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Anno XIII - n.4 - 1 febbraio 2017 GLI ALTRI CONTENUTI Prima pagina: il migliore migliorato Pag.3 Focus Next Gen: Michael Mmoh Pag.11 Numeri della settimana Pag.13 - Terza Pagina: Franco Davin Pag.15 - Pre-qualificazioni: Campionati Provinciali di Quarta Categoria Pag.18 - Personal coach: come si crea l’ambiente giusto Pag.24 - La regola del gioco: se cadono racchetta e giocatore... Pag.28 Ecco come Federer è riuscito a migliorare ancora e a vincere un 18° Slam da record Pag.3, 5 e 13 Argentina-Italia, c’è la Davis in Tv Gli azzurri a Buenos Aires contro i “Gauchos” senza Del Potro Pag.17 Friuli, Marche, Abruzzo, Molise e Campania Le notizie sportive regionali dalla 4 a Categoria agli Open Pag.19 Ritorna il Williams Show Serena a -1 dal mito Conquistando il 23° Slam è a un passo dal record assoluto di Margaret Court Pag.9 Sport business: la classifica dei brand Come i costruttori in Formula Uno un ranking per racchette, scarpe e... Pag.26 Così Roger beve nel Sacro Graal

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Anno XIII - n.4 - 1 febbraio 2017

GLI ALTRI CONTENUTIPrima pagina: il migliore migliorato Pag.3Focus Next Gen: Michael Mmoh Pag.11Numeri della settimana Pag.13 - Terza Pagina: FrancoDavin Pag.15 - Pre-qualificazioni: Campionati Provincialidi Quarta Categoria Pag.18 - Personal coach: comesi crea l’ambiente giusto Pag.24 - La regola del gioco:se cadono racchetta e giocatore... Pag.28

Ecco come Federerè riuscito a migliorare

ancora e a vincere un 18° Slam da record

Pag.3, 5 e 13

Argentina-Italia,c’è la Davis in TvGli azzurri a Buenos Airescontro i “Gauchos” senza Del Potro

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Friuli, Marche, Abruzzo, Molise e CampaniaLe notizie sportive regionali dalla 4a Categoria agli Open

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Ritorna il Williams ShowSerena a -1 dal mitoConquistando il 23° Slam è a un passodal record assoluto di Margaret Court

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Sport business:la classifica dei brandCome i costruttori in Formula Unoun ranking per racchette, scarpe e...

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Il migliore miglioratoDI ENzO ANDERLONI - FOTO GETTy IMAGES

Dopo le emozioni, le lacrime e l’esaurimento degli agget-tivi superlativi, dell’impresa di Roger Federer restano i

fatti: il capolavoro di quel 18° trofeo del Grande Slam alzato al cielo che sposta, una tacca più in su, l’asticel-la dei limiti da superare nel tennis. Della bellezza estetica del capolavoro hanno parlato già tutti, anche perché è la dimensione più evidente di quel-lo che il fuoriclasse svizzero esprime con le sue giocate sul campo.Meno ovvio è come il capolavoro sia stato costruito: perché questa è l’altra parte della grande bellezza. Non arri-va per caso, per puro genio e intuizio-ne divina sul momento. È il frutto di un lavoro di preparazione straordina-rio tanto quanto l’esibizione finale.

Cambio di racchettaTutto comincia con il cambio di rac-chetta. L’ultima volta che Federer e Nadal si erano incontrati in uno Slam, le semifinali degli Australian Open 2014, Roger aveva appena iniziato a utilizzare la nuova racchetta. Vinse lo spagnolo facilmente, in tre set, con lo svizzero che impugnava questo at-trezzo tutto nero che dopo 16 anni di professionismo avrebbe finalmente facilitato il suo modo di giocare. Dalla vecchia Wilson Pro Staff da 90 pollici quadrati, evoluzione (ma non troppo) del telaio nato nel lontano 1983 con cui Pete Sampras aveva conquista-to 14 Slam negli Anni ’90, passava a un piatto corde da 97 con un profilo maggiorato. Una racchetta moderna, come quelle che i suoi grandi avver-sari (la Babolat Pure Aero da 100” di Nadal, la Head Speed Pro da 100” di Djokovic, la Head Radical da 98” di Murray) utilizzavano da un decennio. Una racchetta con più spinta, più tol-leranza sui colpi decentrati rispetto a quella vecchia: questo gli avrebbe permesso, come vedremo, giocate inedite. Giusto per capirci: i vincenti di rovescio piatto, di controbalzo, vi-sti a Melbourne domenica scorsa con la vecchia racchetta non sarebbero stati possibili. Chi le ha provate en-trambe può certificarlo.

In quel gennaio però aveva poco più di un mese di allenamenti alle spalle: troppo poco per capitalizzare i possi-bili vantaggi dell’attrezzo, che sarebbe diventato ufficiale, con una sua veste grafica definitiva, solo alla vigilia degli Us Open di quell’anno.

E poi venne la SABRCon la seconda parte del 2014 e l’in-gresso nel 2015 si entrò nel pieno dell’Era Djokovic. Il dominio di un uomo solo al comando. Il problema per Roger non era più Nadal (entra-to in crisi di fiducia perché, oltre agli acciacchi fisici, sentiva di non riusci-re più a trovare il modo di sfondare nel gruppetto dei più forti, ai quali si era aggiunto Stan Wawrinka, che l’aveva già battuto proprio a Melbou-rne nel 2014) ma Djokovic. Come fa-

re per batterlo? Pareva non riuscirci più nessuno. Ribatteva tutto più di Nadal, con meno rotazione e più ve-locità. Serviva meglio, non sbagliava mai. Approfittando di una program-mazione sempre più diradata (quindi con più pause per allenarsi) e dei sug-gerimenti di un attaccante nato come Stefan Edberg, Federer lavorò su una nuova azione di gioco: la SABR (Snea-cky Attack By Roger). Uno schema per il quale ci volevano i suoi riflessi paz-zeschi e tante prove in allenamento. Si trattava di avanzare all’improvviso sulla risposta al servizio, andando a impattare quasi a metà campo, per poi seguire a rete e chiudere la volée. “L’Attacco Subdolo alla Roger” funzio-nò parecchie volte, lasciando tutti di stucco. A quello si aggiunse la nuova efficacia, nelle sfide con Nole, del ro-

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vescio lungolinea giocato vincente, grazie al supporto di una racchetta finalmente aggiornata. Nell’anno in cui Djokovic perse solo 6 partite (vin-cendone 82), tre di quelle sconfitte furono per mano di Federer.

Rubare il tempo senza sforzoPoi ci fu il crack, al ginocchio: era il gennaio 2016, dopo la semifinale di Melbourne persa con Djokovic. L’o-perazione al menisco, il recupero. La semifinale a Wimbledon persa con Raonic. In mezzo partecipazioni ai tornei sempre in dubbio, per dolori dappertutto. Stava per compiere 35 anni, forse era il momento giusto per salutare definitivamente. Altro che Olimpiadi di Rio...E invece: Roger raduna tutte le per-sone di cui si fida, dalla moglie Mirka al manager Tony Godsick, dall’amico tecnico Severin Luthi al preparatore fisico Pierre Paganini, e poi quella testa fina del suo allenatore e amico Ivan Ljubicic, si fa visitare dai miglio-ri ortopedici e discute di un nuovo progetto di crescita: come tornare a giocare forte come prima (o più for-te), senza dolore e con la prospetti-va di durare altre due o tre stagioni ad altissimo livello. La proposta è shock: ti fermi subito, sei mesi. Lasci agli infortuni il tempo di guarire con le giuste fisioterapie. Poi riprendi ad allenarti ma con una nuova prospetti-va di gioco. Più veloce, più agile, più aggressiva, meno faticosa. Sai fare cose estemporanee che nessun altro è in grado di fare. Allenale. Rendile una costante. Mentre il mondo diceva che una pausa così lunga a 35 anni sarebbe stata fatale, Roger si regalava quello che normalmente per i tennisti di alto livello è l’unico lusso proibito: un periodo nell’anno sufficientemen-te lungo per provare a cambiare dav-vero qualcosa nel proprio gioco, per creare nuovi automatismi.

Risultato: il capolavoroEcco quello che abbiamo visto a Mel-bourne. Un giocatore fulmineo nella combinazione attacco/discesa a re-te. Con l’attacco che spesso parte già dalla risposta al servizio. E soprat-

tutto i colpi da fondo giocati piatti, quasi di controbalzo, con il massimo dell’anticipo possibile. Facendo così meno fatica e contemporaneamen-te aumentando la velocità e rubando tempo all’avversario. In 34 sfide con Rafa, quante volte avevamo visto Ro-ger chiudere il punto in scioltezza con il rovescio incrociato? Nell’incredibile finale di domenica scorsa ci è riuscito parecchie volte, con l’avversario spes-so lasciato lontano dalla palla. Oppure sulla palla, ma in difficoltà a gestirla proprio perché più imprevedibile e ve-

loce del solito e (non avendo rotazio-ne) difficile da controllare. Beninteso: giocare il rovescio a una mano, piatto di controbalzo, sul “frullone” di diritto incrociato di Nadal è qualcosa che pro-babilmente può fare solo il Migliore di sempre. Resta il fatto che Roger si è allenato a farlo (non è un caso che pro-prio Ivan Ljubicic, con lui nella fo-to qui accanto, sia stato un maestro in questa esecuzione) ed è riuscito a ripeterlo anche nei momenti di massi-ma tensione. Il che significa che è un fenomeno ma anche che era talmen-te ben allenato che tra il braccio e la mente non ci sono state interferenze.In quegli highlights della finale, che non smetteremo mai di rivedere, c’è il fantastico scambio da 26 colpi, giocato sul 4-3 al quinto set e vinto da Federer con un surreale diritto di controbalzo in lungolinea. Si può os-servare come, un’istante dopo, Roger abbia fatto il pugno guardando fisso al suo box. Ljubicic era schizzato in piedi applaudendo, fissandolo e poi battendosi tre volte il pugno sul cuore. In quel momento entrambi avevano capito che il capolavoro era pronto, era riuscito. Il Migliore era migliorato ancora.

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DIRETTOREAngelo Binaghi

COMITATO DI DIREZIONEAngelo Binaghi, Giovanni Milan, Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini, Massimo Verdina

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Il signore degli SlamRoger Federer mette in bacheca il 18° titolo major nel modo più epico, battendo l’eterno rivale Rafael Nadal in una finale che ha catturato 350 milioni di telespettatori, monopolizzando prime pagine e social network

DA MELBOURNE, ANGELO MANCUSO

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Un privilegio. Essere tra i 15mi-la fortunati della Rod Laver Arena e avere la netta sensa-zione di assistere a qualco-

sa di storico è appunto un privilegio senza prezzo. Poter dire “io c’ero” una fortuna sfacciata. Una finale Federer-Nadal è qualcosa che pensavamo di poter solo ricordare, magari racconta-re con un pizzico di nostalgia. Vede-re poi King Roger sollevare al cielo la coppa a distanza di quasi cinque anni dall’ultimo squillo targato Wimbledon 2012 poteva sembrare troppa grazia. Invece da qualche parte, nascosta nei meandri di Melbourne Park, quest’an-no hanno tirato fuori una macchina

del tempo che ha riportato il tennis indietro di una decina d’anni, visto quanto accaduto anche con la finale femminile tra Serena e Venus Wil-liams. Come in “Ritorno al futuro”, il celebre film del 1985 diretto da Ro-bert Zemeckis e interpretato da Mi-chael J. Fox, in cui un 17enne degli anni Ottanta viene spedito indietro nel tempo per incontrare i propri genitori coetanei.

Da mito a leggenda“Fed Express 18” recitava uno stri-scione sulla Rod Laver Arena. Pro-prio così: King Roger ha fermato il tempo, una favola applicata al ten-nis. Da mito è diventato leggenda: a 35 anni e passa è il più anziano vincitore di un torneo dello Slam

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dal 1972, quando Ken Rosewall conquistò proprio lo Slam down un-der. Sono passati 45 anni, un’altra epoca. Cinque set in apnea contro il suo rivale storico, la sua nemesi, l’unico abitante della terra che nei confronti diretti con il fenomeno svizzero può dire di essere in largo vantaggio. Prima della finale degli Australian Open 2017 il bilancio re-citava 23-11 per il mancino spagno-lo, divario ancora più netto se limi-tato ai soli tornei dello Slam, in cui Rafa si era imposto in 9 sfide su 11. In tre ore e mezza spaziali (6-4 3-6 6-1 3-6 6-3) Federer ha spazzato via gli spettri del passato, gli è bastata una sola rivincita per dimenticare tutte le delusioni.

La sfida delle sfideFederer e Nadal tornavano a incro-ciarsi in una finale Slam dopo cinque anni e mezzo. Una festa per gli appas-sionati, un regalo inatteso e per que-sto ancor più prezioso. La loro rivali-tà, per quanto sportiva e “politically correct”, è una delle più belle e im-

portanti della storia dello sport, non solo del tennis. Non ci sono Djoko-vic o Murray che tengano: quando scendono in campo “Roger&Rafa” il mondo del tennis si ferma. La loro è la perfetta contrapposizione di stili: destro contro mancino, classico con-tro moderno, discese a rete contro passanti. Lo svizzero per battere lo

spagnolo più giovane di cinque anni non aveva che una strada: servire be-ne (20 gli ace) e velocizzare gli scam-bi per non cadere nella ragnatela di Rafa: non a caso ha collezionato 73 vincenti contro 35 dell’avversario. C’era poco da scoprire infatti sul di-segno tattico dello spagnolo, che si è affidato al suo diritto in top spin gio-

Qui sopra, dall’alto a ritroso, tutti i 18 titoli Slam conquistati da Federer, da Wimbledon 2003 all’Australian Open 2017. Sotto, in uno scatto senza tempo ecco il suo elegante rovescio a una mano, che è stato la chiave tecnica della finale vinta su Nadal

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cato sul rovescio a una mano dell’av-versario, per poi sfondare dall’altro lato in cerca del vincente. Contraria-mente al passato King Roger ha usato pochissimo il back di rovescio per non rallentare il gioco. Ha tolto il tempo a Rafa e dimostrato di aver risolto lo storico problema del passato: il diritto del maiorchino viaggia un po’ meno e il suo rovescio coperto funziona me-glio, quindi la diagonale sinistra non è più un calvario.

