SPORT CLUB MAGAZINE - MARZO 2011

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marzo 2011 Christof Innerhofer, con 3 medaglie, illumina lo sci italiano La primavera del Gigante

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Christof Innerhofer, con 3 medaglie, illumina lo sci italianoLa primavera del Gigante

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Acea Nuove Energie attraverso la società del Gruppo Acea Ecogena S.p.A. offre la propria partnership e competenza,

acquisita nel campo della produzione combinata di energia termica ed elettrica, dando l’opportunità di ottenere una

sensibile riduzione dei costi energetici. Con una serie di importanti benefici. Anzitutto un risparmio di circa il 40%

di energia primaria e un sensibile risparmio sulle tariffe di energia elettrica e termica; nessun onere per il Cliente:

tutto è compreso nelle tariffe. E poi riduzione sui costi d’esercizio, abbattimento delle emissioni di CO2, autonomia

energetica e garanzie dei rendimenti. In breve, più benessere e più serenità oggi e domani.

FAN

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T I R I A M O L’ A C Q U A A L T U O M U L I N O .

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Acea Nuove Energie attraverso la società del Gruppo Acea Ecogena S.p.A. offre la propria partnership e competenza,

acquisita nel campo della produzione combinata di energia termica ed elettrica, dando l’opportunità di ottenere una

sensibile riduzione dei costi energetici. Con una serie di importanti benefici. Anzitutto un risparmio di circa il 40%

di energia primaria e un sensibile risparmio sulle tariffe di energia elettrica e termica; nessun onere per il Cliente:

tutto è compreso nelle tariffe. E poi riduzione sui costi d’esercizio, abbattimento delle emissioni di CO2, autonomia

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sommario

www.sportclubmagazine.it

Sport Club srlvia Morlupo, 51 00191 Romatel. 06 97600342fax 06 [email protected]

Direttore editoriale Luigi Capasso

Sport ClubAnno VIII - n. 68 - Marzo 2011Reg. trib. di Roma n. 591/2004 del 30-12-2004

Direttore responsabile Luigi Capasso [email protected]

Editorialisti Paolo Cecinelli, Franco Chimenti, AlessandroCochi, Paolo Del Bene, Pino Capua, SabrinaRondonelli, Roberto Serdoz, Fabio Ingargiola

Hanno collaborato a questo numeroLorenzo Arduini, Matteo Cirelli, GianmatteoColla, Marco Trozzi, Alessandro Morucci,Enrico Morucci, Andrea Tranquilli, AndreaCecinelli, Luigia Latteri, Roberto Cundari,Valentina Altavilla, Andrea Cimbrico, Giorgio Cimbrico

Golf Simone Selli

Rugby Andrea Cimbrico

Progetto grafico e ImpaginazioneAdversign [email protected] Onorario Giuseppe Capelli

Pubblicità Adversign s.r.l.Davide CampanellaVia Morlupo, 51 - 00191 Romatel. 06 97600342cell. 335 [email protected]

Redazione Napoli Sportform - Napolitel. 081 19562785 - fax 081 [email protected]

Stampa Litografia Cristo Re - Morlupo (RM)

Finito di stampare nel mese di feb. 2011

Salvo accordi scritti o contratti di cessionedi copyright, la collaborazione a questoperiodico è da considerarsi del tutto gratuitae non retribuita. In nessun caso si garantiscela restituzione dei materiali giunti in redazione.

È vietata la riproduzione anche parziale ditesti, grafica, immagini e spazi pubblicitarirealizzati dalla Adversign srl

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sommario

Sport Club marzo 2011

editoriale Il Caso Marchetti:mobbing?

Olimpiadi 2020: Romalancia la sua sfida

Innerhofer nella storia

Sabato 12 marzoarriva la Francia

La corsa nel mondo del cinema

Sci sulla neve tra medagliee... sponsor

DIRITTO E ROVESCIO

FOCUS

Torna Motodaysil Salone Moto e Scooter

della Capitale

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BUSINESS

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Lo sport come investimenmto una

scelta strategica

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di Luigi Capasso e Paolo Del Bene fondatori del M.E.C.S.

a queste parti il sole si vede po-co. Molto poco. Ed il fatto che aManchester fosse una bellissimagiornata primaverile era da pren-derlo come un bel segnale. Sia-mo nella terra dove è nato il cal-cio. Non si può mica scherzare. Il Centro dove si allenano i RedDevils è in piena campagna, maa pochi minuti dal Centro, ed iltassista che ci por ta a destina-zione è un Citizen, un supporterdel Manchester City che appenascopre che siamo italiani ci chie-de d’impeto per quale motivo Ba-lotelli avesse quel carattere da“crazy boy”. E che ne sappiamonoi! Ha un terribile fastidio e mo-stra un ghigno beffardo e cattivonel dover chiedere al guardiano

di poter accedere al Centro : lui,tifoso sfegatato della squadra diMancini nel cuore dei famigeraticugini mangia vittorie. Probabil-mente ancora gli aleggia nella te-sta la fresca sconfitta nell’ultimoderby. Scendiamo dal black-taxi ,e ci accomodiamo, stile fantozzia-no, in sala d’attesa. Ci viene in-contro, puntuale come uno sviz-zero, l’ultimo italiano rimasto alavorare in pianta stabile nella Ter-ra d’Albione. Andato via Chiccho Macheda, è ri-masto lui, baluardo del Belpaese.Ha un bel sorriso stampato in fac-cia e, ce lo diremo dopo, assomi-glia incredibilmente a CristianoRonaldo “Salve, sono Marcello.Vi accompagno io nel suo ufficio”.

Ore 11,30 si apre la porta ed ec-co Sir Alex Ferguson, il managerche siede sulla panchina del ManUTD da 25 anni ed ha battuto tut-ti i record possibili ed immagina-bili con 47 trofei vinti in carriera.L’ufficio, vista campi da gioco, èelegante e pieno di trofei e rico-noscimenti che dà più l’impres-sione di stare in una “Hall of Fa-me”. Ci fa accomodare e si scu-sa per non parlare benissimo l’i-taliano. Questo ci fa immediata-mente capire la signorilità e l’e-leganza del personaggio. Ha un sorriso accattivante ed unentusiasmo contaminante sebbe-ne sia tornato alle 3 del mattinodalla trasfer ta di Champions aMarsiglia. E tale l’ospitalità che

DIl Movimento per l’Etica e la Cultura nello Sport incontra il tecnico del Manchesterper programmare la visita di Settembre

Un giorno insieme a Sir Alex Ferguson

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editoriale

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editoriale[ ]

dopo pochi minuti sembra di vi-vere una rimpatriata tra amici divecchia data. Si parla del nostroMECS, del premio che verrà a ri-tirare a Roma il secondo week-end di settembre e di tanto cal-cio, quello con la C maiuscola. Le parti si sono invertite. E lui che con un entusiasmo dateen ager vuole sapere nei mi-nimi dettagli la nostra attività,non dà mai l’impressione di sen-tire: ci ascolta attentamente. Ca-pisce l’importanza di sposare unprogetto di Cultura ed Etica Spor-tiva e rimane basito e meravi-gliato quando raccontiamo cheda noi vivere un calcio all’ingle-se, ad oggi, è impossibile. Loro hanno sconfitto la violenza

negli stadi, non hanno barriereche dividono calciatori e tifosi,al novantesimo anche nel calciofanno il terzo tempo ed è perquesto motivo che siamo lì, nel-la culla del calcio, proprio a chie-dergli di darci una mano per di-ventare un nostro ambasciatoree ad aiutarci perchè un domanianche l’Italia calcistica divengacome quella anglosassone. Il tempo inesorabile, scorre ve-loce. Scatta, inaspettato, l’invi-to a pranzo. La presentazione de-gli chef alla mensa. Sir Alex checi versa “il minestroni” e tra unboccone e l’altro scambia unaparola con i tanti ragazzi dellegiovanili che siedono al nostrofianco. Poi arriva Giggs, 892 pre-

senze in Premiere League e vo-tato il giocatore più importantenella storia della società, Way-ne Rooney, Berbatov, Nani, Vi-dic, Van de Sar che si siedonoalla spicciolata al nostro fiancoe sembrano divertiti dalla nostrapresenza. Ci domandono se fos-simo dei procuratori o altro.Quando gli raccontiamo cosa fac-ciamo con il MECS, ci sorridonocompiaciuti e sembrano affasci-nati dal nostro entusiasmo. Chia-mano un loro collaboratore e glichiedono di farci fare il giro ditutto il Centro per farci vederecome si preparano alle grandi sfi-de. Qui, al Traf ford Centre, si vivel’atmosfera della grande fami-

glia, del vivere tutti insieme perla stessa maglia, per gli stessicolori. Non importa se fuori par-cheggiata ti aspetta una Ferrario un motorino, non importa sedevi finire gli studi o devi firma-re l’ennesimo contratto con unosponsor e non importa neanchese fai tribuna o sei il primo ascendere in campo. Qui sei uncalciatore dello United e basta. E questo li rende tutti uguali.Questo è quello che ha sempreraccontato alla sua gente SirAlex Ferguson ed ha insegnatoai propri ragazzi che si sono al-ternati in un lustro di secolo. Edè questa ragione che rende que-sto uomo ed i suoi ragazzi INVIN-CIBILI. Da sempre.

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ero che in Italia i Tribunali ordina-ri sono lenti ma, almeno, mai anessuno sino ad oggi è stato ne-gato un processo come, invece,è accaduto all’ex por tiere dellaNazionale nell’ambito di quelli cal-cistici, ovviamente mi sto riferen-do al caso di Federico Marchetti ,ottimo portiere della Nazionale etitolare agli ultimi Mondiali in SudAfrica, che si trova legato contrat-tualmente al Cagliari del Presiden-te Cellino dove però, negli ultimimesi, non è riuscito a trovare spa-zio nemmeno a bordo campo. Mar-chetti nei mesi precedenti avevaconvenuto davanti al Collegio Ar-bitrale della Lega serie A che ilclub sardo avrebbe posto in essercompor tamenti vessatori per in-durlo a scelte contro la sua volon-tà con riferimento al contratto chelo lega al club sino al 2013. Le richieste del giocatore in sededi arbitrato, instaurato con proce-dura d’urgenza, e quindi vincola-to a termini perentori, sono statele seguenti: risoluzione del con-

tratto e risarcimento del danno su-bito a fronte della mancata con-vocazione in nazionale derivatadall’inattività dell’atleta. In unasola parola:MOBBING! Perché ènato il caso? Il tutto è partito perun’intervista non autorizzata dal-la società dove Marchetti espri-meva il suo rammarico per non es-sere passato alla Sampdoria.Ovviamente il Cagliari si è difesoa 360 gradi sostenendo che l’e-sclusione dalle convocazioni è av-venuta per scelta tecnica e nonper altri motivi e che il giocatorenon veniva schierato perché nonmeritava. Dal mio punto di vista,questa posizione appare criticabi-le poiché risulta complicato giu-stificare come il portiere, titolaredella Nazionale ai Mondiali scor-si, sia potuto improvvisamente di-ventare inaffidabile e non riusci-re nemmeno a trovare uno spazioin panchina seduto accanto almassaggiatore. I casi sono due: o la scorsa sta-gione i dirigenti del Cagliari e del-

la Nazionale hanno preso un gros-so abbaglio oppure esiste qualco-sa che meriterebbe una spiega-zione poiché Marchetti non puòessere passato in poco tempo dafenomeno a bidone. Credo che ladifesa di Marchetti abbia condot-to con abilità ogni scelta proces-suale e strategica per ottenere larisoluzione del contratto e consen-tire al giocatore di tornare a gio-care. Ma purtropp, non è riuscitaa “parare” un colpo che nessunosi sarebbe aspettato: uno dei trearbitri del Collegio, quello nomi-nato dal Cagliari si è dimesso sen-za fornire spiegazioni particolari. Poco male, la logica e la normativasportiva avrebbero voluto che il di-missionario fosse sostituito e a ciòavrebbe dovuto provvedere la Lega:invece così non è stato.Ed infatti,secondo il Presidente Be-retta, in assenza di un contratto col-lettivo in vigore, (poiché ancora nonsottoscritto) non sarebbe stato pos-sibile alcun potere di surroga, ov-vero di sostituzione dell’Arbitro.

Il Caso Marchetti: mobbing?

V

dell’Avv. Sabrina RondinelliSpecializzata in diritto dello sport Dottore di ricerca

Fac. Giurisprudenza “La Sapienza” [email protected]

La giustizia sportiva, di recente, ha palesato evidenti segnali di inefficienza che, a mio giudizio, meritano di esser censurati poiché un soggetto che dalla giustizia sportiva, avrebbe dovuto essere tutelato, al contrario, ha rischiato (e rischia) di essere danneggiato.

diritto e rovescio

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A ciò si aggiunga che il CollegioArbitrale, convocato con procedu-ra d’urgenza, avrebbe dovuto pro-nunciarsi entro il giorno 8 Gennaio2011, termine perentorio, decor-so il quale il collegio sarebbe sta-to dichiarato decaduto con la con-seguenza di dover rinnovare tuttoil procedimento. Queste due circostanze ponevanoMarchetti nella impossibilità diavere un giudizio sulla questioneda lui promossa e, in assenza diun accordo con la parte datoriale(ovvero il Cagliari), di liberarsi dal

vincolo contrattuale. Sul punto noncondivido la posizione assunta dal-la Lega di serie A poiché, a miogiudizio, la mancanza di un con-tratto collettivo non può paralizza-re l’operato di un organo negan-do giustizia ad un soggetto checerca ristoro proprio presso quel-la sede. Ritengo invece, che purin assenza di un accordo colletti-vo vigente avrebbe, comunque, po-tuto trovare applicazione il vecchiopatto Lega-Aic del 2005 (cui de-ve esser riferito anche il vecchioregolamento arbitrale), sotto cui

la vigenza è stato sottoscritto ilcontratto tra Marchetti e il Caglia-ri il quale prevede che tali contro-versie siano regolate da arbitrato.Secondo tale interpretazione laLega di serie A avrebbe potuto agi-re in surroga e nominare l’Arbitromancante per consentire la con-clusione del procedimento entro itermini tassativi di cui ho detto inprecedenza.Inoltre non si capisce la diversitàdi trattamento rispetto al casoCassano, normativamente identi-co a quello di Marchetti, dove non-ostante le parole iniziali espres-se dal Presidente di Lega circal’impossibilità di gestire la contro-versia con arbitrato in assenza dicontratto collettivo, questo si è co-munque tenuto e si è svolto rego-larmente. Condivido l’indignazione della di-fesa di Marchetti (Avv.Antonio Con-te), la quale ha attivato un giudi-zio in base a delle norme stabili-te dal vecchio patto sindacale ( eregolamento arbitrale) e sempre

in base a quelle avrebbe dovutoconcludersi il medesimo in baseal principio del tempus regit ac-tum: ovvero il dogma secondo cuivalgono le regole del momento incui il contratto è stato conclusoper evitare pericolosi vuoti di giu-risdizione ma, soprattutto, discu-tibili differenze di trattamento. E’ chiaro che ora Marchetti potreb-be avere come alternativa quelladel ricorso alla giustizia ordinariainnanzi alla quale potrebbero es-ser fatte valere le richieste di risar-cimento del danno anche nei con-fronti di chi ha erroneamente inter-pretato le norme sportive. Quelloche sta succedendo a Marchetti èinaccettabile per un sistema chepretende di esser ispirato al prin-cipio di legalità e che dovrebbe tu-telare la regolarità dei rapporti con-trattuali che, invece, rischiano dirisentire delle inefficienze di unagiustizia sportiva ormai inadegua-ta rispetto all’evoluzione economi-co-finanziaria che il calcio businessha subito negli ultimi anni.

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Il lato oscuro del tennista: il “pessimismo”Nel tennis l’aspetto mentale è di fondamentale importanza, dal momento che certesue caratteristiche lo rendono uno degli sport più logoranti sotto il profilo psicologico

di Andrea Ceccarelli Psicologo dello sport, Psicoterapeuta, Gruppoanalista

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l tennis infatti è un’attività in cui ilgiocatore affronta situazioni semprediverse alle quali deve rispondere ra-pidamente ed in maniera adeguata;uno sport individuale dove il giocato-re è l’unico protagonista e l’unico re-sponsabile del risultato; uno sportche non prevede, durante lo svolgi-mento del match, nè coaching, né ti-me out. Il giocatore è da solo sia nel-l’elaborare la tattica di gioco che nelgestire momenti di sconforto e di dif-ficoltà. Uno sport in cui non esistela possibilità di pareggio: da un matchsi può uscire solo vincitori o vinti edove non esistono limiti di tempo:

non è possibile prevedere quale sa-rà la durata di un incontro, quindi ilgiocatore potrà andare incontro a mo-menti di stanchezza e di calo, sia fi-sico che mentale. Avvertire un pò d’ansia prima delmatch è normale e addirittura posi-tiva per cui bisognerebbe impararead accettarla. L’accettazione dell’e-mozione aiuterà infatti a tenerla sot-to controllo e a considerare l’ansia,in questo caso, come un’alleata piut-tosto che una nemica. Visto che nel-lo sport la tensione aumenta la fre-quenza cardiaca ed il ritmo del respi-ro che spesso diventa veloce ed af-fannato, noi psicologi consigliamospesso questo tipo di training “psi-co-fisico” prima e durante le pausedei match per attenuare la tensione:fare respiri lunghi e regolari mante-nendo lo stesso tempo di inspirazio-ne e di espirazione (conta mental-mente i secondi).Così facendo si agi-sce direttamente sugli effetti fisiolo-gici dell’ansia ed anche sugli effettimentali, tenendo conto che il fattodi contare mentalmente distrae dalpensiero dell’ansia. Questo sempli-ce trucchetto , viene utilizzato spes-so dai grandi campioni del tennis,grazie ad equipe competenti e conl’utilizzo di tecniche di training auto-geno. Ma da indagini sul “campo”,abbiamo appurato che, oltre all’an-sia, il lato oscuro degli sport indivi-duali da tenere maggiormente sotto

controllo è il “pessimismo”, spessolegata ad una bassa autostima e aparti eccessivamente scaramanticheche altro non sono che parti osses-sive, spesso messe in atto con verie propri rituali ( toccare la pallina inun certo modo o le corde della rac-chetta, indossare “oggetti portafor-tuna”, parlare con se stessi in mo-do violento e ipercritico o essere con-vinti che quel giorno l’arbitro, Dio oaltre entità, tifino o ce l’abbiano convoi. Come la psicologia evolutiva ciinsegna, cosi nel tennis le parti re-gressive, aggressive, insicure e pes-simistiche che in quel preciso mo-mento entrano nel bel mezzo delmatch spesso cercano di imposses-sarsi del corpo di un uomo e moltevolte ci riescono. Ricordate le rac-chette rotte dagli improvvisi raptusdi John McEnroe?Questo atteggiamento mentale è, ba-date bene, molto umano, special-mente in uno sport dove ad ogni pun-to accade tutto e il contrario di tut-to. Ma che cosa fa in definitiva unpessimista? Vede sempre una real-tà soggettiva peggiore di quella cheè! E questo, in tutti gli sport (ma an-che nella vita), non porta mai risul-tati.Per questo cercate sempre di ren-dervi conto di cosa pensate in cam-po durante le fasi negative del matche state bene attenti a “pulire” il piùpossibile i vostri pensieri da frasi pes-simistiche.

