RESOCONTO STENOGRAFICO SEDUTA DI GIOVEDÌ 29...

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Atti Parlamentari 23061 — Camera dei Deputat i VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 29 GENNAIO 198 1 RESOCONTO STENOGRAFIC O 275. SEDUTA DI GIOVEDÌ 29 GENNAIO 198 1 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE FORTUNA INDIC E PAG . PAG . Assegnazione di un disegno di legge a Commissione in sede legislativa . . 23064 Proposte di legge : (Annunzio) 23063 Disegni di legge : (Approvazione in Commissione) . . . 23094 (Approvazione in Commissione) . . . 2309 4 (Trasferimento dalla sede referente alla (Assegnazione a Commissione in sed e referente) 23094 sede legislativa) 23064 (Ritiro) 23063 (Trasmissione dal Senato) 23063 . . . . . . . . . . . . . Disegno di legge (Seguito della discus - Interrogazioni e interpellanze (Annunzio) 2309 5 sione) : Disposizioni per la formazione del bi - lancio annuale e pluriennale dello Gruppi parlamentari (Modifica della com- posizione) 23063 Stato (legge finanziaria 1981) (2037) 23070 . . . . . . . . . . . PRESIDENTE 23070 ANDREATTA, Ministro del tesoro . 23077, 23083 Inversione dell'ordine del giorno : MELEGA (PR) 23070 PRESIDENTE 23064, 23065

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Atti Parlamentari

— 23061 —

Camera dei Deputati

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 29 GENNAIO 198 1

RESOCONTO STENOGRAFIC O

275.

SEDUTA DI GIOVEDÌ 29 GENNAIO 1981

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE FORTUNA

INDIC E

PAG . PAG .

Assegnazione di un disegno di legge aCommissione in sede legislativa .

. 23064Proposte di legge :

(Annunzio) 23063

Disegni di legge : (Approvazione

in

Commissione)

.

.

. 23094(Approvazione in

Commissione)

.

.

. 2309 4

(Trasferimento dalla sede referente alla(Assegnazione a Commissione in sede

referente) 23094sede

legislativa) 23064(Ritiro) 23063

(Trasmissione

dal

Senato) 23063 .

.

.

.

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.

.

.

.

.

.

.

.

Disegno di legge

(Seguito della discus - Interrogazioni e interpellanze (Annunzio) 2309 5sione) :

Disposizioni per la formazione del bi-lancio annuale e pluriennale

delloGruppi parlamentari (Modifica della com-

posizione) 23063Stato

(legge finanziaria

1981)

(2037) 23070.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

PRESIDENTE 23070ANDREATTA, Ministro

del

tesoro

. 23077, 23083Inversione dell'ordine del giorno:

MELEGA (PR) 23070 PRESIDENTE 23064, 23065

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— 23062 —

Camera dei Deputati

VIII . LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 29 GENNAIO 198 1

PAG. I

CICCIOMESSERE (PR) 2306 5

MANFREDI MANFREDO (DC) 23064

Ministro del bilancio e della program-mazione economica (Trasmissione didocumenti) 2306 3

Per lo svolgimento di una interrogazione :

PRESIDENTE 23093, 23094BOATO (PR) 2309 3

Risoluzioni (Annunzio) 23095

PAG .

Votazione a scrutinio segreto del disegnodi legge :

Conversione in legge del decreto-legge11 dicembre 1980, n . 827, recantemodificazioni al regime fiscale di al-cuni prodotti petroliferi (2196) . . 23065

Ordine del giorno della seduta di do-mani 2309 5

Trasformazione e ritiro di documenti de lsindacato ispettivo 23097

SEDUTA PRECEDENTE: N: _274 — MERCOLEDÌ 28 GENNAIO 1981

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- 23063 —

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VIII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 GENNAIO 198 1

La seduta comincia alle 16 .

GUARRA, Segretario, legge il process overbale della seduta di ieri .

(È approvato) .

te disegno di legge, approvato da quellaVI Commissione permanente :

S . 942. — « Modificazioni alla impostaerariale sul consumo dell 'energia elettrica »(2292) .

Sarà stampato e distribuito.

Annunzio

di proposte di legge.

PRESIDENTE. In data 28 gennaio 198 1sono state presentate alla Presidenza le se-guenti proposte di legge dai deputati :

SARTI : « Adeguamento automatico, inbase all 'importo annuo stabilito per lapensione sociale, del limite dei redditi pe rl 'attribuzione delle detrazioni d'impostasoggettive per persone a carico » (2287) ;

SANTI : « Elevazione del limite dei red-diti posto a condizione dell 'attribuzionedell'ulteriore detrazione d 'imposta di cu iall 'articolo 3 della legge 24 aprile 1980 ,n. 146 » (2288) ;

SANTI : « Norme per la differenziazion edella misura degli assegni familiari, o as-segni equipollenti, in base al reddito de lnucleo familiare » (2289) ;

Bozza e COSTA : « Nuove nonne sulladisciplina dei casi di scioglimento di ma-trimonio » (2290) ;

GRIPPO e LEONE : « Norme per l ' inqua-dramento del personale temporaneo assun-to dall 'Ente nazionale prevenzoine infortu-ni ai sensi dell'articolo 6 della legge 20marzo 1975, n . 70 » (2291) .

Saranno stampate e distribuite .

Trasmissione dal Senato.

PRESIDENTE. Il Presidente del Sena-to ha trasmesso alla Presidenza il seguen -

Ritiro

di una proposta di legge .

PRESIDENTE. Comunico che il de-putato Reggiani ha chiesto di ritirare,anche a nome degli altri firmatari, laseguente proposta di legge :

REGGIANI ed altri: « Contributo annuodello Stato a favore della fondazione Fi-lippo Turati, con sede a Pistoia » (531) .

Questa proposta di legge sarà, per-tanto, cancellata dall'ordine del giorno .

Modifica della composizione

di gruppi parlamentari.

PRESIDENTE. Il deputato Corvisieri ,con lettera in data odierna, ha chiestodi essere iscritto al gruppo parlamentare

comunista .Cessa, pertanto, di far parte del grup-

po parlamentare misto .

Trasmissione dal ministro del bilancio

e della programmazione economica .

PRESIDENTE. Il ministro del bilan-cio e della programmazione economica ,nella sua qualità di vicepresidente de lComitato interministeriale per la program-mazione economica (CIPE), con lettera i n

data 24 gennaio 1981 ha trasmesso, a isensi dell 'articolo 2, ultimo comma, del-

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VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 29 GENNAIO 198 1

la legge 12 agosto 1977, n . 675, copie del-le deliberazioni adottate dal Comitato in-terministeriale per il coordinamento del-la politica industriale (CIPI) nella sedut adel 29 dicembre 1980, riguardanti l'accer-tamento dello stato di crisi aziendale esettoriale per un gruppo di società el'ammissione ai benefici di cui all'artico-lo 4 della legge n . 675 del 1977 del pro-getto di ristrutturazione presentato dallasocietà Tampieri .

Questi documenti saranno trasmess ialle Commissioni competenti .

Assegnazione di un disegno di legge

a Commissione in sede legislativa .

PRESIDENTE. Ricordo di aver propo-sto in una precedente seduta, a norm adel primo comma dell 'articolo 92 del re-golamento, che il seguente disegno d ilegge sia deferito alla X Commissione per-manente (trasporti) in sede legislativa :

« Determinazione della misura del ca-none di concessione dovuto dalla SIP »(2211) (con il parere della I e della VCommissione) .

CICCIOMESSERE. Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

CICCIOMESSERE. Signor Presidente,a nome del gruppo radicale mi oppong oall 'assegnazione in sede legislativa di que-sto disegno di legge, perché riteniamo ch eesso comporti per l 'erario un minore in-troito di 128 miliardi per il 1980 e d i144 per il 1981 . D'altra parte la situazio-ne relativa alla gestione del bilancio del -la SIP non è chiara, come è emerso d auna serie di interventi sia di diverse for-ze politiche sia dell 'autorità giudiziaria .Per queste ragioni ci opponiamo all 'asse-gnazione in sede legislativa di questo prov-vedimento .

PRESIDENTE . Avverto che, ai sens idel primo comma dell'articolo 92 del re-golamento, sull'opposizione dell 'onorevole

Cicciomessere darò la parola, ove ne ven-ga fatta richiesta, ad un oratore controe ad uno a favore.

Nessuno chiedendo di parlare, pongoin votazione la proposta della Presidenzadi assegnare il disegno di legge n . 221 1alla X Commissione in sede legislativa .

(È approvata) .

Trasferimento di un disegno di legge

dalla sede referente alla sede legislativa .

PRESIDENTE . Ricordo di aver comu-nicato in una precedente seduta che, a nor-ma del sesto comma dell'articolo 92 delregolamento, la II Commissione permanen-te (Interni) ha deliberato di chiedere i ltrasferimento in sede legislativa del se-guente disegno di legge, ad essa attual-mente assegnato in sede referente :

S. 400. - « Norme in materia di rap-porti tra società e sportivi professionisti »(approvato dal Senato) (1838) .

Se non vi sono obiezioni, rimane cosìstabilito .

(Così rimane stabilito) .

Inversione dell'ordine del giorno .

MANFREDI MANFREDO. Chiedo diparlare per proporre un'inversione dell'or-dine del giorno .

PRESIDENTE . Ne ha facoltà .

MANFREDI MANFREDO . Signor Presi -dente, ieri la seduta è stata dedicata inte-ramente all'esame del disegno di legge

n. 2196, interrompendo la discussione sul -le linee generali della legge finanziaria .Riprendiamo oggi, secondo l 'ordine del

giorno, la discussione sul disegno di leg-ge finanziaria, rinviando ad un momentosuccessivo la votazione del provvedimen-to che abbiamo esaminato nella giornat adi ieri . Propongo perciò l'inversione del -

l'ordine del giorno nel senso di votare su-bito il disegno di legge di conversione

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— 23065 —

Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 29 GENNAIO 198 1

n. 2196, come previsto dal terzo puntodell'ordine del giorno, per riprendere poila discussione sulle linee generali dellalegge finanziaria, che indubbiamente haun iter assai lungo.

PRESIDENTE. Sulla proposta testéavanzata dall 'onorevole Manfredi potran-no prendere la parola, ai sensi del prim ocomma dell 'articolo 41 del regolamento,un oratore a favore ed uno contro, pernon più di 15 minuti ciascuno .

CICCIOMESSERE. Chiedo di parlarecontro .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

CICCIOMESSERE. Vorrei sottolineareche questa richiesta porta come conse-guenza immediata, diversamente dalle pro-cedure adottate in altre discussioni, unosvuotamento dell'aula nel momento in cu isi discute un provvedimento particolar-mente importante, cioè la legge finanziaria .Le giustificazioni addotte dal collega Man-fredi sono strumentali a questo fine, cioèconsentire ai colleghi di andarsene lascian-do l'aula vuota .

PRESIDENTE . Onorevole Cicciomesse-re, se questa è una annotazione a futur amemoria la verificheremo in seguito .

Nessuno chiedendo di parlare a favore ,pongo in votazione la richiesta di inver-sione dell 'ordine del giorno avanzata dal-l'onorevole Manfredo Manfredi .

(E approvata) .

Poiché il disegno di legge n . 2196 saràvotato a scrutinio segreto mediante pro-cedimento elettronico, decorre da quest omomento il termine di preavviso previstodal quinto comma dell'articolo 49 del re-golamento .

Sospendo pertanto la seduta fino alle16,30 .

La seduta, sospesa alle 16,10, è ripresaalle 16.30.

Votazione segreta

di un disegno di legge .

PRESIDENTE. L'ordine del giorno re-ca la votazione a scrutinio segreto del di-segno di legge: Conversione in legge, conmodificazioni, del decreto-legge 11 dicem-bre 1980, n. 827, recante modificazioni al

regime fiscale di alcuni prodotti petro-liferi .

Indìco la votazione segreta finale, me-diante procedimento elettronico, sul di -segno di legge n. 2196 .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

« Conversione in legge, con modifica-zioni, del decretò-legge 11 dicembre 1980 ,n. 827, recante modificazioni al regime fi-scale di alcuni prodotti petroliferi » (2196) :

Presenti e votanti . . . 386

Maggioranza

. . 194

Voti favorevoli . . 220

Voti contrari . . . 166

(La Camera approva) .

Hanno preso parte alla votazione :

Abbatangelo Massimo

Abbate Fabrizio

Abete GiancarloAccame Falco

Aglietta Maria Adelaide

Agnelli Susanna

Aiardi Albert o

Alberini Guido

Alborghetti Guido

Alici Francesco OnoratoAliverti Gianfranco

Allegra Paolo

Allocca Raffaele

Amabile Giovanni

Arnadei Giusepp e

Amalfitano Domenico

Amarante Giusepp e

Amici Cesare

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— 23066 —

Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 29 GENNAIO 198 1

Andreoli Giuseppe

Andreoni Giovanni

Anselmi Tina

Antoni Varese

Armato BaldassareArmella AngeloArmellin LinoArnaud Gian Aldo

Artese Vitale

Augello Giacomo SebastianoAzzaro Giuseppe

Baldassari RobertoBaldelli Pio

Balestracci Nello

Balzamo VincenzoBalzardi Piero AngeloBambi Moreno

Bandiera Pasqual e

Bartolini Mario AndreaBassanini FrancoBassi AldoBattaglia AdolfoBelardi Merlo EriaseBellini Giulio

Bellocchio Antonio

Belussi ErnestaBernardi AntonioBernardi Guido

Bernardini Vinicio

Bernini BrunoBertani Fogli Eletta

Bettini Giovanni

Bianchi Fortunat oBianchi Beretta RomanaBianco Gerard o

Bianco Ilari o

Binelli Gian Carlo

Biondi Alfredo

Bisagno Tommaso

Boato MarcoBocchi FaustoBoffardi InesBoggio Luigi

Bonalumi Gilberto

Bonferroni Franco

Bonino Emma

Borruso Andrea

Bortolani Franco

Bosi Maramotti Giovann a

Botta Giusepp eBottarelli Pier GiorgioBottari Angela Maria

Bova Francesco

Branciforti Rosanna

Bressani Piergiorgi o

Briccola Ital oBrini Federico

Brocca Beniamino

Broccoli Paolo Pietro

Bruni FrancescoBrusca AntoninoButtazzoni Tonellato Paol a

Cabras PaoloCacciari Massim oCampagnoli Mari o

Canullo Leo

Cappelli Lorenzo

Capria Nicola

Carandini Guido

Carloni Andreucci Maria Teresa

Carlotto Natale Giusepp e

Carmeno Pietr oCarpino Antonio

Carrà Giuseppe

Carta GianuarioCaruso AntonioCasalino Giorgio

Casati Francesc oCasini Carlo

Castelli Migali Anna Maria

Castoldi Giuseppe

Cattanei FrancescoCavaliere StefanoCeni Giuseppe

Cerioni Giann i

Cerrina Feroni Gian Luca

Ciannamea Leonardo

Cicciomessere Roberto

Citaristi Severino

Citterio EzioCiuffini Fabio Maria

Cocco MariaCodrignani Giancarl a

Colomba Giulio

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Camera dei Deputati

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 29 GENNAIO 198 1

Colonna Flavio

Colucci Francesc o

Cominato Lucia

Conte Antonio

Conti Pietro

Contu FeliceCorà RenatoCorradi Nadia

Corti Bruno

Corvisieri Silverio

Cossiga Francesco

Costamagna Giuseppe

Covatta Luig iCravedi Mari o

Cristofori Adolfo Nino

Crivellini Marcello

Cuminetti Sergio

Dal Castello Mario

D'Alema Giusepp e

Dal Maso Giuseppe Antonio

Da Prato Francesco

De Caro Paolo

De Carolis MassimoDe Cinque German o

de Cosmo Vincenzo

Degan Costant e

De Gennaro GiuseppeDe Gregorio MicheleDell'Andro Renato

Del Rio Giovanni

De Simone Domenic o

Di Corato RiccardoDi Giovanni Arnald oDi Giulio Fernando

Di Vagno Giuseppe

Drago Antonin o

Duibecco Francesco

Ebner MichaelErminero Enz o

Esposto Attilio

Fabbri OrlandoFaenzi Ivo

Falconio Antoni o

Faraguti Luciano

Federico Camill o

Felisetti Luigi Dino

Ferrari Giorgi o

Ferrari Marte

Fiandrotti Filippo

Fioret Mario

Fiori Giovannin o

Fiori PublioFontana Eli o

Fontana Giovanni Angelo

Fornasari Giuseppe

Foschi Franco

Foti LuigiFracanzani CarloFracchia Bruno

Francese Angela

Frasnelli Huber t

Furia Giovann iFusaro Leandro

Gaiti Giovanni

Galli Luigi Michel e

Gandolfi AldoGaravaglia Maria PiaGargani Giusepp eGarocchio AlbertoGarzia Raffaele

Gaspari Remo

Gatti Natalino

Gava Antonio

Giglia LuigiGiovagnoli Sposetti Angel a

Gitti Tarcisio

Giura Longo Raffaele

Goria Giovanni Giuseppe

Gottardo NataleGradi Giuliano

Graduata Michele

Granati Caruso Maria Teres aGrassucci Lelio

Gualandi Enric o

Guarra Antonio

Gui Luigi

Ianni GuidoIanniello Mauro

Ichino Pietro

Innocenti Lino

Kessler Bruno

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— 23068 —

Camera dei Deputati

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 29 GENNAIO 198 1

Labriola SilvanoLaforgia AntonioLaganà Mario BrunoLa Loggia Giusepp e

Lamorte Pasquale

Lanfranchi Cordioli Valentin aLa Penna GirolamoLattanzio VitoLeccisi Pino

Leone Giuseppe

Lo Bello ConcettoLobianco Arcangelo

Loda Francesco VittorioLodolini Francesca

Lombardo Antonino

Lucchesi Giusepp e

Lussignoli Francesco

Macciotta GiorgioMacis FrancescoMagnani Noya Mari aMalfatti Franco MariaMalvestio Piergiovanni

Mancini Vincenzo

Manfredi Giuseppe

Manfredi ManfredoManfredini VillerMannuzzu Salvatore

Mantella GuidoMarabini Virginiangel o

Margheri AndreaMaroli Fiorenzo

Marraffini Alfredo

Martinat Ugo

Marzotto Caotorta Antonio1Vlasiello Vitili o

Mastella Mario Clemente

Matarrese Antonio

Matrone Luigi

Mazzarino Antonio Mari aMelega Gianluig iMellini Mauro

Mennitti Domenico

1Vlenziani Enric oMiceli Vito

Migliorini Giovanni

Milani Eliseo

Molineri Rosalba

Mondino Giorgio

Mora Giampaolo

Morazzoni GaetanoMoro Paolo EnricoMoschini Renz oMotetta Giovanni

Natta Alessandro

Nespolo Carla Federica

Olcese VittorioOlivi Mauro

Onorato Pierluigi

Orsini Gianfranco

Ottaviano Francesco

Padula Pietro

Pagliai Morena AmabilePalopoli FulvioPani MarioPasquini Alessio

Pastore Ald o

Patria Renzo

Pavolini LucaPavone Vincenzo

Pazzaglia AlfredoPeggio EugenioPennacchini Erminio

Perantuono Tommaso

Pernice GiuseppePezzati Sergio

Picchioni Rolandi

Piccinelli EneaPiccoli FlaminioPiccoli Maria Santa

Pisicchio Natale

Pisoni Ferruccio

Pochetti Mario

Politano Franco

Postal Giorgio

Potì Damiano

Prandini Giovanni

Proietti Franco

Pugno Emilio

Pumilia Calogero

Quarenghi Vittori a

Raffaelli Edmond o

Raffaelli Mario

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— 23069 —

Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 GENNAIO 198 1

Rallo Girolamo

Rende Pietr o

Revelli EmidioRicci Raimond o

Rindone Salvatore

Rippa GiuseppeRobaldo Vitale

Roccella FrancescoRocelli Gian FrancoRodotà Stefano

Rognoni Virginio

Rossi Alberto

Rossi di Montelera Luig i

Rossino GiovanniRubbi Emilio

Ruffini Attilio

Russo Ferdinando

Russo Giusepp e

Russo Raffael e

Sabbatini Gianfranc o

Sacconi Maurizio

Salvato Ersilia

Salvi Franco

Sanese Nicola

Sangalli Carlo

Sanguineti Edoard o

Santagati Orazio

Santi Ermido

Santuz Giorgio

Sanza Angelo Mari a

Sarri Trabujo Milena

Sarti Armando

Scaiola Alessandro

Scàlfaro Oscar Luig i

Scaramucci Guaitini Alba

Scarlato Vincenzo

Scozia Michele

Sedati Giacomo

Segni Mario

Servadei Stefano

Servello Francesco

Silvestri Giulian o

Sinesio Giusepp e

Sobrero Francesco Second o

Spagnoli go

Spataro Agostino

Speranza Edoardo

Spini Valdo

Sposetti GiuseppeStegagnini Brun o

Sullo Fiorentino

Tagliabue Gianfranc o

Tamburini Rolando

Tantalo Michele

Tassone MarioTesi Sergio

Tesini Aristid e

Tesini Giancarlo

Tessari Alessandro

Tombesi GiorgioToni Francesco

Tozzetti Ald o

Triva Rubes

Trombadori Antonell o

Trotta Nicola

Urso Giacinto

Urso Salvatore

Usellini Mario

Vagli Maura

Vecchiarelli Bruno

Ventre Antonio

Vernola Nicol a

Vietti Anna Maria

Vignola Giusepp e

Vincenzi Bruno

Violante Lucian o

Virgili Biagio

Zambon Bruno

Zanforlin Antonio

Zaniboni Antonino

Zanini Paol o

Zavagnin Antonio

Zolla Michele

Zoppetti Francesco

Zoppi Pietro

Zoso Giuliano

Zuech Giuseppe

Zurlo Giuseppe

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— 23070 —

Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 29 GENNAIO 198 1

Sono in missione :

Benedikter JohannColombo EmilioDe Poi AlfredoFanti Guido

Forlani Arnaldo

Orione Franco Luig i

Pandolfi Filippo MariaPetrucci Amerig o

Pucci Ernesto

Rosolen Angela Mari a

Spaventa Luig iZamberletti Giusepp e

Seguito della discussione del disegno d ilegge: Disposizioni per la formazione

del bilancio annuale e pluriennale dello

Stato (legge finanziaria 1981) (2037) .

PRESIDENTE. L'ordine del giorno re-ca il seguito della discussione del disegnodi legge: Disposizioni per la formazionedel bilancio annuale e pluriennale dell oStato (Iegge finanziaria 1981) .

È iscritto a parlare l 'onorevole Melega .Ne ha facoltà .

MELEGA. Signor Presidente, colleghi ,penso che non sia andato perso il segnoche il gruppo radicale ha voluto dare nel-le sedute precedenti, e che darà in quest ae in quelle che seguiranno, alla discussio-ne sulla legge finanziaria; il segno dell'im-portanza che noi attribuiamo, nei fattiparlamentari, soprattutto a questa leggeche, a voce, viene dichiarata fondamen-tale per l'andamento della nostra econo-mia nei prossimi tre anni da un così grannumero di parlamentari, ma che, nei fatti ,lo ripeto, viene sostanzialmente neglett adall'attenzione di molti e direi persinodall 'attenzione del Governo, se solo ricor-diamo quell 'episodio - che si registrò al -l 'inizio della discussione - in cui fu ne-cessario far ricorso ad un articolo del re-golamento per ottenere la presenza in au -la di un ministro finanziario, quando tal epresenza è richiesta, per questo tipo d idiscussione, in Commissione .

Noi pensiamo, con gli altri, che effet-tivamente questa sia una legge fondamen-tale per la gestione dello Stato e pensia-mo anche che sia necessaria una discus-sione seria ed approfondita, se si vuoleanche insolitamente lunga nei tempi, pro-prio perché non vada perduto il senso d iquanto il Parlamento intende fare per l aeconomia italiana .

Ricordo che il collega Aiardi, relatoreper la maggioranza, giorni fa, interrom-pendo la collega Bonino, quasi protestavaperché su questa legge interveniva un nume-ro proporzionalmente alto di rappresentant i

del gruppo radicale . Io credo che il collegaAiardi raramente abbia avuto tanti atten-ti lettori della sua prosa parlamentare ,

quanti ne ha avuti in questa occasione,e non perché la sua prosa non li meriti

o non li meritasse in passato, ma perchési è instaurata la non commendevole pras-si - in questo ed in altri casi - di tentaredi chiudere la discussione su un temacentrale della vita politica ed economica

del nostro paese in poco meno di una odue ore, ovvero nell'arco di una settima-na. Noi pensiamo che il collega Aiardinon avrebbe dovuto dolersi di questa di-scussione, ma anzi avrebbe dovuto ralle-grarsi per il fatto che un argomento cui

egli, come vicepresidente della Commissio-ne e come relatore, ha dedicato tanto delsuo lavoro (ed io ho letto con molta at-tenzione i suoi interventi in Commissio-ne ed in Assemblea) fosse preso sul serio .

E quando dico preso sul serio, collega Aiar-di, non intendo fare riferimento al voto,

non intendo dire votato col sì o col no ,ma studiato, discusso, effettivamente va-lutato nella sua sostanza e non meccani-camente allontanato da sé con un proce-dimento di reiezione del lavoro- parla-mentare che molto spesso si ammanta di

sopportazione o di noia. -

-

Penso che il collega avrebbe avuto ra-gione di dolersi se gli interventi fosserostati vuote parole, se non avessero affron-tato gli argomenti effettivi, concreti, com e

io mi auguro di poter fare in questa se-duta e come ho sentito fare da altri col-

leghi nelle sedute precedenti .

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- 23071 —

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VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 29 GENNAIO 198 1

Non è, collega Aiardi, una politic aostruzionistica. Vorrei che fosse chiaroperché, se ciò non accadesse, anche uncerto tipo di rapporto prenderebbe un bi-

nario sbagliato . Se di politica ostruzioni-stica si trattasse, il nostro atteggiamentosarebbe totalmente diverso . E, invece, iltentativo democratico, parlamentare, con-creto, di una forza di opposizione di ri-chiamare l'attenzione dei colleghi - e se

si vuole del paese - attraverso un approi-

fondimento che necessariamente coinvol-gendo più forze, tentando di coinvolgere

non soltanto le forze del proprio gruppoma anche quelle di altri gruppi e del Go-verno, cerca di richiamare l 'attenzione del

paese su un tema che, per la sua essen-za, è cruciale della nostra vita socia-le; un tema cruciale che allontan a

nel tempo gli effetti delle scelte che s icompiono. Non è qualche cosa di momen-taneo, non è qualche cosa che si conclu-da con un provvedimento a breve tenni-ne, ma è qualcosa che imposta l'interanostra vita, la vita dell'intera comunit à

nazionale per almeno tre anni e probabil-mente fa sentire i propri effetti anche nelperiodo successivo .

Se si crede alle istituzioni della Repub-blica, se si crede agli strumenti legislativ iche ci si è dati in tempi recenti, comela legge finanziaria, per affrontare taluniproblemi, è evidente che questo è il mo-mento di discutere, questo è il momentodi forzare (lo posso riconoscere) i colle-ghi ad una pausa di riflessione, perché sualcune scelte vi sia la possibilità di im-boccare strade diverse da quelle che ne l

documento in questione sono state prese .È questa, collega Aiardi, signor ministrodel tesoro, la centralità del Parlamento ,che è una centralità non fatta di parole ,ma l 'occasione per cui in aula si discut adegli argomenti al nostro esame, effettiva-mente, concretamente .

Lei, collega relatore, è così cortesemen-te volto verso di me che ne deduco m istia ascoltando: le debbo, quindi, la pro-messa che non dirò parole vuote in que-sto intervento, che non sarà breve ma che ,per voler essere concreto e preciso, cer -

cherà di essere minuzioso su molti aspet-ti di questo provvedimento .

A proposito della centralità del Parla-mento, stavo dicendo che un po' da tuttele parti politiche si depreca il venir menodi tale centralità; ma quando ci si la-menta per questo, spesso non si tieneconto che vi possono essere dei momentiin cui quella centralità può rappresentareuna fatica, per chi ascolta come per chiha dovuto studiare, leggere, prepararsi ac-curatamente sui vari documenti su cui s idiscute . Ripeto, però, che se noi crediam onelle nostre istituzioni democratiche, allapossibilità di individuare una strada par-lamentare e democratica per modificarele scelte che il Governo ci prospetta, que-sto è il momento di farlo ; ed io nonconosco altro modo per arrivare ad unsimile risultato .

Sia il ministro del tesoro, che ho vistopazientemente presente anche in altre se-dute, sia il relatore, avranno senz'altronotato che sulla discussione della leggefinanziaria i mezzi di informazione, cos ìprodighi di spazi e di notizie su altri ar-gomenti, mostrano una spiccata riluttanzaa fornire notizie; e ciò nonostante il fat-to che - come ricordava il collega Aiar*.di - la discussione della legge finanzia -ria abbia già raggiunto e forse superatoil traguardo delle dieci sedute . Di questiargomenti, che sono fondamentali per lavita del paese, del fatto che in Parlamen-to ci si stia scontrando, con voce pacatama in termini duri per quanto riguard ala sostanza politica, di tutto ciò non sivede traccia alcuna, oppure si vede sol-tanto la traccia superficiale, che inducetaluno ad applicare l'etichetta dell 'ostru-zionismo su questa vicenda : un'etichetta-mostro, così facile da apporre e così pocoveritiera, rispetto a ciò che i radicali stan-no facendo in questo momento e all oscontro politico in atto con chi gestisceil potere ed anche tra le forze di oppo-sizione .

