Sport industry magazine 22

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l’informazione sull’industria dello sport, del fitness, della piscina e del benessere www.sportindustry.com SPORT & FITNESS PISCINE WELLNESS COMPLEMENTI ISSN 2038-5781 trimestrale - anno 6 - n. 22 - ottobre-dicembre 2015 100 milioni per lo sport Questo quanto decretato dal Consiglio dei Ministri per finanziare gli impianti sportivi nelle periferie. News Investimenti privati nello sport Sono ostacolati o agevolati? Facciamo il punto della situazione con un’intervista all’avvocato Guido Martinelli. Primo piano Quando gli impianti sportivi diventano esempio Due impianti sportivi che si distinguono per innovazione tecnologica e gestionale. Primo piano Le ultime novità dal mercato Prodotti, sistemi e tecnologie scelti per voi tra le soluzioni proposte dalle aziende dei settori sport, fitness, piscina, benessere. Scelti per voi Sport: la partita non è conclusa! «In questi 115 anni di vita, la vostra poli- sportiva si è sforzata di mantenere vivi gli ideali che ne hanno caratterizzato le origini. Nel 1900, infatti, un gruppo di giovani pre- se l’iniziativa di creare una società sportiva che fosse accessibile ai giovani del popo- lo e che tramandasse i valori morali ed etici dello sport. A quei tempi, lo sport organizzato era prerogativa delle perso- ne facoltose, ma quel gruppo fondatore si pose come obiettivo di diffonderlo in tutte le categorie sociali. Questo io oggi vi augu- ro: che la vostra società sportiva sia sempre una casa aperta, dove si possa sperimentare la fraternità e l’armonia fra le persone, sen- za discriminazione». Queste parole sono state pronunciate da Papa Francesco in occasione della visita alla Società Sportiva Lazio. Il Papa, con il suo discorso, si rivolgeva ai presidenti, ai dirigenti, agli atleti che, ogni giorno, vivono questa realtà sporti- va: un’associazione che, come tantissime altre in Italia, continua a dedicare tempo e passione alla divulgazione dei valori che lo sport reca con sé, con l’obiettivo di far crescere i ragazzi e i giovani «nell’equilibrio, nell’autocontrollo, nel sacrificio e nella le- altà verso gli altri». Dal canto nostro, rimaniamo sbalorditi quando raffrontiamo l’impegno che queste società sportive infondono per promuovere e garantire lo “sport per tutti” - soprattutto grazie al massiccio coinvolgimento di volontari - con lo stato in cui conti- nuano a versare gli impianti sportivi del nostro Paese. Di fronte a strutture vecchie, non più idonee, spesso al limite dell’operatività, con costi sempre meno affrontabili, non serve a nulla nascondersi dietro la crisi economica. Dobbiamo rimanere uniti e far valere le necessità e i bisogni del nostro settore: perché la partita non si è conclusa e lo sport si merita, oggi come domani, spazi e strutture adeguati dove far giocare e crescere le future generazioni di atleti o di... semplici appassionati. pag 2 pag 10 pag 6 pag 12

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Sport Industry Magazine - trimestrale - n°22 - ottobre-dicembre 2015. L'informazione sull'industria dello sport, del fitness, della piscina e del benessere. In questo numero: due impianti sportivi che si distinguono per innovazione tecnologica e gestionale. Investimenti privati nello sport: ostacolati o agevolati? Ne parliamo con l'avvocato Guido Martinelli. Notizie, finanziamenti e bandi, aziende e prodotti.

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SPORT & FITNESS PISCINE WELLNESS COMPLEMENTI

ISSN

203

8-57

81

trimestrale - anno 6 - n. 22 - ottobre-dicembre 2015

100 milioni per lo sportQuesto quanto decretato dal Consiglio dei Ministri per finanziare gli impianti sportivi nelle periferie.

News

Investimenti privati nello sportSono ostacolati o agevolati? Facciamo il punto della situazione con un’intervista all’avvocato Guido Martinelli.

Primo piano

Quando gli impianti sportivi diventano esempio Due impianti sportivi che si distinguono per innovazione tecnologica e gestionale.

Primo piano

Le ultime novità dal mercato Prodotti, sistemi e tecnologie scelti per voi tra le soluzioni proposte dalle aziende dei settori sport, fitness, piscina, benessere.

Scelti per voi

Sport: la partita non è conclusa!

«In questi 115 anni di vita, la vostra poli-sportiva si è sforzata di mantenere vivi gli ideali che ne hanno caratterizzato le origini. Nel 1900, infatti, un gruppo di giovani pre-se l’iniziativa di creare una società sportiva che fosse accessibile ai giovani del popo-lo e che tramandasse i valori morali ed etici dello sport. A quei tempi, lo sport organizzato era prerogativa delle perso-ne facoltose, ma quel gruppo fondatore si pose come obiettivo di diffonderlo in tutte le categorie sociali. Questo io oggi vi augu-ro: che la vostra società sportiva sia sempre una casa aperta, dove si possa sperimentare la fraternità e l’armonia fra le persone, sen-za discriminazione». Queste parole sono state pronunciate da Papa Francesco in occasione della visita alla Società Sportiva

Lazio. Il Papa, con il suo discorso, si rivolgeva ai presidenti, ai dirigenti, agli atleti che, ogni giorno, vivono questa realtà sporti-va: un’associazione che, come tantissime altre in Italia, continua a dedicare tempo e passione alla divulgazione dei valori che lo sport reca con sé, con l’obiettivo di far crescere i ragazzi e i giovani «nell’equilibrio, nell’autocontrollo, nel sacrificio e nella le-altà verso gli altri». Dal canto nostro, rimaniamo sbalorditi quando raffrontiamo l’impegno che queste società sportive infondono per promuovere e garantire lo “sport per tutti” - soprattutto grazie al massiccio coinvolgimento di volontari - con lo stato in cui conti-nuano a versare gli impianti sportivi del nostro Paese. Di fronte a strutture vecchie, non più idonee, spesso al limite dell’operatività, con costi sempre meno affrontabili, non serve a nulla nascondersi dietro la crisi economica. Dobbiamo rimanere uniti e far valere le necessità e i bisogni del nostro settore: perché la partita non si è conclusa e lo sport si merita, oggi come domani, spazi e strutture adeguati dove far giocare e crescere le future generazioni di atleti o di... semplici appassionati.

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100 milioni per gli impianti sportivi

«100 milioni per finan-ziare gli impianti sportivi nelle periferie. In raccordo con Palazzo Chigi, il Coni provvederà agli interventi». Questo quanto decretato dal Consiglio dei mini-stri venerdì 13 novembre 2015. Su proposta del Pre-sidente Matteo Renzi e del Ministro dell’economia e delle finanze Pietro Carlo Padoan, il Con-siglio dei ministri ha infatti approvato un decreto legge contenente misure urgenti per gli interventi sul territorio.Nello specifico, il decreto contiene dodici provvedimenti per un to-tale di 900 milioni di euro di investimenti. E, tra questi, siamo lieti ci siano anche gli impianti sportivi.

