SEDUTA DI VENERDÌ 16 NOVEMBRE 198 4 -...

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 NOVEMBRE 1984

RESOCONTO STENOGRAFICO

220.

SEDUTA DI VENERDÌ 16 NOVEMBRE 198 4

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE VITO LATTANZIO

IND I

DEL PRESIDENTE LEONILDE IOTTI

E DEI VICEPRESIDENTI GIUSEPPE AllARO E ALDO ANIASI

INDICE

PAG .

Missioni 2039 1

Disegno di legge (Seguito della discus-sione e approvazione):

Bilancio di previsione dello Stato perl'anno finanziario 1985 e bilanciopluriennale per il triennio 1985-1987 (2106) .

PRESIDENTE 20394, 20395, 20396, 20397,20398, 20399, 20400, 20401, 20402, 20403 ,20404, 20405, 20406, 20407, 20410, 20416 ,20419, 20420, 20421, 20422, 20428, 20433 ,20435, 20438, 20439, 20442, 20443, 20444 ,20445, 20451, 20452, 20453, 20454, 20457 ,20459, 20465, 20466, 20472, 20475, 20476 ,20477, 20483, 20489, 20491, 20497, 20508 ,20510, 20513, 20515, 20517, 20518, 20528 ,20530, 20539, 20540, 20548, 20549, 20556,

PAG .

20562, 20563, 20564, 20570, 20571, 20577 ,20579, 20580, 20586, 20589, 20594, 20596 ,20602, 20603, 20605, 20606, 20612, 20613 ,20614, 20620, 20622, 20623, 20629, 20630 ,20631, 20632, 20633, 20634, 20635, 20636 ,20637, 20638, 20644, 20646, 20652, 20656,20657, 20658, 20659, 20661, 20662, 20664,20665, 20667, 20670, 20671, 20673, 20674,

20675, 20677AGOSTINACCHIO PAOLO (MSI-DN) . . . . 20570ALBORGHETTI GUIDO (PCI) 20477ALOI FORTUNATO (MSI-DN) 20457ALPINI RENATO (MSI-DN) 20637BARACETTI ARNALDO (PCI) . . . . 20506, 20528BASSANINI FRANCO (Sin . Ind.) 20397, 20398,

20399, 20452, 20630, 20666 *BIANCHINI GIOVANNI CARLO (DC) . . . . 20580BISAGNO TOMMASO, Sottosegretario di

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PAG.

Stato per la difesa 2051 7BOETTI VILLANIS AUDIFREDI LUDOVICO

(MSI-DN) 20474BONALUMI GILBERTO (DC) 20443BORTOLANI FRANCO, Sottosegretario d i

Stato per le finanze 20466BosI MARAMOTTI GIOVANNA (PCI) 20620CALAMIDA FRANCO (DP) 20635, 2066 1CASTAGNOLA LUIGI (PCI) 20603CERRINA FERONI GIAN LUCA (PCI) 20577 ,

20579CIOCIA GRAZIANO (PSDI) 20668CIRINO POMICINO PAOLO (DC) . 20405, 20605 ,

20613, 20614, 20632, 2063 3CODRIGNANI GIANCARLA (Sin. Ind .) . . .20539 ,

20548, 20562, 2056 3D'ACQUISTO MARIO (DC), Relatore per la

maggioranza 20420, 20442, 20466, 20476,20517, 20580, 20634, 20646

FABBRI ORLANDO (PCI) 20475FAGNI EDDA (PCI) 20454FIANDROTTI FILIPPO (PSI) . . . . 20657, 2065 9GIANNI ALFONSO (Misto-PDUP) 20586, 20636 ,

20659GITTI TARCISIO (DC) 20405, 2045 2GRADUATA MICHELE (PCI) 20596GUERZONI LUCIANO (Sin. Ind.) 20622ZANNI GUIDO (PCI) 2057 1LENOCI CLAUDIO (PSI) 20444MACCIOTTA GIORGIO (PCI) 2045)MACIS FRANCESCO (PCI) 20421MARRUCCI ENRICO (PCI) 20409MARTINAT UGO (MSI-DN) 20658MASINA ETTORE (Sin. Ind.) 20438MATTEOLI ALTERO (MSI-DN) 20490MENNITTI DOMENICO (MSI-DN) 20671MINERVINI GUSTAVO (Sin. Ind.) 20602NICOLAllI FRANCO, Ministro dei lavori

pubblici 20476NONNE GIOVANNI, Sottosegretario di

Stato per il tesoro . 20420, 20442, 20580,20646, 20656, 2065 7

OCCHETTO ACHILLE (PCI) 20394, 20395, 2039 6PANNELLA MARCO (PR) 20397, 20401, 20402 ,

20403, 2040 4PAllAGLIA ALFREDO (MSI-DN) . 20452, 2045 3PEDRAllI CIPOLLA ANNA MARIA (PCI) 2042 1PEGGIO EUGENIO (PCI) 20634PELLEGATTA GIOVANNI (MSI-DN) 20508, 20658PELLICANO GEROLAMO (PRI) . . . 20606, 20670PETRUCCIOLI CLAUDIO (PCI) 20442RAUTI GIUSEPPE (MSI-DN) 20433REICHLIN ALFREDO (PCI) . . . . 20656, 20674RODOTÀ STEFANO (Sin. Ind.) 20410RONCHI EDOARDO (DP) 20513, 20515, 20517,

20563Russo FRANCO (DP) 20400RUTELLI FRANCESCO (PR) . . . .20510 20513

PAG.

SACCONI MAURIZIO (PSI) 20606, 2067 3SANDIROCCO LUIGI (PCI) 20430, 2043 2SANLORENZO BERNARDO (PCI) . . 20435, 20656SCOTTI VINCENZO (DC) 20675SERRENTINO PIETRO (PLI) 20664SERVELLO FRANCESCO (MSI-DN) 20399, 2065 8SPADACCIA GIANFRANCO (PR) . 20419, 20420 ,

20421, 20439, 2066 2TAMINO GIANNI (DP) 20612, 20657TASSI CARLO (MSI-DN) 2041 8TATARELLA GIUSEPPE (MSI-DN) 20476VALENSISE RAFFAELE (MSI-DN) 20406, 2063 1

Disegno di legge di conversione (Di-scussione):

S. 931 . — Conversione in legge, conmodificazioni, del decreto-legge 18settembre 1984, n . 581, recantenorme urgenti per la prosecuzionedell ' intervento straordinario nelMezzogiorno (Approvato dal Se-nato) (2268) .

PRESIDENTE 20687, 20688, 20696, 20699 ,20703

CALAMIDA FRANCO (DP) 20696CONTE CARMELO (PSI) 20687D ' AIMMO FLORINDO (DC) 20696DE VITO SALVERINO, Ministro senza por-

tafoglio 20688, 20693, 20702MINERVINI GUSTAVO (Sin. Ind.) . . . .20699,

20700, 20701, 20702VALENSISE RAFFAELE (MSI-DN) . . . .20688,

20691, 2069 3

Proposte di legge:(Annunzio) 2039 1

Interrogazioni (Annunzio) : 20703

Annunzio di due relazioni di mino-ranza sugli atti relativi alla no-mina di Raffaele Giudice a coman-dante generale della Guardia di fi-nanza 2039 1

Calendario dei lavori dell'Assemblea(Approvazione di una integra-zione):

PRESIDENTE 20682, 20683, 20684, 20685 ,20686, 20687

FORMICA RINO (PSI) 20685, 2068 6GITTI TARCISIO (DC) 20685PAllAGLIA ALFREDO (MSI-DN) 20684POLLICE GUIDO (DP) 20683SPADACCIA GIANFRANCO (PR) 20686SPAGNOLI UGO (PCI) 20683

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PAG .

Commemorazione del deputato que-store Luigi Giglia:

PRESIDENTE 20392, 2039 3NICOLAllI FRANCO, Ministro dei lavor i

pubblici 20393

PAG .

Votazione segreta mediante procedi -mento elettronico :

(Preavviso) 20392

Votazione segreta di un disegno dilegge 20677

Commissione parlamentare per i pro-cedimenti d 'accusa : Votazioni segrete 20411, 20422, 20445, 20459 ,

20466, 20476, 20477, 20483, 20491, 20517 ,(Annunzio della definitività di ordi - 20518, 20528, 20530, 20540, 20549, 20556 ,nanze di archiviazione) 20453 20564, 20571, 20580, 20589, 20596, 20597,20606, 20614, 20623, 20637, 20638, 20646

Per fatto personale :PRESIDENTE 2070 3MINERVINI GUSTAVO (Sin. Ind.) . . . . 20703

Ordine del giorno della seduta di do-mani 20703

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SEDUTA PRECEDENTE N . 219 - DI GIOVEDÌ 15 NOVEMBRE 1984

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La seduta comincia alle 9 .

GIANCARLA CODRIGNANI, Segretario,legge il processo verbale della seduta d iieri .

(È approvato) .

Missioni

PRESIDENTE. Comunico che, a norm adell 'articolo 46, secondo comma, del re-golamento, i deputati Fincato Grigoletto ,Marianetti, Patria, Riz, Scovacricchi ,Sullo e Zavettieri sono in missione perincarico del loro ufficio .

Annunzio di proposte di legge .

PRESIDENTE. In data 15 novembre1984 sono state presentate alla Presidenzale seguenti proposte di legge dai deputati:

VENTRE ed altri: «Inquadramento inruolo dei candidati risultati idonei ne iconcorsi per le scuole elementari e ma -terne» (2275) ;

MENSORIO ed altri: «Obbligatorietà del -l 'insegnamento e dell'esercizio dell'edu-cazione fisico-sportiva nella scuola»(2276) ;

RIz: «Istituzione in Bolzano di una se-zione distaccata della corte di appello d iTrento» (2277) ;

RIz: «Modifiche ed integrazioni dell eleggi 23 ottobre 1961, n. 1165, e 13 agosto1980, n. 454, concernenti indennità spe-ciale di lingua ai magistrati, ai dipendent icivili dello Stato compresi quelli delle am-ministrazioni con ordinamento autonom oed agli appartenenti alle forze armate e dai corpi organizzati militarmente in ser-vizio nella provincia di Bolzano o press ouffici sedenti in Trento ed aventi compe-tenza regionale, e concessione di un as-segno speciale di studio» (2278) .

Saranno stampate e distribuite.

Annunzio di due relazioni di minoranz asugli atti relativi alla nomina di Raf-faele Giudice a comandante generaledella Guardia di finanza .

PRESIDENTE. Comunico che, in riferi-mento alla convocazione del Parlament oin seduta comune per il giorno 21 no-vembre 1984, per la discussione della re-lazione della Commissione parlamentareper i procedimenti di accusa sugli atti de lprocedimento n. 336/VIII (Atti relativialla nomina del generale Raffaele Giudic ea comandante generale della Guardia d ifinanza) sono state presentate due rela-zioni di minoranza a firma del senatoreFerdinando Russo (doc. III-bis) e del se-natore Benedetti (doc . III-ter) : di esse èstata disposta la stampa e la distribu-zione .

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Preavviso di votazioni segret emediante procedimento elettronico .

PRESIDENTE. Avverto che, dovendosiprocedere nel prosieguo della seduta avotazioni segrete mediante procedimentoelettronico, decorre da questo momento i ltermine di preavviso previsto dal quintocomma dell 'articolo 49 del regolamento .

Sospendo pertanto la seduta sino alle9,35, comunicando che alla ripresa ,prima di passare alle votazioni, si proce-derà alla commemorazione del com-pianto onorevole Giglia .

La seduta sospesa alle 9,15 ,è ripresa alle 9,35.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE

LEONILDE LOTT I

Commemorazione del deputatoquestore Luigi Ciglia .

PRESIDENTE (Si leva in piedi e con leii deputati e i membri del Governo) Onore-voli colleghi, è con immutato rimpiant oche la nostra Assemblea a distanza d icirca un anno dalla improvvisa scom-parsa, si raccoglie in deferente omaggioalla memoria dell 'onorevole Luigi Giglia ,Questore della Camera.

Ricordarlo significa rendere onore a dun uomo che portò in tutta la sua attivitàuna grande passione civile, un impegnoinfaticabile e rigoroso, una grande capa-cità di far politica, di lavorare giorno pe rgiorno per far funzionare in ogni sede imeccanismi delicati e complessi della de-mocrazia .

Luigi Giglia era sempre attivo e pre-sente nella concretezza del lavoro politic oe parlamentare, nello studio e nella solu-zione dei problemi reali del paese, chesempre sapeva riferire ad un progettogenerale, alle ragioni ideali che lo ave -vano portato a far politica .

Fu pienamente consapevole delle re-sponsabilità e della specifica professiona -

lità che il mandato parlamentare ri-chiede. Professionalità che per lui signifi-cava impegno morale, senso dello Stato edelle istituzioni, conoscenza profond adelle leggi, delle procedure, delle strut-ture delle amministrazioni pubbliche .Partecipava in prima linea al lavoro par-lamentare anche quello meno appari-scente delle Commissioni e dei Comitati ,dove materialmente si scrivono le norme ,si confrontano le posizioni e le ispirazion idiverse delle forze politiche, si cerca pa-rola per parola l'accordo necessario a da rvita alla legge .

In tutto ciò egli era maestro, per la suaesperienza, e per la sua straordinaria ca-pacità di condurre il confronto politico ,di ricercare la mediazione e l'accordo, diprendere decisioni ed assumersi le rela-tive responsabilità. Per queste doti ebbegrande peso nella elaborazione della poli-tica urbanistica ed edilizia degli ultim ianni, fu un punto di riferimento indispen-sabile nell'attività parlamentare per amic ied avversari politici, dai quali era — e l odico senza alcuna retorica — egualmenteapprezzato e rispettato.

Luigi Giglia aveva cominciato giovanis-simo l'attività politica nella sua Agri-gento, divenendo nel 1946 — a soli ventianni, nei momenti durissimi del dopo-guerra in Sicilia — segretario provincial edella democrazia cristiana, e restandosempre poi — nonostante gli intensi im-pegni romani — una figura centrale dell avita politica siciliana . Questo legame conla sua terra ha caratterizzato la sua mi-lizia politica ed ha ispirato la sua costanteattenzione ai problemi del Mezzogiorno ,le battaglie che condusse perché essi fos-sero sempre considerati prioritari pro-blemi nazionali .

Entrò giovanissimo alla Camera ne l1953, e fu poi rieletto sempre con largh iconsensi . Fu chiamato al Governo per l aprima volta nel 1966, con il terzo GovernoMoro, e poi più volte nei governi succes-sivi, come sottosegretario ai lavori pub-blici — carica che ricoprì in diversi mini-steri — alle poste, ai trasporti . Mantennesempre una presenza attiva ed un ruolodirigente nel suo partito, negli organismi

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provinciali e regionali, nel consiglio na-zionale e anche — come in ultimo —nella direzione centrale.

La stessa intelligenza, lo stesso impe-gno, Luigi Giglia ha portato negli ultim imesi della sua vita nella direzione poli-tico-amministrativa della Camera, comeQuestore .

Ed è con particolare rammarico e com-mozione, onorevoli colleghi, che vogli oricordare il contributo che egli stav adando alla soluzione dei problemi delicat ie complessi che l'evoluzione delle fun-zioni e delle esigenze degli organi parla-mentari ci pongono.

Sui problemi di questa amministra-zione, su quelli legati alla necessità dimigliorare le condizioni di lavoro e di vit adei deputati, egli era appassionatament eimpegnato, con la sua sapiente capacit àdi intervenire nella concretezza delle que -stioni, di affrontarle riportandole semprealla finalità ultima di assicurare agli or-gani ed ai singoli parlamentari i servizi ele strutture necessarie per il proprio la-voro .

Onorevoli colleghi, la sua presenza er apreziosa anche per questo, ed anche pe rquesto tutti sentiamo fortemente la su amancanza .

Con questo animo, interpretando i no-stri comuni sentimenti, rinnovo alla mo-glie ed ai figli dell'onorevole Giglia, algruppo della democrazia cristiana, aquanti gli furono vicini, il profondo cor-doglio della Camera dei deputati (Segni digenerale consentimento) .

FRANCO NICOLAllI, Ministro dei lavoripubblici . Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

FRANCO NICOLAllI, Ministro dei lavoripubblici . Signor Presidente, onorevoli col -leghi, il cordoglio che intendo esprimerea nome del Governo per la scomparsadell 'onorevole Giglia non è solo rituale .Con Ciglia è venuto meno non soltanto u nbrillante parlamentare ed un fattivouomo di governo, ma, soprattutto, u namico di noi tutti .

Per lunghi anni abbiamo lavoratofianco a fianco in quest'aula e tutt iabbiamo avuto modo di apprezzarne ledoti di intelligenza e di fine cultura ,che ne facevano un uomo sensibile e dabile, capace di cogliere gli aspetti es-senzali dei problemi e di trovare le solu-zioni più adatte . Ancor di più, ho avut opersonalmente modo di apprezzarloquando ebbi per la prima volta l'inca-rico di ministro dei lavori pubblici e Gi-glia mi fu a fianco come sottosegretari odi Stato. Si trattava — ripeto — del mioprimo incarico in quel Ministero e la suacollaborazione, intensa ed assidua, si di -mostrò, quindi, indispensabile per supe-rare i vasti ed importanti problemi chemi trovai ad affrontare . I consigli chesapeva dare con competenza e con sin-cera amicizia furono per tutti un contri-buto prezioso, ma non è a quant il'hanno avuto a fianco come collega ecome amico che debbo ricordarne ledoti .

È nell'ormai lontano 1953 che egli ini-ziò la sua attività in questo consesso,quale membro della Commissione lavor ipubblici e, poi, come presidente dellaCommissione stessa. Egli, dunque, hasempre vissuto, per così dire, nel cuore d iquesta problematica, dando un apportocostante ed intenso, la cui mancanza tutt isinceramente avvertiamo .

La sua sensibilità lo spinse, in partico-lare, ad interessarsi in modo più assiduodei problemi dell 'edilizia residenziale ,della casa; e non a caso, poiché nell'am-bito dei settori di competenza della Com-missione lavori pubblici non vi è dubbi oche quest'ultimo rappresenta il problem asociale per antonomasia . Il contributo ap-passionato, che in questo come in altr icampi egli ha saputo dare, gli è valsa lafiducia ed il rispetto di tutti i colleghi ,specie per la sua capacità di risolvere e d isuperare le difficoltà di cui è sempre irtoil cammino parlamentare di ogni provve-dimento. Queste stesse qualità lo hannofatto apprezzare anche come uomo di go-verno per l 'attività che egli seppe svolgeree per la capacità di realizzazione che tutt igli riconoscono .

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IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 NOVEMBRE 198 4

Da ultimo abbiamo avuto modo di ap-prezzarlo nell'esercizio dell'alto incaricodi Questore della Camera, dove non sol osi è dedicato con passione ai delicati ecomplessi problemi funzionali, ma ha sa-puto anche affrontare, con grande sensi-bilità, i problemi umani che ogni giorn oattraversano questa grande e complessaistituzione. E anche per questo che, concommossa partecipazione, salutiamo in-sieme il collega e l 'amico scomparso : lasua perdita non è di quelle che posson oessere facilmente colmate .

Seguito della discussione del disegno d ilegge: Bilancio di previsione delloStato per l'anno finanziario 1985 e bi-lancio pluriennale per il triennio 1985 -1987 (2106) .

PRESIDENTE. L 'ordine del giornoreca il seguito della discussione del di -segno di legge: Bilancio di previsionedello Stato per l'anno finanziario 1985 ebilancio pluriennale per il triennio 1985 -1987 .

ACHILLE OCCHETTO . Chiedo di parlaresull'ordine dei lavori .


ACHILLE OCCHETTO. Signor Presi -dente, non possiamo non dichiararci pro-fondamente colpiti dinanzi all ' inqualifi-cabile atto di insensibilità politica del Go-verno, il quale ci chiede di riprendere ladiscussione sul bilancio dello Stato comese nulla fosse avvenuto . Dopo quanto èsuccesso in questi giorni il Governo no nha ancora sentito il dovere, non solo d itirare le conseguenze di quanto accadutoe quindi di dimettersi, ma nemmeno difornire una risposta alla discussione cheabbiamo avuto ieri in aula .

Onorevoli colleghi, è qui in aula che laquestione politica è stata posta e nondall 'opposizione, bensì dalla maggio-ranza. L'onorevole Battaglia ha richia-mato i deputati della maggioranza di-cendo loro: fate bene attenzione, badate a

quello che state facendo, sappiate che voistate per dare un voto politico . I deputatidella maggioranza hanno risposto duevolte a questo accorato appello prima conil voto e poi con la discussione che si èaperta in seguito alla chiara denunzia d iquanto stava accadendo, fatta dal com-pagno Reichlin .

Che cosa è avvenuto in questi giorni?Forse l'incontro poujadista tra i divers isettori di questa Assemblea per facilitaregli evasori? Ma cerchiamo di essere seri !Dove è avvenuto questo incontro poujadi-sta? Nelle tredici votazioni nel corso dellequali la maggioranza ha vinto con soli 1 0voti di scarto? Se ci fossero stati i voti de ideputati radicali, la maggioranza sarebbeandata sotto di tre voti . Tale incontro èforse avvenuto nelle sette votazioni in cuila maggioranza è diventata minoranza inrelazione agli emendamenti riguardant il'occupazione, gli investimenti, la tutelaambientale, l 'adeguamento dei minim ipensionistici, la fame del mondo, l ' incen-tivazione alla produzione artigianale el'eliminazione del fiscal-drag?

Dico questo, compagno Martelli, per -ché siamo sensibili all'esigenza di dar vitaad una sinistra di governo che si fondi s uun programma organico e coerente .Siamo favorevoli ad una maggioranzache si fondi su programmi e su progettichiari e non su formule di schieramenti esui preamboli. Allora dove vogliamo an-dare? Credete sul serio di poter masche-rare e coprire lo sfarinamento di questamaggioranza, dicendo nel paese che Rei-chlin pensa le stesse cose di Orlando oche i sindacati scioperano per sostenere ilGoverno? Voi chiedete ai comunisti coe-renza e rigore, dopo che avete bocciatotutti gli emendamenti con i quali chiede-vamo di vincolare al 7 per cento la spesadi gestione dei ministeri! Onorevoli col -leghi della maggioranza, voi siete chia-mati a fare i conti con voi stessi, con l avostra compatibilità a convivere sull abase di programmi seri e coerenti . Allora ,se è vero, come ha dichiarato lo stessoDonat Cattin dopo il voto sul caso Cirillo ,che occorre riconoscere che siamo di-nanzi ad una crisi di rapporti e di quadro

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politico, che cosa aspettate a riconoscerl oapertamente?

Chi vuole chiarezza a viso aperto dev edare prova di chiarezza e di onestà intel-lettuale davanti ai fatti che accadono, di-nanzi allo stillicidio che ha tenuto pergiorni maggioranza ed opposizione con i lfiato sospeso, sul filo di ristrettissimiscarti di voto nelle varie votazioni e, d ifronte a tale realtà, dovete dire che «il re ènudo».

Per questo non tolleriamo più, onore-vole Battaglia, prediche moralistichesullo scrutinio segreto, non tolleriamo pi ùl'insulto all'opposizione per l'uso regola-mentare del ricorso allo scrutinio segreto(Applausi alla estrema sinistra), se poi nonsi sa nemmeno leggere nei segnali ch evengono dal voto segreto e che voi avete ildovere di interpretare, perché riguardanoil grado di compattezza della vostra mag-gioranza, ma, se non si sa nemmeno leg-gere i segnali che vengono dalle discus-sioni palesi . . . Infatti, onorevoli colleghi, l adiscussione che ieri ha fatto seguito a lvoto è stata per la maggioranza ancor pi ùgrave del voto stesso: nel corso di quell adiscussione avete ammesso la vostra crisi ,avete riconosciuto — lo hanno fatto Bo-drato e Martelli — la valenza politica diquel voto. È in quella discussione paleseche abbiamo ascoltato l 'onorevole Long odire di voler combattere a viso aperto l alegge fiscale del proprio Governo e chie-dere che si facciano i conti dentro la mag -gioranza. . .

CLAUDIO PONTELLO. Parli dell 'ordinedei lavori !

PRESIDENTE. Onorevole Occhetto,onorevole Occhetto, la pregherei di par -lare della sua proposta, altrimenti riescedifficile individuarla (Proteste allaestrema sinistra) .

ACHILLE OCCHETTO. Sto cercando dispiegare la proposta .

E qui che abbiamo sentito l 'onorevoleZanone dire che operiamo in condizion iterribilmente difficili (Proteste al centro) ,forse perché esiste un'opposizione o forse

perché non esiste una maggioranza : eccoil punto .

Una voce al centro . Basta !

ACHILLE OCCHETTO . Allora, credete divenire qui, signori del Governo a chie-derci, in questo momento, di passareall'articolo 6 del disegno di legge di bi-lancio riguardante lo stato di previsionedel Ministero della giustizia — fataleironia delle parole —, per arrivare così almomento magico in cui, alla fine d iquesta discussione, ci direte che il pro-blema politico sollevato ieri è stato risolt osacrificando 40 ufficiali di complementodella Guardia di finanza sull'altare dell aconfusione del pentapartito: una farsache è arroganza!

Non diremmo nemmeno più che è uninsulto al Parlamento !

Voglio solo ricordare, signor Presi -dente, che il 20 giugno 1955 il GovernoScelba venne battuto sulla tabella dellaamministrazione delle finanze (Proteste alcentro — Proteste del deputato Vizzini —Rumori) e, dopo due ore, l'onorevoleScelba ha dato le dimissioni ; e che, diec ianni dopo, l 'onorevole Moro ha rasse-gnato le dimissioni nella stessa serata incui fu battuto in materia di bilancio (Pro-teste al centro). Oggi il Governo, invece, indieci minuti ci ha presentato una varia-zione di bilancio che si configura comeuna beffa goliardica (Proteste dei deputatidei gruppi del PSI e del PRI) .

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, pe rfavore! Onorevole Occhetto, concluda, maconcluda con una proposta, altriment idevo toglierle la parola perché lei fa unadiscussione politica che in questo mo-mento non è all'ordine del giorno (Pro-teste all 'estrema sinistra — Applausi a lcentro) .

ACHILLE OCCHETTO. Signor Presi-dente, sull'ordine dei lavori vorrei dir eche il Governo dovrebbe presentare, oltr ealle sue dimissioni, anche le sue scuse pe rla beffa rivolta al Parlamento (Applausialla estrema sinistra) . Ma voglio anche

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Camera dei Deputati


dire che vogliamo sperare che all ' internodella maggioranza ci siano forze capaci d isentire tutta la drammaticità e pericolo-sità del momento e che comincino a pen-sare che non si può sopravvivere così ; nonè lecito, in un regime democratico, scari-care sull 'opposizione costituzionale la re-sponsabilità della propria incapacità adessere maggioranza .

Forse volete negare alla opposizioneperfino il diritto di collocare le propri eproposte entro una visione coerente? Vo-lete perfino negare il diritto elementare d icriticare un provvedimento? (Vive pro -teste al centro) . Volete anche impedirci didiscutere in termini di ordine dei lavor iquanto sta avvenendo?

PRESIDENTE. Onorevole Occhetto ,faccia la sua proposta, altrimenti le tolgola parola. Non mi costringa a farlo !

ACHILLE OCCHETTO. Il Governo deverispondere qui in Assemblea! Ecco la pro-posta! O rispondete subito qui in Assem-blea come Governo (e non abbiamo an-cora sentito la voce del Governo), o assi-sterete — con maggiore danno per ilpaese — al vostro progressivo sgretola-mento e dovrete comunque andarvene,ma in condizioni peggiori! Dimostrat edunque di avere fiducia nel Parlamento !Ridate al Parlamento la possibilità, inmodo palese e non occulto, di poter deci-dere seriamente, e non con le farse goliar-diche davanti a tutti i cittadini onesti .Ecco la mia proposta, signor Presidente !(Vivi prolungati applausi all'estrema sini-stra e dei deputati dei gruppi della sinistr aindipendente e di democrazia proletaria edei deputati del PDUP — Vive proteste a lcentro e a sinistra) .

PRESIDENTE. Se debbo essere sincera ,onorevole Occhetto, lei ha espresso delleopinioni politiche, legittime, poiché ognunopuò esprimere delle opini ni politiche, m anon ha fatto alcuna propo ta concreta rela -tiva all'ordine dei lavori. E io vorrei cono-scerla (Proteste all'estrema sinistra) .

MARIO POCHETTI. Vena il Governo!

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, poi -ché non è stata avanzata una propostaformale, io debbo proseguire con l'ordin edel giorno.

Qual è la proposta formale onorevoleOcchetto?

FRANCO RUSSO. Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Onorevole Occhetto, le iha parlato a lungo, senza avanzare alcunaproposta. Se vuole, lo faccia rapida-mente .

ACHILLE OCCHETTO . Se i colleghi dellamaggioranza avessero avuto un po ' di pa-zienza . . . (Proteste al centro). . . quella stessapazienza che noi dimostriamo sempre ne idibattiti parlamentari, avrei potuto argo-mentare in modo più sereno di quantoabbia potuto fare, e sarebbe stato chiar oche, secondo la nostra opinione, dopo l adiscussione politica di ieri, nella qualetutti i gruppi della maggioranza hannopreso la parola, si avverte la mancanz adell'opinione del Governo . Noi chiediamoal Governo di esprimere questa sua opi-nione.

MARCO PANNELLA. Chiedo di parlareper un richiamo al regolamento .

ACHILLE OCCHETTO . Il Governo, natu-ralmente, è libero di non accettare, ma i oin sede di discussione non credo che sipossa sindacare la possibilità da partemia di fare questa proposta . Il Governopuò accettarla o no. Io richiamo tutti all atranquillità e ad ascoltare con serenità lecose, quando vengono dette seriamente .

PRESIDENTE. Onorevole Occhetto . . .(Il deputato Pannella cerca di richiamarel'attenzione della Presidenza) .

Onorevole Pannella, per favore! Un mo-mento !

MARCO PANNELLA. Non posso nem-meno alzare il braccio?

Atti Parlamentari

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PRESIDENTE. Ho visto che lei intend echiedere la parola! Poi vedremo su checosa.

MARCO PANNELLA. Per un richiamo alregolamento !

PRESIDENTE. Onorevole Occhetto, leichiede al Governo di parlare, ma è un asua richiesta. . . Il Governo può accettarlao non accettarla (Proteste all 'estrema sini-stra), ma questo non riguarda assoluta -mente l 'ordine dei lavori della Camer a(Applausi al centro), che è stato ieri serafissato nell'ordine del giorno . Il richiamoper l 'ordine dei lavori si riferisce all'or-dine del giorno! Voi mi potete chieder el ' inversione di quest'ultimo, ma non che i lGoverno parli, perché il Governo parl anell'ambito di quel che è scritto nell 'or -dine del giorno. Ed il farlo o meno ènell'ambito dei suoi poteri! Quali stru-menti ho io per obbligare il Governo aparlare?

SALVATORE RINDONE. Non può par-lare, perché non sa cosa dire !

MARCO PANNELLA. Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Mi dica la ragione pe rla quale vuoi parlare, perché altri due lohanno chiesto prima di lei . . .

MARCO PANNELLA. Per richiamo al re-golamento . Gli altri due chiedono la pa-rola per richiamo al regolamento ?

PRESIDENTE. Sissignore !

MARCO PANNELLA. Ed allora, evidente -mente, lei mi insegna che parlerò a miavolta per richiamo al regolamento, si-gnora Presidente . Anzi, allo stesso titolo eper gli stessi motivi dell'onorevole Oc-chetto .

PRESIDENTE. Onorevole Bassanini, ache titolo ha chiesto di parlare?

FRANCO BASSANINI . Intervengo per ri-chiamo al regolamento, con riferimento

alle disposizioni — innanzitutto — chevietano di ritornare sulle deliberazioni giàadottate dalla Camera (articolo 89) e, insecondo luogo, con riguardo a quelle chedisciplinano il procedimento di esame eapprovazione del disegno di legge di bi-lancio (articolo 120) .

Motivo questo intervento, che vorre ipotesse svolgersi serenamente . Il nostrogruppo non è intervenuto nel dibattitopolitico incidentale di ieri sera . Ci è sem-brato superfluo ribadire quello che è u nprincipio costante e ovvio di ogni demo-crazia parlamentare: che la bocciatura diun bilancio pone al Governo un problemapolitico, quello delle sue dimissioni .

Il Presidente di questa Camera ci ricor-dava ieri che, nel voto sulle tabelle delbilancio dello Stato, il Parlament oesprime una valutazione sull ' indirizzo ge-nerale del Governo e sulla gestione dell erisorse pubbliche . Ebbene, questa valuta-zione c'è stata. È stata negativa. Si èespressa in un voto della Camera, non i nun giudizio dell 'opposizione. Secondo leregole delle democrazie parlamentari, i lGoverno deve trarne le conseguenze .Certo, lo sappiamo bene, vi è qualch ecaso, nella storia delle democrazie parla-mentari, nel quale il Governo ha ritenut odi giungere a diversa soluzione; maquesto solo quando, al termine di un aapprofondita considerazione della situa-zione politica, ha ritenuto ragionevol-mente di poter considerare la bocciatur adi un bilancio un mero incidente tecnico ,privo di implicazioni politiche, dovuto acircostanze fortuite .

Ma è proprio questo il caso, signor Pre-sidente? Tut t 'altro! Da settimane si susse-guono evidenti segnali di contraddizioni ,contrasti, divaricazioni, nel Governo e nell amaggioranza . Il significato politico del vot odi ieri era stato segnalato autorevolmentedai banchi della maggioranza . Da setti -mane la maggioranza non riesce a concor -dare posizioni univoche coerenti sulle mi-sure contro l'evasione fiscale, così comesulla disciplina delle televisioni private .

CLAUDIO PONTELLO. Ma qual è il ri-chiamo al regolamento?

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati


FRANCO BASSANINI . Signor Presidente ,se mi consente motivo la mia richiesta! L averità è che il Governo non è sostenuto d auna maggioranza coerente e compatta .Anzi, il Governo non ha più maggioranza .Ed un Governo che non ha più maggio-ranza si deve dimettere! Prima che unobbligo costituzionale, è questa una re -gola della democrazia parlamentare (Pro-teste al centro) !

PRESIDENTE. Onorevole Bassanini, le iaveva chiesto la parola per un richiamo a lregolamento .

FRANCO BASSANINI . Certo, signor Pre-sidente .

PRESIDENTE. Voglio ascoltare quest orichiamo .

FRANCO BASSANINI. Lo sto moti-vando.

PRESIDENTE. Lei sta rifacendo, conaltre parole, il discorso che si è sviluppat odurante il dibattito di ieri sera, come h afatto del resto l ' onorevole Occhetto; e,dopo di lei, immagino che anche altri vor-ranno fare altrettanto . Ora, il suo non èné un richiamo al regolamento, né unaproposta sull 'ordine dei lavori (come so-steneva l'onorevole Occhetto) . Dobbiamotornare nell 'ambito del regolamento : ofate una proposta relativa all 'ordine deilavori, oppure avanzate un richiamo alregolamento, e su ciò risponde il Presi-dente .

FRANCO BASSANINI . Signor Presidente,ieri c 'è stato un voto in questa aula . . .

PRESIDENTE. Questo lo so; non c 'èbisogno che lei me lo dica!

FRANCO BASSANINI . Con quel voto l 'As-semblea ha bocciato un articolo del di -segno di legge di bilancio e la tabella checon tale articolo veniva sottopostaall'esame della Camera. Dopo tale voto ,mentre nell'aula si svolgeva un dibattitopolitico, mentre l 'onorevole Zanone — un

po' pateticamente — chiedeva una riu-nione del Consiglio dei ministri per valu-tare la situazione, già il Governo si erariunito, ed in modo rapido, burocratico eclandestino, aveva approvato un nuovoarticolo ed una nuova tabella, che costi-tuiscono la copia di quelli precedent i(Proteste del deputato Pumilia) . L'articoloripresentato è pressoché identico al pre-cedente, con qualche modifica marginale .Signor Presidente, noi abbiamo unanorma, nel nostro regolamento, che c iimpedisce di tornare su decisioni gi àprese (Commenti al centro) . La tabellache è stata ripresentata non mostra nep-pure modifiche marginali : ci si limita aspostare piccole somme tra capitoli fraloro fungibili, con la riserva di far tor-nare tutto come prima, con variazion iamministrative, il 2 gennaio dell 'annoprossimo. E una operazione di cosmesi ,signor Presidente, una presa in giro de lParlamento . Possiamo accettarla senz areagire? Il principio del nostro regola -mento che vieta di tornare su decision igià prese non è violato? Vogliamo stabi-lire che il voto del Parlamento conta sol ose è favorevole alle proposte del Governo ,altrimenti si torna a votare e a rivotare ,finché il testo del Governo non sarà pas-sato? (Applausi dei deputati del gruppodella sinistra indipendente, all 'estrema si-nistra e dei deputati del PDUP — Protesteal centro) .

Signor Presidente, nessuno dubita —concordiamo con quello che lei ha dett oieri — che vi sia per il Parlamento l'ob-bligo costituzionale di approvare, all afine, un bilancio completo di tutti gli stat idi previsione e che vi sia per il Govern ol'obbligo di presentare alla Camera unbilancio completo di tutti gli stati di pre-visione. Ma quale Governo? Se un bilancioè bocciato, è lo stesso Governo che h adiritto di ripresentarlo, o è un nuovo Go-verno? Gran parte degli interpreti — lei l osa bene — è di quest'ultima opinione . Epuò trattarsi del medesimo bilancio, conqualche modifica di forma? Ma allora, ache cosa si riduce il potere di decisionedel Parlamento? Al potere di mettere u ntimbro a scatola chiusa su quello che il

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Governo vuole e propone? Certo, c 'è unprecedente, quello dello scorso anno ; mail richiamo a precedenti incostituzional inon legittima soluzioni incostituzionali .

Altrettanto dovrei dire — ed è un se-condo aspetto del mio richiamo al regola -mento — della violazione della normache richiede che sulle tabelle del bilanciosi pronuncino le Commissioni competentinel merito. Della nuova tabella che è stat apresentata va quindi investita la Commis-sione finanze e tesoro (Commenti alcentro e a sinistra — Vive proteste deldeputato Santarelli), non può pronun-ciarsi solo la Commissione bilancio, chenon è Commissione onnisciente e onnipo-tente. Non possiamo sottrarre . . . (Protesteal centro) .

Una voce al centro. A quale articolo delregolamento è fatto il richiamo ?

FRANCO BASSANINI. È un richiamoall 'articolo 120 del regolamento! Non pos-siamo sottrarre alla Commissione finanzee tesoro il legittimo potere attribuito dalregolamento (Proteste al centro) di pro-nunciarsi su questa tabella del bilancio ,che invece la Commissione bilancio h aapprovato senza il parere della Commis-sione di merito (Vivi commenti del depu-tato Santarelli - Proteste all'estrema sini-stra) .

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi !Onorevole Santarelli, per cortesia. . . !

FRANCO BASSANINI. Signor Presidente ,il problema che ho posto, con riferimentoa due disposizioni del regolamento va ov-viamente ben oltre : è il problema dell adifesa dei poteri del Parlamento . Non s ipuò mettere tra parentesi il Parlamento .Il Governo non può governare senza ilParlamento o contro il Parlamento. Nonsi può ridurre il Parlamento ad un organ odi registrazione di quello che si decide i naltre sedi. Verrebbe meno, signor Presi -dente, uno dei pilastri centrali del nostrosistema democratico. Se dovessimo accet-tarlo senza reagire, per qualunque ra-gione, anche per una ragione politica-

mente legittima, onorevoli colleghi, ci as-sumeremmo una responsabilità be ngrave! (Applausi dei deputati del gruppodella sinistra indipendente, alla estrem asinistra, dei deputati del gruppo di demo-crazia proletaria e dei deputati delPDUP) .

FRANCESCO SERVELLO. Chiedo di par-lare sull'ordine dei lavori .


FRANCESCO SERVELLO. Signor Presi-dente, onorevoli colleghi, la proposta chefa il gruppo del Movimento sociale ita-liano è quella di una sospensione del di -battito a norma di regolamento .

Nella situazione politica che si è venutaa determinare, non solo in quest'aula, main generale nel paese, penso che quanto s iè verificato nelle giornate precedenti quialla Camera non possa passare inosser-vato e che non si possa proseguire neilavori come se nulla fosse accaduto ; comese non fossero stati sostanzialmente boc-ciati alcuni capitoli della legge finanzia-ria, come se non fosse stato sostanzial-mente bocciato il decreto sugli sfratti ,come se ieri non si fosse votato, come si èvotato, addirittura contro una tabella es-senziale del disegno di legge di bilancio ,quella del Ministero delle finanze .

Si tratta di fatti di grande rilievo poli-tico, di fronte ai quali il Governo rispondecon il suo silenzio piuttosto arrogante esoprattutto ripresentando alla Commis-sione bilancio una nuova tabella per i lMinistero delle finanze che costituisceuna vera e propria turlupinatura nei con-fronti del Parlamento .

Non è possibile andare avanti in questomodo, non è possibile ascoltare, come no iabbiamo ascoltato ieri, da due leader dellamaggioranza, l 'onorevole Longo e l 'ono-revole Zanone, dichiarazioni piuttosto al-larmate e allarmanti in ordine al males-sere profondo che investe il Governo e lasua maggioranza. Non possiamo ascol-tare o leggere sui giornali quello che di -chiara un altro leader della maggioranza,

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l'onorevole Spadolini, ministro della di -fesa, il quale ritiene che questo Governonon possa guardare al di là delle pros-sime 24 ore e poi vedere arrivare in aula i lPresidente del Consiglio, che non sent eneanche il dovere di rilasciare una dichia-razione per far sapere al Parlamento, pe rfar sapere al paese se il Governo esiste, seè in grado di governare (Applausi a de-stra), se questo Governo, cioè, è in grad odi decidere e di scegliere qualcosa .

