SPORT CLUB APRILE 2009

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Sommario

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sommario4 Editoriale

Al centro del Mondo

6 Cultura sportivaTe la do io l’America

8 Focus- Ad un passo dal sogno- Il fenomeno bullismo

10 FocusPrepararsi alla riuscita

12 Roma09Lady sincro punta al 5° posto

16 Rugby- Histoire du rugby francais- The President and Mr. Jones

20 CoverCerchiamo amici atletici

24 Sport estremiAcqua, Aria, Terra, Fuoco

28 OrienteeringChi cerca trova

32 Fiamme Gialle

36 Esercito

40 IppicaPrimavera romana

42 Etica dello sportIl M.E.C.S. un movimento in continua crescita

44 Sport&finanza- La Lazio strizza l’occhio alla fan-base

- Il mercato UK nel tour professionale del Master SBS

49 Club newsLa spalla non ha segrteti per il Dott. Di Giacomo

50 Golf- Italian Pro Tour- Verona nuova Capitale del golf- Riparte la stagione del Golf Forense

- Ruotare in un bicchiere

60 Roma_Tuttincircolo70 Napoli_Tuttincircolo74 Roma_Tornei78 Nutrizione

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Sport Club Editori srlvia Morlupo, 51 ! 00191 Romatel. 06 97600342tel 393 [email protected]

Direttore editoriale Luigi CapassoDirettore commerciale Davide Campanella

Sport ClubAnno VII - n. 47 - Aprile 2009Reg. trib. di Roma n. 591/2004 del 30-12-2004

Direttore responsabile Luigi Capasso [email protected]

Presidente Onorario Giuseppe Capelli

Editorialisti Paolo Cecinelli, Franco Chimenti, Pino Capua, Alessandro Cochi, Antonio Conte, Paolo Del Bene, Paolo Motera, Daniele Popolizio, Roberto Verna

Hanno collaborato a questo numeroMatteo Cirelli, Fabio Onnis, Carlo Stigliano, Silvia Pittelli, Gianluca Scarlata, Marco Trozzi, Alessandro Morucci, Enrico Morucci, Roberto Cundari, Andrea Tranquilli, Anna Tina Mirra, Alexia Amaricci, Andrea Cecinelli, DanielaPerrone, Gianni Boninsegna, Pietro Malato, Luigia Latteri,Andrea Friedrich, Mattia Morandi

Golf Simone SelliMotori Matteo CirelliSport&Finanza Marcel VulpisRugby Andrea Cimbrico

Progetto grafico e ImpaginazioneMarta [email protected]

Pubblicità [email protected]@sportclubmagazine.it

Redazione NapoliSportform - Centro Direzionale Is. B/3 - Napolitel. 081 19562785 - fax 081 [email protected]

Fotografie Grazia NeriStampa Plus Group Srl - RomaFinito di stampare nel mese di marzo 2009

Realizzato da Editrice Capasso srlSalvo accordi scritti o contratti di cessione di copyright, la collaborazione a questo periodico è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali giunti in redazione.

È vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari realizzati dalla Editrice Capasso srl

Sport Club è anche su

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di Alessandro Cochi Delegato allo Sport del Comune di Roma

ispondo volentieri al-la sollecitazione del-l’editore di Sport Club,l’amico Luigi Capas-

so, di affrontare l’affascinante te-ma prospettato: quello dei gran-di eventi che Roma, sempre piùCapitale anche dello Sport, sta af-frontando. L’Amministrazione ca-pitolina sta lavorando sodo sutanti fronti e proprio nell’annodella crisi economica che riguar-da non solo l’Italia, lo sport sem-bra poter rappresentare un effet-to trainante. Roma sta ospitandoo si prepara a farlo, manifestazio-ni di grandissima importanza na-zionale ed internazionale con unaricaduta in termini occupaziona-li, turistici e quant’altro di note-vole rilevanza: ai tradizionali ap-puntamenti come ad esempio laMaratona di Roma, la 21 chilome-tri della Roma-Ostia, il Sei Nazio-ni di Rugby, gli Internazionali diTennis, il Concorso Ippico di Piaz-za di Siena, la Giornata delloSport, la Capitale si prepara ad es-sere protagonista anche in altriavvenimenti di notevole spesso-re. Ad esempio il Beach Soccer,forse il più spettacolare tra glisport da spiaggia, si presenta perla prima volta a Roma con una

delle competizioni più importan-ti nel panorama internazionale,l’Eurocup che si svolgerà dal 21al 24 maggio nell’affascinantescenario del Circo Massimo e chevedrà ai nastri di partenza 8 tra lemigliori formazioni continentalisecondo il ranking della scorsastagione. Dal Beach Soccer al Cal-cio: a pochi giorni dalla finalissi-ma di Champions League del 27maggio e della quale, su una ter-razzo naturale del Colle Oppio, èstato pochi giorni fa presentato ilpallone, si svolgerà anche la fina-le della Coppa Nazionale di Cal-cio, la Coppa Italia. Un momentodi grande Calcio attenderà quin-di i romani. E, dopo tanti anni,anche il Giro d'Italia 2009 faràtappa e si concluderà al Colosseo:le tappe in calendario per il Girod'Italia 2009 sono ventuno, si par-te da Venezia il 9 maggio e si con-cluderà a Roma il 31 maggio. Trai partecipanti grandi nomi: su tut-ti quali Lance Armstrong fuori-classe al rientro dopo tre anni diinattività, Danilo di Luca magliarosa nel 2007 e Ivan Basso anch’e-gli atteso dopo un lungo stop. LaCapitale ospiterà anche i Mondia-li di Nuoto dove tutta l’attenzio-ne sarà puntata su Michael Phelps

unico uomo a vincere otto ori nel-la stessa olimpiade. E per la pri-ma volta un evento di nuoto sa-rà trasmesso in tutto il Mondo inalta definizione. Quindi, la fase fi-nale dei Mondiali di baseball del2009, in programma dal 7 al 27settembre del prossimo anno. Sigiocherà in sette paesi europei maper la prima volta la fase finale sigiocherà a Roma. Le telecameredelle televisioni di tutto il Mondosaranno dunque puntate su Romaper i prossimi mesi, il tutto atten-dendo il Beach Soccer al Foro Ita-lico e la grande Pallavolo con ilMondiale a ottobre 2010 con le

semifinali e finali che si gioche-ranno a Roma dopo una prima fa-se tra Milano ed altre sedi. Quin-di il GP dell’Eur del 2012 affasci-nante per la sua spettacolarità edimportante per il giro d’affari chepotrebbe inevitabilmente genera-re. Insieme al mondo delle mac-chine anche il Basket mondialetargato 2014… ma di questi e tan-ti altri avvenimenti avremo tuttoil tempo di parlare. Sempre auspi-cando e lavorando nella direzio-ne che i grandi appuntamenti sia-no da traino per lo sport amato-riale di base, il cosiddetto sportper tutti.

Editoriale

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Roma candidata ad ospitare anche la finale dei Mondiali di rugby

Al centro del Mondo

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bituati come siamoallo sport moderno,non siamo più stupi-ti dal tenore di vita di

alcuni professionisti, o dalla loropartecipazione intensa all’indu-stria del marketing. Sono tuttiaspetti dello sport di un certo li-vello che possiamo definire nor-mali. Sicuramente ognuno di noilegge in modo più o meno criticotali manifestazioni del sistema, maè certo che nel momento in cuitolleriamo questo stato di cose, lofacciamo perché gli atleti in que-stione dimostrano doti sportive,costanza e qualità nei risultati ve-ramente notevoli. Quando questosistema di fama, denaro, immagi-ne prende il sopravvento e la ba-se sportiva si perde, si indeboliscee vacilla, allora la dignità che losport da al personaggio si sgreto-la. Sono convinto che la dignitàche trasmette l’attività sportiva siarimasta reale anche oggi e anchea quei livelli spesso eccessivi e tal-volta antipatici, tra eccessi miliar-dari e mercificazione sportiva.L’intensità e la bellezza della gran-de prestazione atletica ci fannogiustificare, magari soltanto perpochi momenti quegli stipendistellari. Ho riportato queste rifles-sioni per parlare di un giocatoreal momento simbolo di questecontraddizioni: David Beckham.

La scelta per cosi dire di “imma-gine” (ed economica) che ha fat-to il calciatore inglese andando agiocare negli Stati Uniti, ha se-gnato una sorta di declino nellesue prestazioni sportive ed atle-tiche. L’allontanamento dalla suanazionale per quasi 2 anni, l’al-lontanamento da una preparazio-ne seria nei club europei altamen-te competitivi che lo avevano re-so un fuoriclasse. Tutte questeconcomitanze hanno deterioratol’immagine vera del giocatore.Nonostante la presenza continuain spot, su riviste, nel gossip, ilpubblico ha perso fiducia in Bec-kham, non ne giustifica più l’im-magine. Ora che il vento sta cambiando,o meglio, ora che il calciatore hacambiato rotta e che è tornato afare una scelta sportiva precisa,vediamo subito come la vicendariacquista una sua coerenza. Da-vid Beckham nel Milan apparecome un giocatore umile, che gio-ca per la squadra, che si allenaduramente e che segue pronta-mente le indicazioni dell’allena-tore. Pare che la figurina sbiadi-ta a cui assomigliava quando gio-cava nei Los Angeles Galaxy, me-no di un anno fa, sia gia stata di-menticata, e i tifosi rossoneri loabbiano gia cominciato a stima-re. Anche alla nazionale inglese

si è approcciato nello stesso mo-do, la squadra che lo aveva vistocapitano indiscusso per tantotempo, ora lo vede una riserva.Ma, Beckham tace e si allena, stain panchina accanto a Fabio Ca-pello. Quando c’è da giocare gio-ca, e lo fa al meglio. La prigione dorata in cui si erarinchiuso ora gli pare molto sco-moda, ora che si sta riscattandosul campo, riconquistandosi i mi-nuti di partita. Queste sono le mie impressionirispetto al caso Beckham. Quelloche mi preme dimostrare è l’a-

spetto essenziale dello sport e lasua dimensione etica. Tutti gliaspetti fondanti di un’attivitàsportiva concreta e svolta in mo-do serio, sono aspetti positivi erilevanti. Soprattutto in questacircostanza dall’altissimo poten-ziale mediatico vediamo come tratante distrazioni legate alla famae ai soldi sono comunque solo ivalori sportivi a dare dignità epulizia all’immagine di un atle-ta. Quello che a me pare il signi-ficativo riscatto del giocatore in-glese David Beckham ne è unavalida dimostrazione.

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Te la do iol’America

di Paolo Del Bene Docente del Corso di Laurea di Scienze MotorieUniversità Tor Vergata

Cultura sportiva

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di Maria, Nicola e Tommaso Marconi

meno di quattro mesidalla cerimonia diapertura dei mondialidi nuoto di Roma,

continuano per noi le qualifiche ele gare di avvicinamento al gran-de evento di questa estate.Nell’ul-tima settimana di febbraio si sonosvolti a Trieste, città dove ci alle-niamo in pianta stabile, i campio-nati italiani di categoria, validi co-me seconda prova di qualifica peri mondiali. Nella prima giornata digare, Nicola ed io siamo riusciti aottenere un primo e un terzo postodai tre metri con punteggi abba-stanza elevati. La seconda piazzase l’è aggiudicata Michele Benedet-ti, nostro cugino, come dire… unpodio tutto in famiglia. Nella se-conda giornata è entrata in scenaMaria che da un metro è riuscita abattere rivali del calibro della Ca-gnotto e della Batki e ha messo unaseria ipoteca sulla qualifica. Da tremetri sincronizzati, gara che chiu-

deva la manifestazione della terzagiornata, siamo riusciti a ottenereun punteggio molto elevato, pun-teggio che alle olimpiadi ci avreb-be permesso di ottenere la meda-glia di bronzo!) anche grazie all’in-serimento di un tuffo ad alto coef-ficiente di difficoltà che abbiamoinserito da poco nella nostra seriegara e che sicuramente rifaremo aimondiali.I prossimi appuntamentisaranno un altro testo importanteper verificare la nostra preparazio-ne. In particolare ad aprile avremola possibilità, ai Campionati Euro-pei Invernali che si disputeranno aTorino, di confrontarci con atleti dicaratura mondiale come il russo Di-mitri Sautin, lo spagnolo Javier Il-lana e il nuovo fenomeno ingleseThomas Daily .Al di la delle gare edei risultati siamo molto soddisfat-ti del lavoro fin qui svolto con iltecnico Domenico Rinaldi nel Cen-tro Federale di Trieste e speriamodi continuare su questa strada.

Focus

Aarlando di doping, inprimo luogo è fonda-mentale fare una buo-na informazione al fi-

ne di dissuadere gli atleti o i sem-plici amatori a far uso di sostan-ze proibite. È ampiamente documentato chegran parte delle sostanze illeciteassunte dall’atleta per migliorarele prestazioni sportive, possonoprovocare aritmie cardiache, pa-tologie cardiovascolari, morti im-provvise. In particolare, negli at-leti che hanno fatto uso o usanostimolanti, sono stati riscontrati:infarto, aneurisma aortico, acce-lerazione dell’aterosclerosi, tremo-ri, eccitazione, insonnia, aggres-sività, anoressia, depressione e dis-turbi della sfera sessuale. In casodi assunzione di Epo per brevi olunghi periodi, invece, il rischio ditrombosi e ictus aumenta del400%.L’Eritropoietina è molto uti-lizzata come doping degli atleti,in particolare negli sport di fon-do, come ad esempio il ciclismo elo sci, in quanto tende ad aumen-tare il livello di globuli rossi nelsangue. Tuttavia, le differenze diperformance tra gli atleti sono mi-nime: frazioni di secondi nelleprove di velocità, pochi secondi inquelle di fondo. Sono convinto,però, che proprio lo sport, con lesue regole e i suoi valori e con unagestione più responsabile degli at-leti da parte di istruttori e allena-

tori, possa trasformarsi in un ve-ro antidoto contro il doping. A talfine, è necessaria una reale presadi coscienza di tutti gli operatoridelle varie discipline sportive e deimassimi organi che governano losport. Una corretta e costante at-tività fisica può rappresentare, se-condo me, l’antidoto anche per ildiffuso fenomeno del bullismo,che da diverso tempo viene rico-nosciuto come uno spiacevoleaspetto della vita scolastica. La ca-ratteristica più evidente del com-portamento da “bullo” è chiara-mente quella dell’aggressività ri-volta verso i compagni, ma mol-to spesso anche verso i genitori egli insegnanti. I bulli hanno un forte bisogno didominare gli altri e rivolgonospesso le loro “attenzioni” verso ipiù deboli. Nell’epoca attuale laquestione dell’aggressività assu-me un enorme rilievo sociale, psi-cologico e psico-pedagogico: losport può aiutare a controllare ta-le aggressività, convogliando ecatalizzando le pulsioni violenteverso altri tipi di comportamen-to, più sani e in armonia con il vi-vere civile. Ma non solo: essereinseriti in un gruppo sano e sen-tirsi parte di un gioco di squadra,può aiutare gli insicuri, e quindipossibili vittime dei bulli, a raf-forzare la propria identità conl’acquisizione di una maggiore si-curezza di sé.

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Ad un passodal sogno

Il fenomenobullismo

di Pino CapuaConsulente per il Sindaco per le politiche sportive del Comune di Roma

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del prof. Daniele Popolizio Resp.le "Progetto Europeo sullo Sport",Direttore Generale CENPIS

ederica Pellegrini,un Bronzo ai Mon-diali e il titolo Euro-peo nel 2007, un

Oro olimpico e il titolo Europeonel 2008, con tre record delmondo e diversi titoli italiani.Alessia Filippi, tre titoli Euro-pei e un Argento olimpico nel2008, con nuovi record europeie diversi titoli italiani. Due cam-pionesse affermate, ormai dadue stagioni preparate anche daun punto di vista mentale.Tifosi, tecnici, dirigenti, gli atle-ti stessi…tutti si chiedono qualisono i meccanismi della mente

che garantiscono la riuscita, chestimolano la performance. Tutticercano di trovare i “tasti giustidella mente” di uno sportivo o diun team al fine di fargli dare ilmassimo. La questione non è semplice, e iltema è piuttosto delicato. Pren-diamo a prestito allora gli ultimiCampionati Assoluti di Nuotosvolti a Riccione, che hanno vi-sto moltissimi record cadere e giàtante qualificazioni ai prossimiMondiali di Roma. I migliora-menti dei tempi a cui abbiamoassistito sono la dimostrazioneche le metodiche di allenamen-

Focus

Prepararsi

“Grazie a questa nuova metodologia di preparazione psicologica ho potuto esprimeretutto il mio talento al momento giusto, ottenendo al 100% quello che volevo: l’oro olimpico con il record del mondo. Nel tempo ho acquisito la capacità di risponderesubito con forza interiore a qualsiasi cosa accada, trasformando le energie negative in positive. Puoi avere tutte le qualità di questo mondo, ma se non sei serena con te stessa e non credi in te, tutto sfuma”. Federica Pellegrini

“Con questa nuova preparazione mentale ho scoperto diverse qualità inespressedel mio talento, sono cresciuta come atleta e come persona ed ho imparato a gestire

lo stress della competizione in modo ottimale, modulandolo in funzione dei mieiobiettivi. Molte volte ci capitano occasioni particolari nella vita, cose a cui teniamo

che non sempre siamo pronti a cogliere; ma con un’adeguata consapevolezza di sé possiamo toglierci soddisfazioni di gran lunga superiori a quelle che

ci aspettiamo”. Alessia Filippi

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alla riuscita

Alessia Filippi

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to, la preparazione tecnica degliallenatori e la competenza orga-nizzativo - gestionale dei dirigen-ti stanno dando i loro frutti: i pra-ticanti aumentano, gli atleti pro-fessionisti anche, i talenti emer-genti ancor di più, e nuovi cam-pioni crescono, mentre quelli giànoti si affermano sulla scena in-ternazionale. È nata così un’esigenza nuova: lapreparazione mentale dell’atletadi alto livello, nella ricerca di quel“qualcosa in più” che faccia la dif-ferenza. E che lo faccia nel mo-mento in cui serve davvero.L’apertura degli allenatori di nuo-to alla tematica psicologica e al-la nuova figura del “coach men-tale”, predispone lo sport tutto aduno scenario nuovo, ad una sor-ta di “rivoluzione scientifica”: losviluppo della sinergia fra coachmentale e tecnico. Con la conse-guente ridefinizione e integrazio-ne di tutte le metodiche di pre-parazione dell’atleta, che si “ta-reranno” man mano sullo speci-fico polo mente-corpo di quelsingolo individuo.Federica Pellegrini con il suo tito-lo con nuovo record del mondo eAlessia Filippi con le sue tante ga-

re tutte vinte (ben cinque e con re-cord italiano) da oltre una stagio-ne sportiva, Filippo Magnini (cam-pione del mondo in carica) e LucaMarin da poco più di due mesi invista dei Mondiali…tutti atleti chehanno scelto di prepararsi dal pun-to di vista mentale per, come di-cono i manager, “accrescere il van-taggio competitivo” su tutti gli al-tri, primeggiare ai massimi livellie per lungo tempo.Che cosa significa? Significa chegli atleti stessi e i loro allenatorisono ormai alla ricerca di un nuo-vo equilibrio psico-fisico che per-metta di esprimere tutto il poten-ziale a disposizione nel momentogiusto. Un equilibrio vincente che,miscelando gli ingredienti indica-ti negli articoli precedenti (resilien-za, continuità, leadership, coesio-ne del team di lavoro), permetta diesprimersi al massimo tirando fuo-ri tutto il proprio talento. Perchése è vero che è la mente a “coman-dare i muscoli”, allora i meccani-smi mentali inconsci, i processi de-cisionali, la gestione dello stressemotivo, le variabili extra sporti-ve e il rapporto con il proprio al-lenatore, sono tutte dimensioni cheè ormai indispensabile monitora-

re e gestire per costruire la miglio-re performance. Sono oltre cinque anni che con lostaff della nostra società, il Cen-pis, e grazie al mio incarico diResp.le Internazionale del Proget-to Europeo sullo Sport, studiamoe trattiamo i meccanismi scienti-fici che sono alla base di tutti i fe-nomeni di “peak performance”(cioè della prestazione di picco,dell’ “andare al massimo”) del cam-po umano, da quelli sportivi aquelli manageriali - professionali,fino ad osservarne il collegamen-to con lo sviluppo di patologie psi-cosomatiche o le crisi di diversanatura. E di pari passo, abbiamocostruito e perfezionato metodi ditrattamento e di empowermentmolto evoluti, arrivando a costrui-re una vera e propria “preparazio-ne psicologica” finalizzata alla per-formance e alla riuscita. Niente più interminabili “percorsiindividuali” o “sedute di gruppo”quindi. Ma una preparazione psi-cologica, un addestramento mira-to a conoscere ed esprimere il pro-prio potenziale psico-attitudinale;una metodologia adattabile a di-verse figure professionali: il ma-nager e il libero professionista, l’at-leta e il suo coach, lo studente uni-versitario.Grazie all’esperienza maturata nel-l’ambito dello sport professionisti-co e agli studi scientifici condottiabbiamo scoperto che alla base ditutte le prestazioni vincenti esisteun fenomeno di “attivazione spe-ciale”: una sorta di equilibrio psi-co-fisico ideale (assolutamentesoggettivo) che predispone l’indi-viduo alla massima espressione dise stesso. Ma qual è l’interruttore di questomeccanismo? Quand’è che riuscia-mo ad attivarci in modo adegua-to e a rispondere all’evento criticoo stressante in modo ottimale?L’interruttore è quasi sempre unasituazione altamente stressante e“pericolosa” (percepita come taleo realmente pericolosa) per l’indi-viduo, che ne minaccia la “soprav-

vivenza” o l’autostima, che met-tendone sotto pressione l’idea disé ne stimola di conseguenza la ri-uscita. Sento spesso dire ai miei atleti “vo-glio dimostrare che…” “mi fa ar-rabbiare perché..” e questo mi tran-quillizza perché significa che c’èmolto da tirar fuori. È quando unatleta polemizza di continuo, fati-ca ad applicarsi, cerca scappatoie,che sta mettendo in atto una seriedi meccanismi di difesa del pro-prio “ego” che non lo portano lon-tano; tutto questo serve a nascon-dere a se stesso che forse ha pau-ra di qualcosa o che, più sempli-cemente, non si ha più voglia. Lo stress non è un elemento ne-cessariamente negativo: senzadubbio ci consuma e ci ostacola,ma è dalla tenuta nei momenti distress che impariamo a contare sunoi stessi e ad esprimere tutto ilnostro potenziale, il nostro talen-to. Solamente restando sotto stressper un certo periodo decidiamodavvero cosa fare: se andare avan-ti o mollare, se riuscire o fallire. Ecco lo stress serve proprio a que-sto: a mettere a fuoco ciò che l’in-dividuo vuole veramente da sestesso. Poi l’addestramento psico-logica permette di stimolare unarisposta ottimale e di tirare fuoritutto nel modo più efficace possi-bile, senza errori !Questo è fondamentale perché nel-lo sport di oggi il talento ormainon basta più, non è sufficiente.Prepararsi mentalmente all’attivi-tà di alto livello non è solo risol-vere crisi, ma è preparare la pro-pria mente a dare il massimo, a ti-rare fuori tutto quello che c’è nelmomento giusto, a costruire ed al-lenare alcune caratteristiche psi-cologiche indispensabili e fonda-mentali. In sintesi evitare gli au-togoal ed esprimere tutto il poten-ziale di cui si dispone. La benzinadi questo delicato meccanismo haun solo nome: passione, amore perciò che si fa per raggiungere me-te sempre più elevate. I campionilo sanno bene.