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psicologia

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progetti presentati dal sindaco Ale-manno si pongono vari obiettivi tracui quello di trasformare Roma inuna città “policentrica”, dove cioèanche le periferie diventino vivibili eattraenti, “luoghi che valga la penadi visitare, in cui valga la pena vive-re”. E’ qui che si inseriscono i pro-getti di demolizione e ricostruzionedi Tor Bella Monaca, il parco dellamusica e dell’arte, i poli di solida-rietà, le eccellenze sanitarie, l’espan-sione verso il mare con il secondopolo turistico e la costruzione di Fiu-micino Due, le nuove metropolitaneoltre alle due già in costruzione. Non

di minore importanza sono i proget-ti per il centro storico: il sottopassodell’Ara Pacis, necessario alla pedo-nalizzazione del Tridente mediceo, ilparcheggio del galoppatoio, il restau-ro del Colosseo.Ma forse la cosa più importantescaturita dalla due giorni degli Sta-ti Generali è il pieno appoggio delGoverno e delle varie parti socia-li come Confindustria, Fiat, ban-che, sindacati, costruttori, allacandidatura di Roma alle Olimpia-di del 2020. La nomina di MarioPescante alla guida del Comitatopromotore è vista in manieraestremamente positiva sia del pre-sidente della Figc Giancarlo Abe-te che lo ritiene una scelta di al-to profilo, sia dal sottosegretarioalla presidenza del Consiglio,Gianni Letta, che si augura la con-vergenza di tutte le forze politicheper una vera collaborazione delleIstituzioni, sia dal presidente delConi, Gianni Petrucci, che ha evi-denziato come i numeri siano dal-la par te della Capitale avendo il73% degli impianti sportivi già rea-lizzati. Lo stesso sindaco Aleman-no ritiene Pescante il migliore pre-sidente possibile per la sua natu-

ra spor tiva e il grande prestigioconquistato negli anni. Pescanteda par te sua ribadisce che unodei requisiti fondamentali per vin-cere è l’unità, senza la quale sa-rà dif ficile andare fino in fondo.Da Alemanno a Petrucci, Provin-cia, Regione e Governo sono pron-ti a dare un contributo determi-nante affinché si realizzi questoimportantissimo obiettivo che nonva visto come un elemento fine ase stesso, ma come un fattore dirilancio e sviluppo attraverso cuiRoma può dare un “grande mes-saggio universale”. Se la candi-datura di Roma venisse accetta-ta, le opere da realizzare sareb-bero comunque molteplici: dallaristrutturazione degli impianti cherisalgono alle Olimpiadi del 1960,alla viabilità, alla costruzione exnovo di più moderne strutture.Il Parco Olimpico, di cui il nuovo Par-co fluviale del Tevere dovrebbe co-stituire l’ossatura, comprenderà va-rie aree dedicate alle diverse disci-pline. Del resto Roma ha un’ottimatradizione per quanto riguarda l’or-ganizzazione di grandi eventi spor-tivi di livello internazionale: la sfida,anche se difficile, è lanciata.

di Pino CapuaConsulente per il Sindaco per le politiche sportive del Comune di Roma

focus

IOlimpiadi 2020: Roma lancia la sua sfida Le due giornate dedicate agli Stati Generali della città di Roma, il 22 e 23 febbraioscorsi, per programmare il futuro della Capitale, vedono aprirsi scenari interessanti

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li Azzurri di Nick Mallett esco-no battuti, ma rialzano la te-sta dopo la debacle di Twic-kenham dominando nella ri-presa gli ospiti, puniti ancorauna volta nel finale da un drop,questa volta di Hook, che per-

mette al Galles di riportarsi oltre-break e di am-ministrare con tranquillità il finale di gara, vanifi-

cando una ripresa trascorsa da Parisse e compa-gni quasi interamente nella metà campo avversa-ria. Davanti al solito, splendido pubblico del Fla-minio l’Italia parte in salita, concedendo al cec-chino Stephen Jones il primo calcio piazzato delmatch al terzo minuto, ma ribalta subito lo scorecon una bella meta di Gonzalo Canale che su unpallone di recupera calcia basso, resiste al con-trasto di un avversario e va a schiacciare in me-

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SABATO 12 MARZO ARRIVA LA FRANCIA

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E’ l’Italia più bella vistanell’RBS 6 Nazioni 2011quella battuta al Flaminiodi Roma dal Galles per16-24 nella terza giornatadel Torneo il 26 febbraio

di Andrea Cimbrico_foto Getty Images/FIR

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rugby[ ]Marzo 2011 ultimo 0k 1:sport club marzo 2011 05/03/11 01:15 Pagina 14

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ta. Altri due minuti ed arriva la prima meta delGalles, con l’ala Stoddart che schiaccia vicino al-la bandiera finalizzando la prima accelerazionedei trequarti avversari. L’Italia torna in attacco,mette pressione e ottiene un calcio con MircoBergamasco, che pareggia 8-8.Sulla ripresa del gioco la difesa italiana si fa ip-notizzare dalla velocità si Shane Williams che at-tira su di sé l’attenzione azzurra e serve il flan-ker Warburton che va in mezzo ai pali per l’8-15.Ancora l’Italia, dopo un’azione insistita, va ad unpasso dalla meta con Alessandro Zanni, ferma-to al di là della linea: Barnes chiede il supportodel TMO, manca l’evidenza del toccato a terra eParisse e compagni devono accontentarsi di uncalcio di punizione di Mirco Bergamasco che ac-corcia sull’11-15. La fase finale del primo tem-po coincide con il miglior momento del Galles,che crea due occasioni importanti, ben contenu-te dalla retroguardia italiana, ma centra i pali conJones sia al trentasettesimo che allo scadere,

andando al riposo sull’11-21. La ripresa vede l’I-talia premere sull’acceleratore, provare a muo-vere palla, lanciare spesso il centro Sgarbi, crea-re punti d’incontro veloci con il mediano di mi-schia Semenzato che si guadagna la palma diRBS 6 Nations man of the match. All’undicesi-mo capitan Parisse fa sognare il Flaminio, met-tendo a segno una meta di forza vicino alla ban-diera per il 16-21: gli Azzurri ci credono, produ-cono molto gioco ma non riescono a finalizzareed al trentatreesimo, su un capovolgimento difronte, Hook centra i pali con un calcio di rimbal-zo che riporta i Dragoni oltre-break. L’Italia, non-ostante il risultato ormai compromesso, chiudein attacco ma il risultato non cambia, 16-24. Ades-so, per gli uomini di Mallett, un ultimo impegnocasalingo al Flaminio di Roma, dove sabato 12marzo arriva la Francia per il derby latino validoper il Trofeo Garibaldi. Poi l'ultima giornata, il 19marzo, porterà gli Azzurri nelle highlands, ospitidella Scozia al Murrayfield di Edinburgo.

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Sei Nazioni 2011Luca d’Ambrosio

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pallanuoto

hristof Innerhofer trascina l’I-talia dello sci sul tetto delmondo e tinge d’azzurro il cie-lo sopra Garmisch-Partenkir-chen, la città tedesca che haospitato, dal 7 al 20 febbraio2011, i Campionati del Mon-

do di sci alpino. Il finanziere di Gais (BZ), en-tra nella storia dello sci alpino italiano chiuden-do la rassegna iridata con ben tre medaglie alcollo. Tre medaglie in tre gare, come il solo Ze-

no Colò, nel lontano mondiale di Aspen 1950,riuscì a fare. Tre medaglie di tre colori e sapo-ri diversi. La prima, la più bella, è arrivata nelsupergigante, gara nella quale Christof, da og-gi soprannominato “Winnerhofer”, ha letteral-mente annichilito i rivali mettendoli tutti in filagrazie ad una superprestazione che ha davve-ro il sapore del capolavoro e che riscatta un’o-paca stagione di Coppa del Mondo, nella qua-le erano arrivati una sfilza di piazzamenti, manessuna vittoria. Il trionfo di Innerhofer nel su-

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INNERHOFERNELLA STORIA

di Gianni Boninsegna

Lo sciatore altoatesino eguaglia il mito Zeno Colò econquista tre medaglie: un oro, un argento ed un bronzoai Campionati del Mondo di Garmisch-Partenkirchen

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pergigante arriva su una pista, la “Kandahar”,difficilissima, ghiacciata, con un’infinità di av-vallamenti e passaggi-trabocchetto che ha man-dato in “tilt” molti dei favoriti e “out” oltre 30concorrenti. Ma non lui, non il 26enne delleFiamme Gialle, che compie una gara perfettadisegnando traiettorie impossibili per tutti glialtri, anche sui lunghi tratti di piano nei quali,in passato, pagava spesso pegno al cronome-tro. L’azzurro ci ha messo il cuore, dove le sca-nalature del terreno facevano sbattere perico-losamente gli sci dei suoi rivali, Innerhofer èpassato come su due binari, stabile, sicuro…ve-loce. Alla fine i distacchi inflitti agli avversarisono consistenti. Il secondo, l’austriaco Han-nes Reichelt, ha chiuso a 60 centesimi, il croa-to Ivica Kostelic, terzo, a 72. Tutti gli altri con-correnti sono ad oltre un secondo, una prova

che non ammette discussioni. “Alla partenzaero carico – racconta Christof – volevo dimo-strare a tutti il mio valore. Mi sono detto: il Mon-diale arriva una volta ogni due anni, se voglioarrivare sul podio devo rischiare”. Detto, fatto.Poco spazio, però, per i festeggiamenti di que-sto incredibile risultato, che arriva quattro an-ni dopo il titolo vinto ad Åre, in Svezia, dal suoconterraneo Patrick Staudacher. La discesa li-bera è già dietro l’angolo e le prove cronome-trate dimostrano che Innerhofer, anche stavol-ta, vuol fare sul serio. Nonostante la febbreche lo aveva colpito nelle ore precedenti la par-tenza, ed una pista completamente diversa ri-spetto al giorno del trionfo a causa delle altetemperature, Innerhofer ha dimostrato, se an-cora ve ne fosse bisogno, tutta la sua classesciando con estrema precisione e scioltezza

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Tre medaglie in tre gare, di trecolori e sapori diversi. Laprima, la più bella, è arrivatanel supergigante, gara nellaquale Christof, da oggisoprannominato “Winnerhofer”,ha letteralmente annichilito irivali mettendoli tutti in filagrazie ad una superprestazioneche ha davvero il sapore del capolavoro

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cover[ ]su di un tracciato reso difficile, e a lui menoadatto, dalla neve molle, quasi primaverile, cherichiedeva grande sensibilità nel dosare la for-za da imprimere sulle lamine. Una forza, fisicae mentale, che l’ha portato alla conquista del-la medaglia di bronzo, con l’oro che è andatoal collo del canadese Erick Guay e l’argento al-lo svizzero Didier Cuche. Due medaglie, un oroed un bronzo, sono già al collo di Innerhofer, ilrecord del mitico Zeno Colò è nel mirino. La su-percombinata è l’ultima occasione per tentaredi eguagliare il “Maestro dell’Abetone”. E Chri-stof sfodera un’altra superprestazione. Dopoaver chiuso la prima parte di gara, ovvero la di-scesa libera, al terzo posto, Innerhofer scalaun gradino del podio nella decisiva manche fra

i pali stretti e va a chiudere alle spalle del nor-vegese Aksel-Lund Svindal, che lo ha staccatodi oltre un secondo, e davanti al compagno dinazionale (e di camera) Peter Fill, che conqui-sta uno splendido bronzo. L’opera è compiuta.Le tre medaglie sono in cassaforte, ora a “Win-nerhofer” non resta che prendere fiato. Il cam-pione senza freni sogna già altri traguardi. “Qui a Garmisch mi vogliono adottare, non vo-gliono che vada più via", racconta Innerhofernella sala stampa dopo la conquista della ter-za medaglia Mondiale. Christof è un campionis-simo sugli sci, ma anche in simpatia: duranteil Mondiale, tra un trionfo e l'altro, il finanzierealtoatesino ha girato diversi locali. Tutti voleva-no festeggiare con questo atleta, agile sulle pi-

ste così come con la lingua, capace di passaredall'italiano al tedesco all'inglese senza proble-mi, idolo delle ragazze per la sua avvenenza. Labattuta più fulminante, nel giorno in cui arrival'argento in supercombinata, Innerhofer l'ha ri-servata al suo grande amico Peter Fill, bronzo,e con lui sul podio per la doppietta italiana. "Pe-ter ed io siamo in camera insieme ed andiamod'accordo. Parliamo di sci, di linee da seguire,di tattica. Lui ha molta esperienza ed è un gran-de. Sono felicissimo per questa sua medagliae perchè siamo insieme sul podio. Peter se lamerita, ha avuto un periodo difficile a causa del-la malattia di suo padre». «Siamo diversi - ag-giunge -. Io sono più estroverso. Lui è più serioe preciso. Tiene anche più in ordine la camera”

Peter Fill, Dominik Paris, Werner Heel e Christof Innerhofer

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hockey su ghiaccio è una di-sciplina affascinante, anchese non molto conosciuta in Ita-lia, specialmente a Roma edin tutto il Centro Sud.I più la associano alla NHL, ilcampionato di hockey statuni-

tense, molto seguito ed apprezzato negli Sta-tes per la sua elevata spettacolarità. La NHLè conosciuta in Italia soprattutto grazie agliincontri trasmessi sulle emittenti televisive a

pagamento ed ai numerosi film di produzioneamericana dove vi sono scene girate duranteincontri di hockey. I più giovani inoltre negliultimi anni sono entrati in contatto con que-sta realtà grazie anche ai numerosi videogio-chi venduti in Italia, che hanno riscosso unsuccesso in termini di vendite decisamentemaggiore alla reale diffusione della pratica diquesto sport nel nostro Paese.In Italia esiste un campionato di hockey sughiaccio molto agguerrito e combattuto, che

vede squadre, provenienti anche da piccoli pae-si dell’arco alpino, competere per il titolo, se-guite in maniera calda e sentita dalla propriacittadinanza, la quale vede questi incontri co-me una manifestazione della propria identitàQuesto spor t viene giocato su una super fi-cie ghiacciata artificiale di 60m x 30m, all’in-terno dei cosiddetti Palazzi del Ghiaccio. Lesquadre sono composte di 22 giocatori (2portieri) dei quali 1 portiere e 5 giocatori (2difensori e 3 attaccanti) sono sul ghiaccio

In vista delle finali scudetto, previste per fine marzo, abbiamo realizzato una panoramicasu uno sport conosciuto dai più come disciplina tipicamente americana, ma che gode diun seguito importante anche nel nostro Paese.

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UNA DISCIPLINA SENTITA ANCHE IN ITALIA

di Lorenzo Arduini

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HOCKEY SU GHIACCIO

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contemporaneamente. Le sostituzioni, contra-riamente alla stragrande maggioranza degli al-tri sport di squadra, sono molto frequenti, inmedia una ogni 40 secondi, e vengono effet-tuate senza interruzioni di gioco. Le penalità colpiscono i giocatori autori di de-terminati falli ed infrazioni, i quali vengono al-lontanati dal ghiaccio per un tempo che variaa seconda dell’infrazione commessa. La squa-dra che le subisce rimane di conseguenza ininferiorità numerica in quell’arco di tempo. L’incontro si gioca con un dischetto di gommadel peso di circa 170 grammi ed i minuti di gio-co (effettivi) sono 60, divisi in tre tempi di 20minuti ciascuno. In caso di pareggio l’overtimeè di 5 minuti in stagione regolare, 10 nei pla-yoff e gli eventuali rigori sono 3 per parte.Le zone di maggior diffusione di questo sportin Italia sono l'Alto Adige, il Veneto, la Lom-bardia ed il Piemonte, sia a livello di campio-nati maggiori che a livello di pratica giovani-le, e spesso le squadre, come accennato so-pra, godono di un discreto seguito in terminidi tifosi, anche in trasferta, e sono presentistoriche rivalità, perlopiù campanilistiche, cheperò mai sfociano in episodi di violenza. Nelcampionato di serie A di quest’anno le riva-lità storiche riguardano i derby dell'Alto Adi-ge (Bolzano, Val Pusteria, Ritten) e del Vene-to (Asiago, Alleghe, Cortina). In passato, Bol-zano-Cortina era una gara molto sentita peril blasone delle due squadre.Il campionato di Serie A, le cui finali sono pre-viste per la fine di marzo, è in questa stagio-ne molto interessante ed equilibrato: le fa-

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[ ]hockey

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L’Hockey per i più piccoliI bambini possono iniziare a giocare a hockey attorno ai 6/7 anni di età. I genitori più apprensivipossono magari pensare che possa essere uno sport pericoloso, dove ci sia il rischio di farsimale. Questo non corrisponde alla realtà per due motivi: la lealtà che si insegna fin da piccoli e leprotezioni che si indossano. Ad un bimbo/bimba viene insegnato naturalmente prima a pattinaresul ghiaccio e, successivamente, vengono apprese le regole dell'hockey e la tecnica con cuigiocare. Oltre alla lealtà verso compagni ed avversari, come tutti gli sport di squadra vieneinsegnato a stare in gruppo, si vince e si perde insieme ai compagni.Dimostrazione di correttezza e spirito sportivo è che - anche in Serie A, dove si gioca per vinceree i contatti sono frequenti - al termine della gara le due squadre si stringono la mano sfilandouna di fronte all'altra: una sorta di terzo tempo, esattamente come avviene nel rugby.

hockey[ ]vorite per la vittoria finale possono essere in-dicate in HC Val Pusteria, HC Asiago, HC Bol-zano e SV Ritten Sport. Il campionato è composto da nove squadre, ot-to delle quali si qualificano per i playoff al ter-mine della stagione regolare: quest’ultima, adifferenza di altri sport, primo fra tutti il calcio,consiste in un doppio turno di andata e ritornoed un ulteriore girone di sola andata.Dal punto di vista della tradizione, HC Bolza-no, SG Cor tina e Hockey Milano Rossoblu,quest’ultima ora in A2, sono quelle con allespalle una storia ed un palmares importan-te. La squadra meneghina è l’unica in Italia,per quanto riguarda l’hockey, a provenire dauna grande metropoli come Milano, dove que-sto sport, nonostante la concorrenza con al-tre discipline importanti, prima di tutto il cal-cio, gode di una certa attrattiva.A livello di Squadre Nazionali si disputano i cam-pionati del Mondo ogni anno, a parte negli an-ni nei quali si svolgono le Olimpiadi invernali. Nell’hockey su ghiaccio non c’è un unico cam-pionato del Mondo, come negli altri sport di squa-dra, ma esiste una struttura assimilabile ai cam-pionati nazionali per club. La Nazioni sono infat-ti divise in campionato del Mondo Elite, DivisionI, Division II, Division III, Division IV ed il passag-gio da una categoria all’altra avviene con la for-mula delle promozioni e retrocessioni. L'Italia maschile Senior è attualmente in Divi-sion I: come obiettivi negli ultimi anni c’è la pro-mozione quando si è in Division I e la salvez-za quando si è nell'Elite.L'hockey nel suo complesso ha circa 6800 at-leti tesserati, moderatamente in crescita. Di-versi sono naturalmente i progetti di sviluppo,fra i quali i camp estivi organizzati dalla Fede-razione dagli under 13 agli under 20.

