Sport Club Magazine Luglio 2012

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luglio 2012 VALERIO CLERI: QUEL RAGAZZO CON LA MEDAGLIA NEGLI OCCHI

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VALERIO CLERI: QUEL RAGAZZOCON LA MEDAGLIA NEGLI OCCHI

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sommario

www.sportclubmagazine.it

Sport Club srlvia Morlupo, 51 00191 Romatel. 06 97600342fax 06 [email protected]

Direttore editoriale Luigi Capasso

Sport ClubAnno IX - n. 83 - Luglio 2012Reg. trib. di Roma n. 591/2004 del 30-12-2004

Direttore responsabile Luigi Capasso [email protected]

Editorialisti Paolo Cecinelli, Franco Chimenti, AlessandroCochi, Paolo Del Bene, Pino Capua, SabrinaRondonelli, Fabio Ingargiola

Hanno collaborato a questo numeroMatteo Cirelli, Gianmatteo Colla, MarcoTrozzi, Alessandro Morucci, Enrico Morucci,Andrea Tranquilli, Andrea Cecinelli, LuigiaLatteri, Andrea Cimbrico, Stefano Mappa,Massimiliano Morelli

Golf Simone Selli

Rugby Andrea Cimbrico

Progetto grafico e ImpaginazioneAdversign [email protected] Onorario Giuseppe Capelli

Pubblicità Adversign s.r.l.Davide CampanellaVia Morlupo, 51 - 00191 Romatel. 06 97600342cell. 335 [email protected]

Redazione Napoli Sportform - Napolitel. 081 19562785 - fax 081 [email protected]

Stampa Plus Group srl

Finito di stampare nel mese di luglio 2012

Salvo accordi scritti o contratti di cessione dicopyright, la collaborazione a questo periodi-co è da considerarsi del tutto gratuita e nonretribuita. In nessun caso si garantisce larestituzione dei materiali giunti in redazione.

È vietata la riproduzione anche parziale ditesti, grafica, immagini e spazi pubblicitarirealizzati dalla Adversign srl

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Sport Club luglio 2012

Dove nasce l’Azzurro

Lottare finoin... fondo

Le speranzenon si spengono...

E’ arrivatoil Londra Day 2012

Alonso e Ferrari:è l’anno della riscossa?

OLIMPIADI

COVER

Il segretodella corsa

FIAMME GIALLE

SPORT&TURISMO

ATLETICA

MOTORI

FIAMME GIALLE

REGIONI/4

FITNESS

SPORT STYLE

[ ]

410

26 4654

80

6474 78Pedalare... con un piccolo

aiuto. La bicicletta elettrica

Oh mia belaLombardia

Lancio in tandem,quante emozioni!

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di Paolo CecinelliCaporedattore La7 Sport

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La mappa interattiva, regione per regione, che mostra da doveprovengono i nostri atleti olimpici

Dove nasce l’Azzurro

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l sito del Coni dedicato alle Olim-piadi di Londra 2012 fornisce lamappa geografica dell’Italia conle origini degli atleti azzurri. Sitratta di un dato molto interes-sante che fa riflettere. Da dovevengono i nostri atleti? Dove so-no nati? E quindi, dove hanno co-minciato a praticare spor t? Masoprattutto la domanda può es-sere rovesciata: quali sono learee geografiche che non sonorappresentate nella spedizioneazzurra. Quanti impianti sportivici sono in queste zone?Scusate la deformazione profes-sionale ma quando si parla di dif-fusione di uno sport mi viene inmente il rugby.Il ragionamento può essere appli-cato però a qualunque disciplinaspor tiva escluso il calcio, forsel’atletica, la pallavolo e la palla-canestro. Sport che sono pratica-ti nelle palestre scolastiche (piùo meno bene) ma che contribui-scono in minima parte all’avvia-

Aldo Montano, uno degli otto azzurri di Livorno

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Atleti nati in Italia (266)

LOMBARDIA (49)LAZIO (38)

TOSCANA (27)CAMPANIA (20)

LIGURIA (19)VENETO (19)

EMILIA ROMAGNA (18)SICILIA (15)

TRENTINO ALTO ADIGE (12)MARCHE (11)

PIEMONTE (10)PUGLIA (10)

FRIULI VENEZIA GIULIA (9)UMBRIA (3)

ABRUZZO (2)CALABRIA (2)

SARDEGNA (2)

Atleti nati all'estero (24)

LE REGIONI PIÙ AZZURREmento pre-agonistico degli stu-denti. Ogni confronto con il cal-cio invece sarebbe inutile. A pal-lone si gioca for tunatamenteovunque.Dunque il rugby è un buon ter-mometro delle problematiche le-gate alla dif fusione della prati-ca sportiva. La storia che voglioraccontarvi è sicuramente vali-da per altre discipline.Il figlio di un mio amico si è ap-passionato al rugby. E’ venutoanche a vedere alcune par titedel 6 Nazioni ed ha avuto mododi conoscere qualche giocatore.Una vera passione. Ha chiestoquindi al padre di poter comin-ciare a giocare e il padre ha chie-sto a me la società più vicina acasa. Trentacinque chilometri. Ilragazzo ha dovuto cambiareidea. Non giocherà al rugby.Quante sono le storie come que-ste nel nostro paese? Quanti ra-gazzi devono rinunciare a prati-care uno spor t per assenza distrutture? Le tre regioni che non fornisco-no atleti per la spedizione olim-pica degli azzurri a Londra 2012sono la Valle d’Aosta, il Molisee la Basilicata. Incrociando que-sti dati con quelli sugli impiantisportivi si fa scopa.La Lombardia invece è il più gran-de serbatoio di azzurri. Quasi cin-quanta atleti, di cui nove da Mi-lano città. Segue il Lazio con 38atleti, ben 19 da Roma. La cittàpiù prolifica.Bisogna però dire che in Lombar-dia la dif fusione degli impiantisportivi è molto più capillare chenel Lazio dove invece è tutto con-centrato a Roma. Genova inve-ce ha prodotto (consentiteci iltermine) sette unità.Anche Livorno, grazie a scherma,canottaggio, nuoto, vela e judo,fornisce ben otto azzurri e facen-do le debite proporzioni con il nu-mero degli abitanti è la città piùsportiva d’Italia.

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dell’Avv. Sabrina RondinelliSpecializzata in diritto dello sport Dottore di ricerca

Fac. Giurisprudenza “La Sapienza” [email protected]

Mi è toccato di recente difendere presso la Commissione Disciplinare della FIGCil giocatore Jo Di Renzo, ex giocatore dell’Aquila Calcio

l giocatore precedentemente all’A-quila Calcio, giocava nella Battipa-gliese, ed essendo ceduto si è re-cato all’Aquila per svolgere gli alle-namenti. Vedendo che nonostantei suoi allenamenti presso la suanuova società, non vi erano notiziecirca la garanzia che il suo nuovotesseramento fosse regolarmentedepositato, dopo varie insistenzeda parte sua visto i continui silen-zi da parte di alcuni responsabilidella societa, denuncia alla Procu-ra Federale della FIGC, la sua con-dizione di irregolarità. Ovviamentedopo tale denuncia viene ascolta-to dalla Procura Federale insiemeagli altro soggetti coinvolti dalla vi-cenda. Ma la cosa che ha dell’in-credibile in questa vicenda è che il24 Maggio il giocatore Di Renzo vie-ne deferito davanti alla Commissio-ne Disciplinare per violazione del-l’art 1 del Codice di Giustizia Spor-tiva. Per chi non è addetto ai lavo-ri, l’ar t 1 del Codice di GiustiziaSportiva enuncia che : “ le socie-tà e le associazioni sportive, i diri-genti, gli atleti, i tecnici, gli ufficia-li di gara e ogni altro soggetto del-l’ordinamento federale sono tenutiall’osservanza delle norme e degliatti federali e devono comportarsisecondo i principi di lealtà, corret-tezza e proibità in ogni rapporto co-munque riferibile all’attività sporti-

Il caso di Jo Di Renzo

diritto e rovescio

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va”, ebbene si il calciatore Jo DiRenzo che aveva denunciato luistesso la sua condizione di irrego-larità, viene deferito per illecito spor-tivo. L’articolo 1 è posto a tutela diquello che viene comunemente de-finito in campo internazionale “il faiplay” (cioè quell’insieme di qualitàche devono necessariamente es-sere le basi di ogni comportamen-to riferibile all’attività sportiva).Que-sti elementari principi, tradotti intermini sportivi sono ciò che devesempre uniformare il comportamen-to di coloro i quali fanno parte del-l’Ordinamento. Qualora sia violatauna specifica fattispecie che vieti

certi comportamenti, andrà stabi-lito ogni volta se il tesserato si sialimitato, ad esempio ad effettuarescommesse o abbia posto in esse-re anche altre attività prodromi cheo collaterali alla effettuazione digiocate. Non essendo in realtà lenorme “sovrapponibili”, tenere con-tatti con altri soggetti, finalizzati adapprendere notizie in qualche mo-do utili per una più sicura effettua-zione di una scommessa, è un at-teggiamento che non può che es-sere punito e che, ovviamente, tro-va la sua sanzione proprio nel-l’art.1.Essendo certi comportamen-ti in aperto contrasto con i principi

di lealtà, correttezza e proibità, an-drà tutte le volte stabilito se ci sisia limitati a violare un singolo pre-cetto o se sia posto in essere qual-cosa in piu che possa ritenersi an-che solo “antispor tivo”. Ebbenepresentateci all’udienza il 20 Giu-gno presso la Federcalcio, la Pro-cura Federale in dibattimento chie-de tre mesi di squalifica per il gio-catore. Ovviamente la mia difesa èstata quella che è un’ assurdità de-ferire un ragazzo che invece avevaavuto il coraggio di esporre il suocaso,come si poteva deferire perviolazione delle norme sulla leal-tà?Ovviamente al mio quesito a tro-

vate per fortuna una risposta posi-tiva dalla Commissione che ha ac-colto il mio ricorso, squalificando-lo solo per 15 giorni. Sono conten-ta di questo risultato in primis peril ragazzo, che si era ovviamentesfiduciato in quello che per lui è ilsogno della sua vita..giocare a cal-cio, ma soprattutto perche a mioavviso lo sport oltre al divertimen-to deve insegnare a rispettare le re-gole fondamentali della vita è….JoDi Renzo è un esempio a cui moltigiocatori dovrebbero fare riferimen-to. Non solo soldi e gloria ma an-che rispetto per le regole del giocopiu importante la….VITA!

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e vogliamo provare a capire perchécerte cose accadono, dobbiamo cer-care di comprendere cos’è il footballhooliganism, di cosa si nutre, cosa loesaspera. La violenza negli stadi è inprimo luogo una violenza di gruppo. Tentare di spiegare il comportamen-to violento facendo riferimento a logi-che disposizionali o caratteriali delsingolo non porta lontano: presto siscopre che le persone coinvolte nonsono normalmente più violente, piùignoranti, più socialmente disadatta-te di molte altre.Il gruppo è dunque il livello dimensio-nale da osservare. Che cosa contrad-distingue i gruppi di ultras?Gli ultras hanno gruppi fortementestrutturati, con dei confini ben preci-si, nei quali si condividono regole fer-ree e codici normativi, esiste un lea-der carismatico, una simbologia con-divisa (i colori della squadra), deglielementi di identificazione (cappelli,sciarpe, bandiere…), delle ritualizza-zioni simboliche (le coreografie, le ole,i gesti scaramantici..), una storia pas-sata, fatta di gesta eroiche, di cui ognimembro è allo stesso tempo testimo-ne e protagonista, un territorio con-

creto e simbolico di demarcazione.(Morris, "La tribù del calcio"). Anchel’ingresso stesso nel gruppo ha i suoiriti di iniziazione e delle qualità che ilfuturo membro deve dimostrare dipossedere: solidarietà, affidabilità,coraggio, e una certa virile durezza,se non proprio aggressività, (attribu-to popolare e prerequisito essenzia-le di accettazione nelle subculture aprevalenza maschile). Il gruppo ultrasha un alto livello e senso della gerar-chia e possiede delle regole di pre-miazione e sanzione dei comporta-menti non scritte, ma profondamen-te radicate e riconosciute da tutti.Abbatte la variabilità di opinioni inter-

na e appiattisce le provenienze cultu-rali, sociali, motivazionali dei mem-bri, eterodirezionando l’aggressivitàe innalzando un altare a un dio comu-ne ed esigente. Un gruppo siffattoproduce due dinamiche precise: a)nell’in-group una forte spinta alla dein-dividuazione (il singolo con la sua in-dividualità si appiattisce al volere delgruppo e la responsabilità morale sidiffonde), b) nell’outgroup una fortespinta a considerare “l’altro” comeun estraneo senza significato, e tal-volta senza dignità, se è un non tifo-so, come un nemico che minaccia lasopravvivenza del gruppo stesso, seè un tifoso di un’altra squadra.

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di Andrea Ceccarelli Psicologo dello sport, Psicoterapeuta, Gruppoanalista

psicologia

Football hooliganism è il nome con cui la letteratura denomina un certo tipo di tifo calcistico, fatto di adrenalina, aggressività ed esaltazione, la cuisublimazione talvolta riesce, talvolta no

sPsicologia dei gruppi applicata al fenomenoUltras: quando la coesione diventa violenza

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alerio Cleri, classe 1981,quando e com’è nata lapassione per questa disci-plina sportiva?La passione per il nuoto èiniziata all’età di 4 anni,quando i miei genitori miportarono per la prima vol-

ta in piscina; da quel momento sono semprestato in acqua e l’amore per il nuoto è cresciu-to col crescere della mia età.

Ad un certo punto della tua carriera, sei pas-sato dal nuoto in vasca a quello in acque libe-re. Raccontaci com’è maturata questa scelta. Non e' stata una vera e propria scelta; mi so-no avvicinato alle distanze lunghe per curio-sità, poi, giorno dopo giorno, per effetto deipostivi risultati che conseguivo, si rivelò sem-pre di più essere la mia vera disciplina. Lascelta, se così possiamo definirla, è stata co-munque vincente, sono estremamente sod-disfatto di averla fatta e spero di continuarea nuotare a questi livelli.

Quando sono arrivati i primi importanti risultatie riconoscimenti nazionali ed internazionali?Il primo grande risultato della mia carriera da fon-dista è arrivato nel 2006 in occasione dei cam-pionati mondiali di Napoli; quella medaglia d’orofu veramente esaltante, in quanto mi consacròatleta di livello internazionale; da quel momentofu un’escalation di vittorie e piazzamenti a podi,come le sei vittorie in coppa del mondo matura-te nel 2007 e nel 2008, la vittoria all’europeocroato del 2008, il quarto posto, anche se conun po’ di delusione, ai Giochi Olimpici di Pechi-no, il titolo mondiale a Roma l’anno seguente;l’anno più bello penso che sia stato il 2010; quel-

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LOTTARE.FINO IN …FONDO

Intervista a Valerio Cleri, speranza a cinquecerchi nel nuoto in acque liberedi Stefano Mappa

“Dopo le Olimpiasdidi Pechino 2008, essereancora una volta l'attore diun evento importantissimoe' eccitante e stupendo.”

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l’anno, ai mondiali Canadesi vinsi un oro ed unargento sulle distanze dei 10 e 25 chilometri edagli Europei di Budapest ottenni invece, un’oroed un’ argento, sulle distanze dei 25 e 10 chilo-mentri. Meglio di così, tanto che lo scorso anno,la FINA mi ha riconosciuto il titolo di “atleta del-l’anno” e lo scorso mese, il Presidente della Re-pubblica Giorgio Napolitano, mi ha insignito delCollare d’oro al merito sportivo.

L’undicesimo posto ai mondiali di Shangai del2011, non ti hanno permesso di conquistare latanto ambita e meritata qualifica per i GiochiOlimpi di Londra 2012; come hai vissuto quelmomento e qual è stata la molla che ti ha fattorilanciare?Sicuramente non e' stato bello; devo però con-fessare che il dopo gara non e' stato più' diffici-le di quanto non lo sia stato la gara stessa; fon-damentalmente non e' scattata nessuna mollaparticolare; in genere, al termine di ogni gara, siaessa bella o brutta, il mio unico pensiero è quel-

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[ ]esercito

la schedaLA SCHEDA: VALERIO CLERI

Il caporal maggiore scelto Valerio Cleri nasce a Palestrina, vicino Roma,il 19 giugno del 1981, inizia l’attività natatoria all’età di 4 anni econsegue i primi successi nelle categorie giovanili già dall’età di 10 anni. Al termine degli studi, si dedica a tempo pieno al nuoto e nel 2004 entraa far parte della sezione agonistica del Centro Sportivo Esercito. Numerosissimi i risultati conseguiti a livello nazionale ed internazionale.Alle varie edizioni dei campionati italiani, Valerio Cleri ha conquistato 13ori, 6 argenti e 4 bronzi, mentre a livello internazionale i successi sonogiunti sia a livello mondiale che europeo.Sulla distanza dei 10 chilometri in acque libere, ha conseguito un quartoposto ai Giochi Olimpici di Pechino nel 2008, un secondo ai mondiali diNapoli nel 2006 ed un primo posto a quelli di Roberval, in Canada, nel2010, mentre sulla distanza dei 25 chilometri, si è aggiudicato il titoloiridato a Roma nel 2009 ed un argento a Roberval, l’anno seguente.Completano il suo palmares, il primo ed il secondo posto agli Europei diBudapest nel 2010, sulle prove dei 10 e 25 chilometri, e l’oro diDubrovnik, in Croazia, nel 2008 nella gara dei 25 chilometri. Nel 2011 è stato eletto dalla FINA atleta dell’anno, mentre nel 2012 èstato premiato dal Presidente della Repubblica, con il “Collare d’oro” almerito sportivo.

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lo di girare pagina, e dopo Shangai e' successoquello che succede normalmente dopo ogni ga-ra: prendere atto del risultato, voltare pagina eproseguire sulla mia strada.

Il 2012, è stato l’anno del riscatto: prima il col-lare d’oro dal Presidente della Repubblica, poiil pass per Londra. Puoi raccontarci questi dueimportanti momenti e quali emozioni ti hannoregalato?Il collare d'oro e' la più' bella riconoscenzache un atleta possa' ricevere; e' stata la più'bella soddisfazione fino ad ora ottenuta; ricor-do anche con grande orgoglio il riconoscimen-to conferitomi dalla FINA nel 2011, quale “at-leta dell’anno 2010”; entrambi comunque so-no maturati per effetto dei risultati spor tiviconseguiti gli anni prima. Anche la conquistadel pass per Londra è un momento indimenti-cabile della mia carriera in quanto sottolineauna costanza di rendimento di altissimo livel-lo che dura dal 2006.

