Sport Club Magazine Febbraio 2012

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febbraio 2012 Carlo Molfetta raggiunge Mauro Sarmiento alle Olimpiadi TAEKWONDO: LONDON CALLING

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Carlo Molfetta raggiunge Mauro Sarmiento alle OlimpiadiTAEKWONDO: LONDON CALLING

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sommario

www.sportclubmagazine.it

Sport Club srlvia Morlupo, 51 00191 Romatel. 06 97600342fax 06 [email protected]

Direttore editoriale Luigi Capasso

Sport ClubAnno IX - n. 78 - Febbraio 2012Reg. trib. di Roma n. 591/2004 del 30-12-2004

Direttore responsabile Luigi Capasso [email protected]

Editorialisti Paolo Cecinelli, Franco Chimenti, AlessandroCochi, Paolo Del Bene, Pino Capua, SabrinaRondonelli, Roberto Serdoz, Fabio Ingargiola

Hanno collaborato a questo numeroLorenzo Arduini, Matteo Cirelli, GianmatteoColla, Marco Trozzi, Alessandro Morucci,Enrico Morucci, Andrea Tranquilli, AndreaCecinelli, Luigia Latteri, Roberto Cundari,Valentina Altavilla, Andrea Cimbrico, Giorgio Cimbrico

Golf Simone Selli

Rugby Andrea Cimbrico

Progetto grafico e ImpaginazioneAdversign [email protected] Onorario Giuseppe Capelli

Pubblicità Adversign s.r.l.Davide CampanellaVia Morlupo, 51 - 00191 Romatel. 06 97600342cell. 335 [email protected]

Redazione Napoli Sportform - Napolitel. 081 19562785 - fax 081 [email protected]

Stampa Valerio Scambelluri Comunicazione

Finito di stampare nel mese di febbraio 2012

Salvo accordi scritti o contratti di cessione dicopyright, la collaborazione a questo periodi-co è da considerarsi del tutto gratuita e nonretribuita. In nessun caso si garantisce larestituzione dei materiali giunti in redazione.

È vietata la riproduzione anche parziale ditesti, grafica, immagini e spazi pubblicitarirealizzati dalla Adversign srl

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sommario

Sport Club febbraio 2012

editorialeMister Ranieri,

un signore nel calcio

L’uomo con ilpallone in mano

Romaostia 2012:38 edizioni e non sentirle

Taekwondo: l’Italiaconquista i giochi

A 50 metrisotto l’acqua...

CULTURA SPORTIVA

RUGBY

Perù: il piaceredella mountain bike

MARATONA

JUNIOR CLUB

SPORT&TURISMO

TRAIL RUNNING

COVER

ESERCITO

ATLETICA

CLUB STYLEFITNESS

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2214

32 4066

8886

7076 82Correre la maratona

di Roma

In marciaverso Londra

A scuola di calcio.Per davvero

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editoriale

orse è giusto scomodare un Canti-co dell’Inferno… Claudio Toti ha al-zato bandiera bianca. L’enorme pas-sione profusa in più di un decennioper la Virtus Roma non è bastata pergettare il cuore oltre l’ostacolo e met-tere in secondo piano la crisi econo-mica che sta colpendo il nostro pae-se e, suo malgrado, il mondo dell’im-prenditoria. Infatti, non è stata cer-to una sorpresa la notizia che a finestagione il Patron del basket capito-lino saluterà tutti e passerà il testi-mone ad un nuovo proprietario. Si,ma quale nuovo proprietario. All’o-rizzonte non si vede nessuno. Anco-ra non si è palesato alcun mecena-te che è disposto a portare la cro-ce per un anno. Perché bisogna es-sere chiari, al momento la pallaca-nestro a Roma è un progetto di cuo-re destinato sicuramente ad un gros-so investimento di start-up a fondoperduto. E Toti lo sa bene. Ha datotutto, forse anche di più in questi an-ni. Ma esser sempre i primi dellaclasse a volte stanca. Squadroni daEurolega, ingaggi da NBA, dirigentida Dream Team e nonostante que-sto si è sempre ritrovato in trinceaa respingere le critiche di chi lo ac-cusava di non aver vinto niente di im-portante. Come se fosse stato lui ascendere in campo, a fare quel ma-gico tiro da Tre che avrebbe portatotanti sorrisi ed un mare di felicità al-la famiglia del costruttore. Le vere

stoppate, ai tanti quaquaraquà del-l’informazione perennemente nostal-gici della Roma di Larry Wright, l’hafatte sempre e solo lui. I veri rimbal-zi li hanno fatti i tanti amministrato-ri locali che in tutti questi anni nonsono riusciti a dare risposte concre-te ed un supporto vero e program-matico alla costruzione di un pro-gramma forte. Gli mancherà sicura-mente la Virtus, il suo grande amo-re. Ci avrà pensato mille notti e cen-to canestri prima di diramare l’ormaifamoso comunicato stampa chechiudeva le porte al suo futuro nelbasket. Ma la cosa più malinconicaè che il mondo dello sport il giornodopo si è mostrato freddo e distac-cato, un silenzio assordante che am-

micca più all’ indifferenza che allapolemica. Qualcuno potrà pensareche, conoscendo la passione di To-ti, sia solamente un grido d’allarmeper fare luce sui problemi che vivo-no le società professionistiche. Al-tri, gli hanno voltato le spalle. Male,molto male. Perché se pure ci fos-se stato un barlume di possibilitàche il Presidente ci ripensasse, do-po questi ultimi accadimenti non cipotrà essere alcun dietrofront. Lasperanza per il domani è che questacittà capisca seriamente che non cisi può presentare alla candidaturadell’Olimpiadi del 2020 avendo per-so Rugby, Pallanuoto e Basket in unasola stagione. Ci riderebbero dietro.Anche per questo.

Amor ch’a nulloamato amar perdona…

di Luigi Capasso

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Tanti campioni a testimoniare la forza dello sport nella Capitale

di Alessandro CochiDelegato alle politiche sportive

di Roma Capitale

ncora una volta Roma Capitale hachiamato a raccolta il mondo sporti-vo romano in occasione della III Edi-zione del Premio “Atleta dell’Anno2011”. Al cospetto del SindacoOn.Gianni Alemanno, e del sottoscrit-to con gli amici Riccardo Viola e Fe-derico Mollicone sono sfilati alcunidei campioni che hanno regalato lu-stro alla nostra città nella stagioneappena trascorso. La gremitissimae prestigiosa sala della Protomote-ca ha decretato il successo di que-sta iniziativa che cresce di edizionein edizione. E’ stato un importantemomento di incontro fra tutti coloroche, nel presente e nel passato, han-no regalato emozioni e soddisfazio-ni allo sport cittadino. E ne regale-

ranno di certo anche in futuro. Dalcalcio alla pallavolo, dall’atletica alciclismo, dal nuoto al tennis, dal pu-gilato al golf, l’anno appena trascor-so ha visto i nostri atleti primeggia-re e distinguersi in campo nazionaleed internazionale a testimonianzadi un’effervescenza e di un talentoche non si spegne neanche in perio-di di crisi come quello che stiamo at-traversando. Roma Capitale, proiet-tata verso una difficile ma possibilecandidatura olimpica, si coccola isuoi campioni nella speranza che illoro esempio sia seguito da altri, ini-ziando dai giovani che si affaccianoora allo sport agonistico. Particolar-mente gradita, fra tanti atleti, la pre-senza di Raul Bova, nuotatore dibuon talento, che nel cinema ed intelevisione ha dato lustro allo sportsoprattutto con la fiction “Come unDelfino” che ha riscosso un notevo-le gradimento da parte del pubblico.Fra i premiati di quest’anno atleti delcalibro dei due bomber delle squa-dre romane di calcio Miroslaw “pan-zer” Klose, match winner dell’ultimoderby giunto in Campidoglio con lafebbre pur di non mancare e di Pa-blo Daniel “mitraglia” Osvaldo, cen-travanti della Roma convocato nellanazionale di Prandelli. Ma con lorogli atleti Giorgio Calcaterra, campio-ne mondiale dell’ultramaratona 100chilometri e Sergio Agnoli, ottanta-

seienne capace di correre come chicinquanta anni più giovanei; del libe-ro della nazionale femminile di pal-lavolo Paola Croce vincitrice dell’ul-tima World Cup in Giappone; del tec-nico della MRoma Volley Andrea Gia-ni, uno dei tre pallavolisti italiani in-seriti nell’ Hall of Fame del volley; deipugili Emanuele “Sioux” Blandamu-ra detentore del titolo dei pesi mediWBC del Meditterraneo e Davide Die-li campione italiano dei pesi piuma;del ciclista dilettante Valerio Conti ilpiù promettente juniores italiano vin-citore nel 2011 di 11 gare; della gol-fista Diana Luna prima donna dellastoria a vincere un torneo sulle 72buche; dell’atleta paralimpico Alber-to Andrea Pellegrini che, dopo le no-ve medaglie nella scherma, è riusci-to a far qualificare la nazionale ita-liana di basket in carrozzina alle Para-Olimpiadi di Londra; dell’arbitro dicalcio Paolo Valeri diventato quest’an-no Internazionale proprio nel cente-nario dell’ Aia; il Tennis Parioli, oggiunico circolo italiano ad aver vinto19 titoli italiani da sempre un puntodi riferimento dei circoli storici spor-tivi; la Elecom di Basket in carrozzi-na che nel 2011 ha vinto Supercop-pa Italiana e Coppa Italia. Il diretto-re Alessandro Vocalelli per saper rac-contare di sport e Diego Nepi nel ge-stire ed organizzare a grandi livelli glieventi al Foro Italico.

L’eccellenza romana in Campidoglio

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cultura sportiva[ ]

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di Paolo Del Bene Direttore Sportivo A.S. Università Luiss Guido Carli

Mister Ranieri, un signore nel calcio

volte si sa ci sono tecnici e tecnici,soprattutto sport e sport, ma il prin-cipio è lo stesso: non arrendersi, nonfar intravedere lo stato d’animo, di-mostrare sempre sicurezza, anchese a volte la strada è in salita. Unpo’ questa è anche la storia di Mi-ster Claudio Ranieri che ci sta dimo-strando che ogni qual volta gli vieneaffidata una squadra in difficoltà,spenta, spompata, sa rimetterla inpiedi, caricarla e piazzarla in campoin maniera straordinaria. E’ nota an-che la sua capacità di far rendere al

massimo determinati giocatori, lavo-rando con intelligenza sull’aspettopsicologico dell’atleta. La sua storiaci dimostra l’impatto che ha sullesquadre di cui diventa allenatore. Dal-le sue esperienze al Valencia, all’At-letico Madrid e al Chelsea, fino al ri-torno in Italia, che gli ha dato mododi produrre prestazioni incredibili. Pri-ma la salvezza insperata con il Par-ma nel 2007, poi la grande scalatain zona Champions con la Juve. Re-centemente ci ricordiamo l’incredibi-le risalita con una Roma lasciata daLuciano Spalletti nelle ultime posi-zioni di classifica, mangiando puntisu punti e raggiungendo l’Inter diMourinho e lottando per vincere loscudetto fino all’ultima giornata. Que-st’anno sta dimostrando lo stessoapproccio anche con l’Inter, andan-do a sostituire un inizio disastrosodi Gasperini e riportando clamorosa-mente i neroazzurri verso le primis-sime posizioni. Uno dei difetti chespesso viene imputato ha Ranieri èl’assenza di un gioco vero e proprionelle sue squadre. Le caratteristichedella cosiddetta “cura Ranieri”, so-no apparentemente molto semplici.Per prima cosa trovare lo schemaideale per i giocatori che si hanno adisposizione, evitare forzature sulruolo dei giocatori, ma mettere ognu-no nella sua porzione di campo piùcongeniale, una difesa solida e roc-

ciosa da cui ripartire velocementeverso la porta avversaria, cattiveria,determinazione e una solidità men-tale che non lascia mai la partita,permettendo spesso rimonte e ribal-tamenti di risultato. Potremmo definire il suo gioco mol-to grezzo, ma è impossibile non am-mettere che produca sempre risulta-ti. “Scordatevi il bel gioco” dissequando arrivò a Roma, poiché quel-li che servivano erano i punti, e man-tenne la promessa. Con queste caratteristiche Ranieri siè guadagnato la fama dolce e ama-ra di “aggiusta squadre”, con risul-tati eccezionali il primo anno, ma indifficoltà nello stabilizzarsi in un ve-ro e proprio corso, costringendolo aduna carriera raminga. Certo è che itifosi delle squadre che allena diffi-cilmente dimenticano gli incredibilimomenti di rinascita e di lotta, le par-tite vinte negli ultimi minuti, e la per-sonalità della squadra. In conclusione mi sento di sottolinea-re un ulteriore dato che va a favoredi Mister Ranieri. Un dato che ha con-quistato anche i tifosi più puristi, gliamanti del “calcio champagne”. Nel-la sua intera carriera di allenatoreRanieri non ha mai perso un derby.Questo significa che quando si gio-cano partite di tale tensione emoti-va, in fondo, è l’allenatore che ognitifoso vorrebbe.

La vita dell’allenatore è una vita strana, fatta di sudore giorniinterminabili sui campi a convincere qualcuno che ce la può fare

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bambini che praticano regolarmen-te un’attività sportiva guidata pos-sono trarre insegnamenti socialimolto utili da questa esperienza,a patto però che nel progetto diformazione sportiva i genitori oc-cupino uno spazio adeguato. Nelle pubblicazioni di psicologia del-lo sport il genitore «utile allo sport»è definito nel modo seguente:a) è presente, si impegna a cono-scere e capire il proprio figlio perle qualità, i limiti, le intenzioni, idesideri, i bisogni, gli errori ed isuccessi;b) stima il figlio nonostante gli er-rori e i limiti;c) rispetta le regole, gli avversari,

gli allenatori e gli istruttori e le de-cisioni arbitrali;d) fa critiche costruttive utilizzandomessaggi chiari;e) incoraggia a competere sulla ba-se delle proprie capacità;f) rispetta il ruolo dei tecnici (allena-tori e istruttori) e collabora con loro,evitando di esprimere rimostranze ocritiche in presenza dei figli;g) chiede, se lo ritiene opportuno,chiarimenti ai tecnici evitando cosìdi alimentare pettegolezzi che crea-re tensioni tra gli atleti.Tutto ciò parte sicuramente da buo-ni propositi, perché i genitori sonoautomaticamente orientati a deside-rare il meglio per i figli e a evitare dicommettere con loro gli errori subiti.Ma occorre anche evitare di perde-re il contatto con la realtà. Un bam-bino di undici anni che frequenta unascuola calcio in Svizzera, ha cosìespresso il proprio pensiero: «Il miopapà e la mia mamma mi fanno sem-pre i complimenti alla fine di ogni par-tita. Anche quando la mia squadraha perso. Mi dicono che l’importan-te è partecipare e che il risultato fi-nale non conta. E io penso che ab-biano proprio ragione, perché… nonsiamo dei calciatori veri come Kakà.»Da vari studi condotti sul rapportofra gli atteggiamenti dei genitori e leattività sportive dei figli emerge chespesso, le famiglie dei ragazzi mol-

to dotati tecnicamente, sono parti-colarmente coese e al loro internointrattengono relazioni piuttosto chiu-se, esclusive.Queste ricerche tendono ad eviden-ziare come in queste famiglie aleg-gi una forma di focalizzazione sulbambino (child-centeredness), unasorta di ipervalorizzazione del figlioche in seguito potrebbe portare, pe-ricolosamente, a gonfiare l’ego delbambino, trasfoemandolo in unadulto “solo”. Ciò significa che mol-ti genitori attribuiscono valori piùelevati al successo, alla vittoria, al-la produttività, all’eccellenza e mol-to spesso anche all’aggressività,vista come arma di crescita per nonfarsi mettere i “piedi in testa”. Deivalori che spingono molto spessopadri e madri a controllare in mo-do ossessivo e troppo invasivo, icompiti scolastici dei loro figli, gliimpegni di allenamento sportivo,ad assistere alle lezioni di piano,agli incontri di nuoto, alle partite dibasket. Genitori orientati alla solaproduttività che inizialmente iscri-vono il bambino alle attività per cuiè dotato, fungendo in seguito daprimi insegnanti e allenatori rigidi,partecipando direttamente e quin-di a volte consapevolmente, al bloc-co emotivo del proprio figlio, scari-cando poi sull’allenatore o inse-gnante tutte le responsabilità.

di Andrea Ceccarelli Psicologo dello sport, Psicoterapeuta, Gruppoanalista

ILa famiglia deve essere coinvolta nella “carriera” del figlio

Il genitore «utile allo sport»

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focus[ ]Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.45 Pagina 11

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dell’Avv. Sabrina RondinelliSpecializzata in diritto dello sport Dottore di ricerca

Fac. Giurisprudenza “La Sapienza” [email protected]

L’organizzatore di un evento sportivo, in quanto titolare della licenza ex art.119Reg. T.U.L.P.S, è chiamato a rispondere dei danni subiti

ei confronti degli atleti l’organizza-tore risponderà:-per l’inadeguatezza dei mezzi ado-perati per la gara, anche quandosiano strumenti personali;-dell’atleta, per l’insicurezza dei luo-ghi e degli impianti;-per l’inidoneità fisica e psichica de-gli stessi atleti.Quanto alla responsabilità dell’or-ganizzatore nei confronti degli spet-tatori deve ritenersi che sia disci-plinata , ordinariamente, dalle re-gole che presiedono la responsabi-

lità contrattuale. Di recente è acca-duto che una spettatrice, mentre sitrovava all’interno dello stadio co-munale della sua città per assiste-re ad un incontro di calcio,a causadel suo comportamento della tifo-seria avversaria, che aveva organiz-zato uno spettacolo per salutare informa più solenne l’ingresso delledue squadre in campo, era statacolpita al volto da una sorta di pe-tardo che le provocava gravissimidanni alla persona. L’adito Tribuna-le, dopo affermato che sussiste unobbligo di protezione a carico del-l’organizzatore della gara nei con-fronti degli spettatori è passato astabilire se il titolo di imputazionedella responsabilità al medesimofosse individuale nel generico ob-bligo del neminem laedere (sanci-to dall’art.2043.c.c.) ovvero nellafattispecie di responsabilità ogget-tiva prevista dall’art.2050 c.c. E sulpunto ha affermato espressamen-te che è “vero che il gioco del cal-cio in sé non può considerarsi pe-ricoloso, trattandosi di disciplinache privilegia l’aspetto ludico, purconsentendo, con la pratica, l’eser-cizio atletico: tanto vero che essoè normalmente praticato nellescuole di tutti i livelli, come attivi-tà di agonismo non programmatico,finalizzata a dare esecuzione ad un

determinato esercizio fisico”. Laprospettiva cambia radicalmente,invece, quando si fa riferimento al-l’organizzazione di un incontro dicalcio professionistico, atteso chein siffatta ipotesi il quadro d’insie-me, pur avendo il suo nucleo nelgioco sportivo, si sviluppa e si am-plifica ben oltre tale ambito. Nonfosse altro che per la necessità diconsiderare la notevole quantità dipersone che vengono a trovarsi ri-strette in uno spazio limitato,sep-pure di notevole ampiezza, nonchédi tenere conto della spiccata con-flittualità che si viene, purtroppospesso anche con effetti dramma-tici - a creare tra i tifosi delle duesquadre in competizione. Va dun-que, decisamente rimarcata la dif-ferenza sostanziale che intercorretra i rischi ordinari cui gli atleti e glispettatori sono esposti, per gli ac-cadimenti che possono derivare dal-lo stesso svolgimento dell’attivitàagonistica (errori tecnici degli atle-ti), o da evenienze del tutto acciden-tali o legate alle stesse persone de-gli spettatori (malori dovuti ad ago-rafobia, o all’attesa per entrare, ca-dute accidentali, o altro), e le con-seguenze più gravi cui atleti e spet-tatori possono essere esposti perle specifiche modalità organizzati-ve della gara.

