel 2000), dopo un inseguimento che durava da anni. Lo scudetto tricolore arriva al termine della fase finale a quattro squa-dre organizzata dalla Federtennis a Tirrenia, con la Campania che ha vinto tre partite su tre (che diventano sei consecutive considerando i tre successi della fase eliminatoria di Benevento, tra cui quello sulla favorita Lazio). La rappresentativa della nostra regione a Tirrenia si è presentata con i capitani Alberto Sbrescia e Antonio Leone, dopo un lungo lavoro di selezione e di raduni svolto in autunno dal nuovo Board tecnico, con responsabile il vice-presidente del Comitato campano Angelo Chiaiese e con Vincenzo Garbato nel ruolo di coordinatore. Si tratta del primo importante successo assoluto del nuovo corso del Comitato campano del neoeletto presidente Federico d’Atri. Nel dettaglio, la partita vinta con la Sicilia 4-2 è valsa il titolo italiano, dopo le affermazioni al doppio di spareggio con Lombardia e Liguria nelle prime due giornate (4-3). I pun-ti della vittoria-scudetto sono arrivati dai due singolari maschili e dai due doppi. I successi sono arrivati da Riccardo Di Nocera su Potenza 6-4 1-6 7-6, da Francesco Liucci su Trapani 6-4 6-1 e dai doppi, con Di Nocera e

Riccardo Perin su Trapani-Potenza 1-6 6-4 10-7 e con Rosanna Maffei e Alessandra Di Vetta su Bilardo-Infantino 6-4 7-5 (La Cava e Maffei hanno perso nel i due singolari femminili).

EMILIA ROMAGNAAl via la Coppa delle Province

di Stefano Benfenati

Sognano, un domani, di vestire la maglia della nazionale. In molti hanno un ‘idolo’ da seguire o il poster della “star” del Circuito nella

propria cameretta. Per arrivare così in alto serve, però, impegno e alle-namento; un passo alla volta seguendo i consigli del Maestro Federale. Per i futuri ‘campioncini’ si parte dalla Coppa delle Province 2014, la competizione a squadre per rappresentative provinciali, under 10 e 11 (denominata “Coppa Australian” dal Comitato Regionale Fit) presen-tata domenica 12 gennaio durante la ‘festa del tennis’ al palazzetto dello sport di Casalecchio di Reno (Bologna). L’iniziativa ha dato il via all’attività 2014 per il settore giovanile puntando anche a valorizzare i giovani tennisti selezionati sul territorio ed entrati ufficialmente nell’atti-vità agonistica Fit (provinciale e regionale). A ‘sfilare’ 120 ‘piccoli tennisti’ (dodici per ogni rappresentativa) ‘portacolori’ delle dieci squadre (una per ogni provincia eccetto Bologna con due) che prenderanno parte

alla Coppa delle Province . Per l’occasione, a Beatrice Torelli (Sporting Club Sassuolo), finalista italiana in singolare under 16, è stato conferito il premio “Enrico Agretti” riservato all’atleta che più ha ‘brillato’ nella scorsa stagione. Intanto ha preso il via, nel mese di gennaio, tutta l’attività a squadre indoor per gli Affiliati con i vari Trofei: Biagi, Bellenghi, Micheli, Palmieri, Nonantola (maschile e femminile), Quattrocchi e Mingori. Ottimi i nu-meri per il 2014. Infatti, sono ben 383 le squadre che parteciperanno alle diverse manifestazioni di cui 89 nei tornei giovanili e 64 nei veterani.

FRIULI VENEZIA GIULIALa prima volta di San Primo

di Fausto Serafini

Non è solo un gioco di parole, ma è la sintetica enunciazione del 1° Torneo Internazionale CMG Tennis Cup, gara dal monte premi

di 10.000 dollari del circuito femminile Itf, dove la fusione tra encomia-bile disponibilità e incrollabile determinazione compiva il miracolo di

35

� La Campania vincitrice della Coppa d’Inverno a Tirrenia con Simone Bolelli, Paolo Lorenzi e Gianluigi Quinzi

� La presentazione della Coppa delle Province

Page 36: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

la voce delle REGIONI SUDCENTRONORD

Super Tennis

presentare l’evento internazionale nelle strutture e nei tempi richiesti. Merito dell’illuminato title sponsor, della corona degli altri imprendi-tori, del tangibile apporto degli assessorati Sport e Turismo re-gionali, della Provincia di Trieste e del Comune di Duino. Ha vinto, rispettando il pronostico, Anastasia Grymalska, tenace ragazza dalle 23 primavere, natali a Kiev, residenza a Pescara, cittadina italiana da otto

anni, presenze nelle rappresentative tricolori juniores, con un parziale di undici trofei nel palmarès Pro. Ha esultato davanti agli occhi del nuovo coach, Daniel Panajotti, battendo in finale la seconda della lista, Marga-lita Chakhnashvili, georgiana adusa a mille battaglie e astuzie sui campi ardui d’Europa. Giocatrice che surroga la potenza con il gioco razionale, imperniato su colpi precisi, traiettorie angolate e smorzate ben dissi-mulate. Il punteggio di 6-3 6-4 è lo specchio di un match giocato dalla solida Grymalska con cadenze incalzanti, intensità agonistica e viaggi difensivi da fondo campo per murare le traiettorie profonde. Doti che il suo esperto mentore argentino vorrà affinare, aggiungendo tattiche e soluzioni da adottare in ogni posizione del campo, al fine di costruirle un ranking che abnegazione e scorrere del tempio incominciano a reclama-re. L’avanzata perentoria della vincitrice scrolla un albero azzurro dalle verdi radici: la 17enne friulana Marianna Petrei la altoatesina Verena Ho-fer dalle sedici primavere, l’irriducibile 18enne Cristiana Ferrando dagli aulici ascendenti tennistici e la coetanea pescarese Alice Matteucci. Mol-to più frastagliato il cammino dell’atleta di Tbilisi, impegnata duramente dalla brianzola Bianca Turati (wild card) e dalla croata Iva Primorac, due giovanissime di buona tempra e, nell’ingresso in finale, dall’ungherese Vanda Lukacs. Finali fatali per la Chakhnashvili che, accanto alla colom-biana Lizarazo, vedeva svanire anche l’alloro del doppio ad opera del tandem azzurro Giovine/Matteucci (7-6 6-1).

LAZIONuovo Trofeo Fioranello

di Marcello Giordani

Riparte l’attività veterani e riparte alla grande con l’avvio del Nuo-vo Trofeo Fioranello, torneo che è ormai uno dei fulcri dell’attività

veterani del Lazio e che torna all’antico in quanto le fasi finali si dispu-teranno di nuovo nel Circolo da cui prende il nome dopo alcuni anni di pellegrinaggio presso altri club.Naturalmente anche l’organizzazione e la logistica del torneo sarà af-fidata allo Sporting Club Fioranello che in collaborazione con il Comi-tato Regionale del Lazio darà vita ad una manifestazione a squadre per giocatori Veterani e Ladies comprendente il Trofeo “Libero”, il tro-feo” lim.4.1” memorial G. Santonastasi, il Trofeo “lim. 4.3” ed il Trofeo Prince/Tretorn lim. 4.5. Sarà possibile per ogni associazione schierare giocatrici e giocatori tesserati per altri affiliati e dichiarati nell’elenco atleti presentato all’atto dell’iscrizione. Per le donne non ci sarà nessu-na limitazione numerica mentre per gli uomini sarà possibile iscrivere a titolo di prestito un solo giocatore Over 45 o superiore nel Trofeo

