quindicinale d’informazione

Mercoledì 15 Aprile 2015 Anno III Numero 35

GUBBIO

LA PRESENZA DEI CINESI È IN FORTE CRESCITA. SONO GIÀ ATTIVI SUPERMARKET NON ALIMENTARI SU OLTRE 6.000 METRI QUADRATI. TRATTATIVE PER ALTRI

DUE INSEDIAMENTI, UNO IN VIA PERUGINA. IN ARRIVO ANCHE IL RISTORANTE

ESCLUSIVA

DALLA CINA CON FURORE

25di Capannelli Fabio e Giorgio e C. snc

Via Valtiberina 1 (Zona Ind. Padule) 06024 Gubbio (Pg)

Tel. 075.9920218Fabio 338.2671100

Giorgio 329.3330560

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COPERTINA

CI SONO ATTIVITÀ COMMERCIALI MADE IN CHINA A MADONNA DEL PONTE, VIA BENIAMINO UBALDI E VIA DELLA PIAGGIOLA. SONO PRONTE ALTRE OPERAZIONI, COMPRESO UN RISTORANTE

di MASSIMO BOCCUCCIÈ in arrivo il ristorante cine-se e gli appassionati saranno contenti. Ci sono supermarket non alimentari su 6.000 metri quadrati dislocati in varie parti della città, e altri insediamenti sono alle viste con trattative in corso d’opera. Tutto rigorosa-mente Made in China. Un fatto è certo: la presenza dei cinesi sul territorio è sempre più forte. La crescita sta negli insediamenti commerciali, con le attività più disparate dall’abbigliamento al bricolage. Gli orientali con gli occhi a mandorla non si occu-pano di alimentazione, anche se è annunciata l’apertura di un ristorante cinese in via Campo di Marte nei locali dove hanno fatto storia in passato l’Arcobaleno e il Pizzorante.QUANTE ATTIVITÀ Colpisce maggiormente la presenza dei punti vendita, con prezzi per lo più stracciati al di là degli standard di qualità e dei risvolti fiscali, dislocati su un totale di oltre 6.000 metri quadrati. Sono presenti in via della Piag-giola (l’ex Ipermercatone), al centro commerciale Contessa a Madonna del Ponte (l’ex Brico), ai piani superiori dello stabile con marchio Pam in via Tifernate, al centro commerciale I Ti-gli in via Beniamino Ubaldi. L’espansione degli interessi nelle zone dell’immediata periferia cittadina è fin troppo eviden-te, con una ramificazione sempre più incisiva. Sono lontani i tempi della discussa e controversa prima presenza nel centro

storico, ovvero il negozio in piazza Bosone a San Martino. Nel tempo il giro si è allargato parecchio, e non finisce qui.DUE INSEDIAMENTI Si fa esplicito riferimento, negli am-bienti imprenditoriali, a nuove operazioni importanti. In parti-colare, si pone l’accento su due insediamenti a uso commercia-le per complessivi 4.000 metri quadrati. Uno di questi è un

fabbricato in via Perugina. I contatti sono avviati da tempo e i soggetti coinvolti stanno portando avanti le fitte trattative per raggiungere l’intesa economica e concludere l’affare. Da qual-che anno si fa un gran parlare dei nuovi centri commerciali, con esplicito riferimento a Fontecese seconda sede della Coop, così come al marchio Emi del gruppo Cestaro in via della Piag-giola e alla Conad attesa in via Perugina. Si sono sollevate non poche polemiche (compresi i ricorsi nel caso di Fontecese) sebbene queste operazioni milionarie abbiano una fortissima ricaduta economica sul territorio: parliamo complessivamen-te di circa 45 milioni di euro di investimenti (con un bel pacco di soldi per le dissestate casse del Comune) e 150 nuovi posti di lavoro. Ma sulla presenza rafforzata del commercio Made in China tutto fila liscio e sotto silenzio. Come spesso capita a Gubbio, domina il principio tutto politico dei due pesi e le due misure.

SUPERMARKET PEROCCHI A MANDORLA

NUOVA APERTURA A breve un ristorante in via Campo di Marte

Peggiorano le condizioni di vie e strade cittadine e nella vasta periferia. Le buche stanno prendendo il sopravvento con molti trat-ti che sono diventati delle trappole per pedoni e au-tomobilisti con il rischio di cadute e incidenti. La situa-zione è aggravata dall’uti-lizzo, per fronteggiare gli

avvallamenti più profondi e pericolosi, del cosiddetto stabi-lizzato tipo breccia rossa che in caso di pioggia finisce però per aggravare le cose. L’Amministrazione Comunale ripro-pone una soluzione che non solo non è risolutiva in modo efficace e duraturo, ma in certi casi peggiora le condizioni del fondo stradale. Lo stabilizzato, infatti, risolve il problema nell’immediatezza ma in presenza della prima pioggia porta al sostanziale riaprirsi delle buche e anzi procura l’effetto di

allargarle. Questa soluzione adottata dagli uffici tecnici del Comune viene ritenuta sbagliata, al di là dell’inci-denza modesta dei costi (circa 50 euro).Con poca spesa aggiunti-va si potrebbe interveni-re con maggiore efficacia, ricorrendo cioè al binder (catrame). Si valutano costi attorno ai 300 euro per attuare la soluzione del binder, con risultati molto più duraturi e senza controindicazioni. La dif-ferenza economica risulta dunque minima, tenendo conto peraltro che eventuali danni riportati dai veicoli (a comin-ciare dai pneumatici), che in transito imbattono nelle buche delle strade comunali, vengono puntualmente risarciti se-condo le normative vigenti.

M.Boc.

Buche ovunque. E la breccia non aiutaVIABILITÀ Nonostante l’arrivo della primavera, in molte strade la situazione non migliora

VIENE USATO LO STABILIZZATO CHE ALLA PRIMA PIOGGIA PEGGIORA LE COSE, MENTRE CON IL BINDER SI AVREBBERO EFFETTI PIÙ EFFICACI E DURATURI SENZA TROPPE SPESE