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el mese di febbraio, a Lilleham-mer in Norvegia, cittadina caraall’Italia per i successi ottenutidagli azzurri alle Olimpiadi inver-nali del 1994, altri azzurri, quel-li dello Sci- Orienteering, sonotornati su quelle meravigliose

piste. Una disciplina che si svolge a stretto con-tatto con la natura dove i concorrenti sono arma-ti di mappa e, solo dopo aver individuato tutti ipunti di controllo nel minor tempo possibile, i con-correnti terminano la loro prova.La nazionale italiana arriva all’aeroporto di Osloalle 20:30 in punto. La delegazione, compostada 13 persone, non vede presente Giancarlo Del-

l’Eva, responsabile federale dello Sci-O, che al-l’ultimo ha dovuto rinunciare per motivi famiglia-ri. Gli atleti, per lo più giovani che prenderannoparte al Campionato Mondiale Junior si guarda-no attorno. Per qualcuno è stato anche il primovolo in assoluto, mentre Gabriele Canella ed ilCT Nicolò Corradini sono gli esperti del gruppo.Trasferimento di 4 ore verso Lillehammer e daqui al villaggio di Sjusjøen, il morale è alto non-ostante si sia partiti dal Trentino alle 11. Il primo impatto con il villaggio è ottimo, quasisurreale. Casette di legno proprio a bordo piste.Dalla finestra un paesaggio da fiaba. Collinettebasse, luce fioca ma suggestiva, neve in abbon-danza e a perdita d’occhio.

Gli azzurri alloggiano in 2 casette distinte maadiacenti e separate da una piccola palestracon sauna.Le gare partono con una prova Long, il risulta-to non è buono, ma lo sapevamo. Troppo supe-riori svedesi, norvegesi, finlandesi e russi. Siviene a sapere ad esempio che in Russia ci so-no 1.200 sciatori orientisti, tantissimi e com-petitivi ai massimi livelli. Il vincitore è Staffan Tunis, in pratica sempre apodio in tutta la rassegna. Tra le donne, Hele-ne Söderlund, dietro 2 russe. I nostri sono tut-ti oltre la 15^ posizione per tutta la competizio-ne (tranne un 14° di Alice Ventura in W17) manessuno si meraviglia. Il divario è alto, la rete

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DENTRO LA GARA DILILLEHAMMER

Un viaggio con la Nazionale di Sci-O ai Campionati Europei e Mondiali Junior.di Pietro Illarietti

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di sentieri per noi assolutamente inusuale. Tan-ta motoslitta, scelte ravvicinate, bosco, spin-te di braccia. Il paragone con le gare nostraneè immediato. Piste fin troppo battute, in Italia,molto più grezze invece quelle norvegesi. Corradini osserva tutto con attenzione e fa os-servare agli altri. Scatta fotografie, immortalai particolari che vuol evidenziare e poi raccon-tare ai suoi ragazzi. Qui siamo all’università edobbiamo prendere appunti, è questo che tra-pela dai gesti anche se non sono accompagna-ti da tante parole. 35, è questo il numero che ritorna sovente neidiscorsi del CT, che ricopre un ruolo importan-te pure in seno alla IOF. 35 è il numero di na-zioni che devono aderire per poter ambire allapresenza dello Sci-O alle Olimpiadi invernali.Il programma gare scorre cadenzato ed i nomiche si susseguono sono quelli di Staffan Tunis,Olli-Markus Taivainen, Erik Rost, Peter Arnes-son, Vladimir Barchukov, Helene Söderlund, Ta-tiana Vlasova, Tatyana Kozlova, Polina Malchi-kova, Josefine Engström, Marte Reenaas. I ra-gazzi italiani sono volenterosi ed ora vanno gui-dati. Il CT è ripartito dalle basi ed ora ha in ma-no un gruppo valido. Starà alla sue capacità sa-perlo valorizzare. Gli azzurri rientrano consa-pevoli del gap ma con una preziosa esperien-za nel palmares.

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Londra è una delle realtà più dinamiche del panorama calcisticomondiale, una città che al momento può vantare cinque

formazioni in Premier League (il corrispettivo della nostra serieA) e tre nella Football League Championship (la serie B), alle

quali se ne aggiungono altre quattro nelle serie inferiori

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PROFUMO DI LONDRA

di Marco Trozzi

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en dodici squadre, insom-ma, alcune delle quali fan-no parte dell’élite del cal-cio d’oltremanica e conti-nentale. Da questo punto di vista lacapitale inglese rappresen-

ta un unicum inimitabile anche in considera-zione del fatto che ogni club ha un propriostadio, realtà ben precise con un’identità au-tonoma e indipendente; tifoserie uniche ognu-na con la propria “casa”, elementi che ren-dono quello inglese un modello calcistico dalfascino indiscutibile.

FA PREMIER LEAGUECome detto sono cinque le squadre impegna-te in Premier: Arsenal, Chelsea, Fulham, Tot-tenham Hotspur, West Ham United.

Arsenal Futbool Club – Fondato nel 1886 nelnord di Londra, è uno dei club più antichi ed èattualmente quello che milita da più tempo nel-la massima serie. I gunners, infatti, giocanoininterrottamente in Premier dalla stagione1919-1920. L'Arsenal è la squadra più titola-ta della capitale del Regno Unito e la terza pertrofei vinti in ambito nazionale alle spalle di Li-verpool e Manchester United, essendosi aggiu-dicata nel corso della sua lunga storia 13 cam-pionati nazionali, 10 Coppe d’Inghilterra, 2 Cop-pe di Lega e 12 Supercoppe. In campo euro-peo ha conquistato 1 Coppa delle Coppe, 1Coppa delle Fiere ed è una delle 14 squadreche hanno raggiunto le finali di tutte le princi-pali coppe europee della Uefa: Champions Lea-gue, Coppa Uefa e Coppa delle Coppe, compe-tizione vinta nel 1993-1994. I colori sociali so-no il rosso (maglietta) e bianco (pantaloncini).

La sede del club è stata cambiata più volte. Ini-zialmente la squadra giocava a Woolwich; suc-cessivamente, nel 1913, si spostò ad High-bury. Nel 2006 ha fatto ritorno vicino al luogodi origine trasferendosi all’Emirates Stadium,ad Holloway. Lo stemma è stato modificato ri-petutamente, ma al suo interno è sempre com-parso almeno un cannone. Proprio per questoi giocatori e i tifosi dell’Arsenal sono sopran-nominati Gunners, i "Cannonieri". Nel corso de-gli anni sono sorte profonde rivalità con i so-stenitori di club concittadini, la più rinomata èquella con il Tottenham, con i quali i Gunnersgiocano il North London derby.

Chelsea Futbool Club - Fondata nel 1905 è lasquadra londinese che vanta insieme al Totten-ham Hotspur il maggior numero di successi alivello internazionale. Ha trascorso nella prima

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divisione la maggior parte della propria storia.Fin dalla fondazione disputa le partite casalin-ghe allo Stamford Bridge, impianto situato nelquartiere di Fulham, nell’ovest di Londra. I Blueshanno conosciuto due epoche di successi: laprima dagli anni ‘60 ai primi anni ‘70 e la se-conda dalla fine degli anni ‘90 ai giorni nostri.Nel suo palmarès figurano 4 titoli nazionali, 6FA Cup, 4 Coppe di Lega, 2 Coppe delle Cop-pe e 1 Supercoppa europea. I suoi sostenito-ri non vivono rivalità molto accese anche se lamaggiore è quella con i vicini dell’Arsenal, se-guita da quelle con Fulham e Tottenham Hot-spur. Nel Chelsea, allenato attualmente da Car-lo Ancelotti, molti sono stati i calciatori italia-ni che hanno scritto pagine importanti dellastoria del club. Nella stagione ‘96-‘97 Rober-to Di Matteo, Gianluca Vialli e Gianfranco Zolasono approdati al Chelsea dove hanno parte-cipato alla “rivoluzione” e alla rinascita sporti-va del club di Londra. Lì, infatti, hanno vintotrofei nazionali e internazionali (FA Cup, Coppadelle Coppe e Coppa Uefa), ma quello che piùconta è che sono diventati veri e propri idoli deitifosi, lasciando un segno indelebile nella sto-ria del club. Vialli, ad esempio, nel 1998 ha as-sunto il doppio ruolo di giocatore allenatore,ma è sicuramente Gianfranco Zola ad esserestato il più amato dal popolo di Stamford Brid-ge: nominato calciatore inglese dell’anno nel1997, migliore giocatore del Chelsea (1997 e2003), miglior realizzatore dei Blues (1999 e2003), a “Magic Box” è stata anche riconosciu-ta l’onorificenza di Ufficiale dell’Impero Britan-nico nel 2004. Come se non bastassero que-sti riconoscimenti, il giocatore sardo fa partedegli undici giocatori del secolo del Chelsea e,dal 2006, della English Football Hall of Fame.

Fulham Football Club - È la più vecchia tra lesquadre dell’area di Londra, dato che la suanascita risale al 1879. Il club ha trascorso sva-riate stagioni nella serie B durante gli anni ‘60.Nel 1975 ha disputato la finale di FA Cup perla prima e, fino ad ora, unica volta. Nell’esta-te del 1997 il club è stato acquistato dal mi-liardario di origine egiziana Mohamed Al-Fayed.Con l’acquisto da parte di Al-Fayed la squadraè risalita dalle serie inferiori fino ad esordirenel 2001 in Premier League. Nella stagionescorsa ha raggiunto la sua prima finale in unacompetizione europea, giocando l’ultimo attodell’Europa League contro l’Atlético Madrid adAmburgo. Il Fulham gioca dal 1896 al CravenCottage, stadio che sorge nell’omonimo quar-tiere a sud-ovest di Londra, sulle rive del Tami-gi. I giocatori del Fulham sono soprannomina-ti Cottagers proprio dal nome del loro storico

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stadio, mentre i colori sociali sono il bianco eil nero. Come detto, anche lo stadio del Chel-sea si trova a Fulham ed è proprio questo ilmotivo principale di una rivalità tra i due clubche dà origine al West London Derby.

Tottenham Hotspur Football Club – Il club hala sede nell’omonimo quartiere di Londra edisputa le partite interne al White Hart Lane.I calciatori sono conosciuti come Spurs e ilmotto del club è “Audere est Facere”, “Osa-re è fare”. Il Tottenham è da sempre una del-le squadre inglesi più importanti e una di quel-le più sostenute oltremanica. Nella stagione1960-1961 diventò la prima squadra del XXsecolo a conquistare il double, vincendo FACup e Premier League e raggiungendo il re-cord di 115 gol segnati. Due anni dopo il pri-mo trofeo europeo vinto, la Coppa delle Cop-pe 1962-1963, il Tottenham è diventata la pri-ma compagine inglese capace di vincere unacompetizione continentale. In ambito europeoha vinto anche 2 Coppe Uefa (1971-1972,1983-1984). In totale sono 2 i titoli naziona-li e 8 le FA Cup conquistate.

West Ham United Football Club – La societàsi trova nel distretto londinese di West Ham,disputa gli incontri casalinghi nel Boleyn Ground,stadio chiamato Upton Park dal nome della zo-na in cui sorge. Giocatori e sostenitori del clubsono soprannominati “Hammers” (dai martel-li incrociati che ne costituiscono lo stemma uf-ficiale) e il club “l’Accademia del Football” (pervia della grande tradizione del suo settore gio-vanile), ma i tifosi preferiscono riferirsi allasquadra con il soprannome di Irons, poiché inorigine la squadra si chiamava Thames IronWorks F.C. Pur non essendo mai stato un clubdi primo piano nel calcio inglese è comunquerimasto per la maggior parte della sua storianella massima serie ed è stato capace di vin-cere la FA Cup nel 1964, 1975, 1980 e la Cop-pa delle Coppe nel 1964-1965, arrivando a dis-putare la finale di questa competizione anchenel 1975-1976.

FOOTBALL LEAGUE CHAMPIONSHIPCrystal Palace – Fondato nel 1905, milita nel-la serie B inglese. Il club ha come colori socia-li il rosso e il blu. Il suo nome è ispirato al cen-tro sportivo situato nel celebre palazzo di cri-stallo londinese dove spesso si ritrovava lasquadra. Nella sua storia ha raggiunto i miglio-ri risultati all'inizio degli anni ‘90, guidata in at-tacco da Ian Wright, con la finale di FA Cup del1990 e il terzo posto in campionato nel 1991.I colori della società sono il rosso e il blu co-me l’Aston Villa, perchè alla fondazione delclub ha contribuito Edmund Goodman, un im-piegato proprio dell’Aston Villa. Goodman si in-caricò del settore finanziario della società e

possedette il club dal 1907 al 1925. Il Millwallè la squadra con la sede più vicina a quella delPalace (8 km) ed è per questo che la rivalitàtra le due società è molto accesa.

Millwall Rovers – Società calcistica del Sud-Estdi Londra, il Millwall gioca nel New Den Stadiumdi Bermondsey, nel borgo di Southwark. Il so-prannome di giocatori e tifosi è The Lions (I Leo-ni) anche se originariamente erano sopranno-minati The Dockers, in riferimento all’origineportuale della squadra (la zona sud-est di Lon-dra era sede di molte banchine portuali). ll Mill-wall Rovers fu fondato dai lavoratori della J.T.Morton nell’East End di Londra, precisamentesull’Isle of Dogs nel 1885. La J.T. Morton eraproprietà dello scozzese James Morton, il qua-le aprì la sua fabbrica nel 1870, attirando ma-nodopera da tutto il Paese, inclusa la costaorientale della Scozia. Il gruppo di operai chefondò il Millwall, infatti, era in maggioranza scoz-zese. Nel 1889 il club fu ribattezzato MillwallAthletic (poi nel nel 1985 cambiò denominazio-ne in Millwall Football & Athletic Company Limi-ted) e da allora ha trascorso la maggior partedella propria storia nelle divisioni inferiori all’at-tuale Premier League in cui militò per sole duestagioni nel 1988-1989 e nel 1989-1990. Ilquartiere di appartenenza del Millwall era unadelle zone più povere e problematiche di Lon-dra: zona di portuali, manovali, working class.Questo clima sociale fece sì che i tifosi del Mill-wall F.C. fossero tra i più violenti d’Inghilterra:il loro gruppo hooligan, i Millwall Bushwackers,è uno dei più famosi di tutta la storia hooliganinglese ed europea. Le più accese rivalità dei

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tifosi del Millwall sono quelle con il West Ham,squadra situata sulla sponda opposta del Ta-migi (la rivalità calcistica si è sovrapposta allapreesistente rivalità territoriale data la vicinan-za delle due zone) e con il Crystal Palace.

Queens Park Rangers - Il club ha sede a Lof-tus Road, nel borgo londinese di Hammer-smith e Fulham. I rivali più prossimi del QPRsono Chelsea e Fulham perché provenientidal loro stesso quartiere. Non si conosce conprecisione la data di fondazione della squa-dra. Lo stemma recita 1882, ma è più faci-le ipotizzare che il team sia nato nel 1885 onel 1886, a seguito della fusione tra St. Ju-de e Christchurch Rangers. Il nome di QueensPark Rangers venne adottato dal 1887 per-chè la maggior parte dei giocatori provenivadal quartiere londinese noto come Queen'sPark. Nel 1926 adottò gli attuali colori socia-li: bianco e blu. Durante la stagione 2007-08 la squadra furilevata da Flavio Briatore, all’epoca mana-ger della scuderia automobilistica della Re-nault F1 e da Bernie Ecclestone patron del-la Formula 1 che promisero gli investimentinecessari per riportare la squadra in massi-ma divisione. Le cose però non andarono come previsto: inumerosi cambi di allenatore, il crollo verti-cale dei risultati della squadra e una sempremaggiore contestazione dei tifosi portaronoBriatore a rassegnare le dimissioni dal ruo-lo di presidente della società. Contempora-neamente a quell’annuncio, venne reso no-to che la famiglia dell’indiano Lakshmi Mit-tal avrebbe aumentato la propria partecipa-zione nel pacchetto azionario del club (Bria-tore ed Ecclestone ne rimasero azionisti) eche il nuovo presidente della QPR HoldingLtd. sarebbe stato l’indiano Ishan Saksena,mentre l’italiano Gianni Paladini assunse ilruolo di presidente dei QPR FC. Il primo attodella nuova dirigenza fu quello di ingaggiareNeil Warnock in veste di allenatore. Il QPRconcluse il campionato al 13° posto otten-tendo la salvezza ben prima della fine del tor-neo e quella fu anche l’ultima stagione del-l’era Briatore che si concluse così nel 2010con un bilancio di tre salvezze in altrettanticampionati con 10 diversi allenatori.

FOOTBALL LEAGUE 1Le quattro formazioni londinesi che militanonella Football League 1 (la nostra serie C)sono il Leyton Orient Football Club, il Charl-ton Athletic Football Club, il Brentford Foot-ball Club e il Watford.

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Gli otto club londinesi militanti in PREMIER LEAGUEe FOOTBALL LEAGUE CHAMPIONSHIPArsenalSquadra della zona Nord LondraColori sociali: bianco e rosso.Soprannome: Gunners, in italiano i“Cannonieri”, che richiama il cannonepresente nel logo.Stadio: Emirates StadiumDerby: North London derby col Tottenham,con il quale i Gunners giocano il. Inno: Good old Arsenal.

ChelseaSquadra della zona Ovest LondraColori sociali: bluSoprannome: i Blues per via dei colori sociali o,più anticamente, The Pensioners (I Pensionati),per via del vecchio stemma.Stadio: Stamford BridgeDerby: West London Derby con il Fulham.Inno: Blue is the color.

FulhamSquadra della zona sud ovest di Londra, Colori sociali: bianco e nero.Soprannome: Cottagers, che deriva dal nomedello stadio.Stadio: Craven CottageDerby: West London Derby con il Chelsea,considerando anche che lo stadio dei Blues sitrova proprio a Fulham. Inno: Viva El Fulham.

TottenhamSquadra della zona nord di Londra.Colori sociali: bianco – blu.Soprannome: gli Spurs.Stadio: White Hart LaneDerby: North London derby con l’ArsenalInno: If yer know yer history.

West Ham United F.CSquadra della zona est di Londra,.Colori sociali: azzurro cielo.Soprannome: Hammers (dai martelli incrociatiche ne costituiscono lo stemma ufficiale).Stadio: Upton ParkDerby: con il Millwall.Inno: I'm Forever Blowing Bubbles.

