15 Giorni - Numero 18 - 20 Giugno 2014

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quindicinale d’informazione Venerdì 20 Giugno 2014 Anno II Numero 18 GUBBIO ESCLUSIVA Gubbio - Via dell’Arboreto Gualdo Tadino - Via V. Veneto presso L’ANTIQUARIO MATTEO MINELLI HA SCOPERTO NELLE MARCHE UNA NUOVA RELIQUIA DI SANT’UBALDO. SI TRATTA DI UNA PIANETA CON LA QUALE CELEBRÒ MESSA. È STATA UNA FAMIGLIA A SEGNALARE IL REPERTO CHE ADESSO È IN UN LABORATORIO DI RESTAURO PER ESSERE RIPORTATO ALL’ANTICO SPLENDORE NEL SEGNO DEL PATRONO di William Pierini pasta fresca pasta fresca t e l. 0 7 5 9 2 2 1 3 3 5 Via Carducci, 58 - Gubbio INAUGURAZIONE NUOVA SEDE SABATO 28 GIUGNO

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Chiusa la tornata amministrativa, 15 Giorni torna in distribuzione portando all'attenzione del pubblico eugubino una grande esclusiva: il ritrovamento fatto dall'antiquario Matteo Minelli di una reliquia di Sant'Ubaldo risalente al 1.600, all'interno della quale è presente una piccola parte della pianeta utilizzata dal santo patrono. La politica trova comunque ancora spazio con i commenti post-ballottaggio e il "pagellone elettorale". Spazio poi all'attualità e tante curiosità: il saluto dell'assistente internazionale Massimiliano Grilli, la presentazione di Gubbio Summer Festival, i successi tutti eugubini nella disciplina del braccio di ferro (con vista mondiale) e tanto altro ancora. 15 Giorni lo trovi in distribuzione in tutti i locali pubblici, bar, edicole, nelle scuole e nelle attività del Comune di Gubbio

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quindicinale d’informazione

Venerdì 20 Giugno 2014 Anno II Numero 18

GUBBIO

ESCLUSIVA

Gubbio - Via dell’ArboretoGualdo Tadino - Via V. Veneto

presso

L’ANTIQUARIO MATTEO MINELLI HA SCOPERTO NELLE MARCHE UNA NUOVA RELIQUIA DI

SANT’UBALDO. SI TRATTA DI UNA PIANETA CON LA QUALE CELEBRÒ MESSA. È STATA UNA FAMIGLIA A SEGNALARE IL REPERTO CHE ADESSO È IN UN

LABORATORIO DI RESTAURO PER ESSERE RIPORTATO ALL’ANTICO SPLENDORE

NEL SEGNODEL PATRONO

di William Pierini

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LA SCOPERTA L’HA FATTA MATTEO MINELLI: L’ANTIQUARIO EUGUBINO HA SCOVATO SUL WEB L’ASTA DI UN COLLEZIONISTA MARCHIGIANO CHE HA MESSO IN VENDITA UN PREZIOSO BUSTO CONTENENTE AL SUO INTERNO LA PIANETA APPARTENUTA AL VESCOVO BALDASSINI

Una reliquia di Sant’Ubaldo è tornata a Gubbio. La notizia, detta così, è di quelle che possono far sob-balzare più d’uno sulla sedia. E in effetti è uno di quei fatti che raramente riempiono le cronache di vita cittadina. Per di più della reliquia in questio-ne nessuno era mai venuto prima a conoscenza. In questo caso “benedetto” fu il web, tanto bistrat-tato, quanto foriero spesso di scoperte che altri-menti resterebbero nascoste perché perdute in mezzo a secoli di storia.A trovare la preziosa reliquia e a non farsi sfuggire l’occasione di riportarla “a casa” è stato Matteo Minelli di Antichità Minelli. Il quale è da sem-pre attento osservatore di tutti i possibili oggetti d’epoca e di antiquariato che riguardano il Santo Patrono Ubaldo, tanto da allertare una vera e propria task force di collaboratori che non ogni qualvolta si imbattono in un og-getto che abbia a che fare con Sant’Ubaldo non perdono tempo per contattarlo. “Ed è successo anche stavolta”, spiega Matteo. “Mi è stata segnalata un’asta su un sito specializzato e la sor-

presa nel leggere la descrizione della reliquia è stata davvero grande. Non c’ho pensato su un at-timo, ho fatto l’offerta e in pochi minuti l’acquisto era cosa fatta”. La reliquia in questione riguarda un piccolo lombo della pianeta, il paramento litur-gico utilizzato dai vescovi (oggi più comunemente noto come casula), indossata da Sant’Ubaldo du-rante il suo episcopato eugubino. Il tutto è inserito all’interno di un busto, risalente probabilmente al 1.600, disegnato con grande cura dei dettagli e nel quale prevale il colore oro. “La reliquia si trovava nella Marche – continua Matteo – e il precedente possessore non sa spiegarsi come possa essere finita in quel luogo. Per me, da eugubino e santu-baldaro, è una grande gioia sapere di aver avuto

l’opportunità di riportarla a Gubbio. In questo momento ne stiamo curando il restauro, poi alla prima occasione certamen-te la mostreremo alla città, così che tutti la possano ammirare da vicino. Metterla in vendita? Non se ne parla nemmeno...”.

RELIQUIA Prima del restauro

di ROBERTO BARBACCI

SANT’UBALDO LASCIA UN’ALTRA IMPRONTA

COPERTINA

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I PARTITI SONO QUASI SPARITI E QUELLO DI RENZI HA PERSO IL DERBYSSIMO. GORACCI HA SBAGLIATO I CALCOLI PER DUE ELEZIONI DI FILA: SPERAVA CHE STIRATI E PALAZZARI LOTTASSERO PUNTO A PUNTO PER PROVARE A TRATTARE, DOPO CHE NEL 2011 AVEVA

FALLITO ALLE PRIMARIE CON LA ERCOLI. IL CENTRODESTRA A PALAZZO PRETORIO HA SOLO FRANCESCO GAGLIARDI, CHE NON RAPPRESENTA UN PARTITO MA UNA LISTA CIVICA

PD E GORACCIANII GRANDI SCONFITTI

POLITICA

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di MASSIMO BOCCUCCI

ALESSIA TASSOGABRIELE LEPRIALDO CACCIAMANIGIANNI MENICHETTIGIUSEPPE BIANCARELLIVALERIO PIERGENTILIMORENO ZEBIPAOLA BIRASCHILETIZIA BELLUCCIMIRCO POMPEIMATTIA MARTINELLIGIACOMO FARAMELLILORENZO RUGHIMASSIMO CECCARELLISTEFANO CECCARELLIENNIO PALAZZARIVIRNA VENERUCCIMARCO CARDILELUCA BARILARIRODOLFO RUGHIMAURO SALCIARINISARA MARIUCCIPAVILIO LUPINIFRANCESCO GAGLIARDI

