Sportivissimo n.6 del 8.2.12

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mercoledì 08 febbraio 2012 - numero 06- anno 3 - reg. tribunale di siracusa n. 11 del 25 novembre 2010 - Euro 0,50 COPIA OMAGGIO il Settimanale dello Sport Siracusano www.sportivissimosr.it la grande festa dello sport siracusano

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Il settimanale dello sport siracusano

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mercoledì 08 febbraio 2012 - numero 06- anno 3 - reg. tribunale di siracusa n. 11 del 25 novembre 2010 - Euro 0,50 COPIA OMAGGIOSPORTIVISSIMOil Settimanale dello Sport Siracusano www.sportivissimosr.it

la grande festa

dello sport siracusano

Il Siracusa ha fatto…tredici (sono i risultati utili consecutivi ottenuti dalla squadra di mi-ster Sottil, ma non valgono quanto lei sette (le vittorie consecutive) registrate dal Trapani, che rimane così in testa alla classifica. Alla squadra azzurra non è bastato conquistare i tre sudatissimi punti sulla Feralpisalò per tornare in testa alla classifica, perché il tutto è stato vanificato dalla vittoria ottenuta, proprio al novantesimo di gioco, dal Trapani sul terreno dell’Andria. E quella azzurra sulla Feralpi è stata una vittoria più difficile e sofferta di quanto si potesse prevedere alla vigilia. E sembra che ormai la questione del primato nella classifica del girone sia un affare tutto siciliano tra le due squadre che stanno facendo il vuoto alle loro spalle. Si può parlare, infatti, di vera e propria fuga delle due battistrada che adesso vantano un vantaggio rispettivamente di otto e sette punti nei confronti dello Spezia che occupa la terza posi-zione. E viene da mordersi le mani se si pensa che di punti sul campo il Siracusa ne ha conquistati ben quarantacinque, due in più del Trapani; e la rabbia aumenta se si pensa che già domani alla squadra azzurra potrebbero essere sottratti dalla Commissione di-sciplinare altri due punti, che farebbero salire a cinque punti le penalizzazioni inflitte complessivamente. Anche se il Siracusa spera di riavere dal Tnas uno dei tre punti tolti in precedenza.Ha dunque ragione mister Sottil quando afferma che, data la sua situazione, il Siracusa è condannato a dover vincere tutte le partite che restano, per poter ammortizzare gli effetti delle penalizzazioni subite.E si profila per la squadra azzurra un vero e proprio tour de force. Domenica si andrà sul difficile campo di Cremona, mentre il Trapani ospiterà lo Spezia; e nel turno successivo il Siracusa giocherà in casa con il Pergocrema, mentre i granata di Boscaglia andranno a loro volta ad affrontare in trasferta la Cremonese.E poi? Poi ci sarà lo scontro diretto tra le due squadre che stanno dominando il cam-pionato, quel Trapani – Siracusa che si giocherà al “Provinciale” e che deciderà probabil-mente le sorti della contesa. Senza dire che subito dopo il derby con il Trapani gli azzurri andranno ancora in trasferta, stavolta sul campo del Sudtirol, che inflisse all’undici di Sottil una incredibile sconfitta. Ma ora si lotta anche su altri fronti: quello del giudizio della Disciplinare atteso per do-mani, e quello del sostegno del mondo industriale ed imprenditoriale che il sindaco ha chiesto per la società del presidente Salvoldi. E soltanto se questo appello sarà accolto si potrà guardare al futuro con serenità. In caso contrario, si addenserebbero nubi scure.

Il Commento

MISTER, ABBIAMO FATTO TREDICI

di Giuseppe Di SIlvestro

il tabellinoSIRACUSA: P. Baiocco; Giordano, Moi, Fernandez, Capoc-chiano; D. Baiocco, Spinelli; Pepe (55’ Testardi), Longoni, Mancosu (66’ Bongiovanni); Coda (69’ Zizzari). A disp.: For-noni, Lucenti, Ignoffo, Pippa. All.SottilFERALPISALÒ: Branduani; Turato, Camilleri, Leonarduzzi, Cortellini; Drascek, Castagnetti, Fusari (80’ Sedivec); Braca-letti, Defendi (60’ Bianchetti), Tarana (74’ Montella). A disp.: Zomer, Blanchard, Sella, Allievi. All. RemondinaARBITRO: Morreale di RomaRETE: 81’ Fernandez

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1-0

Risultati Prossimo Turno ClassiFIca Girone “B”Ventiduesima GiornataAndria - Trapani 1-2 Bassano - Sudtirol 0-0 Carrarese - Triestina 3-0 Latina - Barletta 1-1 Pergocrema - Prato 0-0Piacenza - Portogruaro rin Siracusa - Feralpisalò 1-0 Spezia - Cremonese 0-0 Lanciano - Frosinone rin

Domenica 12.02.2012Barletta - Bassano Cremonese - Siracusa Feralpisalo’ - Pergocrema Frosinone - Carrarese Portogruaro - Sudtirol Prato - Andria Trapani - Spezia Triestina - Latina V Lanciano - Piacenza

Trapani 43Siracusa 42(40)Spezia 35Carrarese 34Pergocrema 33V.Lanciano* 32Cremonese 32Barletta 32Sudtirol 32

Portogruaro* 31Triestina 26Frosinone* 23Latina 22Prato 22Andria 21Piacenza* 21Bassano 19Feralpisalò 17

* una partita in meno

PROSSIMO AVVERSARIO

CREMONESEPunti: 32Posizione: 7Ultimo risultato: pareggioAllenatore: Oscar BreviCampionato: Partenza sprint per la squadra lom-

barda, capace di annullare in breve tempo la pesante penalizza-

zione, sospinta dalle reti di Le Noci. Non ha mai trovato continuità nei risultati. E’ redu-ce dal bel pari di Spezia.

Tifosi del Siracusa si nasce o si diventa? Dubbio amletico. La foto di Salvatore Russo ci aiuta a svelare l’arcano. Con la

collaborazione di papà è facile scoprire in fretta la passione.

Primo gol per il difensoreMARIANO FERNANDEZ

E LA VITA DA “PUNTERO”Gli attaccanti non se-gnano? I centrocam-pisti non pungono? Nessun problema, c’è Mariano Fernandez. La sua è risultata la testa giusta, al posto giusto, nel momento giusto. Tutto perfetto, compresa l’esultanza concitata, con tutti i compagni che gli sono piovuti addosso uno dopo l’altro. Un minuto dopo il gol, Fernandez era anco-ra nella metà campo della Feralpi con le braccia al cielo.E’ il suo primo gol in azzurro, arrivato dopo 1.278 minuti con la maglia del Siracusa addosso. E stando alle schede disponibili sul web, si tratta della prima rete in assolu-to per il difensore dal doppio passaporto, argentino e spagnolo.L’immagine di Fernan-dez che festeggia con la maglia infangata (ph simona amato) rende l’idea della grinta e della voglia che questo gruppo ci mette in ogni gara. Bravo Mariano, ma applausi anche per il mastino Giordano.