Per approfondire: http://bit.ly/sid10finanziamenti

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Impianti sportivi a Sassari: 4 progetti

Quattro studi di fattibilità che mirano alla riqualifica-zione degli impianti sportivi della città, per un investi-mento complessivo di 6 milioni di euro. Sono que-sti i progetti approvati dal Comune di Sassari e che saranno inviati alla Regione Sardegna per l’utilizzo dei fondi europei “Jessica”, finalizzati a indi-viduare interventi di riqualificazione urbana.I quattro progetti riguardano, nel dettaglio: 1. la riqualificazione del palasport Roberta Serradimigni, che sarà an-che l’intervento più corposo (prevede lavori per 4,3 milioni di euro); 2. la riqualificazione dell’area sportiva quartiere Carbonazzi;3. la riqualificazione dell’area sportiva quartiere Latte Dolce; 4. la riqualificazione dell’area sportiva quartiere Monte Rosello. Il dettaglio dei lavori previsti è disponibile nel canale Sport e Fitness, categoria Finanziamenti e bandi, di www.sportindustry.com.

Per approfondire: http://bit.ly/sid10sassari

Lombardia: contributi afondo perduto

La Regione Lombardia ha approvato i criteri per l’as-segnazione dei contributi regionali in conto capitale a fondo perduto per la realiz-zazione o riqualificazione di impianti sportivi esistenti di proprietà pubblica. L’obiettivo è migliorare la fruibilità e la qualità dei ser-vizi offerti agli utenti, grazie a un contributo regionale da un minimo di 50.000 euro fino ad un massimo di 250.000 euro. Il beneficiario potrà ottenere, per la parte non coperta da contributo regionale, un finanziamento a tasso agevolato da parte dell’Istituto per il Credito Sportivo. Entro il mese di dicembre 2015 sarà emanato il Bando definitivo.

Per approfondire: http://bit.ly/sid10lombardia

Impianti sportivi: 3 esempi da premio

Athletics Exploratorium a Odense, in Danimarca, progetto a cura degli architetti KEINGART – space activators. La Ciutadella Park Sports Centre a Barcello-na, in Spagna, progetto degli ar-chitetti Battle i Roig Arquitectes. E infine la Naturbad Riehen in Svizzera degli architetti Herzog & de Meuron. Sono questi i tre impianti sportivi vincitori della medaglia d’oro all’edizione 2015 del prestigioso premio internazio-nale IAKS, IOC and IPC award, nato per mettere in evidenza l’eccellenza nella progettazione e costruzione di impianti sportivi, stadi, arene, impianti natatori, strutture sportive all’aria aperta, ecc. in tutto il mondo.Tre impianti molto diversi tra loro, che rendono molto bene l’idea della pluralità di volti che le strutture sportive possono oggi assumere: il primo è un parco pubblico trasformato in centro sportivo all’aria aperta, con attrezzature e strutture che permettono a tutta la cittadi-nanza di fare sport.

Il secondo è un impianto sportivo polifunzionale, al cui interno dominano due piscine per l’attività del nuoto e dell’acquafitness. L’ultima è una piscina naturale pubblica, dove la de-purazione dell’acqua avviene tramite l’utilizzo di piante acquatiche. Oltre ai 3 vincitori della medaglia d’oro, che potete approfondire nel canale Sport e Fitness, categoria Impianti Sportivi di www.sportindustry.com, quest’anno sono stati premiati 7 impianti sportivi con la medaglia d’argento, 17 con quella di bronzo e 4 si sono aggiudicati il premio speciale IAKS Distinction.

Per approfondire: http://bit.ly/sid10IAKS

Per approfondire: http://bit.ly/sid10piscina

Piscina Beethoven: un esempio di ristrutturazione

«Piscina Beethoven nasce a Fer-rara a metà degli anni ‘90. Era un impianto utilizzabile sia in estate sia in inverno grazie a un tetto apribile che copriva una va-sca grande, da 25 metri, e una vaschetta piccola. Un impianto ampiamente sfruttato sin dai suoi esordi, che aveva certamente bi-sogno di una serie di interventi di riqualificazione e ristrut-turazione. Oggi appare prati-camente raddoppiato; oltre alle due vasche già esistenti, è stata aggiunta una nuova piscina coperta ed è stata realizzata un’area estiva con giardini dove gio-care liberamente e piscine. Il tetto non si apre più, però sono state svolte molteplici migliorie, soprattutto dal punto di vista tecnologico, che hanno coinvolto l’impianto dei filtri, l’areazione e il risparmio energetico».Con queste parole, Manuela Claysset, CDA di Piscina Beethoven, descrive l’intervento effet-tuato presso l’impianto natatorio, che ha permesso di riqualificare la struttura, ormai data-ta, e di accrescere l’offerta di spazi per le attività natatorie e ricreative, senza che il Comune dovesse spendere proprie risorse.Decisiva alla riuscita del progetto di ristrutturazione è stata la collaborazione tra la società sportiva che gestisce l’impianto e il Consorzio SPIN - Sport INsieme; una collaborazione che ha permesso alla società di usufruire dei servizi e delle soluzioni finanziarie messe in campo dal Consorzio.

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UISP - Sport per Tutti e Save the Children: due importanti organizzazioni che, di recen-te, hanno inaugurato il nuovo “Punto Luce” a Sassari. Che cosa s’intende per “Punto Luce”? Si tratta di luoghi abbandonati, di solito dislocati nelle periferie della città, che vengono riqualificati e trasformati in centri educativi, dove bambini e ragazzi si posso-no trovare per giocare, imparare e fare sport. Maggiori informazioni sono disponibili nel vi-deo-servizio realizzato da RaiSport, condiviso nel canale Sport e Fitness, categoria Promo-zione sport, di www.sportindustry.com.

Per approfondire:

http://bit.ly/sid10uisp

UISP e Savethe Children promuovono lo sport

Firenze: 400 mila euro per l’efficienza

La giunta comunale di Firenze ha dato il via libera ai lavori di ammodernamento dell’im-pianto sportivo polivalente Paganelli. In particolare, verrà realizzata una nuova centra-le termica, in sostituzione di quella preceden-te ormai inefficiente, e un nuovo impianto per il trattamento dell’acqua delle piscine.L’obiettivo? «Ridurre i costi di gestione per i consumi di acqua, gas metano ed energia elettrica» come ha specificato l’assessore allo Sport Andrea Vannucci.I lavori saranno realizzati a cura e a spese delle società sportive Firenze Pallanuoto e Liberi e Forti 1914, con un investimento di 187mila euro per la riqualificazione della centrale ter-mica e 218mila per la centrale di trattamen-to acqua, per un totale complessivo di oltre 400mila euro.

Per approfondire: http://bit.ly/sid10firenze

Contrastare il diabete promuovendo l’attività fisica

Nasce Physical Activity Strategy, nuovo programma dell’OMS Euro-pa pensato su base decennale (2016-2025) che mira ad arrestare la cre-scente diffusione del diabete di tipo 2 promuovendo l’attività fisica e una sana alimentazione. Il progetto intende coinvolgere le istituzioni governative, la scuola, le famiglie e tutti gli strati della società sull’impor-tanza dell’attività fisica nel combattere l’insorgere del diabete di tipo 2 e delle malattie non trasmissibili. Si stima infatti che il diabete, già dia-gnosticato a 60 milioni di persone in tutta Europa, sarà la settima causa di morte entro il 2030 se non si interviene tempestivamente sui fattori di rischio che portano al diabete, ovvero il sovrappeso, l’obesità e l’inattività fisica, che si stima essere la causa del 65-80% dei nuovi casi di diabete.