IL NUOVO CONSIGLIO COMUNALE

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Liberi e Democratici

Scelgo Gubbio

PSI

SEL

PD

Movimento 5 Stelle

Ancora una volta nelle urne ha pesato il Pd spaccato in due, proprio come successe nel 2011 alle primarie e di più nel 2006 coi Ds e col Pds nel 2001. La storia s’è ripetuta: i fuo-riusciti dal partito hanno vinto il derby col partito. Stavolta non c’è stato bisogno di andare a sostenere uno di un’altra parrocchia, come accadde con il furbissimo Orfeo Goracci. In queste elezioni ci ha pensato direttamente un piddino, cioè Filippo Mario Stirati. Di politico c’è poco o niente, se non una lotta tutta interna, di potere soprattutto, fatta sulle per-sone al di là delle linee politiche (la linea di Goracci, per esem-pio, cosa c’entrava con l’allora Pds-Ds?). La gente ha scelto la persona Stirati, ne ha riconosciuto la qualità e lo spessore, nel confronto con Ennio Palazzari degnisissimo antagonista ma in un partito svuotato e senza nerbo.PRIMARIE E DINTORNI Negli anni passati si ragionò molto su poltrone, prebende, regalìe varie in parte smascherate dall’inchiesta Trust sui presunti scandali al Comune che han-no portato a processo Goracci e buona parte della nomenkla-tura di palazzo Pretorio del decennio 2001-2011. Nel 2001 e 2006 i pezzi staccati del Pds-Ds hanno prodotto la sconfitta del partito ufficiale, e nel 2011 la storia ha riguardato le pri-marie che - come si ricorderà - videro confrontarsi Guerrini e Casoli dello stesso partito con la Ercoli di Rifondazione che sperava (con Goracci regista) di approfittarne. Guerrini alle primarie fece un mezzo miracolo che, non a caso, provocò scene d’isterismo negli alleati (si fa per dire). Non è questa un’interpretazione dei fatti, ma una ricostruzione dei fatti. Ora c’è un’altra resa dei conti nel Pd, aspettando di vedere se ci sarà un ribaltone negli organismi dirigenti dopo la disfatta del partito battuto dai fuoriusciti (25,1% contro il 19,1%) che hanno costituito la lista Liberi e Democratici al fianco di Stira-ti largamente vincente (41% al primo turno contro il 25,6% di Palazzari, e al ballottaggio 73,2% rispetto al 26,7%). C’è chi pronostica una riappacificazione a breve, ma nel Pd qualche testa in quel caso salterà.QUESTIONE PD I dissidenti del Pd, che poi rivendicano di es-sere il vero Pd anche se minoranza nel congresso dove conta-no le tessere, se ne sono andati alla vigilia della presentazione delle liste lanciando il guanto di sfida. La polemica è montata, come testimonia per esempio la lettera aperta al segretario regionale piddino Giacomo Leonelli da parte di Ubaldo Ca-soli, dipendente comunale e già candidato alle primarie nel 2011. “Sono uno di quei bucciotti, come lei ci ha definito in un post durante la campagna elettorale - ha scritto Casoli a Leo-nelli -, che ha una certa idea del Pd, della gestione del potere e del governo molto diversa da quella del gruppo dirigente di Gubbio”. Casoli ha rispolverato il commissariamento del Co-mune e i percorsi di questi mesi, invitando i vertici regionali e locali del partito a farsi da parte. Vale ricordare come quanti hanno esternato sulla caduta di Guerrini e il commissaria-

mento sono poi gli stessi che non avrebbero voluto Guerrini sindaco.ALLA PORTA Gli sconfitti di queste elezioni, assieme al Pd, vanno ricercati anche nelle file dei goracciani. Per la prima volta Rifondazione Comunista si ritrova fuori da palazzo Pre-torio e la presenza di Pavilio Lupini appare più in solitaria che altro, visto che col Prc ruppe a suo tempo (con Goracci erano volati gli stracci per poi risbocciare l’amore politico) e Sel l’ha epurato. Goracci ha sbagliato i calcoli per due elezioni consecutive: avrebbe voluto Stirati e Palazzari punto a punto e non con quel distacco abissale, magari per andare a trattare il suo appoggio esterno (in cambio di uno-due assessori di fiducia?), dopo la cocente sconfitta alle primarie del 2011. È uscito mortificato anche il centrodestra con l’ultimo posto tra le cinque candidature a sindaco. In consiglio comunale ci sarà il solo Francesco Gagliardi, che peraltro non è espressione di un partito ma di una lista civica. Perugia è lontana migliaia di chilometri.

PRC-Gubbio Libera

GBC-FI-SC

Sindaco Filippo Mario Stirati

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stirati sindacostiratisindaco.it

GRAZIE!ora lavoriamoINSIEME

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PAGELLONE ELETTORALE IL PROFESSORE ELETTO SINDACO HA FATTO UN ESAME PERFETTOa cura di ROBERTO BARBACCI e MASSIMO BOCCUCCI15

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STIRATI DIECI E LODEPrima c’hanno pensato i cittadini, il cui giudizio è inappellabile. Adesso invece proviamo noi a dare le pagelle (il professor Sti-rati ci è abituato vista la professione). Si può raccogliere in un ideale pagellone tutto ciò che sta dentro una lunga e tortuosa volata elettorale. È un po’ come tornare a scuola, con i quadri appesi alla vetrata o in bacheca pochi giorni dopo l’ultima cam-panella. Che per alcuni è suonata (e non solo metaforicamen-te) una volta chiuse le urne.

SINDACI E COALIZIONI

FILIPPO MARIO STIRATI voto 10 e lode. Impossibile esi-mersi dal più alto dei voti. È stato il vero mattatore: puntiglioso al punto giusto, mai banale nelle risposte, soprattutto capace di uno smodato autocontrollo nel momento in cui la direzione del suo partito, il Pd, lo ha messo fuori gioco dalla competizio-ne interna per la candidatura. È rimasto in disparte, forte di un

appoggio popolare (il voto va condiviso con il Comitato Stirati e Scelgo Gubbio, i primi che c’hanno creduto) che alla lun-ga ha pagato. S’è presentato come l’uo-mo “vero” del Pd, ha attirato a sé un pò di truppe del partito, e sul campo ha af-fossato coloro che col simbolo Pd si sono

presentati. Forse un finale così in pompa magna, fin dal primo turno, non rientrava nemmeno nelle più ottimistiche delle pre-visioni. Lo attende un compito gravoso e per nulla scontato, anche di gestione degli equilibri interni alla coalizione. Ma sin qui è stato semplicemente perfetto.

ENNIO PALAZZARI voto 6. Una volta accettato il rischio di gettarsi nella mischia, ha corso con le armi a lui più congeniali. Ha cercato, infatti, di convincere l’elettorato che s’è ritrovato

davanti il Pd diviso come in passato e più che in passato. C’ha provato e non c’è riuscito, complice anche l’atteggiamento presuntuoso e troppo sicuro di sé di una cabina di regia che ha perso ben presto il controllo, dimo-strando di non aver compreso le ragioni degli elettori. Il Pd non l’ha sostenuto abbastanza (l’ha detto lui stesso) e ha condotto una campagna elettorale alla democristiana (col buonismo a costo zero) senza tenere conto della radicata tradizione di sinistro del territorio, l’unico in Italia che in 21 anni solo una volta ha avuto un ballottaggio centrosinistra-centrodestra. Palazzari alla fine è uscito comunque pulito da una debacle umiliante del Pd.

