Sport Club Magazine Luglio 2011

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luglio 2011 Intervista in esclusiva al “Citizen” Roberto Mancini MANCHESTER, IL CALCIOTTO E ROMA

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Intervista in esclusiva al “Citizen” Roberto Mancini

MANCHESTER, IL CALCIOTTO E ROMA

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sommario

www.sportclubmagazine.it

Sport Club srlvia Morlupo, 51 00191 Romatel. 06 97600342fax 06 [email protected]

Direttore editoriale Luigi Capasso

Sport ClubAnno VIII - n. 72 - Luglio 2011Reg. trib. di Roma n. 591/2004 del 30-12-2004

Direttore responsabile Luigi Capasso [email protected]

Editorialisti Paolo Cecinelli, Franco Chimenti, AlessandroCochi, Paolo Del Bene, Pino Capua, SabrinaRondonelli, Roberto Serdoz, Fabio Ingargiola

Hanno collaborato a questo numeroLorenzo Arduini, Matteo Cirelli, GianmatteoColla, Marco Trozzi, Alessandro Morucci,Enrico Morucci, Andrea Tranquilli, AndreaCecinelli, Luigia Latteri, Roberto Cundari,Valentina Altavilla, Andrea Cimbrico, Giorgio Cimbrico

Golf Simone Selli

Rugby Andrea Cimbrico

Progetto grafico e ImpaginazioneAdversign [email protected] Onorario Giuseppe Capelli

Pubblicità Adversign s.r.l.Davide CampanellaVia Morlupo, 51 - 00191 Romatel. 06 97600342cell. 335 [email protected]

Redazione Napoli Sportform - Napolitel. 081 19562785 - fax 081 [email protected]

Stampa Arti GRafiche Agostini Srl - Roma

Finito di stampare nel mese di giugno 2011

Salvo accordi scritti o contratti di cessione dicopyright, la collaborazione a questo periodi-co è da considerarsi del tutto gratuita e nonretribuita. In nessun caso si garantisce larestituzione dei materiali giunti in redazione.

È vietata la riproduzione anche parziale ditesti, grafica, immagini e spazi pubblicitarirealizzati dalla Adversign srl

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Sport Club luglio 2011

editoriale Gli italiani e lo sport

Ancora NuovaZelanda

Velisti si nasce

Roberto Mancini traManchester ericordi romani

Atleti con le “stellette”a Rio De Janeiro

Mondofitnessestate in movimento

CULTURA SPORTIVA

RUGBY

Mini Coupèsportività e divertimento

VELA

MONDIALI MILITARI

MOTORI

APPUNTAMENTI

COVER

WAKEBOARD

SPORT&TURISMO

CLUB STYLEFITNESS

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4 81412

20 2834

8886

6076 80Cavalcare in Irlanda

I campionati delmondo di

wakeboard

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editoriale

attiamo sempre sullo stesso tasto.E sicuramente non ci fermeremoadesso. E quel tasto dovrà usurarsie rovinarsi per quanto avremo insi-stito. I bambini e lo sport. L’introdu-zione dell’educazione psico-motoriaal centro di un nuovo Progetto diistruzione che consideri al meglio evalorizzi lo sport, eterno fanalino dicoda della scuola nel Belpaese. E,purtroppo, neanche sono conside-razioni soggettive o discrezionali. E’uscita un indagine su un campione

medio europeo e, senza alcuna sor-presa, l’Italia è all’ultimo posto nelcalcolo di ore di istruzione scolasti-ca nelle medie inferiori e superiori,questo significa, ancora una volta,che i nostri figli se non si affidanoad una struttura privata non hannoalcuna possibilità di svolgere attivi-tà agonistica. Nel pomeriggio, i cir-coli privati e gli impianti comunali,diventano l’unico vero punto di ag-gregazione per ricercare il talento deinostri ragazzi, che altrimenti rimar-

rebbe nascosto. E per questo biso-gna sempre e solo rivolgersi e rin-graziare i genitori che si ergono an-cora oggi a paladini e a bandiera delfuturo del nostro sport. Sono loroche, sole o pioggia, neve o grandi-ne...targhe alterne o non, passanointeri pomeriggi feriali in mezzo altraffico ad accompagnare i figli daun quartiere all’altro della città o di-vorano chiusi in macchina parole cro-ciate nei 45 minuti di empasse tral’accompagno ed il ritiro del campion-cino. Se non ci fossero loro il mon-do dello sport probabilmente si fer-merebbe. Se non ci affidassimo al-l’amore e alla passione dei genitoriche, magari a volte esagerano per iltroppo calore, nessun futuro Cam-pione potrebbe provare a raggiunge-re il sogno di intere generazioni ado-lescenziali. Di fatto lo sport in Italiaè un movimento che, da sempre, sibasa sulle fondamenta della fami-glia, sono perennemente loro che,mani alla tasca, muovono l’econo-mia dell’azienda sport. Quindi riva-lutiamoli ufficialmente e non li dipin-giamo solo e soltanto come “queiscalmanati” che la domenica al cam-po si attaccano alla rete urlando asquarciagola a difesa delle gesta delloro figlio. Anche perché, se uno sucentomila dovesse diventare un do-mani un Campione sarà sicuramen-te anche merito loro.

BIn nome del padre. E della madre.

di Luigi Capasso

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dell’Avv. Sabrina RondinelliSpecializzata in diritto dello sport Dottore di ricerca

Fac. Giurisprudenza “La Sapienza” [email protected]

diritto e rovescio

I giudici di gara ricoprono ruoli con funzioni che variano a seconda della disciplina sportiva

’attività sportiva si compone di unaserie complessa di operazioni, sianel momento apicale della gara, sianei momenti antecedenti e seguen-ti la gara. Ciò comporta che all’orga-nizzazione dell’attività sportiva par-tecipano, oltre agli atleti, anche unamolteplicità di altri soggetti chiama-ti a compiere tutte le operazioni con-nesse all’evento sportivo. La cate-goria principale di collaboratori è quel-la dei c.d. “ausiliari sportivi” i qualisi caratterizzano per il rapporto di di-retta strumentalità rispetto al prima-rio fine sportivo di miglioramento deirisultati agonistici che riveste l’attivi-tà da loro esercitata. Rientrano in ta-le categoria: i dirigenti sportivi, gli ar-bitri, i giudici, gli ufficiali di gara ed itecnici. La categoria degli ausiliarisportivi denominati arbitri, giudicio ufficiali di gara, comprende, co-munque, tutti quei soggetti che ri-vestono compiti attinenti la direzio-ne della gara: la valutazione del ri-spetto delle regole che ne discipli-nano lo svolgimento e la certifica-zione dei risultati. Peraltro è da di-re che, mentre in alcune disciplinesportive gli arbitri svolgono sostan-zialmente funzioni accertative, inaltre, invece, gli arbitri hanno an-che importanti compiti decisori, chepossono arrivare a diventare pre-

valenti e addirittura decisivi per l’e-sito della gara. L’assunzione dellaqualifica di arbitro è condizionatadalla sussistenza di precisi presup-posti e determina l’acquisizione diun preciso status giuridico da cuidiscendono diritti ed obblighi sia daparte dell’arbitro nei confronti deiterzi, sia da parte di terzi verso l’ar-bitro. Per quanto riguarda il fattoreeconomico, questa categoria di au-siliari presta la propria attività in viagratuita, essendo previsti solo rim-borsi spese ed eventualmente in-dennità. Una questione dibattuta aproposito dell’arbitro di calcio èquella se a tale soggetto possa es-

sere riconosciuta la qualifica di pub-blico ufficiale o di incaricato di pub-blico servizio. In dottrina e giurispru-denza si è affermata, infatti, la na-tura di pubblico ufficiale dell’arbi-tro in considerazione del fatto chequesto partecipa alla medesima na-tura pubblica della disciplina chearbitra. Tuttavia deve preferirsi l’o-pinione che agli arbitri di calcio nonpossano essere attribuite tali qua-lifiche, in quanto gli stessi non so-no soggetti che agiscono per l’im-mediata attuazione di un interessepubblico, ma sono chiamati solo adirigere e valutare tecnicamente l’e-vento sportivo.

Il ruolo degli ufficialidi gara nello sport

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La motivazionee l’abilità mentale nello sportLe “doti” psicologiche di un atleta sono fondamentali per raggiungere i traguardi prefissati

di Andrea Ceccarelli Psicologo dello sport, Psicoterapeuta, Gruppoanalista

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erché una gazzella affamata e as-setata dovrebbe correre ogni giornonella savana incontrando la fame, lasete, i pericoli? Qual è, quindi, la for-te “motivazione” che la spinge? Sen-za dubbio la sua sopravvivenza equella della sua prole , per la qualeè pronta a morire assicurando cosìla sopravvivenza della specie stes-sa! Se si pensa all'impegno che sichiede ad un'atleta, in un mondo do-ve solo alcuni sport sono altamentericonosciuti e premiati, ci si spiegaquanto sia fondamentale il perchél'atleta “puro” si costruisce degli“obiettivi mentali”, che costituisco-no la motivazione principale a conti-nuare la sua carriera agonistica. La motivazione è strettamente colle-gata alla direzione e all'intensità diun comportamento, è dunque fonda-mentale nel momento in cui l'atletalavora sulla propria costruzione fisi-ca e psicologica. Risulta comunquecomplesso distinguere tra loro le spe-cifiche motivazioni, essendo questestrettamente legate ai bisogni di cre-scita, sviluppo e consolidamento del-le abilità apprese attraverso i model-li parentali, culturali e sociali. Nel lavoro psicologico con l'atleta siandranno a sviluppare abilità menta-li specifiche; un requisito essenzia-le è la conoscenza di sé che l'atleta

deve possedere per arrivare a con-siderare le sue forze e le sue debo-lezze. Tra le abilità mentali più signi-ficative si possono annotare l'abilitàdi immaginazione, di gestione dell'e-nergia mentale, di gestione dellostress e l'abilità attentiva. Una buo-na gestione dell'energia mentale per-mette di dominare lo stress e rilas-sarsi, utilizzando quindi al meglio l'im-maginazione. Mediante l'immagina-zione l'atleta può migliorare la suaconcentrazione, la quale permettepoi di puntare su specifiche mete.Una meta concreta e realistica raf-forza il comportamento attivo, incre-mentando l'energia mentale, che una

volta liberata permetterà all'atleta unulteriore immaginazione dei proprisogni, mete e traguardi, rendendolisempre più attuabili. Nel momentoche lo stress è gestito in modo effi-cace, l'atleta è più in grado di met-tere a fuoco i propri obiettivi, di con-centrarsi, soprattutto di utilizzare inmodo specifico le potenzialità ideo-motorie della sua mente, in un circo-lo a spirale che torna su se stessosempre più arricchito dell'esperien-za precedente. L'evoluzione agoni-stica dell'atleta trova in tal modo lapossibilità di svilupparsi, attraversoogni singola abilità, in piena armo-nia con la vita stessa.

psicologia

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cultura sportiva[ ]

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di Paolo Del Bene Direttore Sportivo A.S. Università Luiss Guido Carli

Gli italiani e lo sport

‘Italia è uno dei pochi paesi in cuilo sport è parlato, chiacchierato,commentato, in tutti i luoghi e i mo-menti possibili. Ma quando si trat-ta di praticarlo siamo molto timidi.La percentuale di persone che fan-no sport in Italia è esigua e ci ren-de uno degli ultimi paesi in Europa,insieme alla Grecia e alla Bulgaria.Solo il 3% degli italiani pratica sportin modo regolare, contro il 9% de-gli altri paesi europei. Ma il dato dasottolineare dice che a praticarloregolarmente è il 2% dei ragazzi eil 4% delle ragazze, contro il rispet-tivo 19% e 7% dei giovani europei.La predisposizione a fare sport nonha nulla a che vedere con l’età ocon il fisico: è un fatto culturale. In-terrompere le occupazioni della pro-pria giornata e dedicare regolarmen-te del tempo all’attività sportiva,non può essere considerato soloun passatempo, poiché oggi scivo-lerebbe subito in secondo piano.Da passatempo a perdita di tem-po. Dedicarsi allo sport oggi deveessere una convinzione profonda.Parlo soprattutto degli spor t disquadra, i quali non hanno comeprimo obiettivo la cura della propriaforma estetica: lo sport di squadraè prima di tutto un gioco, è diver-tente e perciò è considerato spes-so un vezzo, la famosa “perdita di

tempo”. Ecco perché a mio avviso,essere predisposti allo sport è unfatto culturale. Perché bisogna sa-pere cos’è lo sport, e bisogna ca-pire il valore che ha. La scuola do-vrebbe riuscire a spiegare che lapratica di uno sport è un modo dicapire se stessi e gli altri. Forse lascuola non riesce a far germoglia-re questo seme, ma quello chesembra un paradosso è che si pos-sa parlare tanto di sport senza es-serne affascinati nella pratica. Unadelle risposte che potrei dare è che“parlare di sport” oggi significa par-

lare di quello che c’è intorno allosport. Significa parlare di gossip edel teatrino di personaggi che affol-lano lo scenario. Perdendo di vistail lato un po’ più serio, tecnico eprofondo dello sport si perde di vi-sta il gioco nella sua concretezza enelle sue dinamiche. Lo sport di-venta un telefilm, con le sue tramee i suoi scandali. Certo, ne capiscoil fascino, ma non è sport, è altro.Parlare di sport va benissimo, mail luogo migliore per farlo è neglispogliatoi, dopo aver giocato unabella e faticosa partita.

Nel nostro Paese lo sport è più seguito che praticato in prima persona,forse anche per le trame e gli scandali che gli ruotano attorno.

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di Paolo CecinelliCaporedattore centrale

La7 Sport

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elli, invincibili, famosi ma sopratut-to fragili. In una parola maledetti. Do-vrebbero essere un esempio da se-guire, invece assolutamente da evi-tare. Atleti dotati di un talento smi-surato, perfetti in ogni loro movimen-to, e poi fuori dal campo un disastro.Capaci di distruggere quello che han-no costruito durante una vita di sa-crifici in una sola serata di follia. Perrovinarsi non hanno bisogno nean-che di un avversario, fanno tutto dasoli. Alla disperata ricerca di un re-cord anche quando non c’è nulla davincere. Incapaci di staccare la spi-na una volta usciti dallo spogliatoio,quando guidano in autostrada, incu-ranti dei limiti di velocità, quando be-vono la sera, quando non hanno piùrispetto degli altri e prima ancora dise stessi. Eccessi di una vita ad al-to rischio. Come se tutto fosse una

gara, una corsa, un match di pugi-lato, una partita. Eccessi. E poi letre “S” (successo, soldi e sesso) cheti arrivano addosso tutte insieme,come una bomba, con il rischio dispaccarti la vita. Bisogna ragionare,bisogna non buttarsi via. Ma questidannati dello sport, che non accet-tano la normalità, diventano improv-visamente arroganti, violenti, e an-che delinquenti. Il contrario di quel-lo che dovrebbero essere. Da nien-te a tutto, e poi di nuovo niente pas-sando magari per una prigione. E’ laparabola del campione che, calatoil sipario sportivo, passa in un atti-mo da invincibile a fallito. Campionidannati. Con una cadenza impres-sionante, lo sport ci riversa le lorodrammatiche storie senza pace. So-no racconti veri, di passione, e quin-di affascinanti. Forse per questo

motivo siamo portati a perdonarequesti romantici sognatori. Il keniano Samuel Wanjiru, per esem-pio, campione olimpico della mara-tona a Pechino 2008. Morto due me-

focus

B

Come fosse la Divina Commedia eccoil girone dei dannati dello sport.Un inferno di passione, talento e voglia di emergere.

Campioni maledettiIl calciatore George Best

Mike Phillips durante un diverbio “autoriz-zato” sul campo da gioco

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si fa, a soli 24 anni. Voleva sfuggiredalla moglie che lo aveva colto conun'altra donna. La prima cosa chegli è venuta in mente è stata quelladi buttarsi dal terrazzo di casa. “Pri-mo piano, una sciocchezza. Tanto,sono un campione” avrà pensato ilveloce Samuel. Si sentiva immorta-le e invece non era così. Era umanocome noi e quando correva, soltan-to allora, diventata invincibile. Unabella differenza. Il suo corpo è rima-sto spiaccicato a terra nel giardinovicino all’auto vinta con una marato-na. Nel pugilato la galleria dei dan-nati è lunghissima. Mike Tyson è iltestimonial più popolare di queste in-quietudini. Una vita tra gli eccessi,senza riuscire più a distinguere il sen-so della vita. Nel suo periodo d’oroviveva in un’immensa villa a Las Ve-gas con due tigri nel parco. Una se-ra fece una festa e si accorse di nonconoscere nessuno dei mille invita-ti. Il resto lo sapete. Stupri, fallimen-ti, violenze e incontri di boxe. Una vi-ta buttata. Storie di distruzione chenon sempre finiscono con la reden-zione dell’anima. Come quella di Car-los Monzon, un altro pugile. Lo chia-mavano “El Macho”. Faccia da indiodel Sudamerica con un'unica espres-

sione. Quella del duro, altro che Char-les Bronson o Clint Eastwood. Car-los era nato su di una coperta ste-sa per terra, famiglia poverissima,sesto di dodici figli. Quando arrivò ilsuo momento non se lo fece scap-pare. Aveva dentro tutta la rabbia dichi doveva vendicarsi di qualcosa.Era cresciuto rubando ma si sentivaderubato dalla nascita di qualcosad’impalpabile. La fortuna. Quella chesecondo lui gli aveva girato la schie-na appena nato. Se la cercò di pren-dere tutta insieme, ma non gli basta-va mai. Voleva sempre di più, avevafame. Aveva solo 21 anni, invece,quando conquistò il titolo mondialestrappandolo a Nino Benvenuti. Lodifese tredici volte. Monzon sul ringnon ha mai messo il ginocchio a ter-ra, nella vita invece si. Parecchie vol-te. Relazioni tormentate con donnebellissime come Ursula Andress eNathalie Delon. Tre matrimoni, nes-suna tranquillità. Dalla prima mogliesi prese una schioppettata addosso.Gli aveva confessato di avere un'al-tra relazione, a lei partì un colpo delfucile da caccia. Nel 1988 la suacompagna rimane uccisa dopo un’a-nimata discussione. Strangolata. Ilgiudice non ha dubbi: Monzon si bec-

ca undici anni di prigione, ne fa set-te ed esce in libertà vigilata. Ma nonè finita. Un giorno tornando in carce-re sbanda con l’auto e finisce fuoristrada. Muore sul colpo a soli 52 an-ni ed in prigione non ci torna più.Anche il rugby ha le sue pecore ne-re. Due gallesi apparsi ultimamentesulle cronache dei giornali britanni-ci. Gavin Henson e Mike Phillips, me-diano di mischia titolare del Galles,tagliato dalla lista della Coppa delMondo in seguito ad una notte bra-va, in verità non tanto, a Cardiff. Era-no le tre del mattino quando Mike,dopo aver abbondantemente passa-to il limite, tenta di forzare l’ingres-so di un locale notturno. I body-guardlo neutralizzano senza difficoltà. Duegiorni dopo sui giornali appare la fo-to dell’arresto notturno. Mike Phillipsha la faccia schiacciata sul marcia-piede e le braccia dietro la schiena.Soltanto qualche mese prima era sta-to uno dei protagonisti del 6 Nazio-ni. Chiudiamo la nostra galleria conil simbolo forse più leggendario diquesto genere di campioni. Il calcia-tore George Best. Nato in Irlanda delNord Best ha giocato undici anni conil glorioso Manchester United, perio-do nel quale ha vinto nel 1968 an-

che il Pallone d’Oro. Best sembravaun cantante. Era anticonformista, iro-nico e indisciplinato, sfacciato e irri-verente, gli piaceva stupire e diver-tirsi. Un giorno commentò con sar-casmo la sua vita di eccessi: “Spen-do un sacco di soldi in donne, alcoole auto sportive. Il resto lo sperpero”.In campo però era meraviglioso, co-involgente, trascinatore. Calzettonibassi, capelli lunghi e basettoni. Lagente impazziva per lui. Correva sul-la fascia laterale del campo con il nu-mero 7 sulle spalle, vicino al pubbli-co. Giocava con il cuore e la passio-ne di chi ha sofferto. Si capiva per-ché i suoi dribbling non erano maiscontati. Imprevedibili. A volte nongli bastava superare il difensore, tor-nava indietro per marcarlo ancora.Ma non era arroganza. George Bestè stato un poeta dello sport. Una vol-ta, contro l’Inghilterra tolse il pallo-ne dalle mani del portiere con un ge-sto felino, senza commettere fallo.L’alcool lo distrusse definitivamentenel 2005, all’età di 59 anni, in un cli-nica di Londra. I giornali di tutto ilmondo riportarono con dolore la no-tizia ed il suo ultimo messaggio: “Ra-gazzi, non morite come me!”. L’ae-roporto di Belfast porta il suo nome.