Le lacrimeDopo il match point King Roger è scop-piato a piangere come un bambino: lacrime di gioia che hanno cancellato un digiuno che durava da quasi 5 anni. Quello Slam numero 18 che un tempo sembrava scontato, con il passare delle stagioni era diventato difficile, addirit-tura un’utopia. Invece lui l’ha trasfor-mato in realtà, quando probabilmen-te non ci credeva più nessuno. Nadal avrebbe meritato questo titolo quanto lui e si è dimostrato un vero gentiluo-mo, orgoglioso per essere parte di una storia incredibile. Lo scorso ottobre si erano ritrovati a Manacor, dove Rafa ha inaugurato la sua accademia. Erano entrambi a pezzi e si limitarono a qual-che veloce scambio per la platea. Sono trascorsi solo tre mesi ed eccoli l’uno contro l’altro nell’atto conclusivo del primo Major del 2017.

Miracolo veroDi questo aveva bisogno il campione intramontabile che rientra nel circuito dopo sei mesi di stop per recuperare dal primo vero infortunio della carrie-ra (si era fatto male al ginocchio sini-stro scivolando mentre faceva il bagno alle figliolette giusto un anno fa) e ri-conquista uno Slam. Ce l’ha fatta vin-cendo tre incontri al quinto set contro avversari come Nishikori, Wawrinka e addirittura Nadal, tre top ten. Il capo-lavoro lo ha centrato proprio contro lo spagnolo che l’ha fatto piangere tante volte e costretto a lavorare il doppio. “So che questa è una pietra miliare nel-la mia carriera – ha sottolineato – un po’ come il Roland Garros del 2009, o il quinto Wimbledon consecutivo o il quinto US Open di fila. Ho sempre creduto di avere il gioco e le capacità fisiche e tecniche per vincere un al-tro Slam, perché tutte le volte in cui sono stato in forma ci sono andato vicino. Ma sapevo anche che sarebbe stato sempre più dura perché di fron-te avrei trovato avversari più giovani

Durante la premiazione, tra un ringraziamento e l’altro, Roger Federer ha avutoparole splendide per Nadal: “Il tennis è uno sport duro, si vince o si perde,ma oggi contro Rafa avrei accettato volentieri anche il pareggio”

5 Australian Open, 18 Slam, 89 titoli: i numeri di Re Roger Federer alla fine del 2016 per la prima volta dopo 14 anni era scivolato fuori dai top ten: grazie al trionfo australiano da oggi è risalito in decima posizione. Non conquistava uno Slam da quasi cinque anni: dopo Wimbledon 2012 aveva collezionato cinque semifinali e tre finali (Wimbledon 2014 e 2015 e US Open sempre nel 2015). I suoi numeri sono mostruosi: in totale vanta 28 finali nei Major con un bilancio di 18 successi (7 Wimbledon, 5 US Open, 5 Australian Open e un Roland Garros) e 10 sconfitte. Sono 89 i titoli conquistati in totale in carriera nel circuito maggiore: il primo a Milano nel 2001, 16 anni fa. A 35 anni e 174 giorni è il più anziano vin-citore Slam dell’era open dopo Ken Rosewall. L’australiano aveva 35 anni e 315 giorni quando trionfò agli US Open 1970, 36 anni e 73 giorni quando conquistò gli Australian Open 1971 e 37 anni e 62 giorni nel 1972 sempre nello Slam down under. La finale giocata agli Australian Open è la centesima partita di Federer a Melbourne con un bilancio di 87 vittorie e 13 sconfitte. Solo l’americano Jimmy Connors, oltre lo svizzero, ha disputato almeno 100 incontri nello stesso Slam nell’era open: 102 a Wimbledon e 115 agli US Open. Il fenomeno di Basilea ne conta 95 a Wimbledon, 89 agli US Open e 81 al Roland Garros. (a.m.)

TWEETS OF THE WEEK

Impossible? Improbable? Federable...

Gene Gnocchi 1 - Anch’io nel mio piccolo ho le lacrime agli occhi. Roger grazie di stare al mondo!!!

Gene Gnocchi 2 - Oggi Mirka mi sembra una gran gnocca e Ljubo un cappellone

Davide Cellini - Dio c’è, è svizzero e gioca a tennis

Pierpaolo Verri - “Sei bella come il quinto set tra Nadal e Federer”

Marco Cerciello - Vorrei che un giorno una ragazza mi dicesse:”Sei bello come il rovescio di Federer”

Mariagrazia Grimaldi - #FedererNadal vorrei che il mio fidanzato mi guardasse come

guarda @rogerfederer quando gioca

Daniele Grillo - Mi sto mangiando unghie di cui ignoravo anche l’esistenza…

Gaetano Scavuzzo - Prende più campo #Nadal che tutti gli operatori telefonici messi insieme

Ileana Dell’Oso - Per #FedererNadal ci sarebbe voluta la trasmissione a reti unificate

Piarat 21 - Se fossi un raccattapalle non ridarei nemmeno una pallina. Me le terrei tutte per ricordo

Pamela Lee - There’s impossible. There’s improbable. And then there’s Federable

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I due semifinalisti Stan Wawrinka (in alto) e Grigor Dimitrov (sopra): entrambi vicinia battere rispettivamente Roger Federere Rafael Nadal alle porte della finale

E Luca Nardi è un piccolo asso,vince a Tarbes il mondiale Under 14Non è uno Slam, ma è il mondiale Under 14. È Luca Nardi il vincitore del 35° Petits As di Tarbes (Francia, Grado 1). Il più importante del calendario, per l’appunto una sorta di mondiale di categoria che negli anni ha visto protagonisti campioni come Roger Federer, Rafael Nadal, Novak Djokovic, Andy Murray, Martina Hingis e Garbine Muguruza. Nella sfida per il titolo il marchigiano di Pesaro, quarta testa di serie, ha battuto per 6-2 7-5 il serbo Hamad Medjedovic. Per l’azzurrino titolo anche in doppio con Alessio Tramontin. L’ultimo italiano a vincere il torneo era stato Samuele Ramazzotti nel 2013.

Torneo Junior: Piros tra i maschi,ma è Marta Kostyuk a incantareI titoli junior degli Australian Open 2017 sono andati all’ungherese Zsombor Piros e all’ucraina Marta Kostyuk, partiti rispettivamente nelle vesti di numeri 15 e 11 dei seedings. Nato a Budapest nell’ottobre del 1999, Piros (vincitore a Milano dell’Avvenire nel 2014) ha disputato un torneo quasi perfetto che gli ha consentito di giungere in finale senza cedere un solo set e di prendersi una convincente rivincita in semi-finale sul francese Corentin Moutet, che lo aveva superato nel torneo di Taralgon. In una sola settimana ha cancellato l’incerto e altalenante curriculum del 2016 segnato da non poche sconfitte. Solo in finale Piros ha ceduto un set, il primo, al più quotato diciassettenne israeliano Yshuai Oliel autore dell’eliminazione del primo favorito, il cinese Yibing Wu. La grande sorpresa però è stata rappresentata dalla non ancora 15enne Marta Kostyuk, campionessa nonostante la sua limitatissima esperienza nel circuito under 18. A Melbourne ha chiuso la partita finale battendo per 7-5 1-6 6-4 l’assai più quotata elvetica Rebeka Masarova, ma già in semifinale aveva stupito con un 6-1 7-5 rifilato alla russa Elena Rybakina. L’ucrai-na è già nella scuderia di Ivan Ljubicic, coach di Roger Federer, e in maggio si è allenata a Monte-Carlo proprio sotto la guida di Ljubicic. Ai giornalisti, di fronte ai quali si è dimostrata molto in gamba nono-stante un inglese ancora non perfetto, ha detto di aver fatto un grosso salto di qualità proprio a partire da quel periodo di preparazione. Venendo agli azzurri, il miglior percorso attuato dai sette azzurrini in gara va ascritto al merito di Federico Iannaccone che è approdato agli ottavi di finale in virtù dei successi riportati sul giapponese Tajima e sull’australiano Crnokrak, prima di essere fermato dopo tre set dal francese Martineau. (Viviano Vespignani)

come Djokovic, Murray, Raonic. Que-sto successo ha un significato ancor più speciale perché è arrivato contro Nadal, colui che in carriera mi ha dato più dispiaceri”.

L’apoteosiQuello che è accaduto domenica sera dopo l’uscita dal campo non si è mai vi-sto prima e la dice lunga su cosa rappre-senti Federer, su quanto fosse mancato negli ultimi mesi. Ha attraversato i cor-ridoi dell’impianto di Melbourne Park con la coppa in spalla e la security a proteggerlo e si è affacciato sulla Marga-

ret Court Arena. Gli organizzatori ave-vano deciso di aprirla perché migliaia di fan che avevano seguito la sfida sul maxischermo potessero applaudirlo. Un brivido solo per una sua frase, “se l’anno prossimo tornerò in Australia”, che ha sparso l’allarme tra i suoi fan, tra i milioni di appassionati ammalia-ti dal suo tennis che è poesia. Il Mae-stro ha poi precisato: “Il 2016 è stato un anno difficile e vincere tre match al quinto set non mi aiuta di certo. Ma non ho mai pensato al ritiro”. Il più forte di sempre? Forse, ma conta poco. L’impor-tante è che continui a esserci.

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Serena non invecchia maiLa finale tra le sorelle Williams, e il 23° Major per la minore delle due,è un amarcord meraviglioso che consacra il primo Slam 2017 comeil torneo dei lieto fine. Ma non è l’unica cosa che ci resta da Melbourne...

DI ANDREA NIzzERO - FOTO GETTy IMAGES

Il tennis salverà il mondo? Viene da chiederselo, dopo uno degli eventi sportivi più emozionanti e positivi di questo secolo ormai

solo semi-nuovo. Un film con il co-pione degli Australian Open 2017 non sarebbe mai stato prodotto: sarebbe stato bollato come troppo buonista e troppo poco aderente al-la realtà. Una realtà che durante il torneo, fuori da Melbourne Park, ha fatto ulteriori passi avanti (o indie-tro) verso il buio. Il doppio lieto fine del torneo, poi, non avrebbe appas-sionato nessuno: quando mai vinco-no i buoni, ormai? Eppure, mentre il mondo dà un po’ l’impressione di andare a rotoli, il tennis ci ha mo-strato un piccolo ecosistema capace di generare tutta l’umanità di cui si sente così tanto la mancanza di que-sti tempi. A Melbourne hanno dato spettacolo atleti - ma prima di ciò, persone - di sessantacinque nazioni diverse. Donne e uomini, bianchi e neri, cristiani e musulmani, mille-nials e quarantenni. Gente che ha dedicato tutta una vita a un obietti-vo, che compete con degli avversari per realizzarlo, e di fronte alla scon-fitta spesso si precipita a rete ad abbracciare chi li ha appena battuti. Telecamere a portata o no. Non po-teva essere un film, è stato un gigan-tesco spot. Con un’unica differenza rispetto alla pubblicità: a Melbourne era tutto vero.

Il fiocco di SerenaIl weekend conclusivo degli Austra-lian Open è stato un regalo. Il fato ha raccolto tutto ciò che di bello aveva costruito negli ultimi vent’anni di questo sport, gli ha dato una spolve-rata, ha rimesso ordine, e l’ha confe-zionato con tanto di fiocco. Non ce ne vogliano Djokovic e Murray, non ce ne vogliano nemmeno Kerber e Radwanska. Venus e Serena, Roger e Rafa, non sono tutto ciò che il tennis

ha espresso negli ultimi 15, 20 anni, ovviamente. Ne sono, però, la quin-tessenza. Dentro la finale tra le due sorelle più straordinarie dello sport mondiale c’erano anche il passato e le storie delle loro avversarie, come parte fondamentale del loro percor-so. Nel 23° Slam vinto sabato da Se-rena ci sono le sconfitte brucianti, contro Henin, Stosur e Razzano, le paure legate a un piede martoriato e a una trombosi polmonare, le de-lusioni private e le esplosioni pub-bliche agli US Open, i mille dubbi che hanno attraversato la testa sua e di quelli che la tifavano, o com-mentavano. Ci sono le settimane al n.1 e quelle al n.2 per colpa (si legge “merito”) di Angelique Kerber, come ci sono le settimane fuori dai primi 100 a causa di una vita tanto entu-siasmante quanto difficile.

Commovente VenereNel torneo commovente disputato da Venus ci sono i sette anni e mezzo passati senza un palcoscenico come

una finale Slam, c’è la sindrome di Sjogren che ne ha reso difficilissima la parte finale di carriera, ci sono i 73 Slam che ha disputato (un record assoluto, tra maschile e femminile) e i sette che ha vinto. Nella finale di

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trambe c’è la mancanza di una sorella persa per strada, letteralmente, ucci-sa da un colpo di pistola a Compton, uno dei ghetti di fatto più duri e fer-tili degli Stati Uniti. Di quel quartiere di Los Angeles l’America aveva pau-ra, ma ne ha ricevuto una dose infini-ta di talento, dallo sport alla musica passando per il cinema, da Bob Bea-mon a Demar DeRozan, da Dr. Dre a Kendrick Lamar. Dire che quella delle Williams è la più bella e incredibile storia sportiva del pianeta non signi-fica esagerare: vuol dire riconoscere la realtà da cui sono uscite due ra-gazze che oggi sono star globali, ma che fino a poco prima di ieri hanno avuto tutto più difficile, donne nere nello sport dei gesti bianchi.

Storia di famigliaÈ una storia familiare, di amicizia, di solidarietà, di emancipazione e riscatto: “In nessun modo sarei ar-rivata a 23 senza di lei, in nessun modo sarei arrivata a uno senza di lei. In nessun modo sarei riuscita ad avere qualcosa di valore. Lei è la mia ispirazione, lei è l’unica ragio-ne per cui sono qui oggi e l’unica ragione per cui le sorelle Williams esistono. Quindi grazie, Venus, per ispirarmi a diventare la miglior gio-catrice che sarei potuta diventare”. Non c’è molto da aggiungere, se non quello che aveva detto Venus, pochi minuti prima: “Quella è la mia sorellina, ragazzi”. La sorellina Se-rena ha vinto 10 Slam da quando ha compiuto trent’anni, è la più anzia-na vincitrice Slam dell’Era Open e, senza che nemmeno lo sapesse, da questa settimana è di nuovo la nu-mero 1 del mondo.

