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Viale Romagnosi, 7 - 43039 Salsomaggiore Terme (Parma) - Telefono (0524) 572270 – Fax (0524) 574401 www.alberghierosalsomaggiore.it [email protected] [email protected] DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE a.s. 2013/2014 a.s. 2013/2014 Classe 5^A Classe 5^A Indirizzo Ristorativo Indirizzo Ristorativo COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO MATERIE DOCENTI ITALIANO Meneghetti Nicoletta STORIA Meneghetti Nicoletta LINGUA INGLESE Rocca Daniela LINGUA FRANCESE Mariconda Fabrizia ECON. e GEST. dell’AZ. RIST. Poli Antonella MATEMATICA Lori Fulvia LEGISLAZIONE Kessler Maria Laura LAB. di ORG. e GEST. dei SERVIZI RISTORATIVI Confessore Carmelo ALIMENTI ed ALIMENTAZIONE Visicchio Roberto EDUCAZIONE FISICA Coradin Paolo Valerio RELIGIONE Milella Teresa

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Viale Romagnosi, 7 - 43039 Salsomaggiore Terme (Parma) - Telefono (0524) 572270 – Fax (0524) 574401www.alberghierosalsomaggiore.it [email protected] [email protected]

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSEDOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSEa.s. 2013/2014a.s. 2013/2014

Classe 5^A Classe 5^A Indirizzo RistorativoIndirizzo Ristorativo

COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO

MATERIE DOCENTIITALIANO Meneghetti Nicoletta

STORIA Meneghetti Nicoletta

LINGUA INGLESE Rocca Daniela

LINGUA FRANCESE Mariconda Fabrizia

ECON. e GEST. dell’AZ. RIST. Poli Antonella

MATEMATICA Lori Fulvia

LEGISLAZIONE Kessler Maria Laura

LAB. di ORG. e GEST. dei SERVIZI

RISTORATIVIConfessore Carmelo

ALIMENTI ed ALIMENTAZIONE Visicchio Roberto

EDUCAZIONE FISICA Coradin Paolo Valerio

RELIGIONE Milella Teresa

SOSTEGNO

SOSTEGNO

Barranca Rosa

Lori Paolo

Salsomaggiore Terme, 15 Maggio 2014 IL DIRIGENTE SCOLASTICO (Prof.ssa Rabaiotti Luciana)

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INDICE

L’Istituto ed il territorio pag 3Caratteri specifici dell’indirizzo di studio:il profilo professionale

pag 3

Elenco alunni pag 4Percorso formativo pag 5Fisionomia della classe pag 6Obiettivi trasversali e strategie per il conseguimento pag 7Valutazione pag 8Attività integrative e valutazione dei crediti pag 9Elenco libri di testo pag 10Programmi a.s. 2013/2014:

Italiano pag 11Storia pag 13Lingua Inglese pag 16Lingua Francese pag 19Econ. e gest. dell’az. rist pag 23Matematica pag 26Legislazione pag 30Lab. di org. e gest. dei servizi ristorativi pag 34Alimenti ed alimentazione pag 36Educazione fisica pag 40Religione pag 44

Attività in preparazione all’Esame di Stato pag 46Documentazione di Alternanza pag 47ALLEGATO 1 (documentazione relativa alle Simulazioni e Griglie adottate)Frontespizio pag 52Testo prima simulazione di terza prova pag 53Testo seconda simulazione di terza prova pag 62Griglie valutazione simulazione I prova pag 69Griglia valutazione simulazione II prova pag 70Griglia valutazione simulazione III prova (matematica, laboratorio dei servizi ristorativi, francese, legislazione )

pag 71

Griglia valutazione simulazione colloquio pag 72ALLEGATO 2 (documentazione relativa agli alunni D.S.A.)ALLEGATO 3(documentazione relativa agli alunni D.A. )

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L’ISTITUTO E IL TERRITORIO

La sede di grande prestigio che la città termale destina alla scuola manifesta a tutti il ruolo

portante del “Magnaghi” nell’ambito della vocazione territoriale gastronomica da un lato e

dall’altro sottolinea il legame forte tra questa Istituzione formativa ed il suo territorio.

Questo legame, in questi ultimi anni di avvento dell’autonomia scolastica, è stato

rinsaldato dalle tante collaborazioni alla realizzazione di eventi cui la scuola ha partecipato

secondo i propri indirizzi formativi.

PROFILO PROFESSIONALE DITECNICO DEI SERVIZI RISTORATIVI

L’intervento formativo del biennio post-qualifica ha l’obiettivo di innestare su un’ampia

cultura di base un’altrettanto solida cultura professionale, che associa alla conoscenza del

sistema aziendale abilità specifiche per le attività connesse ai servizi di ospitalità, sia sotto

il profilo tecnico che gestionale.

Tale impianto formativo consente l’intervento attivo nell’organizzazione del lavoro nei

settori di competenza, con adeguata valorizzazione delle risorse umane. Inoltre una buona

conoscenza delle tecniche di comunicazione favorisce una buona immagine aziendale e

consente una buona gestione del servizio di ‹‹ ospitalità ››. La padronanza dell’aspetto

merceologico, enologico, dietologico dei prodotti utilizzati, delle tecniche di preparazione di

piatti e bevande, delle tecnologie del settore, consente di fornire risposte adeguate alle

esigenze organizzative e produttive delle diverse strutture.

Il profilo professionale è integrato dalla specializzazione acquisita secondo il progetto

biennale di Alternanza, di cui in allegato.

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1. ADDIAH THEOPHILUS

2. AUCCA DIESTRA ANGEL MANUEL

3. BRERO ALBERTO

4. BRODELLA VINCENZO

5. CAMPISI VALENTINA

6. COMINELLI DAVIDE

7. FILIBERTI MICHELE

8. GERVASI DEBORA

9. GIGANTE MICHELA

10.GNAPPI BENIAMINO

11. GRAN KEVIN

12. LANCINI SARA

13. MALILLOS DANIEL DE GUZMAN

14. MELEDJE SALATHIEL LUC

15. MINARI ANDREA

16. PETTENATI SOFIA

17. RAVENNA MONIA

18. ZAAGARI NADIA

5

ELENCO ALUNNI

PERCORSO FORMATIVO

DATI STATISTICI

La classe è composta da 18 studenti, provenienti in prevalenza dalle provincie di Parma e

Cremona. Gli studenti hanno conseguito il diploma di qualifica di “Operatore dei servizi di

Cucina” in questo istituto. Si segnala la presenza di due studenti dislessici per i quali il

Consiglio di Classe ha predisposto un piano didattico personalizzato e la presenza di due

studenti D.A. che supportati da un docente di sostegno hanno seguito rispettivamente una

programmazione per obiettivi minimi e una programmazione differenziata. Il consiglio di

classe all’unanimità ritiene opportuna la presenza dei docenti di sostegno durante le prove

previste dall’Esame di Stato.

PERMANENZA DEL CORPO DOCENTE

La classe ha mantenuto

continuità didattica nelle

seguenti discipline:

La classe ha mostrato nel

corso dell’anno un

comportamento corretto sia

con i compagni che con i

docenti. Alcuni allievi hanno

mostrato interesse e

adeguata partecipazione al

percorso didattico/formativo,

altri hanno partecipato in

modo discontinuo a causa di

numerose assenze,

rivelando una superficiale

motivazione allo studio. Il

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ITALIANO

STORIA

EDUCAZIONE FISICA

ECON. e GEST. dell’AZ. RIST

LABORATORIO di ORG. e GEST. dei SERVIZI

RISTORATIVI

RELIGIONE

LEGISLAZIONE

Ha, invece, avuto un nuovo docente in:

MATEMATICA

LINGUA INGLESE

LINGUA FRANCESE

ALIMENTI E ALIMENTAZIONE

FISIONOMIA DELLA CLASSE

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

dialogo con le famiglie è avvenuto sostanzialmente in occasione delle udienze generali e

per un numero esiguo di alunni.

IMPEGNO E METODO DI STUDIO

Alcuni alunni si sono impegnati in modo adeguato per tutto l’anno scolastico e sono riusciti

a migliorare il metodo di studio anche se è rimasta la tendenza ad apprendere in modo

nozionistico, indice di difficoltà di rielaborazione e mancanza di approfondimento. Altri

studenti hanno evidenziato difficoltà per lacune pregresse ma anche per l’atteggiamento

che non ha favorito l’individuazione di un metodo di studio efficace e la maturazione di

un’autonomia di lavoro tali da far raggiungere pienamente gli obiettivi previsti. Spesso si è

cercato di compensare la mancanza di impegno costante e adeguato con la ripetizione dei

contenuti svolti al fine di un consolidamento dei concetti fondamentali delle diverse

discipline.

LIVELLI DI APPRENDIMENTO

La classe evidenzia livelli di apprendimento diversi. Alcuni studenti hanno conseguito

costantemente valutazioni soddisfacenti mentre la maggioranza presenta una situazione

scolastica appena sufficiente. La preparazione resta per alcuni di tipo ripetitivo, con

difficoltà nella rielaborazione personale dei concetti e nell’uso adeguato dei mezzi

espressivi.

OBIETTIVI TRASVERSALI

OBIETTIVI COMPORTAMENTALI RISULTATI

Educare all’ascolto e al rispetto del pensiero

altrui

Buoni

7

Rispettare le persone e gli ambienti scolastici Buoni

Partecipare alla vita scolastica in modo attivo e

responsabile

Mediamente sufficienti

Educare alla solidarietà e alla tolleranza Discreti

OBIETTIVI COGNITIVI RISULTATI

Saper comprendere diverse tipologie di testo ed

essere in grado di farne una sintesi adeguata

Nel complesso sufficienti

Saper cogliere gli elementi costitutivi di un testo

in modo autonomo e rielaborarli in modo

proficuo

Nel complesso sufficienti

Operare semplici collegamenti tra le varie

discipline

Nel complesso sufficienti

STRATEGIE ADOTTATE PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI TRASVERSALI Mantenere la massima trasparenza nella programmazione e nei criteri di

valutazione.

Promuovere la partecipazione attiva degli alunni e incoraggiare la fiducia nelle

proprie possibilità.

Favorire l’autovalutazione.

Utilizzare la didattica dell’errore, considerata come risorsa per raggiungere migliori

risultati.

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CRITERI DI VALUTAZIONESCHEDA INDICANTE LA CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI APPRENDIMENTO

LIVELLO ASSOLUTAMENTE INSUFFICIENTE VOTI 1-2IMPEGNO E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO

(lavoro svolto a casa, approfondimento, svolgimento compiti assegnati)L’allievo non svolge compiti assegnati e si distrae in classe.

AUTONOMIA DI LAVORO(capacità di individuare le proprie difficoltà e di organizzare il lavoro per

superarle)

L’allievo non è consapevole delle proprie difficoltà e non sa organizzare il lavoro per superarle.

ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI MINIMI SPECIFICI(valutazione in base alle prove scritte, pratiche, orali)

L’allievo non ha acquisito gli elementi fondamentali della disciplina.

LIVELLO GRAVEMENTE INSUFFICIENTE VOTI 3-4IMPEGNO E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO

(lavoro svolto a casa, approfondimento, svolgimento compiti assegnati)L’allievo raramente svolge i compiti assegnati; si distrae in

classe.AUTONOMIA DI LAVORO

(capacità di individuare le proprie difficoltà e di organizzare il lavoro per superarle)

L’allievo è limitatamente consapevole delle proprie difficoltà e raramente è in grado di organizzare il lavoro per superarle.

ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI MINIMI SPECIFICI(valutazione in base alle prove scritte, pratiche, orali)

L’allievo ha acquisito solo in parte gli elementi fondamentali della disciplina.

LIVELLO INSUFFICIENTE VOTO 5IMPEGNO E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO

(lavoro svolto a casa, approfondimento, svolgimento compiti assegnati)L’allievo non sempre svolge i compiti assegnati, a volte si distrae

in classe.AUTONOMIA DI LAVORO

(capacità di individuare le proprie difficoltà e di organizzare il lavoro per superarle)

L’allievo è parzialmente consapevole delle proprie difficoltà e non sempre sa organizzare il lavoro per superarle.

ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI MINIMI SPECIFICI(valutazione in base alle prove scritte, pratiche, orali)

L’allievo ha acquisito alcuni degli elementi fondamentali della disciplina ed è in grado di applicarli saltuariamente.

LIVELLO SUFFICIENTE VOTO 6IMPEGNO E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO

(lavoro svolto a casa, approfondimento, svolgimento compiti assegnati)L’allievo solitamente svolge i compiti assegnati ed è motivato a

quanto proposto.AUTONOMIA DI LAVORO

(capacità di individuare le proprie difficoltà e di organizzare il lavoro per superarle)

L’allievo sa quali sono le proprie difficoltà ed organizza conseguentemente il proprio lavoro.

ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI MINIMI SPECIFICI(valutazione in base alle prove scritte, pratiche, orali)

L’allievo ha acquisito i contenuti minimi delle discipline.

LIVELLO DISCRETO VOTO 7IMPEGNO E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO

(lavoro svolto a casa, approfondimento, svolgimento compiti assegnati)L’allievo è costante nello svolgimento delle consegne domestiche

ed è attento in classe.AUTONOMIA DI LAVORO

(capacità di individuare le proprie difficoltà e di organizzare il lavoro per superarle)

L’allievo elabora in modo autonomo le sue conoscenze e sa effettuare analisi sufficienti.

ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI MINIMI SPECIFICI(valutazione in base alle prove scritte, pratiche, orali)

L’allievo ha acquisito conoscenze discrete che applica in modo adeguato.