La responsabilità di chigestisce un evento sportivo

diritto e rovescio

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n progetto che ha lo scopo di ve-rificare se la promozione e il mi-glioramento dell’aspetto relazio-nale comunicativo e quello cogni-tivo all’interno di una squadra dicalcio, abbia effetti positivi sulleprestazioni, favorendo il benesse-re della squadra ed il raggiungi-mento dei risultati. La ricerca co-involge due società calcistiche diPromozione, la SSD Futbolclub el’ASD Real Tor Bella Monaca el’A.S. Roma calcio a 5. L’obiettivo della Ricerca – Inter-vento, quindi, è quello di arrivaread un potenziamento relazionale-comunicativo del gruppo, oltre chepsicomotorio, che porti ad un con-seguente miglioramento anche alivello di per formance, incremen-tando la media punti rispetto aquella ottenuta nella fase pre-in-tervento. Avere talento nello sportè certamente un dono, ma questopuò andare sprecato se non si èin grado di sfruttarlo al meglio. Al-cuni atleti, per incrementare le pro-prie prestazioni, infatti, ricorronoal cosiddetto “aiutino”. Purtroppoil doping è un cancro che nel cor-so degli anni si è ben radicato nelmondo dello sport, specialmentein alcune discipline. Le personeche fanno uso di sostanze proibi-te, anche a livello amatoriale, mol-

te volte non sanno quel che ri-schiano. Per questo, da anni or-mai, sto cercando di diffondere tragli studenti delle varie scuole diRoma, grazie anche all’aiuto del-l’AICS e di alcuni testimonial del-lo sport pulito, una sana culturaspor tiva che sia in grado di direno al doping. Ritengo il progetto“Calcio 2000”, che vuole metterein evidenza come le potenzialità fi-siche possano non essere suffi-cienti per il successo agonistico,un’iniziativa propedeutica anche a

scoraggiare gli atleti a ricorrere aldoping. La ricerca, infatti, vuolesottolineare come il potenziamen-to delle competenze emotive, co-gnitive e relazionali degli atleti, siail vero fattore determinante per ilsuccesso in ambito spor tivo. E’necessario che si comprenda chel’atleta, per rendere al massimo,non deve essere ben allenato so-lo nei suoi muscoli, ma che anchela sua mente deve essere in gra-do di dare il massimo nel momen-to della competizione.U

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di Pino CapuaConsulente per il Sindaco per le politiche sportive del Comune di Roma

In questi giorni, un’equipe di psicologi guidata dal dott. Aldo Grauso,ha avviato la Ricerca – Intervento “Calcio 2000”

Continua inesorabilela lotta contro il doping

focus[ ]Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.45 Pagina 13

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urante l’allena-mento si muovesul campo tragli azzurri impar-tendo ordini,c o r r e g g e n d oposizioni senza

mai alzare la voce. Autoritario.Infonde sicurezza. Ho visto gliazzurri seguirlo come discepoli. Jacques Brunel è fatto così.Passionale ma schivo, un duroverrebbe da dire. Molto diversoperò dal suo predecessore. Ha57 anni, ma non li dimostra.Baffo ovviamente francese.Elegante. Fisico asciutto. Unamore viscerale per la pallaovale.La tiene in mano come se faces-se parte di lui. Se la passa dauna mano all’altra, la mette sottobraccio. La palla ovale con luirespira. Sono sicuro che a volteci parla anche, nessuno potràmai smentire questa mia sensa-zioni. Nello sport ci sono alcunimomenti intimi e sacri. Bisognarispettarli.Viene dai Midi-Pirenei, una regio-ne ai piedi della grande catenamontuosa che divide geografica-mente la Spagna dalla Francia.Un confine segnato solo sulle

carte perché in questa zona i duepaesi mischiano le loro animeculturali nella Catalogna. Un po’spagnoli, un po’ francesi ma nonandate a dirglielo. Loro innanzitutto si sentono, e sono, catala-ni. Quando l’identificazione con ilterritorio è così forte significache ci sono tutti i presupposti pergiocare a rugby. Ed è proprioquello che è successo nella cata-logna francese.E’ nato a Courrensan, un comunedi appena 375 abitanti nel diparti-mento di Gers. In auto ci si passasenza quasi accorgersene. Brunelsembra aver ereditato il modo difare e pensare dal suo paese diorigine. Non vuole apparire più ditanto. “accorgetevi del mio lavoroe non di me”, sembra dire.Courrensan è un crocevia con duevie laterali. Gente dura che nonconosce compromessi. Qui lecose sono bianche o nere, uno piùuno fa sempre due. Niente a chevedere con Parigi… Giocava estremo Jacques Brunel,nei club della provincia del sud-ovest. Anni ’70: Grenoble, Carcas-sone e Auch dove cominciò anchela sua carriera da allenatore. Unadelle zone più prolifiche di talenti.

E’ proprio qui che, all’inizio del‘900, il rugby francese mise leradici grazie ad un tessuto socia-le perfetto per i valori di questosport. Tolosa, Tolone, Castres,Clermont, Perpignan, Beziers,Biarritz ma anche Lourdes. Città,paesi, piccoli centri di provinciacon una voglia matta di mettersia confronto uno con l’altro. Inuna parola campanilismo. Quelloche accadde in Italia tra Treviso,Rovigo e Padova, tra L’Aquila eRoma, tra Milano e Brescia. Piùfitta è la rete, più vicini sono icentri, migliore è la competizio-ne, più forti diventano le squa-dre. Un’equazione algebrica oltreche una questione sociale.Jacques Brunel ha allenato persei anni la mischia della naziona-le francese e poi è stato chiama-to nel club del Perpignan. Unasquadra che non vinceva il cam-pionato da 54 anni. Lui c’è riusci-to. Quando i suoi ragazzi, alloStade de France, salirono sulpodio per ricevere il trofeo lui liaccompagnò sul palco rimanendoperò in disparte. Sulla tribuna,tra i tifosi del Perpignan, c’erauno striscione molto chiaro:“Grazie, Signor Brunel!”.

di Paolo CecinelliCaporedattore centrale

La7 Sport

RugbyLa7

rugby[ ]

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DIl rugby italiano è nelle sue mani. Lo stringe stretto

come fosse un pallone e non lo molla mai

L’uomo con il pallone in mano

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un'Italia colma di novità quel-la che sta per cominciare lasua avventura nella tredice-sima edizione dell'RBS SeiNazioni. Dopo l'amara espe-rienza del mondiale neoze-landese – in cui sono man-

cati più i risultati che il gioco – le chiavi dellanazionale sono passate dalle mani di Nick Mal-lett, giunto a fine mandato, a quelle di JacquesBrunel, nello staff tecnico della Francia fino al2007 e poi tecnico del Perpignano, con cui havinto il campionato transalpino nella stagione2008/09. Alla sua prima uscita ufficiale da al-lenatore dell'Italrugby, il nuovo ct sarà subitochiamato a scontrarsi con il suo recente pas-sato, sfidando nella suggestiva cornice delloStade de France i galletti allenati da Philippe

Saint-André. Oltre all'aria di derby che sicura-mente respirerà il nuovo commissario tecniconella tana dei “blues” ci sarà un'atmosfera te-sissima, soprattutto dopo l'inaspettata e ro-mantica vittoria dell'Italia contro i “cugini d'ol-tralpe” dello scorso anno allo Stadio Flaminio. Passando proprio alla dimora degli azzurri delrugby, l'altra novità del 2012 sarà lo stadio uti-lizzato dalla nazionale nelle due partite casa-linghe contro Inghilterra e Scozia. Di fatto con-gedatosi con quella splendida vittoria contro laFrancia, lo Stadio Flaminio passerà il testimo-ne al suo fratello maggiore, lo Stadio Olimpi-co, capace di ospitare più di 70mila spettato-ri, circa 50mila in più rispetto all'impianto diviale Tiziano. Un bel “gap” di capienza, in pra-tica colmato già nelle prevendite dell'ultimo me-se, che fanno registrare il tutto esaurito per la

È

L'imponente cornice dello Stadio Olimpicosarà lo sfondo delle due sfide casalinghedell'Italia nella XIII edizione dell'RBS Sei Nazioni. I senatori di sempre e nuovigiovani innesti sono pronti a seguire le direttive del nuovo ct Jacques Brunel di Matteo Cirelli

ITALRUGBY, ORA TOCCA A TE!

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Il programma del Sei Nazioni 2012

I giornataFrancia - Italia (4/2)Scozia – Inghilterra (4/2)Irlanda – Galles (5/2)

II GiornataItalia – Inghilterra (11/2)Francia – Irlanda (11/2)Galles – Scozia (12/2)

III GiornataIrlanda – Italia (25/2)Inghilterra – Galles (25/2)Scozia – Francia (26/2)

IV GiornataGalles – Italia (10/3)Irlanda – Scozia (10/3)Francia – Inghilterra (11/3)

V GiornataItalia – Scozia (17/3)Galles – Francia (17/3)Inghilterra – Irlanda (17/3)

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partita dell'11 febbraio contro i campioni in ca-rica dell'Inghilterra, e solo un 20% di invendu-to per quanto riguarda la sfida con gli scozze-si. Non c'erano dubbi sulla risposta dell'appas-sionato pubblico della palla ovale, ma i datihanno comunque benevolmente colpito il pre-sidente del Coni Gianni Petrucci, che ha dichia-rato: “quando lo spettacolo è importante l'O-limpico si riempie. Quest'anno neanche Lazioe Roma hanno fatto registrare un'affluenza si-mile”. Entusiasta anche il segretario RaffaelePagnozzi, che ha parlato di “ricavi per 3,7 mi-lioni a fronte di meno di un milioni di spesa”.

Ma le novità per il Sei Nazioni 2012 non sonofinite qui. Oltre ad un nuovo allenatore, che fi-nora ha convinto giocatori e critica con i suoimetodi di allenamento, e alla carica che puòregalare agli azzurri il supporto dell'Olimpicostracolmo, l'Italrugby potrà entrare nelle caseitaliane grazie alla presenza di Sky Sport 2, cheha comprato i diritti per le 15 partite del SeiNazioni, trasmesse tutte in Alta Definizione econ il supporto della Spider Cam, per non per-dersi nessun particolare di gioco. Anche l'emit-tente La7 continuerà a seguire la nazionale,mandando in differita serale i cinque incontridi Parisse e compagni.

Ai contorni benauguranti si affiancano i 30 con-vocati azzurri, in realtà le pietanze principaliche hanno il compito di sfamare la voglia diesultare del sempre più coinvolto – ed esigen-te – mondo del rugby nostrano. Seppur nonstravolgendo gli equilibri della squadra, Jac-ques Brunel ha portato una ventata d'aria nuo-va anche nella formazione, chiamando per iltorneo continentale un folto numero di esor-dienti e giocatori finora poco utilizzati, fra i qua-li spiccano i talenti di Luca Morisi (centro di 21anni) e di Angelo Esposito, 18enne ala che, seimpiegato, diventerà il più giovane rugbysta disempre a vestire la maglia azzurra. I nuovi in-nesti avranno il compito di integrarsi nei nuovischemi del ct francese (finora l'Italia ha pog-giato troppo sui suoi avanti. Spingerò i ragaz-zi ad osare di più, ha dichiarato Brunel nellaconferenza stampa di presentazione della spe-dizione azzurra), supportati dall'esperienza edal carisma degli inossidabili Martin Castrogio-

vanni, Andrea Lo Cicero, Mauro Bergamasco eovviamente il capitano Sergio Parisse, nomi for-ti di una squadra determinata a togliersi tantesoddisfazion

RBS 6 Nazioni 2012Il weekend del 4 e 5 febbraio comincia la tredi-cesima edizione dell'RBS Sei Nazioni, il torneorugbystico più importante dell'emisfero setten-trionale. Nato nel 1883 (al tempo aveva il no-me di Home Championship) fino al 1910 era ri-servato alle nazionali della Gran Bretagna. Dal-la seconda decade del secolo scorso a Inghil-terra, Galles, Scozia e Irlanda si affiancò la Fran-cia (Cinque Nazioni), mentre nel 2000 venne in-serita l'Italia.Il campionato, che si svolge di norma fra feb-braio e marzo (talvolta aprile), viene vinto dallasquadra che si assicura il massimo dei puntidurante la stagione, con due punti in palio perogni vittoria e un punto per ogni pareggio. Seuna squadra vince i cinque incontri, ottiene an-che il trofeo “Grande Slam”. Nella particolaresfida fra le quattro nazionali britanniche vienepoi assegnato il titolo di Triplice Corona allasquadra che vince tutti i confronti con le altre.Il trofeo della competizione è in argento mas-siccio e pesa quasi 5,7 kg. Originariamente laparte interna della coppa era in argento ma, acausa dello champagne con cui veniva riempi-ta ogni volta che una squadra vinceva il torneo,è stata in seguito rivestita in oro a 22 carati.Il trofeo ha quindici lati, come i giocatori di ognisquadra, e ha tre maniglie che rappresentanol'arbitro e i due giudici di linea. Intorno alla ba-se di legno ci sono gli emblemi delle sei Fede-razioni Nazionali.Da quando è diventato un evento a sei parte-cipanti, è stata la Francia a imporsi per il mag-gior numero di volte (5), seguita da Inghilterra(4), Galles (2) e Irlanda (1). Nelle sue dodiciapparizioni, l'Italia ha disputato 60 partite, conun bilancio di 8 vittorie, 1 pareggio e 51 scon-fitte. La vittoria più schiacciante rimane quel-la del 2007 contro la Scozia (37-17) e il nume-ro totale di punti segnati è 907 (1982 subiti),con 73 mete, 52 conversioni, 119 calci di pu-nizione e 11 drop segnati.

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Kris Burton,il canguro d'ItaliaNasce a Brisbane il 4 agosto del 1980, e du-rante l'adolescenza si diletta in vari spor t,fra i quali il football australiano, quasi sco-nosciuto a noi europei ma a quelle latitudinidisciplina nazional-popolare. Poi si innamoracosì tanto di placcaggi, touche e mete dal la-sciare la sua terra e trasferirsi in Europa pergiocare a rugby. Durante le sedute mattutine al Centro Sporti-vo Giulio Onesti, ammette, soffre le tempera-ture rigide dell'inverno romano (“in Australia fadecisamente più caldo”), ma Kristopher Bur-ton ci mette poco a scaldare muscoli e mente.Perché, come tutta la nazionale italiana, la con-centrazione è e deve rimanere alta in vista de-gli imminenti impegnidel Sei Nazioni. Il “can-guro” di madre abruz-zese è carico per lanuova avventura e de-sideroso di ripagare lafiducia del nuovo com-missario tecnico Bru-nel, che l'ha convocatodopo un periodo di as-senza dal giro della na-zionale. Finora con lamaglia azzurra il mediano di apertura della Be-netton Treviso ha collezionato nove presenze,ma c'è da scommettere che diventeranno pre-sto molte di più, perché dietro quel sorriso gen-tile il 31enne che ha giocato anche con Bene-vento, Leonessa, I Cavalieri e ha avuto un'e-sperienza francese con l'Orleans ha uno sguar-do determinato. E una visione del rugby in linea con le aspet-tative di allenatore e compagni. “Stiamo lavorando bene – racconta Bur tonalla vigilia dell'impegno con la Francia – e iosto seguendo i consigli e le direttive dell'al-lenatore. Che Sei Nazioni sarà per me? Spe-ro positivo, ma come tutti penso al bene delgruppo e io, come tutti, farò quello di cui lasquadra ha bisogno”.Sono tante le novità per l'Italia nell'RBSSei Nazioni 2012. A cominciare dal nuo-vo allenatore.

Che impressione ti sei fatto in questi primiallenamenti con lui? Ogni allenatore gestisce in modo personale ilsuo lavoro, e con Brunel stiamo trovando gran-de equilibrio e motivazione. Ci stiamo allenan-do duramente, cercando di crescere nei nostripunti di forza e migliorare dove ci sentiamo piùvulnerabili. A testa bassa, concentrandoci, sap-piamo qual è il nostro obiettivo e lo vogliamoraggiungere.

La prima partita sarà fuoricasa contro i fran-cesi, che sicuramente hanno ben impressala sconfitta subita lo scorso anno al Flami-nio. Pensi che affronteranno il match conuna dose di rabbia ulteriore?Non mi interessa, né la loro rabbia né dove gio-chiamo. L'importante è come si gioca. Certo lo

Stade de France è unostadio importante e lo-ro sono un'ottimasquadra, ma noi voglia-mo partire alla grande,far subito capire che cisiamo.

Con la Benetton Tre-viso giochi la CelticLeague, nella qualeaffrontate franchigie

europee estremamente competitive. Con-frontarsi a livello europeo sta facendo cre-scere la tua esperienza sul campo?Certamente. La Magners League è un torneo to-stissimo, dove bisogna mantenere alta la con-centrazione in ogni partita. Non ti puoi rilassa-re. E credo che questo stia aiutando me e tuttii miei compagni che la disputano a crescere ecapire sempre meglio ogni situazione di gioco.

Che aria si respira nello spogliatoio dell'I-talrugby?Siamo molto compatti, stiamo sempre insie-me. Ci alleniamo con grande intensità, e fuo-ri dal campo ci divertiamo insieme. Non vi pos-so raccontare le scaramanzie dei miei com-pagni, altrimenti non funzionano più. Però nel-lo spogliatoio ognuno ha i suoi riti personali.Aiutano a trovare la concentrazione. Ne ab-biamo bisogno.

Ci stiamo allenandoduramente, cercando

di crescere nei nostri punti di forza e migliorare dove

ci sentiamo piùvulnerabili.