SPORTIVISSIMO HA TRE ANNIUN PENSIERO DELL’EDITOREAutocelebrarsi non è mai cosa elegante. Perdonerete se, per una volta, ce-diamo alla tentazione: Sportivissimo compie tre anni. E’ per noi un traguar-do importante, impossibile da prevedere quando - con grande coraggio - abbiamo deciso di cimentarci in una simile impresa editoriale.A tre anni di distanza, siamo riusciti a stabilizzarci su numeri da primato: ogni anno, ben 42 uscite settimanali; e ogni settimana abbiamo una tiratu-ra superiore alle 2.000 copie, esaurite in poche ore nei punti di distribuzione gratuita. Una distribuzione che si è allargata anche alla provincia con Flori-dia, Priolo, Palazzolo e Avola.Soffiamo sulle candeline ma già siamo proiettati al quarto anno. Con l’ener-gia e la professionalità del primo giorno. E per questo un ringraziamento va ai nostri collaboratori ed agli sponsor. Ed ovviamente a voi, sempre così numerosi e attenti, nelle critiche come negli elogi. Avete inondato la pagina Facebook di Sportivissimo di auguri e complimenti. Davvero, grazie a tutti.

VINCIUNBIGLIETTOInviate una mail a [email protected] o

[email protected] con il vostro pronostico sulla partita CREMONESE-SIRACUSA.

Indicate il risultato finale, l’autore dei gol e il minuto. Chi più si avvicinerà al tabellino

reale riceverà in omaggio un biglietto per seguire in tribuna gli azzurri al De Simo-

ne in occasione di SIRACUSA-PERGOCREMA In collaborazione con BAR SERAFINO

SPORTIVISSIMO

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ilcampionato

(gct) Può sembrare una scelta oziosa e invece si deve puntare, questa settima-na più che mai, sulla classifica reale e non su quella riscritta dalle penalizza-zioni. Non per alimentare rimpianti o mugugni o a mò di consolazione. Sem-plicemente per rendersi conto della verità vera: il SIracusa è - sul campo - la squadra più forte. Ha racimolato in giro per l’Italia più punti di chiunque altra e per quanto davanti adesso ci sia il Tra-pani dobbiamo renderci tutti conto che la verità è un’altra. Se, insomma, il cam-pionato è ancora un discorso aperto lo si deve più alle vicende extracalcistiche - e questa settimana è emblematica per il Siracusa - che alla reale consistenza delle avversarie. Intanto, prego appuntare il primo gol in azzurro di Mariano Fernandez. In allena-mento glielo aveva “predetto” il diretto-re sportivo Antonello Laneri. In campo, poi, il difensore argentino lo aveva “pro-messo” al tecnico della Feralpi, Remon-dina, al termine di un battibecco.La sua rete permette al Siracusa di resta-re nella scia del Trapani, al settimo sigil-lo consecutivo. Boscaglia, allenatore dei granata, parla di “obiettivo quinto po-sto”, ed è francamente il trionfo dell’ipo-crisia sportiva. Il calendario prevede adesso un gusto-sissimo turno farcito da Trapani-Spezia e Cremonese-Siracusa. Se la classifica si spaccherà definitivamente o se, inve-ce, si accorcerà lo sapremo solo al no-vantesimo di doemnica prossima. Sulla carta, turno favorevole ai granata primi

in classifica. Ma at-tenti ad uno Spezia che, dopo due pa-reggi consecutivi tra le mura amiche, è chiamato alla partita della vita se vuole ancora dire qualcosa nel di-scorso promozione diretta.A Cremona, di converso, potre-mo riammirare il Siracusa armonico e armonioso delle giornate scorse. La Cremonese è squa-dra organizzata che gioca e lascia gio-care. Condizione ideale per consentire a Mancosu ed agli altri di esprimersi al meglio.Siamo partiti da lontano per giugnere al punto: contro le piccole c’è da soffri-re, e si sapeva. Ma il Siracusa soffre forse troppo la poca propensione al gioco di chi bada solo a piazzare dieci uomini nella sua metà campo. Prevedendo l’affollamento, Sottil ha ridisegnato la squadra per l’occasio-ne, mettendo una sola punta di ruolo (Coda) e puntando sui trequartisti corsa e fantasia del suo organico. Mossa che non ha dato i frutti sperati. Coda in ver-sione centroboa è stato presto fagocita-to dalle maglie difensive dei bresciani. E Pepe-Mancosu-Longoni non sono riusciti a costruire quella superiorità o

inventare quella traiettoria di passag-gio che avrebbe voluto il tecnico. Più tocchi di prima avrebbero aiutato e Sot-til li aveva chiesti a gran voce. E invece possesso insistito e poca lucidità, in ge-nerale, del reparto di mezzo. I correttivi della ripresa hanno permesso alla squa-dra di destarsi dal pericoloso torpore in cu era precipata, mentre il Salò cen-trava due volte lo stesso palo in pochi secondi. Sembrava quasi un nuovo ef-fetto Latina, scongiurato dalla testa di Fernandez: uno che maglia da titolare ed affetto se l’è guadagnato a suon di prove maiuscole. Complimenti anche ai fisioterapisti che lo hanno rimesso in piedi nonostante un fastidio al tallone. Adesso a Cremona, sventolando la clas-sifica vera, quella che dice che il Siracu-sa di punti ne ha conquistati più di tutti. Perchè tra tutti è la più forte.

Nuovo successo azzurro. Piegata una arroccata FeralpiSalò. Azzurri secondi

IL SIRACUSA HA FATTO PIU’ PUNTI DI CHIUNQUEGLI AZZURRI SONO I MIGLIORI: SUL CAMPO LORO I PRIMI

CLASSIFICAsenza penalizzazioni

SIRACUSA 45TRAPANI 43CREMONESE 38SPEZIA 35CARRARESE 34V. LANCIANO 33BARLETTA 32PORTOGRUARO 31SUDTIROL 31PERGOCREMA 31 TRIESTINA 26PIACENZA 25FROSINONE 23LATINA 22PRATO 22ANDRIA 21BASSANO 18FERALPISALO’ 17

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ilcampionato

La Cremonese, alla quale il Siracusa farà visita domenica prossima, si erge ad arbitro della lotta per il primato in classifica. Nel giro di appena sette gior-ni, infatti, la compagine grigio – rossa ospiterà le due squadre che stanno dominando il campionato. Domenica sarà la volta del Siracusa a giocare al “Giovanni Zini” e la settimana successi-va toccherà al Trapani. L’undici allenato da Oscar Brevi cerche-rà di approfittare dei due confronti con le prime della classe per dimostrare di non essere per niente inferiore alle due siciliane. In effetti, la Cremonese aveva avuto una partenza alla grande, inanellando all’inizio del campionato una serie di risultati positivi che l’ave-vano portata ad annullare la pesante penalizzazione (sei punti) inflittale dal-la Commissione disciplinare per la vi-cenda del calcio-scommesse. E per un certo periodo la Cremonese ha stazio-nato nei pressi dei vertici della classifi-ca, prima di incappare in una serie di…incidenti di percorso che le hanno fatto perdere qualche posizione.In effetti, la Cremonese come numero di punti conquistati sul campo è la ter-za squadra del campionato.Nelle partite in casa, la squadra grigio-rossa ha ottenuto sette vittorie, suben-do un solo pareggio e due sconfitte. Hanno lasciato lo “Zini” con i tre punti in tasca il Portogruaro e, proprio nell’ulti-ma partita casalinga, il Piacenza; l’unico pareggio è stato ottenuto dal Pergocre-

ma nel derby p rov i n c i a l e , mentre sono uscite sconfit-te Carrarese, Bassano, Spe-zia, Lanciano, Fe r a l p i s a l ò, Latina e An-dria.La Cremonese vanta la mi-glior difesa del campionato come numero di reti subite (il Siracusa è se-condo in que-sta speciale graduatoria), mentre l’attac-co è abbastanza prolifico. L’uomo-gol della squadra è Le Noci con otto ber-sagli all’attivo; tre reti a testa vantano Minelli, Rabito e Fietta.La squadra si schiera con il modulo 4-3-3. Tra i pali gioca il giovane Alfonso, la difesa è composta dagli esterni Se-menzato e Sales e dai centrali Minelli e Rigione. Il terzetto di centrocampo è formato dall’esperto Pestrin e da Fietta e Dettori; in avanti, infine, giocano Mu-setti, Le Noci e Pizzetto. Altri elementi che vengono spesso impiegati sono il difensore Polenghi e l’att accante Rabi-to. La unta Bocalon invece è stata tra-sferita al Carpi.

