Chioggia genn2016 n1

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di Germana Mozzato Patrocinatore Stragiudiziale Professionista del risarcimento Via Cristoforo Colombo, 42 30015 Chioggia phone: +39 041 490774 fax: +39 041 5544355 g.mozzato@scudoinfortunistica.it di Chioggia I dati non sono incoraggianti, le prospettive sì Economia pag. 6 Il bilancio del 2015 e la provocazione del sindaco Casson Politica pag. 8 pagg. 4-5 Sanità, Giuseppe Dal Ben direttore quasi provinciale Nomine dei direttori generali, nel Veneziano il governatore Zaia punta su Giuseppe Dal Ben, già dg dell’Asl 12 di Mestre e commissario della 14 di Chioggia, affidandogli anche la 13 di Riviera e Miranese L uca Zaia rivoluziona la sanità veneta e sceglie Giuseppe Dal Ben, già direttore generale dell’Asl 12 Veneziana e commissario dell’Asl 14 di Chioggia, per guidare anche l’Asl 13 di Mirano e Dolo, fino al 30 dicembre 2015 in mano a Gino Gumirato. Un super manager, che dovrà dare risposte ai molteplici problemi sul tavolo della sanità del Miranese e della Riviera del Brenta, a cominciare dalla specializzazione dei due ospedali, gli interventi da fare per il loro adeguamento strutturale e le risorse ancora inutilizzate. Continua l’esperienza dirigenziale di Giuseppe Dal Ben per la sanità clodiense. Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, lo ha infatti confermato ai vertici dell’azienda sanitaria locale, premiando quindi i risultati raggiunti negli ultimi anni, che hanno visto una radicale ristrutturazione del nosocomio. PESCA, SETTORE IN CRISI MA CON GRANDI POTENZIALITÀ Lo sviluppo sostenibile del settore ittico al centro delle politiche dell’assessorato regionale all’agricoltura, caccia e pesca. I consorzi e le cooperative rappresentative del mondo della pesca si sono confrontate. pag. 12 FONDALI PIÙ PROFONDI PER RILANCIARE LO SCALO PORTUALE Fondali più profondi in laguna per rilanciare lo scalo portuale. L’obiettivo perseguito è quello di portare i fondali a meno 11 metri per i canali principali. pag. 14 All’interno da pag 21-30 l’inserto sport continua a pag. 8 Editoriale A rrivati quasi al giro di boa di questo strano inverno senza pioggia, senza neve, senza gelo eccessivo, viene spontaneo chiedersi se e quanto dobbiamo preoccuparci. di Nicola Stievano* *[email protected] Inverno a secco o quasi. Ma anche la pioggia fa paura a pag. 41 alle pagg. 43-45 Le nostre rubriche cambia look! NOVITÀ: da Febbraio a Febbraio Nuova Edizione: l’informazione locale si estende! CULTURA, TREVISO CELEBRA STAR WARS DIFESA DEL SUOLO: INAUGURATE LE PARATIE DI CALDOGNO MERCATO IMMOBILIARE: SEGNALI DI RIPRESA VENETO IN PRIMO PIANO da pagg. 32-33 pag. 36 pag. 40

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Chioggia genn2016 n1

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di Germana Mozzato

Patrocinatore StragiudizialeProfessionista del risarcimento

Via Cristoforo Colombo, 4230015 Chioggiaphone: +39 041 490774fax: +39 041 [email protected]

di Chioggia

I dati non sono incoraggianti, le prospettive sì

Economia

pag. 6

Il bilancio del 2015 e la provocazione del sindaco Casson

Politica

pag. 8

pagg. 4-5

Sanità, Giuseppe Dal Ben direttore quasi provincialeNomine dei direttori generali, nel Veneziano il governatore Zaia punta su Giuseppe Dal Ben, già dg dell’Asl 12 di Mestre e commissario della 14 di Chioggia, affidandogli anche la 13 di Riviera e Miranese

Luca Zaia rivoluziona la sanità veneta e sceglie Giuseppe Dal Ben, già direttore generale dell’Asl 12 Veneziana e

commissario dell’Asl 14 di Chioggia, per guidare anche l’Asl 13 di Mirano e Dolo, fino al 30 dicembre 2015 in mano a Gino Gumirato. Un super manager, che dovrà dare risposte

ai molteplici problemi sul tavolo della sanità del Miranese e della Riviera del Brenta, a cominciare dalla specializzazione dei due ospedali, gli interventi da fare per il loro adeguamento strutturale e le risorse ancora inutilizzate.

Continua l’esperienza dirigenziale di

Giuseppe Dal Ben per la sanità clodiense. Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, lo ha infatti confermato ai vertici dell’azienda sanitaria locale, premiando quindi i risultati raggiunti negli ultimi anni, che hanno visto una radicale ristrutturazione del nosocomio.

Pesca, settore in crisi ma con grandi PotenzialitàLo sviluppo sostenibile del settore ittico al

centro delle politiche dell’assessorato regionale all’agricoltura, caccia e pesca. I consorzi e le cooperative rappresentative del mondo della

pesca si sono confrontate.pag. 12

fondali Più Profondi Per rilanciare lo scalo Portuale

Fondali più profondi in laguna per rilanciare lo scalo portuale. L’obiettivo

perseguito è quello di portare i fondali a meno 11 metri per i canali principali.

pag. 14

all’interno da pag 21-30 l’inserto sport

continua a pag. 8

Editoriale

Arrivati quasi al giro di boa di questo strano inverno senza pioggia, senza neve, senza gelo eccessivo, viene spontaneo chiedersi se e quanto dobbiamo preoccuparci.

di nicola stievano*

continua a pag. 8

xx

di Germana urbani*

*[email protected]

Editoriale

*[email protected] [email protected]

Inverno a secco o quasi. Ma anche la pioggia fa paura

a pag. 41

alle pagg. 43-45

Le nostre rubriche

cambia look!

NOVITÀ:da Febbraio

a Febbraio Nuova Edizione: l’informazione locale si estende!

cultura, treViso celebra star wars

difesa del suolo: inaugurate le Paratie di caldogno

mercato immobiliare: segnali di riPresa

Veneto in Primo Piano

da pagg. 32-33

pag. 36

pag. 40

SOTTOMARINA  

VALLIVendesi appartamento composto da cucina/

soggiorno, camera da letto matrimoniale,cameretta, bagno e poggiolo. Con garage e completo di

arredo. Euro 110.000 Cl Energetica C

 

 

 

 

SOTTOMARINAVendesi In zona centrale locale commerciale di circa 65 mq con servizio igienico e due ampie

vetrine frontestrada.In ottime condizioni. Euro 210.000 Cl energetica F

SOTTOMARINAVendesi zona centralissima casa indipendente

disposta su 3 livelli, di recente ristrutturazione , con ampia zona giorno open space, 2 camere da letto,

doppi servizi e garage. Euro 240.000 Cl. Energetica E

SOTTOMARINAVendesi elegante appartamento indipen-dente in contesto di 2 unità. disposto su 3

livelli, completamente ristrutturato . Con cucina abitabile,soggiorno, doppi servizi, 2 matrimoniali,

rip. e 2 terrazzini. Euro 196.000 Cl. Energetica ‘E’

VALLIVendesi appartamento al piano terra in recente con-testo , completo di garage. Composto da soggiorno

con angolo cottura, 2 camere da letto, bagno, terrazzo abitabile e scoperto esclusivo di proprietà.

Euro 108.000 Cl. Energ. D

SOTTOMARINAVendesi appartamento di recente costruzione

disposto su due livelli con ampi spazi abitativi e garage. Finiture di alto livello. Euro 310.000 Cl.

Energetica B

SOTTOMARINAVendesi appartamento al secondo piano con

ascensore composto da ingresso, soggiorno, cucina abitabile, due camere da letto, bagno, poggiolo e

garage. Euro 155.000 Cl. Energetica F

SOTTOMARINAVendesi centro storico comodo al mare apparta-mento disposto su due livelli con zona giorno e bagno al piano rialzato, camera matrimoniale,

camera singola e poggiolo al piano primo. Cantina di proprietà. No spese condominiali.

Euro 139.000 Cl. Energetica G

 SOTTOMARINA

Palazzina di prossima realizzazione composta da 12 appartamenti, tutti completi di garage, con ampi spazi terrazzati o scoperto esclusivo. Ottime fi niture

e possibilità di personalizzazione degli interni. Info in agenzia Cl. Energetica A

BORGO SAN GIOVANNINuovo intervento di ristrutturazione con realizzazio-ne di 6 appartamenti in contesto esclusivo, di metra-tura variabile e con possibilità di personalizzazione degli spazi. Tutte le unità sono complete di garage.

Info in agenzia Classe Energetica B

 

 

 

 

 

 

 

SOTTOMARINAAppartamenti di varie metrature, tutti dotati di spazio terrazzato e garage. Costruiti con le nuovissime tecno-logie per il risparmio energetico. Cl. Energetica A

SOTTOMARINAVendesi appartamento bilocale in palazzina

servita da ascensore, composto da zona giorno, bagno e camera, ideale come casa vacanza.

Posto bici/moto in cantina comune. Euro 68.000 Cl.Energetica G

BORGO SAN GIOVANNIVendesi appartamento al terzo e ultimo piano

composto da ingr.,cucina,soggiorno,due camere matrimoniali,bagno, poggiolo e possibilità acquisto

garage. Euro 130.000 Cl.Energetica G

SOTTOMARINACedesi avviata attività di bar in zona centrale di for-te passaggio, dotato di spazio esterno per tavolini. Completo di magazzino per merci. Arredamento e

attrezzatura inclusi. Euro 100.000

SOTTOMARINAvendesi Appartamento di ampie dimensioni molto luminoso, composto da ingresso, soggiorno con sala da pranzo, cucina abitabile, tre camere da

letto, bagno, ripostiglio e tre terrazzini. Posto auto di proprietà. Euro 170.000 Cl. Energetica F

SOTTOMARINAVendesi Appartamento in centro di recente ristruttu-razione posto al 2° piano in composto da ingresso, soggiorno, cucinotto, camera matrimoniale, riposti-

glio e doppi servizi. Euro 145.000 Cl.Energetica E

   SOTTOMARINA

Sottomarina Vendesi appartamento al piano terra con giardino, composto da ingr, soggiorno con angolo cottura, due camere , bagno, rip. Inoltre

dispone di garage e cantina. Completo di arredo. Euro 165.000 Cl. energetica F

SOTTOMARINAVendesi appartamento disposto su 2 livelli compo-sto da zona giorno, due camere da letto e bagno.

Cantina privata per bici e moto con camino. Euro 118.000 Cl. Energetica E

 

 

 

e-mail: [email protected] - Nuovo sito web: chioggia.gabetti.it

 

APPARTAMENTI

VALLIVendesi Villetta a schiera centrale composta da cucina abitabile, soggiorno, 3 camere da letto,

doppi servizi, ampia taverna e garage. Euro 190.000 Cl. Energetica ‘C’

 

 

CHIOGGIAVendesi appartamento al 2° piano in contesto di sole 3 unità, composto da ingr, cucina abitabile, soggior-no, camera e bagno. Dotato di spaziosa cantina al piano terra. Recentemente ristrutturato ed arredato.

Euro 125.000 Cl.Energetica F

  BORGO SAN GIOVANNIVendesi Appartamento al 1° piano in piccolo contesto, con soggiorno con cucina a vista, 2

camere,bagno, 2 terrazzini. Recentemente ristruttura-to. Con garage.

Euro 175.000 Cl. Energetica C

 

 SOTTOMARINA

Vendesi a 50 metri dal mare appartamento con cucina/soggiorno, due camere da letto,

bagno fi nestrato e ampio poggiolo.Posto auto condominiale.

Euro 90.000 Cl.Energetica F

AFFITTI

ZONE LIMITROFE

SOTTOMARINAVendesi appartamento di grande metratura in contesto di 8 unità, con ascensore e completo di garage fuori terra e cantina. Composto da

ingr, cucina abitabile, salone, 3 camere da letto, doppi servizi, spazi terrazzati e ampia veranda.

Euro 196.000 CL. Energetica G

 

 SOTTOMARINA

Vendesi vicinissimo al mare appartamento al 1° piano di circa 120 mq. Con ingr, cucina con cucinotto,sog-giorno, sala da pranzo, due ampie camere matrimo-niali, doppi servizi,tre poggioli. Molto luminoso. Con ascensore e doppio ingresso. Possibilità di garage.

Euro 240.000 Cl. Energetica ‘F’  

SOTTOMARINAVendesi intero ultimo piano mansardato libero su 4

lati, suddiviso in 2 unità distinte di 90 e 100 mq circa, attualmente allo stato grezzo. Completo di terrazzo

abitabile, cantina e con possibilità di garage.Info in agenzia Cl. energetica da defi nire

ISOLA VERDEVendesi Monolocale al 5° piano con ascensore, con bagno fi nestrato , poggiolo con ampia vista mare e

completo di arredamento. Euro 53.000 Cl. Energetica G

SANT’ANNAVendesi appartamento al terzo e ultimo piano composto

da cucinotto, soggiorno, camera matrimoniale, cameretta e bagno. Garage di proprietà.

Euro 80.000 Cl. Energetica F

VALLIVendesi luminoso appartamento di recente costru-zione situato al 1° piano, completo di garage e con fi niture di pregio. Ampia zona giorno open

space, 2 spaziose camere da letto e doppi servizi e circondato da un comodo terrazzo. Euro 155.000 Cl energetica D

 

 

 

 

SOTTOMARINAVendesi appartamento al terzo piano con ascensore composto da ingresso, soggiorno con angolo cottu-

ra, due camere da letto, bagno e terrazzo. Garage di proprietà.

Euro 145.000 Cl energetica F

SOTTOMARINAVendesi appartamento su 2 livelli all’ultimo piano con

ascensore, completo di garage. Al livello inferiore ampia zona giorno, bagno, camera singola, matrimo-niale e un grande terrazzo abitabile; al livello sottotetto camera matrimoniale, un secondo bagno ed un salotto.

Euro 270.000 Cl. Energetica F

SOTTOMARINAappartamento al 5°e ultimo piano in contesto di 10 unità servito da ascensore, composto da ingr, zona

giorno, camera matrimoniale, bagno, terrazzino con vista mare e terrazzo abitabile. Magazzino al piano

terra. Euro 155.000

SOTTOMARINAVendesi elegante appartamento indipendente in con-testo di 2 unità. disposto su 3 livelli, completamente ristrutturato . Con cucina abitabile,soggiorno, doppi

servizi, 2 matrimoniali, rip. e 2 terrazzini. Euro 196.000 Cl. Energetica ‘E’

VALLIVendesi appartamento al piano terra in recente

contesto , completo di garage. Composto da soggiorno con angolo cottura, 2 camere da letto, bagno, terrazzo

abitabile e scoperto esclusivo di proprietà. Euro 108.000 Cl. Energ. D

SOTTOMARINAVendesi appartamento di recente costruzione disposto

su due livelli con ampi spazi abitativi e garage. Finiture di alto livello. Euro 310.000 Cl. Energetica B

SOTTOMARINAVendesi appartamento al secondo piano con ascensore composto da ingresso, soggiorno, cucina abitabile, due

camere da letto, bagno, poggiolo e garage. Euro 155.000 Cl. Energetica F

SOTTOMARINAVendesi centro storico comodo al mare apparta-mento disposto su due livelli con zona giorno e

bagno al piano rialzato, camera matrimoniale, ca-mera singola e poggiolo al piano primo. Cantina

di proprietà. No spese condominiali. Euro 139.000 Cl. Energetica G

 SOTTOMARINA

Vendesi appartamento a 50 metri dalla spiaggia composto da zona giorno, camera matrimoniale, ba-gno e comodo poggiolo con ampia vista mare.Molto

soleggiato. Completo di arredo. Euro 115.000 Cl.Energetica F

CHIOGGIAVendesi appartamento all’ultimo piano di ampie

dimensioni con tre camere,cucina abitabile, ampio sa-lone,bagno, terrazzo abitabile e soffi tta.Da ristrutturare.

Splendida vista panoramica. Euro 130.000 Cl. Energetica G

 

 

 

 

 

 

 

 

CANAL DI VALLECasetta indipendente disposta su 2 livelli, con zona gior-no, bagno, 2 camere da letto, ampio scoperto sul davanti e sul retro, oltre ad un ulteriore terreno agricolo di 1.200

mq. Euro 128.000 Cl. Energetica F

SOTTOMARINAVendesi appartamento con ingr. indipendente

diposto su due livelli, ampio soggiorno con angolo cottura, sgabuzzino e bagno al piano terra, due

camere da letto e bagno al livelo superiore. Possibilità di acquisto magazzino. Euro 185.000 Cl energetica E

SOTTOMARINAVendesi in zona Poste intero piano terra composto da

appartamento di circa 75 mq e negozio di circa 35mq fronte strada vetrinato.Da ristrutturare. Euro 175.000 Cl.Energetica G

CA’ LINOVendesi appartamento al 1° piano in recente

palazzina, composto da ampia zona giorno con terrazzino, 2 matrimoniali, 1 singola, doppi servizi

e garage di 22mq al piano seminterrato. Euro 135.000 Cl. Energetica ‘D’

BORGO SAN GIOVANNIVendesi appartamento al terzo e ultimo piano composto da ingr.,cucina,soggiorno,due camere matrimoniali,ba-

gno, poggiolo e possibilità acquisto garage. Euro 130.000 Cl.Energetica G

SANT’ANNAVendesi vendesi appartamento su bifamiliare disposta al piano primo con ingresso, cucina abitabile, soggior-no, due matrimoniali, camera singola e bagno. Due terrazzi, garage doppio, taverna e giardino comune.

Euro 150.000 Cl. energetica F

SOTTOMARINAVendesi appartamento di ampia metratura al 2° piano

con ascensore, completo di garage e 2 terrazzini. Composto da ingr, soggiorno, cucina abitabile,

3 camere e doppi servizi. Da ristrutturare. Euro 160.000 Cl. Energetica G

   

CERCASI Personale qualifi cato

da inserire nel nostro organico per le zone di Rovigo, Adria e Chioggia.

Inviare curriculum vitae a [email protected]

 SOTTOMARINA

Vendesi Appartamento in centro di recente ristruttu-razione posto al 2° piano in composto da ingresso,

soggiorno, cucinotto, camera matrimoniale, ripostiglio e doppi servizi.

Euro 145.000 Cl.Energetica E

SOTTOMARINAVendesi zona centralissima casa indipendente disposta su 3 livelli, di recente ristrutturazione , con ampia zona giorno open space, 2 camere da letto, doppi servizi e

garage. Arredata. Euro 240.000 Cl. Energetica E

   SOTTOMARINA

Sottomarina Vendesi appartamento al piano terra con giardino, composto da ingr, soggiorno con angolo cottura, due camere , bagno, rip. Inoltre dispone di

garage e cantina. Completo di arredo. Euro 165.000 Cl. energetica F

SOTTOMARINAVendesi appartamento al piano terzo, composto da zona

giorno con poggiolo, camera da letto matrimoniale, bagno fi nestrato, rip. e veranda.L’immobile dispone di una soffi tta a d uso esclusivo con accesso diretto.Completo di

arredo. Euro 140.000 Cl. Energetica E

SOTTOMARINAVendesi appartamento disposto su 2 livelli composto

da zona giorno, due camere da letto e bagno. Cantina privata per bici e moto con camino. Euro 118.000 Cl. Energetica E

 

 SOTTOMARINA

elegante appartamento all’ ultimo piano in palazzina di 4 unità, completamente ristrutturato e dotato di cantina. Composto da ingr, soggiorno, cucinotto

separato, 2 matrimoniali, bagno, ripostiglio/studio, 2 terrazzini e veranda.

Euro 160.000 Cl. energetica E

SOTTOMARINAVendesi casa indipendente 4 livelli di circa 40 mq ognuno, in posizione comoda sia al mare che alla

laguna, con ampia zona giorno, 3 matrimoniali, 2 ser-vizi, cantina, lavanderia, studio, cortiletto, poggiolo e terrazza abitabile. Euro 250.000 Cl. Energetica F

 

SOTTOMARINAAffi ttasi negozio fronte strada di circa 100mq dota-to di 3 vetrine e doppio ingresso, composto da un unico open space oltre al bagno con antibagno.Euro 1.000 mensili Classe Energetica F

SOTTOMARINANuova palazzina composta da 5 appartamenti, composta da

2 soluzioni su 2 livelli ai piani 4° e sottotetto e altre 3 soluzioni, una per livello, dal piano 1° al piano 3°. Garage fuori terra e

ampi spazi terrazzati. Ottime fi niture e possibilità di personaliz-zazione. A partire da Euro 205.000 Cl. Energetica B

 

 

SOTTOMARINAAffi ttasi appartamento al 3° e ultimo piano in

palazzina di 5 unità, con ampia zona giorno con cucina separata, bagno, 1 stanza da letto, veranda

e terrazzo. Arredato e completo di posto bici.450 mensili Cl. Energetica G

e-mail: [email protected] - Nuovo sito web: chioggia.gabetti.it

 

SOTTOMARINAVendesi casetta indipendente disposta su 4 livelli, dotata di ampio garage fuori terra. Composta da soggiorno, cucina abitabile, 2 camere da letto e doppi servizi.

Zona centrale e comoda ai servizi.Euro 180.000 Cl. Energetica G

APPARTAMENTI

VALLIVendesi Villetta a schiera centrale composta da cucina abitabile, soggiorno, 3 camere da letto,

doppi servizi, ampia taverna e garage. Euro 190.000 Cl. Energetica ‘C’

 

 

 

CHIOGGIAVendesi appartamento al 2° piano in contesto di sole 3 unità, composto da ingr, cucina abitabile, soggiorno, camera e bagno. Dotato di spaziosa cantina al piano

terra. Recentemente ristrutturato ed arredato. Euro 115.000 Cl.Energetica F

  BORGO SAN GIOVANNIVendesi Appartamento al 1° piano in piccolo contesto, con soggiorno con cucina a vista, 2 camere,bagno, 2

terrazzini. Recentemente ristrutturato. Con garage. Euro 175.000 Cl. Energetica C

SOTTOMARINACedesi attività di bar in locale di ampia

metratura, dotato di spazio esterno e ubicato in zona di forte passaggio. Arredamento e attrezzatura inclusi.

Euro 25.000

VALLIVendesi appartamento al piano rialzato dotato di

scoperto esclusivo, con due camere da letto, ampia zona giorno e bagno. Completo di garage.

Euro 135.000 Cl.energetica E

 

 

BRONDOLOVendesi intera bifamiliare disposta su 2 livelli e ampio giardino di proprietà. Entrambe le unità sono composte

da soggiorno, cucina abitabile, doppi servizi, 3 ca-mere, terrazzi, soffi tta e garage. Possibilità di acquisto

separato. Info in agenzia Cl. Energetica F

SOTTOMARINAProssima realizzazione di nuovo intervento di am-

pliamento con costruzione di 6 appartamenti con 2 o 3 camere da letto e ampi spazi terrazzati.

Info in agenzia Cl. Energetica B

 SOTTOMARINA

centro storico: appartamento di nuova ristrutturazione in contesto di 2 unità, su 2 livelli. Con ampia zona

giorno, doppi servizi, due camere da letto. Cantina di proprietà al piano terra. Consegna a Settembre.

Euro 148.000 Cl. Energetica C

SOTTOMARINAvia Vespucci: appartamenti di fase di realizzazione in palazzina situata in zona comoda a tutti i servizi. Ultime unità disponibili, con possibilità di personaliz-zazione. tutti gli appartamenti sono dotati di ampio

spazio terrazzato e posto auto esclusivo. A partire da Euro 120.000 Cl. Energetica B

CHIOGGIACedesi attività di tabaccheria e ricevitoria,

in locale completo di servizio igienico. Euro 160.000

 SOTTOMARINA

Vendesi a 50 metri dal mare appartamento con cucina/soggiorno, due camere da letto, bagno fi ne-strato e ampio poggiolo.Posto auto condominiale.

Euro 90.000 Cl.Energetica F

 

CHIOGGIAVendita appartamento al piano primo servito da

ascensore composto da cucina abitabile,soggiorno, due empie camere matrimoniali, bagno e poggiolo.

Cantina comune per bici. Euro 165.000 Cl. Energetica G

CA’ BIANCAVendesi due appartamenti al piano terra su casa singola, con ingresso indipendente e scoperto. Gli

immobili sono ristrutturati. Euro 90.000 ciascuno Cl. Energtica F

 

BRONDOLOVendesi lotto di terreno edifi cabile fronte strada in

zona B1. Possibilità di edifi care fi no a 300 mq abita-tivi e ulteriori 4.000 mq circa inseriti all’ interno di un comparto. Info in agenzia. Classe Energetica in

via di defi nizione

CHIOGGIAAffi ttasi in signorile palazzina servita da ascensore

appartamento al 2° piano, composto da ampia zona giorno, 2 camere e bagno. Arredato e con

posto bici comune. Euro 600 mensili Classe Energetica E

SOTTOMARINAVendesi casa indipendente disposta su un unico livello e dotata di cortile esclusivo di circa 50 mq. Composta da

ingresso, soggiorno, cucina abitabile, 2 camere matrimo-niali, bagno e locale caldaia/cantina. Euro 300.000 Cl. Energetica E

SOTTOMARINAVendesi Casa indipendente con terrazzo pano-

ramico sulla laguna, con cucina, soggiorno, due camere, studio, poggiolo, bagno.

Euro 130.000 Cl. Energetica G

SOTTOMARINAVendesi casa indipendente su 4 livelli di 35 mq ognuno, con zona giorno, 2 matrimoniali, doppi servizi, taverna, studio, ripostiglio, 4 poggioli e

terrazzo abitabile. Completo di arredo. Euro 160.000 Cl. Energetica E

  SOTTOMARINAVendesi in zona residenziale villetta a schiera centrale

disposta su 3 livelli,composta da soggiorno, cucina separata, 3 camere da letto,2 bagni, garage, taverna,

spazi terrazzati e scoperto esclusivo.Euro 265.000 Cl. Energetica G

SOTTOMARINAVendesi casa indipendente su 2 livelli, composta da soggiorno, cucina, sala da pranzo, 2 matrimoniali, bagno e terrazzino. Ampio cortile di proprietà con

lavanderia e cantina di pertinenza. . Euro 285.000 Cl. Energetica G

SOTTOMARINACedesi stabilimento balneare, completo di bar,

ristorante, attrezzatura e ampio parcheggio ad uso esclusivo. Info in agenzia

APPARTAMENTI

SOTTOMARINAVendesi in zona residenziale porzione di bifamiliare di generosa metratura disposta su 2 livelli oltre se-

minterrato. Ampia zona giorno, 3 camere, 3 bagni, taverna, garage doppio, scoperto esclusivo.

Info in agenzia. Cl. Energetica G

SOTTOMARINAVendesi appartamenti in fase di costruzione al piano 4° e 5° in palazzina dotata di ascensore. Composti da zona giorno open space, 2 camere da letto, ripostiglio, bagno e spazi terrazzati. Con vista sul mare e comodo a tutti i

servizi. Euro 240.000 Cl. Energetica B

CANTIERI/NUOVE COSTRUZIONI

VALLI DI CHIOGGIAVendesi casa singola disposta su 2 livelli di

prossima realizzazione, con ampia zona giorno, 3 camere da letto, doppi servizi, garage

e scoperto di proprietà. Euro 220.000 Cl. Energetica B

S. ANNAVendesi porzioni di trifamiliari su 2 livelli di nuova co-struzione, con ampio scoperto privato e ottime fi niture. Tutte dotate di garage, doppi servizi, cucina abitabile

e 3 camere. Possibilità di permuta. Euro 220.000 Classe Energetica B

SOTTOMARINAVendesi fabbricato indipendente dotato di scoperto

privato, con progetto approvato per la realizzazione di 4 unità abitative indipendenti di buona metratura.

Info in agenzia. Cl. Energetica B

SOTTOMARINAPalazzina di prossima realizzazione composta da

12 appartamenti, tutti completi di garage, con ampi spazi terrazzati o scoperto esclusivo. Ottime fi niture e

possibilità di personalizzazione degli interni. Info in agenzia Cl. Energetica A

CASE INDIPENDENTI

AFFITTI

ATTIVITÀZONE LIMITROFE

Viale Venezia n.2/A Sottomarina di Chioggia (Ve) Tel. 041 3180316 - Cell. 3939658943 / 3939198786

SOTTOMARINAVendesi appartamento di grande metratura in

contesto di 8 unità, con ascensore e completo di garage fuori terra e cantina. Composto da ingr,

cucina abitabile, salone, 3 camere da letto, doppi servizi, spazi terrazzati e ampia veranda.

Euro 196.000 CL. Energetica G

 

CERCASI Personale qualifi cato

da inserire nel nostro organico per le zone di Rovigo, Adria e Chioggia.

Inviare curriculum vitae a [email protected] Venezia 2/a a Sottomarina di Chioggia (VE)

- Tel. 041 3180316- fax 041 8505188

mail: [email protected] - www.gabetticondominio.it

AGENZIA DI CHIOGGIATel. 041 3180316

e-mail: [email protected] Sito web: chioggia.gabetti.it

SOTTOMARINAVendesi appartamento ristrutturato in piccolo

contesto composto da cucina abitabile, soggiorno, due ampie camere, bagno.

Posto moto bici condominiale. Euro 165.000 Cl. Energetica D

 

 

SOTTOMARINAresidenziale: nuova intervento di 6 unità abitative di prossima realizzazione, con appartamenti di varia metratura, tutti dotati di garage fuori terra e spazi terrazzati. Info in agenzia Cl. Energetica A

 

SOTTOMARINACedesi attività di gelateria/caffetteria situata in

zona centrale, in ambiente di circa 70 mq dotato di posti a sedere interni ed esterni. Completa di

attrezzatura e arredamento. Euro 60.000

 

 

CHIOGGIACorso del Popolo: signorile appartamento di generosa metratura in piccolo contesto e con affaccio diretto sul

Corso, composto da ingresso, salone, soggiorno, cucina, 2 camere matrimoniali, studio e doppi servizi. Possibilità

di garage. Info in agenzia Cl.Energetica G

 

 SOTTOMARINA

Prossima realizzazione di nuovo intervento di ampliamento con costruzione di 6 appartamenti con

2 o 3 camere da letto e ampi spazi terrazzati. Info in agenzia Cl. Energetica B

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La permanenza eccessiva di giovani e giovanissimi davanti a pc, smartphone e consolle digitali potrebbe avere conseguenze sullo sviluppo e sul sano funzionamento del corpo, intervenendo

negativamente su vista, postura, obesità, ma anche sulla sfera cognitiva e comportamentale.

A dirolo sono delle nutrite equipe di medici specializzati che per contrastare questo fenomeno, hanno dato vita al ‘Centro Pediatrico interdipartimentale per la psicopatologia da web’, il nuovo polo multidisciplinare dedicato alla presa in carico di bambini e adolescenti con dipendenza patologica da web, psicopatologie legate al cyberbullismo o che presentino i sintomi della sindrome da ritiro sociale. Il progetto, nato dalla collaborazione tra il Policlinico Gemelli e la Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica, nasce a Roma e presento tra gli altri, da Federico Tonioni, Istituto di Psichiatria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e responsabile dell’Area delle Dipendenze da Sostanze e delle Dipendenze Comportamentali della Fondazione Policlinico Universitario Gemelli; Pietro Ferrara, Istituto di Clinica pediatrica della Cattolica e referente

nazionale per maltrattamento e abusi della Società italiana di Pediatria; Eugenio Mercuri, direttore dell’Istituto di Psichiatria e direttore dell’Uoc di Neuropsichiatria infantile del Gemelli.

“Il Centro - ha spiegato Tonioni - prenderà incarico un numero crescente di patologie legate alla grande diffusione di internet e delle applicazioni digitali. Per i bambini e gli adolescenti, infatti, un uso disfunzionale del tempo passato online può innescare distorsioni nei processi di costruzione dell’identità e dell’immagine personale correlate a nuovi fenomeni dissociativi, portando così alla dipendenza patologica e a segnali crescenti di ritiro sociale”.

“La pediatria sta cambiando radicalmente - ha detto il professor Ferrara - e deve sempre più occuparsi di problematiche una volta sconosciute, ma che sempre più hanno risvolti sociali e comportamentali. In particolare, la volontaria reclusione di bambini e adolescenti di oggi che, come avverte l’Accademia Americana di Pediatria, trascorrono in media circa 7 ore al giorno davanti a tv, computer, cellulari e altri dispositivi elettronici, a dispetto delle 2-3 ore giornaliere consigliate”.

Genitori: attenti a Pc e smartphone, possono nuocere alla salute dei fi gliDisturbi dell’apprendimento, trasformazioni neurocognitive ma anche calo della vista e problemi posturali crescono in bambinie e adolescenti di pari passo all’uso di internet

3news da laPiazzaweb

Lo scorso mese ha spopolato sul nostro sito la notizia monselice, casting per il nuovo fi lm di Bellucco; a seguire Busa di vigonza avrà la sua stazione!

Molto condivisa anche Bottrighe, l’ex zuccherifi cio diventerà un campo di calcio

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L’edizione più letta è stat quella di Cavarzere, seguita da Bassa padovana, Conselve e adriaseguici su www.lapiazzaweb.it

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Infuria il dibattito in parlamento ma anche nelle case di tutti noi. E’ giusto che il fi glio di una persona gay venga adottato dal compagno/a?Molti pensano di no credendo che questo apra la porta anche in italia all’affi tto degli uteri. Altri credono sia il modo migliore per tutelare quel miore in caso di morete del genitore biologico. presepe a scuola: lo facciamo o no? seguici su www.

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Dal Ben direttore quasi provinciale delle Ulss veneziane

4 Argomento del mese

Volontariato nelle unità locali sociosanitarie

Avulss, a Cavarzere partono i corsi

Anche a Cavarzere i volontari dell’Associazione per il volontariato nelle Unità locali socio sanitarie operano con competenza e dedizione e rappresentano una risorsa sempre più preziosa per il territorio. L’associazione ha deciso

di promuovere un corso base per la preparazione di nuovi volontari Avulss aperto a tutti. Il corso proposto è in sintonia con i principi e la missione propria dell’associazione e si terrà a Cavarzere avrà inizio il primo febbraio e durerà fino ad aprile, si svolgerà nei giorni di lunedì e giovedì dalle 15,30 presso la sede Avulss in via Dante Alighieri, presso la ex scuola media Cappon. Per le iscrizioni al corso, che è completamente gratuito, o per chi volesse maggiori informazioni ci si può rivolgere Lucia Banzato chiamando il 3487748868 e Claudia Permunian contattando il 3407456289.

Il volontario dell’Avulss, precisano le referenti per Cavarzere dell’associazione, deve seguire un corso di formazione di base che copre alcune delle varie situazioni nelle quali si troverà a operare, in modo da conseguire una preparazione generica che gli sarà molto utile durante la sua attività. L’Avulss è una associazione voluta da don Giacomo Luzietti e promossa dall’Opera assistenza religiosa infermi, è una associazione libera e autonoma di cittadini che, interpretando le diverse situazioni culturali, professionali, sociali, politiche, alla luce dei principi cristiani, si mettono soprattutto a servizio degli ultimi, sia direttamente che intervenendo nelle realtà socio sanitarie. N.S.

