Padova nord genn2016 n13

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Padova nord genn2016 n13

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ONORANZE FUNEBRI CHIESANUOVA

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Intolleranza e vogliadi intimidazione dietroall’attacco al Pd

Vigonza

pag. 8

Protesta della polizia locale, il sindaco invitaal confronto

Cadoneghe

pag. 10

Eternit abbandonatoscatta subito la bonificain tutta l’area

Vigodarzere

pag. 12

pag. 16

Atmosfere venezianenel cuore di NoventaInstallate tre nuove “bricole” colorate dall’artista Enrico Marcato, rappresentano le vie d’acqua e vogliono anche essere un invito alla collaborazione

Tre nuove e variopinte bricole svettano alla rotonda di via Roma, all’incrocio con via Valmarana. Per chi fosse a digiuno

di gergo veneziano-marinaro, la briccola o bricola è una struttura nautica utilizzata per indicare le vie d’acqua (canali) nelle lagune di Venezia, Marano e Grado. L’opera, firmata da Enrico Marcato, padovano, classe 1976, riprende un lavoro che questo artista del colore

e della materia interpreta come la linfa vitale dell’opera d’arte propria del decoratore. Il recupero artistico delle bricole, infatti, prende avvio nel 2012 con i primi esemplari esposti in centro a Padova in via Altinate, otto Bricole rivisitate artisticamente in diversi colori. Le Bricole hanno riscosso grande successo sia per la particolarità dell’idea e dell’oggetto che per la fantasiosa articolazione dei colori. Marcato

definisce in questo modo le installazioni che mettono al centro della sua opera l’amore per il territorio veneziano: “Le realizzazioni nascono dal recupero creativo di materiali semplici tipici della tradizione. Nel colore essi trovano nuova vita e inaspettate collocazioni. L’elaborazione in chiave moderna dell’oggetto antico e la sua successiva decontestualizzazione.

al via la campagna l’azzardo non è un gioco

Si chiama “L’azzardo non

è un gioco”. Questo il nome

del progetto promosso dal Comune in collaborazione con il

dipartimento delle dipendenze dell’Ulss 16. Il percorso coinvolgerà nel 2016

vari soggetti.pag. 9

limena, contributi a scuole e famiglie

L’amministrazione di Limena ha

approfittato delle festività per

concentrarsi su alcuni lavori di manutenzione nelle scuole, come la sostituzione dei punti luce interni delle classi e degli spazi comuni della materna statale.

pag. 17

Organo di informazione ufficiale dell’Unione dei Comuni del Medio BrentaPeriodico d’informazione locale. Anno XXIII n.13 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD gennaio 2016

continua a pag. 8

Editoriale

Arrivati quasi al giro di boa di questo strano inverno senza pioggia, senza neve, senza gelo eccessivo, viene spontaneo chiedersi se e quanto dobbiamo preoccuparci.

di Nicola Stievano*

continua a pag. 8

xx

di Germana Urbani*

*[email protected]

Editoriale

*[email protected] [email protected]

Inverno a secco o quasi. Ma anche la pioggia fa paura

cultura, treviso celebra star Wars

difesa del suolo: inaugurate le paratie di caldogno

mercato immobiliare: segnali di ripresa

veneto in primo piano

da pagg. 20-21

pag. 27

pag. 30

cambia look!

NOVITÀ:da Febbraio

a Febbraio Nuova Edizione: l’informazione locale si estende!

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A dirolo sono delle nutrite equipe di medici specializzati che per contrastare questo fenomeno, hanno dato vita al ‘Centro Pediatrico interdipartimentale per la psicopatologia da web’, il nuovo polo multidisciplinare dedicato alla presa in carico di bambini e adolescenti con dipendenza patologica da web, psicopatologie legate al cyberbullismo o che presentino i sintomi della sindrome da ritiro sociale. Il progetto, nato dalla collaborazione tra il Policlinico Gemelli e la Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica, nasce a Roma e presento tra gli altri, da Federico Tonioni, Istituto di Psichiatria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e responsabile dell’Area delle Dipendenze da Sostanze e delle Dipendenze Comportamentali della Fondazione Policlinico Universitario Gemelli; Pietro Ferrara, Istituto di Clinica pediatrica della Cattolica e referente

nazionale per maltrattamento e abusi della Società italiana di Pediatria; Eugenio Mercuri, direttore dell’Istituto di Psichiatria e direttore dell’Uoc di Neuropsichiatria infantile del Gemelli.

“Il Centro - ha spiegato Tonioni - prenderà incarico un numero crescente di patologie legate alla grande diffusione di internet e delle applicazioni digitali. Per i bambini e gli adolescenti, infatti, un uso disfunzionale del tempo passato online può innescare distorsioni nei processi di costruzione dell’identità e dell’immagine personale correlate a nuovi fenomeni dissociativi, portando così alla dipendenza patologica e a segnali crescenti di ritiro sociale”.

“La pediatria sta cambiando radicalmente - ha detto il professor Ferrara - e deve sempre più occuparsi di problematiche una volta sconosciute, ma che sempre più hanno risvolti sociali e comportamentali. In particolare, la volontaria reclusione di bambini e adolescenti di oggi che, come avverte l’Accademia Americana di Pediatria, trascorrono in media circa 7 ore al giorno davanti a tv, computer, cellulari e altri dispositivi elettronici, a dispetto delle 2-3 ore giornaliere consigliate”.

Genitori: attenti a Pc e smartphone, possono nuocere alla salute dei fi gliDisturbi dell’apprendimento, trasformazioni neurocognitive ma anche calo della vista e problemi posturali crescono in bambinie e adolescenti di pari passo all’uso di internet

3news da laPiazzaweb

Lo scorso mese ha spopolato sul nostro sito la notizia Monselice, casting per il nuovo fi lm di Bellucco; a seguire Busa di Vigonza avrà la sua stazione!

Molto condivisa anche Bottrighe, l’ex zuccherifi cio diventerà un campo di calcio

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L’edizione più letta è stat quella di cavarzere, seguita da Bassa padovana, conselve e Adriaseguici su www.lapiazzaweb.it

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Il BLOGDELDIRETTORE

Infuria il dibattito in parlamento ma anche nelle case di tutti noi. E’ giusto che il fi glio di una persona gay venga adottato dal compagno/a?Molti pensano di no credendo che questo apra la porta anche in italia all’affi tto degli uteri. Altri credono sia il modo migliore per tutelare quel miore in caso di morete del genitore biologico. Presepe a scuola: lo facciamo o no? seguici su www.

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IL SONDAGGIO

L’attenzione verso questa rubrica e i suoi protagonisti è altissima. Questo mese in special modo abbiamo pubblicato le foto di fortunati cagnolini scelti da belle famiglie. continuamo a ricevere tante foto di cuccioli che cercano casa. Segno della sensibilità dei nostri lettori e della bontà del nostro lavoro per gli animali.seguici su www.lapiazzaweb.it/

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I lettori social hanno seguito la storia: continuano le ricerche di Simone, il giovane scomparso da cavarzere;

Poi: Spinea, espulsi albanesi tornano in Italia per rubare auto di lusso, due arresti; Martellago, nuovo impulso all’imprenditoria, il comune stanzia 55mila euro per nuove impreseseguici su www.facebook.

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4 Argomento del mese

novità unione dei comuni medio brenta

Zaramella nuovo presidente

Cambio ai vertici dell’Unione dei Comuni Medio Brenta. Come impone lo statuto alla guida dell’Unione si alternano i sindaci dei Comuni di Cadoneghe, Vigodarzere e Curtarolo. Il nuovo presidente dell’Unione dei Comuni Medio

Brenta è entrato in carica dall’inizio. A succedere a Michele Schiavo, sindaco di Cadoneghe e presidente uscente, è Fernando Zaramella, sindaco di Curtarolo. Vice presidente è l’attuale sindaco di Vigodarzere Francesco Vezzaro.

In base allo Statuto (per la precisione all’articolo 22) la Presidenza dell’Unione è esercitata a turno da ciascuno dei sindaci dei Comuni associati e ha durata annuale con decorrenza dall’inizio di ciascun anno solare.

I sindaci dei Comuni di Cadoneghe, Vigodarzere e Curtarolo hanno confermato le designazioni degli assessori precedentemente in carica. Pertanto assessori dell’Unione sono stati nominati, con decorrenza immediata, Mirco Gastaldon (già sindaco di Cadoneghe) e Denis Giacomini per il Comune di Cadoneghe; Lisa Zanovello e Fabrizio Callegaro per il Comune di Vigodarzere; Eddy Bazzan per il Comune di Curtarolo. Inoltre sono state attribute delle specifiche deleghe. L’ex presidente dell’Unione Michele Schiavo si occuperà della Polizia Locale, uno dei servizi di punta dell’Unione, interessato in questi mesi anche da alcune tensioni interne che Schiavo ha seguito già da presidente. Fabrizio Callegaro invece si occupertà di urbanistica mentre ad Eddy Bazzan è affidata la comunicazione istituzionale dell’Unione. L.P.

Tra le Amministrazioni Comunali della cintura padovana che andranno al voto nel 2016, ci sono anche loro: Vigodarzere e Noventa Padovana. Entrambi comuni

attualmente guidati da sindaci appartenenti al centrosinistra, entrambi al loro primo mandato: Francesco Vezzaro nel primo, Luigi Alessandro Bisato nel secondo. Ma qui, finiscono le analogie, perché se sul secondo, ossia sul sindaco Bisato di Noventa, ci sono ottime probabilità che sarà ancora lui il candidato del centrosinistra a giugno, per quanto riguarda Vigodarzere e Vezzaro, le cose si fanno decisamente più complicate. Questo perchè, se da un lato, pare - secondo rumors vicini agli ambienti del PD padovano - che lo stesso Vezzaro abbia manifestato la volontà a ricandidarsi (cosa per niente scontata fino a qualche mese fa), dall’altro lato, non tutti nel centrosinistra vigodarzese sembrano propensi a ridargliene la possibilità. E così girano altri nomi, a partire da quello del vicesindaco Moreno Boschello (indipendente) e di Giuseppe Lobascio, presidente del Consiglio Comunale, già desideroso di candidarsi alle precedenti elezioni e soprattutto figura di spicco de la Brentana, il gruppo che in passato non

ha mancato di polemizzare con il PD. Accanto a questo, sempre secondo i rumors, c’è una parte del PD di Vigodarzere che spingerebbe per dare vita ad un accordo con alcune figure legate ad “Idee e Azione”, associazione molto vicina all’ex sindaco, di centrodestra, Roberto Zanovello. Insomma, nel centrosinistra a Vigodarzere la situazione è tutt’altro che ferma. E nel centrodestra le cose non sembrano andare tanto diversamente.

Al momento, l’unico candidato che ha manifestato la propria volontà a candidarsi è Adolfo Zorzan, consigliere comunale, leader locale della Lega e molto vicino all’Ass. Roberto Marcato, ma ancora non si sa se riuscirà a raccogliere intorno a sè le altre componenti del centrodestra, ossia l’esponente di Fratelli d’Italia, Enrico Pavanetto e soprattutto, come già riferito, l’ex sindaco Zanovello. E poi ci sono i 5 Stelle, a Vigodarzere molto presenti con i loro banchetti ma che ancora non si sa chi candideranno e se presenteranno la loro lista..

A Noventa Padovana, invece, il candidato sindaco del centrosinistra sarà sicuramente ancora Luigi Bisato, ce lo

conferma il capogruppo del PD in Consiglio Comunale, Roberto Luisetto: “Mancano ancora i passaggi formali, ma non ci dovrebbero essere sorprese. Riteniamo che il sindaco, durante il suo primo mandato, abbia svolto molto bene i suoi compiti, completando sia Piazza Europa che la nuova Scuola Primaria, opere pubbliche molto importanti per Noventa. E poi c’è stata tutta la questione relativa all’accoglienza dei richiedenti asilo, su cui nonostante tutte le strumentalizzazioni possibili perpetuate da alcuni esponeneti dell’opposizione, a Noventa è stata gestita bene. Molti cittadini lo hanno riconosciuto e il fatto che i profughi fin da subito siano stati impegnati nei lavori socialmente utili è stato positivo”.

Nel centrosinistra dunque le cose sembrano procedere secondo binari già tracciati, e nel centrodestra? Qui, si è in attesa. E’ di qualche settimana fa, la notizia che la Lega candiderà l’avvocato Giovanna Carraro, presidente del Consiglio d’Istituto della Anna Frank, scelta che però mette a rischio l’alleanza con Forza Italia, dove la coordinatrice provinciale Roberta Toffanin sembrerebbe avere altre idee e pare intenzionata a farle valere.

di Luigi Perissinotto

A Noventa il Pd appoggia Bisato: “Ha svolto bene il suo ruolo in tutte

le situazioni”

A Vigodarzere il centrosinistra staancora dibattendosulla ricandidaturadell’attuale sindaco

VERSO LE ELEZIONIEntrambi i sindaci uscenti

Luigi Alessandro Bisato e Francesco Vezzaro, stanno terminando il primo mandato e potrebbero ricandidarsi alla

guida dello schieramento di centro sinistra. A Noventa

non ci dovrebbero essere sorprese ma altrettanto non

si può dire di Vigodazere. Anche gli avversari si stanno organizzando con i candidati Noventa e Vigodarzere, 2016 alle urne

In questa foto Francesco Vezzaro in una simpatica foto in tandem con l’allora sindaco di Cadoneghe Mirco Gastaldon

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5Argomento del mese

Ritirate le deleghe al consigliere TomatCadoneghe Il sindaco: “Incrinata fiducia”. La replica: “Messo in un angolo”

Il 2016 si apre con una incrinatura nel gruppo di maggioranza. Il sindaco Schiavo ha firmato infatti la revoca delle deleghe delle Politiche del Lavoro al consigliere di maggioranza Aldo Tomat. Una scelta che avrà le sue conseguenze sugli equilibri futuri nel gruppo amministrativo? Lo si vedrà nei prossimi mesi, intanto c’è chi sostiene che vi sarebbero altri consiglieri di maggioranza pronti a

prendere una strada autonoma rispetto al gruppo attuale. Nel frattempo il sindaco Michele Schiavo ribadisce che il ritiro delle deleghe a Tomat è dettato dal mancato confronto di questi ultimi

mesi e dalle uscite “in solitaria” del consigliere, spesso contro il suo stesso gruppo. “Da maggio dello scorso anno Tomat ha iniziato ad esprimere a titolo assolutamente personale – tramite messaggi via mail o sui social network – pareri e giudizi poco rispettosi del gruppo consiliare/degli assessori, scadendo talvolta in giudizi addirittura offensivi. Il tutto, ripeto, senza che si potesse avere con lui un confronto sereno nelle sedi opportune. Nonostante questo atteggiamento pregiudizialmente conflittuale, lo scorso mese di luglio ho invitato Aldo Tomat a portare avanti (con presenza fisica in maggioranza e non via mail come stava facendo) i lavori con gli assessori di riferimento (Giacomini e Parizzi). Purtroppo le cose non sono cambiate ed è continuata la strana propensione del consigliere a non confrontarsi con nessuno e a vedere complotti ovunque. Tomat non ha mai accettato alcun confronto allargato con Giunta o Gruppo consiliare e nemmeno con il Partito Democratico”.

Secca la replica del diretto interessato che nega di essere venuto meno al proprio impegno: “Da quando sono stato eletto non ho mancato ad un solo consiglio o commissione - ha dichiarato Aldo Tomat - votando sempre a sostegno della giunta. Non partecipo invece alle riunioni di maggioranza. Il problema è che non mi hanno fatto lavorare come avrei voluto”. Non sono esclusi pertanto ulteriori sviluppi nelle prossime settimane.

Vigonza, la testimonianza

Il presidente di “Orizzonti”Profughi: “unastoria positiva”Si chiama Alà Yassin. E’ il Presidente della Cooperativa Orizzonti, la stessa

che gestisce l’accoglienza del nucleo più numeroso di richiedenti asilo arrivato questo autunno a Vigonza e che ha trovato posto in una grande casa nella

zona rurale tra Vigonza e Barbariga. Se fino ad ora, l’inserimento dei profughi a Vigonza non ha destato particolari problemi, gran parte del merito è anche suo e degli operatori di Orizzonti, la cooperativa che lui stesso ha creato.

“Però se fino ad ora - dice il dottor Yassin, 44 anni, psicologo laureato a Padova e specializzato in psicoterapia transculturale - le cose sono andate bene, buona parte del merito è stato anche dell’amministrazione comunale e in particolare del Sindaco Nunzio Tacchetto che si è dimostrato una persona molto intelligente e pragmatica. Non lo conoscevo, ma mi ha sorpreso positivamente”.

Come sono andate le cose?“Visto il clima che si respira nel nostro Paese (Alà Yassin è di origine arabo-israeliana

ma dal 2009 è anche cittadino italiano) e qui in Veneto, intorno alla “questione profughi”, non nascondo che inizialmente, riguardo all’accoglienza che avrebbero trovato i richiedenti asilo, ero un po’ preoccupato, visto la vicinanza dell’abitazione che li ospita con “La città dei ragazzi” di Vigonza. Invece, dopo che abbiamo ricevuto ufficialmente l’incarico da parte della Prefettura e ho avuto modo di parlare con il sindaco Tacchetto, per la verità già informato per conto suo, per comunicargli la data di arrivo del primo gruppo formato da 18 persone, lui ha fatto una cosa allo stesso tempo semplice e intelligente. Il giorno dell’arrivo si è presentato e ha voluto personalmente conoscere i ragazzi e poi si è attivato presso i cittadini residenti nella zona, affinché due giorni dopo venissero loro stessi a conoscerli. E’ andato proprio a suonare ai loro campanelli per avvisarli. E’ nato così un bel momento di incontro interculturale: i cittadini hanno avuto modo di rendersi conto che non avevano a che fare con un’entità astratta, bensì con dei ragazzi con alle spalle situazioni terribili da cui erano scappati attraversando mari e deserti. Successivamente, le cose sono proseguite sulla stessa linea. Non è strano che ogni tanto qualcuno si presenti con qualche prodotto del proprio orto da regalare ai ragazzi. Mi dicono che la stessa padrona della casa va spesso a trovarli, porta piante e altro, ha fatto l’albero di Natale, ha in progetto insieme a delle sue amiche di aiutare i ragazzi a fare l’orto. E poi la Caritas di Vigonza che si è resa subito disponibile a regalare vestiti e altre necessità. So che prima di Natale hanno organizzato una cena andata molto bene, avevano invitato anche me ma purtroppo non sono potuto andare. Insomma, mi pare che le cose stiano andando bene e so che anche i ragazzi si sono sentiti accogliere bene. E questo non era affatto scontato”.

E adesso? “Adesso i ragazzi sono impegnati gratuitamente nei lavori socialmente utili, grazie

all’accordo firmato da noi, Comune e Prefettura e si stanno comportando bene. I cittadini di Vigonza li vedono lavorare per la comunità. E siamo in procinto di avviare una collaborazione anche con Etra: qualche richiedente asilo potrà accedere a dei tirocini formativi pagati. Poco, ma pagati. Ed è un’altra buona notizia”.

Luigi Perissinotto

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Alà Yassin, presidente della cooperativa

A lato Luigi Alessandro Bisato sindaco di Noventa Padovana

“Il sindaco ha subitocoinvolto i concittadiniall’arrivo dei migranti,è nato un bel momentodi incontro e di scambio”

Noventa e Vigodarzere, 2016 alle urne

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6 Vigonza

Se il teatro è vita, allora Vigonza è un comune dinamico e vigoroso. E la prova di quanto detto arriva direttamente dai numerosi sold-out che la stagione teatrale 2015-2016 del teatro Quirino De Giorgio di Vigonza, situato in piazza Zanella, ha registrato in

questo primo trimestre del periodo autunnale-invernale. Un calendario ricco di spettacoli che è riuscito a richiamare l’attenzione di tutti questi spettatori.

Dopo il successo della commedia veneta “Xe rivà ea badante”, interpretata dalla compagnia Teatropercaso, non si possono certamente i prossimi appuntamenti. Sabato 30 gennaio andrà in scena la commedia dialettale “Mai spunciar ‘a tersa età”, interpretata dalla compagnia Asolo Teatro, mentre sabato 13 febbraio la compagnia teatrale L’Archibugio presenterà al pubblico vigontino una delle commedie più famose e discusse del drammaturgo e poeta inglese William Shakespeare, “La bisbetica domata”.

La stagione continua con lo spettacolo per bambini “La Sirenetta” in data domenica 21 febbraio e con la commedia pirandelliana “Così è se vi pare” in data sabato 2 aprile. I prezzi dei biglietti rimangono invariati al costo di 8,00 euro per l’intero, invece il ridotto, rivolto ai bambini di età compresa dai 6 ai 14 anni, agli studenti fino a 29 anni e alle persone over 60, è pari a euro 6,00. Per ulteriori informazioni sugli spettacoli della stagione teatrale 2015-2016 è possibile ritirare il calendario eventi presso la biglietteria del teatro, oppure consultando il sito internet del comune di Vigonza.

gli eventi

Gli spettacoli in programma fino ad aprilegrande teatro per tutti i gusti e le età

M.G.M.

Il teatro Quirino De Giorgio ospita un ricco calendario

Alcune delle scritte sui muri della sede del Pd vigontino, del cui gesto vandalico parliamo a

pagina 8 di questa edizione, erano espressamente rivolte contro i migranti. Ed ecco che le scritte di odio si ricollegano immediatamente all’accaduto che ha fatto indignare molti cittadini nelle ultime settimane, ovvero l’accoglienza data ad un gruppo di profughi a Vigonza.

Diciotto ragazzi africani infatti sono stati portati e ospitati a casa della famiglia Sarto, villa privata appartenente a Luigi Sarto, che gli eredi hanno gentilmente deciso di mettere a disposizione della cooperativa Orizzonti. L’abitazione si trova in via Luganega, nella zona rurale tra Vigonza e Barbariga. L’arrivo dei profughi è stato celebrato in pompa magna con la presenza e gli onori del sindaco di Vigonza, Nunzio Tacchetto, e sicuramente questo gesto non è stato ben visto e apprezzato dagli artefici dell’atto vandalico alla sede del Pd locale.

Nonostante infatti una presunta

raccolta firme da parte dei residenti del quartiere, mai presentata, l’amministrazione comunale di Vigonza ha continuato imperterrita, senza farsi intimorire dai pareri contrari di molti cittadini, nel suo progetto di inserimento di questi nuovi arrivati nella comunità sociale del territorio. Come ha voluto ribadire la cooperativa Orizzonti, i ragazzi africani non staranno con le mani in mano tutto il giorno. Sono state previste, e molte di esse già iniziate, delle attività lavorative sociali al servizio di tutta la cittadinanza vigontina. I lavori sociali che i profughi andranno a compiere riguardano la pulizia di parchi, di marciapiedi e di sottopassi.

Il programma di inserimento sociale avviato dall’amministrazione Tacchetto e la cooperativa Orizzonti guarda al futuro con il tentativo di placare gli animi di tutte le persone contrarie all’accoglienza dei profughi. L’atto vandalico contro la sede del Pd lascia il tempo che trova a detta di molti residenti. Tra questi, don Cornelio Boesso, parroco di Vigonza, che ribadisce la sua visione del immigrato come “preziosa risorsa per il futuro del territorio” e che, come più volte detto, ha invitato i cittadini di Vigonza ad aprire il proprio cuore, a liberarsi dalle paure che rendono freddi ed immobili, e a denunciare ogni atto di violenza e di odio verso il prossimo.

di Manuel Glauco Matetich

Gli ospiti impegnati in lavori volontari di pubblicautilità, il parroco invita ad andare oltre la diffidenza

Il caso Accolti in via Luganega 18 profughi africani

Lavoro per l’integrazione

La 19° edizione del presepe vivente di Codiverno di Vigonza anche quest’anno sta registrando un gran numero di

visitatori e di persone incuriosite da questo evento, diventato con gli anni oramai una tradizione paesana. L’esperienza del presepio di Codiverno coinvolge ogni anno tutti i parrocchiani e le loro famiglie, tenendole attive per diversi mesi nel preparare ed organizzare questo presepe.

Il successo del presepe di Codiverno è insito nella sua caratteristica di trasmettere dei contenuti e dei messaggi profondi, nel rappresentare tipici momenti di vita pastorale e di antiche tradizioni bibliche, che riescono ad emozionare e a far immedesimare i visitatori alle scene cui assistono.

Il tema che ha fatto da filo conduttore per l’edizione di quest’anno è stata la “Misericordia”, riprendendo il percorso intrapreso da Papa Francesco pochi giorni fa, ovvero l’apertura del Giubileo della Misericordia lo scorso 8 dicembre. E’ con le parole di Papa

Bergoglio che don Fernando Fiscon, parroco di Codiverno, ha voluto commentare il clima del presepio di quest’anno: “Questo non è tempo per la distrazione, ma al contrario per rimanere vigili e risvegliare in noi la capacità di guardare all’essenziale. È un’epoca per la Chiesa di ritrovare il senso della missione che il Signore le ha affidato il giorno di Pasqua: essere segno e strumento della misericordia del Padre.”

Anche l’associazione del paese di Codiverno “Noi 2000 – 2000 Noi” ha dato il proprio contributo nella realizzazione dell’intero evento del presepio. Gli addetti volontari si sono impegnati nella gestione della mostra del libro, situata nella sala polivalente del patronato del paese, assistendo i visitatori presenti nella scelta e nell’acquisto di buoni libri, offrendo a questi proposte editoriali e novità librarie di qualità. Il presepio vivente continuerà anche nelle giornate di domenica 17 e 24 (con sfilata dei figuranti alle 14.30) e 31 gennaio.

PRESEPIO VIVENTE PER TUTTA GENNAIO

M.G.M.

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di SERGIO PERON

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8 Vigonza

Il Partito Democratico negli ultimi mesi è spesso attaccato mediaticamente n televisione e sui quotidiani che commentano l’operato del governo

nazionale guidato dal premier Matteo Renzi. Probabilmente anche qquesto clima di violenza, seppur mediatica, ha contribuito a favorire l’attacco fisico e reale del quartier generale del PD di Vigonza. Negli ultimi giorni di novembre si è verificato un vergognoso atto vandalico che ha colpito la sede del partito di centro-sinistra vigontino. Come ci viene riferito da Fabiana Carraro, segretario del circolo PD di Vigonza, persone ignote hanno deciso di prendere di mira gli uffici del PD con l’intenzione di danneggiare il più possibile la sede. Gli artefici dell’assalto hanno attaccato volantini con simboli naziskin e slogan contro i rifugiati. Inoltre, forse nel tentativo di fare irruzione nell’ufficio hanno praticato due fori nel vetro della porta di accesso.

Nei giorni seguenti l’attacco, in casa del partito democratico vigontino si respira un’area di sconforto, tristezza e preoccupazione. Il dispiacere è palpabile tra i membri dello staff politico come si può evincere dalle poche parole rilasciate alla stampa da Fabiana Carraro: “Sono veramente dispiaciuta per l’accaduto. Non avrei mai pensato che si potesse arrivare a tanto. Pensavo infatti che lavorare per la comunità non suscitasse atti che sono contro la democrazia”. Non tarda ad arrivare anche il commento di Antonino Stivanello, ex sindaco del comune di Vigonza e ora rappresentante di rilievo nella sezione vigontina del PD, ove ricopre la carica di capogruppo consiliare: “Si tratta di un atto vile che evidenzia la mancanza di rispetto verso tutta la collettività in quanto non è questo il modo di esprimere le proprie idee in una comunità civile. Questa è una cultura politica da condannare con fermezza: lo schema dell’intimidazione non può essere riproposto dopo i fallimenti storici del ‘900.

Infine penso che sia preoccupante che i germi dell’intolleranza tentino di attecchire ancora: non

siamo preoccupati per noi stessi ma per il male che può portare l’idea di usare la violenza e la prevaricazione per affermare le proprie convinzion”.

“Riguardo ai richiedenti asilo, - continua Stivanello - si deve agire sulla base della solidarietà perché ci occupiamo di persone e secondo giustizia per far rispettare sempre e da tutti le leggi che tutelano la convivenza della nostra comunità”. Sul posto sono intervenuti immediatamente i carabinieri di Vigonza che hanno sequestrato il materiale esposto ed effettuato i primi rilievi.

Le indagini continueranno nelle prossime

settimane come affermato dalle forze dell’ordine locali. L’obiettivo è quello di trovare i colpevoli il prima possibile in modo tale da evitare un’eventuale escalation di violenza nei confronti non solo della sede del PD vigontino, ma anche di altri obiettivi “politicamente sensibili”. Si vogliono infatti evitare di ripercorrere eventi tragici, come quello accaduto pochi anni fa: l’attentato alla sede del partito della Lega Nord di Vigonza nel agosto 2001. Sono in molti a ricordare il boato squarciante del ordigno fatto esplodere proprio di fronte la porta d’entrata del quartier generale del partito leghista a Busa di Vigonza.

di Manuel Glauco Matetich

Politica e minacce Atto di vandalismo nel quartier generale dei Democratici a Vigonza

Pd sotto attacco, assalto alla sede locale

L’attacco alla sede del Pd di Vigonza e in bassoAntonino Stivanello

Stivanello: “Non ci faremo fermare daqueste intimidazioni e non lasceremoattecchire il germe dell’intolleranza”

Pronti, partenza, via! Lo scorso 6 gennaio si è svolta la 31esima edizione della Marcia Podistica “Quattro passi vissin al tren”, presso il Castello dei

Da Peraga, meglio conosciuto come “Villa Bettanini”, in via Arrigoni 1. I numerosi partecipanti della mini maratona organizzata nel comune di Vigonza non si sono di certo lasciati intimorire dalle fredde temperature e hanno completato tutto il percorso.

“Quattro passi vissin al tren” è una marcia

podistica ludico motoria aperta a tutti, il cui percorso misto di asfalto e campestre si snoda lungo le strade del comune, offrendo a coloro che vi partecipano un’occasione per stare a contatto con la natura e riscoprire la bellezza del territorio. La marcia podistica ha visto la collaborazione di molte associazioni territoriali tra cui l’Avis di Vigonza, la Polisportiva Union, l’Associazione Nazionale Alpini, l’associazione ciclistica Sella Ronda di Vigonza, che hanno permesso

la realizzazione degli aspetto organizzativi e la buona riuscita della competizione.

