Riviera ovest genn2016 n8

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VIVAI BARENDI P.A. MORENO Progettazione e Realizzazione giardini, parchi, terrazzi Realizzazione impianti d’Irrigazione Potature ad alto fusto Cell. 348 6046422 [email protected] - www.vivaibarendi.com Nasce “Il Faro”, associazione di giovani per il paese Fossò pag. 12 Una nuova scuola elementare per Mellaredo Pianiga pag. 13 pag. 8 Tornado, aiuti da Governo e Regione anche nel 2016 Prorogato fino a giugno lo stato di emergenza. Dei 3 milioni regionali stanziati, 111 mila euro vanno al Comune di Mira, 2 milioni a Dolo e 881 mila a Pianiga A lla fine del 2015 sono arrivati fondi e agevolazioni da parte del Governo e della Regione per le famiglie e le aziende colpite dal tornado. Ad annunciarlo, sono stati l’onorevole Michele Mognato e il vicegovernatore Gianluca Forcolin. All’inizio di gennaio è arrivata inoltre la buona notizia della proroga da parte del Governo dello stato di emergenza per i territori colpiti dalla devastazione. Ciò significa che anche per il 2016 si potrò attingere a fondi ad hoc per le calamità. “Alla vigilia di Natale - spiega Forcolin - la Ragioneria della Regione ha emesso gli ordinativi di pagamento di tre milioni di euro ai comuni di Dolo, Mira e Pianiga da assegnare ai privati come contributo per il ripristino dei danni causati alle abitazioni e alle strutture a seguito del tornado che ha colpito il territorio della Riviera”. Dei tre milioni, circa 111 mila euro vanno al comune di Mira, circa 2 milioni di euro a Dolo e 881 mila euro a Pianiga. “La Regione del Veneto - conclude Forcolin - è riuscita a completare entro l’anno le procedure di liquidazione di questo stanziamento previsto dalla legge di variazione al bilancio di previsione 2015”. SCRITTORI E POETI DELLA RIVIERA IN UNA ANTOLOGIA Si chiama “Fiori de Menacao” ed è un’antologia che raccoglie racconti e poesie di scrittori della Riviera del Brenta. Il progetto è stato presentato alla libreria Morelli lo scorso dicembre. pag. 9 della Riviera Ovest Commercio, chiari segnali di ripresa in Riviera e Miranese Primo Piano pagg. 4-5 Periodico d’informazione locale. Anno XXIII n.8 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD Gennaio 2016 GIUSEPPE DAL BEN ALLA DIREZIONE DELL’ L’ULSS 13 Luca Zaia rivoluziona la sanità veneta e sceglie Giuseppe Dal Ben, già direttore generale dell’Ulss 12 Veneziana e commissario dell’Ulss 14 di Chioggia, per guidare anche Ulss 13 di Mirano e Dolo. pag. 18 CULTURA, TREVISO CELEBRA STAR WARS DIFESA DEL SUOLO: INAUGURATE LE PARATIE DI CALDOGNO MERCATO IMMOBILIARE: SEGNALI DI RIPRESA VENETO IN PRIMO PIANO da pagg. 22-23 pag. 26 pag. 28 continua a pag. 8 Editoriale A rrivati quasi al giro di boa di questo strano inverno senza pioggia, senza neve, senza gelo eccessivo, viene spontaneo chiedersi se e quanto dobbiamo preoccuparci. di Nicola Stievano* *[email protected] Inverno a secco o quasi. Ma anche la pioggia fa paura alle pagg. 39-41 Le nostre rubriche cambia look! NOVITÀ: da Febbraio a Febbraio Nuova Edizione: l’informazione locale si estende!

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VIVAIBARENDIP.A. MORENO

Progettazione e Realizzazione giardini, parchi, terrazziRealizzazione impianti d’Irrigazione

Potature ad alto fusto

Cell. 348 [email protected] - www.vivaibarendi.com

Nasce “Il Faro”, associazione di giovani per il paese

Fossò

pag. 12

Una nuova scuola elementare per Mellaredo

Pianiga

pag. 13

pag. 8

Tornado, aiuti da Governo e Regione anche nel 2016Prorogato fino a giugno lo stato di emergenza. Dei 3 milioni regionali stanziati, 111 mila euro vanno al Comune di Mira, 2 milioni a Dolo e 881 mila a Pianiga

Alla fine del 2015 sono arrivati fondi e agevolazioni da parte del Governo e della Regione per le famiglie e le

aziende colpite dal tornado. Ad annunciarlo, sono stati l’onorevole Michele Mognato e il vicegovernatore Gianluca Forcolin. All’inizio di gennaio è arrivata inoltre la buona notizia della proroga da parte del Governo dello stato di emergenza per i territori colpiti dalla

devastazione. Ciò significa che anche per il 2016 si potrò attingere a fondi ad hoc per le calamità. “Alla vigilia di Natale - spiega Forcolin - la Ragioneria della Regione ha emesso gli ordinativi di pagamento di tre milioni di euro ai comuni di Dolo, Mira e Pianiga da assegnare ai privati come contributo per il ripristino dei danni causati alle abitazioni e alle strutture a seguito del tornado che ha

colpito il territorio della Riviera”. Dei tre milioni, circa 111 mila euro vanno al comune di Mira, circa 2 milioni di euro a Dolo e 881 mila euro a Pianiga. “La Regione del Veneto - conclude Forcolin - è riuscita a completare entro l’anno le procedure di liquidazione di questo stanziamento previsto dalla legge di variazione al bilancio di previsione 2015”.

scrittori e poeti della riviera in una antologia

Si chiama “Fiori de Menacao” ed è un’antologia che raccoglie racconti e

poesie di scrittori della Riviera del Brenta. Il progetto è stato presentato alla libreria

Morelli lo scorso dicembre.pag. 9

della Riviera Ovest

Commercio, chiari segnali di ripresa in Riviera e Miranese

Primo Piano

pagg. 4-5

Periodico d’informazione locale. Anno XXIII n.8 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD gennaio 2016

giuseppe dal ben alla direzione dell’ l’ulss 13

Luca Zaia rivoluziona la sanità veneta e sceglie Giuseppe Dal Ben, già direttore

generale dell’Ulss 12 Veneziana e commissario dell’Ulss 14 di Chioggia, per guidare anche Ulss 13 di Mirano e Dolo.

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cultura, treviso celebra star Wars

difesa del suolo: inaugurate le paratie di caldogno

mercato immobiliare: segnali di ripresa

veneto in primo piano

da pagg. 22-23

pag. 26

pag. 28

continua a pag. 8

Editoriale

Arrivati quasi al giro di boa di questo strano inverno senza pioggia, senza neve, senza gelo eccessivo, viene spontaneo chiedersi se e quanto dobbiamo preoccuparci.

di nicola stievano*

continua a pag. 8

xx

di Germana urbani*

*[email protected]

Editoriale

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Inverno a secco o quasi. Ma anche la pioggia fa paura

alle pagg. 39-41

Le nostre rubriche

cambia look!

NOVITÀ:da Febbraio

a Febbraio Nuova Edizione: l’informazione locale si estende!

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La permanenza eccessiva di giovani e giovanissimi davanti a pc, smartphone e consolle digitali potrebbe avere conseguenze sullo sviluppo e sul sano funzionamento del corpo, intervenendo

negativamente su vista, postura, obesità, ma anche sulla sfera cognitiva e comportamentale.

A dirolo sono delle nutrite equipe di medici specializzati che per contrastare questo fenomeno, hanno dato vita al ‘Centro Pediatrico interdipartimentale per la psicopatologia da web’, il nuovo polo multidisciplinare dedicato alla presa in carico di bambini e adolescenti con dipendenza patologica da web, psicopatologie legate al cyberbullismo o che presentino i sintomi della sindrome da ritiro sociale. Il progetto, nato dalla collaborazione tra il Policlinico Gemelli e la Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica, nasce a Roma e presento tra gli altri, da Federico Tonioni, Istituto di Psichiatria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e responsabile dell’Area delle Dipendenze da Sostanze e delle Dipendenze Comportamentali della Fondazione Policlinico Universitario Gemelli; Pietro Ferrara, Istituto di Clinica pediatrica della Cattolica e referente

nazionale per maltrattamento e abusi della Società italiana di Pediatria; Eugenio Mercuri, direttore dell’Istituto di Psichiatria e direttore dell’Uoc di Neuropsichiatria infantile del Gemelli.

“Il Centro - ha spiegato Tonioni - prenderà incarico un numero crescente di patologie legate alla grande diffusione di internet e delle applicazioni digitali. Per i bambini e gli adolescenti, infatti, un uso disfunzionale del tempo passato online può innescare distorsioni nei processi di costruzione dell’identità e dell’immagine personale correlate a nuovi fenomeni dissociativi, portando così alla dipendenza patologica e a segnali crescenti di ritiro sociale”.

“La pediatria sta cambiando radicalmente - ha detto il professor Ferrara - e deve sempre più occuparsi di problematiche una volta sconosciute, ma che sempre più hanno risvolti sociali e comportamentali. In particolare, la volontaria reclusione di bambini e adolescenti di oggi che, come avverte l’Accademia Americana di Pediatria, trascorrono in media circa 7 ore al giorno davanti a tv, computer, cellulari e altri dispositivi elettronici, a dispetto delle 2-3 ore giornaliere consigliate”.

Genitori: attenti a Pc e smartphone, possono nuocere alla salute dei fi gliDisturbi dell’apprendimento, trasformazioni neurocognitive ma anche calo della vista e problemi posturali crescono in bambinie e adolescenti di pari passo all’uso di internet

3news da laPiazzaweb

Lo scorso mese ha spopolato sul nostro sito la notizia monselice, casting per il nuovo fi lm di Bellucco; a seguire Busa di vigonza avrà la sua stazione!

Molto condivisa anche Bottrighe, l’ex zuccherifi cio diventerà un campo di calcio

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Infuria il dibattito in parlamento ma anche nelle case di tutti noi. E’ giusto che il fi glio di una persona gay venga adottato dal compagno/a?Molti pensano di no credendo che questo apra la porta anche in italia all’affi tto degli uteri. Altri credono sia il modo migliore per tutelare quel miore in caso di morete del genitore biologico. Presepe a scuola: lo facciamo o no? seguici su www.

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I lettori social hanno seguito la storia: Continuano le ricerche di simone, il giovane scomparso da Cavarzere;

Poi: spinea, espulsi albanesi tornano in italia per rubare auto di lusso, due arresti; martellago, nuovo impulso all’imprenditoria, il Comune stanzia 55mila euro per nuove impreseseguici su www.facebook.

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4 Argomento del mese

banche incontro ad oriago

Come muoversi con le nuove normative

Affollata riunione all’auditorium della biblioteca di Oriago di Mira nelle scorse settimane all’incontro pubblico sulle modifiche sul funzionamento degli istituti di credito. In particolare si è presa in considerazione la situazione

negli istituti “Banca Popolare di Vicenza” e “Veneto Banca” per dare risposte ai cittadini e agli imprenditori della zona catapultati nei nuovi meccanismi bancari. Si è cercato di capire i meccanismi bancari in istituti di credito come quelli che sono andati recentemente in sofferenza. Decine e decine di casi si sono verificati anche in Riviera del Brenta e nel Miranese. “Abbiamo notizia che ci sono stati casi di risparmiatori coinvolti anche nel nostro territorio - ha spiegato il Sindaco Mira Alvise Maniero - alcuni dei quali mi hanno già contattato direttamente. Abbiamo pensato che dedicare una serata per tutti i risparmiatori che potrebbero trovarsi nelle medesime condizioni senza essere informati”. All’incontro c’erano il tributarista Alberto De Franceschi, la dottoressa Camilla Cusumano dell’associazione Adusbef , l’avvocato Enrico Schenato di Altroconsumo per l’Associazione Nazionale Azionisti della Banca Popolare di Vicenza l’avvocato Renato Bertelle. Ha parlato a lungo il deputato M5S Giorgio Sorial. I parlamentari grillini presenti hanno messo l’accento sulla riforma che prevede la trasformazione in S.p.A. delle banche popolari e credito cooperativo, operazione che ritengono anticostituzionale e “che rischia di far perdere 37 mila posti di lavoro”. A.A.

Il commercio in Riviera del Brenta e nel Miranese riparte, ma a frenare la ripresa dei piccoli negozi, è l’attività dei grossi centri commerciali di Padova, Mestre o Treviso. “I saldi e gli acquisti

natalizi? Sono praticamente fermi al palo, nonostante la ripresa in atto, per colpa dei centri commerciali. Chiediamo aiuto a Comuni e Città Metropolitana, affinché si varino politiche di aiuto ai piccoli negozianti”. A fare l’analisi della situazione per l’area dei 10 comuni della Riviera del Brenta sono Ennio Matterazzo e Adelino Carraro, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’ Ascom del comprensorio. “I saldi in termini assoluti in Riviera del Brenta –spiega Matterazzo – non sono andati male. Si nota un maggiore potere d’acquisto delle famiglie rispetto al passato. Quello che non va bene, è che questa tendenza è letteralmente intercettata dai vicini centri commerciali di Mestre, Padova o quelli locali nell’area dei supermercati Lando a Gambarare“. I dati per Ascom, anche se è presto per tracciare un bilancio, vedono un incremento di acquisto ai saldi del 5 – 10 % rispetto allo scorso anno, ma l’aumento potrebbe raggiungere il 20% senza la concorrenza dei megastore”. A soffrine sono i centri dei paesi, sottolineano Carraro e Materazzo. “La situazione – spiegano – a Mira è diventata disastrosa ad esempio. Mira è un deserto, da qualche anno, di

attività commerciali. Un “centro commerciale naturale” che aveva qualche possibilità di reggere l’urto dei grossi outlet, era quello di Dolo, ma anche questo ormai ha perso via via la sua vivacità di centro del mandamento nel corso dei decenni. Vanno male le cose anche a Stra e Fiesso, mentre si hanno segnali di inversione di tendenza e nascite di nuovi negozi a Fossò, Campolongo, Campagna Lupia e soprattutto Camponogara. Paese quest’ultimo che è cresciuto molto anche demograficamente”. L’appello dell’ Ascom è chiaro.“ I Comuni e la Città Metropolitana - continua Carraro - devono investire sempre più risorse e iniziative per rivitalizzare i centri. La perdita di un negozio di abbigliamento, di alimentari, una rivendita di pane una tabaccheria o una macelleria, sono una perdita per tutta la comunità, è perdita di un servizio“. Ascom però non resta a guardare e nei prossimi mesi è decisa a portare avanti iniziative specifiche per poter rivitalizzare i centri. “Stiamo studiando - conclude Matterazzo- delle iniziative ad hoc per poter creare un servizio di consegna a domicilio per tantissime tipologie di piccoli negozi. Consegna della merce che andrà incontro alle esigenze di anziani e persone in difficoltà o che non hanno tempo di recarsi nei negozi. “L’analisi della situazione è simile anche per l’area dei 7 comuni del Miranese. “I saldi – spiega Ennio Gallo

presidente dell’ Ascom del Miranese - stanno andando abbastanza bene. Un centro storico che ha acquistato una grossa identità è quello di Mirano, ma anche Noale e Scorzè se la cavano. Resta il problema degli outlet e dei grossi centri commerciali. I comuni dicono a parole, di voler favorire il piccolo commercio, ma poi di fatto lo ostacolano con misure come i parcheggi a pagamento, le Ztl o le giornale ecologiche che hanno scarsissima utilità nella lotta allo smog, e creano solo problemi ai commercianti e ai cittadini”. Gallo quindi spiega che i segnali di ripresa potrebbero essere più forti senza l’handicap dei grossi centri commerciali. “I Comuni che parlano di favorire il piccolo commercio -dice- dovrebbero astenersi ad esempio da operazioni che lo metterebbero in ginocchio, come quella di Veneto City, che per fortuna pare essersi arenata”. Nel corso dei decenni c’è stato nel Miranese, ammette infine Gallo, qualche evoluzione positiva. “Spinea ad esempio nel corso degli anni Settanta e Ottanta era la tipica città dormitorio. Non c’erano ristoranti ne negozi di prossimità, e in quegli anni i giovani del paese si ritrovavano direttamente a Mestre. Ora non è più così’. Si è creata una rete di attività commerciali tipiche di questo territorio, e grazie anche a tante iniziative di promozione volute da Ascom del Miranese, il centro di Spinea ha una propria specifica identità”.

di Alessandro Abbadir

Ennio Matterazzo: “Studiamo iniziative

come laconsegna a domicilio della spesa

ad anziani”

Ennio Gallo: “Si dice di voler aiutare

il piccolo commercio e poi lo si penalizza

con Ztl e strisce blu”

L’anaLisi di ascomSi nota un maggiore potere d’acquisto

delle famiglie rispetto al passato. Quello che non va bene, è che questa tendenza è letteralmente intercettata dai vicini centri commerciali di Mestre, Padova e Treviso. Gli acquisti segnano comunque un incremento rispetto allo scorso anno del 10 %. Vanno bene i

centri di Mirano, Noale Camponogara e Spinea. Situazione pesante invece per

Mira e Dolo. Forte appello ai Comuni per iniziative di rilancio dei centri storici

Commercio, chiari segnali di ripresa in Riviera e Miranese

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5Argomento del mese

di Roberta Pasqualetto

“Reti d’Impresa una sfida per la crescita”Artigiani Convegno a Dolo dal gruppo “Donne Impresa Confartigianato di Venezia”

“Reti d’impresa, la sfida artigiana per una nuova crescita”, questo il convegno che si è tenuto nelle scorse settimane nella sede dell’Associazione Artigiani Città della Riviera del Brenta’ di via Brenta Bassa a Dolo. Un convegno partecipato a cui hanno presenziato tanti piccoli imprenditori fra cui

tante donne. L’evento, è stato organizzato dal direttivo gruppo ‘Donne Impresa Confartigianato di Venezia’. Significativo l’intervento di Antonella Boldrin, presidente di ‘Donne impresa Confartigianato provinciale di Venezia’ che ha sottolineato. come “l’imprenditoria femminile è in aumento e si sta sempre più valorizzando il ruolo della donna nella conduzione dell’impresa artigiana, in Riviera, per esempio, raggiunge un quinto delle circa mille aziende iscritte all’Associazione. Il modo migliore per sopperire alle difficoltà imposte dal mercato è quello dell’aggregazione tra imprese che produce maggiore efficienza ed irrobustisce la competitività”. “La Rete d’impresa favorisce - ha detto poi Daniela Rader, presidente di Donne Impresa Confartigianato del Veneto - forme associative che consentono , anche in Riviera del Brenta e nel veneziano di fronteggiare la crisi grazie alla possibilità di unire risorse per migliorare in tecnologia ed innovazione. Per il futuro si aprono possibilità di vantaggio con un bando regionale che uscirà a marzo, mentre nel 2016 anche le imprenditrici artigiane madri potranno usufruire del buono-bebè di 300 euro mensile” Presenti Franco Scantamburlo segretario dell’Associazione degli artigiani rivierasca, il vicepresidente Luca Vanzan, Enrico Cancino del Centro Regionale di Assistenza per la Cooperazione Artigiana (Craca). Hanno portato la loro esperienza tre aziende locali.

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EmergenzeLotta dura a contraffazione e abusivismoE’ lotta dura in Riviera del Brenta e nel Miranese alla contraffazione e all’abusivismo,

due fenomeni che mettono in ginocchio settori di punta nel comparto della calzatura e dei mestieri artigiani. Partiamo dalla Riviera del Brenta dove i prodotti del distretto

calzaturiero, saranno certificati attraverso micro trasmettitore che il cliente potrà leggere agevolmente attraverso uno smartphone. Si potranno conoscere la provenienza dei materiali e degli accessori oltre al luogo di assemblaggio e produzione. Inoltre con tali tecnologie sarà possibile geo-localizzare il prodotto in caso di furto e smarrimento e per conoscere quali sono i mercati di maggior interesse da parte dello stesso cliente. Le linee essenziali del progetto di certificazione del marchio “Made in Riviera del Brenta” sono state presentate al Politecnico Calzaturiero di Stra, dalla Consulta territoriale del calzaturiero a cui aderiscono Acrib, associazioni di categoria come gli Artigiani della Riviera del Brenta e i sindacati. In rappresentanza del Governo c’era la senatrice Valeria Fedeli. “Il progetto che certifica la produzione della Riviera del Brenta e la mette al riparo dal rischio contraffazioni che tanto hanno danneggiato il mercato – ha spiegato l’imprenditore Acrib Franco Ballin – è unica nel suo genere e rappresenta uno strumento di trasparenza e legalità formidabile”. Il brand poi si evolverà ulteriormente con la realizzazione del marchio “Made in Venice” che caratterizzerà e valorizzerà le caratteristiche di qualità e unicità delle produzioni di tutta la provincia. Ma non solo. “Negli ultimi anni - ha detto Pier Giorgio Silvestrin presidente Federmoda Veneto - oltre a denunciare le crepe del sistema, abbiamo lavorato assieme a parti e controparti per trovare una soluzione definitiva, che renda i controlli delle forze dell’ordine semplice routine. Abbiamo siglato un protocollo d’intesa che prevede l’istituzione di questo marchio di filiera e sostenuto la Consulta. Abbiamo anche lavorato per individuare un ente certificatore terzo che, attraverso visite periodiche e ispezioni, dovrà accertare il rispetto degli accordi di rete e delle lavorazioni svolte secondo le norme”. Soddisfatti i sindacati. “E’ un progetto - spiega Massimo Meneghetti segretario provinciale Femca Cisl - che può far fare il salto di qualità alle produzioni di calzature della Riviera del Brenta, oltre a salvaguardare i livelli occupazionali. Sarà di esempio anche per altri settori e di fondamentale importanza per le produzioni Made in Italy. Si tratta ora di accelerare, per contrastare in maniera decisa il lavoro irregolare e per far comprendere agli imprenditori che, somministrare lavoro a imprese non regolari, sarà sempre più una pratica che crea più danni che opportunità. Ora ci aspettiamo che la Regione e le Camere di Commercio di Venezia e Padova, ma anche il Governo diano adeguate risorse per finanziare e sostenere questo marchio, che a crea una prospettiva futura per prodotti che qualcuno considerava superati”. E se la lotta alla contraffazione è una battaglia tipica della Riviera, nel Miranese il segretario dell’associazione Artigiani del Miranese Damiano Dori per il momento concentra la sua attenzione sul fenomeno dell’abusivismo nel settore degli estetisti e dei parrucchieri. “Ci sono dei dati che nel nostro comprensorio - dice Dori - indicano che il rapporto di attività regolari e abusive è di uno a uno. Cioè ogni negozio, c’è un o una parrucchiera o estetista abusiva che lavorano in nero e senza rispettare alcuna regola. C’è poi una questione legata all’esplosione dei negozi di parrucchieri gestiti da cinesi, in cui spesso si utilizzano prodotti a rischio e il rispetto di igiene e sicurezza è un optional. Su questo abbiamo fatto delle campagne ad hoc mirate e continueremo a farle nel 2016” .Sulla stessa linea si sono mossi e si stanno muovendo anche gli Artigiani della Riviera del Brenta che hanno attivato come i colleghi del miranese una campagna di sensibilizzazione ad hoc .

Antonella Boldrin

Commercio, chiari segnali di ripresa in Riviera e Miranese

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6 Stra

L’assemblea dell’Associazione Calzaturifici Riviera del Brenta, riunitasi in sessione straordinaria nella sede di Stra nelle scorse settimane,

ha deliberato a favore della fusione di Acrib con Confindustria Venezia Area Metropolitana di Venezia e Rovigo. Un passo importante per il comparto. “La confluenza di Acrib all’interno di Confindustria Venezia - ha dichiarato il presidente di Confindustria Venezia, Matteo Zoppas a margine dell’incontro - è una testimonianza forte della nostra volontà di razionalizzare e potenziare la rappresentanza delle eccellenze produttive del nostro territorio. Quello delle calzature della Riviera del Brenta è uno dei quattro distretti produttivi riconosciuti dalla Regione all’interno dell’area veneziano-rodigina assieme al vetro di Murano, all’ittico di Venezia-Chioggia-Rovigo e alla giostra di Rovigo, ed è uno dei pilastri della nostra riconoscibilità sui mercati internazionali. Il comparto continuerà a ricevere un sostegno dedicato alle sue specificità, e potrà beneficiare di tutti i servizi che Confindustria Venezia offre ai suoi soci”. L’Acrib è stata fondata il 27 dicembre 1961. Attualmente, dati del 2014, ha 522 aziende affiliate tra la provincia di Padova e Venezia (130

calzaturifici, 290 accessori, 56 modellisti e 46 ditte commerciali) che rappresentano il 70,1 per cento del totale veneto e il 9,5 per cento italiano. La maggior parte delle aziende sono in provincia di Venezia, 345, contro le 177 di Padova. In totale gli addetti operanti sono oltre 10 mila che sono il 64,3 per cento del comparto veneto e il 13,8 per cento a livello nazionale. Nell’ultimo anno solare la produzione si è attestata sui 19,4 milioni di paia di scarpe. Il fatturato totale nel 2014 si attesta su quota 1,8 miliardi di euro, con il 91 per cento rappresentato dalla quota di export. Il valore delle calzature della Riviera rappresenta il 51,3 per cento

del fatturato realizzato in Veneto e il 13,2 di quello italiano. “La fusione con Confindustria Venezia - ha aggiunto il presidente di Acrib, Siro Badon - è un passo importante per Acrib, che da oggi è più forte perché può garantire alle sue imprese una rappresentanza più strutturata e servizi più trasversali. Il distretto della calzatura della Riviera del Brenta mira, anche grazie a questa operazione di semplificazione organizzativa, a tornare centrale nel dibattito sui temi imprenditoriali a livello metropolitano e a far valere la forza e la qualità del suo tessuto produttivo in un ambito più allargato”.

di Giacomo Piran

Nell’ultimo anno la produzione si è attestata sui 19,4 milioni di paia di scarpe. Il valore delle calzature della Riviera è il 13,2% di quello italiano

Categorie Svolta organizzativa fra i calzaturieri della Riviera

L’Acrib si fonde con Confindustria

Il “Carnevale in Villa” di Stra si terrà il prossimo 14 febbraio in concomitanza con la prima

domenica di Quaresima. A dirlo è stata il vicesindaco Cristina Borgato che ha anche pubblicato una lettera nel sito internet del Comune, e rivolta ai commercianti. La manifestazione, che ogni anno attira decina di migliaia di spettatori, vedrà coinvolta la “Pro Loco Pisani” del presidente Marco Bullo per gli aspetti operativi assieme alle altre associazioni del territorio. La novità è quella di coinvolgere anche il settore del commercio. Per questo si è tenuta una riunione il 28 dicembre nella sala consiliare del municipio di Stra. “Pare opportuno - informa il vicesindaco Borgato - valutare la possibilità di arricchire e potenziare ulteriormente la manifestazione con eventi collaterali, pensati e curati dai commercianti, come del resto suggerito informalmente dal manager del Distretto del Commercio, Paolo Giacon, e da Francesca Materazzo di Ascom - Riviera del Brenta, nonché proprio da alcuni commercianti del nostro Comune”. Questo progetto si affianca a “StraNatale Pasticcione”, manifestazione svoltasi il 19 dicembre in Piazza Marconi. Decorazioni ed iniziative sono state promosse dai commercianti di Stra in sinergia con il Comune di Stra, la Pro Loco, il supporto operativo di Ascom Riviera del Brenta e la collaborazione di Ascom Padova, Confesercenti Padova e all’interno del progetto “Distretto del Commercio Stile&Qualità-Noventa&Stra”. La manifestazione ha raccolto molto successo con la partecipazione di molte famiglie e tanti bambini che hanno partecipato alle iniziative in programma. I commercianti del centro, infatti hanno organizzato laboratori, eventi ed attività per tutti i cittadini di Stra, famiglie, adulti e bambini. Dalle 14.30 fino le 17.30 si sono svolti atelier creativi e addobbi natalizi. “Con Gianluca della Pasticceria Zaggia - prosegue la nota del Distretto Stile e Qualità - sono stati preparati fantastici biscotti natalizi da degustare insieme a una buona tazza di cioccolato o the caldo”. Per i bambini più piccoli c’è stata la possibilità di scrivere, colorare e appendere sull’albero di Natale la letterina per Babbo Natale.C’è stata la grande sorpresa per i bambini con l’arrivo di Babbo Natale e si è svolta la guerriglia lighting di giochi di luci ad effetto speciale. Al calar della sera sono state accese le decorazioni e le luminarie che hanno colorato il centro cittadino”. Ora si attende il carnevale.

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G.P.

Grande festa lo scorso dicembre per i 50 anni di attività della Cartolibreria Sbrizzai di piazza Guglielmo Marconi che ha voluto festeggiare con un brindisi assieme

ai propri clienti e amici questo importante traguardo. Nel settembre 1957 Imelda Piccolo aveva avviato la prima attività a Mestrino con il fratello Adriano. Successivamente con il marito Ezio Sbrizzai avevano deciso di mettersi in proprio e hanno rilevato la rivendita di sale e tabacchi con edicola delle sorelle Olimpia e Rita Vettorel di Stra. Tutto questo era avvenuto il 3 novembre 1965. Il negozio è diventato negli anni un punto di riferimento per molte generazioni di studenti e di lettori di Stra. Il punto vendita ha avuto sede per 44 anni al civico 9, mentre dal 29 giugno 2009 si è trasferito al civico 14, sempre in piazza Guglielmo Marconi. L’attività, dopo la scomparsa della signora Imelda nel 2001, è gestita dal marito Ezio e dalle figlie Mariagrazia e Maria Cristina che hanno quindi continuato l’attività di famiglia. Positivo il commento dell’Ascom - Riviera del Brenta che ha lodato la capacità imprenditoriale e la serietà dei titolari. “E’ un esempio vivo del vero commercio di vicinato e del commercio di dettaglio – hanno commentato da Ascom –, un esempio di un grande professionalità e di voglia di mettersi in gioco di questa famiglia con una costante attenzione ai cambiamenti del mercato”.

la storiai 50 anni della cartolibreria sbrizzai

G.P.

Page 7: Riviera ovest genn2016 n8

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Alla fine del 2015 sono arrivati fondi e agevolazioni da parte del Governo e della Regione per le famiglie e le aziende colpite

dal tornado. Ad annunciarlo, sono stati l’onorevole Michele Mognato e il vicegovernatore Gianluca Forcolin. All’inizio di gennaio è arrivata inoltre la buona notizia della proroga da parte del Governo dello stato di emergenza per i territori colpiti dalla devastazione. Ciò significa che anche per il 2016 si potrò attingere a fondi ad hoc per le calamità. “Alla vigilia di Natale - spiega Forcolin - la Ragioneria della Regione ha emesso gli ordinativi di pagamento di tre milioni di euro ai comuni di Dolo, Mira e Pianiga da assegnare ai privati come contributo per il ripristino dei danni causati alle abitazioni e alle strutture a seguito del tornado che ha colpito il territorio della Riviera”. Dei tre milioni, circa 111 mila euro vanno al comune di Mira, circa 2 milioni di euro a Dolo e 881 mila euro a Pianiga. “La Regione del Veneto - conclude Forcolin - è riuscita a completare entro l’anno le procedure di liquidazione di questo stanziamento previsto dalla legge di variazione al bilancio di previsione 2015 proprio per finanziare gli interventi per l’emergenza causata dagli eccezionali eventi atmosferici dell’8 luglio. Saranno ora i sindaci a provvedere all’erogazione dei contributi alla popolazione. Queste risorse vanno a sommarsi al milione e 300 mila euro utilizzati per le spese di prima emergenza e per gli interventi più urgenti che sono stati effettuati subito dopo il disastroso evento atmosferico”. Altra novità è che i rimborsi dei premi assicurativi per i risarcimenti dei danni provocati dal tornado, non subiranno tassazione. La norma è stata introdotta nella Legge di Stabilità con un ordine del giorno firmato dai deputati del Pd, Michele Mognato, Davide Zoggia, Sara Moretto, Delia Murer e Andrea Martella ed accolto dal Governo. “Gli ordini del giorno - dice Mognato - non fanno norma, ma sono atti rilevanti e precisi che, approvati dal Parlamento, impegnano il Governo

che li ha accolti”. Vengono spiegate le motivazioni della richiesta. “La situazione paradossale che si viene a determinare - precisano gli onorevoli - è che i risarcimenti delle assicurazioni finiscono per essere ulteriormente tassati poiché le somme liquidate dalle compagnie assicurative, a copertura dei danni subiti, vanno inserite nella dichiarazione dei redditi e quindi conseguentemente soggette a tassazione. Al fine di superare al più presto le criticità che hanno colpito i territori devastati da calamità naturali, nel corso della riunione dei sindaci dei comuni interessati con il commissario delegato per gli interventi di ricostruzione, nominato a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza, è emersa

anche la necessità di assicurare l’esclusione dal reddito imponibile dei risarcimenti ottenuti dalle assicurazioni, così da destinare maggiori risorse agli investimenti e garantire una rapida ricostruzione e un più rapido ritorno alla normalità”. E poi la richiesta contenuta nell’ordine del giorno che “Impegna il Governo a valutare l’opportunità di adottare specifiche iniziative per definire idonee agevolazioni fiscali nelle aree colpite da eventi calamitosi, anche prevedendo, a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza, l’esclusione dal reddito imponibile dei rimborsi assicurativi ricevuti a fronte dei danni subiti”. E infine è arrivata la prorogoa fino a giugno 2016 dello stato di emergenza.

di Giacomo Piran e Alessandro Abbadir

Territorio Nuovi provvedimenti dopo la devastazione dello scorso 8 luglio a Dolo, Mira e Pianiga

Tornado, nel 2016 soldi da Regione e Governo

La devastazione causata l’8 luglio scorso

Dei 3 milioni, stanziati circa 111 mila euro vanno al comune di Mira, circa 2 milioni di euro a Dolo e 881 mila euro a Pianiga

Si è svolta a dicembre, in località Cesare Musatti, “Affinché al vento non segua il silenzio” manifestazione pacifica di protesta organizzata

dalla “Associazione Famiglie Tornado 8/7/2015”. Oltre 250 persone hanno partecipato al corteo che ha percorso a piedi un tratto di Brentana, toccando alcune delle zone più martoriate dal tornado per concludersi in via Melloni. La manifestazione voleva tenere alta l’attenzione sulle condizioni di vita e le difficoltà delle

famiglie colpite dal tornado e chiedere alle istituzioni di mobilitarsi per sostenerle. Il corteo è stato aperto da un trattore, mentre dietro c’erano i manifestanti che hanno issato uno striscione su cui era scritto “Il tornado ha devastato. Il Governo ha dimenticato”. Nel frattempo il Comune di Dolo ha iniziato a distribuire alle famiglie e alle aziende colpite dal tornado le liberalità e le offerte arrivate nel conto corrente comunale. I fondi distribuiti sono circa 415 mila euro che sono stati suddivisi tra

le 223 domande (privati e aziende) presentate. In particolare per i soggetti privati sprovvisti di partita iva sono state create 9 fasce di danno subito, da un minino di 3000 euro ad un massimo superiore a 400 mila, che hanno ricevuto in proporzione un contributo da 400 e 4500 euro. Per le aziende un contributo di 750 euro per danni complessivi superiori a 5000 euro. Continuano le iniziative solidali a favore delle famiglie colpite dal tornado. Tra queste i fondi raccolti dall’Inner Wheel

distretto 206, dal Lions Club Host di Mestre, dall’Ancescao Regionale agli associati colpiti, dall’associazione Oltre Il Muro, dall’associazione Millesogni, dall’Auser e dall’Anteas, e dal coro “La Gerla” di Spinea. Inoltre la giunta comunale di Vigonovo ha destinato 25 mila euro a Dolo, Pianiga e Mira.

solidarieta’ Raccolta fondiuna manifestazione per ricordare i tanti disagi che patisce ancora la popolazione

G.P.

