Sport Club Magazine Giugno 2012

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giugno 2012 Nel racconto di Paolo Cecinelli com’è cambiato l’Evento negli ultimi trent’anni L’OLIMPIADE DAGLI EFFETTI SPECIALI foto Luca d’Ambrosio

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Nel racconto di Paolo Cecinelli com’è cambiato l’Evento negli ultimi trent’anniL’OLIMPIADE DAGLI EFFETTI SPECIALI

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sommario

www.sportclubmagazine.it

Sport Club srlvia Morlupo, 51 00191 Romatel. 06 97600342fax 06 [email protected]

Direttore editoriale Luigi Capasso

Sport ClubAnno IX - n. 82 - Giugno 2012Reg. trib. di Roma n. 591/2004del 30-12-2004

Direttore responsabile Luigi [email protected]

EditorialistiPaolo Cecinelli, Franco Chimenti, AlessandroCochi, Paolo Del Bene, Pino Capua, SabrinaRondonelli, Fabio Ingargiola

Hanno collaborato a questo numeroMatteo Cirelli, Gianmatteo Colla, MarcoTrozzi, Alessandro Morucci, Enrico Morucci,Andrea Tranquilli, Andrea Cecinelli, LuigiaLatteri, Andrea Cimbrico, Stefano Mappa,Massimiliano Morelli

Golf Simone Selli

Rugby Andrea Cimbrico

Progetto grafico e ImpaginazioneAdversign [email protected] OnorarioGiuseppe Capelli

PubblicitàAdversign s.r.l.Davide CampanellaVia Morlupo, 51 - 00191 Romatel. 06 97600342cell. 335 [email protected]

Redazione Napoli Sportform - Napolitel. 081 19562785 - fax 081 [email protected]

Stampa Plus Group srl

Finito di stampare nel mese di giugno 2012

Salvo accordi scritti o contratti di cessione dicopyright, la collaborazione a questo periodi-co è da considerarsi del tutto gratuita e nonretribuita. In nessun caso si garantisce larestituzione dei materiali giunti in redazione.

È vietata la riproduzione anche parziale ditesti, grafica, immagini e spazi pubblicitarirealizzati dalla Adversign srl

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Sport Club giugno 2012

editoriale Il mio amico Paul

That’sLondon 2012

Lazio ombelicodel beach volley

Le Fiamme Giallea Londra 2012

Italia Surf ExpoBeach Village 2012

VELA

COVER

Wakeboarding,come volare sull’acqua

BEACH VOLLEY

REGIONI/3

SPORT&TURISMO

SURF EXPO

FIAMME GIALLE

TORNEO PEZZANA

FITNESS

NOVITÀ

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30 4854

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6076 86Gambe e glutei perfetti!

Si accendono le lucisul Summer 2012

Liguria: acquario,Sanremo e tanto sport

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editoriale

on si parla più di Campionato euro-peo di calcio, si parla solo di “biscot-to”. Non si spronano più i nostri ra-gazzi a raggiungere un’agognata vit-toria tricolore, si inneggia un altropopolo latino ad essere orgogliosodi cercare sempre e solo la vittoria.Ma dov’è andata a morire l’eticasportiva? Dov’è tramontata la vec-chia cultura della difesa della pro-pria bandiera? Dov’è finita la sanaambizione di raggiungere un obietti-vo con i propri mezzi? Il MovimentoEtica e Cultura nello Sport è di que-sto che parla nelle scuole, nelle pa-lestre, nei circoli sportivi. La vita co-me lo sport e lo sport come la vita.Dalle regole di una qualsiasi disci-plina agonistica, si possono appren-dere le linee guida di una correttaeducazione civica per la vita di tuttii giorni. Se commetti un fallo, c’èsempre qualcuno che fischia e ti pu-nisce. Sono anni che grazie ai nostritestimonial del mondo dello sportascoltiamo dibattiti, convegni, talkshow dove si cerca di trasmettereai più giovani il valore della culturasportiva. I campioni incontrano nel-le aule scolastiche, nelle scuole cal-cio, giovani alunni che magari doma-ni diventeranno campioni e gli rac-contano quali sacrifici hanno dovu-to sopportare per anni e anni e quan-ti parenti li hanno dovuti supporta-re grazie a rinunce enormi, che va-levano solo la possibilità di accarez-

zare il sogno di una medaglia olim-pica. Dalle cinque alle otto ore di al-lenamento ogni giorno, se c’è il so-le o nevica, per centrare solo unobiettivo: il successo. Senza scor-ciatoie o deviazioni. Senza aiutini omedicinali. E poi all’improvviso, ar-riva lo scandalo di turno, ora ritoccaal calcio scommesse con i suoi tito-loni a nove colonne e le dirette deitelegiornali. E ti rendi conto che tut-to ciò che hai cercato di trasmette-re con entusiasmo e passione ai piùgiovani, tutto lo sforzo profuso perfargli capire che lo sport deve esse-re sano e pulito rischia di svanire.Cosa potremmo mai dire un doma-

ni ad un piccolo tifoso che si è inna-morato del suo campione ora inda-gato? Cosa potremmo mai raccon-tare al figlio che impazzito di gioia,abbraccia al padre, al suo gol leg-genda del suo beniamino? Come po-tremmo giustificare il tutto al bam-bino che ha appena litigato con ilsuo amichetto per riavere indietro lasua figurina Panini? Non è sempliceretorica, è la pura realtà. Il drammadel calcio scommesse, che bisognaestirpare con ogni soluzione, anchela più estrema, oltre ad offenderee dileggiare il gioco più seguito almondo, acceca la luce del sogno piùbello: quello dei nostri figli.

NEuro calcio non ci piaci più

di Luigi Capasso

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di Paolo CecinelliCaporedattore La7 Sport

vela[ ]

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Grande attesa per il premio “Etica dello Sport”, che verràconsegnato a Cayard il prossimo 24 settembre a Roma

Il mio amico Paul

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a tolto i baffi. Un colpo di rasoio evia. Ci pensava da tempo. E’ suc-cesso una mattina davanti allospecchio, qualche mese fa. Comea voler cambiare vita. Come a vo-ler sottolineare qualcosa. Non erala prima volta. Da studente era di-ventato velista apprendista, poiprofessionista e skipper. Poi erapassato dalle regate tra le boe al-la navigazione oceanica. Si senti-va fighetto e voleva diventare unduro della vela. Certificato che so-lo il Giro del Mondo può consegnar-ti. Ne ha vinto uno, alla prima par-tecipazione, con una barca dal no-me affascinante: Pirati dei Carai-bi, Walt Disney. Ne ha fatto un al-tro perché non era ancora soddi-sfatto. Secondo posto. Poi insie-me a Russel Coutts ha dichiaratoguerra all’ipocrisia e ai tycoons del-la Coppa America che avrebberovoluto imbavagliarli, limitarli. Usar-li. La vela è libertà e allora hannolanciato un progetto concorrente.Gli hanno messo paura. Senza per-

dere dignità a testa alta sono tor-nati nel mondo dorato della Coppacon ingaggi favolosi e importantiruoli decisionali. In pratica si sonofatti consegnare i destini dell’Ame-rica’s Cup. Le regole, il futuro. Al-la fine l’hanno cambiata. Qualcu-no dice stravolta. Dalle barche tra-dizionali ai catamarani. Niente piùvele di tessuto tecnologico ma alirigide d’aereo per prendere il ven-to. Incredibile. L’equipaggio indos-sa caschetti e protezioni tipo hoc-key su ghiaccio. Questa barche so-no veloci e pericolose. Hanno com-piuto una vera rivoluzione nel mon-do della vela. Quello tradizionale ebacchettone. Ci sono riusciti manon è finita qui.Adesso Paul Cayard è CEO dellasfida svedese di Artemis. E’ la suaottava partecipazione alla CoppaAmerica. Nessuno ha fatto più dilui. Ha iniziato nel 1983 guada-gnandosi il posto in barca dopoaver passato la notte a scartave-trare la carena del 12 metri S.I. di

Tom Blackhaller. Non chiedetegliquale è stata la scelta più difficiledella sua vita: La risposta ve la di-co io: decidere di abbandonare iltimone. Passaggi di vita. Un taglionetto con il passato, come al baf-fo. Senza rancore, però. Esperien-ze troppo forti per essere cancel-late da una rasoiata.Una vita piena di sfide, una dopol’altra. Personali e di gruppo. Bel-le, intense e a volte traumatizzan-ti che l’hanno segnato. Lo stessoeffetto che una raffica di vento pro-duce sul mare. Ti entra dentro nelcorpo e la senti solo dopo. Freddoo caldo che sia, l’effetto è ampli-ficato a volte con dolcezza, altrecon forza. Sempre con passione.Senza i baffi la gente fatica a rico-noscerlo e lui ci scherza con iro-nia: “Forse è perché sembro piùgiovane?” mi ha confidato duran-te una delle nostre cene romane.Gli piace l’Italia.Paul Cayard è nato a San Franci-sco. Ha 53 anni. Il cognome tradi-

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Paul Cayard con Raul Gardini

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sce origini francesi. Il papà ovvia-mente che ha lavorato al Teatrodell’Opera di San Francisco doveda bambino il piccolo “Paulino” gio-cava sul palcoscenico nelle ore dipausa. Sembrava avesse una na-turale predisposizione alla comu-nicazione. A 8 anni la prima barcaa vela, costruita dal papà. Una spe-cie di Optimist, ritrovata proprioquest’anno e gelosamente custo-dita nel garage della casa dei ge-nitori a San Francisco.Paul Cayard è cittadino del mon-do. Ha lavorato con gli americani,gli italiani, i francesi, gli spagnoli,gli svedesi, i russi. In mare non cisono confini. Parla correttamente

tre lingue tra cui l’italiano. La suaseconda patria.Il suo nome è inserito nell’Enciclo-pedia della Treccani. “velista statu-nitense, campione del mondo Clas-se Star nel 1988, ha avuto la suaprima esperienza in Coppa Ameri-ca nel 1983. Chiamato nel 1990da Raul Gardini a guidare l’avven-tura de Il Moro di Venezia”, etc….Ho conosciuto Paul proprio duran-te quella campagna. 1989-90. Iso-le Vergini, St. Thomas. Era lì ad al-lenarsi con il maxi “Passage to Ve-nice”. C’era anche Raul con quel-l’idea ossessionante di voler farela Coppa America e vincerla. Por-tarla a casa. A Venezia e Ravenna.

Per Gardini non esisteva il condi-zionale. Si, o no. E quella cosa sipoteva fare solo con il suo PaulCayard. Una sera glielo disse e glifece tremare le gambe. Aveva dapoco compiuto trenta anni. Deci-se con il cuore perché altrimentiavrebbe dovuto rinunciare. Da quelgiorno però la sua vita cambiò.A Paul piace ricordare che Il Morodi Venezia è l’unica barca italianaad aver vinto una regata in CoppaAmerica. E’ vero. Meglio di LunaRossa in termini algebrici che pe-rò è alla quarta partecipazione. Nel-la finale della Louis Vuitton Cup diquell’aprile ’92, il Moro faticavacon i neozelandesi. Era sotto 3-1.

Nella conferenza stampa Gardiniattaccò ferocemente i neozelande-si. Utilizzavano una vela di prua inmaniera irregolare e glielo dissesenza mezzi termini. “Siete dei la-dri”. Per non offendere i kiwi, Paulfece la traduzione incompleta. In-tervenne Luca Bontempelli che ri-volgendosi ai neozelandesi gli spie-gò la cosa. Scoppiò la polemica.La mattina del giorno dopo Lau-rent Esquier, direttore de Il Mo-ro, mi chiamò nel suo ufficio. C’e-ra anche Paul Cayard. Mi chiese-ro di aiutarli a produrre ogni gior-no un filmato-prova da portare al-la giuria. Il Moro vinse la diatribacon New Zealand ed anche la

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ph Gianna Muriani

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Louis Vuitton Cup.Lo studio di Paul aveva una terraz-za sulla baia di San Diego. Da lì po-teva controllare ogni mossa dei suoiavversari. Alle 6,30, ogni mattinadi quella finale con i neozelandesi,lasciavo un cappellino di TMC sul-la sua scrivania. Blue con la scrit-ta bianca e dietro un ricamo. Ognigiorno diverso. Ricordo il primo el’ultimo: “Forza Paul!” e “Bye Bye”.Dopo quindici anni di regate, por-ti e barche incontro di nuovo Paulal Circolo Canottieri Aniene di Ro-ma. Presentava la sua partecipa-zione alla Middle Race insieme aMax Procopio. Rimanemmo a par-lare per un po’. A parte le regate

di Brava e l’amicizia con Pasqua-le Landolfi non ci sentivamo qua-si mai. In una di quelle pause qua-si imbarazzanti parto all’attacco:“Paul, La7 trasmetterà la CoppaAmerica di Valencia. Vieni connoi?”. “Paolo – mi disse - la Cop-pa io la faccio non la guardo…”.Paul Cayard in televisione fu unospettacolo. Dietro le quinte anco-ra meglio. Prima riunione. Misetutti in riga. Ci trasformò in un ve-ro team. Motivazione e obiettivi.E poi in onda con le sue espres-sioni. Un misto di americano, ita-liano e napoletano. A spiegarequalunque cosa con una sempli-cità disarmante.

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dell’Avv. Sabrina RondinelliSpecializzata in diritto dello sport Dottore di ricerca

Fac. Giurisprudenza “La Sapienza” [email protected]

n ogni caso gli organi di giustiziasportiva che irroghino la predettasanzione nel massimo edittale, evalutino l’infrazione commessa dipar ticolare gravità, possono dis-porre anche la sanzione accesso-ria della preclusione, equivalentedella radiazione, ossia dell’espul-sione a vita dalla FIGC. L’ar t 14del vecchio Codice di GiustiziaSportiva della FIGC vigente fino al30 giugno 2007, prevedeva chequalora l’organo di giustizia aves-se valutato di par ticolare gravità

l’infrazione, irrogando nei confron-ti dei tesserati la sanzione nelladurata massima di cinque anni,avrebbe potuto proporre al Presi-dente Federale la preclusione al-la permanenza in qualsiasi rangoo categoria della FIGC. L’attualeCGS, dovendo invece adeguarsi al-l’ar t.18 dei principi fondamentalidegli statuti federali del CONI, chestabilisce la netta separazione tragli organi di gestione spor tiva egli Organi della giustizia sportiva,ha modificato la precedente dis-posizione, attribuendo a questi ul-timi, come anticipato, il potere didisporre la preclusione (ar t.19co.3 CGS). La CGF in sede consul-tiva è stata chiamata a sciogliereil dubbio su quale organo, in as-senza di una normativa transito-ria,abbia il potere di valutare e de-cidere le proposte di preclusionenon ancora definite e formulareprima dell’entrata in vigore delnuovo CGS. Pendenze queste, cheper la maggior par te, riguardava-no le vicende di Calciopoli del2006 ed una quarantina circa diinibiti. Più chiaramente, i cinqueanni di condanna per i procedi-menti di Calciopoli sono un fattostorico, ma nessun organo di giu-stizia aveva mai valutato se si fos-se trattato di episodi talmentegravi da far meritare agli incolpa-

ti anche la radiazione. Come chia-rito dall’uf ficio legale della FIGCla sanzione dell’inibizione per cin-que anni c’è già stata, dif ferentequestione, come detto, è invecevalutare se questi fatti siano tal-mente gravi da comportare anchela radiazione. E’ questa l’unica va-lutazione che deve essere rimes-sa agli Organi della giustizia e de-ve esserci un soggetto che l’atti-vi individuato nel Procuratore Fe-derale. L’Alta Corte di giustizia nel-la sentenza sull’appello contro laradiazione di Luciano Moggi, hastabilito che: “l’applicazione del-la ulteriore misura sanzionatoriaha come presupposto la precededente condanna (..), non si tratta,dunque, di dare due diverse san-zioni per gli stessi fatti quantopiuttosto di completare un giudi-zio al quale mancava un ultimosegmento di valutazione rimastopendente”. Non è questa la sededi cimentarsi in discorsi piu appro-fonditi di diritto, sicuramente alradiazione a vita di Mazzini, Girau-do e Moggi hanno aperto un nuo-vo filone dell’istituto finora pocoapplicato e poco conosciuto dellaradiazione. Ci si aspetta sicura-mente che casi di radiazione ci sa-ranno sul finire dei vari processiper i tesserati deferiti per il calcioscommesse.

La preclusione e radiazione nello sport

diritto e rovescio

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a cerimonia di consegna si è tenutaad Atene nella cornice dello stadioPanathinaiko, teatro nel 1896 delleprime Olimpiadi dell'era moderna,presenti anche David Beckham e ilsindaco di Londra Boris Johnson. Lafiaccola su un volo speciale ha rag-giunto la Cornovaglia iniziando il suotour, lungo circa 13mila chilometri,che toccherà tutto il Regno Unito,concludendosi il 27 luglio prossimo,quando la fiamma concluderà il suoviaggio entrando allo stadio Olimpi-co di Londra dove si terrà la cerimo-nia d'apertura dei Giochi della XXXolimpiademoderna. Cuore dei giochisarà l’Olimpic Park, che ospiterà uno

Stadio Olimpico di 80.000 posti, l’A-quatic Centre, un Velodromo, il Vil-laggio Olimpico e il Media Broadca-sting Center. Sono previsti percorsituristici attraverso cui si avrà mododi conoscere la storia di questi luo-ghi, dei Royal Docks, e delle sedisportive oggetto di attività come bo-xe, judo, lancio del peso, wrestling,ping pong e taekwondo. I tour com-prenderanno anche la visita ad altreattrazioni londinesi, come il Millen-nium Dome, il Thames Barrier Parke l’University of East London. In tut-ta l'Inghilterra fervono i preparativiper approntare le sedi dei giochi, da-gli stadi di calcio e dalle piste da ci-clismo fino agli specchi d'acqua e aitorrenti per le competizioni di vela ecanottaggio. Durante i Giochi Olimpi-ci e Paralimpici di Londra 2012 que-ste sedi diventeranno i campi da bat-taglia per i migliori atleti del mondo.In effetti se il Parco Olimpico vero eproprio sarà a Londra, moltissimieventi si terranno in altre località intutta l'Inghilterra. A Trafalgar Squa-re, nel cuore di Londra, un orologiofa il conto alla rovescia contando igiorni, le ore, i minuti e i secondi chemancano all'inizio delle Olimpiadi2012, le prime a essere ospitate dal-la capitale britannica dal lontano1948. Secondo un’inchiesta appe-na svolta da Sky News, il reale co-sto delle Olimpiadi di Londra si aggi-

rerà intorno ai 12 miliardi di euro,ma Sebastian Coe, presidente delComitato organizzatore, ritiene chenon ci sia stato alcuno sforamentorispetto al budget previsto: lo stadioe gli altri edifici del Parco olimpico,a suo dire, sono stati completati ri-spettando tempistiche e costi. A talproposito Coe ha dichiarato: “Alcu-ne cose sono costate più del previ-sto, altre meno, ma nel complessosiamo rimasti all’interno della cifradi 9,3 miliardi”. Il Governo è altresìconvinto che i Giochi continuerannoa fruttare anche dopo la chiusura,per tutta l’Inghilterra. Si prevede, in-fatti, un cospicuo aumento del flus-so turistico che dovrebbe continua-re anche nei prossimi quattro anni,creando 60mila posti di lavoro e por-tando due miliardi e mezzo di sterli-ne all’economia della capitale ingle-se. Non mancano le discussioni e lepolemiche su quanto i Giochi in pas-sato si siano rivelati fruttuosi per iPaesi organizzatori e quanto lo sa-ranno questi del 2012 per l’Inghilter-ra, a causa della crisi economica e itagli alla spesa pubblica. Non ci re-sta che attendere, ma io un interro-gativo ce l’ho: il no alle Olimpiadi del2020 a Roma ha rappresentato la ri-nuncia ad un’occasione straordina-ria di rilancio per il nostro Paese oun segno di responsabilità? Ai poste-ri l’ardua sentenza.

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di Pino CapuaConsulente per il Sindaco per le politiche sportive del Comune di Roma

Londra 2012, ci siamo!