Senti il dovere di ringraziare qualcuno per tuttoquello che sino ad ora hai fatto come atleta?Sicuramente il Centro Sportivo Esercito che dal2004, anno in cui sono entrato a far parte del-la grande famiglia dell’Esercito, mi garantiscesempre il massimo, per mettermi nelle miglio-ri condizioni. Ed i risultati si sono visti!

Grazie ai tanti successi sportivi, hai acquisitomolta popolarità sui campi gara e non solo; co-me riesci a gestire i tuoi impegni d’atleta, coni numerosi appuntamenti extra sportivi, soprat-tutto in una grande città come Roma?Ho veramente poco tempo per dedicarmi a que-ste cose, ma appena posso, compatibilmen-te con i miei impegni professionali, lo facciosempre soprattutto quando l’attività ha unoscopo sociale.

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“il Centro SportivoEsercito che dal 2004, annoin cui sono entrato a farparte della grande famigliadell’Esercito, mi garantiscesempre il massimo, permettermi nelle miglioricondizioni. Ed i risultati sisono visti!”

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Le Olimpiadi di Londra sono vicine. Quali pen-sieri ti portano alla mente? Nessuno in particolare tranne il fatto che, dopoPechino 2008, essere ancora una volta l'attoredi un evento importantissimo e' eccitante e stu-pendo.

Meglio volare basso per non avere delusioni omeglio puntare sempre al primo posto del po-dio?Non vorrei essere scortese, ma questa doman-da non merita neanche una risposta!

Chi è Valerio Cleri al di fuori del nuoto e comeimpegna il proprio tempo libero?Credo di essere un ragazzo semplice, mi piaccio-no le piccole cose della vita, un gelato, una pas-seggiata, il mare, i pop corn al cinema, il caffè'della domenica mattina, in sintesi una vita tran-quilla, corretta e molto comune, come anche an-dare la domenica allo stadio e tifare la mia squa-dra del cuore, la Lazio.

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Il 27 luglio la Cerimonia d’apertura, 291 atleti nostrani a cacciadel sogno che vale una carriera

L’ITALIA OLIMPICA SUL TETTO DEL MONDO. ANCORA UNA VOLTA

uesti i numeri della squa-dra italiana olimpica chevolerà oltremanica per par-tecipare alla XXX edizionedei Giochi Olimpici cheprenderà ufficialmente ilvia il 27 luglio con la Ceri-monia d’apertura: 291 at-

leti, 165 uomini e 126 donne. Una buona quo-ta, ma non da record: l’ultima volta che nonera stata superata la soglia dei 300 sportivi,infatti, correva l’anno 1980 - Giochi di Mosca,quando la squadra fu composta da 170 atleti.Da allora e per le successive sette edizioni (daLos Angeles 1984 a Pechino 2008) il numerofu sempre superiore con il record assoluto diAtene 2004 quando si toccò la soglia dei 367. L’edizione londinese però passerà alla storiaper il minor divario di sempre tra i due sessi:un -37 unità che rappresenta un unicum nellastoria dello sport tricolore, un dato che testi-monia come le quote rosa rappresentino sem-pre di più un elemento fondamentale dell’atti-vità nazionale.Altro dato interessante, oltre quello delle quo-te rosa che crescono costantemente in percen-tuale di edizione in edizione, è quello relativoagli atleti stranieri che gareggeranno per l’Ita-lia. All’ombra del Big Ben saranno 24 quelli na-ti all’estero: mai prima d’ora erano stati cosìnumerosi.

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di Marco Trozzi

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Le speranze L’Italia, pur presentandosi con un numero diatleti inferiore rispetto agli ultimi anni, nutreconcrete speranze di conquistare delle meda-glie con alcuni dei suoi sport più rappresenta-tivi. Molte sono le aspettative nei confronti del-le uniche discipline a squadra presenti a Lon-dra: pallavolo e pallanuoto, sia maschile chefemminile, così come potrebbe esserci la gran-de sorpresa del beach volley dove saremo rap-presentati anche in questo caso da entrambele squadre. A dir la verità, mentre la pallavoloe la pallanuoto hanno storicamente colleziona-to risultati prestigiosi, il beach nostrano non èancora ai livelli dei primissimi della classe an-che se i ragazzi italiani della disciplina sullasabbia hanno collezionato nell’ultimo anno emezzo risultati a dir poco straordinari grazie aiquali sognare non è vietato.Per quanto riguarda, invece, gli sport individua-li in molti sperano che possano regalare gran-di soddisfazioni i ragazzi dell’atletica come Fa-

brizio Donato e Alex Schwazer; i pugili Rober-to Cammarelle e Clemente Russo; il canoistaDaniele Molmenti; la ciclista Giorgia Bronzini;le ginnaste Elisa Blanchi, Romina Laurito, Mar-ta Pagnini, Elisa Santoni, Anzhelika Savrayuke Andreea Stefanescu (ginnastica ritmica); inuotatori Fabio Scozzoli e Federica Pellegrini;le schermidrici Elisa Di Francisca, Arianna Er-rigo e la portabandiera Valentina Vezzali; Nic-colò Campriani nel tiro a segno, Giovanni Pel-lielo in quello a volo.

Gli azzurri che si presentanoda primi della classeNell’ultima edizione tenutasi a Pechino quat-tro anni fa l’Italia ha conquistato otto ori, no-ve argenti e dieci bronzi per un totale di 27medaglie. Campioni olimpici sono Roberto Cam-marelle (pugilato), Alex Schwazer (atletica/mar-cia), Andrea Minguzzi (lotta greco romana), Chia-ra Cainero (tiro a volo), Federica Pellegrini (nuo-to 200 stile libero), Valentina Vezzali

(scherma/fioretto), Giulia Quintavalle (judo) eMatteo Tagliariol.(scherma/spada). Tutti, tranne Minguzzi e Ta-gliariol saranno a Londra per difendere il lorotitolo.

Grandi assenti Tra i grandi assenti di questa XXX edizione cisono due discipline di squadra molto rappre-sentative del nostro Paese: il calcio e il ba-sket. Come detto non ci saranno i due olim-pionici in carica: Andrea Minguzzi nella lotta(che ha fallito l’ultima possibilità di qualifica-zione a maggio in Finlandia) e Matteo Taglia-riol nella spada (eliminato negli ottavi di fi-nale della Coppa del Mondo di marzo scorsoa Parigi che assegnava il pass olimpico); al-tro escluso è Andrew Howe nell’atletica altermine dei Campionati Italiani Assoluti diBressanone durante i quali non è riuscito ascendere sotto la soglia dei 20”65 richiestinei 200 metri.

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olimpiadi

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ATLETICAAbate EmanueleBencosme De Leon Jose Rey-naldoCerutti FabioCollio SimoneDe Luca MarcoDonato FabrizioFloriani YuriGreco DanieleLa Mastra RosarioManenti DavideMarani DiegoMeucci DanielePertile RuggeroPovegliano LorenzoRiparelli JacquesRubino GiorgioSchwazer AlexTamberi GianmarcoVizzoni NicolaArcioni GiuliaBazzoni ChiaraBonfanti Elena MariaCaravelli MarziaConsole RosariaEjjafini NadiaGentili ManuelaGiorgi Eleonora AnnaGrenot LibaniaHooper GloriaIncerti AnnaLa Mantia SimonaRigaudo Elisa

Romagnolo ElenaRosa ChiaraSalis SilviaSpacca Maria EnricaStraneo ValeriaWeissteiner Silvia

BADMINTONAllegrini Agnese

BEACH VOLLEYLupo DanieleNicolai PaoloCicolari GretaMenegatti Marta

CANOABenassi MaximilianCamporesi PietroCipressi StefanoFerrari NiccolòMolmenti DanieleGiai Pron ClaraIdem JosefaMurabito Norma

CANOTAGGIOAgamennoni LucaBattisti RomanoBertini LorenzoCaianiello AndreaCapelli VincenzoCarboncini LorenzoDanesin DanieleFossi Francesco

Frattini PierpaoloGaltarossa RossanoGoretti MartinoLuini EliaMiani MarcelloMornati NiccolòPaonessa MarioPerino PaoloRaineri SimoneRuta PietroSartori AlessioStefanini MatteoVenier SimoneBertolasi SaraWurzel Claudia

CICLISMODe Vecchi ManuelFontana Marco AurelioKerschbaumer GerhardModolo SachaNibali VincenzoPaolini LucaPinotti MarcoTrentin MatteoViviani EliaBaccaille MoniaBronzini GiorgiaCantele NoemiGuderzo TatianaLechner Eva

GINNASTICAAngioletti MatteoBusnari Alberto

Cannone FlavioMorandi MatteoOttavi PaoloPozzo EnricoBlanchi ElisaCantaluppi JulietaDeagostini FrancescaFasana ErikaFerlito CarlottaFerrari VanessaLaurito RominaPagnini MartaPreziosa ElisabettaSantoni ElisaSavrayuk AnzhelikaStefanescu Andreea

JUDOCiano AntonioFaraldo FrancescoMeloni RobertoVerde ElioBarbieri EricaForciniti RosalbaGwend EdwigeMoretti ElenaQuintavalle Giulia

LOTTATimoncini Daigoro

NUOTOBelotti MarcoDetti GabrieleDi Giorgio Alex

Di Tora MircoDotto LucaMaestri RiccardoMaglia GianlucaMagnini FilippoMarin LucaOrsi MarcoPaltrinieri GregorioPesce MattiaPizzetti SamuelRanfagni SebastianoRivolta MatteoRolla AndreaSantucci MicheleScozzoli FabioTurrini FedericoBarbieri AriannaBianchi IlariaBoggiatto ChiaraBuratto EricaCarli DilettaFerraioli ErikaFilippi AlessiaGemo ElenaGuzzetti MichelaLetrari LauraMizzau AliceNesti AlicePellegrini FedericaPirozzi Stefania

NUOTO DI FONDO Cleri ValerioGrimaldi Martina

olimpiadi[ ]

18[ ]

TUTTI GLI AZZURRI(Nella pallanuoto maschile un giocatore sarà escluso, stessa cosa nell’atletica)

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olimpiadi[ ]

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NUOTO SINCRONIZZATO Lapi GiuliaPerrupato MariangelaPallanuotoAicardi MatteoFelugo MaurizioFiglioli PietroFiorentini DeniGallo ValentinoGiacoppo MassimoGiorgetti AlexGitto NiccolòPastorino GiacomoPerez AmaurysPremuš DanijelPresciutti ChristianTempesti StefanoAbbate SimonaBianconi RobertaCasanova ElisaCotti AleksandraDi Mario TaniaEmmolo GiuliaFrassinetti TeresaGigli ElenaGorlero GiuliaLapi AllegraPelle AnikóRadicchi FedericaRambaldi Guidasci Giulia

PALLAVOLOBari AndreaBirarelli Emanuele

Boninfante DanteFei AlessandroGiovi AndreaLasko MichalMastrangelo LuigiPapi SamueleParodi SimoneSavani CristianTravica DraganZaytsev IvanArrighetti ValentinaBarazza JennyBosetti CaterinaBosetti LuciaCardullo PaolaCostagrande CarolinaCroce PaolaDel Core AntonellaGioli SimonaLo Bianco EleonoraPiccinini FrancescaRondon GiuliaPentathlonBenedetti NicolaDe Luca RiccardoCesarini ClaudiaCrognale Sabrina

PESIScarantino Mirco

PUGILATOCammarelle RobertoCappai ManuelMangiacapre Vincenzo

Parrinello Vittorio JahinPicardi VincenzoRusso ClementeValentino Domenico

SCHERMAAspromonte ValerioAvola GiorgioBaldini AndreaCassarà AndreaMontano AldoOcchiuzzi DiegoPizzo PaoloSamele LuigiTarantino LuigiDel Carretto BiancaDi Francisca ElisaErrigo AriannaFiamingo RossellaMarzocca GioiaMoellhausen NathalieNavarria MaraSalvatori IlariaVecchi IreneVezzali Valentina

SPORT EQUESTRIBrecciaroli StefanoPanizzon VittoriaTruppa Valentina

TAEKWONDOMolfetta CarloSarmiento Mauro

TENNISBracciali DanieleFognini FabioSeppi AndreasErrani SaraPennetta FlaviaSchiavone FrancescaVinci Roberta

TENNISTAVOLOBobocica MihaiTan Monfardini Wenling

TIRO A SEGNOBruno FrancescoCampriani NiccolòDe Nicolo MarcoGiordano GiuseppeTesconi LucaNardelli ElaniaZublasing Petra Tiro a voloD'Aniello FrancescoDi Spigno DanieleFabbrizi MassimoFalco EnnioLodde Luigi AgostinoPellielo GiovanniCainero ChiaraRossi Jessica

TIRO CON L’ARCO Frangilli Michele

Galiazzo MarcoNespoli MauroLionetti Pia Carmen MariaTomasi JessicaValeeva Natalia

TRIATHLONFabian AlessandroUccellari DavideMazzetti Anna Maria

TuffiTuffiBenedetti MicheleChiarabini AndreaDell'Uomo FrancescoRinaldi TommasoBatki NoemiCagnotto TaniaDallapè FrancescaSpaziani Brenda

VELAAngilella GiuseppeBaldassari Filippo MariaEsposito FedericoRegolo MicheleSibello GianfrancoZandonà GabrioZucchetti PietroClapcich FrancescaConti GiuliaMicol GiovannaSensini Alessandra

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[ ]20

Ci siamo. L’edizione numero 30 dei Giochi Olimpici (la terza a Londradopo quella del 1908 e del 1948) è alle porte. L’intero mondo sportivo è in trepidante attesa per quella che si preannuncia come una dellemigliori degli ultimi anni.

È ARRIVATO IL LONDRA DAY 2012

di Marco Trozzi

[ olimpiadi ]Luglio 2012 ma:sport club novembre 2011 23/07/12 12.59 Pagina 20

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ra proclami di successo in ter-mini di bilancio (sconfessatidalle notizie dell’ultimo perio-do), paura per la sicurezza na-zionale, divieti per gli atleti dicomunicazione tramite socialnetwork e progetti di riqualifi-

cazione territoriale, le Olimpiadi d’oltremanicasono pronte ad aprire i battenti.Quello che resterà, al di là delle inevitabili po-lemiche al termine dei Giochi, saranno fiumi diinterviste agli dei dello sport mondiale, migliaiadi foto e videogallery che racconteranno le istan-tanee di un’avventura attesa una vita, storie divite sportive che s’intrecceranno in un mosai-co di sensazioni irripetibili.

Sicurezza e bilancioQuello sulla sicurezza era una problematicache sarebbe dovuta inevitabilmente venire agalla e, puntuale, è arrivata anche a causa del-le “confessioni” della G4S, l’agenzia che si èaggiudicata l’appalto per la gestione della si-

T

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[ ]olimpiadi

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22[ ][ ]22

[ ]olimpiadi

curezza della capitale britannica.I dirigenti della società –il cui motto è SecuringYour World (www.g4s.uk.com) – hanno infattiserenamente dichiarato di non essere stati ingrado di gestire l’addestramento del persona-le ingaggiato. Da qui la decisione del gover-no inglese di richiamare ben 3.500 soldati (siaggiungono ai 13mila già arruolati) reduci dal-

le missioni internazionali, con un inevitabilelievitazione dell’iniziale bilancio arrivato nelfrattempo a 15,5 miliardi di sterline (a mag-gio erano 9, triplicato rispetto al 2005 quan-do si riunì il Comitato Organizzatore per la pri-ma volta).Seppur dimezzato rispetto alla precedente edi-zione di Pechino, il bilancio delle spese non

sta di certo soddisfacendo l’opinione pubbli-ca d’oltremanica che, come tutte le altre, èfortemente condizionata dalla congiuntura eco-nomica negativa internazionale. Resterà davedere se alla fine delle Olimpiadi gli introitidella manifestazione ribalteranno l’attuale si-tuazione che ha dato un forte scossone al go-verno Cameron.

La riqualificazione territorialeFiore all’occhiello del Comitato Olimpico Na-zionale diretto da Sebastian Coe è stata la ri-qualificazione dell’East London tramite la crea-zione del Parco Olimpico proprio all’interno diuna delle zone più degradate del Regno Uni-to.Sfruttando gli ingenti fondi statali messi a dis-posizione, è stata realizzata una nuova zonaurbana dotata di uno dei più estesi parchi ur-bani del Paese assieme al più grande shop-ping centre d’Europa – Westfield -, contestoche garantisce un’elevata qualità di vita.Il primo obiettivo della progettazione è statoproprio quello della riqualificazione urbana eambientale, prima ancora dell’allestimento diun sito idoneo ai Giochi. Questo è stato il ma-nifesto programmatico della candidatura in-glese: fare delle Olimpiadi una possibilità dicrescita del Paese e se si guarda ora a comeappare l’East London rispetto a qualche an-no fa, allora si può affermare senza difficol-tà che l’obiettivo è stato centrato.

Il silenzio olimpico azzurro Le Olimpiadi di Londra, però, passeranno al-la storia anche per quello che gli azzurri han-no soprannominato il “silenzio olimpico”. Ilregolamento riguardante i social media, bloge internet prevede che gli atleti non potrannoutilizzare i social media per diffondere notiziee immagini che riguardino terzi.L’utilizzo sarà consentito solo se i tweet, bloge racconti sui social media saranno in primapersona e sotto forma di diario. Saranno inol-tre vietate forme cronachistiche delle vicen-de sportive di altri partecipanti o persone ac-creditate, così come sarà vietata la diffusio-ne di notizie confidenziali o private riguardan-ti terzi. Tutto ciò, naturalmente, non significa che nonsarà possibile utilizzarli, ma semplicementeche esiste un regolamento.Il Coni, però, ha deciso di inserire tali normenell’accordo sottoscritto con ogni singolo at-leta la cui violazione prevede una multa di100mila euro e gli azzurri, per non rischiare,hanno scelto la strada del silenzio. Per la buo-na pace della comunicazione targata 2.0….