PD voto 3. Tre come le scelte scellerate alla base di una di-sfatta decisamente imprevista nella forma e nella sostanza: l’aver scaricato un cavallo come Stirati dimostratosi poi vincen-te; la mancanza di una rottura forte col passato recente (molti di coloro che han- no prodotto il fal-limento del man- dato di Guerrini sono rimasti nella stanza dei bottoni); l’incapacità di comprendere la volontà dell’elet- torato, tanto da s o t t o v a l u t a r n e l’impeto e la voglia di cambiamento. La campagna elet-torale è stata sottotono e senza carattere, incassando spesso gli attacchi dell’”altro” Pd. Pensare poi che il ko è arrivato in concomitanza con l’exploit di Renzi alle Europee (54% a Gub-bio) fa ancora più male. Waterloo, 199 anni dopo.

RIFONDAZIONE COMUNISTA voto 4. Non è bastato a Pa-vilio Lupini l’appoggio di un ritrovato amico e compagno di

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PROMOSSI & BOCCIATIPALAZZARI PAGA I RITARDI E GLI ERRORI DEL PD, LIBERI E DEMOCRATICI TRASCINA STIRATI AL SUCCESSO. FLOP CLAMOROSO A DESTRA. L’INCOMPIUTA DEI GRILLINI.

IL CAMALEONTICO ALDO CACCIAMANI FA IL PIENO ANCHE STAVOLTA

vecchia data come Goracci (quante se n’erano dette anni fa...) per provare a influenzare l’esito del voto (perché quello era l’obiettivo). L’idea di base era quella di presentarsi al secondo turno come ago della bilancia anche in una competizione tra Stirati e Palazzari (o i grillini terzo incomodo), portando in dote un sostanzioso pacchetto di voti buono per scambiare qual-che poltrona. Previsione ribaltata da un voto di sfiducia netto e senza attenuanti, figlio anche delle vicende giudiziarie che hanno sconvolto la città e impresso un marchio pesantemente negativo sul decennio Goracci-Ercoli.

MOVIMENTO 5 STELLE voto 5,5. Si fosse votato un paio di mesi prima, col senno di poi, il finale magari sarebbe stato pure diverso. Perché ai grillini sono mancate le gambe negli ultimi chilometri. Hanno cominciato la campagna elettorale in

anticipo rispetto a tutti, ma progressiva-mente hanno perso smalto ed energia. E pure qualche potenziale voto finito drit-to nella coalizione di Stirati. Il risultato, di per sé, non è male, ma l’occasione anda-va forse sfruttata meglio. Non poter fare alleanze ha frenato molte possibilità. E al

di là della voglia di presentare facce nuove e immacolate sulla scena politica locale, è indubbio che la composizione della lista ha evidenziato qualche lacuna di troppo e poche personalità di spicco.

CENTRODESTRA voto 3. Se l’occasione era propizia per i grillini, figurarsi per il centrodestra. Che non ha saputo sfrut-tare le spaccature a sinistra, ritardando in maniera inspiega-bile il varo del proprio schieramento e confluendo alla fine su Francesco Gagliardi (voto 5), soluzione apparsa agli occhi degli elettori alla stregua di un pallia-tivo (e a conti fatti riuscita pure male). La corte serrata e nemmeno andata a buon fine verso Pio Baldinelli, che nel 1997 andò vi- cino a rovesciare la Giunta Pds ceden- do solo al ballottag-gio, è l’emblema di una classe politica che non ha saputo rigenerarsi e tantomeno rinnovarsi. Che per inciso per la prima volta da 20 anni a questa parte si ritroverà fuori dalle stanze di palazzo Pretorio. Praticamente invisibile.

LIBERI E DEMOCRATICI voto 10. Un voto per ciascuno dei consiglieri eletti. E alzi pure la mano chi pensava a un simile exploit (4.749 voti). Ha fatto più di Sinistra Unita che nel 2006 trascinò Goracci alla conferma (anche in quel caso la lista civica è stata figlia della spaccatura nell’allora Ds). Si è rivelata la lista

trainante della coalizione di Stirati (do-veva essere Scelgo Gubbio a sentire in giro), capace di raggiungere un clamoro-so 25,1% stravincendo il duello a distan-za col Pd (fermo al 19,1%) e pure il con-fronto interno con Scelgo Gubbio (voto 7) che s’è fermato all’8,04%. Un caso più

unico che raro all’interno della maggioranza, con il Psi e Sel (voto 5,5 ad entrambi) a fare da comparse o giù di lì. Perché il successo di Stirati ha detto un’altra cosa importante: i due partiti tradizionali se c’erano o no, avrebbe vinto lo stesso.

CONSIGLIERI

EXPLOIT Alessia Tasso (voto 9), già entrata in consiglio tre anni fa con 172 voti. Stavolta ha deciso di farlo passando dalla porta principale e incamerando 288 preferenze, più di qualsia-si candidato. Una ventata d’aria fresca certificata da un profilo basso improntato però all’azione al momento opportuno. Non

si vincono due elezioni in tre anni per caso. E se hai 25 anni il risultato vale ancora di più. Spostando il mirino su Gabriele Lepri (voto 8,5) val la pena prendere per buono il concetto espresso per la Tas- so È entrato in lista quasi sul gong, ha avuto la forza e la bravura di porsi come punto di riferimento per giovani e adulti. Alla prima consultazione ha portato a casa 268 voti (primo tra i maschi) e la sensazione di aver fatto qualcosa di unico nel suo genere. Primo viaggio a palazzo Pretorio anche per Mo-reno Zebi, Valerio Piergentili e Giacomo Faramelli (voto 7,5), secondo per Mattia Martinelli (voto 8) che passa dai 179 voti con l’Udc del 2011 ai 194 dell’attuale tornata. Tutta gente sulla trentina, segno di un cambiamento in atto.

EVERGREEN Quando si dice: gallina vecchia fa buon brodo. Aldo Cacciamani (che ha cambiato partito e schieramen-to), Gianni Menichetti e Giuseppe Bian-carelli (per tutti voto 7,5) hanno fatto il pieno. Per Menichetti è stato un rientro in grande stile, come Biancarelli a di-stanza di due anni, indipendentemente dal simbolo al quale si sono legati. Cacciamani e Biancarelli, a conti fatti, frequentano il consiglio comunale da una vita. E ancora una volta hanno saputo convincere l’elettorato spostando voti pesanti, rispetti-vamente da Rifondazione Comunista e dal Pd ufficiale, alla lista Liberi e Democratici che ha affiancato Stirati.

I SALVABILI Dal naufragio del Pd esce senza annegare Virna Venerucci (voto 6,5) prendendo 277 voti grazie all’alle-anza di ferro con il consigliere regionale Andrea Smacchi e confermando di poter rendere anche in condizioni complicate. Con lei sufficienza anche per Marco Car-

dile (secondo viaggio a palazzo Pretorio dopo il 2011: voto 6) e per il giovane Luca Barilari (voto 6), l’unico della “linea verde” della coalizione a sostegno di Palazzari in grado di rendere.