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Federica Pellegrini

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Lady Sincro punta al 5° postodi Ilaria Melillo

Stefaniadella Cit

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utti vogliono venire a Roma. Quando facciamo una manifesta-zione qui ci sono sempre più partecipanti rispetto ad altri po-sti. Il fascino di Roma è unico”. Con queste parole Stefania Tu-dini, presenta i Mondiali delle discipline acquatiche in pro-

gramma a Roma dal 17 luglio al 2 agosto. La Lady italiana del nuoto sin-cronizzato, ex sincronette, presidente della Commissione Tecnica della Lene membro della Commissione Tecnica della Fina, elogia Roma 09. La mar-cia di avvicinamento ai Mondiali procede a gonfie vele grazie anche all’e-sperienza dei suoi organizzatori.“Siamo stati due volte in Australia ed è stato bellissimo ma Roma ha un’al-tra attrattiva per tutti sotto ogni punto di vista. Siamo abituati ad organiz-zare queste grandi manifestazioni quindi non ci saranno problemi. La mo-le di lavoro questa volta però è notevole, parliamo di 40 nazioni e di cir-ca 300 atlete”.

La tradizione del nuoto sincronizzato inItalia non ha radici profonde: “Abbiamocominciato nel 1975 non sapendo asso-lutamente nulla sull’argomento. Si può di-re che abbiamo inventato questo sport.Man mano abbiamo imparato, anche gi-rando all’estero, le tecniche che si usanoancora oggi, ovvero quelle di base. Il cam-biamento maggiore che c’è stato in que-sti anni è stato incredibile: le coreografie,gli esercizi molto più veloci e spettacola-ri, le spinte e i salti, che sembravano im-possibili, diventano sempre più alti ed ec-cezionali”. L’ex sincronette parla inoltre delle aspet-

tative della nazionale italiana per Roma 09: “Fino ad ora siamo state sem-pre settime. Barelli, il nostro presidente federale, mi rimprovera questa si-tuazione ma non è facile fare meglio. A Roma però saremo avvantaggia-te dal fatto di giocare in casa, è un fattore che conta molto. Inoltre abbia-mo nuovi esercizi e siamo andate molto bene al Fina Trophy a novembrein Spagna. Il nostro obiettivo quindi –spiega Tudini- è staccarci finalmen-te da questo settimo posto ed arrivare magari ad una quinta posizione.Questo per quanto riguarda la squadra azzurra. Per il solo ed il duo ci pia-cerebbe salire il più possibile ma volendo essere realisti anche qui direi checi piacerebbe un quinto posto. Se lavorano come stanno lavorando ora an-drà tutto bene”. Si guarda avanti quindi ma senza dimenticare la concorrenza: “Le avver-sarie? C’è una situazione abbastanza strana perché la Spagna ormai haconsolidato il suo secondo posto ed ha un gruppo di atlete molto consoli-date, la Russia ne ha cambiate tante. Sarà un bel confronto anche con Ci-na, Stati Uniti Canada e Giappone che però sono molto rinnovate e quin-di poco amalgamate”.Il nuoto sincronizzato è una disciplina che suscita grande interesse dipubblico: “Il nostro è uno sport spettacolare, quando è trasmesso intelevisione è più seguito del calcio”. Delle migliorie potrebbero peròaumentarne l’attrattiva: “Io sono membro della Fina, la FederazioneMondiale, ed in commissione posso dire che ci sono alcune personeconservatrici. Quando si propone qualcosa di nuovo hanno paura chevenga minacciato il lato sportivo. Lo sport però, a mio parere, è an-che spettacolo ed è questa la strada da seguire per suscitare interesseanche a livello di iscrizioni. Non dico certo di dimenticare la tecnicama anche questo è un lato molto importante”.

La Nazionale italiana di nuoto sincronizzato

Stefania Tudini: “Il fascino della Città Eterna è unico”

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Stefania Tudini

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arà un Mondiale superlativo”. Co-sì il Bureau della Fina, riunitosioggi a Dubai, ha definito la XIIIedizione dei Campionati del mon-

do di nuoto, pallanuoto, nuoto sincronizzato,tuffi e nuoto in acque libere, che si svolgeràa Roma dal 17 luglio al 2 agosto. "Straordi-nario per due motivi particolari - ha sottoli-neato il Presidente della FIN Paolo Barelli -per la tecnologia innovativa unita all’alta de-finizione televisiva e per l’eredità che lasceràa Roma. Non sarà un campionato del mondo“usa e getta” ma lascerà un segno tangibilenell’impiantistica di Roma, della Provincia edella Regione Lazio. "Era questo l’impegnoprincipale della Federazione Italiana Nuoto -conferma il Presidente Barelli- in accordo congli enti locali e il governo quando presentò lacandidatura a luglio 2005 a Montreal ed è que-sto il progetto che si sta realizzando". Questi sono i contenuti della presentazionedello stato di avanzamento dell'organizzazio-

ne del mondiale presentato oggi a Dubai aldirettivo della Federazione Mondiale (FINA).Il Presidente federale è accompagnato daGianni Minervini, responsabile dell’Area spor-tiva del Comitato Organizzatore di Roma 09,pluricampione italiano, primatista europeo dei100 rana nell’85, argento ai campionati delmondo del 1986 a Madrid e bronzo a quellidi Perth 1991.Ad oggi i Paesi accreditati sono 155 ma se neattendono oltre 180; le iscrizioni pervenutesono 2100 e ne sono previste almeno 2500;nel primo mese di prevendita sono già perve-nute al Comitato Organizzatore 18000 preno-tazioni tra biglietti e abbonamenti.Ha riscosso un grande interesse il program-ma predisposto dalla RAI per la completa co-pertura dell'evento in alta definizione (è laprima volta per un campionato mondiale) e ilnumero elevato di telecamere e altri suppor-ti tecnologici. Un impegno considerato ecce-zionale e che ha indotto il Presidente della FI-

NA Moustapha Larfaoui a complimentarsi uf-ficialmente con la Federazione e il ComitatoOrganizzatore. Sono stati altresì confermatidal Presidente Barelli 25000 posti disponibi-li per il pubblico e gli addetti ai lavori neiquattro impianti destinati a nuoto, tuffi, pal-lanuoto e sincronizzato; l'installazione di duepiscine temporanee nei due campi centrali deltennis ed e' stato indicato il percorso del cam-po di gara in mare, a Ostia, per le gare dei cin-que, dieci e venticinque chilometri. La FINAha confermato l'apprezzamento per la filoso-fia organizzativa del mondiale che lascerà in-frastrutture pubbliche e private a disposizio-ne delle società, dei tesserati e dei cittadinicon il sostegno di Comune, Regione e Provin-cia che ha permesso la realizzazione di im-pianti natatori oltre che nel comune di Romaad Anzio, Tivoli, Anguillara, Monterotondo eFrosinone. La Cerimonia di Apertura e' stataconfermata per il 18 luglio mentre la gara deituffi avrà il suo prologo il giorno 17.

S

Barelli:un campionato del mondo che lascerà il segno.La FINA:tecnologie innovative dalla RAIdi Alessandro Morucci

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Mustapha Larfaoui, Presidente della FINA, ed il Senatore Paolo Barelli, Presidente della FIN

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17 competizionigiorni di

1.500 tecnici e delegati1.500 giornalisti

2.500 atleti

2.000 volontari

cittàeterna

nazioni193dal 17 luglio al 2 agosto

5 discipline sportive

nuotonuoto in acque libere

tuffipallanuoto

nuoto sincronizzato

Roma 2009, Capitale mondiale del nuoto.

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o chiamavano rugbychampagne e perquattro decenni – dametà degli anni ’50

in poi - ha identificato un parti-colare modo di giocare. Lo stilefrancese. Movimenti eleganti,passaggi da manuale e combina-zioni frizzanti. Arte, spettacolo ecultura. Sensazioni forti, entusia-smanti, come quelle che si assa-porano bevendo un buon bicchie-re di vino. Dopo averlo degusta-to, in bocca rimane un gusto cor-poso ed un profumo inebriante. In Francia il rugby è come il vi-no, coltivato, preparato e gioca-to sopratutto nella periferia delsudovest del paese, intorno a To-losa. Il cuore ovale transalpinoè proprio lì, dove ha sede la pre-stigiosa società dello Stade Tou-lousaine. Una delle più antiched’europa. Oltre 100 anni di sto-ria, 16 scudetti vinti e tre coppeeuropee. Da quelle parti si respi-ra e si vive solo di rugby e vino,il resto conta poco.La leggenda racconta che qui ilrugby è arrivato alla fine dell’800trasportato su di un barcone, unodi quelli che faceva la spola lun-go la Garonne. Una specie di au-tostrada d’acqua che collega To-losa a Bordeaux e che viene uti-lizzata ancora oggi per i traspor-ti pesanti. Il vino partiva dalla re-

gione occitana e giungeva nel-l’affascinante cittadina universi-taria che guarda verso l’America.Era trasportato sulle basse e lar-ghe chiatte del fiume che torna-vano a casa con le damigianevuote di vino ma piene di novi-tà e sogni degli studenti univer-sitari di Bordeaux. Così un gior-no a Tolosa arrivò uno di queipalloni a forma d’uovo, strano,dal rimbalzo ribelle, mai regola-re. Pallone ubriaco, disse qualcu-no seduto ad un Caffè. Era rima-sto troppo tempo a contatto conil vino, si affrettò a concludere.Tra Tolosa ed il rugby però fu su-bito amore.A portare il rugby in Francia fuPierre dè Fredy, barone de Co-ubertin, qualche anno più tardimeglio conosciuto come l’inven-tore dei Giochi Olimpici Moder-ni. De Coubertin era un vivacepedagogo parigino che ai noiosisalotti aristocratici della capitalepreferiva viaggiare e conosceregente. Un nobile rivoluzionario. Nel 1870 il barone si recò in In-ghilterra in cerca di nuovi stimo-li per la società francese cadutain depressione dopo aver perso inguerra l’Alsazia e la Lorena. DeCoubertin aveva sentito parlaredel college di Rugby dove Tho-mas Arnold, grazie alla praticadello sport, era riuscito a creare

un vero riferimento educativo. In Francia la scuola era ancoraorganizzata secondo il modellodel liceo napoleonico e gli stu-denti erano in piena decadenza,senza stimoli. Secondo Arnold la formazionedel carattere dei ragazzi dovevaavvenire soprattutto fuori dallascuola: “Preferisco che i miei al-lievi giochino vigorosamente arugby, piuttosto che impieghinoil loro tempo libero ad ubriacar-si e litigare nelle taverne della cit-tà. Lo sport è l’antidoto all’immo-ralità ed è una cura contro l’in-disciplina”, Il rugby trova in Francia una se-

conda patria e diventa popolare.A Parigi nascono due squadre ilRacing e lo Stade Francais, a Bor-deaux quella universitaria. Si gio-ca anche nel sud dove diventaanche motivo di rivalità con ilpotere politico della capitale. PerTolosa riuscire a battere una del-le due squadre di Parigi è una for-ma di rivalsa sociale. La forza della provincia è nelcampanilismo, nella competizio-ne culturale tra le città. Nei caf-fè si parla di politica, rugby e vi-no. L’orgoglio di identificare conlo stesso nome di un paese, lapropria squadra di rugby ed il vi-no locale.

di Paolo Cecinelli Caporedattore centraleLa7 Sport

Rugby

Histoire du rugby francais

L

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iciamocelo, agli inglesi farsi i fattinostri non dispiace. In ogni situa-zione, figuriamoci se si parla dirugby: lo hanno inventato loro. Me-

glio, non disdegnano intromettersi nei nostri af-fari con quell’atteggiamento un po’ saccente chesi riserva ai fratelli un po’ più piccoli a cui sivuole bene, per carità, ma che alla fine è prefe-ribile restino al posto loro. In dieci anni di 6 Na-zioni siamo migliorati, nel 2008 al Flaminio liabbiamo pure un po’ spaventati (19-23 per lo-ro…) e insomma, loro non hanno gradito. L’Ita-lia che si candida per ospitare i Mondiali fa ru-more. Perché la candidatura che il Presidentedella FIR Giancarlo Dondi ha buone possibili-tà di andare in porto, perché l’IRB vede di buonocchio un Mondiale turisticamente appetibilecome sarebbe quello italiano dopo il preannun-ciato bagno di sangue economico di Nuova Ze-landa 2011, perchè…per una moltitudine di al-tri motivi, non ultimo le Olimpiadi di Londra2012. Sì, perché i Giochi che andranno in sce-na nella capitale d’Albione tra tre anni stanno

creando non pochi problemi alle reali casse,con spese di impiantistica che giorno dopo gior-no si rivelano più ingenti rispetto a quanto pre-visto di milioni e milioni di sterline. Ecco per-ché, con tutta la buona volontà, riesce diffici-le pensare che dal numero 10 di Downing Streetarrivi in tempi brevi un sì definitivo alla ga-ranzia di 80 e passa milioni di sterline neces-saria per presentare il progetto di candidaturail 13 maggio prossimo. Da Palazzo Chigi, e piùprecisamente per bocca del Sottosegretario condelega allo Sport Rocco Crimi, il governo italia-no ha già fatto sapere che “assicurerà tutto il so-stegno possibile perché il nostro Paese possa or-ganizzare la terza più importante manifestazio-ne sportiva al mondo”. Ecco, agli inglesi questodeve aver fatto paura più o meno come il 19-23di un anno fa. E, allora, eccoli pronti ad attac-care il sistema rugbistico italiano dalle colonneonline del Sunday Times. Stephen Jones, pen-na prestigiosa della palla ovale, ma sulla cui co-noscenza del rugby italiano ci sentiamo onesta-mente di dubitare, ha colto al volo la possibili-

tà offertagli dalle brutte sconfitte subite controInghilterra, Irlanda e Scozia scagliandosi con so-spetta virulenza contro il Presidente della FIRGiancarlo Dondi. Sarebbe lui, a detta dell’inef-fabile Jones, la causa e cagion di tutti i mali delrugby italiano. Ora, nessuno vuole beatificareGiancarlo Dondi, ne ci si attende che folle fe-stanti accolgano l’ingresso del massimo dirigen-te rugbistico italiano in tribuna d’onore al Fla-minio. Ma Mr. Jones dovrebbe, prima di acca-nirsi sulla tastiera del proprio portatile, ricorda-re cosa era la FIR nel 1996, anno della prima ele-zione di Dondi, e cosa la FIR sia diventata negliultimi tredici anni. In tutto questo processo dicrescita, che ha reso la Federugby di oggi un’a-zienda da quasi trenta milioni di fatturato ed ilrugby uno sport in vertiginosa crescita di popo-larità e di tesserati, il Presidente ha avuto un ruo-lo preminente. Chiedergli di farsi da parte ades-so, nel momento di massimo sviluppo del mo-vimento, con una candidatura mondiale concre-ta in atto ed a pochi mesi dalle elezioni federa-li che lo hanno visto uscire vincitore con la mi-seria del 97% di voti denota, se non una più omeno disinteressata malafede, perlomeno unascarsa conoscenza delle regole della democra-zia. Per non parlare delle norme della buonacreanza: invitato a Roma dal Presidente per toc-care con mano la realtà del rugby italiano, Mr.Jones ben si è guardato dal rispondere. Forse ilnostro aspetta, per il suo prossimo viaggio in Ita-lia, la finale dei Mondiali 2015: sarebbe l’occa-sione giusta per comprendere come, dalle colon-ne della sua rubrica virtuale, abbia preso una so-nora cantonata.

Rugby

The President and Mr. Jones

18Il presidente della FIR, Giancarlo Dondi

L’Italia che pensa in grande, che si candida per ospitare iMondiali di rugby nel 2015 o nel 2019 dall’altra partedella Manica fa rumore

Ddi Andrea Tranquilli_foto di Luca d’Ambrosio

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Cerchiamoamici atletici

Grande successo del IVConcorso “L’amico Atletico”promosso dalla Fondazione“Gabriele Cardinaletti”.Si possono mandare evotare le segnalazioni dei “comportamenti sportivi” sul sitowww.codiceatletico.it o chiamando il numeroverde gratuito 800.550.388entro il 23 aprile 2009.

di Luigi Capasso

I principali testimonial del concorso “L’Amico Atletico”

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e è vero che Roma è il centro del-la politica, Milano è il cuore dellamoda, Jesi è sicuramente la Capi-tale dello sport. E non per il fatto

che nel paese marchigiano siano nati ad un ti-ro di schioppo icone del calcio come RobertoMancini e Luca Marchegiani, campionesse discherma come Valentina Vezzali e GiovannaTrillini e tanti altri atleti pluridecorati; neancheperché leggendo il rapporto CENSIS emerge undato statistico che segnala il più alto numerodi società dilettantistiche sportive nella propor-zione abitanti - territorio. Ma per far assurge-re Jesi a tale titolo ideale basta farsi una pas-seggiata per le vie del Centro in un qualsiasigiorno della settimana e troveremo la nostra ri-sposta: ci renderemo conto di come cresce, ge-nerazione in generazione, la sana cultura del-lo sport. Un viavai di bambini e ragazzi con ilborsone della propria società dilettantistica cheentusiasti vanno a fare sport nelle tante srut-ture moderne e attrezzate della zona. È da quiche è partita Jesi, da un progetto di sport sino-

nimo di progetto di vita ed in questi stessi vi-coli si è fatto conoscere, apprezzare ed amareun ragazzo che come i suoi coetanei viveva perlo sport e metteva a disposizione tutta la suapassione insegnando calcio ai ragazzi più for-tunati di lui, ma solo nei luoghi comuni. Que-sto ragazzo si chiamava Gabriele e suo fratel-lo ora ricopre uno dei ruoli più importanti inItalia nel mondo dello sport.Andrea Cardinaletti è da circa due anni il pre-sidente dell’ Istituto per il Credito Sportivo,noi di Sport Club l’abbiamo conosciuto inquella sede e siamo stati colpiti dal taglio in-novativo che l ‘ICS ha assunto quando ha ini-ziato ad occuparsi dei progetti di sport attri-buendo un importanza centrale ai contenutidelle iniziative che spesso coincidono con ivalori dello sport e che trovano nella parola–Etica –una sintesi spesso retorica.Conoscendolo meglio abbiamo capito quantoil suo pensiero e i suoi ideali arrivino da mol-to lontano praticamente da sempre essendo na-ti prima di lui all’interno della propria famiglia.

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Il presidente dell’Istituto del Credito Sportivo Andrea Cardinaletti

Demetrio Albertini, testimonial concorso “L’Amico Atletico”

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Andrea infatti era solo di tre anni più grandedi Gabriele che immaturamente scomparso havissuto una vita da diversamente abile ma po-nendosi totalmente al servizio dello sport deinormodotati. Dalla testimonianza di vita diGabriele e dal desiderio della famiglia di evi-tare inutili commemorazioni è nata la Fonda-zione Gabriele Cardinaletti che si occupa disport, di cultura e di sociale.Il progetto di punta della Fondazione al qualeabbiamo aderito come partner anche il MECSè il concorso – AMICO ATLETICO- giunto que-st’anno alla quarta edizione che consiste nel co-involgimento di tutti gli sportivi delle otto re-gioni dell’Italia Centrale in una gara di segna-lazioni tese ad individuare i –Campioni di com-portamento sportivo o Talenti Etici dello sport.Alle 8 conferenze stampa fatte per la presen-tazione del concorso il presidente Cardinalet-ti ha insistito molto su questo concetto:- Nonpossiamo pretendere che tutti i nostri giovanidiventino grandi campioni ma tutti devonorispettare le regole dell’etica sportiva perchésignifica rispettare gli altri e se stessi – Que-sta è l’essenza dello sport. Una cultura dellavittoria abbinata ad una cultura della sconfit-ta e/o la consapevolezza che attraverso l’edu-cazione allo sport possiamo indirizzare i no-stri giovani ad un futuro di valori- Votandoattraverso il sito si crea un valore economicoche è dato dalla somma delle segnalazioni mol-

tiplicato di 1 Euro. Il montante verrà devolu-to in beneficenza ad imprese dello sport o delsociale che il vincitore indicherà a sua scelta.I grandi campioni soci onorari della Fonda-zione costituiranno come ogni ano la giuriae consegneranno nella serata conclusiva del25.5.09 a Jesi i premi a vincitori, oggi scono-sciuti ma almeno per un giorno famosi.L’adesione di tutte le Istituzioni dello Sport,Presidenza del Consiglio dei Ministri – Strut-tura Sport, il CONI, il CIP e l’ICS e la presen-za a fianco della fondazione dell’USSI sonola migliore testimonianza di quanto l’inizia-tiva ha un futuro importante da rappresenta-re un appuntamento nazionale per lo svilup-po operativo degli ideali dello sport. E gli ideali, si sa, sono come le stelle. Non liraggiungiamo mai ma, come i naviganti inmare, servono a stabilire la rotta. E per man-tenerla … grazie Gabriele.