“Siamo giunti al 31° appuntamento con la marcia podistica a Vigonza. – ha affermato con orgoglio il sindaco del comune vigontino, Nunzio Tacchetto – Abbiamo partecipato tutti con entusiasmo alla scoperta del nostro bel territorio attraverso i suoi percorsi più nascosti e godiamoci una significativa occasione per stare insieme”.

la marcia A centinaia il giorno dell’Epifania per il classico evento podistico“Quattro passi vissin al tren” con le associazioni di vigonza

M.G.M.

segue da pag. 1Il fatto che dallo scorso novembre non ci siano state precipitazioni

signifi cative, escluso qualche giorno, sicuramente è un segnale di una certa anomalia che avrà le sue conseguenze nei prossimi mesi. Fino alla fi ne di gennaio le montagne del Veneto sono rimaste pressoché sgombre da neve ed è proprio in quota che si fa sentire da settimane l’effetto della siccità. Il fatto che manchino delle scorte signifi cative d’acqua pone una serie ipoteca sull’intero anno che abbiamo davanti. In pianura i primi a preoccuparsi sono gli agricoltori anche se questo è un problema che prima o poi coinvolgerà tutti. Non è escluso che da qui alla primavera inoltrata possano comunque transitare importanti perturbazioni che permettano di recuperare il saldo negativo di questi mesi. Anche in questo caso però c’è una certa apprensione perché l’abbondanza di precipitazioni primaverili non fa che aumentare il rischio idraulico in tutta la nostra regione. Se la siccità è un proble-ma non lo è di meno anche l’eventualità di forti piogge, se non veri e propri fortunali o, come va tanto di moda adesso, di famigerate “bombe d’acqua”. Ormai stiamo vivendo una situazione che negli ultimi anni ha trovato parecchie conferme, vale a dire la “tropicalizza-zione” del clima anche alle nostre latitudini. E’ una piccola forzatura che però spiega e giustifi ca, se non in tutti i casi in una buona parte, la concentrazione di piogge, intense e anche violente, in pochi giorni l’anno. Da anni gli esperti di meteorologia e di difesa del territorio mettono in guardia contro questi cambiamenti climatici che ciclica-mente si propongono. Se in passato però rientravano nel normale ciclo della natura, segnato anche da eccessi o fenomeni violenti, oggi tutto questo rischia di avere delle serie conseguenze sul territorio che ha subito una notevole trasformazione per mano dell’uomo. Pensia-mo allo sviluppo urbanistico degli ultimi cinquant’anni che ha reso pressoché impermeabile migliaia di ettari di terreno. Nelle nostre città, quartieri, zone industriali, autostrade l’acqua se non trova un’effi cace via di fuga può causare in poche ore danni ingenti. Eppure i nostri canali, i nostri argini sono praticamente gli stessi del periodo della grande alluvione del 1966. E’ vero che dopo i disastri del 2010 c’è una maggiore consapevolezza come è vero che da allora qualche opera attesa e invocata da decenni è stata portata a termine. A partire dalle casse di espansione nel vicentino al rafforzamento degli argini. Altre pero, come il completamento dell’Idrovia Padova - Mestre sono ancora al centro di discussioni e in attesa di fi nanziamenti. Intanto non ci resta che sperare nella clemenza del meteo.

Editoriale

*[email protected]

di Nicola Stievano*

Inverno a secco o quasi. Ma anche la pioggia fa paura

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di SERGIO PERON

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9Cadoneghe

Si chiama “L’azzardo non è un gioco”. Questo il nome del progetto promosso dal Comune in collaborazione con il dipartimento delle dipendenze dell’Ulss 16. Il

percorso socio-culturale coinvolgerà nel 2016 vari soggetti nel territorio con iniziative rivolte al pubblico. Protagonisti saranno tutti i cittadini e, in particolare, i ragazzi delle scuole medie, i loro insegnanti, i gestori degli esercizi pubblici.

Obiettivo dell’iniziativa promuovere consapevolezza e maggiore conoscenza rispetto al tema della ludopatia, raccogliere dati specifici sul territorio, condividere regole efficaci e una formazione utile per la gestione del rischio. Il progetto nasce da un’esigenza specifica. Negli ultimi anni si è assistito a una diffusione di luoghi all’interno dei quali

si investe denaro, anche somme anche poco significative per ogni singola giocata, alla ricerca della grande vincita. Lotterie, scommesse sportive, giochi elettronici ci sono sempre stati, ma oggi può accadere di vedersi offrire il resto in “gratta e vinci” persino agli uffici postali o alla cassa di un supermercato.

La normativa nazionale e regionale ha riconosciuto come patologia la dipendenza dal gioco d’azzardo e Cadoneghe già nel 2012 ha adottato una deliberazione di impegno per il Comune a sostenere con adeguate iniziative la prevenzione di questa «nuova» dipendenza. La sensibilizzazione serve a rafforzare i comportamenti corretti: per questo il Comune ha ritenuto necessario attivare un programma capace di

coinvolgere i soggetti interessati della comunità, della salute e del commercio, al fine di ridurre le conseguenze del gioco d’azzardo tra i giocatori che sono già in condizioni di dipendenza patologica e prevenirne l’ulteriore incremento.

Tra le iniziative previste una conferenza-spettacolo per i ragazzi delle medie, e un percorso formativo per gli insegnanti condotto da operatori dell’Ulss 16; uno spettacolo serale di illusionismo, per dimostrare gli inganni del gioco d’azzardo, aperto alla cittadinanza; il coinvolgimento degli esercenti pubblici, per raccogliere dati sul territorio, condividere regole e ricevere una formazione per la gestione del rischio. Il percorso terminerà con un convegno che presenterà dati e risultati del progetto.

di Nicoletta Masetto

Prosegue il cammino intrapreso tre anni fa per contrastare il giocoche sconfina nella patologia e crea gravi danni sociali ed economici

Il progetto Comune mobilitato in collaborazione con il dipartimento dipendenze dell’Uls 16

Negli ultimi vent’anni, a Cadoneghe, l’accessibilità al gioco d’azzardo e la proporzione di giocatori sono aumentate sensibilmente, configurando questo

fenomeno come problematico dal punto di vista sociale e individuale. Nel territorio comunale sono attualmente attivi

21 esercizi pubblici – di cui 3 sale da gioco – dotati di apparecchi per il gioco d’azzardo lecito (videolottery e slot machine), cioè uno ogni 774 abitanti. Tra gli interventi in programma un’indagine conoscitiva tramite il metodo della ricerca azione rivolta a soggetti significativi del territorio per rilevare la loro percezione del problema, eventuali esperienze realizzate e proposte su interventi da realizzare; quindi, incontri per studenti, insegnanti e cittadini; mappatura dei

luoghi dove sono collocati apparecchi per il gioco d’azzardo lecito a Cadoneghe e ricerca di esperienze di esercizi pubblici liberi da gioco d’azzardo. Tutti gli appuntamenti saranno resi noti con opportune campagne di pubblicità e attraverso la newsletter mensile, a cui è possibile iscriversi dal sito del Comune, utilizzando il link “Novità dal Comune” presente sulla homepage.Info servizi [email protected]. – 049 8881951 – www.cadoneghenet.it. G.P.

a cadoneghe slot presenti in 21 locali e tre sale gioco

Indagine

“L’azzardo non è un gioco”, monito per tutti

Spesso si inizia con le slot

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10 Cadoneghe

È uno degli appuntamenti più attesi dai cittadini, in particolare da chi ha a cuore l’ecosostenibilità e la promozione

delle pratiche a favore dell’ambiente. Anche quest’anno è stata promossa «Scartiamoci», l’iniziativa a premi per cittadini “ricicloni” nel settore della carta e del cartone organizzato fin dal 2009 dal Comune di Cadoneghe. Iniziata il 21 dicembre proseguirà fino alle 24 del 23 gennaio 2016. Funziona così:i cittadini che conferiranno il maggior quantitativo di carta e cartone da riciclare, registrato dai chip degli appositi cassonetti ad accesso elettronico personalizzato, saranno premiati dall’amministrazione Comunale.

L’iniziativa si rivolge alle utenze domestiche residenti in comune di Cadoneghe titolari di tessere Ecocard per il conferimento della frazione carta presso i press container dislocati nel territorio comunale. Le isole in cui è possibile conferire la carta che sarà conteggiata sono quelle delle vie Vecellio, Bellini, Leopardi, Bordin e Rigotti. Alla fine vinceranno i cinque utenti che risulteranno avere conferito il maggiore quantitativo di carta, attraverso i dati che vengono registrati

ad ogni utilizzo della Ecocard. Non saranno ritenute valide ai fini dei quantitativi ammessi alla presente iniziativa le pesate superiori a 40 kg/cad.

In palio, per i primi cinque conferitori virtuosi, altrettanti buoni spesa da utilizzare presso gli esercizi commerciali di Cadoneghe per l’acquisto di beni alimentari o legati all’efficienza energetica. Il primo premio è pari a 140 euro, il secondo a 90 euro, il terzo a 60 euro, il quarto a 40 euro, il quinto a 30 euro, per un totale complessivo di 360 euro.

L’assessore all’ambiente Enrico Nania sottolinea le finalità dell’iniziativa: “Con Scartiamoci prosegue il nostro percorso di sensibilizzazione e di informazione verso i cittadini, per incrementare e valorizzare la corretta differenziazione della frazione carta. Vogliamo anche, più in generale, favorire la riflessione rispetto al tema dei rifiuti quale incentivo alle buone pratiche di sostenibilità ambientale. Infine, non dimentichiamo che il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (Paes) ci impegna a promuovere la riduzione delle emissioni di CO2”.

“ScARTIAMOcI” PREMIA I RIcIcLONI

N.M.

Si torna a parlare dello stato di agitazione dei Vigili e del braccio di ferro con l’Unione dei Comuni. Sulla vicenda

è intervenuto il sindaco di Cadoneghe e presidente di turno dell’Unione dei Comuni del Medio Brenta, Michele Schiavo. “La polizia locale è composta da brave persone, che hanno sempre dato il loro contributo al pari di tutti gli altri dipendenti e collaboratori dell’Unione ‒ ha sottolineato Schiavo ‒. Ma come tutti gli altri dipendenti dovranno condividere il fondo economico a disposizione, senza la pretesa di eroderlo quasi esclusivamente per se stessi”.

“Purtroppo mi sembra che Il terzo turno di cui si parla sia diventato una sorta di paravento, che nasconde l’idea che si possa chiedere sempre e comunque qualcosa in più, a dispetto delle condizioni generali dell’ente e di quelle degli altri lavoratori. Fra l’altro i sindacati degli agenti parlano di copertura di 17 ore al giorno, ma non è esatto, perché le ore sono 15. E alcuni turni prevedono anche la presenza di più di 4 agenti, a meno

di malattie e ferie. Non risponde al vero che l’amministrazione abbia “smentito” il verbale sottoscritto davanti al viceprefetto: semplicemente il verbale riportava la proposta di parte sindacale, e l’accordo fra le parti di attivare un tavolo tecnico di confronto per valutarne la “fattibilità”. Il tavolo di trattative è saltato, mi dicono, perché nella

riunione dell’11 novembre non sono state accettate le proposte della parte pubblica di rimodulazione del terzo turno, con piccolo aumento dei compensi per i servizi serali, e di ulteriore incentivazione per servizi aggiuntivi domenicali e festivi. Nel formulare la proposta economica l’amministrazione ha dovuto tenere necessariamente conto della limitata entità del fondo delle risorse

decentrate (che nel 2016 non potrà superare l’importo del fondo 2015, se diventerà legge quanto previsto dal disegno di legge di stabilità ora all’esame del Parlamento). E dunque mi sembra un po’ strano, per usare un eufemismo, proclamare uno sciopero che si svolgerebbe proprio nei giorni festivi”.

Il presidente dell’Unione dei Comuni auspica, ancora una volta, una soluzione

positiva alle trattative: “Abbiamo più volte esposto le questioni sul tappeto e le possibili soluzioni, e credo che i cittadini ne siano ben consapevoli.

Mi auguro solo che si possa riprendere il confronto al più presto, per il bene della città e degli stessi vigili. Ma certo non è più tempo, lo ribadisco, per favoritismi verso una categoria a scapito di altre”.

di Nicoletta Masetto

“Il terzo turno è una sorta di paravento, non possimo favorireuna categoria a scapito di altre”

La protesta Dopo gli scioperi risponde il presidente dell’Unione e sindaco di Cadoneghe Michele Schiavo

Polizia locale, si cerca l’intesa

Una pattuglia della polizia locale durante un controllo

Il Comune ha pubblicato l’avviso di selezione per progetti di educazione motoria per le scuole della primaria

dell’Istituto comprensivo di Cadoneghe. Possono candidarsi a concorrere gli enti di promozione sportiva, le associazioni sportive dilettantistiche affiliate a un ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI operanti nel territorio comunale, le società sportive dilettantistiche.Il progetto coinvolgerà in tutto 39 classi dell’istituto comprensivo, distribuite fra Boschetti Alberti, Galilei, Falcone Borsellino e Zanon. L’attività inizierà nel mese di marzo 2016 e si concluderà a maggio 2016, prevedendo un’ora settimanale di promozione dell’attività motoria, per un totale di 12 ore per ciascuna classe. I progetti presentati dovranno articolarsi in moduli di 6 ore ciascuno. “La finalità del progetto di educazione motoria – spiega l’assessore allo sport, Enrico Nania – è quella di promuovere il benessere psico-fisico e la crescita armoniosa dei bambini in età scolare. In sostanza si mira a valorizzare nei ragazzi la dimensione psicologica utile a costruire un’autorappresentazione positiva in ciascuno di loro”.

bando

Aperto alle associazionieucazione motoriaa scuola primaria

N.M.

“Mi auguro che si possa riprendereil confronto al piùpresto per il benedella cittadinanza”

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Materassi abbandonati, mobili, e vestiti, ma ora anche lastre di cemento amianto. Durante i recenti sopralluoghi per verificare la situazione dei fossi

comunali e privati dell’area di via Manzoni, in prossimità del ciglio stradale e poco distante dalla linea ferroviaria, ben nascosti dalla vegetazione, sono stati trovati due accumuli significativi di eternit con molta probabilità contenenti amianto, a pochi metri uno dall’altro. Nel primo posto i pezzi di eternit erano appoggiati ad un arbusto, quasi completamente nascosti dall’erba; nell’altro, erano ben posizionati, tutti dentro un vecchio bidone nascosto e non visibile per chi passa lungo via Manzoni anche se molto vicini alla sede stradale. “Sono state date subito disposizioni a Etra per avviare le procedure di bonifica e rimozione” spiegano gli uffici competenti dell’amministrazione comunale.

Non sono stati trovati elementi per capire se l’abbandono sia stato fatto tempo fa o se sia recente. “Non c’è davvero una spiegazione plausibile - affermano gli amministratori -. Pare perfino assurdo, in quanto è ancora in atto e c’è ancora disponibilità economica una campagna di contributi per la microraccolta “domestica” (fino a circa 70 metri quadrati) che prevede un contributo pari al 60 per cento fino ad un massimo di 605 euro iva inclusa per rimozione, bonifica e smaltimento amianto”.

Per le procedure previste dalla legge in vigore, i costi che dovrà sostenere l’amministrazione comunale, che essendo ente pubblico non usufruisce del contributo per la microraccolta domestica, saranno molto maggiori rispetto a quelli di un privato per smaltire le stesse quantità come quelle abbandonate; usufruendo del contributo, per un privato, i costi, sarebbero, non dico irrisori, ma quasi. È’ la terza campagna amianto per le utenze domestiche che l’assessorato per le politiche ambientali ha attuato in questi ultimi anni. Per quella ancora in coso, fino ad oggi, l’ufficio Ambiente, ha già rimborsato con bonifici complessivamente 16.508 euro ai cittadini che hanno fatto regolare domanda di bonifica e smaltimento, ci sono 10 domande in corso di verifica e sono ancora disponibili circa 5mila euro del contributo regionale di 24.690 euro. “Abbandonare e nascondere eternit in amianto, lasciandoli deteriorare vicino ad una strada - concludono gli amministratori - oltre ad essere un reato è un segno di inciviltà e di poco rispetto per i concittadini. Si creano, infatti, come in questo caso, ipotetiche situazioni di pericolo, dovute al fatto che il passaggio del treno della vicina ferrovia potrebbe creare degli spostamenti d’aria in grado di disperdere nell’aria eventuali particelle di eternit deteriorato; per fortuna in questo caso, da una prima verifica, i pezzi di lastre sono in buono stato e il rischio è minimo”.

di Nicoletta Masetto

“Un gesto gravissimo e allo stesso tempo incomprensibile visto che il Comune mette a disposizione contributi per la bonifica”

Ambiente Grave atto di inquinamento e di inciviltà il via Manzoni, avviata subito la bonifica

Amianto gettato per strada

Le lastre di eternitabbandonate in via Manconi

Nei giorni scorsi sono state rimosse le siepi dell’area verde di piazzale Galilei di Saletto. Da tempo ormai non si riusciva nemmeno

a intravvedere le panchine e nemmeno i cestini o i camminamenti proprio perché letteralmente avvolti dalla vegetazione. Inoltre con le siepi che sembravano un labirinto le mamme non potevano seguire con lo sguardo in tranquillità i bambini che giocavano nei giochi del parco. Le siepi erano anche un facile nascondiglio per rifiuti abbandonati. In questo particolare momento di difficoltà economica e di molte altre priorità a cui l’amministrazione comunale deve pensare, le siepi delle aree verdi comunali sono state spesso tralasciate e hanno invaso camminamenti e aree verdi diventando di eccessive dimensioni. “Dispiace sempre rimuovere qualsiasi pianta ‒ fa presente l’assessore all’ambiente e vicesindaco, Moreno Boschello ‒, ma credo che in questo caso l’area verde di piazzale Galilei, senza le siepi, sia notevolmente migliorata di aspetto, vivibilità e sicurezza”. Per motivazioni simili saranno rimosse a breve termine anche le siepi dell’area verde di via Guzzo, sempre a Saletto e quelle in via Ca’ Pisani adiacenti alla cabina elettrica vicino alle sede comunale di Villa Zusto, siepe che ha sempre nascosto ai più la piccola area verde. In questo intervento di manutenzione del verde verranno abbattute anche tre alberature in posizione impropria e molto pericolose per la vicina linea elettrica della scuola primaria di Tavo, e una pianta morta alla scuola secondaria Moroni.

Nell’area verde di piazzale Galileirimosse le siepi a saletto“ormai erano ingestibili”

N.M.

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Page 14: Padova nord genn2016 n13

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14 Noventa Padovana

Le feste, appena concluse, sono state incorniciate da un dicembre nebbioso e poco ghiacciato. Nessun candido fiocchi di neve sui manti delle strade e nemmeno,

fortunatamente, lastre ghiacciate. Il Comune di Noventa ha predisposto e aggiornato il piano neve 2015-2016 costituendo una struttura operativa in grado di intervenire con il servizio di salatura antighiaccio o di rimozione della neve e divulgando materiale informativo rivolto ai cittadini. Vediamo nel dettaglio i suggerimenti e le indicazioni predisposte dal piano operativo. Come opera preventiva è prevista la salatura in concomitanza di importanti abbassamenti della temperatura per evitare la formazione di ghiaccio in punti particolarmente nevralgici o pericolosi per la viabilità. Nel caso di nevicata è altresì prevista la rimozione di neve con intervento di lama spartineve. E’ richiesta la collaborazione della cittadinanza al fine di rendere strade, marciapiedi e accessi più sicuri. I proprietari di immobili e i negozianti hanno il compito di tenere libero dalla neve il marciapiede, lo spazio davanti alle case, alla proprietà o al negozio (lungo tutto il fronte di pertinenza). E’ richiesta la pulizia con la rimozione di eventuali occlusione dei tombini per agevolare il deflusso delle acque e liberare gli attraversamenti pedonali su tutto il fronte dello stabile e la pulizia degli ingressi ammucchiando la neve senza invadere la strada né ostruire scarichi e pozzetti stradali. L’amministrazione suggerisce “La rimozione della neve

da tetti spioventi, cornicioni, balconi, alberi e siepi privati, in particolare quelli con rami che sporgono su strade e marciapiedi; se si è formato il ghiaccio, rompere i ghiaccioli pendenti; non gettare la neve dai balconi sui marciapiedi

e dalle auto su spazi appena puliti; segnalare il pericolo a persone e cose per caduta di neve dai tetti delle abitazioni o degli alberi”. In caso di ghiaccio il consiglio è quello di utilizzare mezzi pubblici per gli spostamenti evitando di mettersi in

strada con la propria automobile, ma anche con moto, scooter o biciclette. Si ricorda che la direttiva del Ministero dei Trasporti in materia, prevede l’obbligo di pneumatici da neve o catene a bordo nel periodo 15 novembre - 15 aprile

indipendentemente dalla presenza di neve o ghiaccio, lungo i tratti autostradali del Veneto e su alcuni tratti delle strade statali in gestione al Compartimento della Viabilità per il Veneto. Anche la tecnologia attraverso i dispositivi mobile e le App si rivelano un valido aiuto in caso di maltempo, sono a disposizione degli automobilisti strumenti per monitorare il traffico in tempo reale: con l`applicazione «VAI». In caso di emergenze è attivo per la cittadinanza il seguente numero 049 8952115, con la raccomandazione da parte dell’amministrazione di attenersi esclusivamente alle richieste dell’operatore e di mantenere l’apparecchio telefonico dopo la chiamata per eventuali comunicazioni. Infine, per mantenersi sempre informati sulle condizioni meteo, il Comune ricorda che oltre ai mezzi di informazioni classici si può fare affidamento all’ARPAV regionale.

di Nicol Stefani

Dal sale da spargere per le strade all’organizzazione di unaeventuale spazzatura

Ambiente Tutto pronto per affrontare l’arrivo (in ritardo) del freddo con una struttura operativa

Scatta il piano ghiaccio e neve

Mezzi spargisale pronti ad entrare in azione in caso di allarme neve

Richiesta anchela collaborazionedi negoziantie residenti nellapulizia di ingressi

Scarpe a “km 0” tra i banchi del mercato di Campagna Amica di Noventa Padovana. L’eccellenza della moda e della creatività

incontra le tipicità del territorio, all’insegna della qualità, nell’artigianato come in agricoltura. E il contributo viene proprio dalle aziende agricole di Coldiretti Campagna Amica impegnate ogni settimana nell’agrimercato “Dalla Terra alla Tavola” di Noventana in collaborazione con il calzaturificio “Lady Raffy”, che proprio nella frazione produce scarpe a “km 0”. Un connubio in veste creativa che porta una nota “fashion” nel mercato di Campagna Amica nel periodo natalizio. La settimana prima di Natale per tutto il pomeriggio i clienti dell’agrimercato hanno potuto fare la spesa delle tipicità agricole e ammirare anche l’esposizione di preziose calzature realizzate nella stessa località. L’appuntamento settimanale con i prodotti del territorio a “km 0” si arricchisce così di un “tocco di moda” in collaborazione con l’azienda calzaturiera di Noventana “Lady Raffy” che condivide con Coldiretti l’impegno per la qualità e la promozione delle eccellenze “made in Padova”. Non è mancato un gustoso abbinamento con i prodotti di stagione, presentati negli assaggi offerti ai clienti direttamente dai produttori.

Singolare iniziativa a Noventanascarpe a “km 0” almercato degli agricoltori

N.S.

La crisi economica e la crescente complessità dei prodotti finanziari stanno rendendo vita difficile ai risparmiatori. Si è chiamati a compiere scelte difficili e ad accrescere il sapere in materie

economiche per operare in maniera più consapevole sui propri risparmi, anche in qualità di semplici conto-correntisti. Giuseppe Troisio, Family Banker della filiale di Banca Mediolanum a Noventa, stila le tre “regole” del consumatore moderno che intende salvaguardare i propri sudati risparmi. E’ basilare informarsi, investendo del tempo nella ricerca dei dati per migliorare il proprio metodo di risparmio e di conservazione del denaro. In passato l’utente medio entrava in banca e semplicemente si affidava alle indicazioni del direttore ora, invece, sono necessarie una maggiore consapevolezza e un più alto grado di preparazione.

“Si è da poco concluso il Natale e la maggior parte di noi ha

impegnato interi pomeriggi o più nella scelta dei regali – spiega Troisio – bisognerebbe dedicare un’ora alla settimana o al mese ad informarsi su temi relativi al risparmio”. Per non ritrovarsi in situazioni

pericolose e veder svanire nel nulla i propri soldi è necessario: “Scegliere banche con un indice di stabilità elevato. Tra gli indicatori più usati per questo scopo ci sono anche il Core Tier 1 e il Tier 1”. Il terzo suggerimento riguarda l’interlocutore finanziario: “Oltre ad informarsi e ad affidarsi a banche sicure è bene relazionarsi a professionisti

seri che ci garantiscano una continuità di rapporto. Noi family banker siamo come i medici del risparmio, perché conosciamo i nostri clienti, operando da anni nella stessa realtà. Le banche tradizionali hanno adottato una politica differente, cambiando ogni due anni l’operatore di riferimento. In questo modo non si conoscono davvero le esigenze della clientela”. N.S.

Attenzione ai risparmi “Valutare bene ogni investimento”

Preoccupazione per la sicurezza degli investimenti

L’esperto:“è importanteessere informatie consapevolipiù di un tempo”

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Tre nuove e variopinte bricole svettano alla rotonda di via Roma, all’incrocio con via Valmarana. Per chi fosse a digiuno

di gergo veneziano-marinaro, la briccola o bricola è una struttura nautica utilizzata per indicare le vie d’acqua (canali) nelle lagune di Venezia, Marano e Grado. L’opera, firmata da Enrico Marcato, padovano, classe 1976, riprende un lavoro che questo artista del colore e della materia interpreta come la linfa vitale dell’opera d’arte propria del decoratore. Il recupero artistico delle bricole, infatti, prende avvio nel 2012 con i primi esemplari esposti in centro a Padova in via Altinate, otto Bricole rivisitate artisticamente in diversi colori. Le Bricole hanno riscosso grande successo sia per la particolarità dell’idea e dell’oggetto che per la fantasiosa articolazione dei colori. Marcato definisce in questo modo le installazioni che mettono al centro della sua opera l’amore per il territorio veneziano: “Le realizzazioni nascono dal recupero creativo di materiali semplici tipici della tradizione. Nel colore essi trovano nuova vita e inaspettate collocazioni. L’elaborazione in chiave moderna dell’oggetto antico e la sua successiva decontestualizzazione ne rafforzano l’impatto visivo, nonché la stessa memoria storica”.

Nel contesto Noventano l’opera vuole rappresentare i vecchi corsi d’acqua del Brenta che bagnava quel luogo del territorio chiamato la “crosara”, testimoniando non solo il ricordo del passaggio fluviale, ma anche come si è modificato il rapporto tra uomo e territorio e tra le persone stesse. La relazione più sana tra ambiente e uomo rendeva anche più sincera la collaborazione tra gli uomini, impostandone i rapporti sulla condivisione e sulla solidarietà. La riflessione rimarca come questa apertura verso i propri simili sia ora ardua e in discussione. Un tema di grande attualità per il Comune di Noventa che si è dovuto interrogare profondamente su temi quali l’accoglienza e la collaborazione, negli ultimi mesi. Le bricole sulla rotonda di via Valmanara non sono inserite in una relazione di apertura, opponendosi l’una all’altra dandosi le spalle e ignorandosi. Come spiegano gli amministratori comunali esse : “si ignorano perché non si fidano l’una dell’altra. Sono indifferenti come siamo spesso noi oggi: narcisi ed egoisti con la paura della relazione sincera, della confidenza del fidarsi degli altri. Si fa fatica ad essere autentici. Spesso c’è una

di Nicol Stefani

Dopo le prime installazioni treanni fa Marcato continuala sua opera in via Valmarana

Arte per tutti Prosegue il recupero artistico dei pali usati nelle vie d’acqua

Tre nuove variopinte“bricole” in centro

Le tre bricole viste da via Roma

bellezza, una gentilezza delle persone solo esterna, ma poi tutto va a braccetto con sentimenti selettivi e discriminanti. Questa installazione può diventare un buon auspicio affinché le relazioni tra gli abitanti e le varie realtà del territorio non scivolino verso l’indifferenza ma continuino nella buona strada che hanno percorso fino ad oggi con l’obbiettivo di raggiungere mete ancora più ambiziose”.

“Realizzazioninate da recuperocreativo di unsemplice materialedella tradizione” Una vigilia natalizia scoppiettante

per la mozione di Marcello Bano, consigliere comunale Lega Nord,

che in sede di consiglio comunale ha chiesto all’Amministrazione di adottare un’ordinanza che disponga: “in tutto il territorio il divieto l’utilizzo degli indumenti femminili in uso presso le donne di religione islamica denominati burqa e nigab, o qualsiasi altro copricapo che impedisca un chiaro ed immediato riconoscimento”. Le ragioni richiamano la Legge n.152 del 1975 su “Disposizioni a tutela dell’ordine pubblico”, con riferimento all’articolo 5 che dispone il divieto di utilizzo di caschi protettivi o altri strumenti (indumenti compresi) che rendano difficoltoso il riconoscimento del volto della persona nei luoghi pubblici, senza un giustificato motivo. Bano specifica che la contravvenzione della norma prevede l’arresto fino a due anni o un’ammenda fino a 2000 euro. Infine il consigliere chiarisce: “Ritenuto che i motivi di ordine religioso che astrattamente potrebbero giustificare tale utilizzo devono chiaramente sottomettersi a quelli di ordine pubblico in questo momento storico così difficile, in cui i cittadini sono obiettivamente spaventati per le azioni esplosive che anche persone di sesso femminile appartenenti al mondo islamico hanno compiuto negli ultimi giorni che potrebbero riproporsi”.

il caso

Mozione di Bano (Lega)“diciamo no ai veliche celano il viso”

N.S.

“Rappresentanole vie d’acqua maanche sentimentidi accoglienzae collaborazione”

16 Noventa Padovana

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17Limena

Finite le vacanze natalizie per gli scolari limenesi è tempo di tornare sui banchi di scuola, ma ad attendere i bimbi ci sono alcune novità. L’amministrazione ha

approfittato delle festività per concentrarsi su alcuni lavori di manutenzione, come la sostituzione dei punti luce interni delle classi e degli spazi comuni della scuola statale materna Melograno e, inoltre, sono stati acquistati nuovi mobili per l’aula polivalente e alcuni carrelli portacolori. Come spiega l’assessore Stefano Tonazzo: “Sono previste anche le tinteggiature di un paio di ambienti nel micro-nido Andersen con la bonifica di alcune superfici intaccate dall’umidità”.

Novità anche per quanto riguarda gli spazi di transito prospicienti gli edifici scolastici: “Vista l’esperienza positiva della messa in sicurezza della pista ciclabile in prossimità degli ingressi delle scuole Melograno e Beato Arnaldo – spiega il sindaco Giuseppe Costa - abbiamo deciso di adottare un’identica soluzione lungo via S. Francesco a ridosso della pista ciclabile che porta alla Scuola primaria Manzoni. Verranno quindi installati una ventina di paletti ad arco per delimitare e dividere la ciclabile dalla carreggiata. Questo aumenterà la sicurezza dell’utenza debole e impedirà inoltre la sosta di automezzi sulla ciclabile. La spesa prevista è di 2.500 euro”.

