30 Giorni - Numero 22 - 26 Marzo 2015

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Gubbio - Via dell’Arboreto Gualdo Tadino - Via V. Veneto presso ??????? LA LUNGA ATTESA mensile d’informazione Giovedì 26 Marzo 2015 Anno III Numero 22 CON LA CERIMONIA DEL BUSSOLO E L’ELEZIONE A GONFALONIERE DI NICOLA BOSSI, LA MARCIA DI AVVICINAMENTO VERSO I GIOCHI DE LE PORTE È UFFICIALMENTE PARTITA. CON TANTE PROPOSTE SUL TAVOLO

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Un intenso numero pasquale per 30 Giorni, la voce della Flaminia, che torna in distribuzione ripartendo da quello che è e rimane uno dei momenti più attesi della vita cittadina gualdese, ovvero la marcia d'avvicinamento ai Giochi de le Porte con l'elezione del nuovo Gonfalonieri, che è Nicola Bossi. Ma non mancano tanti temi di attualità: dalle questioni della Comunanza Agraria (in attesa del ricorso al Tar) alla vita politica, dai problemi relativi alla mancanza di un presidio del 118 alle nuove tendenze musicali giovanili, fino ai tradizionali focus su sport e vita scolastica. Dalla fascia tante nuove iniziative, con gli ultimi sviluppi legati alla posizione dell'ex Merloni alle strade e alla vita delle frazioni e di piccoli comuni. Tante offerte con numerosi inserzionisti, pronti a regalarvi una Pasqua piena di sorprese e comodità- Questo e molto altro ancora nel nuovo numero di 30 Giorni,distribuito gratuitamente in oltre 500 locali da Cantiano fino a Fabriano.

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Gubbio - Via dell’ArboretoGualdo Tadino - Via V. Veneto

presso

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LA LUNGA ATTESA

mensile d’informazione

Giovedì 26 Marzo 2015 Anno III Numero 22

CON LA CERIMONIA DEL BUSSOLO E L’ELEZIONE A GONFALONIERE DI NICOLA BOSSI, LA MARCIA DI AVVICINAMENTO VERSO I GIOCHI DE LE PORTE

È UFFICIALMENTE PARTITA. CON TANTE PROPOSTE SUL TAVOLO

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LA COMUNITÀ GUALDESE PLAUDE ALLA REALIZZAZIONE DI UNO DEI PROGETTI CHE PIÙ DI ALTRI NE ESALTANO LA STORIA DELLA CERAMICA E DELL’ARTE MANIFATTURIERA. TANTI VISITATORI E

CURIOSI NEL GIORNO DELL’INAUGURAZIONE PER UN EVENTO ATTESO DA QUASI 20 ANNI

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UN SOGNO CHE SI AVVERAECCO IL MUSEO RUBBOLI

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COPERTINA

di EDOARDO RIDOLFINella notte del nuovo Bussolo, i sessan-taquattro elettori scelgono Nicola Bossi, priore di Porta San Benedetto, come Gon-faloniere dell’Ente Giochi de le Porte 2015, quindicesimo priore ad assumere tale ca-rica in città. La nuova cerimonia del Bus-solo, disegnata da Sergio Ponti e il suo entourage, è più scenica e coinvolgente. Il Bussolo, strumento realizzato dalle abili mani di Domenico Frillici, con cui si adempie all’elezione del Gonfalonie-re, viene portato in scena dai Balestrieri all’interno della Chiesa di San Francesco. NUOVA FORMULA Nella serata di sa-bato 14 marzo, sotto la supervisione del cardinal legato Carlo Bartoccioni, assi-stito dai quattro maggiorenti (Luca Fio-rucci, Daniele Nati, Aldo Rondelli e Lu-igi Donnini), ha trionfato Nicola Bossi che è stato eletto con un ampio consenso di 53 voti sui 64 totali. La nuova formula prevedeva che ogni Priore dovesse leggere una proposta per migliorare la città e che l’avrebbe realizzato qualora fosse sta-to eletto: Fabio Pasquarelli (San Facondino) ha proposto di ristrutturare la fontana della Scarabacaja, Roberto Cambiot-ti (San Donato) la fontana del Reggiaio e Stefano Tittarelli la

fontana sita in via Monina. Ha però pre-valso l’idea di Nicola Bossi, suo il progetto di restaurare il coro ligneo della chiesa di San Francesco. OBIETTIVI “Per me è un onore essere qui - ha dichiarato il neo Gonfaloniere - Sono pronto a fare il Gonfaloniere anche a costo di lasciarci le penne. Nel mio primo anno da priore mi sono reso conto di una cosa: la domenica i colori più belli qui in piazza sono quelli biancorossi, quindi dobbiamo continuare a lavorare per migliorare que-sta festa. Un pensiero particolare va agli amici della Cantina Clandestina, farò di tutto per aiutarli perché sono ormai par-te integrante dei Giochi de le Porte”.All’indomani dell’elezione, il nuovo Gon-faloniere ha posto tra le priorità del suo

mandato un progetto per le quattro taverne accedendo ad un bando finanziario dal GAL e la stipula di una nuova conven-zione per la loro gestione. Inoltre, ha proposto al Comune an-che l’apposizione in una delle piazze del centro storico di una statua raffigurante la corsa del somaro trainato a carretto, a voler rendere ancora più saldo il legame tra la festa e la sua gente.

DA PRIORE Nicola Bossi durante i Giochi del 2014, all’esordio con San Benedetto

NICOLA BOSSI, L’ERA PONTISI APRE A SAN BENEDETTOI SESSANTAQUATTRO ELETTORI HANNO SCELTO IL PRIORE DI PORTA SAN BENEDETTO COME GONFALONIERE DELL’ENTE GIOCHI PER L’ANNO 2015. GRANDI APPREZZAMENTI PER LA NUOVA CERIMONIA, FORTEMENTE VOLUTA DA SERGIO PONTI. TRA LE PRIORITÀ DI BOSSI UN PROGETTO DI FINANZIAMENTO DAL GAL PER LE TAVERNE E UNA STATUA FIGURATIVA IN PIAZZA

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LE TRE PARTI IN CAUSA, SEDUTE ALLO STESSO TAVOLO, HANNO SOTTOSCRITTO UN PROTOCOLLO VALIDO FINO AL RICONOSCIMENTO DELLA TITOLARITÀ DELLA PROPRIETÀ DEI TERRENI GRAVATI DA USO CIVICO. SODDISFATTA NADIA MONACELLI: “SI APRE UNA FASE PER NUOVI FINANZIAMENTI”

di CHIARA GIOMBINIIl Comune, la Regione e la Co-m u n a n z a A g r a r i a “Appennino gualdese” hanno sot-

toscritto un protocollo d’intesa valido fino alla sentenza del Commissario di Roma sul ricono-scimento della titolarità della proprietà dei ter-

reni gravati da uso civico. La prossima udienza si terrà il 7 maggio. I contenuti dell’accordo sono stati illustrati in una conferenza stampa a metà marzo, tenuta dal sindaco Massimi-liano Presciutti, dall’assessore regionale alle Politiche Agricole Fernanda Cecchini, dall’as-sessore all’Ambiente Michela Mischianti, dal-la presidente della Comunanza Agraria Nadia Monacelli. “Questo è l’avvio di una nuova fase tra la pub-blica amministrazione e i cittadini che hanno

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ACCORDO TRA COMUNE, REGIONE E COMUNANZA

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ridato vita alla Comunanza”, ha esordito il primo cittadi-no, ricordando gli impegni da lui presi in tal senso in campagna elettorale. Si è voluti arrivare a un accordo, hanno spiegato le parti, che possa consentire di non per-dere l’opportunità di svilup-po per l’intera collettività. In virtù di tutto ciò, Comune di Gualdo Tadino e Comu-nanza Agraria si impegna-no a portare a compimento l’iter previsto per il “Master Plan dell’area dell’eugubino gualdese” e a collaborare per procedere all’analisi del progetto presentato dalla società Rocchetta”. Su que-sto punto Monacelli ha in-vitato Regione e Comune a “non avere fretta, visto che la concessione scade nel 2022”, puntualizzando che la Comunanza chiede che venga “sanato il pregresso”. Nel merito del protocollo, l’Appennino Gualdese entro breve tempo dovrà effettua-re con un bando pubblico la verifica degli “utenti monte” interessati al pascolo e pro-cedere ad una ricognizione delle porzioni di bosco da tagliare. Il Comune verserà alla Comunanza 1/8 degli introiti derivanti dai beni gravati da uso civico: le somme rimanenti verranno conservate in un apposito capitolo di bilancio. “Il pro-tocollo rappresenta il rico-noscimento formale della Comunanza da parte del Comune - ha detto Nadia Monacelli, ringraziando la Regione per il ruolo svolto da garante -. Si apre ora una nuova fase per portare dei finanziamenti per la colletti-vità gualdese. Questo dimo-stra che non abbiamo mai voluto bloccare nulla”.

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L’accordo è stato duramen-te contestato da Forza Italia con il neo segretario Fabio Viventi, dai consiglieri comu-nali Roberto Morroni e Silvia Minelli e da Erminio Fofi del Morroni Sindaco. “Trattando

il protocollo anche di aspetti economici - ha sottoline-ato l’ex Sindaco - la delibera è priva di parere tecnico e contabili, entrambi richiesti dalla normativa”. Atto che, hanno fatto sapere da FI e Morroni Sindaco, è sta-

to consegnato alla Corte dei Conti e alla Prefettura per una verifica. Dal centrodestra si ritiene che sul proto-collo sarebbe stato necessario un passaggio in Consi-glio e di attendere l’esito dei ricorsi al Commissariato di Roma sulla questione della proprietà dei terreni gravati dal diritto di uso civico e al Tar sulla nomina regionale del commissario straordinario che ha riattivato la Co-munanza. I consiglieri di FI e Morroni Sindaco hanno voluto anche far sapere che come cittadini non si sen-tono rappresentati dalla Comunanza, ma dal Comune, i cui vertici “sono eletti democraticamente”. C.Gio.