Cover

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Demetrio Albertini e Luca Marchegiani “firmano” il Codice Atletico

Arrigo Sacchi, un altro supporter della Fondazione Gabriele Cardinaletti

La vita di Gabriele ci ha insegnato che

la disabilità non è un fattore estetico

ma culturale, chi non si sente

disabile non lo è.

“Chi non pensa aglialtri come disabili non

li considera tali”.

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Energia e Passione miscelati per dar vita ad una delle più grandi emozioni della vita,conquistare la vetta delle proprie emozioni…

Rifugio Sapienza (Nicolosi), 31 Gennaio 2009 - ETNA vulcano mt 3339

Sport estremi

Aria, Acqua Terra e Fuoco

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di Stefano Gigli_foto di Daniele Mei

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pesso ci si ricorda troppo tardi nel-la vita quando da piccini uno deigiochi più belli ed affascinanti eraquello di far volare un aquilone sul-

la spiaggia, colorato e mosso dalla brezza delmare. .e costruire un vulcano di sabbia talmen-te enorme che per scavare il cratere ci si infila-va tutto il braccio..poi arrivava il papà e con lacarta e l’accendino ci mostrava come si simu-lava il fumo ..che meraviglia! Oggi l’aquiloneed il fumo riecheggia nella nostra memoria neltempo presente, in questo istante mentre ne de-scrivo le emozioni e successivamente nel so-gnare ancora una volta quelle immense diste-se di neve che avvolgono il gigante di fuoco,L’ETNA Dopo esserci stato qualche anno fa, lavoglia e l’entusiasmo di portarci i miei amici èstato l’elemento determinante per organizzareil Chasta Days 09. Dal 24 al 30 Gennaio que-

sto sogno si è finalmente tramutato in sempli-ce realtà, in colori e suoni talmente armoniosida farmi sognare l’impossibile. Oggi dopo avervissuto questa esperienza sono convinto che glielementi naturali dell’Aqua, il Fuoco, la Terra eL’aria uniti fra di loro creano il più bel quadroche possiamo osservare, vivere e ammirare conle nostre emozioni. L’ETNA è un gigante tal-mente maestoso che ti trasmette energia! Cheti fa assaporare ognuno dei 4 elementi natura-li, che ti fa volare sopra le nuvole, vicino al cie-lo, osservando il mare e ascoltando il vento.I nostri aquiloni si sono miscelati nella cornicedi questo quadro, aggiungendo un po’ di mo-vimento e di passione…persone che per un uni-co comune denominatore “ Snowkite” si sonoimmerse nella leggendaria montagna siciliana..ilGigante di Fuoco.Questa volta le tracce le abbiamo lasciate al cen-

tro del mediterraneo, immerse fra lava e nevedorata dal colore di sabbia e dal profumo di ce-dro. Tutto quello che è accaduto al Chasta Dayssull’Etna non passerà mai nel dimenticatoio, fa-re snowkite a 3300 mt osservando il mare edaccarezzando il fumo non credo sia normale odi quotidiana abitudine. Ci abbiamo messo qual-che giorno per realizzare ciò che stavamo fa-cendo, ma in pochi minuti ci siamo resi contoche lo snowkite non ha più confini e non ha ri-vali, è una costante emozione travolgente cheti prende e non ti molla più, ti fa mancare l’a-ria!! Ma nella mia memoria il Chasta Days ri-mane un incontro di culture, di uomini e don-ne, di tradizioni e di modi di essere se stessi.Non dimenticherò mai Pascal e Guillaume, Ric-cardo e Maria e tutto il team di OZONE Italiasenza i quali tutto ciò sarebbe stato insipido.Non dimenticherò mai i miai amici Siciliani,

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S

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Luca e Giovanni, Cristina e Alessia, Saro e Giu-seppe e la speciale disponibilità del rifugio Sa-pienza e delle Funivie dell’Etna e del gruppo diETNASNOW. Ma in questa poesia l’emozionepiù forte rimane quella di ognuno e delle splen-dide persone che sono salite con me in cima alcratere centrale.. Era sabato 31 ennaio 2009 ela giornata sin dal mattino si presentava vera-mente eccitante. Saliamo con la prima corsadella telecabina affrettandoci a raggiungere lospot di partenza con i nostri kite. Il Vento erateso e costante da NW e ci spingeva a termina-re la settimana andando a visitare il versanteN-NW. Immediatamente io Chasta e Pascal per-corriamo una diagonale alle pendici del vulca-no di circa 3 km. Arrivati a quota 1800mt apria-mo i kite fra cedri e crateri spenti, cercando diimmortalare le ultime emozioni fra i colori pa-stello illuminati dal sole mediterraneo. Per cir-ca un’ora continuiamo a scendere di quota eper circa un’ora Pascal scatta delle foto mera-vigliose al rider più forte ed umile al mondoCHASTA !. Poi si inizia a salire e a prenderequota verso la vetta del vulcano. Il tempo ini-zia a cambiare, le correnti umide da NW for-mano banchi di nebbia che si spostano veloce-mente intorno alla montagna. La cosa da fareimmediatamente era risalire, prendere quota etirarsi fuori dalla nebbia. Pascal e Chasta conle MANTA II 12 mt riescono ad uscire imme-diatamente, mentre io mi trovo costretto a cam-biare vela in quanto stavo girando sottoinve-lato con un Frenzy Fyx 7mt. La circostanza nonera delle migliori e mi dovevo affrettare al cam-bio veloce..un po’ di tensione e poi via ache iocon il mio MANTA 12 prendo immediatamen-te quota e risalgo al di sopra delle nuvole. Piùsi sale e più il vento aumenta e accelera per l’ef-fetto venturi, quindi a quota 2550 mt, dopo averincrociatoi Alessandro, Lido e Andrea con le 7metri Frenzy, decido di cambiare nuovamente.Obbiettivo per tutto il gruppo era la vetta…Poche decine di minuti per salire che oggi so-no solo ricordi di attimi, hanno fatto di questoobbiettivo un’impresa, un sogno. Voglio peròsolo ricordare la forte emozione commoventecon cui abbiamo tutti assaporato i fumi dell’Et-na…Nulla e nessuno potrà mai toglierci questoricordo e forse i giardini sempreverdi del para-diso per noi erano e rimangono distese di ne-ve sopra le nuvole di fronte al mare.. alle 13:30siamo arrivati in cima al tetto del Mediterra-neo. Il Gigante di Fuoco, attento e presente, cre-do che ci abbia trasmesso un qualcosa di para-gonabile al mal d’Africa…

Sport estremi

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Orienteering:chi cerca trova

di Enrico Morucci

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l contatto con la natura, correrenei boschi seguendo una traccia eabbinare l'intuito alla lettura diuna cartina morfologica senza in-

dicazioni tradizionali, ma utilizzando una sim-bologia convenzionale. Questo in sintesi estre-ma lo spirito dell'Orienteering, da sempre ri-tenuto lo sport dei boschi. Infatti è in questoambiente che il contatto con la natura rag-giunge il suo apice ed un orientista ritrova lecondizioni più amate per praticare il suo sport. Ma sarebbe limitante confinarlo solo all'inter-no del bosco, infatti da alcuni anni sono statesperimentate con successo delle formule citta-dine, nei centri storici, ma vi sono anche la va-riante ciclistica, in sella alla mountain bike,quella con gli sci da fondo e di precisione, pra-ticabile anche dai diversamente abili.Nella città di Roma ad esempio, lo si può fa-re in luoghi stupendi, quali Piazza del Popo-lo, Piazza Navona, il Parco degli Acquedotti,la Caffarella e via Appia Antica. Poi le villeromane, con un circuito di sei tappe in luo-ghi meravigliosi che sono organizzati da qua-si dieci anni. Un modo diverso per praticaresport e conoscere meglio la storia. Una disciplina romantica e dal fascino unico

quella dell'Orienteering, nata nel Nord Euro-pa negli anni '20, si è poi diffusa in tutto ilmondo. Tra i paesi all'avanguardia, in questosport, oltre quelli scandinavi, anche la Fran-cia, la Svizzera, la Russia e la Cina. Il movi-mento nostrano da anni sta lavorando perraggiungere il vertice e oggi il movimentoconta su numerosi campioni.L'abilità dell'orientista sta nel percorrere unpercorso in precedenza tracciato, nel minortempo possibile, utilizzando una cartina sen-za indicazioni scritte ma con dei simboli con-venzionali (approvati dalla Federazione inter-nazionale) ed una legenda. Come nelle garedi sci, o in una prova a cronometro di cicli-smo, gli atleti gareggiano individualmente(esiste anche la staffetta a squadre), partendodistanziati di pochi minuti l'un l'altro. Vinceche impiega il minor tempo senza saltare nes-suno dei punti di controllo, detti anche lan-terne. Unico ausilio, l’uso di una bussola.Ma orienteering non vuol dire solo agonismo,infatti, per molti è l'occasione per passare unadomenica diversa, una passeggiata di salutein cui affinare delle "skill", abilità che potreb-bero servire anche nella vita di tutti i giorni.Uno sport in cui le parole doping e violenza

I

l'orienteering, o sport dei boschi, consente disviluppare una nuovaattenzione, uno spiritoesplorativo che permette di scoprire i valori cheispirano un sano e correttorapporto con se stessi,con gli altri nell'ambiente.

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Orienteering

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non esistono e sono sostituite da armonia ebenessere.Orienteering è anche grandi eventi. L'appun-tamento clou, per la stagione 2009 è dato daicampionati mondiali junior di Primiero alle-stiti dall'U.s. Primiero e dal G.s. Pavione. Peril movimento italiano si tratta di una vetrinamolto importante. Di sicuro, gli azzurri saran-no in prima fila per conquistare delle meda-glie. La linea verde, guidata da Nicole e Car-lotta Scalet, ha infatti espresso grandi talen-ti in grado di competere a livello internazio-nale. L’evento, vede a corollario la “5 giornidelle Dolomiti” una rassegna in grado di at-tirare atleti da tutta Europa, Norvegia in te-sta con oltre 1.200 iscritti, seguita da Svizze-ra e Finlandia. Tutto il Trentino è mobilitatoper la rassegna che vedrà arrivare nel picco-lo borgo montano circa 3.000 persone, di cui600 atleti. Un successo di dimensioni tali, che3 mesi prima dell’evento sono state chiuse leiscrizioni.

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randi emozioni all’Oval di Tori-no, durante gli Indoor 2009, tea-tro delle imprese degli atleti gial-loverdi che hanno contribuito, in

azzurro, alla conquista di ben 4 delle sei me-daglie vinte dall’Italia. Tra i risultati ottenu-ti, quello sicuramente da incorniciare è il sal-to del finanziere Fabrizio Donato che ha en-

tusiasmato il numeroso pubblico presente.Lo si aspettava ormai da troppi anni ma, perun infortunio e per la sfortuna, la medagliaa Fabrizio non era mai arrivata mentre a To-rino c’è stata la svolta: al quinto salto dellafinale europea del triplo ha piazzato un gran-dissimo 17.59 che gli è valso la medaglia d’o-ro ed il record italiano indoor. La seconda

medaglia d’oro, per gli azzurri delle FiammeGialle, è arrivata dalla staffetta 4x400, sem-plicemente grandiosa, con il finanziere Mat-teo Galvan, partito in seconda frazione, eClaudio Licciardello, in ultima frazione, chehanno letteralmente trascinato il quartettoazzurro alla conquista dell’oro. Un risultatoche Licciardello sintetizza così: "era un so-

Fiamme Gialle

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Quattro delle sei medaglie vinte dall’Italia sono targate Fiamme Gialle

Di Alessandro Lancione foto di Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL

Protagonisti azzurri, con forti riflessi gialloverde, ai Campionati europei indoor di Torino

G

Claudio Licciardello

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Medagliere per nazioniNazione Oro Argento Bronzo TotaleRussia 10 4 4 18

Germania 3 3 4 10Italia 2 2 2 6 Francia 2 2 2 6 Regno Unito 2 2 0 4Estonia 2 0 0 2Portogallo 1 1 0 2Polonia 1 0 2 3Svezia 1 0 1 2Belgio 1 0 0 1Turchia 1 0 0 1Spagna 0 4 1 5Ucraina 0 3 0 3

Olanda 0 2 0 2Repubblica Ceca 0 1 2 3Slovenia 0 1 1 2Cipro 0 1 0 1Norvegia 0 1 0 1Romania 0 0 2 2Irlanda 0 0 2 2Bielorussia 0 0 1 1Slovacchia 0 0 1 1

“Aspettavo questo salto da tempo ed èarrivato! Lo dedico a mia figlia Greta e a miamoglie Patrizia.” Fabrizio Donato

Fabrizio Donato con la moglie Patrizia e la figlia Greta al quale ha dedicato la sua vittoria

La 4x400 campione d'europa, da sx, Galvan, Licciardello, Marin e Rao Fabio Cerutti in azione

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Fiamme Gialle

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gno per tutti e quattro. Un'occasione da nonperdere perché sapevamo di essere moltocompetitivi. Sentivo di avere ancora una car-tuccia dentro di me e l’ho giocata nel migliormodo possibile. Questa è la dimostrazione che quando siamouniti è tutto più facile”. Ma i grandi risulta-ti non sono finiti… Le altre due medaglie vin-te dai gialloverdi di Castelporziano arrivanodalla pista grazie ancora a Licciardello che,nella finale dei 400m, e con estrema bravu-ra strappa l’argento, con il tempo di 46’’32,e si piazza subito dietro l’esperto svedeseWissman, già campione d’Europa indoor nel2007. Il secondo argento arriva, infine, dallo sprin-ter Fabio Cerutti protagonista, nella gara dei60m, di uno splendido secondo posto con iltempo di 6’’56 nella gara vinta dal britanni-co Chambers con 6’’46. Per Cerruti tanta fe-licità tanto da fargli affermare, al terminedella gara, che: ”Era da una vita che aspet-tavo questo momento. Oggi ero concentratosull'accelerazione, dove in semifinale nonavevo brillato. Mi sono piaciuto. A questo punto ci possono essere interessan-ti prospettive per cui vedremo cosa succede-rà all'aperto. Posso e voglio arrivare a Ber-lino al massimo”.

Fabio Donato in azioneClaudio Licciardello all'arrivo vittorioso dei 4x400

il podio dei 400m, da sx Licciardello

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La squadra italiana militare, formata da atleti della Guardia di Finanza, Carabinieri, Esercito e Aeronautica, chiude l’evento con 4 medaglie d’oro, 4 d’argento e 2 di bronzo.Di Roberto Caporaletti

Alla “1st World Military Indoor Athletics Cup 2009”, lo sport militareconquista la Grecia

Medagliere per nazioniNazione Oro Argento Bronzo TotaleItalia 4 4 2 10Polonia 2 1 4 7Slovenia 2 == == 2Bielorussia 1 2 == 3Algeria 1 1 1 3Qatar 1 1 == 2Lettonia 1 == == 1Grecia == 1 2 3Rep. Ceca == 1 1 2Serbia == 1 == 1Brasile == == 2 2

l primo dei tre appuntamenti mon-diali per l’atletica leggera militare,gli azzurri della velocità hanno do-minato la prima edizione della

“World Military Indoor Athletics Cup”, svoltasiil 14 marzo al Peania Indoor Arena di Atene, conla vittoria di ben 10 medaglie (4 oro, 4 argento,2 bronzo). La prima tripletta arriva nei 60m conFabio Cerutti (Fiamme Gialle) che taglia per pri-mo il traguardo con 6”64 davanti a Roberto Do-nati (Esercito), secondo con 6”66, ed EmanueleDi Gregorio (Aeronautica), bronzo con 6”67.Sulpodio anche le donne grazie ad Anita Pistone(Esercito), prima con 7”34, e Maria Aurora Sal-vagno (Aeronautica), seconda con 7”36. Per gliazzurri in divisa, che hanno dimostrato grandevitalità agonistica, altre due medaglie d’oro ar-rivano dalla pedana del salto in alto con Filip-po Campioli (Esercito), primo con 2.24, e da quel-la dell’asta con Giorgio Piantella (Carabinieri),salito fino a 5.50. E poi ancora medaglie, dued’argento, grazie a Domenico Rao (Carabinieri)nei 400 metri on 48”28 e Stefano Tremigliozzi(Aeronautica) nel lungo 7.47, e una di bronzocon Lukas Rifeser (Esercito) negli 800 metri con1’49”48. Archiviata la fortunata trasferta elle-nica, l’Italia con le stellette – vincitrice del me-dagliere per Nazione – sarà impegnata, dal 5 al7 giugno, nei Campionati Mondiali militari supista in programma a Sofia (Bulgaria), ed il 4 di-cembre nel Campionato Mondiale militare di cor-sa campestre in programma ad Abidjian (Costad’Avorio).

A

La squadra al completo

il podio dei 60m vinti da Fabio Cerutti

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Esercito

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Si entra da promesse,si diventa dei campioni.

Il Centro Sportivodell'Esercito continua a sfornare fuoriclasse

nell'atletica leggera.

Un Esercitodi atleti

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di Matteo Cirelli

egli anni tanti sono stati i campio-ni che hanno vestito e vinto per ilCentro Sportivo dell'Esercito. Bi-nomio forte, quello fra l'atletica e

la forza armata, cementato nel tempo dai suc-cessi di fenomeni come Gelindo Bordin, Alber-to Cova e Francesco Panetta, tanto per citarealcuni dei grandi della nostra storia sportiva.Oggi come ieri, il Centro Sportivo dell'Esercitosi dedica con passione e dedizione alla nobiledisciplina. Con l'abolizione della leva e l'avven-to del volontariato, la forza armata si è messaal passo con i tempi, non dimenticandosi, e an-zi rinforzando, l'attenzione verso l'atletica leg-gera. Dal 2003 l'obiettivo del Centro Sportivoè proprio quello di arruolare giovani atleti, cheoltre ad avere talento, siano motivati da unainossidabile voglia di emergere. E in quest'ot-tica presso le strutture della forza armata han-no trovato “casa” promesse dello sport, comeElisa Cusma, Daniele Meucci, Vincenza Sicari,Federica Dal Rì, Lukas Riffeser, Filippo Cam-pioli, Gilio Iannone. Interpreti di assoluta rile-vanza nazionale che grazie al CSE sono potu-ti crescere come atleti e come esseri umani. Ol-tre a un percorso sportivo infatti, chi entra nel-la famiglia Esercito assorbe i valori della disci-

N

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plina, della correttezza e dell'umanità, da sem-pre riconosciuti a tutte le nostre forze armate.E lo spirito con cui questi atleti e militari af-frontano le sfide della loro crescita sono bensintetizzate in questo giuramento firmato dairappresentati del Centro Sportivo dell'EsercitoItaliano, che ci sembra doveroso riportare: “Pos-sedere la mentalità del Campione è la più desi-derabile delle competenze, sentirsi “ il partico-lare ” in ogni situazione. Offrire sempre il me-glio di sé, sentirsi al massimo della prestazio-ne, sempre tesi verso il superamento dei pro-pri limiti. I grandi Campioni dello Sport – gliEroi del nostro tempo - incarnano il nostrobisogno di misurarci in sfide, di migliorarci, divivere con intensità e pienezza. L’atleta “deve”raggiungere uno stato di coscienza che permet-ta di portare la propria mente a fissarsi unica-mente sull’oggetto di interesse; la competizio-ne, l’agonismo, la vittoria. Sempre nel rispettodegli avversari ma mai nel timore di alcuno.Motivazioni, regole, rispetto, sacrificio, educa-zione, disciplina, fanno diventare Campioni incampo e fuori”. Non dimenticando i tanti suc-cessi che gli atleti dell'esercito continuano co-stantemente a centrare. Come per esempio quel-li del C.le Magg. Daniele Meucci, considerato

fra i migliori interpreti del mezzofondo italia-no. Vale la pena ricordare la storia di Meucci,arruolato in circostanze tanto inusuali quantosignificativamente esplicative. Durante i Cam-pionati del Mondo Junior del 2004, nella pro-va dei 10.000 mt, Daniele si ritirò dopo nean-che 3 km percorsi. Dopo una debacle del gene-re, in pochi avrebbero creduto in lui, ma l'Eser-cito era così convinto delle potenzialità del ra-gazzo da contattarlo il giorno stesso. E il Ca-porale Maggiore ha già ampiamente ripagatola fiducia che gli è stata concessa. Lo scorso an-no l'atletica italiana ha gioito per i suoi ottimirisultato e lui intanto ha anche avuto il tempoper laurearsi in Ingegneria Informatica. Del 2004è anche l'arruolamento del C.le Magg. FilippoCampioli, finalista nel salto in alto alle Olim-piadi di Pechino, e del C.le Magg. Lukas Rifes-ser che, sotto la severa guida del “sergente diferro” prof. Gerd Crepaz, è diventato, ancoragiovanissimo, il migliore ottocentista d'Italia. Ma come spesso succede nello sport nostrano,sono le donne a far registrare le migliori per-formance, e nell'Esercito italiano l'universo fem-minile è costellato di campionesse. Citiamoquindi il C.le Magg. Elisa Cusma, detentrice delrecord italiano degli 800 mt indoor con il tem-

Daniele Meucci

Esercito

38Elisa Cusma

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po di 1'49’’25 e vincitrice finora di ben titolinazionali. Non dimenticando il C.le Magg. Ele-na Romagnolo, finalista olimpica e detentricedel record italiano dei 3000 siepe, o il C.le MaggFatna Maroui, nel 2008 migliore atleta giova-ne sugli 800 m e sui 1500 m, a conferma di co-me nel Centro Sportivo si sia costantementeproiettati al futuro. E a questo proposito, dal2007 i Campioni dell'Esercito sono affiancatida un settore giovanile “Sport&Giovani”. Il pro-getto ha lo scopo di insegnare e divulgare la di-sciplina dell'atletica leggera ai ragazzi dai 6 ai18 anni. Tutte le fasce d'età comprese sono se-guite direttamente dai tecnici della Forza arma-ta, e nei primi due anni di attività c'è già statoun incremento del 300%, e ad oggi sono più di190 i giovani che sono sotto la guida dell'As-sociazione. Grandi campioni e giovani promes-se, che nel quadriennio olimpico appena tra-scorso hanno onorato al meglio la loro socie-tà. Dal 2005 al 2008 infatti la sezione atleticaleggera ha conquistato 93 titoli italiani, 74 me-daglie d'argento e 49 di bronzo, stabilendo 8record italiani. Ma la presenza dell'Esercito nonsi è limitata ai nostri confini. Negli ultimi Mon-diali militari il Centro Sportivo ha centrato dueori e, come già ricordato, Campioli e Romagno-lo hanno partecipato alle finali di specialità nel-le gare olimpiche a Pechino.

