Sport Club Magazine Maggio 2011

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maggio 2011 foto di Antonio Costantini Parte da Roma la conquista della vetta dell’ATP DJOKOVIC, SECONDO A NESSUNO

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Parte da Roma la conquista della vetta dell’ATPDJOKOVIC, SECONDO A NESSUNO

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sommario

www.sportclubmagazine.it

Sport Club srlvia Morlupo, 51 00191 Romatel. 06 97600342fax 06 [email protected]

Direttore editoriale Luigi Capasso

Sport ClubAnno VIII - n. 70 - Maggio 2011Reg. trib. di Roma n. 591/2004 del 30-12-2004

Direttore responsabile Luigi Capasso [email protected]

Editorialisti Paolo Cecinelli, Franco Chimenti, AlessandroCochi, Paolo Del Bene, Pino Capua, SabrinaRondonelli, Roberto Serdoz, Fabio Ingargiola

Hanno collaborato a questo numeroLorenzo Arduini, Matteo Cirelli, GianmatteoColla, Marco Trozzi, Alessandro Morucci,Enrico Morucci, Andrea Tranquilli, AndreaCecinelli, Luigia Latteri, Roberto Cundari,Valentina Altavilla, Andrea Cimbrico, Giorgio Cimbrico

Golf Simone Selli

Rugby Andrea Cimbrico

Progetto grafico e ImpaginazioneAdversign [email protected] Onorario Giuseppe Capelli

Pubblicità Adversign s.r.l.Davide CampanellaVia Morlupo, 51 - 00191 Romatel. 06 97600342cell. 335 [email protected]

Redazione Napoli Sportform - Napolitel. 081 19562785 - fax 081 [email protected]

Stampa Media in Heaven Srl - [email protected]

Finito di stampare nel mese di aprile 2011

Salvo accordi scritti o contratti di cessione dicopyright, la collaborazione a questo periodi-co è da considerarsi del tutto gratuita e nonretribuita. In nessun caso si garantisce larestituzione dei materiali giunti in redazione.

È vietata la riproduzione anche parziale ditesti, grafica, immagini e spazi pubblicitarirealizzati dalla Adversign srl

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sommario

Sport Club maggio 2011

editoriale Calciopoli:atto secondo

Stadio Flaminio,la storia infinita

L’imbattibileNovak

Il Mondiale U20 è alle porte

Grande attesa per l’edizione 2011 del Compeed Goden Gala

XII edizione dellaRace for the Cure

DIRITTO E ROVESCIO

FOCUS

Viaggi esotici con la motoun’esperienza indimenticabile

COVER

ATLETICA

SPORT & TURISMO

SOLIDARIETÀ

RUGBY

CICLISMO

MOTORI

CLUB STYLEFITNESS

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4 6108

12 1820

8886

5672 78Sua maestà

Escalede Hybrid

La storia d’Italiaattraverso il Giro

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editoriale

volte si diventa antipatici, molto an-tipatici. Quando si assurge al ruolodi moralizzatori ed esprimendo giu-dizi si rischia di emettere sentenzeper analizzare il lavoro degli altri. An-che se si fa solo e soltanto per la“giusta causa” e per il bene comu-ne dello sport. La buona fede è og-gettiva, la critica costruttiva altret-tanto ma, comunque, si passa perantipatici. Ed ecco che con grandegioia e sommo piacere che faccia-mo i complimenti al Coni ed al Pre-sidente Gianni Petrucci per gli ottimirisultati emersi dalla ricerca ”I nu-meri dello Sport – La pratica sporti-va in Italia attraverso i dati Coni eIstat”. Una fotografia precisa ed ine-quivocabile di come corre il Movi-mento Sportivo nella Penisola. Qual-cosa comincia a muoversi. Per la pri-ma volta nell’ultimo decennio, il nu-mero dei tanto vituperati sedentariè sceso al 39%, con un decremen-to nel solo 2010 del 2,3% (dal 40,6al 38,3), un dato che sottolinea co-me nel Belpaese ci sono ben un mi-lione e 200 mila sedentari in menorispetto al 2009. Contestualmentecontinua a crescere il numero del-le persone che praticano attività spor-tive in modo continuativo (22,8%), edi quelle che svolgono qualche atti-vità fisica (28,2), mentre resta al pa-

lo il risultato sulla saltuarietà, ovve-ro di pratica attività quando e comevuole senza alcuna programmazio-ne e preparazione. Il fatto fondamen-tale che il mondo dello sport sia infermento ed in piena attività. Lo di-mostrano anche i numeri dei tesse-rati delle federazioni che con oltre 4milioni di iscritti aumentano del 4,6%e risulta ancor più interessante infunzione che gli iscritti agli sport co-siddetti minori cresce in manieraesponenziale. Perché non la fanno

più da padrone solo ed esclusiva-mente le discipline convenzionali: ilcalcio, la pallavolo, la pallacanestro,il tennis, la pesca sportiva e le atti-vità subacque rappresentano il53,6% della torta, ma comincia adavere un forte peso specifico anchela restante parte che riguarda più diuna dozzina di federazioni. Insom-ma, stiamo lavorando bene al nostrofuturo e se Londra 2012 è forse trop-po vicina… Roma 2020 attende abraccia aperte…. A

Il meglio deve ancora venire

di Luigi Capasso

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a Procura Federale ha infatti notifi-cato la proposta di radiazione a Lu-ciano Moggi, Innocenzo Mazzini e Gi-raudo. La Figc nella sua comunica-zione rileva che: “fra le decisioni ècompresa quella pubblicata sul CUdel 14 Luglio 2006, emessa dallaCAF nei confronti fra gli altri delSig.Luciano Moggi, relativamente alquale l’Organo Giudicante ha irroga-to la sanzione della inibizione percinque anni con proposta di preclu-sione alla permanenza in qualsiasirango o categoria della F.I.G.C.” Tut-to questo perché il previgente art.14del Codice della giustizia sportiva invigore fino al 30 giugno 2007, pre-vedeva che qualora l’organo di giu-stizia avesse valutato di particolaregravità l’infrazione, avrebbe potutoproporre al Presidente Federale lapreclusione alla permanenza in qual-siasi rango o categoria della FIGC.Ebbene il 3 Marzo 2011 la Figc ri-approva tale norma per regolamen-tare i procedimenti di preclusionenon definiti con il codice di giustiziasportiva vigente fino al 30 Giugno2007 stabilendo che: 1)per le pro-poste di preclusione formulate dal-la CAF il procedimento deve essereattivato su richiesta della ProcuraFederale innanzi alla CommissioneDisciplinare Nazionale sulla base del-

le sentenze rese,2) per le propostedi preclusione formulate dalla Cor-te Federale, il procedimento deveessere attivato su richiesta della Pro-cura Federale innanzi alla Commis-sione Disciplinare Nazionale, sullabase delle sentenze rese. La deci-sione della Figc di deferire, Moggi,Giraudo e Mazzini e altri 35 tesse-rati proponendo la radiazione a se-guito delle indagini svolte nel 2006potrebbe essere usato dagli accu-sati per chiedere la revisione di quelprocesso. In virtù del fatto che laCommissione Disciplinare dovrà va-

lutare quanto è emerso nel proces-so che si sta svolgendo a Napoli,ossia nuove intercettazioni telefoni-che che riaprirebbero il Processo delSecolo al Calcio. In questo momento l’unica cosa chespero prevalga è che l’ordinamentosportivo ha un suo regolamento cheva usato all’occorrenza, non appli-cando una normativa più convenien-te secondo la decisione da prende-re, come in questo caso che addirit-tura si fa rinsavire una norma deca-duta nel 2007 per colpire il singolotesserato o società.

Calciopoli: atto secondo

Ldell’Avv. Sabrina Rondinelli

Specializzata in diritto dello sport Dottore di ricercaFac. Giurisprudenza “La Sapienza” [email protected]

Il 19 Maggio 2011 presso la Commissione Disciplinare della Figc si svolgerà la seconda parte del Processo al Calcio (Calciopoli)

diritto e rovescio

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Il doping nello sport? Meglio quello psicologicoDa anni l’importanza attribuita al connubio tra preparazione atletica e preparazio-ne alimentare ha assunto sempre più interesse e visibilità.

di Andrea Ceccarelli Psicologo dello sport, Psicoterapeuta, Gruppoanalista

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limentarsi in modo corretto, sano,a seconda degli obiettivi sportiviprestabiliti, è di notevole importan-za. Spesso però l’alimentazionenon basta: ecco perché da diversotempo, ormai, l’integrazione ali-mentare ha preso sempre più pie-de. Proteine in polvere, amminoa-cidi ramificati, carboidrati liquidi oin polvere, vitamine e sali minera-li: questi sono solo alcuni dei mol-tissimi integratori alimentari oggiin commercio. Noi psicologi però- e non solo- sia-mo for temente contrari all’uso diintegratori in casi ben distinti:quando il fruitore è un bambino;quando l’uso di integratori è inrealtà un mezzo per ottenere piùin fretta i risultati o quando, adesempio, viene utilizzato comestrumento per sopperire ad uneventuale disagio psicologico. Nelprimo caso ritengo che i bambinidebbano essere educati allo sportin maniera sana, senza eccessivifenomeni di “campionismo” lega-ti al raggiungimento di un risulta-to “a tutti i costi”, ma, al contra-rio, formati al sano esercizio fisi-co, che da solo, senza “scorcia-toie”, deve portare all’ottenimen-to di un obiettivo sportivo, forma-tivo, salutare. Obiettivo che, nel

caso dei bambini, deve essere lacrescita individuale, il rispetto del-le regole, quindi dell’authority e losviluppo psicosociale. Nel secon-do caso invece, certamente il piùdiffuso tra gli atleti amatoriali, avolte l’uso eccessivo, spesso“compulsivo” di integratori, e sot-tolineo compulsivo, ovvero osses-sivo, va ad evidenziare, in realtà,un disagio di ordine psicologico,oserei dire “narcisistico”. Spesso si è competitivi con se stes-si e non “ci si lascia in pace”, co-sì entrano in gioco la bassa auto-

stima, la ricerca di un effimero suc-cesso sportivo “esteriore” e non“interiore”, la difficoltà nel ricono-scere ed accettare i propri limiti.In questi casi è importante ed es-senziale che l’atleta si accorga diqueste mancanze, ristrutturando daun punto di vista cognitivo ed emo-tivo i propri vissuti legati all’uso de-gli integratori alimentari (nei casiestremi di doping), anche con l’aiu-to esterno (famigliari, psicologo, me-dico). Solo in questo modo l’utilizzodi integratori tornerà ad avere il giu-sto peso e significato.A

psicologia

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di Paolo CecinelliCaporedattore centrale

La7 Sport

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utta colpa di un calcione sbilen-co, da terzinaccio di una volta. Ilpallone finì sul volto di una nobil-donna che guardava la partita dal-la sua carrozza.Uno schianto. Il cappellino volòvia, irrimediabilmente rovinato.Il giorno successivo il marito del-la signora, il Prefetto di Roma, or-dinò lo sfratto del gioco del calciodal campo dove era avvenuto il fat-taccio. Parco dei Daini, Villa Bor-ghese. Inizio ‘900, una spianata

di terra brulla delimitata da tre fi-le di alberi ed il muretto di cinta,dove la Lazio giocava le partite dicampionato. La storia infinita del-lo Stadio Flaminio inizia proprio daquesto episodio, da un gesto mal-destro di Cecè Saraceni, attaccan-te della Lazio, che durante il derbycon l’Audace non riuscì a control-lare la parabola di una delle suepericolose bordate.Il sindaco Nathan fu costretto aspostare le attività sportive bian-

cocelesti in campagna, a nord del-la città. Terreni demaniali conces-si per 30 lire mensili.Una zona sulla via Flaminia a fian-co dell’ Ippodromo di Villa Gloridove vennero costruiti prima loStadio della Rondinella e poi nel1913 lo Stadio Nazionale (oggiStadio Flaminio) che riprendevale forme degli stadi dell’AnticaGrecia. 40.000 posti a sedere,due tribune ed una curva (bellis-sime le foto storiche dell’archivio

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TStadio Flaminio,la storia infinita

Si ringrazia Grafiche Marchesi perla concessione della foto storica

dell’area dello Stadio Flaminio

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delle “Grafiche Marchesi”, libre-rie Arion).Dunque lo Stadio Flaminio ha unastoria antichissima, l’architettoPiacentini lo progettò nel 1911 edue anni più tardi venne inaugu-rato, poi cambiò nome ben cinquevolte. Negli ultimi mesi si è parla-to moltissimo, anche troppo, del-l’impianto romano dove attualmen-te vengono disputate le partite delTorneo delle 6 Nazioni.Lo stadio è diventato anacronisti-co, impresentabili le tribune in fer-ro “accroccate” per l’occasione.Gli standard internazionali richie-dono almeno 40.000 posti a se-dere e servizi adeguati che nonesistono. Ma i lavori di ampliamento e mi-glioramento non par tono, e il 6

Nazioni si allontana da Roma. Siprende tempo, una vecchia abitu-dine della nostra città. Il Comune,insieme alla Federazione ItalianaRugby, ha pronto un nuovo proget-to ma la famiglia Nervi, gli eredidell’ingegnere che costruì nel1957 l’ultima versione dello Sta-dio, cerca di rallentare l’iter buro-cratico rivendicando diritti non benidentificati.Proprietà intellettuale dell’impian-to, diritti d’autore, lo stadio con-siderato monumento. Baggianate.Non ho mai visto un pullman di tu-risti visitare lo stadio dopo averfatto tappa ai Musei Vaticani.E voi? I diritti morali e legali sonoinvece decaduti con la scompar-sa del progettista Pier Luigi Ner-vi. Un uomo che ha il merito di

aver rivoluzionato il modo di co-struire. Lo stadio Flaminio è unadelle opere più belle di tutta l’in-gegneria italiana ma deve essereristrutturato altrimenti finirà comegli hangar costruiti, con altrettan-to eccezionale vir tuosismo, ad Or-betello dallo stesso Nervi.I capannoni dei vecchi idrovolantisono abbandonati. Per rivalutare lo Stadio Flaminio emigliorare tutta l’area intorno al-l’Auditorium, il Comune di Romaha chiamato Renzo Piano.Con Nervi il freddo cemento iniziòa trasmettere emozioni grazie al-le forme leggere sospese nellospazio, quasi contro le leggi del-la fisica. Ora bisogna far sopravvivere lastruttura ma bisogna sbrigarsi.

Lo sapevate che...L’attuale Stadio Flaminio non è altroche la ristrutturazione del vecchioStadio Torino, dedicato alla squadradi calcio del Grande Torino dopo latragedia di Superga?Lo sapevate che il Flaminio hacambiato nome ben cinque voltesubendo diverse trasformazioni,come la vecchia curva sud dovec’era una piscina scoperta?Lo sapevate che il primo stadioNazionale è stato progettato nel1911 ed inaugurato nel 1913?Lo sapevate che nel 1928 la LazioRugby giocava le partite dicampionato nello Stadio Nazionaledavanti ad almeno 30,000spettatori? Ma insomma, dopo unacosì lunga ed intensa storia, siamoproprio sicuri che la famiglia Nervisia la sola depositaria del dirittointellettuale, chiamatelo comevolete, dello Stadio Flaminio?

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anca poco più di unmese, ma per AndreaCavinato, dal 2009 sul-la panchina dell’ItaliaU20, il Junior WorldChampionship 2011 -il Mondiale U20 che

dal 10 al 26 giugno vedrà gli Azzurrini impe-gnati a Padova, Rovigo e Treviso - è già co-minciato. Il 10 giugno, a Treviso, l’appunta-

mento è di quelli da non perdere: esordio iri-dato contro la Nuova Zelanda, dominatricedelle tre precedenti edizioni del più importan-te torneo iridato giovanile organizzato dal-l’IRB. Un impegno dif ficile, cui seguirannonella prima fase altre due partite di altissi-mo livello contro Argentina e Galles.

L’Italia si presenta al Junior World Cham-pionship dopo aver chiuso il Sei Nazioni cre-

scendo, con la vittoria sulla Scozia. Qualisono le ambizioni di questa squadra in vistadei Mondiali?“Ci aspettiamo un’Italia per formante, decisaa dimostrare come la crescita vista nel 6 Na-zioni non sia stata casuale ma frutto di un la-voro che dovrà continuare e che dovrà esse-re supportato da prestazioni di qualità”.

Giocare il Mondiale in casa rappresenta una

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rugby[ ]

RUGBY, IL MONDIALE U20È ALLE PORTEIl 10 giugno via alla rassegna iridata che si giocherà in Italia: abbiamo ascoltatole impressioni del CT azzurro Andrea Cavinato

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di Andrea Cimbrico

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splendida opportunità, quanto supporto tiaspetti dal pubblico italiano?“Giocare un Mondiale in casa è una for tunache capita a pochi giocatori nel corso dellacarriera, dovrà essere uno stimolo in più perogni giocatore e per ogni membro dello staffa trovare in fondo al proprio cuore quel qual-cosa in più per andare oltre il 100%. Sarà unMondiale estremamente duro, l’obiettivo pernoi deve essere quello di confermarci nelleprime dodici squadre al mondo”.

Vi attende un girone di ferro, quali sono letue aspettative per la prima fase?“E’ dif ficile parlare del girone eliminatorio,conosciamo solo il Galles per averlo affron-tato nell’ultimo Sei Nazioni ma sappiamo co-munque che sia Nuova Zelanda che Argenti-na sono due squadre molto for ti. Sfidare la Nuova Zelanda nel match d’esor-dio del 10 giugno a Treviso sarà emozionan-te per i giocatori, che si confronteranno perla prima volta con il rugby dell’Emisfero Sud.Contro i Baby-Blacks dovremo fare una gran-de partita, provare ad avere una buona con-quista e giocare senza paura”.

La rosa allargata dell’Italia U20 consta diquasi cinquanta atleti. Quanto ha influito illavoro delle Accademie in questi anni?“Le Accademie non sono un capriccio italia-no, sono strutture fondamentali: gli atleti for-mati in Accademia che oggi giocano in Eccel-lenza o negli altri campionati hanno grandiqualità e le mettono in mostra ogni sabato.Io credo che oggi le nostre Accademie sianoad un livello tale da permetterci di mirare allivello delle accademie francesi ed inglesi,continuare ad imparare dai migliori”.

Che gioco dobbiamo aspettarci dall’ItaliaU20 ai Junior World Championship?“Dovremo mettere in piazza una difesa per-formante come quella vista nelle partite del6 Nazioni contro Francia e Scozia, mentre unabuona conquista sarà alla base del nostrogioco offensivo. Vorrei che il pubblico di Padova, Rovigo e Tre-viso si divertisse nel venire a vedere un’Ita-lia offensiva e spavalda, senza essere peròarrogante. Lavoriamo conoscendo bene i nostri limiti perarrivare a fare il gioco che vogliamo”.

Quale è il pronostico di Andrea Cavinato peril Junior World Championship del prossimogiugno in Italia?“La Nuova Zelanda è sicuramente favorita,ma l’Inghilterra è una squadra che da cinqueanni a questa parte lavora per questo Mon-diale giovanile ed in vista del Mondiale asso-luto del 2015. Quello inglese è un gruppo estremamentecompetitivo e credo che potrà raggiungere laNuova Zelanda in semifinale. Sudafrica edAustralia non le conosco direttamente, cre-do possano lottare per un posto in finale. La Francia, invece, non credo abbia le quali-tà per arrivare sino in fondo”.

Per finire, un messaggio al pubblico italia-no...“Mi ripeto: io spero che il pubblico sia sem-pre positivo verso questa squadra e sappiaspronarla nei momenti di dif ficoltà. I nostritifosi saranno fondamentali per lo spirito diquesta Italia e per spingere i ragazzi verso ri-sultati importanti: giocare in casa cambia tut-ti gli equilibri, contare sul sostegno di tuttoun Paese sarà fondamentale”.