Il centrodestra chiede una verif icaLE OPPOSIZIONI Morroni critica i passaggi: “Mancano pareri tecnici e contabili”

La Cassazione ha annullato senza rinvio e assolto in via de-finitiva, perché il fatto non sussiste, l’ex sindaco di Gualdo Tadino, Angelo Scassellati. Il verdetto della Suprema Corte del 17 febbraio scorso azzera le precedenti due sentenze dei giudici di Perugia e chiude il caso.Il fatto risale al 2002, quando Scassellati era Assessore alla Ricostruzione nella giunta Pinacoli, e riguarda l’affidamento della gestione dell’allora ristorante di proprietà comunale “San Guido” alla famiglia Angeli. I precedenti gestori, Bar-tocci-Speziali, si ritennero danneggiati e sporsero denuncia. A Scassellati era stato contestato il reato di abuso d’ufficio. In primo grado fu condannato a otto mesi di reclusione, così come a risarcire, unitamente al Comune, una provvisionale per danni nella misura di 20mila euro. La condanna fu con-fermata in secondo grado, con l’aggiunta della interdizione per otto mesi dai pubblici uffici.La prima sentenza fu pronunciata a ridosso delle elezioni amministrative del 2009, in cui Scassellati era candidato alla carica di sindaco. Perse al turno di ballottaggio contro Ro-berto Morroni. “È finita una storia incredibile”, ha commen-tato il diretto interessato. “Ero assolutamente certo della mia totale estraneità e non riuscivo a capacitarmi delle due condanne. Ho sofferto tremendamente per le due sentenze,

che ho ritenuto veramente inique. Ho avuto il timore di subire in via definitiva una vera e propria ingiustizia”.Il prof. Scassellati è stato difeso dagli avvocati David Zaganelli del foro di Perugia e Giuseppe Galli del foro di Ancona. L’ex Sindaco rinunciò alla prescrizione ritenendo di non doversi rifugiare in tale ipotesi processuale, insistendo per essere giudicato, convinto di poter dimostrare la sua to-tale innocenza. “Non avevamo dubbi - hanno commentato dal Partito Socialista gualdese - nonostante tutte le conside-razioni che da questi dati di fatto ci vengono in mente, com-prese non poche recriminazioni che tuttavia risulterebbero del tutto inutili e non cambierebbero certo quanto accaduto alla nostra Città dalla fine di quella esperienza politica e am-ministrativa fino ad oggi, quello che vogliamo esternare in queste ore è legato a un misto di sentimenti di gioia e di li-berazione, per una vicenda vissuta con grande sofferenza da Angelo che oggi, meritatamente, vede restituirsi la giustizia e la serenità che merita”. C.Gio.

Scassellati, arriva l’assoluzioneEX SINDACO Ribaltata la sentenza del processo legato all’affidamento del “San Guido”

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Lo scorso 6 marzo, intorno alle 10, un 37enne di Gualdo Tadino, è stato colto da un malore mentre stavano sbrigando delle commissioni in un ufficio in piaz-za ex Orti Mavarelli. Ma a soccorrerlo, per poi trasportarlo al pronto soccorso dell’ospedale comprensoriale di Branca, non sono stati i sanitari del 118 (sebbene allertati telefonicamente dai presenti), ma i volontari di un’associazione locale. “Nessun operatore pubblico è giunto sul posto, stante l’indisponibilità di mez-zi”, ha scritto all’indomani il consigliere regionale dell’Udc Sandra Monacelli, che sul fatto ha presentato un’interro-gazione alla Giunta Marini sulle disfunzioni dell’emergenza sanitaria in Umbria, e in particolare nel territorio di Gualdo Tadino. “Viste le critiche condizioni dell’uomo, è stato chiesto soccorso adalcuni volontari che, dopo aver rilevato un forte innalzamento pressorio (200/110), hanno accompagnato la persona in ambulanza presso l’ospedale”.Quanto accaduto preoccupa e indigna i gualdesi, tanto che al-cuni hanno creato un gruppo sul social network Facebook de-nominato “Un’ambulanza per Gualdo”, altri un profilo deno-minato “Diritto alla salute” con il quale stanno raccogliendo adesioni tramite l’invio di e-mail all’indirizzo [email protected] con il seguente testo: “Gualdo Ta-dino ha diritto al presidio del 118” e la firma. A fine aprile le mail verranno consegnate alla Giunta regionale.Dalla chiusura dell’ospedale Calai, molti cittadini - anche at-

traverso una raccolta firme - hanno chie-sto di avere un presidio del 118 in città, così come avviene in altre località limi-trofe dove non ci sono nosocomi. Il Movimento 5 Stelle, dal canto suo, ha depositato un’interrogazione alla giunta comunale sulla questione, chiedendo se e in che modo intendano intervenire con la Regione e l’Asl affinché nel territorio comunale venga presidio un presidio di emergenza. Sul fatto del mancato soccorso dal 118 “stante l’indisponibilità di mezzi”, il sin-daco Presciutti ha voluto far chiarezza in-vitando a non sollevare polemiche, tese

soprattutto “ad arrecare un danno alle strutture e agli opera-tori del territorio che quotidianamente lavorano con profes-sionalità e passione. Bisogna invece lavorare per migliorare i servizi del territorio e a non fare strumentalizzazioni vista l’imminente campagna elettorale per le elezioni regionali”. Il primo cittadino ha precisato che un’ora dopo lo spiacevole fatto che ha coinvolto il 37enne gualdese ha inviato alla Presi-dente della Regione, al direttore regionale dell’ambito Salute e coesione sociale, Emilio Duca, al direttore generale dell’Asl 1 Giuseppe Legato, ai dirigenti sanitari Diamante Pacchia-rini e Teresa Tedesco una comunicazione ufficiale e urgente con la quale ha chiesto non soltanto delucidazioni in forma scritta rispetto all’accaduto, ma anche l’avvio di un confronto di merito per quanto riguarda la rete di emergenza nel terri-torio.

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DOPO IL CASO DEL CITTADINO COLTO DA MALORE E SOCCORSO DA VOLONTARI, ANZICHÈ DA UTENTI DEL 118 (CHE ERANO STATI ALLERTATI, MA PRIVI DI MEZZI), LA COMUNITÀ CHIEDE ALLE ISTITUZIONI UN PRESIDIO IN CITTÀ. LA PROTESTA MONTA ANCHE SUI SOCIAL NETWORK

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SCUOLA “Anzichè fermarsi ai soli numeri, si guardi all’aspetto umano e psicologico”

TROPPO ESIGUO IL NUMERO DEGLI STUDENTI CHE HANNO SCELTO L’INDIRIZZO PER IL 2015-16. L’UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE HA RIBADITO CHE NON C’È MODO DI ATTIVARE LA CLASSE,

CONSIGLIANDO DI DIROTTARE LA SCELTA ALTROVE. MA LE FAMIGLIE NON SI RASSEGNANOdi CHIARA GIOMBINI

L’Istituto Professionale per il Commercio di Gual-do Tadino si trova in grossa difficoltà. Pur offrendo una didattica e dei servizi di buona qualità e in-novativi, alla scadenza delle iscrizioni on-line per l’anno scolastico 2015-16 risultano iscritti soltanto otto ragazzi, di cui tre che usufruiscono del soste-gno scolastico. Numeri che, secondo le normative del settore, non consentono la costituzione di una classe. Ma per la città sa-rebbe una grave perdita e i genitori degli iscritti si aspettavano una battaglia da parte delle istituzioni scolastiche e politiche. “Invece - hanno spiegato a Il Giornale dell’Umbria - siamo stati esortati a indirizzare i ragazzi in altre scuole” dell’istituto supe-riore Casimiri, che comprende, oltre all’IPC, il Liceo Scientifico, il Linguistico e l’indirizzo Tecnologico-Costruzioni. La mancanza di questa scuola significherebbe anche non avere più opportu-nità di effettuare stage nelle aziende, negli enti pubblici e nei musei cittadini. Tirocini che in alcuni casi, dopo la maturità, si sono trasformati in contratti di lavoro.

I genitori si sono rivolti all’Ufficio scolastico regio-nale, ma anche in quel contesto è stato ribadito loro che la classe non sarebbe partita con questi numeri, al di là dei singoli casi umani. Tre degli otto iscritti, a causa di varie problematiche, purtroppo, non possono affrontare in autonomia viaggi in au-

tobus verso altri comuni. Per questo devono optare per istituti presenti a Gualdo Tadino, ma né i licei né il Tecnologico rientra-no nelle loro aspettative e alle attitudini dei ragazzi. “Siamo molto preoccupati per i nostri figli che si vedono negato il loro diritto all’istruzione, e che sono costretti a costruirsi un futuro molto diverso da quello che immaginavano. Purtroppo le istituzioni scolastiche si sono fermate ad analizzare semplici numeri e normative senza tener conto dei casi umani e delle conseguenze che certe decisioni hanno sulla vita dei ragazzi, in particolare su coloro che sono diversamente abili. Le famiglie e in particolare i ragazzi stanno vivendo una situazione di disa-gio e una violenza psicologica non indifferente”.

All’IPC mancano gli iscritti, ma i genitori non vogliono arrendersi 30

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Buona Pasqua!

L’Associazione Culturale “Clip Up Your Mind” ha organizzato, nel periodo che va dal 23 al 5 aprile, una mostra fotografica dal titolo “Immagini dal Borgo”. La mostra, che avrà come oggetto la condizione architettonica della città di Gualdo Ta-dino nel periodo che va dal 1900 al 1950, si terrà nella torre medievale sita in Via del Traone, vicino l’ex Italfax, a ridosso delle mura di cinta di origine Federiciana. La location è quindi

di grande impatto, anche grazie al restauro da poco terminato che ha restituito all’intera cittadinanza un vero e proprio pez-zo di storia. Come spiega la direzione di “Clip Up Your Mind”, l’edificio da poco rimesso a nuovo è adatto a riportare alla memoria l’antico assetto medievale che la città possedeva. L’inaugurazione è avvenuta lunedì 23 marzo alle ore 17.00, e la mostra resterà aperta al pubblico sino a domenica 5 aprile.