Al mercato di gennaio la Cremonese si è preoccupata di rafforzare l’attacco, tesserando tre punte, Coralli acquista-to dall’Empoli, Filippini proveniente dal Como e l’esperto Possanzini (classe ’76) che nel campionato scorso militava nel Lugano in Svizzera. Per completare il reparto di centrocampo è arrivato poi l’esperto Cesar De Luca (’79) ex Juve Stabia.Nella partita di andata la Cremonese riuscì a strappare un pareggio (zero a zero) difendendosi con grande accor-tezza; ma il Siracusa ebbe parecchio da lamentarsi nei confronti del direttore di gara, Verdenelli di Foligno.

Giuseppe Di SIlvestro

Siracusa in Lombardia per affrontare i grigiorossi. Dopo toccherà al Trapani

LA CREMONESE “ARBITRO” DELLA PROMOZIONELA MIGLIOR DIFESA ALLA PROVA DELL’ATTACCO AZZURRO

nella foto (simona amato), fasi concitate durante la gara d’andata a Siracusa

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Carico e in condizione, aspetta il momento dell’esultanza. “Ora i gol valgono doppio”

ZIZZARI SI AVVICINA AL SUO PRIMO GOL“E RIVIVO LE STESSE SENSAZIONI DI GROSSETO”

Diciamo la verità, stiamo tutti aspettando la sua scena di esultanza. Per un sacco di buoni motivi, il primo perchè se si sblocca Zizzari il campionato del Siracusa diventa più interessante. Molto più sereno il diret-to interessato, volato sopra anche alcune polemiche nate da dichiarazioni poi am-plificate. Fa bene così, Francesco “Ciccio” Zizzari, gran colpo del mercato estivo del Siracusa in attesa di definitiva consacrazione. Per-chè siamo franchi, senza giri di parole, sin qui ha dato meno di quel che ci si aspetta-va. Non ha avuto grosso spazio però ades-so la musica pare cambiata. E nonostante sia partito dalla panchina contro la Feralpi, è oggi uno degli attaccanti più in forma della truppa di Sottil. Il suo borsino indica crescita: freccia su. A dispetto di una se-parazione che sembrava imminente nelle scorse settimane di febbrile calciomerca-to.“E io sono contento di essere rimasto. La mia scelta l’ho fatta a luglio, quando ho deciso di sposare il progetto del Siracusa. Per carattere, difficilmente lascio a metà. Guardo sempre avanti, con fiducia. Voglia-mo raggiungere il nostro obiettivo, che tutti conoscete”. Magari con un sostanzioso contributo da parte sua. “Ho più continuità adesso - spie-ga Zizzari - in questo modo riesco a trova-re la mia condizione migliore e il resto sarà una conseguenza”. Il resto è quel gol che ancora manca. Caso strano per uno abituato a farne a qualun-que latitudine. “Ho 30 anni e so che nel cal-cio possono capitare momenti così”, dice saggio Zizzari, divenuto recentemente papà.E mentre Siracusa aspetta la sua prima esultanza (“non ho niente di preparato, dipenderà dal momento. Solo la dedica è

scontata...”), la concorrenza per una maglia da titolare aumenta con Coda e Testardi. “E si trovano motivazioni anche così. Davanti siamo tanti, il mister fa delle scelte. C’è un solo modo per trovare spazio: essere sem-pre pronti”. Anche quando si deve partire dalla panca. Rivedendo all’indietro il suo film in azzur-ro, nasce il sospetto che - alle volte - abbia pagato per via di quelle dichiarazioni ‘fuori dal contesto’ di cui parlavamo in apertura. Parole sul suo impiego da parte di Sottil, parole sulla esultanza-non esultanza con lo Spezia, squadra della sua città. “Non sempre le dichiarazioni sono riportate in modo corretto”, analizza pacato Zizzari. “Ma non ho mai pensato che fosse quello il problema. Io cerco di restare sempre il più sereno possibile. Momenti così fanno co-munque parte di una carriera e della vita. Aiutano a rinforzarti”. La punta azzurra si rivela, quindi, ‘corazzata’ e impermeabile alle critiche. “Anche nei momenti in cui giocavo poco, mi è sempre stata riconosciuta grande pro-fessionalità. Mi ha fatto piacere. Ora voglio aiutare i miei compagni”. Perchè il cam-pionato è ancora lungo e da qui alla fine sono tutte finali, visto che ogni squadra gioca per un obiettivo. “I risultati ci danno convinzione e coraggio. Il torneo è anco-ra lungo. Dobbiamo solo pensare a fare più punti possibile”, invita Zizzari. E lui di campionati vinti se ne intende. “Ne ho vinti due. Ora vorrei aggiungere il terzo centro. Non vorrei apparire troppo ottimista, però a me sembra proprio di rivivere le stesse sensazioni di Grosseto”. Parole che invitano a nozze l’intermittente entusiasmo dei tifosi azzurri, ora toccato dalla nuova penalizzazione. “Nonostante tutto, siamo ancora lì. E’ un fatto che do-vrebbe invitare tutti ad avere più rispetto

ilpersonaggioSPORTIVISSIMO

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nei nostri confronti”, dice Francesco Zizzari. E sono parole rivolte più ai detrattori sparsi per il girone che ai tifosi a cui, invece, la punta azzurra dedica un “tranquilli, la nostra forza è nello spo-gliatoio”.Un gruppo coeso, poco toccato (e cambiato) dal mercato di ri-parazione. “Meglio così. Negli anni in cui ho vinto i campionati, le squadre in cui giocavo subivano pochissime rivoluzioni. Cam-biare poco è una cosa giusta”. In apertura di sessione è arrivato Coda, a sostituire Fofana. Quindi Testardi, altro rinforzo - e concorrente - per l’attacco. “Con Coda siamo perfetti, quanto a caratteristiche. Mi ricorda il Curiale con cui giocavo a Ravenna. Stiamo migliorando la no-stra intesa ed entrambi cerchiamo il gol. E da qui in avanti le reti valgono di più”, dice sornione quasi caricandosi. “Testardi è un giovane di qualità, forte. Potenzialmente siamo tutti titolari”. Sarà Sottil a decidere di volta in volta, ma certo che avere tanta roba buona a disposizione non dispiace. Con uno Zizzari ‘in bilico’ apparente sino a poche settimane ad-dietro, diviene giocoforza necessario parlare di futuro. Le strade sono già divise? “Nessuno si offenda, ma non ci voglio pensare per il momento. Da qui a giugno, concentrato sul campionato. Poi vedremo”. Dipenderà anche dalla Reggina. “Niente polemica con il presidente Foti. Hanno fatto le loro scelte. Con coraggio provano a lanciare dei giovani e questo è un merito. Posso solo dire che a me è piacuto che siano venuti sino a Reggio per par-lare con me Salvoldi e Laneri. Ho avuto un’impressione positiva, ho fatto le mie valutazioni e la scelta è stata rapida”. Qualcuno racconta, per la verità, di un procuratore che avrebbe troppo tirato la corda, fin quasi a spazientire Salvoldi. Poco importa. Francesco Zizzari veste l’azzurro. E per farlo ha detto no persino al Verona, in serie B. E non era l’unica in fila in serie cadetta...