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PARALIMPIADE, POKER AZZURRO E JOLLY SUDAFRICANO

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[ ]paralimpiadi

di Mario Morelli

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Una cosa è certa, sarà un Evento da far tremare ai polsi, mai comequest'anno la concorrenza olimpica è altissima.

atletica regala sogni acinque cerchi a Giusy Ver-sace, velocista regginache ha stabilito da pocoil nuovo record italianonei 200 metri con 31”21.«Stavolta – ha spiegatola Versace - sono riusci-

ta almeno in par te a esprimere quello chevalgo anche sui 200 metri! Dopo l’esperien-za sfortunata dell'Europeo disputato in Olan-da, da dove me ne sono tornata con due “me-daglie di legno”, sono riuscita a correre unduecento metri a buoni livelli. E pensare chenel rettilineo finale mi sono sentita piuttostostanca e priva di energie, per cui non ero co-sì sicura di essere andata forte. Invece il cro-

nometro mi ha regalato un grande sorriso. Echissà se non fossi stata stanca». La para-limpiade londinese prepara sorrisi anche perun altro volto noto, quello dell'ex pilota di For-mula 1 Alex Zanardi. Il 18 marzo 2012 havinto la maratona di Roma stabilendo ancheil record del percorso e conquistando una ma-glia per i XIV Giochi paralimpici estivi di Lon-dra. Al suo fianco nella capitale inglese si ri-troverà anche il compagno di squadra – cor-rono entrambi per il Barilla Blu Team – Vitto-rio Podestà. E qui va subito sottolineato cheentrambi hanno come obiettivo la medagliapiù prestigiosa. Così come all'oro punta pu-re il terzo alfiere della squadra che ha comemotto “Share you dream”, Fabrizio Macchi.Varesino, classe 1970, Macchi annovera un

bronzo olimpico ad Atene 2004, dieci meda-glie mondiali, sei medaglie europee, ventiseititoli italiani e il record dell’ora. Senza om-bra di dubbio, comunque, il personaggio del-l'estate sarà Oscar Pistorius, che entra di di-ritto nella storia solo per il fatto di ritrovarsiai nastri di partenza. Il venticinquenne atle-ta sudafricano, che corre grazie a due prote-si, potrà infatti gareggiare sia all'Olimpiadeche alla Paralimpiade. Grazie alla decisionedel Comitato olimpico sudafricano potrà par-tecipare ai 400 metri e alla staffetta 4X400con Willem de Beer, Ofentse Mogawane eShaun de Jager, mentre alle Paralimpiadi l'at-leta sudafricano punta a presentarsi ai bloc-chi di partenza nei 100, nei 200 e nei 400metri.

L’

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paralimpiadi

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[ ]

ondra sta ospitando la sua ter-za edizione olimpica dopo laIV del 1908 e la XIV del 1948.Un ritorno dell’olimpismo,quindi, nella città più cosmo-polita del pianeta e patria dimolti sport che, nel tempo, so-no diventati popolari in tutto il

mondo. Le Olimpiadi londinesi, tra l’altro, han-no richiesto una ristrutturazione di molte zonedella City in cui si terranno le competizioni, po-nendo estrema attenzione alla sostenibilità am-bientale. Qualche critica si è registrata sul bi-lancio dei giochi, anche se saranno utilizzati nu-merosi spazi già esistenti prima della candida-tura come: Wembley Stadium, Wembley Arena,

All England Lawn Tennis and Croquet Club, Lor-d’s Criket Ground, The 02 Arena, Earls CourtExhibition Centre, Weymouth and Portland Na-tional Sailing Academy e Excel Exhibition Cen-tre. In questo contesto vivranno, si spera daprotagonisti, tutti gli atleti inseriti nella Delega-zione Olimpica Italiana che avrà come Alfiere lacampionessa olimpica Valentina Vezzali alla quin-ta Olimpiade e con al collo ben sette medaglieolimpiche vinte nella scherma di cui cinque d’o-ro. Una squadra olimpica che conta 292 atletitra i quali 42 atleti indossano la maglia delleFiamme Gialle, autentico record di presenze perlo sport della Guardia di Finanza ai Giochi Esti-vi. I portacolori gialloverdi stanno gareggiandoa Londra sia con l’obiettivo di salire sul podio,

Sopra Tania Cagnotto, a sinistra dall’alto Irene Vecchi, Giorgio Avola, Luigi Samele e Valerio Aspromonte

L26

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Le Fiamme Gialle cercano la consacrazione a Londra

LE SPERANZE NONSI SPENGONO...

[ ]fiamme gialle

[ ]27

ed il più in alto possibile, e sia per celebrare laprima medaglia olimpica vinta nell’atletica dalgialloverde Michele Tito durante i Giochi di Lon-dra 1948. Dopo sessantaquattro anni, infatti,gli atleti del Centro Sportivo della Guardia di Fi-nanza hanno l’opportunità di vincere ancoramedaglie, o confermare quelle conquistate aPechino 2008, per arricchire il medagliere olim-pico estivo che conta già 29 medaglie tra cui10 d’oro. A questo punto potremmo fare un pro-nostico, e capire quali saranno i finanzieri dapodio, ma è un esercizio che, per scaramanzia,non facciamo anche se dobbiamo tenere gli oc-chi puntati sui tuffi, dove Tania Cagnotto è al-la ricerca di un sigillo olimpico per consacrarela sua carriera, oppure sulla scherma, nella qua-

le Avola, Aspromonte, Samele e Vecchi, vorran-no confermare la mole di risultati conseguiti du-rante il quadriennio, o anche sulla Vela, disci-plina che ha lasciato l’amaro in bocca alle Fiam-me Gialle durante i Giochi di Pechino 2008, chea Londra è rappresentata da quattro velisti diesperienza: Baldassarri, Regolo, Sibello e Zuc-chetti. Insomma un’Olimpiade è sempre unagara che ha tante incognite ed il risultato ecla-tante potrebbe arrivare anche da chi meno telo aspetti e le Fiamme Gialle hanno, almeno al-la vigilia olimpica, tante possibilità di succes-so. Basta aspettare e seguire i Giochi. Questala pattuglia gialloverde presente a Londra: at-letica leggera (14): José Reynaldo Bencosmede Leon, Fabio Cerutti, Simone Collio, Rosaria

Console, Marco De Luca, Fabrizio Donato, YuriFloriani, Libania Grenot, Simona La Mantia, Die-go Marani, Elisa Rigaudo, Giorgio Rubino, Gian-marco Tamberi, Nicola Vizzoni. Canottaggio (9):Luca Agamennoni, Romano Battisti, FrancescoFossi, Mario Paonessa, Paolo Perino, SimoneRaineri, Matteo Stefanini, Alessio Sartori, Si-mone Venier. Judo (3): Edwige Gwend, GiuliaQuintavalle, Antonio Ciano. Nuoto (4): AlessiaFilippi, Arianna Barbieri, Gianluca Maglia, AliceMizzau. Tuffi (1): Tania Cagnotto. Scherma (4):Valerio Aspromonte, Giorgio Avola, Luigi Same-le, Irene Vecchi. Tiro a segno (3): FrancescoBruno, Niccolò Campriani, Marco De Nicolo. Ve-la (4): Filippo Baldassarri, Michele Regolo, Gian-franco Sibello, Pietro Zucchetti.

ph Luca D’Ambrosio

Pietro Zucchetti

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FISE: IL SALTOPIÙ IMPORTANTE

ndrea Paulgross vuo-le fare il bis. O alme-no ci proverà, ripropo-nendo la sua candida-tura a Presidente del-la Federazione Italia-na Sport Equestri nel-la prossima assem-

blea di lunedì 10 Settembre.Una data che chiuderà le Paraolimpiadi e tresettimane dopo la fine dei Giochi di Londra.La FISE, come da tradizione italiana, é inseri-ta nella top ten delle Federazioni che contanopiù iscritti e ha una storia di tutto rispetto.In questo quadriennio il Presidente Paulgrossé riuscito a risollevare un settore for temen-te legato alle tradizioni come quello deglisport equestri che nell'amministrazione pre-

cedente aveva accumulato debiti per 2 milio-ni e 600 mila euro.La difficile situazione economica, che ha col-pito i mercati mondiali, è andata a colpire an-che il mondo delle Federazioni. La FISE diPaulgross ha più che dimezzato l'esposizio-ne ereditata alla fine del 2009, ricostituen-do il fondo di accantonamento della Federa-zione e continuando parallelamente a inve-stire sull'attività, riuscendo così a far qua-drare i conti del proprio bilancio.Uno dei passi più importanti compiuti dallaFederazione è stato quello di riportare tra lemura domestiche l'organizzazione il più gran-de e prestigioso concorso internazionale diPiazza di Siena, che quest'anno ha spento lesue 80 candeline. Candeline che hanno rap-presentato una importantissima data stori-

ca ma anche gestionale.Per una serie di casualità non previste, la FI-SE quest'anno è tornata a organizzare diret-tamente ogni minimo aspetto del concorsoequestre legato alla storica sede di Piazza diSiena. Un evento invidiato dalle altre federa-zioni straniere. Un valore aggiunto per tuttoil movimento italiano.Nella gestione Paulgross in questo ultimoquadriennio olimpico sono cresciuti anche gliatleti azzurri. A Londra 2012 ci saranno treprotagonisti di eccellente valore internazio-nale: Stefano Brecciaroli e Vittoria Panizzonper il concorso completo, Valentina Truppaper il dressage. Per tutti il sogno è sempre lo stesso: conqui-stare le medaglie che ormai mancano da an-ni. Sarà dura ma i tre fuoriclasse azzurri ci

A

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equitazione[ ]

ph Luca d’Ambrosio

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proveranno con tutte le loro forze. L'ultimamedaglia, d'oro nel completo individuale, laconquistó a Mosca 1980 Euro Federico Ro-man. A Monaco 1972 gli azzurri conquistaro-no ben due medaglie: il bronzo nel salto asquadre e un memorabile oro nel salto indi-viduale con Graziano Mancinelli. Non possia-mo non ricordare i fratelli d'Inzeo che spopo-larono a Roma 1960, proprio nella cornicesuggestiva di Piazza di Siena, facendo diven-tare l'equitazione da sport d'elite a fenome-no di massa.Ecco, é proprio questo uno dei punti indero-gabili del progetto del presidente Paulgrossper i prossimi quattro anni. Risultati, bilanciin ordine e comunicazione trasparente, sen-za mai dimenticare il rapporto con proprieta-ri e allevatori di cavalli.

[ ]

[ ]29

equitazione

ANDREAPAULGROSS

Nato a Viareggio a gennaio del1965. Avvocato d’affari, constudi nella stessa Viareggio e aRoma, è stato nazionale junior eyoung rider e anche atleta di inte-resse olimpico per il salto osta-coli. Ex ufficiale dei Carabinieripresso il 4° Reggimento a caval-lo, a Roma, ha avviato la carrieradi dirigente della Federazione ita-liana sport equestri nel ’96,prima come presidente dellaCommissione Disciplinare, poicome consigliere federale, quindicome vice presidente. E’ statoeletto presidente della FISE il 29novembre del 2008.

A Londra 2012 sonotre i protagonisti cherappresenterannol’Italia uniti sottolo stesso sogno

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I Pilsner Urquell Pro Tour ha propostouna delle tappe più interessanti nel qua-dro stagionale con il Challenge Provin-cia di Varese presented by Mapei. E'stato un evento del Challenge Tour unpo' particolare perché ha visto coinvol-te le istituzione, nell'occasione la Pro-

vincia di Varese, che ha aperto nuove frontie-re nel campo della promozione turistico-golfi-stica legandosi a un grande avvenimento. E ilriscontro è stato sicuramente importante, poi-ché i media italiani e le telecamere di Sky han-no evidenziato la potenzialità dell'offerta turi-stica varesina sul territorio nazionale, mentrele riprese dell'European Tour hanno rivolto ilmessaggio in Europa e nel resto del mondo at-traverso i numerosi network collegati. Sul campo il bel duello tra l'inglese RaymondRussell e l'argentino Daniel Vancsik, entrambicon un passato nel circuito maggiore continen-tale, si è risolto in favore del primo, tornato avincere dopo 16 anni, mentre il digiuno di Vanc-sik è proseguito, ma l'ultimo titolo lo ha con-quistato nell'Open d'Italia del 2009. Da sotto-lineare l'ottima prova di Alessandro Tadini e di

Marco Crespi, entrambi al terzo posto dopouna gara da protagonisti, e altrettanto bravi,anche se si sono un po' persi nel giro finaleAndrea Maestroni e Federico Elli.La manifestazione, oltre all'apporto della Pro-vincia di Varese, ha avuto il sostengo del Pre-senting sponsor Mapei; dei major sponsor Brac-co, Pwc, Gerosa Group, IBM, Supradyn e BayerGarden; degli official sponsor Gruppo Modulo,Industrie Chimiche Forestali, Ivy Oxford e Credi-to Valtellinese; dei technical sponsor: Nonino,Martini, Omega e Fiordifragola. Patrocinio delComune di Varese, del Comune di Luvinate edell’Agenzia del Turismo di Varese. Sponsor ProAm: Aviva. Il Pilsner Urquell Pro Tour, oltre chedal brand che fa capo al gruppo Birra Peroni, èsponsorizzato dal Major sponsor CartaSi, dalFornitore ufficiale Under Armour, dai Partner uf-ficiali Surgal Clinic e Webgolf. Media partner:Sky Sport HD; Commercial advisor: RCS Sport.Il successo di Francesco Molinari nell'Open diSpagna e gli altri ottimi piazzamenti ottenutinel settore maschile, hanno sollecitato anchele protagoniste di quello femminile. Così Giu-lia Sergas e Diana Luna, che sono al momen-

to le migliori interpreti azzurre, si sono postein bella evidenza nell'US Womens Open, il ter-zo major stagionale, vinto dalla coreana NaYeon Choi. La triestina ha ottenuto un brillan-tissimo quarto posto e la Luna ha chiuso al21° davanti a tante 'stelle' del golf mondiale.La Sergas ha firmato la seconda "top ten" indue major disputati quest'anno. Infatti in pre-cedenza si era classificata nona a giugno nelWegmans LPGA Championship. E' il suo migliorrisultato in assoluto in un major, seguito daquinto posto nel British Womens Open (2004)e dal sesto nell'US Womens Open del 2008.Non è invece il miglior piazzamento di un'ita-liana nei major femminili che appartiene a Ste-fania Croce, seconda nel LPGA Championship(2000) superata in spareggio dalla statuniten-se Juli Inkster. La Luna, partita male, ha effet-tuato un bel recupero risalendo la graduatoriadal 77° posto in una gara difficile, disputatacon forte vento e in un percorso micidiale. E'alle prime esperienze sui percorsi statuniten-si, dove vorrebbe essere più presente, e le ri-sultanze sono sicuramente di buon auspicioper il futuro.

golf[ ]

MEDIA EISTITUZIONIAL PILSNER

URQUELL PRO

TOUR

Idi Marta Centra

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31[ ]

golftuttincircolo

news dai circoli di golf a cura di Andrea Cecinelli

Responsabile comunicazione del Golf Forense

[ ]

CIRCOLO CASTEL GANDOLFO

A CASTELGANDOLFO“PRO AM CAMPIDOGLIO” BENEFICENZA PRO EMILIAQuale nome più appropriato peruna gara di golf inventata per be-neficare l’Emilia Romagna,vittimadi un terribile terremoto.Il mondo del golf,come sempre,èsensibile alle calamità naturaliche affliggono a volte la nostragente.Riccardo Vaira ha inventato que-sta manifestazione coadiuvato datutto il Consiglio P.G.A.I.(Associa-zione Italiana Professionisti diGolf),per rappresentare il mondodel golf nell’universo dello sportche ha già ampiamente contribui-to a questa nobile causa.Del Comitato d’Onore fanno par-te i personaggi di massimo spic-co del mondo del golf. Dal Presi-dente della Federazione profes-sor Franco Chimenti,al Presiden-te P.G.A.I.Costantino Rocca,al Pre-sidente della Regione Lazio dellaF.I.G. dott. Carlo Scatena, all’As-sessore al Turismo Antonio Gaz-

zellone, al Presidente del circologolf Castelgandolfo Marco Zanet-ti.La manifestazione si svolgerà ilgiorno 26 luglio presso il circologolf Castelgandolfo,che parteci-perà alla causa. La Pro am si svol-gerà con la formula Louisiana a5 giocatori e sarà una “Invitatio-nal” a 18 squadre.I professionisti contribuiranno de-volvendo una parte del loro ingag-gio. Al termine della gara,dopo lapremiazione,seguirà un’asta chedevolverà tutto il ricavato allastessa causa.La manifestazione terminerà conun brunch nello splendido scena-rio del “Garden” del circolo.Il dott. Vaira alla domanda sul co-me si fa ad organizzare un even-to cosi significativo ci ha rispostocon la semplicità che lo contrad-distingue” è stato suf ficientespiegare ai miei amici sponsorche essendo a Bologna quel fati-dico sabato ho provato il terroredell’impotenza. Non potevo farenulla.Ho avuto solamente il tem-po di abbracciare mio figlio cheper fortuna non si è svegliato”.

OASI GOLF CLUB

ALL’OASI SI GIOCALA LED CUPDove si può combattere l’afa che ciregala, buon ultimo, Minosse? Na-turalmente all’Oasi Golf dove, gra-zie alla felice combinazione tra gran-di alberi e fresca vegetazione e con-sistente brezza proveniente dal vi-cinissimo mare, i golfisti possonogiocare a tutte le ore.Inoltre all’Oasi come negli anni pre-cedenti sono iniziate le FRIDAY CUP,4 gare (ogni venerdì di luglio 9 bu-che shotgun), che partono nel fre-sco del tardo pomeriggio per con-cludersi poi con una deliziosa cenabordo piscina.Sabato 7 luglio invece la tradizio-nale 18 buche ha ospitato nuova-mente la LED SPA, azienda specia-lizzata nella progettazione e nellaproduzione di apparecchiature elet-troniche medicali. I premi messi inpalio hanno destato l’attenzionedei partecipanti in quanto consiste-vano, per tutti i vincitori, in graditetarghe accompagnate da disposi-tivi terapeutici portatili che si av-valgono della magnetoterapia utili

per curare piccoli traumi o infiam-mazioni muscolari alle quali a vol-te gli sportivi sono facilmente espo-sti. Anche questa giornata di garasi è conclusa con un dinner-buffetofferto dallo sponsor e, a fare dacornice alla serata, la suggestivapiscina del circolo come sempre al-lestita per accogliere la cerimoniadella premiazione alla quale erapresente il nostro socio StefanoMauti in rappresentanza della LEDe anche lui giocatore partecipantealla gara. Il presidente in premiazione, dopoi dovuti ringraziamenti alla genero-sità dello sponsor LED, ha resoomaggio anche al socio GiorgioCiampini, che insieme ad altri 4 gol-fisti scelti in tutta Italia ci rappre-senta a livello nazionale al Campio-nato Europeo Seniores che si svol-gerà dal 9 al 13 luglio a Zagabria.Inoltre ha ricordato le importantigare del prossimo weekend: il TRO-FEO GST di sabato 14 e l’INTER-CLUB ARCO/OASI di domenica 15,ideato dalle due presidenti di que-sti club laziali nell’ambito della re-ciproca e sportiva collaborazionetra i loro club.