Via Leonardo da Vinci Rotatoria zona Cimitero

Chi si candida con chi? Un bel ca-sino. Saltano tutti gli schemi e le logiche perché chi fa politica sal-ta sempre di più da una posizione all’altra, da un partito e uno schie-ramento all’altro. Qui ballano po-sti da oltre 6.000 euro al mese e nelle liste ci saranno politici di professione, gente senza lavoro o che col proprio lavoro guadagna al

massimo 1.500 al mese. Vincere le elezioni è come grattare un biglietto fortunato. Questo è il primo appuntamento dopo le elezioni comunali del 2014 e dunque sarà anche un test di gradimento sull’amministrazione Stirati, i partiti e i movi-menti cittadini. Vediamo caso per caso quel che sta succeden-do sulla scena eugubina.PD Alla fine ripropone Andrea Smacchi sul quale si erano sollevati venti di fronda dopo le dichiarazioni del segretario regionale Giacomo Leonelli che non voleva ricandidare chi nel proprio Comune aveva perso le elezioni (poi è arrivata

l’interpretazione che il siluro era solo per Perugia). Si era fatto il nome di Virna Venerucci: tut-to rientrato. Per l’Alto Chiascio ci sarà solo Smacchi che confida di ottenere molto a Gualdo Tadino dopo aver sostenuto Massimilia-no Presciutti, il suo portavoce di-ventato sindaco.LIBERI E DEMOCRATICI Si va di-videndo la coalizione del sindaco: le liste civiche vagliano per-corsi diversi, con Stirati che ha ufficializzato l’accordo con Sel al fianco di Catiuscia Marini con il coinvolgimento di Liberi e Democratici. Potrebbe far parte della carovana l’assessore regionale Stefano Vinti impegnato a mettere in piedi la lista Sinistra per l’Umbria. Dentro Liberi e Democratici (la lista ci-vica coi fuoriusciti del Pd) c’è chi, come il presidente del consi-glio comunale ed ex piddino Per la candidatura girano i nomi di Giuseppe Biancarelli (seppure ha storto la bocca verso Sel, Vinti e soprattutto la Marini), Giovanni Menichetti (non 4

POLITICA

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STIRATI E LIBERI E DEMOCRATICI SI ACCORDANO CON SEL AL FIANCO DI CATIUSCIA MARINI: PAPABILI CANDIDATI VALERIO PIERGENTILI O GIOVANNI MENICHETTI. SCELGO GUBBIO

SMENTISCE L’ACCORDO CON CLAUDIO RICCI CHE A PERUGIA DANNO PER CERTO. NEL PD C’È ANDREA SMACCHI RICANDIDATO. TSIPRAS HA SCELTO: LANCIA GIOVANNI VANTAGGI

di MASSIMO BOCCUCCI

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Fabrizio Palazzari Giovanni Vantaggi

LA COALIZIONE DI STIRATI PRENDE STRADE DIVERSE

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1515si sarebbe reso disponibile) e Valerio Piergentili (ci sarebbero risvolti sindacali attorno alla sua candidatu-ra poiché sono già in corsa Mariotti e Bravi). Sembrano tramontati Leonardo Na-fissi dirigente del Cna (non sarebbe stato comunque di-sponibile) e il giudice Ser-gio Matteini Chiari.

SCELGO GUBBIO Da Perugia rimbalza l’accordo del gruppo civico (capofila l’assessore Lorenzo Rughi) con Claudio Ricci, facendo squadra con Adriana Gal-gano, parlamentare di Scelta Civica. Ma Scelgo Gubbio ha smentito dichiarando di voler pensare solo ad am-ministrare la città.PSI Sarà con la Marini senza candidati locali: soster-rà l’assessore regionale uscente Silvano Rometti, con qualche frangia orientata verso Massimo Buconi.M5S I grillini dovranno rinunciare ai portacolori loca-le, non avendo superato le selezioni sul web.

RIFONDAZIONE COMUNISTA È stata ridotta ai mi-nimi termini alle elezioni comunali l’anno scorso, eleg-gendo l’unico consigliere comunale Pavilio Lupini che peraltro rifondarolo è stato e non è più. Adesso cerca lo scatto d’orgoglio con Tsipras: il candidato è Giovanni Vantaggi, già leader della lista civica Un’Altra Gubbio, dopo che ha fatto un passo indietro l’ex consigliere pro-vinciale Luca Baldelli.RICCI Il sindaco di Assisi, sostenuto dal centrodestra compresa la Lega Nord, ha ufficializzato la propria li-sta senza sorprese su Gubbio dove corrono Fabrizio Palazzari (ex Rifondazione Comunista, già vicesindaco della Giunta Guerrini) ed Ernesta Cambiotti, ex co-ordinatrice di Forza Italia.FRATELLI D’ITALIA È pron-ta a candidarsi Sara Rinal-dini, già punto di riferimen-to di An e del Pdl al fianco di Angelo Riccardini.

Ormai i sondaggisti elettorali faticano, perché le previsioni vengono spesso disattese dai risultati delle urne e soprat-tutto sono alle prese con la il fattore-astensionismo. Il parti-to del non voto sta diventando sempre più l’incognita di ogni appuntamento elettorale e rischia di essere il primo. Un sondaggio di Scenaripolitici.com rivela : andrà alle urne solo il 53%. Anche in Umbria la prospettiva di una fuga dai seggi è fondata, sebbene il voto sia molto più “militarizzato” che altrove visto il peso eser-citato dalla politica nel controllo dei posti di lavoro (specie pubblici), l’economia e l’urbanistica. C’è lo spettro dell’Emilia Romagna dove l’anno scorso ha votato appena il 37,7% e il presidente della Regione, Stefano Bonacini del Pd, è stato eletto con il 49,05% rappresentando soprattutto se stesso, i commilitoni e un po’ di amici. Il primo partito in Emilia Ro-magna è di gran lunga quello del non voto ed è un chiaro se-gnale che testimonia il livello bassissimo di credibilità della politica. Non votare in una realtà come l’Italia è un campa-nello d’allarme severo, ancora più incisivo di quanto non suc-cesse nel 1944 con il partito dell’Uomo Qualunque fondato dal giornalista e commediografo Guglielmo Giannini, sorto a Roma attorno al giornale L’Uomo Qualunque (“Questo è il giornale dell’uomo qualunque, stufo di tutti, il cui solo, ar-dente desiderio, è che nessuno gli rompa le scatole”, scrive-va Giannini).MARINI AVANTI Tutti i sondaggi più autorevoli fatti sui campioni dell’elettorato in Umbria danno la presidente ri-candidata Catiuscia Marini del Pd in netto vantaggio su

Claudio Ricci, che guida una coalizione civica alleata con il centrodestra e la Lega. Ven-gono dati in calo i grillini, ri-spetto ai passati exploit sulla scena anche nazionale: Laura Alunni, scelta attraverso la consultazione sulla rete, ha passato la mano per motivi familiari ad Andrea Libera-ti, che sfiderà dunque tutti i

pronostici per lanciare il suo movimento nella corsa a Palaz-zo Cesaroni dove i 5 Stelle puntano a entrare per la prima volta (nel 2000 il movimento di Beppe Grillo non c’era). Con la nuova legge elettorale a turno unico, non ci sono tanti cal-coli da fare: ha fatto i suoi di calcoli solo il Pd umbro che non ha neanche preso in considerazione la formula del doppio turno (tanto amato dal centrosinistra) viste le batoste rime-diate alle elezioni comunali del 2014, soprattutto a Perugia (a Gubbio era già successo: in questo caso perché pezzi del Pds-Ds-Pd sotto elezioni escono, salgono su altri carri e si mettono in proprio).IL WEB ARTIGIANALE Non fanno testo i sondaggi sul web perché c’è la possibilità del trucco nell’esprimere la prefe-renze. Viene detto un utente per un voto ma di fatto non è così. Ci sono dei meccanismi per votare quanto si vuole anche da una singola postazione e lo stesso individuo può votare da postazioni diverse. L’attendibilità di questo tipo di sondaggi è pari pressoché allo zero. È un esercizio più che al-tro di divertimento perché, si sa, sul web tutto è concesso e i “tarocchi” riescono benissimo tra le manovre tecnologiche e l’anonimato senza freni. M.Boc.