Gianni Catania

il Settimanale dello Sport Siracusanoreg. Tribunale di Siracusa n.11 del 25.11.2010ROC 20531

Edito da ASSOCIAZIONE EDITORIA ITALIANASiracusa, viale Scala Greca 139/A

Direttore ResponsabileGIANNI CATANIA

StampaTIPOGRAFIA GENY snc , via canale 75 Canicattini Bagni

Segretario di redazionePAOLO CATANIA

CollaboratoriGIUSEPPE DI SILVESTRO, ANTONIO MIDOLO, GIUSEPPE BASILE

Foto SIMONA AMATO/Archivio

Pubblicità Associazione Editoria Italiana [email protected]

Ecco le squadre che si sono mosse meglio

BORSINO DI MERCATOPodio: Cremonese, Lanciano e Pergo

l’analisi

(r.s.) Nel prossimo numero di Sportivissimo ci occuperemo del calciomercato, con un articolo dedicato a tutti i movimenti delle diciotto formazioni del girone B di Prima Divisione. Intanto, un’occhiata alle Fab Four, le fantastiche quattro. Le regi-ne del mercato di riparazione sono sicuramente loro: Cremonse, Lanciano, Pergocrema e Barletta. Con i loro “colpi” si sono sen-sibilmente rinforzate, colmando le lacune emerse nella prima parte di stagione e rilanciandosi così - sulla carta - nella corsa per le posizioni nobili della classifica.Sappiamo già che i nomi, da soli, non fanno la classifica. Chie-dere allo Spezia per conferma. Se i liguri sono stati “morigerati” in questo mercato - rispetto alla faraonica campagna di luglio altre non hanno badato a spese per rimettersi in pista. E hanno riscaldato con le loro manovre un mercato che da dato perlo-più l’impressione di essere un “mercatino”: tanti scambi e prestiti gratuiti.La squadra che si è meglio rafforzata è la Cremonese. Nella foto sopra i nuovi arrivi del prossimo avversario degli azzurri. Pos-sanzini e Coralli - detto il Cobra - rappresentano il top a disposi-zione nella categoria.Si è mosso bene anche il Lanciano, che si merita la piazza d’ono-re in questa classifica a quattro. Gli attaccanti esterni Alfredo Donnarumma e Vincenzo Sardo sono i due colpi da novanta de-gli abruzzesi, bloccati domenica dalla neve a Frosinone.Terzo posto per il Pergocrema. Mentre qualcuno degli addetti ai lavori si chiede quanto potrà durare la società, sotto il peso di un monte ingaggi notevole, ecco arrivare in rapida sequenza Rey Volpato, Michele Menicozzo, Daniele Fruci e Angelo Corsi. Tra Livorno e Pescara, il Pergo ha pescato in B.A chiudere la nostra Fab Four delle squadre che meglio hanno operato sul mercato, il Barletta. L’arrivo in prestito dell’ex capi-tano della Nocerina, De Liguori, e quello di Romondini via Per-gocrema permetteno di ridisegnare la linea mediana. Con la “ciliegina” Nicola Mancino, il Siracusa si sarebbe di diritto inse-diato tra le regine del mercato, dopo gli innesti mirati di Coda e Testardi, l’arrivo di Aloe e il rilancio di Zizzari. E’ stato, comunque, un mercato attento quello condotto dalla società azzurra. Subito i blitz per assicurarsi quel che serviva e poi l’affare quasi fatto con Mancino. C’erano il placet del Gros-seto e quello del giocatore. Qualcun altro si è, evidentemente, messo di traverso. Peccato, perchè Re Mancio aveva già le va-ligie pronte. Ma l’appuntamento potrebbe essere solo riman-dato. A luglio, le strade del fantasista e del Siracusa potrebbero, infatti, ancora incrociarsi.

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Rientra nell’operazione che ha portato Adriano Montalto all’Ascoli. Percorso in-verso per Ilario Aloe, giunto a Siracusa a titolo definitivo. Per lui un contratto che lo lega in azzurro fino a giugno 2013. Esterno destro offensivo, ha giocato sia in un 4-4-2 che in un 4-3-3. “La rapidità è la mia caratteristica principale”, spiega il cen-trocampista varesino classe 1986. L’opera-zione è andata in porto l’ultimo giorno utile di calciomercato. Aloe ci racconta un retroscena curioso. “Sino alle 17.00 del 31 gennaio non sapevo nulla. Però qualche giorno prima Lorenzo Pasqualini (lo scor-so anno in forza al Siracusa, oggi all’Ascoli, ndr) mi aveva accennato che il Siracusa chiedeva informazioni su di me. Ma sol-tanto due ore prima della fine del calcio-mercato ho avuto riscontri ufficiali”. Di certo non ha avuto tanto tempo per pensarci. “Mi sono bastati comunque cinque minuti”. Chiarissimo. La voglia di cambiare casacca era davvero tanta. Glie-lo si legge negli occhi. “È stato facilissimo accettare questa proposta. Venivo da sei mesi vissuti fuori rosa. Ricevere una pro-posta dal Siracusa che ha un obiettivo im-portantissimo, beh.. credo fosse impossi-bile rifiutare”. Ad Ascoli qualcosa non è andata per il verso giusto. L’attuale stagione, per lui, deve ancora iniziare. “Non so dare una motivazione neppure io in realtà. Quando chiedevo spiegazioni alla società mi dice-vano che era una scelta tecnica, mentre lo staff tecnico affermava che si trattasse di scelta societaria. Non lo so nemmeno io”. Meglio guardare alle stagioni precedenti. A cominciare dall’esperienza vissuta con la maglia dell’Inter. Due anni in Primave-ra e poi il grande giorno. “Due stagioni bellissime. Mi sono servite molto. Quella è una realtà pazzesca”. In casa del Caglia-ri, l’allora tecnico neroazzurro Roberto Mancini gli regala la gioia dell’esordio in