“libero” e un numero illimitato negli altri Tornei ma esclusivamente di categoria Over 55 o superiore. Una formula “intrigante” quindi che consentirà diverse soluzioni e un nutrito numero di partecipanti. Si-curamente un impegno organizzativo notevole visto l’alto numero di giocatori impegnati previsto e che comporterà sacrifici notevoli per chi dovrà occuparsi del regolare svolgimento della manifestazione. Sarà utile la fattiva partecipazione del consigliere Marco Graziotti, re-sponsabile del settore veterani e, naturalmente, grande appassionato e ottimo giocatore, spesso protagonista nelle sfide riservate alla sua categoria che insieme a Maurizio De Luca, membro della commissio-ne veterani e giudice arbitro da tantissimi lustri, si occuperà di tutta la fase organizzativa e seguirà la manifestazione durante tutto il suo lun-go percorso. Maurizio in particolare si adopera oramai anima e corpo per la riuscita di qualsiasi competizione gli venga affidata e il recente incarico nella Commissioni Veterani lo ha ulteriormente caricato di nuovi stimoli. La passione è la molla che ha fatto della nostra regione un modello per le attività veterani che possono contare su competi-zioni di assoluto valore e grande coinvolgimento di atleti come questo Torneo o come il “ Città di Roma” che prenderà il via presumibilmente proprio alla fine del “Fioranello” verso fine marzo. Per i Veterani laziali veramente gli esami non finiscono mai!

LIGURIAArmesi e Chiavari protagoniti

di Marco Preti

Come da pronostico l’Amatori Tennis Armesi si è aggiudicata la Coppa Bonici, la più classica delle invernali liguri. La competizione

quindi va sempre più a Ponente, visto che nelle ultime tre edizioni si erano registrati due successi del Finale Ligure e l’ultimo del Toirano, che un anno fa aveva superato proprio il team dell’Armesi. Il 2.6 Ales-sandro Bellomi ha perso con il numero 1 del Tennis Chiavari Davide Minetti (7-6 6-1) e Michela Isella (2.7), pur vincendo il primo set 6-2, alla fine ha dovuto arrendersi ad Alice Reggi (secondo set 7-6 e terzo 6-1). Sfiorato il 2-0, Chiavari ha poi ottenuto comunque il punto del misto con Minetti e la Isella (6-4 7-6), che si sono imposti su Reggi/Amoretti, ma non ce l’hanno fatta, di nuovo per poco, nel doppio maschile vinto 6-3 4-6 10-7 da Viale e Bellomi su Rebori e Queirolo. Proprio Matteo Viale, storico capitano dei ponentini, è stato assoluta-mente decisivo, visto che anche nello spareggio (stavolta contro Davi-de Minetti e Cristiano Rebori) lui e Bellomi hanno vinto ancora (7-6 6-2) portando la coppa verso Arma.La prima edizione della nuova Coppa 2.8 ha visto invece una rivincita del Tennis Chiavari, che si è imposto nell’ultimo atto contro il team di Finale Ligure. Praticamente imbattibile la formazione chiavarese, che poteva schierare Davide Minetti, Cristiano Rebori ed Andrea Queirolo, tutti giocatori di primissimo livello. Dall’altra parte Davide Sergo e Lo-renzo Baglietto hanno fatto il possibile, ma lo strapotere della forma-zione di Levante era evidente. Il Park Tennis, battendo 2-0 in finale lo Spezia, si era in precedenza aggiudicato la Coppa Raffo 3.3 maschile. Nel corso del campionato sono scesi in campo Nicolò Inserra, Simone Ferrari, Matteo Repetto, Andrea Fossati, Iacopo Pedemonte.Si è conclusa anche la Coppa Corradi 3.3 con il successo finale del-la squadra del CUS Genova, che si è aggiudicata entrambi i singolari

36

��

� La vincitrice Anastasia Grymalska e la finalista Margalita Chakhnashvili

Page 37: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

Super Tennis

nella sfida con il Golf Rapallo. Fiorella Masé ha travolto la Fati con un netto 6-1 6-3, poi Elena Gollo ha controllato il tentativo di rimonta di Alice Monti (6-2 7-5). Nell’Over 35 con il doppio di spareggio il Luniri-ver (Ivan Invidia e Roberto Palumbo) ha piegato lo Spezia (Sala/Biava). In precedenza, in singolo, lo spezzino Bracco aveva vinto su Invidia e Dessena avava pareggiato su Parolisi, mentre con il primo doppio Luni aveva compensato il 2-1 dell’andata.Alessio Argiolas e Cecilia Borgotallo hanno poi trascinato l’US Tagge-se del capitano Di Giacomo al successo nella doppia finale della “4.1 mista” ai danni del TC Finale Ligure (2-0, 1-0), mentre nell’Over 45 abbiamo avuto il Pegli Due primo e l’Albaro secondo.

LOMBARDIASaranno Famosi: record di iscritti

Di Cristian Sonzogni

Ben 262 iscritti: numeri record al ‘Saranno Famosi’ di Giussano, intitolato alla memoria dell’ex presidente del circolo Giuseppe

Ballabio. Il club lombardo ha ospitato uno dei tornei giovanili più pre-stigiosi della stagione in regione, che stavolta ha promosso anche un giocatore di casa. Si tratta di Alessandro Coppini, tesserato a Crema ma allievo dell’italo-argentino Marcelo Charpentier a Giussano, che ha confermato il suo buon momento battendo nel match decisivo Mauri-zio Speziali per 6-2 6-3. Tra le under 14, tutto secondo copione con la vittoria di Federica Rossi, che ha ceduto un set in finale ma è riuscita comunque a imporsi su Elena Cristina Tiglea per 6-2 1-6 6-2. Nella prova maschile, a segno l’aretino Leonardo Catani, 6-2 6-2 a Tommaso Vescovi. Tra le ragazze, Elena Cristina Tiglea si è presa la rivincita trion-fando nell’under 12 ai danni di Ambra Verzeletti (6-2 6-3), mentre Chia-ra Scremin ha conquistato l’under 16 battendo Maria Aurelia Scotti (4-6 6-3 6-2). All’under 12 Davide Brindisi l’ultimo titolo. Passando ai professionisti, Laurynas Grigelis aveva chiuso il 2013 con quattro successi negli ultimi cinque tornei disputati, e ha aperto la nuo-va stagione nello stesso modo: vincendo. Neanche il tempo di iniziare il nuovo anno, e il lituano della Future Talent di Brusaporto (provincia di Bergamo) ha già messo in tasca il primo titolo, imponendosi nel Futures da 10 mila dollari di Glasgow, sempre in Gran Bretagna, dive-nuta ormai la sua terra portafortuna. Nel 2013 ‘Grigio’ vinse tre titoli in Inghilterra, mentre questa volta ha piantato la propria bandiera in Sco-zia, sul cemento indoor. Il 22enne di Klaipeda ha chiuso il torneo con un solo set perso, battendo il britannico Sam Hutt (6-4 6-3), gli azzurri Napolitano (6-3 7-6) e Bellotti (6-4 6-4), e quindi due inglesi: Edward Corrie e Daniel Smethurst. Il primo l’ha superato ieri per 7-6 6-3, men-tre sul secondo ha prevalso col punteggio di 7-5 6-7 7-5, vincendo la sua settima finale Itf consecutiva, in soli cinque mesi, e incamerando il successo numero dieci fra i ‘pro’. Bella vittoria anche per Alberto Brizzi, che ha conquistato il titolo del secondo Futures di Sharm El Sheikh, in Egitto. Il bresciano ha piegato in tre set nell’ultimo atto il siciliano Gianluca Naso: 6-7 6-3 7-5. Dall’8 febbraio, scatta la stagione inter-nazionale in Italia con due appuntamenti in Lombardia: da una parte il Futures di Sondrio (10 mila dollari di montepremi), dall’altra il Chal-lenger di Bergamo (42.500 euro). Entrambi sul sintetico indoor, sono rispettivamente una novità del 2014 e una bella conferma, giunta al nono anno di vita: due modi per scacciare la crisi.