LIVELLO BUONO VOTO 8IMPEGNO E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO

(lavoro svolto a casa, approfondimento, svolgimento compiti assegnati)L’allievo diligentemente svolge le consegne assegnate e si

impegna nell’approfondimento.AUTONOMIA DI LAVORO

(capacità di individuare le proprie difficoltà e di organizzare il lavoro per superarle)

L’allievo sa effettuare sintesi corrette e rielabora in modo personale le conoscenze.

ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI MINIMI SPECIFICI(valutazione in base alle prove scritte, pratiche, orali)

L’allievo possiede conoscenze complete che gli permettono di eseguire verifiche sempre corrette.

LIVELLO OTTIMO-ECCELLENTE VOTO 9-10IMPEGNO E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO

(lavoro svolto a casa, approfondimento, svolgimento compiti assegnati)L’allievo è attivo nell’eseguire le consegne, è sempre propositivo

ed interessato.AUTONOMIA DI LAVORO

(capacità di individuare le proprie difficoltà e di organizzare il lavoro per L’allievo è in grado di effettuare sintesi corrette ed approfondite

e di organizzare il proprio lavoro.

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superarle)ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI MINIMI SPECIFICI

(valutazione in base alle prove scritte, pratiche, orali)L’allievo possiede conoscenze approfondite ed articolate che sa

sempre utilizzare proficuamente e rielaborare.

ATTIVITA’ INTEGRATIVE E COMPLEMENTARIIncontri e visite mirate all’orientamento professionale e universitario.

CREDITI FORMATIVILe caratteristiche formali e sostanziali richieste per i crediti formativi sono quelle indicate

dal D.M. 49/2000 ovvero le esperienze acquisite fuori dalla scuola in ambiti e settori della

società civile legati alla formazione della persona e alla crescita umana, alle attività

culturali, artistiche, ricreative, al lavoro, al volontariato e allo sport. Il Collegio dei docenti

ha ritenuto il parametro temporale, per la sua oggettiva rilevazione, un utile indicatore della

qualità dei crediti, deliberando i requisiti temporali così come vengono esplicitati nella

seguente tabella.

TABELLA DEI CREDITI FORMATIVI

TIPOLOGIA REQUISITI

Attività culturali Almeno 20 ORE

Attività ricreative artistiche 1 ANNOAttività lavorative nel proprio settore di

studio 60 GGEsperienze di formazione e

aggiornamento professionalizzante nel proprio settore di studio(corsi, incontri, etc…)

Almeno 20 ORE

Impegno ambientale 1 ANNO

Volontariatosolidarietà cooperazione 1 ANNO

Meriti sportiviattività agonistica a livello

nazionale/provinciale/regionale.1 ANNO

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I libri in adozione Materie Testi

ITALIANO“Moduli e modelli letterari” terza edizione 2007

Autori: Dendi, Re,

Ed.C. Signorelli Scuola.

STORIA“Storia ieri e oggi 2 / Novecento”,

Autori:De Vecchi, Giovannetti, Zanette,

Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori. 

LINGUA INGLESE

1 “Food for thought - the world of catering”,

Autori:Coe/Amendolagine

Edizioni Oxford University Press

2“Between courses/an English journey through international catering” Autori :AA. VV.

Edizioni HOEPLI

LINGUA FRANCESE"Presse restauration"Autori: Ania./Piavoux

Ed. Trevisini

ECON. e GEST. dell’AZ. RIST.“Economia e gestione dell'impresa ristorativa” Autori: C. de Luca  e  M. T.Fantozzi

Ed. Liviana

MATEMATICA“Lineamenti di matematica 4”Autori: Re Fraschini /Grazzi

Ed. ATLAS

LEGISLAZIONE

“Legislazione per le aziende ristorative/ristampa aggiornata”Autori: Zgrebelsky, Trucco,Lorenzoni Vol. 2

Ed. Le Monnier

LAB. di ORG. e GEST. dei SERVIZI RISTORATIVI

“Scuola di ristorazione” Autore :Paolo Gentili

Ed. Calderini

ALIMENTI ed ALIMENTAZIONE"Sicurezza alimentare e dietetica" Autore: A. Machado

Ed. Poseidonia

EDUCAZIONE FISICA“Nuovo praticamente sport”Autori:Del Nista, Parker, Tasselli

Ed.D’Anna

RELIGIONE “105 Schede tematiche per l’IRC/triennio”Autore: Bocchini Sergio

11

Ed. Dehoniane BO ( Ced )

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PROGRAMMA DI ITALIANOPROGRAMMA DI ITALIANO

OBIETTIVIEDUCAZIONE LINGUISTICA

Sufficiente padronanza della lingua italiana nella sua complessità e nella varietà degli

usi e dei registri,

Padronanza procedurale delle diverse fasi di produzione di un testo informativo o

argomentativo (articolo di giornale, tema, saggio breve, analisi di testi).

Capacità di sostenere una relazione orale su un argomento storico – culturale,

letterario o professionale preparato.

EDUCAZIONE LETTERARIA

Conoscenze

Avvicinare autori ed opere significative della letteratura italiana ( con riferimenti a

quella straniera) di fine Ottocento e Novecento..

Individuare il legame esistente tra le opere considerate ed il clima culturale coevo.

Analizzare le scelte stilistiche individuali.

Capire la funzionalità delle scelte formali rispetto al contenuto poetico dei singoli autori

o dei movimenti esaminati.

Competenze

Saper effettuare analisi tematiche, narratologiche e stilistiche di testi noti e non noti.

Riconoscere le scelte stilistiche individuali nell’ambito della codificazione del genere.

Aver acquisito un metodo per l’inquadramento e l’approfondimento di testi letterari in

rapporto all’epoca e al contesto sociale e culturale.

Capacità

Abitudine alla lettura autonoma e non solo guidata di testi letterari e non.

Riconoscere l’influenza dei modelli culturali del passato sul nostro presente.

Consolidare la capacità di formulare giudizi critico – interpretativi adeguatamente

motivati.

CONTENUTI:13

MODULO 1: I MODELLI CULTURALI DELLA SECONDA META’ DELL’OTTOCENTO

U. D. Decadentismo.

MODULO 2. I GENERI: La poesia lirica tra Ottocento e Novecento

U. D. I caratteri della poesia del secondo Ottocento: simbolismo.

Cenni sulla vita e le opere di C. Baudelaire.

Da I fiori del male: Corrispondenze (parafrasi sintetica), L’Albatro.

Cenni sulla vita, la poetica e le opere di Giovanni Pascoli.

Da Myricae: Novembre, Temporale, Il lampo, Il tuono.

Da Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno.

Cenni sulla vita, opere e poetica di Eugenio Montale.

Da Ossi seppia: Spesso il male di vivere, Meriggiare pallido e assorto.

Cenni sulla vita e le opere di Umberto Saba.

Da Il Canzoniere: Trieste, Città vecchia.

MODULO 3. MODELLI CULTURALI DELLA PRIMA META’ DEL NOVECENTO

U. D. Le avanguardie: Espressionismo, Futurismo.

F. T. Marinetti, Manifesto del futurismo, Manifesto tecnico della letteratura futurista.

U. D. Il romanzo della crisi: i caratteri del genere.

MODULO 4. L’AUTORE: Luigi Pirandello.

Cenni sulla vita, le opere, la poetica e lo stile di Luigi Pirandello.

Lettura e analisi testuale delle novelle:

Lumie di Sicilia, La giara, il treno ha fischiato.

una parte della classe ha assistito alla rappresentazione di due atti unici tratti dalle

prime due novelle.

Lettura ed analisi testuale del brano tratto dal romanzo Il fu Mattia Pascal:

La lite fra suocera e zia.

Da il saggio L’ Umorismo: Il sentimento del contrario.

MODULO 4.TEMI: Letteratura e guerra

G. Papini, Amiamo la guerra.

Cenni sulla vita e la poetica di Ungaretti.

Da L’Allegria: Veglia, Fratelli, I fiumi, San Martino del Carso, Soldati.

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Cenni sulla vita e le opere di Primo Levi.

Lettura integrale del romanzo di Se questo è un uomo; in particolare si sono analizzati i

seguenti testi: Sul fondo, Il lavoro,* L’esame di chimica.

Lettura integrale del romanzo di M. Rigoni Stern, Il sergente nella neve.

MODULO 5. EDUCAZIONE SCRITTORIA

Educazione all’espressione scritta ed orale.

Preparazione alle tipologie scrittorie dell’esame di Stato.

PROGRAMMA DI STORIAPROGRAMMA DI STORIA

OBIETTIVICONOSCENZE:

Conoscere i fenomeni trattati.

Comprendere le cause e le conseguenze dei fatti storici.

Istituire adeguati collegamenti fra i fatti storici in oggetto.

COMPETENZE:

Saper individuare le molteplici modalità con le quali i fatti storici del settore si collegano

con i fatti della storia politica, culturale, ideologica generale.

Essere in grado di adoperare concetti interpretativi adeguati in rapporto a specifici

contesti storici.

Utilizzare in modo appropriato il linguaggio settoriale specifico.

CAPACITA’

Saper formulare problemi rispetto ai fenomeni storici.

Applicare la conoscenza del passato per la comprensione del presente.

CONTENUTIMODULO 1. LA SOCIETA’ DI MASSA E L’ETA’ DELL’IMPERIALISMO

U. D. 1 Nazionalismo e imperialismo.

MODULO 2. L’ ETA’ DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE

U. D. 1 Le condizioni di vita in Italia.

U. D. 2 I dieci anni del governo Giolitti.

U. D. 3 Verso la Grande Guerra.

15

U. D. 4 La Grande Guerra.

Documentario di Enrico Verra: Scemi di guerra (I Guerra Mondiale e sofferenze psichiche

dei soldati)

U. D. 5 La rivoluzione russa e la nascita dell’Unione sovietica.

MODULO 3. DEMOCRAZIE E TOTALITARISMI FRA LE DUE GUERRE

U. D. 1 Le eredità della Prima guerra mondiale.

U. D. 2 Il primo dopoguerra in Europa, il genocidio degli armeni.

U. D. 3 Nascita e avvento del fascismo.

U. D. 6 La crisi del ’29 e il New Deal.

U. D. 5 I regimi totalitari: fascismo, nazismo, stalinismo.

MODULO 4. LA SECONDA GUERRA MONDIALE

U. D. 1 L’Europa di fine anni ‘30: democrazie, regimi autoritari, guerra civile spagnola.

U. D. 2 La Seconda guerra mondiale.

U. D. 3 L’Olocausto.

U. D. 4 * Est/Ovest, Nord/Sud: le coordinate del nuovo mondo.

U. D. 5 * La nuova Italia, democratica e repubblicana: la liberazione, le foibe, la

Repubblica e la Costituzione.

N.B: Gli argomenti asteriscati sia di Lingua e Letteratura italiana che di Storia sono alla

data attuale in corso di svolgimento o da svolgere. Se vi fossero variazioni rispetto al

programma, provvederò a comunicarlo.

METODOLOGIAITALIANO - Il metodo di lavoro ha privilegiato l’affronto diretto e l’interpretazione dei testi

supportato dal manuale in adozione che ha fornito integrazioni informative e raccordi

contestualizzanti.

La lettura è stata svolta soprattutto in classe e individualmente a casa. Le tematiche

affrontate sono state spesso approfondite e riproposte dall’insegnante, per affrontare varie

ipotesi interpretative e colmare le lacune di alcuni studenti, per vari motivi, spesso assenti.

Le esercitazioni scritte svolte a casa sono sempre state corrette ed hanno riguardato le

diverse tipologie di 1^ prova previste dagli attuali esami di Stato.

16

STORIA - Si è utilizzata prevalentemente la metodologia della lezione frontale e in alcuni

momenti, per coinvolgere maggiormente gli studenti, la lezione dialogata e l’utilizzo di

presentazioni multimediali, documentari e film.

ATTIVITA’ DI RECUPERO E DI APPROFONDIMENTO:Si è effettuato il recupero in itinere e ripassi curricolari, con lavori di gruppo e lezioni

dialogate per coinvolgere maggiormente la classe.

L’insegnante, eventualmente, effettuerà nel periodo dal 15 al 31 maggio, prove di recupero

e di rinforzo.

STRUMENTI DI VERIFICAL’insegnante, sia durante lo svolgimento che al termine della trattazione modulare, ha

verificato il raggiungimento degli obiettivi previsti attraverso interrogazioni orali e lezioni

partecipate sui testi del programma. Le verifiche scritte sono state modulate sulle prove

dell’esame di Stato, sia come normali e periodiche esercitazioni che come simulazioni

complessive della prima prova.

CRITERI DI VALUTAZIONELa valutazione, sempre esplicita, si è espressa in voti attribuiti a interrogazioni, interventi e

contributi al dialogo scolastico.

Per quanto riguarda i criteri di valutazione si fa riferimento alla griglia indicante la

corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento collegialmente approvata nel primo

Consiglio di Classe.

La docente

Prof. ssa Nicoletta Meneghetti

PROGRAMMA DI INGLESEPROGRAMMA DI INGLESE

17

SITUAZIONE DELLA CLASSELa classe si presenta collaborativa e disponibile, pur non sempre attiva e costante

nella preparazione. Per alcuni studenti si rileva un parziale blocco linguistico che

provoca difficoltà di espositive e necessità di riferirsi sempre alla traduzione letterale,

un certo disagio nell’espressione, comunicazione e produzione linguistica attiva.