La squadra campione d'italia di cross 2009

Lukas Rifesser

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appuntamento più atteso, quellocon il Derby Italiano di Galoppo,la corsa che ogni anno laurea il lea-der in pista tra i cavalli di tre an-

ni, quest’anno passa in calendario dalla dome-nica al sabato ed è in programma per il 9 mag-gio. Da qualche anno a questa parte Hippo-Group Roma Capannelle, la società che gesti-sce l’impianto, incrocia la strada dei cavallicon quella dell’arte : restaurato il Cavallo diVicolo delle Palme esposto ai Musei Capitoli-ni, organizzato a Villa Medici durante la Mo-

stra di Marco Delogu Noir et Blanc il PremioLe Signore dell’Ippica 2008, presentata la sta-gione 2008 al Museo dell’Ara Pacis…. Anche le iniziative messe in cantiere in talsenso per il 2009 sono davvero interessantie di grande attualità.“Quest’anno – spiega Enzo Mei, Presidente diHippoGroup Roma Capannelle – gli appunta-menti che organizzeremo per presentare la sta-gione dei grandi eventi sono improntati sullapittura e più in particolare sull’arte moderna. Il primo evento è alle Scuderie del Quirinale

La stagione dei grandi eventi dell’Ippodromo Capannelle è ormai imminente e lo storico impianto della Via Appia si prepara al look delle grandi occasioni.

Ippica

Primavera romana, profumo di purosangue e di grandi eventiall’Ippodromo delle Capannelle

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L’di Caterina Vagnozzi

Il dott. Enzo Mei, presidente di HIPPOGROUP ROMA CAPANNELLE

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dove il 15 aprile abbiamo messo in calenda-rio una visita guidata alla mostra del futuri-smo. Considerato che molti dei più famosiesponenti di questo movimento hanno in di-versi modi valorizzato la figura del nobile ani-male nel proprio lavoro, abbiamo chiesto al-la curatrice delle mostra, Ester Coen, di rela-zionare gli ospiti sul tema “Il futurismo e i ca-valli”. Contemporaneamente avremo ospite lascrittrice Marella Caracciolo Chia, autrice delromanzo “Una Parentesi Luminosa” ispiratoall’amore segreto tra Umberto Boccioni e lanobildonna Vittoria Colonna, una storia na-ta proprio all’ombra di una comune grandepassione nei confronti del cavallo”. Il secondo evento sarà invece durante la pri-ma settimana di maggio alla Galleria di ArteModerna di Valle Giulia dove, grazie alla dis-ponibilità dell’Associazione presieduta da An-gelo Bucarelli e della sovrintendente MariaVittoria Marini Clarelli, abbiamo promosso la

creazione di un vero e proprio percorso checollega la maggior parte delle opere espostecon tema i cavalli. Il percorso rimarrà segna-lato e pubblicizzato sino alla fine di maggioquando chiuderà il Concorso Ippico Interna-zionale Ufficiale di Piazza di Siena”. In occa-sione del primo dei grandi appuntamenti del-la stagione di primavera 2009 verrà riapertadopo un accurato restyling la Terrazza Derby,l’accogliente ed elegante tenso-struttura a bor-

do pista che è punto di ritrovo per i proprie-tari e soci del Turf Club Roma Capannelle edei circoli sportivi ad esso gemellati. L’ottimoservizio catering firmato da Ottaviani - RelaisLe Jardin e le strutture di servizio della Ter-razza Derby (punti gioco dedicati, bar, parti-te e grandi eventi sportivi in diretta suglischermi televisivi) è ottima garanzia per gliabituali frequentatori che sono in crescitaesponenziale.

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PROSSIMI APPUNTAMENTI• Domenica 19 aprile

Premio Parioli• Venerdì 1° maggio

Premio Regina Elena• Sabato 9 maggio

Derby Italiano Galoppo• Domenica 17 maggio

Premio Presidente della Repubblica

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un Movimento che è nato formal-mente solo nell’ottobre scorso, mai temi principali di cui si occupa,quali l’etica e la cultura nello sport,

dovrebbero essere innati e congeniali da sem-pre al concetto di sport.Oggi cercheremo di scoprire in maniera più ap-profondita quali sono gli scopi del M.E.C.S. (Mo-vimento per l’Etica e la Cultura nello Sport),quali sono le azioni programmatiche e qualisono gli obiettivi da raggiungere per un Movi-mento che in tempi brevissimi è riuscito ad ot-tenere notevoli consensi su scala nazionale.E lo facciamo, parlandone con uno dei promo-tori, l’avv. Tommaso Mandato, Presidente del-l’Associazione Sportform , che insieme alla LuissASD ed a Sport Club Magazine, hanno dato vi-ta al Movimento.

“Mi preme sottolineare che quando ho incon-trato il dott. Luigi Capasso ed il prof. Paolo DelBene per formulare un programma di base perla crescita e la sensibilizzazione di una politi-ca di diffusione e promozione dei valori dell’e-tica e della cultura nello sport,- dichiara l’avv.Mandato- abbiamo impiegato davvero poco permettere su un progetto che attraverso azionimirate di informazione e formazione che pre-vedessero il coinvolgimento del mondo istitu-zionale, di quello scolastico, nonché di quellodell’associazionismo sportivo, potesse centraregli obiettivi prefissati”Quali sono gli obiettivi che il M.E.C.S. si pro-pone?“Fra i principali obiettivi che il Movimento sipropone, vi è quello di formare un percorsoeducativo-didattico da svolgere in cooperazio-

ne tra il mondo della scuola ed associazionisportive, che diventi parte integrante dei cur-ricula scolastici nel prossimo futuro. Ancora,-prosegue il Presidente della Sportform - un se-condo obiettivo è quello di incentivare le Isti-tuzioni affinchè introducano nei percorsi for-mativi di allenatori ed insegnanti, i temi lega-ti ad uno sport “eticamente e culturalmente pra-ticabile. Terzo obiettivo, quello di coinvolgerele associazioni sportive affinchè inseriscanoquesti temi nei loro “programmi educativi” ri-volti a ragazzi e famiglie”

Quali sono le metodologie che sino ad ora ave-te utilizzato per far crescere il Movimento?“Sin da subito abbiamo ipotizzato che il Movi-mento deve essere un grande contenitore nelquale possono trovare spazio tutte le iniziative

Il M.E.C.S. :un Movimento in continua crescita

Èdi Matteo Cirelli

Etica dello sport

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L’etica e la cultura nello sport: ne parliamo con unpromotore del M.E.C.S.: l’avvocato Tommaso Mandato

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che hanno in comune la valorizzazione dell’E-tica e della Cultura nello Sport. Per cui stiamoportando avanti da una parte un progetto iti-nerante che prevede per ogni tappa interventiformativi, convegni, seminari, ma soprattuttoincontri diretti con i Campioni che nello Sportsi sono distinti non solo per loro capacità atle-tiche, ma soprattutto per le loro doti di lealtà etrasparenza, e per i loro comportamenti conso-ni ai veri valori dello sport.Dall’altra parte vogliamo diventare un punto diriferimento e di sostegno anche per tutti gli al-tri progetti e le iniziative in materia che già so-

no in essere o che sono in programmazione, inmodo da attuare un’azione molto incisiva e fat-tiva nella tematica in questione.

Avete incontrato davvero il consenso di tan-ti atleti e di tanti addetti ai lavori. Che signi-ficato dà a tutto ciò?“Come dicevo prima – prosegue l’avv. Manda-to, che nel M.E.C.S. ha il ruolo di coordinatoreper il Mezzogiorno- quello della premiazione edel contatto con l’atleta diventa un passo fon-damentale, perché il ragazzo, che resta il desti-natario principale del progetto, oltre alle nozio-ni ed alle teorie, ha la possibilità di vedere inconcreto un esempio lampante di ciò che stia-mo trattando. Sinora abbiamo nominato Am-basciatori del M.E.C.S., atleti del calibro di Mau-ro Sarmiento, Giuliana Quintavalle, FrancescoD’Aniello, Gennaro Iezzo, Antonietta Di Marti-no, Davide Tizzano, Immacolata Cerasuolo eFrancesco Postiglione che si sono distinti nellerispettive gloriose carriere, per le loro qualitàetiche e morali.

Quali sono le prossime iniziative?“Il nostro obiettivo immediato è quello di farcrescere sempre di più il Movimento, ed a talproposito ci stiamo attivando anche con l’au-silio di innovativi strumenti tecnologici, co-me il nostro portale su internet o come ilgruppo su Facebook, dove siamo a più dimille adesioni. Ma la nostra programmazio-ne a breve-medio termine prevede anche unsignificativo intervento all’estero, in Inghil-terra per la precisione, per una nomina spe-ciale quale Ambasciatore del MECS nel Mon-do, ad una figura sportiva storica come Gian-franco Zola, con l’intento e la certezza chequesta “incoronazione”, sia di aiuto per tra-

sferire anche in altri Paesi, il messaggio prin-cipale del Movimento che è quello di averefinalmente un mondo dello sport sano e pu-lito. E’ nostra intenzione affiancare diverseiniziative illustri, significative e di partico-lare importanza, come ad esempio la “Racefor the Cure” organizzata dalla Komen Ita-lia per la raccolta di fondi per la lotta al tu-more del seno e che si svolgerà anche que-st’anno in tre edizioni dislocate nelle cittàdi Roma, Bari e Bologna. Inoltre stiamo pro-grammando per il prossimo autunno lo svol-gimento di una “Giornata per l’Etica e la Cul-tura nello Sport”, nella quale sarà nostra in-tenzione coinvolgere le più alte cariche del-lo Stato e del mondo sportivo affinchè inquella giornata sia data la massima atten-zione solo ed esclusivamente ad iniziativesul tema, con lo svolgimento in contempo-ranea in diverse città del nostro Paese, dimanifestazioni, eventi ed iniziative che esal-tino e consacrino i valori dell’Etica e dellaCultura nello Sport”

Come si può aderire al M.E.C.S.?“Noi partiamo dal presupposto che per rendereefficace un progetto sia sempre necessario nonsolo il confronto, ma anche e soprattutto il con-tributo e l’arricchimento di nuove idee, ed è perquesto che stiamo perfezionando in questi gior-ni una nuova iniziativa abbinata anche ad unconcorso a cui abbiamo dato il titolo “Segna-lEtica”, con la quale chiediamo a tutti di segna-larci fatti, episodi, avvenimenti che nel camposportivo meritano la citazione. I vincitori decre-tati da una Commissione composta da altissi-me personalità del mondo dello sport, sarannopremiati in una kermesse nazionale che sarà or-ganizzata a Roma alla fine del corrente anno.”

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La presentazione del M.E.C.S. a Roma

A Napoli il M.E.C.S. premia Francesco Postiglione

Un momento dell’incontro a Jesi con gli Amici delCodice Atletico Dall'Associazione Alessandro Bini per la Sicurezza nello sport

Abbiamo appreso attraverso un sms inviatoci dal Consigliere Enzo Foschi dell'approvazione, da partedel Consiglio Regionale, della tanto attesa Legge “Interventi per la promozione, il sostegno e ladiffusione della sicurezza nello sport” proposta dallo stesso Foschi e votata all'unanimità da tuttigli schieramenti politici facenti parte del Consiglio. Tale manifestazione ci rende fieri per aversollevato un problema sociale di notevole importanza, ma soprattutto di aver concertato tutti ipolitici perchè quanto si andrà a promuovere non ha colori ne bandiere, ma è per il bene sociale ditutti coloro che amano lo sport e che di fatto lo praticano. Tutelare e esortare alla massimaattenzione, sia fruitori che adetti ai lavori, alla messa in sicurezza degli impianti sportivi è unmonito che viene dal profondo del nostro cuore e che non ci stancheremo mai di professare, perchènon si può morire o meglio riportare danni lesivi mentre si sta svolgendo una pratica che aiuta avivere “Mens sana in corpore sano": lo sport. Safety for life and sport Sicurezza nello sport èsicurezza della vita: il nostro motto. Grazie Alessandro tu che ci guidi verso una battaglia chesicuramente riusceremo a vincerea tuo nome e per il tuo più grande sacrificio.Il Presidente, Delia Santalucia Bini

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Il marketing al centro dellastrategia commerciale.

L’11 aprile il lancio di una maglia “speciale”

per il derby

Sport&Finanza

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La Lazio strizza l’occhio alla fan-base

l tifoso è al centro della comuni-cazione e del marketing della S.s.Lazio. La campagna abbonamen-ti (stagione 2008/9), così come

tutte le iniziative di marketing sono focaliz-zate a rendere sempre più stretto questo lega-me di passione e di fede. “Orgogliosamente Lazio” è stato il claim del-la campagna ideata dalla Curinaadv, agenziadel club di Formello. Come immagine simbo-lo il muro di piazza della Libertà, a Roma, do-ve è nata più di 100 anni fa la società bian-co-celeste. Concetti come “fierezza”, “ono-re”, “passione”, “orgoglio” e soprattutto “sti-le” sono stati disegnati con una grafica mo-derna su questo monumento della storia spor-tiva del club capitolino.Quest’anno, per la prima volta, gli abbonatipossono anche aderire a un’iniziativa specia-le. In occasione del prossimo derby “interno”,infatti, il loro nome apparirà stampato sulladivisa di gara (prodotta in tiratura limitata so-lo per questa gara).“Ci siamo affidati a Puma, nostro partner tec-nico, e a una società svizzera che ha già rea-lizzato operazioni similari nel campionato te-desco”, ha spiegato Marco Canigiani, diretto-re marketing della S.s. Lazio. “E’ un’operazio-ne grafica tecnicamente molto complessa, per-ché tutti i nomi dei tifosi che avranno acqui-stato questa divisa saranno incisi sul fronte eretro del capo di abbigliamento. Questa iniziativa che diventerà operativa inoccasione del derby capitolino dell’11 aprilesi affianca al debutto dei Lazio style 1900,nuova rete di negozi di merchandising uffi-ciale. Il primo punto vendita è stato inaugurato aValmontone. Un secondo centro a Frosinone,cui sono seguiti i negozi di via Calderini (apoche centinaia di metri dallo stadio Olimpi-

co) e Parco Leonardo (quest’ultima strutturaè diventata anche partner della Lazio). In que-sto modo riteniamo di poter intercettare il mi-lione di tifosi che gravitano nella regione enell’area metropolitana di Roma”. Le 27 aziende partner della società guidata daClaudio Lotito, divise in sei diversi formatcommerciali (sponsor tecnico, tv sponsor,sponsor istituzionali, fornitori ufficiali e sup-porter), insieme agli oltre 50 licenziatari, par-teciperanno, inoltre, a fine campionato (inSardegna) al worshop sponsor 2009, un even-to curato direttamente da Infront Italy, gesto-re di tutte le iniziative di marketing e spon-soring del club capitolino. Sempre Infront (società del gruppo InfrontSports&Media), insieme a Puma, Cucciolone-Algida e Parmacotto, ha partecipato a un’o-

perazione di fidelizzazione della tifoseria bian-co-celeste. Queste realtà partner hanno rega-lato 10 mila tessere di abbonamento destina-te a ragazzi under 14. La S.s. Lazio Marketing & Communication(struttura operativa interna), infine, ha coin-volto altre aziende-partner nell’erogazione diservizi a favore dei fan. Better, per esempio,ha destinato bonus speciali per il gioco on-line, Telecom Italia ha regalato tutti i video-gol e gli highlights, l’American Express ha co-involti i supporter in un programma fedeltàfacendo guadagnare punti membership re-wards.Molte infine le trattative commerciali per l’in-dividuazione del main sponsor, chiamato ainvestire potenzialmente tra i 3 ed i 4 milio-ni di euro a stagione.

di Massimo Lucchese-condirettore agenzia Sporteconomy

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Crescono le iniziative con le aziende sponsor, finalizzate a “coccolare” i tifosi

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i è chiusa, con un intenso viaggio di aggiornamento profes-sionale a Londra, la quarta edizione del Master in Strategie peril Business dello Sport (SBS), organizzato presso “La Ghirada”(la cittadella sportiva creata a Treviso dal gruppo Benetton),

in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari Venezia. Il tema di questoviaggio è stato l’impiantistica sportiva, con un focus presso la O2 Arena,la location più frequentata dai londinesi per assistere a eventi musicali(quest’estate ci sarà, per esempio, il tour della stella della pop-music Mi-chael Jackson) e a manifestazioni sportive indoor.“L’idea guida dell’edizio-ne 2009 è stata quella di far conoscere ai futuri manager dello sport-bu-siness italiano le “best practice” del mercato britannico, partendo dalla O2Arena, all’interno del Millennium Dome, per poi proseguire con Twickhen-ham (tempio del rugby Uk, nda) e con il West Ham, che, da quest’anno, ègestito a livello sportivo dal c.t. Gianfranco Zola e dal direttore sportivoGianluca Nani”, ha spiegato a “Sport Club”, Federico Fantini, direttore ge-nerale del Master SBS. “In Inghilterra il concetto di base è creare esperien-ze uniche per gli utenti finali. Poco importa che ci troviamo di fronte adarene musicali o stadi di calcio/rugby. Il tutto seguendo con attenzione ilcorretto bilanciamento di costi e ricavi e individuando il migliore businessmodel per arrivare in tempi brevi a break-even. In questo il Regno Unitoè un vero e proprio punto di riferimento per le generazioni future”. Il tourprofessionale ha toccato anche la sede londinese dell’NBA Europe, dove i“masterini” hanno potuto analizzare sotto il profilo marketing, commer-ciale, media e della vendita dei diritti tv, il business continentale della Na-tional Basket Association. Per il 2009/2010 già si parla di un viaggio inAmerica per visitare i grandi venue sportivi e comprendere dal vivo comei manager stelle e strisce riescono a generare costantemente profitti da que-sti impianti polifunzionali. Più in generale, il Master SBS seleziona ognianno 35 laureati, da qualunque indirizzo legalmente riconosciuto. Il cri-terio è quello di costruire classi eterogenee per età, sesso, provenienza geo-grafica e, soprattutto, per area universitaria di provenienza. Fino a oggi il32% degli allievi passati per “La Ghirada” sono stati laureati in Economiae commercio. Seguono “Scienze della Comunicazione” (20%), Giurispru-denza (12%), Scienze Motorie (11%) e Scienze Politiche (7%). Nel 2009 (dal16 settembre al 18 giugno) il Master SBS ha erogato 520 ore di “forma-zione frontale”, 480 ore di stage aziendale, 20 ore di Follow up, oltre altour professionale di aggiornamento a Londra (nella stagione precedentei “masterini” hanno visitato la sede dei Toronto Raptors). Tra le novità del-la prossima stagione il lancio della versione inglese del web-site ufficiale:www.mastersbs.it.

Sport&Finanza

Fe

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L’impiantistica sportiva inglese punto di riferimento per l’intera Europa

S

Il mercato UK nel tour professionale del Master SBS

di Marcel Vulpis

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FedernewsFedernews-S&FFedernews-S&FFedernews-S&FFedernews-S&F

Federnews-S&F

La FISN viaggia su Carlsson

La Federazione Italiana Sci Nautico (FISN) a partire da que-st'anno avrà a disposizione le macchine di rappresentanza per-sonalizzate con il marchio federale. “E’ la prima volta in asso-luto per la nostra Federazione – dichiara il presidente Falcio-ni – che una casa automobilistica si affianca a noi (il marchioCarlsson). "Mentre al-tre aziende decidono ditagliare le sponsorizza-zioni, Carlsson ha scel-to di investire – haspiegato Gunther Geier,ad Holding Geier Gun-ther - E’ una manife-stazione di fiducia, dicontinuo sviluppo, delnon fermarsi quandogli altri si fermano”.