IN CHIAROSCURO A vedere i numeri di Rifondazione c’è poco da stare allegri, ma Luca Baldelli (voto 6,5) almeno ha fatto un pò fruttare il ruolo di consigliere provinciale: ha preso 175 voti, in pratica uno ogni 5 della sua lista è andato a lui. Non gli è bastato per tornare in consiglio comunale. Diverso il giudizio sul vicepresidente della Pro-vincia di Perugia Aviano Rossi (voto 5): da possibile candidato a sindaco (anche nell’orbita Pd) a semplice candidato con-sigliere per Gubbio Libera. Risultato? Modesto a leggere le 122 preferenze. Alla coalizione ha portato un pò poco nonostante il ruolo istituzionale e il battage pubblicitario.

I GAMBERI Passare da 250 preferenze ad appena 108 nel giro di tre anni non è un gran bel biglietto da visita: Gabriele Cerbella è forse uno dei volti che più di altri si è esposto nell’area Pd e ha pagato dazio. Lo stesso dicasi per Claudio Ruspi (da 282 a 160, con annesse dimissioni

dalla segreteria comunicate il 16 giugno scorso) e Pasquale Di Bacco, che rispetto al 2011 (quando era candidato con Forza Italia) è passato da 176 preferenze a 86. Per tutti in pagella un 4,5. Senza appello.

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Multe a go go nel parcheggio dell’ex seminario da parte dagli ausiliari del traffico. Sabato scorso, ore 15.30: multa per erra-ta esposizione del disco orario che segnava le 18.30. Nulla da recriminare, ci segnala un lettore: chi sbaglia paga. La legge è chiara. Strano però che la stessa rigorosità sfugga ai loro “colleghi” vigili urbani, tanto da non intervenire ogni sabato quando, in via Perugina, per ben 5 ore di fila ci sono sempre 10 macchine in divieto di sosta, tanto da creare scarsa visi-bilità per chi si immette in strada. Il bello è che la situazio-ne è stata tempestivamente segnalata, di sabato, per ben 5 settimana di fila. Altra segnalazione: nonostante le numero-se segnalazioni, un lampione di via Carducci da due anni sta raggiungendo i 45 gradi di inclinaziona. Si aspetta che cada addosso a qualcuno?

Sembra ieri...Il palo in via Carducci Il palo da un’altra angolazione

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Sembra ieri... i nostri bambini emozionati e tesi affrontavano il loro primo giorno di scuola: il grembiule lungo e lo zaino grande. Sono già passati cinque anni: cinque anni meravigliosi!Il grembiule non è più così lungo e lo zaino non sembra più così grande.Grazie alle maestre Claudia, Lucia, Maria Luisa, Gioia, Oriet-ta, Rossella e al maestro Fausto per aver saputo insegnare con il sorriso nel momento del divertimento e con fermezza nel momento dell’impegno e del duro lavoro.Grazie perché ci avete saputo ascoltare, consigliare e fatto affrontare i momenti di difficoltà con tranquillità e serenità.Grazie a Fabrizio e a Paola che hanno accolto ogni giorno i nostri bambini con il sorriso e sempre con una parolina dolce e con una infinita disponibilità.È arrivato per noi il momento di crescere ed affrontare una nuova “sfida”, e per voi, di conoscere nuove famiglie.Un grazie anche alla nostra rappresentante di classe France-sca che per cinque anni ha portato avanti il compito affidato-le con tanta dedizione, passione e capacità.Con gli occhi lucidi vi diciamo: ci mancherete tutti.18 abbracci affettuosi e sinceri.

I genitori e gli alunni della classe V B Scuola Elementare Plesso di Padule

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Multe, due pesi e due misureLETTERE IN REDAZIONE

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Domenica 15 giugno, nello splendido scenario del Mon-te Tezio, si è svolto l’annuale raduno regionale delle se-zioni umbre del CAI (Club Alpino Italiano), organizzato per l’occasione dalla sezione di Perugia e al quale hanno preso parte tutte le affiliate (Città di Castello, Foligno, Gualdo Tadino, Gubbio, Perugia, Spoleto, Terni con la sottosezione di Orvieto). Molti i soci che hanno parteci-pato ai diversi itinerari proposti dall’organizzazione, che ha tenuto conto sia del grado di difficoltà sia, delle diver-se peculiarità dei partecipanti, suddividendo i percorsi in più livelli e proponendo anche una gara a squadre di orienteering. A conclusione della giornata è stato predi-sposto anche un concorso fotografico che comprenderà tutte le foto scattate durante la giornata, con le migliori che verranno premiate. Un momento conviviale ha con-cluso il programma di giornata, seguito dall’esibizione dei cori alpini delle sezioni CAI di Gualdo Tadino, Terni e Perugia. L’evento è stato patrocinato dal Gruppo Nazio-nale Soccorso Alpino e Speleologico e dalla Protezione Civile Regione Umbria.

Tanti appassionati al raduno regionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Psycopraxis, Agenzia Formativa Accreditata dalla Regione Um-bria, è lieta di comunicare che la Provincia di Perugia ha ap-provato e finanziato (con il Fondo Sociale Europeo) il progetto “Lavorare nei servizi di ristorazione e di alloggio nel Alto Chia-scio”, che consiste in una serie di corsi gratuiti rivolti a persone con età compresa tra i 25 e 64 anni residenti nella provincia di Perugia. I corsi, che si terranno nelle località dell’Alto Chiascio (Gubbio, ma non solo), sono completamente gratuiti e mirano all’acquisizione di competenze professionali per lavorare nei servizi di ristorazione e alloggio. Il progetto propone più corsi, ai quali è possibile partecipare anche in contemporanea senza dover scegliere obbligatoriamente a quale prendere parte. Nel dettaglio, ecco l’elenco: Lavorare in forma dipendente o auto-noma (9 ore), Comunicazione e relazione, in italiano e ingle-se, nei servizi di alloggio e ristorazione (40 ore), Sicurezza sul lavoro (16 ore), L’offerta enogastronomica e turistica dell’Alto

Chiascio (12 ore), Il servizio in sala, ai piani e a buffet (32 ore), HACCP - Il rispetto del sistema di garanzia dell’igiene e della pulizia sul luogo del lavoro (13 ore), Riordino, pulizia e ma-nutenzione delle camere e degli spazi comuni (34 ore), Cura delle aree verdi (15 ore). Tutti i corsi si terranno prevalenteme nella sede di Gubbio, con le graduatorie di ammissione che sa-ranno formulate in base all’ordine di arrivo delle domande. Per potervi accedere basta scaricare l’allegato, compilarlo e inviar-lo via fax allo 075.5834061 (per assistenza alla compilazione della domanda ci si può rivolgere a Rosatinet, via Madonna dei Perugini, Gubbio, tel. 075.9275733). è possibile anche an-ticipare il tutto via mail all’indirizzo [email protected]. La prima scadenza per la consegna delle domande è posta all’11 luglio 2014, ma il bando resterà aperto fino a tutto il 2014. Maggiori info su www.psycopraxis.com o su www.britishin-stitutes.it/perugia.