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TAEKWONDO,L’ITALIA CONQUISTAI GIOCHI

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gni incontro sarà unafinale”, Mauro Sar-miento la pensa co-sì. Le Olimpiadi nonfanno sconti a nes-suno, e lui lo sa be-ne. A Pechino 2008,infatti, ha conquista-

to la prima medaglia olimpica del taekwondo ita-liano, un argento. Ne è passata di acqua sotto iponti da quei Giochi di Cina, e il taekwondo ita-liano ha fatto molta strada, tanto che adessoguarda a Londra 2012 con la fierezza e l’orgo-glio di chi sa di aver fatto il proprio dovere perpresentarsi al meglio a un appuntamento impor-tante.La Federazione italiana porta in Gran Bretagnadue alfieri d’eccezione: Sarmiento, qualificatosiquesta estate alle selezioni di Baku, e Carlo Mol-fetta, che ha staccato il biglietto per i Giochi piaz-zandosi secondo al recente torneo continentaledi Kazan, in Russia. Con le Olimpiadi di BeijingMauro è diventato un volto piuttosto noto ancheper gli sportivi digiuni di taekwondo, ma Carlo -oro agli Europei del 2010 e bronzo ai Mondiali2011 – ha un curriculum non da meno. Molfet-ta ha ottenuto il pass per i Giochi sfruttando l’ul-tima possibilità a disposizione, tanto che dopole gare di Kazan ha indossato una maglietta conla scritta inequivocabile “scusate il ritardo”. Un

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Due gli atletiqualificati perLondra 2012.Mauro Sarmiento e Carlo Molfetta,una coppia di campioni con il vizio del podio

“O

di Luigi Fattizzo

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riferimento a Totti? Gli chiediamo, memori di un’a-naloga maglietta sfoggiata a suo tempo dal ca-pitano giallorosso. “No!” replica perentorio, dabravo interista, “mi riferivo a Valentino Rossi, cheusò una t-shirt come la mia per festeggiare il ti-tolo mondiale arriva-to dopo una lunga at-tesa”.Molfetta è più chesoddisfatto, perchéaveva una gran vogliadi rifarsi: “Ho parteci-pato ad Atene 2004,ma non è andata be-ne, mentre a Pechinonon c’ero per via diun infortunio, per cuila mia febbre olimpi-ca è altissima!”. Recentemente, poi, Carlo hacambiato categoria, passando ai pesi massimi:“all’inizio ho avuto qualche difficoltà, ma in Rus-sia ho cominciato a raccogliere i frutti del duro

allenamento fatto negli ultimi tempi”.Estroverso e festaiolo, Carlo Molfetta è l’esattocontrario di Mauro Sarmiento, più timido e tran-quillo, ma tra i due il feeling non manca: “conMauro c’è affetto e un grande rispetto recipro-

co”, dice Carlo parlan-do del compagno disquadra, e Sarmientorisponde usando paro-le di elogio: “si è meri-tato la qualificazione.Io ho visto i suoimatch, è sempre sta-to tranquillissimo enon ha mai dato l’im-pressione che qualcu-no potesse batterlo:non mi resta che fargli

un in bocca al lupo”.La grinta c’è, questo è certo, ma a Londra nonsarà facile, e Sarmiento lo sa bene: “bisogna ra-gionare match dopo match, perché alle Olimpia-

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“Ho partecipato ad Atene2004, ma non è andata bene,mentre a Pechino non c’eroper via di un infortunio, percui la mia febbre olimpica è

altissima!”.Carlo Molfetta

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di non ci sono avversari <materasso>. Se mi chie-dono quali siano gli atleti più temibili nella miacategoria, la -80 chilogrammi, rispondo sempreche scenderò sul quadrato senza temere nessu-no e rispettando tutti. Perché ai Giochi è così:sei sempre in finale”. Per Mauro, poi, c’è un ostacolo in più, se voglia-mo chiamarlo così, e si tratta dell’argento con-quistato quattro anni fa. Quello che è sicuramen-te un orgoglio rappresenta infatti anche un tra-guardo rispetto al quale si sente il dovere di nonindietreggiare. “Tutti si aspettano il podio”, con-ferma Sarmiento, “ma nello sport niente è scon-tato. Il segreto in questi casi è liberare la testadai pensieri e concentrarsi solo sull’avversarioche si ha davanti. Io affronterò una gara dopol’altra, e alla fine parlerà il campo”.D’altronde il taekwondo italiano ha già conqui-stato il suo oro, perché gli sforzi e i successi ina-nellati negli ultimi anni valgono sicuramente quan-to un podio alle Olimpiadi. Il Taekwondo Olimpi-co ha attecchito molto bene in Italia, mettendoradici forti che stanno dando buoni frutti. Gli ap-passionati crescono giorno dopo giorno, le pale-stre specializzate spuntano come funghi e gli at-leti della nazionale azzurra sono sempre più te-muti a livello internazionale.

Non è un caso se l’Italia è all’avanguardia anchedal punto di vista delle tecnologia: il taekwondo,infatti, sta sperimentando sempre più intensa-mente le meraviglie dell’hi-tech, gioiellini che ri-ducono le possibilità di errore umano nell’arbi-traggio e trasformano in un vero e proprio showquello che è già uno degli sport olimpici più spet-tacolari.I Giochi di Londra saranno i primi disputaticon le corazze elettroniche, dispositivi com-puterizzati per l’assegnazione automatica deipunti che gli azzurri utilizzano fin dagli Euro-pei di Roma. I nostri atleti, d’altronde, nonsi fanno spaventare da nulla, tanto meno daun nuovo corpetto. “Corazze o no per me cam-bia poco”, dice Sarmiento “l’unica cosa chemi interessa è il risultato e farò di tutto perraggiungere il mio obiettivo”.

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“Alle Olimpiadi bisogna ragionare match dopo match,

perché alle Olimpiadi non ci sono avversari

‘materasso’”.Mauro Sarmiento

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FINAL EIGHT DI LEGA A.I PRIMI VERDETTI DI STAGIONE

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a formula sarà quella degli ul-

timi dodici anni, la così det-

ta Final Eight, le migliori otto

squadre del girone di andata

si sfideranno da giovedì 16 a

domenica 19 in partite ad eli-

minazione diretta. La location

sarà, per il secondo anno consecutivo, il Palao-

limpico di Torino che, costruito in occasione dei

XX Giochi Olimpici invernali con progetto a fir-

ma congiunta degli architetti Arata Isozaki e

Pier Paolo Maggiora, è il più grande palasport

italiano con i suoi 14.350 posti a sedere. I quar-

ti di finale di questa Final Eight vedranno da

una parte del tabellone Sassari affrontare Sie-

na, in quella che fino alla scorsa stagione sa-

rebbe sembrata un partita impossibile ma che

oggi si annuncia come una gara “giocabile”, e

Milano opposta alla Virtus Bologna, per tradi-

zione, storia, valori in campo e situazione di

classifica forse la sfida sulla carta più inte-

ressante dei primi due giorni. Venerdì 17, da-

ta non esattamente ben augurante per gli sca-

ramantici, si disputeranno gli altri due quarti

di finale, Pesaro troverà Venezia, neopromos-

sa in Serie A e con tantissima voglia di fare e

Cantù se la vedrà con Avellino, avversario dif-

ficile per gli uomini di coach Andrea Trinchieri

soprattutto in singola partita. La chiave di que-

sta competizione sarà sicuramente nell'approc-

cio emotivo alle partite prima ancora che tat-

tico, i giocatori dovranno avere ben presente

che giocando gare “secche” non ci sarà tem-

po di adattarsi troppo, bisognerà dare tutto in

campo da subito. La classifica molto corta del

Campionato lascia presupporre che si potrà as-

L

E' febbraio e quindi, per il basketitaliano, è tempo di Coppa Italia

di Filippo Calabria

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basket

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basket[ ]

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sistere a una quattro giorni di partite emozio-

nanti come, per la maggior parte, è stato negli

anni passati.

Nelle ultime edizioni della Final Eight c'è sem-

pre stato molto equilibrio, anche in finale. Cer-

tamente complice di questo equilibrio è stato

il fatto che la Virtus Bologna, finalista mai vin-

cente dal 2007 al 2010, di fatto abbia giocato

in casa, alla Futurshow Station, le prime tre del-

le quattro finali disputate dal 2007. La formu-

la della Coppa Italia come evento a otto squa-

dre è nata nel 2000 quando vinse la Benetton

Treviso in finale sulla Kinder Bologna per 78-

59 a Reggio Calabria. E' proprio la Benetton

Treviso, che quest'anno per motivi di classifi-

ca le Final Eight le guarderà da casa, ad aver

vinto più edizioni di questo mini torneo, 5 (so-

no 8 invece se si considerano anche le vittorie

negli anni precedenti quando la formula pre-

vedeva la finale a quattro squadre). Ne ha vin-

te 3 invece, negli ultimi tre anni, Siena che par-

te ancora da grande favorita anche se il Cam-

pionato ha dimostrato come, almeno sulla sin-

gola gara, sia in casa che in trasferta, la squa-

dra allenata da coach Simone Pianigiani non

sia più così imbattibile come nelle stagioni pre-

cedenti. Fuori da questa Coppa Italia è anche

la Virtus Roma che mai ha messo le mani su

questo trofeo nella sua storia anche se, in tem-

pi relativamente recenti, c'è andata molto vici-

no, nel 2006 fu sconfitta in finale contro la al-

lora Carpisa Napoli per 85-83 dopo un tempo

supplementare. Alla fine di quella partita Da-

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vid Hawkins, nominato MVP, consegnò il trofeo

appena ricevuto all'amico Lynn Greer, “point

guard” della squadra napoletana. La program-

mazione televisiva, molto discussa, vedrà la

trasmissione in diretta su La7d dei quarti di fi-

nale previsti per le 17.45 e la differita degli al-

tri due in orario notturno su La7. Le semifinali

saranno una in diretta su La7, quella delle

17.45 e l'altra in diretta su La7d, alle 20.30.

Per la finalissima, in programma alle 17 di do-

menica 19 è prevista la diretta su La7.

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el 1974, anno della prima edi-zione, il patron Luciano Duchi,insieme ai suoi primi collabo-ratori del Circolo della Bancadi Roma, volle partire dal Cir-co Massimo con una gara cheprevedeva ben due traguardi

di cui uno per la gara “breve”, e non competiti-va, posto dentro lo stadio delle Tre Fontane del-l’Eur e un altro dentro lo Stadio delle Stella Po-lare dove si sarebbe applaudito il vincitore dellaprova agonistica di 28 chilometri e 630 metri.Non era una maratona, non era una mezzama-ratona, era una splendida festa popolare allaquale oltre a tanti podisti “doc” si univano altret-tanti “corridori” improvvisati, tanti studenti e pro-

fessionisti di ogni tipo, giornalisti, operai, dirigen-ti, pensionati e si correva lungo quella via Cristo-foro Colombo che da Roma ha sempre condot-to al mare di Ostia. Tante storie, tanti nomi e tan-te novità hanno sempre caratterizzato ogni edi-zione della gara, che dal 1987 si è “standardiz-zata” sulla misura di 21 chilometri e 97 metri,che rappresentano la metà esatta di una mara-tona, e oggi ne fanno un punto di riferimento or-ganizzativo in Italia e in Europa per gli eventi diatletica leggera che non coinvolgono solo l’elitedi questo sport ma portano in strada chi la cor-sa la fa come “dopo lavoro” e come attività peril proprio benessere e con la voglia di ritrovarsiogni tanto a competere contro il cronometro edivertirsi. L’edizione dello scorso anno, con un

N

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Domenica 26 febbraio si “celebrerà”la trentottesima edizione della RomaOstia,la mezzamaratona più partecipata d’Italia,uno degli eventi sportivi di cui la Capitaleè cuore, anima e corpo

ROMAOSTIA 2012:38 EDIZIONIE NON SENTIRLE

di Francesco Carboni

[ ]maratona

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[ ]maratona

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drastico cambio del percorso, ha aperto un nuo-vo capitolo nella storia della manifestazione. Ildato evidente è che il nuovo tracciato della Ro-maOstia è più lineare, veloce e performante. Loconferma la classifica “stellare” dell’edizione2011 che ha visto i primi 2 uomini sul traguar-do migliorare il primato della manifestazione ab-bassandolo per la prima volta nella sua storiasotto i 60 minuti. Beyu Tujuba, etiope classe1987, ha corso i 21,097 km della RomaOstia in59 minuti e 58 secondi trascinato anche dallacoppia composta da Kimurer Kemboi e AbhramChebii che hanno chiuso con un distacco rispet-tivamente di 7 e 8 secondi da Tujuba. Il vecchioprimato registrato nell’edizione 2002 apparte-neva al keniota Robert Cheruiyot, il quale sul per-corso che prevedeva l’arrivo dentro la “CasermaItalia” della Guardia di Finanza, impiegò1h00’06’’, il giovane Cheruiyot dopo quella Ro-maOstia inizio una carriera che lo ha visto ina-nellare delle vittorie straordinarie come quelle al-la Maratona di Boston e di Chicago. Lo confer-ma anche la gara femminile che lo scorso 27febbraio 2011 ha offerto uno spettacolo sporti-vo e agonistico che ha avuto pochi paragoni du-rante tutta la stagione sportiva in Italia. Anna In-certi, maratoneta siciliana tesserata per il GSFiamme Azzurre, ha vinto la gara e registrato ilnuovo primato della manifestazione in rosa con

il suo nuovo personal best di 1h09’06’’ batten-do una spietata e giovanissima Jessica Augustoche è venuta a Roma dal Portogallo con la con-vinzione e la determinazione di dover correre for-te per vincere la RomaOstia. La siciliana delleFiamme Azzurre ha tirato fuori tutta la sua espe-rienza e determinazione di maratoneta esperta,medaglia di bronzo agli Europei 2010 di Barcel-lona, restando “attenta e coperta” da tutti gli at-tacchi che la Augusto, specialista della pista edesordiente sulle lunghe distanze, ha cercato disferrarle sin dalle prime battute di gara. Propriosu uno degli ultimi tentativi della Augusto, AnnaIncerti ha allungato e stretto i denti fino all’arri-vo, mettendosi al riparto dalle temibili volate del-la portoghese e offrendo la bellezza, a tutti glistupiti spettatori che affollavano la rotonda diOstia, di un’emozionante volata con l’atleta por-toghese stremata e fuori dai giochi.

GARA NON COMPETITIVA – Euroma2RunMa di “storie della RomaOstia” ce ne sonotantissime. Tante, e forse quelle più belle, sisentono ogni giorno in tutti “i luoghi di corsa”di Roma. E le racconta chi vive l’atletica, il po-dismo e lo spirito sportivo. Ascoltando i “vec-chi” o i “saggi” del nostro sport alcune di que-ste storie sono raccontante da chi ha corso,nelle storiche prime edizioni, la gara non com-

petitiva che, come detto, segnava il suo tra-guardo dentro lo stadio delle Tre Fontane. Erauna “non competitiva” che veniva animata datanti professori di educazione fisica che face-vano a gara a chi riusciva a portare sul tra-guardo più studenti. Tutte le scuole “storiche”di Roma partecipavano in una vera sfida chepoi si risolveva su via Cristoforo Colombo. Ipadri portavano i loro figli, c’era chi arrivavain autobus e chi in bicicletta. Non mancavanoanimali domestici e divertenti siparietti. Tutticorrevano insieme. Oggi torna la “non compe-titiva” con una distanza più breve e alla por-tata di tutti e per tutti. Cinque semplici chilo-metri, che ricalcano esattamente il tracciatoiniziale della mezzamaratona all’interno delquartiere Eur, con una partenza ad-hoc insie-me alla gara competitiva ma dopo aver potu-to ammirare lo spettacolo della partenza ditutte le prime “onde”. Si parte dal PalaLotto-matica e si arriva dentro il Centro Commercia-le Euroma2 con l’obiettivo, per chi oggi si ci-menta in una gara di 5 chilometri, di sposta-re il traguardo alla Rotonda di Ostia il prossi-mo anno. La gara non competitiva Euroma2Runè infatti l’occasione di toccare con mano laRomaOstia, alzare l’entusiasmo e salvare sulcalendario la data dell’edizione 2013 dellamezzamaratona più par tecipata d’Italia per

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correrla tutta dal primo al ventunesimo chilo-metro.

IAAF SILVER LABELLa RomaOstia 2012 potrà fregiarsi anche dellaIAAF Silver Label, la cosiddetta “etichetta d’ar-gento” che la federazione internazionale di at-letica leggera concede solo a quegli eventi chegarantiscono alcuni standard organizzativi e qua-litativi. Per tutto Comitato Organizzatore che la-vora 365 giorni all’anno alla messa a punto diogni singolo momento della gara è stata unagrande soddisfazione: “Non nascondo che rice-vere questo riconoscimento dalla IAAF era unodei miei sogni nel cassetto legati alla RomaO-stia” dichiara soddisfatto Luciano Duchi, “Daqualche anno eravamo ad un passo dall’otte-nerlo ma in fase di valutazione venivamo pur-troppo rimandati. Abbiamo sperato che alla Ro-maOstia venisse riconosciuto qualcosa che me-ritava non solo per l’aspetto esclusivamente le-gato al numero degli atleti classificati o alle un-dicimila iscrizioni, ma soprattutto come premioalla macchina organizzativa che in tutti i settoriha sempre ricercato e puntato al massimo delrisultato”. “Da tempo alcuni dati statistici e tec-nici della nostra manifestazione sono in lineacon quelli delle grandi mezzemaratone nel mon-do e di alcune tra le più prestigiose maratone”dice Laura Duchi, coordinatrice generale dell’e-vento e figlia del patron Luciano Duchi, “Se siprende la lista delle manifestazioni a cui vienericonosciuta dalla IAAF la Label, non abbiamonulla da invidiare a nessuno”.

CAMPIONATO ITALIANO ASSOLUTO DI MEZ-ZAMARATONAInfine, non per ordine di importanza ne per me-rito, per i grandi appassionati di atletica è assi-curato tutto lo spettacolo del Campionato Italia-no Assoluto di mezzamaratona che sarà asse-gnato il 26 febbraio al termine dei 21,097kmdella RomaOstia. Sono attesi infatti i migliori spe-cialisti italiani per dare vita a una sfida che sa-rà bello seguire sia per scoprire chi sarà il vinci-tore del titolo tricolore sia per chi sarà in gradodi competere con i talentuosi atleti stranieri chein questi giorni stanno ufficializzando le loro pre-senze. Non è la prima volta che la RomaOstiaospita una rassegna tricolore, la prima fu nel1978 quando con partenza dalle Terme di Cara-calla e arrivo allo stadio della Stella Polare, laRomaOstia assegnò il Campionato Italiano dimaratona, ma mai come quest’anno c’è lo splen-dido rischio che la gara sia l’espressione dellapassione per la corsa di tutta l’Italia. Ebbene,potrebbe essere la RomaOstia più bella di sem-pre, come lo è da 38 edizioni a questa parte.

[ ]maratona

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[ ]fiamme gialle

Lo scorso 24 gennaio 2012, a Roma in Piazza di Siena,si è svolta la Finale comunale di corsa campestre dei GiochiSportivi Studenteschi 2011/2012

A ROMA LA FINALE COMUNALEDEI GIOCHI SPORTIVISTUDENTESCHI DI CAMPESTRE

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a manifestazione ha coinvoltoben 1350 studenti in rappresen-tanza di circa 250 istituti, trascuole secondarie di primo e se-condo grado. L’evento podisti-co è stato introdotto dall’InnoNazionale suonato dal Comples-

so Bandistico della Guardia di Finanza cheha accompagnato, sotto gli occhi attenti deinumerosi spettatori presenti, l’alza bandie-ra. Come avvenuto lo scorso anno l’organiz-zazione ha visto impegnate in prima linea leFiamme Gialle, accanto agli Enti normalmen-

te preposti quali l’Ufficio Scolastico di Coor-dinamento di Educazione Motoria, Fisica eSportiva e la Fidal Provinciale Roma.Presenti alla manifestazione anche il Presi-dente del CONI Provinciale Riccardo Viola, ilPresidente del Comitato Provinciale FIDALMario Biagini, il Coordinatore Regionale diEducazione Fisica dell’USR Lazio AntoninoMancuso e il Comandante del Centro Sporti-vo della Guardia di Finanza, il Gen.B. Dome-nico Campione. Speaker d’eccezione il Cam-pione del Mondo dei 400 hs ora tecnico del-le Fiamme Gialle, Fabrizio Mori. Gli organiz-

zatori hanno riservato ai giovani atleti tuttele attenzioni che normalmente vengono ga-rantite nelle gare di alto livello (efficiente ser-vizio segreteria, servizio ristoro, premi per iprimi sei classificati), il tutto grazie anche alsostegno di partners importanti quali Nike,Kinder e Gatorade.Otto le gare in programma per l’assegnazio-ne dei titoli comunali: categoria Ragazze (m.1.000), Ragazzi (m. 1.000), Cadette (m.1.500), Cadetti (m. 2.000), Allieve (m.2.000), Allievi (m. 2.500), Juniores femmini-li (m. 2.000) e Juniores maschili (m. 2.500).