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rugby[ ]Sport club maggio 2011.pdf 13-05-2011 15:05:14 - 13 - (Cyan)Sport club maggio 2011.pdf 13-05-2011 15:05:14 - 13 - (Magenta)Sport club maggio 2011.pdf 13-05-2011 15:05:14 - 13 - (Yellow)Sport club maggio 2011.pdf 13-05-2011 15:05:14 - 13 - (BlacK)Sport club maggio 2011.pdf 13-05-2011 15:05:14 - 13 - (PANTONE 872 CVV)

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L’IMBA

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'aria è rarefatta, il cielo terso. E la vetta è ormai a po-che picconate. La scalata di Novak Djokovic allo scran-no più alto della classifica Atp sta giungendo al termi-ne, complice un finale di 2010 e un inizio di 2011 daurlo. Colui che a otto anni, agghindato già da tennistaprofessionista, dichiarò alla sua prima maestra di “vo-ler diventare numero 1 del mondo”, è a un passo da

realizzare il suo sogno. L’ex allenatrice di Monica Seles e GoranIvanisevic Jelena Gencic sorrise di fronte alla sfrontata esternazio-ne del Nostro, ma pian piano che Nole continuava a mandare lapalla dall'altra parte, pensò che quello “era il più grande talentoche aveva visto dai tempi della Seles”. Cresciuto leggendo i poemi di Alexander Pushkin, ascoltando mu-sica classica e sognando di diventare un giorno come il suo idoloPete Sampras, Novak Djokovic diventò ben presto un nome da se-guire con attenzione all’interno del panorama tennistico europeo.Oltre alla Gencic e ai genitori Srdjan e Dijana, che provarono in unprimo momento a tramandargli la passione per lo sci, sport di fa-miglia, salvo poi assecondare moralmente ed economicamente leambizioni del loro primo figlio, fu Niki Pilic a credere maggiormen-te nello “shining” dello scricciolo nato a Belgrado il 22 maggio 1987.A 13 anni Nole fece le valigie, abbandonando la sua Serbia anco-

STAGIONE 2010/ 2011: IL COMMENTODEL TECNICO ALESSANDRO DUSPIVA

LTTIBILE NOVAK

Il Djokovic versione 2011 sasolo vincere. Dopo aver

dominato la stagione sulcemento e messo a nudo i Re del circuito Nadal e

Federer, il serbo provasull'argilla di Roma e

Parigi a realizzare il sogno della vita: diventare il

numero 1 del mondodi Matteo Cirelli_foto Antonio Costantini

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ra fumante per i bombardamenti, per trasfe-rirsi in Germania, alla corte del Nick Bollet-tieri dei Balcani. Come la Gencic, che lo ini-ziò al rovescio bimane - oggi colpo devastan-te nell’arsenale del balcanico - anche Pilicadottò il talento, insegnandogli disciplina,tattica e aiutandolo nella dif ficile crescitalontano dai suoi affetti. Nole rispose alle dif-ficili sfide adolescenziali con gran carattere,faticando nei duri allenamenti in campo e im-parando, fuori dal rettangolo di gioco, ad es-sere indipendente. Qualità che lo porteran-no a compiere il grande passo, da acerbapromessa a realtà perentoria.La crescita professionale di Djokovic ha se-guito il canovaccio riservato ai grandi dellaracchetta. Cominciò dal basso, dai futures edai challenger, accumulando esperienza nel-le prime battaglie con le vecchie volpi del cir-cuito e racimolando anche qualche sonorabatosta (al suo primo Slam in Australia, an-no 2005, vinse tre game in tre set contro

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Marat Safin) che però ebbero il merito di farrimanere il serbo con i piedi per terra. Già nel2006 Novak incideva il suo nome su trofei diprimo livello come Metz e Amersfoort, men-tre nel 2007 arrivavano i primi successi nelcircuito 1000 (ex Masters Series) a Miami ea Toronto (in questo biennio sarà eletto duevolte giocatore emergente del circuito). Ma ènel 2008 che il mondo scopre quello che peralmeno un paio di stagioni sarebbe stato chia-mato “Il Terzo Incomodo”. Nell’Era di RogerFederer e Rafael Nadal, i due Re che domi-nano la scena del tennis maschile, si inseri-sce Djokovic, che apre la stagione con il trion-fo allo Slam di Melbourne, per poi alzare lebraccia al cielo a Indian Wells e a Roma, fi-no a incoronarsi Maestro fra i Maestri nelleFinals di Shanghai.Insieme a Andy Murray è il serbo a rappre-sentare la nouvelle vague del tennis contem-poraneo, rampolli a caccia di gloria nell'epo-ca dei mostri sacri nati a Basilea e a Mana-cor. Ma se lo scozzese va a corrente alterna-ta, Novak è un crescendo rossiniano. Non siadagia sul suo gioco, ma continua a miglio-rare. Il suo entourage, con Marian Vajda a far-

cover[ ]

[ ]

Novak Djokovicworld ranking: 2nato a Belgrado il 22 maggio 1987altezza: 188cmpeso: 80kgdestro (rovescio bimane).Pro dal 2003prize money: 24.089.351$

Primo di tre fratelli (anche Marko e Djorjegiocano a tennis), Novak Djokovic nasce aBelgrado il 22 maggio 1987. I genitoriSrdjan e Dijana, ex sportivi professionistici,hanno gestito per anni una pizzeria aKopaonik, località sciistica serba. Nel 2009hanno aperto un ristorante, chiamato“Novak”. A 13 anni Novak si sposta aMonaco di Baviera, presso l'accademia diNiki Pilic, per poi tornare in patria due annidopo. Parla serbo, inglese, tedesco eitaliano.

Il padre, ex sciatore e calciatore, avrebbevoluto per lui un futuro in uno di questisport. Tifoso della Stella Rossa diBelgrado, Djokovic ha nel cassetto il sognodi poter disputare un giorno una gara con ibiancorossi, preferibilmente in attacco. In carriera il serbo ha vinto 23 titoli Atp (13finali), fra cui spiccano 2 Australian Open(2008-2011), una Finals (2008) e 7 provedel circuito 1000 (ex Masters Series). E'campione in carica di Coppa Davis dopo lavittoria della Serbia a Belgrado sullaFrancia.Ha cominciato la stagione come meglio nonpoteva, vincendo i cinque tornei cui hapreso parte (Australian Open, Dubai, IndianWells, Miami e Belgrado), raggiungendoquota 28 vittorie consecutive nel 2011.Meglio di lui hanno fatto John McEnroe nel1984, che inanellò una striscia di 39vittorie consecutive, e Ivan Lendl, che nel1986 arrivò a 29.

PROFILO

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gli da fratello, amico, confidente, compagnodi scherzi e, ovviamente, coach, spinge af-finché lui migliori le imper fezioni. Come adesempio quelle sul servizio e sul dritto. Permolto tempo gli incalcolabili palleggi che No-le faceva (e continua a fare) prima di serviremal celavano una battuta troppo timida pergli standard del tennis del ventunesimo se-colo. E il suo dritto si era dimostrato, soprat-tutto nelle maratone contro gli altri big delcircuito, troppo “umorale” per essere armadavvero affidabile.Il Novak Djokovic del 2011 è invece un ten-nista completo. Il servizio è migliorato a dis-misura, capace di regalargli quei punti “gra-tis” che, fino ad un paio di stagioni fa, era-no chimera. E il fondamentale da destra nonha più segreti per il 23enne di Belgrado, co-sì in confidenza con questo colpo che le slowmotion ne fanno apprezzare inusuali cambid’impugnatura, per meglio approcciare allefastidiose palle morenti a metà campo.C’è lavoro, privazione (insieme al suo nutri-zionista Igor Cetojevic ha scoperto di essereallergico al glutine, e ha dovuto quindi smet-tere di mangiare le amate pasta e pizza), de-terminazione, voglia di imporsi, dietro il ten-nis espresso da Novak Djokovic. E c’è un momento, come spesso accade nel-lo sport, che può cambiare la vita. Per il nu-mero 2 del mondo quel momento è la vitto-ria di Coppa Davis della Serbia arrivata con-tro la Francia, nella quale Nole ha contribui-to con due vittorie in altrettanti singoli. Loscorso dicembre una piccola nazione con po-co più di 220 campi da tennis e oltre 6000tesserati è diventata Campione del mondonello sport con la racchetta. Per i quattro ma-gnifici (Djokovic, Tipsarevic, Troicki e Zimon-jic) si sono aperte le porte dell'immortalità.Per la punta di diamante di una squadra sen-za punti deboli, è stata un'ulteriore iniezionedi fiducia, oltre all'orgoglio di diventare l'ico-na sportiva dell'amata Serbia.Da quel trionfo, Djokovic non si è più ferma-to. Ha cominciato l'anno bissando il succes-so nello Slam “aussie”, sbaragliando nelmatch clou un confusionario Murray (caduto,dopo quell'incontro, in un incubo dal qualeancora non si è svegliato); si è imposto facil-mente su Federer a Dubai; ha centrato unafantastica doppietta nei due tornei “dorati”di Indian Wells e Miami, battendo in duematch-fotocopia il numero 1 del mondo Na-dal; ha domato la concorrenza nel “250” del-la sua Belgrado. Cinque tornei, cinque trionfi, per un totale di28 vittorie consecutive (30, considerando i

due match della finale Davis 2010). Nella sto-ria del tennis, solo John McEnroe e Ivan Lendlsono riusciti a fare meglio di lui in un iniziodi stagione, con le 39 affermazioni dello sta-tunitense del 1984 e le 29 del cecoslovac-co nel 1986.Questo il Novak Djokovic dentro il campo dagioco. Ma se fra i soprannomi del serbo c'èanche quello di “Djoker”, si può intuire quan-to questo atleta sappia essere protagonistaanche senza una racchetta in mano. In unmondo ingessato come quello del tennis, No-le è un vero e proprio mattatore. Ha comin-

ciato con per fette imitazioni dei “tic” dei col-leghi, per poi passare alle per formance ca-nore sul web, fino allo spassoso sipariettosul palco del Fiorello Show. A proprio agio da-vanti alle telecamere, recentemente Nole hapartecipato, insieme a Gael Monfis, al genia-le video del Martin Solveig, nel quale entrain campo per difendere le ragioni del Dj, de-fraudato da una graziosa giudice di linea diun dritto vincente.Spietato con gli avversari, guascone nella vi-ta. Come un giullare di una corte medievale,che mette a nudo i Re.

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Sono tante le novità che accompagnano la 68esima edizione degli Internazionali BNLd'Italia. Dopo 33 anni di tabelloni sfalsati, il torneo romano torna “combined”, con imigliori giocatori e giocatrici del circuito che scendono in campo contemporaneamentesugli undici campi del Foro Italico. Dal 7 al 15 maggio il tennis mondiale si ritrovaall'ombra di Monte Mario e, per garantire la massima visibilità a tutti i campioni dellaracchetta, oltre al nuovo stadio centrale, inaugurato nella passata stagione (10.500posti), e al mitico Nicola Pietrangeli (3200 posti), è stato allestito anche un terzo “maincourt”, il numero 10, chiamato Campo Olimpiade (3000 posti). Il tutto per venir incontroalle esigenze delle migliaia di appassionati che non si perderanno neanche un “15” delmaggiore evento tennistico italiano (+ 50% nella prevendita rispetto allo scorso anno. Sistima un fatturato di 16 milioni di euro, circa il doppio rispetto a un quinquennio fa). Mail fascino degli Internazionali quest'anno è cominciato con parecchie settimaned'anticipo. Prendendo spunto dalla fortunata iniziativa adottata nel 2010 dallo USTA pergli US Open, la Fit ha infatti organizzato sul territorio nazionale 12 tornei (6 per ilmaschile, 6 per il femminile) di “pre” pre-qualificazione, aperti a tutti i tesserati. Quasi900 atleti hanno aderito all'iniziativa della Federtennis, e fra questi, 6 tennisti e 6tenniste hanno vinto il pass per il tabellone di pre-qualificazione. Un sogno ad occhiaperti per i 12 vincitori, dal momento che il minitorneo d'accesso al draw diqualificazione si svolge al Foro Italico il 4 e 5 maggio (inizio gare ore 11). Per chi sapràgiocarsi meglio le proprie carte, un posto fra gli aspiranti al tabellone principale, dove cisono ad aspettarli Rafael Nadal e Francesca Schiavone.

INTERNAZIONALI BNL D'ITALIA

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renderà il via il 7 maggio la94esima edizione del Giro d’I-talia, manifestazione ciclisticanazionale che incarna la sto-ria stessa del nostro Paese. IlGiro, infatti, è uno di quegli ap-puntamenti sportivi che fa par-

te del sostrato socio-culturale italiano, un even-to divenuto motivo d’orgoglio per l’intera popo-lazione che ogni anno, nonostante le imman-

cabili polemiche relative al doping che investo-no il ciclismo, si appassiona alle vicende deicorridori che animano la corsa più famosa d’I-talia. Quella che partirà dalla reggia di VenariaReale e si concluderà nel centro di Torino sa-rà una prima tappa che darà il via a un Giromolto speciale, legato alla celebrazione dei 150anni dell’Unità d’Italia.Non è un caso, infatti, che la corsa parta pro-prio dalla prima Capitale dell’Italia unita.

In totale saranno ventuno le tappe e ben di-ciassette le regioni attraversate.Il percorso prevede una lunghezza totale di3.524,5 km con una media di 167,8 km esarà così ripartito: 1 cronometro a squadre,1 cronoscalata, 1 cronometro individuale, 7tappe per velocisti, 1 tappa con strade bian-che, 4 tappe di media montagna (con 1 arri-vo in salita), 6 tappe di alta montagna (con6 arrivi in salita).

P

Giro d’Italia[ ]

Il 7 maggio prende il via l’edizione 2011 del Giro d’Italia, legata a doppio filo conle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia

ATTRAVERSO IL GIRO D’ITALIALA STORIA D’ITALIA

di Marco Trozzi

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[ ]

Le 21 tappe del Giro1 Sab 07/05/2011 Venaria Reale -

Torino 19,3 KM Cronoscalata

2 Dom 08/05/2011 Alba - Parma

244 KM Pianeggiante

3 Lun 09/05/2011 Reggio Emilia -

Rapallo 173 KM Pianeggiante

4 Mar 10/05/2011 Quarto dei

Mille - Livorno 216 KM Media

Montagna

5 Mer 11/05/2011 Piombino -

Orvieto 191 KM Media Montagna

6 Gio 12/05/2011 Orvieto - Fiuggi

Terme 216 KM Media Montagna

7 Ven 13/05/2011 Maddaloni -

Montevergine di Mercogliano 110

KM Alta Montagna

8 Sab 14/05/2011 Sapri - Tropea

217 KM Pianeggiante

9 Dom 15/05/2011 Messina -

Etna 169 KM Alta Montagna

10 Mar 17/05/2011 Termoli -

Teramo 159 KM Pianeggiante

11 Mer 18/05/2011 Tortoreto Lido -

Castefidardo 142 KM Media

Montagna

12 Gio 19/05/2011 Castefidardo -

Ravenna 184 KM Pianeggiante

13 Ven 20/05/2011 Spilimbergo -

Grossglockner 167 KM Alta

Montagna

14 Sab 21/05/2011 Lienz - Monte

Zoncolan 210 KM Alta Montagna

15 Dom 22/05/2011 Conegliano -

Gardeccia/Val di Fassa 229 KM

Alta Montagna

16 Mar 24/05/2011 Belluno -

Nevegal 12,7 KM Cronoscalata

17 Mer 25/05/2011 Feltre - Tirano

230 KM Alta Montagna

18 Gio 26/05/2011 Morbegno - San

Pellegrino Terme 151 KM Media

Montagna

19 Ven 27/05/2011 Bergamo -

Macugnaga 209 KM Alta Montagna

20 Sab 28/05/2011 Verbania -

Sestriere 242 KM Alta Montagna

21 Dom 29/05/2011 Milano - Milano

31,5 KM Cronometro individuale

Storia del Giro e storia d’Italia Il giro d’Italia 2011 è stato presentato il 23 ot-tobre al teatro Carignano di Torino, una cerimo-nia durante la quale è stato reso noto un per-corso che farà tappa nei luoghi che hanno avu-to una valenza molto importante per la storiad’Italia: Quarto dei Mille, Teano, Sapri e che toc-cherà tutte le principali montagne italiane: Et-na, Grossglockner, Gardeneccia, Nevegal, SanPellegrino, Macugnaga, Aprica e Sestriere. Lacorsa rosa, infatti, è stata scelta come eventoufficiale nell’ambito delle celebrazioni dei 150anni dell’Unità nazionale e sarà affiancata daun altro grande avvenimento: l’Adunata nazio-nale degli Alpini. Per la prima volta la partenzadel Giro d'Italia e il ritrovo degli alpini si svolge-ranno lo stesso giorno a Torino, il 7 maggio, ap-punto, quando ci sarà anche l’esibizione delleFrecce Tricolori. L’edizione 2011, dunque, conil suo passaggio, ripercorrerà alcune fasi dellanostra storia. Queste saranno le tappe interes-sate: già detto della partenza, la terza, da Reg-gio Emilia a Rapallo, ad esempio, avrà un signi-ficato particolare perché proprio a Reggio Emi-lia è nato il tricolore italiano alla fine del ‘700.La successiva, da Quarto dei Mille a Livorno,prenderà il via nella cittadina ligure dove nellanotte tra il 5 e il 6 maggio 1860 partì la spedi-zione dei Mille diretta a Marsala guidata da Ga-ribaldi. L’ottava, Sapri – Tropea, prenderà il viadalla cittadina campana celebre per la spedizio-ne di Carlo Pisacane fallita nel 1857 e ricordatadai versi della “Spigolatrice di Sapri” di Luigi Mer-cantini; quel fallimento aprì la strada alla già ci-tata Spedizione dei Mille. Altro appuntamento sa-rà l’undicesima tappa che si concluderà a Castel-fidardo, località dove arrivò anche il Giro del 1961,quello dei cent’anni dell’Unità d’Italia. Penultimatappa dal significato “storico” sarà la dodicesi-

ma; si arriverà, infatti a Ravenna, annessa nel1859 al Regno di Sardegna che due anni dopodivenne il Regno d’Italia. Da citare, infine, la di-ciannovesima tappa che si articolerà tra la Lom-bardia e il Piemonte. Questa avrà un percorsoche toccherà ben undici province, tra le quali spic-ca quella di Bergamo che diede il maggior nume-ro di garibaldini alla causa dell’Unità del Paese.

Le polemiche della vigiliaProprio alla vigilia di questa edizione così attesaper i tanti significati storici e culturali non sonomancate le consuete polemiche legate al doping,piaga che affligge il ciclismo ormai da anni. Que-sta volta, però, è stato lo stesso presidente delConi Giovanni Petrucci a lanciare l’allarme: ““So-no tante le procure che stanno indagando eio sono preoccupato – ha dichiarato Petrucci- il ciclismo deve darsi uno stop.Non è il Coni a doverlo fare, ma è la federa-zione che ora deve mostrare atti concreti, de-ve dire basta. È necessario che la federazio-ne dica ai suoi che non si crede più a quelloche dicono e che abbiamo capito che non so-no quello che vogliono farci credere”.Al duro monito di Petrucci ha replicato Di Roc-co che ora dovrà studiare azioni immediateper dare seguito all’appello del capo dellosport italiano. “Mi associo al basta di Petruc-ci - ha dichiarato -, dobbiamo fermare questasituazione che è drammatica. Se servirà fer-marsi lo faremo e se potessi impedire ad al-cuni corridori di partecipare al Giro, lo fareicominciando da Contador, ma non è nelle miepossibilità e quindi penseremo ad altro”.La speranza è che questa corsa tanto attesa,in un anno così speciale, non sia rovinata dal-l’ennesimo caso di doping, male incurabile diuno sport così amato.