Noi di fronte al silenzio del Governo,alle critiche emergenti all'interno dellastessa maggioranza, ai voti reiterati deifranchi tiratori, che esprimono una lor ovolontà, comunque la si voglia valutare ,dovremmo proseguire in questa specie didanza dei voti, in questo ping-pong de ivoti segreti, per stabilire ancora che cosa ?Per verificare che cosa?

Abbiamo già verificato che la maggio-ranza non è unita, non è solida, non ècoerente: la maggioranza non intende ap-poggiare la cosiddetta riforma Visentini !L'abbiamo visto, l'abbiamo verificato: checosa si vuole ancora? Ce lo dica il Go-verno, ne tragga le conseguenze . Ieri ab-biamo chiesto che il Governo si dimetta ,se ne vada, faccia le sue verifiche all'in-terno della maggioranza, tra i partiti! (Ap-plausi a destra) .

Questa è la situazione che si è determi-nata, signor Presidente: e lei con la suaautorità dovrebbe in questo momentosentire la necessità che, attraverso unasospensione dei lavori, le forze politiche,ma soprattutto il Governo, vengano in -dotti a trarre le loro conclusioni, perch ése questo non avviene e si continua avotare sul bilancio dello Stato e su altr iprovvedimenti, secondo un'ipotesi, orarientrata, di inversione dell 'ordine delgiorno, noi dimostreremmo la nostra in -sensibilità di fronte ai problemi del paese,di fronte alla crisi delle istituzioni che si èmanifestata in queste ore e in questigiorni .

Ci rivolgiamo alla massima autorità diquesta Assemblea, ma soprattutto ci rivol -giamo anche più in alto, all 'onorevolePertini, al Presidente della Repubblica ediciamo anche a lui : «Se ci sei batti un

colpo!» (Applausi a destra — Congratula-zioni) .

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi . . . (Ildeputato Pannella alza la mano, chiedendodi parlare .) . Onorevole Pannella, lei nonsa ancora quello che sto per dire . Se lei s isiede e mi ascolta un momento, vedrà ch epoi il suo alzar la mano non sarà senzarisultato .

Sono stati formulati due richiami perl'ordine dei lavori, uno da parte dell'ono-revole Occhetto, che per la verità non puòessere definito come tale . . . (Si ride —Commenti al centro), perché in sostanza s ilimita ad una sollecitazione per un inter -vento del Governo. Questa però non puòessere oggetto di un richiamo per l'ordinedei lavori della Camera, ma è una ri-chiesta che deve essere rivolta unica-mente al Governo .

Una voce all 'estrema sinistra. È una pro-posta !

MARCO PANNELLA. No, non lo è ; e tu losai !

PRESIDENTE. L'altro richiamo è in -vece quello dell'onorevole Servello che hachiesto la sospensione del dibattito .Questa è una proposta molto precisa. Al-lora su questo richiamo . . .

MARIO POCHETTI. È la stessa cosa !

PRESIDENTE. È La stessa cosa. . . e al-lora va benissimo, onorevole Pochetti .

Dicevo che sul richiamo dell'onorevol eServello, darò la parola ad un oratore afavore e a uno contro, ai sensi del primocomma dell'articolo 41 del regolamento,prima di chiamare l'Assemblea a deci-dere.

FRANCO RUSSO . Chiedo di parlare a fa-vore .


FRANCO RUSSO. Signor Presidente, fi ndall'inizio della discussione, appena

Atti Parlamentari

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aveva preso la parola l'onorevole Oc-chetto, il gruppo di democrazia proletari aaveva chiesto la parola per proporre l ' in-serimento nell'ordine del giorno di unanuova materia, ai sensi dell'articolo 27 delregolamento, affinché il Presidente de lConsiglio dei ministri venisse a fare unadichiarazione politica . Perché, signor Pre -sidente — mi consenta —, noi non siamod'accordo con l 'osservazione da lei fatt aal discorso dell 'onorevole Occhetto ,quando sosteneva che non è in ballo un adiscussione politica . Noi riteniamo che si apiù che in ballo una discussione politica ,per i seguenti motivi, e quindi appog-giamo come subordinata la propost adell 'onorevole Servello .

Signor Presidente, il Governo al Senatoha subito non solo dei ritardi, ma dellevere e proprie sconfitte . Mi riferisco, adesempio, al decreto-legge sugli sfratti ,quando la maggioranza del pentapartit oha cercato di sopprimere l'articolo 5, equesta proposta di emendamento è stat abocciata. In Assemblea, signor Presi -dente, il decreto-legge sugli sfratti ha su-bito delle profonde modifiche, tanto ch eil Governo è stato costretto a ritirarlo. InAssemblea, ieri, sulla tabella relativa all aPresidenza del Consiglio, il Governo èpassato per un voto, e ieri pomeriggio èstata bocciata la tabella relativa al Mini-stero delle finanze . L'opposizione di sini-stra non sta costruendo nessun frontepoujadista piccolo borghese, per il sem-plice motivo, signor Presidente, che la si-nistra si è opposta a tutta la politica eco-nomica del Governo . A maggior ragione ,quindi, non poteva che bocciare anche l atabella relativa al Ministero delle finanze .Ma, in relazione a questa, nelle contrad-dizioni del pentapartito, su cui ha richia-mato l 'attenzione l 'onorevole Battaglia, s isono annidate e sono esplose le contrad-dizioni .

Ed allora, onorevole Pannella, che par-lerai contro la proposta dell 'onorevoleServello, io ti domando : tu che attacchi lapartitocrazia, oggi attacchi i franchi tira -tori? E domando ai colleghi radicali :quale altro strumento ha la Camera ogg iper opporsi alle direttive delle segreterie

dei partiti, se non venire qui in Assembleaper usufruire di una possibilità e di undiritto di opporsi alle decisioni da quellesegreterie prese al di fuori del Parla -mento?

Io non faccio un elogio dei franchi tira -tori, ma non parlo neppure di agguato ,caro Pannella, perché sono le contraddi-zioni e la mancanza di forza politica delpentapartito che costringe i deputati dell amaggioranza a ricorrere al voto segreto .Noi, come democrazia proletaria, chie-diamo la sospensione del dibattito, nonper esaltare i franchi tiratori, ma per fa remergere le contraddizioni del pentapar-tito, il quale cade, caro Pannella, non per-ché quaranta franchi tiratori si sonoespressi qui in aula, ma per le battaglie ela fermezza della opposizione di sinistra eper le contraddizioni sociali per un vers oe per la rilevante questione moraledall'altro . Perché, caro Pannella, il Go-verno che è passato per pochi voti sulcaso Cirillo, mercoledì prossimo dovrà af -frontare la questione Andreotti ed ha su-bìto una sconfitta politica nel momento incui un suo paladino, l'onorevole Piccoli ,ieri si è dovuto dimettere da presidentedella democrazia cristiana. Questioni so-ciali e questioni morali hanno messo inun vicolo cieco il pentapartito . Chiediamoche Craxi, dopo la sospensione, venga quia rendere delle dichiarazioni politiche esu di esse si vada ai voti (Applausi deideputati dei gruppi di democrazia proleta-ria, della sinistra indipendente eall'estrema sinistra).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel'onorevole Pannella (immagino contro l aproposta di sospensione della seduta) . Neha facoltà .

MARCO PANNELLA. Sì, visto che così ,per questo strano modo di gestire il rego-lamento, signora Presidente, è sottoquesta strana forma che mi viene chiestodi intervenire. E poiché, voglio restareaderente, signora Presidente, a quest a«roba» (mostra il regolamento della Ca-mera), cioè al regolamento della Camera ,comincerò con il dirle che ho un qualche

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati


imbarazzo a parlare come lei mi chiede ,perché quella ciambella di salvataggioche lei ha graziosamente lanciato a Oc-chetto, la sospensione, non esiste nel re-golamento . Esiste la sospensiva, che è re-golata da precise norme ed è ben di -versa.

In realtà, stiamo discutendo sulla bas edi un intervento che non ha posto pro-blemi regolamentari, che ha evitato diparlare dell'ordine dei lavori ed ha usatosurrettiziamente del regolamento e delmodo di presiedere: si è trattato di unintervento politico. Noi stiamo ancora di-scutendo di una proposta di sospensionefatta dall 'onorevole Occhetto, mentre lasospensione non esiste nel regolamento .

Una voce all'estrema sinistra . Sì, esiste :l'articolo 41 !

MARCO PANNELLA. Esiste eventual-mente il rinvio, ma di che cosa? Dellavotazione? Controllate, per favore! Dell adiscussione? Ma allora riguarda l 'ordinedei lavori: è una inversione dell'ordine de lgiorno? Per questo vi sono apposit enorme. Ma comunque (Commenti del de-putato Valensise e dei deputati del gruppodel MSI-destra nazionale) . . .ma scusate(Rivolto ai banchi della destra), abbiatepazienza, ci sono già loro (Indicando ibanchi della estrema sinistra) a farequesto mestiere, perché dovete fare, alsolito, la ruota di scorta (Commenti - Pro-teste a destra) .

Una voce a destra: Il nostro mestiere loconosciamo. Servo!

MARCO PANNELLA. Signora Presidente ,io cerco (Commenti all 'estrema sinistra e adestra) . . .l 'articolo. . . (Commenti al-l 'estrema sinistra e a destra) . . .signora Pre-sidente, vorrei che lei mi desse atto chesto cercando di parlare per primo in bas eal regolamento e, come vede ; è molto dif-ficile .

PRESIDENTE. Onorevole Pannella, miscusi, ma l'onorevole Bassanini avevachiesto prima di lei di parlare. Lei lo ha

chiesto entrando, mentre l'onorevole Bas-sanini lo aveva già chiesto .

MARCO PANNELLA. Sto dicendo che st ocercando di parlare, con molta difficoltà ,sul regolamento. . . Il nostro regolamento— volevo dire e continuo — all'articol o41 . . .

PRESIDENTE. Parla sulla sospensionedei lavori?

MARCO PANNELLA. Signora Presidente,se lei non fosse stata disturbata finora emi avesse ascoltato, avrebbe sentito cheda cinque minuti sto parlando sulla cosid-detta sospensione . . .

PRESIDENTE. L'ho ascoltato, onore-vole Pannella .

MARCO PANNELLA . . . .sulla cosidetta so-spensione, della quale lei ha parlato, m ache non esiste nel regolamento .

Mi consenta di andare avanti, signor aPresidente . Siamo di fronte ad un ele-mento molto importante (Commenti -Proteste - Proteste all 'estrema sinistra) . . .(Rivolto al deputato Pochetti) Ti possochiedere la cortesia di farmi parlare? Gra-zie, Pochetti . Forse, signora Presidente ,dal gruppo comunista e non da lei ho ilpermesso di parlare (Comment iall'estrema sinistra) .

ANTONIO BELLOCCHIO . Non disturbateil manovratore !

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, perfavore! Continui, onorevole Pannella .

MARCO PANNELLA. Signora Presidente,volevo dire semplicemente che, se avan-zano ancora un poco i compagni comuni-sti . . . (Vive proteste all 'estrema sinistra) . . .posso parlare anche senza microfono ri-volgendomi a loro!

Le pare che questo sia il modo, signoraPresidente, di consentire ad un deputatodi parlare con persone, a due metri didistanza, che vengono ad interromperlo ?(Vive proteste all'estrema sinistra) .

Atti Parlamentari

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PRESIDENTE. Onorevole Pannella, miconsenta di dirle che, per quanto io ri-cordi, nella storia del Parlamento italianol 'onore di parlare con una cerchia d iascoltatori molto vicini è stato riservatosolo ad altissime personalità (Applaus iall'estrema sinistra - Commenti) . Quindi ,non se ne lamenti !

D'altra parte, se lei lo preferisce — lei ,non io —, può parlare anche dal suo seg-gio .

MARCO PANNELLA. Dove il microfono ,come lei sa, funziona malissimo! Ma laconosco, Presidente! Lo sapevo! (Com-menti all'estrema sinistra) .

PRESIDENTE. E allora? Abbia pa-zienza . . . !

MARCO PANNELLA. Allora . . . basta! Cer-chiamo allora davvero di parlare — no nserenamente, perché non è possibile —del richiamo al regolamento .

Signora Presidente, io credo ai regola -menti scritti, e alle leggi e alle costituzion iscritte. Ma arriveremo forse alle richiesteche vengono fatte in base a costituzion iideologiche e mentali, per le quali sichiede una sospensione, si chiede al Go-verno di riunirsi per presentare le dimis-sioni. Questa è una bella costituzione ma-teriale ed ideologica! Se costoro voglion o(Indica i banchi dell'estrema sinistra)farlo cadere secondo la Costituzionescritta, possono presentare una mozion edi sfiducia, nell 'alveo costituzionale! Undecimo dell 'Assemblea può presentarla !In base alla costituzione materiale s ilincia invece un Governo, il quale per ilmomento si trova ad operare secondo leregole scritte, e che si riserva, sotto la su aresponsabilità, di dimettersi o no! Non s idimette? Ebbene, ne risponderà ai lavora-tori, alle piazze, ai cittadini ; ma non deverisponderne a voi, che non presentate l amozione di sfiducia! Volete questo? Rac-cogliete le firme !

Ma, signora Presidente, ieri sera inquest'aula è accaduto quelcosa di moltointeressante: accade sempre a carico deiradicali, da quando abbiamo l 'onore di

essere presieduti da lei. Ieri sera è acca-duto che, nel suo diverso stile, nella su adistinzione, il collega Zanone ha detto :«Nel corso di questo dibattito, che nondirò anomalo, ma imprevisto . . .» . Lei hapoi raccolto questo inciso dell 'onorevoleZanone, che ha definito questo dibattito«anomalo», ed ha continuato, signora Pre -sidente, dicendo: «In effetti, io ho rite-nuto, vista la particolare situazione, d idare invece la parola ad un oratore pe rgruppo» .

Signora Presidente, in quest 'afferma-zione vi è tutta una cultura ed un modo dipresiedere ai quali rendo omaggio, m ache non sono i miei né quelli del regola-mento. All 'articolo 41 del regolamento,onorevole Presidente, si dice infatti : «Intali casi possono parlare, dopo il propo-nente, solo un oratore contro ed uno afavore . . .» . E raro, signora Presidente! Nelnostro regolamento normalmente si dice :«uno a favore e uno contro» ; qui si senteinvece il bisogno di dire «solo» uno afavore e uno contro, proprio per impedir eche attraverso l 'incidente proceduralesurrettiziamente si instaurino in conti-nuazione dibattiti politici, portando grav eoffesa all'economia dei dibattiti della no-stra Camera (Proteste all 'estrema sinistra -Applausi polemici al centro)

PRESIDENTE. Onorevoli, colleghi, viprego!

CLAUDIO PONTELLO. Bravo. Ha ra-gione!

MARCO PANNELLA. Ma lei ha detto, si-gnora Presidente: «Io ho ritenuto utile . . . »(Commenti all'estrema sinistra e al cen-tro) .

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi !Onorevole Pannella, . prosegua pure !

MARCO PANNELLA. Guardi che ho an-cora otto minuti, in base ai quindici !

FRANCO PROIETTI. Sei stato assunto,Pannella!

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati


MARCO PANNELLA. Quello lì con labarba, che mi interrompe da circa ott oanni (non so come si chiami quel colleg acomunista), è stato assunto . E una culturaanche quella, la stessa cultura, signor aPresidente, per la quale il regolamentodice che tutti i gruppi fanno parte dell'Uf-ficio di Presidenza. Quella stessa cultur afa sì che tutti — meno i radicali — fac-ciano parte dell'Ufficio ' di Presidenza .Quindi, ieri sera hanno parlato non solodue, ma tutti! (Proteste all'estrema sini-stra) .

LoRIS FORTUNA . Volete lasciarlo par-lare?

PRESIDENTE. Onorevole Pannella ,prosegua. Lei sa che è molto difficile otte-nere silenzio . Io non sono mai riuscita adottenerlo quando parlano gli oratori . Icommenti vengono fatti continuamente .Lei queste cose le sa molto bene, anch eperché è uno di quelli che spesso fannocommenti . Prosegua pure, onorevole Pan-nella .

MARCO PANNELLA. Sto andando avanti ,signora Presidente. Stavo dicendo che aquesto punto ci troviamo dinanzi a unaproposta che è un niente ; una proposta disospensione che è improponibile, perché inquesto regolamento la parola «sospen-sione» non è prevista . C'è l'istituto dellasospensiva; ma questa è un'altra cosa edeve -essere diversamente motivata.

Quindi, signora Presidente, le chiedo s eella voglia avere la bontà di constatare —come è evidente — che vi sono stati dueinterventi solo pretestuosamente proce-durali, cui lei ha consentito . Diciamo treinterventi . . . due di eletti nelle liste comu-niste, Bassanini ed Occhetto, ed uno de lMSI-destra nazionale . . .

ACHILLE OCCHETTO. Tu parli, mentreio non ho potuto parlare. Ecco la diffe-renza!

MARCO PANNELLA. Signora Presidente,le comunico che l'onorevole Occhetto lesta rivolgendo una gravissima accusa,

perché ha detto che lui non ha potutoparlare, mentre io sì (Reiterate protesteall'estrema sinistra) . Signora Presidente,questo è veramente grave, veramentegrave! (Proteste all'estrema sinistra) .

Vede a che punto siamo! Ebbene, senella seduta di ieri sera fosse intervenut oun oratore a favore e uno contro sullaquestione, e questa mattina non si fossesvolto un dibattito surrettiziamente d itipo politico, probabilmente avremm oproceduto ad altre votazioni e la maggio-ranza ed il Governo sarebbero di nuov oandati in minoranza . Ma noi, nella nostraopposizione, riteniamo che una seria op-posizione, come ogni seria maggioranzasi fa . . . . (Proteste a destra) .

GIUSEPPE TATARELLA. Ma quale oppo-sizione è la vostra ?

MARCO PANNELLA. C 'è l 'alternanza, si-gnora Presidente, fra il PCI e il MSI.L 'unica alternanza di questa Assemble a(Proteste all 'estrema sinistra e a destra) .

PRESIDENTE. Prosegua, onorevolePannella, il tempo a sua disposizione èormai decorso! Concluda.

MARCO PANNELLA. Signora Presidente,lei sorride. . .

PRESIDENTE. Concluda, onorevolePannella, come posso dirglielo, in questaconfusione, se non in questo modo?

MARCO PANNELLA. Lei, mi può dire:«Onorevole Pannella, guardi: lei ha par-lato per dodici minuti e mezzo, e siccom emi ha annoiato concluda il suo inter -vento, anche se non sono trascorsi i quin -dici minuti a sua disposizione» .

PRESIDENTE. Le cose non stanno i nquesto modo, onorevole Pannella .

MARCO PANNELLA. In ogni caso, Presi -dente, dopo il dibattito politico e anomalodi ieri sera, chiedo che si ritorni a quant oprevisto. È, infatti, chiaro, Presidente, ch ecome nel paese contro il «pacchetto Vi-

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sentini» vi è uno schieramento poujadista,così in quest'aula con atmosfera e metod ipoujadisti si cerca di impedire che si con-tinui a lavorare serenamente nel nostr oParlamento !

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, si èsvolto un dibattito limitato sull'ordine deilavori, in cui si è formulata una richiestadi sospensione e non di sospensiva. Ono-revole Pannella, lei dice che non è pre-visto l'istituto della sospensione . Questovuoi dire che da circa quarant 'anni noiabbiamo sempre agito al di fuori del rego-lamento? Dico questo perché sospensionidi seduta ne sono state accordate moltis-sime: di un'ora, di due ore, di un giorno ,eccetera, ho aggiornato la seduta rinvian-dola all ' indomani.

La richiesta di sospensione che è stat aavanzata dall 'onorevole Servello è questa :togliere la seduta. Io ho capito moltochiaramente che è così .

MARCO PANNELLA. Lei può farlo, si-gnora Presidente!

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, dob-biamo innanzitutto votare sulla richiest aServello di sospensione, o meglio, di rinvi odel seguito del dibattito ad altra seduta, inuna data che eventualmente dovrebbe es-sere stabilita dalla Conferenza dei capi -gruppo. Su questa proposta ho già fattoparlare un oratore a favore ed uno contro .Ora passeremo alla votazione.

Voglio però ricordare che è stato avan-zato dall'onorevole Bassanini anche unrichiamo al regolamento (che affronte-remo dopo questa votazione, ed anche suquesto darò la parola ad un oratore afavore e ad uno contro) .

Pongo pertanto in votazione la pro -posta Servello .

(È respinta) .

Passiamo allora al richiamo al regola-mento fatto dall 'onorevole Bassanini aisensi dell 'articolo 41, primo comma, ilquale afferma, in sostanza, che il Governonon poteva presentare una tabella prati -

camente identica nella sostanza a quellabocciata dalla Camera ; e che in ogni casotale nuova tabella dovrebbe essere pre-ventivamente esaminata anche dallaCommissione di merito .

Su questo richiamo al regolamento hafacoltà di parlare un oratore a favore e duno contro per non più di quindici mi-nuti .

TARCISIO GITTI . Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Presumo contro .

TARCISIO GITTI. No, onorevole Presi-dente: avevo chiesto di parlare, ma per unrichiamo al regolamento e sull'ordine de ilavori, visto che l'uso non corretto deglistrumenti regolamentari porta al risul-tato opposto rispetto a quello perseguit odalle forze politiche, cioè a non consen-tire né alla maggioranza né al Governo d iintervenire e di decidere. Registriamoquesto fatto . Quanto alla questione rego-lamentare, credo che intenda parlarecontro, l 'onorevole Cirino Pomicino (Ap-plausi al centro) .

PRESIDENTE. L'onorevole Cirino Po-micino ha allora facoltà di parlare con-tro .

PAOLO CIRINO POMICINO. Signor Pre-sidente, desidero innanzi tutto dare attoal còllega Bassanini di aver ripetuto co ngrande coerenza e grande lealtà le stess eargomentazioni che sottopose all'atten-zione prima della Commissione e poidell'Assemblea lo scorso anno . L'onore-vole Bassanini, richiamandosi al regola -mento, sostiene in concreto che non sa-rebbe possibile ripresentare una tabellache sia nella sostanza la stessa respintadalla Camera. Ma questo caso fu affron-tato e risolto lo scorso anno dall'Assem-blea, la quale riconobbe che le modifich eintrodotte in quell'occasione alla tabell adel Ministero dei lavori pubblici (equest'anno alla tabella del Ministero dellefinanze) racchiudevano tutto il profilo d imerito che consentiva (e quindi oggi con-

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sente) di poter approvare o respingere l anuova tabella.

Devo aggiungere (e non vorrei che gl ionorevoli Reichlin e Bassanini interpre-tassero come polemica ciò che sto perdire) che se vi era una possibilità di modi-ficare sostanzialmente la proposta del Go-verno, era proprio in Commissione. Maieri l'onorevole Bassanini e l'onorevol eReichlin hanno abbandonato i lavori dell aCommissione, rinunciando così a modifi-care sostanzialmente la tabella, a dare uncontributo che avrebbe anche potuto es-sere accettato dalla maggioranza per unamodifica più sostanziale della tabell astessa .

Quanto alla seconda richiesta dell'ono-revole Bassanini (quella di avere il pareresulla nuova tabella anche della Commis-sione di merito), che pone in termini pro-cedurali un problema delicato, devo ri-cordare che anche tale problema fu af-frontato già lo scorso anno sia in Com-missione, sia in Assemblea. E la stessaPresidenza della Camera stabilì che la ri-presentazione di una nuova tabella daparte del Governo cadeva in un momentodel procedimento legislativo in cui era gi àsuperato il ruolo di comprimario affidatodal regolamento, nel caso della legge dibilancio e della legge finanziaria, all eCommissioni competenti . Si ritenne per-tanto — e giustamente —, lo scorso anno,che si dovesse superare la fase del pareredelle Commissioni di merito, affidandoalla sola Commissione bilancio l'intera va-lutazione della nuova tabella proposta .

Dilungarci ulteriormente su questo ar-gomento significherebbe riproporre,negli identici termini politici e formali ,una questione che l'Assemblea ha già ri-solto con un voto lo scorso anno, quandoriconobbe il -diritto del Governo di ripre-sentare una nuova tabella modificata (inparte o in tutto) e il diritto-dovere dell 'As-semblea di esprimersi su quella nuovatabella con un voto positivo o negativ o(Applausi al centro) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare afavore l 'onorevole Valensise . Ne ha facol-tà .

RAFFAELE VALENSISE. Signor Presi -dente, onorevoli colleghi, noi siamo d'ac-cordo sul richiamo al regolamento for-mulato dall'onorevole Bassanini, ripropo-nendo all 'Assemblea una questione cheavevamo avanzato lo scorso anno, perch éla questione che il Governo intende risol-vere attraverso la formale riproposizion edi una tabella — che è identica, salvo unacifra — implica due aspetti, uno di ordinegenerale ed uno di ordine particolare .

L'onorevole Bassanini ha affrontat ol'aspetto di ordine particolare, ma io in -tendo riferirmi prima alla questione d iordine generale. Abbiamo sostenuto loscorso anno, e continuiamo a sostenerequest'anno, la tesi secondo la quale c isembra improponibile la correzione d iuna tabella in una parola, in una cifra, d ifronte ad un voto negativo dell'Assem-blea .

Dal punto di vista politico, o politico -regolamentare, richiamo l 'attenzionedella Camera sul fatto che lo stesso Go-verno, nel giro di 11 mesi, per la second avolta subisce lo stesso infortunio, e per l aseconda volta vuole superare la volontànegativa manifestata dall'Assemblea at-traverso la riproposizione formale dell atabella bocciata dalla Camera, con la mo-difica di una parola . Questo in linea gene-rale mi sembra improponibile; l'annoscorso dicemmo che, di fronte ad infor-tuni di questo genere, il Governo avrebb eil dovere di trarre quelle conclusioni poli-tiche che sono state universalmente con-clamate, o sul terreno regolamentareavrebbe il dovere di considerare — se nonvuole trarre conclusioni politiche di ca-rattere definitivo con le dimissioni — chela procedura bicamerale imporrebbe chele correzioni fossero apportate nell'altr oramo del Parlamento .

Siamo quindi di fronte ad una situa-zione particolare, e noi diciamo che latabella, la pseudo tabella, riproposta conla modifica di una sola cifra, non è statasottoposta al vaglio della Commissione d imerito, la Commissione finanze e tesoro,e pertanto non può essere ripropostaall'attenzione dell'Assemblea con il soloparere della Commissione bilancio. Le

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Commissioni di merito hanno una lorocompetenza esclusiva che non può essereelusa, e pertanto il Governo avrebbe do-vuto quanto meno dibattere la pseudonuova tabella davanti alla Commissionedi merito, secondo il richiamo al regola -mento sollevato dall'onorevole Bassa-nini .

Insistiamo perché il richiamo al regola -mento dell 'onorevole Bassanini sia ac-colto; insistiamo perché, nel quadro diquesto rilievo particolare, abbia luogo unriesame, una riconsiderazione della ne-cessità che si ponga mente alla impossibi-lità, alla inammissibilità del metodo se-guito dal Governo, che è un metodo di-retto a vanificare con escamotage, nonvoglio dire con espedienti, la volontàdell 'Assemblea .

Faccio un esempio paradossale, onore-vole Presidente: se l 'Assemblea dovesse dinuovo respingere quella tabella, il Go-verno ci ripresenterà una ulteriore tabell acon un'altra parola cambiata? Se la reie-zione della tabella dovesse riprodursi perquattro, cinque, sei volte, la Camera sa-rebbe bloccata perché la sua volontà sa-rebbe messa sempre in «non cale» dallaripresentazione meccanica di altre ta-belle? Mi sembra impossibile ; l ' ipotesi pa-radossale serve a chiarire quanto sia im-proponibile la soluzione adottata dal Go-verno, ma all ' interno di una soluzioneimproponibile non può crearsi anche u nvulnus alla competenza esclusiva delleCommissioni di merito, secondo il ri-chiamo dell'onorevole Bassanini (Ap-plausi a destra) .

. PRESIDENTE. Onorevoli colleghi ,com'è mia abitudine, non voglio porre i nvotazione questa questione relativa all'in-terpretazione del regolamento . Durantetutta la mia Presidenza ho chiesto il votodell 'Assemblea solo nei casi in cui il pro-blema procedurale riguardava la compo-sizione dell 'Assemblea; in tutti gli altricasi mi sono assunta la responsabilit àdell'interpretazione del regolamento ,anche se, in un caso come questo, sarebbeprobabilmente per me più comodo ricor-rere al voto dell 'Assemblea .

Onorevole Bassanini, lei ha dato ra-gione al Presidente, allorché ha sostenutoche, se viene respinta una tabella, il Go-verno deve presentarne un'altra ; cosa cheio avevo detto d'altronde chiaramente giàieri sera, proprio nella previsione che sta -mane, su questo punto, si sarebbe accesala discussione . Lei onorevole Bassanini ,ha però anche dichiarato che la nuovatabella presentata dal Governo è identicaa quella respinta, mentre l'onorevole Gi-rino Pomicino ha, dal canto suo, affer-mato che gli onorevoli Bassanini e Rei-chlin hanno abbandonato i lavori dellaCommissione, non tentando neppure d ipresentare proposte emendative che mo-dificassero profondamente la nuova ta-bella: desidero farle notare che, eventual-mente, tale rilievo può essere fatto nelmomento in cui si passerà ad esaminarela nuova tabella (perché allora si entrerànel merito del suo contenuto) e nonprima, perché altrimenti io stessa nonsarei in grado di esprimere un giudizio .In quel momento lei, onorevole Bassanini ,senza la necessità di intervenire per unrichiamo al regolamento, potrà fare leobiezioni che riterrà opportune.

Nella sostanza, il Governo ha presen-tato un articolo aggiuntivo, assimilabilead una nota di variazione al bilancio. Nonc'è dubbio, onorevoli colleghi, che il Go-verno abbia il dovere di presentare unanuova tabella ; ciò fu detto molto chiara -mente anche lo scorso anno. Ritengoquindi pienamente legittima la presenta-zione, da parte del Governo, dell'articol oaggiuntivo in questione .

Circa l'affermazione dell'onorevole Va-lensise, secondo cui dovrebbe, semmai ,essere il Senato ad approvare la nuovatabella del Ministero delle finanze, m ichiedo come si possa trasmettere al Se -nato un disegno di legge di bilancio —che comprende gli stati di previsione ditutti i dicasteri — quando ne manchi uno .Come è possibile trasmettere una legge d ibilancio in queste condizioni? OnorevoleValensise, lei stesso è in grado di com-prendere che un simile ragionamento nonè assolutamente fondato (Commenti de ideputati Rauti e Valensise)! Sarebbe in-

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fatti assurdo trasmettere al Senato un di-segno di legge di bilancio privo di un atabella, e sarebbe assurdo se poi il Senat olo rinviasse alla Camera con l'inserimentodella tabella mancante! Tutto ciò misembra assolutamente inammissibile evoi, onorevoli colleghi, state sostenendodelle tesi ispirate dal momento politic ocontingente — che vi porta a dire coseche non pensate, perché contrarie ai prin -cìpi del procedimento legislativo — ; di-versamente, voi stessi le riconoscerestecome illogiche . Da un punto di vista poli-tico, potete chiedere al Governo tutto ciòche volete, ma da un punto di vista rego-lamentare, dobbiamo cercare di restare ,almeno, nei limiti imposti dalla proce-dura !

Onorevole Bassanini, lei ha anche af-fermato che la nuova tabella non è stat aesaminata dalla Commissione competenteper materia; le ricordo — come lo scors oanno ho fatto con l'onorevole Rodotà —che, ai sensi del settimo comma dell'arti-colo 120 del regolamento, le note di varia-zione — e siamo in presenza di una notadi variazione — sono esaminate soltantodalla Commissione bilancio . La rispostaalla sua osservazione, onorevole Bassa-nini, era quindi già contenuta nel prece -dente dello scorso anno.

A questo punto, onorevoli colleghi, ri-tengo che si debba senz'altro riprenderel 'esame del disegno di legge di bilancio ;successivamente, se il Governo intender àassumere atti o compiere gesti di altr anatura, la Camera potrà trarne tutte leconseguenze .

Passiamo all 'articolo 6, come modifi-cato, con l 'aggiunta di un ultimo comma,dalla nota di variazioni, e alla annessatabella n. 4 (per la quale si veda lo stam-pato n. 2106-B), che è del seguente te-nore :

«(Stato di previsione del Ministero del bi -lancio e della programmazione economic a

e disposizioni relative) .

«Sono autorizzati l ' impegno e il paga-mento delle spese del Ministero del bi -

lancio e della programmazione econo-mica, per l 'anno finanziario 1985, in con-formità dell'annesso stato di prevision e(Tabella n . 4) .

Gli importi dei versamenti effettuat icon imputazione ai capitoli nn . 3345,3346, 3347 e 4561 dello stato diprevisionedell'entrata sono correlativamenteiscritti, in termini di competenza e d icassa, con decreti del Ministro del tesoro ,al capitolo n . 7081 dello stato di previ-sione del Ministero del bilancio e dellaprogrammazione economica .

Il Ministro del tesoro è autorizzato adeffettuare, su proposta del Ministro de lbilancio e della programmazione econo-mica, il riparto tra le Amministrazion iinteressate, nonché le eventuali succes-sive variazioni, delle disponibilità esi-stenti in conto residui sui capitoli nn .7504 e 7505 dello stato di previsione de lMinistero del bilancio e della program-mazione economica, per il finanziamentodi progetti immediatamente eseguibili perinterventi di rilevante interesse econo-mico sul territorio, nell 'agricoltura ,nell'edilizia e nelle infrastrutture nonchéper la tutela dei beni ambientali e per l eopere di edilizia scolastica e universita-ria .

Il Ministro del tesoro, su proposta de lMinistro del bilancio e della programma-zione economica, è altresì autorizzato aripartire, con propri decreti, tra le Ammi-nistrazioni interessate, nonché ad effet-tuare le eventuali successive variazioni, ifondi iscritti per competenza e cassa a lcapitolo n . 7506 dello stato di previsionedel Ministero del bilancio e della pro-grammazione economica per l'anno 1985 ,per il finanziamento di progetti immedia-tamente eseguibili per interventi di rile-vante interesse economico sul territorio ,nell'agricoltura, nell'edilizia e nelle infra-strutture, nonché per la tutela di beniambientali e per le opere di edilizia scola-stica e universitaria» .

L'emendamento Tab. 4.1 del Governo èassorbito dal nuovo testo dell 'articolo 6,come risultante dalla nota di variazione .

Nessuno chiedendo di parlare sull'arti-

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colo 6 e sull'annessa tabella 4, passiamoalle dichiarazioni di voto .

Ha chiesto di parlare l'onorevole Mar-rucci. Ne ha facoltà .

ENRICO MARRUCCI. Onorevole Presi -dente, onorevoli colleghi, il nostro vot ocontrario sulla tabella del Ministero de lbilancio assume un significato politicoparticolare. Infatti, il Ministero del bi-lancio dovrebbe rappresentare lo stru-mento fondamentale per la realizzazionedi una politica di programmazione. Do-vrebbe essere, cioè, il Ministero attra-verso il quale si realizzano scelte capaci d idare respiro alla politica economica delnostro paese, di superare in questo modoi limiti di una politica fondata esclusiva-mente su vincoli monetari, di disegnareuna prospettiva di sviluppo economico esociale e di funzionalizzare agli obiettividi tale politica le risorse disponibili nelpaese.

La tabella che ci viene presentata, com edel resto il complesso della manovra eco-nomica, conferma, ancora una volta, edin misura ancora più evidente degli ann ipassati, l 'assenza di qualsiasi volontà ecapacità di avviare, invece, una politica d iprogrammazione .

.Evidentemente, nella rinuncia a questo

obiettivo vi è la responsabilità comples-siva dell ' intero Governo, vi è l ' incapacitàdel Governo di costruire qualsiasi linea d isviluppo economico e sociale che vada aldi là di misure immediate, fragili, unilate-rali di intervento sulla situazione econo-mica. Vi è l 'incapacità, quindi, del Go-verno di realizzare una politica di pro-grammazione, corrispondente ad unafase di grandi trasformazioni, ad una fas enella quale l'apparato produttivo de lpaese dovrebbe realizzare quel process odi ammodernamento che permetta al no-stro paese di non essere emarginato nelladivisione internazionale del lavoro e direndere funzionali in modo rigoroso l erisorse, in primo luogo, all'obiettivo dell osviluppo e dell 'occupazione . Questo Go-verno è incapace di realizzare tale poli-tica, ed anche per questa ragione do-vrebbe decidere di dimettersi .

Ma noi daremo voto contrario sullatabella del Ministero del bilancio, oltreche per queste considerazioni di carat-tere più generale, anche per valutazionidi merito, che riguardano la gestione delMinistero in questione . In realtà, siamoin presenza di un Ministero che ha su-bito ferite gravissime. Sembra che su diesso sia passato Attila nel corso di quest iultimi anni .

Tutti gli strumenti che erano stati av-viati e promossi per fare del Minister odel bilancio una struttura capace di in-tervenire attivamente sulla situazioneeconomica del paese sono stati gettati i nuna crisi profonda . Il fondo investi -menti e occupazione è diventato unaspecie di spettro ; non si sa bene a qualepolitica e a quali esigenze intenda corri-spondere. Nelle sue articolazioni di in-tervento sulle strutture produttive, d iavvio di investimenti necessari per in-vertire le tendenze economiche delpaese ha fatto completo fallimento . Dastrumento di intervento urgente sulla si-tuazione del paese è diventato un ter-reno di scontro e di spartizione, di lot-tizzazione delle risorse .

Il nucleo di valutazione, che dovevarappresentare la struttura tecnica di ga-ranzia di oggettività delle scelte, è stat oportato ad una crisi difficilmente risolvi -bile, e comunque, fino al momento at-tuale, non recuperata . E, soprattutto, nonè stato costruito quel quadro di program -mazione all'interno del quale le stesse va-lutazioni del nucleo di valutazione dellescelte di utilizzazione del fondo investi -menti e occupazione possano assumerequel respiro che è necessario e che deveandare al di là di interventi urgenti .Quindi, anche sul terreno della gestione edei compiti specifici di questo Ministero ,il giudizio che emerge non può che essereprofondamente negativo .

Per questo, noi pensiamo che sia neces -sario dare un voto che segni l'esigenza d iuna modificazione profonda del modo difunzionare e della politica del Ministerodel bilancio, per superare quella corri-spondenza ad un'economia sempre piùcartacea e la situazione di un Ministero

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capace soltanto di produrre documenti ,spesso confusi e contraddittori ed inade-guati a dare alla politica di programma-zione quel contributo del quale vi è asso-luto ed urgente bisogno nella fase che staattraversando il nostro paese (Applaus iall'estrema sinistra) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto l'onorevole Ro-dotà. Ne ha facoltà .

STEFANO RODOTÀ. Signor Presidente, i lgruppo della sinistra indipendente dar àvoto contrario su questo articolo, e la deli -catezza della votazione è già stata sottoli-neata dal richiamo del collega Marrucci aciò che è avvenuto nel Ministero del Bi -lancio, bene esemplificato dalla vicend adel nucleo di valutazione degli investi -menti e del segretario generale della pro-grammazione .

Vorrei, però, a questo punto, ricordareai colleghi che si continua a votare, s uquesto articolo e su quelli che seguiranno,a scrutinio segreto per una richiesta che ilgruppo della sinistra indipendente, in-sieme ai colleghi di democrazia proletariae del PDUP, ha ritenuto di dover rinno-vare questa mattina, malgrado le con -danne moralistiche del voto di ieri sera.Noi non disconosciamo il diritto di daregiudizi sul voto, morali e politici chesiano, ma ritengo che sia opportuno chein quest'aula sia ribadito il fatto — e l oricordo a coloro che con tanto zelo s irifanno al regolamento, quando ciò facomodo — che questo è un diritto de iparlamentari (Applausi all 'estrema sini-stra), il diritto di manifestare il loro vot oin qualsiasi forma prevista dal regola -mento .

Attenzione, io mi interrogo sul signifi-cato del voto che stiamo per dare: nonconfondiamo il risultato con la causa. Ab-biamo avuto ieri la controprova imme-diata del perché si sia verificato un certovoto sulla tabella relativa allo stato di pre-visione della spesa del Ministero delle fi-nanze; sono intervenuti i cinque espo-nenti del pentapartito ed hanno fatto

cinque discorsi diversi e tra loro contrad-dittori. La pretesa, moralmente e politica-mente inammissibile, era quella di farcorrispondere a questa pubblica di-scordia un voto concorde . Questo è il giu-dizio morale e politico che bisogna darein questo momento. Che senso avràquesto voto? Presidente, sono assai preoc -cupato, perché ciò che è condannato enon tollerato in questo momento non è i lvoto segreto, è il voto contrario al Go-verno. Questo è il dato politicamente e distituzionalmente grave .

Si dice: «si abbia la possibilità ed ilcoraggio di esprimersi pubblicamente» ;ma la maggioranza ha chiuso il Senato .Attenzione! Non si sta discutendo al Se -nato il «pacchetto Visentini», che è pas-sato nelle mani degli esperti della mag-gioranza e si chiederà al Senato di ratifi-care la loro opinione . Ricordiamo quelloche è avvenuto per il decreto Berlusconi : isostenitori della libertà erano affiancatidagli autori delle manovre più ignobili —sottolineo ignobili — alle quali io abbi aavuto modo di assistere in questa Camerada quando ci sono, pressioni intollerabil isu alcuni colleghi .