REGIONALI Verso le elezioni del prossimo 31 maggio

UN SONDAGGIO DI SCENARIPOLITICI.COM RIVELA: ALLE URNE SOLO IL 53%. LA PRESIDENTE RICANDIDATA MARINI PARTE IN NETTO VANTAGGIO SU RICCI. GRILLINI IN CALO. C’È SPESSO IL TRUCCO NELLE RILEVAZIONI SUL WEB PERCHÉ UNA PERSONA PUÒ MOLTIPLICARE LE PREFERENZE

Sondaggi, cresce il partito del non voto

Catiuscia Marini Claudio Ricci Andrea Liberati

Sara Rinaldini

Giuseppe Biancarelli

25Avete bene a mente i cari vecchi adesivi? Bene, forse è venuta l’ora di mandarli in pensione. Perché il futuro è già comincia-to, e la nuova generazione dei rivestimenti fa rima con Wa-ter Transfer Printing. Una tecnica che arriva dal Giappone, terra di progresso e tecnologia, conosciuta in Italia col nome di Cubicatura. Un nuovo modo di intendere decorazioni, ri-vestimenti e materiali. Una rivoluzione per il settore artistico decorativo, legato sia all’industria che all’artigianato. Perché con la tecnica della cubicatura ognuno potrà personalizzare alcuni tra gli oggetti più comuni e maggiormente utilizzati: dalla cover del cellulare ai caschi, dalle scocche delle auto-mobili o dei ciclomotori alle finiture delle prese elettriche di casa, dalle ante degli armadi alle vetrofanie, e molto altro ancora. Già, perché con gli orizzonti della cubicatura non conoscono limiti, e spaziano tra una miriade di proposte e soluzioni adatte ad ogni esigenza.Garage 25 è il primo esclusivista umbro che ha deciso di aprire la porta a questa nuova tecnologia. Una tecnica sem-pre più utilizzata nel mondo dell’industria automobilistica (che è quello di riferimento dell’azienda eugubina), ma che amplia i propri orizzonti a tutti i più svariati ambiti. La cubica-tura permette infatti un rivestimento di qualità su molteplici

materiali, interessando diversi settori. Si può operare su resi-ne, plastiche, metalli, legni, ceramiche e materiali compositi vari. E sfrutta una metodologia assolutamente innovativa: su una pellicola idrosolubile verniciata con colori a olio viene impresso il disegno desiderato, con la pellicola posizionata su una vasca di acqua con temperatura controllata, galleg-giando in superficie. Sfruttando la pressione dell’acqua, l’og-getto viene immerso e la pellicola (attivata da uno speciale “attivatore”) si imprime con precisione sull’oggetto. La su-perficie risulterà completamente liscia, ricoperta inoltre da una patina lucida protettiva. La precisione dei dettagli, la possibilità di ottenere risultati tridimensionali praticamente perfetti e la facilità di lavora-zione rendono questa moderna tecnica non solo innovativa, ma pure aperta a qualsiasi tipo di sperimentazione su mate-riali e superfici. Basterà solo scegliere gli oggetti da persona-lizzare e in pochi minuti il prodotto finale vi lascerà sempli-cemente sbalorditi. Ma ricorda: in Umbria solo Garage 25 è in grado di offrirti questa tipologia di prodotto. Cosa aspetti? Contatta il numero 075.9920218 per scoprire quanto è scon-finato il mondo del Water Transfer Printing. E una volta che ne avrai avuto la prova, non potrai più farne a meno!

Con la Cubicatura manda in pensione gli adesivi!

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ATTUALITÀ

IL CONSIGLIERE REGIONALE, CHE RESTA FINO ALL’ULTIMO AL SUO POSTO IN REGIONE DICHIARANDOSI INNOCENTE, NON HA FATTO SAPERE COME SI COMPORTERÀ SU UN PAIO DI FATTI CONTESTATI CHE SONO PRESCRITTI. IL PROCESSO DI PRIMO GRADO FARÀ LUCE SULLE CONTESTAZIONI PIÙ GRAVI DI ASSOCIAZIONE A DELINQUERE, CONCUSSIONE E ABUSO D’UFFICIOdi MASSIMO BOCCUCCI

GORACCI E QUELLEDUE PRESCRIZIONI

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Ecco i 29 testimoni indicati da Lucio Pan-fili, considerato dalla Procura di Perugia l’”ideologo” del gruppo Goracci. Abbiamo pubblicato nei numeri precedenti di 15Giorni i 45 testi di Goracci, i 54 indicati dai pubblici ministeri Antonella Du-chini e Mario Formisa-no della Procura della Repubblica di Perugia, i 53 di Maria Cristina Ercoli. Le liste potreb-bero essere integrate successivamente.

Luisella AlbertiRenato Enzo AlboAmedeo BaldinucciCesare BecchettiAngelo BertinelliGiuseppe BocciAldo CacciamaniRaoul Giuseppe CaldarelliMarino CernicchiGiovanni CicciElisa FloridiIvano FumantiFrancesco GrilliBeatrice MenichettiRenzo MenichettiGiovanni MinelliSauro MonacelliMario MorelliMatteo MorelliMaria Clara PascoliniFrancesco PesMariledi PierantozziMonica RaichiniRita RaggiClaudio RosiminiGiuseppe RossiUbaldo Emanuele ScavizziAntonella StocchiMauro Vinciotti

I TESTIMONI

Si autoproclama da sempre orgogliosamente comunista tutto d’un pezzo, coerente, nudo e puro. Perciò Orfeo Goracci farà sapere su come si regolerà sul paio di fatti caduti in prescrizio-ne, contestati dalla Procura della Repubblica e recepiti dal giudice Luca Semeraro in sede di udienza preliminare quando il 14 aprile 2014 l’ha rinviato a giudizio. Per l’estrazione ideo-logico-politico-culturale, si dovrebbe ritenere che Goracci rinunci a qualunque prescrizione che - stando alle tesi patrimonio della sinistra italiana - non equivale all’assoluzione (la cultura liberal-democratica ritiene invece che si debba dimostrare e sanzionare la colpevolezza di chic-chessia in tempi prestabiliti). È aperta anche un’altra questione che si rifà alla cultura di sini-stra, secondo cui un rappresentante istituziona-le dovrebbe dimettersi se implicato in un proce-dimento giudiziario, specie se in qualche misura collegato al mandato elettivo. Goracci su questo tasto è sempre stato severissimo nei confronti dei suoi colleghi politici coinvolti. Nel suo caso fin qui non si è mai dimesso proclamandosi in-nocente.IMPIANTO ACCUSATORIO Nelle 76 pagine in cui Semeraro ha rinviato Goracci a giudizio ri-sulta attuata una scrematura dei capi d’impu-tazione, inizialmente 39 e poi scesi a 17, con l’esclusione dei due fatti prescritti. Molto è stato accorpato, cioè è stata fatta dal Gup un’opera di aggregazione dei vari fatti con la conferma dei capi d’imputazione più gravi: associazione per delinquere, concussione, abuso d’ufficio. Sono questi i tre pilastri, secondo l’accusa, attorno ai quali si fonda l’impostazione dei magistrati, tesi