Ebbene, io credo che ciò non ci debb aindurre a rinunciare a quella che è unalotta politica precisa, con una precis adirettrice, per quanto ci riguarda, no nsolo come forza di opposizione complessi-

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va, ma anche con riferimento a ciascunodi noi, individualmente . Io credo, collegaAiardi, che probabilmente non troverest iin quest'aula più di trenta persone cheabbiano studiato a fondo questa legge fi-nanziaria, di cui sei relatore ; e probabil-mente di queste trenta almeno quindiciapparterrebbero al gruppo radicale. Lamia è una valutazione fatta a braccio, chenon sto a percentualizzare, anche se ilcalcolo non sarebbe difficile, e che indicacome purtroppo in questo scontro politicoi radicali siano a volte lasciati soli daglialtri gruppi .

Il ministro del tesoro in un suo in-tervento in Commissione bilancio o finan-ze e tesoro - non ricordo esattamente -il 9 dicembre 1980 disse, dandola quas icome una verità lapalissiana, che « il Par -lamento può proporre delle diverse priori-tà nelle scelte economiche, finanziarie e i ngenerale di politica economica che vengo -no proposte dal Governo » . Questa ipotesi,avanzata dal ministro del tesoro in quell aoccasione, non ha modo di essere verifi-cata politicamente se una forza di opposi-zione non raccoglie questa sfida e pratica-mente propone con il proprio comporta-mento parlamentare e con le proprie con-crete e diverse ipotesi di priorità di poli-tica economica qualche cosa di divers orispetto a quanto proposto dal Governo .

Noi radicali ci troviamo politicamenteparlando in una curiosa posizione, essendocostretti a batterci su due fronti : da unaparte nei confronti di un Governo di cu inon condividiamo la impostazione gene-rale, le grandi scelte di politica economi-ca che vengono in discussione in questaoccasione, e 'dall'altra nei confronti di altr igrandi partiti di opposizione, ad esempi oi1 gruppo comunista, i quali partecipano ,sì, alla discussione affermando o facendoeffettivamente anche un certo tipo di op-posizione ma che a noi sembra non vadaal di là del semplice voto negativo datopassivamente, cioè subendo quella che èuna imposizione del Governo .

Proprio perché ho letto con attenzion egli Atti parlamentari, che hanno accom-pagnato l'andamento della discussione, nonrosso non notare e non far notare ai col-

leghi che uno dei rappresentanti dei par-titi della maggioranza, il collega Ravagli adel partito repubblicano, parlando il 2 1gennaio su questo argomento, faceva nota-re ai colleghi comunisti questa loro si-tuazione, che possiamo definire di opposi-zione morbida, sottolineandola con ac-centi di ironia che non si possonoignorare quando ci si trova a fare un avera opposizione dai banchi radicali .

Il collega Ravaglia, dialogando con i lcollega Gambolato, uno degli esponent idella opposizione comunista a questo prov-vedimento, si domandava come potesseroi comunisti votare contro questa legge fi-nanziaria quando loro stessi avevano pro-posto degli emendamenti che comportava-no stanziamenti per 7 .800 miliardi eche erano stati accolti per un importodi 5 .500 miliardi (può darsi che, citandoa memoria, non abbia indicato le cifreesatte; l 'ordine di grandezza, comunque ,era quello) . Il collega diceva, in sostanza:ma come, avete proposto tutti questi emen-damenti, nella nostra legge; abbiamo stan-ziato le cifre che ci chiedevate di stanzia -re, magari non tutte, ma quasi tutte ; e ades-so voi, colleghi comunisti, venite a votarecontro questa legge ?

A me pare che, in effettti, il ragio-namento del collega Ravaglia non sia tan-to controbattibile. L'opposizione, infatti, s ifa sul serio, offrendo delle alternative di-verse, in certi casi opposte, scegliendoquelle che il ministro Andreatta definisce« priorità diverse », e tentando di imporledavvero, mutando di segno e di colorela legge finanziaria; oppure l 'opposizioneresta poco meno che formale, perché no nsi capisce in che cosa consista . Non ba-sta la giustificazione che non siano stat iaccolti gli emendamenti per gli ultimi 2

mila miliardi. Qual è allora il segno del-l'opposizione diversa ?

Per inciso, Ravaglia - che evidentemen-te si era affezionato a questo suo ruolo d ipungolatore dei colleghi comunisti per con-to della maggioranza - in un 'altra occasio-ne, il 9 dicembre (se leggo bene, perchél'appunto è scritto a caratteri molto minu-scoli), diceva ai comunisti : « Come fate achiedere una crescita in termini reali, e

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non inflazionistici, quando voi stessi sug-gerite di dare nuovi fondi alle partecipa-zioni statali ? » .

Voglio dire che il confronto tra le di-verse forme di opposizione, tra i divers imodi di concepire l'opposizione su questospecifico argomento, non è un aspetto in -significante o minore di questa vicenda .

Qual è lo scopo - ed è appunto perquesto che abbiamo insistito perché fos-se presente al dibattito uno dei ministr ifinanziari, e non soltanto un sottosegre-tario - qual è lo scopo di questa, chia-miamola pure maniacale tenacia nel por-tare avanti una linea politica di richiestadi alternativa ? Lo scopo è semplice, edè, se vogliamo, un po' lo stesso che hann operseguito e raggiunto, con segno diverso ,i colleghi comunisti : quello di far accet-tare al Governo i nostri emendamenti . Manon è un caso, purtroppo, che il Go-verno abbia accettato gran parte degliemendamenti proposti dai colleghi comu-nisti e non abbia accettato quelli propo-sti dai radicali . Evidentemente c'è un di -verso segno, un diverso tessuto dell'oppo-sizione; c'è qualche cosa che rende pro-fondamente diverse le forze di opposizio-ne a questo Governo, e che in questa oc-casione - che non a caso è una delle oc-casioni centrali del dibattito politico na-zionale - sì manifesta in tutta evidenza.Il ministro del tesoro e il relatore san-no che il gruppo radicale ha presentat ouna serie di emendamenti non ostruzioni-stici, riferiti a blocchi di argomenti, che,se accolti, muterebbero il segno alla leg-ge finanziaria e allo stesso Governo e da-rebbero alla sua azione politica una caricadi valore nettamente diverso da quella ch eattualmente lo ispira. Come mai, allora ,questi emendamenti, che sostanzialment enon comportano aggravi di spesa ma, i nsostanza, rappresentano (per la meno i ngran parte) solo un trasferimento di fon -di tra le diverse poste di bilancio, no nvengono accolti dal Governo ? Come ma iuna disponibilità a venire incontro ad un aforza di opposizione di grandi dimensioni ,quale può essere quella comunista, non s imanifesta da parte del Governo nei con-fronti dell 'opposizione radicale ? Questo è

uno dei primi punti di meditazione cuiquesto dibattito porta sia noi radicali, si ale altre forze politiche componenti la Ca-mera, in particolare quelle di maggioran-za. Noi ci rendiamo benissimo conto (perlo meno pensiamo di rendercene conto)del perché questi provvedimenti, che appa-iono così facili, non vengono adottati . Peresempio, vi è tutta una serie di emenda-menti radicali che riguardano la difesadel suolo: si propone, cioè, che certe som-me iscritte nel bilancio per il conseguimen-to di altre finalità vengano spese inveceper la tutela del suolo. Se noi enunciam oquesta linea di condotta, questa sceltapolitica, fuori di qui, ma anche qui den-tro, a parole non troviamo altro che con-sensi : tutti sono d'accordo sulla difesadel suolo, tutti pensano, è vero, che biso-gna riportare l 'equilibrio idrogeologico ne lpaese, che bisogna affrontare queste operele quali, appunto, neglette da molto tem-po, portano periodicamente a sconquass ispaventosi che causano danni immensi al-

l'economia nazionale. Eppure, su questo

argomento, non si riesce a forzare la ma-no, nei fatti, al Governo. Il Governo no nviene in questa sede a respingere questascelta prioritaria, perché, se osasse tan-to, certamente domani la popolazione ita-liana potrebbe chiamarlo formalmente co-me imputato nei grandi disastri naturaliche periodicamente ci affliggono : dalleinondazioni del Polesine, dall 'acqua alta

di Venezia, ai danni dei terremoti, nondovuti soltanto alla forza di un sisma ,ma certamente anche alle condizioni in cuiè tenuto, appunto, l 'assetto idrogeologic o

di certe zone .

Il Governo, su questi temi, non viene

a dire « no », solo che non fa, non accet-ta, non spende. Abbiamo ancora nell eorecchie la discussione dell 'anno scorso ,ricordiamo ancora quanta fatica costò atutti battersi perché venissero elevate l e

cifre di spesa per l'amministrazione della

giustizia . Si dovette veramente continuarea parlare su questo argomento fino aquando non si riuscì, con estrema fatica ,ad ottenere che venissero posti a bilan-cio qualche centinaio di miliardi in piùper le spese della giustizia, in un paese in

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cui tali spese sono ormai necessa-rie quanto l'aria, perché la loro as-senza non può fare altro che continuaread aggravare una situazione che tutti aparole - siamo di nuovo lì ! - deprecano ,ma che poi, quando si tratta di affrontarecon la gestione amministrativa del dena-ro pubblico, nessuno affronta con sceltedi fatto coerenti. E, signor ministro deltesoro - in questo caso, signor rappresen-tante del Governo -, quale penosa stori aè stata quella della mancata realizzazion edi quegli stanziamenti ! Come sarebbe gra-ve l'impressione generale se si venisse aconoscere quanto bassa è la percentualedi realizzazione di quelle spese program-mate per la giustizia lo scorso anno e nonrealizzate quest 'anno ! Su questi temi, adesempio, ma anche su altri, si registra d inuovo una carenza del Governo, perchénoi non abbiamo un consuntivo che cidica che cosa è successo di quella scelt aprogrammatica allora, un consuntivo checi dica di chi è stata la colpa se queidenari, così faticosamente messi a dispo-sizione del ministro della giustizia controla riluttanza delle forze del Governo d iallora, non sono stati spesi . Ecco, se nonlo si dice in queste occasioni, se non sifa di queste occasioni il momento in cu idi queste cose si discute, quando mai po-tremo discuterne ? È ovvia, quindi, né mimeraviglia, la riluttanza dei partiti di mag-gioranza e in particolare degli uomini diGoverno ad un dibattito approfondito ;molto meglio è la penombra delle Com-missioni dove non c 'è neppure il perico-lo dell 'attenzione pubblica; molto meglioun dibattito da sbrigare in mezza giorna-ta alla vigilia di Natale piuttosto che undibattito prolungato che a lungo andareporta fuori queste che sono le contraddi-zioni centrali del modo di governare, ch esono le carenze fondamentali dei gover-ni che si sono succeduti dalla Liberazion ead oggi e che sono le cause prime de imali sociali di cui noi tutti ci lamentiamo .

Signor ministro del tesoro, colleghi,per questo noi, portando in questo dibat-tito un grado di tensione insolito, abbia-mo la coscienza di rappresentare qui inParlamento il senso della opposizione nel

paese a questo modo di governare, al dilà delle forze numeriche che si riconosco -no nella lista elettorale radicale.

Noi crediamo che vi siano motivi as-sai validi perché nel paese esista quest osenso di opposizione al Governo, che pur -troppo molto spesso non trova lo sboccodel Parlamento, non trova lo sbocco del -la diversificazione delle scelte del Governo .

Potrei citare le stesse cifre che ci so-no state fornite dai ministri o dal rela-tore per la maggioranza per giustificareun'opposizione durissima, signor ministrodel tesoro . Perché quando qui, con que-sto vostro modo di governare (non soltan-to con quello, ma certamente in concors ocon altri eventi mondiali), noi abbiamo ,per esempio, un tasso di inflazione del21,1 per cento in Italia, signor ministroAndreatta, come si fa a sperare che l'op-posizione nel paese non trovi uno sbocc oparlamentare ? Sarebbe quasi iniquo, eauguriamoci anzi che l'opposizione troviquesto sbocco !

Quando vi è una bilancia dei paga-menti che per questo anno registra u nsaldo negativo superiore agli 8 mila mi-liardi, con una differenza rispetto all 'annoscorso di 10 mila miliardi, perché l'ann oscorso vi fu un saldo positivo di 1 .824

miliardi, come si può sperare, signor mi-nistro del tesoro, che le forze di opposi-zione ve la lascino passare liscia, percosì dire ? Che vi lascino andare avantisu questa strada, senza per lo meno sot-toporvi a questa forma di tortura parla-mentare, che pure è l'unica forma di op-posizione che voi sentite, perché l'altraforma voi la inglobate, la fate vostra ,coinvolgendo nel vostro modo di governa-re, come spesso avete fatto in passato, an-che le opposizioni ?

È per questo che quando una forz adi opposizione diversa vi dice « no » i nuna forma diversa e particolarmente - di-ciamolo pure - faticosa anche sul pianopersonale, allora il rifiuto cominciate asentirlo, cominciate ad accusare il colpo .

Voglio citare le cause del malcontentonell'ordine in cui sono state citate daiministri finanziari ripetutamente : innanzi -

tutto il cambio . Il dollaro forse oggi ha

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superato quota mille o, se non l 'ha su-perata, la sta per superare : sappiamocosa questo significhi in termini di bilan-cia dei pagamenti .

Anche su questo punto, perché vi s idovrebbe continuare a fare credito nell agestione della cosa pubblica ? Perché voi ,che avete portato la situazione a quest opunto, dovreste essere i più titolati a con-tinuare a portarla avanti ?

Lei, signor ministro Andreatta, se nonricordo male, proprio nel suo interventoalla Camera citò anche quanto preoccu-pante fosse il cosiddetto non oil deficit ,quello che dipende appunto dalle impor-tazioni non di prodotti petroliferi ; lì nonc'entra più il cambio, c'entra solo secon-dariamente .

Le condizioni in cui avete ridotto l 'a-gricoltura italiana, quelle grazie alle qual isi profila per il prossimo triennio un sal -do negativo di oltre 20 mila miliardi dell abilancia dei pagamenti con l 'estero, sonoattribuibili a voi o all'opposizione ? Chiè stato ministro dell'agricoltura in quest ianni ?

Ma allora, come potete chiedere che visi continui a dare una delega di governoe che non ci si opponga (con tutte l eforze fisiche di cui si dispone) a quest ostato di cose ?

Il ministro La Malfa ha ripetutament ecitato, in varie occasioni, l'entità del de-ficit indotto dall ' importazione di cellulosa,di pasta di legno, di legno : è stato cal-colato che nel prossimo triennio ammon-terà a circa 10 mila miliardi . Ma, signorministro Andreatta, a quale partito appar-tiene il gestore dell 'Ente nazionale cellu-losa e carta ? Chi ha fatto la storia diquesto ente ? Chi sta dietro alla compo-sizione del trust della carta, che ha por-tato all 'attuale situazione, grazie alla qua -le, gestendo la vendita della carta e l aproduzione delle cartiere in regime di qua-si monopolio, si va ad affrontare un pe-riodo in cui si dovranno spendere 10 milamiliardi in tre anni per importare dal-l 'estero questi prodotti ?

So bene che, per parare questo tipodi critica, si è vagamente accennato anch ead un investimento per un piano di fore-

stazione. Ma questo piano viene gestit o

da quello stesso ente che è responsabiledel deficit attuale e che, non a caso, èuno degli enti più cari alla democraziacristiana, visto che è proprio attraversoquell'ente che si ottiene - con il mono-polio della carta - una pesante influenzanel campo dell 'editoria e quindi dell 'in-formazione . Ed è proprio grazie a questainfluenza che oggi non si fa parola suigiornali di quanto succede qui : se qual-cuno ne fa parola, lo fa solo nelle formeche più fanno comodo .

Vogliamo continuare a ricercare pos-sibili ragioni di malcontento delle oppo-sizioni, possibili ragioni del « no » prolun-gato, reiterato, gridato dall 'opposizione aquesto disegno di legge finanziaria ? Bene,andiamo a leggere le cifre relative agl ieffetti del fiscal drag nell'ultimo anno:sono cifre che traggo da un resocont ostenografico e che sicuramente il signorministro conosce molto meglio di me .

Dunque, come potete stupirvi che i ra-dicali forzino in questo modo una discus-sione, quando sapete che nel 1976, su unreddito di 5 milioni, un lavoratore dipen-dente con moglie e due figli a caricopagava, a titolo di IRPEF, 346 mila lire ,mentre sullo stesso reddito, in termin ireali e non monetari, per il 1980 paga1 .186 .000 lire. Nel 1981, in virtù della vo-stra politica economica, quello stesso red-dito, considerato in termini reali - e ave-te fatto slittare la modifica delle ali-quote -, verrebbe colpito da un 'impostapari a 1 .584 .000 lire. In pratica l 'inflazio-ne comporta il pagamento di una nuovaimposta che, per quanto riguarda il 1980 ,è valutata in 540 mila lire .

Lei, signor ministro del tesoro, si chie-de il perché la gente sia stanca del vo-stro modo di governare o protesti per ciòche sta accadendo nel proprio borselli-no; ecco una ragione precisa e non gene-rica. Voi, in termini di puro fiscal drag,in termini di peso reale di un'impost asu una diversa realtà monetaria, avete ag-giunto in un anno, al carico fiscale di unlavoratore dipendente, una tassa invisi -bile di oltre mezzo milione di lire. Man-cano forse le ragioni per un'opposizione

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dura alla legge finanziaria o, per megliodire, alla politica economica del Gover-no ? Queste non sono parole, collega Aiar-di: come vedi, quando ci confrontiamosulle cose, quando esaminiamo le vostr ecifre, sull 'esattezza delle quali parlerò do-po, ci rendiamo conto del perché vi siaun'opposizione nel paese e nel Parlamento .

Noi deputati siamo, tra gli italiani ch evogliono fare opposizione al Governo, ipiù fortunati, perché possiamo almen oesprimere questo stato di cose, possiamocostringere i rappresentanti del Governoa bere questa coppa di angostura, che con-siste nell 'ascoltare il continuo ripetere d iqueste cifre, che sono quelle che normal-mente ogni italiano ripete fuori di qui ,nelle strade, nelle botteghe, nelle case,che ripete quando vede che i propri de -nari non bastano a far fronte ad una si-tuazione economica globale da cui nonriesce a difendersi e da cui non capiscecome difendersi .

Se questo dibattito, che potrà essereun giorno o l'altro ampliato dai mezzi d icomunicazione, arriverà alla gente, noisiamo certi che aumenterà la pressionenei vostri confronti perché certe scelte d ipolitica economica vengano mutate . Vo-gliamo poi dimenticare, in questo quader-no di doglianze, il problema delle disoc-cupazioni, e non dico della disoccupazio-ne, perché non è un artificio retorico di -re che oggi in Italia la condizione di di-soccupato non è una cosa astratta m auna somma di tragedie individuali ?

Abbiamo avuto in questi anni casi co-me la FIAT, abbiamo in atto casi comela Montedison o l 'Itavia, in cui migliai adi lavoratori vengono a trovarsi senzalavoro senza sapere il perché e non rie-scono a capire come persino dei serviz ipubblici vengano bloccati, come persinodelle aziende pubbliche non riescano agarantire quello che è un bene primarioper il cittadino, il lavoro, e non riescon oa far fronte a quella tragedia individualee collettiva che è la mancanza di lavoro .

Lei, signor ministro del tesoro, ha ri-petutamente sostenuto la tesi della neu-tralità della scelta economica . Noi nonsiamo neutrali di fronte a questo e non

è né un artificio retorico né un artificiodemagogico il dirlo ; noi non crediamoche si possa restare neutrali dalla sua pol-trona quando la mano pubblica governaormai oltre

il 50 per cento

dell'attivitàproduttiva del paese e quando questa ma -no pubblica non riesce a far fronte aiproblemi ed anzi li esaspera .

È il caso di ricordare qui, ad esempio ,come siete intervenuti nel settore dell achimica ? Certo, avete stanziato nella leg-ge finanziaria 150 miliardi per l'industri achimica, anzi più propriamente per l'ope-razione SIR; ma chi ha portato la SIRin quella situazione ? E chi ci garantisceche voi non continuiate a gettare in quelvostro pozzo senza fondo questi altri 150miliardi che magari ben più proficuamen-te potrebbero essere impiegati ?

No, signor ministro del tesoro, noi, an-che con questa nostra azione parlamenta-re, intendiamo dirvi che non potete piùgovernare l'Italia. Certo, voi continueretead occupare quelle poltrone finché l ' elet-tore italiano continuerà a darvi quellaforza, ma occupare le poltrone, come lavostra azione di governo dimostra, non si-gnifica governare, significa rincorrere gl ieventi e non determinarli, significa esserecomplici e partecipi di una politica di ra-pina che ha portato l'Italia alle condizio-ni in cui è .

Noi cercheremo di fare di tutto pe revitare che voi continuiate in questa vo-stra opera, cercheremo di bloccarvi, cer-cheremo costruttivamente di proporvi del -le alternative, cercheremo di farvi pesare ,politicamente parlando, nella forma piùgrave possibile queste vostre scelte, chea nostro avviso sono state sbagliate inpassato e che si ripropongono come scel-te sbagliate in questo disegno di legge ein generale in tutta la vostra politica eco-nomica .

Fatta questa introduzione critica ge-nerale alla legge finanziaria, veniamo ades-so ad alcune critiche preliminari vere eproprie, specifiche del provvedimento . In-nanzi tutto allo stesso ministro del te -soro o ai suoi colleghi delle finanze edel bilancio, se non altro per un rispet-to alla loro stessa qualità di docent i

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universitari, vorrei chiedere un interven-to volto ad ottenere la certezza dei dati .Non chiedo che esso venga compiuto im-mediatamente, ma mi auguro che essovi sia, quanto meno, per la prossimalegge finanziaria; comunque, esso può cer-tamente essere posto in essere con unapubblicazione ad hoc.

Come lei ben sa, signor ministro deltesoro, e come sa certamente anche i lrelatore Aiardi, questi dibattiti sono in-quinati anche dalla incertezza dei datistatistici cui ci si riferisce. Non è la solaragione di inquinamento, ma certamenteè una ragione seria. Per esempio, io nonsono sicuro che, se chiedessi al ministroAndreatta e, poi, separatamente, al mini-stro La Malfa ed al ministro Reviglioquale sia, in termini numerici, l'incre-mento della base monetaria per il 198 0

e quale sia, in termini numerici, l'incre-mento della base monetaria previsto peril 1981, i tre ministri mi darebbero unaidentica risposta . Non voglio fare quest aspecie di test, perché una risposta diver-sa da parte dei ministri mi deprimereb-be forse ulteriormente, rispetto alle con -dizioni di depressione in cui già sono .

ANDREATTA, Ministro del tesoro . Nonle pare molto nozionistico questo esam euniversitario che vorrebbe fare ai mini-stri finanziari ? Nelle università italian equesti esami nozionistici non si fannopiù da dieci anni .

MELEGA. La ringrazio della battuta,ma non mi pare, purtroppo, che l'argo-mento meriti una battuta .

Lei ha parlato - ed io la cito lette-ralmente - in Commissione, il 2 dicem-bre, ,del 12 per cento di incremento del -la base monetaria, vantando questo mi-nore incremento rispetto - così lei h adetto - ad una media del 20 per centodei cinque anni precedenti .

ANDREATTA, Ministro del tesoro . Sepermette, ho parlato di un aumento d iM2, non della base monetaria, ma deldeposito bancario circolante .

MELEGA. Allora, riscontri sul Bollet-tino delle Giunte e delle Commissioni

parlamentari del 2 dicembre 1980 a pa-gina 8 .

Reviglio parla del 18 per cento. Cisono delle incertezze . Per il futuro, si èincerti che si arrivi al 24 o al 25 per cento .Poiché il futuro è sulle ginocchia di Giovesia per me che per lei, evidentementeogni cifra percentuale, da questo puntodi vista, è opinabile ed è altrettanto accet-tabile. Certo è che con un tasso annuo diinflazione del 21,1 per cento non siamomolto al di sotto di queste percentuali .Allora, questo è un dato fondamentaleper ogni manovra fiscale . Se si debbonorastrellare miliardi sul mercato, evidente-mente questi miliardi non possono nonessere proporzionati a quello che il mer-cato stesso può offrire . Ed anche su que-sto tornerò perché, purtroppo, noi italia-ni, tutti noi italiani, stiamo vivendo, pro-prio in questi giorni, sulla nostra pelle ,una serie di prelievi fiscali, non citati onon previsti nella legge finanziaria, per-ché la legge finanziaria è stata discuss anel novembre scorso . Dato che ormai leprevisioni non si fanno più nemmeno damese a mese, quei prelievi non son ostati previsti allora, ma si scontano initinere, come dicono gli economisti quan-do non prevedono quello che succederà .

Oggi ci troviamo in una situazione incui si sta parlando di un nuovo aumen-to del prezzo della benzina, si parla diun'addizionale del 5 per cento sui reddit ida lavoro dipendente, naturalmente . . .

ANDREATTA, Ministro del tesoro . Nonè vero.

MELEGA. . . .perché anche questo è u ntipo di manovra fiscale che il signor mi-nistro forse ritiene sia particolarment egradita alla maggioranza degli italiani ,a quelli che il Corriere della sera di que-sta mattina chiama « contribuenti one-sti », dimenticando di aggiungere l'avver-bio « forzatamente », dato che il prelievoviene operato automaticamente sulla bu-sta del salario e dello stipendio . Ebbene,per costoro si prevede una nuova addi-zionale.

ANDREATTA, Ministro del tesoro . Siprevede su tutte le imposte sui redditi .

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MELEGA. Lo so bene, ma, signor mi-nistro, non mi faccia il torto di non ave rcapito cosa intendevo dire. Evidentementeparlavo di quei contribuenti perché son oquelli il cui reddito è più facilmente ac-certabile . Visto che lei mi ha interrotto -e ciò mi fa piacere -, le ricorderò u ndato di cui volevo parlare dopo, ma ch edà la misura della gravità della sua in-terruzione. Lei sa benissimo - e ne par-

liamo qui in modo da poterne discuteree affinché ella si renda conto del perchédico certe cose - che la percentuale diincidenza delle ritenute sui redditi da la-voro dipendente è salita in questi ultim itre anni. In particolare, l ' IRPEF è aumen-tata dal 41,2 per cento del 1979 al 43,1 percento del 1980. Non solo, ma all 'interno d itale aumento la percentuale, secondo unbreak-down molto significativo, è del 46 percento per i dipendenti privati, del 40 percento per i dipendenti pubblici e soltantodel 18 per cento per i lavoratori autono-mi. Allora, quando lei dice che l 'addizio-nale è su tutti i redditi, deve anche sa-pere che, poiché i redditi dei lavoratoridipendenti sono più facilmente colpibili ,tale percentuale è destinata ad aumentare .E lo vedremo - tanto le cose, purtroppo ,non sono ipotetiche - da qui ad un anno ;vedremo, da qui ad un anno, quale saràla percentuale di incidenza delle ritenutesui redditi dei lavoratori dipendenti e sequesta curva sarà in ascesa o in calo .I'l ministro Andreatta si chiedeva il per-ché di una opposizione così serrata d aparte nostra. La ragione è semplice, si-gnor ministro: l'opposizione è nel paes eed è serrata, dal momento che non pu òessere diversamente. Conosco una delle re-pliche che viene data alle cifre che hoappena citato: l 'aumento in questione sa-rebbe un effetto indotto dal successo dellacampagna anti-evasori . So che si dice an-che questo, il che non significa - me loconsenta, signor ministro - assolutament eniente, nel senso che lì si è colpito e lìsi continua a colpire . È questione inciden-tale il fatto che poi in ipotesi i lavoratoridipendenti evadessero (non è ben chiarocome), o evadessero per certe cifre, edora non evadano più, dal momento che,

forse, con i sistemi di controllo fiscaletale categoria può, anche al riguardo, es-sere tenuta più sotto torchio di altre, chevoi conoscete bene perché sono - dicia-molo pure - il vostro appoggio elettorale .È incidentale che ciò sia eventualmentedovuto al reperimento di una generalizza-ta evasione precedente .

Ci sono dei colleghi (si è sentito dire

persino in quest 'aula) che hanno giusta-

mente messo in discussione che il fattodi cui sopra sia - come dire ? - com-mendevole o auspicabile, con una argo-mentazione per la verità un po ' speciosama che non è del tutto fuori luogo. Qualeè l'argomentazione che vale la pena di ri-chiamare e che io non faccio mia ? L'ar-gomentazione è quella che adesso dirò .Non vedo presente il collega Briccola, cheè un piccolo industriale di Lurate Cacci-vio, brianzolo, molto attivo . Dunque, l'ar-gomentazione che ho ascoltato qui in aulaè la seguente: se si prende, in ipotesi ,un milione ad un industriale, come puòessere il collega Briccola, intendo dire unmilione di tasse che prima andavano eva-se, e lo si sperpera (lo Stato lo sperpera) ,meglio sarebbe lasciarlo nelle mani diBriccola, che quanto meno lo investe e lotrasforma in attività produttiva . Ovvia-mente non faccio mio questo modo diragionare, ma lo ricordo al ministro deltesoro come un 'ennesima forma di mal-contento nel paese, per ciò che ha signi-ficato la politica finanziaria del Governodi cui egli fa parte e di quelli che lohanno preceduto .

Parlavo prima dell'incertezza dei datied ho adesso citato il caso ipotetico delcollega Briccola, che avrebbe eventualmen-te evaso il fisco; ho anche detto che cosasarebbe successo se fosse stato scoperto .Ma il signor ministro del tesoro sa an-che che tutto ciò rientra in uno dei fer-nomeni caratteristici dell 'economia italia-na - guidata da governi che hanno qual esostegno centrale la democrazia cristian a-, fenomeni che vanno sotto il nome, or-mai molto popolare, del « sommerso » . Laeconomia del « sommerso » - questa in-venzione lapalissiana, questa tautologia -viene citata quando della stessa ci si deve

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servire per mandare all'aria qualsiasi tipodi ragionamento economico o di politic aeconomica. Sia a posteriori che a prioriesiste questo « sommerso » ; ebbene, se siva a cercar di capire in che cosa consi-sta, ci si trova di fronte a quel che segue .Dando per scontato che nel 50 per cent odell'economia gestita direttamente dallamano pubblica di sommerso non ve nesia, il sommerso consiste in quelle formedi vita economica che il Governo non rie-sce a controllare, né in entrata né inuscita, e che si invocano miracolisticamen-te per giustificare certi errori di previ-sione .