Ebbene, colleghi, in questo clima la di -fesa del voto segreto mi pare fondamen-tale per consentire un minimo di espres-sione corretta delle opinioni dei parla-mentari su punti fondamentali della vitadel paese: «pacchetto fiscale», bilanci odello Stato, questione Berlusconi quandotornerà in quest'aula . Ecco la ragione percui abbiamo reiterato la nostra richiestaed ecco perché riteniamo superficiali levalutazioni che oggi i giornali danno par-lando di imboscata e di franchi tiratori ,sottostimando in pratica il senso politic odella divisione intervenuta nella maggio-ranza. Per questi motivi voteremo controe ci auguriamo che i voti contrari abbian oil peso che la Costituzione ed il regola -mento loro attribuiscono (Applausi dei de-putati del gruppo della sinistra indipen-dente, all'estrema sinistra e dei deputat idel PDUP) .

PRESIDENTE. Passiamo alla vota-zione .

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Camera dei Deputati


Votazione segreta .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risutlato della votazione :

Presenti 558Maggioranza 280

Voti favorevoli 31 4Voti contrari 244

(La Camera approva) .

Hanno preso parte alla votazione :

Abete Giancarl oAgostinacchio PaoloAiardi AlbertoAlagna EgidioAlasia GiovanniAlberini Guid oAlborghetti GuidoAlibrandi TommasoAlinovi AbdonAloi FortunatoAltissimo RenatoAmadei Ferretti MalgariAmalfitano DomenicoAmato GiulianoAmbrogio FrancoAmodeo NataleAndò SalvatoreAndreatta BeniaminoAndreoli Giusepp eAndreotti GiulioAngelini PieroAngelini VitoAniasi AldoAntoni VareseArbasino AlbertoArisio LuigiArmato BaldassareArmellin LinoArtese VitaleArtioli Rossell aAstone Giuseppe

Augello GiacomoAuleta FrancescoAzzaro GiuseppeAzzolini Luciano

Badesi Polverini LiciaBaghino FrancescoBalbo Ceccarelli Laur aBalestracci Nell oBalzamo VincenzoBalzardi Piero AngeloBambi MorenoBaracetti ArnaldoBarbalace FrancescoBarbato AndreaBarbera AugustoBarca LucianoBarontini RobertoBarzanti NedoBaslini AntonioBassanini FrancoBattaglia AdolfoBattistuzzi Paol oBecchetti Ital oBelardi Merlo EriaseBellini GiulioBellocchio AntonioBelluscio CostantinoBenedikter JohannBenevelli Luig iBernardi Antoni oBernardi GuidoBerselli Filipp oBianchi FortunatoBianchi Beretta RomanaBianchi di Lavagna VincenzoBianchini GiovanniBianco GerardoBiasini OddoBinelli Gian Carl oBiondi Alfredo PaoloBirardi MarioBisagno TommasoBocchi FaustoBochicchio Schelotto GiovannaBodrato GuidoBoetti Villanis AudifrediBogi GiorgioBonalumi Gilbert oBoncompagni LivioBonetti AndreaBonetti Mattinzoli Piera

PRESIDENTE. Indico la votazione se-greta, mediante procedimento elettro-nico, sull 'articolo 6 con l 'annessa tabella4, nel testo della Commissione .

(Segue la votazione) .

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Camera dei Deputati


Bonferroni FrancoBonfiglio AngeloBorghini Gianfranc oBorgoglio Felic eBorri Andre aBortolani FrancoBosco BrunoBoselli Anna detta MilviaBosi Maramotti GiovannaBotta GiuseppeBottari Angela MariaBozzi AldoBressani PiergiorgioBriccola ItaloBrocca Beniamin oBruni FrancescoBruzzani Riccard oBulleri Luigi

Cabras PaoloCaccia PaoloCafarelli FrancescoCafiero LucaCalamida FrancoCalonaci Vasc oCalvanese FloraCampagnoli MarioCannelonga SeverinoCanullo LeoCapecchi Pallini Maria Teres aCapria NicolaCiprili Milziade Silvi oCaradonna GiulioCardinale Emanuel eCarelli RodolfoCaria FilippoCarlotto NataleCarpino AntonioCarrus Nin oCasalinuovo MarioCasati FrancescoCasini CarloCasini Pier FerdinandoCastagnetti GuglielmoCastagnola Luig iCavagna MarioCavigliasso PaolaCazora BenitoCeci Bonifazi AdrianaCerrina Feroni Gian LucaChella MarioCherchi Salvatore

Ciafardini MicheleCiaffi AdrianoCiampaglia AlbertoCiancio Antoni oCifarelli MicheleCiocci LorenzoCiocia GrazianoCiofi degli Atti PaoloCirino Pomicino PaoloCitaristi SeverinoCobellis GiovanniCocco MariaCodrignani GiancarlaColombini LedaColombo Emili oColoni SergioColucci FrancescoColumba MarioColumbu Giovanni Battist aColzi OttavianoCominato Luci aComis AlfredoConte CarmeloConti PietroContu FeliceCorder MarinoCorsi UmbertoCorti BrunoCorvisieri SilverioCosti SilvanoCraxi Benedetto detto Bettin oCresco AngeloCrippa GiuseppeCristofori AdolfoCrucianelli FamianoCuffaro AntoninoCurci Francesc oCurcio Rocco

D'Acquisto MarioD'Aimmo Florind oDal Castello MarioDal Maso GiuseppeD 'Ambrosio MicheleDa Mommio GiorgioDanini Ferrucciod'Aquino SaverioDardini Sergi oDarida ClelioDe Carli Francesc oDegennaro GiuseppeDell'Andro Renato

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Camera dei Deputati


Dell'Unto ParisDel Mese PaoloDe Lorenzo FrancescoDe Luca Stefan oDe Michelis Giann iDe Mita Luigi CiriacoDemitry Giusepp eDi Donato GiulioDi Giovanni Arnald oDiglio PasqualeDignani Grimaldi Vand aDi Re CarloDonazzon RenatoDujany Cesare Amat oDutto Mauro

Ebner Michae lErmelli Cupelli Enrico

Fabbri OrlandoFacchetti GiuseppeFagni EddaFalcier Lucian oFantò VincenzoFaraguti LucianoFausti FrancoFelisetti Luigi Din oFerrara Giovann iFerrari BrunoFerrari GiorgioFerrari MarteFerrari SilvestroFerrarini GiulioFerri FrancoFiandrotti FilippoFilippini GiovannaFincato Grigoletto Laur aFini GianfrancoFiori PublioFiorino FilippoFittante Costantin oFlorino MicheleFontana GiovanniForlani ArnaldoFormica RinoFornasari GiuseppeForner GiovanniForte FrancescoFortuna LorisFoschi FrancoFoti LuigiFracanzani Carlo

Fracchia BrunoFrancese AngelaFranchi FrancoFranchi Roberto

Gabbuggiani ElioGalasso Giusepp eGalloni GiovanniGaravaglia Maria PiaGargani GiuseppeGarocchio AlbertoGaspari RemoGasparotto IsaiaGatti GiuseppeGava Antoni oGelli BiancaGeremicca AndreaGermanà AntoninoGhinami Alessandr oGiadresco Giovann iGianni Alfons oGiovannini ElioGitti TarcisioGorgoni GaetanoGoria Giovann iGorla MassimoGradi GiulianoGraduata MicheleGranati Caruso Maria TeresaGrassucci LelioGrippo UgoGrottola GiovanniGualandi EnricoGuarra Antoni oGuerrini PaoloGuerzoni Lucian o

Ianni GuidoIanniello MauroIngrao PietroIntini Ugo

Jovannitti Alvaro

Labriola SilvanoLa Ganga GiuseppeLa Malfa GiorgioLamorte PasqualeLanfranchi Cordioli ValentinaLa Penna GirolamoLa Russa VincenzoLattanzio Vito

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Camera dei Deputati


Leccisi PinoLega SilvioLenoci ClaudioLevi Baldini Ginzburg NataliaLigato LodovicoLo Bello ConcettoLobianco ArcangeloLoda FrancescoLodi Faustini Fustini Adrian aLodigiani OresteLombardo Antonin oLongo PietroLo Porto GuidoLops PasqualeLucchesi GiuseppeLussignoli Francesco Pietro

Macciotta GiorgioMaceratini GiulioMacis FrancescoMadaudo DinoMagri LucioMainardi Fava AnnaMalfatti Franco MariaMalvestio Piergiovann iMammì OscarManca NicolaManchinu AlbertoMancini Vincenz oManfredi ManfredoManna AngeloMannino AntoninoMannino CalogeroMannuzzu SalvatoreMarianetti Agostin oMarrucci EnricoMartellotti Lambert oMartinat UgoMartinazzoli MinoMarzo BiagioMasina EttoreMastella ClementeMatarrese AntonioMatteoli AlteroMazzone Antoni oMazzotta RobertoMedri GiorgioMeleleo SalvatoreMellillo SavinoMemmi Luig iMeneghetti GioacchinoMennitti Domenico

Mensorio CarmineMerolli CarloMicheli FilippoMigliasso TeresaMinervini GustavoMinozzi RosannaMinucci AdalbertoMisasi RiccardoMonducci Mari oMonfredi Nicol aMongiello Giovann iMontanari Fornari NandaMontessoro AntonioMoro Paolo EnricoMoschini RenzoMotetta Giovann iMundo Antoni o

Napoli VitoNatta AlessandroNebbia GiorgioNenna D'Antonio AnnaNicolazzi FrancoNicolini RenatoNicotra BenedettoNonne GiovanniNucara FrancescoNucci Mauro Anna Mari a

Occhetto AchilleOlivi MauroOnorato PierluigiOrsenigo Dante OresteOrsini BrunoOrsini Gianfranco

Paganelli EttorePajetta Gian Carl oPallanti NovelloPalmieri ErmenegildoPalmini Lattanzi Rosell aPalopoli FulvioPandolfi Filippo Mari aParigi GastoneParlato AntonioPasqualin ValentinoPastore AldoPatria RenzoPatuelli AntonioPazzaglia AlfredoPedrazzi Cipolla Anna MariaPeggio Eugenio

Atta Parlamentari

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Camera dei Deputati


Pellegatta GiovanniPellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPernice GiuseppePerrone AntoninoPerugini PasqualePetrocelli EdilioPetruccioli ClaudioPicano AngeloPicchetti SantinoPiccoli FlaminioPierino Giusepp ePiermartini GabrielePillitteri Giampaol oPiredda MatteoPiro FrancescoPisani LucioPisanu GiuseppePochetti MarioPoggiolini DaniloPolesello Gian UgoPoli Bortone AdrianaPoli Gian GaetanoPolidori EnzoPollice Guid oPontello ClaudioPortatadino CostantePoti DamianoPreti LuigiProietti FrancoProvantini Albert oPujia CarmeloPumilia Calogero

Quarta NicolaQuattrone FrancescoQuercioli ElioQuieti Giusepp e

Rabino Giovann iRadi LucianoRaffaelli MarioRallo Girolam oRauti GiuseppeRavaglia GianniRavasio RenatoRebulla LucianoReggiani AlessandroReichlin AlfredoReina GiuseppeRiccardi Adelm oRicotti Federico

Ridi SilvanoRinaldi LuigiRindone SalvatoreRizzi EnricoRizzo AldoRocchi RolandoRocelli GianfrancoRodotà Stefan oRognoni VirginioRomano DomenicoRomita Pier LuigiRonchi EdoardoRonzani Gianni VilmerRosini GiacomoRossattini StefanoRossi AlbertoRossi di Montelera LuigiRossino GiovanniRubbi AntonioRubinacci GiuseppeRubino RaffaelloRuffini Attili oRuffolo GiorgioRusso FerdinandoRusso FrancescoRusso GiuseppeRusso Raffaele

Sacconi MaurizioSalerno Gabriel eSamà Francesc oSandirocco LuigiSanese NicolaSanfilippo SalvatoreSangalli CarloSanguineti Mauro AngeloSannella BenedettoSantarelli GiulioSantini RenzoSantuz Giorgi oSanza Angelo MariaSapio Francesc oSaretta GiuseppeSarti AdolfoSarti ArmandoSastro EdmondoSatanassi AngeloSavio GastoneScaglione NicolaScaiola Alessandr oScalfaro Oscar LuigiScaramucci Guaitini Alba

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati


Scarlato GuglielmoScotti VincenzoSegni MariottoSenaldi CarloSeppia MauroSerafini MassimoSerrentino PietroSerri RinoServello Francesc oSilvestri GiulianoSinesio GiuseppeSoave SergioSodano GiampaoloSoddu PietroSorice VincenzoSospiri NinoSpagnoli UgoSpataro AgostinoStegagnini BrunoSterpa EgidioStrumendo LucioSullo FiorentinoSusi Domenic o

Tagliabue GianfrancoTamino GianniTancredi AntonioTassi CarloTassone MarioTatarella Giusepp eTedeschi NadirTesini GiancarloTesta AntonioTiraboschi Angel oTorna MarioTorelli GiuseppeTortorella AldoTrabacchi Felic eTramarin Achill eTrantino VincenzoTrappoli FrancoTrebbi IvanneTringali PaoloTriva Rubes

Umidi Sala Neide MariaUrso Salvator eUsellini Mario

Vacca GiuseppeValensise RaffaeleVecchiarelli Bruno

Ventre AntonioVernola NicolaVignola GiuseppeVincenzi BrunoViolante LucianoVirgili BiagioViscardi MicheleVisco Vincenzo AlfonsoViti Vincenz oVizzini Carlo Michele

Zamberletti GiuseppeZambon BrunoZampieri Amede oZangheri Renat oZaniboni AntoninoZanini PaoloZanone ValerioZarro GiovanniZolla Michel eZoppetti FrancescoZoppi PietroZoso GiulianoZuech GiuseppeZurlo Giuseppe

Sono in missione :

Amadei GiuseppeAstori GianfrancoCattanei FrancescoCiccardini Bartol oFioret MarioGioia LuigiMartino GuidoOlcese VittorioRiz RolandScovacricchi Martin oSpini ValdoZavettieri Saverio

(Presiedeva il Presidente Leonilde lotti)

PRESIDENTE. Passiamo all 'articolo 7 eall'annessa Tabella n. 5, (per la quale siveda lo stampato n. 2106-B), nel testodella Commissione che è del seguente te-nore :

(Stato di previsione del Ministero di grazi ae giustizia e disposizioni relative) .

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«Sono autorizzati l 'impegno e il paga -mento delle spese del Ministero di grazi ae giustizia, per l 'anno finanziario 1985, inconformità dell'annesso stato di previ-sione (Tabella n . 5) .

Le entrate e le spese degli Archivi nota-rili, per l 'anno finanziario 1985, sono sta-bilite in conformità degli stati di previ-sione annessi a quello del Ministero d igrazia e giustizia (Appendice n . 1) .

Per provvedere alle eventuali defi-cienze delle assegnazioni di bilancio è uti-lizzato il fondo di riserva per le speseimpreviste di cui all 'articolo 171 dellostato di previsione della spesa degli Ar-chivi notarili . I prelevamenti dal dett ofondo nonché le iscrizioni ai competent iarticoli delle somme prelevate, sarann odisposti con decreti del Presidente dell aRepubblica, su proposta del Ministro d igrazia e giustizia di concerto con quell odel tesoro. Tali decreti verranno comuni-cati al Parlamento in allegato al cont oconsuntivo degli Archivi stessi» .

A tale articolo sono stati presentati iseguenti emendamenti:

Alla tabella 5, aumentare gli stanzia-menti di cassa:

al capitolo 1114 di 1 miliardo;

al capitolo 1587 di 2 miliardi;

al capitolo 1701 di 10 miliardi .

Tab. 5. 5 .LANFRANCHI CORDIGLI, MACIS ,

MACCIOTTA, VIGNOLA .

Alla tabella 5, capitolo 2090, sostituire lecifre:

19.000.000.000 e 19.000.000.000

rispettivamente con le seguenti:

119.000.000.000 e 119.000.000.000 .

Conseguentemente, alla tabella 12, capi-tolo 4011, sostituire le cifre :

1 .072.685.000.000 e 804.300.000.000


972.685.000.000 e 704.300.000.000 .

Tab. 5. 2 .

SPADACCIA, CRIVELLINI, AGLIETTA ,

MELEGA, PANNELLA, ROC-

CELLA, RUTELLI, STANZAN I

GHEDINI, TEODORI .

Alla tabella 5, capitolo 2102, sostituire l ecifre :

40.000.000.000 e 40.000.000.000

rispettivmaente con le seguenti:

140.000.000.000 e 140.000.000.000 .

Conseguentemente, alla tabella 12, capi-tolo n. 4031, sostituire le cifre:

921 .560.000.000 e 809.100.000.000


821 .560.000.000 e 709.100.000.00

Tab. 5 . 1 .

SPADACCIA, CRIVELLINI, AGLIETTA ,

MELEGA, PANNELLA, Roc-CELLA, RUTELLI, STANZANI

GHEDINI, TEODORI .

Alla tabella 5, capitolo 7001, sostituire lecifre :

100.000.000.000 e 100.000.000.000


400.000.000.000 e 400.000.000.000.


1 .536.364.000.000 e 1 .371 .700.053.000


1 .236.364.000.000 e 1 .071 .700.053.000 .

Tab. 5 . 3 .SPADACCIA, CRIVELLINI, AGLIETTA ,

MELEGA, PANNELLA, Roc-CELLA, RUTELLI, STANZANI

GHEDINI . TEODORI.

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Camera dei Deputati


Alla tabella 5, capitolo 7001, aumentarelo stanziamento di cassa di 50 miliardi .

Tab. 5. 7 .

MACIS, LANFRANCHI CORDIOLI, VI-

GNOLA, MACCIOTTA .


10.000.000.000 e 10.000.000.000

rispettivamente con le seguenti :

110.000.000.000 e 110.000.000.000 .

Conseguentemente, alla tabella 12, capi-tolo 1872, sostituire le cifre:

506.284.000.000 e 480.000.000.000


406.284 .000.000 e 380.000.000.000 .

Tab. 5 . 4 .SPADACCIA, CRIVELLINI, AGLIETTA,

MELEGA, PANNELLA, ROC-

CELLA, RUTELLI, STANZAN I

GHEDINI, TEODORI .

Alla tabella 5, capitolo 7051, aumentarelo stanziamento di cassa di lire 6 mi-liardi .

Tab. 5. 8.LANFRANCHI CORDIGLI, MAC-

CIOTTA, VIGNOLA .

Passiamo agli interventi sul l 'articolo 7 esulla relativa tabella e sul complesso degl iemendamenti ad essi presentati . Hachiesto di parlare l 'onorevole Tassi. Ne hafacoltà.

CARLO TASSI . Signor Presidente, onore -voli colleghi, sarò breve anche se la ta-bella relativa al dicastero di grazia e giu-stizia necessiterebbe di un discorso anali -tico e lungo. Il bilancio preventivo pre-sentato dal ministro Martinazzoli è il so-stantivo maschile della bilancia della giu-stizia odierna, una bilancia che pende ,che rimbalza . una bilancia che non è sti -

mata dagli italiani, nel momento in cu iall'interno della magistratura, come ne itribunali in genere, avvengono le cose pi ùdisparate e più contradditorie . È un bi-lancio insufficiente, che non provvede a dadeguare le strutture del Ministero neces -sarie soprattutto in relazione a quelle ri-forme che hanno voluto fare della cort ed'appello l'unico giudice di secondogrado, per quanto riguarda il giudizio pe-nale .

Sono state approvate delle norme l equali prevedono che per i prossimi cinqueanni tutti i reati, con sentenze impugnatein pretura, saranno prescritti . Manca, tut -tavia, l'organico adeguato alle nuove ri-forme ed alle nuove esigenze . Gli stanzia-menti del Ministero di grazia e giustizi asono insufficienti. Per altro, per pareg-giare un «buco» di bilancio che si viene acreare con la riduzione del prezzo delgasolio, il Governo è riuscito a detrarre 1 4

miliardi dal capitolo di spesa prevista pe rla riorganizzazione del Corpo degli agentidi custodia. Noi sappiamo che tra le forzedi polizia, il Corpo degli agenti di custodi aè quello maggiormente vessato . Sono uo-mini costretti a durissimi e lunghi turni d ilavoro, arrivano a fare 24 ore di lavorosenza soluzione di continuità, non hannola possibilità di godere di un periodo d iferie, fanno degli straordinari pesantis-simi pagati a vil prezzo, addirittura se-condo due tariffe : una determinata da lMinistero di grazia e giustizia, l 'altra dalMinistero dell ' interno.

È l'organizzazione della disorganizza-zione ed il bilancio che è stato presentat onon mette in evidenza tanto il passivo de ldocumento contabile in sé, quanto le ca-renze del settore della giustizia . Quando s ifanno le riforme bisogna preventiva-mente affrontare il problema delle strut-ture: nel caso delle riforme penitenziarie,è necessario, anzitutto, costruire le cas ecircondariali e non semplicemente cam-biare l 'intitolazione delle vecchie carcerisostenendo, in tal modo, di aver fatto l ariforma .

È un bilancio in sfacelo, come è in sfa-celo la giustizia in Italia. Ed è per questoche con particolare dolore, soprattutto

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per coloro che vivono la vita dei tribunali ,come operatori o collaboratori di giusti -zia, quali sono alcuni colleghi che spessoparlano da questi banchi, per i motiviche, sia pur brevemente, ho esposto, vote-remo con piena coscenza contro il bi-lancio proposto dal ministro Martinazzol iper il Ministero di grazia e giustizia (Ap-plausi a destra) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel'onorevole Spadaccia . Ne ha facoltà . .

GIANFRANCO SPADACCIA. Signor Presi -dente, abbiamo dato atto al Governo chequello relativo al Ministero di grazia egiustizia è, insieme con quello concer-nente la difesa, l'unico stanziamento chevede aumentare l'incidenza percentualedella spesa ministeriale sul complesso de lbilancio dello Stato .

Si tratta di una circostanza innegabileche, ci auguriamo possa costituire un 'in-versione di tendenza rispetto all'irrespon-sabile politica seguita nei due anni prece -denti di fronte alla gravità dei problem idell 'organizzazione giudiziaria italiana.

Tuttavia, gran parte delle cifre stan-ziate e che aumentano l'incidenza dellaspesa giudiziaria sul totale del bilanciodello Stato riguardano l'edilizia carcera -ria. Da questo punto di vista, esprimiamoqualche preoccupazione per i conflitti dicompetenza che subito si sono aperti, s utali stanziamenti tra il Ministero dei la-vori pubblici e quello di grazia e giustizia ,conflitti che rischiano di vanificare la vo-lontà politica di accelerare l 'edificazionedi nuove, più civile strutture .

Esistono per altro, altri gravi problemidella giustizia italiana ai quali questo bi-lancio non dà una risposta . Per sottoline-arli, abbiamo voluto presentare una seri edi emendamenti alla tabella annessaall'articolo 7 : alcuni dei quali aumentanogli stanziamenti per talune strutture diservizio attinenti a problemi delicati egravi della vita carceraria del nostropaese; abbiamo poi presentato emenda -menti più consistenti volti ad assicurarel 'ammodernamento, l 'adeguamento, ilrafforzamento delle strutture giudiziarie

con stanziamenti idonei al bisogno per -ché, senza il rafforzamento, l'adegua-mento, il miglioramento delle strutturegiudiziarie non si potrà realizzare la ri-forma del processo penale già approvat oda questa Camera .

Per quanto riguarda il primo ordine diemendamenti, mi soffermerò soprattuttonella illustrazione dei miei emendamentiTab. 5.2 e Tab. 5 .1 . Il primo riguarda iminori che, per vicende relative alla lorovita, sono caduti sotto la competenzadell'autorità giudiziaria. Da questo puntodi vista, almeno come indirizzo e comemodificazione di comportamenti, daparte del Ministero di grazia e giustizi asono state fatte cose importanti, in parti-colare con l'istituzione di un ufficio chesta operando bene ed il cui compito èanche quello di indirizzare l'opera di co-muni e di enti locali, spesso assenti, indif -ferenti o privi di possibilità, per assicu-rare gli strumenti di recupero di quest iminori .

Noi chiediamo l'aumento di questi stan-ziamenti da 19 a 119 miliardi . Infatti ,siamo convinti che un mutamento di indi -rizzo ed un aumento della qualità dell'in-tervento, in un settore in cui un'azionetempestiva da parte dello Stato a sostegnodelle famiglie può significare il recuperoalla vita sociale e civile di giovani altri -menti condannati ad un destino ingrat oed amaro, nonché spesso antisociale,passi innanzitutto attraverso la quantitàdegli stanziamenti. Se il Governo non èinvestito della possibilità di una delibera-zione quantitativamente adeguata, diffi-cilmente la qualità dell'intervento potràmodificarsi .

Dai compagni comunisti, i quali ave -vano votato un aumento di un solo mi-liardo, ci è stato fatto presente che forse,per le strutture esistenti e per il tipo d ìlavoro avviato, questo stanziamento sa-rebbe eccessivo. Abbiamo già chiesto agl iuffici, e chiediamo anche a lei, signoraPresidente, se sia possibile, tenendo contodi questa raccomandazione dei compagnicomunisti ed in particolare della com-pagna Pedrazzi Cipolla, modificare l'au -mento di cento miliardi in un aumento di

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Camera dei Deputati


trenta miliardi, passando da 19 a 49 mi-liardi .

Il mio secondo emendamento Tab . 5. 1

riguarda l 'aumento degli stanziament iper le strutture di assistenza medica e psi -chiatrica ai detenuti . Ci troviamo d ifronte ad un capitolo di bilancio molt ovasto . Sappiamo che nelle carceri esi-stono gravissimi problemi, sia di finanzia -mento, sia relativi alle convenzioni con leregioni ed i comuni . Anche in questo cas ol'aumento dello stanziamento può con -sentire di affrontare con mentalità ed in-dirizzi diversi i problemi sanitari, psichia-trici e di altro tipo che si pongono pe rmoltissimi detenuti . In questo capitolorientra, per esempio, il problema dell 'as-sistenza ai detenuti tossicodipendenti ch epossono altrimenti rappresentare un fat-tore di infezione del carcere e, attraversoquest 'ultimo, della stessa società.

Dal punto di vista dell'organizzazionegiudiziaria nel suo complesso sono pi ùimportanti gli altri miei due emenda-menti Tab . 5 .3 e Tab. 5.4 . Noi abbiamoapprovato la riforma del processo penale .I tempi della delega al Governo, se l'altroramo del Parlamento seguirà tempestiva-mente l 'operato della Camera nelle suedeliberazioni, sono almeno di quattro ocinque anni. Pertanto o noi utilizziamoquesti quattro o cinque anni per metterein grado la struttura giudiziaria di affron-tare il nuovo processo secondo il nuovorito, oppure anche questa nuova deleg ache abbiamo approvato, e che propo-niamo al Senato di approvare a sua volta ,farà la fine della vecchia delega sulla ri-forma proposta anni fa, cioè si vanifi-cherà ogni politica riformatrice.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENT EVITO LATTANZIO .

GIANFRANCO SPADACCIA. Per questoportiamo da 100 a 400 miliardi gli stan-ziamenti per l'ampliamento, il restauro ,la ristrutturazione degli immobili desti-nati ad edificio giudiziario. Per questastessa ragione, proponiamo di portare da10 a 110 miliardi gli stanziamenti del ca-

pitolo 7010 che riguardano l 'ammoderna -mento degli uffici e soprattutto le innova-zioni tecnico-scientifiche necessarie per-ché l'amministrazione giudiziaria si amessa in grado di affrontare, con lenuove tecnologie e con i nuovi mezzi, l'an-damento delle nuove, complesse forme d icriminalità .

Ciò che in definitiva chiediamo, anchein sede di discussione del bilancio, comegià abbiamo fatto nei dibattiti politici, inCommissione e in aula, ogni volta che si ètrattato di affrontare i problemi della giu-stizia, è una politica delle riforme che si aanzitutto calata nelle cifre e nelle scelteprogrammatiche e finanziarie del bi-lancio dello Stato .

Questi i motivi dei nostri emendament ie queste le nostre valutazioni e preoccu-pazioni che abbiamo voluto destinare aquesta fase del dibattito che, registriam ocon piacere, si è finalmente avviato suitemi specifici che erano all'ordine delgiorno, cioè sugli articoli del disegno dilegge di bilancio dello Stato .

PRESIDENTE. Qual è il parere dellaCommissione sugli emendamenti presen-tati all'articolo 7?

MARIO D'ACQUISTO, Relatore per lamaggioranza . Il parere della Commissioneè negativo su tutti gli emendamenti pre-sentati alla Tab . 5. L'emendamento Pe-drazzi Cipolla Tab. 5.6 si deve intendereassorbito.

PRESIDENTE. L'emendamento in que-stione è stato ritirato . Il Governo?

GIOVANNI NONNE, Sottosegretario diStato per il tesoro . Concordo con il pareredel relatore .

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, pas-siamo ai voti .

GIANFRANCO SPADACCIA . Chiedo di par-lare.

PRESIDENTE. Voglia indicarne il mo-tivo .

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GIANFRANCO SPADACCIA . Per sollecitareuna risposta a quanto avevo chiesto agl iuffici e alla Presidenza, in ordine alla pos-sibilità di modificare gli stanziamenti pre -visti nell'emendamento Tab . 5.2 nel sensodi sostituire le cifre «19.000.000.000» conla cifra «49.000.000.000» .

PRESIDENTE. Onorevole Spadaccia,non posso che confermarle che la su arichiesta è inammissibile .

Passiamo ai voti .Pongo in votazione l'emendament o

Lanfranchi Cordioli Tab . 5 .5, non accet-tato dalla Commissione né dal Governo.

(È respinto) .

Passiamo all'emendamento Spadacci aTab. 5.2 .

Ha chiesto di parlare, per dichiarazion edi voto, l'onorevole Pedrazzi Cipolla . Neha facoltà .

ANNA MARIA PEDRAllI CIPOLLA . Moti-verò brevemente l'astensione del gruppocomunista su questo emendamento . Ab-biamo creduto, nel corso di tutto il dibat-tito sui documenti finanziari, in Commis-sione ed in aula, che fosse doveroso per ilGoverno e la maggioranza aumentare gl istanziamenti per la giustizia, in partico-lare quelli per la giustizia minorile . Purtuttavia, come abbiamo sottolineato i nCommissione e vogliamo qui ribadire, ri-volgendoci agli amici radicali, vi è da con-siderare che qualche anno fa il Parla -mento approvò una importante legge ,precisamente la legge n . 382: con essa econ il successivo decreto presidenziale n .616 furono trasferite o delegate agli ent ilocali importanti competenze statali . Talicompetenze riguardano, tra l 'altro, pro-prio la questione dei minori . In questaluce, appare essenziale dotare gli enti lo -cali di finanziamenti adeguati, ed infatti atale riguardo abbiamo condotto un 'im-portante battaglia, pur con non rilevant irisultati. Ora, noi crediamo che aumen-tare in misura così rilevante gli stanzia -menti per l'ufficio minori del Ministero d igrazia e giustizia possa significare, pur se

apprezziamo e condividiamo i motiv idella scelta, riportare, di fatto, nell'am-bito di quel Ministero, competenze ch eoggi residuano solo nel campo penale,poiché tutto il resto deve essere svilup-pato in sede locale .

PRESIDENTE. Pongo in votazionel'emendamento Spadaccia Tab . 5.2, nonaccettato dalla Commissione né dal Go-verno.

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendament oSpadaccia Tab. 5.1, non accettato dallaCommissione né dal Governo.

(È respinto) .


(È respinto)

Pongo in votazione l'emendamentoMacis Tab . 5.7, non accettato dalla Com-missione ne dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendament oSpadaccia Tab. 5.4, non accettato dallaCommissione né dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendamentoLanfranchi Cordioli Tab . 5.8, non accet-tato dalla Commissione né dal Governo.

(È respinto) .

Passiamo alla votazione dell'articolo 7 .Ha chiesto di parlare per dichiarazione d ivoto l'onorevole Macis . Ne ha facoltà .

FRANCESCO MACIS. Dichiaro il voto con-trario del gruppo comunista, per una ra-gione di fondo: quella della inadeguatezzadelle risorse destinate alla giustizia, so-prattutto in relazione alle nuove esigenzeposte dalle leggi di riforma approvate dalParlamento .

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Credo che, anzitutto, si debba osservar ecome l'entità degli stanziamenti per lagiustizia sia rimasta estremamente mode -sta: dallo 0,72 per cento delle spese sta -tali, nello scorso anno, si è passati all o0,87 per cento di quest 'anno, a legisla-zione invariata, che però scende allo 0,8 1per cento scontando gli effetti della legg efinanziaria. Siamo dunque, collega Spa-daccia, in presenza di un aumento de ltutto irrilevante, che non può certamenteessere messo a confronto con quello chesi registra per il Ministero della difesa ,pari addirittura al 17 per cento; pensiamoche soltanto per acquisti d 'arma vi è statoun aumento del 20 per cento, là dove tra-spare evidentemente, lì sì, una volontàpolitica di pervenire a risorse più ade-guate, che non sembra invece operarenell 'amministrazione della giustizia .

Noi ci siamo adoperati formulando so-stanzialmente due proposte : quella di au-mentare i trasferimenti ai comuni perrafforzare gli uffici di conciliatura, permetterli in condizioni di sopperire all espese di giustizia, in relazione soprattuttoall'aumento di competenza del giudic econciliatore e, in secondo luogo, per fa rpartire un programma di informatizza-zione in grado di sveltire tutte le macchi-nosità che oggi appesantiscono gli uffic igiudiziari e occupano gran tempo del per -sonale ausiliario .

Le nostre proposte sono state giudicat eragionevoli da parte dei rappresentant idella maggioranza e del Governo, tantoche, a nostro avviso, c'era parso di intra -vedere una disponibilità per modificarein meglio, lavorando assieme, il bilanci odi questo importante settore della pub-blica amministrazione in un moment ocosì delicato come l'attuale . Ma, alla resadei conti, in Commissione bilancio e inAssemblea si è manifestata una chiusurada parte della maggioranza e, in second oluogo, vi è stato un comportamento vera-mente singolare del ministro che si è di-sinteressato dei problemi del bilanci oquasi fosse materia trascurabile e di se-condo ordine .

Voglio richiamare all 'attenzione deicolleghi la discussione sull'edilizia peni -

tenziaria, le nostre richieste di chiari-menti rivolte personalmente al ministro ,l'assenza di quest'ultimo dal dibattito inaula. Eppure, nelle prossime settimane ,nei prossimi mesi, occorrerà intervenire asostegno delle leggi di riforma, occorreràintervenire per adeguare le strutture giu-diziarie, per risolvere i mille problemi chesi presenteranno quando entreranno invigore le nuove norme.

Noi siamo preoccupati, e non ci pare diaver colto la stessa preoccupazione ne icolleghi della maggioranza, né nel mini-stro; ci auguriamo che questo atteggia-mento muti . Per parte nostra, continue-remo ad adoperarci perché vi sia davveroun interesse e una attenzione per i pro-blemi della giustizia, commisurato all'al-tezza dello sforzo necessario per i cam-biamenti che sono stati introdotti dalleleggi approvate nella scorsa estate dalParlamento . Ma, intanto, dobbiamo no-tare che il bilancio, che è occasione diverifica di questa volontà politica, è u nbanco di prova totalmente mancato dalGoverno e dalla maggioranza .

Per queste ragioni, daremo voto con-trario sull'articolo 7 e sulla annessa ta-bella n. 5 (Applausi all 'estrema sinistra) .

PRESIDENTE. Passiamo ai voti .

Votazione segreta.

PRESIDENTE. Indìco la votazione se-greta, mediante procedimento elettro-nico, sull'articolo 7, con l'annessa tabellan. 5, nel testo della Commissione .