[ ]Giro d’Italia

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GRANDE ATTESA PERL’EDIZIONE 2011 DELCOMPEED GOLDEN GALA

Golden Gala[ ]Sport club maggio 2011.pdf 13-05-2011 15:05:15 - 22 - (Cyan)Sport club maggio 2011.pdf 13-05-2011 15:05:15 - 22 - (Magenta)Sport club maggio 2011.pdf 13-05-2011 15:05:15 - 22 - (Yellow)Sport club maggio 2011.pdf 13-05-2011 15:05:15 - 22 - (BlacK)Sport club maggio 2011.pdf 13-05-2011 15:05:15 - 22 - (PANTONE 872 CVV)

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ormai alle porte la 31^ edizio-ne del Compeed Golden Ga-la, il più importante meetinginternazionale di atletica leg-gera in Italia e uno degli ap-puntamenti più attesi nel qua-dro degli eventi sportivi di Ro-

ma, che si svolgerà allo Stadio Olimpico di Ro-ma giovedì 26 maggio.La novità più importante dell’edizione 2011,valida come terza tappa del Samsung DiamondLeague IAAF, è la titolazione del meeting: dal-l’edizione di quest’anno, e per un triennio (edi-zioni 2011, 2012 e 2013), il Golden Gala af-fiancherà il proprio nome a quello di Com-peed®, prestigioso brand della famiglia John-son & Johnson SpA. Prenderanno parte alla tradizionale passerelladi campioni due atleti di straordinario valore: inprimo luogo Usain Bolt, il giamaicano campio-ne olimpico, campione e primatista del mondodi 100, 200 e 4x100 metri. Bolt farà a Roma ilsuo esordio in Europa e nel circuito della Sam-sung Diamond League, correndo la distanza re-gina, i 100 metri. Con lui un altro big dell’atletica internazionale,il kenyano David Rudisha che nel 2010 ha ri-toccato per ben due volte nel giro di una setti-mana (prima a Berlino e poi a Rieti), lo storicoprimato mondiale degli 800 metri. “Sarà la mia prima volta in Italia – ha fatto sape-re Bolt dalla Giamaica, commentando la sua pros-sima partecipazione al Compeed Golden Gala– non vedo l’ora di mettere alla prova le reazio-ni del pubblico di Roma, il cui amore per lo sportè conosciuto nel mondo. So che lo Stadio Olim-pico ha una pista molto veloce: molti dei miglio-ri sprinters al mondo vi hanno ottenuto granditempi, negli ultimi dieci anni. Spero di riuscirea mettere anche il mio nome in quell’elenco,magari da qualche parte lassù in cima…”Il 26 maggio al giamaicano si affiancherà uno

dei suoi rivali di maggior spessore: il connazio-nale, ed ex primatista del mondo dei 100 metri,Asafa Powell, da diverse stagioni idolo per pub-blico romano. Il Comitato Organizzatore del Com-peed Golden Gala ha convinto i due assi giamai-cani ad affrontarsi sulla pista dell’Olimpiconella gara “regina”, i 100 metri, in quello chesarà, per entrambi, l’esordio in Diamond Lea-gue nella stagione, oltre che la “prima” in ter-ra europea.Per quanto riguarda le donne la velocità saràil terreno di confronto per due stelle del cali-bro di Sanya Richards e Allyson Felix. Le sta-tunitensi, rispettivamente campionessa delmondo dei 400 (la Richards) e dei 200 metri(Felix), tornano a correre una contro l’altro do-po un’intera stagione passata senza affron-tarsi. A Roma si sfideranno nella stessa sera-ta sia sui 200 che nei 400.Come l’anno scorso gli organizzatori hanno co-involto anche il mondo della scuola per parte-cipare all’evento con l’obiettivo di promuoverepresso le giovani generazioni la pratica dell’at-letica.Il Compeed Golden Gala non sarà infattiun evento isolato, bensì perno di una vera epropria “Settimana dell’atletica” al Parco delForo Italico di Roma. In abbinamento al mee-ting sono state organizzate le finali dei GiochiSportivi Studenteschi. Con una novità rispettoal 2010: oltre alle finali per gli Istituti di PrimoGrado, quest’anno lo stadio romano della Far-nesina ospiterà anche le finali degli istituti diSecondo Grado. Una vera e propria festa spor-tiva al giovanile, che consentirà agli studenti-atleti di confrontarsi in un clima indimenticabi-le e di vivere, successivamente, da spettatori,l’esperienza dell’atletica di prima classe mon-diale, quella del Compeed Golden Gala, sulletribune dello Stadio Olimpico.Alla vigilia dell’evento il Presidente della FIDALFranco Arese si è mostrato molto soddisfattodelle premesse di questa edizione 2011 del

È

[ ]Golden Gala

Usain Bolt, David Rudisha e tanti altri a Roma peruna edizione stellare della terza tappa della SamsungDiamond League IAAF. L’evento al centro della“Settimana dell’atletica”.

di Lorenzo Arduini

[ ]21

Sport club maggio 2011.pdf 13-05-2011 15:05:15 - 23 - (Cyan)Sport club maggio 2011.pdf 13-05-2011 15:05:15 - 23 - (Magenta)Sport club maggio 2011.pdf 13-05-2011 15:05:15 - 23 - (Yellow)Sport club maggio 2011.pdf 13-05-2011 15:05:15 - 23 - (BlacK)Sport club maggio 2011.pdf 13-05-2011 15:05:15 - 23 - (PANTONE 872 CVV)

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BIGLIETTIQuattro le categorie di prezzo. Si vadai 5 Euro per Curve e Distinti (coneccezione dei Distinti Arrivi), fino ai30 Euro della Tribuna Monte Mariolato arrivi. I biglietti possono essereacquistati sul sito internet diTicketOne, la ticket company delCompeed Golden Gala, all’indirizzowww.ticketone.it, nei punti venditaautorizzati, e presso la biglietteriadel Parco del Foro Italico.

INIZIATIVA DELLA FIDAL IN FAVORE DELLE SOCIETÀ DI ATLETICA

Iniziativa della FIDAL in favore delle società di atleticaLe Società Sportive affiliate dalla Federazione Italiana di Atletica Leggerahanno la possibilità di far acquistare ai loro iscritti i biglietti a condizionivantaggiose (senza il costo di prevendita) all’interno dei settori:- Monte Mario Partenze € 15,00- Distinti Arrivi € 10,00- Tribuna Tevere € 10,00Una volta raccolte le adesioni, ogni Società Sportiva dovrà inviare un'e-mail diconferma della prenotazione allegando il format di prenotazione compilato alseguente indirizzo [email protected], indicando settori scelti equantità, modalità di ritiro, coordinate bancarie. Ogni Società si farà carico diraccogliere l’importo relativo all’acquisto di tutti i biglietti richiesti e di versarel’importo totale sul conto corrente della FIDAL. Tale importo verrà quindiriversato sotto forma di contributo, al netto degli oneri (vedi esempio diseguito), alla Società Sportiva in un’unica soluzione mediante bonifico bancarioalle coordinate indicate nel format di prenotazione.

[ ]22

Golden Gala. “Il cast del meeting si è arricchi-to di altri grandi nomi che ne faranno un even-to ancora più spettacolare. In chiave azzurra,dopo le tre belle medaglie di Parigi, il CompeedGolden Gala sarà un passaggio importante peri nostri atleti in vista dell'estate dei Mondialidi Daegu. Siamo soddisfatti anche di poter ri-proporre, come nel 2010, le Finali dei GiochiSportivi Studenteschi a Roma dal 24 al 26maggio. Per questi giovani trovarsi poi la serain tribuna a vedere dal vivo i campioni dell'at-letica mondiale sarà sicuramente uno stimoloe un'esperienza entusiasmante".

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Rilassati, lasciati guidare dai tuoi sensiRespira il profumo della cucina italiana

Guarda le creazioni dei nostri chefAscolta il vino che viene versato nel tuo bicchiere

Assaggia i nostri semplici ma impeccabili piatti

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ra il 17 Dicembre del lontano1965 quando sul ring del Pa-lazzo dello Sport dell’Eur eb-be luogo probabilmente il piùspettacolare match di pugila-to sostenuti tra due pugili ita-liani. Si trattava dell’incontro

tra Nino Benvenuti e Alessandro Mazzinghivalevole per il titolo mondiale dei pesi medijunior. A distanza di 46 anni, sabato 25 giu-gno alle ore 18, gli appassionati italiani del-la noble ar t hanno la possibilità di riviverequelle stesse emozioni in una cornice altret-tanto suggestiva (quella del nuovo stadio delTennis del Foro Italico) grazie a due pugili diassoluto livello internazionale che incroce-ranno i guanti per contendersi la prestigiosacintura europea dei pesi welter.Parliamo del romano Daniele Petrucci e delfiorentino (originario della Sierra Leone) Leo-nard Bundu.Due atleti in questo caso simili, che fannodello stile e della tecnica le loro armi vincen-ti e che arrivano a questo appuntamento al-l’apice della loro carriera sportiva risultandoentrambi imbattuti dopo oltre 30 match pro-fessionistici.Si tratta di un match che darà lustro all’inte-ro movimento pugilistico italiano.Roma tornerà ad essere la capitale della bo-xe mondiale ospitando un evento unico nel

suo genere che non potrà non richiamare l’at-tenzione di tutti gli sportivi italiani.

“Si tratta dell’evento sportivo di boxe più im-portante d’Italia”, commenta Davide Buccio-ni, Presidente della Buccioni Boxing Team,società organizzatrice dell’evento.“Nella stessa serata oltre al titolo europeoverrà assegnato anche un titolo italiano, co-sa mai avvenuta prima”.

Da cosa deriva l’importanza di questo ap-puntamento?“E’ la prima volta che due pugili italiani com-battono per un titolo europeo. L’ente euro-peo della boxe, l’EBU, è unico, cosa che nonavviene a livello mondiale dove le sigle sonodiverse e ciascuna assegna il proprio titolo.Il fatto che in Europa ci sia un solo ente con-ferisce ancora più impor tanza a questo in-contro”.

Ci parli dei due protagonisti.“Sia Petrucci che Bundu sono sfidanti, inquanto il campione in carica, l’inglese Mat-tew Hatton, ha lasciato questa competizioneper andare a contendersi il titolo mondiale.Entrambi i pugili sono imbattuti, cosa mai av-venuta a due italiani a livello europeo, ed en-trambi amano la corta e media distanza: siprospetta quindi una battaglia vera”.

Quindi Roma si prepara a vivere un grandeevento di boxe.“E’ il più importante organizzato nella capi-tale dal 1965: si sfidano due italiani imbat-tuti per conquistare il titolo europeo. Verran-no a Roma appassionati da tutta Italia, nonsolo quelli della zona, esattamente come av-viene per le partite della Nazionale di Rugbyal 6 Nazioni. Inoltre stiamo ricevendo richie-ste di accredito da molti giornalisti europei”

Alla vigilia chi è il favorito?“Le possibilità sono esattamente le stessesia per Petrucci che per Bundu, tanto che ibookmakers stanno avendo difficoltà nel quo-tare questo incontro. Petrucci, essendo ro-mano, godrà probabilmente di un maggior so-stegno da parte del pubblico, ma Bundu hadimostrato in diverse occasioni di trovarsimolto bene quando gareggia in trasferta”.

Per concludere ci parli della sua organizza-zione.“La Buccioni Boxing Team ha il grande meri-to da far tornare a Roma un grande evento diboxe. Il mio obiettivo è quello di tornare ai fa-sti degli anni’70 quando ogni venerdì per laboxe al Pala Eur venivano 15.000 persone.Vogliamo rilanciare uno degli sport più anti-chi, sia nel senso olimpico del termine chein quello assoluto”.

[ ]24

Il 25 giugno lo Stadio del Tennis del Foro Italico sarà teatro della sfida tra DanielePetrucci e Leonard Bundu, due italiani che si contenderanno il titolo europeo

E

boxe[ ]

La grande boxetorna a Romadi Lorenzo Arduini

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Come acquistare i biglietti

La Buccioni Boxing Team rende notoche i biglietti possono essereacquistati presso tutti i punti venditaTicketone (per info collegarsi al sitowww.ticketone.it) a partire dalprossimo 16 Aprile.Di seguito i prezzi:

• Gradinata: 10 Euro• Tribuna laterale (Monte Mario

e Tevere): 20 Euro

• Tribuna centrale: (Monte Mario e Tevere): 35 Euro

• Autorità: 50 Euro

• Palco V.I.P (7 persone - cenainclusa): 440 Euro

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Giada Dijust, atleta del CentroSportivo Esercito e dellaNazionale, ci dimostra come sipossono sollevare pesimantenendo la propriafemminilità

[ ]

UNO SPORT ANCHEPER LE DONNE

di Stefano Mappa

26

esercito[ ]

SOLLEVAMENTO PESI

Sport club maggio 2011.pdf 13-05-2011 15:05:16 - 28 - (Cyan)Sport club maggio 2011.pdf 13-05-2011 15:05:16 - 28 - (Magenta)Sport club maggio 2011.pdf 13-05-2011 15:05:16 - 28 - (Yellow)Sport club maggio 2011.pdf 13-05-2011 15:05:16 - 28 - (BlacK)Sport club maggio 2011.pdf 13-05-2011 15:05:16 - 28 - (PANTONE 872 CVV)

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apelli lunghi biondi, alta 178 centimetri, fisii

isico da star e viso dolcis-simo sembrerebbe la descri-zione di una modella ed in-vece si scopre che c’è mol-to di più!Giada Dijust, ha solamente20 anni ed è già una campio-

nessa di sollevamento pesi... atleta del Cen-tro Sportivo Esercito dal 2009 e promessa del-la nazionale italiana, conta nel suo palmaresquattro titoli nazionali juniores e tre titoli italia-ni assoluti nella categoria fino a 75 kilogram-mi.In questa intervista Giada ha sfatato il luogocomune che vede il sollevamento pesi comeuna disciplina esclusivamente di appannag-gio maschile. I più infatti sono convinti chela pratica femminile snaturi il fisico delle don-ne e di conseguenza non sia consigliabile peruna ragazza cimentarsi nel sollevamento pe-si. Giada ci ha dimostrato il contrario solo aguardarla.

Come ti sei avvicinata al sollevamento pesi?“Ho iniziato per caso…avevo 13 anni ed ascuola in occasione dei giochi spor tivi stu-denteschi ho conosciuto il sollevamento pe-si ed ho deciso di continuare”.

Quali sono le emozioni che ti da il tuo sport?“Tanta adrenalina, soddisfazione di raggiun-gere un obiettivo prefissato e l’emozione disalire sul podio dopo tanti sacrifici”.

Hai un rito scaramantico o un portafortuna?“No, non credo in queste cose…Ho fiduciain me stessa e sulle mie capacità”.

Come rispondi a chi afferma che il tuo sportè prettamente maschile?“Ci sono molti sport che nella società vengo-no etichettati come “maschili”, ma per for tu-na i tempi stanno cambiando e sempre piùragazze si avvicinano a questi sport.Io non penso che il mio sport modifichi il mioessere donna in quanto avere un fisico pre-stante e un po’ muscoloso non incide sullamia femminilità”.

Quali sono i sassolini nella scarpa che quo-tidianamente questo sport ti riserva?“Dovere essere sempre costante con gli al-lenamenti soprattutto nel periodo pre- garadove molto spesso bisogna scontrarsi conqualche fastidio muscolare in più e seguire

un’alimentazione corretta e regolare per ri-entrare nella categoria di peso”.

E come li affronti?“Li affronto con serenità perché fortunatamen-te faccio una cosa che mi piace e sono entra-ti a far parte della mia quotidianità: ormai nonmi pesano più di tanto ed inoltre l’Esercito mida la tranquillità ed il sostegno tecnico per ilraggiungimento del migliore risultato”.

Tra gli impegni con l’Esercito e la Naziona-le riesci a ritagliare del tempo per te?“Solo il fine settimana perché mi alleno duevolte al giorno ed anche se ho un pomeriggiolibero durante la settimana, lo uso per ripo-sare e per il recupero fisico”.

La tua vita d’atleta è divisa tra Roma e Udi-ne, il tuo cuore invece dove sta?“Il mio cuore per adesso sta a Roma perchéin questi 2 anni, al Centro Sportivo Olimpicodell’Esercito, ho conosciuto persone fanta-stiche con le quali condivido la mia passio-ne e la mia quotidianità. L’unica cosa che milega a Cervignano sono la mia famiglia e gliamici dell’infanzia”.

Quali sono le tue passioni?“Amo fare shopping come tutte le donne, viag-giare e stare in compagnia con gli amici”.

Se dico “Londra 2012”..cosa ti viene in mente?“Olimpiadi…un sogno che spero si avveri..Sa-rà molto difficile qualificarsi ma crederci noncosta nulla!”.

Quali sono gli obiettivi di questo anno?“Voglio stare con i piedi per terra…ma spe-ro di ottenere una medaglia ai prossimi cam-pionati Europei under 23 e di entrare a farparte della squadra che a novembre partiràper Parigi per disputare i Mondiali, validi perla qualificazione olimpica”.

Cosa vuoi fare da “grande”?“Ancora non ho fatto progetti a lungo termi-ne, sicuramente nel mio futuro vorrò crearmiuna famiglia ed essere mamma!”.

Che consiglio daresti ad una ragazza che vor-rebbe iniziare a praticare il sollevamento pesi?“Di fare questo sport in modo “naturale” e“pulito” perché la vittoria è bella quando ar-riva con le proprie forze”.

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[ ]esercito

F

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l taekwondo... Un’ar te marziale chein questi ultimi anni sta attraversan-do un momento straordinariamentefelice nel nostro Paese: sia a livellodi ver tice, con medaglie conquistatein occasione di Giochi Olimpici e com-petizioni a livello mondiale ed euro-

peo, ma anche a livello di pratica di base,con un for te aumento del numero dei tesse-rati, sia uomini che donne. Abbiamo parlato di tutto questo con AngeloCito, Segretario Generale della FederazioneItaliana Taekwondo.

Qual è la natura di questa disciplina?“Il taekwondo nasce come ar te marziale in

Korea ed è uno sport olimpico a partire dal-l’edizione 2000 a Sydney. Era stato pratica-to comunque già a Seul ’88 e Barcellona ’92come sport dimostrativo. In ogni modo anco-ra oggi il taekwondo conserva gli aspetti tra-dizionali della disciplina che sono il suo ve-ro valore aggiunto”.

Cosa intende per aspetti tradizionali?“Quando parlo di aspetti tradizionali pensoprincipalmente al rapporto tra atleta e mae-stro: non si tratta di una relazione basataesclusivamente sulla preparazione fisica, ben-sì è un rapporto completo attraverso il qua-le viene costruita la personalità dell’atleta.Questo vale ancora di più quando gli atleti

sono giovanissimi, in questo caso il maestrodiventa un vero e proprio educatore”.

Qual è, a suo giudizio, la situazione del taek-wondo in Italia in questo momento?“Il taekwondo italiano da anni si esprime sualtissimi livelli, l’Italia è sempre tra le prime10 in tutte le competizioni internazionali. In questo momento Carlo Molfetta è campio-ne europeo in carica nella categoria -87 kg,mentre Mauro Sarmiento ha conquistato lamedaglia d’argento alle ultime Olimpiadi diPechino. Nell’ultimo quadriennio olimpico inostri atleti hanno vinto diversi titoli europeie due medaglie d’argento ai Campionati delMondo”.

I

[ ]28

Abbiamo incontrato Angelo Cito, Segretario Generale della Federazione ItalianaTaekwondo, che ha illustrato gli insegnamenti che può dare questa disciplina, inforte crescita nel nostro Paesedi Lorenzo Arduini

L’ANIMA DEL TAEKWONDO

taekwondo[ ]Sport club maggio 2011.pdf 13-05-2011 15:05:16 - 30 - (Cyan)Sport club maggio 2011.pdf 13-05-2011 15:05:16 - 30 - (Magenta)Sport club maggio 2011.pdf 13-05-2011 15:05:16 - 30 - (Yellow)Sport club maggio 2011.pdf 13-05-2011 15:05:16 - 30 - (BlacK)Sport club maggio 2011.pdf 13-05-2011 15:05:16 - 30 - (PANTONE 872 CVV)

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E per quanto riguarda la pratica di base?“Attualmente i tesserati agonisti hanno var-cato la soglia dei 20.000. Le gare agonisti-che si disputano a partire dai 12 anni di età,prima i bambini fanno essenzialmente attivi-tà ludica, senza gare con carattere ufficiale”

Che rapporto avete a livello di Federazionecon i Comitati Regionali nell’organizzazionedelle gare?“I comitati Regionali sono fondamentali natu-ralmente nell’organizzazione degli eventi pe-riferici, mentre la Federazione si occupa di-rettamente dell’organizzazione delle manife-stazioni a carattere nazionale ed internazio-nale. Negli ultimi anni la FITA ha organizzatocampionati europei in categorie differenti siaa livello di Seniores che a livello giovanile. Amaggio sono in programma a Genova i Cam-pionati Europei di Forme: non si tratta di unaspecialità olimpica, ma conserva una for tecaratteristica legata alla tradizione”.

Il taekwondo è uno sport da combattimento:cosa direbbe ad una classica mamma italianatimorosa di farlo praticare al proprio figlio?“Il taekwondo, come molti altri sport da com-battimento, ha un for te valore educativo, in

[ ]29

taekwondo[ ]Sport club maggio 2011.pdf 13-05-2011 15:05:16 - 31 - (Cyan)Sport club maggio 2011.pdf 13-05-2011 15:05:16 - 31 - (Magenta)Sport club maggio 2011.pdf 13-05-2011 15:05:16 - 31 - (Yellow)Sport club maggio 2011.pdf 13-05-2011 15:05:16 - 31 - (BlacK)Sport club maggio 2011.pdf 13-05-2011 15:05:16 - 31 - (PANTONE 872 CVV)

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taekwondo[ ]

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Regolecombattimento

I combattimenti si svolgono su uncampo quadrato di 8 × 8 m, tradue atleti muniti di protezioni:corazza munita di sensori per irilevamento punti, caschetto,guantini, parapiedi, paratibia eparabraccia.L'incontro è articolato in treround generalmente da dueminuti ciascuno. Vince l'atletache ha collezionato più punti.Tecniche differenti permettono diconquistare differenti punteggi.viene assegnato un punto se ilcalcio o il pugno è tirato sullacorazza (due se in rotazione)oppure tre se si colpisce la testacon un calcio (4 se in rotazione).L'incontro può finire prima de treround se si verifica un K.O.oppure se alla conclusione delsecondo round ci sono 12 puntidi differenza.

Regole forme

Per Forma (Taeguk) si intende unesercizio codificato dato dallacomposizione di più segmentitecnici, con la massima fluidità eseguendo strutture ritmiche,espressive, a carattere qualitati-vo. La caratteristica dei taeguk èdeterminata da movimenti in cuila tecnica ha un alto valorequalitativo, dove lo scopo è quellodi consentire all'atleta di farsidistinguere al fine di raggiungereil massimo risultato (punteggio).L'esecuzione di tali tecniche ven-gono valutate tenendo conto dialcuni parametri come Dinamicità,tenuta della tecnica, espressività,ritmo, equilibrio. Ognuno di questiparametri viene valutato secondoaltri sottoparametri che vanno asommarsi al voto finale.

quanto insegna la disciplina. In secondo luo-go si tratta di un’ottima valvola di sfogo, dicui tutti i bambini hanno bisogno. La loro energia ed il loro temperamento ven-gono però canalizzati in un preciso sistemadi regole spor tive: tutto questo aiuta enor-memente la formazione del ragazzo. Il combattimento è inteso come confronto,non si insegna certo il taekwondo con l’obiet-tivo di fare male al prossimo”.