Luca Zaia rivoluziona la sanità veneta e sceglie Giuseppe Dal Ben, già direttore generale dell’Asl 12 Veneziana e commissario dell’Asl 14 di Chioggia, per guidare anche

l’Asl 13 di Mirano e Dolo, fino al 30 dicembre 2015 in mano a Gino Gumirato. Un super manager, che dovrà dare risposte ai molteplici problemi sul tavolo della sanità del Miranese e della Riviera del Brenta, a cominciare dalla specializzazione dei due ospedali, gli interventi da fare per il loro adeguamento strutturale e le risorse ancora inutilizzate.

Dal Ben ha subito voluto incontrare l’esecutivo della Conferenza dei sindaci dell’Asl 13, per dettare le priorità e ascoltare le osservazioni e le idee che salgono dal territorio. Il direttore generale ha assicurato che in questo anno di “commissariamento” della Asl 13 l’azienda manterrà una sua autonomia gestionale e di bilancio, cercando di migliorare i servizi senza spostarli, conservando e dando giusto merito alle eccellenze degli ospedali (solo due esempi: la Cardiologia ed Emodinamica di Mirano e la Medicina dello sport di Noale).

“Arrivo in questa Ulss – ha detto Dal Ben – con un decreto (193 del 30 dicembre 2015) del presidente Zaia

dove gli obiettivi che mi vengono dettati sono l’attivazione a Dolo del nuovo Pronto soccorso e l’adeguamento strutturale del medesimo ospedale. L’attenzione inoltra va posta sempre alla persona che non solo va curata quando arriva da noi, ma deve essere ben accolta, anche con un sorriso, ascoltata e accompagnata ai servizi. Ho voluto subito incontrare i sindaci per cominciare con loro un percorso insieme, affrontare le tematiche più urgenti sul territorio, condividere la programmazione sociosanitaria”.

Dal Ben ha evidenziato subito l’importanza del tema della sicurezza “con servizi di emergenza-urgenza efficaci e di qualità, che si possono garantire con le giuste professionalità e le tecnologie più moderne, ma anche con strutture edilizie adeguate: da qui l’importanza di lavorare al più presto per la realizzazione del nuovo Pronto soccorso di Dolo”.

Inoltre ha ricordato l’importanza della “partita” del territorio”, perché “è giusto che il cittadino, come sa individuare il presidio ospedaliero, sappia anche individuare un polo territoriale (riunendo in una stessa sede medici di famiglia, pediatri, medici specialisti, infermieri, ecc.), distribuito su tutto

il territorio e capace di dare risposte: insomma, una rete di poli sociosanitario che devono essere complementari all’ospedale. E se riusciremo a sviluppare in maniera adeguata l’assistenza territoriale in questo modo, questo non solo gioverà ai cittadini che riceveranno le giuste cure, ciascuno cioè avrà davvero quello che gli serve in tema di salute, ma permetterà anche di guardare davvero agli ospedali solo per le acuzie e ai Pronto soccorsi solo per le emergenze”. Dopo i sindaci, il direttore generale dell’Asl 13 ha voluto incontrare i convenzionati, i dipendenti dell’azienda sanitaria, i lavoratori, il mondo del volontariato. Un lavoro, quello del nuovo direttore dal Ben, che verrà portato avanti, almeno per ora, con la terna prorogata della squadra strategica (Livio Dalla Barba come direttore sanitario, Patrizia Mangione come direttore amministrativo e Michele Maglio come direttore dei servizi sociali). Per il presidente della Conferenza dei sindaci Silvano Checchin: “Bene l’aver iniziato ragionando sull’esistente, in vista di un 2017 che vedrà cambiare ancora le cose. La disponibilità di Dal Ben c’è tutta, chiediamo ora di affrontare insieme le questioni sul tavolo per fare le scelte migliori”.

di Filippo De Gaspari

Il super manager dovrà dare risposte ai

molteplici problemi della sanità del Miranese

e della Riviera

L’attivazione a Dolo del nuovo pronto soccorso

e l’adeguamento strutturale dell’ospedale

fra gli obiettivi di Zaia

Sanità nel VenezianoScendono da 21 a 11 i manager nominati dal

presidente Luca Zaia a fine anno. Una scelta che inaugura il nuovo cammino di riforma della sanità

veneta. Per quanto riguarda l’area veneziana il governatore

punta su Giuseppe Dal Ben, già direttore generale dell’Ulss

12 di Mestre e commissario della 14 di Chioggia, affidandogli

anche la 13 di Dolo e Mirano Dal Ben direttore quasi provinciale delle Ulss veneziane

5Argomento del mese

A Chioggia presente “on line” il cardiochirurgo di Mestre 24 ore su 24 Le sinergie tra Asl Cardiologia, consulti in tempo reale grazie ad un sistema di videoconsulenza

I medici della Cardiologia di Chioggia e della Cardiochirurgia di Mestre operano assieme, grazie alla videoconsulenza, in tempo reale, ed evitando trasferimenti di personale e di materiali. Un innovativo sistema appena installato permetterà infatti ai cardiologi dell’ospedale clodiense di consultarsi con i colleghi mestrini e di discutere le migliori opzioni per il paziente mentre questo è ancora in sala di

Emodinamica. “E’ come se il cardiochirurgo fosse presente qui a Chioggia in Terapia Intensiva Cardiologica – spiegano il primario di Cardiologia Roberto Valle insieme al responsabile dell’Emodinamica Gabriele Boscolo - anche perché la discussione del caso avviene, dopo che le immagini della coronarografia sono state trasmesse a Mestre” e i due medici le vedono insieme sullo schermo. Ma cosa cambia per il paziente? Normalmente, quando i pazienti vengono colpiti da infarto o angina e sono sottoposti alla coronarografia, il cardiologo che esegue l’esame può dover fare l’angioplastica (il famoso palloncino) nei casi semplici, ma nel caso di ostruzioni complesse delle coronarie deve discutere della situazione del paziente col cardiochirurgo. In questi casi, il paziente veniva dimesso e tornava successivamente per una visita cardiochirurgica. Nelle urgenze, era necessario spedire il DVD con le immagini della coronarografia, mediante un corriere o un’ambulanza in viaggio per Mestre.

Questo iter determinava, e determina ancora al di fuori di Chioggia, un rallentamento nella gestione complessiva delle cure dei pazienti coronaropatici. “La videoconsulenza cardiochirurgica – spiega il primario della Cardiochirurgia provinciale Domenico Mangino - consente invece un consulto “in diretta”, come se si fosse nella stessa stanza, anche se invece ci si trova a 50 chilometri di distanza. Le immagini dell’esame scorrono sugli schermi di Mestre e Chioggia e si può decidere insieme, passo-passo, quale sia la migliore soluzione per il paziente, a testimonianza dell’attenzione che Mestre ha per tutta la sua area di afferenza”. “Ancora una volta – osserva il direttore generale Giuseppe Dal Ben - si dimostra come sia alla nostra portata attivare facilmente modelli organizzativi condivisi, efficaci ed economici, in un’ottica di area vasta provinciale, che vanno nella giusta direzione”.

Chioggia, Cavarzere e Cona

Zaia conferma Dal BenUlss 14, un ospedale che sta rinascendoContinua l’esperienza dirigenziale

di Giuseppe Dal Ben per la sanità clodiense. Il presidente della

Regione Veneto, Luca Zaia, lo ha infatti confermato ai vertici dell’azienda sanitaria locale, premiando quindi i risultati raggiunti negli ultimi anni, che hanno visto una radicale ristrutturazione del nosocomio.

Dal Ben ricopre l’incarico di commissario dell’Ulss 14 dall’autunno del 2011, quando sostituì il dg Antonio Padoan. Dal 2011 sino ad oggi la struttura pubblica è stata rivoluzionata.

Il 9 novembre 2015 l’ultima tappa: quella dell’inaugurazione del nuovo Pronto Soccorso, con le nuove sale operatorie, in funzione dal 21 dicembre. È stato il 2012, però, l’anno della svolta. In tempi record, infatti, il nosocomio ha visto un decisivo restyling.

“In questi ultimi anni — ha spiegato Giuseppe Dal Ben — abbiamo rivisitato l’Ospedale, restituendolo ai cittadini. Adesso è degno di una sesta città del Veneto: sono stati rinnovati i reparti, rivisti il poliambulatorio e il Cup, il tutto con un accesso nuovo, più funzionale e più “vicino” agli utenti grazie anche al lavoro del punto informativo e delle associazioni di volontariato, che sono stati posizionati proprio all’ingresso della struttura ospedaliera”.

Dal Ben si sbilancia quindi sulle prossime tappe che interesseranno la realtà sanitaria.

“Quello di Chioggia è un ospedale che sta rinascendo — afferma — anche con l’arrivo dei sei nuovi primari (Cardiologia, Anestesia e Rianimazione, Ortopedia, Urologia, Chirurgia, Pediatria) — ma su cui si sta ancora lavorando per completarlo in efficienza e qualità: basti guardare i lavori di ampliamento che sono in atto al Pronto Soccorso e quelli per la realizzazione del nuovo blocco operatorio. Ma non è finita qui. Il riconoscimento del lavoro svolto si rafforza con lo stanziamento di altri 3 milioni di euro, che permetteranno sia di proseguire la strada del rinnovamento dell’Ospedale dal punto di vista strutturale e tecnologico, sia di sviluppare l’assistenza territoriale puntando, in particolare, sulle strutture intermedie. Quanto a questi progetti di futuro sviluppo, nelle prossime settimane mi confronterò con le istituzioni cittadine per definire insieme a loro le scelte importanti per Chioggia”.

I chioggiotti, i cavarzerani e i conensi, intanto, possono già apprezzare la funzionalità della nuova struttura, inaugurata a novembre, che ospita le sale operatorie. Lunedì 21 dicembre l’esordio del nuovo gruppo operatorio, diretto dal dottor Paolo Venerucci. Si tratta di un blocco che occupa un’area di 1450 metri quadrati ed è organizzato in quattro sale operatorie: Orl-Oculistica, Ortopedica, Chirurgica e Urologica. “Ogni ammodernamento di questo Ospedale — ha evidenziato Dal Ben — è stato progettato e poi realizzato mettendoci nei panni dei nostri cittadini. Prima di tutto abbiamo pensato di concentrarci sull’attenzione dei loro bisogni, tra questi anche quelli di sentirsi accolti da personale preparato e gentile in strutture moderne e confortevoli”. Andrea Varagnolo

Dal Ben direttore quasi provinciale delle Ulss veneziane

Giuseppe Dal Ben con i sindaci della Riviera e del Miranese

L’inaugurazione del nuovo Pronto soccorso a novembre

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6 Chioggia

Il comitato culturale Chioggia Viva ha debuttato con un incontro pubblico sul Patto di Stabilità: è un vincolo o un’opportunità

per la pubblica amministrazione? Il dibattito aperto al pubblico si è svolto presso la Darsena San Felice con l’obiettivo di presentare due casi virtuosi di buona amministrazione che hanno individuato alcune forme alternative di finanziamenti statali per superare i vincoli imposti dal Patto di stabilità. Ad intervenire per primo è stato l’ex sindaco del Castello di Godego, Francesco Luison, che è riuscito a creare un percorso naturalistico ciclo-pedonale, chiamato sentiero degli Ezzelini, coordinando altre amministrazioni pubbliche e divenendo capofila di un progetto destinato ancora a crescere e svilupparsi. L’opera è costata circa 2 milioni e 600 mila euro ed è nata dalla tesi di laurea del sindaco. “Pensare in grande - sostiene Luison - ma sempre su cose realizzabili. E’ un sentiero che ha creato una sorta di contagio della bellezza attraverso la cura di ogni piccolo particolare dalla sistemazione del verde pubblico all’installazione e manutenzione della fontana”. Altra testimonianza interessante è stata quella di Giampietro Menin, sindaco di Camponogara, che ha bypassato il patto di solidarietà attraverso una forma di finanziamento completa dell’opera denominata “leasing in costruendo” creando un distretto socio sanitario e una caserma dei carabinieri.

“Bisogna sfruttare le occasioni che ci

sono - afferma Menin - grazie al supporto di una squadra che lavora per la collettività”. Marino Masiero, presidente del Consorzio Con ChioggiaSì ha raccontato di come attraverso la sua caparbietà è riuscito a portare avanti il progetto del turismo lento che prevede il collegamento tra il Delta del Po e Venezia con Chioggia centro focale strategico attraverso la creazione di una pista ciclabile e di un parcheggio scambiatore chiamato Marina city park all’Isola dell’Unione.

Mauro Bilei, infine, ex funzionario della Provincia poi divenuta città metropolitana, ha descritto l’iniziativa dei Patti territoriali tra Chioggia, Cavarzere e Cona che nel 1999 ha dato avvio ad una forma di concertazione tra amministrazioni pubbliche e privati per arrivare ad uno sviluppo concreto ed ecosostenibile.

Per Chioggia in particolare alcuni dei progetti infrastrutturali riguardavano la strada degli orti, Punta Poli, il Mercato ittico, la palazzina dell’ Aspo, il parcheggio scambiatore Isola dell’Unione e i pontili della rivetta Merlin quali possibili approdi turistici.

Sono molteplici i suggerimenti proposti e le opportunità che esistono nel territorio ora occorre fare squadra superando le diversità e le difficoltà burocratiche.

Si può senza dubbio ripartire da quanto ascoltato nel corso della serata per costruire occasioni di dialogo e crescita che senza dubbio gettano le basi per una città in cui predomina il Bene comune.

ChioGGia viva s’interroGa sullo sviluppo Del territorio eD i mezzi per realizzarlo

Un incontro pubblico si è svolto lo scorso 12 dicembre per presentare il rapporto sulla società, l’economia

e il territorio fortemente voluto dalla Fondazione Clodiense e realizzato grazie alla collaborazione di Unioncamere del Veneto. Lo studio economico, che interessa Chioggia, Cavarzere e Cona, analizza i principali settori economici del territorio sud del Veneziano quali il turismo, la pesca, l’agricoltura e il commercio. “Chioggia – dichiara Serafino Pitingaro, responsabile area studi e ricerche di Unioncamere – rappresenta un territorio con molte opportunità, ma anche alcune criticità sulle quali gli amministratori devono concentrare la propria attenzione e orientare le scelte strategiche di governo”.

Il rapporto, realizzato dai borsisti della Fondazione Clodiense Chiara Brunelli, Alex Ros, Andrea Stefani, con la collaborazione

di Giovanna Guzzo e Arianna Pittarello (Centro Studi Unioncamere Veneto), è articolato in due parti. La prima parte, suddivisa in quattro capitoli, presenta la fotografia dell’area clodiense sotto il profilo demografico, economico, territoriale e infrastrutturale. In particolare il capitolo sulla demografia analizza le dinamiche e le trasformazioni della società dell’area

geografica nell’arco temporale che va dal 2008 al 2015.

Il calo demografico in particolare si registra a Chioggia con un 0,9%, a Cavarzere

con un 3,9% e a Cona con un 7,7% dal momento che risultano in aumento i decessi rispetto alle nascite.

La seconda parte del rapporto invece si focalizza sui principali settori economici dell’area, le imprese attive in particolare sono diminuite del 7%, nello specifico i comparti dell’agricoltura (-15,2%), le

attività legate alla pesca (-11,8%) e le industrie manifatturiere (-8,3%, comprese le costruzioni), seguiti dal settore del commercio (-7,1%); invece le attività di servizi per la persona contano un aumento del 22,2%. Altro punto dolente è il porto

commerciale e industriale che movimenta solamente il 2% del traffico collocandosi al quinto posto (su sei) nel sistema portuale del Nord Est italiano viste le problematiche legate all’isolamento e alla mancanza di infrastrutture adeguate.

L’analisi dei dati infatti evidenzia un -24 per cento sulla movimentazione totale delle merci con poco più di 516 mila tonnellate in meno rispetto al 2008. Pure il turismo conferma questo trend negativo, solo il 5,5% dei turisti hanno scelto come meta balneare Sottomarina posizionandola all’ultimo posto della classifica. I dati però del 2015 sembrano registrare una crescita del flusso turistico registrando la crescita sia della clientela italiana sia di quella estera, soprattutto tedesca. In conclusione le autorità presenti in sala tra cui Giuseppe Casson (sindaco di Chioggia), Luciana Mischiari (assessore al Bilancio del comune di Cavarzere), Alberto Panfilio (sindaco di Cona) e Francesco Antonich (vice direttore confcommercio di Venezia) hanno evidenziato come siano imminenti alcuni cambiamenti strategici per poter inserire la realtà territoriale clodiense in un unico sistema competitivo e innovativo così da competere con le altre località balneari venete.

di miriam vianello

Lo studio interessa tutta l’area del Basso veneziano, compresa tra Chioggia, Cavarzere e Cona e rivela una situazione di stallo sul piano demografico ed economico. Strategico cambiare rotta per sfruttare le potenzialità del territorio

Società, economia e territorio Il risultato dello studio voluto dalla Fondazione Clodiense in collaborazione con Unioncamere del Veneto

I dati non sono incoraggianti, ma le prospettive sì

Il tavolo dei relatori

M.V.

Primario e industria, dal 2008 al 2015, risultano settori in calo, un notevole incremento emerge nei servizi

R

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AFFITTI

8 Chioggia

Il sindaco Giuseppe Casson stila il bilancio dell’attività 2015 e annuncia le imminenti prospettive della sua amministrazione, a

cominciare da legge speciale e patto di stabilità, passando per i lavori in corso, fino al tanto polemizzato GPL. “Il contesto di ristrettezze economiche in cui operiamo non è cambiato – ha esordito il sindaco durante la tradizionale conferenza stampa di fine anno – I contenuti della legge speciale sono chiari ma vengono continuamente disattesi dallo Stato. Tanto vale abrogarla ed evitare di perder tempo a chiedere che venga rispettata”.

Casson è intenzionato a lanciare una provocazione ai Presidenti di Camera e Senato: in gennaio denuncerà la violazione dei contenuti della Legge Speciale e ne chiederà la sostanziale eliminazione. “Non c’è bisogno di nuove normative particolari a tutela del nostro territorio – aggiunge Casson – basterebbe applicare quella esistente”.

Nelle casse comunali, infatti, giacciono ancora 60 milioni di euro della Legge speciale, non spendibili a causa dei vincoli imposti da Roma. In più, nel 2016 al Comune di Chioggia arriveranno solo 750 mila euro, considerati “briciole” rispetto ai 30 milioni di euro di un tempo. “Nonostante le difficoltà economiche – continua il sindaco - il patto di stabilità è stato garantito e l’impatto di Tasi e Cosap sulle tasche dei cittadini è stato ridotto, pur mantenendo invariati i servizi”.

Nel 2015 sono stati eseguiti diversi interventi

nelle scuole, nei cimiteri e nel centro storico, dove a gennaio partirà il sistema di videosorveglianza e la ristrutturazione di Palazzo Granaio; mentre continuano i lavori per il megatubo sul Lungomare. L’anno nuovo riverserà sul territorio lagunare anche circa 221 milioni di euro d’investimenti, che dovranno essere spesi per le opere di compensazione del Mose, condivise con Venezia e Cavallino.

“Puntiamo sulla valorizzazione del Forte San Felice, sul completamento delle banchine e l’escavo del canale Lusenzo – annuncia il sindaco Giuseppe Casson – e porteremo avanti il progetto di pista ciclabile che colleghi Venezia con il Delta del Po, anche mediante la realizzazione di un percorso ciclo pedonale nel tunnel sotto il Mose”.

Il rilancio dell’economia clodiense nel 2016 si giocherà essenzialmente sulla valorizzazione

dei mercati ortofrutticolo e ittico in un’ottica metropolitana e nazionale, sull’adeguamento dei fondali del porto a –11 metri per accogliere una fetta della crocieristica veneziana e sullo sbarramento/ponte sul Brenta. Per quanto riguarda la vicenda del nuovo deposito di GPL in Val da Rio, invece, il primo cittadino commenta: “Finora Socogas ha ricevuto solamente l’autorizzazione edilizia e realizzare l’impianto, e non il via libera all’esercizio dell’attività, che verrà discusso in un secondo momento. D’ogni modo, la Legge speciale vieta la realizzazione di impianti e il transito di navi che trasportano petrolio e suoi derivati nella laguna di Venezia. Quindi – conclude Casson – chiedo alle varie parti politiche di non strumentalizzare la vicenda e di unirsi piuttosto all’amministrazione in questa battaglia ancora aperta”.

di sara Boscolo marchi

Il bilancio politico-amministrativo/1 Bilancio di fine anno, prospettive per il 2016

La provocazione del sindaco a Roma: sia abrogata la Legge speciale

La conferenza stampa di presentazione del bilancio sull’attività amministrativa della Giunta Casson

Il primo cittadino: “I contenuti della legge speciale sono chiari ma vengono continuamente disattesi”. Casson soddisfatto per i risultati ottenuti nel 2015, nel 2016 la priorità è il rilancio dell’economia locale

Anno nuovo, locazioni nuove per gli uffici della Polizia Locale, Anagrafe e Stato Civile. I servizi comunali saranno presto trasferiti alla Cittadella della Giustizia

di Borgo San Giovanni, dov’è rimasto a svolgere le sue funzioni solo l’ufficio del Giudice di Pace.

“Si tratta di una disposizione provvisoria, nella speranza che vi possa tornare il Tribunale di Chioggia – spiega il sindaco Giuseppe Casson - ma è una decisione che era necessario prendere per evitare il deperimento della

struttura”. Il trasferimento degli uffici sarà formalizzato a breve e risponde ad una duplice necessità. Innanzitutto, dare a Polizia locale e servizi demografici una collocazione più dignitosa e consona al ricevimento del pubblico, in spazi meglio attrezzati rispetto all’attuale primo piano del municipio soprattutto all’accoglienza dei disabili.

In secondo luogo, per non lasciare che una struttura comunale di pregio come la Cittadella della Giustizia cada nel degrado dopo la chiusura del Tribunale. “Vogliamo

valorizzare i beni comunali – afferma l’assessore al Patrimonio, Elena Segato – perciò abbiamo deciso di spostare alcuni servizi alla Cittadella, di aprire il centro civico di Ca’ Bianca e trovare nuove destinazioni d’uso per Corte Salasco. Inoltre, stiamo valutando di dare in comodato d’uso altre strutture - aggiunge Segato – sempre allo scopo di non lasciare deperire beni di proprietà del Comune su cui sono stati spesi soldi per il restauro o la realizzazione”.

news trasferimento anagrafe e polizia municipalePolizia locale, ufficio anagrafe e stato ciVile sPostati nella cittadella della giustizia di borgo san gioVanni

S.B.M. L’assessore Elena Segato

segue da pag. 1Il fatto che dallo scorso novembre non ci siano state precipitazioni

signifi cative, escluso qualche giorno, sicuramente è un segnale di una certa anomalia che avrà le sue conseguenze nei prossimi mesi. Fino alla fi ne di gennaio le montagne del Veneto sono rimaste pressoché sgombre da neve ed è proprio in quota che si fa sentire da settimane l’effetto della siccità. Il fatto che manchino delle scorte signifi cative d’acqua pone una serie ipoteca sull’intero anno che abbiamo davanti. In pianura i primi a preoccuparsi sono gli agricoltori anche se questo è un problema che prima o poi coinvolgerà tutti. Non è escluso che da qui alla primavera inoltrata possano comunque transitare importanti perturbazioni che permettano di recuperare il saldo negativo di questi mesi. Anche in questo caso però c’è una certa apprensione perché l’abbondanza di precipitazioni primaverili non fa che aumentare il rischio idraulico in tutta la nostra regione. Se la siccità è un proble-ma non lo è di meno anche l’eventualità di forti piogge, se non veri e propri fortunali o, come va tanto di moda adesso, di famigerate “bombe d’acqua”. Ormai stiamo vivendo una situazione che negli ultimi anni ha trovato parecchie conferme, vale a dire la “tropicalizza-zione” del clima anche alle nostre latitudini. E’ una piccola forzatura che però spiega e giustifi ca, se non in tutti i casi in una buona parte, la concentrazione di piogge, intense e anche violente, in pochi giorni l’anno. Da anni gli esperti di meteorologia e di difesa del territorio mettono in guardia contro questi cambiamenti climatici che ciclica-mente si propongono. Se in passato però rientravano nel normale ciclo della natura, segnato anche da eccessi o fenomeni violenti, oggi tutto questo rischia di avere delle serie conseguenze sul territorio che ha subito una notevole trasformazione per mano dell’uomo. Pensia-mo allo sviluppo urbanistico degli ultimi cinquant’anni che ha reso pressoché impermeabile migliaia di ettari di terreno. Nelle nostre città, quartieri, zone industriali, autostrade l’acqua se non trova un’effi cace via di fuga può causare in poche ore danni ingenti. Eppure i nostri canali, i nostri argini sono praticamente gli stessi del periodo della grande alluvione del 1966. E’ vero che dopo i disastri del 2010 c’è una maggiore consapevolezza come è vero che da allora qualche opera attesa e invocata da decenni è stata portata a termine. A partire dalle casse di espansione nel vicentino al rafforzamento degli argini. Altre pero, come il completamento dell’Idrovia Padova - Mestre sono ancora al centro di discussioni e in attesa di fi nanziamenti. Intanto non ci resta che sperare nella clemenza del meteo.

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Il nuovo anno si apre nel segno della sicurezza per le scuole. A breve verranno installati nuovi sistemi

d’allarme negli edifici scolastici allo scopo di scongiurare nuove intrusioni e nuovi danni alle strutture. “Violare una scuola significa oltrepassare il semplice reato - sostiene il vicesindaco e assessore all’istruzione Luigi De Perini – Chi s’introduce illegalmente e danneggia la scuola va a profanare un luogo nel quale le nuove generazioni si recano per apprende proprio l’educazione e le norme della convivenza civile”.

I primi giorni di gennaio partirà anche il servizio Sos Scuola di segnalazione telematica, che mette in moto un meccanismo veloce di risposta alle esigenze degli istituti. I primi due mesi saranno sperimentali, poi si procederà a pieno regime.

In più, nel 2016 sono in programma nuove intitolazioni degli edifici scolastici del territorio. Un gruppo di esperti composto dai professori Duse e Moscheni, insieme al dottor Doria, sono già all’opera per scegliere i nomi dei personaggi che hanno condiviso fatiche e gioie della comunità clodiense.

“Ne scaturirà sicuramente un lavoro culturalmente apprezzabile e in linea con il mondo scolastico - commenta De Perini - Le varie proposte saranno presentate ai vari plessi, che decideranno se accoglierle o meno – e conclude - Si provvederà anche a correggere alcuni nomi di realtà scolastiche che risultano errati”. S.B.M.

di sara Boscolo marchi

Il confronto politico non si arresta durante le vacanze. All’indomani della conferenza stampa di fine anno tenuta

dal sindaco, il Pd di Chioggia commenta i temi trattati e accusa Casson di essere più incline alla demagogia e all’auto-assoluzione, piuttosto che affrontare i problemi della città.

“Se il primo cittadino avesse controllato l’operato del dirigente comunale che ha dato parere favorevole all’installazione dell’impianto GPL in Val Da Rio e avesse posto il suo veto al progetto durante le assemblee Aspo, non saremmo arrivati a questo punto – attacca il segretario comunale del Pd, Federico Resler – L’immobilismo di Casson ha permesso che i termini per il ricorso ai tribunali ordinari scadessero e ora, per evitare che questa vera e propria bomba ecologica venga realizzata a due passi dal centro abitato, si rende necessario l’intervento straordinario del Presidente della Repubblica”.

Il partito ex-alleato nella coalizione del sindaco, lamenta l’inefficienza dell’amministrazione Casson, che nel 2015 non avrebbe approfittato di un milione e 800 mila euro di finanziamenti per l’efficientamento energetico degli uffici comunali e non avrebbe ancora dato corso ai progetti di ZTL, di trasferimento del mercato ittico e all’approvazione dei piani particolareggiati per i centri storici di Chioggia e Sottomarina.

“La stessa idea di uscire dalla Legge Speciale che negli anni, invece, è stata un canale di crescita per la città – continua Resler - dimostra che il sindaco non ha una visione lungimirante per il nostro territorio e guarda piuttosto ai suoi interessi nell’immediato.

Di fatti, Casson ha omesso di dichiarare che a gennaio il governo incontrerà i comuni del Veneto per trovare un modo di liberare gli avanzi di bilancio cumulati, allentando così il Patto di Stabilità che finora ha congelato molte risorse e investimenti del Comune – e conclude il segretario comunale del PD - La città ha bisogno del cambiamento che la “politica delle lamentele” di Casson non è in grado di apportare”.

Il bilancio politico-amministrativo/2 Il segretario del Pd di Chioggia

“Casson, sindaco poco lungimirante, amministrazione inefficiente”Il partito ex alleato nella coalizione del sindaco in posizione critica accusa il primo cittadino di demagogia e si lamenta della sua scarsa capacità di affrontare i problemi cittadini

10 Chioggia

Il segretario del Pd di Chioggia Federico Resler

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12 Chioggia

Lo sviluppo sostenibile del settore ittico al centro delle politiche dell’assessorato regionale all’agricoltura, caccia e pesca.

I consorzi e le cooperative rappresentative del mondo della pesca si sono confrontate, recentemente, con l’assessore regionale Giuseppe Pan, con il quale hanno fatto il punto della situazione del loro settore, che negli ultimi anni ha subito profondi cambiamenti.

L’assessore ha organizzato un incontro “per acquisire elementi di conoscenza e valutazione sulle problematiche di un settore attraversato da segnali di crisi, ma foriero anche di importanti potenzialità”. L’obiettivo è di arrivare a una maggiore coesione, quindi con meno frammentazione imprenditoriale, al fine di ottenere il massimo coinvolgimento di tutti i soggetti territoriali per valorizzare al meglio le opportunità della nuova programmazione del Fondo europeo per la pesca, il Feamp. Indicazioni condivise con l’assessore Giuseppe Pan, a conclusione di una giornata di incontri con i diversi operatori ed enti della pesca, svoltasi nella sede dell’Aspo di Chioggia, lo scorso 11 dicembre, alla presenza degli amministratori comunali di Chioggia, del comandante della capitaneria di Porto, e dei presidenti di consorzi e cooperative della pesca. “La Regione Veneto — ha spiegato Giuseppe Pan — ha impegnato a favore del comparto ittico e dell’acquacoltura 22 milioni di euro nel ciclo di programmazione 2007-2013, dando compimento a tutti i progetti preventivati. E circa un quarto delle risorse comunitarie, pari a 5 milioni di euro, sono state impegnate a beneficio della filiera ittica di Chioggia: arresto definitivo, acquacoltura, trasformazione e commercializzazione, azioni collettive e operazioni pilota”. Secondo Pan, se a queste risorse viene sommato quanto stanziato direttamente dalla Regione per la banchina portuale e per interventi di vivificazione delle lagune e di ripristino ambientale, si ottiene la misura dell’impegno regionale a favore dello sviluppo sostenibile delle zone di pesca. Adesso si guarda ai finanziamenti comunitari programmati per superare la frammentazione delle imprese ittiche e per giungere quindi a una sinergia, coinvolgendo in maniera fattiva le varie parti in causa. “Il Veneto — ha concluso Pan — ha realizzato circa il 90 per cento della progettualità complessiva prevista per il settore ittico, risultando ai primi posti in Italia per risorse impegnate ed erogate. Ora con la nuova programmazione 2014-2020, il Veneto confida di ottenere importanti

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Una maggiore coesione e il coordinamento con il coinvolgimento di tutti i soggetti territoriali sono utili a sfruttare al meglio le opportunità della nuova programmazione del Fondo europeo per la pesca

Economia L’assessore regionale Giuseppe Pan incontra gli operatori del settore

Pesca, settore in crisi ma con grandi potenzialità

L’assessore regionale Pan con Marco Dughiero

Ca’ Bianca potrà finalmente usufruire del nuovo centro civico. L’edificio moderno di via Rebosola,

ospiterà le associazioni e gli eventi pubblici, nonché un ambulatorio medico a servizio della frazione e la nuova sede del seggio elettorale comunale.

Costruito durante la giunta di Romano Tiozzo e poi rimasto in attesa di una destinazione d’uso per quattro anni, per il centro civico fortemente voluto dai residenti di Ca’Bianca si avvicina l’inaugurazione. Alla fine di dicembre, infatti, la giunta ha approvato un atto di indirizzo per utilizzare e valorizzare i 300 metri quadri della nuova struttura costata all’epoca quasi 900 mila euro. “Ora l’edificio deve essere consegnata alla collettività – spiega l’assessore al Patrimonio e alle frazioni, Elena Segato - Il centro non presenta alcun segno di degrado, ma è necessario promuovere e valorizzare il bene sia perché i cittadini lo attendono da anni, sia per prevenire possibili atti di vandalismo”. I soggetti a cui sarà affidata la gestione degli spazi e le attività verranno individuati secondo i criteri previsti dal regolamento per la concessione in uso dei beni immobili di proprietà del Comune a soggetti terzi, applicando le procedure previste. La struttura dispone di una sala riunioni di 82 metri quadri, di un locale di 60 con un soppalco di 40 e di due sale più piccole, mentre all’esterno è stato ricavato un parcheggio con una ventina di posti. Oltre all’ambulatorio medico, una seconda area dell’edificio potrà essere destinata a soggetti operanti nel settore commerciale e socio-culturale. All’interno di quest’ultimo locale sarà istituito il seggio elettorale della frazione che sostituirà la vecchia sede nell’ex scuola elementare di Ca’ Bianca.

L’area scoperta, invece, diventerà comune e utilizzabile dai vari locali. In ogni caso, l’assegnatario dovrà obbligatoriamente rendere disponibili gli spazi al Comitato Cittadino della frazione di Ca’ Bianca e di Ca’ Pasqua almeno due volte alla settimana per le attività istituzionali senza addebitare alcun costo.

ca’ bianca

a breve l’inaugurazionecentro ciVico, osPiterà anche un ambulatorio medico e sarà seggio elettorale

S.B.M.

finanziamenti comunitari imboccando la strada di un nuovo percorso progettuale che superi la frammentazione delle imprese ittiche costiere e coinvolga comuni, associazioni di categoria, organizzazioni professionali, consorzi e cooperative. Il futuro del comparto ittico impone una visione coordinata e condivisa delle risorse per un disegno strategico comune”. Il Comune, dal canto suo, ha sottolineato invece l’importanza di convogliare risorse per l’ammodernamento dei natanti e per migliorare le condizioni di sicurezza dei lavoratori.

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Innovazione tecnologica nella progettazione e nella costruzione immobiliare per la realizzazione del be-nessere e dello stare bene anche e soprattutto negli ambienti abitativi. Questo il tema di fondo del wor-kshop “Building innovation and technology” orga-nizzato a fine anno a Sottomarina di Chioggia dall’a-zienda cavarzerana Impianti tecnologie servizi. Un convegno che ha visto la partecipazione di numerosi operatori del settore, fra i quali molti imprenditori, tecnici e professionisti. Al centro della riflessione, così come ha avuto modo di osservare lo stesso Giovanni Zampirolo, il mercato e i rinnovati scenari, con le relative nuove sfide, che si presentano. “In un contesto di profondi e rapidi cambiamenti – ha detto nel suo intervento di salu-to - siamo chiamati ad essere protagonisti attenti e flessibili, disposti al cambiamento sia sul piano della gestione che rispetto alle soluzioni da offrire”.Le più moderne tecnologie sono state esemplificate e ampliamente illustrate nel corso del convegno anche concretamente attraverso speciali espositori, allestiti in occasione dell’evento che aveva anche una spic-cata finalità formativa per i partecipanti, soprattutto sul piano tecnico. Gli operatori tecnici presenti hanno avuto modo di vedersi riconosciuti anche crediti for-mativi per il loro aggiornamento professionale.Al convegno, patrocinato dal Comune di Chioggia, dall’Associazione Albergatori “Asa”, da Confartigia-

nato Chioggia, sono intervenuti come relatori Paolo Volpe, esperto in consulenza per la comunicazione strategica, gli ingegneri Davide Maritan, Riccardo Maestri e Cristian Mazzero che hanno illustrato le novità del mercato relativamente alle pompe di ca-lore e alla moderna impiantistica nel settore idrico-sanitario.E’ intervenuto, inoltre, il consulente finanziario Ales-sandro Doria e, in collegamento da Londra, l’impren-ditore Augusto Marini che ha approfondito l’analisi delle opportunità presenti sui mercati internazionali.Il convegno è stato registrato dal canale televisivo Ada Channel.