Ma l 'estensione del sommerso, checompare per alcuni aspetti anche nellalegge finanziaria, non è un fenomeno po-sitivo, bensì negativo : un fenomeno chepurtroppo, in questa gestione dell'econo-mia pubblica, diventa sempre più struttu-rale e addirittura - perversamente - qual -cosa di quasi auspicabile, nella sua dilata-zione, visto che esso, come si dice in ger-go, ancora « tira » . Ciò che è controllatonon funziona, mentre funziona ciò su cu iil Governo non ha controllo, ma ispiran-dosi a ben diversi criteri di « programma-zione economica » che evidentemente nonpossiamo accettare. Come dicevo prima,non possiamo accettare una simile situa-zione soprattutto se consideriamo che ne lnostro paese la percentuale del prodott ointerno lordo relativa alle spese della pub-blica amministrazione (aziende autonom ecomprese) è salita dal 31 per cento del1970 al 42 per cento del 1979 ed al 44 percento del 1980 .

Ecco, in un paese in cui la percentual edi azione economica pubblica è a questolivello, appare veramente inconcepibile ch edelle forze di governo, in presenza di un asituazione strutturalmente deficitaria, insi-stano nel chiedere la delega di continuar ea gestire il paese e quasi si risentano sequalcuno si dimostra contrario a conceder-la loro. Non ci si meraviglia più del fattoche le previsioni siano carenti, anzi sianodiventate ormai semplici ipotesi teoriche ;si pretende invece che un simile stato d icose venga accettato o subìto, senza nep-pure una ribellione parlamentare. Certo,

fuori del « palazzo » la gente non può ri-bellarsi, deve subire, si trova in condizionipiù difficili ; e qualcuno vorrebbe che lesi propinasse la tisana secondo cui questoè il migliore dei mondi possibili, non c 'è

null'altro da sperare e la provvidenza c i

penserà. In questo caso, la provvidenzadovrebbe assumere appunto la forma del

« sommerso » o di qualcosa del genere . Ci-

tavo prima la velocità impressionante concui, da un mese all'altro, nuove variabil i

entrano nel quadro dei criteri di valuta-zione dell'economia italiana . Un mese fa,signor ministro del tesoro, quale peso

avrebbe avuto l'ipotesi di una svalutazio-ne della nostra moneta ? Eppure oggi èun argomento di dibattito serio interno al

Governo; come è entrata questa ipotes i

nella preparazione della legge finanziaria ?Se noi avessimo approvato la legge il 20 -

21 dicembre anziché essere qui a discuter -

la il 29 gennaio, che legge finanziaria sa-rebbe « uscita » dal momento che non

avrebbe tenuto conto di questa variabile

putroppo assai grave ? Questa dovrebbe

essere la legge di tendenza dei prossimi

tre anni, che indica all'Italia e agli italiani

quali sono le grandi scelte, gli obiettivi

cui si mira .

Non è forse - me lo consenta, signor

ministro del tesoro - un ennesimo segno

di confusione anche nel Governo il fatto

che proprio in questi giorni, e non se neparlava un mese fa, si stia facendo invece

un gran parlare di un altro strumento eco-

nomico che sembra nei fatti sostituirsi al -

la legge finanziaria ? Intendo riferirmi al

cosiddetto piano a medio termine.

Il Corriere della sera di questa matti-

na all'attività di Governo, su cui il Parla-

mento non ha ancora dibattuto, dedicauna pagina con il seguente titolo : « Dietro

le quinte del piano 1981-1983 : chi l'ha fat-

to, come sarà attuato ». Ma come, signor

ministro, dietro le quinte di che cosa ?

Queste quinte non dovrebbero essere ri-schiarate dalla legge finanziaria, come dafari ? Questo piano non dovrebbe essere i l

doppione inutile della legge finanziaria ?Se la legge finanziaria fosse veramente ciò

che si pensava dovesse essere quando fu

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posta in essere nel corso della precedentelegislatura, non avremmo dovuto avere giànella legge finanziaria stessa chiarissime l ecose che si dicono che invece saranno« dietro le quinte » del piano 1981-1983 ?

Poiché ad andare a spulciare le cos emeticolosamente si ricava sempre qualcos adi interessante, segnalo a lei, signor mini-stro, una significativa differenza tra i cri-teri enunciati, ritengo a nome di tutti iministri finanziari, dal ministro La Malfa ,come criteri determinanti per l'elaborazio-ne della legge finanziaria e della politic aeconomica del Governo, e i criteri che ven-gono enunciati per il piano 1981-1983 dalprincipale collaboratore dello stesso mini-stro La Malfa, il professor Savona . Checosa diceva La Malfa, citando i vari cri-teri (leggo, in modo da non dare una in-dicazione che non sia testuale) ? « L 'elabo-razione della legge finanziaria e delle mi-sure in essa contenute va giudicata daquesti cinque punti di vista : come ognu-na di queste misure contribuirà all'aumen-to dello sviluppo reale ». È interessante ,incidentalmente, che non dica del prodot-to interno lordo, ma dello sviluppo reale.« Per quale effetto avrà sul tasso di infla-zione, che effetto avrà sull'occupazione,che effetto avrà sulla dislocazione nel Mez-zogiorno, e infine che effetto avrà sullabilancia dei pagamenti » .

Il professor Savona, citando i criteriche hanno presieduto all 'elaborazione delpiano 1981-1983, ne dimentica uno; e poi-ché questi concetti sono sempre molt ooculatamente espressi, ho ragione di cre-dere che la dimenticanza non sia casuale .Egli dice che le leggi di intervento delpiano dovranno calcolare a priori, conragionevole accuratezza, i contributi alPIL (qui si parla, appunto, di prodottointerno lordo); e cita ancora: occupazio-ne; investimenti nel sud e alleggerimentodel passivo della bilancia estera. Viene di-menticato uno dei punti fondamentali s ucui si reggeva il programma di Governo ,cioè l 'aumento dell ' inflazione.

Sono questi gli elementi che dannol'impressione, signor ministro, collega re-latore, che qui - come in passato, del re-

sto - si faccia un vero gioco delle tretavolette con le cifre, per cui le cose ven-gono dette o non dette anche a un mesedi distanza, o vengono modificate, con

l 'andar del tempo, perché non fa più co-modo confrontarsi con certe realtà dell a

vita economica .Io allora, intanto, comincerei a chie-

dere al signor ministro (ma anche agli al-tri suoi colleghi finanziari) : visto che sta-te producendo degli altri strumenti di in-tervento della politica economica, vistoche il professor Reviglio sta preparandoun « libro bianco » (non so quale ne si ail titolo, ma immagino che abbia qualco-sa a che fare con la situazione fiscale) ,

perché non preparate anche una tabella,da distribuire ai colleghi parlamentari che

siano interessati (ed io mi prenoto per

una copia), in cui i dati vengano proprioelencati, così come si elencano nelle agen-dine che si distribuiscono a Natale l etarghe delle province o il valore del cam-bio della moneta ? In questo modo, per

lo meno un certo tipo di polemica, chia-miamola così, formale, potrà essere evi-

tata; e chi avrà fatto previsioni sbaglia-te potrà essere chiamato a risponderne ,e chi avrà fatto delle critiche sbagliatepotrà essere chiamato a rispondere delle

proprie critiche .Scendendo nel dettaglio della legge, il

nostro elenco di critiche non è certo bre-ve. Cominciamo con il fare nostro un ri-lievo della Commissione affari costitu-zionali che, nell'esame della legge, ha ri-scontrato - cito testualmente - « una in-coerenza », in senso evidentemente lessi -cale, a proposito dell 'uso di diversi crite-ri di entrate ed uscite, tra la legge finan-ziaria e il bilancio ; e ciò perché, ovvia -mente, si scontrano non soltanto (dice laCommissione affari costituzionali) le en-trate in itinere, ma anche quelle allo stu-dio, contrariamente alla dichiarazione delGoverno di voler fare dell' insieme del bi-lancio e della legge finanziaria un com-plesso di provvedimenti di politica econo-mica che consenta una valutazione a legi-slazione invariata o, per lo meno, se nona legislazione invariata, con criteri identic iper entrambi . Si tratta di un rilievo che

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è stato fatto proprio anche dalla Com-missione finanze e tesoro che, nell'esamedel provvedimento, si è spinta più in là ,facendo appunto rilevare che la legisla-zione è invariata, ma solo per le spese .

Vi sono poi due punti di incertezzanella valutazione di singole poste moltoimportanti: quello che riguarda la finan-za locale e quello concernente la revisio-ne del trattamento economico dei pub-blici dipendenti . Qui l ' incoerenza tra idue provvedimenti risulta dal fatto chesono state iscritte in bilancio talune po-ste (quella per 1a finanza locale partico-larmente rilevante perché stanzia 13 mi-la miliardi) nonostante la legge finanzia-ria proponga soltanto delle proroghe . In-cidentalmente, vorrei far notare non tantoal ministro Andreatta che, quanto meno,non milita nello stesso partito del collegaRavaglia, ma al ministro del bilancio LaMalfa (se ci fosse) che proprio il suo col-lega di partito appare particolarmente cri-tico dell'insieme dei provvedimenti ; e quiinvece riservo un inciso a noi radical inella valutazione del comportamento de icolleghi repubblicani : l'intero insieme del-le dichiarazioni dei colleghi La Malfa eRavaglia, come è tradizione dei colleghirepubblicani, mostra una forma quas ischizofrenica di posizione di governo edi critica al Governo stesso non solo perquel che riguarda il provvedimento inquestione ma, in generale, per l 'intera po-litica dei governi fin qui succedutisi, co-me se i colleghi repubblicani di quest inon avessero mai fatto parte ed anzi, no nsolo non avessero mai fatto parte, manon si fossero particolarmente fatti cari-co, almeno nelle loro ambizioni, dei pro-blemi economici . Per cui noi abbiamoquesti strani personaggi della vita politi-ca italiana che muovono in continuazionecritiche a se stessi. t un fenomeno fre-quente, che non si manifesta soltanto inquesta occasione da parte dei colleghi re -pubblicani, ma che vediamo in molte altrecircostanze . Per esempio, essi fanno ungran parlare di questione morale e poinon firmano per Gioia, parlano di que-stione morale e prendono i soldi da'll'Ital-casse; fanno la predica a tutti i partiti e

loro stessi, invece, è come se fossero unaisola felice dove non si sono mai tenutidei comportamenti men che cristallini .Questa curiosa - per non dir peggio -forma mentis dei colleghi repubblicani s imanifesta anche in questa occasione . E selei, signor ministro del tesoro, che nonappartiene alla forza politica repubblicana ,vuole divertirsi, in un certo senso, leggal'intervento del collega Ravaglia per quel-le parti critiche che ha sviluppato, per-ché non ,si capisce mai perché un partitoche sicuramente ha avuto parte decisiva ,vorrei quasi dire, nella conduzione dellapolitica economica italiana, come il par-tito repubblicano, improvvisamente fingadi non essere assolutamente possibile og-getto di critiche per questa politica . Ri-peto, è una forma schizofrenica, che fre-quentemente io noto fra i colleghi di que-sta parte politica, ma di nuovo la si ved emolto esplicitamente anche in questa oc-casione .

Un secondo tipo di rilievo di caratter egenerale su questa legge finanziaria è u nrilievo che può apparire, se vogliamo, for-male, ma che non è formale, ed è re-lativo al fatto che nella legge finanziariavengono inserite delle disposizioni che no ndovrebbero essere comprese in questoprovvedimento . A quali articoli mi riferi-sco ? Lo sanno benissimo sia il collegaAiardi sia il ministro del tesoro, ma mipare giusto motivare anche qui puntiglio-samente le ragioni della nostra opposizio-ne. Mi riferisco agli articoli 13 e 14 de lprovvedimento, diventati articoli 22 e 23nel testo della Commissione, sulla disci-plina del debito pubblico e sulla regola-mentazione dei rapporti di tesoreria delleunità sanitarie locali . Perché non è un ri-lievo formale questo appunto alla legge ,che può, ripeto, apparire minore ? Perch éil giudizio negativo che si dà del prov-vedimento dipende anche da queste ch esono, chiamiamole pure, le fattezze legi-slative del provvedimento stesso. Quandoin un provvedimento come dovrebbe es-sere la legge finanziaria si introduconoquesti articoli e, al contrario, non simettono quegli altri articoli che, ad esem-pio, suppongo figureranno nel piano a

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medio termine, che più propriamente in-vece dovrebbero essere stati inseriti nell alegge finanziaria, si stravolge, più o menolimitatamente, la fisionomia di una leggee si contribuisce a darle una veste no naccettabile.

Tralascio altri rilievi minori, che ad-dirittura dividono le forze della maggio-ranza, come ad esempio se sia sufficienteo meno lo stanziamento aggiuntivo perla cassa integrazione ; un argomento chetuttavia nelle condizioni dell 'economia ita-liana non è senza peso . Ora non ricordoquale delle due Commissioni sia quell ache avanza queste critiche, ma è o l aCommissione affari costituzionali o laCommissione finanze e tesoro, e si diceche un errore in questo calcolo rischi aletteralmente di far perdere ogni credi-bilità alla legge finanziaria .

Non siamo noi radicali a dire questo ,ma - ripeto - sono i dissensi fra le forz edella maggioranza : noi li sottoscriviamo,ovviamente augurandoci che, almeno perquesta posta, molti miliardi non venganospesi, se questa deve essere la contropar-tita di una situazione grave sul pianodell 'occupazione .

Un esame più particolareggiato meritaquello che il ministro Andreatta e il col-lega Aiardi sanno essere il punto crucialedella legge finanziaria : quello dei fond iglobali . È, questa, signor ministro - nonnascondiamocelo -, veramente la compo-

nente inquinante di questa legge, tant oinquinante che persino la maggioranza del -la Commissione affari costituzionali mettein allarme i parlamentari sulle conse-guenze di un allargamento, di una espan-sione surrettizia di questi fondi globali .

Non devo dire certo a lei, ministr oAndreatta, qual è stata la funzione storicadella politica economica del Governo dicui fa parte e di quelli che lo hannopreceduto circa i fondi globali . Essi sonoquella « fisarmonica » che si allarga o si re -stringe secondo come il Governo ritienedi buttare fuori da ogni controllo di bi-lancio un certo numero di miliardi in unsettore o nell'altro della vita economic adel paese; secondo quali leggi si intenda-

no attuare o frenare; secondo i boiard iche si vogliono punire ; secondo le sparti-zioni che si vuole o non si vuole metterein essere, questi miliardi giocano nell 'arcodell'anno la funzione più inquinante dell avita economica e politica italiana, che siacontemplata appunto dalle nostre leggi .

Leggendo queste cifre della legge fi-nanziaria, mi veniva in mente l'iter se-guìto in Parlamento della proposta di leg-ge sull 'editoria, alla cui elaborazione hopartecipato, in nome della mia parte po-litica, come membro del Comitato dei no -ve. E mi sono reso conto che le forze diGoverno erano pronte ad allargare o chiu-dere i cordoni della borsa per la propo-sta di legge sull'editoria seconda come« soffiasse il vento » sui giornali .

Un anno fa - dico un anno fa - sidisse che l'iter della proposta di leggesull'editoria non proseguiva perché i ra-dicali facevano ostruzionismo . E i radi-cali lanciarono allora una sfida, dicendo:non prenderemo parte ai lavori e vi di -

mostreremo che non sarete capaci di con -durre in porto questa legge . È passatoun armo, durante il quale i radicali non

hanno messo neppure un filo d'erba ne-gli ingranaggi dei vari Comitati e Com-missioni che si sono occupati di quest aproposta di legge, che è ancora e di nuo-vo bloccata . Questo non è né merito nédemerito nostro; in questa vicenda noinon c'entriamo, anche se è vero che cisiamo riservati di bloccare eventualmentela proposta di legge quando arriverà al-l'esame dell'Assemblea .

A questo proposito, devo dire che pro-babilmente la bloccheremo, se si andràavanti in questo modo, visti i miliardi chesi intendono regalare con gli articoli fi-nora approvati in Commissione . Non par-liamo poi dei miliardi che si cercherà diregalare con gli articoli non ancora esa-minati, che riguardano tra l'altro - figu-riamoci ! - gli organi di stampa dei par-titi politici .

Questo tipo di regali finirebbe infattiper pesare in maniera determinante, inun modo o nell'altro, sulla stampa, so-prattutto in un anno di elezioni .

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Ed è proprio per questo tipo di ope-razioni che c'è bisogno – e lei lo sa be-ne, signor ministro – di fondi globali .

AIARDI, Relatore per la maggioranza.Le faccio presente che i fondi globalisono finalizzati .

MELEGA. Ringrazio i colleghi, perch étutte le volte che mi dimentico di dir equalcosa c 'è sempre qualcuno che, inter-rompendo, me la ricorda e mi consent equindi di dirla .

È vero che i fondi globali sono fina-lizzati, salvo però poi interventi volti acambiare l 'allocazione delle varie poste .

AIARDI, Relatore per la maggioranza.È il Parlamento che decide, eventualmen-te, queste variazioni .

MELEGA. Ma allora, tu che sei vera-mente molto cortese (anche se forzosa-mente), mi sai dire dove sono andati afinire, tanto per fare un esempio, i 960miliardi destinati dalla passata legge fi-nanziaria ai risparmi energetici ?

AIARDI, Relatore per la maggioranza .Dipende dall'attività legislativa del Parla-mento: facciamolo funzionare di più emeglio !

MELEGA. Ah, ecco ! Ti ringrazio mol-to per questa spiegazione, perché dimo-stra esattamente ciò che succede: si met-tono lì dei miliardi, ma il modo in cuipoi li si userà non è certo quello scrit-to nella legge finanziaria, perché comun-que quei miliardi servono per far passarele centinaia di « leggine » che fate pas-sare. Non mi verrai a dire che quest onon è vero ?

ANDREATTA, Ministro del tesoro . Ètutto documentato in un atto presentat oal Parlamento . L'utilizzo dei fondi globaliper il 1980 è stato comunicato al Parla-mento nel novembre dello scorso anno .

Ella può prendere visione e può even-tualmente sostenere le sue critiche esami-nando analiticamente le cifre. Quello pe-rò che non accetto è che lei dia al pub-

blico presente – non ai suoi colleghi –l'impressione che vi sia qualcosa di truf-faldino nelle votazioni nella Commissionebilancio. Vi è una polemica ma vi è ancheun minimo di correttezza e di rispetto reci-proco in questa polemica. Tutto quellocui ella si riferisce viene comunicato, permia iniziativa, dal Ministero del tesoroogni tre mesi . Mi sembra quindi che tut-to il tono di insinuazione e di processoindiziario, con cui ella svolge questa par -te del suo discorso, sia superfluo e gra-tuito .

MELEGA. Ringrazio il ministro, comesempre, quando l'interruzione è polemicae puntuale. Signor ministro, non possospulciare tutti i fondi globali, ma ho ci-tato una posta che per noi è particolar-mente interessante, cioè i 960 miliardi

che erano stati destinati al risparmi o

energetico. Lei mi dirà: sono stati utiliz-zati per la copertura di altre « leggine » .

ANDREATTA, Ministro del tesoro. So-

no stati trasferiti al fondo globale di que-st 'anno !

MELEGA. Signor ministro, questi mi-liardi non vengono spesi . Ecco ciò che

tento di dirle ! Non è un caso che non

vengano spesi.

AIARDI, Relatore per la maggioranza.Il ragionamento è diverso !

MELEGA. Non è un caso che gli ap-punti che vi vengono mossi dalla Com-missione affari costituzionali riguardin oprincipalmente questo punto. Vogliamoleggere la relazione della Commissione af-fari costituzionali ? Lei di sicuro l'avrà

letta !

ANDREATTA, Ministro del tesoro . Le

osservazioni della Commissione affari co-stituzionali, che si riferiscono all'ampiez-za dei fondi globali, non tengono contoche, poiché il Parlamento non ha ancoraapprovato una legge pluriennale sulla fi-nanza locale, nei fondi globali sono com-presi 15 mila miliardi per la finanza lo-

cale. Tale somma attende un atto del

Parlamento, che spero il suo partito con-

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sentirà che sia adottato in tempi decenti .Quindi il normale finanziamento istituzio-nale agli enti locali è compreso nei fondiglobali . Le sue osservazioni sembrano no ntener conto di questo, e cioè che dai fon-di globali occorre decurtare 15 mila mi-liardi, che sono la copertura di un attoche avremmo dovuto già compiere .

MELEGA. Detraendo 15 mila miliardilei sa perfettamente che ne restano altr i15 mila per spese correnti e 10 mila perspese in conto capitale .

ANDREATTA, Ministro del tesoro. Èil programma legislativo di quest'anno !

MELEGA. Signor ministro, lei fa appel-lo al mio fair play di oppositore, io peròfaccio appello al suo fair play di ascolta-tore. Lei non può, tutte le volte che lemuovo una critica, sostenere che non di-co le cose che dice lei : certo, non possodire le stesse cose che dice lei perchésono all 'opposizione . Sostengo solo ch equando lei istituisce in bilancio alcune po-ste, citando un certo numero di miliardicome destinati a certi scopi, in verità s icostituisce un « tesoretto » che utilizza poicome meglio le aggrada durante l'anno .Se io insisto sull'esempio del fondo delrisparmio energetico - denaro che lei af-ferma non essere stato ancora speso -,lo faccio perché quest'esempio includeuna voce fondamentale della vita econo-mica italiana . Il risparmio energetico - l acollega Bonino ha svolto un bellissimo in-tervento su questo argomento - dovrebberappresentare una funzione primaria, cioèl'obiettivo primario del Governo, il qual edovrebbe spendere e non stanziare i de -nari. La sua interruzione non smentisceaffatto le mie argomentazioni, perché lei ,di fatto, non solo su quella voce avev aposto una cifra irrisoria, ma non ha spe-so neppure questa . E tutte quelle voci ven-gono quotidianamente - dico questo per-ché faccio parte di un gruppo d'opposizio-ne - rapinate da un 'azione di governo chenon è in grado di proporre una linea d itendenza, e che si serve di esse quandofanno comodo, per scopi completament ediversi da quelli cui erano destinate .

Lei dirà che c'è una maggioranza inParlamento che vota in questo senso ;questo è ovvio, ma è la maggioranza chevoi rappresentate, di cui fate parte ealla quale noi ci opponiamo : ci manche-rebbe altro che addirittura queste cose ve-nissero destinate senza un voto in un mo-do diverso da quello per cui vengono pro-grammate ! Ma siete voi che fate quest ecose, non siamo certamente noi !

Quando ad esempio sostenete - ed an-che qui c'è tutto un modo di concepirela gestione -dell'economia che ci divide ,signor ministro - che per tutte le post ea bilancio il coefficiente di realizzazioneper il 1980 è del 79 per cento e per i l1981 sarà dell '86,5 per cento, sapete be-nissimo che storicamente - e le anticipoanche l'obiezione che lei, o meglio il suocollega La Malfa mi muoverebbe, in mododa superare anche quella - il coefficientedi realizzazione di spesa è valutabile in-torno al 30 per cento. Dite che dovetemettere in bilancio queste poste perchéquelle regioni che possono spendere finoa quella cifra possono utilizzare ipoteti-camente fino al 100 per cento delle som-me stanziate, come se noi non sapessim oquale sia oggi in Italia, e non in unastratto empireo, il rapporto fra Stato eregioni in termini di spesa, come se nonsapessimo quali siano le influenze del po-tere centrale sulle regioni, come se nonsapessimo come la situazione sia diversada regione a regione e come siano pro-prio le regioni che più avrebbero bisogn odi un alto coefficiente di spesa ad averloinvece più basso ! Mi chiedo allora com epossiate venire a chiedere l'approvazionedi questo tipo di gestione economica. No,non potete chiedercela, oppure se ce I achiedete vi dovete sottoporre al « calva-rio » di non averla in queste forme . Evi dirò, poi, perché insistiamo in questomodo e in questo tipo di opposizione .

Ad ogni buon conto, visto che sonoarrivato al punto sul quale lei prima, i nun certo senso, mi aveva interrotto e chelei, ripeto, conosce molto bene, rilevo chela valutazone della Commissione affari co-stituzionali si può leggere a pagina 19del Bollettino delle Giunte e delle Com-

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missioni parlamentari del 25 novembre . An-zi, siccome dubito che qualcuno l'abbia letta ,intendo almeno richiamarla per sommi capi .Mi scuso un attimo se la cerco. . . La doper letta, perché dovrei cercarla fra l emie carte e non voglio dare l 'impressionedi perdere tempo.

Vorrei ora arrivare, signor ministrodel tesoro, onorevole relatore, a toccarein dettaglio alcune voci di questo provve-dimento, per dire quali siano le nostreobiezioni dettagliate, minuziose .

Ringrazio il ministro, che si è fatt oparte diligente e mi ha inviato il Bollet-tino delle Giunte e delle Commissioni par-lamentari. Gli farei un torto se per l omeno non lo scorressi rapidamente .

AIARDI, Relatore per la maggioranza.È il testo della relazione dove sono ripor-tati tutti i pareri .

PRESIDENTE . L'importante è chel'onorevole Melega non lo legga adesso .

MELEGA. Molto brevemente, signorPresidente, vorrei riferirmi alla frase cru-ciale. Il ministro se ne rende conto be-nissimo : non siamo tra sordi ; possiamoessere tra oppositori, ma assolutament ecapaci di intendere quel che dicono altricolleghi . La Commissione affari costituzio-nali dice: « Le pieghe dei fondi global idanno, così, compiacente copertura alle« leggine » approvate in Commissione, alte-rando il quadro finanziario e di programma-zione legislativa che il Parlamento ogn ianno solennemente approva » . Ora, io chie-do al signor ministro: chi fa approvarele « leggine » ? Sono forse i radicali, si-gnor ministro ?

ANDREATTA, Ministro del tesoro . An-che . . .

MELEGA. Lei mi deve dare una rispo-sta su questo. Se lei pensa che siamo no iradicali a far approvare le « leggine » -lei sa cosa si intende dire quando s idice « leggine », soprattutto in un annodi elezioni –, allora lei potrà accusare no idi essere corresponsabili di questo statodi cose. Ma, fino a quando sarete voi, la

vostra maggioranza ad approvare quest e« leggine », con cui si stravolge (comegiustamente nota la Commissione affaricostituzionali) la politica economica delGoverno, sarà non solo nostro diritto, maanche nostro dovere farvene carico ecolpa .

Vengo, comunque, brevemente alle sin-gole voci della tabella della legge finan-ziaria, contro cui solleviamo le nostre obie-zioni . L'elenco potrebbe essere lunghissi-mo, ma non la tedierò più del necessario .Lei sa bene che gli esempi sono tanti, mami limiterò a « spizzicare » qua e là, tantoper dimostrare che non sono vuote paro-le quelle che diciamo. Cominciamo, adesempio, a leggere, a pagina 86 della ta-bella, i 42 miliardi per la ristrutturazionedell'amministrazione finanziaria, inseriti ne lbilancio . È abbastanza particolare, curioso ,per non dire altro, che poi, in un artico -lo a parte, si parli anche di 300 milioniper consulenze per il Ministero delle fi-nanze, in deroga alle norme della contabi-lità pubblica. Che cosa significano quest i42 miliardi per la ristrutturazione dell'am-ministrazione finanziaria ? È questo rior-dino ,dei ministeri economici, di cui si ve-dono alcuni segni, naturalmente sui massmedia, soprattutto da parte del ministrodel bilancio circa la riforma di quel Mi-nistero ? Non lo so. Io dico questo, signo rministro : noi radicali abbiamo propostouno strumento totalmente diverso per l aristrutturazione dell 'amministrazione finan-ziaria: la smilitarizzazione della Guardiadi finanza. Lei sa che ormai non è piùuna proposta soltanto nostra ; è una pro-posta firmata da oltre 500 mila italiani ,che, a nostro avviso, porterebbe un alt ogrado di efficienza nella amministrazionefinanziaria. E, se il solo scopo di quest'am-ministrazione è quello del rastrellament odelle risorse finanziarie, certamente l 'uti-lizzazione di ragionieri, non legati da al-cun vincolo di gerarchia, anziché di mili-tari obbligati a rispettare l'ordinament omilitare, rastrellerebbe, come recenti, peno-se vicende hanno purtroppo dimostrato ,somme ben maggiori di quelle che si spen-dono in altro modo con questa ristruttu-

razione. Noi continuiamo ad insistere e

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speriamo che, prima o poi, si arrivi all ascelta di ristrutturazione da noi proposta ;allora sì, signor ministro, che non si trat-terebbe soltanto di una ristrutturazioneformale di organici burocratici o della si-stemazione di ufici ! Ho letto, sempreoggi, nell'intervista al professor Savona ,che si parla appunto di inserire nellastruttura del Ministero del bilancio ent iche sono ai margini del Ministero mede-simo, oppure di tagliare i legami con altr isettori . No ! Quella da noi proposta sa-rebbe una vera riforma dell 'amministrazio-ne finanziaria e le darebbe un segno di-verso, signor ministro ! Lei, che è ministrodel tesoro, forse non vuoi ricordare ciòche suoi colleghi delle finanze dovrebberoben ricordare : di quante e pesanti devia-zioni si è resa responsabile quell'ammini-strazione attraverso l'uso di un Corpo mi-litare ! E quanto gravi sono state le con-seguenze, non soltanto sul piano economi-co ma anche su quello politico ! Conse-guenze che abbiamo cominciato ad averetanti anni fa e che tuttora perdurano ; eforse non sono la ragione ultima dell'op-posizione che la richiesta di referendumsta incontrando .