Corsi gratuiti per ristorazione e alloggiL’OPPORTUNITÀ Formazione interamente gratuita e finanziata dal Fondo Sociale Europeo

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Il vescovo benedice la messa di sempre

Dopo mezzo secolo torna a Gubbio la messa di sempre. Da sabato scorso, 14 giugno, anche la diocesi eugubina, come molte altre in Umbria, ha dato finalmen-te attuazione al motu proprio del 2007 di Papa Benedetto XVI, “Summorum pon-tificum”, che liberalizza la celebrazione della santa messa secondo il messale del 1962. A Gubbio, già all’indomani della pubblicazione del documento papale, subito un gruppo di un centinaio di fedeli sottoscrisse una lettera per richiedere al vescovo Ceccobelli l’attua-zione delle nuove direttive per la celebrazione della messa tridenti-

na. Il vescovo accolse con benevolenza la richiesta. Ma l’avversione al documento del Papa di gran parte dell’episcopato umbro e dei sacerdoti diocesani, lo spinsero a valutare la cosa con maggior pru-denza per evitare divisioni ed equivoci.Si iniziò così, nel dicembre 2007, con una celebrazione secondo il messale di San Pio V dello stesso vescovo Ceccobelli, quasi a voler sedare qualsiasi possibile fraintendimento circa la legittimità della celebrazione della messa di sempre, mai abrogata dal Vaticano e, soprattutto, una forma di rito che ha alimentato la fede dei fedeli cattolici per oltre 1.500 anni.L’esempio di monsignor Ceccobelli e la stessa autorità del Papa non sono serviti comunque a tranquillizzare gli animi dei sacerdoti e dei vescovi più refrattari alle direttive vaticane, per cui nella diocesi eugubina la celebrazione secondo il rito antico è rimasta in questi ultimi anni relegata a sporadiche celebrazioni una tantum, sempre

in accordo con il Vescovo.Al rinnovarsi delle richieste dei fedeli, monsignor Cecco-belli, con profon-da lungimiranza e attenzione ai bi-sogni spirituali del popolo di Dio, ha finalmente deciso di rompere gli in-dugi e, forte del diffondersi delle celebrazioni secondo il rito antico anche nelle diocesi limi-trofe, l’anno scorso ha emanato un decreto con cui autorizza la messa di sempre anche nel territorio eugubino.Tale decreto, di per sé non necessario esi-stendo già una normativa emessa dall’auto-rità suprema della Chiesa, vuole mettere fine a qualsiasi fraintendimento circa la piena legittimità della celebrazione secondo il rito antico. Per ora, le celebrazioni si svolgeranno ogni secondo sabato del mese, alle ore 17, presso la Chiesa della Misericordia in via Bal-dassini.Il rito antico, rimasto in vigore fino alla chiu-sura del Concilio Vaticano II, sottolinea forte-mente l’aspetto sacrificale della messa. Non si tratta solo di una questione di lingua, come pensano coloro che si ostinano a chiamare il rito antico “la messa in latino”, ma di un tipo di celebrazione molto diverso dall’attuale, che affonda le sue radici storiche fin dai pri-missimi secoli del cristianesimoPapa Benedetto XVI afferma: “Ciò che per le generazioni anteriori era sacro, anche per noi resta sacro e grande, e non può essere improvvisamente del tutto proibito o, addi-rittura, giudicato dannoso. Ci fa bene a tutti conservare le ricchezze che sono cresciute nella fede e nella preghiera della Chiesa, e di dar loro il giusto posto”. Parole del Papa sulle quali molti ancora sembrano dover medita-re.

LA ROCCA

a cura di LUIGI GIRLANDA

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SONO PARTITI I LAVORI PER IL GRANDE POLO COMMERCIALE NELL’AREA EST. TAR E CONSIGLIO DI STATO HANNO RESPINTO LA RICHIESTA DI SOSPENSIVA DELLE TRE FAMIGLIE CHE SI OPPONGONO ALLA REALIZZAZIONE. INTANTO IN ATTESA DEL PRONUNCIAMENTO DI MERITO DA PARTE DEL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO, EMERGE UNA STORIA DI PRESUNTI ABUSI EDILIZI CHE PERÒ NON C’ENTRANO CON L’OPERAZIONE DA 19 MILIONI DI EURO

Il cantiere è stato attivato. Ciò vuol dire che partono i lavori per realizzare il polo commerciale di Fontecese, il più grande insediamento del genere nella storia eugubina con investi-menti per 19 milioni di euro, il coinvolgimento di una tren-tina di imprese locali e la prospettiva di 70-80 nuovi posti di lavoro. Il Tar e il Consiglio di Stato hanno respinto la richiesta di sospensiva presentata da tre famiglie della zona che, rap-presentate dall’avvocato Mario Bruto Gaggioli Santini, si oppongono alla realizzazione della struttura destinata a ospi-tare la seconda sede della Coop e tutta una serie di esercizi commerciali su diecimila metri quadrati di superficie.L’operazione, che movimenta 19 milioni di euro con circa tre milioni fra oneri al Comune e opere di urbanizzazione in parte già versati, va avanti dopo il primo pronunciamento del tribunale amministrativo regionale dell’Umbria. Nel giro di qualche mese i giudici entreranno anche nello specifico sentenziando nel merito. Il dirigente comunale Francesco Pes ha provveduto alla stipula e alla firma della convenzione con il capofila dell’operazione, l’imprenditore di Carbonesca Stefano Rossi. Il documento definisce i particolari tecnico-burocratici con i previsti impegni. Le procedure hanno fatto, dunque, il proprio corso. L’imprenditore Rossi si è opposto al ricorso, con il Comune e la Regione che si sono costituiti in giudizio per ribadire la correttezza e la linearità dei vari passaggi sulla vicenda.

S’intrecciano in que-sta storia dei presun-ti abusi edilizi che sarebbero stati ri-scontrati nell’area di Fontecese. Non c’en-tra l’operazione, né tanto meno l’impren-ditore Rossi. Ci sono riscontri e verifiche in corso, sulle even-tuali situazioni di irregolarità, condotte dai tecnici al Comune per appurare la rispondenza di quanto è edificato nella zona con le planimetrie a disposizione degli uffici.Si guarda ora, con l’attivazione del cantiere, alla posa della prima pietra. E c’è la previsione di ultimare il complesso nel giro di diciotto mesi. Il polo commerciale di Fontecese non è l’unica operazione in piedi che punta a incentivare gli investi-menti e a spingere l’economia locale in un quadro economico cittadino fortemente depresso. Si è riunita la conferenza dei servizi per procedere negli aspetti tecnico-burocratici con l’insediamento commerciale della Conad in via Perugina. In-fine, si attendono sviluppi operativi sul marchio Emisfero del gruppo Cestaro il cui insediamento è atteso ormai da tempo in via San Lazzaro.

di MASSIMO BOCCUCCI

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di GIULIANO DE MATTEIS

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SI È CONCLUSA SUL CAMPO LA STRAORDINARIA CARRIERA DI ASSISTENTE DOPO 171 PRESENZE IN SERIE A E LA QUALIFICA DI INTERNAZIONALE

CHE L’HA PORTATO IN OGNI PARTE DEL MONDO. ORA FARÀ IL DIRIGENTE

Massimiliano Grilli-story. Bellis-sima, intensa, piena di soddisfa-zioni. Non potrebbe essere altri-menti per il guardalinee eugubino dopo 12 stagioni in Serie A. È il tempo del congedo per raggiunti limiti d’età: oltre i 45 anni non si può andare.