MARCHEUn futuro che fa sognare

di Roberto Senigalliesi

“Un’annata fantastica, quella 2013, con la vittoria di Wimbledon junior (Gianluigi Quinzi), Les Petit As (Samuele Ramazzotti) e

Coppa Lambertenghi (Elisabetta Cocciaretto) che speriamo di confer-mare con i nostri ragazzi nel 2014”. Questa la sintesi e l’auspicio di Emiliano Guzzo, presidente del Comitato regionale Marche.“I grandi appuntamenti internazionali sono stati tutti confermati per la prossima stagione (Challenger di San Benedetto del Tronto e Guzzini Recanati, Future di Fano e Torneo Internazionale Under 12 di Porto San Giorgio, oltre al Quadrangolare Internazionale Under 12 di Comunanza). Siamo fiduciosi di ottenere un’ottima performance nella Coppa Belardinelli ( anno 2001/02) e certi che la nuova leva 2003 possa ottenere splendidi risultati, al pari delle annate che li hanno preceduti- afferma ancora il presidente Guzzo - Il livello tecnico medio di tutti i ragazzi marchi-giani si è alzato di molto e oggi possono competere alla pari su ogni manifestazione con l’elite del tennis nazionale e internazionale”.Di chi

il merito? “Di un efficace gioco di squadra. Grazie al lavoro di coordi-namento del Tecnico Nazionale della Federazione Luca Sbrascini e grazie allo splendido lavoro di tutti i mae-stri marchigiani, in collaborazione con i propri validissimi preparatori atletici. Siamo riusciti a creare un Sistema Tennis Marche il cui fulcro è la collaborazione, il dialogo e la perfetta interpretazione fra tutti gli attori principali. Questa concezione ci ha permesso di ottenere risultati mai prima conseguiti da una piccola regione come le Marche: due Coppa Pia, la prestigiosa Coppa Belardinel-

li, oltre 10 titoli italiani individuali e tornei prestigiosi a livello mondiale come il già citato Wimbledon junior e Le Petit As, ma anche il Trofeo Bonfiglio e per tre volte consecutive la Coppa Lambertenghi. Infine le Marche possono vantare un Centro Tecnico all’avanguardia, quello di Jesi, secondo solo al Centro Tecnico Nazionale di Tirrenia. Il mio sogno nel cassetto? Sarei onorato ed orgoglioso che uno dei nostri meravigliosi ragazzi potesse vestire la maglia della nazionale italiana, magari in Coppa Davis od in Fed Cup, o vederli protagonisti trai primi 10 delle classifica mondiale”.

MOLISEChi ben comincia….

di Ida Santilli

“Chi semina virtù, fama raccoglie”, recita un aforisma di Leonar-do Da Vinci e l’espressione ci sembra quella più giusta per

aprire, sotto i migliori auspici, il 2014. L’entusiasmo con cui genito-

37

� La premiazione della Coppa Bonici con Armesi e Chiavari

��

� Il presidente Guzzo con i golden boys marchigiani Samuele Ramazzotti, Stefano Travaglia e Gianluigi Quinzi

Page 38: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

la voce delle REGIONI SUDCENTRONORD

Super Tennis

ri e allievi delle scuole tennis stanno affrontando l‘avvio dell’attività promozionale e tecnica del nuovo anno, getta una nuova luce sul percorso che, dirigenti e maestri congiuntamente, con passione e determinazione, hanno messo a punto nei mesi scorsi. Incoraggianti segnali sono arrivati dagli allievi di età compresa tra i 6 e i 10 anni, che con allegria e gioiosità hanno affrontato la prima tappa del Fit Ranking Program sui rettangoli da gioco ridimensionati dei vari club del capoluogo. Raggruppati per fascia di età e per livello, si sono cimentati in mini incontri utilizzando palline depressurizzate. I più grandi, invece, dovranno aspettare l’avvio della PIA CUP, riservata ai giocatori Under 10 (classe 2004-2005), e la Coppa delle Province che vedrà impegnati gli Under 12 (classe 2002-2003), in entrambi i casi con le formazioni abruzzesi. Con cadenza bisettimanale, un po-ol di maestri (il tecnico federale Niki Vendemiati, Fabrizio Perrella, Pasquale Iacobucci e Giannicola Virgilio), osserverà da vicino i ra-gazzi impegnati nelle competizioni a squadre. A dare man forte al movimento tennistico arriverà, dal vicino tavoliere, il tecnico Nicola Fantone, che da qualche anno collabora con l’Accademia Tennis di Bari ed è attualmente responsabile della macro-area del Sud. Tra le migliori racchette spiccano i nomi di Martina De Lucrezia e Giorgio Rizzi, che di sicuro non sciuperanno l’occasione di esprimere al me-glio le loro potenzialità.

PIEMONTEIscrizioni boom

di Ugo Veglia

Campionati a squadre invernali 2013/2014: un altro exploit di iscri-zioni per il Comitato Regionale Piemontese condotto da Pieran-

gelo Frigerio che con centosettantasei squadre complessivamente iscritte, assiste ad un incremento di un ulteriore 14% rispetto alla scorsa edizione. Confermata, nel Trofeo dedicato a Luciano Caro-leo, la partecipazione di 42 team maschili e 17 femminili. Le squadre hanno dato vita a 7 gironi maschili e 3 gironi femminili. Le prime 2 squadre classificate di ogni girone, hanno poi disputato la fase a ta-bellone. Nella finale, ospitata come di consueto dall’UST Beinasco, le padrone di casa hanno conquistato la vittoria a spese del Circolo del-la Stampa Sporting mentre nel settore maschile è stato lo Sporting Borgaro a prevalere sul CT Pinerolo, peraltro già finalista nella scorsa edizione. Il Trofeo Silvio Passera, campionato maschile di quarta ca-tegoria, quest’anno con 59 squadre iscritte, è stato disputato, nella

fase finale a quattro, in casa del TC Caselle. L’UST Beinasco rivin-ce la competizione, per la secon-da volta consecutiva e ancora al doppio di spareggio, contro il TC Sandigliano. L’analogo cam-pionato femminile, quest’anno intitolato a “Silvia Roberti” si concluderà successivamente con la finale da disputarsi a Giaveno tra le squadre del CT Biella e del TC Alpignano, finaliste tra le 25 partecipanti. Tra i giovani ha avuto un discreto successo l’Un-der 13, nuovo campionato. Con 13 formazioni partecipanti si riapre l’interesse alle competizioni a squadre durante il periodo invernale. La prima edizione porta il marchio de Le Pleiadi, che si impone alla Canottieri Tanaro nella sede di Moncalieri.Tra gli Under 16, le 5 squadre maschili hanno dato vita ad un unico girone con incontri di sola andata. Primo classificato il TC Pinerolo, seguito dal TC Alessandria e quindi dal TC Tennis Tien Academy. Il Trofeo Felicino Costa, riservato al settore Over 45 maschile e limitato ai 4.1, come di consueto giocato nella fase finale presso il Circolo CH4 Sporting Club Italgas, ha visto 18 squadre ai nastri di partenza. Ha vinto, per la prima volta nella storia della manifestazione, il Tennis Club Monviso che ha superato in finale l’US Tennis Beinasco con i due singolari.