La Giunta ha predisposto o lo stanziamento di 7.500 euro di contributi per le scuole dell’infanzia private di Taggì di Sopra e Taggì di Sotto, in questo modo 25 famiglie limenesi che hanno i propri figli iscritti nei due istituti avranno un contributo una tantum di circa 150 euro, il restante importo verrà versato direttamente alle scuole. Uno stanziamento straordinario di 5.000 euro è stato destinato alla Scuola Materna privata Filippini, per il sostegno delle attività didattiche per i bambini diversamente abili e per l’avvio di un progetto psicopedagogico di screening. Continua l’esperienza alimentare del “Il mondo a tavola” che quest’anno è dedicato alla cucina spagnola: “Nel maggio 2015 gli studenti limenesi avevano assaggiato

prelibatezze della cucina cinese – riferisce Tonazzo - giovedì 17 dicembre, gli oltre 350 studenti limenesi tra Melograno e Manzoni che usufruiscono del servizio di refezione, hanno potuto degustare la paella vegetariana, il pollo all’Andalusa, le patatas bravas e la crema catalana. Il progetto continua con altre iniziative dedicate alla cucina internazionale (Francia Germania e Stati Uniti) che si svolgeranno entro la fine dell’anno scolastico”. E sempre il 17 Dicembre, al teatro Falcone Borsellino, i bambini delle classi quarte della scuola primaria Manzoni hanno presentato Il Piccolo Principe, attraverso una lettura espressiva del celebre romanzo di Antoine de Saint-Exupèry, con il supporto e la guida della maestra Liliana.

di Nicol Stefani

L’amministrazione stanzia 7.500 euro più altri 5.000 euro alla scuolamaterna “Filippini”

Sostegno all’istruzione Durante le vacanze natalizie eseguiti interventi di manutenzione

Contributi a scuole e famiglie

Un momento della lettura espressiva a scuola

Una collaborazione tra cittadini e Comune fruttuosa per il supporto della comunità. Una rete che ha permesso di raccogliere denaro e

pasta, attraverso svariate iniziative volte al sociale, come ad esempio quella capitanata dai residenti di via Ceresara/Maralde che, in occasione della cena che si è svolta nel giugno scorso, hanno raccolto 500 euro poi devoluti alle persone del paese in difficoltà. La metà del ricavato è stato utilizzato per rifornire la Caritas di “borse della spesa” mentre i restanti 250 euro sono stati consegnati al Comune per buoni spesa. La Confraternita dei Bigoi al torcio ha consegnato 2.200 euro al Comune per “borse spesa” e, inoltre, la sezione di Vigonovo dell’Associazione Nazionale Carabinieri, cui è associato un ex appartenente all’Arma di Limena, come già accaduto nel 2014 e nel luglio scorso ha donato al Comune 100 chilogrammi di pasta. Un supporto importante che ha permesso, parlando in termini di concretezza, di fornire buoni spesa da 10, 20 e 50 euro attraverso i quali sarà possibile acquistare cibo (ad esclusione dell’alcool) e articoli per la prima infanzia preso i supermercati Alì e Alìper, tramite l’assegnazione dell’Ufficio Servizi sociali del Comune. Un plauso ai cittadini volenterosi anche dal sindaco Giuseppe Costa: “Desidero ringraziare questi cittadini, ma anche i molti altri soggetti, singoli, associazioni e realtà produttive o della grande distribuzione che si stanno adoperando per rendere più lieto il Natale a molte famiglie Limenesi. Questo è il segno che Limena vive in modo concreto il suo essere comunità”.

Il sindaco ringrazia per la generositàassociazioni mobilitateper le famiglie bisognose

N.S.

Inseriti nel Piano delle opere del 2016 i lavori per ospitare il centro di medicina integrata e il 118. La delibera della Giunta

comunale del mese di novembre scorso ha disposto l’intervento di ampliamento del Distretto sanitario, dando via libera al progetto preliminare dell’ampliamento e alla redazione del computo metrico, ossia il documento che viene utilizzato per calcolare il costo di costruzione di un’opera edile. Per entrambe le disposizioni sono stati impegnati 5.000 euro, mentre per l’intervento complessivo sono necessari circa 350.000 euro. “L’importo” - come spiega l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Tonazzo - “verrà finanziato con risorse proprie e la monetizzazione di oneri”. Entrando nel merito, il progetto prevede la realizzazione di due nuovi corpi a lato all’attuale ingresso in modo da consentire il recupero di spazio per ricavare sei nuovi locali. Per quanto riguarda, invece, la sistemazione dello spazio esistente, le priorità sono la sistemazione dell’impianto di riscaldamento e raffrescamento, la realizzazione del cappotto

esterno, le tinteggiature interne ed esterne e nuovi arredi interni per l’utenza. Un obiettivo giudicato “prioritario” dal Sindaco Giuseppe Costa che precisa: “Stiamo lavorando nei tavoli competenti per portare a Limena nuovi servizi in linea con le direttive dell’ULSS tra cui un Centro di medicina integrata con la presenza di 7/8 medici con molteplici specializzazioni. Vogliamo anche destinare uno o più locali come sede del 118 qualora il servizio partisse nel nostro territorio”. Dopo l’arrivo del servizio di Croce Verde verde di tipo “b”, che assicura la possibilità del trasporto di cittadini che si trovano in condizioni di difficoltà, il territorio si dota di ulteriori servizi medico-sanitari. A tal proposito l’Assessore Cristina Turetta, Assessore al Sociale e alla Sanità, commenta: “Abbiamo cercato di introdurre una maggiore qualità nei servizi esistenti attraverso l’inserimento di un lavoratore socialmente utile al Distretto. Questo ha permesso di portare aiuto nella gestione della segreteria dei medici ma anche di anticipare l’apertura dei locali, evitando disagi ai cittadini”.

ANchE IL 118 AL dISTRETTO SANITARIO

N.S.

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18 Cultura provinciale1 Cultura provinciale

È giunta all’ottava edizione “I colori del Sacro”, la rassegna biennale dedicata all’illustrazione organizzata dal Museo

Diocesano di Padova, che negli spazi dello storico Palazzo Arcivescovile ospita le opere dei migliori artisti a livello mondiale. Tema dell’esposizione, aperta quest’anno dal 20 febbraio al 26 giugno, è la “tavola”, o meglio lo stare a tavola: “Per l’uomo è fondamentale non solo il cibo ma l’atto stesso del condividerlo – afferma Andrea Nante, Direttore del Museo e coordinatore scientifi co della manifestazione – la nuova edizione della rassegna vuole rifl ettere sulla tavola per affrontare quel luogo e quella situazione che apre alla relazione con gli altri, andando oltre al semplice nutrimento fi sico. La degustazione di nuovi e vecchi sapori, la scoperta delle tradizioni dei com-mensali, la sperimentazione delle novità ar-ricchiscono e predispongono alla conoscen-za reciproca. Attorno alla tavola si ritrova il mondo, ogni popolo con le sue tradizioni, colori e narrazioni. Ogni persona con le sue

esperienze e differenze”.Tante le suggestioni giunte dagli oltre

trecento illustratori che hanno proposto la loro candidatura per la rassegna patavina, artisti provenienti da tutto il mondo che, nei modi più svariati e originali, hanno indaga-to ed esplorato il tema di questa edizione, nelle sue molteplici dimensioni, a conferma della presa e della attualità del tema pro-posto. Soltanto 57 sono però gli autori le cui opere sono state selezionate per essere esposte al Palazzo Arcivescovile: “Di fron-te a questa grande quantità di proposte – spiega Andrea Nante – la commissione scientifi ca ha operato scelte molto attente, per garantire al nostro pubblico opere di grande livello artistico e contenutistico”.

Legato alla rassegna, il Padua Best Il-lustrator Award “I colori del sacro”, premio alla sua terza edizione ma già tra i più qua-lifi cati e ambiti del settore, offre all’artista vincitore la possibilità di illustrare un testo sul tema della successiva edizione della po-polare rassegna padovana.

Sarà quindi Alicia Baladan, artista uru-guaiana che nel 2014 “si è distinta per la poesia che traspare dalle sue illustrazioni, l’elevata qualità tecnica delle sue opere, la composizione grafi ca, l’intuito surreale che ben si abbina al gusto artistico di un viaggio sognato anche ad occhi aperti”, a fi rmare l’albo dal titolo “Aggiungi un piatto a tavo-la”, destinato anche alle numerose attività didattiche proposte alle scuole.

Selezionate 57 opere che raccontano soprattutto la condivisioneintorno alla mensa imbandita

Espsizione al Palazzo Arcivescovile di Padova Organizza il Museo Diocesano dal 20 febbraio al 26 giugno

I colori del Sacro anche a tavola

Sopra: Victoria Antolini, “Tavola”; in basso: Alicia Baladan, “Tavola con luce”

Al via la selezione per i cortometraggi e documentari che parteciperanno all’edizione 2016 del River Film Festi-

val, organizzato dall’Associazione Culturale Researching Movie con la collaborazione dell’Assessorato Cultura e Turismo del Comune di Padova. Posso partecipare gratu-itamente tutti i lavori realizzati dopo l’anno 2015, e la cui durata sia compresa tra i 30 minuti e i 100 secondi, comprensivi del titolo. Cinque i premi assegnati dalla Giuria: miglior corto scuole di cinema, miglior corto italiano, miglior corto internazionale, miglior fi lm documentario e miglior fi lm d’anima-zione, mentre a scegliere il miglior super corto e il miglior corto da 100 secondi sarà il pubblico. C’è tempo fi no al 31 marzo. Il regolamento completo è consultabile all’indirizzo http://riverfi lmfestival.org/regolamento-2016/.

rassegna

L.O.

River Film Festival selezione dei cortientro il 31 marzo

Proiezione al Portellodi Laura Organte

Rassegna all’Mpx Al via la tredicesima edizione

Su il sipario dell’Mpx Multisala Pio X per la tredicesima edizione di Arti In-feriori, la rassegna teatrale promossa

dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova in collaborazione con Arteven. “Si tratta di un’ulteriore crescita per un progetto culturale già consolidato e seguito con at-tenzione dal pubblico - afferma l’Assessore alla Cultura Matteo Cavatton - che in oltre un decennio di attività ha ampiamente rag-giunto i suoi ambiziosi obiettivi: intercettare un pubblico giovane e curioso attraverso una proposta di spettacolo dal vivo; portare grandi artisti della scena contemporanea in città”. Arti Inferiori è soprattutto un viaggio attraverso le infi nite sfaccettature del quoti-diano per mezzo dei tanti e diversi linguag-gi del teatro. Il primo appuntamento, il 14 gennaio, ha visto sul palcoscenico Alessan-dro Bergonzoni; la rassegna prosegue fi no al 28 aprile, con otto spettacoli scelti tra le più interessanti proposte del teatro contem-poraneo.

Da segnalare “Ferite a Morte”, il pro-getto sul femminicidio scritto da Serena Dandini con la collaborazione di Maura Misiti, ricercatrice del CNR, in scena il 7 aprile. Una lettura-evento affi data alle attrici Lella Costa, Orsetta de’ Rossi e Rita Pelusio, che si alternano sul palco dando vita a uno

spettacolo drammatico ma giocato su un lin-guaggio che riesce ad essere anche leggero e ironico.

Un’antologia di monologhi che attinge alla cronaca e alle indagini giornalistiche per dare voce alle donne che hanno perso la vita per mano di un marito, un compagno, un amante o un “ex”. Lo spettacolo conclusivo vedrà sul placoscenico Ottavia Piccolo e Sil-vano Piccardi in “Enigma.

Niente signifi ca mai una cosa sola”, la cui chiave di lettura sta nel sottotitolo. Perché ogni elemento reale, ogni dato di conoscenza, che da un quadro al successivo si concretizza in scena, si rivela poi “altro” da ciò che pareva essere.

Arti Inferiori: sul palco ancheLella Costa e Ottavia Piccolo

Due protagoniste di Arti Inferiori, Ottavia Piccolo e Lella Costa

L.O.

teatro e musica

GREASE DICIOTTO ANNI DOPO Il 4 marzo 1997 debuttava Grease, il musical dei record con oltre 1.500.000 spettatori. Diciotto anni dopo, venerdì 4 e sabato 5 marzo prossimi, Padova festeggia il diciottesimo compleanno dell’amatissimo spettacolo ospitando, sul palcosce-nico del Gran teatro Geox, la nuova attesissima edizione con le nuove traduzioni di Franco Travaglio, nuovi arrangiamenti e orchestrazioni del direttore musicale Riccardo Di Paola con la supervisione musicale di Marco Iacomelli, nuovi coloratissimi costumi di Carla Accoram-boni, nuove coreografi e irresistibili e piene di ritmo ed energia fi rmate da Gillian Bruce.

ELVIS COSTELLO AL GEOXArriva in Italia a maggio 2016 il “Detur” solo show di Elvis Costello: il geniale artista inglese, impegnato con una tournée mondiale, farà tappa il 25 maggio a Padova, al Gran Teatro Geox. Lo spettacolo è un viaggio straordinariamente divertente attraverso l’incredibile vita di Elvis Costello. Tra i 100 artisti più grandi di tutti i tempi secondo Rolling Stone, Costello vanta una lunga carriera all’insegna della metamorfosi, con uno stile musicale unico e una ricercata scrittura dei testi. Dotato di grande sarcasmo e grinta melodica, Costello spazia con disinvoltura dal punk alla Deutsche Grammophon.

“PICCOLI ENERGUMENI TOUR”In attesa di vedere gli Elio e le storie tese in gara al Festival di Sanremo 2016 con il brano “Vince-re l’odio”, è stata annunciata la data padovana del “Piccoli energumeni tour”, prevista per il 21 maggio al Gran Teatro Geox. Band di culto, vere e proprie icone, artisticamente ci hanno abituati ad ogni genere di novità. Presenza costante ma mai scontata nel panorama italiano, inarrivabili nella cura della loro proposta musicale, ogni loro nuova apparizione ha segnato momenti memorabili sia che si trattasse di un album, che di un concerto o di un’apparizione televisiva.

a cura di Laura Organte

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Per i campionati dilettantistici è già tem-po dei primi, sommari bilanci. Nel giro-ne D di prima categoria, seppure scon-

fi tta 2-1 dal Due Stelle, nell’ultima d’andata la reginetta è l’Azzurra Due Carrare del presi-dente Massimo Carraro, che ha terminato in vetta appaiata ai rodigini del Porto Viro. Una sconfi tta quella di Brugine che ha spezzato una serie di sette vittorie consecutive ma che non ha lasciato strascici negativi come affer-ma il diesse Andrea Stefani: “Se dicessi che è stata indolore sarei bugiardo - esordisce il diesse biancoazzurro - però mi conforta la prestazione che è stata ottima, siamo stati puniti da due episodi, in occasione delle loro reti, ma il gioco l’abbiamo comandato quasi sempre noi è questo è importante”.

Siete in linea con gli obiettivi di inizio stagione?

“Ad essere sincero direi che siamo ol-tre le aspettative, in estate abbiamo cam-biato moltissimo, oltre al tecnico Marco Ottolitri,arrivato dal Ferri con il suo prezioso collaboratore Davide Pastore, sono stati in-seriti undici nuovi giocatori, e nel contempo sono partiti atleti che erano stati cardini della nostra squadra, su tutti Marin che sta brillan-do in eccelenza al Thermal, in questo con-

testo non era facile ipotizzare di arrivare ai vertici in breve tempo, devo dire che il nuovo tecnico ha lavorato molto bene e i nuovi si sono integrati perfettamente”.

E’ la terza stagione consecutiva che vi vede nei quartieri nobili della classifi ca, qual è il vostro segreto?

“La cena del venerdì sera in spogliatoio dopo l’allenamento è un momento di grande rilevanza, la si cementa il gruppo, si raffor-zano le amicizie, per una società che non ha un grosso budget economico puntare sui valori fondanti dello sport sia determinante e vincente.” 31 punti frutto di 10 vittorie e un pareggio, miglior attacco ( a pari merito con il Porto Viro) con 33 gol realizzati da dieci marcatori diversi segnale di grande duttilità tattica e coralità di manovra fatta di palla a

terra fraseggi corti e tanta corsa: “facciamo un gioco che coinvolge tutti sia nella fase difensiva che in quella d’attacco- dice mister Marco Ottolitri esordiente in prima catego-ria- è molto dispendioso atleticamente ma ci consente molte soluzioni”.

Voi Porto Viro, Cavarzere, Due Stelle e Tagliolese cinque squadre in tre punti è una classifi ca veritiera?

”Si i valori sono ormai ben delineati la vincente sarà in questa rosa”.

E il vostro posto? ”Ognuno in cuor suo pensa di prevale-

re, ma realisticamente, per il primo posto, penso ci siano un paio di squadre più attrez-zate di noi che puntiamo a confermare il piazzamento play off come negli ultimi due campionati”.

di Walter Lotto

Azzurra Due Carrare brilla e sognanuoto

Grande giornata di nuoto per la S w i m c o n s e l v e

vincitrice del “Trofeo Babbo Natale” a Rovigo battendo tutte le altre società della Padova Nuoto. I piccoli nuotatori del Propaganda hanno totalizzato ben 109 punti. Ecco i nomi delle giovani promesse: Camilla Baldon, Jacopo Bellucco, Matteo Breda, Alessandro Burato, Alberto Burattin, Jacopo Ca estro, Santiago Coltri, Tommaso Davì, Giovanni Delon, Tommaso Fiorin, Gabriele Fontolan, Silvia Formentin, Matilde Ga-sparello, Antonio Lattaruolo, Pietro Marcomini, Sara Monteverde, Irene Palazzin, Sofi a Piazzon, Alessandro Pullano, Sara Radezza Ginevra, Sofi a Rosato, Mattia Salmistraro, Elena Santon, Gabriele Sgobbi , Irupe Sguotti, Annamaria Stevanin, Cristina Tamiazzo, Giulia Voltan, Anna Zanardo. A Cittadella, nella seconda giornata provinciale, la catego-ria esordienti ha strappato tre ottime medaglie, un oro con Federico Menossi nei 200 rana abbattendo il muro dei 3’, e due bronzi rispettivamente nei 100 dorso e nei 800 stile abbattendo il muro degli 11’, per Alessia Bottaro. Ottimi miglioramenti anche per tutti gli altri atleti della categoria esordienti. I più grandi Giovanni Carossa, Giorgia Toda-ro, Alessia Barison sono stati convocati dalla Padovanuoto per la coppa Brema: grazie ai loro exploit hanno strappato un primo posto complessivo nel femminile e un terzo nel maschile. Giovanni Carossa ha centrato anche il pass per i campionati italiani primaverili di Riccione nei 400 misti, nei 100 e nei 200 farfalla.

Tutti i nomi dei ragazzi saliti sul podiogli atleti della sWimconselvevincitori al trofeo di rovigo

“Lo sport è una delle cose più im-portanti in tutte le fasi della nostra vita e spesso ci aiuta a superare

momenti anche molto critici che rendono diffi cile il nostro percorso”. Così ha esordito il sindaco di Monselice Francesco Lunghi, allla prima edizione del premio “Oltre l’o-stacolo” un iniziativa creata dall’assessora-to allo sport e nata per premiare atleti locali, del veneto e società sportive esempi di chi di fronte alle diffi coltà non rinuncia. La prima premiata è stata Barbara Crivellari che pratica una disciplina esigente come la corsa in condizione “estreme” ed è inoltre promotrice di eventi in grado di coinvolgere tantissime persone. Per il calcio riconoscimento a Marco Sadocco, classe 83, cresciuto nelle giovanile del Padova il forte difensore in estate, dopo campionati da protagonista in serie D ha fatto una scelta in controtendenza rinunciando a qualche ingaggio importante per giocare nel suo Monselice gratis. Per il ciclismo premiata la Biciverde, rappre-sentata dal presidente Paolo Bernardini, società con 140 iscritti che da anni organizza eventi e gare, per il 2016 già programmata la Monselice-Lecce 1300 chilometri ed è allo studio l’as-salto al monte Bianco. Sempre in ambito ciclistico riconoscimento all’Asd San Bortolo, lealtà e correttezza il moto societario di questo team che ha ottenuto risultati di primissimo livello in competizioni regionali. Ancora ciclismo con la premiazione di Paolo Marzola (Scuola ciclismo Lyons Cavarzere) che da solo ha creato e organizzato l’attività per giovanissimi esordienti allievi e donne, il suo impegno primario la promozione di bicicletta e ciclismo nelle scuole. Se il basket esiste a Monselice il merito è di Sergio Bonantini, con questa motivazione è stato premiato lo storico allenatore, istruttore e soprattutto educatore monselicense. Morale e dedi-zione le doti riconosciute al pattinatore artistico Daniel Morandin che grazie ai suoi risultati ha regalato ala provincia di Padova la ribalta europea e mondiale. Riconoscimenti anche per due atleti diversamente abili: Tiziana Marini della compagnia arcieri del Drago, atleta ipovedente si dedica con successo alla specialità del tiro con l’arco ancora e sempre associata con atleti nor-modotati ottenendo ottimi risultati. Grazie alla caparbietà e all’impegno di Marco Bevilacqua sono sorte sia la prima squadra del triveneto di calcio a 7 for disable e la prima scuola calcio per bambini con celebro lesioni e trauma cranici, queste le motivazioni per l’applauditissimo premio all’atleta del Calcio veneto for disable onlus. Infi ne premio alla memoria per Albino Sadocco, somparso a fi ne agosto, leggendaria fi gura del calcio monselicense prima fondatore della Rocca e successivamente del Città di Castello. La serata è stata allietata dalla presenza della squadra di basket femminile, campione d’Italia Famila Wuber Schio.

MONSELIcE. Tutti i riconoscimenti del premio “Oltre l’ostacolo”campioni nello sport e anche nella vita

W.L.

Calcio dilettanti La squadra in vetta al girone D in Prima Categoria col Porto Viro. Il diesse Stefani: “la nostra forza è il gruppo”

2Sport

La formazione dell’Azzurra Due Carrare

C.L.

19Sport

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201

IL VENETOin PRIMO PIANO

Il mercato immobiliare lancia timidi ma signifi cativi segna-li di ripresa anche in Veneto. E’ il quadro incoraggiante che emerge dalle recenti rilevazioni dell’Uffi cio Studi del

Gruppo Tencocasa, nello specifi co relativamente al primo se-mestre 2015, illustrato da Michele Ferrari, team manager dell’Area Nord est.

Sembra, dunque, che il mercato della compravendita ricominci a partire in uno scenario in parte mutato, rispetto al recente passato, fi no cioè al 2008, l’anno clou della bolla speculativa nel settore immobiliare.

Analizzando la domanda emergono interessanti dinami-che, per certi aspetti nuove. Muta il profi lo dell’acquirente, per lo più si tratta di giovani coppie, mediamente sui 35 anni, in cerca di prima casa, per una sistemazione defi nitiva.

Si torna in città, per trovare casa nei centri cittadini piuttosto che in periferia. La contrazione dei prezzi degli immobili in questi anni, infatti, consente di optare per solu-zioni più comode, più vicine alle aree attrezzate e ai servizi.

Il trilocale (due camere e zona giorno) nella compra-vendita rappresenta la tipologia dove maggiormente si concentra la richiesta, a discapito del bilocale che, invece, vede crollare il proprio appeal in virtù di un mutato approccio da parte degli acquirenti, orientati all’abitazione principale e alla sistemazione stabile anziché all’acquisto per investi-mento almeno per questo taglio.

La maggiore offerta bancaria ai fi nanziamenti, con la riduzione dei tassi d’interesse, ha fatto registrare un co-spiscuo aumento delle stipulazioni di mutui da parte delle famiglie venete per l’acquisto della casa.

Diminuiscono anche i tempi di vendita che si attestano intorno ai 170 giorni nelle grandi città, 189 nell’hinterland delle città e 177 nei copoluoghi di provincia.

Contrazioni dei prezzi. Nel primi sei mesi del 2015 le quotazioni delle abitazioni in Italia sono dimuite in me-

dia del 2,5 per cento nelle grandi città, del 2,1 per cento nell’hinterland cittadino e del 2,2 per cento nei capoluoghi di provincia.

In media, analizzando le aree geografi che, nelle città del Nord la contrazione dei prezzi delle case è del 2,2 per cento.

In Veneto è Verona la città in cui si registra la maggiore contrazione dei prezzi (-2,5 per cento), seguita da Treviso (-2,1 per cento). A Padova la contrazione dei prezzi è del -1,1 per cento rispetto al secondo quadrimestre 2014. Le zone centrali cedono l’1,9 per cento, mentre quelle semi-centrali e periferiche si mantengono sostanzialmente stabili.

Stabili anche i prezzi a Rovigo e Vicenza. Non risultano i dati di Venezia per cui l’Uffi cio Studi Tecnocasa sta appron-tando un’indagine a parte.

Domanda e disponibilità di spesa. La ricerca della prima casa costituisce anche in Veneto il segmento più consistente del mercato. La domanda è alta e proviene in

buona parte da giovani coppie che approfi ttano dei prezzi convenienti. Prezzi che consentono di concentrare le ricer-che nei centri storici o nelle immediate prossimità. Non di rado infatti ci sono acquisti sostitutivi da parte di chi abita in provincia e ora, grazie al ridimensionamento dei valori, riesce ad acquistare nelle città. La tipologia più richiesta è il trilocale, nelle palazzine.

A Rovigo piacciono anche le soluzioni indipendenti, e gli appartamenti dotati di giuardino privato, ricercati spesso nei quartieri, San Bortolo e Tassina, che si sviluppano nelle vicinanze del centro cittadino.

A Treviso invece la maggior parte delle transazioni per questa tipologia riguardano soprattutto le abitazioni colloca-te immediatamente fuori le mura cittadine (molte richieste si registrano in particolare per il quartiere Santa Bona, ca-ratterizzato da una edilizia eterogenea, dove accanto alle palazzine non mancano le villette di nuova costruzione). Molto attive - per quanto riguarda questo segmento del mer-cato - sono anche le famiglie di origine straniera.

Verona ha una situazione più complessa che è anche de-terminata dalla presenza dell’università che attira investitori interessati all’acquisto di bilocali da concedere in locazione ma anche, a fi ni turistici, anche allo scopo di avviare B&B o affi ttacamere. La preferenza, in quest’ultimo caso, ricade su appartamenti dotati di almeno tre camere, inseritiper lo più in palazzi sotrici e ubicati il più possibile nel Centro o nelle vicinanze.

Anche a Vicenza dalla fi ne del 2014 e nei primi mesi del 2015 si evidenzia un aumento del numero di compra-vendite. Le quotazioni favorevoli consentono di valutare con maggiore interesse anche le abitazioni del centro storico, che nelle strade principali possono essere anche di notevole prestigio. Nelel immediate vicinanze si sviluppa in particola-re il quartiere San marco e la zona di Sant’Andrea.

di Ornella Jovane

Sembra che il mercato della compravendita ricominci a partire. Il trilocale, in città o nelle vicinanze è la tipologia più richieste. Gli acquirenti tipo: giovane coppia sui 35 anni

Economia L’indagine del Centro Studi di Tecnocasa fotografa la situazione nel primo semestre 2015

Mercato immobiliare in ripresa anche in Veneto

focus

Per quanto la realtà di Padova, città e provincia su cui si concentra nel dettaglio l’indagine Tecnocasa

illustrata da Cristian Binato, consu-lente Tecnocasa dell’area di Padova e Rovigo, i valori che erano scesi note-volmente nei mesi precedenti(-5,5 nel 2014) nell’ultimo semestre 2015 si sono assestati intorno ad un - 1,1 per cento, con un livellamento sostanziale dei prezzi, dovuto ad un’alta domanda che proviene in buona parte da giovani coppie. Aumenta dunque il numero di compravendite: in città sono state ef-fettuate 977 transazioni, pari a +19,1 per cento rispetto al primo semestre del 2014, mentre in provincia si contano 2352 compravendite, vale a dire +0,9 per cento.

La tipologia più richiesta è il trilo-cale, con il 47,5 per cento delle prefe-renze, quindi i quattro locali con il 29,1 per cento.

L’analisi della disponibilità di spesa evidenzia che il 46,1 per cento dei potenziali acquirenti ha un budget mas-simo di 119mila euro e il 27, 1 per cento si colloca nella fascia successiva, tra 120 e 169mila euro.

Il mercato è dei giovani: l’81,4 per cento degli acquirenti, infatti, ha com-prato l’abitazione principale, il 18,6 per cento ha acquistato per investimen-to. Quasi un terzo degli acquirenti è under 35, i 31,3 per cento ha un’età compresa tra i 35 e i 44 anni.

Anche per Padova città la domanda di case si concentra prevalentemente nell’area fuori le mura del centro sto-rico, tra la Guizza e il lungargine del Bassanello e si focalizza su trilocali e quadrilocali.

padova, il numero di compravendite aumenta del 19,1 per cento in città

La maggior parte degli acquirenti - per lo più giovani - è orientata all’acquisto dell’abitazione principale

O.J.

Page 21: Padova nord genn2016 n13

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21Il Veneto in primo piano1

IL VENETOin PRIMO PIANO

Il mercato immobiliare lancia timidi ma signifi cativi segna-li di ripresa anche in Veneto. E’ il quadro incoraggiante che emerge dalle recenti rilevazioni dell’Uffi cio Studi del

Gruppo Tencocasa, nello specifi co relativamente al primo se-mestre 2015, illustrato da Michele Ferrari, team manager dell’Area Nord est.

Sembra, dunque, che il mercato della compravendita ricominci a partire in uno scenario in parte mutato, rispetto al recente passato, fi no cioè al 2008, l’anno clou della bolla speculativa nel settore immobiliare.

Analizzando la domanda emergono interessanti dinami-che, per certi aspetti nuove. Muta il profi lo dell’acquirente, per lo più si tratta di giovani coppie, mediamente sui 35 anni, in cerca di prima casa, per una sistemazione defi nitiva.

Si torna in città, per trovare casa nei centri cittadini piuttosto che in periferia. La contrazione dei prezzi degli immobili in questi anni, infatti, consente di optare per solu-zioni più comode, più vicine alle aree attrezzate e ai servizi.

Il trilocale (due camere e zona giorno) nella compra-vendita rappresenta la tipologia dove maggiormente si concentra la richiesta, a discapito del bilocale che, invece, vede crollare il proprio appeal in virtù di un mutato approccio da parte degli acquirenti, orientati all’abitazione principale e alla sistemazione stabile anziché all’acquisto per investi-mento almeno per questo taglio.

La maggiore offerta bancaria ai fi nanziamenti, con la riduzione dei tassi d’interesse, ha fatto registrare un co-spiscuo aumento delle stipulazioni di mutui da parte delle famiglie venete per l’acquisto della casa.

Diminuiscono anche i tempi di vendita che si attestano intorno ai 170 giorni nelle grandi città, 189 nell’hinterland delle città e 177 nei copoluoghi di provincia.

Contrazioni dei prezzi. Nel primi sei mesi del 2015 le quotazioni delle abitazioni in Italia sono dimuite in me-

dia del 2,5 per cento nelle grandi città, del 2,1 per cento nell’hinterland cittadino e del 2,2 per cento nei capoluoghi di provincia.