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Il pugile argentino Carlos MonzonIl maratoneta Samuel Wanjiru

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l torneo ha coinvolto e appassiona-to i cuori e le menti del pubblico ita-liano, oltre 50.000 gli spettatori chehanno seguito i 30 match in program-ma, fra uomini donne e bambini. L’In-ghilterra esce sconfitta dalla finale,ma dopo aver dimostrato al mondo

ovale che è possibile competere con le na-zionali dell’Emisfero sud, anche con i BabyBlacks, che da quattro anni a questa partenon avevano mai affrontato un match giocan-do alla pari o con l’incertezza del risultato.Gli inglesi sono l’esempio da seguire, corag-gio, talento e metodo di lavoro. Il risultato èstato uno spettacolo indimenticabile. Per i9850 for tunati che hanno potuto vivere unaserata di grande rugby sugli spalti del Plebi-scito così come per tutti gli appassionati ita-liani. Piccolo riscatto per chi ha dovuto per

anni vivere la propria passione confinato nel-le ultime pagine dei quotidiani sportivi. Il mon-diale veneto è stato un successo di tutto ilmovimento. Merito soprattutto di questi ra-gazzi, non ancora ventenni, che hanno mo-strato una visione del rugby quasi commo-vente. Hanno pianto, sfiniti, per gioia o delu-sione, e si sono sacrificati come solo un gio-vane con un ideale sa fare. Giovani, che ab-biamo ospitato per mese nel triangolo d’orodel rugby italiano, la cui unica aspirazione èdiventare grandi rugbisti, senza scorciatoie.I migliori giovani giocatori del mondo hannodimostrato che questa competizione è il ve-ro banco di prova per il rugby internazionale.A Padova Lapasset, al termine della finale iri-data ha dichiarato: “Non ci sono dubbi sullariuscita di questo Torneo, un eccezionale suc-cesso sotto ogni punto di vista. La finale è

stata eccezionale, di altissimo livello, entu-siasmante: questo testimonia non solo il li-vello raggiunto da questa competizione, maanche il ruolo chiave che questo evento gio-ca nello sviluppo della prossima generazio-ne di atleti internazionali”Dalla prima edizione del mondiale giovanile,del 2008 ad oggi, oltre 100 atleti sono pas-sati nelle nazionali maggiori, a dimostrazio-ne dell’importante ruolo nel processo di ma-turazione di questi ragazzi ricoperto dal JWC.Secondo Lapasset nel corso delle tre setti-mane del torneo sono tanti i giocatori che inpassato hanno dimostrato di poter vestire lamaglia della nazionale maggiore. David Po-cock, Patrick Lambie, Courtney Lawes, ZacGuildford, Kurtley Beale e Sam Warburton so-no fra questi."Penso che le 19 televisioni e i 142 paesi che

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rugby[ ]

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di Andrea Cimbrico

I Baby Blacks conquistano il quarto titolo iridato consecutivo sul prato dello Stadio Plebiscitodi Padova, vincendo una delle finali più belle e combattute nella storia del mondiale U20.

ANCORA NUOVA ZELANDA

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hanno potuto seguire il Junior World Cham-pionship non si aspettassero di vedere unostandard di Rugby così alto e sono sicuro chein molti abbiano identificato le future stelledel rugby internazionale, giocatori da seguirecon attenzione per i prossimi due anni, e nonescludo che alcuni di loro possano essere con-vocati per la Coppa del Mondo che si terrà fradue mesi in Nuova Zelanda”. Per l’Italia è sta-to un grande successo, sia a livello organiz-zativo che mediatico. La Rai ha dato grandevisibilità sul territorio nazionale e le attivitàcorrelate hanno coinvolto tutta la regione Ve-neto. “Voglio ringraziare la Federazione Italia-na Rugby, e le autorità del Veneto che hannocontribuito al successo e alla crescita del Tor-neo” ha aggiunto Lapasset. "La ricompensaper l’impegno profuso è stata un’edizione ec-cezionale. L’aspetto più importante è la cre-scita che questo campionato può portare inuna nazione come l’Italia, che ha un grandis-simo potenziale”. Il prossimo IRB Junior WorldChampionship, nel 2012 sarà ospitato dal Su-dafrica è vedrà l’Italia U20 ancora protagoni-sta tra le dodici migliori nazioni al mondo: gliAzzurrini di Andrea Cavinato – che lascia nuo-vamente la FIR per tornare a Calvisano, doveha vinto lo scudetto – hanno centrato la sal-vezza superando Tonga 34-22 nella finale deiplay-out. Si riparte da lì.

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rugby[ ]Luglio 2011 Silvia ultimo_sport club marzo 2011.pdf 8-07-2011 15:18:56 - 15 - (Cyan)Luglio 2011 Silvia ultimo_sport club marzo 2011.pdf 8-07-2011 15:18:56 - 15 - (Magenta)Luglio 2011 Silvia ultimo_sport club marzo 2011.pdf 8-07-2011 15:18:56 - 15 - (Yellow)Luglio 2011 Silvia ultimo_sport club marzo 2011.pdf 8-07-2011 15:18:56 - 15 - (BlacK)Luglio 2011 Silvia ultimo_sport club marzo 2011.pdf 8-07-2011 15:18:56 - 15 - (PANTONE 872 CVV)

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na vita di successi. Come cal-ciatore prima e come allena-tore poi, dall’Italia all’Inghilter-ra. Stiamo parlando di Rober-to Mancini, l’ex stella di Bolo-gna, Sampdoria, Lazio e dellaNazionale che, dal 2001, haintrapreso la carriera di alle-

natore. L’ultima stagione, la prima passata in-teramente sulla panchina del Manchester City,è stata assolutamente positiva per la compa-gine inglese: secondo posto finale con 71 pun-ti a pari merito con il Chelsea alle spalle delManchester United, con conseguente ingressoin Champions League e, soprattutto, la vittoriadella FA Cup, la Coppa d’Inghilterra, che oltre-

manica molti considerano addirittura più impor-tante del campionato. Con il successo di Wem-bley, ottenuto con la vittoria per uno a zero sul-lo Stoke City, Roberto ha riportato un trofeonella bacheca dei Citizens dopo 35 anni, en-trando di diritto nella leggenda del club. Conquesto successo il tecnico jesino ha dimostra-to inoltre di essere ancora una volta il Re diCoppe, visto il particolare rapporto che lo legaalle Coppe nazionali: la FA Cup rappresenta ilsuo quinto trofeo di questo tipo su quattro pan-chine diverse (Fiorentina 2001, Lazio 2004, In-ter 2005 e 2006), e il dato statistico è anco-ra più impressionante se si pensa che il Man-cio detiene, da calciatore, anche il record diCoppe Italia vinte sul campo. Ben 6, quattro

ROBERTO MANCINITRA MANCHESTERE RICORDI ROMANIIntervista esclusiva all’allenatore delManchester City, raggiunto in vacanza inSardegna in compagnia di Carlo Cancellieri

di Lorenzo Arduini

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con la Sampdoria e due con la Lazio, che por-tano il suo totale a 11. Ed il dato che deve farsperare i tifosi dei Citizens è quello che nellacarriera di Mancini, sia come calciatore che co-me allenatore, la vittoria della Coppa Naziona-le è stata l’antipasto di altri, spesso più pre-stigiosi, successi.Con il City nell’ultima stagione Mancini ha an-che centrato la qualificazione alla prossimaedizione della Champions League, conquista-ta con due giornate di anticipo, grazie alla vit-toria per uno a zero sui diretti rivali del Totten-ham, ottenuta grazie all’autorete di Crouch.Dopo questi due successi ora a Manchester,sponda City, è esplosa una vera “Mancini Ma-nia”: anche i fratelli Gallagher, fondatori degliOasis, gli hanno reso tributo definendolo un“grandissimo”. La storica vittoria in FA Cupcontro lo Stoke City ha mandato in estasi i ti-fosi citizens e la dirigenza della squadra è con-vinta che continuare con Mancini alla guidapossa portare altri trofei in bacheca nei pros-simi anni. In questa intervista esclusiva perSport Club lo abbiamo raggiunto telefonica-mente in Sardegna, dove si trovava in vacan-za, in attesa di riprendere l’attività con il City,in compagnia di Carlo Cancellieri. Cancellieri,

che ha conosciuto Mancini a Roma, ora lavo-ra per l’allenatore marchigiano in qualità di os-servatore e, a livello amatoriale, allena a Ro-ma il Futbolclub United. Inutile dire che comemodulo e sistema di gioco si ispira al maestroRoberto, potendo contare anche su ex stelledel calibro di Giannini e Candela.

Roberto, è soddisfatto del bilancio di questastagione a Manchester?“Sono molto soddisfatto, i ragazzi sono riusci-ti a riportare un trofeo nella bacheca del Citydopo 35 anni di digiuno. L’ultimo titolo era sta-to infatti la Coppa di Lega, conquistata nel1976. E’ stata una grande gioia e soddisfazio-ne, anche per l’importanza della FA Cup pertutti gli inglesi. Inoltre abbiamo ottenuto la qua-lificazione alla prossima edizione della Cham-pions League con due giornate di anticipo”

La prossima stagione quindi punterà al titolo?“I programmi e gli obiettivi per la prossima sta-gione dipendono naturalmente dalla campagnaacquisti. Per quanto mi riguarda, ovviamente,spero di poter contare su una rosa di giocato-ri in grado di competere per la conquista del ti-tolo e, possibilmente, di vincerlo”.

“...Carlo era un mio avversario,oggi lavora al mio fianco comeosservatore. E’ una persona checapisce molto di calcio e va avedere parecchi giocatori...”

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Il palmares di Roberto Mancini

Giocatore

• Coppa Italia: 6Sampdoria: 1984-1985, 1987-1988, 1988-1989, 1993-1994Lazio: 1997-1998, 1999-2000

• Campionato italiano: 2Sampdoria: 1990-1991Lazio: 1999-2000

• Supercoppa italiana: 2Sampdoria: 1991Lazio: 1998

• Coppa delle Coppe: 2Sampdoria: 1989-1990Lazio: 1998-1999

• Supercoppa UEFA: 1Lazio: 1999

Allenatore

• Coppa Italia: 4Fiorentina: 2000-2001Lazio: 2003-2004Inter: 2004-2005, 2005-2006

• Supercoppa italiana: 2Inter: 2005, 2006

• Campionato italiano: 3Inter: 2005-2006, 2006-2007, 2007-2008

• Coppa d'Inghilterra: 1Manchester City: 2010-2011

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Come si trova in Inghilterra, sia dal punto divista lavorativo che da quello della vita di tut-ti i giorni?“Mi trovo molto bene, oggi il calcio inglese puòvantare sicuramente il campionato di più alto li-vello in tutto il mondo: le partite sono molto ve-loci e divertenti, inoltre c’è un elevato livello tec-nico. Anche dal punto di vista della vita di tutti igiorni, del mio vivere quotidiano fuori dal camponon mi posso lamentare di nulla”.

Quindi non le manca l’Italia.“Naturalmente mi manca essendo il mio paesenatale. Ma, dal punto di vista professionale ecalcistico, attualmente mi trovo bene a Manche-ster. Dopo trent’anni di calcio italiano desidera-vo infatti un’esperienza all’estero e, come hoaccennato prima, con il City mi sto levando pa-recchie soddisfazioni. Nel breve periodo speroquindi di continuare con i Citizens, anche se ov-viamente un giorno tornerò in Italia”.

Che ricordo ha della sua vita a Roma?“Ho dei ricordi assolutamente positivi, graziealle soddisfazioni che mi sono tolto con la ma-glia della Lazio, ma non solo. Frequentavo il Cir-colo Due Ponti e mantengo dei bellissimi ricor-di dell’ambiente del circolo e dei tornei amato-riali che facevo, sia quelli sociali con la magliadel Real Biscarini sia quelli con gli altri circoliromani”.

E’ in questo modo che ha conosciuto CarloCancellieri.“Allora Carlo era un mio avversario, oggi lavoraal mio fianco come osservatore. E’ una perso-na che capisce molto di calcio e va a vedere pa-recchi giocatori, in Italia ma anche all’estero. Ol-tre al rapporto professionale ci lega anche unimportante rapporto di amicizia, so che allena ilFutbolclub United e sta facendo molto bene”.

Carlo ha come obiettivo quello di allenare e,nella sua attività amatoriale, si ispira aperta-mente al suo sistema di gioco.“Sicuramente può contare su elementi moltovalidi in primis Cetorelli. E’ stato mio compa-gno di squadra al Real Biscarini, è un elemen-to molto valido, ricopre il ruolo che nel City èdi De Jong, davanti alla difesa. Anche StefanoMancini è un fantasista molto valido, ma la ve-ra forza della squadra è il suo allenatore, Car-lo Cancellieri”.

Tornerà a Roma un giorno?“Come ho detto prima, nel breve periodo nonè nei programmi, un giorno chissà”.

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Carlo Cancellieri negli uffici del Manchester City

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VELISTI SI NASCEAlessandra Sensini è la velista italiana più titolata.Londra 2012 sarà la sua sesta Olimpiade

di Lorenzo Arduini

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lessandra Sensini, 41 an-ni, regina del windsur f, ladonna della vela olimpicapiù vincente al mondo: 42vittorie nelle più importan-ti Regate Internazionali;11 Ori , 5 Argenti, 5 Bron-zi ai Campionati del Mon-

do; 5 Ori, 3 Argenti, 1 Bronzo ai CampionatiEuropei; 20 titoli italiani e 2 juniores. Con lapartecipazione ininterrotta a 5 Olimpiadi (daBarcellona 1992 a Pechino 2008), con la con-quista di 4 medaglie, oro a Sydney (2000),argento a Pechino (2008), bronzo ad Atlanta(1996) e Atene (2004), Alessandra è la veli-sta più “medaglista” della storia.Il DNA di atleta Alessandra l’ha sempre avu-to, essendo cresciuta in una famiglia di aman-ti dello sport: fin da piccola è stata spinta,soprattutto dal padre, a praticare più disci-pline sportive, come il nuoto, la pallavolo, lacorsa, il basket e l’atletica. Nel periodo esti-vo, insieme alla famiglia, andava sempre invacanza al mare dove il padre, amante di pe-sca subacquea, all’età di 8 anni la portò al-la sua prima immersione. A 13 anni c’è stato il primo impatto con ilwindsur f: è stato proprio l’amore per il ma-re, che Alessandra ha sempre detto far par-te di lei e della sua essenza, ad averla avvi-cinata al mondo della vela. L’esigenza prima-ria era quella di fare l’atleta, come fosse unanecessità, ma l’incontro con il windsur f haappagato tutte le sue aspettative, perchésport completo che le ha permesso di espri-mere al meglio tutta la sua creatività e il suodesiderio d’indipendenza. Alessandra ha iniziato presto a mietere suc-cessi a livello italiano mentre, a livello inter-nazionale, si è fatta conoscere nel 1987 quan-do, non ancora maggiorenne, si è classifica-ta terza ai Campionati del Mondo Giovanili.Nel 1992 a Barcellona è arrivata la prima par-tecipazione alle Olimpiadi, anche se quell’e-dizione per lei fu un po’ avara di soddisfazio-ni: dopo essere stata a lungo in zona meda-glia, Alessandra arriva al settimo posto. Quat-tro anni più tardi, alle Olimpiadi di Atlanta 1996,è giunta la tanto agognata medaglia: Alessan-dra si classifica terza e porta a casa una me-daglia di bronzo. Nel 2000 la sua più grande soddisfazione, an-no in cui é salita sul gradino più alto del podio:a Sydney la Sensini fa valere il proprio baga-glio di esperienza e vince la medaglia d'oro.Tornata in patria, per il suo merito sportivo, ilPresidente Ciampi la nomina Commendatorecon Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

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[ ]vela

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Dopo aver vinto i campionati mondiali di wind-surf nel 2000, Alessandra, ormai alla consa-crazione, si ripete nel 2004: questo successoè il biglietto da visita con cui si presenta allaOlimpiadi di Atene 2004 dove vince la meda-glia di bronzo. In Grecia però la velista dell’A-niene ha provato una delusione dovuta allaconquista di una medaglia di bronzo che pe-

rò poteva essere un oro. Quel periodo è sta-to molto par ticolare perché, anche se soloper un momento, Alessandra aveva decisodi smettere. Per fortuna, il richiamo del mare,del vento, delle regate, è stato troppo forte.Nel 2006 la nuova classe RSX sostituisce la Mi-stral: Alessandra Sensini a 36 anni ad Auckland(Nuova Zelanda) si laurea campionessa mondia-

le in questa nuova classe, dimostrando una gran-de capacità di adattamento. A 38 anni vola in Ci-na, a Pechino, per partecipare alla sua quintaOlimpiade: porterà a casa un'altra medaglia, que-sta volta d'argento. Sempre nel 2008 viene an-che premiata dalla Federazione Mondiale dellaVela con il prestigioso "ISAF Rolex World Sailorof the Year Award", il più alto riconoscimento acui un velista può aspirare.Il 26 gennaio scorso ha compiuto 41 anni, èin splendida forma e si prepara ad affronta-re la sua sesta olimpiade a Londra 2012. Lo dimostrano gli ultimi risultati conseguiti:a Cadice (dal 25 al 28 febbraio 2011) ha vin-to la medaglia d’oro nella classe RS: X fem-minile alla VI Semana Olímpica Andaluza, XITrofeo Carnaval. In seguito, Alessandra Sen-sini, ha superato tutte e tre le tappe europeedella Sailing ISAF World Cup (Palma di Maior-ca-Trofeo S.A.R. Princesa Sofia; Hyeres WordCup e l’Eurolymp sul Lago di Garda), prece-dendo sempre la giovane talentuosa LauraLinares, sua temibile rivale. Sul Lago di Gar-da, ha staccato il pass olimpico, assicurando-si la vittoria con due regate di anticipo. C’erasolo un posto a disposizione per partecipare aqueste Olimpiadi. Focalizzando tutte le sue ener-

Le medaglie olimpichedi Alessandra Sensini• Atlanta 1996, Bronzo, Classe mistral• Sydney 2000, Oro, Classe mistral• Atene 2004, Bronzo, Classe mistral• Pechino 2008, Argento, Classe RS:X

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gie per la qualificazione e centrando tutta lapreparazione su quest’obiettivo, è riuscita nelsuo intento. La partecipazione alla sua sestaOlimpiade è stata guadagnata nel migliore deimodi: “Sapere di partecipare alla mia sestaOlimpiade è già una bella sfida vinta ma nonandrò sicuramente a fare la comparsa, vogliovincere”, ha detto Alessandra Sensini.Ora è iniziata la preparazione che si svolgerà aWeymouth e a dicembre ci sarà la formalizzazio-ne con il Mondiale a Perth in Australia. Quest’an-no Alessandra Sensini, ha scritto un libro insie-me al giornalista Stefano Vegliani dal titolo: “UnaVita con il Vento”, un viaggio appassionante cheripercorre la sua carriera, ricca di successi, pre-sentato la scorsa primavera all’Aniene.Alessandra Sensini ha sempre avuto un rappor-to speciale con il Circolo Canottieri Aniene: hagareggiato infatti con i colori gialloblu fin da quan-do ha aperto la sezione di vela. Essere tessera-ta col circolo le ha sempre dato grandi motivazio-ni per andare avanti e l’ha fortemente sostenu-ta per arrivare a quella che sarà la sua sestaOlimpiade. In questi ultimi anni, grazie ad un per-fetto connubio circolo, soci e sponsor la sezionedella vela ha ottenuto una grandissima crescitae la soddisfazione e la fierezza di queste conqui-

ste è sempre stata messa in evidenza da partedi Alessandra che ha mostrato la volontà e il de-siderio di contribuire alla sua crescita con le suemolteplici vittorie. Alessandra ovviamente haanche altri interessi e passioni oltre a quel-la for tissima per la vela: quella per i viaggi ècresciuta di pari passo a quella del windsur f,ed è stata accompagnata dalla voglia di co-noscere culture e tradizioni diverse. Si è schierata per il rispetto della natura e afavore dei diritti degli animali. Appassionatadi cinema, musica e di altri sport, come adesempio il ciclismo, sport che ritiene impor-tante anche per il suo allenamento.Da sempre impegnata nel sociale, sostienecampagne soprattutto per i giovani come l’ul-tima in ordine di tempo a cui ha aderito: “In-vertiamo la rotta”, campagna dell’associazio-ne no profit “Matti per la Vela”. Alessandraha deciso di promuovere e realizzare questoprogetto, in collaborazione con lo Yacht Clubitaliano, nel campo della prevenzione del dis-agio giovanile, della disabilità, dell’emargina-zione sociale, delle tossicodipendenze e del-la disoccupazione, ribadendo il concetto chelo sport della vela può essere un importan-tissimo veicolo di integrazione sociale.

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ALL’INSEGNA DEI GIUSTI VALORI

a vela è uno sport che in Italiai più fino a qualche tempo fanon conoscevano dettagliata-mente e che, per la sua stessanatura, era ritenuto poco acces-sibile, soprattutto per la scarsa

capillarità di circoli e scuole di vela sul terri-torio. La situazione in realtà non è esatta-mente così, come ci ha spiegato il Presiden-te della Federazione Italiana Vela Carlo Cro-ce che abbiamo intervistato a tutto campoper Sport Club.

Presidente Croce, è soddisfatto della diffu-sione della pratica della vela oggi in Italia?“Non del tutto, nel nostro Paese la pratica dellavela è ancora indietro se paragonata a quelli diPaesi come ad esempio la Francia. Come Fede-razione il nostro obiettivo è la promozione rivol-L

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di Lorenzo Arduini_Foto di Carlo Borlenghi, Francesco Ferri, Pier Giovanni Carta, Jesus Renedo

vela[ ]

Intervista al Presidente della Federvela Carlo Croce, che ci ha parlato di uno sport chesi sta diffondendo in particolare nel Lazio

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ta soprattutto ai giovani in età scolare: grazie al-l’accordo con il Ministero dell’Istruzione stiamoportando avanti un progetto vela con le scuole,dalle elementari fino alle superiori. I risultati sisono visti, su 100.000 ragazzi che si sono avvi-cinati ad uno sport dopo averlo provato a scuo-la, circa 13.000 hanno cominciato a praticarevela. Attualmente la Federazione conta circa105.000 tesserati, un numero discreto ma an-cora molto lontano dal milione della già citataFrancia: dobbiamo e possiamo migliorare”.

Qual è la situazione dei velisti italiani a li-vello di vertice?“Per la prossima edizione delle Olimpiadi ab-biamo terminato le selezioni, la squadra èfatta. Sulle nove classi previste, abbiamo cin-que equipaggi formati da atleti di livello, co-me per esempio Alessandra Sensini. Nellerestanti quattro gareggeranno ragazzi giova-ni, sui quali punteremo for te per le Olimpia-di del 2016”.

A luglio e ad agosto si terranno in Italia dueventi importanti: gli assoluti d’Altura a Trie-ste ed i Mondiali Classe Europa a Gravedona.“Gli Assoluti di Trieste saranno un evento dialto profilo, dato che la barca ha una buonadiffusione in Italia, mentre a Gravedona ga-reggerà una barca più piccola, che coinvolgemeno tesserati nel nostro Paese. Come Fe-derazione poi diamo molta importanza ai Cam-pionati Italiani Under 16, che radunerà circa800 ragazzi. Si tratta di un evento centraleper l’attività dei nostri giovani”.