ACQUASANTA GOLF CLUB

UN TORNEO PERI TERREMOTATI Dopo il devastante terremoto cheha colpito l’Emilia il circolo del Pre-sidente Gen. Carlo Alfiero, ha de-ciso di contribuire agli aiuti orga-nizzando un torneo di golf tra i pro-pri soci e i loro ospiti. Al richiamodi aiuto, i golfisti del circolo più an-tico d’Italia hanno risposto in nu-merosi. La giornata si è svolta sot-to un meraviglioso sole di Luglioche ha donato al circolo una luceunica e, nonostante il gran caldo,

la gara si è svolta senza interruzio-ni e con grande spirito altruistico.

Ma ora veniamo ai vincitori:1° Classificato 1° Categoria Netto:Arturo Plazzotta2° Classificato 1° Categoria Netto:Agostino Pezzella3° Classificato 1° Categoria Netto:Jonathan Baldelli1° Classificato 2° Categoria Netto:Alessandro Graziani2° Classificato 2° Categoria Netto:Nematollah Hedayati3° Classificato 2 Categoria Netto:Claudia Serlupi Crescenzi

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egli ultimi diecianni un nuovosport è riuscitoa scalare le clas-sifiche delle di-scipline sportivepiù praticate in

Italia. Stiamo parlando del Golf. LaFederazione Italiana Golf con il Pre-sidente Franco Chimenti è riuscitain questo periodo di tempo ad au-mentare vertiginosamente i propriiscritti, grazie alla grandissima pro-mozione intrapresa.Il Golf fa parte dei così detti “sportnobili” di origine inglese, assiemeal Rugby e al canottaggio. E, oggipiù di ieri, è riuscito ad abbattere

quella barriera che tempo fa divi-deva l’elite dal quotidiano.Nel Lazio ogni anno sono tantissi-mi i tornei, sia professionistici siaamatoriali, che vengono organizza-ti e ai quali la F.I.G. Lazio, in nomedel Presidente Dott Carlo Scatena,è molto legata.Tornei che coinvol-gono persone di ogni età nelle bel-lissime cornici verdi che caratteriz-zano i circoli di golf.Tra queste gare ha trovato un’otti-ma collocazione anche il Circuitodel Golf Forense, ideato e organiz-zato dall’Avvocato Nicola Colavita.Il Golf Forense è nato quasi pergioco nel 2005 quando l’Avv. Co-lavita volle coinvolgere la classe

N

[ ]golf forense

[ ]

L'Avv. Nicola Colavita con Francesca Mercantini

JAGUAR GOLFFORENSE PIU’2012: LA BOUTIQUEDEL GOLFdi Andrea Cecinelli_ foto di Yuliya Galycheva

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forense nel meraviglioso mondodel Golf.Oggi questa manifestazione è di-ventata un punto di riferimento deigolfisti laziali che, il più delle vol-te, cercano in ogni modo di parte-ciparvi.Questi dati sono testimoniati dallagrande quantità di golfisti che par-tecipano alle gare del Jaguar GolfForense Più, circuito di elite che sisvolge quest’anno nei tre circoli piùesclusivi della Capitale: Parco diRoma Golf Club, Golf Roma Acqua-santa e Olgiata Golf Club.Il torneo, inizialmente dedicato aisoli operatori del diritto (avvocati,commercialisti, magistrati e notai)

nel 2009 ha allargato i suoi oriz-zonti aprendo le porte anche ai pro-fessionisti della medicina.Un prestigio quello del Golf Foren-se, che nel corso degli anni si èsempre più rafforzato grazie anchealle Istituzioni ed agli importantisponsors che hanno sempre deci-so di affiancare questo circuito:aziende che, anche in momenti dicrisi, investono su di una manife-stazione che offre moltissimo intermini di visibilità.Adesso per lo staff del Golf Foren-se un periodo di meritato riposo:l’appuntamento per la seconda tap-pa del circuito è il 15 settembre alGolf Roma Acquasanta.

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Il Dott. Daniele Maver, Presidente di Jaguare Land Rover Italia

Il "Barone" Andrea Lo Cicero

La Dott.ssa Antonella Greco Grazia Maria Biccari

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golf forense[ ]

Il Presidente della FederGolf Lazio, il Dott. Carlo Scatena

Due amici del Golf Forense: i giornalisti del TGR Lazio Vania Gagliardi e Stefano Orsini

Mauro Antonelli e Andrea Cecinelli

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TUTTINCIRCOLnews dai circoli sportivi storici

[ ]Romatuttincircolo

news dai circoli sportivi storici

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CIRCOLO CANOTTIERIANIENE

PRONTI PERLONDRA 2012

Quest’anno l’Aniene festeggia 120 an-ni di sodalizio ed il 17 luglio c’è statauna grande festa per l’occasione. Il re-galo che, insieme al Presidente Gio-vanni Malagò abbiamo fatto al corposociale è lo straordinario successo par-tecipativo dei nostri atleti alle prossi-me Olimpiadi e Paralimpiadi.A Pechino erano 21 gli atleti Aniene (17 Olimpici e 4 Paralimpici), ci hannoregalato 3 medaglie d’oro, una d’ar-gento e 7 quarti posti.Quest’anno a Londra, ad oggi si sonoqualificati 22 atleti e quattro sono inattesa di conferma.Per noi, vista anche la situazione ge-nerale dello sport italiano, è qualcosadi straordinario. In questi quattro an-ni, Presidente Malagò in testa, ci sia-mo dedicati alla messa a punto del “si-stema sport Aniene” che ci aveva por-tati ad Atene e poi a Pechino con unnumero sempre maggiore di atleti. Sa-pevamo che la strada per Londra erain salita anche perché il livello di alcu-ne nazioni è cambiato in maniera im-pressionante e per noi italiani in que-sto momento storico non è facile sta-re al passo. La dimostrazione è che ri-spetto a Pechino, a livello nazionale,è ridotto il numero di atleti che hannoraggiunto i parametri minimi per la qua-lificazione. Quattro anni di duro lavo-ro, collaborando in modo fattivo con leFederazioni di competenza. I nostri dirigenti, gli allenatori e lo staffmedico, fisioterapico ed osteopatico,hanno lavorato alacremente, seguen-do quotidianamente gli atleti per ogniesigenza. Sono orgoglioso di afferma-re che grazie al nostro sistema di pre-venzione grazie anche alla riprogram-mazione posturale post-allenamento,abbiamo ridotto al minimo gli infortu-

ni da sovraccarico.La convivenza di molti dei nostri atletipresso le foresterie situate ad Aqua-niene e presso la sede sociale, han-no fatto sì che si creasse un gruppocoeso di amici che condivide quotidia-namente oltre l’allenamento anche lavita sociale. I soci del Circolo sono or-gogliosi dei nostri ragazzi, presentiquando possono anche alle attività so-ciali e culturali che sempre più spes-so animano il nostro sodalizio.Questo è l’elenco per discipline deiqualificati:• Canottaggio: Elia Luini, Niccolò Mor-nati, Pierpaolo Frattini e Vincenzo Ca-pelli ( figlio di socio e cresciuto nel-la nostra Scuola di Sport)• Nuoto: Federica Pellegrini, Luca Ma-rin,Marco Belotti, Valerio Cleri, ElenaGemo e Alex Di Giorgio ( cresciutonella nostra Scuola nuoto)• Tuffi: Brenda Spaziani ( nostrascuola tuffi)• Vela: Alessandra Sensini, GiuliaConti e Giovanna Micol• Canoa: Josefa Idem, Max Benassie Norma Murabito ( nostra Scuola disport).• Tennis: Flavia Pennetta• Canottaggio Adaptive: Daniele Ste-fanoni• Nuoto Adaptive: Niccolò Bensi• Vela Adaptive: Paola Protopapa (no-stra Scuola di Sport)• Ciclismo Adaptive: Mauro CratassaPer il settore paralimpico, al momen-to abbiamo quattro atleti in attesa diconferma.Come si può notare molti atleti sonocresciuti sportivamente nelle nostrestrutture e si sono sempre allenati af-fianco agli atleti già “famosi”. Ci ten-go a sottolineare che per noi avere da-to la possibilità a questi ragazzi di po-tersi allenare nelle strutture, quantodi più moderno il mercato possa offri-re, con lo staff selezionato per la gran-de competenza professionale e con idirigenti delle varie sezioni semprepronti a risolvere i problemi quotidia-ni, è motivo di grande orgoglio. Se ver-ranno risultati importanti,saremo feli-ci, ma già adesso ci riteniamo estre-

mamente soddisfatti per la confermache il “ sistema sport Aniene” funzio-na e può essere esportato anche inaltre realtà.Voglio ringraziare i dirigenti delle variesezioni sportive che hanno sempre con-diviso il Progetto con noi: Andrea Roc-chegiani (Canottaggio), Gianni Nagni(Nuoto), Benedetta Molajoli (Tuffi), Ser-gio Soderini (Tennis), Giancarlo Gianni(Vela), Massimo Fabbri (canoa) ed ilsettore paralimpico è stato curato dame insieme ad Andrea Palantrani.Per la Canoa a settembre ospiteremoi Campionati del Mondo Marathon incollaborazione con la FIC.Infine è doveroso confermare che an-che grazie ai nostri sponsor è statopossibile realizzare tutto ciò.

Il Consigliere allo SportMarco Zilia Bonamini Pepoli

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LO TUTTINCIRnews dai circoli sportivi storicinews dai circoli sportivi storici

ClubdeiCircoliSportiviStorici

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TENNIS CLUB PARIOLI

SCUOLA TENNISE PROGETTO SCUOLACALCIO A 5

Sono aperte le iscrizioni alla scuo-la tennis del Tennis Club Parioli.Dopo il successo della passatastagione in termini di iscrizioni conoltre 250 allievi, il Tennis Club Pa-rioli ha deciso comunque di rinno-varsi affidando la direzione a Ste-fano Meneschinecheri, novità as-soluta per la stagione 2012/2013da molti anni responsabile del set-tore agonistico under 10 e under12 del circolo e scopritore di nu-merosi giovani talenti come GianMarco Moroni. Prosegue inoltre il progetto della

scuola di calcio a 5 del Tennis ClubParioli ideata ed è coordinata daZbigniew Boniek, direttore sportivodel TC Parioli, indimenticabile stel-la del calcio mondiale ed ex gioca-tore di Roma e Juventus. La Scuo-la, dopo lo straordinario successodello scorso anno in termini di iscri-zioni, ha esordito anche nei cam-pionati federali nelle categorie pul-cini, giovanissimi ed allievi con ot-timi risultati oltre all'organizzazio-ne di alcune manifestazioni sporti-ve per i più piccoli.Per la stagione 2012/2013 confer-mato l'ottimo staff con il responsa-bile Alessandro Pelosi a guidare ungruppo di tecnici e preparatori giàaffiatato e di ottima levatura tecni-ca, che seguirà tutte le categorie dal-l'attività motoria (nati 2008/2009)ai primi calci (nati 2006/2007), pic-coli amici (nati 2004/2005), pulci-ni (nati 2002/2003), giovanissimi(nati 1998/1999), allievi (nati

1996/1997) ed infine le categorieJuniores (nati 1994/1995) e under

21 (nati 1991/1992/1993) novitàassolutà per la prossima stagione.

CIRCOLO CANOTTIERI ROMA

BRUNO MASCARENHASE I GIOCHI OLIMPICI

Al Circolo Canottieri Roma, come datradizione, ogni estate viene saluta-ta con l’avvio degli stage estivi: cen-tinaia di bambini svolgono tutti glisport principali, in un mix di gioia dicondividere i valori sani dell’agoni-smo e del gioco. Altra tradizione, so-no le feste a bordo piscina. Quest’an-no ha avuto grande successo la Fe-

sta Chic Country con più di 800 ra-gazzi under 30 che si sono ritrovatial Circolo per festeggiare. Da Lucre-zia e Giovanni Bisignani, a WagnerEleuteri, a Nicola Ansuini, Marta Buc-cellati, Alice Mentana, Edoardo Otta-viani, e Dario Antoniozzi. C’era un to-ro meccanico, grande protagonistadelle due sere, che a bordo piscina

ha intrattenuto tutti i presenti: tra bal-le di fieno, cuscini, candele, e qual-che volteggio ardito. Due banconi conopen bar, consolle per dj, tre buffetaperti, angolo vino. Insomma, mo-menti di allegria e buonumore, peraccogliere l’arrivo dell’estate, senzarivalità sportive tra i Circoli storici,ma solo amicizia.

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TUTTINCIRCOLnews dai circoli sportivi Roma

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FUTBOLCLUB

CANCELLIERIINSAZIABILE:SUO ANCHEL’EURO SOCIAL 5

Carlo Cancellieri cala il bis: dopo laFutbol Cup si por ta a casa anchel’Euro Social 5 in questo inizio di2012. E così diventano tre le disci-pline in cui il mitico mister si è ci-mentato e ha vinto tutto il vincibilenel giro di un anno: calciotto con Fut-bol League 2010-2011, Futbol Cup2011 e 2012, Caravella Tricolore2011 per il Calcio a 11 e, infine, l’Eu-ro Social di Calcio a 5. E dire che iltorneo inizia malissimo per la coraz-zata danese: l’estrazione, al pari diquella di Euro 2012, crea un grup-po B di fuoco con anche Angeli, Pe-razza e Fucile, nelle vesti di Porto-gallo, Germania e Olanda. Negli al-tri gruppi Carpentieri, nel girone A,è l’unico a chiudere a punteggio pie-no dopo aver battuto, una dopo l’al-tro, Salluzzo, Chini e Longavita, con

proprio Salluzzo a passare come se-conda grazie a un pareggio e a unavittoria. In quello B alle spalle dellaDanimarca è Angeli a sorridere gra-zie a due vittorie. Equilibrio totalenel gruppo C dove Gallo, Noli e Pa-rente chiudono tutte a 6 ma si qua-lificano solo le prime due per il mag-gior numero di gol messo a segnocontro il fanalino di coda Nussbaum.Infine nell’ultimo girone, il D, DallaPalma, grazie a due vittorie passacome prima mentre Pellicelli soffiail passaggio del turno a Gatti graziea una miglior differenza reti.I quarti si preannunciano scintillan-ti e infatti non deludono, a parte laDanimarca che schianta la Repubbli-ca Ceca per 9-0. Per il resto tutte vit-torie di misura con Angeli che batte5-4 Carpentieri e si candida come l’u-nica in grado di poter contrastareCancellieri. Stesso risultato, a favo-re di Dalla Palma, per Inghiterra-Ir-landa. La gara più equilibrata, però,resta Gallo-Pellicelli tanto che si con-clude ai tiri dal dischetto con la Spa-gna che si impone per 6-3.Gli accoppiamenti della semifinalefanno già preludere a quale sarà ilbig match del 4 luglio: Casciotti-Mar-tini-Currò guidano Angeli nel 7-4 con

cui elimina Gallo mentre RiccardoFerrari trascina Cancellieri nel 2-0contro Dalla Palma. Il 4 luglio la ter-ra trema dinnanzi alla partita per an-tonomasia del Calcio a 5: Jacopo Ar-cioni, Marco Carillo, Valerio Casciot-ti, Stefano Currò, Claudio Maccaro-ni e Adriano Mioni contro i senatoridello sport Futsal come Riccardo Bu-doni, Roberto Di Matteo, Andrea D’O-nofrio, Fabio Luciani e Diego Tava-no. Ancora una volta, come dimo-strato dal Chelsea nell’ultima Cham-pions League, l’esperienza ha la me-glio sul puro talento giovanile: 5-2,

Danimarca campione d’Europa, Can-cellieri re del Futbolclub.

Gianmatteo Colla

Nome: Lorenzo

Cognome: Pellicelli

Detto: Lollo

Ruolo: Centrocampista...

e Presidente!

Piede Preferito: Destro

Pezzo Forte: Tiro in Corsa

Squadra del Cuore: AS Roma

Il socio del meseNome: Lorenzo Pellicelli

news dai circoli sportivi

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TUTTINCIRCOLnews dai circoli sportivi Roma

tuttincircolo[ ]news dai circoli sportivi

DUE PONTI SPORTING CLUB

CAMPIONATOSERIE A2DI TENNIS

Il Due Ponti Sporting Club gioche-rà per la prima volta il Campiona-to di Serie A2 di tennis, avendocentrato al “primo colpo” la pro-mozione, obiettivo che Emanue-le e Pietro Tornaboni si erano po-sti a inizio stagione ed esatta-mente a ottobre, quando, con ildirettore tecnico Alessio Palladi-no, avevano messo in piedi una

squadra competitiva, rafforzan-do quella che aveva già ottenutoil titolo regionale di Serie C e ilpassaggio in Serie B nell’anno2011. Quindi, l’arrivo di Leo Az-zaro, ex 180° della classifica ATP,ha consolidato una squadra cheha in Stefano Tarallo (ex 150° del-la classifica ATP) la sua punta didiamante, completata dall’appor-

to fondamentale di giocatori na-ti o cresciuti nel vivaio Due Pon-ti: Federico Teodori, CristianoCompagnone, Gianmarco Tocci-ni, Salvatore Carbone e le nuo-vissime leve Federico Bonacia eGabriele Noce. Il cammino verso la conquistadella serie A è cominciata suicampi di casa il 22 aprile con il

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LO TUTTINCIRprimo turno di girone contro loSporting Club Carpi con un benaugurale 6 a 0, quindi prosegui-va con le vittorie nelle due tra-sfer te a Cittadella (4/2) e Tren-to (5/1); ancora due incontri difronte al pubblico di casa (5 a 1al Desenzano e 4 a 2 al C.T. Set-tebello), per concludere il gironea Pesaro con un pareggio, quin-

di imbattuti e primi di girone, co-sa che ha consentito di giocareil turno secco dei play of f, nelderby tutto romano contro il C.C.Roma. Dopo aver messo una se-ria ipoteca alla vittoria finale nel-l’incontro di andata, giocato il 17giugno, al C.C. Roma, battuto per5 a 1, la domenica successiva,di fronte al pubblico di casa ac-

corso numerosissimo nonostan-te il caldo torrido, sono stati suf-ficienti i tre punti vinti da Federi-co Teodori, Leo Azzaro e StefanoTarallo. Quindi, sono cominciati i festeg-giamenti, con Alessio Palladinoche stappava una super magnumdi spumante, innaffiando tutti igiocatori, il trainer Alessio Varria-

le e i tifosi che hanno seguito ilcammino della squadra anchenelle trasferte. Emanuele e Pie-tro Tornaboni, durante il brindisi,hanno ringraziato anche le azien-de sponsor (Enel, Yoga,Skillbet.it) che, con il loro impor-tante apporto, hanno contribuitoa rendere possibile questo rag-giungimento.