In media, analizzando le aree geografi che, nelle città del Nord la contrazione dei prezzi delle case è del 2,2 per cento.

In Veneto è Verona la città in cui si registra la maggiore contrazione dei prezzi (-2,5 per cento), seguita da Treviso (-2,1 per cento). A Padova la contrazione dei prezzi è del -1,1 per cento rispetto al secondo quadrimestre 2014. Le zone centrali cedono l’1,9 per cento, mentre quelle semi-centrali e periferiche si mantengono sostanzialmente stabili.

Stabili anche i prezzi a Rovigo e Vicenza. Non risultano i dati di Venezia per cui l’Uffi cio Studi Tecnocasa sta appron-tando un’indagine a parte.

Domanda e disponibilità di spesa. La ricerca della prima casa costituisce anche in Veneto il segmento più consistente del mercato. La domanda è alta e proviene in

buona parte da giovani coppie che approfi ttano dei prezzi convenienti. Prezzi che consentono di concentrare le ricer-che nei centri storici o nelle immediate prossimità. Non di rado infatti ci sono acquisti sostitutivi da parte di chi abita in provincia e ora, grazie al ridimensionamento dei valori, riesce ad acquistare nelle città. La tipologia più richiesta è il trilocale, nelle palazzine.

A Rovigo piacciono anche le soluzioni indipendenti, e gli appartamenti dotati di giuardino privato, ricercati spesso nei quartieri, San Bortolo e Tassina, che si sviluppano nelle vicinanze del centro cittadino.

A Treviso invece la maggior parte delle transazioni per questa tipologia riguardano soprattutto le abitazioni colloca-te immediatamente fuori le mura cittadine (molte richieste si registrano in particolare per il quartiere Santa Bona, ca-ratterizzato da una edilizia eterogenea, dove accanto alle palazzine non mancano le villette di nuova costruzione). Molto attive - per quanto riguarda questo segmento del mer-cato - sono anche le famiglie di origine straniera.

Verona ha una situazione più complessa che è anche de-terminata dalla presenza dell’università che attira investitori interessati all’acquisto di bilocali da concedere in locazione ma anche, a fi ni turistici, anche allo scopo di avviare B&B o affi ttacamere. La preferenza, in quest’ultimo caso, ricade su appartamenti dotati di almeno tre camere, inseritiper lo più in palazzi sotrici e ubicati il più possibile nel Centro o nelle vicinanze.

Anche a Vicenza dalla fi ne del 2014 e nei primi mesi del 2015 si evidenzia un aumento del numero di compra-vendite. Le quotazioni favorevoli consentono di valutare con maggiore interesse anche le abitazioni del centro storico, che nelle strade principali possono essere anche di notevole prestigio. Nelel immediate vicinanze si sviluppa in particola-re il quartiere San marco e la zona di Sant’Andrea.

di Ornella Jovane

Sembra che il mercato della compravendita ricominci a partire. Il trilocale, in città o nelle vicinanze è la tipologia più richieste. Gli acquirenti tipo: giovane coppia sui 35 anni

Economia L’indagine del Centro Studi di Tecnocasa fotografa la situazione nel primo semestre 2015

Mercato immobiliare in ripresa anche in Veneto

focus

Per quanto la realtà di Padova, città e provincia su cui si concentra nel dettaglio l’indagine Tecnocasa

illustrata da Cristian Binato, consu-lente Tecnocasa dell’area di Padova e Rovigo, i valori che erano scesi note-volmente nei mesi precedenti(-5,5 nel 2014) nell’ultimo semestre 2015 si sono assestati intorno ad un - 1,1 per cento, con un livellamento sostanziale dei prezzi, dovuto ad un’alta domanda che proviene in buona parte da giovani coppie. Aumenta dunque il numero di compravendite: in città sono state ef-fettuate 977 transazioni, pari a +19,1 per cento rispetto al primo semestre del 2014, mentre in provincia si contano 2352 compravendite, vale a dire +0,9 per cento.

La tipologia più richiesta è il trilo-cale, con il 47,5 per cento delle prefe-renze, quindi i quattro locali con il 29,1 per cento.

L’analisi della disponibilità di spesa evidenzia che il 46,1 per cento dei potenziali acquirenti ha un budget mas-simo di 119mila euro e il 27, 1 per cento si colloca nella fascia successiva, tra 120 e 169mila euro.

Il mercato è dei giovani: l’81,4 per cento degli acquirenti, infatti, ha com-prato l’abitazione principale, il 18,6 per cento ha acquistato per investimen-to. Quasi un terzo degli acquirenti è under 35, i 31,3 per cento ha un’età compresa tra i 35 e i 44 anni.

Anche per Padova città la domanda di case si concentra prevalentemente nell’area fuori le mura del centro sto-rico, tra la Guizza e il lungargine del Bassanello e si focalizza su trilocali e quadrilocali.

padova, il numero di compravendite aumenta del 19,1 per cento in città

La maggior parte degli acquirenti - per lo più giovani - è orientata all’acquisto dell’abitazione principale

O.J.

1Il Veneto in primo piano

Il mercato immobiliare è in fermento, con favore-voli dati sulle compravendite, anche grazie ad un rinnovato “appetito” bancario per le erogazioni

dei mutui che incoraggia i giovani all’acquisto immo-biliare.

In Veneto, in particolare, secondo i dati analizza-ti dall’Uffi cio studi del Gruppo Tecnocasa e illustrati da Michele Lovato, responsbile d’area Kìron Partner spa pr l’area Nordest, nel secondo trimestre 2015 le famiglie hanno ricevuto fi nanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 903,1 milioni di euro. Una cifra che colloca la regione al terzo posto per totale ero-gato in Italia, con un’incidenza del’8,83 per cento. Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente

si registra una variazione delle erogazioni in regio-ne pari a +72,2 per cento, per un controvalore di +378,6 milioni di euro.

A livello nazionale, nel primo semestre 2015 l’importo medio di mutuo erogato è stato circa di 110 mila euro. Per quanto riguarda le caratteristiche del mutuo, quasi il 70 per cento dei mutui erogati ha una durata tra 21 e 30 anni, in media di poco inferio-re ai 25 anni. Prevale la tipologia a tasso fi sso, la cui percentuale, 56,4 per cento, è raddopppiata rispetto all’anno scorso. In netto calo il ricorso ai mutui a ti-pologia variabile: in particlare, quelli a tasso variabile “puro” sono poco meno di un terzo del totale.

Nel secondo timestre 2015 la regione Veneto

ha fatto registrare un importo medio di mutuo pari a 111.100 euro, in aumento rispetto a quanto rileva-to durante lo stesso trimestre dell’anno precedente, quando il ticket medio ammontava a 109.900 euro.

Per quanto riguarda più in particolare la realtà padovana, su cui l’indagine si soffema con maggiori dettagli, la provincia di Padova ha erogato volumi per 184,8 milioni di euro, pari a +78,4 per cento. Un dato all’interno del quale vanno incorporati non solo l’acquisto, ma anche la ristrutturazione, la surroga e altre fi nalità. L’importo medio di mutuo si è attestato a circa 109mila euro, la durata media è pari a 26 anni, la tipologia per il 44,2 per cento è a tasso fi sso, l’età media dei richiedenti è di poco più di 36 anni.

di Ornella Jovane

I dati Gli indicatori del mercato creditizio, in Veneto e a Padova nel confronto con il contesto nazionale

Le banche tornano ad erogare i mutui per l’acquisto della casa

focus

Per quanto riguarda l’area del Veneziano lo studio di Tecnocasa, in attesa dei dati dall’intera provincia, fo-calizza l’attenzione su Chioggia. In questa realtà le

quotazioni rimangono sostanzialmente stabili per il nuo-vo - economico, medio e signorile - mentre si registrano signifi cative contrazioni per la categoria dell’usato - eco-nomico -4,6per cento e medio -3,9 per cento - mentre, al contrario, si osserva una incoraggiante rivalutazione

(+0,6 per cento) del signorile usato. Un trend che si manifesta anche in periferia.

Il mercato immobiliare inizia a dare segnali di ripre-sa dal lato della domanda e della compravendita anche per gli immobili turisticia Chioggia, settore nel quale si registra un incremento signifi cativo nel 2015. Il turistico residenziale, infatti rappresenta il 60 per cento del totale delle compravendite.

chioggia. L’andamento del mercato immobiliaregrande rivalutazione e attenzione per l’usato. boom per il residenziale turistico

L’importo medio in Veneto è in media di 110mila euro, a tasso fi sso, della durata di 25 anni

Sottomarina di Chioggia

Mercato immobiliare, la variazione percentuale dei prezzi e i valori medi a Chioggia (Fonte Tecnocasa)

Page 22: Padova nord genn2016 n13

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22 Il Veneto in primo piano

di Alessandro Abbadir

4 Il Veneto in primo piano

Tre manager per la sanità padovana. A loro il compito di affrontare altrettante sfi de: la riforma delle Uls che porterà

ad una signifi cativa diminuzione delle azien-de sanitarie, il nuovo ospedale di Padova e la lotta ai tumori attraverso sperimentazione e nuove cure. Il tutto nel segno dell’integra-zione e della piena collaborazione tra enti diversi che hanno come obiettivo la cura del malato, l’assistenza sanitaria a 360 gradi. Anche a Padova, come nel resto del Veneto, la “rivoluzione” della sanità è scattata con il nuovo anno, e già il 2 gennaio i tre nuovi direttori generali si sono messi al lavoro. A Claudio Dario l’incarico di guidare l’Uls 16 insieme alle altre due aziende sanitarie padovane, delle quali è stato nominato commissario, l’Uls 15 dell’Alta e l’Uls 17 della Bassa. Luciano Flor invece è direttore generale dell’Azien-da Ospedaliera mentre Patrizia Simionato dell’Istituto Oncologico Veneto. Tre nomine di “spessore” e di “alto livello”, come han-no commentato all’unisono amministratori e politici, una terna di manager per mettere in atto la riforma sulla quale la Regione intende accelerare in questi mesi dopo i tentennamenti e le polemiche del recente passato. Anzi queste nomine di fatto anti-cipano la riforma unifi cando, almeno nella posizione di vertice, le tre Uls e aprendo la strada ad un nuovo assetto. I tre direttori

della sanità padovana hanno sottolineato, nel loro primo intervento all’inizio dell’anno, l’impegno a garantire una integrazione dei servizi sanitari offerti dalle diverse strutture presenti sul territorio allo scopo di migliorare l’assistenza ai pazienti. “Ci deve essere una progettualità unica della sanità padovana - ha dichiarato Claudio Dario - per questo siamo qui insieme e da oggi continueremo a lavorare con gli stessi obiettivi”. Luciano Flor ha ribadito l’importanza di creare percorsi trasversali per i malati partendo proprio dal servizio ospedaliero. Sotto la sua direzione prenderà corpo anche il progetto del nuovo ospedale di Padova, sulla cui sede è ormai tempo di trovare una soluzione condivisa

dopo le infi nite discus-sioni di questi anni. Anche Zaia ha im-posto un’accelerata, ormai ne va della cre-dibilità istituzionale, e anche lo stesso Bitonci

vuole arrivare a mettere il punto. Ormai tutto fa pensare che sarà l’area di San Lazzaro ad ospitare il nuovo ospedale cittadino anche se non è ancora detta l’ultima parola e i colpi di scena sono sempre possibili. Patrizia Simio-nato, alla guida dello Iov, ormai un punto di riferimento nazionale nella ricerca e nella lotta ad un’ampia gamma di tumori, ha in-sistito sull’umanizzazione delle cure. Perché dietro ad ogni terapia, ad ogni intervento ad ogni scelta medica c’è un paziente che soffre e che lotta per la vita.

Le nomine. Simionato guida l’Istituto Oncologico Venetotre manager per la sanità padovana

“Ci deve essere una progettualità unica nel nostro territorio, continueremo a lavorare insieme”

Sanità in Veneto: a fi ne 2015, ma proprio alla fi ne, visto che era il 30 dicembre, il presidente del Veneto Luca

Zaia ha fatto la sua scelta compiendo con la nomina dei nuovi direttori generali delle Ulss, una rivoluzione. La nomina dei nuovi 12 super manager riduce da 21 a 7 le Ulss, accorpandole su base provinciale. Insomma dei super poli sanitari che dovranno essere gestiti con estrema cautela anche in vista del-la fatidica realizzazione della preannunciata riforma sanitaria. Un progetto che accentra in una strategica Azienda Zero, tutti i compiti extrasanitari: spesa, appalti, personale, servi-zi, logistica, servizi sociali - così da eliminare i doppioni esistenti e consentire alle Ulss di de-dicarsi esclusivamente all’attività di cura; con una gerarchia che affi dada ai direttori generali della sanità e del sociale il potere decisionale e riservando al manager dell’Azienda Zero la responsabilità esecutiva-gestionale. Ma ecco nel dettaglio le decisioni di Zaia. Giuseppe Dal Ben sarà alla guida dell’Ulss 12 Veneziana ed estende il suo ruolo commissariale alla

Ulss13 di Dolo- Mirano (esce di scena Gino Gumirato) e alla 14 Chioggia. Nel Veneto orientale resta in sella Carlo Bramezza. A Padova c’è un cambio di guardia; Claudio Dario se ne va arriva il trentino Luciano Flor. Dario però resta nella città del Santo per di-rigere l’Ulss 16 e con il sistema commissa-riale commissariale, la Ulss 15 di Cittadella e la Ulss 17 di Monselice. A Treviso Zaia ha nominato alla direzione dell’Ulss Francesco Benazzi che è stato direttore dell’ Ulss Alta Padovana . Un titolo importante come pedi-gree, visto che uno studio del Ministero della Salute, l’ha indicata come la migliore d’Italia. Francesco Benazzi che dirigerà Treviso gesti-rà pure l’Ulss di 7 Pieve di Soligo e l’Ulss 8 Asolo-Montebelluna. A Belluno e provincia va a Adriano Rasi Caldogno la direzione generale di Belluno e conserva, da commissario, quella di Feltre. A Vicenza Giovanni Pavesi dirigerà l’Ulss 6 Vicenza, con poteri commissariali sul-la Ulss 5 Ovest Vicentino. A Bassano, invece, ci sarà Giorgio Roberti (direttore uscente a Treviso). L’Azienda ospedaliera universitaria

di Verona non è stata coinvolta dal giro di no-mine perché aveva rinnovato la direzione un anno fa. Al timone resta quindi Francesco Co-bello, mentre l’Ulss 20, è stata affi data a Pie-tro Girardi che sovrintenderà le unità sanitarie 21 Legnago e 22 Bussolengo. Per il sud della regione: Antonio Compostella gestirà le Ulss di Rovigo e Adria. E infi ne una novità attesa: l’Istituto Oncologico Veneto ha fi nalmente un direttora tempo pieno: Patrizia Simiona-to I direttori hanno sottoscritto un contratto di 3 anni prolungabili a 5 dopo una verifi ca sul lavoro svolto. Soddisfatti dell’operazione compiuta il presidente Luca Zaia e l’assessore Luca Coletto. “Avevo di fronte più scelte – ha spiegato Zaia. Potevo nominare 21 direttori generali, ma così la riforma che ritengo vitale avrebbe avuto tempi lunghi, che non ci pos-siamo permettere, o fare 21 commissari per un anno lasciando il tutto di fatto in sospeso. Ho deciso, con il cuore e con la ragione, di anticipare i tempi, nella convinzione di aver fatto il bene dei cittadini. Il contratto contiene tutti gli obiettivi da raggiungere, come le liste

In previsione della riforma sanitaria legata alla creazione dell’Azienda Zero, si riducono da 21 a 7 le Ulss, accorpandole su base provinciale

Ulss Arrivano le nomine da parte del presidente Luca Zaia dei nuovi direttori generali

12 super manager per la sanità veneta

d’attesa, l’umanizzazione, lo sviluppo delle tecnologie e delle professionalità, perché una sanità che non si aggiorna passo dopo passo, non è nelle corde del Veneto, che invece è sta-to riconfermato da poco Regione benchmark (modello) per tutta Italia”. Sono nomine che avviano la nuova riforma dell’organizzazione sanitaria veneta, nel rispetto delle attribuzioni del Consiglio e della necessità di dare presto

ai veneti una sanità ancora più moderna, capace di crescere ancora nonostante i tagli nazionali”. Per l’assessore alla Sanità Luca Coletto: “è’ stata una scelta opportuna che abbiamo condiviso, perché sull’innovazione non si può arretrare e dobbiamo invece mi-gliorare ulteriormente per rispondere ai tagli nazionali, unendo le forze con tutto il nostro personale”.

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di Alessandro Abbadir

4 Il Veneto in primo piano

Tre manager per la sanità padovana. A loro il compito di affrontare altrettante sfi de: la riforma delle Uls che porterà

ad una signifi cativa diminuzione delle azien-de sanitarie, il nuovo ospedale di Padova e la lotta ai tumori attraverso sperimentazione e nuove cure. Il tutto nel segno dell’integra-zione e della piena collaborazione tra enti diversi che hanno come obiettivo la cura del malato, l’assistenza sanitaria a 360 gradi. Anche a Padova, come nel resto del Veneto, la “rivoluzione” della sanità è scattata con il nuovo anno, e già il 2 gennaio i tre nuovi direttori generali si sono messi al lavoro. A Claudio Dario l’incarico di guidare l’Uls 16 insieme alle altre due aziende sanitarie padovane, delle quali è stato nominato commissario, l’Uls 15 dell’Alta e l’Uls 17 della Bassa. Luciano Flor invece è direttore generale dell’Azien-da Ospedaliera mentre Patrizia Simionato dell’Istituto Oncologico Veneto. Tre nomine di “spessore” e di “alto livello”, come han-no commentato all’unisono amministratori e politici, una terna di manager per mettere in atto la riforma sulla quale la Regione intende accelerare in questi mesi dopo i tentennamenti e le polemiche del recente passato. Anzi queste nomine di fatto anti-cipano la riforma unifi cando, almeno nella posizione di vertice, le tre Uls e aprendo la strada ad un nuovo assetto. I tre direttori

della sanità padovana hanno sottolineato, nel loro primo intervento all’inizio dell’anno, l’impegno a garantire una integrazione dei servizi sanitari offerti dalle diverse strutture presenti sul territorio allo scopo di migliorare l’assistenza ai pazienti. “Ci deve essere una progettualità unica della sanità padovana - ha dichiarato Claudio Dario - per questo siamo qui insieme e da oggi continueremo a lavorare con gli stessi obiettivi”. Luciano Flor ha ribadito l’importanza di creare percorsi trasversali per i malati partendo proprio dal servizio ospedaliero. Sotto la sua direzione prenderà corpo anche il progetto del nuovo ospedale di Padova, sulla cui sede è ormai tempo di trovare una soluzione condivisa

dopo le infi nite discus-sioni di questi anni. Anche Zaia ha im-posto un’accelerata, ormai ne va della cre-dibilità istituzionale, e anche lo stesso Bitonci

vuole arrivare a mettere il punto. Ormai tutto fa pensare che sarà l’area di San Lazzaro ad ospitare il nuovo ospedale cittadino anche se non è ancora detta l’ultima parola e i colpi di scena sono sempre possibili. Patrizia Simio-nato, alla guida dello Iov, ormai un punto di riferimento nazionale nella ricerca e nella lotta ad un’ampia gamma di tumori, ha in-sistito sull’umanizzazione delle cure. Perché dietro ad ogni terapia, ad ogni intervento ad ogni scelta medica c’è un paziente che soffre e che lotta per la vita.

Le nomine. Simionato guida l’Istituto Oncologico Venetotre manager per la sanità padovana

“Ci deve essere una progettualità unica nel nostro territorio, continueremo a lavorare insieme”

Sanità in Veneto: a fi ne 2015, ma proprio alla fi ne, visto che era il 30 dicembre, il presidente del Veneto Luca

Zaia ha fatto la sua scelta compiendo con la nomina dei nuovi direttori generali delle Ulss, una rivoluzione. La nomina dei nuovi 12 super manager riduce da 21 a 7 le Ulss, accorpandole su base provinciale. Insomma dei super poli sanitari che dovranno essere gestiti con estrema cautela anche in vista del-la fatidica realizzazione della preannunciata riforma sanitaria. Un progetto che accentra in una strategica Azienda Zero, tutti i compiti extrasanitari: spesa, appalti, personale, servi-zi, logistica, servizi sociali - così da eliminare i doppioni esistenti e consentire alle Ulss di de-dicarsi esclusivamente all’attività di cura; con una gerarchia che affi dada ai direttori generali della sanità e del sociale il potere decisionale e riservando al manager dell’Azienda Zero la responsabilità esecutiva-gestionale. Ma ecco nel dettaglio le decisioni di Zaia. Giuseppe Dal Ben sarà alla guida dell’Ulss 12 Veneziana ed estende il suo ruolo commissariale alla

Ulss13 di Dolo- Mirano (esce di scena Gino Gumirato) e alla 14 Chioggia. Nel Veneto orientale resta in sella Carlo Bramezza. A Padova c’è un cambio di guardia; Claudio Dario se ne va arriva il trentino Luciano Flor. Dario però resta nella città del Santo per di-rigere l’Ulss 16 e con il sistema commissa-riale commissariale, la Ulss 15 di Cittadella e la Ulss 17 di Monselice. A Treviso Zaia ha nominato alla direzione dell’Ulss Francesco Benazzi che è stato direttore dell’ Ulss Alta Padovana . Un titolo importante come pedi-gree, visto che uno studio del Ministero della Salute, l’ha indicata come la migliore d’Italia. Francesco Benazzi che dirigerà Treviso gesti-rà pure l’Ulss di 7 Pieve di Soligo e l’Ulss 8 Asolo-Montebelluna. A Belluno e provincia va a Adriano Rasi Caldogno la direzione generale di Belluno e conserva, da commissario, quella di Feltre. A Vicenza Giovanni Pavesi dirigerà l’Ulss 6 Vicenza, con poteri commissariali sul-la Ulss 5 Ovest Vicentino. A Bassano, invece, ci sarà Giorgio Roberti (direttore uscente a Treviso). L’Azienda ospedaliera universitaria

di Verona non è stata coinvolta dal giro di no-mine perché aveva rinnovato la direzione un anno fa. Al timone resta quindi Francesco Co-bello, mentre l’Ulss 20, è stata affi data a Pie-tro Girardi che sovrintenderà le unità sanitarie 21 Legnago e 22 Bussolengo. Per il sud della regione: Antonio Compostella gestirà le Ulss di Rovigo e Adria. E infi ne una novità attesa: l’Istituto Oncologico Veneto ha fi nalmente un direttora tempo pieno: Patrizia Simiona-to I direttori hanno sottoscritto un contratto di 3 anni prolungabili a 5 dopo una verifi ca sul lavoro svolto. Soddisfatti dell’operazione compiuta il presidente Luca Zaia e l’assessore Luca Coletto. “Avevo di fronte più scelte – ha spiegato Zaia. Potevo nominare 21 direttori generali, ma così la riforma che ritengo vitale avrebbe avuto tempi lunghi, che non ci pos-siamo permettere, o fare 21 commissari per un anno lasciando il tutto di fatto in sospeso. Ho deciso, con il cuore e con la ragione, di anticipare i tempi, nella convinzione di aver fatto il bene dei cittadini. Il contratto contiene tutti gli obiettivi da raggiungere, come le liste

In previsione della riforma sanitaria legata alla creazione dell’Azienda Zero, si riducono da 21 a 7 le Ulss, accorpandole su base provinciale

Ulss Arrivano le nomine da parte del presidente Luca Zaia dei nuovi direttori generali

12 super manager per la sanità veneta

d’attesa, l’umanizzazione, lo sviluppo delle tecnologie e delle professionalità, perché una sanità che non si aggiorna passo dopo passo, non è nelle corde del Veneto, che invece è sta-to riconfermato da poco Regione benchmark (modello) per tutta Italia”. Sono nomine che avviano la nuova riforma dell’organizzazione sanitaria veneta, nel rispetto delle attribuzioni del Consiglio e della necessità di dare presto

ai veneti una sanità ancora più moderna, capace di crescere ancora nonostante i tagli nazionali”. Per l’assessore alla Sanità Luca Coletto: “è’ stata una scelta opportuna che abbiamo condiviso, perché sull’innovazione non si può arretrare e dobbiamo invece mi-gliorare ulteriormente per rispondere ai tagli nazionali, unendo le forze con tutto il nostro personale”.

UNIONE DEI COMUNI DEL MEDIO BRENTA

Unione dei Comuni del Medio Brenta - Viale della Costituzione, 3 - 35010 - Cadoneghe (Pd)Tel 049 8881764 - Fax 049 8881732 - P.I./C.F. 04107300289 - email [email protected] - PEC [email protected]

Notiziario di informazione locale dei comuni dell’Unione: Cadoneghe, Curtarolo e Vigodarzere

InformaGennaio 2016

Il Sindaco di Curtarolo succede a Schiavo: la nuova Giunta tra conferme e qualche novità

Il 2016 porta in dote un nuovo Pre-sidente per l’Unione dei Comuni del Medio Brenta. E’ Fernando Za-

ramella, Sindaco di Curtarolo (l’ultimo comune ad aver aderito all’Unione), il nuovo vertice politico dell’ente. Zara-mella succede a Michele Schiavo, Sin-daco di Cadoneghe, che termina così il suo turno di presidenza dopo l’anno 2015.

Lo statuto dell’Unione indica infat-ti nell’anno solare la durata massima della carica di Giunta e Presidente, con quest’ultima che viene di volta in volta assegnata a turno tra i Sindaci dei Co-

muni facente parte dell’ente. Alla carica di Vice-Presidente è

stato confermato Francesco Vezzaro, primo cittadino dell’amministrazione di Vigodarzere. Conferme anche per la formazione della Giunta con gli asses-sori Gastaldon e Giacomini per Cado-neghe, Zanovello e Callegaro per Vigo-darzere e Bazzan per Curtarolo.

Novità per quanto riguarda invece l’assegnazione delle deleghe: “Polizia Locale” per Schiavo, “comunicazione istituzionale” per Bazzan e “urbanisti-ca” per Callegaro.

“Continueremo a lavorare sulle

possibilità di sviluppo e linee strategi-che che ci siamo dati – commenta Za-ramella -: sviluppare un progetto per l’estensione della banda larga e super larga sui tre comuni, necessaria per le imprese, i professionisti, le famiglie, gli studenti, l’estensione del trasporto pubblico verso Padova con un poten-ziamento della linea dell’APS che oggi si ferma a Tavo ma molto importante anche per il bacino di Santa Maria di Non, ra� orzare i servizi alla persona ed integrare l’o� erta a favore delle catego-rie più deboli, ra� orzare la protezione civile”.

ZARAMELLA NUOVO PRESIDENTE, ECCO LA SQUADRA

L’Unione dei Comuni del Medio Brenta costituisce una parte consolidata e fondamentale nella vita quotidia-na delle amministrazioni di Curtarolo, Vigodarzere e

Cadoneghe. L’ormai ampia gamma di funzioni esercitate in forma associata è la testimonianza della crescita continua nella qualità dell’erogazione dei servizi. La collaborazione tra amministrazioni costituisce sempre più uno strumento strategico in grado di rispondere alle necessità dei cittadini, rispettando l’autonomia di ogni singolo Comune e garan-tendo un adeguato governo rispetto alle speci� che carat-teristiche del territorio. Grazie all’Unione è stato possibile costituire, per esempio, lo Sportello Unico per le attività produttive: la competenza dello Sportello comprende tutte le attività di produzione di beni e servizi, ivi incluse le atti-vità agricole, commerciali e artigianali, le attività turistiche e alberghiere, i servizi resi dalle banche e dagli intermediari � nanziari, i servizi di telecomunicazione. Un servizio fon-damentale per imprenditori e commercianti, capace di ri-durre il carico burocratico sui privati, dare risposte concrete a chi crea ricchezza nei nostri territori, unire più compe-tenze e ricevere l’accreditamento presso il Ministero dello Sviluppo economico. Il servizio mensa è un altro esempio di bene� cio: nella convinzione che il volume di più Comuni (quasi duecentomila pasti all’anno) potesse essere di mag-giore appetibilità e convenienza per i competitor del settore, il costo a base d’asta è stato � ssato ad un valore inferiore a quello medio praticato in altri Comuni. Si è quindi ottenuta una signi� cativa economia nel costo del servizio che, diver-samente, non sarebbe stata realizzata dal singolo Comune. Due esempi chiari di come l’Unione dei Comuni del Medio Brenta abbia in questi anni ridotto la spesa e ampliato l’of-ferta dei servizi a disposizione della cittadinanza.

PIÙ UNITI, PIÙ FORTI, PIÙ EFFICIENTI

Unione dei Comuni del Medio Brenta

L’Unione Europea fornisce � nan-ziamenti per un’ampia gamma di programmi e progetti in diversi

settori: sviluppo, occupazione, agricol-tura, ricerca e innovazione, aiuti uma-nitari.

Molto spesso, le cronache dei media riportano l’incapacità del nostro pae-se nell’utilizzo lungimirante di questi fondi. Basti pensare che, a metà 2015, i fondi europei non utilizzati destinati all’Italia erano oltre 12 miliardi di euro. Queste risorse potrebbero risultare fondamentali nel processo di sviluppo del territorio.

Le amministrazioni che sapranno cogliere queste importanti occasioni di dialogo con l’Europa, sapranno an-

che far fronte in maniera innovativa e lungimirante alle costanti riduzioni ai trasferimenti statali che gravano sui bilanci.

Va in questa direzione la scelta dell’Unione dei Comuni del Medio Brenta di ricercare un partner capace di accompagnare l’ente nella partecipa-zione ai bandi indetti dall’UE. Possono partecipare alla procedura sia soggetti individuali (ad es. liberi professioni-sti, ditte individuali, persone � siche) o soggetti collettivi (ad es. società, asso-ciazioni, fondazioni, cooperative, rag-gruppamenti temporanei di imprese, società di professionisti). La domanda di partecipazione, regolarizzata ai � ni dell’imposta di bollo, dovrà essere pre-

sentata, in plico chiuso e sigillato, entro e non oltre il termine delle ore 13.00 del giorno 29.01.2016 all’u� cio pro-tocollo dell’Unione presso lo Sportello del Cittadino del Comune di Cado-neghe (orari di apertura: dal lunedì al venerdì 8.30-13.00; lunedì e mercoledì anche dalle 15.30 alle 18.30). La docu-mentazione relativa e il testo integrale dell’avviso sono disponibili e scaricabili all’indirizzo www.mediobrenta.it nella Sezione Amministrazione Trasparen-te – Bandi di gara e contratti – Bandi di gara e avvisi. Per informazioni sulle modalità di presentazione della candi-datura e sulla procedura di selezione, rivolgersi a [email protected], tel. 0498881736/738/741.