Qual è a suo giudizio il profilo del velista medio?“In linea generale esistono due grandi tipo-logie di velisti: coloro che praticano nelle clas-si olimpiche e desiderano fare carriera co-minciano l’attività attraverso i circoli. Poi esi-stono i velisti più occasionali che vanno inbarca per puro divertimento, anche solamen-te per un paio d’ore a settimana. Quest’ulti-ma tipologia è sicuramente la più diffusa”.

In che modo è possibile avvicinarsi a que-sto sport? Forse non è facile trovare unascuola di vela vicino casa.“Da questo punto di vista la situazione dellavela è paragonabile a quella dello sci: in Italiaesistono circa 650 circoli velistici, in media unaquarantina per ogni regione. Se una personavuole trovare una scuola di vela, logisticamen-te è molto più semplice di quello che si puòpensare. La Federazione poi è particolarmen-te attenta alla qualità delle scuole di vela, inmaniera anche maggiore della quantità”.

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vela[ ]Luglio 2011 Silvia ultimo_sport club marzo 2011.pdf 8-07-2011 15:18:59 - 27 - (Cyan)Luglio 2011 Silvia ultimo_sport club marzo 2011.pdf 8-07-2011 15:18:59 - 27 - (Magenta)Luglio 2011 Silvia ultimo_sport club marzo 2011.pdf 8-07-2011 15:18:59 - 27 - (Yellow)Luglio 2011 Silvia ultimo_sport club marzo 2011.pdf 8-07-2011 15:18:59 - 27 - (BlacK)Luglio 2011 Silvia ultimo_sport club marzo 2011.pdf 8-07-2011 15:18:59 - 27 - (PANTONE 872 CVV)

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In linea generale da cosa nasce la passio-ne per la vela?“Sicuramente in parte dalla famiglia, ma an-che grazie ai grandi eventi che hanno fatto dacassa di risonanza al piacere di stare in mare.Oggi la vela è molto più conosciuta rispetto a15 anni fa: si tratta di un ambiente pulito, so-prattutto perché caratterizzato in larga parteda volontari. Un ragazzino di conseguenza sitrova a praticare sport in un ambiente sano,con dei valori attrattivi. Nel nostro ambientenon succedono i fatti che avvengono in sportpiù blasonati, anche a livello giovanile, sia intermini di ansia da prestazione che di doping”.

Per quali motivi secondo lei?“A mio giudizio il motivo principale è legatoagli interessi economici, nella vela infatti il gi-ro di denaro è molto minore rispetto ad altrisport. Il nostro è un ambiente assolutamen-te gradevole, i genitori che accompagnano iloro bambini restano sempre positivamenteimpressionati”.

Che diffusione ha la vela a Roma e nel Lazio?“Il Lazio negli ultimi anni sta andando moltobene, ora ha praticamente lo stesso numerodi tesserati della Liguria, regione nella qualela vela è maggiormente diffusa. Questo miglioramento è dovuto principalmen-te alle persone ed i componenti del Comita-to Regionale del Lazio stanno lavorando mol-to bene. Il Lazio, oltre al numero di tessera-ti, ha anche nel suo territorio un alto nume-ro di circoli, più di sessanta, quindi che vo-lesse cominciare non avrebbe grossi proble-mi logistici. La vostra regione viene portatacome esempio per tutta la Federazione, il pro-getto con le scuole, per esempio, è partitoproprio da voi”.

Le classi olimpichedella vela

• 470• 49ER• ELLIOTT 6 M. • FINN• LASER RADIAL • NEIL PRYDE RS:X • STAR

“...La Federazione poi èparticolarmente attenta allaqualità delle scuole di vela, inmaniera anche maggiore dellaquantità”

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i svolgeranno per la primavolta in Italia i Campionatidel Mondo di Wakeboard, laspettacolare disciplina del-lo sci nautico che negli ulti-mi anni sta riscuotendograndissimo successo so-

prattutto tra i più giovani. La settima edizio-ne della prova iridata, avrò come palcosceni-co l’Idroscalo di Milano, che dal 12 al 17 lu-glio accoglierà oltre 200 “riders” in rappre-sentanza dei cinque continenti. Si tratta diuna disciplina simile allo snow-board da ne-ve, anche se si svolge sull’acqua: è infatti an-ch’essa praticata su una tavola, più lunga ri-spetto ai comuni sci da figure, che consentedi raggiungere notevoli elevazioni e di effet-tuare salti mortali molto spettacolari.La gara comprende due passaggi in un cam-po gara, durante i quali lo sciatore deve ese-guire una serie di salti. Il valore della presta-zione non è determinato solo dall’esecuzionedel maggior numero di figure, ma la giuria do-vrà anche esprimere un giudizio qualitativo,tecnico e artistico, sull’esecuzione dei salti.Il Mondiale di Milano consisterà quindi in cin-que giorni di gare e di spettacolari evoluzionida parte dei più forti interpreti del wakeboard,

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di Stefano Mappa

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S

Appuntamento dal 12al 17 luglioall’Idroscalo diMilano per la primarassegna iridataorganizzata in Italiadi uno sport in ascesatra i giovani

I CAMPIONATI DEL MONDO

DI WAKEBOARD

wakeboard[ ]

di Lorenzo Arduini

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si daranno “battaglia” per i titoli di campionedel mondo delle varie categorie. L’Idroscalodi Milano è l’impianto storico dello sci nauti-co italiano, la sua vera e propria “casa”.Saranno presenti oltre 250 atleti in rappre-sentanza di oltre 30 nazioni, divisi in 6 cate-gorie (maschili e femminili) in base all’età. Ipiù giovani atleti che gareggeranno hanno ap-pena nove anni.Questi numeri fanno di questa edizione italia-na il Mondiale più numeroso della storia delwakeboard, ben oltre al numero di presenzeche ha fatto registrare la precedente edizio-ne nel 2009 in Korea. La manifestazione, or-ganizzata dalla Federazione Italiana Sci Nau-tico e Wakeboard con il suppor to di StudioGhiretti, si avvarrà della presenza di prestigio-si partner come Radio 105, stazione radio trale più ascoltate in Italia, che ha scelto i Cam-pionati Mondiali come prima tappa del suotour estivo, e Fratelli Beretta, azienda leaderdella salumeria e della cucina italiana. Al fian-co degli organizzatori inoltre la Regione Lom-bardia, la Provincia e il Comune di Milano. Me-dia partner della manifestazione QS-IL GIOR-NO che garantirà un’ampia copertura redazio-nale all’evento. Nel wakeboard gli atleti piùfor ti provengono al di fuori dell’Europa. Lasquadra italiana è però la migliore del nostrocontinente, lo testimonia il titolo di campioneeuropeo a squadre conquistato lo scorso an-no ai Campionati Europei. Gli atleti migliori co-me detto sono extra europei e provengonoprincipalmente dagli USA, tradizionale patriadel wakeboard, come del resto di tutte le nuo-ve discipline che si dedicano al freestyle, co-me snowbaord, skateboard e sur f.Il team azzurro sarà composto da circa 10 ele-menti, ancora da confermare dal direttore tec-

nico nel momento in cui scriviamo. Il valoreindicativo dei nostri atleti è molto alto, spe-cialmente tra le categorie più giovani in gara.Giorgia Gregorio da Lezzeno provincia di Co-mo sarà l’indiscussa stella della squadra ita-liana: la giovane “rider” di soli 14 anni infat-ti, è campionessa mondiale in carica della suacategoria e nel 2010 ha ottenuto il prestigio-so riconoscimento di atleta dell’anno da par-te della Federazione Internazionale. Altro no-me sul quale puntare è indubbiamente quel-lo di Massimiliano Piffaretti, anche lui coma-sco e pure lui giovanissimo, avendo appena16 anni. Il funzionamento del Mondiale è piuttosto sem-plice e ricalca la struttura di molte rassegneiridate di altre discipline: ogni categoria in ga-ra disputerà una fase di qualificazione, suc-cessivamente quarti di finale, semifinale e fi-nale alla quale accedono i migliori 6 atleti.Partner del campionato del mondo sarà Radio105, che si occuperà dell’animazione durantei giorni di gara. E’ stato scelto inoltre il mon-diale come prima tappa del famoso tour estivodei Radio 105 (105 on the beach). Verrà alle-stito un palco dove i più famosi deejay della ra-dio faranno le dirette dal campo di garaIl wakeboard è uno sport piuttosto in cre-

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Le categorie in cui sono divisigli atleti nel wakeboard sono sei siaper gli uomini che per le donne:

• Under 9 • Boys – Girls• Junior • Open • Masters • Veterans

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scita nel nostro Paese.Il numero di prati-canti è infatti sensibilmente aumentato nelcorso degli ultimi anni, soprattutto tra gio-vani e adolescenti. L’età media dei parte-cipanti si aggira intorno al target che va dai14 ai 30, si tratta quindi di uno sport mol-to giovanile Il wakeboard è diffuso in par-ticolare tra i ragazzi che durante i mesi in-vernali si dedicano allo snowboard, visto ilcomune uso della tavola e la similarità del-le emozioni che entrambe le discipline so-no in gradi di regalare a chi le pratica Ilmondiale aumenterà la luce dei media suquesta specialità che quindi potrà andarea intercettare ulteriori soggetti portati perla pratica di sport emergenti e altamentespettacolari.

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E’ già online il sito ufficiale deiCampionati del Mondo:www.federazionescinautico.comdove è possibile trovare tutte leinformazioni relative alla manifestazione.

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‘è una novità nel canottag-gio italiano, sport di grandetradizione olimpica con die-ci ori, tredici argenti e dodi-ci bronzi nella sua storia acinque cerchi. Restare alpasso con i tempi, affron-

tare le sfide che si pongono sulla strada di unamoderna Federazione sportiva. Per questo mo-tivo nasce l’Area Tecnico-Scientifica (ATS), un’e-quipe di esperti e professionisti che lavora alservizio di canottieri e tecnici affiancandoli 365giorni l’anno per trovare soluzioni a problemicomuni e per sviluppare metodi all’avanguar-dia nella preparazione fisica in palestra, nellacorsa e, ovviamente, ai remi.

“L’Area Tecnico-Scientifica nasce dalla constata-zione che negli anni passati, presso il Centro Tec-nico Nazionale di Piediluco, sia stata raccolta unanotevole mole di dati riguardanti tutti gli aspettidella preparazione di atleti italiani ad alta spe-cializzazione e non solo – racconta il consiglierefederale addetto alla Formazione Sergio Morana- Questa mole di dati raccoglie decenni di lavorosvolto ma purtroppo non è mai stata oggetto distudio organico allo scopo di trarne indicazionioperative”. Psicologia, fisiologia, allenamentocon sovraccarichi e medicina: tutti e quattro i set-tori sotto l’unico cappello dell’Area Tecnico-Scien-tifica per creare un organo collegiale in grado disvolgere funzione di analisi, studio e proposizio-ne a supporto dei settori Tecnico e Formazione.

“In Federazione operava già un gruppo di specia-listi di alto livello, principalmente con la funzionedi svolgere test di varia natura a supporto delsettore tecnico – aggiunge il Direttore Tecnico An-tonio Alfine - Abbiamo, quindi, pensato di met-tere in rete questi cervelli a beneficio del canot-taggio italiano”. Flaviano Ciriello, coadiutore delsettore Formazione e responsabile dell’Area Tec-nico-Scientifica, commenta: “E’ molto gratifican-te lavorare con questo gruppo di professionisti:i confronti e la condivisione delle nostre espe-rienze ci permettono di venire incontro alle esi-genze dei singoli Commissari Tecnici”. Con Ci-riello, collaborano il tecnico Pasquale Marigliano(raccolta, scambio ed archiviazione dati), la dot-toressa Barbara Di Giacinto (settore Clinico), la

CL’equipe è nata con lo scopo di mantenere la Federazione al passo con i tempi

IL CANOTTAGGIO E LE NUOVE SFIDEDELL’AREA TECNICO-SCIENTIFICA

di Flaviano Ciriello

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dottoressa Clara Mauri (Fisiologia), la dottores-sa Michaela Fantoni (Psicologia) e il dottor CarloVaralda (allenamento con i sovraccarichi). Entriamo in profondità nel tema canottaggio dan-do così la parola agli esperti a proposito delle ca-ratteristiche di questa disciplina, importante perla salute e il benessere della persona. “Il canottaggio è un’attività ad impegno cardiova-scolare elevato con coinvolgimento massivo deisistemi aerobico e anaerobico. Gli adattamenticardiovascolari, indotti da ripetuti sforzi a bassaintensità (aerobici), sono universalmente ricono-sciuti come protettivi per le malattie degenerati-ve” spiega la dottoressa Mauri, specialista inMedicina dello Sport, espressione diretta del di-partimento di scienza dello sport dell’Istituto delCONI che prosegue considerando la possibilitàche questa attività crei problemi alla colonna ver-tebrale. “Recenti studi smentiscono tale convin-zione, a patto di seguire una corretta distribuzio-

ne dei carichi di lavoro, delle fasi di recupero edel rinforzo muscolare e di curare scrupolosa-mente la corretta esecuzione del gesto tecnico”. E dal punto di vista psicologico? La dottoressaFantoni Psicoterapeuta, psicologa dello sport, for-matore in ambito sportivo ed aziendale, consu-lente in ambito scolastico su progetti educativi,è piuttosto chiara. “Il canottaggio è una discipli-na altamente formativa per la conquista di un cor-retto equilibrio psicologico e, visto che i bambinidi oggi sono gli adulti di domani, credo valga dav-vero la pena che un genitore, nella scelta di unosport da proporre ai propri figli, lo prenda in se-ria considerazione”.Sono infatti davvero molteplici i benefici socialie psicologici della sua pratica. “Remare insie-me costringe alla ricerca di sintonia, attivando si-nergie positive e propositive, ed incrementa lerelazioni sociali, con evidenti vantaggi per la co-struzione di un maggior senso di integrazione e

di adattamento”. Inoltre accresce l’autonomia ela competenza personale. “Il canottaggio è unosport di equilibrio – prosegue Michaela Fantoni -Uno dei primi rudimenti che deve imparare il gio-vane è proprio la capacità di regolare e mante-nere il corpo e la barca in posizione stabile. Unavolta compreso individualmente questo delicatomeccanismo il giovane atleta deve traslare que-sto apprendimento in una barca più lunga, conaltri compagni, e la vita è come questo sport: undelicato gioco di equilibri cui concorrono neces-sariamente non solo la coordinazione, ma anchela collaborazione, l’orientamento, il tempismo,l’intensità e la veloctà”.I muscoli di chi pratica canottaggio sono, invece,ben sviluppati ma non “gonfi”.“L’apparato muscolare è allenato sia per l’incre-mento della forza massimale sia per rendere imuscoli in grado di sopportare tanto “lavoro” pertanto tempo – continua il dott. Carlo Varalda –maestro di sollevamento pesi e cultura fisica.“Tutto ciò porta ad uno sviluppo armonico del fi-sico del canottiere tanto da renderlo molto belloanche allo sguardo perché è funzionale a tanteattività in quanto ha uno sviluppo omogeneo del-la muscolatura, una capacità di forza molto alta,una capacità di resistenza altrettanto elevata,una buona coordinazione ed equilibrio, una buo-na postura, una buona reattività e propriocezio-ne”. Praticare il canottaggio realizza, quindi, unastimolazione dell’apparato muscolare a 360 gra-di ed è consigliabile alle persone di tutte le età.

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Nella foto in alto: da sinistra, il dott. Carlo Varalda, ladott.ssa Clara Mauri, il DT e Responsabile del settore

formazione prof. Antonio Alfine, il Coadiutore del settoreformazione e Responsabile dell'ATS dott. Flaviano Ciriello e

il Responsabile raccolta dati Pasquale Marigliano

[ ]canottaggio

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ATLETI CON LE “STELLETTE”A RIO DE JANEIRO

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La brasiliana Rio deJaneiro, dal 16 al 24luglio 2011, sarà lacapitale dello sport

mondiale militare ed èpronta ad ospitare i V

Giochi Mondiali Militari.

di Lorenzo Arduini

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[ ]Mondiali Militari

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Giochi Mondiali Militari sono un even-to multi sport – alla stregua di un’O-limpiade – al quale partecipano tut-ti gli atleti che indossano la divisa esi disputa ogni quattro anni, un an-no prima dei Giochi Olimpici Estivi.L’evento si svolge sotto l’egida del

CISM (Consiglio Internazionale dello Spor Mi-litare) con l’obiettivo, oltre a quello del con-fronto agonistico tra atleti con le “stellette”,di lanciare un esplicito messaggio di pace edi amicizia tra i popoli del mondo intero.La sede scelta per questi V Giochi MondialiMilitari, che si svolgeranno dal 16 al 24 lu-glio prossimo, è Rio de Janeiro già pronta adaccogliere i 6000 atleti provenienti da 110

Paesi i quali daranno vita alle gare nelle 20discipline in programma.Per la città brasiliana l’evento militare equi-vale anche ad un importante viatico in vistadelle organizzazioni dei Campionati Mondialidi Calcio del 2014 e dei Giochi Olimpici Esti-vi del 2016.Per accogliere gran parte dei partecipanti, ilgoverno brasiliano ha realizzato un villaggioatleti al quale ha dato il nome di “Green Vil-lage”, e inaugurato lo scorso 11 giugno, ilquale al termine dei Giochi sarà assegnatoalle Forze armate brasiliane per gli alloggi delpersonale militare.Per quanto concerne gli impianti sportivi sa-ranno a disposizione strutture molto efficien-

ti, già utilizzate con successo in occasionedei Giochi Panamericani del 2007. Le disci-pline sportive inserite nel programma sono: at-letica leggera, nuoto, sport equestri, pentath-lon moderno, vela, triathlon, tiro, orienteering,pugilato, scherma, taekwondo, judo, Pallaca-nestro, calcio, pallavolo, pentathlon aeronauti-co, pentathlon militare, pentathlon navale, para-cadutismo ed il beach volley, quest’ultimo in-serito come sport dimostrativo.

La squadra militare italianaLa Delegazione militare italiana è formatada 220, tra atleti e accompagnatori, appar-tenenti all’Esercito, Aeronautica, Marina Mi-litare, Carabinieri, Guardia di Finanza. Tra i migliori atleti in squadra spiccano vin-citori di medaglie europee, mondiali e olim-piche tra cui, per l’atletica leggera: Fabio Ce-rutti, Simone Collio, Simona La Mantia, Gre-not Libania (Fiamme Gialle), Emanuele DiGregorio, Manuela Levorato (Aeronautica).Per il Judo: Rosalba Forciniti, Erica Barbieri(Carabinieri). Per il Taekwondo: Mauro Sar-miento, Veronica Calabrese (Esercito).Per la Boxe: Alessio Di Savino, Vittorio Par-rinello (Esercito).

Come sono nati I Giochi Mondiali MilitariSono stati ideati nel 1993, nel corso di unSymposium Internazionale tenutosi a Lido diOstia. I Giochi Mondiali Militari sono stati dis-putati per la prima volta nel 1995 a Roma(Italia), con lo Stadio Olimpico principale pal-coscenico. Dopo la prima edizione, a prende-re il testimone da Roma è stata nel 1999 Za-gabria (Croazia); nel 2003 è stata la volta di

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ILe locandine delle 4 edizioni dei Mondiali Militari

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golf

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Mondiali Militari[ ]

NAZIONE ORO ARGENTO BRONZO TOTALE1 Russia 62 28 37 1272 ITALIA 22 16 13 513 Cina 12 20 15 474 Francia 9 13 15 375 Corea del Nord 9 8 5 226 Germania 8 16 22 467 Ucraina 7 14 9 308 USA 6 7 8 219 Turchia 6 1 2 910 Polonia 4 5 8 17

NAZIONE ORO ARGENTO BRONZO TOTALE1 Russia 46 35 31 1122 Cina 29 21 16 663 ITALIA 16 20 21 574 Croazia 11 12 20 435 Corea del Sud 10 4 4 186 Francia 9 5 10 247 Germania 9 11 12 328 USA 8 10 8 269 Ucraina 7 17 13 3710 Corea del Nord 6 5 8 19

Roma 1995 - 1° edizione - Medagliere

Zagabria 1999 - 2° edizione - Medagliere

NAZIONE ORO ARGENTO BRONZO TOTALE1 RUSSIA 33 39 36 1082 CINA 31 16 13 603 ITALIA 25 14 22 614 UCRAINA 7 14 5 265 COREA DEL NORD 5 2 2 96 ROMANIA 4 6 9 187 COREA DEL SUD 4 4 4 128 KENYA 4 3 2 99 BIELORUSSIA 4 1 7 1210 SLOVACCHIA 4 1 1 6

Catania 2003 - 3° edizione - Medagliere

NAZIONE ORO ARGENTO BRONZO TOTALE1 RUSSIA 42 29 29 1002 CINA 38 22 13 733 GERMANIA 7 10 13 304 ITALIA 7 8 14 295 UCRAINA 5 6 15 266 KENYA 5 5 2 127 UZBEKISTAN 5 2 7 148 POLONIA 4 5 7 169 SLOVENIA 4 4 1 910 ARABIA SAUDITA 4 0 1 5

Hyderbad 2007 - 4° edizione - Medagliere

Catania (Italia) e nel 2007 di Hyderabad eMumbai (India). L’Italia, durante le quattrodizioni già disputate si è sempre piazzata nel-la parte alta del medagliere per nazione: Ro-ma 1995 seconda con 51 medaglie (22 oro,16 argento, 13 bronzo); Zagabria 1999 ter-za con 57 medaglie (16 oro, 20 argento, 21bronzo); Catania 2003 terza con 61 meda-glie (25 oro, 14 argento, 22 bronzo); Hyde-rabad 2007 terza con 29 medaglie (7 oro, 8argento, 14 bronzo).