IL MESE DELLOYOGA VIP TENNISVINTAGEAnche quest’anno il Due Ponti siè contraddistinto per l’intensa at-tività calcistica. La rappresentati-va del circolo ha dominato l’Adi-das League e i Tornei Sociali dicalciotto hanno coinvolto un nu-mero sempre maggiore di soci.I Tornei Assoluti hanno avuto undominatore assoluto: Velluti.Lo storico presidente, socio da an-

ni al circolo Due Ponti, si porta acasa ben due dei tre trofei dellastagione calcistica 2011-12: Cam-pionato Assoluti e Coppa.Dopo aver vinto la Coppa 2-0 con-tro Angelini-Nicoletti si è impostocon un perentorio 4-0 su Fonsi inuna finale che è stata equilibratasolo nelle battute iniziali ma ha co-munque emozionato il numerosopubblico presente sulle tribune.Una doppietta di Salvati e le altredue reti di Monari e Di Gianfilippohanno coronato una stagione trion-

fale e hanno infranto per l’enne-sima volta i sogni di Fonsi, che siè dovuto accontentare anche que-st’anno del secondo posto.La finale Assoluti è stata precedu-ta dalla finale Over40 caratteriz-zata anch’essa da un risultato net-to: un 3-0 che permette a Garoz-zo di aggiudicarsi per la prima vol-ta l’ambito trofeo grazie a una dop-pietta di Licari e una grande puni-zione di LoVoi, nominato anche mi-glior giocatore della Finale.Tra i premi individuali spicca il no-

me di Daniele Franceschini, exSampdoria e Chievo, che si è ag-giudicato il titolo di miglior gioca-tore del Torneo Assoluti dopo avercontribuito alla vittoria finale nel-l’Adidas League grazie anche alle3 “M” del circolo: Marcolin, Mo-nari e Materazzi.Agosto ci porta le meritate vacan-ze ma è già iniziato il calciomer-cato e a fine Settembre si ricomin-cia con tutti i grandi Presidentipronti a darsi battaglia per inter-rompere l’egemonia di Velluti…

Romatuttincircolo[ ]

news dai circoli sportivi news dai circoli sportivi

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TUTTINCIRCOLnews dai circoli sportivi Roma

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TROFEO DI BILIARDOINTERCIRCOLI ROMA2012: VINCEIL CANOTTIERIANIENE

Si è concluso con il trionfo del Circo-lo Canottieri Aniene la prima edizionedel Trofeo di Biliardo Intercircoli, la ma-nifestazione che ha visto sfidarsi sulpanno verde i più importanti circoli del-la Capitale.Conclusasi la prima fase, in cui gli ot-to circoli,, divisi in due gironi si sonosfidati in tre turni nelle principali disci-pline, ovvero boccette, 8-15 e stecca5/9 birilli, la manifestazione è prose-guita con lo svolgersi della poule fina-le delle singole specialità a cui hannopreso parte solo i primi due circoli clas-sificati di ogni girone. A boccette, l’av-vincente incontro tra Canottieri Anie-ne e Canottieri Roma, terminato conuno spareggio, ha portato l’Aniene adaggiudicarsi la coppa di specialità edè stata solo la prima delle molte con-quistate dal circolo in questa edizio-ne. L’incontro per il 3° e 4° posto nonè stato disputato ed ha visto l’asse-gnazione a tavolino della terza posi-zione al T.C. Parioli per forfait dell’EurSporting C. La finale di stecca 5/9 bi-rilli ha visto l’Eur Sporting C. aggiudi-carsi la coppa dopo aver battuto l’A-niene. La vittoria è arrivata dopo il 2-2 (vittoria dell’Eur nei due singolari edell’Aniene nel doppio) dell’incontroed il disputarsi dunque di una partitasecca di spareggio. Il terzo posto èstato vinto dall’Antico Tiro a volo, cheha battuto 4-0 il Veio Sporting Club.Nell’8-15 si è ripetuto lo scontro traC.C. Aniene e C.C. Roma terminato3-1 per l’Aniene che, quindi, dopo boc-cette, ha conquistato la seconda cop-pa di specialità. Nell’incontro per il ter-zo posto il Veio ha battuto il T.C. Pa-rioli. Il Canottieri Aniene, con due pri-mi piazzamenti e un secondo posto astecca, si è dunque classificato primo

nella classifica generale della mani-festazione, vincendo il I° Trofeo di bi-liardo Intercircoli Roma, seguito nel-l’ordine da Eur Sporting Club, CircoloCanottieri Roma, Veio Sporting Club,Antico Tiro a Volo, T.C. Parioli, C.T. Eure R.C.C Tevere Remo.Lunedì 9 luglio nel corso della premia-zione, svoltasi nella bellissima corni-ce del Veio Sporting Club, alla presen-za dei rappresentanti e giocatori di tut-ti i circoli sono state consegnate letarghe ricordo della partecipazione ele coppe di specialità.Per i giocatori e l’organizzazione è sta-ta l’occasione per ringraziare tutti ipartecipanti e darsi l’arrivederci allaprossima edizione.Se volete rivivere le tappe del trofeotrovate risultati, foto e video sul sitowww.biliardointercircoli.com, svilup-pato dalla web agency Liquid Factory,e date un’occhiata a Facebook e Twit-ter (@biliardocircoli), i più importantisocial network della rete, su cui il tro-feo ha i propri profili e interagisce congiocatori ed appassionati dello sport.

news dai circoli sportivi

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TUTTINCIRCOLnews dai circoli sportivi Roma

tuttincircolo[ ]news dai circoli sportivi

VEIO SPORTING CLUB

15° CAMPIONATOROMANO INTERCIRCOLIDI BRIDGE

Tutto si è consumato, con gran-de felicità, nella serata del 2 lu-glio al Circolo Due Ponti, loca-tion che ha ospitato l’ultimoround del 15° Campionato Roma-no Intercircoli di Bridge.In quella sede, infatti, il team delVeio Sporting Club, capitanato daMarco Tarantino, ha apposto l’ulti-mo grintoso sigillo alla manifesta-zione capitolina, appuntamento sto-rico per gli appassionati di questogioco, conquistando il podio più al-to ai danni di squadre robuste eblasonate come il Parioli e l’AnticoTiro a Volo, rispettivamente secon-da e terza nel ranking finale.Un contesto, quello del Campio-nato appena concluso, reso an-cor più prestigioso dalle presen-ze - nelle dieci formazioni iscrit-te - di nomi che hanno contribui-to, con la loro storia personale,a far conoscere ed amare il brid-ge rendendolo disciplina nobile edivertente.Parliamo di Benito Garozzo, qui in-gaggiato dal Parioli, reputato daanni a buon diritto il più forte gio-catore del mondo. Ma anche di Al-fredo Versace, altra stella del clubdi Monte Antenne, di Silvio Sbari-gia, rappresentante del Canottie-ri Roma e di Emanuela Capriata,che ha gareggiato come “guest”proprio con il Veio, forte di quel-l’esperienza che l’ha portata a ri-vestire il ruolo di coach della na-zionale italiana femminile.Un percorso, quello compiuto dalClub di Via di Grottarossa, chenon ha risparmiato apprensioni.E così, dopo una “falsa par ten-za” che ha permesso al Parioli diprendere il largo nelle prime set-

te serate di gara, ecco all’ottavail sorpasso del Veio, in un cre-scendo che ha visto il team do-minare fino al decimo e conclusi-vo appuntamento.Motivo per il quale, è ovvio, il capi-tano Marco Tarantino, EmanuelaCapriata, Manuela Di Chiara, SilviaGiannini, Daniela Giubilo, Luisa Pa-ce, Franco Broccoli, Sandro Mosca-telli, Massimiliano Porta e Mauri-

cio Rosciano (anche lui “guest”)hanno potuto esternare la loro sod-disfazione, ben condivisa dai Pre-sidenti del Veio Sporting Club Gen-naro Leone ed Elio Paolozzi.Tutti felici, quindi, anche per il belsuccesso “in cucina”. Perché ilCampionato Romano, per tradizio-ne, riserva agli chef dei dieci Cir-coli partecipanti la possibilità diesprimere e far conoscere il pro-

prio spessore creativo in occasio-ne delle cene che precedono gliincontri disputati a rotazione inognuna delle rispettive sedi.Ed il gradimento espresso daicomponenti (e dei loro accompa-gnatori) delle dieci squadre iscrit-te ha applaudito più volte la va-rietà e la qualità delle proposteculinarie dello chef del Veio Giu-seppe Di Bella e del suo staff.

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illa Stuart all’in-segna dell’inno-vazione. Graziead un sistemadi teleradiologiasemplice ed in-tuitivo, medici especialisti diret-

tamente dalla propria città e conun semplice click, possono tratta-re casi clinici specifici interagendoanche in tempo reale con il perso-nale della clinica.Il punto di forza del sistema adot-tato dal Centro Medico di Eccellen-za FIFA di Via Trionfale risiede nel-la condivisione e trasmissione di

immagini in formato medico refer-tabile (Dicom, ndr).Un beneficio considerevole, tenu-to conto che a differenza dei tradi-zionali formati (jpg.tiff, gif, bitmap,png), consente di procedere alla re-fertazione.Supponiamo che un atleta abbiasubito un infortunio. Lo sportivoviene sottoposto agli esami del ca-so: ottenuta una prima diagnosi dalcentro sanitario di riferimento, ilmedico della società ricorre alla te-lemedicina per ottenere una Se-cond Opinion da Villa Stuart.Direttamente dalla propria sede, ilmedico dovrà semplicemente av-

viare il programma, compilare i da-ti del paziente, l’anamnesi, il que-sito diagnostico ed allegare le im-magini in proprio possesso: in po-chi istanti, l’intero esame sarà vi-sibile sui monitor ad alta definizio-ne della clinica.Una volta inviata la richiesta, lo spe-cialista di Villa Stuart si posizionain postazione di telemedicina, ana-lizza le immagini, compila il refer-to ed invia la risposta al destinata-rio che sarà avvisato tramite noti-fica (alert, sms ed e-mail).I vantaggi connessi all’utilizzo delsoftware non si esaurisco nella so-la possibilità, seppur estremamen-

te utile, di inviare immagini e do-cumentazione clinica in formatomedico refertabile: difatti, il siste-ma di audio – video conferenza adalta definizione permette consultilive per valutazioni preliminari, con-sulti radiologici o un semplice ag-giornamento dello stato di salutedei propri tesserati.Infine, va rimarcata l’efficacia di un’e-cografia a distanza. Il doppio flussovideo è ideale per condurre esami adistanza in modalità guidata: lo spe-cialista che deve valutare lo stato disalute del paziente ha modo di ve-dere le immagini di dettaglio tra-smesse dall’ecografo ed al contem-

V

[]44

clubstyle[ ]salute

VILLA STUART,TELEMEDICINA E “SECOND OPINION”La clinica romana offre un efficace servizio di “Second Opinion”: immagini informato medico refertabile, audio – video conferenza ad alta definizione edecografia a distanza

di Paolo Brandimarte

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[ ]saluteclubstyle

IL MEDICO RISPONDE

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45[ ]

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oh mia belaLombardiadi Francesco Carci

Giuseppe Meazza

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a Lombardia, con i suoi quasidieci milioni di abitanti distribui-ti nelle dodici province, è la re-gione più popolosa d’Italia e unadelle più grandi di tutta l’Europa.Il territorio della Lombardia èmolto vasto: confina sia con ter-

ritori montuosi (il Trentino Alto-Adige e la Sviz-zera), sia con regioni più pianeggianti (Venetoed Emilia-Romagna). E’ normale, quindi, chequesto vasto territorio offra le opportunità perpraticare diversi sport: dallo sci al ciclismo,dall’hockey sul ghiaccio al tennis.Tra tutti gli sport, non si può non partire dalcalcio. Milano, infatti, oltre a essere conosciu-ta come capitale della moda, è considerata

come la città ospitante del cosiddetto “derbydella Madonnina”: Milan – Inter. Il duello trarossoneri e nerazzurri ha caratterizzato da sem-pre la storia del calcio. Le due squadre mila-nesi, insieme alla Juventus, sono considera-te, infatti, le potenze economiche del calcioitaliano e per anni hanno dominato il campio-nato di Serie A, senza sfigurare anche in Eu-ropa. Rispetto a tutti gli altri derby che ci so-no in Italia, quello tra Milan e Inter è, se vo-gliamo, il più equilibrato: non ci sono statisti-che ufficiali, ma possiamo dire che i tifosi del-le due squadre sono divisi al 50 %. L’A.C. Milan, nato nel 1899 e simboleggiatocon un diavolo rosso, vanta un palmarès invi-diabile: 18 scudetti, 7 Champions League e 4

Coppe Intercontinentali (oggi si chiama “Mon-diale per Club”). Dal 1986 la società rosso-nera è nelle mani di Silvio Berlusconi che, coni suoi fedelissimi Adriano Galliani e Ariedo Brai-da (rispettivamente amministratore delegatoe direttore sportivo), ha costruito una vera epropria corazzata. Ripercorrere le vittorie, icampioni e gli allenatori della storia del Milanoccuperebbe troppo spazio. Citiamo, però, ilMilan degli anni Novanta, con la guida tecni-ca di Arrigo Sacchi prima e di Fabio Capellopoi (considerati tuttora i migliori allenatori ita-liani degli ultimi anni). Quel Milan collezionòuna serie infinita di trofei, tanto da essere ri-cordato come una delle formazioni più forti disempre. Merito di Sacchi che lanciò lo sche-

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I trionfi di Milan e Inter, il mitico Girod’Italia e il ricordo di Giuseppe Meazza:

tanto sport per una grande regione

L

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ma rivoluzionario del 4-4-2 e di una serie di ve-ri e propri fuoriclasse, scovati dalla dirigenzarossonera. Era, infatti, il Milan della super di-fesa formata da Tassotti, Baresi, Costacurtae Maldini, il Milan degli olandesi Rijkaard, Gul-lit e Van Basten e il Milan del “genio” Savice-vic. Indimenticabile fu, nella stagione 1993-1994, la vittoria della Coppa Campioni controil Barcellona (considerato il “dream team” delcalcio), abbattuto contro pronostico per 4-0.Per molti tifosi rossoneri, la partita più belladi sempre. Anche negli anni Duemila, sono ar-rivati tantissimi trofei. Per ben otto anni l’al-lenatore fu Carlo Ancelotti, mentre i protago-nisti di quest’altra epoca trionfale sono stati,su tutti, Andriy Shevchenko, vero pupillo delPresidente Berlusconi, Kakà, scoperto in Bra-sile dagli ottimi osservatori rossoneri, e Pip-po Inzaghi, fantastico goleador e idolo della ti-foseria milanista. Le stelle del Milan di oggisono Ibrahimovic e Thiago Silva, per una so-cietà mai sazia di vittorie.L’altra metà della Milano calcistica è rappre-

sentata dall’Inter. L’F.C. Internazionale nac-que del 1908 ed è rappresentata da un ser-pente neroazzurro, i colori della squadra. An-che la bacheca interista è piena di coppe: 18scudetti, 3 Champions League e 3 Coppe In-tercontinentali. Quando si pensa all’Inter, au-tomaticamente si pensa alla figura della fami-glia Moratti. Attualmente, infatti, la società ènelle mani del Presidentissimo Massimo Mo-ratti. Già il papà Angelo fu presidente dell’In-ter dal 1955 fino al 1968. Era il periodo del-la Grande Inter, con in panchina il “mago” Her-rera e l’indimenticato Peppino Prisco con lacarica di vicepresidente. Il figlio Massimo ac-quistò la società il 18 Febbraio 1995. I primianni furono sfortunati, con la squadra moltocompetitiva, ma non in grado di vincere com-petizioni importanti. Nonostante questo, nel1998 Moratti acquistò dal Barcellona Ronal-do, da tutti considerato “il fenomeno”. Il po-polo nerazzurro si innamorò subito del fuori-classe brasiliano, forse il miglior giocatore del-l’Inter degli ultimi anni. Le vittorie giunsero

con la guida tecnica di Roberto Mancini, pu-pillo di Moratti. Dalla stagione 2005/2006 ini-ziò, infatti, un ciclo fortunato e ricco di vitto-rie, che continuò anche dopo la partenza diMancini. Nel 2008 arrivò come allenatore Jo-sè Mourinho, che entrò nella storia interistaper aver vinto, nella stagione 2009/2010, l’or-mai celebre “triplete”: Campionato, ChampionsLeague e Coppa Italia. Un personaggio eccen-trico, cinico, secondo molti antipatico, ma ama-tissimo dai tifosi. Non a caso, dopo due annidal suo addio (destinazione Real Madrid), an-cora non è stato trovato un degno successo-re. La squadra di oggi è una concentrazionedi campioni: da Milito a Sneijder, da Maicon aCambiasso. Ma il punto di riferimento dei tifo-si interisti è senza dubbio il capitano JavierZanetti, una delle ormai poche bandiere delcalcio moderno e vero leader dentro e fuoridal campo. Una persona talmente squisita,che tutti gli appassionati di calcio ammiranoe rispettano.Restando al mondo del calcio, c’è da sottoli-

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neare la bravura delle altre squadre lombar-de. Atalanta, Brescia, Cremonese e Como han-no avuto un passato importante in Serie A.Una nota di merito per la squadra di Bergamo,che quest’anno ha compiuto una vera e pro-pria impresa, riuscendo a salvarsi nonostan-te la penalizzazione di 6 punti.La passione dei milanesi per lo sport non ri-guarda soltanto il calcio. Per quanto riguardail basket, una delle squadre più importanti delcampionato è l’Olimpia Milano, che dal 2004vede l’importante sponsorizzazione del Grup-po Armani. L’Olimpia è la squadra più titolatad’Italia, con 25 scudetti e 3 Coppe dei Cam-pioni. Quest’anno è stata la principale anta-gonista della corazzata Siena (vincitrice del se-sto scudetto consecutivo).Per quanto riguarda il tennis, dal 2004 si dis-puta l’Atp Challenger di Monza. Un torneo sul-la terra battuta, che ospita i vari giocatori delcircuito tennistico e riscuote ogni anno un buonnumero di visitatori. L’edizione di quest’annoè stata vinta dallo spagnolo Daniel Gimeno-

Traver che, in una finale tutta spagnola, habattuto l’avversario Alberto Montanes con ilpunteggio di 62 46 64.Altro sport importantissimo che vede la regio-ne Lombardia protagonista è il ciclismo. Mila-no, infatti, è ogni anno il punto di arrivo del Gi-ro d’Italia. Organizzato per la prima volta nellontano 1909, il “Giro” è la corsa a tappe piùimportante d’Italia e la tappa conclusiva si con-clude a Milano, in quanto sede della “Gazzet-ta dello Sport”, l’organizzatore di questa cor-sa. D’Altronde “Piazza del Duomo” è sicura-

mente il posto migliore per fare da cornice al-la premiazione finale. Milano è anche il puntodi partenza della “Milano – Sanremo”, una del-le classiche più importanti del nostro ciclismo.Chiudiamo citando un personaggio nato in que-sto territorio. Per non fare scontento nessu-no, citiamo Giuseppe Meazza, nato a Milanoil 23 Agosto 2010. Due volte campione delmondo con la Nazionale nel 1934 e 1938, èconsiderato uno dei più forti attaccanti italia-ni di tutti i tempi. Giocò per più di dieci anninell’Ambrosiana Inter e per un paio d’anni nelMilano (si chiamavano così, all’epoca, Inter eMilan). Prima di appendere le scarpette al chio-do, giocò anche con Juventus, Varese e Ata-lanta, riuscendo a fare in ogni squadra la co-sa che sapeva meglio fare: i gol. Ne fece 262in tutta la carriera e, come detto, trascinò laNazionale alla conquista di due Mondiali con-secutivi. Alla sua morte (il 21 Agosto 1979)gli venne intitolato lo Stadio milanese di SanSiro. Il giusto riconoscimento per il primo ve-ro goleador del calcio italiano.