L

RISULTATI DI CATEGORIA

Categoria Ragazze (m. 1.000): 1ª Beatrice MALLOZZI (Esopo), 2ª AriannaFERRETTI (Balabanoff), 3ª Giulia TRAINITO (Settembrini). Categoria Ragazzi(m. 1.000): 1º Mattia MANNA (Deledda), 2° Ettore LALLI (Esopo), FedericoRIVA (Alessandro Magno). Categoria Cadette (m. 1.500): 1ª Martina TOZZI(Alessandro Magno), 2ª Elena MICHELI (Alfieri), 3ª Martina POMPEI (Toniolo).Categoria Cadetti (m. 2.000): 1º Edoardo LERARIO (Alberto Sordi), 2º AndreaBARONE (Winkelman), 3º Riccardo DE STEFANO (Fanelli). Categoria Allieve(m. 2.000): 1ª Silvia SAVERA (Avogadro), 2ª Lara POVERINI (Tullio Levi Civita),3ª Silvia CAVALIERE (Amaldi). Categoria Juniores F (m. 2.000): 1ª FrancescaASSOGNA (Tullio Levi Civita), 2ª Laura TUFANO (J.F. Kennedy), 3ª SoniaROMAGNOLI (Toscanelli). Categoria Allievi (m. 2.500): 1º Riccardo SALVINO(Farnesina), 2º Alessio MENGARELLI (Enriques), 3º Cristiano RONZONI (PrimoLevi). Categoria Juniores M (m. 2.500): 1º Delian STATEFF (Farnesina), 2ºGiulio PUGLIESE (Maiorana), 3º Riccardo DE PALMA (Gullace).

[ ]fiamme gialle

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L’ITALIA PREPARA L’APPUNTAMENTOIRIDATO

[ ]ciclismo

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di Massimiliano Morelli

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Si mobilita l’interaToscana perl’organizzazione del Mondiale diCiclismo del 2013

port nobile, così come veni-va definito un tempo. Sportche divise l’Italia ai tempi diFausto Coppi e Gino Barta-li prima e Giuseppe Saron-ni e Francesco Moser poi;che ha regalato sorrisi az-

zurri grazie a gente come Binda, Guerra, Nen-cini, Gimondi, Bugno, Chiappucci e Pantani,così, tanto per citare i primi che affiorano al-la mente, senza bisogno d’andare a spulciarequalche almanacco o wikipedia in Rete.Due ruote, passione, sudore, amarcord, lafelicità di chi vince una gara, chessò un Girod’Italia, e lo sconfor to degli sfor tunati per-denti. Così, viene alla mente l’istantanea delmondiale vinto da Maurizio Fondriest che ta-glia il traguardo per primo mentre i favoritiCriquelion e Bauer si scontrano a quattrocen-to metri dal traguardo. Ricordo italico che na-sce mentre ci si appresta a lavorare al Mon-diale di ciclismo in programma nel 2013, tea-tro la Toscana.Maniche rimboccate e teste pensanti prontea raccogliere idee da sviluppare in vista dellakermesse che porràil nostro Paese alcentro delle attenzio-ni di un popolo, quel-lo appassionato,pronto ad applaudirespor tivi sani e diri-genza perfetta.Così è stato presen-tato il Comitato orga-nizzatore del Mondia-le “Toscana 2013”,presenti fra gli altril'Assessore al Bilan-cio della Regione To-scana (e Presidentedel Comitato istituzio-nale dei Mondiali) Riccardo Nencini, il vice sin-daco di Firenze e vice presidente del Comita-to istituzionale, Dario Nardella, il Presidente

della Federciclismo Renato Di Rocco, il diret-tore generale del Comitato organizzatore Clau-dio Rossi e il suo vice Antonio De Virgilis.

E c’era anche AlfredoMar tini, ex commis-sario tecnico azzurroal quale è stato dedi-cato un saluto specia-le. Da parte delle isti-tuzioni locali grandiattenzioni rivolte alterritorio (il vice sin-daco Nardella peresempio ha volutoesprimere «il più gran-de in bocca al lupo af-finché la Toscana siaprotagonista mondia-le in questo evento dispor t»), mentre da

parte del presidente della Fci Renato Di Roc-co c’è stato l’atteso input dedicato al bilan-cio: «Oscilla tra i 12 ed i 13 milioni di euro,

di cui 6 di diritti spettanti ad UciI, compresii relativi interessi passivi. Oltretutto, è posi-tivo che gli impianti di arrivo siano concen-trati in un’unica area a Firenze tra il Mande-la Forum e lo Stadio Artemio Franchi: questopermetterà significativi risparmi di risorseeconomiche». Di Rocco ha inoltre sottolinea-to come «la parte di organizzazione tecnicaregala ampie garanzie» così come il Team ope-rativo al lavoro «è composto da volontari digrandi qualità e da professionisti di innega-bili competenze, legati da un giusto mix cheregala piena af fidabilità all'organizzazionedell'evento». Infine Claudio Rossi, Direttoregenerale del Comitato organizzatore, prontoa confermare che «siamo ufficialmente al la-voro. Sono fiero di una squadra che renderàl'evento memorabile».Poi ha aggiunto: «La sinergia tra Comitato isti-tuzionale e organizzatore è visibile e sta ope-rando in funzione della valorizzazione di unaRegione che saprà regalarci bellezze e palco-scenici unici nel suo genere».

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[ ]ciclismo

“La sinergia tra Comitato istituzionale

e organizzatore è visibile e sta operando in funzionedella valorizzazione di unaRegione che saprà regalarci

bellezze e palcosceniciunici nel suo genere”

Claudio Rossi

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[ ]esercito

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a se da una par te sipensa già al grandeevento estivo, dall’al-tra non si possono di-menticare i numerosisuccessi che hanno vi-sto coinvolti gli atleti

dell’Esercito nell’anno appena trascorso. L’an-no pre-olimpico risulta essere un passaggiodi fondamentale importanza per tutto il movi-mento dello sport nazionale e soprattutto peril Centro Sportivo Esercito che ha voluto for-temente un numero maggiore di convocazio-ni per la prossima manifestazione di Londra.Se si vuol fare un paragone con il quadrien-nio passato, il Centro è riuscito a riconferma-re i buoni risultati con i convocati di Pechinoe investire nello stesso tempo su nuovi gio-vani che hanno dimostrato grande talento; in-fatti sono stati numerosi nel 2011 gli sporti-vi dell’Esercito che hanno ottenuto il pass peri giochi olimpici; tra i primi a conquistare iltanto ambito risultato è stata Noemi Batki, la24enne italo-ungherese che nella prima gior-nata dei Campionati Europei di tuffi tenuti aTorino, ha visto avverare il suo sogno nella

piattaforma da 10 metri, conquistando inol-tre il primo posto con il punteggio di 346,35suo record personale. Rimanendo in ambien-te acquatico, si parla ormai da qualche tem-po della rivelazione del nuoto internazionalee quindi spostandoci ai Campionati Mondialidi Shanghai ecco il caporale Fabio Scozzoliche dopo i successi dei campionati Europeidi nuoto, ha saputo conquistare la medagliad’argento nei 50 rana e quindi l’accesso perLondra 2012. Sempre in Cina la nuotatrice to-rinese Chiara Boggiatto ha ottenuto insiemealle sue compagne di squadra la qualificazio-ne per la staffetta mista femminile 4x100. Aluglio 2011 è la volta di Mauro Sarmiento, l'ar-gento olimpico di Pechino 2008, che nella se-conda giornata del Torneo di QualificazioneMondiale di Taekwondo svoltasi a Baku, haconquistato il pass olimpico classificandosial terzo posto. Stessa felice sorte anche perVittorio Parrinello, campione del pugilato ita-liano, anch’egli qualificato per Londra 2012,in vir tù dei risultati maturati ai Mondiali di Ba-ku entrambi proveranno ad entrare nei big del-l’evento. L'Italia ottiene poi la quindicesimacarta olimpica grazie a Giuseppe Giordano, ti-

M

C’è grande fermento presso il Centro SportivoOlimpico dell’Esercito, l’anno olimpico è ormaiiniziato ed il lavoro per tecnici ed atleti è inpieno svolgimento

IN MARCIAVERSOLONDRA

di Marta Centra

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ratore napoletano dell'Esercito, che ha con-quistato il prezioso pass grazie al terzo po-sto nel tiro a segno, specialità pistola libera,nella Coppa del Mondo di Monaco di Bavie-ra. Sulla scia dei successi, Luigi Agostino Lod-de si è piazzato quarto nella prova di Coppadel Mondo di Sidney e ha portato a casa laCar ta olimpica per Londra 2012. Il tiratoredell’Esercito ha imbracciato il fucile e ha piaz-zato un punteggio di 147/150 nella speciali-tà skeet di tiro a volo che gli ha regalato ilpassaporto per l'Olimpo dello sport. Grandirisultati anche per la ginnastica, dove nellaprova di qualificazione olimpica su base mon-diale, svoltasi a Londra, la formazione fem-minile è riuscita a staccare il pass per i Gio-chi Olimpici. Vanessa Ferrari, Elisabetta Pre-ziosa, e compagne hanno interpretato al me-glio la gara vincendo il torneo con 224.621punti totali, davanti a Canada (221.913), Fran-cia (220.744) e Brasile (217.985) tutte for-mazioni qualificate per i Giochi 2012. Ancheil trampolino elastico azzurro sarà presenteai Giochi Olimpici per la terza volta consecu-tiva grazie a Flavio Cannone con il 9° postoin classifica generale, ma 5° nel ranking deltorneo di qualificazione mondiale che si è dis-putato a Londra, assicurando così il posto al-l'Italia in questa specialità introdotta nel pro-gramma olimpico nel 2000 a Sydney. Altracarta olimpica conquistata dal C.S.O.E è ar-rivata dal ciclocross con l’atleta trentina EvaLechner che ad agosto ha conquistato il ter-zo posto ai campionati mondiali in Svizzera.Qualificazioni olimpiche a parte il Centro Spor-tivo dell’Esercito ha comunque ottenuto mol-

ti altri ottimi risultati nell’anno appena tra-scorso. Tra tutti è doveroso citare il caporalmaggiore Valerio Cleri, ribattezzato lo squalodi Palestrina, piccola cittadina alle porte diRoma, che la scorsa estate nella disciplinadel nuoto di fondo ha conquistato ben 4 me-daglie nel giro di circa 20 giorni. Ricordiamoinoltre per la scherma Paola Guarnieri, conla medaglia d’oro ai Campionati europei e Ma-ra Navarria medaglia di bronzo ai Campiona-ti Mondiali; per il nuoto, Simone Ruffini e Ra-chele Bruni che alle Universiadi tenutesi inCina hanno ottenuto entrambi il primo postonei 10 km; Martin De Matteis che nel Cam-pionato mondiale di corsa in montagna tenu-tosi nello scorso settembre a Tirana, ha ot-tenuto la medaglia di bronzo; il caporal Mag-giore Genny Pagliaro che ai Campionati mon-diali di sollevamento pesi ha conquistato l’ar-gento nello strappo.Ultima ma non meno importante è stata la 5°edizione dei giochi mondiali militari svoltasia luglio 2011 a Rio de Janeiro. Ottimi risulta-ti sono infatti stati ottenuti nel nuoto con Mar-tina De Memme negli 800 stile libero, Nicco-lò Beni e Federcio Bocchia nella staf fetta4x200 tutti saliti sul gradino più alto del po-dio. Intervistando gli addetti ai lavori del Cen-tro Sportivo si percepisce un grande entusia-smo e serietà nella preparazione degli atletiper i prossimi eventi, si lavora costantemen-te con la speranza di regalare altre medagliealla Forza Armata e all’Italia.Un anno da ricordare quello del Centro Spor-tivo dell’Esercito, con lo sguardo rivolto al fu-turo e ad un 2012 pieno di soddisfazioni!

[ ]esercito

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AZZURRISI RITORNAA SOGNARE

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i sono voluti ben undici an-ni per vedere tornare i ra-gazzi del tennis azzurro nelWorld Group di Coppa Da-vis, la serie A della compe-tizione. Correva l’anno2000 quando, infatti, un

Belgio non certo irresistibile condannò l’Italiaad un purgatorio finito solo il 17 settembre del2011, giorno in cui l’Italia chiudeva la praticacontro il Cile e riconquistava un posto al solenel tennis che conta. Il gruppo capitanato daCorrado Barazzutti e composto da Potito Sta-

race, Fabio Fognini e Simone Bolelli con un trisdi vittorie (3-0) ha avuto la meglio sui sudame-ricani che si sono dovuti arrendere agli azzur-ri bravi a non lasciare scampo agli avversari,probabilmente consapevoli che la posta in pa-lio era davvero troppo alta. Dopo i successi insingolare di Starace contro Capdeville (63 6326 76) e di Fognini su Gonzalez (62 46 21 ri-tiro), la coppia composta da Simone Bolelli elo stesso Fognini si è imposta in tre set, conil punteggio di 64 64 64, su Jorge Aguilar e Ni-colas Massu, regalando all’Italia una promo-zione molto attesa.

Il World Group 2012Grazie al successo del settembre scorso l’I-talia ha così riconquistato un posto tra le mi-gliori sedici nazioni al mondo. Gli azzurri nel2012, dunque, avranno la possibilità di com-petere con i grandi campioni della disciplina.Del World Group fanno parte Argentina, Au-stria, Canada, Croazia, Francia, Germania,Giappone, Kazakistan, Repubblica Ceca, Rus-sia, Serbia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Sviz-zera e, appunto, l’Italia.L’urna del sorteggio effettuato il 21 settem-bre a Bangkok ha decretato che sarà la Re-

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Grande attesa per il ritorno dell’Italiain serie A di Coppa Davisdi Marco Trozzi

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[ ]tennis

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pubblica Ceca l’avversaria degli azzurri nelprimo turno che si giocherà a Ostrava dal 10al 12 febbraio.Nel bilancio dei confronti diretti, la Repubbli-ca Ceca - che nel 1980 con Ivan Lendl in squa-dra ha vinto la sua unica “Insalatiera d’Argen-to” proprio contro l’Italia partecipando peròal torneo come Cecoslovacchia - è in vantag-gio per 7-3. L’ultima sfida tra i due Paesi siè giocata nel febbraio del 1995 a Napoli (an-che in quel caso si trattava di un primo tur-no del World Group) e nell’occasione si impo-sero gli azzurri per 4-1. Il tabellone del primoround propone, tra le altre, l’affascinante sfi-da tra Stati Uniti e Svizzera, questi gli altri in-contri: Spagna - Kazakistan; Austria - Russia;Canada - Francia; Serbia - Svezia; Giappone- Croazia; Germania - Argentina.

Cile terra di vittorie azzurreProprio al Cile e all’impianto di Santiago, l’E-stadio Nacional, sono legati meravigliosi ri-cordi per il tennis italiano che sul campo cen-trale dello stadio della capitale sudamerica-na conquistò nel lontano 1976 la sua unicaCoppa Davis grazie al team guidato da Nico-la Pietrangeli e composto da Panatta, Berto-lucci, Zugarelli e Barazzutti, quest’ultimo at-tuale capitano della formazione azzurra allaquale ha saputo trasmettere la determinazio-ne che, da giocatore, lo portò a scalare i pri-mi posti delle classifiche.

L’Italia in Coppa DavisSuccessi: 1976 contro il Cile Finali perse: 1960, 1961 e 1977 contro l’Austra-lia, 1979 contro gli Stati Uniti, 1980 contro laCecoslovacchia, 1998 a Milano contro la Svezia.

La Coppa DavisLa Coppa Davis è il più antico campionato asquadre nazionali di ogni disciplina sportivae la massima competizione mondiale a squa-dre del tennis maschile. Organizzata dalla Fe-derazione Internazionale Tennis, ha cadenzaannuale e si disputa con la formula dell’eli-minazione diretta. Il World Group è compostoda 16 nazioni e prevede quattro turni di garedistribuiti in altrettanti week end. Ogni sfidatra due nazioni consiste di cinque incontri dis-putati nell’arco di tre giorni. Il primo è dedi-cato ai singoli, solitamente tra i due migliorigiocatori di ogni nazione. Il secondo giorno sidisputa il doppio, mentre nel terzo gli ultimidue incontri sono ancora dei singoli, nei qua-li i giocatori del primo giorno si scambiano gliavversari. Se la sfida si è già risolta a favoredi una delle due squadre è comune che gli in-

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tennis[ ]Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.46 Pagina 46

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contri restanti vengano disputati dalle riser-ve (più giovani e meno quotate), che acquisi-scono così esperienza in Coppa Davis. Il ca-pitano di ogni nazionale può convocare unasquadra di quattro giocatori per ogni sfida edecide quali di questi competeranno nei pri-mi tre incontri. Il giovedì precedente agli in-contri viene sorteggiato l’ordine e l’accoppia-mento dei giocatori dei primi due singoli. Inpassato le squadre potevano sostituire i gio-catori dei singoli dell’ultimo giorno solo se ilrisultato era già determinato, ma attualmen-te le regole permettono alle squadre di sele-zionare qualsiasi giocatore per gli ultimi duesingoli, a patto di non ripetere l’accoppiamen-to di uno degli incontri del primo giorno. Nonesistono limitazioni su quali membri dellasquadra possano disputare il doppio: i duegiocatori del singolo, altri due giocatori (soli-tamente specialisti di doppio) o una combi-nazione delle due.

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[ ]tennis

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a stagione italiana è iniziatacon buone promesse detta-te dal sesto posto di MatteoManassero e dall’ottavo diFrancesco Molinari nell’AbuDhabi Championship. Natu-ralmente non è la prima vol-

ta che i due azzurri si classificano tra i top ten,ma in questa circostanza la loro prestazione èstata particolarmente significativa perché il tor-neo aveva un field qualificatissimo per la pre-senza dei primi quattro giocatori del world ran-king, nell’ordine Luke Donald, Lee Westwood,Rory McIlroy e Martin Kaymer, di altri due tra iprimi dieci, Charl Schwartzel e Jason Day, e diTiger Woods. E non erano i soli campioni, per-ché c’erano tante altre stelle di prima grandez-za del firmamento europeo. La prestazione diManassero e Molinari non è stata la sola notapositiva, perché sono andati a premio anche Lo-renzo Gagli, che lo scorso anno ha fatto coseegregie nel circuito, e Andrea Pavan, che è en-trato all’ultimo momento nel field essendo trale riserve. Il romano ha superato il taglio, cosanon trascurabile in un simile contesto per un gio-catore alla quarta gara sul tour maggiore, dopoaver conquistato la ‘carta’ attraverso il Challen-ge Tour. Tra l’altro Pavan ha dalla sua anche unsettimo posto nel Dunhill Championship, il pri-mo evento ha cui ha preso parte nella sua nuo-va veste di membro del circuito alla fine del2011. Ad Abu Dhabi è rimasto fuori dopo 36 bu-che Edoardo Molinari, che da qualche tempo ètormentato da un problema fisico, ma il torine-se sembra comunque avviato alla completa gua-rigione e dovrebbe tornare a breve in ottima con-dizione. Non hanno giocato Federico Colombo eAlessandro Tadini, gli altri due italiani sull’Euro-pean Tour, dove l’Italia concorre con la presen-za record di sette giocatori, a testimonianza diuna crescita che è supportata non solo sui gran-

di talenti, ma anche su una solida base. Ovvia-mente gli obiettivi di ciascuno sono diversi. Fran-cesco Molinari, unico al momento ed essere trai primi cinquanta della classifica mondiale (44°)che hanno diritto a disputare praticamente tut-ti i grandi eventi stagionali, mira a risalire versoposizioni più sicure. Manassero ed Edoardo Mo-linari, che sono usciti fuori nella fase finale del-lo scorso anno, puntano a rientrare rapidamen-te. Per tutti è c’è anche l’aspirazione a coglierealmeno il terzo titolo in carriera, avendone vintigià due per ciascuno, e di entrare nella squadraeuropea di Ryder Cup, che affronterà la selezio-ne statunitense in Illinois a fine settembre. Pe-raltro i due Molinari sono stati brillanti protago-nisti dell’edizione precedente vinta dai giocato-ri continentali. Per gli altri quattro sarà un’anna-ta di consolidamento, Lorenzo Gagli, dopo un2011 in cui gli è mancata solo la vittoria (e ci è

andato vicinissimo a Madrid), deve confermarei progressi di gioco e di mentalità che sono sta-ti alla base delle sue performances nel 2011.Andrea Pavan e Federico Colombo, entrambi mol-to giovani e al debutto sulla grande platea inter-nazionale, devono fare innanzi tutto la necessa-ria esperienza e non avere fretta. Il loro primotraguardo deve essere la conferma della ‘car-ta’, ma hanno sicuramente i numeri per guarda-re oltre: l’importante è che lo facciano senza ec-cessivi assilli e senza la voglia di strafare. Ales-sandro Tadini è tornato sul tour, dove in carrie-ra è stato già altre volte. A lui sicuramente l’e-sperienza non manca, ma ha l’handicap di una‘carta’ che gli concede poche presenze. Saran-no dunque fondamentali i primi tornei a cui par-teciperà e dove dovrà subito cercare risultati dipeso per crearsi ulteriori opportunità di gioco.Non è semplice, ma può farcela.