La FMI si lega a Daihatsu

Da quest'anno il marchio di auto giapponese Daihatsu darà il nome al Campionato EuropeoEnduro, che si chiamerà “Daihatsu European Enduro Championship”, oltre a confermare ilruolo di main sponsor negli Assoluti d’Italia e la partnership con la Fed. Motociclistica Italia-na. A conferma della rinnovata collaborazione tra la FMI e la casa asiatica (già partner del-l’Atalanta Bergamasca calcio), è stato consegnato il nuovo Daihatsu Terios, auto ufficiale del-la Federmoto dal 2008.

Giulia Conti con Fuxia Challenge

Si chiama Giulia Conti (23 anni, atletadella Marina militare, vice-campionessamondiale nella classe olimpica “470”) edè una delle veliste della Nazionale ita-liana con maggiori possibilità di meda-glia alla prossima Olimpiade di Londra2012. In linea con il nuovo corso della Feder-vela, che ha ufficializzato l’impegno asupporto dell’immagine dei suoi atleti dipunta, la società inglese Sport Xtension(la stessa che ha ideato il progetto “Fu-xia Challenge”) ha messo sotto contrat-to l’azzurra per i prossimi mesi, con l’o-biettivo di rilanciare la sua immaginepotenziando, nel contempo, l’impattomarketing con le aziende. A breve il sito di Giulia Conti verrà rivi-sitato e tra le prime scelte strategichec’è quella, proprio in un periodo di crisi,di puntare tutto sulla creatività e sul“viral marketing”. “L’obiettivo è usciredall’anonimato arrivando gradualmentea creare un personaggio che sia marke-ting oriented per le aziende, che inve-stono nella vela e non solo –ha spiegatoAlberto Morici, project leader di SportXtension per l’atleta italiana”.

Brosway rinnova con FIR

Per il secondo anno consecutivo, Brosway saràal fianco delle Nazionalidi rugby italiane. In occasione del torneo“Six Nations”, Broswaywatches ha presentato la seconda collezione degli orologi ufficiali degli azzurri, realizzata in co-branding con la FIR(Federazione ItalianaRugby) e prodotta in serielimitata e numerata (500 pezzi).

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La spDo

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ott. Di Giacomo, lei è un chirur-go della spalla di fama interna-zionale. Può parlarci dei progres-si fatti dalla chirurgia in questo

ambito?Il trattamento della spalla ha fatto grandi pro-gressi dal punto di vista chirurgico, artrosco-pico in particolare, anche se il nostro atteg-giamento nei confronti dei pazienti, atleti enon atleti, che hanno una patologia a caricodi questa articolazione rimane un atteggia-mento di tipo conservativo che tende ad evi-tare l’intervento chirurgico. Le tecniche piùinnovative sono utilizzate solo per quei pa-zienti che hanno richieste funzionali impor-tanti o lesioni particolarmente gravi.

Lei svolge la sua attività presso il Concor-dia Hospital di Roma, ma spesso opera an-che negli Stati Uniti. C’è una differenza trala chirurgia italiana e quella americana?Per quanto riguarda gli Stati Uniti e l’Italia,posso affermare con estremo orgoglio che og-gi esistono diverse società di ortopedia, in par-ticolare di chirurgia della spalla, che dannol’opportunità a molti giovani chirurghi di ag-giornarsi sia in Italia che all’estero. Avendoun ruolo importatnte in queste società, possotestimoniare che l’Italia non ha nulla da in-vidiare alla qualità chirurgica dei migliori cen-

tri internazionali, con riferimento non soltan-to alla spalla ma anche al ginocchio.

Da 14 anni Lei è il Medico dell’APT, respon-sabile degli Internazionali d’Italia. Cosa puòdirci di questa esperienza?Indubbiamente, essere responsabile di un tor-neo considerato tra i migliori al mondo, e ave-re l’opportunità di trattare dal punto di vistamedico, ed eventualmente chirurgico, i piùgrandi campioni di tennis mi ha procuratograndi soddisfazioni a livello professionale.La ritengo quindi una esperienza prestigiosa,sicuramente unica.

Come è attrezzato lo Stadio del Foro Italicoper far fronte a eventuali infortuni dei gio-catori durante il torneo?Lo stadio del Foro Italico è attrezzato in mo-do a dir poco eccezionale. Nello svolgimentodella mia attività, che è prettamente ortope-dica, mi avvalgo della collaborazione del Dr.MELI che è un medico esperto in medicina echirurgia del pronto soccorso e un ottimo eco-grafista. Per qualunque tipo di indagine e pereventuali emergenze ci appoggiamo al Con-cordia Hospital, che dispone di strumenti didiagnostica estremamente recenti e all’avan-guardia, TAC e RM, in grado di dare imma-gini in tempi particolarmente rapidi. Abbia-

mo, tra l’altro, un ottimo apparecchio di eco-grafia portatile che è stato utilizzato anche abordo campo per valutare l’entità delle lesio-ni tendinee e muscolari dei giocatori, e deci-dere immediatamente se sospendere l’incon-tro o far continuare il gioco senza esporrel’atleta ad alcun rischio.

Ricorda qualche intervento effettuato suicampioni della racchetta che l’ha particolar-mente coinvolto?Un episodio che ricordo volentieri riguarda lasimpatia di Andre Agassi, che mi chiese gen-tilmente di essere visitato alla spalla per ave-re il permesso di partecipare al torneo di Ro-ma dopo essersi ritirato a Montecarlo proprioper un problema articolare. Purtroppo dopo averlo visitato la mia deci-sione fu negativa e mi vidi costretto a nonconcedergli la possibilità di giocare. Un altroepisodio importante riguarda la finale del 1988tra Marcello Rios e Alberto Costa. Quest’ulti-mo si infortunò ad un polso durante la semi-finale e , nonostante le cure immediatamen-te prestate, il malanno non accennò a regre-dire. Il giorno dopo il polso era talmente sof-ferente da non permettere a Costa di scende-re in campo per disputare la finale, con gran-de disappunto del pubblico che ormai avevagià riempito il centrale del Foro Italico.

Sport Club ha intervistato il Dott. Di Giacomo che ci illustra come è migliorata la chirurgia della spalla negli ultimi anni

Club news

Ddi Matteo Cirelli

Il Dott. Giovanni Di Giacomo Responsabile del dipartimento di ricerche sulle

patologie della spalla presso il Concordia Hospital

Concordia Hospitalfor “Special Surgery”

Via delle Sette Chiese, 90 - Romatel. 06 5126439 - 06 51600248

[email protected]

La spalla non ha segreti per ilDott.Giovanni Di Giacomo

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evidente crescita delgolf italiano non vamisurata solamentealla luce del numero

dei tesserati, ormai prossimo aquel traguardo dei centomila chesembrava pura utopia solo quat-tro o cinque anni addietro, ma an-che da quanto si muove attornoal mondo del golf. Il riferimentoè alla serie di manifestazioni spor-tive e non, di alto livello qualita-tivo, che suscitano l’interesse deimedia e che contribuiscono allapromozione e alla diffusione del-la disciplina. Il recente Salone Italiano del Golf,ad esempio, ha richiamato tanti ap-passionati e neofiti a Verona, e staper svolgersi la Pro Week a Marga-ra, che vede a raccolta tutte le pro-fessionalità del golf nell’ambito di

eventi sportivi di peso, ma vi sonotanti altri avvenimenti ai quali laFIG è spesso presente con le pro-prie attrezzature. Sotto l’aspetto dello spettacolosportivo la Federazione è all’a-vanguardia con l’Italian Pro Tour,il circuito nazionale gestito dalComitato Organizzatore, direttoda Donato Di Ponziano, che necura ogni aspetto con meticolo-sa attenzione. Il Comitato è natonel 2003 per la gestione in part-nership con l’European Tour del-l’Open d’Italia (che avrà BMWquale nuovo prestigioso titlesponsor), poi ha esteso la sua at-tenzione ai tornei nazionali ma-schili del Challenge Tour e del-l’Alps Tour. Quest’anno, oltre alBMW Italian Open, si svolgeran-no altre nove gare: tre del Chal-

lenge Tour, cinque dell’Alps Toure il Campionato Nazionale Openche avrà un particolare signifi-cato. Infatti si giocherà sul per-corso del Florence Golf ClubUgolino, in occasione dei festeg-giamenti per i centoventi anni divita del circolo che ha fuso il no-me attuale con quello originarioin modo da creare un saldo lega-me tra passato e presente. Questi tornei stanno evidenziandol’ottimo lavoro del Comitato per-ché sono in continua ascesa, cometestimoniano l’interesse degli spon-sor e dei media, e creano nel corsodell’anno momenti di specifica at-tenzione sul golf, un richiamo ri-petitivo di grande valenza in otti-ca promozionale.Darà il suo importante contribu-to anche l’Open d’Italia femmini-

le, grazie alla presenza delle mi-gliori giocatrici europee e delleproettes italiane che negli ultimianni sono state sempre in corsaper il titolo.E’ ancora in campo organizzativola Federazione Italiana Golf si di-stingue per l’alta professionalità concui vengono allestiti gli eventi in-ternazionali dilettantistici che levengono affidati. Al GC Biella sidisputerà nuovamente il Campio-nato Europeo Under 16, una vetri-na importantissima che ha già mes-so in mostra il giovane irlandeseRory McIlroy il quale sta meravi-gliando il mondo pro a soli 19 an-ni. Il Miglianico G&CC sarà inveceil teatro golfistico dei Giochi delMediterraneo, dove i nostri azzur-ri solitamente recitano ruoli da pro-tagonisti.

L’

Italian Pro Tour

Golf

di Franco ChimentiPresidente FederazioneItaliana Golf

La Federazione è all’avanguardia con il circuito nazionale gestito dal Comitato Organizzatore

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n felicissimo matrimo-nio fra il golf e Vero-na suggella la 3.a edi-zione del Salone Ita-

liano del Golf che puntava a faredella città scaligera col suo poten-ziale ideale, dalla posizione geo-grafica, la crescita economica el’impianto fieristico internazionaleche ne fa la porta con l’Europa lasede di un nuovo format di affari,spettacolo, incontri, sport, perso-naggi. Questo sulla spinta della cre-scita di questo sport che ha rag-giunto i 100 mila praticanti e vie-ne considerato un mezzo di comu-nicazione ideale per marchi e im-prese anche di grande portata, co-me ad esempio, fra i tanti, il Pro-getto Hole in One che consente diinserire in dimore di lusso ma an-che foresterie e alberghi una suitecon campo pratica, vasca massag-gi, doccia emozionale, palestra ezona relax.Quest’anno il Salone ha tenuto abattesimo brevetti e prodotti per lasalute, il gioco e il perfezionamen-to della tecnica, ha dato interessead alcune stravaganze, come il Vi-no del golf apprezzato da GeorgeClooney o il van di 11 metri per fe-ste, matrimoni e giornate indimen-ticabili, con un interno di luci alneon, cristalli, musica, video in sti-le hollywoodiano, ma s’è avverti-

ta anche una crescita esponenzia-le per gli accessori, i servizi, i viag-gi turistici gioco-vacanze in tutti icontinenti, dal Messico al Maroc-co alle favolose Bahamas con i suoicampi griffati da Greg Norman eTrent Jones e adagiati sulle famo-se spiagge bianche caraibiche. Il Salone ha dato anche slancioall’azione promozionale su largoraggio e anche sul territorio conla Federgolf Veneta con i suoi ol-tre 40 campi, il programma perl’ingresso nelle scuole e il lanciodi un programma turistico trami-te un consorzio con la RegioneVeneto, ed è piaciuto anche aimolti personaggi del golf e dellospettacolo che hanno caratteriz-zato con la loro presenza le 3 gior-nale, dalla madrina Eleonora Da-niele allo show man UmbertoSmaila, alle tre campionesse Ve-ronica Zorzi, Sophie Sandolo eSilvia Cavalleri, oltre le glorie delcalcio Antognoni, Sacchetti eAlessandrelli protagonisti di unasingolare Pro-Am con le proettesazzurre. Consensi a tutto tondo, acominciare dal presidente federa-le Franco Chimenti premiato conAntognoni con gli Oscar del Golf,per il quale questa dea rappre-senta una soluzione interessantee dinamica sulla via di un rilan-cio dello sport italiano che ha pos-

sibilità di avviare dinamiche diautofinanziamento.Golf Town ha dimostrato quindianche di andare in controtenden-za, ed è venuta una forte rispostaalla crisi con investimenti, creati-vità, e nei 120 stand, davvero il ter-mometro del successo si è respira-to un clima di ottimismo. Il grup-po aretino, che stavolta ha presen-tato come elemento scenografico ilcampo indoor più grande al mon-do con i suoi mille metri quadra-ti e una riproduzione fedele deigrandi campi con piante d’alto fu-sto, bunker, cascate d’acqua, e lan-ciato anche il suo marchio d’abbi-gliamento che ha suscitato curio-sità è insomma riuscito in soli 3 an-ni a diventare un marchio leader.Lo dimostra anche il coinvolgimen-

to di 5000 persone “anche se tuttiquanti, e non solo gli operatori –afferma il direttore del salone Lo-renzo Pitirra – hanno percepito uninteresse ben superiore”.Per gli espositori e le aziende, fi-nalmente il golf potrà contare suun appuntamento fisso e una sedeideale, e l’appuntamento 2010 dal27 febbraio all’1 marzo sarà anco-ra l’apertura stagionale.“La nostra grande soddisfazione –commenta Golf Town – è di averfatto qualcosa che mancava dopovari tentativi in città importanti co-me Milano e Roma. C’è un settoreche s’impegna e da risultati. Il Sa-lone ha trovato la sua identità inVeronaFiere, e tutti si sono racco-mandati che questa sia la sede de-finitiva”.

Verona nuovaCapitale del golfdi Matteo Cirelli

U

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opo sei lunghi mesi di stop riparte iltour più amato dai golfisti romani.Il Golf Forense, format ideato dal-l’Avv. Nicola Colavita nel 2005, da

quest’anno sarà Golf Forense Più.Dall’ultima tappa della scorsa edizione ad oggi,tanto lavoro e tantissimo impegno per garanti-re novità assolute.

Prima tra tutte è il mutamento della formula del-la manifestazione, che è stata arricchita ed am-pliata con l’inserimento di un’altra prestigiosacategoria professionale: quella dei medici.Altra importante novità di questa edizione è ilcambiamento del Title Sponsor: a dare il nomealla manifestazione sarà MERCEDES BENZ RO-MA che con il brand SMART ha acquistato i di-

Il conto alla rovescia è iniziato.Sabato 25 Aprile avvocati, magistrati, notai, commercialisti e medicilasceranno da parte codici e carte bollate, camici e strumenti del mestiereper scendere finalmente sul green del Parco di Roma Golf Club armati di sacche, ferri e palline.

Golf

Riparte la stagione del Golf Forense

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Ddi Andrea Cecinelli_foto di Damiano Rosa

Il Presidente della FIG Prof. Franco Chimenti a colloquio conil Presidente della FIG Lazio Dott. Carlo Scatena

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ritti di Main Sponsor del Golf Forense.Il Dott. Antonio Melidoni, responsabile marke-ting di Mercedes Benz Roma, ha così commen-tato l’unione tra MERCEDES BENZ ROMA ed ilGolf Forense Più: “Abbiamo sposato il progettodell’Avv. Colavita perché crediamo nei valori chequesto sport esprime; un perfetto connubio dieleganza, competizione e sano agonismo. Inol-tre i partecipanti di questo importante eventosono nostri clienti naturali che fin dall’iniziohanno creduto e contribuito al successo dellasmart”.Le novità poi investono anche il mondo delleIstituzioni con l’ingresso di altri organi che han-no deciso di affiancare il Golf Forense Più. Ol-tre alla presenza della F.I.G. Lazio, dell’Ordinedegli Avvocati di Roma, della Presidenza delConsiglio dei Ministri e del Ministero della Giu-stizia, per questa edizione sono arrivate anchele adesioni dell’Ordine Provinciale di Roma deiMedici Chirurghi e degli Odontoiatri, del Tribu-nale di Roma e, addirittura, di quella che è lamassima Autorità nazionale: l’adesione del Pre-

sidente della Repubblica. Un vero e proprio “par-terre de roi” istituzionale.Diverse novità ci saranno anche tra gli sponsordella manifestazione, oltre alle conferme di Ni-ke Golf, Acqua Filette, Caffè Buscaglione, Bru-sco Roma, Multiplata Dubai, Ilario e del DuePonti Sporting Club, partner storici del Golf Fo-rense. Anche per questa edizione poi la manifestazio-ne avrà l’onore di sostenere l’Ospedale Pediatri-co Bambino Gesù, che proprio quest’anno fe-steggia il suo 140° anno dalla fondazione.Si accendono le luci e si scaldano i motori. Lamacchina del Golf Forense Più è pronta per ac-cogliere al meglio giocatori, sponsor, istituzio-ni, media ed ospiti che prenderanno parte all’e-vento, per trascorrere una giornata di sport e re-lax, divertimento e comunicazione, pubblicherelazioni e mondanità. Il tutto incorniciato dal-la presenza delle bellissime ragazze del Golf Fo-rense che, anche quest’anno, garantiranno quelgentile tocco rosa alla competizione.Un altro tocco in “Più” del Golf Forense Più.

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L'Avv. Paolo Casalena, Presidente del Parco di Roma Golf Club, con Vanessa Kelly e Luciano Flamini

L'Avv. Paolo Casalena, Presidente del Parco di Roma Golf Club, con Vanessa Kelly e Luciano Flamini

L'Avv. Nicola Colavita

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no swing efficiente,quindi potente, gene-ra una enorme velo-cità periferica che si

trasmette tramite le leve alla te-sta del bastone.Per produrre velocità bisogna ruo-tare il corpo considerandolo ilmotore di un meccanismo rotato-rio.(vedi foto giostra)Gli spostamenti laterali e le oscil-lazioni, al contrario, rallentano latesta del bastone che in oltre per-correrà traiettorie di ogni generecompromettendo anche la preci-

sione dei colpi.Provate quindi ad immaginare diruotare il corpo come se foste inun grosso bicchiere.Ruotate le spalle di 90 gradi finosotto il mento con i fianchi cheagevolano questa azione ruotan-do di circa 45 gradi. Le spalle sitorcono come una molla, fino adavvertire una tensione nei grandimuscoli del lato sinistro del corpo.Nel ritorno, downswing, srotolatei fianchi e poi la spalla destra perliberare tutta la velocità e la po-tenza accumulata nella salita.

I fianchi infatti nel downswing,faranno da guida mentre la partesuperiore del corpo (spalle) si fa-rà trascinare via, le braccia privedi tensione produrranno un effet-to dinamico elastico tipo fionda.Le rotazioni effettuate sull'assedella schiena, porteranno il cor-po in una posizione di finale sta-bile, con il peso finalmente benpiantato sulla gamba sinistra. I colpi prodotti saranno notevol-mente più solidi, potenti e dritti.L' errore tipico dell' alto di hcp in-fatti, è quello di cercare di gene-

rare velocità con le mani e le brac-cia che però sono notevolmentemeno efficaci e più fallose, rispet-to alle torsioni dei grandi musco-li, tronco e gambe.Eseguite quindi uno swing basa-to sulle grandi fasce muscolarievitando gli spostamenti laterali,ricercate infine un buon timingprivilegiando l'organizzazione ditutti i movimenti nella giusta suc-cessione.

Tirate un po' di palline ruotandonel bicchiere e ...buona pratica.

Golf

Ruotare in un bicchiere

Udi Simone Selli

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-M-B-SportClub-23x26.pdf 13-01-2009 18:58:09

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TTUUTTTTIINNCCIIRRCCOOnews dal circoli di golf a cura di Andrea Cecinelli - Responsabile del Golf Forense

AARRGGEENNTTAARRIIOO GGOOLLFF CCLLUUBB World Caribbean GolfChallengeL’Argentario golf club ospiterà 4tappe del World Caribbean GolfChallenge che si conferma anchenel 2009 come il campionato mon-diale per giocatori non professio-nisti più conosciuto.La sua formula di gara, originaleed innovativa, basata su una clas-sifica a punti, è la garanzia miglio-

re per ottenere, a fine stagione, lareale capacità di gioco di ogni par-tecipante di ogni singolo Golf Club,valutandolo in differenti giornatee consentendo perciò di ottenereuno specchio ideale per la compo-sizione delle classifiche di accessoalle semifinali e finali nazionali.La concreta possibilità di migliora-re la propria posizione nel rankinggenerale, di gara in gara, offreenormi possibilità di accedere alviaggio nella Repubblica Domini-cana in occasione della Finale Na-zionale che si giocherà sullo straor-dinario percorso de La Estancia GolfResort, ultimo gioiello nato dal ge-nio di P.B. Dye.

SSHHEERRAATTOONN GGOOLLFFPPAARRCCOO DDEEII MMEEDDIICCII 3° Trofeo San ValentinoDomenica 15 Febbraio si è dispu-tato presso il Circolo di Golf Par-

co de’ Medici, il terzo Trofeo SanValentino sponsorizzato dallagioielleria Federici (situata in Via-le Europa all’EUR) con formulaquattro palle la migliore Stable-ford, categoria unica. La competi-zione si è svolta con la massimacorrettezza e agli innamorati è sta-ta regalata una piacevole giorna-ta di sole. Al termine della gara si

è svolta la premiazione presenzia-ta dallo stesso presidente, l’inge-gnere Rebecchini Gaetano, il qua-le ha consegnato, insieme al mae-stro Roberto Terrinoni, e al cospet-to della famiglia Federici, i premiai vincitori. Dopo la premiazionei giocatori si sono intrattenuti nel-la Club House per un banchetto of-ferto dallo stesso sponsor, per con-

cludere tutti insieme una giorna-ta trascorsa con la massima sere-nità e fair play per quanto concer-ne il gioco. Ad aggiudicarsi il Pri-mo premio Netto è stata la coppiaformata da Mario Bazzucchi e Bru-no Faraoni, mentre il primo pre-mio Lordo è andato alla coppiaformata da Paolo Baroni e SavinoNatali.