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a Primavera Rugby Roma è unadelle squadre più impor tantidella capitale nella pratica del-la palla ovale e, tradizionalmen-te, ha sempre avuto nel setto-re giovanile il suo punto di for-za: in trent’anni di attività so-

no state diverse le giovani promesse partitenelle fila della Primavera a vestire la magliadella Nazionale.Ovviamente il primo obiettivo dei tecnici e dei di-rigenti non è assolutamente il risultato e la com-petizione a tutti i costi, bensì far praticare ai bam-bini uno sport sano, in grado di trasmettere loro

principi quali il rispetto delle regole, degli avver-sari e dei compagni di squadra. Dimostrazionedi quanto scritto sopra è l’organizzazione ognianno del Torneo “Peppe Brucato”, torneo nazio-nale di mini rugby giunto quest’anno alla XXIII edi-zione: l’ultima edizione ha visto la partecipazio-ne di oltre 1700 piccoli rugbisti provenienti daL

LA PRIMAVERA RUGBYE I BAMBINI

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Intervista a Giuliano D’Ambrosio, DS della Primavera Rugby, che ha illustratol’impegno della società nel diffondere il rugby ed i suoi insegnamenti ai più giovani.di Lorenzo Arduini_foto Metalic

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Milano alla Sicilia che hanno giocato il 28 e 29maggio scorsi al Centro Giulio Onesti ed allo sta-dio Paolo Rosi all’Acqua Acetosa. Abbiamo par-lato di tutto questo con Giuliano D’Ambrosio, Di-rettore Sportivo dell’US Primavera Rugby.

Il rugby ed i bambini: quali sono i vantaggi del-la pratica nella crescita e nella socializzazio-ne dei più piccoli?“Il rugby è lo sport di squadra per eccellenza,sia per quanto riguarda i bambini, ma ancheper i genitori. Oltre alla valorizzazione dei veriprincipi dello sport, la presenza del contatto fi-sico aiuta moltissimo i più piccoli da un puntodi vista pedagogico. Noi siamo in grado di aiu-tare i ragazzi ad intraprendere un percorso com-pleto, sia sportivo che psicologico”.

Il mini rugby è in crescita in Italia in questomomento? Se sì per quali motivi?“In Italia negli ultimi anni, grazie anche a grandi

eventi sportivi come il Sei Nazioni, abbiamo re-gistrato una forte crescita di praticanti nelle ca-tegorie Propaganda del Mini Rugby, quindi dal-l’Under 6 all’Under 14. Si è passati dalle preoc-cupazioni dei genitori per l’incolumità fisica deipropri figli, alla comprensione dei vantaggi di farpraticare il nostro sport ai più piccoli, prima ditutto il confronto con altri bambini e la forte com-ponente di appartenenza al gruppo. Grazie allesituazioni di gruppo pre e post partita i bambiniimparano a confrontarsi sempre con un avversa-rio e mai con un nemico”.

Che importanza dà la Primavera Rugby ai suoipiccoli atleti?“La Primavera Rugby è la società per eccellenzanella formazione dei bambini al rugby. Siamo unriferimento anche nella formazione dei tecnici edi tutti gli operatori che nella loro attività stannoa contatto con i giovanissimi. La nostra struttu-ra prevede, oltre al Direttore Sportivo ed al Di-

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rettore Tecnico, un responsabile per ogni cate-goria del Mini Rugby, affiancato da due tecnici eda due accompagnatori. Molto spesso i tecnicili selezioniamo tra i componenti della prima squa-dra, in modo da coltivare il senso di appartenen-za e la continuità. Inoltre in questo modo i bam-bini possono vedere giocare il loro allenatore eprenderlo come esempio. Grazie a questa li-nea siamo passati negli ultimi tre anni da 200a quasi 400 piccoli rugbisti, con squadre dop-pie in quasi tutte le categorie Propaganda”.

Che percorso intraprendono gli aspiranti tec-nici della Primavera?“I nostri tecnici, oltre ai corsi ed agli esami pre-visti dal regolamento federale, devono seguireogni mese un piccolo corso di aggiornamentoall’interno della società. Nel primo anno di at-tività il tecnico ha accanto a sé un altro allena-tore con più esperienza e, successivamente,quando passa di livello, diventa idoneo ad al-lenare in tutto per tutto. Comunque tutti i tec-nici sono seguiti dalla società in ogni momen-to, dall’allenamento, alla partita, per arrivareal rapporto con i genitori”.

L’edizione 2011 del Torneo “PeppeBrucato”Sabato 28 e domenica 29 maggio, si èsvolta la XXIII edizione del Torneo “PeppeBrucato”: un week and di rugby con 1700bambini, più di 300 gare disputate e quasi100 squadre presenti. Le differenti zone diprovenienza delle squadre e l'attentacomposizione dei gironi hanno permesso altorneo di esprimere il suo vero spirito, quellodi creare occasione d'incontro tra ragazzi chealtrimenti mai si sarebbero affrontati. Chiscrive ha presenziato alla due giorni e puòconfermare l’atmosfera e l’ambienteassolutamente positivi, dove tutti ipartecipanti hanno gareggiato con lo spiritoche dovrebbe sempre caratterizzare lo sport.Il “Trofeo Brucato” è stato vinto dall'UnioneRugby Capitolina che ha ottenuto 2 terziposti, un secondo ed un primo posto. Questii risultati finali:• Under 6: Amatori Milano, Fiumicino,Capitolina, Us Primavera• Under 8: Lazio, Us Primavera, CapitolinaFlaminia• Under 10: Gipsi Prato, Rugby Parma, F.C.1931, Livorno, Us Primavera• Under 12: Livorno, Capitolina, RugbyParma F.C. 1931, Villa Pamphili• Under 14: Capitolina, Cus Roma, UsPrimavera, Frascati

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Che tipo di valori la Primavera Rugby intendediffondere presso i suoi piccoli atleti?“La linea guida fondamentale della società è in-segnare, attraverso il rugby, la disciplina attraver-so il gioco. Sono tre i principi del rugby che abbia-mo più a cuore che vengano recepiti dai nostribambini: avanzare, sostenere e, grazie al soste-gno, avanzare ancora. E’ una metafora presa dal-la classica azione di gioco di una squadra, doveil giocatore con la palla può avanzare verso la me-ta solo grazie al sostegno da parte di tutti i com-pagni di squadra. Sono principi e valori per far cre-scere i bambini soprattutto nella vita”.

Veniamo al Torneo Brucato: quali sono gli obiet-tivi e la natura di questa manifestazione?“Il Torneo è lo specchio del nostro modo di inten-dere la pratica del rugby dei bambini: viene orga-nizzato sempre l’ultima settimana di maggio e nel-l’edizione di quest’anno ha coinvolto 1700 bam-bini, con più di 300 gare giocate in due giorni. Han-no partecipato 30 società che hanno iscritto qua-si 100 squadre, dall’Under 6 all’Under 14. In duegiorni quindi facciamo incontrare e socializzarebambini di tutta Italia. E’ capitato in questi anniche i bambini di fuori Roma venissero ospitati dal-le famiglie degli atleti romani, con tutte le conse-guenze positive che si possono immaginare”.

Che importanza riveste questo torneo in Italia?“Come numero di partecipanti siamo secondi so-lamente al torneo organizzato a Treviso dalla Be-netton. Il Brucato è però l’unico che coinvolge an-che le categorie Over, grazie al Torneo “BrucatOld”,dove giocano rugbisti Over 35, che in molti casisono i genitori stessi dei bambini. Il nostro torneoè il secondo in Italia come numero di piccoli par-tecipanti, il primo nel Centro Sud, e l’unico checoinvolge tutte le categorie non agonistiche”.

Com è andata l’edizione 2011?“E’ andata molto bene, per la prima volta abbia-mo utilizzato due impianti, il Giulio Onesti ed il Pao-lo Rosi. Bisogna migliorare nelle risorse da inse-rire per rendere più scorrevole l’andamento dellepartite, essendo i numeri in costante aumento.La forza nell’organizzazione resta il volontariatodei genitori, che si dimostrano ogni anno sempredisponibili per sostenere l’evento”.

Progetti per il prossimo anno?“Abbiamo in programma di portare i nostri bam-bini in Irlanda, in occasione dell’incontro con l’Ita-lia per il 6 Nazioni. Lì, oltre a vedere la partita, par-teciperemo ad un torneo di Mini Rugby e saremoospitati dalle famiglie irlandesi. Ricambieremo l’in-vito in occasione del Brucato 2012, nel quale in-viteremo e daremo ospitalità ai bimbi irlandesi”.

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desso so che affrontare lavita sarà un gioco da ragaz-zi e che, se la vita è un gio-co, il rugby è una gran bel-la maniera di viverla". Ba-sta questo breve frase trat-ta dalla poesia del giornali-

sta spor tivo Mirko Petternella a cogliere inpieno l'essenza di questo sport che trasmet-te gioia, rabbia, passione che ti fa uscire dalcampo sporco di terra, a volte infreddolito equasi sempre contuso, ma sempre con il sor-riso sul viso e felice di aver passato gli 80minuti più intensi della settimana volti a co-struire qualcosa d'importante. Qualcosa d'im-

portante esatto. Perché quando sei su quelcampo, a giocare nei paesi più sperduti d'I-talia, il bagaglio di emozioni e, specialmen-te, di amicizie che otterrai sarà sempre il piùvero e puro. Tutto questo è il rugby, a qua-lunque livello si giochi, anzi, più si scende dicategoria, più aumenta la passione. Lo san-no bene i ragazzi dell'under 16 dell'UnioneRugby Capitolina di Roma,che hanno sconfit-to per 19 a 15, in un finale al cardiopalma, itemuti avversari del Rovigo, conquistando iltitolo di Campioni d'Italia, quar to titolo na-zionale per il club. Ma lo sa bene anche l'Al-lenatore dei ragazzi, Adriano Ancellotti cheabbiamo incontrato:

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A

rugby[ ]

di Andrea Cecinelli

La storica impresa dei ragazzi Capitolini che battono per 19 a 15 i "Bersaglieri" del Rovigoe si aggiudicano la “Coppa Mario Lodigiani” laureandosi Campioni d'Italia under 16

UNIONE RUGBY CAPITOLINAUNDER 16 CAMPIONE D'ITALIA

Adriano Ancellotti, allenatore della Capitolina

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Adriano, come si lavora per raggiungere unobiettivo così importante?“E’ un lavoro che viene programmato sia sul cam-po sia in palestra con i preparatori atletici. Que-sto scudetto è il punto di arrivo di una stagio-ne nella quale abbiamo lavorato, assieme an-che agli altri allenatori, ognuno addetto ad unreparto, che hanno permesso ai ragazzi di arri-vare in forma per questo importantissimo ap-puntamento, centrando il successo”.

Quale è il valore di questa squadra dal puntodi vista tecnico e umano?“Il nostro scopo principale è cercare di fare di-vertire i ragazzi, non badando mai al risultato.Cerchiamo sempre di creare il gruppo, non so-lo all'interno del campo ma anche all'esterno,insegnando il rispetto per l'arbitro, per gli av-versari e per i propri compagni, perchè questotipo di comportamento deve essere il fonda-mento di una squadra vincente sul campo enella vita. Il nostro slogan tra l'altro recita “ilrugby è uno sport di vita” quindi cerchiamo di

farlo vivere nel modo più naturale possibile”.

Obiettivo della prossima stagione?“L'obiettivo sarà sempre se è possibile, egua-gliare almeno lo stesso risultato e cosa più im-portante cercare di far divertire i ragazzi sen-za che trascurino i loro doveri di studenti”.Tutti i reparti hanno funzionato alla perfezione,dalla prima linea all'estremo. Questi i ragazzi tri-colore: Giacomo Cerqua, Alessandro Sirimarco,Armando Schiavo, Bruno Ouedraogo, Cesare DiNitto, Cristiano Prestileo, Edoardo Amati, Edoar-do Guglielmotti, Enrico Favali, Eugenio Graziani,Federico Lazzarin, Andrea Scaglione, Federicode Marinis, Filippo Masetti, Filippo Roma, Ga-briele Sellani, Giacomo 'di Castelnuovo, Giaco-mo Jack De Santis, Giammarco Riccardo Basi-le, Giulio Diana, Guglielmo Papini, Guido Scas-sellati Sforzolini, Jacopo Ciufoli, Jacopo Martini,Livio Belcastro, Lorenzo Ciocci, Lorenzo Scaglio-ne, Luca Ercolani, Luca Vitelli, Ludovico Leopar-di, Luigi Acm Teano, Luigi Bezzi, Matteo Kryston,Niccolò Casini, Paolo Diana, Pier Mario Travagli,

Pietro Asperti, Riccardo Bersani, Tommaso Pic-cinetti, Tommaso Saccà, Umberto D'Ambrosio,Vittorio Mantegazza, Andrea Bartoccini, AntonioFabrizzi, Andrea Volo, Andrea Bonifacio, CesareDi Nitto, Antonio Colasanto, Gabriele Sellani.Resp. Tecnico Marco Orsini. Allenatori: AdrianoAncellotti, Mauro Antonini e Damiano Lo Greco.

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[ ]rugby

Il Presidente Dondi premia i campioni d’Italia Giacomo Cerqua Flanker della Capitolina con il CapitanoGiacomo De Santis

La percussione della mischia Capitolina

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l lavoro impostato qualche anno addie-tro dalla Federazione Italiana Golf, conla ristrutturazione del settore tecnico el’obiettivo di portare i giovani al golf pro-fessionale attraverso un percorso bendefinito, sta dando ottimi frutti. La testi-monianza più evidente viene dalle vitto-

rie dei neo professionisti che, grazie anche allacreazione del Pilsner Urquell Pro Tour, il circuitodelle gare nazionali, hanno la possibilità di gio-care indipendentemente dal fatto di avere unacategoria nei vari tour continentali. Andando aritroso, nel 2009 è emerso Andrea Perrino (duetitoli nell’Alps Tour e successo nell’ordine di me-rito), nel 2010 Matteo Delpodio ha vinto tre vol-te nello stesso circuito e ha dominato nella mo-ney list, mentre Nunzio Lombardi ha colto il pri-mo successo in carriera. Quest’anno sono an-dati a segno altri due neo pro: Nino Bertasio,vincitore del Cimar Open Samanah (EPD Tour),e Cristiano Terragni, 20enne milanese, che hafatto suo il Feudo di Asti Open. Va aggiunto an-

che che il romano Andrea Pavan è stato a unpasso dall’imporsi nel Challenge Tour, bruciatoin extremis dal francese Edouard Dubois nelKarnten Open in Austria. Terragni, ottimo dilet-tante e già in maglia azzurra a 15 anni, ha mo-strato grande sicurezza e autorità nel Feudo diAsti Open presented by Scavino Dealer Piaggio,appunto una delle gare del Pilsner Urquell ProTour che viene sostenuto oltre che dal brand delgruppo Peroni, anche dal major sponsor PiaggioVeicoli Commerciali con la collaborazione di Un-der Armour, Altea, Creative Italia e con RCS Sportcommercial advisor. “Non mi aspettavo - ha det-to - di vincere tanto presto: è stata un’emozio-ne forte e una gioia immensa. Devo questo suc-cesso al lavoro, al sacrificio e all’aver fatto lecose nel modo giusto, anche nei momenti diffi-cili. Ho giocato per due anni molto male, poi hocambiato maestro e grazie a questa decisionee ad altri fattori le cose sono migliorate. Ringra-zio il mio insegnante Giovanni Gaudioso, che èuna persona veramente speciale per me. Neo-

pro vincenti? Le cose da qualche anno sono cam-biate e ora si stanno raccogliendo i frutti di unottimo lavoro sulla base. I Molinari e Manasse-ro sono degli esempi per noi che cominciamoora e ci danno gli stimoli giusti, però dietro di lo-ro c’è molto di buono”. Terragni, con un gran gi-ro finale, ha superato il francese Julien Foret suun percorso di proprietà Coimpredil, incastona-to tra le colline astigiane, molto tecnico e cheha messo a dura prova i concorrenti. Due setti-mane dopo il Pro Tour è tornato con il MilanoZoate Open, sul tracciato del Circolo di Campa-gna Zoate. Ha vinto il norvegese Jason Kelly, mai giovani italiani sono stati ancora una volta pro-tagonisti con il 22enne sanremese AlessandroGrammatica, leader dopo il primo giro e poi mes-so in difficoltà dalla mancanza di esperienza, econ Andrea Rota, un bergamasco tenace chesta lentamente salendo la scala dei valori. E’terminato al quarto posto e ha un obiettivo chia-ro: “Voglio entrare tra i primi cinque nel rankingper passare nel Challenge Tour”.

Grazie alle prodezze dei suoi quattromoschettieri, ossia i fratelli Francesco edEdoardo Molinari, Matteo Manassero eDiana Luna, il golf italiano sta vivendoun grande momento, ma è interessanterilevare come alle spalle di questoquartetto stiano crescendo elementi molto interessanti

IL GOLFITALIANO INCONTINUACRESCITA

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golftuttincircolo

PARCO DI ROMA

Conclusa la 4^ tappa diHeavy Project Golf Expe-rience

Si è conclusa sui prestigiosi greendel circolo di Roma Nord, la quartatappa del circuito Heavy Project GolfExperience. La giornata ha visto la

partecipazione di un importante nu-mero di soci, che si sono sidati sot-to un cielo completamente azzurrotra le belle colline del circolo. I pre-miati sono stati Mauro Trione, Mas-simo del Monte e Massimiliano Fi-gus, rispettivamente i primi tre net-ti di prima, seconda e terza catego-ria, affianco ad Alessandro Martinel-lo, primo lordo con 34 punti.

OLGIATA GOLF CLUB

Il circolo compie 50 anni

Il giorno 10 giugno si sono ufficial-mente all’Olgiata aperti i festeggia-menti per i 50 anni del Circolo. L’oc-casione è stata la presentazione dellibro che ricorda già nel sottotitolol’essenza del mezzo secolo di vita:“un’emozione lunga cinquant’anni”.Il Circolo, che nacque nel 1961, havoluto dedicare la giornata agli oltremille Soci che si praticano il golf ole sale dell’Olgiata. Con una sempli-ce ma toccante cerimonia, avvenu-ta di fronte alla buca 18, il Presiden-te Andrea Pischiutta, ha voluto ricor-dare brevemente le tappe che han-

no portato l’Olgiata fino ai giorni no-stri. L’ideatore dell’originale libro èstato Paolo Sanguinetti che, comeha voluto spiegare nella introduzio-ne, ha tenuto a dare i giustissimimeriti alla fotografa Stefania Casel-lato, giovane ma già affermata nelsuo campo. Le foto sono accompa-gnate da brevi e delicate poesie diEleonora Barbieri, che dell’Olgiata èanche vicepresidente. I saluti del Sindaco di Roma, Gian-ni Alemanno, del Presidente dellaFederGolf Franco Chimenti, di Car-lo Scatena Presidente della Feder-Golf Lazio e quello di Andrea Pi-schiutta, nell’occasione padrone dicasa completano le pagine istitu-zionali dell’opera.

news dai circoli di golf a cura di Andrea Cecinelli

Responsabile comunicazione del Golf Forense

[ ]

GOLF CLUB ARGENTARIO

Successo del 3° Trofeo diGolf Franco Biondi Santi

In una gara di doppio ,dove facevapunti la migliore delle quattro palle,si è svolta la terza tappa del TrofeoFranco Biondi Santi, manifestazionedi grande spessore dilettantisticoche si e’ disputata in terra toscana,precisamente presso l’argentariogolf Club situato in quella meraviglio-sa baia di Porto Ercole. Queste lecoppie vincitrici :1° CATEGORIA:Manno Maurizio – Pianelli Michele39; Piredda Gianluca – Scalera An-tonio 37; De Prosperis Maurizio –Ciardi Olimpia 37

2° CATEGORIA: Magnoni Letizia – Fabrizi Andrea39; Girello Anna – Proietto Ugo 35;Calabresi Luca – Manfredonia An-drea 351° COPPIA LORDO: Catarzi Daniele – Manno Rino 301° COPPIA MISTA: Bandini Pier Paolo–Bandini Maja 31

Come si può notare, i risultati nonsono stati particolarmente esaltan-ti, ma il motivo è da ricercarenellagiornata particolarmente ventosa.Per riscaldarsi, la premiazione conla squisita presenza della Sig.ra Ales-sandra Biondi Santi che ha dispen-sato agli intervenuti, quel nettare di-vino di nome Brunello della CantinaBiondi Santi della Tenuta Greppo.

GOLF CASTELLUCCIA

Si arricchisce l’offerta di golf

“Il Golf Hotel Castello della Castel-luccia, si proietta ancora di più nel-l’affascinante mondo del golf, ar-ricchndo la sua offferta con l’aper-tura di un bellissimo campo pratica!La grande passione per il golf di Fa-brizio Prato, General Manager delGolf Hotel Castello della Castelluc-cia, si è riuscita a concretizzare conla realizzazione di questo Driving Ran-ge a pochissimi metri dal Castello,offrendo così l’occasione, ai nume-rosi ospiti appassionati di golf, di po-ter usufruire di uno spazio interamen-te a loro dedicato. 20 piazzole orien-tate verso 5 ettari di terreno con unaprofondità di oltre 300 metri, un put-ting green di 400 mq., un pitching

green con due grandi bunker costi-tuiscono quindi il valore aggiunto delGolf Hotel Castello della Castelluc-cia che oramai da anni costituisce ilpunto di ritrovo di tutti gli appassio-nati di golf che transitano da Roma.Non solo appassionati ma anche pro-fessionisti hanno lasciato la loro fir-ma al Castello, da Paul Lawrie, a Ni-cholas Colsaert, da Edoardo Molina-ri a Manuel Pinero, dal grande Co-stantino Rocca fraterno amico di Fa-brizio Prato a Juan Quiros… insom-ma il gotha del golf mondiale apprez-za i servizi del Castello. Il Castellodella Castelluccia è quindi una real-tà sempre più golfistica che oltre apoter offrire interessanti convenzio-ni con il Golf Club limitrofi come l’Ol-giata, il Parco di Roma, le Querce el’Arco di Costantino , da quest’annofarà entrare nel circuito dei campipratica anche la sua realtà!

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reen prestigiosi,professionistidel diritto e del-la medicina, isti-tuzioni, sponsor,belle ragazze etanta comunica-

zione: benvenuti al Golf Forense,esclusiva manifestazione ideata edorganizzata dall’Avvocato Nicola Co-lavita. A consigliare e coadiuvare sindall’inizio il lavoro dell’Avvocato Co-lavita un vero e proprio “guru” delmondo degli eventi sportivi: MauroAntonelli. Noi di Sport Club Magazi-ne lo abbiamo voluto incontrare perconoscere meglio il Golf Forense vi-sto da dietro le quinte.