8 Dolo

segue da pag. 1Il fatto che dallo scorso novembre non ci siano state precipitazioni

signifi cative, escluso qualche giorno, sicuramente è un segnale di una certa anomalia che avrà le sue conseguenze nei prossimi mesi. Fino alla fi ne di gennaio le montagne del Veneto sono rimaste pressoché sgombre da neve ed è proprio in quota che si fa sentire da settimane l’effetto della siccità. Il fatto che manchino delle scorte signifi cative d’acqua pone una serie ipoteca sull’intero anno che abbiamo davanti. In pianura i primi a preoccuparsi sono gli agricoltori anche se questo è un problema che prima o poi coinvolgerà tutti. Non è escluso che da qui alla primavera inoltrata possano comunque transitare importanti perturbazioni che permettano di recuperare il saldo negativo di questi mesi. Anche in questo caso però c’è una certa apprensione perché l’abbondanza di precipitazioni primaverili non fa che aumentare il rischio idraulico in tutta la nostra regione. Se la siccità è un proble-ma non lo è di meno anche l’eventualità di forti piogge, se non veri e propri fortunali o, come va tanto di moda adesso, di famigerate “bombe d’acqua”. Ormai stiamo vivendo una situazione che negli ultimi anni ha trovato parecchie conferme, vale a dire la “tropicalizza-zione” del clima anche alle nostre latitudini. E’ una piccola forzatura che però spiega e giustifi ca, se non in tutti i casi in una buona parte, la concentrazione di piogge, intense e anche violente, in pochi giorni l’anno. Da anni gli esperti di meteorologia e di difesa del territorio mettono in guardia contro questi cambiamenti climatici che ciclica-mente si propongono. Se in passato però rientravano nel normale ciclo della natura, segnato anche da eccessi o fenomeni violenti, oggi tutto questo rischia di avere delle serie conseguenze sul territorio che ha subito una notevole trasformazione per mano dell’uomo. Pensia-mo allo sviluppo urbanistico degli ultimi cinquant’anni che ha reso pressoché impermeabile migliaia di ettari di terreno. Nelle nostre città, quartieri, zone industriali, autostrade l’acqua se non trova un’effi cace via di fuga può causare in poche ore danni ingenti. Eppure i nostri canali, i nostri argini sono praticamente gli stessi del periodo della grande alluvione del 1966. E’ vero che dopo i disastri del 2010 c’è una maggiore consapevolezza come è vero che da allora qualche opera attesa e invocata da decenni è stata portata a termine. A partire dalle casse di espansione nel vicentino al rafforzamento degli argini. Altre pero, come il completamento dell’Idrovia Padova - Mestre sono ancora al centro di discussioni e in attesa di fi nanziamenti. Intanto non ci resta che sperare nella clemenza del meteo.

Editoriale

*[email protected]

di nicola stievano*

Inverno a secco o quasi. Ma anche la pioggia fa paura

Page 9: Riviera ovest genn2016 n8

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9Dolo

Si chiama “Fiori de Menacao” ed è un’antologia che raccoglie racconti e poesie di scrittori della Riviera del Brenta. Il progetto, presentato alla libreria

Morelli lo scorso dicembre, è stato pensato e coordinato dall’associazione “La Pentola dei Nodi”. I cui tre fondatori sono: Francesco Danieletto, poeta e scrittore, con quattro opere già realizzate “Strani fiori”, “Luigia e altre storie”, “Le ragioni della follia” e “Usque ad finem – Spirito Libero”; Fabrizio Destro, ex professore di biologia e attuale presidente di Legambiente Riviera del Brenta, e Giuliano Pasqualetto, ex professore di filosofia e autore di numerosi libri il cui ultimo è “Diabolica Arcadia. La Brenta nelle memorie e nelle

fantasie dell’Ottocento”. Il libro raccoglie opere di prosa e di poesia di undici scrittori, alcuni esperti altri neofiti, del territorio che sono: Silvio Ascari, Marina Bonacina, Barbara Bozzato, Luigina Carraro, Alberto Coletto, Francesco Danieletto, Fabrizio Destro, Lucia Gastaldi, Rino Gobbi, Virginio Gracci e Giovanni Urso. “In Riviera ci sono diverse persone che hanno scritto e pubblicato - spiegano i promotori - e ci sono molti che non hanno neppure provato a pubblicare. Abbiamo voluto tirare fuori dal cassetto poesie, racconti o pezzi di romanzi, le tracce scritte delle proprie esperienze ed emozioni”. Viene poi spiegato, il senso del titolo. Menacao, infatti, è il nome della riva del Naviglio Brenta che porta in centro

a Dolo nella zona dei Molini. “Menacao è un porto - si legge nell’introduzione - luogo di traffici e scambi, incontri e scontri, dove si annodano vite ed emozioni, canzoni e denaro, amori e gelosie. Nelle pentole delle bettole e delle locande gorgogliava la vita delle zuppe, sfrigolava la carne del suo intingolo, il pane profumava di forno, i facili vini della Riviera scorrevano, formando quasi un nuovo e più allegro fiume per barcari, tiranti e mercati. Menacao vuol dire arrivare, farsi condurre a un luogo voluto. Concludere. Lascia un segno”. Il libro è in vendita alla libreria “Morelli” di Dolo e in alcune edicole del centro al costo di 12 euro. Vengono poi presentati i progetti per l’anno nuovo dell’associazione “Pentola dei

Nodi”. “Abbiamo idea di realizzare il secondo capitolo dell’antologia il prossimo anno - svelano i fondatori de ‘La Pentola dei Nodi’ - e poi una rassegna di cineforum con film d’annata e una drammatizzazione di un racconto di prosa”.

di Giacomo Piran

Il progetto culturale è stato coordinato dall’associazione “La Pentola dei Nodi” i cui fonatori sono Francesco Danieletto, Fabrizio Destro e Giuliano Pasqualetto

L’iniziativa Presentata nelle scorse settimane“Fiori de Menacao” alla libreria Morelli

E’ partito a fine dicembre il servizio “Senza Code” al Cup di Dolo dell’Ulss 13. Il cittadino che vorrà prenotare o pagare una prestazione, oppure anche ritirare

un referto, potrà farlo nel giorno e nell’orario da lui scelto, senza fare code allo sportello del Centro Unico di Prenotazione

dell’ospedale di Dolo. E’ un servizio gratuito per il cittadino che parte, intanto, in via sperimentale, solo a Dolo. Nel caso in cui la proposta riscuota il successo, il nuovo servizio verrà potenziato (inizialmente, in questa fase di prova, prevede al giorno solamente quaranta prenotazioni) ed esteso anche al Cup di Mirano e Noale. “Il servizio “Senza Code” – ha spiegato il responsabile dei Sistemi Informativi della Ulss 13, Silvia Baldan – non è altro che un servizio che il cittadino

può attivare da casa, connettendosi al sito internet www.ulss13mirano.ven.it. Sulla pagina del Cup troverà un banner in evidenza che lo inviterà a non fare la coda e prenotare online. Cliccandoci sopra, potrà scegliere quando prenotare o ritirare il referto e potrà virtualmente staccare un biglietto di prenotazione (lo dovrà anche stampare), col quale si presenterà, nel giorno e ora indicati, al Cup di Dolo”.

G.P.

parte il nuovo servizio “senza code” al cup

Ulss 13

Scrittori e poeti della Riviera in una antologia

Page 10: Riviera ovest genn2016 n8

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Dal 1 gennaio è entrato in vigore anche nel Comune di Dolo il nuovo regolamento in materia di servizi sociali e servizi scolastici. In

maniera condivisa i quattro Comuni dell’Unione dei Comuni della Riviera con Campolongo hanno lavorato assieme per arrivare ad avere un unico documento in materia di servizi sociali e servizi scolastici oltre ad aver condiviso con i 17 Comuni dell’Ulss 13 le linee guida e i principi generali. “In seguito al decreto del presidente del consiglio dei Ministri del 5 dicembre 2013 - spiegano dal Comune - che stabilisce l’Isee quale strumento di valutazione attraverso criteri unificati della situazione economica di calcolo di coloro che richiedono prestazioni agevolate, era necessario rivedere i regolamenti comunali vigenti in materia di servizi sociali e scolastici”. Positivo il commento dell’assessore Carlotta Vazzoler. “Grazie al lavoro di squadra - esordisce l’assessore - fatto dai tecnici e dai responsabili dell’ufficio Politiche Sociali del Comune di Dolo assieme ai tecnici e ai responsabili dei servizi sociali dei Comuni di Fiesso D’Artico, Fossò, Campagna Lupia e di Campolongo, siamo arrivati ad uniformare i regolamenti dei servizi sociali e dei servizi scolastici

di questi cinque Comuni della Riviera, dando così con questo strumento rinnovato ai nostri cittadini, possibilità di omogeneità di risposte in merito alle attività e ai servizi offerti dai Comuni interessati. Sono grata e riconoscente per il grande lavoro svolto e che segna un grande passo avanti. Il lavoro inoltre di condivisione con i Comuni dell’Ulss 13 affinché i principi generali fossero gli stessi, dà un segnale di volontà per lavorare assieme con un unico obiettivo condiviso: facilitare l’accesso alle informazioni e rendere più facile il percorso a tutti i cittadini”. Viene poi analizzato il regolamento. “I primi 13 articoli del regolamento - commenta Vazzoler - affrontano i termini delle finalità del servizio e l’accesso alla rete degli interventi. Dall’articolo 14 al 29 vengono elencati i vari servizi sociali che i Comuni mettono a disposizione, gli interventi di servizio sociale professionale, gli interventi per la domiciliarietà, i servizi socio-educativi, gli interventi economici ad integrazione delle rette o del reddito. L’articolo 30 prevede i progetti sociali particolari che ogni Comune ha attivato”. Per il Comune di Dolo c’è il progetto “Gruppo Appartamento”, sia maschile che femminile, che si colloca all’interno della rete

dei servizi socio-assistenziali predisposta dal ente locale e si connota come un progetto volto a dare una collocazione abitativa residenziale permanente o temporanea, e di supporto a persone singole, con disagio psicosociale, limitata autonomia, bisognose di bassa protezione socio-sanitaria. Sono trattati inoltre gli interventi economici a sostegno dei servizi scolastici e dell’asilo nido comunale.

Amministrazione L’assessore Carlotta Vazzoler illustra una importante novità

Servizi sociali, regolamento unico per 5 comuni Per il Comune di Dolo nello specifico è stato pensato il progetto “Gruppo Appartamento”di Giacomo Piran

Continuano i casi di abbandono di rifiuti in via del Vaso nei pressi del cavalcavia. In queste ultime settimane sono molte le segnalazioni che arrivano direttamente dai

residenti. Poco prima di Natale sono stati ritrovati numerosi sacchetti gialli abbandonati sullo scolo che è a fianco della strada. I sacchetti contenevano vari tipi di rifiuti tra cui bottiglie di plastica, alcune di candeggina, e un piatto da forno. E’ stata allertata Veritas che ha mandato un agente sul posto per controllare il tipo di rifiuti. Sempre nello stesso periodo erano stati abbandonati anche degli ombrelloni da spiaggia. “Ormai da settembre abbiamo sempre casi di abbandono di rifiuti - hanno spiegato dei residenti - abbiamo trovato anche un divano e materiale di provenienza edile, come calcinacci e bidoni di vario tipo. Ogni volta segnaliamo la questione all’ufficio ambiente del Comune di Dolo e alla polizia locale dell’Unione dei Comuni. Auspichiamo vengano fatti dei controlli nella zona”. Proprio sul tema Antonio Di Luzio e Mario Vescovi, consiglieri di opposizione della Lega Nord, avevano presentato un’interrogazione in consiglio comunale per chiedere di installare delle telecamere.

via del vasosempre piu’ abbandoni di rifiuti

G.P.

Le imprese del territorio si fanno valere. Tre aziende della Riviera del Brenta e del

Miranese, la Piovan di Santa Maria di Sala (ingegneria meccanica), la Nep di Pianiga (servizi di pulizia) e la Venpa di Dolo (noleggio macchinari) sono state le finaliste “veneziane” del premio Assiteca 2015 “La gestione del rischio nelle imprese italiane”, dedicato quest’anno al welfare in azienda, e la cui cerimonia di premiazione si è tenuta a dicembre a Milano. E’ un riconoscimento unico in Italia promosso da Assiteca, broker assicurativo. Il premio ha coinvolto nel progetto di ricerca a cura di Asam (Associazione per gli Studi Aziendali e Manageriali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore), ben 231 imprese. La Piovan nasce nel 1934 come azienda di ingegneria meccanica. Oggi è una multinazionale che conta 7 stabilimenti in Italia, Germania, Brasile, Cina e Stati Uniti. La Nep di Pianiga opera da 20 anni, occupandosi di pulizia alberghiera, civile, industriale. Ha un organico di 300 dipendenti. Venpa (nata nel 1981) ha la sede centrale a Dolo ed è sinonimo di noleggio e assistenza di piattaforme aeree e sollevatori telescopici. Negli anni ‘90 - insieme a Venpasud Srl, Edilrental Srl, Tecnoalt Srl, Elevateur Srl, Sicel Srl e Torinoleggi Srl - Venpa Spa costituisce il Gruppo Venpa3, oggi GV3, di cui è capofila. L’evento è stato l’occasione per dibattere di un tema particolarmente caldo anche nell’agenda di governo. “Proprio nelle scorse setimane - sottolinea Alessia Maggiani, direttore divisione Employee Benefits di Assiteca - il Senato ha discvusso una serie di emendamenti alla Legge di Stabilità per azzerare il peso del fisco su tutte le prestazioni sociali erogate dai datori di lavoro in favore dei dipendenti e delle loro famiglie ed estendere le tipologie di servizi ‘agevolati’”. L’ obiettivo del Governo è stato incentivare la contrattazione aziendale, dando la possibilità di erogare una serie di servizi di utilità sociale, in alcuni casi integrando, in altri decongestionando e in altri ancora, colmando l’assenza dell’offerta pubblica. Dopo l’apertura dei lavori a cura di Assiteca, il professor Devecchi, presidente di Asam, ha illustrato i principali risultati dell’indagine, evidenziando le pratiche e i modelli di welfare adottati dalle imprese italiane. E’ seguito l’intervento del Professor Tiziano Treu sulle prospettive di sviluppo del Welfare in Italia.

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12 Fossò

Nelle scorse settimane, al “civico 21” in viale dello Sport a Fossò, è stata inaugurata la sede della nuova associazione giovanile “Il Faro”. Lo scorso

agosto un gruppo di giovani del comune si era costituito in associazione per dare vita ad un progetto di aggregazione sportiva, ricreativa e culturale rivolta al mondo giovanile. I ragazzi inizialmente si riunivano in “Ca’ Quartiero”, sede della Pro Loco e in ritrovi di altre associazioni comunali, per definire un progetto ed una richiesta di spazi per lo svolgimento dell’attività associativa, da sottoporre alla valutazione dell’amministrazione comunale. Il 17 novembre scorso la giunta comunale ha approvato due delibere, la prima per intitolare l’immobile di viale dello Sport, di proprietà comunale e sede dell’ex distretto sanitario, “Civico 21”, la seconda per iscrivere all’albo comunale del volontariato, sezione associazioni, l’associazione sportiva dilettantistica “Il Faro”. Alle delibere è seguita la stipula di una specifica convenzione che ha definito gli impegni che si assume l’associazione, e la concessione, da parte dell’amministrazione comunale, dell’uso dell’immobile

“Civico 21”. I giovani, entusiasti, si sono già impegnati per l’apertura di questo centro nei giorni di lunedì e mercoledì, dalle 14 alle 23, ed il giovedì dalle 18 alle 23 per attività di “Aula studio” che potrà essere utilizzata da tutti gli studenti universitari e delle scuole secondarie superiori. I pomeriggi di apertura dell’aula studio non sono stati scelti in maniera casuale, infatti, corrispondono ai pomeriggi di chiusura della biblioteca, e quindi sicuramente si propongono come un servizio utile per tutti quegli studenti che altrimenti dovrebbero studiare

a casa o in altri luoghi. I giovani dell’associazione promuoveranno inoltre occasioni di aggregazione giovanile attraverso dibattiti, concerti, attività sportive, conferenze, anche in collaborazione con altre associazioni. Il sindaco Federica Boscaro dichiara

di essere molto soddisfatta del servizio che attraverso questa convenzione la nuova associazione “Il Faro” offre a tutti i giovani. In particolare è orgogliosa della nascita di un centro di aggregazione giovanile, che sarà di sicuro stimolo per la crescita culturale e civile del nostro territorio. “Per ora siamo una ventina di iscritti – dice il

giovane presidente Michael Semenzato –, ma ci siamo costituiti pochi mesi fa. Il gruppo è misto e l’età varia dai 19 ai 24 anni. Ci incontriamo per l’aula studio e alcune sere per fare dei giochi di gruppo o a carte, e soprattutto per allestire la nuova sede. Chi fosse interessato può venirci a trovare negli orari di apertura e, con una semplice richiesta, può iscriversi al nostro gruppo”. A febbraio, per il periodo di carnevale, l’associazione sta organizzando una festa disco per il Gruppo Arcobaleno, poi verso l’estate pensano di realizzare dei tornei per giovani rivolti al pubblico, usando spazi esterni al comune e i campi vicini alla biblioteca per beach volley e basket e il parco di Casa Quartiero. “Il nome dell’associazione “Il Faro” è nato per caso – conclude Semenzato. Con i soci ci eravamo riuniti a casa di una ragazza che adesso è all’estero. Pensavamo a tutti i possibili nomi che avremo potuto dare al nostro gruppo, ma senza esiti positivi. Era estate e, a un certo punto, siamo rimasti al buio. Abbiamo fatto una battuta spiritosa sulla possibilità di accendere un faro; da lì è nata l’idea del nome”. La quota di iscrizione associativa annuale è 10 euro, a breve ci sarà una pagina face book, dove saranno pubblicate le iniziative future del gruppo.

Eventi Inaugurata nel viale dello Sport la sede di una nuova associazione

Nasce il “Il Faro”, centro giovanile per rivitalizzare il paeseIl servizio sarà attivo il lunedì e mercoledì, dalle 14 alle 23, ed il giovedì dalle 18 alle 23 per attività di “Aula studio”

A Fossò, nel consiglio comunale del 21 dicembre scorso, il

sindaco Federica Boscaro ha ricordato la figura di Ferdinando Salvatori, morto a Firenze all’età di 95 anni. “Figura di grande rilievo per il territorio e in modo speciale per il comune di Fossò, ha raccolto, insieme al fratello Marcello, dati, reperti, foto e documenti che testimoniano quanto vivace, produttiva e stimolante sia stata la storia del nostro paese. In particolare quella della frazione di Sandon dove Ferdinando ha vissuto per molti anni con la famiglia presso la fattoria Saggiori oggi denominata “Corte de le Muneghe” e trasformata in Bed and Breakfast”. La “Fattoria Saggiori” è un edificio di pregio del XVII secolo, costruito in luogo di un convento medievale, che conserva il suo aspetto originario con un portico a 10 arcate a tutto sesto, i resti di un piccolo tempio dorico-ellenistico attribuito al 300 a.c., un’ampia corte rettangolare in mattoni al cui centro c’è un pozzo di epoca gotica e un ampio brolo contornato dal Cornio, l’antico Medoacus, ramo minore del Brenta. Ferdinando Salvatori ha scritto, avvalendosi di suoi ricordi personali e di numerosi documenti tratti dall’Archivio di Stato di Venezia, dai registri parrocchiali del comprensorio e da foto storiche, “Memorie di Sandon”. Un libro che riporta i tempi della vita di campagna del secolo scorso, la storia dell’antica fornace per mattoni ed essiccatoio del tabacco, ma anche della vita monastica intrecciata con quella agreste dei conventi che qui trovavano sede già nel 1600. “Il paese deve molto a questa figura di studioso e con questo ricordo vogliamo testimoniare all’ingegner Ferdinando e a tutta la famiglia Salvatori, in particolare alla figlia Annalisa e al genero che ci hanno aperto le porte della fattoria in occasione dell’evento Expo 2015, il nostro ringraziamento e la nostra riconoscenza”.

lutto a sandonaddio allo storico ferdinando salvatori

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Il mese scorso la conferenza dei sindaci dei comuni dell’Ulss 13 ha approvato

la convenzione e il “Progetto Attività Educativa di Strada 2016-2018”, indicando già in quella sede l’adesione di 12 comuni, fra i quali Fossò. Il progetto è inserito nell’area giovani del piano di zona dei servizi alla persona, che prevede l’attività di prevenzione del disagio giovanile e dei comportamenti a rischio. L’attività di strada, già operativa dal 2005 al 2009, e ripresa con l’amministrazione Boscaro dal 2012, s’inserisce in un’ampia attività rivolta ai giovani come la collaborazione con le scuole, l’educativa domiciliare, il centro di unione degli adolescenti “Virus”, la collaborazione con la parrocchia e le associazioni. La convenzione tra comuni e Ulss prevede un riallineamento dell’attività degli educatori di strada ai contesti e i bisogni dei giovani di oggi, e si rivolge alla fascia adolescenziale e post-adolescenziale, compresa tra i 13 e i 22 anni. Gli ambiti d’intervento privilegiato di prevenzione sono i comportamenti sociali a rischio quali consumo di sostanze, sesso, bullismo e cyber-bullismo, solitudine, vandalismi e microcriminalità. Rispetto agli ambiti descritti la legalità è argomento trasversale, e il web è sia strumento di monitoraggio, sia di relazione educativa. Per far conoscere il messaggio di “promozione dell’agio” i comuni presenteranno il servizio alle classi della scuola media, anche portando argomenti quali il corretto utilizzo del web, il cyber-bullismo e il consumo di alcool. Questo per rendere visibile l’operatività di strada agli adolescenti, prima che inizino a frequentare altri territori in seguito alle scelte di scuola superiore. L’obiettivo e il messaggio sono uguali per tutti i comuni ed è previsto un coordinamento dell’operatività sui temi individuati come urgenti su tutto il territorio. Contemporaneamente ogni comune potrà sviluppare iniziative definite in relazione alle proprie specificità.

socialeeducatori di strada via libera al progetto

Acquistati tre defibrillatori per le palestre delle scuole e due nuove giostrine per i parchi. Fossò investe nella sicurezza e i defibrillatori saranno posizionati nelle palestre delle scuole medie, alla elementare

di Fossò e a Sandon frequentate, oltre che da studenti, da più società sportive. I defibrillatori, il cui costo è di 3.900 euro, sono forniti dalla Ditta Lifetree s.r.l. di Tribano (PD), completi di piastre, armadietto contenitore in metallo e segnaletica angolare. Tutte le strutture sportive del comune sono così dotate di apparecchiature per la messa in sicurezza da arresto cardiaco, perché sia gli impianti del campo da calcio che il Palazzetto dello Sport ne erano già provvisti. E’ inoltre collocato in municipio il defibrillatore donato nel 2013 dall’associazione di volontariato “Cuore amico Mirano” Onlus. A dicembre l’amministrazione ha pensato anche alla sicurezza dei bambini che frequentano le aree verdi comunali attrezzate, provvedendo all’acquisto di 2 nuovi giochi, torri multifunzione, per incrementare la dotazione di giochi o sostituire quelle vetuste. La ditta fornitrice è la Legnolandia di Forni di Sopra (UD) il costo è di 7 mila euro. Una torre multifunzione, “Daino Light”, è composta di un piano di gioco posto a 1,5 m da terra, scaletta a gradini con balaustre laterali, scivolo in polietilene lungo 3 m, tetto a 4 falde e altalena in acciaio inox. L’altra torre, “Renna Light”, ha in più della prima una palestra multifunzione con arrampicata su rete, spalliera inclinata, fune di salita e attraversata su anelli rotanti. Entrambe hanno la struttura portante in legno.

sportacquistati defibrillatori per scuole e aree svago

di Roberta Pasqualetto

R.P. R.P. R.P.

Durante l’estate sono in programma tornei di beach volley e basket

Il taglio del nastro dell’associazione

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Buone novità per gli alunni di Mellaredo di Pianiga. Il Comune ha provveduto alla redazione del progetto preliminare

per i lavori di ampliamento della scuola elementare Edmondo De Amicis di Mellaredo, in Via Noalese Nord. L’intervento prevede il ripristino delle due aule al piano terra, fronte est, attualmente adibite a sala mensa, la ristrutturazione del blocco ovest dei bagni del piano terra e del primo piano, ed infine la costruzione di un fabbricato in ampliamento di circa 200 metri quadrati. La realizzazione del nuovo edificio comporterà il taglio di due acer carpinifolium, che sono lungo il vialetto, dei cupressus macrocarpa, e del pinus pinea sul lato sud ovest del giardino. Si prevede di ripiantare lo stesso numero di alberi (acer carpinifolium) collocandoli sul lato sud. Il fabbricato si svilupperà su due piani fuori terra, e sarà collegato alla scuola mediante un sistema puntuale a passerella, come prolungamento del corridoio esistente. Pannelli isolanti tipo sandwich, opportunamente impermeabilizzati saranno collocati sulla copertura. Questo sistema, assieme all’impianto di riscaldamento a pavimento, punterà ad aumentare gli standard di confort energetico, oltre al risparmio, visto che il Comune sta provvedendo a far installare un impianto fotovoltaico a servizio dell’intera scuola. Si utilizzeranno pannelli isolanti anche internamente per garantire confort acustico. Il nuovo edificio conterrà al piano terra una nuova aula mensa oltre 110 metri quadrati (senza cucina e potrà ospitare tutti i bambini in due turni), 2 servizi igienici, di cui uno per portatori di disabilità motorie, per12 metri quadrati complessivi, uno spogliatoio per il personale completo del servizio igienico. Al primo piano sarà ospitata un’aula di 50 metri quadrati un’aula di 42, due servizi igienici, di cui uno per portatori di disabilità motorie ed ripostiglio. In questo modo si garantiranno complessivamente 536 metri quadrati per l’attività pedagogica, che potrà contenere due corsi completi formati da 5 classi e spazi da adibire a laboratorio per le attività affini. Attualmente i bambini non dispongono di spazi, interni alla struttura, oltre alle aule adibite alla didattica. Con il nuovo progetto potranno godere di un piccolo spazio di raccolta, vicino all’ingresso, tra la scala e la nuova sala mensa, dove poter trattenersi. Si prevede di continuare a utilizzare l’ingresso alla scuola da via De Amicis, che tra l’altro è dotata di parcheggio, puntando ad aumentare il grado di sicurezza della circolazione dei mezzi e dei pedoni, senza interferire sull’intensità del traffico veicolare di via Noalese Nord. I lavori saranno realizzati in circa otto mesi. Durante i primi tre mesi, quelli delle prossime vacanze estive, si dovrà provvedere ad eseguire i lavori di ristrutturazione della scuola esistente, ovvero

di Alessandro Abbadir

Conterrà una nuova aula mensa oltre 110 metri. Si garantiranno 536 mq per l’attività pedagogica

Edilizia scolastica Il Comune ha presentato il progetto preliminare per la De Amicis

Una nuova scuola elementare per Mellaredo

L’attuale scuola Edmondo De Amicis a Mellaredo

dovranno essere ristrutturati i bagni del piano terra e del primo piano e frazionata l’attuale mensa in due aule. I lavori di ampliamento potranno essere eseguiti senza altre priorità ad eccezione della compartimentazione dei luoghi dei lavori rispetto a quelli dei piccoli utenti, soprattutto per quanto riguarda gli spazi scoperti che dovranno essere recintati con materiali idonei alla presenza dei bambini. Per tutta la durata dei lavori è necessario ripristinare l’accesso della scuola da via Noalese Nord.

Il Comune di Pianiga ha un nuovo comandante della Polizia locale. Il sindaco Massimo Calzavara ha

nominato a capo degli agenti Adriano Scapolo, 55 anni, ex vicecomandante e comandante della polizia provinciale di Padova. A presentarlo ci pensa direttamente il primo cittadino. “Si tratta – spiega Calzavara – di una persona nota per le sue grandi doti professionali, e che abbiamo scelto proprio per far fronte alle esigenze, che questo territorio complesso inserito nel pieno del graticolato romano e a cavallo fra Riviera e Miranese possiede. La polizia locale di Pianiga ha ora un organico di 6 agenti, uno ogni 2 mila abitanti, che è una media alta rispetto ai comuni limitrofi”. Il nuovo comandante è pronto a prendere le redini del corpo di Polizia. “Ho già conosciuto il personale - spiega Scapolo - e sono pronto a mettermi al lavoro consapevole delle tante difficoltà da affrontare con le varie questioni come il traffico, la sicurezza e i controlli amministrativi“. Insomma, un bel impegno per il nuovo comandante.

Polizia localeadriano scapolo nuovo comandante

A.A.

13Pianiga

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14 Fiesso D’Artico

Con l’obiettivo e lo spirito di contribuire alla promozione del territorio della “Riviera del Brenta”

quale destinazione turistica e di supportare le imprese turistiche a mantenere i propri livelli di competitività rispetto alla globalizzazione turistica, l’Unione dei Comuni “Città della Riviera del Brenta”, che comprende i comuni di Dolo, Fiesso d’Artico, Fossò e Campagna Lupia, ha promosso e attivato specifiche azioni a favore delle attività economiche locali. Sono stati organizzati due momenti formativi sull’uso dei social media e la diffusione di smart destination, in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia – Dipartimento di Economia e San Servolo Servizi Metropolitani di Venezia. Nel primo incontro che si è svolto a inizio dicembre in Villa Widmann di Mira, sono stati trattati temi come: nuovi trend sui comportamenti dei turisti, la visibilità ed il coinvolgimento sul web e la reputazione on-line, quale strumento fondamentale per

la valutazione dell’utente circa il luogo per soggiornare, mangiare e visitare. Come relatrice è intervenuta Giulia Bologna dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, e c’è stato il saluto di Fulvio Landillo, direttore generale San Servolo Servizi Metropolitani di Venezia srl. Il secondo appuntamento a metà dicembre, nella sede della Pro Loco di Fossò. Nell’incontro si è fatto invece il punto della situazione sul modello di business ecosystem della Riviera del Brenta, sui concetti di smart tourism e smart destination, oltre che delle proposte di sviluppo di strumenti rivolti all’accoglienza del turista. Come relatori sono intervenuti Nicola Camatti e Dario Bertocchi dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. “Iniziativa - precisa il presidente dell’Unione nonché sindaco di Fiesso d’Artico, Andrea Martellato - rivolta soprattutto agli operatori turistici della Riviera del Brenta ed agli studenti degli istituti superiori del distretto scolastico di Dolo, ma anche a chiunque ne abbia

interesse, essendo aperta a tutti. Si tratta di temi ed argomenti di stretta attualità, che vanno declinati in approcci e modelli di governance della destinazione turistica specifica della Riviera del Brenta, in un segmento dell’economia locale, che vede l’aggiornamento e la diffusione di buone prassi aziendali, tra i maggiori strumenti di sviluppo per la propria attività”. Viene poi spiegato come sono stati organizzati

questi momenti di formazione. “Gli incontri - prosegue Andrea Martellato - sono stati svolti grazie alla collaborazione con l’Università Ca’ Foscari per la parte scientifica e la San Servolo Servizi Metropolitani di Venezia, che mette a disposizione Villa Widmann di Mira, dando un segnale forte di rilancio e valorizzazione di questo luogo a favore di tutto il territorio rivierasco in ottica metropolitana”.

Territorio Si sono tenuti nelle scorse settimane due iniziative di promozione dell’area

Turismo, settore focale per la ripresa L’obbiettivo per il presidente dell’Unione dei Comuni Andrea Martellato è mettere in sinergia aziende, scuole e università per promuovere il comprensoriodi Giacomo Piran

Il Comune di Fiesso, assieme alla biblioteca comunale e al gruppo volontari, ha premiato con il titolo de “I nostri capitani coraggiosi”,

Marco Scaldaferro, rappresentante della terza generazione dell’omonimo Torronificio di Dolo. “I nostri capitani coraggiosi - hanno spiegato il sindaco Andrea Martellato e l’assessore Marco Cominato - vogliono essere soprattutto un esempio per le nuove generazioni, prova di attaccamento alla terra delle origini e di sviluppo di un progetto di vita vincente, nonostante le difficoltà che segnano ogni epoca e ogni esperienza importante”. La serata si è svolta a metà dicembre. “C’è stata la possibilità di ascoltare - scrivono nella presentazione - il racconto di una vita di fatiche e successi nel laboratorio artigianale di famiglia, dove si mescolano da tanti anni sapienza antica e perfezionamento del gusto, consacrando a una sempre più vasta e meritata fama il classico mandorlato e tante altre specialità dolciarie”. A Marco Scaldaferro, 80 anni, che ha lasciato la conduzione dell’azienda ai figli, non manca di presenziare ancora alle quotidiane attività che accompagnano la confezione degli dolci. “Il torrone Scaldaferro - proseguono - è un prodotto di eccellenza a livello italiano, e viene prodotto con una grande attenzione alla qualità delle materie prime e al rispetto della lavorazione a mano di abili artigiani. E’ l’unico al mondo posato con fiocchi a mano per mantenerne la fragranza”.

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G.P.

La riduzione delle temperature massime nel riscaldamento domestico e non, il divieto di combustione dei

materiali vegetali e ramaglie; il divieto di utilizzare caminetti, stufe e qualunque altro apparecchio domestico alimentato a biomassa legnosa, qualora sia presente nella stessa unità abitativa un impianto termico a combustibile tradizionale o a pompa di calore. E poi: l’obbligo dello spegnimento dei motori degli autobus nella fase di stazionamento al capolinea, dei motori dei veicoli merci durante le fasi di carico e scarico delle stesse, in particolare nelle zone abitate, degli autoveicoli per soste in corrispondenza di passaggi a livello. Queste sono le disposizioni contenute nell’ordinanza, firmata il 24 dicembre scorso dal sindaco

di Fiesso D’Artico Andrea Martellato, che ha come oggetto “Provvedimenti temporanei ed urgenti per la prevenzione e la riduzione dei livelli di concentrazione degli inquinanti nell’atmosfera”. Anche Fiesso, come gli altri comuni della Città Metropolitana, ha emesso un’ordinanza contro l’inquinamento. L’ordinanza sarà in vigore fino al 31 gennaio, cioè per tutto questo mese. Il testo invita inoltre anche “le imprese ad effettuare ogni intervento possibile per garantire un’elevata efficienza e manutenzione degli impianti posti a presidio delle fonti inquinanti, in particolare per ridurre le emissioni in atmosfera. Invita i gestori di esercizi commerciali e di edifici con accesso al pubblico, a chiudere le porte di accesso per evitare dispersioni termiche, e gli uffici pubblici a ridurre ulteriormente

la temperatura ammessa”. Sono previste delle sanzioni amministrative che vanno da 25 euro a 500 euro. Le motivazioni del provvedimento vengono spiegate nella parte iniziale dell’ordinanza con molta precisione. “Considerato che dal monitoraggio degli inquinanti dispersi nell’aria, effettuato da Arpav - si legge nella ordinanza emessa dal comune della Riviera del Brenta - emerge una situazione di qualità dell’aria assai scarsa che perdura ormai da numerosi giorni; che le fonti di emissione derivanti dalle attività primarie e secondarie, dall’esercizio degli impianti termici, unitamente alle sorgenti mobili, sono causa della formazione degli inquinanti primari che hanno una rilevante responsabilità nella formazione dell’inquinamento atmosferico urbano; che come descritto nell’Allegato 4.2 del Piano Sanitario Nazionale 2003-2005, gli impianti di riscaldamento contribuiscono all’inquinamento atmosferico urbano; che per tutelare la salute dei cittadini e l’ambiente nel suo complesso è necessario evitare, prevenire o ridurre le concentrazioni degli inquinanti atmosferici nocivi anche attraverso l’adozione di provvedimenti di limitazione dei consumi energetici degli impianti di riscaldamento”.