Ebbene, ovviamente un provvedimentosu cui non possiamo essere d'accordo - ene ha così brillantemente parlato il colle-ga Rippa, quando ha esaminato la lungaproroga in limine mortis della Cassa peril mezzogiorno - è quello concernente iduemila miliardi concessi ancora per unanno a tale ente . Nel quadro dell 'opposi-zione alla concessione di questi duemilamiliardi, vorrei richiamare l 'attenzione suun curioso articolo del disegno di leggefinanziaria, in cui si stabilisce che in que-sta spesa sono da comprendersi « le inden-nità compensative ed integrative per il per -sonale comunque in servizio presso l'uffi-cio del ministro per gli interventi straor-dinari nel Mezzogiorno » . È questa una« perla » che, a mio avviso, non dovev aessere lasciata nel dimenticatoio delle mol-te righe di cui sono composte le nostreleggi, perché evidentemente - e mi rivolgoa lei, signor ministro, che ha così brillan-temente difeso la completezza dei consun-tivi del Governo - lì vedremo, appunto in

fase di consuntivo (e sono molto ottimista ,signor ministro), quanto è stato speso inindennità compensative ed integrative piut-tosto che in interventi o in opere pub-bliche .

Un argomento globale, spezzato in tan-te voci, su cui non possiamo essere d'ac-cordo, in carenza di documentazione, èquello relativo all 'attribuzione ad enti diStato di grandi quantità di denaro, peroperazioni di cui non si conosce la so -stanza, né in partenza né in arrivo . Miriferisco, ad esempio, ai già citati 150 mi-liardi per il risanamento del gruppo SIR,che non si capisce bene, in base alle at-tribuzioni della legge finanziaria, da chidovrebbero essere gestiti ; mi riferisco ai415 miliardi per la metanizzazione del sud ,non già perché non sia utile e doveros oportare il metano nel Mezzogiorno, maperché, anche in questo caso, mi chiedochi controlli tale spesa, chi la gestisca .Che dire, poi, del fondo di dotazione di40 miliardi all 'ENI, ripetuto in due po-ste ? Che dire di quella sciocchezza, s evogliamo, che sono i 2 miliardi per l'entecinema ? Queste cifre ci vengono chiestein assenza di consuntivi . Quali sono, si-gnor ministro, i consuntivi degli enti inquestione ?

Certo, un tempo non esisteva la di-scussione sulla legge finanziaria e, dunque,si chiedeva di conferire tale denaro albuio; si chiedeva di dare ancora a questienti di Stato, che non si sono particolar-mente distinti per buona amministrazio-ne, pubblico denaro, alla cieca, come sel 'eventuale « sciupio di Stato » non fossepesante per il contribuente quanto lo sciu-pio portato avanti da folli privati .

Non possiamo essere d'accordo nean-che, signor ministro, sugli ulteriori 2 .300miliardi destinati alla finanza locale, re-periti come lo sono stati, secondo il disei-gno di legge in discussione, e da aggiun-gere ai 13.100 miliardi già in conto speseper il 1980. Perché non possiamo essered'accordo ? È evidente dal discorso che s ifaceva prima, quando, signor ministro, ab-biamo svolto un contraddittorio diretto .Abbiamo una discrezionalità del poterecentrale nel maneggio della finanza pub-

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blica, con riferimento alla finanza locale,che contribuisce a mantenere quest'ultimae gli enti locali in condizione di viveresolo alla giornata, in una condizione incui è necessario il continuo ricorso a pre-stiti bancari, che aggravano la situazion edella finanza locale oltre misura, senzaalcuna ragione . Ma anche in questo modoil Governo centrale è in grado - comeha molto acutamente e dettagliatament erilevato il collega Mellini - di bloccarequel processo di decentralizzazione cheera uno dei cardini della nostra Costitu-zione. Processo che ha un senso solo s eportato alle sue conseguenze economiche ,e non soltanto alle formali conseguenz epolitiche della costituzione dell'ente regio-ne. Che cos'è la regione senza una suafinanza, cosa sono i comuni senza un'auto-nomia finanziaria che di fatto consentaloro di attuare in loco quegli esperiment ipolitici di democrazia, di diversa rappre-sentanza politica, che possono poi diven-tare modelli per un discorso politico di -verso a livello nazionale ?

Veniamo poi ai grandi temi dell 'oppo-sizione radicale . Su questo non mi diffon-derò, perché altri colleghi ne hanno giàparlato ad altri ne parleranno. Vi facciograzia, pertanto, di una ripetizione detta-gliata. Certo, l'argomento delle spese mili-tari non può essere sottovalutato . Carat-teristica dominante di questa vostra leggefinanziaria è l'aumento del trenta per cen-to delle spese militari, aumento voluto d aun ministro socialista titolare del dica-stero della difesa e da un ministro socia -lista nella terna dei ministri finanziari(fatto, quest 'ultimo, per noi particolar-mente grave, perché da quella parte poli-tica ci saremmo aspettati un atteggiamen-to di segno opposto) . Basterebbe quest oper giustificare la nostra fermissima oppo-sizione a questa impostazione di politicaeconomica. Noi vediamo che questa corsaagli armamenti ed alle spese militari (inquesto caso si tratta forse più di spesemilitari propriamente dette che di arma-menti) prosegue con una progressione geo-metrica preoccupante . Non abbiamo altristrumenti (è il caso di dire che siamo iner-mi) per opporci a questa scelta che batter-

ci in quest'aula con la stessa democratic ae civile pervicacia con cui altri compagniradicali si sono opposti, a titolo individua-le, come obiettori di coscienza, quandovenivano chiamati ad esercitare diretta-

mente un'attività che è profondamentecontraria ai nostri princìpi pacifisti ed an-timilitaristi .

Ecco, quando più avanti parlerò deisuggerimenti concreti che noi radicali dia-mo a questo Governo al fine di indurlo

ad affrontare in modo diverso la realtà delnostro paese, emergerà un aspetto di pro -fonda differenza non solo tra noi e le for-

ze politiche che lei, signor ministro del te-soro, rappresenta o con le altre forze chesostengono il Governo di cui lei fa parte,

ma anche con le stesse forze di opposi-zione. Credo che in questo vi sia un ele-mento di estrema individualità radicale;

ed è forse anche questa una delle ragioniper cui noi ci distinguiamo, anche nell'op-posizione, dalle altre forze di opposizione .

Certamente, dicevo, quella scelta, che vie -

ne attuata per la prima volta quest'anno

(perché gli incrementi degli anni passatinon avevano certo le dimensioni di quell o

adombrato in questa legge finanziaria), me-rita da sola l'opposizione dura, dichiaratae molto decisa, anche se svolta con voce

pacata, che conduciamo sul terreno delle

scelte politiche. Parlerà molto di questo,ritengo, il collega Cicciomessere che inter-

verrà dopo di me, perché la sua partecipa-zione alla formulazione degli emendamenti

è stata molto intensa e approfondita e per -

tanto su questo argomento, che costitui-sce un punto-chiave della nostra posizione,

non mi dilungherò oltre .

Desidero toccare, sia pure soltanto mar-ginalmente, un altro punto, sul quale si è

soffermata la collega Bonino, che si rife-risce alle scelte di politica energetica cheemergono dalla legge finanziaria al nostr o

esame .

Lei sa bene che la scelta compiuta nonè stata tanto quella nucleare quanto il ri-fiuto del non nucleare ; prima citavo, non

a caso, il fatto che non fossero state spe-se, nell'anno che si è concluso, le poche

centinaia di miliardi di lire che erano de-

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stinate dalla legge finanziaria 1980 alle ri-cerche per il risparmio energetico .

Signor ministro del tesoro, lei è perso-na molto attenta a quanto avviene ancheoltre i confini italiani : lei sa che in unpaese della Comunità europea, la Dani-marca, si è previsto addirittura un Mini-stero per il risparmio energetico e sa cheesso, nel corso dell 'attività svolta negli ul-timi anni, ha ottenuto dei risultati assolu-tamente straordinari sia per quanto riguar-da la bilancia dei pagamenti, sia per quan-to riguarda le diversificazioni delle font idi approvvigionamento di materie primeper la produzione di energia e per lo svi-luppo di fonti energetiche alternative .

Le chiedo, signor ministro, cosa ost ia che in Italia si faccia qualcosa in que-sto senso. La collega Bonino le ha indica-to quattro direttive generali di divers apolitica energetica e io oggi, non volend oentrare in questa tematica, che richiede ,proprio per la sua complessità, per il su ointeresse e la sua importanza, dei lungh itempi di esposizione, le cito soltanto du eargomenti di cronaca - se posso usarequesto termine -, in quanto sono stati ri-portati in questi giorni dai nostri quoti-diani . Le cito il caso di quegli inventor iitaliani che, emigrati in Belgio, hanno po-tuto soltanto in quel paese brevettare etrovare necessari fondi per una loro in-venzione. Intendo riferirmi al Coppersunche, a quanto si legge sui quotidiani, èun 'invenzione assolutamente rivoluzionari anel campo della produzione dell 'energia .Ora le chiedo, signor ministro, se i fon-di messi in bilancio per la ricerca di fon -ti alternative di energia e per il risparmioenergetico fossero stati spesi per questinostri connazionali, o per altri ricercatoriimpegnati in ricerche scientifiche di que-sto tipo, non avremmo oggi acquisito unpatrimonio già consistente in sé e impor -tante per le -prospettive future che essoapre ?

Ecco dove sono mancate le scelte digrande politica economica . Lei sa che og-gi, nel dibattito sull'energia, gli Stati Uni-ti hanno inserito prepotentemente un nuo-vo fattore, quello dell'utilizzazione di gra-naglie per la preparazione di combustibi-

le. È evidente che l 'agricoltura e le con -dizioni di produzione degli Stati Uniti dif-feriscono profondamente dalle nostre ; maanche questa non potrebbe essere unastrada per risolvere le difficoltà della no-stra agricoltura, per risolvere - magarimarginalmente, magari per una piccol apercentuale - i nostri problemi di approv-vigionamento energetico ?

Come mai, signor ministro, si è pron-ti ad investire decine di migliaia di mi-liardi in strutture nucleari, e non si èpronti, non dico ad investire, ma almenoa tentare strade che possano essere diver-se ? Non è demagogia, signor ministro ,

chiederle come mai gli inventori di que-sto Coppersun (ammesso che valga qual-cosa) trovino chi fa loro credito, chi sol-leciti il loro lavoro, in Belgio, e non i nItalia. Non si può, come fa lei, allargare

le braccia e scuotere la testa . Noi sap-piamo che queste innovazioni sono pos-sibili quando si fa una politica in

questo senso, una politica suscitatrice, enon soffocatrice, di energie creative (co-m'è il caso di dirle) . In un paese dove

non solo si destina tutto all'energia nu-cleare, ma non si spende neppure quan-to si è destinato al risparmio energetico

o alle fonti alternative di energia, com e

si può pensare che nasca, o abbia la pos-sibilità di esercitare persino a vuoto la

propria inventiva ed il proprio ingegno ,qualcuno che voglia impegnarsi in que-sto settore ?

Io le indicherei, signor ministro deltesoro, se non lo ha già letto, un interes-sante articolo (che si riferisce ad un al-tro tema, con il quale però si può isti-tuire un parallelo) comparso oggi sul quo-tidiano la Repubblica, scritto dal profes-sor Veronesi, direttore dell'istituto italia-no dei tumori, sulla convenienza econo-

mica della ricerca.

Ma mi pare quasi di farle un torto,

francamente, nel dirle queste cose . Per il

suo passato, per il tipo di interessi che

ha manifestato in precedenza, prima d i

diventare ministro del tesoro, dei sicura -

mente non può non essere favorevole a

questo genere di iniziative .

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Ma mi dica, signor ministro : in que-sta legge finanziaria, dove sono i denar iper la promozione di un programma glo-bale ,di ricerca scientifica, non soltanto ,a questo punto, per le fonti energeticheo il risparmio energetico, ma - ripeto -per un programma globale ? Lei sa beneche alcuni Stati hanno mandato in atti-vo le proprie bilance dei pagamenti, no-nostante le conniizioni particolarmente av-verse in cui si , trovavano (tanto per no nfare nomi, le cito il caso di Israele), sol-lecitando la ricerca scientifica, traducendola ricerca scientifica in un patrimonionazionale, un patrimonio che si esporta ,che, gettato sulla bilancia dei pagamenti ,la rendeva attiva, e consentiva ad unpaese in così gravi difficoltà di far fron-te a situazioni di emergenza assai pi ùacuta di quanto non siano quelle italiane .

Ecco, signor ministro del tesoro: quan-do sento dire da lei che l 'aggettivo da leipreferito per definire il .disegno di leggefinanziaria dei prossimi anni è l 'aggettivo« neutrale » (magari lei ne avrà altri, m acerto su questo ha calcato la mano, fors eper non dispiacere né ai monetaristi né a ikeynesiani, in modo da poter ricevere -e se non temessi di offenderla, direi qua-si in modo da poter mendicare - i lorovoti); quando le sento dire che lei prefe-risce questo termine per il suo disegnodi legge finanziaria, io non posso non es-sere, anche a nome del mio gruppo, pre-occupato per questo stato di cose, che re-cepisce passivamente una condizione nega-tiva e che cerca di gestire quasi giornoper giorno un futuro che è, proprio perquesto, sempre più incerto e sempre piùdenso di pesanti incognite .

Qualcun altro, signor ministro, ha usa-to per il suo disegno di legge finanzia-ria - e sono stati soprattutto i colleghidi parte comunista - il termine « deflatti-vo » : i colleghi comunisti hanno insistit omolto su questa caratteristica. Noi nonriteniamo in sé una politica di deflazioneparticolarmente etichettabile con quell eetichette da « mostro » con le quali si gra-tificano spesso i radicali . Se una politicasi prefigge certi scopi, quali sono gli scopidella legge finanziaria « neutrale » o de-

flattiva che lei ci propone ? Il fine è diaumentare del trenta per cento le spesemilitari, di dimenticare piani settoriali fon-damentali dal punto di vista sociale ? Ilpasticcio a proposito del piano sanitarioè un esempio di come viene gestita questache pure è una componente molto impor-

tante della vita nazionale non solo sul pia-no economico, ma soprattutto sul terrenosociale. Ma se volessi individuare veramen-te il punto in cui - mi consenta di dirlo -lei tradisce quasi la sua figura personale ,

signor ministro del tesoro, dovrei riferir-

mi proprio all 'assenza di questa enfasi

sulla ricerca . Noi sappiamo che cosa si-gnifichi una politica di ricerca non soloper i ricercatori, ma per la scuola, perl'industria, per l'economia, per il paese,per i giovani; sappiamo che cosa signifi-chi puntare (come dovrebbe fare una gran-de legge finanziaria) con l'affiato dello sta-tista su questo indirizzo : giocare unascommessa, perché ormai purtroppo gliallibratori del futuro non so quante pos-sibilità di puntare ci diano ancora . Mauna legge finanziaria dovrebbe puntare al -meno su una scelta di questo tipo e non ,me lo consenta, su quei fondi globali chesono la caratteristica del suo disegno d ilegge e che poi inevitabilmente, anche selei avesse le migliori intenzioni del mon-do, finiscono come sono sempre finiti ecome continuano ad essere intesi dallagran parte dei parlamentari della maggio-ranza che sostiene il suo Governo .

Non so, signor ministro, quando leiancora non sedeva su quella poltrona, checosa lei auspicasse dai suoi predecessorio dai governi della cui opera lei era de-stinatario come cittadino . Non ho fattoquesta ricerca, non sono andato a vedereche cosa lei sostenesse a proposito, ap-punto, di una politica di investimenti nei« cervelli » diversa da quella condotta sin oad oggi. Ma le pare - e glielo chiedonon in tono polemico, ma con effettivodesiderio di dialogo - che il Governo dicui lei fa parte abbia forse risposto aquelli che mi auguro fossero un tempo isuoi desideri in materia ? Quando si chie-de qualcosa di diverso, qualche cosa dipiù « moderno » rispetto alla tradizione di

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uno Stato e di un Governo assenti, di unoStato e di un Governo che hanno sempr efavorito l 'esodo degli uomini e soprattutt odei più capaci, anziché utilizzarne in cam-po nazionale le capacità, l'inventiva, il ge-nio, la laboriosità, le chiedo: in questodisegno 'di legge finanziaria c'è qualcos adi diverso, che anche minimamente si av-vicini allo sforzo compiuto per le spesemilitari ?

Questi, signor ministro, sono i nostrigrandi interrogativi, grandi non per me-rito nostro ma perché sono gli interroga-tivi che toccano il paese, che vengono dacosì tanta ed importante parte del nostropaese .

Ed allora, avviandomi alla conclusione ,non posso non fare riferimento ai suggeri-menti concreti, signor ministro, che i lgruppo radicale le ha fatto avere sia congli emendamenti presentati nel corso delladiscussione sulle linee generali, con rispet-to per la vostra opera politica, per il vo-stro lavoro, con dissenso, profondo dissen-so sulle scelte, sui metodi ed anche sull ecircostanze con cui voi pensavate di por -tare avanti e di sottrarre questo lavoro a dun lungo e coscienzioso dibattito parla-mentare .

Gli emendamenti radicali di merito, co-me lei sa, si dividono in grossi blocchi ;all'interno di questi blocchi lei ed i suoicolleghi di Governo hanno un'ampia scel-ta per individuare, tra dieci, quindiciemendamenti possibili in una sola ma-teria, quello che per dimensione di spe-sa è più compatibile con quelle che voipotete ritenere scelte prioritarie o addi-rittura ultimative della vostra politicaeconomica .

Signor ministro del tesoro, non star òquì a ricordarle quell 'episodio passato incui un suo predecessore, all'indomani dinon so quale dibattito parlamentare, im-provvisamente scovò tra le pieghe del bi-lancio 2 mila miliardi (di allora, quindi

non svalutati !) da utilizzare a scopi a luicongeniali .

Se esiste la volontà politica, signor mi-nistro del tesoro, le cose si fanno; se esi-ste la volontà politica, i segnali si danno ;se non esiste la volontà politica, si pos-

sono dire tutte le parole che si vuole, manon si è creduti . Il popolo italiano - cre-do idi poterlo dire - ha profonda diffiden-za per le parole che gli dicono i suoi go-vernanti. Mi dispiace rilevare che questadiffidenza è stata giustificata per le pas-sate vicende dell 'economia italiana, pergli scarti tra preventivi e consuntivi, co-munque per i prezzi finali pagati per ad-divenire a certe scelte economiche .

Signor ministro del tesoro, se lei an-dasse, come spesso noi deputati dell 'op-posizione andiamo, in luoghi percorsi da ldisastro della disoccupazione, colpiti daquesto flagello che è qualcosa nella real-

tà di oggi ben più angoscioso di quant onon fosse in tempi passati, lei sentirebbeche vi è bisogno di un diverso tipo d isegnale: vi è bisogno di far sapere chein materia di rastrellamento idi tasse e d iefficienza, produttività e pulizia della spe-sa pubblica bisogna produrre una svolta,che non si può continuare a comprimerefiscalmente il cittadino e quindi restargl idebitori di beni e servizi pubblici che siha la responsabilità di fornire e che nonsi forniscono, o che si forniscono in quan-titativi insufficienti, o, peggio ancora, chenon si forniscono perché si commettonoreati, come purtroppo molti casi della vi-ta politica ed economica italiana attesta-no quotidianamente .

Devo ricordarle, signor ministro del te -soro, che oggi sulle cronache si parla deifinti danni di guerra ; e quante di questecronache si sono succedute, quante equante decine idi miliardi sono scomparsein quel modo nella storia italiana: ormaila geremiade è lunga ! Noi radicali ver-remmo meno al nostro dovere, non alnostro diritto, se non utilizzassimo questeoccasioni per imprimervi nel cervello lanecessità, che è insieme morale e politi-ca, di cambiare il modo di governare .

E non lo facciamo con le sole parole .L'ho già detto: abbiamo chiesto che sul-la legge finanziaria si prolungassero i tem-pi di riflessione perché è giusto tentareanche questa strada per sperare di cam-biare scelte ritenute, se non profondamen-te sbagliate, certamente insufficienti .

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È giusto tentare questa strada, signorministro del tesoro. È giusto che voi, an-che attraverso questa forma di dibattitoparlamentare, sentiate la pressione dell aopinione pubblica . E noi verremmo menoal nostro dovere, se non ce ne facessim oeco qui dentro .

C 'è gente in Italia che soffre la fame,che ogni giorno trova depauperati il pro-prio stipendio, la propria pensione, ch eogni mattina esce e si trova più povera ,in virtù della vostra politica economica .

È quindi nostro diritto e nostro dove-re di parlamentari dirvi queste cose edescogitare tutto quanto possa servire a duno sbocco diverso . Vi abbiamo anche but-tato sul tavolo il nostro pacco di emen-damenti . Lei s'a benissimo, signor mini-stro, così come benissimo lo sa il collegaAiardi, che non si tratta di emendamentiostruzionistici . Tra quegli emendament ivoi potete, se volete, trovare ciò che ècompatibile, o, meglio, ciò che un giorn odeve comunque diventare compatibile conle vostre priorità .

Signor ministro del tesoro, lei ha det-to che il Parlamento ha il dovere di mo-dificare le priorità del Governo. Ma ioallora le chiedo : cosa significa posporrela trimestralizzazione della scala mobileper le pensioni alle spese militari ? Eccouna priorità da modificare ; ecco una cosada fare prima e non dopo.

Con questo, noi le abbiamo indicat oun grande tema di politica economica edi politica generale : la riconversione del-l 'industria militare. Lei sa bene che que-sto minaccia di diventare un grossostanding block sul cammino delle nostr eforze politiche e sul progresso del paese ;un qualcosa su cui si finirà con l'inciam-pare ripetutamente e su cui anzi giàstiamo inciampando, visto che già stiam oscontando il favore concesso all'industriamilitare in termini di difficoltà di approv-vigionamento petrolifero, in termini d ipolitica estera, in termini di terrorismo.E lei sa bene che questo è vero, per -ché nessuno potrebbe in buona fede ne-garlo .

Favorire lo sviluppo dell'industria mi-litare, favorire le esportazioni militari per-

ché « tirano », significa fare una scelta po-litica sbagliata. Noi vi abbiamo presenta-to una serie di emendamenti che puntanosulla riconversione dell 'industria militare .Vi chiediamo di dare un segno, signor

ministro, come quello che avete dato al -l'opposizione comunista (come diceva iro-nicamente il collega Ravaglia) quando ave-

te accettato emendamenti per oltre 5mila miliardi . Signor ministro, dia unsegno nel momento in cui esaminerà gl iemendamenti radicali che qualcosa, in que-sto senso, volete cambiare. È certo chelo considereremmo un segno molto im-

portante e significativo e da lì ci batte-remo per raggiungere altri obiettivi . Noncreda, signor ministro, che questa propo-sta non si faccia anche carico delle dif-ficoltà che andrete ad incontrare, soprat-tutto per quanto riguarda le fasce setto-riali della popolazione e per le zone geo-grafiche ove la produzione militare è con-centrata. Produrre armi, signor ministro,

e venderle all'estero è come produrreeroina ed esportarla, è un qualcosa ch e

prima sul piano morale, poi su quelloeconomico e su quello dell'ordine inter -nazionale, è profondamente sbagliato . Chisiede su quei banchi e si rifà, come èil suo caso, anche a dei princìpi cristia-ni, non può non tener conto di quest e

caratteristiche e di questi aspetti dell'in-dustria militare.

Parlo sul piano morale ma lei, mini-stro, sa benissimo che le argomentazionivalgono anche sul piano politico. Sa quali

sono i legami distarti che si instauranotra un paese produttore ed esportator edi armi e gli altri paesi, sia coloro che

ordinano le armi, sia coloro che si tro-vano a combattere contro questi ultimi .Se oggi siamo in grave difficoltà poten-ziale, per l 'approvvigionamento petrolife-ro, lo dobbiamo al fatto che con alcunipaesi abbiamo intrattenuto un certo tipo

di rapporto a proposito delle fornituredi armi . Certi rapporti, che magari pa-gano a breve termine, e che per quest ovengono « acchiappati » al volo da un Go-verno dalla scarsa visione di insieme, alungo termine si scontano.

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Ecco, signor ministro, un tema di im-pegno concreto. Rilegga gli emendamentiproposti dai radicali, in tema di ricon-versione dell'industria militare, propong aposte in bilancio in questo senso, si fac-cia parte diligente perché questi stanzia-

menti vengano impegnati ed entrino di-rettamente nel circuito produttivo e so-ciale del paese. Vedrà che così facendotutti ne guadagneremo, questa non è un abattaglia radicale, bensì collettiva, se sicrede a certe cose e non solo al porta-foglio .

C 'è un'altra serie di emendamenti ra-dicali, quelli relativi alla difesa del suo-lo. Non è questo un tema su cui ripe-tutamente – vorrei quasi dire ripetiti-vamente – ci siamo confrontati in questaaula a seguito di disastri naturali ? Nonè una preoccupazione collettiva che l ostato di degrado del nostro territorio nonporti a disastri ancora maggiori, con per -dite patrimoniali collettive e nazionali im-

mense, come vediamo nel caso dell'ulti-mo terremoto ? È vero, non tutto dipen-de dalla forza del sisma, ma certo unaparte di quei danni sarebbe stata evitatase si fosse fatto un certo tipo di poli-tica, che non è solo la politica del pic-odlo provvedimento ad hoc o per sal -vare ila rupe di Orvieto, ma è una poli-tica di conservazione dei beni naturalie dell'ambiente .

Ebbene, su questo problema c'è unaserie di emendamenti radicali : scelga leiquello che è più compatibile, dal puntodi vista dell'impegno finanziario, con l ealtre priorità, e qui, adesso, in questa oc-

casione, non domani o dopodomani co-strettovi da un'alluvione, da un tempo-rale, da uno straripamento o da una fra-

na, eserciti una scelta, diversifichi la po-litica del suo Governo e la sua legge fi-nanziaria da quelle dei governi che l 'han-no preceduto in un piano a lungo ter-mine, in una scelta di grande affiato civilee politico per il paese ! Impegni qui s uquesto tema una parte considerevole dell erisorse nazionali e vedrà che quei con-sensi, che le pare oggi così difficile otte-nere, verranno naturalmente .

Nessuno le ha fatto mai carico, signo rministro, né ha mai fatto carico agli altrigoverni, di aver speso per la salvaguardiadel suolo; nessuna forza di opposizionele ha mai detto questo, tutti, anche all'in-terno delle forze di maggioranza, le hannodetto il contrario, cioè che non si spen-deva abbastanza e che non si faceva ab-bastanza. Ed allora che cosa osta a que-ste scelte ? Non mi dica le compatibilit àeconomiche, non mi dica la compatibilit àdelle risorse, perché non è vero, perch éle risorse, ripeto, quando c'è la volont àpolitica di allocarle in una certa direzione ,si trovano, così come si sono trovate l erisorse da allocare per la proroga all acieca della Cassa per il mezzogiorno rifi-nanziandola per duemila miliardi .

Ecco, signor ministro, che cosa vuo ldire governare diversamente e governarediversamente con la legge finanziaria ,senza aspettare il piano a medio termi-ne: facciamo questo che chiedo qui, inquesto momento, visto che ne discutiamo .

Abbiamo un quarto blocco di emenda-menti ed è quello a noi particolarment ecaro, perché ci pare che essi tutelino unbene primario non tutelato da alcuna altr aforza politica in questa Camera. Mi rife-risco agli emendamenti che richiedono diallocare un certo numero di miliardi allalotta contro lo sterminio per fame nelmondo. Molto spesso lei sa che si è fattadell'ironia fuori luogo su questo tragic otema della vita mondiale, purtroppo dovreidire della morte mondiale . Si è fatta del -l 'ironia come se il fatto che milioni dipersone muoiano per fame fuori dai con -fini d'Italia sia qualche cosa che non deb-ba interessare gli italiani, anzi, come seci fosse qui da instaurare una prima bat-taglia tra poveri per contendersi un tozzodi pane .

Lei sa, signor ministro, che quegliemendamenti rispondono ai più grandimoti di solidarietà umana che si possanoprovare : quello della fratellanza tra i po-poli, quello dell'internazionalismo tra ipoveri, quello della solidarietà tra i dise-redati . Noi abbiamo certamente la possi-bilità economica, anche qui, di dare unsegno, che vada in senso diverso rispetto

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alle scelte fatte in passato e che, anch ein questa occasione, privilegi, sia pure sim-bolicamente (noi ci auguriamo che no nsiano simboliche queste scelte, ma almenosimbolicamente) certi valori piuttosto chealtri .

Lei sa, signor ministro, quanto sia tri-ste la storia parlamentare del denaro al-locato alla realizzazione della convenzionedi Lomé; quanto spesso si sia fatto ri-corso a quel denaro, che avrebbe dovuto ,non demagogicamente, ma veramente, es-sere considerato denaro sacro, per la co-pertura di provvedimenti cui si fingevadi non saper dare altro tipo di copertura .Quello, purtroppo, è stato il segno che i lParlamento italiano, nelle Commissioni oin Assemblea, ha vergognosamente sapu-to dare di fronte a questa tragedia uma-na, che tocca tutto il mondo e che nel -la sua « normalità » cerca di farsi inu-tilmente strada tra le coscienze di uominiche dicono di ispirare la loro azione aprincìpi, religiosi o laici, di solidarietà eche, poi, a quei princìpi vengono menoin pratica .