a dimostrare che Goracci nella sua parabola da sindaco aveva costruito un sistema di potere finalizzato alla carriera politica e di cui hanno beneficiato quanti gli giravano attorno nel “cer-chio magico” mentre si ritrovano danneggiati e vessati quanti non erano allineati. Goracci e gli altri imputati dell’inchiesta Trust hanno sempre respinto le accuse. L’ex sindaco ha ripetutamen-te sostenuto di aver agito nell’interesse della co-munità e di averlo fatto nella piena legalità.VERSO IL PROCESSO Quando il 9 giugno co-mincerà il processo di primo grado, insediatosi il 10 febbraio ma durato giusto qualche decina di minuti, si vedranno le modalità procedurali e si potranno abbozzare le tempistiche. Ci sarà un collegio diverso a causa del trasferimento ad al-tra sede del giudice Fortunata Volpe. Si partirà in tribunale da quanto lasciato in eredità dal giu-dice Semeraro che, dopo tutti i pronunciamenti dall’arresto alla carcerazione di Goracci (58 giorni, compresi i domiciliari) e gli altri, ha evi-denziato come il gruppo dell’ex sindaco avrebbe fatto in modo che il lavoro svolto all’interno del Comune potesse favorire i loro interessi privati. Da qui le accuse, a vario titolo, di tentata con-cussione per quattro episodi, abuso d’ufficio, falso materiale e in due casi minacce. Non dovrà rispondere Goracci dell’accusa di violenza ses-suale perché, secondo Semeraro, le dichiarazio-ni rese da Sabrina Morena sono state ritenute del tutto insufficienti per poter procedere. La donna figura comunque tra i testimoni indicati dai pubblici ministeri Antonella Duchini e Ma-rio Formisano.

Si va verso una riduzione delle aree dirigenziali dell’ufficio tecnico che dai tempi di Orfeo Goracci sindaco risultano suddivise in tre settori, caso unico in Umbria. La Giunta Stirati si prepara a ridurre i settori da tre a due perché si profila, salvo sorprese, il trasferimento dal Comune all’ATI 1 (Ambito territoriale integrato dell’Alta Umbria) di uno dei tre dirigenti. È una delle mosse da cui confida di trarre giovamento l’Amministrazione Comunale nell’adesione all’organismo territoriale, deciso con voto a maggioranza in aula consiliare tra non poche polemiche per il prospettato aumento della tariffa sui rifiuti. A palazzo Pretorio puntano ad al-leggerire il parco dirigenti con questo passaggio all’Ati 1, verificando strada facendo l’impatto economico dell’operazione sugli equilibri gestionali dell’organismo e sulla tassazione a carico degli eugubini. Le responsabilità dirigenziali nell’area tecnica sono attualmente ripartite tra Luigi Casagrande (progetti strategici e lavori pubblici), Francesco Pes (urbanistica, pianifica-zione ambientale e patrimonio), Raffaele Santini (ambiente, manutenzioni, protezione civile, energie rinnovabili).

Uff ici tecnici, si cambia: dirigenti verso l’ATI

Orfeo Goracci

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Lucio Panfili

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LAVORI

ESPLETATA LA GARA E LAVORI ASSEGNATI PROVVISORIAMENTE ALLA COOPERATIVA CORINZI 13. IL DIRIGENTE TIENE TUTTO FERMO DA 7 MESI E IL SINDACO STUDIA COME ANNULLARE L’APPALTO

PER RIDISCUTERE IL PROGETTO. UNA DELIBERA “INVITA” IL DIRIGENTE A SOSPENDERE TUTTO

La gara per l’affidamento dei lavori di messa in sicurezza del muretto di piazza Grande, che si apre nel vuoto per una quindicina di metri nel-la sottostante via Baldassini, è stata espletata il 13 maggio 2014 e l’ap-palto per installare una rete speciale protettiva a basso impatto è stato provvisoriamente assegnato il 17 settembre 2014 alla cooperativa locale Corinzi 13. Da mesi tutto è bloccato negli uffici tecnici del Comune. Il sindaco Filippo Mario Stirati ha fatto sapere che il progetto, coperto fi-nanziariamente da privati, va ridiscusso e che a palazzo Pretorio faranno il possibile per annullare la gara. Tradotto vuol dire che il potere politi-co è intervenuto d’imperio per bloccare un iter tecnico-burocratico di stretta competenza dirigenziale. C’era una volta la netta distinzione tra il potere politico d’indirizzo e l’attività gestionale demandata ai dirigenti e funzionari. C’è anche un meccanismo, che molti definiscono perverso,

MURETTO, LE MANI DEI POLITICI SULL’APPALTO

di MASSIMO BOCCUCCI

in base al quale il potere politico interviene sulle competenze economiche accessorie del personale che dunque può essere condizionato dagli ammi-nistratori. Questo ragionamento a monte ci porta a dover verificare come - nel caso del muretto di piazza Grande - siano andate esattamente le cose da maggio 2014 a oggi, dopo le determinazioni as-sunte dal commissario straordinario Maria Luisa D’Alessandro e l’iter espletato per competenza dal dirigente del settore urbanistico.Vuole pensarci sopra il sindaco per trovare una soluzione diversa sul sistema di protezione. Pro-pone una riflessione politica allargata a tutte le forze e alla società civile perché non lo convince la soluzione della rete adottata da una commissione tecnico-politica che ha coinvolto la Soprintendenza. Stirati ha risposto in consiglio comunale a un’inter-rogazione dell’esponente di centrodestra France-sco Gagliardi, evidenziando la volontà di provare ad annullare la gara d’appalto già espletata. C’è una delibera, adottata dalla Giunta, che blocca la realiz-zazione della rete. Nell’atto si evidenzia che “stante l’alta valenza monumentale e simbolica di piazza Grande, la rete di protezione per quanto concorda-ta con la Soprintendenza e da questa autorizzata, ha suscitato un consistente dibattito con opinioni fortemente contrastanti”. Si dispone l’avvio di “uno specifico procedimento volto all’espletamento di un approfondimento tecnico-politico, anche al fine di individuare eventuali soluzioni alternative”. Ci sono già mobilitazioni perché venga fatta chiarez-za sulla relazione tra l’iter tecnico incardinato e l’intervento tutto politico a distanza di sette mesi dall’assegnazione provvisoria dei lavori: ci si chiede se via siano state ragioni tecniche specifiche per cui da settembre a oggi non è stato disposto definitiva-mente l’appalto. Il dibattito a cui fa riferimento la Giunta Stirati viene dagli stessi settori che contesta-no il progetto delle Logge dei Tiratori e l’attivazione dei nuovi centri commerciali, ma in quei casi si sono prese decisioni definitive maturando nell’opinione pubblica l’idea che a fare la differenza potrebbero essere state le ingenti risorse economiche, dirette e indirette, che quelle due operazioni muovono an-che per le disastrate casse comunali.