Immagini del Borgo, la mostra in via del Traone

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BREMER, DALLA SVEZIA A GUALDO IL PASSO È BREVE

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IL GIOVANE MUSICISTA, NATO A THUN MA CRESCIUTO SIN DALL’INFANZIA A GUALDO TADINO, ASSIEME ALLA COLLEGA SVEDESE SAGA BJÖRKLUND JÖNSSON HA DATO VITA A UN SODALIZIO DENOMINATO FATHER E SON. E MAGGIO REGISTRERÀ L’EP DALL’AMICO GIUSEPPE CAVALLI

di EDOARDO RIDOLFI

Da Göteborg a Gualdo Tadino per registrare il loro primo Ep. Nicola Bremer, vecchia cono-scenza gualdese, torna in Umbria con la cantan-te svedese Saga Björklund Jönsson con la qua-le forma il duo progressive house Father and Son. Lo scopo è quello di registrare il loro EP nello studio musicale Hi-Lights Recordz di Giu-seppe Cavalli, in arte Rey.Nicola Bremer, classe 1989, nato a Thun, figlio di padre tedesco e madre svizzera ma cresciu-to a Gualdo Tadino, inizia la sua formazione nel 2009 dal DAMS, indirizzo cinema dell’Univer-sità di Torino, dove si laureerà nel 2014 con il punteggio di centodieci e lode. Nel 2011 inizia con delle comparse come attore nel program-ma “Crozza nel paese delle meraviglie” che si protraggono fino al 2013. Parallelamente intraprende l’atti-vità teatrale e dal 2010 al 2012 recita il ruolo di “Filippetto” nei “Rusteghi - I nemici della civiltà”, spettacolo prodotto dal Teatro Stabile di Torino. Nel 2012 porta in scena sempre a Torino il suo primo spettacolo teatrale scritto e diretto da lui stesso, intitolato “Addio”. Successivamente decide di fare l’as-sistente regista di René Pollesh (Teatro Stabile di Dresda) e

con Romeo Castellucci (Biennale di Venezia). Durante questi mesi, mette in scena a Torino e a Milano l’opera teatrale da lui scritta”Singing in the train”. Il duo Father and Son nasce nel novembre 2014 e in pochi mesi sale subito alla ribalta, esibendo-si numerosissime volte nella città di Göteborg. Da qui l’esigenza di registrare il primo EP. La scelta di registrarlo qui a Gualdo Tadino è sem-plice: Nicola e Giuseppe sono amici fin dall’in-fanzia, compagni di banco al liceo e nel gruppo rap affari Gualdesi. “Sembra uno scherzo - ci rac-conta lo svizzero cosmopolita - ma è la verità: ci conviene registrare non a casa nostra in Svezia, ma a Gualdo Tadino. Il motivo è la qualità: dopo aver lavorato sulle basi di Rey, ci è sembrato evi-

dente che solo sotto la sua supervisione avremmo potuto ot-tenere ottimi risultati”.Per l’uscita dell’EP, che vuol dire Extended Play la cui durata deve essere superiore a un singolo e inferiore a un album, e che contiene in genere 4 brani musicali, si dovrà attendere aprile-maggio, momento in cui verrà presentato al pubblico di Göteborg.

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FIRMATO PRESSO IL DICASTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO L’ACCORDO CHE PROROGA PER ALTRI DUE ANNI IL PIANO DI REINDUSTRIALIZZAZIONE DELL’AREA COLPITA DELLA CRISI DELL’AZIENDA. L’ASSESSORE RIOMMI: “COSÌ GLI SFORZI VANNO NELLA GIUSTA DIREZIONE”

di ROBERTO BARBACCI

Si dirada qualche nube attorno all’ex Antonio Merloni. Lo scorso 18 marzo, presso la sede del dicastero del ministero dello Sviluppo Economico in via Veneto, assieme ai vertici della Regione Marche e della Regione Umbria hanno sotto-scritto l’Accordo di Programma che proroga per ulteriori due anni e integra l’intervento di reindustrializzazione dell’area colpita dalla crisi dell’azienda. A siglare l’intesa sono stati il vice ministro Claudio De Vincenti, il presidente della Re-gione Marche Gian Mario Spacca e l’assessore alle Attività produttive e al Lavoro della Regione Umbria Vincenzo Ri-ommi. “Con l’accordo raggiunto tra tutte le parti, e con viva soddisfazione di tutti, vengono confermati i 35 milioni di euro destinati a sostenere progetti di sviluppo produttivo in grado di far superare la difficile situazione che si è determinata a seguito della chiusura della più grande impresa del territorio. Il MISE, già impegnato a definire le vicende dell’Amministra-zione Straordinaria della Merloni, ha inoltre aggiornato ed esteso - anche rispondendo alle esigenze rappresentate dalle due Regioni - le agevolazioni previste dalla legge n.181 del 1989 al fine di cogliere e supportare tutte le opportunità di sviluppo di un’area a forte tradizione manifatturiera”.

“Per l’Umbria - ha commentato l’assessore allo Sviluppo Eco-nomico Vincenzo Riommi - è particolarmente importante la proroga dell’accordo di programma, i cui benefici sarebbero altrimenti scaduti a breve, cui si accompagneranno le oppor-tune modifiche della disciplina della legge 181 che, tutti ce lo auspichiamo, saranno introdotte a breve attraverso un decre-to ministeriale, e per le quali l’esperienza delle due Regioni nell’attuazione dell’accordo ha rappresentato e rappresen-terà un contributo importante”. Riommi ha ricordato che “la Regione integra gli interventi dell’Accordo di programma con la strumentazione delle politiche industriali e con la nuova programmazione dei fondi comunitari. Una specifica linea di attività della programmazione del Fondo di sviluppo regio-nale già prevede interventi per l’area di crisi dell’ex Antonio Merloni, e sono previste specifiche misure delle politiche at-tive del lavoro che afferiscono alla programmazione del Fon-do sociale europeo e sono destinate ai lavoratori in mobili-tà o cassintegrati. Un sistema integrato di interventi con cui costruiamo da un lato le condizioni per la salvaguardia e lo sviluppo produttivo delle imprese, e dall’altro offriamo alle persone l’opportunità di immaginare un futuro in cui il lavoro non è un’aspettativa, ma una concreta possibilità”.

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Isola ecologica, nuovi orari di aperturaBREVI DAL TERRITORIO

Novità orari isola ecologica e pro-getto lavoratori socialmente utiliNuovi orari di apertura dell’iso-la ecologica e attivazione di un progetto relativo ai servizi per il territorio che prevede l’utilizzo di lavoratori socialmente utili: sono

queste due delle novità introdotte dall’Amministrazione co-munale e dalla società ESA Spa. In particolare, da lunedì 9 marzo è partita la nuova organizzazione dell’isola ecologia, che vede un potenziamento dell’orario di apertura ai cittadi-ni nel seguente orario: il lunedì e il sabato dalle 9 alle 12, il martedì, giovedì e venerdì dalle 14,30 alle 17,30 (nel periodo dell’ora solare) e dalle 16 alle 19 (nel periodo dell’ora legale, quindi dalla fine di marzo). Praticamente vengono aggiun-ti due giorni di apertura, il martedì e il giovedì, rispetto al vecchio orario. “Al fine di migliorare e potenziare il servizio di raccolta dei rifiuti”, spiega l’Assessore all’Ambiente, Mi-chela Mischianti, “è previsto anche un futuro ampliamento del servizio di raccolta differenziata nelle frazioni di tutto il territorio. Importante anche l’attivazione di un progetto re-

lativo alla gestione di servizi pubblici locali che vede l’utilizzo di lavoratori socialmente utili. Grazie a queste persone sarà possibile potenziare e realizzare, ove mancante, il servizio di spazzamento manuale e stradale del centro storico e delle frazioni, nonché la necessaria pulizia delle caditoie presenti nel nostro territorio per migliorare il drenaggio delle acque meteoriche. Queste azioni potranno essere davvero efficaci se sostenute anche del senso civico e dall’ impegno di ognu-no di noi. Solo così potremo avere una Gualdo più pulita”. Tra le ultime novità introdotte, anche la possibilità di con-ferire presso l’isola ecologica, previa autorizzazione all’ESA da parte del Comune, il materiale proveniente da piccole demolizioni edili e sanitari. L’ingresso nel centro di raccol-ta è consentito ai soli utenti privati residenti nel Comune di Gualdo Tadino e Fossato di Vico. Si ricorda che esiste an-che un servizio gratuito di recupero dei rifiuti ingombranti che la stessa società ESA offre a chiamata a privati cittadini (tel. 075.9142561 o tramite il sito internet di prossimo alle-stimento www.esa.tadino.it) in alternativa al conferimento degli stessi presso l’isola ecologica, che si trova nella zona industriale nord della Città.

ANNUNCIATE LE PRIME NOVITÀ DEL NUOVO CORSO, CON L’AGGIUNTA DI DUE GIORNI

Nuove metodologie di truffa a Gualdo Tadino. “Nuove” al-meno rispetto a quelle di cui già si aveva già conoscenza. L’episodio incriminato si è registrato presso la rotatoria nei pressi della stazione e ha visto prendere di mira una donna alla guida della propria autovettura. Mentre prose-guiva lungo la sua strada, il conducente ha udito come

un botto di petardo accanto alla macchina, ma non si è fer-mata e ha proseguito. Il conducente di un’altra vettura, però, l’ha seguita facendole cenno di accostare. Qui ha voluto che

la donna si fermasse, spie-gandole che era stato urtato proprio dalla sua vettura. La donna non del tutto convin-ta dell’accaduto ha proposto di compilare la costatazione amichevole d’incidente stra-dale, ma l’uomo ha rifiutato, chiedendo di darle quanto avesse nel portafoglio e di conciliare così il danno. For-tunatamente la donna non ci è cascata e capito che si trattava di una truffa ha dato l’allarme alle Forza dell’Ordine, chiamando Polizia e Carabinieri.

Occhio alle truffe: automobilisti, fate attenzione!