PUGLIAPellegrino sugli scudi

di Marianna La Forgia

Ormai le imprese del giovanissimo tennista pugliese Andrea Pellegri-no non finiscono più. Per il talentuoso sportivo è stato un gennaio

da ricordare anche se la sua corsa si è arrestata al secondo turno del tabellone principale degli Australian Open Junior di Melbourne in Au-stralia. Dopo aver guadagnato l’accesso al main draw della prima prova Slam dell’anno, Pellegrino è riuscito a superare al 1^ turno il giapponese Sora Fukuda (57 61 63) per poi capitolare contro il coreano Duck Hee Lee, 12^ testa di serie del tabellone (61 36 61). Non è andata bene nemmeno nel doppio: insieme con Jacopo Stefanini, Andrea Pellegrino non ha superato il primo turno di fronte alla coppia cinese Qiu-Zheng arrendendosi soltanto al match-tiebreak finale (26 63 11-9).“Rimane il nostro orgoglio – dice un raggiante Donato Calabrese, presidente della Fit regionale pugliese -, è una punta di diamante e non possiamo che essere felici per il cammino di Andrea sempre più presente in queste competizioni internazionali che servono per crescere e rafforzare il lavoro di squadra che sta dietro ogni piccolo campione”. E mentre ci si gongola per le belle avventure del tennis nostrano che deve ancora lavorare e ha l’umiltà per farlo, a Bari proseguono i corsi di formazione per gli istruttori di primo grado, tenuto tra gli altri dal maestro Michelangelo Dell’Edera. Una chicca davvero simpatica è la notizia della presenza del giornalista Rai di origine andriese Francesco Giorgino alle lezioni tenute presso l’Sg

38

��

� Un raduno della prima del Fit Ranking Program in Molise

� La squadra del UST Beinasco vincitrice del Trofeo Caroleo Femminile

Page 39: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

Super Tennis

Angiulli. Al corso di istruttori di Bari si unisce in questo periodo anche quello che si sta svolgendo a Brindisi.

SARDEGNAUn 2014 di grande tennis

di Lazzaro Cadelano

Sarà un anno in grande quello che aspetta la Sardegna del ten-nis. Il 2014 è appena cominciato ma c’è un calendario ufficia-

le che traccia gli appuntamenti individuali fino alla fine dell’anno. Grandi numeri e grandi eventi. Quantità e qualità: slogan inflazionato ma non è un abuso per la terra dei Quattro Mori sentirsi un’isola felice del tennis. TORNEI INTERNAZIONALI. A far sorridere è soprattutto il connubio tra la Fit, il Comitato Regionale e il Forte Village: un numero impres-sionante che forse nessuna regione (nessuna città di sicuro) nel mon-do ha potuto vantare. Ben 42 tornei internazionali si disputeranno sulla terra rossa del resort di Santa Margherita di Pula (a 30 minuti da Cagliari). Dal 10 marzo al 18 maggio dieci settimane in cui ogni set-te giorni si disputeranno in contemporanea un maschile e un femmi-nile da 10 mila dollari. Un treno che arriverà al capolinea solo a no-vembre, che ripartirà da settembre dopo aver fatto una sosta estiva. Fermata mica tanto. Perché la ciliegina, sempre al Forte Village, sarà un appuntamento Atp. Dopo anni di astinenza un torneo Challen-ger ritorna in Sardegna: a luglio, nei campi del villaggio turistico tra i migliori del mondo andranno in campo i professionisti della rac-chetta. Per gli appassionati sardi ci sarà di nuovo l’occasione di ve-dere dei top 100 in campo e perfino qualche top 50 del mondo. GLI OPEN. Ma non ci sarà solo tennis da vedere. Soprattutto da gioca-re, a cominciare da quelli che vedranno impegnati i più forti del tennis regionale. E a proposito c’è una piccola fiaba da raccontare. Il circolo militare Rossi, dopo aver riportato agli antichi fasti il trofeo Pasquariel-lo, un appuntamento attesissimo dai Quarta categoria, diventa l’Open più importante della stagione. Dai campi di via Tramontana ci sarà la possibilità di approdare agli Internazionali d’Italia. Il “Pasquariello” è diventato uno degli Open nazionali Bnl, uno di quelli che mettono in palio l’accesso alle pre-qualificazioni dell’Atp/Wta del Foro Italico. Du-rante l’anno i Seconda categoria potranno confrontarsi altre cinque volte tra nord e sud: due volte al Margine Rosso, una a Serramanna (provincia di Cagliari) e poi nel sassarese prima alla Torres e poi al Davis. ASSOLUTI. Ma l’open più prestigioso è quello che metterà in palio la co-rona di re e regina del tennis sardo per il 2014. La manifestazione torna a nord e sarà due volte importante. Perché fa di nuovo capolino a Olbia e perché l’appuntamento è fissato a settembre sui campi del Tc Terranova, il circolo distrutto dall’alluvione qualche mese fa. Come un’araba fenice, il club olbiese si risolleverà dal fango con il prestigioso torneo regionale. GLI SCUDETTI SARDI. Non solo assoluti. Il titolo regionale juniores sarà assegnato come da tradizione a Le Saline nell’intramontabi-le memorial Angelini, al Tc Su Planu si assegneranno i titoli Over, allo Sporting Quartu si eleggeranno i campioni sardi Quarta categoria. A Sassari, la Torres ospiterà i campionati individuali di Terza categoria. SCUDETTO. A proposito di Terza categoria, lo Sporting Quar-tu si conferma per il terzo anno sede prescelta dalla Fit per ospi-tare i campionati italiani di Terza categoria, maschili e femminili. L’attività giovanile sarà come sempre la spina dorsale degli appun-

tamenti individuali: sono già 25 in tutta la regione nella prima ver-sione del calendario e sono destinati, come sempre, a aumentare. Ricchissima anche l’offerta per la fascia di Terza e Quarta categoria che abbraccia tutti, dagli under, agli amatori, agli ex professioni-sti, dai giovani ai meno giovani: 47 date già fissate, che compren-dono anche i tornei del fine settimana, con la formula weekend, anche Open con montepremi interessanti e spettacolo garantito. La nuova stagione del tennis sardo scalda i motori in attesa di parti-re, ma una cosa è certa: sarà un anno di grande tennis nell’isola.