Comunico il risultato della votazione:

Presenti e votanti 550Maggioranza 276

Voti favorevoli 309Voti contrari 24 1


Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati



Abete GiancarloAgostinacchio PaoloAiardi Albert oAlagna EgidioAlasia GiovanniAlberini GuidoAlborghetti GuidoAlibrandi TommasoAlinovi AbdonAloi FortunatoAlpini RenatoAltissimo RenatoAmadei Ferretti MalgariAmalfitano Domenic oAmato GiulianoAmodeo NataleAndò SalvatoreAndreatta BeniaminoAndreoli GiuseppeAndreotti GiulioAngelini PieroAngelini VitoAniasi AldoAnselmi TinaAntonellis SilvioAntoni VareseArbasino AlbertoArisio LuigiArmellin LinoArtese VitaleArtioli Rossell aAstone GiuseppeAugello Giacom oAuleta Francesc oAzzaro GiuseppeAzzolini Lucian o

Badesi Polverini LiciaBaghino FrancescoBalestracci NelloBalzamo VincenzoBalzardi Piero Angel oBaracetti ArnaldoBarbalace FrancescoBarbato AndreaBarbera AugustoBarca LucianoBarontini RobertoBarzanti NedoBaslini Antonio

Bassanini Franc oBattaglia AdolfoBattistuzzi PaoloBecchetti ItaloBelardi Merlo Erias eBellini GiulioBellocchio AntonioBelluscio CostantinoBenedikter JohannBenevelli Luig iBernardi AntonioBernardi GuidoBerselli FilippoBianchi Fortunat oBianchi Beretta RomanaBianchi di Lavagna VincenzoBianchini GiovanniBianco GerardoBiasini OddoBinelli Gian Carl oBirardi MarioBisagno TommasoBocchi FaustoBochicchio Schelotto GiovannaBodrato GuidoBoetti Villanis AudifrediBogi GiorgioBonalumi GilbertoBoncompagni LivioBonetti AndreaBonetti Mattinzoli PieraBonferroni FrancoBonfiglio AngeloBorghini GianfrancoBorgoglio FeliceBorri AndreaBorruso AndreaBortolani FrancoBosco BrunoBoselli Anna detta MilviaBosi Maramotti GiovannaBotta GiuseppeBottari Angela MariaBressani PiergiorgioBriccola ItaloBrina AlfioBrocca BeniaminoBruni FrancescoBruzzani RiccardoBulleri Luigi

Cabras Paolo

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Camera dei Deputati


Caccia PaoloCafarelli Francesc oCafiero LucaCalamida FrancoCalonaci VascoCalvanese FloraCampagnoli MarioCannelonga SeverinoCanullo LeoCapecchi Pallini Maria Teres aCapria NicolaCaprili Milziade Silvi oCaradonna GiulioCardinale Emanuel eCarelli RodolfoCaria FilippoCarpino AntonioCarrus Nin oCasalinuovo MarioCasati FrancescoCasini CarloCasini Pier FerdinandoCastagnetti GuglielmoCastagnola LuigiCavagna MarioCavigliasso Paol aCazora BenitoCeci Bonifazi AdrianaCerrina Feroni Gian LucaChella MarioCherchi Salvator eCiafardini MicheleCiaffi AdrianoCiampaglia AlbertoCiancio Antoni oCifarelli MicheleCiocci LorenzoCiocia GrazianoCiofi degli Atti Paol oCirino Pomicino PaoloCitaristi SeverinoCocco MariaCodrignani GiancarlaColombini LedaColoni SergioColucci FrancescoColumba MarioColumbu Giovanni BattistaColzi OttavianoCominato Luci aComis AlfredoConte Carmelo

Conti PietroContu FeliceCorder MarinoCorreale PaoloCorsi UmbertoCorti BrunoCorvisieri SilverioCosti SilvanoCresco AngeloCrippa GiuseppeCristofori AdolfoCrucianelli FamianoCuffaro AntoninoCurci FrancescoCurcio Rocco

D'Acquisto Mari oD'Aimmo FlorindoDal Castello MarioDal Maso GiuseppeD'Ambrosio MicheleDa Mommio GiorgioDanini FerruccioD'Aquino Saveri oDardini SergioDarida ClelioDe Carli FrancescoDegennaro GiuseppeDel Donno OlindoDell 'Andro RenatoDell'Unto ParisDel Mese PaoloDe Lorenzo FrancescoDel Pennino Antoni oDe Luca Stefan oDe Michelis GianniDe Mita Luigi CiriacoDemitry GiuseppeDi Donato Giuli oDi Giovanni ArnaldoDiglio PasqualeDignani Grimaldi Vand aDi Re CarloDonazzon RenatoDrago Antonin oDujany Cesare AmatoDutto Mauro

Ebner MichaelErmelli Cupelli Enrico

Fabbri OrlandoFacchetti Giuseppe

Atti Parlamentari

— 20425 —



Fagni EddaFalcier Lucian oFantò VincenzoFaraguti Lucian oFausti FrancoFelisetti Luigi Din oFerrara GiovanniFerrari BrunoFerrari GiorgioFerrari MarteFerrari SilvestroFerrarini GiulioFerri FrancoFiandrotti FilippoFilippini GiovannaFincato Grigoletto Laur aFini GianfrancoFiori PublioFiorino FilippoFittante CostantinoFlorino MicheleFontana GiovanniForlani ArnaldoFormica RinoFornasari GiuseppeForner GiovanniForte FrancescoFortuna Lori sFoschi FrancoFoti LuigiFracanzani CarloFracchia BrunoFrancese AngelaFranchi FrancoFranchi Roberto

Gabbuggiani ElioGalasso GiuseppeGalloni GiovanniGaravaglia Maria PiaGargani GiuseppeGarocchio AlbertoGaspari RemoGasparotto Isai aGatti GiuseppeGava Antoni oGelli BiancaGeremicca AndreaGermanà AntoninoGhinami AlessandroGiadresco GiovanniGianni Alfonso

Giovagnoli Sposetti Angel aGiovannini ElioGitti TarcisioGorgoni Gaetan oGoria GiovanniGorla MassimoGradi GiulianoGraduata MicheleGranati Caruso Maria TeresaGrassucci LelioGrippo UgoGrottola GiovanniGualandi EnricoGuarra AntonioGuerrini Paol oGuerzoni LucianoGullotti Antonino


Jovannitti Alvaro

Labriola SilvanoLa Ganga GiuseppeLagorio LelioLa Malfa GiorgioLamorte PasqualeLanfranchi Cordioli ValentinaLa Penna GirolamoLeccisi PinoLega SilvioLevi Baldini Ginzburg NataliaLigato LodovicoLo Bello ConcettoLobianco ArcangeloLoda FrancescoLodi Faustini Fustini AdrianaLodigiani OresteLongo PietroLo Porto GuidoLops PasqualeLucchesi GiuseppeLussignoli Francesco Pietr o

Macciotta GiorgioMaceratini GiulioMacis Francesc oMadaudo DinoMagri Lucio

Atti Parlamentari

— 20426 —

Camera dei Deputati


Mainardi Fava AnnaMalfatti Franco MariaMalvestio PiergiovanniMammì OscarManca EnricoManca NicolaManchinu Albert oMancini Giacom oMancini VincenzoManfredi ManfredoManna AngeloMannino AntoninoMannino CalogeroMannuzzu SalvatoreMarianetti AgostinoMarrucci EnricoMartellotti Lambert oMartinat UgoMartinazzoli MinoMarzo BiagioMasina EttoreMassari RenatoMastella ClementeMatarrese AntonioMatteoli AlteroMazzone AntonioMazzotta RobertoMedri GiorgioMeleleo SalvatoreMelillo SavinoMemmi LuigiMeneghetti Gioacchin oMennitti DomenicoMerolli CarloMicheli FilippoMigliasso Teres aMinervini GustavoMinozzi Rosann aMinucci AdalbertoMisasi RiccardoMonducci MarioMonfredi NicolaMongiello Giovann iMontanari Fornari NandaMontessoro Antoni oMoro Paolo EnricoMoschini RenzoMotetta Giovann iMundo Antonio

Natta AlessandroNebbia Giorgio

Nenna D'Antonio AnnaNicolazzi FrancoNicolini Renat oNicotra Benedett oNonne Giovann iNucara FrancescoNucci Mauro Anna Maria

Occhetto AchilleOlivi MauroOnorato PierluigiOrsenigo Dante OresteOrsini BrunoOrsini Gianfranco

Paganelli EttorePajetta Gian CarloPallanti NovelloPalmieri ErmenegildoPalmini Lattanzi RosellaPalopoli FulvioPandolfi Filippo Mari aParigi GastoneParlato Antoni oPasqualin Valentin oPastore AldoPatria RenzoPatuelli AntonioPazzaglia AlfredoPedrazzi Cipolla Anna Mari aPeggio EugenioPellegatta GiovanniPellizzari GianmarioPernice GiuseppePerrone AntoninoPerugini PasqualePetrocelli EdilioPetruccioli ClaudioPicano AngeloPicchetti Santin oPiccoli FlaminioPierino GiuseppePiermartini GabrielePillitteri GiampaoloPiredda MatteoPiro FrancescoPisani LucioPisanu GiuseppePochetti MarioPoggiolini DaniloPolesello Gian UgoPoli Bortone Adriana

Atti Parlamentari

— 20427 —



Poli Gian GaetanoPolidori EnzoPollice GuidoPontello ClaudioPortatadino Costant ePoti DamianoPreti LuigiProietti Franc oProvantini Albert oPujia CarmeloPumilia Calogero

Quarta NicolaQuattrone FrancescoQuercioli ElioQuieti Giuseppe

Rabino Giovann iRadi LucianoRaffaelli MarioRallo GirolamoRauti Giusepp eRavaglia GianniRavasio Renat oRebulla LucianoReggiani AlessandroReichlin AlfredoReina GiuseppeRiccardi AdelmoRicciuti RomeoRicotti FedericoRidi SilvanoRighi LucianoRinaldi LuigiRindone SalvatoreRizzi EnricoRizzo AldoRocchi RolandoRocelli Gianfranc oRodotà Stefan oRognoni VirginioRomano Domenic oRomita Pier LuigiRonchi EdoardoRonzani Gianni VilmerRosini GiacomoRossattini StefanoRossi AlbertoRossi di Montelera LuigiRossino Giovann iRubbi AntonioRubino Raffaello

Ruffini AttilioRuffolo GiorgioRusso Ferdinand oRusso FrancescoRusso GiuseppeRusso Raffael e

Sacconi MaurizioSalerno GabrieleSamà FrancescoSandirocco Luig iSanese NicolaSanfilippo SalvatoreSangalli CarloSanguineti Mauro Angel oSanlorenzo BernardoSannella BenedettoSantarelli GiulioSantini RenzoSantuz GiorgioSanza Angelo MariaSapio FrancescoSaretta GiuseppeSarti ArmandoSastro EdmondoSatanassi AngeloSavio GastoneScaglione NicolaScaiola AlessandroScaramucci Guaitini AlbaScarlato Guglielm oScotti VincenzoSegni MariottoSenaldi CarloSeppia MauroSerafini MassimoSerrentino PietroSerri RinoSilvestri GiulianoSinesio GiuseppeSoave SergioSodano GiampaoloSoddu PietroSorice VincenzoSospiri NinoSpagnoli UgoSpataro AgostinoStegagnini BrunoSterpa EgidioStrumendo LucioSullo FiorentinoSusi Domenico

Atti Parlamentari

— 20428 —



Tagliabue GianfrancoTamino Giann iTancredi AntonioTassi CarloTassone MarioTedeschi NadirTesini GiancarloTesta AntonioTiraboschi AngeloTorna MarioTorelli GiuseppeTortorella AldoTrabacchi FeliceTrantino VincenzoTrappoli Franc oTrebbi IvanneTremaglia Pierantonio MirkoTringali PaoloTriva Rubes

Urso SalvatoreUsellini Mario

Vecchiarelli BrunoVentre AntonioVernola NicolaVignola GiuseppeVincenzi Brun oViolante LucianoVirgili BiagioViscardi MicheleVisco Vincenzo AlfonsoVisentini BrunoViti VincenzoVizzini Carlo Michele

Zamberletti GiuseppeZambon BrunoZampieri AmedeoZangheri RenatoZaniboni Antonin oZanini PaoloZanone Valeri oZarro Giovann iZolla Michel eZoppetti FrancescoZoppi PietroZoso GiulianoZuech GiuseppeZurlo Giuseppe

Sono in missione :

Amadei Giusepp eAstori GianfrancoCattanei FrancescoCiccardini BartoloFioret MarioGioia LuigiMartino GuidoOlcese VittorioRiz RolandScovacricchi Martin oSpini ValdoZavettieri Saverio

(Presiedeva il Vicepresidente Vito Lat-tanzio) .

Si riprende la discussione .

PRESIDENTE. Passiamo all 'articolo 8 eall'annessa tabella n . 6. Do lettura dell'ar-ticolo 8, nel testo modificato dalla nota divariazioni :

«(Stato di previsione del Ministero degliaffari esteri e disposizioni relative) .

«Sono autorizzati l ' impegno e il paga-mento delle spese del Ministero degli af-fari esteri per l 'anno finanziario 1985, i nconformità dell 'annesso stato di previ-sione (Tabella n . 6) .

È approvato, in termini di competenz ae di cassa, il bilancio dell 'Istituto agrono-mico per l'oltremare, per l'anno finan-ziario 1985, annesso allo stato di previ-sione del Ministero degli affari esteri (Ap-pendice n . 1) .

In corrispondenza delle somme affluit eall'entrata del bilancio dell 'Istituto agro-nomico per l'Oltremare, per anticipazionie rimborsi di spese per conto di terzi, non -ché di organismi internazionali e del Di-partimento per la cooperazione allo svi-luppo, il Ministro del tesoro è autorizzatoad apportare, con propri decreti, le oc -correnti variazioni all'entrata ed allaspesa del suddetto bilancio per l'anno fi-nanziario 1985».

Atti Parlamentari

— 20429 —



Alla tabella n . 6 sono stati presentati iseguenti emendamenti:


4.000.000.000 e 4.000.000.000rispettivamente con le seguenti:4.800.000.000 e 4.800.000.000.

Conseguentemente, ridurre dell'importocorrispondente le previsioni sul capitol o4620 (Aiuto pubblico allo sviluppo) .

Tab. 6.2 .

ARMATO .

Alla tabella 6, capitolo 3533, sostituire l ecifre:

4.000.000.000 e 4.000.000.000rispettivamente con le seguenti :4.800.000.000 e 4.800.000.000.

Conseguentemente, ridurre dell'importocorrispondente le previsioni sul capitol o4620 (Aiuto pubblico allo sviluppo) .

Tab . 6.3 .

GIADRESCO, TREBBI ALOARDI, SAN-

DIROCCO, SANLORENZO, Ros-SINO, VIGNOLA, MACCIOTTA.


5.200.000.000 e 5.200.000.000

rispettivamente con le seguenti :5.700.000.000 e 5.700.000.000 .

Conseguentemente, ridurre dell'importocorrispondente le previsioni sul capitolo4620 (Aiuto pubblico allo sviluppo) .

Tab. 6.4 .

ARMATO .


5.200.000.000 e 5.200.000.000

rispettivamente con le seguenti :5 .700.000.000 e 5 .700.000.000.

Conseguentemente, ridurre dell'importocorrispondente le previsioni sul capitolo4620 (Aiuto pubblico allo sviluppo) .

Tab. 6.5 .GIADRESCO, TREBBI ALOARDI, SAN-

DIROCCO, SANLORENZO, Ros-SINO, VIGNOLA, MACCIOTTA .


9.500.000.000 e 9.500.000.000

rispettivamente con le seguenti:11 .000.000.000 e 11 .000.000.000.

Conseguentemente, ridurre dell'importocorrispondente le previsioni sul capitolo4620 (Aiuto pubblico allo sviluppo) .Tab. 6.6 .

ARMATO .


9.500.000.000 e 9.500.000.000

rispettivamente con le seguenti:11 .000.000.000 e 11 .000.000.000.

Conseguentemente, ridurre dell'importocorrispondente le previsioni sul capitolo4620 (Aiuto pubblico allo sviluppo) .Tab. 6.7 .

GIADRESCO, TREBBI ALOARDI, SAN-

DIROCCO, SANLORENZO, ROS-

SINO, VIGNOLA, MACCIOTTA.

Alla tabella 6, capitolo 4620 (Erogazioneda effettuare nel quadro dell'aiuto pub-blico allo sviluppo) sostituire le cifre :

703.650.000.000 e 703.650.0000.000rispettivamente con le seguenti :3.703.650.000.000 e 3.703.650.000.000.

Conseguentemente, alla tabella 12, ap-portare le seguenti modificazioni:

Atti Parlamentari

— 20430 —



Cifre da sostituire Nuovi importiCapi-toli

Competenza Cassa Competenza Cassa

1802 233 .372 .000 .000 200.000.000.000 83 .372 .000 .000 50 .000 .000.00 0

1872 506184.000.000 480 .000 .000.000 206 .284 .000.000 180 .000 .000 .000

1874 64 .935.000.000 60.000.000 .000 24.935 .000 .000 20.000.000.000

2102 350 .981 .800 .000 374 .500 .000.000 150.981 .800 .000 174.500.000.000

4001 180 .600 .000.000 195 .000 .000.000 80.600 .000.000 95.000.000.000

4005 423 .543.000.000 509 .500 .000 .000 173 .543 .000.000 259 .500.000.000

4011 1 .072 .685 .000.000 804300 .000.000 522 .685 .000 .000 254300.000.000

4031 921 .560 .000 .000 803 .100.000.000 371 .560.000.000 259.100.000.000

4051 1 .536364 .000.000 1371 .700 .053.000 736 .364 .000.000 571 .700.053 .000

7010 81 .000.000.000 75.000 .000.000 21 .000.000.000 15 .000.000 .000

Tab. 6.1 .SPADACCIA, CRIVELLINI, AGLIETTA ,

MELEGA, PANNELLA, ROC-CELLA, RUTELLI, STANZIAN IGHEDINI, TEODORI .

Ricordo che l'emendamento 8.1 del Go-verno è assorbito dal nuovo testo risul-tante dalla nota di variazioni .

Passiamo agli interventi sull'articolo 8 el'annessa tabella n . 6, e sul complessodegli emendamenti a questa presentati .

Ha chiesto di parlare l'onorevole Sandi-rocco. Ne ha facoltà.

Lumi SANDIROCCO. Signor Presidente ,colleghi, signori rappresentanti del Go

verno, le nostre valutazioni sullo stato d iprevisione del Ministero degli affari ester iper l 'anno finanziario 1985 si collocano,ovviamente, nell'ambito delle valutazion ipiù complessive che abbiamo espressosulla legge finanziaria e sul bilancio d iprevisione per il 1985 . Il giudizio che nederiva é, se possibile, ancora più critico esevero. Si potrebbero riproporre le stessevalutazioni, gli stessi giudizi che abbiam oespresso sui bilanci degli anni precedenti ,segnatamente per il 1984, in particolareper quanto concerne la spesa per gli ita-liani all'estero e per l'emigrazione, di cu imi occuperò molto succintamente . Si po-trebbero ripetere le stesse denunce, for-mulare le stesse identiche proposte da noisistematicamente e coerentemente enun-ciate nel corso degli ultimi dieci anni .

Il primo rilievo di carattere general e

Atti Parlamentari

— 20431 —



sulla tabella n. 6 riguarda la spesa com-plessiva, circa 1 .750 miliardi su un totaledi 318.742 miliardi del bilancio comples-sivo dello Stato, una cifra irrisoria ch enon copre nemmeno la svalutazione deri-vante dall ' inflazione, una cifra sostanzial-mente in diminuzione rispetto agli ann iprecedenti se rapportata al bilancio com-plessivo dello Stato, come ha dovuto rile-vare criticamente anche il relatore inCommissione. Infatti si passa dallo 0,58per cento del bilancio di previsione de l1984 allo 0,54 per cento di quello attuale .Questi dati assumono maggiore gravità sesi considera, come si rileva nella nota pre-liminare della tabella n . 6, che la maggio rparte delle spese del Ministero degli af-fari esteri viene sostenuta all'estero e che ,per garantire una certa stabilità nelle as-segnazioni di fondi alle sedi diplomatich ee consolari, i finanziamenti sono per lopiù effettuati in valuta pregiata e in modoprevalente in dollari statunitensi . Noi nonsappiamo quali siano state le proposte dispesa formulate per la formazione delbilancio. Ma se il Tesoro può intervenire adecurtare, ciò significa anche a nostrogiudizio che sono stati offerti pretesti ,appigli che attengono evidentemente a duna discutibile amministrazione di quest ispecifico bilancio. Basti considerare lacifra relativa ai residui passivi al l o gen-naio 1984: 192 miliardi di residui passivi ,pari circa al 12 per cento dello stanzia-mento complessivo; e basti considerare ilfatto grave che si prevede, ancora per i l1985, una cifra cospicua di residui pas-sivi, e ciò malgrado la riduzione sostan-ziale della spesa .

L'altro rilievo di carattere complessivoriguarda il rapporto, del tutto squilibrato ,abnorme, fra spese correnti, pari a 1 .576miliardi, e spese di investimento e inconto capitale, pari a 171 miliardi e 600milioni, dove le spese di investimento cor-rispondono a circa il 9 per cento dellacomplessiva previsione di spesa del Mini-stero degli affari esteri . In questi dati s iesprime la sostanziale negazione di un apolitica a favore della emigrazione . In-fatti, in questo ambito complessivo, anco rpiù grave è la previsione di spesa per

l'emigrazione. Nel triennio, infatti, il Mi-nistero degli affari esteri spenderà nel1985, 28 miliardi e 500 milioni ; nel 1986,29 miliardi e 922 milioni; nel 1987, 31miliardi e 415 milioni; dal che si evinceche nel 1987 spenderemo di meno diquanto avevamo previsto per il 1984, cioè32 miliardi .

Fu detto ancora una volta, nel 1983, chefinalmente si sarebbe andati, in sede d ibilancio 1985, ad un adeguato stanzia-mento. Gli stessi impegni erano stati as-sunti nel 1982, nel 1981, e nel 1980 . In-vece, siamo alle solite, anzi vi è un aggra-vamento dei dati di bilancio . Non com-prendiamo allora il senso di certe lamen-tazioni contenute nella nota preliminarealla tabella n. 6. Qui, infatti, si affermache non è stato possibile negli ultimi anniadeguare i mezzi finanziari e le strutturedelle nostre sedi all'estero a causa dellepiù volte lamentate carenze di bilancio . Atali difficoltà si sono aggiunte quelle deri-vanti dal blocco delle assunzioni, ribaditocon la legge finanziaria per il 1984, non-ché la impossibilità di realizzare compiu-tamente il programma di incentivazionedelle sedi particolarmente disagiate; fat-tori questi che hanno mantenuto grave i lgrado di copertura degli organici, com egià segnalato l 'anno scorso . Il 25 percento dei posti risulta scoperto, vale adire uno su quattro .

Come si può, in queste condizioni, con-durre strutturalmente una efficace poli-tica estera, come si può garantire unaefficace assistenza agli italiani all'estero ?Ribadiamo ancora una volta, inoltre, chequesto processo è in atto da anni . Fac-ciamo alcuni esempi . Consideriamo inprimo luogo il capitolo 3532 attinenteall'«assistenza diretta alle nostre comu-nità all 'estero»; un capitolo talmente qua-lificante da ritenere che da esso deriv il'immagine della nostra attività all 'estero :una attività che — come si afferma nell anota preliminare — nei molteplici aspett iin cui essa si esplica, acquista sempremaggiore importanza ed ampiezza. Lostanziamento in questo caso è di 8 mi-liardi e 800 milioni, una cifra assoluta-mente inadeguata .

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Camera dei Deputati


Consideriamo poi il capitolo 3577, con-cernente i contributi in denaro, libri emateriali didattici ad enti, associazioni ecomitati per l 'assistenza educativa scola-stica e culturale dei lavoratori italianiall'estero e delle loro famiglie; attivitàquesta comunemente definita come assi-stenza culturale. Anche qui troviamo unacifra pressoché immutata ed immutabil eda otto anni, e quindi, di fatto decre-scente: una previsione di 9 miliardi larga -mente al di sotto delle necessità minime,tanto è vero che, nei comitati di assistenzascolastica, siamo giunti ai licenziamentidi personale qualificato indispensabile ,come voi stessi avete ripetuto ogni anno ;personale che andrebbe meglio remune-rato ed aumentato .

PRESIDENZA DEL PRESIDENT E

LEONILDE IOTTI.

LUIGI SANDIROCCO . In queste condi-zioni non si può dunque condurre un aefficace politica estera e tanto meno s ipuò garantire una efficace assistenza a inostri connazionali all 'estero. Già l 'annoscorso la Corte dei conti aveva rilevatocriticamente la modestia delle spese so-ciali in questo settore . Ebbene, oggi,queste spese si sono ridotte alla 0,05 delbilancio, in un momento in cui cresce ladisoccupazione in Europa ed i licenzia -menti colpiscono soprattutto i lavoratoriemigrati — quindi i nostri connazionali —esplodono fenomeni di xenofobia, ven-gono contestati i diritti prima riconosciut ie vi sono rientri obbligati ; mentre altempo stesso emergono i gravi problemidella cosiddetta nuova emigrazione. Sipensi ai tecnici italiani assassinati in Mo-zambico, cui va ancora una volta il nostropensiero addolorato e riverente, ai lavora-tori sequestrati in Arabia, ai rischi ed a ipericoli che in varie parti del mondo cor-rono i nostri lavoratori mentre adem-piono ai loro compiti in lavori quasisempre di altissimo valore civile .

In questa situazione, mentre premonoquesti problemi (ne abbiamo avuta eco

nel dibattito sul disegno di legge finanzia -ria, in Commissione e in Assemblea), con-tinua l'agitazione sul voto all 'estero e su lvoto per corrispondenza .

Vogliamo qui ripetere quanto ha affer-mato con chiarezza il segretario del no-stro partito circa l'impraticabilità d iquesto voto, per ragioni di ordine costitu-zionale, per ragioni politiche, per ragion idi eguaglianza tra i cittadini e tra i partiti ,per ragioni di opportunità, di giustizia ecosì via. Del resto, il Governo non ci h aancora spiegato come possa accadere ch esu 1.600.000 emigrati in Europa, solo 560

mila sono stati iscritti nelle liste elettorali ,e di questi hanno votato nelle recenti ele-zioni europee solo 230 mila, mentre siamostati in grado di scrutinare solo 190 milaschede elettorali .

Che senso ha, dunque, in queste condi-zioni parlare di voto all'estero? Auspi-chiamo pertanto che siano mantenute, edanzi estese, le nostre proposte, già appro-vate dalla Commissione esteri, relative adun aumento sostanziale dello stanzia -mento a favore dei consolati per l'attivit àdi documentazione e di informazione do-vuta ai nostri connazionali . Proponiamo ,in secondo luogo, un aumento dello stan -ziamento per le strutture di assistenzascolastica all'estero, innanzi tutto per icomitati di assistenza scolastica; insiemealla garanzia che non si attuino licenzia -menti di personale degli stessi comitati, d icui si è sempre riconosciuta e si riconoscela funzione e, anzi, l'esigenza di rafforza -mento. Proponiamo, infine, un aumentodei fondi per l'assistenza diretta e indi -retta ai nostri connazionali .

Tuttavia, le misure di modificazion edella spesa, pur significative ed apprezza-bili, non mutano il nostro parere negativosulla Tabella n . 6. Noi sosteniamo la ne-cessità di una nuova logica, di una diversagenerale impostazione di linea della poli-tica verso l'emigrazione . È la logica, con -sentitemi di sottolinearlo, che si esprim ein maniera organica nelle conclusionidella nostra conferenza nazional edell'emigrazione -e nell ' insieme delle pro-poste di legge che abbiamo presentato alParlamento, che riguardano questo set-

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tore decisivo, questa grande questione na -zionale .

Dall ' insieme delle proposte emerge un apolitica di profondo rinnovamento versol 'emigrazione e di rilancio dell ' iniziativadello Stato italiano . Abbiamo voluto sotto -lineare questo impegno anche con l'ele-zione al Parlamento europeo di una no-stra collega che è diretta espressionedell 'emigrazione .

Vi sono poi due grandi iniziative poli-tiche di ampio respiro ideale che propo-niamo all'attenzione del Parlamento. Laprima è l'approvazione, a livello europeo ,dello statuto dei diritti degli emigrati, ch eimpegni, certo il Parlamento europeo, iparlamenti nazionali, i vertici, ma cheimpegni soprattutto la partecipazione e i lcontributo delle grandi masse degli emi-grati . L 'altra consiste in un patto fra tutt ele forze democratiche, anche qui a livelloeuropeo, contro la xenofobia; un campo,questo, di lotta in cui possono essere sol-lecitate potenzialità, promosse iniziativ emolteplici da parte di varie forze culturalie democratiche. Infine, chiediamo al Go-verno di dar seguito alla richiesta, conte -, iuta in una mozione presentata da tutte l eforze democratiche, di convocare la se-conda conferenza nazionale dell 'emigra-zione .

Queste, signor Presidente, onorevol icolleghi, le nostre proposte concrete;queste le motivazioni che ci inducono adesprimere un . voto di netto, fermo dis-senso sulle previsioni di spesa contenut enella tabella n . 6 (Applausi all 'estrema si-nistra) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel'onorevole Rauti . Ne ha facoltà .

GIUSEPPE RAUTI. Signor Presidente ,colleghi, signor ministro, il mio inter-vento, dovendo essere necessariamentebreve, si limiterà a sottolineare alcuni deimolti aspetti strutturali, che un dibattitopiù ampio indubbiamente richiederebbe ,sul Ministero degli esteri, quanto alla suastruttura, al suo funzionamento e ai suo iproblemi; ed anche a richiamare alcuniper noi inelirninabili dati di fatto politici .

Osservazioni strutturali brevissime .Siamo facilitati in questo, cari colleghi ,da quello che il relatore ci ha esposto i nCommissione e sul quale, sempre in Com -missione, ci siamo intrattenuti .

Annotazioni critiche che, a nostro av-viso, esorbitavano ampiamente da quell asorta di ritualismo che accompagnasempre i pareri dei relatori quando nonpossono negare l'esistenza dei problemi .Infatti, il relatore ha dovuto elencare i lfatto non meno incontestabile che nonsolo continuano ad esistere quei problem ima che gli stessi, via via aggravandosi ne lcorso degli anni, sono stati invano denun-ciati dai relatori . in sede di discussione edi analisi della tabella del Ministero degl iesteri, negli anni precedenti. Pertanto ,quando si nota, ad esempio, che lo stat odi previsione del Ministero degli ester ipresenta un contenuto aumento dellesomme stanziate, un aumento dello 0, 6per cento, evidentemente si lascia preve-dere che quegli stessi difetti, invano de-nunciati negli anni scorsi, sono difetti chesi aggraveranno in misura enorme anchenel corso del prossimo anno .

Il relatore fa notare — tra l'altro — (edè questo ormai un dato di fatto che a noi ,membri della Commisisone esteri e chepartecipiamo ai lavori di altri organismi ,anche a livello internazionale, era noto datempo) che i nostri diplomatici all'esterosi trovano ad agire in condizioni di graveinferiorità, al punto che la loro stessa in -formazione di base è carente perché, adesempio, non arrivano nemmeno i fond iper acquistare i giornali stranieri .

C'è stato — è vero — nel corso di quest ianni una crescita, che io non esito a defi-nire esponenziale, dei compiti del Mini-stero degli esteri. La stessa moltiplica-zione degli Stati, fenomeno questo sullecui conseguenze poco si è riflettuto, haportato indubbiamente ad un aggravio, inpochissimi anni, dei compiti per la strut-tura di questo Ministero . È un fenomenoin atto da anni, fenomeno al quale inqualche modo e qualche misura biso-gnava pur ovviare .

Pesano oggi sul bilancio, sulla stessastruttura tecnica e operativa del Mini-

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Camera dei Deputati


stero degli esteri, compiti di naturanuova, che vanno dagli aiuti alla coopera-zione e allo sviluppo (problema questoveramente enorme ed apertissimo) adaltri impegni per contributi fissi chel 'Italia deve adempiere e che incidonoanche sul bilancio del Ministero degliesteri. Basti citare, ad esempio, i fondi perl'ONU. Basti ricordare che dobbiamo ver-sare contributi obbligatori per le forze dipace di stanza in Medio Oriente, per l aforza di pace di stanza a Cipro, per quell anel Libano meridionale; basti elencarel 'entità crescente delle somme richiesteper le delegazioni e i relativi delegati all aCEE, alla NATO, all 'OCSE, alla stessaONU, all'OCSDE, al Consiglio d 'Europa,all 'Unione europea occidentale . Bisognarazionalizzare, bisogna padroneggiar equesto che è diventato un organismoenorme, complesso, un organismo gra-vato da compiti, alcuni nuovi ed altri che ,in questi anni, si sono indubbiamente ap-pesantiti .

Occorrerà aggiungere, ancora, la vocerelativa ai fondi richiesti per gli enti acarattere internazionalistico, che sonostati raggruppati in base alla legge 28dicembre, n . 948, per rendersi conto chenon si è pensato — proprio in termin itecnici, in termini tali da assicurare unamaggiore operatività — a questi pro-blemi. Dell'accoglimento di questi pro-blemi e della loro soluzione non vi ètraccia nello stato di previsione del Mini-stero degli esteri .

Potremmo denunciare questo con l estesse parole con le quali l'ha denunciat oil relatore. Infatti questi problemi —come ha detto — sono stati denunciati da ivari relatori al disegno di legge di bilancioche si sono succeduti nel corso degli ann ipassati, ma non si vede alcun segno d icambiamento di indirizzo . Quando, nellastessa discussione che si è svolta in Com-missione, si è parlato di mille piccole coseche ostacolano l 'opera della nostra demo-crazia, non si è ovviamente detta tuttaintera la verità, che è molto più grave ,perché, ad esempio in quella stessa sede edalla stessa fonte è stato rilevato il nonpiccolo particolare che in questi anni si è

determinata ed aggravata una vera e pro-pria dislocazione patologica degli stess idipendenti della Farnesina, il cui 48 percento presta servizio a Roma presso ilMinistero, mentre le sedi all'estero son oscoperte. Insomma, di fronte alla crescitadi nuove esigenze all'estero, abbiamo sed iscoperte nella misura del 18 per cento inEuropa e nel nord America, del 31-32 percento in Africa e in sud America e addi-rittura del 45 per cento nel Medi ooriente .

Per un attimo poniamo attenzione a ci òche queste cifre comportano, anche i ntermini di scarsa informazione, e a checosa significhino in riferimento al pro-blema degli aiuti all'estero : che cosa si-gnifica non poter disporre del 31-32 percento di personale delle sedi consolari ediplomatiche in Africa e in sud America ?Significa mancare di quei dati di base chesono indispensabili in primo luogo al Mi-nistero degli esteri, al Governo tutto in-tero e all'opinione pubblica, per poterscegliere meccanismi adeguati in base aiquali indirizzare l'ulteriore flusso degliaiuti italiani in questi paesi, che sono poi ipaesi che noi dobbiamo — o dovremmo— aiutare di più . Discutiamo di migliaiadi miliardi addirittura da aggiungere all acooperazione e allo sviluppo; ci viene pro -posta l'istituzione di un commissariostraordinario per gestire almeno 1 .500

miliardi nei prossimi tre anni per lo svi-luppo: come lo facciamo agire in con-creto, quel meccanismo, se Ie nostre sedidiplomatiche sono in quei paesi scopert eper un terzo, e talvolta di più, dei quadri ,quelli che ci dovrebbero fornire le indica-zioni di base?

È chiaro che se il dibattito fosse piùvasto, di osservazioni come questa (anch ese non forse della stessa gravità) se n epotrebbero fare moltissime, per racco-gliere anche i rilievi, le censure, le conte -stazioni, se vogliamo, lo stato d 'animo ditutta questa struttura, che opera ne lmondo e che spesso impegna anche fun-zionari di altissimo livello e di grand ecapacità, che però si dibattono in questedifficoltà. A fronte di strutture stranier eche si stanno modernizzando, arric-

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chendo di tutti gli strumenti tecnologici escientifici che sono tipici della nostraepoca, quei funzionari si trovano perfinoin difficoltà ad acquistare i giornali stra-nieri e devono rifarsi esclusivamente albollettino dell'ANSA .

In quella occasione noi facemmo — e dora ripetiamo in via di sintesi — anch erilievi politici alla gestione del Minister odegli affari esteri. In quella occasioneadoperai una definizione che lasciò moltosorpreso il ministro degli esteri e sull aquale — con la sua usuale cortesia dialet-tica — si intrattenne poi in sede di re-plica. Notai che nella gestione politica de lMinistero degli esteri vi erano indubbia -mente state, in qualche momento, conno-tazioni che definii avventurose o avventu-ristiche . Connotazioni di contenuto poli-tico, che per esempio, hanno avuto estrin -secazione e sottolineatura in qualcosa ch eancora non ci è stato politicamente spie-gato e che invece dovrebbe esserci spie-gato prima del voto su questo bilancio ,che è importante e significativo propri oper le implicazioni politiche che son oconnesse alla figura, all 'opera se voletealla personalità del ministro degli esteri .Quando, per esempio, (e faccio solo gl iesempi più clamorosi) si va al festival del'Unità a parlare della tesi delle due Ger-manie, si dice qualcosa di profondamentelacerante e dirompente ma anche di im-portante: nulla però è stato chiarito, nep-pure in riferimento a ciò che successiva -mente è accaduto anche a livello di rap-porti internazionali : e quando si manife-stano particolari simpatie, vicinanze ofrequentazioni o una sorta di reiterazion edi iniziative a favore della Libia e de lcolonnello Gheddafi, beh, anche tuttoquesto ha un preciso significato poli-tico.

Ecco, nei pochi minuti che sembran oessere disponibili per un dibattito di talenatura e di tale importanza, non poss oche deplorare il fatto che, da un lato,abbiamo un Ministero che in questi ann inon è stato seguito nell 'emergere, nell 'ag-gravarsi delle sue profonde difficoltà d inatura strutturale, tecnica, operativa ,funzionale ed anche finanziaria ; mentre,

dall'altro, abbiamo una politica sull aquale il Movimento sociale italiano nonha mancato di esercitare, nelle sedi enelle occasioni più opportune, le più pro-fonde censure e contestazioni .

Se votiamo, quindi, contro tutti i capi-toli del bilancio e contro questo bilancio ,contro il bilancio del Ministero degliesteri, che si esprime e viene rappresen-tato anche dalla personale e politica fi-gura del ministro Andreotti, il nostro no èancora più fermo, se possibile, ancora pi ùsolenne, impegnato ed impegnativo (Ap-plausi a destra — Congratulazioni). .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel'onorevole Sanlorenzo . Ne ha facoltà .

BERNARDO SANLORENZO. Signor Presi -dente, onorevoli colleghi, signor ministrodegli esteri, a quale fine devono servire i3.500 miliardi che compaiono come fondispendibili nella voce «cooperazione allo svi -luppo per il 1985»? Credo che voi conve-niate con me che questo interrogativo dob -biamo porcelo tutti, in presenza di unanuova, grave emergenza internazionale,che non è solo in Etiopia ma è scandita dacifre tragiche di morti per fame .

Ieri l'Assemblea mondiale dell'alimen-tazione ha denunciato che, se negli ann i'70 la denutrizione colpiva 400 milioni d ipersone, oggi colpisce 800 milioni di per-sone; e sempre ieri è stato rilevato comein Africa la produzione pro capite è indiminuzione da vent 'anni: non si tratta,quindi, soltanto di situazioni di emer-genza, ma di una situazione strutturale .

Ieri si è concluso il vertice dei capi d iStato dell'Organizzazione per l 'unità afri-cana, la quale ha indicato che 36 paesi s u50 sono colpiti dal flagello della fame, etutto questo interessa 150 milioni di per-sone. Siamo di fronte ad una grande tra-gedia che deve scuotere le coscienze, chedeve impegnare i governi e i parlamenti ,più di quanto sinora sia stato possibilefare, anche qui nel nostro Parlamento .

Per questo approviamo l ' inizio degliaiuti di emergenza che il Governo ha de-ciso; riteniamo, però, che il Govern odebba riferire pubblicamnte, non solo nel

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Comitato ristretto, sul dispiegarsi d iquesti aiuti, sulle difficoltà che incontra ,su come si intenda superarle, sul coordi-namento necessario in sede CEE e sugl iesiti di questi aiuti . Siamo cioè favorevol iad una strategia di intervento straordina-rio, che non si identifichi soltant onell'emergenza, e per questo abbiamopresentato proposte precise, concrete, i nParlamento . Chiediamo, anche da quest obanco, un incontro con il Presidente de lConsiglio e con il ministro degli esteri pe rillustrare le proposte che i parlamentar ieuropei e i parlamentari italiani de lgruppo comunista e di quello della sini-stra indipendente, insieme ad altri parla-mentari europei, devono avanzare perch éin questo senso si passi ad una strategi acomplessiva, fatta di intervento straordi-nario e di una nuova politica di coopera-zione allo sviluppo.

Ma, per poter rispondere adeguata -mente all ' interrogativo iniziale, bisogne-rebbe sapere molto di più in ordine a ch ecosa siano serviti i 5 .000 miliardi stanziatie spesi sinora nei bilanci del 1982, del1983 e del 1984 . Signor Ministro, lei dev ericordare quello che disse recentement ein Commissione affari esteri, quando lamia parte politica — ma non da sola —fece presente che l'articolo 3 della leggen. 38 stabiliva che alla relazione del bi-lancio del Ministero degli affari esteri s idovesse allegare la relazione del CIPES .Lei sa che questa relazione non è statapresentata e, ancorché possiamo esserc idocumentati per altra via sulle cose che s isono verificate, non è consentito a nes-suno, meno che mai al Governo, di no npresentare i documenti previsti da unalegge dello Stato .

Il Governo però ci preoccupa non soloper le cifre che stanzia e per l 'oscuritànella quale vengono spese, ma per il fatt oche non traduce in concreto le raccoman-dazioni che tuttavia accoglie in sede diesame del disegno di legge di bilancio .Onorevole ministro, lei ricorda che fu-rono presentati — durante la scorsa ses-sione di bilancio — una serie di ordini de lgiorno, che il Governo accettò come rac-comandazione. Voglio ricordarle i punti

in essi contenuti per evidenziare comeessi non siano stati attuati .

Non è stato approvato il regolamentod'attuazione della legge n . 38 e non si puòdire che non sia stato approvato perch ébisognava procedere ad una revisionedella legge; so anch'io che bisogna modi-ficare la legge n . 38 (abbiamo presentatoa questo scopo una proposta di legge), maciò non consente a nessuno di lasciar an-dare avanti le cose senza introdurre gl istrumenti fondamentali, con i quali si po-trebbe accelerare, ad esempio, il sistemadella spesa. Non si sa niente, poi, circal ' istituenda banca dei dati, che doveva es-sere realizzata, al dipartimento, entro lafine dell'anno. Si è aggravato il ritardonella presentazione alla Corte dei cont idei giustificativi necessari per assicurarela trasparenza, che è tanto più indilazio-nabile quanto più cresce l'ammontare de ifondi destinati dallo Stato italiano allacooperazione e allo sviluppo . Inoltre, do-veva essere indetta la conferenza nazio-nale delle organizzazioni non governa-tive: perché non è stata realizzata? No ncostava nulla, anzi avrebbe consentito atali organizzazioni di far conoscere i lor orisultati e la loro politica! Forse non èstata convocata perché in quella sedetutte le organizzazioni non governative s isarebbero dichiarate contrarie al com-missario straordinario, e questo non fa-ceva parte della politica dichiarata dell amaggioranza nel nostro Parlamento !

Nel 1984 il Governo ha accuratamenteevitato di rispondere alle interrogazion ipiù impegnative, che tendevano ad en-trare nel merito della gestione della poli-tica di cooperazione allo sviluppo ; né hasollecitato un confronto in quest'aulasull'intera politica di cooperazione, comeera stato proposto dall 'impegnativa mo-zione presentata dal gruppo comunista ,che aveva come primo firmatario l 'onore-vole Napolitano. Sempre nel 1984, mal-grado le precise proposte del mio gruppo ,di quasi tutti i gruppi del Senato e di u ngruppo di parlamentari della democrazi acristiana, il Governo non ha elaborato nétanto meno attuato un piano di intervent istraordinari, che erano necessari in certe

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zone dell'Africa già da allora — e non daoggi, dopo l 'appello della FAO e dell'ONU—, da marzo o da aprile, quando le emer-genze si chiamavano Mozambico o paes idel Sahel . Questo piano non è stato va -rato, perché era irrisolta la questione de lcommissario straordinario, che ha in -dotto il Governo a presentare con sei mes idi ritardo il disegno di legge ed ha con-sentito che, in giro per l'Italia, venissecondotta una campagna, con la quale siaccusavano anche i comunisti, della man -cata predisposizione del piano di inter-vento straordinario . In questi giorni, inquest 'aula, le cose sono state chiarite, maintanto il danno è stato provocato .

Soprattutto non si è tradotto in nessu natto coerente ciò che era indicato negliordini del giorno accettati dal Governo ,con i quali si cercava di orientare tutti inostri interventi nella direzione del so-stegno all 'autosufficienza alimentare, peraffrontare alla radice i problemi, senza l anecessità di scoprire, ogni tre mesi, l'esi-stenza di un 'emergenza mondiale . Ieri ilvertice dei capi di Stato dell 'OUA hascelto la strategia dell 'autosufficenza ali-mentare, già enunciata nel piano di Lago sdel 1980, ma poi abbandonata per le tanteresistenze e difficoltà. Che cosa comport aquesta nuova riaffermazione, nella stra-tegia dei nostri aiuti, non soltanto d'emer-genza, ma anche di crediti, portata avant idalla nostra cooperazione? Quali novit àdobbiamo introdurre? Non dobbiamo in-trodurne nessuna? Qual è, ad esempio, l ascala di priorità nei nostri aiuti e nellanostra politica di cooperazione? Tutto ci òrisulta ormai sfumato, perché alla prio-rità dell'agricoltura, dell 'energia, dellematerie prime, del terziario, dell'indu-strializzazione, sono stati aggiunti altr idue settori (formazione e sanità) e quind itutto sembra essere diventato priorita-rio .

Pare a me di ravvisare in questa sommadi priorità — che finiscono con l 'oscurarela priorità fondamentale — l 'interesse ela pressione di gruppi economici, ch epuntano piuttosto al l 'espansione di settorimerceologici italiani, con riferimentoall'esportazione, più che alla politica di

cooperazione . Intendiamoci: non vo-gliamo demonizzare alcun contributodella politica economica del nostro paes enel sostegno alla politica di sviluppo, per -ché l 'aiuto ai paesi in via di sviluppo puòandare d'accordo con il sostegno all eaziende esportatrici, ma gli obiettivi no ndebbono escludersi a vicenda . Tuttoquesto può avvenire se si attua un coordi-namento fra i vari ministeri del nostropaese che operano in questo campo, m alei, onorevole ministro, sa che questocoordinamento non c'è, perché è pratica-mente impossibile realizzarlo .

Ieri la Commissione della Comunità eu-ropea ha deciso di proporre ai governi de idieci la creazione di uno stato maggiorecomunitario e di un piano per la lottacontro la fame . Ma questa era la propostache avevamo avanzato noi nélla nostraraccomandazione di un anno fa! Siamolieti che a questo si arrivi, anche se unanno dopo. Speriamo che il nostro Go-verno abbia dato un contributo ad arri-vare a questa decisione. Ma, adesso, comeopereremo per far sì che questa decisionenon debba attendere altri mesi e mes iprima di essere tradotta nel concreto ?