Il golf tricolore continuaa darci tante soddisfazioni

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golf[ ]

di Marta Centra

I NOSTRIBRAVIRAGAZZI

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golftuttincircolo

La stagione agonistica 2012 delLadies European Tour non è anco-ra ripresa, ma il talento di DianaLuna è già tornato a brillare. In at-tesa di festeggiare nuovi succes-si in campo, la golfista romana haricevuto dal sindaco di Roma Gian-ni Alemanno il titolo di “Atleta del-l’Anno 2011”. E’ stata la terza edizione del pre-mio istituito da Roma Capitale pergli sportivi romani, le società e idirigenti che più si sono distintidurante l’anno solare. Alla cerimo-nia ha par tecipato il Presidentedella Federazione Italiana Golf,Franco Chimenti, che ha salutatocon par ticolare soddisfazione ilprestigioso riconoscimento asse-gnato alla Luna: “Devo dire grazieal sindaco Alemanno per l’atten-zione e il sostegno che tutta l’am-ministrazione capitolina riserva algolf. Le qualità tecniche di Dianae degli altri campioni azzurri si spo-sano alla per fezione con la loroimmagine bella e pulita di ragazzivincenti”. Per la FIG erano presen-ti anche il Segretario Generale,Stefano Manca e il Presidente delComitato Regionale Lazio, CarloScatena.Diana Luna, nata e cresciuta a Ro-

ma, non ha nascosto la sua sod-disfazione per un premio di gran-de significato: “Questo titolo mi ri-empie di orgoglio e rende meritoal grandissimo lavoro portato avan-ti dalla Federazione Italiana Golf.Il presidente Chimenti ha fatto sìche il golf divenisse sempre piùaccessibile e grazie anche al con-tributo di vittorie offerto da tantigolfisti italiani il numero di appas-sionati e praticanti è destinato acrescere ancora”.Diana è già proiettata sulla nuovastagione agonistica e non fa mi-stero dei suoi obiettivi: “Mi sto pre-parando per il debutto in Austra-lia, ma non sono ancora in gradodi stabilire il mio calendario di ga-re. Sto pianificando la stagione enella scelta dei tornei da giocaredovrò considerare anche il deside-rio di misurarmi in qualche com-petizione negli Stati Uniti. La pros-sima Solheim Cup e le Olimpiadidi Rio de Janeiro non sono cosìlontane, perciò è opportuno man-tenere uno standard elevato perarrivare al top della forma a que-sti grandi eventi”. Nel 2011, grazie alle affermazio-ni nel German Open e nel Deut-sche Bank Swiss Open, la Luna

è stata l’unica italiana a fregiar-si di due vittorie nello stesso an-no. Il successo in Germania haassunto ancora più rilevanza, per-ché accompagnato da un recordprestigioso: 72 buche di seguitosenza bogey. In totale, il suo “sco-re” ha registrato 264 colpi, 24sotto par con 24 birdie e settecolpi di distacco inflitti alla secon-da classificata, la finlandese Mi-nea Blomqvist.Nella scorsa stagione, Diana Lu-na ha conquistato anche un se-condo posto nell’Open de France,oltre a diversi piazzamenti tra letop ten: quarta nel Portugal Open;

quinta nel Deloitte Dutch Open,nel Turkish Open e nell’Open deEspaña Feminino; settima nel NewZealand Open.La terza edizione del Premio “At-leta dell’Anno” è stata presenta-ta dai giornalisti Marco Mazzocchie Federica Afflitto. Hanno parteci-pato alla manifestazione il Dele-gato comunale alle Politiche Spor-tive, Alessandro Cochi; il Presiden-te della Commissione Cultura eSport, Federico Mollicone e il Pre-sidente del CONI Provinciale di Ro-ma, Riccardo Viola.Il titolo di “Atleta dell’anno 2011”è stato assegnato anche ai pugiliDavide Dieli e Emanuele Blanda-mura; ai calciatori Miroslav Klosee Pablo Daniel Osvaldo; all’arbitrodi calcio Paolo Valeri; ai podistiSergio Agnoli e Giorgio Calcater-ra; al ciclista Valerio Conti; alla pal-lavolista Paola Croce; ad AndreaGiani, allenatore della MezzaromaVolley; allo schermidore e cestistadiversamente abile Alberto AndreaPellegrini; al Tennis Club Parioli ealla Elecom Lottomatica Roma. Nelcorso della cerimonia sono staticonsegnati anche alcuni premispeciali al Direttore del “Corrieredello Sport-Stadio”, Alessandro Vo-calelli; al dirigente della CONI Ser-vizi, Diego Nepi Molineris; e all’at-tore Raoul Bova.

news dai circoli di golf a cura di Andrea Cecinelli

Responsabile comunicazione del Golf Forense

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OASI GOLF CLUB

Si replicherà il binomiogolf-tennisAll’Oasi Golf Club si è svolta la pri-ma tappa del calendario gare del2012 dell’AIT golf, che prevederàuna successiva tappa sabato 9 giu-gno. Inoltre, vista la calorosa acco-glienza che il club riserva sempre aquesta associazione, durante l’esta-

te si svolgeranno altri due eventi le-gati al binomio golf-tennis. Nonostan-te le condizioni climatiche incerte,l’affluenza è stata molto numerosa,coinvolgendo quasi tutti i circoli del-la capitale in questa che si configu-ra come una delle prime gare impor-tanti dell’anno 2012. Tra i numero-si imprenditori e professionisti pre-senti alla competizione, segnaliamola sempre gradita presenza del fa-

moso allenatore Zednek Zeman, so-cio onorario e ospite abituale allegare del club. Al tavolo della premia-zione, sul quale sono stati espostidieci originali trofei di artigianato diTiffany Boutique, hanno preso po-sto oltre al presidente del circolo, ilpresidente dell’AIT Golf Antonio Ra-sicci ed il vicepresidente Gino Ser-va, ai quali si deve il successo checirconda tutte le gare dell’AIT golf.

ACQUASANTA GOLF CLUB

Ennesimo successo il giorno della BefanaSi è svolto presso il circolo più an-tico d’Italia il tradizionale trofeoEpifania. La gara a squadre, si èsvolta in una giornata per fetta,con una temperatura mite e unoscenario da fare invidia a qualsia-si altro circolo.

DIANA LUNA“ATLETA DELL’ANNO 2011”

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L'Avv. Nicola Colavita L'attore Claudio Amendola

Il conduttore del Tg1 Attilio Romita con l'attore Roberto Ciufoli

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[ ]golf forense

GLI AMICIDEL GOLFFORENSEdi Andrea Cecinelli_ foto di Silvia Apice e Yulyia Galycheva

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he sport meravi-glioso! Devo direche il golf è l’uni-co momento in cuiun uomo è felice

di prendere una buca!” Questa è so-lo una delle tante battute che l’atto-re comico Roberto Ciufoli, ha fattodurante il cocktail di premiazione diuna delle tappe del Golf Forense. Dal2005 hanno partecipato agli appun-tamenti del Golf Forense diversi vol-ti noti del cinema, dello sport, dellatelevisione e della politica italiana.Tutti attratti dalla bellissima “movi-da” golfistica che si crea intorno al-la manifestazione. Prima dello stori-co rientro sulle panchine del grandecalcio, il tecnico del Pescara, ed exdi Roma e Lazio, Zdenek Zeman met-teva in pratica le sue tattiche di gio-co attaccando le buche delle gare tar-gate Golf Forense. Nel mondo del cal-cio Zeman non è stato l’unico a sfi-dare i golfisti forensi. Anche l’ex Pre-sidente della F.I.G.C. Franco Carrarosi è cimentato nel circuito del GolfForense. Ma il pallone non è solo ro-tondo! Direttamente dal Sei Nazionidi rugby, anche il “Barone” della Na-zionale Italiana Andrea Lo Cicero, èriuscito tra un placcaggio e una me-ta a partecipare alla kermesse golfi-stica più amata della capitale. E se

un evento è di livello non può man-care l’irruzione dell’inviato per eccel-lenza: durante la tappa di chiusuradel 2008 l’inviato di Striscia la Noti-zia Jimmy Ghione è riuscito a farsilargo tra un parterre molto affollatoper consegnare l’ambitissimo Tapirod’Oro all’ex Presidente dell’Ordinedegli Avvocati di Roma Avv. Alessan-dro Cassiani. Anche gli attori ClaudioAmendola e Stefano Masciarelli sisono lasciati contagiare dal clima ir-resistibile che si respira durante legare del Golf Forense. Abituè dellamanifestazione sono i giornalisti spor-tivi Giacomo Crosa – fortissimo gol-fista - e Paolo Cecinelli che parteci-pano regolarmente alle tappe del cir-cuito. Altro giornalista amico del GolfForense è il conduttore del TG1 Atti-lio Romita che quando può non famancare la sua simpaticissima esempre elegante presenza ai cock-tail di premiazione di fine gara. E alGolf Forense non poteva mancareuna testimonianza della bellezza fem-minile, del presente e del passato:la splendida “madre natura” Vanes-sa Kelly, la bellissima cantante italo-canadese Valentina Parisse, la bel-lissima show girl Valentina Pace el’intramontabile Ellen Kessler hannoilluminato in diverse occasioni la ma-nifestazione con la loro bellezza.

Il giornalista sportivo Giacomo Crosa

Il tecnico del Pescara Zdenek Zeman

“C

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La show girl Valentina Pace La cantante italo-canadese Valentina Parisse

L'inviato di striscia la notizia Jimmy Ghione con il Presidente della FIG Lazio Dott. Carlo Scatena

Il campione olimpionico di scherma Aldo Montano intervistato da Susanna Galeazzi

Il pilone della Nazionale Italiana di Rugby Ancdrea Lo Cicero

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a cura di Lorenzo Arduini

l termine di unanno ricco diavvenimenti loscorso dicem-bre scorso sisono svolte lefinali dell’ulti-

mo evento sportivo del 2011 tra iCircoli associati al Club dei Circo-li Sportivi Storici.Organizzatore il TC Parioli, il cui di-rettore sportivo e noto giocatoredi calcio Zibi Boniek ha ideato ilTorneo “Coppa di Natale”, sfida dicalcio a 5 nelle categorie Assolu-ti, over 40, over 50 e over 60 conla formula dell’unico vincitore, de-terminato in base ai punti conse-guiti sommando i risultati degli in-contri delle varie categorie.Questa prima edizione del Torneo

ha visto assegnare la Coppa alloSporting Eur, che ha riportato i mi-gliori risultati delle partite e quin-di il maggior punteggio.La Coppa di Natale sarà rimessain palio il prossimo dicembre e pri-ma di allora saranno numerose leoccasioni di incontro tra i Circolidel Club (Circolo Canottieri Anie-ne, Circolo Canottieri Lazio, Circo-lo Canottieri Roma, Circolo Canot-tieri Tirrenia Todaro, Circolo Ten-nis Eur, Eur Sporting Club, RealeCircolo Canottieri Tevere Remo Ro-ma Polo Club, TC Parioli) che ve-dranno impegnati i loro soci in unnutrito calendario di gare all’inse-gna dell’amicizia e dei valori eticie sportivi dello sport dilettantisti-co, rappresentato dai Circoli stori-ci della Capitale.

Agostino De Zordo, Consigliere del Club Circoli Sportivi Storici

ClubdeiCircoliSportiviStorici

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[ ]Romatuttincircolo

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ACoppa di Natale e molto di più…

Zibi Boniek

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CIRCOLO CANOTTIERIANIENE

COPPA BREMA, FASEREGIONALE: L’ANIENESEMPRE IN EVIDENZAChiusi i Campionati Assoluti ‘Open d’I-talia’ a Riccione, il Circolo CanottieriAniene torna in vasca in occasione del-la fase regionale della Coppa Brema.Il palcoscenico è lo splendido impian-to AQUANIENE, che fu già teatro, nel2009, della vittoria del terzo Scudet-to consecutivo. La squadra del Presi-dente Giovanni Malagò ottiene il mi-gliore risultato del concentramentoAquaniene (caratterizzato dalle presen-ze della Larus Roma e del Forum SportCenter) tanto nel settore femminile chein quello maschile.Da segnalare le affermazioni individua-li di Alex Di Giorgio, Marco Belotti,Edoardo Giorgetti, Luca Marin, MatteoPelizzari e Federico Vanelli in campomaschile, nonchè di Giulia De Ascen-tis, Federica Pellegrini, Ombretta Plos,

Elena Gemo, Silvia Di Pietro, Elena DiLiddo e Valentina Panunzi in quello fem-minile.

La fase regionale (che terminerà en-tro il 23 dicembre in vasca da 25 me-tri) determinerà la classifica naziona-le, con consequenziale ammissione al-la finale delle otto società, del setto-re maschile e di quello femminile, conpunteggio maggiore. La finalissima, va-lida per l’assegnazione del titolo diCampione d’Italia, si svolgerà il 14 apri-le in vasca da 50 metri.

CLASSIFICA FEMMINILE1^ CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE12.433 punti2^ LARUS ROMA11.116 punti3^ FORUM SPORT CENTER11.008 punti

CLASSIFICA MASCHILE1^ CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE12.734 punti2^ LARUS ROMA12.291 punti3^ FORUM SPORT CENTER11.815 punti

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ClubdeiCircoliSportiviStorici

Romatuttincircolo[ ]

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REALE CIRCOLOCANOTTIERI TEVEREREMO

LA SQUADRA SPECIALOLYMPICS

Che la Tevere Remo abbia unasquadra di canottaggio ad alto li-vello sia per quanto concerne l'a-gonismo sia per quanto riguardal'avviamento allo sport, è un da-to di fatto. In pochi sanno che esi-ste un'altra squadra che svolgeun'intensa attività remiera, parte-cipando con i colori del Circolo amolte gare su tutto il territorio na-

zionale: sono gli Special Olympics.Come spiega Paolo Ramoni checoordina e organizza tutto il mo-vimento “Special Olympics è unprogramma di allenamento spor-tivo e competizioni atletiche perragazzi e adulti con disabilità in-tellettiva. Spesso si fa confusio-

ne con i paraolimpici, ma l'attivi-tà che si svolge con gli SpecialOlympics è del tutto diversa. Lafilosofia non è quella di compete-re per vincere; non esiste un so-lo campione italiano, come nonesiste un campione mondiale. Lapromozione sportiva è ciò che in-

teressa, infatti alle gare c'è sì unaclassifica generale, ma alla fineogni atleta viene premiato peraver partecipato ed essersi impe-gnato”. Lo sport per tutti dunqueche viene visto sotto un altro pun-to di vista che non mira all'attivi-tà di ver tice, ma viene sfruttatoper aiutare, migliorare e accresce-re l'autonomia di persone chehanno delle difficoltà intellettive.Special Olimpics Inc è riconosciu-to dal Comitato Olimpico Interna-zionale e dal 2003 ha un suo Sta-tuto con il proposito di dare mag-giore risalto a tutto il movimentoed una maggiore dif fusione delsuo messaggio di gioia e di spe-ranza. Michele Petracci

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[ ]Romatuttincircolo

EUR SPORTING CLUB

GLI OVER 40 SI FANNOVALERE

Il nostro circolo Ë orgoglioso e ono-rato di aver partecipato e vinto laprima edizione della Coppa di Na-tale organizzata questíanno dalcircolo TC Parioli nello splendidoscenario di Villa Ada. Il torneo al-la sua prima edizione si Ë svoltocon la nuova formula compostada una prima fase a gironi con par-tite di andata e ritorno da giocar-si nei rispettivi Circoli storici, conle finali di categoria disputate inun'unica giornata proprio nel ma-gnifico circolo Pariolino.Lo Sporting Club Eur ha vinto lacategoria Over 40 ed è arrivata se-conda con la categoria Assoluti equesto le ha permesso di vincere(con la somma dei punti acquisi-ti) líambito trofeo di Natale.La squadra Over 40 allenata dalnuovo Mister Stefano Malfetta havinto facilmente contro la TevereRemo in finale per 5 a 1, mentregli assoluti allenati dal Mister Mas-simo Amato ha perso per 2 a 1 infinale una vera battaglia contro ipadroni di casa.Una giornata fredda, molto fred-da, non ha fermato la squadra de-gli Over 40 forti pretendenti que-stíanno per tutti i tornei a venire,mentre la prestazione del portie-re capitano Di Casimiro del Pario-li, migliore in campo in assoluto,ha permesso alla squadra del pre-sidente Boniek di vincere il trofeodi categoria. La partita degli as-soluti è stata di ottimo livello, sen-za nessun tipo di risparmio o diregalo la squadra bianco verde siè aggiudicata la coppa anche gra-zie allíottimo Triglia. Per gli asso-

luti il gol del bomber Marenghi nonè bastato per completare la (me-ritata) rimonta ed il tiro libero fi-nale sbagliato da pur bravo Mat-tia Battistella ha decretato la finedella gara.Per gli Over 40 da sottolineare ilgrande goal di Gianluca Morgagninella finalissima, senza dimenti-care i vari Pozzi,Sarti,Amato, Fer-razza e Ricci in porta. Da segna-lare nel corso del torneo la gran-de prestazione del portiere Alber-to Di Segni (over 60) schierato pernecessita con la squadra degli as-soluti, rivelandosi fondamentaleparando líimpossibile nella semi-finale disputata al CC Roma, unaprestazione eccezionale, incredi-bile. Complimenti Alberto!!! Emanuele Morgagni

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Romatuttincircolo[ ] Club

deiCircoliSportiviStorici

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CIRCOLO CANOTTIERI TIRRENIA TODARO

IL CIRCOLO ALLA VESTA VETARANS'HEAD OF THE RIVERE' diventata una tradizione irrinun-ciabile per il C.C. Tirrenia Todaropartecipare alla famosa regata chesi svolge sulle acque del Tamigi,ed anche questa volta l'entusia-smo ha portato a raddoppiare dadue a quattro il numero di armiche, con i colori nero azzurri, pren-deranno il via il 18 Marzo dal fa-moso ponte di Chiswick per rag-giungere l'arrivo sotto il ponte diPutney. A far parte della trasfertavecchi rematori e novizi delle rega-te uniti dal medesimo entusiasmoper essere protagonisti di una del-le più belle regate di canottaggioche porta in acqua più di 400 ot-to fuori scalmo in uno spettacolounico nel suo genere.