Messaggio publiredazionale

ITS Il convegno sulle innovazioni nel campo delle costruzioni

Tecnologia e nuove strategie per essere innovativi e competitivi sul mercato nazionale e internazionale

L’azienda impianti tecnologie servizi srl di Cavarzere protagonista di un importante evento formativo a Chioggia

Il sindaco difende Chioggia e la laguna dal mega deposito di Gpl in Val da Rio. “No a petroli e ai suoi derivati nell’ecosistema

lagunare”. Giuseppe Casson in Commissione di Salvaguardia ribadisce il secco “no” della città all’impianto costiero di oli minerali in radicale contrasto con la Legge Speciale.

Dopo aver interessato a Roma con una lettera urgente a inizio novembre il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, ed il ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, ed essersi affidato ad un legale, Giuseppe Casson è stato ricevuto lo scorso 15 dicembre in un’audizione fiume dalla Commissione per la Salvaguardia di Venezia. L’autorizzazione all’ampliamento dell’impianto del deposito costiero di oli minerali, di 9 mila cubi di Gpl in Val da Rio, a Punta Colombi, per un investimento di 20 milioni di euro in grado di generare un traffico stimato di 25 autobotti al giorno, era stata concessa tramite decreto interministeriale. Su mandato del consiglio comunale, il sindaco sta mettendo in piedi ogni iniziativa utile per bloccarne la realizzazione. “Il decreto interministeriale presenta diversi elementi di criticità – spiega Casson – E’ in netto contrasto con la Legge speciale per Venezia e Chioggia 798 del 1984 che indica nell’estromissione del traffico dei petroli e di suoi derivati un obiettivo immancabile per rendere concrete le finalità di salvaguardia della laguna di Venezia. La presenza di navi che trasportino

petroli o suoi derivati, come il Gpl, è in aperto ed insanabile contrasto con gli obiettivi di tutela dell’intero ecosistema lagunare. La stessa scelta di investire sul porto offshore si basa proprio su tale disposizione”.

“La realizzazione dell’impianto inoltre si pone in netta violazione dell’attuale piano regolatore del porto. Considerati i quantitativi e i traffici movimentati dal deposito, il progetto comporterebbe una sostanziale variazione dell’operatività del porto che da commerciale dovrebbe diventare porto

industriale e petrolifero – continua il sindaco - Oggi è vietato nel porto l’imbarco, lo sbarco, il trasbordo e il trasporto delle merci pericolose e per il gas è autorizzata la movimentazione solo in colli e quantità molto limitate. Una variante al vigente Piano regolatore deve validare un così sostanziale mutamento della funzionalità e della destinazione dello scalo di Chioggia, ma si pone in netto contrasto con la Legge speciale e con gli obiettivi di sviluppo della portualità della laguna veneziana”. Il sindaco si è quindi appellato alla Commissione per la Salvaguardia perché si faccia carico della problematica che mina nel cuore Chioggia, Venezia e tutta la laguna.

il sinDaCo alla Commissione per la salvaGuarDia Di venezia: “no al meGa Deposito Di Gpl”

di andrea varagnolo

Fondali più profondi in laguna per rilanciare lo scalo portuale. L’obiettivo perseguito è quello di portare i fondali

a meno 11 metri per i canali principali. Per ora manca ancora un programma operativo, ma gli sforzi portati avanti sinora dalla politica locale, che ha agito anche a livello nazionale, stanno per portare i primi frutti.

A perorare la causa una sinergia che, di fatto, ha visto come protagonisti due vecchi alleati, il Pd e la squadra del primo cittadino, Giuseppe Casson, che hanno coinvolto gli organismi dello Stato centrale per giungere presto ai provvedimenti che permettano di dar corso ai lavori. Il Pd ha presentato un Ordine del Giorno, a firma degli onorevoli Davide Zoggia, Michele Mognato, Diego Crivellari, per rendere possibile l’escavo dei fondali così da favorire la portualità chioggiotta nell’Alto Adriatico, poi approvato. Il sindaco, dal canto suo, si è impegnato direttamente con il Consiglio superiore dei lavori pubblici. “È in

corso — spiega il primo cittadino, Giuseppe Casson — presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici a Roma, il procedimento che dovrebbe sfociare nell’autorizzazione, da parte del Ministero delle Infrastrutture, a scavare i fondali del Porto di Chioggia fino ad una profondità di meno 11 metri. Si tratta di un passaggio di fondamentale importanza per il nostro territorio, il cui porto

da sempre soffre, a causa dei fondali troppo bassi, di limitazioni importantissime quanto alla sua concreta operatività. Possiamo certamente dire che il nostro scalo, nei fatti, non abbia mai funzionato proprio a causa di quelle limitazioni. Ho voluto prendere parte in prima persona ai lavori della commissione che, spero prestissimo, licenzierà il provvedimento autorizzatorio. Considero

centrale e decisivo, per lo sviluppo della nostra città e del suo territorio, garantire piena funzionalità al nostro porto”.

E il provvedimento che autorizza l’escavo dei fondali a -11 è stato definitivamente approvato mentre andiamo in stampa. Esulta per il risultato il sindaco Casson.

Il sindaco sottolinea che lo statuto della nascente Città Metropolitana “ha indicato

tra i motori principali del suo intero sviluppo proprio la portualità lagunare, sulla quale puntare per garantire benefici importanti anche a tutto l’entroterra”. “In questo quadro — aggiunge — sarà fondamentale giungere quanto prima ad una governance unitaria dei porti di Venezia e di Chioggia, facendo sì che vi sia una visione organica e di insieme delle vicende portuali”.

I lavori consistono, come sottolineano Zoggia, Mognato e Crivellari, nell’adeguamento della profondità dei fondali del canale di accesso al porto, dalla bocca di porto di Chioggia al bacino di porto di val da Rio, per uno scavo di circa 800 mila metri cubi. Dal punto di vista centrale, è stato approvato un ordine del giorno, che impegna il Governo a finanziare l’intervento, il cui costo sarebbe quantificabile in 8.900.000 euro.

Territorio Gli sforzi della politica locale a livello nazionale cominciano a produrre i primi futti

Fondali più profondi per rilanciare lo scalo portualeA perorare la causa la sinergia Pd con la squadra del primo cittadino Casson. Mentre andiamo in stampa arriva la notizia dell’ok dal Ministero delle Infrastrutture all’autorizzazione a scavare i fondali del Porto di Chioggia fino ad una profondità di meno 11 metri. Consente di eliminare una consistente limitazione alla sua concreta operatività

14 Chioggia

Il sindaco Giuseppe CassonA lato, il porto di Chioggia

Dopo la lettera a Derio e a Giudi, Casson ribadisce: “No a petroli e ai suoi derivati nell’ecosistema lagunare”

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17Chioggia

di eugenio Ferrarese

La “sciarpa rosa” si trasforma e diventa tante copertine che le associate dell’Andos (associazione nazionale donne operate al

seno) hanno donato a Gruppi missionari di Chioggia o a quanti ne faranno richiesta.

La consegna è avvenuta sabato 21 novembre al Teatro Don Bosco in occasione dell’evento “I nuovi abbracci della sciarpa rosa - uniti per la prevenzione”, che ha visto protagoniste le stesse volontarie, molto attive per la riuscita della festa, insieme alle donne del Circolo degli Abbracci, che hanno letto alcuni loro testi. La manifestazione è stata allietata anche dalle allieve delle scuole “Arte e Danza - Hip Hop New Project” di Bianca Chiaretto e Gianluca Frezzato e del Centro Formazione Danza di Patrizia Aricò e Francesca Serafini si sono esibite in originali coreografie. Il sindaco di Chioggia Giuseppe Casson e i rappresentanti dell’Ulss14 - dottoressa Gilda Menini, direttore amministrativo a nome del Commissario Dal Ben, dottor Massimo Boscolo Nata, direttore del Dipartimento alla prevenzione, il direttore del reparto di Oncologia dottor Carlo Gatti e la dottoressa Anna Scola, oncologa presente nell’ambulatorio di senologia al momento della presa in carico della paziente - hanno ringraziato l’Andos per come si è attivata per la buona riuscita dello screening mammografico proposto ogni due anni.

La sfilata con la “Sciarpa rosa” lungo tutto il Corso del Popolo, la sua esposizione sulla spiaggia di Sottomarina (con un servizio televisivo su Rai 3, diventando così un evento promozionale per la nostra città) e infine le oltre 500 telefonate effettuate dalle volontarie alle donne come promemoria per l’esame di prevenzione hanno prodotto un risultato davvero importante: l’adesione delle donne che si sono sottoposte allo screening mammografico è infatti aumentata di circa il 20%, passando dal 58% della precedente campagna all’attuale 75%, mentre a cinque di esse è stata riscontrata la malattia in tempo utile per essere operate. Ancora una volta è stata

ribadita l’importanza di una buona prevenzione e di uno stile di vita sano a partire da una corretta alimentazione e da un costante esercizio fisico: quello che le donne dell’Andos già sperimentano frequentando palestra, piscina e voga con il Dragon boat, attività organizzate dalla stessa Associazione.

Il pomeriggio di festa e solidarietà è stato poi completato da omaggi di mele e noci biologiche e, per i bambini, dei kit con istruzioni per fare i pon pon con la lana rosa avanzata dalla trasformazione della sciarpa. E questi pon pon hanno addobbato un albero di Natale allestito nell’atrio dell’Ospedale, dove sono stati consegnati questi singolari balocchi una volta confezionati.

Sociale Realizzate dall’associazione delle donne operate al seno sono destinate ai Gruppi missionari di Chioggia

Nuovi abbracci con le copertine dell’Andos

L’atrio dell’Ospedale di Chioggia ha ospitato dal 9 al 31 dicembre scorso la mostra fotografica “La straordinaria quotidianità delle donne... così è... se vi pare“. Questo progetto è nato da un’idea di una giovane donna e

l’Andos (associazione nazionale donne operate al seno) ha colto l’opportunità di questa proposta per una interazione e scambio fra generazioni, accomunate dallo stesso problema. E’ un messaggio un po’ audace che vuole essere un invito alla città di Chioggia per pensare la malattia non come maledizione, ma come occasione di cambiamento e al tempo stesso messaggio di speranza: nei momenti di grande difficoltà, le donne sanno riprendere in mano la loro vita e ricominciare.

E nella mostra esse si sono fatte testimoni e ci hanno messo le loro facce.

I rappresentanti della Ulss 14 che hanno partecipato all’inaugurazione, il Direttore Amministrativo dottoressa Gilda Menini e il Direttore Sanitario Luca Sbrogiò, hanno tenuto a sottolineare il grande contributo dato dall’associazione a un sostanzioso innalzamento della percentuale (80%) di donne che si sono sottoposte allo screening, ringraziando sentitamente tutte coloro che si sono spese per la riuscita di questa buona causa con tutti i mezzi a loro disposizione. Silvia Pagan, presidente dell’Andos di Chioggia, ha ringraziato l’Azienda Sanitaria per la fiducia dimostrata nell’aver creduto al messaggio, le dottoresse Antonella Padoan e Giuditta Boscolo per la loro presenza assidua e la disponibilità dimostrate e, in special modo, tutte le volontarie, vera forza dell’associazione.

andos

mostra di pittura con messaggio nell’atrio dell’ospedalele facce delle donne coraggiose che nelle difficoltà sanno reagire e riPartire

E.F.

Presentata la nuova uscita del periodico semestrale “Chioggia. Rivista di studi e ricerche”, che dal 1988 ha lo scopo

di studiare e diffondere la conoscenza di Chioggia e del suo territorio nelle sue molteplici realtà. Il 47esimo numero della rivista raccoglie gli approfondimenti curati da alcuni noti studiosi chioggiotti, tra cui interessanti indagini e curiosità sulla Guerra di Chioggia, l’artista Antonio Marinetti e i pescatori de “La Scarpena”.

Durante la presentazione dell’ultima uscita, avvenuta il 18 dicembre in Sala Consiliare, il direttore Cinzio Gibin ha voluto dare un saggio della ricchezza del n. 47 di “Chioggia. Rivista di studi e ricerche” introducendo al pubblico tre autori degli articoli. Matteo Doria ha condotto una ricerca sui disegni e le famose teste di carattere di Antonio Marinetti (1719 -1796) detto “il Chiozzotto”.

Tra i materiali presentati sulla rivista vi sono soprattutto i suoi dell’artista destinati alla stampa e conservati in vari musei italiani ed europei, tra cui il British Museum di Londra. Di leoni marciani, invece, si è occupato Erminio Boscolo Bibi. Infatti, al termine della Guerra di Chioggia, nel 1380 furono portati a Genova da Trieste e da Pola come bottino di guerra, due leoni di San Marco in pietra d’Istria. L’autore propone la ricostruzione della vicenda facendo riferimento alle fonti a stampa dell’epoca.

Infine, Gina Duse si è soffermata

sull’esperienza dell’associazione di pescatori “Scarpena” fondata nel 1987, che ebbe un ruolo di primo piano nell’organizzare la socialità dei propri associati.

Accanto all’analisi delle finalità, viene proposto uno spaccato storico-culturale di Chioggia. All’interno del n.47 vi sono molti altri approfondimenti meritevoli di lettura, tra cui quello di apertura dedicato al pre-Umanista Albertino Mussato di cui è indagata la produzione letteraria durante i due periodi di esilio a Chioggia (1318-19 / 1325-29).

rivista Di stuDi e riCerChe nel nuovo numero i DiseGni e le Famose teste Di Carattere Del “Chiozzotto”

S.B.M.

La copertina dell’ultimo numero della rivista

Alcuni momenti della serata di consegna delle copertine realizzate dalle donne dell’Andos

di eugenio Ferrarese

In America per tenere una lezione sul ripascimento del litorale. Il “docente” protagonista di questo intervento culturale, svoltosi nel mese di

novembre 2015 nella Facoltà di Ingegneria Civile del “City College of New York”, rinomatissima Università posta nel cuore di New York, è stato il giovane ingegnere idraulico Stefano Boscolo Cucco. 33 anni, laureatosi a Padova, Stefano appartiene a quella che è già la 5a generazione dell’azienda familiare La Dragaggi srl di Marghera, specializzata in opere marittime, dragaggi e ripascimenti litoranei. Questa lezione è nata da un’intervista collegata alle giovani eccellenze italiane, rilasciata da Stefano Cucco all’emittente italiana Odeon TV. Nella trasmissione si faceva riferimento al sito internet aziendale tradotto in 4 lingue che ha catturato l’attenzione dei tecnici del dipartimento di Ingegneria Civile americano che online hanno visto i lavori realizzati in Italia e hanno contattato l’associazione italo-americana ILICA - associazione italo americana che promuove la lingua e la cultura italiana negli USA - per poter invitare il cittadino chioggiotto a tener un seminario formativo a New York.

Grazie proprio alla collaborazione del presidente di ILICA, Donna Chirico, e del chairman, Vincenzo Marra, Stefano ha avuto la possibilità di esporre alla Facoltà di Ingegneria di New York la sua tesi

di laurea, vista in Italia come uno dei più innovativi interventi di ripascimento litoraneo.

Presenti alla lezione il Capo del Dipartimento di Ingegneria professor Julio Davalos, il titolare di cattedra del corso di Ingegneria Anil Kumar Agrawal ed un vasto pubblico composto da studenti, professori, assistenti ed ingegneri che hanno poi voluto approfondire l’argomento con un vivace dibattito. In inglese l’ingegnere chioggiotto ha spiegato con foto e video le più moderne metodologie di ripascimento litoraneo, prelevando sabbia dal

fondale marino e pompandolo direttamente sul litorale. Nella tesi di laurea di Stefano Cucco si illustra dettagliatamente una metodologia esclusiva per prelevare i sedimenti marini senza interferire con le dinamiche litoranee, partita come semplice idea per essere successivamente approfondita da docenti universitari e poi messa in pratica per diversi anni nel litorale di Jesolo. Questa metodologia di intervento si sta diffondendo a livello nazionale in quanto risulta essere più economica delle tradizionali barriere soffolte o scogliere e permette in brevissimi tempi di avere grosse volumetrie di sabbia nell’arenile. La sabbia aspirata mediante la particolare draga di tipologia Trailing Suction Hopper Dregder, largamente citata nella tesi di Cucco, presenta elevato pregio granulometrico e cromatico rispetto alle tradizionali ed ormai obsolete metodologie per ripascere i litorali italiani. Il tema proposto da Stefano ha suscitato grande interesse tra gli ingegneri americani che hanno problematiche analoghe in alcune delle loro coste. Successivamente alla lezione un altro noto docente americano, il professor Arthur Trembanis dell’Università del Delaware, ha contattato il giovane ingegnere chioggiotto per un incontro dove proporre nuovamente la idea sperimentale innovativa, dando così lustro alla città di Chioggia ed all’ingegno degli italiani

18 Cultura locale

Chioggia all’estero Il giovane ingegnere idraulico ha tenuto una lezione sul ripascimento del litorale al “City College of New York”

Le lezioni americane di Stefano Boscolo Cucco

Una borsa di studio in memoria di Marco Boscolo Camiletto. Ascom e Gruppo Turismo hanno istituito un premio che ogni anno sarà destinato a uno studente dell’istituto alberghiero

di Chioggia dimostratosi particolarmente meritevole durante il suo percorso scolastico. L’iniziativa è stata presentata dalle due associazioni di categoria durante la tradizionale cena svoltasi a metà dicembre presso il Centro di Formazione Professionale. Presenti diversi rappresentanti delle varie categorie economiche della città. Marco Boscolo Camiletto, imprenditore turistico molto noto a Chioggia, è scomparso nell’estate 2015 all’età di 48 anni. Era stato il presidente del consorzio di promozione turistica ConChioggiaSì, nonché titolare in carica dello Smart Hotel Mediterraneo. Attualmente le attività imprenditoriali sono passate alla gestione della sorella Sonia e della moglie di Camiletto, Patrizia Pagan, presenti alla serata di presentazione insieme ai figli. Durante la cena dedicata all’intitolazione della “Borsa di studio Marco Boscolo Camiletto”, il presidente di Ascom, Alessandro Da Re ha ricordato con affetto la figura del brillante imprenditore chioggiotto scomparso.

il premio isituito da ascom e Gruppo turismouna borsa di studio in memoria di marco boscolo camiletto

Poesia, pittura e beneficenza. All’Hotel Real di Sottomarina il 12 dicembre scorso l’ormai tradizionale

appuntamento è stata l’occasione per i soci del Circolo culturale “I. Silone” di Chioggia per presentare il “Calendario 2016” dei poeti e pittori in collaborazione con “La Dragaggi srl” di Boscolo Cucco.

E così alla poesia di Ornella Lazzarin proposta per il mese di gennaio era abbinato il dipinto di Elena Zampieri, per febbraio la poesia di Anna Artmann al pittore Gianni Talamini, marzo con la poesia di Angelo Padoan e il quadro di Tarquinio Bullo, aprile il componimento di Bruno Gianni con l’opera di Renzo Gianella, maggio la poesia di Paola Pagio Tiozzo e la grafica di Alessandro Pugiotto, giugno il dipinto di Luca Stornellon e la poesia di Lucio Gianni, luglio la foto di Alberto Maria Tosello e il componimento di Adriana Noris, agosto la poesia di Teresa Davanzo e il dipinto di Elena Zampieri, settembre con la pittrice Dolores Boldrin e la lirica di Giorgia Pollastri, ottobre una foto di Mario Bullo e la poesia di Alberto Pernini, novembre dipinto e poesia di Nella Talamini, dicembre un’immagine di Tarquinio Bullo e poesia di Marisa Terranova.

La raccolta di fondi, vero scopo della serata, era indirizzata a sostenere le iniziative promosse dall’associazione Amcet (associazione malati cronici e terminali) e così grazie al sostegno degli artisti e di amici negozianti si è potuto consegnare la somma

di 1345 euro a Millj Scarpa, presidentessa di tale associazione.

Il presidente del circolo “I. Silone” Elena Zampieri ha poi voluto dare un riconoscimento alla stessa Millj Scarpa e alla associazione Amcet per il lavoro di volontariato svolto, ad Antonio Belcaro per essere stato uno dei cofondatori del circolo “Silone” assieme all’artista Sandro Penzo, a Mara Bertini per il suo impegno nel sociale e per la sua collaborazione col circolo “Silone”,

ad Alfredo Barbieri per il suo legame da lunga data con Sottomarina, all’ingegnere Stefano Boscolo Cucco premiato negli Stati Uniti come giovane eccellenza italiana per aver fatto conoscere in America le sue competenze professionali.

La manifestazione - coordinata da Giancarlo Fuolega e presentata da Giorgia Pollastri, presidente del Gruppo Amici della Poesia Comunità di Mestre – è stata allietata dagli interventi musicali del tenore Antonio Cervato e della soprano Ornella Scola accompagnati dal musicista Davide Munaron.

La serata di beneficienza è stata successivamente trasmessa da Telechiara ed altre emittenti nazionali e regionali.

CirColo “i. silone” poesia, pittura e BeneFiCenza nel CalenDario 2016

E.F.

Sara Boscolo Marchi

La famiglia di Marco Boscolo Camiletto: da sinistra la sorella Sonia, nipote e figli, la moglie Patrizia Pagan

Nella serata di presentazione sono stati raccolti 1345 euro destinati all’associazione Amcet

Un passaggio della lezione americana di Stefano Boscolo Cucco

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di sara Boscolo marchi

Dopo la pausa natalizia, tornano gli appuntamenti di Acque Altr3, progetto di danza, musica e teatro promosso ed

organizzato dall’assessorato alla Cultura in collaborazione con Arteven, Centro Formazione Danza, Associazione Lirico Musicale Clodiense, Veneto Jazz e Città Metropolitana.

Il sipario del teatro Don Bosco riapre il 21 gennaio con uno spettacolo che si ascolta come fosse un concerto e si guarda come fosse un varietà: “Il sol ci ha dato alla testa” della Rimbamband. Venerdì 22 gennaio, l’Eddie Gomez 4et (jazz) suonerà insieme a Roberto Gatto alle ore 21 presso l’Auditorium San Nicolò. L’11 febbraio Natalino Balasso tornerà ad intrattenere la platea del Don Bosco con il suo “Stand Up Balasso”: due ore di zapping tra le varianti della risata, dai doppi sensi, ai monologhi balassiani sulle miserie e i difetti umani che lo hanno reso popolare. Il giorno dopo, all’Auditorium, Saverio Tasca e Alterarco presenteranno, invece, “L’uomo che cammina”, uno spettacolo d’immagini sonore e suggestioni sui luoghi della Grande Guerra. Il 25 febbraio, la stagione comica di “Acqua Alta” proseguirà con un classico del teatro italiano, nonché il testo di Carlo Goldoni più rappresentato al mondo: “Arlecchino, il servitore di due padroni”, allestito dal Teatro Stabile del Veneto.

Per gli appassionati del balletto, domenica 21 febbraio alle ore 17, l’Auditorium San Nicolò ospiterà il “Galà di Danza tra classico

e contemporaneo”, danzato dai giovani talenti nazionali de Il Balletto - Gruppo Junior di Castelfranco Veneto, diretti da Susanna Plaino.

A concludere la rassegna “Chioggia Danza 2015/16” sarà lo spettacolo fuori abbonamento “Four” del Gruppo Chòrea (coreografie di Patrizia Aricò e Francesca Serafini) il 6 marzo alle ore 17. Poi domenica 28 febbraio, sempre in Auditorium, alle 18 sarà il turno dell’Orchestra Crescere in Musica di Vicenza, che, diretta da Sergio Gasparella, eseguirà musiche di Beethoven e Mozart. In marzo tornano anche le serate jazz, con il Steve Turre 6et (6 marzo) e il Trio da Paz (11 marzo).

Il noto comico Mago Forrest, infine, giovedì 10 marzo chiuderà la XXII rassegna

di “Acqua Alta” al teatro Don Bosco con uno spettacolo ambientato in un albergo, metafora della vita, dove si arriva, si sosta e poi si parte. Dopo la “La Traviata” di Giuseppe Verdi del 20 marzo alle ore 16.30, invece, l’Auditorium di Calle San Nicolò riproporrà due appuntamenti nell’apprezzata formula “concerto+aperitivo”: domenica 10 aprile i

“Singing Porter” a partire dalle 18.00 ripercorreranno vita e musica di Cole Porter attraverso il diario della moglie Linda; infine, domenica 22 maggio, alle 11.15 si esibiranno gli allievi dell’Accademia Violinistica di Chioggia, diretti dal M° Dejan Bogdanovic. Per informazioni e biglietti è possibile consultare www.arteven.it – www.eventi.chioggia.org .

Appuntamenti Teatro, musica, danza

Acque Altr3, si riparte con gli eventi

I prodotti di Chioggia in esposizione a Copenaghen. Un dipinto della pittrice Nella Talamini è stato recentemente

consegnato dal Direttore Sanitario Luca Sbrogiò – in occasione di un convegno internazionale svoltosi a Venezia – alla dottoressa Hanne Tonnesen, responsabile della Promozione della Salute dell’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità). Nell’opera della Talamini sono raffigurati alcuni dei prodotti tipici chioggiotti (in foto). Vari dipinti della pittrice, nata a

Padova ma da tempo residente a Chioggia, sono stati donati all’Ospedale “Madonna della Navidella” di Chioggia ed anche un suo acquerello raffigurante l’edificio ospedaliero e una bricola con la Madonna è stato consegnato al governatore del Veneto Luca Zaia giunto a Chioggia per l’inaugurazione del nuovo Pronto Soccorso di Chioggia. Un dipinto di Nella Talamini è esposto nella sede dell’associazione Ilica (Italian Language Inter-cultural Alliance) a New York. E il prossimo maggio esporrà

a Bolzano assieme alla pittrice Elena Zampieri, presidentessa del Circolo Silone di Chioggia.

curiosità pittura. il dipinto è stato consegnato alla dottoressa hanne tonnesen dell’omsi Prodotti di chioggia diPinti da nella talamini in esPosizione a coPenaghen

All’amministrazione della giustizia in Italia è stato dedicato l’incontro di novembre promosso dal Rotary Club di Chioggia. L’evento, organizzato dal presidente del Club Luciano Oselladore, ha avuto quale relatore il Presidente della Corte

d’Appello di Venezia Antonio Mazzei Rinaldi alla presenza dei rappresentanti delle autorità civili e militari locali.

“La Magistratura - ha affermato il relatore - è stata concepita come un Ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere con la chiara finalità di sottrarre il controllo della stessa al potere politico. La considerazione del legislatore costituente, nata dall’essere appena usciti da un regime totalitario, si è rivelata, almeno nelle intenzioni, vincente e positiva giacché ha consentito lo sviluppo e il consolidarsi di un ruolo della Magistratura adeguato alla complessità dei rapporti nella nostra società civile”. Nel corso degli anni il ruolo del giudice è mutato con l’insorgere di complicazioni e conflitti sociali, civili, economici e politici: le situazioni d’emergenza contro il terrorismo, contro la criminalità organizzata, contese sociali nel mondo del lavoro, fino alle questioni di emergenza abitativa, rapporti familiari e tutta una serie di problematiche che interessano la complessità della convivenza sociale.

“L’azione della Magistratura”, ha proseguito il Procuratore, “ha assunto un ruolo di garanzia dell’equilibrio tra i poteri dello stato e i portatori di interessi di gruppo e individuali, un ruolo sempre più difficile da districarsi nel rispetto delle legittime prerogative”. La responsabilità della magistratura - una funzione “particolare” anche nei confronti del mondo politico del passato e del presente - è un aspetto che maggiormente interessa i cittadini, quando si tratta di assicurare alla giustizia soggetti che abbiano usato delicatissime funzioni pubbliche per scopi estranei all’interesse collettivo, per finalità d’illecito arricchimento, personale o di gruppi, o di arbitraria conservazione del potere. Tuttavia certi aggiustamenti appaiono necessari, quindi è opportuno proseguire sul terreno delle riforme, riguardo la giustizia civile e penale, soprattutto sulla riduzione dei tempi di definizione dei processi, sulla riduzione dell’arretrato e sull’efficace gestione di un numero incredibilmente alto di cause. A questo proposito le mancanze non riguardano la scarsa produttività dei magistrati italiani (una serie di dati forniti dalla Commissione Europea per l’efficienza della giustizia in Europa certifica il contrario), ma principalmente la lentezza dei processi è dovuta al carico effettivo, assolutamente spropositato, che ogni singolo giudice italiano assume rispetto a quello dei giudici degli altri stati europei. Questo è provocato anche dalla mole di cause, di poco valore o di scarso allarme sociale, affidate a un giudice togato. Occorre perciò rendere più efficace e credibile il servizio giustizia e sempre più trasparente il ruolo del giudice che, per usare un’espressione di effetto rapido, incide con la sua azione su tre fondamentali diritti del cittadino: la libertà, l’onore e il patrimonio. “E’ pertanto necessario”, ha concluso il Procuratore Mazzei, “che il ruolo del giudice sia sempre chiaro di fronte ai pubblici poteri e alla collettività dei cittadini e che esso mai debordi dai limiti a esso assegnati dalla legge, con l’avvertenza che deve ritenersi fortunato quel paese nel quale l’azione della Magistratura non sia di supplenza all’inerzia o al malgoverno delle forze politiche, ma si atteggi come attività di ordinario controllo sull’osservanza delle regole della civile convivenza”. Il nutrito dibattito che è seguito alla particolareggiata ed efficace relazione ha dimostrato quanto il tema “giustizia” sia sentito dai cittadini del nostro paese.

eVenti

Gli incontri del rotary Club Chioggiail Presidente della corte d’aPPello di Venezia antonio mazzei rinaldi a chioggia Per Parlare di giustizia

Eugenio Ferarese

19Cultura locale

Il procuratore Antonio Mazzei Rinaldi all’incontro del Rotary

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Dopo la partita persa in casa del San Marino il nuovo Mister Rocchi non è riuscito a invertire la rotta perdendo ancora 3 partite.

La prima in casa della Sammurese per 2 a 1. Il primo gol è stato messo a segno da Simoncelli al 25’; il secondo al 65’ di Tarabini, accorcia le distanze capitan Boscolo Berto nel finale ma non serve ad evitare la sconfitta.

Poi si è perso il derby in casa con il Delta Rovigo. Con un sonante 4 a 0 la Clodiense si è presentata incerottata per le squalifiche di Moretto e Berto e al centro della difesa ha dovuto giocare Mazzetto.

Nel primo tempo è andato a segno l’ex Pradolin. Nella ripresa la Clodiense ha avuto due clamorose occasioni per pareggiare. La prima sui piedi di Scarpa e poi una clamorosa, a tu per tu con il portiere di Bonaldo che è stato bravo a parare il tiro.

Poi è arrivata la tripletta di Pera, del Delta Rovigo, che ha chiuso la partita.

Infine è arrivata la sconfitta per 4 a 1 a Villafranca, che è costata la panchina a Mister

Rocchi. Domenica 20 dicembre, nell’ultima partita

del girone d’andata, arriva finalmente la tanto attesa vittoria in casa contro il Bellaria per 2 a 1, formazione che precede i lagunari di 4 punti in panchina. C’è il ritorno di Mattiazzi che, a detta della società, è stato confermato fino a fine stagione.

Una vittoria che mancava dal lontanissimo 29 marzo, quando la Clodiense andò ad espugnare il “Nereo Rocco” in casa della Triestina con gol di Santi e, al 44’ st, gol di Mastroianni che proiettavano i lagunari al 4° posto.

Questa vittoria lascia ancora la Clodiense all’ultimo posto ma, complice la sconfitta del Villafranca VR, Romagna Centro e Fortis Juventus, riusce quantomeno ad accorciare le distanze ed affrontare il girone di ritorno con un ritrovato entusiasmo.

Mattiazzi, l’allenatore della Clodiense, a fine partita cerca di raffreddare i facili entusiasmi dichiarando che la situazione della classifica è ancora difficile.

Nell’ultima partita del girone d’andata arrivano finalmente i tanto attesi 3 punti, in casa contro il Bellaria. La squadra gradata vince per 2 a 1. Il nuovo mister Mattiazzi raffredda i facili entusiasmi, dichiarando che la situazione in classifica è ancora difficile

Calcio Serie D giorno D

La Clodiense termina l’anno con una vittoria e si riaccende una piccola speranza per la salvezza

L’esultanza dopo la vittoria con il Bellariaseconda foto l’esonerato Mister Rocchi di seguito Mattiazzi nuovo allenatore

Il nuovo allenatore della Clodiense paga cara la pesante sconfitta subita a Villafranca Veronese e

viene esonerato. Era arrivato al posto del traghettatore Mattiazzi alla 12^ giornata, Rocchi ha disputato 7 giornate di campionato conquistando solo 1 punto e le due vittorie in Coppa Italia, prima battendo il Delta Rovigo poi il Venezia. La squadra è stata affidata di nuovo a Mattiazzi allenatore della juniores.

in breVe

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I due colpi del calcio mercato sono stati l’arrivo di Matteo Malagò dal Venezia e di Nicolò Barzan dal Bellinzona.

Il presidente Ivano Bielo è riuscito a far ritornare a Chioggia Matteo Malagò, il gioiellino del Venezia che ha fatto due stagioni da autentico protagonista nel Real Vicenza in Lega Pro tra i professionisti, collezionando in due stagioni la bellezza di 54 presenze con 5 gol. E’ un centrocampista dotato di classe cristallina e con “sette” polmoni, visto quanto corre in campo.

Era venuto a Chioggia nella stagione 2012 con la Clodiense insieme a Barzan

che, fatalità, ritroverà ancora come suo compagno, visto che è stato ripreso anche lui. In quella stagione la Clodiense sfiorò anche la vittoria in campionato con una squadra fantastica.

Quali sono stati i motivi che ti hanno fatto decidere il tuo ritorno?

“Il presidente sicuramente – risponde Malagò - ha una grande stima di me e in più non stavo giocando a Venezia. Sarà un impresa salvarsi ma se sono venuto qua vuol dire che ci credo! Cercherò di dare il massimo per far sì che questo avvenga! Per me e per la Clodiense”.

Nelle ultime ore di mercato, che si chiudeva a metà dicembre, sono stati presi il centrocampista Simone Amadio (ex di Celano, Sanvitese, Triestina e Treviso), classe ’92, ed il portiere Angelo Clede (classe ’96), scuola Venezia e quest’anno in forza a Gradisca d’Isonzo. Si è arrivati anche alla cessione di Simunach, l’attaccante scuola Juventus che non ha certamente brillato, realizzando solo una rete. A questo punto a mercato chiuso la Clodiense deve cercare di prendere un attaccante da affiancare a Scarpa e può solo farlo con qualche giocatore della Lega Pro svincolato.