ATTUALITÀ Lavori in corso in via di Fonte Avellana, con sviluppi a breve termine

A FINE MAGGIO FINISCE LA VAGNARELLI SRL E POI L’INTERVENTO SULL’IMPIANTISTICA, CON LA GARA D’APPALTO IN VIA DI DEFINIZIONE, PER POTER APRIRE INTANTO IL LIVELLO -2

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San Pietro, si punta ai primi 200 posti autoL’obiettivo è aprire almeno parzialmente, entro l’estate, il maxi-parcheggio di via Fonte Avellana. Ci sono in bal-lo circa 200 posti auto del livello -2 per potenziare la rete dei parcheggi favorendo la progressiva pedonalizzazione del centro storico che è nei piani dell’Amministrazione Co-munale. I lavori sono ripresi il 24 novembre scorso dopo la gara aggiudicata all’impresa locale Vagnarelli Srl, che fa capo all’imprenditore Giancarlo Brugnoni, e dopo ol-tre quattro anni di blocco con l’uscita di scena della San Pietro Project Financing Srl. Quest’ultima (un’associazione temporanea d’impresa locale) aveva cominciato l’intero intervento del Puc nel 2007 e ha ottenuto l’anno scorso dal Comune una buonuscita di oltre un milione di euro at-traverso un arbitrato legale.L’ultimazione del Puc di San Pietro procede per tappe secondo una tabella di marcia stilata a suo tempo dal commissario straordinario Maria Luisa D’Alessandro per evitare che il Comune debba restituire i finanziamenti del Puc dopo una serie di deroghe per un’opera pubblica che avrebbe dovuto essere completata ormai da anni. Ora si procederà a una nuova gara per appaltare i lavori relativi all’impiantistica generale del complesso per un importo di circa 380mila euro. Questo tipo di intervento, da ulti-mare nel giro di quattro mesi, potrà consentire, appunto, l’apertura di una parte del maxi-parcheggio. L’impresa Va-gnarelli Srl sta procedendo a ritmi spediti e conta di com-pletare i propri lavori, per circa 800mila euro, entro la fine maggio: la data di ultimazione è fissata per il 12 giugno stando all’accordo con il Comune. C’è una corsa contro il tempo per ultimare l’opera più discussa e controversa del-la recente storia eugubina, tanto da finire nel mirino della magistratura perugina nell’ambito dell’inchiesta Trust sui presunti scandali al Comune nel decennio di gioverno Go-racci-Ercoli.

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Sta diventando sempre più suggestiva e attraente la piazza di San Pietro nello storico quartiere dove domina il complesso monumentale, un tempo convento poi polo scolastico e oggi sede della biblioteca Sperelliana e di uffici comunali. Dopo la ristrutturazione con la nuova pavimentazione, hanno voluto la-

sciare un’impronta anche l’associazione “Insieme a Riccardo” (intitolata alla memoria di Riccardo Monacelli) e l’associazione “Quartiere San Pietro”: sono state infatti siste-mate sei piante di olivo acquistate con il ricavato del presepe vivente e con

il contributo di VisionOttica Salciarini. “Queste piante – hanno sottolineato i promotori dell’iniziativa - arricchiscono la vista della piazza da poco restituita alla cittadinanza, nella prospet-tiva di riqualificare sempre di più una parte della città rimasta troppo ai margini negli ultimi anni”.

Piante di olivo in Piazza San Pietro

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FICTION

LA SHOWGIRL ARGENTINA RECITERÀ NELLA DECIMA EDIZIONE DELLA SERIE, CON LE RIPRESE PRONTE A PARTIRE DA MAGGIO A SPOLETO. MA INTANTO TERENCE HILL PREPARA L’ADDIO

Non bastava l’onta della dipartita (a questo punto definitiva) da Gubbio, destinazione Spoleto. I fan eu-gubini di Don Matteo, soprattutto i maschietti, forse avranno un motivo in più per rimpiangere la perdita della fortunata serie della Lux Vide. Nelle puntate che stanno per essere registrate a Spoleto, infatti, dovrebbe fare il suo esordio nella fiction pure Belen Rodriguez. Luca Bernabei, il produttore esecutivo della fortunata fiction, ha confermato che le trattati-ve sono ben avviate e che a giorni si dovrebbe giun-gere all’accordo definitivo. “Ci stiamo lavorando da tempo, sono stati fatti passi in avanti, contiamo di chiudere a breve scadenza. Il nostro capo della scrittura, Mario Ruggeri, è quello che più di tutti sta spingendo affinché Belen entri nel cast. È un po’ il suo sogno nel cassetto, e speriamo di accon-tentarlo”. Dovesse arrivare la fumata bianca, la serie del prete detective avrebbe tanti motivi in più per far parlare di sé ed entrare nelle case degli italiani. Non è ancora dato sapere se la Rodriguez parteciperà a una sola puntata o se la sua presenza spazierà su più serate, ma già le voci di un accordo imminente, riprese nei giorni scorsi dalla stampa nazionale, hanno creato un clima di attesa attorno alla decima serie. “Che ruolo le fa-remo fare? Probabilmente quello della donna dello spettacolo

che ha bisogno di una guida spirituale. In fondo non è un’immagine così lontana dalla realtà”. Intanto Terence Hill ha annunciato che il perso-naggio di Don Matteo, portato sugli schermi ininter-rottamente dal 1999, è destinato a uscire di scena. Potrebbe (dovrebbe) essere questa l’ultima serie della fiction alla quale prenderà parte, tanto che già girano i nomi dei possibili sostituti (su tutti c’è Lino Guanciale, attore molto vicino alla Lux Vide, per la quale ha interpretato numerosi sceneggiati). Berna-bei non ha smentito del tutto le voci, affermando

però che “la serie di Don Matteo senza Terence Hill è difficile da immaginare. Per ora Terence è concentrato sulle riprese che stanno per cominciare, e nessuno sa cosa accadrà tra un anno o due”. A Spoleto, dopo i problemi palesati in inverno, tutto è pronto per accogliere il cast e la troupe. Le associa-zioni di categoria della zona si sono autotassate, pur di non perdere una vetrina così importante a livello mediatico. E la Regione ha ribadito l’impegno a finanziarie le “pillole” per complessivi 700mila euro. Di queste, una verrà probabilmen-te registrata a Gubbio. Ma non aiuterà ad alleviare la delusio-ne e il rimpianto per il mancato ritorno della serie nella sua location d’origine.