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FOSSATO DI VICO Un augurio speciale per i 90 anni del parroco di Pievano di Fossato

LA COMUNITÀ LOCALE RIVOLGE UN PENSIERO AFFETTUOSO A UNA DELLE FIGURE CHE PIÙ DI ALTRE SI È SPESA NEL CORSO DEI DECENNI PER SOSTENERE L’ATTIVITÀ PASTORALE DELLA ZONA

La storia che vi raccontiamo oggi non è di quelle che propriamente si posso difinire “ordinarie”. Monsi-gnor Angelo Moriconi nasce a Grello di Gualdo Tadi-no il 18 maggio del 1925. Dopo aver compiuto i suoi studi nel Seminario di Nocera Umbra prima, poi nel Liceo Classico e Teologico del Seminario d’Assisi, il 10 luglio 1949 è ordinato sacerdote da Mons. Costanti-no Stella. Oltre ad aver svolto il ruolo di parroco, è stato anche missionario nel sud del Brasile. Nel 1974, richiamato in Italia da motivi familiari, guida la Parrocchia di San Rocco, a Gualdo Tadino, per 24 mesi. In successione quin-di: Sassoferrato, dal 1976 al 1981 e Campodonico fino al 1983. Nel dicembre dello stesso 1983 è di nuovo in Brasile, a Rio de Janeiro, per adempiere i suoi doveri e vi resta per ulteriori sei anni. Su richiesta del vescovo, Mons. Sergio Goretti, torna de-finitivamente “a casa” nel 1989. Gli viene affidata la parroc-chia di Pievano di Fossato di Vico dal 1989 al 2007, ma con l’andar del tempo, a causa della morte dei rispettivi parroci, diviene titolare pure di Borgo, Osteria del Gatto e Palazzolo (in quest’ultima frazione riveste anche l’incarico di amministrato-re e legale rappresentante della parrocchia, denominata “della Natività di Maria”). Non faceva di certo il turista, in gioventù, nella “Terra do Sol”, don Angelo; povero tra i poveri (così lonta-no dal materialismo delle vicende terrene), con sacrificio, co-stanza e dedizione, ha affrontato quell’esperienza faticosa per

amore di Dio e del prossimo senza mai vacillare. La stessa tenacia e dedizione, il medesimo spirito di sa-crificio con il quale, ritornato “dalla fine del mondo”, ha ricoperto l’incarico di Pievano di Fossato di Vico e di Pastore che tuttora riveste nelle limitrofe frazio-ni. Curvo sotto il peso degli anni, alla sua veneranda età, con quel sorriso umile, bonario, al di sopra delle “bassezze” che pur fanno parte della natura umana, in una normale convivenza civile, sempre puntuale lo

si aspetta a svolgere le sue solite funzioni. E lui, preciso, con la sua “anch’essa intramontabile” Fiat Punto bianca, arriva sem-pre con quell’utile anticipo che gli possa permettere di avviare quelle campane elettriche che richiamino i fedeli e che ser-vano a deliziare le sue orecchie (il loro suono deve piacergli davvero molto). Non di rado, nella bella stagione, “impavido”, con quel suo “ghigno” beffardo, a dispetto degli anni, lo si vede inforcare la sua Vespetta rossa. “Temerario” come quando lo si aspetta in “occasioni” religiose e in seguito scoprire essersi (facendosi gioco dell’età), con la sua utilitaria, allontanato solo un po’, magari a Campodonico, a trovare i suoi vecchi fedeli e amici. E, allora, si pensa: “Che Spirito! Il tempo che inesorabil-mente scorre è solo e soltanto un’opinione”. Si staglia in lonta-nanza la sua possente, massiccia e inconfondibile sagoma, che tanto somiglia a quella di Giovanni Paolo II e subito si pensa: “È eterno don Angelo”.

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Mons. Angelo Moriconi, quando l’età è solo un fatto anagraf ico...

di SALVATORE NUTI

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IL PROGETTO SI RIVOLGE AD ATTIVITÀ O ASSOCIAZIONI PER LA PROMOZIONE SU SCALA NAZIONALESi chiama Rete Nazionale delle Comunità Ospitali, gente che ama ospitare”. La sigla, un po’ criptica, è RNCO, ma è forse una delle iniziative di maggior interesse e richiamo che i piccoli comuni italiani possono cogliere per rendere sempre più co-nosciuti e apprezzati i propri territori. Promossa dall’associa-zione “Borghi Autentici d’Italia” (BAI), nella rete da qualche settimana è entrato anche il Comune di Fossato di Vico. La partnership avrà una durata di due anni e coinvolge 27 comu-ni in tutta Italia, col Comune di Fara San Martino (provincia di Chieti) nel ruolo di capofila. Il progetto in questione è rivolto direttamente a tutta la cittadinanza interessata a promuovere le tipicità di Fossato di Vico, alle strutture ricettive, alle impre-se di ristorazione, alle aziende agroalimentari e di artigianato, ai centri di educazione ambientale, alle agenzie di produzione turistica, alle guide escursionistiche, alla Pro Loco, ad associa-zioni di vario genere ed enti che intendono far conoscere la loro storia e le loro peculiarità all’esterno. Per la buona riu-scita del progetto è essenziale l’interazione fra i soggetti citati pocanzi e la collaborazione degli stessi con l’Amministrazione Comunale. Ma che cosa s’intende per comunità ospitale? “La Comunità Ospitale è un luogo in cui gli ospiti-turisti si sentono “citta-dini”, seppure temporanei identificatosi nel ritmo dolce della vita di borgo, usufruendo delle opportunità di servizio dispo-nibili, conoscendo ed apprezzando i prodotti tipici e le tradi-zioni antiche…” Questo progetto ha lo scopo di creare un turi-smo responsabile, sostenibile ed etico; inoltre si pone come

obiettivo l’idea di mettere in rete tutte le risorse locali affinché possano essere trasformate in esperienze turistiche. La “Rete Nazionale delle Comunità Ospitale” offre comunicazione e vi-sibilità a livello nazionale, pacchetti turistici, una dotazione turistica infrastrutturale, scambio di conoscenze, nuove pos-sibilità di business. È doveroso sottolineare come tramite que-sto progetto le offerte proposte dal Comune di Fossato di Vico verranno inserite all’interno di percorsi turistici nazionali. I referenti locali scelti per il progetto RNCO sono il consigliere Lorenzo Polidori (in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale), il dott. Alberto Renzi, in veste di referente dell’As-sociazione “Borghi Autentici d’Italia” ed esperto di marketing territoriale (il quale supporterà costantemente il nostro Co-mune anche attraverso incontri con tutti i soggetti interessa-ti), il Ten. Felice Del Ventura e la Dott.ssa Liana Cerbella in qualità, rispettivamente, di Responsabile e Istruttore Ufficio Commercio - SUAPE del Comune di Fossato di Vico. La parte-cipazione a tale progetto non prevede nessun tipo di costo a carico dei soggetti interessati, in quanto viene completamente finanziata dal Ministero del Turismo, dall’Associazione “Bor-ghi Autentici d’Italia” e dai 27 Comuni, tra cui Fossato di Vico. È un progetto ambizioso che per essere realizzato necessita certamente di una larga partecipazione e di molto impegno da parte di tutti, soprattutto da parte dei cittadini. Ma il tutto rap-presenta una grande opportunità di promozione, nonché una vetrina di tutto rispetto.

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TANTE LE NOVITÀ CHE FANNO DA SFONDO ALL’EDIZIONE 2015. DOPO 33 ANNI MARIO BIANCHI PASSA IL TESTIMONE A STEFANO LUCHETTI, CHE PORTERÀ IN SCENA GESÙ. CONFERMATA LA

PROCESSIONE DEGLI “INCAPPUCCIATI”, IL 28 MARZO SEMINARIO SULLA SACRA SINDONEdi ROBERTO BARBACCI

È l’evento più atteso dell’anno, quel-lo che richiama fedeli da ogni parte dei comprensori limitrofi. Ma non si tratta soltanto di una rievocazione: la Turba è qualcosa che va oltre la semplice teatralità. Un appunta-mento vissuto con fede e trasporto dalla comunità di Cantiano, pronta a immergersi ancora una volta nel-la atmosfere del venerdì santo. I riti

della Pasqua, da queste parti, godono di uno status a se stan-te, e i preparativi per l’edizione 2015 sono cominciati già da parecchi mesi. Quella alle porte sarà la prima rappresentazione della Turba che non vedrà Mario Bianchi vestire i panni di Gesù. Dopo 33 edizioni (non un numero casuale, pensando all’età di Nostro Signore quando venne crocifisso dai Giudei) Bianchi ha pas-sato il testimone a Stefano Luchetti, che si sta preparando alacremente per la parte, e che già da tempo si era proposto per ereditare il ruolo. Piena, incondizionata e totale è la fidu-cia che i cantianesi ripongono in Stefano, così come ribadito dal consiglio dell’Associazione Turba che è stato rinnovato solo pochi mesi fa, con il seguente esito: Maurizio Tanfulli confermato alla presidenza, coadiuvato dai consiglieri Da-niele Bianchi, Giovanni Bianchi, Luca Caiterzi, Andrea Ciuferri, Gianfranco Ciuferri, Enea Corsi, Mario Corsi, Filippo Gentilotti, Emiliano Giacomini, Marco Giacomini, Lorenzo Leri, Elisa Severini, Alberto Tarquini e Luigino

Tarquini. Tra gli oltre 100 soci che hanno espresso la loro preferenza, tanti erano i giovani che si sono af-facciati per la prima volta al voto, segno di un ricambio generazionale che sa sempre più prendendo piede tra i cantianesi.Dopo le numerose novità della passa edizione, con la reintroduzione della figura del Diogene, il rinnovo dei co-stumi dei Sacerdoti, il decennale del progetto scuola, quest’an-no le forze saranno concentrate su altri fronti. Oltre al cambio del personaggio che interpreterà Gesù, fatto che ha richiesto un maggior numero di prove a tutti gli altri personaggi, sono stati già previsti e in parte predisposti interventi di manuten-zione alle strutture, con la conferma della processione degli “incappucciati” del venerdì pomeriggio. Tra le altre iniziative di preparazione e avvicinamento alla Turba, tornano i “Percorsi Pasquali”, che culmineranno la sera del 27 marzo con la pre-senza ormai tradizionale dei Cantori del Coro della Madonna del “Miserere” di Gubbio nelle piazze e nelle chiese del paese e soprattutto con il seminario in programma sabato 28 marzo alle 16 presso la Collegiata sulla Sacra Sindone, cui partecipe-rà la prof.ssa E. Marinelli, tra le più autorevoli studiose del sacro lino. L’Associazione Turba ricorda infine che è possibile sostenere le attività destinato il 5 x mille delle proprie impo-ste fiscali. Basterà riportare il codice fiscale dell’associazione 92000100542 nella propria dichiarazione dei redditi.