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allenatore esperto ed evoluto men-talmente, dovrà inserire nel pro-prio programma di allenamentonon solo esercizi tecnici, atletici etattici, ma anche l'allenamentomentale, per riuscire a tirare fuoridai propri atleti tutto il loro poten-ziale, inserendo nel suo trainingtecniche di rilassamento e le mo-dalità migliori per motivare i proprigiocatori.Una delle questioni più rilevanti inpsicologia dello sport è la gestio-ne dell'arousal dell'atleta.Con il termine arousal è indicatain psicofisiologia l'intensità dell'at-tivazione fisiologica e compor ta-mentale dell'organismo: quandol'organismo deve effettare una pre-stazione deve attivarsi, cioè met-tere in moto una serie di processicaratteristici dello stato di arousal,essi sono:1. aumento della vigilanza e del-l'attenzione (attivazione del siste-ma nervoso centrale);2. i muscoli si preparano allo sfor-zo (attivazione del sistema musco-lo - scheletrico);

3. cuore e polmoni si attivano persopportare lo sforzo (sistema ve-getativo simpatico).L'energia psichica è l'attivazionedella mente e sta alla base dellamotivazione; quando è associataad emozioni come eccitazione efelicità è positiva, quando è asso-ciata ad emozioni come ansia erabbia è negativa. Lo stato distress si verifica quando gli atletiintuiscono che c'è uno squilibriotra quello che è chiesto loro di fa-re (sfida) e quello che invece essisentono di essere capaci di fare(livello di abilità). I segnali tipici diuna IPER-ATTIVAZIONE sono: an-sietà; tensione e rigidità muscola-re; aumento della frequenza car-diaca, respiro irregolare, innalza-mento della pressione arteriosa;af faticamento precoce; scarsocontrollo delle proprie reazioniemotive (scatti di rabbia); difficol-tà di concentrazione e attenzione;attenzione spostata sui fattori dis-traenti esterni (ambiente) o inter-ni (idee negative).In questi casi è possibile ricorrere

ad alcune strategie per abbassare ilproprio livello di attivazione: effet-tuare esercizi per mantenere bas-sa la frequenza respiratoria (respi-razione profonda e regolare); eser-cizi di rilassamento muscolare(mezz'ora prima della partita o incampo durante le fasi più impegna-tive e stressanti); esercizi di foca-lizzazione dell'attenzione; esercizidi deconcentrazione dei fattori dis-traenti; sviluppare un atteggiamen-to mentale positivo.I segnali che caratterizzanouna IPO-ATTIVAZIONE sono: sensa-zione di mancanza di energia (l'at-leta si sente spento, fiacco); scar-sa concentrazione (distrazione, at-timi di confusione psicologica, in-decisione); troppa riduzione dellatensione e dell'ansia (mancanzadi stimoli); disinteresse e demoti-vazione; noia e pigrizia; scarsa va-lutazione del tempo e incapacitàdi anticipazione (l'atleta non si in-serisce nell'azione, non scatta, noneffettua una marcatura soddisfa-cente); sensazione psichica di im-potenza (è inutile tentare, tanto

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di Andrea CeccarelliPsicologo dello sport, Psicoterapeuta, Gruppoanalista

psicologia

La gestione dello stress psicologiconel calciatore professionista

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non ce la faccio).Anche l'allenatore è sottoposto astress ed essere iper o ipo-attiva-to come i suoi atleti; si renderàquindi necessario adottare dellestrategie per abbassare o incre-mentare anche il livello di attiva-zione del coach per permettergliuna direzione accurata ed equili-brata durante la gara. Lo stato diflow è il livello ottimale dell'ener-gia psichica associato ad un ade-guato livello di stress (il cosiddet-to eustress o stress positivo); ilflow è caratterizzato da un arousal(attivazione) funzionale al raggiun-gimento dell'obbiettivo sportivo.Nello stato di flow l'attenzione èorientata sul compito, l'atleta nonè disturbato dai propri pensieri poi-ché è completamente assorbitodalla sua attività, e, infine, l'atle-ta sente di controllare le proprieazioni.Nel calcio, sport in cui le circostan-ze evolvono in maniera imprevedi-bile, vi è l'esigenza di variare il gra-do di arousal conformemente aimutamenti situazionali.Un BASSO LIVELLO di AROUSAL ènecessario prima di praticare unatecnica di visualizzazione (il gior-no prima della partita e nello spo-gliatoio mezz'ora prima del fischiodell'arbitro); quando risulta fonda-mentale un'ampia analisi percetti-va per decidere e reagire in modorapido (quando si osservano glispostamenti degli avversari, valea dire nella maggior parte del tem-po dei novanta minuti); quando sideve eseguire un gesto tecnico ac-curato (ad esempio prima di un cal-cio piazzato o durante la messa apunto di una strategia di gara).Un MODERATO LIVELLO di AROU-SAL è necessario quando il calcia-tore si prepara ad un calcio di ri-gore (compito di elevato impegno,alto dispendio energetico, coordi-nazione, fine dei movimenti e stra-tegie complesse di percezione e didecisione, uno stato di eccitazio-ne eccessivo comprometterebbela performance); nella durata deltempo della partita le migliori pre-stazioni si hanno con un modera-to livello di ansia.

psicologia[ ]

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VOGLIO LASCIAREUN SEGNOALLE OLIMPIADI

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[ ]esercito

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hi è Giuseppe Giordano ecom’è nata la passione peril tiro a segno?Giuseppe Giordano è unSergente Maggiore dell’E-sercito Italiano, quindi unsoldato con una grande de-terminazione e perseveran-

za che ha conosciuto questo sport grazie alla par-ticolare attinenza esistente tra la mia professio-ne e questa disciplina.

Qual è stato il percorso tecnico-professionaleche lo ha portato ad essere un atleta elite deltiro a segno nazionale?Ho iniziato quando ero in Brigata paracadutisti,

grazie ad un colonnello della Folgore che mi se-lezionò per approntare una squadra da portareai campionati italiani Esercito di Tiro a segno.Quindi, tra una missione di pace all'estero e l’al-tra, ho iniziato a praticare questo sport parteci-pando a tutte le gare che annualmente venivanoorganizzate tra le Forze Armate. L’aver comincia-to in tarda età, senza acquisire quei fondamen-tali che invece sono previsti nel percorso forma-tivo degli junior,mi ha particolarmente penalizza-to e recuperare questo gap è stato molto diffici-le ed impegnativo. Ricordo che ero sempre allaricerca di nuove indicazioni ed elementi tecnici;quando gli allenatori federali ci parlavano, io liascoltavo con molta attenzione, valutavo le loroindicazioni e cercavo di metterli subito in pratica;

insomma, è stata molto dura. Poi un anno, du-rante delle gare di qualificazione agli assoluti ita-liani, venni contattato dall'allora tecnico Gino Beo-nio per entrare a far parte della nazionale; da al-lora è stato un continuo crescere e migliorare.Ma la svolta più importante per me, è stato ilcambio del vecchio Direttore Sportivo con Valen-tina Turisini; Valentina ha dato subito una svoltaa tutto il sistema, circondandosi di persone estre-mamente competenti e di primissimo livello, chehanno contribuito in maniera determinante allacrescita tecnica, non solo mia ma anche dell’in-tera rappresentativa azzurra. Tra questi ricordo ilmedico federale, Dott. Giampiero Cutolo, i fisio-terapisti Giorgio Gardono e Daniele Tortorici, lopsicologo sportivo, il Dott. Claudio Robazza e

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Giuseppe Giordanopronto a ricambiarela fiducia e le speranzedell’Esercito

C

diStefano Mappa

esercito[ ]

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chiaramente gli allenatori di pistola, Zelico Todo-rovjc e Marco Masetti.

Cosa si prova all’età di 38 anni ad aver conqui-stato il pass per i Giochi di Londra del 2012 nel-la pistola libera?L’acquisizione del pass olimpico, avvenuto gra-zie al terzo posto assoluto conquistato quest’an-no nella pistola libera alla prova di coppa del mon-do di Milano, è stato come estinguere un debi-to; finalmente ho potuto ripagare la fiducia in meriposta da Valentina Turisini e dal mio gruppo spor-tivo, il Centro Sportivo Esercito.

Sente di ringraziare qualcuno per i risultati sinoad ora conseguiti?Valentina Turisini, che ha scommesso moltis-simo su di me, Zeloco Todorovjc che mi ha in-segnato tantissimo ed ovviamente l'Esercitoche non ha mai smesso di supportarmi i...

Ci racconta come prepara una gara di tiro a se-gno e se fa ricorso particolari riti scaramantici?Nessun rito scaramantico! Tantissimo lavoro, tan-tissimo impegno...

Quali consigli darebbe ad una persona che vuo-le avvicinarsi per la prima volta alla pratica diquesto sport?Pazienza e perseveranza... E poi, crearsi obietti-vi concreti e raggiungibili senza partire con trop-pe pretese! Il tutto step by step!

Esiste un abbigliamento specifico ed una parti-colare attrezzatura per praticare il tiro a segno?Sì, ma a seconda di quale arma si sceglie; cara-bina o pistola hanno attrezzature diverse, maniente di complicato e di troppo costoso. Il tiro asegno è uno sport non costoso, interessante equindi accessibile a tutti. Non a caso i numeriparlano di oltre ? tesserati.

Il tiro a segno e’ uno sport olimpico dallegrandi tradizioni, quanto spazio occupa nel-la sua vita?Per ora 8/10 ore al giorno, sette giorni susette e negli ultimi tempi l’impegno è ulterior-mente cresciuto.La mia giornata vede momenti dedicati all’at-tività fisica e momenti invece dedicati allatecnica sulla linea di tiro: nulla è lasciato al

caso. Quest’anno infatti, considerando che èl’anno olimpico, mi sono allenato anche neipiù importati giorni festivi dell’anno come Na-tale, Capodanno e Pasqua.

Cosa fa Giuseppe Giordano al di fuori della pro-fessione di tiratore?Amo stare con gli amici ma anche a casa con lafamiglia, magari con un buon libro o andare a ve-dere un bel film al cinema. Mi piace andare in pi-sta con la mia moto R1, fare attività subacqueae del fitness. Inoltre mi piace tantissimo ballarela musica latino americana come la bachata e lasalsa! Mi piace tantissimo leggere di tutto, dairomanzi ai fantasy e fotografare.

Quali sono i valori che lo sport le ha insegnatoed in quale maniera cerca di diffonderli nella vi-ta di tutti i giorni?Non sottovalutare mai nessuno, rispetto pertutti a prescindere dal colore della pelle, dal-la nazionalità e dalla religione. Nella vita di tut-ti i giorni cerco di essere onesto e disponibilecon tutti. Se sto bene con tutti, sto bene an-che con me stesso...

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[ ]esercito

Giuseppe Giordano, nasce a Napoliil 16 luglio del 1974 e dal 1993 è unsottuf ficiale dell’Esercito Italiano.Nell’arco della sua carriera da tiratore,iniziata all’età di 26 anni, ha colleziona-to numerosi risultati a livello nazionaleed internazionale; tra questi il bronzonella pistola a squadre e nella pistolalibera, rispettivamente, ai campionatimondiali di Zagabria del 2006 ed aicampionati europei di Winterhentur, inSvizzera, del 2008 e l’argento continen-tale ad Osjek, in Croazia, l’anno dopo.Nel 2011 a Monaco e nel 2012 aMilano, Il suo palmares si arricchisce dialtri due terzi posti nella pistola libera inaltrettanti gare di Coppa del Mondo. Edè propri il bronzo di Milano a consegna-re a Giuseppe Giordano il pass per iGiochi Olimpici di Londra 2012.Numerose infine, le medaglie conquista-te nelle varie edizione dei campionatiitaliani: complessivamente, GiuseppeGiordano ha collezionato 5 ori, 5 argen-ti e 13 bronzi.

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18[ ]ph Luca D’Ambrosio

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Tutto pronto per quello che si preannuncia il piùgrande evento mediatico della storia dello sport

THAT’SLONDON

2012diPaolo Cecinelli

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Odissea nello spa-zio. Quello dell’e-tere televisiva dei

Giochi Olimpici. Uno spettacolo. Sarà comeentrare in un film. Londra 2012 è l’edizionepiù vicina ed accessibile dall’Italia degli ultimivent’anni. Meglio di Atene 2004. Se aveteuna minima possibilità di andare a vedereuna gara, fatelo. Partite. Dalla mattina allasera. Come volete. Ne vale la pena. Respirarel’atmosfera olimpica è qualcosa di unico.Meraviglioso. Indimenticabile. Niente a chevedere con una partita di calcio, la finale dellaChampions League, i mondiali di calcio.Eventi dove la vena del tifoso ti fa sentire ilpiù forte. Niente a che vedere con le emozio-ni de Il 6 Nazioni di Rugby. Dove ci sente pro-tagonisti del match. Nessun confronto. LeOlimpiadi ti fanno sentire piccolo. Una nullità.Come trovarsi nella metropolitana di Pechinoe scoprire di essere l’unico europeo su tuttoil treno. Vi partecipa il più alto numero di atle-ti, provengono da tutto il mondo. Non impor-ta se non avrete il biglietto per la finale dei100 metri. Quella la potrete vedere, rivede-re, sezionare, analizzare da almeno sei posi-zioni diverse in televisione. A casa. Le tecni-che di ripresa e la tecnologia si sono evolu-te in maniera impensabile. Al limite dellafantascienza. Bisogna sperimentare, stupi-re. A Barcellona ’92 venne introdotta unatelecamera giroscopica montata su di unbinario fissato sul tetto dello stadio. La tele-camera era in grado di viaggiare alla stessavelocità degli atleti. La pista come un setcinematografico hollywoodiano. Non si badaa spese. Gli atleti sono gli attori e il pubbli-co le comparse. Questa volta ci sarà l’HD eil 3D ma c’è da aspettarsi novità anche nelletecniche di ripresa.Qualità e quantità, forse troppa. Quando latelevisione supera l’evento. Con la speranzache non lo soffochi.Per la prima volta le Olimpiadi verranno tra-smesse in Italia da due televisioni. Sulla Rai,che ha acquisito i cosiddetti “secondi diritti inchiaro”, andranno in onda 200 ore di diretta.Potrebbero bastare, invece no. Sulla piattafor-ma satellitare a pagamento di Sky, detentricedei primi diritti, ci saranno ben 12 canali dedi-cati. 2000 ore di diretta. Un’offerta superiorealle reali possibilità di fruizione da parte degliutenti. Ma non importa, la tv è anche questo.Esagerazione. Per fortuna non ci verrà propo-sto nessun Grande Fratello Olimpico.Cerchiamo di tornare con i piedi per terra(anche se si parla di etere televisivo).L’equazione è molto semplice. I giochi dureran-no sedici giorni (dal 27 luglio al 12 agosto). Il

2012

ph Luca D’Ambrosio

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conto è presto fatto. Sky trasmetterà circa 125ore di diretta ogni giorno mentre la Rai 12,5.Tramite Sky il segnale sarà disponibile anchesui tablet, smartphone e pc. Facebook eTwitter dedicheranno un numero infinito di pagi-ne. Olimpiadi senza limiti. Un’invasione. Ilsupermercato delle emozioni a casa vostra aportata di telecomando. La mia primaOlimpiade risale al 1984. Los Angeles. Ci andaicon un accredito stampa ottenuto come “freelance”. Una telefonata ed una lettera inviatacon un corriere. Poi le mani giunte a pregare, insilenzio. Finalmente mi arrivò la conferma.

Accettato. Quando ritirai il grosso badge da por-tare al collo, mi sembrava di aver toccato ilcielo con un dito. Ma era solo la vigilia. C’erada vedere Carl Lewis e poi gli azzurri. GabriellaDorio, Alberto Cova, i fratelli Carmine eGiuseppe Abbagnale, i ragazzi del PentathlonModerno. Sembrava un Luna Park. Impiegai unmese per riprendermi. Per andare alleOlimpiadi come giornalisti oggi bisogna esserespediti, quasi impacchettati, da una testatagiornalistica. Gli inviati sono sempre di menoper colpa anche della tecnologia che ci consen-te di essere virtualmente in qualunque parte

del mondo con un semplice click. Ovviamenteperò dalla propria postazione pc.Nessun giornalista rinuncerebbe mai ad anda-re alle Olimpiadi. Nell’84 lo fece invece quel“burbero” di Gianni Brera che decise di rimane-re a casa e scrivere i suoi commenti davantialla televisione. Poteva permetterselo. Brera èancora considerato a ragione il padre del gior-nalismo sportivo. Ha trasformato la cronacasportiva in prosa inventando, inserendo neolo-gismi e paragoni con la vita di tutti i giorni.Semplicità ma spiegazione tecnica del gesto.Uno stile innovativo, rivoluzionario. Contropiede

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(dalla danza), melina, abatino, goleador, rifinitu-ra (dal gergo sartoriale) solo alcune delle paro-le introdotte dal grande maestro lombardo.Sono passati quasi 40 anni e le regole sonocambiate radicalmente. I giornalisti non posso-no più entrare nel villaggio atleti. Le postazionida cui seguire le gare non sono in prima linea.Le interviste si possono fare soltanto neimomenti predefiniti. Il problema sicurezza hamodificato tutte le procedure. Un po’ come suc-cede negli aeroporti dove dobbiamo essere feli-ci che ci siano accurate e lunghe ispezioni.A Seul ’88 i controlli erano feroci ma moltofacili da evitare. Almeno per la giovane e scan-zonata banda di Telemontecarlo. C’era la poli-zia e l’esercito coreano. Facevano paura. Quelgiorno mi addormentai cinque ore dietro untabellone. Ero al Palazzo della Scherma. La

mattina durante le eliminatorie si poteva circo-lare ovunque. Nessun divieto, eravamo tutti astretto contatto con gli azzurri. A bordo peda-na. A fine gare ci dissero che per le finali dellasera dovevamo accomodarci in tribuna. Nelparterre nessun giornalista. Lontano, troppo.Ero insieme al mio cameraman Massimo DallaNegra. Ci guardammo e accadde tutto in unattimo. Ci staccammo dal gruppo della stampaitaliana e ci nascondemmo dietro il grandetabellone dei risultati. Gli altri uscirono, sispensero le luci e piombò il silenzio. Ci guar-dammo. Eravamo rimasti dentro. Mancavanocinque ore però all’inizio delle finali. Ci met-temmo a dormire, per terra sotto alcuni mate-rassini. Nascosti come clandestini.Prima di uscire aspettammo che ci fosse un po’di confusione e poi via. Stefano Cerioni vinse

l’oro e noi eravamo con lui a registrare le primeparole di quel trionfo.Sono tantissime le storie olimpiche. Tutte emo-zionanti e diverse. Impossibile fare una classi-fica. A Sydney 2000 l’oro dei 400 femminiliandò all’australiana Cathy Freeman. Correva apiedi nudi, come Abebe Bikila vincitore dellamaratona di Roma 1960 e Tokio (con le scarpe)1964. A piedi nudi, come la sudafricana ZolaBudd che senza le scarpe vinse tutto poi se lemise per le olimpiadi e non vinse più nulla.La Freeman è l’unica atleta ad aver sventolatouna bandiera non ufficiale nel contesto olimpi-co. Quella aborigena. In quella finale c’era peròuna corsia vuota. La francese Anne MariePerec non si presentò. Quel giorno uscì dal vil-laggio olimpico, prese un taxi e andò via. Paura,stress o forse altro. Non sapremo mai la verità.

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fiamme gialle[ ]

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Molti gli atleti della Guardia di Finanza che hanno già staccatoil “biglietto” per partecipare ai giochi olimpici in Inghilterra

LE FIAMME GIALLEA LONDRA 2012

[ ]fiamme gialle

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tiamo vivendo gli Europei diCalcio, ma vogliamo parla-re dell’attesissima manife-stazione spor tiva che ani-merà l’estate 2012: leOlimpiadi di Londra. Unevento al quale si stannopreparando, anzi sono già

pronti, molti atleti delle Fiamme Gialle chegareggeranno in un’atmosfera universale re-sa ancora più entusiasmante anche dagli ospi-ti del mondo della musica internazionale chia-mati per esibirsi rigorosamente live durantele cerimonie di apertura e chiusura della ker-messe olimpionica. Le Olimpiadi di Londra2012 inizieranno il prossimo 27 luglio e siprotrarranno fino al 22 del mese di agosto.

Nel cast degli ar tisti musicali, che farannoda cornice all’evento sportivo, spiccano no-mi altisonanti come quello degli Who, accom-pagnati dai Take That, dall’astro nascente diEmeli Sandè e anche da George Michael. L’or-ganizzazione dei Giochi Olimpici ha scelto que-sti quattro nomi con lo scopo di riassumerein una sola serata la bellezza di cinquant’an-ni di musica inglese. Sappiamo, però, che du-rante la cerimonia inaugurale delle Olimpia-di 2012 ci saranno anche alcune esibizionidi altrettanti ar tisti che canteranno e suone-ranno per la loro patria. Paolo Nutini si esibi-rà per la Scozia, gli Stereophonics per il Gal-les, gli Snow Patrol per l’Irlanda del Nord men-tre la potenza dell’Inghilterra verrà degnamen-te rappresentata dai Duran Duran. Ci sarà an-

che un duetto che si preannuncia molto emo-zionante e che avrà come protagoniste Ade-le e Leona Lewis. Alla cerimonia di chiusuradelle Olimpiadi alcune voci danno, invece, persicure le esibizioni di Elton John e dell’ex Beat-les Paul McCartney. A questo parterre di ar-tisti di fama internazionale vanno aggiunti iprotagonisti del mondo sportivo, i veri prota-gonisti dell’evento che ad ogni quadriennioattira l’interesse degli operatori spor tivi ditutti i Paesi del mondo. Tra questi v’è anchel’Italia che va a Londra per tentare la confer-ma delle medaglie vinte a Pechino nel 2008.Una Delegazione azzurra che si sta comple-tando – sarà ufficializzata dal Coni nella pri-ma decade di luglio – e nella quale sono giàsicuri partecipanti gli atleti delle Fiamme Gial-

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le che hanno da tempo staccato il “biglietto”per i Giochi. La squadra gialloverde sarà, quin-di, rappresentata, divisi per le varie discipli-ne olimpiche praticate dalla Guardia di Finan-za, dai seguenti atleti: atletica leggera - Ro-saria Console (maratona), Antonietta De Mar-tino ( salto in alto), Grenot Libania (400m),Elisa Rigaudo (marca 20km), Fabrizio Dona-to (salto triplo), Marco De Luca (marcia50km), Nicola Vizzoni (martello), Yuri Floria-ni ( 3000st), Simona La Mantia (salto triplo).