In sintesi quindi per quali motivi consiglie-rebbe ai genitori di farlo praticare ai figli?“La nostra è una disciplina che, per esserepraticata, richiede una destrezza fisica e men-tale non comune, difficilmente sviluppabilein altre discipline. Inoltre viene richiesto all’atleta un impegnoimpor tante e, di conseguenza, una grandevolontà. Tutto questo accresce molto la formazionementale dell’atleta. Ma il punto fondamenta-le a mio giudizio riguarda il fatto è che, alcontrario di molti altri sport, non viene asso-lutamente richiesto al giovane atleta tutto esubito, in questo modo essi crescono in unamaniera più corretta: i nostri giovani atleti im-parano che, per ottenere dei risultati, bisogna

lavorare e, soprattutto, impegnarsi molto”.

E per quanto riguarda la pratica femminile?“Tutto quello che esiste a livello maschileesiste anche a livello femminile: categorie,possibilità e tecniche di allenamento, impor-tanza di tornei e di risultati ottenuti. Per noil’atleta uomo e l’atleta donna valgono esat-tamente alla stessa maniera. Dimostrazionedi questo è il forte aumento di domanda fem-minile che stiamo registrando in questi ulti-mi anni. Il nostro movimento in Italia poi ve-de atleti di ambo i sessi ai ver tici delle clas-sifiche internazionali”.

Quali aspetti ritiene importanti per promuo-vere ulteriormente la sua disciplina?“Investiamo molto nell’immagine di questosport. Data la sua natura dinamica ed accat-tivante lo proponiamo attraverso diversi me-dia. Questo nostro impegno ha un for te ri-scontro in termini d’interesse, soprattuttoperché in Italia non è facile essere visibili persport che non sono il calcio e il basket. Guar-dare gli incontri, in televisione e su Internet,ha una for te attrattiva sui giovani, poi è na-turale che i successi ottenuti dai nostri atle-ti, soprattutto alle Olimpiadi, aiutano molto”.

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L’Akademischer Vienna batte i giallorossi per 4 a 1 e conquista la Coppa

a De Sisti Roma perde la fina-lissima degli Euro Hockey ClubChampions Trophy Men, svolti-si a Roma dal 21 al 24 aprile alCPO Acqua Acetosa.Il 4-1 finale consegna la vittoriadel Trophy ai viennesi dell’Akade-

mischer, che iscrivono il proprio nome in un tro-feo che l’Italia è riuscito a conquistare solo trevolte nella propria storia (con l’HC Eur Roma nel1983 e due volte con Cernusco, nel ’94 e nel’99). Con questo successo l’Austria conquistai punti necessari a portare una squadra alla pros-sima Euro Hockey League; stessa cosa per laSvizzera, che deve ringraziare il terzo posto del-l’HC Rotweiss Wettingen. Un torneo fantastico

quello della squadra romana che ha concluso ilgirone imbattuta e senza subire reti con due vit-torie (Bra e i cechi del Pilsen Litice) ed un pareg-gio con i fortissimi svizzeri el Wettingen. Pecca-to per la sconfitta nella finale maturata in unapartita a tratti sfortunata, specialmente nel pri-mo tempo, e che poi ha visto prevalere la mag-gior freschezza degli austriaci arrivati da un gi-rone dimostratosi più facile”. Gli austriaci hanno potuto gestire le energie,perché erano già qualificati prima dell’ultimapartita “dichiara Alessandro Nanni attaccan-te della Roma ed autore di due reti nel tor-neo“ noi invece abbiamo speso tantissimo,nell’ultimo incontro, per battere i cechi del Pil-sen Litice con quattro gol di scarto. Poi è man-

cato moltissimo l’appor to e l’esperienza diEugenio Ardito, che non ha potuto giocare infinale a causa di una contrattura”. Il libero ecortista della Roma, Patricio Mongiano plau-de agli avversari “Peccato, ma abbiamo per-so contro una squadra forte; sono stati piùbravi di noi e nel secondo tempo hanno vera-mente meritato di vincere”. Anche il Presiden-te Enzo Corso riconosce i meriti degli avver-sari: “Rimane l’amarezza del risultato: avermancato una vittoria in cui credevamo. I ra-gazzi hanno sentito troppo la fatica della ter-za gara, mentre gli austriaci hanno potuto gio-care più riposati. Nel primo tempo ci è man-cata incisività: se avessimo fatto il gol chemeritavamo, la partita a sarebbe stata diver-

hockey[ ]

L

PER LA DE SISTI ROMAdi Andre Tranquilli_ foto di Luca d’Ambrosio

SECONDO POSTO IN COPPA CAMPIONI

[ ]32

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[ ]hockey

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sa. Poi nella ripresa loro hanno legittimato,grazie anche a una gran difesa. Rimane laconsapevolezza di aver giocato un gran tor-neo e la De Sisti Roma può essere ancheorgogliosa di come la società ha organizza-to questa competizione, per la quale è dove-roso ringraziare tutte le istituzioni territorialiche ci hanno aiutato, Comune, Provincia eRegione. Un plauso particolare soprattutto alla Fede-razione Italiana Hockey e a alla CONI Servi-zi, che ci hanno messo a disposizione il ma-gnifico impianto dell’Acqua Acetosa: una strut-tura dove è veramente facile organizzare unevento di questo livello, che ha avuto i com-plimenti della Federazione Europea”.

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golf

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rugby[ ]

l 3 e 4 Giugno presso la stupenda lo-cation dello Stadio dei Marmi, vero mu-seo all’aperto che il mondo ci invidia,500 giocatori da tutto il pianeta si da-ranno battaglia: una fantastica tre gior-ni di Rugby ad altissimo livello che cul-minerà con la finale prevista in nottur-

na alle 23.30 di Sabato 4 Giugno. Dopo il 6 Nazioni di Rugby, arriva il Roma Se-ven, il Torneo Internazionale di Rugby Seven1° in Italia, 3° in Europa e 9°al Mondo per im-portanza. Roma ospita ancora una volta il me-glio del Rugby 7 Mondiale! Divenuto Sport Olimpico a partire dall’edizio-ne di “Rio de Jainero 2016”, il Rugby a 7 stàconquistando tutti.Nato a Melrose in Scozia nel 1883, è cresciutocosi tanto da eguagliare la fama del Rugby a 15. Grande è l’attesa, grande il fermento per il

Roma Seven 2011 giunto oramai alla 10°edizione. Le più for ti squadre al mondo ma-schili e femminili saranno a Roma per conten-dersi l’ambito trofeo della Roma Seven Cup.Tra le squadre più attese la Nazionale Fran-cese, la Nazionale del Kenya, veri maestri diquesto sport , la for te Italia, il Portogallo Vi-cecampione d’Europa ed il team “All Star”dei Seven Kings of Rome oltre alle Nazionalidi Georgia, Olanda Germania Ucraina! Un ve-ro Mundial,un Torneo spaventoso. Nove na-zionali maschili ,quattro Selezioni Internazio-nali ad Invito, davvero un Evento incredibile.Ma la squadra da battere rimangono i vice-campioni dello scorso anno: i “ROMA SEVEN”,il Superclub ad inviti che nel 2010 ha potutovantare nelle proprie fila alcuni dei famosi“ALL BLACKS” tra cui Dj Forbes miglior gioca-tore al mondo. Per non parlare poi del Torneo

Femminile... certamente il migliore al mon-do. Le strafavorite Neozelandesi Maori di Aeo-teroa saranno sfidate dalle Nazionali femmi-nili di Francia, Olanda, Spagna e soprattuttodal fortissimo Brasile giunto in semifinale nel-la recente Coppa del Mondo,oltre che dall’I-talia e Germania.Una straordinaria Anteprima delle Olimpiadiin una cornice di Sport e Mondanita! Questoè il Roma Seven 2011 con il suo VillaggioOspitalità, le sue eleganti e bellissime don-ne ed uno Sport Vero come il Rugby. Vietatomancare! Roma con gli Internazionali di Ten-nis ed il Concorso Ippico di Piazza di Siena esoprattutto con il Roma Seven si confermaCapitale dello Sport.Uno Spettacolo esserci.Appuntamento quindi al 3 e 4 Giugno allo Sta-dio dei Marmi. Vietato mancare!www.romaseven.com

Arriva il Roma Seven 2011 Rugby a 7 e Mondanità!

IANTEPRIMA DELLE OLIMPIADI!

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ue successi nell’EuropeanTour prima di essere maggio-renne. Pazzesco!”.E’ stato questo il commentodi Francesco Molinari allanuova impresa di Matteo Ma-nassero che a 17 anni e 363

giorni, due prima di compiere 18 anni, ha ot-tenuto il secondo titolo nel circuito continen-tale, dove ha iniziato a giocare da appena un-dici mesi, imponendosi nel Malaysian Open.In questo breve periodo di tempo il giovanis-simo grande talento veronese, oltre alle duevittorie, ha collezionato una serie di ottimi ri-sultati e in appena 28 tornei è riuscito ad en-trare tra i top 50 della graduatoria mondiale.Dopo la per formance in Malesia, infatti, èvolato dal 57° al 33° posto che, in altri ter-

mini, significa far parte dell’élite mondiale egiocare tutti i tornei che contano, ossia i tremajor che rimangono (US Open, Open Cham-pionship e PGA Championship) e i due torneidel WGC (Bridgestone Invitational e HSBCChampions). In Malesia ha battuto fior di gio-catori dai nomi di Rory McIlroy, di Martin Kay-mer, numero uno mondiale, e di Charl Schwart-zel, che una settimana prima si era aggiudi-cato il Masters, primo major stagionale al qua-le Manassero non aveva potuto accedere.“E’stato tutto meraviglioso - ha detto Manas-sero - un gran giorno per me. Sicuramente es-ser riuscito a chiudere due colpi avanti a uncampione come McIlroy è motivo di grandesoddisfazione. E’ stato un finale molto com-battuto, giocato colpo su colpo con McIlroy eBourdy, entrambi fino all’ultimo green in cor-

sa per la vittoria. Cer tamente cogliere que-sto titolo a due giorni dal mio diciottesimocompleanno è stato grandioso e non potevotrovare maniera migliore per festeggiare”. Ha detto Franco Chimenti, presidente dellaFederazione Italiana Golf: “Manassero ha rea-gito da campione qual è al mancato invito peril Masters.Ha una grandissima forza morale, espressasia in campo che fuori, e che è assolutamen-te incredibile per la sua età.Ha soppor tato come un veterano la for tepressione che veniva da due fronti. Infatti inclub house c’era Bourdy, che aveva fissatoun limite ben preciso per vincere, e lui ave-va un solo colpo di margine, mentre sul cam-po sentiva il fiato di un grandissimo giocato-re come McIlroy”.

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Secondo titolo nell’European Tour per Matteo Manassero, vinto due giorni prima delsuo diciottesimo compleannodi Alessandro Morucci

IL GIOIELLO DEL GOLF ITALIANO

[ ]golf

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D

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golftuttincircolo

PARCO DI ROMA

Prima tappa del 3° trofeoFranco Biondi Santi

Scoppiettante inizio del Trofeo Fran-co Biondi Santi Tenuta Greppo, giun-to alla sua terza edizione e, com’èottima tradizione, l’esordio della ma-nifestazione è avvenuto al Parco diRoma, il Circolo di cui sono sociAlessandra Biondi Santi con il figlioGregorio, giovane e valente golfista.Prima tappa giocata nel primo week-end di aprile, in due giorni dalle con-dizioni atmosferiche ideali, perchéné caldi né freddi. Motivo in più peraver affollato i fairways dello stu-pendo percorso di Via Due Ponti.Il campo ha dato i seguenti respon-si. Federico D’Alberto con 40 pun-ti ha superato di un punto Leonar-do Licci (39) vincendo il primo po-sto della Prima Categoria e, men-

tre è risultato Primo Lordo AntonioScalera con 33 punti. In SecondaCategoria successo di Alfio Messi-na con 42 punti, uno di più di Gio-vanni Provenzano. In Terza Categoria Tommaso Schia-vetti ha superato Petrina Inzaghiper via dell’handicap ma con lostesso punteggio (41). Ma il TrofeoFranco Biondi Santi ha elargito tan-ti altri premi speciali. Oltre ai clas-sici (1° Lady) andato a Laura Di Ste-fano (39) e (1° Senior) appannag-gio di Pierluigi Borghini (37) sonostati premiati per il Nearest to thepin alla buca 7, andato a MauroPompei con m. 2,55 e il DrivingContest alla buca 18 vinto da An-tonio Scalera, e premio speciale,assai originale vinto da Alber toScaccia, quale ultimo classificato.Tutti i premi sono stati consegna-ti, mentre scorrevano nei bicchieriil vino della Cantina La Rondine diMontepulciano.

OLGIATA GOLF CLUB

Trofeo Ugo Grappasonni

Si è disputato sui green dell’Olgia-ta il Trofeo Ugo Grappasonni validoper il 19° Campoinato Regionale In-dividuale, sia maschile che femmi-nile. E’ stato Carlo Scatena, Presi-dente della FIG Lazio che ha deci-so di intitolare ad uno de prodottilaziali tra i più bravi che abbia maiprodotto la nostra Regione. Vincito-re tra l’altro Ugo Grappasonni di dueOpen d’Italia, due Open di Svizze-ra, un Open di Francia, un Open delMarocco, un Open del Ticino, unOpen d’Olanda oltre ad una lungaserie di Omnium. Come detto, innome di questo grandissimo cam-pione, allievo di Pietro Manca all’Ac-quasanta, si è giocato il 19° Cam-pionato Regionale Individuale delLazio che ha laureato Renato Para-tore (Parco di Roma) con 147 Cam-pione per la stagione 2011, davan-ti a Marcello Grabau e LeonardoSbarigia. 1° netto Luca Buscioni da-vanti ad Alessio Raccagna entram-bi del Parco di Roma.In campo femminile, vittoria di Ali-ce Di Piero dell’Olgiata con 158, da-vanti a Sofia Dell’Anna dell’Acqua-santa 162, mentre Giulia Iadiciccodell’Olgiata è risultata 1°netto.

Alla premiazione avvenuta alla finedei giochi, c’è stata anche la pre-miazione di Carlo Scatena a Fede-rico Ranelletti del Fioranello,perl’avvenuto successo del 2010.

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news dai circoli di golf a cura di Andrea Cecinelli

Responsabile comunicazione del Golf Forense

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MARCO SIMONE GOLFCLUB

Ocean Trophy

Si è disputata Domenica 10 Aprilepresso gli splendidi grren del Mar-co Simone Golf Club l'OceanTrophy”: gara diciotto buche stable-ford per tre categorie con prestigio-sa finale in Portogallo.

Su oltre cento giocatori in campo,vittoria in prima categoria di Gior-gio Coletta con 40, a due punti daPaolo Rossi, del Real. Lordo a Giu-seppe Romano con 40. In secondacategoria pole position di NicolaBruno che con 38 ha battuto Mar-co Di Cencio. In terza categoria vit-toria di Claudio Zanchi con 41, adue punti da Antonio Santarpia. La-dies a Ermelinda Avverato con 38,Seniores ad Alber to Di Domenicocon 37, anche lui del Real.

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golf[ ]

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AL VIA IL PILSNERURQUELL PRO TOUR 2011

Il 12 maggio inizierà il circuito delle garegolfistiche in Italia di Challenge Tour e Alps

Tour e Campionato Open: prima tappa laseconda edizione del Mugello Tuscany Open

l Pilsner Urquell Pro Tour, ossia il cir-cuito delle gare nazionali, è nato nel2006, allestito dal Comitato Organiz-zatore Tornei dei Professionisti dellaFIG, che ha quale presidente DonatoDi Ponziano e quale direttore respon-

sabile Alessandro Rogato.Nei primi cinque anni di attività sono stateorganizzate oltre 50 gare, con quasi 6.500presenze sul campo delle quali circa 5.000straniere, ed è stata garantita tanta attivitàai tournament player italiani non solo nellapenisola. Tutto ciò si è tradotto in otto vitto-rie nel Challenge Tour, con leadership diEdoardo Molinari nell'ordine di merito 2009,e in 21 successi nell'Alps Tour. Nel PilsnerUrquell Pro Tour vi sono tutte le gare nazio-nali che fanno parte dei circuiti continentaliChallenge Tour e Alps Tour e il CampionatoOpen. Tali tornei in precedenza avevano vitapropria, allestiti dai circoli stessi in cui svol-gevano, e comunque indipendenti l’uno dal-l’altro. Il Comitato Organizzatore della FIG liha raccolti sotto la propria egida costruendouna struttura ad hoc, ha dato un contenutouniforme, migliorandone di gran lunga la qua-lità, trovando sponsor e facendo di pari pas-so salire anche la qualità tecnica e i monte-premi. Il Pilsner Urquell Pro Tour inizierà conla seconda edizione del Mugello Tuscany Open(12-15 maggio), gara del Challenge Tour inprogramma al GC Una Poggio dei Medici. Ilsecondo tour continentale tornerà nella pe-nisola dal 7 al 10 luglio per far tappa all’A-caya G&CC in Puglia, dove avrà luogo l’Aca-ya Open, new entry in calendario dopo averfatto parte nel 2010 dell’Alps Tour. All’Olgia-

Idi Lorenzo Arduini

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ta GC vi sarà l’ormai classico appuntamentodi metà ottobre, dal 13 al 16, per il RomaGolf Open e quindi la chiusura con l’ApuliaSan Domenico Grand Final (2-5 novembre).L’Alps Tour proporrà tre nuovi tornei: il Zoa-te Open (29 giugno-1 luglio, Zoate GC), il Tren-tino Dolomiti Open (15-17 settembre, Dolo-miti GC) e l’Open di Sardegna (19-21 ottobre,Pevero GC). Il Pilsner Urquell Pro Tour met-te in palio complessivamente circa 1.100.000euro. Nel Challenge Tour 2011 prenderannoparte giocatori italiani di peso quali Alessan-dro Tadini, Lorenzo Gagli, Federico Colombo,Alessio Bruschi. Tanti gli stranieri validi tra iquali sono da ricordare gli inglesi Stuart Da-vis, Sam Walker e Charlie Ford, gli svedesiLeif Westerberg e Mikael Lundberg, ed il para-guaiano Marco Ruiz. L’obiettivo è lo stessoper tutti: quelli che militano nel ChallengeTour cercheranno di posizionarsi tra i primiventi classificati dell’ordine di merito per po-ter disputare l’anno prossimo l’European Tour,ossia il massimo circuito continentale. Gli al-tri nell’Alps Tour proveranno a entrare tra iprimi cinque della money list che avranno di-ritto a giocare nel Challenge Tour2012.I tornei che si disputano in Italia suscitano

interesse mediatico, sono seguiti dai quoti-diani e dalle riviste specializzate e non, e con-vogliano ai circoli numerosi spettatori, tra iquali sempre più frequentemente si notanogiovani e bambini, mentre la TV satellitareSky dedica ad ogni evento una sintesi di 30minuti, insieme a passaggi sulla rubrica set-timanale Momenti di Golf, curata dalla stes-sa FIG. Nelle gare del Challenge Tour la visio-ne avviene praticamente in tutto il mondo gra-zie ai network internazionali che ricevono leriprese effettuate dalla troupe dedicata del-lo stesso Challenge Tour.“Il progetto è nato con il preciso obiettivo disostenere i giovani professionisti, dando lo-ro la possibilità di competere e contribuendoalla loro formazione”, ha dichiarato DonatoDi Ponziano, presidente del Comitato Orga-nizzatore. “La FIG ha operato con lungimiran-za pensando al futuro del golf italiano e i ri-sultati raggiunti in questi primi cinque anni diattività le hanno dato ragione. Il Pro Tour è di-venuto un modello e un esempio per le altrenazioni, è cresciuto e sta crescendo ulterior-mente per numero di gare e di partecipantie, soprattutto, sta ponendo in evidenza tan-ti elementi di valore”.