COSTACCIAROCANTIANO

FERVONO I PREPARATIVI PER LA “NUOVA” TURBA

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C’era il pubblico delle grandi occasioni al Teatro Comunale di Scheggia per la Gior-nata commemorativa dell’Unità d’Italia, celebrata sabato 21 marzo, organizzata dal-la scuola primaria e secondaria “D. Cenci” di Scheggia nell’ambito delle giornate che l’Istituto comprensivo di Sigillo ha deciso di riproporre anche quest’anno per sottoline-are le date che i nostri ragazzi dovrebbero assolutamente co-noscere: il 27 gennaio e 10 febbraio, giornate della Memoria e del Ricordo; l’8 marzo, festa della donna; il 17 marzo, festa dell’Unità d’Italia. Quest’anno, poi, si aggiunge il centenario dell’ingresso dell’Italia nella Prima guerra mondiale, che ca-drà il prossimo 24 maggio. Ecco perché la celebrazione del Tricolore è stata arricchita dalla commemorazione del sacri-ficio dei tanti nostri soldati morti durante la Grande guerra, da molti considerata la Quarta guerra d’indipendenza, ovve-ro il completamento della nostra unità nazionale. Alla com-memorazione, oltre che gli alunni delle scuole primarie e se-condarie di Scheggia e delle scuole secondarie di Costacciaro

e Sigillo, e un numeroso e attento pubblico, erano presenti rappresentanze dell’Associa-zione Alpini, dell’Associazione Bersaglieri di Gubbio e dell’Arma dei Carabinieri, oltre che i sindaci di Scheggia e di Costacciaro. Nel corso della cerimonia-spettacolo, sono stati presentati tre lavori diversi realizzati nelle scuole del territorio. Il primo, una rie-

vocazione della Prima guerra mondiale da parte degli alunni della scuola primaria “D. Cenci” di Scheggia; il secondo, una presentazione realizzata dagli alunni della scuola secondaria “Efrem Bartoletti” di Costacciaro; il terzo, molto articolato, una rievocazione della Grande guerra realizzata dai ragazzi della scuola secondaria “D.Cenci” di Scheggia. Soddisfazione è stata espressa, nel suo commosso intervento, dalla Diri-gente scolastica, Ortenzia Marconi, che ha condiviso con i presenti i ricordi sulla Grande guerra che suo nonno aveva riportato dal conflitto. E i complimenti ai ragazzi sono giunti anche dall’on. Giampiero Giulietti, presente alla manifesta-zione.

Celebrati il Tricolore e la Grande GuerraL’EVENTO Emozionante la performance degli alunni delle scuole di Scheggia e Costacciaro

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Renato Ricci, un esempio di virtù lavorativa

SIGILLO

Se n’è andato da poco più di due anni, ma la “sua” comunità non lo ha dimenticato. Dove “sua” sta anche per terra, quella di origine del Cardi-nale Fortunato Baldelli. Nato a Casacastalda nel lontano 1935, e ricor-dato dai tanti fedeli che hanno partecipato alla cerimonia di inaugura-zione del monumento, posto sulla piazza antistante al santuario della Madonna dell’Olmo, luogo privilegiato di preghiera nei primi anni di vocazione del cardinale. Il tutto avvenu-to a distanza di 55 anni dal giorno in cui venne istituito sacerdote (era il 18 marzo 1961). Una ricorrenza spe-ciale che ha visto tanta par-tecipazione e anche un po’ di commozione tra coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo nel corso della loro vita. Presenti alla cerimonia, tra gli altri, c’erano la maestra Matilde Barboni in Poggioni, e c’era an-che il prof. Alessandro Cianetti, che del card. Baldelli è stato compagno di classe nei primi anni di scuola, e che in questo periodo sta scrivendo un libro dedicato proprio all’esistenza dell’amico prelato. A fare gli onori di casa il Sindaco d Valfabbrica, Oriano Anastasi. “Se noi siamo qui è per dare con questo cippo la testimonianza visibile dell’affetto e del ricordo che la laboriosa comunità di Casacastalda, di Giomici e dell’intero ter-ritorio comunale di Valfabbrica, nutre ancora per il suo amato concit-tadino”. È stato poi mons. Sorrentino a impartire la benedizione, dopo aver sottolineato l’importanza della figura di un grande uomo di Chiesa,

inviato in tutto il mondo ma sempre con i luoghi di origine nel cuore. Presente alla cerimonia anche la vice presidente della Regione, Carla Casciari, che ha evidenzia-to l’eccezionale partecipazione popolare e l’importanza che riveste per questa comu-nità un momento di profonda riscoperta delle proprie radici.

CASACASTALDA

Il Cardinal Baldelli “torna” davanti al santuario della

Madonna dell’OlmoIl 20 marzo scorso, Cgil e Spi-Cgil hanno organizza-to a Sigillo, presso l’au-ditorium San Giuseppe, un’iniziativa dal titolo

“Percorrendo la linea del tempo e del la-voro attraverso il ricordo di Renato Ricci”. A introdurre la presentazione dell’iniziati-va c’ha pensato direttamente Alessandro Piergentili, della Cgil Alta Umbria: “Renato Ricci, partito da Costacciaro negli anni ‘50, lavorò nelle miniere in Belgio e diventò sin-dacalista del sindacato socialista. Ritornato negli anni ’70, si è impegnato nel sindaca-to Pensionati Spi-Cgil, in modo particolare nelle Camere del Lavoro di Gubbio e Gual-do Tadino, concentrando la propria attività sull’imposizione fiscale a cui erano soggette le pensioni estere. Svolse diverse iniziative con una partecipazione di pensionati ex emigrati da tutte le parti d’Italia”. L’iniziativa ha voluto inquadrare l’impegno di Ricci con gli emigrati umbri in Europa. È stato anche messo in evidenza il ruolo svolto dalle or-ganizzazioni sindacali e dall’impegno di con-cittadini, che oltre ad essere dei lavoratori preziosi erano in prima linea per rivendicare diritti e tutele, sia quando lavoravano, ma anche nei luoghi di origine e di ritorno, at-traverso l’impegno nel sindacato. “L’inizia-tiva - ha concluso Piergentili - vuole essere anche un monito verso l’attualità della crisi, che rischia di riproporre una nuova storia di emigrazione”.

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FABRIANO Ricavi in aumento dello 0,8%. Va forte il comparto dell’Area Motori

IL BILANCIO 2014 DELL’AZIENDA CHE PRODUCE CAPPE ASPIRANTI PER LA CUCINA FA REGISTRARE NUMERI MIGLIORI RISPETTO ALL’ESERCIZIO PRECEDENTE. E NONOSTANTE LA FLESSIONE DEL

MERCATO EUROPEO, NEGLI ALTRI CONTINENTI GLI AFFARI PROCEDONO A GONFIE VELE

La crisi non ac-cenna a mor-dere il freno, ma c’è chi rie-sce comunque

a togliersi belle soddisfazioni. È il caso di Elica S.p.A., azienda fabrianese specializzata nella costruzione e nella commercia-lizzazione delle cappe ispiratrici da cucina, che nel 2014 ha fat-to registrare ricavi per 391,9 milioni di euro, in crescita dello 0,8% rispetto al 2013, con un risultato netto di 3,5 milioni di euro (+144% rispetto all’anno precedente). I dati sono signifi-cativi e incoraggianti, per di più se confronti con una perdita di domanda dell’1,6% su scala nazionale. L’azienda marchigiana non ha risentito di questa perdita (legata per lo più ai mercati giapponesi, cinesi e ucraini), ma anzi ha saputo aumentare il proprio fatturato e di conseguenza i guadagni. È riuscita pure

a collocare il proprio brand in un contesto di maggiore visibilità, ot-tenendo riscontri particolarmen-te efficaci sul web e aumentando la propria presenza in aree come Francia, Polonia e APAC (cioè nelle Americhe). Oltre all’Area Cooking, anche l’Area Motori ha registrato un aumento dei ricavi dell’1,3%, dovuto principal-mente all’espansione nelle vendite di White Good. Determi-nanti i ricavi ottenuti nelle Americhe e in Asia (2,9% i primi, 2,2% i secondi), mentre in Europa s’è registrata una flessione dell’1,0%, complici anche le turbolenze nell’area dell’Ucraina e della Federazione Russa. Restano però numeri di grande im-patto, a conferma di un patrimonio industriale che ha ancora margini di crescita e valorizzazione.

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Elica SpA, ricavi in crescita grazie agli exploit in Asia e America

di ROBERTO BARBACCI

Un segnale forte di speranza e di intra-prendenza. Perché il futuro comincia adesso, e i giovani fabrianesi non voglio-no farselo scappare. Sono stati tanti gli aspiranti imprenditori che hanno parte-cipato nei giorni scorsi all’incontro orga-nizzato dalla Confartigianato presso la sede del CIOF. Molte le idee di business proposte dai partecipanti, alcune più in-novative, altre più tradizionali, ma sempre rivisitate in chia-ve moderna e accattivante. Oltre agli aspetti tecnici, fiscali e finanziari dello start up aziendale, sono state esposte nel corso dell’incontro anche le opportunità offerte dal Prestito d’Onore della Regione Marche, che intende favorire l’avvio di nuove imprese e di iniziative di lavoro autonomo attraverso la concessione di “microcredito”, e il servizio Fare Impresa della Confartigianato, finalizzato a favorire la creazione e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali nel settore dell’ar-

tigianato e delle piccole imprese. “La col-laborazione con il Centro per l’Impiego di Fabriano - ha spiegato Andrea Rossi, Responsabile Provinciale Confartigianato Formazione - è ormai consolidata da anni e rappresenta un tassello fondamentale per supportare la promozione di questo tipo di iniziative in un territorio che sta attraversando una fase difficile di deindu-

strializzazione con alti livelli di disoccupazione. Chi crea una impresa crea lavoro per sé e per gli altri: per questo suppor-tiamo la nascita di nuove attività.” All’incontro hanno parte-cipato anche Loredana Fiori e Lorena Di Gangi dell’ufficio Confartigianato di Fabriano. La Confartigianato ha attivato presso tutti i suoi uffici lo sportello Fare Impresa che offre assistenza alle start up, consulenza base di avviamento al la-voro autonomo, formazione per l’accesso al mestiere.