FINANZIAMENTI EUROPEI: L’UNIONE DEL MEDIO BRENTA RICERCA UN PARTNER PER IL SUPPORTO TECNICO

Cadoneghe Vigodarzere Curtarolo

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Dicembre 2015CADONEGHE

Piano delle acque: continuano i lavori per lo scolo C1, stipulata la convenzione per il nuovo scolo

Il rischio idraulico si concretizza con crescente frequenza a Cado-neghe in eventi calamitosi. Basta-

no precipitazioni particolarmente ab-bondanti, ma non certo straordinarie, perché alcune zone del territorio co-munale dimostrino periodicamente la loro so� erenza idraulica.

La cura, quindi, è un intervento complessivo di riquali� cazione della rete con opere di adeguamento che riguardano acque bianche, fognature, acque nere, canali di scolo consortili e scoli secondari su proprietà private. L’Amministrazione comunale di Ca-doneghe ha deciso di rispondere in modo esauriente, c o m m i s s i o n a n -do nel 2005 la ri-progettazione del modello idraulico dell’intero territo-rio. Il risultato è stato un piano arti-colato di interventi che ammontavano ad oltre 5 milioni di euro, e che sono stati realizzati nel corso degli anni, per una vera riquali-� cazione della rete nel suo complesso, interessando, per le diverse competen-ze, tutti gli enti responsabili. Ora un secondo passo di interventi necessita-no per completare la programmazione prevista con oltre 2 milioni di euro di interventi.

Non si tratta quindi di semplici azioni di tamponamento delle emer-genze ma di una attenta programma-

zione in un campo che non ammette improvvisazioni.

Con il secondo piano delle acque commissionato al Consorzio di Bo-ni� ca Acque Risorgive del quale fac-ciamo parte il Comune continuerà, in costante accordo con l’ATO Brenta, anche l’estensione della rete fognaria che oggi fornisce il servizio ad oltre l’85 per cento dei residenti. Bragni so� re ancora il problema degli allaga-menti.

Ad ogni grosso temporale, pun-tualmente l’acqua rischia di riversarsi negli scantinati di alcune case. Il quar-

tiere è incuneato tra il Tergola e il Muson dei Sassi e da sempre ha do-vuto convivere con i corsi d’acqua che lo attraversavano. Il nuovo scolo C1, che servirà da col-legamento tra lo scolo Bragni e lo scolo Bagnoli, tra via Franceschina e

via Marconi e che avrà una lunghez-za di circa 600 metri e una larghezza variabile tra 4 e 5 metri, servirà come nuovo recettore per le acque del quar-tiere.

Ci saranno anche due bacini di laminazione con una capacità rispet-tivamente di 3500 e 850 metri cubi ciascuno.

“Questa è solo una delle opere per la sicurezza idraulica del territorio che vedrà l’Amministrazione impegnata

quest’anno” - commenta il vice sinda-co Gastaldon - “Risulteranno sicura-mente fondamentali per la realizzazio-ne del nuovo Piano delle acque i lavori di riequilibrio idraulico con nuovo ba-cino di laminazione all’interno dell’a-rea ex-Grosoli e la realizzazione del nuovo Scolo Cadoneghe tra Mejaniga e Cadoneghe Storica. E’ una risposta dovuta per la sicurezza dei cittadini e del nostro territorio”.

AVVIATI I LAVORI DI SISTEMAZIONE IDRAULICA ALLA EX-GROSOLI

Nuova soglia per richiedere le agevolazioni del servizio mensa. L’Unione dei Comuni del Medio Brenta, amministrazione di Cadoneghe, ha pub-

blicato il bando per la richiesta di agevolazioni tari� arie inerenti al servizio mensa per i bambini residenti a Cado-neghe e frequentanti le scuole primarie e secondarie del territorio.

Il nuovo bando ha come caratteristica principale, ri-spetto al vecchio bando 2015, l’innalzamento della fascia di reddito in cui sono previste le agevolazioni: si passa infatti dai 16mila euro ai 20mila. Le riduzioni sono assegnate su base DSU (ex isee) e vanno dai redditi maggiori di 0 ad un massimo di 20mila euro. Le agevolazioni possono variare dai 150 ai 300 euro e le graduatorie saranno formulate in base a speci� ci criteri di priorità. A parità di punteggio in graduatoria, la priorità verrà assegnata al reddito inferiore.

Le domande per la partecipazione al bando dovranno esse-re consegnate alla sede dell’Unione dei Comuni del Medio Brenta in Viale della Costituzione n.3, Cadoneghe (PD) entro e non oltre il 29 Febbraio 2016. E’ possibile inviare la domanda anche via fax (al numero 049/8881732), con raccomandata postale o via mail in cui deve essere allegata la scansione della domanda compilata e � rmata, oltre alla carta d’identità del richiedente. Per la consegna a mano, è possibile recarsi allo Sportello del Cittadino che si trova presso il Municipio di Cadoneghe in Piazza Insurrezione n.4, aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.00 e nei pomeriggi del lunedì e del mercoledì dalle 15.30 alle 18.30. Per qualsiasi chiarimento in merito è possibile contattare lo Sportello del Cittadino – Servizi Scolastici (049/8881802) negli orari sopra indicati o consultare il sito www.medio-brenta.it.

NUOVI SCONTI PER IL SERVIZIO MENSA

Piazza Insurrezione, 1 35010 - email: [email protected] - PEC: [email protected]

Unione dei Comuni del Medio Brenta

Si alza la fascia di reddito per le agevolazione: da 16mila euro a 20mila euro

Un 2016 all’insegna dell’impegno per dare continuità

ai progetti avviati e nel contempo dare impulso a quelli nuovi quello per l’assessorato di Enrico Nania, delegato in Giunta alle questioni del Verde e dell’Ecologia oltre che dello Sport. Nelle prime settimane del nuovo anno sono stati resi noti infatti i primi passi che l’Am-ministrazione comunale ha deciso di compiere in materia di cura del patri-monio arboreo e sportivo del territorio. Per ciò che riguarda la cura del verde verticale pubblico, il Co-mune ha infatti deciso di a� dare l’esecuzione dei servizi di manutenzione ordinaria e straordinaria delle piante e degli alberi del territorio. L’accordo avrà du-rata un anno, per un investimento di oltre 65mila euro. La decisione deriva anche dall’importante censimento arboreo che ha o� erto le linee guida per i nuovi interven-ti di cura del verde pubblico. “Il Censimento degli alberi di Cadoneghe comincia a produrre i suoi frutti – spiega l’assessore Nania – e d’ora in avanti o� rirà le linee di in-tervento per la cura del verde pubblico. Lo scorso anno, attraverso i Servizi di Sviluppo Sostenibile, il Comune ha commissionato a un team di professionisti questa sorta di “fotogra� a” aggiornata del patrimonio verde pubblico del territorio, dalla quale è emersa la necessità di inter-venire su circa il 10% delle nostre piante, perché malate o in cattive condizioni. Abbiamo deciso di a� dare l’ese-cuzione di questi lavori a una ditta che o� ra continuità e competenza, perché è importante che i risultati tecnici e operativi del censimento vengano utilizzati per dare la giusta cura al patrimonio arboreo di Cadoneghe, uno dei Comuni più verdi delia provincia”. Per quanto riguarda invece il settore dello Sport, il primo obiettivo centrato è stato quello del restyling dello stadio comunale Martin Luther King: è stato infatti approvato il progetto de� ni-tivo di manutenzione straordinaria, con adeguamento normativo della struttura. L’investimento complessivo sarà di oltre 90.000 euro, di cui 35mila come contribu-to dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Ro-vigo nell’ambito del progetto “Sportivamente”. I restanti 58mila saranno a carico dell’amministrazione di Cado-neghe. “Grazie a questi interventi, per la cui realizzazione ringraziamo naturalmente la Fondazione, che ha dato un apporto decisivo, uno stadio che già si distingueva per funzionalità e versatilità d’uso avrà ora tutte le qualità per essere utilizzato come impianto moderno e dotato di tutti i più aggiornati presidi di sicurezza. Come si sa la nor-mativa è in continua evoluzione in senso migliorativo e dunque mantenersi aggiornati e in linea con tutte le rego-le è un obiettivo per noi fondamentale. Vogliamo che gli sportivi, ragazzi e adulti, del territorio possano fruire di un servizio all’altezza dei tempi e siamo certi che ciò sarà apprezzato”.

L’Assessore Nania, referente per ambiente e sport, traccia le linee dei primi

interventi del suo assessorato per il

nuovo anno

VERDE E SPORT: LE PRIME NOVITÀ DEL 2016

Nuove opere che ammontano ad oltre 2

milioni di euro finanziati direttamente dal

Comune, dal Consorzio di Bonifica e da privati

interessati

Page 25: Padova nord genn2016 n13

Dicembre 2015VIGODARZEREVia Cà Pisani, 74 35010 - tel: 049 8888311 fax: 049 8871459 e-mail: [email protected] pec: [email protected]

Unione dei Comuni del Medio Brenta

Il tema della si-curezza è ar-gomento di

forte interesse per i cittadini. Come a m m i n i s t r a t o r i non possiamo che ringraziare le for-ze dell’ordine per il prezioso lavoro che ogni giorno svol-gono e impegnarci per dotare i nostri territori di mag-gior strumenti di controllo. Le nostre linee strategiche in fatto di sicurezza si basano sui buoni risultati � n qui rag-giunti e su futuri e decisivi interventi su base comunale e di Unione. L’unione del Medio Brenta ha infatti iniziato a dotarsi � n dal 2008 di un sistema di vi-deosorveglianza che, con gli ultimi ampliamenti realizzati nel 2015, conta complessivamente 53 te-lecamere. Nel corso di quest’anno, grazie ai contri-buti provenienti da un bando regionale, verranno installate altre 12 telecamere dotate del dispositivo per la lettura delle targhe dei veicoli. Nell’ambito del processo di acquisizione dell’ex deposito mis-silistico da parte del Comune, vi sono molte pro-gettualità interessanti: si parla infatti di realizzare all’interno del complesso, oltre ad altre strutture per la collettività, una “cittadella della sicurez-za”. Al suo interno si conta di trasferire, oltre alla protezione civile già insediata, anche la sede della polizia locale, permettendo di avere un presidio e� ciente e più ampio per poter servire meglio i tre Comuni che compongono l’Unione del Medio Brenta. Un’altra proposta che stiamo valutando come gruppo di maggioranza è quella del “con-trollo di vicinato”. Niente a che vedere con folk-loristiche proposte che negli anni sono venute da alcuni gruppi politici, quindi non ronde di citta-dini che si vogliono sostituire alla preziosa azione sul territorio delle forse dell’ordine, ma la semplice auto-organizzazione tra vicini per controllare l’a-rea intorno alla propria abitazione, segnalata tra-mite la collocazione di appositi cartelli. Lo scopo è quello di comunicare a chiunque passi nell’area interessata al controllo che la sua presenza non passerà inosservata e che il vicinato è attento e consapevole di ciò che avviene. La collaborazio-ne tra vicini è fondamentale perché si instauri un clima di sicurezza che verrà percepito da tutti i residenti e particolarmente dalle fasce più deboli come anziani e bambini.

“LA SICUREZZA DEI CITTADINI È PRIORITARIA”Daniele Giuffrida, capogruppo Pd, sulle prossime mosse dell’Amministrazione in ambito sicurezza

I vecchi annessi rustici non più funzionali alle attività agricole potranno essere trasformati in abitazioni. E’ un’opportunità prevista dalla variante al Piano Inter-

venti approvata il 30 novembre dal Consiglio comunale. La normativa consente di procedere a un cambio della de-stinazione d’uso degli immobili adibiti principalmente a ricovero attrezzi e non più necessari alla conduzione dei fondi. “Si tratta di annessi costruiti negli ultimi 20-30 anni e vecchie strutture ante 1967– precisa l’assessore all’Urba-nistica Fabrizio Callegaro – con cubature solitamente infe-riori ai 600 metri. Secondo quanto previsto dalla variante n. 3 potranno essere trasformati in abitazioni”.Sul territorio comunale sono stati censiti una quarantina di annessi ru-stici, concentrati soprattutto nelle frazioni di Saletto, Tavo e Terraglione. Non tutti potranno comunque ottenere il cambio di destinazione d’uso. “All’u� cio tecnico sono per-venute diciotto richieste in tal senso – fa sapere l’assessore – ma soltanto 6 sono stati schedati e inseriti nella varian-te, in maniera da poter procedere con l’iter autorizzativo. Con la variante abbiamo avviato un percorso, molti cittadi-ni possessori di questa potenzialità edi� catoria restati alla “� nestra” ora potranno fare delle scelte. Qualora dovessero pervenire in Comune altre domande di riconversione, i no-stri tecnici le esamineranno e, in caso di riscontro positivo, le inseriranno nelle prossime varianti urbanistiche al Piano degli Interventi”. La trasformazione dell’annesso rustico in

APPROVATA LA VARIANTE URBANISTICA N. 3L’assessore Callegaro:” i vecchi annessi rustici potranno essere trasformati in abitazioni”

Il ViceSindaco Moreno Boschello illustra le iniziative dell’Amministrazione sulla questione energetica ed ambientale

POLITICHE ENERGETICHE A VIGODARZERE: “EFFICIENZA E CURA DELL’AMBIENTE SONO PRIORITÀ”Oltre ad avere realizzato, fatto ap-

provare e inviato alla comunità Europea il PAES (Piano d’Azio-

ne Energia Sostenibile), che impegna il comune a intraprendere diverse azioni per ridurre le emissioni entro il 2020, questa Amministrazione dal 2012 ha aderito assieme ad altre 40 municipalità al progetto 3L promosso dalla Provincia di Padova e dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo che, at-traverso i fondi Elena, prevede interventi di e� cientamento energetico in tutti gli edi� ci pubblici comunali (u� ci, scuole e palestre) segnalati. Il progetto prevede interventi per complessivi 60 milioni di euro in tutti i comuni che hanno aderito; sono in fase di veri� ca quali interventi fare negli edi� ci segnalati per avviare la progettualità. In tema di illuminazione pubblica da più di un anno abbiamo una gestione “global service” in cui la ditta a� dataria attraverso una convenzione Consip sta ammodernando ed e� cien-tando tutta la rete comunale dell’illu-minazione pubblica sostituendo tutte le lampade non a basso consumo con quel-

le ad altro risparmio energetico e tutti gli interventi si pagano con le economie del risparmio energetico ottenuto. Sempre in tema energetico nel 2015 l’Ammini-strazione Comunale di Vigodarzere è risultata vincitrice, per la categoria della Pubblica Amministrazione, del premio all’innovazione energetica e all’utiliz-zo responsabile, e� ciente e sostenibile dell’energia, “Good Energy Award” in-detto da Bernoni Grant � ornton il collaborazione con Il Sole 24 Ore, la cui cerimonia si è tenuta il 28.9.2015 a Mi-lano durante il 15° Italian Energy Sum-mit. Sono stati determinanti oltre alle politiche energetiche, gli innovativi con-corsi ambientali come ad esempio “la scuola che risparmia di più”, il metodo partecipativo usato e il coinvolgimento diretto dei giovani delle scuole del ter-ritorio. La rete che si crea tra le istitu-zioni pubbliche (comune/scuole) e tra studenti, insegnanti e famiglie costrui-sce una base per garantire che le nuove generazioni siano stimolate ad applicare buone pratiche ambientali per trasferirle nella loro realtà territoriale. Sono anda-

to personalmente a ritirate la targa alla sede del sole 24 ore, nella Milano che conta, nella Milano degli a� ari. Vedere la nostra piccola comunità “primeggia-re” su temi così importanti, nella capi-tale dell’economia (e � nanza) italiana credo debba essere una soddisfazione e merito di ogni cittadino di Vigodarzere. Con questi risultati emerge naturalmen-te e con dati oggettivi, l’importanza, che nella prossima scadenza elettorale, ci sia un impegno di continuità al lavoro e al metodo impostato e attuato � no ad oggi.

Daniele Giuffrida

abitazione avrà comunque un costo aggiuntivo: oltre agli oneri di urbanizzazione i proprietari dovranno versare il cosiddetto contributo di sostenibilità. “Per le cubature � no a 800 metri cubi - puntualizza Callegaro - abbiamo previsto una tari� a di 20 euro a metro cubo. Se l’annesso arriva al massimo volume consentito la spesa sarà di 16mila euro. Qualora però l’immobile venga adibito a prima casa, scatta la modularità dei costi con l’abbattimento della tari� a nella misura del 50%. A quel punto il contributo di sostenibilità sarà ride� nito nell’ordine degli 8 mila euro”. La spesa mag-giore è comunque rappresentata dagli oneri di urbanizza-zione, calcolati anch’essi in base alla cubatura. “In molti casi – osserva ancora l’assessore – sono operazioni vantaggiose per i privati, in quanto gli annessi, realizzati in pietre e la-terizi, si presentano in buone condizioni e possono essere rapidamente trasformati in case abitabili. Entro i prossimi 60-90 giorni saremo in grado di rilasciare le prime autoriz-zazioni al cambio di destinazione d’uso”.

Page 26: Padova nord genn2016 n13

Dicembre 2015 CURTAROLOVia Gorizia 2 - 35010 - tel:049-9699911 fax: 049-557880 - e-mail: [email protected] - PEC: [email protected]

Unione dei Comuni del Medio Brenta

Il Consigliere Claudio Quartiero

Nel Consiglio Comunale del 19 Marzo 2015 è stato appro-vato il nuovo Regolamento

di Polizia urbana, rurale e di tutela animali, uno strumento che discipli-na i comportamenti e attività in� uen-ti sulla vita della comunità al � ne di salvaguardare la convivenza civile e la sicurezza dei cittadini, di tutelare la qualità della vita e dell’ambiente nell’ottica di più ampia fruibilità dei beni comuni.

Questo nuovo regolamento, è frutto di mol-ti mesi di lavoro e di coinvolgimento di tutti i consiglieri, degli u� ci comunali, della C.A.T. (Commissione Ambiente Territorio) e di alcuni giovani cittadini che con la loro partecipazione hanno portato la propria esperienza e contribu-to. Le normative aggiornate e il nostro diverso approccio con l’ambiente che ci circonda sono state le motivazioni che hanno permesso di so-stituire il vecchio regolamento di polizia rurale datato 1996.

Fondamentale è stata la collaborazione con il Comando di Polizia Locale dell’Unione del Medio Brenta, che ha dettato le linee guida per uniformare i regolamenti degli altri Comuni della nostra Unione, Cadoneghe e Vigodarzere, con il nostro.

Nella sezione Urbana e Rurale le principali norme mirano ad eliminare il deturpamento e l’abbandono di ri� uti dentro e fuori dai centri abitati, l’incuria delle aree private disabitate, il libero de� usso delle acque. Un particolare ap-punto va fatto alla lavorazione di terreni a con-� ne con le strade e alla distanza di alberi e siepi dalle aree pubbliche: se non vengono rispettate

le distanze minime prescritte vi è il rischio di ostacolare la visibilità e la pubblica incolumità, pertanto i pro-prietari dei fondi sono tenuti ad ot-temperare alle norme per non essere sanzionati.

Un’altra novità riguarda la se-zione dedicata alla Tutela Animali, introdotta per promuovere il be-

nessere e la tutela degli animali, favorendo e di� ondendo i principi di corretta convivenza con la specie umana. La tutela riguarda le spe-cie animali presenti nel territorio comunale che vivono stabilmente o temporaneamente anche allo stato libero, ed esercita la vigilanza sull’os-servanza delle leggi e regolamenti relativi alla protezione degli animali.

L’ultima sezione è dedicata alle norme di procedura per l’accertamento delle trasgressioni e per l’applicazione delle sanzioni; le trasgres-sioni infatti vengono prima accertate sul luogo dagli Agenti del Corpo di Polizia Locale e, se la violazione persiste anche durante un primo av-viso, verrà applicata la sanzione come da tabella “Sanzioni amministrative pecuniarie” allegata al regolamento. Il presente Regolamento si trova al sito internet del Comune di Curtarolo, nella sezione Regolamenti:

http://www.curtarolo.info/servizi/regola-menti/regolamenti_fase01.aspx

Ma vi invitiamo ad una serata in compa-gnia del Comandante della Polizia Locale dell’Unione del Medio Brenta il giorno vener-dì 29 gennaio 2016 alle ore 20.45 presso la sala consiliare del palazzo C. Battisti in piazza a Curtarolo.

NUOVO REGOLAMENTO DI POLIZIA URBANA, RURALE E DI TUTELA ANIMALI

Nel corso del Consiglio Co-munale del 29 ottobre 2015 abbiamo potuto vivere delle

forti emozioni in quanto si è istitu-ito un nuovo premio che mira a far conoscere le persone del nostro ter-ritorio che nella loro quotidianità si sono contraddistinte nell’operare per il bene collettivo del nostro Comu-ne. Ogni anno, il comitato di valutazione rico-noscerà alla persona, all’associazione, allo stu-dente o a chi sarà ritenuto meritevole, il giusto merito pubblico di riconoscenza; insignendolo del “Premio alla bontà”.

La prima edizione del premio è stato asse-gnato a Franco Tiso che per tanti anni ha elar-gito ogni giorno, tramite versamento negli u� ci postali, delle somme di denaro alle persone più bisognose.

Il momento della consegna della targa al be-nefattore è stato molto emozionante.

Si è poi premiato, nella stessa se-rata, anche altre persone che si sono contraddistinte in ambiti economici e sportivi: il giusto riconoscimento è andato ai fratelli Baesso, titola-ri dell’azienda Baesso Snc, azienda che costruisce macchine enologiche, presente nel nostro territorio da 120 anni e che continua da generazioni

ad essere un esempio di sano sviluppo econo-mico e aziendale.

Si è premiato anche il maestro Walter Batti-ston, campione europeo Masters di Karate-Kata e allenatore di tanti ragazzi nel nostro Comune e Giorgia Francescato, campionessa italiana di Wakeboard, che rappresenterà l’Italia ai pros-simi appuntamenti internazionali in Europa e Africa.

Onore e merito a questi nostri cittadini che con il loro esempio si sono distinti un ambito sociale, economico e sportivo!

CITTADINI MERITEVOLI INSIGNITI DAL CONSIGLIO COMUNALE

L’assessore al Sociale Fiorella Moretti

Dopo i tristi avvenimenti acca-duti in Francia nel novembre scorso, Curtarolo ha deciso

di manifestare tutta la sua vicinanza al comune a noi gemellato da più di vent’anni, Saint Maurice, comune alle porte di Parigi. Domenica 22 novem-bre 2016 si è tenuta una � accolata per commemorare le vittime dell’attentato di Parigi tra cui ricordiamo con dolore anche Va-leria Solesin, studentessa veneziana di 28 anni. Un centinaio di persone si sono ritrovate in piazza, di fronte al municipio e, provvisti di candele e lumini, hanno percorso via Kennedy � no ad arrivare alla Sala Forum dove sono stati intonati gli inni nazio-nali. Alla serata ha partecipato in collegamento via skype un commosso Christian Cambon, sindaco di Saint Maurice, che ha manifestato le sue emozioni e ringraziato tutta la cittadinanza per l’a� etto e la vicinanza dimostrati. Un gesto semplice ma pieno di signi� cato.

In questi giorni si stanno inoltre de� nendo i dettagli per ripartire con il gemellaggio fra i comuni di Curtaro-lo e Saint Maurice. Dopo un anno di assestamento, nel quale le delegazioni u� ciali si sono comunque incontrate ai primi di giugno, si è deciso di ripren-dere lo scambio fra ragazzi. Sono invi-tati gli studenti di seconda e terza me-

dia che avranno la possibilità di visitare una città nuova e mettersi a confronto con famiglie di� eren-ti, migliorando la lingua e provando un’esperienza totalmente nuova. Lo scambio dovrebbe avvenire nel mese di aprile 2016 nel quale prima gli italiani, poi i francesi si inoltreranno in questa avventura. Dopo una prima riunione di conoscenza, il proget-to prosegue, in attesa di notizie dal fronte francese che purtroppo ha ancora un livello di allerta due. Tutti noi siamo � duciosi che il piano proceda per il meglio e che il coraggio e la volontà di questi gio-vani ragazzi prevalga sulla paura.

FIACCOLATA DI PACE E GEMELLAGGIO 2016

Maila Bellotto - Consigliere delegata al gemellaggio con Saint Maurice

Il consigliere Riccardo Garavello delegato allo sport

Dal primo gennaio 2016 tutte le società sportive, profes-sionistiche e dilettantistiche,

dovranno dotarsi di un de� brillatore semiautomatico e garantire la pre-senza di personale adeguatamente formato e pronto all’intervento sia durante le gare u� ciali che durante gli allenamenti. Questo è in sintesi ciò che il Decreto Balduzzi a� erma. Una vera e propria svolta nel campo della disciplina spor-tiva, al � ne di potenziare la lotta ai decessi per arresto cardiaco che spesso hanno trovato negli impianti sportivi il loro triste teatro. In molti ri-corderanno Piermario Morosini, calciatore del Livorno, deceduto nel 2012 proprio durante una partita. Ma la lista è lunga, e non riguarda sola-mente lo sport professionistico. L’Amministra-zione Comunale ha tracciato il percorso di av-vicinamento al mese di gennaio attraverso una serie di iniziative. Ricordiamo l’incontro forma-tivo “Due mani per salvare una vita” tenuto dal Comitato Padova fa battere il cuore, ente senza � ne di lucro impegnato da anni nella di� usio-ne della cultura della rianimazione. Una serata nella quale sono state illustrate in maniera sem-plice e chiara le manovre di primo soccorso che un qualsiasi cittadino può attuare per salvare la vita di una persona vittima di arresto cardiaco. E proprio al Comitato Padova fa battere il cuo-re, per sostenerne la lodevole mission, e con il quale sono in cantiere altre signi� cative colla-borazioni, si è deciso di donare parte dei pro-venti della serata bene� ca Cena sotto le stelle, che ha visto la partecipazione di oltre duecento persone. Ma non è � nita qui: l’Amministrazione

ha deciso di sgravare le associazioni sportive del territorio dall’acquisto delle apparecchiature. Sono stati in-fatti comperati ben sette de� brillatori semiautomatici, che verranno instal-lati nelle seguenti sedi e saranno a di-sposizione delle associazioni fruitrici degli impianti, nonché del pubblico presente alle manifestazioni:

- Impianti Sportivi “San Francesco” di Cur-tarolo;

- Impianti Sportivi “Vulcania” di Santa Ma-ria di Non;

- Impianti Sportivi “La Brenta” di Pieve;- Palestra della Scuola Secondaria “Longo”

di Curtarolo;- Palestra della Scuola Primaria “Cappellari”

di Santa Maria di Non;- Palestra della Scuola Primaria “Umberto I”

di Pieve.Il settimo de� brillatore verrà utilizzato per

manifestazioni itineranti mentre un ottavo de-� brillatore sarà altruisticamente donato dal gruppo “Amici del Ballo di Curtarolo” e colloca-to all’interno della Sala Forum, centro nevralgi-co della vita associativa del nostro Comune. Le apparecchiature salvavita verranno consegnate u� cialmente con una cerimonia pubblica, nella quale verranno ribaditi i punti cardine e gli ob-blighi di legge del decreto. Gli spazi comunali ospiteranno in� ne dei corsi formativi BLS-D (Basic Life Support and De� brillation) per il rilascio del tesserino di autorizzazione all’uso del de� brillatore semiautomatico, in modo che le associazioni del territorio possano formare i propri allenatori e dirigenti.

OTTO DEFIBRILLATORI PER LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI SPORTIVI

Maila BellottoFiorella Moretti

Riccardo GaravelloClaudio Quartiero

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1 Voci da palazzo

Una delle maggiori opere cantierate dalla Regione per fronteggiare il dis-sesto idrogeologico è la realizzazione

del bacino di laminazione di Caldogno, in provincia di Vicenza. Il presidente della Regione Luca Zaia ha inaugurato a metà gennaio le paratoie mobili in corrispondenza del manufatto d’ingresso (bacino di mon-te), completate il 28 dicembre scorso. Per settembre 2016 è prevista la conclusione dei lavori di realizzazione anche del bacino di valle. Il presidente ha sottolineato che si tratta di è un’opera da 41 milioni di euro con la quale viene realizzato un invaso con una capacità di 3,8 milioni mc. di invaso su 106 ettari pari a 150 campi da calcio. E’ stato movimentato un milione e mezzo di mc. di terreno e sono stati erogati 13 milioni di euro per espropri e indennizzi. Per questo Zaia ha voluto ringraziare per primi i proprietari terreni, che hanno fatto il sacrifi cio maggiore, insieme alle associazioni di categoria.

“Qui in Italia – ha detto Zaia - siamo tutti commissari tecnici, 60 milioni di esperti di calcio, tutti bravi a parlare ma è facile fare la schedina il lunedì. Noi invece in questi cinque anni abbiamo realizzato 714 opere, grandi e piccole, a tutela dal dissesto idrogeologico del Veneto per 866 milioni di euro. Siamo pronti a cantierare altri 933 milioni di euro, quasi un miliardo di altre opere per mettere in sicurezza il Veneto”. “Questa è una partita irrinunciabile. Il progetto del Veneto del futuro

– ha aggiunto – non si basa su nastri d’a-sfalto: quelli che abbiamo in programmazione li confermiamo, ma la vera sfi da è quella di mettere in sicurezza i nostri territori. Non è un caso che si inizi da Caldogno. E’ bene ricor-darlo che Caldogno ha avuto la perdita di una vita umana con l’alluvione del 2010 e voglio che quest’opera sia soprattutto dedicata a chi ha perso la vita in quelle condizioni tragiche”.

Zaia ha ricordato che nel 2010 era presi-dente da pochi mesi e dalla sera alla mattina si è trovato con 235 comuni alluvionati sui 581 che allora il Veneto contava. Ci furono 1040 imprese e famiglie con l’acqua in casa o in azienda. “Se un popolo di benpensanti non avesse sprecato energie e avesse dato una mano – ha detto - avremmo ora molte più opere e in meno tempo. Oggi, però, noi siamo qui con Caldogno e siamo a confermare anche l’ampliamento di Montebello, le opere a Viale Diaz a tutela di Vicenza, i bacini di Colom-baretta a Monteforte d’Alpone, a Muson dei Sassi, a Prà dei Gai e poi tutte le altre opere che arriveranno. Noi le sfi de le abbiamo colte, nonostante io abbia ereditato una regione nel-la quale da 80 anni non si facevano più grandi opere a tutela dal dissesto idrogeologico. L’ul-tima opera è stato il bacino di Montebello”.

Zaia ha esortato tutti ad essere orgogliosi del lavoro fatto a Caldogno: una bella opera che darà tranquillità. “Ora pensiamo alla ge-stione senza tremori ai polsi – ha aggiunto -. Abbiamo un modello matematico, un pro-

tocollo preciso e lo rispetteremo. Perché se riempiamo questa vasca, che contiene quasi 4 milioni di mc. d’acqua, e lo facciamo prima di quando occorre, questa è un’opera che non serve a niente. Bisogna avere un timing quasi chirurgico e arrivare al limite prima di aprire. Ci sono i tecnici e se ne assumeranno la re-sponsabilità”.