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utto è pronto. Il MercedesBenz Roma Golf Forense Più2011 sta per essere varatonel mare magnum del maggiosportivo della Capitale. Sonoi numeri a far da padroni e adimporre una tappa di apertu-

ra di due giornate, data la lunghissima lista diattesa che caratterizza questa manifestazio-ne golfistica per i professionisti del diritto edi medici ideata e organizzata dall'Avv. NicolaColavita, con il sempre prezioso contributo diMauro Antonelli di MorOrg. Il circuito golfisti-co più cool della Capitale aprirà i battenti sa-bato 30 aprile e domenica 1 maggio al Parcodi Roma Golf Club in una due giorni che sipreannuncia ricca di emozioni.E dopo la tappa di apertura, sabato 21 mag-gio il Golf Forense farà ritorno dopo quattro an-ni di assenza nel circolo di Laura Biagiotti, ilMarco Simone Golf Club, per il secondo ap-puntamento della stagione. Oltre a Mercedes

- Benz Roma, tiltle sponsor del torneo, affolla-tissimo come sempre il parterre degli sponsorche quest’anno accompagneranno la manife-stazione: Telecom Impresa Semplice, Gruppo24 ore, The Bridge, Vallecchi, Titanedi, sono inuovi partner che si affiancheranno a sponsorstorici come Ilario, Acqua Filette, Caffè Busca-glione, Casale del Giglio, Gruppo De Montis,Sistema Informazioni, Security System Servi-ce, Cappiello Design e Due Ponti Sporting Club,partner sportivo di sempre. Anche quest'an-no sarà un Golf Forense all'insegna della so-lidarietà con la promozione della devoluzionedel 5 x mille della dichiarazione dei redditi infavore dell'Ospedale Pediatrico Bambino Ge-sù.A dare poi quel tocco di bellezza al torneo lesplendide ragazze dello staff del Golf Foren-se, vestite quest’anno dalla raffinata griffe “LePerle di Geo”, della stilista emergente Geor-gia Fazi. Pronti, ai posti di partenza, via. Ripar-te il “Mercedes Benz Roma Golf Forense Più”.

T

MERCEDES BENZROMA GOLF FORENSEPIU’ SPORT, GOODMOOD & LIFE STYLE

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golf forense[ ]

di Andrea Cecinelli _ Foto di Silvia Apice e Yulya Galycheva

Cinzia Pallaro

sabato 30 aprile e domenica 1maggio 2011Parco di Roma Golf Club

sabato 21 maggio 2011Golf Club Marco Simone

sabato 17 settembre 2011Golf Roma Acqua Santa

sabato 22 e domenica 23ottobre 2011Olgiata Golf Club

Le tappe

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Francesca Mercantini

41[ ]L'Avv. Nicola Colavita con il Presidente dell'Ordinedegli Avvocati di Roma, l'Avv. Antonio Conte

Il Presidente della F.I.G. Prof. Franco Chimenti

Vanessa Kelly e Luciano Flamini

golf forense[ ]Sport club maggio 2011.pdf 13-05-2011 15:05:18 - 43 - (Cyan)Sport club maggio 2011.pdf 13-05-2011 15:05:18 - 43 - (Magenta)Sport club maggio 2011.pdf 13-05-2011 15:05:18 - 43 - (Yellow)Sport club maggio 2011.pdf 13-05-2011 15:05:18 - 43 - (BlacK)Sport club maggio 2011.pdf 13-05-2011 15:05:18 - 43 - (PANTONE 872 CVV)

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a cura di Lorenzo Arduini

rosegue alacre-mente l’organizza-zione dell’attivitàsportiva del Club.Si è appena conclu-sa la II Edizione delTorneo di Calcio a 5

“Gian Marco Salvati” organizzato dalCircolo Canottieri Roma, storico cir-colo sulle rive del Tevere, che ha ospi-tato le squadre rappresentative deisodalizi appartenenti al Club dei Cir-coli Sportivi Storici.Il Torneo prevedeva la partecipazio-ne delle categorie Under 12, Over 40,Over 50, Over 60 e Assoluti con unfitto calendario di incontri culminatinelle finali che si sono svolte dome-nica 17 aprile.Nella categoria Under 12 si è aggiudi-cato il trofeo il CC Aniene sullo Spor-ting Club Eur, nella categoria Over 60lo Sporting Club Eur è risultato vittorio-so sulla compagine del Ct Eur, il padro-ne di casa CC Roma ha conseguito la

vittoria nelle due categorie degli Over40 e 50 mentre nella categoria Asso-luti il CC Aniene ha sconfitto il CT Eur.Il calendario degli eventi programma-ti dai Circoli Storici proseguirà con il

“Trofeo dei Circoli Sportivi Storici” or-ganizzato dal Reale Circolo CanottieriTevere Remo presso i suoi nuovi im-pianti all’Acqua Acetosa.Gli eventi del Club, seguiti con passio-

ne dal pubblico di soci e ospiti, costi-tuiscono occasioni di attività sportivae sociale tra i Circoli partecipanti e pun-ti di riferimento dello sport amatorialee dilettantistico della Capitale.

Agostino De Zordo, Segretario Generale del Club Circoli Sportivi Storici

L’attività sportiva del Club

ClubdeiCircoliSportiviStorici

TUTTINCIRCOLnews dai circoli sportivi storicinews dai circoli sportivi storici

[ ]Romatuttincircolo

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P

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CIRCOLO CANOTTIERIANIENE

NUOTO, RISCONTRIPOSITIVI AGLI ASSOLUTIDI RICCIONE

I Campionati Assoluti Primaverili diRiccione – prova di qualificazione peri Mondiali in vasca lunga di Shangai(24-31 luglio p.v.) – si sono chiusi conun bilancio di tutto rispetto in “casaAniene”: 9 medaglie d’oro, 8 d’argen-to ed 8 di bronzo consentono allasquadra del Presidente Giovanni Ma-lagò di vincere altresì entrambe leclassifiche di società (sia in campofemminile che maschile). MattatriceFederica Pellegrini, in grado di impor-si in tutte le 4 distanze programma-te, che sono spaziate dai 100 agli800 stile libero con la conquista diben 3 pass iridati (200, 400 ed 800).A Riccione è arrivata l’affermazione

proprio in quegli 800 metri che agliEuropei di Budapest le regalarono ilbronzo europeo. Crono di valore sul-la distanza dei 400 stile libero: il tem-po di 4’03”49, ottenuto nella primagiornata di gare, rappresenta a tut-t’oggi la seconda prestazione mon-diale stagionale dopo il 4’02”84 fat-to registrare dall’inglese Adlington. Inevidenza anche Elena Gemo, capacedi aggiudicarsi sia i 100 dorso(1’01”22) che i 50 farfalla (26”84),dimostrando, anche in vasca lunga,un’importante versatilità; la vicecam-pionessa europea dei 50 dorso di va-sca corta (Eindhoven 2010) è istatain grado di aggiudicarsi argento ebronzo, rispettivamente nei 50 e 200dorso. Ori che contano quelli di Lo-renzo Benatti nei 100 farfalla (53”58)– argento anche sulla distanza dei 50metri – e di Caterina Giacchetti (bron-zo anche nei 100) in quei 200 farfal-la di cui e’ finalista europea in carica(2’09”84) cosiccome per la staffetta4x100 mista femminile (Elena Gemo,Giulia De Ascentis, Elena Di Liddo eFederica Pellegrini – 4’09”39).

LO TUTTINCIRnews dai circoli sportivi storicinews dai circoli sportivi storici

ClubdeiCircoliSportiviStorici

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CIRCOLO CANOTTIERI ROMAPRONTI AD OSPITAREGLI INTERNAZIONALI DITENNIS UNDER 12 NICO-LA PIETRANGELI

Dal 9 al 14 maggio 2011 il Circo-lo Canottieri Roma organizza perla seconda volta gli InternazionaliGiovanili Under 12 Nicola Pietran-geli; un appuntamento tennisticodi grande rilevanza in concomitan-za con gli Internazionali d’Italia chesi svolgeranno al Foro Italico dal7 al 15 maggio. La promozione in campo giovani-le estesa a tutto il mondo è l’o-biettivo principale della Federazio-

ne Italiana Tennis, che ha forte-mente voluto lo svolgersi di que-sta manifestazione. Un grande ap-poggio è venuto anche dal Presi-dente dello storico sodalizio An-drea Tinarelli, il quale si è dettomolto felice e orgoglioso di poterorganizzare un evento così impor-tante nel circuito tennistico.Inserito nel Tennis Europe il tor-neo vedrà la partecipazione dei mi-gliori 32 giocatori del ranking in-ternazionale ITF. Il torneo è dedi-cato a Nicola Pietrangeli, socioonorario del Canottieri Roma, rico-nosciuto da tutti come il più gran-de giocatore della storia del ten-nis italiano. L’attesa manifestazio-ne sportiva, verrà presentata aimedia nell’ambito della stessaconferenza stampa dedicata agliInternazionali d’Italia. Michele Petracci

ANTICO TIRO A VOLO

PARTE LA CACCIA AI50.000 DOLLARI

Tutto è pronto per la VI edizionedel torneo internazionale femmi-nile di tennis.Il circolo del presidente MicheleAnastasio Pugliese è riuscito amettere insieme una macchinaorganizzativa degna di un master,garantendo un new look alla ma-nifestazione con numerose e pia-cevoli sorprese.Tantissime saranno le giocatriciprofessioniste che tra uno smashe una volèè potranno gustarsi la

meravigliosa vista della Capitale cercando di aggiudicarsi il mon-tepremi di 50.000 $.Nel palmarès delle vincitrici deltorneo, le italiane Floris, Opran-di, Garbin.Il torneo del circolo Antico Tiro alVolo è considerato da anni unavera e propria rampa di lancio perle giocatrici italiane emergentiche aspirano a scalare la vettadella classifica mondiale.Un vero e proprio passaggio ob-bligato per le più promettenti ra-gazze del tennis italiano.Fiore all’occhiello dell’evento

l’Imperdibile serata di gala consponsor e giocatrici .Un evento da non mancare dal28 maggio al 5 giugno, un occa-sione da non perdere per ap-prezzare da vicino il tennis inter-nazionale.

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CIRCOLO CANOTTIERI LAZIO

SPORT E NON SOLO: ITEVERE RANGERS

Nascono da un'idea del canottieriLazio, si chiamano Tevere Rangerse sono i nuovi custodi del fiume ca-pitolino. Quaranta volontari che pat-tuglieranno le acque del Tevere per

denunciare eventuali casi di abusivismo o degrado. L'iniziativa, sostenuta dalla RegioneLazio, è stata tenuta a battesimo il4 aprile dalla governatrice, RenataPolverini, dall'Assessore Regionalealla Sicurezza Giuseppe Cangemi edal presidente dell'Osservatorio del-la Regione Lazio Vitarello. Perfetta la regia del presidente Ros-si che ha coordinato i circoli storiciin questa nuova avventura. Per le at-tività saranno impiegati un catama-rano a motore e due biciclette.

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[ ]Romatuttincircolo

TENNIS CLUB PARIOLI

ROMEO SI CONFERMAPRESIDENTE; CON LUIBUONA PARTE DELCONSIGLIO USCENTE

Sono andate secondo le previsio-ni le ultime elezioni del TennisClub Parioli.

In palio insieme alla carica più am-bita di Presidente c’erano quelledel Consiglio Direttivo, ridotte anove (prima erano 14) con la re-cente approvazione della riformastatutaria.Maurizio Romeo, in carica dal2009, si conferma quindi alla gui-da dello storico circolo capitolinosuperando largamente, con 349preferenze, lo sfidante Andrea deLieto fermo invece a 186.Quarantaquattro anni, ingegnere,sposato con due figli, Romeo nelprecedente mandato insieme alConsiglio Direttivo ha curato consuccesso gli importanti lavori di ri-strutturazione che hanno permes-so al Tennis Club Parioli di rilanciar-si sul mercato non solo per la pro-pria storia e la propria tradizionesportiva, ma anche per la qualitàdelle strutture e degli impianti.Con Romeo , a testimonianza del-

l’ottimo lavoro svolto negli ultimitre anni sono stati eletti i consi-glieri Paolo Agnesi (339), Giovan-ni Valentini (315), Rossana Ridol-fi Letta (300), Maurizio ravoni(279), Zibi Boniek (203), Enzo Co-stanzo (189) e Gianfilippo Saglie-ni (178). Insieme a loro ci saran-no anche Alberto Casucci (259) eSimona Panelli (208).“E’ per tutti noi motivo di grandesoddisfazione - è il commento delpresidente Romeo –, la soliditàgestionale, gli importanti proget-ti portati a termine nel preceden-te mandato, così come i successisportivi che ci hanno portato adessere anche quest’anno il primocircolo italiano di tennis, hannofatto gran presa su tutto il corposociale che, come non mai unito,- continua Romeo - ha conferma-to con piena fiducia gran parte delConsiglio uscente”

Si tratta sicuramente di un impor-tante conferma per tutti i consi-glieri rieletti e naturalmente perMaurizio Romeo che, con questomandato, rimane sempre il piùgiovane Presidente nella storia diun circolo conosciuto per la suastoria centenaria, quella che po-chi anni fa ha permesso proprioal TC Parioli di diventare membroufficiale del prestigioso “Cente-nary Tennis Club”, un’associazio-ne che raccoglie i Club più presti-giosi del mondo.

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CIRCOLO CANOTTIERI TIRRENIA TODARO

LA CANOA IN GARA SUTUTTI I FRONTI

Un grande Tirrenia a Milano per icampionati Italiani di fondo di canoa:in una bellissima giornata di sole gliatleti del circolo hanno dato vita agare entusiasmanti! Il primo a gareg-giare è stato Giorgio De Stefano, giàmedaglia di bronzo ai campionati dimaratona svolti in Sicilia in k2 conArbulù: sono 58 i K1 in gara, e lui èbravissimo a districarsi in partenzae ad inserirsi nel gruppo subito a ri-dosso dei migliori.Al Traguardo è13°. La gara in cui tutti avevano ri-posto le proprie attenzioni è quelladel K4 junior con Giorgio Sanfilippo,Federico Urbani, Federico Tilli e An-drea Arbulù. Undici k4 in gara, tuttii migliori. Molta tensione al via, par-te fortissimo il capovoga Giorgettoe subito si intuisce che sarà unagrande gara. 1750 metri da percor-rere prima del 1° giro di boa, ed èuna partenza prolungata. I ragazzidel Tirrenia vanno fortissimo ed en-trano al giro di boa insieme all'equi-paggio delle Fiamme Gialle. Dalle tri-bune si vedono 2 equipaggi soli intesta tornare verso il secondo giro diboa, davanti le Fiamme Gialle, a sciai Ragazzi del Tirrenia! I gialloverdiprovano più volte ad allungare, ma ineroazzurri resistono alla grande eall'ultimo giro di boa provano ad at-taccare... Giorgio risale di pozzettoin pozzetto... è un gran finale! Ai 200metri sono le Fiamme Gialle a sfer-rare l'attacco decisivo, il Tirrenia nonmolla, è un grande Tirrenia, all'arri-vo è secondo ma è festa grande!!!Mentre i ragazzi di Daniele erano ingara a Milano, si svolgevano a Sub-iaco i campionati regionali di slalom.E per la prima volta in gara quest'an-no c'era anche il Tirrenia. Ebbene si,forse ancora non tutti lo sanno ma

da quest'anno al Tirrenia si fa anchecanoa slalom, disciplina olimpica as-sai spettacolare che già molti suc-cessi ha regalato all'Italia nel corsodelle passate Olimpiadi. Ad allenarei ragazzi del Tirrenia è Marco Calde-ra già tecnico della nazionale, cheda inizio anno segue i ragazzi più gio-vani, e che alacremente lavora allarealizzazione di un campo di slaloma Ponte Milvio! E per Marco è ottimoil debutto: solo un ragazzo del Tirre-nia al via, è Paolo Bello, ha iniziatoda poco, ma promette molto! Ottimoil suo atteggiamento in gara, in que-sta disciplina assai difficile che ri-chiede forza velocità e molta atten-zione per passare le porte poste incorrente senza incappare in penali-tà. Molti gli avversari in gara prove-nienti da tutta Italia, ma Paolo si di-fende bene, è quinto al traguardo,ma il primo atleta del Lazio e diven-ta Campione Regionale, battendo an-che gli atleti di casa.

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Romatuttincircolo[ ] Club

deiCircoliSportiviStorici

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[ ]Romatuttincircolo

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REALE CIRCOLOCANOTTIERI TEVEREREMO

IL CANOTTAGGIO IN FORTE CRESCITA

Il canottaggio per il Reale CircoloCanottieri Tevere Remo fa par te

ovviamente del proprio DNA. Do-po anni pieni di successi a livellonazionale e mondiale e la conse-guente inevitabile flessione, il Cir-colo ha ripreso a sfornare giovanitalentuosi di sicuro avvenire. E così se Simone Angeloni un ra-gazzone di 18 anni ha fatto par tedell’otto nazionale Juniores cam-pione del mondo lo scorso agostoin Polonia, oggi il Circolo festeg-gia il primo successo internazio-nale della sua atleta di punta Lu-

dovica Lucidi, che dopo tanti suc-cessi in campo nazionale, il 17Aprile scorso con i colori dell’Ita-lia ha vinto la gara di doppio junio-res al Memorial D’Aloja, competi-zione aper ta ai canottieri di tuttoil mondo. Segno di un movimento in crescen-do che sotto la guida del tecnicoMassai sta por tando alla luce ra-gazzi e juniores che già comincia-no a farsi conoscere equalcuno,come Pagani, Rossetti

e Romagnolo, ad af fermarsi incampo nazionale. Ragazzi che pro-vengono in gran par te dalla scuo-la di canottaggio del Circolo, diret-ta da Daniela Sanna, scuola cheoggi conta oltre 100 allievi e ca-detti, alcuni dei quali già primeg-giano nelle rispettive categorie inambito regionale tanto da esserechiamati a far par te delle rappre-sentative del Comitato Laziale.

Valerio Celesti

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Romatuttincircolo[ ]

DUE PONTI SPORTING CLUB

CELEBRATI ALL’AUDITORIUM I 20ANNI DEL CIRCOLO

Auditorium Parco della Musica, SalaSinopoli, 14 aprile ore 21: ha inizio “I20 Anni del Due Ponti”, l’attesissimoevento organizzato da Emanuele ePietro Tornaboni per celebrare uncompleanno importante, insieme aisoci e agli amici, con cui hanno con-diviso tante ore di sport e divertimen-to. La serata è stata condotta da Mar-co Mazzocchi e Samantha de Grenet,coadiuvati da Filippo Merola. Si sonorivissuti i momenti magici della sto-ria del Due Ponti, che è la storia diEmanuele e Pietro, ma anche di tut-ti coloro che hanno condiviso con lo-ro la passione sportiva, la crescita diun circolo realizzato per gradi, adat-tando l’offerta ad una domanda dipratica sportiva sempre più in cresci-ta e sempre più esigente, mettendosempre in prima posizione i valori edu-cativi e sociali, ma anche di benesse-re, positività, divertimento, relax.Questa filosofia gestionale ha por-tato a ottenere importanti risultatinel tennis, nel nuoto, nel calcio e nelrunning, con una folta rappresenta-tiva che porta i colori del Due Pontisu tutte le strade del Mondo. Entran-do nel dettaglio nel tennis il DuePonti ha conquistato il Titolo di Cam-pione Regionale di Coppa Italia ma-schile e 3° nazionale nel 1999, il ti-tolo regionale Serie C nel 2000, pro-mozione in B2 nel 2001 e in B1 nel2002, il titolo regionale D1 nel2002, titolo regionale Under 16 nel2009 e nel 2010 ed i CampionatiItaliani Under 16 nel 2010. Il circo-lo è stato per 8 anni la sede d’alle-namento ufficiale del Master Seriesdi Roma. Sui campi del Due Ponti sisono allenati Agassi, Sampras, Sa-

batini, Rios, Roddick, Federer, Na-dal e tanti altri. Nel 1998 è stata fondata la squadradi calcio a 5 femminile, iscritta alCampionato federale Serie B1998/99. Nel Campionato 1999/00ha conquistato il primo posto otte-nendo la promozione in Serie A. I ri-sultati ottenuti sono rilevanti: CoppaItalia regionale e nazionale 2003/04,Coppa Italia regionale e nazionale2004/05, secondo posto nel Cam-pionato Regionale nel 2004/05. Larappresentativa maschile del DuePonti partecipa ai tornei capitolini piùimportanti, ottenendo ottimi risulta-ti, tra cui la vittoria dell’Adidas Lea-gue nel 2009.Nel nuoto il Due Ponti partecipa aiCampionati Master di Nuoto conuna rappresentativa di circa 200tesserati; si è aggiudicata il titolo

nazionale nel 1999, 2000, 2001 e2004. Inoltre, si ricordano molti pri-mati italiani, europei e mondiali.Nel 2002 è nata la Squadra Pro-

paganda che sceglie, tra gli allieviche frequentano la scuola nuoto,alcuni ragazzi con particolari ca-ratteristiche tecniche. Negli anni il

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circolo partecipa ai circuiti orga-nizzati dalla FIN, dal CSI e dallaConfsport, raggiungendo risultatisorprendenti, quali il 3° posto diSocietà nelle Classifiche Regiona-li Confsport nel 2007 e nel 2008.Tra gli eventi natatori organizzatidal Due Ponti ricordiamo il Memo-rial Grisanti: meeting nazionale dinuoto, che coinvolge circa 1400partecipanti provenienti da tuttaItalia. Concludiamo con il run-ning,più che mai voluto da Ema-nuele e Pietro, che iniziano a cor-rere, forse inizialmente per man-tenersi in forma: in seguito, coin-volgendo sempre più amici, han-no dato vita all’Atletica Due PontiI fratelli Tornaboni hanno trasci-nato quello che sarebbe diventa-to il “gruppo storico” all’estero percorrere le maratone più importan-ti: 1997 New York, poi Dublino, Li-sbona, Vienna.Nel 2002 Romano Ramin Gherme-zian decide di partecipare alla Ma-ratona di New York, allenandosi conStefano Risi. Risultato: 1° dei roma-ni e laziali. Grande clamore al circo-lo e sulla Gazzetta dello Sport!Da lì è iniziata la nuova era dell'atle-tica Due Ponti, annoverando semprepiù atleti. Si costruisce una struttu-ra in cui Ghermezian è il direttoretecnico, Sergio Cocozza il nuovo pre-paratore atletico. La storia continua.