MillwallSquadra della zona sud est.Colori sociali: blu- bianco.Soprannome: The Lions (I Leoni) anche seoriginariamente erano soprannominati TheDockers, in riferimento all'origine portuale della squadra.Stadio: New Den StadiumDerby: con il West Ham, situata sulla spondaopposta del Tamigi. Inno: Let 'Em Come.

Crystal PalaceClub della zona sud Londra, è nato nel 1905. Colori sociali: rosso blu.Soprannome: The Eagles (le aquile).Stadio: Selhurst ParkLa rivalità cittadina più accesa è con il Millwall,la cui sede dista solo 8 km da quella delCrystal Palace. Inno: Glad All Over.

Queens Park RangersSquadra della zona ovest di Londra, Colori sociali: bianco blu.Soprannome: gli Hoops (cerchi).Stadio: Loftus RoadDerby: con il Chelsea e Fulham perché

provenienti dal loro stesso quartiere.Inno: Pigbag

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’attività del cronometrista nonè conosciuta nei dettagli dal-la maggior parte delle perso-ne, anche tra coloro che ama-no lo sport.I più ritengono infatti che cro-nometrare una gara consista

semplicemente nel premere un pulsante al-la partenza, per dare inizio alla misurazionedel tempo, e un altro all’arrivo.La realtà però è ben diversa, il lavoro del cro-nometrista infatti è molto differenziato, richie-de determinate competenze tecniche e nondipende quindi solo dalla tempestività con laquale si preme un pulsante.Abbiamo parlato di tutto questo con il Presi-dente della Federazione Italiana Cronometri-sti Gianfranco Ravà, in carica dal 2009.

“La Federazione Italiana Cronometristi è natanel 1921 e attualmente siamo riconosciuti dalCONI quale unico ente incaricato di cronome-trare gare sportive in Italia. Nel 2009 poi è ar-rivato anche il riconoscimento da parte del CIPper quanto concerne le manifestazioni che co-involgono atleti diversamente abili”.

Come siete organizzati sul territorio?“In ogni regione è presente un Comitato Re-gionale e in ogni provincia un Delegato. I no-stri affiliati sono associazioni, che in totalesono 108 distribuite in tutte le province ita-liane. In tutto in Italia abbiamo circa 5,500cronometristi tesserati”.

Su quante discipline sportive lavorate?“Le discipline sportive che cronometriamo so-

no 35, oltre ad una serie di manifestazioni a li-vello locale, come per esempio il Palio di Sie-na. Infine prestiamo la nostra attività anche peruna serie di attività di tipo istituzionale, comei concorsi indetti per accedere nei Gruppi spor-tivi di Carabinieri e Guardia di Finanza”.

Come si diventa cronometrista?“Le categorie dei cronometristi vanno dai 16anni di età fino ai 55. Gli aspiranti devonoseguire dei corsi di formazione gratuiti orga-nizzati da noi: si tratta di 8 – 10 lezioni nel-le quali vengono insegnati i regolamenti deivari spor t, il funzionamento delle apparec-chiature utilizzate e le procedure di gara. Do-po questo corso vi è il primo contatto con ilcampo di gara, dove gli aspiranti affiancanogli ufficiali durante le manifestazioni”.

L

FIGURA E ATTIVITÀ DEICRONOMETRISTIAbbiamo incontrato Gianfranco Ravà, Presidente della FederazioneItaliana Cronometristi, che ci ha descritto i ruoli di chi misura il tempodelle gare. All’insegna dell’alta tecnologiadi Lorenzo Arduini

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Sono necessarie competenze differenti dasport a sport?“I nostri cronometristi hanno la competenzaper lavorare su tutti gli sport, anche se alcu-ni si specializzano, con l’aumentare dell’e-sperienza, su determinate discipline. In ognimodo nei corsi di formazione vengono inse-gnati i regolamenti di tutti gli sport che ne-cessitano di una misurazione del tempo, diconseguenza un cronometrista può passaretranquillamente da uno sport ad un altro”.

Da dove nasce a suo giudizio la passione e lamotivazione per diventare un cronometrista?“E’ essenziale naturalmente prima di tutto lapassione per lo sport. La nostra Federazione è l’unica che consenteai propri tesserati di fornire la propria presta-zione al servizio di svariate discipline sportive. In secondo luogo è necessaria anche unapassione per le nuove tecnologie: mentre tem-po fa la mansione del cronometrista era so-lamente quella di gestore del cronometro, og-gi sono necessarie conoscenze su attrezza-ture di elevata tecnologia, con funzionalitàspecifiche, spesso strutturate diversamentea seconda dello sport che viene cronometrato”.

Quindi i vostri tesserati hanno anche altre

mansioni oltre alla misurazione del tempo.“Sì, con il passare degli anni ci sono stati deglisviluppi nella nostra attività, che ora comprendeanche l’elaborazione dei dati, la trasmissione diclassifiche e punteggi in via elettronica, per arri-vare alla gestione della grafica nelle riprese te-levisive: in quest’ultimo ambito curiamo le pre-sentazioni delle gare, i titoli, i risultati ed i con-tributi di videografica. Inoltre allestiamo i campidi gara con tutte le apparecchiature necessarie,per esempio sistemi di FinishLynx, transponder,cronometri scriventi e fotocellule, tabelloni e mo-nitor per la visualizzazione dei risultati, disposi-tivi wireless per la trasmissione dei dati e stazio-ni grafiche digitali per la messa in onda su TV.Svolgiamo tutte queste attività per veicolare unabuona immagine all’esterno e per soddisfare tut-te le richieste dei nostri committenti”.

In che modo incentivate a provare a crono-metrare le gare?“Le associazioni portano avanti attività promo-zionali a livello locale, mentre a livello centra-le studiamo progetti che possano favorire l’av-vicinamento alla nostra pratica. Per esempio,per quanto riguarda i giovani, in occasione del-le Finali dei Giochi Sportivi Studenteschi, fac-ciamo cronometrare le gare a rotazione ai ra-gazzi che non sono impegnati in quel momen-

to, anche per far crescere in loro il senso di re-sponsabilità. In tutti gli eventi più importanti,poi, mettiamo in mostra le nostre apparecchia-ture ed invitiamo i ragazzi a provarle”.

Come viene vissuto il senso delle responsa-bilità da parte di chi misura il tempo?“Il senso di responsabilità è sempre stata l’an-sia e la preoccupazione di ogni cronometrista.Negli anni passati, con i sistemi di cronometrag-gio manuali, l’eventualità di sbagliare era mag-giore, mentre oggi le apparecchiature elettroni-che hanno fatto calare questa possibilità. Natu-ralmente uno dei nostri obiettivi è quello di met-tere i nostri cronometristi nelle condizioni di nonsbagliare, mettendo a loro disposizione apparec-chiature sempre più sofisticate”.

Per concludere mi sa fornire un profilo dei cro-nometristi?“Non sempre chi cronometra ha praticato sporta livello agonistico, spesso si tratta di un aman-te dello sport che però non ha avuto la possibi-lità di viverlo nelle vesti di atleta. La convenzio-ne con il CIP mira, tra le altre cose, ad avvicina-re alla nostra realtà soggetti diversamente abiliche possono recitare in questo modo un ruoloimportante nel mondo dello sport anche senzapraticarlo direttamente”.

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cronometristi[ ]

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Tutti i tempi e le classifiche delle garedove la Federazione ItalianaCronometristi presta servizio dicronometraggio ufficiale sono consultabilisu www.ficr.it.

• Atletica su pista e su strada, marcia e maratona

• Nuoto in vasca e in acque libere,Nuoto pinnato

• Canoa, Kayak e Canottaggio• Ciclismo su pista e su strada• Enduro, Motociclismo e

Motocross, Minimoto, Motoslitte, Moto d'epoca,

• Raid TT, Trial, Velocità in salita e in circuito

• Rally, Kart e Velocità auto in salitae in circuito, Quad, Fuoristrada,

• Autoslalom, Corse di regolarità auto e moto storiche e moderne

• Sci alpino, Sci nordico e Snowboard, Biathlon, Slittino

• Sport equestri: Completo, Saltoa ostacoli, Endurance e Dressage

• Pugilato• Triathlon• Pallamano• Motonautica• Pentatlon• Ginnastica• Pattinaggio• Hockey velocità• Skiroll• Short Track

LE DISCIPLINE SPORTIVESEGUITE DALLA FICR

cronometristi[ ]

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• 21 Comitati Regionali • 108 Associazioni• 5.500 cronometristi• 30.000 manifestazioni

sportive seguite all’anno

I NUMERI DELLA FICR

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utte le strade portano a Roma.Anche quest’anno.È ormai tutto pronto infatti perla corsa più attesa della capi-tale, la 17^ edizione della Ma-ratona di Roma in programmail prossimo 20 marzo.

Quest’anno l’obiettivo degli organizzatori èbattere il record di iscrizioni, che attualmen-te è di 15.346 maratoneti, edizione 2010 del-la Maratona. Una corsa da sogno, che attra-versa le strade simbolo della città eterna eche vedrà il centro della città trasformarsi inun'isola pedonale animata da concerti, spet-tacoli e per formance eterogenee. Tutti uniti, atleti più allenati, ma anche comu-ni cittadini, amici, compagni di scuola e fa-miliari che correranno insieme per una gior-nata davvero memorabile.E già, perché la Maratona non è solo una ga-ra per i grandi sportivi. Come da tradizione,infatti, anche quest’anno ci sarà ROMAFUN -"La Stracittadina", la prova non competitivadi 4km aperta a tutti.Una gara che avrà il suo villaggio con il Roma-Fun Village, allestito all'arrivo della Stracitta-dina all'interno del parco del Colle Oppio, aper-to al pubblico e completamente gratuito.

T

maratona[ ]

MARATONA DI ROMA 2011 MOLTO PIÙ DI UNA CORSA

Il prossimo 20 marzo sicorrerà la 17^ edizionedella corsa capitolina. Unpercorso emozionante ericco di storia tra le viepiù belle della capitale.Grandi atleti e gentecomune. Con la simpatiadi Pipa, la nuova mascottedella gara. di Valentina Altavilla_Foto D’Annibale

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Qui sarà possibile degustare i prodotti offer-ti dai partner della Maratona di Roma o as-sistere alle numerose esibizioni che anima-no il parco, dalle attività sportive a quelle lu-dico-ricreative. Ma non solo. Verrà allestito anche il "Marathon Village", aper-to dal 17 al 19 marzo, presso il Palazzo deiCongressi all’Eur, dove sarà possibile visitarestand, assistere a concerti e spettacoli, ai con-vegni nell'area Media, praticare sport e pren-dere parte alla festa dell'intrattenimento. Perquanto riguarda invece gli atleti in gara, sono

già molti i nomi di re e regine del running cheprenderanno parte alla maratona. Tra questi, in campo maschile, due atleti da2:06. Si tratta dei keniani Teimet Sylvester Ki-meli (nato il 4 luglio 1984) e di David KipkorirMandago (nato il 21 giugno 1978).Tra le donne, confermata la presenza di Ro-salba Console, azzurra di maratona con un per-sonal best di 2:26.45.Al via anche l’etiope Firehiwot Dado (nata il 9 gen-naio 1984), l’unica capace di vincere due volte-la 42 chilometri capitolina (nel 2009 e 2010).

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Le maratone più importantid’Italia del 2011(42,195 Km)

• 8^ Maratona di Treviso, 27/03

• 11^ Maratona di Milano, 10/04

• 24^ Maratona d’Italia Enzo Ferrari,

Carpi (MO), 9/10

• 26^ Maratona di Venezia, 23/10

• 25^ Maratona di Torino, 13/11

• 27^ Maratona di Firenze, 27/11

• 16^ Maratona di Reggio Emilia, 11/12

Le mezze maratone piùimportanti d’Italia del 2011(20,097 km)

• Maratonina delle Due Perle, Liguria, 6 febbraio

• RomaOstia, Lazio, 27 febbraio

• Lago Maggiore Half Marathon, Piemonte, 6/03

• Stramilano, Lombardia, 27/03

• Vivicittà Half Marathon Firenze, Toscana, 3/04

• Mezza MAratona di Genova, Liguria, 7/04

• Maratonina del Levante, Puglia, 1/05

• Moonlight Half Marathon, Veneto, 22/05

• Run Tune Up, Bologna, 4/09

• Mezza d Monza,Lombardia, 18/09

• Gardaland Half Marathon, Veneto, 2/10

• Salento Half Marathon, Puglia, 6/11

• Fiumicino Half Marathon, Lazio, 13/11

• Garda Trentino Half Marathon, Trentino, 13/11

• Invernalissima, Umbria, 18/12

Pipa, il simbolo della Maratona di Roma 2011Chi l’ha detto che la maratona non fa per un ippopotamo? Non certo per Pipa, ilnuovo simbolo della Maratona di Roma 2011. Grazie infatti ad una partnership con ilBioparco, Pipa è stata adottata dalla Maratona di Roma. Si tratta di un giovane ippopotamo anfibio femmina di cinque anni, nata il 1° maggiodel 2006 allo Zoo di Valencia, da cui è arrivata poco più di un anno fa.Perché proprio un ippopotamo, vi chiederete. Il motivo della scelta di Pipa è quello dispronare le persone, anche quelle “grosse, lente e pigre” a fare movimento. Unascelta, dunque, più che salutare.Già perché l’ippopotamo, il terzo mammifero terrestre più grande del mondo, è dasempre associato alle persone “grosse” e dai movimenti goffi e lenti.Tuttavia, nonostante la mole e la curiosa struttura corporea, l’ippopotamo èpiuttosto agile e veloce tanto che in caso di necessità può raggiungere la velocità di30 km/h. Ovviamente anche Pipa, come tutti, avrà il suo personalissimo pettorale,colorato di rosa naturalmente.

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omenica 20 marzo si terrà, co-me ogni anno ad inizio primave-ra, la Maratona di Roma, la ga-ra podistica di gran lunga piùimportante in Italia, giunta que-st’anno alla 17^ edizione. Come ogni anno sono tanti gli

eventi collaterali organizzati, a partire dalla Ro-ma Fun “La Stracittadina”.L’iniziativa che chi scrive voleva approfondire èil Progetto Charity che quest’anno sta prenden-do piede con un successo sempre maggiore: sitratta di un’iniziativa nata nelle Maratone del mon-do anglosassone che incentiva i numerosi atletiche scelgono di correre la propria gara racco-gliendo fondi per buone cause.Le charity sono associazioni che raccolgono fon-di per una determinata causa, come per esem-

pio la ricerca sul cancro, il sostegno ai bambinibisognosi, ai disabili o ai sordomuti.Il prossimo 20 marzo parteciperanno alla Ma-ratona migliaia di sostenitori delle associazio-ni benefiche che hanno aderito al “Progetto Cha-rity”. Sono decine le realtà nazionali e interna-zionali che ad oggi hanno prenotato oltre 30.000pettorali, tra maratona e stracittadina non com-petitiva, destinando parte del ricavato alle loroazioni di beneficenza. Emergency, Libera, Inter-sos, Aism, Canadian Diabetes Association, Can-cer Research UK, Bobby Moore Fund, solo perfare alcuni esempi, saranno presenti sulle stra-de di Roma per sostenere i loro progetti. Cosìcome alla 42 chilometri parteciperà un gruppodi podisti inglesi sostenuti dal Tottenham Hot-spurs: il Tottenham sostiene da anni l’asso-ciazione “Round Table Children’s Wish”, che

si occupa di aiutare i bambini malati terminali. La società londinese raccoglie fondi attraver-so i podisti inglesi che partecipano alle più im-portanti maratone mondiali. Lo scorso anno aRoma raccolsero 18.000 sterline (oltre 21.000euro). Quest’anno l’obiettivo è di superare i30.000 euro. Impegnato in prima persona nelsostenere questa iniziativa è l’allenatore degliSpurs Harry Redknapp: “sostengo Round TableChildren’s Wish perché grazie a loro i bambinipiù sfortunati hanno qualcosa di cui poter direnon vedo l’ora!. Ho avuto il grande onore di in-contrare molti dei bambini aiutati e – come pa-dre e nonno – il mio cuore batte per loro. I lorodesideri sono importantissimi, un momento dav-vero speciale. Anche i miei giocatori portanoavanti delle cause sociali, sono tutti molto re-sponsabili e consapevoli. La maggior parte di

Il 20 marzo si correrà la 17^ Maratona di Roma, impegnata sempre di più in attività socialidi Lorenzo Arduini_Foto D’Annibale

MARATONA ALL’INSEGNADELLA SOLIDARIETÀ

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essi supporta una charity, magari una con laquale hanno qualcosa in comune”.L’anno scorso, tra i desideri realizzati di questiragazzi grazie all’attività del Tottenham, c’è sta-ta una vacanza in Italia per due adolescenti af-fetti da cancro e per le loro famiglie.Entrando nel dettaglio, quest’anno, per quantoriguarda la 42 km, 14 Charity straniere, prove-nienti soprattutto da Regno Unito, Stati Uniti eCanada, hanno stipulato una convenzione con laMaratona di Roma: le associazioni acquistanoun certo numero di pettorali ad un prezzo scon-tato che poi rivendono agli atleti ad un prezzo piùalto. Chi acquista il pettorale da una charity de-ve anche impegnarsi per raccogliere fondi a fa-vore dell’associazione stessa o comunque fareattività sociale. La charity, oltre al pacco gara tra-dizionale, offre poi a questi atleti, che si sonomostrati sensibili socialmente, benefit come con-sigli per l’allenamento, un kit speciale di garacon i colori della charity e il sostegno durante lagara. Il punto fondamentale che deve essere com-preso è che il rapporto tra la charity e l’atleta nonè assolutamente assimilabile ad un rapporto ditipo commerciale: gli atleti che si rivolgono aduna di queste associazioni per l’acquisto del pet-torale infatti sono persone che hanno la volontà

di fare attività sociale, di dare il loro contributoper cause importanti unendo a queste motiva-zioni la passione per la corsa e la partecipazio-ne alla Maratona.Le ONLUS italiane lavorano invece in un mododifferente e gli organizzatori della Maratona diRoma le hanno coinvolte in un modo diverso, nel-la promozione cioè della 4 km non competitiva.Anche in questo caso le Onlus coinvolte, che so-no 59, acquistano un certo numero di pacchi ga-ra che poi rivendono ad un prezzo leggermentepiù alto, raccogliendo in questo modo fondi persostenere la propria attività. Queste associazioni, essendo molto attive in co-municazione e attività sociale, in questo modopromuovono il proprio marchio e contemporanea-mente associano la Maratona di Roma ad assetpositivi e assolutamente condivisibili da parte ditutti gli stakeholder. Durante i tre giorni in cui sa-rà aperto il Marathon Village presso il Palazzodei Congressi all’Eur, poi, appositi spazi saran-no dedicati alle Onlus, che potranno in questomodo incontrarsi e fare rete. Con questo proget-to la Maratona di Roma ha dimostrato la propriaattenzione per importanti temi che riguardanonon solo l’Italia ma tutto il mondo e la volontà dicontribuire ad affrontarli.