Che cosa resteràdi questi Australian Open...RIECCO DIMITROV - Grigor Dimitrov ha 25 anni e, per come si è evoluto lui e per come è cambiato il tennis, si potrebbe sostenere che ha appena raggiunto la sua maturità agonistica. Lo possiamo criticare per non avere sfruttato a dovere il suo talento, o per non aver mantenuto le promesse che, per la verità, hanno fatto altri al posto suo. Fatto sta che, nonostante tutti i suoi difetti e lo stile poco originale, rimane un tennista formidabile che davanti a sé ha almeno un lustro di successi in potenza.

MIRACOLO MISCHA - Il ritorno di Mischa Zverev ad altissimi livelli, dopo essere stato praticamente un ex giocatore tra il 2011 e il 2015, in concomitanza con la crescita straor-dinaria del fratellino Alexander è l’altra grande storia familiare di questo torneo. Il gioco (e il diritto) con cui è riuscito a battere Andy Murray e arrivare nei suoi primi quarti di finale Slam è un altro piccolo miracolo di questi irripetibili Australian Open.

POCA DAVIS - Provate a indovinare che cos’hanno in comune i nomi che compongono questa lunga lista: Nadal, Federer, Murray, Wawrinka, Raonic, Nishikori, Cilic, Del Potro, Berdych, Gof-fin, Tsonga, Karlovic, Dodig e Tomic. La risposta corretta: nessuno di loro sarà in campo per il week-end di Coppa Davis già alle porte. Ne approfitterà Djokovic.

FAVOLOSA MIRJANA - Per una volta, l’abusatissimo riconoscimento di “favola del tor-neo” è quasi impossibile da attribuire, per eccesso di candidature valide. Gli Australian Open hanno deciso di riconoscerlo alla 34enne Mirjana Lucic, capace di raggiungere la sua secon-da semifinale a Melbourne a 19 anni di distanza dalla prima. In mezzo, un sacco di infortuni e una “lunga, grossa storia di cose che mi sono successe”.

CHE OCCHIO - Se proviamo a isolare i tre “upset” più clamorosi e imprevedibili degli ultimi dieci anni di tennis maschile, vengono in mente quasi subito tre incontri: Soderling-Nadal al Roland Garros del 2009, Stakhovsky-Federer a Wimbledon del 2013, Istomin-Djokovic a questi Australian Open. Tre outsider col botto, tutti targati “Lotto”. O si tratta di una particolare e fortunata coinci-denza, oppure il marchio sportivo italiano ha il miglior scout del circuito.

Parole dall’altro mondoOsservazioni azzardate - Dalla conferenza stampa di Serena Williams dopo il 2° turno:Giornalista: “È sembrata una prestazione un po’ così così. Qualche errore gratuito in più, qualche doppio fallo...”Serena: “Penso sia una cosa molto negativa da dire. Sei serio?”Giornalista: “Solo la mia osservazione”Serena: “Beh, avresti dovuto essere là fuori. Non sei molto gentile. Dovresti scusarti. Vuoi scusarti?”Giornalista: “Sì. Mi scuso”Serena: “Grazie molte”.

Johanna Konta e le domande che contano - “Devi tenere, credo, in testa le semplici cose che so-no importanti per te. Sei in salute? La tua famiglia lo è? Hai attorno persone che ami? Hai attorno persone che ti amano? So che può sembrare semplice e banale, ma...”

Lucic Baroni e un telegramma per i detrattori - “F*****o tutto e f*****o a chiunque ti dica che non ce la farai”

Dimitrov, le ragazze e il tennis - “C’è stato un tempo, un periodo, in cui non ero, come dire, pro-prio sicuro su come trattare le due cose allo stesso tempo. Ma si impara, si cresce, immagino. (…)Mi conosco un pochino meglio”.

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focus next gen

Questo ragazzoè Mmoh...lto forteMichael Mmoh è un grande atleta, si ispira a Andy Roddick e ha appena esordito in uno Slam. Il padre, ex n.105 Atp, gli diede il nome di Jordan e racconta: “Scoprii il suo amore per il tennis grazie a... un cesto rovesciato”

DI ALESSANDRO NIzEGORODCEW

FOTO GETTy IMAGES

Stati Uniti, Irlanda, Australia, Arabia Saudita e Nigeria. Il ta-lento di Michael Mmoh, astro nascente del tennis a stelle e

strisce, nasce da una commistione di culture, usi, abitudini, caratteristi-che fisiche e umane di ben 5 diversi paesi. Attualmente al n.193 Atp, il 19enne statunitense ha preso parte, dopo aver conquistato un invito tra-mite lo Usta Wild Card Challenge, al suo primo Australian Open. È giun-ta una sonora quanto comprensibi-le sconfitta contro Gilles Simon, ma il nativo di Riyadh sembra avere le carte in regola per imporsi nel cir-cuito Atp.

Dall’Arabia a WashingtonLa multiculturalità di Michael Mmoh ha radici profonde. Il padre Tony na-sce a Unugu, in Nigeria, e negli An-ni ’80 raggiunge da professionista la posizione 105 del ranking Atp. La madre, Geraldine O’Reilly, irlandese di nascita e con passaporto australia-no, lavora come infermiera in Arabia Saudita. L’incontro tra i due avviene negli Anni ’90 mentre Tony, termina-ta la carriera da giocatore, allena la nazionale locale di Coppa Davis. Mi-chael, chiamato così in onore di Jor-dan, nasce a Riyadh il 10 gennaio del 1998 dove cresce insieme ai fratelli Anthony, Ameka e Antoinette. Dopo pochi mesi di vita entra in contatto con il tennis. “Molti non credono a questa storia - racconta papà Tony - ma è assolutamente la realtà: la so-rella aveva ribaltato un cesto pieno di palline da tennis e Michael, che all’epoca aveva 8 mesi, si è allunga-to per bloccarne una con un grande riflesso. Credevo fosse un caso, ho

È appena entrato nei Top 200

Nome: Michael MmohNato a: Riyadh (Arabia Saudita),

il: 10 gennaio 1998 (19 anni)Altezza: 185 cm, peso: 85 kg.

Coach: Glenn Weiner; Ranking Atp: 193 Best Ranking: 190 (16 gennaio 2017)Titoli Challenger: 1; Titoli Futures: 4

Portafortuna,come papàMichael Mmoh ha rappresentato il portafor-tuna di Novak Djokovic nella vittoria al torneo di Wimbledon del 2015. Il serbo, dopo essersi allenato una prima volta con Mmoh, ha richie-sto di poter effettuare il warm up con il giova-ne statunitense anche prima della semifinale contro Richard Gasquet. La stessa cosa era accaduta al padre Tony nel 1988 durante l’O-limpiade di Seoul: Steffi Graf volle allenarsi ogni giorno, sino alla conquista della medaglia d’oro, con Mmoh Sr.

riprovato e il piccolo ha raggiunto nuovamente la pallina”. Le potenzia-lità atletiche e sportive di Michael so-no evidenti, ma è la passione per lo sport a rendere la sua carriera possi-bile. “A volte mi alzavo in piena not-te - spiega ancora Tony Mmoh - dopo aver sentito dei rumori provenire dal giardino e trovavo mio figlio che gio-

Michael Mmoh a colloquio con Becker, grande amico del padre Tony che ha spesso raccontato: “La prima voltache si sono parlati Michael volevasapere chi tra me e lui avessele gambe più muscolose”

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focus next gen

L’exploit di Marc PolmansNato in Sudafrica nel maggio del 1997 ma australiano di nazionalità, il gio-vane “aussie” è stato artefice di un sorprendente exploit nel torneo di doppio a Melbourne. Marc Polmans, numero 224 Atp in singolo e vincitore lo scorso anno di 4 titoli Futures, ha raggiunto la semifinale agli Australian Open in cop-pia con il connazionale Andrew Whittington, superando coppie di grandissimo livello come Nestor/Roger-Vasselin, Rojer/Tecau e soprattutto i leader mondia-li Mahut/Herbert, prima di arrendersi ai futuri vincitori Kontinen/Peers. Grazie a questo risultato Polmans è salito al n.78 del mondo di categoria. (al.ni)

Andrey Rublev: best rankingLa Next Gen si è fatta valere, a livello challenger, durante la seconda settimana degli Australian Open. Il coreano Hyeon Chung, oggi n.73 Atp, ha trionfato a Maui (Ha-waii) sconfiggendo in finale il giapponese Taro Daniel e conquistando il suo 8° titolo. Sul veloce indoor di Rennes (Francia) grande prestazione del russo classe ’97 Andrey Rublev, che si è preso il lusso di superare la testa di serie n.1 Jeremy Chardy oltre a Zemlja, Lee e Kavcic prima di arrendersi in finale 6-7 6-3 7-6 al lucky loser bielorusso Uladzimir Ignatik. Rublev raggiunge così il best ranking al n.121 Atp. (al.ni)

HASHTAG #NEXTGEN

Medvedev è già in Coppa DavisE si allena con “l’avversario” Nole

È tempo di Coppa Davis per molti ragazzi della Next Gen. Il russo Daniil Medvedev sarà impegna-to in trasferta contro la Serbia nel primo turno del World Group. Non è mancato un allenamento con l’avversario e numero 2 del mondo Novak Djokovic.

La Next Gen in InsalatieraIl weekend di Coppa Davis alle porte vedrà in campo molti under 21. In Ger-mania-Belgio protagonista assoluto sarà Alexander Zverev (insieme al fratello Mischa), mentre la Russia, nella difficile trasferta contro la Serbia di Djokovic, farà affidamento su Karen Khachanov e Daniil Medvedev. Il Canada di Raonic e Pospisil vedrà in rosa, per la seconda volta, il classe ’99 Denis Shapovalov, mentre il capitano della Repubblica Ceca Jaroslav Pospisil ha diramato la prima convocazione per il ’96 Zdenek Kolar. Impegnati nel Group 1 il cileno Garin, i coreani Chung, Lee e Kwon e i polacchi Majchrzak e Hurkacz. (al.ni)

cava a basket. Sport, sport e ancora sport, questa è la grande passione di Michael”. La famiglia Mmoh si trasfe-risce negli Stati Uniti, a Washington, e Michael inizia ad allenarsi alla IMG Acadedy di Bradenton, dove cresce considerevolmente sotto il profilo tecnico-tattico.

Sulle orme di A-RodLo stile di gioco di Michael Mmoh non è esaltante né particolarmente spettacolare, ma vanta grande soli-dità, concretezza e potenza. “Non vedrete mai, su un campo da tennis, un atleta migliore di Michael”, rac-conta il collega e amico Reilly Opel-ka. Fisicamente Mmoh è agile e allo stesso tempo potente, veloce e reat-tivo. Il servizio è l’arma principale del tennis del giovane statunitense, che non a caso si ispira al connazio-nale Andy Roddick.

I successi da juniorLa carriera giovanile di Michael Mmoh è folgorante. Nel 2011, a so-li 13 anni, supera le qualificazioni e raggiunge i quarti di finale nel Grade 4 di Dubai (battendo tra gli altri Ka-ren Khachanov, di due anni più gran-de). Pochi mesi dopo, sul cemento di Guatemala City, arriva il primo suc-cesso junior. A 14 anni supera il ta-bellone cadetto e un turno di main draw agli Us Open, ma è da fine 2014 a inizio 2015 che giungono i risultati di maggior prestigio: finale al presti-gioso Eddie Herr, sconfitto dall’amico Opelka, semifinale al Roland Garros, successo a Roehampton, quarti di fi-nale a New York e la seconda piazza nella classifica mondiale under 18. Il 2014 rappresenta anche la stagione del primo titolo da professionista nel Futures di Brownsville, mentre la vittoria challenger arriva nel 2016 a Knoxville. Nel 2016 la scalata è im-perterrita: 258 posizioni guadagnate in classifica dal numero 456 al 198, a dimostrazione di un talento che è ormai pronto a sbocciare.

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i numeri della settimana

“Roger 18”: 4 scalpi top

DI GIORGIO SPALLUTO - FOTO GETTy IMAGES

9 anni e 6 mesi è il tempo trascorso dall’ultima vittoria su Rafael Nadal sulla distanza dei 5 set. A Wimbledon 2007 Federer aveva ottenuto quella che finoa 3 giorni fa era la sua unica vittoria al 5°set in uno Slam contro uno dei Fab4. Piùin generale, Roger non batteva un Top 5in uno Slam dal Roland Garros 2009 quando sconfisse il n.5 Del Potro. A Melbournene ha battuti 2: Wawrinka e Nishikori.

5 i titoli vinti dallo svizzero agli Australian Open che diventano il 3° torneo dello Slam che Federer si è aggiudicato per almeno 5 volte, insieme agli Us Open (5 trionfi)e Wimbledon (7). Roger è il primo tennista nella storia a imporsi per almeno 5 voltein 3 slam diversi.

4 i Top 10 battuti da Roger Federer agli Aus Open: Berdych al 3° turno, Nishikori agli ottavi, Wawrinka in semifinale e Nadal in finale. L’ultimo a trionfare in uno Slam battendo 4 Top 10 fu Mats Wilanderal Roland Garros del 1982.

3 le vittorie al 5° set per Roger Federer in questa edizione degli Australian Open. L’elvetico non aveva mai vinto 3 maratonenel corso di uno stesso Slam.

17 il ranking del campione elvetico che diventa il tennista dalla classifica più bassa a vincere uno Slam dal Roland Garros 2004, quando si impose Gaudio da n.44 al mondo. L’ultimo a vincere gli Australian Open conuna classifica più bassa fu Thomas Johansson (18) nel 2002, mentre l’ultima voltain cui un tennista accreditato della 17a testa di serie aveva vinto un torneo dello Slam, risaliva agli Us Open 2002 quandoa trionfare fu Pete Sampras.