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Milano è ogni anno il punto diarrivo del Giro d’Italia, lacorsa a tappe più importanted’Italia. D’Altronde “Piazzadel Duomo” è sicuramente ilposto migliore per fare dacornice alla premiazione finale.

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Una storia straordinaria, di sport,passione e amore fraterno: in DVD dal 20giugno il film sui Klitschko, i fratellicampioni del mondo di boxe

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Klitschko:i due fratellicampionidel ring

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er tutti gli appassionati di bo-xe, Wladimir e Vitali Klitsch-ko sono due nomi ben cono-sciuti, ma per tutti gli aman-ti dello sport rappresentanosoprattutto un modello dascoprire e amare. La lorostraordinaria storia è oggi

raccontata nel docufilm a loro dedicato, Klitsch-ko, disponibile in DVD dal 20 giugno.Nati nella cittadina ucraina di Belodovske dauna famiglia di modeste condizioni sociali, Wla-dimir e Vitali oggi hanno rispettivamente 36 e40 anni e sono entrambi campioni del mondodi pugilato nella categoria dei pesi massimi.Una carriera folgorante, quella di Wladimir e Vi-tali: dalla gelida Ucraina, che nel periodo dellaloro adolescenza (durante il tramonto dell’Unio-ne Sovietiva) non offriva certo grandi opportu-nità, questi due fratelli, ciascuno dei quali mi-sura ben due metri d’altezza, hanno deciso en-

trambi di seguire la propria passione per la bo-xe. Una passione che li ha portati a viaggiarein tutto il mondo, Stati Uniti compresi, e cheuna tappa dopo l’altra li ha condotti fino ai ver-tici della carriera sportiva.Vitali, il più grande, soprannominato non a ca-so “Pugno d’acciaio”, nel 1999 ha conquistatoper la prima volta il titolo della World Boxing Or-ganization, un successo che replicherà altre duevolte, e con quaranta incontri vinti per KO ha sta-bilito un record assoluto nella storia dei pesimassimi; oggi ha deciso di dedicarsi alla politi-ca, e in autunno concorrerà alle elezioni per ilnuovo Parlamento ucraino. Suo fratello Wladi-mir, che non ha tardato a seguirne le orme nelmondo dello sport, ha ereditato un sopranno-me molto simile a quello di Vitali, “Martello d’ac-ciaio”; alle Olimpiadi di Atlanta del 1996 si è ag-giudicato la medaglia d’oro nella categoria deisupermassimi. Ha vinto per ben sei volte il tito-lo mondiale della World Boxing Organization nel-

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la categoria dei pesi massimi, della quale è at-tualmente il campione del mondo in carica.La trascinante storia di questa coppia di fratel-li accomunati dal medesimo talento è racconta-ta in Klitschko, il documentario firmato dal regi-sta tedesco Sebastian Dehnhardt e distribuitoin DVD da Universal Pictures Homes Entertain-ment: un film che, nell’arco di due ore, ripercor-re l’esistenza di Wladimir e Vitali mostrandocisia i loro successi sportivi, sia la loro vita priva-ta e il background familiare e sociale da cui pro-vengono. Klitschko è impreziosito dalle intervi-ste ai due fratelli, ai loro genitori, agli allenato-ri e ad alcuni pugili che li hanno affrontati sulring: il risultato è un duplice ritratto sfaccettatoin cui non mancano gli spunti d’interesse.Sono gli stessi Vitali e Wladimir, di fronte allacinepresa di Dehnhardt, a rievocare i ricordidella propria infanzia e ad illustrare la forza del

loro legame. «Era una grande responsabilità.»racconta Vitali; «Dovevo portarmi dietro il miofratellino ovunque andassi, e ancora oggi de-vo tenerlo d’occhio. Quando gli do qualche con-siglio lui mi dice: “Smettila di rompere! Lo so,Vitali!”. E io gli rispondo: “Quando ero piccoloi nostri genitori mi hanno incaricato di occupar-mi di te. E non mi hanno ancora detto di smet-terla”. Quindi continuo a farlo.».Wladimir, invece, ci parla della nascita del lorointeresse per la lotta, che si è manifestato perla prima volta quando i fratelli Klitschko, da bam-bini, si divertivano a imitare Bruce Lee e a spe-rimentare le mosse di karate: «Eravamo impaz-ziti per il karate. Frequentammo delle lezioni dikarate e i nostri genitori ci fecero dei kimonousando alcuni abiti bianchi. Urlavamo: “Kiai!”.Correvamo dappertutto. Cercavamo di romperedelle tavolette di legno.».

Il “viaggio” intrapreso da Dehnhardt proseguepoi con le testimonianze del debutto dei due fra-telli nell’ambiente della boxe in qualità di pro-fessionisti. Un esordio non semplice, come spie-ga Vitali parlando dell’allenamento e dell’inten-sa fatica fisica e mentale necessaria: «È statadavvero dura. Volevo smettere perché non ce lafacevo. Non volevo andare agli allenamenti, nonsopportavo la fatica. Il corpo mi diceva: “No!”.E il cervello mi diceva: “Non ti serve”. Ma ho re-sistito. È stata davvero dura.».Klitschko utilizza le parole dei due fratelli per farpercepire allo spettatore tutte le sensazioni daloro provate nel momento in cui sono saliti perla prima volta sul ring, restituendoci in presa di-retta le emozioni di Vitali e Wladimir. RaccontaVitali: «Nel mio primo incontro da professionistaero a torso nudo, avevo i guantoni piccoli e nes-suna protezione. Dovetti stringere i denti. Mi sen-

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tivo fremere tutto il corpo. Sentivo il calore delleluci che brillavano su di me. Il tuo avversario è lì,scatta qualcosa e inizi a combattere. Sentivo lemani ben ferme e avvertivo la potenza incredibi-le dei miei pugni attraverso i bendaggi e il nuovoequipaggiamento che indossavo come pugile pro-fessionista. Accadde tutto molto in fretta e lo mi-si al tappeto. Nella mia testa pensavo: “Non ri-alzarti”. Avevo un istinto omcida. “Non rialzarti.Ti ucciderò. Non rialzarti!”. Ma lui si rialzò.».«Combattere è nel sangue di Vitali» confermaWladimir, ricordando i loro primi passi nel mon-do del pugilato; «Lui è nato combattente; io losono diventato. Quando si è un pugile o un se-condo, l’adrenalina è così tanta che il campo vi-sivo si restringe e si ignora tutto ciò che ci cir-conda: si pensa solo alla strategia.». Anche Wla-dimir, che all’inizio mostra una certa timidezzadi fronte alla telecamera del regista, non nascon-de l’ansia e la tensione provate quando si è tro-vato per la prima volta a indossare i guantoni difronte a un vero pubblico: «Ero molto nervosomentre attendevo il mio primo incontro. Ero ter-rorizzato dall’idea di salire sul ring. Mi tremava-no le gambe. Sentivo la folla. Conoscevo i rischie avevo molta paura. È diverso quando si è trail pubblico e non al centro dell’azione. Tutto sem-bra diverso vissuto in prima persona.».Il rapido successo di Wladimir e Vitali li ha por-tati, poco più che ventenni, sulla cresta dell’on-da dello sport internazionale, tanto da aver at-tirato l’attenzione perfino di un celebre mana-ger sportivo quale Don King. È proprio Vitali araccontarci questo singolare aneddoto: «Quan-do Wladimir vinse la medaglia d’oro alle Olim-piadi, l’uomo accanto a me mi disse: “Congra-tulazioni. Prendi il mio cellulare: Don King vuo-le parlare con te”. “Salve, sono Don King. Con-gratulazioni per la vittoria di tuo fratello. Sareifelice di incontrarvi entrambi. Siete i benvenu-ti a casa mia”.».Aggiunge Vitali: «Mi sorprese molto parlare conDon King. Don King! L’uomo che era stato ilmanager di Muhammad Alì e Mike Tyson. E par-lava con me! Ero incredulo. Ne parlai con Wla-dimir e decidemmo di andare a trovare DonKing.». Corteggiati per la prima volta dai verti-ci della boxe americana, i fratelli Klitschko sirecarono da Don King, ma di fronte alle offer-te del potentissimo manager, che li voleva in-gaggiare nel proprio team, ebbero il coraggiodi rifiutare e proseguire lungo la strada intra-presa, senza montarsi la testa. Una prova evi-dente dell’umiltà e della determinazione di que-sti due campioni che, nonostante i numerosisuccessi, sono sempre rimasti con i piedi perterra… un atteggiamento che ancora oggi con-tinua a rivelarsi vincente.

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Lancio in tandem,quante emozioni!

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e dici Spagna in questo pe-riodo viene in mente subi-to la Nazionale di calcioche ha appena scritto laStoria vincendo negli ulti-mi quattro anni due Euro-pei (2008 e 2012) e unaCoppa del Mondo nel

2010. Ma soprattutto se si allarga l’orizzon-te, ci si accorge che la Spagna sta diventan-do sempre più la patria dello sport, sia col-lettivo che individuale, essendo ai vertici didiverse discipline, come motociclismo, For-mula 1, basket e il già citato calcio.Tralasciando però per un attimo i maggiorisport seguiti dall’opinione pubblica, la Spa-gna può essere anche una meta interessan-te per chi vuole praticare uno sport adrena-lico quanto coraggioso come il paracaduti-smo. Le prime forme di questa disciplina si hannoin Cina nel XII secolo mentre la storia moder-na del paracadutismo si può datare intornoal XVIII secolo grazie al francese Jaches Gar-nerin mentre la prima donna a lanciarsi nelvuoto fu Tiny Broadwick nel 1914.Un primo vero sviluppo del paracadutismo siebbe dopo la Seconda Guerra Mondiale congli ex soldati che cominciarono a diffondere

questa disciplina che durante lo scontro bel-lico era considerata principalmente come stru-mento di salvataggio per i piloti. Negli ultimi anni questo spor t si è evolutotanto che si è diversificato in molti rami co-me precisione in atterraggio, figure in cadu-ta libera, freestyle, skysur f e freefly.Il lancio in tandem consiste nel lanciarsi nelvuoto accompagnato da un istruttore qualifi-cato ed esperto con alle spalle decine e de-cine di voli. Non sono previsti limiti di età; sesi è minorenni bisogna avere però il permes-so dei genitori. Il lancio in tandem (di solitoavviene da un’altezza di 4000 metri circa)può essere un regalo speciale per lauree ofeste di compleanno, un regalo che offre emo-zioni uniche e momenti indimenticabili duran-te la caduta libera. Ovviamente quando si è liberi nell’aria e sce-vri da tutti i pensieri, ci si potrà godere il pae-saggio dall’alto verso il basso, un paesaggioda vedere da una prospettiva unica e magi-ca.Uno dei luoghi dove provare il lancio in tan-dem in Spagna è Lillo: questa località si tro-va nella zona autonoma della Castiglia-LaMancia, nella provincia di Toledo, a circa 94km da Madrid (dalla capitale basta un’ora dimacchina per raggiungere Lillo).

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IL VIAGGIOPeriodo: preferibile nei mesi estivi

Durata: 1-2 settimaneLivello di difficoltà: medio

Mezzi di trasporto per Lillo:da Madrid treno, aereo o autobus

L’autonoma Lillo, località spagnola, attira ognianno paracadutisti da tutte le zone del mondo,regalando forti emozioni a cui vuole sperimentareil lancio in tandem: lanciarsi nel vuoto con unistruttore qualificato può essere davvero il regalooriginale per ogni ricorrenza speciale

di Luca Parmigiani

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Si tratta sostanzialmente di un paese tran-quillo, visti i pochi abitanti presenti (poco me-no di tremila).Nonostante si tratti di un piccolo centro, Lil-lo ospita un aeroporto che è sede di un cen-tro di paracadutismo e che attira di conse-guenza molti paracadutisti da tutte le par tidel mondo. Sono soprattutto le condizioni me-tereologiche a rendere questo luogo idealeper i professionisti: lontano da mare e mon-ti, questa cittadina è per fetta per la quasi to-talità dei giorni d’estate. Altro motivo è l’al-tissima professionalità dello staff, riconosciu-to a livello internazionale e con tanta espe-rienza alle spalle; il centro, in ultimo, utiliz-za tutti materiali ed un equipaggiamento diultima generazione, con i più moderni siste-mi di sicurezza.

Ci sono tre fasce di costo per il volo in tan-dem: 208 euro, 280 euro e 305 euro. La dif-ferenza tra i tre prezzi sta nel fatto che nelsecondo caso si può avere il dvd del propriovolo mentre nell’ultima fascia oltre al dvd sipotrà richiedere anche il cd con le foto digi-tali del lancio. Il pacchetto comprende un lan-cio da 12500 piedi di altezza (circa 3800 me-tri), 60 secondi in caduta libera e un buonosconto per chi è interessato a ripetere l’av-ventura nei successivi 90 giorni. Sono previsti infine dei buoni sconto per grup-pi o comitive e dei speciali pacchetti regaloper i compleanni con la possibilità di compila-re il modulo direttamente su Internet al sitoweb: www.tandemrs.com/skydivelillo/I luoghi comuni da abbattere Il principale luo-go comune contro il paracadutismo è la pe-

ricolosità del lancio; parlare con gli istrutto-ri avrà come scopo quello di far diminuire lapaura che ci può essere anche se bisognasottolineare che si deve avere un bella dosedi coraggio per provare un’esperienza comun-que molto adrenalica.Un’altra precisazione da fare è sulla mancan-za di ossigeno in aria: durante il volo si con-tinua a respirare e la mancanza d’aria si giu-stifica con il fatto che l’eccesso di adrenali-na può creare questa sensazione durante iprimi secondi del lancio. In ultimo, il paracadutismo è molto cambia-to negli ultimi anni: sono migliorare le tecni-che e i materiali che hanno aumentato con-siderevolmente il livello generale di sicurez-za. Rischi che si riducono sensibilmente separliamo del lancio in tandem.

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IL PARACADUTISMO

- Il paracadutismo moderno sisviluppa intorno al XVIII secolo

- Indossare abbigliamentoleggero

- Volo da fare durante le primeore del mattino

- Fare affidamento ad istruttoriqualificati

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a nuova FX rimane fedele alsuo design con piccole modi-fiche che ne aggiornano l’im-magine. È ben piazzata, maa me sembra più un crosso-ver troppo cresciuto. A con-ferire aggressività è prima ditutto la linea del gruppo otti-

co anteriore, che nella parte interna forma unangolo sufficientemente chiuso che ne deli-nea la sportività, mentre la linea che tende alposteriore è ondulata e segue la forma circo-lare dei proiettori allo xenon. La calandra, dal-le prorompenti linee cromate, espone impet-tita il logo del brand ed ai lati sembra costret-ta tra i due fari e quindi obbligata a espander-si in altezza. Le due bombature laterali del co-fano, unite al design generale della carrozze-ria, donano un aspetto quasi muscoloso al-l’Infiniti. Spostandosi verso il posteriore nonsi possono non notare le due “branchie” cro-

mate accanto ai passaruota dell’avantreno.Di grande stile sono i gruppi ottici posteriori,che si estendono dall’ultima parte della fian-cata fino al portellone posteriore e sono ca-ratterizzati da linee leggermente più squadra-te rispetto al resto dell’auto. Gli interni sono come sempre di qualità eccel-lente, le finiture curate e al tatto i materialisono piacevoli. La plancia si distingue sia perla rientranza dove è alloggiato lo schermo siaper l’inclinazione data ai controlli del compu-ter di bordo, che risulta molto pratica in quan-to rispetto ad una pulsantiera verticale, unavolta acquisita la posizione dei tasti, è moltopiù semplice gestirli senza dover distoglierelo sguardo dalla strada.Dietro alla leva del cambio automatico trovia-mo i comandi per i sedili ventilati, che a se-conda di come si spostano i selettori farannotraspirare aria calda o fredda dalle piccole fo-rature. Il volante a tre razze ospita i pulsanti

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Prestazioni e stile firmati Infiniti

La rivista mensileCAR ha provato la nuovacrossover dell’azienda giapponese

InfinitiFX30dSdi Riccardo Cacace

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per gestire cruise control, LDP (Lane Depar-ture Prevention), i comandi per il telefono eper orientarsi sul piccolo schermo tra conta-giri e tachimetro.Subito dietro troviamo i due paddle che, pur-troppo, non si muovono insieme al volante edi conseguenza in curva risulta difficoltosogestire il cambio con rapidità e disinvoltura.Apro la portiera e mi metto al volante. Pre-muto il pulsante di accensione dopo un som-messo brontolio, il motore si assesta al mi-

nimo, seleziono D e parto. Anche se per pren-dere confidenza con le dimensioni ci vuoleun po’. Una volta alla luce del sole, mi met-to su un itinerario di tor tuose strade secon-darie. La posizione di guida è comoda ed ele-vata. Già dal primo semaforo però si nota co-me al minimo il motore trasmetta qualche vi-brazione di troppo all’abitacolo, specialmen-te alla portiera del conducente che, con l’a-vambraccio appoggiato è ottima per stimola-re la microcircolazione.