Pertanto l’insegnante ha adottato tecniche comunicative molto semplificate

incoraggiando la ‘ fluency’ e la volontà ad esprimersi su argomenti noti professionali,

anche con errori grammaticali e/o di pronuncia. Alcuni studenti possiedono ottime

competenze linguistiche.

OBIETTIVI Gli obiettivi cognitivi disciplinari sono così definiti:

- comprendere le idee principali di messaggi orali

- esprimersi in lingua su argomenti di carattere generale e noti della realtà anglofona

e professionale

- comunicare in situazioni di rilevanza professionale

- cogliere il senso generale di testi narrativi, argomentativi,rispondendo a domande-

stimolo

- saper sintetizzare in L2

- produrre testi scritti guidati

Per quanto riguarda gli obiettivi non cognitivi si precisa che:

- l'impegno e l'interesse sono stati abbastanza costanti

- la frequenza degli studenti è stata abbastanza regolare e la partecipazione attiva

per molti studenti,

- il metodo di studio si è verificato abbastanza efficace

- la preparazione e il profitto sono nel complesso quasi discreti, alcuni presentano

ancora lacune

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CONTENUTIMod.1

Italy. Italian Gastronomy. Regional cooking. Combination food and wine in Italy

( fotocopy)Pasta. Sicily, Tuscany, Lombardy, Emilia Romagna : local products and

dishes

Mod.2

United Kingdom : general features. USA: territory, historical facts. American food.

International cooking: cereals, rice, Chinese cuisine.

Mod 3

Eating out. Restaurants and Menus. Catering. Fusion menu.

Mod.4

Food and Religion. Fast food and slow food.

Mod.5

Diets. Mediterranean diet. The food pyramid.

METODOE stato impiegato il metodo integrato comunicativo-nozionale-funzionale con

approccio in fasi sequenziali:

-fase della globalità con presentazione del materiale. Attività di brainstorming

-comprensione del materiale linguistico, analisi e revisione grammaticale

-consolidamento concettuale lessicale e morfosintattico

-sistemazione delle informazioni ricevute: fase dell’ancoraggio e abitudine alla

semplificazione delle informazioni per esposizione.

- fase della produzione autonoma

-verifica e valutazione.

ATTIVITA’ DI RECUPERO E DI APPROFONDIMENTOMomenti di revisione e recupero sono stati effettuati e ne hanno beneficiato tutti gli

studenti. La necessità rinforzo è stata continua, come anche la messa in atto di

strategie di fissazione dei contenuti anche di momenti personalizzati per lo speaking

e il reporting. Nell’ultimo periodo didattico, in modo particolare, sono stati effettuati

momenti di recupero in classe con verifiche semplificate ad hoc per gli studenti con

problemi di dislessia.

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STRUMENTI DI VERIFICALe verifiche scritte hanno avuto come modalità:

- comprensioni con questionari a risposte aperte.

- multiple choice, true/false

- report semplificato di contenuti esperienziali/ professionali.

Le verifiche orali intendevano sondare la capacità di esprimersi in L2 soprattutto

utilizzando la tecnica della domanda-stimolo o report su argomento noto proposto

dall'insegnante.

E' stato valutato in itinere il raggiungimento degli obiettivi modulari.

Le verifiche scritte sono state valutate, per quanto possibile, secondo criteri di

oggettività.

Per quanto riguarda l'esposizione orale si è valutata soprattutto la fluency, in misura

ridotta l'accuracy e meno peso è stato dato all'approfondimento contenutistico

incoraggiando la volontà espressiva.

CRITERI DI VALUTAZIONEPer quanto riguarda i criteri di valutazione si fa riferimento alla griglia indicante la

corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento collegialmente approvata nel primo

consiglio di classe

La docente

Prof.ssa Daniela Rocca

PROGRAMMA DI PROGRAMMA DI FRANCESEFRANCESE

20

PRESENTAZIONE DELLA CLASSENel corso del quadriennio non c’è stata continuità didattica nell’insegnamento della

materia e la sottoscritta è diventata loro insegnante solo nel corrente anno scolastico. Non

è stato, dunque, semplice individuare, in modo efficace e proficuo, una programmazione e

una metodologia calata sulle aspettative, sulle esigenze, sulle competenze degli allievi e

finalizzata anche alla preparazione dell’Esame di Stato. Il comportamento in classe è stato

generalmente corretto ed educato. Il mio lavoro non sempre è stato facilitato da un

proficuo clima di ascolto e di attesa assunto da una parte degli studenti. La maggior parte

del gruppo ha raggiunto gli obiettivi prefissati, alcuni brillantemente, altri con difficoltà, altri

ancora non hanno pienamente raggiunto pienamente gli obiettivi prefissati. Lo studio non è

stato sempre assiduo e costante e si è attivato soprattutto alla vigilia delle verifiche ma ha

evidenziato caratteristiche mnemoniche. É evidente che, mancando la continuità didattica,

le abilità di produzione autonoma sono state rinforzate solo in parte, supportate in modo

preferenziale da tecniche di memoria a breve termine. Per concludere, mentre metà della

classe ha sviluppato sufficienti capacità di produzione autonoma, sostenute da effettive

competenze linguistiche, la preparazione degli altri, pur risultando accettabile se si

considerano globalmente i risultati riportati nelle prove, è in realtà alquanto superficiale, e

non può certo consentire di operare collegamenti tra argomenti e campi disciplinari diversi:

costoro, al massimo, possono ripetere quanto hanno imparato a memoria e, in fase di

elaborazione, hanno bisogno di essere guidati dall’insegnante. Per quanto riguarda lo

svolgimento del programma preventivato nel piano di lavoro annuale si è preferito dare

maggiore spazio alla lingua settoriale.

OBIETTIVI CONSEGUITI IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLAREA) CONOSCENZA: l’allievo conosce le realtà e i temi più attuali attinenti alla sua

professione ed è in grado di esprimerli in modo semplice e corretto. In particolare conosce

le differenti forme di ristorazione e il ruolo del personale di gestione, il mondo del lavoro e

della comunicazione commerciale, i problemi dell’alimentazione e delle sue nuove

espressioni nel campo di produzione

B) COMPRENSIONE: comprende le idee principali di testi professionali su argomenti sia

concreti sia astratti, ivi incluse le discussioni tecniche del suo campo di specializzazione.

21

C) APPLICAZIONE: sa analizzare un testo professionale, seguendo la fase d’analisi

testuale lessicale e semantica, sa rispondere in modo pertinente ed abbastanza autonomo

a domande relative al contenuto, sa produrre un testo semplice ma chiaro anche se non

sempre formalmente corretto.

METODOLOGIE E STRUMENTI IMPIEGATI Lezioni frontali

Ricerca guidata

Lezioni interattive

Attività di laboratorio

Lavori di gruppo e individuali

All’orale, sarà dato sempre più ampio spazio alla comunicazione in lingua nella

pratica sia della comprensione che della produzione

TIPOLOGIA E NUMERO DELLE PROVE DI VERIFICA EFFETTUATE ENTRO IL 15 MAGGIOSono state effettuate 2 prove scritte nel primo quadrimestre e tre nel secondo,

appartenenti alle seguenti tipologie:

1. redazione di semplici testi scritti.

2. prove strutturate e/o semi strutturate

3. prove di comprensione scritta

All'orale sono state effettuate due interrogazioni per quadrimestre.

Le prove, sia orali che scritte, hanno voluto verificare le conoscenze relative ad alcune

tematiche affrontate in classe nonché le conoscenze linguistiche, le competenze

comunicative e le capacità di elaborazione personale e dei contenuti appresi.

CRITERI DI VALUTAZIONEI parametri presi in considerazione sono i seguenti :

1- conoscenze: concettuali e linguistiche;

2- competenze linguistiche: uso del lessico, delle strutture grammaticali e organizzazione

logica del testo prodotto nonché coerenza nell’uso di registro e funzioni rispetto agli scopi

comunicativi, scioltezza e chiarezza della pronuncia nella produzione orale;

22

3- capacità di selezionare ed elaborare i contenuti appresi, di stabilire collegamenti tra

argomenti, tra la civiltà francese e quella italiana e/o europea.

Il punteggio attribuito alle tre componenti è stato mediamente così distribuito:

1- contenuto: 20%;

2- competenze: 60%;

3- capacità: 20%.

Si è voluto attribuire un punteggio superiore alle competenze linguistiche, che

costituiscono senz’altro lo scoglio più arduo nella produzione in lingua straniera, in quanto

non è possibile per un allievo dimostrare fino in fondo il livello di conoscenza e capacità

critica possedute visto che il tramite è una lingua straniera imparata e praticata solo a

scuola.

CONTENUTI

Modulo 5 Traiteur et organisateur de congrès Testi ed esercizi di

comprensione orale e di

lessico pag. 90, 91, 92. P.

97,98. P.109, 110

Modulo 6 Sommelier Comprensione e produzione

orale sul testo p.129

Modulo 7 Le vigneron dans son vignoble Cartina des vignobles

français p.132

Modulo 8 Responsable de la sécurité alimentaire HACCP: principi generali ,

definizione dei termini

impiegati p.157,158,159 +

fotocopie Comprensione e

produzione orale sul testo p.

156

Testi ed esercizi p. 166, 167

Modulo 9 Nutritionniste La Pyramide: une bonne

base pour un résultat au

sommet p.178.

Comprensione e produzione

orale sul testo p.185, 186,

194

23

Preparazione del Curriculum Vitae e della lettera motivazionale su fotocopie

Proiezione dei film:

“Les Intouchables” con compilazione guidata di scheda relativa al trailer del film

Attività svolte con la lettrice:

Le Poitou-Charentes

La Francophonie

Argomenti da svolgere dopo il 15 maggio: revisione ed esercitazione orale su tutti gli

argomenti studiati in corso d’anno.

La docente

Prof.ssa Fabrizia Mariconda

24

PROGRAMMA DIPROGRAMMA DI

ECONOMIA E GESTIONE DELLE AZIENDE RISTORATIVEECONOMIA E GESTIONE DELLE AZIENDE RISTORATIVE

PRESENTAZIONE DELLA CLASSELa maggior parte degli studenti ha evidenziato un atteggiamento positivo verso la

disciplina, mostrandosi disponibile ad imparare e a superare le difficoltà.

Alcuni si sono impegnati per raggiungere risultati apprezzabili, anche se in loro permane

un apprendimento tendenzialmente ripetitivo.

Altri, pur avendo buoni risultati nelle verifiche scritte, evidenziano una certa fragilità

espositiva e faticano ad usare il linguaggio specifico della materia.

OBIETTIVIConoscere l’organizzazione e le tecniche amministrative e gestionali adottate dalle

imprese che offrono servizi ristorativi; comprendere non solo gli aspetti economici ed

organizzativi, ma anche quelli amministrativi e contabili più inerenti alle diverse tipologie di

aziende ristorative; acquisire competenze tecniche e pratiche tali da essere applicate con

flessibilità e senso critico; acquisire una professionalità spendibile nel mercato del lavoro.

CONTENUTI:ANALISI DEL PATRIMONIO

Il patrimonio e la situazione patrimoniale

I valori finanziari e economici

LA STRUTTURA FINANZIARIA DELL’IMPRESA

La stima del fabbisogno finanziario

Le fonti di finanziamento interne e esterne

Le forme di finanziamento atipiche

IL BILANCIO D’ESERCIZIO

Analisi dei costi e dei ricavi

Il bilancio d’esercizio e i suoi componenti

I principali indici di efficienza economica-finanziaria

25

LA PROGRAMMAZIONE ED IL BUDGET

La programmazione strategica

Il budget e l’analisi degli scostamenti

Gli strumenti di controllo

IL MARKETING

Il marketing operative e strategico

Il marketing mix

Il piano di marketing

LE RISORSE UMANE

La pianificazione delle risorse umane

Il reperimento e l’inserimento del personale

Norme relative al CCNL e ai contratti di categoria

.

METODOLOGIA Si è utilizzata la lezione frontale e dialogata, lettura del testo in adozione , discussione su

temi vari ed elaborazione scritta, correzione degli elaborati. Durante l’anno scolastico si è

completato e concluso lo studio dell’impresa ristorativa iniziato lo scorso anno,

approfondendo in modo particolare i vari aspetti della gestione economica, finanziaria e

commerciale. Tali problematiche sono state oggetto di studio e discussione sotto l’aspetto

contabile solo in parte, mentre si è insistito su quello logico dei contenuti, cercando di

sviluppare la capacità di ragionamento e di risoluzione di problematiche relative all’ambito

ristorativo.

ATTIVITA’ DI RECUPERO E DI APPROFONDIMENTOAgli allievi con profitto negativo e con debito scolastico è stata offerta l’opportunità di

recupero con interrogazioni orali e verifiche scritte. Sono stati somministrati vari esercizi

per sviluppare le capacità logiche. Tuttavia permangono situazioni di grave fragilità

nonostante l’impegno mostrato.

26

STRUMENTI DI VERIFICA Prove scritte (questionari e test), verifiche orali con interventi, domande, interrogazione

frontale.

CRITERI DI VALUTAZIONEPer quanto riguarda i criteri di valutazione si fa riferimento alla griglia indicante la

corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento collegialmente approvata nel primo

Consiglio di Classe.