DON MATTEO, ALTRA BEFFA: NEL CAST C’È ANCHE BELEN

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I pericoli di ricevere la Comunione in mano

Tra le tante eresie che Lutero pro-pagò a partire dal 1517 con la sua rivoluzione protestante ce ne sono due particolarmente gravi perché intaccano i due sacramenti fonda-mentali della fede cristiana: l’eu-caristia e il sacerdozio. Per quanto

concerne l’eucaristia è noto che Lutero considerava la fede nella presenza reale di Cristo nell’ostia una vera e propria idolatria papista. A proposito del sacerdozio, invece, l’eresia protestante propagò l’idea che non esiste il sacerdozio come sacramento ma solo il sacerdozio universale dei fedeli. Tutti sono sacerdoti e non esiste un mediatore, il sacerdote ap-punto, tra Dio e gli uomini. Per l’inquietante fenomeno che papa Benedetto XVI ha definito la “protestantizzazione della Chiesa”, il mondo cattolico negli ultimi decenni è passato dal-la condanna degli errori di Lutero all’assurda accettazione di essi. Le eresie da cui siamo partiti sono oggi penetrate nella vita della Chiesa in due fenomeni diffusissimi e che, almeno in una prospettiva autenticamente cattolica, sono particolar-mente pericolosi e dannosi per la fede: la mancanza di distin-zione sempre più evidente tra sacerdoti e laici e, soprattutto, la pratica di distribuire la comunione direttamente sulle mani dei fedeli. È innegabile che nel mondo cattolico si assiste oggi al paradosso per cui i sacerdoti tentano di assomigliare sem-pre più ai laici e i laici ad assumere, soprattutto nella litur-gia, atteggiamenti e ruoli riservati ai soli sacerdoti. Ormai è quasi impossibile trovare preti vestiti con l’abito talare ed è un’impresa quasi impossibile riconoscere in uomini vestiti in modo sempre più trasandato delle persone consacrate a Dio. Sacerdoti e laici, andando ben oltre quello che voleva lo stesso Lutero, oggi vestono e vivono praticamente allo stesso modo. Ma è soprattutto nella pratica della comunione distribuita sulle mani dei fedeli che l’eresia protestante sembra oggi avere pieno diritto di cittadinanza nella vita della Chiesa. Ci

si dimentica che questa consuetudine fu stabilita proprio da Lutero e fu un modo immediato per manifestare il rifiuto di credere nella reale presenza di Cristo nell’Eucaristia e il rifiuto del Sacerdozio Sacramentale: in breve fu il modo prote-stante di rifiutare I‘intero Cattolicesimo. Da quel 1517, la Comunione sulla mano acquistò un signifi-cato chiaramente anticattolico. Era una pratica palesemente anticattolica, fondata sulla negazione della reale presenza di Cristo nell‘Eucaristia e del Sacerdozio. Sembra assurdo che tale pratica oggi sia non solo permessa dalle conferenze epi-scopali, ma addirittura agevolata in tutti i modi. I bambini che si preparano alla prima comunione, ad esempio, salvo rare eccezioni sono istruiti a ricevere l’eucaristia direttamen-te sulle mani. Questa pratica, non a caso fortemente voluta da Lutero e compagni, vuole proprio screditare il sacerdozio ordinato. Un tempo, quando ancora non era iniziato il feno-meno della protestantizzazione della Chiesa, era ben chiaro ai fedeli che solo il sacerdote, in quanto ministro ordinato e consacrato totalmente a Dio, poteva toccare l’ostia consacra-ta. Il sacramento dell’ordine sacro dona infatti al sacerdote un potere spirituale e sacramentale, imprime cioè un segno indelebile nella sua anima e lo rende sostanzialmente diver-so dai laici. Non si creda che sia un fatto secondario e margi-nale, una sorta di disputa teologica senza alcuna importanza. Basta pensare alla beata madre Teresa di Calcutta, una donna non certo accusabile di insensibilità verso il dolore e la povertà degli uomini. Era il 1989 quando a New York, pres-so la chiesa di St. Agnes, la religiosa albanese che viveva ogni giorno a contatto con la miseria e il dolore degli uomini, stupì molti con queste inequivocabili parole: “Dovunque vado nel mondo intero, la cosa che mi rende più triste è guardare la gente ricevere la Comunione sulla mano”. Così ragionano e questo provano le anime autenticamente cattoliche.

LA ROCCA

a cura di LUIGI GIRLANDA

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15Acqua passata? Eh no...Con il presente articolo vogliamo ritornare su un discorso che per molti risulta quasi sconosciuto, cioè il rimborso del canone di depurazione. Bisogna rifarci al lontano 2008 quan-do una sentenza costituzionale la n. 335/2008 dichiarava :- l’illegittimità costituzionale dell’art.14 comma 1, legge 5 Gennaio 1994, n.36 (Disposizioni in tema di risorse idriche), sia nel suo testo originario che del testo modificato dell’art. 28 della legge 31-07-2002, n. 179 (Disposizioni in materia ambientale), nella parte in cui prevede che la quota di tarif-fa riferita al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti “ anche nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione, o questi siano temporaneamen-te inattivi”.;- l’illegittimità costituzionale dell’art.155 comma 1, primo periodo, del D. Lgs. 152/2006 ( Norme in materia ambien-tale), nella parte in cui prevede che la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti” anche nel caso in cui manchino impianti di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi”;A questa sentenza fa seguito una legge la n. 13/2009 che ri-porta nell’articolo n. 8 sexies quanto segue: “In attuazione della sentenza della Corte costituzionale n. 335 del 2008, i ge-stori del servizio idrico integrato provvedono anche in forma rateizzata, entro il termine massimo di cinque anni, a decorre-re dal 1° ottobre 2009, alla restituzione della quota di tariffa non dovuta riferita all’esercizio del servizio di depurazione. Nei casi di cui al secondo periodo del comma 1, dall’importo da restituire vanno dedotti gli oneri derivati dalle attività di progettazione, di realizzazione o di completamento avviate. L’importo da restituire è individuato, entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, dalle rispettive Autorità d’ambito”. In virtù di quanto riportato sopra, i gestori avevano il dovere di non pretendere più il canone di depurazione da chi non risultava collegato, togliendolo dalle bollette, e di informare gli utenti a cui era dovuto il rimborso di quanto non dovuto, ognuno scegliendo le modalità che riteneva più opportune, in questo caso Umbra Acque spa ha preferito pubblicare l’elen-co delle utenze interessate sul suo sito, senza darne comuni-cazione diretta agli utenti. Si fa presente che a causa di questa “inefficace” informazione su 30.000 utenze umbre, solo una piccola percentuale ha richiesto il rimborso. Altro dato che