Per approfondire:

http://bit.ly/sid10diabete

Siamo presenti al

Fiera di Bologna 18 • 19 • 20 Febbraio 2016info su: www.forumpiscine.it

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Impianti termici: nuova guida dall’ENEA

La Guida per l’esercizio, il controllo e la manutenzione degli impianti termici, rivolta sia ai citta-dini sia agli addetti ai lavori, chiarisce e riassume gli ultimi aggiornamenti normativi in materia:• il D.P.R.16 aprile 2013, n.74 - entrato in vigore il 12 luglio 2013 - che definisce i criteri ge-nerali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la preparazione dell’acqua per usi igienici e sanitari;• il D.M. 10 febbraio 2014 che introduce e definisce il nuovo modello di libretto di impianto per la climatizzazione degli ambienti e il rapporto di controllo di efficienza energetica.La guida, scaricabile dalla notizia completa pubblicata nel canale Complementi di www.sportindustry.com, è realizzata da ENEA in collaborazione con Adiconsum, Assoclima, As-sotermica, Confartigianato, Federconsumatori, Unione consumatori e il Salvagente, per conto del Ministero dello Sviluppo Economico.

Per approfondire: http://bit.ly/sid10ENEA

Il turismo diventa wellness

La vacanza in montagna, duran-te l’inverno, non può prescin-dere da un’offerta per il be-nessere. Le strutture che sono ancora sprovviste di beauty farm o aree benessere rischieranno di perdere presenze, perché è or-mai sempre più indissolubile il rapporto esistente tra “monta-gna bianca e centro benes-sere”. Questo quanto riportato nel documento Situazione con-giunturale Montagna Bianca Italiana inverno 2015-2016 - Previsioni e Tendenze, diramato da Skipass Panorama Turismo, centro ricerca specializzato sul mercato del turismo e degli sport invernali. L’offerta benessere è infatti una delle maggiori tendenze legate alle scelte delle destinazioni montane e uno degli indicatori principali che faranno o meno il successo di tali destinazioni e delle loro strutture ricettive, anche plein air. Neve e benessere sono ormai dunque interconnessi tra loro, quando si parla di montagna bianca italiana: «Gli italiani - si legge nel documento - danno ormai quasi per scontato di po-ter trascorrere qualche ora in un centro benessere appena scesi dagli sci. La richiesta crescente è quella di avere location non nelle cantine degli hotel, ma veri e propri beauty & wellness park, di alto design e fascino».

Per approfondire: http://bit.ly/sid10turismo

Da atleta a imprenditore

Un programma di formazione dedicato agli ex atleti che si apprestano a lasciare il profes-sionismo, pensato per aiutarli a intraprendere una nuova vita lavorativa e a compiere scelte finanziarie in modo consapevole e sostenibile. Questo l’obiettivo principale di EduCare Sport, il proget-to portato avanti da BNL in collaborazione con il CONI e parte integrante di EduCare BNL che, dal 2008, ha coin-volto oltre 230mila persone ed 8mila imprese in più di 5.000 eventi in tutta Italia in tema di educazione economico-finan-ziaria. Alla presentazione di EduCare Sport, come visibile in foto, erano presenti i campioni Jury Chechi, Domenico Fioravanti, Alberto Nobis e Fabio Ongaro, che hanno raccontato le loro storie tra successi sportivi e imprenditoriali. Guarda i video nella notizia completa pubbli-cata su www.sportindustry.com, canale Sport e Fitness, categoria Istituzioni sportive.

Per approfondire: http://bit.ly/sid10formazione

Norme e leggi: novitàper minipiscine e spa

Facciamo il punto della situazione sui lavori di normazione in materia di minipi-scine e spa grazie alla video-intervista - rea-lizzata da UNI, Ente Italiano di Normazio-ne - a Enrico Ticoz-zi (Bestway Europe), membro italiano del comitato europeo CEN/TC 402 che si occupa di elaborare norme tecniche in tema di Domestic Pools and Spas.Articolato in quattro gruppi di lavoro, il CEN/TC 402 svolge infatti un lavoro com-plesso. Il Working Group (WG) numero 1 si occupa di pisci-ne domestiche, in particolare della loro struttura e installazione, mentre il WG 2 tratta i sistemi di filtrazione. Il terzo gruppo di lavoro è coordinato dall’UNI e riguarda le minipi-scine. Il quarto, infine, ha come oggetto le spa. Un’articolazione che rispecchia la varietà di prodotti e le loro specificità. Quali sono quindi i requisiti definiti da queste norme tecniche? Scoprilo nella video-intervista condivisa nel canale Wellness di www.sportindustry.com.

Per approfondire: http://bit.ly/sid10minipiscine

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Tra formazione, business e networking

Dal 18 al 20 febbraio 2016 torna, nel quar-tiere fieristico di Bologna, ForumPiscine e Fo-rumClub, l’evento dedicato all’informazione e alla formazione di titolari, manager, ammi-nistratori, gestori e operatori di impianti nata-tori, polisportivi, fitness club, centri benessere e termali. Un’unica location che, per il 2016, propone una formula tutta nuova: l’edizione GALLERY. Nella nuova location, le aule formative e gli spazi riservati alle aziende si alterneran-no senza soluzione di continuità, lungo un percorso in cui congressisti e visitatori potran-no assistere alla rassegna espositiva – che per il prossimo anno ospiterà stand di dimensio-ni contenute per favorire la massima pluralità merceologica – secondo una formula a percor-so guidato, in stile “mostra d’arte”.Tantissime sono già le aziende che, a fine di-cembre, hanno confermato la loro presenza con uno stand e che prenderanno parte all’e-vento presentando prodotti, soluzioni e tecno-logie in salette loro dedicate e aperte a tutto il pubblico. Tantissimi i temi trattati durante il congresso: le ultime novità dal punto di vista normativo, le tecnologie e le soluzioni più idonee per rispar-miare (energia, ma anche sulle spese di gestio-ne e di manutenzione), le ultime tendenze in materia sia di attività fitness e acquatiche, da proporre per incrementare gli introiti del pro-prio centro, sia di progettazione e costruzione di strutture polisportive che siano in grado di venire incontro a nuove fasce di utenza. E infine: la presentazione di casi gestionali e manageriali di successo, dai quali prendere spunto ed esempio, raccontati in prima perso-na da titolari-gestori di comprovata esperienza.