Il docente

Prof.ssa A. Poli

27

PROGRAMMA DI MATEMATICA

OBIETTIVI GENERALISapere utilizzare tecniche di calcolo adeguate

Migliorare l’acquisizione del linguaggio specifico della disciplina

Consolidare la capacità di analisi e di sintesi

Affinare il metodo di studio

Sviluppare la capacità di deduzione

Avviare all’applicazione di strumenti matematici per l’interpretazione di fenomeni reali

OBIETTIVI SPECIFICILeggere e interpretare il grafico di una funzione

Rappresentare graficamente una funzione algebrica

Conoscere intuitivamente il concetto di limite di una funzione

Calcolare limiti finiti e infiniti che si presentano nelle forme indeterminate ∞-∞, ∞/∞,0/0

Determinare asintoti orizzontali e verticali

Definire la derivata di una funzione

Calcolare la derivata di una funzione in casi semplici

Individuare intervalli di crescenza e decrescenza di una funzione

Individuare massimi e minimi di una funzione

CONTENUTIDisequazioni ( Ripasso )

Disequazioni intere di primo e secondo grado

Sistemi di disequazioni

Disequazioni fratte

Funzioni

Definizione di funzione e nomenclatura

Classificazione delle funzioni

Lettura ed interpretazione di grafici

Studio di funzioni algebriche

Individuazione di eventuali simmetrie: funzioni pari e dispari

Determinazione del dominio 28

Determinazione del segno

Determinazione delle intersezioni con gli assi cartesiani

Determinazione di alcuni punti convenienti

Grafico probabile

Funzione esponenziale: definizione, grafico, caratteristiche

Limiti

Concetto intuitivo di limite; nomenclatura

Limiti all’infinito

Confronto intuitivo fra i vari ordini d’infinito

Limiti al finito

Concetto e classificazione degli asintoti

Enunciati dei teoremi fondamentali sui limiti

Operazioni algebriche fra limiti

Calcolo di limiti ( Forme indeterminate ∞-∞,∞/∞ risolte con il confronto tra ordini di infinito.

Forma indeterminata 0/0 risolta con i seguenti casi di scomposizione: differenza di

quadrati, quadrato di un binomio, raccoglimento a fattore comune totale, scomposizione di

un trinomio di secondo grado mediante le soluzioni dell’equazione di secondo grado

associata)

Applicazioni dei limiti nello studio di semplici funzioni

Derivate

Definizione di derivata di una funzione in un punto

Significato geometrico della derivata

Derivate fondamentali

Regole di derivazione ( esclusa la regola di derivazione di una funzione composta )

Funzioni crescenti e decrescenti*

Massimi e minimi di una funzione*

( Gli argomenti segnalati con asterisco verranno svolti in parte dopo il 15 maggio 2014 )

METODOLOGIASi sono svolte in prevalenza lezioni frontali partecipate. Quando è stato possibile,

argomenti e concetti sono stati introdotti partendo da un problema o una situazione reale

mentre in altri casi si è cercato di vederne successivamente un’applicazione ad un

29

contesto reale. Inizialmente i concetti matematici sono stati presentati a livello intuitivo, per

poi essere gradualmente formalizzati, in qualche caso, con il linguaggio specifico della

disciplina. Particolare spazio è stato riservato allo svolgimento di esercizi, con lo scopo di

consolidare i contenuti teorici e le abilità di calcolo, prevedendo anche l’uso della

calcolatrice. Il lavoro a coppie o in piccolo gruppo è stato utilizzato per lo sviluppo e il

recupero della necessaria dimestichezza col calcolo numerico e algebrico anche per

svolgere esercizi ripetitivi. Il libro di testo, ampiamente utilizzato per reperire esercizi di

vario tipo, si è rivelato per la trattazione torica degli argomenti troppo difficile quindi è stato

spesso sostituito con appunti e fotocopie opportunamente predisposte dalla docente.

CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI CONOSCENZA E ABILITA’ Per quanto riguarda i criteri di valutazione si fa riferimento alla griglia indicante la

corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento collegialmente approvata nel primo

Consiglio di Classe, contenuta nel P.O.F. e allegata al presente Documento del Consiglio

di Classe.

STRUMENTI PER LE VERIFICHE FORMATIVE E SOMMATIVESono state effettuate verifiche formative e sommative, orali e scritte, di diversa tipologia

(domande aperte, risoluzione di quesiti e semplici problemi, quesiti a scelta multipla,

quesiti vero/falso ), per consentire agli studenti di confrontarsi con prove variamente

strutturate; inoltre si sono somministrate prove analoghe alla Terza Prova prevista

dall’Esame di Stato. Nella correzione delle verifiche scritte sono state valutate:

l’efficienza dell’algoritmo risolutivo scelto;

la correttezza logica dell’algoritmo scelto;

la correttezza dei calcoli;

la capacità di applicare procedimenti conosciuti a situazioni nuove.

Le verifiche orali si sono svolte tramite colloqui programmati e tramite test a risposta

multipla e/o a risposta breve e nella valutazione sono state considerate:

la padronanza delle nozioni teoriche;

la chiarezza e l’organicità dell'esposizione;

la capacità di effettuare collegamenti fra più argomenti.

30

STRATEGIE DI RECUPERO Attraverso controlli periodici sono stati individuati gli studenti che non hanno raggiunto gli

obiettivi minimi fissati per il conseguimento di una valutazione sufficiente; è stata effettuata

attività di recupero in itinere, riprendendo concetti importanti non chiaramente compresi,

dando spazio a momenti di ripasso, a spiegazioni individualizzate e ad esercitazioni mirate

anche da svolgere in piccolo gruppo.

La docente

Prof.ssa Fulvia Lori

31

PROGRAMMA DI LEGISLAZIONE PROGRAMMA DI LEGISLAZIONE

OBIETTIVI RAGGIUNTINon cognitivi: Gli allievi hanno, per la maggior parte, evidenziato, nel corso del presente

anno scolastico, una maggiore consapevolezza e del loro ruolo e della realtà socio-

culturale in cui sono calati.

Cognitivi: Gli obiettivi disciplinari che gli studenti, in media, al termine del corso di studi

hanno raggiunto possono così sintetizzarsi:

Sanno analizzare situazioni semplici di carattere giuridico, individuando gli

elementi e le caratteristiche delle parti dell’insieme e le interazioni che le legano;

Sanno cogliere analogie e differenze nei fenomeni giuridici;

Sanno cogliere il nesso causa-effetto tra fenomeni anche lontani nel tempo e

nello spazio;

Sanno formulare ipotesi risolutive di un problema, sulla base delle abilità

acquisite e della rielaborazione personale delle informazioni apprese;

Sanno trasferire i concetti appresi applicandoli a fattispecie concrete semplici.

Si è cercato d’impostare detto programma con serietà facendo affidamento sull’impegno

degli allievi e sulla loro disponibilità. Tale disponibilità è stata, per diversi alunni, puntuale

per quanto attiene alla trattazione degli argomenti svolti. Alla fine gli obiettivi in questione

sono stati mediamente raggiunti, per cui la preparazione è da ritenersi accettabile, in

qualche caso discreta o buona; solo alcuni studenti si sono impegnati decisamente poco.

CONTENUTIMODULO 1 LA TEORIA GENERALE DEL CONTRATTO

U.D. 1. Struttura del contratto: elementi essenziali ed accidentali

U.D. 2. La formazione del contratto: la forma

U.D. 3. Invalidità del contratto :

La nullità e le sue caratteristiche

L’annullabilità e le sue caratteristiche

La rescindibilità e le sue caratteristiche

32

U.D. 4. La risoluzione del contratto per:

eccessiva onerosità

impossibilità sopravvenuta

per inadempimento

MODULO 2 I PRINCIPALI CONTRATTI DELL’IMPRESA RISTORATIVA

U.D. 1. La compravendita e i contratti analoghi (alcune vendite con patti speciali)

U.D. 2. La locazione ad uso abitativo e non

U.D. 3. Il deposito ed il contratto d’albergo

U.D. 4 La somministrazione

U.D. 5 Il mutuo

U.D. 6 L’ assicurazione

U.D. 7 Il banqueting ed il catering

U.D. 8 Il factoring

Per ogni contratto sopra elencato gli studenti sanno individuare gli elementi essenziali e le

principali caratteristiche

MODULO 3 IL RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO

U.D. 1.Il rapporto di lavoro subordinato: i diritti ed i doveri delle parti.

In particolare i diritti sindacali, la tutela della maternità e paternità, cenni a: TFR,

pensionamento, diritti del lavoratore-studente.

U.D. 2. Il potere disciplinare del datore

U.D. 3. Le cause di cessazione del rapporto di lavoro subordinato; in particolare il

licenziamento secondo la riforma Fornero del 2012 .

U.D. 4.Le nuove forme contrattuali:

lavoro in affitto,

job on call,

job sharing,

apprendistato

33

MODULO 4 LA LEGISLAZIONE SOCIALE E LA SICUREZZA SUL LAVORO

U.D. 1. L’assistenza a la previdenza: cenni al sistema pensionistico

U.D 2 Il campo di applicazione del ddl n.81 del 2008

MODULO 5 LA NORMATIVA IGIENICO SANITARIA*

U.D. 1 La legislazione igienico sanitaria di base

METODOLOGIA Lezioni frontali esplicative

Momenti collettivi d’aula in forma discorsiva

Lettura, analisi e discussione di testi..

Problem solving

Role-playing

Tutoring

E-learning asincrono

ATTIVITA’ DI RECUPERO E DI APPROFONDIMENTO:

Consegne individuali ( esercizi guidati e non)

E-learning asincrono

STRUMENTI DI VERIFICALe verifiche, sia scritte che orali a causa del numero esiguo di ore curricolari, sono state:

FORMATIVE: microinterrogazioni (domande mirate all’accertamento della

comprensione degli argomenti), cruciquiz.

SOMMATIVE: ( controllo del profitto scolastico ai fini della classificazione)

Interrogazioni lunghe, tests.

In particolare, per quel che riguarda le verifiche scritte sono state caratterizzate da:

Domande aperte, Domande a scelta multipla , Collegamenti, Cloze, Vero o falso, Casi

giuridici elaborati ed eseguiti singolarmente o in gruppo .

34

VALUTAZIONEPer quanto riguarda i criteri di valutazione è stata utilizzata la griglia indicante la

corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento collegialmente approvata nel primo

Consiglio di Classe.

Si è tenuto conto sia delle conoscenze, sia delle competenze, sia delle capacità di analisi,

capacità di confronto, capacità di valutare e di auto valutarsi.

La docente

Prof.ssa Maria Laura Kessler

35

PROGRAMMA DIPROGRAMMA DI

LABORATORIO DI GESTIONE E ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZILABORATORIO DI GESTIONE E ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI RISTORATIVIRISTORATIVI

OBIETTIVI- Sviluppare le capacità di comprensione e di intervento in merito ai problemi

organizzativi gestionali

- saper realizzare beni e servizi di elevato valore qualitativo, utilizzando nel modo più

economico possibile le risorse disponibili;

- conoscere e saper valutare i problemi della programmazione e del coordinamento del

personale addetto ad un reparto, controllarne il lavoro e favorire la comunicazione e

l'inter-scambio tra i vari membri;

- saper adattare l'organizzazione e la produttività dei servizi ristorativi in funzione del

tipo di azienda in cui sono collocati;

- saper realizzare una sintesi concreta, di elevata qualità, tra la creatività e la

standardizzazione.

CONTENUTI- il coordinamento tra i settori della produzione, della distribuzione e del servizio nelle

aziende della ristorazione

- La programmazione della produzione di beni, e del relativo servizio, rispetto ad una

utenza formata da piccoli o grandi gruppi

- La programmazione del servizio di ristorazione rispetto ad una utenza fissa e

occasionale

- Prodotti alimentari freschi e conservati, le gamme degli alimenti

- La cottura sotto vuoto e la distribuzione dei piatti conservati o cotti sottovuoto

- I principali sottogruppi e la tecnica di assemblaggio nella preparazione dei piatti

- L’apporto e l’integrazione dei vari reparti nella realizzazione dei servizi ristorativi “per

regole”.

- Il servizio di catering

- Il banqueting

36

METODOLOGIALezioni frontali, lavori di gruppo, esperienze pratiche nei laboratori dell’Istituto,

partecipazione a manifestazioni gastronomiche.

ATTIVITA’ DI RECUPERO E APPROFONDIMENTOI recuperi sono stati effettuati in itinere

STRUMENTI DI VERIFICAVerifiche orali e scritte afferenti al voto pratico

CRITERI DI VALUTAZIONEPer quanto riguarda i criteri di valutazione si fa riferimento alla griglia indicante la

corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento collegialmente approvata nel primo

consiglio di classe.

Il Docente

Prof. Carmelo Confessore

37

PROGRAMMA DI ALIMENTI ED ALIMENTAZIONEPROGRAMMA DI ALIMENTI ED ALIMENTAZIONE

OBIETTIVI DISCIPLINARI OBIETTIVI DISCIPLINARI Primo periodo

conoscere le principali funzioni dei nutrienti

conoscere gli aspetti essenziali del loro metabolismo

comprendere l’importanza della corretta assunzione dei nutrienti in una dieta

equilibrata

Conoscere i fondamenti della dietetica e le tipologie dietetiche più comuni

conoscere: i fondamenti della dieta razionale ed equilibrata nelle varie condizioni

fisiologiche.

Conoscere i principi che regolano le principali diete.

Saper progettare comportamenti alimentari idonei a situazioni patologiche varie.

Secondo periodo

Conoscere l’alimentazione nelle varie situazioni patologiche.

Conoscere i principi fondamentali di dietoterapia in alcune importanti malattie

Conoscere i principi fondamentali di igiene degli alimenti e di prevenzione delle

contaminazioni.

Conoscere le principali tossinfezioni.

Conoscere i rischi derivanti dalla contaminazione microbica, da metalli, dai contenitori

e dai fitofarmaci.

Conoscere i metodi igienicamente sicuri degli alimenti.