Canottaggio: Alessio Sartori, Romano Batti-sti (due di coppia), Simone Raineri, MatteoStefanini, Francesco Fossi (quattro di cop-pia). Judo: Antonio Ciano (81kg), EdwigeGwend (63kg), Giulia Quintavalle (57kg). Nuo-to: Alessia Filippi (200 dorso), Gianluca Ma-glia (4x200sl), Arianna Barbieri (100 dorso),Alice Mizzau (4x100sl, 4x200sl). Scherma:Valerio Aspromonte (fioretto), Giorgio Avola(fioretto), Irene Vecchi (sciabola). Tiro A Se-gno: Francesco Bruno (pistola libera 50m),

Niccolò Campriani, Marco De Nicolò (carabi-na 10m). Tuffi: Tania Cagnotto (trampolino3m e 3m sincro). Vela: Filippo Baldassarri(finn), Michele Regolo (laser), Pietro Zucchett-ti (470), Gianfranco Sibello (49er). Oltre aquesti atleti, già inseriti nella squadra olim-pica, vi sono altri atleti che stanno lottandoper la partecipazione. Pronostici non è il ca-so di farlo, ma la speranza è quelle di con-fermare le quattro medaglie conquistate alleOlimpiadi cinesi del 2008.

fiamme gialle[ ]

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Orienteering proponesempre momenti di gran-de intensità agonisticache si esprimono in weekend di gare di rilievo na-zionale ed internaziona-le. In inverno ci sono gliappuntamenti di Sci, e

dalla primavera all’autunno, è tempo di Moun-tain Bike, Corsa e Trail-Orienteering. La Corsad’orientamento, per tradizione e numero di tes-serati, rappresenta il grosso dell’attività della Fe-dorientamento. Le prime gare dell’anno si sonosvolte in Friuli Venezia Giulia, a Monte Prat, do-ve ha vinto un atleta locale, più volte maglia az-zurra: Marco Seppi. Il calendario ha poi visto leprove in Liguria, Trentino ed i Campionati Euro-pei a Falun, Svezia. La rassegna continentale ha

registrato le buone prove del russo naturalizza-to italiano, Mikhail Mamleev che è riuscito adavere accesso alle finali in programma, distin-guendosi in particolare sulla Long e Middle Dis-tance. Nella prova a squadre invece, l’Italia nonè riuscita a raccogliere quanto sperato dopo aversfiorato uno storico risultato lo scorso anno inFrancia. Gli atleti che hanno saputo mettersi piùin evidenza sono stati il bolognese della Foresta-le, Alessio Tenani e l’altoatesina Christine Kirch-lechner entrambi laureati Campioni d’Italia a Ma-donna di Campiglio nella Sprint Distance. In par-ticolare Tenani si è ripetuto anche il giorno doposulla lunga distanza, nel suggestivo scenario delLago dei Caprioli. Un successo dedicato con com-mozione alla sua regione, l’Emilia Romagna, mes-sa in ginocchio dal sisma. La sorpresa di stagio-ne è venuta dalla russa, che vive a Torino, Julia

Shutkovskaya, destinata a diventare una delleorientiste più forti del nostro Paese, se decide-rà di acquisire la cittadinanza italiana.Grandi soddisfazioni sono arrivate anche dal set-tore Mountain Bike sia a livello nazionale che in-ternazionale. Il risultato più importante se lo èaggiudicato Luca Dallavalle, trentino, che con lamaglia dell’Italia ha conquistato la prova di Cop-pa del Mondo che si è tenuta in Polonia. Dalla-valle, già 3° ai Campionati del Mondo di Porto-gallo 2 anni fa, è ora uno dei più seri candidatial titolo iridato 2012.In Italia non ha più rivali e solo a causa di suoierrori gli avversari riescono a vincere. È succes-so così anche aMontaione (FI) dove per uno sba-glio ha ceduto il titolo tricolore al brianzolo Giai-me Origgi. Tra le donne svetta invece Laura Sca-ravonati, che hamostrato una superiorità talmen-

L’

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Chiusa la stagione invernale dello sciorienteering, il testimone passaagli specialisti della mountain bike,corsa e orientamento di precisione

ORIENTEERING:IL PUNTO

te evidente da cercare in questo 2012, il con-fronto con i maschi. Per lei, medaglia di bronzoai Mondiali 2011 di Vicenza sulla lunga distan-za, una stagione ancora ai massimi livelli in cer-ca di altre conferme internazionali.Un risultato positivo è arrivato anche dai Cam-pionati del Mondo di Trail-Orienteering, disciplinaaperta ai diversamente abili, che ha registrato inScozia il 10° posto del milanese Remo Madella.Per lui, 9° lo scorso anno, la conferma di una cre-scita del movimento italiano a livelli assoluti.L’estate riserva ora molti appuntamenti impor-tanti e di livello assoluto con i Campionati Mon-diali di Corsa in Svizzera, di Mountain Bike in Un-gheria, ed ai primi di settembre il Campionati Ita-liani sulla lunga distanza, ancora di Corsa Orien-tamento, in Gargano nella bellissima Foresta Um-bra, affacciata sul mare.

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orienteering

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[ ]30Ostia e Fregene culle della disciplina, che diventò olimpica nel 1996ad Atlanta. E a Londra un pallavolista romano, Daniele Lupo, puntaal sogno a cinque cerchi

LAZIO OMBELICODEL BEACH VOLLEYdi Massimiliano Morelli_ph Luca D’Ambrosio

focusbeach volley[ ]

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eanche a dirlo, neanche acercare di offuscarne la vi-sibilità: lo sport dell’estateè il beach volley, anche se adirla tutta girovagando quae la abbiamo scoperto cheil due contro due sulla sab-

bia ha preso piede pure durante il periodo in-vernale. Bando alle bazzecole, qua c’è da par-lare d’uno spor t olimpico, uno degli eventipiù seguiti, televisivamente per fetto, facileda capire. Anzi intuitivo, sarebbe per fino ilcaso di aggiungere. In attesa dell’appunta-mento olimpico, c’è comunque l’opportunitàdi praticarlo sulle spiagge laziali, o per lo me-no osservarlo, se non altro con la scusa diguardare, oltre a fisici più o meno scultorei,

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[ ]beach volley

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[ ]beach volley

anche gesti atletici da applausi. «Il beach vol-ley ha esordito di recente ai Giochi olimpici,nel 1996 in via sperimentale» spiega AndreaBurlandi, presidente del Comitato regionaleLazio, pronto a ragionare sui motivi della tra-sformazione in positivo della disciplina. «Ilmerito è stato della FIVB che riuscì a intuir-ne, e a “passarle” al Comitato olimpico in-ternazionale, le grandi potenzialità in termi-ni di spettacolarità e coinvolgimento del pub-blico. Ma la cosa bella è che oggi questo ver-tice si salda con la base che è ancora fattada una rete sulla spiaggia e gruppi che gio-

cano senza tante regole o condizionamenti».E qui va anche aggiunto che il Lazio è stataregione molto intuitiva sotto questo punto divista. «La nostra – spiega sempre Burlandi -è stata una delle regioni più attente allo svi-luppo del beach volley, e da una par te eraper fino naturale che accadesse visto cheOstia e Fregene ne sono culle storiche. In ag-giunta, lo sviluppo si è sostanziato nell'es-sere parte in causa nell'organizzazione di untour regionale da ormai sette anni in manie-ra stabile, ha fatto conoscere il beach a buonlivello sulle spiagge più disparate della regio-

ne». E ancora: «A questo si è poi aggiunta lavolontà di far fare spesso tappa nel Lazio perquel che concerne il campionato italiano. Iltutto con un massiccio impegno organizzati-vo e promozionale, profuso nelle manifesta-zioni internazionali, culminate con il grandesuccesso del mondiale dello scorso anno».Passione beach, insomma, impiantistica adhoc, ma anche pallavolisti che sono riuscitia emergere e a diventare protagonisti. «Sen-za fare tor to a nessuno – aggiunge il presi-dente del comitato regionale citerei France-sco Giontella, 2 volte campione del mondo

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giovanile, e Daniele Lupo, che sta provandoa farci vivere un sogno olimpico». Tutto mol-to bello, come direbbe Bruno Pizzul? Macché,qualche problemino c’è, e deve essere risol-to: quello legato al beach volley giovanile. Se-condo Burlandi «si soffre di una mancanza diprogrammazione e di energie economiche,quello degli under 18 è un settore in cui bi-sogna investire di più, altrimenti si rischieràche, esaurita la spinta propulsiva dei ragaz-zi giovani che abbiamo oggi nel giro delle na-zionali, la base giovanile si potrà staccaredal vertice».

beach volley[ ]

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xel, diventerà la casa diCarolina, la prima italia-na nella storia a vincereuna medaglia d’oro aiMondiali, per i suoi sog-giorni romani.“Siamo molto contentiche Carolina abbia accet-

tato di entrare a far parte della nostra fami-glia. – spiega Marina D’Agata, direttore tec-nico della Scuola di Pattinaggio – È un’atle-ta di un talento immenso e di un cuore straor-dinario che ha saputo conciliare titoli e me-daglie, superando gli alti e i bassi di una lun-ga carriera, con gli studi, la vita privata e l’im-pegno sociale. Un esempio di professionali-tà e di valori che permetterà ad Axel di offri-

re nuove opportunità di crescita ai suoi tes-serati ma anche a tutta la città di Roma”.“Sono orgogliosa e felice di essere la madri-na della scuola di pattinaggio che conta piùiscritti in Italia a dimostrazione che il miosplendido sport sta crescendo in tutta Italia.– dice Carolina Kostner – È bello sapere chetante persone condividono con me questa im-mensa passione, soprattutto i bambini, ab-biamo bisogno di nuovi campioni!E’ inoltre importante per me sapere che quan-do sarò a Roma potrò venirmi ad allenare inquesta attrezzatissima struttura.”

LA REALIZZAZIONE DI UN SOGNOCarolina inizia a pattinare a 4 anni, così laprima vittoria arriva a soli 13 anni in una ga-

ra internazionale mentre nel 2003 vince lamedaglia di bronzo ai Mondiali junior di Ostra-va. Passano solo due anni e Carolina salesul terzo gradino del podio ai Mondiali di Mo-sca, un risultato che all’Italia mancava da27 anni. Il primo record di una lunga serieche trasformeranno la giovane pattinatricein un’icona.Nel 2006 conquista la medaglia di bronzoagli Europei di Lione ma soprattutto è sceltacome portabandiera dell’Italia alle Olimpiadidi Torino. Tutti gli occhi sono puntati su di lei,non basta però il talento per realizzare il so-gno di un intero paese. Giovane, troppo gio-vane, per caricarsi sulle spalle la pressionefuori dalla pista e finisce al nono posto. I Gio-chi Olimpici lasciano degli strascichi nell’at-

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ph Luca D’Ambrosio

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A partire da oggi si dovranno aggiornare i libri di storia, Roma hatrovato il suo ottavo re. Anzi, la sua prima regina: Carolina Kostner

CAROLINA KOSTNERREGINA DI ROMA

leta di Ortisei: a distanza di un mese si piaz-za dodicesima ai Mondiali.Nel 2007 deve fare i conti con un infor tunioche le impedisce di prepararsi al meglio, strin-ge i denti, scende in pista a Varsavia e vinceil suo primo titolo Europeo. Ancora una voltaCarolina por ta all’Italia un riconoscimentomai raggiunto da nessun’altra atleta azzurra.I record crescono come la sua notorietà. AlGrand Prix di Torino si mette al collo la me-daglia di bronzo - nessuna italiana si era nem-meno mai qualificata alla finale - e si ripeteal Grand Prix di Seul, unica pattinatrice euro-pea presente.Nel 2008 finisce prima nel ranking Mondia-le grazie al secondo titolo Europeo vinto a Za-gabria e alla medaglia d’argento conquista-

ta ai Mondiali di Goteborg. Inizia una nuovaannata. Un altro secondo posto, questa vol-ta agli Europei di Helsinki, che ha segnato ilpassaggio di consegne con Laura Lepisto, eil dodicesimo posto ai Mondiali di Los Ange-les, fanno capire a Carolina che è ora di cam-biare qualcosa.È a questo punto della carriera che divental’ar tefice dell’intreccio di una favola che nonsi può spiegare solo con una solida tecnicae un’eccezionale presenza scenica irresisti-bili agli occhi delle giurie e del pubblico. Ca-rolina prende in mano la sua vita con deci-sioni impor tanti e a metà della stagione2009/2010 si trasferisce a Los Angeles,cambiando radicalmente lo staff che la se-gue nella preparazione.

Torna subito a vincere la medaglia d’oro aiCampionati Europei di Tallinn in Estonia. Laparentesi americana però è breve. Nel 2011sale sul secondo gradino del podio agli Eu-ropei di Berna in Svizzera. Poi, nello stessoanno, ai Mondiali di Mosca, dal sesto postotemporaneo dopo il programma corto, supe-ra tre avversarie e si piazza al terzo posto.Carolina ai Mondiali di Nizza pennella sulghiaccio un passo dopo l’altro. Nessuna sba-vatura. Per fetta sul piano tecnico, elegantee leggera sul piano artistico.I giudici e il pubblico sono ammaliati e lei bril-la come gli swarovsky della sua tutina attil-lata, da lei disegnata e realizzata da T-Shir tT-Shops. La regina è lei. Carolina svetta sulgradino più alto del podio.

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pattinaggio

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ieci gli eventi in programma deiquali si sono già svolti il Ser-vizitalia Open, al GC Lignano,e il Casinò Sanremo Open, alCircolo Golf degli Ulivi a San-remo. Nella prima occasionesi è rivelato al pubblico il 23en-

ne inglese Jack Senior, entrato come una furianell'Alps Tour: dopo essersi imposto in Italia haconcesso il bis in Guadalupa e ora guida l'ordi-ne di merito con un buon vantaggio. In Liguria èemerso il 26enne nordirlandese BrendanMcCar-roll, che ha assunto il ruolo di anti Senior, coglien-do anche lui il secondo titolo stagionale e portan-dosi alle spalle dell'inglese nella money list, an-che se ancora a debita distanza. Nel torneo spon-sorizzato dal Casinò di Sanremo, con la collabo-razione della Gioielleria Sabbadini e delll’HotelRoyal e con il contributo di Sanremo Promotion,McCarroll ha inscenato un gran finale con una vo-lata iniziata dal 14° posto e siglata da un parzia-le di 62 vincente. In tal modo ha lasciato a un

colpo lo svizzero Jon Andrea Noder e il torineseAlberto Campanile, autore di un'ottima prova eanche lui impegnato in un tentativo di rimontaespresso con un 64. Tra i top ten altri due gioca-tori italiani, Cristian Lanza, maestro del club ospi-tante, giunto quinto, ed Emanuele Canonica, ot-tavo. Quest'ultimo ha deciso di rimanere lonta-no dall'agonismo fino a novembre, ma ha volutoprendere parte alla gara per scaldare comunqueun po' i muscoli. In questa prima parte della sta-gione stanno cercando di mettersi in evidenza igiovani neoprofessionisti e, in particolare, il ro-mano Mattia Miloro e il veneziano Niccolò Quin-tarelli mostrano di avere buoni numeri e una cer-ta tendenza a mettere insieme score abbastan-za uniformi, che sono fondamentali per frequen-tare l'alta classifica. Miloro è stato in corsa peril titolo a Lignano, dove ha concluso in terza po-sizione, e nella stessa occasione Quintarelli è ter-minato quinto. Insieme a loro si stanno propo-nendo anche altri appena arrivati nel mondo procome LeonardoMotta e Andrea Romano, ma non

mancano coloro che cercano di mettere a fruttoqualche anno di esperienza in più nel circuito co-me il veneto Joon Kim, Andrea Rota e Nicolò Ra-vano. Insomma anche la base dice la sua in ungolf italiano dove si vince a tutti i livelli. Il PilsnerUrquell Pro Tour, sponsorizzato dal brand che facapo al gruppo Birra Peroni, dal major sponsorCartaSi, dal fornitore ufficiale Under Armour e dalPartner ufficiale Webgolf, con Sky Sport HDme-dia partner e con RCS Sport commercial advisor,prosegue ora con altre tappe interessanti in esta-te: due tornei del Challenge Tour, il Challenge Pro-vincia di Varese e l'Acaya Open, e tre dell'AlpsTour, il Montecchia Golf Open, il Valle d'AostaOpen e il Dolomiti Open. A fine ottobre ancoraChallenge Tour con il Mugello Tuscany Open econ l'Apulia San Domenico Grand Final, che por-terà sul percorso del San Domenico Golf l'élitedel secondo circuito continntale. Infine la conclu-sione a inizio novembre in chiave tutta italianacon il Campionato Nazionale Open sul tracciatodel Golf Nazionale, a Sutri (ex GC Le Querce).

golf[ ]

PILSNER URQUELL PRO TOUR

Il circuito delle gare nazionaliallestito dal ComitatoOrganizzatore Torneidei Professionisti della FIGè entrato nel vivo

DdiMarta Centra

ph Scaccini

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golftuttincircolo

news daicircoli di golfa cura di Andrea Cecinelli

Responsabile comunicazionedel Golf Forense

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MARCO SIMONEGOLF CLUB

Al Trofeo Franco BiondiSanti Tenuta “Greppo”disputato al GolfMarco SimoneQuando il vino fa rima con golf. E’accaduto al Marco Simone con ilprestigioso Trofeo “Franco BiondiSanti-Tenuta “Greppo”” - ideato dalfamoso enologo di fama mondiale -con circa 100 giocatori in campo. Iltrofeo, che si disputerà nei circolidel Lazio e della Toscana e vanta unco-sponsor del calibro di Viaggiaree la rivista 18 Life&Style come Me-dia partner, sarà articolato in 11tappe e già rappresenta uno dei cir-cuiti con più appeal del mondo delgolf. La quarta edizione del circuitosi prospetta ancora più ricca delleprecedenti.Per i vincitori della tappa marcosi-monina in prima categoria alloro aPaolo Di Bartolomeo che con 40 habattuto di due punti Davide Balduc-ci. In seconda pole position di Mi-chela Lemma con 44, a sei punti da

Giorgio Gianni e in terza vittoria diFlavio Sticozzi con 42, a un puntoda Simone Proietti. Lordo a MarcoMoriconi con 38, ladies a Laura DiStefano con 37 e seniores a Grazio-so Antoniolli con 40. Nearest to thepin a Federica Ferrini e driving con-test a Laura Di Stefano. Numerosii premi a sorpresa, tra cui un viag-gio offerto dal co-sponsor Viaggia-re e a seguire degustazione dei fa-volosi vini prodotti dall’azienda diMontalcino, a cura di esperti som-melier.Insomma un connubio di successo,quello tra vino e golf, ideato da Fran-co Biondi Santi - produttore della piùalta qualità del Brunello - e dalla fi-glia Alessandra che da quattro an-ni ha abbinato il nome dell’azienda“Greppo” al mondo del golf, targetappropriato per i prodotti più presti-giosi: e il Brunello è sicuramente traquesti ultimi.Il vino Biondi Santi dell’azienda Grep-po cura in modo particolarissimo lesue vigne. Le rese per ettaro sonobassissime: 30-50 quintali di uva.Motivo per cui la produzione attua-

le raramente supera le 80 mila bot-tiglie, comprese le circa 10.000 del-la Riserva, prodotte solo nelle ven-demmie eccezionali. La vendemmiaè tutta seguita manualmente. Iniziaa metà settembre - dopo un’accu-ratissima selezione dell’uva e desti-nando solo la prima scelta alla fu-tura Riserva - proveniente dai vigne-ti che hanno 10 anni per quell’an-nata e oltre 25 per la Riserva.

La seconda edizionedella prestigiosa“Roma Classic by LauraBiagiotti Parfums”La Città Eterna è da sempre nei pen-sieri della stilista Laura Biagiotti chenon a caso ha dedicato al Natale diRoma una gara di golf all’insegnadella sua fragranza più famosa: Ro-ma. La prestigiosa Roma Classic byLaura Biagiotti Parfums, nel solcodella grande tradizione golfistica del-la capitale, è stata giocata il 21 apri-le sullo splendido campo abilmentemodellato dall’architetto statuniten-se Jim Fazio con tanti personaggi delmondo dello sport, della cultura e

delle istituzioni. In competizione Gia-como Crosa del Tg5 ma anche atto-ri come Michael Reale e Davide De-venuto di “Un posto al sole” e cam-pioni come Michael Mair. In campoanche il principe Filippo Pacelli. Inpremiazione il presidente del clubFabio Virgilii, Laura Biagiotti, Saba-tino Leonetti, vice presidente delConsiglio Provinciale, Silvana Giaco-bini e il presidente della Fig FrancoChimenti, che ha promesso di por-tare di nuovo al Marco Simone l’O-pen d’Italia, colpito dalla sua bellez-za. Primo premio di prima categoriaa Stefano D’Orazio che con 39 habattuto di tre lunghezze Fabrizio Ave-nati. In seconda categoria vittoria diSandro Balsamà con 39, a un pun-to da Adelaide Ventura. In terza vit-toria di Leonardo Pagni che con 42ha battuto di due punti proprio Mi-chael Reale. Ladies a Carla Barattel-li con 38 e seniores a Caterina DeGasperis con 38. I lordo con 39 aMarco Moriconi. Competizione maanche spazio per i neofiti, che dalle14 alle 16 hanno potuto usufruirepresso il driving range delle lezioni.