ci fa riflettere é quello che Umbria Acque spa aveva incassato queste quote di depurazione attraverso le bollette, mentre adesso, con la nuova normativa (AEEG), l’onere dei rimborsi graverà sui bilanci dell’ATI2 e dell’ATI1 (Assemblea dei Comuni).Sono nate delle divergenze legali sulla retroattività di tale rimborso. Molti gestori hanno utilizzato come parametro quello dei cinque anni antecedenti la richiesta di rimborso. Ci sono stati vari ricorsi e sentenze. Tra queste meritano di essere citate quelle del Giudice di Pace di Arezzo ed esat-tamente la n. 342/2013; 341/2013; 344/2013;343/2013; 331/2013 che hanno riconosciuto il diritto al rimborso del-la depurazione, con efficacia retroattiva decennale. Anche in Umbria alcuni utenti si sono rivolti al Giudice di Pace per estendere il periodo del rimborso di altri cinque anni oltre quelli dovuti per legge. Noi riteniamo che queste restrizioni temporali siano molto aleatorie. Il dato incontrovertibile è quello che molti uten-ti hanno pagato un servizio di cui non usufruivano. Ancora oggi riteniamo che a qualche utente di Umbra Acque venga conteggiato il canone di depurazione anche se non risulta collegato, poiché ancora oggi varie zone non sono servite dal sistema di depurazione come Carbonesca, Colpalombo, la zona di Torre dei Calzolari e alcune zone della piana e quindi potrebbero essere interessate a questi rimborsi. Ci rivolgia-mo a tutti quegli utenti che non erano e non sono collegati al sistema di depurazione, e che però hanno pagato il canone, suggerendogli per prima cosa di accertarsi della situazione inerente al proprio sistema di depurazione, di controllare le proprie bollette (se stanno pagando o hanno pagato il cano-ne) e successivamente di inoltrare la domanda di rimborso per gli anni in cui non hanno usufruito del servizio. Noi come Comitato possiamo fornire un aiuto per la compi-lazione della domanda e per qualsiasi informazione in meri-to. Ci teniamo a precisare che questo aiuto è completamente gratuito e non richiede nessuna iscrizione o compenso. Vi chiediamo è solo di informarvi e di difendere un vostro dirit-to. Ci trovate in Via Reposati n. 5, tutti i Martedì dalle 17,00 alle 19,00. Comitato Gubbio Acqua

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“La Parrocchia e il Quartiere di San Marco:una comunità in cammino” è il libro realizzato in occasione del 40° anniversa-rio da Daniela Belardi, Nicoletta Castellani, Tamara Castrucci e Marta Vispi. Hanno cercato di ripercorrere la storia della frazione, con un’ampia documentazione fotografica curata da Lucio Grassini, attraverso gli avvenimenti e i personaggi. Vengono descritte le tappe principali che hanno portato, nel settembre del 1973, l’allora vescovo Cesare Pagani a istitui-re la parrocchia. Fino a quel momento, la chiesa era affidata ai padri agostiniani che svolgevano le funzioni religiose es-senziali. Nella prima parte della pubblicazione sono messi in evidenza i momenti più significativi del cammino parroc-chiale, le attività intraprese dai vari organismi tra le gite e i campi-scuola, alle iniziative promosse nei settori della catechesi, della Caritas, a livello culturale. Occupa un ruolo dominante la descrizione della chiesa parrocchiale di Santa Maria del Suffragio risalente al 1600 (poi restaurata), con gli

altari, le tele, il fonte battesimale, l’organo. Si fa riferimento al centro ricreativo San Felicissimo dove si svolgono diverse attività, compresa la Sagra del Quartiere la prima domenica di settembre. Nella seconda parte del volume si scopre l’evo-luzione del quartiere di San Marco che ha visto negli anni un crescente sviluppo urbanistico. Trovano spazio anche il fe-nomeno dell’emigrazione, la descrizione dei vecchi mulini e dei lavatoi pubblici, le grotte e i rifugi naturali utilizzati dalla gente del posto durante la seconda guerra mondiale. Trovano risalto l’antico palazzo Regni in via del Vivaio e il palazzo dei Conti Marini-Bruti nella parte alta della frazione. Un capitolo è dedicato alle vecchie botteghe e osterie, e al famoso Sa-lone da ballo. L’ultima parte riporta le immagini di persone e famiglie del luogo. Per il libro contattare Daniela Belardi 3498429625, Nicoletta Castellani 3496368181 o Tamara Ca-strucci 3338679846. Può essere consultato presso la bibliote-ca Sperelliana e la biblioteca Diocesana.

San Marco in un libro con tanti ricordi

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CALCIO

LE RECENTI SCONFITTE HANNO COMPLICATO I PIANI DEGLI EUGUBINI. NOTARI PENSA GIÀ AL FUTURO: CASIRAGHI PRIMO OBIETTIVO, MA SE DOVESSE FALLIRE IL PARMA FINIRÀ ALTROVE

È divenuto tutto maledettamente più complicato, ma in casa eugubina nessuno vuol cedere alla tentazione di buttare all’aria quanto di buono s’è fatto fino ad oggi. Certo il trittico di sconfit-te con Tuttocuoio, Ancona e San Marino ha prodotto effetti in-desiderati, risucchiando la squadra di Leo Acori nel calderone della lotta salvezza. Diventa determinante il prossimo incrocio col Santarcangelo dell’ex Agatino Cuttone (domenica 19 aprile, ore 14,30): con tre punti passa la paura, con un pari si può anco-ra pensare di respirare, mentre una sconfitta complicherebbe e non di poco i piani della società rossoblù. Acori sin qui ha resi-stito, forte di un credito maturato con un grande girone d’anda-ta e dell’appoggio (sempre ribadito) da parte della squadra. Ma Sauro Notari dopo il ko. di Serravalle è parso seriamente preoc-cupato, lamentando un senso di forte delusione. Sensazione che potrebbe incidere sul futuro a lunga scadenza.Perché se fino a qualche settimana fa il rinnovo di Acori appariva abbastanza scontato (previo accordo tra le parti), adesso tutto lascia presagire che a fine stagione le parti si divideranno, natu-

ralmente dopo aver brindato a una salvezza forse più sofferta del previsto, ma che rimane comunque un obiettivo di assoluto valo-re, pensando a dove e come si era partiti in estate. Tra gli obiet-tivi dichiarati per comporre lo zoccolo duro nella stagione che verrà ci sono Massimo Loviso, Antony Iannarilli ed Emanue-le D’Anna: per i primi due l’ostacolo più grosso è rappresentato dall’ingaggio (Loviso peraltro è del Parma, mentre nel caso del portiere ci sono tante offerte che stanno arrivando da più parti), per il terzo c’è più margine. Notari vorrebbe poi riconfermare Daniele Casiraghi, il giovane che più di altri si è messo in mo-stra strada facendo. Ma Casiraghi è tutto del Parma (infondate le voci di una comproprietà col Novara) e se dovesse arrivare il fallimento del club emiliano potrebbe decidere di accasarsi dove vorrà, giocando presumibilmente al rialzo. Il rischio di dover ri-partire un’altra volta da zero col progetto tecnico (in scadenza ci sono Luciani, D’Anna, Guerri, Caldore, Esposito e Iannarilli) è più che mai concreto. Prima però meglio pensare a salvarsi. E quella col Santarcangelo sarà una gara chiave. R.Bar.

GUBBIO, SFORZO PER LA SALVEZZA

14 Ha tagliato un traguardo decisamente prestigioso, l’assistente eugubino Matteo Passeri. Che in occasione della gara tra Genoa-Udinese del 4 aprile scorso ha collezionato la 100esima presenza in Serie A. Matteo, figlio del’indimenticato Elvio, a sua volta assistente nella massima serie negli anni ’70, nonché ex presidente della sezione eugubina “Carlo Angeletti”, ha esordito in A nel 2008 e attualmente riveste pure la qualifica di internazionale (ha ricoperto il ruolo di quarto uomo nella recente sfida di qualificazione a Euro 2016 tra Portogallo-Serbia). La tripla cifra raggiunta da Passeri sarà tra i motivi che caratterizzeranno la tradizionale festa della sezione AIA di Gubbio, in programma venerdì 17 aprile al Park Hotel ai Cappuccini, col presidente Roberto Rossi a fare gli onori di casa assieme a tutti gli affiliati eugubini.. R.Bar.