Scattato il verde affondo con decisione il pie-de sull’acceleratore, il carico si sposta sul re-trotreno e il motore spinge grintoso verso l’al-tra parte dell’incrocio. Indubbiamente la po-tenza del propulsore è tanta ma si percepi-sce che deve spostare una massa conside-revole. Cominciano ad intravedersi le primecurve e dato che le gomme sono già caldeposso divertirmi un po’.Nelle curve più strette ritorna a farsi sentireil “problema” della massa, anche se le so-

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spensioni si comportano molto bene minimiz-zando il problema. Come ho già accennato leleve del cambio al volante, nonostante sianodi grande stile, in curva sono davvero scomo-de. Bisogna pensare prima dove mettere lemani in fase di sterzata o, nel peggiore deicasi, spostarle. E poi sono dure. Per essereun suv la tenuta di strada è ottima, non hoquasi mai percepito perdita di aderenza da-vanti o dietro.In curva questa Infiniti è sempre composta e

grazie alla trazione integrale permanente inquelle più strette il muso è tirato verso l’in-terno, sempre nei limiti del possibile. Il cam-bio purtroppo non è a doppia frizione e di con-seguenza nelle cambiate più veloci si trovaspesso impreparato e, per quanto ottimizza-ti, ne risentono anche i consumi. Lo sterzo èfluido e preciso e in tutte le situazioni non ri-sulta mai scomodo o goffo, inoltre grazie alRAS (Rear Active Steering) alle basse veloci-tà, la sterzata è pressoché immediata.

INFINITI FX30DS

Scheda tecnicaPrezzo 64.200 Euro

Motore Diesel V6 da 2.993 cc, 238 cv a 3.750 giri/min, 550 Nm a 1.750 giri/min

Trasmissione Cambio automaticoa 7 rapporti

Prestazioni 0-100 km/h in 9,3 secondi, 212 km/h, 11.1 km/l, 238 g/km

Peso 2.175 kg

In vendita Ora

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Alonso e Ferrari: è l’anno della riscossa?di Giulio Scaccia

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Dopo un inizio stentato e tutto corso in difesa, laFerrari sta dimostrando di poter lottare per lavittoria del Mondiale 2012.

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Il mondiale di Formula 1 è al girodi boa. A metà campionato, dopoun inizio che ha visto sette gare esette vincitori diversi, si sta deli-neando uno scenario plausibile perquella che sarà la lotta per la vit-toria finale.

Il campionato ha vissuto fasi di profonda in-certezza, in seguito alle modifiche regolamen-tari, al livellamento delle prestazioni tra lesquadre di ver tice ed i nuovi pneumatici del-la Pirelli. Le gomme e la loro usura, come vo-luto dalla Federazione Internazionale, sonodiventate un elemento chiave per le presta-zioni e per la vittoria. Il pneumatico della ca-sa italiana, ha delle variazioni di per forman-ce importanti, con delle finestre prestaziona-li che variano con combinazioni diverse e infunzione della vettura, del circuito, della tem-peratura e non ultimo dello stile di guida delpilota. Le gomme sono quindi l’elemento caratteriz-zante di questo campionato. Gare vivaci, pro-tagonisti inattesi, tanti sorpassi, tracolli nel-le prestazioni e risultati in bilico fino all’ulti-mo. Un grande spettacolo per una parte delpubblico, un vero e proprio “doping” per un’al-

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tra parte degli appassionati, dal palato piùfino e non influenzati nel valutare una garadal numero dei sorpassi e dalla capacità diun pilota di preservare le gomme. Contro que-sta Formula 1 si è schierato prima il settevolte campione del mondo Michael Schuma-cher ed ora anche Luca Cordero di Monteze-molo, Presidente della Ferrari.Al netto delle gomme, la lotta per il titolo èdavvero incer ta, con la Ferrari di FernandoAlonso che si misura con le Red Bull di Se-bastian Vettel e di Mark Webber. Senza di-menticare la McLaren di Lewis Hamilton.L’asturiano, con la sua Ferrari, sta attraver-sando un periodo di forma meraviglioso. Lesue vittorie, unite alla regolarità dei risulta-ti, sono state l’ennesima prova di una clas-se cristallina che lo pone tra i piloti più for tipiloti attuali e di sempre.La scuderia di Maranello, dopo un avvio dif-ficile ed un progetto che sembrava sbaglia-to, ha lavorato sullo sviluppo in maniera in-telligente, senza rivoluzioni ma con una poli-tica dei piccoli passi, guidata dall’ingegnerecapo Pat Fry. Un po’ alla volta la Ferrari harecuperato ed è pronta per giocarsi questomondiale.

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Quando i sogni corrono dietro ad un pallone

Haiti, la rinascita parte col calciodi Massimiliano Morelli

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imenticate calciopoli, i maldi pancia di Ibra, le chiac-chiere inutili, il dorato mon-do del football di casa no-stra, le pazzie dei ricconi delParis Saint Germain, le fra-si in stile “son contento diessere arrivato uno” e im-

maginate che dietro al pallone che rotola ver-so una o l'altra porta ci siano bambini, in que-sto caso di colore, pronti a dar vita a sfide im-possibili, giocate sulla battigia sporca e allen-tata dal fango misto, lerciume che a tratti an-nienta perfino una bidonvile come quella del-la Citè Soleil, abitata da duecentocinquantami-la anime più o meno in pena. E' l'istantanea

di partite giocate in trasferta, ad Haiti, dai vo-lontari del Centro sportivo italiano, che insie-me a quelli della Danone, multinazionale del-l'alimentazione che ha studiato progetti ad hocper la popolazione terremotata e della Fonda-zione Rava, in prima linea per gli aiuti umani-tari, sono andate in scena al fine di regalareun sogno a chi vive di illusioni, speranze, fintacarità e paure. Un fermo immagine forte, chepare studiato dal diavolo in persona tanto èatroce pure per chi si avvicina alla realtà hai-tiana solo per qualche giorno. In campo, e nonsolo al cospetto della baraccopoli, ma anchea Kenskoff e al foyer St. Louis, bambini prove-nienti da tre orfanotrofi, volti sorridenti e su-dore neanche tanto, che ai trentacinque gradi

(e all'umidità) di Port au Prince loro sono dav-vero abituati. E proprio al St. Louis si sono pre-sentate sei squadre, formate da bambini pro-venienti da tre orfanotrofi che, vestiti di tuttopunto, il 15 luglio hanno disputato un torneoche ha decretato ufficialmente la nascita delCsi di Haiti. Due gironi da tre per la fase elimi-natoria, poi la finale, cui hanno assistito fra glialtri il direttore generale del Ministero dellosport di Haiti e il Segretario generale del Mini-stero dei giovani. “Noi siamo haitaliani”, han-no scritto i ragazzi su uno striscione compar-so prima di scendere in campo. Un momentoforte tanto quanto la voglia di fare qualcosa diutile per chi sopravvive a una vita dove preval-gono solitudine e lacrime.

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a record i numeri che hannovisto un incremento del 25%all’edizione dello scorso an-no, a testimonianza di unaformula vincente che neglianni è migliorata costante-mente, aumentando le disci-pline da poter praticare, e

allargato e reso più accoglienti le aree all’inter-no del Villaggio per garantire agli sportivi roma-ni un’offerta davvero molteplice. Dal 6 giugnoad oggi sono state più di 50.000 le presenzeattive, suddivise nelle diverse aree del Villag-gio. Si contano inoltre più di 100.000 visitato-ri che hanno assistito agli eventi più significa-tivi che si sono svolti in questo primo mese emezzo di apertura. Giunta alla sua XIII edizio-ne, la manifestazione ha visto anche la parte-cipazione di tanti personaggi dello spettacolo edello sport, che hanno voluto curare il propriobenessere fisico in quello che è diventato il “Vil-laggio dello Sport” per antonomasia della Ca-pitale. Da Carolina Marconi a Cristina Chiabot-to, da Antonio Rossi ad Andrea Lucchetta, da

Carolina Morace a Maurizia Cacciatori. C’è chiè venuto per allenarsi in sala pesi, come Dani-lo Novelli ospite recente del Grande Fratello, chiè venuto per provare le emozioni del Mixtreme-volution, come la gieffina Angelica Livraghi. Fragli eventi più seguiti quelli di Striding e Rowingcon più di 500 partecipanti attivi che hannodato vita ad una vera e propria festa del fitness!E anche quest’anno ha funzionato alla grandeil Campus estivo Ciapà particolarmente atten-to alle esigenze dei più giovani, che ha visto cir-ca 600 bambini alternarsi ogni settimana in at-tività sportive e didattiche per imparare diver-tendosi e laboratori creativi di disegno, pittura,canto, ballo che confluiranno in uno spettaco-lo finale organizzato dagli stessi ragazzi. L’idea,quella di far vivere ai giovani di tutte le età l’at-mosfera che si respira in un vero villaggio va-canze, è stata realizzata pienamente. Si andràavanti fino al 6 settembre, data in cui si svol-gerà la tradizionale festa di chiusura del Villag-gio. C’è da credere che verrà polverizzato ognirecord, in un’estate davvero contrassegnatadallo sport e dal wellness.

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Record di presenzeper il Villaggio dello Sport

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di Giulio Scaccia

Dopo poco più di un mese dall’apertura del villaggio, i numeri parlano chiaro:in questa edizione Mondofitness ha battuto fino ad oggi ogni record precedentedi presenze e di partecipazione

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Roma che ci chiede lo scu-detto. Vogliamo che ogni ra-gazzo romano, vedendo Gi-lardi e Polesello, possa di-re: “un giorno anche io lot-terò per lo scudetto”. La no-stra è una missione. Que-sta è una delle tante cita-

zioni del “vate” Valerio Bianchini che si pos-sono trovare in “Banco! L’urlo del Palauer”, illibro di Luca Pelosi, uscito da meno di un me-se e già quasi caso editoriale nell’ambientedel basket romano. Perché “Banco! L’urlo delPalaeur” non solo ripercorre a trent’anni di di-stanza la storia vincente del Bancoroma, chenel cuore degli anni Ottanta spostò l’asse geo-grafico del basket italiano, vincendo lo scudet-to nel 1983 e poi Coppa Campioni, Coppa In-tercontinentale e Coppa Korac, ma esce pro-prio in uno dei momenti più difficili della Vir-tus. La società infatti ha addirittura rischiatodi non iscriversi alla prossima Serie A.Ecco che allora “Banco! L’urlo del Palaeur” as-

sume quasi una valenza simbolica: al tifoso in-namorato della Virtus sembrerà di rivivere, o diesserci stato se troppo giovane per averle vis-sute, le stagioni d’oro della sua squadra. Le126 pagine di racconto filano via veloci, tra cro-naca delle partite, tabellini introvabili, foto d’e-poca e d’epica, aneddoti conosciuti e chiccheinedite, le massime e la carica di Valerio Bian-chini, il personaggio senza eguali di Larry Wright,in ragazzi romani che invece della strada scel-sero lo sport: il capitano Roberto Castellano, iltestaccino Enrico Gilardi, il playmaker di Mon-teverde Stefano Sbarra. E, soprattutto, con l’in-tervista esclusiva a colui che fu artefice di tut-to questo: Eliseo Timò, il presidente. In chiusu-ra, c'e' spazio anche per descrivere il declinodella gestione Banco di Roma, la difficile sal-vezza nel 1989 e l'arrivo del gruppo Ferruzzi.“Banco! - L'urlo del Palaeur” (15 euro) è invendita presso la libreria “Pagine di Sport” inVia dei Tadolini 7/9 e online sul bloghttp://bancoroma.blogspot.com e sul sitohttp://www.ilmiolibro.it.

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]novità[clubstyle

I ricordi dello storicoTricolore della Virtus Roma

30 anni dal sogno scudetto

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Secondo una ricerca conoscitiva promossa da Save the Children eKraft Foods Italia più del 60% dei bambini tra i 6 e i 17 anninel nostro Paese passa il proprio tempo libero al chiuso.

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clubstylestili di vita

a ricerca ha coinvolto fa-miglie da tutta Italia su do-mande riguardanti l’ali-mentazione e lo stile di vi-ta: come si trascorre iltempo libero, con chi, conchi si consumano i pastiquali sono i consigli per

l’alimentazione che si seguono e quante atti-vità fisica si pratica. Il risultato non è affatto tranquillizzante: infat-ti i bambini italiani sembrano essere divisi indue, fra coloro che seguono ancora abitudinisane e corrette e coloro che cominciano ad an-dare alla deriva, con abitudini alimentari scor-rette, scarsa attività fisica e all’aperto, e mol-tissimo tempo davanti a TV e computer.Nello specifico della ricerca quasi un quinto

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di Giuliano D’AmbrosioConsigliere Lazio Federazione Italiana Rugby

Sempre di più al computere meno gioco all'aperto

“Dalla ricerca emerge un incremento deicomportamento sedentari, come il più frequenteutilizzo dell’auto negli spostamenti ed unamaggiore permanenza dei ragazzi a casa neltempo libero.”

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dei bambini e adolescenti italiani- pari al 19% - non pratica alcunaattività motoria nel tempo libero,con un aumento di un punto per-centuale rispetto allo scorso an-no. La percentuale sale al 24% alSud e nelle Isole, con dei picchidel 37% a Napoli e del 33% a Sas-sari. Costo elevato (21%) o assen-za sul territorio di strutture ade-guate (16%), sono tra le cause se-

gnalate dai bambini, insieme al fat-to che i genitori non possono ac-compagnarli (20%), ma soprattut-to al disinteresse nella pratica diun qualsiasi sport o attivita' mo-toria (ben il 38%, in aumento del12% rispetto al 2011).“Benché sembra che la praticadi attività sportive e motorie siaabbastanza diffusa tra i ragazziitaliani, ad un più attento esame,

emergono for ti criticità legate aldisinteresse in for te aumento ri-spetto alla pratica di sport e unlieve incremento dei compor ta-mento sedentari, come il più fre-quente utilizzo dell’auto negli spo-stamenti ed una maggiore per-manenza dei ragazzi a casa neltempo libero”, af ferma ValerioNeri, Direttore Generale di Savethe Children Italia. “Indicatoripreoccupanti, perché il movimen-to e la socialità sono elementiessenziali per la crescita equili-brata. Come abbiamo cercato disintetizzare nel Decalogo per unostile di vita più salutare per bam-bini e famiglie , esistono dei com-portamenti vir tuosi che bisognacercare di innescare: stimolarea camminare per più di 30 minu-ti al giorno, ad esempio, è fonda-mentale, se consideriamo che il68% dei bambini e dei ragazzi ita-liani non lo fa”.Critica la situazione dei baby-italia-ni anche durante le ore scolastichededicate all'attività motoria e allapratica sportiva: il 6% dei bambinie ragazzi non ha alcuno spazio do-

ve svolgere attività fisica (con un in-cremento del 2% a livello naziona-le rispetto allo scorso anno, e conpicchi del 15% a Napoli, del 14 abari e del 12 ad Ancona), e doveesiste non e' in buone condizioniper il 40% dei bambini italiani (per-centuale che sale al 60% a Paler-mo, 50% ad Ancona e 49% a Bari). Tali comportamenti a rischio si re-gistrano soprattutto in contesti so-cio-economici disagiati – continuaValerio Neri – e potrebbero esten-dersi a causa della crisi economi-ca, che secondo la ricerca Ipsossta mettendo in difficoltà il 29%delle famiglie italiane, con un au-mento del 10% rispetto allo scor-so anno”. E’ questa la sfida che Save theChildren ha raccolto più di un an-no fa insieme a Kraft Foods Foun-dation e in partnership con il Cen-tro Sportivo Italiano (CSI) e l’Unio-ne Italiana Sport Per tutti (UISP),lanciando Pronti, partenza, via!”,un progetto triennale per sostene-re, con interventi mirati, la praticamotoria e sportiva e l’educazionealimentare dei bambini.

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foto di Luca dʼAmbrosio

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utti gli atleti voglionodiventare piu resi-stenti perché questocomporta automati-camente un miglio-ramento della pre-stazione. Ma come

farlo?Per resistenza s’intende lacapacità di resistere ad uno sfor-zo massimale protratto neltempo.La letteratura sportiva è pie-na di vicende legate a questo ter-mine così tanto discusso e ricer-cato e le vicende di colore che lovedono protagonista sonodiverse.Tra le più famose quella diDorando Pietri che alla maratonaolimpica di Londra del 1908, trau-matizzato e malfermo sulle gambedopo 42 km di corsa, fu aiutato ne-gli ultimi metri dai giudici di gara eper tale episodio fu squalificato per-dendo la medaglia d’oro olimpicadella disciplina regina delle Olim-piadi.Ciò accadde proprio perchél’atleta ,vista la grande ignoranzain materia di teoria dell’allenamen-to,non era riuscito a sviluppare unasufficiente resistenza che gli per-mettesse di chiudere la gara sullesue gambe.Al contrario Emil Zato-

pek che ai giochi olimpici del 1952di Helsinki vinse 5000 10000 mte Maratona fu soprannominato “La locomotiva umana” per le sueincredibili doti di resistenza che lovidero trionfare in tutte queste di-scipline del fondo atletico recupe-rando velocemente la fatica di ognisingola gara.Ai giorni nostri abbia-mo un altro tipo di difficoltà nell’ac-quisire resistenza che non è cosigrossolano come poteva esseretanti anni fa quando non si cono-scevano approfonditamente glistrumenti dell’allenamento sporti-vo.Oggi possiamo definire la resi-stenza nella corsa in tre grandi ca-pitoli.1) La capacità.In essa voglia-mo esprimere tutto il potenziale diun atleta nel riuscire a correre ilpiù a lungo possibile (l’esempio ti-pico è correre una maratona o unaultramaratona di 100 km)2) La re-sistenza alla forza o forza resisten-te.Qui s’intende il riuscire a man-tenere la velocità più alta possibi-le per un tempo crescente e per uncerto vomume di allenamento( stru-mento estremamente utilizzato dai400isti e dai mezzofondisti velo-ci)3)La potenza lattacida o poten-

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[ ]clubstyleatletica

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La chiave che apre molte porte nello sport si chiama RESISTENZA macerchiamo di capire cos’è e come si allena.