Con Fare Impresa la Confartigianato prova a dare nuove possibilità ai giovani

IMPENDITORIA Primi incontri sul territorio per favorire idee imprenditoriali e nuove proposte

Capita ormai di sentirne di tutti i colori, ma quan-to accaduto qualche giorno fa a Fabriano esula dal comune vissuto. Nel mirino dei soliti ladri (i cui raid sono sempre più frequenti in tempo di crisi) sono finite nientemeno che le offerte della benedizione alle famiglie in occasione della Pasqua della par-rocchia della Beata Vergine della Misericordia. Dopo aver scardinato il portone d’ingresso della casa parrocchiale, i

ladri hanno forzato una piccola cassaforte a muro, asportando la somma contante di circa 6.500 euro. Gli uomini del nucleo operativo della compagnia di Fabriano hanno già rilevato le impronte utili per le investigazioni, sospettando che si possa essere trattato di qualcuno che conosce bene le dinami-

che della comunità locale. Un colpo, insomma, studiato nei minimi dettagli.

ATTUALITÀ È successo nella Parrocchia della Misericordia: il bottino è stato di 6.500 euro

Se i ladri puntano le offerte per le benedizioni...

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Innovare non significa rinnegare le proprie origini. Innova-re è sinonimo di progresso, di evoluzione, di coraggio. Saper cambiare le proprie abitudini per modellare alle esigenze della clientela. Nel caso di Olur, accettare nuove sfide non è mai sta-to un problema. Giorgio Olmi e Adamo Urbani lo hanno fatto sin dal primo giorno in cui hanno deciso di mettersi in affari. Dal 1998 ad oggi, l’azienda è cresciuta al punto da diventare un punto di riferimento per molte aziende e tanti privati. La sfida che li attende oggi va nella direzione di un ulteriore salto di qualità. Perché da oggi Olur aggiunge alla propria offerta nuovi servizi e tante risorse per poter garantire al cliente la massima efficienza in tutte le fasi di lavorazione e produzione.Per anni Olur è stata sinonimo di garanzia per quel che concer-ne materiali premiscelati. Tante aziende ne hanno riconosciu-to lo status di leader, acquistando o noleggiando macchinari e trovando ogni volta una risposta adeguata alle proprie esi-genze. L’evoluzione nelle moderne tecniche di costruzioni, cui è andata affiancandosi una continua ricerca nei materiali, con-sente oggi a Olur di presentare alla propria clientela una nuova vasta gamma di prodotti e possibilità. Un’offerta ampliata gra-zie all’esperienza acquisita sul campo durante anni e anni di la-voro. Perché è sul campo che l’azienda è cresciuta, prediligen-do sempre e comunque il lavoro di consulenza, consigliando il

cliente anche a discapito di facili guadagni. Una professionali-tà riconosciuta che oggi consente a Olur di affacciarsi in nuovi ambiti, adatti ad ogni esigenza e tipologia di costruzione, sia per edifici di nuova generazione o per struttura in via di ristrut-turazione. Le proposte variano dall’ambito del cartongesso da assemblare al sistema cappotto, metodologie che nel corso degli anni hanno conquistato sempre più i favori della cliente-la. E ancora, pitture interne ed esterne, realizzate con i migliori prodotti della categoria, vendita e posa di massetti per impian-ti a pavimento, divenuti negli ultimi anni una tra le soluzioni più ricercate e richieste da parte sia da chi costruisce, sia da chi ristruttura. L’esperienza di 17 anni di lavoro “nato sul cantie-re” garantisce la massima affidabilità e una consulenza fatta di competenza e grandi conoscenze acquisite sul campo. Avva-lendosi della consulenza e dei prodotti delle migliori aziende del settore (Knauf PFT per i macchinari, Licata+Greutol per i sistemi di cappotto e di isolamento termico, Diadora per i materiali di lavoro e anti-infortunistica, Fassa Bortolo per in-tonaci e malte), Olur saprà consigliare, progettare e realizzare qualunque tipo di intervento commisurato alle esigenze del cliente. Affidati a chi ha fatto di una semplice professione una vera e propria passione, oltre che un modo d’essere.

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DOPO L’INCONTRO TENUTO A GUBBIO LO SCORSO 20 MARZO, PRESENTE ANCHE IL SOTTO-SEGRETARIO AL TURISMO FRANCESCO BARRACCIU, LE STRATEGIE DELLE AREE DELL’APPENNINO COMINCIANO A PRENDERE FORMA. E DAL NUOVO DECRETO IN ARRIVO POSSIBILI FONDI PER LO SVILUPPO DI PROGETTI E INIZIATIVE. “MI PARE CHE QUI CI SIA GIÀ UN GIOCO DI SQUADRA”

Si è svolto il 20 marzo scorso, nella Sala Trecentesca di Pa-lazzo Pretorio di Gubbio, l’incontro organizzato dal Distretto dell’Appennino umbro-marchigiano, al quale ha partecipato il sottosegretario del ministero dei Beni e delle Attività cultu-rali e del Turismo, Francesca Barracciu, per un seminario sul tema “La strategia nazionale di sviluppo turistico per i distretti interregionali”. All’appuntamento eugubino era pre-sente anche una delegazione del Comune di Gualdo Tadino, che fa parte del distretto umbro marchigiano insieme ad una trentina di comuni, formata dall’assessore allo Sviluppo eco-nomico Giorgio Locchi e dal prof. Antonio Pieretti.L’onorevole Barracciu ha mostrato curiosità e disponibilità ad approfondire il percorso che stanno portando avanti i terri-tori dell’Appennino con l’aggregazione del Distretto Culturale, in quanto vengono messe insieme due regioni, Umbria e Mar-che, con quasi una trentina di Comuni delle province di Pe-

rugia, Ancona, Macerata e Pesaro-Urbino. Potrebbe sembrare una debolezza - è stato evidenziato durante l’incontro - ma ri-sulta un importante punto di forza, in quanto la cooperazione territoriale è uno dei criteri costitutivi della programmazione europea, che produce interventi economici ritagliati su misu-ra per l’area vasta più che calcolati solo sulla base di confini amministrativi.I patrimoni artistico, architettonico, naturalistico e stori-co-culturale non sono delocalizzabili e non lo saranno mai. Quindi se queste “ricchezze” del territorio vengono custodite, valorizzate e promosse nel migliore dei modi, il turismo di-venterà un decisivo volano di sviluppo economico.Dall’incontro tra i comuni è emersa l’importanza di far cre-scere la cultura dell’accoglienza, perché il turista e il visita-tore di un borgo o di una città non entrano in contatto solo con gli operatore turistici, ma con tutta la popolazione: vigili urbani, negozianti, fino ai semplici cittadini. “Ecco perché - ha sottolineato l’assessore Locchi - l’accoglienza è innanzitutto una sfida culturale che l’Appennino umbro-marchigiano non può sottovalutare se intende considerare il turista non come un intruso di passaggio, ma come una risorsa umana a cui far vivere un’esperienza all’altezza delle sue aspettative”.L’incontro di Gubbio è entrato nel vivo, diventando operativo, quando il sottosegretario ha illustrato i contenuti del decreto di fine gennaio scorso - chiamato “Destinazione Italia” - che invita i Comuni o le unioni di Comuni tra cin-quemila e 150 mila abitanti a presentare progetti per la valorizzazione di beni culturali e ambientali, il miglioramento dei servizi per l’informazione e l’accoglienza di turisti. Barracciu ha spiegato agli amministratori arrivati a Gubbio che i progetti potranno avere una dotazione finanziaria di risorse ministeriali tra uno e cinque milioni di euro, per finanziare sia interventi infra-strutturali (su edifici, immobili, spazi o infrastrutture di pro-prietà pubblica), sia interventi immateriali (per ampliare e migliorare l’offerta turistica, stipulare accordi e convenzioni, interventi di promozione e marketing, ecc.). “Questo nuovo bando - ha commentato l’onorevole - potrà misurare la vo-stra progettualità e la vostra voglia di fare rete e stare insie-me. Vogliamo che il turismo ambisca a diventare una vera e propria industria, complessa e delicata, ma di sicuro non de-localizzabile all’estero. Il ministero sta facendo la sua parte, ora tocca a voi!”. Gli amministratori dei Comuni del Distretto umbro-marchigiano, subito dopo l’incontro con il sottosegre-tario Barracciu, si sono riuniti per rendere operative fin dai prossimi giorni le indicazioni ricevute e mettere in “cantiere” - in forma aggregata - progetti di sviluppo del territorio che spesso, per mancanza di risorse, sono chiusi da anni dentro a un cassetto.

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“Io Merito”, ci sono 4 studenti gualdesi

SCUOLA

Con la legge n° 1 dell’11 gennaio 2007, che ha in-trodotto la premiazione della capacità e dell’im-

pegno e il successivo decreto ministeriale dell’8 set-tembre 2011, che ha fatto partire il programma na-zionale “Io Merito” di valorizzazione delle Eccellenze del Ministero, fornendo agli studenti delle borse di studio, è stata resa possibile l’istituzione dell’Albo Na-zionale Indire.Già dall’inizio dell’ultima decade di Febbraio 2015, nel menù a tendina appositamente predisposto (basterà facilmente cercare su Internet: “Indire, albo nazio-nale delle eccellenze”), sono visibili, digitando sem-plicemente i propri cognome e nome, quei candidati che, a conclusione del corrispondente anno scolasti-co (2013-14), hanno ottenuto il massimo del massimo (100 e lode - lode che ha il colore dei sogni) agli ulti-mi esami di maturità. Bella soddisfazione, quindi, per i ragazzi del “Casimiri”: Paolo Nuti e Giulia Bisciaio del Liceo Scientifico, Diego Sorvelli e Anna Sofia Gatti del Liceo Linguistico… ma non soltanto questo. L’ini-ziativa, ancora ai più purtroppo sconosciuta, riveste una valenza molto più pratica, ampia e importante di quanto soltanto accademicamente la si voglia consi-derare. Non sarà magari il caso che potrà riguarda-re i nostri quattro, già alle prese con l’Università, ma non sarebbe conveniente se le Aziende gli Enti che ne avessero bisogno (anche in futuro) utilizzassero que-sto strumento di ricerca in vista di eventuali offerte lavorative?