PARCO DI ROMAGOLF CLUB

Company Golf Challengeal Parco di Roma Golf ClubLunedì 11 Giugno si è disputatapresso il circolo di Roma Nord unatappa del Company Golf Challen-ge, organizzata interamente dal-la Absolute Golf. La Company GolfChallenge è un circuito studiatoe realizzato per of frire un’occa-sione d’incontro sul green per ma-nager, clienti e ospiti di riguardodelle aziende coinvolte. Un torneoche negli anni ha visto la parteci-pazione di importanti aziende, tut-

te impegnate a raggiungere le fi-nali, disputate come tradizionenei migliori resort. Ma ora passia-mo ai vincitori: la squadra che siè aggiudicata nella Categoria Uni-ca il 1° Premio Netto era compo-sta da Gioia Loprete, Prisca Ta-ruffi, Isabella Bronzini e Antonel-la Barchesi Ghenzi. 2° Premio net-to, invece per la squadra compo-sta da Alessandro Calicchio, Atti-lio Bertozzi, Anna Dalessioe Ros-sano Tacconi. Primo Premio Lor-do per la squadra composta daGioia Loprete, Prisca Taruffi, Isa-bella Bronzini e Antonella Barche-si Ghenzi.

ARCO DI COSTANTINOGOLF CLUB

Prosegue la quarta edizioneBiondi-SantiContinua a gran ritmo la quarta edi-zione del Trofeo Franco Biondi San-ti Tenuta Il Greppo dopo le provedisputate a Castelgandolfo, Fiora-nello, Marco Simone, Golf Nazio-nale, Roma. Il trofeo si concluderàcon la finale del 15-16 settembreall’Olgiata. All’Arco di Costantinosi sono qualificati: 1° netto: BerriDaniele 35 della Prima Categoria,il Secondo Netto Koch Jacopo271° lordo: Gargano Cristiano 25.

Nella Seconda categoria i qualifi-cati sono: 1° netto: Guidi Andrea38, 2° netto: Priori Giancarlo 37.Mentre per la terza categoria 1°netto: Castellano Aurora 36 e 2°netto: Tata Marco Vincenzo 35.I premi speciali, oltre a quelli gra-ditissimi a sorteggio, le fantasti-che bottiglie del pregiato divin net-tare Biondi-Santi e i buoni Vacanzeofferti dalla Azienda “Viaggiare”,sono stati a assegnati a:1° Lady: Rotili Paola 281° Senior: Sacchetti Giorgio 35.Driving Contest: Daniele Berri.Nearest to the pin: GiancarloPriori 0,56 cm.

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[ ]golf forense

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JAGUAR GOLF FORENSEPIU’ 2012: L’ANTICRISIdi Andrea Cecinelli_ph Yulyia Galycheva

L'Avv. Nicola Colavita

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egli ultimi mesiin Italia, comein tutta Europa,serpeggia unaparola che, ilsolo pronunciar-la destabilizze-

rebbe un intero paese: la crisi eco-nomica. La fondamentale doman-da che ci si pone è sempre lastessa: come si può combatter-la? Uno strumento che potrebbedarci un grande aiuto è sicuramen-te il settore sportivo. I dati ISTATparlano chiaro: in Italia circa 36milioni di persone praticano atti-vità sportiva e di questi quasi 15milioni la praticano in maniera or-ganizzata.Tutti questi dati ci possono far ve-nire in mente domande come: lacrisi può essere contrastata conlo spor t? La quantità di denaroche ruota attorno al “sistemasport” è da capogiro. Stiamo par-lando di circa 25 Miliardi di Eurodi fatturato annui, in percentualepotremmo dire che tutti gli italia-ni hanno speso circa il 3,2% delloro budget complessivo annuoper acquistare attrezzi sportivi oservizi legati alla loro disciplinapreferita.Possiamo per questo dire che ilbusiness che ruota attorno allosport è sorretto da tutti quegli ap-passionati che nei ritagli di tem-po o nei giorni liberi dedicano in-tere ore alla partecipazione ai co-

sì detti “grandi eventi spor tivi”.Eventi che si fondano essenzial-mente, anche, sulla partecipazio-ne di aziende che sponsorizzanola manifestazione in cambio di vi-sibilità. Ad essersi affacciata, congrandi risultati, a questo “nuovomondo “ è stata anche la Federa-zione Italiana Golf, che è riuscitanegli anni a promuovere la propriadisciplina spor tiva, da sempreconsiderata di nicchia.Il golf, specialmente nel nostropaese, può essere considerato unimportantissimo antibiotico al pe-ricoloso virus della crisi. L’Italia,infatti, possiamo considerarla co-me il paese che, più degli altri vi-ve di “pane e turismo”, grazie al-le bellezze artistiche, storiche earchitettoniche e proprio il turi-smo è uno dei punti cardini dellapolitica della F.I.G. Il Prof. FrancoChimenti, Presidente della Fede-razione Italiana Golf ha più voltericordato che la tipologia di turi-sti golfisti porta soldi alle città. Eche soldi! In media il turista gol-fista spende circa il doppio di unturista tradizionale.A dare un importante contributoalla promulgazione di questo co-sì nobile sport è dal 2005 il cir-cuito del Golf Forense, ideato dal-l’Avv. Nicola Colavita, che con l’A-desione del Presidente della Re-pubblica e sotto il patrocinio del-la Presidenza del Consiglio dei Mi-nistri, del Consiglio Regionale del

Lazio e della FederGolf Lazio èconsiderata la manifestazione gol-fistica più apprezzata nel Lazio.Il Golf Forense è il classico esem-pio di “grande evento” che riescea coinvolgere importanti sponsorcome Jaguar, Nespresso, Gruppo24 Ore, l’esclusiva casa d’asteinternazionale Sotheby’s e anco-ra The Bridge, Valtur, Wilson, Ac-qua Filette, Casale del Giglio e Sa-natrix per citare i marchi più rap-presentativi.Il JAGUAR GOLF FORENSE PIU’, inquanto a comunicazione e orga-nizzazione, lo possiamo conside-rare uno dei migliori circuiti golfi-stici territoriali anche per la co-stante attenzione all’aspetto me-diatico. La sua fortuna è dovutaanche all’innovativa formula che

l’Avv. Colavita ha creato unendol’attività sportiva sul campo conquella relazionale. È proprio que-sto uno dei punti di forza di que-sta tanto seguita manifestazioneche al termine di ogni stagione re-gistra sempre nuovi record. Nel2011 per esempio sono circola-te più di mille persone durante lequattro tappe del circuito. Sonoproprio gli eventi come questo,che riescono a mobilitare unagrande quantità di persone e diaziende, che possono fare la dif-ferenza anche in periodi di crisi.E il Golf Forense da questo pun-to di vista può essere un esem-pio da seguire.Sport, pubbliche relazioni, comu-nicazione e tanta passione: la for-mula vincente del Golf Forense.

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La bellissima Francesca Mercantinicon il Maestro di Taglio Ilario

L'Avv. Nicola Colavita durante il cerimoniale di premiazionedel Jaguar Golf Forense Più 2012

Il Dott. Daniele Maver, presidente di JaguarLand Rover Italia, ai microfoni del TG5

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TUTTINCIRCOLnews dai circoli sportivi storici

[ ]Romatuttincircolo

news dai circoli sportivi storici

CIRCOLO CANOTTIERIROMA

BRUNO MASCARENHASE I GIOCHI OLIMPICI

L’atleta simbolo del nostro Circolo,e ora direttore sportivo della sezio-ne canottaggio, ci racconta le sue im-pressioni, qualche aneddoto, curio-sità sfiziose in vista di Londra 2012,che come ogni edizione olimpica siaprirà con le gare di canottaggio. Luiche due edizioni fa (Atene 2004) èsalito sul terzo gradino del podio, conil suo quattro senza pesi leggeri, adAtene ha assaporato il gusto dellamedaglia, e la gioia di far parte del-la spedizione azzurra.

Allora, Bruno, come siamo messi?“Di sicuro nei pesi leggeri troviamoun buon valore dal punto di vista fi-siologico e tecnico. Fino ad ora unasola medaglia internazionale abbia-mo vinto, e si spera che la prepa-razione attenta e mirata dia buonifrutti. Il medagliere olimpico partesempre con le medaglie dei canot-tieri, quindi ci auguriamo che anchequest’anno si parta subito alla gran-de. Nei pesi leggeri abbiamo dueequipaggi, per la nazionale femmi-nile un equipaggio solamente, poici sono gli assoluti: quattro di cop-pia, quatto senza, due senza, il dop-pio. In totale 21 canottieri dellasquadra azzurra. Siamo il numeropiù numeroso degli azzurri di tuttigli sport del Coni”.

L’imbarcazione più forte qual è?“L’obiettivo medaglia è per dueequipaggi dei pesi leggeri. E in mag-gior misura puntiamo tutto sul dop-pio, unico equipaggio medagliato al-l’ultima Coppa del Mondo. Elia Lui-ni e Lorenzo Bertini erano con menel 4 senza ad Atene, quando vin-cemmo il bronzo”.

Altre nazioni forti quest’anno?“Le squadre emergenti quest’annosono la Nuova Zelanda e l’Austra-lia. Tanti titoli e barche in finale, perqueste due nazioni, e qualche tito-lo del mondo. I paesi oceanici, in-somma, daranno del filo da torcerea tutti! Quattro anni fa era stato ilmomento della Cina, dei paesi Asia-tici, e dei paesi del nord Europa”.

Le donne sono competitive?“Dal punto di vista italiano è un gran-de obiettivo quello di aver raggiun-to la qualificazione. Anche se solouna imbarcazione parteciperà ai Gio-chi, altre due sono state sul filo delrasoio per farlo.Nella specialità non abbiamo maiavuto nessuna donna qualificata: ègià questo un primato. Ma dal pun-to di vista internazionale livello èmolto alto, quindi possibilità di me-daglia non ne abbiamo. Purtroppo”

Quante medaglie vinceremo?“Dunque: una medaglia sicuro, edue in forse. Per essere positivo eottimista, quindi, dico tre”.

Curiosità sulle Olimpiadi di que-st’anno, tu che sei sempre moltovicino a tutti gli azzurri?“Per i canottieri questo appena pas-sato è stato un anno di grandi sa-crifici: da settembre dell’anno scor-so, si sono fatti pochi giorni a ca-sa. Uno o due, ogni due mesi. Perun totale di 320 giorni in collegia-le, di raduno. Molti al centro fede-rale di Piediluco, altri, gli assoluti,i senior e le donne, a Varese”.

Tu che l’hai vissuta pure l’anno scor-so, che esperienza sono i giochi?“In questa trasferta ci saranno mol-ti atleti alla loro prima esperienza:sono loro che devono godersi ogniminuto e ogni momento della spe-

dizione. Ricordi unici si porterannoa casa. Alterneranno momenti digioia, a stati di ansia, mischieran-no euforia e concentrazione pre-ga-ra. Che fortunati che siete, in boc-ca al lupo ragazzi!”.

Consigli?“Devono restare bene concentrati,godersi ogni attimo di questa espe-rienza. Ma sono tutti professionisti,lo sanno fare. Devono vivere appie-no l’area olimpica, anche dopo leloro gare, per vivere tutto lo spiritoolimpico. Gli atleti più for ti di tuttoil mondo di tutti gli sport sarannoriuniti in un solo posto: sarà unaesperienza magica”.

Come sarà il campo di gara?“Il campo di gara è a Heathrow. Sitratta di un campo di gara artificia-le molto buono come logistica, mai problemi sono dati dalle condizio-

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REALE CIRCOLOCANOTTIERI TEVEREREMO

AL VIA LA NONAEDIZIONE DEL TORNEOITF FEMMINILE“SMA CUP SANT’ELIA”

Si svolgerà a Roma, dal 25 Giugnoal 1 Luglio 2012, presso la presti-giosa sede del Reale Circolo Canot-tieri Tevere Remo, in via dei CampiSportivi n.5 – Lungotevere dell’Ac-qua Acetosa snc – il torneo fem-minile internazionale del circuito Itf.Si affronteranno, nello storico clubcapitolino, alcune tra le atlete piùpromettenti della nuova generazio-ne, nelle gare di singolo e doppio.A contendersi il ricco montepremidi $ 25,000 ci saranno, tra le altre,giocatrici del calibro di Caroline Gar-cia, numero 133 del ranking mon-

diale e la connazionale Irina Bre-mond, che occupa la centotrentot-tesima posizione. E’ prevista inol-tre la partecipazione della nostraNastassja Burnett, la sorpresa de-gli ultimi Internazionali BNL d’Italia,e quella di Anna Floris, attualmen-te numero 191 del mondo. Le qua-lificazioni al torneo si terranno neigiorni di sabato 23 e domenica 24

giugno. Dopo la brillante edizionedello scorso anno, in cui si è impo-sta Karin Knapp, firmando il primotrionfo italiano nell’ottava edizionedel torneo, riparte uno degli appun-tamenti più attesi della stagionetennistica del circuito professioni-stico, forte di un’ esperienza orga-nizzativa, strutturale e ambientaledi assoluta qualità.

LO TUTTINCIRnews dai circoli sportivi storicinews dai circoli sportivi storici

ClubdeiCircoliSportivi

Storici

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TENNIS CLUB PARIOLI

CAMPIONE REGIONALEDEGLI UNDER 14MASCHILI E DI SERIE D1

Il Tennis Club Parioli è campione re-gionale under 14 maschile, nella fi-nal four che si è disputata sui cam-pi del circolo di Monte Antenne loscorso week end, la squadra del ca-pitano Robertomeneschincheri, cheha chiamato in difesa dei colori so-ciali GianMarcoMoroni, Federico Be-nedetti, Andrea Bessire e MicheleMaria fenoaltea, ha battuto in semi-finale il Circolo della Ferratella per 2a 0 ed in finale per 2 a 1 l'ASD AtlasRai. La squadra si è anche qualifica-ta per la fase dimacroarea che si dis-puterà ad Olbia dal 29 al 31 agosto.

Eventuali finali nazionali a fine set-tembre. Altra buona notizia dal set-tore agonistico del TC Parioli, la squa-dra formata dai soci del sodalizio, ècampione regionale di serie D1 ed èstata promossa in serie C. Dopo unostraordinario cammino iniziato lo scor-so 15 aprile che ha visto la squadrapariolina primeggiare nella fase a gi-roni con 8 punti, il team bianco ver-de ha superato nel tabellone ad eli-minazione diretta il T2 di Frosinoneper 4 a 0, gli Ulivi B per 4 a 2, e nel-la Final Four che si è disputata do-menica 17 sui campi del Due PontiSporting Club, il Circolo Nomentanoper 5 a 1 e nella finalissima il VillaAurelia per 4 a 0. Interpreti di questosuccesso, importante per l'attivitàagonistica sociale, Ugo Biagianti,Francesco Bessire, Guglielmo Bona-pace, Riccardo Grassi, Pierdanio Lo-priore, Marco Mencaglia, FrancescoMeneschincheri, Massimo Ribechi,guidati dal capitano Paolo Spezzi.

ni atmosferiche. Se si alza ventoci sono corsie sfavorite. Perché c’èuno spazio molto ampio e senza al-beri. Sfavoriti al centro, favoritiquelli agli argini”.

Cosa ti ricordi della tua medagliadi Atene?“Alle Olimpiadi se prendi la meda-glia diventi l’oggetto di tutto, giratutto intorno a te! Ovunque ti fer-mano, al villaggio olimpico diventiun idolo. Se hai una maglietta diuna squadra olimpica la gente tiferma, e ci metti un’ora a percor-rere tutto il villaggio. Quando hopreso quella medaglia, ci ho lascia-to il cuore”.

Il ricordo più bello dell’ultima olim-piade di Pechino?“A Pechino abbiamo sbagliato la ga-ra che ci avrebbe fatto andare in fi-nale. E’ stato bello comunque, conla gente in delirio. Scorte e poliziot-ti per farci passare. Ricordo ogniistante, secondo per secondo”.

Quali altri sport seguirai?“Tranne il calcio, tutti. Dopo il ca-nottaggio, però, metto l’atletica.Comunque, tifo tutti gli azzurri. Eauguro una buona Olimpiade ai ra-gazzi italiani…nessuno escluso!”.

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TUTTINCIRCOLnews dai circoli sportiviRoma

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FUTBOLCLUB

...E ALLA FINESORRIDE IMPARA.GIANNINI SI CONSOLACON LA COPPA

Dopo un altro anno fantastico, gra-zie all’eterna lotta tra Impara e Gian-nini, il torneo sociale di calciotto èterminato con entrambe le squadreche si sono aggiudicate un trofeo atesta: a Impara la Futbol League ea Giannini la Futbol Cup. Partiamo,in ordine cronologico, dalla coppa:la finale tanto attesa è stata srego-lata come tutta la competizione. Dal-le goleade ai risultati a sorpresa, an-che l’ultima gara ci ha regalato un’e-mozione dopo l’altra: alla fine, pe-rò, a sorridere sono stati i blancos,che si sono imposti grazie a un pi-rotecnico 4-3. Tutto facile all’inizioper i Cancellieri & co che si sono

portati a più riprese in vantaggio esul 4-1 hanno un po’ mollato la cor-da rischiando un clamoroso recupe-ro da parte di Impara.I play off, invece, sono stati più equi-librati e hanno rispecchiato quantoemerso dalla regular season: in se-mifinale sono approdate Palma e Pel-licelli che hanno provato a mettereun po’ di pressione a Chelsea e RealMadrid che, invece, le hanno spaz-zate via con tre gol di differenza cia-scuna. La finalissima, però, ha riser-vato amarezza ai dominatori del cal-ciotto: i blues, infatti, hanno sorpre-so mister Cancellieri e alla fine han-no alzato lo scettro di campioni delcircolo, grazie al 2-0 maturato sulcampo.Per un torneo terminato ecco subi-to un degno erede, questa volta dicalcio a 5: è quasi terminata la pre-parazione di team e calendario e il7 giugno inizia il Social Europe. Leregole sono simili a quelle del cal-ciotto: massimo due tesserati incampo (C1 per il calcio a 5 e Promo-zione per quello a 11) e un’età dei

giocatori che in campo deve sempreeguagliare i 180 anni. Proprio a que-sto proposito si stanno formando di-versi team composti da tutti over 40,in modo da non doversi trovare indif ficoltà a ogni cambio. Sulla car-ta, se si segue la tradizione, i favo-riti sono Angeli, Gallo, Pellicelli eNussbaum che, in questo torneoestivo di calcio a 5, arrivano sem-pre in fondo.Oltre ai “soliti” Salluzzo, Perazza,Noli, Parente e Angelucci ci sono lanew entry di Cancellieri, che provaa cimentarsi in questa nuovo disci-plina dopo aver fatto piazza pulitanelle altre, il gradito ritorno dellasquadra Briganti e due novità asso-lute come Chini e Gorelli.Non resta che attendere che un paiodi settimane per dare il calcio d’ini-zio di questo nuovo, avvincente, tor-neo sociale che vedrà tutte e 16 lesquadre lottare per salire sul gradi-no più alto che, secondo le indiscre-zioni, prevede come primo premiouna decina di PSP, per portare dal-la realtà del Futbolclub alla vir tuali-

tà della playstation il gioco più bel-lo del mondo.

Nome: PiergiorgioCognome: LucianiDetto: BierhoffRuolo: AttaccantePiede Preferito: DestroPezzo Forte: Ti rompe...e poi ti riaggiusta al Fisio Club

Squadra del Cuore: AS Roma

Il socio del meseNome: Piergiorgio Luciani

news dai circoli sportivi

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LLO TUTTINCIRDUE PONTISPORTING CLUB

IL MESE DELLOYOGA VIP TENNISVINTAGE

Le racchette di legno continuanoad avere un gran fascino: tanti ipersonaggi del mondo dello spet-tacolo e del giornalismo che sonointervenuti all’appuntamento an-nuale con il torneo Yoga Vip Ten-nis Vintage, giunto all’8° edizione.Schierati rigorosamente in com-pletini bianchi, si sono dati batta-glia sulla terra rossa, imitando igrandi Campioni dei “Gesti Bian-chi”, a volte anche rischiando labrutta figura perché il ritorno allevecchie racchette in legno, dopol’utilizzo di quelle moderne, è dav-vero difficile.La vittoria finale è andata al regi-sta Fausto Brizzi e all’attore Giu-seppe Morrone, con ottimi trascor-si da tennista, che hanno battutola coppia formata dall’ex calciato-re Vincent Candela e Alex Nucce-telli. Semifinalisti due attori Seba-stiano Somma e Ninni Bruschettada un lato e, dall’altro, VeronicaVoto di Sky Tg24 e Paco Rizzo.Presente anche Roberta Beltrame,campionessa degli anni ’60, dop-pista compagna della Lazzarino esette volte campionessa italianadi doppio, che ogni anno onora conla sua presenza questo evento.Dopo aver incrociato le racchette,la lunga e faticosa giornata si èconclusa con la cena di premia-zione, cui hanno preso parte, ol-tre ai partecipanti, tanti amici chenon giocano ma che sono interve-nuti per applaudire i vincitori: Si-mona e Fiamma Izzo, Samanthade Grenet, Samuela Sardo, Eleo-nora Brigliadori, Janet De Nardis,il Principe Giovanelli, RaimondoTodaro, Angelica Livraghi, Deme-

tra Hampton, Barbara Livi, FlaviaFrazzi, Massimo Ciavarro,Elisabet-ta Rocchetti, Nathalie Caldonaz-zo, Cecilia Gayle, Daniele Pecci,Francesco Giuffrida,Flavia Vento,Roberta Garcia, i giornalisti LuigiContu, Fabrizio Ferragni, France-sca De Grimani,Carlotta Mannu,Maurizio Masciopinto, DirettoreRelazioni Esterne e Cerimonialedel Dipartimento della Pubblica Si-curezza, Gianni Giacomini Presi-dente del XX Municipio.Guest Event è stata la mostra “IlMade in Italy nel Tennis” allestitaall’interno del Circolo dal noto col-lezionista e storiografo del tennisSalvatore Sodano, che ha espostopiù di 40 modelli di racchette del-l’azienda Castle, ritenute vere epropri gioielli dagli “intenditori”.