Con gli stanziamenti previsti (3 mila500 miliardi) l ' Italia raggiunge una eroga-zione oscillante (credo, perché non c'è larelazione del CIPES) tra il 50 ed il 60 percento, ma non raggiunge ancora lo 0,7per cento dei nostri impegni internazio-nali. Vorremmo sapere dalI'onorevole mi-nistro quando l 'Italia intenda raggiunger equesto 0,7 per cento.

È vero quanto ha detto Pisani, cioè ch econtinuiamo ad essere, con l'Irlanda, un odei due paesi che hanno in percentuale lostanziamento minore. E del tutto chiaroche il nostro 0,7 per cento in cifra asso-luta corrisponde a 2, 3, 4, 5, 6 volte glistanziamenti della Scandinavia, delBelgio e dell 'Olanda. Ma non è che noifacciamo un'opera di carità ; noi facciamouna politica che sappiamo benissimo ren-dere all'idea di un nuovo ordine econo-mico internazionale e ad una politica disviluppo che riguarderà tutti i paesi indu-strializzati e, prima di tutto, i paesi euro-pei .

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Onorevole ministro, quanti soldi s ispendono di quelli stanziati? La nostr acapacità di spesa aumenta o diminuisce ?La Corte dei conti continua a dire che lanostra capacità di spesa è attorno al 40per cento. E certo che bisogna riformarela legge n . 38, ma non si può nemmen oaspettare che passino anni prima ch equalche cosa di questo genere cominci acambiare. E non può certamente esseresoltanto il provvedimento sul commis-sario straordinario che può risolvere ilproblema della capacità e della rapiditàdi spesa di questa massa ingente di fi-nanza che viene messa a disposizione .

Per concludere, voglio dire che noi nonvogliamo né criminalizzare né assolvere ilMinistero degli esteri per quello che f anella politica di cooperazione . Noi inten-diamo che conduca di nuovo una politicaseria, e badiamo agli esiti di questa poli-tica. E sono passati quattro anni daquando è stata inaugurata: è tempo che i lParlamento e l 'opinione pubblica sap-piano che cosa hanno prodotto questi 5mila miliardi già impegnati e in partespesi . Occorrono esempi, fatti, citazion i.documentate. Altrimenti, come si fa a de-stare una partecipazione popolare ad un agrande opera come quella del sostegno a ipaesi in via di sviluppo? E necessario dir ecome abbiamo speso questi 5 mila mi-liardi e che cosa è successo in Etiopia, i nMozambico, in Somalia e negli 82 paesinei quali disperdiamo, in parte, la nostrapolitica di cooperazione .

Noi vogliamo una nuova politica perl'emergenza, un intervento straordinarioculturalmente diverso da quello fatto finoad ora e una nuova politica di coopera-zione . Ma, mi consenta, onorevole mini-stro, di queste novità culturali e pratich enella tabella e nelle iniziative in corso noinon vediamo traccia. E, benché questanon sia una dichiarazione di voto, le anti-cipo che voteremo contro la tabella delsuo Ministero (Applausi all'estrema sini-stra) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel 'onorevole Masina. Ne ha facoltà .

ETTORE MASINA. Signor Presidente ,onorevoli colleghi, il gruppo della sinistraindipendente esprimerà il suo voto con-trario sulla tabella in discussione, pe rtutta una serie di motivi che elencheròbrevissimamente .

Innanzitutto, da troppo tempo non s isvolge in quest'aula un approfondito di -battito di politica estera . E approvare inqueste condizioni il bilancio della Farne-sina significherebbe dare una nuova de -lega in bianco, di fatto, al ministro . Ma,poi, a quale ministro? La politica ester aitaliana è condotta oggi da molte persone,apparentemente di diversissimo pareretra loro .

C'è il ministro degli esteri, quello vero eproprio, che ha di fatto, come poco faappassionatamente ricordava il collega ecompagno Sanlorenzo, bloccato per settemesi il delicato lavoro della Commissioneaffari esteri in ordine ai problemi dellacooperazione ai paesi cosiddetti in via d isviluppo. E questo anche se il ministr oviene da alcuni considerato persona at-tenta ai problemi del terzo mondo.

C 'è, poi, chi in questo terzo mondo piùspregiudicatamente va, come il ministroSpadolini, a vendere armi ad un esercit o(parlo di quello indiano) che, poche setti -mane prima del suo arrivo, aveva massa-crato centinaia e centinaia di uomini ,donne e bambini nel tempio dei sikh.

E c'è, magari, è storia di ieri, l 'onore-vole Longo che, essendo ministro — parlodi quando lo era, ieri — di una repubblic anata dalla Resistenza, mostrandosi invecepiuttosto fedele, una volta di più ,all'esempio e all ' insegnamento di certi ve -nerabili maestri, se ne va nell'Americacentrale ad offrire l 'appoggio italiano aitristissimi epigoni del fascismo somozi-sta.

E c'è, naturalmente, il signor Presi -dente del Consiglio, così ondivago, nono-stante la sua mole torreggiante, il qualesfarfalla da una dichiarazione coraggios aa Lisbona ad una rettifica intimorita aRoma.

Ma ecco il secondo motivo, legato aquello che sto dicendo, per il quale no ivoteremo contro: questa tabella che ci

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viene presentata mostra un ulteriore rat-trappimento del bilancio della Farnesinanei confronti del bilancio statale. Più chemai, dal punto di vista del bilancio, i lMinistero degli esteri diventa un mini-stero di serie B. Perché? Noi crediamoche all 'esiguità del bilancio, corrisponda,una volta di più, una scelta di subalternit àdella nostra politica estera ad una politicadi un'altra potenza egemone. Questa su-balternità, che va molto al di là di ogn idovere di lealtà nei confronti dell 'alle-anza difensiva, è una scelta che ci trova ,per esempio — come si vantava di fatto lasenatrice Agnelli, rispondendo ad unamia interrogazione in proposito (un adelle rare risposte che siamo riusciti adottenere dal Ministero degli esteri) —pronti ad intervenire presso il governo d iManagua in caso di violazione dei diritt idi qualche oppositore politico, ma c itrova silenziosi e, dunque, di fatto correi ,di fronte all 'intensificarsi della pression ereaganiana contro il Nicaragua ; ci trovamorbosamente sensibili alle mine fan-tasma nel canale di Suez, ma del tuttodisattenti alle mine, concretissime, ch einfestano di fatto le acque del Nicaragua .E una scelta che ci trova primi dellaclasse — come abbiamo appena visto ecome vedremo tra poco riesaminando an-cora la tabella del Ministero della difes a— nella scuola triste e vergognosa deiriarmisti, pronti ad incrementare le spesemilitari, non solo al di là del tasso di infla-zione, ma al di là di quanto ci chiede laNATO. È una scelta di subalternità, nondimentichiamolo, che ci ha valso gl ischiaffi brucianti nel Libano o in occa-sione dell ' infame vicenda di Grenada: è lascelta dei missili di Comiso, anziché lascelta di iniziative di pace .

Questa tendenza è andata, secondo noi ,aggravandosi negli ultimi tempi : adesso i lreaganismo ha ormai in Italia, al Go-verno, i suoi interpreti ufficiali . Il nostroministro della difesa è giunto, nel cors odel dibattito, sulla ridicola impresa diSuez, ad argomentare che i confini dellapatria si difendono là dove sono in giocogli interessi dell 'Italia e dice che, se i lbosco intorno alla casa brucia, allora bi -

sogna uscire di casa ed andare nel boscoper spegnere l'incendio: che è la teoriareaganiana del giardino di casa, che ègeopolitica fascista che ignora le istitu-zioni internazionali .

La nostra politica estera, onorevoli col-leghi, ha tante facce, lo vediamo tutti igiorni, e sono facce — lo ammettiamocon piacere — variamente illuminat edalla luce dell'intelligenza e della sensibi-lità, ma queste facce sono tutte salda-mente innestate sullo stesso torpidocorpo della subalternità, della pigrizia, diuna prudenza che è troppo spesso viltà .

Ed infine — chiudo, signor President e—, la mia parte politica non può dimen-ticare che a firmare questa tabella è u nministro il cui titolo di legittimazione po-litica è, secondo noi, vacillante e tanto piùlo è quanto meno egli dimostra sensibilitàdi fronte alla necessità di dare traspa-renza a certe inquietanti vicende (Ap-plausi dei deputati del gruppo della sini-stra indipendente e all 'estrema sinistra) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel 'onorevole Spadaccia . Ne ha facoltà .

GIANFRANCO SPADACCIA . Signora Presi -dente, signor ministro, nel discutere dell atabella relativa allo stato di previsione delMinistero degli affari esteri e di quest oarticolo, noi presentiamo — attenendocinaturalmente alle procedure concernentile modifiche apportabili alle tabelle delbilancio di previsione — un emenda-mento del tutto analogo, nel contenuto ,all 'articolo aggiuntivo di cui abbiam ochiesto la votazione mercoledì scorso, altermine della discussione del disegno d ilegge finanziaria . Anzi aumentiamo di200 miliardi lo stanziamento previsto inquell'articolo aggiuntivo, per cui la cifr ache chiediamo di aumentare nel capitol on. 4620 — erogazioni da effettuare nelquadro dell'aiuto pubblico allo sviluppo— sarà pari a 3 mila miliardi. L'altrogiorno nel votare l 'articolo aggiuntivo,che riproponeva l'articolo della legge Pic-coli firmata da 150 parlamentari dellamaggioranza, con il quale si finanziavanon per il 1985, bensì per il 1984 la legge

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stessa, abbiamo dovuto prendere atto — ene abbiamo tratto le conseguenze — ditre fatti nuovi. Il voto favorevole delgruppo comunista a quell'articolo ag-giuntivo, corrispondente all 'articolo ri-guardante il finanziamento dell 'inter-vento straordinario, proposto dal pro -getto di legge Piccoli contro lo sterminioper fame nel mondo; il voto contrario aquell'articolo aggiuntivo da parte dell amaggioranza — ci sono stati anche de ivoti dissenzienti, alcuni dei quali espliciticome quello del compagno Fortuna — deifirmatari della proposta Piccoli, i qualihanno votato contro un articolo che lorostessi avevano proposto nel marzo scorso .Il terzo fatto nuovo é che dopo aver pre-sentato una legge estremamente ridut-tiva, nelle intenzioni e soprattutto negl istanziamenti, il Governo, sollecitato daldibattito da noi innestato in questa Ca-mera, ha ritenuto di dover raddoppiare ,questa volta con cifre aggiuntive e no ncon partite di giro come era inizialment eprevisto, gli stanziamenti rivolti a finan-ziare, nell'ambito della cooperazione all osviluppo, l 'intervento straordinari ocontro lo sterminio per fame .

Tutto ciò rappresenta un fatto nuov oche sottolineo perché poco fa il com-pagno Sanlorenzo, che pure ha fatto con-siderazioni molto giuste, ha detto che ab-biamo perso un anno a discutere del l 'altocommissario mentre la gente moriva ne lterzo mondo. Questo non è del tutto vero .Non abbiamo perso un anno a discuteredell'alto commissario, abbiamo pers ocirca sette mesi per i ritardi del Governo ,il quale ha esplicitamente pregato la Com -missione di attendere il proprio contri-buto legislativo. Esso veniva di volta i nvolta rinviato da aprile a giugno, d agiugno a luglio, da luglio all 'autunno ,tant'è vero che solo poche settimane fa i lConsiglio dei ministri ha approvato il di -segno di legge sull ' intervento straordina-rio, che oggi rappresenta il testo base de ldiscorso su questo tema .

Devo aggiungere a questo proposit oche, anche se questo é un punto di divi-sione esistente tra noi ed i compagni co-munisti, se si é giunti ad immaginare dei

poteri commissariali di un'autorità poli-tica speciale, questo è dipeso dall'inade-guatezza delle strutture esistenti ad af-frontare, con volontà politica straordi-naria e con strumenti straordinari, i pro-blemi drammatici che il compagno Sanlo -renzo sottolineava e che ogni giorno pun-tualmente i fatti e le tragedie del terzomondo sbattono sotto gli occhi e di frontealle coscienze, attraverso i mass-media, dimilioni di italiani .

Avevamo detto l 'altro giorno, nel trarr ele conseguenze politiche da quei fatt inuovi che ci hanno visti divergere, nelvoto e nei comportamenti, dalla granmaggioranza dei firmatari della leggePiccoli, che non consideravamo quell oche era stato espresso un voto conclusivo ,ma soltanto un momento della battagliache abbiamo ingaggiato, ormai da cinqu eanni, sul problema della fame nel mond oe dello sterminio per denutrizione e sotto -sviluppo.

Il voto che oggi riproponiamo alla Ca-mera è la testimonianza della nostra vo-lontà e sottoporremo con la stessa forza,se ne saremo capaci, le medesime scelte atutti, a partire dalla sede del Comitatoristretto, che si riunirà mercoledì pros-simo, per arrivare in sede di Commission eaffari esteri, al Governo ed al Parlamentoin quest'aula quando torneremo a votar e— spero presto, entro Natale, nelle pros-sime settimane, data l'urgenza dei pro-blemi — il testo varato dalla Commis-sione.

Tremila miliardi sono molti? Tremilamiliardi, come hanno detto i colleghi re -pubblicani, sfondano il tetto e sfascianola finanza? Vorrei qui ricordare moltopacatamente che cinque anni fa il ragio-nevole, ragionevolissimo Scalfari, diret-tore de la Repubblica, allora sponsorizza-tore ufficiale della prima marcia di Pa-squa a San Pietro, firmatario di articol ied editoriali che richiamavano Governo eParlamento ed intervenire subito, rite-neva ragionevole, cinque anni fa, — e nonc 'era stata l ' inflazione né la svalutazion edel dollaro — la cifra di 5 .000 miliardi diallora. Il ragionevole Scalfari, l'econo-mista Scalfari, il giornalista Scalfari,

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l 'esperto — lo dico tra virgolette — Scal-fari .

Nel 1982 la cifra di 4 mila miliard irisultò come il frutto di una mediazioneche avemmo con i sindaci democristiani ,socialisti, repubblicani e soprattutto co-munisti; 4 mila miliardi due anni fa nonparvero, nella proposta d ' iniziativa popo-lare sostenuta da oltre 3 mila sindaci ita-liani, una cifra eccessiva .

Oggi noi proponiamo 3 mila miliardi ela proposta di legge Piccoli per l 'anno incorso — non per il 1985 — ne proponeva4 mila. Cifra eccessiva rispetto a checosa? Forse rispetto all 'umento di 2.700miliardi per gli stanziamenti militari ch ecorrisponde al 19,6 per cento, in termin imonetari, di aumento del bilancio del Mi-nistero della difesa, rispetto allo scorsoanno, e ad un aumento, in termini reali ,di più dell' 11 per cento.

Queste sono le cifre alle quali dob-biamo commisurare la volontà politicadel Governo e del Parlamento; questesono le scelte alle quali dobbiamo richia-mare il Governo, il Parlamento e tutt icoloro che, aedi in ogni occasione di un apolitica di austerità a senso unico, dimen-ticano l 'austerità della spesa pubblica edel bilancio dello Stato, soltanto quand osi tratta di aumentare le spese militari .

Signor ministro, nei giorni scorsi alcun iorgani di stampa -- L 'Espresso e ierianche Paese sera è tornato sull 'argomento— hanno avanzato la volgare insinuazion eche le nostre battaglie per la fame ne lmondo potessero intrecciarsi con il cas oCirillo e con i problemi di Piccoli . Quest isignori risponderanno davanti al magi -strato delle loro diffamazioni e calunni eperché i fatti, dieci mesi di fatti — va dettoad onore nostro, ma anche del presidentePiccoli — dimostrano che Piccoli e noisiamo reciprocamente esposti su quest ofronte, non soltanto in Parlamento, maaddirittura davanti alla magistratura ; ifatti dei giorni scorsi dimostrano che nonapparteniamo a quei partiti della guerr aper bande e degli agguati che sono, pur -troppo, connotazione costante di questavita politica partitocratica .

Tuttavia, signor ministro, mi ha mera -

vigliato una insinuazione analoga conte-nuta in un articolo che lei ha scritto pochigiorni fa. Lei ha scritto che «pare ch eMelega abbia detto che l'attacco radical edel 4 ottobre sia derivato dal fatto chenon ho scelto l'intervento straordinariocontro la fame del mondo» .

Io non so che cosa abbia detto il com-pagno Melega; sui problemi della politicaestera, sin dal primo giorno, siamo stati ipiù chiari avversari della sua politicaestera che abbiamo contrastato sempre aviso aperto . Da quattro anni, anzi dal1977, quando la loggia P2 era ancora vivae vegeta, noi non le abbiamo mai negatola nostra collaborazione, avvertendolache lei riceveva (e quindi non poteva nonsaperlo) nel suo studio di palazzo Chigi i lmaestro venerabile e capo della loggia P2;non abbiamo atteso il 4 ottobre per rite-nere che lei avesse responsabilità gravis-sime, ma nonostante questo — come ab-biamo fatto con Piccoli — essendo le iministro di questa Repubblica, in questimesi, non abbiamo mai cessato un minut odi rivolgere il nostro appello ed il nostr odialogo, alla sua coscienza di cattolico edi cittadino italiano . E un appello alla su aresponsabilità di ministro e di governanteaffinché questo problema del nostrotempo, cruciale e drammatico, che lostesso Presidente del Consiglio ha rite-nuto il primo problema della pace e dellasicurezza internazionale, venisse affron-tato adeguatamente.

Fuori dunque da questo dibattito e daqueste scelte, quelle insinuazioni che nonmeritiamo e che non sono degne d inessun dialogo politico. Noi continue-remo a richiamare la responsabilità d itutti rispetto alla necessità che dall 'Italiavenga una grande iniziativa internazio-nale di vita e di pace contro il peggio ch esi prepara. Ma se queste insinuazioni cre -scono sulla questione morale é perché ivalori di questa Repubblica marciscono !In questo può esserci una connessione,perché in questa Repubblica ed in questavita politica hanno bisogno di nuovi va-lori e di nuova moralità. Allora certa-mente, signor ministro, da questo punt odi vista, vi aiutiamo con il coraggio delle

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nostre decisioni e degli stanziamenti pre-visti a fondare la vostra politica su nuov ivalori e su nuova moralità .

PRESIDENTE. Qual è il parere dellaCommissione sugli emendamenti presen-tati?

MARIO D'ACQUISTO, Relatore per lamaggioranza . Il parere della Commission eè favorevole sugli identici emendament iArmato Tab. 6.2 e Giadresco Tab . 6.3 ,sugli identici emendamenti Armato Tab .6.4 e Giadresco Tab . 6.5, sugli identiciemendamenti Armato Tab . 6.6 e Gia-dresco Tab . 6 .7 .

A proposito dell'emendamento Spa-daccia Tab . 6.1, vorrei dire che la Com-missione bilancio lo ha esaminato congrande attenzione, e ne condivide lo spi-rito. In altra occasione, abbiamo sottoli-neato che lo sforzo compiuto per un suc-cessivo stanziamento di 500 miliardi pervenire incontro alle finalità sostenute dalcollega Spadaccia ha indotto ad espri-mere un parere negativo su questo emen-damento, proprio perché riteniamo chein quei 500 miliardi, fosse contenuto losforzo che il Governo riteneva compati-bile con le risorse finanziarie disponibil ie, quindi, che fosse stata già data un arisposta positiva, sia pure parziale, alleproposte avanzate dall'onorevole Spadac-cia, per altro giuste sotto il profilo delvalore che egli intendeva esprimere conl 'emendamento in questione . Con questevalutazioni, esprimo quindi parere nega-tivo .

PRESIDENTE. Il Governo?

GIOVANNI NONNE, Sottosegretario diStato per il tesoro . Signor Presidente, i lGoverno conviene con il parere espressodal relatore circa gli emendamenti Ar-mato Tab . 6.2, Giadresco Tab . 6.3, ArmatoTab. 6.4, Giadresco Tab . 6.5, Armato Tab .6.6 e Giadresco Tab . 6.7 . Conviene altres ìcon le argomentazioni che il relatore haaddotto nell'esprimere parere contrariosull 'emendamento Spadaccia Tab . 6.1 .

PRESIDENTE . Passiamo ai voti .Pongo in votazione gli identici emenda-

menti Armato Tab. 6.2 e Giadresco Tab.6.3, accettati dalla Commissione e dal Go-verno. 1

(Sono approvati) .

Pongo in votazione gli identici emenda-menti Armato Tab. 6.4 e Giadresco Tab .6.5, accettati dalla Commissione e dal Go-verno.

(Sono approvati) .

Pongo in votazione gli identici emenda -menti Armato Tab . 6.6 e Giadresco Tab .6.7, accettati dalla Commissione e dal Go-verno.

(Sono approvati) .


(È respinto) .

Dobbiamo ora votare l'articolo 8 e l'an-nessa Tabella n . 6 .

Ha chiesto di parlare per dichiarazionedi voto l'onorevole Petruccioli. Ne ha fa-coltà .

CLAUDIO PETRUCCIOLI. Ricorderà, si-gnor Presidente, ricorderanno i colleghi ei rappresentanti del Governo, che qualchesettimana fa veniva dichiarata da vari eparti l ' impellente necessità di un dibattit ogenerale di politica estera . Io non pre-tendo certo di affrontare in questi poch iminuti un tema così impegnativo, per òcredo sia giusto ed ovvio considerarecome le motivazioni che stavano al d isotto di quella necessità non dovevanoessere riferite solo alla politica estera se ,nel corso di questo dibattito, nessuno de irappresentanti della maggioranza — m irisulta — ha ritenuto di dover prendere laparola sul bilancio del Ministero degl iesteri .

Quello degli esteri è un bilancio chenon si può ricondurre alle sole cifre, sullequali, certo, hanno già parlato i collegh idi gruppo che mi hanno preceduto, né

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alle strutture del Ministero. Neppurebasta aggiungere, come pure è necessa-rio, una riflessione sui poteri di indirizz oe di controllo, sulle possibilità e sulle ca-pacità di conoscenza del Parlamento.Tutto ciò va fatto — lo sottolineiamo — econtinueremo a farlo .

Ricordiamo altresì un altro dato : ilfatto cioè che eventi recenti, che hann ointeressato l 'attuale titolare del Ministero,hanno sicuramente provocato e provo-cano ripercussioni negative e impacci chenon giovano certo nella conduzione dell aFarnesina .

Si indulge spesso, signor Presidente ,onorevoli colleghi, per ragioni di pole-mica interna (come quasi sempre si fanelle discussioni sui temi internazionali) ,ad una rappresentazione di comodo deirapporti fra noi e il Governo sulla politic aestera, quasi che questo sia un capitolo i ncui il contenzioso politico, di fatto, è mi-nore rispetto ad altri orientamenti del Go-verno. Noi abbiamo espresso più volte ,tutte le volte che li abbiamo ritenuti fon-dati su fatti, apprezzamenti per singol iatti del Governo o di rappresentanti delGoverno. E qui confermiamo giudizi posi-tivi che abbiamo dato, quando li abbiam odati; stimoliamo il Governo a proseguirein quei tentativi e in quelle iniziative cheabbiamo apprezzato ed auspichiamo ch eciò avvenga . Ma il nostro apprezzamento— questo mi interessa dire — ha potutoessere e potrà essere tanto più limpido enon equivoco perché sostenuto da ra-gioni, da argomenti e da analisi che sonodiverse, e spesso polemiche e contrastant icon quelle che segue il Governo. Nonposso certo entrare nel merito, ma dicoche su tutte e tre le direttrici fondamen-tali dell 'azione di politica estera, chehanno impegnato il Governo e il nostropaese in quest 'ultimo anno, la sicurezza ,il Medio oriente e l 'Europa, profonda-mente diverse sono le nostre analisi e l eabbiamo motivate ed espresse nel dibat-tito in Commissione sul disegno di legg edi bilancio .

Sono tre esempi che ci consentono didire che il Governo non solo non fa manon vede la necessità di una ridefinizione

generale, di una riflessione profond aanche di strategia, su tutti e tre questifronti e, quindi, dà luogo ad una azioneche è spesso asfittica, spesso occasionale,anche quando assume significativi posi-tivi, sovente di piccolo e piccolissimo ca-botaggio diplomatico. Assente e debolis-simo — e qui non mi rivolgo più al Go-verno, ma al Parlamento ed alle forzepolitiche — è il confronto su questi tem itra le forze politiche stesse . Ne derivanodebolezze, inadeguatezze e spesso oppor-tunismi .

Non sorprenda che questo richiam ovenga da noi, dalla maggiore forza di op-posizione, che lavora per una alternativ adi Governo. La politica estera — sap-piamo e ripetiamo — ha bisogno di con-tinuità e di coerenza anche e, forse, so-prattutto in presenza di ricambi di mag-gioranza; ha bisogno di definire opzionisignificative possibili, ha bisogno — co-munque, di autorevolezza che si fond asulla capacità di cogliere i problemi all agiusta altezza e sulla disposizione di tuttele forze democratiche; qualunque sia epossa essere, in futuro, la loro colloca-zione rispetto al Governo, ad un con-fronto continuo, per promuovere scelteed azioni che abbiano il massimo con -senso interno, come condizione dellamassima incisività esterna .

In estrema sintesi, signor Presidente ,onorevoli colleghi, è questo sforzo ch enon rintracciamo nell'azione del Govern osui temi internazionali . Ed è questo ilmotivo fondamentale per cui noi espri-miamo voto contrario sullo stato di previ-sione relativo al Ministero degli ester i(Applausi all 'estrema sinistra) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare ,per dichiarazione di voto, l'onorevole Bo-nalumi. Ne ha facoltà .

GILBERTO BONALUMI. Signor Presi -dente, onorevoli colleghi, nel dichiarare i lvoto favorevole del gruppo della demo-crazia cristiana sulla tabella al nostroesame, voglio sottolineare l'importanzadel Ministero degli esteri, anche com estruttura portante di funzioni ed azioni

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che si sono andate moltiplicando. Certo ,la dotazione di risorse è risultata sempr einadeguata alla necessità di sostenerequesto lavoro, che spazia ormai dall 'emi-grazione — non solo quella tradizionale ,ma quella che viene definita tecnologic a(cioè quei cento mila e più nostri conna-zionali che rischiano e rappresentano, s uquesto fronte, la nostra volontà di uscire ,anche attraverso tale impegno, dalla crisieconomica nella quale ci troviamo) — aitemi della cooperazione con i paesi in vi adi sviluppo, che è venuta avanti ed operafra ombre e difficoltà ma anche con ini-ziative positive, i cui risultati ci vengon oriconosciuti in sede internazionale . E suquesta materia, tanto controversa ma in-sieme appassionante diversamente d aquanto è stato detto, voglio informare icolleghi che presso l 'Archivio della Ca-mera è depositato, secondo quanto pre-visto dall 'articolo 3 della legge n . 38, larelazione annuale sull'attuazione dell apolitica di cooperazione e di sviluppo . M iauguro davvero che questa approvazion esia il punto di partenza per produrre at-tenzioni nuove e diverse, per riqualificaree ripensare la funzione del Minister odegli affari esteri, che non passa solo at-traverso adeguamenti di bilancio, m aanche attraverso un'azione sempre pi ùefficace politicamente ed un ripensa-mento della stessa struttura, che attual-mente è in corso, nel quadro di una trat-tativa avviata direttamente dal ministr oAndreotti con le diverse organizzazion isindacali, in vista dell 'aggiornament odella normativa contenuta nel decret opresidenziale n . 18 del 1967.

In conclusione, ricordiamo che intempi non così lontani l 'evento libanese,che ha visto impegnato il nostro contin-gente militare, ha rappresentato anch el 'occasione per dimostrare come la strut-tura diplomatica abbia condiviso gli stess irischi. Una situazione di questo tipo si vaestendendo, con il crescente rilievo acqui-sito dalla nostra politica estera, che hadilatato l 'area di rischio e di impegno,come è stato dimostrato dalla recent econferenza tenuta dai ministri degli af-fari esteri della Comunità europea in una

area altrettanto tormentata del centroAmerica.

È con queste molto sintetiche conside-razioni, che abbiamo già avuto occasion edi sviluppare in maniera più impegnat anella sede propria della Commissione ,che invito i colleghi a votare a favoresulla tabella del Ministero degli affar iesteri (Applausi al centro) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto l 'onorevole Le -noci. Ne ha facoltà.

CLAUDIO LENOCI. Annunzio il voto fa-vorevole del gruppo socialista su quest atabella e colgo l'occasione per sottoli-neare l 'azione positiva che il Governo èriuscito a condurre, in questo anno emezzo, in ordine ai vari problemi interna-zionali: da quello della pace a quello deirapporti Nord-Sud, fino ai temi più gene-rali del disarmo, non vi è stata occasionein cui il Governo non abbia intrapres ocon molta decisione iniziative coerenti ,tali da dare il segno dell 'autonomia,nell 'ambito della sicurezza e della indi-pendenza del paese . Ci siamo mossi conmolta convinzione sul tema dei rapport iEst-Ovest, portando ovunque il contribut odella nostra iniziativa autonoma, nel con-testo dell ' iniziativa europea sui temi deldisarmo. Ci siamo mossi anche sul ver-sante mediorientale, cercando una nostracaratterizzazione, che non a caso ci èvalsa l'unanime consenso dell'opinionepubblica mondiale, in ordine al compor-tamento del contingente italiano che hapreso parte alla forza multinazionale nelLibano. Anche recentemente, nella vi-cenda del Mar Rosso, abbiamo dimo-strato di poter cogliere occasioni signifi-cative di collegamento con i paesi delfronte arabo moderato . Non è un casoche il Presidente del Consiglio si rech idomani in Egitto per dar seguito ad unaimpostazione di politica internazionale dicui siamo convinti assertori .

Voglio anche far riferimento al temadella fame nel mondo. Durante un ann odi dibattito in Commissione esteri, i lgruppo socialista ha perseguito con

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grande determinazione la battaglia pe rstanziamenti a favore delle popolazion idel terzo mondo colpite dal dramma edallo spettro della miseria e della fame . C isiamo contraddistinti anche in questo .Molte forze della maggioranza hann ocondiviso tali posizioni, ed io credo chedebba essere dato atto al Governo di ave rcompiuto uno sforzo supplementare,nella riunione del Consiglio di Gabinett odi qualche giorno fa, stanziando ulteriori500 miliardi, che si vanno ad aggiunger eai 1 .500 miliardi già previsti da un appo-sito disegno di legge, per interventi nellearee più povere e disastrate, soprattutt odel continente africano. E questo unsegno della nostra presenza anche in talesettore dei rapporti Nord-Sud : credo chepochi altri paesi nel mondo abbiano fattoaltrettanto .

Per queste rapidissime considerazioni ,che svolgiamo in sede di approvazione delbilancio, dichiaro che, anche in virtù dell emotivazioni illustrate, il nostro atteggia -mento sulla tabella del Ministero degl iaffari esteri non può essere che positivo(Applausi dei deputati del gruppo de lPSI) .

PRESIDENTE. Dobbiamo votare l ' arti-colo 8 e l'annessa tabella n. 6. È perve-nuta una richiesta di votazione a scrutiniosegreto .

Votazione segreta .

PRESIDENTE . Indico la votazione se-greta, mediante procedimento elettro-nico, sull 'articolo 8 e sull 'annessa tabell an. 6 .



Comunico il risultato della votazione :


Voti favorevoli 319Voti contrari 252



Abete GiancarloAgostinacchio PaoloAiardi Albert oAlagna EgidioAlasia GiovanniAlberini GuidoAlborghetti GuidoAlibrandi TommasoAlinovi AbdonAloi Fortunat oAlpini RenatoAltissimo RenatoAmadei Ferretti MalgariAmalfitano Domenic oAmato GiulianoAmbrogio FrancoAmodeo NataleAndreatta Beniamin oAndreoli Giusepp eAndreoni GiovanniAndreotti GiulioAngelini PieroAngelini VitoAniasi AldoAnselmi TinaAntonellis Silvi oAntoni VareseArbasino AlbertoArisio LuigiArmato BaldassareArmellini Lin oArtese VitaleArtioli RossellaAstone GiuseppeAugello GiacomoAuleta FrancescoAzzaro Giusepp eAzzolini Lucian o

Badesi Polverini LiciaBaghino FrancescoBalbo Ceccarelli LauraBalestracci NelloBalzamo VincenzoBalzardi Piero Angel oBambi MorenoBaracetti ArnaldoBarbalace Francesc oBarbato AndreaBarbera Augusto

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Barca LucianoBarontini RobertoBarzanti NedoBaslini AntonioBassanini Franc oBattaglia AdolfoBattistuzzi PaoloBecchetti ItaloBelardi Merlo Erias eBellini GiulioBellocchio AntonioBelluscio CostantinoBenedikter JohannBenevelli Luig iBernardi Antoni oBernardi GuidoBerselli FilippoBianchi FortunatoBianchi Beretta RomanaBianchi di Lavagna VincenzoBianchini GiovanniBianco Gerard oBiasini OddoBinelli Gian CarloBiondi Alfredo PaoloBirardi MarioBisagno Tommas oBocchi FaustoBochicchio Schelotto Giovann aBodrato GuidoBoetti Villanis Audifred iBogi GiorgioBonalumi Gilbert oBoncompagni LivioBonetti Andre aBonetti Mattinzoli Pier aBonferroni FrancoBorghini GianfrancoBorgoglio FeliceBorri AndreaBorruso AndreaBortolani FrancoBosco BrunoBosco Manfred iBoselli Anna detta MilviaBosi Maramotti GiovannaBotta GiuseppeBottari Angela MariaBressani PiergiorgioBriccola ItaloBrina AlfioBrocca Beniamino

Bruni FrancescoBruzzani Riccard oBubbico MauroBulleri Luigi

Cabras PaoloCaccia PaoloCafarelli FrancescoCafiero LucaCalamida FrancoCalonaci VascoCalvanese FloraCampagnoli Mari oCannelonga Severin oCanullo LeoCapecchi Pallini Maria TeresaCaprili Milziade SilvioCaradonna GiulioCardinale EmanueleCarelli RodolfoCaria FilippoCarpino AntonioCarrus NinoCasalinuovo MarioCasati FrancescoCasini CarloCasini Pier FerdinandoCastagnetti Guglielm oCastagnola LuigiCavagna MarioCavigliasso Paol aCazora BenitoCeci Bonifazi AdrianaCerrina Feroni Gian LucaChella MarioCherchi Salvator eCiafardini MicheleCiaffi AdrianoCiampaglia AlbertoCiancio Antoni oCifarelli MicheleCiocci LorenzoCiocia GrazianoCiofi degli Atti Paol oGirino Pomicino Paol oCitaristi SeverinoCocco MariaCodrignani GiancarlaColombini LedaColombo EmilioColoni SergioColucci Francesco

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Columba Mari oColumbu Giovanni Battist aColzi OttavianoCominato LuciaComis AlfredoConte CarmeloConti PietroContu FeliceCorder MarinoCorreale PaoloCorsi UmbertoCorti BrunoCorvisieri SilverioCosta RaffaeleCosti SilvanoCraxi Benedetto detto Bettin oCresco AngeloCrippa Giusepp eCristofori AdolfoCrucianelli FamianoCuffaro AntoninoCuojati Giovann iCurci Francesc oCurcio Rocco

D'Acquisto MarioD'Aimmo FlorindoDal Castello Mari oDal Maso GiuseppeD'Ambrosio MicheleDa Mommio GiorgioDanini Ferrucciod'Aquino SaverioDardini SergioDarida ClelioDe Carli FrancescoDegennaro GiuseppeDel Donno OlindoDell'Andro RenatoDell'Unto ParisDel Mese PaoloDe Lorenzo FrancescoDel Pennino Antoni oDe Luca Stefan oDe Michelis Giann iDe Mita Luigi CiriacoDemitry GiuseppeDi Giovanni Arnald oDiglio PasqualeDignani Grimaldi VandaDi Re CarloDonazzon Renato

Drago AntoninoDujany Cesare AmatoDutto Mauro

Ebner Michae l

Fabbri OrlandoFacchetti GiuseppeFagni EddaFalcier Lucian oFantò VincenzoFaraguti LucianoFausti FrancoFelisetti Luigi Din oFerrara GiovanniFerrari BrunoFerrari GiorgioFerrari MarteFerrari SilvestroFerrarini GiulioFerri FrancoFiandrotti FilippoFilippini GiovannaFincato Grigoletto Laur aFini GianfrancoFiori PublioFiorino FilippoFittante CostantinoFlorino MicheleFontana GiovanniForlani ArnaldoFormica RinoFornasari GiuseppeForner GiovanniForte FrancescoFortuna Lori sFoschi FrancoFoti LuigiFracanzani CarloFracchia BrunoFrancese AngelaFranchi FrancoFranchi Roberto

Gabbuggiani ElioGalasso GiuseppeGalloni GiovanniGaravaglia Maria PiaGargani GiuseppeGarocchio AlbertoGaspari RemoGasparotto Isaia

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Gatti GiuseppeGava Antoni oGelli BiancaGeremicca Andre aGermanà AntoninoGhinami Alessandr oGiadresco Giovann iGianni AlfonsoGiovagnoli Sposetti Angel aGiovannini ElioGitti TarcisioGorgoni GaetanoGoria GiovanniGorla Massim oGradi GiulianoGraduata MicheleGranati Caruso Maria TeresaGrassucci LelioGrippo UgoGrottola Giovann iGualandi Enric oGuarra Antoni oGuerrini PaoloGuerzoni LucianoGullotti Antonino


Jovannitti Alvaro

Labriola SilvanoLa Ganga GiuseppeLagorio LelioLa Malfa Giorgi oLamorte PasqualeLanfranchi Cordioli Valentin aLa Penna GirolamoLa Russa VincenzoLattanzio VitoLeccisi PinoLega SilvioLenoci ClaudioLevi Baldini Ginzburg NataliaLigato LodovicoLo Bello ConcettoLobianco ArcangeloLoda FrancescoLodi Faustini Fustini AdrianaLodigiani Oreste

Lombardo Antonin oLongo PietroLo Porto GuidoLops PasqualeLucchesi GiuseppeLussignoli Francesco Pietro

Macciotta Giorgi oMaceratini GiulioMacis FrancescoMadaudo DinoMagri LucioMainardi Fava AnnaMalfatti Franco MariaMalvestio Piergiovann iMammì OscarManca Enric oManca NicolaManchinu AlbertoMancini Giacom oMancini VincenzoManfredi Manfred oManna AngeloMannino AntoninoMannino CalogeroMannuzzu SalvatoreMarianetti AgostinoMarrucci EnricoMartellotti LambertoMartinat UgoMarzo BiagioMasina EttoreMassari RenatoMastella ClementeMatarrese AntonioMatteoli AlteroMazzone AntonioMazzotta RobertoMedri GiorgioMeleleo SalvatoreMelillo SavinoMemmi LuigiMeneghetti Gioacchin oMennitti DomenicoMensorio Carmin eMerolli Carl oMicheli FilippoMigliasso TeresaMinervini GustavoMinozzi RosannaMinucci AdalbertoMisasi Riccardo

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Monducci Mari oMonfredi NicolaMongiello Giovann iMontanari Fornari NandaMontessoro AntonioMoro Paolo EnricoMoschini RenzoMotetta GiovanniMundo Antoni o

Napoli VitoNatta AlessandroNebbia GiorgioNenna D 'Antonio AnnaNicolazzi FrancoNicolini RenatoNicotra BendettoNonne GiovanniNucara FrancescoNucci Mauro Anna Mari a

Occhetto AchilleOlivi MauroOrsenigo Dante OresteOrsini BrunoOrsini Gianfranco

Paganelli EttorePajetta Gian Carl oPallanti NovelloPalmieri ErmenegildoPalmini Lattanzi RosellaPalopoli FulvioPandolfi Filippo MariaParigi GastoneParlato AntonioPasqualin ValentinoPastore AldoPatria RenzoPatuelli AntonioPazzaglia AlfredoPedrazzi Cipolla Anna Mari aPeggio EugenioPellegatta GiovanniPellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPernice Giusepp ePerrone AntoninoPerugini PasqualePetrocelli EdilioPetruccioli ClaudioPicano Angelo

Picchetti SantinoPiccoli FlaminioPierino Giusepp ePiermartini GabrielePillitteri Giampaol oPiredda MatteoPiro FrancescoPisani LucioPisanu GiuseppePochetti MarioPoggiolini DaniloPolesello Gian UgoPoli Bortone AdrianaPoli Gian GaetanoPolidori EnzoPollice GuidoPontello ClaudioPortatadino Costant ePoti DamianoPreti Luig iProietti Franc oProvantini AlbertoPujia CarmeloPumilia Calogero


Rabino GiovanniRadi LucianoRaffaellì MarioRallo Girolam oRauti GiuseppeRavaglia GianniRavasio RenatoRebulla LucianoReggiani AlessandroReichlin AlfredoReina GiuseppeRiccardi Adelm oRicciuti RomeoRicotti FedericoRidi SilvanoRighi LucianoRinaldi LuigiRindone SalvatoreRiz RolandRizzi EnricoRizzo .AldoRocchi Rolando

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Rocelli Gianfranc oRodotà Stefan oRognoni VirginioRomano Domenic oRomita Pier LuigiRonchi EdoardoRonzani Gianni VilmerRosini GiacomoRossattini StefanoRossi AlbertoRossi di Montelera LuigiRossino Giovann iRubbi AntonioRubinacci GiuseppeRubino RaffaelloRuffini Attili oRuffolo GiorgioRusso FerdinandoRusso FrancescoRusso GiuseppeRusso Raffael eRusso Vincenzo

Sacconi MaurizioSalerno Gabriel eSamà FrancescoSandirocco Luig iSanese NicolaSanfilippo SalvatoreSangalli CarloSanguineti Mauro Angel oSanlorenzo BernardoSannella BenedettoSantarelli GiulioSantini RenzoSantuz Giorgi oSanza Angelo MariaSapio FrancescoSaretta GiuseppeSarti AdolfoSarti ArmandoSastro EdmondoSatanassi AngeloSavio GastoneScaglione NicolaScaiola AlessandroScàlfaro Oscar LuigiScaramucci Guaitini Alb aScarlato Guglielm oScotti VincenzoSegni MariottoSenaldi Carlo

Seppia MauroSerafini MassimoSerrentino PietroSerri RinoServello Francesc oSignorile ClaudioSilvestri Giulian oSinesio GiuseppeSoave SergioSodano GiampaoloSoddu PietroSorice VincenzoSospiri NinoSpagnoli UgoSpataro AgostinoStegagnini BrunoSterpa EgidioStrumendo LucioSullo FiorentinoSusi Domenic o

Tagliabue Gianfranc oTamino Giann iTancredi AntonioTassi CarloTassone Mari oTatarella Giusepp eTedeschi NadirTesini GiancarloTesta AntonioTiraboschi Angel oTorna MarioTorelli GiuseppeTortorella AldoTrabacchi Felic eTramarin Achill eTrantino VincenzoTrappoli FrancoTrebbi IvanneTringali PaoloTriva Rubes


Valensise RaffaeleVecchiarelli Brun oVentre AntonioVernola NicolaVignola GiuseppeVincenzi Bruno

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Violante LucianoVirgili BiagioViscardi MicheleVisco Vincenzo AlfonsoViti Vincenz oVizzini Carlo Michele

Zamberletti GiuseppeZambon BrunoZampieri Amede oZangheri Renat oZaniboni AntoninoZanini PaoloZanone ValerioZarro GiovanniZolla MicheleZoppetti FrancescoZoppi PietroZoso GiulianoZuech GiuseppeZurlo Giuseppe

Sono in missione:

Amadei GiuseppeAstori GianfrancoCattanei Francesc oCiccardini BartoloFioret MarioGioia Luig iMartino GuidoOlcese VittorioScovacricchi Martin oSpini ValdoZavettieri Saveri o

(Presiedeva il Presidente Leonilde lotti)


GIORGIO MACCIOTTA . Chiedo di parlaresull'ordine dei lavori .