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oRdinAnzA PeR RiduRRe l’inquinAmento

G.P.

Le sanzioni per chi viola il provvedimento vanno da 25 a 500 euro

Due iniziative hanno visto coinvolto il Comune di Fiesso. Il consiglio comunale di Fiesso ha approvato lo

scorso dicembre una delibera che sancisce l’accordo di cooperazione per la gestione in forma associata del servizio di raccolta pannolini e pannoloni con i Comuni di Salzano e Stra. “Questo sistema di raccolta in forma accordata tra i Comuni – spiega il sindaco Andrea Martellato – consentirà, attuando sinergie organizzative per i tre Comuni, efficienza ed economia di scala sulla gestione del servizio. Inoltre porterà una riduzione dei costi a carico dalle famiglie con i bambini piccoli, persone anziane, persone con problemi medico-sanitari”. Il servizio è partito questo mese. “Così da evitare l’aumento della bolletta – prosegue Martellato – a causa del maggior numero di svuotamenti del bidone del rifiuto secco, e inoltre non si dovranno tenere in casa per molti giorni pannolini”. Ogni utente sarà munito di un badge che permetterà l’apertura della calotta dei 6 contenitori che verranno posizionati a Fiesso, utilizzando sacchetti di plastica che verranno forniti agli aventi diritto a titolo di esempio. “Per richiedere il badge e quindi l’uso del servizio – spiega il sindaco – le famiglie che hanno bambini fino ai tre anni e quelle con un componente già seguito dai servizi di assistenza, potranno recarsi all’ufficio protocollo, richiedere il servizio lasciando il proprio nome. La richiesta sarà poi passata a Veritas, la quale consegnerà presso i proprio uffici il badge e i sacchetti a titolo di esempio.

A tutti coloro che abbisognano del servizio, pur non rientrando in una delle due categorie citate, potranno comunque richiedere il badge con una semplice autocertificazione sempre all’ufficio protocollo”. Altra novità è che la Città Metropolitana ha ottenuto dalla Commissione Europea e dalla Banca Europea per gli investimenti un finanziamento per la realizzazione di interventi di efficientamento energetico su edifici e reti di pubblica illuminazione. Tra i comuni beneficiari c’è anche Fiesso che otterrà 480 mila euro. “Nei prossimi mesi – annuncia Martellato – approfondiremo le modalità di accesso a questa opportunità, non indifferente che ci consentirà di realizzare opere ecosostenibili (illuminazione a led, coibentazione edifici, caldaie più efficienti) nei prossimi anni senza gravare sul bilancio comunale, a parte una piccola cifra di circa 40 mila che fa parte dei 480 mila complessivi. Il lavoro è tutt’altro che finito ed il 2016 ci vedrà coinvolti in audit energetici e progetti da improntare per arrivare poi nel 2017 a dare inizio ai lavori”.

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e riqualificazione energetica della scuola elementare “Leonardo Da Vinci” di Vigonovo. L’avviso è stato pubblicato nell’albo pretorio e nel sito del Comune il 16 novembre con scadenza il 9 dicembre scorso. “L’appalto – informa il bando – ha per oggetto l’esecuzione delle opere di risanamento delle murature con interventi di impermeabilizzazione alla base delle stesse. E’ previsto la realizzazione di una trinca drenante su porzione dei lati ovest, sud, nord ed est; la realizzazione di un “capotto” su porzione dei lati ovest, sud, nord ed est; la realizzazione di rasature armate e la verifica delle impermeabilizzazioni delle coperture con interventi di ripristino localizzati su punti interessati dalle infiltrazioni d’acqua”. Il lavoro, come riportato dal bando, ha un tempo di realizzazione previsto di 60 giorni. “La maggior parte delle ditte – spiega Filippo Fogarin, vicesindaco e assessore ai lavori pubblici – che concorreranno per la realizzazione dell’intervento sono soprattutto dalla provincia di Venezia e di Padova, e anche di Treviso e Vicenza. Ma ci sono anche ditte provenienti da tutta Italia cioè da Milano, Brescia, Belluno, Perugina, Pordenone, Ravenna, Roma, Napoli, Catania e Palermo”. L’intervento prevede un importo lavori a base d’asta di 74.722 euro oltre i costi per la sicurezza, spese tecniche e l’iva, per un totale complessivo

di 99 mila euro. “Il progetto di risanamento e riqualificazione – prosegue l’assessore ai lavori pubblici – prevede la realizzazione di un cappotto esterno di 10 cm e 0.036w/mk, in modo da migliorare la qualità energetica dell’edificio, l’adeguamento di tutta la lattoneria, la realizzazione di un marciapiede esterno in modo da evitare la risalita dell’umidità dal terreno, e il rifacimento, in alcuni punti nel tetto piano, delle guaine impermeabilizzanti”. I lavori si terranno durante la chiusura delle scuole. “Lo svolgimento dei lavori è previsto per l’estate 2016 – conclude Filippo Fogarin – quando la scuola è chiusa e potranno essere evitate la promiscuità tra lavorazioni e alunni”. Altro bando realizzato dal Comune di Vigonovo del sindaco Damiano Zecchinato riguarda la “manifestazione di interesse” avente l’oggetto l’appalto per i “lavori di asfaltatura di alcune strade comunali - 3’

di Giacomo Piran

L’intervento prevede un importo complessivo di 99 mila euro, per i lavori che si terranno durante la chiusura delle scuole

Lavori pubblici Il vicesindaco spiega il successo dell’appalto alla scuola “Leonardo Da Vinci”

Si presentano 92 aziende per la sistemazione della elementare

intervento”. L’appalto ha per oggetto la realizzazione di lavori di asfaltatura mediante esecuzione di bynder di tipo chiuso di spessore compresso di 4 centimetri previa pulizia, stesa di una mano d’attacco e ricarica; asfaltatura mediante esecuzione di un tappetto d’usura di spessore compresso, previa fresatura del manto esistente, pulizia e aspirazione. E inoltre: rialzo pozzetti e caditoie; esecuzione di segnaletica stradale orizzontale. I lavori riguardano la strada laterale di via Sarmazza Sinistra, via Cadiceto, via Celeseo, via Pascoli e via Battisti, e costano 140.372,20 euro. Non è il primo caso quello di Vigonovo in cui si verifica un interesse così forte per i lavori programmati. A Martellago ad esempio di aziende per lavori pubblici se ne sono presentate 189.

Altri lavori sono previsti per le asfaltature di diverse strade del paese

“Per la prima volta il Comune di Vigonovo ottiene un finanziamento dalla

Comunità Europea per la realizzazione di opere pubbliche”. Ad annunciarlo è lo stesso ente locale. “Finalmente siamo riusciti - spiega il Comune - ad ottenere un finanziamento anche dalla Commissione Europea insieme ad altri 24 comuni della Città Metropolitana. Il Comune di Vigonovo, infatti, ha aderito ad un’iniziativa comune della Città Metropolitana finalizzata a partecipare al programma europeo Elena che consente di ottenere finanziamenti per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici”. I lavori previsti, costo stimato 886 mila euro, sono il rinnovo dell’impianto di riscaldamento o delle luci, l’installazione del cappotto esterno o la sostituzioni degli infissi, e riguardano scuole elementari di Galta e Tombelle, la scuola media, il centro anziani e l’ex distretto di Vigonovo. Sul tema arriva la considerazione di Rossano Moressa, consigliere della lista “Insieme Salviamo Vigonovo”. “Gli amministratori di Vigonovo - dice - ora plaudono all’operato della Città Metropolitana, dimenticandosi che nel 2012 hanno organizzato un referendum chiedendo di non farne parte”.

Contributifinanziamento europeo

G.P.

17Vigonovo

La scuola elementare Leonardo da Vinci di Vigonovo

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18 Approfondimento

Luca Zaia rivoluziona la sanità veneta e sceglie Giuseppe Dal Ben, già direttore generale dell’Ulss 12 Veneziana e

commissario dell’Ulss 14 di Chioggia, per guidare anche Ulss 13 di Mirano e Dolo, fino al 30 dicembre 2015 in mano a Gino Gumirato. Un super manager, che dovrà dare risposte ai molteplici problemi sul tavolo della sanità del Miranese e della Riviera del Brenta, a cominciare dalla specializzazione dei due ospedali, gli interventi da fare per il loro adeguamento strutturale e le risorse ancora inutilizzate. Dal Ben ha subito voluto incontrare l’esecutivo della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 13, per dettare le priorità e ascoltare le osservazioni e le idee che salgono dal territorio. Il direttore generale ha assicurato che in questo anno di “commissariamento” della Ulss 13 l’azienda manterrà una sua autonomia gestionale e di bilancio, cercando di migliorare i servizi senza spostarli, conservando e dando giusto merito alle eccellenze degli ospedali (solo due esempi: la Cardiologia ed

Emodinamica di Mirano e la Medicina dello sport di Noale). “Arrivo in questa Ulss – ha detto Dal Ben – con un decreto (193 del 30 dicembre 2015) del presidente Zaia, dove gli obiettivi che mi vengono dettati sono l’attivazione a Dolo del nuovo Pronto soccorso e l’adeguamento strutturale del medesimo ospedale. L’attenzione inoltra va posta sempre alla persona che non solo va curata quando arriva da noi, ma deve essere ben accolta, anche con un sorriso, ascoltata e accompagnata ai servizi. Ho voluto subito incontrare i sindaci per cominciare con loro un percorso insieme, affrontare le tematiche più urgenti sul territorio, condividere la programmazione sociosanitaria”. Dal Ben ha evidenziato subito l’importanza del tema della sicurezza “con servizi di emergenza-urgenza efficaci e di qualità, che si possono garantire con le giuste professionalità e le tecnologie più moderne, ma anche con strutture edilizie adeguate: da qui l’importanza di lavorare al più presto per la realizzazione del nuovo Pronto soccorso di

Dolo”. Inoltre ha ricordato l’importanza della “partita” del territorio”, perché “è giusto che il cittadino, come sa individuare il presidio ospedaliero, sappia anche individuare un polo territoriale (riunendo in una stessa sede medici di famiglia, pediatri, medici specialisti, infermieri, ecc.), distribuito su tutto il territorio e capace di dare risposte. Insomma, una rete di poli sociosanitari che devono essere complementari all’ospedale. E se riusciremo a sviluppare in maniera adeguata l’assistenza territoriale in questo modo, questo non solo gioverà ai cittadini che riceveranno le giuste cure. Ciascuno cioè avrà davvero quello che gli serve in tema di salute, ma permetterà anche di guardare davvero agli ospedali solo per le acuzie e ai Pronto soccorsi solo per le emergenze”. Dopo i sindaci, il direttore generale dell’Ulss 13 ha voluto incontrare i convenzionati, i dipendenti dell’azienda sanitaria, i lavoratori, il mondo del volontariato. Un lavoro, quello del nuovo direttore dal Ben, che verrà portato avanti, almeno per

ora, con la terna prorogata della squadra strategica (Livio Dalla Barba come direttore sanitario, Patrizia Mangione come direttore amministrativo e Michele Maglio come direttore dei servizi sociali). Per il presidente della Conferenza dei sindaci Silvano

Checchin: “Bene l’aver iniziato ragionando sull’esistente, in vista di un 2017 che vedrà cambiare ancora le cose. La disponibilità di Dal Ben c’è tutta, chiediamo ora di affrontare insieme le questioni sul tavolo per fare le scelte migliori”.

di filippo de Gaspari

Subito dopo la nomina c’è stato un incontro con l’esecutivo della Conferenza dei sindaci per dettare le priorità e ascoltare le osservazioni dei sindaci di Riviera del Brenta e del Miranese

Sanità Il presidente Zaia nomina il nuovo super manager per il veneziano

Ulss13, arriva Giuseppe Dal Ben, se ne va Gumirato

Doveva concretizzarsi con l’anno nuovo, invece si andrà nei prossimi mesi, a data da destinarsi. Per ora

i 264 dipendenti amministrativi dell’Ulss 13 resteranno nelle attuali sedi di Dolo e Mirano e non prenderanno computer, penne e documenti per trasferirsi nei padiglioni del vecchio ospedale di Noale. L’azienda sanitaria, comunque, sta andando avanti con il suo programma per l’anno appena iniziato, ma le decisioni prese da Palazzo Balbi potrebbero essere riviste. L’iter non ha particolari intoppi se non quelli burocratici, anche perché il progetto ha avuto il via libera a livello di fattibilità, si attende quello della Commissione regionale per gli investimenti e le tecnologie (Crite) perché altrimenti non si possono appaltare i cantieri. Questa l’idea di base, anche se poi molto dipenderà dalle direttive della Regione. L’idea dell’Ulss 13 è riformare il servizio tra Riviera e Miranese. Noale dovrebbe diventare il “Centro direzionale” dell’azienda sanitaria, con l’arrivo di 264 lavoratori da Mirano e Dolo. Troverebbero posto al terzo e quarto piano del Pier Fortunato Calvi. Interessati anche i reparti di Mirano e Dolo, con il trasferimento di Chirurgia, Ortopedia e Urologia nel primo e Neurologia e Oncologia nel secondo, dove arriverà anche Lungodegenza di Noale. Nelle intenzioni dell’Ulss 13, spostare gli uffici dal Mariutto di Mirano nella città dei Tempesta, permetterebbe di avere un risparmio di circa 600 mila euro annui sull’affitto. Ma è indubbio che questo slittamento di programma, “costringa” l’azienda sanitaria a

continuare a tenere i propri dipendenti dentro al Mariutto e a pagare il canone di locazione. Noale, però, s’interroga anche sul futuro delle sue strutture, ormai fatiscenti e in disuso, specie da quando, nella primavera del 2016, è stata inaugurata la nuova casa di riposo di via Ongari. Infatti, molte strutture stanno andando nel degrado o già lo sono. In pratica, in questo momento Noale si trova con diverse strutture, ma vuote, e non si sa se e come saranno riempite nei prossimi mesi. Altro fattore è la vicenda dei 40 posti dell’ospedale di comunità. In un primo momento sembrava che finissero nel Pier Fortunato Calvi, poi il Consiglio regionale, con la nuova legislatura, ha votato il maxiemendamento alla revisione della finanziaria veneta, prevedendolo nella nuova casa di riposo privata. Più volte il sindaco Patrizia Andreotti ha chiesto all’assessore veneto alla Sanità Luca Coletto e il dirigente del settore Domenico Mantoan di fare un giro attraverso gli immobili del Pier Fortunato Calvi per capire in quali condizioni si trovino. E nel 2016, la città dei Tempesta, si augura, vi sia il definito rilancio e non l’abbandono.

diPendenti BloCCAti i tRAsfeRimenti

A.R.

Giuseppe Dal Ben con i sindaci dell’Ulss 13

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19Cultura locale

Una proroga per altri sei mesi delle attività. Questa la novità attesa da tutta la Riviera del Brenta per Teatro Villa dei Leoni. La decisione arriva, infatti,

direttamente dal Comune di Mira che ha prorogato fino a fine giugno la gestione delle attività teatrali. La paura era concreta a dire il vero. C’era la possibilità che le attività fossero messe a rischio, soprattutto dopo la decisione de La Piccionaia e Coopculture di rinunciare alla gestione del Polo culturale di Mira (fatto dal teatro, dalla villa e dall’oratorio) a causa della mancata piena fruibilità di villa Contarini dei Leoni, che il Comune dovrebbe mettere a norma con dei fondi che per ora non ha. Per quella operazione servirebbero oltre 200 mila euro, che l’ente locale ha fatto chiaramente capire che non ci sono e non sa ad ora nemmeno dove trovarli.

A quel punto è arrivata la decisione de La Piccionaia Coopculture. “Passate le festività natalizie - spiegano i gestori del teatro - riprende dunque a pieno ritmo l’attività di produzione culturale. Se oramai si chiude l’esperienza Ambienti Culturali ( ioè il polo culturale), l’attività teatrale non si è mai fermata e non si fermerà, ma prosegue con un soddisfacente successo di pubblico”.

I gestori della stagione teatrale elencano i prossimi appuntamenti. Concluso l’ultimo appuntamento delle

“Domeniche in Villa” organizzate da La Piccionaia e Coopculture - che il 10 gennaio ha accompagnato nel Parco e in Villa dei Leoni i bambini invitati alle “Passeggiate fantastiche a passo di fata, con scarpe sonanti e occhi di troll” a gennaio gli spettacoli in cartellone sono quattro tra rassegna serale, spettacoli per famiglie e Teatro Scuola. Il Teatro Scuola riparte il 18 e 19 gennaio con “Un Treno carico di filastrocche” della Fondazione Aidan e poi il 21 e 22 gennaio con “Il Cavaliere inesistente” del Teatro Gioco Vita. Il cartellone serale “Punto Teatro” riparte il 30 gennaio alle 21 con “Troilo e Cressida” di Indigena Teatro.

E infine il programma domenicale “Famiglie a Teatro” inaugura il 2016 il 31 gennaio alle 16, con “Le Quattro Stagioni” del Teatro Telaio. L’ufficio teatro e la biglietteria de La Piccionaia riaprono dopo la pausa natalizia, e rimangono un punto di riferimento per gli spettatori. L’ufficio teatro è aperto al pubblico con i consueti orari (dal martedì al venerdì 10-13 e 15-17). La biglietteria è operativa il martedì, giovedì e venerdì dalle 16 alle 18.

La Piccionaia Coopculture poi, dopo le polemiche sollevate dall’ex sindaco Roberto Marcato nelle scorse settimane sul fatto che la biglietteria era stata trasferita

a Dolo negli uffici di Vela per alcuni spettacoli, precisa che questo è vero, ma valeva solo per la rassegna “Natale da Leoni”, organizzata non dai gestori del teatro, ma dal Comune e Arteven. La stagione 2015-2016 invece è promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Mira, in collaborazione con La Piccionaia, Centro di Produzione Teatrale, Coopculture, Circuito Teatrale Regionale Arteven, Regione del Veneto, Città Metropolitana di Venezia, Ministero dei Beni e Attività Culturali e del Turismo.

di Alessandro Abbadir

Si chiude l’esperienza Ambienti Culturali, prosegue l’attività teatrale con cartelloni per la scuola e di prosa

Cultura Decisione del Comune di Mira dopo la rescissione della convenzione con La Piccionaia Coopculture

Teatro Villa dei Leoni, proroga fino a giugno

“Con quali occhi vediamo, noi, la disabilità? Il nostro sguardo di quali atteggiamenti, emozioni, pregiudizi, timori, aspettative

si carica quando siamo di fronte ad una persona con disabilità? Ne siamo consapevoli?”. Dal nostro sguardo e dunque dall’atteggiamento culturale (collettivo e individuale) che assumiamo, dipendono le modalità relazionali, i comportamenti, le azioni educative, abilitative e progettuali nei confronti delle persone con disabilità. Per questo l’Anffas della Riviera del Brenta organizza una serata ad hoc giovedì 28 gennaio, ore 20.45, con Gian Antonio Stella, nella sala-teatro “Sandro Pertini” di S. Maria di Sala. ”Si vuole approfondire con le modalità piacevolmente dialogate del noto giornalista - spiegano gli organizzatori - il tema dello sguardo verso la disabilità. Uno sguardo che sarà anche una carrellata attraverso i secoli dall’antica Grecia ad oggi, del modo di vedere i disabili nelle diverse società”. La sala che ospiterà l’evento non è molto grande, per questa ragione è richiesta una prenotazione telefonica all’ufficio cultura del Comune di S. Maria di Sala (tel. 041 487550). L’ingresso è a offerta libera e il ricavato sarà devoluto all’Anffas della Riviera e alla sua sede di Oriago di Mira.

disabilitàserata pro-anffas con gian antonio stella

A.A.

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20 Cultura provinciale1 Cultura provinciale

“Creatum, ovvero delle Arti e delle Tradizioni”: è questo il tema con-duttore del Carnevale di Venezia,

edizione 2016, che si apre il 23 gennaio prossimo e fi no al 9 febbraio si proporrà con un trionfo di eventi. Questa edizione vuole essere un ritorno alle antiche origini della tradizione e del folklore della città.

Un incentivo forte e insieme una cele-brazione della rinascita delle antiche origini di Venezia. Sotto la direzione artistica di Marco Maccapani, Piazza San Marco si trasformerà in un villaggio delle meraviglie, realizzato dalle scenografi e del Teatro La Fe-nice, in cui gli artigiani, con le loro eccellen-ze, racconteranno la storia unica di Venezia.

I nomi delle calli e dei campi come “Cal-le forno”, “Ruga dei oresi”, “Campiello del remer”, “Fondamenta dei vetrai”, “Calle dei fuseri” o la “Frezzaria”, rappresentano un inno alle arti dei mestieri che ritroveran-no nell’allestimento di Piazza San Marco i fasti del loro glorioso passato. Calli e campi

di Venezia diventeranno inoltre luoghi di spettacoli musicali e teatrali insieme alla terraferma, dove il carnevale si diffonderà. Mentre allestimenti e rievocazioni ripropor-ranno, proprio nella fabbrica per eccellen-za, l’Arsenale, il rapporto di Venezia con i mestieri. Grazie alla collaborazione con i Musei e con le istituzioni culturali veneziane saranno proposti itinenari culturali tematici di visita, aperture straordinarie, mostre tem-poranee. Si parte il 23 gennaio con l’ormai consueta Festa Veneziana nel popolare se-

stiere di Cannaregio. Uno spettacolo a tema sull’acqua e sulle rive aprirà il Carnevale. Il giorno dopo ci sarà il Corteo storico di imbarcazioni addobbate. E via via nei giorni successivi gli oltre 60 spettacoli, concentrati per lo più in Piazza San Marco, fra cui il 30 gennaio il Corteo della Festa delle Marie, il 31 il volo dell’Angelo dal Campanile di San Marco interpretato da Irene Rizzi, Maria vin-citrice del Carnevale 2015.

Da giovedì 4 a martedì 9 febbraio ci sa-ranno infi niti eventi: momento clou in piaz-

za San Marco, domenica 7 febbraio, con la fi nale del concorso della maschera più bella del Carnevale, il Volo dell’Aquila dal Campa-nile di San Marco, con un ospite speciale e misterioso; all’Arzenale di Venezia la festa durerà fi no a notte inoltrata. Gran fi nale martedì grasso con la celebrazione delle glorie di San Marco nello Svolo del Leon, maestoso gonfalone di San Marco, il leone alato su campo rosso che ha reso imortale la Serenissima Repubblica nel Mediterraneo e nel mondo. Questo carnevale sarà dunque

uno spettacolo nello spettacolo, reso possi-bile grazie anche alla collaborazione degli scenografi Angelo Lodi, Guerrino Lovato e Massimo Checchetto, i costumi dell’Atelier Nicolao e dell’Atelier Longhi di Francesco Briggi. Insomma un Carnevale che è ricco e vario come il poster - immagine uffi ciale dell’edizione 2016 - realizzato dall’artista Eduardo Guelfenbein: un collage di colori e di immagini che, simbolicamente, rispec-chiano “la creatività e l’immaginazione - spiega l’artista - che sta dietro agli eventi”.

“Creatum”, è il titolo di questa edizione che vuole essere un ritorno alle antiche origini della tradizione più folkloristica della città. Non solo le arti ma anche il teatro, l’opera e la commedia vanno in scena anche all’aperto

Eventi Dal 23 gennaio al prossimo 9 febbraio. Lo spettacolo d’inaugurazione alle 18 lungo il canale di Cannaregio

Il Carnevale di Venezia celebra le arti e le tradizioni

Il carnevale di Venezia con le tradizionali maschere, a lato il poster uffi ciale dell’edizione 2016

Cavarzere Teatro e anniversari. Il prossimo 7 febbraio va in scena la nuova commedia “Spirito allegro”

Una serie di iniziative sono state intraprese alla fi ne dell’anno appena trascorso e all’inizio del 2016 per ricordare la nascita, trent’anni fa, della compagnia Fi-

lodrammatica di Cavarzere, l’ultima delle quali la messa in scena il 7 febbraio della nuova commedia “Spirito allegro” di N. Coward.

La Filodrammatica nacque grazie all’iniziativa di Ileana Dal Checco che, nei primi anni Ottanta, seguì i ragazzi del Patronato “San Pio X” nell’allestimento delle recite e dal suo desiderio di passare da brevi messe in scena alla preparazio-ne di vere e proprie commedie, idea che venne accolta con entusiasmo da un gruppo di adulti dell’oratorio e dai Padri Ca-nossiani che si prodigarono affi nché sul palcoscenico del teatro Goldoni ci fosse sempre una commedia da rappresentare a Natale o a Carnevale.

“All’inizio fu semplicemente un’occasione per divertirsi, – affermano i componenti della compagnia - ma anche per condividere una passione, quella appunto per il teatro, che ci spinse a desiderare di mettersi in gioco nella non facile arte della recitazione”.

Nel settembre del 1985 andò in scena la prima opera: “Le barufe in famegia” di Giacinto Gallina, un classico del tea-tro tradizionale veneto.

“Il teatro Goldoni di Cavarzere dava il tutto esaurito, tutto il paese era venuto a vedere quella che sarebbe diventata la compagnia teatrale di Cavarzere e il palcoscenico fremeva per la tensione emotiva – continuano gli attori della Filodramma-tica - “Le barufe in famegia”, chi l’avrebbe mai detto? Chi avrebbe mai pensato che sarebbe diventato il nostro “cavallo di battaglia” per i successivi trent’anni?”

In seguito avvenne la costituzione di una vera e propria compagnia fi nalizzata alla messa in scena di opere teatrali e alla diffusione della cultura nel territorio; poco tempo dopo co-minciarono ad arrivare le prime scritture prima dai paesi limitro-fi e poi anche da teatri importanti della regione così ben presto la compagnia cavarzerana passò dalle piccole - ma seguitissi-me - rassegne nei paesini sperduti di campagna ai cartelloni delle città di Vicenza, Padova, Verona, Sacile, Mestre, Spinea: il nome della Filodrammatica, dunque, fi gurò nelle locandine delle più belle rassegne teatrali amatoriali del Veneto.

Dopo qualche anno, sempre sotto la guida di Ileana Dal Checco, si aggiunsero al repertorio altre commedie come “Zente refada”, “Sior Tita paron” e “La bozeta de l’ogio”: proprio con quest’ultima la Filodrammatica ebbe il primo rico-noscimento delle qualità dei suoi attori quando vinse il premio “Carlo Goldoni” del Teatro Stabile del Veneto.

Col passare del tempo aumentò nei componenti della compagnia il desiderio di perfezionarsi per cui, nei primi anni del Duemila, la Filodrammatica fece un’ importante esperienza con il Bel Teatro, una compagnia di professionisti di Padova, che le permise una miglior conoscenza del linguaggio teatrale.

A questa esperienza seguirono la messa in scena de “L’An-conitana” di Ruzante con il valente regista Roberto Innocente e di “Tango Monsieur?” di Lo Castro con Damiano Nardin: quest’ultima pièce rappresentò un banco di prova per la com-pagnia, in quanto gli attori recitarono per la prima volta in italiano.

Oggi la Filodrammatica è guidata da Franco Penzo, attore e regista del Teatro Novo di Chioggia che con lui ha colleziona-to tanti successi e premi sia in Italia che all’estero e alla sua riconosciuta esperienza e competenza, la Filodrammatica si affi da con grande fi ducia.

Trent’anni di Filodrammatica, dalle recite in patronato alla costituzione di una vera e propria compagnia

Nicola Ruzza

Il Carnevale protagonista anche nell’entroterra veneziano a partire da Piazza Ferretto a Mestre dove nei

due week end clou torna l’animazione con la mascherina più bella, una inizia-tiva che coinvolge centinaia di bambini. L’appuntamento sabato 30, a partire dalle 15, domenica 31 gennaio alle 11 e dalle 15 in poi, sabato 6 febbraio dalle ore 15, domenica 7, lunedì 8 e martedì 9, alle ore 11 e dalle 15 in poi.

Sempre in Piazza Ferretto sono in programma, nei fi ne settimana del carnevale, animazioni e spettacoli nella pista di pattinaggio sul ghiaccio. E inol-tre una video installazione interattiva stupirà e coinvolgerà tutte le persone che si troverranno a passare in Piazza Ferretto.

Dal 30 gennaio al 9 febbraio, 11 giorni e oltre 30 tappe del “trenino uf-fi ciale del Carnevale” che consentirà di assistere a performance e laboratori di artigiani su arti e antichi mestieri nelle piazze di Malcontenta, Zelarino, Trivi-gnano, Ca’ Sabbioni, Marghera, Fava-ro, Tessera, Campalto, Piazza Ferretto, Chirignago, Lido, Malamocco e Pelle-strina. Il 6 febbraio è in programma la sfi lata dei carri a Marghera. Sempre il 6 febbraio il Carnevale dei Ragazzi a Zelarino dove il 9 si terrà la sfi lata dei carri. Sfi lata anche a Favaro il 7 e a Burano il 6, 7 e il 9 febbraio.

feste e carriil carnevale a mestre e dintorni

Alcune interpretazioni della compagnia di Cavarzere

2Sport

Si chiama Eleonora Coletto la giovane promes-sa del karate veneziano che, a soli 21 anni, conta numerosi titoli a livello internazionale.

La giovane atleta ha iniziato il suo percorso in questo mondo a soli sei anni, tornando un giorno a casa da scuola e dicendo ai propri genitori “io voglio andare a far karate”. Inizia in questo modo, nell’Asd Karate Salzano, una passione che l’ha ac-compagnata in tutta la sua crescita e che persiste tutt’ora. Eleonora inizia le gare fi n da subito. “La prima gara – racconta - l’ho fatta poco dopo aver iniziato ad allenarmi. Ricordo che i miei genitori e il mio allenatore mi dissero di gareggiare come se mi stessi allenando in palestra, di non preoccuparmi, e alla fi ne sono arrivata prima”. Col tempo Eleonora passa da bambina a giovane donna e dopo le gare regionali passa a quelle nazionali conquistando un podio dietro l’altro, fi no ad essere ammessa alle competizioni di livello internazionale. A 18 anni, per la prima volta, parte da sola per partecipare alla sua prima gara fuori dall’Italia: gli europei in Romania. Una gara entusiasmante in cui si classifi ca terza e che la segna fortemente, soprattutto per la tenacia e la determinazione che serve per compie-re un intero percorso in completa autonomia. Dal 2012 la giovane karateka inizia la sua carriera nelle gare internazionali partecipando ai mondiali in Slovenia, dove arriva seconda, e in Brasile, in cui

si classifi ca vicecampionessa del mondo interstile. La sua ultima esperienza, nella scorsa primavera, è quella dell’europeo in Portogallo dove, invece, sale sul gradino più alto del podio. Le numerose vittorie, ma anche le varie delusioni non hanno mai ferma-to la tenacia di Eleonora che vuole continuare ad allenarsi e allenare. “Mi alleno per raggiungere il mio obbiettivo, gareggiare. – dice la karateka. Mi allenerei comunque, ma la determinazione sarebbe ben diversa. Continuare a far gare fi n che posso mi aiuta a restare sempre costante e determinata, mi sprona a dare e fare sempre il meglio”. Per Eleono-ra il karate è un modello di vita e non solo per la disciplina che si trova intrinseca in questo sport, ma anche a livello interpersonale. “Ciò che questo sport mi ha insegnato è a vedere il mio avversario sempre con rispetto e con stima. In fondo se io miglioro è

anche grazie a lui”. Eleonora, giovanissima ragazza già campionessa mondiale e europea, si divide tra la palestra, lo studio universitario e gli amici, ma dice di non aver mai dovuto rinunciare a nulla, ma di aver semplicemente fatto delle scelte, scelte che l’hanno portata a toccare i più alti livelli in questa disciplina.

di Anna michieletto

Eleonora Coletto, campionessa di karate

L’Umana Reyer, dopo queste va-canze di Natale, ha deciso di fare ai suoi tifosi un ulteriore regalo. In

seguito allo storico accesso alle Last 32, la società ha comunicato le modalità per assistere alle partite casalinghe del-la prestigiosa seconda fase dell’Eurocup. Fase che vedrà gli atleti della squadra veneziana affrontare i russi dello Zenit di San Pietroburgo, i tede-schi dell’ Mhp Riesen Ludwigsburg e i polacchi dello Stelmet BC Zielona Góra. La prima notizia riguarda i possessori di abbonamenti Eurogold e Eurogold numerato per i quali la società ha deciso di estendere la validità della tessera anche a queste tre partite, premiando la loro fedeltà. I pos-sessori delle tessere entreranno quindi gratuitamente anche a questi tre incontri. L’Umana Reyer lancia inoltre per le tre partite di Last32 anche dei mini abbonamenti sia per il settore intero che per il settore numerato, a prezzi estremamente convenienti. I prezzi dei biglietti singoli saranno infi ne invariati rispetto al primo turno di Eurocup. I mini abbonamenti, così come i biglietti, saranno acquistabili sia in tutti i punti vendita del territorio (la lista completa su www.reyer.it/biglietterie ) che online su www.reyer.it. Sono andati a ruba anche i biglietti per la prima partita, Umana Reyer – Zenit San Pietroburgo che era in programma mercoledì 6 gennaio alle 20.30. Si prospettano gare entusiasmanti e un Taliercio sempre pieno e pronto a dimostrare tutta la sua carica per una squadra che si sta sempre più dimostrando leader nazionale.

Basketumana reYer regala incontri internazionali agli abbonati

A.M.

“Per smaltire le feste non c’è miglior cosa se non fare un bel giro in bici”. Sicuramente questo è quello che ha

pensato il popolo del ciclocross che, il giorno di Santo Stefano, si è ritrovato a San Fior (Tv), per il 2° Gp Comune di San Fior, su un circuito pianeggiante ma divertente, che prevedeva cunette artifi ciali e ostacoli. Giornata nebbiosa la mattina, per lasciare poi spazio al sole nel pomeriggio, con un tracciato completamente asciutto che ha favorito le alte velocità e grandi emozioni. Tra le diverse categorie hanno, che hanno spaziato dagli allievi al primo anno agli amatori, di certo ha regalato più emozioni è stata la gara open in cui era presente, per la gioia del pubblico, il professionista e vincitore di due tappe al Tour De France, Matteo Tren-tin autore di una gara onesta, dove non si è risparmiato e ha chiuso al 7° posto assoluto. Davanti, fi n dalle prime tornate, dettava infatti legge Mirko Tabacchi già apparso in buona condizione nella gara friulana a Lucinico. Die-tro di lui un tandem composto da Tommaso Caneva e Thomas Paccagnella che ha guidato l’inseguimento per buona parte della gara, an-ticipati nel fi nale solo da Luca Braidot, che è così riuscito a strappare il secondo gradino del podio dietro al compagno di colori relegando Paccagnella al terzo posto. Tra le donne gara senza storia con l’assolo della bolzanina Anna Oberparleiter, sempre più leader del Trofeo Tri-veneto e che fi n da subito ha distanziato tutte le avversarie, in primis le due juniores che si sono contese la vittoria e il podio assoluto, vale a dire Sara Casasola e Francesca Baroni.