[ ]charity

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’essenza del suo essere aviere eil fascino della tradizione equestrefanno di Emilio Bicocchi un perso-naggio a 360 gradi che si dividetra la sua scuderia, la sua fami-glia e tutti gli impegni agonistici.Lanciato verso un sogno che ha

una data ben precisa e che si chiama Olimpia-de di Londra 2012.

Emilio questa Olimpiade è possibile? “Si, perché nello sport nulla è impossibile, an-dare alle Olimpiadi sarebbe un grande succes-so, sia per me che per l’equitazione italiana. Ilprimo ostacolo, sia come obiettivo che come im-pegno agonistico sarà il campionato europeo delprossimo settembre in quel di Madrid”.

La tua giornata inizia presto?“Si, molto presto. Questo perché i cavalli sonomolto abitudinari e quindi bisogna avere costan-za e perseveranza nella pratica degli allenamen-ti rispettando rigorosamente la loro tabella dimarcia.”

E quindi? “Quindi sveglia all’alba e di corsa in scuderia periniziare l’allenamento con i miei cavalli…”

Come sono organizzati i tuoi allenamenti? “Al mattino di solito, monto i miei 6 cavalli dipunta, quelli che poi saranno i miei fidi com-pagni nelle gare più importanti, al pomeriggiomi dedico agli altri che, al momento, sono an-cora in fase di addestramento”.

L

EMILIO BICOCCHI:CLASSE, LEALTÀ E DEDIZIONE, COSÌ SI VOLA VERSO LA VITTORIAIl più forte dei cavalieri italiani è uno degli atleti più importanti del Centro SportivoAeronautica Militare

aeronautica[ ]

di Francesco Carboni e Maria Elena Panetti_Foto di Paolo Caruana

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Che significa in fase di addestramento? “Sono ancora molto giovani e inesperti, quindihanno bisogno di apprendere la tecnica neces-saria per poi svolgere al meglio un concorso ip-pico. Anche questi ultimi tra qualche tempo sa-ranno i miei compagni di gara”.

Come si fa a rendere vincente un cavallo? “E’ un equazione complicata ma al tempo stes-so facile da risolvere, il lavoro sul campo deveessere affiancato ad una vita semplice dove nonsi perda di vista l’istinto e l’essenza dell’anima-le, che nel caso del cavallo ha tutta una serie disfaccettature che hanno a che fare con la liber-tà e la vita in branco”.

Emilio Frediani Morandini Bicocchi è nato il10/12/1976, i suoi genitori, da sempre appas-sionati di equitazione, lo hanno introdotto e in-serito in questo mondo così affascinante fin daisuoi primi passi. Appena quattordicenne ha esordito a livello in-ternazionale nel concorso ippico di Vichy, da quiè entrato in pianta stabile nel ranking FEI mon-diale e nell’organico della rappresentativa nazio-nale. Nel 2005 è campione d’Italia nel salto osta-coli e appena un anno dopo veste la divisa del-l’Aeronautica Militare per essere così a tutti glieffetti un autentico cavaliere. “Devo dire che in Aeronautica ho trovato una ve-

ra famiglia, c’è una sinergia che si fa sempresentire quando ho bisogno. So che posso sem-pre contarci. Questo è importante per un atletaprofessionista, soprattutto in uno sport come ilmio dove ci sono tante variabili da consideraree far quadrare insieme.”

E la tua vera famiglia? “Mia moglie è da sempre il mio angelo custode,con i miei genitori è il sostegno a tutti gli aspet-ti organizzativi”.

Ma c’è un piccolo Bicocchi che sta seguendole orme dei nonni e del papà? “Sì, ovviamente anche quelle della mamma, sichiama Giuseppe ed ha 2 anni”

Va già a cavallo? “Si, ha un pony che si chiama Concettina, ma èmolto più appassionato dalla vita di campagnae della scuderia. Ha un debole per i trattori”.

Nel corso della tua carriera sicuramente avraiavuto modo di montare diversi cavalli, tra que-sti potresti dire quale ti ha dato di più? “Ognuno ha una sua storia e ha contribuitoalla mia crescita. Per questo sono in debitocon tutti loro. Con l’esperienza di oggi, pos-so dire di aver raggiunto una certa maturitàagonista e poter dire che con Kapitol D’Ar-

gonne ho un binomio quasi per fetto”

In che senso quasi perfetto? “Sì perché la perfezione a cavallo è una cosache può essere solo avvicinata. Diciamo che conlui ho un rapporto fraterno di intesa che in garami da una sicurezza e una carica mai avuta”.

Quando è nato questo binomio? “Nel 2005, un mese e mezzo dopo abbiamo vin-to il primo gran premio nel CSI*** di Arezzo”.

Dopo Arezzo, l’aviere capo Emilio Bicocchi, insie-me al suo fido Kapitol ha partecipato a 6 coppedelle nazioni, ha vinto il campionato italiano as-soluto nel 2009 alla Bagnaia e poi sempre nel2009 ha vinto il gran premio di Monaco e nel2010 quello di Madrid ma la sua affermazioneè anche frutto di eccellenti piazzamenti ai mon-diali di Aachen e di Lexington dove in entrambele prove è sempre risultato come il miglior cava-liere italiano. A Scarlino, a pochi chilometri daGrosseto, dove ha sede la scuderia Bicocchi, sirespira un aria di grande entusiasmo e voglia diaffermazione, qui l’equitazione è diventata unmestiere. Qui, quando Emilio torna con qualchetrofeo sono tutti contenti, tutti lo sostengono elavorano al suo fianco per far sì che un giornotorni con una bella medaglia di quelle che si pos-sono vincere solo una volta ogni quattro anni.

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SCHEDA CAVALLO TOPKapitol D’ArgonneSESSO: StalloneNAZIONALITA’: FranceseANNO DI NASCITA: 1998MADRE: Dame VannetaisePADRE: Apache D’Adried SF

aeronautica[ ]Marzo 2011 ultimo 0k 1:sport club marzo 2011 08/03/11 12:26 Pagina 46

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on lo sviluppo del “ProgettoScuola”, in collaborazionecon Kinder+Sport, la Federa-zione Italiana Golf conta ditriplicare quest’anno il nume-ro degli alunni delle classielementari e medie, compre-si fra i 9 e i 16 anni, che en-

treranno per la prima volta in un campo dagolf: dai 4.500 circa del 2010 agli oltre12.000 nel 2011. A tale scopo, oltre alle ini-ziative previste dal programma, la Federazio-ne Italiana Golf ha scelto quali testimonialper l’attività scolastica e giovanile due gioca-tori particolarmente rappresentativi: MatteoManassero e Diana Luna.Il presidente della FIG ha spiegato la sceltaricordando anche i fratelli Edoardo e France-sco Molinari: “Senza le loro prestazioni e i lo-ro successi, il nostro impegno organizzativonon avrebbe lo stesso effetto. Crediamo profondamente nel Progetto Scuo-la, ma sono soprattutto questi campioni na-

zionali che alimentano lo sviluppo del golf ita-liano all’interno del nostro Paese e la cresci-ta della sua credibilità anche all’estero”. Ha commentato Matteo Manassero: “Questascelta mi fa sentire tutta la responsabilità dirappresentare un modello per i ragazzi cheguardano a me come io guardavo i campioni con cui ora mi ritrovo a giocare”. Diana Luna si è detta “onorata” per la deci-sione della FIG.Al momento sono 144 le strutture golfistiche,dislocate sull’intero territorio nazionale, cheparteciperanno alla prima fase di avviamen-to, denominata “Prova il golf” (6 ore), ma èancora in atto il censimento dei circoli cheaderscono all’iniziativa. Successivamente saranno trasmessi agli Uffi-ci regionali del Ministero dell’Istruzione gli elen-chi delle classi. Si stima che ciascun circoloriceverà la visita di 4-6 classi, per gruppi di100-120 ragazzi e, in base all’esperienza del-lo scorso anno e tenendo conto delle succes-sive rinunce, si calcola appunto in circa 12.000

il numero dei giovani studenti italiani che fa-ranno conoscenza quest’anno con la disciplina.In alcune regioni già impegnate in questo pro-gramma, a cominciare dal Piemonte, si svol-gerà anche la fase “Gioca il golf”, riservataai gruppi spor tivi scolastici: circa 100-120per un totale intorno ai 1.500 ragazzi. Su questa base, con l’intervento dei profes-sionisti indicati dai Comitati regionali verràattivato l’ ”Osservatorio talenti” per individua-re le “promesse” più giovani del golf italiano.Il Progetto Scuola coinvolge anche gli inse-gnanti. Nella seconda metà del 2011 si com-pleteranno i corsi a loro dedicati e avviati l’an-no scorso. Con il sostegno di Triveneto, La-zio, Toscana, Emilia Romagna, Piemonte, Val-le d’Aosta e Liguria, sono stati più di trecen-to i docenti che nel 2010 hanno provato a gio-care a golf, appassionandosi a questo sport.L’attività futura all’interno degli istituti si svol-gerà sotto la loro supervisione e al momen-to sono 590 gli insegnanti di educazione fisi-ca che danno il loro apporto al programma.

C

[]

La Federazione Italiana Golf ha scelto come testimonial per l’attività scolastica e giovaniledue giocatori particolarmente rappresentativi: Matteo Manassero e Diana Luna.

di Alessandro Morucci

IL GOLF SI INSEGNA NELLE SCUOLE

[ ]golf

Diana Luna

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Matteo Manassero

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golftuttincircolo

ACQUA SANTA GOLF CLUB

Bretagna Tour

Si è svolto in due giornate, nellesplendide e antiche strutture dell'ac-quasanta Golf Club il Bretagna Tour.Questo circuito è formato da circa350 tappe di qualificazione in Ita-lia, Austria e Spagna, 3/5 per ogniCircolo selezionato. Circa 50 Circo-li in Italia, 15 in Spagna e 7 in Au-

stria), 5 Semi-Finali Nazionali, eduna Finale Internazionale. Il vincito-re del 1° Lordo sarà nominato CAM-PIONE EUROPEO BRETAGNA TOUR,e sarà invitato l'anno prossimo apartecipare alla finale internaziona-le per difendere il proprio titolo.Aspettando la finale, la tappa all'Ac-quasanta golf club è stata vinta daPierpaolo Paoluzi sabato 5 Febbraio,mentre da Mikhael Burke, domeni-ca 6 Febbraio”.

PARCO DI ROMA

Aitgolf gold Championship 2011

Si è disputata presso i green delParco di Roma golf club la AITGOLFGold Championship 2011 domeni-ca 27 Marzo.L'AIT Golf è una Associazione Spor-tiva Dilettantistica, nata nel 2006fondata dal campione di tennis di fa-ma mondiale Adriano Panatta e daAlessandro Rasicci.Scopo di questa associazione è l’or-ganizzazione di gare e manifestazio-ni sportive dilettantistiche in gene-re, il potenziamento di ogni attività

volta all’incremento e allo sviluppodel gioco del Golf, nonché quello dicreare fra gli Associati qualificate oc-casioni di incontro e di confronto siaesso sportivo che professionale e oc-casioni di divertimento e di viaggio,nel massimo rispetto dello spirito dicorrettezza e di integrità sportiva.A prevalere sui campi del circolo diRoma Nord è stato Enrico Di Nittonella 1° Categoria Netto; GiancarloFre Torelli nella 2° Categoria Netto eNazzareno Bianchetti nella 3° Cate-goria Netto.La bella giornata di golf si è conclu-sa con una sottile pioggia stile ingle-se che reso ancora più incantevoleil paesaggio.

OLGIATA GOLF CLUB

E’ partito dall’Olgiata il Bellettini Championship

Invece di fare sporadiche gare comeaveva fatto fino a qualche anno fa,Angelo Bellettini, anche per via dellesue molteplici “locations” , ha pen-sato bene di fare un unico campiona-to: il Bellettini Championship. Lelocation di gioco sono i campi

dell’Olgiata, Punta Ala e Saturnia.Da profondo intenditore di golf (non-ostante sia dilettante, è uno deipochi italiani che ha giocato a St.Andews in un torneo dove ha rappre-sentato l’Italia nel “Burbery Cup”)per rendere più interessati le sfideha deciso di far giocare la prima e laseconda categoria con formulamedal, mentre la terza gioca con for-mula stableford. Il BellettiniChampionship è iniziato sul campo

dell’Olgiata a metà febbraio ed hadato questi risultati in PrimaCategoria, Gianni Verducci (67)davanti a Santo Federico Zuco, lo jr.Alessandro e Stefano Pitoni (68).Primo Lordo Stefano Pitoni (67)davanti a allo jr. Alessandro Rienzi,(72), terzi Philip Geerts e MattiaMiloro (73). In Seconda Categoria,successo e quindi parziale leaders-hip dopo la prima prova, PaoloRestifo (67) davanti a Barbara Pavan

e Gianmarco Riandi (70). In TerzaCategoria (che si gioca con formulastableford) Antonio Pannunziodell’Olgiata e Laura Mantelli delTevere Golf primi con 40 punti, TerziGiovanni Giuffrida dell’Oasi eMichlickova Zdenka dell’Olgiata con39 punti. Il Bellettini Championship sigioca ancora all’Olgiata sabato 5 edomenica 6 marzo, poi si giocherà inaprile a Punta Ala (9 e 10) e giovedì14 all’Olgiata.

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news dai circoli di golf a cura di Andrea Cecinelli

Responsabile comunicazione del Golf Forense

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bbiamo incon-trato i Presi-denti delle dueIstituzioni cheper primi han-no creduto nelTorneo ideato

dall'Avv. Nicola Colavita, patroci-nando il Golf Forense sin dal pri-mo anno: il Presidente della Fe-derazione Italiana Golf Lazio, Dot-tor Carlo Scatena ed il Presiden-te dell’Ordine degli Avvocati di Ro-

ma, Avvocato Antonio Conte.

Presidente Scatena, sono anniormai che la F.I.G. Lazio patroci-na il Golf Forense. Come giudica,dall’alto della sua esperienza,questo circuito?“Questo è un circuito di eccellenzale cui gare si svolgono nei circoli piùimportanti del Lazio e l'organizzazio-ne è curata nei minimi particolari.Ogni anno che passa la qualità delGolf Forense è sempre più alta e que-

sto non fa altro che dare visibilità an-che alla nostra Federazione.Noi come F.I.G. Lazio abbiamo cre-duto in questo progetto sin dal pri-mo anno e quella del Golf Forenseè l’unica manifestazione a potersifregiare del nostro patrocinio. Quel-lo che stupisce poi gli addetti ai la-vori è la grande quantità e l’altissi-ma qualità degli sponsor che ognianno accompagnano queste gare,oltre al supporto mediatico che ilGolf Forense si è conquistato nel

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golf

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Di Andrea Cecinelli _ Foto di Silvia Apice e Yuliya Galycheva

golf[ ]

Nella pagina in alto da sinistra:Il Dott. Carlo Scatena con l'Avv. NicolaColavita durante la premiazione di unatappa del Golf Forense.

Nella pagina affianco in alto il Dott.Carlo Scatena durante una fase digioco; in basso da sinistra Il Dott. CarloScatena intervistato da LA7 e L'Avv.Antonio Conte ai microfoni del TG5.

LE ISTITUZIONI DEL GOLF FORENSEIl conto alla rovescia è iniziato. Sabato 30 Aprile e domenica 1maggio al Parco di Roma Golf Club prenderà il via la nuovaedizione del MBR Golf Forense Più 2011.

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corso degli anni: una fortissima vi-sibilità, superiore anche a quellache hanno tornei nazionali ed inter-nazionali più importanti dal puntodi vista tecnico/sportivo. Questo èun dato che deve far riflettere e con-ferma una volta di più la bontà dellavoro svolto dall’Avv. Nicola Cola-vita: un lavoro svolto veramente congrande professionalità a cui vannoi miei più sinceri complimenti”.

Qual è oggi la situazione del golf nelLazio? “Il golf è uno sport in costante cre-scita, i successi internazionali deinostri golfisti sono la miglior pubbli-cità per tutto il movimento golfistico,ed ovviamente anche la F.I.G. Laziotrae dei benefici da questo. I nostriragazzi si stanno comportando inmaniera eccellente e stanno raggiun-gendo degli importanti risultati an-che a livello nazionale: direi che og-gi il golf laziale è molto competitivo”.

Dott. Scatena, oltre che a presen-ziare per motivi istituzionali le pre-miazioni del Golf Forense, la vedia-mo quasi sempre impegnato anchenei panni di giocatore. Come giudi-ca da esperto il livello tecnico diqueste gare?“Il livello tecnico di queste gare ènotevolmente cresciuto nel corsodegli anni. Oggi le gare del GolfForense possono tranquillamen-te essere equiparate alle gare chesi svolgono nei tornei dei più im-portanti circuiti italiani”.

Presidente Conte, lei nel lontano2005 – anno di fondazione del GolfForense - è stato il primo a crederein questa fortunata manifestazione.Come si coniuga la professione fo-rense con il golf?“Quella del Golf Forense è stataun’intuizione geniale dell’Avv. Nico-la Colavita alla quale ho creduto sindall’inizio, appoggiandola e portan-dola avanti all’interno del Consigliodell'Ordine degli Avvocati di Roma,confidando nel crescente interessedegli avvocati per questo sport. Interesse che poi si è rivelato ta-le perché le adesioni a questa ma-nifestazione sono state e sono

tutt’ora numerosissime.Il golf poi è uno sport molto riflessi-vo, di grande relax e per chi fa unaprofessione stressante come quel-la forense, è motivo di svago. Anchese apparentemente può sembrareuno sport singolo, il golf è in realtàuno sport di aggregazione.Nel caso specifico poi questa ma-nifestazione, unica nel suo genere,riesce ad unire professionisti cheappartengono a diverse categorieprofessionali. Gli stessi avvocatiche il giorno prima si sono affron-tati per una causa nelle aule di Tri-bunale, si ritrovano sui green a ri-generarsi condividendo il piacere diuno sport all'aria aperta”.

In qualità di Presidente dell'Ordinedegli Avvocati di Roma, cosa puòconsigliare ai giovani che si avvici-nano alla professione? “Quella dell’avvocato è una profes-sione difficilissima ma profonda-mente affascinante. I giovani chevogliono intraprendere questa stra-da devono avere una preparazio-ne giuridica adeguata e una con-dotta deontologica all'altezza del-la toga che indossano”.

Avv. Conte, lei oltre ad essere ilPresidente dell’Ordine degli Avvo-cati più grande di Europa (n.d.r.22.724 avvocati iscritti all’albo),ha un passato da calciatore dilet-tante, è il legale della AS Roma eviene considerato uno dei massi-mi esperti italiani in materia di di-ritto sportivo. Avendo partecipa-to a tantissime manifestazionisportive con diversi ruoli, comegiudica le gare del Golf Forense?“Sono delle manifestazioni riuscitis-sime sotto tutti i punti di vista, perla perfetta organizzazione, per l’altonumero dei partecipanti, per il livel-lo di competizione sempre più ele-vato, per la forte comunicazione eper l’altissimo profilo degli sponsore delle Istituzioni che da sempre ac-compagnano questa manifestazio-ne. Una crescita costante quella delGolf Forense che l'Ordine degli Avvo-cati di Roma è ben lieto accompa-gnare, offrendo il proprio patrocinioper il sesto anno consecutivo”.