PPAARRCCOO DDII RROOMMAACoppa Parco di RomaAgis/LazioIl 12 marzo 2009 si è disputata nelcircolo di Roma nord in una gior-

nata che apriva le porte alla prima-vera la COPPA PARCO DI ROMAAGIS/LAZIO. L’avvincente gara havisto la supremazia nella Prima Ca-tegoria 1° Netto di Paolo Severa, 1°Lordo di Claudio Tombini; nella Se-conda Categoria 1° Netto FrancescoGuerrieri e nella 3° Categoria 1° Net-to di Giovanni Bertolotti.

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OOaprile 2009* 30-03-2009 14:29 Pagina 57

Page 60: SPORT CLUB APRILE 2009

Noi lo sportlo curiamo

Aziende certificate con Sistema Gestione QualitàISO 9001:2000

Casa di Cura PrivataVia A. Bertoloni, 34 - 00197 RomaTel. 06.80220.6025 - 06.33094.5410Centr. 06.80220.1 - www.materdei.itDir. Sanitario: Dr.ssa V. MeiAut. Reg. Lazio n. D0111 del 17-03-03

Casa di Cura PrivataVia V. Tiberio, 46 - 00191 RomaTel. 06.33094.5232 - 06.33094.5410Centr. 06.33094.1 - www.cdcpaideia.comDir. Sanitario: Dr. T. MalatoAut. Reg. Lazio n. 1072 del 10-12-02

VISITE IDONEITÀ SPORTIVA AGONISTICAE NON AGONISTICA

SERVIZI SPECIALISTICI DI MEDICINA E TRAUMATOLOGIA DELLO SPORT

SERVIZI H 24 PER LE URGENZE DI TRAUMATOLOGIA SPORTIVA

CHIRURGIA ORTOPEDICA

RIABILITAZIONE POST TRAUMATICA E POST CHIRURGICA

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Page 61: SPORT CLUB APRILE 2009

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TTUUTTTTIINNCCIIRRCCOOnews dal Club dei Circoli Sportivi Storici nneewwss ddaall CClluubb ddeeii CCiirrccoollii SSppoorrttiivvii SSttoorriiccii Roma

tuttincircolo

TENNIS CLUB PARIOLI

Moroni e Benedetti,presente e futuro. Nel pieno svolgimento dei Cam-pionati a squadre due giovani at-leti del Tennis Club Parioli si sonomessi in luce nell’attività indivi-duale. Hanno partecipato entrambi al 1°Torneo TTK che si è svolto presso

il Circolo Oasi di Pace. La manife-stazione, riservata alle categorieU.10/12/14 maschile e femminile,ha visto trionfare Gian Marco Mo-roni contro Giuliano Benedetti nel-la finale del tabellone “classifica-ti” e Federico Benedetti contro Ja-copo Berrettini nella finale dei“non classificati”. Questi risultati confermano il gran-de momento di salute del vivaiobianco verde diretto dal MaestroStefano Meneschincheri, che in po-che settimane ha gioito per tre

splendide affermazioni: oltre aisuccessi dei due ragazzi sopra ci-tati, anche Andrea Bessire ha con-tribuito ai successi “pariolini” ag-giudicandosi il 1° Torneo U.10 diMacroarea nel quale la F.I.T. ha ra-dunato tutti i migliori atleti di La-zio, Abruzzo, Campania, Molise eSardegna. Per quanto riguarda la sezione cal-cio/calcetto, continua la cavalcatadella squadra Over 50 nella CoppaVeterani di calcio a 5. Quando man-cano ormai poche giornate al ter-

mine della fase a girone, la squa-dra guidata dal Mister MaurizioPicca si trova saldamente al 3° po-sto ed aspetta la fine delle gare perconoscere l’avversaria da affronta-re nei play-off. Intanto anche lerappresentative “assoluti”, “over40” ed “over 60” stanno scaldandoi motori in vista dell’imminente ini-zio dei Tornei del Villa Flaminia edel Reale Circolo Canottieri TevereRemo. Aprile e Maggio sarannomesi di fuoco per tutta l’attività delTennis Club Parioli.

i stanno intensifican-do gli incontri istitu-zionali del Club con leAutorità locali al fine

di definire una strategia comuneper la diffusione dei valori socia-li culturali e sportivi nella città, eper il recupero progressivo del cor-so del fiume.In particolare sono stati definiti ta-voli tecnici per affrontare in modoconcreto i problemi, pur nella con-

sapevolezza che si tratterà di recu-perare enormi ritardi e carenze. Si tratta di impegni che i Circoliaderenti al Club hanno, del resto,fatto sempre propri e che oggi ve-dono l’adesione delle istituzioni lo-cali, in un’ottica di programmazio-ne e di sviluppo di una azione co-mune in favore della cittadinanzanon solo sotto l’aspetto sportivo,ove è già notevole l’impegno deisodalizi in favore dei giovani e gio-

vanissimi (scuole di calcio, tennis,canottaggio, nuoto aperte al pub-blico) ma anche con riguardo a daspetti culturali e sociali.In quest’ottica il Club intende orga-nizzare eventi e manifestazioni perla città e per il fiume nonché azio-ni coordinate per la sistemazione edil recupero di aree abbandonate del-lo stesso, in collaborazione con leistituzioni competenti.Sarà anche impegno del Club quel-

lo di organizzare incontri e mani-festazioni per la diffusione dell’e-tica e dei valori dello sport, coin-volgendo altri soggetti impegnatisullo stesso terreno..Il 2009 vedrà, quindi, un forte co-involgimento del Club, attraverso iCircoli storici fondatori, in unaazione di sinergia concreta e fat-tiva con istituzioni ed enti a presi-dio dei valori e del patrimonio del-la città di Roma.

a cura di Matteo Cirelli

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Agostino De Zordo, vicesegretario dell’Associazione “Club dei Circoli Sportivi Storici”

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Le nuove strategiedell’Associazione

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RRCCOOLLOOnews dal Club dei Circoli Sportivi Storici news dal Club dei Circoli Sportivi Storici

CIRCOLO CANOTTIERI ROMAA tutto tennisIn attesa che la primavera inizi fi-nalmente a riscaldare i campi interra rossa del Circolo CanottieriRoma, lo storico Club di Lungote-

vere Flaminio 39 continua il suoforte impegno nel Tennis. E così,mentre il giovane Andrea Stucchiè andato “in prestito” al TennisClub Parioli per fare più esperien-za sul campo, gli atleti del CC Ro-ma hanno da poco iniziato la Se-rie C maschile battendo al primoturno il Tennis Club Frosinone. Iltutto mentre nella Coppa Veteranie Ladies sono arrivati al girone fi-

nale classificandoci al terzo posto.Fra breve inoltre le Squadre vete-rani inizieranno i relativi campio-nati con una importante new entrynegli Over 60: il grande BrunoOrecchio. New entry che pone unaseria ipoteca sulla vittoria del tito-lo. Sul fronte del canottaggio Ma-scarenhas ha vinto sul singolo se-nior A maschile l’ultima prova delcampionato Italiano di Fondo 2009

che si è svolta a Sabaudia il 1 mar-zo scorso. Stesso risultato, sul sin-golo master maschile, per LucaMigliaccio. Fumata nera infine perl’edizione 2009 del Derby remiero.La pittoresca e agguerrita compe-tizione sul Tevere fra gli equipag-gi del CC Roma e del Canottieri La-zio quest’anno non si farà a cau-sa di problemi organizzativi.Federico Pesce

CIRCOLO CANOTTIERIANIENEDominio gialloblu

Emozioni da “crepacuore”, sensa-zioni fantastiche, ancora da me-tabolizzare appieno. Ai Campio-nati assoluti di Riccione il mon-do si è inchinato nuovamente aFederica Pellegrini, che ha miglio-rato nella “sua” gara, quella dei200 sl, il record del mondo che giàdeteneva. Una risposta eccezio-nale alla rinuncia dei 400 stile li-bero, un’impronta indelebile in

una specialità che, sempre di piu’,la vede assoluta regina. Una regi-na vestita di gialloblu, dal mo-mento che la Pellegrini il giornostesso del record ha prolungato ilcontratto con il Circolo Canottie-ri Aniene fino a Londra 2012. Perancora un quadriennio quindi Fe-derica vincerà per il club romano,con il quale finora ha già conqui-stato un titolo olimpico, sei record

del mondo, una medaglia iridatae svariati titoli europei.Ma per il Circolo gialloblu ai Cam-pionati Assoluti di Riccione, primaprova valida per le qualificazionial Mondiali di Roma, è stata unavera pioggia di record. Elena Ge-mo dopo aver vinto e convinto nel-la doppia distanza – con vittoria erecord assoluto nei 100 dorso – ètornata prepotentemente alla ri-

balta anche sulla distanza dei 50metri. Per una nuotatrice già ingrossa evidenza nella stagione divasca corta – bronzo proprio nei50 dorso agli Europei di Rijeka del-lo scorso dicembre, nonché più vol-te in grado di migliorare i limiti as-soluti di vasca corta (tanto nei 50che nei 100 dorso) – è giunto ilnuovo primato assoluto proprio nei50 dorso, nuotati con il tempo re-cord di 28”63. La nuotatrice del-l’Aniene ha contribuito anche allavittoria della 4x100 mista con ilnuovo primato italiano di societa’(Elena Gemo, Noemi Di Renzo, Ca-terina Giacchetti, Federica Pelle-grini in 4’05”46 – precedente DDS4’08”71, Roma 2008). Anche la staffetta maschile, com-posta da Damiano Lestingi, PaoloBossini, Lorenzo Benatti e MarcoBelotti ha centrato nel misto unavittoria con record di società, fer-mando il cronometro a 3’36”31.Nell’ultima giornata di gare, Il Cir-colo Canottieri Aniene - che con-quista anche quattro medaglie dibronzo, con Damiano Lestingi nei100 dorso (54”89), Valerio Cleri nei1500 stile libero (15’20”59), Chri-stian Galenda nei 100 stile libero(48”90) ed Elena Gemo nei 50 far-falla (26”92) - chiude in bellezza iCampionati Assoluti Primaverilicon la vittoria della classifica ma-schile ed il secondo posto in quel-la femminile.

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TTUUTTTTIINNCCIIRRCCOO

CIRCOLO CANOTTIERI LAZIOEventi di marzo Pioggia e vento hanno caratterizza-to l'ultima tappa del CampionatoItaliano di Fondo di Sabaudia. Non-ostante il maltempo 554 vogatori sisono affrontati lungo un percorsocomplessivo di sei chilometri con gi-ro di boa. Le ragazze master nelQuattro di Coppia Master F, ed i ma-ster M nell’Otto con hanno raggiun-to due ottimi secondi posti. Buonenotizie anche dal Pezzana Over40,

dove la Juventus alias CC Lazio è tor-nata a brillare. Con il 3 a 1 rifilatoal Marsiglia la squadra dei “fiuma-roli”si è ripresa il primo posto in clas-sifica. Passando a sport meno “fati-cosi”, il 12 di marzo si è tenuta laprima serata dedicata al Poker Texashold'em, il famoso poker sportivo chesta appassionando il mondo intero,con tavoli composti da dieci gioca-tori ciascuno. Serata di musica inve-ce il 6 marzo, quando Andrea Sam-martino ha presentato, nei saloni delclub, un concerto per pianoforte eorchestra. Il Maestro ha eseguito bra-ni di J.S. Bach e W.A. Mozart illu-strando tecnica compositiva, stile epersonalità di ciascun autore.

Romatuttincircolo news dal Club dei Circoli Sportivi Storici

REALE CIRCOLOCANOTTIERI TEVERE REMORiparte la stagione del tennisInizia con il mese di marzo l’at-tività tennistica di vertice delRCC Tevere Remo, con l’obiet-tivo primario della permanenzanel campionato MA2 di serie Bmaschile. I giocatori ormai collaudati e fi-delizzati della Tevere Remo so-no i maestri del club Ruzzetti eChiodioni più Ceraudo, oltre ainuovi Jebavy e Perez. Nell’at-tività giovanile si cercherà in-vece di bissare i successi in Un-der 14 maschile e femminile chesono stati sempre il fiore all’oc-chiello del “Reale Circolo”.

Già ottime le premesse per ilteam l' Under 12 maschile, chesi è imposto come prima squa-dra del suo girone e che prove-rà a farsi valere nel tabelloneregionale. Belle prestazioni deigiovanissimi nonostante le nuo-ve regole dei due anni di fermoper Under 10 e under 12 trasfe-riti. La norma ha infatti impe-dito al Tevere Remo di schiera-re sia in campo maschile, ma so-prattutto femminile, almeno tresquadre competitive formate datanti interessanti elementi pro-venienti in gran parte dal TC Pa-rioli, oltre che da altri circolidella capitale. Si aspettano ri-sultati di rilievo anche dal set-tore veterani, con la speranza dipoter riconfermare lo storicosuccesso del 2008, con duesquadre nel tabellone naziona-le e con l'Over 50 addiritturagiunto fino ai quarti.

CIRCOLO TENNIS EUR

Torneo internazionale Con l’avvento della primavera siapre la stagione tennistica al Cir-colo Tennis Eur, che ospiterà il Tor-neo Internazionale “Future” ma-schile, in calendario dal 21 al 28marzo, riservato a giocatori conclassifica mondiale ATP dal nume-ro 400 al 191 e dotato di un mon-tepremi di 10.000 dollari. Sono at-tesi atleti provenienti da tutta Ita-lia e da molti Paesi europei. Il tor-neo sarà preceduto da dure quali-ficazioni, in cui 48 giocatori – trai quali i giocatori della squadra diserie A2 del Circolo: Andrea Cal-darelli, Mirko Nasoni e Valerio Rus-so - si contenderanno gli 8 postidisponibili nel tabellone principa-le. Tabellone principale che vede

già inseriti 7 giocatori italiani , trai quali spicca Matteo Marrai , n. 296della classifica mondiale e un exallievo del Circolo, Francesco Pic-cari. Tra i partecipanti la miglioreclassifica appartiene al giocatorefrancese Eric Prodon. Il Torneo sisvolgerà nello splendido scenariodel Parco degli Eucalipti, in cui èincastonato il Circolo, e sarà coor-dinato, come sempre, dallo “stori-co” maestro Giuseppe Pozzi che siavvarrà del suo staff di maestri evalenti collaboratori. Come per lepassate edizioni, che hanno costi-tuito un forte richiamo soprattuttoper i giovani, è prevista una gran-de affluenza di pubblico e di per-sonalità del mondo sportivo e del-lo spettacolo soprattutto in occa-sione delle semifinali e delle finaliche si concluderanno sabato 28marzo.Mauro De Zordo

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RRCCOOLLOOnews dal Club dei Circoli Sportivi Storici news dal Club dei Circoli Sportivi Storici

CIRCOLO CANOTTIERITIRRENIA TODARO

Pronti per SabaudiaAl Tirrenia come in tutte le zone d'I-talia, si rimette la testa fuori, dopoun lungo periodo di condizioni me-teo avverse. Anche il fiume inizia aregalare qualche giornata di accet-tabile condizione, e allora canottie-ri e canoisti possono finalmente darsfogo agli allenamenti in acqua. Que-sto non è un periodo di gare, ma or-mai ci siamo quasi con l'esordio del22 marzo per i canottieri sui 2000metri a Sabaudia. I masters si stan-no dilettando con la partecipazionea classiche in terra inglese: infattialla prima partecipazione della sto-ria nerazzurra dell'otto femminile al-la Head of the River, nella quale èstato ottenuto il 272° posto, seguiràquella dell'otto maschile che allaHead of the River, partecipa per laprima volta nei master, dopo che nel2004 le condizioni avverse del Ta-migi negarono la partenza all'ottoseniores, partecipante allora congrandi ambizioni.

EEUURR SSPPOORRTTIINNGG CCLLUUBB

Mimose e gemellaggiIn occasione della Festa della don-na si è svolto presso il circolo divia di Vigna Murata l'inaugurazio-ne del nuovo impianto di calcetto.Come per tutte le feste che si ri-spettino, sono stati invitati amicie parenti. Ma gli ospiti d'onore so-no stati su tutti i “cugini” del C.TEur. “Abbiamo cementato un veroe proprio gemellaggio” racconta

il Pres. Bruno Albani, che ha an-che dichiarato di voler calendariz-zare l'evento anche negli anni a se-guire. “ E' stata una giornata splen-dida -prosegue il Presidente – e aprescindere dai risultati delle variegare credo che la cosa più impor-tante sia stata vedere il totale co-involgimento dei soci dei due club,sia in campo che fuori”. E conclu-de: “ L'aver concluso i lavori pri-ma dell'estate ci dà nuovo entusia-smo per il futuro, e spero che i no-stri ragazzi, già numerosissimi,possano trovare ulteriori stimoliper prepararsi a difendere degna-mente i colori del nostro circolo”.Roberto Cundari

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FUTBOLCLUBI consigli di Massimo Piscedda

Finalmente anche il calcio a 11 di-venta protagonista al Futbolclub,nel nuovo impianto del FubtbolCampus di via del Baiardo. E’ in-fatti iniziato il torneo che vede tut-ti i soci coinvolti scendere in cam-po il sabato mattina dalle ore 11.00in poi. Quattro le squadre a gio-carsi le semifinali. La compagineattualmente favorita è quella delCapitano Angelucci che, forte deigol dei “bomber-bros” Corrado eClaudio Dell’Ali, ha condotto il tor-neo nella sua prima fase. A segui-re il team Impara, che nonostantela difficile alternanza di impegnicon la Futbol League di calciotto,riesce ad esprimere un bel gioco.La squadra del capitano Dalla Pal-ma deva ancora ritrovare la giu-

sta “quadratura”, grazie alla gui-da e all’esperienza del Commissa-rio Tecnico della Nazionale Ma-schile Under 19 Italiana, Mr Mas-simo Piscedda, che dal campo sa-rà utile con “piedi e consigli”. Chiu-de il tabellone il capitano Di Nuz-zo, che dopo una partenza in sor-dina, promette riscatto cercando igol del bomber Venuto, anche sein questa stagione il prolifico at-taccante appare un po’ sterile. An-

che il team Stigliano, nel socialedi calciotto, aspetta…Quest’ultimo torneo, vede in testala squadra del presidente Urbani,tallonata dal team Luciani chemarca la testa della classifica aduna sola lunghezza. In coda, a gio-carsi la salvezza, ben quattro squa-dre, con il presidente Sinisgalli che,anche se con un solo punto, pro-mette di non arrendersi.Carlo Maria Stigliano

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Romatuttincircolo

CASSIA ANTICASPORTING FITNESS

Pronti...ViaSenza neanche rendersi conto, ilCassiantica S.F. si tuffa nell’incre-dibile avventura della squadra pro-paganda di nuoto. Superate le dif-ficoltà iniziali legate alle esigueesperienze precedenti dei ragazzi,dei genitori e dei due tecnici Giu-seppe Carlucci e Giorgio Maurilli,oggi il gruppo è forte e l'amiciziafra i ragazzi, dai 6 ai 16 anni, ce-mentata. L’allegria che li unisce èvisibile negli spogliatoi e nelle bre-vi pause a bordo vasca. L’impegno

prende vita nelle due corsie a lorodestinate e si concretizza nelle ap-paganti gare domenicali. La “multilateralità” non è solo dicarattere tecnico-metodologico masconfina nella sfera comportamen-tale affrontando temi che spazia-no dall’alimentazione alla convi-venza con ogni tipo di emozione. Nelle classifiche dei campionatiConfsport e C.S.I. i nomi di questifuturi campioni iniziano ad attac-care le vette, segno tangibile del-l’infinito amore profuso e della ge-nuinità dell’ambiente che li circon-da. Il campionato primaverile, dapoco iniziato, è l’utile occasioneper scrivere l’ennesima piacevolepagina per il club ma soprattuttodella loro preziosa vita.

re-galare aipropri figliuna vera va-canza estivache li aiuti acrescere e avivere acontatto congli altri nelegno del ri-petto e del-

cendono, iano gli sfi-

mpione as-ce, Gabrie-ell'over 35,uasi imbat-ncesco Fer-ll'OSS nonramontare,un grande

Detto “Totò”Ruolo difensorePiede preferito destroAl circolo la trovi …sempre!Squadra del cuore InterPezzo forte del repertoriosenso della posizione…e “fiuto della polemica”

Il socio del mese Andrea Michele Dalle Donne

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CCOOLLOO TTUUTTTTIINNCCIInews dai circoli sportivi news dai circoli sportivi news dai circoli sportivi

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TENNIS ROMA

Tennis e Calcio a 5 a Viale IpponioIl team Over 40 del Tennis Roma par-teciperà al VII Torneo di tennis deiSei Circoli di Roma organizzato dalCS Villa Flaminia. La manifestazio-ne, che comincerà il 6 aprile e ter-minerà il 7 di maggio, prevede le ca-tegorie: Assoluti, Over 40, Over 50 eOver 60. Negli Over 40 il Tennis Ro-ma è stato inserito nel girone con ilC.C. Lazio, il T.C. Parioli e il C.T. Eur.Intanto sono cominciati anche i cam-pionati regionali di tennis, e la squa-dra del club biancorosso, formata daSorbara, Streppetti e Angrisani hasuperato nella gara di esordio il Ten-nis Sport per 2 a 1. Buone notizieanche dall'Over 65 di Cordone, DiRocco, Mancini e Musselli, che havinto per 3 a 0 sull'Apd Palocco. Ametà aprile avrà infine inizio suicampi del circolo di via Ipponio untorneo di calcetto riservato ai nontesserati alla Figc. Parteciperanno al-l'evento 16 squadre, suddivise in 4

SANT’AGNESE TENNIS CLUB

Tutti in campoCon l'arrivo del sole è cominciato,a grande richiesta di tutti i soci,l’attesissimo torneo sociale. Divi-sa in due tabelloni, maschile e fem-minile, la competizione è entratanel vivo e come al solito ha riscos-so un grande successo: tutti, o qua-si, si stanno dando battaglia suicampi del S. Agnese. Sono in pie-no svolgimento anche le competi-zioni Junior e Veterani e già sonotanti gli ottimi risultati delle squa-dre impegnate a Roma e in tutto ilLazio. Iniziano ufficialmente an-che le iscrizioni per l’estate da NickBollettieri negli States, presso l' ac-cademia di Bradenton in Florida.La partenza è prevista per il 5 lu-glio e tutto il gruppo si fermerà fi-no al 26.