I primi 20 del ranking AtpPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Andy Murray (GBR) 115402 Novak Djokovic (SRB) 98253 Stan Wawrinka (SUI) 56954 Milos Raonic (CAN) 49305 Kei Nishikori (JPN) 48306 Rafael Nadal (ESP) 43857 Marin Cilic (CRO) 35608 Dominic Thiem (AUT) 35059 Gael Monfils (FRA) 3445

10 Roger Federer (SUI) 326011 David Goffin (BEL) 293012 Tomas Berdych (CZE) 279013 Grigor Dimitrov (BUL) 276514 Jo-Wilfried Tsonga (FRA) 268515 Nick Kyrgios (AUS) 241516 Roberto Bautista Agut (ESP) 235017 Lucas Pouille (FRA) 213118 Richard Gasquet (FRA) 197519 Ivo Karlovic (CRO) 187520 Jack Sock (USA) 1855

I PRIMI 16 DELLA ATP RACE TO MILANPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Daniil Medvedev (RUS) 1602 Hyeon Chung (KOR) 1573 Andrey Rublev (RUS) 1304 Alexander Zverev (GER) 905 Ernesto Escobedo (USA) 826 Noah Rubin (USA) 787 Alex De Minaur (AUS) 778 Frances Tiafoe (USA) 76

Pos. Nome (nazionalità) Punti9 Alexander Bublik (KAZ) 73

10 Karen Khachanov (RUS) 6511 Omar Jasika (AUS) 4812 Christian Garin (CHI) 4413 Jared Donaldson (USA) 4214 Reilly Opelka (USA) 3515 Blake Mott (AUS) 3516 Duckhee Lee (KOR) 34

I primi 20 italiani del ranking AtpPos. Rank. Nome Punti

1 43 Paolo Lorenzi 10422 48 Fabio Fognini 9803 68 Andreas Seppi 7254 124 Alessandro Giannessi 4845 131 Thomas Fabbiano 4466 149 Luca Vanni 4007 172 Stefano Napolitano 3268 178 Federico Gaio 3219 190 Marco Cecchinato 294

10 216 Matteo Donati 24811 220 Lorenzo Giustino 24112 227 Riccardo Bellotti 23113 247 Salvatore Caruso 21114 265 Andrea Arnaboldi 19415 270 Filippo Volandri 190

16 298 Gianluigi Quinzi 16517 307 Lorenzo Sonego 16218 310 Alessandro Bega 16019 327 Stefano Travaglia 14620 338 Gianluca Mager 141

Le prime 20 del ranking WtaPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Serena Williams (USA) 77802 Angelique Kerber (GER) 71153 Karolina Pliskova (CZE) 52704 Simona Halep (ROU) 50735 Dominika Cibulkova (SVK) 49856 Agnieszka Radwanska (POL) 49157 Garbine Muguruza (ESP) 47208 Svetlana Kuznetsova (RUS) 39159 Madison Keys (USA) 3897

10 Johanna Konta (GBR) 370511 Venus Williams (USA) 353012 Petra Kvitova (CZE) 341513 Elina Svitolina (UKR) 295514 Carla Suarez Navarro (ESP) 262515 Timea Bacsinszky (SUI) 240716 Elena Vesnina (RUS) 235717 Barbora Strycova (CZE) 229518 Caroline Wozniacki (DEN) 229519 Victoria Azarenka (BLR) 216120 Coco Vandeweghe (USA) 2136

Le prime 20 italiane del ranking WtaPos. Rank. Nome Punti

1 21 Roberta Vinci 20902 47 Sara Errani 11453 74 Camila Giorgi 8194 100 Francesca Schiavone 6595 144 Karin Knapp 4086 213 Jasmine Paolini 2467 231 Martina Trevisan 2198 281 Jessica Pieri 1659 304 Anastasia Grymalska 146

10 335 Camilla Rosatello 12011 338 Georgia Brescia 11812 349 Martina Di Giuseppe 10813 354 Cristiana Ferrando 10514 355 Giulia Gatto-Monticone 10515 370 Claudia Giovine 100

16 413 Nastassja Burnett 8117 421 Martina Caregaro 7918 457 Angelica Moratelli 7119 467 Deborah Chiesa 6920 475 Alice Matteucci 67

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terza pagina

DI ALESSANDRO MASTROLUCA

FOTO GETTy IMAGES

È la scommessa definitiva di Fabio Fognini. E vivrà da spettatore certo non neutrale Argentina-Ita-lia di Coppa Davis. Franco Davin,

argentino di Pehuajó, le sue soddisfa-zioni migliori se l’è prese da allenato-re, con Juan Martin Del Potro e Grigor Dimitrov. Da giocatore non ha saputo mantenere le aspettative maturate ne-gli anni da junior. E con l’Italia ha anco-ra un conto in sospeso. È il 1987, sta affrontando John McEn-roe nell’unico anno in cui si presenta al Foro Italico. Il numero 1 è sotto di un set e di un break, quando per due volte si spengono le luci e su quanto fossero davvero casuali quei guasti fioriscono leggende. Dopo la partita, papà Jose Maria incontra Guillermo Salatino, il decano dei giornalisti di tennis d’Argentina, in un ristorante di Roma. “Che partita che ha giocato Franco oggi! - gli dice Salatino - Ah sì, come è stata?”. Non sapeva che il figlio era andato vicinissimo a battere il nu-mero 1 del mondo.

Dalla provincia al Banana BowlUn episodio che dice molto sulla fa-miglia e sulla storia di Franco Davin. Scopre il tennis praticamente per ca-so, da bambino in una colonia estiva. A 9 anni è campione provinciale, a 10 vince il primo torneo nazionale, a 12 i campionati sudamericani e a 13 il Ba-nana Bowl. “Era già allora un ragazzo responsabile, obbediente, con qualità davvero speciali” ricorsa il suo primo maestro. Entra presto a far parte della scuola di Tandil con i fratelli Guillermo e Maria Perez-Roldan e della futura nu-mero 29 del mondo Patricia Tarabini, figlia di Anibal “El Conejo”, attaccante di Estudiantes e Boca Juniors. È uno dei

Franco Davin, un baby prodigioL’attuale coach di Fabio Fognini è il più giovane ad aver vinto un match ATP nell’era Open. In Italia ha vinto due dei tre tornei in carriera. Il primo turno di Davis per lui non sarà una partita come le altre

WikiDavin,la scheda Nato a Pehuajó (Argentina), l’11 gennaio 1970, Franco Davin ha toccato il best ranking di numero 30 del mondo l’8 ottobre 1990. In carriera vanta tre titoli ATP e un quarto di finale al Roland Garros nel 1991. Oggi è il coach di Fabio Fognini.

più precoci giovani della sua genera-zione, a 14 anni ha già punti ATP. Ne ha compiuti 15 da un mese quando supe-ra a Buenos Aires Hans Gildemeister: è il più giovane ad aver vinto un match ATP nell’era Open.

Tre tornei vinti sul “rosso”Dalle premesse alle promesse lo scarto non è però così breve. Davin non man-tiene quanto previsto. Proprio a Buenos Aires nel 1986, un anno dopo la vittoria da record, gioca e perde la prima finale

in carriera. Ha un tennis completo, di qualità, ma vincerà solo tre titoli, in tor-nei non di prima fascia, tutti sulla ter-ra rossa. Ha un feeling particolare con l’Italia. Festeggia il primo torneo nel 1989 a Saint-Vincent su Juan Aguilera, che piega anche l’anno dopo a Palermo, nella sua stagione migliore in cui tocca il best ranking di numero 30 del mon-do e perde due finali: all’Estoril contro Emilio Sanchez e ad Atene con l’olande-se Mark Koevermans, che l’anno dopo vedrà i tifosi del Pietrangeli lanciare in campo un panino con la mortadella durante il match con Alberto Mancini e vanificare il punto che l’avrebbe porta-to al match point.Dopo i quarti al Roland Garros 1991, vive anni difficili. Il terzo titolo, a Bu-carest su Ivanisevic nel 1994, non lo risolleva e un infortunio alla spalla gli fa perdere buona parte del 1996. Nel 1997 sta giocando le qualificazioni del Challenger di Barletta contro il belga Tom Vanhoudt. Vince il primo set, per-de il secondo e va a stringere la mano all’avversario, sorpreso, e all’arbitro, ancora più incredulo. La motivazioni: “Sento che non voglio più giocare, mi ritiro dal tennis”.

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Effetti speciali da San PietroburgoWta live, dove un anno fa vinse RobertaDopo due settimane dell’altro mondo, il circuito riparte dall’Europa. Lo fa con le ragazze del tour Wta impegnate a San Pietroburgo, sul veloce russo, dove organizzatori e giocatrici ci hanno abituato a grandi “effetti speciali”. E infatti nel 2016 vinse Roberta Vinci. Tornano anche orari più accessibili, senza più la necessità di rincorrere il fuso.

Week-end di Davis: tre giorni di dirette al fianco degli azzurriGiovedì 2

00:00 - WTASan Pietroburgo (replica)03:00 - WTASan Pietroburgo (replica)04:00 - WTASan Pietroburgo (replica)06:00 - LIVE WTA Taiwan07:45 - La Voce delle Regioni 08:00 - LIVE WTA Taiwan 09:00 - LIVE WTA San Pietroburgo 11:00 - LIVE WTA San Pietroburgo 13:00 - LIVE WTA San Pietroburgo 15:00 - Supertennis Today 15:30 - ATP Magazine 16:00 - La Voce delle Regioni 16:15 - Supertennis Today 16:30 - LIVE WTA San Pietroburgo 18:30 - Supertennis Today 18:45 - WTA Taiwan (differita) 20:45 - La Voce delle Regioni 21:00 - WTA Sanpietroburgo (replica) 23:00 - WTA Sanpietroburgo (replica)

Venerdì 301:00 - WTASan Pietroburgo (replica)03:00 - WTASan Pietroburgo (replica)05:00 - ATP Magazine 05:30 - Circolando 06:00 - LIVE WTA Taiwan 07:45 - La Voce delle Regioni 08:00 - LIVE WTA Taiwan 09:00 - LIVE WTASan Pietroburgo11:00 - LIVE WTASan Pietroburgo13:00 - LIVE WTASan Pietroburgo 14:45 - Supertennis Today 15:00 - LIVE COPPA DAVIS Argentina vs Italia 17:30 - Supertennis Today 18:00 - LIVE COPPA DAVIS Argentina vs Italia 20:45 - Supertennis Today 21:15 - Coppa Davis Croazia vs Spagna (differita)

Sabato 400:00 - Coppa Davis Croazia vs Spagna (differita) 02:30 - WTA San Pietroburgo (differita) 04:30 - WTA Taiwan (differita) 06:15 - WTA Taiwan (differita) 08:00 - LIVE WTA Taiwan SF1 09:45 - La Voce delle Regioni 10:00 - LIVE WTA Taiwan SF2 12:00 - LIVE WTA San Pietroburgo SF1 13:45 - Supertennis Today 14:00 - LIVE WTA San Pietroburgo SF2 16:00 - LIVE COPPA DAVIS Argentina vs Italia 18:45 - Supertennis Today 19:00 - Coppa Davis Croazia vs Spagna (differita) 21:30 - La Voce delle Regioni 23:15 - Coppa Davis Argentina vs Italia (replica)

Domenica 502:00 - WTA Taiwan SF (replica) 04:00 - WTA San Pietroburgo (replica) 06:00 - LIVE WTA Taiwan 08:00 - Coppa Davis Crozaia vs Spagna (replica) 10:30 - Coppa Davis Argentina vs Italia (replica) 12:30 - WTA Taiwan Finale (replica) 14:30 - Supertennis Today 15:00 - LIVE COPPA DAVIS Argentina vs Italia 17:45 - Supertennis Today 18:00 - LIVE COPPA DAVIS Argentina vs Italia 20:45 - Supertennis Today 21:00 - Coppa Davis Croazia vs Spagna (differita) 23:30 - WTA San Pietroburgo (differita)

Lunedì 601:00 - Coppa Davis Argentina vs Italia (replica) 03:30 - Coppa Davis Croazia vs Spagna (replica) 06:00 - WTA Taiwan Finale (replica) 08:00 - WTA San Pietroburgo Finale (replica) 10:00 - Coppa Davis Argentina vs Italia (replica) 12:30 - Coppa Davis Argentina vs Italia (replica) 15:00 - LIVE ATP 250 Sofia 16:45 - La Voce delle Regioni 17:00 - LIVE ATP 250 Sofia 19:00 - LIVE ATP 250 Quito 21:00 - LIVE ATP 250 Quito 23:45 - ATP 250 Quito (differita)

Martedì 700:30 - LIVE ATP 250 Quito 02:30 - ATP 250 Sofia (replica) 04:15 - ATP 250 Sofia (replica) 06:00 - ATP 250 Quito (replica) 08:15 - Coppa Davis Argentina vs Italia (replica) 12:00 - LIVE ATP 250 Montpellier 13:45 - La Voce delle Regioni 14:00 - LIVE ATP 250 Montpellier 16:00 - LIVE ATP 250 Montpellier 17:00 - LIVE ATP 250 Sofia 19:00 - LIVE ATP 250 Montpellier 20:00 - LIVE ATP 250 Quito21:45 - La Voce delle Regioni 22:00 - LIVE ATP 250 Quito

Mercoledì 800:30 - LIVE ATP 250 Quito 02:30 - ATP 250 Sofia (replica) 04:30 - ATP 250 Sofia (replica) 06:00 - ATP 250 Montpellier (replica) 08:00 - ATP 250 Montpellier (replica) 09:45 - La Voce delle Regioni 10:00 - ATP 250 Quito (replica) 11:30 - Magazine WTA 12:00 - LIVE ATP 250 Montpellier 13:45 - La Voce delle Regioni 14:00 - LIVE ATP 250 Montpellier 16:00 - LIVE ATP 250 Montpellier 17:00 - LIVE ATP 250 Sofia 19:00 - LIVE ATP 250 Montpellier 20:00 - LIVE ATP 250 Quito 21:45 - La Voce delle Regioni 22:00 - LIVE ATP 250 Quito

il tennis in tv

NB: il palinsesto è soggetto a modifiche. In rosso gli eventi live, in giallo le News, in verde le prime emissioni, in azzurro le differite e in viola gli speciali

I nostri a Buenos AiresS

uperTennis ci sarà. Ancora una volta di fianco agli azzurri. È uffi-ciale, l’emittente della Federazio-ne Italiana Tennis, visibile sul ca-

nale n.64 del digitale terrestre, porterà nelle case degli Italiani - gratuitamente e in chiaro - l’impegno della nostra Na-zionale, di scena a Buenos Aires per l’incontro di Coppa Davis che la vedrà opposta all’Argentina detentrice del titolo. Così gli appassionati potranno godersi le gesta dei ragazzi di capitan Corrado Barazzutti, in diretta per tutto il week-end che segna l’inizio dell’av-ventura nel World Group 2017.