I due colpi del calcio mercato messi a segno dal presidente Ivano Bielo. Si tratta di due graditi ritorni. L’obiettivo è la salvezza dei granata. Ora serve un attaccante da affiancare a Scarpa

Calcio Mercato d’autunno Clodiense

Ritornano a Chioggia Malagò e Barzan

Calcio amatori Campionato Uisp girone E

Per ogni squadra di calcio che si rispetti, il periodo festivo tra dicembre e gennaio è anche periodo di bilanci. Periodo per

valutare quanto di buono fatto fino a questo momento, per individuare i problemi e le cose che non sono andate come previsto, periodo per riposare, per recuperare qualche giocatore infortunato e, perché no, per rinforzarsi con qualche “colpo di mercato”. Così è anche per la squadra degli Amatori dell’AC Chioggia.

La squadra guidata da Gimmi Sambo, che attualmente disputa il campionato UISP nel girone “E” della lega della provincia di Rovigo e campione interprovinciale in carica, può sicuramente considerare positivo il cammino fatto finora. I lagunari chiudono infatti il girone di andata al comando, totalizzando ben 25 punti su 30 a disposizione, staccando già di 4 lunghezze un avversario tosto come il CSM Corbola.

Gli uomini di Sambo sono incappati in una sola sconfitta per mano del sorprendente US Piano. Non a caso il campo di Piano di Rivà è sempre stato un terreno di gioco ostico per l’undici clodiense, tanto che in questa stagione

hanno lasciato i tre punti. Ma anche le sconfitte servono a crescere e maturare, tanto che il risultato subito successivo alla “fatal Piano” è stato un altisonante 7 a 1 ai danni dei malcapitati Amatori Porto Viro.

Da segnalare inoltre alcuni numeri dell’AC Chioggia che, seppur parziali e utili alla sola statistica, dimostrano le potenzialità di questa squadra. 38 gol fatti e 9 gol subiti la portano ad essere il miglior attacco e la miglior difesa del girone, e come se non bastasse sono ora primi anche nella parziale classifica di Coppa Disciplina (Coppa messa in palio dalla UISP per le squadre che totalizzano a fine campionato il miglior punteggio inerente alle sanzioni sportive ricevute).

Certo i chioggiotti sono una delle squadre favorite per il titolo, visto che negli ultimi 5 anni per ben 3 volte sono stati proprio loro ad alzare la coppa al cielo di Rovigo nelle memorabili finali al “Gabrieli”, ma non sarà per niente facile emulare il successo dell’anno scorso. I granata (da circa un anno l’AC Chioggia utilizza maglie di gioco granata in onore della più blasonata e storica realtà calcistica cittadina)

sanno infatti che oltre ad un durissimo girone di ritorno, in caso di qualificazione ai playoff troveranno ad attenderli temibili ed agguerriti avversari del calibro dell’AC Saguedo 1975, l’AC Umbertiana, gli Amatori Badia, l’ASD Calto ed il San Giorgio Casale.

Gli obiettivi dell’allenatore Gimmi Sambo sono gli stessi di inizio stagione: “Questa squadra ha le potenzialità per arrivare fino in fondo e tentare di vincere il campionato. Siamo i detentori del titolo ed è doveroso per noi porsi quest’obiettivo”. Relativamente alla pausa invernale: “Un po’ di riposo farà bene alla squadra, che ha dato molto durante il girone di andata. Inoltre questa sosta ci permetterà di recuperare da infortuni vari giocatori come Mattia Boscolo, Andrea Zennaro e Omar Boscolo. Inoltre non è detto che non ci sia anche qualche nuovo inserimento, visto che non sarebbe male rafforzare la rosa, visto che a febbraio l’AC Chioggia parteciperà anche al campionato regionale UISP (dove si scontrerà anche con squadre della lega della provincia di Venezia, n.d.r.)”.

L’Ac Chioggia chiude il girone di andata al comando

nicolò barzanNicolò Barzan ritorna a Chioggia, dov’era stato per due

anni e aveva contribuito alla promozione della Clodiense in serie D. Classe ’93, terzino destro, ha iniziato la sua carriera nelle giovanili del Venezia. Era venuto a Chioggia grazie al direttore generale Seno che lo portò insieme a Malagò dopo l’ennesimo fallimento degli arancioneroverdi del Venezia. Poi prima Malagò e quindi Barzan andarono a giocare in Lega Pro con il Real Vicenza, insieme all’ex Mister Vitadello. Dopo il fallimento della società si ritrovò senza squadra ed è andato a giocare in Svizzera nella seconda squadra del Lugano ma per problemi di tesseramento non è mai riuscito a giocare e a novembre è ritornato in Italia dove ha ricevuto la telefonata del presidente Bielo che lo ha riportato a Chioggia.

Come mai sei tornato a Chioggia?“Sono tornato perché avevo voglia di rimettermi in gioco, dopo metà anno che

sono rimasto fermo. Dopo l’esperienza tra i professionisti con il Real Vicenza sono andato in Svizzera nella seconda squadra del Lugano dove però a causa di problemi con il transfert non potevo essere tesserato”.

Credi che la squadra possa salvarsi?“Se sono qui è perché credo ci si possa salvare. A crederci è soprattutto il

presidente che sta facendo sforzi importanti per mettere a disposizione del mister una rosa competitiva. Conosco l’ambiente, siamo una squadra molto giovane, ma affiatata. Con il giusto impegno ci salveremo”.

davide scarpa Nato al Lido, classe ’93, alto 1.87 peso 80kg,

attaccante prima punta, ha fatto le giovanili nel Vicenza poi è andato a giocare nei professionisti con la Torres in serie C/2. 11 presenze, 1 gol, poi ha giocato con la Sanmbenedettese in serie D. 5 presenze, 2 gol, quest’anno ha iniziato la stagione in serie D, girone D, con il Villafranca Veronese, 14 presenze, 1 gol.

Qual è il motivo che ti ha fatto scegliere Chioggia?“Ho scelto Chioggia perché credo nel progetto e sono sicuro che questa squadra

mi darà ottime soddisfazioni”. Quali sono le tue caratteristiche tecniche e a chi ti ispiri? “Posso giocare sia come prima punta che come seconda punta e mi piace

andare negli spazi, non sono un individualista. Sono uno che gioca per la squadra! Io non mi ispiro a nessuno perché quelli sono dei campioni. Io ho ancora tanta strada da fare. Comunque i miei giocatori preferiti sono Lewandosky e Mangiuchic”.

Pensi che la Clodiense si salverà?“Io ce la metterò tutta per aiutare questa squadra a salvarsi: per il bene della

squadra e per il mio. Questo è un ottimo gruppo, fatto di bravissimi ragazzi e professionisti. Io ci credo nella salvezza”.

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Una piacevole visita al grande campione di calcio chioggiotto Franco Cerilli lo scorso 21 dicembre di mattina, fatta in maniera sobria e riservata come è nello stile del divin codino Roberto Baggio. Franco Cerilli, classe 1963, dopo aver esordito prima con il

Sottomarina e poi nell’Union Clodiasottomarina, ha giocato nella Massese, quindi nell’Inter, nel Vicenza vicecampione d’Italia con Paolo Rossi, nel Pescara e nel Padova. I due campioni si sono conosciuti quando Cerilli giocava nel grande Larenossi Vicenza, dove giocava anche Paolo Rossi. Baggio era un ragazzo giovane ma già prometteva una carriera da grande campione. Baggio è sempre stato legato a Chioggia, che era la sua località prescelta per le vacanze, e spesso viene anche in questi anni ad acquistare le eccellenze dei nostri prodotti ittici.

la curiosità

roberto baggio con l’amico franco cerilli si sono ritroVati a chioggia

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24 Sport locale

L’ASD Borgo San Giovanni Chioggia viene spesso considerata a livello locale la sorella minore della Clodiense

Calcio. Più giovane, priva di una storia gloriosa, priva di una prima squadra, con numeri decisamente inferiori rispetto ai “cugini” granata. La “Cenerentola” del calcio clodiense. Paragonabile al primo Chievo Verona, che doveva a fatica farsi spazio e farsi amare durante gli anni d’oro dell’Hellas.

Eppure questa Cenerentola di nome BSG delle soddisfazioni se le è tolte e se le sta tuttora togliendo. L’associazione gialloblu (quindi anche un casuale accostamento cromatico con i “colleghi” del Chievo, n.d.r.) nasce nel 2009, grazie all’attività di due veri sportivi ed intenditori di calcio d.o.c.: Sambo Gimmi, già presidente ed allenatore degli amatori AC Chioggia, ed eccellente organizzatore e dirigente, e Vianelli Denis, figura storica del calcio giovanile chioggiotto (tanto che lo scorso 5 dicembre è stato premiato a Roma da Carlo Tavecchio in persona con il diploma di benemerenza per dirigenti di società da oltre 20 anni), dirigente sportivo fin dal lontano 1986, nonché vincente allenatore a livello di squadre giovanili. Quindi con Sambo come Presidente e Vianelli come Responsabile del settore giovanile, il BSG anno dopo anno si è fatto sempre più spazio e si è creato un nome all’interno del panorama calcistico veneto. Inoltre tra i dirigenti ed allenatori ha potuto contare e può contare in questi anni su nomi illustri del calcio lagunare e non solo, tra i quali Franco Cerilli (ex Internazionale, Padova, Vicenza), Massimo Nordio (bandiera indimenticabile dell’AC Chioggia-Sottomarina) e Marco De Ambrosi (ex Rovigo e Contarina), solo per citarne alcuni. Come detto, soddisfazioni sul campo ce ne sono state. Basta pensare alla categoria Giovanissimi, che nella scorsa stagione si è sono qualificata alle finali nazionali tra Milan Club a Milanello, come rappresentanti del Milan Club di Chioggia.

Basta pensare che quest’anno per la prima volta il BSG schiera anche una formazione Juniores, che milita nel campionato provinciale (attualmente con un sorprendente 6° posto in classifica), fatto questo che mette in evidenza come vengono seguiti i propri ragazzi nella propria crescita calcistica. Basta pensare anche solo ai numeri: nell’anno della sua fondazione il BSG contava poco più di 40 iscritti, ora ci sono ben 11 squadre con più di 200 tesserati, sintomo di una realtà calcistica e societaria che sta crescendo a vista d’occhio.

Ciliegina sulla torta è infine l’iscrizione nella stagione sportiva in corso della categoria Giovanissimi al campionato regionale (attualmente impegnati a lottare a metà classifica), prima squadra del BSG a riuscire nell’impresa. Ne parla orgoglioso il responsabile del settore giovanile Vianelli Denis: ”E’ un traguardo importantissimo, raggiunto dopo anni di duro lavoro. Questo crea sicuramente alternanza, possibilità di scelta e responsabilità maggiori. Il lavoro dello staff del nostro settore giovanile ha dato i suoi frutti ed il bello deve ancora venire”.

Che dire, lasciamo che Cenerentola prosegua a vivere la propria favola.

di andrea Boscolo Cegion

L’associazione gialloblu nasce nel 2009, grazie a Gimmi Sambo e Denis Vianelli, e si è fatta sempre più spazio all’interno del panorama calcistico veneto, ottenendo successi e consensi

Calcio

Asd Borgo San Giovanni, la sorella minore della Clodiense Sopra

Denis Vianelli e sotto Gimmi Sambo

Sabato 5 Dicembre Denis Vianello è stato premiato a Roma dal presidente della Federazione Italiana Giuoco

Calcio Carlo Tavecchio. Era presente anche Gianni Rivera, anch’egli fa parte della Figc nazionale. Questo premio viene dato al dirigente regionale veneto che nel corso di 20 anni si è più distinto per l’impegno e la passione nel mondo del calcio. Denis Vianello ha iniziato l’attività da dirigente nel lontano 1986 quando, con suo fratello Sandro, fondò l’Am Sport di Chioggia che fu la prima società nel mondo giovanile di Chioggia a vincere un titolo regionale. Nel 2009 fondò con Gimmi Sambo l’Asd Borgo San Giovanni che oggi conta ben 200 iscritti e partecipa a tutti i campionati giovanili provinciali e regionali con ben 11 squadre.

Te lo aspettavi un premio così importante e a chi lo vuoi dedicare?

“È difficile dare una risposta: me l’ aspettavo o no? Di certo nel mondo dello sport e specificatamente in quello del calcio ci sono moltissime persone che prestano la propria opera in silenzio e per passione pura, senza apparire nei giornali o in altri media. Sono proprio queste persone il vero traino delle attività sportive. Negli anni passati ho assistito e vissuto tutto ciò. Questo premio non lo considero solo mio, ma anche di tutte le persone che lavorano nell’ombra”.

A Chioggia quali sono le cose da migliorare nel mondo dello sport?

“Più che cambiare, sarebbero da migliorare alcune cose. A Chioggia abbiamo carenza di strutture sportive e le società fanno fatica a reggere con i mezzi a disposizione. Ci vorrebbero finanziamenti per non far ricadere sulle famiglie i costi della pratica sportiva. Mi rendo conto che il momento in cui viviamo è difficile, ma mi auguro che si possa trovare una soluzione”.

Quale richiesta farebbe al futuro sindaco, considerato che le elezioni di primavera non sono poi così lontane?

“Al futuro sindaco chiedo di essere più a contatto con le persone e di non creare quelle distanze che, di solito, si creano, una volta che sono passate le elezioni. La gente ha bisogno di avere modelli da seguire, di fidarsi e vedere realizzati i progetti, che devono per forza essere a breve termine”.

Chi vuoi ringraziare per questo ambito e prestigioso premio?

“Vorrei ringraziare la Federazione italiana giuoco calcio, Comitato regionale Veneto, nella persona del presidente Giuseppe Ruzza e del consigliere Dino Tamai per il riconoscimento concessomi”.

Calcio. Benemerenze sportivedenis Vianelli Premiato a roma da taVecchio

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G.A.G.

di Daniele venturini

Luana ha 22 anni per 55 kg di peso e 1,65 di altezza, di professione fa la personal trainer. E’ riuscita ad arrivare al

3°posto alla selezione per Miss Universo. La gara si è svolta a Tenerife.

In poco tempo Luana ha realizzato il sogno di trasformare la sua passione in professione: lavora infatti come istruttrice di sala presso il Centro My Club Fitness a Chioggia. Luana gareggia nella federazione Wabba World, in categoria Bikini Fashion e lo scorso 17 maggio si è classificata al primo posto nella sua prima gara Muscle Beach Chioggia, competizione che le ha permesso di accedere al Campionato Italiano del 6 giugno a Milano.

Nelle gare di avvicinamento a questo importante campionato del mondo Luana era arrivata al 3°posto nella categoria “Model” lo scorso 21 novembre a Vicenza, mentre già il 1° novembre si era piazzata al primo posto nel Trofeo Bodyblast, gara svolta a Verona. Questo ottimo piazzamento le permetterà di accedere all’Hercules Olimpia a Colchesterd

Il 6 dicembre è arrivata seconda alla gara finale internazionale che si è tenuta a Tenerife sempre in categoria model, seconda su 7 atlete straniere. È un ottimo secondo posto, perché la ragazza che si è classificata prima era un’atleta ungherese veterana e molto esperta.

Come sei arrivata a praticare questo sport?

“Mi sono avvicinata a questo sport due anni fa. Prima non praticavo nessuno sport. E’ stato amore a prima vista con la sala pesi, poi ho conosciuto il mio coach Eddi Badoer e ho cominciato a farmi seguire privatamente. Ha visto che sarei stata molto competitiva nelle gare di bodybuilding così da gennaio scorso ho iniziato la preparazione per la gara ufficiale, a maggio tramite delle selezioni sono arrivata al Mondiale con la Wabba Wold Italia, adesso invece gareggio con la Wabba International”.

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi? “Voglio perfezionarmi perché c’è

sempre da migliorare. Voglio continuare a gareggiare mettendomi in gioco. Questo sport lo prendo anche come divertimento e sfida con me stessa e poi è bello il clima del backstage si conoscono sempre atleti importanti che spesso ammiro nel web”.

Body building

Luana Boscolo terza alla selezione di Miss Universo

25Sport locale

Vela

Enrico Zennaro si aggiudica il 7° posto a Sydney

di Daniele venturini

Si è conclusa a Sydney l’ultima tappa del circuito Extreme Sailing Series 2015, un circuito per professionisti dall’altissimo

livello, disputato sui catamarani modello Extreme 40. Per Lino Sonego Team Italia, l’unico rappresentante italiano, era il primo anno in questo circuito ma, nonostante ciò, può già ritenersi soddisfatto.

Il team, del quale Enrico Zennaro di Chioggia è lo skipper, è giunto a Sydney reduce da una serie molto positiva di risultati, classificandosi secondo a San Pietroburgo, quarto a Istanbul e primo a Trieste (in occasione di un evento extra circuito disputato in concomitanza della Barcolana).

La settimana di gare è stata più impegnativa del previsto ed il risultato finale (settimi su nove) non soddisfa ma i nostri atleti tornano a casa consapevoli che l’esperienza è stata molto formativa, sotto tantissimi punti di vista.

Il primo giorno i nostri hanno avuto una collisione con il team inglese GAC Pindar e, per poter regatare il giorno successivo, sono stati necessari lavori di riparazione durati tutta la notte.

Il secondo giorno, invece, una raffica improvvisa l’imbarcazione si è ribaltata. Per fortuna nessuno dell’equipaggio si è fatto male e sono stati molto fortunati a non rompere praticamente nulla sulla barca.

Le operazioni di raddrizzamento della barca sono durate circa 25 minuti dopodiché i nostri hanno disputato anche le ultime due prove del giorno, come se nulla fosse successo. Nel terzo e quarto giorno di regata, disputati entrambi con vento molto forte, hanno alternato ottimi risultati da podio con risultati un po’ meno soddisfacenti.

Regatare ad una media di 25 nodi tra campioni della vela a livello internazionale e con l’Opera House e il Sydney Harbour Bridge sullo sfondo è davvero bello e indimenticabile. Il prossimo anno questo circuito cambierà modello di barca e passerà ai catamarani GC32 dotati di “foil” cioè un sistema di derive che permette agli scafi di sollevarsi dall’acqua e raggiungere velocità incredibili di oltre 35 nodi. “La speranza è di trovare il budget per partecipare a questo circuito anche nel 2016 ma credo che il futuro della vela professionistica – commenta Enrico Zennaro - sia legato al mondo dei “foil” ed è per questo che sto cercando di imparare il più possibile”.

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Jacopo Agostini numero uno in VenetoTennis Beach L’intervista

Ha cominciato ad avvicinarsi a questo sport un po’ per caso ma poi si è appassionato, ottenendo insieme al suo compagno di doppio, Andrea Bombardi, grandi vittorie e scalando la classifica regionale e nazionale

Jacopo Agostini del tennis Club Chioggia, numero uno del Veneto di Beach Tennis nella classifica nazionale Fit 3.2. Quando hai iniziato ad innamorarti

del beach tennis? “Iniziò tutto circa 8 anni fa, quando ero

in spiaggia a occupare le giornate delle mie vacanze estive e mi proposero di provare a fare un torneo con delle racchette di legno molto goffe, pesanti e allora sconosciute sul nostro litorale. Mi piaceva il nuovo giochino, ma giustamente da bravo tennista lo snobbavo!! Per due anni mi ritrovai, invece, quasi tutti i giorni della mia estate a giocare a questo “giochino”.

Quali sono stati i tuoi primi tornei?“Ho disputato uno dei primi tornei

internazionali quando non avevo ancora nessuna classifica. Mi capitò subito, al secondo turno, la coppia allora campione del mondo “Calbucci-Meliconi”. Io e il mio amico d’infanzia Luca Pagan di Chioggia - anche lui un giovane di grandi aspettative -, spinti da una carica adrenalinaca indubbiamente fuori dal normale, partimmo subito con un 2 a zero, in vantaggio. E poi i 2 campioni ci lasciarono a fatica le briciole in quel 6/2-6/2. Quella partita mi aveva indubbiamente segnato!

Successivamente ho cominciato a giocare quasi tutto l’anno. Numerose erano le trasferte in terra ferrarese (dove sono avanti come livello medio di gioco e hanno strutture “per ora” migliori delle nostre). Negli ultimi 2 anni, tra allenamenti e preparazioni atletiche, ci ho dato veramente sotto e i risultati alla lunga si sono cominciati a vedere. Finalmente ora ho la classifica Fit (Federazione italiana tennis) più alta in Veneto!”

Parlaci del tuo compagno di doppio, visto che questa disciplina di gioca in coppia.

“Ho ottenuto i risultati migliori insieme ad Andrea Bombardi, mi piace chiamarlo

così. Ci siamo conosciuti a fine stagione invernale quando a me mancavano 2 lezioni prima di smettere di andare ad allenarmi a Ferrara, per tornare ad allenare e giocare nella sabbi di casa, lui iniziava al coperto, giusto per riprovare a giocare dopo 2 anni di stop in cui aveva smarrito un po’ la voglia. Tutti mi raccontavano che era una giovane promessa prima di smettere. L’estate seguente mi tornò in mente Andrea quando mi ritrovai col socio fuori uso in prossimità di un torneo a cui tenevo molto.

Si giocava in terra emiliana. Provai a chiamare “Bomba” che, dopo un po’ d’ indecisione, accettò, tanto per provare a tornare all’agonismo!

Quel torneo sulla carta ci dava sotto le prime 15 teste di serie a guardare le classifiche e, in particolare, la sorte ci aveva estratto in un girone composto dal nostro maestro (ex numero 5 al mondo, attuale seconda categoria tuttora molto forte) in coppia con un socio meno famoso ma comunque più che degno del suo livello.

L’altra coppia era formata dai 2 campioni italiani under 18 in carica... Se ci fossimo soffermati troppo a rileggere i sorteggi, avremmo perso e in breve tempo. E invece,

fin da subito, un punto dopo l’altro ci siamo portati a casa una vittoria contro i 2 under 18 e siamo riusciti a passare il girone come secondi nonostante “l’asfaltata” subita nella partita contro il maestro, che per ora non è stato superato dagli allievi (anche se è uno dei miei obiettivi del prossimo anno!). Fatto sta che, passato il girone, siamo riusciti a vincere una battaglia dopo l’altra, battendo continuamente forti giocatori, che fino ad allora, né io né il mio socio in coppia con altri avevamo mai battuto.

La carica era al top!

Siamo arrivati a vincere ai quarti di finale, contro un nostro compagno d’allenamento, in coppia con Diego Bollettinari (lo nomino perché è uno di cui sentirete presto parlare a livello internazionale e perché qualcuno lo avrà già visto giocare in TV con la maglia dell’Italia under 21).

Già lì la felicità era alle stelle: quel passaggio di turno ci ha portati in semifinale contro 2 giocatori che, sulla carta, erano più scarsi di altri giocatori che avevamo già battuto!

Poi si ritirarono, per problemi personali di uno dei 2, e la nostra avventura alla prima finale di un torneo così importante divenne un sogno che si fece realtà. Mentre aspettavo che si scaldassero i giocatori dell’altra finale tra il mio maestro e la testa d serie numero uno del torneo, io ero al tavolo con un rappresentante di uno sponsor, si parlava del come ormai “il nostro” lo avevamo fatto anche troppo senza contare che prima di allora non avevamo mai giocato assieme e già la arrivavano complimenti da tutti!

Dopo un’oretta circa di tifo sfrenato per il mio maestro in finale, mi toccò vederlo sfilare sconfitto nella semifinale contro 2 fenomeni. Il mio primo pensiero andò subito alla possibile batosta che mi si stava prospettando in quella finale! Il numeroso e per me inabituale pubblico Ferrarese si ritrovava per la prima volta uno sconosciuto Veneto nelle finali di casa.

La partita fu tirata fino all’ultimo game che si è giocato al tie-breack. Le mie percentuali non erano mai state così alte e quelle del mio socio non erano da meno! In qualche maniera vincemmo quella finale! Io e il mio “socio per caso”, avevamo vinto un bellissimo open! La gioia era immensa.

Confermarsi la settimana successiva in un torneo seguito anche dalle telecamere di super tennis sarebbe stato un sogno. Risultato: passammo primi i gironi e vincemmo il torneo, battendo coppie ancora più forti e affermate del torneo della settimana precedente. Per me quello fu un periodo magico ricco di soddisfazioni e che mi ha convinto ad aumentare ancora il volume di allenamenti a Ferrara e la continuità nella preparazione atletica”.

Quali sono i tuoi programmi futuri?“La mia passione per questo sport mi

darà il prossimo anno la possibilità di creare una scuola di beach tennis ufficiale dove, grazie ai vari brevetti ottenuti in questi anni, potrò fornire la possibilità ai giovani talenti del mio paese (ce ne sono tanti ) di crescere, assistiti da uno staff qualificato e che sia ad un livello agonistico sufficiente da saper trasmettere la mentalità giusta per “puntare in alto”! Non ho avuto l’occasione io e ho dovuto sacrificarmi molto per andare fuori sede ad allenarmi, dal prossimo anno le nuove leve chioggiotte non avranno più scuse per non vincere! Anche perché il Tennis club Chioggia dispone dall’anno scorso di due campi in Viale Mediterraneo, dove esiste la Scuola beach tennis”.

di Daniele venturini

27Sport locale

Ora si propone come allenatore per le giovani leve chioggiotte

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29Sport locale

di eugenio Ferrarese

Ben 540 atleti, più i 30 arbitri e 20 giudici: una giornata di sport alla grande lo scorso 29 novembre a Chioggia, grazie all’impegno degli sportivi del Personal Best Agkai di Chioggia coadiuvati dai tecnici della Federazione Italiana Karate

Karate Settimo Trofeo Veneto

Tante adesioni, bello spettacolo e molte soddisfazioni

 

Erano 540 gli atleti che si sono cimentati domenica 29 novembre 2015 a Chioggia in occasione del 7° trofeo Veneto di Karate. Il Palazzetto

dello Sport ha accolto le varie delegazioni giunte da tutta la regione in un impianto sportivo perfettamente attrezzato grazie all’impegno degli sportivi del Personal Best Agkai di Chioggia coadiuvati dai tecnici della Federazione Italiana Karate. Oltre agli atleti iscritti in più specialità (Karate Kumite –combattimento- e Karate Kata –forme), la manifestazione sportiva ha coinvolto anche ben trenta arbitri e 20 giudici che hanno dato vita ad una fantastica giornata di sport iniziata alle ore 9.00 su ben cinque quadrati di gara e conclusasi senza interruzioni alle 18.30 della sera.

Molti chioggiotti sono riusciti a conquistare il podio in una o più specialità dando dimostrazione dell’elevato tasso tecnico che le società dirette dal M° Walter Meneghini 8^ Dan di karate continuano a mantenere anno dopo anno.

Nel corso della competizione il sindaco di Chioggia Giuseppe Casson accompagnato dal dirigente comunale Paolo Ardizzon, intervenuti per portare il saluto della città ad atleti e dirigenti FIK, sono stati accolti dall’esibizione di Freestyle per il settore Extreme Martial Art degli atleti di Chioggia Alberto Cavallarin e Nicola Salvagno, campioni Mondiali 2014 e vicecampioni Mondiali 2015 a squadre juniores.

Particolare soddisfazione per il M° Walter Meneghini che aveva fortemente voluto organizzare a Chioggia una competizione di karate tradizionale. Tante adesioni, tanto spettacolo e ricevere i complimenti da moltissimi intervenuti è stato il giusto riconoscimento per il grande impegno profuso dalla società sportiva chioggiotta e dei suoi tanti componenti che si sono resi disponibili fin dal sabato pomeriggio per allestire l’impianto e coordinare nel miglior dei modi la lunga giornata di gare.

Paolo Ferraris, Leonardo Tiozzo, Sara Gavagnin, Gianluca Vianelli, Matteo

Molti chioggiotti sono riusciti a conquistare il podio in una o più specialità

Boscolo, Thomas Signoretto, Angelo Eismontas hanno confermato le proprie qualità sportive già evidenziate in varie competizioni nazionali e internazionali a cui si aggiungono le sorprese dei più giovani Tommaso Venturini, Enrico Boscolo, Leonardo Ardizzon. Degna di menzione la grande impresa di Nicola Salvagno che, subentrato per età nella categoria superiore nella specialità del combattimento (kumite), ha conquistando l’oro superando avversari di gran lunga più alti e fisicamente più possenti di lui guadagnandosi i complimenti di tutta la terna arbitrale e gli applausi del folto pubblico presente.

Archiviato il 7° Trofeo Veneto i nuovi impegni per gli atleti dell’A.s.d. Personal Best Agkai di Chioggia saranno la prima fase del Campionato regionale che si svolgerà ad Istrana (TV) il prossimo 24 gennaio 2016 e gli esami di passaggio di grado previsti nel mese di febbraio 2016.

 

Raggiungere la consapevolezza di sé e della propria esperienza prima di relazionarsi con gli altri. Questo il

tema del secondo di una serie d’incontri proposti da Muoviti, il nuovo concetto di fitness a Chioggia promosso da Clodia Piscina&Fitness e SportLife Group. Dopo il workshop di ottobre, durante il quale Enrico Boscolo Nata aveva parlato di quanto la mente riesca a gestire le azioni del corpo e il dolore, in questo secondo appuntamento “Relazioni sociali e Mindfullness” , svoltosi il 2 dicembre presso la sala congressi dell’Hotel Le Tegnuè, il professor Davide Pietroni, psicologo sociale e docente universitario a Chieti ha illustrato alcune strategie per raggiungere la consapevolezza del qui ed ora.

Una serata memorabile per la platea

di Muoviti, che ha potuto sperimentare con esercizi pratici le varie teorie del professor Pietroni, peraltro ricercatore ed esperto d’ipnosi. Tre ragazze, poi, si sono offerte per sottoporsi ad un esperimento d’ipnosi

davanti alla sala, esperimento abbastanza riuscito e che ha dato dimostrazione di quanto potere abbia la mente d’influenzare la realtà che viviamo.

“Siamo soddisfatti della serata – afferma Alessandra Fidelfatti, responsabile della comunicazione di Muoviti - Sono sorti importanti spunti di riflessione ed

è stata un’esperienza di “palestra per la concentrazione, alla ricerca della coscienza di sè e delle relazioni che vogliamo intraprendere con gli altri nel quotidiano, nel lavoro e nella performance sportiva.”

Il percorso di consapevolezza proposto da Muoviti continua mercoledì 27 gennaio con un workshop tenuto da Lara Muraro e Silvia Ferrara, esperte di mindfull-eating, in cui si affronterà il tema dell’alimentazione e della relazione che intercorre tra noi stessi e il cibo. Per informazioni ed iscrizioni al workshop è possibile consultare la pagina Facebook “Muoviti - Il fitness a Chioggia”, scrivere a [email protected] o rivolgersi alle segreterie di Sport Life Group e Clodia Piscina&Fitness.

news salute e benessere

S.B.M.

Secondo workshop di Muoviti a base di Mindfullness e ipnosi

la consaPeVolezza di sé e la relazione con gli altri

30 Sport locale

Michele Bellemo, il triatleta veterinarioTriathlon Il personaggio

In quattro anni da spettatore è diventato protagonista. Famiglia, lavoro e passione sportiva: riesce a conciliare tutto ed è diventato campione regionale nonché tecnico federale. Il segreto? Tanta disciplina e il sostegno della famiglia

Chi l’ha detto che conciliare la quotidianità con l’allenamento di un triatleta è compito arduo? Se c’è

la determinazione e una buona dose di organizzazione, tutto è fattibile. Abbiamo incontrato Michele Bellemo, veterinario chioggiotto e padre di famiglia, che dopo essere stato impressionato dalla gara di Triathlon Sprint svoltosi a Chioggia nel settembre 2010, in quattro anni, da spettatore è diventato un campione di questo sport.

Cos’è il triathlon per te?“Oserei dire che è una “sana

dipendenza”, uno stile di vita che mi fa sentire bene e in equilibrio. Grazie al triathlon ho trovato la giusta formula tra lavoro, famiglia e sport e amicizie. Se dura così, posso campare fino a cent’anni, non chiedo di più!”

Come fai a conciliare lavoro a tempo pieno, famiglia e sport?

“È una questione di organizzazione e gestione del tempo: s’impara a non sprecarlo e ad ottimizzare ogni momento della giornata. Per allenarmi, mi alzo alle cinque del mattino e vado a correre, o in bici, ma cerco sempre di tornare a casa sufficientemente presto per fare colazione insieme alla mia famiglia. Poi ancora, sfrutto la pausa pranzo e il dopo lavoro. Fortunatamente mia moglie e i bambini sostengono questa mia passione e qualche volta mi seguono durante le gare. Se non avessi il loro appoggio morale e logistico (panni da lavare e una certa dieta da

seguire), penso che avrei già ceduto”. In pochi anni sei entrato nella

Delfino asd, hai collezionato diversi podi e sei diventato un campione regionale di triathlon olimpico N1 (cat. 40-45), nonché un tecnico federale della Federazione Italiana Triathlon. Pensi che questo percorso ti abbia cambiato?

“Trovo che il triathlon mi abbia rafforzato sotto diversi punti di vista. Uscire con il freddo la mattina presto, allenarsi con costanza e lavorare sul fisico, rinvigorisce il sistema immunitario, ma anche la mente e il carattere. In pratica, ti “tempri” alla vita”.

Cosa consiglieresti a coloro che

vogliono avvicinarsi a questa specialità sportiva?

“Iscriversi a una società è importante, perché ti offre il contesto ideale per crescere insieme ad allenatori e tecnici che ti correggono e consigliano durante gli allenamenti. Ci vuole pazienza e la quantità di lavoro deve crescere in maniera graduale nel tempo. A “strafare” si finisce per farsi male. Io arrivo ad allenarmi anche 30 ore la settimana prima di una gara, ma le mie prestazioni sono state costruite in più stagioni. Il triathlon è l’insieme di gesti semplici (correre, pedalare, nuotare)

di sara Boscolo marchi

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321

IL VENETOin PRIMO PIANO

Il mercato immobiliare lancia timidi ma signifi cativi segna-li di ripresa anche in Veneto. E’ il quadro incoraggiante che emerge dalle recenti rilevazioni dell’Uffi cio Studi del

Gruppo Tencocasa, nello specifi co relativamente al primo se-mestre 2015, illustrato da Michele Ferrari, team manager dell’Area Nord est.

Sembra, dunque, che il mercato della compravendita ricominci a partire in uno scenario in parte mutato, rispetto al recente passato, fi no cioè al 2008, l’anno clou della bolla speculativa nel settore immobiliare.

Analizzando la domanda emergono interessanti dinami-che, per certi aspetti nuove. Muta il profi lo dell’acquirente, per lo più si tratta di giovani coppie, mediamente sui 35 anni, in cerca di prima casa, per una sistemazione defi nitiva.

Si torna in città, per trovare casa nei centri cittadini piuttosto che in periferia. La contrazione dei prezzi degli immobili in questi anni, infatti, consente di optare per solu-zioni più comode, più vicine alle aree attrezzate e ai servizi.

Il trilocale (due camere e zona giorno) nella compra-vendita rappresenta la tipologia dove maggiormente si concentra la richiesta, a discapito del bilocale che, invece, vede crollare il proprio appeal in virtù di un mutato approccio da parte degli acquirenti, orientati all’abitazione principale e alla sistemazione stabile anziché all’acquisto per investi-mento almeno per questo taglio.

La maggiore offerta bancaria ai fi nanziamenti, con la riduzione dei tassi d’interesse, ha fatto registrare un co-spiscuo aumento delle stipulazioni di mutui da parte delle famiglie venete per l’acquisto della casa.