Conoscere i principi che regolano la lavorazione e la trasformazione degli alimenti.

Conoscere le tecniche di conservazione degli alimenti.

Conoscere i principi generali che regolano le principali tecniche conservative degli

alimenti e le eventuali modifiche che queste apportano agli alimenti.

Valutare e quantificare le perdite nutrizionali che queste tecniche conservative

apportano agli alimenti.

Saper scegliere razionalmente gli alimenti conservati con le tecniche più corrette.

Conoscere i più significativi additivi alimentari, le leggi che regolano il loro impiego e gli

obiettivi che si prefiggono di raggiungere.

Comprendere i fenomeni studiati, riconoscendone analogie e differenze.

38

Applicare ed approfondire le conoscenze acquisite riguardo la dietetica, l’igiene degli

alimenti, la loro conservazione e situazioni o casi riguardanti in particolare il settore

ristorativo in cui gli alunni si troveranno ad operare.

OBIETTIVI TRASVERSALI COMPORTAMENTALI

Stimolare un comportamento collaborativo e di disponibilità all’interno della classe

Stimolare il rispetto per gli ambienti scolastici, il rispetto per le persone, il rispetto

del regolamento scolastico

Stimolare la puntualità nelle consegne.

OBIETTIVI TRASVERSALI COGNITIVI

Saper comprendere un testo e saperlo esporre in modo chiaro e sufficientemente

corretto con linguaggio specifico

Acquisire la capacità di operare collegamenti

Acquisire, incrementare e perfezionare le capacità di sintesi e analisi

Saper applicare le conoscenze acquisite

Potenziare le abilità di operare nel gruppo o in piccoli gruppi

CONTENUTIMODULO 1. I RISCHI E LA SICUREZZA ALIMENTARE

Fattori tossici e contaminazione alimentare

Contaminazione biologica degli alimenti

Additivi alimentari e coadiuvanti tecnologici

Nuovi alimenti e OGM

MODULO 2. PREVENZIONE E CONTROLLO PER LA SICUREZZA ALIMENTARE

Igiene e sicurezza nell’ambiente ristorativo

Conservazione degli alimenti

Controllo, qualità e sicurezza alimentare

MODULO 3. LA DIETA IN CONDIZIONI FISIOLOGICHE

La dieta nelle diverse età e condizioni fisiologiche

Diete particolari

L’alimentazione nella ristorazione collettiva

39

MODULO 4. LA DIETA IN CONDIZIONI PATOLOGICHE

La dieta nelle malattie dell’apparato digerente

* La dieta nelle malattie cardiovascolari

* La dieta nelle malattie del metabolismo

* Alimentazione e cancerogenesi. Disturbi del comportamento alimentare

*  Svolto dopo il 15 maggio

METODOLOGIA- Lezione frontale, ma più spesso interattiva, supportata dall’utilizzo di diapositive e

filmati, per stimolare la partecipazione e l’interesse degli alunni.

- La trattazione avverrà secondo la scansione modulare prima riportata, nei tempi

adeguati al livello di approfondimento e alle capacità evidenziate in ciascuna classe.

- Le lezioni tenderanno ad evidenziare le problematiche relative ad ogni disciplina per

promuovere un’attiva partecipazione degli alunni.

- Si cercherà di individualizzare il più possibile la programmazione.

- Ricerche bibliografiche soprattutto per ampliare le conoscenze sulle tecnologie più

evolute ed aggiornate.

Le diverse metodologie potranno avvalersi dei seguenti sussidi didattici:

- libro di testo

- fotocopie da riviste del settore

- pc e videoproiettore.

STRUMENTI PER LE VERIFICHE FORMATIVE E SOMMATIVELe verifiche del processo di apprendimento possono sono state articolate in questo modo:

- verifica formativa mediante conversazione dialogata e risposta a precise domande

- verifica sommativa scritta o orale alla fine del modulo.

La verifica mediante prova struttutata, non strutturata e semistrutturata scritta è stata

articolata in diversi quesiti tenendo presenti gli obiettivi didattici. A ciascun esercizio è

stato attribuito un punteggio in relazione al grado di difficoltà.

40

VALUTAZIONEPer quanto riguarda i criteri di valutazione è stata utilizzata la griglia indicante la

corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento collegialmente approvata nel primo

Consiglio di Classe.

La valutazione ha tenuto conto se l’apprendimento è stato positivo o negativo e ha

permesso di effettuare interventi per recuperare le lacune individuate. La correzione ha

implicato il conteggio delle risposte, la penalizzazione degli errori in modo differenziato. Il

punteggio è stato successivamente tradotto in voto in decimi da 1 a 10. La verifica orale,

pur risentendo di criteri non così oggettivi come quella di un test strutturato, ha consentito

di valutare i processi mentali dell’apprendimento, le capacità espositive e l’utilizzo di un

corretto linguaggio tecnico – scientifico.

RECUPERO E POTENZIAMENTOSono stati sistematicamente offerti interventi di recupero in orario curricolare. Sono stati

riproposti gli stessi contenuti utilizzando metodologie diverse: guidando ogni studente

attraverso percorsi specifici, fornendo esercizi personalizzati per sviluppare determinate

capacità logiche. Si è affiancata all’attività in classe il lavoro domestico seguito da

valutazione.

Il Docente

Prof. Roberto Visicchio

41

PROGRAMMA DI PROGRAMMA DI EDUCAZIONE FISICA

OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI

1. Potenziamento fisiologico.

2. Consolidamento degli schemi di base.

3. Consolidamento del carattere, sviluppo della socialità e del senso civico.

4. Conoscenza e pratica delle attività sportive.

5. Informazioni fondamentali sulla tutela della salute e prevenzione infortuni.

I componenti della classe nel complesso hanno affrontato le attività pratiche svolte in

palestra con impegno adeguato. Questo atteggiamento ha consentito alla maggioranza

l’individuazione di un proprio metodo di studio efficace e la maturazione di un’autonomia di

lavoro tali da permettere il superamento delle difficoltà. La maggioranza della classe ha

mantenuto un impegno costante e diffuso, affrontando le varie prove con sicurezza. Alcuni

alunni sono capaci di impegno costante e quindi evidenziano un affinamento del metodo di

studio consono alla classe frequentata. Alcuni studenti hanno acquisito solamente gli

obbiettivi minimi prefissati ad inizio anno scolastico e, una parte è riuscita a raggiungere

una discreta/buona padronanza motoria e conoscenza della materia. Sono state proposte

attività che richiamassero le capacità motorie sia di tipo condizionale che coordinativo

anche attraverso i fondamentali individuali dei giochi di squadra ( pallavolo, pallacanestro,

pallamano, calcetto a mano ) con obiettivo di recupero per una parte della classe e di

rinforzo per gli altri studenti, cercando cosi di coinvolgere gli studenti più deboli ad una

partecipazione attiva alla parte pratica. I giochi di squadra hanno rivestito grande rilevanza

durante le attività svolte in quanto si è voluto consolidare lo sviluppo del carattere della

socialità e del rapporto con gli altri. Si è cercato quindi di proporre argomenti che

potessero costituire per gli studenti degli stili di vita con obbiettivo principale la tutela della

salute ( es. attività all’aperto inerenti l’atletica leggera ).

FATTORI LIMITANTI LA DIDATTICAI grandi limiti che hanno impedito di svolgere al pieno la programmazione didattica sia

pratica che teorica sono stati:

42

1. L’impossibilità in alcuni periodi di utilizzo dell’impianto sportivo es. ad inizio di anno

scolastico (mesi settembre e parte di ottobre) e successivamente ad aprile in

quanto l’ente gestore lo ha utilizzato per altre attività non scolastiche.

2. La totale mancanza materassi e materassini per attività a corpo libero di pre

acrobatica.

CONTENUTI QUADRIMESTRALI SVOLTI

1. saper valutare il proprio stato di efficienza fisica (capacità condizionali), saperlo

mantenere e migliorare;

2. saper valutare le proprie qualità neuro muscolari (capacità coordinative), saperle

mantenere e migliorare;

3. saper praticare delle attività sportive;

4. sapersi relazionare socialmente nel gruppo;

5. possedere informazioni fondamentali sulla tutela della salute e sulla prevenzione

degli infortuni.

Per il raggiungimento dei punti sopra citati fare riferimento al programma finale svolto ed

allegato.

METODOLOGIE D’INSEGNAMENTO APPLICATE

Lezione frontale;

Lezione dialogata;

Lezione a gruppi;

Conduzione di parte della lezione, es. con compiti di arbitraggio, da parte di

studenti.

Per conseguire gli obiettivi indicati, è stato necessario:

- organizzare il processo di apprendimento in moduli;

- ogni argomento della materia è stato trattato sia dal punto di vista teorico che da

quello applicativo/pratico la dove era possibile;

- proporre frequentemente nella pratica, la ricerca di soluzioni motorie “personali”;

- svolgere esercitazioni pratiche, lavori di gruppo, lezioni partecipate

(coinvolgimento attivo degli studenti), metodo globale analitico globale, lavoro a

circuito, rispetto del concetto di gradualità;

43

- individuare opportuni riferimenti al vissuto quotidiano, stimolare la partecipazione

attiva e l’interesse degli studenti e per facilitare la comprensione dei concetti

teorici;

- ricercare costantemente il collegamento delle tematiche di studio con la

specificità dell’ indirizzo;

- privilegiare il metodo del “problem solving” per favorire lo sviluppo di capacità di

analisi, di formulazione e di ipotesi risolutive e di verifica.

Uso di:

a) libri di testo

b) lavagna luminosa

STRUMENTI UTILIZZATI PER LE VERIFICHE FORMATIVE E SOMMATIVE

Le verifiche sono state svolte nei seguenti modi:

I. prove pratiche in forma individuale e/o collettiva (es. giochi di squadra);

II. elaborazione e/o approfondimento scritto e/o grafico della lezione pratica svolta

o non svolta;

III. approfondimenti e/o ricerche svolti in forma autonoma o a gruppi ma concordate

con il docente.

IV. Prove scritte

Particolare attenzione è stata data nei collegamenti con le altre discipline, ai contenuti e

alla terminologia tecnica.

E’ stata data la possibilità che fosse oggetto di valutazione scritta, la

documentazione prodotta/redatta in conseguenza del NON

svolgimento/partecipazione alla “pratica” della lezione di educazione fisica.

Gli studenti che NON hanno svolto la “pratica”, a causa di impossibilità a

partecipare alla lezione es. non partecipazione temporanea occasionale, esonero

parziale o totale, sono stati valutati in forma scritta e/o orale e/o nel “condurre “ la

parte pratica della classe, es. condurre una parte di lezione, compiti di

organizzazione e arbitraggio nei giochi di squadra, ecc.

E’ stata data la possibilità che fossero oggetto di valutazione gli elaborati e/o gli

approfondimenti e/o le ricerche svolte a casa, ma a condizione che l’argomento

venisse precedentemente concordato con il Docente.

44

Per la parte pratica la valutazione è stata, secondo la verifica da effettuarsi,

individuale o collettiva.

CRITERI DI VALUTAZIONEPer quanto riguarda i criteri di valutazione si fa riferimento alla griglia indicante la

corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento collegialmente approvata nel primo

consiglio di classe.

RECUPERO CURRICULARE EFFETTUATO

Le attività di recupero sono state svolte in ITINERE:

con lavori a gruppi non omogenei, nei quali erano presenti studenti

“referenti/tutor” caratterizzati dall’aver maggiori capacità/conoscenza nella

disciplina;

mediante consegne individuali.

Sono stati attuati, per tutta la classe, interventi di recupero in itinere effettuando

collegamenti e richiami con concetti e contenuti proposti nelle lezioni precedenti, al fine di

colmare le eventuali lacune dovute ad un numero eccessivo di assenze o ad uno studio

individuale non sempre preciso e puntuale da parte degli studenti. In relazione ad alcuni

argomenti, sono stati approfonditi alcuni concetti di particolare importanza ed interesse per

gli allievi. Si è favorita la trasmissione della conoscenza tra le parti.

INTERVENTI DIDATTICO EDUCATIVI INTEGRATIVI EFFETTUATI

Non svolti.

INIZIATIVE CULTURALI EFFETTUATENon svolte

Il Docente

Prof. Coradin Paolo Valerio

45

PPROGRAMMAROGRAMMA DIDI I INSEGNAMENTONSEGNAMENTO R RELIGIONEELIGIONE C CATTOLICAATTOLICA

OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTIAttraverso il dialogo e la proposta di documenti vari la classe ha raggiunto i seguenti

obiettivi:identificazione della Chiesa come una realtà comunitaria precisa;definizione di

Chiesa come comunità nella quale è presente un nuovo tipo di vita, in cui i desideri umani

autentici sono compresi e realizzati.

CONTENUTI 1° PERIODO Definizione di chiesa: comunità di battezzati

Amore e affettività

Il Papa : suo ministero

2° PERIODO I dogmi della Chiesa :l’Immacolata Concezione

Il significato delle nostre tradizioni

Moralità: la concezione che Gesù ha della vita,

il valore della persona, l’agire cristiano.