Campioni in caricaLa sfida è complicata, perché si va in trasferta e lo si fa di fronte ai campioni in carica. Privi, è vero, di quel Juan Mar-tin Del Potro che è stato decisivo nella cavalcata trionfale conclusa a fine 2016 in Croazia. L’Italia si presenta sulla terra

rossa del Parque Sarmiento (6.000 po-sti a sedere) con Simone Bolelli (al rien-tro), Fabio Fognini, Paolo Lorenzi e An-dreas Seppi. E sono proprio gli ultimi due i più in forma, almeno secondo il ruolino di marcia dell’ultimo semestre. Daniel Orsanic, capitano della squadra argentina, risponde con Leonardo Ma-yer, Guido Pella, Diego Schwartzman e Carlos Berlocq. Oltre alle dirette, nella settimana della Davis, partono anche gli studi di continuità SuperTennis To-day. Per una super-sfida da godersi in prima fila, dal divano di casa.

Fabio Fognini, con Seppi, Lorenzi e Bolelli, sfida l’Argentina a Buenos Aires

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in italia

È il mese della fase 2Proseguono in tutta Italia i Campionati Provinciali di Quarta Categoriadi singolare e di doppio (maschile e femminile). Ma dal 18 febbraio scattano anche i primi Open Bnl di Piemonte e Toscana. Il 23 via anche in Umbria

Siamo quasi alla Fase 2. I Cam-pionati Provinciali di Quarta Ca-tegoria, primo passo delle pre-qualificazioni agli Internazionali

BNL d’Italia 2017 proseguono a spron battuto. Con 44 tornei soltanto in feb-braio. Ma febbraio è anche il mese che segna l’inizio del passo successivo, quello degli Open BNL su scala regiona-le. Si parte il 18, con il doppio appunta-mento di Toscana e Piemonte: si gioca rispettivamente al Match Ball Firenze e al Monviso Sporting Club. Solo qualche giorno, il 23, si accoda anche l’Umbria con la tappa del Tc Open di Orvieto. Da marzo in poi tocca a tutte le altre regio-ni: Sardegna, Puglia, Campania e così via. Nel frattempo però continuano ad arrivare i nomi dei qualificati dai tabel-loni di Quarta Categoria.

Già 1.403 gi iscrittiIntanto val la pena fare il punto sul nu-mero degli iscritti. Quando siamo an-cora lontanissimi dalla metà del conto, i partecipanti nelle varie tappe hanno già abbondamente superato quota mil-le e puntano al muro dei 1.500. 1.403 gli iscritti fin qui conteggiati, in non più di una ventina di tappe sulle oltre 120 in programma fino a marzo. Come detto, provincia che vai, qualificati che trovi. A Novara, dove si sono conclusi i tornei di singolare disputati al Well-ness For Life di Oleggio e al Tc Cerano, hanno conquistato la qualificazione nel singolare maschile Stefano Morsanuto (4.1) e Alberto Stanzione (4.1), mentre nel femminile Sara Grassi (4.4). Nel doppio, pass guadagnati da Flavio Pac-chiotti (4.1) e Giovanni Rossetti (4.6), oltre a Mattia Moro (4.1) ed Enzo Aina (4.2). Nel doppio femminile, avanti Ca-milla Angioni Martino (4.3) e Gaia Ma-duzzi (4.Nc).

I qualificati alla Fase 2Per la fase 2 in ogni regione verrà organizzato un torneo di conclusio-ne di Quarta di singolare e doppio, maschile e femminile. Va sempre ricordato che il numero di giocatori

che viene promosso al tabellone re-gionale di conclusione della sezione Quarta Categoria dipende dal nume-ro di iscritti dei vari tornei, seguendo questo schema: da 1 a 16 giocatori partecipanti: 1 qualificato; da 17 a 32 giocatori partecipanti: 2 quali-ficati; da 33 a 64 giocatori parteci-panti: 3 qualificati; da 65 giocatori partecipanti: 4 qualificati; da 1 a 8 coppie partecipanti: 1 coppia quali-ficata; da 9 a 16 coppie partecipanti: 2 coppie qualificate; da 17 coppie partecipanti: 3 coppie qualificate.

REGIONE Provincia DATA Circolo DATA M/FTOSCANA Firenze (FI) 27-dic MATCH BALL FIRENZE 9-gen M/FTOSCANA Siena (SI) 27-dic CT SIENA 15-gen M/FPIEMONTE Verbano-Cusio-Ossola (VB) 27-dic TENNIS VERBANIA 5-feb MTOSCANA Prato (PO) 2-gen CT ETRURIA 15-gen M/FTOSCANA Arezzo (AR) 2-gen C.T. AREZZO 16-gen M/FTOSCANA Lucca (LU) 2-gen CT LUCCA 16-gen M/FTOSCANA Massa-Carrara (MS) 2-gen CLUB NAUTICO 16-gen M/FPIEMONTE Novara (NO) 2-gen WELLNESS FOR LIFE/TC CERANO 12-feb M/FPIEMONTE Torino (TO) 2-gen STAMPA SPORTING 18-feb FPIEMONTE Torino (TO) 2-gen CT LE PLEIADI 18-feb MLOMBARDIA Varese (VA) 3-gen AMICI DEL TENNIS 22-gen M (S)LOMBARDIA Varese (VA) 3-gen T.C. TRADATE 22-gen F (S)TOSCANA Pistoia (PT) 5-gen T.C. COLLEVITI 15-gen M/FTOSCANA Pisa (PI) 7-gen TC TORRETTA WHITE 22-gen M/FPIEMONTE Vercelli (VC) 7-gen 360° SPORT 12-feb M/FTOSCANA Livorno (LI) 9-gen TC LIVORNO 23-gen M/FPIEMONTE Biella (BI) 14-gen I FAGGI-CT BIELLA 18-feb M/FPIEMONTE Cuneo (CN) 14-gen CUNEESE TENNIS/VEHEMENTIA/OLIMPIA FOSSANO 18-feb M/FTOSCANA Grosseto (GR) 14-gen CT GROSSETO M - TC EUROPA 2000 F 22-gen M/FVALLE D'AOSTA Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste (AO) 21-gen T.C. CHATILLON - SAINT VINCENT 5-feb M/FPIEMONTE Alessandria (AL) 21-gen TENNIS PARADISO VALENZA 12-mar M/FPIEMONTE Verbano-Cusio-Ossola (VB) 21-gen AST OMEGNA 5-feb FSARDEGNA Cagliari (CA) + Medio Campidano (VS) 23-gen SPORTING CT QUARTU 5-feb M/FPIEMONTE Asti (AT) 28-gen DLF ASTI 18-feb M/FSARDEGNA Sassari (SS) 30-gen CIRCOLO TENNIS CASTELSARDO 12-feb M/FSARDEGNA Ogliastra (OG) + Olbia Tempio (OT) 30-gen TENNIS CLUB ARZACHENA 12-feb M/FUMBRIA Perugia (PG) 1-feb T.C. PERUGIA 15-feb M/FUMBRIA Terni (TR) 1-feb T.C. TERNI 15-feb M/FEMILIA ROMAGNA Reggio nell'Emilia (RE) 4-feb C.T. ALBINEA 12-feb FLOMBARDIA Bergamo (BG) 4-feb T.C. ROMANO 19-feb M/FLOMBARDIA Pavia (PV) 4-feb BREAK POINT 19-feb MCALABRIA Catanzaro (CZ) 11-feb C.T. LAMEZIA 4-mar M/FCALABRIA Crotone (KR) 11-feb ISOLA TENNIS CLUB 4-mar MCALABRIA Vibo Valentia (VV) 11-feb SPORTING VIBO (nuova aff.2017) 4-mar M/FSARDEGNA Carbonia-Iglesias (CI) 13-feb TENNIS CLUB CARBONIA 26-feb M/FSARDEGNA Nuoro (NU) + Oristano (OR) 13-feb CIRCOLO TENNIS MACOMER 26-feb M/FBASILICATA Potenza (PZ) 17-feb C.T. MELFI 26-feb M/FABRUZZO Chieti (CH) 17-feb C.T. CHIETI 3-mar M/FTRENTO Trento (TN) 17-feb C.T. TRENTO 4-mar M/FLOMBARDIA Milano (MI)+ Monza Brianza + Lodi 17-feb QUANTA VILLAGE 5-mar M/FEMILIA ROMAGNA Reggio nell'Emilia (RE) 18-feb C.T. ALBINEA 26-feb MCALABRIA Cosenza (CS) 18-feb T.C. RENDE 4-mar M/FCALABRIA Crotone (KR) 18-feb ASD VALENTINO 4-mar FCALABRIA Reggio di Calabria (RC) 18-feb C.T. POLIMENI 4-mar FCALABRIA Reggio di Calabria (RC) 18-feb ACCADEMIA DEL TENNIS 4-mar MEMILIA ROMAGNA Parma (PR) 18-feb PLANET TRAVERSETOLO 5-mar M/FPUGLIA Bari (BA) 23-feb SOCIETA' GINNASTICA ANGIULLI 5-mar M/FPUGLIA Barletta-Andria-Trani (BT) 23-feb CIRCOLO TENNIS "SIMMEN" BARLETTA 5-mar M/FPUGLIA Brindisi (BR) 23-feb CIRCOLO TENNIS OSTUNI 5-mar M/FPUGLIA Foggia (FG) 23-feb TENNIS CLUB FOGGIA 5-mar M/FPUGLIA Lecce (LE) 23-feb CIRCOLO TENNIS LECCE 5-mar M/FPUGLIA Taranto (TA) 23-feb CIRCOLO TENNIS TARANTO 5-mar M/FBASILICATA Matera (MT) 24-feb C.T. MATERA 5-mar M/F

INTERNAZIONALI BNL D'ITALIA 2017cliccare sul circolo sottolineato per i relativi tabelloni

REGIONE Provincia DATA Circolo DATA M/FTOSCANA Firenze (FI) 27-dic MATCH BALL FIRENZE 9-gen M/FTOSCANA Siena (SI) 27-dic CT SIENA 15-gen M/FPIEMONTE Verbano-Cusio-Ossola (VB) 27-dic TENNIS VERBANIA 5-feb MTOSCANA Prato (PO) 2-gen CT ETRURIA 15-gen M/FTOSCANA Arezzo (AR) 2-gen C.T. AREZZO 16-gen M/FTOSCANA Lucca (LU) 2-gen CT LUCCA 16-gen M/FTOSCANA Massa-Carrara (MS) 2-gen CLUB NAUTICO 16-gen M/FPIEMONTE Novara (NO) 2-gen WELLNESS FOR LIFE/TC CERANO 12-feb M/FPIEMONTE Torino (TO) 2-gen STAMPA SPORTING 18-feb FPIEMONTE Torino (TO) 2-gen CT LE PLEIADI 18-feb MLOMBARDIA Varese (VA) 3-gen AMICI DEL TENNIS 22-gen M (S)LOMBARDIA Varese (VA) 3-gen T.C. TRADATE 22-gen F (S)TOSCANA Pistoia (PT) 5-gen T.C. COLLEVITI 15-gen M/FTOSCANA Pisa (PI) 7-gen TC TORRETTA WHITE 22-gen M/FPIEMONTE Vercelli (VC) 7-gen 360° SPORT 12-feb M/FTOSCANA Livorno (LI) 9-gen TC LIVORNO 23-gen M/FPIEMONTE Biella (BI) 14-gen I FAGGI-CT BIELLA 18-feb M/FPIEMONTE Cuneo (CN) 14-gen CUNEESE TENNIS/VEHEMENTIA/OLIMPIA FOSSANO 18-feb M/FTOSCANA Grosseto (GR) 14-gen CT GROSSETO M - TC EUROPA 2000 F 22-gen M/FVALLE D'AOSTA Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste (AO) 21-gen T.C. CHATILLON - SAINT VINCENT 5-feb M/FPIEMONTE Alessandria (AL) 21-gen TENNIS PARADISO VALENZA 12-mar M/FPIEMONTE Verbano-Cusio-Ossola (VB) 21-gen AST OMEGNA 5-feb FSARDEGNA Cagliari (CA) + Medio Campidano (VS) 23-gen SPORTING CT QUARTU 5-feb M/FPIEMONTE Asti (AT) 28-gen DLF ASTI 18-feb M/FSARDEGNA Sassari (SS) 30-gen CIRCOLO TENNIS CASTELSARDO 12-feb M/FSARDEGNA Ogliastra (OG) + Olbia Tempio (OT) 30-gen TENNIS CLUB ARZACHENA 12-feb M/FUMBRIA Perugia (PG) 1-feb T.C. PERUGIA 15-feb M/FUMBRIA Terni (TR) 1-feb T.C. TERNI 15-feb M/FEMILIA ROMAGNA Reggio nell'Emilia (RE) 4-feb C.T. ALBINEA 12-feb FLOMBARDIA Bergamo (BG) 4-feb T.C. ROMANO 19-feb M/FLOMBARDIA Pavia (PV) 4-feb BREAK POINT 19-feb MCALABRIA Catanzaro (CZ) 11-feb C.T. LAMEZIA 4-mar M/FCALABRIA Crotone (KR) 11-feb ISOLA TENNIS CLUB 4-mar MCALABRIA Vibo Valentia (VV) 11-feb SPORTING VIBO (nuova aff.2017) 4-mar M/FSARDEGNA Carbonia-Iglesias (CI) 13-feb TENNIS CLUB CARBONIA 26-feb M/FSARDEGNA Nuoro (NU) + Oristano (OR) 13-feb CIRCOLO TENNIS MACOMER 26-feb M/FBASILICATA Potenza (PZ) 17-feb C.T. MELFI 26-feb M/FABRUZZO Chieti (CH) 17-feb C.T. CHIETI 3-mar M/FTRENTO Trento (TN) 17-feb C.T. TRENTO 4-mar M/FLOMBARDIA Milano (MI)+ Monza Brianza + Lodi 17-feb QUANTA VILLAGE 5-mar M/FEMILIA ROMAGNA Reggio nell'Emilia (RE) 18-feb C.T. ALBINEA 26-feb MCALABRIA Cosenza (CS) 18-feb T.C. RENDE 4-mar M/FCALABRIA Crotone (KR) 18-feb ASD VALENTINO 4-mar FCALABRIA Reggio di Calabria (RC) 18-feb C.T. POLIMENI 4-mar FCALABRIA Reggio di Calabria (RC) 18-feb ACCADEMIA DEL TENNIS 4-mar MEMILIA ROMAGNA Parma (PR) 18-feb PLANET TRAVERSETOLO 5-mar M/FPUGLIA Bari (BA) 23-feb SOCIETA' GINNASTICA ANGIULLI 5-mar M/FPUGLIA Barletta-Andria-Trani (BT) 23-feb CIRCOLO TENNIS "SIMMEN" BARLETTA 5-mar M/FPUGLIA Brindisi (BR) 23-feb CIRCOLO TENNIS OSTUNI 5-mar M/FPUGLIA Foggia (FG) 23-feb TENNIS CLUB FOGGIA 5-mar M/FPUGLIA Lecce (LE) 23-feb CIRCOLO TENNIS LECCE 5-mar M/FPUGLIA Taranto (TA) 23-feb CIRCOLO TENNIS TARANTO 5-mar M/FBASILICATA Matera (MT) 24-feb C.T. MATERA 5-mar M/F