Di seguito, una selezione delle sessioni che maggiormente possono interessare il settore sportivo. Per ulteriori dettagli: www.forumpiscine.it e www.forumclub.it

Giovedì 18 febbraio 2016Immaginare è potere! La forza di un sogno che diventa realtà…e trasforma lo spirito di squadra in Esperienza Memorabile. La condivisione di una testi¬monianza da brividi per condottieri coraggiosi. Relatori: Fabio Zaffagnini ed Edoardo CognonatoPrevenire rischi insostenibili: esempi eccellenti di gestio-neAd animare il confronto e il dibattito tre figure di indiscusso valore, anche in ragione delle esperienze maturate nel settore. Relatori: Mario Cacciapaglia, Andrea Massagli, Massimo Danese.Moderatore: Marco TornatoreDalla tematizzazione al turismo esperienzialeDal case history di Aqualandia, che da parco acquatico tradizio-nale si è trasformato in par¬co acquatico “a tema”, ai trend del turismo esperienziale.Relatori: Luciano Pareschi, Maurizio CrisantiDal decreto defibrillatori al Jobs ActIl 2016 si presenta come quello di applicazione del Jobs Act e delle norme di sicurezza sanitaria (defibrillatori e certificati sa-nitari) e della nuova legge di stabilità e di riforma degli appalti; tanti cambiamenti che fanno mettere in discussione i più diffusi modelli di gestione. Relatore: Guido Martinelli

Venerdì 19 febbraioRidurre i costi di gestione della piscina Le modalità più efficaci per ridurre costi e consumi e ottimiz-zare gli interventi in ambito energetico, con la presentazione - in anteprima - dei risultati emersi da test condotti in 20 centri sportivi/acquatici. Relatori: Andrea Ranchino, Dante Trincia, Stefano CandidoniAumentare le prestazioni personali e professionaliIl modello SFERA, nato in ambito sportivo, può fornire ai parte-cipanti uno strumento facilmente impiegabile per incrementare la propria leadership sfruttando appieno le proprie risorse. Relatore: Giuseppe Vercelli

Per approfondire: http://www.forumclub.it

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Moltiplicare i contatti tramite i Social MediaMolti li conoscono, pochi li sanno utilizzare in modo corretto. Ci riferiamo ai Social Media, strumenti che hanno ormai modificato il nostro modo di comuni-care, di relazionarci gli uni agli altri e di vendere. Relatori: Luca Ercolani, Luca Travaglini, Fabio GrossiLegionella: questioni attuali e soluzioniLegionella: come fare per evitarla e cosa fare se il batterio fa la sua compar¬sa in piscina. Nuovi sistemi per la prevenzione tra sicurezza, qualità e questioni medico-le¬gali. Relatori: Vincenzo Romano Spica, Paolo Smania

Sabato 20 febbraioPerdendo s’impara… e alla fine si vinceUn’imperdibile lezione-spettacolo che affronterà un tema che coinvolge tutti: le

sconfitte e le difficoltà, che possono trasformarsi in opportunità per raggiungere obiettivi importanti.Relatore: Matteo BelliLe nuove frontiere del Cardio Training Due medici di levatura internazionale illustreranno come il futuro del training, nelle piscine e nello sport, sia sempre più legato a idonei strumenti che garanti-scono risultati tangibili sul piano operativo. Relatori: Francesco Confalonieri, Piero BenelliMarketing low costPiccoli investimenti, grandi risultati! Le iniziative di taglio più tradizionale, e spesso ignorate, che consentono di entrare in contatto con numerosi potenziali clienti investendo cifre irrisorie.Relatore: Carmine Preziosi

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primo piano impianti sportivi

In questo articolo riportiamo due im-pianti sportivi che si stanno distinguen-do nel panorama impiantistico italiano per efficienza, sostenibilità e innovazione da un punto di vista sia tecnologico/im-piantistico sia gestionale. Il primo impianto sportivo è attualmente in fase di costruzione a Milano, agli imme-diati confini del Parco Agricolo Milano Sud, ed è il primo impianto sportivo che rappresenta anche un laboratorio di ricer-ca sperimentale. Il secondo è stato inve-ce inaugurato di recente a Gorgonzola, in provincia di Milano, ed è un esempio di struttura polisportiva progettata e co-struita per venire incontro alle esigenze di un’utenza che non cerca solo sport, ma anche divertimento, relax e riabilita-zione. Analizziamo dunque queste due importanti strutture sportive grazie alla collaborazione con l’architetto Stefano Maiandi e con il dott. Paolo Calvi.

A Milano: ricerca, innovazione ed efficienzaTesto di Stefano Maiandi

Quando l’impianto sportivo diventa “esempio”

Due impianti sportivi – uno in via di completamento e uno inaugurato in tempi recenti – che si distinguono per innovazione tecnologica e gestionale. Vediamo insieme le caratteristiche che rendono queste strutture efficienti e sostenibili.

Presentato in occasione del seminario Tecnologie innovative per un’architettura etica (Milano - 15 ottobre), il primo im-pianto sportivo che rappresenta anche un laboratorio di ricerca sperimentale.L’impianto sportivo, attualmente in fase di costruzione, si trova a Milano, in Via Muggiano, e sarà integralmente auto-so-stenuto energeticamente; non è stato infatti realizzato né predisposto l’allaccia-mento a gas o idrocarburi o altri combu-stibili. La tecnologia innovativa impiegata consente, con un numero limitato e ra-gionevole di pannelli fotovoltaici col-legati a una speciale pompa di calore, di produrre, immagazzinare e trasferire all’impianto tutto il calore necessario.L’involucro è composto da pareti venti-late e da una coibentazione ad altissi-ma resa, anche in copertura, che sfrutta materiali riciclati quali PVC, gomme, ma-terie plastiche, selezionate, riaggregate e riutilizzate con un’efficienza termico-pre-stazionale altissima.Con l’introduzione della tecnologia Pure Health viene invece garantita la massima sanificazione possibile delle superfici. Non ci saranno ambienti sterili come sale

operatorie - sarebbe pericoloso più che utile - ma ci saranno ambienti dove non potranno diffondersi cariche batteriche che possano aggredire gli utenti attraver-so le pavimentazioni.Nelle palestre sono infatti posati teli resi-lienti composti da materiali contenen-ti molecole di titanio (figli della ricer-ca Nasa) che generano un processo di osmosi, innescato dalla frequenza della luce a spettro solare, attraverso la quale si auto sterilizzano, evitando l’uso di pro-dotti chimici.Con il supporto di Gres porcellanato e re-sine per pavimenti e rivestimenti, trattate anch’esse con il Biossido di Titanio, sono invece realizzati gli spogliatoi e il locale di primo soccorso del centro sportivo.Oltre agli spazi indoor, sono previsti an-che due campi da calcio (in erba uno sintetica e uno naturale) con nove spo-gliatoi. Niente gomma potenzialmente nociva nell’intaso del manto sintetico, ma una miscela equilibrata di granuli di caucciù, fibre vegetali (cocco, mais, ecc.) e granuli gommosi polimerizzati.Questo impianto sportivo è, inoltre, un ottimo esempio di collaborazione tra

Di Alice Spiga

Il Seven Infinity

di Gorgonzola,

Milano, è il nuovo

centro poli-sportivo

e all’avanguardia

nato per favorire

l’utilizzo quotidiano

dell’impianto,

influendo

positivamente sulla

gestione.

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primo piano impianti sportivi

Pubblico (il Comune di Milano, proprie-tario dell’area, che ha messo sul banco le garanzie per l’intero importo di mutuo richiesto), Privato (la società di gestione) e Banca (l’Istituto per il Credito Sportivo, che lo ha finanziato). Insieme all’investi-mento, di oltre 6 milioni di euro, viene infatti rinnovata per 19 anni la conven-zione per l’uso dell’impianto, che rimarrà di proprietà comunale. L’artefice del pro-getto è l’architetto milanese Luciano Messina che, in questo impianto, ha voluto riversare tutta la sua esperienza professionale e le tecnologie più nuove e innovative.