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news dai circoli sportivinews dai circoli sportivi

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TUTTINCIRCOLnews dai circoli sportiviRoma

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TROFEODI BILIARDOINTERCIRCOLIROMA 2012

Prosegue e si avvicina al giro di boa iltrofeo che vede sfidarsi sul panno ver-de i principali circoli della Capitale. An-tico Tiro a Volo, Circolo Canottieri Anie-ne, Circolo Canottieri Roma, C.T. Eur,Eur Sporting Club, T.C. Parioli, R.C.CTevere Remo e Veio Sporting Club siaffrontano, divise in due gironi, nelletre specialità del biliardo ovvero boc-cette, 8-15 e stecca 5-9 birilli.Siamo ormai al termine della primafase del torneo, è infatti in corso ilterzo dei tre turni di qualificazione pre-visti dal regolamento. Al termine deitre turni sapremo quale degli otto cir-coli par tecipanti potrà disputare lapoule finale: di ogni girone, solo i pri-mi due circoli classificati in ciascunaspecialità avranno accesso alle semi-finali e finali.Si devono disputare ancora le gare diritorno del terzo turno ma è già pos-sibile trarre alcune conclusioni: nellaspecialità boccette sono ormai deli-neati i due primi due accoppiamentidelle semifinale, C.C Roma e T.C. Pa-rioli che hanno dominano infatti in-contrastate i rispettivi gironi, affron-teranno il C C Aniene il CC Roma e l’Eur Sporting Club il T.C. Parioli.Più in bilico invece è la situazione nel-le specialità 8-15: saranno gli ultimiincontri diretti a stabilire chi si posizio-nerà al primo posto tra T.C. Parioli eVeio Sporting C. da un lato e Canottie-ri Aniene e Canottieri Roma dall’altro.Infine, per quanto riguarda la terzaspecialità stecca 5-9 birilli, si sonoclassificati, con un turno d’anticipo,sia l’Eur Sporting C. che l’Antico Tiroa volo, l’ultima giornata stabilirà chifra il Veio sporting club e il C.T. Eurda un lato e il C.C. Aniene e TevereRemo le affronteranno in semifinale.Le partite si fanno sempre più avvin-centi e nessuno dei circoli vuole rima-

nere fuori dalla poule finale.Per scoprire chi si qualificherà allanuova fase tenete d’occhio il sitowww.biliardointercircoli.com, svilup-pato dalla web agency Liquid Factory,che segue ormai da due anni il Trofeoe si occupa anche di documentare lepartite con video e foto, e date un’oc-chiata a Facebook e Twitter (@biliar-docircoli), i più importanti social net-work della rete, su cui il trofeo ha ipropri profili e interagisce con gioca-tori ed appassionati dello sport.

news dai circoli sportivi

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TUTTINCIRCOLnews dai circoli sportiviRoma

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VEIO SPORTING CLUB

1° TORNEO SOCIALEDI BILIARDO

Ci voleva l’invito alla competizioneper generare nuova affluenza inuno dei locali più confortevoli del-la club house del Veio Spor tingClub. Stiamo parlando del 1° Tor-neo Sociale di biliardo, ottimamen-te organizzato da Marco e MarioCritelli, e con il contributo di Fine-co, che ha offerto uno straordina-rio set di trofei per i finalisti.Le tre discipline in programma (pool8/15, italiana e boccette) hannosaputo creare nei due mesi di svol-gimento della manifestazione unbel collante tra i partecipanti, incu-riositi e motivati da quella che peril Club di Via di Grottarossa ha si-curamente rappresentato una pia-cevole novità nel pacchetto degliappuntamenti agonistici.Con un giocatore, Valentino Fabia-ni – peraltro socio recente del Veio– che ha raggiunto la finale in tut-ti e tre i tabelloni, aggiudicandosiperò soltanto la disciplina “boccet-te” su Maurizio Costantini.A Cataldo Cappadozzi e Sergio DelNinno, invece, il podio rispettivamen-te nell’”italiana” e nel “pool 8/15”,a coronamento di una pianificazio-ne complessa e che ha coinvolto,in totale, più di trenta giocatori.Ma con l’arrivo della bella stagio-ne non si poteva non pensare adallestimenti di gare en plein air disicura presa sulla voglia di aggre-gazione dei soci.Ecco così che nell’arco di due solee caldissime domeniche tra maggioe giugno si è consolidata l’abbron-zatura di tennisti e beach-tennistiche hanno partecipato a due minitornei “instant” di doppio giallo.In entrambi gli eventi, la voce gros-sa l’ha fatta l’esperienza di PieroStampatori che, in coppia con Da-

niele Rea sulla terra rossa e conAlessandro Zambelli sulla sabbiaha potuto aggiungere alla sua gal-leria personale di premi di una vitadi sportivo autentico un navigatoresatellitare e l’ennesima coppa.

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Come ogni estate che si rispetti non può mancare il Summer del Pezzana.Il torneo estivo dei Campioni che da 6 anni accompagna le calde serate romane

[ ]48di Alessandro Grassetti_ph Matteo Ciambelli

Si accendono le lucisul Summer 2012

[ ]clubstyletorneo Pezzana L

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n appuntamento che annodopo anno raccoglie semprepiù consensi tra i calciatori,che dopo una stagione lun-ga ed estenuante voglionovogliono un divertimento dialto livello. La categoria regi-na del Summer sono gli As-

soluti, che mettono in mostra grandissime in-dividualità. Si fatica anche a racchiudere in po-che righe le innumerevoli personalità che scen-dono in campo, sempre all’insegna del diverti-mento. Aspettando le tanto attese fasi finali lacopertina di questo inizio torneo spetta a trecompagini: l’USA (Tristargold.it), il Brasile (Stu-dio Commerciale Rombolà- Ristorante San Mar-co) e l’Uruguay (Blitz 3). Le prime due si stan-no dando battaglia nel gruppo B. Da una partel’esperienza di mister Boccolini, veterano delPezzana e sempre attento nel formare una ro-

sa di grande livello. Per i verdeoro invece il so-lito gruppo che da diverse estati ben figura nelSummer, come sempre guidati da mister Rom-bolà. Giocatori di livello assoluto anche nel Gi-rone A dove i ragazzi di mister De Laurentiisstanno comandando agevolmente la compa-gnia. Oltre a loro ai play off la sorpresa Francia(Bar La Palma), l’Inghilterra (Carrot’s), l’Italia(Studio Legale Traisci) e la Spagna (Prince ClubRoma). Ancora un posto da assegnare dove nel-l’ultima giornata si daranno battaglia l’Irlanda(Ristorante Stai Manzo), il Giappone (Ristruttu-rando 2006) e l’Olanda (Roma Nice). Dall’ulti-ma settimana di giugno il via ufficiale alle fasifinali. Nel torneo Over 40 invece le regine sonola Costa d’Avorio (Consulting & Assistance) ela Spagna (Gruppo Siri). Per tutte e due le com-pagini punteggio pieno ed inizio di torneo scop-piettante, con tante altre formazioni blasonatelasciate ancora dietro. E’ solamente l’inizio ma

è comunque importante piazzarsi nel modo mi-gliore nel girone, per poi affrontare le fasi fina-li nella posizione più comoda. Nel Girone A pos-sono già festeggiare Portogallo (Bibbò Arreda-menti) e Germania (Airon Eco Tribe). Nel rag-gruppamento B invece l’Argentina (Papero Gial-lo) ha già il pass per i quarti di finale. Discorsodiverso nella categoria Over 50, dove nell’uni-co girone da dieci compagini le ultime due sa-ranno eliminate alla fine del girone. Al coman-do c’è la sorpresa Russia (MB 77 – Idea Carni)che vince anche lo scontro diretto contro l’O-landa e vola solitario in testa al gruppo. Unanuova formazione solida e compatta con il gioiel-lo Filippis in attacco, vero mattatore della com-pagine. Dietro a loro gli inseguitori, capeggiatidall’Italia (Frollan Pesca) che si daranno batta-glia fino all’ultimo. Attenzione anche ai campio-ni dell’invernale, la Francia (Antico Tiro al Volo),che nei play off non regaleranno niente.

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]torneo Pezzanaclubstyle[L

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opo un’intensa 3 giornidi sport, con la parteci-pazione di 20 squadredi 5 dif ferenti Paesi èinfatti lo storico Circoloromano a sollevarel’ambita coppa, con unnetto 5-3 sui pur bravi

Francesi del Fùtbol Fùtbol® Artigues.A completare l’opera il meritato riconoscimen-to a Stefano Bresin come Miglior Giocatore delTorneo, ma è stato il gioco di squadra la veraarma in più del Canottieri, tatticamente per-fetto. I ragazzi dell’Adidas Futbolclub hannosfiorato la Finale – conquistata lo scorso an-no – imbattendosi in semifinale nei “bleus” diArtigues che hanno espresso il talentuoso Ste-

phane Poirier, Capocannoniere del torneo con16 reti. A completare il podio, il 3° posto delFùtbol Fùtbol® Bordeaux ex-aequo con gli aran-cioni padroni di casa.L’Evento ha avuto inizio con la Cerimonia Inau-gurale, splendidamente diretta dall’agenzia Bal-doria tra bandiere ed inni Nazionali delle 5 Na-zioni presenti: oltre ad Italia e Francia, le Co-munità romane di Messico, Georgia e Perù han-no contribuito all’internazionalità della manife-stazione, disputando al meglio la competizio-ne che ha tra l’altro visto i biancorossi di Limadisputare un ottimo Quarto di Finale.L’«Evento nell’Evento» è stato senza dubbio ilParco Tematico sull’Ambiente e l’Eco-Sostenibi-lità, aperto dalla Dirigenza dell’Adidas Futbol-club con il classico taglio del nastro e visitato

dai moltissimi spettatori che hanno potuto sco-prire, oltre ad attrattive di carattere turistico sul-la Georgia, una Mostra Fotografica “verde” conventuno foto in onore dell’Agenda 21 – sorta di“eco-manuale” verde dell’ONU con le linee gui-da sul rispetto ambientale. Ed infine il sostegnodell’AMA Roma, che ha patrocinato l’Evento, siè espresso in uno Stand informativo e sull’in-stallazione di un’Area Ecologica per la raccoltadifferenziata. Un momento molto piacevole si èavuto, appena dopo il Drink di Benvenuto, conl’estrazione di 2 cofanetti regalo Smartbox: inpalio weekend da favola per i fortunati vincitori.L’appuntamento è quindi alla III Edizione del-la Futsal Confederation5 Cup, 7-9 Giugno2013 sempre presso lo splendido Adidas Fut-bolclub di Roma.

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]calcetto[clubstyle

Una splendida finale ha incoronato il Circolo Canottieri Roma come vincitrice della II Edizionedella Gatorade Futsal Confederation5 Cup disputata presso l’Adidas Futbolclub di Roma

Gatorade FutsalConfederation5 Cup

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revenzione, tute-la della salute elotta alle mor tiimprovvise. Suquesti pilastri siregge “Lo Sportper la Vita, non

la Vita per lo Sport”, il progettoideato da Villa Stuart Sport Cliniced incentrato sulla visita di ido-neità sportiva, con identico trat-tamento sanitario riservato ad at-leti professionisti e dilettanti. Lastruttura di Via Trionfale ha mes-so in atto un’autentica rivoluzio-ne nel campo dell’idoneità spor-tiva e salvaguardia dell’atleta: in-dagini rigorose e controlli accura-ti minimizzano il rischio di anoma-lie cardiache. Le tragedie di Mo-rosini, Curi, Puerta e Bovolenta ri-badiscono la necessità di un ocu-

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diPaolo Brandimarte

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clubstyle[ ]salute

Prof. Fabio Pigozzi

Il Centro Medico di Eccellenza FIFA opta per la prevenzione:idoneità sportiva, esami accurati e Servizio d’Urgenza h24.

VILLA STUART,LO SPORTIN SICUREZZA

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[ ]saluteclubstyle

IL MEDICO RISPONDE

L'Istituto di Medicinadello Sport di Roma(Villa Stuart Sport Clinic)

Via Trionfale 5952 (Balduina)

PER APPUNTAMENTI EDINFORMAZIONI:06.35528393 - 06.35528394

@

lato monitoraggio: tutelare la sa-lute dei nostri ragazzi diventa im-perativo categorico. Il programmadi prevenzione sanitaria promos-so da Villa Stuart assume i con-notati di un vero e proprio check– up: visita di ingresso con enfa-si sulla predittività delle malattieed interventi correttivi, studio deidis – paraformismi legati ad ap-poggio e postura dei piedi, ginoc-chio, bacino e colonna vertebra-le, valutazione dietologica ed eco-cardiocolordoppler (volto a testa-re lo stato di salute del cuore,ndr). Il pacchetto prevenzione com-prende anche una copertura assi-curativa per gli atleti che subiran-no infor tuni chirurgici nel corsodell’attività sportiva ( per maggio-ri informazioni su costi, federazio-ni e società sportive aderenti ri-mandiamo al sito www.imsdiro-ma.it – Tel. 06.35528393).Tra i vantaggi del protocollo medi-co sanitario annoveriamo anchela Card per accedere al Serviziod’urgenza Diagnostica, Ortopediae Traumatologia dello Sport, ope-rativo 24 ore su 24. Alla card èassociato un codice personale checonsente l’accesso al fascicolosanitario online, consultabile edaggiornabile in qualsiasi momen-to, dal portale www.imsdiroma.it.Visite di idoneità e morti improvvi-se: ne parliamo con il Prof. FabioPigozzi, Presidente della Federazio-ne Internazionale di Medicina del-lo Sport (FIMS) e Direttore Scienti-fico di Villa Stuart Sport Clinic, ri-tenuto uno dei massimi esperti inmateria di medicina sportiva ed an-tidoping del nostro paese.

Prof. Pigozzi, come prevenire iltriste fenomeno delle morti incampo?“Minimizzare il rischio della morteimprovvisa sul campo è una grandesfida per la medicina dello sport.Esistono validi strumenti primo fratutti lo screening pre-partecipativo,ossia la visita di idoneità sportiva,unitamente alla ottimizzazione del-la pianificazione del trattamento del-le emergenze sul campo”.

Villa Stuart Sport Clinic proponeun protocollo di prevenzione sani-taria e tutela della salute. In checosa consiste?“Viene posta grande attenzione al-la valutazione di parametri impor-tanti da un punto di vista funziona-le ed in termini di prevenzione nonsolo della mortalità ma anche del-la morbilità. L’introduzione dell’eco-cardiogramma, ad esempio, ha di-mostrato potenzialità nell’individua-re precocemente anomalie morfo-logiche asintomatiche”.

Ci spiega l’importanza della visi-ta medica per idoneità sportivaagonistica e non?“Come già sottolineato, sia la visitadi idoneità agonistica sia quella nonagonistica costituiscono un validis-simo filtro epidemiologico, in quan-to consentono l’accertamento dellostato di salute di un soggetto gene-ralmente asintomatico e dunque inapparente assenza di patologie”.

linea diretta con specialisti in ortopedia • fisiatriareumatologia • medicina dello sport • radiologiascienza dell'alimentazione

Scrivete a:[email protected]

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Villa Stuart, visite per Samuel Eto'o

Il parere del Prof.Fabio Pigozzi:

“L’introduzionedell’ecocardiogramma

ha dimostratopotenzialità

nell’individuareprecocemente

anomaliemorfologiche

asintomatiche”

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LIGURIA:ACQUARIO, SANREMOE TANTO SPORT

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ici Liguria e pensi subito al-l’Acquario di Genova, alleCinque Terre e al Festival diSanremo: un patrimonio ar-tistico e culturale invidiabi-le, che fa della regione ligu-re una delle regioni più bel-

le d’Italia. E anche lo sport, dal calcio al ten-nis, dalla pallanuoto alla pallavolo, offre ini-ziative molto interessanti.Partendo dal calcio, si pensa subito al derbye alla grande rivalità tra il Genoa e la Samp-doria. Il “Genoa Cricket and Football Club”(questo è il nome ufficiale della squadra dicalcio) è la società italiana di calcio più anti-ca, nata il 7 Settembre 1893. Fu la prima squa-

dra in assoluto a usare le maglie di gioco coni colori rossoblu, seguita, poi, da diverse squa-dre. La società ligure vanta un palmares invi-diabile, con la vittoria di ben nove scudetti edi una Coppa Italia. I primi anni furono, dun-que, molto positivi: il Genoa, insieme al Milane al Grande Torino, restò diverso tempo ai ver-tici della classifica. Poi, dal secondo dopoguer-ra in poi, ci furono diversi alti e bassi. Storicarimase, nella stagione 1991/1992, la vittoriain Coppa Uefa ai danni del for tissimo Liver-pool all’Anfield. Ma, purtroppo, a questi mo-menti di gloria, si accompagnarono momentimeno felici, come le diverse retrocessioni inSerie B, l’ultima nel 1995. Da quell’anno, ini-ziò un periodo nerissimo per il Grifone, che ri-

uscì a tornare in Serie A soltanto dieci annidopo. Negli ultimi anni, il Genoa è riuscito aritagliarsi uno spazio importante nella massi-ma serie, grazie a un gioco spettacolare (spe-cialmente in casa) e al supporto sempre mol-to forte del pubblico rossoblu. La stagione ap-pena terminata, tuttavia, è stata un vero e pro-prio disastro: tre allenatori in panchina, risul-tati negativi e retrocessione in B evitata all’ul-tima giornata. Un “annus horribilis” da dimen-ticare in fretta; non a caso, il presidente Pre-ziosi sta già costruendo una squadra più for-te rispetto all’anno passato.Anche l’altra squadra di Genova, la Sampdo-ria, è contraddistinta da un passato di vitto-rie e delusioni. L’Unione Calcio Sampdoria

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Il derby Genoa-Sampdoria, i trionfidella Pro Recco, il talento di FabioFognini: il contributo ligureallo sport non si fa mai attenderedi Francesco Carci

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[ ]regioni/3clubstyle

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(chiamata semplicemente Samp o Doria) è na-ta più tardi, il 1° Agosto 1946. Nata come laseconda squadra di Genova, la Doria visse unperiodo straordinario a partire dal 1979, quan-do Paolo Mantovani diventò presidente delclub blucerchiato. La famiglia Mantovani pre-se la squadra in serie B e la portò presto aivertici del calcio italiano ed europeo. Oltre al-l’incredibile scudetto della stagione1990/1991, la Samp vinse anche quattro Cop-pe Italia, una Supercoppa Italiana e una Cop-pa delle Coppe. Gran merito di questi trionfiva alla coppia d’attacco Vialli-Mancini, un tan-dem straordinario che fece sognare i tifosi blu-cerchiati. Nel 2002, la famiglia Mantovani ce-dette la società a Riccardo Garrone, tuttoraproprietario della squadra. Sotto la presiden-za dei Garrone, ci fu un piccolo ridimensiona-mento (dovuto anche allo strapotere econo-mico di Juventus, Milan e Inter) e parecchi al-ti e bassi. Anche i tifosi della Doria poteronoassistere ad un calcio spettacolare della squa-dra, in particolare con le coppie d’attacco Baz-zani-Flachi e Pazzini-Cassano, che fecero ri-cordare gli indimenticati Vialli e Mancini. Tut-tavia, il passato recente è stato a dir pocodrammatico: nella stagione 2010/2011 è ar-rivata la tanto clamorosa, quanto inaspettataretrocessione in Serie B; e pensare che l’an-no precedente, la squadra raggiunse i preli-minari di Champions League. Anche quest’an-no le cose non sono andate per il meglio: cisi aspettava un campionato cadetto di verti-ce e invece la squadra dovrà cercare di torna-re in serie A solo attraverso i playoff.Quello che accomuna i tifosi di Genoa e Samp-doria è la grande passione, un tifo molto cal-do e la qualità di giocatori, che spesso fini-scono nelle grandi squadre. Nel Genoa, infat-ti, hanno giocato grandi giocatori come Skhu-ravy, vero beniamino dei tifosi, Aguilera, Nap-pi e Milito. Personaggi di spicco hanno vesti-to anche la maglia blucerchiata: i già citatiVialli e Mancini, ma anche lo storico capitanoVierchowod, Moreno Mannini e Palombo. Trop-po spesso, purtroppo, ci sono stati incidentidurante il derby. Episodi che macchiano unafor tissima passione, che non dovrebbe tra-sformarsi mai in violenza. Merita una citazio-ne l’ottima stagione dello Spezia Calcio, vin-citore del girone B della Lega Pro e tornatocosì, dopo quattro anni, in serie B.Dopo questo doveroso approfondimento sulcalcio, passiamo alla pallanuoto. La Liguriaospita, infatti, la dominatrice assoluta del cam-pionato di pallanuoto: la Pro Recco. Nata nel1913, la Pro Recco, soprattutto dagli anni No-vanta in poi, sta scrivendo pagine di storia im-

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portanti, grazie a un’infinita serie di trofei vin-ti. La squadra ligure è molto vicina alla con-quista del settimo scudetto consecutivo (do-minio che persiste dal 2005-2006), mentredall’anno scorso partecipa anche al campio-nato della Lega Adriatica, dove vi partecipa-no le principali squadre croate, montenegrinee slovene. Nella bacheca della Pro Recco cisono, in totale, ben 26 scudetti, 7 Coppe Ita-

lia, 7 Coppe dei Campioni e 4 SupercoppeLen. Insomma, un vera corazzata che rendefieri e orgogliosi tutti i cittadini liguri, da sem-pre appassionati a questo sport, un po’ snob-bato dalla stampa nazionale.Passiamo al tennis. Dal 2003 si svolge a Ge-nova, solitamente durante la prima settima-na di Settembre, l’Atp Challenger di Genova.Nel pieno della stagione sul cemento, questo

torneo, seppur dia pochi punti per la classifi-ca generale, offre la possibilità ai giocatoriche preferiscono giocare sulla terra rossa dimettersi in luce. L’edizione del 2011 è statavinta dal promettente slovacco Martin Klizan,che ha battuto l’argentino Leonardo Mayer per63 61. Sempre a proposito di tennis, Sanre-mo ha dato i natali a Fabio Fognini. Nato il 24Maggio 1987, Fognini è attualmente numero45 del ranking mondiale Atp. Quest’anno iltennista ligure ha sfiorato la prima vittoria diun torneo Atp, perdendo in finale a Bucarestcontro il francese Simon. Comunque la carrie-ra di Fognini è stata tutto un crescendo: il mo-mento migliore è arrivato lo scorso anno, quan-do Fabio riuscì a conquistare i quarti di fina-le del Roland Garros, dopo una vittoria epicaal quinto set contro lo spagnolo Montanes(match che Fognini vinse praticamente zoppi-cando per un infortunio alla caviglia). L’età eil talento sono dalla sua parte, se trovasseanche maggiore continuità, Fognini potrà scri-vere pagine importanti per questo sport, datroppo tempo alla ricerca di un grande cam-pione. Sono nati in Liguria anche calciatori im-portanti. Citiamo Simone Vergassola, ex Samp-doria e attualmente capitano del Siena, Mar-co Carparelli, goleador del Genoa nei primi an-ni Duemila, e Stefano Eranio, storico centro-campista del Genoa e del Milan, oltre che del-la nazionale Italiana.Concludiamo con il ciclismo. In Liguria è pre-sente, infatti, l’arrivo di una delle corse clas-siche dello sport in bici: la mitica Milano –Sanremo. La gara, forse la più prestigiosa trale corse di un giorno, si svolge ogni anno nel-la seconda metà di Marzo, di Sabato. L’edi-zione di quest’anno è stata vinta dall’atletaaustraliano Simon Gerrans.