La E45 sempre più nell’occhio del ciclone

VIABILITÀ

Di strade da completare, ammo-dernare o semplicemente realiz-zare l’Alta Umbria (specie l’Alto Chiascio) ne è pieno. Ma anche l’erba dei vicini, a quanto pare, non è sempre più verde. La que-stione del progetto di modifica della E45, che secondo quanto stabilito dal CIPE dovrà diventa-re autostrada a partire dal 2020, da qualche tempo ha alimen-tato un dibattito che non accenna a diminuire, e che preoccupa tanti lavoratori umbri, “costretti” ad usufruire dell’arteria per i loro spostamenti. La raccolta firme effettuata dal comitato “No E45 Autostrada”, che ha toccato quota 8.500 adesioni, è stata però bypassata dalla commissione regionale, che non ne ha di-scusso demandando tutto alla giunta regionale, finendo però per alimentare ulteriori polemiche, sollevate dal fronte delle opposizioni. La situazione resta abbastanza complessa, col fronte del no che continua a trovare l’appoggio di tante asso-ciazioni di lavoratori e industrie. Del resto i pedaggi per l’arte-ria finirebbero per congestionare nuovamente il traffico locale (chi non ne avrebbe strettamente bisogno convoglierebbe sulle “vecchie” statali o provinciali). E poi c’è pure la questione dei tanti avvisi di garanzia legati ai lavori della Orte-Mestre, che a detta di molti finirà per ripercuotersi anche sul progetto di mo-difica in autostrada della E45. Il comitato promotore del no s’è detto stupito del fatto che nessuno dai vertici regionali abbia voluto chiedere un incontro per capire le ragioni di tale presa di posizione. Ma ha ribadito anche a chiare lettere che quanto successo con l’inchiesta sulla “Grandi Opere” non fa che con-fermare una volta di più l’assoluta inutilità dell’operazione, tesa ad arricchire solo pochi a spese della collettività.

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ASSOCIAZIONI Una delegazione ha partecipato al programma tv Cantando e Ballando

IL GRUPPO GIOVANI SI APPRESTA A VIVERE CON GRANDE INTENSITÀ IL PERIODO PASQUALE NELLE SCORSE SETTIMANE HA FESTEGGIATO I 50 ANNI DI SACERDOZIO DI PADRE MARIO

AGOSTINELLI E HA INCONTRATO LA CANTANTE SALENTINA ALESSANDRA AMOROSOSi avvicinano gli appuntamenti pa-squali per il Gruppo Giovani di Parra-no, che nell’ultimo mese ha visto infit-tirsi il proprio calen-dario di numerose iniziative e attività che hanno avuto per protagonisti i tanti ragazzi che

fanno parte del gruppo. Il tutto a partire da una bel-la vetrina mediatica, quel-la che lo scorso 24 feb-braio ha visto il referente Diego Valerini ospite in studio della trasmissione “Cantando e Ballando”, in onda sul canale 83 del digitale terrestre. Assie-me agli orchestrali di New Tropical, Diego ha preso posto tra il pubblico, salu-

tato dalla presentatrice Sabrina Borghetti che non ha mancato di rivolgere il proprio saluto anche a tutto il resto del gruppo, evidenziandone e sottolineandone il gran lavoro svolto negli ultimi tempi, legato per lo più a iniziative ricreative e religiose che ogni anno i ragazzi portano avanti. Sentito e partecipato il ringraziamento alla conduttrice e agli autori del programma per aver consentito alla parrocchia di Parrano di vivere una ribalta televisiva in diretta nazionale, peraltro in una delle trasmissioni più seguite dagli appassionati di ballo e musica, così come un grazie è stato rivolto a Cristian Cimarelli e all’Or-chestra New Tropical per la disponibilità e cortesia dimostrate, oltre che per l’opportunità offerta.Una giornata di grande festa è coincisa domenica 8 marzo non soltanto con la festa della donna, ma anche e soprattutto con i 50 anni di sacerdozio di Padre Mario Agostinelli. I giovani di Parrano, assieme alla parrocchia di Isola Molina, hanno omag-giato il parroco con una cerimonia molto partecipata e vissuta, ma più in generale con una giornata di grandi festeggiamenti. Cominciata al mattino con il suono a festa delle campane, pro-seguita con la funzione domenicale (nella quale i ragazzi del gruppo hanno animato la liturgia), culminata con la lettera che Giulia Menichetti ha letto davanti a tutti i fedeli, bella e com-movente al punto da far sciogliere anche il buon Padre Mario. I festeggiamenti sono proseguiti a tavola con un rinfresco e una torta fatta e donata da Nadia Bianconi, alla presenza anche del Sindaco Giovanni Bontempi che ha voluto elogiare tutta la comunità locale per il grande affetto dimostrato al parro-co e l’impegno nel portare avanti le iniziative. Rinnovando gli auguri a Padre Mario, resta inteso che le sorprese non sono ancora finite…

In vista della settimana santa, il Gruppo Giovani ha ripreso gli in-contri di riflessione su temi sociali e di rilevanza anche nell’ambi-to della Chiesa Cattolica, proponendo tematiche sempre attuali e di interesse. Sono ripartiti anche i corsi e le prove musicali con il tastierista Samuele Scarponi, che sta preparando alcune sor-prese in vista delle celebrazioni del periodo pasquale.Lo scorso 13 marzo, il referente Diego Valerini e il fratello Danie-le hanno partecipato all’incontro con la cantante salentina Ales-sandra Amoroso, in tour per promuovere il libro “A modo mio vi amo”, presso il centro commerciale Roma Est. Il libro tratta dell’incontro, davvero speciale, di Alessandra con un bambino di nome Francesco, affetto da una grave malattia che lo costringe da anni a vivere un’infanzia diversa, ma con tanta voglia di anda-re avanti e non arrendersi. Tante ore di attesa sono valse la pena, perché alla fine nel colloquio avuto con la cantante e artista è stato possibile scoprire la sua anima umile e simpatica, attenta soprattutto ai problemi dei più bisognosi e meno fortunati, oltre che alle tematiche dei problemi sociali (soprattutto dei ragazzi più giovani). Ad Alessandra è stata esposta l’attività del Gruppo Giovani di Parrano e lei stessa s’è detta molto impressionata da tanta costanza e dedizione in tutto quello che viene fatto, augu-rando ai ragazzi di poter proseguire nel percorso intrapreso. Alla fine non poteva mancare la foto di rito e la promessa di ritrovar-si presto, magari proprio assieme al gruppo. Un ringraziamento per quanto è stato reso possibile Diego e Daniele lo hanno rivol-to a Sandrina e a tutto la sua (nostra) “big family”. E restando in tema di auguri, il prossimo 30 marzo Irina Spigarelli compirà 18 anni, l’età nella quale si scende dal triciclo di mamma e papà e si comincia a… pedalare. Tutto il gruppo è pronto a far festa come si conviene a un evento così importante, augurando a Irina di vincere… tutte le tappe del Giro!Passato il perio-do pasquale, il Gruppo Giovani parteciperà per il secondo anno di fila alla Terza Giornata Ecologi-ca presso il Fosso degli Ebrei di No-cera Umbra, in programma alla fine di aprile. Come Sempre, i ragazzi del di Parrano invitano tutti co-loro che fossero interessati a partecipare alle attività e ad aderire con entusiasmo e cuore aperto al gruppo. Per maggiori informazioni [email protected] oppure sulla pagina Facebook Gruppo Giovani Parrano.

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Vetrine mediatiche e tante nuove iniziative per i ragazzi di Parrano

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IL DIESSE TRACCIA UN BILANCIO SOMMARIO DELL’ANNATA: “MAGARI QUALCUNO SI ASPETTAVA DI FINIRE PIÙ IN ALTO, MA CONSIDERANDO I PROBLEMI GIUNTI HA FATTO ANCORA UNA VOLTA BENE”

Il futuro bussa già alle porte. Con la salvezza in tasca, dalle parti del “Luzi” è tempo di tirare le prime somme. C’è ancora qualcosa per cui vale la pena lottare, con la bagarre play-off che potrebbe riaccendersi di colpo se dalla tana del sempre più sorprendente Sansepolcro (che ironia della sorte viaggia più forte senza Essoussi, che non quando il puntero faceva il diavolo a quattro tra le difese avversarie) dovesse arrivare un risultato pieno, o giù di lì. Ma la sostanza poco cambia: i ragazzi di Giunti hanno saputo riprendere il filo del discorso interrotto a cavallo tra la sosta natalizia e il mese di gennaio, che ad eccezione del successo sul Poggibonsi ha raccontato solo dispiaceri. E malumori, ripensando a quanto successo con Massimo Bussi.CROCE E DELIZIA Il bomber tascabile ha sfondato il muro del-la doppia cifra, stendendo il San Donato Tavarnelle nell’ultima gara disputata dai gualdesi. Croce e delizia, il talento ex Triesti-na, che almeno fino a maggio ha deciso di non parlare più con la stampa, per paura di essere travisato nei suoi interventi. Ma a Danilo Moroni tutto questo interessa relativamente: ai lui basta che Massimo faccia gol, proprio come avvenuto nell’ulti-ma giornata. “Dio solo sa quanto c’è mancato in quei due mesi di pieno inverno”, afferma il direttore sportivo. “Non è giusto dire che la flessione sia tutta da addurre all’assenza di Bussi, ma certo quella vicenda ha influito negativamente. La nostra è una rosa ab-bastanza corta e quando è venuto meno un ele-mento del suo calibro, beh, era inevitabile che ci potessero esse-re dei problemi. Ma li abbiamo superati con un grande spiri-to di sacrificio, conquistando con largo antici-po una salvezza che resta pur sempre un tra-guardo di tutto rispetto”. A un certo punto del cammino, però, l’ambiente ave-va cominciato a sognare qual-cosa di diverso. “Ma non credo si possa affer-mare che questo gruppo abbia se-minato dei rim-