Serie A. “Una giornata assolutamente da ricordare. Quasi strana se vogliamo. Stare a contatto con dei campioni, stare nello spogliatoio con loro, ascoltare il discorso di mister Mancini, a diciotto anni, è stato bello”. Con lui in campo Veron, Cruz, Solari e tanti altri. Poi Lega Pro ma ad alti livelli. Ha già vinto due campionati di Prima Divisione. Con il Ravenna e poi con il Varese. In Lombardia arrivava proprio da Ascoli, mercato di gen-naio. Che sia un portafortu-na? “Non so se sono un por-tafortuna, ma ho avuto la buona sorte dalla mia par-te. Ho trovato due squadre molto forti. E devo dire che qui ho già notato qualcosa di simile. È un grandissimo gruppo, oltre che una grande squadra. Grazie alle esperienze passate posso dire che a Siracusa i presupposti ci sono tutti. Ma per raggiungere l’obiettivo bisognerà lavorare ancora molto. Lo fare-mo. E speriamo bene”. Prima di mettersi in viaggio, una chia-mata ad un grande amico era d’obbligo. Soprattutto se l’amico di cognome fa Fofana. “Quando ho ricevuto l’offerta del Siracusa ho subito chiamato Momo. Che per me è un grandissimo amico. Abitiamo entrambi a Ravenna. Non ha fatto altro che parlarmi bene di tutto, della città, del contesto, della società. Le sue parole sono state un incentivo in più”. Il viaggio. Altro retroscena. Quattro bi-glietti aerei pur di raggiungere, il prima possibile, la Sicilia. “Volevo venire il gior-no dopo la chiusura del mercato. Ma l’ae-reo del mercoledì mattina non è partito causa maltempo. Quello del pomeriggio nemmeno. E purtroppo nemmeno quel-lo delle 20. Così ho cambiato aeroporto e sono arrivato, da Rimini,

giovedì mattina”. Il calcio giocato gli manca da matti. Fin troppo evidente. “Il campo mi manca tan-tissimo. Perché non lavorando mai per un obiettivo, essendo fuori rosa, non avevo gli stimoli giusti. Ci si allenava in quattro o cinque ma non è certo la stessa cosa”. Con questa voglia sarà pronto a breve. “Spero di essere pronto tra una o due settimane”,

assicura. Per Aloe è la prima esperienza al Sud. La differenza più evi-dente: il clima. “Mi ha sorpreso molto positivamente. Venivo da -5 e ne ho trovati 15. Per quanto riguarda l’ambiente, invece, posso dire che Ascoli è abbastanza calda come piazza, esigente. Giocare al Sud, quin-di, non sarà certo un problema.

Mi aspetto un grande affetto e una grande vicinanza da parte dei tifosi. Che ben venga tutto questo”. Oltre ad essere un portafortuna ha già pure esperienza nel far parte, dal mese di febbraio, di un gruppo completamen-te nuovo. “Tutto dipende dal gruppo che trovi, come ti accoglie. Le prime impres-sioni sono positivissime. Tutti bravi ragaz-zi, tranquilli, molto aperti, dunque sarà molto facile inserirmi bene. Per quello che ho visto in questi primi giorni mi ricorda molto i gruppi vincenti di Ravenna e Va-rese. Una grande squadra. Gli obiettivi si possono raggiungere così”. E il suo, qual è? “Tornare a sentirmi giocatore e poter dare una mano per raggiungere quello della squadra. Che è quello che poi conta. Obiettivi personali non me ne sono mai prefissati. Non mi piacciono, preferisco guardare a quello che serve alla mia nuo-va società”. Ben detto Aloe. Con tanto di dedica a quelli di Ascoli...

Antonio Midolo

newentryCominica la “nuova” vita dell’esterno destro di scuola Inter, felice di essere azzurro

PIACERE ALOE, QUI PER VINCERE E STUPIRE“STAGIONE STRANA AD ASCOLI, ORA TOCCA A ME”

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Il calciatore più sfortunato che abbia avuto il Siracusa? Non ci possono esser dubbi. Si chia-ma Pietro Strada, per tutti Piero. Un fior di campione: l’aveva dimostrato prima di arrivare a Siracusa e confermato poi.Andiamo con ordine. Stagione 1990. Le cose erano state programmate per bene. Tra gli acquisti di quell’anno vi fu quello di Piero Strada, un centrocampista che aveva mostrato qualità elevate proprio a Sira-cusa in occasione di un incontro internazionale della Under 18, di cui faceva parte. Segnò, tra l’altro, due gol alla squa-dra di Malta.Arrivò a Siracusa accom-pagnato dai genitori. Rimasero qui qualche giorno e ritornarono entusiasti della città e della scelta del figlio. In quel periodo Strada sta-va svolgendo il servizio militare alla compagnia atleti di Bologna e face-va il pendolare.Fatta la preparazione, viene schierato in for-mazione dal tecnico Ca-dregari per le partite di coppa Italia. Alla prima uscita, la sua presenta-zione: gol e partita vinta ad Enna. Dopo pochi giorni c’è l’incontro, sempre di coppa Italia, tra il Catania ed il Si-racusa. Strada gioca e segna la rete per gli azzurri ma la gara la vince il Catania 2-1. Gli altri due incontri in cui scende in campo sono contro il Kroton e ad Acireale. Qui al 76’ si infortuna, sembra una cosa da niente, salta l’ultima gara di coppa e le prime tre gare di campionato. E’ già trascorso quasi un mese, ed il tecni-co, avuta conferma che avesse recuperato dall’infortunio, lo fa scendere in campo al 72’ al posto di Salice, per aver maggior forza nel centrocampo. Il Siracusa è sotto per 2-1 con il Catanzaro. Gli azzurri si rifanno sotto e riescono a pareg-giare con Paradiso all’87’. Ma nel frattempo, qualche istante prima, Strada si infortuna nuovamente. Resta in campo qualche minu-to, ma deve uscire. Responso: rottura dei le-gamenti del ginocchio sinistro. L’incontro si risolse in parità ma, il Siracusa perse allora il suo più bravo calciatore per tut-ta la stagione. Il campionato di Strada durò soltanto quattordici minuti!Recupero molto lungo e difficile, ma tutto si risolse l’anno successivo, quando tornò nella squadra dalla quale era stato preso: l’Ospita-letto, dove giocò 29 gare mettendo a segno

nove reti.Questo ragazzo nato a Brescia nel 1969, ini-zia prestissimo a giocare. A 15 anni è titolare nella squadra di Paderno, nei pressi di Milano, ma passa immediatamente all’Ospitaletto in C2 a 17 anni e gioca sei gare, con tanto di promozione in C1.

Si accorgono di questo giocatore quelli del Bo-logna che lo contrat-tualizzano (87/88). In B gioca 5 gare. Allora, per farlo ulteriormente maturare, lo piazzano di nuovo all’Ospitalet-to, dove trova come allenatore Gigi Maifre-di. Vi rimane due anni disputando 56 gare e mettendo a segno 15 reti complessivamen-te.Mentre gioca a Bolo-gna, viene selezionato per la nazionale under 18, che come detto, tra l’altro giocò a Siracusa, e negli anni successivi è titolare della nazio-nale di serie C. Dopo la bella stagione viene ceduto alla Saler-nitana (1992) che gioca in C1 due anni ed uno in serie B, collezionan-

do la bellezza di 87 gare e segnando 13 reti. Le sue valutazioni crescono e passa alla Reg-giana in serie B, allenata da Carlo Ancelotti. Vincono in quell’anno il campionato e vanno in A. Il suo contributo? Trenta gare e otto reti! Poiché il suo allenatore Ancelotti lo stimava moltissimo, una volta andato ad allenare a Parma lo porta con se e lo fa giocare in serie A, con compagni di squadra Buffon, Cre-spo, Cannavaro. Resta due anni a Par-ma. Gioca 36 gare e segna 5 gol, giocan-do anche una gara di Champions League. Dopo questa gara, il regalo che tutti i giocatori sognano da quando iniziano a giocare: viene convo-cato dal commissario tecnico Cesare Maldi-ni per una amichevo-le della Nazionale.Dalla fortuna alla sfortuna. Si infortuna in uno scontro anco-