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opo il successo della 1^ edi-zione torna dal 30 giugno al15 luglio 2012 l’attesa 2^“Sport Village For You” lamanifestazione che darà al-la lunga estate sul litoraleromano una significativa im-pronta all’insegna dello

sport, del divertimento, della cultura e della so-cializzazione, in una location straordinaria e ric-ca di fascino. L’evento, organizzato dal Comita-to Provinciale di Roma dell’AICS, si svolgerà an-che quest’ anno nella magica location del Por-to Turistico di Roma a Ostia, dove l’Associazio-ne Italiana Cultura e Sport che quest’anno fe-steggia i 50 anni di attività, allestirà un Villag-gio sportivo che rispecchia pienamente la pro-pria filosofia, ovvero promuovere lo sport conparticolare attenzione alle attività meno diffusee meno praticate. Nel ricco programma in calen-dario in questo 2012 saranno previsti show dialtissimo livello con atleti professionisti, esibi-zioni dei vari sport, lezioni propedeutiche per ineofiti. Associazioni, tecnici e dirigenti, con i lo-ro atleti, per due settimane saranno i veri prota-gonisti dell’evento. Saranno organizzati stage etornei ed il pubblico avrà a disposizione qualifi-

cati istruttori per apprendere in maniera ludicaed aggregante le discipline preferite. Le attivitàsaranno gratuite, rivolte a tutte le fasce d’età esaranno svolte nella massima sicurezza. Il vil-laggio sarà estremamente curato e capace diospitare le attività più diverse. Sarà allestito unring per il pugilato ed il wrestling, 4 campi perl’attività del minitennis, una piscina per le attivi-tà del diving con corsi per adulti e bambini, unpalco per la musica e la danza dove si esibiran-no gruppi di Associazioni affiliate all’AICS, unarea allestita per il roller e tutte le attività delpattinaggio, due tatami per le arti marziali, un’a-rea parkour per provare l’emozione della disci-plina nata in Francia che sta raccogliendo entu-siastiche adesioni in tutto il mondo. Nel riccoprogramma di eventi gli appuntamenti più signi-ficativi sono previsti il 30 giugno con la festa diapertura, il 5 luglio con una serata dedicata aifesteggiamenti per i 50 anni dell’AICS; un mara-tonina organizzata per il 7 luglio; la pedalata not-turna non competitiva che andrà in scena fra tut-ti coloro che vorranno iscriversi; il 12 luglio il Rol-ler Day organizzato nelle due serate di chiusurail 14 e 15 luglio con le evoluzioni dei migliori ska-ters italiani e internazionali. L’offerta per il pub-blico non sarà però soltanto di carattere sporti-

vo. Sono in programma numerosi eventi cultura-li, saranno organizzate visite guidate ad OstiaAntica e convegni a tema sociologico e sporti-vo. Fra i partner della corrente edizione la LIPUche attraverso i suoi operatori cercherà di diffon-dere il proprio messaggio a tutela della fauna vo-latile all’interno del villaggio. Il Porto Turistico diRoma, dove si svolgerà la manifestazione è unarealtà tutta da godere. Ricostruito vicinissimo alsito antico, si rifà alla struttura originaria, cosache rende la nuova costruzione suggestivamen-te "imperiale", ma il Porto di Roma di oggi nonè studiato per gestire commerci o campagne mi-litari, bensì è progettato a beneficio degli aman-ti del diporto e dei turisti di tutto il mondo. Il Por-to di Roma ospita negozi ed attività commercia-li di ogni tipo: supermercato, banca, posta, ne-gozi di ricambi e accessori per la nautica, bouti-que di griffe famose, ristoranti, agenzie nauti-che, edicola, per un totale di 75 esercizi com-merciali. La "piazzetta" e la "passeggiata" so-no gli elementi strutturali intorno a cui ruota lavita del centro commerciale.Il pubblico potrà cimentarsi tutti i giorni con lestrutture sportive fisse dalle 19:00 alle 24:00.Dalle 21 in poi, tutte le sere spettacoli musica-li, balletti, spettacoli sportivi e show di wrestling.

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]appuntamenti[clubstyle

Torna, nella splendida location del Porto Turistico di Roma l’evento sportivoorganizzato dall’Aics Roma-Sport, cultura e tante iniziative per un’estate mozzafiato

Sport Village For You

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ole, spiaggia, onde e unmeraviglioso castello adisegnare la cartolina diItalia Sur f Expo 2012, ilpiù grande evento di“surf culture” d’Italia chedal 13 al 15 luglio inva-derà la costiera laziale di

Santa Severa. Giunto alla sua quattordicesi-ma edizione Italia Surf Expo racchiude la mas-sima espressione dell’estate vista dagli oc-chi appassionati degli amanti del mare. Surf,Sup, Windsur f, Indoboard, Skateboard, BugJump, tutti insieme per una manifestazione

che vuole unire diversi mondi all’insegna deldivertimento e del lifestyle, parola chiave diun progetto voluto e creato dal rider Alessan-dro Marcianò, “sur f ambassador” del nostroPaese oltre che atleta di assoluto livello. Gra-zie al supporto della Regione Lazio, della Pro-vincia di Roma e del Comune di Santa Mari-nella, quest’anno il beach village avrà un al-lestimento ancora più imponente, ideale peri beach night party che caratterizzeranno lelunghe notti dal venerdì alla domenica e perle famose sfilate con le splendide modelle inbikini che saranno accompagnate dalla mu-sica dei migliori dj del settore.

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Torna Italia Surf Expo, dopo 14 annisi conferma l’evento principe di settorepiù seguito dagli addetti ai lavorie dai media nazionali, kermesse che ognianno raccoglie sempre maggiori adesionidai “big” sponsor dell’extra settore

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ItaliaSurf ExpoBeach Village2012

[ ]appuntamenticlubstyle

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]appuntamenti[clubstyle

Ma non solo partner di settore; infatti ognianno sempre più aziende multinazionali de-cidono di legare la loro immagine ad un set-tore che nel tempo è preso sempre di più co-me punto di riferimento per le major che mi-rano a conquistare un target decisamente in-teressante, attivo ed attento alle mode.I main sponsor di quest’anno saranno Ford,che presenterà in anteprima il nuovo pick upRanger e poi ancora Acer con il suo ultrabook,il notebook più sottile e veloce al mondo.Prima assoluta anche per Vodafone che spon-sorizzerà i beach party e sarà presente conun fantastico concorso “istant win” dove sipotranno vincere fantastiche tavole da sur fpersonalizzate e firmate dai campioni del cir-cus nazionale ed internazionale.Anche il Gruppo Campari sarà presente all’e-

vento attraverso il brand S.Teresa, il Ruhmpremium più famoso in Venezuela, per firma-re la notte a ritmo dei cocktail più originali.Come non citare Dab, la birra nuda e crudapiù famosa al mondo, che firmerà la sua pre-senza ‘on the beach’ con uno spettacolareOpen Bus a due piani dove il pubblico potràprovare un’esperienza unica sul mondo del-la birra e dei suoi segreti.Red Bull con i sui allestimenti esclusivi ed ilGruppo Sanpellegrino chiudono la parte deipartner legati al beverage.Non poteva mancare la parte viaggi, con TapPortugal e Kings Holiday, binomio perfetto pervolare e soggiornare negli spot più ricercati pergli amanti dell’onda perfetta per sprigionare lapropria energia che potrà essere raccolta du-rante la 3 gg di S.Severa grazie alla collabora-

zione con un altro big come Tirreno Power.In ultimo si conferma per il terzo anno la part-nership strategica tra Italia Sur f Expo e Ra-dio 105 Network radio ufficiale della kermes-se, che dopo il successo delle precedenti edi-zioni, affianca anche quest’anno l’animazio-ne del village con tante novità on air.Tra le altre novità di questo 2012 il ritornotra i partner della Ducati, che farà sfreccia-re sulla spiaggia i suoi nuovi modelli presen-tandoli in grande stile al pubblico presente,organizzando test drive mozzafiato. Un bino-mio quello tra Italia Sur f Expo e Ducati, mes-so in luce poche settimane fa presso il Du-cati Store di Roma alla presenza dell’astronascente della superbike, Davide Giugliano,pilota del team Althea Racing.Tante le attività previste, tutte assolutamen-

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[ ]appuntamenticlubstyle

te gratuite. Si parte con le lezioni di sur f adopera della rinomata Rip Curl School of Sur f,passando per i corsi di windsur f promossidalla XRay Windsur f Academy di RaimondoGasperini, terzo nel campionato italiano wa-ve 2012, fino ai primi passi alla scoperta delSup (acronimo di Stand Up Paddle), la nuo-va disciplina che ha invaso le spiagge di tut-to il mondo per la sua duttilità e accessibili-tà, grazie all’impegno della Starboard Aca-demy. Confermata anche la par tecipazionedell'inventore dell'Indoboard, Hunter Joslin,che verrà in Italia per svelare le ultime tecni-che di allenamento.Ampio spazio sarà riservato anche ai contest:l’Eurosupa Beach Race “3 stelle” (montepre-mi € 2000,00), un contest che si preannun-cia di alto livello con la par tecipazione dei

paddlers più agguerriti d’Europa, la GrinchSession, gli atleti di tutte le discipline verran-no lanciati a tutta velocità in trick pazzeschia due passi dalla riva, e l’Indoboard contest,con tantissimi premi in palio.Come ogni anno, infine, le emozioni trasmes-se dai giovani talenti della Sur f Ar t, dall’illu-stratore piemontese Marco Simeoni fino aGabriele Sciusco, Alessia Veltrone, NicolettaPucci e Gian Luca Gentile, tutti presente conopere davvero sorprendenti; e dall’attenzio-ne di Sea Sheperd per la cura e difesa delmare, con foto, video e tutte le informazioniper la salvaguardia dell’ambiente marino.Il Film Festival, con le proiezioni surf più esclu-sive da tutto il mondo sarà come sempre unmomento emozionante dove il pubblico potràgustarsi le onde più belle e grandi al mondo!

E proprio in questa occasione la 20th Cen-tury Fox presenta in esclusiva l’ultima crea-zione di Timur Bekmambetov (co-prodotto daTim Burton) “La leggenda del cacciatore diVampiri”, verrà proiettato un trailer d’effettoche anticipa l’uscita ufficiale in tutti i cine-ma il 20 luglio! Subito dopo la sera si accen-de con le sfilate in bikini delle splendide ra-gazze ISE-Girls della Maroldi agency per da-re il via agli attesissimi beach-party notturnisotto il castello Odescalchi.Infine ci sarà spazio come da tradizione perlo shopping con gli stand dei principali mar-chi di settore, tra cui Hot Buttered, che cure-rà la t-shir t ufficiale dell’evento e dello staffed ancora Skull Candy, Emu, 69Slam, Oakley,Hobie, Hinano, Paddle Sur f Hawaii, Wakeki-ki, Sector9, Reef….e tanti altri.

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Fastesti segreti di un campione

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osa succederàquando le luci ros-se si spegneran-no alle due del po-meriggio? È il mo-mento del MotoGP. Per i prossimiquarantacinqueminuti, venticin-

que giri, settanta miglia, ruota contro ruota,fianco a fianco a duecento all’ora… cosa suc-cederà?”. È la domanda che ciascun pilotapone a se stesso nel momento in cui salesulla propria motocicletta e si prepara a sfi-dare la sorte e a dare il meglio di sé, per di-mostrare di essere “il più veloce”. Essere piùveloci degli altri e rimanere in sella: sono iprincipi fondamentali a cui ogni motociclistadeve attenersi, gli obiettivi da tenere semprea mente se si vuole puntare alla vittoria. E araccontarcelo direttamente, con le sue paro-le, è qualcuno che di vittorie, dall’inizio del-la propria carriera, ne ha collezionate moltis-sime, conquistando il titolo mondiale in quat-

tro classi differenti (125, 250, 500 e MotoGP): Valentino Rossi.In Fastest, diretto dal regista Mark Neale, ilcampione si confessa davanti alla macchinada presa, condividendo con i propri fan emo-zioni, rischi e segreti di un mestiere entusia-smante, ma anche pericoloso. In questo film-documentario, narrato nella versione origina-le dal popolare attore Ewan McGregor, abbia-mo l’occasione di rivivere l’avvincente Moto-mondiale del 2010, con un duello al cardio-palma fra Rossi e il suo principale sfidante,il giovane motociclista spagnolo Jorge Loren-zo. Dopo la proiezione evento del 4 aprile, dal20 giugno Fastest arriva in Dvd e Blu-Ray coninclusi numerosi approfondimenti e contenu-ti extra; il film comprende filmati assolutamen-te inediti e interviste a Rossi e agli altri pro-tagonisti di quella spettacolare stagione delmotociclismo mondiale, come Jorge Lorenzo,Ben Spies, Dani Pedrosa, Casey Stoner ed ilcompianto Marco Simoncelli, amico e collegadi Rossi, tragicamente scomparso per un in-cidente in pista lo scorso 23 ottobre.

“CIl desiderio di vincere la sfida al millesimo di secondo:raccontata nel film sul Moto GP e Valentino Rossi

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«Adoro correre in moto, mi diverto.» raccon-ta Valentino alla cinepresa di Mark Neale, nelcorso delle inter viste realizzate durante ilGran Premio del 2010 «Corro nei circuiti mi-gliori del mondo con la migliore moto del mon-do, cercando di andare il più veloce possibi-le. Finché provo questo piacere e questa pas-sione per le gare di moto, perché dovrei re-stare a casa?». Mentre si alternano le se-quenze delle interviste e le riprese delle ga-re nei maggiori circuiti mondiali, il film portaalla luce tutto il senso di eccitazione dei pi-loti, l’adrenalina che precede la gara, l’eb-brezza del trionfo ed il peso della delusione,ma anche la fatica e lo stress psicologico cheaccompagnano questi giovani centauri unagara dopo l’altra.Oltre alle gare ufficiali, Fastest ci mostra an-

che un aspetto più privato e quotidiano di Va-lentino Rossi, con interviste ai suoi familiarie a suo padre Graziano, un celebre pilota de-gli anni Settanta, ritiratosi dall’agonismo do-po un drammatico incidente nel 1982. Il filmdocumenta inoltre alcuni lati della vita di Va-lentino e dei piloti: in inverno, ad esempio, imotociclisti del Moto GP hanno l’abitudine diallenarsi con il motocross, una pratica chetuttavia può riservare qualche rischio. Eccocosa ha dichiarato Valentino a questo propo-sito: «Allenarsi con il motocross è molto im-por tante. È importante sia per il fisico cheper la mente, ed è davvero divertente. Il mo-tocross mi piace molto. Mio padre insistecontinuamente, mi ripete: “Non devi fare ilmotocross, è troppo pericoloso!”. Molti pilo-ti di Moto GP si sono infor tunati con il moto-

cross, in quanto abbiamo l’istinto ad andareveloci, ma ci manca la tecnica. Il motocrossè molto pericoloso a causa dei salti e dei dos-si. Nel Moto GP si cade sull’asfalto, quindisi scivola e si cade nel fango».Il fulcro di Fastest, tuttavia, rimane il GranPremio, una sfida al millesimo di secondoche, di settimana in settimana, oppone i pi-loti più veloci del mondo in una gara in gra-do di tenere con il fiato sospeso milioni diappassionati. Una volta sull’asfalto, ogni pi-lota è solo con la propria motocicletta, e sadi poter contare unicamente sulla propria abi-lità e prontezza di riflessi. «Avverto sempreuna profonda connessione con la motociclet-ta» dice Valentino, «perché credo che la mo-to abbia un’anima. Sento che siamo in sin-tonia, ci parlo… Quando a gennaio arriva la

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nuova moto, è come se fosse una ragazza.Il Moto GP è uno sport di squadra, ma quan-do inizi la gara, in quel momento cruciale seida solo con la tua moto».La testimonianza di Valentino Rossi prose-gue con alcune riflessioni sull’intenso spiri-to agonistico che pervade l’atmosfera delGran Premio, sollevando tensioni e accen-tuando la rivalità fra persone che, al di fuoridel circuito, in alcuni casi sono legati da gran-de amicizia. «Devi essere il più veloce» spie-ga Valentino, «ma anche tattico, calmo, nondevi far ti schiacciare dalla pressione. Il mo-tociclismo è uno sport divertente perché conle moto c’è più lotta con gli avversari. Que-sto è il motociclismo, quindi è giusto che cisiano dei bei duelli, come, nel mio caso, conBiaggi e Gibernau, e poi quello con Stoner a

Laguna Seca».Fastest si sofferma anche su un momentomolto difficile per la carriera di Valentino Ros-si, che i suoi fan ricordano sicuramente: ilgrave incidente del 5 giugno 2010, durantele prove per il Gran Premio d’Italia al circui-to del Mugello, quando Valentino cadde dal-la moto ripor tando una frattura di tibia e pe-rone, che lo costrinse a saltare ben quattroGran Premi. Un periodo molto duro e tormen-tato, che Valentino ha descritto a Mark Nea-le con parole dalle quali emerge tutta la fru-strazione di un pilota costretto a rimanerelontano dalle corse: «Pochi giorni dopo la ca-duta non pensi a niente, né alla gara né al-la moto. Ti fa male, non riesci a dormire e tiarrabbi. Mi fa uno strano ef fetto vedere ilGran Premio in televisione, non mi emozio-

na affatto. Lo sento come una cosa moltodistante. Non me l’aspettavo: pensavo che,vedendo la gara… invece ero molto tranquil-lo. Penso solo a guarire per tornare presto acorrere».Per for tuna, Valentino Rossi ha superato an-che questa prova, sfoderando una grinta eduna determinazione che gli hanno permessodi tornare a montare in sella alla sua moto-cicletta e di riprendere la competizione, piùrisoluto che mai. Oggi, ad oltre quindici annidal suo esordio nel Motomondiale nell’ormailontano 1996, Valentino Rossi resta il mag-giore fenomeno del motociclismo internazio-nale, nonché uno dei piloti più amati di tuttii tempi; e Fastest rappresenta l’ennesima te-stimonianza della sua incredibile popolaritàe di un talento assolutamente unico.