Diminuiscono anche i tempi di vendita che si attestano intorno ai 170 giorni nelle grandi città, 189 nell’hinterland delle città e 177 nei copoluoghi di provincia.

Contrazioni dei prezzi. Nel primi sei mesi del 2015 le quotazioni delle abitazioni in Italia sono dimuite in me-

dia del 2,5 per cento nelle grandi città, del 2,1 per cento nell’hinterland cittadino e del 2,2 per cento nei capoluoghi di provincia.

In media, analizzando le aree geografi che, nelle città del Nord la contrazione dei prezzi delle case è del 2,2 per cento.

In Veneto è Verona la città in cui si registra la maggiore contrazione dei prezzi (-2,5 per cento), seguita da Treviso (-2,1 per cento). A Padova la contrazione dei prezzi è del -1,1 per cento rispetto al secondo quadrimestre 2014. Le zone centrali cedono l’1,9 per cento, mentre quelle semi-centrali e periferiche si mantengono sostanzialmente stabili.

Stabili anche i prezzi a Rovigo e Vicenza. Non risultano i dati di Venezia per cui l’Uffi cio Studi Tecnocasa sta appron-tando un’indagine a parte.

Domanda e disponibilità di spesa. La ricerca della prima casa costituisce anche in Veneto il segmento più consistente del mercato. La domanda è alta e proviene in

buona parte da giovani coppie che approfi ttano dei prezzi convenienti. Prezzi che consentono di concentrare le ricer-che nei centri storici o nelle immediate prossimità. Non di rado infatti ci sono acquisti sostitutivi da parte di chi abita in provincia e ora, grazie al ridimensionamento dei valori, riesce ad acquistare nelle città. La tipologia più richiesta è il trilocale, nelle palazzine.

A Rovigo piacciono anche le soluzioni indipendenti, e gli appartamenti dotati di giuardino privato, ricercati spesso nei quartieri, San Bortolo e Tassina, che si sviluppano nelle vicinanze del centro cittadino.

A Treviso invece la maggior parte delle transazioni per questa tipologia riguardano soprattutto le abitazioni colloca-te immediatamente fuori le mura cittadine (molte richieste si registrano in particolare per il quartiere Santa Bona, ca-ratterizzato da una edilizia eterogenea, dove accanto alle palazzine non mancano le villette di nuova costruzione). Molto attive - per quanto riguarda questo segmento del mer-cato - sono anche le famiglie di origine straniera.

Verona ha una situazione più complessa che è anche de-terminata dalla presenza dell’università che attira investitori interessati all’acquisto di bilocali da concedere in locazione ma anche, a fi ni turistici, anche allo scopo di avviare B&B o affi ttacamere. La preferenza, in quest’ultimo caso, ricade su appartamenti dotati di almeno tre camere, inseritiper lo più in palazzi sotrici e ubicati il più possibile nel Centro o nelle vicinanze.

Anche a Vicenza dalla fi ne del 2014 e nei primi mesi del 2015 si evidenzia un aumento del numero di compra-vendite. Le quotazioni favorevoli consentono di valutare con maggiore interesse anche le abitazioni del centro storico, che nelle strade principali possono essere anche di notevole prestigio. Nelel immediate vicinanze si sviluppa in particola-re il quartiere San marco e la zona di Sant’Andrea.

di ornella Jovane

Sembra che il mercato della compravendita ricominci a partire. Il trilocale, in città o nelle vicinanze è la tipologia più richieste. Gli acquirenti tipo: giovane coppia sui 35 anni

Economia L’indagine del Centro Studi di Tecnocasa fotografa la situazione nel primo semestre 2015

Mercato immobiliare in ripresa anche in Veneto

focus

Per quanto la realtà di Padova, città e provincia su cui si concentra nel dettaglio l’indagine Tecnocasa

illustrata da Cristian Binato, consu-lente Tecnocasa dell’area di Padova e Rovigo, i valori che erano scesi note-volmente nei mesi precedenti(-5,5 nel 2014) nell’ultimo semestre 2015 si sono assestati intorno ad un - 1,1 per cento, con un livellamento sostanziale dei prezzi, dovuto ad un’alta domanda che proviene in buona parte da giovani coppie. Aumenta dunque il numero di compravendite: in città sono state ef-fettuate 977 transazioni, pari a +19,1 per cento rispetto al primo semestre del 2014, mentre in provincia si contano 2352 compravendite, vale a dire +0,9 per cento.

La tipologia più richiesta è il trilo-cale, con il 47,5 per cento delle prefe-renze, quindi i quattro locali con il 29,1 per cento.

L’analisi della disponibilità di spesa evidenzia che il 46,1 per cento dei potenziali acquirenti ha un budget mas-simo di 119mila euro e il 27, 1 per cento si colloca nella fascia successiva, tra 120 e 169mila euro.

Il mercato è dei giovani: l’81,4 per cento degli acquirenti, infatti, ha com-prato l’abitazione principale, il 18,6 per cento ha acquistato per investimen-to. Quasi un terzo degli acquirenti è under 35, i 31,3 per cento ha un’età compresa tra i 35 e i 44 anni.

Anche per Padova città la domanda di case si concentra prevalentemente nell’area fuori le mura del centro sto-rico, tra la Guizza e il lungargine del Bassanello e si focalizza su trilocali e quadrilocali.

PadoVa, il numero di comPraVendite aumenta del 19,1 Per cento in città

La maggior parte degli acquirenti - per lo più giovani - è orientata all’acquisto dell’abitazione principale

O.J.

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33Il Veneto in primo piano1

IL VENETOin PRIMO PIANO

Il mercato immobiliare lancia timidi ma signifi cativi segna-li di ripresa anche in Veneto. E’ il quadro incoraggiante che emerge dalle recenti rilevazioni dell’Uffi cio Studi del

Gruppo Tencocasa, nello specifi co relativamente al primo se-mestre 2015, illustrato da Michele Ferrari, team manager dell’Area Nord est.

Sembra, dunque, che il mercato della compravendita ricominci a partire in uno scenario in parte mutato, rispetto al recente passato, fi no cioè al 2008, l’anno clou della bolla speculativa nel settore immobiliare.

Analizzando la domanda emergono interessanti dinami-che, per certi aspetti nuove. Muta il profi lo dell’acquirente, per lo più si tratta di giovani coppie, mediamente sui 35 anni, in cerca di prima casa, per una sistemazione defi nitiva.

Si torna in città, per trovare casa nei centri cittadini piuttosto che in periferia. La contrazione dei prezzi degli immobili in questi anni, infatti, consente di optare per solu-zioni più comode, più vicine alle aree attrezzate e ai servizi.

Il trilocale (due camere e zona giorno) nella compra-vendita rappresenta la tipologia dove maggiormente si concentra la richiesta, a discapito del bilocale che, invece, vede crollare il proprio appeal in virtù di un mutato approccio da parte degli acquirenti, orientati all’abitazione principale e alla sistemazione stabile anziché all’acquisto per investi-mento almeno per questo taglio.

La maggiore offerta bancaria ai fi nanziamenti, con la riduzione dei tassi d’interesse, ha fatto registrare un co-spiscuo aumento delle stipulazioni di mutui da parte delle famiglie venete per l’acquisto della casa.

Diminuiscono anche i tempi di vendita che si attestano intorno ai 170 giorni nelle grandi città, 189 nell’hinterland delle città e 177 nei copoluoghi di provincia.

Contrazioni dei prezzi. Nel primi sei mesi del 2015 le quotazioni delle abitazioni in Italia sono dimuite in me-

dia del 2,5 per cento nelle grandi città, del 2,1 per cento nell’hinterland cittadino e del 2,2 per cento nei capoluoghi di provincia.

In media, analizzando le aree geografi che, nelle città del Nord la contrazione dei prezzi delle case è del 2,2 per cento.

In Veneto è Verona la città in cui si registra la maggiore contrazione dei prezzi (-2,5 per cento), seguita da Treviso (-2,1 per cento). A Padova la contrazione dei prezzi è del -1,1 per cento rispetto al secondo quadrimestre 2014. Le zone centrali cedono l’1,9 per cento, mentre quelle semi-centrali e periferiche si mantengono sostanzialmente stabili.

Stabili anche i prezzi a Rovigo e Vicenza. Non risultano i dati di Venezia per cui l’Uffi cio Studi Tecnocasa sta appron-tando un’indagine a parte.

Domanda e disponibilità di spesa. La ricerca della prima casa costituisce anche in Veneto il segmento più consistente del mercato. La domanda è alta e proviene in

buona parte da giovani coppie che approfi ttano dei prezzi convenienti. Prezzi che consentono di concentrare le ricer-che nei centri storici o nelle immediate prossimità. Non di rado infatti ci sono acquisti sostitutivi da parte di chi abita in provincia e ora, grazie al ridimensionamento dei valori, riesce ad acquistare nelle città. La tipologia più richiesta è il trilocale, nelle palazzine.

A Rovigo piacciono anche le soluzioni indipendenti, e gli appartamenti dotati di giuardino privato, ricercati spesso nei quartieri, San Bortolo e Tassina, che si sviluppano nelle vicinanze del centro cittadino.

A Treviso invece la maggior parte delle transazioni per questa tipologia riguardano soprattutto le abitazioni colloca-te immediatamente fuori le mura cittadine (molte richieste si registrano in particolare per il quartiere Santa Bona, ca-ratterizzato da una edilizia eterogenea, dove accanto alle palazzine non mancano le villette di nuova costruzione). Molto attive - per quanto riguarda questo segmento del mer-cato - sono anche le famiglie di origine straniera.

Verona ha una situazione più complessa che è anche de-terminata dalla presenza dell’università che attira investitori interessati all’acquisto di bilocali da concedere in locazione ma anche, a fi ni turistici, anche allo scopo di avviare B&B o affi ttacamere. La preferenza, in quest’ultimo caso, ricade su appartamenti dotati di almeno tre camere, inseritiper lo più in palazzi sotrici e ubicati il più possibile nel Centro o nelle vicinanze.

Anche a Vicenza dalla fi ne del 2014 e nei primi mesi del 2015 si evidenzia un aumento del numero di compra-vendite. Le quotazioni favorevoli consentono di valutare con maggiore interesse anche le abitazioni del centro storico, che nelle strade principali possono essere anche di notevole prestigio. Nelel immediate vicinanze si sviluppa in particola-re il quartiere San marco e la zona di Sant’Andrea.

di ornella Jovane

Sembra che il mercato della compravendita ricominci a partire. Il trilocale, in città o nelle vicinanze è la tipologia più richieste. Gli acquirenti tipo: giovane coppia sui 35 anni

Economia L’indagine del Centro Studi di Tecnocasa fotografa la situazione nel primo semestre 2015

Mercato immobiliare in ripresa anche in Veneto

focus

Per quanto la realtà di Padova, città e provincia su cui si concentra nel dettaglio l’indagine Tecnocasa

illustrata da Cristian Binato, consu-lente Tecnocasa dell’area di Padova e Rovigo, i valori che erano scesi note-volmente nei mesi precedenti(-5,5 nel 2014) nell’ultimo semestre 2015 si sono assestati intorno ad un - 1,1 per cento, con un livellamento sostanziale dei prezzi, dovuto ad un’alta domanda che proviene in buona parte da giovani coppie. Aumenta dunque il numero di compravendite: in città sono state ef-fettuate 977 transazioni, pari a +19,1 per cento rispetto al primo semestre del 2014, mentre in provincia si contano 2352 compravendite, vale a dire +0,9 per cento.

La tipologia più richiesta è il trilo-cale, con il 47,5 per cento delle prefe-renze, quindi i quattro locali con il 29,1 per cento.

L’analisi della disponibilità di spesa evidenzia che il 46,1 per cento dei potenziali acquirenti ha un budget mas-simo di 119mila euro e il 27, 1 per cento si colloca nella fascia successiva, tra 120 e 169mila euro.

Il mercato è dei giovani: l’81,4 per cento degli acquirenti, infatti, ha com-prato l’abitazione principale, il 18,6 per cento ha acquistato per investimen-to. Quasi un terzo degli acquirenti è under 35, i 31,3 per cento ha un’età compresa tra i 35 e i 44 anni.

Anche per Padova città la domanda di case si concentra prevalentemente nell’area fuori le mura del centro sto-rico, tra la Guizza e il lungargine del Bassanello e si focalizza su trilocali e quadrilocali.

PadoVa, il numero di comPraVendite aumenta del 19,1 Per cento in città

La maggior parte degli acquirenti - per lo più giovani - è orientata all’acquisto dell’abitazione principale

O.J.

1Il Veneto in primo piano

Il mercato immobiliare è in fermento, con favore-voli dati sulle compravendite, anche grazie ad un rinnovato “appetito” bancario per le erogazioni

dei mutui che incoraggia i giovani all’acquisto immo-biliare.

In Veneto, in particolare, secondo i dati analizza-ti dall’Uffi cio studi del Gruppo Tecnocasa e illustrati da Michele Lovato, responsbile d’area Kìron Partner spa pr l’area Nordest, nel secondo trimestre 2015 le famiglie hanno ricevuto fi nanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 903,1 milioni di euro. Una cifra che colloca la regione al terzo posto per totale ero-gato in Italia, con un’incidenza del’8,83 per cento. Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente

si registra una variazione delle erogazioni in regio-ne pari a +72,2 per cento, per un controvalore di +378,6 milioni di euro.

A livello nazionale, nel primo semestre 2015 l’importo medio di mutuo erogato è stato circa di 110 mila euro. Per quanto riguarda le caratteristiche del mutuo, quasi il 70 per cento dei mutui erogati ha una durata tra 21 e 30 anni, in media di poco inferio-re ai 25 anni. Prevale la tipologia a tasso fi sso, la cui percentuale, 56,4 per cento, è raddopppiata rispetto all’anno scorso. In netto calo il ricorso ai mutui a ti-pologia variabile: in particlare, quelli a tasso variabile “puro” sono poco meno di un terzo del totale.

Nel secondo timestre 2015 la regione Veneto

ha fatto registrare un importo medio di mutuo pari a 111.100 euro, in aumento rispetto a quanto rileva-to durante lo stesso trimestre dell’anno precedente, quando il ticket medio ammontava a 109.900 euro.

Per quanto riguarda più in particolare la realtà padovana, su cui l’indagine si soffema con maggiori dettagli, la provincia di Padova ha erogato volumi per 184,8 milioni di euro, pari a +78,4 per cento. Un dato all’interno del quale vanno incorporati non solo l’acquisto, ma anche la ristrutturazione, la surroga e altre fi nalità. L’importo medio di mutuo si è attestato a circa 109mila euro, la durata media è pari a 26 anni, la tipologia per il 44,2 per cento è a tasso fi sso, l’età media dei richiedenti è di poco più di 36 anni.

di ornella Jovane

I dati Gli indicatori del mercato creditizio, in Veneto e a Padova nel confronto con il contesto nazionale

Le banche tornano ad erogare i mutui per l’acquisto della casa

focus

Per quanto riguarda l’area del Veneziano lo studio di Tecnocasa, in attesa dei dati dall’intera provincia, fo-calizza l’attenzione su Chioggia. In questa realtà le

quotazioni rimangono sostanzialmente stabili per il nuo-vo - economico, medio e signorile - mentre si registrano signifi cative contrazioni per la categoria dell’usato - eco-nomico -4,6per cento e medio -3,9 per cento - mentre, al contrario, si osserva una incoraggiante rivalutazione

(+0,6 per cento) del signorile usato. Un trend che si manifesta anche in periferia.

Il mercato immobiliare inizia a dare segnali di ripre-sa dal lato della domanda e della compravendita anche per gli immobili turisticia Chioggia, settore nel quale si registra un incremento signifi cativo nel 2015. Il turistico residenziale, infatti rappresenta il 60 per cento del totale delle compravendite.

Chioggia. l’andamento del mercato immobiliaregrande riValutazione e attenzione Per l’usato. boom Per il residenziale turistico

L’importo medio in Veneto è in media di 110mila euro, a tasso fi sso, della durata di 25 anni

Sottomarina di Chioggia

Mercato immobiliare, la variazione percentuale dei prezzi e i valori medi a Chioggia (Fonte Tecnocasa)

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34 Il Veneto in primo piano

di alessandro abbadir

4 Il Veneto in primo piano

Tre manager per la sanità padovana. A loro il compito di affrontare altrettante sfi de: la riforma delle Uls che porterà

ad una signifi cativa diminuzione delle azien-de sanitarie, il nuovo ospedale di Padova e la lotta ai tumori attraverso sperimentazione e nuove cure. Il tutto nel segno dell’integra-zione e della piena collaborazione tra enti diversi che hanno come obiettivo la cura del malato, l’assistenza sanitaria a 360 gradi. Anche a Padova, come nel resto del Veneto, la “rivoluzione” della sanità è scattata con il nuovo anno, e già il 2 gennaio i tre nuovi direttori generali si sono messi al lavoro. A Claudio Dario l’incarico di guidare l’Uls 16 insieme alle altre due aziende sanitarie padovane, delle quali è stato nominato commissario, l’Uls 15 dell’Alta e l’Uls 17 della Bassa. Luciano Flor invece è direttore generale dell’Azien-da Ospedaliera mentre Patrizia Simionato dell’Istituto Oncologico Veneto. Tre nomine di “spessore” e di “alto livello”, come han-no commentato all’unisono amministratori e politici, una terna di manager per mettere in atto la riforma sulla quale la Regione intende accelerare in questi mesi dopo i tentennamenti e le polemiche del recente passato. Anzi queste nomine di fatto anti-cipano la riforma unifi cando, almeno nella posizione di vertice, le tre Uls e aprendo la strada ad un nuovo assetto. I tre direttori

della sanità padovana hanno sottolineato, nel loro primo intervento all’inizio dell’anno, l’impegno a garantire una integrazione dei servizi sanitari offerti dalle diverse strutture presenti sul territorio allo scopo di migliorare l’assistenza ai pazienti. “Ci deve essere una progettualità unica della sanità padovana - ha dichiarato Claudio Dario - per questo siamo qui insieme e da oggi continueremo a lavorare con gli stessi obiettivi”. Luciano Flor ha ribadito l’importanza di creare percorsi trasversali per i malati partendo proprio dal servizio ospedaliero. Sotto la sua direzione prenderà corpo anche il progetto del nuovo ospedale di Padova, sulla cui sede è ormai tempo di trovare una soluzione condivisa

dopo le infi nite discus-sioni di questi anni. Anche Zaia ha im-posto un’accelerata, ormai ne va della cre-dibilità istituzionale, e anche lo stesso Bitonci

vuole arrivare a mettere il punto. Ormai tutto fa pensare che sarà l’area di San Lazzaro ad ospitare il nuovo ospedale cittadino anche se non è ancora detta l’ultima parola e i colpi di scena sono sempre possibili. Patrizia Simio-nato, alla guida dello Iov, ormai un punto di riferimento nazionale nella ricerca e nella lotta ad un’ampia gamma di tumori, ha in-sistito sull’umanizzazione delle cure. Perché dietro ad ogni terapia, ad ogni intervento ad ogni scelta medica c’è un paziente che soffre e che lotta per la vita.

le nomine. simionato guida l’istituto oncologico venetotre manager Per la sanità PadoVana

“Ci deve essere una progettualità unica nel nostro territorio, continueremo a lavorare insieme”

Sanità in Veneto: a fi ne 2015, ma proprio alla fi ne, visto che era il 30 dicembre, il presidente del Veneto Luca

Zaia ha fatto la sua scelta compiendo con la nomina dei nuovi direttori generali delle Ulss, una rivoluzione. La nomina dei nuovi 12 super manager riduce da 21 a 7 le Ulss, accorpandole su base provinciale. Insomma dei super poli sanitari che dovranno essere gestiti con estrema cautela anche in vista del-la fatidica realizzazione della preannunciata riforma sanitaria. Un progetto che accentra in una strategica Azienda Zero, tutti i compiti extrasanitari: spesa, appalti, personale, servi-zi, logistica, servizi sociali - così da eliminare i doppioni esistenti e consentire alle Ulss di de-dicarsi esclusivamente all’attività di cura; con una gerarchia che affi dada ai direttori generali della sanità e del sociale il potere decisionale e riservando al manager dell’Azienda Zero la responsabilità esecutiva-gestionale. Ma ecco nel dettaglio le decisioni di Zaia. Giuseppe Dal Ben sarà alla guida dell’Ulss 12 Veneziana ed estende il suo ruolo commissariale alla

Ulss13 di Dolo- Mirano (esce di scena Gino Gumirato) e alla 14 Chioggia. Nel Veneto orientale resta in sella Carlo Bramezza. A Padova c’è un cambio di guardia; Claudio Dario se ne va arriva il trentino Luciano Flor. Dario però resta nella città del Santo per di-rigere l’Ulss 16 e con il sistema commissa-riale commissariale, la Ulss 15 di Cittadella e la Ulss 17 di Monselice. A Treviso Zaia ha nominato alla direzione dell’Ulss Francesco Benazzi che è stato direttore dell’ Ulss Alta Padovana . Un titolo importante come pedi-gree, visto che uno studio del Ministero della Salute, l’ha indicata come la migliore d’Italia. Francesco Benazzi che dirigerà Treviso gesti-rà pure l’Ulss di 7 Pieve di Soligo e l’Ulss 8 Asolo-Montebelluna. A Belluno e provincia va a Adriano Rasi Caldogno la direzione generale di Belluno e conserva, da commissario, quella di Feltre. A Vicenza Giovanni Pavesi dirigerà l’Ulss 6 Vicenza, con poteri commissariali sul-la Ulss 5 Ovest Vicentino. A Bassano, invece, ci sarà Giorgio Roberti (direttore uscente a Treviso). L’Azienda ospedaliera universitaria

di Verona non è stata coinvolta dal giro di no-mine perché aveva rinnovato la direzione un anno fa. Al timone resta quindi Francesco Co-bello, mentre l’Ulss 20, è stata affi data a Pie-tro Girardi che sovrintenderà le unità sanitarie 21 Legnago e 22 Bussolengo. Per il sud della regione: Antonio Compostella gestirà le Ulss di Rovigo e Adria. E infi ne una novità attesa: l’Istituto Oncologico Veneto ha fi nalmente un direttora tempo pieno: Patrizia Simiona-to I direttori hanno sottoscritto un contratto di 3 anni prolungabili a 5 dopo una verifi ca sul lavoro svolto. Soddisfatti dell’operazione compiuta il presidente Luca Zaia e l’assessore Luca Coletto. “Avevo di fronte più scelte – ha spiegato Zaia. Potevo nominare 21 direttori generali, ma così la riforma che ritengo vitale avrebbe avuto tempi lunghi, che non ci pos-siamo permettere, o fare 21 commissari per un anno lasciando il tutto di fatto in sospeso. Ho deciso, con il cuore e con la ragione, di anticipare i tempi, nella convinzione di aver fatto il bene dei cittadini. Il contratto contiene tutti gli obiettivi da raggiungere, come le liste

In previsione della riforma sanitaria legata alla creazione dell’Azienda Zero, si riducono da 21 a 7 le Ulss, accorpandole su base provinciale

Ulss Arrivano le nomine da parte del presidente Luca Zaia dei nuovi direttori generali

12 super manager per la sanità veneta

d’attesa, l’umanizzazione, lo sviluppo delle tecnologie e delle professionalità, perché una sanità che non si aggiorna passo dopo passo, non è nelle corde del Veneto, che invece è sta-to riconfermato da poco Regione benchmark (modello) per tutta Italia”. Sono nomine che avviano la nuova riforma dell’organizzazione sanitaria veneta, nel rispetto delle attribuzioni del Consiglio e della necessità di dare presto

ai veneti una sanità ancora più moderna, capace di crescere ancora nonostante i tagli nazionali”. Per l’assessore alla Sanità Luca Coletto: “è’ stata una scelta opportuna che abbiamo condiviso, perché sull’innovazione non si può arretrare e dobbiamo invece mi-gliorare ulteriormente per rispondere ai tagli nazionali, unendo le forze con tutto il nostro personale”.

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di alessandro abbadir

4 Il Veneto in primo piano

Tre manager per la sanità padovana. A loro il compito di affrontare altrettante sfi de: la riforma delle Uls che porterà

ad una signifi cativa diminuzione delle azien-de sanitarie, il nuovo ospedale di Padova e la lotta ai tumori attraverso sperimentazione e nuove cure. Il tutto nel segno dell’integra-zione e della piena collaborazione tra enti diversi che hanno come obiettivo la cura del malato, l’assistenza sanitaria a 360 gradi. Anche a Padova, come nel resto del Veneto, la “rivoluzione” della sanità è scattata con il nuovo anno, e già il 2 gennaio i tre nuovi direttori generali si sono messi al lavoro. A Claudio Dario l’incarico di guidare l’Uls 16 insieme alle altre due aziende sanitarie padovane, delle quali è stato nominato commissario, l’Uls 15 dell’Alta e l’Uls 17 della Bassa. Luciano Flor invece è direttore generale dell’Azien-da Ospedaliera mentre Patrizia Simionato dell’Istituto Oncologico Veneto. Tre nomine di “spessore” e di “alto livello”, come han-no commentato all’unisono amministratori e politici, una terna di manager per mettere in atto la riforma sulla quale la Regione intende accelerare in questi mesi dopo i tentennamenti e le polemiche del recente passato. Anzi queste nomine di fatto anti-cipano la riforma unifi cando, almeno nella posizione di vertice, le tre Uls e aprendo la strada ad un nuovo assetto. I tre direttori

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dopo le infi nite discus-sioni di questi anni. Anche Zaia ha im-posto un’accelerata, ormai ne va della cre-dibilità istituzionale, e anche lo stesso Bitonci

vuole arrivare a mettere il punto. Ormai tutto fa pensare che sarà l’area di San Lazzaro ad ospitare il nuovo ospedale cittadino anche se non è ancora detta l’ultima parola e i colpi di scena sono sempre possibili. Patrizia Simio-nato, alla guida dello Iov, ormai un punto di riferimento nazionale nella ricerca e nella lotta ad un’ampia gamma di tumori, ha in-sistito sull’umanizzazione delle cure. Perché dietro ad ogni terapia, ad ogni intervento ad ogni scelta medica c’è un paziente che soffre e che lotta per la vita.

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“Ci deve essere una progettualità unica nel nostro territorio, continueremo a lavorare insieme”

Sanità in Veneto: a fi ne 2015, ma proprio alla fi ne, visto che era il 30 dicembre, il presidente del Veneto Luca

Zaia ha fatto la sua scelta compiendo con la nomina dei nuovi direttori generali delle Ulss, una rivoluzione. La nomina dei nuovi 12 super manager riduce da 21 a 7 le Ulss, accorpandole su base provinciale. Insomma dei super poli sanitari che dovranno essere gestiti con estrema cautela anche in vista del-la fatidica realizzazione della preannunciata riforma sanitaria. Un progetto che accentra in una strategica Azienda Zero, tutti i compiti extrasanitari: spesa, appalti, personale, servi-zi, logistica, servizi sociali - così da eliminare i doppioni esistenti e consentire alle Ulss di de-dicarsi esclusivamente all’attività di cura; con una gerarchia che affi dada ai direttori generali della sanità e del sociale il potere decisionale e riservando al manager dell’Azienda Zero la responsabilità esecutiva-gestionale. Ma ecco nel dettaglio le decisioni di Zaia. Giuseppe Dal Ben sarà alla guida dell’Ulss 12 Veneziana ed estende il suo ruolo commissariale alla

Ulss13 di Dolo- Mirano (esce di scena Gino Gumirato) e alla 14 Chioggia. Nel Veneto orientale resta in sella Carlo Bramezza. A Padova c’è un cambio di guardia; Claudio Dario se ne va arriva il trentino Luciano Flor. Dario però resta nella città del Santo per di-rigere l’Ulss 16 e con il sistema commissa-riale commissariale, la Ulss 15 di Cittadella e la Ulss 17 di Monselice. A Treviso Zaia ha nominato alla direzione dell’Ulss Francesco Benazzi che è stato direttore dell’ Ulss Alta Padovana . Un titolo importante come pedi-gree, visto che uno studio del Ministero della Salute, l’ha indicata come la migliore d’Italia. Francesco Benazzi che dirigerà Treviso gesti-rà pure l’Ulss di 7 Pieve di Soligo e l’Ulss 8 Asolo-Montebelluna. A Belluno e provincia va a Adriano Rasi Caldogno la direzione generale di Belluno e conserva, da commissario, quella di Feltre. A Vicenza Giovanni Pavesi dirigerà l’Ulss 6 Vicenza, con poteri commissariali sul-la Ulss 5 Ovest Vicentino. A Bassano, invece, ci sarà Giorgio Roberti (direttore uscente a Treviso). L’Azienda ospedaliera universitaria

di Verona non è stata coinvolta dal giro di no-mine perché aveva rinnovato la direzione un anno fa. Al timone resta quindi Francesco Co-bello, mentre l’Ulss 20, è stata affi data a Pie-tro Girardi che sovrintenderà le unità sanitarie 21 Legnago e 22 Bussolengo. Per il sud della regione: Antonio Compostella gestirà le Ulss di Rovigo e Adria. E infi ne una novità attesa: l’Istituto Oncologico Veneto ha fi nalmente un direttora tempo pieno: Patrizia Simiona-to I direttori hanno sottoscritto un contratto di 3 anni prolungabili a 5 dopo una verifi ca sul lavoro svolto. Soddisfatti dell’operazione compiuta il presidente Luca Zaia e l’assessore Luca Coletto. “Avevo di fronte più scelte – ha spiegato Zaia. Potevo nominare 21 direttori generali, ma così la riforma che ritengo vitale avrebbe avuto tempi lunghi, che non ci pos-siamo permettere, o fare 21 commissari per un anno lasciando il tutto di fatto in sospeso. Ho deciso, con il cuore e con la ragione, di anticipare i tempi, nella convinzione di aver fatto il bene dei cittadini. Il contratto contiene tutti gli obiettivi da raggiungere, come le liste

In previsione della riforma sanitaria legata alla creazione dell’Azienda Zero, si riducono da 21 a 7 le Ulss, accorpandole su base provinciale

Ulss Arrivano le nomine da parte del presidente Luca Zaia dei nuovi direttori generali

12 super manager per la sanità veneta

d’attesa, l’umanizzazione, lo sviluppo delle tecnologie e delle professionalità, perché una sanità che non si aggiorna passo dopo passo, non è nelle corde del Veneto, che invece è sta-to riconfermato da poco Regione benchmark (modello) per tutta Italia”. Sono nomine che avviano la nuova riforma dell’organizzazione sanitaria veneta, nel rispetto delle attribuzioni del Consiglio e della necessità di dare presto

ai veneti una sanità ancora più moderna, capace di crescere ancora nonostante i tagli nazionali”. Per l’assessore alla Sanità Luca Coletto: “è’ stata una scelta opportuna che abbiamo condiviso, perché sull’innovazione non si può arretrare e dobbiamo invece mi-gliorare ulteriormente per rispondere ai tagli nazionali, unendo le forze con tutto il nostro personale”.

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36 Il Veneto in primo piano1 Voci da palazzo

Una delle maggiori opere cantierate dalla Regione per fronteggiare il dis-sesto idrogeologico è la realizzazione

del bacino di laminazione di Caldogno, in provincia di Vicenza. Il presidente della Regione Luca Zaia ha inaugurato a metà gennaio le paratoie mobili in corrispondenza del manufatto d’ingresso (bacino di mon-te), completate il 28 dicembre scorso. Per settembre 2016 è prevista la conclusione dei lavori di realizzazione anche del bacino di valle. Il presidente ha sottolineato che si tratta di è un’opera da 41 milioni di euro con la quale viene realizzato un invaso con una capacità di 3,8 milioni mc. di invaso su 106 ettari pari a 150 campi da calcio. E’ stato movimentato un milione e mezzo di mc. di terreno e sono stati erogati 13 milioni di euro per espropri e indennizzi. Per questo Zaia ha voluto ringraziare per primi i proprietari terreni, che hanno fatto il sacrifi cio maggiore, insieme alle associazioni di categoria.

“Qui in Italia – ha detto Zaia - siamo tutti commissari tecnici, 60 milioni di esperti di calcio, tutti bravi a parlare ma è facile fare la schedina il lunedì. Noi invece in questi cinque anni abbiamo realizzato 714 opere, grandi e piccole, a tutela dal dissesto idrogeologico del Veneto per 866 milioni di euro. Siamo pronti a cantierare altri 933 milioni di euro, quasi un miliardo di altre opere per mettere in sicurezza il Veneto”. “Questa è una partita irrinunciabile. Il progetto del Veneto del futuro

– ha aggiunto – non si basa su nastri d’a-sfalto: quelli che abbiamo in programmazione li confermiamo, ma la vera sfi da è quella di mettere in sicurezza i nostri territori. Non è un caso che si inizi da Caldogno. E’ bene ricor-darlo che Caldogno ha avuto la perdita di una vita umana con l’alluvione del 2010 e voglio che quest’opera sia soprattutto dedicata a chi ha perso la vita in quelle condizioni tragiche”.

Zaia ha ricordato che nel 2010 era presi-dente da pochi mesi e dalla sera alla mattina si è trovato con 235 comuni alluvionati sui 581 che allora il Veneto contava. Ci furono 1040 imprese e famiglie con l’acqua in casa o in azienda. “Se un popolo di benpensanti non avesse sprecato energie e avesse dato una mano – ha detto - avremmo ora molte più opere e in meno tempo. Oggi, però, noi siamo qui con Caldogno e siamo a confermare anche l’ampliamento di Montebello, le opere a Viale Diaz a tutela di Vicenza, i bacini di Colom-baretta a Monteforte d’Alpone, a Muson dei Sassi, a Prà dei Gai e poi tutte le altre opere che arriveranno. Noi le sfi de le abbiamo colte, nonostante io abbia ereditato una regione nel-la quale da 80 anni non si facevano più grandi opere a tutela dal dissesto idrogeologico. L’ul-tima opera è stato il bacino di Montebello”.

Zaia ha esortato tutti ad essere orgogliosi del lavoro fatto a Caldogno: una bella opera che darà tranquillità. “Ora pensiamo alla ge-stione senza tremori ai polsi – ha aggiunto -. Abbiamo un modello matematico, un pro-

tocollo preciso e lo rispetteremo. Perché se riempiamo questa vasca, che contiene quasi 4 milioni di mc. d’acqua, e lo facciamo prima di quando occorre, questa è un’opera che non serve a niente. Bisogna avere un timing quasi chirurgico e arrivare al limite prima di aprire. Ci sono i tecnici e se ne assumeranno la re-sponsabilità”.

“Noi abbiamo la certezza – ha fatto rile-vare il presidente - che con 2,7 miliardi di euro mettiamo in sicurezza il Veneto. Alla domanda “il Veneto è più sicuro?” io dico che, se pio-vesse come nel 2010 con le stesse modalità, le zone colpite dall’alluvione sono più sicure di prima. Però il Veneto, che ha oggi 576

comuni, ha ancora dei bacini idrografi ci per i quali l’esplorazione per la messa in sicurezza è ancora abbastanza timida, penso al Piave che ha avuto un’esondazione nel 1966, e a tutta una serie di lavori che dobbiamo fare”.