Il segreto della corsa

del Prof. Sergio CocozzaInsegnante di Educazione Fisica

e Tecnico della Nazionale di atletica leggera

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za resistente.La gara dei 400 mtpiani è la massima espressione ditale concetto di amalgama tra ve-locità e resistenza.Un velocista suquesta distanza che non ha allena-to tale qualità può ritenersi scon-fitto fin dall’inizio della gara.Ora pe-rò vediamo come allenare questoimportante mezzo prestativo. Ve-diamo come allenare il punto 1.Ef-fettivamente questo è di facile ap-plicazione,è legato solo al parame-tro estenzione.Prendo una perso-na che non ha mai corso e con cri-terio ogni settimana aumento i kmda percorrere.Potremo cosi verifi-care che egli percorrerà dai 4/5km iniziali ai 12/13.Il tutto dopotre/quattro allenamenti settimana-li in 2 mesi.E’ evidente che questosviluppo per un neofita è moltosemplice ma sarà più articolato perl’atleta di elite.Costui dovrà, conl’ausilio di un esperto allenatore,co-

struire questa capacità con il giu-sto alternarsi dei carichi in mododa poter recuperare e poter usareintanto un altro mezzo di allena-mento.Ci sono atleti di alto livelloche sono in grado di correre anche180/200 km a settimana per ¾mesi di allenamento l’anno.Colorohanno raggiunto la massima spe-cializzazione nel correre le lunghedistanze.Il punto numero 2 ha unaltro obiettivo ed essendo legatoalla capacità di velocità resistenteva allenato con esercizii a cariconaturali ( andature,esercizi a cor-po libero,pesi) ma soprattutto conuna buona quantità di ripetute ve-loci su distanze medio/brevi;adesempio:8x 200 alla max velocitàcon recupero di 3’, piramidali con500/400/300/200/100/200/300/400/500 sempre ad una certavelocità,recuperi 3’. Questo puntova trattato con molta attenzione

perché richiede già un buon livel-lo di specializzazione e di espe-rienza nel maneggiare le propriepossibilità fisiche, da però grandirisultati in termini di miglioramen-to delle velocità di corsa.Il puntonumero 3 è legato ad un certo svi-luppo di alcune capacità metabo-liche come quella di produrre e ri-sintetizzare grandi quantità di lat-tato.Gli esercizi per fare questosono legati ad un miglioramentodel meccanismo di potenza latta-cida in pista con ripetute veloci sudistanze massimo di 400 mt.Quile velocità saranno vicino a quel-la massima e i recuperi sarannoampi e da fermo.Sarà utile costrui-re questo punto con l’ausilo di unlavoro in palestra con i pesi dovei carichi saranno vicini ai massi-mali.La resistenza è la qualità prin-cipe degli sport prolungati nel tem-po come la corsa,il nuoto,il cicli-

smo,lo sci da fondo, il canottag-gio,il triathlon. Anche se ogni sportrichiede un tipo specifico di resi-stenza certamente vi è una basecomune a tutte queste disciplinetanto da accomunare gli atleti ditali sport con una componente ae-robica e renderli talvolta anche ca-paci di grandi prestazioni in sportdiversi da quelli per cui si sonopreparati.Ciò deriva dal fatto chela stabilizzazione dei miglioramen-ti cardio-circolatori,le proprietà me-taboliche acquisite e il rafforza-mento neuro muscolare sono dis-ponibili comunque per prestazio-ni aerobiche di lunga durata.Il fa-scino della resistenza fa si chel’uomo si voglia spingere semprepiu in là nel migliorare questa stu-penda capacità psicofisica in mo-do da esplorare sempre più i limi-ti sconosciuti della prestazioneumana.

[ ]clubstyleatletica

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foto di Luca dʼAmbrosio

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l termine energia si prestaad un ampia gamma di si-gnificati potendo, nell'imma-ginario di ognuno, assume-re un senso specifico: dalconcetto fisico di energia ci-netica, elettromagnetica…a quello biologico di ATP

(Adenosina trifosfato), fino al sensopiù semplice che attribuiamo a voltequando diciamo di sentire un disagioo uno stato di benessere (energia po-sitiva o negativa) in presenza di alcu-ne persone o luoghi.Ma in una visione olistica della salu-te, dove lo stato di benessere di unindividuo si manifesta tramite un equi-librio tra corpo, mente e spirito, il con-cetto di energia assume una conno-tazione più precisa. Le antiche tradizioni ne parlano dasempre, da quella spirituale indianache si riferisce al termine "prana" (dapra: unità fondamentale e na: ener-gia) per indicare l'energia unitaria fon-damentale della vita, alla tradizionecinese che parla di Qi per indicarel'energia vitale che pervade tutta lamateria, fino alla tradizione ayurve-dica e così via. Tutto, dalla terra agli individui, in ef-fetti, possiede un suo campo ener-getico, elettromagnetico, che intera-gisce con tutto e tutti. Ma se siamoesseri di energia possiamo anche es-sere profondamente influenzati dal-l'energia.

La prano-pratica è un esempio di trat-tamento di riequilibrio energetico che,tramite alcune tecniche basate sul-l'imposizione delle mani, fa sì che unoperatore, fungendo da semplice ca-nale, aiuti un individuo a ristabiliregradualmente uno stato di benesse-re psico fisico.Tale tecnica viene anche utilizzata neltrattamento di alcuni disagi che pos-sono interessare chi svolge un'atti-vità sportiva (dalla distorsione allostiramento, al mal di schiena, allasciatalgia, ecc) portando sollievo emiglioramento. Se poi è affiancatada altre tecniche quali, ad esempio,i rimedi omeopatici o osteopatici oanche trattamenti allopatici, ove ne-cessari, l'azione congiunta amplificadi certo l'effetto, influenzandone po-sitivamente i risultati. Una maggioree diffusa energizzazione corporea,che si produce grazie allo scioglimen-to di blocchi, contribuisce a rinforza-re le energie di auto guarigione. Oggi grazie ai principi della fisicaquantistica, alle innumerevoli scoper-te in tale campo, non da ultimo quel-le relative alle memoria dell’acqua,abbiamo a disposizione, rispetto alpassato, una chiave di lettura piùscientifica del funzionamento sia ditale tecnica che di molti rimedi cosid-detti “vibrazionali”, quali, ad esem-pio, i rimedi omeopatici, le essenzefloreali, i gemmoterapici, gli olii es-senziali.

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Un valido aiuto alle tradizionali tecniche fisioterapiche e riabilitative

a cura di Daniela de VincentiisNaturopata - Operatore di prano-pratica

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Energia e benessere: la prano

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SPORTCLU

BIl primo magazine sportivo in distribuzione

gratuita che dà voce a tutti coloro che amano

lo sport professionistico e amatoriale

Federation Cup

Mercedes Golf Trophy

Concorso Ippico di Piazza di Siena

Roma Motor Show

Mondiali di Baseball

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Motor Show di BolognaRugby Roma Seven

Golden Gala di atletica

Giro d’Italia

Maratona Città di Roma

Campionati europei di tuffi

Sei Nazioni di rugbyBMW Italian Open di Golf

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di Fabio Ingargiola Personal Trainer

[email protected]

a bicicletta a peda-lata assistita (o bi-cicletta elettrica) èuna bici alla cuiazione propulsivaumana si aggiungequella di un motoreelettrico. La bici-

cletta a pedalata assistita è mol-to silenziosa e assicura almeno50 km di autonomia. Naturalmen-te l'autonomia si intende con l'au-silio del motore, senza è teorica-mente infinita o meglio si spingefino a dove arrivano le gambe delciclista. Un ciclo di ricarica com-pleto per una batteria scarica va-ria da 5 a 8 ore dipendendo dallabatteria utilizzata. Un “pieno” dibatteria costa attorno a 0,20 eu-ro ed e possibile effetuare la rica-rica anche lontano dalla bici col-legando il box batteria ad unaqualsiasi presa di corrente a220V. La velocità massima rag-giungibile con il contributo del mo-tore elettrico è di 25 km/h, dopodi che il motore si disconnette au-tomaticamente, come previsto dal-le normative vigenti. Velocità mag-giori possono essere agevolmen-te raggiunte grazie all’energia mu-scolare fornita dal ciclista che si

aggiunge a quella del motore. Con-siderando che nel traffico cittadi-no la velocità media non superai 15 Km/h una bicicletta si muo-ve più rapidamente di una mac-china o dei mezzi pubblici.Per glispostamenti su distanze tra i 7 ei 12 km in aree urbane si impie-ga più o meno lo stesso temporispetto ad una macchina. Grazie

al supporto meccanico nella pe-dalata si puo arrivare al lavorosenza faticare e dunque sudare,in caso di pioggia si puo utilizza-re l’apposita mantellina in dota-zione che permette di rimanereasciutti anche in caso di pioggiamoderata. Ma attenzione, la bici-cletta elettrica non è utile solo incitta, esistono modelli sportivi ti-

po mountain bike che permettonoperformance eccezionali in percor-si sterrati, passi di montagna esoprattutto salite, anche molto ri-pide. Questo tipo di modelli sonomolto attraenti per gli sportivi oamatori anche molto allenati edesigenti. Il cliche’ della biciclettaelettrica utile solo per signore oper sportivi della domenica pigri

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Pedalare... con un piccoloaiuto. La bicicletta elettrica

fitness

Utilizzare la bici elettrica è facile, conveniente, consente spostamenti door-to-door, èsalutare, economico, ma soprattutto è divertente.

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è defintivamente superato guar-dando ai nuovi modelli di moun-tain bike elettriche costruite conmateriali innovativi e assolutamen-te performanti. (www.frisbee.eu).La bicicletta elettrica diventa cosinon solo supporto ma anche mez-zo specifico di allenamento per at-leti di alto livello o persone con unbuon livello generale di allenamen-to che vogliono cimentarsi in im-prese piu estreme che non potreb-bero affrontare con una bici nor-male.Dal punto di vista della salute i prin-cipali vantaggi riguardano:

CUOREIl cuore e il primo muscolo a trarrebenefici dall attivita in bicicletta: di-venta più forte e resistente alla fa-tica. Aumentando infatti l’elesticitàdelle pareti delle vene e delle arte-rie , si permette al muscolo cardia-co di lavorare meno a parità di in-tensità di esercizio. In queste con-dizioni il cuore, e non solo quello de-gli atleti, subisce modificazioni au-mentando la propria massa e miglio-rando la sua funzione di pompa, ot-timizza il consumo di ossigeno e ri-duce la frequenza. Il tutto provocaanche un benefico influsso, nel sen-so di una sua riduzione, sulla pres-sione arteriosa. Da ricordare inoltreche la bicicletta, migliorando il me-tabolismo dei glucidi e dei lipidi e ri-ducendo appunto la pressione arte-riosa, combatte i principali fattori dirischio cardiovascolare diventandodi fatto un anti-ipertensivo naturale.

POLMONILa bicicletta incrementa la capacitàrespiratoria. Pedalando, infatti, non

vengono tonificati solo imuscoli del-l’apparato locomotore ma anchequelli intercostali e, nelle escursio-ni respiratorie che crescono progres-sivamente in profondità, aumenta-no la capacità polmonare e la fun-zionalità dei bronchi. Innegabili quin-di i vantaggi per tutti, ma soprattut-to per persone di una certa età, condeficit respiratori o con malattie pol-monari.

OSSAMiglioramento della densita osseae produzione di collagene osseo. An-dare in bici influisce efficacementenella prevenzione e cura dell’osteo-porosi.

GRASSODiminuzione del grasso corporeo: labicicletta assisitita permette di man-tenere un ritmo costante, premessafondamentale per attivare la lipolisi(utilizzo dei grassi a scopo energeti-co) . il range ottimale da mantenereè tra il 70 e l’80 % del massimaleteorico (220 meno l’eta) quindi ba-sta uno sforzo leggero ma protrat-to per minimo 25minuti per ottene-re un efficace dimagrimento. Per mo-nitorare i battiti e sufficiente indos-sare un semplice cardiofrequenzime-tro da polso, oppure basta ricordar-si che l’intensità giusta è quella chepermette di chiacchierare o anchecanticchiare mentre si pedala. Quan-te calorie? Difficile stabilirlo con esat-tezza, perché questo valore dipendedall’età, dal peso, dal grado di alle-namento e da come è distribuito ilgrasso. In generale, si può calcola-re che, in un’ora di attività, si brucia-no da un minimo di 375 calorie finoa un massimo di 1100.

CELLULITEpedalare migliora la circolazione lin-fatica e venosa nei distretti inferio-ri, vascolarizzando i tessuti, contra-stando e prevenendo ristagno di li-quidi, dunque la cellulite e le adi-posita’ localizzate. L’esercizio aero-bico in bici svolge un’azione di dre-naggio, favorendo l’eliminazione diliquidi e tossine accumulati nei tes-suti cellulitici. Gli inestetismi di que-sto tipo non si evitano con qualchepasseggiata sporadica in più, macon attività basata sulla regolarità ela continuità dello sforzo muscola-re, seppur a bassa intensita. I de-positi di grasso che si localizzanosu fianchi, glutei e cosce possonoessere contrastati attraverso attivi-tà aerobiche ad un battito costante(come spiegato sopra) 3/4 volte asettimana.

MUSCOLIContrariamente a quanto si pensa,nel ciclismo vengono coinvolte an-che le braccia e gli addominali. Leprime in modo lieve, perché i mu-scoli devono solo sopportare la ten-sione della guida e le vibrazioni delmanubrio. Gli addominali, invece, la-vorano già intensamente perché,mentre pedali, si contraggono permantenerti in posizione sulla bici e,soprattutto, per bilanciare la contra-zione muscolare cui è soggetta laschiena.

ARTICOLAZIONILa bicicletta assisitita e’ un eserci-zio a basso impatto. Si Puo iniziarein maniera graduale lasciandosi aiu-tare dal motore, e aumentare pro-gressivamente lo sforzo quando illivello di allenamento è aumentato.

Questo permette alle articolazionidi non subire stress eccessivi e la-sciare il tempo a muscoli, tendini earticolazioni di adattarsi progressi-vamente agli stimoli.

ELISIR DI GIOVINEZZAUno degli studi più importanti con-dotti sui benefici alla salute deri-vanti dall uso della bicicletta è sta-to realizzato dal Copenhagen Cen-ter Prospective Population Studies.Questo studio ha messo in eviden-za, come coloro che utilizzavanola bicicletta come mezzo di traspor-to miglioravano le loro aspettativedi vita del 29% rispetto a coloro iquali utilizzavano la macchina.MENTE-Anche il benessere psichi-co subisce un miglioramento conl’uso costante della bicicletta. Pe-dalare libera endorfine, sostanzechimiche prodotte dal cervello, chehanno proprietà analgesiche ed an-siolitiche, intervenendo nella rego-lazione del tono dell’umore e pro-vocando un blando effetto euforiz-zante. Chi va in bicicletta, inoltre,mette in movimento tutto il corpoe l’impegno fisico che ne deriva ob-bliga alla concentrazione, liberan-do così la mente da pensieri e ten-sioni accumulati al lavoro e in fa-miglia. La pedalata assistita diventa dun-que non solo un ottima alternativaalla macchina, perche elimina lamaggior parte delle obiezioni tipi-che delle bici tradizionali : sono fuo-ri forma, non voglio sudare, ci met-to troppo tempo, non ce la faccio;ma anche e un ottimo mezzo dialenamento grazie alle grandi per-formance che si possono ottenerepedalando…con un piccolo aiuto.

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La Toki London 2012, protagonista della collezione Guardiani Sport PrimaveraEstate 2012, riprende la caratteristica silhouette che ne ha decretato ilsuccesso negli anni, ma si rinnova grazie ad inediti particolari, a partire dalpellame, un morbido vitello bianco con inserti in camoscio.

I colori della Union Jack vengono disegnati a mano, con un tratto sfumatod’ispirazione pittorica, e fanno da sfondo allo skyline della città, nel quale siriconoscono alcuni tra i onumenti più celebri, come la London Eye e il 30 StMary Axe.

LACOSTE ha deciso di far diventare portastendardo di 16 nazioni diverse ilcoccodrillo, suo simbolo universale. Per gli sportivi, grandi o piccoli chesiano, la classica polo bianca in cotone a nido d’ape vede l’iconicococcodrillo logo di LACOSTE scambiare il verde della propria pelle scagliosacon i colori della bandiera di un paese. La Polo Flag è di for te impatto graficoe colorata, si trasforma in versione rivisitata della bandiera di una tra le 16nazioni prescelte. Il capo è dedicato in modo particolare ai tifosi piùentusiasti, ovvero quelli che non temono di ostentare i loro “veri” colori. Perchi ama l’esclusività, c’è anche la Polo Limited Edition, presentata in uncofanetto di Plexiglas trasparente con incisione. Gli stendardi coloratissimidei 16 paesi prescelti vengono evidenziati dalla stampa patchwork bianco enero delle bandiere nazionali che distingue il modello.

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RadarLock, un nuovo occhiale da sole dalle prestazioni rivoluzionarie.Ottimizzato con la tecnologia Oakley Switchlock, RadarLock agevola eaccelera il cambio delle lenti permettendo agli atleti di trarre il massimovantaggio dalle lenti Oakley, disponibili in una vasta gamma di tinteesclusive e formulate ad hoc.

Numerosi atleti si affideranno agli occhiali tecnici Oakley RadarLock perconquistare l’oro alle Olimpiadi di Londra, per esempio Bryan Clay, OscarPistorius, Mark Cavendish, Lolo Jones, Javier Gomez, Cadel Evans, KerriWalsh e molti altri. Secondo le previsioni, il nuovo modello Oakley saràuno dei protagonisti in svariate discipline, come ciclismo, atleticaleggera, canottaggio, tiro a segno, tennis, canoa/kayak e beach volley.

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LACOSTE LONDRA 2012 LIMITED EDITION

OAKLEY RADARLOCK

TOKI LONDON ALBERTO GUARDIANI

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