Tecnologie all’avanguardia per il Seven Infinity

Il Seven Infinity di Gorgonzola, Milano, è il nuovo centro poli-sportivo e all’avanguardia nato per ospitare tutti gli appassionati di sport grazie a cinque piscine dedicate alle attività natatorie e ludiche, campi da tennis, calcio e calcet-to, una parete da arrampicata, un campo in sabbia da beach volley e beach soccer e una zona dedicata al benessere e alla fisioterapia. Entrando nel dettaglio, ognuna delle 5 piscine è stata progettata e costruita per proporre – come racconta Paolo Calvi, direttore della Divisone Grandi Impianti Piscine Castiglione: «Soluzioni presta-zionali particolari e sono state realizzate e attrezzate con un’attenzione estrema alla loro destinazione d’uso, in modo da favo-rirne l’utilizzo quotidiano e sportivo, influendo positivamente sulla gestione complessiva dell’impianto. Solo per porre alcuni esempi dimostrativi, la pisci-na indoor da 25 m, omologata per il nuo-to, propone testate modulari grigliate con blocchi di partenza tipo Track Start, di ultima generazione, con pedana inclinata di spinta (omologazione FINA), adottati nelle competizioni internazionali. Questo non ha impedito di scegliere una profon-dità contenuta di 1,40 m che consente, a necessità, altri utilizzi quali l’aquagym o l’idrobike. La seconda piscina interna, progettata per l’addestramento, è stata suddivisa in più aree funzionali, divise da corde galleggianti. La terza, e ultima, vasca indoor – profonda 3.50 m e utiliz-

zabile quindi per i corsi di subacquea – è stata attrezzata con un fondo mobile re-golabile, con scorrimento fino a quota pa-vimento 0.00; un espediente tecnico che rende totalmente polifunzionale questa piscina, permettendo la pianificazione di qualsiasi corso».

Siete dunque intervenuti attivamente non solo nella costruzione delle piscine, ma anche in qualità di consulenti per la ge-stione futura dell’impianto? «Il centro poli-sportivo Seven Infinity è un esempio concreto del-la buona riuscita del programma “Progettazione&Gestione” ideato da Piscine Castiglione, che mette a disposi-zione il proprio know how coprendo tut-te le necessità di chi sceglie di realizzare un impianto natatorio pubblico, fornendo un approccio globale che va dallo studio della sostenibilità del progetto, alla pro-gettazione e realizzazione, fino alla gestio-ne degli impianti stessi. Dall’applicazione di questo modello è il successo del centro sportivo Seven Infinity, che vede il dop-pio ruolo del gruppo Piscine Castiglione - Myrtha Pools sia come fornitore sia come gestore e coordinatore di tutto il progetto con “Partecipazione & Gestione”. Questo nuovo programma, destinato specifica-mente al mondo delle piscine pubbliche e dei grandi impianti sportivi, nasce con la volontà di operare in affiancamento all’Istituto del Partenariato-Pubblico-Privato consentendo di investire fondi, creando una sussidiarietà tra settore pubblico e privato.»

Il progetto del Seven Infinity è dunque nato in paternariato pubblico-privato? Può raccontarci la storia della nascita di questo nuovo impianto polisportivo? «Per raccontare la sua storia dobbiamo tor-nare indietro al 2007, quanto il Comune espresse la volontà di trasformare un’area verde adiacente all’esistente palazzetto dello sport in un centro di nuova gene-razione, completo con varie attività (ac-qua, tennis, calcio, basket, pallavolo, ecc), inglobando anche il palazzetto esistente. Non tutte le risorse economiche erano disponibili, per questo motivo il comune ha predisposto un bando, uno tra i primi in Italia, in project financing, dove l’ag-

giudicatario avrebbe contribuito al costo complessivo. Il bando è stato aggiudicato all’ATI (Associazione Temporanea d’Im-presa) che ci vedeva, quali soci, come re-alizzatori delle piscine, con una proposta che era migliorativa rispetto alle richie-ste del bando (avevamo infatti previsto un piano rialzato dove realizzare un’area fitness e wellness). L’ATI, nell’evolversi del cantiere, purtroppo ha subito diver-se traversie imponderabili, la risoluzione delle quali ha comportato un inevitabile slittamento del termine dei lavori, prevista inizialmente per il 2009. E ora, davanti al risultato finale, possiamo sicuramente af-fermare la nostra piena soddisfazione di aver terminato il centro nella sua globa-lità».

Nel progetto sono state previste anche tec-nologie e soluzioni per rendere l’impianto efficiente da un punto di vista energetico e gestionale? «Sì, l’attenzione tecnologica per l’efficien-tamento energetico e funzionale del centro è stata il fulcro della sua progetta-zione e costruzione, perché la voce “ener-gia” è quella che incide maggiormente nei piani economici gestionali. Per questo motivo, oltre al gas tradizionale, sono sta-ti installati impianti tecnologici comple-mentari basati sulla cogenerazione e il fotovoltaico. Si pensi che, quest’ultimo, garantisce nelle ore giornaliere 700 KWP. Sono stati inoltre scelti materiali e appli-cazioni che potessero offrire elevate pre-stazioni nel contenimento della disper-sione termica e i risultati gestionali delle primissime stagioni stanno confermando la correttezza di tali scelte».

Entrambi gli impianti sportivi, le cui caratteristiche sono qui riassunte per esigenze di spazio, sono pubblicati su www.sportindunstry.com, categoria “Impianti Sportivi”, con maggiori dettagli e immagini.

PER APPROFONDIRE

Attualmente in fase

di costruzione in

Provincia di Milano:

il primo impianto

sportivo che

rappresenta anche un

laboratorio di ricerca

sperimentale.

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Partiamo da un assunto di base: nell’or-dinamento legislativo italiano non esiste una definizione giuridica di attività sportiva dilettantistica. Quindi, per de-finire quest’ultima, dobbiamo identificare che cosa s’intende per attività professio-nistica e, per differenza, considerare dilet-tantistica tutta l’attività rimanente.

Avv. Martinelli, qual è l’immediata conse-guenza di questa “carenza” normativa? «La prima e più immediata conseguenza è che le attività svolte, di norma, nei cen-tri fitness, nelle palestre e nelle pisci-ne sono tutte da considerarsi di carattere dilettantistico, perché non rientranti tra quelle contemplate nella legge 23 marzo 1981 n. 91, che disciplina l’attività profes-sionistica. Questo significa che, ad oggi, i sodalizi che vi operano devono essere “privi di scopo di lucro, anche indiretto” e che, in caso di scioglimento, i beni resi-duali devono essere devoluti ad altri enti che perseguano finalità sportive.»

Investimenti privati nello sport: ostacolati o agevolati?

In questa intervista all’avvocato Guido Martinelli, facciamo il punto della delicata situazione tra impresa sportiva e società commerciale nella gestione degli impianti sportivi privati, mettendo in luce le conseguenze sul settore sportivo italiano che avrebbe bisogno di incentivare, non di ostacolare, gli investimenti da parte dei privati.

a cura della redazione

E, a suo parere, è una conseguenza positi-va o negativa per il settore sportivo? «Non ritengo sia negativa o positiva in as-soluto, il problema è che fare un investi-mento nello sport “da privati”, o cre-are una “impresa sportiva”, significa non poter godere di alcuna forma agevolativa sotto il profilo fiscale e di gestione del-le risorse umane, e questo in un mercato in cui altri operatori, invece, ne godono. Oppure, significa rinunciare aprioristica-mente a ogni possibile “ritorno economi-co” sull’investimento svolto, con evidente scarsa vis actrativa per i privati verso un investimento nello sport, del quale invece si sentirebbe l’assoluta necessità conside-rato il venir meno, in gran parte, degli investimenti pubblici in questo settore.»