“Noi siamo sul pezzo – ha concluso Zaia - e vogliamo lavorare. Basta che ci diano i soldi e noi apriamo i cantieri. Ma c’è il problema della burocrazia, su cui dobbiamo tutti fare un esame di coscienza. Per fare quest’opera ci abbiamo messo cinque anni quando un privato ci avrebbe impiegato molto meno. Siamo stati velocissimi rispetto alla burocrazia ma non si può andare avanti così. Quando c’è di mezzo la salute o la vita dei cittadini biso-

gna andar giù a pancia a terra a fare le opere. Diciamolo fi no in fondo, ci vuole una legge speciale che dia poteri commissariali veri a chi si occupa di queste infrastrutture. Non serve che sia il presidente della Regione, può essere chiunque basta che possa essere operativo. Bisogna decidere di fare i commissariamenti perché la messa in sicurezza è fondamentale. In Italia abbiamo ogni anni mediamente qua-si 3 miliardi di danni per eventi catastrofali. Se noi queste risorse le dedicassimo a dar vita anzitutto un fondo multirisk per assicu-rare i cittadini e una quota parte alle opere infrastrutturali, avremmo un Paese diverso, un Veneto diverso”.

di maria pavan

Ambiente L’impegno della Regione contro il pericolo esondazioni

Difesa del suolo: inaugurate le paratie di CaldognoZaia: “In cinque anni abbiamo realizzato 714 opere, grandi e piccole, a tutela del dissesto idrogeologico del Veneto per 866 milioni di euro”

bilancio dei laVori fatti

Dopo l’alluvione del 2010 sono stati realiz-zati o avviati interventi per la difesa idrauli-ca del Veneto che attualmente ammontano

a oltre 860 milioni di euro. Fra questi ci sono anche circa cento milioni

gli investimenti per la sicurezza del sistema idraulico-forestale realizzati direttamente dalla Regione con i propri operai forestali. Inoltre, i lavori eseguiti o in appalto hanno alimentato il sistema delle piccole e medie imprese del Veneto, dando ossigeno a circa 700 aziende in un mo-mento diffi cile per la nostra economia. Nessuno degli interventi realizzati ha comportato aumenti

della spesa prevista. Anzi, si sono ottenuti rispar-mi sull’esecuzione delle opere per circa 25 milioni che sono stati destinati ad altri interventi. La Re-gione ha pronti progetti immediatamente cantie-rabili per un miliardo di euro, tra cui quelli per il Tagliamento e l’idrovia Padova-Venezia. Senza dimenticare gli interventi necessari sull’alveo del Piave. Ma si attendono i fondi del Governo. Per quanto riguarda la difesa del suolo, il Veneto sta proseguendo nella realizzazione dei bacini di la-minazione, ma in generale per quanto riguarda gli interventi di mitigazione del rischio idraulico viene seguito un nuovo tipo approccio impostato

secondo criteri scientifi ci legati all’indice di rischio, fattore risultante dalla combinazione di magnitu-do e frequenza. Un metodo che la Regione ha suggerito anche al governo per l’assegnazione delle risorse statali. Lo ha detto l’assessore ve-neto Gianpaolo Bottacin presentando a Venezia, insieme al presidente Luca Zaia il bilancio delle azioni e degli interventi di mitigazione del rischio idraulico e geologico realizzati dal 2010 ad oggi dalla Regione. “Sono tutte opere – ha aggiunto – che forse sono meno visibili di altre, ma han-no contribuito a far diminuire l’indice di rischio in Veneto. Il rischio zero non esiste, ma il percorso,

per quanto lungo, è stato intrapreso e i risulta-ti ci sono”. Bottacin ha rilevato che comunque la situazione del territorio resta costantemente monitorata: attualmente le criticità riguardano la mancanza di precipitazioni sul Veneto e per alcune località il bimestre novembre-dicembre è stato il più secco degli ultimi cento anni, dovendo risalire al 1921 per ritrovare un andamento simi-le. Ma in attesa delle piogge, che prima o dopo dovranno arrivare, il sistema è pronto e operativo e l’approccio scientifi co che si sta seguendo per la realizzazione delle opere di difesa del suolo continuerà a far calare l’indice di rischio.

BottaCin: “molte opere, anChe piCCole, per un territorio piÙ siCuro”

Giampaolo Bottacin

1 Voci da palazzo

Una delle maggiori opere cantierate dalla Regione per fronteggiare il dis-sesto idrogeologico è la realizzazione

del bacino di laminazione di Caldogno, in provincia di Vicenza. Il presidente della Regione Luca Zaia ha inaugurato a metà gennaio le paratoie mobili in corrispondenza del manufatto d’ingresso (bacino di mon-te), completate il 28 dicembre scorso. Per settembre 2016 è prevista la conclusione dei lavori di realizzazione anche del bacino di valle. Il presidente ha sottolineato che si tratta di è un’opera da 41 milioni di euro con la quale viene realizzato un invaso con una capacità di 3,8 milioni mc. di invaso su 106 ettari pari a 150 campi da calcio. E’ stato movimentato un milione e mezzo di mc. di terreno e sono stati erogati 13 milioni di euro per espropri e indennizzi. Per questo Zaia ha voluto ringraziare per primi i proprietari terreni, che hanno fatto il sacrifi cio maggiore, insieme alle associazioni di categoria.

“Qui in Italia – ha detto Zaia - siamo tutti commissari tecnici, 60 milioni di esperti di calcio, tutti bravi a parlare ma è facile fare la schedina il lunedì. Noi invece in questi cinque anni abbiamo realizzato 714 opere, grandi e piccole, a tutela dal dissesto idrogeologico del Veneto per 866 milioni di euro. Siamo pronti a cantierare altri 933 milioni di euro, quasi un miliardo di altre opere per mettere in sicurezza il Veneto”. “Questa è una partita irrinunciabile. Il progetto del Veneto del futuro

– ha aggiunto – non si basa su nastri d’a-sfalto: quelli che abbiamo in programmazione li confermiamo, ma la vera sfi da è quella di mettere in sicurezza i nostri territori. Non è un caso che si inizi da Caldogno. E’ bene ricor-darlo che Caldogno ha avuto la perdita di una vita umana con l’alluvione del 2010 e voglio che quest’opera sia soprattutto dedicata a chi ha perso la vita in quelle condizioni tragiche”.

Zaia ha ricordato che nel 2010 era presi-dente da pochi mesi e dalla sera alla mattina si è trovato con 235 comuni alluvionati sui 581 che allora il Veneto contava. Ci furono 1040 imprese e famiglie con l’acqua in casa o in azienda. “Se un popolo di benpensanti non avesse sprecato energie e avesse dato una mano – ha detto - avremmo ora molte più opere e in meno tempo. Oggi, però, noi siamo qui con Caldogno e siamo a confermare anche l’ampliamento di Montebello, le opere a Viale Diaz a tutela di Vicenza, i bacini di Colom-baretta a Monteforte d’Alpone, a Muson dei Sassi, a Prà dei Gai e poi tutte le altre opere che arriveranno. Noi le sfi de le abbiamo colte, nonostante io abbia ereditato una regione nel-la quale da 80 anni non si facevano più grandi opere a tutela dal dissesto idrogeologico. L’ul-tima opera è stato il bacino di Montebello”.

Zaia ha esortato tutti ad essere orgogliosi del lavoro fatto a Caldogno: una bella opera che darà tranquillità. “Ora pensiamo alla ge-stione senza tremori ai polsi – ha aggiunto -. Abbiamo un modello matematico, un pro-

tocollo preciso e lo rispetteremo. Perché se riempiamo questa vasca, che contiene quasi 4 milioni di mc. d’acqua, e lo facciamo prima di quando occorre, questa è un’opera che non serve a niente. Bisogna avere un timing quasi chirurgico e arrivare al limite prima di aprire. Ci sono i tecnici e se ne assumeranno la re-sponsabilità”.

“Noi abbiamo la certezza – ha fatto rile-vare il presidente - che con 2,7 miliardi di euro mettiamo in sicurezza il Veneto. Alla domanda “il Veneto è più sicuro?” io dico che, se pio-vesse come nel 2010 con le stesse modalità, le zone colpite dall’alluvione sono più sicure di prima. Però il Veneto, che ha oggi 576

comuni, ha ancora dei bacini idrografi ci per i quali l’esplorazione per la messa in sicurezza è ancora abbastanza timida, penso al Piave che ha avuto un’esondazione nel 1966, e a tutta una serie di lavori che dobbiamo fare”.

“Noi siamo sul pezzo – ha concluso Zaia - e vogliamo lavorare. Basta che ci diano i soldi e noi apriamo i cantieri. Ma c’è il problema della burocrazia, su cui dobbiamo tutti fare un esame di coscienza. Per fare quest’opera ci abbiamo messo cinque anni quando un privato ci avrebbe impiegato molto meno. Siamo stati velocissimi rispetto alla burocrazia ma non si può andare avanti così. Quando c’è di mezzo la salute o la vita dei cittadini biso-

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di maria pavan

Ambiente L’impegno della Regione contro il pericolo esondazioni

Difesa del suolo: inaugurate le paratie di CaldognoZaia: “In cinque anni abbiamo realizzato 714 opere, grandi e piccole, a tutela del dissesto idrogeologico del Veneto per 866 milioni di euro”

bilancio dei laVori fatti

Dopo l’alluvione del 2010 sono stati realiz-zati o avviati interventi per la difesa idrauli-ca del Veneto che attualmente ammontano

a oltre 860 milioni di euro. Fra questi ci sono anche circa cento milioni

gli investimenti per la sicurezza del sistema idraulico-forestale realizzati direttamente dalla Regione con i propri operai forestali. Inoltre, i lavori eseguiti o in appalto hanno alimentato il sistema delle piccole e medie imprese del Veneto, dando ossigeno a circa 700 aziende in un mo-mento diffi cile per la nostra economia. Nessuno degli interventi realizzati ha comportato aumenti

della spesa prevista. Anzi, si sono ottenuti rispar-mi sull’esecuzione delle opere per circa 25 milioni che sono stati destinati ad altri interventi. La Re-gione ha pronti progetti immediatamente cantie-rabili per un miliardo di euro, tra cui quelli per il Tagliamento e l’idrovia Padova-Venezia. Senza dimenticare gli interventi necessari sull’alveo del Piave. Ma si attendono i fondi del Governo. Per quanto riguarda la difesa del suolo, il Veneto sta proseguendo nella realizzazione dei bacini di la-minazione, ma in generale per quanto riguarda gli interventi di mitigazione del rischio idraulico viene seguito un nuovo tipo approccio impostato

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Giampaolo Bottacin

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1Voci da palazzo

Centrosinistra Ha iniziato ad impegnarsi in politica fi n da giovanissimo fi no a diventare una delle fi gure di spicco in Veneto

Piero Ruzzante: “L’unica vera urgenza è il lavoro”Il consigliere regionale del Partito Democratico insiste sulla necessità di favorire l’occupazione per evitare che il Veneto torni di nuovo ad essere terra di emigrazione

Emanuele Prataviera è stato eletto fra le fi la della Lega Nord nel 2013 alla Camera dei Deputati nella circoscrizione Veneto 2. Ha 31 anni è nato a Motta di

Livenza ed è membro della Commissione parlamentare per la semplifi cazione e della XIV Commissione Politiche dell’U-nione Europea. Nel marzo del 2015 ha aderito al Gruppo Misto, e politicamente alla lista “Fare!” il cui ispiratore è il sindaco di Verona Flavio Tosi.

Prataviera quali problemi ci sono per il Veneto a livello nazionale?

“Il vero problema del Veneto è la distanza che lo sepa-ra da Roma. Distanza che, ogni giorno, aumenta sempre più con grande responsabilità della giunta veneta. Non è possibile che un giorno si attacchi il Governo e il giorno dopo, con il cappello in mano, si vada a chiedere fondi ed economie per risolvere i problemi. In materia di “schei a casa nostra” ci vogliono strategie concrete e a lungo termi-ne, non proclami pubblici a cui non segue nulla”.

Un esempio di strada percorribile? “Basta guardare i risultati ottenuti dalla Scozia: con il

referendum sull’indipendenza ha sfi dato Londra e ha otte-nuto signifi cativi sgravi fi scali. Da noi invece la giunta regio-nale passa gran parte del tempo a litigare con i confi nanti Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige precludendosi così possibili prospettive di progettualità comuni per lo svilup-po di un’area geografi ca che ricordiamoci, sino a qualche anno fa, era defi nitiva la locomotiva per eccellenza della produttività italiana. Basterebbe alzare un po’ lo sguardo e seguire con attenzione come si stanno muovendo due città del come Milano e Torino che concorrono unitamente al rilancio del polo industriale del Nord ovest.

Quali sono le priorità del territorio portate in Parlamento?

“Sicuramente le più importanti e sentite nel nostro territorio riguardano la crisi che ha colpito le aziende e il mondo del lavoro, unitamente alla sicurezza. E’ suffi ciente visionare nel sito della Camera l’elenco dei provvidenti che ho portato avanti e a cui sto lavorando. Continuo a riser-vare attenzione alla catastrofe che ha colpito la Riviera del Brenta, al dramma degli investitori delle banche, al disse-sto idrologico, al ripristino e messa in sicurezza di alcune arterie stradali, come la Statale Triestina. Non si può però pensare che un parlamentare da solo a Roma abbia la forza politica di risolvere tutti i problemi del suo territorio. Serve un lavoro corale che talvolta porta anche ad ingoiare rospi amari. Quello che è certo è che sono a completa disposizio-ne degli amministratori locali e del mondo produttivo per trovare soluzione ai problemi dei nostri cittadini”.

Perché la scelta politica di Fare! e l’addio alla Lega Nord?

“Le pongo una domanda: se lei fosse stato a bordo di una nave e vedesse accusato un innocente di ammutina-mento e gettato in mare, riuscirebbe a girarsi d’altra parte e a far fi nta di nulla? Io non mi sono girato e mi sono voluta

lega nordinterVista al dePutato emanuele PrataViera

Classe 1963, Piero Ruzzante è senza dubbio una delle fi gure di spicco della politica veneta come dimostrano le numerose esperienze da

segretario della Fgci a consigliere comunale di Pa-dova passando per il parlamento italiano e quello europeo. Una fi gura di tutto rilievo che sicuramente sta dando il meglio presso il Consiglio Regionale e che vale la pena conoscere a fondo per comprenderne le attività e il pensiero.

Consigliere Ruzzante, la sua è una lunga esperienza maturata in prima linea in diversi am-biti. Quali sono le linee guida della sua attività politica?

“Ho iniziato da giovanissimo ad interessarmi a quello che mi accadeva intorno. La politica era la possibilità di tradurre in cose con-crete i sogni, i valori ed ideali. A 21 anni ero consigliere comuna-le a Padova a 32 deputato, non nelle liste bloccate, ma vincendo il collegio di Padova del centro stori-co. La cosa più importante che ho sempre cercato di mettere in pratica è saper ascoltare la voce della parte più debole, quella più indifesa, quella che non ha la voce tentando di rappresentarla nelle istituzioni. Dare una risposta alle loro urgenze signifi ca dare una risposta ai problemi generali di una città o di una nazione”.

In Regione Veneto i focus sono molti. Dove si sta concentrando maggiormente la sua attività e perché?

“La più grave carenza del Veneto di Zaia è il tra-sporto pubblico locale. I nostri pendolari sono trattati come a bordo dei carri bestiame, talvolta peggio per-chè restano a terra. In Veneto non c’è un sistema me-tropolitano ferroviario regionale, non c’è un biglietto unico. Poi una mattina mentre siamo in colonna ci accorgiamo che c’è il problema del PM10 e dell’aria irrespirabile, oppure che mezzo Veneto è sott’acqua o ha subito gravi danni perché il sistema fl uviale non ha retto. Ecco il mio focus è sulla costruzione di un nuovo modello di sviluppo per il nostro Veneto”.

Inevitabilmente in Regione le tematiche sono molte e le necessità della cittadinanza al-trettante. Quali sono secondo lei le priorità a cui la Regione deve dare spazio?

“Oggi la priorità è Lavoro, Lavoro, Lavoro. Salva-re il posto di lavoro nelle situazioni drammatiche che incontro quotidianamente e in secondo luogo creare il lavoro per chi non ce l’ha: giovani e donne. Dob-biamo investire di più in ricerca e trattenere qualche cervello in più nel nostro Paese. Il Veneto è tornato ad essere come 100 o 200 anni fa terra di emigranti

giovani e intere famiglie che vanno nel resto d’Euro-pa e del mondo a cercare un lavoro”.

Negli ultimi mesi uno dei temi caldi senza dubbio è stato quello relativo ai migranti. Ritie-ne che in Veneto di possa organizzare il tutto in un’altra maniera?

“Certo Zaia ha fatto il pesce in barile ha lasciato che il problema lo risolvessero le parrocchie, la Cha-ritas, le onlus e qualche Comune. Si potevano distri-buire 4/5 profughi per comune e invece c’è stata una gestione caotica. Una cosa ridicola. Pensare che quando governavano Zaia Maroni e Salvini hanno imposto quote di immigrati in ogni regione. Oggi il fenomeno, grazie al governo Renzi, è diventato un tema europeo.

Sicurezza: La situazione è così fuori controllo così come molti affermano o alcune dina-miche vengono amplifi cate a dismisura?

“Secondo tutte le statistiche tutti i reati in Italia sono in diminu-

zione, ma nel Veneto c’è veramente una situazione diffi cile. Vogliono spiegare i vari Zaia e Bitonci perchè hanno ridotto a zero le risorse per la sicurezza della regione? Fino a qualche anno fa erano 23 milioni dati ai comuni per sistemi di sicurezza come le tele-camere. Forse sulla sicurezza è più facile fare pole-mica che trovare soluzioni eppure mentre la Regione taglia, il governo Renzi ha aumentato le risorse per la sicurezza e per le forze di polizia”.

Nei suoi interventi è sempre molto legato al territorio, con particolare attenzione al com-mercio e alle realtà locali. Come pensa dovreb-bero essere tutelate e valorizzate queste realtà?

“In Veneto abbiamo una media di 320 mq ogni 1000 abitanti dedicati alla Grande Distribuzione. Le giunte Zaia e Galan hanno favorito questi grandi in-teressi privati e la concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi. Ogni addetto in più per i centri commerciali perdono il posto di la-voro in 4 perchè chiudono i negozi di prossimità. Si perde soprattutto per le persone più anziane un ser-vizio sociale. Parlando di sicurezza poi un negozio è un presidio in un territorio, ma se chiudono e apre un grande centro commerciale spesso avrà una fun-zione opposta attrarrà problemi di sicurezza in quel territorio”.

La SS Romea che rappresenta una delle “piaghe” della viabilità veneta. Quali sono le al-tre priorità?

di martina Celegato

Piero Ruzzante

“Sui profughi uno sbaglio non ricorrere all’accoglienza diffusa”

Abbiamo avuto veramente troppi morti lungo la Romea per non affrontare questo tema. Come va ri-solto nella bassa il completamento della SR 10. Ma la priorità delle priorità per la nostra Provincia è rea-lizzare l’Idrovia per la sicurezza idraulica del nostro territorio. Dobbiamo costruire un nuovo modello di sviluppo fondato sulla bellezza: investire sul turismo e sulla valorizzazione della nostra storia con le sue ville palladiane, le città d’arte, i colli Euganei o la Valle Millecampi, il mare la laguna o le Dolomiti. Non c’è solo Venezia!”.

Cosa ne pensa delle ultime attività e scelte dell’amministrazione di Padova?

“Un disastro! Bitonci si è rivelato non essere all’altezza del ruolo. Non è una questione politica, ma uno che si permette di questi tempi di buttare un fi nanziamento statale di 35 milioni per la realizza-zione della seconda linea del tram che avrebbe porta-to più servizi e più lavoro per i padovani non è degno

di occupare quella carica. Quando si produce un danno evidente per la città vuol dire che si sta gover-nando pensando a Salvini non ai padovani. Non parliamo poi delle fi gure pessime che sta facendo fare alla mia città...perfi no i gior-

nali europei hanno parlato del divieto a presentare un libro ad una docente dell’Università di Parigi. Ma crede di essere stato eletto Podestà? Come si per-mette di decidere se concedere o meno spazi che non sono privati e di sua proprietà? Speravo fosse in grado di diventare il Sindaco di tutti è invece rimasto il sindaco di Cittadella e della Lega Nord”.

“Per Padova Bitonci non è all’altezza del ruolo di sindaco”

Emanuele Prataviera

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1Voci da palazzo

Centrosinistra Ha iniziato ad impegnarsi in politica fi n da giovanissimo fi no a diventare una delle fi gure di spicco in Veneto

Piero Ruzzante: “L’unica vera urgenza è il lavoro”Il consigliere regionale del Partito Democratico insiste sulla necessità di favorire l’occupazione per evitare che il Veneto torni di nuovo ad essere terra di emigrazione

Emanuele Prataviera è stato eletto fra le fi la della Lega Nord nel 2013 alla Camera dei Deputati nella circoscrizione Veneto 2. Ha 31 anni è nato a Motta di

Livenza ed è membro della Commissione parlamentare per la semplifi cazione e della XIV Commissione Politiche dell’U-nione Europea. Nel marzo del 2015 ha aderito al Gruppo Misto, e politicamente alla lista “Fare!” il cui ispiratore è il sindaco di Verona Flavio Tosi.

Prataviera quali problemi ci sono per il Veneto a livello nazionale?

“Il vero problema del Veneto è la distanza che lo sepa-ra da Roma. Distanza che, ogni giorno, aumenta sempre più con grande responsabilità della giunta veneta. Non è possibile che un giorno si attacchi il Governo e il giorno dopo, con il cappello in mano, si vada a chiedere fondi ed economie per risolvere i problemi. In materia di “schei a casa nostra” ci vogliono strategie concrete e a lungo termi-ne, non proclami pubblici a cui non segue nulla”.

Un esempio di strada percorribile? “Basta guardare i risultati ottenuti dalla Scozia: con il

referendum sull’indipendenza ha sfi dato Londra e ha otte-nuto signifi cativi sgravi fi scali. Da noi invece la giunta regio-nale passa gran parte del tempo a litigare con i confi nanti Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige precludendosi così possibili prospettive di progettualità comuni per lo svilup-po di un’area geografi ca che ricordiamoci, sino a qualche anno fa, era defi nitiva la locomotiva per eccellenza della produttività italiana. Basterebbe alzare un po’ lo sguardo e seguire con attenzione come si stanno muovendo due città del come Milano e Torino che concorrono unitamente al rilancio del polo industriale del Nord ovest.

Quali sono le priorità del territorio portate in Parlamento?

“Sicuramente le più importanti e sentite nel nostro territorio riguardano la crisi che ha colpito le aziende e il mondo del lavoro, unitamente alla sicurezza. E’ suffi ciente visionare nel sito della Camera l’elenco dei provvidenti che ho portato avanti e a cui sto lavorando. Continuo a riser-vare attenzione alla catastrofe che ha colpito la Riviera del Brenta, al dramma degli investitori delle banche, al disse-sto idrologico, al ripristino e messa in sicurezza di alcune arterie stradali, come la Statale Triestina. Non si può però pensare che un parlamentare da solo a Roma abbia la forza politica di risolvere tutti i problemi del suo territorio. Serve un lavoro corale che talvolta porta anche ad ingoiare rospi amari. Quello che è certo è che sono a completa disposizio-ne degli amministratori locali e del mondo produttivo per trovare soluzione ai problemi dei nostri cittadini”.

Perché la scelta politica di Fare! e l’addio alla Lega Nord?

“Le pongo una domanda: se lei fosse stato a bordo di una nave e vedesse accusato un innocente di ammutina-mento e gettato in mare, riuscirebbe a girarsi d’altra parte e a far fi nta di nulla? Io non mi sono girato e mi sono voluta

lega nordinterVista al dePutato emanuele PrataViera

Classe 1963, Piero Ruzzante è senza dubbio una delle fi gure di spicco della politica veneta come dimostrano le numerose esperienze da

segretario della Fgci a consigliere comunale di Pa-dova passando per il parlamento italiano e quello europeo. Una fi gura di tutto rilievo che sicuramente sta dando il meglio presso il Consiglio Regionale e che vale la pena conoscere a fondo per comprenderne le attività e il pensiero.

Consigliere Ruzzante, la sua è una lunga esperienza maturata in prima linea in diversi am-biti. Quali sono le linee guida della sua attività politica?

“Ho iniziato da giovanissimo ad interessarmi a quello che mi accadeva intorno. La politica era la possibilità di tradurre in cose con-crete i sogni, i valori ed ideali. A 21 anni ero consigliere comuna-le a Padova a 32 deputato, non nelle liste bloccate, ma vincendo il collegio di Padova del centro stori-co. La cosa più importante che ho sempre cercato di mettere in pratica è saper ascoltare la voce della parte più debole, quella più indifesa, quella che non ha la voce tentando di rappresentarla nelle istituzioni. Dare una risposta alle loro urgenze signifi ca dare una risposta ai problemi generali di una città o di una nazione”.

In Regione Veneto i focus sono molti. Dove si sta concentrando maggiormente la sua attività e perché?

“La più grave carenza del Veneto di Zaia è il tra-sporto pubblico locale. I nostri pendolari sono trattati come a bordo dei carri bestiame, talvolta peggio per-chè restano a terra. In Veneto non c’è un sistema me-tropolitano ferroviario regionale, non c’è un biglietto unico. Poi una mattina mentre siamo in colonna ci accorgiamo che c’è il problema del PM10 e dell’aria irrespirabile, oppure che mezzo Veneto è sott’acqua o ha subito gravi danni perché il sistema fl uviale non ha retto. Ecco il mio focus è sulla costruzione di un nuovo modello di sviluppo per il nostro Veneto”.

Inevitabilmente in Regione le tematiche sono molte e le necessità della cittadinanza al-trettante. Quali sono secondo lei le priorità a cui la Regione deve dare spazio?

“Oggi la priorità è Lavoro, Lavoro, Lavoro. Salva-re il posto di lavoro nelle situazioni drammatiche che incontro quotidianamente e in secondo luogo creare il lavoro per chi non ce l’ha: giovani e donne. Dob-biamo investire di più in ricerca e trattenere qualche cervello in più nel nostro Paese. Il Veneto è tornato ad essere come 100 o 200 anni fa terra di emigranti

giovani e intere famiglie che vanno nel resto d’Euro-pa e del mondo a cercare un lavoro”.

Negli ultimi mesi uno dei temi caldi senza dubbio è stato quello relativo ai migranti. Ritie-ne che in Veneto di possa organizzare il tutto in un’altra maniera?

“Certo Zaia ha fatto il pesce in barile ha lasciato che il problema lo risolvessero le parrocchie, la Cha-ritas, le onlus e qualche Comune. Si potevano distri-buire 4/5 profughi per comune e invece c’è stata una gestione caotica. Una cosa ridicola. Pensare che quando governavano Zaia Maroni e Salvini hanno imposto quote di immigrati in ogni regione. Oggi il fenomeno, grazie al governo Renzi, è diventato un tema europeo.

Sicurezza: La situazione è così fuori controllo così come molti affermano o alcune dina-miche vengono amplifi cate a dismisura?

“Secondo tutte le statistiche tutti i reati in Italia sono in diminu-

zione, ma nel Veneto c’è veramente una situazione diffi cile. Vogliono spiegare i vari Zaia e Bitonci perchè hanno ridotto a zero le risorse per la sicurezza della regione? Fino a qualche anno fa erano 23 milioni dati ai comuni per sistemi di sicurezza come le tele-camere. Forse sulla sicurezza è più facile fare pole-mica che trovare soluzioni eppure mentre la Regione taglia, il governo Renzi ha aumentato le risorse per la sicurezza e per le forze di polizia”.

Nei suoi interventi è sempre molto legato al territorio, con particolare attenzione al com-mercio e alle realtà locali. Come pensa dovreb-bero essere tutelate e valorizzate queste realtà?

“In Veneto abbiamo una media di 320 mq ogni 1000 abitanti dedicati alla Grande Distribuzione. Le giunte Zaia e Galan hanno favorito questi grandi in-teressi privati e la concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi. Ogni addetto in più per i centri commerciali perdono il posto di la-voro in 4 perchè chiudono i negozi di prossimità. Si perde soprattutto per le persone più anziane un ser-vizio sociale. Parlando di sicurezza poi un negozio è un presidio in un territorio, ma se chiudono e apre un grande centro commerciale spesso avrà una fun-zione opposta attrarrà problemi di sicurezza in quel territorio”.

La SS Romea che rappresenta una delle “piaghe” della viabilità veneta. Quali sono le al-tre priorità?

di martina Celegato

Piero Ruzzante

“Sui profughi uno sbaglio non ricorrere all’accoglienza diffusa”

Abbiamo avuto veramente troppi morti lungo la Romea per non affrontare questo tema. Come va ri-solto nella bassa il completamento della SR 10. Ma la priorità delle priorità per la nostra Provincia è rea-lizzare l’Idrovia per la sicurezza idraulica del nostro territorio. Dobbiamo costruire un nuovo modello di sviluppo fondato sulla bellezza: investire sul turismo e sulla valorizzazione della nostra storia con le sue ville palladiane, le città d’arte, i colli Euganei o la Valle Millecampi, il mare la laguna o le Dolomiti. Non c’è solo Venezia!”.

Cosa ne pensa delle ultime attività e scelte dell’amministrazione di Padova?

“Un disastro! Bitonci si è rivelato non essere all’altezza del ruolo. Non è una questione politica, ma uno che si permette di questi tempi di buttare un fi nanziamento statale di 35 milioni per la realizza-zione della seconda linea del tram che avrebbe porta-to più servizi e più lavoro per i padovani non è degno

di occupare quella carica. Quando si produce un danno evidente per la città vuol dire che si sta gover-nando pensando a Salvini non ai padovani. Non parliamo poi delle fi gure pessime che sta facendo fare alla mia città...perfi no i gior-

nali europei hanno parlato del divieto a presentare un libro ad una docente dell’Università di Parigi. Ma crede di essere stato eletto Podestà? Come si per-mette di decidere se concedere o meno spazi che non sono privati e di sua proprietà? Speravo fosse in grado di diventare il Sindaco di tutti è invece rimasto il sindaco di Cittadella e della Lega Nord”.

“Per Padova Bitonci non è all’altezza del ruolo di sindaco”

Emanuele Prataviera

39Voci da palazzo

40 Cultura veneta1 Cultura veneta

“Guerre Stellari. Play!”, una nuova esposizio-ne dedicata al multiforme universo di “Star Wars”, un mito assoluto che ha saputo in-

cantare almeno 3 generazioni dal 1977 a oggi e che celebra l’uscita mondiale del nuovo capitolo “The Force Awakens” (“Il risveglio della Forza”) e che ha stregato il pianeta.

Organizzata da Kornice di Andrea Brunello, la mo-stra presenta una selezione della collezione privata di Fabrizio Modina, uno dei massimi collezionisti mondiali di toys fantascientifi ci, che esporrà per la prima volta la serie completa di tutti i pezzi uffi ciali a marchio Kenner prodotti dal 1977 in poi. Più di 1.200 giocattoli, tra cui action fi gures, gadget, modellini, oltre che stampe d’epoca, per narrare la storia di una saga che ha fatto impazzire grandi e piccini, al grido di “che la forza sia con voi”, e destinato a durare ancora molto a lungo.

L’esposizione in bilico tra arte pop, scienza e fanta-scienza come omaggio a un indiscutibile esempio di mi-tologia moderna, vede protagoniste assolute le “action fi gures”, termine che descrive personaggi snodabili di al-tezza variabile intorno ai 10 cm accessoriati di armi, vei-coli in scala e diorami che furono inventati dall’azienda Kenner nel 1977 proprio per “Star Wars”, riscuotendo un successo tale da soppiantare tutte le varie tipologie di giocattoli pre-esistenti. Con gli enormi proventi giunti dalle royalties sulle vendite, George Lucas, autore e re-gista della saga originale, poté fi nanziare le successive pellicole, ottenendo la grande libertà di espressione cre-ativa, esente dalle pressioni delle Majors hollywoodiane, che ha sicuramente contribuito al successo della serie.

“Guerre Stellari. Play!” racconta attraverso un lun-go percorso cronologico l’intera vicenda della Saga, ope-

rando mediante l’utilizzo di giocattoli e modellini una meticolosa ricostruzione delle scene salienti, riportando agli occhi dei visitatori momenti indimenticabili della sto-ria del cinema. Il percorso mostra inizia con un excursus nella fase di pre-produzione del fi lm, mostrando attraver-so stampe originali i disegni dell’artista Ralph McQuarrie, incaricato di visualizzare i personaggi, la tecnologia e le location della prima pellicola datata 1977. La seconda parte è dedicata a presentare i personaggi icona: Darth Vader, Luke Skywalker, Yoda, Han Solo, la principessa Leia, Chewbacca, R2-D2 e C-3PO e, ancora, i ferventi Cavalieri Jedi e i malvagi Sith, droidi, pirati, regine e principesse giunti da una “galassia lontana, lontana”. Nella terza sezione la cronologia della Saga viene rico-struita in ordine di narrazione delle 10 produzioni ad oggi uscite sugli schermi: iniziando da “The Phantom Menace”, il cosiddetto Episodio I, per giungere sino al recente “The Force Awakens” – il settimo capitolo. La quarta sezione è dedicata all’universo esteso di “Star Wars” ovvero a quei modellini che sono stati ispirati dai fumetti, dai romanzi, dai videogames e da altri media

che hanno utilizzato forme parallele per narrare storie nelle storie, lasciando spazio per mostrare anche inter-pretazioni inconsuete dei personaggi storici, come le loro versioni in forma di peluche oltre alle armi giocattolo e le edizioni natalizie. Infi ne, l’ultima sezione è dedicata ai vintage toys più preziosi che faranno impazzire i col-lezionisti: verrà presentata l’intera produzione di “action fi gures”, veicoli ed accessori che hanno segnato la storia di “Star Wars”, oggetti estremamente rari in gran parte mai giunti in Italia. Partendo dall’“Early Bird Kit”, il cou-pon di prevendita dei giocattoli Kenner datato 1977, i modellini di “Star Wars”, “The Empire Strikes Back”, “Return of the Jedi” sono esposti per la prima volta in maniera cronologica e sequenziale, completati dalla serie antologica “The Power of the Force” e dai cartoni animati “Droids” e “Ewoks”, le linee che chiusero la produzione nel 1985.

Curiosi gli eventi collaterali alla mostra come A cena con l’impero, il 21 gennaio e il Carnevale dell’8-9 febbraio. Tutte le informazioni sul sito www.guerrestel-laritreviso.it

La Casa dei Carraresi a Treviso ospita sino ad aprile un’esposizione curiosa e particolare che porta al pubblico una collezione mai vista

Evento La mostra sulla saga che ha sedotto tre generazioni

Guerre Stellari. Play!