Noi abbiamo, signor ministro, collegarelatore, presentato una serie di emenda-menti progressivi nelle loro cifre . Anchelì la volontà di un Governo si manifest ain concreto, a nostro avviso . Lì dovrebbesoprattutto manifestarsi la volontà di quel -la componente del Governo che sente dipiù le spinte umanitarie e sociali, ch edovrebbe muovere ogni uomo politico ch eabbia anche soltanto la possibilità di sfa-mare, signor ministro, una persona che ,senza quella operazione così semplice,muore. Molto spesso si è dibattuto, all'in-domani del 1945, sulle responsabilità dichi sapeva e di chi non sapeva che cosasuccedesse nei campi di sterminio nazisti .

Qui non ci sono campi di sterminioveri e propri, ci sono interi paesi, intereplaghe trasformati in luoghi dove si muo-re a decine di milioni . Queste cose ci ven-gono dette quotidianamente sia dalle ci-fre sia dai testimoni .

Per quanto riguarda noi radicali, nonintendiamo restare passivi di fronte aquesto fatto, anche perché sappiamo che ,davanti al povero che muore, anche l'ulti -

mo dei poveri italiani è capace di spez-

zare il boccone di pane che gli resta perdargli da mangiare. Noi sappiamo che lasolidarietà delle classi povere va ben aldi là della capacità di governo che le clas-si ricche hanno dimostrato di avere nellastoria dei paesi ricchi .

Ebbene, noi pensiamo che in questaCamera una voce si debba levare per que-sta gente che muore e che altrimenti non

troverebbe nessun altro disposto a bat-tersi per essa. Noi pensiamo che un se-gnale in questo senso sia qualcosa chetroverebbe la profonda, sensibile adesio-ne dell ' intero popolo italiano .

Signor ministro del tesoro, colleghidella maggioranza, signor relatore, ho cer-cato molto brevemente - è il caso di dir-lo, data l 'importanza dell'argomento - diillustrare le motivazioni della nostra op-posizione. Mi auguro che mi diate atto diaver per lo meno esaminato con grandeattenzione il vostro lavoro e di aver pro -posto qui una forma di opposizione con-creta, che offre una possibilità di sceltaeffettivamente diversa rispetto alle scelt eche avete fatto. Se le mie parole non son obastate, mi auguro siano sufficienti quelledei compagni radicali che mi seguirann o(Applausi dei deputati del gruppo radi-cale — Congratulazioni) .

PRESIDENTE. Il seguito della discus-sione è rinviato ad altra seduta .

Per lo svolgimento

di una interrogazione .

BOATO . Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BOATO. La pregherei, signor Presiden-te, di sollecitare il Governo, in particola -re il ministro di grazia e giustizia, a dareuna tempestiva risposta all'interrogazionen. 3-03115, a firma dei deputati Pinto ,

Boato, Achilli, Baldelli, Ajello, Accame,Maria Luisa Galli, Riccardo Lombardi, Cic-chitto, Mario Raffaelli, Bassanini, Covatta ,Rodotà, Melega, Fiandrotti e De Cataldo ,che ha per oggetto la situazione, molto

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pesante, in cui si viene a trovare il de-tenuto dottor Mario Dalmaviva .

Solo poche parole per far capire per-ché una interrogazione presentata recen-temente - il 22 gennaio scorso - richiedacomunque una risposta tempestiva da par-te del Governo. Il dottor Dalmaviva, dal12 gennaio, sta facendo uno sciopero del -la fame, che in questi ultimi giorni l'h aridotto in condizioni gravi dal punto d ivista clinico (come abbiamo letto su nu-merosi quotidiani), per chiedere un prov-vedimento che dovrebbe essere al tempostesso lecito e doveroso, tale comunqueda non richiedere né lo sciopero della fa-me da parte sua, né la presentazione d iun'interrogazione da parte di questo nu-meroso gruppo di deputati . Egli chiede iltrasferimento dal carcere di massima si-curezza di Fossombrone, in cui si trov adetenuto, ad un carcere ordinario, nonsussistendo alcun problema di pericolosi-tà, negli ormai due anni di detenzionepreventiva, né per quanto riguarda la su acondotta, né le imputazioni, tanto piùche, in passato, è stato coinvolto (nono -stante il suo atteggiamento passivo) i nuna rivolta - quella del carcere dell'Asi-nara - per la quale è stato colpito giudi-ziariamente, malgrado - ripeto - ne foss erimasto dichiaratamente del tutto estra-neo. Non volendo trovarsi di nuovo coin-volto in altre rivolte, il dottor Dalmaviva ,che è in attesa di giudizio, desidererebb eessere trasferito in un carcere ordinario .La stessa richiesta - voglio ricordarlo -viene avanzata, in una successiva interpel-lanza, presentata il 26 gennaio, dai depu-tati del PDUP Catalano e Crucianelli . Es-sendo di fronte a richieste del tutto le-gittime (comunque, in materia, rimandoal merito della discussione) e ad uno sta-to di salute estremamente preoccupant e(lo sciopero della fame, ripeto, dura da l12 gennaio), la pregherei, signor Presiden-te, di farsi interprete presso il ministrodi grazia e giustizia affinché ci dia un arisposta .

Approvazioni in Commissioni .

PRESIDENTE. Nelle riunioni di oggidelle Commissioni, in sede legislativa, son ostati approvati i seguenti progetti di legge :

dalla II Commissione (Affari interni) :

« Provvedimenti straordinari per le at-tività teatrali di prosa » (approvato dalSenato) (2222) ;

dalla III Commissione (Affari esteri) :

« Istituzione della delegazione per la re-stituzione all 'Italia del materiale cultura-le ed artistico sottratto al patrimonio na-zionale » (1425) ;

dalla VI Commissione (Finanze e te -soro) :

dalla VIII Commissione (Istruzione) :

Senatori MTITLRDORF.ER e BRUGGER :

« Norme particolari sull'accesso a postidirettivi negli istituti e scuole di istruzio-ne secondaria ed artistica in lingua tede-sca e delle località ladine in provincia diBolzano » (approvato dal Senato), con mo-dificazioni, (1577) ;

GIUDICE ed altri : « Interpretazione au-tentica dell'articolo 53 del decreto delPresidente della Repubblica 11 luglio 1980 ,n . 382, concernente riordinamento delledocenze universitarie e relative fasce d iformazione nonché sperimentazione orga-nizzativa e didattica » (2170) .

Assegnazione di proposte di legge

a Commissioni in sede referente .

« Copertura finanziaria del decreto delPresidente della Repubblica per la corre-sponsione di una indennità di rischio edi insalubrità al personale dei monopolidi Stato » (2138) ;

PRESIDENTE . Onorevole Boato, la

PRESIDENTE . A norma del primoPresidenza solleciterà senz'altro il Governo comma dell'articolo 72 del regolamento ,per la risposta .

j comunico che le seguenti proposte di leg-

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ge sono deferite alle sottoindicate Com-missioni permanenti in sede referente :

IV Commissione (Giustizia) :

DE CINQUE ed altri : « Modifica dell'ar-ticolo 299 del codice civile concernenteil cognome dell 'adottato » (2213) (con pa-rere della I Commissione) ;

VI Commissione (Finanze e tesoro) :

Rossi DI MONTELERA ed altri : « Modifi-che dell'articolo 15 del decreto del Presi-dente della Repubblica 26 ottobre 1972 ,n . 643, e successive modificazioni, concer-nente istituzione dell'imposta comunal esull ' incremento di valore degli immobili »(2223) (con parere della I e della V Com-missione) ;

XIII Commissione (Lavoro) :

SOSPIRI ed altri: « Istituzione di unaCommissione d 'inchiesta parlamentare sul-la gestione, l'attività e il funzionament odell 'istituto nazionale della previdenza so-ciale (INPS) » (2217) (con parere della Ie della IV Commissione) .

Annunzio

di interrogazioni e di interpellanze .

2. — Seguito della discussione del di-segno di legge :

Disposizioni per la formazione delbilancio annuale e pluriennale dello Stato(legge finanziaria 1981) (2037) ;

— Relatori : Aiardi, per la maggioran-za; Carandini, di minoranza.

3. — Seguito della discussione delleproposte di legge:

S. 17. — Senatore TRUZZI : Normesui contratti agrari (approvata dal Se-nato) (1725) ;

SPERANZA : Nuova disciplina del con-tratto di affitto dei fondi rustici e dispo-sizioni sui contratti di mezzadria, di colo-nia parziaria, di compartecipazione agra-ria e di soccida (1499) ;

BIONDI ed altri : Norme in materia d itrasformazione dei contratti di mezzadriae colonia in società agrarie ed in materiadi conduzione agricola (1779) ;

COSTAMAGNA ed altri : Norme integra-tive per l 'affitto di fondi rustici i cui pro-prietari sono grandi invalidi civili (328) ;

— Relatori : Bambi, per la maggioran-

za; Caradonna e Ferrari Giorgio, di mi-noranza.

PRESIDENTE. Sono state presentatealla Presidenza interrogazioni ed interpel-lanze. Sono pubblicate in allegato ai re-soconti della seduta odierna.

Annunzio di risoluzioni .

PRESIDENTE. Comunico che sono sta -te presentate alla Presidenza risoluzioni .Sono pubblicate in allegato ai resocont idella seduta odierna .

Ordine del giornodella seduta di domani .

PRESIDENTE. Comunico l'ordine delgiorno della seduta di domani :

Venerdì 30 gennaio 1981, alle 9 :

1 . — Interpellanze e interrogazioni .

4. — Seguito della discussione dellaproposta di legge :

ANIASI ed altri: Riforma dell'editoria(377) ;

— Relatore: Mastella .

5 . — Discussione del disegno di legge :

Norme per la sanatoria degli effett iprodotti dal decreto-legge 7 maggio 1980 ,n . 167, recante interventi urgenti per l'edi-toria, e disposizioni integrative (1876) ;

— Relatore: Mastella .

6 . — Domande di autorizzazione a pro -cedere in giudizio :

Contro il deputato Boato, per concor-j so - ai sensi dell'articolo 110 del codic e

penale - nei reati di cui agli articoli 81 ,capoverso, 112 del codice penale e 1, pri-

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mo ,e terzo comma, del decreto legislativ o22 gennaio 1948, n . 66 (violazione dell enorme sulla libera circolazione sulle stra-de, continuata e aggravata) ; agli articol i81, capoverso, 338 e 339 del codice penal e(minaccia ad un corpo giudiziario, conti-nuata ed aggravata) ; agli articoli 112, n. 1 ,e 337 del codice penale (resistenza ad unpubblico ufficiale, aggravata) ; agli articoli81, 61, n. 10, 112, n . 1, 582 e 583 del co-dice penale (lesioni personali continuate epluriaggravate) ; agli articoli 112, n. 1 e414 del codice penale (istigazione a delin-guere aggravata) (doc. IV, n. 41) ;

— Relatore: De Cinque .

Contro il deputato Mensorio, per ireati di cui all'articolo 324 del codice pe-nale (interesse privato in atti di ufficio)ed all'articolo 347, secondo comma, delcodice penale (usurpazione di funzionipubbliche) ; nonché per concorso - ai sensi dell 'articolo 110 del codice penale - nelreato di cui all 'articolo 340 del codice pe-nale (interruzione di un ufficio pubblico)(doc. IV, n. 40) ;

— Relatore : Valensise.

Contro il deputato Quattrone, pe rconcorso - ai sensi dell'articolo 110 de lcodice penale - nei reati di cui agli arti -coli 328, 81, capoverso, e 61, n . 2, delcodice penale (omissione di atti di ufficio,continuata ed aggravata), agli articoli 479e 61, n. 2, del codice penale (falsità ideo-logica commessa dal pubblico ufficialein atti pubblici, aggravata), agli articoli323 e 81, capoverso, del codice penale(abuso di ufficio in casi non prevedutispecificamente dalla legge) ; nonché per ilreato di cui all 'articolo 328 del codice pe-nale (omissione di atti di ufficio) (doc. IV,n . 24) ;

— Relatore : De Cinque .

7. — Seguito della discussione dellemozioni Tremaglia (1-00064 e 1-00068) eMilani (1-00065), delle interpellanze Milani(2-00307), Brocca (2-00308), Bianco Gerar-do (2-00309), Serri (2-00314), Cicciomesse-re (2-00332) e Caradonna (2-00407), e delleinterrogazioni Pazzaglia (3-01281), Trantino(3-01286), Caradonna (3-01307), Reggiani(3-01520) e Balestracci (3-01637) concer-nenti la situazione in Afghanistan e il ca-so Sakharov .

8. — Discussione dei disegni di legge :

S. 601 . — Misure per la lotta allacriminalità terroristica e organizzata (ap-provato dal Senato) (1267) ;

— Relatore: Casini .(Relazione orale) .

Sanatoria delle erogazioni effettuateper provvedimenti urgenti per le societàinquadrate nell 'Ente autonomo di gestion eper il cinema (862) ;

— Relatore: Sinesio .(Relazione orale) .

Proroga dei termini per la emana-zione di norme integrative e correttiv ee dei testi unici previsti dall'articolo 1 7della legge 9 ottobre 1971, n . 825, e suc-cessive modificazioni (1076) ;

— Relatore : Citterio .

9. — Discussione delle proposte d ilegge (ai sensi dell 'articolo 81, comma 4°,del regolamento) :

ZARRO ed altri : Stanziamento di fon-di per la realizzazione di una direttriceferroviaria per i collegamenti tra il norded il sud nelle zone interne della regioneCampania (1279) ;

— Relatore: Federico ;

Contro il deputato Trotta, per con-corso - ai sensi dell'articolo 110 del co-dice penale - nel reato di cui agli arti -coli 324 e 81 del codice penale (inte-resse privato in atti d'ufficio, continuato)(doc. IV, n. 47) ;

— Relatore : Mellini .

LAGORIO ed altri : Modifiche e inte-grazioni alla legge 22 maggio 1978, n . 194 ,concernente norme per la tutela socialedella maternità e sull'interruzione volon-taria della gravidanza (570) ;

FACCIO ADELE ed altri : Modifica dellalegge 22 maggio 1978, n . 194, concernente

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La seduta termina alle 19,45.

Trasformazione e ritiro di documenti

del sindacato ispettivo .

Il seguente documento è stato così tra-sformato su richiesta del presentatore :

interrogazione con risposta orale Servell on. 3-00667 del 25 ottobre 1979 in interro-gazione con risposta scritta n. 4-06595 .

Il seguente documento è stato ritiratodal presentatore : interpellanza Tremaglian. 2-00890 del 26 gennaio 1981 .

IL CONSIGLIERE CAPO SERVIZIO DEI RESOCONT I

Avv. DARIO CASSANELLO

L'ESTENSORE DEL PROCESSO VERBALE

Dott. MANLIO ROSSI

la tutela sociale della maternità e la in-terruzione volontaria della gravidanza(905) .

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RISOLUZIONI IN COMMISSIONE,INTERROGAZIONI E INTERPELLANZ E

ANNUNZIATE

RISOLUZIONI IN COMMISSION E

La XIII Commissione ,

valutata la relazione del ministr oFoschi sulla situazione occupazionale i natto nel paese con particolare riferimentoai problemi della Montedison;

preso atto degli indirizzi del Governoper affrontare i temi emergenti con pro -grammi a breve e medio termine ,

invita il Governo :

1) ad ottenere l 'immediato ritiro del-le procedure di licenziamento messe i natto dalla Montedison ;

2) a definire il ruolo della chimicanel nostro paese e il peso da dare a cia-scun comparto in correlazione al grossodeficit della bilancia dei pagamenti ;

3) a favorire un piano di risanamen-to della Montedison che passi attravers oun recupero di produttività e competiti-vità;

4) a coordinare i compiti delle ma-cro-industrie chimiche e particolarment etra Montedison ed ENI ;

5) a indicare gli strumenti operativ ie finanziari disponibili o da predispone :a) per convertire la grossa entità del de-bito a breve della Montedison in un con-solidamento a tasso ridotto; b) per age-volare i nuovi investimenti produttivi co ntecnologia più avanzata e competitiva, conparticolare riferimento al Mezzogiorno ealle aree depresse; c) per riprendere conidonei investimenti pubblici la ricerca, vo-lano indispensabile nel settore chimico permantenere il paese nella competizione in-ternazionale.

(7-00092) « CRISTOFORI, MAROLI, PISICCHIO ,

GAROCCHIO, BIANCHI, BOFFAR-

DI, PEZZATI, PICCINELLI, Bo-NALUMI, CARLOTTO, PICCOLI

MARIA SANTA, LEONE, MANCI-

NI VINCENZO, SCAIOLA, TESIN I

ARISTIDD »,

La XIII Commissione,

valutate le comunicazioni del Ministro

del lavoro sulla situazione occupazionaledel paese con particolare riferimento aiproblemi della Montedison ;

esprime

la propria solidarietà ai lavoratori mi-nacciati di licenziamento ;

invita il Governo

ad operare per ottenere l 'immediato ri-tiro dei licenziamenti alla Montedison el 'avvio di una trattativa, tesa ad assicurarela difesa del posto di lavoro contestualeal risanamento e al programma produttivodell 'impresa, nell 'ambito di un piano chi-mico nazionale che costituisca un aspettoessenziale del rinnovamento e dello svi-luppo dell'economia del paese.

(7-00093) « BELARDI MERLO, CRISTOFORI,

FERRARI MARTE, GIANNI, PIN-

TO, NAPOLETANO, MIGLIORINI,

CRESCO » .

La XII Commissione ,

presa conoscenza del decreto del Pre-sidente del Consiglio dei ministri emanatoin data 30 dicembre 1980 e contenente lenorme di indirizzo e coordinamento degl iinterventi in favore del settore artigiano;

considerato che le suddette norm esono state adottate senza consultazion epreventiva delle regioni e delle organizza-zioni rappresentative del settore ;

tenuto conto che l'applicazione d idette norme comporta la ingiustificata re-strizione degli spazi d'intervento nei qua-li da anni le regioni utilmente operanointegrando ed adeguando alle realtà local ile attuali capacità di finanziamento dellaArtigiancassa nel settore del credito amedio termine ;

tenuto conto altresì che, in conse-guenza delle citate norme, le aziende ar-tigiane resterebbero di fatto escluse dal-l'accesso al credito di esercizio a tass oagevolato tramite le cooperative di garan-zia di credito opportunamente promossee sostenute in questi anni dalle regioni ;

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preoccupata degli effetti distorsivi efrenanti che le suddette norme di indiriz-zo avrebbero sullo sviluppo delle attivitàartigiane nel nostro paese, specie nell'at-tuale difficile momento economico ;

impegna il Governo

a far conoscere con urgenza quali ini-ziative intenda adottare per modificare

le norme di indirizzo e coordinamentocontenute nel citato decreto del Presiden-te del Consiglio dei ministri del 30 dicem-bre 1980 in modo da ovviare il più tem-pestivamente possibile ai gravissimi in-

convenienti che deriverebbero al settore .

(7-00094) « LAFORGIA, MORO, ALIVERTI, CI-

TARISTI » .

*

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INTERROGAZION IA RISPOSTA IN COMMISSION E

BALDASSARI, BOCCHI E COMINATO .— Ai Ministri delle poste e telecomunica-zioni, delle partecipazioni statali e del la-voro e previdenza sociale . — Per sapere -premesso che da parte della SIP si ritar-dano oltre ogni limite tollerabile i paga-menti alle società a cui vengono appaltat ilavori e che tra queste vi è la SITEL diGenova, la quale da mesi non retribuiscei suoi dipendenti -

1) se si ritiene che ad una societàa capitale pubblico possa essere consentitauna linea e condotta gestionale tale da de-terminare crisi a catena in altre societàla cui attività è essenziale ai fini dellosviluppo dei servizi di telecomunicazioni ;

2) quali provvedimenti, iniziative, mi-sure (non ultima la possibilità di revocadella concessione) intenda adottare per sa-nare una situazione non più tollerabile ;

3) se non ritengano di dover aderireurgentemente alla richiesta di convocazio-ne delle parti avanzata dalle organizzazion isindacali .

(5-01779)

RAFFAELLI EDMONDO, LANFRANCH ICORDIOLI, TORRI E RICCI. — Al Mini-stro di grazia e giustizia. — Per sapere -considerato :

1) che purtroppo non è stata ancoradata risposta alcuna alla precedente inter-rogazione degli stessi interroganti n . 4-05115 ,pur presentata il 16 ottobre 1980 ;

2) che il tribunale di Bergamo haancora l 'antico organico fissato (con de-creto dell'imperial-regio governo asburgi-co nel 1851) in 20 magistrati, mentre ildetto circondario giudiziario raggiunge oggiquasi un milione di abitanti, con unaricca attività economica ed una dinamic avita sociale, tanto che in esso vi sono ol-tre 2.000 imprese di grande rilievo nazio-nale, oltre 17.000 società commercial iiscritte presso la cancelleria del tribuna-le, e quindi un enorme ed importante

contenzioso civile, commerciale e del la •voro, come mostra la pendenza di causecivili al 30 giugno 1980 salita fino a 5 .81 6unità (pendenza aggravatasi nell'ultimo se-mestre) ;

3) che, sia per quanto già detto so-pra, sia per la vicinanza all'hinterlandmilanese (20-40 chilometri), sia per unaacuta crisi socio-culturale, in questa pro-vincia è esplosa una gravissima crimina-lità comune e politica, tale da portareBergamo tra i primissimi capoluoghi diprovincia nella triste statistica criminale;infatti la pendenza di cause penali am-montava al 30 giugno 1980 a ben 4.170unità, pendenza aggravatasi paurosamentenel semestre ultimo anche per l 'istruzionedi un mastodontico processo contro oltre100 imputati presunti terroristi di Prim alinea, quasi tutti detenuti (assorbendo cosìper intero l'attività dell 'insufficiente ufficioistruzione e dei sostituti procuratori) ; men-tre i soli 4 sostituti procuratori debbono« smaltire » oltre 20 mila denunzie e pro-cedimenti penali annui ;

4) che, quantunque tutto ciò foss estato ripetutamente sottolineato al Mini-stero, sia dai capi. degli uffici giudiziari delcircondario di Bergamo e del distretto diBrescia, sia dal locale mondo forense, siadalle istituzioni e forze socio-politiche lo -cali e dai parlamentari bergamaschi, nul-la o quasi si è fatto a tutt 'oggi per l 'am-ministrazione della giustizia in questa pro-vincia (continuano la carenza di edifici ,le vacanze di magistrati nelle preture, unsovraffollamento pericolosissimo nella ca-sa circondariale, pur nuova); per cui no-nostante il lodevole impegno dei magistra -ti e dei loro coadiutori, si rischia la pa-ralisi e la denegata giustizia ;

5) che è in via di prossima approva-zione il disegno di legge per gli emolu-menti ai magistrati, contenente altresì l'au-mento dell'organico nazionale dei magistra -ti per 150 unità - :

a) se finalmente il Ministero di gra-zia e giustizia disporrà un aumento del-l'organico dei magistrati addetti al tribu-nale di Bergamo per la costituzione siadi una sezione civile, sia di una sezionepenale, aggiuntive alle attuali ;

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b) se finalmente il Ministero di gra-zia e giustizia disporrà l'aumento del-l 'organico della procura della Repubblicadi Bergamo di ulteriori tre unità di so-stituti .

(5-01780 )

CODRIGNANI . — Al Ministro degli af-fari esteri . — Per conoscere – in meritoai sospetti che le autoblindo caricate a Ge -nova su una nave peruviana possano ave-re come destinazione El Salvador - qual iassicurazioni sono state date dal gover-no peruviano sulla correttezza dell 'opera-zione. Data l 'opportunità fornita da questocaso, si chiede di conoscere quali siano ,per ogni vendita di armi, le garanzie chel'Italia chiede in ogni transazione e qua -li controlli vengano fatti, sulla base de inumeri di immatricolazione delle armi ,circa le loro dislocazioni .

(5-01781)

GRASSUCCI E OTTAVIANO. — Ai Mi-nistri del lavoro e previdenza sociale edelle finanze. — Per conoscere quali ini-ziative hanno assunto allo scopo di risol-vere positivamente la vertenza instauratas ialla Italcraft di Gaeta .

Gli interroganti, ricordando che la di-rezione aziendale ha licenziato 25 operai ;che la vertenza dura ormai da più di duemesi; che la suddetta azienda lavora pre-valentemente sulla base di commesse pub-bliche; che nella zona meridionale dellaprovincia pontina esistono pochissim eaziende industriali, peraltro in crisi, e lapiù elevata disoccupazione, chiedono se iMinistri intendano convocare al più pre-sto le parti interessate allo scopo di ot-tenere la revoca dei licenziamenti ed i lrilancio produttivo della azienda . (5-01782)

TAGLIABUE, CANULLO, GRASSUCCI ,LODOLINI, FERRARI MARTE, BERNARDIANTONIO, BERTANI FOGLI E BOSI MA-RAMOTTI . — Ai Ministri dell 'industria,commercio e artigianato e del lavoro eprevidenza sociale. — Per conoscere - pre-messo che :

i dipendenti della « MASSEY FER-

GUSSON » di Camerlata (Como) e di Apri -

lia (Latina) facenti parte del gruppo ita-liano della multinazionale canadese con

stabilimenti anche a Fabrico (Reggio Emi-

lia) e a Ravenna, sono in lotta in quanto

non si intravedono con chiarezza gli in-

tendimenti del gruppo multinazionale i nordine al ruolo e allo spazio che le fab-

briche prima indicate possono avere nellacontinuità della produzione dei trattori ;

il gruppo multinazionale canadesenon ha ancora presentato il piano azien-dale per il 1981 ed è stata stabilita, però ,una diminuzione della produzione azien-dale di trattori da 17.000 a 14.000 unità ;

da Londra sembra essersi conclusauna grossa operazione finanziaria che in-

teressa la « MASSEY FERGUSSON » sen-za però che se ne conoscano i fini e gl iobiettivi in relazione agli impianti produt-tivi che il gruppo italiano della multina-zionale ha attualmente a Camerlata, Reg-gio Emilia, Ravenna, Aprilia ;

i dipendenti della « MASSEY FER-GUSSON » di Camerlata (Como) sono giàstati posti in cassa integrazione a zeroore dal 16 dicembre 1980 al 26 gennaio1981, mentre per i 300 lavoratori dellafabbrica di Aprilia sono stati chiesti lacassa integrazione ed il trasferimento di2.500 macchinari da Aprilia a Fabrico(Reggio Emilia) ;

tutto quanto richiamato preoccupaed allarma in ordine al mantenimentodell'insieme delle unità produttive e deilivelli occupazionali del gruppo italianodella multinazionale canadese -

quali interventi sono stati già pro-dotti o si intendono produrre da parte deiMinistri dell'industria e del lavoro, pressoil gruppo multinazionale canadese « MAS-SEY FERGUSSON » che nel giro di undecennio ha avuto finanziamenti da part edel Governo italiano per 15 miliardi (frafinanziamenti a fondo perduto e a tassoagevolato) per accertare quali sono i pre-

cisi intendimenti della « MASSEY FER-GUSSON » e per salvaguardare le unitàproduttive presenti nel territorio nazionalee i livelli occupazionali .

(5-01783)

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OLIVI, BRINI, BERNARDINI, CAP-PELLONI, ANTONI, SARRI TRABUJO ,GRADUATA, DI CORATO, GRASSUCCI ,PUGNO, TREBBI ALOARDI, MIGLIORI -NI, MARRAFFINI, BOGGIO, BROCCOLI ,CURCIO, GIURA LONGO, MACCIOTTA ,BELLOCCHIO, CONTI, PROIETTI, CA-STELLI MIGALI, BELARDI MERLO, ALI -CI, BOCCHI, CACCIARI, CERRINA FE-RONI, BERTANI FOGLI, AMICI E DE SI-MONE . — Al Presidente del Consiglio de iministri e al Ministro dell'industria, delcommercio e dell'artigianato. — Per sa-pere :

1) se il Governo non ritenga di mo-dificare con urgenza il decreto del Presi-dente del Consiglio dei ministri del 30 di-cembre 1980 (in Gazzetta Ufficiale n . 1 0del 12 gennaio 1981) con cui all'articolo 3si fa divieto alle regioni di concedere age-volazioni sui tassi idi interesse praticat iper il credito a medio termine, finalizzatoalle occorrenze di esercizio delle impreseartigiane, concesso tramite la garanzia pre-stata dalle cooperative artigiane di ga-ranzia ;

2) se il Governo non ritenga, in at-tesa della necessaria risistemazione dellamateria regolata dal decreto citato, revo-care la norma dell 'articolo 3 che stabili-sce nell'intervento regionale nel settoredel credito artigiano la « esclusione delleagevolazioni sui tassi di interesse » ;

3) quali sono le ragioni per cui nel-la emanazione del decreto non è stato te-nuto conto dell'ordine del giorno formu-lato dalla Commissione industria ed ac-colto dal Governo nella seduta del 18 ot-tobre 1978 e con cui, tra l 'altro, il Go-verno è stato impegnato ad emanare nor-me « per la determinazione delle quotein conto capitale, dei limiti di fido e deitassi minimi di interesse agevolato a ca-rico dei beneficiari dei prestiti garantitida cooperative artigiane di garanzia » ; nonsono state interessate le regioni, le cuileggi di intervento finanziario a favo -re dell 'artigianato vengono pesantementesvuotate; non sono state •interessate le as-sociazioni sindacali di categoria in me-rito alle pesantissime conseguenze derivan -

ti dal decreto che colpisce oltre 250 milaimprese artigiane associate nelle coopera-tive di garanzia ;

4) se il Governo non intenda emana-re tempestivamente direttive alle aziendedi credito perché venga revocato l'illegaleblocco delle istruttorie sulle richieste d ifinanziamento agevolato assistito dalle coo-perative di garanzia presentate dalle im-prese artigiane in epoca anteriore allaemanazione del decreto .