Il circuito del Golf Forense è cre-sciuto molto in questi anni. Qualeè il segreto del successo?“Il segreto è stato proprio quello diallargare la partecipazione, di volta

in volta, alle varie categorie profes-sionali. Nel 2005 il Golf Forense eradedicato solo agli avvocati, poi neglianni sono stati inseriti i notai, poimagistrati e commercialisti, fino ache nel 2009 il Golf Forense ha aper-to le porte anche ai professionistidella medicina diventando così “GolfForense Più”. La fortuna di questamanifestazione sta proprio nel lega-me tra sport, comunicazione e mon-danità: prima i giocatori si sfidanosui green, poi si ritrovano al cocktaildi premiazione di fine gara, vero eproprio evento al quale intervengo-no sempre numerosissimi ospiti”.

Punto di forza del Golf Forense èla comunicazione. Come si riescea creare un prodotto così apprez-zato da chi lo pratica e così inte-ressante per gli sponsor che losupportano?“Basta creare quello che gli esperti

G

DIETRO LE QUINTE DEL GOLFFORENSE: INTERVISTA AMAURO ANTONELLI

golf forense[ ]

di Andrea Cecinelli _ Foto di Silvia Apice e Yulya Galycheva

L'Avv. Colavita con la DJ Margherita Ramacciotti

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Mauro Antonelli intervistato dal TG5

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di marketing chiamano il Be to Be,il punto di incontro tra la domandae l'offerta. Quando metti in contat-to chi vuole comunicare un prodot-to con chi ha bisogno di quel prodot-to il gioco per lo più è fatto. E que-sto “salotto” che si è creato al GolfForense è proprio legato a questesemplici ed elementari regole, cheperò non tutti sanno valorizzare”.

Dal 2005 ad oggi sono state set-te le edizioni del Golf Forense. Qua-le è la cosa che le è piaciuta dipiù in questi anni?“Sicuramente la costanza con la qua-le si è lavorato per migliorare sem-pre di più il prodotto. Il Golf Forenseè oggi un prodotto di altissimo livel-lo, riconoscibile e con una sua iden-tità ben precisa, merito anche del-

l’affiatatissimo gruppo di lavoro cheda anni collabora con l’Avv. Colavi-ta per la sempre miglior riuscita del-la manifestazione. Ed i risultati so-no sotto gli occhi di tutti, basta ve-dere la quantità e la qualità deglisponsor che decidono di investirenel Golf Forense ed il grande nume-ro di golfisti che di volta in volta par-tecipano alle tappe (n.d.r.: 388 par-tecipanti per le prime due tappe del-la stagione). Sono loro i migliori “te-stimonial” del Golf Forense”.

Un’ultima domanda per conclude-re. Ma secondo Lei la formula delGolf Forense può risultare vincen-te anche a livello nazionale?“Sicuramente si. La formula delGolf Forense è stata studiata peressere un format innovativo e di

eccellenza. Oggi il Golf Forense èun prodotto di successo che po-trebbe tranquillamente essereesportato in altre parti d’Italia e,perché no, potrebbe trovare la suafortuna magari anche fuori dai con-fini nazionali. Chissà...”.

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Gruppo 24 Ore, partner giuridico del Golf Forense

La storica Casa Editrice Vallecchi, partner del Golf Forense

L'Avv. Carlo Priolo premiato dalla CasaEditrice Vallecchi di Firenze

FKT di Michele Esteri, partner del GolfForense

Anche Telecom Impresa Semplice tra i Partner del Golf Forense

Alessandro Piscioneri di "Ilario", con alcunedelle ragazze dello staff del Golf Forense

Tatiana Sourmatch e Cinzia Pallarovincitrici delle prime due tappe dellastagione nella cat. Ladies

Acqua Filette, Fornitore Ufficiale del GolfForense

Raffaella Cappiello di Cappiello Design,Sponsor Arredatore Ufficiale del GolfForense

Anche la storica casa fiorentina TheBridge tra i Partner del Golf Forense

Claudio Amendola

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a cura di Lorenzo Arduini

i è concluso pres-so il Circolo Ca-nottieri Aniene lostorico torneo“Memorial Bot-tai” di Calcio a 5,riservato ai Circo-

li associati al Club dei Circoli Spor-tivi Storici (Circolo Canottieri Anie-ne, Circolo Canottieri Lazio, Circo-lo Canottieri Roma, Circolo TennisEUR, EUR Sporting Club, Reale Cir-colo Canottieri Tevere Remo, Ten-nis Club Parioli). Il Torneo ha avu-to inizio a maggio ed è la quartamanifestazione in ordine tempo-rale tra quelle organizzate sottol’egida Club nel corso dell’anno.Le finali, svoltesi nello scenariosempre suggestivo del parco delCC Aniene sulle sponde del fiume,hanno visto vincitrici nella catego-ria over 60 la squadra del RCC Te-vere Remo su quella del TC Pario-

li, negli over 50 si è distinta quel-la dei padroni di casa sul CT Eur,negli over 40 quella del CC Laziosullo Sporting Club Eur, e negli As-soluti la squadra del Ct Eur hasconfitto quella del TC Parioli. Pre-senti alle finali, tra il folto e ap-passionato pubblico, il Presiden-te del TC Parioli Maurizio Romeo,il Presidente del CT Eur MassimoGrimaldi e, anche nella veste digiocatore e di vincitore di una del-le finali, il Presidente del CC Anie-ne Giovanni Malagò. L’organizza-zione è stata, come sempre, inec-cepibile e tutte le squadre in cam-po hanno dimostrato grande pas-sione e il consueto fair –play inuna manifestazione che costitui-sce una occasione di attività spor-tiva ma anche di simpatico e gio-viale incontro tra i soci dei soda-lizi associati al Club dei CircoliSportivi Storici.

Agostino De Zordo, Segretario Generale del Club Circoli Sportivi Storici

I Circoli Storici protagonistial Memorial Bottai

ClubdeiCircoliSportiviStorici

TUTTINCIRCOLnews dai circoli sportivi storicinews dai circoli sportivi storici

[ ]Romatuttincircolo

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S

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CIRCOLO CANOTTIERIANIENE

NUOTO: ORI PER VALERIOCLERI (10 E 25 KM),GIORGIA CONSIGLIO (25KM)

Valerio Cleri continua a “cannibaliz-zare” chilometri ed avversari: aPiombino, in occasione dei Campio-nati Italiani di Fondo, il Campionedel Mondo di Roma 2009 riesce nel-l’impresa di imporsi tanto nella 10km (1h58'01”10 davanti a Bolzo-nello e Ferretti) che nella amata di-stanza dei 25 km, precedendo in5h48'15"8 Edoardo Stochino ed ilgiovanissimo nuotatore dell’AnieneAndrea Amedeo (5h57'03"8), giun-to al primo, prestigioso, risultatoassoluto. Nella 25 km splendida la

prova di Giorgia Consiglio (anched’argento nella 10 km -2h06'56”60) che, al termine di unagara caparbia, fa valere il rush fina-le andando ad imporsi, per appenaun centesimo, sulla campionessadel Mondo della 10 km Martina Gri-maldi (6h12’21”9).

TROFEO SETTE COLLI: FE-DERICA SI IMPONE NEI200 E 400 STILE LIBERO,ORO ANCHE PER LUCAMARIN NEI 400 MISTIGli Internazionali di Italia di Nuoto –48˚ Trofeo Sette Colli tornano nellosplendido contesto del Parco del Foro

Italico di Roma dopo 3 anni di forzatoesilio. Proprio in quello Stadio del Nuo-to che la vide protagonista di strato-sferiche performances, tra titoli irida-ti e record del mondo, in occasione deiMondiali del 2009, Federica Pellegrinivince e convince nelle “sue speciali-tà”, i 200 e 400 stile libero. Il podiodei 400 misti maschile e’ per 2/3 for-mato da atleti del Circolo CanottieriAniene: Luca Marin vince in 4’17”28mentre il giovane Matteo Pelizzari, innetta evoluzione nell’ultima stagione,va a conquistare un prestigioso argen-to internazionale con il crono di4’20”58. Medaglie d’argento per Mar-co Belotti ed Edoardo Giorgetti, rispet-tivamente nei 200 stile libero (1’48”68– miglior riscontro tra gli italiani in ga-ra) e nei 200 rana (2’13”18); bronzo,viceversa, per Elena Di Liddo nei 100farfalla (59”43). Da segnalare altresìle finali conquistate dalla stessa Pel-legrini (100 stile libero), Marco Belot-ti (50 e 100 farfalla) e Michele Cosen-tino (200 farfalla).

LO TUTTINCIRnews dai circoli sportivi storicinews dai circoli sportivi storici

ClubdeiCircoliSportiviStorici

Romatuttincircolo[ ]

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CIRCOLO CANOTTIERI TIRRENIA TODARO

CANOISTI E CANOTTIERIA VENEZIA

Come al solito è stata nutrita la par-tecipazione del Circolo all'edizione2011 della classica Vogalonga. Que-st'anno la brigata era composta da2 otto, 2 quattro, 2 doppi canoini inrappresentanza del canottaggio eda 2 K4 e 2k2 per la canoa. La no-vità è stata la composizione di unodei due otto formato da esperti fre-quentatori dei campi di calcetto maalla prima esperienza in una mani-festazione remiera, allenati e timo-nati dal mitico Dario Fogo. L’equi-paggio ha portato a termine l'impre-sa superando ogni avversità e conil proposito di non fermarsi qui.

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CIRCOLO CANOTTIERI LAZIO

37^ EDIZIONE DELLAVOGALONGA DI VENEZIA

La 37^ Edizione della Vogalonga diVenezia si è svolta in una giornataparticolare in laguna, tutta dedica-ta alla voga, con la Regata Storicadelle Antiche Repubbliche Marina-re. I "ragazzi" del CC Lazio sonopartiti il sabato, giorno preceden-te della regata, hanno preparatol'imbarcazione al Tronchetto e, do-menica mattina all'alba, attraver-sando canali e calle, si sono reca-

ti di fronte a Piazza San Marco peraspettare il fatidico colpo di can-none delle ore 9. In acqua c'erano imbarcazioni pro-venienti da tutto il mondo, conogni tipo di vogata, dalla venetaalla canoa, fuori scalmo, di cop-pia o di punta.Oltre mille barche, alcune nei co-stumi originali dei loro paesi, si so-no mosse contemporaneamentedopo lo sparo. C'erano inoltre an-che 16 fantastici vichinghi con tan-to di elmo e corna. L’equipaggioCC Lazio ha impiegato poco più didue ore a compiere il percorso, mail tempo non era importante.Indimenticabile l'atmosfera , la par-tecipazione così come l'ospitalitàdella Canottieri Querini. Quando ilcanottaggio va oltre il tempo.

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TUTTINCIRCOLnews dai circoli sportivi storicinews dai circoli sportivi storici

[ ]Romatuttincircolo

CIRCOLO CANOTTIERI ROMAPICCOLI CANOTTIERICRESCONO: IL FESTIVALDEI GIOVANI

Sarà Ravenna che quest'anno ospi-terà il XXII Festival dei Giovani, ga-ra interamente riservata ai piccolicanottieri che si apprestano all'at-tività agonistica. Le categorie inte-ressate sono gli allievi B1 e B2, gliallievi C e i cadetti sulle distanzedei 1000 e 1500 metri. Il campodi regata sarà il bacino della Stan-diana, proprio accanto al grandeparco giochi di Mirabilandia chequest'anno sponsorizza l'evento re-miero. Il Circolo Canottieri Romanon poteva mancare con la suasquadra allenata da Luca Migliac-cio e Michele Petracci. Cinque gliatleti pronti a competere; D'arcan-geli, Martini, Mariotti, Nardone eCristofaro, che gareggieranno su di-

verse imbarcazioni e che nonostan-te la giovane età si sono allenatiduramente per tanti mesi, prepa-randosi al meglio in previsione diquesta gara che per loro equivalea tutti gli effetti ad un campionatoitaliano. Sono alte le aspettativedella società capitolina che in que-st'ultimo periodo ha puntato tuttosui giovani, cercando di rilanciaree rinnovare come sempre il setto-re del canottaggio, anche in previ-sione dei prossimi anni in cui i pic-coli canottieri cresceranno entran-do stabilmente a far parte dellasquadra agonistica. E' molto impor-tante il lavoro che il prestigioso clubsta facendo, sia a livello generalecon la promozione di uno sport pu-lito, completo e a contatto direttocon la natura, ma anche a livelloparticolare; reclutare giovanissimicanottieri vuol dire assicurare al Cir-colo stesso una schiera di futurinuovi soci, appassionati del remo,che continueranno a mantenere in-tatta la tradizione scritta proprio nel-la denominazione sociale " CircoloCanottieri Roma". Michele Petracci

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LO TUTTINCIRnews dai circoli sportivi storicinews dai circoli sportivi storici

Romatuttincircolo[ ] Club

deiCircoliSportiviStorici

ANTICO TIRO A VOLO

UNA FINALE A STELLE ASTRISCE.

La giovane americana Mchale si ag-giudica la 6° Edizione del Torneo In-ternazionale ITFFemminile battendo in due set 6/26/4 la russa Ivanova. Un incontrodominato dalla Mchale, che solo nelsecondo set quando ha accusatouna leggera distorsione alla cavigliaha tenuto con il fiato sospeso il nu-meroso pubblico presente che nonvoleva rinunciare a quello che si èrilevato un vero spettacolo sportivo.Le atlete sono state premiate dalPresidente Michele Anastasio Pu-gliese e da tutti i componenti del co-mitato organizzatore: Fausto Gullo,Claudio Mazzoni, Giuseppe Centro,Luca D’Agostino ed il Direttore delTorneo Marco Fanano.L’augurio e la speranza per la setti-ma edizione sono quelle di poter ve-dere in azione sui campi dell’AnticoTiro a Volo atlete di questo livello senon superiore.

TENNIS CLUB PARIOLI

EVENTO STANLEYBETA SUPPORTO DEIGIOVANI ARTISTI

Arte contemporanea e gioco costi-tuiscono il focus del progetto di Cor-porate social Responsability realiz-zato dalla Stanleybet. Nella cornicedel Tennis Club Parioli, di cui Stan-leybet è main sponsor, si è svoltoieri “Play It”, evento organizzato inquattro performance di giovani arti-

sti italiani ispirate al tema del gio-co in tutte le sue declinazioni easpetti positivi e multiformi, ricchidi suggestioni e implicazioni socia-li e culturali. “Nel 2011scendiamoin campo scegliendo di puntare sul-la giovane creatività artistica italia-na. Gorge Maciunas , il fondatoredel movimento artistico Fluxus so-steneva che l’arte deve essere di-vertente, occuparsi di tutto ed es-sere accessibile a tutti. Play it na-sce con questo intento: un momen-to ludico e performativo sul palco-scenico del TC Parioli, fucina di ta-lenti dello sport nazionale ed inter-nazionale”, afferma John Whittaker,CEO di Stanleybet. “Arte e sport:una scommessa in cui, per una vol-

ta, è il banco a fare la sua puntatae la vincita, assicurata, è di incalco-labile valore”. Accolti dal Presiden-te del TC Parioli Maurizio Romeo,che yha ringraziato gli ospiti e laStanleybet per la straordinaria col-laborazione. La direzione artisticadella manifestazione è stata affida-ta a Daniele Perra, critico d’arte,giornalista e curatore di mostre edeventi: “Nel gioco si riflettono i cam-biamenti della società, delle cultu-re che si plasmano, in cui convivo-no vecchie tradizioni, alimentate dairicordi, e slanci verso il futuro2, af-ferma Perra. E aggiunge: “Agli arti-sti coinvolti ho lanciato una sfida:ho chiesto loro di confrontarsi conil gioco, in tutta la sua complessi-

tà”. Play It è stata l’occasione an-che per festeggiare l’arrivo dell’e-state allo storico club del tennis ca-pitolino: alle performance artistiche,infatti, è seguito un cocktail jazz abordo piscina accompagnato dal-le note di un esclusivo quartettodi musicisti.

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TUTTINCIRCOLnews dai circoli sportivi storicinews dai circoli sportivi storici

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REALE CIRCOLOCANOTTIERI TEVEREREMO

TENNIS, PROMOZIONEIN A2

Grande soddisfazione ed entusia-smo alle stelle,al Reale Circolo Ca-nottieri Tevere Remo per la promo-zione in Serie A2 maschile nel Cam-pionato nazionale degli affiliati al-la Feder tennis. Capitanati dall’e-sperto Maestro Marchiani , i gioca-tori della Tevere Remo, Fabio Ten-neriello, Gianluca Ruzzetti , Giovan-ni Mundula , Valerio Carrese, Ser-gio Perez, ed un prodotto dell’otti-mo vivaio della “Tevere Remo”, Da-miano Di Ienno, hanno stravinto illoro girone, per poi battere, non sen-za qualche batticuore, la forte com-pagine del TC Monza nei play offper 3 pari fuori casa e 4 a 2 in ca-sa. Il Reale Circolo Canottieri Te-vere Remo, senza cullarsi tropo su-gli allori, è già al lavoro per costi-tuire una squadra competitiva per

la prossima stagione in A2, grazieanche allo sponsor SMA S. Elia. Ilsuccesso della squadra di Serie Barriva insieme alla qualificazionenazionale della Over 50 di Marchia-ni, Fago, Zeri, Pelo e De Stefani, esoprattutto della squadra Under 14femminile, composta da CicconeVirginia, De Bac Bibbi e CostanzaRichard anche loro nella fase nazio-nale dopo un drammatico spareg-gio vinto con il TC Parioli.

8^EDIZIONE DELTORNEO “SMA S.ELIACUP”

Si è conclusa l’ ottava edizione delTorneo Internazionale Femminile diTennis Reale Circolo Canottieri Te-vere Remo “SMA S.ELIA CUP” conla vittoria per la prima volta di unaitaliana, l’altoatesina Karin Knappche ha sconfitto agevolmente in fi-nale la francese Laure Thorpe, 162

del mondo, per 6/4 6/0. In semifi-nale erano giunte l’altra franceseMladenovic e la sorpresa italianaGioia Barbieri sconfitta dalla Thor-pe. Bellissima la festa per le gioca-trici, in cui hanno partecipato piùdi 250 soci, che hanno applauditole protagoniste. Ottima come al so-lito l’organizzazione del torneo di-retta dal direttore Piero Marchianie dal Consigliere al Tennis Avv. Al-berto Scalia.

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TORNEO PEZZANA35° C A L C I O T T O I N V E R N O 2 0 1 1 - 2 0 1 2APERTE LE ISCRIZIONI ASSOLUTI, OVER 40 E OVER 50

NON PER TUTTI!www.torneopezzana.com

info: 340 [email protected]

LE COORDINATE DELLA NUOVA SFIDA> campo Circolo della Polizia [Tor di Quinto]

> durata da settembre a fine aprile

> arbitri US ACLI

> giorni di gara ASSOLUTI (nessuna limitazione di età)

lunedì / mercoledì ore 20-22,30

> giorni di gara OVER 40 (nati fino al 1972)

venerdì ore 20-22,30 / sabato fino alle ore 16

> giorni di gara OVER 50 (nati fino al 1963)

martedì ore 20-22

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TUTTINCIRCOLnews dai circoli sportivi news dai circoli sportivi

Romatuttincircolo[ ]

DUE PONTI SPORTING CLUB

YOGA VIP TENNIS VINTAGE, IL TENNIS CONRACCHETTE DI LEGNO

Le vecchie racchette, quelle che siutilizzavano fino agli anni Ottanta,prima dell'avvento delle più tecno-logiche racchette in carbonio, sonostate le protagoniste del torneo chesi è svolto giovedì 9 Giugno 2011 aRoma presso il Due Ponti SportingClub. Tanti i Vip del cinema, della te-levisione e del giornalismo che,schierati rigorosamente in comple-tini bianchi, si sono dati battagliasulla terra rossa e puntuali al sor-teggio coppie si sono presentati: At-tilio Romita, Max Parodi, Janet DeNardis, Marina Occhiena, Enzo DeCaro, Maurizio Battista, Tony Santa-gata, Ovidio Martucci, Roberta Be-ta, Roberto Ciufoli, Paolo Conticini,Charlie Gnocchi, Gianluca Giuglia-relli, Alessia Mancini, Giuseppe Brin-disi, Stefano Farina, Andrea Pescia-relli, Leo Metalli, Enrico Paoli, Filip-po Merola. Presente anche Rober-ta Beltrame, campionessa degli an-ni ’60, doppista compagna dellaLazzarino e sette volte campiones-sa italiana di doppio, che ogni annoonora con la sua presenza questoevento. Ci sono stati momento mol-to divertenti, come l’incontro che havisto incrociare le racchette Rober-to Ciufoli e Charlie Gnocchi da un la-to, Gianluca Giugliarelli e MaurizioBattista dall’altro, con tante battu-te, molte più a parole che con le rac-chette! In gran forma i semifinalistiAttilio Romita e Paolo Conticini, che,dopo i successi canori della seraprecedente da Paolo Conti, ha di-mostrato anche grande talento ten-nistico. Insomma tanti nomi che fan-no divertire il pubblico, che in que-sta occasione si sono molto diver-

titi, come ogni anno. Il torneo è sta-to vinto dal giornalista del TG1 Leo-nardo Metalli in coppia con il comi-co Gianluca Giugliarelli, dopo avereliminato in semifinale Paolo Conti-cini in coppia con il cantante e can-tautore Filippo Merola. Finalisti ilgiornalista del TG5 Giuseppe Brin-disi e Tommy Bertoli. Guest Event èstata la mostra sui “150 anni di ten-nis in Italia”, allestita all’interno delCircolo dal noto collezionista e sto-riografo del tennis Salvatore Soda-no in onore al 150° anno dell’Unitàd’Italia, la storia dell’Unità d’Italiaraccontata attraverso il tennis e l’e-voluzione della racchetta: oltre 30rare racchette, costruite sin dal

1861 da fabbriche italiane, una perogni marchio storico, con particola-re attenzione alle quattro racchettedenominate “Italia”, pezzi più uniciche rari. La mostra, dedicata allastoria del tennis italiano dal 1861a oggi, illustra il percorso e gli svi-luppi dello sport nonostante i mo-ti rivoluzionari del periodo Risorgi-mentale. Dopo aver incrociato leracchette, la lunga e faticosa gior-nata si è conclusa con la cena dipremiazione, cui hanno preso par-te, oltre ai partecipanti, tanti amiciche non giocano ma che sono in-tervenuti per applaudire i vincitori:Benedetta Valanzano, Jimmy Ghio-ne, Demetra Hampton, Elisabetta

Rocchetti, Enrico Mutti, Marco Vi-vio, Nathalie Caldonazzo, DanielePecci, Edoardo Guarnera, Benedic-ta Boccoli, i giornalisti Fabrizio Fer-ragni, Paolo Di Giannantonio, Valen-tina Bisti, Carlotta Mannu, Fabio Tri-coli, Marino Collacciani, GiuseppeCerasa. Con i tanti personaggi pre-senti, la premiazione è stato un ve-ro e proprio spettacolo con improv-visazioni canore di ottimo livello, co-me quella di Paolo Conticini, TonySantagata che ha coinvolto AttilioRomita, Marina Occhiena, e con l’e-silarante intervento dell’imitatoreGianfranco Butinar prima della di-vertentissima conclusione di Gian-luca Giugliarelli.