Esiste una via di mezzo tra queste due po-sizioni così “distanti” tra loro? «In un certo senso sì. Proprio per cerca-re un equo contemperamento tra queste due esigenze, si è diffusa una prassi

tramite la quale si costituisce una società commerciale che provvede all’acquisto dell’immobile, o al suo adattamento, a comperare le attrezzature a proprio nome e a costituire poi una società o associazio-ne sportiva dilettantistica di cui mantiene con gli stessi soci la governance e alla quale “affitta” l’azienda così realizzata. Nel caso in cui vi siano anche aree spiccata-mente commerciali come l’area benesse-re, lo shop o il posto di ristoro, la società le gestisce direttamente, lasciando alla sportiva solo la gestione delle sale at-trezzi e dei corsi. Quest’ultima, riservan-do solo agli associati o tesserati l’accesso, gode (o presume di poter godere) della defiscalizzazione dei corrispettivi ai fini sia IVA sia delle imposte sui redditi.»

Esistono limiti e svantaggi correlati a que-sta formula? Se sì, quali sono? «Prima di tutto, questa costruzione è stata sovente oggetto di numerosi accerta-menti, finalizzati a evidenziare l’esisten-

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primo piano normative

za di contratti simulati. Normalmente, infatti, il canone costituisce l’unico ricavo ed è pari ai costi che la società profit deve sostenere per la sua esistenza. Inoltre, chi parte con questa costruzione a vol-te non valuta che, almeno in una prima fase, anche se gestisse tutto con l’impresa commerciale, non avrebbe maggiori costi legati all’IVA, avendo tutta l’imposta as-solta sull’acquisto degli arredi, attrezzatu-re e costruzione o ristrutturazione dell’im-pianto da recuperare. In più, in questo periodo storico (2015 in toto e in parte per il 2016) tra le agevolazioni contribu-tive previste per le nuove assunzioni e le facilitazione per le nuove partita iva, an-che in riferimento al personale si potreb-be valutare che il minor costo della colla-borazione sportiva, visti i rischi di cattiva applicazione, appare un risparmio più ipotetico che in, molti casi, reale.»

Perché dunque è sempre più adottata que-sta formula di gestione?«La motivazione principale di tale agire è riscontrabile, in gran parte, nella neces-sità di blindare la “titolarità” dell’in-vestimento separandolo dalla gestione. Questo anche per poter, in seguito, com-mercializzare le quote o patrimonializzare l’immobile così realizzato.È noto, infatti, che la caratteristica delle associazioni e società sportive dilettanti-stiche è quella di non consentire all’in-vestitore di poter ripetere quanto versato nell’iniziativa imprenditoriale, sia durante la vita dell’ente sia al termine, con l’obbli-go di devolvere eventuali beni residui a finalità altruistiche nel campo dello sport. L’assenza di scopo di lucro, anche indiret-to, la non ripetibilità delle quote versate, la cessione delle quote, se e in quanto possibili, al massimo al valore nomina-le produce che chiunque investa in una struttura sportiva cerchi di “tutelare” questo investimento attraverso la cre-azione di una “cassaforte”, nella quale saranno contenute le immobilizzazioni, trasferendo solo la gestione pura e sem-plice a una sportiva con contratto di af-fitto d’azienda, pena la consapevolezza di dover rinunciare a qualsiasi forma di remunerazione e/o di conservazione di quanto anticipato.»

A prescindere dai vantaggi di carattere fiscale legati alla gestione attraverso un contenitore “sportivo-dilettantistico”, qua-li conseguenze comporta però la mancata diretta gestione dell’attività da parte del soggetto che ha effettuato l’investimento?«Tale comportamento produce due con-seguenze dirette e una potenziale, indi-retta, di non trascurabile importanza. La prima conseguenza diretta è legata alla circostanza che la “immobiliare” non svolga altra attività. Se l’impresa “profit” si limita alla proprietà dell’immobile, in-fatti, il rischio è quello dell’applicazione della disciplina delle c.d. “società di co-modo”. Rischio incentivato dalla recente riforma dell’istituto per la quale potreb-bero essere sufficienti alcune gestioni in perdita per rientrare in tale, più onerosa, disciplina.Di ancor maggiore interesse appare es-sere la seconda problematica, legata all’assoggettamento o meno ad IVA del canone che la sportiva dovrà versare per la gestione dell’impianto. Il canone che

la sportiva dovrà versare, al fine anche di evitare i potenziali rischi della conse-guenza indiretta di cui diremo tra poco, non potrà essere d’importo tale da costi-tuire mera copertura dei costi d’investi-mento della società a monte, bensì do-vrà essere necessariamente un canone di mercato, ossia dovrà avere un’entità tale da giustificare non solo il valore, ma anche la reddittività dell’investimento messo a disposizione della sportiva.»

E la conseguenza indiretta alla quale fa-ceva riferimento? «Quest’ultima riguarda le conseguenze che potrebbero verificarsi sotto il pro-filo fiscale. La fattispecie è disciplinata dall’artt. 37 terzo comma “e in sede di rettifica o di accertamento d’ufficio sono imputati al contribuente i redditi di cui appaiono titolari altri soggetti quando sia dimostrato, anche sulla base di pre-sunzioni gravi, precise e concordanti, che egli ne è l’effettivo possessore per interposta persona...”. Pertanto, se e ove in sede di verifica si dimostrasse che la gestione in capo alla sportiva sia priva di valide ragioni economiche e che sia tesa esclusivamente a ottenere riduzioni di imposte “altrimenti indebite”, l’Ufficio potrebbe ritenere “simulato” il contrat-to di affitto d’azienda tra immobiliare e sportiva e ricostruire, in capo alla immo-biliare, il reddito conseguito con relativa quantificazione delle imposte dirette e dell’Iva evasa in quanto non versata dal-la sportiva che avrebbe illegittimamente usufruito delle agevolazioni previste per tale istituto o, per differenza, farlo in capo alla sportiva facendole perdere, però, il diritto a qualsivoglia forma agevolativa. E qui va subito messa in chiaro una pregiu-diziale, spesso disconosciuta in sede di accertamento: per fare sport bisogna es-sere “necessariamente” costituiti in forma di società o associazione sportiva. Questa motivazione, però, potrebbe essere espo-sta solo in presenza di svolgimento di attività agonistica, l’unica per la quale sussiste l’esclusiva in favore dei sodalizi sportivi dilettantistici. Ma l’attività agoni-stica costituirebbe comunque un costo ulteriore per il sodalizio sportivo.»