INTERNAZIONALI BNL D'ITALIA 2017cliccare sul circolo sottolineato per i relativi tabelloni

I prossimi tornei con la data d’inizio e fine

BOLZANO Bolzano/Bozen (BZ) 25-feb C.T. ORTISEI 3-mar M/FVENETO Belluno (BL) 25-feb T.C. SEDICO 5-mar M/FVENETO Padova (PD) 25-feb CANOTTIERI PADOVA 5-mar M/FVENETO Rovigo (RO) 25-feb C.T. ROVIGO 5-mar M/FVENETO Treviso (TV) 25-feb EUROTENNIS 5-mar M/FVENETO Venezia (VE) 25-feb GREEN GARDEN 5-mar M/FVENETO Verona (VR) 25-feb SPORTING LUGAGNANO 5-mar M/FVENETO Vicenza (VI) 25-feb TENNIS COMUNALI 5-mar M/FCAMPANIA Avellino (AV) 25-feb AVELLINO TENNIS ACADEMY 5-mar M/FCAMPANIA Benevento (BN) 25-feb TENNIS CLUB 2002 5-mar M/FCAMPANIA Caserta (CE) 25-feb GT SAMMARITANO 5-mar M/FCAMPANIA Napoli (NA) 25-feb CUS NAPOLI 5-mar M/FCAMPANIA Salerno (SA) 25-feb TC SALERNO 5-mar M/FLOMBARDIA Pavia (PV) 25-feb MONDETTI SPORT 12-mar FEMILIA ROMAGNA Ferrara (FE) 25-feb C.T. POGGESE 12-mar MEMILIA ROMAGNA Forlì - Cesena 25-feb C.T. VILLA CARPENA 12-mar MLOMBARDIA Varese (VA) 26-feb SPORTING SARONNO 11-mar M/F DEMILIA ROMAGNA Piacenza (PC) 4-mar C.T. PODE PODENZANO 12-mar FSICILIA Agrigento (AG) 5-mar Sporting Bellavista 19-mar M/FSICILIA Caltanissetta (CL) 5-mar Eschilo Tennis Club 19-mar M/FSICILIA Catania (CT) 5-mar Tennis Club Playa (nuovo affiliato 2017) 19-mar M/FSICILIA Enna (EN) 5-mar Tennis Club Calascibetta 19-mar M/FSICILIA Messina (ME) 5-mar Tennis Club Messina 19-mar M/FSICILIA Palermo (PA) 5-mar Sporting Club 19-mar M/FSICILIA Ragusa (RG) 5-mar Circolo Tennis Ragusa 19-mar M/FSICILIA Siracusa (SR) 5-mar Tennis Siracusa 19-mar M/FSICILIA Siracusa (SR) 5-mar Tennis Club Siracusa 19-mar M/FSICILIA Siracusa (SR) 5-mar TC Match Ball 19-mar M/FSICILIA Trapani (TP) 5-mar Sunshine TC Marsala 19-mar M/FMOLISE Campobasso (CB) + Isernia 6-mar A.T. CAMPOBASSO 19-mar M/FLIGURIA Genova (GE) 10-mar PRO RECCO TENNIS 26-mar FLIGURIA Imperia (IM) 10-mar TC OSPEDALETTI 26-mar M/FLIGURIA La Spezia (SP) 10-mar CT SPEZIA 26-mar M/FLIGURIA Savona (SV) 10-mar D.L.F. SAVONA 26-mar M/FFRIULI VENEZIA GIULIA Gorizia (GO) 11-mar ASD SANT'ELIA 26-mar MFRIULI VENEZIA GIULIA Gorizia (GO) 11-mar C.T. SAN PIER D'ISONZO 26-mar FFRIULI VENEZIA GIULIA Pordenone (PN) 11-mar T.C. SAN VITO 26-mar M/FFRIULI VENEZIA GIULIA Trieste (TS) 11-mar T.C TRIESTINO 26-mar M/FFRIULI VENEZIA GIULIA Udine (UD) 11-mar T.C. ACADEMY 26-mar M/FLIGURIA Genova (GE) 11-mar TC ALBARO 26-mar MLOMBARDIA Brescia (BS) 11-mar C.T. CARPENEDOLO 26-mar M/FLOMBARDIA Como (CO) 11-mar TENNIS CENTER - TEAM VENERI 26-mar MLOMBARDIA Como (CO) 11-mar T.C. MARIANO USO 26-mar FLOMBARDIA Cremona (CR) 11-mar CANOTTIERI BISSOLATI 26-mar MLOMBARDIA Cremona (CR) 11-mar C.T. STRADIVARI 26-mar FLOMBARDIA Lecco (LC) 11-mar T.C. COLICO 26-mar M/FLOMBARDIA Sondrio (SO) 11-mar T.C. MORBEGNO 26-mar M/FEMILIA ROMAGNA Ferrara (FE) 11-mar CUS FERRARA 26-mar FEMILIA ROMAGNA Ravenna (RA) 11-mar C.T. RUSSI 31-mar M/FLAZIO Latina (LT) 15-mar JUNIOR TECARIBA 31-mar M/FLAZIO Rieti (RI) + Viterbo (VT) 15-mar T.C. VITERBO 31-mar M/FLAZIO Roma (RM) 15-mar FORUM 31-mar M/FEMILIA ROMAGNA Piacenza (PC) 16-mar C.T. PODE PODENZANO 26-mar MLOMBARDIA Mantova (MN) 17-mar T.C. GOITO 26-mar FABRUZZO L'Aquila (AQ) 17-mar C.T. SULMONA 1-apr M/FABRUZZO Pescara (PE) 17-mar C.T. PESCARA 1-apr M/FABRUZZO Teramo (TE) 17-mar C.T. TORTORETO 1-apr M/FMARCHE Pesaro e Urbino (PU) 18-mar C.T. PESARO 25-mar M/FLOMBARDIA Mantova (MN) 18-mar CANOTTIERI MINCIO 26-mar MEMILIA ROMAGNA Bologna (BO) 18-mar C.T. CASALECCHIO 2-apr M/FEMILIA ROMAGNA Modena (MO) 18-mar SPORTING SASSUOLO 2-apr M/FEMILIA ROMAGNA Rimini (RN) 18-mar C.T. RIMINI 2-apr M/FMARCHE Ancona (AN) 23-mar C.C. JESI 30-mar M/F

La Toscana mandaavanti i suoi “4a”La Toscana è la prima regione a chiudere la prima fase delle nuove Pre-Qualificazioni agli Interna-zionali BNL d’Italia 2017. Tutte le province han-no emesso i loro verdetti e, soltanto in singolare, sono 34 i giocatori promossi da Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. Il totale, considerando le gare di doppio (32), sale a quota 66. La Toscana si proietta ora verso l’Open BNL di Firenze (si gioca al Match Ball dal 18 febbraio), in una delle tappe che lo scorso anno fece registrare il maggior numero di iscritti nell’intero panorama nazionale.

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notizie dalle regioni

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Cordenons: 100 giovanial 4° Memorial RaffinPrimo importante appuntamento del 2017 all’Eurotennis Cordenons con la XIV Junior Cup, 4° Memorial Edi Aldo Raffin (nella foto in alto tutti i pre-miati), dove un centinaio di giovani (U10/12/14) hanno potuto sperimenta-re anche la nuova struttura indoor coi campi in terra. Protagonista assoluta Margherita Marcon (Atomat Udinese), reginetta nell’U12 (6-1 6-1) su Valenti-na Gruarin (Tc San Vito) e nell’U14 (6-1 6-4) su Ema Perea (Tc Linus Sant’An-tonio di Porcia). Sempre nell’U14, su-gli scudi il circolo ospitante con una finale-derby tra cugini che ha premiato (6-3 6-1) Angelo Rossi su Gregorio De Gasper; nell’U12, invece, Alex Brusadin (Tc Pordenone) ha rispettato i favori del pronostico (7-5 6-2) sul sorprendente Edoardo Dassiè (Tc Caneva). Tra i più piccoli (U10), bis del Tc Roveredo: Pie-tro Marchesin ha piegato al tie-break (2-6 7-6 7/5) Matteo Gherbassi (T. Cam-pagnuzza) nella finale più tirata del tor-neo, Emily Iosio ha sconfitto (6-0 6-1) l’U9 Sophie Parente (Tc Martignacco). Soddisfatto Claudio Bortoletto, Diret-tore Eurosporting: “Anche quest’anno il torneo ha reso onore alla sua grande tradizione e alla memoria di Edi Raf-fin, che lo aveva fortemente voluto sin dall’apertura del circolo nel 2004”.

Il Quadrifoglio portafortuna a Burato e Loglio Tre settimane intense e oltre 100 iscrit-ti per la prima edizione del Torneo di Natale (3ª/4ª categoria M/F) al Cs Il Quadrifoglio. A Roveredo di Varmo (Udine) hanno primeggiato Brandon Loglio e Adele Burato (nella foto sopra, a destra, con la coppa), che sui campi udinesi si erano già laureati campionati provinciali. Nel maschile, finale tra “non teste di serie” e timbro (6-2 2-6 6-3) dell’U18 Loglio (Atomat Udinese) su Alain Puppo (Tc Roveredo). In semifinale il numero uno Michele

Comuzzi (Modus Tc Tarcento) ko (2-6 2-6) con Puppo e il numero sei Filippo Maria Foramiti (Tc Moruzzo) battuto (6-2 1-6 2-6) dall’amico Loglio. Questi i qualificati del tabellone di 4ª categoria: gli U16 Riccardo Pierelia Dolce (Ct La-tisana) e Luca Della Marina (T. Città di Udine), Riccardo Baraccetti (T. Città di Udine) e Gianluca Priante (Ct Latisana). Per Dolce e Baraccetti anche un turno superato nella sezione finale. Nel tabel-lone femminile, finale tra le prime due favorite e sigillo (6-3 7-5) della numero uno U18 Adele Burato (3.1/Pol. Codroi-po) su Daniela Roman (T. Natisone). Dal tabellone di 4ª categoria in evidenza la semifinalista Martina Baiutti (Tc Porpet-to), capace di impegnare (2-6 6-7) Bu-rato e la quartofinalista Gaia Furlan (T. Campagnuzza). In semifinale anche la numero tre Sabrina Paludetti (T. Città di Udine) ko (3-6 1-6) con Roman.

Rodei: Raffaella Fantina fa tris Dopo il successo della scorsa stagione con oltre 300 partecipanti, il Circuito regionale Rodeo Sky Gas & Power (lim. 3.3, M/F) è ripartito con la seconda edizione dal Tc Moruzzo. Nelle prime tre tappe, tris di Raffaella Fantina (Por-petto) sempre su Licia Roiz (Campa-gnuzza), insieme nella foto di grup-po sotto, a Pedriciano. Nel maschile, timbri di Alain Puppo (Tc Roveredo) sull’O45 Gianni Costantini (Tc San Vi-to) a Moruzzo (nella foto sopra, i finalisti), del padrone di casa Davide Cannone sull’U18 Tommaso Donda (Tcm Moruzzo) al Tc Triestino Pedri-ciano e di Nicola Seibessi (Tc Grado) sull’U16 Riccardo Eger (Tc Brugnera) a Campagnuzza. A febbraio (10-12) ul-tima tappa all’Eurotennis Cordenons, poi il Master finale di marzo (10-12) a Moruzzo. (Fabio Bagatella)

Friuli Venezia GiuliaVia dei Macelli, 5 c/o Stadio Rocco34148 Trieste

webwww.federtennis.it/friuliveneziagiulia

telefono040/89908238

email [email protected]

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giovani notizie dalle regioni

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Federica Urgesi:un talento da FanoIl 2017 è iniziato alla grande per Federica Urgesi (Ct Fano), la 12enne allieva di Federico Cinot-ti (insieme nella foto a destra) vittoriosa al Lemon Bowl di catego-ria su quell’amica-rivale, la roma-na Federica Sensi, da cui era stata battuta nella finale del Campionato italiano U11 2016. Nata il 29 gen-naio 2005, Urgesi gioca a tennis dall’età di 6 anni al Ct Fano (nel-la scuola ci sono due altri giovani di spicco a livello nazionale come Marco Cinotti e Federico Ruggeri).Agonista precoce, la giovane ha ben presto bruciato le tappe, anche grazie anche all’apporto dei suoi appassionati genitori e della sorel-la maggiore Arianna (4.3): Urgesi ha conquistato diversi titoli regio-nali, entrando anche nelle squadre nazionali (Winter Cup). “Ragazza molto volitiva – la descrive il suo coach Cinotti – Federica è una che non molla mai, in grado di dare il meglio di sé quando è in svan-taggio. Contrattaccante da fondo, per fare il punto non disdegna le accelerazioni. Dotata di una buona tecnica e fondamentali, legge già bene la partita e ha un carattere

decisamente vincente”. In questa stagione Urgesi sarà impegnata nel Circuito Tennis Europe, in primis al torneo marchigiano di Porto San Giorgio (U12) a fine giugno, e negli eventi di Macroarea. (Roberto Se-nigalliesi)

Ancona prima provinciaLa rappresentativa di Ancona (nel-la foto di gruppo qui sopra) si è aggiudicata, al Ct Fano, la fase re-gionale della Coppa delle Province 2017 (U9/U10/U11).La selezione anconetana (Capitani: Larry Luchetti e Michela Butini) ha vinto tutti gli incontri (18). Si so-no qualificate per la fase nazionale anche i team di Ascoli Piceno (Capi-tani: Massimo Grazioli e Lilly Con-solani) e di Pesaro (Capitani: Luca Pavoni e Gianluca Landini), giunti alle spalle di Ancona. Eliminata la squadra di Macerata (Capitani: Pierpaolo Cenci e Davide Bozzan-ga). Il team anconetano: Michele Mecarelli, Denis Mirza, Diego Pao-loni, Edoardo Principi, Matteo Sab-batini, Nadin Barbarossa, Carlotta Bassotti, Bianca Cicilioni, Glenda Girini, Arianna Silvi. (r.s.)