ra una volta al ginocchio sinistro durante la gara di Champions Borussia – Parma e perde la convocazione in azzurro.Con caparbietà, si impegna per rientrare nel giro che conta. Accetta la proposta di Lucia-no Gaucci del Perugia e va a giocare li. Na-turalmente con contributo modesto. Infatti soltanto sette le sue presenze. La chiamata che aspettava arrivò dalla sponda Genoa nel 2000. Dodici gare e due reti, alla riapertura delle liste, passa a Cosenza dove resta due stagioni. Nel 2002 inizia con la Sampdoria per continuare, dopo i trasferimenti di gennaio, al Lumezzane, dove resta contrattualizzato per due anni. Il 20 giugno 2004 si gioca la gara di ritorno della finale play off tra Cesena e Lumezzane per l’accesso alla serie B. Gara molto sentita, specialmente tra giocatori e tecnici. Piero Strada, a centrocampo, sotto gli occhi dell’arbitro viene scalciato malamente. Una rissa. Il giocatore a sua tutela presentò que-rela. Dopo sette anni di attesa, pochi mesi addietro (novembre 2011, ndr) poco prima dell’inizio del processo, su richiesta degli av-vocati degli imputati, l’allenatore Castori ed altri, gli proposero una transazione ed il ritiro della querela offrendogli 25.000 euro. Strada, su suggerimento dei suoi difensori, ha ac-cettato decidendo di chiudere quella brutta pagina.Dopo quella pessima pagina di storia del calcio, Strada continua la sua carriera e gio-ca a Cremona 29 partite (segna sei gol, ndr). Nonostante abbia l’età per smettere, gioca ancora un anno a Brescia ed ancora al Lumez-zane dove chiude la carriera nella stagione 2006/2007.Con questi numeri se non avesse avuto quell’incidente, a Siracusa grande sarebbe stato il suo apporto alle fortune della squadra azzurra.

Paolo Catania

vintageazzurroDimostrerà di essere giocatore di talento. Ma quanta sfortuna a Siracusa...

PIERINO STRADA, TALENTO CALIMERO IN AZZURROIN SICILIA, LA SUA STAGIONE DURO’ APPENA 14 MINUTI

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(midolo) Osservato un turno di sosta nel campionato di Serie D. Una domenica sen-za calcio servita a ricaricare le batterie. Ne abbiamo approfittato per chiacchierare con il direttore sportivo dei gialloverdi, Franco Cassarà. Escludendo il ko rimediato in quel di Aci-reale, il girone di ritorno può, al momento, considerarsi più che positivo per la compa-gine siracusana. “Ad Acireale, nonostante abbiamo giocato per più di un’ora in dieci uomini, non meritavamo di perdere. Il pari ci stava tutto. A prescindere da questa partita, abbiamo disputato un girone di ritorno posi-tivo. Siamo secondi in classifica. Domenica ci siamo imposti per 3-0, ma potevamo vincere con un risultato ancor più rotondo”.Al comando resta l’Hinterreggio. I calabresi vantano sette punti di vantaggio sulla secon-da, ovvero proprio sul Palazzolo. “Io in tempi non sospetti ho sempre detto che l’Hinter-reggio era la squadra da battere. E rimango della stessa opinione. Credo che noi non siamo secondi a nessuno. Abbiamo espres-so un grande gioco e quella fra Hinterreggio e Palazzolo è stata forse una delle più belle partite di questo campionato. La sfida di ri-torno sarà la partita della verità. Vincendo ci avvicineremmo alla vetta, con tante partite ancora da giocare”. La formazione reggina merita il primato? “Credo proprio di si, è stata costruita per vin-cerlo”. E il Palazzolo? “Il Palazzolo allo stato attuale ha fatto un grande campionato. Per il prosieguo speriamo di mantenere questo stato di grande forma, poi vedremo”. Inevitabile anche una domanda sull’avvi-cendamento Anastasi-Galfano. “Non vorrei parlare di questo argomento, perchè è sta-to per tutto l’ambiente e intendo società, calciatori e per chi ha subito questo esone-

ro, un momento molto triste. Purtroppo gli allenatori sono i primi a pagare per colpe non sempre loro”. E lascia intendere che il rapporto con Anastasi è ancora forte. Ma in panchin a adesso c’è Angelo Galfano. “Un professionista esperto”. Ad oggi sembra una scelta azzeccata. “Bilancio positivo, il tecnico merita un bell’otto”. Palazzolo molto attivo sul merca-to di riparazione. “Sono arrivati due ottimi gio-vani, Matteo Cri-stiano e Simone Figura, rispetti-vamente del ‘92 e ‘94. Già hanno dimostrato buo-na personalità ed ottima tec-nica. Ma voglio tornare indietro, a quando è stata costruita que-sta squadra. Si è capito dai primi nomi, con la ri-conferma di ca-pitan Bonarrigo, Ferla, Alderuccio, Liga, Martinez, Spampinato etc. e con i nuo-vi Contino, Panatteri, Romeo, Daniele Arena, Alessio Nassi, Visone etc., e gli arrivi novem-brini Carmelo Di Paola e Peppe Alloca, che questa squadra avrebbe sicuramente fatto un campionato importante”. Sui giovani il Palazzolo scommette forte. Ha selezionato i migliori da affiancare ai big che ogni domenica scendono in campo. “Danie-le Arena del ‘93, Alessio Nassi del ‘94 e l’ul-

timo arrivato Simone Figura del ‘94 hanno un futuro roseo davanti. Spero che anche gli altri giovani che abbiamo in rosa, un esem-pio per tutti Sebi Aperi del ‘92, recuperato da un brutto infortunio, possano dimostrare di ambire anche a serie superiori”. A Cassarà domandiamo se il Palazzolo pos-sa ambire al salto tra i professionisti. “Credo

proprio di si, abbia-mo una società al-tamente organiz-zata e con grandi dirigenti”. Neanche a chiede-re, invece, quale sarà la partita più sentita. “Sicura-mente quella con-tro l’Hinterreggio. Già all’andata fu una grande parti-ta fra due grandi squadre” (risultato 3-3, ndr). Quale, invece, vorrebbe rigiocare? “Palaz-zolo-Acri, finita 2-2. Una partita in cui il Palazzolo si è visto negare

due gol, annullati incomprensibilmente, e ha subito espulsioni alquanto gratuite”. Alla ripresa sarà Valle Grecanica-Palazzolo. “Mi auguro sia una partita da 2 fisso. Ci vuole tanta umiltà e concentrazione”. L’Hinterreg-gio riceve il Marsala, nel big match di gior-nata. “Pronostico chiuso: 1 fisso vista la cara-tura della squadra ospitante. Ma il Marsala quest’anno ha sorpreso parecchie volte”.

laseriedIl direttore sportivo dei gialloverdi, Franco Cassarà, parla a tutto tondo

“PALAZZOLO PUO’ AMBIRE AL GRANDE SALTO”OCCHIO AI GIOVANI, DA ARENA A NASSI

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eventoOggi il Premio allo Sport “Paolo Caldarella”. Siracusa premia le sue eccellenze