Perché dunque non trasformare l’immo-biliare in sportiva? Non si risolve il pro-blema? «No, perché si ripartirebbe dal punto di partenza. Certo si legittimerebbe il tutto, ma si perderebbe il controllo del pa-trimonio. Al fine di evitare tale rischio, sarà necessario poter dimostrare la com-pleta estraneità tra i due soggetti, sotto il profilo delle quote di controllo, nonché la corresponsione di un canone che sia per l’immobiliare “conveniente”. Ciò signifi-cherà diversificare gli amministrato-ri tra le due realtà e adeguare il canone corrisposto dalla sportiva che non potrà essere limitato nell’importo ai costi di ge-stione della immobiliare. Ma se il canone fosse, come deve, di mercato, l’IVA a cari-co della sportiva salirebbe, con notevole conseguenza di riduzione della “conve-nienza” ad attivare una fattispecie com-plessa del genere di quella descritta.»

Alla luce di quanto sopra, quale futuro attende il rapporto tra sportive e società commerciale nella gestione degli impianti

sportivi privati?«Premesso che gestire l’attività come spor-tiva significa dover pagare il costo della tessera dell’ente di promozione sportiva, richiedere il certificato medico, pagare l’IVA sulle utenze e sul canone da ver-sare all’immobiliare di controllo, pagare l’attività agonistica… a questo punto mi chiedo: abbiamo mai provato a fare due conti? Quanto si risparmia ai fini IVA a fare la sportiva? E se si risparmiasse ancora qualcosa, questo importo è tale da dover subire i rischi di un accertamento? Nel 2016 una riflessione s’imporrà».

INCONTRA GUIDO MARTINELLISocio fondatore dello Studio Martinelli e Rogolino, Guido Martinelli sarà presente al Congresso Internazionale ForumClub in qualità di relatore. La sua sessione entrerà nel dettaglio dell’applicazione del Jobs Act, delle norme di sicurezza sanitaria (defibrillatori e certificati sanitari) e della nuova legge di stabilità e di riforma degli appalti. Alla luce di questi provvedimenti, che modificano lo scenario normativo, valuterà se il contenitore società o associazione sportiva dilettantistica sia ancora l’unica soluzione di gestione o se si possano ipotizzare soluzioni diverse.La sessione si terrà il giorno 18 febbraio 2016 dalle 16:45 alle 17:45 al Palazzo dei Congressi del Quartiere Fieristico di Bologna. Maggiori dettagli su www.forumclub.it.

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Grazie a un’esperienza ventennale nella rea-lizzazione e nella cura di campi sportivi, l’a-zienda PHYTOS è diventata un punto di rife-rimento nella manutenzione specialistica di campi da calcio e nella rigenerazione dei campi sportivi in genere. L’azienda dispone infatti di attrezzature per la rigenerazione di campi sportivi per il giuoco del calcio, del ba-seball, del rugby e del golf. Da alcuni anni, PHYTOS realizza anche direttamente campi in sintetico ad uso sportivo o ornamentale. Grazie ad attrezzature all’avanguardia, l’a-zienda è in grado di fornire i seguenti servizi per la corretta manutenzione e rigenerazione del campo sportivo: • sfalcio erba • arieggia-tura • scarificatura • carotatura • bucatura • sabbiatura • semina • concimazioni • diserbi selettivi con barre irroratrici • trattamenti fun-gicidi con barre irroratrici.Ulteriori informazioni sono disponibili nelle Novità Prodotti del canale Sport e Fitness di www.sportindustry.com.

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http://bit.ly/sid10phytos

Per campi sportivi sempre impeccabili

Barchemicals Group annuncia la distribuzio-ne esclusiva in Italia di VitroSphere® nano, l’unico sistema filtrante per piscine a base di perline di vetro. Testato secondo le norme DIN, assicura un processo di filtrazione al-tamente efficace, producendo un’acqua cristallina e igienicamente pura, con conse-guente significativa riduzione dell’utilizzo di prodotti chimici. Ha eccezionali proprietà au-topulenti, per cui assicura una ridotta durata del controlavaggio, riducendo il fabbisogno di acqua ed energia. Campi di applicazione: piscine pubbliche, private, Biopiscine e laghi. Ulteriori informazioni sono disponibili nelle Novità Prodotti del canale Piscine di www.sportindustry.com.

Conclusa a inizio settembre la ristrutturazione del campo da gioco della palestra “Arbaro Lazzeri” di Empoli. L’inter-vento è stato affidato all’azienda Seicom che ha installato il nuovo modello di parquet sportivo Sondrio 1, ideale per grandi sale sportive e in particolar modo consigliato per il basket professionale, visto il grande rimbalzo palla della superficie. Soluzione semplice, robusta e di facile realizzazione, può essere installato anche in presenza di attrezzature mobili, in virtù dell’alto valore di resistenza ai carichi rotanti di questo sistema.La superficie è in legno massello, con spessore di 22 mm, già verniciata e completa di tutte le certificazioni ignifughe e delle documentazioni richieste dal CONI. Il materiale è garantito 10 anni. Ulteriori foto e dettagli su www.sportindustry.com. Canale Complementi, Scelti per voi.

Nuovi parquet sportivi nascono

Per approfondire:

http://bit.ly/sid10seicom

L'ESERCIZIO FISICO TI CAMBIA LA VITA

Il manuale la pozione magica offre a centri sportivi, fitness club e piscine lo strumento ideale per diffondere un messaggio semplice, chiaro e convincente rivolto soprattutto alle tante persone sedentarie, ma anche a coloro che non si allenano con la “dovuta” costanza e necessitano di un sostegno motivazionale.

Un volume unico nel suo genere che motiva chiunque a muoversi con costanza e consente al club di legare il proprio marchio, e l’immagine dell’intero settore, alla cultura della salute, avendo inoltre la possibilità di personalizzare le proprie copie disponendo di un articolato marketing kit gratuito.

L’esercizio fisico è un portentoso farmaco naturale, una vera “pozione magica” che migliora e allunga la vita. I club hanno un prodotto straordinario, per tutti, ma quante persone sono realmente consapevoli dell’importanza dell’attività motoria per la salute?

Per ulteriori informazioni, per ordinare e personalizzare le copie, scrivere a [email protected]

oppure chiamare lo 051.25.55.44 per avere tutti i dettagli

MOTIVARE E FIDELIZZARE I SOCI

DIFFONDERE CULTURA E

SENSIBILIZZARE

CONQUISTARENUOVI CLIENTI

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scelti per voi novità dal mercato

Coach By Color, il programma d’alle-namento dell’Indoor Cycle IC7 di Matrix, grazie all’impiego di tecnologia di ultima generazione, assicura agli utenti prestazioni ottimali e al club inte-ressanti opportunità in diversi ambiti: group fitness, team coaching, personal training e alle-namento individuale.I cinque colori della console comunicano all’utente, in modo intuitivo, la potenza espressa in Watt o il battito cardiaco e illu-minandosi fungono da spia che, in tempo rea-le, suggerisce di mantenere, aumentare o diminuire lo sforzo. Grazie al display LED integrato frontalmente anche agli istruttori possono tenere costantemente sotto controllo il livello d’in-tensità di ogni assistito e intervenire se necessario.Un approccio nuovo al fitness che favorisce la socializzazione, l’interazione tra staff tecnico e clienti, oltre alla fidelizzazione dei soci e l’acquisizione di nuovi iscritti. Ulteriori informazioni sono disponibili nelle Novità Prodotti del canale Sport e Fitness di www.sportindustry.com.