“Noi abbiamo la certezza – ha fatto rile-vare il presidente - che con 2,7 miliardi di euro mettiamo in sicurezza il Veneto. Alla domanda “il Veneto è più sicuro?” io dico che, se pio-vesse come nel 2010 con le stesse modalità, le zone colpite dall’alluvione sono più sicure di prima. Però il Veneto, che ha oggi 576

comuni, ha ancora dei bacini idrografi ci per i quali l’esplorazione per la messa in sicurezza è ancora abbastanza timida, penso al Piave che ha avuto un’esondazione nel 1966, e a tutta una serie di lavori che dobbiamo fare”.

“Noi siamo sul pezzo – ha concluso Zaia - e vogliamo lavorare. Basta che ci diano i soldi e noi apriamo i cantieri. Ma c’è il problema della burocrazia, su cui dobbiamo tutti fare un esame di coscienza. Per fare quest’opera ci abbiamo messo cinque anni quando un privato ci avrebbe impiegato molto meno. Siamo stati velocissimi rispetto alla burocrazia ma non si può andare avanti così. Quando c’è di mezzo la salute o la vita dei cittadini biso-

gna andar giù a pancia a terra a fare le opere. Diciamolo fi no in fondo, ci vuole una legge speciale che dia poteri commissariali veri a chi si occupa di queste infrastrutture. Non serve che sia il presidente della Regione, può essere chiunque basta che possa essere operativo. Bisogna decidere di fare i commissariamenti perché la messa in sicurezza è fondamentale. In Italia abbiamo ogni anni mediamente qua-si 3 miliardi di danni per eventi catastrofali. Se noi queste risorse le dedicassimo a dar vita anzitutto un fondo multirisk per assicu-rare i cittadini e una quota parte alle opere infrastrutturali, avremmo un Paese diverso, un Veneto diverso”.

di Maria Pavan

Ambiente L’impegno della Regione contro il pericolo esondazioni

Difesa del suolo: inaugurate le paratie di CaldognoZaia: “In cinque anni abbiamo realizzato 714 opere, grandi e piccole, a tutela del dissesto idrogeologico del Veneto per 866 milioni di euro”

bilancio dei lavori fatti

Dopo l’alluvione del 2010 sono stati realiz-zati o avviati interventi per la difesa idrauli-ca del Veneto che attualmente ammontano

a oltre 860 milioni di euro. Fra questi ci sono anche circa cento milioni

gli investimenti per la sicurezza del sistema idraulico-forestale realizzati direttamente dalla Regione con i propri operai forestali. Inoltre, i lavori eseguiti o in appalto hanno alimentato il sistema delle piccole e medie imprese del Veneto, dando ossigeno a circa 700 aziende in un mo-mento diffi cile per la nostra economia. Nessuno degli interventi realizzati ha comportato aumenti

della spesa prevista. Anzi, si sono ottenuti rispar-mi sull’esecuzione delle opere per circa 25 milioni che sono stati destinati ad altri interventi. La Re-gione ha pronti progetti immediatamente cantie-rabili per un miliardo di euro, tra cui quelli per il Tagliamento e l’idrovia Padova-Venezia. Senza dimenticare gli interventi necessari sull’alveo del Piave. Ma si attendono i fondi del Governo. Per quanto riguarda la difesa del suolo, il Veneto sta proseguendo nella realizzazione dei bacini di la-minazione, ma in generale per quanto riguarda gli interventi di mitigazione del rischio idraulico viene seguito un nuovo tipo approccio impostato

secondo criteri scientifi ci legati all’indice di rischio, fattore risultante dalla combinazione di magnitu-do e frequenza. Un metodo che la Regione ha suggerito anche al governo per l’assegnazione delle risorse statali. Lo ha detto l’assessore ve-neto Gianpaolo Bottacin presentando a Venezia, insieme al presidente Luca Zaia il bilancio delle azioni e degli interventi di mitigazione del rischio idraulico e geologico realizzati dal 2010 ad oggi dalla Regione. “Sono tutte opere – ha aggiunto – che forse sono meno visibili di altre, ma han-no contribuito a far diminuire l’indice di rischio in Veneto. Il rischio zero non esiste, ma il percorso,

per quanto lungo, è stato intrapreso e i risulta-ti ci sono”. Bottacin ha rilevato che comunque la situazione del territorio resta costantemente monitorata: attualmente le criticità riguardano la mancanza di precipitazioni sul Veneto e per alcune località il bimestre novembre-dicembre è stato il più secco degli ultimi cento anni, dovendo risalire al 1921 per ritrovare un andamento simi-le. Ma in attesa delle piogge, che prima o dopo dovranno arrivare, il sistema è pronto e operativo e l’approccio scientifi co che si sta seguendo per la realizzazione delle opere di difesa del suolo continuerà a far calare l’indice di rischio.

BOTTAcIN: “MOLTE OPERE, ANchE PIccOLE, PER UN TERRITORIO PIÙ SIcURO”

Giampaolo Bottacin

27Voci da palazzo

Page 28: Padova nord genn2016 n13

28 Voci da palazzo 1Voci da palazzo

Centrosinistra Ha iniziato ad impegnarsi in politica fi n da giovanissimo fi no a diventare una delle fi gure di spicco in Veneto

Piero Ruzzante: “L’unica vera urgenza è il lavoro”Il consigliere regionale del Partito Democratico insiste sulla necessità di favorire l’occupazione per evitare che il Veneto torni di nuovo ad essere terra di emigrazione

Emanuele Prataviera è stato eletto fra le fi la della Lega Nord nel 2013 alla Camera dei Deputati nella circoscrizione Veneto 2. Ha 31 anni è nato a Motta di

Livenza ed è membro della Commissione parlamentare per la semplifi cazione e della XIV Commissione Politiche dell’U-nione Europea. Nel marzo del 2015 ha aderito al Gruppo Misto, e politicamente alla lista “Fare!” il cui ispiratore è il sindaco di Verona Flavio Tosi.

Prataviera quali problemi ci sono per il Veneto a livello nazionale?

“Il vero problema del Veneto è la distanza che lo sepa-ra da Roma. Distanza che, ogni giorno, aumenta sempre più con grande responsabilità della giunta veneta. Non è possibile che un giorno si attacchi il Governo e il giorno dopo, con il cappello in mano, si vada a chiedere fondi ed economie per risolvere i problemi. In materia di “schei a casa nostra” ci vogliono strategie concrete e a lungo termi-ne, non proclami pubblici a cui non segue nulla”.

Un esempio di strada percorribile? “Basta guardare i risultati ottenuti dalla Scozia: con il

referendum sull’indipendenza ha sfi dato Londra e ha otte-nuto signifi cativi sgravi fi scali. Da noi invece la giunta regio-nale passa gran parte del tempo a litigare con i confi nanti Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige precludendosi così possibili prospettive di progettualità comuni per lo svilup-po di un’area geografi ca che ricordiamoci, sino a qualche anno fa, era defi nitiva la locomotiva per eccellenza della produttività italiana. Basterebbe alzare un po’ lo sguardo e seguire con attenzione come si stanno muovendo due città del come Milano e Torino che concorrono unitamente al rilancio del polo industriale del Nord ovest.

Quali sono le priorità del territorio portate in Parlamento?

“Sicuramente le più importanti e sentite nel nostro territorio riguardano la crisi che ha colpito le aziende e il mondo del lavoro, unitamente alla sicurezza. E’ suffi ciente visionare nel sito della Camera l’elenco dei provvidenti che ho portato avanti e a cui sto lavorando. Continuo a riser-vare attenzione alla catastrofe che ha colpito la Riviera del Brenta, al dramma degli investitori delle banche, al disse-sto idrologico, al ripristino e messa in sicurezza di alcune arterie stradali, come la Statale Triestina. Non si può però pensare che un parlamentare da solo a Roma abbia la forza politica di risolvere tutti i problemi del suo territorio. Serve un lavoro corale che talvolta porta anche ad ingoiare rospi amari. Quello che è certo è che sono a completa disposizio-ne degli amministratori locali e del mondo produttivo per trovare soluzione ai problemi dei nostri cittadini”.

Perché la scelta politica di Fare! e l’addio alla Lega Nord?

“Le pongo una domanda: se lei fosse stato a bordo di una nave e vedesse accusato un innocente di ammutina-mento e gettato in mare, riuscirebbe a girarsi d’altra parte e a far fi nta di nulla? Io non mi sono girato e mi sono voluta

Lega Nordintervista al deputato emanuele prataviera

Classe 1963, Piero Ruzzante è senza dubbio una delle fi gure di spicco della politica veneta come dimostrano le numerose esperienze da

segretario della Fgci a consigliere comunale di Pa-dova passando per il parlamento italiano e quello europeo. Una fi gura di tutto rilievo che sicuramente sta dando il meglio presso il Consiglio Regionale e che vale la pena conoscere a fondo per comprenderne le attività e il pensiero.

Consigliere Ruzzante, la sua è una lunga esperienza maturata in prima linea in diversi am-biti. Quali sono le linee guida della sua attività politica?

“Ho iniziato da giovanissimo ad interessarmi a quello che mi accadeva intorno. La politica era la possibilità di tradurre in cose con-crete i sogni, i valori ed ideali. A 21 anni ero consigliere comuna-le a Padova a 32 deputato, non nelle liste bloccate, ma vincendo il collegio di Padova del centro stori-co. La cosa più importante che ho sempre cercato di mettere in pratica è saper ascoltare la voce della parte più debole, quella più indifesa, quella che non ha la voce tentando di rappresentarla nelle istituzioni. Dare una risposta alle loro urgenze signifi ca dare una risposta ai problemi generali di una città o di una nazione”.

In Regione Veneto i focus sono molti. Dove si sta concentrando maggiormente la sua attività e perché?

“La più grave carenza del Veneto di Zaia è il tra-sporto pubblico locale. I nostri pendolari sono trattati come a bordo dei carri bestiame, talvolta peggio per-chè restano a terra. In Veneto non c’è un sistema me-tropolitano ferroviario regionale, non c’è un biglietto unico. Poi una mattina mentre siamo in colonna ci accorgiamo che c’è il problema del PM10 e dell’aria irrespirabile, oppure che mezzo Veneto è sott’acqua o ha subito gravi danni perché il sistema fl uviale non ha retto. Ecco il mio focus è sulla costruzione di un nuovo modello di sviluppo per il nostro Veneto”.

Inevitabilmente in Regione le tematiche sono molte e le necessità della cittadinanza al-trettante. Quali sono secondo lei le priorità a cui la Regione deve dare spazio?

“Oggi la priorità è Lavoro, Lavoro, Lavoro. Salva-re il posto di lavoro nelle situazioni drammatiche che incontro quotidianamente e in secondo luogo creare il lavoro per chi non ce l’ha: giovani e donne. Dob-biamo investire di più in ricerca e trattenere qualche cervello in più nel nostro Paese. Il Veneto è tornato ad essere come 100 o 200 anni fa terra di emigranti

giovani e intere famiglie che vanno nel resto d’Euro-pa e del mondo a cercare un lavoro”.

Negli ultimi mesi uno dei temi caldi senza dubbio è stato quello relativo ai migranti. Ritie-ne che in Veneto di possa organizzare il tutto in un’altra maniera?

“Certo Zaia ha fatto il pesce in barile ha lasciato che il problema lo risolvessero le parrocchie, la Cha-ritas, le onlus e qualche Comune. Si potevano distri-buire 4/5 profughi per comune e invece c’è stata una gestione caotica. Una cosa ridicola. Pensare che quando governavano Zaia Maroni e Salvini hanno imposto quote di immigrati in ogni regione. Oggi il fenomeno, grazie al governo Renzi, è diventato un tema europeo.

Sicurezza: La situazione è così fuori controllo così come molti affermano o alcune dina-miche vengono amplifi cate a dismisura?

“Secondo tutte le statistiche tutti i reati in Italia sono in diminu-

zione, ma nel Veneto c’è veramente una situazione diffi cile. Vogliono spiegare i vari Zaia e Bitonci perchè hanno ridotto a zero le risorse per la sicurezza della regione? Fino a qualche anno fa erano 23 milioni dati ai comuni per sistemi di sicurezza come le tele-camere. Forse sulla sicurezza è più facile fare pole-mica che trovare soluzioni eppure mentre la Regione taglia, il governo Renzi ha aumentato le risorse per la sicurezza e per le forze di polizia”.

Nei suoi interventi è sempre molto legato al territorio, con particolare attenzione al com-mercio e alle realtà locali. Come pensa dovreb-bero essere tutelate e valorizzate queste realtà?

“In Veneto abbiamo una media di 320 mq ogni 1000 abitanti dedicati alla Grande Distribuzione. Le giunte Zaia e Galan hanno favorito questi grandi in-teressi privati e la concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi. Ogni addetto in più per i centri commerciali perdono il posto di la-voro in 4 perchè chiudono i negozi di prossimità. Si perde soprattutto per le persone più anziane un ser-vizio sociale. Parlando di sicurezza poi un negozio è un presidio in un territorio, ma se chiudono e apre un grande centro commerciale spesso avrà una fun-zione opposta attrarrà problemi di sicurezza in quel territorio”.

La SS Romea che rappresenta una delle “piaghe” della viabilità veneta. Quali sono le al-tre priorità?

di Martina celegato

Piero Ruzzante

“Sui profughi uno sbaglio non ricorrere all’accoglienza diffusa”

Abbiamo avuto veramente troppi morti lungo la Romea per non affrontare questo tema. Come va ri-solto nella bassa il completamento della SR 10. Ma la priorità delle priorità per la nostra Provincia è rea-lizzare l’Idrovia per la sicurezza idraulica del nostro territorio. Dobbiamo costruire un nuovo modello di sviluppo fondato sulla bellezza: investire sul turismo e sulla valorizzazione della nostra storia con le sue ville palladiane, le città d’arte, i colli Euganei o la Valle Millecampi, il mare la laguna o le Dolomiti. Non c’è solo Venezia!”.

Cosa ne pensa delle ultime attività e scelte dell’amministrazione di Padova?

“Un disastro! Bitonci si è rivelato non essere all’altezza del ruolo. Non è una questione politica, ma uno che si permette di questi tempi di buttare un fi nanziamento statale di 35 milioni per la realizza-zione della seconda linea del tram che avrebbe porta-to più servizi e più lavoro per i padovani non è degno

di occupare quella carica. Quando si produce un danno evidente per la città vuol dire che si sta gover-nando pensando a Salvini non ai padovani. Non parliamo poi delle fi gure pessime che sta facendo fare alla mia città...perfi no i gior-

nali europei hanno parlato del divieto a presentare un libro ad una docente dell’Università di Parigi. Ma crede di essere stato eletto Podestà? Come si per-mette di decidere se concedere o meno spazi che non sono privati e di sua proprietà? Speravo fosse in grado di diventare il Sindaco di tutti è invece rimasto il sindaco di Cittadella e della Lega Nord”.

“Per Padova Bitonci non è all’altezza del ruolo di sindaco”

Emanuele Prataviera

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1 Cultura veneta

“Guerre Stellari. Play!”, una nuova esposizio-ne dedicata al multiforme universo di “Star Wars”, un mito assoluto che ha saputo in-

cantare almeno 3 generazioni dal 1977 a oggi e che celebra l’uscita mondiale del nuovo capitolo “The Force Awakens” (“Il risveglio della Forza”) e che ha stregato il pianeta.

Organizzata da Kornice di Andrea Brunello, la mo-stra presenta una selezione della collezione privata di Fabrizio Modina, uno dei massimi collezionisti mondiali di toys fantascientifi ci, che esporrà per la prima volta la serie completa di tutti i pezzi uffi ciali a marchio Kenner prodotti dal 1977 in poi. Più di 1.200 giocattoli, tra cui action fi gures, gadget, modellini, oltre che stampe d’epoca, per narrare la storia di una saga che ha fatto impazzire grandi e piccini, al grido di “che la forza sia con voi”, e destinato a durare ancora molto a lungo.

L’esposizione in bilico tra arte pop, scienza e fanta-scienza come omaggio a un indiscutibile esempio di mi-tologia moderna, vede protagoniste assolute le “action fi gures”, termine che descrive personaggi snodabili di al-tezza variabile intorno ai 10 cm accessoriati di armi, vei-coli in scala e diorami che furono inventati dall’azienda Kenner nel 1977 proprio per “Star Wars”, riscuotendo un successo tale da soppiantare tutte le varie tipologie di giocattoli pre-esistenti. Con gli enormi proventi giunti dalle royalties sulle vendite, George Lucas, autore e re-gista della saga originale, poté fi nanziare le successive pellicole, ottenendo la grande libertà di espressione cre-ativa, esente dalle pressioni delle Majors hollywoodiane, che ha sicuramente contribuito al successo della serie.

“Guerre Stellari. Play!” racconta attraverso un lun-go percorso cronologico l’intera vicenda della Saga, ope-

rando mediante l’utilizzo di giocattoli e modellini una meticolosa ricostruzione delle scene salienti, riportando agli occhi dei visitatori momenti indimenticabili della sto-ria del cinema. Il percorso mostra inizia con un excursus nella fase di pre-produzione del fi lm, mostrando attraver-so stampe originali i disegni dell’artista Ralph McQuarrie, incaricato di visualizzare i personaggi, la tecnologia e le location della prima pellicola datata 1977. La seconda parte è dedicata a presentare i personaggi icona: Darth Vader, Luke Skywalker, Yoda, Han Solo, la principessa Leia, Chewbacca, R2-D2 e C-3PO e, ancora, i ferventi Cavalieri Jedi e i malvagi Sith, droidi, pirati, regine e principesse giunti da una “galassia lontana, lontana”. Nella terza sezione la cronologia della Saga viene rico-struita in ordine di narrazione delle 10 produzioni ad oggi uscite sugli schermi: iniziando da “The Phantom Menace”, il cosiddetto Episodio I, per giungere sino al recente “The Force Awakens” – il settimo capitolo. La quarta sezione è dedicata all’universo esteso di “Star Wars” ovvero a quei modellini che sono stati ispirati dai fumetti, dai romanzi, dai videogames e da altri media

che hanno utilizzato forme parallele per narrare storie nelle storie, lasciando spazio per mostrare anche inter-pretazioni inconsuete dei personaggi storici, come le loro versioni in forma di peluche oltre alle armi giocattolo e le edizioni natalizie. Infi ne, l’ultima sezione è dedicata ai vintage toys più preziosi che faranno impazzire i col-lezionisti: verrà presentata l’intera produzione di “action fi gures”, veicoli ed accessori che hanno segnato la storia di “Star Wars”, oggetti estremamente rari in gran parte mai giunti in Italia. Partendo dall’“Early Bird Kit”, il cou-pon di prevendita dei giocattoli Kenner datato 1977, i modellini di “Star Wars”, “The Empire Strikes Back”, “Return of the Jedi” sono esposti per la prima volta in maniera cronologica e sequenziale, completati dalla serie antologica “The Power of the Force” e dai cartoni animati “Droids” e “Ewoks”, le linee che chiusero la produzione nel 1985.

Curiosi gli eventi collaterali alla mostra come A cena con l’impero, il 21 gennaio e il Carnevale dell’8-9 febbraio. Tutte le informazioni sul sito www.guerrestel-laritreviso.it

La Casa dei Carraresi a Treviso ospita sino ad aprile un’esposizione curiosa e particolare che porta al pubblico una collezione mai vista

Evento La mostra sulla saga che ha sedotto tre generazioni

Guerre Stellari. Play!

Poetico, intenso: un piccolo capolavoro a cui sono stati tributati lungi minuti di applausi. Ha destato unanimi consensi “El Mo-stro”, il cortometraggio di Studio Liz sulla “coraggiosa storia

di Gabriele Bortolozzo”, che è stato presentato e proiettato in ante-prima per Venezia allo Spazio Aereo di Marghera, dinanzi al pubbli-co delle grandi occasioni: almeno duecento le persone intervenute alla serata, caratterizzata anche dalla contestuale presentazione del secondo libro della collana “3A Edizioni” sul danno ambientale pubblicato da Studio 3A, la società specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità civili e penali, a tutela dei diritti dei cittadini, che ha contribuito in modo determinante alla realizzazione del corto. “A Marghera, pur sapendo almeno dal 1974 che il CVM era nocivo, nessuno diceva nulla. Nessuno a parte Gabriele Bortolozzo. Nel silenzio “assordante” nel quale si consumava la tra-gedia degli operai del Petrolchimico e nella semplicità della sua vita Bortolozzo, che non era un medico legale, un avvocato, un sindacalista di alto rango, né un politico, ha fatto più di chiunque altro per la salute dei suoi colleghi di lavoro e dei suoi concittadini e per l’ambiente del suo territorio. Non ha mollato neanche di fronte all’indifferenza gene-rale, neanche quando la sua prima denuncia, di metà anni Ottanta, non è stata presa in considerazione - ha sottolineato con un commosso ricordo di Bortolozzo il dottor Andrea Milanesi, Direttore Tecnico di Studio 3A, sostenendo la necessità di cambiare l’approccio giuridico sui casi di danno ambientale”

Al riguardo, un contributo importante l’ha portato Francesca Bo-scolo, che ha scritto il volume di Studio 3A “Risarcimento del danno ambientale: profi li di analisi”, edito da Cleup e fresco di stampa. Un libro che si propone di aiutare i danneggiati, ma anche gli operatori del diritto, a comprendere cosa e quando sia giusto risarcire; una guida effi cace che, oltre a una panoramica completa sulle tipologie di danno esistenti, ripercorre le tappe dell’allineamento dell’Italia alla normativa europea in materia ambientale, “fi no alla storica legge sui delitti contro l’ambiente, che rappresenta un nuovo ed effi cace mezzo di repressio-ne della criminalità ambientale” ha spiegato l’autrice, ricordando come oggi il cittadino abbia molti più strumenti di quelli di cui disponeva Bortolozzo per denunciare e far valere i propri diritti, “a cominciare da quello, fondamentale, alla salute”. Il cortometraggio dura circa 12 minuti sembrano pochi, ma per realizzarlo ci hanno lavorato ininter-rottamente per un anno quindici artisti, facendo anche gli straordinari per riuscire a ultimare il lavoro per il 2015, in occasione del ventesimo anniversario dalla scomparsa di Bortolozzo” ha sottolineato Pajer, che ha ricordato con orgoglio anche i prestigiosi riconoscimenti internazio-nali che il corto sta ottenendo, come il premio Green Film Online Award all’ultimo Festival Interfi lm di Berlino. “Volevamo arrivare al cuore di tutti” hanno aggiunto i due registi, Lucio Schiavon e Salvatore Restivo, spiegando il perché della scelta del cortometraggio animato e batten-do anche sulla componente fondamentale della musica, curata da un grande artista veneziano come Paki Zennaro.

Venezia. Un cortometraggio su Gabriele Bortolozzo

“EL MOSTRO” UNA PELLIcOLA chE FA dIScUTERE

Maria Pavan

Se non l’avete ancora letto, l’ultimo libro del padovano Romo-lo Bugaro, Effetto Domino - Einaudi, è una lettura da mettere al più presto nell’elenco delle vostre prossime letture. L’auto-

re, due volte fi nalista al Campiello, nell’ultimo romanzo, dà voce a uomini abituati a esprimersi solo attraverso il denaro. Uomini che non vanno liquidati con facili paro-le: lo sa bene lui, Romolo Bugaro, che – oltre a essere uno scrittore ipnotizzato dal mondo – è un av-vocato che conosce da vicino, per lavoro, le traiettorie di ascese e fallimenti. Ritrarli con verità, nel bene e nel male di cui sono capaci, è la scommessa di questo suo ulti-mo romanzo. Perché la verità non indebolisce il giudizio etico, anzi lo rafforza proprio nella misura in cui lo complica. Quando uomini come questi si mettono in testa di conclu-dere un grande affare – ad esem-pio di costruire una città di lusso nella provincia veneta, facendola spuntare come un fungo dall’oggi al domani – niente può fermarli. O forse sí. Forse può accadere che il rifi uto di una banca produca un effetto domino senza fi ne, travol-gendo le esistenze di tutti. Grandi costruttori, piccoli imprenditori, camionisti, casalinghe, bambini ignari di ogni cosa. Perché quando la valanga comincia a rotolare non c’è salvezza per nessuno. Ma non tutto è come sembra, in una storia di uomini ossessionati dal lavoro, dal denaro e dal potere al punto da apprezzare l’abilità di chi è riuscito a fregarli. Dello stesso autore: La buona e brava gente della nazione (Baldini e Castoldi 1998, fi nalista al Premio Campiello), a cui sono seguiti, per Rizzoli, i romanzi Il venditore di libri usati di fantascienza (2000), Dalla parte del fuoco (2003) e Il labirinto delle passioni perdute (2006, fi nalista al premio Cam-piello). Per Einaudi ha pubblicato Effetto domino (2015).

autori veneti

romolo bugaro: effetto donomino

Sopra la copertina del libro, sotto l’autore Romolo Bugato

30 Cultura veneta

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32 Cultura veneta1 Cultura provinciale

“Creatum, ovvero delle Arti e delle Tradizioni”: è questo il tema con-duttore del Carnevale di Venezia,

edizione 2016, che si apre il 23 gennaio prossimo e fi no al 9 febbraio si proporrà con un trionfo di eventi. Questa edizione vuole essere un ritorno alle antiche origini della tradizione e del folklore della città.

Un incentivo forte e insieme una cele-brazione della rinascita delle antiche origini di Venezia. Sotto la direzione artistica di Marco Maccapani, Piazza San Marco si trasformerà in un villaggio delle meraviglie, realizzato dalle scenografi e del Teatro La Fe-nice, in cui gli artigiani, con le loro eccellen-ze, racconteranno la storia unica di Venezia.

I nomi delle calli e dei campi come “Cal-le forno”, “Ruga dei oresi”, “Campiello del remer”, “Fondamenta dei vetrai”, “Calle dei fuseri” o la “Frezzaria”, rappresentano un inno alle arti dei mestieri che ritroveran-no nell’allestimento di Piazza San Marco i fasti del loro glorioso passato. Calli e campi

di Venezia diventeranno inoltre luoghi di spettacoli musicali e teatrali insieme alla terraferma, dove il carnevale si diffonderà. Mentre allestimenti e rievocazioni ripropor-ranno, proprio nella fabbrica per eccellen-za, l’Arsenale, il rapporto di Venezia con i mestieri. Grazie alla collaborazione con i Musei e con le istituzioni culturali veneziane saranno proposti itinenari culturali tematici di visita, aperture straordinarie, mostre tem-poranee. Si parte il 23 gennaio con l’ormai consueta Festa Veneziana nel popolare se-

stiere di Cannaregio. Uno spettacolo a tema sull’acqua e sulle rive aprirà il Carnevale. Il giorno dopo ci sarà il Corteo storico di imbarcazioni addobbate. E via via nei giorni successivi gli oltre 60 spettacoli, concentrati per lo più in Piazza San Marco, fra cui il 30 gennaio il Corteo della Festa delle Marie, il 31 il volo dell’Angelo dal Campanile di San Marco interpretato da Irene Rizzi, Maria vin-citrice del Carnevale 2015.

Da giovedì 4 a martedì 9 febbraio ci sa-ranno infi niti eventi: momento clou in piaz-

za San Marco, domenica 7 febbraio, con la fi nale del concorso della maschera più bella del Carnevale, il Volo dell’Aquila dal Campa-nile di San Marco, con un ospite speciale e misterioso; all’Arzenale di Venezia la festa durerà fi no a notte inoltrata. Gran fi nale martedì grasso con la celebrazione delle glorie di San Marco nello Svolo del Leon, maestoso gonfalone di San Marco, il leone alato su campo rosso che ha reso imortale la Serenissima Repubblica nel Mediterraneo e nel mondo. Questo carnevale sarà dunque

uno spettacolo nello spettacolo, reso possi-bile grazie anche alla collaborazione degli scenografi Angelo Lodi, Guerrino Lovato e Massimo Checchetto, i costumi dell’Atelier Nicolao e dell’Atelier Longhi di Francesco Briggi. Insomma un Carnevale che è ricco e vario come il poster - immagine uffi ciale dell’edizione 2016 - realizzato dall’artista Eduardo Guelfenbein: un collage di colori e di immagini che, simbolicamente, rispec-chiano “la creatività e l’immaginazione - spiega l’artista - che sta dietro agli eventi”.

“Creatum”, è il titolo di questa edizione che vuole essere un ritorno alle antiche origini della tradizione più folkloristica della città. Non solo le arti ma anche il teatro, l’opera e la commedia vanno in scena anche all’aperto

Eventi Dal 23 gennaio al prossimo 9 febbraio. Lo spettacolo d’inaugurazione alle 18 lungo il canale di Cannaregio

Il Carnevale di Venezia celebra le arti e le tradizioni

Il carnevale di Venezia con le tradizionali maschere, a lato il poster uffi ciale dell’edizione 2016

Cavarzere Teatro e anniversari. Il prossimo 7 febbraio va in scena la nuova commedia “Spirito allegro”

Una serie di iniziative sono state intraprese alla fi ne dell’anno appena trascorso e all’inizio del 2016 per ricordare la nascita, trent’anni fa, della compagnia Fi-

lodrammatica di Cavarzere, l’ultima delle quali la messa in scena il 7 febbraio della nuova commedia “Spirito allegro” di N. Coward.

La Filodrammatica nacque grazie all’iniziativa di Ileana Dal Checco che, nei primi anni Ottanta, seguì i ragazzi del Patronato “San Pio X” nell’allestimento delle recite e dal suo desiderio di passare da brevi messe in scena alla preparazio-ne di vere e proprie commedie, idea che venne accolta con entusiasmo da un gruppo di adulti dell’oratorio e dai Padri Ca-nossiani che si prodigarono affi nché sul palcoscenico del teatro Goldoni ci fosse sempre una commedia da rappresentare a Natale o a Carnevale.

“All’inizio fu semplicemente un’occasione per divertirsi, – affermano i componenti della compagnia - ma anche per condividere una passione, quella appunto per il teatro, che ci spinse a desiderare di mettersi in gioco nella non facile arte della recitazione”.

Nel settembre del 1985 andò in scena la prima opera: “Le barufe in famegia” di Giacinto Gallina, un classico del tea-tro tradizionale veneto.

“Il teatro Goldoni di Cavarzere dava il tutto esaurito, tutto il paese era venuto a vedere quella che sarebbe diventata la compagnia teatrale di Cavarzere e il palcoscenico fremeva per la tensione emotiva – continuano gli attori della Filodramma-tica - “Le barufe in famegia”, chi l’avrebbe mai detto? Chi avrebbe mai pensato che sarebbe diventato il nostro “cavallo di battaglia” per i successivi trent’anni?”