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a cura di Lorenzo Arduini

i approssima la sca-denza annuale perla revisione del Do-cumento Program-matico sulla Sicurez-za introdotto dal Te-sto Unico delle dis-

posizioni in materia di protezione deidati personali (D.Lgs. n.196/2003 cd.Codice della Privacy). Nel corso degli anni sono intervenuti nu-merosi provvedimenti di semplificazio-ne e, in particolare, è stata introdotta lacd. “autocertificazione” (art 34 Codicecome modificato dall’art. 29 del D.L. n.112/2008 conv. nella L. n.133/2008)che impegna il legale rappresentantedella Associazione a dichiarare sotto lapropria responsabilità penale che l’en-te ha adottato le prescritte misure di si-curezza.Una soluzione questa che, nonostan-te il suo lodevole proposito, non con-vince di fronte non solo alla ulterioreresponsabilità che deve assumersi il

legale rappresentante ma anche alleconseguenze amministrative, civili epenali a carico (del legale rappresen-tante) dell’Associazione derivanti dal-la inosservanza delle prescrizioni delCodice privacy.La ingente mole di dati più o menosensibili trattati (soci, fornitori, addet-ti) non consente infatti di affrontaregli adempimenti richiesti con legge-rezza e senza una approfondita veri-fica dei trattamenti in essere e dellemisure adottate.Al riguardo si ricorda che le violazionipiù comuni e frequenti riguardano:- l’omessa o inidonea informativa agliinteressati (associati, dipendenti, colla-boratori e fornitori) - la mancata adozione delle misure mi-nime di sicurezza, ovvero delle misuredi protezione richieste a tutela del cor-retto trattamento dei dati in formato car-taceo ed elettronico.Sotto quest’ultimo aspetto va eviden-ziata la estrema severità delle sanzioni

a seguito dei recenti interventi legisla-tivi che hanno rivisto l’impianto sanzio-natorio e che si sintetizzano di seguito:- l’omessa o inidonea informativa co-stituisce violazione amministrativa pu-nita con una sanzione da euro 6milaa 36mila. In caso di più violazioni o dibanche dati di particolare rilevanza lasanzione aumenta da euro 50mila a300mila;- la mancata adozione delle misure mi-nime di sicurezza (compresa la redazio-ne del documento finale di sintesi cd.DPS) e il trattamento illecito dei dati èpunita con la sanzione da euro 10milaad euro 120mila e sanzionata penal-mente (arresto sino a 2 anni o ammen-da da 10mila a 50mila euro);- la mancata osservanza dei provvedi-menti emessi dal Garante è punita conla sanzione da euro 30mila a 180mila; In caso di più violazioni o di banche da-ti di particolare rilevanza la sanzioneaumenta da un minimo di euro 50mi-la ad un massimo di 300mila, con pos-

sibilità di vederle raddoppiate in casodi particolare pregiudizio o di numerorilevante di interessati.Inoltre le sanzioni possono essere qua-druplicate se risultano inefficaci per lasituazione economica del contravven-tore.Senza considerare eventuali richiestedi risarcimento danni in sede civile daparte di chi si ritenesse leso dall’uso il-lecito dei propri dati e il non quantifica-bile pregiudizio alla immagine dell’As-sociazione. La scadenza del 31 marzo per l’aggior-namento del DpS, che riepiloghi in mo-do chiaro e preciso gli adempimenti ele misure adottate a protezione dei da-ti, appare quindi una utile occasione perrivedere la “policy” in materia ed imple-mentare le misure di sicurezza (ad es.per quanto riguarda l’utilizzo delle co-municazioni sociali e di sistemi di video-sorveglianza) verificando la loro puntua-le rispondenza all’attuale quadro nor-mativo.

Agostino De Zordo, Segretario Generale del Club Circoli Sportivi Storici

La privacy nelleassociazioni sportive

ClubdeiCircoliSportiviStorici

TUTTINCIRCOLOnews dai circoli sportivi storicinews dai circoli sportivi storici

[ ]Romatuttincircolo

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S

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Page 55: SPORT CLUB MAGAZINE - MARZO 2011

CIRCOLO CANOTTIERIANIENE

ALESSANDRA SENSINI:UN ESEMPIO PER TUTTI,SPORTIVI E NON

Questa è la storia di una grande passio-ne, quella di Alessandra Sensini, la ve-lista più medagliata della storia e chesta guardando verso Londra 2012, suasesta Olimpiade. Alessandra ha sceltola famiglia del Circolo Canottieri Anieneper presentare la sua ultima fatica fuo-ri dall'acqua: ha scritto “Una vita con ilvento” a quattro mani con il giornalistasportivo Stefano Vegliani, edito da Lon-ganesi. Oltre ai momenti più esaltanti epubblici della velista maremmana, le pa-

gine del libro ci svelano il percorso piùintimo di Alessandra, le sue delusioni,la tensione e il timore di non farcela, isogni, le aspirazioni, il sacrificio e la suaincredibile grinta.Una vita con il vento,ma anche in solitudine in mezzo al ma-re ed un grande lavoro su se stessa per-ché “l'onesta richiede fatica doppia perarrivare alla meta” racconta Alessandra.“C’è poco da fare la regata comincia aterra, la testa va allenata per reggere egestire la competizione con le altre atle-te. Dopo il bronzo di Atene, un oro a cuiho voltato le spalle in medal race, nonsono salita sulla tavola per un anno emezzo per la delusione. Ma ho lavoratotanto psicologicamente finché le avver-sarie sono diventate solo una vela conun numero”. E con un sorriso ed un can-dore disarmante confessa “Si respiraun calore ed un'energia incredibile quidentro. Se non fossi entrata all’Anienenon avrei continuato”.

TUFFI, SPLENDIDA "PRIMA" PER IL CIRCOLOIn occasione dei Campionati Italiani Gio-vanili – dedicati alle categorie Ragazzi,Juniores e Seniores e svoltisi a Bolzanoall'inizio di febbraio – il Circolo Canottie-ri Aniene è riuscito a conquistare i primitre titoli di categoria. Un risultato impor-tante, significativo, che certifica l’ottimoavvio di una "nuova era", quella che hasancito il ritorno nelle specialità dei tuf-fi di un sodalizio ormai ai massimi livel-li nel nuoto, nel canottaggio, nella ca-noa, nel tennis, nella vela e nel settoreParalimpico.I Campionati Assoluti di Trieste – unamedaglia d’argento conquistata - bissa-no gli ottimi riscontri degli Italiani di Ca-tegoria di Bolzano e confermano ulterior-mente la forza del gruppo. I successi diBolzano e Trieste, oltre a confermarel’ottimo stato di forma di un gruppo co-stituitosi appena sei mesi orsono, lascia

davvero ben sperare per i prossimi ap-puntamenti stagionali. Un gruppo quantitativamente e qualita-tivamente significativo, valorizzato dal-l’esperienza e dalla professionalità delDirettore Tecnico Italo Salice e dell’alle-natrice Benedetta Molaioli.

OLO TUTTINCIRCnews dai circoli sportivi storicinews dai circoli sportivi storici

ClubdeiCircoliSportiviStorici

Romatuttincircolo[ ]

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CIRCOLO CANOTTIERI ROMAPLAY LIFE GAMES

Nuovo anno e nuove attività per lepalestre del Circolo Canottieri Ro-ma. Grazie al responsabile AndreaCardone, infatti, le sale pesi e fit-ness sono affollatissime di soci atutte le ore del giorno. Coadiuvatodai suoi preziosissimi collaboratoriPaolo Malfatti (resp. fitness e per-sonal trainer) e Daniela Bernardini( resp. Pilates), Cardone è riuscitoad avvicinare persone di tutte le etànelle palestre, riscuotendo enormesuccesso all’interno del Circolo. At-tualmente fervono i preparativi e levarie organizzazioni per gli allena-menti in vista del primo “Play LifeGames”, un circuito aerobico mu-scolare a tempo composto da variediscipline in cui i soci del sodaliziosi dovranno cimentare il 20 marzo,giorno della finale.

D’INVERNO SUL PO E IV PROVA DI GRANFONDO

In una cornice primaverile si èsvolta dal 11 al 13 febbraio a To-rino la gara internazionale “D’in-verno sul Po” assieme alla “IVprova di Gran Fondo” di canot-taggio. Folta par tecipazione daparte dei soci master della Ca-nottieri Roma: Iaccarini, Mattei-ni, Bozzo Magrini, Marini, Bozzo,Delle Cese e Lucidano hanno re-

galato spettacolo su due quat-tro di coppia dandosi battagliafino all’ultimo colpo. Importanterisultato invece per la squadraagonistica, dove il doppio cate-goria ragazzi di Cavosi e Andrea-si si è guadagnato una magnifi-ca medaglia di bronzo, sfioran-do il gradino più alto del podioper pochissimi secondi.

M. Petracci

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CIRCOLO CANOTTIERI LAZIO

IL VIZIO DELLA CAPOLISTAIl Canottieri Lazio non si leva il viziodi guidare la classifica nelle com-petizionio di calcio a 5 ed a 8: otti-mo risultato nell'Adidas Leaguepresso il Futbolclub dove con l'en-nesima vittoria , 2-0 contro il VillaAurelia , i ragazzi di Fiocchetti con-quistano altri 3 punti fondamenta-li per allungare, approfittando delsorpasso dell'Olgiata sui padroni dicasa del Futbolclub. Nel Futsal, grazie alla goleada in-credibile contro l'Alphaturris, scon-fitto per 7-0, il circolo ha consolida-to il primato nel campionato nazio-nale di serie B, mentre nella CoppaItalia con un perentorio 6-1 il clubbiancoceleste ha battuto lo Spor-ting Peloro Messina, conquistando

il primo obiettivo della stagione os-sia l'accesso al Final Eight. Infine nella Stanleybet cup al Pario-li i ragazzi di Ravera, che guidano ilproprio girone, si sono aggiudicatianticipatamente l'ingresso alla fa-se finale.

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REALE CIRCOLOCANOTTIERI TEVEREREMOATTIVITÀ E PROGETTI A FAVORE DEI DISABILI

Il Reale Circolo Canottieri Tevere Remo,il più antico Circolo remiero della Capi-tale, composto da più di mille soci, ne-gli ultimi anni ha aperto le proprie por-te a persone con disabilità intellettivaproponendo attività sportive di canot-taggio, indoor rowing, calcetto, atleticaleggera e tennis, il tutto sotto l’egida diSpecial Olympics Italia. Ad oggi il Teamè composto da 26 Atleti con disabilitàintellettiva, 8 Tecnici di disciplina, part-ner e volontari che seguono costante-mente gli allenamenti e le competizio-ni sportive a cui partecipiamo.

L’appuntamento più importante di que-sta stagione sarà i Giochi Nazionali esti-vi Special Olympics in programma a LaSpezia dal 5 all’11 giugno; l’evento rap-presenta la più importante manifesta-zione sportiva a livello nazionale per At-leti con disabilità intellettiva e prevedela partecipazione di 2000 Atleti, 500 ac-compagnatori, 300 dirigenti/tecnici, 100giudici/arbitri, 2000 volontari, 3000 fa-

miliari nelle discipline sportive di atleti-ca, basket, bocce, bowling, calcio, gin-nastica, tennis, nuoto, canottaggio e golf.Il programma ambizioso è di essere pre-sente all’evento con tutti e 26 gli Atletidivisi nelle attività di canottaggio, cal-cetto e atletica leggera per una delega-zione che conterà su più di 50 persone.Particolare successo ha avuto l’iniziati-va svoltasi lo scorso 2 febbraio che ha

visto alcuni giocatori della squadra na-zionale di rugby, tra cui Mirco Bergama-sco, Andrea Lo Cicero, Edoardo Gori, Va-lerio Bernabò e Andrea Masi, far visitaai nostri Atleti speciali; i nostri hanno rot-to il ghiaccio insegnando ai nazionali l’u-so dei vogatori e questi ultimi hanno im-provvisato i fondamentali del rugby, conpassaggi, mischie, touche e partitella fi-nale per uno spettacolare connubio traveri sportivi di discipline diverse.Paolo Ramoni

TUTTINCIRCOLOnews dai circoli sportivi storicinews dai circoli sportivi storici

[ ]Romatuttincircolo

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CIRCOLO CANOTTIERI TIRRENIA TODARO

CONSEGNATI AL CIRCOLO I DIPLOMI DI CAMPIONEREGIONALE MASTER

Organizzato dal Comitato Lazio ed ospi-tato nello sportivissimo circolo di Lun-gotevere Flaminio 61, si è svolto il con-sueto incontro dei canottieri master ca-pitolini. I lavori sono stati introdotti daPaolo Bartoletti, presidente del CC Tir-renia Todaro, e Marcello Scifoni, presi-dente Comitato Lazio. Alla serata han-no partecipato Paolo Caracciolo, LucaDell'Elice della Commissione naziona-le Master e Andrea Pinci Coordinatoreregionale Master. Consegnati i diplomidi campione regionale. Gli atleti masternon si smentiscono mai: amicizia, cor-dialità, confronto e qualche polemicacondiscono sempre le riunioni di que-sta categoria. Sono vivi e partecipi, sem-pre attenti ai cambiamenti, critici, maconsapevoli di giocare un ruolo impor-

tante nel canottaggio italiano. La saladel circolo location dell’evento era stra-colma, tra un piatto di pasta e ceci, po-lenta con salsicce e con i famosissimicarciofi fritti dorati dello chef GiovanniGermino, che da anni gestisce la risto-razione nel sodalizio nerazzurro. Il pa-drone di casa Paolo Bartoletti ha rivol-to a tutti un caloroso benvenuto sotto-lineando come il Tirrenia abbia a cuo-re l'attività master. Il senso profondo del-la convivialità ha animato la serata edè stato colto da tutti i presenti. Questomodo di vivere insieme lo sport carat-terizza, come ha sottolineato MarcelloScifoni, i master laziali, che non si sot-traggono agli impegni agonistici, ma checonservano la gioia dell'amicizia e l'im-portanza di stare assieme in modo au-tentico. Andrea Pinci, dal canto suo, hasottolineato la crescita del movimentomaster anche attraverso iniziative spon-tanee tra circoli.di Pino Lattanzi

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OLO TUTTINCIRCnews dai circoli sportivi storicinews dai circoli sportivi storici

Romatuttincircolo[ ] Club

deiCircoliSportiviStorici

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Page 58: SPORT CLUB MAGAZINE - MARZO 2011

TENNIS CLUB PARIOLI

PRESENTATA LA MOSTRAARTISTICA “LA DANZADEL TENNIS”.

Il Tennis Club Parioli ha presenta-

to, nei propri saloni, una mostra

artistica a cura del fotografo e gior-

nalista free-lance Stefano Nicoli-

ni dal titolo “La danza del tennis”.

Una esposizione di immagini com-

posta da 18 fotografie in bianco

e nero in grande formato stampa-

te con processo chimico su carta

politenata e montate su pannelli

di dibond, che rientra in un più

ampio progetto dedicato alla rela-

zione tra sport, società e fotogra-

fia artistica.

L' autore, con immagini realizza-

te in pellicola senza l' aiuto della

manipolazione digitale, si pone co-

me obiettivo il ruolo dello sport,

ed in particolare l’agonismo, co-

me guida di un nuovo linguaggio

per la nascente società globale.

In questa prospettiva viene risco-

perta la figura del “campione”: l'in-

certezza dei tratti somatici con cui

vengono ritratti i principali prota-

gonisti cerca di evitarne ogni col-

legamento con le vittorie, con i re-

cord, i gossip e i marchi degli

sponsor, con cui fra l’altro siamo

ormai soliti identificarli, restituen-

done in questo modo l' essenza

del più prestigioso dei loro prima-

ti ovvero la purezza e la sacralità

del gesto atletico.

Il progetto artistico di Stefano Ni-

colini, è iniziato nel 2009 in occa-

sione dei Campionati del Mondo

di Nuoto di Roma 2009, prosegui-

to nel 2010 con il Golden Gala di

atletica leggera, il concorso ippico

Show Jumping di Piazza di Siena

e gli Internazionali di Tennis d’Ita-

lia del Foro Italico, durante i quali

sono stati realizzati tutti gli scatti

di "La danza del Tennis". Nell’an-

no in corso andrà avanti con altri

eventi dedicati alle discipline spor-

tive olimpiche. Dopo il successo di

critica e di pubblico di "Piscine", la

mostra dedicata ai recenti Mon-

diali di Nuoto, "La danza del Ten-

nis" presentata al Tennis Club Pa-

rioli è la seconda della serie di mo-

stre fotografiche previste dall' au-

tore nel triennio 2011-2013, pro-

prio in occasione dell' ufficializza-

zione della candidatura di Roma

ai Giochi Olimpici 2020 e delle

Olimpiadi di Londra 2012.

TUTTINCIRCOL news dai circoli sportivi storicinews dai circoli sportivi storici

[ ]Romatuttincircolo

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EUR SPORTING CLUB

AMICI AL... TAPPETO!

In questo caso al tappeto ci finiscono

tutti... e volentieri! E' infatti una sfida

che si consuma giornalmente sui pan-

ni verdi dei biliardi collocati all'interno

della casina sociale del circolo. “Si trat-

ta del momento di stacco della giorna-

ta per tutti i soci appassionati del gio-

co del biliardo”, ci dice il socio Angelo

Terraccina, socio e frequentatore assi-

duo della sala biliardo. “Per nessuna

cosa al mondo si rinuncerebbe a una

partita di biliardo con gli amici. La lista

di attesa per giocare e' sempre lunga

e questa e' la testimonianza dell''inte-

resse che molti soci hanno nel pratica-

re questa disciplina”. Sono sempre più

frequenti infatti le manifestazioni spor-

tive nelle quali il biliardo recita un ruo-

lo importante. Non potrebbe essere di-

versamente dal momento che, se da

una parte il biliardo non è considerato

uno sport di fatica fisica, dall’altro è si-

curamente da considerare un'attività

socialmente aggregante per tutti i so-

ci del circolo. Ci sono due tavoli e si

gioca prevalentemente all'italiana o al-

la goriziana, con soci molto bravi in en-

trambe le discipline. Quest'anno il cir-

colo ha partecipato al torneo di biliar-

do in occasione dell’ultima edizione di

"Circoliamo" ottenendo dei buoni risul-

tati, ma ora ci aspettano altre gare e

altri tornei da disputare. Quindi tutti in

sala ad allenarci sempre con quello spi-

rito che contraddistingue i simpatici fre-

quentatori della sala.