GIORGIO MACCIOTTA. Signor Presi -dente, chiedo di intervenire sull 'ordinedei lavori con riferimento al quartocomma dell 'articolo 119 del regolamentoche recita: «Durante la sessione di bi-lancio è sospesa ogni deliberazione, da

parte dell'Assemblea e delle Commission iin sede legislativa, su progetti di legge ch ecomportino nuove e maggiori spese o di-minuzioni di entrate . Possono tuttavia es -sere adottate le deliberazioni relative all aconversione dei decreti-legge . . .» .

E la questione di fronte alla quale c itroviamo, essendo iscritto all'ordine delgiorno, sia pure al secondo punto, dellagiornata di oggi, il disegno di legge diconversione del decreto-legge sulla Cassaper il mezzogiorno .

Si tratta di un decreto-legge pubblicat onella Gazzetta ufficiale del 19 settembre ela cui scadenza è pertanto al 18 novem-bre; un decreto-legge decisamente ur-gente, che ha conosciuto nell'altro ram odel Parlamento un iter assai travagliato.Questo decreto-legge chiude una vicend atormentata, apertasi dopo il voto del 2

agosto, con il quale la Camera bocciò l'en-nesima proroga della Cassa per il mezzo -giorno, aprendo un processo di liquida-zione finalmente limpido; scioglie i pochinodi ancora aperti per la gestione dell aliquidazione, in particolare dà certezze i nmateria di incentivi industriali e dà so-prattutto la prospettiva e l 'esigenza diuna nuova legge .

Questo decreto-legge, inoltre, chiude l astrumentale polemica — che ha trovatoqualche accento anche in quest'aula ne lcorso della discussione sulla legge finan-ziaria — su chi voglia il nuovo interventodel Mezzogiorno e chi non lo voglia, suchi lo intenda definire in tempi brevi e chino.

Ecco perché riteniamo che, essendoc inel complesso la possibilità di chiuder erapidamente questo capitolo, sia neces-sario procedere ad un'inversione dell'or -dine del giorno riprendendo la seduta po-meridiana con la discussione del decreto -legge, per chiudere con il voto della Ca-mera l 'iter parlamentare di questo prov-vedimento e poi riprendere la discussionesul disegno di legge di bilancio .

Noi crediamo che i tempi facciano osta-colo e, per parte nostra, ci impegnamo aduna discussione assai sérrata e riteniamo ,al contrario, che qualora non si volesseaddivenire a questa scelta, si rischierebbe

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la decadenza del decreto-legge e quind iuna nuova reiterazione, esattamente ilcontrario di quello che, con accenti acco-rati, numerosi parlamentari della mag-gioranza ci hanno ricordato in quest igiorni . Da qui la nostra proposta di inver-sione dell 'ordine del giorno e di ripren-dere nel pomeriggio la discussione con l aconversione in legge del decreto-leggesull'intervento straordinario nel Mezzo-giorno (Applausi all 'estrema sinistra) .

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, seho ben capito l 'onorevole Macciotta pro-pone di riprendere la seduta nel pomerig -gio, dopo la sospensione, con la discus-sione del disegno di legge di conversionedel decreto-legge n . 581, recante normeurgenti per la prosecuzione dell ' inter-vento straordinario nel Mezzogiorno, ch eè il secondo punto all 'ordine del giornodella seduta odierna .

Dopo la conclusione di questa si ripren -derebbe la discussione del disegno dilegge di bilancio, fino alla sua conclu-sione .

Ricordo, tuttavia, che domani scade iltermine di 45 giorni, previsto dal secondocomma dell'articolo 119 del regolamento ,per la sessione di bilancio.

Questo significherrebbe che eventual-mente, sia pure convocando una Confe-renza dei presidenti di gruppo non previ-sta, si dovrebbe fissare una seduta ancheper la giornata di domani .

Ho ricordato queste cose soprattuttoper mia chiarezza .

Ha chiesto di parlare a favore dellaproposta dell'onorevole Macciotta l 'ono-revole Bassanini (Proteste del deputatoPazzaglia) .

Vorrei per altro sapere se l'onorevol eGitti intende parlare contro, dal momentoche ha chiesto la parola per primo .

ALFREDO PAllAGLIA. Ho chiesto io d iparlare contro; lo hanno notato i segre-tari .

PRESIDENTE. Onorevole Pazzaglia, miscusi ma onestamente ho notato, prima la

richiesta dell'onorevole Gitti. Mi di-spiace .

Allora do la parola all'onorevole Bassa-nini, che parla a favore .

FRANCO BASSANINI. Signor Presidente ,mi pare che la proposta del collega Mac-ciotta sia molto ragionevole, non solo perragioni di urgenza, poste, del resto, dall anatura stessa del decreto-legge sull'inter-vento straordinario nel Mezzogiorno, maanche perché questa interruzione, siapure per poche ore, della procedura d iapprovazione del bilancio consentirebbe,noi speriamo, quella riflessione sui pro-blemi politici sorti nel corso del dibattit odi ieri sera e in quello di questa mattina ,sulle questioni regolamentari che ab-biamo posto, che fino ad ora non è stat apossibile o, meglio, alla quale fino ad orail Governo si è sottratto.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarecontro l'onorevole Gitti . Ne ha facoltà .

TARCISIO GITTI. Signor Presidente, ono-revoli colleghi, desidero ricordare a tutti icolleghi della maggioranza e di opposi-zione che il tema della rapida e definitiv aconversione del decreto-legge sul Mezzo-giorno è stato affrontato in due sedutedalla Conferenza dei capigruppo, e ilgruppo della democrazia cristiana, (ma ,devo dire, anche il Governo, gli altr igruppi della maggioranza e il gruppo co-munista ne do atto) si sono dichiarati perl'inserimento all'ordine del giorno diquesto provvedimento, affinché sia defi-nitivamente approvato dalla Camera neitermini prescritti dalla Costituzione . Desi-dero ribadire qui questo nostro impegno ,a nome del gruppo della democrazia cri-stiana, e mi auguro che sia anche l'im-pegno di tutti i gruppi della maggioranz ae certamente, così è stato detto, delgruppo comunista . Ritengo però che l'in-versione dell'ordine del giorno debba es-sere oggi respinta. Al di là delle paroleusate dal collega Macciotta, il problem ain realtà è politico, e non è arbitrario direciò poiché abbiamo ancora nelle orecchi egli interventi di ieri del collega onorevole

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Reichlin e di questa mattina dell'onore-vole Occhetto, interventi che in realtà mi-rano in modo contorto a provocare un acrisi di Governo al di fuori delle vie costi-tuzionalmente corrette (Proteste e com-menti all'estrema sinistra) . Desideroquindi ribadire, nel momento in cui re -spingiamo questa richiesta di inversionedell 'ordine del giorno, che noi riteniam oprioritario completare la sessione di bi-lancio e quindi l 'approvazione del di -segno di legge di bilancio, così da porre i lSenato in condizione di rispettare il ter-mine costituzionale del 31 dicembre 1984 ,e chiedo a lei, signor Presidente, di con-vocare la Conferenza dei capigruppo per-ché nel termine costituzionale di 60 giorn isi possa pervenire, anche ricorrendo all aseduta notturna che già avevamo pro -posto noi per ieri sera e sulla quale po inon abbiamo potuto insistere, come ell aben sa, signor Presidente, con sedute not-turne e aggiuntive, che sono indispensa-bili, pervenire, dicevo, nei termini ancheal voto sulla definitiva conversione i nlegge del decreto sul Mezzogiorno . Vorreiche ai colleghi non sfuggisse che il sensodella iniziativa comunista è nella logicadegli interventi politici pur su question iprocedurali che si sono svolte in prece-denza. Qui non ci si deve dividere tra chi èfavorevole e chi è contrario agli intervent iche sono indispensabili per il Mezzo -giorno, qui si gioca un passaggio che hanatura politica. E in questo senso noi no npossiamo accogliere la richiesta avanzat adal gruppo comunista (Applausi al cen-tro) .

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, hoconsentito che un oratore a favore e unocontro si esprimessero sulla proposta diinversione dell 'ordine del giorno. Pensoche a questo punto si possa passare all avotazione per alzata di mano .

ALFREDO PAllAGLIA. Abbandoniamol 'aula! Questa non è una discussione seria !Quella proposta della sinistra tende adagevolare il Governo e non certamente adostacolarlo! Abbandoniamo l'aula! (I de-

putati del gruppo del Movimento socialeitaliano-destra nazionale escono dall 'aula— Commenti) .

PRESIDENTE. Mi dispiace molto d iquesta decisione dei deputati del grupp odel MSI-destra nazionale .

Onorevoli colleghi, pongo in votazionela proposta formulata dall'onorevoleMacciotta di invertire l'ordine del giorno ,iniziando alle 15,30, dopo la sospensione ,l'esame del disegno di legge di conver-sione del decreto concernente la prosecu-zione dell'intervento straordinario nelMezzogiorno .

(È respinta) .

Onorevoli colleghi, sospendo la sedutafino alle 15,30. Avverto che alla ripresa s iprocederà immediatamente alle vota-zioni, poiché all'articolo 9 e alla tabella 7non sono stati presentati emendamenti .

La seduta, sospesa alle 12,45 ,è ripresa alle 15,30 .

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENT E

ALDO ANIASI

Annunzio della definitività di ordinanzedi archiviazione della Commissioneparlamentare per i procedimenti di ac-cusa.

PRESIDENTE. Ricordo che nella se-duta del 7 novembre 1984 è stata datacomunicazione che il Presidente dell aCommissione parlamentare per i procedi-menti di accusa aveva trasmesso copi adelle ordinanze dalle quali risulta che ,con la maggioranza prevista dall'articol o17, primo comma, del regolamento parla-mentare per i procedimenti di accusa, macon il voto favorevole di meno dei quattr oquinti dei componenti dalla Commis-sione, è stata decisa l'archiviazione deiprocedimenti nn . 348/VIII (Atti relativiall 'onorevole Clelio Darida, nella sua qua-lità di ministro di grazia e giustizia

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pro tempore), 356/VIII (Atti relativi al se-natore Giovanni Spadolini, nella sua qua-lità di Presidente del Consiglio dei mini-stri pro tempore), 357/IX (Atti relativi a lsenatore Giovanni Spadolini, nella su aqualità di Presidente del Consiglio dei mi-nistri pro tempore), 360/IX (Atti relativ iall 'onorevole Calogero Mannino nella suaqualità di ministro della marina mercan-tile pro tempore), 360/IX (Atti relativiall 'onorevole Franco Nicolazzi nella suaqualità di ministro dei Lavori Pubblicipro tempore), 369/IX (Atti relativi al sena-tore Giovanni Spadolini e all'onorevoleLelio Lagorio nella loro qualità di mini-stri della difesa pro tempore) e 370/IX(Atti relativi all ' onorevole Sandro Pertini ,nella sua qualità di Presidente della Re -pubblica pro tempore, e all 'onorevole Bet-tino Craxi, nella sua qualità di President edel Consiglio dei ministri pro tempore) .

Informo la Camera che entro il termin eprevisto dal secondo comma dell'articolo18 del regolamento parlamentare per iprocedimenti di accusa non sono stateavanzate richieste intese ad ottenere ch ela Commissione, nel termine previsto da lsecondo comma dell'articolo 4 della legge10 maggio 1978, n. 170, presenti la rela-zione al Parlamento in seduta comune .


PRESIDENTE. Passiamo all'articolo 9 eall 'annessa tabella n . 7 :

(Stato di previsione del Ministerodella pubblica istruzionee disposizioni relative) .

«Sono autorizzati l ' impegno e il paga-mento delle spese del Ministero della pub -blica istruzione, per l'anno finanziario1985, in conformità dell'annesso stato diprevisione (Tabella n . 7) .

Il pagamento delle spese relative allesupplenze brevi e alle supplenze annual inelle scuole materne, elementari, secon-darie, ed artistiche, nelle istituzioni edu-cative, negli istituti e scuole speciali sta-tali, può essere autorizzato esclusiva-

mente con imputazione, rispettivamente ,ai capitoli nn. 1032 e 1034 dello stato diprevisione del Ministero della pubblicaistruzione per l 'anno finanziario 1985 . Èfatto divieto di autorizzare spese per sup-plenze su fondi iscritti in altri capitoli d ibilancio .

Per l 'anno finanziario 1985 le aperturedi credito disposte sui capitoli nn . 1030 e2001 dello stato di previsione del Mini-stero della pubblica istruzione per l 'annofinanziario 1985 possono essere emesse inderoga ai limiti stabiliti dall 'articolo 56del regio decreto 18 novembre 1923, n.2440, e successive modificazioni ed inte-grazioni» .

Su questo articolo e annessa tabella cu inon sono stati presentati emendamenti ,ha chiesto di parlare l'onorevole Fagni .Ne ha facoltà .

EDDA FAGNI. Signor Presidente, onore-voli colleghi, in occasione della discus-sione del disegno di legge finanziaria nonsi è parlato molto dei problemi dell ascuola, e devo dire che, in via generale, sene parla poco nelle aule parlamentari ,lasciando per altro stazionare a lung onelle Commissioni i provvedimenti atti-nenti alle questioni scolastiche .

Non ci sono — almeno io non riesco a dindividuarle — proposte del Governo ve-ramente e seriamente riformatrici ; si tra-scinano questioni importanti da una legi-slatura ad un'altra, scoraggiando persin ochi si ostina ad assegnare alla scuola pub -blica un ruolo fondamentale nel processoformativo della persona .

Si lasciano così aperti degli spazi chenon esito a individuare come diversivi. Sicontinua a trattare la scuola come sefosse allo stesso tempo contenitore e con-tenuto, come se in tutti questi anni neiquali, sia pure in modo frammentario ediscontinuo, si è proceduto a qualche ri-tocco (potremmo dire ad una sorta dimaquillage), si continua — dicevo —come se non fosse accaduto quel feno-meno di penetrazione rapida e dirom-pente delle tecnologie connesse all'infor-mazione ma anche delle tecnologie che

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hanno prodotto cambiamenti profond inel modo di produrre e nell'organizza-zione del lavoro .

Allora, cari colleghi, il problema cru-ciale e drammatico, per quanto riguardala scuola, è e sarà sempre più quello dellaimpreparazione dei giovani a far fronte a lcambiamento. Un obiettivo, questo, ch esempre più spesso il Governo sbandier aquando si trova a dover affrontare il pro-blema dell 'occupazione, in generale, e d iquella giovanile in particolare; obiettivoche, però, non persegue come dovrebbe .Le oltre 300 professioni nuove, alle qual iaccennava non molto tempo fa il Presi -dente del Consiglio, probabilmente i gio-vani le acquisiranno tutte fuori dallascuola, se non si compiono scelte educa-tive e formative che favoriscano certi svi-luppi futuri .

In questo senso, la scelta di sovrinve-stire in informazione sarebbe l 'unica pos -sibile; certamente, l 'unica coerente conl'obiettivo prioritario di «attrezzare» i gio-vani a vivere e a dominare l ' incertezza edil cambiamento . Ci poniamo, allora ,sempre più spesso la domanda se e comela scuola risponda a queste esigenze .Troppo spesso, colleghi, si sentono giudiziseveramente negativi e molti di questi —purtroppo — sono anche giustificati .

Si sentono poi anche delle intervisteradiofoniche, come, ad esempio, quell aconcessa dal ministro della pubblicaistruzione al GR1, dalle quali sembra chetutto fili liscio . Diceva il ministro dell apubblica istruzione, che non è stato pe raltro presente in aula né in occasionedell'esame dell 'articolo 7 del disegno dilegge finanziaria, né in occasione dell adiscussione della tabella n . 7 dello statodi previsione del Ministero della pub-blica istruzione : «Si fanno le leggi e com ese si fanno. Addirittura, si fanno buon eleggi; si fanno leggi per stabilire la fina-lità della scuola» . E il riferimento espli-cito era ovviamente alla scuola elemen-tare e alla riforma della scuola secon-daria superiore, «perchè — diceva il mi-nistro — si debbono formare giovani ge-nerazioni in grado di affrontare e gover-nare il cambiamento» .

Chi non è d'accordo con queste dichia-razioni? Esiste, però, un problema .Queste dichiarazioni, per essere credibili ,dovrebbero avere un riscontro nella re-altà . Ma la realtà purtroppo è quella chetutti conosciamo; la scuola funziona sullabase di circolari e controcircolari che au -mentano il disorientamento proprio sull efinalità alle quali ha fatto riferimento i lministro, mentre nel contempo segnal idall'interno del partito al quale appartieneil ministro, vanno nella direzione non d iqualificare la scuola pubblica ma di sovra -legittimare la scuola non statale .

Dico questo perchè di tutto ciò abbiam oun riscontro nella tabella n. 7 dello statodi previsione del Ministero della pubblic aistruzione dove, nella polverizzazion edelle cifre, troviamo somme diverse, sucui mi soffermerò a parlare tra poco .

Intendo anche ribadire una valutazioneche abbiamo espresso in Commissionequando abbiamo esaminato il disegno dilegge finanziaria e quello di bilancio, cioèche le cose dette e scritte sono incredibili ,nel senso che non hanno credibilità .

Noi troviamo nella nota preliminarealla tabella n . 7, che rappresenta unasorta di premessa, di introduzione d iguida ragionata alla lettura della tabellastessa, e quindi del bilancio, più o meno lestesse affermazioni che ieri mattina il mi -nistro della pubblica istruzione ha pro-nunciato nell'intervista concessa al GR1 eche vorrebbero avere lo scopo di dirciquanto si spende e quali sono gli obiettivia cui si tende . Affermazioni, quindi, chevorrebbero fornire indicazioni di quantitàe di qualità. Questi termini: quantità equalità, ricorrono spesso nelle dichiara-zioni che vengono diffuse a commentodella tabella n . 7.

Qucat® dichiarazioni andrebbero bene,se però non ci fossero retieculL

e sioni. Quando, per esempio, si elencano itrasferimenti relativi alle spese correnti ese ne indica l 'ammontare (738 miliardi ,comprese anche quelle destinate alle uni -versità), si elencano i contributi allescuole materne non statali e alle scuoleelementari parificate per complessivi 11 5miliardi, con un aumento di circa il 14

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per cento; ma non si dice che qualchealtro miliardo va alle scuole medie no nstatali, alle superiori, a enti e istituzion idiversi genericamente indicati, e che dob-biamo andare a scoprire percorrendo ca-pitolo per capitolo la tabella n. 7; e ne-anche basta, perchè bisognerebbe esami-nare, capitolo per capitolo, anche i bi-lanci degli altri ministeri e della Presi-denza del Consiglio, se si volesse cono-scere il vero ammontare dei trasferimentidestinati a questo scopo .

Troviamo ancora, nella descrizione ini-ziale, somme destinate, per esempio, a icentri di lettura e ai centri sociali di edu-cazione permanente e anche alla scuol apopolare, ai vari materiali per la lott aall'alfabetismo, ma non c'è neppure un alira stanziata in bilancio, neanche a fu -tura memoria, che lasci intendere e spe-rare che, una volta predisposti in via defi-nitiva i nuovi programmi per la scuol aelementare, questi verranno poi appli-cati .

Il ministro, però, ha detto che sta lavo-rando addirittura per apportare modi -fiche al testo già approvato dal consigli onazionale della pubblica istruzione ma in-tanto su questo punto non è venuto a rife -rire in Commissione, sebbene più voltesollecitato. Ecco perchè abbiamo dett oche le cose scritte, le cifre e le dichiara-zioni sono incredibili, perchè si nega ne ifatti quello che si vorrebbe accreditarecon le parole .

È vero, ad esempio, che il bilancio dell apubblica istruzione è assorbito al 92-94per cento dalle spese correnti, cioè per i lpersonale; ed è vero quello che si dicesempre nella nota preliminare e cioè che«dopo una fase di massimo increment odei quadri scolastici, determinato dallanecessità di offrire risnnc*a immediataali espansione repentina dell 'utenza, si èavuta una repentina inversione di ten-denza nella dinamica della scolarità, percui — dice la nota — si può fare quelsalto di qualità che rende socialmenteproduttiva la spesa per l ' istruzione». Si dàperò il caso che l 'inversione di tendenzanon si sia verificata in quest'ultim obiennio ma risalga ad oltre un decennio

addietro: che cosa si è fatto in questi diecianni per preparare il salto di qualità? Nonsi sono più banditi concorsi, dopo il fa-moso «concorsone» del 1973 a 23 mila cat-tedre (concluso nel 1979) e dopo aver ban -dito nel 1975 l 'ultimo concorso per inse-gnanti di scuola elementare. Nel frat-tempo, si sono lasciate formare sacche d iprecariato che hanno richiesto ben dueleggi di risanamento, la n . 270 del 1982 ela n. 326 del 1984, per la sistemazione opelegis del personale, al quale noi ricono-sciamo il diritto al lavoro ma per la tuteladel quale riteniamo sarebbero stati neces-sari strumenti di gran lunga diversi .

Sarebbe lo stesso — passatemi l'esem-pio, visto che proprio in questi giorni si èparlato del decreto-legge sugli sfratti —che per risolvere il problema della casa d ialcune famiglie si decidesse di infilarn euna decina in una stanza: sopra avreb-bero un tetto, certo, ma probabilmente i lpavimento crollerebbe! E questo è acca-duto per la scuola : abbiamo messo dentroanche molto personale, ma non qualifi-cato, non abbiamo proceduto ad una ri-forma radicale della scuola ed ora dentroabbiamo molta gente che spesso non sap-piamo neppure esattamente che cosa fac-cia .

Questo è accaduto fin qui; ma forsesaremmo ancora in tempo a puntare sull aqualità, quella qualità cui faceva riferi-mento il ministro e della quale si parlanella nota preliminare alla tabella n . 7, sesi lavorasse credibilmente per la qualifi-cazione e riqualificazione del personal edocente . In questo modo, oltre ad aver epersonale qualificato, che potrebbe esser egià pronto nel momento in cui si mettessemano alla applicazione dei nuovi pro-grammi della scuola elementare, oppuresi procedesse a qualche verifica per ca-pire se veramente i nuovi programm idella scuola media dell'obbligo sono stat iapplicati e come si lavora all'interno dell ascuola media. Si potrebbe ancora qualifi-care questo personale e così rispette-remmo il contratto — un contratto fatico-samente raggiunto all'interno dell ascuola — che prevedeva la preparazion ee la qualificazione a livello universitario

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di tutti gli insegnanti, evitando ancorauna volta di frantumare le cifre e le sediin cui si vorrebbe che si effettuasse l'ag-giornamento dei docenti .

Si dice che si vuole puntare ad avereall'interno della scuola personale qualifi-cato, al quale vogliamo dare credibilità estrumenti per lavorare, e poi si lascia i npiedi, ad esempio, il penultimo comm adell 'articolo 7 della legge finanziaria, chenon verrà certamente interpretato i nsenso positivo dai docenti di ogni ordine egrado. L 'articolo 9, sul quale siamo chia-mati a dare una valutazione, così com esulla tabella n. 7, non dice niente : si auto-rizza la spesa della tabella n . 7, che noiriteniamo disordinata ed illegittimaperchè non è organicamente distribuita ,ed io credo che sia ad uso interno, ma a duso interno poco razionale .

Prima di concludere vorrei fare du econsiderazioni . La prima riguarda l'edi-lizia scolastica, che dalla scuola dell'ob-bligo all 'università non trova apprezzabil idestinazioni nella tabella n . 7 ; oltre alladifficoltà di applicare la legge n . 382 perl 'università, e quindi di realizzare i dipar -timenti, non dà alla scuola dell'obblig oquelle articolazioni degli spazi che ren-dono applicabili le riforme. Inoltre, midomando: in materia di edilizia scolasticasi deve cercare solo nello stato di previ-sione per la pubblica istruzione, oppure s idevono andare a cercare cifre nello stat odi previsione per i lavori pubblici? Anch equesto è un problema che rende difficil-mentre valutabile la considerazione che s iha nei confronti dell'edilizia scolastica .

Una seconda considerazione riguardale scuole italiane al l 'estero e l ' inseriment onelle scuole estere dei figli degli emigrati .Ne ha parlato stamane il collega Sandi-rocco, ed io dico che non c'è traccia nell ostato di previsione del Ministero dellapubblica istruzione di un finanziamentoche vada in questa direzione . Vi sono duecapitoli nel bilancio degli affari esteri ,per i quali stamane sono stati approvat iemendamenti al fine di un maggiore stan -ziamento, ma tutto finisce qui . Credo chequesto sia davvero poco per dare un se-gnale a compatrioti che sono andati a

lavorare all'estero, i cui figli spesso sononati all'estero, che frequentano scuolestraniere, ma che hanno bisogno di man -tenere un collegamento con la cultura ,con l'iter scolastico che si svolge in Italia .È davvero poco perchè nel frattempo icomitati per l'assistenza scolastica agl iitaliani, che lavorano per offrire servizi a igiovani figli di emigrati, si trovano in dif-ficoltà finanziarie e sono costretti a dimi -nuire servizi importanti, come i corsi d isostegno per l ' integrazione o i corsi d imadre lingua .

Un'ultima annotazione riguarda i re-sidui passivi. Abbiamo accumulato 76 mi-liardi in meno dello scorso anno. Sarebbeun successo se accanto non vi fosse lacifra vera dell'entità dei residui passivi ;siamo riusciti a mettere insieme 1 .860 mi-liardi di residui passivi per le supplenzebrevi e lunghe e per cifre non spese, enelle spese correnti e nella parte degliinvestimenti . Se c'è ancora tra la maggio-ranza e il Governo chi crede nell ' istitu-zione scuola, come elemento fondamen-tale per determinare cambiamenti nelmodo di essere della società ma anche d iprodurre, deve convincersi che nell ascuola si deve investire, non come si èfatto, ad esempio, in settori industrial idecotti (dove si sono gettati soldi a fondoperduto), ma lo si deve fare in modo orga-nico e leggibile, così da determinare dav-vero effetti positivi .

Per tutte le carenze che ho cercato d imettere in evidenza, noi diamo, e dell'ar-ticolo 9 e della tabella n . 7, un giudizionegativo (Applausi all 'estrema sinistra) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel'onorevole Aloi. Ne ha facoltà .

FORTUNATO ALOI. Signor Presidente ,onorevoli colleghi, dovendo interveniresull 'articolo 9 e sulla tabella n . 7, cui lostesso articolo fa riferimento, non possonon esprimere preliminarmente il miogiudizio negativo sull'articolo e sulla cor -rispondente tabella. Lo faccio ritenendoche tanto l'uno quanto l'altra siano dettat ida una visione riduttiva della realtà sco-lastica italiana. È questa la logica di una

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politica scolastica che si rifà ad un 'otticaestremamente riduttiva e che vede lascuola come un momento non positivodella realtà politica e culturale del nostropaese .

D'altronde, signor Presidente, quandola legge finanziaria, ritenendo di dove roperare tagli, ha guardato soprattutt oalla scuola come all'area nella quale sipoteva affondare il bisturi; quando, rite-nendosi di dover esercitare un tipo diazione volto ad ottenere una riduzione e ,nel contempo, un risparmio, ci si è indi -rizzati verso il discorso delle festività sop-presse, degli esami di maturità e dell esupplenze ; quando tutto queste è avve-nuto — come purtroppo è avvenuto —allora non si può essere assolutamented'accordo con un tipo di sistema e di cri-terio che obbedisce a logiche tutt'altroche esaltanti, sotto il profilo dell'investi-mento, in relazione ad una spesa che ,anche se non apparentemente tale, è in-vece molto produttiva .

L'articolo 9 fa dunque riferimento alproblema delle supplenze ; e richiamandosoltanto i capitoli 1032 e 1034 della ta-bella n . 7, si ritiene che il discorso dell esupplenze possa avere una motivazionegiustificativa soltanto se riferito a questidue capitoli . Certo, il problema delle sup-plenze è di vasto respiro, è un problemache obbedisce anche ad una logica occu-pazionale e che, soprattutto nel sud, siregistra in maniera molto rilevante . Però,signor Presidente, la realtà delle sup-plenze non trova una soluzione con quest iespedienti, perché essa obbedisce ad unalogica più ampia, che è la logica del pre-cariato .

Del precariato si è parlato in questoperiodo, allorché si è cercato, con dueleggi, di dare ad esso una risposta. L'ul-tima legge, la n . 326, avrebbe dovuto eli -minare gli inconvenienti causati dallalegge n . 270, ma anch'essa si è rivelata unfallimento, perché non ha risposto all eattese del mondo dei precari della scuola,alle attese delle migliaia di disoccupatiintellettuali residenti nel Mezzogiornod'Italia. Noi in Commissione abbiamo ri-levato che aver voluto limitare l ' immis-

sione in ruolo a coloro i quali hanno otte-nuto, per l 'anno scolastico 1981-1982, unasupplenza conferita dai provveditori agl istudi, significava estromettere completa -mente una larga fascia di docenti chesoprattutto nel sud avevano avuto la pos-sibilità di trovare un posto di lavoro, si apure provvisorio, grazie alla nomina daparte dei presidi delle varie scuole delMezzogiorno d'Italia .

Ecco perché a fronte di questa logica,che a nostro avviso è riduttiva, non si puònon tenere presente che vasti fermenti evaste proteste si stanno registrando inmolte aree d 'Italia, soprattutto nel Mezzo -giorno, in particolare in Calabria e, inmodo specifico, a Reggio Calabria, dovesi sono costituiti dei comitati di agita-zione, che hanno avanzato una serie d irichieste e che sono pronti anche a pre-sentarsi massicciamente a Roma per pro -testare in modo deciso nei confronti di u nregime, di una classe politica, di un Go-verno che ha disatteso le speranze di mi-gliaia e migliaia di precari delle nostrezone.

C 'è, poi, signor Presidente, il problem adelle attività di sostegno. Nel corsodell 'esame della legge finanziaria è statoapprovato un emendamento che ha avut oil voto favorevole determinante de lgruppo del Movimento sociale italiano -destra nazionale . In quella circostanza,abbiamo ritenuto che fosse necessariotrovare rimedio a certi errori commess inel momento in cui nei posti di sostegn osi era andati a destinare personale non i npossesso di titolo di specializzazione .Certo, noi avremmo voluto che fosse ap-provato anche un altro emendamento, d anoi presentato e votato successivamente aquello di cui dicevo poco fa . Era un emen-damento più organico, che avrebbe me-glio affrontato un discorso di giustizia edi professionalità, che avrebbe dovut otrovare una sua ragion d'essere ed un suorecepimento anche da parte del Parla-mento .

Il bilancio della pubblica istruzione, anostro avviso, presenta aspetti veramenteinconcepibili ; presenta voci di cui noi, so-prattutto in Commissione, abbiamo de-

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nunciato l 'assurdità . Ci riferiamo, peresempio, ai 10 miliardi relativi agli IR-RSAE, che sono istituti di ricerca a livelloregionale che tutti sappiamo aver fattofallimento e non aver ricercato niente ,limitandosi ad essere dei carrozzoni e ba-sta. Analogamente, quando abbiamo par-lato degli organi collegiali, abbiamo rite-nuto che voler insistere su una cifr adell 'ordine di 8 miliardi e 500 milioni si-gnifica non tenere presente che anch equesti organismi hanno fallito e no nesprimono alcunché sul piano della rap-presentanza .

Per quanto riguarda, poi, i residui pas-sivi, abbiamo letto nella relazione che ac-compagna il bilancio che il Ministerodella pubblica istruzione annunciava lariduzione, sia pure lieve, della voce rela-tiva ai residui passivi . Si è parlato di re-sidui passivi intorno ai mille miliardi : unacifra pesante che certamente non può farcantare vittoria ad un Ministero che sagià che il 92 per cento del suo bilancio èdestinato alle spese per il personale ed èassorbito quasi interamente dalle spesecorrenti .

Il discorso sull 'articolo 9 e sulla tabellan. 7, a nostro avviso, deve essere visto i ntermini più concreti e più responsabili, s everamente si vuole parlare di una scuol ache faccia un salto di qualità . Ci pare chenella relazione illustrativa del bilancio sisia scritto a sproposito che il bilancio d iquest 'anno avrebbe fatto registrare il pas-saggio da una scuola di quantità ad un ascuola di qualità .

Signor Presidente, queste sono paroleche non significano nulla, perché noi sap-piamo che la scuola è una grande malata .La scuola italiana sta registrando pro-gressivi cali qualitativi, oltre che quantita-tivi. E da questo non si uscirà fino aquando esisterà il problema del preca-riato, fino a quando verranno mortificat ele realtà scolastiche ed occupazionali delsud e, in modo particolare, della Calabria ,fino a quando si parlerà di settimanacorta, facendo tanta demagogia, senz arendersi conto che il ministro della pub-blica istruzione non ha neanche ascoltatola richiesta, venuta da più parti, di far

cominciare l'anno scolastico il 1 0 ottobre ,non essendo concepibile, soprattutto incerte regioni, farlo iniziare il 10 o 1'11 set -tembre. Sappiamo che per il sud d'Itali aci sono anche colleghi di altri gruppi chesi sono orientati in tal senso (al riguard oesiste una nostra proposta di legge) . Nonè concepibile pensare che, quando nelleregioni del mezzogiorno d 'Italia, comeanche in altre regioni del paese durante ilmese di settembre sono intense le attivitàturistiche ed agricole, si possa affacciarel'ipotesi della settimana corta senza te-nere invece presente la possibilità di por -tare l ' inizio del calendario scolastico all adata del 1 0 ottobre. È un problema questoche dovrebbe essere tenuto ben presentedal Governo .

E non parliamo degli esami di maturit àe dell'edilizia scolastica, rispetto all aquale dovrebbero essere esercitate formedi controllo, in modo da verificare la de-stinazione degli investimenti ed il rispett odelle indicazioni formulate, soprattutt oper quanto riguarda le aree del sud .

Sono questi alcuni aspetti, signor Presi-dente, onorevoli colleghi, sia pure espost ien passant, che caratterizzano la situa-zione del Ministero della pubblica istru-zione; sono questi i problemi che vann ocolti e posti in evidenza rispetto ad unbilancio riduttivo ed asfittico, che nonpuò avere da parte nostra che un vot ocontrario, in quanto esprime nelle suecifre la logica di un governo e di una poli-tica scolastica contrari agli interessi de lmondo della scuola, dei docenti e dellefamiglie italiane (Applausi a destra) .

PRESIDENTE . Passiamo ai voti .

Votazione segreta .

PRESIDENTE . Indìco la votazione se-greta, mediante procedimento elettronic osull 'articolo 9 e sull 'annessa tabella n . 7,nel testo della Commissione .