(5-01784)

PASTORE E DA PRATO. — Ai Mini-stri dell'interno, della marina mercantilee dei lavori pubblici. — Per conoscere -premesso che :

esiste da tempo una grave carenzafunzionale nell'ambito del distaccamentoportuale dei vigili del fuoco di Savona;

i locali di tale distaccamento sonoubicati attualmente sotto un ponte sullavia Aurelia, con spazi limitatissimi, irra-zionali, antigienici e comunque insufficien-ti al disbrigo delle elementari funzioni d iufficio ed alla normale manutenzione mec-canica giornaliera dei mezzi nautici antin-cendio ;

a causa di tale anomala ed insoste-nibile situazione i vigili del fuoco di ser-vizio nella zona portuale verranno prossi-mamente ritirati dalla attuale sede di di -staccamento con possibili influenze nega-tive sulla sicurezza antincendio nell 'ambi-to portuale -

quali provvedimenti il Governo ha as-sunto o intende assumere per risolverel'annoso problema e in particolare le realimotivazioni che ostano alla costruzionedella sede del nuovo distaccamento por-tuale dei vigili del fuoco .

(5-01785)

BOTTARI, BOGGIO, SPATARO E ROS-SINO. — Ai Ministri dell 'interno, di gra-zia e giustizia e dei lavori pubblici. —Per sapere -

premesso che a seguito delle mareg-giate e del maltempo che hanno investitola Sicilia e le isole Eolie, gravissimi dan-ni si sono verificati alle abitazioni, ai be-ni dei cittadini ed alle opere pubbliche,

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e che, in particolare, i danni causati nel -le borgate di Canneto ed Acquacalda (Li -pari) sono dovuti al modo in cui sonostate costruite le opere di difesa costiera ,realizzate con materiale inadeguato, estrat-to dalle locali cave di pomice, in con-trasto con le normali tecniche costruttive ;

considerato che fatti di tali gravità ,che hanno messo a repentaglio la vita dei

cittadini, realizzati in contrasto con ilpubblico interesse e quindi a fini preva-lentemente speculativi attraverso l'uso del -la spesa pubblica, costituiscono reati per-seguibili con le stesse modalità con cui siè intervenuti in Campania ed in Basilica-ta a seguito del terremoto del 23 novem-bre 1980 - :

1) se sono state avviate indagini daparte dei competenti organi di polizia edalla magistratura, e in caso positivo sesono state orientate al fine di accertareeventuali responsabilità dei progettisti, deidirettori dei lavori, delle imprese, nonchédei collaudatori ;

2) quale ruolo ha svolto il genio ci -vile per le opere marittime, quali criteriha adottato per le gare d 'appalto e se leopere realizzate sono congrue in relazionealle somme spese .

(5-01786)

GIURA LONGO, BERNARDINI E BEL-LOCCHIO. — Al Ministro delle finanze .— Per conoscere l'elenco completo de icontribuenti e delle esattorie che hannousufruito dei provvedimenti di dilazione ,sospensione o rateizzazione dei versamen-ti delle imposte dirette a norma dell 'ar-ticolo 2 della legge 28 febbraio 1980 ,n. 46, e l 'ammontare delle somme oggettodi tali provvedimenti .

Una prima analisi porterebbe a ritene-re che l'ammontare complessivo delle en-trate fiscali che per questa via non sonostate riscosse dallo Stato sia valutabilealmeno attorno ai 130 miliardi di lire pe r

il solo anno 1980 (gli interroganti riten-gono tuttavia che tale valutazione sia sot-tostimata) .

A parere degli interroganti ciò indicachiaramente che le esattorie, contraria-

mente a quanto per lungo tempo si è la -

sciato credere, non sono per nulla ingrado di assicurare la normale riscossio-ne delle imposte dirette e ricorrono piùalla richiesta di sospensione, rateizzazio-ne o dilazione dei pagamenti che non agl istrumenti di riscossione coattiva, che usa-no per altro in maniera del tutto margi-nale ed arbitraria .

Inoltre, a parere degli interroganti sor-prende che tra i beneficiari di questi in-terventi del Ministro, accanto a contri-buenti e titolari di esattorie per i qual ila dilazione, la sospensione o la rateizza-zione può trovare una qualche giustifica-zione oggettiva, figurino invece altri neiconfronti dei quali il Ministro avrebbedovuto assumere provvedimenti di ben al -tra natura, come nel caso di molte com-pagnie petrolifere (Petrolfire di Cazzaniga ,Aldo Salvini ed altre di Livorno, Petroli-fera lombarda, Finpetroli, Norditalia pe-trolifera, Varoil, Società italiana oli mi-nerali di Cuneo ed altre) tra le quali pa-recchie sono quelle implicate nelle not evicende al vaglio della magistratura .

In relazione a tali fatti, gli interrogan-ti chiedono se il Ministro non ritengaopportuno revocare i provvedimenti d ifavore e se non ritenga di usare con mag-giore parsimonia i poteri di cui alla ci -tata legge 28 febbraio 1980, n . 46 .

(5-01787)

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INTERROGAZION I

A RISPOSTA SCRITTA

ALBERINI . — Ai Ministri del tesoro edell' industria, commercio e artigianato . —Per sapere se sono a conoscenza dell ecritiche e delle proteste sollevate dalle re-gioni e dalle cooperative popolari di ga-ranzia per gli artigiani di tante città aseguito della pubblicazione del decretopresidenziale 31 dicembre 1980 che inter -rompe l 'intervento delle regioni nell'abbat-timento del tasso d 'interesse sui creditidi esercizio erogati dalle cooperative arti-giane di garanzia ;

per sapere se intendano, previa con-sultazione delle regioni e delle organizza-zioni sindacali artigiane, rivedere le nor-me del citato decreto, con l 'approvazionedi una normativa organica in materia d icredito alle imprese artigiane .

(4-06593 )

TASSONE. — Al Ministro delle post ee delle telecomunicazioni . — Per cono-scere quali sono i motivi che impedisconola trasformazione dell 'attuale ricevitoria po-stale di Bucchi (Crotone) in ufficio locale .

L'interrogante fa presente che il pro-blema riveste la massima urgenza per fa rfronte ad esigenze sempre più pressanti d iuna zona di grande espansione urbana .

(4-06594)

SERVELLO, VALENSISE E GUARRA .— Ai Ministri dell'agricoltura e foreste edei lavori pubblici. — Per conoscere l'av-viso del Governo sul « disastro idrogeolo-gico del paese », secondo una ormai cor-rente definizione di stampa, con partico-lare riferimento al promesso piano decen-nale per la difesa del suolo ed al conflittodi competenza in atto tra Stato e regioni ;per sapere altresì se le regioni - e segna-tamente quelle facenti capo al bacino delPo, colpite anche nelle ultime settimaneda una serie di rovinose inondazioni -siano state poste in grado di fare fronteagli impegni che dal 31 dicembre di que-st 'anno saranno loro trasferiti dallo Stato

in materia di opere idrauliche nei baciniidrografici e se sia attendibile la notiziadi un rinvio dell'imminente trasferiment odelle competenze statali alle regioni .

(4-06595)

CERIONI, STEGAGNINI E FALCONIO .— Al Ministro della sanità . — Per cono-scere i motivi che lo hanno indotto, nono-stante Ia delega prevista dall 'articolo 70della legge 23 dicembre 1980, n . 833 au-torizzasse solo il riordinamento della Cro-ce Rossa Italiana, a cambiare la figuragiuridica della Croce Rossa Italiana cheda ente pubblico parastatale malgrado iservizi pubblici che svolge e dovrà in ba-se alle leggi seguitare a svolgere, è stat atrasformata in ente privato d'interessepubblico, figura giuridica questa non pre-vista dal nostro ordinamento giuridico nétanto meno discussa in Parlamento .

Per sapere come può conciliarsi l'esi-stenza di un Corpo militare della CroceRossa Italiana ausiliario nelle forze ar-mate in un ente che con il nuovo sta-tuto dovrebbe divenire di fatto privatonulla significando giuridicamente le parole« d'interesse pubblico » .

Per sapere inoltre se corrisponda a ve-rità che esiste una bozza di decreto inbase al quale tutti i servizi dell 'ente, ilpersonale ed il patrimonio dovrebbe es-sere trasferito alle U.S.L .

In caso affermativo, per sapere conquali mezzi l'Associazione potrebbe conti-nuare a svolgere gli attuali servizi, tutt iderivanti da convenzioni e risoluzioni in-ternazionali, che come disposto dalla leg-ge 23 dicembre 1978, n . 833, dal decretodel Presidente della Repubblica 24 luglio1977, n. 616, dal decreto del Presidentedella Repubblica 31 luglio 1980, n . 61 3deve in ogni caso assicurare.

Per sapere infine perché non è statoinserito nel decreto cosiddetto di riordi-no una norma che, come richiesto dallaCommissione parlamentare per le questio-ni regionali nella riunione del 23 luglio1980, assicurasse al personale rimasto i nservizio dopo il riordino la disciplinaprevista dalle norme legislative e contrat-tuali attualmente in vigore.

(4-06596)

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POLITANO, Aa4BROGIO, PIERINO ,MARTORELLI E MONTELEONE . — AlMinistro del lavoro e della previdenza so-ciale. — Per sapere - premesso che laSIP e la SITEL non rispettano gli impe-gni assunti in sede di trattativa ministe-riale, nell'incontro del 10 luglio 1980, ei lavoratori della SITEL calabrese conti-nuano a restare, da due mesi, senza sala-rio e commesse, mentre gli appalti ven-gono affidati ad altre ditte - se non in -tenda assumere l'iniziativa di riconvocaresollecitamente le parti, unitamente ai sin-dacati, per accertare chi ha interesse adaccentuare lo stato di precarietà dellaSITEL, che vive in uno stato di prefal-limento, e costringerla a non operare pi ùin Calabria; per ottenere l 'impegno delmantenimento dei livelli occupazionali ,della continuità nella erogazione dellecommesse, della sopravvivenza dell aSITEL.

(4-06597)

LODOLINI E ZANINI . — Al Ministrodella difesa . — Per sapere - premesso :

che la procura generale della Cort edei conti nell'ottobre del 1977, con not an. 099420, richiedeva a Difepensioni la do-cumentazione necessaria per l 'istruttori adel ricorso della signora Poppi Leva, vedo-va del defunto colonnello esercito Enric oDapino;

che la procura generale, avendo detta direzione generale fornito elementi nondel tutto sufficienti per l 'istruttoria, connota del febbraio 1978 ribadiva e precisa-va gli adempimenti a cui l 'ufficio ministe-riale doveva ottemperare;

che, in mancanza di risposta, la pro-cura generale, con nota del 24 novembre1980, interessava anche il Gabinetto de lMinistro della difesa per l'evasione dell arichiesta avanzata ;

che, inoltre, in generale, l ' istruttoriadelle pratiche di equo indennizzo e dipensione privilegiata, di competenza di det-ta direzione generale, subiscono notevoliritardi nella loro definizione - .

a) se non si ritiene ,di impartire lenecessarie disposizioni per una rapida epuntuale evasione della richiesta della pro-

cura in ordine al ricorso Dapino e qualisono stati i motivi della ritardata evasionedella richiesta del magistrato competente ;

b) quante pratiche, rispettivamente diequo indennizzo e privilegiate, sono tut-tora giacenti presso gli uffici di Difepen-sioni; quante di dette pratiche, definiteper la parte medico-legale, attendono diessere inviate al comitato pensioni privi-legiate ordinarie per il parere di compe-tenza ;

c) quali sono le cause dei ritardi perla definizione delle pratiche in argomentoed i rimedi necessari per rendere detta de-finizione più rapida .

(4-06598)

PERNICE. — Al Ministro del tesoro .— Per conoscere se e quando sarà de -finito il ricorso avanzato in data 19 lu-glio 1977 dal signor Ciotta Girolamo, natoa Trapani il 1° giugno 1938, e residentein Rilievo, avverso il decreto negativo de lMinistero della difesa n. 40, posizione618175 del 13 gennaio 1977, attualment ependente innanzi la Corte dei conti .

(4-06599)

CASTELLI MIGALI. — Ai Ministri dellepartecipazioni statali, della marina mercan-tile e degli affari esteri. — Per conoscere- premesso :

che a seguito del doveroso congela-mento da parte del Ministero degli esteridi una commessa di 4 fregate per l 'Irak,assegnata precedentemente al Cantiere na-vale di Ancona, a seguito del conflitto in-tervenuto fra Irak e Iran e in nome quin-di della difesa di fondamentali principi dipace, la situazione del CNR di Ancona s ipresenta attualmente assai grave, come te-stimonia il rischio di messa in cassa inte-grazione che si profila per circa 1 .000 la-voratori e il già in atto progressivo arre -sto delle lavorazioni ;

che il problema del CNR di Anconaè di vitale importanza per l'economia diAncona e delle Marche, influenzando unavasta rete di attività indotte e collegate - :

1) in che modo il Governo intendaaffrontare il carico di lavoro per il Can -tiere di Ancona garantendo il proseguimen-

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to dell 'attività nello stabilimento doric oattraverso una programmazione e riparti-zione equa delle commesse fra i vari can-tieri, proposta che viene sollecitata daglienti locali interessati, dalle forze politichelocali e dai lavoratori stessi già da temposcesi in lotta ;

2) in che modo si intenda, con gi ànotevoli e ingiustificati ritardi, dare attua-zione agli impegni unitari sottoscritti nel -la mozione votata alla Camera nell 'ottobredel 1979, presentando al Parlamento il pia-no di settore della cantieristica collegatoad un programma pluriennale per il poten -ziamento della flotta mercantile e ad u npiano generale dei trasporti e dell'energia .

(4-06600)

ZANINI E MAROLI . — Ai Ministri dellavoro e previdenza sociale e di grazia egiustizia . — Per sapere - considerato :

che i lavoratori dipendenti della so-cietà Pan Eletric con sede a Novara, constabilimenti a Cameri (Novara), Crema(Cremona), Carvico (Bergamo) dopo ladichiarazione di fallimento dichiarata daltribunale di Novara e dopo la perditadel posto vengono ora minacciati anchedella perdita dei loro diritti maturati i ntanti anni di lavoro, che nello stato d igestione controllata erano invece assicu-rati ;

che viene rinviata da troppo tempo lapresa in considerazione di offerte di pre-lievo da parte di industriali per l'aziendadi Crema che garantirebbe il riassorbi-mento di gran parte dei lavoratori - :

se non ritengano di prendere inizia-tive atte a capire se l'allargamento deldebito che viene attribuito al periodo d igestione controllata abbia origini diverse ,come si sospetta sia avvenuto;

se non ritengano necessario porre at-tenzione al probelma del passaggio di pro-prietà dell'azienda a chi ha presentato pro-poste rispondenti ai contenuti economiciemersi dall ' inventario, passaggio di pro-prietà che fra l'altro garantirebbe il postodi lavoro a dipendenti che in caso con-trario si vedrebbero inviati a ingrossareil numero dei disoccupati a Crema ;

se non ritengano necessario sollecita-re gli organi competenti, cui è stato in-viato l'esposto delle organizzazioni sinda-cali di Crema, per fare piena luce sullaintera questione .

(4-06601 )

DE CATALDO. — Al Presidente delConsiglio dei ministri e al Ministro dellepartecipazioni statali. — Per sapere se ri-sponde a verità che la società Condotted 'Acqua S.p.A., azionista con una parte-cipazione del 49 per cento della multina-zionale Panedile Argentina S .a., ha avutoin appalto il completamento delle operedi « Rio Grande n. 1 » e « Arroyo Corto »dall'Ente di Stato Argentino Agua YEnergia Electrica (AYEE). Per il finanzia-mento di tali lavori, la Panedile, in data19 luglio 1977, avrebbe confermato il suointeresse ad accettare l 'offerta di 100 mi-lioni di dollari USA, da parte dellaCO.IN.CO.FIN. di Lugano. Ma, all'incontroavvenuto a Milano nell 'ottobre 1977 frail titolare della CO .IN.CO.FIN., il direttoregenerale della Singer and Fried Landerdi Ginevra ed il presidente dell'Ente d iStato AYEE, ingegner Vicien, finalizzat oal perfezionamento dell 'operazione, non èstato dato alcun seguito da parte dellaAYEE, né della Panedile, nonostante i ri-petuti solleciti .

Se quanto sopra esposto risponde averità, l'interrogante chiede di conoscerei motivi dell 'inadempienza da parte dell aPanedile e le eventuali responsabilità del -la Condotte d'Acqua S .p .A .

Chiede altresì di sapere se risponde averità che nel frattempo l'Ente di StatoAYEE ha perfezionato contratti di finan-ziamento per 200 milioni ,di dollari USAcon la City Bank, dimostrando che tutt al'operazione sarebbe stata concepita al fi-ne di ottenere una offerta da parte di im-portantissima finanziaria accreditata sulmercato internazionale, che facesse supe-rare agli operatori finanziari internazio-nali la perplessità e la cautela mantenuteall'epoca verso le operazioni riguardant il 'Argentina .

Infine, l'interrogante chiede di saperequali accertamenti siano stati compiuti o

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si intenda compiere per stabilire se visia stato, da parte della società Panedile- e, quindi, della Condotte d'Acqua - in-debito arricchimento, dal momento che

presidente della stessa avrebbe affer-mato che nel contratto fra l'AYEE e l aPanedile era stato previsto il pagamentodi una penale di 20 milioni di dollari i ncaso di inadempienza contrattuale .

(4-06602 )

COSTAMAGNA. — AI Ministro dellapubblica istruzione . — Per sapere se èvero che forse tra un anno Novara avràil suo conservatorio, all 'uopo trasforman-do l ' istituto musicale « Brera » .

Per sapere pure se non ritenga chela futura inaugurazione del conservatori onovarese significherà la morte « operati -va » del « Brera », antico e glorioso istitu -to la cui preziosissima opera finora esple-tata e la cui utilizzazione è stata e dovreb-be essere quella della preparazione di « ba-se » dei giovanissimi musicisti : si realizze -rebbe così un'organizzazione musicale dicui il « Brera » sarà l ' istituto liceale eil conservatorio fungerà da « Università » ,riservato unicamente ai professionisti de -gli strumenti . Risolvendo così il proble-ma di dotare Novara, da sempre patriadi illustri musicisti, di un Istituto adegua-to, servendo una larga parte del Piemon-te orientale e delle zone della Lombardiache si affacciano sul Ticino ed offrendo a igiovani validissimi sbocchi occupazionali .

(4-06603 )

COSTAMAGNA . — AI Ministro delle po-ste e delle telecomunicazioni. — Per sa-pere se è vero che lo scorso autunno l'am-ministrazione delle poste di Novara avev acomunicato che il nuovo ufficio di vial eVittorio Veneto a Cannobio sarebbe en-trato in funzione a dicembre 1980 .

Per sapere, pure, se è vero che la nuo-va costruzione ancora non è stata collau-data per motivi che non possono essere ri-feriti per un certo pudore e che nemme-no si è, quindi, provveduto al contrattocon l 'ENEL e, conseguentemente, ancora

non si è pensato all 'arredamento per cuiè presumibile che trascorrano ancora mol-ti mesi, se non anni, prima che la nuovacostruzione entri in funzione, con il peri -colo che quando si deciderà di farlo fun-zionare, lo stesso fabbricato necessiterà diriparazioni .

Per sapere, quindi, che cosa si aspet-ta per portare a termine i collaudi e fa rentrare in funzione il nuovo ufficio.

(4-06604)

COSTAMAGNA . — Al Ministro dei tra-sporti. — Per sapere se non intenda in-tervenire sull'amministrazione ferroviariaper trovare un'adeguata soluzione al pro-blema del passaggio a livello della stazio-ne ferroviaria di Gozzano (provincia d iNovara), giudicato obsoleto, pericoloso edi difficile manutenzione, in un centrocome Gozzano, « tagliato » in due da ben4 passaggi a livello.

Per sapere, inoltre, se sono vere l evoci secondo cui, dopo il sopralluogo aGozzano di un dirigente delle ferrovie, l oannoso problema è stato affrontato per es -sere risolto entro la fine di quest'anno.

(4-06605)

COSTAMAGNA . — AI Ministro per ibeni culturali e ambientali . — Per sapere- dato che i lavori per risistemare il pa-vimento della chiesa parrocchiale SantaMaria Assunta in Trecate (provincia diNovara), rovinato in alcune parti a caus adell'umidità nel sottofondo, si inizierannonei prossimi giorni, interessando 300 dei1 .400 metri quadrati nella chiesa che co-steranno parecchi milioni - se non inten-da stanziare un congruo contributo pe rpartecipare alla salvaguardia di un impor-tante « seminato alla veneziana » a 4 com-ponenti marmoree .

(4-06606 )

COSTAMAGNA. — Al Ministro dei la-vori pubblici. — Per sapere se abbia pre-sente che in Piemonte due grandi operepubbliche permangano incompiute : laVoltri-Sempione, senza sbocchi, e il Frejus,

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privo di autostrada (e la regione Piemon-te riprende con grave ritardo in esameil problema della superstrada del Frejus ,sollecitandone l'attuazione immediata ,dopo averla da ben 5 anni « sabotata ») .

Per sapere, in particolare, se sia aconoscenza del fatto che la regione Pie-monte chiede che il problema dell'auto-strada del Frejus venga considerato a s éstante, al di fuori cioè del piano relativ oalla rete autostradale piemontese che, ol-tre alla superstrada della Valle di Susa ,contempla il completamento della Voltri-Sempione e la radicale sistemazione dellaTorino-Savona, la tristemente nota « auto-strada della morte » .

Per sapere se non intenda intervenirecon decisione nella delicata materia, vistoche emergono difficoltà piuttosto consisten-ti (tra l'altro, la provincia di Novara, s ioppone risolutamente alla pretesa che l'ar-teria valsusina sia collocata in posizion edi priorità rispetto al completamento del-la Voltri-Sempione, non sopportando d iveder dilazionato nel tempo il prosegui-mento di un'opera che era stata concepi-ta per offrire uno sbocco viario verso l arete svizzera ed europea alle aree pro-duttive dell'alto novarese e che poi è sta-ta interrotta a metà) .

Per sapere altresì se non ritenga che,in effetti, la Voltri-Sempione avrà un sen-so solo se sarà completata, in quanto nelcaso contrario rimarrebbe un'opera muti-lata, con grave danno per centinaia diimprese industriali e commerciali che han-no bisogno di un razionale sbocco viariooltre frontiera.

Per sapere quali siano gli intendimen-ti del Governo in ordine alla autostradadel Frejus, indilazionabile di fronte al pa-radosso di un traforo alpino che non puòdisporre, sul versante italiano, di un'ade-guata valvola di sfogo per il traffico pe-sante (essendosi ancora una volta mess oil carro davanti ai buoi, forando la mon-tagna, ma non preoccupandosi delle con-seguenze a valle) .

Per sapere infine, di fronte alla para-lisi del traffico pesante in Valle di Susa,se il Governo intenda bruciare le tappe ,proprio nel momento in cui le difficoltà

finanziarie impedirebbero un'attuazioneglobale del piano inerente alla grande via-bilità piemontese, studiando la possibilit àconcreta di far sì che le due opere (dell estrade in Val di Susa e del Sempione)abbiano a svilupparsi di pari passo, sbloc-cando subito lo stanziamento di 300 mi-liardi (d 'altra parte largamente insufficien-te) a suo tempo predisposto per l'operain Val di Susa .

(4-06607 )

COSTAMAGNA . — Al Ministro dei la-vori pubblici. — Per sapere - premessoche ai primi di marzo avranno inizio ilavori relativi alla tangenziale di Ornavas-so, primo tratto della tanto sospirata su-perstrada dell 'Ossola, che dovrebbe unireGravellona al Sempione - quale sia lasituazione relativa al terzo svincolo pre-visto sulla superstrada per. Migiandone ,proprio di fronte alla locale cooperativa,svincolo che ha sollevato non poche per-plessità perché, vista l 'attuale mancanzadi argini lungo il Toce, la costruzione diun ulteriore terrapieno a lato del pontedi Cuzzago sospingerebbe le acque in pie-na con maggiore vigore proprio in dire-zione della frazione di Ornavasso, costi-tuendo in tal modo una costante fonte dipericolo per l'intero abitato di Migian-done .

(4-06608)

COSTAMAGNA . — Ai Ministri della sa-nità e dell'interno. — Per sapere se sian oa conoscenza della denuncia della Associa-zione dei mutilati di guerra e delle vittimecivili di guerra sulla situazione che si ècreata in Piemonte con la chiusura degliuffici ONIG i cui compiti sono passat ialle unità sanitarie locali, nonché dellaprotesta elevata « per l ' ingiustificata so-spensione dell'assistenza protesica e inte-grativa » .

Per sapere se sia vero che l'assessore

regionale alla sanità ha dato disposizion iprecise in merito ad una lettera indirizza-ta alle unità sanitarie locali in data 2 di-cembre 1980, sottolineando come nell'as-sistenza sanitaria fosse compresa quell adi protesi ed ortopedica, erogata in prece-

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denza dall 'ONIG a favore degli invalididi guerra .

Per chiedere l'intervento urgente delGoverno visto che purtroppo finora, conla chiusura degli uffici ONIG, a Torin oed in tutto il Piemonte non è avvenutaancora la sostituzione, nell'espletament odelle stesse funzioni, da parte delle unit àsanitarie locali .

(4-06609 )

COSTAMAGNA . — Ai Ministri della sa-nità e dell 'industria, commercio e artigia-nato. — Per sapere se siano a conoscenzadelle dichiarazioni rilasciate dal presiden-te dell 'associazione dei commercianti inprodotti erboristici, ragionier Morello, de-cisamente contrarie alla circolare ministe-riale del Ministero della sanità che stabi-lisce che piante medicinali, miscele di er-be o tisane con effetti terapeutici non po-tranno più essere vendute dagli erboristi ,i quali potranno, invece, vendere erbe nonterapeutiche, comuni nell 'uso domestico,nell'alimentazione, nella correzione dei cibi .

Per sapere se questa circolare muovadalla considerazione che gli erboristi sia-no degli « stregoni » (e non persone pre-parate con anni di esperienza alle spalle ,con una professione spesso tramandata dipadre in figlio), per vietare loro pratica-mente di vendere alcunché, condannando -li alla chiusura, dal momento che non pos-sono neppure più dare consigli ai client iperché questo diventerebbe esercizio abu-sivo della professione farmaceutica, pro-prio nel momento in cui molti, stanchidelle medicine, hanno riscoperto l'uso del -le erbe.

Per sapere se siano a conoscenza chein tutta Italia ci sono circa 2.500 erbori-sti, una piccola massa di addetti, che po-trebbero trovarsi immediatamente senz alavoro e se sappiano che (se è vero chetra gli erboristi si sono compiuti errorinegli ultimi anni, soprattutto da parte diquelli giovani, con la vendita di preparat iacquistati da ditte o addirittura sostanz ein compressa, snaturando il lavoro di er-borista e provocando le reazioni del Mi-nistero e dei farmacisti), in realtà, al fon-

do vi siano soltanto gli interessi delleditte che vogliono vendere i loro prepa-rati .

Per sapere se siano a conoscenza checiò costituisce esattamente la negazionedella professione di erborista (che si èsempre basata su un singolo caso, conerbe che non si trovano facilmente incommercio, perché i farmacisti non le ten-gono più per problemi di spazio e di con-servazione), colpendo una categoria che, inrealtà, non aveva mai inteso sostituirsi amedici e farmacisti, ma solamente met-tere la propria esperienza al servizio delcliente .

Per sapere, infine, dato che il provvedi-mento intende mettere ordine nella giun-gla delle erboristerie e dato che moltioperatori sono assolutamente seri, se nonintendano riconsiderare il provvedimentoadottato, alla luce dell'esperienza, al finedi scongiurare il pericolo che, a insaput adel Governo, qualche grossa casa (un amultinazionale, come per esempio già suc-cede in Francia), monopolizzi il settore,preconfezionando i prodotti, facendoli in -cludere tra le prescrizioni mutualistiche elucrando nell'operazione miliardi di lire .

(4-06610)

COSTAMAGNA . — Al Ministro delle po-ste e delle telecomunicazioni . — Per sa-pere se sia a conoscenza del fatto che inlocalità Rocciamaneoud, sul confine tr aLuserna e San Giovanni ed Angrogna (To-rino) gli abitanti lamentano che la cabinatelefonica pubblica collocata nell 'eserciziopubblico del luogo è da almeno due me-si di difficile utilizzazione a causa dell afrequente chiusura del locale nel quale èinserita .

L'interrogante chiede di sapere quandoavverrà il trasferimento della cabina pro-messo dalla SIP .

(4-06611 )

COSTAMAGNA. — Ai Ministri dellapubblica istruzione e dell'industria, com-mercio e artigianato. — Per sapere se sia-no a conoscenza di una interessante inizia-tiva del comune di Alpette (provincia di

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Torino), tesa a frenare il continuo spo-polamento delle zone alpine da parte deigiovani alla ricerca di occupazione . L'ini-ziativa ha l'intento di creare una scuol aper la lavorazione del rame, attività untempo fiorente ed ora dimenticata, condocenti della scuola artigianale che sa-ranno gli stessi anziani del posto .

Per sapere, essendo in corso trattativeper acquisire i capannoni di un'industri achiusa da tempo, con una superficie d i250 metri quadrati, che cosa intende far eil Governo per venire incontro all'inizia-tiva .

(4-06612 )

COSTAMAGNA . — Al Ministro dei tra-sporti. — Per sapere se è a conoscenzadello stato di abbandono della stazioneferroviaria di Cavagnolo (provincia di To-rino), cominciando dal viale e dalla stradastatale che conduce all'edificio, viale stret-to, ingombro, d'estate, di fogliame, e difango in inverno, con un piazzale cheoltre al fogliame, alle auto e ad al fango ,è troppo stretto ed angusto, con la sal ad'aspetto sempre fredda e mal tenuta .