Bioetica: definizione

Enciclica “Evangelium vitae” di Giovanni Paolo II

Il Decalogo : ieri e oggi

La Chiesa cattolica e gli avvenimenti del ‘900

METODOLOGIE D’INSEGNAMENTO APPLICATE -Uso del libro di testo( L.Giussani “Scuola di religione”)

-Visione di films e documentari :“La vita umana , prima meraviglia”; “Gianna Jessen:

sopravvissuta all’aborto salino” “ October baby”; Padre Florenski ; video “La rinuncia di

Papa Benedetto , l’annuncio” “ Il viaggio della sposa “

-Dialoghi di confronto che partano dalla propria esperienza

-Letture di documentazione : E.Fromm “L’arte di amare” ( alcuni brani )

-Lezione frontale

STRUMENTI UTILIZZATI PER LE VERIFICHE FORMATIVE E SOMMATIVE Sono state considerate l’attenzione e la partecipazione attraverso il dialogo e la ripresa dei

contenuti svolti volta per volta.

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INTERVENTI DIDATTICO-EDUCATIVI INTEGRATIVI EFFETTUATI Testimonianze sull’adozione ( N. Zanninello e T. Milella) e sull’accoglienza della disabilità

( F. Rabaglia)

La docente

Prof.ssa Teresa Milella

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ATTIVITA’ IN PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO

Numerose verifiche svolte nel corso dell’anno scolastico sono state modulate secondo le

tipologie delle prove previste all’Esame di Stato. Sono state effettuate simulazioni di prima,

seconda e terza prova come specificato nella tabella:

Data Argomento Ore totali12 Marzo 2014 Simulazione prima prova 624 Marzo 2014 Simulazione terza prova 23 Aprile 2014 Simulazione seconda prova 616 Aprile 2014 Simulazione terza prova 230 Aprile 2014 Simulazione prima prova 68 Maggio 2014 Simulazione seconda prova 6Da definire Simulazione colloquio 1

ORE TOTALI 29

I docenti del consiglio di classe hanno svolto e svolgeranno durante il mese di maggio il

ripasso degli argomenti affrontati, inoltre sono state approvate e calendarizzate 9 ore di

potenziamento di matematica in orario extracurricolare.

La terza Prova scritta

Il consiglio di classe per la terza prova scritta ha scelto la tipologia C, proponendo per ogni

disciplina interessata 10 quesiti con risposta a scelta multipla; per tutte le discipline

coinvolte è stata utilizzata la stessa griglia di correzione.

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Istituto Professionale di Stato Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera

“G. Magnaghi” Viale Romagnosi 7 - 43039 Salsomaggiore Terme

A/S Biennio 2012/2013 2013/2014

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO IN AZIENDA CLASSE 5 A RIST.

Tutor scolastico prof. Carmelo Confessore

Allegato al documento del 15 maggio 2014, relazione conclusiva delle attività di Alternanza scuola/lavoro svolte dalla classe

5 A Rist., iniziate nell’anno scolastico 2012/13 e concluse nel corso del corrente anno scolastico 2013/14 secondo quanto previsto dai nuovi quadri orario attuati con la riforma.

Periodi di Attività in Azienda

dal 24 Maggio al 07 Giugno 2013

dal 07 al 21 Dicembre 2013Alternanza Scuola Lavoro a/s 2011-2012

Perché Alternanza Scuola/Lavoro al Magnaghi? Gli studenti degli Istituti Alberghieri non hanno certo molti problemi nel mondo del lavoro come risulta

da numerose statistiche, ma è altrettanto vero che il mercato del lavoro nel settore turistico-ristorativo richiede sempre mano d’opera con competenze specifiche e attenta alle esigenze della clientela. L’attività in azienda per i nostri studenti è vista dal POF come un’opportunità libera per gli studentidi seconda, un’occasione per incrementare la valutazione per gli studenti di terza e infine un obbligo

previsto dai nuovi quadri orari ministeriali in quarta e quinta nel biennio post-qualifica. L’alternanza in azienda mira a incrementare al massimo le potenzialità professionali degli studenti acquisite a scuola integrandole e arricchendole col lavoro in strutture turistico/alberghiere del territorio.

L’alternanza persegue in modo ottimale il raccordo fra la formazione in aula e la aula el’esperienza pratica attuando precisi processi d’insegnamento e di apprendimento flessibili;arricchisce la formazione con l’acquisizione di competenze spendibili nel mondo del lavoro; favorisce l’orientamento professionale nel settore ristorativo sostenendo lo sviluppo delle vocazioni personali e dei talenti. Infine con l’alternanza si vuole contribuire a far conoscere agli studenti il mondo del lavoro con un approccio diretto contribuendo a creare, in prospettiva,una rete di relazioni utili alla successiva sistemazione occupazionale al termine del corso di studi. La programmazione didattica dell’I.I.S.S. “G.Managhi” prevede percorsi di Alternanza scuola/lavoro presso aziende del settore intesi come “Lavoro” sia in termini educativi, che per lo sviluppo di competenze pratico-operative aggiornate e capaci di dare concretezza alla preparazione fornita dalla Scuola. Le ore previste per l’area di professionalizzazione per le classi quarte e quinte (ai sensi del D.P.R. 87/2010) sono 132 e costituiscono un monte ore complessivo obbligatorio per gli studenti frequentanti, che le istituzioni scolastiche ripartiscono, nella loro autonomia, tra le classi quarte e quinte. Nei dettagli per il corrente anno scolastico il Collegio docenti e il consiglio di classe hanno deliberatoquanto segue per la classe 5 A Rist.:

49

- La classe V a corso Rist. ha svolto Alternanza Scuola/Lavoro dal 07 Dicembre al 21 Dicembre 2013 incrementando le ore già passate in azienda dal 24 maggio al 07 giugno 2013 ; si sottolinea inoltre che la formazione professionale degli studenti e stata integrata con attività di laboratorio, eventi esterni

Sintesi delle attività svolte nel biennio 2012/2013 2013/14

Il progetto è stato regolarmente portato a termine dagli studenti e coordinato dal Tutor Scolastico prof. Carmelo Confessore e rispettando quanto previsto sono state svolte 172 ore di attività di cui 160 in aziende ristorative-alberghiere e le rimanenti in Istituto per preparare e approfondire contenuti indispensabili ed inserire lo studente in azienda. Gli studenti hanno dimostrato serietà e responsabilità nei contesti lavorativi ottenendo risultati positivi spesso superiori alle aspettative e per alcuni motivo per future assunzioni al termine del corso di studi.

Nell’ultima parte dell’anno scolastico 2012/2013 il percorso è stato arricchito con lezioni pratiche in Istituto tenute da un esperto esterno, Morini Marco,sommelier e chef di cucina per un numero complessivo di 12 ore.

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Finalità del percorso

Il progetto formativo di alternanza scuola/lavoro in azienda risponde ai bisogni individuali di formazione e istruzione e persegue le seguenti finalità:

- Attuare modalità di apprendimento che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l’esperienza pratica;- Arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici con competenze spendibili nel mercato del lavoro; - Favorire l’orientamento degli studenti per valorizzarne le vocazioni e gli interessi personali.

- Il tirocinio formativo e di orientamento non costituisce rapporto di lavoro.

L’Alternanza scuola/lavoro si presenta come un’offerta formativa coerente ai bisogni di un sapere professionale adeguato alle nuove esigenze del territorio e finalizzata ad:

- Acquisire attitudini e atteggiamenti orientati all’inserimento nei vari ambiti di attività professionale;- Apprendere capacità operative riferite allo svolgimento dello specifico ruolo lavorativo.

La presenza in azienda dello studente diventa un importante momento di formazione professionale in cui rafforzare la dimensione culturale della professionalità propria delle scelte di indirizzo, già iniziato nel triennio di qualifica. Nello specifico l’alternanza è sviluppata in modo da consentire allo studente di esercitare nel concreto le conoscenze ristorative-alberghiere, linguistiche e culturali acquisite in ambito scolastico.

Aziende coinvolte nel progettoAlberghi- Ristoranti- Bar- Mense –Trattorie – Pasticcerie – Gelaterie - ecc

Fasi e articolazione del progetto L’alternanza si articola con la permanenza degli studenti in azienda per 4 settimane per almeno 132 oreIl Tutor nominato dal Dirigente su indicazione del consiglio di classe informerà delle attività docenti, genitori e studenti nei Consigli di classe, successivamente in classe ci sarà una presentazione per discutere sulla tipologia e localizzazione delle aziende per rispondere al meglio alle aspettative e alle esigenze di ogni singolo alunno.

51

Attività previste nel percorso in azienda Lo studente opportunamente istruito in precedenza a scuola sarà accolto in azienda dal Tutor aziendale conoscerà persone luoghi e tempi aziendali per essere inserito gradualmente nella realtà produttiva. In pratica quanto appreso a scuola sarà rafforzato in azienda mettendo alla prova l’alunno che sarà motivato a crescere professionalmente e a confrontarsi con nuovi casi pratici. Il Tutor scolastico opererà continuamente a stretto contatto con le aziende per risolvere eventuali problemi che potrebbero sorgere.

Obblighi del tirocinante

Il tirocinante durante lo svolgimento del tirocinio formativo e di orientamento è tenuto a:

- Svolgere le attività previste dal progetto formativo e di orientamento.- Seguire le indicazioni dei Tutor e fare riferimento ad essi per qualsiasi esigenza di tipo organizzativo o altre evenienze.- Rispettare i regolamenti aziendali. - Rispettare le norme in materia di igiene, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.- Mantenere la necessaria riservatezza per quanto attiene ai dati, informazioni o conoscenze in merito a processi produttivi e prodotti, acquisiti durante lo svolgimento del tirocinio.

Modalità di accertamento e di valutazione del grado di acquisizione delle competenze

Il percorso di tirocinio sarà oggetto di verifica e valutazione congiunta da parte dell’Istituzione scolastica e dell’Azienda secondo i seguenti descrittori:- Impegno e motivazione (comportamento dimostrato), puntualità, operosità e responsabilità- Autonomia di lavoro (abilità e attitudine dimostrata), socievolezza e rapporti con superiori e colleghi- Acquisizione dei contenuti minimi specifici dell’area d’inserimento Il Tutor scolastico valuterà l’intero percorso anche con visite in azienda e raccogliendo su apposita modulistica tutte le osservazioni su comportamenti, processi operativi, dinamiche comunicative attuate dagli studenti, la valutazione è indispensabile e sarà condivisa con il Consiglio di classe. Al fine di arricchire il curriculum-vitae degli studenti la scuola rilascia una certificazione attestante date e aziende in cui si è svolta l’alternanza.

52

Competenze, abilità e conoscenze da acquisire nel percorso di alternanza in azienda Competenze Abilit

à

Conoscenze

- Competenze di relazione da sviluppare in azienda con superiori, colleghi e soprattutto i clienti.- Competenze motivazionali di accrescimento dell’autostima dell’alunno che potrà accrescere le conoscenze e applicarle a diversi casi pratici.- Competenze di settore utili per conoscere in concreto aziende del settore turistico alberghiero legate al territorio.

- Saper inserirsi in un contesto aziendale produttivo reale.

- Saper rielaborare le abilità acquisite in azienda e riportarle come abilità in Istituto.

- Saper riconoscere e anticipare le esigenze della clientela.

- Saper progettare modalità operative di servizi in relazione all’evento richiesto nell’azienda ospitante.

- Saper risolvere problemi nuovi e imprevisti legati alla realtà produttiva e difficilmente riscontrabili nel contesto scolastico.

- Conoscere il lavoro e le modalità operative specifiche dell’azienda ospitante.

- Conoscere e approfondire nuove tecniche culinarie e di servizio.

- Conoscere e approfondire nuovi allestimenti per banchetti ed eventi vari.

- Conoscere prodotti alimentari tipici e attrezzature innovative.

- Conoscere e approfondire conoscenze merceologiche, d’igiene e dietetiche.

- Conoscere e applicare piani di sicurezza e HACCP in azienda.

I.I.S.S.“Giuseppe Magnaghi”

Viale Romagnosi 7, 43039 Salsomaggiore Terme (Parma)

TERZA PROVA ESAME DI STATO

CLASSE 5 A RIST. ANNO SCOLASTICO 2013/14

53

TIPOLOGIA DESCRIZIONE OBIETTIVI

CQUESITI A RISPOSTA

MULTIPLA Conoscenza dell’argomento Capacità logiche e

orientative

DURATA DELLA PROVA: 2 ORE

DATA: 24 MARZO 2014

DISCIPLINE COINVOLTE: Francese Matematica Labor. Gest. Serv. Ris. Legislazione

Nome e cognome del candidato___________________________________

Livello di sufficienza: 10/15 Valutazione complessiva finale: ____ /15

Firma del candidato:_____________________________________________

Firme dei docenti: _____________________________________________

MATEMATICA

Con riferimento alla funzione individuare per ogni quesito la risposta corretta.

1) Il dominio della funzione è:

a) R b) ( c) ( d) (

2) La funzione interseca l’asse x nel punto:

54

a) ( b) ( c) ( d) (

3) La funzione interseca l’asse y nel punto:

a) ( b) ( c) ( d) (

4) L’immagine di x = 5 è:

a) y = 1 b) y = -1 c) y = 0 d) y = 4

5)

a) 0 b) 2 c) d) 6

6)

a) 0 b) c) d) 2

7) L’insieme di positività della funzione è:

a) R b) ( c) d)

8) La funzione ha un asintoto verticale di equazione:

a) x = 1 b) x = -1 c) x = 0 d) x = 2

9) La funzione ha un asintoto orizzontale di equazione:

a) y = 1 b) y = -1 c) y = 0 d) y = 2

10) La funzione è:

a) razionale intera b) razionale fratta c) irrazionale intera d) irrazionale fratta

LEGISLAZIONE

55

DOMANDE A SCELTA MULTIPLA

1.L’albergatore ha una responsabilità illimitata per: ( 1.5 punti)

a) le sole cose ricevute in custodia;

b) sia per le cose ricevute in custodia sia per le cose che aveva l’obbligo di

ricevere e si è rifiutato di ricevere;

c) tutte le cose, anche quelle non consegnate;

d) le sole cose che è obbligato ad accettare.