In seguito avvenne la costituzione di una vera e propria compagnia fi nalizzata alla messa in scena di opere teatrali e alla diffusione della cultura nel territorio; poco tempo dopo co-minciarono ad arrivare le prime scritture prima dai paesi limitro-fi e poi anche da teatri importanti della regione così ben presto la compagnia cavarzerana passò dalle piccole - ma seguitissi-me - rassegne nei paesini sperduti di campagna ai cartelloni delle città di Vicenza, Padova, Verona, Sacile, Mestre, Spinea: il nome della Filodrammatica, dunque, fi gurò nelle locandine delle più belle rassegne teatrali amatoriali del Veneto.

Dopo qualche anno, sempre sotto la guida di Ileana Dal Checco, si aggiunsero al repertorio altre commedie come “Zente refada”, “Sior Tita paron” e “La bozeta de l’ogio”: proprio con quest’ultima la Filodrammatica ebbe il primo rico-noscimento delle qualità dei suoi attori quando vinse il premio “Carlo Goldoni” del Teatro Stabile del Veneto.

Col passare del tempo aumentò nei componenti della compagnia il desiderio di perfezionarsi per cui, nei primi anni del Duemila, la Filodrammatica fece un’ importante esperienza con il Bel Teatro, una compagnia di professionisti di Padova, che le permise una miglior conoscenza del linguaggio teatrale.

A questa esperienza seguirono la messa in scena de “L’An-conitana” di Ruzante con il valente regista Roberto Innocente e di “Tango Monsieur?” di Lo Castro con Damiano Nardin: quest’ultima pièce rappresentò un banco di prova per la com-pagnia, in quanto gli attori recitarono per la prima volta in italiano.

Oggi la Filodrammatica è guidata da Franco Penzo, attore e regista del Teatro Novo di Chioggia che con lui ha colleziona-to tanti successi e premi sia in Italia che all’estero e alla sua riconosciuta esperienza e competenza, la Filodrammatica si affi da con grande fi ducia.

Trent’anni di Filodrammatica, dalle recite in patronato alla costituzione di una vera e propria compagnia

Nicola Ruzza

Il Carnevale protagonista anche nell’entroterra veneziano a partire da Piazza Ferretto a Mestre dove nei

due week end clou torna l’animazione con la mascherina più bella, una inizia-tiva che coinvolge centinaia di bambini. L’appuntamento sabato 30, a partire dalle 15, domenica 31 gennaio alle 11 e dalle 15 in poi, sabato 6 febbraio dalle ore 15, domenica 7, lunedì 8 e martedì 9, alle ore 11 e dalle 15 in poi.

Sempre in Piazza Ferretto sono in programma, nei fi ne settimana del carnevale, animazioni e spettacoli nella pista di pattinaggio sul ghiaccio. E inol-tre una video installazione interattiva stupirà e coinvolgerà tutte le persone che si troverranno a passare in Piazza Ferretto.

Dal 30 gennaio al 9 febbraio, 11 giorni e oltre 30 tappe del “trenino uf-fi ciale del Carnevale” che consentirà di assistere a performance e laboratori di artigiani su arti e antichi mestieri nelle piazze di Malcontenta, Zelarino, Trivi-gnano, Ca’ Sabbioni, Marghera, Fava-ro, Tessera, Campalto, Piazza Ferretto, Chirignago, Lido, Malamocco e Pelle-strina. Il 6 febbraio è in programma la sfi lata dei carri a Marghera. Sempre il 6 febbraio il Carnevale dei Ragazzi a Zelarino dove il 9 si terrà la sfi lata dei carri. Sfi lata anche a Favaro il 7 e a Burano il 6, 7 e il 9 febbraio.

Feste e carriil carnevale a mestre e dintorni

Alcune interpretazioni della compagnia di Cavarzere

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Chi si sarà spostato per le vie di Adria, nei primi giorni del nuovo anno, non avrà potuto fare a meno di notare alcuni manifesti molto singolari,

annuncianti a chiare lettere “Angela ad Adria”, e sullo sfondo il busto di una figura in tailleur rosso vermiglio, che assomigliava in tutto e per tutto alla Merkel. Sogno o realtà? Alcuni cittadini si saranno pur chiesti cosa ci facciano simili annunci pubblicitari aventi come soggetto la teutonica cancelliera tedesca proprio ad Adria. Angela Merkel sarebbe in visita nella ridente città etrusca? In questo caso, si sarebbero mobilitati quantomeno il sindaco Bobo e l’intera amministrazione, se non le altre cariche politiche regionali e magari nazionali. Ma per giorni tutto sembra tacere. Si giocherà allora sull’effetto sorpresa? Anche questa ipotesi è abbastanza improbabile, visto che un appuntamento del genere avrebbe bisogno di mesi e mesi di pianificazione, rapporti diplomatici complessi e di norme di sicurezza opportune, visti i tempi. Insomma, la gita fuori porta della Merkel potrebbe essere solo lo scherzetto di qualche mente bizzarra? Sicuramente una mossa che ha fatto parlare di sè. Poi, un giorno, d’improvviso, la rivelazione: entrando in Sala Cordella, nel pieno corso urbano, ci si imbatte in una carrellata di poster di varie dimensioni che ritraggono la bionda cancelliera nelle sue celebri uscite pubbliche, ai convegni, alle riunioni, accompagnati da alcune frasi ad effetto che

ne ribaltano completamente il significato formale e ufficiale della situazione, provocando ilarità nel riguardante. Svelato dunque il mistero: trattasi di una messa in scena artistica, di uno specchietto per le allodole, avente come artefice Andrea Dodicianni, che non pago dei suoi successi come cantante pop, ha deciso di diventare artista, iniziando dal suo territorio e da una donna che non passa di certo inosservata. I modelli di riferimento di Dodicianni sono sicuramente Maurizio Cattelan, come si evince anche dalla strategia comunicativa di questa mostra, e Marina Abramovich per quanto riguarda l’aspetto di coinvolgimento del pubblico rispetto all’opera. il cantante racconta di avere una vera e propria ossessione per Frau Merkel, tanto da sognarla pure di notte, e da qui il titolo della mostra “Ich liebe Angela”. Tra ironia e provocazione, queste immagini mettono in luce l’aspetto più umano e ufficioso della donna più potente, apparentemente severa e algida,

giocando con le sue tipiche espressioni facciali, i gesti, gli ammiccamenti. Ne deriva una carrellata di caricature a tratti efficaci, a tratti blasfeme, a tratti nonsense, di una grande icona dei nostri tempi; l’icona della «cancelliera di ferro», della donna di potere, dell’attrice politica ferocemente determinata e, agli occhi di chi non l’apprezza, altrettanto cinica, della dominatrice che comanda e condiziona l’Europa. Tuttavia certe mostre possono fare miracoli e trasformare i cattivi, per magia, nel loro opposto, facendoci riflettere sui cliché che ci portiamo dietro e sul fatto che il mondo non può essere diviso in sterili categorie, o tra buoni e cattivi.

di Melania Ruggini

Angela ad Adria, ci pensa Dodicianni

Oltre 1 milione di euro a 38 progetti - 27 per la provincia di Padova, 11 per la provincia di Rovigo- che metteranno al centro creatività, coesione sociale, sviluppo sostenibile e innovazione. Sono i risultati del bando “Culturalmente

2015” promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e aperto alle associazioni culturali delle province di Padova e Rovigo. Con questo bando, giunto alla quarta edizione, la Fondazione ha voluto sostenere l’attività di giovani under 35, offrendo opportunità di lavoro e stimolandoli a “fare rete” attorno a progetti focalizzati su tematiche di attualità. Un impegno che ha portato, fra l’altro, ad un maggior coordinamento tra i soggetti operanti nel settore e a valorizzare numerose professionalità, innalzando la qualità dell’offerta culturale. Per la provincia di Rovigo si registra un netto incremento, pari al 60%, dei progetti premiati, rispetto agli anni passati. Segnale positivo, che indica come finalmente le associazioni delle provincia si stiano sviluppando o strutturando anche dal punto di vista culturale. Di seguito i progetti vincenti della provincia di Rovigo e i relativi finanziamenti: associazione Ape con “Mur’Arte, salotti urbani per riscoprire le mura” con 26.700 euro; associazione Leonardo Da Vinci con “E(c)co Rovigo! Mappe di giovani per i giovani”, 29.560 euro; Nexus con “If you play” con 30.000 euro; Pro Loco di Adria con “Una visione oltre- Luigi Groto”, 30.000 euro; Ramatnal Onlus di San Bellino con “La differenza non é una sottrazione” e 25.110 euro; Tumbo con “ARA Percorsi creativi rurali”, 29.627 euro; Centro Polesano Studi Storici ed Etnografici “I colori dell’antico”, 16.964,00 euro Circolo Arci Cavazzini con I.C.A.R.O 2016, 30.000 euro; Circolo Arci Il Tempo Ritrovato “Arting Pot - Fusioni d’Arte” con 30.000 euro; Corpo Bandistico Città di Lendinara “Prospettive – Percorsi di cultura comunitaria” con 30.000 euro; Gruppo Teatrale Il Mosaico con “Polesine 8mm – pellicole di vita quotidiana” e 30.000 euro.

Un bando rivolto aigiovani under 35culturalmente 2015

Me. Ru.

Il comune di San Martino di Venezze promuove il talento artistico con un inedito e originale concorso dedicato ai creativi

del territorio, dal titolo “due murales per San Martino”. Giovani creativi, dunque, affrettatevi: c’è tempo fino al 27 febbraio 2016 alle ore 12 per iscriversi, presentando i propri bozzetti ed elaborati. Il concorso è aperto ad artisti e a gruppi di artisti, nonché agli istituti artistici e alle scuole della Provincia di Rovigo, per valorizzare l’operato dei talenti locali. La partecipazione al concorso è gratuita. I concorrenti dovranno presentare uno o più bozzetti a colori che illustrino in maniera dettagliata il murales o i murales che vorrebbero realizzare. I concorrenti possono partecipare, dunque, per un solo murales o per entrambi. I due murales, che saranno realizzati rispettivamente nella Sala Civica del capoluogo e nel fabbricato delle ex scuole di Ca’ Donà, dovranno ispirarsi alla cultura o alla storia o alle tradizioni locali, tenendo comunque presenti le caratteristiche sociali e geografiche del territorio di riferimento. I partecipanti si dovranno inoltre confrontare con le grandi dimensioni: nella sala civica del capoluogo avranno a disposizione un muro della lunghezza di 4,50 metri e di altezza massima 1,50 metri, mentre nella sala principale delle ex scuole elementari di Ca’ Donà le dimensioni sono le seguenti: lunghezza 4,50 metri e altezza massima 1,50 metri. Sulla base delle proposte pervenute, una commissione appositamente costituita e nominata con provvedimento di

giunta comunale, selezionerà i due murales vincitori. La commissione analizzerà le proposte presentate selezionando, a proprio insindacabile giudizio, le due proposte che riterrà maggiormente aderenti alle finalità del concorso, all’originalità dell’idea e all’efficacia della tematica veicolata. Qualora nessuna delle proposte presentate fosse ritenuta, a giudizio insindacabile della Commissione, adatta e pertinente, il concorso potrà essere annullato. Al gruppo o artista che si aggiudicherà il concorso di idee il comune di San Martino di Venezze riconoscerà un premio del valore complessivo di 1.000 euro per ciascun progetto (IVA, manodopera e materiali compresi). Il bozzetto dovrà essere presentato su carta o cartoncino da disegno, nel formato 50 x 70 cm, e la rappresentazione dovrà essere quanto più fedele possibile all’opera da realizzare, anche rispetto ai colori che verrano utilizzati nella realizzazione del murales. In allegato al bozzetto in concorso si potrà allegare un breve curriculum vitae artistico e materiale illustrativo (fotografie e/o altro materiale cartaceo) che riporti eventuali opere di murales già realizzate dai concorrenti. I vincitori dovranno quindi realizzare il proprio progetto entro un mese dal conferimento dell’incarico, concordando con l’amministrazione le modalità e i tempi di esecuzione. Il concorso e la modulistica allegata sono disponibili nell’apposita sezione del sito internet istituzionale dell’Ente all’indirizzo www.venezze.it

Un concorso che promuove i talenti del territoriodue murales per san martino

Me. Ru.

Non solo arte Grandi cartelloni e la Cancelliera attesa in città

Tutti gli appuntamenti in calendario finoa fine maggio

Sarà una stagione di prosa vivace quella che animerà il Teatro Sociale da gennaio a marzo 2016. Prosegue infatti la partnership con Arteven, a cui si aggiunge anche il Teatro Stabile

del Veneto, ora Teatro Nazionale, e il sostegno della Fondazione Banca del Monte. Come ha spiegato l’assessore alla Cultura, Andrea Donzelli, l’intento è quello di proseguire il lavoro svolto negli anni in particolare da Gabbris Ferrari. Da parte sua, il professor Luigi Costato, presidente di Fondazione Banca del Monte, si ritiene soddisfatto di aver potuto contribuire economicamente affinché la città avesse la sua regolare stagione di prosa. Essa si apre con l’amatissimo Natalino Balasso, che il 13 gennaio mette in scena “La Cativissima, epopea di Toni Sartana”, personaggio che tradisce chiunque pur di raggiungere il suo scopo, che vuole possedere per il semplice gusto del possesso. Per lui le persone, dalla più prossima alla più sconosciuta, sono solo strumenti. Il 19 febbraio Pierfrancesco Favino porta in scena “Servo per due. One man, two guvnors” di Richard Bean, tratto da “Servitore di due padroni” di Carlo Goldoni; si tratta di una commedia comica in cui la quantità di impicci, di equivoci e di gag è illimitata per cui il pubblico riderà in continuazione. Renato Carpentieri, Tony Laudadio, Enrico Ianniello e Giovanni Ludeno sono gli interpreti de “I giocatori”, il 25 febbraio. In scena quattro uomini, senza arte né parte, condividono tragicomiche frustrazioni e fallimenti, giocando a carte, in attesa di un ultimo estremo guizzo vitale. “Arlecchino servitore di due padroni’, per l’adattamento di Giorgio Sangati, sarà rappresentata il 5 marzo. Travestimenti e riconoscimenti, servitori e padroni, padri e figli, morti e risorti, duelli e passioni, gioie e pianti: nello spettacolo tutto è doppio, come Arlecchino che, a sua volta, si sdoppia nell’impresa impossibile di servire due padroni e forse anche sé stesso. Il 15 marzo Ottavia Piccolo in “7 minuti” di Stefano Massini per la regia di Alessandro Gasmann; è la storia vera, tratta dal fatto di cronaca del gennaio 2012, del bacio di ferro tra le operaie tessili di Yssingeaux (Alta Loira) e i nuovi dirigenti subentrati al controllo di uno dei massimi colossi industriali francesi. Ultima

rappresentazione il 24 marzo, con Alessio Boni e Marcello Prayer ne “I duellanti” di Joseph Conrad. Due ufficiali ussari dell’esercito di Napoleone continuano a sfidarsi a duello senza che nessuno sappia il vero motivo di quell’odio profondo che li condurrà fino al duello decisivo.

Tuttavia le sorprese non finiscono qui: nel mese di maggio sarà inaugurata la seconda stagione della rassegna ‘Donne da palcoscenico’: tre appuntamenti con il teatro al femminile, sotto la direzione artistica di Letizia Piva. Domenica 15 maggio l’esordio: “Cordis duo”, con Letizia Piva e Luciano Borin, per la regia di Gabbris Ferrari. Sabato 21 maggio “I digiuni di Catarina da Siena” scritto e diretto da Dacia Maraini, con Dacia Maraini e la Compagnia Le Nuvole Teatro. Domenica 29 maggio è la volta di “I fantasmi delle donne”, per testo e regia di Letizia Piva, con Teresa Mannino e gli allievi del Laboratorio Il teatro del corpo.

Teatro sociale, in scena artisti di spessore

34 Cultura veneta

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di Sara Boscolo Marchi

Dopo la pausa natalizia, tornano gli appuntamenti di Acque Altr3, progetto di danza, musica e teatro promosso ed

organizzato dall’assessorato alla Cultura in collaborazione con Arteven, Centro Formazione Danza, Associazione Lirico Musicale Clodiense, Veneto Jazz e Città Metropolitana.

Il sipario del teatro Don Bosco riapre il 21 gennaio con uno spettacolo che si ascolta come fosse un concerto e si guarda come fosse un varietà: “Il sol ci ha dato alla testa” della Rimbamband. Venerdì 22 gennaio, l’Eddie Gomez 4et (jazz) suonerà insieme a Roberto Gatto alle ore 21 presso l’Auditorium San Nicolò. L’11 febbraio Natalino Balasso tornerà ad intrattenere la platea del Don Bosco con il suo “Stand Up Balasso”: due ore di zapping tra le varianti della risata, dai doppi sensi, ai monologhi balassiani sulle miserie e i difetti umani che lo hanno reso popolare. Il giorno dopo, all’Auditorium, Saverio Tasca e Alterarco presenteranno, invece, “L’uomo che cammina”, uno spettacolo d’immagini sonore e suggestioni sui luoghi della Grande Guerra. Il 25 febbraio, la stagione comica di “Acqua Alta” proseguirà con un classico del teatro italiano, nonché il testo di Carlo Goldoni più rappresentato al mondo: “Arlecchino, il servitore di due padroni”, allestito dal Teatro Stabile del Veneto.

Per gli appassionati del balletto, domenica 21 febbraio alle ore 17, l’Auditorium San Nicolò ospiterà il “Galà di Danza tra classico

e contemporaneo”, danzato dai giovani talenti nazionali de Il Balletto - Gruppo Junior di Castelfranco Veneto, diretti da Susanna Plaino.

A concludere la rassegna “Chioggia Danza 2015/16” sarà lo spettacolo fuori abbonamento “Four” del Gruppo Chòrea (coreografie di Patrizia Aricò e Francesca Serafini) il 6 marzo alle ore 17. Poi domenica 28 febbraio, sempre in Auditorium, alle 18 sarà il turno dell’Orchestra Crescere in Musica di Vicenza, che, diretta da Sergio Gasparella, eseguirà musiche di Beethoven e Mozart. In marzo tornano anche le serate jazz, con il Steve Turre 6et (6 marzo) e il Trio da Paz (11 marzo).

Il noto comico Mago Forrest, infine, giovedì 10 marzo chiuderà la XXII rassegna

di “Acqua Alta” al teatro Don Bosco con uno spettacolo ambientato in un albergo, metafora della vita, dove si arriva, si sosta e poi si parte. Dopo la “La Traviata” di Giuseppe Verdi del 20 marzo alle ore 16.30, invece, l’Auditorium di Calle San Nicolò riproporrà due appuntamenti nell’apprezzata formula “concerto+aperitivo”: domenica 10 aprile i

“Singing Porter” a partire dalle 18.00 ripercorreranno vita e musica di Cole Porter attraverso il diario della moglie Linda; infine, domenica 22 maggio, alle 11.15 si esibiranno gli allievi dell’Accademia Violinistica di Chioggia, diretti dal M° Dejan Bogdanovic. Per informazioni e biglietti è possibile consultare www.arteven.it – www.eventi.chioggia.org .

Appuntamenti a Chioggia Teatro, musica, danza

Acque Altr3, si riparte con gli eventi

I prodotti di Chioggia in esposizione a Copenaghen. Un dipinto della pittrice Nella Talamini è stato recentemente

consegnato dal Direttore Sanitario Luca Sbrogiò – in occasione di un convegno internazionale svoltosi a Venezia – alla dottoressa Hanne Tonnesen, responsabile della Promozione della Salute dell’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità). Nell’opera della Talamini sono raffigurati alcuni dei prodotti tipici chioggiotti (in foto). Vari dipinti della pittrice, nata a

Padova ma da tempo residente a Chioggia, sono stati donati all’Ospedale “Madonna della Navidella” di Chioggia ed anche un suo acquerello raffigurante l’edificio ospedaliero e una bricola con la Madonna è stato consegnato al governatore del Veneto Luca Zaia giunto a Chioggia per l’inaugurazione del nuovo Pronto Soccorso di Chioggia. Un dipinto di Nella Talamini è esposto nella sede dell’associazione Ilica (Italian Language Inter-cultural Alliance) a New York. E il prossimo maggio esporrà

a Bolzano assieme alla pittrice Elena Zampieri, presidentessa del Circolo Silone di Chioggia.

curiosità Pittura. Il dipinto è stato consegnato alla dottoressa hanne Tonnesen dell’Omsi prodotti di chioggia dipinti da nella talamini in esposizione a copenaghen

All’amministrazione della giustizia in Italia è stato dedicato l’incontro di novembre promosso dal Rotary Club di Chioggia. L’evento, organizzato dal presidente del Club Luciano Oselladore, ha avuto quale relatore il Presidente della Corte

d’Appello di Venezia Antonio Mazzei Rinaldi alla presenza dei rappresentanti delle autorità civili e militari locali.

“La Magistratura - ha affermato il relatore - è stata concepita come un Ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere con la chiara finalità di sottrarre il controllo della stessa al potere politico. La considerazione del legislatore costituente, nata dall’essere appena usciti da un regime totalitario, si è rivelata, almeno nelle intenzioni, vincente e positiva giacché ha consentito lo sviluppo e il consolidarsi di un ruolo della Magistratura adeguato alla complessità dei rapporti nella nostra società civile”. Nel corso degli anni il ruolo del giudice è mutato con l’insorgere di complicazioni e conflitti sociali, civili, economici e politici: le situazioni d’emergenza contro il terrorismo, contro la criminalità organizzata, contese sociali nel mondo del lavoro, fino alle questioni di emergenza abitativa, rapporti familiari e tutta una serie di problematiche che interessano la complessità della convivenza sociale.

“L’azione della Magistratura”, ha proseguito il Procuratore, “ha assunto un ruolo di garanzia dell’equilibrio tra i poteri dello stato e i portatori di interessi di gruppo e individuali, un ruolo sempre più difficile da districarsi nel rispetto delle legittime prerogative”. La responsabilità della magistratura - una funzione “particolare” anche nei confronti del mondo politico del passato e del presente - è un aspetto che maggiormente interessa i cittadini, quando si tratta di assicurare alla giustizia soggetti che abbiano usato delicatissime funzioni pubbliche per scopi estranei all’interesse collettivo, per finalità d’illecito arricchimento, personale o di gruppi, o di arbitraria conservazione del potere. Tuttavia certi aggiustamenti appaiono necessari, quindi è opportuno proseguire sul terreno delle riforme, riguardo la giustizia civile e penale, soprattutto sulla riduzione dei tempi di definizione dei processi, sulla riduzione dell’arretrato e sull’efficace gestione di un numero incredibilmente alto di cause. A questo proposito le mancanze non riguardano la scarsa produttività dei magistrati italiani (una serie di dati forniti dalla Commissione Europea per l’efficienza della giustizia in Europa certifica il contrario), ma principalmente la lentezza dei processi è dovuta al carico effettivo, assolutamente spropositato, che ogni singolo giudice italiano assume rispetto a quello dei giudici degli altri stati europei. Questo è provocato anche dalla mole di cause, di poco valore o di scarso allarme sociale, affidate a un giudice togato. Occorre perciò rendere più efficace e credibile il servizio giustizia e sempre più trasparente il ruolo del giudice che, per usare un’espressione di effetto rapido, incide con la sua azione su tre fondamentali diritti del cittadino: la libertà, l’onore e il patrimonio. “E’ pertanto necessario”, ha concluso il Procuratore Mazzei, “che il ruolo del giudice sia sempre chiaro di fronte ai pubblici poteri e alla collettività dei cittadini e che esso mai debordi dai limiti a esso assegnati dalla legge, con l’avvertenza che deve ritenersi fortunato quel paese nel quale l’azione della Magistratura non sia di supplenza all’inerzia o al malgoverno delle forze politiche, ma si atteggi come attività di ordinario controllo sull’osservanza delle regole della civile convivenza”. Il nutrito dibattito che è seguito alla particolareggiata ed efficace relazione ha dimostrato quanto il tema “giustizia” sia sentito dai cittadini del nostro paese.

eventi

Gli incontri del Rotary club chioggiail presidente della corte d’appello di venezia antonio mazzei rinaldi a chioggia per parlare di giustizia

Eugenio Ferarese

Il procuratore Antonio Mazzei Rinaldi all’incontro del Rotary

E.F.

Il mago Forrest, Natalino Balasso e il Gala di danza, tra classico e contemporaneo che andrà in scena il prossimo 21 febbraio

37Cultura veneta

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39Concerti e non solo

Vicenza, fi no al 31/01/16“illustrissimo” a palazzo leoni montanari Fino al 31/1/2016 le Gallerie d’Italia di Palazzo Le-oni Montanari, ospitano la personale dell’illustratore argentino Pablo Lobato che per l’occasione riunisce il meglio della sua prolifi -ca produzione accanto ad alcuni lavori inediti realizzati appositamente per l’occasione.Lo sguardo internazionale del Festival. Le Gallerie d’Italia di Palazzo Leoni Montanari, ospitano la personale dell’illustratore argentino Pablo Lobato che per l’occasione riunisce il meglio della sua prolifi ca produzione accanto ad alcuni lavori inediti realizzati appositamente per l’occasione.Un omaggio a una carriera e un’opportunità unica per avvicinare o approfondire la conoscenza di un artista di primissimo piano, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo per i suoi originali e sorprendenti ritratti.

Vicenza, Basilica Palladiana fi no al 31/01/16torna la grande collettiva “illustri” Fino al 31/1/2016 in Basilica Palladiana torna la grande collettiva “Illustri”, che mette insieme le opere di 11 tra i più apprezzati illustratori italiani. Una sele-zione di linguaggi artistici diversissimi l’uno dall’altro.In mostra: Riccardo Guasco, Gianluca Folì, Gloria Pizzilli, Philip Giordano, Olimpia Zagnoli, Simone Mas-soni, Sarah Mazzetti, Marco Goran Romano, Marina Marcolin, Francesco Poroli, Chiara Dattola.Il salone al piano nobile ospita anche un omaggio a Toni Vedù, illustratore, pittore e vignettista vicentino scomparso nell’aprile 2015, con una selezione di sue opere, per poterne rivivere e ammirare il tratto.Durante il periodo della mostra è possibile accedere alla Terrazza della Basilica Palladiana.

Vicenza, Palazzo chiericati fi no al 31/01/16“saranno illustri” Fino al 31/1/2016 al Chiericati Underground va in scena il futuro dell’illustrazione italiana. Undici talenti emergenti che prestigiosi brand hanno già dimostrato di apprezzare e che a Vicenza troveranno defi nitiva consacrazione.In mostra: Matteo Berton, Giacomo Bagnara, France-sco Bongiorni, Margherita Barrera, Martoz, Gio Pastori, Giulio Castagnaro, Andrea Mongia, Irene Rinaldi, Stefano Marra, Stefano Pietramala.

1 Concerti e non solo

in veneto eventi

tutte le info: www.ecoveneto.it

“Puoi Tenerti Le Chiavi” è il nuovo disco di Andrea DODICIANNI in tour ed in giro per i media. An-drea Cavallaro ha 26 anni ed è diplomato in

pianoforte al Conservatorio di Adria (Ro) e laureando in Storia della Musica all’Università di Padova. Ha all’attivo più di 400 concerti ed ha aperto alcune date dei Modena City Ramblers e di Omar Pedrini. Nel 2012, dopo il terribile terremoto in Emilia è partito volontario per le tende con la sua chitarra in un viaggio che lo ha portato a scrivere il suo primo Ep “Canzoni Al Buio”. Ha vinto il Premio della Giuria Popolare nella XVI edizione di “Voci per la libertà - Una can-zone per Amnesty” nel 2014. Nell’autunno 2015 è stato pubblicato “Puoi Tenerti Le Chiavi”, preceduto dal singolo “Piccadilly Line”. Il CD è stato ultimato a Los Angeles sotto la guida di Howie Weinberg (Nirvana, Muse, Metallica, Jeff Buckley). Attualmente, gennaio 2016, Andrea è in tour ed in promozione sui media.

Andrea Cavallaro, veneto, cavarzerano, oggi in arte Dodicianni, vogliamo ripercorrere il tuo percorso musicale? Dalle tue bands con suoni alla Creedence Clearwater Revival in poi ...?

“I Creedence mi riportano subito ai miei 16 anni, quando insieme ad amici del conservatorio ci facevamo chiamare Nos Avaria; tempi senza pensieri quelli. Poi è sta-ta la volta dei Venicès Ring per un paio d’anni e poco dopo eccomi qua, Dodicianni”.

Come ti è nata questa idea di “Andrea Dodi-cianni”? Avevo un po’ di sana voglia di fare delle scelte musicali in autonomia, niente di più.

“Ci presenti la tua band? La mia famiglia vorrai dire! Ormai mi viene davvero da chiamarla solo così visto che passo più vita con loro che con la mia vera famiglia. Ma ve-niamo a noi: al basso, tastiere, mazze da baseball c’è Jack Barchetta, lui è il capobanda, quello che detta i tempi, che fa le ramanzine, insomma la nostra stella cometa; poi c’è Daniele Volcan alle percussioni, il bimbo della band, viene

dalla val di Fassa e percio’ ha una mentalità molto coriacea e dedita al sacrifi cio, smentisco subito quello che ti ho ap-pena detto, è lui il più maturo della band; da maggio poi si è unito con noi Francesco Camin, cantautore di Trento, col quale siamo stati in giro quest’estate e staremo in giro per almeno un’altro anno proponendo uno spettacolo sul mo-dello “Dalla-De Gregori”, pero’ molto più poveri. Francesco è davvero molto bravo, lui è un poeta e porta la sua poesia nella vita di tutti i giorni in qualsiasi cosa fa”.

Stai proponendo il nuovo singolo nelle radio. Ce lo descrivi?

“ Il nuovo singolo si chiama “Una casetta rosa”; mu-sicalmente non è gran cosa, pochi accordi, sempre i soliti tra l’altro, una ballata in Mi, insomma niente di nuovo; ma ho cercato di inserirci una storia che mi era vicina e probabilmente è stato questo a convincermi a sceglierla su altre per farne un singolo”.

L’album che lo include, vuoi dirci come lo hai prodotto? Ci parli dei brani?

“Circa un anno fa avevo questa dozzina di pezzi tra i quali c’era anche “Piccadilly Line” e stavo per prenotare uno studio nella periferia di Londra perchè mi sembrava appunto il luogo più adatto per questo tipo di tracce; poi un pomeriggio mi hanno presentato un ragazzo (poco più grande di me) di Montebelluna ed in dieci minuti di ascolti dei suoi prodotti sono fi nito a dare in mano il tutto proprio a lui. Alla fi ne la musica credo funzioni come un’enorme storia d’amore, percio’ bisogna un po’ fi darsi dell’intuito, presentimenti, ed oggi posso dire che il lavoro fatto con Edoardo “Dodi” Pellizzari mi soddisfa appieno”.

Sei un cantautore, un rocker, un raccontastorie per grandi e piccoli...

“ Forse, tra tutte queste parole mi ritrovo solo in raccontastorie; alla fi ne nei miei testi non ci sono argo-mentazioni politiche, canzoni di protesta o grosse prese di posizione, sono solo storie.”