Un riconoscimento particolare per queste due ragazze per il bel duello che stanno regalando nelle ultime settimane e che dona un po’ di pepe anche alla classifi ca juniores. Il podio open, dietro alla Oberparleiter, è formato dalla veneziana della società Libertas Scorzè Gio-vanna Michieletto seguita da Elena Leonardi. Tra le altre categorie si sono fatti valere ancor di più gli atleti veneziani. In particolar modo la gara juniores maschile al cui terzo posto, dopo l’ennesima vittoria e conferma di Andrea Poz-zato, con Matteo Zecchin secondo, ha lasciato il terzo gradino del podio a Nicola Taffarel, dopo una gara testa a testa con il compagno di colori alla Libertas Scorzè Mattia Consolaro. Durante la mattinata si sono tenute le gare giovanili che hanno visto, tra gli allievi al primo anno, sfi de avvincenti e la bella vittoria di Ema-nuele Huez (Tettamanti Bike) su Nicolò Buratti e Nicholas Caruzzi. Tra gli esordienti, invece, domina questa stagione e vince la gara Ga-briele Torcianti. Le categorie amatoriali hanno visto i successi di Paola Maniago, Gianfranco Mariuzzo, Michele Feltre e Carmine Del Riccio.

Ciclocross a santo stefanoatleti veneziani primeggiano a san fior

A.M.

Arti marziali I successi di una atleta di una società di Salzano

Photo credit: Alessandro Billiani

Page 21: Riviera ovest genn2016 n8

Con il patrocinio ela collaborazione del

Aism, AssociAzione iTALiAnA scLerosi MuLTipLA,e i notAi ti invitAno A pArtecipAre AgLi inconTrigrATuiTi per ricevere risposTe ALLe Tue doMAnde.

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21Sport 2Sport

Si chiama Eleonora Coletto la giovane promes-sa del karate veneziano che, a soli 21 anni, conta numerosi titoli a livello internazionale.

La giovane atleta ha iniziato il suo percorso in questo mondo a soli sei anni, tornando un giorno a casa da scuola e dicendo ai propri genitori “io voglio andare a far karate”. Inizia in questo modo, nell’Asd Karate Salzano, una passione che l’ha ac-compagnata in tutta la sua crescita e che persiste tutt’ora. Eleonora inizia le gare fi n da subito. “La prima gara – racconta - l’ho fatta poco dopo aver iniziato ad allenarmi. Ricordo che i miei genitori e il mio allenatore mi dissero di gareggiare come se mi stessi allenando in palestra, di non preoccuparmi, e alla fi ne sono arrivata prima”. Col tempo Eleonora passa da bambina a giovane donna e dopo le gare regionali passa a quelle nazionali conquistando un podio dietro l’altro, fi no ad essere ammessa alle competizioni di livello internazionale. A 18 anni, per la prima volta, parte da sola per partecipare alla sua prima gara fuori dall’Italia: gli europei in Romania. Una gara entusiasmante in cui si classifi ca terza e che la segna fortemente, soprattutto per la tenacia e la determinazione che serve per compie-re un intero percorso in completa autonomia. Dal 2012 la giovane karateka inizia la sua carriera nelle gare internazionali partecipando ai mondiali in Slovenia, dove arriva seconda, e in Brasile, in cui

si classifi ca vicecampionessa del mondo interstile. La sua ultima esperienza, nella scorsa primavera, è quella dell’europeo in Portogallo dove, invece, sale sul gradino più alto del podio. Le numerose vittorie, ma anche le varie delusioni non hanno mai ferma-to la tenacia di Eleonora che vuole continuare ad allenarsi e allenare. “Mi alleno per raggiungere il mio obbiettivo, gareggiare. – dice la karateka. Mi allenerei comunque, ma la determinazione sarebbe ben diversa. Continuare a far gare fi n che posso mi aiuta a restare sempre costante e determinata, mi sprona a dare e fare sempre il meglio”. Per Eleono-ra il karate è un modello di vita e non solo per la disciplina che si trova intrinseca in questo sport, ma anche a livello interpersonale. “Ciò che questo sport mi ha insegnato è a vedere il mio avversario sempre con rispetto e con stima. In fondo se io miglioro è

anche grazie a lui”. Eleonora, giovanissima ragazza già campionessa mondiale e europea, si divide tra la palestra, lo studio universitario e gli amici, ma dice di non aver mai dovuto rinunciare a nulla, ma di aver semplicemente fatto delle scelte, scelte che l’hanno portata a toccare i più alti livelli in questa disciplina.

di Anna michieletto

Eleonora Coletto, campionessa di karate

L’Umana Reyer, dopo queste va-canze di Natale, ha deciso di fare ai suoi tifosi un ulteriore regalo. In

seguito allo storico accesso alle Last 32, la società ha comunicato le modalità per assistere alle partite casalinghe del-la prestigiosa seconda fase dell’Eurocup. Fase che vedrà gli atleti della squadra veneziana affrontare i russi dello Zenit di San Pietroburgo, i tede-schi dell’ Mhp Riesen Ludwigsburg e i polacchi dello Stelmet BC Zielona Góra. La prima notizia riguarda i possessori di abbonamenti Eurogold e Eurogold numerato per i quali la società ha deciso di estendere la validità della tessera anche a queste tre partite, premiando la loro fedeltà. I pos-sessori delle tessere entreranno quindi gratuitamente anche a questi tre incontri. L’Umana Reyer lancia inoltre per le tre partite di Last32 anche dei mini abbonamenti sia per il settore intero che per il settore numerato, a prezzi estremamente convenienti. I prezzi dei biglietti singoli saranno infi ne invariati rispetto al primo turno di Eurocup. I mini abbonamenti, così come i biglietti, saranno acquistabili sia in tutti i punti vendita del territorio (la lista completa su www.reyer.it/biglietterie ) che online su www.reyer.it. Sono andati a ruba anche i biglietti per la prima partita, Umana Reyer – Zenit San Pietroburgo che era in programma mercoledì 6 gennaio alle 20.30. Si prospettano gare entusiasmanti e un Taliercio sempre pieno e pronto a dimostrare tutta la sua carica per una squadra che si sta sempre più dimostrando leader nazionale.

Basketumana reYer regala incontri internazionali agli abbonati

A.M.

“Per smaltire le feste non c’è miglior cosa se non fare un bel giro in bici”. Sicuramente questo è quello che ha

pensato il popolo del ciclocross che, il giorno di Santo Stefano, si è ritrovato a San Fior (Tv), per il 2° Gp Comune di San Fior, su un circuito pianeggiante ma divertente, che prevedeva cunette artifi ciali e ostacoli. Giornata nebbiosa la mattina, per lasciare poi spazio al sole nel pomeriggio, con un tracciato completamente asciutto che ha favorito le alte velocità e grandi emozioni. Tra le diverse categorie hanno, che hanno spaziato dagli allievi al primo anno agli amatori, di certo ha regalato più emozioni è stata la gara open in cui era presente, per la gioia del pubblico, il professionista e vincitore di due tappe al Tour De France, Matteo Tren-tin autore di una gara onesta, dove non si è risparmiato e ha chiuso al 7° posto assoluto. Davanti, fi n dalle prime tornate, dettava infatti legge Mirko Tabacchi già apparso in buona condizione nella gara friulana a Lucinico. Die-tro di lui un tandem composto da Tommaso Caneva e Thomas Paccagnella che ha guidato l’inseguimento per buona parte della gara, an-ticipati nel fi nale solo da Luca Braidot, che è così riuscito a strappare il secondo gradino del podio dietro al compagno di colori relegando Paccagnella al terzo posto. Tra le donne gara senza storia con l’assolo della bolzanina Anna Oberparleiter, sempre più leader del Trofeo Tri-veneto e che fi n da subito ha distanziato tutte le avversarie, in primis le due juniores che si sono contese la vittoria e il podio assoluto, vale a dire Sara Casasola e Francesca Baroni.

Un riconoscimento particolare per queste due ragazze per il bel duello che stanno regalando nelle ultime settimane e che dona un po’ di pepe anche alla classifi ca juniores. Il podio open, dietro alla Oberparleiter, è formato dalla veneziana della società Libertas Scorzè Gio-vanna Michieletto seguita da Elena Leonardi. Tra le altre categorie si sono fatti valere ancor di più gli atleti veneziani. In particolar modo la gara juniores maschile al cui terzo posto, dopo l’ennesima vittoria e conferma di Andrea Poz-zato, con Matteo Zecchin secondo, ha lasciato il terzo gradino del podio a Nicola Taffarel, dopo una gara testa a testa con il compagno di colori alla Libertas Scorzè Mattia Consolaro. Durante la mattinata si sono tenute le gare giovanili che hanno visto, tra gli allievi al primo anno, sfi de avvincenti e la bella vittoria di Ema-nuele Huez (Tettamanti Bike) su Nicolò Buratti e Nicholas Caruzzi. Tra gli esordienti, invece, domina questa stagione e vince la gara Ga-briele Torcianti. Le categorie amatoriali hanno visto i successi di Paola Maniago, Gianfranco Mariuzzo, Michele Feltre e Carmine Del Riccio.

Ciclocross a santo stefanoatleti veneziani primeggiano a san fior

A.M.

Arti marziali I successi di una atleta di una società di Salzano

Photo credit: Alessandro Billiani

Page 22: Riviera ovest genn2016 n8

La Prenotazione avviene presso il Ristorante Info: 041 932127 - 335 5294045Statale 11 Riviera del Brenta Malcontenta (Ve) - Via Padana, 198

www.ristoranteallafornace.com - [email protected] - seguici su

14 Febbraio 2016S. Valentino

• Aperitivo della Casa

• Gamberetti in Cocktail

• Antipasto Fornace: polipi con sedano,latticini di seppia, gamberoni

• Bis di Taglierini al Salmone di Scozia,Gnocchetti con Scampi e funghi

• Grigliata di Orata, Coda di Rospoe Scampo alla griglia

• Frittura di Calamari e Gamberi

• Insalatine di stagione e carotine

• Sorbetto al limone

• Dolce con vino amoroso

• Caffè e Limoncello

• Vini e Acque Minerali

€ 30,00 a persona

MenùDegustazione

Pesce• Spaghetti allo scoglio

e Farfalle, salmone e gamberi

• Grigliata di OrataCoda Pescatrice

Scampo,più Polenta

e Fritto Misto

• Insalata Mista

• Sorbetto al limone

• Caffè corretto

• Vini e Acque Minerali

€ 24,00 a persona

RistoranteAlla

Fornace

221

IL VENETOin PRIMO PIANO

Il mercato immobiliare lancia timidi ma signifi cativi segna-li di ripresa anche in Veneto. E’ il quadro incoraggiante che emerge dalle recenti rilevazioni dell’Uffi cio Studi del

Gruppo Tencocasa, nello specifi co relativamente al primo se-mestre 2015, illustrato da Michele Ferrari, team manager dell’Area Nord est.

Sembra, dunque, che il mercato della compravendita ricominci a partire in uno scenario in parte mutato, rispetto al recente passato, fi no cioè al 2008, l’anno clou della bolla speculativa nel settore immobiliare.

Analizzando la domanda emergono interessanti dinami-che, per certi aspetti nuove. Muta il profi lo dell’acquirente, per lo più si tratta di giovani coppie, mediamente sui 35 anni, in cerca di prima casa, per una sistemazione defi nitiva.

Si torna in città, per trovare casa nei centri cittadini piuttosto che in periferia. La contrazione dei prezzi degli immobili in questi anni, infatti, consente di optare per solu-zioni più comode, più vicine alle aree attrezzate e ai servizi.

Il trilocale (due camere e zona giorno) nella compra-vendita rappresenta la tipologia dove maggiormente si concentra la richiesta, a discapito del bilocale che, invece, vede crollare il proprio appeal in virtù di un mutato approccio da parte degli acquirenti, orientati all’abitazione principale e alla sistemazione stabile anziché all’acquisto per investi-mento almeno per questo taglio.

La maggiore offerta bancaria ai fi nanziamenti, con la riduzione dei tassi d’interesse, ha fatto registrare un co-spiscuo aumento delle stipulazioni di mutui da parte delle famiglie venete per l’acquisto della casa.

Diminuiscono anche i tempi di vendita che si attestano intorno ai 170 giorni nelle grandi città, 189 nell’hinterland delle città e 177 nei copoluoghi di provincia.

Contrazioni dei prezzi. Nel primi sei mesi del 2015 le quotazioni delle abitazioni in Italia sono dimuite in me-

dia del 2,5 per cento nelle grandi città, del 2,1 per cento nell’hinterland cittadino e del 2,2 per cento nei capoluoghi di provincia.

In media, analizzando le aree geografi che, nelle città del Nord la contrazione dei prezzi delle case è del 2,2 per cento.

In Veneto è Verona la città in cui si registra la maggiore contrazione dei prezzi (-2,5 per cento), seguita da Treviso (-2,1 per cento). A Padova la contrazione dei prezzi è del -1,1 per cento rispetto al secondo quadrimestre 2014. Le zone centrali cedono l’1,9 per cento, mentre quelle semi-centrali e periferiche si mantengono sostanzialmente stabili.

Stabili anche i prezzi a Rovigo e Vicenza. Non risultano i dati di Venezia per cui l’Uffi cio Studi Tecnocasa sta appron-tando un’indagine a parte.

Domanda e disponibilità di spesa. La ricerca della prima casa costituisce anche in Veneto il segmento più consistente del mercato. La domanda è alta e proviene in

buona parte da giovani coppie che approfi ttano dei prezzi convenienti. Prezzi che consentono di concentrare le ricer-che nei centri storici o nelle immediate prossimità. Non di rado infatti ci sono acquisti sostitutivi da parte di chi abita in provincia e ora, grazie al ridimensionamento dei valori, riesce ad acquistare nelle città. La tipologia più richiesta è il trilocale, nelle palazzine.

A Rovigo piacciono anche le soluzioni indipendenti, e gli appartamenti dotati di giuardino privato, ricercati spesso nei quartieri, San Bortolo e Tassina, che si sviluppano nelle vicinanze del centro cittadino.

A Treviso invece la maggior parte delle transazioni per questa tipologia riguardano soprattutto le abitazioni colloca-te immediatamente fuori le mura cittadine (molte richieste si registrano in particolare per il quartiere Santa Bona, ca-ratterizzato da una edilizia eterogenea, dove accanto alle palazzine non mancano le villette di nuova costruzione). Molto attive - per quanto riguarda questo segmento del mer-cato - sono anche le famiglie di origine straniera.

Verona ha una situazione più complessa che è anche de-terminata dalla presenza dell’università che attira investitori interessati all’acquisto di bilocali da concedere in locazione ma anche, a fi ni turistici, anche allo scopo di avviare B&B o affi ttacamere. La preferenza, in quest’ultimo caso, ricade su appartamenti dotati di almeno tre camere, inseritiper lo più in palazzi sotrici e ubicati il più possibile nel Centro o nelle vicinanze.

Anche a Vicenza dalla fi ne del 2014 e nei primi mesi del 2015 si evidenzia un aumento del numero di compra-vendite. Le quotazioni favorevoli consentono di valutare con maggiore interesse anche le abitazioni del centro storico, che nelle strade principali possono essere anche di notevole prestigio. Nelel immediate vicinanze si sviluppa in particola-re il quartiere San marco e la zona di Sant’Andrea.

di ornella Jovane

Sembra che il mercato della compravendita ricominci a partire. Il trilocale, in città o nelle vicinanze è la tipologia più richieste. Gli acquirenti tipo: giovane coppia sui 35 anni

Economia L’indagine del Centro Studi di Tecnocasa fotografa la situazione nel primo semestre 2015

Mercato immobiliare in ripresa anche in Veneto

focus

Per quanto la realtà di Padova, città e provincia su cui si concentra nel dettaglio l’indagine Tecnocasa

illustrata da Cristian Binato, consu-lente Tecnocasa dell’area di Padova e Rovigo, i valori che erano scesi note-volmente nei mesi precedenti(-5,5 nel 2014) nell’ultimo semestre 2015 si sono assestati intorno ad un - 1,1 per cento, con un livellamento sostanziale dei prezzi, dovuto ad un’alta domanda che proviene in buona parte da giovani coppie. Aumenta dunque il numero di compravendite: in città sono state ef-fettuate 977 transazioni, pari a +19,1 per cento rispetto al primo semestre del 2014, mentre in provincia si contano 2352 compravendite, vale a dire +0,9 per cento.

La tipologia più richiesta è il trilo-cale, con il 47,5 per cento delle prefe-renze, quindi i quattro locali con il 29,1 per cento.

L’analisi della disponibilità di spesa evidenzia che il 46,1 per cento dei potenziali acquirenti ha un budget mas-simo di 119mila euro e il 27, 1 per cento si colloca nella fascia successiva, tra 120 e 169mila euro.

Il mercato è dei giovani: l’81,4 per cento degli acquirenti, infatti, ha com-prato l’abitazione principale, il 18,6 per cento ha acquistato per investimen-to. Quasi un terzo degli acquirenti è under 35, i 31,3 per cento ha un’età compresa tra i 35 e i 44 anni.

Anche per Padova città la domanda di case si concentra prevalentemente nell’area fuori le mura del centro sto-rico, tra la Guizza e il lungargine del Bassanello e si focalizza su trilocali e quadrilocali.

padova, il numero di compravendite aumenta del 19,1 per cento in città

La maggior parte degli acquirenti - per lo più giovani - è orientata all’acquisto dell’abitazione principale

O.J.

Page 23: Riviera ovest genn2016 n8

La Prenotazione avviene presso il Ristorante Info: 041 932127 - 335 5294045Statale 11 Riviera del Brenta Malcontenta (Ve) - Via Padana, 198

www.ristoranteallafornace.com - [email protected] - seguici su

14 Febbraio 2016S. Valentino

• Aperitivo della Casa

• Gamberetti in Cocktail

• Antipasto Fornace: polipi con sedano,latticini di seppia, gamberoni

• Bis di Taglierini al Salmone di Scozia,Gnocchetti con Scampi e funghi

• Grigliata di Orata, Coda di Rospoe Scampo alla griglia

• Frittura di Calamari e Gamberi

• Insalatine di stagione e carotine

• Sorbetto al limone

• Dolce con vino amoroso

• Caffè e Limoncello

• Vini e Acque Minerali

€ 30,00 a persona

MenùDegustazione

Pesce• Spaghetti allo scoglio

e Farfalle, salmone e gamberi

• Grigliata di OrataCoda Pescatrice

Scampo,più Polenta

e Fritto Misto

• Insalata Mista

• Sorbetto al limone

• Caffè corretto

• Vini e Acque Minerali

€ 24,00 a persona

RistoranteAlla

Fornace

23Il Veneto in primo piano1

IL VENETOin PRIMO PIANO

Il mercato immobiliare lancia timidi ma signifi cativi segna-li di ripresa anche in Veneto. E’ il quadro incoraggiante che emerge dalle recenti rilevazioni dell’Uffi cio Studi del

Gruppo Tencocasa, nello specifi co relativamente al primo se-mestre 2015, illustrato da Michele Ferrari, team manager dell’Area Nord est.

Sembra, dunque, che il mercato della compravendita ricominci a partire in uno scenario in parte mutato, rispetto al recente passato, fi no cioè al 2008, l’anno clou della bolla speculativa nel settore immobiliare.

Analizzando la domanda emergono interessanti dinami-che, per certi aspetti nuove. Muta il profi lo dell’acquirente, per lo più si tratta di giovani coppie, mediamente sui 35 anni, in cerca di prima casa, per una sistemazione defi nitiva.

Si torna in città, per trovare casa nei centri cittadini piuttosto che in periferia. La contrazione dei prezzi degli immobili in questi anni, infatti, consente di optare per solu-zioni più comode, più vicine alle aree attrezzate e ai servizi.

Il trilocale (due camere e zona giorno) nella compra-vendita rappresenta la tipologia dove maggiormente si concentra la richiesta, a discapito del bilocale che, invece, vede crollare il proprio appeal in virtù di un mutato approccio da parte degli acquirenti, orientati all’abitazione principale e alla sistemazione stabile anziché all’acquisto per investi-mento almeno per questo taglio.

La maggiore offerta bancaria ai fi nanziamenti, con la riduzione dei tassi d’interesse, ha fatto registrare un co-spiscuo aumento delle stipulazioni di mutui da parte delle famiglie venete per l’acquisto della casa.

Diminuiscono anche i tempi di vendita che si attestano intorno ai 170 giorni nelle grandi città, 189 nell’hinterland delle città e 177 nei copoluoghi di provincia.

Contrazioni dei prezzi. Nel primi sei mesi del 2015 le quotazioni delle abitazioni in Italia sono dimuite in me-

dia del 2,5 per cento nelle grandi città, del 2,1 per cento nell’hinterland cittadino e del 2,2 per cento nei capoluoghi di provincia.

In media, analizzando le aree geografi che, nelle città del Nord la contrazione dei prezzi delle case è del 2,2 per cento.

In Veneto è Verona la città in cui si registra la maggiore contrazione dei prezzi (-2,5 per cento), seguita da Treviso (-2,1 per cento). A Padova la contrazione dei prezzi è del -1,1 per cento rispetto al secondo quadrimestre 2014. Le zone centrali cedono l’1,9 per cento, mentre quelle semi-centrali e periferiche si mantengono sostanzialmente stabili.

Stabili anche i prezzi a Rovigo e Vicenza. Non risultano i dati di Venezia per cui l’Uffi cio Studi Tecnocasa sta appron-tando un’indagine a parte.

Domanda e disponibilità di spesa. La ricerca della prima casa costituisce anche in Veneto il segmento più consistente del mercato. La domanda è alta e proviene in

buona parte da giovani coppie che approfi ttano dei prezzi convenienti. Prezzi che consentono di concentrare le ricer-che nei centri storici o nelle immediate prossimità. Non di rado infatti ci sono acquisti sostitutivi da parte di chi abita in provincia e ora, grazie al ridimensionamento dei valori, riesce ad acquistare nelle città. La tipologia più richiesta è il trilocale, nelle palazzine.

A Rovigo piacciono anche le soluzioni indipendenti, e gli appartamenti dotati di giuardino privato, ricercati spesso nei quartieri, San Bortolo e Tassina, che si sviluppano nelle vicinanze del centro cittadino.

A Treviso invece la maggior parte delle transazioni per questa tipologia riguardano soprattutto le abitazioni colloca-te immediatamente fuori le mura cittadine (molte richieste si registrano in particolare per il quartiere Santa Bona, ca-ratterizzato da una edilizia eterogenea, dove accanto alle palazzine non mancano le villette di nuova costruzione). Molto attive - per quanto riguarda questo segmento del mer-cato - sono anche le famiglie di origine straniera.

Verona ha una situazione più complessa che è anche de-terminata dalla presenza dell’università che attira investitori interessati all’acquisto di bilocali da concedere in locazione ma anche, a fi ni turistici, anche allo scopo di avviare B&B o affi ttacamere. La preferenza, in quest’ultimo caso, ricade su appartamenti dotati di almeno tre camere, inseritiper lo più in palazzi sotrici e ubicati il più possibile nel Centro o nelle vicinanze.

Anche a Vicenza dalla fi ne del 2014 e nei primi mesi del 2015 si evidenzia un aumento del numero di compra-vendite. Le quotazioni favorevoli consentono di valutare con maggiore interesse anche le abitazioni del centro storico, che nelle strade principali possono essere anche di notevole prestigio. Nelel immediate vicinanze si sviluppa in particola-re il quartiere San marco e la zona di Sant’Andrea.

di ornella Jovane

Sembra che il mercato della compravendita ricominci a partire. Il trilocale, in città o nelle vicinanze è la tipologia più richieste. Gli acquirenti tipo: giovane coppia sui 35 anni

Economia L’indagine del Centro Studi di Tecnocasa fotografa la situazione nel primo semestre 2015

Mercato immobiliare in ripresa anche in Veneto

focus

Per quanto la realtà di Padova, città e provincia su cui si concentra nel dettaglio l’indagine Tecnocasa

illustrata da Cristian Binato, consu-lente Tecnocasa dell’area di Padova e Rovigo, i valori che erano scesi note-volmente nei mesi precedenti(-5,5 nel 2014) nell’ultimo semestre 2015 si sono assestati intorno ad un - 1,1 per cento, con un livellamento sostanziale dei prezzi, dovuto ad un’alta domanda che proviene in buona parte da giovani coppie. Aumenta dunque il numero di compravendite: in città sono state ef-fettuate 977 transazioni, pari a +19,1 per cento rispetto al primo semestre del 2014, mentre in provincia si contano 2352 compravendite, vale a dire +0,9 per cento.

La tipologia più richiesta è il trilo-cale, con il 47,5 per cento delle prefe-renze, quindi i quattro locali con il 29,1 per cento.

L’analisi della disponibilità di spesa evidenzia che il 46,1 per cento dei potenziali acquirenti ha un budget mas-simo di 119mila euro e il 27, 1 per cento si colloca nella fascia successiva, tra 120 e 169mila euro.

Il mercato è dei giovani: l’81,4 per cento degli acquirenti, infatti, ha com-prato l’abitazione principale, il 18,6 per cento ha acquistato per investimen-to. Quasi un terzo degli acquirenti è under 35, i 31,3 per cento ha un’età compresa tra i 35 e i 44 anni.

Anche per Padova città la domanda di case si concentra prevalentemente nell’area fuori le mura del centro sto-rico, tra la Guizza e il lungargine del Bassanello e si focalizza su trilocali e quadrilocali.

padova, il numero di compravendite aumenta del 19,1 per cento in città

La maggior parte degli acquirenti - per lo più giovani - è orientata all’acquisto dell’abitazione principale

O.J.

1Il Veneto in primo piano

Il mercato immobiliare è in fermento, con favore-voli dati sulle compravendite, anche grazie ad un rinnovato “appetito” bancario per le erogazioni

dei mutui che incoraggia i giovani all’acquisto immo-biliare.

In Veneto, in particolare, secondo i dati analizza-ti dall’Uffi cio studi del Gruppo Tecnocasa e illustrati da Michele Lovato, responsbile d’area Kìron Partner spa pr l’area Nordest, nel secondo trimestre 2015 le famiglie hanno ricevuto fi nanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 903,1 milioni di euro. Una cifra che colloca la regione al terzo posto per totale ero-gato in Italia, con un’incidenza del’8,83 per cento. Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente

si registra una variazione delle erogazioni in regio-ne pari a +72,2 per cento, per un controvalore di +378,6 milioni di euro.

A livello nazionale, nel primo semestre 2015 l’importo medio di mutuo erogato è stato circa di 110 mila euro. Per quanto riguarda le caratteristiche del mutuo, quasi il 70 per cento dei mutui erogati ha una durata tra 21 e 30 anni, in media di poco inferio-re ai 25 anni. Prevale la tipologia a tasso fi sso, la cui percentuale, 56,4 per cento, è raddopppiata rispetto all’anno scorso. In netto calo il ricorso ai mutui a ti-pologia variabile: in particlare, quelli a tasso variabile “puro” sono poco meno di un terzo del totale.

Nel secondo timestre 2015 la regione Veneto

ha fatto registrare un importo medio di mutuo pari a 111.100 euro, in aumento rispetto a quanto rileva-to durante lo stesso trimestre dell’anno precedente, quando il ticket medio ammontava a 109.900 euro.

Per quanto riguarda più in particolare la realtà padovana, su cui l’indagine si soffema con maggiori dettagli, la provincia di Padova ha erogato volumi per 184,8 milioni di euro, pari a +78,4 per cento. Un dato all’interno del quale vanno incorporati non solo l’acquisto, ma anche la ristrutturazione, la surroga e altre fi nalità. L’importo medio di mutuo si è attestato a circa 109mila euro, la durata media è pari a 26 anni, la tipologia per il 44,2 per cento è a tasso fi sso, l’età media dei richiedenti è di poco più di 36 anni.

di ornella Jovane

I dati Gli indicatori del mercato creditizio, in Veneto e a Padova nel confronto con il contesto nazionale

Le banche tornano ad erogare i mutui per l’acquisto della casa

focus

Per quanto riguarda l’area del Veneziano lo studio di Tecnocasa, in attesa dei dati dall’intera provincia, fo-calizza l’attenzione su Chioggia. In questa realtà le

quotazioni rimangono sostanzialmente stabili per il nuo-vo - economico, medio e signorile - mentre si registrano signifi cative contrazioni per la categoria dell’usato - eco-nomico -4,6per cento e medio -3,9 per cento - mentre, al contrario, si osserva una incoraggiante rivalutazione

(+0,6 per cento) del signorile usato. Un trend che si manifesta anche in periferia.

Il mercato immobiliare inizia a dare segnali di ripre-sa dal lato della domanda e della compravendita anche per gli immobili turisticia Chioggia, settore nel quale si registra un incremento signifi cativo nel 2015. Il turistico residenziale, infatti rappresenta il 60 per cento del totale delle compravendite.

Chioggia. l’andamento del mercato immobiliaregrande rivalutazione e attenzione per l’usato. boom per il residenziale turistico

L’importo medio in Veneto è in media di 110mila euro, a tasso fi sso, della durata di 25 anni

Sottomarina di Chioggia

Mercato immobiliare, la variazione percentuale dei prezzi e i valori medi a Chioggia (Fonte Tecnocasa)

Page 24: Riviera ovest genn2016 n8

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24 Il Veneto in primo piano

di Alessandro Abbadir

4 Il Veneto in primo piano

Tre manager per la sanità padovana. A loro il compito di affrontare altrettante sfi de: la riforma delle Uls che porterà

ad una signifi cativa diminuzione delle azien-de sanitarie, il nuovo ospedale di Padova e la lotta ai tumori attraverso sperimentazione e nuove cure. Il tutto nel segno dell’integra-zione e della piena collaborazione tra enti diversi che hanno come obiettivo la cura del malato, l’assistenza sanitaria a 360 gradi. Anche a Padova, come nel resto del Veneto, la “rivoluzione” della sanità è scattata con il nuovo anno, e già il 2 gennaio i tre nuovi direttori generali si sono messi al lavoro. A Claudio Dario l’incarico di guidare l’Uls 16 insieme alle altre due aziende sanitarie padovane, delle quali è stato nominato commissario, l’Uls 15 dell’Alta e l’Uls 17 della Bassa. Luciano Flor invece è direttore generale dell’Azien-da Ospedaliera mentre Patrizia Simionato dell’Istituto Oncologico Veneto. Tre nomine di “spessore” e di “alto livello”, come han-no commentato all’unisono amministratori e politici, una terna di manager per mettere in atto la riforma sulla quale la Regione intende accelerare in questi mesi dopo i tentennamenti e le polemiche del recente passato. Anzi queste nomine di fatto anti-cipano la riforma unifi cando, almeno nella posizione di vertice, le tre Uls e aprendo la strada ad un nuovo assetto. I tre direttori

della sanità padovana hanno sottolineato, nel loro primo intervento all’inizio dell’anno, l’impegno a garantire una integrazione dei servizi sanitari offerti dalle diverse strutture presenti sul territorio allo scopo di migliorare l’assistenza ai pazienti. “Ci deve essere una progettualità unica della sanità padovana - ha dichiarato Claudio Dario - per questo siamo qui insieme e da oggi continueremo a lavorare con gli stessi obiettivi”. Luciano Flor ha ribadito l’importanza di creare percorsi trasversali per i malati partendo proprio dal servizio ospedaliero. Sotto la sua direzione prenderà corpo anche il progetto del nuovo ospedale di Padova, sulla cui sede è ormai tempo di trovare una soluzione condivisa

dopo le infi nite discus-sioni di questi anni. Anche Zaia ha im-posto un’accelerata, ormai ne va della cre-dibilità istituzionale, e anche lo stesso Bitonci

vuole arrivare a mettere il punto. Ormai tutto fa pensare che sarà l’area di San Lazzaro ad ospitare il nuovo ospedale cittadino anche se non è ancora detta l’ultima parola e i colpi di scena sono sempre possibili. Patrizia Simio-nato, alla guida dello Iov, ormai un punto di riferimento nazionale nella ricerca e nella lotta ad un’ampia gamma di tumori, ha in-sistito sull’umanizzazione delle cure. Perché dietro ad ogni terapia, ad ogni intervento ad ogni scelta medica c’è un paziente che soffre e che lotta per la vita.

le nomine. simionato guida l’istituto oncologico venetotre manager per la sanità padovana

“Ci deve essere una progettualità unica nel nostro territorio, continueremo a lavorare insieme”

Sanità in Veneto: a fi ne 2015, ma proprio alla fi ne, visto che era il 30 dicembre, il presidente del Veneto Luca

Zaia ha fatto la sua scelta compiendo con la nomina dei nuovi direttori generali delle Ulss, una rivoluzione. La nomina dei nuovi 12 super manager riduce da 21 a 7 le Ulss, accorpandole su base provinciale. Insomma dei super poli sanitari che dovranno essere gestiti con estrema cautela anche in vista del-la fatidica realizzazione della preannunciata riforma sanitaria. Un progetto che accentra in una strategica Azienda Zero, tutti i compiti extrasanitari: spesa, appalti, personale, servi-zi, logistica, servizi sociali - così da eliminare i doppioni esistenti e consentire alle Ulss di de-dicarsi esclusivamente all’attività di cura; con una gerarchia che affi dada ai direttori generali della sanità e del sociale il potere decisionale e riservando al manager dell’Azienda Zero la responsabilità esecutiva-gestionale. Ma ecco nel dettaglio le decisioni di Zaia. Giuseppe Dal Ben sarà alla guida dell’Ulss 12 Veneziana ed estende il suo ruolo commissariale alla

Ulss13 di Dolo- Mirano (esce di scena Gino Gumirato) e alla 14 Chioggia. Nel Veneto orientale resta in sella Carlo Bramezza. A Padova c’è un cambio di guardia; Claudio Dario se ne va arriva il trentino Luciano Flor. Dario però resta nella città del Santo per di-rigere l’Ulss 16 e con il sistema commissa-riale commissariale, la Ulss 15 di Cittadella e la Ulss 17 di Monselice. A Treviso Zaia ha nominato alla direzione dell’Ulss Francesco Benazzi che è stato direttore dell’ Ulss Alta Padovana . Un titolo importante come pedi-gree, visto che uno studio del Ministero della Salute, l’ha indicata come la migliore d’Italia. Francesco Benazzi che dirigerà Treviso gesti-rà pure l’Ulss di 7 Pieve di Soligo e l’Ulss 8 Asolo-Montebelluna. A Belluno e provincia va a Adriano Rasi Caldogno la direzione generale di Belluno e conserva, da commissario, quella di Feltre. A Vicenza Giovanni Pavesi dirigerà l’Ulss 6 Vicenza, con poteri commissariali sul-la Ulss 5 Ovest Vicentino. A Bassano, invece, ci sarà Giorgio Roberti (direttore uscente a Treviso). L’Azienda ospedaliera universitaria

di Verona non è stata coinvolta dal giro di no-mine perché aveva rinnovato la direzione un anno fa. Al timone resta quindi Francesco Co-bello, mentre l’Ulss 20, è stata affi data a Pie-tro Girardi che sovrintenderà le unità sanitarie 21 Legnago e 22 Bussolengo. Per il sud della regione: Antonio Compostella gestirà le Ulss di Rovigo e Adria. E infi ne una novità attesa: l’Istituto Oncologico Veneto ha fi nalmente un direttora tempo pieno: Patrizia Simiona-to I direttori hanno sottoscritto un contratto di 3 anni prolungabili a 5 dopo una verifi ca sul lavoro svolto. Soddisfatti dell’operazione compiuta il presidente Luca Zaia e l’assessore Luca Coletto. “Avevo di fronte più scelte – ha spiegato Zaia. Potevo nominare 21 direttori generali, ma così la riforma che ritengo vitale avrebbe avuto tempi lunghi, che non ci pos-siamo permettere, o fare 21 commissari per un anno lasciando il tutto di fatto in sospeso. Ho deciso, con il cuore e con la ragione, di anticipare i tempi, nella convinzione di aver fatto il bene dei cittadini. Il contratto contiene tutti gli obiettivi da raggiungere, come le liste

In previsione della riforma sanitaria legata alla creazione dell’Azienda Zero, si riducono da 21 a 7 le Ulss, accorpandole su base provinciale

Ulss Arrivano le nomine da parte del presidente Luca Zaia dei nuovi direttori generali

12 super manager per la sanità veneta

d’attesa, l’umanizzazione, lo sviluppo delle tecnologie e delle professionalità, perché una sanità che non si aggiorna passo dopo passo, non è nelle corde del Veneto, che invece è sta-to riconfermato da poco Regione benchmark (modello) per tutta Italia”. Sono nomine che avviano la nuova riforma dell’organizzazione sanitaria veneta, nel rispetto delle attribuzioni del Consiglio e della necessità di dare presto

ai veneti una sanità ancora più moderna, capace di crescere ancora nonostante i tagli nazionali”. Per l’assessore alla Sanità Luca Coletto: “è’ stata una scelta opportuna che abbiamo condiviso, perché sull’innovazione non si può arretrare e dobbiamo invece mi-gliorare ulteriormente per rispondere ai tagli nazionali, unendo le forze con tutto il nostro personale”.