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Henry Morroghe la sua scuola pilotiall’Autodromo del Sele

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a Henry Morrogh Racing Dri-vers School ha ricominciato dapiù di un anno il suo lavoro sulCircuito del Sele di Battipaglia.Henry Morrogh ha iniziato aVallelunga nel 1968, per poispostarsi a Magione.Dal 2011, insieme a Giovan-

ni Ciccarelli, nel ruolo di Direttore amministra-tivo e Massimo Torre, ex pilota di F. 3000 edistruttore capo della scuola, è impegnato a da-re nuova linfa vitale alla scuola.L’istruttore irlandese ha avuto come suoi allie-vi nomi importanti come Elio De Angelis, Ema-nule Pirro, Alessandro Nannini, Andrea De Ce-saris, Nicola Larini, Teo Fabi, Bruno Giacomelli,Eddie Cheever, Giovanna Amati ed un campio-ne del mondo di Formula 1, Jacques Villeneuve,figlio del grande Gilles.Da sempre il nome della scuola piloti è associa-to alla guida, alla velocità, alla pista. “Noi vo-gliamo insegnare la guida, prima di tutto” – di-ce Henry Morrogh – “Ci dedichiamo all’insegna-mento che deve anche essere utile per la guida

di tutti i giorni. Vogliamo fare assaggiare la mo-noposto e la pista ad un costo contenuto. Oltreai nostri corsi, c’è molta gente che vuole corre-re e intendiamo dare la possibilità a tutti di pro-vare l’emozione di fare una gara”.Il 2011 è stato un anno ricco di soddisfazioniper il team della Henry Morrogh Racing DriversSchool, che è riuscita anche ad aggiudicarsi ilWitner Trophy della Formula 2000 Light. Sultracciato di Varano de’ Melegari. Massimo Tor-re e Giovanni Ciccarelli hanno conquistato il tro-feo con le due Formula 3 Dallara 302 motoriz-zate Mugen Honda, le stesse a disposizione de-gli allievi. Altra novità importante di quest’an-no è rappresentata dal Campionato AllieviHMRDS 2012, che ha l’obiettivo di premiare imigliori allievi partecipanti della stagione in cor-so. Alla presentazione del Campionato ha pre-senziato anche un ospite d’onore, EmanuelePirro. Il pilota romano, in Formula 1 dal 1989al 1991, vincitore di 5 edizioni della 24 Ore diLe Mans e allievo della Scuola nel 1974, ha vo-luto far provare ai due giovani figli le emozioniche solo una monoposto può regalare.

Durante i 40 anni diattività la Scuola diPilotaggio di Henry

Morrogh ha addestratomigliaia di giovani da

tutte le parti d’Italia e daogni angolo del mondo

Ldi Giulio Scaccia

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Non sarà al top del comfort, ma quanto a esperienza di guida non è niente male

La rivista mensileCAR ha provato la coupédella casa nipponica

Mazda MX-5

di Riccardo Cacace

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iccola e accattivante l’ultimaMX-5 è una coupé dal carat-tere vivace e dalle linee spor-tive. Si chiama Phoenix Re-loaded 2012, è in versionelimited edition fissata a 112esemplari e rispetto all’ulti-mo modello è rimasta so-

stanzialmente invariata, infatti il design sem-bra essere stato aggiornato per scongiuraresemplicemente il pericolo di risultare datato.La calandra è stata ridisegnata con linee piùsportive e spigolose, sempre mantenendo lasua morbidezza, ed essendo nera crea un pia-

cevole nonché sportivo contrasto con la car-rozzeria. I fari sono leggermente più inclinatie seguono la linea del cofano che quasi sfio-ra gli sporgenti passaruota anteriori. Ai latidella calandra troviamo i fendinebbia alloggia-ti in due accattivanti rientranze nella carroz-zeria ed inseriti in una plastica nera che, co-ordinata con la calandra stessa, accentua ilcontrasto di colori. Anche il posteriore rimanefedele al modello precedente: i due piccoli ter-minali di scarico si integrano con il sottoscoc-ca in plastica nera, i gruppi ottici posteriorihanno uno stile prevalentemente circolare edil terzo stop è integrato con il pannello di chiu-

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sura del vano del tetto ripiegabile.La strumentazione interna è semplice e senzafronzoli, contagiri e tachimetro sono puliti, per-fettamente leggibili e di notte lo sfondo si tin-ge di un arancione intenso, mentre le lancet-te si illuminano di bianco. Tra contagiri e tachi-metro troviamo l’indicatore della pressione del-l’olio, un tocco da vera auto sportiva. Il volan-te multifunzione ospita i comandi per radio, te-lefono e cruise control, mentre sulla plancia alposto dell’autoradio è inserito un navigatoretouchscreen che svolge anche la funzione del-

la precedente strumentazione. Allungando lamano si può sganciare il tetto rigido tramiteuna leva e premendo un pulsante in pochi se-condi la macchina è scappottata. Una volta se-duto alla guida ho notato che nonostante la po-sizione di guida da auto sportiva, le dimensio-ni ridotte dell’auto e del parabrezza la visibili-tà sia anteriore che posteriore è oltre le mieaspettative. Dopo aver esaminato questa Maz-da nel dettaglio posso dare vita al motore 1.8litri da 126 cavalli. Girata la chiave il motoresi accende a circa 1.500 giri/min per poi as-sestarsi al minimo dopo poco tempo. Innesta-ta la prima la partenza è scattante, si perce-pisce immediatamente che ai bassi regimi laspinta è particolarmente vigorosa, infatti uscen-do dal cancello del parcheggio per un momen-to è intervenuto l’ESP. Anche se devo ammet-tere che c’era un po’ di brecciolino per terra.Già nel primo tratto di strada sono rimasto sor-preso dalla straordinaria maneggevolezza del-l’auto: lo sterzo è tagliente, preciso ed imme-diato, al minimo input del guidatore sul volan-te la MX-5 ha già aggiustato la traiettoria, tan-to che in alcune occasioni può risultare ecces-sivo. Inoltre vengono trasmesse all’abitacoloanche le più piccole imperfezioni del terreno.La tenuta di strada è ottima, in curve ad altavelocità rimane incollata all’asfalto, anche sesi sente che il posteriore ha meno presa; inol-tre nelle curve più strette, mentre le ruote po-

steriori spingono vigorose, l’avantreno non ac-cenna minimamente a cedere ad un fastidio-so sottosterzo. Nelle manovre strette è abba-stanza maneggevole anche se lo sterzo oppo-ne una leggera resistenza, dato che ha un’im-postazione sportiva, ed il muso tocca il mar-ciapiede prima di quanto ci si aspetti. Ma incompenso ha un ottimo raggio di sterzata. Ilmotore, come ho già accennato, ai medi regi-mi esprime tutta la sua coppia in maniera flui-da e regolare, però quando ci si avvicina allazona rossa la spinta viene meno e bisogna pas-sare alla marcia successiva. In compenso pe-rò, il suono del motore è accompagnato da uninebriante sibilo di fondo. Il cambio, come losterzo, è una delle cose che preferisco dellaMX-5, è preciso, impostato e veloce. Il cambiomontato sulla versione di prova è un manualea cinque rapporti, di conseguenza ad ogni mar-cia puoi assaporare tutto quello che ha da of-frire il motore senza dover cambiare appenapremuto l’acceleratore. Per sfruttarlo al mas-simo ammetto che bisogna innestare le mar-ce con decisione e gestire il pedale della fri-zione con accuratezza, ma non è certo un pro-blema dato che è dannatamente divertente. Inconclusione, la MX-5 certo non eccelle per ilcomfort, tanto che sembra si stare su una sor-ta di go-kart omologato per circolare per stra-da, ma d’altro canto è proprio da quelli che sicomincia la carriera da pilota.

MAZDA MX-5

Scheda tecnicaPrezzo 26.750 Euro

Motore quattro cilindri in linea da 1.789 cc,

126 cv a 6.500 giri/min,

167 Nm a 4.500giri/min

Trasmissione manuale a 5 rapporti,

trazione posteriore

Prestazioni 0-100 in 9.9 secondi,

198 km/h, 14,2 km/l,

167 g/km di CO2

Peso 1.075 kg

In vendita ora

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Wakeboarding,come volare sull’acqua

]sport&turismo[clubstyle

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l wakeboarding è una discipli-na molto giovane, essendo na-ta negli Stati Uniti in Florida sulfinire degli Anni Ottanta quan-do dei ragazzi che praticavanosci nautico e surf in giornate diriposo hanno iniziato ad usaredelle tavole dietro a delle bar-

che. Da lì questo sport si è evoluto tantissimo,dai materiali fino alle aziende costruttrici tan-to che ora la la stessa Florida è considerata LaMecca del wakeboarding, perché sono presen-ti molti laghi e ci sono delle strutture all’avan-guardia con un bagaglio culturale molto ampio.In poche parole, il wakeboarding consiste nel-l’essere trasportati da una barca agganciati auna corda tramite l’ausilio di un bilancino e diuna tavola; con l’aiuto delle onde, gli atleti pro-fessionisti possono compiere anche acrobazieo salti durante l’escursione.L’evoluzione del wakeboarding si è avvicinatorecentemente più verso lo snowboard, con ilquale condivide molti esercizi di preparazione,che rispetto allo sci nautico. Tuttavia, con que-st’ultima disciplina condivide la presenza di ac-qua piatta perché se si è in presenza di acquemosse o agitate la scia della barca non è linea-re e si vanifica di conseguenza il divertimentodi questo sport.Il wakeboarding si pratica nei laghi e in Italia,nonostante si sia partiti in ritardo, questa di-

sciplina ha portato diversi successi sia in am-bito europeo che mondiale (in tutto il mondo ilBel Paese si posiziona ai margini del podio).Nella nostra penisola, uno dei posti più amatidai turisti è il lago di Viverone, che si trova inPiemonte in provincia di Biella, dove la presen-za di molti ghiacciai con un piano d’acqua li-scio e tutti boschi intorno rende questo luogomolto simile ai panorami della Florida, consi-derata come detto poc’anzi la patria di questospor t. Proprio in questa località ha sede laL.S.N. School of wakeboard, che rappresentala più importante scuola italiana di wakeboardconosciuta anche all’estero per la professio-nalità ed esperienza.Nel resto del mondo, molto affascinante è Da-hab, sul Mar Rosso, a circa un’ora e mezza dal-la cosmopolita Sharm El Sheikh (100 km di di-stanza). Il wakeboarding è ideale da praticarein questo luogo durante l’inverno visto che inEgitto le temperature sono sempre abbastan-za calde anche durante la stagione fredda, sui25-26 gradi. Il wakeboarding, infatti, è uno sportpiacevole da praticare con il caldo e durantel’estate è preferibile muoversi verso il Nord, co-me appunto l’appena citato lago di Viverone.Cittadina rilassante di circa 1300 abitanti, si-tuata sulla costa sud-orientale della penisoladel Sinai, Dahab è dotata di eccellenti ristoran-ti e hotel ed offre la possibilità di fare diverseattività di immersioni e surf. A lasciare incan-

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IL VIAGGIOPeriodo: ottobre-maggioDurata: 1-2 settimane

Livello di difficoltà: medio-bassoSuggerimento: affidarsiad istruttori qualificati

“Non ci è mai piaciuto farci considerareuno sport estremo, perché l’estremo significaarrivare a morire invece in questo sportc’è una grossa evoluzione continua”,esordisce così Cesare Comollo, unico allenatorequalificato riconosciuto dal Coni, che in esclusivaai microfoni di SportClub spiega le dinamichee le caratteristiche principali del wakeboarding

di Luca Parmigiani

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[ ]clubstylesport&turismo

tati i turisti sarà lo spirito di Dahab, un mix direlax e senso d’avventura che renderà questoposto indimenticabile. D’altronde lo stesso no-me Dahab (che tradotto dall’arabo significa“oro”) fa capire la bellezza di questa località,divenuta negli ultimi anni un rinomato centroturistico; la cittadina si è ripresa in manieraenergetica dopo l’attentato kamikaze del 2006in cui morirono diciotto persone e ne restaro-no ferite più di settanta.Il wakeboarding può essere provato da tutti,come ci conferma lo stesso Cesare Comollo,tecnico della Nazionale azzurra per un decen-nio (dal 1999 al 2009): “Io ho insegnato a tut-ti, dai bambini fino a persone di 64 anni, an-che a chi non aveva mai messo una tavola suipiedi, poi certo chi vuole andare avanti e di-ventare più acrobatico deve avere qualità co-ordinative perché si tratta comunque di unosport di freestyle”.In ultimo, per chi vuole provare a fare quest’e-sperienza, è consigliabile rivolgersi a una scuo-la competente e seria, con maestri ed istrut-tori qualificati che forniscano l’attrezzatura giu-

sta, come per esempio il giubbottino salvagen-te (da indossare sempre e in ogni caso) e ta-vole che non siano obsolete. Il personale qua-lificato avrà come principale scopo quello dinon far spaventare i turisti alle prime armi mabensì di regalare quel divertimento che quellestesse persone cercano intraprendendo que-sta nuova avventura.

IL WAKEBOARDING

- Nasce negli Anni ‘80 in Florida

- Si pratica nei laghi

- Presenza di acqua piatta

- Usare sempre giubbottosalvagente e tavole non obsolete

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gni giocatore di golf ha benchiara la sensazione magicadi uno swing ritmato, legge-ro, che in modo quasi inspie-gabile esprime potenza, rit-mo ed equilibrio. Ma comeripeterlo con continuità e

consapevolezza spesso e soprattutto per i gio-catori alti di hcp rimane un mistero che spes-so viene associato al fato o ad una condizionepsicologica. Un motivo tecnico importantissimova ricercato in un momento critico dello swingad ogni latitudine, chiamato inversione. Comedice la parola, e' quel punto del meccanismo,apice del backswing, in cui ogni parte del cor-po impegnata nel caricamento rotazione versodestra, inverte il senso di marcia verso il bas-so e verso sinistra, contro l'oggetto da colpi-re. Se seguiamo rigorosamente l'aspetto didat-tico bisognerebbe aggiungere per la precisione,che tutti i movimenti organizzati nella salita in-vertiranno la loro rotta, nell'ordine inverso. Qua-

si tutti i giocatori di golf al di sopra di 10 di hcptrovano difficolta' proprio in questo reparto delmeccanismo. Di solito l'ansia prodotta nel cer-care di far volare la pallina con direzione e po-tenza, fa muovere il corpo per primo, di solitola parte alta, lasciando le braccia e il bastonepericolosamente indietro al corpo. Lo sposta-mento della schiena prodotto dalla spinta del-le spalle, produrra' inesorabilmente colpi pocopotenti con quella fastidiosa curvatura a destra,vista come una iattura da tutti i giocatori di golf.Non dimenticate mai che per sviluppare unabuona velocita' della testa del bastone, non e'necessaria la forza fisica. Per essere convintidi questo, basta guardare gli swing armonici epotenti di bambini e donne dalle caratteristichefisiche non certo da culturisti. Nel momento del-l'inversione quindi, lasciate che il bastone ca-da, scendendo naturalmente verso il terreno,con il corpo che vi sembrera' aspettare un mo-mento, interminabile, che in realta' dura un at-timo. Va interiorizzato, metabolizato, bisogna

regolare e rallentare un orologio interno chescandisce il tempo ancora troppo incalzante,abbandonando cosi' quella frenesia, tipica delgiocatore incerto, che ha scelto la muscolarita'a discapito della tecnica e dell'equilibrio. Spes-so penso al surfista che sale sull'onda, nel mo-mento giusto, per le sue discese virtuose, pergovernare le forze senza cercare di dominarle.La discesa del bastone si comporta in fondo al-lo stesso modo. Aspettate che prenda l'ondanel momento giusto, senza strapparlo via in an-ticipo, non prenderebbe velocita', senza lasciar-lo indietro correndo via col corpo, sareste som-mersi poco dopo. Lasciatelo scivolare su quel-la curva che porta alla pallina, veloce, libero,in modo che possa immagazzinare tutta quellaspinta, naturale, tipica di un gesto potente e ar-monioso. La pallina volera' dritta e lunga sem-pre piu' spesso, lo swing vi sembrera' elegan-te e quasi inconsapevole dandovi la sensazio-ne del piacere puro... come cavalcaste davve-ro un onda. Buona pratica.

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Per un timing perfetto... aspetta l’onda!di Simone Selli

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[ ]clubstylesalute

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a cura diWalter Giuliani

Fisioterapista del C.C. Aniene,trainer del team di tennis serie A1

l gomito compren-de tre articolazio-ni: omero-ulnare,omero-radiale eradio-ulnare pros-simale. Ar ticola-zione perno del-

l’ar to superiore posto tra la spal-la e il polso, il gomito posizionala mano nello spazio. Le patolo-gie del gomito sono varie e provo-cano impor tanti deficit di movi-mento. Sono classificate in: pato-logia traumatica(fratture, lussa-zioni), patologia nervosa(sindro-me del canale ulnare o radiale),patologia degenerativa(ar trosi),patologia infiammatoria. La pato-

logia più frequente è l’epicondi-lite. L’epicondilite è una tendino-patia inserzionale del tendine co-mune dei muscoli estensori delpolso e delle dita. I muscoli chesi inseriscono a livello epicondila-re(epicondilo laterale) sono:estensore radiale breve del car-po, estensore comune delle dita,estensore del quinto dito, esten-sore ulnare del carpo, supinato-re. Si presenta a tutte le età, ha,però, una maggiore incidenza trala quarta e la quinta decade di vi-ta. Nel 75% dei pazienti coinvol-ge il braccio dominante. La dia-gnosi viene eseguita dal medicoche valuterà la sintomatologia cli-

nica descritta dal paziente, la po-sitività dei test di valutazione edesami strumentali (ecografia, ra-diografia o RMN). Dal punto di vi-sta clinico si presenta con algiapalpatoria a livello dell’epicondi-lo laterale, dolore e tumefazionelocale. Il dolore si può irradiare albraccio, all’avambraccio ed è ri-svegliato dai movimenti di esten-sione e supinazione. L'obiettivodella riabilitazione è permettereal soggetto di tornare a svolgerele attività di vita quotidiana e l'at-tività spor tiva nel minor tempopossibile e con la massima fun-

zionalità. La terapia in caso di do-lore acuto consiste nell'utilizzo diFANS (farmaci antiinfiammatorinon steroidei) per via sistemica olocale; crioterapia; interruzionedell’attività sportiva per metterea riposo il tendine; utilizzo di tu-tori immobilizzanti “di controfor-za”, che vengono applicati due di-ta distalmente alla zona dolentedell'epicondilo; fisioterapia; tera-pie fisiche. Nel caso l’epicondili-te sia resistente alle terapie fisi-che, il medico deciderà se proce-dere con infiltrazioni cortisoniche,infiltrazioni di gel piastrinico op-

Anche definita “gomito del tennista”, ha un’incidenza del 2%sulla popolazione italiana, il 5% di questi è rappresentato da sportivi

I

L’epicondilite

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pure il ricorso ad onde d’urto fo-calizzate. Nel 95% dei casi l'epi-condilite viene trattata in manie-ra conservativa.Esercizi di rinforzo muscolare in“concentrica”, in particolare eser-cizi di potenziamento degli esten-sori delle dita con un elastico,esercizi di potenziamento dellaflesso-estensione con e senza pe-so. Un valido aiuto nel recuperodel tono-trofismo e della propio-cettività muscolare si ha con l’u-tilizzo giornaliero della “NSD Po-werball”, attraverso la quale, so-no stati ottenuti risultati evidenti.

Una tecnica è quella del tapingneuromuscolare. I muscoli non so-no solo legati ai movimenti del cor-po, ma anche al controllo della cir-colazione dei liquidi venosi e lin-fatici, della temperatura corporeaecc., pertanto un funzionamentonon appropriato degli stessi indu-ce differenti tipologie di sintomi.Per un paziente sportivo l’applica-zione del Taping Neuro Muscolare– TNM può rendersi necessaria incondizioni opposte di attività o diriabilitazione o recupero. Durantel’attività fisica il Tape si applicacon tecniche tese ad ottenere: so-

stegno del muscolo per migliora-re la contrazione muscolare, perridurre l’affaticamento muscola-re, per aumentare la ROM (ampiez-za di movimento)e per correggerei problemi delle articolazioni e ten-dini e migliorare gli allineamentiimprecisi causati da spasmi e mu-scoli accorciati sostenendo i ten-dini lesionati/indeboliti.Nel 5% dei casi l'epicondilite ri-chiede un intervento chirurgico,in particolare quando il pazientepresenta sintomi refrattari chenon rispondono ad almeno seimesi/un anno di un programma

terapeutico ben controllato. Non-ostante il trattamento riabilitati-vo nel 95% dei casi sia risolutivo,è importante che vengano adot-tate tutte le misure necessarie af-finchè la patologia non si manife-sti. La prevenzione rispetto la pa-tologia dell'epicondilite può esse-re promossa mediante una pre-parazione tecnico-atletica idoneain particolare perfezionando il ge-sto tecnico corretto, riscaldamen-to, allungamento, potenziamentomuscolare, adozione di tutori acontroforza, e uso di attrezzaturaidonea.