SICILIAUna regione in salute

di Fabio Tedesco

Primo eccellente risultato per il movimento tennistico siciliano che ha aperto il nuovo anno centrando un ottimo piazzamento nella

Coppa d’Inverno. La rappresentativa siciliana ha infatti chiuso al secon-do posto la manifestazione svoltasi presso il Centro Tecnico Federale di Tirrenia e riservata agli under 15. Un risultato davvero eccezionale perché per la prima volta la squadra siciliana è salita sul podio. A sbar-rare la strada verso il titolo ai ragazzi accompagnati dai maestri Fabio Scionti ed Alessandro Chimirri è stata la Campania in una finale che con un pizzico di fortuna avrebbe potuto riservare a Federica Bilardo (CT Palermo), Sofia Bruno (CT Brolo), Ludovica Infantino (TC Match Ball Sira-cusa), Alessandro Licitra (CT Ragusa), Luca Potenza (CT S. Angelo Licata) ed Andrea Trapani (CT Palermo), assenti invece per influenza Alessan-dro Ingarao (TC Siracusa) e Giulia La Rocca (Tc Palermo 2) presenti inve-ce alla prima fase, la grande gioia di un trionfo tanto inaspettato quanto meritato. “Voglio complimentarmi - ha dichiarato Il Presidente Gabriele Palpacelli - anche a nome del Consiglio regionale, con gli atleti, con i tecnici Alessandro Chimirri, Germano Di Mauro e Fabio Scionti che con grande professionalità hanno guidato la squadra, nel corso della mani-festazione”. Proprio il Presidente del comitato regionale Gabriele Pal-pacelli ha invece iniziato il 2014 con un appuntamento divenuto per lui una consuetudine, ovvero il tradizionale incontro con le società siciliane. “Questa iniziativa - commenta il Presidente – la ritengo una delle più im-portanti tra quelle realizzate dal Consiglio regionale perché ci consente di ascoltare con la massima attenzione tutte le problematiche di ogni sin-gola provincia”. Diverse, infine, le convocazioni per le giovani promesse siciliane. Riccardo Chessari è stato convocato dalla Federazione Italiana Tennis, in accordo con il Comitato Regionale Siciliano, presso il Centro di Preparazione Olimpica di Tirrenia. Qui, il giovane tennista ragusano ha partecipato ad uno Stage di allenamento prolungato curato dai Tecnici della S.S.D. Mario Belardinelli. Mirko Cutuli, invece, è stato convocato in azzurro per partecipare al circuito junior australiano. Dall’11 al 16 gen-naio è stato all’ AGL Loy Young Traralgon International e dal 18 al 25 ha partecipato all’Australian Open Junior Championships a Melbourne. Fausto Tabacco del Ct e Vela Messina, su indicazione del Settore Tecni-co Under 16, è stato convocato al 2014 Tennis Europe Winter Cup by Head Under 12 mentre la piccola Giulia Paternò, del Tc Paternò, invitata dalla Fit, su segnalazione del Comitato Siciliano, ha partecipato ad un Raduno Tecnico Under 12 che si è svolto presso il Centro Tecnico Na-zionale di Tirrenia.

39

��

� Andrea Pellegrino agli Australian Open junior

��L’immagine simbolo dei tornei internazionali al Forte Village

Page 40: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

la voce delle REGIONI SUDCENTRONORD

Super Tennis40

TOSCANACircuito “Grand Slam”

di Enrico Roscitano

Il circuito “Grand Slam” organizzato dalla Federtennis Toscana e riser-vato a tutte le categorie giovanili comincia a rivestire un’importanza

notevole nella programmazione tennistica dell’attività regionale. Ciò è attestato dalla presenza sempre maggiore di tennisti e tenniste prove-nienti da fuori regione. Il circuito “Grand Slam” si divide in cinque ap-puntamenti di cui il secondo viene disputato con la formula week end.Nell’anno appena iniziato lo start è stato dato da Tennis Club Italia di

Forte dei Marmi che ha ospitato sui propri campi coperti le categorie under 10 e 12 maschile e femmini-le e da Tennis Club Taddei che ha organizzato il torneo riservato alla categoria under 14. E’ inutile dire che la partecipazione è stata in en-trambi i club più che sufficiente sia dal punto di vista qualitativo che da quello quantitativo. Nei tornei

riservati ai più giovani, l’under 10, si può notare come il vincitore della prova maschile sia arrivato addirittura dal Piemonte e precisamente da Casale. Gabriele Solda in finale ha superato agevolmente il lucchese Ja-copo Andrea Bianco. Anche nel torneo femminile si è avuto una finalista proveniente dalla Liguria. Aurora Fornoni (Circolo Tennis Lerici) è stata però fermata sul traguardo dalla maggiore bravura della livornese Lisa Morfini (Junior Club Tennis Livorno). Nell’under 12 maschile il podio più alto è stato conquistato dall’aretino Gerardo Cacchiarelli (Junior Tennis Club Arezzo) che ha avuto la meglio sul pratese Luigi Stefanacci (Her-mes Progetto Tennis). Fra le ragazze ha vinto la massese Elena Raffaeta (Tennis Club Marina di Massa) che non ha avuto problemi a superare la fiorentina di Empoli Asia Serafini (Empoli Tennis School). Infine l’under 14 maschile ha salutato il successo di un altro tennista di fuori regione. Il forte alessandrino Andrea Leonardi, in possesso di una signora classifica (3.3) ha avuto la meglio sul lucchese Leonardo Venturini (4.1 del Tennis Club Porcari). Tutto toscano il duello finale fra le ragazze. La pistoiese Va-lentina Mirannalti, portacolori del Tennis Club Pistoia, ha superato non senza patemi d’animo la fiorentina Chiara Bigazzi tesserata per il Tennis Club Rignano.

TRENTINOTennis altoatesino in evidenza

di Luca Avancini

Con la tradizionale Festa del tennis, svoltasi a Caldaro, si è conclusa ufficialmente la stagione agonistica 2013, che ha visto tanti atleti

altoatesini protagonisti sul territorio nazionale e non solo. A fare gli ono-ri di casa, il presidente del Tennis Club Caldaro, Michael Palla, che ha potuto godere, tra i 150 ospiti accorsi all’evento, della presenza dell’as-sessore allo sport del comune di Caldaro, Raimund Fill, del presidente del CONI altoatesino, Heinz Gutweniger, del Presidente del VSS, Gün-

ther Andergassen, del consigliere nazionale della Federtennis, Roland Sandrin, del presidente altoatesino della FIT, Richard Weißensteiner, e di Klaus Schwarz, rappresentante dello sponsor principale Raiffeisen. Il presidente della federazione locale, Weißensteiner, ha sottolineato, nel suo intervento, gli ottimi risultati ottenuti dal movimento locale nel corso dell’annata. Partendo dai tennisti copertina, il caldarese Andreas Seppi ha chiuso l’anno, per la seconda volta consecutiva, tra i miglio-ri 25 giocatori del mondo, mentre Karin Knapp, di Lutago, è riuscita a ritornare tra le top40 del ranking WTA e si è addirittura aggiudicata, con l’Italia, la Fed Cup. La giovane gardenese Verena Hofer, invece, si è nuovamente laureata campionessa italiana nella categoria Under 16 e parteciperà, nel prossimo mese di gennaio, al tor-neo Juniores degli Au-stralian Open. Oltre a lei, pure Verena Meliss, nel doppio Under 16, e Ger-traud Rudolph, tra le over 65, hanno vinto i rispettivi scudetti tricolori. Anche i numeri che hanno se-gnato il 2013 sono stati davvero brillanti. Il co-mitato altoatesino della Federtennis può infatti contare su quasi 4400 tesserati: 335 squadre hanno partecipato ai vari campionati giocati nella stagione, disputando oltre 1000 incontri. Weißensteiner ha avuto parole di elogio, inoltre, per i comitati organizzatori dei tre tornei internazionali che si svolgono in provincia, i due Futures di Bolzano e Rungg ed il Challenger di Ortisei. L’auspicio, da parte della presidenza, è quello che in futuro l’Alto Adige possa ospitare anche un torneo al femminile di prestigio. A livello pro-vinciale, infine, sono stati assegnati 28 titoli individuali e 31 a squadre.