Page 25: Riviera ovest genn2016 n8

di Alessandro Abbadir

4 Il Veneto in primo piano

Tre manager per la sanità padovana. A loro il compito di affrontare altrettante sfi de: la riforma delle Uls che porterà

ad una signifi cativa diminuzione delle azien-de sanitarie, il nuovo ospedale di Padova e la lotta ai tumori attraverso sperimentazione e nuove cure. Il tutto nel segno dell’integra-zione e della piena collaborazione tra enti diversi che hanno come obiettivo la cura del malato, l’assistenza sanitaria a 360 gradi. Anche a Padova, come nel resto del Veneto, la “rivoluzione” della sanità è scattata con il nuovo anno, e già il 2 gennaio i tre nuovi direttori generali si sono messi al lavoro. A Claudio Dario l’incarico di guidare l’Uls 16 insieme alle altre due aziende sanitarie padovane, delle quali è stato nominato commissario, l’Uls 15 dell’Alta e l’Uls 17 della Bassa. Luciano Flor invece è direttore generale dell’Azien-da Ospedaliera mentre Patrizia Simionato dell’Istituto Oncologico Veneto. Tre nomine di “spessore” e di “alto livello”, come han-no commentato all’unisono amministratori e politici, una terna di manager per mettere in atto la riforma sulla quale la Regione intende accelerare in questi mesi dopo i tentennamenti e le polemiche del recente passato. Anzi queste nomine di fatto anti-cipano la riforma unifi cando, almeno nella posizione di vertice, le tre Uls e aprendo la strada ad un nuovo assetto. I tre direttori

della sanità padovana hanno sottolineato, nel loro primo intervento all’inizio dell’anno, l’impegno a garantire una integrazione dei servizi sanitari offerti dalle diverse strutture presenti sul territorio allo scopo di migliorare l’assistenza ai pazienti. “Ci deve essere una progettualità unica della sanità padovana - ha dichiarato Claudio Dario - per questo siamo qui insieme e da oggi continueremo a lavorare con gli stessi obiettivi”. Luciano Flor ha ribadito l’importanza di creare percorsi trasversali per i malati partendo proprio dal servizio ospedaliero. Sotto la sua direzione prenderà corpo anche il progetto del nuovo ospedale di Padova, sulla cui sede è ormai tempo di trovare una soluzione condivisa

dopo le infi nite discus-sioni di questi anni. Anche Zaia ha im-posto un’accelerata, ormai ne va della cre-dibilità istituzionale, e anche lo stesso Bitonci

vuole arrivare a mettere il punto. Ormai tutto fa pensare che sarà l’area di San Lazzaro ad ospitare il nuovo ospedale cittadino anche se non è ancora detta l’ultima parola e i colpi di scena sono sempre possibili. Patrizia Simio-nato, alla guida dello Iov, ormai un punto di riferimento nazionale nella ricerca e nella lotta ad un’ampia gamma di tumori, ha in-sistito sull’umanizzazione delle cure. Perché dietro ad ogni terapia, ad ogni intervento ad ogni scelta medica c’è un paziente che soffre e che lotta per la vita.

le nomine. simionato guida l’istituto oncologico venetotre manager per la sanità padovana

“Ci deve essere una progettualità unica nel nostro territorio, continueremo a lavorare insieme”

Sanità in Veneto: a fi ne 2015, ma proprio alla fi ne, visto che era il 30 dicembre, il presidente del Veneto Luca

Zaia ha fatto la sua scelta compiendo con la nomina dei nuovi direttori generali delle Ulss, una rivoluzione. La nomina dei nuovi 12 super manager riduce da 21 a 7 le Ulss, accorpandole su base provinciale. Insomma dei super poli sanitari che dovranno essere gestiti con estrema cautela anche in vista del-la fatidica realizzazione della preannunciata riforma sanitaria. Un progetto che accentra in una strategica Azienda Zero, tutti i compiti extrasanitari: spesa, appalti, personale, servi-zi, logistica, servizi sociali - così da eliminare i doppioni esistenti e consentire alle Ulss di de-dicarsi esclusivamente all’attività di cura; con una gerarchia che affi dada ai direttori generali della sanità e del sociale il potere decisionale e riservando al manager dell’Azienda Zero la responsabilità esecutiva-gestionale. Ma ecco nel dettaglio le decisioni di Zaia. Giuseppe Dal Ben sarà alla guida dell’Ulss 12 Veneziana ed estende il suo ruolo commissariale alla

Ulss13 di Dolo- Mirano (esce di scena Gino Gumirato) e alla 14 Chioggia. Nel Veneto orientale resta in sella Carlo Bramezza. A Padova c’è un cambio di guardia; Claudio Dario se ne va arriva il trentino Luciano Flor. Dario però resta nella città del Santo per di-rigere l’Ulss 16 e con il sistema commissa-riale commissariale, la Ulss 15 di Cittadella e la Ulss 17 di Monselice. A Treviso Zaia ha nominato alla direzione dell’Ulss Francesco Benazzi che è stato direttore dell’ Ulss Alta Padovana . Un titolo importante come pedi-gree, visto che uno studio del Ministero della Salute, l’ha indicata come la migliore d’Italia. Francesco Benazzi che dirigerà Treviso gesti-rà pure l’Ulss di 7 Pieve di Soligo e l’Ulss 8 Asolo-Montebelluna. A Belluno e provincia va a Adriano Rasi Caldogno la direzione generale di Belluno e conserva, da commissario, quella di Feltre. A Vicenza Giovanni Pavesi dirigerà l’Ulss 6 Vicenza, con poteri commissariali sul-la Ulss 5 Ovest Vicentino. A Bassano, invece, ci sarà Giorgio Roberti (direttore uscente a Treviso). L’Azienda ospedaliera universitaria

di Verona non è stata coinvolta dal giro di no-mine perché aveva rinnovato la direzione un anno fa. Al timone resta quindi Francesco Co-bello, mentre l’Ulss 20, è stata affi data a Pie-tro Girardi che sovrintenderà le unità sanitarie 21 Legnago e 22 Bussolengo. Per il sud della regione: Antonio Compostella gestirà le Ulss di Rovigo e Adria. E infi ne una novità attesa: l’Istituto Oncologico Veneto ha fi nalmente un direttora tempo pieno: Patrizia Simiona-to I direttori hanno sottoscritto un contratto di 3 anni prolungabili a 5 dopo una verifi ca sul lavoro svolto. Soddisfatti dell’operazione compiuta il presidente Luca Zaia e l’assessore Luca Coletto. “Avevo di fronte più scelte – ha spiegato Zaia. Potevo nominare 21 direttori generali, ma così la riforma che ritengo vitale avrebbe avuto tempi lunghi, che non ci pos-siamo permettere, o fare 21 commissari per un anno lasciando il tutto di fatto in sospeso. Ho deciso, con il cuore e con la ragione, di anticipare i tempi, nella convinzione di aver fatto il bene dei cittadini. Il contratto contiene tutti gli obiettivi da raggiungere, come le liste

In previsione della riforma sanitaria legata alla creazione dell’Azienda Zero, si riducono da 21 a 7 le Ulss, accorpandole su base provinciale

Ulss Arrivano le nomine da parte del presidente Luca Zaia dei nuovi direttori generali

12 super manager per la sanità veneta

d’attesa, l’umanizzazione, lo sviluppo delle tecnologie e delle professionalità, perché una sanità che non si aggiorna passo dopo passo, non è nelle corde del Veneto, che invece è sta-to riconfermato da poco Regione benchmark (modello) per tutta Italia”. Sono nomine che avviano la nuova riforma dell’organizzazione sanitaria veneta, nel rispetto delle attribuzioni del Consiglio e della necessità di dare presto

ai veneti una sanità ancora più moderna, capace di crescere ancora nonostante i tagli nazionali”. Per l’assessore alla Sanità Luca Coletto: “è’ stata una scelta opportuna che abbiamo condiviso, perché sull’innovazione non si può arretrare e dobbiamo invece mi-gliorare ulteriormente per rispondere ai tagli nazionali, unendo le forze con tutto il nostro personale”.

Page 26: Riviera ovest genn2016 n8

1 Voci da palazzo

Una delle maggiori opere cantierate dalla Regione per fronteggiare il dis-sesto idrogeologico è la realizzazione

del bacino di laminazione di Caldogno, in provincia di Vicenza. Il presidente della Regione Luca Zaia ha inaugurato a metà gennaio le paratoie mobili in corrispondenza del manufatto d’ingresso (bacino di mon-te), completate il 28 dicembre scorso. Per settembre 2016 è prevista la conclusione dei lavori di realizzazione anche del bacino di valle. Il presidente ha sottolineato che si tratta di è un’opera da 41 milioni di euro con la quale viene realizzato un invaso con una capacità di 3,8 milioni mc. di invaso su 106 ettari pari a 150 campi da calcio. E’ stato movimentato un milione e mezzo di mc. di terreno e sono stati erogati 13 milioni di euro per espropri e indennizzi. Per questo Zaia ha voluto ringraziare per primi i proprietari terreni, che hanno fatto il sacrifi cio maggiore, insieme alle associazioni di categoria.

“Qui in Italia – ha detto Zaia - siamo tutti commissari tecnici, 60 milioni di esperti di calcio, tutti bravi a parlare ma è facile fare la schedina il lunedì. Noi invece in questi cinque anni abbiamo realizzato 714 opere, grandi e piccole, a tutela dal dissesto idrogeologico del Veneto per 866 milioni di euro. Siamo pronti a cantierare altri 933 milioni di euro, quasi un miliardo di altre opere per mettere in sicurezza il Veneto”. “Questa è una partita irrinunciabile. Il progetto del Veneto del futuro

– ha aggiunto – non si basa su nastri d’a-sfalto: quelli che abbiamo in programmazione li confermiamo, ma la vera sfi da è quella di mettere in sicurezza i nostri territori. Non è un caso che si inizi da Caldogno. E’ bene ricor-darlo che Caldogno ha avuto la perdita di una vita umana con l’alluvione del 2010 e voglio che quest’opera sia soprattutto dedicata a chi ha perso la vita in quelle condizioni tragiche”.

Zaia ha ricordato che nel 2010 era presi-dente da pochi mesi e dalla sera alla mattina si è trovato con 235 comuni alluvionati sui 581 che allora il Veneto contava. Ci furono 1040 imprese e famiglie con l’acqua in casa o in azienda. “Se un popolo di benpensanti non avesse sprecato energie e avesse dato una mano – ha detto - avremmo ora molte più opere e in meno tempo. Oggi, però, noi siamo qui con Caldogno e siamo a confermare anche l’ampliamento di Montebello, le opere a Viale Diaz a tutela di Vicenza, i bacini di Colom-baretta a Monteforte d’Alpone, a Muson dei Sassi, a Prà dei Gai e poi tutte le altre opere che arriveranno. Noi le sfi de le abbiamo colte, nonostante io abbia ereditato una regione nel-la quale da 80 anni non si facevano più grandi opere a tutela dal dissesto idrogeologico. L’ul-tima opera è stato il bacino di Montebello”.

Zaia ha esortato tutti ad essere orgogliosi del lavoro fatto a Caldogno: una bella opera che darà tranquillità. “Ora pensiamo alla ge-stione senza tremori ai polsi – ha aggiunto -. Abbiamo un modello matematico, un pro-

tocollo preciso e lo rispetteremo. Perché se riempiamo questa vasca, che contiene quasi 4 milioni di mc. d’acqua, e lo facciamo prima di quando occorre, questa è un’opera che non serve a niente. Bisogna avere un timing quasi chirurgico e arrivare al limite prima di aprire. Ci sono i tecnici e se ne assumeranno la re-sponsabilità”.

“Noi abbiamo la certezza – ha fatto rile-vare il presidente - che con 2,7 miliardi di euro mettiamo in sicurezza il Veneto. Alla domanda “il Veneto è più sicuro?” io dico che, se pio-vesse come nel 2010 con le stesse modalità, le zone colpite dall’alluvione sono più sicure di prima. Però il Veneto, che ha oggi 576

comuni, ha ancora dei bacini idrografi ci per i quali l’esplorazione per la messa in sicurezza è ancora abbastanza timida, penso al Piave che ha avuto un’esondazione nel 1966, e a tutta una serie di lavori che dobbiamo fare”.

“Noi siamo sul pezzo – ha concluso Zaia - e vogliamo lavorare. Basta che ci diano i soldi e noi apriamo i cantieri. Ma c’è il problema della burocrazia, su cui dobbiamo tutti fare un esame di coscienza. Per fare quest’opera ci abbiamo messo cinque anni quando un privato ci avrebbe impiegato molto meno. Siamo stati velocissimi rispetto alla burocrazia ma non si può andare avanti così. Quando c’è di mezzo la salute o la vita dei cittadini biso-

gna andar giù a pancia a terra a fare le opere. Diciamolo fi no in fondo, ci vuole una legge speciale che dia poteri commissariali veri a chi si occupa di queste infrastrutture. Non serve che sia il presidente della Regione, può essere chiunque basta che possa essere operativo. Bisogna decidere di fare i commissariamenti perché la messa in sicurezza è fondamentale. In Italia abbiamo ogni anni mediamente qua-si 3 miliardi di danni per eventi catastrofali. Se noi queste risorse le dedicassimo a dar vita anzitutto un fondo multirisk per assicu-rare i cittadini e una quota parte alle opere infrastrutturali, avremmo un Paese diverso, un Veneto diverso”.

di maria Pavan

Ambiente L’impegno della Regione contro il pericolo esondazioni

Difesa del suolo: inaugurate le paratie di CaldognoZaia: “In cinque anni abbiamo realizzato 714 opere, grandi e piccole, a tutela del dissesto idrogeologico del Veneto per 866 milioni di euro”

bilancio dei lavori fatti

Dopo l’alluvione del 2010 sono stati realiz-zati o avviati interventi per la difesa idrauli-ca del Veneto che attualmente ammontano

a oltre 860 milioni di euro. Fra questi ci sono anche circa cento milioni

gli investimenti per la sicurezza del sistema idraulico-forestale realizzati direttamente dalla Regione con i propri operai forestali. Inoltre, i lavori eseguiti o in appalto hanno alimentato il sistema delle piccole e medie imprese del Veneto, dando ossigeno a circa 700 aziende in un mo-mento diffi cile per la nostra economia. Nessuno degli interventi realizzati ha comportato aumenti

della spesa prevista. Anzi, si sono ottenuti rispar-mi sull’esecuzione delle opere per circa 25 milioni che sono stati destinati ad altri interventi. La Re-gione ha pronti progetti immediatamente cantie-rabili per un miliardo di euro, tra cui quelli per il Tagliamento e l’idrovia Padova-Venezia. Senza dimenticare gli interventi necessari sull’alveo del Piave. Ma si attendono i fondi del Governo. Per quanto riguarda la difesa del suolo, il Veneto sta proseguendo nella realizzazione dei bacini di la-minazione, ma in generale per quanto riguarda gli interventi di mitigazione del rischio idraulico viene seguito un nuovo tipo approccio impostato

secondo criteri scientifi ci legati all’indice di rischio, fattore risultante dalla combinazione di magnitu-do e frequenza. Un metodo che la Regione ha suggerito anche al governo per l’assegnazione delle risorse statali. Lo ha detto l’assessore ve-neto Gianpaolo Bottacin presentando a Venezia, insieme al presidente Luca Zaia il bilancio delle azioni e degli interventi di mitigazione del rischio idraulico e geologico realizzati dal 2010 ad oggi dalla Regione. “Sono tutte opere – ha aggiunto – che forse sono meno visibili di altre, ma han-no contribuito a far diminuire l’indice di rischio in Veneto. Il rischio zero non esiste, ma il percorso,

per quanto lungo, è stato intrapreso e i risulta-ti ci sono”. Bottacin ha rilevato che comunque la situazione del territorio resta costantemente monitorata: attualmente le criticità riguardano la mancanza di precipitazioni sul Veneto e per alcune località il bimestre novembre-dicembre è stato il più secco degli ultimi cento anni, dovendo risalire al 1921 per ritrovare un andamento simi-le. Ma in attesa delle piogge, che prima o dopo dovranno arrivare, il sistema è pronto e operativo e l’approccio scientifi co che si sta seguendo per la realizzazione delle opere di difesa del suolo continuerà a far calare l’indice di rischio.

BottACin: “molte oPeRe, AnCHe PiCCole, PeR un teRRitoRio PiÙ siCuRo”

Giampaolo Bottacin

26 Voci da palazzo

Page 27: Riviera ovest genn2016 n8

1Voci da palazzo

Centrosinistra Ha iniziato ad impegnarsi in politica fi n da giovanissimo fi no a diventare una delle fi gure di spicco in Veneto

Piero Ruzzante: “L’unica vera urgenza è il lavoro”Il consigliere regionale del Partito Democratico insiste sulla necessità di favorire l’occupazione per evitare che il Veneto torni di nuovo ad essere terra di emigrazione

Emanuele Prataviera è stato eletto fra le fi la della Lega Nord nel 2013 alla Camera dei Deputati nella circoscrizione Veneto 2. Ha 31 anni è nato a Motta di

Livenza ed è membro della Commissione parlamentare per la semplifi cazione e della XIV Commissione Politiche dell’U-nione Europea. Nel marzo del 2015 ha aderito al Gruppo Misto, e politicamente alla lista “Fare!” il cui ispiratore è il sindaco di Verona Flavio Tosi.

Prataviera quali problemi ci sono per il Veneto a livello nazionale?

“Il vero problema del Veneto è la distanza che lo sepa-ra da Roma. Distanza che, ogni giorno, aumenta sempre più con grande responsabilità della giunta veneta. Non è possibile che un giorno si attacchi il Governo e il giorno dopo, con il cappello in mano, si vada a chiedere fondi ed economie per risolvere i problemi. In materia di “schei a casa nostra” ci vogliono strategie concrete e a lungo termi-ne, non proclami pubblici a cui non segue nulla”.

Un esempio di strada percorribile? “Basta guardare i risultati ottenuti dalla Scozia: con il

referendum sull’indipendenza ha sfi dato Londra e ha otte-nuto signifi cativi sgravi fi scali. Da noi invece la giunta regio-nale passa gran parte del tempo a litigare con i confi nanti Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige precludendosi così possibili prospettive di progettualità comuni per lo svilup-po di un’area geografi ca che ricordiamoci, sino a qualche anno fa, era defi nitiva la locomotiva per eccellenza della produttività italiana. Basterebbe alzare un po’ lo sguardo e seguire con attenzione come si stanno muovendo due città del come Milano e Torino che concorrono unitamente al rilancio del polo industriale del Nord ovest.

Quali sono le priorità del territorio portate in Parlamento?

“Sicuramente le più importanti e sentite nel nostro territorio riguardano la crisi che ha colpito le aziende e il mondo del lavoro, unitamente alla sicurezza. E’ suffi ciente visionare nel sito della Camera l’elenco dei provvidenti che ho portato avanti e a cui sto lavorando. Continuo a riser-vare attenzione alla catastrofe che ha colpito la Riviera del Brenta, al dramma degli investitori delle banche, al disse-sto idrologico, al ripristino e messa in sicurezza di alcune arterie stradali, come la Statale Triestina. Non si può però pensare che un parlamentare da solo a Roma abbia la forza politica di risolvere tutti i problemi del suo territorio. Serve un lavoro corale che talvolta porta anche ad ingoiare rospi amari. Quello che è certo è che sono a completa disposizio-ne degli amministratori locali e del mondo produttivo per trovare soluzione ai problemi dei nostri cittadini”.

Perché la scelta politica di Fare! e l’addio alla Lega Nord?

“Le pongo una domanda: se lei fosse stato a bordo di una nave e vedesse accusato un innocente di ammutina-mento e gettato in mare, riuscirebbe a girarsi d’altra parte e a far fi nta di nulla? Io non mi sono girato e mi sono voluta

lega nordintervista al deputato emanuele prataviera

Classe 1963, Piero Ruzzante è senza dubbio una delle fi gure di spicco della politica veneta come dimostrano le numerose esperienze da

segretario della Fgci a consigliere comunale di Pa-dova passando per il parlamento italiano e quello europeo. Una fi gura di tutto rilievo che sicuramente sta dando il meglio presso il Consiglio Regionale e che vale la pena conoscere a fondo per comprenderne le attività e il pensiero.

Consigliere Ruzzante, la sua è una lunga esperienza maturata in prima linea in diversi am-biti. Quali sono le linee guida della sua attività politica?

“Ho iniziato da giovanissimo ad interessarmi a quello che mi accadeva intorno. La politica era la possibilità di tradurre in cose con-crete i sogni, i valori ed ideali. A 21 anni ero consigliere comuna-le a Padova a 32 deputato, non nelle liste bloccate, ma vincendo il collegio di Padova del centro stori-co. La cosa più importante che ho sempre cercato di mettere in pratica è saper ascoltare la voce della parte più debole, quella più indifesa, quella che non ha la voce tentando di rappresentarla nelle istituzioni. Dare una risposta alle loro urgenze signifi ca dare una risposta ai problemi generali di una città o di una nazione”.

In Regione Veneto i focus sono molti. Dove si sta concentrando maggiormente la sua attività e perché?

“La più grave carenza del Veneto di Zaia è il tra-sporto pubblico locale. I nostri pendolari sono trattati come a bordo dei carri bestiame, talvolta peggio per-chè restano a terra. In Veneto non c’è un sistema me-tropolitano ferroviario regionale, non c’è un biglietto unico. Poi una mattina mentre siamo in colonna ci accorgiamo che c’è il problema del PM10 e dell’aria irrespirabile, oppure che mezzo Veneto è sott’acqua o ha subito gravi danni perché il sistema fl uviale non ha retto. Ecco il mio focus è sulla costruzione di un nuovo modello di sviluppo per il nostro Veneto”.

Inevitabilmente in Regione le tematiche sono molte e le necessità della cittadinanza al-trettante. Quali sono secondo lei le priorità a cui la Regione deve dare spazio?

“Oggi la priorità è Lavoro, Lavoro, Lavoro. Salva-re il posto di lavoro nelle situazioni drammatiche che incontro quotidianamente e in secondo luogo creare il lavoro per chi non ce l’ha: giovani e donne. Dob-biamo investire di più in ricerca e trattenere qualche cervello in più nel nostro Paese. Il Veneto è tornato ad essere come 100 o 200 anni fa terra di emigranti

giovani e intere famiglie che vanno nel resto d’Euro-pa e del mondo a cercare un lavoro”.

Negli ultimi mesi uno dei temi caldi senza dubbio è stato quello relativo ai migranti. Ritie-ne che in Veneto di possa organizzare il tutto in un’altra maniera?

“Certo Zaia ha fatto il pesce in barile ha lasciato che il problema lo risolvessero le parrocchie, la Cha-ritas, le onlus e qualche Comune. Si potevano distri-buire 4/5 profughi per comune e invece c’è stata una gestione caotica. Una cosa ridicola. Pensare che quando governavano Zaia Maroni e Salvini hanno imposto quote di immigrati in ogni regione. Oggi il fenomeno, grazie al governo Renzi, è diventato un tema europeo.

Sicurezza: La situazione è così fuori controllo così come molti affermano o alcune dina-miche vengono amplifi cate a dismisura?

“Secondo tutte le statistiche tutti i reati in Italia sono in diminu-

zione, ma nel Veneto c’è veramente una situazione diffi cile. Vogliono spiegare i vari Zaia e Bitonci perchè hanno ridotto a zero le risorse per la sicurezza della regione? Fino a qualche anno fa erano 23 milioni dati ai comuni per sistemi di sicurezza come le tele-camere. Forse sulla sicurezza è più facile fare pole-mica che trovare soluzioni eppure mentre la Regione taglia, il governo Renzi ha aumentato le risorse per la sicurezza e per le forze di polizia”.

Nei suoi interventi è sempre molto legato al territorio, con particolare attenzione al com-mercio e alle realtà locali. Come pensa dovreb-bero essere tutelate e valorizzate queste realtà?

“In Veneto abbiamo una media di 320 mq ogni 1000 abitanti dedicati alla Grande Distribuzione. Le giunte Zaia e Galan hanno favorito questi grandi in-teressi privati e la concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi. Ogni addetto in più per i centri commerciali perdono il posto di la-voro in 4 perchè chiudono i negozi di prossimità. Si perde soprattutto per le persone più anziane un ser-vizio sociale. Parlando di sicurezza poi un negozio è un presidio in un territorio, ma se chiudono e apre un grande centro commerciale spesso avrà una fun-zione opposta attrarrà problemi di sicurezza in quel territorio”.

La SS Romea che rappresenta una delle “piaghe” della viabilità veneta. Quali sono le al-tre priorità?

di martina Celegato

Piero Ruzzante

“Sui profughi uno sbaglio non ricorrere all’accoglienza diffusa”

Abbiamo avuto veramente troppi morti lungo la Romea per non affrontare questo tema. Come va ri-solto nella bassa il completamento della SR 10. Ma la priorità delle priorità per la nostra Provincia è rea-lizzare l’Idrovia per la sicurezza idraulica del nostro territorio. Dobbiamo costruire un nuovo modello di sviluppo fondato sulla bellezza: investire sul turismo e sulla valorizzazione della nostra storia con le sue ville palladiane, le città d’arte, i colli Euganei o la Valle Millecampi, il mare la laguna o le Dolomiti. Non c’è solo Venezia!”.

Cosa ne pensa delle ultime attività e scelte dell’amministrazione di Padova?

“Un disastro! Bitonci si è rivelato non essere all’altezza del ruolo. Non è una questione politica, ma uno che si permette di questi tempi di buttare un fi nanziamento statale di 35 milioni per la realizza-zione della seconda linea del tram che avrebbe porta-to più servizi e più lavoro per i padovani non è degno

di occupare quella carica. Quando si produce un danno evidente per la città vuol dire che si sta gover-nando pensando a Salvini non ai padovani. Non parliamo poi delle fi gure pessime che sta facendo fare alla mia città...perfi no i gior-

nali europei hanno parlato del divieto a presentare un libro ad una docente dell’Università di Parigi. Ma crede di essere stato eletto Podestà? Come si per-mette di decidere se concedere o meno spazi che non sono privati e di sua proprietà? Speravo fosse in grado di diventare il Sindaco di tutti è invece rimasto il sindaco di Cittadella e della Lega Nord”.

“Per Padova Bitonci non è all’altezza del ruolo di sindaco”

Emanuele Prataviera

27Voci da palazzo

Page 28: Riviera ovest genn2016 n8

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In prossimità del confine nord occidentale della Slovenia, nel cuore delle Alpi Giulie, sorge Kranjska Gora, pittoresca località di montagna immersa in uno scenario da favola, conosciuta nel panorama internazionale per la Coppa del Mondo di sci alpino maschile e per la Coppa del Mondo di salto con gli sci nella valle di Planica. Durante la stagione invernale, che si protrae fino a fine marzo, Kranjska Gora offre agli amanti dello sci piste di diverso grado di difficoltà, ideali sia per principianti che per sciatori esperti, e tracciati illuminati di notte per sperimentare l’emozione di sciare “sotto le stelle”. In inverno Kranjska Gora è la meta preferita delle famiglie con i bambini, perché quasi tutti gli alberghi si trovano direttamente sulle piste da sci. Gli ospiti degli hotel possono arricchire la loro vacanza nei centri benessere scegliendo tra massaggi e trattamenti di bellezza. Gli alberghi della catena Hit Alpinea (Kompas, Špik, Alpina, Ramada Resort e Ramada Hotel & Suites Kranjska Gora) offrono pacchetti vacanze convenienti come il famoso pacchetto vacanze BOOM che include uno skipass per lo sci a Kranjska Gora o sulle piste da sci nelle immediate vicinanze situate in Italia e Austria.

La nuova parola d’ordine è Glacial Spa Riportare il corpo al suo equilibrio naturale, attraverso le proprietà rigeneranti dell’acqua cristallina dei laghi glaciali custoditi nel sottosuolo, lasciati in eredità dallo scioglimento dei ghiacciai.E’ questa l’innovativa proposta del Gruppo Hit che, in occasione dell’apertura della stagione invernale 2015/2016 di Kranjska Gora, presenta l’esclusiva »Glacial Spa«.La »Glacial Spa« è l’unico centro benessere di questo tipo in Slovenia ed uno dei pochissimi in tutta Europa. Ricavato all’interno del Resort Špik, a Gozd Martuljek (3 km dal centro di Kranjska Gora). La Glacial Spa presenta un particolare microclima salutare e sfrutta le straordinarie proprietà della “regina delle acque”, totalmente priva di agenti inquinanti perché non soggetta al naturale ciclo idrologico, e ricchissima di sali minerali. All’interno della “Glacial Spa” si può nuotare nell’acqua glaciale e sono disponibili trattamenti specifici viso e corpo. Per un benessere a 360° è previsto anche un menù speciale a base di ricette semplici, con ingredienti naturali e di stagione, a basso contenuto calorico.

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1 Cultura veneta

“Guerre Stellari. Play!”, una nuova esposizio-ne dedicata al multiforme universo di “Star Wars”, un mito assoluto che ha saputo in-

cantare almeno 3 generazioni dal 1977 a oggi e che celebra l’uscita mondiale del nuovo capitolo “The Force Awakens” (“Il risveglio della Forza”) e che ha stregato il pianeta.

Organizzata da Kornice di Andrea Brunello, la mo-stra presenta una selezione della collezione privata di Fabrizio Modina, uno dei massimi collezionisti mondiali di toys fantascientifi ci, che esporrà per la prima volta la serie completa di tutti i pezzi uffi ciali a marchio Kenner prodotti dal 1977 in poi. Più di 1.200 giocattoli, tra cui action fi gures, gadget, modellini, oltre che stampe d’epoca, per narrare la storia di una saga che ha fatto impazzire grandi e piccini, al grido di “che la forza sia con voi”, e destinato a durare ancora molto a lungo.

L’esposizione in bilico tra arte pop, scienza e fanta-scienza come omaggio a un indiscutibile esempio di mi-tologia moderna, vede protagoniste assolute le “action fi gures”, termine che descrive personaggi snodabili di al-tezza variabile intorno ai 10 cm accessoriati di armi, vei-coli in scala e diorami che furono inventati dall’azienda Kenner nel 1977 proprio per “Star Wars”, riscuotendo un successo tale da soppiantare tutte le varie tipologie di giocattoli pre-esistenti. Con gli enormi proventi giunti dalle royalties sulle vendite, George Lucas, autore e re-gista della saga originale, poté fi nanziare le successive pellicole, ottenendo la grande libertà di espressione cre-ativa, esente dalle pressioni delle Majors hollywoodiane, che ha sicuramente contribuito al successo della serie.

“Guerre Stellari. Play!” racconta attraverso un lun-go percorso cronologico l’intera vicenda della Saga, ope-

rando mediante l’utilizzo di giocattoli e modellini una meticolosa ricostruzione delle scene salienti, riportando agli occhi dei visitatori momenti indimenticabili della sto-ria del cinema. Il percorso mostra inizia con un excursus nella fase di pre-produzione del fi lm, mostrando attraver-so stampe originali i disegni dell’artista Ralph McQuarrie, incaricato di visualizzare i personaggi, la tecnologia e le location della prima pellicola datata 1977. La seconda parte è dedicata a presentare i personaggi icona: Darth Vader, Luke Skywalker, Yoda, Han Solo, la principessa Leia, Chewbacca, R2-D2 e C-3PO e, ancora, i ferventi Cavalieri Jedi e i malvagi Sith, droidi, pirati, regine e principesse giunti da una “galassia lontana, lontana”. Nella terza sezione la cronologia della Saga viene rico-struita in ordine di narrazione delle 10 produzioni ad oggi uscite sugli schermi: iniziando da “The Phantom Menace”, il cosiddetto Episodio I, per giungere sino al recente “The Force Awakens” – il settimo capitolo. La quarta sezione è dedicata all’universo esteso di “Star Wars” ovvero a quei modellini che sono stati ispirati dai fumetti, dai romanzi, dai videogames e da altri media

che hanno utilizzato forme parallele per narrare storie nelle storie, lasciando spazio per mostrare anche inter-pretazioni inconsuete dei personaggi storici, come le loro versioni in forma di peluche oltre alle armi giocattolo e le edizioni natalizie. Infi ne, l’ultima sezione è dedicata ai vintage toys più preziosi che faranno impazzire i col-lezionisti: verrà presentata l’intera produzione di “action fi gures”, veicoli ed accessori che hanno segnato la storia di “Star Wars”, oggetti estremamente rari in gran parte mai giunti in Italia. Partendo dall’“Early Bird Kit”, il cou-pon di prevendita dei giocattoli Kenner datato 1977, i modellini di “Star Wars”, “The Empire Strikes Back”, “Return of the Jedi” sono esposti per la prima volta in maniera cronologica e sequenziale, completati dalla serie antologica “The Power of the Force” e dai cartoni animati “Droids” e “Ewoks”, le linee che chiusero la produzione nel 1985.

Curiosi gli eventi collaterali alla mostra come A cena con l’impero, il 21 gennaio e il Carnevale dell’8-9 febbraio. Tutte le informazioni sul sito www.guerrestel-laritreviso.it

La Casa dei Carraresi a Treviso ospita sino ad aprile un’esposizione curiosa e particolare che porta al pubblico una collezione mai vista

Evento La mostra sulla saga che ha sedotto tre generazioni

Guerre Stellari. Play!