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Abete GiancarloAgostinacchio Paol oAiardi AlbertoAlagna EgidioAlasia GiovanniAlberini Guid oAlborghetti GuidoAlibrandi TommasoAloi FortunatoAlpini RenatoAmadei Ferretti MalgariAmalfitano Domenic oAmato Giulian oAmbrogio Franc oAmodeo NataleAndò SalvatoreAndreoni GiovanniAngelini PieroAngelini VitoAnselmi TinaAntonellis Silvi oAntoni Vares eArbasino AlbertoArisio Luig iArmellin LinoArtese VitaleArtioli Rossell aAstone GiuseppeAugello Giacom oAuleta FrancescoAzzaro Giusepp eAzzolini Lucian o

Badesi Polverini LiciaBaghino FrancescoBalbo Ceccarelli LauraBalestracci Nell oBalzamo VincenzoBalzardi Piero Angel oBambi MorenoBaracetti Arnaldo

Barbalace FrancescoBarbato AndreaBarbera AugustoBarontini RobertoBarzanti NedoBassanini Franc oBattaglia AdolfoBattistuzzi PaoloBelardi Merlo Erias eBellini GiulioBellocchio Antoni oBelluscio CostantinoBenedikter JohannBenevelli Luig iBernardi Antoni oBernardi GuidoBerselli FilippoBianchi FortunatoBianchi Beretta RomanaBianchi di Lavagna VincenzoBianchini GiovanniBianco Gerard oBiasini OddoBinelli Gian CarloBirardi MarioBisagno TommasoBocchi FaustoBochicchio Schelotto GiovannaBodrato GuidoBoetti Villanis Audifred iBogi GiorgioBonalumi GilbertoBoncompagni LivioBonetti AndreaBonetti Mattinzoli Pier aBonfiglio AngeloBorghini GianfrancoBorgoglio FeliceBorruso AndreaBortolani FrancoBosco BrunoBosco Manfred iBoselli Anna detta MilviaBosi Maramotti GiovannaBotta GiuseppeBottari Angela MariaBozzi AldoBressani PiergiorgioBriccola ItaloBrina AlfioBrocca BeniaminoBruni Francesco

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Bruzzani RiccardoBulleri Luigi

Cabras PaoloCaccia PaoloCafarelli FrancescoCafiero LucaCalamida FrancoCalonaci VascoCalvanese FloraCannelonga SeverinoCanullo LeoCapecchi Pallini Maria TeresaCapria NicolaCaprili Milziade Silvi oCaradonna GiulioCardinale EmanueleCarelli RodolfoCaria FilippoCarpino AntonioCarrus NinoCasalinuovo MarioCasati FrancescoCasini CarloCasini Pier FerdinandoCastagnetti Guglielm oCastagnola Luig iCavagna MarioCavigliasso PaolaCazora Benit oCeci Bonifazi AdrianaCerrina Feroni Gian LucaChella MarioCherchi SalvatoreCiafardini MicheleCiaffi AdrianoCiampaglia AlbertoCiancio AntonioCifarelli MicheleCiocci LorenzoCiocia GrazianoCiofi degli Atti Paol oCirino Pomicino PaoloCitaristi SeverinoCocco MariaCodrignani GiancarlaColombini LedaColoni SergioColucci FrancescoColumba MarioColzi OttavianoCominato Lucia

Comis AlfredoConte CarmeloConti PietroContu FeliceCorder MarinoCorsi UmbertoCorti BrunoCorvisieri SilverioCosta RaffaeleCosti SilvanoCresco AngeloCrippa Giusepp eCrucianelli FamianoCuffaro AntoninoCuojati Giovann iCurci FrancescoCurcio Rocco

D'Acquisto MarioD 'Aimmo FlorindoDal Castello MarioDal Maso GiuseppeD'Ambrosio MicheleDa Mommio GiorgioDanini Ferrucciod 'Aquino SaverioDardini SergioDegennaro GiuseppeDel Donno OlindoDell'Andro RenatoDell 'Unto Pari sDel Mese PaoloDe Lorenzo FrancescoDel Pennino Antoni oDe Mita Luigi CiriacoDemitry GiuseppeDe Rose EmilioDi Donato Giuli oDi Giovanni ArnaldoDiglio PasqualeDignani Grimaldi Vand aDi Re CarloDonazzoni RenatoDrago Antonin oDujany Cesare AmatoDutto Mauro


Fabbri OrlandoFacchetti Giuseppe

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Camera dei Deputati


Fagni EddaFalcier Lucian oFantò VincenzoFaraguti Lucian oFelisetti Luigi Din oFerrara GiovanniFerrari BrunoFerrari Giorgi oFerrari MarteFerrari SilvestroFerrarini GiulioFerri FrancoFiandrotti FilippoFilippini GiovannaFincato Grigoletto Laur aFini GianfrancoFiori PublioFiorino FilippoFittante CostantinoFlorino MicheleFormica Rin oFornasari GiuseppeForner GiovanniForte FrancescoFortuna Lori sFoschi FrancoFoti LuigiFracanzani CarloFracchia BrunoFrancese AngelaFranchi FrancoFranchi Roberto

Gabbuggiani ElioGalasso GiuseppeGalloni GiovanniGaravaglia Maria PiaGargani GiuseppeGarocchio AlbertoGaspari RemoGasparotto Isai aGatti GiuseppeGava Antoni oGelli BiancaGeremicca AndreaGermanà AntoninoGhinami AlessandroGiadresco GiovanniGianni AlfonsoGiovagnoli Sposetti AngelaGiovannini ElioGitti Tarcisio

Gorgoni GaetanoGoria GiovanniGorla Massim oGradi GiulianoGradi GiulianoGraduata MicheleGranati Caruso Maria Teres aGrassucci LelioGrippo UgoGrottola GiovanniGualandi EnricoGuerrini PaoloGuerzoni Lucian oGullotti Antonin o


Jovanniti Alvaro

Labriola SilvanoLa Ganga GiuseppeLamorte PasqualeLanfranchi Cordioli ValentinaLa Russa VincenzoLattanzio VitoLeccisi PinoLega SilvioLenoci ClaudioLevi Baldini Ginzburg NataliaLo Bello ConcettoLobianco Arcangel oLoda FrancescoLodi Faustini Fustini AdrianaLodigiani OresteLongo PietroLo Porto GuidoLops PasqualeLucchesi GiuseppeLussignoli Francesco Pietr o

Macaluso AntoninoMacciotta GiorgioMacis FrancescoMadaudo DinoMagri LucioMainardi Fava AnnaMalfatti Franco MariaMalvestio Piergiovann iMammì Oscar

Atti Parlamentari

— 20463 —



Manca EnricoManca NicolaManchinu AlbertoMancini VincenzoManfredi Manfred oManna AngeloMannino AntoninoMannino CalogeroMannuzzu SalvatoreMarianetti AgostinoMarrucci EnricoMartellotti LambertoMartinat UgoMarzo BiagioMasina EttoreMassari RenatoMatarrese AntonioMattarella SergioMatteoli AlteroMazzone Antoni oMedri GiorgioMeleleo SalvatoreMelillo Savin oMemmi Luig iMeneghetti Gioacchin oMennitti DomenicoMensorio CarmineMerolli CarloMicheli FilippoMigliasso TeresaMinervini GustavoMinozzi Rosann aMinucci AdalbertoMonducci Mari oMonfredi Nicol aMontanari Fornari NandaMontessoro Antoni oMoro Paolo EnricoMoschini RenzoMotetta Giovann iMundo Antoni o

Napoli VitoNatta AlessandroNebbia GiorgioNenna D'Antonio Ann aNicolazzi FrancoNicolini RenatoNicotra BenedettoNonne GiovanniNucara Francesc oNucci Mauro Anna Maria


Paganelli EttorePajetta Gian Carl oPallanti NovelloPalmieri ErmenegildoPalmini Lattanzi Rosell aPalopoli FulvioPandolfi Filippo MariaParigi GastoneParlato AntonioPasqualin ValentinoPastore AldoPatria RenzoPatuelli AntonioPazzaglia AlfredoPedrazzi Cipolla Anna Mari aPeggio EugenioPellegatta GiovanniPellicanò GerolamoPernice GiuseppePerugini PasqualePetrucelli Edili oPetruccioli ClaudioPicano AngeloPicchetti SantinoPiccoli FlaminioPierino Giusepp ePiermartini GabrielePillitteri Giampaol oPiredda MatteoPiro FrancescoPisani LucioPochetti MarioPoggiolini DaniloPolesello Gian UgoPoli Bortone AdrianaPoli Gian GaetanoPolidori EnzoPollice GuidoPontello ClaudioPortatadino Costant ePoti DamianoPreti Luig iProietti Franc oProvantini AlbertoPujia CarmeloPumilia Calogero

Attt Parlamentari

— 20464 —

Camera dei Deputati



Rabino Giovann iRadi LucianoRaffaelli MarioRallo Girolam oRauti GiuseppeRavaglia GianniRavasio RenatoRebulla LucianoReggiani Alessandr oReichlin AlfredoReina GiuseppeRiccardi AdelmoRicciuti RomeoRicotti FedericoRidi SilvanoRighi LucianoRinaldi LuigiRindone SalvatoreRizzi EnricoRizzi AldoRocchi RolandoRocelli GianfrancoRodotà Stefan oRognoni VirginioRomano Domenic oRonchi EdoardoRonzani Gianni VilmerRosini GiacomoRossattini StefanoRossi AlbertoRossi di Montelera LuigiRossino Giovann iRubbi AntonioRubinacci GiuseppeRubino RaffaelloRuffini Attili oRuffolo GiorgioRusso FerdinandoRusso FrancescoRusso GiuseppeRusso Raffael eRusso Vincenz o

Sacconi MaurizioSalerno Gabriel eSamà FrancescoSandirocco Luigi

Sanese NicolaSanfilippo SalvatoreSangalli CarloSanguineti Mauro Angel oSanlorenzo BernardoSannella BenedettoSantini RenzoSantuz GiorgioSapio FrancescoSaretta GiuseppeSarti ArmandoSastro EdmondoSatanassi AngeloSavio GastoneScaglione NicolaScaiola AlessandroScaramucci Guaitini Alb aScarlato GuglielmoScotti VincenzoSegni MariottoSenaldi CarloSeppia MauroSerafini MassimoSerrentino PietroSerri RinoServello FrancescoSilvestri GiulianoSinesio GiuseppeSoave Sergi oSodano GiampaoloSoddu PietroSospiri NinoSpagnoli UgoSpataro AgostinoStegagnini BrunoSterpa EgidioStrumendo LucioSullo FiorentinoSusi Domenic o

Tagliabue GianfrancoTamino Giann iTassi CarloTassone Mari oTatarella Giusepp eTedeschi NadirTesini GiancarloTesta AntonioTiraboschi Angel oTorna Mari oTorelli GiuseppeTortorella Aldo

Atti Parlamentari

— 20465 —



Trabacchi Felic eTramarin Achill eTrantino VincenzoTrappoli FrancoTrebbi IvanneTringali PaoloTriva Rubes

Umidi Sala Neide Mari aUrso SalvatoreUsellini Mario

Vacca GiuseppeValensise RaffaeleVecchiarelli Brun oVentre AntonioVernola NicolaVignola Giusepp eVincenzi BrunoViolante LucianoVirgili BiagioViscardi MicheleVisco Vincenzo AlfonsoViti VincenzoVizzini Carlo Michele


Sono in missione :

Amadei GiusèppeAstori GianfrancoCattanei FrancescoCiccardini BartoloFioret MarioGioia LuigiMartino GuidoOlcese Vittorio

Riz RolandScovacricchi MartinoSpini ValdoZavettieri Saverio


PRESIDENTE. Passiamo al l 'articolo 10e all 'ennessa tabella n . 8

(Stato di previsione del Ministerodell 'interno e disposizioni relative) .

«Sono autorizzati l'impegno e il paga-mento delle spese del Ministero dell'in-terno, per l 'anno finanziario 1985, in con-formità dell'annesso stato di previsione(Tabella n . 8) .

Sono autorizzati l'accertamento e la ri-scossione, secondo le leggi in vigore, delleentrate del Fondo per il culto, nonchél'impegno e il pagamento delle spese, re-lative all'anno finanziario 1985, in confor -mità degli stati di previsione annessi aquello del Ministero dell 'interno (Appen-dice n. 1).

Per gli effetti di cui all'articolo 7 dellalegge 5 agosto 1978, n . 468, sono conside-rate «spese obbligatorie e d'ordine» de lbilancio del Fondo per il culto quelle de -scritte nell'elenco n . 1, annesso al bilanciopredetto .

Sono autorizzati l 'accertamento e la ri-scossione, secondo le leggi in vigore, dell eentrate del Fondo di beneficienza e d ireligione nella città di Roma, nonché l'im -pegno e il pagamento delle spese de lFondo medesimo, per l'anno finanziari o1985, in conformità degli stati di previ-sione annessi a quello del Ministerodell 'interno (Appendice n . 2) .

Per gli effetti di cui all 'articolo 7 dellalegge 5 agosto 1978, n . 468, sono conside -rate «spese obbligatorie e d 'ordine» de lbilancio del Fondo di beneficenza e d ireligione nella città di Roma quelle de -scritte nell'elenco n . 1, annesso al bilanci opredetto .

(Presiedeva il Vicepresidente Ald oAniasi) .

Atti Parlamentari

— 20466 —



Sono autorizzati l'accertamento e la ri-scossione, secondo le leggi in vigore, delleentrate dei Patrimoni riuniti ex econo-mali, di cui all ' articolo 18 della legge 2 7maggio 1929, n . 848, nonché l ' impegno eil pagamento delle spese dei Patrimon ipredetti, per l 'anno finanziario 1985, inconformità degli stati di previsione an-nessi a quello del Ministero dell 'interno(Appendice n . 3) .

Per gli effetti di cui all'articolo 7 dell alegge 5 agosto 1978, n . 468, sono conside-rate «spese obbligatorie e d 'ordine» de lbilancio dei Patrimoni riuniti ex econo-mali quelle descritte nell 'elenco n. 1, an-nesso al bilancio predetto .

I capitoli dello stato di previsione dell aspesa dei Patrimoni riuniti ex economali afavore dei quali è data facoltà di iscriveresomme in applicazione del dispost odell'articolo 12, secondo comma, dell alegge 5 agosto 1978, n . 468, sono quell idescritti nell 'elenco n. 2, annesso al bi-lancio predetto .

I capitoli a favore dei quali possonoeffettuarsi prelevamenti dal fondo a di-sposizione di cui all 'articolo 1 della legge12 dicembre 1969, n. 1001, sono, perl 'anno finanziario 1985, quelli descritt inell 'elenco n. 1, annesso allo stato di pre-visione del Ministero dell'interno» .

Alla Tabella n . 8 è stato presentato ilseguente emendamento:

Alla tabella 8, rubrica 5 (Protezione ci -vile e servizi antincendi), apportare le se-guenti modificazioni :

al capitolo 3148, sostituire le cifre:

34.500.000.000 e 41 .500.000.000


134.500.000.000 e 141 .500.000.000 ;


10.000.000.000 e 13.000.000.000


110.000.000.000 . e 113 .000.000.000 ;


1 .536.364.000.000 e 1 .371 .700.053.000


1 .336.364.000.000 e 1 .171 .700.053.000.

Tab. 8. 1 .SPADACCIA, CRIVELLINI, AGLIETTA,

MELEGA, PANNELLA, Roc -CELLA, RUTELLI, STANZAN I

GHEDINI, TEODORI .

Qual è il parere della Commissionesull'emendamento Spadaccia Tab . 8 .1 . ?

MARIO D'ACQUISTO, Relatore per lamaggioranza . La Commissione è contra-ria .


FRANCO BORTOLANI, Sottosegretario d iStato per le finanze . Anche il Governo ècontrario, signor Presidente .


(È respinto) .

Passiamo ora al voto sull'articolo 10 esull 'ammessa tabella 8 .

Votazione segreta .

PRESIDENTE. Indìco la votazione se-greta, mediante procedimento elettro-nico, sull'articolo 10, con l'annessa ta-bella n. 8, nel testo della Commissione .







Atti Parlamentari

— 20467 —

Camera dei Deputati



Abete GiancarloAgostinacchio PaoloAiardi Albert oAlagna EgidioAlasia GiovanniAlberini GuidoAlborghetti GuidoAlibrandi Tommas oAloi Fortunat oAlpini RenatoAmadei Ferretti MalgariAmalfitano DomenicoAmato GiulianoAmbrogio FrancoAmodeo NataleAndò SalvatoreAndreoni GiovanniAngelini PieroAngelini VitoAnselmi TinaAntonellis Silvi oAntoni VareseArbasino AlbertoArisio Luig iArmellin LinoArtese VitaleArtioli Rossell aAstone GiuseppeAugello GiacomoAuleta Francesc oAzzaro Giusepp eAzzolini Lucian o

Badesi Polverini LiciaBaghino FrancescoBalbo Ceccarelli Laur aBalestracci NelloBalzamo Vincenz oBalzardi Piero Angel oBambi MorenoBaracetti ArnaldoBarbalace Francesc oBarbato AndreaBarbera AugustoBarca LucianoBarontini RobertoBarzanti NedoBassanini Franc oBattaglia AdolfoBattistuzzi Paolo

Belardi Merlo EriaseBellini GiulioBellocchio AntonioBelluscio CostantinoBenedikter JohannBenevelli Luig iBernardi AntonioBernardi GuidoBerselli FilippoBianchi Fortunat oBianchi Beretta RomanaBianchi di Lavagna VincenzoBianchini GiovanniBianco GerardoBiasini OddoBinelli Gian Carl oBirardi MarioBisagno TommasoBocchi Faust oBochicchio Schelotto Giovann aBodrato GuidoBoetti Villanis Audifred iBogi GiorgioBonalumi GilbertoBoncompagni LivioBonetti AndreaBonetti Mattinzoli Pier aBonfiglio Angel oBorghini Gianfranc oBorgoglio FeliceBorruso AndreaBortolani FrancoBosco BrunoBosco Manfred iBoselli Anna detta MilviaBosi Maramotti GiovannaBotta GiuseppeBottari Angela MariaBozzi AldoBressani Piergiorgi oBriccola ItaloBrina AlfioBrocca Beniamin oBruni FrancescoBruzzani Riccard oBulleri Luigi

Cabras PaoloCaccia PaoloCafarelli Francesc oCafiero LucaCalamida Franco

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati


Calonaci VascoCalvanese FloraCampagnoli MarioCannelonga SeverinoCanullo LeoCapecchi Pallini Maria TeresaCapria NicolaCaprili Milziade Silvi oCaradonna GiulioCardinale Emanuel eCarelli RodolfoCaria FilippoCarpino AntonioCarrus Nin oCasalinuovo MarioCasati FrancescoCasini CarloCasini Pier FerdinandoCastagnetti Guglielm oCastagnola Luig iCavagna MarioCavigliasso Paol aCazora BenitoCeci Bonifazi AdrianaCerrina Feroni Gian LucaChella MarioCherchi SalvatoreCiafardini MicheleCiaffi AdrianoCiampaglia AlbertoCiancio Antoni oCifarelli MicheleCiocci LorenzoCiocia GrazianoCiofi degli Atti Paol oCirino Pomicino PaoloCitaristi SeverinoCocco MariaCodrignani GiancarlaColombini LedaColoni SergioColucci FrancescoColumba MarioColzi OttavianoCominato LuciaComis AlfredoConte CarmeloConti PietroContu FeliceCorder MarinoCorsi Umbert oCorti Bruno

Corvisieri SilverioCosta RaffaeleCosti SilvanoCresco AngeloCrippa Giusepp eCrucianelli FamianoCuffaro AntoninoCuojati Giovann iCurci FrancescoCurcio Rocco

D 'Acquisto MarioD 'Aimmo FlorindoDal Castello MarioDal Maso GiuseppeD'Ambrosio Michel eDa Mommio GiorgioDanini Ferrucciod'Aquino SaverioDardini Sergi oDarida ClelioDe Carli Francesc oDegennaro GiuseppeDel Donno OlindoDell'Andro RenatoDell 'Unto ParisDel Mese PaoloDe Lorenzo FrancescoDel Pennino Antoni oDe Mita Luigi CiriacoDemitry GiuseppeDe Rose EmilioDi Donato GiulioDi Giovanni Arnald oDiglio PasqualeDignani Grimaldi VandaDi Re CarloDonazzon RenatoDrago AntoninoDujany Cesare Amat oDutto Mauro


Fabbri OrlandoFacchetti GiuseppeFagni EddaFalcier LucianoFantò VincenzoFaraguti Lucian oFausti Franco

Atta Parlamentari

— 20469 —

Camera dei Deputati


Felisetti Luigi Din oFerrara GiovanniFerrari BrunoFerrari GiorgioFerrari MarteFerrari SilvestroFerrarini GiulioFerri FrancoFiandrotti FilippoFilippini GiovannaFincato Grigoletto Laur aFini GianfrancoFiori PublioFiorino FilippoFittante Costantin oFlorino MicheleFormica RinoFornasari GiuseppeForner GiovanniForte FrancescoFortuna LorisFoschi FrancoFoti LuigiFracanzani CarloFracchia BrunoFrancese AngelaFranchi FrancoFranchi Roberto

Gabbuggiani ElioGalasso Giusepp eGalloni GiovanniGaravaglia Maria PiaGargani GiuseppeGarocchio AlbertoGaspari RemoGasparotto IsaiaGatti GiuseppeGava AntonioGelli BiancaGeremicca AndreaGermanà AntoninoGhinami AlessandroGiadresco Giovann iGianni AlfonsoGiovagnoli Sposetti Angel aGiovannini ElioGitti TarcisioGorgoni Gaetan oGoria GiovanniGoria MassimoGradi Giuliano

Graduata MicheleGranati Caruso Maria TeresaGrassucci LelioGrippo UgoGrottola GiovanniGualandi EnricoGuerrini PaoloGuerzoni LucianoGullotti Antonin o


Jovannitti Alvaro

Labriola SilvanoLa Ganga GiuseppeLamorte PasqualeLanfranchi Cordioli Valentin aLa Penna Girolam oLa Russa VincenzoLattanzio VitoLeccisi PinoLega SilvioLenoci ClaudioLevi Baldini Ginzburg NataliaLo Bello Concett oLobianco ArcangeloLoda FrancescoLodi Faustini Fustini AdrianaLodigiani Orest eLongo PietroLo Porto GuidoLops Pasqual eLucchesi GiuseppeLussignoli Francesco Pietro

Macaluso AntoninoMacciotta Giorgi oMacis FrancescoMadaudo DinoMagri LucioMainardi Fava AnnaMalfatti Franco MariaMalvestio Piergiovann iMammì OscarManca EnricoManca NicolaManchinu Albert oMancini Vincenzo

Atti Parlamentari

— 20470 —



Manfredi ManfredoManna AngeloMannino AntoninoMannino CalogeroMannuzzu SalvatoreMarianetti AgostinoMarrucci EnricoMartellotti Lambert oMartinat UgoMarzo BiagioMasina EttoreMassari RenatoMatarrese AntonioMattarella SergioMatteoli AlteroMazzone Antoni oMedri GiorgioMeleleo SalvatoreMelillo Savin oMemmi Luig iMeneghetti GioacchinoMennitti DomenicoMensorio CarmineMerolli CarloMicheli FilippoMigliasso TeresaMinervini GustavoMinozzi Rosann aMinucci Adalbert oMonducci Mari oMonfredi NicolaMontanari Fornari NandaMontessoro Antoni oMoro Paolo EnricoMoschini RenzoMotetta Giovann iMundo Antonio

Napoli VitoNatta AlessandroNebbia GiorgioNenna D 'Antonio AnnaNicolazzi FrancoNicolini RenatoNicotra BenedettoNonne GiovanniNucara FrancescoNucci Mauro Anna Mari a

Occhetto AchilleOlivi MauroOrsenigo Dante Oreste

Orsini BrunoOrsini Gianfranco

Paganelli EttorePajetta Gian Carl oPallanti Novell oPalmieri ErmenegildoPalmini Lattanzi Rosell aPalopoli FulvioPandolfi Filippo MariaParigi GastoneParlato AntonioPasqualin ValentinoPastore AldoPatria RenzoPatuelli AntonioPazzaglia AlfredoPedrazzi Cipolla Anna MariaPeggio EugenioPellegatta GiovanniPellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPernice Giusepp ePerugini PasqualePetrocelli EdilioPetruccioli ClaudioPicano AngeloPicchetti SantinoPiccoli FlaminioPierino Giusepp ePiermartini GabrielePillitteri Giampaol oPiredda MatteoPiro FrancescoPisani LucioPochetti MarioPoggiolini DaniloPolesello Gian UgoPoli Bortone AdrianaPoli Gian GaetanoPolidori EnzoPollice Guid oPontello ClaudioPortatadino Costant ePoti Damian oPreti LuigiProietti FrancoProvantini Albert oPujia CarmeloPumilia Calogero

Quarta Nicola

Atti Parlamentari

— 20471 —



Quattrone FrancescoQuercioli ElioQuieti Giusepp e

Rabino Giovann iRadi Lucian oRaffaelli MarioRallo GirolamoRauti Giusepp eRavaglia GianniRavasio Renat oRebulla LucianoReggiani Alessandr oReichlin AlfredoReina GiuseppeRiccardi AdelmoRicciuti RomeoRicotti FedericoRidi SilvanoRighi LucianoRinaldi LuigiRindone SalvatoreRizzi EnricoRizzo AldoRocchi RolandoRocelli Gianfranc oRodotà Stefan oRognoni VirginioRomano Domenic oRonchi EdoardoRonzani Gianni VilmerRosini GiacomoRossattini StefanoRossi AlbertoRossi di Montelera Luig iRossino Giovann iRubbi AntonioRubinacci Giusepp eRubino Raffaell oRuffini Attili oRuffolo GiorgioRusso FerdinandoRusso FrancescoRusso GiuseppeRusso RaffaeleRusso Vincenz o

Sacconi MaurizioSalerno Gabriel eSamà Francesc oSandirocco LuigiSanese Nicola

Sanfilippo SalvatoreSangalli CarloSanguineti Mauro Angel oSanlorenzo BernardoSannella BenedettoSantini RenzoSantuz Giorgi oSapio FrancescoSaretta GiuseppeSarti ArmandoSastro EdmondoSatanassi AngeloSavio GastoneScaglione NicolaScaiola AlessandroScaramucci Guaitini Alb aScarlato GuglielmoScotti VincenzoSegni MariottoSenaldi CarloSeppia MauroSerafini MassimoSerrentino PietroSerri RinoServello Francesc oSilvestri Giulian oSinesio GiuseppeSoave SergioSodano GiampaoloSoddu PietroSospiri NinoSpagnoli UgoSpataro AgostinoStegagnini BrunoSterpa EgidioStrumendo LucioSullo FiorentinoSusi Domenic o

Tagliabue Gianfranc oTamino Giann iTassi CarloTassone Mari oTatarella Giusepp eTedeschi NadirTesini GiancarloTesta AntonioTiraboschi Angel oTorna Mari oTorelli GiuseppeTortorella AldoTrabacchi Felice

Atti Parlamentari

— 20472 —



Tramarin AchilleTrantino VincenzoTrappoli FrancoTrebbi IvanneTringali PaoloTriva Rubes


Vacca GiuseppeValensise RaffaeleVecchiarelli BrunoVentre AntonioVernola NicolaVignola Giusepp eVincenzi BrunoViolante LucianoVirgili BiagioViscardi MicheleVisco Vincenzo AlfonsoViti VincenzoVizzini Carlo Michele

Zamberletti GiuseppeZambon BrunoZampieri AmedeoZangheri RenatoZaniboni Antonin oZanini PaoloZanone Valeri oZarro Giovann iZolla Michel eZoppetti FrancescoZoppi PietroZoso GiulianoZuech GiuseppeZurlo Giusepp e

Sono in missione:

Amadei GiuseppeAstori Gianfranc oCattanei Francesc oCiccardini BartoloFioret MarioGioia LuigiMartino GuidoOlcese VittorioRiz Roland

Scovacricchi Martin oSpini ValdoZavettieri Saverio

(Presiedeva il Vicepresidente AldoAniasi)


PRESIDENTE. Do lettura dell 'articolo11, con l'annessa Tabella n . 9.

(Stato di previsione del Ministero de ilavori pubblici e disposizioni relative).

Sono autorizzati l'impegno e il paga-mento delle spese del Ministero dei lavor ipubblici, per l 'anno finanziario 1985, inconformità dell 'annesso stato di previ-sione (Tabella n . 9) .

È approvato, in termini di competenzae di cassa, il bilancio dell 'Azienda nazio-nale autonoma delle strade, per l'annofinanziario 1985, annesso allo stato diprevisione del Ministero dei lavori pub-blici ai sensi dell'articolo 29 della legge 7febbraio 1961, n . 59 (Appendice n. 1) .

Per provvedere alle eventuali defi-cienze delle assegnazioni di bilancio de -terminate da impreviste e maggiori spesedi personale e di carattere generale èiscritto, al capitolo n . 242 del bilanciodell 'Azienda di cui sopra, un appositofondo di riserva. I prelevamenti dal dettofondo, per competenza e cassa, nonché leiscrizioni ai competenti capitoli dell esomme prelevate, saranno disposti co ndecreti del Presidente della Repubblica,su proposta del Ministro dei lavori pub-blici di concerto con quello del tesoro .Tali decreti verranno comunicati al Parla -mento in allegato al conto consuntivodell'Azienda stessa .

Agli oneri dipendenti dall'applicazionedelle leggi 9 maggio 1950, n . 329, 23 ot-tobre 1963, n . 1481 e 19 febbraio 1970, n .76, concernenti la revisione dei prezz icontrattuali, si provvede, per le opere ma-nutentorie, a carico degli stanziamenti de icorrelativi capitoli di parte corrente dell ostato di previsione del Ministero dei lavori

Atti Parlamentari

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pubblici e, per le opere di caratter estraordinario, a carico degli stanziamenticorrispondenti alle autorizzazioni d ispesa di cui alla allegata tabella B .

È stabilito, per l 'anno finanziario 1985,il limite di impegno di lire 400 milioni perla concessione del contributo trentacin-quennale dell' 1 per cento, previstodall 'articolo 12 della legge 2 luglio 1949 ,n . 408, a favore dei Comuni ed Istitutiautonomi per le case popolari .

Il Ministro del tesoro è autorizzato aprovvedere, con propri decreti, su pro-posta del Ministro dei lavori pubblici, allevariazioni, in termini di competenza e dicassa, negli stati di previsione dell'entrat ae della spesa del l 'Azienda nazionale auto -noma delle strade per l'anno finanziari o1985, che si rendessero necessarie sullabase delle convenzioni di mutuo di cui a lsecondo comma dell'articolo 28 dellalegge 7 febbraio 1961, n. 59, nonché diquelle che dovessero essere stipulate, inapplicazione di specifiche disposizioni le-gislative, per la realizzazione di pro-grammi costruttivi .

Il Ministro del tesoro è autorizzato aprovvedere, con propri decreti, su pro -posta del Ministri dei lavori pubblici, allariassegnazione in termini di competenza edi cassa:

a) ai competenti capitoli dello stato diprevisione della spesa dell'Azienda nazio-nale autonoma delle strade per l'anno1985, delle somme versate da terzi allostato di previsione dell'entratadell'Azienda medesima per lo stesso ann o1985 a titolo di risarcimento dei dann iarrecati al patrimonio stradale, nonch édelle somme anticipate sul prezzo con-trattuale delle imprese appaltatrici o for-nitrici di beni e servizi recuperate ai sensidel settimo comma dell'articolo 12 delregio decreto 18 novembre 1923, n . 2440,modificato dall 'articolo 2 del decreto delPresidente della Repubblica 30 giugno1972, n. 627, e versate allo stesso stato diprevisione dell 'entrata per l'anno finan-ziario 1985 ;

b) al capitolo n . 224 dello stato di pre-visione della spesa dell'Azienda nazionale

autonoma delle strade per l'anno 1985 ,delle somme versate sul capitolo n . 153dello stato di previsione dell'entratadell'Azienda medesima per rimborsi econcorsi diversi di pertinenza della conta -bilità speciale intestata al direttore gene-rale dell'ANAS ai sensi dell'articolo 9 de ldecreto-legge 10 febbraio 1977, n. 19, con-vertito, con modificazioni, nella legge 6aprile 1977, n . 106;

c) al capitolo n. 223 dello stato di pre-visione della spesa dell'Azienda nazionaleautonoma delle strade per l'anno 1985 ,delle somme versate sul capitolo n . 152 ,dello stato di previsione dell'entratadell'Azienda medesima per imposte su lvalore aggiunto e di bollo versate da partedi terzi sugli introiti ad esse soggetti .

Alla tabella n . 9 sono stati presentati iseguenti emendamenti:

Alla tabella n. 9, capitolo n. 7501, sosti-tuire la cifra: 250.000.000.000 relativa allacassa, con la seguente : 286.000.000.000

Conseguentemente, alla tabella n. 12, ca-pitolo n. 1180, sostituire la cifra :

70.000.000.000

con la seguente :

34.000.000.000

Tab. 9. 2.CHELLA, ALBORGHETTI, BONETT I

MATTINZOLI, JOVANNITTI, SA-TANASSI .

Alla tabella n . 9, al capitolo n . 203, dellostato di previsione della spesa dell'ANAS,sostituire le cifre :

177.000.000.000 e 177.000.000.000

con le seguenti:

147 .000.000.000 e 147.000.000.000 .

Conseguentemente, nello stato di previ-sione della spesa dell 'ANAS, al capitolo n .261, sostituire le cifre :

140.000.000.000 e 157 .000.000.000

Atti Parlamentari

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con le seguenti:

150.000.000.000 e 167.000.000.000 ;

al capitolo n. 262, sostituire le cifre :

79.000 .000.000 e 77.000.000 .000

con le seguenti :

90.000,000.000 e 88.000.000.000 ;

al capitolo n . 263, sostituire la cifra:

20.000.000.000 e 20.000.000.000

con le seguenti:

25.000.000.000 e 25.000.000.000 ;

al capitolo n. 281, sostituire le cifre:

350.000.000 e 350.000.000

con le seguenti:

4.350.000.000 e 4.350.000.000.

Tab. 9 . 3.BONETTI MATTINZOLI, ALBOR-

GHETTI, JOVANNITTI, CHELLA ,

SATANASSI .

Alla tabella n . 9, al capitolo n . 523, nellostato di previsione della spesa dell 'ANAS,sostituire le cifre :

135.000.000.000 e 220.000.000.000

con le seguenti :

250.000.000.000 e 250.000.000.000 .

Conseguentemente, al capitolo n. 542,del medesimo stato di previsione, sosti-tuire le cifre:

330.000.000.000 e 330.000.000.000

con le seguenti :

215.000.000.000 e 300.000.000.000

Tab. 9 . 4.BONETTI MATTINZOLI, ALBOR-

GHETTI, JOVANNITTI, CHELLA,

SATANASSI .

Passiamo agli interventi sull'articolo11, con l'annessa tabella, e sugli emenda-menti presentati .

Ha chiesto di parlare l'onorevole Boett iVillanis Audifredi . Ne ha facoltà .

LUDOVICO BOETTI VILLANIS AUDI-FREDI . Signor Presidente, onorevoli col-leghi, la tabella in discussione è certa-mente una delle più disastrate del bilan-cio. Chiedo al ministro Nicolazzi, che in -dubbiamente ha una sua carica di sim-patia ed in questo si differenzia dall afauna da regime che certamente non è tr ale più simpatiche, se non si renda conto d isomigliare più ad un liquidatore di unasocietà, ad un curatore di un fallimento ,del quale non si intravede la fine, che nonad un amministratore . Ci troviamo d ifronte al bilancio di un Ministero che pe rantonomasia, per definizione dovrebbeessere il Ministero degli investimenti .Esso invece è il Ministero investito dall espese correnti a scapito di quelle in contocapitale, il che è una contraddizione cheevidenzia una linea politica sbagliata, d isperperi, una linea politica che è in con-trasto con la natura istituzionale d iquesto dicastero.

L'elemento più esaltante, tuttavia, no nsta tanto nel bilancio di questo Ministero,quanto nel bilancio dell'Azienda auto-noma delle strade statali, per il quale lespese correnti rappresentano quasi il 40per cento delle spese generali . Siamo,quindi, al fallimento più completo, siamoad una situazione di dissesto da cui sa-rebbe quanto meno opportuno uscire .

Che dire poi della cosiddetta politicadella casa? Per quanto riguarda l'ediliziaresidenziale pubblica, registriamo un ac-cumulo di residui passivi e questo mini-stero dimostra una scarsa capacità dispesa che si riproduce in danno per il set-tore edilizio. È allora è il momento di far ei conti, è il momento di fare un'esame dicoscienza e di valutare se non sia meglioaffidare all'edilizia privata certi compitiche l'edilizia pubblica non è in grado d iassorbire. Con queste motivazioni di-chiaro il voto contrario del gruppo delMovimento sociale italiano-destra nazio-

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati


naie anche su questo stato di previsione .(Applausi a destra) .

PRESIDENTE . Ha chiesto di parlarel'onorevole Fabbri . Ne ha facoltà .

ORLANDO FABBRI . Signor Presidente ,vorrei evidenziare il fenomeno grave e danomalo, ma per certi versi sintomatico ,dei residui passivi, cioè delle risorse fi-nanziarie impegnate e che non vengonospese, che si accumulano pertanto ne ivari bilanci, di anno in anno, mentre iproblemi si aggravano in modo preoccu-pante come nel caso dell 'edilizia abita-tiva .

Il bilancio di previsione del Ministerodei lavori pubblici prevede, per il 1985,

una massa spendibile di 8.043 miliardi .Con buona dose di ottimismo viene prefi-gurato un coefficiente di realizzazione de l64,7 per cento, il quale, anche se insuffi-ciente, risulta incrementato rispetto a ipassati esercizi . La previsione, alla lucedell 'esperienza, appare però del tuttoinattendibile . Infatti, ricostrendo sinteti-camente l 'andamento dei bilanci dal 198 1

ad oggi, emerge una verità disarmante epreoccupante sulla capacità di spesa d iquesto ormai inutile ministero . Nel 1981 ,

su una massa spendibile di 7.093 miliardi ,il coefficiente di spesa è stato del 41,5 1per cento; nel 1982, su un monte spes apari a 7.649 miliardi, questo coefficiente èstato del 44,45 per cento; nel 1983, su unamassa spendibile di 8.551 miliardi, risult aa consuntivo una capacità di spesa de l46,25 per cento; nel 1984, su uno spendi -bile di 8.882 miliardi, si prevede un coef-ficiente di spendibilità del 46,71 percento. Per il 1985 c'è la rosea previsionedi un coefficiente di spesa del 64,7 percento, ma non ci è dato di sapere da dov eil ministro abbia tratto gli elementi performulare tale previsione ; avrà forse sco-perto ultimamente di avere doti di presti-giatore !

Che considerazioni se ne possono, per -tanto, trarre? La massa dei residui passivirisulta finora in costante crescita ; talecrescita è inversamente proporzional ealla valenza realizzativa, nel senso che si

accresce progressivamente il monte de isoldi non spesi e, che, quando si spende -ranno, renderanno molto meno di quantoè stato previsto .

L'andamento della competenza dimo-stra che essa diminuisce, bilancio dopobilancio, in cifra assoluta, ma diminuisceanche vistosamente rispetto alla relativ acapacità realizzativa inizialmente previst anel bilancio corrente . In una parola, piùpassano gli anni e si succedono i bilanci ,meno si spende, sempre meno si stanzia ,ancor meno si realizza .

Occupiamoci ora brevemente della ta-bella n . 9 e, in particolare, della voce con-cernente l'edilizia abitativa. Nel 1981 sisono registrati 976 miliardi di residui, 807

miliardi di competenza ; nel 1982 i residuisono stati 936 miliardi, mentre la compe-tenza è ammontata a 1190 miliardi; nel1983 i residui sono stati complessivamente1231 miliardi e la competenza 1336; nel1984 l'ammontare dei residui è stato d i1452 miliardi, quello della competenza d i1388 miliardi . Per il 1985 si prevedono1356 miliardi a residuo — in modo, comedicevo, ottimistico —, mille miliardi acompetenza, molto meno di cassa .

Siamo arrivati ad un punto tale, cioè, incui di fatto la competenza sparisce da lbilancio in esame; anzi, praticamente s idimezza rispetto ai residui accumulati equindi ipoteca già gran parte della com-petenza del bilancio futuro con la rimo-dulazione e rimanendo ferma la dimo-strata incapacità di spesa .

Non c 'è che dire: lo specchio contabileriflette una situazione fallimentare ed in -tollerabile del Ministero dei lavori pub-blici . Questi residui passivi, questi sold inon spesi e il cui volume è destinato acrescere non riguardano solo l'edilizi aabitativa, ma coinvolgono tutti gli altr iimportanti settori di intervento facent icapo al Ministero dei lavori pubblici, cio éle opere marittime, quelle idrauliche ,l 'erosione marina e la difesa idrogeolo-gica, le opere pubbliche in genere e cio écarceri, casarme, eccetera .

Queste cifre costituiscono la testimo-nianza inconfutabile di un modo di gover-nare la spesa pubblica inefficiente e col-

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati


pevole, un modo di gestire le risorse chestravolge disinvoltamente e boicotta pro -grammi, leggi, piani poliennali voluti dalParlamento e riguardanti problemi digrande rilievo.

Ci sembra giunto il momento, onorevol icolleghi, di cambiare musica e strimpella-tore, votando contro l 'articolo 11 e l 'alle-gata tabella n. 9 (Applausi alla estremasinistra) .

PRESIDENTE. È iscritto a parlarel'onorevole Tatarella . Ne ha facoltà .

GIUSEPPE TATARELLA. Se c 'è un Mini-stero che ha bisogno di restauro, questo èil Ministero dei lavori pubblici, a comin-ciare dal suo titolare . Si respira, infatti, i ntale dicastero, un'aria di degrado; c 'è in-capacità di proposta politica da parte delministro e del Ministero .

Il ministro Nicolazzi ed il Ministero nonriescono ad ottenere il concerto da partedelle altre amministrazioni dello Stato .Poiché, onorevoli colleghi, non vannoavanti i disegni di legge presentati dalministro Nicolazzi, c 'è sempre qualcheparlamentare benevolente che presenta ,come sua iniziativa legislativa, i progettidi legge del ministro bloccati dal mancat oconcerto. Un esempio eclatante è costi-tuito dalle proposte per Venezia .

Oltre al mancato concerto, onorevoli col -leghi, c 'è l 'esproprio del Ministero dei la-vori pubblici da parte di altri dicaster iquali, ad esempio, quelli della pubblic aistruzione e di grazia e giustizia, perchél ' immobilismo regna sovrano nella casa de lministro dei lavori pubblici . Infatti, incinque anni di permanenza del ministr oNicolazzi non si è riusciti ad affrontare i ldisegno di legge riguardante la ristruttura -zione del Ministero . In cambio della ristrut -turazione secondo la legge, il ministro Ni-colazzi attua d'imperio la ristrutturazionecontra legem, inventando cinque consulent iministeriali presso il suo gabinetto.

L'onorevole Nicolazzi ed il suo dica-stero, inoltre, non esercitano quei compit idi vigilanza, che spettano loro, sugli ent isottoposti al controllo del Ministero stesso .Il caso più clamoroso riguarda l'acque -

dotto pugliese, per il quale il Ministero èconcausa dello scandalo che tra pocoscoppierà . Il Ministero dei lavori pubblic iè il più censurato da parte della Corte de iconti. Infine, il ministro riduce l 'attivitàdel Ministero soltanto alla gestione degl iappalti e dell 'ANAS. Ogni commento gua-sterebbe! (Applausi a destra) .

PRESIDENTE. Qual è il parere dellaCommissione sugli emendamenti presen-tati alla tabella n . 9?

MARIO D'ACQUISTO, Relatore per lamaggioranza . Contrario su tutti gli emen-damenti .

PRESIDENTE . Il Governo ?

FRANCO NICOLAllI, Ministro dei lavoripubblici . Concordo con il parere espress odal relatore .

PRESIDENTE. Passiamo ai voti .Pongo in votazione l'emendament o

Chella Tab. 9.2, non accettato dalla Com-missione né dal Governo.

(È respinto) .

Passiamo all'emendamento Bonett iMattinzoli Tab. 9.3, su cui è stato chiestolo scrutinio segreto.

Votazione segreta .

PRESIDENTE. Indico la votazione se-greta, mediante procedimento elettronico ,sull 'emendamento Bonetti Mattinzoli Tab .9.3, non accettato dalla Commissione nédal Governo .




Presenti e votanti . . . . . 518

Maggioranza . . 260Voti favorevoli

. . . . 222Voti contrari 296

(La Camera respinge) .

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Si riprende la discussione.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazionedell'emendamento Alborghetti Tab . 9.4 .

Ha chiesto di parlare per dichiarazion edi voto l'onorevole Alborghetti . Ne ha fa-coltà .

GUIDO ALBORGHETTI. Signor Presi-dente, onorevoli colleghi, il mio emenda -mento Tab . 9.4 ripristina gli stanziamentirelativi alla manutenzione straordinariadelle strade statali . Il progetto di bilanciotoglie 115 miliardi, su 350 disponibili, nelcapitolo 523, relativo alla manutenzion edelle strade statali, in modo incomprensi-bile. Infatti, nella legge finanziaria ab-biamo trovato settemila miliardi di inve-stimento per nuove strade nei prossimitre anni e non una lira per la manuten-zione e la sicurezza delle strade statali ; insecondo luogo, è una politica poco intelli-gente quella tendente a non mantenere i lpatrimonio, dal momento che provoca ne ltempo spese superiori .

Ho chiesto di parlare anche per porrein rilievo una incongruenza che giudicoveramente singolare . Da un lato il Go-verno toglie 115 miliardi alla manuten-zione straordinaria delle strade, mentredall 'altro — se mi è consentito farlo rile-vare — presenta il 21 agosto 1984 undisegno di legge (che reca il n . 2029) chestanzia 220 miliardi per la manutenzionestraordinaria delle strade statali . Delledue l 'una: se il Governo ritiene, avendopresentato un disegno di legge, che neces-sitano soldi per le strade statali e per l amanutenzione, non deve far altro chereintegrare i fondi di bilancio ; se inveceritiene che i soldi non servano, ritiri i ldisegno di legge .


Votazioni segrete .