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LO TUTTINCIRnews dai circoli sportivi news dai circoli sportivi

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FUTBOLCLUB

TRIPLETE DI TORNEI PERUN GIUGNO DA LEONI:CARAVELLA, NEWCODEINSIEME ALLA SISALINTERNATIONAL CUP

Quando finiscono campionati e cop-pe in ogni campionato ecco che alFutbolclub il gioco del calcio non siferma mai, anzi triplica: torneo inter-circolo, torneo sociale e torneo in-ternazionale tutti e tre in contempo-ranea. Dopo aver vinto la Futbol Lea-gue e la Futbol Cup il duo Cancellie-ri (in panchina) – Parnasi (in campo),tenta il tris con la Caravella Tricolo-re: il loro Futbolclub United, infatti,si sbarazza facilmente dei cugini delFutbolclub e vola in finale dove in-contrerà il C.C. Lazio, anche lui vit-torioso in semifinale nel derby conla Roma. Ma se per lo United è sta-ta una passeggiata di salute (4-0 ilrisultato finale), nel derby romanosono stati decisivi i rigori dopo il 2-2 dei tempi supplementari per con-sentire ai biancocelesti, impostisiper 8-7, di difendere il titolo di cam-pioni conquistato lo scorso anno.Per quanto riguarda il sociale giugnoè il mese del torneo estivo, chiama-to Newcode, che prevede cinque gi-roni da quattro squadre che si gio-cheranno il trofeo. Per garantire unmaggior equilibrio del torneo si è sta-bilito che la somma degli anni deicinque giocatori in campo per ognisquadra debba essere 190 (mediadi 38 anni ciascuno). Tra le favorite il team Angeli, vitto-rioso 5-3 all’esordio contro Iorio, e,soprattutto, il team Giovannetti, unavera e propria garanzia in tema dicalcio a 5, confermato anche dallaprima partita, dove si è imposto 11-0 sul team Randaccio. Due mesi dipartite prima della finalissima del25 luglio che segna anche l’inizio

del meritato riposo prima di ripren-dere a settembre. Ma il torneo chepiù ha destato interesse in questoperiodo è stata la Sisal Internatio-nal Cup V Memorial Vincenzo Roma-no organizzato tra le migliori scuolecalcio del Lazio (classe 1999) e condue squadre invitate da lontano, l’At-

letico Catalunya e il Benfica. Il tor-neo è stato diviso in due fasi: unaregionale dove si sono affrontate lemigliori 32 compagini regionali e unafase internazionale con anche le mi-gliori d’Italia e le due straniere. Nel-la fase finale si sono giocati il tro-feo Roma, Milan, Inter, Nuova Tor

Tre Teste, Lecce, Grosseto, Lodigia-ni, Atletico Roma e Futbolclub, trale altre. Nella finalissima ha sorrisoil Milan superando i cugini dell’Interper 6-5 dopo i rigori. Terzo posto peril Benfica che si è imposto 2-1 sul-la Roma.Gianmatteo Colla

Detto: TatoRuolo: AttaccantePiede Preferito: SinistroPezzo Forte: La polemica!Squadra del Cuore: AS Roma

Il socio del mese Nome: Stefano Chini

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estate romana è entrata nel vi-vo e con essa anche la SummerEdition del Pezzana.Un appuntamento oramai stori-co, che tiene compagnia agli ap-passionati del calcio estivo.Tanti nomi illustri e tanto diver-

timento nelle tre categorie: Assoluti, Over 40ed Over 50. I gironi eliminatori sono quasiconclusi, con le compagini che già pensanoalla Coppa del Mondo oltre alla Coppa Euro-pa. Nella categoria Assoluti la situazione èabbastanza chiara. Nel girone A il Portogallo(Nice Car), l’Argentina (Somma & Panfili Nuo-

va Villa Claudia) e la Francia (Carnielli) saran-no tra i protagonisti della Coppa del Mondoin quanto già matematicamente qualificati.Nel Girone B invece a braccetto sicure dellaqualifica in Coppa del Mondo sono Costa d’A-vorio (Radiologia Cavalcanti) e Brasile (Stu-dio Commerciale Rombolà). Dietro di loro c’ègran bagarre.Due nomi che si preparano per un luglio daincorniciare. Possibili sorprese U.R.S.S. (Ri-storante Ai Spaghettari Roma Universal Ser-vices Security) ed Uruuay (Blitz Tre).Le fasi finali metteranno in mostra tanti vol-ti nuovi di questo storico torneo.

Nella categoria Over 40 nel Girone A invecela copertina è per la nuova squadra della Ci-na (Ristorante Da Dante) di Armando De Ioan-non e Claudio Amendola, con un gioco con-creto e senza fronzoli. Qualificazione garan-tita alla Coppa del Mondo anche per la stori-ca Spagna (Gruppo Siri) di Giacomo Carbo-ne. Nel Girone A anche Giappone (Mobilno-vo) e Inghilterra (Frankie Garage) sono vicinea strappare il biglietto per le fasi finali. NelGirone B l’Italia (Autocarrozzeria Grassi) è tor-nata a fare la voce grossa. Il patron Giovan-ni Grassi ha allestito il consueto gruppo diamici, che due stagioni fa aveva conquistato

LSUMMER EDITION 2011di Alessandro Grassetti_foto di Matteo Ciambelli

Il Pezzana si prepara ad incoronare le regine d’estate

torneo Pezzana[ ]Luglio 2011 Silvia ultimo_sport club marzo 2011.pdf 8-07-2011 15:19:05 - 58 - (Cyan)Luglio 2011 Silvia ultimo_sport club marzo 2011.pdf 8-07-2011 15:19:05 - 58 - (Magenta)Luglio 2011 Silvia ultimo_sport club marzo 2011.pdf 8-07-2011 15:19:05 - 58 - (Yellow)Luglio 2011 Silvia ultimo_sport club marzo 2011.pdf 8-07-2011 15:19:05 - 58 - (BlacK)Luglio 2011 Silvia ultimo_sport club marzo 2011.pdf 8-07-2011 15:19:05 - 58 - (PANTONE 872 CVV)

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il titolo. Dietro di loro un plotone nutrito disquadre con la Costa d’Avorio (Consulting &Assistance) del patron Fanetti, gli USA (Tief-fe Service), l’Australia (S.S. Lazio Calcio a8), la Croazia (Ass. Note Positive) e la nuo-va Jamaica (Meg Impianti). Tanti nomi perconquistare l’agognato titolo. Fare previsio-ni è davvero difficile. Nell’Over 50 la palma di migliore a sorpresaè per l’Uruguay (Risky Point e Team Pettina-ri) che sta dimostrando quanto di buono fat-to in questi anni nella categoria Over 40. Ungruppo di amici storici. Agguerriti concorrenti l’Italia (Frollan Pesca)di Federico “Il Mite” Nigro e di mister Mau-ro Cerbara, la Francia (Antico Tiro al Volo)campione in carica di mister Beppe Centroe l’Olanda (Lallo Scappini & Partners) di mi-ster Alessandro Bruno. Le fasi finali sono ai nastri di partenza, pron-ti per incoronare i campioni del Pezzana. Pergli aggiornamenti il sito di riferimento:www.tornepezzana.com

[ ]torneo Pezzana

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[ ]clubstyleappuntamenti

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‘Alleanza Sportiva Italiana, En-te di promozione sportiva rico-nosciuto dal CONI, dopo il suc-cesso e l’interesse suscitatodalle due precedenti edizioni ri-propone anche quest’annoSPORT LAB, il “laboratorio” di

cultura sportiva, un vero e proprio momentodi partecipazione pubblica e attiva, che con-sente agli opinion makers di tutti i settorisportivi di trovare un punto di incontro e diconfronto su vari temi cari oggi al mondo del-lo Sport. Come in tutti gli ambiti della socie-tà civile, anche nello sport è la gente comu-ne che riesce ad alimentare giornalmente ilsistema grazie alla propria attività e la pro-pria passione. Affinché questo avvenga la pri-ma attenzione degli operatori di sport devenecessariamente cadere sulla promozionedella cultura sportiva.

La terza edizione di SPORT LAB si concentre-rà proprio sul tema della cultura sportiva esarà itinerante. Il primo appuntamento si ter-rà il 14 e 15 luglio prossimi all’interno delParco Tor di Quinto, proprio in concomitanzadi “Mondo Fitness”, una delle più grandi fie-re del fitness della durata di ben tre mesi,per poi spostarsi successivamente in Sicilia,in occasione della “Settimana Sportiva del-l’Unità d’Italia”. Intenso e ricco di appuntamenti è il program-ma romano, che prevede nelle mattinate digiovedì e venerdì due convegni: “Rosa è sport.Le ragazze d’Italia tra pratica sportiva e gran-di imprese” - dedicato al “sorpasso”, sia intermini di risultati sportivi che di numero dipraticanti, da parte delle sportive a discapi-to dei maschi – e “Il fitness tra presente efuturo. Come cambia la pratica tra i nuovi mo-delli di sviluppo ed esigenze normative” - in-

contro durante il quale si porrà l’attenzionesu un mondo, quello del fitness, che negli ul-timi anni ha registrato un vero e proprio“boom”. In entrambi i pomeriggi si terrannogli attesi ”Incontri con i Campioni”, grandenovità dell’edizione 2011, che permetteran-no a tutti gli appassionati del mondo delloSport, e non solo, di conoscere personalmen-te i grandi interpreti dello spor t del nostroPaese por tatori di valori positivi per la cre-scita delle nuove generazioni.SPORT LAB si sposterà poi in Sicilia, dove ilprogetto sarà legato alle celebrazioni per il150esimo anniversario dell’Unità d’Italia.Grande spazio anche in questo caso allo sportche, oltre ai convegni, vede in programma lefinali nazionali dei Campionati ASI, lo svolgi-mento dei Campionati del Mondo di Karate,dei tornei di Beach Badminton e la consegnadel Premio “Sport e Cultura”.

Sport Lab il laboratorio per le nuove formule dello sport

Il 14 e 15 luglio a MondoFitness due convegni sul mondo dello sport

L

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Mondofitnessun’estate in movimentoL’8 giugno è partita l’edizione 2011 di Mondofitness, che quest’anno presentainteressanti novità

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[ ]clubstyleappuntamenti

re mesi all’inse-gna dello sport,del benessere,dello spirito libe-ro. L’apertura èavvenuta merco-ledì 8 giugno, la

chiusura dei battenti è prevista il7 settembre, location il Parco diTor di Quinto: Mondofitness 2011conferma di essere anche stavol-ta evento unico nel suo genere:300 istruttori, 105 attività sporti-ve suddivise in 20 aree, masterclass giornaliere, convegni, cam-pus estivi, spettacoli, intratteni-mento e aree relax. Le attività pra-ticate abbracciano tutto il mondo

del fitness, da quelle più tradizio-nali come lo step coreografico, l’ae-robica, lo yoga ed pilates, sempresotto la supervisione di grandisportivi come Gil Lopes e Jairo Ju-nior, alle cosiddette nuove attivitàcome l’indoor cycling con AlfredoVenturi ed il bootcamp che si ispi-ra all’allenamento dei marinesamericani. Mondofitness prevedeinoltre la grande novità di un’areadi Boxe Competition dedicata aglispor t da ring: si accede all’areasenza vincoli di tempo si usufrui-sce di tutte le attrezzature neces-sarie: sacchi, corde e tappetini; eci si allena in maniera autonoma,sempre sotto la sor veglianza di

istruttori qualificati pronti a diffon-dere utili consigli. Non manca lospazio per gli sport acquatici: ac-quagym, idrobike e acqua boxe. Maa molti può anche bastare (e avan-zare) l’idea di prendere semplice-mente il sole rilassandosi a bordovasca. Se cresce sempre di più l’at-tenzione per il benessere del pro-prio corpo grazie al movimento eallo sport, è sempre maggiore an-che l’attenzione per una correttaalimentazione, che sarà al centrodi incontri ed eventi a tema, unitiad uno spazio ristoro dove si po-tranno degustare cibi freschi, ver-dure di stagione e prodotti biologi-ci. Novità dell’edizione 2011 i Cam-pus Estivi Ciapà, riservati a bam-bini e ragazzi dai 4 ai 15 anni. ICampus sono aperti dal 9 giugnoal 9 settembre, dal lunedì al vener-dì. Tutti i ragazzi potranno svolge-re diverse attività, che vanno dalcalcetto alla scherma, dalla pisci-na al laboratorio teatrale, e moltoaltro. Per i bambini più piccoli èpresente personale specializzato.Tre sono le diverse formule ideateper soddisfare tutte le esigenze: Adalle ore 8 alle 13,30 compresa lacolazione; B dalle 8 alle 17,30,compresa colazione ma pranzoescluso; C dalle 8 alle 17,30 com-presi colazione e pranzo.

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’appuntamento è per fine luglio.Il "lungo" fine settimana desi-gnato è quello che va da vener-dì 29 a domenica 31 luglio. Tregiorni no-stop, ad ingresso gra-tuito, per dare vita alla più gran-de "adunata" del mondo water-

sports e non solo: l'obiettivo è di stupire sem-pre di più gli appassionati di settore ed ap-punto la gente comune ed i bambini, che han-no identificato in questo evento la possibili-tà di passare una giornata speciale ai piedidello splendido castello medioevale di S.Se-

vera, su una delle più belle spiaggie del lito-rale laziale. L'organizzazione ha deciso anco-ra una volta di fare le cose in grande e, perquesta 13° edizione, ospiterà per la primavolta il tour estivo di Radio 105 on the beach,dando vita insieme al villaggio più cool del-l'estate 2011.Il patron dell'evento - Alex Marcianò - ha stret-to un'altra importante collaborazione con gliorganizzatori dell'attesissimo concerto di JackJohnson, in programma a Roma il 23 luglio,con una promozione esclusiva targata SURFEXPO. Essa consiste nella possibilità di vin-

cere n°20 biglietti per il concerto; partecipa-re è facile, basta collegarsi al sito ufficialedell'evento: www.italiasur fexpo.it. Per questa tredicesima edizione, sono previ-sti come sempre diversi "Special Guest" edin particolare è confermata la presenza di al-cuni protagonisti del nuovissimo progetto dibeneficenza VIP ON BOARD, capitanato dalgrande Gip delle Iene per raccontare le espe-rienze in giro per il mondo. Inoltre, come accennato sopra, è stata rin-novata la partnership con RADIO 105, già me-dia partner lo scorso anno, con dirette della

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Dopo il successo dello scorso anno con oltre 25.000 visitatori, torna l'energy village ad ingresso gratuito più cool dell'estate romana, con nuove proposte e tante attività dalla mattina fino a tarda notte

Italia Surf ExpoMusical Festival 2011

di Andrea Tranquilli

L

Torna l’evento più famoso della surf culture

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spiaggia, dj set e tante sorprese da scoprireinsieme. Il SURF EXPO sarà un "Energy Villa-ge" promotore di puro divertimento attivo, checoinvolgerà ed emozionerà il grande pubblicotra eventi spettacolari e prove di tutte le di-scipline del sur f, windsurf, grinch, indoboarde la nuova tendenza di questa generazione: ilSUP, Stand Up Paddle. In particolare alcuni tra i marchi più importan-ti del settore proporranno dei corsi aperti atutti e soprattutto gratuiti: RIP CURL, marchiostorico australiano, sarà presente con una me-ga Rip Curl sur f school per svelare i segretidel "sur fing", la HOBIE SUP academy, inveceoffrirà l'opportunità di avvicinarsi alla nuovis-sima disciplina dello "Stand Up Paddle" conprove in mare a tutti i livelli e la X RAY Wind-sur f Academy che come ogni anno sarà capi-tanata dal freestyler e campione capitolinoRaimondo Gasperini. Grande ritorno in stileanche per HOT BUTTERED, un altro marchio

storico del sur f australiano, fornitore ufficia-le delle "divise-surf" dell'intero staff SURF EX-PO 2011. Ma le attività non finiscono qui: In-doboard test area, la grande novità dei voli"adrenalici" fino a 10mt con BAG JUMP, le per-formance live dell'illustratore Marco Simeo-ni su tavole da skate e sur f e molto altro an-cora, come la rampa sul mare per le spetta-colari grinch sessions by Hummer. Sport di giorno, divertimento dal tramonto fi-

no a notte. Con il calare del sole il SURF EX-PO si trasformerà in serate indimenticabili trasfilate di moda e bikini show, film festival,shopping on the beach, e gli immancabilibeach party firmati Heineken che faranno dacontorno alle per formance notturne sul ma-re dei pro-sur fer ospiti da tutta Italia. Tra gli ospiti alcuni tra i migliori atleti nazio-nali ed internazionali, autorità e personaggidello spettacolo musicale e televisivo, comeper lo scorso anno dove la star fu il "Re ha-waiiano" Sunny Garcia, campione del mondoASP (Association Sur fing Professional) nel2000 e sei volte vincitore della Triple Crown.Per questa edizione 2011 siamo in attesa diun'altra leggenda del sur f mondiale, ma e'ancora presto per svelare le tantissime novi-tà che vi aspettano al SURF EXPO 2011. Seguiteci sul sito ufficiale www.italiasurfexpo.ite tramite i nostri MEDIA PARTNER, tra cui SportClub Magazine da sempre al nostro fianco.

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Sport di giorno, divertimento daltramonto fino a notte. Con ilcalare del sole il Surf Expo sitrasformerà in serateindimenticabili tra sfilate dimoda e bikini show, film festival,shopping on the beach, e gliimmancabili beach party.

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Il I luglio è stato presentatogiustiziasportiva.com, ilsito che offre consulenzalegale ad atleti e società

sportive. Incontriamol’Avv. Sabrina Rondinelli,

responsabile del sito.

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on line il por tale giuridico giustiziasportiva.com, che of-fre tutela legale ad atleti, Fede-razioni e società spor tive eche fornisce tutte le informa-zioni necessarie in ambito le-gale agli attori del mondo del-

lo sport. La presentazione ufficiale è avvenu-ta venerdì 1 luglio a Roma, presso il CircoloAntico Tiro A Volo, alla presenza, tra gli altri,dell’ex DG della Juventus Luciano Moggi.

La Responsabile del sito, l’Avvocato Sabrina Ron-dinelli, si è lanciata in questa avventura, dopoaver notato nella sua esperienza che esiste ungap informativo e conoscitivo dell’ambito legalenel mondo dello sport. L’Avvocato Rondinelli èConsulente legale di molte Società sportive pro-fessionistiche e dilettantistiche, atleti e Federa-zioni, con un’esperienza maturata specificata-mente nel calcio. “Le società sportive oggi so-no ancora carenti in quanto a presenza di per-sonaggi che ricoprono determinati ruoli”.

È

Lo Sport è vita...e va difesodi Lorenzo Arduini

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Di conseguenza l’obiettivo del sito è quello dicoprire una lacuna.“Certo, l’idea è stata proprio questa, ci rivol-giamo alle società ed alle associazioni spor-tive, ma anche e soprattutto agli atleti. Ab-biamo avvertito nel mondo dello sport una ri-chiesta di persone con competenze specifi-che nell’ambito e nella comunicazione lega-le. Lo staff di giustiziasportica.com vuole es-sere completo in ogni sua parte, con ruoli egerarchie specifiche”.

Di quali discipline sportive vi occupate nellospecifico?“Copriamo tutte le discipline, i componenti delnostro staff hanno poi specifici rapporti condeterminati sport, come la boxe, il calcio, lapallavolo, la pallacanestro ed il tennis”.

Che cosa offre il vostro sito?“Oltre alla consulenza legale standard, la no-vità è la consulenza on line. Un atleta che, peresempio, intende fare domanda di tesseramen-to e desidera avere informazioni sulla naturadel vincolo, può collegarsi al sito e domanda-re tutti i chiarimenti che desidera. Un legaledello staff risponderà alle domande in manie-ra assolutamente gratuita”.

In che maniera è organizzato giustiziasporti-va.com? Prevede diverse sezioni?“Sì, assolutamente importante è la parte rela-tiva alle pubblicazioni. L’intento è quello di rac-cogliere tutto il materiale prodotto dai membridello staff che è stato pubblicato per creareuna sorta di rivista on line che tratti del dirittosportivo. Poi naturalmente sono presenti tuttele informazioni relative ai componenti dellostaff, la parte relativa alla consulenza on lineed i link utili sulla Giustizia Sportiva”.

Prevedete anche la possibilità di collaborazio-ni esterne allo staff?“E’ in fase di allestimento una sezione del sitodedicata proprio a che volesse collaborare. Pen-siamo soprattutto ai giovani neolaureati, per of-frire loro una possibilità immediata di entrarein “campo” e di fare le prime esperienze”.

Per concludere, giustiziasportiva.com ha am-bizioni e prospettive importanti...“Il nostro obiettivo è che le società e gli atletisi sentano tutelati, avendo a disposizione unostaff competente. Lo sport presenta diverseproblematiche di natura legale molto specifi-che e lo staff di giustiziasportiva.com ha l’e-sperienza e le conoscenze necessarie per ri-solvere questa tipologia di problematiche”.

Prof. Avv. Federico TedeschiniPatrocinante in Cassazione e presso tuttele Giurisdizioni superiori, con particolareesperienza nella Giurisdizioneamministrativa e nelle procedure arbitrali.