Poetico, intenso: un piccolo capolavoro a cui sono stati tributati lungi minuti di applausi. Ha destato unanimi consensi “El Mo-stro”, il cortometraggio di Studio Liz sulla “coraggiosa storia

di Gabriele Bortolozzo”, che è stato presentato e proiettato in ante-prima per Venezia allo Spazio Aereo di Marghera, dinanzi al pubbli-co delle grandi occasioni: almeno duecento le persone intervenute alla serata, caratterizzata anche dalla contestuale presentazione del secondo libro della collana “3A Edizioni” sul danno ambientale pubblicato da Studio 3A, la società specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità civili e penali, a tutela dei diritti dei cittadini, che ha contribuito in modo determinante alla realizzazione del corto. “A Marghera, pur sapendo almeno dal 1974 che il CVM era nocivo, nessuno diceva nulla. Nessuno a parte Gabriele Bortolozzo. Nel silenzio “assordante” nel quale si consumava la tra-gedia degli operai del Petrolchimico e nella semplicità della sua vita Bortolozzo, che non era un medico legale, un avvocato, un sindacalista di alto rango, né un politico, ha fatto più di chiunque altro per la salute dei suoi colleghi di lavoro e dei suoi concittadini e per l’ambiente del suo territorio. Non ha mollato neanche di fronte all’indifferenza gene-rale, neanche quando la sua prima denuncia, di metà anni Ottanta, non è stata presa in considerazione - ha sottolineato con un commosso ricordo di Bortolozzo il dottor Andrea Milanesi, Direttore Tecnico di Studio 3A, sostenendo la necessità di cambiare l’approccio giuridico sui casi di danno ambientale”

Al riguardo, un contributo importante l’ha portato Francesca Bo-scolo, che ha scritto il volume di Studio 3A “Risarcimento del danno ambientale: profi li di analisi”, edito da Cleup e fresco di stampa. Un libro che si propone di aiutare i danneggiati, ma anche gli operatori del diritto, a comprendere cosa e quando sia giusto risarcire; una guida effi cace che, oltre a una panoramica completa sulle tipologie di danno esistenti, ripercorre le tappe dell’allineamento dell’Italia alla normativa europea in materia ambientale, “fi no alla storica legge sui delitti contro l’ambiente, che rappresenta un nuovo ed effi cace mezzo di repressio-ne della criminalità ambientale” ha spiegato l’autrice, ricordando come oggi il cittadino abbia molti più strumenti di quelli di cui disponeva Bortolozzo per denunciare e far valere i propri diritti, “a cominciare da quello, fondamentale, alla salute”. Il cortometraggio dura circa 12 minuti sembrano pochi, ma per realizzarlo ci hanno lavorato ininter-rottamente per un anno quindici artisti, facendo anche gli straordinari per riuscire a ultimare il lavoro per il 2015, in occasione del ventesimo anniversario dalla scomparsa di Bortolozzo” ha sottolineato Pajer, che ha ricordato con orgoglio anche i prestigiosi riconoscimenti internazio-nali che il corto sta ottenendo, come il premio Green Film Online Award all’ultimo Festival Interfi lm di Berlino. “Volevamo arrivare al cuore di tutti” hanno aggiunto i due registi, Lucio Schiavon e Salvatore Restivo, spiegando il perché della scelta del cortometraggio animato e batten-do anche sulla componente fondamentale della musica, curata da un grande artista veneziano come Paki Zennaro.

Venezia. Un cortometraggio su Gabriele Bortolozzo

“el mostRo” unA PelliColA CHe fA disCuteRe

maria Pavan

Se non l’avete ancora letto, l’ultimo libro del padovano Romo-lo Bugaro, Effetto Domino - Einaudi, è una lettura da mettere al più presto nell’elenco delle vostre prossime letture. L’auto-

re, due volte fi nalista al Campiello, nell’ultimo romanzo, dà voce a uomini abituati a esprimersi solo attraverso il denaro. Uomini che non vanno liquidati con facili paro-le: lo sa bene lui, Romolo Bugaro, che – oltre a essere uno scrittore ipnotizzato dal mondo – è un av-vocato che conosce da vicino, per lavoro, le traiettorie di ascese e fallimenti. Ritrarli con verità, nel bene e nel male di cui sono capaci, è la scommessa di questo suo ulti-mo romanzo. Perché la verità non indebolisce il giudizio etico, anzi lo rafforza proprio nella misura in cui lo complica. Quando uomini come questi si mettono in testa di conclu-dere un grande affare – ad esem-pio di costruire una città di lusso nella provincia veneta, facendola spuntare come un fungo dall’oggi al domani – niente può fermarli. O forse sí. Forse può accadere che il rifi uto di una banca produca un effetto domino senza fi ne, travol-gendo le esistenze di tutti. Grandi costruttori, piccoli imprenditori, camionisti, casalinghe, bambini ignari di ogni cosa. Perché quando la valanga comincia a rotolare non c’è salvezza per nessuno. Ma non tutto è come sembra, in una storia di uomini ossessionati dal lavoro, dal denaro e dal potere al punto da apprezzare l’abilità di chi è riuscito a fregarli. Dello stesso autore: La buona e brava gente della nazione (Baldini e Castoldi 1998, fi nalista al Premio Campiello), a cui sono seguiti, per Rizzoli, i romanzi Il venditore di libri usati di fantascienza (2000), Dalla parte del fuoco (2003) e Il labirinto delle passioni perdute (2006, fi nalista al premio Cam-piello). Per Einaudi ha pubblicato Effetto domino (2015).

autori veneti

romolo bugaro: effetto donomino

Sopra la copertina del libro, sotto l’autore Romolo Bugato

28 Cultura veneta

Page 29: Riviera ovest genn2016 n8

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La nuova parola d’ordine è Glacial Spa Riportare il corpo al suo equilibrio naturale, attraverso le proprietà rigeneranti dell’acqua cristallina dei laghi glaciali custoditi nel sottosuolo, lasciati in eredità dallo scioglimento dei ghiacciai.E’ questa l’innovativa proposta del Gruppo Hit che, in occasione dell’apertura della stagione invernale 2015/2016 di Kranjska Gora, presenta l’esclusiva »Glacial Spa«.La »Glacial Spa« è l’unico centro benessere di questo tipo in Slovenia ed uno dei pochissimi in tutta Europa. Ricavato all’interno del Resort Špik, a Gozd Martuljek (3 km dal centro di Kranjska Gora). La Glacial Spa presenta un particolare microclima salutare e sfrutta le straordinarie proprietà della “regina delle acque”, totalmente priva di agenti inquinanti perché non soggetta al naturale ciclo idrologico, e ricchissima di sali minerali. All’interno della “Glacial Spa” si può nuotare nell’acqua glaciale e sono disponibili trattamenti specifici viso e corpo. Per un benessere a 360° è previsto anche un menù speciale a base di ricette semplici, con ingredienti naturali e di stagione, a basso contenuto calorico.

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30 Cultura veneta1 Cultura provinciale

È giunta all’ottava edizione “I colori del Sacro”, la rassegna biennale dedicata all’illustrazione organizzata dal Museo

Diocesano di Padova, che negli spazi dello storico Palazzo Arcivescovile ospita le opere dei migliori artisti a livello mondiale. Tema dell’esposizione, aperta quest’anno dal 20 febbraio al 26 giugno, è la “tavola”, o meglio lo stare a tavola: “Per l’uomo è fondamentale non solo il cibo ma l’atto stesso del condividerlo – afferma Andrea Nante, Direttore del Museo e coordinatore scientifi co della manifestazione – la nuova edizione della rassegna vuole rifl ettere sulla tavola per affrontare quel luogo e quella situazione che apre alla relazione con gli altri, andando oltre al semplice nutrimento fi sico. La degustazione di nuovi e vecchi sapori, la scoperta delle tradizioni dei com-mensali, la sperimentazione delle novità ar-ricchiscono e predispongono alla conoscen-za reciproca. Attorno alla tavola si ritrova il mondo, ogni popolo con le sue tradizioni, colori e narrazioni. Ogni persona con le sue

esperienze e differenze”.Tante le suggestioni giunte dagli oltre

trecento illustratori che hanno proposto la loro candidatura per la rassegna patavina, artisti provenienti da tutto il mondo che, nei modi più svariati e originali, hanno indaga-to ed esplorato il tema di questa edizione, nelle sue molteplici dimensioni, a conferma della presa e della attualità del tema pro-posto. Soltanto 57 sono però gli autori le cui opere sono state selezionate per essere esposte al Palazzo Arcivescovile: “Di fron-te a questa grande quantità di proposte – spiega Andrea Nante – la commissione scientifi ca ha operato scelte molto attente, per garantire al nostro pubblico opere di grande livello artistico e contenutistico”.

Legato alla rassegna, il Padua Best Il-lustrator Award “I colori del sacro”, premio alla sua terza edizione ma già tra i più qua-lifi cati e ambiti del settore, offre all’artista vincitore la possibilità di illustrare un testo sul tema della successiva edizione della po-polare rassegna padovana.

Sarà quindi Alicia Baladan, artista uru-guaiana che nel 2014 “si è distinta per la poesia che traspare dalle sue illustrazioni, l’elevata qualità tecnica delle sue opere, la composizione grafi ca, l’intuito surreale che ben si abbina al gusto artistico di un viaggio sognato anche ad occhi aperti”, a fi rmare l’albo dal titolo “Aggiungi un piatto a tavo-la”, destinato anche alle numerose attività didattiche proposte alle scuole.

Selezionate 57 opere che raccontano soprattutto la condivisioneintorno alla mensa imbandita

Espsizione al Palazzo Arcivescovile di Padova Organizza il Museo Diocesano dal 20 febbraio al 26 giugno

I colori del Sacro anche a tavola

Sopra: Victoria Antolini, “Tavola”; in basso: Alicia Baladan, “Tavola con luce”

Al via la selezione per i cortometraggi e documentari che parteciperanno all’edizione 2016 del River Film Festi-

val, organizzato dall’Associazione Culturale Researching Movie con la collaborazione dell’Assessorato Cultura e Turismo del Comune di Padova. Posso partecipare gratu-itamente tutti i lavori realizzati dopo l’anno 2015, e la cui durata sia compresa tra i 30 minuti e i 100 secondi, comprensivi del titolo. Cinque i premi assegnati dalla Giuria: miglior corto scuole di cinema, miglior corto italiano, miglior corto internazionale, miglior fi lm documentario e miglior fi lm d’anima-zione, mentre a scegliere il miglior super corto e il miglior corto da 100 secondi sarà il pubblico. C’è tempo fi no al 31 marzo. Il regolamento completo è consultabile all’indirizzo http://riverfi lmfestival.org/regolamento-2016/.

rassegna

L.O.

River Film Festival selezione dei cortientro il 31 marzo

Proiezione al Portellodi laura organte

Rassegna all’Mpx Al via la tredicesima edizione

Su il sipario dell’Mpx Multisala Pio X per la tredicesima edizione di Arti In-feriori, la rassegna teatrale promossa

dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova in collaborazione con Arteven. “Si tratta di un’ulteriore crescita per un progetto culturale già consolidato e seguito con at-tenzione dal pubblico - afferma l’Assessore alla Cultura Matteo Cavatton - che in oltre un decennio di attività ha ampiamente rag-giunto i suoi ambiziosi obiettivi: intercettare un pubblico giovane e curioso attraverso una proposta di spettacolo dal vivo; portare grandi artisti della scena contemporanea in città”. Arti Inferiori è soprattutto un viaggio attraverso le infi nite sfaccettature del quoti-diano per mezzo dei tanti e diversi linguag-gi del teatro. Il primo appuntamento, il 14 gennaio, ha visto sul palcoscenico Alessan-dro Bergonzoni; la rassegna prosegue fi no al 28 aprile, con otto spettacoli scelti tra le più interessanti proposte del teatro contem-poraneo.

Da segnalare “Ferite a Morte”, il pro-getto sul femminicidio scritto da Serena Dandini con la collaborazione di Maura Misiti, ricercatrice del CNR, in scena il 7 aprile. Una lettura-evento affi data alle attrici Lella Costa, Orsetta de’ Rossi e Rita Pelusio, che si alternano sul palco dando vita a uno

spettacolo drammatico ma giocato su un lin-guaggio che riesce ad essere anche leggero e ironico.

Un’antologia di monologhi che attinge alla cronaca e alle indagini giornalistiche per dare voce alle donne che hanno perso la vita per mano di un marito, un compagno, un amante o un “ex”. Lo spettacolo conclusivo vedrà sul placoscenico Ottavia Piccolo e Sil-vano Piccardi in “Enigma.

Niente signifi ca mai una cosa sola”, la cui chiave di lettura sta nel sottotitolo. Perché ogni elemento reale, ogni dato di conoscenza, che da un quadro al successivo si concretizza in scena, si rivela poi “altro” da ciò che pareva essere.

Arti Inferiori: sul palco ancheLella Costa e Ottavia Piccolo

Due protagoniste di Arti Inferiori, Ottavia Piccolo e Lella Costa

L.O.

teatro e musica

GREASE DICIOTTO ANNI DOPO Il 4 marzo 1997 debuttava Grease, il musical dei record con oltre 1.500.000 spettatori. Diciotto anni dopo, venerdì 4 e sabato 5 marzo prossimi, Padova festeggia il diciottesimo compleanno dell’amatissimo spettacolo ospitando, sul palcosce-nico del Gran teatro Geox, la nuova attesissima edizione con le nuove traduzioni di Franco Travaglio, nuovi arrangiamenti e orchestrazioni del direttore musicale Riccardo Di Paola con la supervisione musicale di Marco Iacomelli, nuovi coloratissimi costumi di Carla Accoram-boni, nuove coreografi e irresistibili e piene di ritmo ed energia fi rmate da Gillian Bruce.

ELVIS COSTELLO AL GEOXArriva in Italia a maggio 2016 il “Detur” solo show di Elvis Costello: il geniale artista inglese, impegnato con una tournée mondiale, farà tappa il 25 maggio a Padova, al Gran Teatro Geox. Lo spettacolo è un viaggio straordinariamente divertente attraverso l’incredibile vita di Elvis Costello. Tra i 100 artisti più grandi di tutti i tempi secondo Rolling Stone, Costello vanta una lunga carriera all’insegna della metamorfosi, con uno stile musicale unico e una ricercata scrittura dei testi. Dotato di grande sarcasmo e grinta melodica, Costello spazia con disinvoltura dal punk alla Deutsche Grammophon.

“PICCOLI ENERGUMENI TOUR”In attesa di vedere gli Elio e le storie tese in gara al Festival di Sanremo 2016 con il brano “Vince-re l’odio”, è stata annunciata la data padovana del “Piccoli energumeni tour”, prevista per il 21 maggio al Gran Teatro Geox. Band di culto, vere e proprie icone, artisticamente ci hanno abituati ad ogni genere di novità. Presenza costante ma mai scontata nel panorama italiano, inarrivabili nella cura della loro proposta musicale, ogni loro nuova apparizione ha segnato momenti memorabili sia che si trattasse di un album, che di un concerto o di un’apparizione televisiva.

a cura di Laura Organte

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1 Cultura provinciale

È giunta all’ottava edizione “I colori del Sacro”, la rassegna biennale dedicata all’illustrazione organizzata dal Museo

Diocesano di Padova, che negli spazi dello storico Palazzo Arcivescovile ospita le opere dei migliori artisti a livello mondiale. Tema dell’esposizione, aperta quest’anno dal 20 febbraio al 26 giugno, è la “tavola”, o meglio lo stare a tavola: “Per l’uomo è fondamentale non solo il cibo ma l’atto stesso del condividerlo – afferma Andrea Nante, Direttore del Museo e coordinatore scientifi co della manifestazione – la nuova edizione della rassegna vuole rifl ettere sulla tavola per affrontare quel luogo e quella situazione che apre alla relazione con gli altri, andando oltre al semplice nutrimento fi sico. La degustazione di nuovi e vecchi sapori, la scoperta delle tradizioni dei com-mensali, la sperimentazione delle novità ar-ricchiscono e predispongono alla conoscen-za reciproca. Attorno alla tavola si ritrova il mondo, ogni popolo con le sue tradizioni, colori e narrazioni. Ogni persona con le sue

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Sarà quindi Alicia Baladan, artista uru-guaiana che nel 2014 “si è distinta per la poesia che traspare dalle sue illustrazioni, l’elevata qualità tecnica delle sue opere, la composizione grafi ca, l’intuito surreale che ben si abbina al gusto artistico di un viaggio sognato anche ad occhi aperti”, a fi rmare l’albo dal titolo “Aggiungi un piatto a tavo-la”, destinato anche alle numerose attività didattiche proposte alle scuole.

Selezionate 57 opere che raccontano soprattutto la condivisioneintorno alla mensa imbandita

Espsizione al Palazzo Arcivescovile di Padova Organizza il Museo Diocesano dal 20 febbraio al 26 giugno

I colori del Sacro anche a tavola

Sopra: Victoria Antolini, “Tavola”; in basso: Alicia Baladan, “Tavola con luce”

Al via la selezione per i cortometraggi e documentari che parteciperanno all’edizione 2016 del River Film Festi-

val, organizzato dall’Associazione Culturale Researching Movie con la collaborazione dell’Assessorato Cultura e Turismo del Comune di Padova. Posso partecipare gratu-itamente tutti i lavori realizzati dopo l’anno 2015, e la cui durata sia compresa tra i 30 minuti e i 100 secondi, comprensivi del titolo. Cinque i premi assegnati dalla Giuria: miglior corto scuole di cinema, miglior corto italiano, miglior corto internazionale, miglior fi lm documentario e miglior fi lm d’anima-zione, mentre a scegliere il miglior super corto e il miglior corto da 100 secondi sarà il pubblico. C’è tempo fi no al 31 marzo. Il regolamento completo è consultabile all’indirizzo http://riverfi lmfestival.org/regolamento-2016/.

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L.O.

River Film Festival selezione dei cortientro il 31 marzo

Proiezione al Portellodi laura organte

Rassegna all’Mpx Al via la tredicesima edizione

Su il sipario dell’Mpx Multisala Pio X per la tredicesima edizione di Arti In-feriori, la rassegna teatrale promossa

dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova in collaborazione con Arteven. “Si tratta di un’ulteriore crescita per un progetto culturale già consolidato e seguito con at-tenzione dal pubblico - afferma l’Assessore alla Cultura Matteo Cavatton - che in oltre un decennio di attività ha ampiamente rag-giunto i suoi ambiziosi obiettivi: intercettare un pubblico giovane e curioso attraverso una proposta di spettacolo dal vivo; portare grandi artisti della scena contemporanea in città”. Arti Inferiori è soprattutto un viaggio attraverso le infi nite sfaccettature del quoti-diano per mezzo dei tanti e diversi linguag-gi del teatro. Il primo appuntamento, il 14 gennaio, ha visto sul palcoscenico Alessan-dro Bergonzoni; la rassegna prosegue fi no al 28 aprile, con otto spettacoli scelti tra le più interessanti proposte del teatro contem-poraneo.

Da segnalare “Ferite a Morte”, il pro-getto sul femminicidio scritto da Serena Dandini con la collaborazione di Maura Misiti, ricercatrice del CNR, in scena il 7 aprile. Una lettura-evento affi data alle attrici Lella Costa, Orsetta de’ Rossi e Rita Pelusio, che si alternano sul palco dando vita a uno

spettacolo drammatico ma giocato su un lin-guaggio che riesce ad essere anche leggero e ironico.

Un’antologia di monologhi che attinge alla cronaca e alle indagini giornalistiche per dare voce alle donne che hanno perso la vita per mano di un marito, un compagno, un amante o un “ex”. Lo spettacolo conclusivo vedrà sul placoscenico Ottavia Piccolo e Sil-vano Piccardi in “Enigma.

Niente signifi ca mai una cosa sola”, la cui chiave di lettura sta nel sottotitolo. Perché ogni elemento reale, ogni dato di conoscenza, che da un quadro al successivo si concretizza in scena, si rivela poi “altro” da ciò che pareva essere.

Arti Inferiori: sul palco ancheLella Costa e Ottavia Piccolo

Due protagoniste di Arti Inferiori, Ottavia Piccolo e Lella Costa

L.O.

teatro e musica

GREASE DICIOTTO ANNI DOPO Il 4 marzo 1997 debuttava Grease, il musical dei record con oltre 1.500.000 spettatori. Diciotto anni dopo, venerdì 4 e sabato 5 marzo prossimi, Padova festeggia il diciottesimo compleanno dell’amatissimo spettacolo ospitando, sul palcosce-nico del Gran teatro Geox, la nuova attesissima edizione con le nuove traduzioni di Franco Travaglio, nuovi arrangiamenti e orchestrazioni del direttore musicale Riccardo Di Paola con la supervisione musicale di Marco Iacomelli, nuovi coloratissimi costumi di Carla Accoram-boni, nuove coreografi e irresistibili e piene di ritmo ed energia fi rmate da Gillian Bruce.

ELVIS COSTELLO AL GEOXArriva in Italia a maggio 2016 il “Detur” solo show di Elvis Costello: il geniale artista inglese, impegnato con una tournée mondiale, farà tappa il 25 maggio a Padova, al Gran Teatro Geox. Lo spettacolo è un viaggio straordinariamente divertente attraverso l’incredibile vita di Elvis Costello. Tra i 100 artisti più grandi di tutti i tempi secondo Rolling Stone, Costello vanta una lunga carriera all’insegna della metamorfosi, con uno stile musicale unico e una ricercata scrittura dei testi. Dotato di grande sarcasmo e grinta melodica, Costello spazia con disinvoltura dal punk alla Deutsche Grammophon.

“PICCOLI ENERGUMENI TOUR”In attesa di vedere gli Elio e le storie tese in gara al Festival di Sanremo 2016 con il brano “Vince-re l’odio”, è stata annunciata la data padovana del “Piccoli energumeni tour”, prevista per il 21 maggio al Gran Teatro Geox. Band di culto, vere e proprie icone, artisticamente ci hanno abituati ad ogni genere di novità. Presenza costante ma mai scontata nel panorama italiano, inarrivabili nella cura della loro proposta musicale, ogni loro nuova apparizione ha segnato momenti memorabili sia che si trattasse di un album, che di un concerto o di un’apparizione televisiva.

a cura di Laura Organte

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Page 32: Riviera ovest genn2016 n8

di sara Boscolo marchi

Dopo la pausa natalizia, tornano gli appuntamenti di Acque Altr3, progetto di danza, musica e teatro promosso ed

organizzato dall’assessorato alla Cultura in collaborazione con Arteven, Centro Formazione Danza, Associazione Lirico Musicale Clodiense, Veneto Jazz e Città Metropolitana.

Il sipario del teatro Don Bosco riapre il 21 gennaio con uno spettacolo che si ascolta come fosse un concerto e si guarda come fosse un varietà: “Il sol ci ha dato alla testa” della Rimbamband. Venerdì 22 gennaio, l’Eddie Gomez 4et (jazz) suonerà insieme a Roberto Gatto alle ore 21 presso l’Auditorium San Nicolò. L’11 febbraio Natalino Balasso tornerà ad intrattenere la platea del Don Bosco con il suo “Stand Up Balasso”: due ore di zapping tra le varianti della risata, dai doppi sensi, ai monologhi balassiani sulle miserie e i difetti umani che lo hanno reso popolare. Il giorno dopo, all’Auditorium, Saverio Tasca e Alterarco presenteranno, invece, “L’uomo che cammina”, uno spettacolo d’immagini sonore e suggestioni sui luoghi della Grande Guerra. Il 25 febbraio, la stagione comica di “Acqua Alta” proseguirà con un classico del teatro italiano, nonché il testo di Carlo Goldoni più rappresentato al mondo: “Arlecchino, il servitore di due padroni”, allestito dal Teatro Stabile del Veneto.

Per gli appassionati del balletto, domenica 21 febbraio alle ore 17, l’Auditorium San Nicolò ospiterà il “Galà di Danza tra classico

e contemporaneo”, danzato dai giovani talenti nazionali de Il Balletto - Gruppo Junior di Castelfranco Veneto, diretti da Susanna Plaino.

A concludere la rassegna “Chioggia Danza 2015/16” sarà lo spettacolo fuori abbonamento “Four” del Gruppo Chòrea (coreografie di Patrizia Aricò e Francesca Serafini) il 6 marzo alle ore 17. Poi domenica 28 febbraio, sempre in Auditorium, alle 18 sarà il turno dell’Orchestra Crescere in Musica di Vicenza, che, diretta da Sergio Gasparella, eseguirà musiche di Beethoven e Mozart. In marzo tornano anche le serate jazz, con il Steve Turre 6et (6 marzo) e il Trio da Paz (11 marzo).

Il noto comico Mago Forrest, infine, giovedì 10 marzo chiuderà la XXII rassegna

di “Acqua Alta” al teatro Don Bosco con uno spettacolo ambientato in un albergo, metafora della vita, dove si arriva, si sosta e poi si parte. Dopo la “La Traviata” di Giuseppe Verdi del 20 marzo alle ore 16.30, invece, l’Auditorium di Calle San Nicolò riproporrà due appuntamenti nell’apprezzata formula “concerto+aperitivo”: domenica 10 aprile i

“Singing Porter” a partire dalle 18.00 ripercorreranno vita e musica di Cole Porter attraverso il diario della moglie Linda; infine, domenica 22 maggio, alle 11.15 si esibiranno gli allievi dell’Accademia Violinistica di Chioggia, diretti dal M° Dejan Bogdanovic. Per informazioni e biglietti è possibile consultare www.arteven.it – www.eventi.chioggia.org .

Appuntamenti a Chioggia Teatro, musica, danza

Acque Altr3, si riparte con gli eventi

I prodotti di Chioggia in esposizione a Copenaghen. Un dipinto della pittrice Nella Talamini è stato recentemente

consegnato dal Direttore Sanitario Luca Sbrogiò – in occasione di un convegno internazionale svoltosi a Venezia – alla dottoressa Hanne Tonnesen, responsabile della Promozione della Salute dell’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità). Nell’opera della Talamini sono raffigurati alcuni dei prodotti tipici chioggiotti (in foto). Vari dipinti della pittrice, nata a

Padova ma da tempo residente a Chioggia, sono stati donati all’Ospedale “Madonna della Navidella” di Chioggia ed anche un suo acquerello raffigurante l’edificio ospedaliero e una bricola con la Madonna è stato consegnato al governatore del Veneto Luca Zaia giunto a Chioggia per l’inaugurazione del nuovo Pronto Soccorso di Chioggia. Un dipinto di Nella Talamini è esposto nella sede dell’associazione Ilica (Italian Language Inter-cultural Alliance) a New York. E il prossimo maggio esporrà

a Bolzano assieme alla pittrice Elena Zampieri, presidentessa del Circolo Silone di Chioggia.

curiosità Pittura. il dipinto è stato consegnato alla dottoressa Hanne tonnesen dell’omsi prodotti di chioggia dipinti da nella talamini in esposizione a copenaghen

All’amministrazione della giustizia in Italia è stato dedicato l’incontro di novembre promosso dal Rotary Club di Chioggia. L’evento, organizzato dal presidente del Club Luciano Oselladore, ha avuto quale relatore il Presidente della Corte

d’Appello di Venezia Antonio Mazzei Rinaldi alla presenza dei rappresentanti delle autorità civili e militari locali.

“La Magistratura - ha affermato il relatore - è stata concepita come un Ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere con la chiara finalità di sottrarre il controllo della stessa al potere politico. La considerazione del legislatore costituente, nata dall’essere appena usciti da un regime totalitario, si è rivelata, almeno nelle intenzioni, vincente e positiva giacché ha consentito lo sviluppo e il consolidarsi di un ruolo della Magistratura adeguato alla complessità dei rapporti nella nostra società civile”. Nel corso degli anni il ruolo del giudice è mutato con l’insorgere di complicazioni e conflitti sociali, civili, economici e politici: le situazioni d’emergenza contro il terrorismo, contro la criminalità organizzata, contese sociali nel mondo del lavoro, fino alle questioni di emergenza abitativa, rapporti familiari e tutta una serie di problematiche che interessano la complessità della convivenza sociale.

“L’azione della Magistratura”, ha proseguito il Procuratore, “ha assunto un ruolo di garanzia dell’equilibrio tra i poteri dello stato e i portatori di interessi di gruppo e individuali, un ruolo sempre più difficile da districarsi nel rispetto delle legittime prerogative”. La responsabilità della magistratura - una funzione “particolare” anche nei confronti del mondo politico del passato e del presente - è un aspetto che maggiormente interessa i cittadini, quando si tratta di assicurare alla giustizia soggetti che abbiano usato delicatissime funzioni pubbliche per scopi estranei all’interesse collettivo, per finalità d’illecito arricchimento, personale o di gruppi, o di arbitraria conservazione del potere. Tuttavia certi aggiustamenti appaiono necessari, quindi è opportuno proseguire sul terreno delle riforme, riguardo la giustizia civile e penale, soprattutto sulla riduzione dei tempi di definizione dei processi, sulla riduzione dell’arretrato e sull’efficace gestione di un numero incredibilmente alto di cause. A questo proposito le mancanze non riguardano la scarsa produttività dei magistrati italiani (una serie di dati forniti dalla Commissione Europea per l’efficienza della giustizia in Europa certifica il contrario), ma principalmente la lentezza dei processi è dovuta al carico effettivo, assolutamente spropositato, che ogni singolo giudice italiano assume rispetto a quello dei giudici degli altri stati europei. Questo è provocato anche dalla mole di cause, di poco valore o di scarso allarme sociale, affidate a un giudice togato. Occorre perciò rendere più efficace e credibile il servizio giustizia e sempre più trasparente il ruolo del giudice che, per usare un’espressione di effetto rapido, incide con la sua azione su tre fondamentali diritti del cittadino: la libertà, l’onore e il patrimonio. “E’ pertanto necessario”, ha concluso il Procuratore Mazzei, “che il ruolo del giudice sia sempre chiaro di fronte ai pubblici poteri e alla collettività dei cittadini e che esso mai debordi dai limiti a esso assegnati dalla legge, con l’avvertenza che deve ritenersi fortunato quel paese nel quale l’azione della Magistratura non sia di supplenza all’inerzia o al malgoverno delle forze politiche, ma si atteggi come attività di ordinario controllo sull’osservanza delle regole della civile convivenza”. Il nutrito dibattito che è seguito alla particolareggiata ed efficace relazione ha dimostrato quanto il tema “giustizia” sia sentito dai cittadini del nostro paese.

eventi

Gli incontri del Rotary Club Chioggiail presidente della corte d’appello di venezia antonio mazzei rinaldi a chioggia per parlare di giustizia

Eugenio Ferarese

Il procuratore Antonio Mazzei Rinaldi all’incontro del Rotary

E.F.

Il mago Forrest, Natalino Balasso e il Gala di danza, tra classico e contemporaneo che andrà in scena il prossimo 21 febbraio

32 Cultura veneta

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Come ormai è consuetudine, il Fotoclub Cavarzere ha chiuso l’anno - questo è stato il 41esimo per l’associazione - con una collettiva che ha avuto una doppia valenza: stilare un bilancio consuntivo e consentire ai soci di mettere in comune i propri lavori a

testimonianza della coesione del gruppo.La mostra, organizzata con la collaborazione dell’assessorato alla Cultura, è stata

inaugurata domenica 13 dicembre presso Palazzo Danielato alla presenza dell’assessore Paolo Fontolan, del delegato regionale Fiaf (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) Graziano Zanin e del maestro di fotografia Mario Lasalandra ed è stata aperta al pubblico tutti i giorni fino al 21 dicembre.

“Il 2015 è stato un anno molto intenso – afferma Duilio Avezzù, presidente del Fotoclub Cavarzere - a maggio abbiamo organizzato la mostra intitolata “La finestra del tempo sul Delta” e a luglio, in occasione della Notte Bianca, sono stati esibiti i lavori d’esordio dei partecipanti del nostro corso di fotografia, mentre a settembre abbiamo ospitato la mostra del fotoclub Chiaro Scuro di Piove di Sacco, con il quale siamo gemellati, seguendo una politica di interscambio di esperienze con i fotoclub provenienti dalle aree limitrofe al fine di confrontarci e migliorare reciprocamente”.

“Oltre alle uscite fotografiche e all’organizzazione di un corso base di Photoshop – conclude Avezzù – voglio sottolineare il fatto che in questi anni abbiamo ospitato fotografi di caratura nazionale e internazionale, i quali hanno espresso parole di elogio per la nostra associazione: a conferma di ciò, nel 2000 il Fotoclub Cavarzere è stato insignito dell’onorificenza B.F.I. (Benemerito della Fotografia Italiana) in occasione del 52° Congresso Nazionale della FIAF a Termoli (Cb)”.

34 Cultura veneta

Aula studio - la web serie ideata, realizzata e girata da alcuni ragazzi di Cavarzere e Chioggia (Enrico Arrighi, Luigi Pinton,

Elena Spanio) – è approdata anche nelle aule universitarie: infatti è stata presentata il 4 dicembre presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia grazie all’interessamento dei giovani di Radio Ca’ Foscari, in particolare di Maria Parisi, una delle animatrici più attive della radio. “Siamo stati contattati dai ragazzi della radio universitaria – afferma Enrico Arrighi – che ci hanno chiesto se eravamo disponibili per un’intervista all’interno della rubrica “Les fems du cinéma” che si occupa di cinema. Noi abbiamo accettato immediatamente e da questa intervista è nata la richiesta di proiettare la web serie sugli schermi di un aula universitaria, luogo particolarmente adatto, visto che la nostra storia ricalca le vicende di alcuni studenti universitari alle prese con gli esami”. “Aula studio” ha avuto un grande successo in rete, infatti l’intera serie ha

ottenuto più di 8.500 visualizzazioni e anche la pagina Facebook (Aula Studio web serie) ha oltre 750 estimatori, senza contare coloro che accedono alla pagina saltuariamente. Tuttavia la vera e propria consacrazione a livello nazionale è avvenuta grazie ad un articolo

sulla prestigiosa rivista di cinema Ciak che, nel numero di dicembre, riporta nella rubrica “Visioni on line”, curata dal critico Stefano Lusardi, un articolo dedicato ad “Aula studio”. “Un interesse davvero sorprendente e che ci riempie di gioia – continua Arrighi – infatti un giornalista della rivista ci ha interpellati tramite Facebook chiedendoci notizie e foto riguardanti la serie. Inizialmente pensavamo si trattasse di una bufala o di uno scherzo architettato da qualche amico, invece tutto era vero: Ciak era interessato ad Aula Studio!” Per chi non le avesse ancora guardate, le dieci puntate sono visibili su Youtube cliccando “Aula studio” sulla barra di ricerca, ma è molto probabile che la serie sia proiettata prossimamente anche a Cavarzere in qualche sala pubblica.

di nicola Ruzza

La web serie racconta di ragazzi alle prese con gli esami universitari. E’ stata proiettata all’università di Venezia. Lusinghiera inoltre la recensione sulla rivista di cinema Ciack

Web e fiction La mini serie ideata dai ragazzi di Cavarzere e Chioggia riscuote consensi

Aula Studio sbarca a Ca’ Foscarifotografia

La mostra collettiva del Fotoclub Cavarzere a chiusura di un 2015 ricco di iniziative

N.R.

Spanio e Arrighi con la locandina di “Aula studio”

Page 35: Riviera ovest genn2016 n8

vicenza, fi no al 31/01/16“illustrissimo” a palazzo leoni montanari Fino al 31/1/2016 le Gallerie d’Italia di Palazzo Le-oni Montanari, ospitano la personale dell’illustratore argentino Pablo Lobato che per l’occasione riunisce il meglio della sua prolifi -ca produzione accanto ad alcuni lavori inediti realizzati appositamente per l’occasione.Lo sguardo internazionale del Festival. Le Gallerie d’Italia di Palazzo Leoni Montanari, ospitano la personale dell’illustratore argentino Pablo Lobato che per l’occasione riunisce il meglio della sua prolifi ca produzione accanto ad alcuni lavori inediti realizzati appositamente per l’occasione.Un omaggio a una carriera e un’opportunità unica per avvicinare o approfondire la conoscenza di un artista di primissimo piano, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo per i suoi originali e sorprendenti ritratti.

vicenza, Basilica Palladiana fi no al 31/01/16torna la grande collettiva “illustri” Fino al 31/1/2016 in Basilica Palladiana torna la grande collettiva “Illustri”, che mette insieme le opere di 11 tra i più apprezzati illustratori italiani. Una sele-zione di linguaggi artistici diversissimi l’uno dall’altro.In mostra: Riccardo Guasco, Gianluca Folì, Gloria Pizzilli, Philip Giordano, Olimpia Zagnoli, Simone Mas-soni, Sarah Mazzetti, Marco Goran Romano, Marina Marcolin, Francesco Poroli, Chiara Dattola.Il salone al piano nobile ospita anche un omaggio a Toni Vedù, illustratore, pittore e vignettista vicentino scomparso nell’aprile 2015, con una selezione di sue opere, per poterne rivivere e ammirare il tratto.Durante il periodo della mostra è possibile accedere alla Terrazza della Basilica Palladiana.

vicenza, Palazzo Chiericati fi no al 31/01/16“saranno illustri” Fino al 31/1/2016 al Chiericati Underground va in scena il futuro dell’illustrazione italiana. Undici talenti emergenti che prestigiosi brand hanno già dimostrato di apprezzare e che a Vicenza troveranno defi nitiva consacrazione.In mostra: Matteo Berton, Giacomo Bagnara, France-sco Bongiorni, Margherita Barrera, Martoz, Gio Pastori, Giulio Castagnaro, Andrea Mongia, Irene Rinaldi, Stefano Marra, Stefano Pietramala.