Cosa l’ha spinta a fare l’arbitro?“Prima di tutto bisogna amare il calcio, che io considero come un virus. Mi ha contagiato fin da quando ero ragazzo. Ho pro-vato a fare l’attaccante e piano piano sono finito in porta. A quel punto, ho capito che se volevo restare nel calcio potevo fare solo l’arbitro”.Quali sono stati i maestri e i modelli?“Orsato di Schio l’arbitro con cui mi sono trovato meglio sul campo. Dagli organi tecnici ho ricevuto sempre consigli im-portanti, da tutti. Mi piace ricordare Renato Picchio, Giovan-ni Stevanato e Ciro Camerota, ex guardalinee in A che mi prese sotto la sua ala protettrice. Tra i modelli c’è Pompeo Pifarotti, primo guardaline eugubino ad arrivare nella massi-ma serie. Non dimentico Elvio Passeri, che spiavo da bordo campo quando si allenava con Aldo Stirati, papà del mio fra-terno amico Matteo Passeri, guardalinee bravissimo che ha raccolto l’eredità di internazionale”.

Quali ricordi conserva degli inizi?“La prima volta avevo 16 anni. Quando tornai a casa e mia madre mi chie-se come fosse andata, le risposi: a me bene, a te un po’ meno... I miei genitori sono stati straordinari nel sostenermi”.

Il passaggio dal fischietto alla bandierina è stato semplice?“Dopo tre anni da arbitro in Eccellenza, i dirigenti dell’Aia um-bra mi consigliarono di passare al ruolo di guardalinee perché avevo gente davanti più brava. Mi consigliarono convinti che avevo le qualità giuste per emergere nel nuovo ruolo. La pri-ma gara da guardalinee l’ho fatta con Matteo Passeri arbitro, ma rimasi soprattutto a guardare perché l’azione nel primo tempo si sviluppava sempre sull’altra fascia. All’intervallo ero demoralizzato: Salvatore Bartolini mi disse che avrei dovu-

to innamorarmi di quella bandierina. Non so come, ma quelle parole ha fatto scoccare in me la scintilla”.E dopo?“Dall’esperienza di un anno in Umbria sono passato subito in Interregionale, e due anni dopo, quando in media ce ne vo-gliono quattro, sono stato chiamato alla Can C per un trien-nio. Che emozione la prima in Serie A al Tardini di Parma: ricordo ancora che, prima della partita, Nakata e Frey del Parma vennero da me e mi dissero di sta-re tranquillo e che sarebbe andata alla grande. Mi è sempre piaciuto avere un dialogo con giocatori e tecnici: credo che la capacità di dialogare sia una delle doti più importanti per un arbitro”.Quali i calciatori e gli allenato-ri che le hanno dato più filo da torcere e i più collaborativi?“Il più difficile da gestire è stato Mourinho, personaggio an-che in panchina e meno disponibile al dialogo rispetto ad altri come Capello, Mancini, Donadoni, Conte, Garcia o Mazzarri. Tra i calciatori ricordo con piacere i grandi capitani come Za-netti, Del Piero o Totti”.Quante maglie ha dovuto riportare in dono durante tutti questi anni?“Tantissime, anche se comunque non bastavano mai. Vedere la gioia delle persone, specie dei bambini, ai quali le ripor-tavano era stata sempre un’emozione indescrivibile. Proprio come quella che ho provato la prima volta che ho visto il nome Grilli di Gubbio sul tabellone di San Siro. È stato un onore por-tare il nome della mia città in giro per il mondo”.

Il futuro di Grilli quale sarà?“Uno è arbitro sempre, e mi sen-to in debito con l’Aia. Se i dirigenti arbitrali riterranno opportuno inserirmi nei quadri, mi farebbe piacere. Allo stesso non chiudo le porte anche a un’eventuale espe-rienza in un club. Nel calcio vorrei restarci. È per questo che ancora continuo ad allenarmi...”.

GRILLI, TANTI SOGNI IN UNA BANDIERINA

LA STORIA

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LA SCHEDA Al fianco di Pierluigi Collina nell’ultima gara dell’attuale designatore UEFAMassimiliano Grilli, classe 1969, è diventato arbitro nel 1986. L’esordio da guardalinee in Serie B risale al 14 settembre 2002 in Catania-Genoa. Il debutto in A è arrivato il 19 aprile 2003 allo stadio “Tardini” per Parma-Torino: quella è stata la prima delle 171 partite nella massima serie. L’ultima? Juve-Cagliari di questa stagione, mentre il congedo da quarto uomo è stato in Roma-Juve penultima giornata di campionato. Nel 2006 è stato promosso internazionale. In Champions League indimenti-cabile l’esperienza al fianco di Pierluigi Collina in Villareal-Everton, che è stata poi l’ultima gara internazionale in gare di club dell’attuale designatore UEFA. Grilli vanta presenze anche in Europa League e qualificazioni ai Mondiali ed Europei, oltre che nelle finali della Region’s Cup 2007 in Bulgaria e nei Giochi del Mediterraneo del 2013 in Turchia.

IN EUROPA In una terna assieme a Matteo Trefoloni

A SAN SIRO Prima di un Inter-Fiorentina con Zanetti

SUPERCOPPA A Pechino per la sfida tra Milan-Inter dell’agosto 2011

CHAMPIONS Quarto uomo accanto a Mancini

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Festa di anniversario per il Gubbio Summer Festival. Concerti e masterclasses internazionali, con allievi e artisti provenienti dal tutto il mondo, rinnovano un appuntamento culturale dav-vero speciale. Dal 21 luglio al 5 agosto ci sarà spazio solo per la musica ad alta qualità, in luoghi suggestivi come il complesso monumentale di San Pietro, la chiesa dei Bianchi in via Piccar-di, l’orto di palazzo Fonti, la chiesa di Santa Maria della Piaggio-la, il chiostro della Pace, e il prologo (18 luglio “Aspettando il festival”) nella chiesa di San Giovanni (programmi e particolari sul sito www.gubbiosummerfestival.it). “Da 25 anni questa rassegna - dice Roberto Tanganelli, amministratore unico della società pubblica Gubbio Cultura e Multiservizi Srl che sostie-ne l’evento - contribuisce a scandire e impreziosire la stagione estiva eugubina e del comprensorio. Il radicamento nel terri-torio, l’attenzione alla formazione, la qualità dei concerti sono peculiarità vincenti”.Il valore del festival è presto indicato. “Rappresenta - dice la di-rettrice artistica Katia Ghigi - un momento unico per la produ-zione e la diffusione della cultura musicale. Aiuta a rafforzare l’immagine internazionale della cultura umbra e a diffondere la promozione della regione in un mercato sempre più am-pio del turismo culturale. È diventato punto di riferimento per studenti, musicisti, appassionati grazie al livello eccellente dei corsi e dei concerti, alla qualità dell’accoglienza, alla bellezza dei luoghi”.