Per sapere se non ritenga doveroso in-tervenire sulle ferrovie dello Stato pe rmigliorare questa situazione e, dato ch epurtroppo tutte le stazioni della Asti-Chi-vasso sono in queste condizioni o quasi ,perché il Governo non promuova un in -contro tra le ferrovie dello Stato e leamministrazioni locali per trovare il si-stema di migliorare il servizio .

(4-06613 )

COSTAMAGNA. — Ai Ministri per ibeni culturali e ambientali, della pubbli-ca istruzione, dei lavori pubblici e dellefinanze. — Per sapere se sono a cono-scenza del fatto che lo « splendido scrignobarocco » che è il povero palazzo Cari-gnano a Torino, è dimenticato da tutti eva in rovina; vi sono annidati la deca-denza, l'incuria e l 'abbandono, con le cre-pe, l'umidità che cancella gli affreschi egonfia i muri, le infiltrazioni d 'acqua chedevastano gli stucchi e macchiano scalee pavimenti .

Per sapere perché i lavori di restauro,che da anni erano definiti « improrogabi -

li », devono ancora prendere il via, mentrerecentemente si è aperta, proprio in deter-minate sale, l'esposizione delle bandierenel museo del Risorgimento, costringendoi tecnici a tendere una rete per evitareche i pezzi di intonaco cadano sui visita -tori e sui cimeli .

L ' interrogante chiede di sapere quan-do inizierà il restauro, visto che i respon-sabili del museo del Risorgimento dicono« non sappiamo nulla », e di sapere inol-tre a chi spetti la decisione e l 'onere fi-nanziario di queste opere, in quanto palaz-zo Carignano appartiene all'Intendenzadi finanza, e quindi allo Stato; la regione,tuttavia, al termine della scorsa legislatu-ra, avrebbe dovuto rilevarlo attraverso un« comodato » : il contratto però non è stat oancora firmato e probabilmente lo Statoha già abdicato a doveri cui l'ente regio -ne purtroppo non è tenuto ancora .

Per sapere inoltre se non si intendaaumentare il personale di custodia, forma-to da 19 persone che si alternano in dueturni, trattandosi in maggioranza di inva-lidi dell'azienda tranviaria municipale diTorino cui la scarsa salute vieta lavori pe-santi e parecchie sono le assenze per ma-lattia .

(4-06614)

AMARANTE E VIGNOLA. — Al Mini-stro per i beni culturali e ambientali. —Per sapere - premesso:

a) che nella seduta del 19 giugno1979 la giunta regionale della Campaniadeliberava di emanare a carico della so-cietà TISPA con sede in Cetara (Salerno) ,il decreto di demolizione dell'edificio co-struito in località « Fuenti » del comunedi Vietri sul Mare;

b) che con successiva delibera (nu-mero 3580 del 21 aprile 1980) la stess agiunta regionale, atteso l'emergere di « per-plessità in ordine alla esecuzione del prov-vedimento di demolizione già precedente.mente adottato », mentre sotto il profilourbanistico invitava il sindaco di Vietr isul Mare ad esaminare il problema ai sen-si dell'articolo 32 della legge n . 1150 del1942, per quanto riguarda la tutela am-bientale, invece, considerato che la compe-

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tenza è delegata e non attribuita alla re-gione, e ritenuta l'opportunità di assicu-rare il coordinamento tra le iniziative del -l'ente delegante e dell'ente delegato, deci-deva di chiedere all'amministrazione delloStato indicazioni circa i provvedimenti chela regione dovrà adottare ;

c) che la Cassa per il Mezzogiorno,in data 7 novembre 1977, su delibera delconsiglio di amministrazione dell '8 luglio1977, ha respinto le domande avanzate dal -la società TISPA per la concessione di unmutuo suppletivo e del contributo in con-to capitale, ed ha revocato il mutuo dilire 850.000.000 precedentemente concess oalla stessa società ; che avendo la societàTISPA prodotto ricorso contro tale deli-berato il giudizio pende tuttora presso i lTAR della Campania ;

d) che per la costruzione in località« Fuenti » è stata perfino revocata la licen-za edilizia a suo tempo concessa -

quali indicazioni sono state fornite,e in quale data, alla giunta regionale dell aCampania in ordine alla richiesta avanzatadalla giunta medesima con la delibera nu-mero 3580 del 21 aprile 1980 .

(4-06615 )

AMARANTE E VIGNOLA. — Al Go-verno. — Per sapere - premesso :

a) che con decreto 27 novembre 1980(prot. n. 1000 div . 4°) il prefetto di Saler-no, ritenuta la necessità di provvedere conestrema urgenza all'alloggiamento di nu-merosi sinistrati dei comuni di Vietri sulMare e di Salerno rimasti senza tetto aseguito del terremoto del 23 novembre1980, disponeva la requisizione a normadell 'articolo 7 della legge 20 marzo 1965 ,n. 2348, del complesso edilizio ubicato inlocalità « Fuenti » del comune di Vietrisul Mare, di proprietà della società TISPA;

b) che con successivo decreto, parinumero, lo stesso prefetto disponeva, indata 5 dicembre 1980, la derequisizioneimmediata del suddetto complesso edili-zio « atteso che la società TISPA ha ade-rito alla richiesta di fornire ospitalità aisuddetti sinistrati sulla base di apposit aconvenzione » ;

c) che nella convenzione, stipulata lostesso giorno 5 dicembre 1980 tra il com-missario straordinario di Governo per lezone terremotate della Campania e dellaBasilicata e il presidente della società TI -SPA è previsto, tra l'altro, che la suddettasocietà provvede anche a fornire il vittoai cittadini terremotati ospitati nell 'edi-ficio, citandosi, a tal proposito, il fattoche il presidente della TISPA è titolaredi licenza di esercizio rilasciata dal comu-ne di Cetara ;

d) che in realtà tale licenza non puòriguardare l'edificio, prima requisito e po iderequisito, in località « Fuenti » del co-mune di Vietri, in quanto per il suddettoedificio è in corso da lungo tempo un va-sto contenzioso affermandosi da parte delcomune, e sulla base di una perizia tec-nica, l'esistenza di difformità con la li-cenza edilizia rilasciata, e che la stessaCassa per il Mezzogiorno non solo ha ne-gato il mutuo suppletivo richiesta dallaTISPA ma ha anche revocato il mutuo dilire 850.000.000 prima concesso; che con-tro detta decisione della Cassa è tuttorapendente un giudizio presso il TAR dellaCampania avendo la TISPA impugnato ilprovvedimento -

quali iniziative intende adottare af-finché, eliminando ogni possibile equivocosul senso della derequisizione, si affermiche la derequisizione medesima riguardauna struttura edilizia e non un albergofunzionante, e che la derequisizione me-desima lascia interamente impregiudicatala vertenza in corso (giunta fino alla re-voca della licenza edilizia) sulla legittimitàdella costruzione, vertenza nella quale so-no intervenuti, oltre al comune di Vietri ,anche i Ministeri dei lavori pubblici, deibeni culturali ed ambientali, e la regioneCampania .

(4-06616 )

SOSPIRI E ABBATANGELO. — Al Mi-nistro del lavoro e della previdenza so-ciale. — Per conoscere i motivi per i qua-li la richiesta di Boschi Astro, già dipen-dente dell'INAIL di Livorno, di una vi-sita superiore, con la presenza del medi-

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co di fiducia dell 'interessato, così comeprescrive il regolamento del personale,inoltrata all'Ispettorato INAIL di Firenze ,non sia stata accolta.

(4-06617)

AMARANTE E VIGNOLA. — Al Mini-stro dell'industria, del commercio e del-l'artigianato e al Ministro per gli inter -venti straordinari nel Mezzogiorno e nellezone depresse del centro-nord. — Persapere - premesso :

che gli 850 lavoratori degli stabili -menti ex Elcos, Isel, Telitalia, Telesud delgruppo Fulgor ubicati nei comuni di Fi-sciano, Scafati, Pagani in provincia di Sa-lerno sono da diverse settimane in lott aper ottenere la sicurezza del posto di la-voro ed un effettivo sviluppo produttivoe tecnologico degli stabilimenti ;

che gli impianti dei suddetti stabi-limenti del salernitano risultano conside-revolmente sottoutilizzati e che in più oc-casioni gruppi di lavoratori sono stati po-sti in cassa integrazione ;

che il terremoto del 23 novembre1980 ha provocato danni alle strutture edagli impianti di alcuni stabilimenti ;

che l'attuale stasi dell'attività provo-ca considerevoli perdite finanziarie e ri-schia di pregiudicare la presenza sul mer-cato -

1) l'entità dei finanziamenti conces-si, a qualsiasi titolo, al gruppo Fulgor oalle consociate Fulgorcavi e Fulgor-Italiaper la costruzione o le attività dei singo-li stabilimenti di Fisciano, Pagani, Scafati ,Latina, Ortona (Chieti), Catania, Cassin e(Alessandria), Genova e Umbertide (Pe-rugia) ;

2) gli impegni occupazionali assunti ,per i suddetti singoli stabilimenti, in con-seguenza dei finanziamenti pubblici ri-chiesti od erogati, nonché i livelli occupa-zionali effettivamente realizzati nei me-desimi stabilimenti ;

3) se da parte del Ministero dell'indu-stria o da parte del Ministero delle parte-cipazioni statali siano stati assunti im-pegni circa l'entità di commesse pubbli-che da assicurare in rapporto alla capa-cità produttiva dei suddetti stabilimenti

e, in caso affermativo, per quale motivol'ordinativo di commesse sia stato inferio-re a quello promesso e comunque consi-derevolmente inferiore alle capacità pro-duttive degli impianti ;

4) su quali presupposti il CIPE haconcesso parere di conformità a proposi-to della natura e della capacità produtti-va degli impianti e quali di tali presup-posti sono venuti a mancare causando unasottoutilizzazione degli impianti stessi ;

5) se sono state presentate richiestedi finanziamento per ammodernamento oristrutturazione dei sudedtti stabiliment io di riqualificazione delle produzioni, equali siano le decisioni finora adottateper un adeguato sviluppo tecnologico de-gli stabilimenti ;

6) se sono state effettuate verifichecirca i danni provocati dal terremoto de l23 novembre 1980 e quali provvedimenti ,ed entro quale periodo, si intendono adot-tare ai fini di una rapida e qualificataripresa produttiva .

(4-06618 )

AMARANTE E VIGNOLA. — Ai Mini-stri delle poste e telecomunicazioni, dellepartecipazioni statali e del lavoro e pre-videnza sociale. — Per sapere - premesso

che da mesi gli oltre 1 .200 dipendenti del-la società SITEL, appaltatrice di lavori perconto della SIP, si trovano in una situa-zione di grave disagio a causa della man-cata corresponsione dei salari e soprat-tutto dell'incertezza sul mantenimento del

posto di lavoro - :

1) per quale motivo l 'incontro trale parti, già fissato presso il Ministero de llavoro, sia stato continuamente rinviato ;

2) se la SIP intende mantenere, ein quale misura, il rapporto di appaltocon la SITEL, ovvero se intende interrom-perlo e per quale motivo, anche in rap-porto agli impegni di riparazione delle li-nee a seguito del terremoto ,del 23 novem-bre 1980;

3) quali iniziative si intendono intra-prendere per garantire, comunque, il man-tenimento del posto di lavoro agli attua-li 1 .200 dipendenti SITEL ed in partico-

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lare per garantire il posto di lavoro aidipendenti attualmente occupati in attivi-tà nelle regioni meridionali .

(4-06619)

AMARANTE. — Al Ministro della ma-rina mercantile . — Per sapere - premesso :

a) che con interrogazione n . 4-00185del 12 luglio 1979 si chiedeva di cono-scere « l'elenco delle persone fisiche e giu-ridiche alle quali sono state rilasciate con-cessioni sul demanio marittimo della pro-vincia di Salerno, con l 'indicazione, pe rciascun titolare di concessione, del tipo ,della superficie, nonché della data di de-correnza e di quella di scadenza dell aconcessione medesima » ;

b) che, ad oltre un anno dalla in-terrogazione, il Ministro della marina mer-cantile forniva solo il numero delle con-cessioni e non l'elenco dei concessionari -

se non ritenga di fornire l'elencodei concessionari, così come richiesto nellacitata interrogazione del 12 luglio 1979 ,unico modo valido per potersi realizzareil diritto del parlamentare interrogante a lsindacato ispettivo ; per conoscere, in cas odi diniego, i motivi del diniego medesimo .

(4-06620)

AMARANTE . — Al Ministro della ma-rina mercantile . — Per sapere - premesso :

a) che con interrogazione n. 4-00317del 19 luglio 1979 si chiedeva di conosce -re « l'elenco delle persone fisiche e giu-ridiche titolari di concessioni sul dema-nio marittimo della provincia di Salernoche abbiano commesso, o per le qual isiano state segnalate o riscontrate, viola-zioni delle norme previste nelle concessio-ni medesime e, in particolare, per cono-scere, per ciascun caso, il tipo di viola-zione commessa, segnalata o riscontrata ,nonché i provvedimenti adottati » ;

b) che ad oltre un anno di distanza ,il 12 dicembre 1980, il Ministro, in rispo-sta alla suddetta interrogazione, fornivail numero delle violazioni riscontrate (nu-mero 58 nel 1978, n . 83 nel 1979, n. 50a tutto il 10 ottobre 1980) nonché il tipodi interventi adottati, ma non forniva

l'elenco nominativo dei concessionari che

hanno commesso le violazioni -se non ritenga di fornire l'elenco no-

minativo, così come richiesto nella citatainterrogazione, dei concessionari responsa-bili di violazioni alle nonne in vigore, e,in caso negativo, per conoscere il motivodel diniego dell 'elenco richiesto . (4-06621 )

DE CATALDO. — Al Ministro del la-voro e della previdenza sociale . — Per co-noscere - premesso che il signor SilvanoCataldi è in possesso di due diplomi discuola media superiore, quello di maturi-tà artistica e quello di maturità scientifi-ca; che frequenta il terzo anno della fa-coltà di architettura; che è iscritto rego-larmente nelle liste generali di collocamen-to di Gallipoli, comune nel quale ha laresidenza, nonché nelle liste speciali dicollocamento ai sensi della legge n . 285 ,ricoprendo il primo posto nella graduato-ria; che ha presentato più volte domandadi assunzione presso l'amministrazione co-munale di Gallipoli; che la suddetta am-ministrazione ha recentemente assunto sva-riate decine ,di unità lavorative a temp odeterminato -

i criteri in base ai quali il comunedi Gallipoli ha proceduto a tali assunzio-ni, dal momento che il signor 'Cataldi nonvi è compreso, pur essendo il primo nelleliste speciali .

(4-06622)

LUCCHESI . — Al Ministro del tesoro.— Per sapere se risponda a verità lanotizia secondo la quale il Ministero deltesoro limiterebbe l 'applicazione della leg-ge n . 482 del 1968 - concernente il collo-camento obbligatorio degli appartenentialle categorie riservatarie - ai soli no nvedenti, escludendo tutte le altre nume-rose categorie, e in virtù di quali criteri ,eventualmente, verrebbe adottata tale li-mitazione.

(4-06623)

COSTAMAGNA . — Al Ministro dei la-vori pubblici. — Per sapere, dato l'ele-vato numero di incidenti stradali, spesso

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mortali, che a soli due anni dall'aperturadello svincolo tra le strade statali 56 5e 460 nel territorio di Salassa canavese ,(provincia Torino) va ad incrementare no-tevolmente le tristi statistiche nazionali ;

quali interventi intenda prenderepresso l'ANAS affinché voglia esaminare edattuare delle proposte valide a risolverenel senso della sicurezza e della pubblicaincolumità il problema del nodo stradal edenominato « svincolo della morte » .

(4-06624 )

COSTAMAGNA. — Ai Ministri dellapubblica istruzione e dell'industria, com-mercio e artigianato . — Per sapere -vista l'inaugurazione presso l'Itis « C .Olivetti » di Ivrea del centro nuovo d icalcolo, dotato di un sofisticato calcolato -re corredato di 8 terminali di cui 5 scri-venti, 3 video, attivi contemporaneamente ,e di uno stampate, la vera « macchina ti-pografica del sistema » con 300 righe alminuto, all'avanguardia sul fronte dellapolitica scolastica e culturale, essendo po-che le scuole italiane di informatica chehanno accettato la sperimentazione -

se abbia notizia circa il possibil edecentramento della facoltà di informati-ca dell'università di Torino ad Ivrea, conla conseguente possibilità di un rapportodiretto con l'industria Olivetti leader delsettore, riavvicinando così la scuola all'in-dustria e facendo prendere corpo, final-mente, al decollo della riforma della scuo-la media superiore .

(4-06625)

COSTAMAGNA. — Al Ministro per ibeni culturali e ambientali. — Per sapere- dopo il fallito tentativo di furto avvenu-to nelle scorse settimane nella basilicadi Sant'Andrea in Vercelli, massimo mo-numento cittadino, che è stata ancora unavolta bersaglio di un altro « colpo » ladre-sco, facilitato dall 'impalcatura, inutilizza-ta, al lato destro della basilica, da oltredue anni e non ancora rimossa da part edi una ditta che lavorava per conto dell asoprintendenza ai monumenti del Piemon-te, furto che ha avuto ad oggetto la tela

raffigurante 10 sposalizio di Santa Cateri-na, pregevole opera settecentesca di unanonimo, due calchi, il reliquario in legn olaminato d'argento della Santa croce, unastatua lignea rappresentante la speranzaed altre cose -

se è a conoscenza delle condizioni d itrascuratezza in cui viene lasciato il mas-simo monumento della città di Vercelli, ese non ritenga doveroso richiamare l'atten-zione della proprietà, ossia del comune d iVercelli, a conservarne ed a proteggerne ,prima di tutto, l'esistenza;

se non intenda suggerire all 'autoritàcomunale di Vercelli, al fine di difendereil patrimonio artistico della città, di rea-lizzare la nuova sede del liceo musicale« Viotti », promessa e non realizzata, neilocali attigui alla sala duecentesca, toglien-do quest'ultima dall'abbandono in cui s itrova e invitando la ditta che da oltre dueanni ingombra senza motivo il suolo pub-blico a sgomberare, per ragioni di sicurez-za, il terreno attiguo alla basilica . Per nonparlare, naturalmente, dell 'abbonamentoalla vigilanza notturna che il comune, pro-prietario, non ha mai pensato di fare .

(4-06626)

COSTAMAGNA . — Al Ministro della sa-nità. — Per sapere notizie sulle famos econtroproposte « in alternativa » allo sman-tellamento degli ospedali di Trivero e Bio-glio (provincia di Vercelli) prescritte da lpiano sanitario della regione Piemonte.

Per sapese se sono vere le voci secon-do cui la struttura di Bioglio diverrà unospedale per convalescenti e lungodegent icon strutture riabilitative e quello di Tri-vero verrà potenziato e si porrà in alter-nativa all'impianto di Biella per la zonaorientale del nostro comprensorio .

(4-06627 )

ALTISSIMO E FERRARI GIORGIO . —Al Ministro del tesoro . — Per sapere -

premesso che il 28 gennaio 1981 i lComitato interministeriale per il creditoed il risparmio ha proceduto alla designa-

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zione delle nomine ai vertici delle Cassedi risparmio e delle Banche del Monte ;

considerato che la procedura di no-mina prevede la richiesta di parere alleCommissioni parlamentari competenti ;

se il Ministro non ritenga di mette-re a disposizione delle suddette Commis-sioni, oltre agli elenchi dei designati, an-che l'elenco delle terne originariamentepredisposte dalla Banca d'Italia .

(4-06628)

ACCAME . — Al Ministro della marinamercantile. — Per conoscere se è al cor-rente della grave situazione in cui versail personale delle Linee Canguro, avendola società armatoriale temporaneamentesospeso l'unico ed ultimo collegamento trail continente e la Sardegna sulla rotta Li-vorno-Cagliari, il che ha creato forte preoc-cupazione per il mantenimento dei livell ioccupazionali .

Per conoscere, in particolare, quali ur-genti provvedimenti intende adottare .

(4-06629)

ACCAME . — Al Presidente del Consi-glio dei ministri. — Per conoscere se ri-sponda al vero che a carico del presidentedella sezione di Roma dell 'Associazionenazionale tra mutilati ed invalidi di guer-ra, medaglia d'oro professor Oreste To-scano, sarebbe emerso che :

1) avrebbe subìto diverse sentenz epenali di condanna per i reati di truffa,falso, emissione assegni a vuoto e usurpa-zione di titoli ;

2) sarebbe stato rinviato a giudiziodinanzi al tribunale di Roma, sezione VII Icon l ' imputazione di truffa aggravata econtinuata e associazione a delinquere ;

3) sarebbe incorso nel provvedimentodi rimozione dal grado di ufficiale ai sensidell 'articolo 33 del codice penale militaredi pace in relazione agli articoli 70, n . 5della legge 10 aprile 1954 sullo stato giu-ridico degli ufficiali delle forze armate .

Per conoscere in conseguenza se ritie-ne, qualora quanto sopra descritto rispon-da a verità, prendere adeguati provvedi -menti .

(4-06630)

COSTAMAGNA. — Ai Ministri dell a

pubblica istruzione e dell'agricoltura e

foreste . — Per sapere quali siano, a giu-dizio del Governo, le ragioni per cui inItalia mancano tecnici preparati e compe-titivi in grado di guidare razionalmenteil settore dell'agricoltura.

Per sapere se siano a conoscenza del -

la lotta che stanno portando avanti glistudenti dell'Istituto professionale C. Uber-tini di Osasco (provincia di Torino), chelamentano sul piano locale la mancanza diogni tipo di struttura e di laboratori ne-cessari a portare a compimento il lorocorso di studi (considerato anche ch el'edificio in cui si svolgono le lezioni èvecchio e privo, in pratica, di palestra) .

Per sapere inoltre, dato che gli istitu-ti professionali agro-tecnici vennero crea-ti dallo Stato circa dieci anni fa su unpresupposto di scuola sperimentale, ini-zialmente costituiti da un biennio, men-tre ora gli anni del corso sono cinque, seil Governo non intenda intervenire pereliminare le grosse difficoltà che sussisto -no per l'inserimento di questi studentiagro-tecnici nel mondo del lavoro, risol-vendo la questione di fondo, e cioè equi-parandoli, in quanto ad ore e materia d istudio, ai periti agrari, al fine di evitareil perdurare della situazione in cui a nes-sun « agro-tecnico » è mai stato consenti-to di iscriversi ad un albo dei periti agra-ri, precludendo così le vie sul piano dellavoro e soprattutto l'esercizio della li-bera professione .

(4-06631)

COSTAMAGNA . — Al Ministro dei la-vori pubblici. — Per sapere - in merito alfinanziamento dell'ampliamento della stra-da statale numero 460, che interessa 49comuni del canavese e 3 comunità monta -ne in provincia di Torino - se sono verele voci secondo le quali il Ministero inten-derebbe revocare il finanziamento per l'am-pliamento della stessa statale e per chiede-re l'immediata adozione, da parte del-l'ANAS, di una scelta definitiva ed ido-nea a risolvere urgentemente il problema ,

sulle basi proposte nei vari incontri con

i sindaci dei comuni canavesani . (4-06632)

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CATTANEI. — Al Presidente del Con-siglio dei ministri e al Ministro del turi-smo e dello spettacolo. — Per conoscerese corrisponda a verità la notizia che nelcorso dell 'anno 1980 sono stati concessicontributi, per rilevanti importi, a filmschiaramente pornografici ed immorali .

In caso affermativo, si chiede di cono-scere l 'esatto ammontare di detti contri-buti e se il Governo non ritenga che lasegnalata corresponsione sia in pales econtrasto con l 'articolo 5 della legge nu-mero 1213, che fa espresso divieto di am-mettere alla programmazione (e quindiai contributi) i films che sfruttano volgar-mente temi sessuali di speculazione com-merciale .

Ciò sarebbe inoltre tanto più grave s esi considera che spettacoli di altro tipo ,ma di grande rilevanza culturale ed edu -cativa, non sono adeguatamente sostenut idal Governo, che avrebbe invece sceltola via di utilizzare le pubbliche finanzeper incentivare di fatto produzioni cine-matografiche incivili, offensive del buongusto comune e della pubblica moralità .

(4-06633)

ministeriale si dovrebbe sancire il prin-cipio che il diritto a richiedere l'attual efattura fiscale spetta unicamente al sog-getto che abbia a sua volta il diritto adetrarre l'IVA ;

alla esclusione di tutte le agevola-zioni che riguardano circoli privati, asso-ciazioni religiose eccetera ;

alla riduzione del periodo per quan-to riguarda l'obbligo di conservazione deidocumenti ;

all'aumento percentuale delle spes eforfettarie delle aziende obbligate al rila-scio della ricevuta fiscale, con estensionedi tale beneficio anche a quelle soggett ealla contabilità ordinaria, ritenendo inade-guate le percentuali previste dall'articolo37 del decreto del Presidente della Repub-blica n . 897 del 30 dicembre 1980 ;

alla possibilità che le registrazionidei corrispettivi relativi a cessione di be-ni o prestazioni di servizi per cui si ren-de obbligatoria l'emissione della ricevutafiscale vengano effettuate entro il settimogiorno, per agevolare le aziende minor idando la possibilità al titolare di dedi-carsi a tale incombenza il giorno di chiu-sura settimanale .

(4-06634)

SANTI. — Al Ministro delle finanze .Per conoscere quale sia il suo pensie-

ro in merito alle richieste sostenute da irappresentanti delle associazioni commer-cianti, dei pubblici esercizi e degli alber-gatori operanti nella provincia di Geno-va, nella riunione promossa dalla came-ra di commercio e tenutasi il 29 settem-bre 1980, sulla modifica della normativarelativa all 'obbligo della ricevuta fiscalerelativamente :

alla eliminazione della indicazionedel domicilio fiscale dalla ricevuta fiscal ee dalla fattura, in quanto non è elemen -to determinante e nel contempo dà aditoad un concetto di « pericolosità » già re-cepito dalla Commissione finanze e tesor oin occasione del primo esame del decreto ;

alle numerose conseguenze negativea carico soprattutto dei ristoranti, che s itrovano a sostenere costi notevolissimi pe rrilasciare documenti ai fini dell'IVA ; ocon circolare ministeriale o con decreto

SANTI. — Al Ministro della sanità . —Per sapere - premesso che :

l'opinione pubblica segue con parti -colare interesse l'iniziativa del Ministerodella sanità di promuovere un'indaginesulla situazione della salute dei lavoratoridelle fabbriche, particolarmente in rela-zione alla problematica dell 'uso delle so -stanze chimiche ritenute cancerogene edelle modalità del loro impiego, utilizzan-do come campione l'area industriale delcomune di La Spezia ;

le gravi risultanze dell 'inchiesta pre-occupano i lavoratori e le loro famiglie ,ma sono nel contempo un grido di allar-me per la grave posizione assunta dalpadronato italiano del settore che incu-rante dell'aspetto sociale e della preven-zione va duramente condannato attraversole varie forme che la legge prevede sulpiano civile e penale -

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se questa iniziativa non si fermeràad una semplice denuncia, ma saprà di -venire una inchiesta generalizzata a livell onazionale e saprà sboccare negli interventiche si renderanno necessari sia per ga-rantire l'applicazione della normativa vi-gente in materia sia per porre allo studiogli adeguamenti che l 'inchiesta evidenzieràcome obbligati .

(4-06635 )

BIANCHI BERETTA E GUALANDI . —AI Ministro dell'interno. — Per sapere -premesso :

che in provincia di Pavia, a Portal-bera, il giorno 21 gennaio 1981, durant euna manifestazione, davanti al liquorificioChiesa, promossa dal consiglio di fabbricae dalle organizzazioni sindacali, manifesta-zione indetta contro i licenziamenti ch ehanno colpito i lavoratori di quella fabbri-ca, vi è stato l'intervento dei carabinier iche, con atteggiamenti intimidatori, hannoportato in caserma e identificato divers ilavoratori presenti ;

che erano anni che, nella provincia d iPavia, non si verificavano episodi così gra-vi contro lavoratori che pacificamente lot-tano per la difesa del posto di lavoro -

se quell 'iniziativa ingiustificata è do-vuta alle decisioni del comando dei cara-binieri competente di quella zona o se cor-risponde a orientamenti più generali ch ecolpirebbero l'esercizio delle libertà sinda-cali e delle legittime iniziative di lotta deilavoratori, in una provincia in cui i punt idi crisi e i problemi occupazionali sistanno, di giorno in giorno, facendo sem-pre più pesanti .

(4-06636)

CARLONI ANDREUCCI . — Ai Ministr idella sanità e di grazia e giustizia . — Persapere se sono a conoscenza delle comu-nicazioni giudiziarie inviate dal pretore d iTolentino (Macerata) dottor Tommas oMarrese ai dirigenti della SAUB e del la-boratorio di analisi dell 'ospedale della cit-tà in seguito ad un esposto presentato daltitolare del laboratorio di analisi privatoClinatex in cui si sosteneva che la SAUBdi Tolentino faceva eccessivo ricorso al

laboratorio di analisi dell 'ospedale, nelcaso di richieste di prestazioni eccedentile possibilità operative del laboratorioSAUB, anziché affidare le analisi degli as-sistiti ai laboratori privati convenzionati ;

per sapere quali iniziative abbiano

preso o intendano prendere perché siano

rispettate le indicazioni della legge di ri-forma sanitaria n . 833 circa il potenzia-mento e la qualificazione della strutturapubblica nonché l'integrazione dei presidie servizi, e perché non vengano mortifi-cate le iniziative e le energie volte all arealizzazione del servizio sanitario nazio-

nale .