1 Concerti e non solo

in veneto eventi

tutte le info: www.ecoveneto.it

“Puoi Tenerti Le Chiavi” è il nuovo disco di Andrea DODICIANNI in tour ed in giro per i media. An-drea Cavallaro ha 26 anni ed è diplomato in

pianoforte al Conservatorio di Adria (Ro) e laureando in Storia della Musica all’Università di Padova. Ha all’attivo più di 400 concerti ed ha aperto alcune date dei Modena City Ramblers e di Omar Pedrini. Nel 2012, dopo il terribile terremoto in Emilia è partito volontario per le tende con la sua chitarra in un viaggio che lo ha portato a scrivere il suo primo Ep “Canzoni Al Buio”. Ha vinto il Premio della Giuria Popolare nella XVI edizione di “Voci per la libertà - Una can-zone per Amnesty” nel 2014. Nell’autunno 2015 è stato pubblicato “Puoi Tenerti Le Chiavi”, preceduto dal singolo “Piccadilly Line”. Il CD è stato ultimato a Los Angeles sotto la guida di Howie Weinberg (Nirvana, Muse, Metallica, Jeff Buckley). Attualmente, gennaio 2016, Andrea è in tour ed in promozione sui media.

Andrea Cavallaro, veneto, cavarzerano, oggi in arte Dodicianni, vogliamo ripercorrere il tuo percorso musicale? Dalle tue bands con suoni alla Creedence Clearwater Revival in poi ...?

“I Creedence mi riportano subito ai miei 16 anni, quando insieme ad amici del conservatorio ci facevamo chiamare Nos Avaria; tempi senza pensieri quelli. Poi è sta-ta la volta dei Venicès Ring per un paio d’anni e poco dopo eccomi qua, Dodicianni”.

Come ti è nata questa idea di “Andrea Dodi-cianni”? Avevo un po’ di sana voglia di fare delle scelte musicali in autonomia, niente di più.

“Ci presenti la tua band? La mia famiglia vorrai dire! Ormai mi viene davvero da chiamarla solo così visto che passo più vita con loro che con la mia vera famiglia. Ma ve-niamo a noi: al basso, tastiere, mazze da baseball c’è Jack Barchetta, lui è il capobanda, quello che detta i tempi, che fa le ramanzine, insomma la nostra stella cometa; poi c’è Daniele Volcan alle percussioni, il bimbo della band, viene

dalla val di Fassa e percio’ ha una mentalità molto coriacea e dedita al sacrifi cio, smentisco subito quello che ti ho ap-pena detto, è lui il più maturo della band; da maggio poi si è unito con noi Francesco Camin, cantautore di Trento, col quale siamo stati in giro quest’estate e staremo in giro per almeno un’altro anno proponendo uno spettacolo sul mo-dello “Dalla-De Gregori”, pero’ molto più poveri. Francesco è davvero molto bravo, lui è un poeta e porta la sua poesia nella vita di tutti i giorni in qualsiasi cosa fa”.

Stai proponendo il nuovo singolo nelle radio. Ce lo descrivi?

“ Il nuovo singolo si chiama “Una casetta rosa”; mu-sicalmente non è gran cosa, pochi accordi, sempre i soliti tra l’altro, una ballata in Mi, insomma niente di nuovo; ma ho cercato di inserirci una storia che mi era vicina e probabilmente è stato questo a convincermi a sceglierla su altre per farne un singolo”.

L’album che lo include, vuoi dirci come lo hai prodotto? Ci parli dei brani?

“Circa un anno fa avevo questa dozzina di pezzi tra i quali c’era anche “Piccadilly Line” e stavo per prenotare uno studio nella periferia di Londra perchè mi sembrava appunto il luogo più adatto per questo tipo di tracce; poi un pomeriggio mi hanno presentato un ragazzo (poco più grande di me) di Montebelluna ed in dieci minuti di ascolti dei suoi prodotti sono fi nito a dare in mano il tutto proprio a lui. Alla fi ne la musica credo funzioni come un’enorme storia d’amore, percio’ bisogna un po’ fi darsi dell’intuito, presentimenti, ed oggi posso dire che il lavoro fatto con Edoardo “Dodi” Pellizzari mi soddisfa appieno”.

Sei un cantautore, un rocker, un raccontastorie per grandi e piccoli...

“ Forse, tra tutte queste parole mi ritrovo solo in raccontastorie; alla fi ne nei miei testi non ci sono argo-mentazioni politiche, canzoni di protesta o grosse prese di posizione, sono solo storie.”

Chi ti segue. Voglio dire hai un management?“La Red&Blue mi cura la parte promozionale e per il

resto funziona un po’ il caro vecchio passaparola, la tec-nologia poi fa il resto, tesse contatti in pochi secondi, è la nostra salvezza”.

I live? Quali i prossimi nel 2016?“Tutti gli eventi si possono trovare nella copertina della

pagina Facebook, che è sempre aggiornata”. Fai anche covers dal vivo? Quali scegli e perchè?“ Amo farcire i live con covers, non ho regole precise

a dire il vero; cominciamo spesso i concerti con un pezzo di Battisti, ma capita di inserire Tom Petty, piuttosto che i Beatles od i Coldplay”.

Web site, facebook, tweeter, come possono rag-giungerti gli amanti della tua musica?

“Un po’ su tutti i principali social, Facebook, Twitter, Instagram, Youtube, ormai i social sono un mantra”.

Oltre al musicista, fai altro?“Coltivo in privato le mie passioni, l’arte contempora-

nea, i calzini a righe ed i dolci. Amo solo mangiarli pero’. I

tuoi testi hanno il sapore ancora di “lui” “lei”. Ritieni questi i tuoi temi? “Sì, sono questi e probabilmente lo saranno sem-

pre. Come ti dicevo sono un cantastorie e non riesco a prescindere dall’avere un protagonista; senno’ che storia sarebbe? Molto spesso pero’ è un Io”.

Oggi nella musica mondiale ed italiana cosa ti piace?

“Sono abbastanza onnivoro di musica, ascolto davve-ro tutto tranne due cose, Jazz e Commerciale. So che per darmi un tono dovrei dire che ascolto jazz a profusione, ma la verità è che mi annoia e quando entro nei negozi di dischi è l’unico reparto che non frequento. Se devo fare qualche nome sicuramente Bugo, Modena City Ramblers, ma anche Kid Rock, Tre Allegri Ragazzi Morti e The Killers.

Un appunto sul Jazz... “Esistono strepitosi dischi di questa musica; sia prodot-

ti in Italia, che negli States, che in G B. Se posso, Andrea, ti suggerisco per iniziare un paio di LPs. Uno è di Miles Davis “Kind Of Blue”; l’altro è di John Coltrane “A Love Supreme”. Ti garantisco che non ti annoi...”

Andiamo avanti ... E se torni al passato quali sono i cinque più belli per te?

“La mia cinquina è: Dylan, Tom Petty, Ivan Graziani, George Harrison e Puccini.

In questo mondo fatto di cose belle e tante brut-te come si colloca un artista? E soprattutto, come lo vedi “questo mondo”?

“Lo questo mondo lo vedo bellissimo, sono abbastan-za ottimista come modo di vedere le cose, percio’ cerco di mettere in musica non solo le “storie degli sconfi tti”, anche perchè son quarant’anni che cantano “le storie degli scon-fi tti”, non avrebbe senso riproponessi anch’io, ancora una volta, questi temi. Percio’ come cantava la Bandabardo’: “Attenzio’, concentrazio’, ritmo e, vitalità”.

l’intervista andrea dodicianni, un ragazzo verso la notorietà

pagina a cura di graziano edi corazza1155

libriGraziano edi Corazza, il nostro musicologo, sta lavorando a “RoCK e dintoRni: 1958/ 2016”“rocK e dintorni: 1958/ 2016”, aggiornamento ed ebooK Il libro, nuova-mente aggiornato, uscirà per Natale 2016. “Si è tratta-to di aumentare il numero di pagine, del precedente arrivando a 850, - dice Edi -. Ma anche di aggior-nare il precedente con altri LPs ed aggiunte musicali ancora più precise.” Inoltre sempre per non tradire il progresso sarà pronto anche l’ebook a Natale 2016. E per non farsi mancare niente Corazza dichiara che nel 2017 uscirà per il mercato mondiale il libro in inglese. Il nostro musicologo giornalista dopo avere ascoltato circa 16 mila dischi e visto 1155 concerti ... e letto dozzine di libri sul rock, sta terminando il nuovo libro che elenca ed analizza minuziosamente, in oltre 40 capitoli, tutti i generi e sottogeneri della famiglia del rock.Nelle ultime pagine del libro un glossario spiega i termini musicali espressi nell’opera.

Intervista di Graziano Edi Corazza

vicenza

35Concerti e non solo

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PRIMAVERA NELLE Terme Krka 2016Periodo: 10. 1. – 24. 3. 2016

Pacchetto di base: mezza pensione in camera doppia • l’uso dell’accappatoio • entrata illimitata alle piscine con acqua termale a 32°C (interne ed esterne delle Terme Šmarješke Toplice e le Terme Dolenjske Toplice, interna a Otočec, entrata alla piscina con acqua di mare riscaldata a Strugnano) • 1 entrata alle saune (tranne Strugnano) • GRATIS WI-FI in camera • ginnastica mattutina,

acquaerobica, passeggiate guidate (nelle Terme Šmarješke Toplice e Terme Dolenjske Toplice) • camminata nordica, noleggio bici (a supplemento)… • programma di divertimento (tombola, serate culturali, proposte per le gite …)

10. 1. – 24. 3. 2016 3giorni/2 notti 4 giorni/3 notti Giorno aggiuntivo

Terme Šmarješke TopliceHotel Vitarium****superior 132,00 178,00 60,00

Hotel Šmarjeta**** 125,00 167,00 56,00

Terme Dolenjske TopliceHotel Balnea****superior 153,00 206,00 69,00

Hotel Kristal**** 119,00 160,00 54,00

Talaso Strunjan Hotel Svoboda****

25.1. – 13.2. 103,00 154,00 52,00 13.2. – 28.2. 128,00 144,00 48,00

Otočec Hotel Šport**** 96,00 128,00 43,00

I prezzi sono in EURO, a persona in camera doppia.

SUPPLEMENTI camera singola AL GIORNO: Terme Dolenjske Toplice, Terme Šmarješke Toplice e a Otočec – hotel Šport: 15,00 EUR a persona, Strunjan:25,00€ al giorno • Tassa turistica: 1,27 EUR a persona

SCONTI: Offerta speciale bambini (5. 2. – 28. 2.): 1 bambino fino 13,99 anni e bambini fino 5,99 sogiornano gratis in camera con 2 adulti • i bambini da 0 a 5,99 anni hanno il soggiorno gratis bambini da 6 a 13,99 anni hanno il 50% di sconto, dai 14 anni in poi hanno il 20% di sconto se soggiornano in camera con 2 adulti

Codice: Turismo&Sapori

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI: T: +386 8 20 50 300 | E: [email protected] | www.benessere.si

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36 Turismo1 Turismo

All’ingresso dell’aeroporto di Venezia cam-peggia un grande cartellone che cattura l’attenzione per il suo messaggio forte,

diretto, quasi sfrontato: Qatar Airways, la migliore compagnia del mondo. E dai me-daglioni dello Skytrax riprodotti sotto, come le medaglie appuntate nella giacca di un genera-le, si capisce che quello ottenuto nel 2015 è il terzo premio della serie. Niente male per una compagnia aerea giovane, vanto di un paese di cui ancora molti sanno ben poco, se non fosse per le ripetute vittorie di Valentino Rossi sulla pista di Doha e per il fatto che nel 2022 il pic-colo emirato del Golfo, il cui territorio è grande poco che la metà del Veneto, e confi na solo con l’Arabia Saudita e il mare, ospiterà i mondiali di calcio. Qatar Airways,che è sponsor del miti-co Barcellona, squadra di calcio senza eguali al mondo, in realtà è un vettore che vuole recitare un ruolo da protagonista nel Nordest italiano. Anche per far conoscere il Qatar, paese dove riti ancestrali, come la caccia con il falco, convivo-no con una modernità quasi da fantascienza. Ben sintetizzata dagli avveniristici grattacieli della City di Doha, che formano uno skyline unico al mondo. In costante cambiamento, peraltro, grazie ai progetti commissionati alle migliori archistar del mondo. Bene, tutto que-sto, ovvero Doha stessa, 33 anni fa era poco più che un villaggio di pescatori.

Qatar Airways punta molto sul Nordest. Il volo quotidiano da Venezia è quello fra i cinque voli diretti assicurati dalla compagnia fra l’Italia e Doha (gli altri quattro partono da Milano e da Roma) che fa registrare i numeri più interessan-ti. A riprova dell’intensifi carsi dei rapporti eco-nomici, commerciali e turistici fra i due paesi, ma anche del ruolo strategico dell’aeroporto di Hamad International Airport, hub di un fi tto network di connessioni internazionali con ben 153 destinazioni nel mirino. Una intelligente politica dei prezzi ha reso Qatar Airways uno dei vettori più gettonati per raggiungere desti-nazioni in tutto il pianeta. La qualità dei servizi a bordo, elemento che più di altri ha fatto meri-tare alla compagnia tanti premi, e un rinnovato parco di aeromobili, sono alla base del successo commerciale del vettore.

i “paradisi” del Golfo

LA CITY E LO SPETTACOLARE CONTESTO DELLA CORNICHE DI DOHA, DI NOTTE E DI GIORNO; IL VICINO DESERTO; LO STADIO DOVE NEL 2022 SI APRIRANNO I MONDIALI DI CALCIO; IL TARDO POMERIGGIO NELLA SPIAGGIA E LO STRUSCIO NEL SOUQ. SOTTO: LA BUSINESS CLASS E UN AEREO DELLA QATAR

AIRWAYS; I LEGGENDARI (E CARISSIMI) FALCHI ADDESTRATI; LA CITY DALL’ALTO, UN OGGETTO ESPOSTO AL MUSEO DI ARTE ISLAMICA E IL SOUQ WAQIF

La capitale Doha, che nel 2022 ospiteràI campionati mondiali di calciostupisce per il suo skyline di arditi grattacieli il suo ordinato Souq, l’incantevole Cornichei negozi per lo shopping di lusso e… i falchi

di Renato malaman

Il piccolo emirato arabo grazie a petrolio, gas e alta fi nanza è oggi lo stato più ricco del pianeta

La compagnia di bandiera Qatar Airwaysper tre volte è stata giudicata la migliore al mondo

Cinque i voli quotidiani diretti verso l’Italia

L’escursione nel deserto è un’emozione da brivido. Il Safari Inland Sea (www.gulfadventures.com) comincia con il pit stop

dove le potenti fuoristrada devono sgonfi are gli pneumatici per migliorare l’aderenza dei mezzi. Sì, perché fra le dune il

percorso ricorda quello delle montagne russe, con salite moz-zafi ato e discese a precipizio. Brivido e suggestione creano un mix indescrivibile. Il paesaggio che si ammira lungo il percorso è impreziosito dal mare. Un mare color turchese che separa il

Qatar dall’Arabia Saudita. Al capolinea del tour, in riva al mare, ci si rifocilla in un campo tendato, con carne, pane e verdure cucinati al fuoco. E poi ci si stende un po’ ad aspettare la sera. L’escursione dura due o tre

ore, lascia un ricordo indelebile del deserto e delle sue indescrivibili e magiche suggestioni.

A rotta di collo fra le dune, che brividi!Per un”assaggio” di Doha basta un week lungo. Cinque comode

ore di volo da Venezia e si raggiunge la capitale del Qatar. La compagnia Qatar Airways è convenzionata con lo Sharq Village & Spa Doha, un re-sort di lusso che si richiama allo stile tradizionale arabo, con fi ori ad ogni angolo e petali sulle fontane, lampadari di Murano e alabastri decorati. All’esterno due piscine e una spiaggia da dove si ammira lo sky line di Doha con i suoi grattacieli. Da provare il ristorante persiano Parisa e la

Spa Six Senses per apprezzare la delicatezza dei massaggi orientali. A Doha la compagnia è convenzionata anche con il Marsa Malaz Kempinski , un concentrato di lusso raffi nato con 281 camere e 69 suites.Dirige il marketing un giovane italiano: Gianluca Forloni. Italiano pure il ristorante più frequentato

dell’hotel: l’Antica Pesa, dove lo chef Marco Calcaterra sta conquistando i qatarini con i suoi piatti mediterranei.

Sharq Village e Antica Pesa, relax e gusto

sÌ, viaggiare

Qatar, da mille e una notte

Ma veniamo al Qatar. E’ lo stato più ricco al mondo con oltre 104.750 euro di reddito medio pro capite e un Pil in costante ascesa, legato non solo al petrolio e al gas naturale di cui il paese è fra i principali esportatori al mondo (rifornisce ogni giorno con navi cisterna anche il gasifi catore al largo del delta del Po), ma

anche alle tante attività fi nanziarie di cui l’emi-rato è diventato crocevia. Recentemente, tanto per fare un esempio, una società del Qatar, la Mayhoola, ha acquisito la Forall (detentore dei marchi Pal Zileri, Moschino e Cerruti), azienda tessile vicentina nota per le confezioni dal taglio sartoriale. Mayhoola nel 2012 aveva acquisito

anche i marchi Valentino e Missoni. Ed è solo un esempio di quanto siano ramifi cati gli interessi dell’emirato del Golfo (2.350.000 abitanti, di cui solo 1.500.000 “autoctoni”), in un conte-sto commerciale internazionale che vede questa area sempre più centrale, tanto da essere diven-tata uno degli ombelichi del mondo.

Suggestivo arrivare a Doha di notte, sorvolando l’Iraq e il Golfo Persico disseminati di pozzi petroliferi, facilmente identifi cabili per via delle fi amme che si levano dagli impianti estrattivi. Doha appare come un miraggio. E non delude le attese, come una città da mille e una notte uscita dalla lampada di Aladino. Tutto nuovo, tutto effi ciente. Larghe autostrade con segnaletica in ordine. Suv di ultima generazione che rispettano quasi sempre i limiti di velocità. Doha esprime tutta la sua bellezza lungo la Cor-niche, il lungomare che si affaccia sulla baia, costellato di costruzioni da rivista di architettura contemporanea e reso romantico dai fi lari di alte palme e dai barconi da pesca (alcuni suggesti-vamente in disarmo) adagiati sul bagnasciuga.

E’ la zona dello struscio dove le famiglie si ri-versano nel tardo pomeriggio, quando il cielo assume colori pastello. Il tradizionale abbiglia-mento arabo, bianco per gli uomini e nero per le donne, ricorda che il lusso non ha cancellato le tradizioni. Anche la zona degli affari, la West Bay, o l’isola Pearl of Qatar meritano una visi-ta per capire come vivono i qatarini. Per chi ama lo shopping va annotato questo quartiere: Por-to Arabia Boardwalk. Nella parte vecchia (per modo di dire) della città va visto il Souq Waqif, famoso per i suoi negozi di falchi. Sì, falchi vivi, addestrati per la caccia. Costano un occhio della testa. Bella l’atmosfera, seppur manca il fascino dell’antichità: tanti i locali dove poter trascor-rere una piacevole sosta. Ristorantini libanesi, iraqeni, egiziani. Imperdibile la visita al Museo di Arte Islamica, che presenta come gioielli og-getti provenienti dalle varie regioni del mondo arabo. E tutt’intorno alla città c’è il deserto, un deserto di dune bianche che scendono fi no al mare confondendosi con il suo color turchino... Da mille e una notte!

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PRIMAVERA NELLE Terme Krka 2016Periodo: 10. 1. – 24. 3. 2016

Pacchetto di base: mezza pensione in camera doppia • l’uso dell’accappatoio • entrata illimitata alle piscine con acqua termale a 32°C (interne ed esterne delle Terme Šmarješke Toplice e le Terme Dolenjske Toplice, interna a Otočec, entrata alla piscina con acqua di mare riscaldata a Strugnano) • 1 entrata alle saune (tranne Strugnano) • GRATIS WI-FI in camera • ginnastica mattutina,

acquaerobica, passeggiate guidate (nelle Terme Šmarješke Toplice e Terme Dolenjske Toplice) • camminata nordica, noleggio bici (a supplemento)… • programma di divertimento (tombola, serate culturali, proposte per le gite …)

10. 1. – 24. 3. 2016 3giorni/2 notti 4 giorni/3 notti Giorno aggiuntivo

Terme Šmarješke TopliceHotel Vitarium****superior 132,00 178,00 60,00

Hotel Šmarjeta**** 125,00 167,00 56,00

Terme Dolenjske TopliceHotel Balnea****superior 153,00 206,00 69,00

Hotel Kristal**** 119,00 160,00 54,00

Talaso Strunjan Hotel Svoboda****

25.1. – 13.2. 103,00 154,00 52,00 13.2. – 28.2. 128,00 144,00 48,00

Otočec Hotel Šport**** 96,00 128,00 43,00

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Informazione a pagamento a cura degli esperti del settore www.lapiazzaweb.it

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L’Editoriale

Gentili Lettori circa un mese fa , il 16 dicembre 2015 c’è stato lo sciopero nazionale dei medici, di tutti i medici, ospedale e territorio. Non so quanti di voi se ne sono accorti. E’ stato uno sciopero di cui ho sentito parlare poco

mentre la protesta ha senso solo se viene con-seguita l’adeguata informazione sulle motivazioni e la visibilità mediatica della questione, in televi-sione, sui giornali, su internet, e non solo nelle aree di settore e sui siti dei sindacati perchè questo sciopero è stato contro l’attuale Governo Italiano, ed i politici vivono del consenso popolare. La gente, i potenziali elettori , devono sapere che questo Governo non ha il consenso dei medici italiani. Un Governo del paese attualmente di sinistra ma a lungo di destra con l’”intermezzo” dei professori , del governo tecnico, un’ intera classe politica che ha lasciato sempre sola la nostra categoria da molti anni, ha in-ventato le “deroghe del sonno” per i medici ospedalieri in barba alla leggi europee, ha bloccato i medici anziani dentro il sistema con la legge Fornero ma ha tenuto anche fuori i giovani dalla corsie procurando danni incalcolabili per la pensione ed il futuro di questi professionisti a cui auguro lunga vita ma che diventeranno vecchi anche loro, hanno fatto odiare la tecnologia ai medici del territorio protagonisti coatti di un Grande Fratello che ha superato anche la genialità del mitico romanzo George Orwell. Ha lasciato allo spirito di servizio dei dottori il mantenimento del sistema ospedale a colpi di migliaia di ore di straordinario ad un certo punto ne-anche più pagate in particolare per i medici urgentisti. Gli avvocati in Parlamento di tutti gli schieramenti politici hanno ben difeso le posizioni dei rispettivi colleghi e siamo ancora con il Codice Penale per l’Atto Medico, sempre e solo con Messico e Polonia al mondo. Secondo Pier Camillo Davigo, magistrato ex pool Mani Pulite ora al CSM, gli avvocati puntano sempre al terzo grado di giudizio, all’allungamento della causa, molto banalmente perchè di questo ci vivono, sono in 250.000 nel nostro paese , a Roma sono in numero pari a quelli di tutta la Francia, crescono di 15.000 laureati all’anno, non c’è allo stato numero chiuso. E, nel rispetto dei veri danneggiati, dietro una causa per presunta malasanità ci sono interessi economici non indifferenti a vari livelli , anche all’interno della nostra stessa categoria. I medici possono sbagliare perchè anche se hanno dedicato la loro vita alla cura delle per-sone re-stano esseri umani , e sono i primi a considerare attentamente le loro com-plicanze , se dovute a colpe personali o a quadri clinici complessi, basta fare una ricerca su Pubmed. il più grande ed au-torevole motore di ricerca del settore per vedere quanti articoli iniziano o contengono “Complica-tions” in tutte le discipline mediche e chirurgiche. Ma se si incappa in una lite temeraria a tema sanitario co-mincia una lunga difesa con anni di udienze a spese continue, mentre si continua a lavorare trovandosi in analoghi casi clinici che hanno portato al contenzioso in corso.

dott. giovanni leoni*

QUESTO GOVERNO NON HA IL CONSENSO DEI MEDICI ITALIANI

*Presidente oMCeo Provincia di Venezia

Continua nella pagina seguente

Se i medici protestano contro i tagli alla sanità lo fanno per poterci curare al meglio

Checos’è l’Ipovisione

Nuove terapie del Cheratocono

Le emozioni ci parlano di noi

Continua a pag. 41Continua a pag. 41 Continua a pag. 41

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Siamo felici davvero se stiamo bene

Prevenire le malattie e curarsial meglio è una buona regola.

il consiglio giusto?Rivolgersi a medici esperti

vicini a casa nostra

per collaborare all’inserto la piazza salute contattare 049 8704884 - [email protected]

L’opinione

In questo periodo la nostra professione, pur nella sua indiscussa utilità sociale, è oggi accerchiata.Parliamo di abusivismo : a quando la riforma dell’Art. 348 del C.P. ferma in parlamento da ormai troppo tempo e che do-vrà prevedere un inasprimento delle pene portandole dagli attuali 6 mesi di arresto tramutabili in 516 euro

e sequestro delle attrezzature a 2 anni, 50000 euro e confi sca delle attrezzature da riutilizzare per allestire studi dentistici affi nché le persone che non hanno la possibilità economica possano essere curate in un progetto di solidarietà che vede professionisti privati scendere in campo offrendo la propria disponibilità. Parliamo della crisi economica, che da diversi anni attanaglia il nostro paese è che ha visto ridursi sempre di più il potere di acquisto delle famiglie con conseguente rinuncia alla cura della propria persona; la qualità delle cure, non può ridursi ad una mera questione economica: chi più ha meglio si cura, gli altri sono esclusi. Un vulnus sociale che non possiamo permetterci. I bizantinismi burocratici, con tutto quello che ne consegue che continuano a distrarre tempo che potremmo dedicate ai nostri pazienti oppure alla nostra formazione, non ultimo l’adeguamento dei nostri sistemi al STS. Percorsi di formazione dubbi per aggirare la programmazione, non si può prescindere da una formazione di qualità. Troppi sono stati i casi in cui la formazione è diventata terreno di speculazione sulla pelle dei giovani: università portoghesi, albanesi, rumene, bulgare, fanno tentativi, in genere tempestivamente bloccati dalla legge, di aprire succursali in Italia dove si può entrare pagando cifre elevate aggirando i test di ingresso. Nei primi giorni di dicembre ci siamo riuniti in Assemblea Nazionale CAO, dove la parola chiave è stata Responsabilità. Bisogna riaffermare a chiare lettere proprio questa etica della Responsabilità, che ha come fi ne ultimo la tutela del Diritto alla Salute, ed è declinata su diversi livelli: Comunicazione, Prevenzione, Qualità, Formazione ed Aggiornamento. Verrà istituita la Carta dei Diritti e Doveri dell’odontoiatra, che per la prima volta metterà nero su bianco i principi fondanti della professione, rilevandone le specifi cità e le peculiarità che non possono non avere un rifl esso nell’Etica e nella Deontologia. Si sta lavorando anche su un Progetto di Odontoiatria Sociale, che con uno sforzo volontaristico da parte dei professionisti coinvolti, si ripromette di svolgere un ruolo a salvaguardia della tutela della salute dei cittadini, dando risposte laddove il SSN essendo in crisi, non riesce a garantire neppure i LEA, garantendo nel contempo a tutti le cure primarie attraverso una rete libero- pro-fessionale coinvolta.Ma non dimentichiamoci del Progetto Prevenzione: quello sul Carcinoma Orale. Potenziare quindi la rete dei cosiddetti dentisti sentinella il cui compito è oltre a quello di intercettare precocemente queste patologie, anche quello di aumentare il dialogo fra tutte le fi gure che si occupano della salute del paziente. La soluzione non può essere che una sola: rafforzare l’alleanza terapeutica con i pazienti ed estenderla a tutta la società, rinsaldando il rapporto di fi ducia con i cittadini, i quali devono essere non soltanto informati, ma anche messi in condizione di comprendere, al di là di promesse illusorie o di falsi bisogni indotti da una pubblicità scorretta, come meglio preservare la loro salute, mediante una buona comunicazione.

DENTISTI, L’INSIDIA DELL’ABUSIVISMOdi Dott. Bruno noce*

*Presidente della Commissione albo odontoiatri Rovigo

L’intervento

“Dio è morto e anch’io comincio a non sentirmi troppo bene” Pa-rafrasando la celebre frase di Woody Allen potremmo dire che la situazione della sanità italiana in questo momento rientra

nei confi ni delle parole del famoso regista-attore. Gli Ispettori ministeriali inviati nei giorni scorsi negli Ospedali ove si sono verifi cati i decessi di alcu-ne giovani donne durante il parto hanno evidenziato carenze strutturali e procedurali in 3 casi sui 4! E questo riguarda i casi più eclatanti e sono solo una parte della situazione attuale cui, grazie al sacrifi cio, alla professionalità e alla capacità e dei medici e del personale non medico, dagli infermieri ai tecnici, si riesce a limitare nelle dimensioni e negli effetti. Anche oggi, nonostante le recenti disavventure l’Italia è uno dei paesi del mondo in cui si muore di meno per parto. Quello che sconcerta non sono i decessi,che comunque fanno parte del nostro essere,ma le morti e le situazioni negative considerate evitabili. I continui tagli operati alle risorse destinate alla sanità dai Governi negli ultimi anni stanno mettendo a dura prova la tenuta del nostro Sistema Sanitario considerato fi no a poche anni or sono uno dei migliori del mondo. Ospedali fatiscenti in molte realtà territoriali, strumentazione e tecnologia ormai obsoleta e non rinnovata,quando non manutenuta o non riparata per carenza di fondi; blocco del turn-over del personale con enormi buchi negli organici;una burocrazia soffocante che opprime sempre più l’attività clinica e toglie spazio alle cure e al tempo da dedicare al malato; impossibilità spesso di poter eseguire procedure corrette per invasione di pressioni esterne;continue imposizioni di natura economicista di razionamento delle cure;continui e ogni giorno sempre maggiori e più onerosi tikets impositivi che stanno minando la salute di quei concittadini che non sono certo ricchi ma che non sono considerati suffi cientemente poveri e che se si devono pagare visite,accertamenti e medicine sono costretti a rinunciare a bisogni primari; un clima di caccia alle streghe che impedisce una corretta valutazione degli errori clinici che pur possono esserci;una attività clinico-diagnostica sempre più stressante vuoi per l’impegno vuoi per crescenti bisogni di salute, senza trascurare una tranquillità, indispensabile in questo lavoro,di sicurezza personale; la scarsa attenzione alla prevenzione e alla preparazione professionale unita al blocco dei contratti e delle convenzioni possono darci solo un’idea delle preoccupazioni che hanno indotto i medici a scendere in piazza a difesa di un sistema sanitario solidale e universale. L’Europa punisce l’Italia perché disattende la norma di concedere il giusto riposo dopo turni massacranti di lavoro? Invece di rispettare il numero di professionisti necessari rimpiazzando chi è andato in pensione ci si inventa il medico di guardia per 9,diconsi nove, reparti,negli Ospedali con tutte le conseguenze che si possono immaginare. Il Ministro Lorenzin che ispira simpatia e tenerezza nella sua veste di giovane neomamma, oltre a proclami,buoni propositi e invii di ispettori non sembra avere forza suffi ciente nella compagine governativa. Del resto siamo abituati in Italia al fatto che il vero Ministro della Salute non è il tito-lare di questo dicastero ma il Ministro dell’Economia e alla considerazione che si ha che la salute è una variabile dipendente dalle risorse ad essa dedicate ed è vista più come una spesa piuttosto che una risorsa. Forse qualcuno si dimentica che se la salute non è tutto,senza la salute tutto il resto è niente. Siamo ogni giorno tempestati da notizie riportate dai mass media e volutamente e distortamente dispensate di sprechi in sanità: la medicina difensiva costa 12 miliardi di euro all’ anno o no di più, 20 o forse 26! Ma se tutta la Sanità in Italia costa 110 miliardi di euro o poco più con cui si fa fronte a tutti i costi di tutti gli Ospedali pubblici e Privati convenzionati,di tutto il personale medico,veterinario,infermieristico,tecnico,amministrativo,di tutti gli ambulatori,distretti socio-sanitari,della spesa farmaceutica territoriale e ospedaliera, della spesa degli accertamenti dia-gnostici dai più semplici ai più complessi,della spesa sociale in alcune Regioni,compreso il Veneto! Chiunque si può render conto che sono numeri divulgati a casaccio e a pensar male come diceva un noto politico della prima Repubblica si fa peccato ma spesso ci si indovina. Il pretesto è ottimo per tentare di giustifi care tagli di prestazioni,tagli di posti letto, soppressione di reparti,tagli alla Me-dicina del Territorio e alla sua ristrutturazione,limitazione degli accertamenti (e la prevenzione?), imposizioni di risparmio sui farmaci,nuovi tikets,e via dicendo. La vera appropriatezza e quindi risparmi su eventuali sprechi si può perseguire solo attraverso un processo clinico-diagnostico e non certo attraverso tagli lineari se si vogliono dare risposte corrette ai bisogni di salute. I veri sprechi sono negli Ospedali ristrutturati e chiusi dopo pochi mesi,nelle strutture mai completate, nelle stru-mentazioni non utilizzate,nella mala gestio di una classe politica ineffi ciente quando non corrotta. Ad una appropriatezza clinica se non corrisponde una appropriatezza gestionale e amministrativa non si riuscirà mai ad ottenere un sistema virtuoso che sappia coniugare i bisogni di salute con la sostenibilità del sistema. Anche la Regione Veneto,che ha sempre potuto vantare un servizio socio-sanitario considerato fra i migliori non solo del nostro Paese, nonostante dedichi alla Sanità l’80% circa del suo bilancio, comincia a risentire dei tagli governativi lineari, pur essendo una Regione con i conti a posto. Lo strumento di un piano Socio-Sanitario della Regione Veneto approvato dalla politica e condiviso con tutti gli attori interessati, dai professionisti, agli amministratori, alle rappresentanze istituzionali locali fi no alle rappresentanze dei cittadini,ha permesso di avviare una ristrutturazione sia degli Ospedali che delle altre strutture pubbliche e private convenzionate e nello stesso tempo di avviare un profondo cambiamento nella Medicina Territoriale che dovrebbero portare ad un sistema sostenibile sempre più effi ciente, in grado di erogare cure sicure ed effi caci per i nostri concittadini. Governo centrale permettendo e cittadini disposti a sopportare, ma fi no a quando?