AANNTTIICCOO TTIIRROO AA VVOOLLOOLLaa nnuuoovvaa eerraa ddeell nnuuoottooStanno proseguendo senza sosta i la-vori per la costruzione della nuovapiscina coperta del circolo Antico Ti-ro al Volo. “Ci sono alcune difficol-tà, ma dovremmo portare a terminei lavori nei tempi stabiliti.” spiega ilConsiglieri Claudio Mazzoni, perso-naggio di riferimento delle attivitàsportive del club. “Con la piscina siaprirà una nuova ed importante pa-gina nella storia del circolo – prose-

gue il consigliere – e per tutti i socici sarà l'opportunità di cimentarsi intutte le discipline acquatiche”. La pi-scina porterà anche tanti ragazzi frale mura del circolo, dal momento chesta prendendo vita il progetto dellaScuola Nuoto. “Stiamo pensando, esicuramente si farà - conclude Maz-zoni – di studiare un servizio per iragazzi che frequentano le scuole delquartiere per iniziarli alla nobile di-sciplina del nuoto e per integrare lo-ro e le loro famiglie in tutte le atti-vità del circolo”.Roberto Cundari

CIRCOLO ANTICO TIRO A VOLO

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tuttincircolo

SSAALLAARRIIAASSPPOORRTT VVIILLLLAAGGEEAlla conquista della Serie AIl team, grazie anche all’innesto diOmbretta Plos, procede a passi sicu-ri verso la promozione alla massimacategoria e ai Campionati assoluti diRiccione incassa altre vittorie. L’in-nesto di Ombretta Plos nel Team nuo-to del Salaria Sport Village, lo splen-dido circolo a ridosso di una delleanse più belle del Tevere, si rivelasempre più positivo e sorprendente.L’atleta continua a far registrare ri-sultati ottimi ed in progressione co-stante. Approdata al Salaria in oc-casione della stagione natatoria incorso, Ombretta non ha perso tem-po ad ambientarsi e ad entrare in sin-tonia con lo staff tecnico e l’allena-tore, Alfredo Caspoli; già in occasio-ne del Gran Prix di Viareggio avevamesso le cose in chiaro migliorandole proprie prestazioni; agli assoluti diGenova e nel corso del CampionatoEuropeo di vasca corta aveva poi fis-sato il record italiano a 1’05’’68, fa-cendo registrare la sesta prestazioneal mondo. Ombretta è l’unica atletaitaliana ad aver migliorato tre pri-mati in un campionato assoluto, set-te dall’inizio dell’anno; ha conquista-to due Ori, tre Argenti ed un bronzoai Campionati Italiani assoluti, gua-dagnando la maglia azzurra per gliEuropei. Nel corso dei Campionati as-soluti di Riccione, appena svoltisi dal3 al 8 Marzo, sin dalla prima gara,batterie dei 50 rana, Ombretta ha fat-to registrare il nuovo record italiano31’’61 battuto poi in seguito da Ro-berta Panara. La Plos ha poi stabili-to il nuovo record italiano sui 100 ra-na, ancora nel corso delle batterie,fissandolo sul tempo 1’08’’47, battu-to poi nel corso della finale dall’e-mergente di quindici anni Carraro cheha fermato il cronometro su 1’08’’40.

Senza battere ciglio e non accusan-do minimamente il contraccolpo psi-cologico che forse sarebbe stato scon-tato, Ombretta ha reagito da cam-pionessa quale è, mostrando la pro-pria forza e grinta ; ha chiuso la ma-nifestazione in bellezza, vincendonel corso dell’ultima giornata i 200rana stabilendo il nuovo primato ita-liano in 2’ 26’’91. L’unica ranista adessere salita sul podio nelle tre spe-cialità della rana. A portare ulterior-mente sotto le luci della ribalta i co-lori del Salaria, ha contribuito tuttoil Team che nel corso della competi-zione ha fatto registrare ottime pre-stazioni e record personali; FedericaSorriso è scesa fino a 2’14’’14 nei 200dorso piazzandosi quarta a un soffiodal podio e mostrando i suoi netti mi-glioramenti; la staffetta 4x200 ma-schi ha conquistato un buonissimoquarto posto con Di Pippo, Berardi,Guglielmi, Baldassarre con un otti-mo crono. Si è piazzata quinta la mi-sta donne con Sorriso, Plos, Pompi-li, Pinto. Splendida la Finale di Va-lentina Pompili nei 200 misti giun-ta con 2’19’’13 a livelli di assolutoprestigio. Merita un discorso a parteGabriele Casentino, giovane promes-sa che nonostante le quattro finalisfiorate per pochi centesimi ha co-munque avuto riscontri cronometri-ci che fino ad un anno fa gli sareb-bero valsi podi in tutte la gare e chepromette un ottimo futuro, come laSorriso che ancora non può allenar-si molto per motivi di studio ma hatutte le caratteristiche necessarie peremergere. Da non trascurare la pre-stazione di Gessica Cirioni che con2’31’’24 nei 200 rana si è distinta eunita al gruppo delle migliori in Ita-lia in questa gara, ad appena sei me-si dall’inizio degli allenamenti conla maglia del Salaria Nuoto. Il Teamora ha ripreso ad allenarsi nell’im-pianto natatorio del Circolo, e si pre-para alla prossima sfida, in program-ma per il 26 Aprile per tentare il pas-saggio in serie A.Silvia PIttelli

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Romatuttincircolo

DUE PONTI SPORTING CLUB

Vintage tennisAl Due Ponti Sporting Club è tuttopronto per ospitare, il 25 e 26 mag-gio, la quinta edizione del torneoYoga Vip Tennis Vintage. La formu-la è quella del doppio giallo tra per-sonaggi del mondo dello spettaco-lo, del giornalismo e della politica,che incroceranno le racchette da

tennis in legno, indossando gli abi-ti bianchi come, ai nostri giorni, èobbligatorio solo nel tradizionalis-simo torneo inglese di Wimbledon.Il torneo è affiancato da una mo-stra di racchette in legno, curata dalcollezionista Salvatore Sodano, daltitolo “Un Mito Intramontabile”, de-dicata alla mitica Maxima. Tra leprotagoniste in mostra, spiccherà

quella realizzata nel 1936, fino adarrivare a quelle progettate dalgrande Designer Giorgetto Giugia-ro. All’interno dell’evento, ci saràanche una mostra fotografica suipersonaggi noti e meno famosi, sindal 1900, catturati in fermo imma-gine durante una partita di tennis:da Buster Keaton, e Charlie Chaplinad Alberto Sordi e Vittorio Gas-

sman; da Yvonne Pellettier e SofiaLoren a Elizabeth Shannon e Anto-nella Clerici.Il torneo Yoga Vip Tennis Vintagerichiama sempre molti personaggiperché è tanta la voglia di scende-re nei campi di terra rossa e poteremulare, almeno per una volta, legiocate dei grandi campioni, anchese è più facile collezionare cattive

figure, vista la difficoltà del ritornoalle pesanti racchette in legno, chepretendono grande precisione e nonperdonano alcun errore!Le precedenti edizioni hanno vi-sto scendere in campo i giocatoriNicola Pietrangeli, Diego Nargiso,i fratelli Franchitti, Roberta Bel-trame e personaggi del mondo del-lo spettacolo come Paolo Bonolis,Sebastiano Somma, Jimmy Ghio-ne, Enrico Mutti, Marina Occhie-na, Mita Medici, Luigi Pocaterra,Attilio Romita, Giacomo Crosa,Daniele Pecci, Maurizio Aiello,Giorgio Pasotti.

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CIRCOLO DEL REMO E DELLA VELA ITALIA

I 100 anni della Coppa Lysistrata

Il nove e dieci Maggio, infatti, i mi-gliori 8 Jole del panorama mondialesi sfideranno nelle acque antistantivia Caracciolo dando vita ad unospettacolo che si ripete senza soluzio-ne di continuità da ormai un secolo.“In Europa, solo la Coppa del Re d'In-ghilterra vanta una storia più lungadella Lysistrata - afferma con orgo-glio il presidente del Circolo Italia,Roberto Mottola di Amato - e que-st’anno ci accingiamo ad organizza-re una edizione di altissimo livello.Nel lotto di partecipanti ci sarannoimbarcazioni prestigiosissime prove-nienti da Francia e Germania ma so-prattutto gli scafi di Oxford e Cam-bridge. Certo, non tutti i circoli cheparteciperanno sono dotati di un 8Jole, perché si tratta di barche stori-che, ma stavolta, in occasione del cen-tenario della manifestazione, abbia-mo provveduto noi a procurarle aquei sodalizi che non ne disponeva-no”. I detentori della Coppa Lysistra-ta, però, sono proprio i padroni di ca-sa del C.R.V. Italia che quindi prove-ranno a difendere il titolo: “Non sa-rà facile - continua il presidente Ro-berto Mottola di Amato - ma ci te-niamo a vincere anche perché que-st’anno, il 12 ottobre, festeggiamo an-che noi una data importante: i 120anni di vita del Circolo. Per la Lysi-strata ci siamo preparati bene e sap-piamo di essere competitivi perché

abbiamo ottimi atleti in ogni catego-ria”. La peculiarità della Coppa, infat-ti, risiede proprio nel fatto che tra gliotto uomini impegnati debbano es-sere rappresentate praticamente tut-te le “stagioni” in maniera da vedereall’opera sulla stessa barca atleti gio-vani e meno giovani (dai Juniores aiMaster). Tradizione e modernità, perl’appunto, come nello stile del Circo-lo del Remo e della Vela Italia. La pre-sentazione della Lysistrata, infatti, èstata l’occasione per fare un pò il pun-to sulle attività di questo prestigiososodalizio che ha ricevuto di recenteanche il Collare d’Oro (la massimaonorificenza sportiva che il Coni haconferito pure all’A.C. Milan n.d.r.) edel quale è socio onorario Re JuanCarlos di Spagna. Il neo presidenteRoberto Mottola di Amato si è inse-diato da poco, ma il Circolo è parteintegrante della sua vita da ben quat-tro decadi. “Sia mio nonno che miopadre erano soci dell’Italia. Io mi so-no avvicinato alla vela nel ’69 graziead una figura storica del Circolo co-me Gennarino “o’capitano”. Strada fa-cendo ho partecipato a due Olimpia-di e vinto un Mondiale di vela, tuttograzie al Circolo Italia che per me èstata innanzitutto una scuola di vita,ma anche una seconda casa”. Il pre-sidente incarna passato, presente efuturo dell’Italia sulle cui terrazze siincrociano soci anziani e giovani at-leti (di recente sono arrivate due vit-torie ai campionati italiani di fondodi canottaggio svoltisi a Sabaudia).“Siamo fieri delle nostre tradizioni chevogliamo conservare, ma restiamo uncircolo sportivo nel quale è fonda-mentale l’attività agonistica. Non cisentiamo elitari, solo indipendenti”.

Da tutti, anche dalla Istituzioni: “Aloro non chiediamo aiuti economici,ma logistici. Questo discorso vale an-che per la Lysistrata. Purtroppo man-ca il controllo del territorio, sia fuoridal Circolo che in mare, da parte del-le autorità preposte”. Nonostante ciònon si è perso di certo l’entusiasmo ela voglia di continuare ad organizza-re manifestazioni di assoluto presti-gio: “Tutti i nostri soci, compresi quel-li ultracinquantenari, sono molto vi-cini all’attività sportiva e legati aglieventi che organizziamo. Così, oltrealla Lysistrata, quest’anno daremo vi-ta anche alla 55esima edizione dellaregata dei Tre Golfi”. A remi o a ve-la, il Circolo Italia vuol’essere prota-gonista ma dovrà guardarsi, come alsolito, dai “cugini” del Savoia e nonsolo: “Con tutti gli altri Circoli parte-nopei - continua il presidente Rober-to Mottola di Amato - abbiamo otti-mi rapporti ma è ovvio che ci sia unpizzico di goliardia e di sana rivalitàsportiva. Del resto, i grandi risultatiottenuti dagli atleti napoletani nelcorso degli anni sono frutto propriodell’alto livello di competitività chec’è tra i Circoli della nostra splendi-da città. Certo, col presidente del Sa-voia Dalla Vecchia ci prendiamo ognitanto in giro per il fatto che lui è “fi-lo monarchico” ed io “borbonico” pervia di Re Juan Carlos, ma è solo unabattuta tra vecchi amici”. O, per me-glio dire, tra due vecchi lupi di mareche ora mettono la loro esperienza alservizio dei rispettivi Circoli. L’inter-vista è finita. Il presidente va, la Lysi-strata sta arrivando.

Due successi ai campionati italiani dicanottaggio svoltisi a SabaudiaFesta grande al Circolo Italia in se-guito alla duplice affermazione con-seguita dagli atleti rossoblù ai cam-pionati italiani di fondo svoltisi re-centemente a Sabaudia. La pioggiabattente ha condizionato le gare, magli alfieri dell’Italia sono stati più for-

ti anche delle avverse condizioni cli-matiche. A portare a casa l’ambitotriangolino tricolore sono state dueimbarcazioni di grande prestigio, va-le a dire l’8 Jole Juniores ed il singo-lo under 23, a conferma ancora unavolta della storica tradizione remieradel circolo rossoblù. “Si tratta di unabella affermazione da parte dei ra-gazzi e di una grande gioia per il Cir-colo”, ha commentato il presidenteRoberto Mottola di Amato. Il trionfodell’8 Juniores (Ferrazzo, Pucci, San-sone, Loporchio, Volpe, Vicino, Bian-co R., Bianco A., Poziello) è stato cer-tamente il più entusiasmante in quan-to giunto in volata dopo un rush fi-nale che ha visto impegnati altri duecircoli campani (lo Stabia ed il Posil-lipo). Alla fine a tagliare per primi lalinea d’arrivo sono stati però i ragaz-zi del Circolo del Remo e della VelaItalia che hanno staccato le imbarca-zioni rivali di pochissimi secondi. Su-bito dopo, il vicepresidente sportivoPicchio Milone ha potuto brindareanche all’impresa compiuta nel sin-golo under 23 da Leopoldo Sansone(già campione del mondo nel 4 conmaschile 2007 e 2008). Un successoper certi versi annunciato vista la ca-ratura di Sansone, una delle glorie delcanottaggio napoletano. Il campionerossoblù ha vinto con autorevolezza,a dimostrazione del fatto che nellasua categoria non teme concorrenzaa livello nazionale.

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tuttincircolo

Il Coni conferisce il collare d'oro al CRVI. Da destra a sinistra: presidente del circolo RobertoMottola di Amato, Gianni Letta e Picchio Milone, vicepresidentesportivo del CRVI

a cura di SPORTFORM

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CIRCOLO NAUTICOPOSILLIPO

Una grande che vuoletornar grande

Negli anni addietro è stata la capi-tale della pallanuoto nostrana; oggiPosillipo e il Posillipo hanno la vo-glia e le potenzialità per rinverdire ifasti di una volta. Per farlo si affida-

no ad un indimenticato campionedel passato, Carlo Silipo. L'impresadel mese di marzo nella pallanuotoè targata Posillipo. I ragazzi di Car-lo Silipo, infatti, sono riusciti a fer-mare l'imbattuta corazzata Recco. Il9-9 conquistato nella piscina di So-ri ha addirittura lasciato un pizzicodi amaro in bocca ai rossoverdi cheaddirittura avevano assaporato il gu-sto della vittoria. "Peccato, poteva-mo addirittura spuntarla - avevacommentato il coach posillipino afine gara - ma questo risultato è sin-tomo del fatto che stiamo lavoran-do molto bene". Parole che vannointerpretate perché l'avvio di stagio-ne del "Posi" non era stato dei mi-gliori ma adesso le cose stanno an-dando decisamente meglio. "I ragaz-zi - continua Silipo - si stanno im-pegnando al massimo e provano ad

applicare alla lettera gli schemi cheproviamo in settimana". La crescitadel gruppo va di pari passo con quel-la dei singoli confermata anche dal-le convocazioni in Nazionale, per ilrecente stage di Roma di ben cinqueatleti rossoverdi. Il c.t. Campagna,infatti, ha chiamato Fabio Baraldi,

Zeno Bertoli, Tommaso Negri, Pari-de Saccoia e Valentino Gallo che sisono recati nella capitale dal 15 al18 marzo, subito dopo la sfida pa-reggiata in casa, in maniera rocam-bolesca, contro Nervi. Una beffa du-ra da digerire ma non per questo Po-sillipo.

TENNIS CLUB NAPOLI

Il fascino della ‘TennisNapoli Cup’

Lo storico Circolo di Mergellinacompie 104 anni.La primavera lo rende ancora piùbello. Il Tennis Club Napoli compi-rà 104 anni il 4 giugno prossimoma prima dei tradizionali festeg-giamenti, si gode il suo evento clou,il torneo internazionale Atp. La “Tennis Napoli Cup” rappresen-ta uno degli appuntamenti più clas-sici del calendario di manifestazio-ni sportive della città. Certamente quello con più tradizio-ne, visto che la prima edizione deltorneo fu disputata nel 1905 e vin-ta da un inglese, Jeoffrey Smith, ilprimo nome di un albo d’oro scon-finato e ricco di fuoriclasse, da Pie-trangeli a Nastase, passando per irecenti Juan Carlos Ferrero, DavidFerrer e Richard Gasquet. Il torneoAtp di Napoli rappresenta il mo-mento più alto dell’attività sporti-va del Tennis Napoli. Ventimila presenze in nove giorni

di gare e, quest’anno, con l’ingres-so gratuito otto giorni su nove, irecord sono stati letteralmente pol-verizzati. Eppure la “Tennis Napo-li Cup” e il suo fascino non rappre-sentano l’unico appuntamento im-portante per il Circolo della Villa.Subito dopo, il sodalizio gialloros-so eleggerà il nuovo presidente, conLuca Serra che in questi primi treanni di mandato ha tenuto alto ilnome del glorioso club partenopeoe che punta alla riconferma, percontinuare i programmi ambiziosie prestigiosi. Nonostante il periodo difficile del-l’economia nazionale, il Tennis Na-poli continua a essere al centro del-l’attenzione dei media italiani: inautunno si è giocata la serie A1 conil Capri Sports Academy; nello scor-so inverno la presentazione del li-bro sulla carriera di Potito Starace,scritto da Angelantonio Starace eMarco Lobasso, e un convegno conil ministro delle pari opportunitàMara Carfagna, hanno illuminatoil calendario di eventi culturali delcircolo. E il 2009 è solo all’inizio…

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CCOOLLOO TTUUTTTTIINNCCIInews dai circoli sportivi news dai circoli sportivi news dai circoli sportivi

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R.Y.C.C. SAVOIA

Al via la Coppa AlisioLa manifestazione velistica organiz-zata dal R.Y.C.C. Savoia con un uni-co protagonista: il Dinghy. Fervono i preparativi al R.Y.C.C.Savoia per la Coppa Alisio in pro-gramma dall’1 al 3 di Maggio. Laprestigiosa manifestazione velica èdedicata ai Dinghy 12, imbarcazio-ni storiche ma, in questo momen-to, di gran moda. Per la prima vol-ta la Coppa Alisio è riservato aiDinghy 12 dopo che negli anni pre-cedenti era stata messa in palio perla vela d’altura. Alla regata ha da-to il suo patrocinio il comune diNapoli e l’evento è stato inseritonel “Maggio dei Monumenti”. Ol-tre alla Coppa Alisio (intitolata al-la memoria del Prof. Giancarlo Ali-sio, architetto e docente presso l’U-niversità Federico II di Napoli), ilR.Y.C.C. Savoia metterà in palio an-che la “targa Savoia”, espressamen-te voluta dal presidente Pippo Dal-

la Vecchia, per il miglior restauroDinghy. “Il Dinghy - commentaproprio Della Vecchia - è un pòl’autoscuola della vela. Tutti i gran-di di questo sport, da Cosentino aStraulino passando per Guido Po-stiglione hanno regatato su questoscafo”. Del Dinghy classico (12 pie-di, 30.54 metri) si erano però un pòperse le tracce negli anni ma ades-so queste imbarcazioni sono tor-nate d’attualità. Così, proprio alR.Y.C.C. Savoia il 25 febbraio diquest’anno è stato costituito il re-gistro italiano del Dinghy 12 clas-sico. Alla presidenza onoraria diquesta associazione è stato chia-mato Carlo Rolandi (presidenteonorario FIV). “Grazie al notaioMaddalena e all’avvocato La Sca-la - aggiunge il presidente del Sa-voia, Pippo Dalla Vecchia - ci oc-cuperemo di registrare tutti iDinghy classici in legno, provan-do a recuperare i vecchi ma anchea certificare quelli di nuova costru-zione”.