(4-06637)

SALVATO, RAMELLA E SANDOMENI-

CO. — Al Ministro dell 'interno. — Per sa-pere - premesso che il sisma del 23 no-vembre 1980 ha ulteriormente aggravat o

le condizioni di vita e i problemi degl i

handicappati residenti nelle zone terremo -

tate ;

che la Consulta regionale handicap-pati della Campania, in base alle sue com-petenze nel settore ed in seguito all'operadi volontariato e solidarietà sociale svol-ta, ha elaborato una piattaforma tenden-te all'affermazione di una reale volontà

di integrazione sociale e di rispetto della

rete dei rapporti familiari, umani e so-ciali ; piattaforma in parte già sottoposta

all'attenzione dell 'onorevole Zamberletti ,

Commissario straordinario per le zone

terremotate -

se il Ministro intende ricevere al più

presto una delegazione della suddetta Con-sulta (come da essa richiesto) e portare

avanti un confronto serio e utile per una

corretta e rapida soluzione dei problemi

di questi cittadini .

(4-06638)

EBNER, RIZ E BENEDIKTER . — Al

Ministro del turismo e dello spettacolo . —

Per sapere se è a conoscenza che :

l'abolizione dei buoni benzina, pro-prio in concomitanza con il rincaro gene-rale dei carburanti, costringe il turistastraniero a dover subire un costo per la

benzina sensibilmente superiore a quello

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in atto nel paese di provenienza. Questomaggiore costo incide in modo non indif-ferente sul bilancio delle ferie dei turistiesteri motorizzati, che costituiscono lastragrande maggioranza dei turisti prove-nienti dall'estero;

un altro fattore che non invoglia cer-tamente il turista estero a passare le pro-prie ferie in Italia è costituito dai con-trolli ai confini di Stato per la verifica delcontenuto di carburante diesel nei serbatoidelle autovetture;

le strade statali talvolta si trovanoin uno stato pietoso e costituiscono tutt'al-tro che un richiamo turistico ;

se si può essere d 'accordo sull'intro-duzione della « ricevuta fiscale » negli eser-cizi pubblici, non lo si può essere nel pun-to in cui il turista viene obbligato a fun-gere da controllore tributario e minacciatodi sanzioni pecuniarie non irrilevanti s esprovvisto di questa ricevuta . Basterannopochi turisti stranieri puniti, e sulla stam-pa estera si scatenerà una campagna tal econtro il turismo in Italia da rendere van etutte le nostre campagne pubblicitarie in -tese a richiamare un sempre maggior nu-mero di turisti stranieri ;

la legge sulla ristrutturazione e su lfinanziamento dell'ENIT, attesa da anni,tuttora non è stata varata . I mezzi finan-ziari attualmente a disposizione dell'entesono assolutamente inadeguati per consen-tire allo stesso un'efficace attività di pub-blicità e propaganda all'estero . Nel con-tempo il Governo si prodiga a intralciaregli sforzi delle regioni e delle provinceautonome intesi a compensare le inelutta-bili inadeguatezze dell 'ENIT con propri einiziative promozionali all'estero ;

le forze dell'ordine, carenti di perso-nale e scoraggiate da un sistema giudizia-rio troppo permissivo, non sono più in gra-do di arginare gli atti criminosi contro laincolumità personale ed il patrimonio de ituristi nonché contro attrezzature turi-stiche. Scippi, borseggi, furti e aggressio-ni a danno di turisti sono ormai fatti d icronaca giornaliera e producono ovviamen-te i loro effetti negativi sulI 'andamentodel turismo. Degli attentatori che danneg-giarono gravemente quattro impianti funi -

viari in provincia di Bolzano – per citareun esempio di atti di teppismo contro in-frastrutture turistiche – finora non si ètrovata traccia ;

l'inflazione ha raggiunto livelli preoc-cupanti e comporta per le attrezzature al-berghiere costi di gestione tali da metterein serio pericolo la loro competitività sulpiano internazionale. Se i prezzi per leprestazioni alberghiere dovessero, per l ecause predette, oltrepassare un certo limi-te, senza che venga attuata una conformepolitica valutaria, si rischia una ulterioree preoccupante diminuzione delle presenze

estere .Per sapere :

cosa intende fare il Ministro per ri-dare al turismo quella competitività ne-cessaria per affrontare la concorrenza ;

quali passi intende intraprendere peri problemi sopra indicati presso gli altriMinisteri;

se il Governo si rende conto checon l 'emanazione di provvedimenti noci-vi al turismo e con l'omissione di prov-vedimenti assolutamente necessari per ilsuo incremento sta mettendo in crisi ilturismo in Italia. Una crisi seria del tu-rismo coinvolgerebbe in modo deleteri ol'intero sistema economico italiano .

(4-06639)

ACCAME. — Ai Ministri della difesa e

degli affari esteri . — Per conoscere se ri-sponde al vero che molti corsi di specia-lizzazione aerea, sia ad ala fissa sia ad alarotante, per le nostre forze armate, daqualche tempo vengono svolti all'estero,con forte esborso di moneta pregiata, i nquanto i centri di addestramento italian isono completamente assorbiti dal perso-nale straniero che, per contratto, vienein Italia ad addestrarsi sui mezzi che lanostra industria vende ai paesi emergenti ;

per conoscere inoltre se risponde alvero che alcuni di tali corsi, svolti a ti-tolo cosiddetto gratuito, gravitano sullavoce « aiuti » ai paesi in via di sviluppo ,gestito dal Ministero degli esteri, e s edebbasi considerare correttamente finaliz-zato un tale impiego .

(4-06640)

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URSO GIACINTO. — Al Ministro del-le partecipazioni statali . — Per conoscerequali effettivi programmi d'intervento nelsettore dell'acquacoltura la SOPAL intendepromuovere in provincia di Lecce e inparticolare presso il laghetto « Acquatina »(agro di Lecce) .

(4-06641 )

BOATO. — Al Ministro di grazia e giu-stizia. — Per sapere – premesso :

a) che il detenuto Guido Catapano,residente a Sassuolo (Modena), dopo es-sere stato ristretto nel carcere di « massi-ma sicurezza » di Fossombrone, a motiv odel suo corretto comportamento è stato« declassificato », non ritenuto più « peri-coloso » e quindi trasferito nel carcere d iTermini Imerese ;

b) che il detenuto Catapano si è tro-vato, paradossalmente, in tal modo in con -dizioni ancor più difficoltose e disagiaterispetto ai rapporti con la propria fami-glia, essendo il carcere di Termini Ime-rese assai più lontano da Sassuolo ch enon il carcere di Fossombrone

1) se il Ministro di grazia e giustizianon ritenga ingiusta la situazione di fattoin cui si viene a trovare il detenuto Guid oCatapano;

2) se, quindi, il Ministro di graziae giustizia non ritenga opportuno e dove -roso far provvedere al tempestivo trasferi-mento del detenuto Catapano in un car-cere della regione Emilia-Romagna .

(4-06642)

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Camera dei Deputati

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 29 GENNAIO 198 1

INTERROGAZION I

A RISPOSTA ORAL E

GUALANDI, RAFFAELLI EDMONDO E

CARMENO. — Al Ministro dell'interno . —Per sapere se non ritenga di fornire conurgenza i dati riguardanti le armi seque-strate negli ultimi anni in Italia alle or-ganizzazioni terroristiche.

Considerando che le notizie sinora for-nite dagli organi competenti indicano chetali armi sono nella stragrande maggioran-za di produzione italiana, ma valutandoanche che su tale questione di straordi-nario interesse è doveroso fornire daticerti ed aggiornati, gli interroganti chie-dono che i dati sopra richiesti precisinoanno per anno le quantità, i tipi e la na-zionalità delle industrie produttrici di det-te armi, nonché le modalità della loro pro-venienza (rapine e furti, sottrazioni a fab-briche, ad armerie e a depositi militari ,contrabbando, forniture dall 'estero, ecc .) .

(3-03162)

RIPPA. — Al Presidente del Consigliodei ministri. — Per sapere se le informa-zioni di cui mostra di essere in possess oil segretario di Stato americano Haig so-no state trasmesse dai servizi di sicurezzadei paesi NATO ai servizi di sicurezza ita-liani. In caso affermativo, per saperequando e come queste informazioni sonostate portate a conoscenza del Governo edel Comitato parlamentare sui servizi d iinformazione e perché, sino a questo mo-mento, il Governo non ha trasmesso que-ste informazioni al Parlamento .

In caso negativo, si chiede di conosce -re come spiega il Governo che informa-zioni vitali per la sicurezza della Repub-blica siano state celate dai governi alleat iai nostri servizi di informazione e com eintende il Governo stesso rimuovere l ecause di questa palese mancanza di fidu-cia e di collegamenti informativi senza iquali è impossibile combattere e vincereil terrorismo.

(3-03163)

DE CATALDO, AGLIETTA, AJELLO ,BALDELLI, BOATO, BONINO, CICCIO-MESSERE, CRIVELLINI, FACCIO, GALL IMARIA LUISA, MELEGA, MELLINI, PIN-TO, ROCCELLA, SCIASCIA, TEODORI E

TESSARI ALESSANDRO . — Al Presiden-te del Consiglio dei ministri e al Ministrodel lavoro e della previdenza sociale . —

Per sapere se risponde a verità la notiziasecondo cui presso l'Ente nazionale diprevidenza dipendenti enti di diritto pub-blico (ENPDEP), nel corso del 1980, sa-rebbero stati promossi alla carriera diret-tiva, con la qualifica di « coordinatore « ,222 dipendenti, di cui non si conosconoi nominativi né le relative graduatorie ,senza che gli stessi fossero chiamati asostenere un concorso interno o che fos-sero resi preventivamente noti i criteriispiratori di tale promozione. Molti deisuddetti dipendenti sarebbero sprovvist idi laurea e tuttora addetti a mansion iproprie della carriera esecutiva, non es-sendo intervenuto alcun ordine di servizioche attribuisse loro compiti attinenti allanuova qualifica.

Gli interroganti chiedono altresì di sa -pere se risponde a verità che nel novem-bre 1979 sarebbero stati nominati, pres-so lo stesso ente di previdenza, 73 « coor-dinatori-collaboratori » senza che a tuttooggi risulti pubblicata alcuna delibera a lriguardo, in violazione di quanto previstodall'articolo 34 della legge n . 70 del 1975e dagli articoli 13 e 14 del decreto n. 509del 1979 .

Se quanto sopra esposto risponde averità, gli interroganti chiedono di cono-scere gli intendimenti del Governo al ri-guardo .

(3-03164)

MARTINAT. — Al Ministro dell' indu-stria, del commercio e dell'artigianato.— Per sapere se è vera la notizia chealla FIAT di Torino si sono « dimessi » ,su pressione dell'azienda, nei mesi di no-vembre e dicembre, oltre mille dipendent iintermedi ultracinquantenni e che talemanovra e dimissioni sono tuttora i ncorso .

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Atti Parlamentari

— 23121 —

Camera dei Deputat i

MI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 GENNAIO 198 1

Per sapere, se la notizia è vera, qual iiniziative intende intraprendere il Mini-stro per questi gravissimi fatti . (3-03165 )

TASSONE, STEGAGNINI, CACCIA ,ZOPPI E PERRONE. — Ai Ministri dell'in-terno e degli affari esteri. — Per conosce-re - in merito alle recenti dichiarazion ifatte dal Capo dello Stato a Le Figaro ealla TV francese sui collegamenti tra iterroristi italiani e Stati stranieri - qual iiniziative sono state adottate o si inten-dano adottare per stroncare l 'eventualecomplicità con il terrorismo internazio-nale.

(3-03166 )

ACCAME . — Al Presidente del Consi-glio dei ministri . — Per conoscere - inrelazione alle recenti dichiarazioni del Pre-sidente della Repubblica sui collegament iinternazionali del terrorismo - se son ostati interrogati, come richiesto in prece-denza dall'interrogante al Presidente delComitato parlamentare sui servizi segreti ,gli ufficiali che hanno fatto parte dell'Uf-ficio RIS dal 1972 ad oggi;

per conoscere quali informazioni so -no disponibili circa le indagini compiutesulle matricole di armi di provenienzaestera rinvenute in mano ai terroristi, equali informazioni risultino circa il rici-claggio di armi nel Medio Oriente, anche I

in rapporto al ritrovamento dei missiliad Ortona e al recente arresto di due ter-roristi a Torino ;

per conoscere se risponde a verit àche un lotto di armi leggere italiane, dicostruzione della ditta Beretta, è statovenduto alla Bulgaria e poi ritrovato inmano a terroristi turchi ;

per conoscere se armi portatili ita -liane vengono costruite in Irak da un afabbrica costruita dalla Beretta e a qual icontrolli queste vendite sono sottoposte ;

per conoscere, infine, tenuto contoanche di quanto pubblicato recentementedal londinese Observer circa il mercatonero di certificati di destinazione finaleper l 'esportazione di armamenti verso pae -si non consentiti, esistente sul mercato

londinese, se sono risultate specifiche re-sponsabilità sia da parte di nostre dittesia da parte degli enti preposti al con-trollo, ai quali era ben noto il fenomenoe se, in particolari casi, per supportare edocumentare compromettenti esportazioni ,alcune ditte siano state sollecitate a pro -curarsi i suddetti documenti presso qual -che operatore prezzolabile .

(3-03167)

ALMIRANTE, PAllAGLIA E TREMA-GLIA. — Al Ministro degli affari esteri .— Per conoscere - premesso :

che l'Istituto italo-africano ed i lLibyans Gihad Centre hanno organizzato ,in Roma, per i giorni 27, 28 e 29 gen-naio 1981, un seminario sul tema : « Libia,storia e rivoluzione » ;

che le relazioni iniziali, di sapor escientifico, hanno poi lasciato il posto a duna smaccata apologetica nei riguardi de lcolonnello Gheddafi e della sua politica ,il tutto in tono antitaliano e filo-russo - :

quali siano stati i criteri che hannoportato il Ministro degli esteri a nomi-nare ai vertici dell'Istituto personalità so-cialiste e filocomuniste, notoriamente le-gate a settori dell'estremismo arabo filo-russo ;

in particolare, se tale iniziativa siafinalizzata a preparare il terreno ad unavisita del colonnello Gheddafi in Italia ;visita assurda, moralmente inaccettabile ,in particolare dopo le esplicite accuse cheSadat ha voluto esternare allo stesso Mi-nistro degli esteri italiano in visita a lCairo, nei riguardi « del comune nemicodell'Italia e dell'Egitto, colonnello Ghed-dafi » .

(3-03168 )

CRIVELLINI, AGLIETTA, BONINO ,CICCIOMESSERE, TESSARI ALESSAN-DRO, TEODORI E MELLINI. — Al Presi-dente del Consiglio dei ministri e al Mini-stro dell'interno . — Per sapere se rispon-dono a verità le dichiarazioni del sottose-gretario Sanza rilasciate durante la tra-smissione di una TV privata, secondo l equali « per senso di discrezione » il Go-

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verno ha deciso di non informare diretta-mente le famiglie delle vittime del terrori-smo circa il diritto di ottenere i risarci-menti previsti dalla legge .

Per sapere inoltre se risponde a veritàche, in conseguenza di questo assurdocomportamento del Governo, solo pochissi-me domande sono state inoltrate al finedi ottenere i benefici della legge sopra ri-cordata.

Per sapere infine se il comportamentodel Governo debba essere interpretato co-me scelta della « politica della fermezza »anche nei riguardi delle famiglie delle vit-time del terrorismo .

(3-03169 )

LIOTTI . — Al Ministro dell'industria,del commercio e dell'artigianato. — Persapere quali stime e considerazioni sian oalla base degli ingenti aumenti delle ta-riffe RC auto; e in quale rilevanza sian ostate tenute le obiezioni di numerose for-ze politiche e di categorie sociali inte-ressate contrarie all 'aumento delle tarif-fe stesse e quali eventuali elementi nuoviabbiano contribuito a determinare il pe-sante aumento in questione destinato adincidere in maniera vessatoria sulle eco-nomie di milioni di automobilisti già pe-santemente gravati ed in particolare sul -le categorie degli autotrasportatori, tenu-to altresì conto delle esasperanti ed ini-que lentezze con cui si provvede talvoltaal pagamento degli indennizzi . (3-03170)

VALENSISE, PAllAGLIA, TRIPODI ,BAGHINO, GUARRA, TATARELLA E

MENNITTI . — Al Governo . — Per cono-scere quali iniziative intenda assumere opromuovere in relazione alle conclusioniemerse nella recente riunione romana del -la Federazione europea dei geologi, con-clusioni nelle quali si afferma che i di-sastri del terremoto sono derivati non sol -tanto dalle onde sismiche, ma anche dalle

condizioni del terreno, che è necessaria inItalia una cartografia specifica che preci-si le zone di rischio in prospettiva sismi-ca, che è necessaria la costituzione di unistituto di ricerca nel campo della previ-sione ;

per conoscere, altresì, quali provve-dimenti il Governo intenda adottare perfronteggiare in via d'urgenza, in partico-lare nel Mezzogiorno e in Calabria, i pe-ricoli derivanti dalle frane e dalle allu-vioni in terreni di cui è nota la fragilit àper la loro natura fisico-chimica e per l apendenza dei rilievi, in uno stato di cos eaggravato dalla incontrollata attività uma-na che distrugge il bosco per coltivare iterreni, poi abbandonati, con pregiudizioper la stabilità del suolo e con incremen-to dell'azione erosiva delle acque .

(3-03171 )

SERVELLO. — Ai Ministri di grazia

e giustizia e della pubblica istruzione . —

Per sapere –premesso che a Milano l'ex ballerino

Valpreda ha presenziato all 'assemblea de-gli studenti del liceo Manzoni su richie-sta di 1/10 degli allievi (130 i firmatari) ,richiesta accolta dal consiglio di istituto .grazie al voto della preside che vale i ldoppio, cioè con sette voti contro sei ;

premesso che il « professor » Valpre-da avrebbe affermato che il terrorismonon è quello delle BR perché rapire unapersona non genera terrore ; che il terro-rismo è quello dello Stato, di certe leggicome quella di Seveso ; che il ricorso allalotta armata può essere lecito, e altreamenità –

come sia possibile che un imputatodi strage, per il quale il PM ha chiestola condanna all 'ergastolo, non solo possa« snobbare » tranquillamente il processoche lo vede imputato, ma possa persinopresenziare alle assemblee scolastiche efarvi, con l'avallo della preside, propagan-da anarchica .

(3-03172)

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INTERPELLANZ E

I sottoscritti chiedono di interpellareil Presidente del Consiglio dei ministri eil Ministro dei trasporti, per conoscere -

premesso che la vicenda determina-ta dalla cessazione dell 'attività e dallasuccessiva revoca delle concessioni alla excompagnia aerea ITAVIA ha evidenziat ola preoccupante situazione del settore tra -sporto aereo ;

premesso che, nonostante i ripetu-ti impegni, la vicenda ITAVIA non haancora avuto soluzione in particolare perquanto riguarda le garanzie occupazio-nali e la ripresa dei collegamenti di-smessi ;

premesso che più volte sono stat idenunciati e riconosciuti, come è dimo-strato dalla relazione di indagine dellaCommissione Accili, non solo la crisi d iefficienza ma anche episodi di malcostu-me evidenziatisi in settori della Direzio-ne generale dell 'aviazione civile -

quali misure e provvedimenti rapid ie urgenti si intendono assumere :

per risolvere i problemi dell 'occu-pazione e della retribuzione dei dipen-denti ;

per garantire la ripresa dei colle-gamenti aerei dismessi ;

per risolvere definitivamente lostato comatoso in cui versa la Direzio-ne generale dell 'aviazione civile con l egravi conseguenze che ciò comporta perl'insieme del trasporto aereo, un settor edelicatissimo per le sue implicazioni so-ciali ed economiche .

(2-00904) « $OCCHI, OTTAVIANO, PANI, GRA-

DI, PERNICE, COMINATO, PRAC-

CHIA » .

Il sottoscritto - considerato che per-sonaggi e forze politiche si sono gettativoracemente sulle dichiarazioni del Presi -dente della Repubblica per storcerle inuna grossolana aggressione e demonizza-zione nei confronti dell 'URSS (con cuiintanto si fanno ottimi affari), del partito

comunista italiano, e di quella sinistra chetenta faticosamente, dopo tanti anni di

stasi, di porsi come alternativa di gover-no alla Democrazia cristiana - chiede diinterpellare il Governo, per sapere :

quale giudizio tragga dalle varie in-terpretazioni che da molteplici parti sisono date delle dichiarazioni del Presiden-te della Repubblica alla televisione fran-cese, e in una successiva intervista, circaun riferimento esplicito al ruolo dell'URS Scome supporto del terrorismo internazio-nale, in particolare con l'imperversare de lterrorismo in un paese confinante conl'URSS per centinaia di chilometri (la Tur-chia) e in un paese-cerniera nel Mediter-raneo (l'Italia) ;

se non ritenga urgente e chiarifica-tore fornire qualche prova sui collega-menti internazionali del terrorismo : senzadi che assisteremo ad un ulteriore sgreto-lamento dello Stato italiano ;

se non ritenga che le varie conget-ture avanzate, via via, senza prove tem-pestive (del tipo : « il grande vecchio » ,

la « matrice sovietica » del terrorismo i nItalia, ecc.) oscurino la sostanza e le ra-dici - in sede di riflessione e di interventipratici - della questione che riguarda laviolenza in Italia: radici che, tra l'altro ,

stanno nello sfascio politico delle istitu-zioni, nelle inadempienze governative plu-ridecennali, nella crisi delle utopie ses-santottesche, ecc., fuorviando, dunque, laattenzione sino a svigorire o deviare l'ob-bligo degli interventi di « riforma » so-ciale, oltre che di organizzazione repres-siva, necessari a tempi brevi per togliereossigeno e terreno di cultura alla violen-za del terrorismo .

(2-00905)

« BALDELLI » .

« I sottoscritti chiedono di interpellareil Presidente del Consiglio dei ministri eil Ministro degli affari esteri, per cono-scere di quali elementi sia in possesso ilGoverno in ordine alle dichiarazioni resedal Capo dello Stato su presunti collega-menti internazionali dei terroristi e qualiiniziative di politica estera il Governo in -tenda perseguire per stroncare gli atten-

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tati alla sicurezza interna ed internazio-nale .

(2-00906) « VERNOLA, SEGNI, FIORI PUBLIO ,

PADULA, MASTELLA » .

Il sottoscritto chiede di interpellare i lGoverno, per sapere se sia a conoscenza d iinterferenze o collegamenti esteri nel ter-rorismo italiano, quale giudizio ne dia equali eventuali iniziative intenda assumere .

(2-00907)

« SCIASCIA » .

Il sottoscritto chiede di interpellare ilGoverno, per sapere - in relazione a ci òche ha dichiarato recentemente il Presiden-te della Repubblica in ordine al terrorism osviluppatosi in Italia ed in altri paes ieuropei e mediterranei nell'arco degli ul-timi 10 anni - se i servizi di sicurezzaitaliani o di altri paesi alleati del pattoAtlantico abbiano individuato ie central iinternazionali del terrorismo e se quest ecentrali siano o possano essere collegat eai paesi del patto di Varsavia .

L'interpellante chiede, inoltre, notizieprecise relativamente all 'espulsione dallaGran Bretagna di agenti dello spionaggi odei paesi del patto di Varsavia, rese pub-bliche dal Governo britannico negli ultimi3 anni e certamente comunicate ai coman-di del patto Atlantico e quindi all'autori-tà militare ; le stesse notizie relativamen-te alle espulsioni di altri agenti dello spio-naggio dei paesi del patto di Varsavia ,rese pubbliche negli ultimi 3 anni dal Go-verno francese e comunicate ugualmenteai comandi del patto Atlantico ed all'auto-rità militare italiana; notizie relative al -l'arresto o espulsione di agenti dello spio-naggio dei paesi del patto di Varsavia, re -se pubbliche dal Governo della Germani aaccidentale e comunicate al comando de lpatto Atlantico ed all'autorità militare ita-liana; notizie relative all'arresto od espul-sione di agenti di spionaggio dei paesi delpatto di Varsavia, rese pubbliche negli ul-timi 3 anni dal Governo turco e comuni-cate ai comandi del patto Atlantico ed all aautorità militare italiana .

L'interpellante chiede di sapere, infine ,se. in ubbidienza ai trattati lateranensi . il

Governo della città del Vaticano abbia se-gnalato negli ultimi anni all'autorità ita-

liana la presenza e l'attività di agenti del -lo spionaggio dei paesi del patto di Varsa-via infiltratisi attraverso organizzazioni re-ligiose con lo scopo di realizzare azion edi spionaggio e comunque delittuosa ne lterritorio vaticano o comunque negli altr iedifici della Curia romana .

L'interpellante, allarmato per le dichia-razioni del Presidente della Repubblica e

confidando sul giuramento prestato da imembri del Governo per la difesa dell'in-dipendenza nazionale, chiede se si intendaprocedere con energia nei riguardi di qua-lunque paese operasse in Italia con azion idi spionaggio o di appoggio all 'attività ter-roristica .(2-00908)

« COSTAMAGNA » .

I sottoscritti chiedono di interpellareil Presidente del Consiglio dei ministri, iMinistri dei lavori pubblici, dell'agricol-tura e foreste, della marina mercantile eil Ministro per gli interventi straordinarinel Mezzogiorno e nelle zone depresse del

centro-nord, per, sapere - premesso che i

territori della Sicilia e della Calabria so -no sconvolti da bufere di vento e nevee le coste ed i sistemi portuali delle dueregioni, in particolare del Tirreno cala-brese e delle province di Messina e Pa-lermo, sono colpiti da violentissime ma-reggiate ; che paesi e villaggi sono rima-sti isolati, privi di soccorso, con grave pe-ricolo per l'incolumità delle persone e lastabilità degli abitati, nella inadeguatezzadelle strutture pubbliche statali e regio-nali e quindi nella mancanza di soccorsisufficienti e coordinati, al punto che ilsindaco di San Giovanni in Fiore ha do-vuto telefonare al Presidente della Repub-blica per misure di urgenza; che intereproduzioni sono andate perdute e ingent isono i danni, in generale, subiti dall'agri-coltura così come da strutture produttivenell 'industria e nell 'artigianato che in al-cuni casi hanno subito danni irreparabil icon la conseguente cessazione dell 'attivitàlavorativa; che il nubifragio ha sconvolt ole comunicazioni stradali e ferroviarie confrane e smottamenti cui non è estraneo

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il selvaggio abusivismo edilizio che si èconsumato sul litorale calabrese e la man-canza di opere di sistemazione idrogeolo-gica del territorio -

1) quali iniziative il Governo intendeadottare per creare idonee strutture diprotezione civile nel rispetto della leggegià approvata dal Parlamento fin dal di-cembre 1970; se ha predisposto per l'im-mediato un piano di soccorso adeguatoalla drammaticità della situazione ;

2) se non ritenga opportuno dichia-rare lo stato di pubblica calamità nellezone più colpite delle due regioni ;

3) quali iniziative sono state predi-sposte o si intende predisporre per la sal-vaguardia degli abitati e il loro consoli-damento nel quadro di una politica orga-nica di difesa del suolo ;

4) quali direttive sono state imparti-te per una rapida rilevazione dei danni eil loro indennizzo anche ai sensi della leg-ge n. 364 del 1970 ;

5) quali iniziative il Governo intendaadottare per una rapida ripresa dell 'atti-vità produttiva per assicurare l'occupazio-ne ai lavoratori delle aziende colpite ;

6) se non si intenda subito rifinan-ziare la legge n. 364 con fondi adeguati afar fronte alla situazione ;

7) se non si ritiene necessario richie-dere l 'immediato intervento dell 'AIMA peril ritiro del prodotto agrumicolo per av-viarlo alla trasformazione, prima che sigiunga alla distruzione totale dello stessocon grave danno per l 'economia .

(2-00909) « AMBROGIO, LA TORRE, MARTO-

RELLI, ALINOVI, BOTTARI, RIN-

DONE, BARCELLONA, BOGGIO ,

MONTELEONE, OCCHETTO, PER-

NICE, PIERINO, POLITANO, Ros-SINO. SPATARO » .

I sottoscritti chiedono di interpellareil Presidente del Consiglio dei ministri eil Ministro degli affari esteri, per cono-scere :

se, dopo le dichiarazioni del Ministrodella difesa, le relazioni del SISMI e lanotizia di stampa, il Governo confermi laesistenza di campi di addestramento e diindottrinamento per i terroristi in Ceco-slovacchia nel campo di Karlovy Vary, i nLibia, nel campo di Sebbah, a 300 chilo -metri a sud di Tripoli, nei campi di Hauf ,Mukalla, Al Gheidhan, nello Yemen de lsud ;

se è vero che gli istruttori dei ter-roristi in questi campi yemeniti risultanoessere 700 cubani, 1 .500 sovietici, 116 te-deschi orientali ;

se sono stati accertati i collegamen-ti tra l 'OLP e le Brigate Rosse, i terrori-sti dell'IRA, della Baader Meinhof, deiMontoneros, dell 'ETA, e della cosiddettaarmata rossa giapponese ;

se il finanziamento dei gruppi terro-ristici avvenga attraverso il « Fondo na-zionale palestinese » creato ed amministra-to dall'OLP.

Gli interpellanti chiedono quali posi-zioni il Governo italiano intenda prendere ,quali passi diplomatici siano stati com-piuti, quali iniziative internazionali si vo-gliano assumere nei confronti della Ce-coslovacchia, dello Yemen del sud, dellaLibia, della Germania orientale e di Cubae di quanti altri Stati abbiano complicitàcon il terrorismo internazionale .

(2-00910) « FRANCHI, TREMAGLIA, ALMI-

RANTE, ROMUALDI, PAllAGLIA,

BAGHINO, TRIPODI, LO PORTO,

MICELI » .

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Stampa effettuata negli Stabiliment iTipografici Carlo Colombo S. p. A.

in Roma, Via Uffici del Vicario, 15