Niccolò Nardie Aurora Curzi hurràIl pesarese Niccolò Nardi (2.5/Ba-ratoff) e la beniamina di casa Au-rora Curzi (3.3) hanno vinto l’Open di Capodanno 2016 al Ct Porto San Giorgio con in campo 133 atleti.In finale il sambenedettese Andrea Attrice (3-6 4-6) ed Eleonora Giri (Ct Alba Adriatica) fermata (3-6 2-6). In semifinale: Matteo Spernanzoni ko (7-5 2-6 5-7) con Attrice e Rober-to Vecchi ko (4-6 6-2 3-6) con Nar-di, Camilla Rizza ko (3-6 6-1 4-6) con Curzi e Maria Giulia Properzi ko (6-7 3-6) con Giri. Nei quarti: il baby Luca Nardi (il vincitore del mondiale Under 14 di Tarbes), Mi-chele Cappellacci, Emilio De Cola e Alessio Amadei. Nel tabellone di 4ª categoria, vittoria di Alessandro Giammarini su Luca Timi e di Sil-via Soresina su Cecilia Ardu. Nel tabellone di 3ª categoria, successo di Jacopo Sottocornola su Davide Grossi. (r.s.)

Pergola: parteil Junior SlamPrima tappa del Circuito Junior Slam 2017 al Tc Bruno Melandi di Pergo-la (qui a destra le finaliste Under 12 Nadin Barbarossa e Maria Sole Ferri). I risultati. U10: Federico Er-colani b. Gabriele Carletti 6-2 6-0, Angelica Battaglini b. Bianca Cecil-lioni 6-3 6-3. U12: Diego Sabattini b. Alessandro Antonioni 6-3 7-6, Nadin Barbarossa b. Maria Sole Ferri 6-3 6-1. U14: Antonio Rossi b. Marco Sambughi 6-2 6-1, Susanna Uldanh b. Giorgia Incicco 6-3 6-4. (r.s.)

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notizie dalle regioni

sulla numero due U16 Alessia Gasbarro (Ct C. di Sangro). In semifinale: la nume-ro uno Carmen Bozzaotre, U16 locale e campionessa regionale di 3ª categoria, e l’altra castellana Paola Caruso.

Città Sant’Angelo: sorpreseIoannoni, Fiore e Luzi Terza edizione del Torneo di Natale al Ct Silvi (4ª categoria M/F): 65 par-tecipanti a Città Sant’Angelo e molti exploit. Tra gli uomini nessun favorito in semifinale e vittoria dell’U18 Federi-co Ioannoni Fiore (Ct Teramo), in finale l’O50 locale Silvestro Di Berardino (5-5 rit.). In semifinale: Nicolas Benedetti (Ct Pescara) e l’O45 Fabrizio Acciavatti (Ct Loreto). Nel femminile, la sorpresa O40 Marcella Luzi (Area Sport L’Aquila) ha perso solo sette giochi in sei match, due in finale (6-2 6-0) con l’U14 Sveva Zimbaro (Ct Lanciano). In semifinale le favorite: l’U16 teatina Vanessa Saba-tini (Trentaquaranta) e l’O40 Giuliana Silverio (Ct Mosciano).

Tennis Training Folignoprima Sat d’ItaliaLa Tennis Training School Villa Candida di Foligno ha trionfato nel Grand Prix - Trofeo Scuole Tennis 2016 (sotto nella foto di gruppo). La Top School

diretta dai Tecnici Nazionali Fabrizio Alessi e Fabio Gorietti ha battuto la concorrenza di oltre 1800 Sat, riuscen-do a migliorare la seconda posizione del 2015. Villa Candida, che è stata fon-data nel 2007, è sede del Centro Tecni-co Permanente federale dal 2014.

Terni: finalein famiglia RuelloUn centinaio di racchette al via e un derby finale “al quadrato” per decretare il trionfatore dell’Open di Natale 2016 al Cl Terni: Giorgio Ruello contro Marco Ruello (nella foto sotto, pri-ma della sfida), fratelli e beniamini di casa. L’ha spuntata (3-6 6-1 6-3) Giorgio (2.6), numero due del seeding. Il finali-sta Marco aveva raggiunto la finale (6-2 6-3) ai danni del suo allenatore, e lea-der del seeding, Giulio Giulioli. Il vinci-

tore Giorgio si era, invece, imposto (6-3 1-6 6-1) sull’ex compagno di circolo O35 Luca Brunetti (Tc 2 Valli). Nel ta-bellone finale di 4ª categoria, successo (6-4 6-4) dell’O45 Maurizio Di Gennaro (Ct Polaris Terni) sull’O50 locale Fabio Piantoni. (f.b.)

“Targa Umbra” al gran finaleSi avvicina il gran finale della 38a Targa Umbra, Campionato invernale a squa-dre per tutte le categorie. I finalisti della Prima serie, il torneo maschile di fascia più elevata, sono Ct Foligno e Cl Terni. Nella serie Oro, il principale tor-neo femminile a girone unico, tre squa-dre si giocano i due posti dell’ultimo atto: Ct Gubbio, Ct Foligno e Tt Foligno. Finali l’11-12 febbraio al Ct Perugia.

Avezzano: Tomassettisull’amico CamilliPrima edizione del Torneo della Befana all’At Avezzano (nella foto sopra a destra la premiazione) per 3ª e 4ª ca-tegoria (M/F), con 35 iscritti nonostante la neve. Ha vinto (6-3 6-3) il beniamino locale Riccardo Tomassetti sul romano Gabriele Camilli (Antico Tiro a Volo): due U16, amici e compagni di doppio nel Circuito Tennis Europe. In semifina-le un altro idolo di casa, l’O50 Gabriele Sorgi, proveniente dalla sezione di 4ª categoria, da lui vinta nella finale-der-by con Alfredo Tomassetti. L’altro O50 Franco Sorgi ha vinto il tabellone 4.Nc. Nel femminile, sigillo (7-6 6-1) di Elisa Fischione (Contrada Cavalli L’Aquila)

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Abruzzo e MoliseStrada Comunale Piana, 365129 - Pescara

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Molise a forza 70Una settantina di giovani protagonisti, pro-venienti da sei Scuole Tennis, hanno animato la prima tappa del Circuito Promo Fit Junior Program 2016/2017 organizzata dall’At Campobasso (nella foto sopra). I beniami-ni di casa hanno fatto la voce grossa, inca-merando cinque titoli dei nove titoli in palio: Paolo Germanese (I Love Tennis), Gabriele Paladino e Michela Barisciani (Orange), An-na Maria Rizzi (Green), Alice Di Pardo (S. Green). Tre sigilli per il Ct Isernia: France-sco Rodogna (Red), Cristian Consoli e Maya Amicone (S. Orange). Un timbro anche per la Pol. S. Martino: Danilo Fabrizio (Green).

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giovani

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notizie dalle regioni

Battipaglia: Bianchiniprofeta in patriaUn centinaio di racchette e un grande primattore al Torneo di Capodanno (3ª categoria, M/F e doppio misto) al Tc Battipaglia (nelle foto qui a destra, le premiazioni): il 44enne padrone di casa Paolo Bianchini, maestro da un quindicennio nel circolo che ha con-tribuito a fondare. Bianchini, numero uno del seeding, ha piegato in finale (6-4 6-7 6-0) l’U18 salernitano Silvio Gargano (Terzo Millennio): il numero 3 del tabellone ha annullato due pal-le-match nel tie-break, ma è crollato nel terzo set. Bianchini ha sfiorato il bis nel doppio misto (32 coppie) con l’U14 Giorgia Falcone: il duo locale ha però subito la rimonta (6-4 2-6 2-6) dell’O35 Diego Brancaccio e di Roberta Nisi del Team Barbiero di Boscoreale. Nel tabellone femminile l’U16 la lea-der Lucrezia Santa Maria (Ct S. Giorgio del Sannio) si è dimostrata troppo for-te per le beniamine di casa: 6-0 7-6 in semifinale a Falcone e 6-2 6-0 in finale a Romina Galietta. (f.b.)

Napoli: Brancaccio,Lanzetta e Ferrera sìUna media di 50 racchette per un doppio evento di 3ª categoria a Napo-li: al Tennis Paradiso (M/F) e al Team Boscatto (M/lim. 3.3). Al “Paradiso” (nella foto qui a destra), festa per il numero uno Diego Brancaccio (T. Barbiero) e per la sorpresa Chiara Lan-zetta (Tc Ischia Lido). L’O35 Brancac-cio ha battuto in finale (6-2 6-3) l’U16 Cristian Campese (T. Atheneo Napoli). In semifinale: l’U18 Marcello De Tilla (Tc Petrarca Napoli) ko (2-6 2-6) col vincitore e l’O35 Giuseppe Russillo (T. Junior 24 Napoli) ko (1-6 6-4 4-6) col finalista. La vincitrice Lanzetta ha infilato sei successi: due nelle “quali” e quattro nel tabellone conclusivo, l’ultima (6-1 6-5 40-30 rit.) sull’U16 Si-mona Improta (T. Atheneo). Al Team Boscatto (foto a fianco), semifinale

con quattro Over e finale tra O40: ha prevalso (6-3 6-4) Massimo Ferrera (Tc Vomero) su Simone Gargiulo (Tc Van-na Napoli). In semifinale l’O45 Valerio De Maio (Tc Vomero) ko (5-7 6-7) nel derby con Ferrera e l’O35 Piero Ba-renghi (Tc Napoli) battuto (2-6 4-6) da Gargiulo. (f.b.)

Briano: Merola e Alvaro ok Quasi 90 racchette per il 1° Torneo Agenzia Viaggi Aralia, (3ª/4ª catego-ria, M/F) all’Sc Briano (nelle foto qui a destra, le premiazioni dei vinci-tori). Nel maschile, finale targata Gts Sammaritano e sigillo (6-2 3-6 6-1) di Antonio Merola su Pasquale Vastano.

In semifinale: l’O35 Giuseppe Russillo (T. Junior 24) ko (3-6 2-6) con Vastano e l’idolo locale Cristian Iodice ko (6-3 6-7 4-6) con Merola. Nel femminile, la beniamina di casa Maria Alvaro ha su-perato (6-1 6-4) l’U14 Alessia Tripaldelli (Ct Ercole Caserta), dopo aver domina-to (6-1 6-1) in semifinale l’U16 prima fa-vorita Morgana Perna (Tc Fireball). (f.b.)

Avellino: vinconoPizza e Picardi40 racchette per il torneo di 3ª categoria (M/F) dell’Avellino Tennis Academy (nella foto a destra, la premiazione). Nel maschile, dominio del leader Cristiano Pizza (Tc Lello De Mita Nola): in finale, due giochi (0-6 2-6) per il sorprendente U18 Francesco Iovanna (La Tartaruga Ariano Irpino), proveniente dal tabellone di 4ª categoria e finalista nella stessa sezione (3-6 4-6) con il collega di club U14 Guglielmo Bruno. Nel femminile, finale tra due giovani beniamine di casa e successo (6-4 7-5) dell’U16 Martina Picardi sull’U18 Viviana Salvati. (f.b.)

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personal coach

DI GIAMPAOLO COPPO, I.S.F. R. LOMBARDI

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Quando sono venuto a Pado-va l’obiettivo che avevo in testa era: “in una situazio-ne in cui mi garantiscono

le condizioni ottimali dal punto di vista pratico, cosa fare per ottenere un ambiente che permetta a dei ra-gazzi che giocano bene a tennis di provare a diventare giocatori”.Ero riuscito nel passato, penso so-prattutto grazie a una grande pas-sione ma senza sapere fino in fondo che cosa stessi facendo. Molti gioca-tori maschi, nati tra il 1970 e il 1977 erano migliorati moltissimo e aveva-

Come si costruiscel’ambiente giustoVediamo nell’esperienza personale di un docente dell’Istituto Superiore di Formazione nonché coach di livello internazionale come si forma un ambiente adatto ad allenare e costruire giocatori veri

no ottenuto ottimi risultati grazie a quello che si può definire l’“ambien-te giusto”, alcuni venuti da under 12 come Manuel Gasbarri o Daniele Musa, altri senza punti ATP o con pochissimi punti come Davide San-guinetti, Davide Scala,Vincenzo San-topadre, Stefano Galvani, Marcello Craca e tantissimi altri. Con le don-ne la storia era stata diversa, molto più da “allenatore individuale”. Poi c’era stata la proposta da parte del-la Federazione di creare un setto-re tecnico femminile, cosa che per vari motivi non si è concretizzata, e in quell’occasione avevo iniziato a pensare a cosa potessi fare perché si costruisse un ambiente “allenante”.