2.Tra le sotto elencate non è una particolare specie di vendita ( 1.5 punti)

a) vendita a prova;

b) vendita a rate;

c) vendita con riserva di godimento;

d) vendita su campione.

3.Oggetto del contratto di deposito può essere: ( 1.5 punti)

Qualunque tipo di bene purché infungibile

Solo beni mobili ed infungibili

Solo beni mobili e fungibili

Qualunque tipo di bene mobile sia fungibile che infungibile.

4.In un contratto di factoring possono essere ceduti: ( 1.5 punti)

a) Sia crediti scaduti che non scaduti

b) Solo debiti scaduti

c) Solo crediti scaduti

d) Solo debiti non scaduti

5. L’errore è riconoscibile quando: ( 1.5 punti)

a) Una delle parti ha ingannato l’altra in modo evidente;

b) Terzi estranei esaminando il contratto si accorgono che è errato;

c) Il contraente in errore, usando l’ordinaria diligenza, doveva accorgersi che stava

sbagliando;

d) Il contraente non in errore, usando l’ordinaria diligenza, doveva accorgersi che

l’altra parte stava sbagliando;

6. In un contratto di assicurazione sulla vita( 1.5 punti)

a) L’assicurazione paga solo se si verifica l’evento morte.

56

b) L’assicurazione paga, sia se si verifica l’evento morte sia se scade il contratto, una

somma in un’unica soluzione

c) L’assicurazione paga, sia se si verifica l’evento morte sia se scade il contratto, o

una somma in un’unica soluzione oppure un vitalizio

d) L’assicurazione paga solo se il contratto arriva a scadenza e non si è verificata la

morte.

7.Perché ci sia la risoluzione per eccessiva onerosità deve verificarsi( 1.5 punti)

a) Un evento straordinario ed imprevedibile che, successivamente alla stipula, causa

una qualsiasi sproporzione tra le prestazioni

b) Un evento straordinario ed imprevedibile che causa, successivamente alla stipula,

una notevole sproporzione tra le prestazioni.

c) Un evento che causa, successivamente alla stipula, un riequilibrio tra le prestazioni.

d) Un evento prevedibile che, già al momento della stipula, causa una lieve

sproporzione tra le prestazioni

8.Con la vendita a rate con riserva di proprietà, la proprietà viene trasferita: ( 1.5 punti)

a) con il pagamento della prima rata;

b) con il pagamento dell’ultima rata;

c) con il pagamento della maggioranza del prezzo

d) subito perché è un contratto ad effetto reale.

9.Un atto giuridico : ( 1.5 punti)

a) è qualunque evento voluto dall’uomo atto a provocare conseguenze giuridiche;

b) deve essere valutabile economicamente;

c) deve necessariamente comprendere una dichiarazione di volontà;

d) deve essere legato al decorso del tempo.

10.Non determina la risoluzione di diritto di un contratto: ( 1.5 punti)

a) la diffida ad adempiere

b) il termine essenziale

c) il termine finale

d) la clausola risolutiva espressa

FRANCESE

57

Le chevreau signé Poitou-Charentes (extrait de: http://viandes.terredeschevres.fr/spip.php?article30)

En 2002, pour mieux communiquer autour de la production régionale et relancer la

consommation de chevreaux, la filière du chevreau de lait de Poitou-Charentes a souhaité

s’engager dans une démarche d’identification régionale. En relation avec l’IRQUA (Institut

Régional de la Qualité Agroalimentaire). L’Identifiant Régional est construit comme une

véritable démarche qualité avec un cahier des charges contrôlé. Il garantit l’origine

régionale des produits bruts et des matières premières transformées.

323 éleveurs, 2 organisations de producteurs (Caveb et Teldis) et l’abatteur Loeul et Piriot

se sont organisés pour mettre en place l’Identifiant Régional « Signé Poitou-Charentes »

sur ce produit typique de notre territoire. En 2010, le cheptel de chevreaux valorisés

correspondait à 4535 têtes, ce qui représente pour l’année passée un volume

commercialisé de 16 tonnes en Signé Poitou-Charentes. 

Ce signe garantit :

des chevreaux élevés et abattus en Poitou-Charentes

un tri et une sélection de toutes les carcasses en fonction de leur poids et de la

couleur de viande

des chevreaux nourris exclusivement avec des aliments d’allaitements issus de

matières d’origine laitière et végétale  

Ce produit est disponible de novembre à fin mai. Il est commercialisé chez les artisans

bouchers et dans les rayons de boucherie traditionnelle de grandes surfaces. Il est vendu

découpé, en quart avant, quart arrière en barquette.

Cochez la bonne réponse

1) Avec qui la filière de production du chevrau collabore-t-elle ?

Mairie de Poitiers Institut Régional de la Qualité Agroalimentaire Départements de Vannes Port de La Rochelle

2) Pourquoi a-t-elle besoin de cette collaboration ?

Pour faire connaître la production régionale et l’exporter à l’étranger58

Augmenter la consommation de chevreaux dans tout le pays Pour faire connaître la production régionale et augmenter la consommation de chevreaux Augmenter la consommation de viande de chèvre

3) Les avantages économiques sont :

Une amélioration qualitative de la production des produits de la filière liée à la majeure consommation de chevreaux Une augmentation de la production des produits de la filière liée à la majeure consommation de chevreaux Une baisse de la production des produits de la filière liée à la majeure consommation de chevreaux Une baisse de l’utilisation des aliments d’allaitements issus de matières d’origine laitière et végétale  produits en territoire régionale

4) L’Idéntifiant régional garantit l’origine du produit, qu’est-ce qu’il garantit en plus?

Le réspect de la méthode HACCP Une production globalisée Une production délocalisée Une production sans l’utilisation de OGM

5) D’après vous, est-ce que le conditionnement de ce produit doit-il réspecter les règles de l’HACCP ?

Seulement en partie Totalement Non En grande partie

6) Quand est-ce que ce produit est-il disponible sur le marché ?

tous les 12 mois Moins de 7 mois par an 7 mois par an Ça dépend du produit

7) Ce produit est disponible :

chez le crémier chez le charcutier chez le boucher chez le coiffeur

8) Ce produit est disponible :

sur tout le territoire français59

seulement en Poitou-Charentes seulement dans les régions atlantiques sur tout le territoire européen

9) Comment ce produit est-il mis en vente ?

entier et bien vivant surgélé sous-vide découpé, en quart avant, quart arrière en barquette.

10) D’après vous, est-ce qu’il vaut mieux se réunir en association pour produire et vendre un produit alimentaire ? justifiez votre réponse en 2-3 lignes au maximum

Vrai Faux

________________________________________________________________________________________________________________________________________________

LABORATORIO DI GESTIONE E ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI RISTORATIVI

60

1. Per un’organizzazione razionale del lavoro Ogni attività produttiva si organizza secondo criteri standard stabiliti

dal tesoro Ogni azienda si differenzia per le proprie caratteristiche :

dimensione,target,personale,e.c.c. Bisogna sempre utilizzare il personale extra

2. L’ organizzazione della produzione “per regole “ Si basa su regole di comportamento che il personale deve rispettare È improntata sulla codificazione di ogni prodotto e sulla

razionalizzazione di ogni azione Può essere applicata solo nelle grandi aziende di ristorazione

3. Nella scelta dei piatti (produzione per regole) Lo chef di cucina sceglie i piatti che piu’ gli piacciono Bisogna evitare di cambiare l’elenco dei piatti per non deludere

l’attesa del cliente Sicuramente bisogna valutare il possibile uso di semilavorati

4. La scheda tecnica di produzione Non deve necessariamente indicare in numero di porzioni Può anche non contenere la foto del piatto,soprattutto se si tratta di

una catena ristorativa Si utilizza anche per calcolare il costo del piatto

5. I sottogruppi Sono gli ingredienti di seconda scelta utilizzati nella ricetta Sono le preparazioni di base o salse necessarie per l’assemblaggio

del piatto Sono sempre prodotti semilavorati utilizzati nella produzione del

piatto

6. Il menu rotativoE’ un menu che periodicamente viene proposto negli alberghi e nella ristorazione sociale.

E’ un menu specifico per ristoranti E’ un menu fisso che comprende la degustazione di diversi piatti .

7. I menu programmati: Si usano esclusivamente negli alberghi

61

Vengono utilizzati per programmare gli acquisti e coordinare meglio il personale

Si classificano in rotativi e ciclici e sono sviluppati giornalmente in base alle disponibilità del magazzino.

8. I vantaggi della pianificazione sono: Acquistare i prodotti freschissimi, nei mercati locali , a prezzo di

dettaglio . E’ possibile fare una programmazione degli acquisti più precisa L’elaborazione in modo estemporaneo del menu da parte dello chef

9. Nella ristorazione,i principali parametri qualitativi riguardano la qualità igienica,organolettica,economica,organizzativa. Il prezzo di vendita ed il numero di pasti effettuati La qualità del personale,il margine di profitto, l’ ampiezza dei locali e

dei servizi igienici

10.Nella scheda tecnica di produzione non devono assolutamente mancare i seguenti dati:

Il nome dello chef che ha creato il piatto La ragione sociale e il nome del piatto Il numero delle porzioni, il tempo di produzione del piatto e i cenni

storici del ristorante

I.I.S.S.62

“Giuseppe Magnaghi”Viale Romagnosi 7, 43039 Salsomaggiore Terme (Parma)

TERZA PROVA ESAME DI STATO

CLASSE 5 A RIST. ANNO SCOLASTICO 2013/14

TIPOLOGIA DESCRIZIONE OBIETTIVI

CQUESITI A RISPOSTA

MULTIPLA Conoscenza dell’argomento Capacità logiche e

orientative

DURATA DELLA PROVA: 2 ORE

DATA: 16 APRILE 2014

DISCIPLINE COINVOLTE: Francese Matematica Labor. Gest. Serv. Ris. Legislazione

Nome e cognome del candidato___________________________________

Livello di sufficienza: 10/15 Valutazione complessiva finale: ____ /15

Firma del candidato:_____________________________________________

Firme dei docenti: _____________________________________________

63

LEGISLAZIONE

DOMANDE A SCELTA MULTIPLA

1. Nel catering quando la distribuzione prevede un Legame Refrigerato ( 1.5 punti) a) L’abbattitore deve abbassare la temperatura da 70° a 10° C in due ore al massimo. La

temperatura all’interno della cella deve essere al massimo di 3° C ed i prodotti si devono conservare al massimo 7 giorni.

b) L’abbattitore deve abbassare la temperatura da 70° a 10° C in un’ora al massimo. La temperatura all’interno della cella deve essere al massimo di 2° C ed i prodotti si devono conservare al massimo 5 giorni.

c) L’abbattitore deve abbassare la temperatura da 60° a 0° C in un’ora al massimo. La temperatura all’interno della cella deve essere al massimo di 1° C ed i prodotti si devono conservare al massimo 5 giorni

d) L’abbattitore deve alzare la temperatura da 10° a 70° C in un’ora al massimo. La temperatura all’interno della cella deve essere al minimo di 2° C ed i prodotti si devono conservare al minimo 5 giorni

2. Nel Job on call con obbligo di risposta, la retribuzione: ( 1.5 punti) a) è formata da una quota oraria corrisposta sempre e una indennità di disponibilità b) è formata da due parti, una indennità di disponibilità corrisposta sempre e una quota

oraria corrisposta solo se il dipendente si reca al lavoroc) è corrisposta solo se il dipendente si reca al lavorod) è formata da due parti, una indennità di disponibilità e una quota oraria entrambe

sempre corrisposte.

3. Il dolo è definito vizio della volontà perché: ( 1.5 punti)a) la parte che pone in essere l’attività dolosa manifesta una volontà viziata,b) la parte che viene ingannata manifesta una volontà viziata;c) si tratta di una truffa che non può essere riconosciuta dalla legge;d) la volontà manca in modo evidente.

4. Possono essere assunti con contratto di apprendistato per il rispetto diritto dovere istruzione i giovani con età: ( 1.5 punti)a) tra i sedici ed i trentadue anni;b) tra i quindici ed i venticinque anni;c) tra i quindici ed i diciotto anni;d) tra i sedici ed i ventinove anni.

5. Nella locazione ad uso non abitativo di un ristorante la durata minima è ( 1.5 punti)

a) Tre anni più dueb) Sei annic) Nove annid) Decisa liberamente dalle parti

64

6. Il contratto di catering è un contratto misto di ( 1.5 punti)a) appalto e locazioneb) appalto e somministrazionec) somministrazione e banquetingd) locazione e somministrazione

7. Se un lavoratore viene licenziato per motivi economici ( 1.5 punti)a) viene sempre reintegratob) viene reintegrato solo se lo desiderac) viene reintegrato solo se lo decide il giudice ma la scelta non compete al dipendented) non può mai essere reintegrato

8. Non causa la risoluzione del rapporto di lavoro: ( 1.5 punti)a) L’adesione ad uno sciopero;b) La scadenza del termine;c) Il recesso del lavoratore;d) L’ impossibilità sopravvenuta o forza maggiore.

9. I contratti atipici: ( 1.5 punti)a) Non sono disciplinati dal codice civile ma sono disciplinati da leggi specialib) Non sono disciplinati dal codice civile ma sono regolamentati secondo standard

uniformi nella prassic) Non sono usati frequentemented) Fanno eccezione alla disciplina generale del codice in materia di contratti.