Avv. Sabrina RondinelliAvvocato del foro di Roma. Dottore diricerca presso la Facoltà di Giurisprudenza“La Sapienza” Specializzata in DirittoSportivo. Docente presso Master in DirittoSportivo a Roma, Napoli, Milano.Consulente legale di molte Società sportiveprofessionistiche e dilettantistiche, atleti eFederazioni. Editorialista della rivista "SportClub" e responsabile del sitowww.giustiziasportiva.com

Avv. Laura VasselliAvvocato del Foro di Roma e membrodella Corte di Giustizia della Federcalcio.

Avv. Maurilio PrioreschiAvvocato specializzato in Diritto Penale.

Avv. Flavia TortorellaAvvocato specializzato in Diritto dello Sport.

Avv. Paolo Rodella Avvocato specializzato in Diritto delloSport.

Dott. Luigi CapassoDirettore ed Editore della Rivista "SportClub Magazine"

Dott.ssa Maria Beatrice RondinelliDirigente Medico Osp. San Camillo -Forlanini di Roma. Presidentedell’Associazione “Blood runner” www.bloodrunner.it

Dott. Fabrizio FalconiCaporedattore News Mediaset

Alessandro ManciniAgente dei calciatori FIFA www.fifa.com

Lo staff di Giustiziasportiva.com

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a Totti a Nesta,passando per Vuci-nic, Mutu, Quaglia-rella, Miccoli, Me-xes e tanti altri. Vil-la Stuart Sport Cli-nic ha raggiunto un

importante traguardo internaziona-le: è stata inserita dalla FIFA tra i“Centri Medici di Eccellenza”, per laprevenzione, il trattamento ed il re-cupero dei calciatori, con il soste-gno del Presidente della F.I.G.C.,Giancarlo Abete; assente alla ceri-

monia perchè chiamato a presiede-re l'Assemblea per la riforma delloStatuto, lo scorso 19 giugno Abeteha incontrato le delegazioni della FI-FA (guidata da Michel D'Hooghe) edi Villa Stuart. Michel D’Hooghe, Pre-sidente delle Commissioni Medichedella FIFA e della UEFA, ha conse-gnato all’Avv. Maurizio Martinetti,Presidente di Eurosanità (gruppo dicui Villa Stuart fa parte), ed al Prof.Fabio Pigozzi, Direttore Scientifico diVilla Stuart Sport Clinic, l’ambito ri-conoscimento, al termine del ceri-

moniale (20 giugno, ndr) cui ha pre-so parte anche il Sindaco Gianni Ale-manno. Significative le parole del pri-mo cittadino di Roma: “Villa Stuartper noi è una sorta di istituzione, co-me il parlamento: facciamo un altropasso avanti perché qualifica Romain vista delle Olimpiadi del 2020”. I“Centri Medici di Eccellenza FIFA”,sono stati istituiti su espressa vo-lontà del Presidente Joseph Blatter,per offrire ai calciatori di tutto il mon-do un punto di riferimento sanitarioed al tempo stesso, per dare ai me-

dici sportivi l’opportunità di confron-to e aggiornamento. Un risultato au-torevole per Villa Stuart, unica Ca-sa di Cura in Italia a fregiarsi del ti-tolo di “Centro Medico di Eccellen-za FIFA”. La cerimonia si è trasfor-mata in un vero e proprio evento: tragli ospiti presenti calciatori ed ex cal-ciatori (Terlizzi, Candela, Aldair, Riz-zitelli), medici della Roma di ieri e dioggi (Pigozzi, Brozzi, Del Signore,Pengue e Gemignani), dirigenti spor-tivi (Daniele Pradè), procuratori (Ales-sandro Lucci, Dario Canovi e Clau-

Ddi Paolo Brandimarte

Villa Stuart Sport Clinicè un Centro Medico di Eccellenza FIFABollino di qualità FIFA alla clinica Villa Stuart. Alla cerimonia di premiazione hanno preso parte calciatori,autorità, vip, medici e dirigenti sportivi. Presente anche il Sindaco Gianni Alemanno: “Villa Stuart per noiè una sorta di istituzione, come il Parlamento”

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foto Bartoletti

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dio De Nicola), autorità istituzionalie presidenti federali (Cochi, Barelli,Di Rocco e Chimenti), vip (Milly Car-lucci e Beppe Fiorello); presentazio-ne e conferenza stampa affidate al-l’istrionico Marco Mazzocchi. Il pre-stigioso accreditamento è stato ac-colto con soddisfazione dal Prof. Fa-bio Pigozzi: “È un privilegio e un ri-conoscimento del lavoro fatto in que-

sti vent’anni”. Fiore all’occhiellodella clinica Villa Stuart è da sem-pre l’or topedia, a cui inevitabil-mente viene associato il Prof. PierPaolo Mariani, considerato a pie-no titolo un luminare. L’or topedi-co di riferimento della clinica sidice “orgoglioso di aver dato uncontributo per dare lustro al pae-se”. Infine, emozionante il video– messaggio di Francesco Totti,operato a Villa Stuart nel 2006 epoi esploso nel Mondiale di Ger-mania: “Per alcuni dei miei 207gol devo ringraziare anche VillaStuart e il Prof. Mariani”.

IL MEDICO RISPONDE

@linea diretta con specialisti in or topedia • fisiatriareumatologia • medicina dello sport • radiologiascienza dell'alimentazione

Scrivete a: [email protected]

L'Istituto di Medicina dello Sport di Roma (Villa Stuart Sport Clinic)

Via Trionfale 5952 (Balduina)

PER APPUNTAMENTI EDINFORMAZIONI:06.35528393 - 06.35528394

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[ ]saluteclubstyle

Il saluto del Sindaco Gianni Alemanno, intervenuto alla cerimonia di accredito FIFA

Da sinistra, Michel D'Hooghe (Commissario Medico FIFA e UEFA), l'Avv. MaurizioMartinetti, Katharina Grimm e il Prof. Fabio Pigozzi

Il Prof. Pier Paolo Mariani in compagnia di “Pluto” Adair

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empo d’estate, tempo di sportall’aria aper ta. Con la bellastagione molti sportivi amanodedicarsi ad alcune disciplinecome la vela che, per ovvie ra-gioni climatiche, viene pratica-ta soprattutto in questi mesi.

La vela è una disciplina olimpica che ha delleorigini antichissime: si narra infatti che questaveniva praticata fin dal II secolo a.C.; la storiadella moderna vela sportiva, tuttavia, affondale sue radici nella lotta contro la pirateria ma-rina. Nel corso del secolo XVII le rotte delle In-

die Orientali, dell’Africa e delle Americhe era-no infestate di pirati. Fra le principali prede del-le scorrerie piratesche c’erano le navi olande-si che spostavano merci di valore fra l’Olandae le proprie colonie. Per rispondere a questeminacce gli olandesi svilupparono dei velieri ve-loci chiamati jachtschip (dall’olandese “jacht”cercare, cacciare, perseguire) i quali avevanoil compito di inseguire e catturare i vascelli pi-rata. Risultando estremamente divertenti dacondurre queste agili imbarcazioni furono lar-gamente usate anche per ragioni sportive. So-lo a metà del secolo XVII il re inglese Carlo II

nel corso del suo esilio in Olanda, scoprì glijachtschip e ne portò con sé un esemplare inInghilterra, favorendo così la diffusione dellosport della vela in tutto l’Impero Britannico.Carlo II era così appassionato di vela che con-tribuì a disegnare il suo yacht personale, lo “Ja-mie”, che venne completato nel 1662 a Lam-beth. Lo stesso anno, il re condusse personal-mente alla vittoria lo Jamie contro uno jacht olan-dese di proprietà del Duca di York, in un percor-so che andava da Greenwich a Gravesend e ri-torno. Si trattava della prima regata fra yachtcondotti da timonieri non professionisti. Nel frat-

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La barca a vela è sempre stata sinonimo di relax e di salutare pratica all’aria aperta. Per questo sono tanti gli atleti che vi si dedicano durante e dopo l’attività agonistica.di Marco Trozzi

Velisti... per caso

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tempo la parola di origine olandese “jacht” ve-niva anglicizzata nel termine “yacht” oggi larga-mente diffuso per indicare le imbarcazioni a ve-la. La prima competizione velica di flotta dell’e-ra moderna fu la Cumberland Regatta, inaugu-rata nel 1715, che si tiene ancora oggi. La pri-ma competizione internazionale fu invece, nel1851, la famosa Coppa delle Cento Ghinee,più nota come Coppa America.Da allora la vela ha conosciuto un notevole svi-luppo che ha portato la Federazione Internazio-nale (ISAF) a contare 115 paesi membri e a es-sere riconosciuta dal Comitato Olimpico Inter-nazionale come organo di rappresentanza del-la vela a livello olimpico.Proprio l’attuale presidente del Cio, JacquesRogge, è un ex velista che può vantare nel suopersonale palmarés tre partecipazioni olimpi-che dal 1968 al 1976. Rogge, però, non è l’u-nico personaggio dello sport internazionale aessersi cimentato nella vela.Il pilone della nazionale italiana Andrea Lo Ci-cero, ad esempio, è un grande appassionatodi vela, recentemente è stato invitato dal TeamAudi Azzurra alla tappa del MedCup Circuit diMarsiglia e ha dichiarato a più riprese di volerpartecipare ai Giochi Olimpici del 2016 a Riode Janeiro come velista; tra rugby e vela inparticolare c’è un notevole feeling: molto in-fatti sono gli ex della palla ovale a trovare unanuova carriera come grinder, coloro cioè chesi occupano della regolazione delle vele conwinch a maniglie. Essendo un ruolo in cui la forza fisica è un ele-mento imprescindibile, vi si avvicinano anchemolti ex campioni del canottaggio: il neozelan-dese Rob Waddell, oro a Syndey nel 2000 èsalito a bordo di team New Zealand nel 2003e nel 2007. Dopo essere tornato al canottag-gio per partecipare ai Giochi Olimpici di Pechi-no nel 2008, l’anno successivo è rientrato afar parte di team New Zealand nel ruolo di grin-der. Come Waddel anche la nostra Paola Pro-topapa, oro alle Paralimpiadi di Pechino 2008,è passata alla vela e sarà a Londra 2012.Altro esempio di sportivo vincente passato allavela è l’ex sciatore francese Luc Alphand che,dopo aver vinto diverse Coppe del Mondo sullaneve e una Dakar sulla sabbia ha deciso di de-dicarsi allo sport in mare: Alphand, infatti, adottobre parteciperà a una gara prestigiosa co-me la Transat Jacques Vabre.Come lui anche un altro campione dello sci, ilnorvegese Lasse Kjus, è amante della vela,ma da segnalare anche che il francese JeanGalfione, oro ai Giochi Olimpici di Atlanta nel1996 nel salto in alto, ha partecipato comegrinder ad un’America’s Cup.

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Jacques Rogge presidente del Cio

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ullo schermo il tema del rap-por to tra l’uomo e il viaggioper mare, sia che si svilup-pi per rievocazione di fattistorici o semplicemente at-traverso il racconto di unavacanza, è sempre gradito

ai registi, che vi trovano spesso materialeper pellicole coinvolgenti. Le dif ficoltà delleriprese tra le onde sono facilmente supera-

bili e l’autore può approfittare di atmosferenaturali o raccontare lo stato d’animo deisuoi personaggi nelle più diverse situazioni,comiche o tragiche, che un viaggio per ma-re può generare: dal disagio di condividereuno spazio ristretto con altri, magari non pro-prio estroversi o persino psicopatici, all’an-tagonismo fra l’uomo e la natura, che con-tribuisce ad esaltare le qualità degli inter-preti principali. E così, se un buon velista vo-

lesse farsi una piccola videoteca con alcu-ne delle più coinvolgenti produzioni cinema-tografiche ambientate in mare, non avrebbedifficoltà a trovare film di successo apparte-nenti a tutti i generi: dal film d’azione o d’av-ventura, alle commedie, fino alle pellicoledrammatiche o sentimentali. In questo ar ti-colo abbiamo ripor tato tre esempi di film digeneri diversi, che come denominatore co-mune hanno il mare e la vela.

S[]

Vele in pellicolaFilm d'azione e drammatici, dalla commedia al sentimentale al thriller. Tutti conlo stesso comune denominatore: la vela

di Lorenzo Arduini

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Si tratta di un film comico e leggero che narra la storia di una famigliaamericana alle prese con una barca a vela piena di acciacchi eperseguitata dalle avarie in navigazione nei Caraibi. La regia è di ThomEberhardt. A Martin Harvey, che come tanti ha famiglia, lavoro e debiti,capita una bella sorpresa: morendo uno zio gli ha lasciato una barca.Partito per ritirarla, Martin con i suoi familiari (la moglie Khaterine, a figliaadolescente Caroline ed il vispo undicenne Benjamin) già immaginacrociere e sollazzi nel Mare dei Caraibi. Ma non solo il gruppetto degliHarvey è del tutto privo di nozioni di navigazione, ma la barca è piccola edin pessime condizioni. Sarà dunque vita dura, sbagliando, malgrado lecarte di bordo, un isolotto con un altro, riassestando quello che dovevaessere per Martin uno yacht, e rovinandosi le mani con attrezzi e corde,senza contare i frequenti scivoloni in mare.

Un accattivante giallo in cui la tensione è ben calibrata, gliinterpreti (Sam Neill e Nicole Kidman) sono di buon livello,e non manca qualche risvolto sottilmente umoristico. Lavicenda particolarmente ingegnosa: dopo che il lorofiglioletto è morto in un incidente d’auto, John (Sam Neill) eRae, che era alla guida (Nicole Kidman), cercano diriprendersi partendo con la loro barca per una vacanza. Inmare aperto, incrociano una barca e notano un giovaneamericano, Hughie (Billy Zane), che li avvicina in chiaradifficoltà a bordo di una scialuppa di salvataggio. Hughieperò, di lì a poco, si rivela essere un assassinopsicopatico. Thriller horror molto teso e ben congegnatoche si incentra sulle vicende di soli tre personaggi, mariesce a trarre il massimo della suspense dall’ambienteclaustrofobico della barca, immersa nella piatta immensitàdell’oceano che isola perfettamente ogni cosa.

In questo film del 1974 una ricca vacanziera della Milano “da bere”(Mariangela Melato), in crociera col marito su una splendida barca a vela, siscontra con un genuino marinaio siciliano (Giancarlo Giannini) con il quale,complice un naufragio, deve condividere prima lo spazio ristretto di uncanotto, e poi le falde di un’isola disabitata in pieno Mediterraneo. Unacommedia briosa che porta sullo schermo per la prima volta in Italia “lavacanza in barca a vela”; un’ambientazione insolita che permette a LinaWertmueller di inserire nel racconto una sottile allusione sociale: sull’isoladeserta si ribaltano i ruoli così ben definiti in barca, e sarà GiancarloGiannini, perfettamente a suo agio nelle vesti del novello Robinson, aprendere il comando sull’orgogliosa e strafottente signora, che sarà prestopreda di un istinto di amore e di sottomissione.

FINCHÈ DURA SIAMO A GALLA

ORE 10, CALMA PIATTA

TRAVOLTI DA UN INSOLITO DESTINONELL’AZZURRO MARE D’AGOSTO

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uno degli sport più ricchi e pre-stigiosi. Ma, tra imbarcazioni dilusso e costi altissimi, ultima-mente la vela soffre per il diffi-cile periodo di crisi. I velisti pe-rò sono sempre al top e la loroimmagine pubblicitaria naviga

ancora in acque sicure. Inutile negarlo. La cri-si c’è e si fa sentire. Anche nello sport. E para-dossalmente, a risentire di questo momentoparticolarmente faticoso, è uno degli sport piùricchi al mondo, la vela. Barche super costose,difficoltà nel trovare gli sponsor e ascolti tv chenon sembrano essere incoraggianti. Sarebberoquesti i motivi alla base delle difficoltà econo-miche che sta vivendo questo sport. Basti pen-sare che per l’edizione dell’America’s Cup 2010,la competizione più antica e più famosa, il bud-get per organizzare l'evento scese a $ 11 mi-lioni da un record di $ 278 milioni nel 2007, an-no in cui si tenne l'ultima Coppa America. Edancora. È notizia recente che la 34ª edizionedell’America's Cup che si terrà nel settembre2013 dovrà fare a meno di Mascalzone Latino,l’equipaggio azzurro guidato da Vincenzo Ono-rato. Il motivo? Presto detto: “I costi folli, unoscenario internazionale dall'economia depres-sa e quindi grandi difficoltà a trovare sponsor.Questo è il vero, unico, autentico nemico del-la prossima Coppa”, queste le parole dello stes-so armatore napoletano. Nonostante tutto e adispetto della congiuntura economica non pro-prio felice, qualcosa che resiste però ancorac’è: sono loro, i più importanti velisti che, gra-zie alla loro popolarità e alle loro gesta spor-tive, sono diventati ormai dei testimonial mol-to richiesti. È il caso ad esempio di Paul Ca-yard, il californiano con i baffi che fu lo skip-per del Moro di Venezia. Nel suo palmaresCayard vanta due titoli olimpici e sette irida-ti, tra cui quello nella classe Star nel 1988,

É

Vento di crisima i testimonialresistono!

Nonostante la crisi i velisti più famosi sonosempre un’attrattiva per gli sponsor

di Valentina Altavilla

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oltre a sei partecipazioni nella Coppa Ameri-ca. Naturale, con questi numeri, che il cam-pione statunitense sia inseguito dagli spon-sor. Paul è stato scelto infatti come testimo-nial dell’acqua Filette, perché ritenuto in gra-do di interpretare al meglio i concetti di esclu-sività, eleganza ed essenzialità che caratte-rizzano il prodotto. Dalla vela ai motori: il ve-lista ha infatti prestato la sua immagine an-che per la Maserati Gran Turismo, macchinasportiva per eccellenza della casa automobi-

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“...numerose sono leiniziative e le manifestazioniche vedono protagonistaGiovanni Soldini, campionepluri vittorioso e grandeuomo di mare, in veste ditestimonial, grazie al suomodo di fare sempregentile...”

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listica modenese. Non è tutto. Il campionedella vela ha legato il suo volto anche al pre-stigioso e lussuoso brand di orologi, la Ro-lex, marchio vicino a questo sport sin daglianni ’50. Non mancano ovviamente le parte-cipazioni in veste di testimonial a vari eventidi beneficenza e sportivi, come ad esempioil trofeo velico dei giovani imprenditori di Con-findustria. Un altro velista molto importanteè sicuramente Russell Coutts, consideratotra i più for ti al mondo nella categoria Match

Race e attuale CEO di Oracle Racing deten-tore della Coppa. Il campione neozelandeseè l’atleta più pagato della Nuova Zelanda conben $10000000, oltre che essere il velistapiù vincente nella storia di questo sport. Trevittorie dell'America's Cup come skipper (do-ve detiene tra l'altro il record di 14 successiconsecutivi), una medaglia d'oro olimpica inclasse Finn, tre Campionati Mondiali di MatchRace e varie vittorie in campionati mondialiIOR, IMS e One Design. Sul fronte sponsor,

Russell è testimonial della Slam, marchio ita-liano leader nel settore "sailing & spor t-swear".Non solo leggende della vela però. Largo an-che ai giovani talenti come ad esempio Ja-mes Spithill, velista australiano attualmentedecimo nella classifica ISAF World Match Ra-ce. Per la sua faccia pulita e naturale, il brandPrada ha deciso di affidarsi alla sua immagi-ne per la collezione di occhiali eyewear “ac-tive” e “Lifestyle”. Ed infine non poteva cer-to mancare l’italiano Giovanni Soldini, cam-pione pluri vittorioso oltre che grande uomodi mare. Con le sue vittorie è stato capace diinnovare e trasformare la vela italiana in sportprofessionistico, rompendo quella cerchia diGentleman skipper che sino al suo avventoavevano gestito questo magnifico spor t. E’inoltre uno dei pochi skipper e velisti italianiin attività che può godere di una grande fa-ma e notorietà anche fuori dai confini nazio-nali. Numerose sono quindi le iniziative e lemanifestazioni che lo vedono protagonista investe di testimonial, grazie al suo modo di fa-re sempre gentile e pacato. Tra queste, l’ini-ziativa “Navigare sicuri”, nata per sensibiliz-zare genitori e minori ad un uso consapevo-le del web e la veleggiata per promuovere ilcommercio equo e solidale. Il velista milane-se è stato inoltre testimonial del Big Blu 2010a Roma. Soldini è protagonista anche nellamoda, avendo prestato la sua immagine perla Lumberjack e per la Sebago-Zeis Excelsa,azienda calzaturiera di Ascoli, sfilando l’an-no scorso a Pitti Uomo.

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“...non mancano ovviamente le partecipazioni in veste ditestimonial a vari eventi di beneficenza e sportivi, come ad esempioil trofeo velico dei giovani imprenditori di Confindustria.”