ANNO NUOVO SANITA’ VECCHIA:RIUSCIREMO A CONSERVARE IL NOSTRO SSN SOLIDALE E UNIVERSALISTICO?

di francesco noce*

*Presidente dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

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Consulenza scientifica

Counselingdr.ssa erika MarangoniCounselor professionale - laureata in Psicologia dell’educazione Via leopardi, 1 - Rovigo [email protected]

oftalMologiaDott. Massimo Camellin:Via Dunant, 10 - Rovigo tel. 0425 411357mail: [email protected]: www.lasek.it

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L’opinione

Sono bravi i colleghi che vanno avanti con questo pesante fardello, veramente ammirevoli, ma capisco anche i posti vuoti, anche di questi tempi, in specialità come la Chirurgia Generale il calo delle vocazioni per le branche più dure. Spero che la gente comune consideri con attenzione la posizione dei medici che devono però riuscire a diffondere le proprie opinioni. A condivi-

dere le proprie realtà, fatte di anni di studio sulle spalle della famiglia e poi di precariato medico sottopagato, di Avvisi e Concorsi inesistenti e di Cooperative a basso costo che li sfruttano con turni ed orari impossibili, se vogliono lavorare, di blocco numerico alla necessaria specializzazione 6000 posti all’anno per circa 9.000-10-000 laureati. I potenziali pazienti ed i loro parenti sono d’accordo su questo linea? Perchè poi al Pronto Soccorso, in Ambulatorio o In Corsia trovate persone dedicate ma sofferenti anche se non lo danno a vedere, non lo possono dare a vedere. E’ necessario il ripristino della normale vita professionale del medico, che necessita del naturale riposo, del rispetto della vita privata, della possibilità di formare una famiglia e di avere dei fi gli nel tempo op-portuno, un’attività dedicata al prossimo che deve restare il più possibile libera da condizionamenti economici e sottoposta in primis alle regole dell’evoluzione scientifi ca, con tante cose da sapere e da imparare ogni giorno nel rispetto della persona che ha davanti divenuta paziente. Tra le necessitò maggiori metterei al primo posto la condivisione dei motivi con la gente in termini comprensibili ai più. La discesa dalla Torre D’Avorio del medico, costa molto all’amor proprio lo so, ma non vedo altre soluzioni nel confronto con un Parlamento formato in larga parte da selezionate persone che lavorano principalmente al progressivo defi nanziamento della sanità pubblica ma che continuano a garantire per se e per le proprie famiglie in quanto parlamentari un’assistenza sanitaria di prim’ordine con innumerevoli bonus sempre caricata sul contribuente medio. E comunque, strano ma vero, i pazienti non devono preoccuparsi dell’assistenza sanitaria durante gli scioperi dei medici In quei giorni saltano gli interventi chirurgici programmati e le visite ambulatoriali ma è dimostrato che nel giorno dello sciopero ci sono ancora più medici in servizio che nei giorni normali , solo che le amministrazioni non li contano ai fi ni delle percentuali di sciopero in quanto lavorano, anche se obbligati. Poi interventi e visite vengono subito recuperati nei giorni successivi. E’ curioso poi che questa volta i medici hanno messo all’ultimo posto i soldi, la motivazione più concreta per la protesta - E ci stava con un blocco di contratti da 7 anni. Al contrario è stato chiesto il rispetto delle regole del lavoro ed è quindi necessario dare la massima visibilità alla sofferenza ed alle problematiche della categoria, pazienti e parenti devono capire. I colleghi più giovani sono il futuro per tutti noi dobbiamo dimostriamoci adeguati alla sfi da. Buon 2016 a voi ed alle vostre famiglie, e tanta salute a tutti.

QUESTO GOVERNO NON HA IL CONSENSO DEI MEDICI ITALIANI

di Dott. giovanni leoni*

*Presidente oMCeo Provincia di Venezia

segue dalla prima pagina dell’inserto salute

L’intervento

“Pronto….pronto c’è una rissa …. Devono essere stranie-ri….hanno colpito un ragazzo alla testa con una spranga di ferro…….. deve essere grave…. Mandate subito soccorsi

io devo andare a vedere come sta devo

IL SACRIFICIO DI UN ANGELO BIONDOCONSEGNATE TRE BORSE DI STUDIO “ELEONORA CANTAMESSA”

di francesco noce*

*Presidente dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

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L’opinione

In questo periodo la nostra professione, pur nella sua indiscussa utilità sociale, è oggi accerchiata.Parliamo di abusivismo : a quando la riforma dell’Art. 348 del C.P. ferma in parlamento da ormai troppo tempo e che do-vrà prevedere un inasprimento delle pene portandole dagli attuali 6 mesi di arresto tramutabili in 516 euro

e sequestro delle attrezzature a 2 anni, 50000 euro e confi sca delle attrezzature da riutilizzare per allestire studi dentistici affi nché le persone che non hanno la possibilità economica possano essere curate in un progetto di solidarietà che vede professionisti privati scendere in campo offrendo la propria disponibilità. Parliamo della crisi economica, che da diversi anni attanaglia il nostro paese è che ha visto ridursi sempre di più il potere di acquisto delle famiglie con conseguente rinuncia alla cura della propria persona; la qualità delle cure, non può ridursi ad una mera questione economica: chi più ha meglio si cura, gli altri sono esclusi. Un vulnus sociale che non possiamo permetterci. I bizantinismi burocratici, con tutto quello che ne consegue che continuano a distrarre tempo che potremmo dedicate ai nostri pazienti oppure alla nostra formazione, non ultimo l’adeguamento dei nostri sistemi al STS. Percorsi di formazione dubbi per aggirare la programmazione, non si può prescindere da una formazione di qualità. Troppi sono stati i casi in cui la formazione è diventata terreno di speculazione sulla pelle dei giovani: università portoghesi, albanesi, rumene, bulgare, fanno tentativi, in genere tempestivamente bloccati dalla legge, di aprire succursali in Italia dove si può entrare pagando cifre elevate aggirando i test di ingresso. Nei primi giorni di dicembre ci siamo riuniti in Assemblea Nazionale CAO, dove la parola chiave è stata Responsabilità. Bisogna riaffermare a chiare lettere proprio questa etica della Responsabilità, che ha come fi ne ultimo la tutela del Diritto alla Salute, ed è declinata su diversi livelli: Comunicazione, Prevenzione, Qualità, Formazione ed Aggiornamento. Verrà istituita la Carta dei Diritti e Doveri dell’odontoiatra, che per la prima volta metterà nero su bianco i principi fondanti della professione, rilevandone le specifi cità e le peculiarità che non possono non avere un rifl esso nell’Etica e nella Deontologia. Si sta lavorando anche su un Progetto di Odontoiatria Sociale, che con uno sforzo volontaristico da parte dei professionisti coinvolti, si ripromette di svolgere un ruolo a salvaguardia della tutela della salute dei cittadini, dando risposte laddove il SSN essendo in crisi, non riesce a garantire neppure i LEA, garantendo nel contempo a tutti le cure primarie attraverso una rete libero- pro-fessionale coinvolta.Ma non dimentichiamoci del Progetto Prevenzione: quello sul Carcinoma Orale. Potenziare quindi la rete dei cosiddetti dentisti sentinella il cui compito è oltre a quello di intercettare precocemente queste patologie, anche quello di aumentare il dialogo fra tutte le fi gure che si occupano della salute del paziente. La soluzione non può essere che una sola: rafforzare l’alleanza terapeutica con i pazienti ed estenderla a tutta la società, rinsaldando il rapporto di fi ducia con i cittadini, i quali devono essere non soltanto informati, ma anche messi in condizione di comprendere, al di là di promesse illusorie o di falsi bisogni indotti da una pubblicità scorretta, come meglio preservare la loro salute, mediante una buona comunicazione.

DENTISTI, L’INSIDIA DELL’ABUSIVISMOdi Dott. Bruno noce*

*Presidente della Commissione albo odontoiatri Rovigo

L’intervento

“Dio è morto e anch’io comincio a non sentirmi troppo bene” Pa-rafrasando la celebre frase di Woody Allen potremmo dire che la situazione della sanità italiana in questo momento rientra

nei confi ni delle parole del famoso regista-attore. Gli Ispettori ministeriali inviati nei giorni scorsi negli Ospedali ove si sono verifi cati i decessi di alcu-ne giovani donne durante il parto hanno evidenziato carenze strutturali e procedurali in 3 casi sui 4! E questo riguarda i casi più eclatanti e sono solo una parte della situazione attuale cui, grazie al sacrifi cio, alla professionalità e alla capacità e dei medici e del personale non medico, dagli infermieri ai tecnici, si riesce a limitare nelle dimensioni e negli effetti. Anche oggi, nonostante le recenti disavventure l’Italia è uno dei paesi del mondo in cui si muore di meno per parto. Quello che sconcerta non sono i decessi,che comunque fanno parte del nostro essere,ma le morti e le situazioni negative considerate evitabili. I continui tagli operati alle risorse destinate alla sanità dai Governi negli ultimi anni stanno mettendo a dura prova la tenuta del nostro Sistema Sanitario considerato fi no a poche anni or sono uno dei migliori del mondo. Ospedali fatiscenti in molte realtà territoriali, strumentazione e tecnologia ormai obsoleta e non rinnovata,quando non manutenuta o non riparata per carenza di fondi; blocco del turn-over del personale con enormi buchi negli organici;una burocrazia soffocante che opprime sempre più l’attività clinica e toglie spazio alle cure e al tempo da dedicare al malato; impossibilità spesso di poter eseguire procedure corrette per invasione di pressioni esterne;continue imposizioni di natura economicista di razionamento delle cure;continui e ogni giorno sempre maggiori e più onerosi tikets impositivi che stanno minando la salute di quei concittadini che non sono certo ricchi ma che non sono considerati suffi cientemente poveri e che se si devono pagare visite,accertamenti e medicine sono costretti a rinunciare a bisogni primari; un clima di caccia alle streghe che impedisce una corretta valutazione degli errori clinici che pur possono esserci;una attività clinico-diagnostica sempre più stressante vuoi per l’impegno vuoi per crescenti bisogni di salute, senza trascurare una tranquillità, indispensabile in questo lavoro,di sicurezza personale; la scarsa attenzione alla prevenzione e alla preparazione professionale unita al blocco dei contratti e delle convenzioni possono darci solo un’idea delle preoccupazioni che hanno indotto i medici a scendere in piazza a difesa di un sistema sanitario solidale e universale. L’Europa punisce l’Italia perché disattende la norma di concedere il giusto riposo dopo turni massacranti di lavoro? Invece di rispettare il numero di professionisti necessari rimpiazzando chi è andato in pensione ci si inventa il medico di guardia per 9,diconsi nove, reparti,negli Ospedali con tutte le conseguenze che si possono immaginare. Il Ministro Lorenzin che ispira simpatia e tenerezza nella sua veste di giovane neomamma, oltre a proclami,buoni propositi e invii di ispettori non sembra avere forza suffi ciente nella compagine governativa. Del resto siamo abituati in Italia al fatto che il vero Ministro della Salute non è il tito-lare di questo dicastero ma il Ministro dell’Economia e alla considerazione che si ha che la salute è una variabile dipendente dalle risorse ad essa dedicate ed è vista più come una spesa piuttosto che una risorsa. Forse qualcuno si dimentica che se la salute non è tutto,senza la salute tutto il resto è niente. Siamo ogni giorno tempestati da notizie riportate dai mass media e volutamente e distortamente dispensate di sprechi in sanità: la medicina difensiva costa 12 miliardi di euro all’ anno o no di più, 20 o forse 26! Ma se tutta la Sanità in Italia costa 110 miliardi di euro o poco più con cui si fa fronte a tutti i costi di tutti gli Ospedali pubblici e Privati convenzionati,di tutto il personale medico,veterinario,infermieristico,tecnico,amministrativo,di tutti gli ambulatori,distretti socio-sanitari,della spesa farmaceutica territoriale e ospedaliera, della spesa degli accertamenti dia-gnostici dai più semplici ai più complessi,della spesa sociale in alcune Regioni,compreso il Veneto! Chiunque si può render conto che sono numeri divulgati a casaccio e a pensar male come diceva un noto politico della prima Repubblica si fa peccato ma spesso ci si indovina. Il pretesto è ottimo per tentare di giustifi care tagli di prestazioni,tagli di posti letto, soppressione di reparti,tagli alla Me-dicina del Territorio e alla sua ristrutturazione,limitazione degli accertamenti (e la prevenzione?), imposizioni di risparmio sui farmaci,nuovi tikets,e via dicendo. La vera appropriatezza e quindi risparmi su eventuali sprechi si può perseguire solo attraverso un processo clinico-diagnostico e non certo attraverso tagli lineari se si vogliono dare risposte corrette ai bisogni di salute. I veri sprechi sono negli Ospedali ristrutturati e chiusi dopo pochi mesi,nelle strutture mai completate, nelle stru-mentazioni non utilizzate,nella mala gestio di una classe politica ineffi ciente quando non corrotta. Ad una appropriatezza clinica se non corrisponde una appropriatezza gestionale e amministrativa non si riuscirà mai ad ottenere un sistema virtuoso che sappia coniugare i bisogni di salute con la sostenibilità del sistema. Anche la Regione Veneto,che ha sempre potuto vantare un servizio socio-sanitario considerato fra i migliori non solo del nostro Paese, nonostante dedichi alla Sanità l’80% circa del suo bilancio, comincia a risentire dei tagli governativi lineari, pur essendo una Regione con i conti a posto. Lo strumento di un piano Socio-Sanitario della Regione Veneto approvato dalla politica e condiviso con tutti gli attori interessati, dai professionisti, agli amministratori, alle rappresentanze istituzionali locali fi no alle rappresentanze dei cittadini,ha permesso di avviare una ristrutturazione sia degli Ospedali che delle altre strutture pubbliche e private convenzionate e nello stesso tempo di avviare un profondo cambiamento nella Medicina Territoriale che dovrebbero portare ad un sistema sostenibile sempre più effi ciente, in grado di erogare cure sicure ed effi caci per i nostri concittadini. Governo centrale permettendo e cittadini disposti a sopportare, ma fi no a quando?

ANNO NUOVO SANITA’ VECCHIA:RIUSCIREMO A CONSERVARE IL NOSTRO SSN SOLIDALE E UNIVERSALISTICO?

di francesco noce*

*Presidente dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

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4141

Il Cheratocono è una patologia degenerativa della cornea caratterizzata da un progressivo cedimento strutturale. La cornea, piccola cupola trasparente posta davanti all’iride,

tende a sfi ancarsi creando un astigmatismo irregolare. Nei primi stadi della malattia è ancora possibile la correzione con occhiali, ma presto il paziente deve utilizzare lenti a contatto o sottoporsi ad un intervento chirurgico. Le lenti a contatto per questi pazienti erano inizialmente rigide poi negli anni hanno subito miglioramenti di forma e materiale. Esistono anche opzioni gemellate ossia lenti morbide con un alloggio per una lente gas permeabile. A prescindere comunque dalle varie soluzioni contattologiche, esiste da ormai 15 anni un nuovo importante trattamento chiamato “Cross Linking”.

Questa procedura consiste nel ricoprire la cornea con vitamina B2 ed esporre poi la cornea stessa ad una partico-lare luce ultravioletta. La combinazione di luce e vitamina, realizza un aumento di legami “crociati” all’interno della struttura corneale. In parole povere si irrobustisce la trama collagene e si blocca (o si riduce) la tendenza al cedimento strutturale. Ovviamente l’importanza e l’effi cacia di questo trattamento è massima quando è effettuato su cheratoconi classifi cati di primo e secondo grado, in quanto, trattando-si di forme lievi, è ancora possibile una buona correzione con occhiale. Se quindi noi irrobustiamo la cornea appena questa manifesta il problema, la stabilizziamo ed evitiamo che il progredire della malattia ci porti a dover effettuare un trapianto di cornea! E’ quindi intuitivo che questa procedu-ra, quasi scevra da effetti collaterali, va effettuata quanto più precocemente possibile. In alcuni casi particolari, quali cheratoconi di vecchia data portatori di lenti a contatto, ha comunque un senso effettuare il cross linking, qualora il pa-

ziente rifi uti l’idea di un trapianto di cornea e desideri conti-nuare con le lenti. Una volta effettuata questa procedura di rinforzo, nei cheratoconi di 2° o 3° è possibile inoltre mi-gliorare la forma della cornea con un particolare trattamen-to laser detto Link Topoaberrometrico (Primo trattamento effettuato a livello mondiale da Camellin nel 2002). Con questa procedura noi possiamo “limare” l’apice del chera-tocono con un particolare laser che così facendo elimina o riduce le aberrazioni che rendono diffi cile e poco effi cace la correzione con occhiale. Non possiamo con questo tratta-mento togliere l’uso dell’occhiale, ma possiamo ridurlo in termini di pesantezza ed aumentare la capacità visiva del paziente. Il miglioramento inoltre riguarda la qualità della visione specialmente in condizioni di scarsa lumonosità! Ov-viamente non si può generalizzare il risultato, trattandosi di occhi con caratteristiche di forma molto differenti da un caso all’altro. E’ comunque importante trasferire il concetto che un cheratocono iniziale deve essere bloccato precocemente e non semplicemente corretto con lenti a contatto e che in alternativa od in complemento, dopo che è stato trattato con Cross Linking, è possibile un trattamento laser miglio-rativo per la vista. In defi nitiva queste nuove procedure, Cross linking e Link Topo-aberrometrico, permettono ad un cheratocono iniziale di allontanare od evitare la necessità di un trapianto di cornea.

nuove terapie nel Cheratocono: “Cross linking” e “link topo-aberrometrico”

Dott. Massimo Camellin:Via Dunant, 10 - Rovigo tel. 0425 411357mail: [email protected] web: www.lasek.it

Il Dr. Massimo Camellin

ca provoca l’atrofi a dei recettori retinici deputati alla visione notturna e periferica, i bastoncelli, provocano una diminu-zione sensibile della visione notturna e del campo visivo.

Degenerazione maculare senile e giovanile: è una malattia che colpisce il centro della retina, provocando la morte progressiva delle sue cellule. All’inizio si manifesta con una distorsione delle immagini al centro del campo vi-sivo (le rette diventano curve al centro). Nei casi avanzati compare lo scotoma centrale (una macchia scura al centro del campo visivo): si perde la capacità di svolgere compiti quotidiani, come leggere, riconoscere le persone o guidare. Tuttavia, bisogna distinguere una forma secca (più comu-ne), oggi non curabile, da una forma umida (trattabile con vario esito con iniezioni intravitreali).

Glaucoma: si tratta di una malattia oculare caratte-rizzata, il più delle volte, da una pressione oculare elevata che danneggia il nervo ottico. Negli stadi avanzati provoca generalmente una riduzione del campo visivo periferico. Può essere curato mediante instillazione di colliri o, se la pressione dell’occhio non si riduce, mediante trattamento chirurgico (il più comune è detto ‘trabulectomia’).

L’ipovisione è una condizione di acutezza visiva molto limitata che ha notevoli conseguenze sulla vita quotidia-na. Può essere causata da vari fattori (siano essi conge-

niti o acquisiti). La vista si può ridurre fortemente in seguito a patologie che possono colpire diverse strutture oculari, che vanno dalla cornea alla retina, fi no al nervo ottico.

L’ipovisione può essere associata a malattie che provo-cano una riduzione del campo visivo. Ad esempio, nel caso del glaucoma avanzato, che danneggia il nervo ottico, è come se si guardasse attraverso un tubo; oppure si può es-sere colpiti da patologie della macula, la zona centrale della retina (la più comune è la degenerazione maculare senile, che provoca la perdita della visione centrale). L’ipovisione grave può degenerare in cecità, che può essere parziale o totale.

L’ipovedente presenta una ridotta acuità visiva e spa-ziale, associata generalmente ad una limitazione del campo visivo. Le patologie che possono portare a questo defi cit sono molteplici:

Albinismo: si tratta di una malattia che può com-portare una ridotta acuità visiva centrale, fotofobia (intolle-ranza alla luce) per assenza di melanociti iridei ed elevato errore refrattivo.

Diabete: è una malattia sistemica caratterizzata da una glicemia elevata (utile il controllo della pressione ocula-re). Se non curata correttamente, può provocare danni alla retina retinopatia diabetica, con riduzione dell’acuità visiva centrale (dovuta ad edema retinico, ossia ad accumulo di liquido negli strati retinici maculari).

Anomalie della cornea: sono essenzialmente il che-ratocono in stadio avanzato, opacità di superfi cie e leucomi.

oxoplasmosi: è una malattia associata alla coriore-tinite girata e provoca un notevole calo dell’acuità visiva centrale.

Retinite pigmentosa: questa malattia oculare geneti-

Che cos’è l’ipovisione

Ottico Optometrista

Barbara Micaglio

ottico optometrista Barbara Micaglio ottica optometria Barbiero Via Montello 2 - 30033 noale (Ve) - tel. 041-440485 - 041-440484 - e-mail: [email protected] - www.otticabarbiero.com

Quante volte nell’arco della giornata ci capita di provare un’emozione che non sappiamo spiegare, che non sappiamo attribuire ad

una causa? Quante volte al lavoro, a scuola, nei contesti in cui dobbiamo svolgere al meglio un compito, ci assale l’ansia che se non ci paralizza ci rende molto difficile ottenere il risultato voluto? Molto spesso, ciò che ci sta accadendo, è che ci stiamo confrontando, inconsapevolmente, con le nostre personali “guide del Sé”. Le “guide del Sé” rappresentano i nostri canoni personali, ovvero la rappresentazione della persona che vorremmo essere (il Sé ideale) e quella della persona che dovremmo essere (il Sé imperativo). Ciascuno di noi costruisce, crescendo, queste due coordinate personali e le confronta continuamente con il proprio modo di pensare, di sentire e di agire, in una data situazione. Cosa accade quando i nostri pensieri e le nostre reazioni non ci piacciono, le consideriamo sbagliate, non in linea con la persona che vorremmo essere o che dovremmo essere? La delusione, la tristezza possono informarci che il modo con cui abbiamo affrontato o stiamo affrontando una data situazione è molto diverso dalla rappresentazione del nostro Sé ideale, ovvero dalle aspettative che nutriamo verso noi stessi su “come vorremmo essere”. Dando attenzione ed ascolto a queste emozioni potremmo accorgerci che forse, in alcuni casi, esigeremmo da noi stessi molto più di quanto siamo in grado di dare e dal confronto con i nostri canoni interiori non possiamo che uscirne sofferenti. Del resto nutrire un Sé ideale ricco, ci aiuta a creare per noi obiettivi importanti di realizzazione e a realizzare le nostre aspirazioni. Infatti, quando riusciamo a “fare bene” ciò che

le emozioni ci parlano di noi

Dr.ssa erika MarangoniCounselor professionalelaureata in Psicologia dell’educazione - Via leopardi, 1 - Rovigo - 388-3637623 - [email protected]

Dott.ssa Erika Marangoni

vorremmo da noi, proviamo gioia ed entusiasmo. E l’ansia, e l’agitazione? Che cosa raccontano di noi queste emozioni? Possono dirci che il nostro comportamento, il nostro modo di affrontare una prova, è lontano dall’immagine che intimamente coltiviamo del nostro “dover essere”; che stiamo trasgredendo ad un “obbligo”, ad un “dovere” che ci siamo imposti. E’ possibile che questa consapevolezza ci porti a accettarci un po’ di più anche quando non siamo all’altezza dei nostri “devo”. Sollievo e rilassamento sono le sensazioni che accompagnano l’accettazione serena di noi e dei nostri limiti. Il percorso dell’accettazione e della crescita personale non ha fine. In alcuni momenti lo riusciamo a percorrere da soli; talvolta dobbiamo chiedere aiuto ai professionisti. Di certo può contribuire a rendere la nostra vita davvero piena e soddisfacente.

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CREMA AI FIOCCHI D’AVENAIngredienti: 1 L d’acqua - 1 gambo di sedano - 1 carota - 4 porri - olio - 4 C di fi occhi d’avena piccoli - un pizzico di prezzemolo.

Preparazione: in una pentola mettere l’acqua, il sale, la carota, il sedano e i porri; fare cuocere per 20 minuti circa. Quindi togliere la carota e il sedano, passare invece i porri, unire i fi occhi d’avena e far cuocere ancora per 10-15 minuti. Spegnere, condire con un fi lo d’olio e il prezzemolo tritato.

Nota

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la cucina di carmen

2A tavola

QUINOA ALLE SPEZIEIngredienti: 250 g di quinoa - 1 cipolla - 2 spicchi d’aglio - 2 C d’olio - 1 bustina di zafferano - 1 pizzico di curry - 1 pizzico di peperoncino - 1 c di erba cipollina - 1 c di maggiorana - 1 c di menta - sale q.b.

Preparazione: lavare e mettere a cuocere la quinoa con l’acqua (2 volte il suo volume) per 15-20 minuti. Tritare l’aglio e la cipolla sottilissimi e farli appassire. In una ciotolina mettere l’olio, le spezie e le erbe aromatiche (fresche o secche) e lasciare macerare. Quando la quinoa è pronta condirla con la cipolla e l’aglio, le erbe aromatiche e unire il prezzemolo tritato.

PERE AL FORNOIngredienti per la pasta: 2 grosse pere - 15 g di zucchero - 8 amaretti - un pizzico di cannella - la scorza di 1/2 limone - 5 C di marmellata di fragole - olio.

Preparazione: lavare le pere, dividerle a metà e togliere i semi. Disporle in una tortiera ben unta, spolverizzare con lo zucchero di canna e farle cuocere in forno a 180° fi nchè saranno tenere, ma non troppo cotte. Nel frattempo unire in una ciotola gli amaretti con la cannella e la marmellata. Togliere le pere dal forno, disporle sul piatto da portata, riempirle con il composto di amaretti e servirle tiepide o fredde.

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Alimentare dell’Associazione

Culturale La Biolca di Padova:

tiene corsi e conferenze

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Biolcalenda, ha pubblicato “Metti una sera a cena” libro di

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Carmen Bellin

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Bionde…• Una bionda entra in un negozio e vede un oggetto luccicante. Chiede al commesso: “Cos’è? Ed il com-messo: “Un thermos.” “Ed a che cosa serve?” Il commesso spiega: “Mantiene calde le cose calde e fredde le cose fredde.” La bionda lo compra e il giorno dopo va al lavo-ro con il suo nuovo thermos. Il suo capo le chiede: “Cos’è quell’og-getto luccicante che hai lì?” E la bionda: “Un thermos”. Il capo al-lora chiede: “Ed a che cosa serve ?” “Mantiene calde le cose calde e fredde le cose fredde”. Il capo allo-ra chiede: “Wow, e che cosa ci hai messo dentro?” E la bionda: “Due tazze di caffè ed un ghiacciolo”.Innamorati…• Lui: “Cara, oggi è San Valentino, la festa degli innamorati!” “Parla per te.”• “Caro, non mi porti mai fuori!” “Ma cara… io sono un latitante!”Genitori modello…Papà scopre che suo figlio Pierino, di soli 10 anni, fuma. “Ma figlio mio, sei appena in quinta elemen-tare e già fumi.” “Ma papà, anche tu fumavi in quinta.” “È vero, ma

io avevo 19 anni!”Barzellette rapide… • Un cucchiaio ad uno scolapasta: “Ma non ti accorgi che i tuoi ra-gionamenti fanno acqua da tutte le parti?”• Come si riconosce un antiquario? È l’unico che si aggiunge gli anni!• Tra fantini: “Il mio cavallo da cor-sa ha fatto una bruttissima gara, ma sai cosa lo ha umiliato vera-mente?” “No, cosa?” “Quando uno spettatore gli ha gridato: E datti all’ippica!”Uomini…• Non è vero che i mariti, appena vedono una bella donna, dimenti-cano di essere sposati. Al contrario: proprio in quei momenti se lo ricor-dano dolorosamente.• Alcune ricercatrici hanno scoperto perché Mosè errò per 40 anni nel deserto col popolo d’Israele: un vero uomo non chiede mai indicazioni.… e donne!• Se una donna vi dice “5 minuti e scendo” vuol dire che tra 5 minuti scenderà. È inutile citofonare ogni mezz’ora.• Le donne sono esseri meravigliosi, guardano sempre avanti e mai indie-

CrittograficoA numero uguale corri-sponde lettera uguale. Completate lo schema.

Soluzioni:

ORIZZONTALI: 1. Lo scheletro del pesce. - 5. Prima persona

singolare. - 7. Strumento a corde. - 9. Venticello o motivetto.

- 11. Erede... poetico. - 12. Totale. - 13. Giorni del calendario

romano. - 14. Un opera di Verdi. - 15. Silvano, ex-ciclista

italiano. - 17. La Sindrome da Immunodeficienza Acquisita.

- 19. Oculus Dexter. - 20. Componimento.

VERTICALI: 1. Lodi. - 2. Piccolo pesce azzurro. - 3. Freddo. -

4. Insetto laborioso. - 6. Il nome comune della Sparus aurata.

- 8. Ottenne, trasse. - 9. Nell’antica Grecia era il cantore

professionista. - 10. Comune in provincia di Perugia. - 11.

Miliardario, capitalista. - 14. Associazione Italiana Donatori

Organi. - 16. Con Tap è il nome di un ballo. - 18. Cagliari.

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prima volta in vita sua prende un taxi e per evitare spiacevoli sorprese, prima di salire chie-de quanto costa. “Dipende dal tempo” risponde il taxista. “Mettiamo che resti nuvoloso, ma non si metta a piovere...”.

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Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economico

Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …

con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la 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46 Oroscopo1 Oroscopo

BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10RIFLETTETE A LUNGO

PRIMA DI INTERVENIRE, SIETE TROPPO NERVOSI E RE-

AGIRE D’IMPULSO POTREBBE DAN-NEGGIARE LA COPPIA O IL LAVORO

SCORPIONEDAL 23/10

AL 22/11LE STELLE SONO TUTTE A VOSTRO

FAVORE E POTRETE REALIZZARE QUANTO DE-

SIDERATE. SIATE ATTENTI A COGLIERE LE OCCASIONI GIUSTE

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12POTRESTE SENTIRVI

BLOCCATO DA PAURE A P PA R E N T E M E N T E IMMOTIVATE: USATE

PRUDENZA E INTELLIGENZA E EVITERETE LE INSIDIE

CAPRICORNODAL 22/12

AL 20/01LE STELLE HANNO IN SERBO

UN DONO SPECIALE PER VOI CHE QUESTO MESE SIETE DAVVERO RILASSATI E FELICI

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02PENSATE POSITIVO

NONOSTANTE LE DIFFICOLTÀ CHE IN-CONTRETERE NEI

DIVERSI AMBITI. IL DIALOGO E L’INCONTRO SONO BUONE SOLUZIONI

PESCI DAL 20/02 AL 20/03PRENDETE I PROBLEMI DI

PETTO CON GRINTA E TENACIA, NE AVRETE LA FORZA E RIUSCI-RETE ANCHE DOVE NON CREDETE

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04PARECCHIE SOD-DISFAZIONI IN AR-

RIVO MA IN AMORE ATTENTI A STERILI BATTIBECCHI: NON SERVONO CHE A ROVINARE L’ARMONIA

TORO DAL 21/04

AL 20/05SE NE SENTITE

IL BISOGNO QUESTO È IL MO-MENTO GIUSTO PER CAMBIARE LE REGOLE DELLA VOSTRA ES-ISTENZA, AVETE L’ENERGIA CHE SERVE

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06VI ATTENDE UN

PERIODO CARATTERIZZATO DA ALTI E BASSI E DA FREQUENTI CAMBI D’UMORE. NON TEMETE I CAMBIAMENTI

CANCRODAL 22/06

AL 22/07NONOSTANTE LA FATICA

CHE VI ATTENDE GODRETE DI MOLTE SODDISFAIONI E IN AMORE AVRETE LA CAPACITÀ DI CAPIRE CHI AVETE DI FRONTE

LEONEDAL 23/07

AL 23/08IL CONSIGLIO DEL MESE È DI TENERE

SOTTO CONTROLLO LA VOSTRA VENA POLEMICA. SE LO FARETE AVRETE UN MESE OT-TIMO

VERGINEDAL 24/08AL 22/09E’ IL MOMENTO BU-

ONO PER ALLARGARE IL GIRO DELLE VOSTRE AMICIZIE. FATE UN VIAGGIO E CON CHI AMATE CHIARITE TUTTO

OroscopoGENNAIO PORTA IL GELO E RIPULISE L’ARIA. I CIELI NOTTURNO SONO STELLATI NEL SEGNO DEL RINNOVAMENTO E DELLE NOVITÀ PER TUTTI

Page 47: Riviera ovest genn2016 n8

1 Oroscopo

BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10RIFLETTETE A LUNGO

PRIMA DI INTERVENIRE, SIETE TROPPO NERVOSI E RE-

AGIRE D’IMPULSO POTREBBE DAN-NEGGIARE LA COPPIA O IL LAVORO

SCORPIONEDAL 23/10

AL 22/11LE STELLE SONO TUTTE A VOSTRO

FAVORE E POTRETE REALIZZARE QUANTO DE-

SIDERATE. SIATE ATTENTI A COGLIERE LE OCCASIONI GIUSTE

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12POTRESTE SENTIRVI

BLOCCATO DA PAURE A P PA R E N T E M E N T E IMMOTIVATE: USATE

PRUDENZA E INTELLIGENZA E EVITERETE LE INSIDIE

CAPRICORNODAL 22/12

AL 20/01LE STELLE HANNO IN SERBO

UN DONO SPECIALE PER VOI CHE QUESTO MESE SIETE DAVVERO RILASSATI E FELICI

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02PENSATE POSITIVO

NONOSTANTE LE DIFFICOLTÀ CHE IN-CONTRETERE NEI

DIVERSI AMBITI. IL DIALOGO E L’INCONTRO SONO BUONE SOLUZIONI

PESCI DAL 20/02 AL 20/03PRENDETE I PROBLEMI DI

PETTO CON GRINTA E TENACIA, NE AVRETE LA FORZA E RIUSCI-RETE ANCHE DOVE NON CREDETE

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04PARECCHIE SOD-DISFAZIONI IN AR-

RIVO MA IN AMORE ATTENTI A STERILI BATTIBECCHI: NON SERVONO CHE A ROVINARE L’ARMONIA

TORO DAL 21/04

AL 20/05SE NE SENTITE

IL BISOGNO QUESTO È IL MO-MENTO GIUSTO PER CAMBIARE LE REGOLE DELLA VOSTRA ES-ISTENZA, AVETE L’ENERGIA CHE SERVE

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06VI ATTENDE UN

PERIODO CARATTERIZZATO DA ALTI E BASSI E DA FREQUENTI CAMBI D’UMORE. NON TEMETE I CAMBIAMENTI

CANCRODAL 22/06

AL 22/07NONOSTANTE LA FATICA

CHE VI ATTENDE GODRETE DI MOLTE SODDISFAIONI E IN AMORE AVRETE LA CAPACITÀ DI CAPIRE CHI AVETE DI FRONTE

LEONEDAL 23/07

AL 23/08IL CONSIGLIO DEL MESE È DI TENERE

SOTTO CONTROLLO LA VOSTRA VENA POLEMICA. SE LO FARETE AVRETE UN MESE OT-TIMO

VERGINEDAL 24/08AL 22/09E’ IL MOMENTO BU-

ONO PER ALLARGARE IL GIRO DELLE VOSTRE AMICIZIE. FATE UN VIAGGIO E CON CHI AMATE CHIARITE TUTTO

OroscopoGENNAIO PORTA IL GELO E RIPULISE L’ARIA. I CIELI NOTTURNO SONO STELLATI NEL SEGNO DEL RINNOVAMENTO E DELLE NOVITÀ PER TUTTI

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