UMBRIASpazio ai giovani

di Sergio Pioppi

Era dai tempi di Francesco Cancellotti e Michele Fioroni, fine anni ’70, che il tennis umbro non mandava due ragazzi in nazionale. Due giovani talenti, Matilde Paoletti (Tennis Club Perugia) 11 anni, e Alessio De Bernardis (Villa Candida Foligno) 13 anni, che hanno partecipato alla fase di qualificazione della Winter Cup, una sorta di Campionato d’Eu-ropa per rappresentative nazionali giovanili under 12-14 maschili e femminili. La spinta decisiva per la convocazione dopo le ottime prove dei due ragazzi al Lemon Bowl, uno dei più importanti tornei giovanili internazionali che si disputano in Italia dove De Bernardis ha trionfato nell’under 14, mentre la Paoletti ha perso in semifinale nell’under 12 con Federica Sacco che poi è risultata vincitrice. Una sconfitta matu-rata solo al tie break del terzo e decisivo set. C’è da dire che la Sacco è di un anno più grande della Paoletti, un differenza di età insignifi-cante per i grandi, spesso decisiva per i piccoli. Ma è tutto il tennis giovanile dell’Umbria che è in ebollozzione. Basti ricordare la finale della rappresentativa di Perugia nei Pia Cup, lo stesso De Bernardis finalista ai Campionati italiani under 13 e Sofia Tedesco (Tennis Training

��

� Allievi delle Scuole Tennis e dei Centri Pia della provincia

� I finalisti al TC Taddei

Page 41: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

Super Tennis

Villa Candida) semifinalista ai Campionati italiani under 11. Tornando al Lemon Bowl è d’obbligo ricordare Gaia Proietti (Tennis Training Villa Candida) finalista nell’under 16, Linda Alessi (Tennis Training Villa Can-dida) semifinalista under 14, Nicolò Tresoldi (Olympia Gualdo Tadino) semifinalista under 10, e Veronica Sirci (Tennis Training Villa Candida) che ha raggiunto i quarti nell’under 10.Il primo a complimentarsi con i ragazzi è ovviamente il presidente della Fit dell’Umbria Roberto Carraresi: “Questi straordinari risultati conqui-stati dal settore giovanile del tennis umbro – afferma Carraresi –sono il frutto di una una programmazione alla quale abbiamo dato corso come Comitato regionale cinque-sei anni fa in collaborazione con i circoli ed i maestri dicendo loro che la partecipazione alle scuole di tennis era salita a livelli record, adesso bisognava lavorare sulla qualità. E cosi, visti i responsi del campo, è stato fatto. Adesso non bisogna tornare indietro”.

VAL D’AOSTAMemorial Giorgio Minini

di Demetrio De Gaetano

La sedicesima edizione del “Memorial Giorgio Minini” organizzata dal T.C. Chatillon/Saint Vincent sui campi del Palazzetto dello Sport

di Chatillon, è andata in scena dal 7 al 22 dicembre, una settimana in anticipo rispetto al tradizionale appuntamento a cavallo del Natale. Grande sforzo economico del comitato organizzatore e degli sponsor che ha portato il montepremi del torneo maschile a 5.000 euro mentre ha mantenuto quello femminile a 3.000. Se dal punto di vista stretta-mente numerico i 110 iscritti totali non rappresentano il record asso-luto del torneo, dal punto di vista del valore dei partecipanti il salto in avanti è stato alquanto significativo, senza nulla togliere agli splendidi protagonisti che hanno animato e vinto le edizioni precedenti. La se-zione finale maschile era composta da 20 giocatori di cui 1 di prima categoria e 19 di seconda; tra questi, 7 provenivano dalla sezione precedente nella quale su 26 iscritti 22 erano di seconda categoria. In campo femminile delle 26 protagoniste del tabellone finale, 22 erano di seconda categoria.Grande soddisfazione quindi per il sodalizio presieduto da Alessan-dro Finelli e per la famiglia Minini che da sedici anni si adoperano per rinnovare questo appuntamento. Questa quindici giorni di gare, sotto la direzione del G.A. Renzo Perfumo, assistito da Paola Actis, e de-gli Arbitri Filippo Gava, Massimiliano Pollone e Christian Marangoni, nonché del Direttore di Gara Giorgio Cantele, ha laureato campione Edoardo Eremin (T.C. Genova 1893) non compreso tra le teste di serie che ha eliminato nei quarti la n. 2, Cristian Camillo Rodriguez Sanchez (SSD Ferratella srl). Nella parte alta, il favorito Enrico Burzi (C.T. Del Foro Italico) ha ceduto nei quarti a Matteo Civarolo (Tennis Sanremo) che a sua volta si è dovuto arrendere a Davide Bramenti ( T.C. Italia). La sfida finale tra i due out-sider ha visto prevalere Eremin col punteggio di 6/4 6/4. In campo femminile la testa di serie n. 1, Anne Schaefer (T.C. Maniago), ha ceduto a livello di semifinale di fronte alla n. 4, Lisa Sabino ( ASD le Pleiadi). Nella parte bassa la n. 2, Federica Di Sarra ( Canottieri Casale), ha rispettato il pronostico conquistando l’accesso in finale nella quale però ha dovuto inchinarsi alla Sabino che si è im-posta col punteggio di 7/6 3/6 6/3.

VENETOCapodanno tra brindisi e racchette

di Roberto Bonigolo

Capodanno tra panettoni, spumante e … racchette. Un modo un po’ insolito, ma anche stimolante per trascorrere le festività di fine anno,

da Natale all’Epifania, e per brindare all’anno nuovo. Una effervescente quaterna di eventi per le festività natalizie, a cavallo dell’anno nuovo, a cominciare da un torneo open maschile al C.S. 2000 di Padova sino ad arrivare ad alcuni tornei di terza (A.T. Villafranca) e quarta categoria (al Meeting Club di Valdagno e a Feriole Montecchia) attraversando le pro-vince di Verona, Vicenza e Padova. Al primo evento hanno partecipato circa 170 atleti (di cui una ventina di seconda categoria) suddivisi come di prammatica nei vari tabelloni di gara. Non sono mancate in verità le sor-prese in questo sesto “Memorial Alessia Brombin”, soprattutto in campo maschile, con l’uscita prematura delle prime due teste di serie (i 2.4 Giu-seppe Molon e Tommaso Gabrieli), promuovendo al match finale gli altri 2.4 Francesco Salviato e Christian Perinti. Quest’ultimo, un promettente tennista toscano con classifica 2.4 ha incamerato il trofeo sconfiggendo nell’ordine il 2.8 Demis Zito, i 2.4 Gabrieli e Serena e in finale il pari età e classifica Francesco Salviato (S.T. Bassano). Nella gara femminile si è imposta, come da pronostico, la toscana Katy Agnelli (unica 2.6 in gara e prima favorita del torneo) che grazie all’esperienza e alla sapiente tattica di gioco ha domato la resistenza della propria allieva, la 20enne Giulia Co-sta (2.8 C.T. Piancastagnaio). Per quanto riguarda invece gli altri ap-puntamenti, un trittico di tornei di terza e quarta categoria ha salutato l’anno nuovo in diverse località della regione con conclusione nel week-end dell’Epi-fania. Nel primo appuntamento, al Meeting Club di Valdagno in terra vicentina, si sono iscritti circa una cinquantina di giocatori al torneo di quarta categoria maschile diretto dai giudici arbitri Menato e Casalatina. Qui, nei turni finali, si sono ritrovati tre giocatori di classifica 4.1 (Balestro, Dalla Rovere e Cracco) e, a sorpresa, il 4.2 Alessandro Chemello che si è imposto anche nel match-clou finale nei confronti del compagno di circolo Alessandro Cracco. Anche in terra patavina all’USD Feriole Montecchia è andato in scena un torneo di quarta categoria maschile e femminile con circa 120 iscritti in totale sotto la direzione del giudice arbitro Cesare Marsili. Le finali hanno premiato Giorgio Bertotti (4.2 So-cietà Canottieri Padova) su Federico Splendore in campo maschile e, a sorpresa, Stefania Sottoriva (4.5 TC Santorso) sulla favorita portacolori locale Alessandra Zanotto in campo femminile. Infine terza kermesse all’AT Villafranca con un torneo di terza categoria cui hanno partecipato 120 giocatori e 35 giocatrici sotto la direzione dei giudici arbitri Brunetto e Boccardi. Sul gradino più alto del podio è salita in campo femminile la favorita 3.1 Alice Zapolla relegando alla piazza d’onore la giovanissima Greta Perazzoli (3.4) al termine di una equilibrata finale, mentre nel set-tore maschile ha avuto la meglio il 3.1 Michele Campagnari, prima testa di serie, nei confronti del pari classifica mestrino Cristiano Cavaldoro (se-mifinalisti i 3.1 Niccolò Zanella e Alessandro Mignola).