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FUTBOLCLUB

LA FUTBOL LEAGUE HAUN NUOVO PADRONE: ILTEAM PARNASI

E’ stata un rincorsa lunga e fati-cosa, ma alla fine il Team All Starsdi Parnasi si è aggiudicato la Fut-bol League. Giunto secondo nel-

la regular season, alle spalle diquello che sembrava un imbatti-bile Liverpool, il Milan ha saputosfruttare la par tite da dentro ofuori dei playoff per alzare al cie-lo lo scudetto del circolo. Dopo una fantastica cavalcata, incui ha eliminato Cola e Albini conben tre gol di scarto, la finale con-tro Pellicelli (che a sorpresa hafatto fuori Impara in semifinale) èstato l’acuto decisivo quanto il piùdolce: 3-1 firmato Conforto e dop-pio Salvati che hanno permesso

di salire sul gradino più alto. Ol-tre alla classe dei suoi giocatori,tra cui il bomber Simone Inzaghie il regista Dario Marcolin, il me-rito va soprattutto a colui che hasaputo, passo dopo passo, amal-gamare al meglio queste indivi-dualità e farle compattare in unasquadra: il manager Carlo Cancel-lieri, a cui abbiamo chiesto le sueimpressioni a caldo dopo la vitto-ria finale.

Una vittoria scritta oppure ina-spettata?“Tutt’altro che scritta, la for tunae il lodo Ferretti da tutti i presi-denti votato ci ha consentito dipoter arrivare al momento decisi-vo della stagione nelle miglioricondizioni”.

Eravate davvero la squadra dabattere?“No all’inizio lo era a pieno meri-to Impara (paragonabile per rosae tutto il resto all’Inter) però adoggi dopo che sono riuscito a tro-vare l’equilibrio e a ricompattareparte del vecchio gruppo Manche-ster con degli innesti di grande

qualità e spessore siamo tornatinoi i primi della classe”.

Il tuo segreto nel gestire un par-co campioni così ampio?“Quando si vince si prende fidu-cia e sopratutto esperienza, sischerza molto nella nostra squa-dra e questo ai campioni piace.Poi quando si lavora lo si fa diver-tendoci”.

Il segreto del vostro successo?“Siamo stati bravi a gestire il mo-mento della dif ficoltà. Le grandisquadre come la nostra non si ab-battono e ci credono fino in fon-do fino all’ultimo istante”

Il tuo rapporto con il presidenteParnasi? Sempre libero nellescelte?“Idilliaco, mi ha aiutato tanto, harispettato tutte le clausole delcontratto mi ha lasciato piena autonomia. Lui di rado inter viene come do-vrebbe fare un presidente e quan-do lo fa il suo intervento si sen-te. Riguardo all’aspetto calcisti-co non mi ha mai condizionato,solo una volta mi ha dato un sug-gerimento che devo riconosceremi ha fatto vincere la partita”.Gianmatteo Colla

Detto: Velano (pare l’originale siaormai lui)Ruolo: Centrocampista CentralePiede Preferito: DestroPezzo Forte: la TriplettaSquadra del Cuore: AS Roma

Il socio del mese Nome: Leonardo Cardarelli

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TUTTINCIRCOLnews dai circoli sportivi

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news dai circoli sportivi

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Adidas League[ ]

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L’Olgiata S.C. concede il bis

erata pirotecnica il 18 aprile alFutbolclub: gli arancioblu si so-no giocati ben quattro finali neidue tornei intercircoli di scenaal circolo, riuscendo a portarea casa due medaglie d’oro edue d’argento. L’Adidas Lea-

gue, come da tutti pronosticato, ha visto, per l’en-nesima volta, salire sul gradino più alto l’OlgiataS.C., troppo superiore rispetto ai ragazzi guidatida Angelo Di Livio in cabina di regia: all’ex juven-tino si è contrapposta la corazzata formata daCandela, Cesar, Delvecchio, Di Biagio e Tonetto.Anche se a decidere la finale sono state le retidi Romano e Di Giovanni.Una macchina da gol perfetta in ogni reparto cheprima ha vinto il girone, con 8 successi un pa-reggio e una sconfitta, ma soprattutto segnando52 gol in appena 10 partite e poi si è presenta-

ta direttamente in semifinale dove ha messo asegno 10 reti in 2 partite. Poi la finale, senza sto-ria, con un netto 2-0 su un team arancione chegli ha dato filo da torcere per tutto l’anno, finen-do secondo in classifica a -2 e presentandosi informa alla finalissima. Ma contro una rosa delgenere c’è stato poco da fare: non a caso Del-vecchio è stato il capocannoniere del torneo eCesaretti, grazie ai suoi miracoli, è stato elettocome miglior portiere.Persa l’Adidas League, il Futbolclub si è conso-lato con la Coppa Veterani over 40 e over 50,mentre è finito secondo nella over 60.Nella categoria inferiore non c’è stata partita tragli arancioni e il Flaminio, vincitore del girone: 8-1 il punteggio finale firmato quattro volte Giovan-ni Roma, tre volte Dario Marcolin e una volta Iva-no Roma. Dopo un girone così e così, terminatoal quinto posto, gli arancioblu hanno cominciato

SIl Footbolclub invece conquista la Coppa Veterani over 40 e over 60 di Gianmatteo Colla

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a macinare gioco e gol dagli ottavi di finale e daquel momento in poi non si sono più fermati me-ritandosi di portare a casa il trofeo.Il bis viene calato nella categoria superiore doveil Futbolclub si impone sull’Antico Tiro a Volo per7-4 firmato tre volte Barra, due Sestito, Vulpianie Perazza. Una macchina schiacciasassi quelladi mister Rimedio che ha prima vinto il girone con9 vittorie in 9 incontri, poi ha eliminato via via gliavversari nei playoff restando imbattuta per tut-to l’arco dell’anno e, trascinata dai gol di Sesti-to, capocannoniere del torneo, è riuscita a sali-re sul gradino più alto del podio.Resta un po’ di amaro in bocca per l’ultima ca-tegoria dove l’Antico Tiro a Volo ha vendicato icolleghi più giovani imponendosi 2-1 ai calci dirigore: una vittoria inaspettata dato che dopo laconclusione del girone, tutto faceva pensare auna vittoria finale del Le Palme, vincitore indi-scusso della regular season con ben 6 punti divantaggio sulla seconda. Invece la capolista haperso in semifinale proprio con l’Antico Tiro a Vo-lo mentre il Futbolclub ha avuto la meglio, sep-pur a fatica come i loro avversari finali, del Teve-re Remo. Insomma un 2011 fantastico per il Fut-bolclub che il prossimo anno punta a 4 medaglied’oro, Olgiata S.C. & Company permettendo.

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ei pronto adimmerger ti inun’acqua cri-stallina?Benvenuto allo-ra nella piscinascoper ta olim-

pionica dell’Aquaniene!A partire dai primi di giugno sa-rà a tua disposizione.Lettini, sdraio ed ombrelloni fa-ranno da contorno a quella chepotremmo definire una vera oasiazzurra ai piedi dei Parioli.Potrai rilassarti piacevolmente conla tua famiglia o con i tuoi amicicrogiolandoti pigramente al soleo leggendo un buon libro comoda-

mente sdraiati all’ombra od am-mirando i tanti campioni dell’Anie-ne durante i loro allenamenti.E proprio per i più sportivi un sa-no allenamento in una vasca da50 metri di concezione ultra mo-derna e la possibilità, con un po’di for tuna, di nuotare in una cor-sia vicino a Federica Pellegrini!Tutto questo lo ricordiamo da giu-gno a settembre, senza dimentica-re che palestre e piscine copertecontinueranno le loro attività orga-nizzate e che dal 13 giugno al 1 lu-glio si svolgeranno i tradizionali “Cor-si Intensivi di Nuoto” che tanti bam-bini hanno avvicinato al fantasticomondo del nuoto targato Aniene.

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[ ]clubstylenews

La tua forma ed il tuo benessere!

Tuffati nell’estate Aquaniene

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[ ]clubstylesolidarietà

omenica 22 mag-gio torna l’appun-tamento più coin-volgente della pri-mavera romana:la “Race for theCure – Di corsa

contro i tumori del seno”. Evento sim-bolo della Susan G. Komen Italia (or-ganizzazione senza scopo di lucrobasata sul volontariato che opera dal2000 nella lotta ai tumori del seno)la Race è una festa di solidarietà checoinvolge famiglie, scuole, aziende,atleti e “sportivi della domenica”, inun week-end ricco di iniziative dedi-cate alla salute, al benessere e aldivertimento. La manifestazione, cheha come madrina Maria Grazia Cuci-

notta, si apre ufficialmente alle Ter-me di Caracalla venerdì 20 maggiocon numerose attività dedicate allasalute, allo sport e al benessere eculmina domenica in una corsa di 5km con passeggiata di 2 km per sen-sibilizzare l’opinione pubblica sull’im-portanza della prevenzione, racco-gliere fondi ed esprimere solidarietàalle Donne in Rosa, donne che han-no affrontato personalmente il tumo-re del seno e che testimoniano, in-dossando una maglia e un cappelli-no rosa, che da questa malattia sipuò guarire. Tra loro ci sarà l’attriceRosanna Banfi, che ha scelto da tem-po di condividere pubblicamente lasua esperienza per infondere corag-gio alle oltre 37.000 donne che ogni

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XII edizione dellaRace for the CureUn week end di sport, salute e benessere

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anno in Italia sono colpite dal tumo-re del seno. La Race si svolge a Ro-ma con successo da 12 anni sottol’Alto Patronato del Presidente del-la Repubblica e con il patrocinio diRoma Capitale, Regione Lazio, Con-siglio Regionale del Lazio, Provinciadi Roma, CONI, Fidal e Policlinico Ge-melli, in collaborazione con IPASVI,EUROPA DONNA e FEDERFARMA.Nell’ultima edizione, grazie anche algeneroso sostegno di numeroseaziende come gli sponsor nazionaliJohnson & Johnson e Samsung, haraccolto oltre 847.000 euro per unapartecipazione-record di circa53.000 iscritti e più di 3.500 Don-ne in Rosa. Questi risultati hannoconsentito alla manifestazione ro-mana di conquistare nel 2010 il se-condo posto tra le “Race for the Cu-re” più partecipate del mondo allespalle dell’edizione di St. Louis (Sta-ti Uniti, Missouri).

IscrizioniAlla Race si può correre, passeggia-re o semplicemente trascorrere unweek-end di relax al “Villaggio” con

gli amici e la famiglia. Con una do-nazione minima di 13 € si riceveràla borsa gara con la t-shirt e il pet-torale con cui partecipare alla cor-sa di domenica mattina. Sul sitowww.raceforthecure.it sono indica-ti i punti iscrizione di Roma e del La-zio e le altre modalità a disposizio-ne del pubblico.

Il “Villaggio della Salute” apre il VenerdìAllo Stadio delle Terme di Caracal-la il Villaggio apre già da venerdì 20maggio per il ritiro delle borse garae le iscrizioni dell’ultima ora. Da ve-nerdì a domenica alle Terme di Ca-racalla si potrà partecipare a labo-ratori di alimentazione, fitness, di-scipline orientali, sessioni educati-ve sulla prevenzione dei tumori delseno e tanto altro. La giornata delsabato sarà tradizionalmente dedi-cata agli screening gratuiti riserva-ti ad alcune donne appartenenti acomunità disagiate, che potrannocosì ricevere mammografie, ecogra-fie e visite senologiche da persona-le medico e infermieristico volonta-rio proveniente da molte Aziendeospedaliere di Roma e provincia.

La corsa e la passeggiata della DomenicaDomenica alle ore 10 da viale del-le Terme di Caracalla partiranno lacorsa (5km) e la passeggiata (2km)per attraversare insieme lo splendi-do scenario della Capitale dal CircoMassimo ai Fori Imperiali girandointorno al Colosseo.

Destinazione dei fondiI fondi raccolti attraverso la “Racefor the Cure” saranno destinati apromuovere la diagnosi precoce, ilbenessere psico-fisico delle donneoperate, l’aggiornamento degli ope-ratori sanitari e l’acquisto di appa-recchiature di diagnosi e cura attra-verso progetti che saranno realizza-ti principalmente da altre associa-zioni, in una filosofia di condivisio-ne e di non competizione. Questiprogetti si andranno ad aggiungereagli oltre centoventi già realizzati indieci anni grazie alla generosità deipartecipanti e degli sponsor.

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on solo grande tennis al ForoItalico ma anche solidarietà.Mercoledì 11 Maggio, nell'a-rea del Foro Italico di Romadurante gli Internazionali ditennis, due campioni del cir-cuito ATP si sfideranno in un

incontro esibizione di Beach Tennis per pro-muovere il progetto "Corona Save the Beach"che ha lo scopo di preservare e difendere lespiagge europee. Il problema dell'inquinamen-to ambientale è di grandissima attualità nonsolo in Italia ma anche in tutta Europa, spes-so basta una minima distrazione da parte del-l’uomo per causare danni irreparabili alla na-tura per centinaia di anni. “Corona Save the Beach” è nato nel 2008con l’intento proprio di salvare le spiagge eu-ropee, da quest'anno a fianco dell’organizza-

zione combatte anche il “Charity Programmdell’ATP” cui aderiscono tutti i giocatori pro-fessionisti di tennis.Il progetto ha l’obiettivo di recuperare ogni an-no una spiaggia degradata.Ad Aprile, gli utenti di internet di tutta Euro-pa sono stati invitati a caricare foto e videodelle spiagge a rischio sul sito www.corona-savethebeach.org.I due casi più significativi sono stati selezio-nati e abbinati ai due campioni del tennis chesi sfideranno proprio durante gli Internaziona-li ATP Masters 1000 di Roma. il vincitore designerà la spiaggia da salvare.Nel 2009 “Corona Save the Beach” è inter-venuta sulla spiaggia romana di Capocotta,nel 2010 invece a Bahia de Portman, nellaregione spagnola di Murcia.A sostenere il progetto sono dei grandi per-

sonaggi del jet-set internazionale, tutti schie-rati a fianco del progetto “Corona Save theBeach”: la modella Helena Christen, la stili-sta Jade Jagger, la Modella ed attrice israe-liana Bar Refaeli, ex fidanzata di Leonardo DiCaprio, l'attivista Alexandra Cousteau, nipo-te dela famoso ricercatore e oceanografo Phi-lippe Cousteau, l'artista ambientale Ha Shulted il designer spagnolo Custo Dalmau.

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Save The Beach

di Andrea Cecinelli

Due giocatori dei prossimi Internazionali di Tennis di Roma si sfideranno in una partita di Beach Tennis organizzata dalla birra "CoronaExtra" per la salvaguardia delle spiagge europee

Corona[ ]clubstyle

solidarietà

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The Small Mall

il primooutlet

Nuova apertura in viale Somalia 207 OUTLET KIDS

a Roma Apre con sconti

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ott. Creta, checos’è la lussazio-ne di spalla?“Per lussazione dispalla s’intende lafuoriuscita totaledella testa omera-

le dalla cavità glenoidea. Tale fuoriu-scita, genera un danno di variabileentità delle strutture capsulo – lega-mentose e del labbro glenoideo; que-st’ultimo, ha il compito di mantene-re la testa omerale nella sua sede”.

Quali sintomi si osservano neisoggetti con lussazione posttraumatica di spalla?

“Dolore ed impotenza funzionalecostituiscono segni di grande ri-levanza. L’infortunato autosostie-ne il braccio traumatizzato conl’ausilio dell’arto superiore in po-sizione di lieve abduzione ed in-tra rotazione”.

Instabilità di spalla. Quali i fat-tori di rischio?“In quest’ottica, l’età gioca unruolo di rilievo: con la giovane età,aumenta il rischio di instabilità dispalla. Altri fattori di rischio at-tengono alla gravità del primo epi-sodio di lussazione, in quanto, piùessa è grave, maggiore è il ri-

schio. Vanno poi menzionati l’im-mobilizzazione di breve durata,distacco anteriore del labbro gle-noideo e difetto osseo della su-per ficie postero – laterale dellatesta dell’omero”.

Sportivi esposti al rischio d’insta-bilità di spalla. Quali i motivi?“Gli atleti, specialmente se dedi-ti ad attività sportive di “lancio”co-me baseball, tennis, pallamano,golf, lancio del giavellotto e cal-cio, con chiaro riferimento al ruo-lo del portiere, possono sviluppa-re un’instabilità di spalla a causadella ripetitività del gesto atletico,

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Sportivi alle prese coninstabilità di spalla.Tra i più colpiti, gli

atleti di “lancio”(tennis, golf, baseball

e pallamano). Trauma diretto o

indiretto: le causeall’origine della

lussazione traumatica.

di Paolo Brandimarte

Dott. Domenico CretaMedico Chirurgo specializzato in Medicina Fisica e RiabilitazioneEsperto nella Diagnosi eTrattamento riabilitativo dellePatologie della Spalla

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Lussazione traumaticadi spalla e instabilità acquisita nello sportivo

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con danni a carico delle strutturestabilizzanti anteriori. In fase dicarico ed attività di lancio, lo spor-tivo tende a ruotare eccessivamen-te l’omero oltre la posizione fisio-logica, con conseguente elevatatensione sul sottoscapolare e sul-le strutture capsulo – legamento-se anteriori”.

Diagnosi e danni associati: attra-verso quali esami strumentali?“Al fine di individuare eventuali al-

terazioni anatomiche, vengono dis-posti i seguenti esami strumenta-li: radiografie con specifiche proie-zioni, RMN o Artro RMN e TC in ca-so di sospetta frattura ossea”.

Da un punto di vista chirurgico,quali sono le tecniche utilizzate?“Le tecniche chirurgiche possonoessere aperte, attraverso una pic-cola incisione cutanea, oppure chiu-se, per mezzo di un approccio ar-troscopico. Nel caso di una lesio-

ne di Bankart, ad esempio, le tec-niche chirurgiche hanno lo scopodi suturare le strutture capsulo le-gamentose lesionate (antero infe-riori, ndr), in modo da recuperarela funzione della spalla”.

In caso di lussazione traumaticagleno omerale, che genere di trat-tamento viene adottato?“Il tipo di trattamento suggerito di-pende dall’età del paziente e dal-la sua storia clinica. Ad ogni mo-do, occorre riposizionare rapida-

mente la testa dell’omero nella suasede, attraverso precise manovre.Così facendo, viene scongiurato ilrischio di danneggiamento a cari-co di vasi, nervi e strutture ossee.Una volta esclusa l’eventuale pre-senza di lesioni vascolari, neurolo-giche, tendinee ed ossee, si con-siglia un’immobilizzazione del brac-cio in tutore, per un periodo di cir-ca tre settimane. Nei pazienti piùanziani, invece, il periodo di immo-bilizzazione è ridotto e si aggira in-torno alle due settimane”.