LA FESTA DELLO SPORT ALLA SALA RANDONEALLE 18 LA CONSEGNA DEI RICONOSCIMENTI AI CAMPIONI

(r.s.) Si rinnova proprio quest’oggi l’appun-tamento con il tradizionale “Premio allo Sport Paolo Caldarella. La kermesse asse-gna riconoscimenti ai protagonisti dello sport siracusano e ricorda, al contempo, la figura umana e di atleta del grande pal-lanuotista morto in un incidente stradale.Diverse le novità introdotte nella formula del “Premio allo Sport Paolo Caldarella” e illustrate ieri in conferenza stampa in Mu-nicipio.Nuovo, intanto, lo slogan della manife-stazione: “la città premia i suoi campioni”. Una formula che rafforza il legame tra gli alteti di tutte le età che in ogni discipli-na riconosciuta dal Coni portano in alto il nome di Siracusa e la città stessa, che tributa così un giusto riconoscimento al sacrificio ed all’impegno dei campioni di casa nostra attraverso l’impegno diretto del Comune di Siracusa nella creazione e gestione dell’evento. Non a caso, proprio il sindaco, Roberto Visentin, e l’assessore allo sport, Andrea Corso, consegneranno direttamente alcuni premi nelle categorie di eccellenza.La serata, condotta da Mimmo Conte-stabile, si aprirà proprio con la consegna dei riconoscimenti principali. Spicca la presenza di Valentino Gallo, campione mondiale di pallanuoto con la Nazionale italiana, che ha raggiunto Siracusa diret-tamente da Posillippo - dove gioca - per l’occasione. A lui va il premio Caldarel-la Best International. Ancora in tema di pallanuoto, il tecnico dell’anno è Sandro Campagna, siracusano e coach di quella stessa Nazionale sul tetto del mondo. Non sarà presente perchè trattenuto a Roma da altri impegni, ma ha voluto inviare un

video messaggio per ringraziare e ricor-dare l’amico Paolo Caldarella. Ai due cam-pioni siracusani, il sindaco Visentin conse-gnerà anche un ulteriore riconoscimento da parte del Comune. In primo piano c’è anche la canoista Irene Burgo, che nel 2011 ha fatto incetta di titoli in tutta Euro-pa e si aggiudica il Caldarella come atleta dell’anno. Aldo Modica (miglior dirigente) e la formazione Under 21 della Canoa Polo Kst campione d’Italia chiudono il quadro dei riconoscimenti principali.Premi speciali vanno, invece, a Massimo

Leotta (giornalismo), all’Istituto Nauti-co Gaetano Arezzo della Targia (Sport & Scuola), alla Finnova Costanzo (Famiglia & Sport) e al medico Vincenzo Comitini (Sport & Salute).Il tecnico del Siracusa, Andrea Sottil, rice-verà il Premio Sportivissimo, assegnato dalla nostra rivista. Con lui anche Davide Baiocco, in veste però di premiante. Altri due Premi Caldarella speciali vanno alla memoria ed alla intuizione di due grandi dello sport di casa nostra: l’ex presidente dell’Aics , Iano Battaglia (alla memoria) ed a Concetto Lo Bello (visione sportiva), con le rispettive famiglie a ritira-re il riconoscimento.A seguire, saranno premiati anche gli at-leti che hanno conseguito risultati di pre-stigio nella stagione scorsa, nelle varie di-scipline agonistiche. Dal nuoto al tiro con l’arco, dal judo al pattinaggio. Nel corso della serata sarà anche scoperta una targa toponomastica in marmo per la intitolanda “Via Paolo Caldarella”. A breve tutto sarà, infatti, pronto per l’intitolazio-ne della attuale via Zopiro al campione siracusano, prematuramento scompar-so. All’importante momento parteciperà anche Gino Leone, in rappresentanza del comitato Amici di Paolo che si è occupato della raccolta delle firme per chiedere la dedica di una via cittadina a Paolo Cal-darella. E non poteva esserci contesto migliore del “Premio allo Sport Paolo Cal-darella”. L’appuntamento è per mercoledì 8 feb-braio, alle 18, presso la Sala Randone. L’in-gresso è gratuito. Nella pagina seguente, l’elenco completo dei premiati.

RICONOSCIMENTIPRINCIPALI

Premio Caldarella Miglior DirigenteALDO MODICA (Consigliere Federale Figh)

Premio Caldarella Miglior SquadraKST UNDER 21 (Canoa Polo, Campione d‘Italia)

Premio Caldarella Atleta dell’annoIRENE BURGO (Canoa Club Siracusa)

Premio CaldarellaBest International VALENTINO GALLO (Campione mondiale Pallanuoto)

Premio Caldarella Miglior TecnicoSANDRO CAMPAGNA (Coach Italia Pallanuoto)

Premio Caldarella Riconoscimento SpecialeGiornalismo MASSIMO LEOTTA

Premio Caldarella Riconoscimento SpecialeSportivissimoANDREA SOTTIL (allenatore Siracusa calcio)

Premio Caldarella Riconoscimento SpecialeScuola & SportISTITUTO NAUTICO G.A.DELLA TARGIA

Premio Caldarella Riconoscimento SpecialeSalute & SportVINCENZO COMITINI

Premio Caldarella Riconoscimento SpecialeVisione SportivaCONCETTO LO BELLO

Premio Caldarella Riconoscimento SpecialeAlla MemoriaIANO BATTAGLIA

RICONOSCIMENTI

Sport ParalimpiciBIAGIO CARRUBBASALVATORE NITTO

Tiro con l’arcoLUCIA CONSIGLIOCARLO BELLARDITA

KarateFEDERICA CAVALLARO

JudoSIMONE SERRA

NuotoANDREA GIUDICELUDOVICA FICHERAORIANA BURGIOVALERIA CORBINOGUIDO LA ROSAALESSANDRO CAPODICASA FRANCESCO CASSIALUCIA LA GIOIA

CanoaMATTEO TORNEOSTEFANO RUSSOMANGANO SIMONAPLATANIA GIANFRANCOINDOVINA GIOVANNISANTORO PAOLOBENEDETTO MOLLICAGIORGIO ZANCHI’GIORGIA MOLLICA BURGO SAMUELEFERRARO CARMINE

TennisANTONIO MASCARASALVATORE CARUSO EROS SIRINGO

Tiro al bersaglio subacqueoADRIANO ARGENTINOMARCO ALBANONORBERTO CINQUEGRANA

Fotografia SubacqueaVITALE EMANUELE

Pesca in apneaCONCETTO FELICE

PattinaggioFIORITO ROBERTOMINCELLA ALESSIABRAMANTE GIUSEPPEALIFFI GIULIORINZO LEONARDODI NATALE FEDERICA

Questa nuova edizione del premio “Paolo Caldarella” coincide con una rinnovata attenzione attorno alla figura del grande campione, orgo-glio di tanti tifosi siracusani e protagonista di una delle stagioni mi-gliori della pallanuoto italiana. Al Comune, e all’attività dell’assesso-rato allo Sport, va riconosciuto il merito di avere rinverdito, attraverso questa manifestazione, il ricordo di Caldarella: non è un caso se oggi, grazie all’iniziativa dei giornalisti sportivi siracusani, si parla della pos-sibilità di intitolargli una strada.Sono certo che la Commissione toponomastica valuterà con attenzio-ne tale richiesta. Paolo è un esempio da seguire per i giovani che si av-vicinano allo sport. Con la nazionale italiana vinse nelle più importanti manifestazioni internazionali, a partire dall’Olimpiade di Barcellona, ma rimase fedele ai colori dell’Ortigia. E poi, la sua voglia di assicurarsi un futuro oltre la pallanuoto, continuando negli studi universitari, an-che se l’incidente in cui trovò la morte lo privò della soddisfazione della laurea in Biologia.Sappiamo che Paolo è ricordato con affetto da tantissimi campioni della pallanuoto in tutte le parti del mondo: la migliore conferma del segno profondo lasciato nella sua breve vita.