Condizionie pre-condizioniProvo a parlare di queste condizio-ni, parlando però prima di precon-dizioni, al di là della validità tecnica della proposta tecnica o atletica. La maggior parte di chi non si sa alle-nare non sa fare “il proprio lavoro”. Se giocano bene, allora dicono che le condizioni sono buone, si impe-gnano, sono intelligenti, veloci, in-somma - come si dice - ci sono. Se le cose non vanno come dicono loro, e quindi giocano male, magari si alle-nano in condizioni non ottimali (pal-le, campo, partner di lavoro, maestro non gradito, vento o punteggio). Il lavoro scade drasticamente. E ven-

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personal coach

gono fuori i discorsi del tipo, “ma come faccio a impegnarmi se non butto di là un diritto, o se il rimbal-zo è sempre di mer...”, e possiamo andare avanti all’infinito.

Regole precise... da applicareFinché uno non impara a fare il proprio lavoro a prescindere dalle condizioni esterne, non possiamo parlare di allenamento, anche se il tennista in questione sta in campo otto ore al giorno per sei giorni al-la settimana. Ci stiamo semplice-mente prendendo in giro. Questa situazione nella mia esperienza non cambia con le prediche e con i di-scorsi. Sicuramente questa realtà va spiegata una, dieci, cento volte, ma poi occorrono regole assolutamente precise. Deve essere preclusa in ma-niera assoluta e concreta a chi non fa il proprio lavoro la possibilità di continuare in questa modalità attra-verso regole precise e inderogabili. Questa è l’unica condizione di tran-quillità nel lavoro. Non si tratta più per l’allenatore di urlare e arrabbiar-si ogni allenamento, ma semplice-mente di applicare regole.

Il ruolo dell’allenatoreSembra tutto facile tranne che per un particolare. Quanto detto vale esattamente allo stesso modo sia per gli atleti che per l’allenatore e per le persone che lavorano con lui. Cerco di spiegarmi. Per un giocato-re fare il proprio lavoro vuol dire che a prescindere da come vanno le cose e dalla difficoltà delle con-dizioni esterne, lui deve essere to-talmente presente a se stesso e fare del suo meglio. Quindi può anche giocare malissimo ma deve conti-nuare a fare il suo lavoro. Per un allenatore fare il proprio lavoro si-gnifica accorgersi quando il proprio giocatore non fa quello che deve. E quindi non si impegna, “scazza”, gioca male... Lui allenatore deve co-munque continuare a fare il proprio lavoro al meglio, senza buttarsi giù (e in questo modo buttare giù l’atle-ta con cui lavora).

Dalle parole ai fattiInsomma come il giocatore deve, se gioca male, continuare a fare il suo lavoro, allo stesso modo l’al-lenatore, se “allena male” perché il suo giocatore sembra non miglio-

rare, deve comunque continuare a fare il proprio lavoro. Troppe volte ho visto allenatori dire cento volte al suo atleta: “dai tutto e se perdi è assolutamente ok”, e poi diventare matto perché magari il suo atleta ha sbagliato uno smash elementare su una palla decisiva.Ogni tipo di richiesta che facciamo al nostro “giocatore” deve essere re-

ciproca. E allora: investi su te stes-so, gioca tornei dove devi, anche nei posti più difficili, lavora al massimo anche quando le cose vanno male. E io allenatore investo sul mio gio-catore? Vado con lui in Uzbekistan o solo alle “quali” di Wimbledon? Credo in lui e ci lavoro al cento per cento anche quando non vince mai e gioca malissimo?

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racchette e dintorni

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Mondiale marchi:ecco chi è in testaAll’indomani degli Open d’Australia abbiamo stilato una graduatoria analoga al Mondiale Costruttori in Formula Uno. Basati sui punti Atp e Wta dei testimonial ecco i ranking per racchette, calzature e abbigliamento

DI PIERPAOLO RENELLA - FOTO GETTY IMAGES

“Creando la nuova strategia per il 2020”, dice Kasper Rorsted, amministrato-re delegato di Adidas.

Si tratta dello slogan del piano indu-striale, che trasporta molta più verità di quanta il management abbia mai immaginato. L’azienda, in fondo, non è che una continua dinamica tra risul-tati raggiunti e risultati da raggiungere e così è il tennis. Esistevano, mesi fa, molti pronti a scommettere sul sorpas-so di Adidas a Nike nel tennis maschi-le? Forse erano in pochi, ma in Germa-nia qualcuno ci credeva. È una lezione di strategia commerciale, più che di tennis, il sorpasso di Adidas.

Come in Formula UnoLa classifica costruttoriStiamo parlando di una classifica non ufficiale ma del tutto oggettiva, quella che abbiamo deciso di stilare tenendo conto del rendimento in termini spor-tivi delle sponsorizzazioni tecniche del tennis. Se il ranking Atp e Wta sono

Le classifichemaschili...dopo l’Australia

RACCHETTE Rank Brand punti1 Head 43.3632 Wilson 36.4323 Babolat 20.9304 Yonex 9.4555 Prince 3.8466 Pacific 1.2457 Volkl 1.005

SCARPE Rank Brand punti1 Adidas 29.5972 Nike 26.3493 Asics 15.2804 Under Armour 11.5405 Joma Sport 7.9236 Fila 6.7107 Yonex 5.6958 New Balance 4.9309 Mizuno 4.52510 Lotto 3.750

ABBIGLIAMENTO Rank Brand punti1 Adidas 18.5422 Nike 18.1083 UNIQLO 14.6554 Under Armour 11.5405 Asics 7.7206 Lacoste 7.1357 Fila 6.7108 Yonex 5.6959 Joma Sport 4.94310 New Balance 4.93011 Mizuno 4.52512 Lotto 3.75013 Ellesse 1.97514 Le Coq Sportif 1.880

Come leggerele classificheIl “Mondiale Marchi” è il risultato dell’applicazio-ne delle seguenti regole: - individuazione dei primi 50 del ranking Atp e Wta, che, in genere, sono quelli più ambiti dagli sponsor;- verifica giocatore per giocatore di quale marca di racchette, scarpe e abbigliamento viene utilizzata;- creazione, infine, delle classifiche per marchi, basate sul rendimento degli atleti sponsorizzati (espresso in termini di punti ranking Atp e Wta) o che comunque utilizzano i prodotti del marchio. Con un meccanismo analogo a quello della Coppa Costruttori di Formula 1.

come il mondiale piloti della Formula Uno, il nostro “Mondiale Marchi” è la classifica “costruttori”, dove si somma-no i punti ottenuti dagli atleti di ogni scuderia, nel caso del tennis divise in marchi di abbigliamento, racchetta e calzature. Una competizione dietro le quinte per costruire dei team che possano dare massima visibilità a un brand e che nel mondo dello sport bu-siness è quindi molto sentita. E offre un

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Le classifiche femminili

racchette e dintorni

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particolare punto di vista sulle scelte strategiche e gli investimento dei vari brand. Ve ne daremo aggiornamenti nel corso della stagione. Ma torniamo all’attualità, cioè alla prima classifica del 2017, che tiene conto dei risultati del primo Slam dell’anno, gli Australian Open e che offre una prima novità ri-spetto all’autunno 2016, post Us Open.

Abbigliamento:Adidas scavalca NikeCome abbia fatto il marchio delle tre strisce a raggiungere la vetta più al-ta del ranking è noto: investendo una minima parte dei 20 miliardi di fattu-rato su giovani come Zverev, Thiem e Pouille, e su atleti più maturi come Tsonga e Berdych. Nessuno, forse, si aspettava che il sorpasso avvenisse nello Slam di Federer e Nadal (icone Ni-ke), ma tant’è. Nell’abbigliamento ma-schile il vantaggio è esiguo (434 punti) e la concorrenza smania per accorciare le distanze. A Melbourne è tornato il più grande di tutti i tempi, colui che ha innalzato il tennis alle vette dell’even-to planetario. Ma non c’è solo Nike. La concorrenza si sviluppa dappertutto.

In evidenza marchi fast fashion e fitnessNe sa qualcosa UNIQLO - marchio asia-tico leader nel fast fashion - che sta vivendo una stagione felice nel tennis. E uno dei meriti viene riconosciuto al-le celebrità come Djokovic e Nishikori, impiegate per aumentare la notorietà del brand in un’arena fortemente com-petitiva. Meno vicino alla vetta, ma non così distante nella sostanza, Under Ar-mour (4° posto in calzature e abbiglia-mento maschile) utilizza Andy Murray come un tabellone per le affissioni pub-

blicitarie. Under Armour ha seguito il sentiero dei colossi, ampliando l’offer-ta e costruendo una struttura interna-zionale solida come mura (5 miliardi di dollari il fatturato globale). In America è leader, in Italia comincia ora a diffon-dersi sfruttando la tendenza fitness del momento.

Il Giapponeguarda al futuroIn questo scenario Asics (Monfils, Gof-fin, Konta, Vandeweghe) si guadagna la pagnotta con le mani, come un por-tiere nel calcio, con parate vere che la portano sul podio in tre classifiche su quattro. Questa Asics non arretra di un millimetro, con la sua strategia che mi-schia qualità e organizzazione. Un bel mix dove la tradizionale concretezza giapponese si sposa a un livello quali-tativo elevato dei prodotti. Qui si apre un filone: la corsa al futuro dei brand nipponici. Prendete Yonex (3° posto nel ranking femminile e 4° posto nel ranking maschile delle racchette): visti con il senno di poi, gli investimenti su Wawrinka, Kerber e Kyrgios sono anda-ti benissimo. Sono gli effetti dei nuovi mercati, delle nuove frontiere. Star nel mirino e la volontà di emergere in un mercato fortemente concentrato.

Racchette in movimentoQuando si parla di racchette, la con-centrazione è sempre un elemento fondamentale, con Wilson, Babolat e Head in posizione dominante. Ma gli altri vogliono esserci e le operazioni di mercato di fine anno lo dimostrano: Agnieszka Radwanska da Babolat a Srixon; Steve Johnson e Caroline Garcia da Babolat a Yonex. Insomma, qualcosa si muove.

RACCHETTE Rank Racchette punti1 Wilson 47.2522 Babolat 39.8863 Yonex 14.2464 Head 9.6065 Srixon 6.1856 Tecnifibre 1.5807 Volkl 1.3828 Prince 1.135

SCARPE Rank Scarpe punti1 Nike 50.8732 Adidas 22.7993 Asics 15.8564 Fila 10.6765 Lotto 10.2506 Wilson 1.9567 Yonex 1.4458 Mizuno 1.3909 Srixon 1.27010 Head 1.25011 Under Armour 1.127

ABBIGLIAMENTO Rank Abbigliamento punti1 Nike 34.7712 Adidas 21.2433 Asics 11.9294 Fila 10.6765 Lotto 10.2506 Lacoste 7.4777 Qiaodan 3.9158 Sergio Tacchini 3.6729 EleVen 3.53010 Wilson 1.95611 Yonex 1.44512 Sofibella 1.39013 Mizuno 1.39014 Srixon 1.27015 Ellesse 1.155

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la regola del gioco

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Provate a immaginarvi la sce-na, che per altro succede sui campi da tennis non così di ra-do come si potrebbe pensare.

Un giocatore sta colpendo e mentre esegue il gesto, dopo aver effettiva-mente colpito la pallina, gli sfugge la racchetta di mano. Cercando di recu-perarlo però cade goffamente, il tut-to mentre l’avversario colpisce la sua risposta, sbagliando il colpo perché distratto dall’accaduto. Questo caso ci è stato sottoposto dal nostro let-tore Ferdinando Esposito. Analizzia-molo e proviamo a rispondere.

La situazioneAntonio sta giocando una partita di singolare contro Michele su un cam-po di terra rossa in un match senza arbitro.

Che cosa succede?Durante uno scambio, nel colpire una palla, ad Antonio sfugge di mano la racchetta e, nel tentare di recupe-rarla, cade in terra. Michele, distratto dalla scena, colpisce malamente la pallina che va a finire direttamente in rete. A questo punto però Miche-le, che dice di essere stato distratto dall’accaduto, vuole rigiocare il pun-to. Antonio ovviamente invece no.

Come si procede?Qualche volta, soprattutto sui cam-pi in terra rossa, può succedere che un giocatore nel recuperare una pal-lina, oppure preso in controtempo dall’avversario oppure per mille altri motivi, possa scivolare o cadere sul campo. La maggior parte degli eventi che ac-cadono all’interno del campo e che non siano imputabili a una volontà da parte del giocatore, sono consi-derati come disturbi involontari. Un

Inviateci via mail le vostre domandeI nostri esperti risolvono i vostri dubbi. Co-me? Semplicissimo: scriveteci all’indirizzo di posta elettronica [email protected] e spiegateci i vostri dubbi - o le vostre curiosità - di natura regolamentare (e non solo). Sottoporremo i vostri messaggi ai nostri esperti del settore arbitrale della Fit e vi risponderemo sulle pagine di questa rubrica numero per numero.

Se cade la racchetta, e pure il giocatore...Se l’attrezzo sfugge di mano e, nel tentativo di recuperarlo, a finire per terra è proprio il nostro avversario, come dovremo comportarci? Facciamo attenzione, perché non è detto che il punto vada rigiocato. Vediamo perché

classico esempio è quello della pal-lina che cade dalla tasca, oppure il cappellino che cade in corsa mentre il punto continua: normalmente que-sto tipo di situazioni viene trattata facendo rigiocare quel punto, og-getto del disturbo. Dalla volta suc-cessiva in poi, però, quello stesso giocatore che “commette” o “è causa del” disturbo perderà il punto. Come sappiamo fa eccezione il caso in cui il punto termini subito, in quanto nessun giocatore può richiedere di rigiocare il punto avendo di fatto “di-sturbato sé stesso”.

Disturbo involontario o no?La regola generale sopra esposta sul disturbo involontario non può esse-re applicata quando quel che cade è la racchetta oppure, come nel nostro caso a cadere è il giocatore stesso. È vero che interviene un possibile di-

sturbo per il gioco dell’avversario, ma è anche vero che un giocatore che cade o perde dalle mani la rac-chetta non avrà tante possibilità di continuare lo scambio, costituendo questo un chiaro vantaggio per l’av-versario. Di conseguenza in questo caso il punto resta acquisito e quindi perso da Michele.

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