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clubstylefitness

a sedenta-rietà contri-buisce, in-sieme ad al-tri fattori dirischio, allosviluppo didiverse ma-

lattie croniche, in par ticolarequelle che gravano sull’apparatocardiovascolare. Non fare movi-mento, infatti, contribuisce alpeggioramento del metabolismodel glucosio e concorre all’au-mento della pressione sanguignae del grasso corporeo. Tutti fat-tori che non solo accrescono il ri-schio di sviluppare malattie car-diovascolari e il diabete di tipo 2ma, nel caso in cui già si soffradi queste patologie, ne enfatiz-zano gli effetti negativi.L’attività fisica è un fattore di pro-tezione della salute e non ha nul-la a che vedere con l’uso di far-maci e sostanze farmacologica-mente attive, naturali e sinteti-che, vietate nello sport. La lottaall’uso di tali sostanze rappre-senta un impegno globale controun’emergenza sanitaria che im-pegna anche il nostro Paese pertutelare non solo l’etica spor ti-va, ma soprattutto la salute dichi pratica un’attività sportiva an-che a livello amatoriale.

L

diGiuliano D’AmbrosioConsigliere Lazio Federazione Italiana Rugby

Stare in forma seguendo7 regole d'oro

ph Luca D’Ambrosio

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Le 7 regole per rimane in forma

Secondo Enrico Arcelli, medicosportivo e dietologo, già profes-sore associato presso il Diparti-mento di Scienze dello Sport, Nu-trizione e Salute dell'Università diMilano, in vista di due eventi co-me gli Europei di calcio e le Olim-piadi che, presumibilmente, spin-geranno i tanti appassionati disport ad allenarsi di più "è benesfruttare l'onda sportiva che nor-malmente segue queste importan-ti manifestazioni per inserire unasana attività fisica e corrette abi-tudini alimentari nel proprio stiledi vita.Ma sottoporsi ad allenamenti ec-cessivi o a grossi sforzi in manie-ra drastica non serve, oltre ad es-sere rischioso per chi non è abi-tuato a un costante sforzo fisico;come non è consigliato ricorrerea diete drastiche come quelle cheescludono completamente alcunecategorie di cibi.Fare 30 minuti al giorno di attivi-tà fisica; dormire almeno 7-8 orea notte; ridurre drasticamente pa-ne, pasta e tutti i cibi grassi, pri-vilegiando quelli ricchi di proteine.E ancora: bere almeno un litro emezzo di acqua al giorno; non ar-rivare mai affamati all'inizio del-l'allenamento.

Sono le 7 'regole d'oro' per resta-re sempre in forma ma nello spe-cifico:

1) compiere almeno 30 minuti algiorno di attività fisica, da intensifi-care progressivamente se si desi-dera arrivare a un allenamento co-stante più articolato e impegnativo;

2) bere almeno un litro e mezzo diacqua al giorno liscia o, se si vuolecon gas, escludendo le bevande al-coliche e quelle ricche di zucchero;

3) consumare a ogni pasto princi-pale verdure crude o bollite e frut-ta anche negli spuntini, escludendoil consumo di cibi grassi come quel-li fritti;

4) ridurre drasticamente la quanti-tà dei cibi ricchi di carboidrati con-centrati e raffinati (pane, riso, pata-te, pasta, ecc);

5) privilegiare cibi ricchi di proteinedi valore biologico elevatissimo e divitamine, come il salmone;6) non arrivare, mai affamati all'ini-zio dell'allenamento;

7) dormire almeno 7-8 ore a notteper aiutare il corretto funzionamen-to del metabolismo e ricaricare leenergie per l'allenamento.

L'esercizio fisico, preferibilmente di tipo aerobico,non deve essere necessariamente intenso:sono sufficienti 30 minuti di movimento (cammino,nuoto, bicicletta, ecc) al giorno, per almenocinque volte a settimana, per godere di molti benefici

Attività fisica per tutti?Un regolare esercizio fisico che aiuti a prevenire le malattiecroniche, a proteggere da condizioni disabilitanti, a elimina-re i fattori di rischio, è utile a tutte le età.Per i ragazzi, oltre agli effetti benefici generali sulla salute, l’at-tività fisica aiuta l’apprendimento, rappresenta una valvola disfogo alla vivacità tipica della giovane età, stimola la socializ-zazione e abitua alla gestione dei diversi impegni quotidiani.Per gli adulti, invece, non è sempre facile trovare tempo libe-ro per fare attività fisica e le attività lavorative, che sonospesso sedentarie, non aiutano certo in questo senso. Glieffetti benefici sarebbero però numerosi, anche limitandosia fare movimento con tempi e intensità moderati. Piccoliaccorgimenti come fare le scale invece che prendere l’a-scensore, o non usare la macchina e andare a piedi, posso-no già essere utili per incominciare.Infine per gli anziani, l’evidence dimostra che svolgere attivi-tà sportive aiuta a invecchiare bene. Aumentano le resisten-ze dell’organismo, rallenta l’involuzione dell’apparatomuscolare, scheletrico e cardiovascolare e ne traggono gio-vamento anche le capacità psico-intellettuali.A qualsiasi età, prima di intraprendere un’attività fisicacostante, è comunque fondamentale il consiglio e il pareredel medico sulla propria condizione personale: per una con-ferma dell’assenza di particolari controindicazioni, oltre cheper un suggerimento sul tipo e sull’intensità dell’attività chesi può intraprendere. In particolare, se durante lo svolgimen-to di una prestazione fisica si presentano disturbi, è consi-gliabile sospendere la prestazione stessa.Tra i segnali di allarme più comuni: difficoltà di respirazione,dolore al torace, palpitazioni, nausea, svenimento, dolorimuscolari accentuati, offuscamento della vista, vertigini estanchezza eccessiva.

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er prima cosa oc-corre individuarein quale discipli-na sportiva vogliofarlo. Ad esempioper un lanciatoredel peso è sicu-ramente diverso

che per un maratoneta ma ancheper un centometrista essere piu ve-loci e’ diverso da un lanciatore.L’er-rore piu comune è continuare adusare le stesse velocita di allena-mento sulle stesse distanze.Fac-ciamo un esempio di allenamentonella corsa di mezzofondo sui 5000mt.Quando vogliamo allenare l’in-tensità dobbiamo sganciarci dal vin-colo quantità. E’ necessario ridur-re sensibilmente l’allenamento perarrivare a correre ritmi piu veloci delsolito. Se normalmente in periodocompetitivomi alleno correndo 6/8x

1000mt a velocità sotto soglia conrec. 2’/2’30’’, nel momento in cuivoglio aumentare la mia velocità de-vo ridurre molto e correre 3x 1000mt con un livello di 10/15’’ piu for-te dell’allenamento standard sopra-citato. In questo caso ho migliora-to la mia velocità su distanze di ga-ra dai 1500 ai 5000 mt. E’ eviden-te che non basta questo tipo di al-lenamento per migliorarsi ma sicu-ramente si è sulla strada buona. Ne-gli sport di situazione tipo calcio,basket, pallamano, hockey, lo svi-luppo della velocità è ancora più esa-sperata dalla distanzametrica ridot-ta. Stimolare salve di impulsi neu-romuscolari per le esecuzioni di mo-vimenti rapidi e dinamici tipo corsaskippata a velocità elevatissime èun’indicazione molto utile per mol-ti sport. Gli atleti di lunga lena co-me maratoneti e sciatori di fondo

hanno necessità diverse rispetto asport di situazione o di potenza maanche per loro sviluppare una mag-giore velocità di movimento signifi-ca migliorare sulla propria distanzadi gara. Oggi l’attività di potenzia-mento muscolare con i pesi è usa-ta da tutti compresi maratoneti, ci-clisti e sciatori di fondo. Certamen-te gli esercizi saranno rivolti ad al-lenare la forza resistente piu che lapotenza. Si è visto che per miglio-rare la resistenza alla forza bisognacomunque incrementare anche uncerto livello di potenza. L’esempiocalzante per dimostrare ciò è il se-guente. Prendi un “Tapascione”(amatore che corre pensando di es-sere un campione), al suo allena-mento costituito da l’uso dei solitimuscoli e quindi dei soliti angoli ar-ticolari, gli introduci del potenzia-mentomuscolare con esercizii a ca-rico naturale, con i pesi e lo fai cor-rere su distanze brevi e veloci. Suc-cede che questi comincia a miglio-rare sensibilmente con prestazionia lui sconosciute fino ad allora. Pro-prio questo rappresenta un model-lo di allenamento nuovo ed innova-tivo in certe programmazioni moder-ne. Se chiedi ad un tennista comeha fatto a migliorare di molto la suaprestazione ti dirà che è diventatopiù forte e quindi più veloce e gra-

zie a questo il suo livello agonisticoè molto migliorato. Con il seguentesemplice schema cercheremo dievi-denziare un modello di allenamen-to settimanale legato ad una prepa-razione atletica di sviluppo della for-za e della velocità per un calciatoredi buon livello.Lu- riscald.+esercizi con ostacolet-ti vari+esercizi di potenz.con pesi+10x30mt al massimo della veloci-tà+10’ corsetta defaticanteMa- riscald.+esercizi di rapidità eandature di potenziamento musco-lare+partitella con campo calcetto+1000mt di corsa molto sostenutaMe-riscald.+pesi+esercizi di tiro inporta+ partita su campo di calciot-to+10’ defaticamentoGi-riscald.+6x60mt in pista con par-ticolare attenzione alla rapidità edalla tecnica di corsa+esercizi di pal-leggio e schemi di giocoVe-riscald.+prova schemi di giocopartita+ scatti da 10 mt a volontàSa-riposoDo-Partita!E’ evidente che si possono propor-re tanti schemi di allenamento perlo sviluppo della forza e della rapi-dità. Questo è solo un piccolo esem-pio di come strutturare delle setti-mane allenanti per il gioco del cal-cio ma le variabili intercambiabilisono tante.

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Tutti gli atleti, di qualunque disciplina sportiva si tratti, vorrebberopoter diventare piu veloci

Come diventare dei velocisti

del Prof. Sergio CocozzaInsegnante di Educazione Fisica

e Tecnico della Nazionale di atletica leggera

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Fiori di Bach, per laloro azione delicatae priva di effetti col-laterali, possono tro-vare impiego nel-l'ambito della prati-ca sportiva comeuno strumento dol-

ce e naturale che ci sostiene in va-ri momenti e situazioni: dalla man-canza di concentrazione allo stressprima di una gara, dalla stanchez-za psico fisica alla rigidità con sestessi, dalla eccessiva criticità ver-so gli altri all'insicurezza e alla pau-ra, e via dicendo. In tutto sono 38essenze floreali. Allenarsi da solio in una squadra ci pone di fronte

a varie problematiche legate pre-valentemente al carattere e quindialle emozioni che prevalgono inognuno di noi, sopratutto in alcu-ne circostanze. La floriterapia agi-sce a livello emozionale, aiutando-ci a riarmonizzarci. Quanti proble-mi sorgono quando non riusciamoa controllare le nostre emozioni efacciamo prevalere le più forti e ne-gative? In una visione olistica delbenessere, invece, la nostra sere-nità e dunque il nostro equilibriopsichico riveste un'importanzaquanto la cura del nostro fisico edel nostro spirito. Tutti e tre que-sti aspetti contribuiscono insie-me al raggiungimento del nostro

equilibrio psico-fisico. A titolo diesempio, se pensiamo ad una per-sona che teme di non farcela, per-ché insicura e scettica rispetto al-le proprie capacità e valore, Larch(Larice) è il fiore che maggiormen-te le si addice. E' il rimedio dun-que di chi si aspetta il fallimentoperché si sente inferiore agli altri,di chi ha paura del nuovo e non ri-schia in nessuna situazione per ti-more di non essere adeguato. Lafrase tipica di queste persone èspesso : "Non ce la farò mai". Ol-tre ad uno stato ansioso, questacondizione comporta spesso pro-

blematiche muscolo scheletrichee per questo motivo gli sportivi, siaper le prove continue cui sono sot-toposti, sia per le algie muscolari,traggono beneficio dall'assunzionedi questo fiore. L'assunzione deiFiori è molto semplice così comeera semplice il pensiero del suoscopritore, il Dott. Edward Bach. Ilsuo metodo da oltre mezzo seco-lo continua a rappresentare un va-lido sistema terapeutico integrati-vo in grado di migliorare le debo-lezze caratteriali laddove una dis-funzione è il risultato di uno squili-brio emozionale.

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Trentotto essenze floreali per ritrovare il nostro equilibrio psico fisico,affrontando le varie problematiche legate alle emozioni che prevalgono in noi

a cura di Daniela de VincentiisNaturopata - Operatore di [email protected]

I Fiori di Bach e lo sport

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di Fabio IngargiolaPersonal Trainer

[email protected]

a premesso chelamacchina biolo-gica tra i due ses-si e sostanzial-mente la stessa:la differenza è da-ta dal patrimonio

proteico (massamuscolare) e dallecaratteristiche ormonali. Le donnerispetto agli uomini sono più legge-re, hanno lo scheletro diverso (ba-cino), ormoni androgeni più bassi epliche sottocutanee più spesse.Le problematiche più frequenti nel-le donne sono un metabolismo ba-sale basso e una percentuale dimassa grassa maggiore a quella dimassa magra. Questo quadro abbi-nato a vita sedentaria e alimenta-zione scorretta, determina sovrap-peso, adiposità localizzata, forma-zione di cellulite e anche obesità.La distribuzione del grasso nelle don-ne è solitamente concentrata a li-vello trocanterico e degli arti inferio-ri: arti superiori tendenzialmentema-gri senza significativi accumuli digrasso, arti inferiori con accumulidi grasso e cellulite, (struttura ginoi-de); ci sono anche donne con unamaggiore distribuzione di grasso nel-la parte superiore del corpo e gam-be più magre (struttura androide),o donne con una struttura cosiddet-

ta mista, ovvero con una distribuzio-ne uniforme di grasso in eccesso.Quella ginoide tuttavia è la tipologiapiù comune, quello in cui si può ri-specchiare la maggior parte delledonne, e su questa oggi ci soffer-meremo. Purtroppo è il problemapiù difficile da risolvere, poiché gliadipociti situati nella parte inferio-re del corpo sono più portati a stoc-care il grasso piuttosto che a smal-tirlo. Per quanto riguarda l’allena-mento della parte superiore è ne-cessario non ipertrofizzare eccessi-vamente i muscoli degli arti (bicipi-ti soprattutto) ma insistere su di-stretti muscolari che avvicinano eallontanano gli arti superiori daltronco (deltoidi rotondi e dorsali) permigliorare la proporzione tra distret-to superiore e inferiore. Attenzioneal lavoro sui muscoli pettorali: uneccessiva tonicità e aumento dellamassa magra potrebbe andare adiscapito del tessuto molle, col ri-sultato di una diminuzione del senoe aumento del muscolo pettorale.Meglio lavorare sul pettorale alto,per contribuire ad un effetto “pushup”, necessario anche un lavoro infunzione preventiva rinforzando lamuscolatura addominale, parasca-polare e trocanterica.Rigurado invece gli arti inferiori, il

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clubstyle

Gambe e glutei perfetti!

fitness

Uno degli obiettivi principali nell’allenamento al femminile è tonificare gli arti inferiori.Ma cosa si deve fare per raggiungere questo risultato senza aumentarne la circonferenza?

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ph Luca D’Ambrosio

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problema principale è che non usu-fruiscono della spinta diretta di unapompa pulsante come il cuore, conil risultato di una cattiva circolazio-ne e ristagno di liquidi. Il modo mi-gliore per intervenire su questo pro-blema è stimolare la circoalzione par-tendo dal piede. Il piede contienedelle strutture per facilitare il ritornolinfo-venoso (soletta venosa di leyar)e la spremitura di questa strutturafavorisce la pompamuscolare e dun-que il ritorno del sangue ai distrettisuperiori. Fortemente consigliatodunque è iniziare la prevenzione ver-so la cattiva circolazione e ritenzio-ne idrica dalla stimolazione del pie-de. Per questo l’allenamento propio-cettivo è molto efficace: si tratta diesercizi anchemolto semplici comecamminare sull’avampiede, cammi-nare con la parte esterna e internadel piede e sul tallone o rullando ilpiede. Tutto questo é ancora più ef-ficace se svolto su una superficie in-stabile come un prato morbido e,quando possibile, anche sulla spiag-gia a piedi nudi. L’allenamento fun-

zionale propiocettivo prevede ovvia-mente molte altre possibilità, utiliz-zando attrezzi come i discosit, tap-peti elastici, bosu, tavolette di free-man e kinesis. Sono molto efficaciesercizi sia su appoggio classico chemonopodalico (su un solo arto) a oc-chi chiusi e combinando fra loro va-ri esercizi. Si possono eseguire cir-cuiti propiocettivi ad alto e basso im-patto seguendo questi principi, otte-nendo ottimi risultati per la riduzio-ne della circonferenza delle cosce eglutei grazie appunto al miglioramen-to della circolazione. Un circuit trai-ning propiocettivo consiste nell’al-ternanza di vari esercizi di musco-lazione per 20/30 secondi di lavoro(che corrisponde a circa 25 ripeti-zioni), avendo cura di non superaretale tempo per non alzare troppo i li-velli di lattato.. Le varietà di circuitosono molte: circuito a stazioni nelquale si passa da un esercizio al-l’altro correndo piano o camminan-do; circuito intensivo, dove si ese-gue per tre (o 2 o 4) volte lo stessoesercizio per poi passare alla stazio-

ne successiva. Oppure un circuito incui agli esercizi si alternano insertidi lavoro aerobico che variano dai30 secondi ai 10 minuti . Si posso-no svolgere circuiti con l’utilizzo diuna resistenza (elastici, kettelbel,piccoli pesi) alternando un esercizioper la parte inferiore del corpo conuno per la parte superiore : questogenera un richiamo continuo di san-gue e linfa nei distretti impegnati nel-l’esercizio con relativo miglioramen-to della circolazione sanguigna e lin-fatica. Il tempo di esecuzione, la scel-ta e la sequenza degli esercizi dipen-dono dal soggetto in base alla valu-tazione svolta dal personal trainer odal professionista del settore. Oltreall'allenamento con circuiti propio-cettivie e attività aerobica, vorrei sot-tolineare l’importanza dell’allunga-mento muscolare, soprattutto dellezone maggiormente affette da adi-posità localizzata e cellulite, perchéuna retrazione muscolare dei tirantimuscolari può peggiorare la situa-zione; quindi mantenere una buonaelasticità a livello di tensore della fa-

scia lata, glutei, retto femorale,ischiocrurali, sartorio, adduttori e ga-strocnemio, può comunque miglio-rare l'aspetto estetico di questi pun-ti. Tutto questo va accompagnato auna dieta bilanciata e non esaspe-rata: l’errore più frequente è quellodi associare a uno stress nutriziona-le quello motorio. La loro sommapotrebbe rappresentare uno stressgenerale eccessivo, tale da spinge-re nella curva di caduta:aumento deivalori ematici del cortisolo con rela-tiva ritenzione idrica e peggioramen-to estetico.Quindi e necessario comportarsi inmaniera equilibrata sia a tavola chedurante l’allenamento: inutile salta-re i pasti, costringersi a diete ecces-sivamente basse di carboidrati, mapuntare ad una alimentazione cor-retta da poter mantenere per un lun-go periodo. Assolutamente consiglia-to affidarsi a un professionista delsettore piuttosto che al fai da te..Solo la costanza e la pazienza por-teranno a risultati sicuri e duraturi.Buon allenamento.

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ph Luca D’Ambrosio

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Anche Lego partecipa alleOlimpiadi di Londra 2012, conuna squadra compostaovviamente dalle sue storicheminifigure. Il team ufficiale chedifenderà i colori della UnionJack sarà composta da 9minifigure che rappresentanoalcuni degli sport più importanti:nuoto, arti marziali, atletica,sollevamento pesi, ginnasticaartistica, e molti altri.

Tra i prodotti piùtecnici, dedicati inmodo specifico allavela, Slam proponeil nuovo guantomezze dita innylon, amara,Kelver e neoprene.Con il polsoregolabile ha laparte superiore innylon e lycra,mentre il palmo innylon e poliuretano.

tendenza modemode novità

novità

esideridesideri

SAKURADA ONITSUKA TIGER

La Nobile 2HD è solo allasua seconda release,eppure è già una delletavole più conosciute edapprezzate. Già premiatadal team Nobile come tavoladell'anno nel 2011,quest'ano la 2HD sipresenta ancora piùaccattivate. Aggiornata con inuovi pad, strap e pinneeasy setting che quest'annosono di serie su tutta lagamma Nobile 2012.

[ ]clubstylenovità

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tendenza

Pure presenta un gioiellino:è Evoke Mio Union Jack, radiodigitale in edizione speciale percommemorare il decimoanniversario del marchio Pure edella radio Evoke. Ma non solo.È infatti anche l’occasione percelebrare il Giubileo di Diamantedella Regina Elisabetta e i GiochiOlimpici di Londra 2012, cheavranno inizio il 27 luglio. Sei lenuove tinte di Evoke Mio: rosa,paprika, seagrass, pepe, salviae senape, con una finituraeffetto pelle bicolore e frontalecolor crema abbinato.

SLAM GUANTO LUFF H-PERF

Il modello Sakuradaprende il suo nome dalSakurada Gate, la piùfamosa zona di Tokyodove si pratica jogging.Basato su un modellorunning sviluppato nel1981, verrà riproposta inedizione limitata inversione vintage, conpelle trattata e rinforzi insuede all’esterno, inoccasione delle Olimpiadidi Londra 2012.

EVOKE MIO UNION JACK BY PURE

NOBILE KITEBOARD 2HD 2012

LEGO LONDRA 2012

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