Ing. Roberto VISENTINSindaco di Siracusa

Il saluto del Sindaco

Ripristinare il Premio allo Sport “Paolo Caladarella” è stato uno dei miei primi atti da assessore. Questa manifestazione è un segno di attenzio-ne verso il mondo sportivo di casa nostra e, al contempo, un omaggio ad uno dei figli più illustri di Siracusa.Illustre e tragica è tutta la storia di Paolo. Un conitnuo saliscendi di emozioni e battaglie, con la vita sempre pronta ad assestare colpi mancini. Quella stessa vita che lui prendeva a morsi, regalando “vitali-tà” a chi gli stava accanto, nello sport così come fuori dalla vasca. Paolo Caldarella ha lottato e vinto con la sofferenza. Conosceva il si-gnificato ed il valore della parola sacrificio. E se ancora oggi immutato è l’affetto del “suo” mondo pallanotistico, altrettanto lo è anche quello della “sua” Siracusa. Caro Paolo, mi permetto di darti ancora una volta del tu da amico prima che da assessore, hai lasciato un segno che aiuta a rendere più sopportabile quel vuoto improvviso. Un segno che oggi noi vogliamo trasformare in esempio. Per questo ho fortemente voluto che in questa edizione del Premio allo Sport “Paolo Caldarella” venissero considerati dalla giuria tecnica non solo i risultati sportivi, ma anche valori come il sacrificio, la fatica e l’impegno.

Ing. Andrea CORSOAssessore allo Sport

Il saluto dell’Assessore

Calendario vuole che il gelido mese di febbraio accenda e punti i riflettori sul campionato della Trogylos. Storicamente, proprio in un questa parentesi, il quin-tetto biancoverde tira fuori il meglio di sé. Un mese esatto a partire da oggi, data di re-cupero della contestatissi-ma trasferta di Como, fino a giovedì 8 marzo quando, a Cagliari, il roster biancoverde disputerà la gara della nona giornata di ritorno. Nel mezzo Umbertide, Poz-zuoli, Alcamo e Taranto. Into-tale sei match in trenta gior-ni. Da vivere col fiato sul collo, con la certezza che saranno queste partite a scrivere senza ombra di dubbio le sorti di questa trava-gliata stagione sportiva della Trogylos. Intanto, pare che Priolo abbia comun-que ritrovato della positività, a dispetto dell’ultima sconfitta. Una positività mani-festatasi in forme differenti, quasi a prean-nunciare l’arrivo del “bello della stagione”: il recupero dall’infortunio di Michelle Ma-slowski e l’arrivo dei due tasselli richiesti a gran voce da coach Coppa, quali Romina Ciappina, giovane guardia belga duttile e versatile, e Katryna Gaither, pivot ame-ricano d’esperienza che ha già iniziato a dare punti, peso e colore sotto le plance. “Adesso possiamo andare a nozze con qualcosa in più dei fichi secchi – ha com-mentato Santino Coppa – abbiamo un cambio in più e alternative che ci permet-tono di giocare a basket e anche vincere. Avrei dovuto avere questa squadra già ad agosto”. E i frutti del lavoro del coach ragusano iniziano a raccogliersi. La forma invidia-

bile di Summerton, la vittoria contro Um-bertide e Taranto erano forse i migliori biglietti da visita con cui Sesto arrivava a Priolo dieci giorni fa? Nulla di tutto ciò ha

invece intimorito Seino e com-pagne che hanno tirato fuori una prova maiuscola. Forse ci si aspettava qualcosa in più dalla trasferta di Lucca. Ma An-drade, Hampton, Ruzickova e Bagnara sono risultate insupe-rabili; suona oggi indovinata la prudenza mostrata alla vigilia dal coach biancoverde che comunque rimanda senza ap-pello la prestazione delle sue e se la prende con gli arbitri. ”Ci hanno tagliato le gambe nei

momenti topici – ha spiegato Coppa – Al termine della gara ho invitato Colasanti ad occuparsi maggiormente del-la sua prima professione, quella dentistica. Hanno rovinato una gara che senza fischi determinanti poteva vederci osare. Colpa degli arbitri ma soprattutto dell’ambiente che si è creato a Lucca. Spalti infuocati e numerosi dirigenti in campo; tutta questa cornice riesce inevitabilmente a condizio-nare l’arbitraggio. Ciò non toglie comun-que che le ragazze sono state al di sotto della splendida prova offerta contro Sesto San Giovanni, sette giorni prima. Non ho visto la stessa perfezione, la stessa rabbia e adrenalina mostrata in quell’occasione”. Tocca e fuga da Lucca; Priolo è rientrata immediatamente in sede già domeni-ca sera, perchè troppo oneroso restare in zona. Due giorni di allenamento e nel pomeriggio odierno l’ennesimo viaggio verso Como, dove questa sera al PalaSam-pietro di Casnate con Bernate, si disputerà il recupero della seconda giornata di ritor-

no. Un match già giocato in realtà al di fuori del parquet di gioco nella querelle tra le due società e che ha animato le passate settimane. I fatti in breve: la paralisi del trasporto siciliano impossibilitiva Priolo a partire alla volta di Como; così il 18 gen-naio scorso la società comunicava alla FIP il proprio disagio. Le due società, Priolo e Comense, avviavano la pratica di rinvio: Como comunicava due possibili date, 2 o 8 febbraio; Priolo rispondeva positiva-mente per la seconda; Como, di parere opposto, replicava con un aut aut. Si apri-va una querelle fatta di sms incresciosi nei confronti del dirigente biancoverde Fabrizio Milani, completamente al di fuori dei canoni di buona educazione e di spor-tività a cui seguiva, naturalmente, la de-cisione di deferire alla procura federale la società lombarda e il suo dirigente. Il Consiglio direttivo della Lega Basket dello scorso 3 febbraio chiudeva defini-tivamente la polemica, stabilendo nella data odierna il recupero del match. “An-che qui ci riserveranno un trattamento speciale – ha concluso Santino Coppa – Ci lasciamo alle spalle quanto successo nei giorni precedenti e pensiamo soltanto alla pallacanestro giocata. Incontriamo un avversario tra i migliori del campio-nato. Il nostro obiettivo è complicare le cose. Succederà tutto in un mese? Assolu-tamente si. Giocheremo più volte e match decisivi contro le nostre dirette rivali. Sarà importante mantenere il distacco da Alca-mo e Cagliari ed avvicinare Pozzuoli. Pen-siamo a salvare il titolo sportivo e questa stagione difficile. Nel mese di giugno si tireranno le somme”.

Giuseppe Basile

basketMetabolizzata la sconfitta di Lucca. Da oggi fino all’8 marzo, sei match verità

COMINCIANO I TRENTA GIORNI DI FUOCO PER PRIOLOCOACH COPPA: “RIVOGLIO RABBIA E ADRENALINA”

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