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clubstyle[ ]motori

sportività e divertimento

Pronta al lancio la nuova natadella casa anglo-tedesca,disponibile in diverse versioni

di Lorenzo Arduini

Mini Coupè

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ue posti, ultra sportiva, anco-ra più sfiziosa: è la nuova MI-NI Coupé. Con la forma del tet-to "a casco". Per puntare sulmassimo divertimento di gui-da, e per trasmettere in modoancora più intenso il tipico go-

kart-feeling del marchio britannico del Gruppo te-desco BMW. Si tratta del primo modello della Ca-sa con una scocca realizzata nel three-box-de-sign che prevede una netta separazione tra cor-po vettura e bagagliaio. A differenza della MINI,della Clubman e della Cabrio, il vano motore, l'a-bitacolo e il bagagliaio sono nettamente separa-ti uno dall'altro. Questa suddivisione, riconosci-bile soprattutto nella vista di profilo amplia lagamma delle forme geometriche e conferisce al-la MINI Coupé una coda particolarmente marca-ta che riprende lo stile classico delle vetture GranTurismo. La MINI Coupé è la prima biposto nel-la gamma della Casa anglo-tedesca e punta arendere ancora più coinvolgente il concetto disportività e divertimento di guida già presentenella genetica MINI. E’ proprio il divertimento di guida il punto crucia-le sul quale questa nuova Mini Coupè punta, of-frendo un'agilità quasi impensabile unita ad in-terni ed esterni eleganti e ben curati, che per-mettono agli occupanti di stare comodi e perchéno, immersi in un contesto elegante e raffinato.Anche esternamente il look della Mini Coupè èassolutamente innovativo, con il tetto che richia-ma la forma di un casco ed un profilo dinamicoe filante, reso sportivo dallo spoiler posterioreche non solo abbellisce la vettura ma la rendeaerodinamica ottimizzando il flusso d'aria quan-do a vettura viaggia oltre gli 80 km/h.Inoltre la vettura è caratterizzata da una serie diinconfondibili stilemi di design, come la formaesagonale della calandra del radiatore, le corni-ci nere che avvolgono senza soluzione di conti-nuità la sezione inferiore della carrozzeria. In più,numerosi listelli e cornici cromati e, naturalmen-te, i grandi doppi proiettori con indicatori di dire-zione integrati e le luci posteriori montate verti-calmente a isola alle due estremità della coda.L’aspetto forse più caratterizzante della nuo-va MINI Coupé è la forte inclinazione dei mon-tanti anteriori, in stile roadster, un’altezza com-plessiva inferiore di 52 mm rispetto alla MINIe l’inedita forma del padiglione che sembra“appoggiato” a mo’ di cappello su di una fa-scia vetrata continua. In pratica nulla è cam-biato rispetto alla MINI Coupé Concept del2009, cosa che testimonia un concetto di dueposti nato già maturo. Anche la potenza deimotori pare adeguata al look grintoso della MI-NI Coupé, con valori che vanno dai 122 CV del-

D

È caratterizzata da una serie diinconfondibili stilemi di design, come laforma esagonale della calandra delradiatore, le cornici nere che avvolgonosenza soluzione di continuità la sezioneinferiore della carrozzeria.[ ]

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la MINI Cooper Coupé ai 211 CV della MINI JohnCooper Works Coupé passando per i 143 CV agasolio della MINI Cooper SD Coupé.La nuova carrozzeria compatta a tre volumi è sot-tolineata dallo spoiler posteriore attivo che fuo-riesce oltre gli 80 km/h per ottimizzare l’aerodi-namica in coda. Rispetto alla MINI hatchback gliingombri restano praticamente invariati, con unalunghezza di 3.734 mm (3.728 mm la CooperCoupé), una larghezza di 1.683 mm e un passodi 2.467 mm. Solo l’altezza è inferiore e partedai 1.378 mm della Cooper Coupé per arrivareai 1.384 mm delle altre versioni. Avendo rinun-ciato a due posti la MINI Cooper prevede un va-no di carico bagagli dietro ai sedili e un’aperturadi carico passante fra bagagliaio e abitacolo chepermette di stivare oggetti ingombranti carican-doli attraverso il portellone posteriore. La nuovaforma della carrozzeria è abbinata allo sposta-mento in avanti delle masse, al miglioramentodella resistenza torsionale attraverso appositi rin-forzi della scocca, elementi che uniti ad una nuo-va taratura dell’assetto puntano ad ottimizzareagilità e sicurezza di guida. Nella dotazione di se-rie della MINI Coupé ci sono servosterzo elettro-meccanico, regolazione della stabilità di guidaDSC e modalità di trazione DTC con controllo elet-tronico del differenziale EDLC (di serie su MINIJohn Cooper Works Coupé).L’abitacolo della MINI Coupé presenta degli spe-cifici incavi nel cielo del tetto per ottimizzare lospazio per la testa degli occupanti, sedili sporti-vi di serie (ad esclusione della Cooper Coupé) edoppio vano portaoggetti posteriore. Materiali eColori degli interni possono essere scelti in unavasta gamma di possibilità, così come la verni-ciatura esterna che prevede il tetto in colore acontrasto e nuove Sport Stripes sul cofano mo-tore, sul bagagliaio, sullo spoiler e sul tetto (intinta carrozzeria). Nella dotazione standard sonoinclusi specchietti elettrici, sensori di parcheggioposteriori, climatizzatore, radio CD MP3 e ingres-so Aux, volante multifunzione, sedili regolabili inaltezza e computer di bordo. Fra gli optional sisegnalano i fari allo xeno, il climatizzatore auto-matico, il Comfort Access, il pacchetto John Co-oper Works e tutte le opzioni del programma MI-NI Yours. A livello di infotainment si possono ave-re gli altoparlanti Harman Kardon, la predisposi-zione Bluetooth, l’interfaccia audio USB, il navi-gatore MINI e le funzioni di MINI Connected cheincludono la webradio e la ricerca locale di Goo-gle e Google Send to Car.Una vettura così sportiva riesce comunque adabbinare il gokart-feeling con emissioni e consu-mi molto parchi, tant'è che le emissioni di CO2si fermano a soli 127 g/km mentre i consumi so-no di soli 5,4 litri ogni 100 km.

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[ ]clubstylemotori

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I prezzi• MINI Cooper Coupé: 23.400 euro• MINI Cooper S Coupé: 27.750 euro• MINI Cooper SD Coupé: 28.750 euro• MINI John Cooper Works Coupé: 33.150 euro

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solo da pochi anni che il ca-vallo è diventato un mezzo len-tissimo, mentre per millenniera stato il mezzo di traspor-to più veloce a disposizionedegli uomini ed il suo uso ave-va condizionato lo sviluppo

delle civiltà. Oggi il cavallo rappresenta tan-te cose: un mezzo di trasporto completamen-te rispettoso dell’ambiente, un punto di os-servazione giusto per cogliere i tanti motividi interesse che offre la campagna, una tra-dizione millenaria di collaborazione tra l’uo-mo ed il cavallo. Infine andare a cavallo è ai

giorni nostri anche un modo per fare sport,grazie all’equitazione ed all’ippica, ma ancheun modo per svagarsi e per vedere dei luo-ghi nuovi, facendo contemporaneamente at-tività fisica, per mantenersi in forma e starecon gli altri. Questi sono tutti aspetti che sipossono cogliere durante le giornate che sipossono trascorrere in sella nelle verde Ir-landa. L'Irlanda e il cavallo sono un binomio inscin-dibile: l'allevamento di equini, le corse, le fie-re equestri fanno par te della tradizione po-polare e i turisti hanno grandi possibilità diammirare (per es. nella National Stud Farm,

fuori Kildare) e di cavalcare i migliori esem-plari di cavalli irlandesi.In Irlanda l'amore peri cavalli è proverbiale e lo si vede in ogni an-golo del Paese: questa proposta consentel'esperienza di una vacanza diversa e diver-tente per dare sfogo alla passione per i ca-valli o per avvicinarsi ad uno sport appassio-nante come l'equitazione.Uno degli itinerari proposti dai tour operatorprevede una vacanza della durata di dieci gior-ni, con partenza in aereo dall’Italia con de-stinazione l’aeropor to di Shannon e, da lì,con mezzi locali, punteremo direttamente ver-so il Dingle. Una volta arrivati sarà giunto il

In Irlanda i cavalli sono una vera e propria leggenda: dal folklore celtico all’amore degliirlandesi per questi animali. Oggi è possibile visitare l’isola adoperando uno dei mezzi ditrasporto più antichi al mondo.

È

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in IrlandaCavalcare

di Lorenzo Arduini

[ ]clubstylesport&turismo

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momento di prendere confidenza con il fede-le amico a quattro zampe che accompagne-rà gli escursionisti nei giorni a seguire.Il programma prevede, il primo giorno, unapasseggiata di mezza giornata intorno al por-to di Ventry e su per il magnifico Monte Ea-gle. La prima serata sarà trascorsa al Kruge-r’s Pub di fronte ad una magnifica pinta dibirra. Il nostro trek continuerà nel paesaggiodella campagna irlandese fino a Ballinluig:da lì ci dirigeremo verso lo splendido scena-

rio di Conor Pass e dintorni, visiteremo il Vil-laggio di Cloghan e, per finire, le sabbiosespiagge che ci porteranno fino a Castlegre-gory. Finito il trek ci dirigeremo verso le fa-mose Cliff of Moher, imponenti scogliere moz-zafiato, prima di raggiungere Bunratty con ilsuo castello e il Folk Village, ricostruzione diabitazioni ed ambienti del passato e infineraggiungeremo Galway per goderci il sole chemuore. Seguendo la costa raggiungeremoRossaveel da dove ci imbarcheremo per le

magnifiche Isole Aran. Rientrati sull’isola cidirigiamo verso Clonmacnoise, uno dei luo-ghi sacri più celebrati d’Irlanda, meta di pel-legrinaggi fin dal VII secolo. Situato sulle rive del fiume Shannon compren-de la cattedrale (X – XV secolo) ed altre chie-de più piccole, due torri rotonde, due crociceltiche intatte, oltre ad altre ridotte in fram-menti e numerosi monumenti sepolcrali. Dalì raggiungeremo la tanto sospirata Dublino:città situata in una splendida posizione fra il

[ ]sport&turismoclubstyle

Il viaggio• Durata: 10 giorni• Periodo consigliato: da maggio

a settembre• Partenza ed arrivo: volo da Roma per

Shannon, in alternativa Cork o Dublino• Pernottamenti: alberghetti• Trasporti: auto a nolo (i partecipanti

si alternano alla guida), cavallo• Pasti: ristorantini• Difficoltà: è consigliabile una piccola

pratica nel cavalcare

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mare e le colline di Wiclow, attraversata dalplacido Liffey. Grazie ai bei palazzi in stile pal-ladiano, alle splendide case georgiane, allestrade larghe ed ai numerosi giardini, conser-va molte caratteristiche settecentesche. Lavita sembre scorrere un po’ lenta, ma vi so-no numerosi teatri, ritrovi, una prestigiosauniversità e numerosi musei: fra i più impor-tanti il Museo Nazionale che raccoglie prezio-si reperti di brinzo e d’oro del periodo celti-co ed oggetti di culto dell’età paleocristiana,poi la Chester Beatty library, casa museo conuna straordinaria collezione di libri miniatiprovenienti da tutto il mondi. Comunque non si può dire di conoscere Du-blino se non si è entrati nei suoi vecchi pibche vantano illustri frequentatori fra ar tisti e

letterati. Non mancheremo infine di visitareil Trinity College e la cattedrale di St. Patrick.Si tratta insomma di una vacanza completadove l’attività sportiva immersa nella naturasi alterna con la visita di luoghi storicamen-te e culturalmente di spessore, nella qualestare in compagnia di amici e conoscenti te-nendosi in forma e vedendo località molto va-rie, dalle spiagge all’aper ta campagna Unviaggio come questo è adatto anche a bam-bini dai nove, dieci anni in su, si tratta infat-ti di un’esperienza nuova ed avventurosa agliocchi di un bambino, che si divertirebbe sen-z’altro. E’ consigliabile per i bambini, ma an-che per i più grandi, un minimo di esperien-za nel cavalcare, in questo modo ci si potràgodere al massimo la vacanza.

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Come si cavalca• Talloni in basso e punte in alto• Testa e busto eretti, spalle indietro• Reni morbidi ma non troppo. Le

gambe dovranno avere dalla coscia fino alle ginocchia, il contatto con la sella mentre i polpacci saranno quelli che permetteranno la guida del cavallo in avanti

• Braccia e gomiti vicini al busto con laprosecuzione degli avambracci in linea retta con il morso

• Mani ferme sulle redini e morbide con il morso (ricordatevi che la boccadel cavallo è delicata) Pollici in alto, polsi ai lati leggermente arcuati e posti all’altezza del garrese

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[ ]clubstylesport&turismo

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[ ]clubstylegolf

a vacanza è per molti il momentogiusto per scoprire attività e sportche nei mesi invernali non siamoriusciti ad iniziare. Ci lasciamo al-le spalle il ritmo caotico della vitadi città e ci troviamo tra le mani unsacco di tempo da impiegare in ma-

niera sana e finalmente spensierata. E’ il momen-to del golf. Guardatevi intorno, che siate in mon-tagna, al mare o in collina, potrete trovare mera-vigliose strutture golfistiche pronte ad accoglierenuovi giocatori con la curiosità di una nuova emo-zione. Prendete le prime lezioni portando con voianche i bambini, lasciatevi coinvolgere senza so-spetti ne riserve da un mondo che cambierà inmeglio i vostri spazi riservati allo svago,miglioran-do così la qualità della vita. Vi aspettano diverti-mento sano, giocato in ambientazioni da sogno,nuove amicizie e mille altre cose che rendono ilgolf veramente il gioco più bello del mondo…

Colpirete palline a centinaia cercando di spedir-le lontano, proverete ad imbucare da distanze im-pensabili, camminerete per ore dietro ad un pic-colo pianeta bianco provando un divertimento an-cestrale, quasi sempre inaspettato. Si dice chein una vita intera, un giocatore di golf non gioche-rà mai due colpi uguali. E’ proprio così. Ogni tirouna storia a se, un’ emozione sempre nuova,sempre diversa. Il golf svela una incredibile quan-tità di componenti, il giocatore combatte e cercadi gestire emozioni e opposti: fisicità e psiche,corpo e mente, consapevolezza e ambizione, ra-zionalità e creatività è bianco e nero, acqua e fuo-co, odio amore. E’ uno sport diverso dagli altrisoprattutto per due motivi. Si gioca contro se stes-si e contro il campo e un meraviglioso conteggioconosciuto come handicap, pone tutti allo stes-so livello di gioco. La componente psicologicaquindi è altissima, ma stimolante. Se non haigiocato bene, puoi prendertela solo con te stes-

so e non con un avversario più bravo o fortuna-to. Risulta per questo una disciplina fantasticaper i ragazzi che scoprono da subito l’importan-za dell’allenamento e del sacrificio senza mai pen-sare alla sopraffazione dell’altro. Giocherete agolf lo so, vi divertirete tanto rimpiangendo di nonesservi affacciati prima su un mondo che sem-brava lontano. Non dimenticate mai di sentirvi deiprivilegiati, guardatevi sempre intorno, ad ognicolpo, dalla buca 3 a picco sul mare, dal greendella 7 sotto il Cervino, o giocando tra colline col-tivate come immersi in un quadro del 500. Inco-minciate il golf questa estate, senza timori reve-renziali ne impauriti da anacronistici luoghi comu-ni. Vi troverete in un ambiente sportivo, sano, do-ve poter lasciare i vostri figli, dove fare nuove ami-cizie e vivere giornate all’insegna del divertimen-to e dell’aggregazione. Il golf è davvero una pas-sione per tutti... E per sempre… Buone vacanzee buona pratica…

Ldi Simone Selli

Il golf, per la sua stessa natura, è ideale da praticare nei momenti di svago e relax

Golf e vacanze

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di Fabio Ingargiola Personal [email protected]

ual è il momen-to della giornatapiù adatto perallenarsi e perfacilitare il dima-grimento?Sicuramente fa-re attività spor-

tiva al mattino a digiuno è moltoutile per favorire il dimagrimento.Questo perché la mattina il cor-po possiede un livello molto bas-so di zuccheri a causa del lungodigiuno notturno, digiuno che haabbassato le scorte di glicogeno.Per questo l’attività spor tiva adigiuno consente di andare ad in-taccare facilmente il tessuto adi-poso presente nell’organismo,trasformandolo in energia.Allenarsi nelle prime ore del mat-tino consente di innalzare il me-tabolismo per il resto della gior-nata. Anche il quadro ormonaleè favorevolmente influenzato. Ibassi livelli di insulina, controbi-lanciati dagli alti livelli di ormonicontroinsulari (adrenalina, nora-drenalina, cortisolo), favorisconoil dimagrimento perché attacca-no direttamente o indirettamen-

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clubstyle

Dimagrirel’orario giusto per allenarsi

fitness

Uno dei momenti della giornata più adatti per allenarsi è sicuramente la mattina

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te le riserve di grasso, stimolan-do la lipolisi (utilizzo dei grassi ascopo energetico).Proprio perquesti motivi bere caffè o the ri-gorosamente senza zucchero pri-ma dell'allenamento a digiuno, èutile per esaltarne l'azione lipoli-tica. Infine, non meno importan-te, è il rilascio di endor fine cheproduce uno stato di benesserepsicofisico durante tutto l’arcodella giornata.Attenzione però: nonostante tuttigli effetti benefici di un allenamen-to mattutino a digiuno vanno tenu-te in considerazione alcune pre-cauzioni per beneficiare al massi-mo dell’allenamento. Allenarsi adigiuno potrebbe comportare uneccessivo catabolismo muscola-re, per questo l’allenamento mi-gliore è un’attività di tipo aerobi-co non eccessivamente lunga enon troppo intensa: l’allenamentonon deve superare i 40/50minutie il battito cardiaco deve oscilla-re tra il 70 e l’80 percento delmassimale (per calcolare il tuomassimale usa la formula 220 me-no la tua età). Appena finita la ses-sione di allenamento occorre man-

giare rispettando le giuste propor-zioni di carboidrati vitamine e pro-teine. Svolgere allenamenti trop-po duri o volti all’aumento dellaforza o dell’ipertrofia muscolarepotrebbe essere non solo inutilema anche dannoso. Allenarsi a di-giuno potrebbe indurre un ecces-sivo stress anche dal punto di vi-sta psichico, specie quando si sa-crificano troppe ore di riposo not-turno. State attenti, dunque, qua-lora non foste allenati, alle crisiipoglicemiche, con tremori, pallo-re, vertigini. In questi casi smettete immedia-tamente l’attività fisica e assu-mete una modica quantità di zuc-cheri da far seguire ad un pastocompleto, ricco di carboidrati com-plessi. Correre a digiuno deve es-sere inserito in una strategia diallenamento che prevede ancheun lavoro muscolare (non a digiu-no) e una dieta adeguata, ricor-dando che i vantaggi rispetto al-l'allenamento ad un orario tradi-zionale ci sono, ma non si trattadi un allenamento miracoloso cherisolve tutto e subito. Buon allenamento a tutti!

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La Wave Prophecy è la calzatura top di gamma della stagione primavera estate2011 e rappresenta l’apice del design e della tecnologia Mizuno. Una scarpaprogettata per rispondere alla richiesta degli atleti di una calzatura altamenteperformante con un elevato potere ammortizzante. Due piastre Wave, dilunghezza pari all’intera superficie della scarpa sostituiscono la tradizionaleintersuola in Eva permettendo achi indossa la Prophecy dipercepire realmente la dinamicadella tecnologia Wave Mizuno,che unisce all’ammortizzazioneun elevato potere di spinta.Questo risultato è statoottenuto grazie all’esclusivodesign che permette di integraredue piastre Wave,connettendole tra loro permezzo di alcuni cuscinettiammortizzanti.

Benessere ed energia: ecco le principalicaratteristiche degli orologi e dei braccialiHEKO+LIFE, colorati e leggeri, con cassae bracciale in mono-blocco di resinahitech ultraleggera e semitrasparenteprodotta in Italia. Tutti i modelli"HEKO+LIFE" sono caratterizzati dallapresenza del dispositivo "Aura Activator",un "riequilibratore energetico" studiatobrevettato e prodotto in Italia che, graziealla sua composizione, emette un'ondabio compatibile in grado di attivare ilmetabolismo cellulare. L'innovativodispositivo Aura Activator favorisce infattile prestazioni fisiche e riduce la fatica.

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A Pitti Uomo giugno 2011 è andata di scena la nuova collezione Musto life styleuomo SS2012, interamente ispirata nel colore e nel design al mondo nautico.L’estate 2012 di Musto sarà dominata dai colori e tendenze dello stile preppyanni 70, rivisitato in stile contemporaneo. Fanno parte della collezione anche gliaccessori come la borsa Carry alldei velisti anni 70 che siriconosce per la forma a baulettoa due manici, il taschino frontale,la tracolla removibile. E ancora.La storica giacca Musto DeckCoat, amata dagli appassionati divela, rivisitata in stile urban e ilFastnet Crew Kint, il cardigandallo stile vintage dal tipicocolore navy.

LA SICUREZZA STRADALE IN TASCA

[ ]clubstylenovità

ESERCITO ITALIANO LINEA ESTATE

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Esercito Italiano presenta una collezione interamente personalizzata con glistemmi originali dei diversi settori dell’Arma. Polo, t-shirt, bomber in nylon,pantaloni, camice, giubbotti in pelle, tutto il mood è ispirato alle vere divise usatedai militari. Non vengono dimenticati dettagli glamour e soluzioni originali:sottocolli stampati, fettucce a contrastoapplicate nelle finte interne, applicazioni ditessuto rigato, fodere interne con tessuti direte stampata tricolore; nella collezionedonna, dettagli di seta offrono un look piùchic ai capi di felpa sportivi. E quest'anno nonsolo abbigliamento per vivere la città, maanche costumi per un'estate all'insegna dellostile italiano, tutto in nylon 100%.

tendenza

Il libro di Borgomeo spiega che gli italiani alvolante sono “distratti, trasgressivi e pocoattenti”: un quadro impietoso chetestimonia scarsa attenzione alla sicurezza.Superamento dei limiti di velocità, mancatouso delle cinture di sicurezza, passaggio consemaforo rosso, inversione a U e poi ildilagante fenomeno della guida dopo averassunto alcolici: sono alcune fra le tanteinfrazioni che si registrano sulle nostrestrade. Ma è possibile evitare tutto ciò?Vincenzo Borgomeo, che scrive di automobilie motori da una vita, è un convintosostenitore del partito del sì. Basta infattiseguire delle semplici regole di buon sensonella scelta del veicolo adeguato e disicurezza per non mettere a repentaglio lanostra vita e quella di chi amiamo.

MUSTO ESTATE 2011

MEETING PER IL FITNESSRunning, pilates, spinning: ad ognuna il suo sport.Quello che conta è avere l'attrezzatura giusta eMeeting ce l'ha grazie a materiali tecnologici etraspiranti.Alcuni esempi? Outfit completo per l’attivitàsportiva composto da felpa con cappuccio azzurrocielo e blu e pantalone stretch blu in tessutocompletamente traspirante ed elasticizzato.Felpa senza maniche con cappuccio con tasca suldavanti e dettagli tagliati a vivo. Per rendere più urbanqualsiasi outfit, ideale per lo sport e perfetta per iltempo libero. E infine, t-shirt camouflage con stampaeffetto old vintage, per chi vuole dimostrare il propriovalore fuori e dentro la palestra.

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