10. Il contratto di catering ha per oggetto: ( 1.5 punti)a) L’organizzazione di un evento sporadicob) La gestione di un’attività ristorativac) L’organizzazione di un viaggio aereod) La gestione di un’attività turistica

65

LABORATORIO DI GESTIONE E ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI RISTORATIVI

1. Nella programmazione per presenze non costanti si arriva al momento del servizio:

Con tutte le preparazioni già cotte Già stanchi e stressati Con tutte le preparazioni pronte per la cottura Con preparazioni cotte e con altre da cuocere

2. Lo scopo principale dell’organigramma delle presenze è quello di : Visualizzare la presenza del personale nell’arco della giornata

per migliorare l’organizzazione Rilevare il personale improduttivo Controllare immediatamente eventuali ritardi nell’entrata in

servizio Assegnare gli incarichi ad ogni addetto

3. Il diagramma di funzione è utile per: Valutare il tempo dedicato alle singole operazioni e la produttività

di ogni addetto Capire il funzionamento del piano dei lavori e delle presenze Utilizzare tutti i tempi morti del servizio Controllare la funzionalità dei percorsi e dei possibili incidenti

4. L’analisi dei flussi di lavoro è uno strumento: Tipico delle piccole aziende Tipico dei ristoranti di lusso Tipico delle aziende di medie dimensioni Tipico delle aziende di grandi dimensioni

5. La produzione per presenze costanti è tipica: Delle strutture ristorative che hanno un’utenza fissa Dei ristoranti tipici Delle strutture ristorative che hanno un’utenza variabile Di tutte le strutture ristorative

6. La miglior forma di programmazione è:

66

Quella che prevede la distribuzione uniforme del lavoro nell’arco della giornata

Quella che viene valutata giorno per giorno Quella che prevede la distribuzione del lavoro esclusivamente

nei momenti del servizio Quella che tiene conto del mercato dei prodotti alimentari

7. I free flow sono: Aziende di ristorazione collettiva Moderni ristoranti dove si mangiano piatti “con le dita” Aziende di ristorazione multietniche Aziende di ristorazione tradizionali con servizio self service ad

isole

8. Il diagramma di funzione: Individua le potenzialità operative dell’azienda ristorativa

attraverso l’analisi delle tecnologie a disposizione È indispensabile per comunicare all’INPS la posizione

contrattuale dei lavoratori Si utilizza per controllare la presenza ed eventuali ritardi del

personale Consiste nell’assegnare a ogni persona le mansioni da

svolgere

9. La programmazione della produzione: Si esplica in tre fasi:programmi di lavoro,controllo dello stato di

attuazione, eventuale revisione Deve tener conto della disposizione della sala ristorante È meno efficace se si separa la produzione dal servizio È identica allaprogrammazione della distribuzione

10.La fase più critica del lavoro: È al momento della distribuzione È al momento della produzione È al momento dello sbarazzo È al momento della cottura ( arrosto)

FRANCESE67

LES PÂTES OU LE SNACKING À L’ITALIENNE

Avec 85 restaurants en France, Mezzo di pasta est une chaîne de restauration rapide au goût italien qui propose une grande variété de plats de pâtes fraîches à emporter ou à consommer sur place ainsi que des soupes, des entrées et des desserts. Toute l’originalité de Mezzo di Pasta réside dans la préparation de plats chauds réalisés sous les yeux de la clientèle à partir de pâtes fraîches (fusilli, macaoni, ravioli). Servies dans un cornet isotherme, ces pâtes sont accompagnées de sauces: Napolitaine (tomates, basilic), Bolognaise (tomates, boeuf), Saumon (crème, saumon émietté). Sur la base de ce plat, Mezzo di Pasta a développé un menu (entrée, plat, dessert, boisson) à la fois complet et équilibré. Le ticket moyen est de 4-7 euros.

1) Qu’est-ce que Mezzo di Pasta ?

Une chaîne de restauration gastronomique Une chaîne de restauration collective Une chaîne de restauration à l’italienne Une chaîne de restauration de parc à thème

6) Où est-ce qu’on réalise ces plats ?

A la présence des clients Dans une cuisine centrale Dans les cuisines satellitaires Le texte ne le dis pas

2) Où est-ce qu’on consomme ces plats ?

Ils sont à consommer sur place Ils sont à emporter Je ne sais pas Ils sont à emporter ou à consommer sur

place

7) Quels sont les ingredients typiques d’une sauce napolitaine

De la viande achée De la viande emincée De la viande en gros morceaux Rien de tout ça

3) qu’est-ce qu’on propose ?

Seulement des pâtes seches, des soupes, des entrées et des dessert

Seulement des pâtes fraiches, des soupes, des entrées et des dessert

Seulement des pâtes importées de l’Italie Seulement soupes, des entrées et des

dessert

8) Quels sont les ingredients typiques d’une sauce bolognaise

Du cochon Du chevreu Du brebis Du boeuf

4) Pourquoi on parle de l’originalité de Mezzo di Pasta ?

Pour la façon de réaliser les plats Pour la façon d’ assaissoner les plats Pour l’endroit où se trouvent ces restaurants Parce qu’ils vendent leurs plats seulement

sur internet

9) Quels sont les ingredients typiques d’une sauce au saumon

De la crème fraîche De la crème Des tomates Rien de tout ça

5) comment on sert ces plats ?

Sur une assiette refroidie Sur une assiette réchauffée Dans un cornet isotherme Sur un plateau

10) La carte est :

Bien chère Très économique On ne sait pas Economique

MATEMATICA

68

Con riferimento alla funzione y = f(x), di cui si riporta il grafico, individuare per ogni

quesito la risposta corretta.

1) Il dominio della funzione è:

a) R b) c) d)

2) La funzione interseca l’asse x in:

a) ( b) (

c) ( d) (

3) La funzione interseca l’asse y in:

a) ( b) (

c) ( d) (

4) Il codominio della funzione è:

a) R b) c) d)

69

5)

a) 0 b) c) d) 3

6)

a) 0 b) c) d) 3

7) L’insieme di positività della funzione è:

a) b) ( c) d)

8) La funzione:

a) non ha asintoti orizzontali b) ha asintoti orizzontali di equazione y=3 e y=0

c) ha asintoti orizzontali di equazione y=3 e y= -3 d) ha asintoti orizzontali x= -3 e x=3

9) La funzione in x = -5

a) ha derivata positiva b) ha derivata nulla

c) ha derivata negativa d) non ha derivata

10) La funzione è crescente in:

a) b) ( c) d)

70

TABELLA DI VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE DI ITALIANO. II BIENNIO e V ANNOALUNNO___________________________________ CLASSE ___________________

TIPOLOGIAA

ASSOL/GRAVEMINSUFFICIENTE

INSUFFICIENTE SUFFICIENTE + che SUFFIC.DISCRETO

+ che DISCRETOBUONO

+ che BUONOOTTIMO

+che OTTIMOECCELLENTE

Comprensione complessiva del testoAnalisi e commento del testo

Capacità di contestualizzare, comparare e interpretare approfondireCorrettezza formale e proprietà lessicale

TIPOLOGIAB

ASSOL/GRAVEMINSUFFICIENTE

INSUFFICIENTE SUFFICIENTE + che SUFFIC.DISCRETO

+ che DISCRETOBUONO

+ che BUONOOTTIMO

+che OTTIMOECCELLENTE

Rispondenza alla tipologia prescelta e coesione generaleInterpretazione e utilizzazione delle fonti secondo le indicazioni della consegnaCoerenza logica ed efficacia argomentativa, capacità di rielaborazione personaleCorrettezza formale e proprietà lessicale

TIPOLOGIEC - D

ASSOL/GRAVEMINSUFFICIENTE

INSUFFICIENTE SUFFICIENTE + che SUFFIC.DISCRETO

+ che DISCRETOBUONO

+ che BUONOOTTIMO

+che O TTIMOECCELLENTE

Pertinenza alla traccia e coesione generalePossesso di adeguate conoscenze dell’argomento e del quadro di riferimento generale in cui si inserisceCoerenza logica ed efficacia argomentativa, capacità di rielaborazione personaleCorrettezza formale e proprietà lessicale

SCALA Assolut/ Grav insufficiente

Insufficiente Sufficiente + che Suffic/discreto

+ che discreto/buono

+ che buono/ottimo

+ che ottimo/eccel

71

DECIMI 1 - 2; 3 - 4.75 5 – 5.75 6 6.25 - 7 7.25 - 8 8.25 - 9.25 9.50 - 10

QUINDICESIMI classi V

1 – 4; 5 - 8 8.5 – 9.5 10 10.5 – 11.5 12 - 12.5 13 - 14 14.5 - 15

Somma voti/punteggi parziali divisa per 4 ( il numero degli indicatori) = voto/punteggio prova_____________________________________FIRMA/E__________________________________________________________________________________________________________Note per la discussione dell’elaborato, Esame di Stato:

I.P.S.S.E.O.A. “G. MAGNAGHI” SALSOMAGGIORE TERME

Esami di Stato 2014/2015 TECNICO DEI SERVIZI DELLA RISTORAZIONE

GRIGLIA di VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA: ALIMENTI ED ALIMENTAZIONE

CANDIDATO: ___________________________________ CLASSE:__________

INDICATORI LIVELLI PUNTI PUNTI ASSEGNATI

Conoscenza dei contenuti studiati

Gravemente lacunosa 1 Lacunosa e frammentaria 2 - 3Incompleta e superficiale 3,5Conoscenza parziale, ma accettabile degli argomenti

4

Complessivamente adeguate e precise, pur con qualche incertezza

5

Conoscenza esauriente degli argomenti 5,5Padronanza degli argomenti 6

Capacità di organizzare e approfondire le conoscenze e di produrre un elaborato originale

Non effettua analisi delle conoscenze 0,5Effettua una parziale analisi delle conoscenze 1 -1,5Rielaborazione semplice 2Rielaborazione personale appropriata 2,5Rielaborazione personale originale, critica e/o creativa

3

Congruenza con la traccia

Non interpreta correttamente la traccia 0,5Traccia trattata solo in parte 1Traccia trattata nelle linee generali 1,5Traccia trattata in modo adeguato 2Traccia trattata in modo completo 2,5Traccia trattata in modo approfondito 3

Correttezza ortografica e conoscenza della terminologia specifica

Gravi errori ortografici. Lessico usato in modo scorretto e ripetitivo

1

Errori non gravi. Lessico semplice ma pertinente 1,5Correttezza sostanziale. Lessico pertinente 2Discreta correttezza. Lessico pertinente e variato 2,5

72

Buona/ottima correttezza. Lessico preciso, uso attivo del linguaggio settoriale

3

Punteggio totale

/15

I COMMISSARI IL PRESIDENTE________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________________________________

I.I.S.S.“Giuseppe Magnaghi”

Viale Romagnosi 7, 43039 Salsomaggiore Terme (Parma)

Esame di Stato 2014 classe 5 A rist.Griglia di valutazione relativa alla terza prova

Materia ---------------------------------------------------------

Candidato _________________________________________________

Quesito n°

Tipologia Indicatori Punti Punti assegnati

1 CConoscenza dell’argomento e

capacità orientative 1,5

2 CConoscenza dell’argomento e

capacità orientative 1,5

3 CConoscenza dell’argomento e

capacità orientative 1,5

4 CConoscenza dell’argomento e

capacità orientative 1,5

5 C Conoscenza dell’argomento e capacità orientative 1,5

6 C Conoscenza dell’argomento e capacità orientative 1,5

7 C Conoscenza dell’argomento e capacità orientative 1,5

73

8 C Conoscenza dell’argomento e capacità orientative 1,5

9 C Conoscenza dell’argomento e capacità orientative 1,5

10 C Conoscenza dell’argomento e capacità orientative 1,5

TOTALE/15

I.I.S. “G. MAGNAGHI “

GRIGLIA COLLOQUIO

Candidato/a _____________________________________Classe________________

Fasi del colloquio Indicatori Livelli di prestazione Punti P.ti dati

Argomenti scelti dal candidato

Sino a 9/30

Conoscenza argomenti Capacità argomentative Proprietà lessicale Capacità di effettuare

collegamenti Rielaborazione personale e

critica

Gravemente insufficiente

1 - 3

Insufficiente 4 - 5Sufficiente 6Discreto 7Buono 8OttimoEccellente

9

Argomenti proposti dalla Commissione

Sino a 18/30

Conoscenza dei contenuti e capacità di argomentare

Padronanza linguistica: proprietà di linguaggio e microlingue settoriali

Capacità di operare collegamenti inter e pluridisciplinari

Capacità di approfondire Capacità professionalizzanti

Gravemente insufficiente

1 - 5

Insufficiente 6 - 11Sufficiente 12Discreto 13 - 14Buono 15 - 16OttimoEccellente

17 - 18

74

Discussione elaborati

Sino a 3/30 Capacità di autocorrezione

e di approfondimento

Prende atto, ma sa correggersi solo parzialmente

1

Sa integrare e correggere sufficientemente

2

Corregge, approfondisce ed integra in modo puntuale

3

PUNTEGGIO TOTALE (sufficienza 20/30)

La Commissione:_______________________________ __________________________________

________________________________ __________________________________

_______________________________ _______________________________

_______________________________ _______________________________

IL CONSIGLIO DI CLASSE

Meneghetti Nicoletta

Rocca Daniela

Mariconda Fabrizia

Lori Fulvia

Poli Antonella

Kessler Maria Laura

Confessore Carmelo

Visicchio Roberto

Coradin Paolo Valerio

75

Milella Teresa

Barranca Rosa

Lori Paolo

76