41

�� Le premiazioni al torneo open maschile Centro Sportivo 2000di Padova

Page 42: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

Super Tennis6

I.it

d

SOLE NEWSDAL MONDO DEL TENNIS

AGGIORNATE 24 ORE SU 24

www.tennisitaliano.it

Page 43: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

Super Tennis

La Nazionale al lavoro a TirreniaLA NUOVA STAGIONE ALLE PORTE

LLa stagione agonistica è or-mai alle porte e tutti i nostri migliori giocatori si prepara-no al meglio per difendere le posizioni acquisite in quella appena passata. Il 2013 in-fatti ha rappresentato per i colori azzurri un picco posi-tivo che evidenzia la crescita del nostro settore sia sotto forma numerica, ma anche di movimento in generale, che tecnica.Un pò di numeri serviranno a fare chiarezza. In singo-lare abbiamo centrato la vittoria in quindici tornei internazionali (una cifra che si avvicina molto al 10% del circuito interna-zionale) mentre in doppio le vittorie ammontano a tredici gare. Da aggiunge-re il grandissimo risultato del team dei Quad con il terzo posto ai campiona-ti del mondo a squadre in Turchia e il consolida-mento della nazionale maschile che rimane nelle elite delle nazionali mag-giori senza dover passare per le qualificazioni europee.E tutto questo passa attraverso anche un momento di gran-de rinnovamento del parco dei giocatori con azzurri che quest’anno ha rinnovato, in categoria maschile, quasi per intero il parco giocatori con l’in-gresso di giocatori giovanissimi e di grande prospettiva.Il settore tecnico infatti in questi anni non solo ha concentrato il

suo lavoro nel miglioramento individuale dei nostri giocatori ma anche nella ricerca di nuo-vi talenti da inserire per essere definitivamente alla pari con le grandi nazioni del mondo come Francia, Olanda, Giappone solo per fare qualche esempio. In questo contesto il primo ra-duno, che ha visto la presenza della nazionale Maschile e del-la nazionale Quad svolto nel

centro tecnico federale di Tirre-nia, è servito a verificare il grado di preparazione dei nostri atleti che tra non molto, quando il circuito si sposterà in Europa dopo la parentesi australiana, inizieranno a competere e a di-fendere i punti della classifica. I test attitudinali e tecnici hanno già evidenziato un buon grado di preparazione e il percorso

di verifica sarà intensi-ficato e ampliato anche alla nazionale femminile che a fine marzo volerà in Turchia per guadagnarsi il diritto di partecipare ai campionati del mon-do a squadre. Un diritto che passa solamente at-traverso la vittoria nelle qualificazioni che in prati-ca si traduce quasi in una vittoria di un campionato europeo visto il campo di partecipazione.Dopo il grande periodo vissuto dalle nostre ragazze attorno alla punta di dia-mante rappresentata dalla giocatrice azzurra Marianna Lauro, si sta ricostruendo una nazionale pronta per competere a livello mon-diale anche perchè dal riti-ro della Vergeer in campo femminile manca una vera leader come lo era Ester.Da segnalare infine che sa-bato 8 marzo e domenica 9 marzo presso il Tennis Club Sporting di Parma oltre al raduno tecnico della nazio-nale maschile si svolgerà un importante convegno dal

titolo “Tennis in Carrozzina, Sport e Opportunità”. Per tut-ti coloro che sono interessati a partecipare occorre iscriversi via mail all’indirizzo [email protected] o [email protected] iscrizioni termineranno al raggiungimento di 80 unità e verrà confermato via mail.

or-rrstrira-

e lella in-r i si-ta to he e,

o o-a ei a l -o

ee. suo lavoro nel miglioramento d d l d f d l d

dfiacTil aidochtraqucavitteupaDovissattomangioLauunacomdialero dfemmleadeDa sbatomarzSporradunnale

C.O.N.I.

C.O.N.I.

www.abiliallosport.it

www.abiliallosport.it

43

tennis in carrozzina

Antonio Raffaele

Tutti i migliori azzurri preparano gli impegni del 2014 presso il Centro Federale. L’obiettivo è confermare un 2013 che ha evidenziato la crescita del settore sia in termini di movimento generale

che tecnico. Lo scorso anno sono stati ben 15 i tornei internazionali vinti dai nostri portacolori

DI FEDERICO ROSSI

Page 44: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

Iscriviti anche tu al Circolo dei Circoli.Su supertennisclub.it troverai un campo e un avversario forte come te.

SUPERTENNISCLUB.

C’è sempre qualcunopronto a sfidarti.

Stre

Page 45: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

Super Tennis45

tv

Primavera e grande tennisDa Indian Wells a Miami

In arrivo tempi “duri” per chi ha aspirazioni da top player. Marzo non porta soltanto la primavera, ma anche la sta-gione sul duro americano. Ci saranno tutti i migliori e Su-perTennis sarà lì a raccontare le loro gesta. Senza pause, in una maratona live che partirà il primo giorno del mese. L’1 marzo, infatti, in diretta ci saranno la finale dell’Atp di Dubai (con Diego Nargiso al commento), che ogni anno offre uno spettacolo degno di uno Slam, e le semifinali di Acapulco e San Paolo. Proprio Acapulco rappresenta una delle novità del 2014. Lo storico torneo sul rosso è diven-tato un appuntamento su veloce. Un Atp500 ideale per l’avvicinamento ad Indian Wells. Caldo, sole e un location bella come poche. Questi i segreti del torneo messicano, che una volta diventato “veloce” ha ottenuto le preferen-ze anche di Rafael Nadal e Andy Murray. Lo scozzese mai aveva giocato in Messico e quest’anno è tra i favoriti per la conquista del sombrero da campione. Sognare una fi-nale “da Slam” tra Nadal e Murray è più che lecito, ma sono tanti gli outsider.Il tempo di riprendersi dalle fatiche “notturne” di Acapul-co e i telespettatori si troveranno immersi nella magia di Indian Wells. Più match, più emozioni, più tennis. Il torneo californiano, al pari di Miami, quest’anno avrà una coper-tura televisiva ancor più ricca. Un modo per confermare il suo prestigio internazionale. Si partirà giovedì 6 mar-zo e saranno undici giorni straordinari di diretta (la finale è in programma il 16 marzo), con cinque match live nei primi giorni di torneo. Segno più anche davanti alla pro-grammazione di Miami, che rispetto al 2013 ha ampliato notevolmente i giorni di produzione televisiva. In Florida telecamere accese già da mercoledì 19 marzo, tre giorni in più rispetto al passato. Una novità che consentirà agli appassionati di seguire il torneo già dal secondo turno. Lo scorso anno fu Sara Errani la rivelazione dei tornei americani. E quest’anno? Lo scopriremo insieme, in diretta, su SuperTennis.