Poetico, intenso: un piccolo capolavoro a cui sono stati tributati lungi minuti di applausi. Ha destato unanimi consensi “El Mo-stro”, il cortometraggio di Studio Liz sulla “coraggiosa storia

di Gabriele Bortolozzo”, che è stato presentato e proiettato in ante-prima per Venezia allo Spazio Aereo di Marghera, dinanzi al pubbli-co delle grandi occasioni: almeno duecento le persone intervenute alla serata, caratterizzata anche dalla contestuale presentazione del secondo libro della collana “3A Edizioni” sul danno ambientale pubblicato da Studio 3A, la società specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità civili e penali, a tutela dei diritti dei cittadini, che ha contribuito in modo determinante alla realizzazione del corto. “A Marghera, pur sapendo almeno dal 1974 che il CVM era nocivo, nessuno diceva nulla. Nessuno a parte Gabriele Bortolozzo. Nel silenzio “assordante” nel quale si consumava la tra-gedia degli operai del Petrolchimico e nella semplicità della sua vita Bortolozzo, che non era un medico legale, un avvocato, un sindacalista di alto rango, né un politico, ha fatto più di chiunque altro per la salute dei suoi colleghi di lavoro e dei suoi concittadini e per l’ambiente del suo territorio. Non ha mollato neanche di fronte all’indifferenza gene-rale, neanche quando la sua prima denuncia, di metà anni Ottanta, non è stata presa in considerazione - ha sottolineato con un commosso ricordo di Bortolozzo il dottor Andrea Milanesi, Direttore Tecnico di Studio 3A, sostenendo la necessità di cambiare l’approccio giuridico sui casi di danno ambientale”

Al riguardo, un contributo importante l’ha portato Francesca Bo-scolo, che ha scritto il volume di Studio 3A “Risarcimento del danno ambientale: profi li di analisi”, edito da Cleup e fresco di stampa. Un libro che si propone di aiutare i danneggiati, ma anche gli operatori del diritto, a comprendere cosa e quando sia giusto risarcire; una guida effi cace che, oltre a una panoramica completa sulle tipologie di danno esistenti, ripercorre le tappe dell’allineamento dell’Italia alla normativa europea in materia ambientale, “fi no alla storica legge sui delitti contro l’ambiente, che rappresenta un nuovo ed effi cace mezzo di repressio-ne della criminalità ambientale” ha spiegato l’autrice, ricordando come oggi il cittadino abbia molti più strumenti di quelli di cui disponeva Bortolozzo per denunciare e far valere i propri diritti, “a cominciare da quello, fondamentale, alla salute”. Il cortometraggio dura circa 12 minuti sembrano pochi, ma per realizzarlo ci hanno lavorato ininter-rottamente per un anno quindici artisti, facendo anche gli straordinari per riuscire a ultimare il lavoro per il 2015, in occasione del ventesimo anniversario dalla scomparsa di Bortolozzo” ha sottolineato Pajer, che ha ricordato con orgoglio anche i prestigiosi riconoscimenti internazio-nali che il corto sta ottenendo, come il premio Green Film Online Award all’ultimo Festival Interfi lm di Berlino. “Volevamo arrivare al cuore di tutti” hanno aggiunto i due registi, Lucio Schiavon e Salvatore Restivo, spiegando il perché della scelta del cortometraggio animato e batten-do anche sulla componente fondamentale della musica, curata da un grande artista veneziano come Paki Zennaro.

Venezia. Un cortometraggio su Gabriele Bortolozzo

“el mostro” una pelliCola Che Fa DisCutere

maria pavan

Se non l’avete ancora letto, l’ultimo libro del padovano Romo-lo Bugaro, Effetto Domino - Einaudi, è una lettura da mettere al più presto nell’elenco delle vostre prossime letture. L’auto-

re, due volte fi nalista al Campiello, nell’ultimo romanzo, dà voce a uomini abituati a esprimersi solo attraverso il denaro. Uomini che non vanno liquidati con facili paro-le: lo sa bene lui, Romolo Bugaro, che – oltre a essere uno scrittore ipnotizzato dal mondo – è un av-vocato che conosce da vicino, per lavoro, le traiettorie di ascese e fallimenti. Ritrarli con verità, nel bene e nel male di cui sono capaci, è la scommessa di questo suo ulti-mo romanzo. Perché la verità non indebolisce il giudizio etico, anzi lo rafforza proprio nella misura in cui lo complica. Quando uomini come questi si mettono in testa di conclu-dere un grande affare – ad esem-pio di costruire una città di lusso nella provincia veneta, facendola spuntare come un fungo dall’oggi al domani – niente può fermarli. O forse sí. Forse può accadere che il rifi uto di una banca produca un effetto domino senza fi ne, travol-gendo le esistenze di tutti. Grandi costruttori, piccoli imprenditori, camionisti, casalinghe, bambini ignari di ogni cosa. Perché quando la valanga comincia a rotolare non c’è salvezza per nessuno. Ma non tutto è come sembra, in una storia di uomini ossessionati dal lavoro, dal denaro e dal potere al punto da apprezzare l’abilità di chi è riuscito a fregarli. Dello stesso autore: La buona e brava gente della nazione (Baldini e Castoldi 1998, fi nalista al Premio Campiello), a cui sono seguiti, per Rizzoli, i romanzi Il venditore di libri usati di fantascienza (2000), Dalla parte del fuoco (2003) e Il labirinto delle passioni perdute (2006, fi nalista al premio Cam-piello). Per Einaudi ha pubblicato Effetto domino (2015).

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romolo bugaro: effetto donomino

Sopra la copertina del libro, sotto l’autore Romolo Bugato

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BONUS RISTRUTTURAZIONI, ENERGIA E MOBILI Anche per il 2016 è confermata la detrazione IRPEF in dieci anni del 50% per le spese di ristrutturazione degli immobili e del 65% per le spese sostenute per il risparmio energetico. Invariate anche le varie modalità per poter fruire del beneficio (tra le quali l’obbligo del pagamento con speciali bonifici bancari). Prorogato anche il bonus del 50% per gli acquisti di arredamento ed elettrodomestici per le abitazioni ristrutturate. CARD CULTURA Ai ragazzi diciottenni sarà rilasciata una “card” con 500 euro da spendere in attività culturali (cinema, teatri, musei, ecc). Bonus di euro 1.000 agli studenti dei Conservatori per l’acquisto di strumenti musicali. CANONE RAI Ancora nessuna certezza sulle modalità di pagamento del canone 2016: probabilmente l’importo scenderà a 100 euro e dovrà essere pagato in 10 rate nella bolletta dell’energia elettrica. CASA Cancellata la TASI sull’abitazione principale non di lusso, anche per gli inquilini e per i coniugi assegnatari della casa coniugale. Possibile l’esenzione, con alcuni obblighi formali, anche per la case concesse in uso gratuito a parenti in linea retta (genitori/figli). Probabile l’introduzione della norma che consentirà di acquistare un’abitazione da adibire a residenza usufruendo

Le principali novità della legge di stabilità per il 2016

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STEfano MaSIERo E RICCaRdo RoVERonI - STudIo RagIonIERI CoMMERCIalISTIdei benefici “prima casa” avendo poi tempo un anno per vendere la vecchia casa. Detrazione dall’IRPEF del 50% dell’IVA pagata al costruttore nel 2016 per l’acquisto di una casa nuova in Classe A o B. IMPRESE E PROFESSIONISTI Superammortamento ai fini del calcolo del reddito: sarà infatti possibile calcolare gli ammortamenti annuali sul 140% del costo per i beni strumentali nuovi acquistati dal 15 ottobre 2015 al 31 dicembre 2016. Possibilità per le società di assegnare in via agevolata immobili o automezzi ai soci. Importanti novità per le piccole attività autonome: rivisti i regimi agevolati per i contribuenti minimi e forfetari con innalzamento dei limiti massimi di ricavi per usufruire del regime di tassazione al 15%; per i primi 5 anni di attività si potrà invece usufruire di una tassazione al solo 5%. PENSIONI Aumentata a 8.000 euro la quota esente per i pensionati oltre 75 anni di età e a 7.750 euro per gli altri pensionati. ANTICIRICICLAGGIO Si potranno eseguire pagamenti in contanti fino a 2.999,99 euro. Da 3.000,00 in su sarà necessario il movimento bancario (assegno non trasferibile, bancomat, carta di credito).

Hai delle domande inerenti a questo argomento?scrivi a [email protected]

1 Cultura veneta

“Guerre Stellari. Play!”, una nuova esposizio-ne dedicata al multiforme universo di “Star Wars”, un mito assoluto che ha saputo in-

cantare almeno 3 generazioni dal 1977 a oggi e che celebra l’uscita mondiale del nuovo capitolo “The Force Awakens” (“Il risveglio della Forza”) e che ha stregato il pianeta.

Organizzata da Kornice di Andrea Brunello, la mo-stra presenta una selezione della collezione privata di Fabrizio Modina, uno dei massimi collezionisti mondiali di toys fantascientifi ci, che esporrà per la prima volta la serie completa di tutti i pezzi uffi ciali a marchio Kenner prodotti dal 1977 in poi. Più di 1.200 giocattoli, tra cui action fi gures, gadget, modellini, oltre che stampe d’epoca, per narrare la storia di una saga che ha fatto impazzire grandi e piccini, al grido di “che la forza sia con voi”, e destinato a durare ancora molto a lungo.

L’esposizione in bilico tra arte pop, scienza e fanta-scienza come omaggio a un indiscutibile esempio di mi-tologia moderna, vede protagoniste assolute le “action fi gures”, termine che descrive personaggi snodabili di al-tezza variabile intorno ai 10 cm accessoriati di armi, vei-coli in scala e diorami che furono inventati dall’azienda Kenner nel 1977 proprio per “Star Wars”, riscuotendo un successo tale da soppiantare tutte le varie tipologie di giocattoli pre-esistenti. Con gli enormi proventi giunti dalle royalties sulle vendite, George Lucas, autore e re-gista della saga originale, poté fi nanziare le successive pellicole, ottenendo la grande libertà di espressione cre-ativa, esente dalle pressioni delle Majors hollywoodiane, che ha sicuramente contribuito al successo della serie.

“Guerre Stellari. Play!” racconta attraverso un lun-go percorso cronologico l’intera vicenda della Saga, ope-

rando mediante l’utilizzo di giocattoli e modellini una meticolosa ricostruzione delle scene salienti, riportando agli occhi dei visitatori momenti indimenticabili della sto-ria del cinema. Il percorso mostra inizia con un excursus nella fase di pre-produzione del fi lm, mostrando attraver-so stampe originali i disegni dell’artista Ralph McQuarrie, incaricato di visualizzare i personaggi, la tecnologia e le location della prima pellicola datata 1977. La seconda parte è dedicata a presentare i personaggi icona: Darth Vader, Luke Skywalker, Yoda, Han Solo, la principessa Leia, Chewbacca, R2-D2 e C-3PO e, ancora, i ferventi Cavalieri Jedi e i malvagi Sith, droidi, pirati, regine e principesse giunti da una “galassia lontana, lontana”. Nella terza sezione la cronologia della Saga viene rico-struita in ordine di narrazione delle 10 produzioni ad oggi uscite sugli schermi: iniziando da “The Phantom Menace”, il cosiddetto Episodio I, per giungere sino al recente “The Force Awakens” – il settimo capitolo. La quarta sezione è dedicata all’universo esteso di “Star Wars” ovvero a quei modellini che sono stati ispirati dai fumetti, dai romanzi, dai videogames e da altri media

che hanno utilizzato forme parallele per narrare storie nelle storie, lasciando spazio per mostrare anche inter-pretazioni inconsuete dei personaggi storici, come le loro versioni in forma di peluche oltre alle armi giocattolo e le edizioni natalizie. Infi ne, l’ultima sezione è dedicata ai vintage toys più preziosi che faranno impazzire i col-lezionisti: verrà presentata l’intera produzione di “action fi gures”, veicoli ed accessori che hanno segnato la storia di “Star Wars”, oggetti estremamente rari in gran parte mai giunti in Italia. Partendo dall’“Early Bird Kit”, il cou-pon di prevendita dei giocattoli Kenner datato 1977, i modellini di “Star Wars”, “The Empire Strikes Back”, “Return of the Jedi” sono esposti per la prima volta in maniera cronologica e sequenziale, completati dalla serie antologica “The Power of the Force” e dai cartoni animati “Droids” e “Ewoks”, le linee che chiusero la produzione nel 1985.

Curiosi gli eventi collaterali alla mostra come A cena con l’impero, il 21 gennaio e il Carnevale dell’8-9 febbraio. Tutte le informazioni sul sito www.guerrestel-laritreviso.it

La Casa dei Carraresi a Treviso ospita sino ad aprile un’esposizione curiosa e particolare che porta al pubblico una collezione mai vista

Evento La mostra sulla saga che ha sedotto tre generazioni

Guerre Stellari. Play!

Poetico, intenso: un piccolo capolavoro a cui sono stati tributati lungi minuti di applausi. Ha destato unanimi consensi “El Mo-stro”, il cortometraggio di Studio Liz sulla “coraggiosa storia

di Gabriele Bortolozzo”, che è stato presentato e proiettato in ante-prima per Venezia allo Spazio Aereo di Marghera, dinanzi al pubbli-co delle grandi occasioni: almeno duecento le persone intervenute alla serata, caratterizzata anche dalla contestuale presentazione del secondo libro della collana “3A Edizioni” sul danno ambientale pubblicato da Studio 3A, la società specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità civili e penali, a tutela dei diritti dei cittadini, che ha contribuito in modo determinante alla realizzazione del corto. “A Marghera, pur sapendo almeno dal 1974 che il CVM era nocivo, nessuno diceva nulla. Nessuno a parte Gabriele Bortolozzo. Nel silenzio “assordante” nel quale si consumava la tra-gedia degli operai del Petrolchimico e nella semplicità della sua vita Bortolozzo, che non era un medico legale, un avvocato, un sindacalista di alto rango, né un politico, ha fatto più di chiunque altro per la salute dei suoi colleghi di lavoro e dei suoi concittadini e per l’ambiente del suo territorio. Non ha mollato neanche di fronte all’indifferenza gene-rale, neanche quando la sua prima denuncia, di metà anni Ottanta, non è stata presa in considerazione - ha sottolineato con un commosso ricordo di Bortolozzo il dottor Andrea Milanesi, Direttore Tecnico di Studio 3A, sostenendo la necessità di cambiare l’approccio giuridico sui casi di danno ambientale”

Al riguardo, un contributo importante l’ha portato Francesca Bo-scolo, che ha scritto il volume di Studio 3A “Risarcimento del danno ambientale: profi li di analisi”, edito da Cleup e fresco di stampa. Un libro che si propone di aiutare i danneggiati, ma anche gli operatori del diritto, a comprendere cosa e quando sia giusto risarcire; una guida effi cace che, oltre a una panoramica completa sulle tipologie di danno esistenti, ripercorre le tappe dell’allineamento dell’Italia alla normativa europea in materia ambientale, “fi no alla storica legge sui delitti contro l’ambiente, che rappresenta un nuovo ed effi cace mezzo di repressio-ne della criminalità ambientale” ha spiegato l’autrice, ricordando come oggi il cittadino abbia molti più strumenti di quelli di cui disponeva Bortolozzo per denunciare e far valere i propri diritti, “a cominciare da quello, fondamentale, alla salute”. Il cortometraggio dura circa 12 minuti sembrano pochi, ma per realizzarlo ci hanno lavorato ininter-rottamente per un anno quindici artisti, facendo anche gli straordinari per riuscire a ultimare il lavoro per il 2015, in occasione del ventesimo anniversario dalla scomparsa di Bortolozzo” ha sottolineato Pajer, che ha ricordato con orgoglio anche i prestigiosi riconoscimenti internazio-nali che il corto sta ottenendo, come il premio Green Film Online Award all’ultimo Festival Interfi lm di Berlino. “Volevamo arrivare al cuore di tutti” hanno aggiunto i due registi, Lucio Schiavon e Salvatore Restivo, spiegando il perché della scelta del cortometraggio animato e batten-do anche sulla componente fondamentale della musica, curata da un grande artista veneziano come Paki Zennaro.

Venezia. Un cortometraggio su Gabriele Bortolozzo

“el mostro” una pelliCola Che Fa DisCutere

maria pavan

Se non l’avete ancora letto, l’ultimo libro del padovano Romo-lo Bugaro, Effetto Domino - Einaudi, è una lettura da mettere al più presto nell’elenco delle vostre prossime letture. L’auto-

re, due volte fi nalista al Campiello, nell’ultimo romanzo, dà voce a uomini abituati a esprimersi solo attraverso il denaro. Uomini che non vanno liquidati con facili paro-le: lo sa bene lui, Romolo Bugaro, che – oltre a essere uno scrittore ipnotizzato dal mondo – è un av-vocato che conosce da vicino, per lavoro, le traiettorie di ascese e fallimenti. Ritrarli con verità, nel bene e nel male di cui sono capaci, è la scommessa di questo suo ulti-mo romanzo. Perché la verità non indebolisce il giudizio etico, anzi lo rafforza proprio nella misura in cui lo complica. Quando uomini come questi si mettono in testa di conclu-dere un grande affare – ad esem-pio di costruire una città di lusso nella provincia veneta, facendola spuntare come un fungo dall’oggi al domani – niente può fermarli. O forse sí. Forse può accadere che il rifi uto di una banca produca un effetto domino senza fi ne, travol-gendo le esistenze di tutti. Grandi costruttori, piccoli imprenditori, camionisti, casalinghe, bambini ignari di ogni cosa. Perché quando la valanga comincia a rotolare non c’è salvezza per nessuno. Ma non tutto è come sembra, in una storia di uomini ossessionati dal lavoro, dal denaro e dal potere al punto da apprezzare l’abilità di chi è riuscito a fregarli. Dello stesso autore: La buona e brava gente della nazione (Baldini e Castoldi 1998, fi nalista al Premio Campiello), a cui sono seguiti, per Rizzoli, i romanzi Il venditore di libri usati di fantascienza (2000), Dalla parte del fuoco (2003) e Il labirinto delle passioni perdute (2006, fi nalista al premio Cam-piello). Per Einaudi ha pubblicato Effetto domino (2015).

autori Veneti

romolo bugaro: effetto donomino

Sopra la copertina del libro, sotto l’autore Romolo Bugato

iN caso di iNcideNte

Ogni automobilista dovrebbe avere nel vano portaoggetti della propria autovettura un modulo di constatazione amichevole.

In caso di incidente la compilazione di questo documento consente una risoluzione molto più veloce delle procedure di risarcimento.

Consiglio vivamente a tutti coloro che usano veicoli soggetti ad assicurazione obbligatoria a farsene rilasciare uno dalla propria agenzia e di farsi magari dare qualche istruzione per la compilazione.

Il modulo è composto di due pagine, in quadruplice copia.

La pagina a destra consente di indicare tutti i dati relativi al sinistro, e i dati identificativi dei veicoli , detti “Veicolo A” e “Veicolo B”.

Estrema attenzione deve essere prestata nella indicazione della dinamica del sinistro, indicando con una croce una delle 17 caselle utili alla descrizione delle circostanze dell’incidente, situate nella colonna al centro.

Sconsiglio invece l’uso di disegni o simili nel riquadro in calce: usate piuttosto lo spazio per descrivere succintamente la dinamica.

la Constatazione amichevole – Modulo blU

SCudo InfoRTunISTICa di germana Mozzato, Patrocinatore Stragiudiziale Professionista del risarcimento via Cristoforo Colombo, 42 - Chioggia (Ve) - Tel. 041 490774 - mail [email protected] - web: www.scudoinfortunistica.it

gERMana MozzaToLa pagina a destra consente l’indicazione di testi e

di persone trasportate sui veicoli (A o B) che abbiano riportato lesioni.

La presenza di trasportati deve essere SEMPRE indicata.

La denuncia di sinistro deve essere sempre compilata: in caso di accordo entrambi i conducenti la possono sottoscrivere agevolando così le procedure liquidative. Qualora ci siano contestazioni il modulo compilato in ogni sua parte e mancante della doppia firma potrà essere consegnato alla propria agenzia che attiverà le procedure di risarcimento avendo la completezza dei dati necessari.

MAI sottoscrivere constatazioni di incidente se non si è d’accordo con quanto indicato: la firma avvalla tutto ciò in essa descritto.

Un’ultima cosa: il telefonino si rivela un prezioso alleato se fotografiamo i veicoli danneggiati nella loro posizione statica, magari da più angolazioni inquadrando anche eventuali segnaletiche verticali e orizzontali. Fate più foto che potete!

Hai delle domande inerenti a questo argomento?scrivi a [email protected]

diritto privato

Nel 2012 è stata approvata una legge (la L.n.3/2012) che ha introdotto anche in Italia procedure che consentono la liberazione dei debiti

per quei debitori che, non essendo imprenditori, non possono essere assoggettati alle procedure fallimentari o concordatarie, ma che, con le proprie risorse e con il proprio patrimonio non possono fare fronte ai debiti contratti. Tale situazione è definita dalla legge ‘sovraindebitamento’. Si prevede l’intervento di professionisti abilitati e del Giudice (Tribunale). Il debitore deve predisporre, con l’ausilio degli organismi di composizione della crisi indicati dalla legge, una proposta di accordo per la ristrutturazione dei debiti e la soddisfazione dei crediti, indicando modalità e scadenze dei pagamenti ai creditori nonché le possibilità di liquidazione del proprio patrimonio. Detta proposta deve essere depositata presso il Tribunale e deve essere corredata dall’elenco di tutti i creditori, con l’indicazione delle somme dovute, di tutti i beni del debitore, delle dichiarazioni dei redditi degli ultimi tre anni e dell’attestazione sulla fattibilità del piano, nonchè l’elenco delle spese correnti necessarie al sostentamento

suo e della sua famiglia, previa indicazione della composizione del nucleo familiare corredata del certificato dello stato di famiglia. Deve altresì essere allegata una relazione dell’organismo di composizione della crisi sulle cause della situazione debitoria e sulla attendibilità e convenienza del piano proposto. A questo punto il Tribunale dispone l’avviso ai creditori e fissa una udienza in cui il piano dovrà essere approvato da almeno il 60% dei crediti. Raggiunta tale soglia il Tribunale omologa il piano e il debitore dovrà poi eseguire quanto programmato. Il Piano del consumatore nella legge del sovraindebitamento è invece la procedura più vantaggiosa per le persone fisiche che hanno contratto dei debiti al di fuori della attività imprenditoriale o professionale. Tale procedura, non ha bisogno dell’accordo tra i creditori, perché è il Giudice a decidere anche se la proposta, formata in maniera analoga a quella già descritta, deve essere comunque superiore rispetto a quanto i creditori potrebbero ottenere attraverso la liquidazione del patrimonio.

aVV. PIERo galIMbERTI

Le procedure per la soluzione del sovraindebitamento

avv. Piero gallIMbERTI - b.S.giovanni – via Matteotti n.1115/a - 30015 - Chioggia (VE) Tel. 041-5542025 fax 041-5541511 - Cell.3296273511 - PEC: [email protected]

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diritto civile

L’art. 492 bis c.p.c. disciplina la ricerca telematica dei beni da pignorare in danno al debitore al fine di recuperare i crediti vantati. Essa mira a far sì che il pignoramento venga esperito

in modo fruttuoso, evitando al creditore di sopportare estenuanti procedure esecutive ad esito negativo, con relativi costi a suo carico. Tale norma è stata introdotta con D.L. 12.09.2014 n° 132, convertito in Legge 10.11.2014 n° 162, la quale ha pure introdotto gli artt. 155 quater e 155 quinquies Disp. Att., finalizzati a rendere operativa la ricerca telematica. Successivamente il D.L. 27.06.2015 n° 83, convertito in Legge 6.08.2015 n° 132, ha sensibilmente modificato la Legge 162/2014 , specie circa gli adempimenti tecnici necessari a garantirne l’operatività. La normativa (originariamente chiara, ma inapplicabile per carenza dei previsti decreti attuativi) risulta ora di dubbia interpretazione sotto svariati aspetti, ma quantomeno è operativamente applicabile, anche se con tutta probabilità assisteremo ad applicazioni difformi nei vari Tribunali italiani e dovremo attendere i primi riscontri giurisprudenziali. L’attuale disposizione legislativa rinvia ad un “elenco” che il Ministero della Giustizia dovrebbe pubblicare sul Portale dei servizi telematici, con funzione ricognitiva delle banche dati, il cui accesso è riservato agli

Recupero crediti: ricerca telematica dei beni da pignorare

Studio legale avvocato laura giolo - Via g. Mazzini, 12 - 45100 Rovigo Tel. 0425/21221 - fax 0425/28796 - email: [email protected]

aVV. lauRa gIoloufficiali giudiziari. Originariamente il Legislatore aveva previsto l’emanazione di un decreto ministeriale che garantisse la funzionalità delle strutture tecnologiche necessarie a consentire l’accesso diretto alle banche dati da parte degli ufficiali giudiziari, finalizzato a regolamentare l’individuazione dei casi, dei limiti e delle modalità di esercizio di detta facoltà di accesso. Nel frattempo, nell’attesa che detto “elenco” venga pubblicato, il creditore è facultizzato ad attivarsi autonomamente. In buona sostanza il nuovo D.L. 83/2015 liberalizza la ricerca telematica dei beni da pignorare in capo al debitore senza più bisogno che vengano emanati i decreti attuativi originariamente previsti dal D.L. 132/2014 (e mai emanati). Il creditore può, pertanto, presentare un’istanza al Presidente del Tribunale territorialmente competente per farsi autorizzare ad accedere direttamente tramite i gestori alle banche dati, sia pur limitatamente all’Anagrafe Tributaria (compreso l’archivio dei rapporti finanziari) ed agli Enti Previdenziali. Anche il Tribunale di Rovigo si è recentemente adeguato a detta linea interpretativa, in un primo tempo disattesa.

Hai delle domande inerenti a questo argomento?scrivi a [email protected]

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Informazione a pagamento a cura degli esperti del settore www.lapiazzaweb.it

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L’Editoriale

Gentili Lettori circa un mese fa , il 16 dicembre 2015 c’è stato lo sciopero nazionale dei medici, di tutti i medici, ospedale e territorio. Non so quanti di voi se ne sono accorti. E’ stato uno sciopero di cui ho sentito parlare poco

mentre la protesta ha senso solo se viene con-seguita l’adeguata informazione sulle motivazioni e la visibilità mediatica della questione, in televi-sione, sui giornali, su internet, e non solo nelle aree di settore e sui siti dei sindacati perchè questo sciopero è stato contro l’attuale Governo Italiano, ed i politici vivono del consenso popolare. La gente, i potenziali elettori , devono sapere che questo Governo non ha il consenso dei medici italiani. Un Governo del paese attualmente di sinistra ma a lungo di destra con l’”intermezzo” dei professori , del governo tecnico, un’ intera classe politica che ha lasciato sempre sola la nostra categoria da molti anni, ha in-ventato le “deroghe del sonno” per i medici ospedalieri in barba alla leggi europee, ha bloccato i medici anziani dentro il sistema con la legge Fornero ma ha tenuto anche fuori i giovani dalla corsie procurando danni incalcolabili per la pensione ed il futuro di questi professionisti a cui auguro lunga vita ma che diventeranno vecchi anche loro, hanno fatto odiare la tecnologia ai medici del territorio protagonisti coatti di un Grande Fratello che ha superato anche la genialità del mitico romanzo George Orwell. Ha lasciato allo spirito di servizio dei dottori il mantenimento del sistema ospedale a colpi di migliaia di ore di straordinario ad un certo punto ne-anche più pagate in particolare per i medici urgentisti. Gli avvocati in Parlamento di tutti gli schieramenti politici hanno ben difeso le posizioni dei rispettivi colleghi e siamo ancora con il Codice Penale per l’Atto Medico, sempre e solo con Messico e Polonia al mondo. Secondo Pier Camillo Davigo, magistrato ex pool Mani Pulite ora al CSM, gli avvocati puntano sempre al terzo grado di giudizio, all’allungamento della causa, molto banalmente perchè di questo ci vivono, sono in 250.000 nel nostro paese , a Roma sono in numero pari a quelli di tutta la Francia, crescono di 15.000 laureati all’anno, non c’è allo stato numero chiuso. E, nel rispetto dei veri danneggiati, dietro una causa per presunta malasanità ci sono interessi economici non indifferenti a vari livelli , anche all’interno della nostra stessa categoria. I medici possono sbagliare perchè anche se hanno dedicato la loro vita alla cura delle per-sone re-stano esseri umani , e sono i primi a considerare attentamente le loro com-plicanze , se dovute a colpe personali o a quadri clinici complessi, basta fare una ricerca su Pubmed. il più grande ed au-torevole motore di ricerca del settore per vedere quanti articoli iniziano o contengono “Complica-tions” in tutte le discipline mediche e chirurgiche. Ma se si incappa in una lite temeraria a tema sanitario co-mincia una lunga difesa con anni di udienze a spese continue, mentre si continua a lavorare trovandosi in analoghi casi clinici che hanno portato al contenzioso in corso.

dott. giovanni leoni*

QUESTO GOVERNO NON HA IL CONSENSO DEI MEDICI ITALIANI

*Presidente oMCeo Provincia di Venezia

Continua nella pagina seguente

Se i medici protestano contro i tagli alla sanità lo fanno per poterci curare al meglio

La riabilitazione post operatoria

Nuove terapie del Cheratocono

Le emozioni ci parlano di noi

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Siamo felici davvero se stiamo bene

Prevenire le malattie e curarsial meglio è una buona regola.

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L’opinione

In questo periodo la nostra professione, pur nella sua indiscussa utilità sociale, è oggi accerchiata.Parliamo di abusivismo : a quando la riforma dell’Art. 348 del C.P. ferma in parlamento da ormai troppo tempo e che do-vrà prevedere un inasprimento delle pene portandole dagli attuali 6 mesi di arresto tramutabili in 516 euro

e sequestro delle attrezzature a 2 anni, 50000 euro e confi sca delle attrezzature da riutilizzare per allestire studi dentistici affi nché le persone che non hanno la possibilità economica possano essere curate in un progetto di solidarietà che vede professionisti privati scendere in campo offrendo la propria disponibilità. Parliamo della crisi economica, che da diversi anni attanaglia il nostro paese è che ha visto ridursi sempre di più il potere di acquisto delle famiglie con conseguente rinuncia alla cura della propria persona; la qualità delle cure, non può ridursi ad una mera questione economica: chi più ha meglio si cura, gli altri sono esclusi. Un vulnus sociale che non possiamo permetterci. I bizantinismi burocratici, con tutto quello che ne consegue che continuano a distrarre tempo che potremmo dedicate ai nostri pazienti oppure alla nostra formazione, non ultimo l’adeguamento dei nostri sistemi al STS. Percorsi di formazione dubbi per aggirare la programmazione, non si può prescindere da una formazione di qualità. Troppi sono stati i casi in cui la formazione è diventata terreno di speculazione sulla pelle dei giovani: università portoghesi, albanesi, rumene, bulgare, fanno tentativi, in genere tempestivamente bloccati dalla legge, di aprire succursali in Italia dove si può entrare pagando cifre elevate aggirando i test di ingresso. Nei primi giorni di dicembre ci siamo riuniti in Assemblea Nazionale CAO, dove la parola chiave è stata Responsabilità. Bisogna riaffermare a chiare lettere proprio questa etica della Responsabilità, che ha come fi ne ultimo la tutela del Diritto alla Salute, ed è declinata su diversi livelli: Comunicazione, Prevenzione, Qualità, Formazione ed Aggiornamento. Verrà istituita la Carta dei Diritti e Doveri dell’odontoiatra, che per la prima volta metterà nero su bianco i principi fondanti della professione, rilevandone le specifi cità e le peculiarità che non possono non avere un rifl esso nell’Etica e nella Deontologia. Si sta lavorando anche su un Progetto di Odontoiatria Sociale, che con uno sforzo volontaristico da parte dei professionisti coinvolti, si ripromette di svolgere un ruolo a salvaguardia della tutela della salute dei cittadini, dando risposte laddove il SSN essendo in crisi, non riesce a garantire neppure i LEA, garantendo nel contempo a tutti le cure primarie attraverso una rete libero- pro-fessionale coinvolta.Ma non dimentichiamoci del Progetto Prevenzione: quello sul Carcinoma Orale. Potenziare quindi la rete dei cosiddetti dentisti sentinella il cui compito è oltre a quello di intercettare precocemente queste patologie, anche quello di aumentare il dialogo fra tutte le fi gure che si occupano della salute del paziente. La soluzione non può essere che una sola: rafforzare l’alleanza terapeutica con i pazienti ed estenderla a tutta la società, rinsaldando il rapporto di fi ducia con i cittadini, i quali devono essere non soltanto informati, ma anche messi in condizione di comprendere, al di là di promesse illusorie o di falsi bisogni indotti da una pubblicità scorretta, come meglio preservare la loro salute, mediante una buona comunicazione.

DENTISTI, L’INSIDIA DELL’ABUSIVISMOdi Dott. bruno noce*

*Presidente della Commissione albo odontoiatri Rovigo

L’intervento

“Dio è morto e anch’io comincio a non sentirmi troppo bene” Pa-rafrasando la celebre frase di Woody Allen potremmo dire che la situazione della sanità italiana in questo momento rientra

nei confi ni delle parole del famoso regista-attore. Gli Ispettori ministeriali inviati nei giorni scorsi negli Ospedali ove si sono verifi cati i decessi di alcu-ne giovani donne durante il parto hanno evidenziato carenze strutturali e procedurali in 3 casi sui 4! E questo riguarda i casi più eclatanti e sono solo una parte della situazione attuale cui, grazie al sacrifi cio, alla professionalità e alla capacità e dei medici e del personale non medico, dagli infermieri ai tecnici, si riesce a limitare nelle dimensioni e negli effetti. Anche oggi, nonostante le recenti disavventure l’Italia è uno dei paesi del mondo in cui si muore di meno per parto. Quello che sconcerta non sono i decessi,che comunque fanno parte del nostro essere,ma le morti e le situazioni negative considerate evitabili. I continui tagli operati alle risorse destinate alla sanità dai Governi negli ultimi anni stanno mettendo a dura prova la tenuta del nostro Sistema Sanitario considerato fi no a poche anni or sono uno dei migliori del mondo. Ospedali fatiscenti in molte realtà territoriali, strumentazione e tecnologia ormai obsoleta e non rinnovata,quando non manutenuta o non riparata per carenza di fondi; blocco del turn-over del personale con enormi buchi negli organici;una burocrazia soffocante che opprime sempre più l’attività clinica e toglie spazio alle cure e al tempo da dedicare al malato; impossibilità spesso di poter eseguire procedure corrette per invasione di pressioni esterne;continue imposizioni di natura economicista di razionamento delle cure;continui e ogni giorno sempre maggiori e più onerosi tikets impositivi che stanno minando la salute di quei concittadini che non sono certo ricchi ma che non sono considerati suffi cientemente poveri e che se si devono pagare visite,accertamenti e medicine sono costretti a rinunciare a bisogni primari; un clima di caccia alle streghe che impedisce una corretta valutazione degli errori clinici che pur possono esserci;una attività clinico-diagnostica sempre più stressante vuoi per l’impegno vuoi per crescenti bisogni di salute, senza trascurare una tranquillità, indispensabile in questo lavoro,di sicurezza personale; la scarsa attenzione alla prevenzione e alla preparazione professionale unita al blocco dei contratti e delle convenzioni possono darci solo un’idea delle preoccupazioni che hanno indotto i medici a scendere in piazza a difesa di un sistema sanitario solidale e universale. L’Europa punisce l’Italia perché disattende la norma di concedere il giusto riposo dopo turni massacranti di lavoro? Invece di rispettare il numero di professionisti necessari rimpiazzando chi è andato in pensione ci si inventa il medico di guardia per 9,diconsi nove, reparti,negli Ospedali con tutte le conseguenze che si possono immaginare. Il Ministro Lorenzin che ispira simpatia e tenerezza nella sua veste di giovane neomamma, oltre a proclami,buoni propositi e invii di ispettori non sembra avere forza suffi ciente nella compagine governativa. Del resto siamo abituati in Italia al fatto che il vero Ministro della Salute non è il tito-lare di questo dicastero ma il Ministro dell’Economia e alla considerazione che si ha che la salute è una variabile dipendente dalle risorse ad essa dedicate ed è vista più come una spesa piuttosto che una risorsa. Forse qualcuno si dimentica che se la salute non è tutto,senza la salute tutto il resto è niente. Siamo ogni giorno tempestati da notizie riportate dai mass media e volutamente e distortamente dispensate di sprechi in sanità: la medicina difensiva costa 12 miliardi di euro all’ anno o no di più, 20 o forse 26! Ma se tutta la Sanità in Italia costa 110 miliardi di euro o poco più con cui si fa fronte a tutti i costi di tutti gli Ospedali pubblici e Privati convenzionati,di tutto il personale medico,veterinario,infermieristico,tecnico,amministrativo,di tutti gli ambulatori,distretti socio-sanitari,della spesa farmaceutica territoriale e ospedaliera, della spesa degli accertamenti dia-gnostici dai più semplici ai più complessi,della spesa sociale in alcune Regioni,compreso il Veneto! Chiunque si può render conto che sono numeri divulgati a casaccio e a pensar male come diceva un noto politico della prima Repubblica si fa peccato ma spesso ci si indovina. Il pretesto è ottimo per tentare di giustifi care tagli di prestazioni,tagli di posti letto, soppressione di reparti,tagli alla Me-dicina del Territorio e alla sua ristrutturazione,limitazione degli accertamenti (e la prevenzione?), imposizioni di risparmio sui farmaci,nuovi tikets,e via dicendo. La vera appropriatezza e quindi risparmi su eventuali sprechi si può perseguire solo attraverso un processo clinico-diagnostico e non certo attraverso tagli lineari se si vogliono dare risposte corrette ai bisogni di salute. I veri sprechi sono negli Ospedali ristrutturati e chiusi dopo pochi mesi,nelle strutture mai completate, nelle stru-mentazioni non utilizzate,nella mala gestio di una classe politica ineffi ciente quando non corrotta. Ad una appropriatezza clinica se non corrisponde una appropriatezza gestionale e amministrativa non si riuscirà mai ad ottenere un sistema virtuoso che sappia coniugare i bisogni di salute con la sostenibilità del sistema. Anche la Regione Veneto,che ha sempre potuto vantare un servizio socio-sanitario considerato fra i migliori non solo del nostro Paese, nonostante dedichi alla Sanità l’80% circa del suo bilancio, comincia a risentire dei tagli governativi lineari, pur essendo una Regione con i conti a posto. Lo strumento di un piano Socio-Sanitario della Regione Veneto approvato dalla politica e condiviso con tutti gli attori interessati, dai professionisti, agli amministratori, alle rappresentanze istituzionali locali fi no alle rappresentanze dei cittadini,ha permesso di avviare una ristrutturazione sia degli Ospedali che delle altre strutture pubbliche e private convenzionate e nello stesso tempo di avviare un profondo cambiamento nella Medicina Territoriale che dovrebbero portare ad un sistema sostenibile sempre più effi ciente, in grado di erogare cure sicure ed effi caci per i nostri concittadini. Governo centrale permettendo e cittadini disposti a sopportare, ma fi no a quando?