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Romatuttincircolo[ ]

DUE PONTI SPORTING CLUB

ALTRA FESTA, ALTROSUCCESSO

Una bellissima festa dello sport,“La Corsa di Miguel”, gara che aprel’anno podistico richiamando, conun percorso pianeggiante di 10Km., sempre un elevatissimo nu-mero di partecipanti. E tanti, ben70, sono stati gli atleti del Due Pon-ti che hanno tagliato il traguardo al-lo Stadio Paolo Rosi, ottenendo co-sì la palma di primo circolo capito-lino. Tantissimi i soci che ogni an-no amano unirsi al gruppo runningsoprattutto per questa gara, che ap-passiona fino al punto da far deci-dere di intraprendere la “carriera”podistica. La gara ha dato inizio alcontest societario “Criterium” cheogni anno premia le atlete e gli at-leti più forti, che totalizzano i puntivalidi per la classifica partecipan-do a una serie di gare romane, maanche a una mezza maratona e auna maratona. Nel giro dei ponti,hanno fatto da padroni i soliti Nico-la De Luca (1° di categoria), SergioCocozza (2° di categoria e Campio-ne Italiano Insegnanti), Saul Guer-ra e Andrea Cuneo. Tra le donne,da segnalare la prestazione di Ca-milla Monteduro, Elisabetta Mastro-cesare e Annalisa Vitale.

DE LUCA NICOLA00:33:57 COCOZZA SERGIO00:35:29 GUERRA SAUL00:37:22 CUNEO ANDREA00:38:31 MARIANI PIERLUIGI00:38:41 NAPOLI CONSOLATO MARIO00:39:14 CORSINI STEFANO00:40:30 RUGGERI RICCARDO00:40:41 SALCICCIA VALERIANO00:40:46 D'ORMEA LUCA00:40:46 GALLERINI ROBERTO00:40:54 CAPPETTA DIEGO00:41:00 REALMUTO FRANCESCO00:41:09 TODI MAURO00:41:30 REDAELLI ANDREA00:42:14 BRASILI LUIGINO00:42:43 MAISANI ANDREA00:43:03 COLUCCI FABIO00:43:08

TUCCI MARIO00:48:24 BIANCO ROBERTO00:48:35 PALONI CRISTINA00:48:36 DREW GREGG ALLAN00:48:47 VALENTI PAOLO00:48:47 GRENGA EMMA00:48:49 TRIMELITI ANNA RITA00:49:16 PELLINO FABIO00:49:16 GAGLIANO MAURIZIO00:49:16 MANNO ALESSIA00:49:43 RICCI CURBASTRO FRANCESCO00:50:38 DE SANTIS LORENZO00:51:24 BERNARDINI MAURIZIO00:51:58 MARINO STEFANO00:52:09 MORANTI GIULIA00:52:29 MARINO SILVIO00:52:47 STEFANO NARDI00:53:05

SICILIA GIOVANNI MAURO00:53:26 MAGINI MASSIMO00:53:33 VALENTE RITA00:54:25 PASCARELLA PAOLO00:54:29 CIAVATTA LINA00:55:10 TACCONI MARIA VITTORIA00:55:53 CELAIA LAMBERTO00:56:07 FAUSTI FABRIZIA00:56:08 MONTI STEFANO00:56:37 FARABOLINI MARCO00:56:47 D'ANTONA GIOVANNI00:56:49 PERRI GABRIELE00:57:47 ROSSI GIANLUCA01:00:21 CLEMENTI PATRIZIA01:00:54 D'ASERO CARMELO01:02:12 NICOLOSI DANIELA01:03:43 FIORE PASQUALE01:04:35

PUGLIESE GIUSEPPE00:43:24 SALCI PAOLO00:43:41 PAGLIONE MAURIZIO00:43:57 PACINI DANIELE00:44:36 ATZENI STEFANO00:44:40 MONTEDURO CAMILLA00:44:43 ZENARI FEDERICO00:44:44 RESTANTE FABRIZIO00:44:58 TOROSANTUCCI MARCO00:45:08 PEZZUTO GIOVANNI00:45:14 MASTROCESARE ELISABETTA00:45:34 LADO GIANNI00:45:38 VITALE ANNALISA00:45:53 TORTORA GIANFRANCO00:45:57 BRIZZI SIMONE00:46:14 VINCENZI FRANCECO00:46:17 MODESTI GIANLUCA00:46:39 NATILI MARCELLO MARIO00:47:39

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FUTBOLCLUB

FUTBOL LEAGUE, QUESTIONE A DUE: IMPARA VS GIANNINI

La Futbol League 2011-2012 nonsta deludendo le attese, sia in ter-mini di spettacolo che di risultati:avevamo lasciato la vecchia edizio-ne della passata stagione con undominio Impara-Parnasi e ritrovia-mo lo stesso duo (Parnasi, nel frat-tempo, ha cambiato nome in Gian-nini) al comando della classifica.

Otto gare, 24 punti: solo successiper le candidate numero uno allavittoria finale. Ma se il Chelsea diImpara ha all’attivo 23 reti (una me-dia di quasi tre gol a partita), il RealMadrid dell’ex principe giallorossone ha messi a segno ben 30 (qua-si 4 a gara). Alle spalle delle capo-lista ci sono le altre tre “grandi” sto-riche del torneo: Palma, che è al ter-zo posto con 18 punti, Giovannetti,al quarto con 16 e Pellicelli al quin-to con 14. Dopo un buon inizio, invece, si so-no un po’ perse per strada le pos-sibili outsider, Stigliano su tutte: ilsuo Bayer Leverkusen, compostodei mister della scuola calcio, staincontrando più difficoltà del previ-sto nel mantenere una continuità dirisultati che, invece, aveva trovatoin autunno. In fondo con Nussbaume Salluzzo ormai molto distanti, daIorio a Noli ci sono ben sette squa-dre racchiuse in 3 punti che si lot-tano l’accesso a playof f e FutbolCup.Il calendario presenta entro la finedella regular season ancora diversibig match, con Impara leggermentefavorito. Infatti Giannini dovrà incon-trare, da qui alla fine di febbraio,Palma e Giovannetti mentre Imparase la vedrà anche lui contro Palmae contro Pellicelli. Due avversari, per

entrambi i leader, da non sottovalu-tare, soprattutto in avanti: infatti ilMilan di Palma ha in rosa il capo-cannoniere del torneo in corso, il“solito” Matteo Materazzi, autore fi-nora di 14 reti. Bene anche l’attac-co di Giovannetti che addirittura nepresenta due nelle primissime po-sizioni dei bomber: Ricardo Ferraricon 10 gol e Francesco Matera con8. Stupisce trovare con 8 reti all’at-tivo il massimo marcatore delle duesquadre di vertice: Gianluca Carret-tucci e Alessandro Crudi per il Chel-

sea e Dario Marcolin per il Real Ma-drid. La supersfida, invece, su cuisono puntati tutti i fari del Futbol-club, andrà in onda il 13 febbraio:per molti si tratta di una finale an-ticipata. Poi via, dopo la 13° giornata, ai pla-yoff, in cui saranno ammesse solole prime dieci: a poche giornate daltermine Chelsea e Real Madrid so-no quasi sicure di avere un po’ diriposo prima di riscendere in cam-po nelle semifinali. Infine, ma in con-temporanea con i playof f, sarà la

volta della Futbol Cup, con ben 12squadre partecipanti e solo le ulti-me due eliminate. Insomma il torneo è ancora moltolungo, dato che terminerà in tardaprimavera e di sorprese ce ne pos-sono sempre essere, anche se que-st’anno più che mai la sfida sem-bra ristretta a Blues e Blancos an-che se il calcio(otto) piace perchénon è una scienza esatta e può suc-cedere di tutto. Basta che non man-chi lo spettacolo!Gianmatteo Colla

Nome: AlessandroCognome: AlessandriniDetto: El TractorRuolo: DifensorePiede Preferito: Quello dell’avversarioPezzo Forte: TakleSquadra del Cuore: AS Roma

Il socio del mese

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TUTTINCIRCOL news dai circoli sportivi Roma

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Questa è la stagione che porterà agli Europei di Ucraina e Polonia, a Roma però il 35esimo Torneo Pezzana continua a tenere banco in tutti gli appassionati di calcio a 8.

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re generazioni si scontrano sulmanto erboso del Circolo del-la Polizia e del Circolo La Mi-rage, per arrivare a conquista-re il titolo nelle tre categorie.Negli Assoluti la corsa è ora-mai lanciata, con almeno cin-que squadre che possono con-

quistare il trofeo. La copertina è per il Vasco daGama (CasinoVenice.it) che oltre a comandare ilgruppo in campionato insieme al Milan, è frescovincitore della Coppa Maurizio Maestrelli. Un suc-cesso maturato contro l'antagonista Milan (Stu-

dio Legale Spadafora – De Rosa). Per il gruppodi Gigi Di Biagio e Alessandro Romano un rico-noscimento importante, grazie al contribuito deitanti campioni presenti in squadra. Ad aggiun-gersi anche Tonetto, Iannuzzi, Candela e Del Vec-chio. Un gruppo di ex calciatori di Roma e Lazioche sono tra i possibili vincitori anche del torneo.Dietro di loro, oltre al Milan, attenzione al Fla-mengo (Studio Legale Traisci), il Cagliari (Blitz-Tre), la Sampdoria (MazzaFactory), la Roma edal solito Racing Santander (Nice Car). La Coppa Maurizio Maestrelli è stata la grandeprotagonista di inizio 2012. Con il Vasco da Ga-

ma vincitore nella categoria Assoluti, nell'Over40 è stato invece il Manchester United (StudioBozzi) ha conquistare la Coppa. Una coppa de-dicata al grande amico del Pezzana Mautizio Mae-strelli, scomparso prematuramente qualche me-se fa. Protagonista della manifestazione l'Ajax(Studio Tributario Mazza), la squadra che è sta-ta e sarà per sempre di Maurizio. Per loro uncammino bellissimo culminata nella finale per-sa contro lo United. Nella mente di tutti rimarràil ricordo più bello, la cavalcata di una compagi-ne che non ha mai mollato proprio per il loro ami-co Maurizio. In campionato la grande protagoni-

di Alessandro Grassetti_foto Matteo Ciambelli

Una coppa dedicata a Maurizio Maestrelli

T

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sta Over40 è il Flamengo (Gruppo Siri) che stacomandando la competizione. Nell'Over 50 volal'Arsenal (Antico Tiro al Volo) che mantiene il co-mando della categoria. Dietro di loro Barcellona,Chelsea (Alitalia Calcio), Manchester City e Ge-noa (Frollan Pesca). Da ricordare infine la sera-ta del derby Roma-Lazio Assoluti, nella stessasettimana del derby allo Stadio Olimpico, che haavuto come testimonial della Lazio Cristian Broc-chi, e per la Roma Francesco Perrotta.La strada verso le finali del 13 Aprile è comincia-ta, vedremo chi trionferà nella 35° edizione delTorneo Pezzana.

[ ]torneo Pezzanaclubstyle

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clubstylegolf

l traguardo è diventare la… 19.abuca. Affiancato il golf nella suafortunata crescita, nel 2012 il Sa-lone Italiano del Golf dal 24 al 27febbraio a Verona apre la Borsa uf-ficiale del golf italiano dedicata aglioperatori per sviluppare l’enorme

potenzialità turistica. Operazione di carattereinternazionale vista di buon occhio dalla Fede-razione che ha rinnovato il suo patrocinio.Vinta la scommessa, sulla strada per imporsicome una delle grandi rassegne europee co-me Parigi, Londra e Madrid, il SIG raddoppiaper promuovere su scala mondiale un prodot-to “first class” che fa leva su circoli prestigio-si, ormai resort dotati di centri benessere erelax, sul patrimonio delle città d’arte, la tra-dizione della buona tavola, il paesaggio e il cli-ma mediterraneo. Un’offerta senza pari perrealizzare la destagionalizzazione del turismoe richiamare ospiti stranieri, recuperare il ter-reno perduto in questo settore e battere unaconcorrenza sempre più agguerrita.La prossima edizione registra già un interes-sante turn-over del 30 per cento di nuove azien-

de. Il cuore verde della rassegna, di proprietàdella Fiera di Verona e con la gestione di Golf-town, sarà ancora il putting green teatro di ga-re originali con personaggi e sportivi appassio-nati. Verrà ampliato il driving range per dare lapossibilità ai visitatori di colpire per la primavolta una pallina da golf e sperimentare le mi-gliori marche mondiali dell’attrezzo, e quest’an-no non c’è la concorrenza con la data di Orlan-do. Il golf tecnologico o virtual-golf propone in-vece simulatori sempre più avanzati con unsoftware che consente di giocare sui più pre-stigiosi campi mondiali e misurare la propriacrescita tecnica. Grande attenzione viene dedicata all’avviamen-to e alla promozione del golf. La FederazioneItaliana Golf offre il suo contributo sotto formadi un patrocinio dinamico, intende sviluppareil suo progetto-pilota dedicato ai giovani delquale sono testimonial Diana Luna e MatteoManassero mettendo in campo i maestri, lasua task force veneta, e con la puntuale pre-senza motivazionale del presidente prof. Fran-co Chimenti per richiamare l’attenzione sul pro-getto del golf azzurro mirato alle Olimpiadi di

Rio de Janeiro. E proprio a Verona la Gitex Pointscoprirà il nuovo look delle divise ufficiali del-le squadre azzurre.A Verona Golf Academy Company ha dato ap-puntamento ai suoi 15 mila iscritti che seguo-no i corsi sulla rete (www.golfacademy.it) of-frendo un clinic aperto gratuitamente anche aivisitatori e che offre la possibilità del primo ap-proccio al golf, e andare sul driving range percapire se questo è lo sport per la vita. AndreaZanardelli terrà due clinic di un’ora dedicati alputting e allo swing alternati a sessioni di Fit-ting sul campo pratica con vari test per capireil proprio gioco e scegliere il proprio set di ba-stoni su misura “un servizio – spiega il gurudella rete – molto esclusivo e richiesto”. Inparallelo “Invideo Golf” esplora, con incontrigiornalieri di circa due ore, quanto la mentepossa incidere sui miglioramenti del giocato-re attraverso tecniche specifiche.Anche per il 2012 Eleonora Daniele sarà la ma-drina e nel corso del gala benefica per “Life In-side” la popolare conduttrice televisiva passa-ta a “Linea Verde” curerà la premiazione deiGolftown Award, gli oscar del Golf.

I

Nasce a Verona la Borsa

Questa la grande novità della 6.a edizione del Salone Italianodel Golf dal 24 al 27 febbraio, con oltre 100 industriee il programma promozionale per i giovani della Federazione

di Marta Centra

del turismo golfistico

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rof. Caprio,nel calcio qua-li sono le pa-tologie più fre-quenti a cari-co del piede?

“Nel calcio, disciplina caratteriz-zata da corsa, salti, frequenti con-tatti e cambi di direzione, la ca-viglia ed il piede sono particolar-mente esposti a patologie da so-vraccarico. Da questo punto di vi-sta, annoveriamo talalgie, meta-tarsalgie, fasciti plantari, tendi-niti e distorsioni: situazioni inva-lidanti che costringono l’atleta alunghi periodi di stop. Nello spe-cifico, l’alterazione del piede nonconsente un normale avvolgimen-to e svolgimento del piede, conconseguente patologia da sovrac-carico”.

Quali le cause?“I traumi del piede possono di-

P

di Paolo Brandimarte

64[ ]

LE PATOLOGIEDEL PIEDENEL CALCIATOREIl Prof. Alessandro Caprio illustra le principalipatologie del piede a danno dei calciatori:talalgie, metatarsalgie, fasciti plantarie fenomeni distorsivi

Prof. Alessandro CaprioMedico ChirurgoSpecializzato inOrtopedia e TraumatologiaSpecializzato inMedicina dello Sport

[ ]clubstylesalute

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pendere da fattori quali una con-dizione atletica scadente, terreniaccidentati, squilibri muscolari,lassità legamentosa, deformitàstrutturali ed alterazioni dell’ap-poggio plantare. A questi, si ag-giungono le par ticolari calzatureusate dai calciatori: le scarpe coni tacchetti fanno sì che il piede,non stabile, vada incontro a pos-sibili distorsioni”.

Quali differenze intercorrono trapiede pronato e supinato?“Innanzitutto, il piede alterna pro-nazione e supinazione durante lefasi di passo e corsa. Un piedepronato o “valgo”incontra difficol-tà nella fase di spinta, con limitioggettivi nella velocità e nel sal-to. Il piede supinato o “varo”èpredisposto al gesto atletico (cor-sa e salto, ndr) ma paga dazio conun eccesso di instabilità”.

Da un punto di vista clinico - dia-gnostico, quali sono gli esamiconsigliati?“Occorre prima di tutto individua-re il tipo e l’intensità di lesione.Una corretta diagnosi poggia ine-vitabilmente su ecografia ed ap-profondimenti tramite RX. Non vapoi dimenticata l’utilità di esamidi natura qualititativa e quantita-tiva. In questo senso, la baropo-dometria è indicata in fase pre epost trattamento ma anche inchiave prevenzione: permette, di-fatti, di individuare eventuali de-

ficit di passo e quindi la possibi-lità di portare correzioni”.

Che genere di trattamento si pre-dilige?“Nella maggioranza dei casi, le te-rapie somministrate sono conser-vative (terapia manuale, terapiafisica, ecc.). Molti problemi pos-sono essere poi risolti con l’ausi-lio di plantari personalizzati, in gra-do di ristabilire i rapporti ar tico-lari, eliminando la sintomatologiadolorosa. Ancora, l’uso di planta-ri migliora la per formance sporti-va. In presenza di traumi partico-larmente acuti, la terapia conser-vativa potrebbe non bastare, ren-dendo necessario un trattamentodi tipo chirurgico”.

Come deve comportarsi l’atletanel momento in cui ravvisa se-gnali preoccupanti?“È fondamentale prestare atten-zione ai campanelli d’allarme, alfine di evitare l’abbandono dell’at-tività sportiva in genere. Quandoil calciatore avver te dolore allestrutture tendinee e capsulo – le-gamentose del piede, fasciti plan-tari, metatarsalgie ed episodi dis-torsivi deve rivolgersi prontamen-te ad uno specialista in grado diindagare sulle possibili cause”.