IL MEDICO RISPONDE

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[ ]saluteclubstyle

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uadagni stellari, sponsor in-ternazionali e campioni sem-pre al top: potrebbero esse-re queste le caratteristicheche descrivono al meglio unodegli sport oggi più popolarial mondo: il tennis. Tra con-

tratti pubblicitari, partnership e diritti tv, è enor-me il giro d’affari quello che ruota attorno allaracchetta; basti pensare che solo dagli Interna-zionali di Tennis svolti a Roma lo scorso anno so-no stati incassati circa 14 milioni di euro, graziesoprattutto alle vendite ai botteghini e ai gene-rosi sponsor.Naturale che, con queste cifre, il tennis attiri sem-

pre più nuovi investitori e brand a caccia dell’at-leta del momento per valorizzare al massimo lapropria immagine sul mercato.Cosi, i tennisti sono ormai delle star “quotidia-ne” impegnate a dividere il loro tempo, tra un sete l’altro, su copertine di giornali e spot televisi-vi. Primo fra tutti lui, il principe del tennis: RogerFederer , vincitore di 67 tornei in singolare e 8in doppio. Secondo infatti l’ultima classifica de-gli sportivi più pagati al mondo ad opera dellaprestigiosa rivista statunitense Forbes, Federerrisulta il tennista più ricco, con i suoi 27 mln €(37,8 mln $). Il suo sponsor principale è la Nike(che ha realizzato per lui il noto logo RF), brandcon il quale Roger ha un lungo contratto di circa

$ 13 milioni all'anno; il campione ha prestato lasua immagine anche per la Gillette e la Rolex, ol-tre che per il il Credit SWISS e la Mercedes.Inoltre nel 2009 è stato un “dolce” testimonialper la Lindt, noto marchio svizzero di cioccolatoche, per la prima volta, ha deciso di legare il pro-prio nome a quello di una celebrità.Per il suo sti-le ed eleganza Federer è spesso testimonial perle molte maison di moda grazie alla sua amici-zia con Anna Wintour, storica direttrice di VogueAmerica. Un altro tennista d’oro è Rafael Nadal,apprezzato da tutte le donne non solo per le sueindiscusse doti tennistiche, ma anche come sexsymbol. Per questo, grazie al suo fisico statua-rio, Giorgio Armani lo ha scelto come testimonial

G

uno sport a colpi di sponsor!

di Valentina Altavilla

Quello della racchetta è ormai uno sport popolarissimo. Da Nadal a Federer,dalle sorelle Williams alle italiane Pennetta e Schiavone, sono tanti i campioniprotagonisti non solo in campo, ma anche in tv e sui giornali

TENNIS[ ]clubstyle

sponsoring

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per la sua nuova campagna pubblicitaria (Arma-ni Jeans), sostituendolo ad atleti del calibro(edella bellezza) di David Beckham e Cristiano Ro-naldo. Oltre alla Nike, Nadal ha prestato la suaimmagine anche per la Bacardi, marchio mondia-le di drink. Il campione ha un contratto triennalecome testimonial del bere responsabile, tant’èche la campagna di comunicazione di Bacardi sichiama proprio “Champions Drink Responsibly”,ovvero i campioni bevono responsabilmente. Nonsolo uomini però. Il tennis infatti può vantare trai suoi campioni anche delle bravissime atleteche, anche grazie alla loro bellezza, primeggianosulle copertine dei giornali e in diverse campa-gne pubblicitarie.Qualche nome? Tanto per cominciare l’affasci-nante Maria Sharapova che, oltre ad essere unadelle tenniste più brave al mondo, è, a quantopare, anche la regina degli sponsor.L’ultima dimostrazione è data dal rinnovo con-trattuale che la bella siberiana ha firmato con laNike nel 2010: un accordo da ben 70 milioni didollari per 8 anni, con strategie aziendali forte-

mente legate all’immagine della tennista, che se-guirà personalmente la sua linea di abbigliamen-to e ne riceverà una percentuale sulla vendite.Eletta recentemente la sportiva più bella dell’ul-timo decennio dal sito internet “Bleacher Report”,la Sharapova è anche dal 2009 testimonial del-la Cole Haan, marchio leader nella produzione diborse, scarpe ed accessori di design, per il qua-le la campionessa ha posato come modella perla nuova collezione primavera 2011.Ha prestato il suo volto anche per la Sony Erics-son, per la Head, principale fornitore di attrez-zature sportive dell’atleta e per la Tiffany & Co.Per rimanere in tema di “bellezze atletiche” è do-veroso citare anche Caroline Wozniacki, tennistadanese classe 1990.Nonostante la giovane età, Caroline ha già vinto14 tornei e, ovviamente, è ricercatissima daglisponsor. È stata infatti protagonista, come laSharapova, di alcuni spot della Sony Ericsson.Ma non è tutto. Dal 2010 e fino al 2013 la ten-nista di origini polacche è il volto sexy della com-pagnia aerea Turkish Airlines, di cui sarà testi-

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[ ]clubstylesponsoring

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monial per la business class. Un nuovo deal valutato circa 1 milione di dolla-ri l'anno, che si va ad aggiungere ai 6 milioni didollari USA che la rivista americana Sport Busi-ness Journal, stima la giovane campionessa ab-bia ricevuto dai suoi sponsor solo nel 2010. Inol-tre, la Wozniacki è stata scelta anche come te-stimonial della Oriflame, marchio di cosmetici egioielli, fornitore ufficiale, tra l’altro, di cosmeti-ci della WTA, la Women’s Tennis Association.Non solo estero però. Anche in casa nostra ab-biamo delle vere e proprie fuoriclasse del ten-nis. Stiamo parlando ovviamente di Flavia Pen-netta e Francesca Schiavone.La prima infatti, milanese, è entrata nella storiain quanto unica atleta italiana ad aver vinto il Ro-land Garros, piazzandosi cosi al 6^ posto delranking della Women’s Tennis Association, il mi-glior piazzamento mai raggiunto da una tennistaitaliana. Una vittoria che ovviamente ha scate-nato di colpo gli sponsor che fanno a gara peraverla come testimonial. Francesca ha prestatoinfatti la sua immagine per casa di orologi Lon-gines, aggiungendosi a nomi del calibro di An-drea Agassi e Steffi Graff.È anche testimonialdella Lotto con il motto “Lotto per vincere“. L’atleta brindisina invece è il volto della Gatora-de no artificial, il primo sport drink senza colo-ranti e dolcificanti artificiali, dell’Adidas, brandal quale è legata fino al 2012, oltre che esseretestimonial speciale della sua regione, la Puglia.L’elenco dei campionissimi è lungo, gli sponsorpossono quindi star tranquilli: avranno sempreun immagine vincente alla quale affidarsi.

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l tennis è comparso diverse volte nel-le pellicole cinematografiche, ma in po-che occasioni è stato il tema principa-le di tutto il film, anche se tantissimevolte ha rappresentato la cornice, ov-vero è stato un piccolo cameo o unacitazione che alcuni registi, appassio-

nati confessi, hanno inserito nelle loro ope-re: ce n’è davvero per tutti i gusti e generi,dal comico al dramma, dal thriller alla cosid-detta commedia sexy all’italiana, dai film in

costume al noir, da Nanni Moretti a Tom Ford.Il rapporto tra il tennis e il grande schermo quin-di è vario e tutto sommato positivo, considera-to anche il fatto che questa disciplina è stataal centro di alcuni film per la T.V. (Little Mo, bio-grafia di Maureen Connoly, prima giocatrice inassoluto a realizzare il Grande Slam, Billie &Bobby, sulla celeberrima sfida tra i sessi chevide coinvolti Billie Jean King - interpretata nien-te meno che da Holly Hunter - e Bobby Riggs,e Second Serve).

Abbiamo selezionato tre film nei quali il tennisrecita un ruolo importante anche se non sem-pre centrale. Comunque viene mostrato comemetafora della vita, nella quale spesso il casorisulta essere decisivo. Inoltre il tennis, comele altre discipline sportive, è spesso causa del-l’instaurazione di importanti legami sociali edaffettivi, sia di tipo sentimentale, ma ancheprofessionale e lavorativo. In questi film è ra-papresentato in queste vesti, come spesso ac-cade nella vita reale di tutti i giorni.

I[ ]

Tennis e cinemaIl tennis è comparso molte volte nelle pellicole cinematografiche, spesso ponendosicome metafora della vita che tutti noi viviamo quotidianamente

di Lorenzo Arduini

un doppio vincente

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Un film drammatico di Lee Katzin prodotto negli Stati Unitinel 1995: l'ex giocatore di tennis Nick Irons si vedecostretto ad allenare Joel Robbins, goffo diciassettenneche coltiva il sogno di diventare un asso della racchetta.Ma Nick, giorno dopo giorno, scopre che la passione perlo sport del ragazzo nasconde qualche ostacolo di troppo.Il padre di Joel, Gil, non vede di buon occhio le impresesportive del ragazzo. Così facendo leva sul fatto che Nickha contratto con lui un debito di gioco, lo costringe ascoraggiare in tutti i modi Joel dal proseguire sulla stradache ha intrapreso. Nick deve però prendere atto dellegrandi potenzialità dell'atleta aiutato in questo dalla suaex fidanzata Jennifer.

Si tratta di uno dei più articolati e fluidi tra i filmrecenti di Woody Allen. La pellicola del 2005 hacome protagonista Chris Wilton, tennista che harinunciato alla sua carriera e ora fa il maestro ditennis a Londra in un club di alto livello, doveconosce il ricco Tom Hewett e sua sorella Chloeche si innamora subito di lui. ll ricco padre dei duelo inserisce nella sua attività finanziaria e ilmatrimonio tra Chris e Chloe si avvicina, ma Chrisha conosciuto la fidanzata di Tom e ne è rimastoirrimediabilmente attratto, tanto da farla rimanereincinta. In questo film Woody da un lato devia dallasua consolidata tradizione narrativa, ma torna conforza sul tema dell'omicidio ed affronta congenialità anche visiva la questione della assolutacasualità del vivere umano.In questo film il tennis viene quindi rappresentatocome metafora della vita, perfettamentesimboleggiata da una pallina che colpisce il nastroe cade, non si sa da quale parte della rete.

Si tratta di una commedia sentimentale del 2004 diRichard Loncraine sullo sfondo del prestigioso torneotennistico. Due partecipanti, l'ultratrentenne Peter Colt (PaulBettany), centodiciannovesimo della classifica mondiale,che ha ottenuto la wild card che gli consentirà dipartecipare per l'ultima volta al torneo e la giovaneemergente Lizzie Bradbury (Kirsten Dunst), siincontrano, si amano, gareggiano e vivono un momentotravolgente della loro giovinezza. Un finale irrealistico,che ricorda le musiche dei Queen, non inficia l'ironia, lasimpatia e la leggerezza dell'intrattenimento. Pur nell’ironia il film mostra il carattere sociale insito intutte le discipline sportive, dove nascono spesso grandiamicizie e, perché no, grandi amori.

THE BREAK

MATCH POINT

WIMBLEDON

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a molti anni a questa parte lascelta di rasare a zero i capellinon appare più né singolare néanticonformista per un uomo.Negli anni ’50 e ’60, il grandeschermo riluceva di un fascinoquasi alieno quando Yul

Brynner entrava in scena con lo sguardo torvoe la testa rifulgente; negli anni ’70, si guardavaal tenente Kojak con bonaria ilarità per via delsuo cranio lucido e del bizzarro vezzo dei lecca-lecca. I decenni successivi hanno sdoganato ilfenomeno dei capelli rasati a zero, diffondendo-lo su larga scala, grazie al carisma mediatico dipersonaggi celeberrimi del mondo dello sport edello spettacolo come Michael Jordan, AndrèAgassi, Bruce Willis e Vin Diesel.Nello sport spesso ci si rasa i capelli comescommessa per aver conseguito un risultatoimportante, per rendere il proprio look più te-legenico o, nel caso di atleti dilettanti, per emu-lare il look del proprio modello. Ma non dimen-

tichiamo che ci si rade anche per necessità, acausa di una malattia o per combattere la ca-duta naturale dei capelli.E’ notizia recente quella della rasatura di Ma-rek Hamsik. Il centrocampista slovacco delNapoli lo aveva promesso: ''Se ci qualifichia-mo per i mondiali mi taglio tutti i capelli''. Det-to fatto. Hamsik, famoso oltre che per le suequalità calcistiche anche per il suo particola-re ciuffo, si è presentato nel ritiro della na-zionale slovacca con i capelli rasati a zero.Ma nello sport ci si rade a zero o quasi i capel-li anche per facilitare la propria performance,evitando per esempio una eccessiva sudorazio-ne: uno degli atleti più celebri in tal senso èsenza dubbio Michael Jordan, il cestista più fa-moso di tutti i tempi che ha incantato gli appas-sionati di pallacanestro di tutto il mondo graziealle sue gesta con la divisa dei Chi7cago Bulls.Nel suo caso sono state queste ultime a lan-ciare la moda dei capelli rasati tra gli afroame-ricani degli States: per molto tempo, fra i neri,

è andato il capello afro, ma sì quello in cui sipoteva nasconderci anche un pettine. Poi arrivò proprio lui, Michael Jordan, detto"Air", che a un certo punto, a carriera avviata,si fece diventare la testa lucida come uno spec-chio, e nella comunità nera, anche fuori dal ba-sket, improvvisamente pelato significò esseredei fighi veri.E’ stato proprio lui a lanciare nel mondo del-lo sport, alla fine degli anni Ottanta, la modadi rasarsi i capelli, moda che ha fatto irruzio-ne negli anni seguenti nel mondo del calcio.Nel calcio il cranio luccicante si impone a me-tà degli anni Novanta. Gianluca Vialli e Ro-naldo sono i primi a buttarsi, ma nel primocaso non è tutta questione di fashion. Vialli,che ai tempi della Samp sfoggiava riccioli ri-gogliosi, comincia a perdere capelli e appro-fitta della tendenza. Taglio radicale. Megliocalvi che col riporto alla Franco Strippoli, in-dimenticabile inviato di «90° Minuto». Come accennato sopra si è pelati per scelta

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Rasatiper sport

Un trend che, da Michael Jordan in poi, pernecessità, comodità e, perché no, look ed aspetto

esteriore ha investito il mondo dello sport

di Lorenzo Arduini

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o per malattia. Pierluigi Collina, per esempio.L' arbitro di Viareggio aveva i capelli, ma liperse di colpo per una forma di alopecia. Pre-disposizione genetica e stress tra le cause. I pelati sono tornati di moda, in serie A c' è un'epidemia. Palermo: Corini, Bresciano e Guana.Inter: Maicon, Vieira e Dacourt. Milan: Seedorf.Lazio: Rocchi, Mudyingai. Torino: Rosina, Stello-ne, Oscar Brevi, Orfei. In certi casi non per se-guire particolari tendenze, ma semplicementeper migliorare il proprio aspetto estetico: Euge-nio Corini, capitano del Palermo, è una testa lu-cida dell' ultima ora, ha svoltato in estate. «Nonl' ho fatto per seguire la moda, ma per combat-tere un po' di stempiatura. Potrei permettermi icapelli, non sarei un capellone, però sarei digni-toso. Forse porterei in giro una "piazzettina" sul-la nuca. Non lo so, meglio dare un taglio netto».A questo proposito abbiamo ascoltato l’Am-ministratore Delegato di Filgi s.r.l. F. Bucata-glio: “La scelta di radersi i capelli deriva dauna serie di aspetti, primo fra tutti quello igie-

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nico, soprattutto per quanto riguarda gli spor-tivi. Un atleta rasato è più rapido e velocenella pulizia, mantenendo il controllo totalesul proprio look”.Anche per Bucataglio poi oggi il fattore mo-da è decisivo: “ oggi il rasato è lo stereotipodell’uomo che incarna fascino, comodità edigiene. Il nostro obiettivo è fare in modo chechi ha problemi di perdita di capelli esca fuo-ri a testa alta da questa situazione, oggi in-fatti è diventato un vantaggio, i rasati sonodiventati belli e devono prima di tutto accet-tare sé stessi”.Filgi s.rl. commercializza prodotti di cosmesi ri-volti ai rasati: “è un target molto più numero-so di quanto si pensi. La pelle della testa èmolto delicata e trattarla con prodotti non spe-cifici può risultare aggressivo. Essa infatti habisogno innanzitutto di un livello di idratazionemolto più alto, inoltre i prodotti specifici con-tengono fattori protettivi in grado di difendere,per esempio, dal freddo”.Bucataglio entra nei dettagli parlando del gelper la rasatura: “Oltre ad essere più idratantedi una normale schiuma da barba, questo tipodi gel, essendo trasparente, consente di vede-re le imperfezioni del capo durante la rasatu-ra. Inoltre ha l’effetto di rendere opaca la pel-le della testa”.Viene da pensare che se fosse-ro state le multinazionali della cosmetica a lan-ciare prodotti per rasati, gli uomini rasati sa-rebbero alla moda già da parecchi anni.Per concludere radersi i capelli sta diventan-do sempre di più un trend, nel mondo dellosport e non solo.Per informazioni e per l’acquisto dei prodot-ti di Filgi s.r.l visitare il sito:www.filgi.it • www.filgistore.com

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l mondo dei raid in moto ed in Auto 4X 4 ha sempre affascinato un notevo-le numero di persone, attirate dal sen-so di avventura, dalla spericolatezza edalla natura esotica e naturalistica-mente immacolata dei luoghi che ven-gono visitati durante questi viaggi mol-

to particolari. Sono ormai parecchi anni chei tour operator of frono anche avventure diquesto tipo, dopo che i primi “esploratori”motomuniti, tra gli anni Settanta e gli anniOttanta, hanno affrontato le prime traversa-te e tracciato i primi itinerari, soprattutto inAfrica.

L’Africa, con il suo fascino, è stata infatti laculla delle prime esperienze di questi viag-giatori amanti dei motori e dell’avventura, iquali si affacciavano sull’immensità del de-ser to con timore reverenziale, conoscendo-ne i pericoli, le insidie ed il diabolico fasci-no. Da allora sono passati migliaia di chilo-metri di pista sotto le ruote di questi avven-turieri, che sono serviti ad accumulare un pa-trimonio unico di esperienza, permettendo lo-ro di conoscere e rispettare questi ambienti,tanto severi con chi li sottovaluta e tanto ami-ci con chi sa rispettarli e sa convivere con laloro dura realtà senza abbandonarsi al caso.

Sono molte le mete pergli amanti delle moto

e del viaggio: una èl’Etiopia, alla scoperta

della depressionedancala

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un’esperienza indimenticabileViaggi esotici con la moto

di Lorenzo Arduini

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L’esperienza maturata dai motociclisti e daipiloti di 4 X 4 non sarebbe stata oggi senzail contributo straordinario che è venuto daiviaggiatori senza moto e senza auto che congrande intraprendenza sono andati alla sco-per ta di regioni remote, isolate e dif ficili abordo di camion, di mezzi locali, si sganghe-rati fuoristrada ed hanno annotato tutto: di-stanze, stato delle piste, delle strade, dellestrutture ricettive, i climi, le abitudini locali,la burocrazia, la realtà socio – politica, crean-do quel patrimonio preziosissimo di esperien-ze dalle quali i piloti hanno attinto a pienemani per organizzare i grandi raid con la cer-tezza di non sbagliare itinerario, di non sba-gliare il periodo di effettuazione, di non sba-gliare il corrispondente locale a cui rivolger-si per l’assistenza.La passione che non bada ad interessi ed astrategie commerciali ha spinto poi i piloti adosare nuove ed esaltanti imprese, per esem-pio la traversata dei deserti più difficili di Al-geria, Niger, Libia, Mauritania, Yemen, Su-dan, Namibia, Arabia, Cina ed Australia; poi

hanno traversato i salares boliviani viaggian-do per giorni e giorni a quote di oltre 4000metri, hanno superato i passi himalayani, han-no valicato incredibili barriere burocratiche…Grazie a queste esperienze oggi tutti noi, mu-niti di una moto, possiamo vivere uno di que-sti viaggi straordinari grazie ai tanti pacchet-ti proposti dai diversi tour operator.Chi scrive voleva approfondire in questo ar-ticolo il raid della Dancalia, affrontabile an-che con moto propria : la Dancalia è una fale regioni più sconosciute ed inaccessibili del-l’intero continente africano. Situata nel Nord– Est dell’Etiopia, al confine con l’Eritrea, èuno dei pochi lembi di terra dove la naturaregna ancora sovrana. Innumerevoli sconvol-gimenti geologici hanno fatto sì che il mareche occupava questa regione lasciasse il po-sto ad una delle maggiori depressioni dellaTerra, con i suoi 128 metri sotto il livello delmare. Essa è anche uno dei punti dove la ter-ra mostra tutta la sua forza: vulcani, kaiser,putizze, laghi magmatici, piane di sale e in-numerevoli resti fossili. Per il nostro tour in

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moto si può comodamente arrivare in aereoda Roma a Addis Abeba; se si vuole affron-tare questa avventura con una moto Enduropropria si consiglia di effettuare la spedizio-ne aerea 10 giorni prima della par tenza. Itour operator propongono raid della duratasia di due che di tre settimane.Soffermandoci sull’ipotesi di due settimanel’itinerario più gettonato prevede, dopo l’arri-vo a Addis Abeba, lo spostamento a Semera,dove i militari rilasceranno il permesso per at-traversare la Dancalia. Dopo la sosta nel sitodove fu rinvenuto lo scheletro di Lucy, si pro-segue fino all’Afrera dove si viene affiancatida una scorta militare obbligatoria. Dopo es-sersi lasciato alle spalle il vulcano Afrera sicercherà di arrivare con le moto il più vicinopossibile alla cima del vulcano Erta Ale. La ci-ma non è raggiungibile in moto, di conseguen-za si proseguirà a piedi cosicché sarà possi-bile affacciarsi alla sua caldera ed ammirareil lago magmatico, il più grande dei tre esisten-ti al mondo, e, con il favore delle tenebre, os-servare i movimenti della lava incandescente.Da qui si proseguirà verso Nord fino a raggiun-gere Ahamed Ela, punto di partenza per le va-rie escursioni alla piana del sale, al lago As-sale ed a Dallol. Sono tutte mete sorprenden-temente, soprattutto l’ultima per una serie diattività geotermiche dai colori incredibili chedanno vita ad uno spettacolo tanto singolarequanto inatteso e bizzarro. Infine, nell’itinera-rio di due settimane si salirà sull’altopiano aMacallè per poi prendere la strada che versosud riporta ad Addis Abeba con una deviazio-ne per le splendide chiese scavate nella roc-cia di Lalibela e la città di Desse. Se si sceglie l’itinerario da tre settimane, unavolta giunti a Macallè inizierà per piste tuttoun percorso attraverso l’Etiopia storica com-prendente Axum, il Parco del Semine, Gon-dar e Lalibela.