ANNO NUOVO SANITA’ VECCHIA:RIUSCIREMO A CONSERVARE IL NOSTRO SSN SOLIDALE E UNIVERSALISTICO?

di francesco noce*

*Presidente dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

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Consulenza scientifica

Counselingdr.ssa erika MarangoniCounselor professionale - laureata in Psicologia dell’educazione Via leopardi, 1 - Rovigo [email protected]

oftalMologiaDott. Massimo Camellin:Via Dunant, 10 - Rovigo tel. 0425 411357mail: [email protected]: www.lasek.it

PoliaMbulatoRioPoliambulatorio Vespucci. via Vespucci n°135/136 30015 sottomarina di Chioggia (Ve) - tel. 041.490754 - fax. 041.5548329 [email protected]

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L’opinione

Sono bravi i colleghi che vanno avanti con questo pesante fardello, veramente ammirevoli, ma capisco anche i posti vuoti, anche di questi tempi, in specialità come la Chirurgia Generale il calo delle vocazioni per le branche più dure. Spero che la gente comune consideri con attenzione la posizione dei medici che devono però riuscire a diffondere le proprie opinioni. A condivi-

dere le proprie realtà, fatte di anni di studio sulle spalle della famiglia e poi di precariato medico sottopagato, di Avvisi e Concorsi inesistenti e di Cooperative a basso costo che li sfruttano con turni ed orari impossibili, se vogliono lavorare, di blocco numerico alla necessaria specializzazione 6000 posti all’anno per circa 9.000-10-000 laureati. I potenziali pazienti ed i loro parenti sono d’accordo su questo linea? Perchè poi al Pronto Soccorso, in Ambulatorio o In Corsia trovate persone dedicate ma sofferenti anche se non lo danno a vedere, non lo possono dare a vedere. E’ necessario il ripristino della normale vita professionale del medico, che necessita del naturale riposo, del rispetto della vita privata, della possibilità di formare una famiglia e di avere dei fi gli nel tempo op-portuno, un’attività dedicata al prossimo che deve restare il più possibile libera da condizionamenti economici e sottoposta in primis alle regole dell’evoluzione scientifi ca, con tante cose da sapere e da imparare ogni giorno nel rispetto della persona che ha davanti divenuta paziente. Tra le necessitò maggiori metterei al primo posto la condivisione dei motivi con la gente in termini comprensibili ai più. La discesa dalla Torre D’Avorio del medico, costa molto all’amor proprio lo so, ma non vedo altre soluzioni nel confronto con un Parlamento formato in larga parte da selezionate persone che lavorano principalmente al progressivo defi nanziamento della sanità pubblica ma che continuano a garantire per se e per le proprie famiglie in quanto parlamentari un’assistenza sanitaria di prim’ordine con innumerevoli bonus sempre caricata sul contribuente medio. E comunque, strano ma vero, i pazienti non devono preoccuparsi dell’assistenza sanitaria durante gli scioperi dei medici In quei giorni saltano gli interventi chirurgici programmati e le visite ambulatoriali ma è dimostrato che nel giorno dello sciopero ci sono ancora più medici in servizio che nei giorni normali , solo che le amministrazioni non li contano ai fi ni delle percentuali di sciopero in quanto lavorano, anche se obbligati. Poi interventi e visite vengono subito recuperati nei giorni successivi. E’ curioso poi che questa volta i medici hanno messo all’ultimo posto i soldi, la motivazione più concreta per la protesta - E ci stava con un blocco di contratti da 7 anni. Al contrario è stato chiesto il rispetto delle regole del lavoro ed è quindi necessario dare la massima visibilità alla sofferenza ed alle problematiche della categoria, pazienti e parenti devono capire. I colleghi più giovani sono il futuro per tutti noi dobbiamo dimostriamoci adeguati alla sfi da. Buon 2016 a voi ed alle vostre famiglie, e tanta salute a tutti.

QUESTO GOVERNO NON HA IL CONSENSO DEI MEDICI ITALIANI

di Dott. giovanni leoni*

*Presidente oMCeo Provincia di Venezia

segue dalla prima pagina dell’inserto salute

L’intervento

“Pronto….pronto c’è una rissa …. Devono essere stranie-ri….hanno colpito un ragazzo alla testa con una spranga di ferro…….. deve essere grave…. Mandate subito soccorsi

io devo andare a vedere come sta devo

IL SACRIFICIO DI UN ANGELO BIONDOCONSEGNATE TRE BORSE DI STUDIO “ELEONORA CANTAMESSA”

di francesco noce*

*Presidente dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

2

Siamo felici davvero se stiamo bene

Prevenire le malattie e curarsial meglio è una buona regola.

il consiglio giusto?Rivolgersi a medici esperti

vicini a casa nostra

Per collaborare all’inserto la Piazza salute contattare 049 8704884 - [email protected]

L’opinione

In questo periodo la nostra professione, pur nella sua indiscussa utilità sociale, è oggi accerchiata.Parliamo di abusivismo : a quando la riforma dell’Art. 348 del C.P. ferma in parlamento da ormai troppo tempo e che do-vrà prevedere un inasprimento delle pene portandole dagli attuali 6 mesi di arresto tramutabili in 516 euro

e sequestro delle attrezzature a 2 anni, 50000 euro e confi sca delle attrezzature da riutilizzare per allestire studi dentistici affi nché le persone che non hanno la possibilità economica possano essere curate in un progetto di solidarietà che vede professionisti privati scendere in campo offrendo la propria disponibilità. Parliamo della crisi economica, che da diversi anni attanaglia il nostro paese è che ha visto ridursi sempre di più il potere di acquisto delle famiglie con conseguente rinuncia alla cura della propria persona; la qualità delle cure, non può ridursi ad una mera questione economica: chi più ha meglio si cura, gli altri sono esclusi. Un vulnus sociale che non possiamo permetterci. I bizantinismi burocratici, con tutto quello che ne consegue che continuano a distrarre tempo che potremmo dedicate ai nostri pazienti oppure alla nostra formazione, non ultimo l’adeguamento dei nostri sistemi al STS. Percorsi di formazione dubbi per aggirare la programmazione, non si può prescindere da una formazione di qualità. Troppi sono stati i casi in cui la formazione è diventata terreno di speculazione sulla pelle dei giovani: università portoghesi, albanesi, rumene, bulgare, fanno tentativi, in genere tempestivamente bloccati dalla legge, di aprire succursali in Italia dove si può entrare pagando cifre elevate aggirando i test di ingresso. Nei primi giorni di dicembre ci siamo riuniti in Assemblea Nazionale CAO, dove la parola chiave è stata Responsabilità. Bisogna riaffermare a chiare lettere proprio questa etica della Responsabilità, che ha come fi ne ultimo la tutela del Diritto alla Salute, ed è declinata su diversi livelli: Comunicazione, Prevenzione, Qualità, Formazione ed Aggiornamento. Verrà istituita la Carta dei Diritti e Doveri dell’odontoiatra, che per la prima volta metterà nero su bianco i principi fondanti della professione, rilevandone le specifi cità e le peculiarità che non possono non avere un rifl esso nell’Etica e nella Deontologia. Si sta lavorando anche su un Progetto di Odontoiatria Sociale, che con uno sforzo volontaristico da parte dei professionisti coinvolti, si ripromette di svolgere un ruolo a salvaguardia della tutela della salute dei cittadini, dando risposte laddove il SSN essendo in crisi, non riesce a garantire neppure i LEA, garantendo nel contempo a tutti le cure primarie attraverso una rete libero- pro-fessionale coinvolta.Ma non dimentichiamoci del Progetto Prevenzione: quello sul Carcinoma Orale. Potenziare quindi la rete dei cosiddetti dentisti sentinella il cui compito è oltre a quello di intercettare precocemente queste patologie, anche quello di aumentare il dialogo fra tutte le fi gure che si occupano della salute del paziente. La soluzione non può essere che una sola: rafforzare l’alleanza terapeutica con i pazienti ed estenderla a tutta la società, rinsaldando il rapporto di fi ducia con i cittadini, i quali devono essere non soltanto informati, ma anche messi in condizione di comprendere, al di là di promesse illusorie o di falsi bisogni indotti da una pubblicità scorretta, come meglio preservare la loro salute, mediante una buona comunicazione.

DENTISTI, L’INSIDIA DELL’ABUSIVISMOdi Dott. bruno noce*

*Presidente della Commissione albo odontoiatri Rovigo

L’intervento

“Dio è morto e anch’io comincio a non sentirmi troppo bene” Pa-rafrasando la celebre frase di Woody Allen potremmo dire che la situazione della sanità italiana in questo momento rientra

nei confi ni delle parole del famoso regista-attore. Gli Ispettori ministeriali inviati nei giorni scorsi negli Ospedali ove si sono verifi cati i decessi di alcu-ne giovani donne durante il parto hanno evidenziato carenze strutturali e procedurali in 3 casi sui 4! E questo riguarda i casi più eclatanti e sono solo una parte della situazione attuale cui, grazie al sacrifi cio, alla professionalità e alla capacità e dei medici e del personale non medico, dagli infermieri ai tecnici, si riesce a limitare nelle dimensioni e negli effetti. Anche oggi, nonostante le recenti disavventure l’Italia è uno dei paesi del mondo in cui si muore di meno per parto. Quello che sconcerta non sono i decessi,che comunque fanno parte del nostro essere,ma le morti e le situazioni negative considerate evitabili. I continui tagli operati alle risorse destinate alla sanità dai Governi negli ultimi anni stanno mettendo a dura prova la tenuta del nostro Sistema Sanitario considerato fi no a poche anni or sono uno dei migliori del mondo. Ospedali fatiscenti in molte realtà territoriali, strumentazione e tecnologia ormai obsoleta e non rinnovata,quando non manutenuta o non riparata per carenza di fondi; blocco del turn-over del personale con enormi buchi negli organici;una burocrazia soffocante che opprime sempre più l’attività clinica e toglie spazio alle cure e al tempo da dedicare al malato; impossibilità spesso di poter eseguire procedure corrette per invasione di pressioni esterne;continue imposizioni di natura economicista di razionamento delle cure;continui e ogni giorno sempre maggiori e più onerosi tikets impositivi che stanno minando la salute di quei concittadini che non sono certo ricchi ma che non sono considerati suffi cientemente poveri e che se si devono pagare visite,accertamenti e medicine sono costretti a rinunciare a bisogni primari; un clima di caccia alle streghe che impedisce una corretta valutazione degli errori clinici che pur possono esserci;una attività clinico-diagnostica sempre più stressante vuoi per l’impegno vuoi per crescenti bisogni di salute, senza trascurare una tranquillità, indispensabile in questo lavoro,di sicurezza personale; la scarsa attenzione alla prevenzione e alla preparazione professionale unita al blocco dei contratti e delle convenzioni possono darci solo un’idea delle preoccupazioni che hanno indotto i medici a scendere in piazza a difesa di un sistema sanitario solidale e universale. L’Europa punisce l’Italia perché disattende la norma di concedere il giusto riposo dopo turni massacranti di lavoro? Invece di rispettare il numero di professionisti necessari rimpiazzando chi è andato in pensione ci si inventa il medico di guardia per 9,diconsi nove, reparti,negli Ospedali con tutte le conseguenze che si possono immaginare. Il Ministro Lorenzin che ispira simpatia e tenerezza nella sua veste di giovane neomamma, oltre a proclami,buoni propositi e invii di ispettori non sembra avere forza suffi ciente nella compagine governativa. Del resto siamo abituati in Italia al fatto che il vero Ministro della Salute non è il tito-lare di questo dicastero ma il Ministro dell’Economia e alla considerazione che si ha che la salute è una variabile dipendente dalle risorse ad essa dedicate ed è vista più come una spesa piuttosto che una risorsa. Forse qualcuno si dimentica che se la salute non è tutto,senza la salute tutto il resto è niente. Siamo ogni giorno tempestati da notizie riportate dai mass media e volutamente e distortamente dispensate di sprechi in sanità: la medicina difensiva costa 12 miliardi di euro all’ anno o no di più, 20 o forse 26! Ma se tutta la Sanità in Italia costa 110 miliardi di euro o poco più con cui si fa fronte a tutti i costi di tutti gli Ospedali pubblici e Privati convenzionati,di tutto il personale medico,veterinario,infermieristico,tecnico,amministrativo,di tutti gli ambulatori,distretti socio-sanitari,della spesa farmaceutica territoriale e ospedaliera, della spesa degli accertamenti dia-gnostici dai più semplici ai più complessi,della spesa sociale in alcune Regioni,compreso il Veneto! Chiunque si può render conto che sono numeri divulgati a casaccio e a pensar male come diceva un noto politico della prima Repubblica si fa peccato ma spesso ci si indovina. Il pretesto è ottimo per tentare di giustifi care tagli di prestazioni,tagli di posti letto, soppressione di reparti,tagli alla Me-dicina del Territorio e alla sua ristrutturazione,limitazione degli accertamenti (e la prevenzione?), imposizioni di risparmio sui farmaci,nuovi tikets,e via dicendo. La vera appropriatezza e quindi risparmi su eventuali sprechi si può perseguire solo attraverso un processo clinico-diagnostico e non certo attraverso tagli lineari se si vogliono dare risposte corrette ai bisogni di salute. I veri sprechi sono negli Ospedali ristrutturati e chiusi dopo pochi mesi,nelle strutture mai completate, nelle stru-mentazioni non utilizzate,nella mala gestio di una classe politica ineffi ciente quando non corrotta. Ad una appropriatezza clinica se non corrisponde una appropriatezza gestionale e amministrativa non si riuscirà mai ad ottenere un sistema virtuoso che sappia coniugare i bisogni di salute con la sostenibilità del sistema. Anche la Regione Veneto,che ha sempre potuto vantare un servizio socio-sanitario considerato fra i migliori non solo del nostro Paese, nonostante dedichi alla Sanità l’80% circa del suo bilancio, comincia a risentire dei tagli governativi lineari, pur essendo una Regione con i conti a posto. Lo strumento di un piano Socio-Sanitario della Regione Veneto approvato dalla politica e condiviso con tutti gli attori interessati, dai professionisti, agli amministratori, alle rappresentanze istituzionali locali fi no alle rappresentanze dei cittadini,ha permesso di avviare una ristrutturazione sia degli Ospedali che delle altre strutture pubbliche e private convenzionate e nello stesso tempo di avviare un profondo cambiamento nella Medicina Territoriale che dovrebbero portare ad un sistema sostenibile sempre più effi ciente, in grado di erogare cure sicure ed effi caci per i nostri concittadini. Governo centrale permettendo e cittadini disposti a sopportare, ma fi no a quando?

ANNO NUOVO SANITA’ VECCHIA:RIUSCIREMO A CONSERVARE IL NOSTRO SSN SOLIDALE E UNIVERSALISTICO?

di francesco noce*

*Presidente dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

4545

Il Cheratocono è una patologia degenerativa della cornea caratterizzata da un progressivo cedimento strutturale. La cornea, piccola cupola trasparente posta davanti all’iride,

tende a sfi ancarsi creando un astigmatismo irregolare. Nei primi stadi della malattia è ancora possibile la correzione con occhiali, ma presto il paziente deve utilizzare lenti a contatto o sottoporsi ad un intervento chirurgico. Le lenti a contatto per questi pazienti erano inizialmente rigide poi negli anni hanno subito miglioramenti di forma e materiale. Esistono anche opzioni gemellate ossia lenti morbide con un alloggio per una lente gas permeabile. A prescindere comunque dalle varie soluzioni contattologiche, esiste da ormai 15 anni un nuovo importante trattamento chiamato “Cross Linking”.

Questa procedura consiste nel ricoprire la cornea con vitamina B2 ed esporre poi la cornea stessa ad una partico-lare luce ultravioletta. La combinazione di luce e vitamina, realizza un aumento di legami “crociati” all’interno della struttura corneale. In parole povere si irrobustisce la trama collagene e si blocca (o si riduce) la tendenza al cedimento strutturale. Ovviamente l’importanza e l’effi cacia di questo trattamento è massima quando è effettuato su cheratoconi classifi cati di primo e secondo grado, in quanto, trattando-si di forme lievi, è ancora possibile una buona correzione con occhiale. Se quindi noi irrobustiamo la cornea appena questa manifesta il problema, la stabilizziamo ed evitiamo che il progredire della malattia ci porti a dover effettuare un trapianto di cornea! E’ quindi intuitivo che questa procedu-ra, quasi scevra da effetti collaterali, va effettuata quanto più precocemente possibile. In alcuni casi particolari, quali cheratoconi di vecchia data portatori di lenti a contatto, ha comunque un senso effettuare il cross linking, qualora il pa-

ziente rifi uti l’idea di un trapianto di cornea e desideri conti-nuare con le lenti. Una volta effettuata questa procedura di rinforzo, nei cheratoconi di 2° o 3° è possibile inoltre mi-gliorare la forma della cornea con un particolare trattamen-to laser detto Link Topoaberrometrico (Primo trattamento effettuato a livello mondiale da Camellin nel 2002). Con questa procedura noi possiamo “limare” l’apice del chera-tocono con un particolare laser che così facendo elimina o riduce le aberrazioni che rendono diffi cile e poco effi cace la correzione con occhiale. Non possiamo con questo tratta-mento togliere l’uso dell’occhiale, ma possiamo ridurlo in termini di pesantezza ed aumentare la capacità visiva del paziente. Il miglioramento inoltre riguarda la qualità della visione specialmente in condizioni di scarsa lumonosità! Ov-viamente non si può generalizzare il risultato, trattandosi di occhi con caratteristiche di forma molto differenti da un caso all’altro. E’ comunque importante trasferire il concetto che un cheratocono iniziale deve essere bloccato precocemente e non semplicemente corretto con lenti a contatto e che in alternativa od in complemento, dopo che è stato trattato con Cross Linking, è possibile un trattamento laser miglio-rativo per la vista. In defi nitiva queste nuove procedure, Cross linking e Link Topo-aberrometrico, permettono ad un cheratocono iniziale di allontanare od evitare la necessità di un trapianto di cornea.

nuove terapie nel Cheratocono: “Cross linking” e “link topo-aberrometrico”

Dott. Massimo Camellin:Via Dunant, 10 - Rovigo tel. 0425 411357mail: [email protected] web: www.lasek.it

Il Dr. Massimo Camellin

Dott. Barbetta, sappiamo che visita presso il Poliambulatorio Vespucci, fate anche riabilitazione post-operatoria?

“Si, questo tipo di riabilitazione è tra le compo-nenti più importanti della riabilitazione che eseguia-mo al Poliambulatorio Vespucci. Trattiamo pazienti con esiti di artroscopia di spalla e ginocchio, inter-venti a mani e piedi (sindrome del tunnel carpale o tarsale, dito a scatto, rizoartrosi, correzione alluce valgo…) interventi di protesizzazione di anca, gi-nocchio o spalla, interventi al rachide”.

Quando conviene prenotare la visita e quanto dura il percorso riabilitativo?

“E’ utile eseguire la Visita Fisiatrica appena dimessi dall’ospedale (quindi meglio prenotarla in anticipo) per poter programmare un trattamento riabilitativo personalizzato riguardo anche le indica-zioni dei colleghi ortopedici. Tanto più precocemente si inizia una specifi ca e personalizzata riabilitazione dopo intervento chirurgico, tanto prima si recupera la funzionalità dell’arto interessato evitando l’insor-genza di eventuali complicanze. I cicli di fi sioterapia (un ciclo consiste di 10 sedute) possono consistere in uno unico, nei casi più semplici, o più nei casi più complicati ed in pazienti più anziani o defedati”.

Quali sono i risultati che vi prefi gge-te?

“L’obiettivo della riabilitazione post intervento chirurgico consiste principalmente nel risolvere l’e-dema e l’infi ammazione presenti nell’articolazione

E’ una tra le componenti più importanti della riabilitazione che eseguiamo presso il Poliambulatorio Vespucci

la riabilitazione post operatoria

PRESTAZIONI FISIOTERAPIA E RIABILITAZIONERiabilitazione neurologica, ortopedica, pre-post ope-ratoria, reumatologica, dello sportivo, pediatrica, po-sturale, senologica, respiratoria, urologica perineale, logopedica; Terapia occupazionale; Riabilitazione della colonna vertebrale, mano, gomito, spalla, ginocchio, anca, piede; Riabilitazione a domicilio, funzionale globale di mantenimento di gruppo; Ginnastica cor-rettiva di gruppo; Massaggio per drenaggio linfatico; Kinesiology Taping Therapy; Terapie fi siche strumen-tali; Tecarterapia; Hilterapia; Noleggio magnetoterapia.

PRESTAZIONI AMBULATORIO POLISPECIALISTICOvisite specialistiche fi siatriche: esame podologico per pre-

scrizione plantari; valutazioni funzionali neurologiche. visite specialistiche ortopediche: visite superspecialistiche

di chirurgia vertebrale; terapia con onde d’urto; me-soterapia antalgica; artrocentesi; manipolazioni ver-tebrali; infi ltrazioni articolari; infi ltrazioni ecoguidate all’anca; perizie medico legali.

visite specialistiche di chirurgia vascolare: scleroterapia. visite specialistiche ginecologiche: infantili, adolescenziali e

adulti; pap test; colposcopia. visite specialistiche di chirurgia generale, di chirurgia e medicina estetica, urologiche, endocrinologiche, derma-tologiche, reumatologiche, podologiche; Consulenze ses-suologiche, psicologiche, nutrizionali.

PRESTAZIONI DI DIAGNOSTICA STRUMENTALEelettromiografi e - ecografi e - ecocolordoppler

fisioteraPia – riabilitazione ambulatorio PolisPecialistico

diagnostica strumentale

via vespuCCi n°135/136 30015 sottomarina Di ChioGGia (ve)tel. 041.490754 - FaX. 041.5548329

[email protected]

struttura convenzionata con il ssn Direttore sanitario: Dott. mario Bortolato

aut. san. nr 53 de 15/7/13

Il dott. Giovanni Barbetta

operata, nel recuperare il normale range articolare, nel potenziare la muscolatura per stabilizzare l’ar-ticolazione e quindi recuperare il prima possibile la normale funzionalità dell’articolazione stessa e non ultima di tutto il corpo.

Per esempio in caso di intervento di protesiz-zazione del ginocchio il paziente si presenta col ginocchio dolente e gonfi o, con l’articolarità molto limitata e deambulante con stampelle.

Si programma un protocollo riabilitativo con abbinamento di alcune terapie fi siche (laser, c. in-terferenziali e compex…), crioterapia, kinesitera-pia passiva ed attiva assistita , esercizi di rinforzo muscolare (in un secondo momento anche con l’inserimento del circuito riabilitativo con l’utilizzo di macchinari specifi ci per il rinforzo muscolare),

rieducazione propiocettiva ed alla deambulazione; il tutto volto al progressivo re-cupero funzionale articolare e globale del paziente.

Il paziente viene seguito quotidianamente dal suo fi sioterapista con periodici controlli del medi-co fi siatra per monitorare la corretta evoluzione e progressione dei miglioramenti anche con scale di valutazione.

Senza una adeguata riabilitazione spesso l’e-sito di un intervento chirurgico, se pur eseguito da mani esperte ed in maniera “perfetta”, può non arrecare al paziente i benefi ci attesi”.

Dott. Giovanni Barbetta - Medico Chirurgo specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione

presso il Poliambulatorio Vespucci

Quante volte nell’arco della giornata ci capita di provare un’emozione che non sappiamo spiegare, che non sappiamo attribuire ad una causa? Quan-

te volte al lavoro, a scuola, nei contesti in cui dobbiamo svolgere al meglio un compito, ci assale l’ansia che se non ci paralizza ci rende molto diffi cile ottenere il risul-tato voluto? Molto spesso, ciò che ci sta accadendo, è che ci stiamo confrontando, inconsapevolmente, con le nostre personali “guide del Sé”. Le “guide del Sé” rap-presentano i nostri canoni personali, ovvero la rappresen-tazione della persona che vorremmo essere (il Sé ideale) e quella della persona che dovremmo essere (il Sé impe-rativo). Ciascuno di noi costruisce, crescendo, queste due coordinate personali e le confronta continuamente con il proprio modo di pensare, di sentire e di agire, in una data situazione. Cosa accade quando i nostri pensieri e le no-stre reazioni non ci piacciono, le consideriamo sbagliate, non in linea con la persona che vorremmo essere o che dovremmo essere? La delusione, la tristezza possono informarci che il modo con cui abbiamo affrontato o stiamo affrontando una data situazione è molto diverso dalla rappresentazione del nostro Sé ideale, ovvero dalle aspettative che nutriamo verso noi stessi su “come vor-remmo essere”. Dando attenzione ed ascolto a queste emozioni potremmo accorgerci che forse, in alcuni casi, esigeremmo da noi stessi molto più di quanto siamo in grado di dare e dal confronto con i nostri canoni interiori non possiamo che uscirne sofferenti. Del resto nutrire un Sé ideale ricco, ci aiuta a creare per noi obiettivi importanti di realizzazione e a realizzare le nostre aspi-razioni. Infatti, quando riusciamo a “fare bene” ciò che vorremmo da noi, proviamo gioia ed entusiasmo. E l’an-sia, e l’agitazione? Che cosa raccontano di noi queste emozioni? Possono dirci che il nostro comportamento, il

nostro modo di affrontare una prova, è lontano dall’im-magine che intimamente coltiviamo del nostro “dover essere”; che stiamo trasgredendo ad un “obbligo”, ad un “dovere” che ci siamo imposti. E’ possibile che questa consapevolezza ci porti a accettarci un po’ di più anche quando non siamo all’altezza dei nostri “devo”. Sollievo e rilassamento sono le sensazioni che accompagnano l’accettazione serena di noi e dei nostri limiti. Il percorso dell’accettazione e della crescita personale non ha fi ne. In alcuni momenti lo riusciamo a percorrere da soli; tal-volta dobbiamo chiedere aiuto ai professionisti. Di certo può contribuire a rendere la nostra vita davvero piena e soddisfacente.

le emozioni ci parlano di noi

Dr.ssa erika MarangoniCounselor professionalelaureata in Psicologia dell’educazioneVia leopardi, 1 - Rovigo388-3637623 - [email protected]

Dott.ssa Erika Marangoni

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46 Oroscopo1 Oroscopo

BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10RIFLETTETE A LUNGO

PRIMA DI INTERVENIRE, SIETE TROPPO NERVOSI E RE-

AGIRE D’IMPULSO POTREBBE DAN-NEGGIARE LA COPPIA O IL LAVORO

SCORPIONEDAL 23/10

AL 22/11LE STELLE SONO TUTTE A VOSTRO

FAVORE E POTRETE REALIZZARE QUANTO DE-

SIDERATE. SIATE ATTENTI A COGLIERE LE OCCASIONI GIUSTE

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12POTRESTE SENTIRVI

BLOCCATO DA PAURE A P PA R E N T E M E N T E IMMOTIVATE: USATE

PRUDENZA E INTELLIGENZA E EVITERETE LE INSIDIE

CAPRICORNODAL 22/12

AL 20/01LE STELLE HANNO IN SERBO

UN DONO SPECIALE PER VOI CHE QUESTO MESE SIETE DAVVERO RILASSATI E FELICI

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02PENSATE POSITIVO

NONOSTANTE LE DIFFICOLTÀ CHE IN-CONTRETERE NEI

DIVERSI AMBITI. IL DIALOGO E L’INCONTRO SONO BUONE SOLUZIONI

PESCI DAL 20/02 AL 20/03PRENDETE I PROBLEMI DI

PETTO CON GRINTA E TENACIA, NE AVRETE LA FORZA E RIUSCI-RETE ANCHE DOVE NON CREDETE

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04PARECCHIE SOD-DISFAZIONI IN AR-

RIVO MA IN AMORE ATTENTI A STERILI BATTIBECCHI: NON SERVONO CHE A ROVINARE L’ARMONIA

TORO DAL 21/04

AL 20/05SE NE SENTITE

IL BISOGNO QUESTO È IL MO-MENTO GIUSTO PER CAMBIARE LE REGOLE DELLA VOSTRA ES-ISTENZA, AVETE L’ENERGIA CHE SERVE

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06VI ATTENDE UN

PERIODO CARATTERIZZATO DA ALTI E BASSI E DA FREQUENTI CAMBI D’UMORE. NON TEMETE I CAMBIAMENTI

CANCRODAL 22/06

AL 22/07NONOSTANTE LA FATICA

CHE VI ATTENDE GODRETE DI MOLTE SODDISFAIONI E IN AMORE AVRETE LA CAPACITÀ DI CAPIRE CHI AVETE DI FRONTE

LEONEDAL 23/07

AL 23/08IL CONSIGLIO DEL MESE È DI TENERE

SOTTO CONTROLLO LA VOSTRA VENA POLEMICA. SE LO FARETE AVRETE UN MESE OT-TIMO

VERGINEDAL 24/08AL 22/09E’ IL MOMENTO BU-

ONO PER ALLARGARE IL GIRO DELLE VOSTRE AMICIZIE. FATE UN VIAGGIO E CON CHI AMATE CHIARITE TUTTO

OroscopoGENNAIO PORTA IL GELO E RIPULISE L’ARIA. I CIELI NOTTURNO SONO STELLATI NEL SEGNO DEL RINNOVAMENTO E DELLE NOVITÀ PER TUTTI

1 Oroscopo

BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10RIFLETTETE A LUNGO

PRIMA DI INTERVENIRE, SIETE TROPPO NERVOSI E RE-

AGIRE D’IMPULSO POTREBBE DAN-NEGGIARE LA COPPIA O IL LAVORO

SCORPIONEDAL 23/10

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FAVORE E POTRETE REALIZZARE QUANTO DE-

SIDERATE. SIATE ATTENTI A COGLIERE LE OCCASIONI GIUSTE

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12POTRESTE SENTIRVI

BLOCCATO DA PAURE A P PA R E N T E M E N T E IMMOTIVATE: USATE

PRUDENZA E INTELLIGENZA E EVITERETE LE INSIDIE

CAPRICORNODAL 22/12

AL 20/01LE STELLE HANNO IN SERBO

UN DONO SPECIALE PER VOI CHE QUESTO MESE SIETE DAVVERO RILASSATI E FELICI

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02PENSATE POSITIVO

NONOSTANTE LE DIFFICOLTÀ CHE IN-CONTRETERE NEI

DIVERSI AMBITI. IL DIALOGO E L’INCONTRO SONO BUONE SOLUZIONI

PESCI DAL 20/02 AL 20/03PRENDETE I PROBLEMI DI

PETTO CON GRINTA E TENACIA, NE AVRETE LA FORZA E RIUSCI-RETE ANCHE DOVE NON CREDETE

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04PARECCHIE SOD-DISFAZIONI IN AR-

RIVO MA IN AMORE ATTENTI A STERILI BATTIBECCHI: NON SERVONO CHE A ROVINARE L’ARMONIA

TORO DAL 21/04

AL 20/05SE NE SENTITE

IL BISOGNO QUESTO È IL MO-MENTO GIUSTO PER CAMBIARE LE REGOLE DELLA VOSTRA ES-ISTENZA, AVETE L’ENERGIA CHE SERVE

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06VI ATTENDE UN

PERIODO CARATTERIZZATO DA ALTI E BASSI E DA FREQUENTI CAMBI D’UMORE. NON TEMETE I CAMBIAMENTI

CANCRODAL 22/06

AL 22/07NONOSTANTE LA FATICA

CHE VI ATTENDE GODRETE DI MOLTE SODDISFAIONI E IN AMORE AVRETE LA CAPACITÀ DI CAPIRE CHI AVETE DI FRONTE

LEONEDAL 23/07

AL 23/08IL CONSIGLIO DEL MESE È DI TENERE

SOTTO CONTROLLO LA VOSTRA VENA POLEMICA. SE LO FARETE AVRETE UN MESE OT-TIMO

VERGINEDAL 24/08AL 22/09E’ IL MOMENTO BU-

ONO PER ALLARGARE IL GIRO DELLE VOSTRE AMICIZIE. FATE UN VIAGGIO E CON CHI AMATE CHIARITE TUTTO

OroscopoGENNAIO PORTA IL GELO E RIPULISE L’ARIA. I CIELI NOTTURNO SONO STELLATI NEL SEGNO DEL RINNOVAMENTO E DELLE NOVITÀ PER TUTTI

CHIOGGIA

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Rif : MVB

€ 48.000

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€ 75.000

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€ 110.000TRILOCALE

COMODO AL MARE

SOTTOMARINA

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