Colorful, powerful, original

Per approfondire:

http://bit.ly/sid10matrix

Per approfondire:

http://bit.ly/sid10rokepo

Grazie al nuovo Re-alVT di Rokepo, il trainer in carne e ossa non è più indispensa-bile per l’al-lenamento quotidiano, dunque può

concentrarsi sulle lezioni live negli orari di punta, trasformandosi in consulente che appare, per tutta la giornata, nella video proiezione di fronte agli allievi, con la potenza dell’immagine Full HD il cui effetto suggestivo è amplificato dal sistema audio ottimizzato. Rokepo, sem-pre all’avanguardia nella ricerca di soluzioni tecnologiche applicate al fitness, per realizzare questo progetto ha fatto il suo ingresso nel-la produzione video e musicale, creando contenuti tecnici di grande effetto che puntano a coniugare le immagini alla musica in un unico corpo, coinvolgendo i partecipanti della lezione che, grazie al perfetto bilanciamento tra musica e coaching, risulta facile, divertente ed effi-cace.Il sistema impiega una piattaforma software proprietaria su hardware dedicato, sviluppata interamente sulla stabilità del sistema operativo Linux, con un’interfaccia web comoda e intuitiva, alla portata di tutti i gestori tramite i loro PC in rete o i loro tablet e smartphone. Continua la lettura su www.sportindustry.com. Canale Sport e Fitness, Scelti per voi.

Virtual trainer, real experience

Per approfondire:

http://bit.ly/sid10_3bscientific

Il gruppo imprenditoriale 3B Scientific è attivo a livello internazionale nella produ-zione e commercializzazione di materiale didattico per la formazione professionale, nell’ambito medico e delle scienze natu-rali. All’inizio del 2015 è stata introdotta, a fianco del consolidato Tape per chine-siologia, una nuova tipologia di tape: 3B Tape Elite dedicata al mondo dello sport e indicata per atleti professionisti e te-rapeuti che operano nel campo della me-dicina sportiva. Questa nuova versione è costituita da un mix sinergetico di cotone e fibra sintetica che garantisce un’elasticità unidirezionale, consentendo l’allungamen-to, ma non l’allargamento/sfaldamento, del nastro. Questa particolare composizio-ne, completamente priva di lattice, assicu-ra inoltre una migliore traspirazione e una maggiore resistenza e aderenza alla pelle.Ulteriori dettagli sono disponibili su www.sportindustry.com. Canale Sport e Fitness. Scelti per voi.

Nato per lo sport e la terapia

Per approfondire:

http://bit.ly/sid10waterproofing

Manto sintetico Wasport-TP per la realizzazione di campi sportivi po-livalenti. Le carat-teristiche? Imperme-abile, monolitico e costituito da resine poliuretaniche ela-stomeriche colate in opera, con finitura di granuli colorati di EPDM 100%. Una soluzione proposta

da Waterproofing, azienda che, avvalendosi di tecnici qualificati, è oggi in grado di fornire impianti sportivi “chiavi in mano”, che com-prendono la realizzazione dei sottofondi, recinzioni, impianti di illu-minazione e attrezzature tecniche. In particolare, la produzione delle resine comprende, oltre alle maltine e vernici acriliche, tutta la gamma di resine poliuretaniche bicomponenti. Ulteriori informazioni sono di-sponibili nelle Novità Prodotti del canale Sport e Fitness di www.sportindustry.com.

Per campi sportivi polivalenti

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scelti per voi novità dal mercato

trimestrale, anno 6, n. 22ott-dic 2015

Periodico iscritto al ROC, con numero 6228 ISSN 2038-5781, e all’ANES. Associato al sistema Confindustria

Per contattare la [email protected]

Direttore responsabileFederico Maestrami

RedazioneAlice Spiga (coordinatrice di redazione), Davide Venturi

Hanno collaboratoLucia Dallavalle, Guido Martinelli, Stefano Maiandi

Progetto graficoAlice Anna Rameschi

Videoimpaginazione - prestampaSabrina Paoletti

FotografieFreeimages.com

Stampa Logo Press Srl di Borgoricco (PD)Spedizione in posta target

PROPRIETÀ LETTERARIA RISERVATA© Copyright Editrice Il Campo srlfondata da Franco Maestrami

Direzione editorialeFederico Maestrami, Roberto Maestrami

Direzione, redazione, amministrazione e pubblicitàVia Amendola 11, 40121 Bologna Tel. 051.25.55.44, Fax [email protected]

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L’Editore declina ogni responsabilità per eventuali errori e/o omissioni sui dati pervenuti e pubblicati. È vietata la traduzione, la memorizzazione elettronica, la riproduzione e l’adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm, i cd rom, le fotocopie e i siti Internet), non autorizzati.

Dal primo gennaio 2016, Fitness Pro-file sarà il distribu-tore per l’Italia, non solo di Star Trac (del quale è distributore esclusivo per l’Italia dal 2013), ma anche di tre storici marchi del fitness: Nauti-lus, StairMaster e Schwinn. La deci-sione suona come un vero e proprio ricono-scimento del lavoro svolto dall’azienda Fitness Profile, capita-nata da Maurizio Bot-toni, che considera questa opportunità come l’occasione per-fetta per continuare il cammino intrapreso con rinnovato entu-siasmo, in un merca-to in continuo cam-biamento. Una sfida molto impegnativa che permetterà all’a-zienda toscana di acquisire sempre maggiore visibilità e quote di mercato. E a questo scopo il marketing e le attività commerciali saranno configurate per offrire soluzioni specifiche, aiutare i club a risolvere i loro problemi e affrontare i cambiamenti con prodotti e servizi davvero dif-ferenzianti, confidando innanzitutto sulla qualità di Star Trac, StairMaster, Nautilus e Schwinn.Ulteriori informazioni sono disponibili su www.sportindustry.com. Canale Sport e Fitness, Scel-ti per voi.

Nuovi traguardi per Fitness Profile

Per approfondire:

http://bit.ly/sid10fitnessprofile

Per approfondire:

http://bit.ly/sid10eurofit

L’allenamento svolto con l’ausilio dell’elet-trostimolazione è sempre più diffuso an-che nei club italiani che impiegano moderne apparecchiature, an-che indossabili, accan-to a quelle tradizionali. Eurofit, azienda ita-liana che da più di 20 anni impiega la tecno-logia con EMS trami-te il metodo VIP Cen-ter, ha recentemente lanciato sul mercato un’apparecchiatura all’avanguardia dal punto di vista sia tecni-co sia delle prestazioni. Si tratta di MET (Metabolic Electric Training), nato da un’idea tutta italiana il cui progetto scientifico è stato curato dal dottor Luca Deidda, mentre i contenuti tecnici e commerciali sono stati concepiti da Giovanni Deogratias, titolare di Eurofit, e da Paolo Cigolini e Luca Frasca che, basandosi sulla loro esperienza ventennale nel settore fitness e benessere, si sono occupati del progetto in ogni suo dettaglio. E italiane sono anche le aziende che, a vario titolo, hanno prodotto tecnologia, indumenti e accessori che rendono questo sistema altamente performante e differente da altri prodotti ap-parentemente simili. Maggiori informazioni su www.sportindustry.com. Canale Sport e Fitness, Scelti per voi.

La tecnologia italiana che fa la differenza

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