Matteo Passeri festeggia le 100 gare in Serie A

Grande riconoscimento per il Motoclub Trial Gas e Frizione di Gubbio. La Federazione Mo-tociclistica Italiana ha voluto premiare il gran lavoro svolto dal sodalizio eugubino negli ultimi anni, scegliendo Gubbio come tappa d’esordio del campionato italiano 2015 di Trial Outdoor. In questi giorni gli organizzatori e i volontari del Motoclub stanno allestendo i percorsi di gara lungo alcuni dei sentieri più caratteristici del territorio (tra gli altri la Gola del Bottaccione, la Madonna del Sasso e il bivio tra Sant’Ubaldo e Coppo), in vista di un intenso week-end che vedrà arrivare in città oltre 150 tra i mi-gliori interpreti della disciplina a livello nazionale, assieme ad altri piloti stranieri. Ma la carovana dell’evento porterà a Gubbio non meno di 400 addetti ai lavori, con Piazza Quaranta Martiri scelta come quartier generale per accogliere i tir delle scuderie e la zona della partenza e del podio, oltre a un percorso artificiale creato appositamente per regalare uno spettacolo unico nei pressi del centro storico. Il sabato sarà dedicato principalmente alle verifi-che tecniche e alla ricognizione del percorso. La gara vera e pro-pria partirà domenica mattina intorno alle 9, per concludersi poco prima delle 16 (a seguire la premiazioni).

EVENTO L’appuntamento nel weekend 18-19 aprile

Gubbio capitale del TrialÈ cominciata con un buon sesto posto nella gara d’esordio, sul circuito del Mugello, la stagione 2015 di Lorenzo Cipiciani. In sella alla Honda CBR 600, il centauro eugubino ha lottato per le posizioni di ver-tice nel primo round del Bridgestone Champions Challenge, chiudendo al sesto posto assoluto (quin-to negli Under 25) anche se con un velo di rimpianto per via di un contatto con un doppiato, che gli ha im-pedito di restare col gruppo dei migliori fino al ter-mine della gara. Buone risposte però sono arrivate dalla spalla, infortunata proprio al Mugello la scorsa estate, e anche dal nuovo team guidato dal mecca-nico Fabrizio Franchini, col quale il feeling sembra già ottimo dopo la prima uscita ufficiale. Prossimo appuntamento nel week-end 22-24 maggio a Valle-lunga. R.Bar.

MOTO Al Mugello, 6° posto all’esordio

Cipiciani riparte e lotta con i migliori

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Società Editrice Infopress srlTel./Fax 075.9271422 Mail redazione@15giorni.it

Direttore Commerciale: Giancarlo BarbacciTel. 339.5744413 Mail giancarlo.barbacci@libero.itDirettore Editoriale Massimo BoccucciDirettore Responsabile Roberto BarbacciCollaboratori: Luigi Girlanda, Emanuele Grilli, Elia GrilliStampa: Dimensione Grafica snc - Spello (PG)Chiuso in redazione: Martedì 14 Aprile 2015Aut. Tribunale di Perugia n. 21 dell’11 ottobre 2013

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MERCOLEDÌ 6 MAGGIO 2015

Centralino Comunale 075.92371Centralino Osp. Branca 075.9270801Pronto Soccorso 075.9270744Emergenza Sanitaria 118Numero Verde Farmacie 800.829058Guardia Medica 075.9239468Sez. Croce Rossa 075.9273500Gubbio Soccorso 075.9277779Carabinieri 075.9235700Vigili del Fuoco 075.9273722Vigili Urbani 075.9273770Cimitero Civico 075.9237690IAT 075.9220693Servizio Taxi 075.9273800Guardia Forestale 075.9272585Guardia di Finanza 075.9273789Centrale ENEL 800.900.800Canile 075.9274963Curia Vescovile 075.9273980 075.9220795 333.5224537

NUMERI UTILI COMUNALEPiazza 40 Martiri 10075.9272243CECCARELLIVia L. da Vinci 50075.9222471LUCONIVia Perugina 151/B075.9273783PIEROTTIVia Campo di Marte 46075.9220635CARDINALILoc. Casamorcia075.9255131MONACELLIFrazione Padule075.9291235BRANCAVia Ponte Rosso075.9256122TOMARELLILoc. Scritto075.920134

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Si è concluso a fine marzo l’ambizioso progetto che l’Associazione Culturale Benedetto XVI, con il patrocinio della Diocesi e del Comune di Gubbio, ha portato avanti dal feb-braio 2013 dal titolo: “Il

viaggio dei Filosofi. Conoscere e capire il pensiero occidentale”. Un itinerario in quattro tappe che ha ripercorso, con una metodologia accattivante e accessibile a tutti, l’intera storia del pensiero filosofico dall’antichità ai giorni nostri. Tutte le conferenze sono ora confluite in quattro pratici cofanetti DVD. Una storia del pensiero occidentale a carattere divulgativo ma non superficiale, utile strumento per chiunque voglia accostarsi al sapere filosofico in modo semplice e piacevole. È possibile consultare l’intero piano dell’opera e visionare al-cune anteprime video visitando il sito dell’associa-zione all’indirizzo www.associazionebenedettoxvi.it. Per richiedere i DVD si può invece scrivere alla mail info@associazionebenedettoxvi.it.

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Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con i pellegrinaggi mariani del periodo pasquale al Monastero di San Girolamo. Tutti i sabati fino alla vigilia di Pentecoste, muovendo alle 6,30 da San Marziale, i fedeli raggiungeranno il monastero recitan-do il Santo Rosario e partecipando poi alla liturgia eucaristica. Sabato 9 maggio sono invitati anche i capitani e i capodieci della Festa dei Ceri 2015, nell’ultimo appuntamento che precede le celebrazioni in onore di Sant’Ubaldo.

In pellegrinaggio a San Girolamo

Sabato 18 e domenica 19 arriva Pig Passion, l’evento organizzato da Epta Confcommercio e finanziato dal GAL Alta Umbria (ora-rio continuato dalle 10 alle 20). Pig Passion è la prima kermesse gastronomica che porta alla scoperta di piatti e ricette d’eccellenza a base di carni suine. Tre le location destinate alla degustazione gratuita: Porchetta Village by Renzini (corso Garibaldi), Barbecue Space (Arconi) e Norcin Art (Palazzo Conte della Porta). Tra le iniziative proposte ci sono laboratori del gusto, angoli per la cultura e l’insegnamento delle proprietà nutrizionali e un kid’s space per i più piccoli. Non mancherà una parte dedicata alla salute con L’an-golo del Ben…essere, con dietisti ed esperti a disposizione.

Pig Passion, omaggio al suino

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