Roberto Cundari

Page 59: SPORT CLUB MAGAZINE - MARZO 2011

Sporting Club

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FUTBOLCLUB

Inizia il corso per aspirantiistruttori delle Scuole Calcio

Due grandi eventi sono attesi in que-sto mese al Futbolclub: la fine deltorneo di Calcio Tennis e l’inizio delcorso CONI – FIGC per gli aspirantiistruttori di Scuole Calcio. La primaè una disciplina che ha riscosso un

grande successo al suo primo annodi vita all’interno del circolo, con mol-ti soci che vi hanno partecipato e sisono divertiti. A breve tutti aspetta-no l’esito della finale che sarà dis-putata tra Di Matteo, che si è impo-sto in semifinale su Dussoni per 2-1 ed Eduardo Scoppio, che inveceè uscito vittorioso dalla sfida conCardone con lo stesso punteggio. Apoca distanza dalla finale del singo-lo (rimandata per un infortunio su-bito dallo stesso Di Matteo nella lun-ghissima semifinale della durata di2h 20 min) inizierà anche il doppiocon la coppia Ronconi-Eduardo

Scoppio che promette scintille e sicandida come una delle principaliaspiranti al titolo.Per quanto riguarda il corso da istrut-tore si tratta di un percorso di forma-zione Coni-Figc Sgs per tutti gli ope-ratori sportivi che sono privi di qua-lifica. Organizzato dai Comitati pro-vinciali FIGC in collaborazione con ilCONI avrà la durata di 80 ore suddi-vise in 23 incontri da 4 ore ciascu-no e che si svolgerà in aula, in pale-stra e sul campo di calcio. Il program-ma avrà come oggetto le indicazio-ni didattico metodologiche, la psico-pedagogia (relazioni psicologiche nel-

le Scuole Calcio), i rapporti nella So-cietà Sportiva, la medicina sportiva,le norme arbitrali, i compiti e le fun-zioni istituzionali dell’AIAC (Associa-zione Italiana Allenatori Calcio) e del-l’AIA (Associazione Italiana Calciato-ri). Una volta terminati i corsi ci sa-rà un tirocinio didattico presso unaScuola calcio specializzata che con-sisterà in 10 ore di pratica e 3 di ar-bitraggio della categoria Pulcini. Unavolta superati gli esami finali (testvalutativi, discussione di una tesina,tirocinio didattico, questionario e te-sina) i candidati otterranno l’attesta-to di “Istruttore operante nella Scuo-la Calcio” che gli permetterà di usu-fruire di 6 punti all’atto della doman-da di partecipazione al corso di abi-litazione “Allenatore di Base” per-mettendoli di essere qualificati peri settori giovanili in cui operano. In-somma non solo giocare, ma ancheinsegnare: il Futbolclub raddoppiagli sforzi e le possibilità di impararee divertirsi nel mondo del calcio.Gianmatteo Colla

Detto: CheccoRuolo: Centrocampista esternoPiede Preferito: Il mio piedeSinistro...Pezzo Forte: Il tiro dello ScorpioneSquadra del Cuore: AS Roma

Il socio del mese Nome: Francesco Gallo

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TUTTINCIRCOLOnews dai circoli sportivi news dai circoli sportivi

Romatuttincircolo[ ]

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OLO TUTTINCIRCnews dai circoli sportivi news dai circoli sportivi

Romatuttincircolo[ ]

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DUE PONTI SPORTING CLUBInaugurato il campo Prestige

Mattinata di divertimento e tennis, loscorso 29 Gennaio, al Due Ponti Spor-ting Club, per l’inaugurazione delcampo Prestige. Per l’occasione so-no scese in campo le squadre di Pre-stige Immobiliare e Lazialità, che sisono affrontate in tre incontri di dop-pio. Ospite dell'evento, il golden boyVincenzo D'Amico che ha deliziato ipresenti con alcuni colpi spettacola-ri. Indeciso se nel suo gioco si ispirapiù a McEnroe o Adriano Panatta, harilevato un’ ottima forma e grande ver-

ve, non essendo mancate le battuterivolte agli avversari, della PrestigeImmobiliare di Maurizio Galimi & Co.,importante partner del circolo dei fra-telli Tornaboni. Vincenzo ha divertitoe fatto vincere la squadra di Lazialitàper 3 set a 0. Oltre a Maurizio e An-drea Galimi, Marco Maltinti, DaniloFerrari Ruffino, rappresentanti dell’a-zienda sponsor, sono scesi in cam-po alcuni soci del circolo, grandi tifo-si della Lazio, tra cui Delia Rizzo, Um-berto Locatelli, Francesco Testa e Fer-nando Di Girolamo.

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’appuntamento è per Giovedi 10marzo al Circolo della Polizia.Un menu interessante. In aper-tura la finale Over 40 con Juven-tus (Rezza spa) ed Ajax (theFans) che cercheranno di met-tere in bacheca la loro prima

coppa stagionale. Lo scorso anno vinse la Ro-ma (Autocarrozzeria Grassi) che poi vinse an-che il Torneo; due anni fa stesso double mastavolta del Barcellona (Capolino Ceramiche).Sarà una grande sfida, in attesa dei play offdi categoria. A seguire scenderanno in campogli Assoluti. Di fronte Cagliari (Blitz Tre) e Bar-

cellona (Multienergy&Service). Sarà l’occasio-ne per vedere di fronte tanti campioni, tra cuitanti ex romanisti. Giannini e Sormani jr. daun parte contro Di Biagio, Candela, Cesarettie Romano. Un mix di campioni che nobiliteran-no la serata. Negli ultimi due anni vinse la Cop-pa sempre la squadra della Polizia, il Chelsea.Naturalmente tutti invitati, appassionati e non.In campionato alcune compagini sono già si-cure dei play off. Nella categoria Assoluti è dif-ficile fare pronostici, almeno sei squadre po-tranno giocarsi il titolo. Il Flamengo (Studio Le-gale Traisci) come lo scorso anno sembra es-sere la più regolare, con la new entry del Bo-

ca Junior (Tempio del Cinema) che si confer-ma sempre più la rivelazione della stagione esta diventando una bella realtà. Cagliari (BlitzTre), Milan (Studio Legale Spadafora–De Ro-sa) ed i campioni in carica del Racing Santan-der (Nice Car) completano il lotto delle favori-te. Tra le possibile mine vaganti il Barcellona(Multienergy&Service), la Roma di Salah You-nes “Mido”, l’Ajax (The Fans), il suddetto Chel-sea ed il Manchester United del presidentis-simo Luca Parnasi. Nell’Over 40, se vogliamo,la lotta è ancora più serrata. Almeno otto com-pagini a giocarsi il titolo con il Flamengo (Grup-po Siri) a capeggiare il plotone. Dietro la Ju-

L60[ ]

EMETTE I PRIMI VERDETTI

di Alessandro Grassetti_foto Matteo Ciambelli

In questo mese si concluderà la stagione regolare, per poi lasciare spazio alle fasi finali.Poi ci sarà il primo titolo della stagione, con le finali della Coppa “Alessandro Vommaro”.

torneo pezzana[ ]

IL PEZZANA

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ventus (Rezza spa), l’Ajax (The Fans), l’Arse-nal (Antico Tiro al Volo), il Cagliari (Papero Gial-lo) ed il Barcellona (Mobilnovo). Attenzione pe-rò alla Lazio (Flann O’Brien) che con il passa-re dei mesi sta recuperando terreno. Il diver-timento al Pezzana è anche e soprattutto Over50. Categoria che ha riscosso un tributo par-ticolare, per la natura con cui è nata. Grandedominatore della stagione l’Arsenal (Antico Ti-ro al Volo), che partirà con i favori del prono-stico. Dietro di lei crescono la Lazio (Telegi) eil Real Madrid (Centro Asfalti). Ma occhio an-che al Genoa (F.d.M. Gioielli) e all’agguerritoplotone che segue, si sa infatti che nei playoff basta sbagliare una gara o azzeccarla e...Intanto il Summer 2011 del Pezzana è già infase avanzata di costruzione, per tutte e tre lecategorie. Il consiglio per chi fosse interessa-to è quello di affrettarsi. Per maggiori informazioni chiamare il cel.3403738509 o collegarsi al sito di riferimen-to: www.torneopezzana.com. Lo spettacolo ele sorprese al Pezzana non finiscono mai.

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’unica Casa diCura in Italia do-tata di un campoda calcio al pro-prio interno: a Vil-la Stuart ci si ri-abilita anche sul

terreno di gioco in erba sintetica. Un’autentica gemma incastonatanel verde della Riserva Naturaledi Monte Mario. L’impianto spor-tivo, costruito a ridosso della cli-

nica per facilitare l’accesso a pa-zienti e personale medico, favori-sce il ritorno all’attività sportivaed al tempo stesso, permette al-l’atleta di riprendere confidenzacon il “manto verde”.Per i professionisti che voglionotornare alla ribalta, per i dilettan-ti che desiderano ritrovare la pro-pria integrità. Il percorso di recupero prende lemosse dal lavoro svolto in pale-

stra ed in piscina; coinvolge inmaniera sinergica medico ortope-dico, fisiatra, terapista e prepa-ratore atletico.Il tutto con il supporto di adegua-ti macchinari isocinetici, funziona-li al ripristino del tono muscolare.La rieducazione si sposta poi sulcampo da gioco. In un primo mo-mento, vengono privilegiati eser-cizi monopodalici, con conetti dipasso e di corsa, movimenti bre-

vilinei e cura del gesto specifico.Successivamente, si tende a pre-diligere le componenti propriocet-tive, aerobiche e tecniche della ri-educazione: alternanza di corsalenta e corsa veloce, equilibrio,dribbling, controllo di palla e mi-ni-partitelle (nel caso dei calciato-ri, ndr). La preparazione viene con-dotta in maniera personalizzata,tenendo in debita considerazioneil profilo del paziente: età, infor-

L[]

Sul campo di VillaStuart si completa ilpercorso dirieducazione.Palestra, piscina eterreno di gioco, perun pronto ritornoall’attività sportiva.Per i professionisti maanche per i dilettanti

RIABILITARSI SUL CAMPOdi Paolo Brandimarte

A VILLA STUART SI PUÒ

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tunio patito, caratteristiche fisi-che, sport praticato e ruolo rico-per to. Per i campioni ma ancheper i semplici appassionati. L’impianto spor tivo, inauguratoda alcuni mesi, ha “ospitato” al-cuni calciatori professionisti im-pegnati in fase riabilitativa: Fede-rico Masi (Fiorentina), Ar tem Kra-vets (Dinamo Kiev), Igor Dragunov(CSKA Mosca), Gueye Mansour(FC Timisoara) e Giovanni Iodice(Siracusa Calcio). L’obiettivo è quello di restituire

l’atleta alla propria attività, in tem-pi relativamente ristretti.I risultati raggiunti fotografano labontà del lavoro svolto da VillaStuart: Totti, Nesta, Vucinic, Mu-tu, Miccoli e Quagliarella sono sol-tanto alcuni dei fotogrammi fissa-ti nel ventennale rullino della me-moria. Il resto è storia recente. Una storia culminata con un pre-zioso riconoscimento: a par tiredal novembre 2010, Villa StuartSport Clinic è accreditata CentroMedico di Eccellenza FIFA, nel-l’ambito del progetto “F-Marc”, latask force scientifica voluta dalpresidente Joseph Blatter. Ungrande tributo ed insieme, unagrande responsabilità.

IL MEDICO RISPONDE

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Norme di comportamentoL’elemento più impor tante peruna persona colpita da anginapectoris è senza ombra di dubbioil fattore tempo. Nel caso piùdrammatico rappresentato dall’in-farto miocardico una diagnosi pre-coce permette una rapida terapiaspecifica in maniera da ridurre alminimo e trattare con maggior ef-ficacia le complicanze. In caso didubbio, dunque, è consigliabileraggiungere l’ospedale più vicinosenza preoccuparsi di un eventua-le “falso allarme” poiché pochisemplici esami possono chiarirei dubbi.

Diagnosi e terapia dellamalattia coronaricaPer quanto riguarda questo aspet-to bisogna fare una doverosa di-stinzione tra l’angina da sforzo daun lato e l’angina instabile e l’in-far to miocardio acuto dall’altro.

L’angina stabile non ha caratteredi urgenza e di instabilità. L’atteg-giamento più corretto è quello diuno specialista cardiologo checon alcuni accer tamenti mirati(elettrocardiogramma, ecocardio-gramma, test da sforzo) farà unadiagnosi definitiva. L’angina insta-bile e l’infar to acuto del miocar-dio sono invece eventi non di ra-do drammatici e l’unica cosa dafare è recarsi rapidamente nel piùvicino ospedale o contattare il118 In ospedale pochi accer ta-menti permetteranno di fare unadiagnosi definitiva e di avviare ilpaziente a rapidi trattamenti tera-peutici. Il più efficace attualmen-te è l’angioplastica coronaricacioè la possibilità di disostruiremeccanicamente la coronaria oc-clusa utilizzando materiali dedica-ti (palloncini. stent) e tecnichesempre più all’avanguardia. Abbiamo sin ora descritto le situa-

zioni più drammatiche e l’importan-za della tempestività e della deci-sione nell’affrontarle. Vale la penaperò, proprio perché la malattia co-ronarica è così diffusa, rivolgersi,in questa sede, ad un pubblico chesia il più vasto possibile. In que-st’ottica, ci sembra molto impor-

tante pubblicizzare gli incontri discreening cardiologico che vengo-no annualmente organizzati anchepresso il nostro ospedale con il pa-trocinio dell’ANMCO (Associazionenazionale medici cardiologi ospe-dalieri), la nostra associazionescientifica di riferimento.

di Prof. Roberto Serdoz Primario di cardiologia

Ospedale San Pietro di Roma

Spesso l’attacco cardiaco comincia con una moderata oppressione localizzata alcentro del torace. È quindi importante sapere come può presentarsi l’attacco cardiacoe quali siano i segni abituali di allarme. Non saper decidere cosa fare impedisce unsoccorso tempestivo e cure efficaci.

Il Prof. Roberto Serdoz con il dott. Riccardo Mocavini

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La Malattia coronarica: i segni di allarme di un attacco cardiaco

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L'EVENTO:L'OPPORTUNITA CHE NON POTETE

LASCIARVI SFUGGIRE.

CA-CO-HU 1p 17-2:AGILA 16-02-2010 12:16 Pagina 1

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otodays, il Salone Mo-to e Scooter del Cen-tro-Sud Italia, si prepa-ra alla terza edizione inprogramma dal 10 al13 marzo 2011 allaFiera di Roma. Cinquei padiglioni dove sarà

possibile ammirare le novità del mercato espo-ste dalle Case Costruttrici, partecipare ai cor-si aftermarket, incontrare i piloti più famosi(tra i tanti, Bayliss, Fabrizio, Melandri e Che-ca) e inoltrarsi nelle aree dedicate al turismo,moto d’epoca, usato e custom. Nella vasta

area esterna, poi, sarà possibile provare mo-to e scooter e seguire le spettacolari gare ele esibizioni del fuoristrada.

DAYS ON THE ROAD:ARRIVA IL TURISMO SU DUE RUOTEIl Ministero del Turismo ha sposato con entu-siasmo il progetto, riservando così il suo Pa-trocinio alla prima edizione di “Days On TheRoad”, che sarà un vero e proprio luogo d’in-contro all’interno dei padiglioni della Fiera diRoma: al suo interno, in una vasta area mul-timediale, i visitatori interessati al turismo po-tranno condividere le loro personali esperien-

ze e gli itinerari più originali di moto e scoo-ter, scambiandosi consigli, proposte di viag-gio. Gli appassionati potranno andare anchealla scoperta degli accessori disponibili sulmercato e dei viaggi più curiosi, grazie allapresenza dei maggiori produttori e tour ope-rator del settore. Non mancheranno le paro-le dei grandi viaggiatori delle due ruote, cheracconteranno agli appassionati presenti aMotodays le loro esperienze in giro per il mon-do. Tra le iniziative più attese, anche i colle-gamenti via web con i motociclisti impegnatiin quei giorni nei loro raid mondiali, pronti arendere par tecipi i mototuristi di Motodays

M

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Dal 10 al 13 marzo la Fiera di Roma ospita la terzaedizione, con le ultime novità del mercato e aree dedicate

al turismo, alle moto d’epoca ed alle personalizzazioni

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[ ]clubstyleappuntamenti

TornaMotodays

il Salone Moto e Scooter

della Capitale

di Andrea Tranquilli

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sulle difficoltà da superare, sui percorsi mi-gliori e sulla bellezza dei luoghi visitati.

GRATIS PER I MOTOCLUB DI MOTODAYS LE “GIORNATE DELL’AFTERMARKET”Gli appassionati di tecnica, potranno parteci-pare alle “Giornate dell’Aftermarket” organiz-zate in collaborazione con Assobike: i tecnicipiù preparati di alcune delle aziende più im-portanti del settore metteranno a disposizio-ne degli iscritti la loro esperienza per guidar-li alla scoperta della migliore messa a puntodegli scarichi e degli ammortizzatori, oltre alcorretto montaggio e all’utilizzo delle par ti

speciali e in lega leggera. Tra i partecipantici saranno anche i soci dei tanti moto club af-filiati a Motodays, che avranno la possibilitàdi iscriversi e di partecipare alle “Giornate del-l’Aftermarket” a titolo gratuito.

“MOTODAYS VINTAGE”: L’AREA DELLE MOTO D’EPOCA SI TINGE D’AZZURROIn bella mostra sulle pedane dello spazio ri-servato ai ricordi ci saranno molte delle mo-to italiane più significative degli ultimi 50 an-ni della storia motociclistica nostrana. La col-lezione, formata da una ventina di pezzi uni-ci, sarà anticipata modello dopo modello at-

traverso i comunicati stampa, le newsletter ele notizie pubblicate su www.motodays.it e suhttp://people.motodays.it/magazine/. All’a-rea espositiva, inoltre, verrà affiancata l’or-mai classica mostra scambio, spazio dedica-to ai collezionisti alla ricerca del ricambio piùdatato.

“KROMATURE”IL NUOVO SPAZIO RISERVATO ALLE CUSTOMCon la nuova area tematica “Kromature”, Mo-todays vuole rendere omaggio ai numerosi “bi-kers” fedeli alle personalizzazioni e ad un mo-do di andare in moto diventato ormai da decen-

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ni un vero e proprio stile di vita. Sarà possibileammirare le migliori elaborazioni realizzate dal-le officine più qualificate e dai preparatori piùfantasiosi ma anche le affascinanti moto ame-ricane e non. I visitatori potranno inoltre prova-re e toccare con mano e acquistare le ultimenovità dell’abbigliamento dedicato e degli ac-cessori più ricercati a livello internazionale. Tutta da seguire anche l’attesa competizionedel bike show, ogni anno più attesa e capacedi offrire agli occhi del pubblico le custom e ichopper più originali, in gara tra loro per la vit-toria del trofeo dedicato al mezzo più bello diMotodays 2010. Presenti nell’area “Kromatu-

re” anche gli artisti impegnati nel pinstriping enel tattooing e le storiche hot rods, splendidevetture modificate di gran moda in America enel Nord Europa

“MARKET ONE TO ONE”: A MOTODAYS 2011ARRIVANO ANCHE LE MOTO USATEUn progetto unico nel suo genere, che preve-de uno spazio esclusivo dove trovare centi-naia di mezzi usati e dove i visitatori saran-no facilitati nella ricerca della moto e delloscooter da acquistare. Attraverso una vastaarea espositiva e un’area meeting, denomi-nata “Market One To One”, chi arriverà a Mo-

todays potrà passare in rassegna tutte le dueruote, esposte in posteggi che ne consenti-ranno la piena visibilità. Sarà un’occasione unica per trovare, racchiu-so in un unico padiglione della Fiera, il megliodelle moto di seconda mano presenti su Romae su tutto il Centro Italia: una volta trovato ilmezzo, completo di scheda descrittiva, potran-no ricevere maggiori dettagli attraverso un deskreception e, su richiesta, saranno messi in con-tatto immediato con il servizio commerciale deldealer di riferimento. Sempre alla reception, ivisitatori avranno anche la possibilità di cerca-re la moto dei “sogni” direttamente dal data-

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[ ]appuntamenticlubstyle

base di “Market One To One” grazie a vari cri-teri di selezione quali marca, modello, anno diimmatricolazione e prezzo.