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A scuola di calcio.Per davvero

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C'è una sola cosa che differenziaun torneo qualunque dallo Junior Club:il ricordo. Se vi sembra azzardatodefinirlo indimenticabile, alloranon avete ancora incontrato nessunodei 960 ragazzi che lo stannovivendo da protagonisti

anno a scuola, per qualcunoè l'ultimo anno, quello dellamaturità, ma per tutti è la pri-ma vera possibilità non sol-tanto di giocare con i compa-gni di istituto, ma anche difarlo da professionisti, o qua-

si. Con tanto di highlights, di interviste nel do-po-gara (in mixed-zone, o giù di lì), con il pull-man che ti porta dalla scuola al campo, le divi-se personalizzate e gli arbitri federali. Tutto ri-gorosamente gratis. E fin qui? Basterebbero

una telecamera o un telefonino di ultima gene-razione, almeno per soddisfare la parte multi-mediale. Quello che davvero fa la differenza èil timbro del Corriere dello Sport, che ha orga-nizzato l'evento per le scuole della capitale eche lo segue giorno per giorno come se fosseun mondiale in miniatura. E in effetti ne ha itratti e le caratteristiche. Basta leggere i nume-ri: 48 squadre, 12 gironi, 2 categorie (Allievi eJuniores). Nella durata assomiglia di più a unvero e proprio campionato: 5 mesi di road tocup, per un totale di 102 incontri. E anche nel-

le strutture lo Junior Club non si è fatto manca-re nulla. Wellness Town, mai nome fu più az-zeccato per il centro sportivo polifunzionale mes-so in piedi da Mario Casali. Lì, a via FrancescoGiangiacomo, quartiere Ardeatino-Tormarancio,si stanno giocando gli incontri che porterannoalla finalissima (il prossimo 19 maggio) di sce-na allo stadio Flaminio, ultima chicca di un per-corso lungo un sogno. Ma il campo di pozzola-na un po' retro, un po' vintage se paragonatoai sintetici di quarta generazione, è più di unsemplice comprimario. L'ex campo Omi è rima-

di Giorgio Burreddu_ph Maura Cesolini

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V

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sto lo stesso su cui Agostino Di Bartolomei,Gianni Rivera, Sandro Mazzola e Lionello Man-fredonia, ancora ragazzi si presentavano al gran-de pubblico. Lo stesso campo che negli Anni70 dava al quartiere di Roma Sud un senso diinternazionalità, l'arena ideale per il trofeo Ni-stri. Fatto risorgere da Casali, il Nistri è statofino allo scorso anno l'evento a matrice studen-tesca più seguito di Roma e dintorni. Il connu-bio con il Corriere dello Sport l'ha esaltato. Ma

sarebbe ingeneroso dimenticare le tante part-nership che hanno scelto di sostenere lo JuniorClub e la sua riuscita. Le istituzioni: Roma Ca-pitale, la Provincia e la Regione. Il Miur (Mini-stero dell'Istruzione, dell'Università e della Ri-cerca). Il Senato. Le sponsorizzazioni. E poi laLega di Serie B, la Figc, il Coni. Anche le socie-tà SS Lazio e As Roma hanno garantito il loroappoggio, così come il Movimento per l'Etnicanello Sport. Perché l'attenzione al comporta-

mento dei ragazzi è uno degli aspetti più senti-ti. Tant'è che prima di ogni partita i due capita-ni sono invitati a leggere (e rispettare) il PattoEtico. Che non è un semplice slogan del fair-play, ma una vera e propria promessa a man-tenere un comportamento rispettoso nei con-fronti degli avversari e dei compagni stessi. At-tenzione anche all'aspetto medico: a bordocam-po un dottore e un massaggiatore sono prontiall'intervento in caso di necessità. E come sem-

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pre avviene dietro una manifestazione di que-sta portata, non mancano figure di spicco. Co-me quella di Gildo Giannini, ex osservatore del-la Roma, che ne ha assunto la direzione tecni-ca. Ma anche Massimo Macagni, direttore or-ganizzativo, e Alessandra Bacchetti, punto diraccordo tra le scuole e i vari enti coinvolti. Ivincitori di ogni categoria alzeranno al cielouna coppa dalle grandi orecchie, simile a quel-la della Champions League ma con il Colos-

seo inciso sopra. In palio ci sono computer perle scuole vincitrici e cellulari di ultima genera-zioni. Ma Junior Club è anche interattività. Nel-l'era di internet e dei social network, la scel-ta di rendere possibile un'interazione tra glistessi studenti che vi partecipano appare vin-cente, decisiva. Dal sito internet, juniorclub.cor-rieredellosport.it, i protagonisti possono vota-re i loro gol attraverso sondaggi sempre nuo-vi, ma anche leggere le cronache della parti-

te, spedire foto, video, articoli poi inseriti nel-l'apposita sezione "Giornalisti per un giorno".E se non basta, ecco la pagina facebook:http://www.facebook.com/CorrieredelloSport.JuniorClub. Con un semplice "like" i ragazzi di-ventano parte attiva di un mondo creato adhoc per loro. Che va oltre la Serie A, i campio-ni e l'emulazione del già visto. Arriva ad esse-re qualcosa di unico, il miglior torneo giovani-le per gli studenti di Roma.

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n tutti questi anni, noi di Sport Club,siamo stati i portavoce di storie, suc-cessi ed emozioni dei grandi sporti-vi che hanno rappresentato l’Italia nel-le maggiori competizioni internaziona-li. Abbiamo raccontato le vittorie di ra-gazzi impegnati nelle manifestazioni

amatoriali e in quelle giovanili. In questo nu-mero invece vi racconteremo della storia del-l’apneista numero uno d’Italia. Il suo nome èStefano Makula. Nato a Roma e classe 1954è stato per 28 volte primatista mondiale nel-le varie specialità di apnea. Solo quattro annifa è riuscito a stupire tutti i suoi fan, calando-si per 50 metri nel Pozzo del Merro, la locali-tà allagata più profonda al mondo che si aprenella campagna romana a 20 km dalla Capi-tale. Lo abbiamo incontrato assieme al suostaff medico, composto dal Dott. Adolfo Pan-fili presidente dell’Associazione Medicina Or-tomolecolare e dallo Psicofisiologo Dott. Mar-co Rampolli, che cercherà di aiutarlo a batte-re tanti altri record.

Stefano, quando è iniziata la tua storia d’a-more con il mondo sottomarino?Ho iniziato ad accostarmi a questa disciplinaaccompagnando un giorno, a 13 anni, un mioamico, che faceva immersioni, al lago di Brac-ciano. Ci fermammo con il nostro gommonci-no in mezzo alle acque, mi sporsi per vedereil fondale e da quel momento iniziò il mio ro-manzo d’amore con i fondali siano essi del ma-re o del lago. Da quel giorno mi allenai costan-temente per cercare di migliorarmi, fino ad ar-rivare al 3 Settembre 1978 dove all’isola delGiglio dove ho stabilito il mio primo record delmondo, riuscendo a scendere in profondità per50 metri in assetto costante.

Cosa significa “apnea” e quali emozioni su-scita mentre la si pratica?È innanzitutto una ricerca di se stessi, cer-care le nostre motivazioni interiori. Poi, datoche l’apnea è anche il risultato della massi-ma efficienza psico-fisica, ho passato quasitutta la vita a cercare un metodo per permet-tere al nostro organismo di massimizzare ilrendimento. E da due anni, assieme alla scuo-la dello sport , ho trovato nel “tranning auto-geno” la soluzione migliore per aumentare lasicurezza psicofisica durante l’apnea, evitan-do così il pericolo di una sincope inaspetta-ta, rischio per tutti gli apneisti. È in pocheparole una sorta di yoga, applicata al nostrometodo occidentale ovvero non si arriva allostato necessario di concentrazione attraver-so i sette livelli di stati mentali ma attraver-so degli esercizi di respirazione.

Dove va la tua mente quando sei sott’acqua?Prima di tutto quado si fa apnea, occorre eli-minare dalla mente tutti i pensieri e le preoc-cupazioni che ci attanagliano. Occorre, dicia-mo, assumere una mentalità acquatica. Tuttoquello che riguarda il mondo terrestre, rimanesul mondo terrestre. Inoltre con lo scendere inprofondità, la pressione è tale da non farci sen-tire più il nostro corpo rendendoci così un tut-t’uno con l’acqua.

Come si prepara una gara di apnea?Si prepara con mesi e mesi di allenamento,con le tecniche di respirazione e concentrazio-ne. La preparazione di una gara di apnea è mol-to simile a quella di una gara di atletica legge-ra. Infatti gran parte dei miei allenamenti sisvolgono sulle piste dei 100 metri. Di grandeimportanza però è anche una corretta alimen-

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A 50 metrisotto l’acqua…Intervista a Stefano Makula,apnesista con ventotto titoli mondiali

di Andrea Cecinelli

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tazione collegata anche ad uno studio miratodei gruppi sanguigni, campo questo che il Prof.Panfili saprà spiegarvi meglio.

Professor Panfili, in cosa consiste la medici-na Ortomolecolare?È l’utilizzo di amminoacidi, minerali e vitamineper rendere ottimale la prestazione della mac-china umana. In questi mesi, stiamo propriopreparando l’atleta Stefano Makula, con unascheda personale che tiene conto di alcuni va-lori come l’età e i gruppi sanguigni che poi uni-tamente ad una corretta dieta e all’assunzio-ne mirata di minerali, amminoacidi e vitamine,riesce a determinare nell’atleta una condizio-ne fisica ottimale tale da permettergli di affron-tare sforzi fisici importanti.

Cosa accomuna l’apnea alla medicina Orto-molecolare?Per fare una apnea il corpo deve funzionareperfettamente perciò in questo centro di adat-tamento estremo della clinica Nuova villaClaudia di cui io sono il Responsabile, abbia-mo costituito un gruppo di specialisti alta-mente qualificati e studiando il gruppo san-

guigno di Stefano Makula abbiamo individua-to esattamente il tipo di carburante adattoalle esigenze della macchina corporea del no-stro atleta. Inoltre abbiamo lavorato anchesui movimenti posturali e sul suo nuovo me-todo di allenamento ipossico con un brevet-to realizzato in collaborazione con il centroaereospaziale di Pratica di Mare, coadiuvatidal maresciallo Marco Rampolli che è uno deimigliori tecnici ipobarici in Italia. Questo al-lenamento consiste nel fare indossare unaapposita maschera ipossica, capace di de-saturare l’ossigeno, nella miscela che è sta-ta respirata, e creare le condizioni di anae-robiosi, cioè di estrema carenza di ossigeno.Condizioni ottimali per un perfetto allenamen-to di Makula.

Dott. Rampolli ci può spiegare il funzionamen-to della maschera ipossica?L’obiettivo della maschera Ipossica è realiz-zare la condizione di un uomo in alta quota.Un allenamento effettuato in ospedale o inuna clinica specializzata. molto più sicuroquindi di un allenamento effettuato in altaquota. Infatti in qualsiasi momento è possi-

bile togliersi questo strumento per ritornarein 15 secondi alle condizioni di normalità. Purfacendo un allenamento di particolare inten-sità, il cervello si autorigenera, si riposa men-tre il sistema cardiocircolatorio si trova inuna situazione estrema tale da poter svilup-pare l’ossido nitrico, una sostanza vasodila-tatore che noi produciamo naturalmente. Que-sto metodo di allenamento è comunque mol-to particolare e per questo deve essere se-guito costantemente da tecnici esperti per-ché porta proprio l’indebolimento di ossige-no nel sangue.

Quanto può durare un allenamento con que-sta particolare maschera?È un allenamento che deve essere circoscrit-to nel tempo e non deve durare molto, per-ché se portato all’eccesso determina stress.Il nostro obiettivo non è quello di fare stressma di portare benessere, per cui un allena-mento dura 45 minuti massimo un’ora e inquesta maniera non si ha nemmeno l’aumen-to dell’ematocrito, quel valore che alcuni spor-tivi cercano di aumentare con l’ipossia, vie-tato perché considerato doping.

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Stefano Makula indossa la maschera ipossica con il Dott Marco Rampolli

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La rivista mensile CARha provato l’ibrida dellacasa giapponese

Infiniti M35hdi Riccardo Cacace

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a M35h è la prima auto dellacasa giapponese a sfruttareil sistema Dyrect ResponseHybrid, grazie al quale, alme-no sulla carta, sarebbe pos-sibile spingersi fino a 100km/h sfruttando il solo moto-

re elettrico. Nella realtà tutto ciò è quantome-no arduo. Infatti, basta anche solo una pres-sione leggermente maggiore sul pedale del-l'acceleratore per far sì che il poderoso V6 en-tri in gioco. Il piccolo motore elettrico la fa dapadrone nell'utilizzo prettamente cittadino, nelquale, soprattutto percorrendo tratti molto traf-ficati, si viaggia ad emissioni e consumi zero.Il connubio tra il motore a benzina e quelloelettrico permette a questa Infiniti di sviluppa-

re la ragguardevole potenza di 364 cavalli, ilche si traduce in un'accelerazione 0-100 km/hbruciata in soli 5,5 secondi. E questo non èl'unico primato della M35h, che è infatti an-che più ecologica e parsimoniosa di qualsiasialtra con motore V6 a benzina e potenza ana-loga, se non superiore. I consumi dichiaratisono di 14,2 km/l nel ciclo combinato, ma inrealtà, nell'utilizzo quotidiano i valori andreb-bero rivisti verso l'alto, e non di poco. La nuo-va M35h rappresenta la terza generazione delmodello, che in Europa è arrivato solo nel2010. Il design punta molto sull'aerodinami-cità, uno dei fattori che hanno contribuito al-l'abbattimento di consumi ed emissioni, sfrut-tando linee curve e morbide. La versione ibri-da, al contrario di quanto sempre più spesso

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Un vero e proprio salotto su cui viaggiare,ma un salasso per le tasche. In teoria dovrebbeessere più attenta ai consumi con quelbagde “h”, ma non lo è…

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avviene, non si discosta dal design delle ver-sioni con motorizzazioni convenzionali, ed è ri-conoscibile solo grazie ai piccoli badge che lacontraddistinguono. Un punto forte della M35hsono gli interni, dal gusto classico ma con l'oc-chio rivolto al futuro. Convivono, in perfetta si-nergia, elementi in radica, inserti satinati edistallazioni tecnologiche di ultima generazio-ne. Lo spazio a disposizione è abbondante. Ilcomportamento su strada, in condizioni di gui-da quotidiane, è di livello. Grazie al manetti-no posto al centro della console, è possibilescegliere tra le modalità Eco, Normal, Sporte Snow, che si riflettono principalmente in unadiversa risposta dell'acceleratore, mentre ilcambio automatico a sette marce e doppia fri-zione assicura una progressione senza strap-pi né interruzioni di coppia. Quando il V6 ed ilpiccolo motore elettrico cominciano a girare aregime la M35h non si rivela all'altezza dellasituazione, mostrando una forte propensioneal sovrasterzo nelle curve più strette, compli-ce anche il peso non di certo contenuto. Inol-tre i freni, che sfruttano il sistema Electric Dri-ven Intelligent Brake che dovrebbe aiutare amantenere una pressione costante sulle pa-stiglie, nelle frenate più decise si rivelano pa-stosi e poco modulabili nonostante le genero-se dimensioni dei dischi.Ma, effettivamente, ben pochi vorranno spin-gere al limite questo bestione di oltre cinquemetri, accontentandosi invece di una guidaecologica e rilassata.

INFINITI M35h GT Premium

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doppia frizione, trazione posteriore

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L’emozionedal sedile di guida delleauto più belle del mondo

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Tra montagne e altopiani per i turisti si sviluppa la possibilità di effettuaredelle escursioni in mountain bike, hobby molto praticato, tra stradee percorsi costruite dal vecchio popolo Inca con la magnificenza della naturaa fare da panorama durante le gite

di Luca Parmigiani

Perù: il piaceredella mountain bike

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uando si parla del Perùnon si può non fare riferi-mento alla civiltà degli In-ca, che a cavallo del XIIIe del XVI secolo diederovita a uno dei più vasti im-peri del Sud America, chepartiva dall’attuale Ecua-

dor fino ad arrivare alle coste del Cile. Il te-soro di questa civiltà è ancora del tutto ine-splorato se si considera che alla luce è emer-so solo il 20% del totale; la bellezza e il fa-scino della storia, coniugata al panorama co-stituito da una fascia costiera, la catena mon-tuosa delle Ande e la foresta amazzonica,rappresentano uno stimolo per i turisti per vi-sitare questo Paese. Il Perù si può dividereimmaginariamente in una linea tra Nord eSud; un Nord molto più modernizzato, con lacapitale Lima fotografia di questo cambia-mento grazie al suo imponente sviluppo ne-

gli ultimi venti anni, e un Sud invece legatoancora alla terra e alle tradizioni. Tra monta-gne e altopiani per i turisti si sviluppa la pos-sibilità di effettuare delle escursioni in moun-tain bike (hobby molto praticato in Perù), trastrade e percorsi costruite dal vecchio popo-lo Inca con la magnificenza della natura a fa-re da panorama durante le gite. Sono diver-se le alternative per un tour organizzato, an-che se ci sono gruppi di persone che piani-ficano autonomamente il proprio percorso dasvolgere. Il trait d’union è rappresentato, tut-tavia, nella maggior parte dei casi dal fattodi passare per Cusco, storica capitale del-l’Impero Inca; situata a 3399 s.l.m. (sopra illivello del mare) a Sud del Paese, questa cit-tà è senza dubbio il luogo più visitato dai tu-risti. Cattedrali, chiese e santuari fanno dacornice ad una città legata indissolubilmen-te al passato come Plaza de Armas, che futeatro della proclamazione dello spagnolo

Francisco Pizarro della presa di Cusco. Di-chiarata patrimonio dell’Unesco nel 1983, lavia più visitata dai turisti è Calle Hatun Ru-miyuq dove si può apprezzare il palazzo Arzo-bispal. Continuando il percorso, attraverso laValle del Rio Urubamba, considerata sacradagli Inca, possiamo ammirare le antiche ro-vine circolari fino ad arrivare a Chinchero, po-co distante da Maras, molto famosa per lesue miniere di sale. A pochi chilometri sorgelo splendido santuario di Machu Picchu, im-possibile da non vedere quando si è in que-sto Paese: a circa 2430 metri sopra il livel-lo del mare, il nome deriva dai termini que-chua, machu (vecchio) e pikchu (montagna).Considerata una delle sette meraviglie delmondo moderno, Machu Picchu (la cui visitaè molto costosa tra mezzi di trasporto e bi-glietto d’ingresso) non può essere raggiuntaattraverso la mountain bike, quindi sono duele vie da scegliere: o facendo trekking oppu-

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IL VIAGGIODurata almeno due settimanePeriodo consigliato maggio-giugnoAvvertenza 1-2 giornidi ambientamento al climaLivello di difficoltà medio

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re prendendo il treno dalla stazione di Olla-taytambo, cittadina non distante da Maras.Una volta preso il treno che vi por terà adAguas Calientes, resteranno ancora 20 minu-ti d’autobus prima di arrivare al luogo deside-rato, che si trasformerà in un’esperienza in-dimenticabile. La ricchezza però del panora-ma del Perù fa sì però che gli itinerari da sce-gliere siano moltissimi e variegati. Il nostrotour può anche iniziare da Huaraz, che si tro-va nella parte settentrionale del Paese e dal-la quale partono diversi tour d’avventura inmountain bike o trekking, per continuare poiin un tragitto che costeggia tutta la riva chesi affaccia sull’Oceano Pacifico fino ad arri-vare ai suggestivi altopiani delle Ande.Ma non è tutto, perché i veri appassionati pos-sono scegliere anche la vacanza fai-da-te; nonpochi, infatti, hanno scelto come itinerario lapartenza da La Paz, capitale della confinanteBolivia, per passare poi per il maestoso lagoTiticaca, noto per essere il lago navigabile piùalto del mondo (3812 s.l.m) fino a giungere

alla già citata Cusco. La bellezza di questeescursioni per gli appassionati di mountainbike sono dettate principalmente dalle disce-se mozzafiato e da tratti di sentieri molto tec-nici. Ovviamente chi decide di fare un’escur-sione del genere dovrà prendere tutte le pre-mure del caso; il periodo indicato, soprattut-to se si vuole passare per Cusco, è maggio-giugno in modo da evitare il periodo delle piog-ge che caratterizza per mesi il clima del Pae-se peruviano. Le escursioni in mountain biketramite le montagne aldine, oltre alla bellez-za dei sentieri di marca Inca, presuppongonoun grande sforzo fisico (si pedala quasi esclu-sivamente in quota) e prima di iniziare il per-corso è necessario un periodo d’ambienta-mento di uno-due giorni dall’arrivo in Perù perabituarsi al clima e soprattutto alle alture, chepotrebbero provocare sensazioni di mancan-za d’aria. Per le escursioni in mountain bikesarà necessario portare tutto il materiale adat-to, che comprenderà anche tende e sacchi apelo per dormire.