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Viaggio in Dancalia• Posizione geografica: Nord Est dell’Etiopia• Clima: la Dancalia è una regione semidesertica e torrida. Le temperature,

anche nella stagione più fresca, superano normalmente i 30°, arrivandovicino ai 50° durante l’estate. Le piogge sono molto rare.

• Periodi consigliati: i viaggi si effettuano normalmente dal mese diottobre a quello di marzo.

• Ore di volo: Roma – Addis Abeba 5h55• Pernottamenti: tende proprie e alberghetti• Trasporti: moto proprie o a noleggio• Pasti: cucina da campo, ristorantini• Difficoltà: guida su terreni vari

I moto raid• Disciplina nata tra gli anni 70 e 80• Prevista la guida su terreni off road• Oggi è possibile effettuare moto raid in tutto il mondo, dall’Africa,

all’Asia e all’America• Vengono utilizzate moto Enduro di diversa cilindrata e potenza• Si viene sempre accompagnati da guide esperte del territorio• E’ possibile sia usare una moto propria spedita per via aerea o

noleggiarla sul posto• Gli itinerari sono stati generati con l’aiuto di viaggiatori non motociclisti

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peciale perché intitolata alla me-moria di Sergio Favìa del Core,Direttore di Motor, la rivista orga-nizzatrice dell’evento, scompar-so lo scorso mese di marzo e per-ché quest’anno lo show si svol-gerà nell’unica pista del ghiaccio

olimpionica nel cuore di Roma. Ad animare il weekend della manifestazione ci sarà infatti un fitto einedito calendario di eventi che si protrarrà sino asera nei quali le auto faranno mostra di sé su sulghiaccio. Il Roma Motor Show quest’anno fa “slit-tare” lo show sulla pista di ghiaccio dell’Axel di Piaz-za Mancini, in Via Martino Longhi, dove è in calen-dario per il 3-4-5 giugno 2011 con un’affluenza pre-vista attorno ai 100.000 visitatori. Restano comun-que inalterate le caratteristiche espositive del Ro-ma Motor Show che ne hanno fatto una tra le piùlongeve manifestazioni motoristiche, dal momen-to che la formula del Salone all'aperto ad ingressocompletamente gratuito rimane del tutto intatta.Immancabile anche quest’anno la Fondazione Aniaper la sicurezza stradale con il progetto ludico “Ros-so Giallo Verde” dedicato ai bambini che potrannoimparare giocando le regole basi della sicurezza

stradale con un corso teorico e una vera e propriaprova pratica a bordo di veicoli elettrici dotati di tut-ti i dispositivi di sicurezza. Nell’area interna all’Axelverrà invece istallata una postazione di 100 mqcon i simulatori di guida dedicati ai neo-patentati.L’evento d’apertura della 56ma edizione – che siterrà nel prestigioso Circolo Canottieri Aniene il 3giugno - sarà dedicato allo Speciale di Motor sui150 anni dell’Unità d’Italia oltre che essere l'occa-sione per la premiazione dei "Motor Award" e peranimare dibattiti sui problemi attuali del settore au-tomotive, attraverso l'intervento di diverse autoritàe i dirigenti delle principali case automobilistiche.Il 4 e 5 giugno saranno le giornate dedicate all’e-sposizione dei grandi marchi del mercato italianoed estero con alcune anteprime: Maserati, Infiniti,Lamborghini, Citroen, Peugeot, Abarth, Fiat Profes-sional , Kia, Chevrolet, Hyundai, Nissan, Toyota, Su-zuki, Volkswagen, Mahindra, Honda, Bmw , Mini,Land Rover, Jaguar, Ducati, Alfa Romeo, Lancia,Fiat, Jeep, Mitsubishi, Ssangyong. In programmanelle due giornate diversi eventi inediti che vedran-no protagoniste le auto in una pista di oltre 1.500mq insieme alle pattinatrici in una danza unica ve-ramente affascinante. Interpreti d’eccezione sa-

ranno le vetture d’epoca del Colosseum Club Vei-coli Storici di Roma, le Ferrari del Club PassioneRossa che insieme ai mezzi speciali dell’Esercitocelebreranno il tricolore italiano che quest’anno fe-steggia 150 anni sul bianco della pista facendo dasfondo al concorso Miss Roma Motor Show e allasfilata dell’Accademia Altieri. E ancora, auto elet-trice, competizioni di modellismo drift, esibizionicanine della Polizia Penitenziaria e della Protezio-ne Civile, daranno vita a uno spettacolo mai vistonella Capitale.

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Il Roma Motor Show “slitta” sul ghiaccio!

L‘edizione 2011 del Roma Motor Show sarà senz’altro “Speciale”di Alessandro Morucci

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Ladies & Gentlemen...

Sua maestàESCALADE HYBRID

[ ]clubstylemotori

di Lorenzo Arduini

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tiamo parlando della Cadil-lac Escalade, che semprepiù affascinante, oggi si pre-senta sul mercato italianocon un ulteriore primato,quello di essere la prima vet-tura di lusso al mondo ali-

mentata da un sistema ibrido bimodale, co-niugando un'eccellente resa chilometrica adun'elevata responsabilità ambientale.Questo nuovo sistema ibrido le consente ap-punto di passare in modo assolutamente flui-do dal motore elettrico, al motore 6,0 litri V8,a seconda delle esigenze di velocità e poten-za. Oltretutto, il suo dispositivo di frenata ri-generativa, immagazzina l'energia persa infase di frenata e la ritrasmette al gruppo diaccumulatori, cosi che a velocità moderata,il modello ibrido può viaggiare utilizzando lasola propulsione elettrica, mentre, se il gui-datore richiede una maggiore accelerazione.

I due motori possono essere anche azionaticontemporaneamente e se l'esigenza di po-tenza supera un certo limite, inoltre, la vet-tura passa automaticamente alla sola propul-sione a benzina.La Escalade Hybrid è la prima Cadillac a uti-lizzare l'Active Fuel Management, il sistemaattivo di gestione dell'alimentazione che con-sente al motore di escludere quattro degli ot-to cilindri quando è richiesta meno potenza,consentendo un ulteriore miglioramento del-l'efficienza nei consumi... il risultato finale,è un miglioramento del consumo combinatodi carburante e delle emissioni combinate diCO2 pari al 20 % rispetto al modello Escala-de tradizionale.Incarnazione di presenza e potenza, l'Esca-lade offre da sempre per formance e maneg-gevolezza impressionanti. Oltre alla vasta gamma di tecnologie d'avan-guardia, offre eccellenti dinamiche di guida

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Da sempre è la macchina dei potenti americani e del jetset internazionale... dal Presidente degli Stati Uniti, chela usa come vettura ufficiale per le sue missioni in tutto ilglobo, a noti rappers e sportivi di fama mondiale che lausano come "salotto" e compagna ufficiale nei lorospostamenti quotidiani.

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in tutte le condizioni in tutta sicurezza, van-tando la carreggiata anteriore come la più am-pia nel segmento SUV full-size, la quale con-tribuisce appunto alla stabilità su strada efuori strada.Il telaio rigido fornisce una base rigida per ilsistema-sospensioni avanzato, mentre il si-stema AWD offre controllo e sicurezza su ognitipo di percorso, potendo passare fino al 100%di coppia disponibile dalle ruote anteriori aquelle posteriori secondo le condizioni stra-dali, grazie ad un sistema che fornisce guida-bilità a bassa velocità superiore senza bloc-caggi in curve più strette. Ma i progressi nonfiniscono certo qui, e parlando di sicurezza,non possiamo lanciare uno sguardo al di sot-to degli imponenti esterni di Escalade, i qua-li rivelano un approccio globale alla sicurez-za. Infatti, con caratteristiche di sicurezza pre-ventiva come StabiliTrak, freno anti-bloccag-gio (ABS) ed un sistema avanzato AWD, l'E-scalade è stato progettato per contribuire adevitare collisioni... ma se si verificasse un in-

cidente, l'Escalade farebbe più del necessa-rio per proteggere voi e i vostri passeggeri,potete contarci. Infine, come non citare i suoilussuosi interni, frutto di mani esperte e rea-lizzati con materiali naturali di pregio, che ga-rantiscono confort ed eleganza ai suoi occu-panti. Le superfici dei sedili in pelle sono ela-stiche e cucite alla francese, gli accenti sonoin alluminio spazzolato e radica, mentre il vo-lante con inclinazione a regolazione elettricaè bordato in pelle, e alloggia comandi integra-ti per audio e crociera. Un sofisticato DriverInformation Center mostra invece lo stato delveicolo e la strumentazione scorre in avantiper aumentare lo spazio personale; se ci siconcentra sui dettagli, l’Escalade Hybrid èsemplicemente incomparabile nel segmentolusso dei SUV.A questo punto non rimane che provarla daAutostemac, distributore esclusivo Cadillacper il Centro-Sud d'Italia, a Roma in Via Ser-racapriola, 48 - uscita 17 del GRA.Info: www.autostemac.it

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Le concorrenti sul mercatoAudi Q7

Un’auto di concezione totalmente innovativa. Con AudiQ7, la Casa dei quattro anelli solleva nuovo scalpore eriporta alla ribalta la superiorità della sua tecnologia.La vettura sviluppa, in una nuova dimensione, l’ideadella trazione quattro, già coronata da tanto successo.Il suo design sportivo e i suoi potenti motori restanofedeli alle proprie radici: divertimento di guida, potenzae dinamismo. Il nuovo motore V8 FSI da 275 KW/350CV, che sviluppa una coppia di 440 Nm a 3.500 giri,dimostra la sua sportività su strada e la sua potenza infuoristrada.

BMW X5

L'X5, il modello che ha inaugurato l'era delle Suv inCasa BMW, si rinnova e si migliora. Non tanto fuori,dove pure cambia un po', per esempio nel disegno diluci e paraurti, quanto piuttosto a livello meccanico. Lemotorizzazioni erano quattro e quattro restano, ma orasono tutte Euro 5 e guadagnano potenza; inoltre sonoabbinate, di serie, a un cambio automatico a ottorapporti. La dotazione di serie è, come sempre, moltoricca: tutte le X5 hanno, fra l'altro, la trazione integralexDrive, la servoassistenza allo sterzo Servotronic, ilclimatizzatore automatico, la regolazione elettrica deisedili anteriori e il sistema di comando iDrive.

Mercedes GLK

Ha un motore tutto nuovo la Mercedes GLK model year2011. Si tratta del ben conosciuto quattro cilindriturbodiesel di 2.2 litri depotenziato. Solo 143 cavallima con abbondante coppia e consumi più contenutigrazie anche alla presenza della sola trazioneposteriore. Dunque, una versione più cittadina, priva diuna vera vocazione off-road, che invece conservano lesorelle più grandi 4Matic. All'inedito propulsore Euro 5è affiancato una cambio manuale a sei marce o, inalternativa, l'automatico 7-GTronic. La nuova gamma siarticola su sei diversi propulsori, quattro diesel e duebenzina, e due diversi tipi di trazione.

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[ ]clubstylegolf

mmaginate il corpo al centrodi un grande orologio, con losterno, proiezione del cen-tro dello swing, puntato sulquadrante, proprio dove ruo-tano le lancette.Pensiamo per un secondo in

modo pragmatico quasi scontato.Cosa cerca il giocatore?Ritornare all’impatto con la palli-na, con la stessa posizione di par-tenza. In un corretto set up, infat-ti, poniamo il centro dello swing,lo sterno, leggermente a destradella pallina.Con una rotazionecorretta delle spalle sull’asse del-la schiena inclinata, torniamo al-l’impatto con la schiena ancoradietro la palla e con i fianchi di-namicamente più ruotati verso l’o-biettivo. Il braccio sinistro diste-so, come una lancetta dell’orolo-gio, guiderà il bastone verso un

impatto sicuro e ripetitivo. Neiprincipianti, ma anche in giocato-ri più esperti alla ricerca della di-stanza, si nota spesso uno spo-stamento in avanti della schiena,quindi anche del centro delloswing. Questo movimento faràperdere velocità alla testa del ba-stone, che scenderà verso la pal-lina con una traiettoria più verti-cale, producendo il classico col-po con effetto verso destra tantoodiato dai golfisti di ogni latitudi-ne. Lo spostamento dello sternoa destra è invece chiaramenteprovocato dal desiderio di solle-vare la pallina, porterà il bastonead avvicinarsi al terreno prima diincontrare la palla, producendosolitamente colpi pesanti e flap-pati. Pensate ora al perno dellelancette dell’orologio, posiziona-te alle 6,30. Le lancette non po-

tranno più passare nel punto dipartenza, se sposteremo il vinco-lo di rotazione in avanti oppure in-dietro. Uno swing si comporta al-lo stesso modo, il bastone nonpotrà tornare sul punto da colpi-re. Ruotate quindi stabilizzandole rotazioni, gestendo movimentisemplici senza spinte esagerate,senza forza.Una rotazione corretta sull’asse del-la schiena fermo, produce forza cen-tripeta, che aumenterà naturalmen-te la velocità della testa del basto-ne che viaggia invece spinto da for-za centrifuga. Praticate quindi cer-cando di mantenere il centro delloswing in posizione stabile dietro lapallina fino all’impatto, colpirete conmaggiore velocità e precisione e conil driver toglierete rapidamente queltanto odiato effetto a destra...buona pratica!

Idi Simone Selli

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Lo swingdentro ungrandeorologio

Il movimento del golf si potrebbe

visualizzare proprio così

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di Fabio Ingargiola Personal [email protected]

remetto che l’argo-mento che sto peraffrontare non eesattamente il miocampo, in quantocredo fermamenteche un trainer non

può e non deve improvvisarsi fisio-terapista, dottore nutrizionista o co-me in questo caso, psicologo spor-tivoQuello di cui sto parlando è sem-plicemente divulgare concetti baseriguardo il funzionamento della men-te: concetti basilari per un dottorein psicologia, che più o meno cono-sciamo tutti per sentito dire ma cheraramente applichiamo. La mente...mente: sai qual’è la differenza traun tennista professionista che nonriesce a vincere un torneo e una si-gnora in sovrappeso che non riescea dimagrire? Nessuna. Entrambi si sono lascia-ti governare dai pensieri negativi,dalla propria mente, che gli dice “E’impossibile”. La buona notizia e chenon e cosi. Ciò che fa la diffrenzatra un successo e un insuccesso inrealtà sono... le decisioni. Si, esat-to, una decisione puo cambiare ilcorso della tua vita in pochi secon-

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clubstyle

Dimagrirecon la mente

fitness

Come trainer ogni giorno mi trovo costantemente di fronte a un grande problema,quello di motivare la persone ad allenarsi

P

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di. Come in quel famoso film “Sli-ding Doors”... Ebbene il senso èquesto: se una voce dentro di tecontinua a ripeterti che dimagrire èimpossibile, alla fine ti convinceraiinesorabilmente che è così. E attue-rai una serie di microcomprtamen-ti inconsci tali da indurti a raggiun-gere il tuo obiettivo, ovvero non di-magrire. Ovviamente è possibile an-che l’esatto contrario. E chiunqueabbia successo nello sport lo sa be-ne. Quindi una regola essenziale è:parla al tuo inconscio in maniera po-sitiva. Come uscire da questa spi-rale? Tornando al discorso inizialequello che fa la differnza tra un suc-cesso e un insuccesso sono le de-cisioni. Se analizzi la vita di chiun-que abbia ottenuto qualcosa che tunon hai ottenuto, puoi star certo chelui fa qualcosa che tu non fai. Sevuoi cambiare qualcosa devi farequalcosa di diverso. E per fare qual-cosa di diverso devi prima pensar-lo. Banale? Io non credo. Pensarlosignifica pianificarlo, crederci, crea-re degli obiettivi intermedi fino aquello finale, immaginare di averloottenuto, sentirsi come se l’avessi

già ottenuto, visualizzare te stessocome ti vorresti, provare l’emozio-ne di aver ottenuto quel risulatato...se non è chiaro nei minimi dettaglinella tua mente come puo esserlonella realtà? La differenza tra, adesempio, il numero uno al mondodi tennis e il numero 20 in realtà, alivello di colpi, preparazione atleti-ca o forza fisica è assolutamentemarginale. Probabilmente il nume-ro 20 è anche più preparato o piuveloce del numero 1. Eppure perde.La differnza evidentemente sta inqualcosa di diverso. Nella gestionedell’ansia, della paura, dei pensie-ri negativi, dell’incosncio. Nella ca-pacità di visualizzare, di non perde-re la concentrazione, di auto moti-varsi senza lasciarsi influenzare ne-gativamente. Allo stesso modo trachi ha un addome piatto e chi inve-ce non riesce a togliere la pancettarisiede nei suoi comportamenti, frut-to di decisioni. Spesso troppo spes-so la gente si lamenta e poi non fanulla. Semplicemente non agisce.Oppure agisce nel modo sbagliato,e anche se si rende conto di sba-gliare, continua a farlo. Buffo no? E

magari attribuisce il successo del-l’altro alla fortuna, a madre natura,al metabolismo, alla genetica o qua-lunque altra cosa. Questo non signi-fica che una pera può diventare me-la, ma che se vuoi veramente dima-grire (o qualsiasi altro risultato spor-tivo) puoi farlo.Decidendo veramen-te di farlo. Il percorso potrà esserelungo o faticoso o incredibilmentefacile, questo dipende solo da te.L’argomento è molto vasto e molto

interessante, spero di aver perlome-no dato lo spunto per approfondir-lo o semplicemente ragionarci unpo su.Voglio concludere questo breve ar-ticolo mostrando la foto di due mieiallievi che non si sono limitati a di-re di voler diamgrire ma ci hannocreduto davvero, che avevano benchiaro in mente cio che volevano ehanno fatto quotidianamente dellescelte orientate verso il loro scopo.

[ ]fitnessclubstyle

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di Paolo Del BeneDirettore Sportivo A.S. Università Luiss Guido Carli

tutta la vita chemi occupo disport, ma alcu-ne par tite nonsono capace diaf frontarle dasolo. E di fronte

ad una persona cara che si am-mala , tutto il mio entusiasmo ela mia esperienza vacillano, e hobisogno di chiedere aiuto. Comeun atleta, ho bisogno di affidar-mi ad un bravo allenatore. Fortu-natamente mi sono affidato allepersone giuste, e approfitto perringraziare di cuore il ProfessorRoberto Angioli e il Dottor Pier fi-lippo Crucitti, che attraverso ilCampus Bio-Medico di Roma han-no preso per mano me e la miafamiglia in un momento estrema-mente delicato e dif ficile, e cihanno fatto vincere questa este-nuante partita. Come dicevo in apertura: è tuttala vita che mi occupo di sport, esoprattutto di etica. L’etica spor-tiva è una filosofia di vita, e unmodo di stare al mondo.Superare positivamente un mo-mento del genere, ha significatoper me una rinnovata energia nellavorare per l’etica nello sport.

Del Campus Biomedico sapevosoltanto che nasceva su di un ter-reno donato dal grande Alber toSordi. Sapere poi che al suo in-terno lavorano ed esistono per-sone di tale serietà e professio-nalità, mi ha riempito di ottimi-smo. Poi ironia della sorte men-tre una vita resisteva, un’altra vi-ta ci lasciava, era quella del mioamico Franco Begni, che proprionello stesso istante in cui miamoglie si riprendeva, lui ci lascia-va. Incontrare nella vita dei mo-delli positivi mi ha salvato… eFranco, come Roberto e Pier filip-po mi spronerà a migliorare.Nello spor t avere solidi modellipositivi è il primo grande aiutoper irradiare ai ragazzi la fiducianell’etica nello sport.Nel mio piccolo, aver incontratoin un momento così buio perso-ne di tale spessore etico e pro-fessionale, mi ha dato una verae propria armatura per il futuro.Nei momenti più bui in cui incap-però, durante saprò misurare conla giusta prospettiva la differen-za tra lo sport, cioè un gioco, ela salute degli individui che lo pra-ticano, cioè la cosa più importan-te al mondo. Insomma mi permet-

to di rimettere nel giusto equili-brio una prospettiva che spessoanch’io avevo perso di vista, masoprattutto mi rendo conto dellafor tuna che ho avuto nel capirlo

dopo una par tita vinta. GrazieCampus Biomedico della genteche sorride, grazie Roberto, gra-zie Pierfilippo ma soprattutto gra-zie Franco...

[ ]clubstylefitness

Nella vita, soprattutto nei momenti più difficili, è fondamentale incontrare personeche ti guidino, esattamente come avviene nello sport

L’importanza dei modellinello sport e nella vita

È

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