Giovanni Di Natale

FINO A FEBBRAIO SUFINO A FEBBRAIO SU

IL MENSILE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA DEL TENNIS

L A T V D E L T E N N I S

Sabato 1LIVE ATP Acapulco SemifinaliLIVE ATP 500 Dubai FinaleLIVE ATP 250 Sao Paulo Semifinali

Domenica 2LIVE ATP 500 Acapulco FinaleLIVE ATP 250 Sao Paulo Finale

Giovedi 6LIVE WTA Premier Indian Wells

Venerdi 7LIVE WTA Premier Indian Wells

Sabato 8LIVE WTA Premier Indian Wells

Domenica 9LIVE WTA Premier Indian Wells

Lunedi 10LIVE WTA Premier Indian Wells

Martedi 11LIVE WTA Premier Indian Wells

Mercoledi 12LIVE WTA Premier Indian Wells

Giovedi 13LIVE WTA Premier Indian Wells

Venerdi 14LIVE WTA Premier Indian Wells Semifinali

Domenica 16LIVE WTA Premier Indian Wells Finale

Mercoledi 19LIVE WTA Premier Miami

Giovedi 20LIVE WTA Premier Miami

Venerdi 21LIVE WTA Premier Miami

Sabato 22LIVE WTA Premier Miami

Domenica 23LIVE WTA Premier Miami

Lunedi 24LIVE WTA Premier Miami

Martedi 25LIVE WTA Premier Miami

Mercoledi 26LIVE WTA Premier Miami

Giovedi 27LIVE WTA Premier Miami Semifinali

Sabato 28LIVE WTA Premier Miami Finale

Sara Errani

Serena WilliamsAndy Murray

Page 46: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

Super Tennis

Caro Nicola,mi sono entusiasmato davanti alla tv per la splendida vitto-ria della squadra azzurra a Mar del Plata contro l’Argentina. Fabio Fognini ha dato davvero una prova di talento e maturità. Erano anni che l’Italia in Coppa Davis non ci regalava una vittoria così bella e coinvolgente. Tu sei il recordman di presenze con la maglia della nazionale e nessuno più di te conosce il valor di que-

sta manifestazione. Ad aprile nei quarti ci attende la Gran Breta-gna di Andy Murray, che affron-teremo davanti al nostro pubbli-co e sulla terra rossa. Insomma spero che la squadra maschile possa regalarci grandi soddisfa-zioni. Tu cosa ne pensi?

Marco Gifuni (Benevento)

Caro Marco,la Coppa Davis conserva il suo fascino, è bella e imprevedibile.

Il tennis è lo sport individuale per eccellenza, ma questa mani-festazione aiuta i giocatori, chia-mati a misurarsi con le necessità di una squadra e con il peso di rappresentare una nazione. Se fai male in un torneo fai i con-ti solo con te stesso, mentre in Davis sei sotto gli occhi di tutti. Tutto ciò ha contribuito alla ma-turazione di Fognini e lo dimo-strano le sue prestazioni contro l’Argentina: ha corretto alcuni

lati del suo carattere che in cam-po erano dannosi, deleteri. Ora è molto più tranquillo e concen-trato e i risultati si vedono, visto che il talento lo ha sempre avu-to. Io penso che la sfida contro la Gran Bretagna sia apertissima e che sia una grande occasione per centrare le semifinali. Abbia-mo una squadra che non è solo solida e forte, ma che è anche un gruppo di amici che si aiutano e si sostengono.

46

la posta di Nicola

Azzurri di Davis: sognare si può

&BOCCIATI

PROMOSSIDI GIANCARLO BACCINI

10 all’ITALIA – Un inizio di anno folgorante all’Australian Open, in Coppa Davis, in Fed Cup, nei tornei. Boom di penetrazione mul-timediale, in particolare in tv. Se continua così…

9 alla SVIZZERA – Wawrinka, Federer che torna in Coppa Davis (e che ha deciso di puntare a vincerla), la Bencic. Altro che banche, orologi e cioccolata… Questi stanno diventando la massima potenza mon-

diale del tennis!

8 a CORRADO BARAZZUTTI – I trionfi delle squadre azzurre si susse-guono, e, lì in panchina, lui non ha più neppure quell’aria di mace-rante sofferenza che faceva star male anche noi telespettatori. Il più

grande capitano di tutti i tempi.

7 a FABIO FOGNINI – Non tanto per le vittorie a ripetizione quanto per essere stato il primo a capire che giocare con il marchio di Super-Tennis TV sulla maglietta porta bene, ed esserselo messo – gratis – a

Vina del Mar, col risultato che sappiamo.

6 agli INTERNAZIONALI BNL D’ITALIA – Biglietti per le finali dell’e-dizione 2014 esauriti in prevendita con tre mesi di anticipo. Niente male, vero?

5 a MARY JO FERNANDEZ – Va bè che le sue ragazze sono quello che sono, però la capitana USA di Fed Cup sembra proprio non riu-scire ad azzeccarne una, quando affronta l’Italia.

4 a FABIO FOGNINI – Per la penosa esibizione canterina ai microfoni di SuperTennis TV dopo il suo successo in Davis su Berloq. Voto au-mentato per il sense of humour dimostrato accettando il pressante

invito a farlo da parte della giornalista Francesca Paoletti.

3 a CHI non si è ancora precipitato a iscriversi alle pre-prequalificazioni degli Internazionali Bnl d’Italia, magica occasione a disposizione di noi comuni mortali per prendere parte al più grande torneo del

mondo sulla terra rossa dopo il Roland Garros.

2 al PUBBLICO DI MELBOURNE che ha avuto l’ardire di fischiare Na-dal, cioè il giocatore più corretto e più leale di tutti i tempi, quando si è fatto male alla schiena durante la finale dell’Australian Open.

1 al PUBBLICO ARGENTINO che a Mar del Plata si è comportato in maniera incivile per danneggiare i giocatori italiani in Davis. Una barbarie rivelatasi oltretutto stupidamente inutile.

0 all’ITF i cui rappresentanti – staff arbitrale e compagnia bella – non sono riusciti a garantire la regolarità dell’incontro di Davis Argentina-Italia. Il primo (e unico) warning allo scorrettissimo pubblico di Mar

del Plata è arrivato quando ormai Fognini era un passo dal trionfo decisivo.

Page 47: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

Tutti hannoil tennis,solo noi

abbiamo Roma.

info e acquisti suWWW.INTERNAZIONALIBNLDITALIA.COM � WWW.FEDERTENNIS.IT � 800.62.26.62

ROMA 10-18 MAGGIO 2014

Page 48: Pesce d ‘aprile E ADESSO TENTA IL BIS - 93.62.133.22293.62.133.222/upload/public/SuperTennis/2014_01/PDF/ST201401_HI.pdf · Super Tennis6 primo piano Fabio il gladiatore azzurro

SuperTennis TV. È sempre l’ora del grande tennis.Solo con SuperTennis TV hai un canale interamente dedicato al tennis visibile 24 ore su 24, con 50 tornei live all’anno, Internazionali BNL d’Italia, Coppa Davis, FedCup, news, approfondimenti, interviste. E il piacere infinito di uno sport unico al mondo.

in streaming su www.supertennis.tv