Chi ti segue. Voglio dire hai un management?“La Red&Blue mi cura la parte promozionale e per il

resto funziona un po’ il caro vecchio passaparola, la tec-nologia poi fa il resto, tesse contatti in pochi secondi, è la nostra salvezza”.

I live? Quali i prossimi nel 2016?“Tutti gli eventi si possono trovare nella copertina della

pagina Facebook, che è sempre aggiornata”. Fai anche covers dal vivo? Quali scegli e perchè?“ Amo farcire i live con covers, non ho regole precise

a dire il vero; cominciamo spesso i concerti con un pezzo di Battisti, ma capita di inserire Tom Petty, piuttosto che i Beatles od i Coldplay”.

Web site, facebook, tweeter, come possono rag-giungerti gli amanti della tua musica?

“Un po’ su tutti i principali social, Facebook, Twitter, Instagram, Youtube, ormai i social sono un mantra”.

Oltre al musicista, fai altro?“Coltivo in privato le mie passioni, l’arte contempora-

nea, i calzini a righe ed i dolci. Amo solo mangiarli pero’. I

tuoi testi hanno il sapore ancora di “lui” “lei”. Ritieni questi i tuoi temi? “Sì, sono questi e probabilmente lo saranno sem-

pre. Come ti dicevo sono un cantastorie e non riesco a prescindere dall’avere un protagonista; senno’ che storia sarebbe? Molto spesso pero’ è un Io”.

Oggi nella musica mondiale ed italiana cosa ti piace?

“Sono abbastanza onnivoro di musica, ascolto davve-ro tutto tranne due cose, Jazz e Commerciale. So che per darmi un tono dovrei dire che ascolto jazz a profusione, ma la verità è che mi annoia e quando entro nei negozi di dischi è l’unico reparto che non frequento. Se devo fare qualche nome sicuramente Bugo, Modena City Ramblers, ma anche Kid Rock, Tre Allegri Ragazzi Morti e The Killers.

Un appunto sul Jazz... “Esistono strepitosi dischi di questa musica; sia prodot-

ti in Italia, che negli States, che in G B. Se posso, Andrea, ti suggerisco per iniziare un paio di LPs. Uno è di Miles Davis “Kind Of Blue”; l’altro è di John Coltrane “A Love Supreme”. Ti garantisco che non ti annoi...”

Andiamo avanti ... E se torni al passato quali sono i cinque più belli per te?

“La mia cinquina è: Dylan, Tom Petty, Ivan Graziani, George Harrison e Puccini.

In questo mondo fatto di cose belle e tante brut-te come si colloca un artista? E soprattutto, come lo vedi “questo mondo”?

“Lo questo mondo lo vedo bellissimo, sono abbastan-za ottimista come modo di vedere le cose, percio’ cerco di mettere in musica non solo le “storie degli sconfi tti”, anche perchè son quarant’anni che cantano “le storie degli scon-fi tti”, non avrebbe senso riproponessi anch’io, ancora una volta, questi temi. Percio’ come cantava la Bandabardo’: “Attenzio’, concentrazio’, ritmo e, vitalità”.

l’intervista andrea dodicianni, un ragazzo verso la notorietà

pagina a cura di graziano edi corazza1155

libriGraziano Edi corazza, il nostro musicologo, sta lavorando a “ROcK E dINTORNI: 1958/ 2016”“rock e dintorni: 1958/ 2016”, aggiornamento ed ebook Il libro, nuova-mente aggiornato, uscirà per Natale 2016. “Si è tratta-to di aumentare il numero di pagine, del precedente arrivando a 850, - dice Edi -. Ma anche di aggior-nare il precedente con altri LPs ed aggiunte musicali ancora più precise.” Inoltre sempre per non tradire il progresso sarà pronto anche l’ebook a Natale 2016. E per non farsi mancare niente Corazza dichiara che nel 2017 uscirà per il mercato mondiale il libro in inglese. Il nostro musicologo giornalista dopo avere ascoltato circa 16 mila dischi e visto 1155 concerti ... e letto dozzine di libri sul rock, sta terminando il nuovo libro che elenca ed analizza minuziosamente, in oltre 40 capitoli, tutti i generi e sottogeneri della famiglia del rock.Nelle ultime pagine del libro un glossario spiega i termini musicali espressi nell’opera.

Intervista di Graziano Edi Corazza

vicenza

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40 Turismo1 Turismo

All’ingresso dell’aeroporto di Venezia cam-peggia un grande cartellone che cattura l’attenzione per il suo messaggio forte,

diretto, quasi sfrontato: Qatar Airways, la migliore compagnia del mondo. E dai me-daglioni dello Skytrax riprodotti sotto, come le medaglie appuntate nella giacca di un genera-le, si capisce che quello ottenuto nel 2015 è il terzo premio della serie. Niente male per una compagnia aerea giovane, vanto di un paese di cui ancora molti sanno ben poco, se non fosse per le ripetute vittorie di Valentino Rossi sulla pista di Doha e per il fatto che nel 2022 il pic-colo emirato del Golfo, il cui territorio è grande poco che la metà del Veneto, e confi na solo con l’Arabia Saudita e il mare, ospiterà i mondiali di calcio. Qatar Airways,che è sponsor del miti-co Barcellona, squadra di calcio senza eguali al mondo, in realtà è un vettore che vuole recitare un ruolo da protagonista nel Nordest italiano. Anche per far conoscere il Qatar, paese dove riti ancestrali, come la caccia con il falco, convivo-no con una modernità quasi da fantascienza. Ben sintetizzata dagli avveniristici grattacieli della City di Doha, che formano uno skyline unico al mondo. In costante cambiamento, peraltro, grazie ai progetti commissionati alle migliori archistar del mondo. Bene, tutto que-sto, ovvero Doha stessa, 33 anni fa era poco più che un villaggio di pescatori.

Qatar Airways punta molto sul Nordest. Il volo quotidiano da Venezia è quello fra i cinque voli diretti assicurati dalla compagnia fra l’Italia e Doha (gli altri quattro partono da Milano e da Roma) che fa registrare i numeri più interessan-ti. A riprova dell’intensifi carsi dei rapporti eco-nomici, commerciali e turistici fra i due paesi, ma anche del ruolo strategico dell’aeroporto di Hamad International Airport, hub di un fi tto network di connessioni internazionali con ben 153 destinazioni nel mirino. Una intelligente politica dei prezzi ha reso Qatar Airways uno dei vettori più gettonati per raggiungere desti-nazioni in tutto il pianeta. La qualità dei servizi a bordo, elemento che più di altri ha fatto meri-tare alla compagnia tanti premi, e un rinnovato parco di aeromobili, sono alla base del successo commerciale del vettore.

I “paradisi” del Golfo

LA CITY E LO SPETTACOLARE CONTESTO DELLA CORNICHE DI DOHA, DI NOTTE E DI GIORNO; IL VICINO DESERTO; LO STADIO DOVE NEL 2022 SI APRIRANNO I MONDIALI DI CALCIO; IL TARDO POMERIGGIO NELLA SPIAGGIA E LO STRUSCIO NEL SOUQ. SOTTO: LA BUSINESS CLASS E UN AEREO DELLA QATAR

AIRWAYS; I LEGGENDARI (E CARISSIMI) FALCHI ADDESTRATI; LA CITY DALL’ALTO, UN OGGETTO ESPOSTO AL MUSEO DI ARTE ISLAMICA E IL SOUQ WAQIF

La capitale Doha, che nel 2022 ospiteràI campionati mondiali di calciostupisce per il suo skyline di arditi grattacieli il suo ordinato Souq, l’incantevole Cornichei negozi per lo shopping di lusso e… i falchi

di Renato Malaman

Il piccolo emirato arabo grazie a petrolio, gas e alta fi nanza è oggi lo stato più ricco del pianeta

La compagnia di bandiera Qatar Airwaysper tre volte è stata giudicata la migliore al mondo

Cinque i voli quotidiani diretti verso l’Italia

L’escursione nel deserto è un’emozione da brivido. Il Safari Inland Sea (www.gulfadventures.com) comincia con il pit stop

dove le potenti fuoristrada devono sgonfi are gli pneumatici per migliorare l’aderenza dei mezzi. Sì, perché fra le dune il

percorso ricorda quello delle montagne russe, con salite moz-zafi ato e discese a precipizio. Brivido e suggestione creano un mix indescrivibile. Il paesaggio che si ammira lungo il percorso è impreziosito dal mare. Un mare color turchese che separa il

Qatar dall’Arabia Saudita. Al capolinea del tour, in riva al mare, ci si rifocilla in un campo tendato, con carne, pane e verdure cucinati al fuoco. E poi ci si stende un po’ ad aspettare la sera. L’escursione dura due o tre

ore, lascia un ricordo indelebile del deserto e delle sue indescrivibili e magiche suggestioni.

A rotta di collo fra le dune, che brividi!Per un”assaggio” di Doha basta un week lungo. Cinque comode

ore di volo da Venezia e si raggiunge la capitale del Qatar. La compagnia Qatar Airways è convenzionata con lo Sharq Village & Spa Doha, un re-sort di lusso che si richiama allo stile tradizionale arabo, con fi ori ad ogni angolo e petali sulle fontane, lampadari di Murano e alabastri decorati. All’esterno due piscine e una spiaggia da dove si ammira lo sky line di Doha con i suoi grattacieli. Da provare il ristorante persiano Parisa e la

Spa Six Senses per apprezzare la delicatezza dei massaggi orientali. A Doha la compagnia è convenzionata anche con il Marsa Malaz Kempinski , un concentrato di lusso raffi nato con 281 camere e 69 suites.Dirige il marketing un giovane italiano: Gianluca Forloni. Italiano pure il ristorante più frequentato

dell’hotel: l’Antica Pesa, dove lo chef Marco Calcaterra sta conquistando i qatarini con i suoi piatti mediterranei.

Sharq Village e Antica Pesa, relax e gusto

sÌ, viaggiare

Qatar, da mille e una notte

Ma veniamo al Qatar. E’ lo stato più ricco al mondo con oltre 104.750 euro di reddito medio pro capite e un Pil in costante ascesa, legato non solo al petrolio e al gas naturale di cui il paese è fra i principali esportatori al mondo (rifornisce ogni giorno con navi cisterna anche il gasifi catore al largo del delta del Po), ma

anche alle tante attività fi nanziarie di cui l’emi-rato è diventato crocevia. Recentemente, tanto per fare un esempio, una società del Qatar, la Mayhoola, ha acquisito la Forall (detentore dei marchi Pal Zileri, Moschino e Cerruti), azienda tessile vicentina nota per le confezioni dal taglio sartoriale. Mayhoola nel 2012 aveva acquisito

anche i marchi Valentino e Missoni. Ed è solo un esempio di quanto siano ramifi cati gli interessi dell’emirato del Golfo (2.350.000 abitanti, di cui solo 1.500.000 “autoctoni”), in un conte-sto commerciale internazionale che vede questa area sempre più centrale, tanto da essere diven-tata uno degli ombelichi del mondo.

Suggestivo arrivare a Doha di notte, sorvolando l’Iraq e il Golfo Persico disseminati di pozzi petroliferi, facilmente identifi cabili per via delle fi amme che si levano dagli impianti estrattivi. Doha appare come un miraggio. E non delude le attese, come una città da mille e una notte uscita dalla lampada di Aladino. Tutto nuovo, tutto effi ciente. Larghe autostrade con segnaletica in ordine. Suv di ultima generazione che rispettano quasi sempre i limiti di velocità. Doha esprime tutta la sua bellezza lungo la Cor-niche, il lungomare che si affaccia sulla baia, costellato di costruzioni da rivista di architettura contemporanea e reso romantico dai fi lari di alte palme e dai barconi da pesca (alcuni suggesti-vamente in disarmo) adagiati sul bagnasciuga.

E’ la zona dello struscio dove le famiglie si ri-versano nel tardo pomeriggio, quando il cielo assume colori pastello. Il tradizionale abbiglia-mento arabo, bianco per gli uomini e nero per le donne, ricorda che il lusso non ha cancellato le tradizioni. Anche la zona degli affari, la West Bay, o l’isola Pearl of Qatar meritano una visi-ta per capire come vivono i qatarini. Per chi ama lo shopping va annotato questo quartiere: Por-to Arabia Boardwalk. Nella parte vecchia (per modo di dire) della città va visto il Souq Waqif, famoso per i suoi negozi di falchi. Sì, falchi vivi, addestrati per la caccia. Costano un occhio della testa. Bella l’atmosfera, seppur manca il fascino dell’antichità: tanti i locali dove poter trascor-rere una piacevole sosta. Ristorantini libanesi, iraqeni, egiziani. Imperdibile la visita al Museo di Arte Islamica, che presenta come gioielli og-getti provenienti dalle varie regioni del mondo arabo. E tutt’intorno alla città c’è il deserto, un deserto di dune bianche che scendono fi no al mare confondendosi con il suo color turchino... Da mille e una notte!

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chiede: “Cos’è quell’oggetto lucci-cante che hai lì?” E la bionda: “Un thermos”. Il capo allora chiede: “Ed a che cosa serve ?” “Mantie-ne calde le cose calde e fredde le cose fredde”. Il capo allora chiede: “Wow, e che cosa ci hai messo dentro?” E la bionda: “Due tazze di caffè ed un ghiacciolo”.Innamorati… • Lui: “Cara, oggi è San Valentino, la festa degli inna-morati!” “Parla per te.”

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non si metta a piovere...”.Uomini… • Alcune ricercatrici han-no scoperto perché Mosè errò per 40 anni nel deserto col popolo d’I-sraele: un vero uomo non chiede mai indicazioni.… e donne! • Se una donna vi dice “5 minuti e scendo” vuol dire che tra 5 minuti scenderà. È inutile

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Bionde… • Una bionda entra in un negozio e vede un oggetto luccicante. Chiede al commes-so: “Cos’è? Ed il commesso: “Un thermos.” “Ed a che cosa serve?” Il commesso spiega: “Mantiene calde le cose calde e fredde le cose fredde.” La bionda lo compra e il giorno dopo va al lavoro con il suo nuovo thermos. Il suo capo le

chiede: “Cos’è quell’oggetto lucci-cante che hai lì?” E la bionda: “Un thermos”. Il capo allora chiede: “Ed a che cosa serve ?” “Mantie-ne calde le cose calde e fredde le cose fredde”. Il capo allora chiede: “Wow, e che cosa ci hai messo dentro?” E la bionda: “Due tazze di caffè ed un ghiacciolo”.Innamorati… • Lui: “Cara, oggi è San Valentino, la festa degli inna-morati!” “Parla per te.”

• “Caro, non mi porti mai fuori!” “Ma cara… io sono un latitante!”Taxi… • Un carabiniere va a Roma. Per la prima volta in vita sua prende un taxi e per evitare spiacevoli sorprese, prima di sali-re chiede quanto costa. “Dipen-de dal tempo” risponde il taxista. “Mettiamo che resti nuvoloso, ma

Soluzioni

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RIDIAMOCI SU…

non si metta a piovere...”.Uomini… • Alcune ricercatrici han-no scoperto perché Mosè errò per 40 anni nel deserto col popolo d’I-sraele: un vero uomo non chiede mai indicazioni.… e donne! • Se una donna vi dice “5 minuti e scendo” vuol dire che tra 5 minuti scenderà. È inutile

citofonare ogni mezz’ora.Amici… • “Sono settimane che non riesco a dormire. Se non tro-vo 100 mila euro, dovrò dichiara-re fallimento!” “Perché non ti sei rivolto a me? Siamo amici, no?” “Vuoi dire che mi presterai il de-naro?” “No, però ho degli ottimi sonniferi!”

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Giochi e divertimento per tutta la famiglia

C r i t t o g r a f i c oA numero uguale corri-sponde lettera uguale. Completate lo schema.

Parole Crociate MiniORIZZONTALI: 1. Lo scheletro del pesce. - 5. Prima persona singolare. - 7. Strumento a corde. - 9. Venticello o motivetto. - 11. Erede... poetico. - 12. Totale. - 13. Giorni del calendario romano. - 14. Un opera di Verdi. - 15. Silvano, ex-ciclista italiano. - 17. La Sindrome da I m m u n o d e f i c i e n z a Acquisita. - 19. Oculus Dexter. - 20. Componimento.

VERTICALI: 1. Lodi. - 2. Piccolo pesce azzurro. - 3. Freddo. - 4. Insetto laborioso. - 6. Il nome comune della Sparus aurata. - 8. Ottenne, trasse. - 9. Nell’antica Grecia era il cantore professionista. - 10. Comune in provincia di Perugia. - 11. Miliardario, capitalista. - 14. Associazione Italiana Donatori Organi. - 16. Con Tap è il nome di un ballo. - 18. Cagliari.

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Orari dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19.00 Chiuso la Domenica

Vendita diretta vini sfusi e confezionati

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La quantità degli ingredienti si riferisce a un menù tipo per 4 persone. Abbreviazioni usate: C = cucchiaio, c = cucchiaino, g = grammo, kg = chilogrammo, L = litro, dl = decilitro, olio (quando non è specifi cato altro) = olio extra vergine di oliva, q.b.= quanto basta.

CREMA AI FIOCCHI D’AVENAIngredienti: 1 L d’acqua - 1 gambo di sedano - 1 carota - 4 porri - olio - 4 C di fi occhi d’avena piccoli - un pizzico di prezzemolo.

Preparazione: in una pentola mettere l’acqua, il sale, la carota, il sedano e i porri; fare cuocere per 20 minuti circa. Quindi togliere la carota e il sedano, passare invece i porri, unire i fi occhi d’avena e far cuocere ancora per 10-15 minuti. Spegnere, condire con un fi lo d’olio e il prezzemolo tritato.

Nota

PROPOSTE PER UNA CUCINA BIOLOGICA, INTEGRALE, VEGETARIANA, IN SINTONIA CON LA NATURA

la cucina di carmen

2A tavola

QUINOA ALLE SPEZIEIngredienti: 250 g di quinoa - 1 cipolla - 2 spicchi d’aglio - 2 C d’olio - 1 bustina di zafferano - 1 pizzico di curry - 1 pizzico di peperoncino - 1 c di erba cipollina - 1 c di maggiorana - 1 c di menta - sale q.b.

Preparazione: lavare e mettere a cuocere la quinoa con l’acqua (2 volte il suo volume) per 15-20 minuti. Tritare l’aglio e la cipolla sottilissimi e farli appassire. In una ciotolina mettere l’olio, le spezie e le erbe aromatiche (fresche o secche) e lasciare macerare. Quando la quinoa è pronta condirla con la cipolla e l’aglio, le erbe aromatiche e unire il prezzemolo tritato.

PERE AL FORNOIngredienti per la pasta: 2 grosse pere - 15 g di zucchero - 8 amaretti - un pizzico di cannella - la scorza di 1/2 limone - 5 C di marmellata di fragole - olio.

Preparazione: lavare le pere, dividerle a metà e togliere i semi. Disporle in una tortiera ben unta, spolverizzare con lo zucchero di canna e farle cuocere in forno a 180° fi nchè saranno tenere, ma non troppo cotte. Nel frattempo unire in una ciotola gli amaretti con la cannella e la marmellata. Togliere le pere dal forno, disporle sul piatto da portata, riempirle con il composto di amaretti e servirle tiepide o fredde.

Carmen Bellin, Educatore

Alimentare dell’Associazione

Culturale La Biolca di Padova:

tiene corsi e conferenze

su alimentazione e cucina, collabora al mensile

Biolcalenda, ha pubblicato “Metti una sera a cena” libro di

ricette e consigli utili per una cucina in armonia con i ritmi

della natura.

Carmen Bellin

BIOLCA: WEB: WWW.LABIOLCA.IT – MAIL: [email protected] – TEL. 049 9101155

45A tavola

Carico immediato: torna a sorridere con Vitaldent

Scopri le soluzioni di questa tecnica implantologica che consente di sostituire i denti persi recuperando piu’ velocemente funzionalita’ ed estetica. Tornare a sorridere

con naturalezza e fiducia è l’obiettivo di chi decide di ricorrere agli impianti dentali. L’ultima novità in questa direzione? Il sistema detto di Carico Immediato grazie al quale, se le condizioni della bocca lo consentono, il paziente non perderà mai i propri denti.

1 IMPIANTI PERSONALIZZATI Gli impianti personalizzati sono radici artificiali che ci permettono di sostituire i denti persi e che, grazie al materiale con il quale sono fabbricati, possono convivere in modo naturale con il resto dei denti e dei tessuti della bocca. Il Carico Immediato e’ una tecnica che permette di installare la protesi subito dopo l’inserimento degli impianti

2 LA PROTESI FISSA LO STESSO GIORNO Dopo la collocazione degli impianti, il paziente riposa per tre o quattro ore e, nello stesso giorno, qualora le condizioni ossee lo permettano, viene collocata una protesi fissa provvisoria. Il principale vantaggio del Carico Immediato va oltre la ragione estetica: per tutta la durata dell’osteointegrazione, il paziente indossa sempre la sua protesi fissa che gli permette di recuperare la qualità della vita dal punto di vista funzionale,

Informazione a pagamento a cura degli esperti del settore

Vitaldent - centro odontoiatricoDir. San. Dott. Marco Mirijello.via Alberto Cavalletto 5 35122 - PadovaTelefono: 049 9868694www.vitaldent.com

Con questo sistema il paziente non perderà mai i propri denti

estetico e sociale.

A partire dal terzo mese, sarà possibile collocare la protesi fissa definitiva. Grazie a questo sistema il paziente recupera la sua

funzionalità e il suo aspetto estetico più velocemente

4 PER QUASI TUTTI Questa tecnica è indicata in tutti i casi di mancanza di denti, dove ci siano le condizioni.

Page 46: Padova nord genn2016 n13

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del Lavoro64ª Premiazione del Lavoro64ª Premiazione del Lavoro64ª Premiazione del Lavoro64ª Premiazione del Lavoro64ª Premiazione del Lavoro64ª Premiazione del Lavoro64ª Premiazione del Lavoro64ª Premiazione del Lavoro64ª Premiazione del Lavoro64ª Premiazione del Lavoro64ª Premiazione del Lavoro64ª Premiazione del Lavoro64ª Premiazione del Lavoro64ª Premiazione del Lavoro64ª Premiazione del Lavoro64ª Premiazione del Lavoro64ª Premiazione del Lavoro64ª Premiazione del Lavoro64ª Premiazione del Lavoro64ª Premiazione del Lavoro64ª Premiazione del Lavoro64ª Premiazione del Lavoro64ª Premiazione del Lavoro64ª Premiazione del Lavoroe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso Economicoe del Progresso 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Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …Vi aspettiamo …

con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la passione di sempre!con la 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46 Oroscopo1 Oroscopo

BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10RIFLETTETE A LUNGO

PRIMA DI INTERVENIRE, SIETE TROPPO NERVOSI E RE-

AGIRE D’IMPULSO POTREBBE DAN-NEGGIARE LA COPPIA O IL LAVORO

SCORPIONEDAL 23/10

AL 22/11LE STELLE SONO TUTTE A VOSTRO

FAVORE E POTRETE REALIZZARE QUANTO DE-

SIDERATE. SIATE ATTENTI A COGLIERE LE OCCASIONI GIUSTE

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12POTRESTE SENTIRVI

BLOCCATO DA PAURE A P PA R E N T E M E N T E IMMOTIVATE: USATE

PRUDENZA E INTELLIGENZA E EVITERETE LE INSIDIE

CAPRICORNODAL 22/12

AL 20/01LE STELLE HANNO IN SERBO

UN DONO SPECIALE PER VOI CHE QUESTO MESE SIETE DAVVERO RILASSATI E FELICI

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02PENSATE POSITIVO

NONOSTANTE LE DIFFICOLTÀ CHE IN-CONTRETERE NEI

DIVERSI AMBITI. IL DIALOGO E L’INCONTRO SONO BUONE SOLUZIONI

PESCI DAL 20/02 AL 20/03PRENDETE I PROBLEMI DI

PETTO CON GRINTA E TENACIA, NE AVRETE LA FORZA E RIUSCI-RETE ANCHE DOVE NON CREDETE

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04PARECCHIE SOD-DISFAZIONI IN AR-

RIVO MA IN AMORE ATTENTI A STERILI BATTIBECCHI: NON SERVONO CHE A ROVINARE L’ARMONIA

TORO DAL 21/04

AL 20/05SE NE SENTITE

IL BISOGNO QUESTO È IL MO-MENTO GIUSTO PER CAMBIARE LE REGOLE DELLA VOSTRA ES-ISTENZA, AVETE L’ENERGIA CHE SERVE

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06VI ATTENDE UN

PERIODO CARATTERIZZATO DA ALTI E BASSI E DA FREQUENTI CAMBI D’UMORE. NON TEMETE I CAMBIAMENTI

CANCRODAL 22/06

AL 22/07NONOSTANTE LA FATICA

CHE VI ATTENDE GODRETE DI MOLTE SODDISFAIONI E IN AMORE AVRETE LA CAPACITÀ DI CAPIRE CHI AVETE DI FRONTE

LEONEDAL 23/07

AL 23/08IL CONSIGLIO DEL MESE È DI TENERE

SOTTO CONTROLLO LA VOSTRA VENA POLEMICA. SE LO FARETE AVRETE UN MESE OT-TIMO

VERGINEDAL 24/08AL 22/09E’ IL MOMENTO BU-

ONO PER ALLARGARE IL GIRO DELLE VOSTRE AMICIZIE. FATE UN VIAGGIO E CON CHI AMATE CHIARITE TUTTO

OroscopoGENNAIO PORTA IL GELO E RIPULISE L’ARIA. I CIELI NOTTURNO SONO STELLATI NEL SEGNO DEL RINNOVAMENTO E DELLE NOVITÀ PER TUTTI

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Thermana d.d., Zdraviliška cesta 6, 3270 Laško, Sloveniawww.thermana.si/it | [email protected] | +386 3 423 20 00

Nei mesi invernali freddi e nevosi, ognuno è alla ricerca di un riparo caldo e un po’ di coccole per il corpo e l’anima. Dov’è possibile fare questo? A Thermana Laško: in un regno acquatico posto sotto una spettacolare cupola di vetro dove vi aspettano piscine termali con la piacevole temperatura dell’acqua di 34 °C, o nel mondo delle saune, dove ci si può scaldare e rilassare a temperature ancora più elevate. A Thermana Laško siete benvenuti tutto l’anno. Per le vacanze di carnevale abbiamo preparato un programma di animazione speciale per voi e i vostri figli: laboratori creativi, di cucina, di lettura, giochi sportivi e mini discoteca. La nostra spa vi aspetta per coccolarvi con massaggi classici, thailandesi e ayurvedici. Solo a Thermana Lasko potrete provare i trattamenti alla

birra e al miele, elementi caratteristici della zona. Anche i nostri piccoli ospiti potranno trovare il loro benessere e coccolarsi con massaggi e trattamenti. A quale ragazza poi non piacerebbe la cura del viso con le fragole e la manicure? Per l’off erta culinaria la nostra cucina utilizza tutto l’anno prodotti freschi e tipici del territorio e le cene vengono ravvivate con piatti tematici. Se vi piace la cucina particolare il nostro ristorante a la carte è a vostra disposizione con un menu unico alla birra. Ma se siete tentati dalla cucina indiana il nostro chef indiano Soni vi proporrà il menu tipico o quello ayurvedico. Nel nostro bar, con vista sul fiume Savinja, si possono gustare deliziose specialità, quali la torta della casa a base di miele, o assaporare un bicchiere della famosa birra locale Laško.

Godetevi le vacanze invernali piene di delizie e benessere!

Thermana Laško vi vizia tutto l’anno!

Benvenuti a Thermana Laško a la Societŕ di Benessere dove regnano il relax e il divertimento! Per ulteriori dettagli e informazioni sulle nostre off erte speciali visitate il sito: www.thermana.si/it.

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1 Oroscopo

BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10RIFLETTETE A LUNGO

PRIMA DI INTERVENIRE, SIETE TROPPO NERVOSI E RE-

AGIRE D’IMPULSO POTREBBE DAN-NEGGIARE LA COPPIA O IL LAVORO

SCORPIONEDAL 23/10

AL 22/11LE STELLE SONO TUTTE A VOSTRO

FAVORE E POTRETE REALIZZARE QUANTO DE-

SIDERATE. SIATE ATTENTI A COGLIERE LE OCCASIONI GIUSTE

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12POTRESTE SENTIRVI

BLOCCATO DA PAURE A P PA R E N T E M E N T E IMMOTIVATE: USATE

PRUDENZA E INTELLIGENZA E EVITERETE LE INSIDIE

CAPRICORNODAL 22/12

AL 20/01LE STELLE HANNO IN SERBO

UN DONO SPECIALE PER VOI CHE QUESTO MESE SIETE DAVVERO RILASSATI E FELICI

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02PENSATE POSITIVO

NONOSTANTE LE DIFFICOLTÀ CHE IN-CONTRETERE NEI

DIVERSI AMBITI. IL DIALOGO E L’INCONTRO SONO BUONE SOLUZIONI

PESCI DAL 20/02 AL 20/03PRENDETE I PROBLEMI DI

PETTO CON GRINTA E TENACIA, NE AVRETE LA FORZA E RIUSCI-RETE ANCHE DOVE NON CREDETE

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04PARECCHIE SOD-DISFAZIONI IN AR-

RIVO MA IN AMORE ATTENTI A STERILI BATTIBECCHI: NON SERVONO CHE A ROVINARE L’ARMONIA

TORO DAL 21/04

AL 20/05SE NE SENTITE

IL BISOGNO QUESTO È IL MO-MENTO GIUSTO PER CAMBIARE LE REGOLE DELLA VOSTRA ES-ISTENZA, AVETE L’ENERGIA CHE SERVE

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06VI ATTENDE UN

PERIODO CARATTERIZZATO DA ALTI E BASSI E DA FREQUENTI CAMBI D’UMORE. NON TEMETE I CAMBIAMENTI

CANCRODAL 22/06

AL 22/07NONOSTANTE LA FATICA

CHE VI ATTENDE GODRETE DI MOLTE SODDISFAIONI E IN AMORE AVRETE LA CAPACITÀ DI CAPIRE CHI AVETE DI FRONTE

LEONEDAL 23/07

AL 23/08IL CONSIGLIO DEL MESE È DI TENERE

SOTTO CONTROLLO LA VOSTRA VENA POLEMICA. SE LO FARETE AVRETE UN MESE OT-TIMO

VERGINEDAL 24/08AL 22/09E’ IL MOMENTO BU-

ONO PER ALLARGARE IL GIRO DELLE VOSTRE AMICIZIE. FATE UN VIAGGIO E CON CHI AMATE CHIARITE TUTTO

OroscopoGENNAIO PORTA IL GELO E RIPULISE L’ARIA. I CIELI NOTTURNO SONO STELLATI NEL SEGNO DEL RINNOVAMENTO E DELLE NOVITÀ PER TUTTI

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DAL 4 GENNAIO

AL 29 FEBBRAIO 2016