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ESEMPIODI ITINERARIO

Ore 8: Partenza da Cusco

Ore 9.30: dopo un briefing tecnico inizio della discesa

Ore 12.30-13: Pranzo

Ore 14: Continuo della discesaverso le miniere di saledi Maras e il fiume Urubamba

78

[ ]clubstylesport&turismo

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Page 82: Sport Club Magazine Febbraio 2012

difficile raccontare in po-che righe un personaggiopoliedrico come Mario.Ancor più difficile è riusci-re a farlo senza scende-re nella tristezza e nellacommozione, cosa cheMario non soppor tereb-

be di certo. Uomo simpatico, dal sorriso ac-cattivante, dalla battuta sempre pronta conuna rara competenza acquisita in anni di espe-rienze. Mario Camicia è stato il primo com-mentatore del golf in chiaro di fine anni 70.Con competenza e ironia ha por tato il golfnelle case di migliaia di italiani, molti gioca-tori di oggi. Mediaset infatti in quegli anni tra-smetteva le più importanti gare di golf del cir-cuito ad un pubblico prevalentemente digiu-no di golf. Con un linguaggio semplice ed in-formale, the Voice, raccontava colpi mirabo-lanti di campioni, su campi da sogno, conta-giando di fatto una intera generazione di fu-turi golfisti, me compreso. Nomi come: l’Or-

so d’oro, lo Squalo Bianco, Severiano, Roc-ca la roccia, entrarono magicamente nel lin-guaggio comune di tanti italiani che scopri-vano il golf. Ancora oggi al campo pratica sipresentano persone, incuriosite dalle trasmis-sioni di quegli anni.Famose le sue battute, gli incoraggiamenti, ilmodo di tifare. E ancora i consigli, i racconti,che hanno insegnato anche un modo di vive-re il golf, con amore, conoscenza, passione,ironia, sfaccettature di un gioco meravigliosoincomprensibili a chi non si sia realmenteaper to a questo spor t con anima e cuore.Possiamo dire senza tanti timori che se oggiil golf italiano conta più di 100.000 giocato-ri, lo si deve anche a lui.Tanta personalità e professionalità, conditadal coraggio delle idee spesso innovatrici, pervivere una vita che desiderava vivere, senzatanti protocolli ne inutili formalismi le sua ar-ma vincente. Sperando di non turbare il pu-dore di qualcuno, mi è rimasta impressa lasua risposta ad un intervistatore che gli chie-

deva quale fosse il vantaggio di chiamarsi Ca-micia. La replica dai tempi comici per fetti fugeniale. “il vantaggio è…che culo… è sem-pre l’altro”… Amico sincero, sempre prontoa sorreggere e incoraggiare chi volesse rac-contare il golf , magari con humor e simpa-tia. Tengo personalmente nel cuore le paroledella prefazione scritta per un libricino di vi-gnette ironiche disegnato insieme a mio pa-dre Sergio Selli (pittore di professione) chelo divertiva molto e una mail di affettuosi sa-luti di pochi mesi fa, poco prima del suo in-tervento.Grazie Mario, per averci fatto conoscere unosport meraviglioso che per molti è diventatouna componente importante della vita, gra-zie da tutti quelli che hai tenuto davanti al te-levisore fino ad orari da metronotte e che sisono addormentati magari alla buca 18, conla tua voce che annunciava: “ed ora qualchecolpo di pubblicità”.So che ora mi diresti: “e basta Simò…”Bè, perdonami, voglio ancora pensarla così...

È

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clubstyle[ ]golf

Ciao Mario“The Voice” del golf italianodi Simone Selli

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erché tutti voglio-no correre unamaratona? In ef-fetti è una garache ha tantissimofascino, è la di-stanza a fare la

differenza, a fare paura. Questa ten-denza a correre questa gara si as-socia molto al concetto di sfida conse stessi, con l’andare oltre i limitipsicofisici di ogni persona. Come ar-rivare a correrla? Grossolanamentetutti cominciano con l’aumentare laquantità di km percorsi a settimanache non è sbagliato ma che non può

restare l’unico parametro a cui fareriferimento. Occorrerà soffermarsisul miglioramento di alcuni punti me-todologici che qui di seguito accen-nerò brevemente. L’allenamento hacome obiettivo la maratona nella no-stra città che quest’anno si corre il18 Marzo. Ecco gli strumenti di al-lenamento in ordine di importanzadi utilizzo per correre una maratona.Il programma prevede da 8 a 10 set-timane di allenamento più specifico.1) Capacità aerobica. Fondo lun-go. Correre da 16 a 32/34 km conuna frequenza cardiaca intorno130/140 battiti al minuto (aumen-

tare di 2/3 km a seduta)2) Potenza-Capacità. Fondo me-dio. Da 18 a 26/28 km ad unafrequenza cardiaca intorno ai 150battiti al minuto (aumentare di 2km a seduta)3) Potenza aerobica. Ripetute e va-riazioni su distanze da 1000 a5000 mt (es. 6x3000 rec. 500 mtcorrendo piano) (4x5000 rec.1000) (3000-2000-1000-x3 serierec. 2 correndo piano) (16x1000mt rec.500 di corsa) etc.4) Capacità lattacida e resistenzaalla forza. Sallite. 6x 60 mt moltoripide + salite 200x4 + 400x4 rec.tornando correndo piano + correrein piano 2000/3000 mt a velocitàsostenuta.5) Potenziamento muscolare. Eser-cizii, andature e tecnica di corsacon schemi somministrati da untecnico di atletica leggera. Ricor-diamoci che i grandi campioni dacui comunque prendiamo esem-pio, si allenano sempre curandoanche la preparazione muscolareed atletica più in generale.Utilizzare solo il criterio quantitativoper allenare la maratona è un prin-cipio riduttivo, sbagliato ed anchepericoloso in quanto può causare

sovrallenamento funzionale sull’in-tero scheletro in particolare su ten-dini, ossa e legamenti. Occuparsi diallenare anche la componente mu-scolare,metabolica e contrattile intermini di velocità e rapidità è ga-ranzia di miglioramento e di tuteladella salute dell’atleta. A secondadelle sedute di allenamento che sifanno a settimana (si consiglia dicorrere come minimo 4 volte la set-timana) alterneremo i mezzi di alle-namento tenendo conto delle prio-rità che la gara richiede. L’allena-mento è un processo continuo escientifico e va gestito da professio-nisti come insegnanti di ed.fisica etecnici Fidal. Spesso assistiamo atabelle proposte da persone impre-parate e senza titoli per esercitarela professione di allenatore e ciòrende estremamente pericoloso pra-ticare i programmi allenamento. Inol-tre ricordiamo che occorre usarescarpe tecniche e protettive, man-giare con accuratezza cibi sani e po-co grassi. Bere molta acqua e rein-tegrare i liquidi dispersi. Integrarel’alimentazione con integratori na-turali e completi. Divertirsi dovreb-be essere sempre la priorità di chisi avvicina alla distanza dei 42 km!

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[ ]clubstyleatletica

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Tutti i consigli utili per prepararsi adeguatamente a correrela maratona che attraversa la nostra Capitale

Correre la maratona di Roma

del Prof. Sergio CocozzaInsegnante di Educazione Fisica

e Tecnico della Nazionale di atletica leggera

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[ ]clubstylenutrizione

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a cura dellaDott.ssa Maria Cassano

Nutrizionista

urtroppo, la ma-nipolazione deiregimi alimentariè normalmentebasata sulla te-stimonianza diatleti con buone

prestazioni, su ricerche scientifi-che mal concepite, su messaggipubblicitari senza riscontro e suinterpretazioni scorrette delle ricer-che sulla nutrizione. Il campo del-la nutrizione è infestato da modepasseggere come pochi altri nel-l’ambito della scienza dello sportche spesso portano ad abitudinialimentari infondate. In molti sonoa pensare a linea e forma fisicasoltanto con l’arrivo dell’estate. Lagran parte delle donne teme, infat-ti, il momento in cui dovrà mostrar-si in costume, terrorizzate da glu-tei mollicci e cellulite mentre gli uo-mini sentono come punto debolela pancia e il girovita. Per correreai ripari, si entra nel tunnel dellediete scegliendo regimi alimentariscorretti, degli sforzi fisici disuma-

ni e delle rinunce da eremita, conl’errore di aspettarsi risultati im-mediati, già dopo 2 o 3 settimane.Per chi fa attività sportiva, l'alimen-tazione riveste un ruolo determi-nante ed è importante che lo spor-tivo sappia quali sono gli alimentiche lo possono aiutare nella pro-pria attività e in quali quantità emodalità deve assumerli per poter-ne trarre tutti i benefici possibili.Esistono, infatti, differenze nell'a-limentazione da seguire, in funzio-ne del tipo di attività che si prati-ca. Chi svolge sport di resistenza(maratona, fondo e mezzofondo,gli sciatori, i ciclisti), necessita diuna grande scorta di carboidratiche garantisca loro un apporto diglicogeno sufficiente a fornire ener-gia durante gli sforzi prolungati.L'apporto di macronutrienti perquesti sportivi dovrebbe esseresuddiviso in: 60 percento carboi-drati, 25 percento grassi, 15 per-cento proteine. Via libera, quindi,a pasta, riso, patate, pane, mues-li, verdura, frutta fresca e secca.

Per gli sport di forza, come il sol-levamento pesi, è importante l'ap-porto proteico, che favorisce lo svi-luppo della massa muscolare; ov-viamente, non deve mancare unabuona percentuale di carboidrati,che forniranno il necessario appor-to di energia, senza il quale l'orga-nismo sarebbe costretto a intacca-re le riserve di proteine. L'apportodi grassi deve essere invece mo-derato, per consentire un ottimaleconsumo delle proprie energie. Unacorretta proporzione di macronu-trienti può essere così suddivisa:55 percento carboidrati, 20 per-cento proteine, 25 percento gras-si. Infine, per gli sportivi che prati-cano attività di velocità e scatto(gare di sprint, salto in lungo, 100metri, nuoto sulle brevi distanze)sarà importantissimo un giusto ap-porto di carboidrati, l'unico nutri-mento che garantisce energia im-mediata con il minor dispendio diossigeno. Altrettanto importanti so-no le vitamine ed i sali minerali,quindi la dieta deve prevedere mol-

ta frutta e verdura fresca, carnemagra, pesce, alimenti integrali. Bi-sogna ricordare che più i cibi sonograssi, maggiore è la loro perma-nenza nello stomaco, che i cibi benmasticati hanno permanenza piùbreve rispetto ai cibi interi e che glialimenti liquidi, le minestre e le be-vande sono in assoluto gli alimen-ti più digeribili e lasciano lo stoma-co nel tempo più breve rispetto atutti gli altri. Ad esempio, le bevan-de contenenti carboidrati in varieconcentrazioni lasciano lo stoma-co in 15-30 minuti; frutta, lattescremato, yogurt, muesli, fiocchid'avena necessitano di 1-2 ore; ipasti leggeri (riso con verdure, pe-sce, minestra con pasta in brodo,pasta con sugo di pomodoro leg-gero) lasciano lo stomaco in 2-3ore; pasti normali variati (carne,patate, verdura, pasta al ragù) ne-cessitano di 3-4 ore; infine, alimen-ti ricchi di grassi e i piatti ricchi difibre (legumi, carni grasse) neces-sitano di 4 e più ore per lasciarelo stomaco.

[ ]clubstyle

Basta lo sport per sentirsi

Numerosi studi internazionali dimostrano che non basta la sola praticadello sport “per sentirsi meglio”, ma bisogna adottare uno stile di vitache comprende sia l’attività fisica sia il cibo che assumiamo

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in buona salute?

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Page 87: Sport Club Magazine Febbraio 2012

SPORT

CLUB

Il primo magazine sportivo in distrib

uzione

gratuita che dà voce a tutti coloro che amano

lo sport professionistico e amatoriale

Federation Cup

Mercedes Golf Trophy

Concorso Ippico di Piazza di Siena

Roma Motor Show

Mondiali di Baseball

Ski Pass

Motor Show di BolognaRugby Roma Seven

Golden Gala di atletica

Giro d’Italia

Maratona Città di Roma

Campionati europei di tuffi

Sei Nazioni di rugbyBMW Italian Open di Golf

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Page 88: Sport Club Magazine Febbraio 2012

di Fabio Ingargiola Personal Trainer

[email protected]

orza, resistenza,coordinazione, fles-sibilità, sono mol-te le doti necessa-rie ad affrontare almeglio e con sod-disfazione la sta-

gione sciistica. Per sciare in si-curezza, come ho scritto nel mioarticolo precedente, e’ necessa-rio perlomeno un mese di prepa-razione atletica. Se ancora non tisei rivolto ad una struttura spe-cializzata o ad un personal trai-ner, ti consiglio questa sempliceroutine di allenamento che puoisvolgere anche a casa, senza bi-sogno di nessun attrezzo.

1) Burpees laterali: migliorano l’ ela-sticità.ESECUZIONE: con le mani a terraesegui dei saltelli laterali a destra esinistra.20 ripetizioniERRORI DA EVITARE: non sbattere ipiedi a terra e mantieni la testa al-lineata alla schiena.

2) Squat monopodalico con rotazio-

ne del busto: per maggiore forza,equilibrio e flessibilità.ESECUZIONE: in equilibrio su unagamba esegui un piegamento sullastessa gamba e una rotazione delbusto verso l’esterno.10 ripetizioni per gambaERRORI DA EVITARE: il ginocchio nondeve superare la linea del piede, eil corpo deve ruotare in direzione del-la gamba che fa il piegamento.

3) Piegamenti tricipiti: accresci laforza nelle braccia.ESECUZIONE: seduto mani a terra,bacino alto, piega le braccia man-tenendo una gamba distesa e sol-levata.15 ripetizioniERRORI: le mani sono in direzionedei piedi e la gamba ben distesa. Ilsedere sfiora ma non tocca terra.

4) Piegamento hindu : sviluppa pet-torali e flessibilità.ESECUZIONE: pancia a terra, pie-di puntati, fai un classico piega-mento sulle braccia, ma quandorisali tieni il sedere verso l'alto ele gambe il più distese possibile.

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clubstyle

Preparazione

fitness

Spesso si affrontano le piste da sci dopo un lungo periodo di inattività fisica,ma lo sci è un vero e proprio sport e come tale va affrontato

F

per la settimana bianca

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Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.47 Pagina 86

Page 89: Sport Club Magazine Febbraio 2012

La schiena e’ piatta.12 ripetizioniERRORI: nel piegamento rimani conil corpo allineato e parallelo al terre-no senza alzare il sedere. Quandoti alzi mantieni le gambe più diste-se possibile.

5) Affondi laterali con rotazione delbusto: potenza e scioltezza.ESECUZIONE: esegui un affondo la-terale della gamba destra, mentrela sinistra si distende. Il busto ruo-ta in direzione della gamba destra,le braccia sono distese all’altezzadelle spalle. Senza pausa fai la stes-sa cosa con la gamba opposta.10 ripetizioni per gambaERRORI: anche qui abbi cura che ilginocchio della gamba che si pieganon superi la linea del piede. Ruotail busto senza piegare la schiena emantieni le braccia all’altezza dellespalle.

6) Addominali con gambe a squa-dra: per irrobustire i muscoli.ESECUZIONE: schiena a terra gam-be a squadra, con le mani tocca lepunte dei piedi.ERRORI: non tenere in tensione ilcollo e rimani con la parte bassadella schiena aderente al terreno.Cerca di mantenere le gambe piùdritte possibile.

7) Skip sul posto: aumenta la re-sistenza.

ESECUZIONE: Corri sul posto alzan-do le ginocchia all’altezza del petto.20 secondi ERRORI: sali bene con le ginocchiae coordina il movimento delle brac-cia, non sbattere i piedi a terra.

ORGANIZZAZIONEDELL ALLENAMENTOLe sedute di allenamento sono 3a settimana per almeno un meseprima della partenza per la mon-tagna. Nella prima seduta di alle-namento esegui tutti gli esercizidescritti sopra, di seguito per 3volte. Alla fine di ogni circuito unminuto di pausa.Il secondo allenamento prevede unlavoro aerobico tra i 20 e i 40 mi-nuti di corsa. Si tratta di un fartlekda eseguire in questo modo: 2 mi-nuti di corsa lenta e 1minuto dicorsa più sostenuta. Nell’ ultimaseduta esegui di nuovo il circuitoma in maniera differente: ripeti ogniesercizio 3 volte, con le ripetizioniindicate, e poi passi al successivoesercizio. Il recupero tra le serie e’di 20 secondi. Per esempio fai laprima serie da 15 saltelli, recupe-ri 20 secondi e fai altri 15 saltelli,ancora 20 secondi e fai la terza se-rie, e poi passi all'esercizio succes-sivo. Ogni seduta di allenamentodeve essere preceduta da un pic-colo riscaldamento e da una fasedi stretching finale. Buon allena-mento e buona vacanza a tutti.

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[ ]fitnessclubstyle

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Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 07/02/12 10.48 Pagina 87

Page 90: Sport Club Magazine Febbraio 2012

a collezione “Calciatori 2011-

2012” questa stagione il gran-

de concorso “Strappa e vinci

con Panini”, un vero tuffo nei ri-

cordi per i collezionisti più fede-

li: tornano infatti le mitiche fi-

gurine “valide”, “bisvalide” e

“pentavalide”, grazie alle quali si potranno vince-

re istantaneamente “Almanacchi del Calcio 2012”,

orologi esclusivi “TerraCieloMare per Panini”, spe-

ciali “collection pack” con tante figurine per tut-

ta la famiglia e addirittura alcune visite-premio

guidate allo storico stabilimento dell’Azienda mo-

denese. Il lancio della nuova collezione prevede

una grande campagna di comunicazione su tutti

i media. Saranno anche sviluppate una serie di

attività multimediali: dal sito internet dedicato

www.calciatoripanini.it alla pagina Facebook Cal-

ciatori Panini, dal canale YouTube al feed Twitter,

dall’applicazione per smartphone - iPhone, iPad

e quest’anno anche per Android - agli appunta-

menti su FourSquare. Verrà poi organizzato il “Pa-

nini Tour 2012”: tra metà gennaio e metà aprile,

le strutture itineranti Panini raggiungeranno le

principali piazze ed i grandi centri commerciali di

una cinquantina di città italiane, per presentare

al pubblico le novità della nuova collezione e fa-

vorire l’incontro tra i collezionisti e con l’Azienda

attraverso attività e giochi a premio.

“Questa nuova collezione rappresenta per noi

un punto di partenza, un vero e proprio ‘anno

uno’ dopo la celebrazione del cinquantenario di

Calciatori”, ha dichiarato Antonio Allegra, Diret-

tore Mercato Italia Figurine e Card di Panini. “Al-

cune delle innovazioni contenute nella raccolta

Calciatori 2011-2012 prendono spunto dal pas-

sato, ma sono state reinterpretate ed attualiz-

zate in modo da integrarsi al ricco sistema di co-

municazione che gravita attorno alla collezione

e che presta particolare attenzione ai social net-

work ed all’interazione tra gli appassionati. Sa-

ranno possibili sia momenti di incontro fisici che

virtuali, in modo da facilitare l’attività di scam-

bio e creare un’esperienza sempre più comple-

ta ed al passo coi tempi”.

L

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Calciatori 2012:Tornano le “bisvalide”

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E’ uscito da un mese in edicola “Calciatori 2011-2012”,la 51esima edizione della collezione di figurinedi Andrea Cecinelli

novitàclubstyletendenza mode

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desideridesideri[ ]clubstyle

tendenza

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