CENTRO IPPICO MONTENUOVO

A cavallo tra storia e bellezze naturaliIl Centro Ippico Montenuovo, si tro-va alle pendici del Monte Nuovo, adArco Felice, una frazione di Pozzuo-li, si tratta del monte più giovaned'Europa, formatosi dall'eruzione del1538 che, preceduta da numerosi ter-remoti, seppellì il villaggio termaledi Tripergole e causò lo spopolamen-to di Pozzuoli. Nato tanti anni fa, co-me centro equestre dedicato alle pas-seggiate dirette all’interno del crate-re, passando per suggestivi sentieri,parzialmente coperti da una pineta,che portano all'Oasi Naturalistica.Oggi è diventato Scuola Federale diEquitazione, riconosciuta dal C.O.N.I.Le attività di Scuola sono volte allediscipline Olimpiche di: Salto a Osta-coli - Dressage - Pony Games - cam-pus estivi, tutte seguite sotto l’occhioattento del presidente Eraldo Capua-no, Istruttore F.I.S.E. di III Livello(Pony/Cavalli). Tra le altre attività,anche il Tiro con l’Arco. L'interastruttura, dispone di quattro scude-rie molto confortevoli, selleria, pad-

dock all’aperto con capannina, po-ste per il lavaggio cavalli, tre campiin sabbia, un tondino e un corridoioper puledri. Inoltre il C.I.M. offre aipropri soci un servizio di scuderiz-zazione cavalli e pony con pensionecompleta, una zona per la prepara-zione atletica, e ampi spogliatoi condocce di acqua termale corrente tut-to l'anno. Gli Istruttori seguono gliallievi dall'avvicinamento al caval-lo fino all'attività agonistica, con lapartecipazione a concorsi nazionalied internazionali. La scuola forniscei cavalli fino al conseguimento delbrevetto. Inoltre si impartiscono le-zioni teoriche e si svolgono attivitàdi addestramento dei puledri, dalladoma all'attività agonistica, com-prendenti anche la rieducazione deicavalli adulti.

CIRCOLO RARI NANTES

Tra sport e cucina conun ospite d’eccezione

C’era anche il Procuratore Federaledella F.I.G.C., Stefano Palazzi, al Cir-colo Rari Nantes per una delle trecene di cucina regionale, magistral-mente organizzate dal sodalizio del

presidente Paolo Caccese. Tanti gliospiti vip che hanno affollato lasplendida sala con vista mare dellostorico circolo sportivo partenopeo.L’idea del consiglio direttivo del cir-colo è stata quella di realizzare unaserie di incontri a tema per degu-stare i piatti tipici del nostro pano-rama nazionale. Il Lazio, l’EmiliaRomagna e la Toscana le tre regio-ni al centro del percorso enogastro-nomico proposto dalla Rari Nantes.Il successo dell’iniziativa è stato de-cretato dal cospicuo numero di ospi-ti presenti negli eleganti saloni delCircolo. Adesso, le prossime seratedi gala riguarderanno invece i fe-steggiamenti per l’anniversario del-la nascita del Circolo che il 4 apri-le ha compiuto 104 anni di vita.

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tuttincircolo

Giovedì 16 aprile alle ore 18.30 Elisabetta Eordegh e Carlo Auriemma presenteranno ai soci del Savoia il libro fotografico "In barca a vela intorno al mondo" e proietteranno filmati tratti da "Pacifico fuori rotta".

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Nova YardiniaCastellaneta Marina (Taranto) - tel. 099.8204040 - fax 099.8204950 [email protected] - www.novayardinia.it

Sport, ecologia, benessere e gastronomia. Dalla terra della Magna Grecia, un'idea per vivere

la vacanza sotto un nuovo punto di vista.

Circondato da 10 chilometri quadrati di paesaggio incontaminato, tra le spiagge del Mar Jonio e il fiume Lato, al confine della riserva biogenetica “Stornara”, sulla

costa di Castellaneta in Puglia, E’ un progetto innovativo con obiettivi ecosostenibili. Finalmente un’idea di turismo che non sfrutta le risorse del territorio, piuttosto le

valorizza e le rispetta. Persino le scelte progettuali sono state dettate dalla volontà di creare una struttura con un bassissimo impatto ambientale anche dal punto di

vista visivo. Il progetto è stato affidato all’architetto Emilio Ambasz, famoso in tutto il mondo perchè lavora secondo il principio green over grey (verde sul grigio) che

ha dato vita a strutture che sono integrate perfettamente con l’ambiente circostante. Numerose sono le attività sportive a disposizione nei quattro alberghi che fanno

parte del complesso (Kalidria, Alborea, Calanè e Valentino), che consentono di vivere una splendida vacanza all'insegna del relax e dell'avventura. Qui si possonO

compiere escursioni in bicicletta e anche in fuoristrada sotto la guida di istruttori esperti. Due sono le piscine, una delle quali dotata di acqua di mare nelle quali, oltre a

nuotare, gli istruttori impartiscono lezioni di sub e di acquagym. I campi da tennis, poi, sono stati la sede di un grande evento sportivo, come la semifinale della

Federation Cup di tennis. Oltre a questo, Nova Yardinia dispone di un centro Thalasso SPA, con 3.500 mq di vero benessere, il più grande d'Italia, che offre aree

relax e massaggi, area beauty e fitness, con assistenza medica. In più, sulla spiaggia dorata, è possibile praticare corsi di canoa, catamarano, windsurf e, addirittura,

beach volley. Iristoranti offrono la possibilità di scegliere ogni giorno una destinazione gastronomica diversa tra Saperi e sapori del Mar Mediterraneo, tra cui protagoni-

sta indiscussa è la cucina tipica pugliese, rielaborata da Vito Semeraro, che fa parte della nazionale italiana degli chef.

Nova Yardinia 23-03-2009 11:47 Pagina 1

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a regular season è stata lunga, fa-ticosa, appassionante, con molticolpi di scena. E si è conclusa qual-che tempo fa, dando i primi ver-

detti di un torneo che è giunto alla sua sestaedizione e che – anno dopo anno – ha vistoalzarsi il suo livello tecnico e di competizione.Il Futbolclub, padrone di casa, si è piazzatoin pole position per la vittoria finale. Le suedue formazioni, la bianca e la blu, si sonopiazzate rispettivamente al primo e al terzoposto della regular season. Un risultato sto-rico, mai conseguito in precedenza: negli al-tri anni, infatti, se una squadra faceva un cam-pionato di vertice, l’altra in genere si candi-dava a possibile sorpresa dei play-off. Stavol-ta, invece, il Futbolclub gioca a carte scoper-te, sognando – magari – una finale tutta in-terna ai suoi soci. Il Futbolclub bianco, in par-ticolare, è stato il padrone incontrastato del-la regular season. Ha ritrovato Angelo Di Li-

vio, dopo un anno di “esilio” in un altro cir-colo, e il suo ritorno ha giovato a tutta la squa-dra. Il Futbolclub bianco non ha mai perso,ha la difesa meno battuta del torneo e la mi-gliore differenza reti. Loro, come l’Antico Ti-ro a Volo, la Lazio e il Futbolclub blu, sonogià qualificate per i quarti di finale e salte-ranno quindi il primo turno dei play-off. Nel-la parte alta del tabellone, il Futbolclub bian-co se la vedrà contro la vincente di Corte deiConti-Flaminio e la Lazio con una tra Anie-ne e Villa Aurelia. Mentre in quella bassa,l’Antico Tiro a Volo aspetta una tra Roma eTevere Remo, e il Futbolclub blu affronterà lavincente di Forum-Due Ponti. Sfide moltoequilibrate e di grande fascino, in particola-re quella più “tradizionale” tra Canottieri Ro-ma e Tevere Remo. Le sorprese, comunque,sono state altre. Ad esempio, l’expolit dell’An-tico Tiro a Volo, che ha giocato sempre a li-velli altissimi e che si è avvalso del contribu-

to determinante di Alessandro Cucciari (can-didato insieme a Di Livio ad essere l’ex cal-ciatore con maggiore impatto nei tornei tra icircoli) e anche il Futbolclub blu, dove la clas-se di Bruno Giordano si è mischiata alla vo-glia di Davide Lippi e all’esperienza di Mas-simo Piscedda (due sole partite giocate, matanta presenza nel gruppo). Era partito, inve-ce, con grandi speranze il Villa Aurelia che aldebutto aveva schierato “Pluto” Aldair auto-re anche di una doppietta. Poi, però, la squa-dra si è un po’ persa e si è classificata per iplay-off con l’ultimo dei dodici posti dispo-nibili. Eliminate, infine, il Circolo Sportivodella Rai (che ha scontato una normale ine-sperienza, essendo alla prima partecipazionein questa manifestazione) e lo Sporting Eur.Tra i marcatori, brilla la stella di Massimilia-no Dal Bon, del Flaminio. Dietro di lui Mas-similiano Moro della Roma e Daniele Prospe-ri dell’Antico Tiro a Volo.

Romatornei

Le fantastiche dodici

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Ldi Ernesto Menicucci

Futbolclub bianco, Antico Tiro a Volo, Futbolclub blu, Lazio, Aniene, Due Ponti, Roma,Flaminio, Corte dei Conti, Tevere Remo, Forum e Villa Aurelia sono le formazioni che,entrando nei play-off, si daranno battaglia per la vittoria finale dell’Adidas League di calcetto che si sta disputando sui campi del circolo Futbolclub di Viale degli Olimpionici.

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entre i campionatiAssoluti e Over 40stanno volgendo altermine si è conclusa

la Coppa Campioni 2009 con gran-di sorprese. Giovedì 12 marzo sisono infatti disputate le finali. Ina-spettata la vittoria del Chelsea(Fondo A.P. Pubblica Sicurezza),la squadra del Circolo della Poli-zia sui pluri-campioni nonchésquadra da battere del ManchesterUnited. A sancire la conquista deltrofeo contro il gruppo di Cuccia-ri, Parnasi, Materazzi&Co sono sta-te le reti di Luigi Di Biagio assie-me al suo compagno il bomber diCoppa Nicola Maida, miglior mar-catore con 11 reti. Mentre nellospogliatoio del Chelsea di NunzioMagnifico si stappavano bottigliedi champagne, Giggi Di Biagio ciha detto: “E’ la prima volta che

partecipo al Pezzana, sono statofelice di aver aiutato i miei com-pagni e mi sono anche molto di-vertito”.Per quanto riguarda l’Over 40, lagara tra il Barcellona (Capolino Ce-ramiche) di Fabrizio Armato e laSampdoria (Info-Tech Point) diAlessandro Bruno e Michele Quat-trocchio è stata decisa nel finaledi partita, nel primo minuto di re-cupero da Dodo Chierico che hasfruttato un cross spettacolare diFabrizio Guagliano: “Giocare allanostra età due partite a distanza ditre giorni non è semplice. Abbia-mo impostato la partita cercandodi difenderci e ripartire al meglioperché la Samp ha giocatori bravie veloci (uno su tutti Daniele Scar-fini)”. Al momento del gol Chieri-co non ha esultato. Perché? “Io nonesulto mai. Una volta lo feci con-

tro la Juventus e poi perdemmo,quindi da allora non lo faccio piùma va bene così”. RISULTATI COPPA CAMPIONI“ASSOLUTI”: Chelsea - Manche-ster United 2-1; “OVER 40” Bar-cellona - Sampdoria 2-1Come dicevamo restano ancorauna giornata da disputare per gliAssoluti e il Manchester ha mate-maticamente vinto il Campionato.Dietro l’ultima giornata stabilirà laclassifica compreso la squadra chenon parteciperà ai playoff tra Mar-siglia e Celtic.Due le giornate da disputarsi ne-gli Over40 e la lotta al primo po-sto è qui invece apertissima. La ca-polista Juventus (Canottieri Lazio)infatti nella 17esima giornata èstata ancora bloccata stavolta dalLiverpool (Progea) ed il Real Ma-drid (Canottieri Roma) ha ottenu-

to due punti d’oro contro l’Arse-nal (Antico Tiro al Volo) portan-dosi a meno due dai bianconeri.Nella zona calda Bayern Monaco(Great Estate) e River Plate (Igeam)sono matematicamente già fuoridai play off. Per quanto riguardail Milan (Team Pettinari RiskyPoint) la situazione è particolare.Nelle prossime partite se la vedràcon Arsenal e River Plate e la suadiretta concorrente il Vasco da Ga-ma (Due Ponti) affronterà il Bar-cellona e la Juventus. Vietato com-mettere passi falsi.

Romatornei

M

Coppa Campioni: vincono Chelsea per gli assoluti e Barcellona per gli over 40

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SUMMER ED.2009Proseguono le iscrizioniper la versione estivadel Torneo [email protected]. 340 3738509

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del prof. Paolo Montera Diabetologo, Medico dello Sport,Responsabile Sanitario Pallacanestro Virtus Roma

Nutrizione

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l grasso corporeo sicomporta sempre-nello stesso modo; iltessuto adiposo, in-

fatti, quando deve accumularenuovo materiale adiposo puòcomportarsi in due modi: o au-mentando le dimensioni (iper-trofia) o aumentando il numero(iperplasia) delle sue cellule adi-pose (adipociti); ad esempio ilgrasso femminile distribuito aifianchi e alla radice delle cosceè un grasso molto resistente al-lo smaltimento, in quanto inquelle aree si è formato nuovotessuto adiposo da adipocitineoformati (iperplasia), che perquanto potranno essere parzial-mente svuotati del loro conte-nuto, non potranno mai esseredel tutto eliminati; al contrariol’adipe addominale maschile èpiù facile da smaltire, in quan-to è, per lo più, costituita da adi-pociti solo aumentati di dimen-sioni e non di numero. Il grasso corporeo rappresentauna illimitata riserva energeti-ca e in ogni Kg, ovunque distri-buito, sono immagazzinate cir-ca 9000 Calorie, che, per un sog-getto di 70 Kg, è, più o meno,l’apporto calorico medio di tre-quattro giorni di alimentazione.

L’aumento del grasso corporeoè il risultato, non tanto degli ec-cessi alimentari, quanto del bi-lancio tra entrate (cibo) e usci-te (attività fisica), ed è stato cal-colato che, teoricamente, un bi-lancio energetico di solo 100 Calin più al giorno, comporta l’au-mento in un anno di circa 5 Kg;tutto questo a significare che sial’accumulo che lo smaltimentodel tessuto adiposo sono proces-si lenti, anche perché avvengo-no in un tessuto di riserva, de-stinato a durare il più possibile.E’ stato così calcolato che un ci-clista, in una tappa di monta-gna della durata di circa 5 ore,può arrivare a consumare finoa 5000 Cal. Questo per dire che nemmeno

l’attività più strenua può porta-re a consumare l’equivalente ca-lorico di un solo Kg di grassocorporeo, cioè 9000 Cal; difronte a dati così sconfortanti,verrebbe da concludere che per-dere peso con l’attività fisica èun’impresa pressoché impossi-bile, ma invece non ci si devescoraggiare e vediamo breve-mente perché.Alla spesa energetica di ogni at-tività fisica, va aggiunta unaspesa energetica successiva, unacoda, che può anche potrarsi perdiverse ore dopo la fine dellaattività stessa. Questo fenome-no è rilevabile dalla misurazio-ne della temperatura corporeao della frequenza cardiaca. Aquesta intensità è strettamen-

te correlata, inoltre, la produ-zione di particolari ormoni(adrenalina, noradrenalina) re-sponsabili dell’ utilizzo del gras-so di deposito come materialeenergetico e anche dell’impos-sibilità a prendere sonno dopouna gara serale disputata conalta tensione agonistica. Quando si perde peso non è so-lo il tessuto adiposo ad esserecoinvolto. Quando le calorie as-sunte sono meno di quelle ne-cessarie per lo svolgimento del-le attività della vita quotidiana,l’organismo deve ricorrere al-l’energia immagazzinata e que-sto provoca anche una contem-poranea perdita di massa magra(muscolo), fenomeno frequen-tissimo con le diete “lampo”, altermine delle quali, altrettantovelocemente, si recupera tuttoil peso perduto. Per contenere,la riduzione di tessuto musco-lare, da cui dipende prevalente-mente la spesa energetica diogni individuo, il sistema piùidoneo è rappresentato dall’al-lenamento. Questo selezioneràle vie metaboliche più idoneeall’utilizzo dei grassi e questacapacità acquisita persisterà an-che al di fuori delle sedute diallenamento.

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Dimagrire con l’esercizio fisico

Oggi siamo in grado di stabilire la spesa energeticaper ogni tipo di attività. la tabella si riferisce ad unsoggetto di 60 Kg:

dormire 48 Cal/hfare la spesa 80 -100 Cal/hfaccende di casa 200 Cal/hballare 300 Cal/hcorsa (8-9,5 Km/h) 600 Cal /hcorsa (11-14 Km/h) 780 Cal /hcalcio 480 – 640 Cal/h

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del prof. Roberto Verna Direttore del Centro di Ricerca per la Sperimentazione Clinica “Sapienza” Università di Roma

a contrazione muscola-re, e quindi la perfor-mance sportiva, dipen-dono essenzialmente

dall’apporto di glucidi. Essi però nonvengono utilizzati immediatamenteappena assorbiti, per dare la possi-bilità all’organismo di poter mante-nere nel tempo le funzioni musco-lari, se venissero utilizzati immedia-tamente, dovremmo mangiare incontinuazione per non rimaneresenza “carburante”. Per evitare ciò,l’energia prodotta viene immagaz-zinata in un composto chiamatoATP il quale viene utilizzato per lacontrazione; in precedenza, per evi-tare di dipendere da una continuaintroduzione di glucosio, esso vieneimmagazzinato sotto forma di gli-cogeno il quale, al bisogno, vienescisso nuovamente in glucosio perla produzione di ATP. I glucidi han-no due livelli successivi di deposi-to: uno, il glicogeno, di lunga dura-ta e l’altro, l’ATP, di breve durata.

Il metabolismo energeticoL’organismo non ha una riserva diATP, che viene utilizzato in pochisecondi; è quindi necessario conti-nuare a generare ATP anche duran-te l’esercizio. Le due maggiori vieper la conversione dei nutrienti inenergia sono: il metabolismo aero-

bico (che si svolge in presenza di os-sigeno) ed il metabolismo anaerobi-co (in assenza di ossigeno). Il piùdelle volte si verifica una combina-zione dei sistemi energetici che for-niscono il carburante necessario perl’esercizio; è l’intensità e la duratadell’esercizio che determina qualesistema viene usato e quando.

La via ATP-CPQuesta via, chiamata anche siste-ma fosfato, fornisce circa 10 secon-di di energia e viene usata per eser-cizi esplosivi, come lo sprint dei 100metri. Questa via metabolica nonrichiede ossigeno per generare ATP.Essa usa dapprima l’ATP presentenel muscolo, quindi utilizza la crea-tina-fosfato (CP) per risintetizzareATP. Quando sia l’ATP che la CP so-no esauriti, l’organismo si spostasul metabolismo aerobico o sul me-tabolismo anaerobico (la glicolisi)per continuare a generare ATP efornire energia all’esercizio.

Il metabolismo anaerobicoLa via metabolica anaerobica, oglicolisi, genera ATP esclusivamen-te dai carboidrati, con la formazio-ne di acido lattico. Il metabolismoanaerobico produce energia perbrevi ed intense esplosioni di atti-vità; questa dura solo pochi minu-

ti prima che l’acido lattico prodot-to generi dolore muscolare, il bru-ciore e la fatica rendono difficilemantenerne l’intensità.

Il metabolismo aerobicoIl metabolismo aerobico forniscela maggior parte dell’energia ne-cessaria per l’attività di lunga du-rata. Questo sistema è più lentoperché il sistema circolatorio de-ve trasportare l’ossigeno ai musco-li prima che essi generino ATP. Durante l’esercizio l’atleta si muo-ve attraverso tutte le vie metabo-liche descritte. All’inizio, l’ATP vie-ne prodotto dalla via anaerobica;con l’aumentare della frequenzarespiratoria e cardiaca si ha unamaggiore disponibilità di ossige-no, così che può iniziare il meta-bolismo aerobico che continua fi-no al raggiungimento della sogliadel lattato. Se si supera tale livel-lo, l’organismo non può rilasciarel’ossigeno abbastanza rapidamen-te da generare ATP e rientra in gio-co il metabolismo aerobico. Poi-ché questo meccanismo ha vitabreve ed il livello dell’acido latti-co sale, non si può più sostenereun carico di lavoro intenso e l’at-leta deve diminuire l’intensità del-l’esercizio per rimuovere l’acidolattico prodotto.

Come alimentare i sistemi energetici I principi nutritivi vengono con-vertiti in ATP in base all’intensitàed alla durata dell’attività, con icarboidrati a fornire la principalefonte di energia per gli esercizi siadi breve che di lunga durata ed igrassi per l’esercizio di minore in-tensità. I grassi sono un’importan-te fonte di energia per gli eventidi resistenza ma non sono adattiper gli esercizi di alta intensità. All’aumentare dell’intensità dell’e-sercizio, il metabolismo dei carboi-drati si interrompe. E’ più efficien-te di quello dei grassi ma ha una li-mitata riserva energetica. Il glico-geno è in grado di fornire l’energiaper circa due ore di esercizio sia mo-derato che di alta intensità; dopo diciò, si verifica la deplezione delle ri-serve di glicogeno e se quella fon-te di energia non viene rimpiazza-ta, gli atleti si trovano a “sbatterecontro il muro”. Un atleta può con-tinuare l’esercizio, sia moderato cheintenso, semplicemente reintegran-do le riserve di carboidrati durantel’esercizio; è questa la ragione percui è di fondamentale importanzaassumere con l’alimentazione car-boidrati facilmente digeribili duran-te un esercizio moderato che abbiauna durata di qualche ora.

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Le esigenze del metabolismo per gli sportivi

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