pianti. Abbiamo provato a restare agganciati al vertice, però a un certo punto le cose hanno girato per il verso sbagliato e non c’è stato modo di farlo. Detto questo, a 7 gare dalla fine mi sento di poter dire che il bicchiere è abbondantemente mezzo pieno. E che Giunti abbia fatto ancora una volta del suo meglio, dimostrando di meritare fiducia”. Dal GualdoCasacastalda, for-se pure da qualche altra società. PROGRAMMAZIONE “Del futuro è presto per parlarne. Se Federico avrà la possibilità di sondare qualche altra offerta lo farà, com’è giusto che sia. Tutti saremo messi in discussione a fine stagione e la società dovrà prendere le sue decisioni. Prima però pensiamo a finire bene in campionato, provando a lanciare qualche giovane che già ha avuto modo di mettersi in mostra. Mi spiace solo che Gaggioli abbia un problema a un tendine, altrimenti credo che avrebbe potuto trovare molto più spazio. Ma come lui ci sono altri ragazzi che meritano at-tenzione, e se il mister lo riterrà opportuno penso che avranno la possibilità di mettersi in mostra”. Cominciando così a pro-grammare il GualdoCasacastalda che verrà. “Ancora è un po’ presto, ma per quel che concerne i fuoriquota è bene muover-si per tempo. Ne abbiamo tanti e pure bravi, per cui abbiamo di che essere tranquilli. Quanto al resto, oggettivamente oggi nessuno può sapere come si muoverà la società. Ma la base per continuare a fare bene c’è, ed è una garanzia per tutti”.

SALVEZZA IN CASSAFORTEMORONI: “MA NON È FINITA”

CALCIO

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di ROBERTO BARBACCI

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di LEONARDO BOSSIAlla fine del mese di febbraio si è aperta la nuo-va stagione di pesca, che ha ovviamente coinvol-to l’Associazione Pescatori Sportivi Gualdesi. L’assemblea generale di inizio anno ha portato al cambio del consiglio direttivo e della presi-denza. Il nuovo Presidente è Francesco Nardi. “Per me è un onore poter rappresentare e gui-dare la Sezione”, spiega Francesco, “succedendo al “mitico” Claudio Panfili, una persona unica, un amico e un modello da seguire in uno sport che lo ha visto e lo vede protagonista. Non smetteremo mai di ringraziarlo e continuerà a essere parte integrante per la Sezione”.Il presidente illustra quella che è la situazione attuale del so-dalizio: “Ero già nel direttivo lo scorso anno e continuerò a seguire il percorso intrapreso da Claudio. Siamo un gruppo di amici, un giusto mix di gioventù ed esperienza. Il lavoro decennale che Claudio ha eseguito ha portato la Sezione a raggiungere numeri importanti e soprattutto a dare nuova vita ai nostri corsi d acqua (Rio Vaccara, Sciola, Rio Rumore) con la realizzazione di due riserve (Vaccara e San Lazzaro), un campo gara e un tratto a prelievo determinato lungo il fosso Sciola. Fondamentale, però, è stata l’immissione annuale di avannotti di trota, che negli anni stanno dando nuova linfa vitale e speranza a tutti i pescatori della zona”.Come si basa prevalentemente la vostra attività?“Tutto si basa su tre cardini: salvaguardia, gestione e control-lo”. Parametri che, come sottolinea Nardi, “portano ad un’uni-ca conclusione: la pesca sportiva. Negli anni purtroppo si sono perse le normali attività, a carico degli organi competenti, di pulizia, controllo e monitoraggio, lasciando tutto in mano alla

Sezione. Basti pensare anche al problema rela-tivo agli ultimi eventi metereologici che hanno cancellato o modificato alcuni tratti di fiume. Il progetto quindi parte da basi concrete e idee mirate, volte al recupero dell’intero patrimonio naturalistico ambientale: l’ottenimento di auto-rizzazioni attuative da parte delle provincia di Perugia per interventi ittio-compatibili in alveo e taglio-pulizia di specie arboree infestanti o

ammalorate, questo per poter ripristinare l’habitat naturale delle “nostre” trote”.Cosa avete fatto negli ultimi mesi? “Abbiamo fatto la prima semina stagionale in occasione dell’apertura, con 3 quintali di trote e giornate dedicate a pu-lizia e tabellamento. Abbiamo iniziato anche una serie di in-contri con il gruppo scout di Gualdo, per far conoscere questo nostro bellissimo sport ai piccoli appassionati”.Quali sono gli obiettivi per il futuro? “Dal prossimo anno la pesca passerà direttamente alla Regio-ne, visti i problemi e difficoltà che la Provincia sta attraver-sando con una prima conseguenza che è lo stop alla semina del pronto pesca, ovvero le trote per l’apertura e solo immis-sioni di avannotti. Bisogna quindi migliorare le riserve per poter attingere trote e rilasciarle nei tratti di pesca e creare un “nucleo centrale” lungo il fosso Sciola. Tutto ciò comunque comporta un impegno incredibile da parte nostra”, conclu-de Nardi, “perché il raggiungimento di questi obiettivi non è semplice ed i frutti verranno raccolti in un arco di tempo non inferiore ai 2/3 anni; il nostro appello è quotidiano perché possa raggiungere ogni singolo pescatore, e la passione che

PESCA SPORTIVA

IL NEO PRESIDENTE A RUOTA LIBERA SULLE PROSPETTIVE DEL SODALIZIO SPORTIVO, CHE HA APERTO DA UN MESE LA STAGIONE. “SIAMO UN GRUPPO DI AMICI UNITI DA UNA GRANDE PASSIONE. MANTENERE INTATTO IL PATRIMONIO NATURALISTICO È IL NOSTRO OBIETTIVO”

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NARDI, IL NUOVO CORSO DEI PESCATORI GUALDESI

mettiamo in campo deve essere contagiosa, deve richiedere la presenza massiccia di tutti gli appassionati. Ringrazio il Consiglio Direttivo, i nostri meravigliosi “contabili” Loreda-na e Gianni, i nostri meravigliosi soci e tutti coloro che finora hanno speso anche un solo istante per contribuire allo svilup-po sul territorio, nonché tutti quei pescatori che trovano in noi un esempio positivo di crescita e sviluppo”.NUOVO DIRETTIVO Presidente: Francesco Nardi. Vice pre-sidenti: Paolo Bellucci, Luca Garofoli. Consiglieri: Michele Pascolini, Christian Collarini, Matteo Sprega, Nicola Sgrò, Pa-olo Fioriti, Luca Rondelli, Stefano Marcucci, Mauro Baiano, Livio Manci, Pierangelo Bossi, Pir Luigi Bossi, Ortemio Gui-dubaldi.

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23Società Editrice Infopress srlTel./Fax 075.9271422 Mail [email protected]

Direttore Commerciale: Giancarlo BarbacciTel. 339.5744413 Mail [email protected] Editoriale Massimo BoccucciDirettore Responsabile Roberto BarbacciCollaboratori: Leonardo Bossi, Chiara Giombini,Guido Giovagnoli, Edoardo RidolfiStampa: Dimensione Grafica snc - Spello (PG)Chiuso in redazione: Martedì 24 Marzo 2015Aut. Tribunale di Perugia n. 21 dell’11 ottobre 2013

www.15giorni.it

Il prossimo numero sarà in distribuzione da

VENERDÌ 24 APRILE 2015

LA BACHECA DI Gli annunci e le segnalazioni dei lettori all’indirizzo [email protected]

Supplemento aSupplemento a

Domenica 29 Marzo COMUNALE

Domenica 5 Aprile CAPECI

Lunedì 6 Aprile CAPECI

Domenica 12 Aprile COMUNALE

Domenica 19 Aprile CAPECI

Sabato 25 Aprile COMUNALE

Domenica 26 Aprile COMUNALE

La frazione San Pellegrino di Gualdo Tadi-no, che ha dato i natali ai suoi genitori, ha voluto tributare Enrico Pucci organizzan-do un’iniziativa pubblica per presentare il suo libro “Racconti Romani”. Un’opera che raccoglie vicende storiche non sempre co-nosciute, aneddoti e spaccati inediti della

Capitale. Anche con l’aiuto della moglie Fiorella, l’autore ha divo-rato testi storici rari per poi miscelarli con il proprio vissuto diretto di fatti, persone e luoghi che fanno del libro un’originale fonte di conoscenza della Città Eterna.Enrico Pucci, classe 1946, per l’Arciconfraternita di Santa Maria dell’Orto, di cui è vicecamerlengo, cura in particolare le visite nel complesso del quale è profondo conoscitore. Dal 2012 presiede l’Accademia letteraria “Fonte Meravigliosa”. Con il libro “Racconti romani. Luoghi, curiosità, fatti e personaggi dell’Urbe millenaria”, offre un catalogo di storie della Roma degli avi, dei santi, delle tradi-zioni che perdurano e di quelle scomparse che riecheggiano ancora nascoste.

L’omaggio di San Pellegrino a Enrico Pucci e ai Racconti Romani

SAN PELLEGRINO

Qualità del servizio, attenzione al cliente e affidabilità. Sono le pa-role chiave che hanno permesso all’ufficio postale di Gualdo Tadino di aggiudicarsi il riconoscimento che spetta a chi mette a segno le migliori performance nel corso dell’anno. Per questo sono stati pre-miati gli impiegati Barbara Gaggia e Daniele Ragni.

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Sono usciti i bandi per la selezione di n. 29.972 volontari da impiegare in progetti di Servizio Civi-le Nazionale in Italia e all’Estero. Sul sito dell’Uffi-cio Nazionale Servizio Civile sono presenti il testo del Bando e l’elenco degli enti. La scadenza per le adesioni è fissata per il 16 aprile 2015.

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