Cosa significa il traguardo delle nozze d’argento?“Vuol dire – spiega Katia Ghigi – che è una manifestazione ra-dicata. Significa però anche mettersi in gioco e puntare sempre più in alto, pur avendo meno risorse economiche di 25 anni fa. Ci sono stati alti e bassi, come in tutti i festival del mondo, dovuti soprattutto alle questioni economiche. I conti tornano, ci sono serietà e spirito di sacrificio”.Qual è il segreto di questa manifestazione?“Puntare sui giovani – risponde la direttrice – con la scelta di maestri di livello internazionale bravissimi come musicisti e al contempo di docenti. E’ fondamentale offrire concerti di livel-lo artistico eccellente in scenari meravigliosi. Il segreto è an-che puntare su appassionati, come tutto lo staff, che credono nell’arte”.Su cosa punterà soprattutto il programma di questa edizione?“Avremo delle sorprese incredibili. Intanto alcuni concerti ini-zieranno alle 20 con L’esibizione di valenti gruppi locali, già affermati o da lanciare. Seguirà poi L’apericena e alle 21.15 il concerto dei maestri del festival. Andremo dalla musica clas-sica, all’etnica e al jazz, con il grande Mirabassi, per esempio. Alle 19 tutti i giorni ci saranno esibizioni degli allievi del festi-val. Stiamo lavorando a una serata speciale di grande impatto per festeggiare il 25° anniversario”.

Massimo Boccucci

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15Gubbio Summer Festival,nozze d’argento di lusso

MUSICA Giornate speciali con maestri e allievi provenienti da tutto il mondo

CONCERTI E MASTERCLASSES INTERNAZIONALI DAL 21 LUGLIO AL 5 AGOSTO PER LA NUOVA EDIZIONE CHE TAGLIA IL TRAGUARDO DEI 25 ANNI. KATIA GHIGI, DIRETTRICE ARTISTICA, È ORGOGLIOSA DELLA RASSEGNA: “CONTRIBUISCE A RAFFORZARE L’ IMMAGINE INTERNAZIONALE DELLA CULTURA UMBRA IN UN MERCATO SEMPRE PIÙ AMPIO DEL TURISMO CULTURALE”

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CONFERMA SCONTATA ALLA PRESIDENZA, CON MENCARELLI VICE, E NUOVO CORSO TECNICO CON LA SOLUZIONE INTERNA PER SOSTITUIRE GIAMMARIOLI, PASSATO ALLA CREMONESE.

CLIMA ROVENTE TRA PAROLACCE E MINACCE ALLA VIGILIA DELL’ASSEMBLEA DEI SOCI

Il presidente e l’amico più fidato: su questo asse si fonda il nuovo Gubbio. Marco Fioriti, confermato per acclamazione alla presidenza lunedì sera dall’assemblea dei soci alla Taver-na del Lupo, con Rodolfo Mencarelli per ora unico vice, va avanti e sceglie la soluzione in-terna con Giuseppe Pannacci per sostituire Stefano Giammarioli che ha raggiunto Gigi Simoni alla Cremonese. L’investitura ufficiale verrà da un momento all’altro. Ai soci e dirigenti per ora non sono state fatte comunicazioni ufficiali. Intanto, Pannacci è già operativo e mette così subito a frutto il patentino di diret-tore sportivo conseguito in quest’ultima stagione. Potrebbe lasciare l’incarico di direttore generale, tenendo conto che comunque la sostanza del peso in società non cambia e anzi si rafforza con la partenza del Giamma. Per Pannacci si som-mano esperienze importanti, al di là di quelle professionali, dopo la candidatura alle ultime elezioni comunali nella lista

civica Impegno per Gubbio con il Pd e Popola-ri per Gubbio al fianco del candidato sindaco Ennio Palazzari. È previsto che ad affiancarlo sia Alessandro Sandreani, ma l’ex capitano sembra orientato a rinunciare dopo l’espe-rienza da direttore tecnico braccio destro del Giamma.“L’iscrizione al campionato è garantita e dal primo luglio cercherò nuovi partner, anche da

fuori se necessario, perché da soli non ce la facciamo più”, ha detto Fioriti, senza fare riferimento alla trattativa aperta con la cordata del giovane imprenditore di Bari che si è reso di-sponibile a collaborare. Non se ne farà nulla, a quanto pare, e l’imprenditore dirotterà altrove i suoi interessi. Fioriti si è sfogato sabato scorso in una conferenza stampa, con tanto di toni alti, parolacce e dictat in ordine sparso, attaccando gior-nalisti e tifosi fino a minacciare querele e cancelli chiusi allo stadio.

di MASSIMO BOCCUCCI

FIORITI E PANNACCI,IL GUBBIO SONO LORO

IN TRE Mencarelli, Fioriti e Pannacci

Molti pensano che il braccio di ferro sia una sorta di diver-timento, una sfida che si consuma esclusivamente tra ami-ci nel tempo libero. In realtà è una vera e propria attività professionistica nel quale è previsto anche un campionato del mondo, che quest’anno vedrà tra i partecipanti italiani anche gli eugubini Chiara Acciaio e Cristian Greco. Entrambi si sono laureati campioni italiani nel torneo che si è tenuto a Monsano (provincia di Ancona) nel week-end 8-9 giugno. La “favola” di Chiara è certamente la più lieta e imprevedi-bile. Intanto perchè è raro imbattersi in una ragazza che si cimenta in una disciplina considerata di solito per soli uomi-ni. “Non pensavo che sarebbe andata a finire così - spiega la 25enne eugubina, vincitrice nella categoria 50 kg braccio sia destro che sinistro -. Sono contenta e orgogliosa di quel che ho fatto e spero di poter proseguire su questa strada. Lo scorso anno arrivai seconda, quindi negli ultimi 12 mesi ho lavorato a fondo per provare a migliorarmi e ci sono riuscita nel momento più importante e significativo. Non mi sono posta limiti e non me li porrò nemmeno adesso, pensando che tra qualche mese dovrò affrontare l’avventura mondiale in Lituania. Vediamo quel che succederà, ma di scuro vorrò farmi trovare pronta all’appuntamento”. A dare maggiore ri-salto alla prestazione di Chiara c’è la postilla (che poi postilla non è) legata al fatto che segue un regime alimentare vega-no, sfatando molte credenze legate all’importanza di carne e, più in generale, di proteine per poter affrontare discipline così particolari.