IL FUORISTRADAPROTAGONISTA DELL’AREA ESTERNASarà sempre la FX Action di Roberto Bianchi-ni a curare le attività riservate alla speciali-tà del fuoristrada, in programma nell’areaesterna. Oltre alle esibizioni degli spettaco-lari stunt-men, ai trofei minimoto e minigp de-dicati ai giovanissimi e alla Coppa Fiera Ro-ma Maxiscooter organizzata dal Moto ClubTerni, grande protagonista della pista realiz-

zata all’interno della Fiera di Roma sarà l’off-road: sull’impegnativo tracciato realizzato trai padiglioni del quartiere fieristico capilotino,scenderanno gli iscritti ad un trofeo Minimo-tard nazionale su tappa unica, i piloti del QuadMotard protagonisti della QuadStore Cup rea-lizzata in collaborazione con Quadstore.it,quelli del trofeo Supermoto nazionale e glisfidanti della attesissime prime tappe di Cam-pionato Europeo e Italiano Minibike MX. A da-re spettacolo nell’area esterna ci sarà ancheCraig Jones, già campione europeo della spe-cialità stunt che scenderà in pista con le sueKawasaki.

MOTODAYSINFOFiera di RomaVia Portuense 1645/1647Telefono: 06-65074521 Email: [email protected]

DATE E ORARI Giovedì 10 marzo dalle 10 alle 19Venerdì 11 marzo dalle 10 alle 19Sabato 12 marzo dalle 10 alle 20Domenica 13 marzo dalle 10 alle 19

COSTI- 16 euro intero- 12 euro ridotto (tesserati FMI con tessera

o tutti coloro che presentano coupon ingresso ridotto)

- gratuito per portatori di handicap con 1 accompagnatore, bambini fino a 12 anni, militari e forze dell’ordine in divisa

I tesserati Club “Amici di Motociclismo” e“Amici di Mototurismo” potranno usufruire diun ingresso omaggio a fronte dell’acquisto diun biglietto intero

Chi acquista il biglietto in pre-vendita avràdiritto ad entrare gratuitamente un secondogiorno a scelta nei giorni di manifestazioneChi acquista un biglietto intero presso lebiglietterie di Motodays il giovedì 10 marzo, hadiritto ad entrare gratuitamente un secondogiorno a scelta nei giorni di manifestazione.Il coupon Ingresso OMAGGIO non è valido laDomenica.

www.motodays.it

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Page 72: SPORT CLUB MAGAZINE - MARZO 2011

È arrivato il nuovo

Grand Cherokee

2011

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inalmente, dopo tanta attesa, èsbarcato in Europa il nuovo suvdi casa Chrysler, il Grand Che-rokee 2011.La commercializzazione del suvè già avvenuta negli Stati Unitied il ritardo sulla tabella di mar-

cia per l’ingresso nel mercato europeo confermail successo in terra Americana dal momento chela richiesta è stata tale da richiedere un postici-po del lancio nel vecchio continente. Le linee diassemblaggio della versione Europea, infatti,avrebbero dovuto iniziare a lavorare già da metàLuglio, ma l’alto numero di ordinativi ha richiestoun cambio di programma.Dopo anni in cui l’azienda americana navigava incattive acque, finalmente, con l’accordo Fiat-Chrysler, questo storico marchio appare nuova-

mente in ripresa, grazie alle nuove direttive del-la casa torinese ed ai pesanti investimenti delgoverno americano.La Jeep, per quest’ultima uscita, ha utilizzato tut-to il patriottismo che può scaturire dal nome del-la vettura e dalla tradizione dei veicoli fuoristra-da della grande frontiera. La Casa di Auburn Hillspensa che il ricordo della leggenda americana edelle sue origini possa dare un impulso positivoalle vendite della nuova Grand Cherokee.Il fuoristrada è entrato in concorrenza con tantialtri modelli, di tante marche. Un segmento che,oggigiorno, possiamo definire affollato, sebbeneil costo da sostenere non sia di poca entità ed ilperiodo economico non sia dei più floridi per laclientela. Le principali rivali di Grand Cherokee2011 sono Volkswagen Touareg, Porsche Ca-yenne, BMW X5 e Audi Q7.

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Dopo lo straordinario successo registrato negli Stati Uniti èarrivato in Europa il nuovo suv di casa Chrysler

Fdi Lorenzo Arduini

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Rispetto al passato la grande novità è senza dub-bio l’aumentata qualità ed affidabilità. La JeepGrand Cherokee ha sempre dimostrato tutta lasua forza nell’off-road, ma lasciava a desiderareper alcune lacune come gli spazi angusti o la scar-sa qualità dei materiali interni. Tutto questo è sta-to in parte ed oggi Grand Cherokee 2011 ha de-buttato con un design più pulito e reinterpretato.Il primo sviluppo è iniziato sotto la direzione del-la DaimlerChrysler, quando ancora era la proprie-taria del marchio Jeep, così Grand Cherokee 2011condivide parecchi componenti con il nuovo Mer-cedes Classe ML. In seguito è subentrata la ge-stione della casa torinese, che ha completato ilprogetto, dando particolare importanza alle rifini-ture e alla qualità. E’ stato ampliato lo spazio abordo per i passeggeri, in questo modo si perce-pisce una maggiore visibilità e funzionalità, il tut-to si traduce in un ambiente confortevole e benrifinito nel suo complesso, dove risalta la pellecon cuciture a vista e il vero legno.Il design spigoloso che ha caratterizzato tutte legenerazioni di questo modello è un ricordo lonta-no. La nuova Grand Cherokee è infatti un susse-guirsi di sinuose curve tese però su muscoli bendelineati. Il risultato estetico è assolutamente gra-devole, tanto all'anteriore quanto posteriormen-te. Davanti conserva la personalità Jeep, con inprimo piano un'ipertrofica versione della classi-ca calandra Jeep a sette feritoie. Dietro, i trattidelle luci ricordano un po’ alcune rivali come l'ap-prezzata Lexus RX. L'abitacolo è un raro esem-pio di sobria eleganza. Molto bella la console cen-trale, dove tutti i comandi risultano ergonomica-mente studiati e facilmente azionabili.Il nuovo Grand Cherokee è dotato di sospensio-ni pneumatiche, grazie ad un selettore è possibi-le regolarle in cinque posizioni a seconda del ti-

po di terreno che si va ad affrontare, in questomodo si trova a suo agio sia sull’asfalto sia suitracciati misti, la qualità di marcia è stata miglio-rata grazie ad una sospensione posteriore indi-pendente.Il nuovo propulsore turbodiesel da 3,0 litri, co-struito sviluppato assieme a Fiat Powertrain, ge-nera una potenza massima di 241 Cv (177 kW)a 4.000 giri/min ed una coppia di 550 Nm (406lb-ft) a 1.800-2.800 giri/min. Ciò corrisponde adun incremento della potenza erogata pari al 10%e ad un aumento della coppia dell'8% rispetto al-la precedente motorizzazione diesel.Insieme ad un incremento delle prestazioni, regi-stra consumi pari a 8,3 l/100 km nel ciclo com-binato con un risparmio di carburante del 17%.Le emissioni di CO2 sono stare ridotte del 17%e sono pari a 218 g/km. Il nuovo V6 monta oltre-tutto iniettori di nuova generazione a 1800 Bar dipressione con la nuova tecnologia Multijet II svi-luppata e brevettata da Fiat Powertrain e che hadebuttato nel 2009 sul propulsore 1.3 Small Die-sel Engine presentato su Punto Evo. Si tratta comunque di un monoblocco in ghisa agrafite compatta a 60 gradi con testate in allumi-nio e coppa dell'olio strutturale in alluminio a dueelementi. L'alesaggio è di 83 mm (3,27 pollici) ela corsa di 92 mm (3,62 pollici). La cilindrata com-plessiva è di 2.987 cm3 (182 pollici3). La distan-za di alesaggio è pari 96 mm (3,78 pollici).Equipaggiato sulla nuova generazione del GrandCherokee il nuovo motore sarà disponibile suimercati europei anche nella versione depoten-ziata da 190 Cv a 4.000 giri/min e 440 Nm(324 lb-ft) di coppia a 1.600-2.800 giri/min. Laversione da 190 Cv è di serie sulla versione La-redo che rappresenta così il modello di acces-so alla gamma.

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Le concorrenti sul mercatoBMW X5

La Nuova BMW X5 non prevede nessuna rivoluzioneparticolare, bensì una serie di aggiornamenti atti arendere ancor più appetibile la sofisticata SUVbavarese. E’ stato elevato nuovamente il livello disportività e di efficienza, completandolo con uno stilemoderno ed esclusivo. La nuova BMW X5 trasmette ilcaratteristico piacere di guidare in uno Sports ActivityVehicle di lusso, elevandolo a un livello finora mairaggiunto e rafforzando così la propria posizione dibenchmark e di trendsetter nel segmento.

Volkswagen Tuareg

La nuova Touareg appare decisamente più dinamica,non solo relativamente a motori e telaio, ma anche perquanto riguarda lo stile. Per quest'ultimo aspetto, ilmerito va sia al nuovo design che al particolarerapporto tra le dimensioni della vettura. La nuovaTouareg è stata infatti allungata di 4,3 cm fino araggiungere i 4,80 metri, ma allo stesso tempo è stataabbassata di 2 cm esatti, per un'altezza finale di 1,71metri. Di fronte al guidatore si sviluppa un cockpit dallastruttura chiara e di elevata qualità: la strumentazione,configurata con precisione, presenta tutte leinformazioni essenziali nel campo visivo del guidatore.

Audi Q7

L’Audi Q7 è caratterizzata da motori a elevataefficienza, dotati di tecnologie innovative chepermettono di ridurre i consumi e le emissioni. La Q73.0 TDI clean diesel è conforme alle norme sulleemissioni vigenti negli USA e si attiene, sin da oggi, aivalori limite per le emissioni fissati dalla normativaEuro 6, che entrerà in vigore in Europa nel 2014.La Audi Q7 è disponibile anche nelle versioni Advancede Advanced plus per i soli motori V6 e 4.2 TDI. Lasport utility a sette posti di Ingoldstadt ha ricevutodiversi aggiornamenti estetici, concentrati, come dacopione, essenzialmente nella parte anteriore.

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di Fabio Ingargiola Personal [email protected]

Che Cos’e?Si tratta di un attrezzo a forma diipsilon con due larghe cinghie dinylon estremamente resistentidotate di maniglie all estremità eregolabili in lunghezza. Per poterlousare, occorre assicurare l’estre-mità singola a un qualsiasi puntofermo, che puo essere un albero,un palo, la porta di casa o un gan-cio sul soffitto : l’attrezzo sfrutta ilpeso corporeo e la gravita’.

Come nasce?Il trx nasce tra i militari della mari-na americana che assemblano al-cune cinghie di paracadute cuciteinsieme al kit per la riparazione deigommoni. Il loro scopo era quellodi garantirsi una preparazione fisi-ca adeguata anche durante le mis-sioni, in mancanza cioè di spazi at-trezzati in modo tradizionale. L’u-so del trx si diffonde presto tra imilitari delle altre forze armate sta-tunitensi fino ad approdare nellepalestre americane e successiva-mente di tutto il mondo.

Quali sono i vantaggi dell’allena-mento in sospensione?Il primo, grande vantaggio del trxè la praticità. L’attrezzo, che pesa

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clubstyle

Allenarsiin sospensione

fitness

Facile da trasportare, utilizzabile in qualunque situazione sia in casa che all’aperto,utilissimo in termini di allenamento: tutto questo è il TRX , un attrezzo di ultimagenerazione che sta rivoluzionando il mondo del fitness.

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meno di un chilo, è facilmente tra-sportabile e consente di allenarsiin palestra, in casa, in una stanzad’albergo o semplicemente in unparco. La sua incredibile versatilitàpermette l’esecuzione di un nume-ro potenzialmente infinito di eserci-zi il cui unico limite e’ la fantasia ela competenza di chi lo usa. La dif-ficoltà potrà essere di volta in voltamodulata variando la posizione delcorpo, garantendo così un trainingottimale sia al principiante che al-l’atleta più avanzato. La rapidità conla quale è possibile passare da unesercizio all’altro (5secondi) permet-te di creare circuiti estremamenteintensi, ottimi per perdere peso, agi-re sul sistema cardiovascolare e permigliorare forza, flessibilità e coor-dinazione.L’attrezzo si può regolare su diffe-renti pendenze (dal 5 al 100%), mo-dificando semplicemente la posizio-ne del proprio corpo. Detta in que-sti termini, l’operazione potrebbesembrare piuttosto complicata epoco adatta magari ai principianti,ma ci sono davvero innumerevoliesercizi da effettuare con il TRX,adatti a tutte le categorie di sporti-vi. Questa sua versatilita permettedi usare questo attrezzo sia come

supporto per attivita agonistiche,per lezioni di fitness singole o digruppo, per esercizi di allungamen-to o anche per esercizi di suppor-to in fase di riabilitazione. Puo es-sere usato anche a casa, attacan-dolo semplicemente allo stipite del-la porta.

Perche usarlo?A differenza dell’allenamento tradi-zionale con i macchinari, che vinco-la i nostri muscoli ad un lavoro es-senzialmente isolato su un unicopiano di movimento, l’allenamentoin sospensione consente al nostrocorpo di muoversi su più piani si-multaneamente, riproducendo mo-vimenti naturali o un gesto sporti-vo specifico, enfatizzando il lavorocoordinato delle catene muscolariedei muscoli stabilizzatori aumentan-do il reclutamento muscolare e il dis-pendio calorico. Si tratta dunque diun allenamento funzionale, perchèpermette di allenare più muscolicontemporaneamente riducendo iltempo di lavoro complessivo ed an-dando incontro a tutti coloro che nonpossono o non vogliono trascorrereore in palestra. Dal punto di vista piùtecnico, utilizzare il trx significa alle-nare la stabilita’, la coordinazione e

migliorare tangibilmente l’equilibrioe la capacità propiocettiva, caratte-ristiche troppo spesso trascuratenei programmi di allenamento tradi-zionali. Questo permette un allena-mento piu intenso, piu efficace edunque piu allenante, in quanto ilcervello conosce movimenti, non mu-scoli,quindi attivare più muscoli insinergia permette un lavoro musco-lare completo e un work out decisa-

mente proficuo. Il TRX può essereutilizzato in contemporanea con al-tri attrezzi: discosit, kettelebel, pal-la medica, fitball, così da variare ilgrado di difficoltà e le combinazionidi esercizi. Sempre meglio utilizzar-lo con l’ausilio di un trainer qualifi-cato che potrà mostrarvi tutte le po-tenzialita’ di questo semplice ma ge-niale attrezzo. Buon allenamentoe buon divertimento

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tendenza tendennzamodemode novità

novità

desideridesideri

VIDEOCAMERA FULL HD SAMSUNG

La fotocamera digitale Fujifilm FinePixX100 ha un design tutto particolare.È progettata infatti secondo linee efiniture retro che le conferiscono un certostile retro ma, nello stesso tempo,presenta dotazioni tecnologiched’avanguardia. Dal punto di vista tecnico,la Fujifilm FinePix X100 è equipaggiatainfatti con un sensore CMOS APS-C da12,3 megapixel coadiuvato da unprocessore EXR. Dispone di un displayLCD da 2,8 pollici a 460.000 punti. Ilsupporto fotografico include i formati RAWe JPEG. La Fujifilm FinePix X100 è capacedi catturare anche video in alta definizionecon risoluzione pari a 720 pixel.

Vecchio post-it addio! La novità si chiamaMemo Frigo ed è pensata per scambiarsipromemoria con un supporto magnetico checonsente di essere applicato al propriofrigorifero. Memo Frigo, prodotto da Metronic,ha un sistema di utilizzo molto semplice chefunziona con soli tre tasti predispostiall'accensione del dispositivo, alla registrazionee all'ascolto dei messaggi che vengonosegnalati al destinatario tramite un ledlampeggiante che avvisa della presenza di unnuovo messaggio da vedere e ascoltare.Se si vuole lasciare un messaggio conscadenza a lungo termine: la batteria integrata,ricaricabile al pc attraverso la porta usb,garantisce un’autonomia di una settimana.

SCARPA WAWE RIDER 14 MIZUNO

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CINTURINO HEX SPORT WATCH BAND PER IPOD

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MACCHINA FUJIFILM FINEPIX X100

In arrivo ad aprile un oggetto utile e divertente perchi non rinuncia al suo IPod anche durante la corsa.La Hex presenta infatti il nuovo cinturino da polsoSports Watch Band per l'iPod nano di ultimagenerazione.Così, oltre ad avere sempre a portatadi mano il piccolo ed elegante player della Mela, gliutenti più sportivi potranno finalmente utilizzarloanche per gli allenamenti, senza dover ricorrere adaltre cover o ad una sostituzione più radicale.Il filo,grazie a una fascia da appendere al braccio, èdirezionato alle orecchie evitando che penzolimentre si corre.

tendenza

Ultima novità in casa Mizuno sono le scarpe da corsa Wawe Rider 14dalla caratteristica tecnologia Infinity Wave.Questa permette di disperderele forze d’impatto con il terreno su una superficie più ampia, grazie allapiastra Pebax inserita tra le intersuole della scarpa, connubio perfetto diammortizzazione e stabilità.Inoltre, grazie alla tecnologia AIR MESH, la scarpa da running mantiene un elevato livello di traspirabilità e permette al piede di rimanere fresco.È disponibile in tre diversi colori: bianco, blu e antracite.

Samsung presenta la nuova Q10 Full HD, un modello perrealizzare video in HD di ottima qualità grazie al suo ampiosensore retroilluminato (CMOS BSI da 5mp). La videocamera è stata ideata per un utilizzo pratico sia con la mano destra sia con la mano sinistra grazie a un sistema che capovolge automaticamente la visualizzazione dello schermo per adeguarsi allamano usata, rendendola

la soluzione ideale per coloro che sono abituati a cambiare spesso mano mentre stanno filmando.Internamente, la videocameraQ10 è dotata di un sensore

da 5 megapixel, stabilizzatore OIS Duo, zoom ottico 10x.

IL MEMO FRIGO, I MESSAGGI ORADIVENTANO VIDEO CON MEMOTRONIC

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