Anche Cristian Greco nel suo piccolo ha fatto qualcosa di ecceziuonale. ”All’inizio ero quasi incredulo - racconta il campione italiano Under 18 - perchè non credevo fosse possibile arrivare a questo livello. Poi ho provato tanta emo-zione soprattutto quando il presidente Claudio Rizza mi ha comunicato la qualificazione al mondiale. Non me lo sarei mai aspettato, ero arrivato ai campionati italiani con l’uni-co obiettivo di fare una bella esperienza e alla fine è andata meglio di quanto sperassi, sia col braccio destro che col si-nistro”. Cristian racconta anche com’è nata questa passione: “L’ho avuta fin da piccolo, sfidavo sempre mio padre anche se ovviamente perdevo sempre, poi con gli amici al bar pro-ponevo sempre di giocare a braccio di ferro. Verso dicembre mi sono iscritto in palestra per tenermi allenato e l’istrut-tore mi ha parlato di queste gare e ho deciso di competere a livello agonistico. Cosa mi aspetto dai mondiali? Non mi pongo grandi obiettivi, è già un grande risultato esserci ar-rivato. Questi sono livelli importanti e già vincere un tiro mi porterebbe grande soddisfazione, anche se il podio rimane il mio sogno.”

Cristian e Chiara, emozioni mondiali

BRACCIO DI FERRO I due atleti eugubini hanno vinto il titolo italiano e ora puntano all’iride

SUL PODIO Chiara Acciaio (a sinistra) e Cristian Greco premiati

di EMANUELE GRILLI

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SPORT

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Centralino Comunale 075.92371Centralino Osp. Branca 075.9270801Pronto Soccorso 075.9270744Emergenza Sanitaria 118Numero Verde Farmacie 800.829058Guardia Medica 075.9239468Sez. Croce Rossa 075.9273500Gubbio Soccorso 075.9277779Carabinieri 075.9235700Vigili del Fuoco 075.9273722Vigili Urbani 075.9273770Cimitero Civico 075.9237690IAT 075.9220693Servizio Taxi 075.9273800Guardia Forestale 075.9272585Guardia di Finanza 075.9273789Centrale ENEL 800.900.800Canile 075.9274963ACI Soccorso Stradale 075.9274162Curia Vescovile 075.9273980

NUMERI UTILI

Società Editrice Infopress srlTel./Fax 075.9271422 Mail [email protected]

Direttore Commerciale: Giancarlo BarbacciTel. 339.5744413 Mail [email protected] Editoriale Massimo BoccucciDirettore Responsabile Roberto BarbacciCollaboratori: Luigi Girlanda, Emanuele Grilli, Giuliano De MatteisChiuso in redazione: Mercoledì 18 Giugno 2014Aut. Tribunale di Perugia n. 21 dell’11 ottobre 2013

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COMUNALEPiazza 40 Martiri 10075.9272243CECCARELLIPiazza Giordano Bruno 2075.9221158LUCONIVia Perugina 151/B075.9273783PIEROTTIVia Campo di Marte 46075.920581CARDINALILoc. Casamorcia075.9255131MONACELLIFrazione Padule075.9229123BRANCAVia Ponte Rosso075.9256122TOMARELLILoc. Scritto075.920134

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SABATO 5 LUGLIO 2014

Dal Lussemburgo con amoreUNA DELEGAZIONE IN VISITA NEI LUOGHI PIÙ BELLI DELL’UMBRIA

Viaggio in Umbria dal Lussemburgo per tenere sempre vive le proprie radici. L’iniziativa è stata delle Acli di Petange e Differdange in collaborazione con l’Arulef di Lussemburgo (Associazione regionale umbra lavoratori emigrati e famiglie). Hanno partecipato in dodici con un giro attraverso la regione: a Gubbio per la festa dei Ceri Piccoli, alla cantina Blasi di Umbertide, alle botteghe artigiane della ceramica di Deruta, alle chiese di Assisi, al museo dell’emigrazione di Gualdo Tadino ai centri storici di Spoleto e di Spello, alle fonti del Clitun-no e la cascata delle Marmore. Si sono attivamente impegnati per la riuscita del tour Carlo Grullini dell’Arulef, Roberto Casagrande, Enzo Vispi e Mauro Pierotti presidente dell’asso-ciazione Eugubini nel Mondo, con il coordinamento di Marco Pierotti, lussemburghese di

origini eugubine, dell’Arulef lussemburghese presieduta da Cosimo Raschellà affiancato dal segretario Francesco Barbaro. Il viaggio ha rappresentato una nuova occasione per rafforzare quel senso di appartenenza umana e sentimentale.

PILLOLE

IL MAUSOLEO IN UN LIBROPER RICORDARE I 40 MARTIRIRicordi dolorosi della storia: all’alba del 22 giugno 1944 la fucilazione, per rappresaglia, di quaranta eugubini innocenti, proprio quando le truppe tedesche stavano lasciando Gubbio per tornare indietro dopo l’agguato partigiano al bar della Caterina in corso Garibaldi. Nelle celebrazioni per il 70° anniver-sario dell’eccidio s’inserisce il libro “Memoria viva - il Mausoleo dei Quaranta Martiri di Gubbio” di Gianluca Sannipoli, Catia Doriana Bellini, Enrica Sebastiani. La pubblicazione di 204 pagine, edita da Media Video (prezzo di copertina 20,00 euro), presentata il 18 giugno scorso presenti il neo sindaco Filippo Mario Stirati con storici e docenti universitari, mette in risalto il sacrario che sorge sul luogo della fucilazione. Il Mausoleo, come venne chiamato già durante i lavori di costruzione e inaugurato il 22 giugno 1949, trova risalto nel libro che si avvale del contributo di due inedite tesi di laurea, dell’in-dimenticata Catia Doriana Bellini e della giovane ingegnere Enrica Sebastiani. All’interno documenti anche della famiglia Tabarrini che fu tra i promotori principali della costruzione della struttura.

Le mute di Mengara in festa

FESTA DEI CERI

S’è da poco spenta l’eco delle celebrazioni ceraiole 2014, e la manicchia di Mengara di Sant’Antonio ha voluto chiu-dere il programma di appun-tamenti con la tradizionale cena di fine maggio, durante la quale è stata regalata una brocca in segno di omaggio e gratitudine al ceraiolo Verecondo Ambrogi, tra i più appassionati e presenti all’interno della zona.

Milan Cup ai Pulcini dell’AtleticoCALCIO GIOVANILE

Bella impresa dei Pulcini classe 2004 dell’Atletico Gubbio, guidati dagli ex rossoblù Massimiliano Lazzoni ed Emanuele Tresoldi. Nel tradizionale torneo di fine anno delle scuole affiliate AC Milan, di-sputato a Vismara, hanno conquistato la vittoria finale dopo 8 gare tiratissime (6 vinte e due perse), ricevendo il premio dalle mani degli ex rososneri Filippo Galli e Pierino Prati. Questo il gruppo dei

Pulcini 2004: Giovanni Alunno, Thomas Angeloni, Samuel Giacometti, Giacomo Lazzoni, Riccardo Pascolini, Francesco Radicchi, Nicolò Spadoni, Nicolò Tresoldi, Tommaso Zebi.

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