PRESIDENTE. Indico la votazione se-greta, mediante procedimento elettro-nico, sull 'emendamento Alborghetti Tab .

9.4, non accettato dalla Commissione nédal Governo .




Presenti e votanti 530

Maggioranza 266

Voti favorevoli 217

Voti contrari 31 3


Indìco la votazione segreta, medianteprocedimento elettronico, sull'articolo 1 1e sull ' annessa tabella n. 9, nel testo dellaCommissione .




Presenti e votanti 527

Maggioranza 264

Voti favorevoli 286

Voti contrari 241


Hanno preso parte alle votazioni :

Abete GiancarloAgostinacchio PaoloAiardi AlbertoAlagna EgidioAlasia Giovann iAlberini GuidoAlborghetti GuidoAlibrandi TommasoAlinovi AbdonAloi FortunatoAlpini RenatoAmadei Ferretti MalgariAmalfitano DomenicoAmato GiulianoAmbrogio FrancoAmodeo NataleAndò SalvatoreAndreoni GiovanniAngelini Piero

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— 20478 —

Camera dei Deputati


Angelini VitoAnselmi TinaAntonellis SilvioAntoni VareseArbasino AlbertoArisio LuigiArmato BaldassareArmellin LinoArtese VitaleArtioli Rossell aAstone GiuseppeAugello GiacomoAuleta FrancescoAzzaro GiuseppeAzzolini Lucian o

Badesi Polverini LiciaBaghino FrancescoBalbo Ceccarelli LauraBalestracci Nell oBalzamo VincenzoBalzardi Piero AngeloBambi MorenoBaracetti ArnaldoBarbalace FrancescoBarbato AndreaBarbera AugustoBarca LucianoBarontini RobertoBarzanti NedoBassanini Franc oBattaglia AdolfoBattistuzzi PaoloBecchetti ItaloBelardi Merlo EriaseBellini GiulioBellocchio AntonioBelluscio CostantinoBenedikter JohannBenevelli Luig iBernardi AntonioBernardi GuidoBerselli Filipp oBianchi FortunatoBianchi Beretta RomanaBianchi di Lavagna VincenzoBianchini GiovanniBianco GerardoBiasini OddoBinelli Gian Carl oBirardi MarioBisagno Tommaso

Bocchi Faust oBochicchio Schelotto Giovann aBodrato GuidoBoetti Villanis Audifred iBogi GiorgioBonalumi GilbertoBoncompagni LivioBonetti Mattinzoli Pier aBonfiglio AngeloBorghini Gianfranc oBorgoglio FeliceBorruso AndreaBortolani FrancoBosco BrunoBosco ManfrediBoselli Anna detta MilviaBosi Maramotti GiovannaBotta GiuseppeBottari Angela MariaBozzi AldoBressani Piergiorgi oBriccola ItaloBrina AlfioBrocca Beniamin oBruni FrancescoBruzzani RiccardoBubbico MauroBulleri Luigi

Cabras PaoloCaccia PaoloCafarelli Francesc oCafiero LucaCalamida FrancoCalonaci VascoCalvanese FloraCampagnoli MarioCannelonga SeverinoCanullo LeoCapecchi Pallini Maria TeresaCapria NicolaCaprili Milziade Silvi oCaradonna GiulioCardinale EmanueleCarelli RodolfoCaria FilippoCarlotto NataleCarpino AntonioCarrus NinoCasalinuovo MarioCasati FrancescoCasini Carlo

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— 20479 —

Camera dei Deputati


Casini Pier FerdinandoCastagnetti Guglielm oCastagnola Luig iCavagna MarioCavigliasso PaolaCazora BenitoCeci Bonifazi AdrianaCerrina Feroni Gian LucaChella MarioCherchi SalvatoreCiafardini Michel eCiaffi AdrianoCiampaglia AlbertoCiancio AntonioCifarelli Michel eCiocci LorenzoCiocia GrazianoCiofi degli Atti PaoloCirino Pomicino PaoloCitaristi SeverinoCocco MariaCodrignani GiancarlaColombini LedaColoni SergioColucci FrancescoColumba Mari oColzi OttavianoCominato LuciaComis AlfredoConte CarmeloConti PietroContu FeliceCorsi UmbertoCorti BrunoCorvisieri SilverioCosta RaffaeleCosti SilvanoCresco AngeloCrippa GiuseppeCrucianelli FamianoCuffaro AntoninoCuojati GiovanniCurci FrancescoCurcio Rocco

D 'Acquisto Mari oD'Aimmo Florind oDal Castello MarioDal Maso GiuseppeD'Ambrosio Michel eDa Mommio GiorgioDanini Ferruccio

d'Aquino Saveri oDardini Sergi oDarida ClelioDe Carli Francesc oDegennaro GiuseppeDel Donno OlindoDell 'Andro RenatoDell 'Unto Pari sDel Mese PaoloDel Pennino AntonioDemitry Giusepp eDe Rose EmilioDi Donato Giuli oDi Giovanni ArnaldoDignani Grimaldi Vand aDi Re CarloDonazzon RenatoDrago AntoninoDujany Cesare AmatoDutto Mauro


Fabbri OrlandoFacchetti GiuseppeFagni EddaFalcier LucianoFantò VincenzoFaraguti LucianoFausti FrancoFelisetti Luigi DinoFerrara Giovann iFerrari BrunoFerrari GiorgioFerrari Mart eFerrari SilvestroFerrarini GiulioFerri FrancoFiandrotti FilippoFilippini GiovannaFincato Grigoletto LauraFini GianfrancoFiori PublioFiorini FilippoFittante Costantin oFlorino MicheleFormica Rin oFornasari GiuseppeForner GiovanniForte FrancescoFortuna Loris

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Camera dei Deputati


Foschi FrancoFoti Luig iFracanzani CarloFracchia BrunoFrancese AngelaFranchi Roberto

Gabbuggiani ElioGalasso Giusepp eGaravaglia Maria PiaGargani GiuseppeGarocchio AlbertoGaspari RemoGasparotto Isai aGatti GiuseppeGava Antoni oGelli BiancaGeremicca AndreaGermanà AntoninoGhinami AlessandroGiadresco Giovann iGianni AlfonsoGiovagnoli Sposetti Angel aGiovannini ElioGitti TarcisioGorgoni GaetanoGoria GiovanniGoria MassimoGradi GiulianoGraduata MicheleGranati Caruso Maria Teres aGrassucci LelioGrippo UgoGrottola GiovanniGualandi EnricoGuarra AntonioGuerrini PaoloGuerzoni LucianoGullotti Antonino


Jovannitti Alvaro

Labriola SilvanoLamorte PasqualeLanfranchi Cordioli Valentin aLa Penna Girolam oLa Russa Vincenzo

Lattanzio VitoLeccisi PinoLega SilvioLevi Baldini Ginzburg NataliaLo Bello ConcettoLobianco ArcangeloLoda FrancescoLodi Faustini Fustini AdrianaLodigiani OresteLongo PietroLo Porto GuidoLops PasqualeLussignoli Francesco Pietr o

Macaluso AntoninoMacciotta GiorgioMaceratini GiulioMacis FrancescoMadaudo DinoMagri LucioMainardi Fava AnnaMalfatti Franco MariaMalvestio PiergiovanniMammì OscarManca EnricoManca NicolaManchinu AlbertoMancini VincenzoManfredi ManfredoManna AngeloMannino AntoninoMannino CalogeroMannuzzu SalvatoreMarianetti AgostinoMarrucci EnricoMartelli ClaudioMartellotti Lambert oMarzo BiagioMasina EttoreMassari RenatoMatarrese AntonioMattarella SergioMatteoli AlteroMazzone AntonioMedri Giorgi oMeleleo SalvatoreMelillo SavinoMemmi LuigiMeneghetti GioacchinoMennitti Domenic oMensorio CarmineMerolli Carlo

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— 20481 —

Camera dei Deputati


Micheli FilippoMigliasso TeresaMinervini GustavoMinozzi Rosann aMinucci Adalbert oMonducci Mari oMonfredi NicolaMontanari Fornari NandaMontessoro Antoni oMoro Paolo EnricoMoschini RenzoMotetta Giovann iMundo Antonio

Napoli VitoNatta AlessandroNebbia GiorgioNenna D'Antonio AnnaNicolazzi FrancoNicolini RenatoNicotra Benedett oNucci Mauro Anna Maria

Occhetto Achill eOlivi MauroOrsenigo Dante OresteOrsini Gianfranco

Paganelli EttorePajetta Gian CarloPallanti NovelloPalmieri ErmenegildoPalmini Lattanzi Rosell aPaolopoli FulvioPandolfi Filippo Mari aParigi GastoneParlato AntonioPasqualin ValentinoPastore AldoPatria RenzoPatuelli AntonioPazzaglia AlfredoPedrazzi Cipolla Anna Mari aPeggio EugenioPellegatta GiovanniPellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPernice Giusepp ePerugini PasqualePetrocelli EdilioPicano AngeloPicchetti Santino

Piccoli FlaminioPierino Giusepp ePiermartini GabrielePillitteri Giampaol oPiredda MatteoPiro FrancescoPisani LucioPisanu GiuseppePochetti MarioPoggiolini DaniloPolesello Gian UgoPoli Bortone AdrianaPoli Gian GaetanoPolidori EnzoPollice GuidoPontello ClaudioPortatadino CostantePoti DamianoPreti Luig iProietti FrancoProvantini AlbertoPujia CarmeloPumilia Calogero


Rabino Giovann iRadi LucianoRaffaelli MarioRallo Girolam oRauti GiuseppeRavaglia GianniRavasio Renat oRebulla LucianoReggiani Alessandr oReichlin AlfredoReina GiuseppeRiccardi AdelmoRicciuti RomeoRicotti FedericoRidi SilvanoRighi LucianoRinaldi LuigiRindone SalvatoreRizzi EnricoRizzo AldoRocchi RolandoRocelli Gianfranc oRodotà Stefano

Atti Parlamentari

— 20482 —



Rognoni VirginioRomano Domenic oRonchi EdoardoRonzani Gianni VilmerRosini GiacomoRossattini StefanoRossi di Montelera LuigiRossino GiovanniRubbi AntonioRubinacci GiuseppeRubino RaffaelloRuffini Attili oRuffolo GiorgioRusso FerdinandoRusso GiuseppeRusso RaffaeleRusso Vincenz o

Sacconi MaurizioSalerno Gabriel eSamà Francesc oSandirocco LuigiSanese NicolaSanfilippo SalvatoreSangalli CarloSanguineti Mauro AngeloSanlorenzo BernardoSannella BenedettoSantarelli Giuli oSantini RenzoSanza Angelo Mari aSapio Francesc oSaretta Giusepp eSarti ArmandoSastro EdmondoSatanassi Angel oScaglione NicolaScaiola Alessandr oScarlato Guglielm oScotti VincenzoSegni MariottoSenaldi CarloSeppia MauroSerafini MassimoSerrentino PietroSerri RinoServello Francesc oSilvestri GiulianoSinesio GiuseppeSoave SergioSodano GiampaoloSoddu Pietro

Sorice VincenzoSospiri NinoSpagnoli UgoSpataro AgostinoStegagnini BrunoSterpa EgidioStrumendo LucioSullo FiorentinoSusi Domenic o

Tagliabue GianfrancoTamino Giann iTancredi AntonioTassi CarloTassone MarioTatarella Giusepp eTedeschi NadirTesini GiancarloTesta AntonioTiraboschi Angel oToma MarioTorelli GiuseppeTortorella AldoTrabacchi Felic eTramarin Achill eTrantino VincenzoTrappoli FrancoTrebbi IvanneTringali PaoloTriva Rubes


Vacca GiuseppeValensise RaffaeleVecchiarelli Brun oVernola NicolaVignola GiuseppeVincenzi BrunoViolante LucianoVirgili BiagioViscardi MicheleVisco Vincenzo AlfonsoViti VincenzoVizzini Carlo Michel e

Zamberletti GiuseppeZambon BrunoZampieri Amede oZangheri Renato

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— 20483 —



Zaniboni Antonin oZanini PaoloZanone ValerioZarro GiovanniZolla MicheleZoppetti FrancescoZoppi PietroZoso GiulianoZuech GiuseppeZurlo Giuseppe

Sono in missione:

Amadei GiuseppeAstori Gianfranc oCattanei Francesc oCiccardini BartoloFioret MarioGioia LuigiMartino GuidoOlcese VittorioRiz RolandScovacricchi Martin oSpini ValdoZavettieri Saveri o


PRESIDENTE. Passiamo all 'articolo12, con l 'annessa tabella n . 10:

(Stato di previsione del Ministerodei trasporti e disposizioni relative) .

«Sono autorizzati l ' impegno e il paga-mento delle spese del Ministero dei tra-sporti, per l'anno finanziario 1985, in con-formità dell 'annesso stato di prevision e(Tabella n . 10) .

L'Azienda autonoma delle ferrovi edello Stato è autorizzata ad accertare ed ariscuotere le entrare e ad impegnare epagare le spese, relative all'anno finan-ziario 1985, ai termini della legge 7 luglio1907, n. 429, in conformità degli stati diprevisione annessi a quello del Ministero

dei trasporti (Appendice n. 1) .Il Ministro del tesoro è autorizzato ad

apportare, con propri decreti, su pro -posta del Ministro dei trasporti, le varia-zioni di competenza e di cassa nello statodi previsione dell'entrata ed in quello delMinistero dei trasporti occorrenti per gl iadempimenti previsti dalla legge 6 giugno1974, n . 298 .

L'ammontare del fondo di dotazionedell'Azienda autonoma delle ferroviedello Stato, di cui all'articolo 17 dellalegge 7 luglio 1907, n. 429, rimane stabi-lito, per l 'anno finanziario 1985, in lire35 .500.000.000.

I capitoli dello stato di previsione dellaspesa dell 'Azienda autonoma delle ferroviedello Stato per l 'anno finanziario 1985, afavore dei quali è data facoltà al Ministrodel tesoro di iscrivere somme con decret ida emanare in applicazione del dispost odell'articolo 12, secondo comma, dellalegge 5 agosto 1978, n. 468, sono quellidescritti nell'elenco n . 1 annesso al bilanci odell'Azienda medesima» .

Poiché nessuno chiede di parlaresull 'articolo 12 e sulla annessa tabella n .10, passiamo ai voti. Avverto che su talearticolo è stata chiesta la votazione ascrutinio segreto .

Votazione segreta .

PRESIDENTE. Indico la votazione se-greta, mediante procedimento elettro-nico, sul l 'articolo 12 e sull 'annessa tabellan. 10, nel testo della Commissione .




Presenti 53 1Votanti 529Astenuti 2Maggioranza 265



(Presiedeva il VicepresidenteAniasi) .

Aldo

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati



Abete GiancarloAgostinacchio PaoloAiardi AlbertoAlagna EgidioAlasia GiovanniAlberini GuidoAlibrandi TommasoAlinovi AbdonAloi FortunatoAlpini RenatoAmadei Ferretti MalgariAmalfitano Domenic oAmato GiulianoAmbrogio FrancoAmodeo NataleAndò SalvatoreAndreoni GiovanniAngelini PieroAngelini VitoAnselmi TinaAntonellis SilvioAntoni VareseArbasino Albert oArisio Luig iArmato BaldassareArmellin LinoArtese VitaleArtioli RossellaAstone GiuseppeAugello GiacomoAuleta FrancescoAzzaro GiuseppeAzzolini Luciano

Badesi Polverini LiciaBaghino FrancescoBalbo Ceccarelli Laur aBalestracci NelloBalzamo VincenzoBalzardi Piero Angel oBambi MorenoBaracetti ArnaldoBarbalace Francesc oBarbato AndreaBarbera AugustoBarca LucianoBarontini RobertoBarzanti NedoBassanini FrancoBattaglia Adolfo

Battistuzzi PaoloBecchetti ItaloBelardi Merlo Erias eBellini GiulioBellocchio AntonioBelluscio CostantinoBenedikter JohannBenevelli Luig iBernardi AntonioBernardi GuidoBerselli FilippoBianchi FortunatoBianchi Beretta RomanaBianchi di Lavagna VincenzoBianchini GiovanniBianco GerardoBiasini OddoBinelli Gian Carl oBirardi MarioBisagno TommasoBocchi FaustoBochicchio Schelotto GiovannaBodrato GuidoBoetti Villanis AudifrediBogi GiorgioBonalumi GilbertoBoncompagni LivioBonetti Andre aBonetti Mattinzoli PieraBonfiglio Angel oBorghini GianfrancoBorgoglio FeliceBorruso AndreaBortolani FrancoBosco BrunoBosco ManfrediBoselli Anna detta MilviaBosi Maramotti GiovannaBotta GiuseppeBottari Angela MariaBozzi AldoBressani PiergiorgioBriccola ItaloBrina AlfioBrocca BeniaminoBruni FrancescoBruzzani RiccardoBubbico MauroBulleri Luigi

Cabras PaoloCaccia Paolo

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Camera dei Deputati


Cafarelli FrancescoCafiero LucaCalamida FrancoCalonaci VascoCalvanese FloraCampagnoli Mari oCannelonga SeverinoCanullo LeoCapecchi Pallini Maria TeresaCapria NicolaCaprili Milziade SilvioCaradonna GiulioCardinale EmanueleCarelli RodolfoCaria FilippoCarpino AntonioCarrus NinoCasalinuovo MarioCasati FrancescoCasini CarloCasini Pier FerdinandoCastagnetti Guglielm oCastagnola Luig iCavagna MarioCavigliasso PaolaCazora BenitoCeci Bonifazi AdrianaCerrina Feroni Gian LucaChella MarioCherchi SalvatoreCiafardini MicheleCiaffi AdrianoCiampaglia AlbertoCiancio AntonioCifarelli MicheleCiocci LorenzoCiocia GrazianoCiofi degli Atti Paol oCirino Pomicino PaoloCitaristi SeverinoCocco MariaCodrignani GiancarlaColombini LedaColoni SergioColucci FrancescoColumba MarioColzi OttavianoCominato LuciaComis AlfredoConte CarmeloConti PietroContu Felice

Corsi UmbertoCorti BrunoCorvisieri SilverioCosta RaffaeleCosti SilvanoCresco AngeloCrippa GiuseppeCrucianelli FamianoCuffaro AntoninoCuojati GiovanniCurci FrancescoCurcio Rocco

D'Acquisto MarioD'Aimmo FlorindoDal Castello MarioDal Maso GiuseppeD'Ambrosio MicheleDa Mommio GiorgioDanini Ferrucciod'Aquino SaverioDardini SergioDarida ClelioDe Carli Francesc oDegennaro GiuseppeDel Donno OlindoDell'Andro RenatoDell 'Unto Pari sDel Mese PaoloDel Pennino AntonioDemitry Giusepp eDe Rose EmilioDi Donato GiulioDi Giovanni ArnaldoDignani Grimaldi VandaDi Re CarloDonazzon RenatoDrago AntoninoDujany Cesare Amat oDutto Mauro


Fabbri OrlandoFacchetti GiuseppeFagni EddaFalcier Lucian oFantò VincenzoFaraguti Lucian oFausti FrancoFelisetti Luigi Dino

Atti Parlamentari

— 20486 —

Camera dei Deputati


Ferrara GiovanniFerrari BrunoFerrari Giorgi oFerrari Mart eFerrari SilvestroFerrarini GiulioFerri FrancoFiandrotti FilippoFilippini GiovannaFincato Grigoletto LauraFini GianfrancoFiori PublioFiorino FilippoFittante CostantinoFlorino MicheleFormica RinoFornasari GiuseppeForner GiovanniForte Francesc oFortuna Lori sFoschi FrancoFoti LuigiFracanzani CarloFracchia BrunoFrancese AngelaFranchi Roberto

Gabbuggiani ElioGalasso GiuseppeGaravaglia Maria PiaGargani GiuseppeGarocchio AlbertoGaspari RemoGasparotto Isai aGatti GiuseppeGava AntonioGelli BiancaGeremicca AndreaGermanà AntoninoGhinami AlessandroGiadresco Giovann iGianni Alfons oGiovagnoli Sposetti Angel aGiovannini ElioGitti TarcisioGorgoni GaetanoGoria GiovanniGorla MassimoGradi GiulianoGraduata MicheleGranati Caruso Maria Teres aGrassucci Lelio

Grippo UgoGrottola GiovanniGualandi EnricoGuarra Antoni oGuerrini PaoloGuerzoni Lucian oGullotti Antonino


Jovannitti Alvaro

Labriola SilvanoLamorte PasqualeLanfranchi Cordioli Valentin aLa Penna Girolam oLa Russa VincenzoLattanzio VitoLeccisi PinoLega SilvioLevi Baldini Ginzburg NataliaLo Bello ConcettoLobianco ArcangeloLoda FrancescoLodi Faustini Fustini Adrian aLodigiani Orest eLongo PietroLo Porto GuidoLops PasqualeLussignoli Francesco Pietro

Macaluso Antonin oMacciotta Giorgi oMacis FrancescoMadaudo DinoMagri LucioMainardi Fava AnnaMalfatti Franco MariaMalvestio PiergiovanniMammì OscarManca EnricoManca NicolaManchinu AlbertoMancini Vincenz oManfredi ManfredoManna AngeloMannino AntoninoMannino CalogeroMannuzzu Salvatore

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Marianetti AgostinoMarrucci EnricoMartelli ClaudioMartellotti Lambert oMarzo BiagioMasina EttoreMassari RenatoMatarrese AntonioMattarella SergioMatteoli AlteroMazzone Antoni oMedri GiorgioMeleleo SalvatoreMelillo SavinoMemmi LuigiMeneghetti Gioacchin oMennitti DomenicoMensorio CarmineMerolli CarloMicheli FilippoMigliasso TeresaMinervini GustavoMinozzi Rosann aMinucci AdalbertoMonducci MarioMonfredi NicolaMontanari Fornari NandaMontessoro Antoni oMoro Paolo EnricoMoschini RenzoMotetta Giovann iMundo Antonio

Napoli VitoNatta AlessandroNebbia GiorgioNenna D'Antonio AnnaNicolazzi FrancoNicolini Renat oNicotra BendettoNucci Mauro Anna Maria

Occhetto AchilleOlivi MauroOrsenigo Dante OresteOrsini Gianfranco

Paganelli EttorePajetta Gian CarloPallanti NovelloPalmieri ErmenegildoPalmini Lattanzi Rosella

Palopoli FulvioPandolfi Filippo Mari aParigi GastoneParlato AntonioPasqualin ValentinoPastore AldoPatria RenzoPatuelli AntonioPazzaglia AlfredoPedrazzi Cipolla Anna Mari aPeggio Eugeni oPellegatta GiovanniPellicanò Gerolam oPellizzari GianmarioPernice GiuseppePerugini PasqualePetrocelli Edili oPetruccioli ClaudioPicano AngeloPicchetti SantinoPiccoli FlaminioPierino Giusepp ePiermartini GabrielePillitteri Giampaol oPiredda MatteoPiro . FrancescoPisani LucioPisanu GiuseppePochetti MarioPoggiolini DaniloPolesello Gian UgoPoli Bortone AdrianaPoli Gian GaetanoPolidori EnzoPollice GuidoPontello ClaudioPortatadino Costant ePoti DamianoPreti LuigiProietti Franc oProvantini AlbertoPujia CarmeloPumilia Calogero


Rabino GiovanniRadi Luciano

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati


Raffaelli MarioRallo GirolamoRauti Giusepp eRavaglia GianniRavasio Renat oRebulla LucianoReggiani AlessandroReichlin AlfredoReina GiuseppeRiccardi AdelmoRicciuti RomeoRicotti FedericoRidi SilvanoRighi LucianoRinaldi LuigiRindone SalvatoreRizzi EnricoRizzo AldoRocchi RolandoRocelli Gianfranc oRodotà StefanoRognoni VirginioRomano DomenicoRonchi EdoardoRonzani Gianni VilmerRosini Giacom oRossattini StefanoRossi di Montelera LuigiRossino Giovann iRubbi AntonioRubinacci GiuseppeRubino RaffaelloRuffini Attili oRuffolo GiorgioRusso Ferdinand oRusso GiuseppeRusso Raffael eRusso Vincenzo

Sacconi MaurizioSalerno Gabriel eSamà FrancescoSandirocco Luig iSanese NicolaSanfilippo SalvatoreSangalli CarloSanguineti Mauro Angel oSanlorenzo BernardoSannella BenedettoSantarelli GiulioSantini RenzoSantuz Giorgio

Sanza Angelo MariaSapio FrancescoSaretta GiuseppeSarti ArmandoSastro EdmondoSatanassi AngeloScaglione NicolaScaiola AlessandroScarlato GuglielmoScotti VincenzoSegni MariottoSenaldi CarloSeppia MauroSerafini MassimoSerrentino PietroSerri RinoServello Francesc oSilvestri Giulian oSinesio GiuseppeSoave Sergi oSodano GiampaoloSoddu PietroSorice VincenzoSospiri NinoSpagnoli UgoSpataro AgostinoStegagnini BrunoSterpa EgidioStrumendo LucioSullo FiorentinoSusi Domenic o

Tagliabue GianfrancoTamino GianniTancredi AntonioTassi CarloTassone MarioTatarella Giusepp eTedeschi NadirTesini GiancarloTesta AntonioTiraboschi AngeloTorna MarioTorelli GiuseppeTortorella Ald oTrabacchi FeliceTramarin AchilleTrantino VincenzoTrappoli Franc oTrebbi IvanneTringali PaoloTriva Rubes

Atti Parlamentari

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PRESIDENTE. Passiamo all 'articolo13, con l'annessa tabella n . 11 :

(Stato di previsione del Ministerodelle poste e delle telecomunicazioni


Sono autorizzazi l ' impegno e il paga -mento delle spese del Ministero delleposte e delle telecomunicazioni, pe rl 'anno finanziario 1985, in conformitàdell'annesso stato di previsione (Tabellan. 11) .

L'Amministrazione delle poste e delletelecomunicazioni è autorizzaza ad accer-tare e riscuotere le entrate e ad impe-gnare e pagare le spese relative all'annofinanziario 1985, ai termini del regio de-creto-legge 23 aprile 1925, n . 520, conver-tito nella legge 21 marzo 1926, n. 597, inconformità degli stati di previsione an-nessi a quello del Ministero delle poste edelle telecomunicazioni (Appendice n . 1) .

L'Azienda di Stato per i servizi telefo-nici è autorizzata ad accertare e riscuo-tere le entrate e ad impegnare e pagare l espese relative al l 'anno finanziario 1985, aitermini del regio decreto-legge 14 giugn o1925, n. 884, convertito nella legge 1 8marzo 1926, n. 562, in conformità deglistati di previsione annessi a quello delMinistero delle poste e delle telecomuni-cazioni (Appendice n. 2) .

I capitoli dello stato di previsione dell aspesa dell'Amministrazione delle poste edelle telecomunicazioni per l'anno finan-ziario 1985, a favore dei quali è data fa-coltà al Ministro del tesoro di iscriveresomme con decreti da emanare in appli-cazione del disposto dell'articolo 12, se-condo comma, della legge 5 agosto 1978 ,n. 468, sono quelli descritti nell 'elenco n .1 annesso al bilancio dell'Amministra-zione medesima .

I capitoli dello stato di previsione dellaspesa dell'Amministrazione delle poste edelle telecomunicazioni per l'anno finan-ziario 1985, per i quali il Ministro delleposte e delle telecomunicazioni può auto -rizzare le direzioni provinciali a utilizzare


Vacca GiuseppeValensise RaffaeleVecchiarelli Brun oVernola NicolaVignola Giusepp eVincenzi BrunoViolante LucianoVirgili BiagioViscardi MicheleVisco Vincenzo AlfonsoViti Vincenz oVizzini Carlo Michele

Zamberletti GiuseppeZambon BrunoZampieri Amede oZangheri RenatoZaniboni Antonin oZanini PaoloZarro GiovanniZolla MicheleZoppetti FrancescoZoppi PietroZoso GiulianoZuech GiuseppeZurlo Giusepp e

Si sono astenuti :

Carlotto NataleZanone Valerio

Sono in missione:

Amadei GiuseppeAstori Gianfranc oCattanei Francesc oCiccardini BartoloFioret MarioGioia Luig iMartino GuidoOlcese VittorioRiz RolandScovacricchi Martin oSpini ValdoZavettieri Saveri o

(Presiedeva il VicepresidenteAniasi) .

Aldo

Atti Parlamentar:

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fondi della cassa vaglia, per sopperire atemporanee deficienze di bilancio, in at-tuazione dell'articolo 15 della legge 1 2agosto 1974, n. 370, sono i seguenti : n .101, n. 108, n. 111 e n. 117 .

I capitoli dello stato di previsione dellaspesa dell 'Azienda di Stato per i servizitelefonici, per l 'anno finanziario 1985, afavore dei quali è data facoltà al Ministrodel tesoro di iscrivere somme con decretida emanare in applicazione del dispostodell'articolo 12, secondo comma, dellalegge 5 agosto 1978, n. 468, sono quellidescritti nell'elenco n . 1 annesso al bi-lancio dell 'Azienda medesima .

I capitoli dello stato di previsione dell aspesa dell 'Azienda di Stato per i servizitelefonici per l'anno finanziario 1985, peri quali il Ministro delle poste e delle tele -comunicazioni può autorizzare le dire-zioni provinciali a utilizzare fondi dell acassa vaglia, per sopperire a temporaneedeficienze di bilancio, in attuazion edel l 'articolo 15 della legge 12 agosto 1974,n . 370, sono i seguenti : n. 101, n . 103 e n .171 .

Passiamo agli interventi sull'articolo 1 3e sull'annessa tabella n . 11 .

Ha chiesto di parlare l 'onorevole Mat-teoli. Ne ha facoltà .

ALTERO MATTEOLI. Signor Presidente ,onorevoli rappresentanti del Governo, l alegge finanziaria approvata in questigiorni ha messo in evidenza un disavanz odelle poste pari a 1 .990 miliardi (oltre il40 per cento in più del l 'anno precedente ,al di sopra quindi del tasso programmat odi inflazione) . E questo un megadeficit ,malgrado lo stesso non sia collegato adinvestimenti nel settore mirati ad un amaggiore efficienza . Le maggiori entratesono dovute solo agli aumenti tariffari .Basta l 'esempio del bancoposta: più 27per cento, tutto dovuto alla maggiora-zione delle tariffe. Il Ministero, che non èstato ancora dotato delle strutture neces -sarie, non è in grado di elaborare un aprogettualità credibile per l'intero set-tore .

Il settore delle telecomunicazioni cam-mina — si fa per dire — per propri oconto, mancando un raccordo con i mini -steri interessati, primo fra tutti il Mini-stero dell'industria . È vero che il Mini-stero gestisce servizi in circa 14.200 sedi eche in molte di esse gli oneri di gestionesuperano gli introiti, in quanto servon olimitate comunità, ma è altrettanto ver oche i progettati servizi itineranti, più voltepromessi (con un risparmio preventivatodel 40 per-cento), non sono stati realiz-zati .

Non è vero che l'amministrazione ge-stisca una molteplicità di servizi a prezz iirrisori, ma, anche se in alcuni casi cos ìfosse (per esempio in caso di servizi acaratterizzazione sociale), di contro ge-stisce servizi a prezzi esosi : ad esempio i lservizio espressi, una autentica rapina adanno dell'utente. Quindi il disavanzo èsempre più pesante ed i servizi sonosempre più scadenti. La distribuzionedella corrispondenza fa registrare disser -vizi paurosi ; i pacchi e le raccomandat eformano montagne negli uffici. La corri-spondenza da e per Roma procede contempi pari al doppio di quelli che impieganelle altre località.

Per il momento la nuova organizza-zione, che prevede venti centri di mecca-nizzazione per lo smistamento automa-tico della corrispondenza e nove centri d imeccanizzazione per i pacchi, è una chi-mera. Ogni centro dovrebbe essere ingrado di smistare tre lettere al secondo .Tutto per ora è un sogno . . . Attualmente larealtà (ed il bilancio presentato no nsembra mirare all 'efficienza) è diversa .Le lettere impiegano settimane, i tele -grammi hanno perso la motivazion edell'urgenza, i pacchi vengono recapitat isolo per combinazione. . . Di contro, unapromessa: entro cinque anni .le postecambieranno e l'informatica e le nuovetecnologie assumeranno un ruolo d iprimo piano .

No, una cambiale in bianco non ci sen-tiamo di firmarla, votando a favore dellatabella di competenza, più volte manife-stata — per la verità solo a parole —, ch el'amministrazione postale intende tenersi

Atti Parlamentari

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al passo con l'evoluzione tecnologica i nfatto di strutture operative, è smentita da ifatti . Lo sviluppo dell'attività di ricerc anei campi delle radiocomunicazioni e te-lecomunicazioni via satellite si limita, all ostato attuale, al pagamento di onorari atecnici scelti secondo una logica di sim-patie politiche anzichè di autentica com-petenza. I nuovi servizi di telecomunica-zione, di telematica e diffusivi sono risi -bili . Il settore privato, soprattutto nelcampo della telematica, ha camminat ocon ben altro passo .

Il piano decennale, che prevede nel set-tore delle telecomunicazioni una preven-tivata spesa di centomila miliardi, è statoredatto senza il coinvolgimento di settor iparalleli . Se approvato, vecchi equilibr iindustriali saranno travolti, ma la nascit adei nuovi sembra non essere tenuta i nconto nel canovaccio presentato dal mini-stro delle poste e telecomunicazioni . Letecnologie moderne, se realizzate, sosti-tuiranno circa 20 mila posti di lavoro e, seciò rappresenterà di per sè un problema ,troviamo nella relazione che accompagnala tabella 11 fumose promesse di organiz-zazioni miranti ad aumentare la profes-sionalità dei dipendenti . La tecnologiamoderna, senza una elevata professionali -tà, resta inoperante . Ma l 'aspetto più ca-rente è quello che riguarda la mancanz adi collegamenti tra pubblico e privato ; ilcomparto pubblico dovrà procedere dipari passo con il privato . Non è pensabil econtinuare con il monopolio pubblico delsettore. La filosofia sin qui seguita nonpuò essere vincente .

Occorre, quindi, trovare soprattutto nelsettore delle telecomunicazioni il giust oequilibrio tra pubblico e privato, senz adel quale restiamo ancorati a disquisi-zioni tecniche avveniristiche, carenti peròsul piano programmatico e destinate afallire o ad alimentare nuovi scorpori diservizio a favore di entità provate, piùagili sotto il profilo economico-sociale epiù rapide e funzionali sotto il profilodecisionale .

Quindi, il riassetto dell'intera organiz-zazione centrale e periferica del Mini-stero delle poste è ormai improcrastina -

bile: riassetto del personale, che premia l aprofessionalità e la capacità, al di là dell aridicola ed insignificante articolazione i nlivelli . I dirigenti ed il personale inidoneie spesso incapaci debbono essere solle-vati; la politica assistenziale e clientelar eche ha trasformato l 'amministrazione i nun gigantesco ricovero per migliaia di in-felici deve cessare, se si vogliono serviz idegni di questo nome . E giunto il mo-mento che i ministri e sottosegretari ten-tino di ricavare voti per sè e per i propripartiti grazie alla efficienza dei serviziche riescono ad offrire ai cittadini, e no ngrazie alle assunzioni clientelari! E u nmetodo che certo non è iniziato con l'at-tuale ministro e che ha riferimento ancheai precedenti : l 'onorevole Gaspari prima ,e prima ancora l 'onorevole Di Giesi, edancora prima . . ., sempre lo stesso sistema !Tutti hanno considerato il Ministero delleposte come un campo di semina: semi-nano posti di lavoro per raccogliere voti .E i risultati? Guardiamo i risultati, Ch ecosa ha determinato tutto ciò? Burocra-tizzazione di massa, sindacalizzazione d iregime, politicizzazione dei vertici, disso-ciazione dagli apparati .

Non ci sembra che il bilancio, e soprat-tutto la tabella alla quale ci riferiamo, mir iad ottenere una inversione di tendenze . Laelencazione delle promesse (riforma delMinistero, istruzione del personale, espan-sione dei servizi, controlli di gestione, e cos ìvia) non ci sembra sorretta dalle scelte d ibilancio . Si aggiungono solo delle farneti-cazioni modernistiche. Pertanto, acclarati imotivi del fallimento, occorre operare te-nendo conto della realtà socio-economicadella nazione, senza illudere nessuno (Ap-plausi a destra) .

PRESIDENTE. Nessun altro chiedendodi parlare sull 'articolo 13 e sull'annessatabella n. 11, avverto che è stata richiest ala votazione a scrutinio segreto .

Votazione segreta .

PRESIDENTE. Indìco la votazione ascrutinio segreto, mediante procedimento

Atti Parlamentari

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elettronico, sull 'articolo 13 con l ' annessatabella n . 11.








Abete GiancarloAgostinacchio PaoloAiardi AlbertoAlagna EgidioAlasia Giovann iAlberini GuidoAlborghetti GuidoAlibrandi TommasoAlinovi AbdonAloi FortunatoAlpini RenatoAmadei Ferretti MalgariAmalfitano DomenicoAmato GiulianoAmbrogio FrancoAmodeo NataleAndò SalvatoreAndreoni Giovann iAngelini PieroAngelini VitoAnselmi TinaAntonellis Silvi oAntoni VareseArbasino AlbertoArisio LuigiArmellin LinoArtese VitaleArtioli RossellaAstone GiuseppeAugello GiacomoAuleta FrancescoAzzaro Giusepp eAzzolini Luciano

Badesi Polverini LiciaBalbo Ceccarelli LauraBalestracci Nell oBalzamo VincenzoBalzardi Piero AngeloBambi MorenoBaracetti ArnaldoBarbalace FrancescoBarbato AndreaBarbera AugustoBarca LucianoBarontini RobertoBarzanti NedoBassanini Franc oBattaglia AdolfoBattistuzzi PaoloBecchetti ItaloBelardi Merlo Erias eBellini GiulioBellocchio AntonioBelluscio CostantinoBenedikter JohannBenevelli Luig iBernardi Antoni oBernardi GuidoBerselli FilippoBianchi FortunatoBianchi Beretta RomanaBianchi di Lavagna Vincenz oBianchini Giovann iBianco GerardoBiasini OddoBinelli Gian Carl oBiondi Alfredo PaoloBirardi MarioBisagno TommasoBocchi FaustoBochicchio Schelotto GiovannaBodrato GuidoBogi GiorgioBonalumi GilbertoBoncompagni LivioBonetti AndreaBonetti Mattinzoli PieraBonferroni FrancoBonfiglio AngeloBorghini GianfrancoBorgoglio FeliceBorruso AndreaBortolani FrancoBosco BrunoBosco Manfredi

Atti Parlamentari

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Boselli Anna detta MilviaBosi Maramotti GiovannaBotta GiuseppeBottari Angela MariaBozzi AldoBressani PiergiorgioBriccola ItaloBrina AlfioBrocca BeniaminoBruni FrancescoBruzzani RiccardoBubbico MauroBulleri Luigi

Cabras PaoloCaccia PaoloCafarelli Francesc oCafiero LucaCalamida FrancoCalonaci VascoCalvanese FloraCampagnoli MarioCannelonga SeverinoCanullo LeoCapecchi Pallini Maria TeresaCapria NicolaCaprili Milziade Silvi oCaradonna GiulioCardinale EmanueleCarelli Rodolf oCaria Filipp oCarpino AntonioCarrus NinoCasati FrancescoCasini CarloCasini Pier FerdinandoCastagnetti Guglielm oCastagnola Luig iCavagna MarioCavigliasso PaolaCazora BenitoCeci Bonifazi AdrianaCerrina Feroni Gian LucaChella MarioCherchi SalvatoreCiafardini Michel eCiaffi AdrianoCiampaglia AlbertoCiancio AntonioCifarelli Michel eCiocci LorenzoCiocia Graziano

Ciofi degli Atti PaoloCirino Pomicino PaoloCitaristi SeverinoCocco MariaCodrignani GiancarlaColombini LedaColoni SergioColucci Francesc oColumba MarioColzi OttavianoCominato LuciaComis AlfredoConte CarmeloConti PietroContu FeliceCorreale PaoloCorsi Umbert oCorti BrunoCorvisieri SilverioCosta RaffaeleCosti SilvanoCresco AngeloCrippa GiuseppeCrucianelli FamianoCuffaro AntoninoCuojati GiovanniCurci FrancescoCurcio Rocco

D 'Acquisto MarioD 'Aimmo FlorindoDal Castello MarioDal Maso GiuseppeD'Ambrosio Michel eDa Mommio GiorgioDanini Ferrucciod'Aquino SaverioDardini Sergi oDarida ClelioDe Carli Francesc oDegennaro GiuseppeDel Donno OlindoDell'Andro RenatoDell 'Unto ParisDel Mese PaoloDe Lorenzo FrancescoDel Pennino Antoni oDemitry Giusepp eDe Rose EmilioDi Donato GiulioDi Giovanni ArnaldoDignani Grimaldi Vanda

Atti Parlamentari

— 20494 —



Di Re CarloDonazzon RenatoDrago AntoninoDutto Mauro

Ebner Michae l

Fabbri OrlandoFacchetti GiuseppeFagni EddaFalcier Lucian oFausti FrancoFelisetti Luigi DinoFerrara GiovanniFerrari BrunoFerrari Giorgi oFerrari MarteFerrari SilvestroFerrarini GiulioFerri FrancoFiandrotti FilippoFilippini GiovannaFincato Grigoletto Laur aFini GianfrancoFiori PublioFiorino FilippoFittante CostantinoFlorino MicheleFontana Giovann iFormica Rin oForner GiovanniForte FrancescoFortuna Lori sFoschi FrancoFoti LuigiFracanzani CarloFracchia BrunoFrancese AngelaFranchi FrancoFranchi Roberto

Gabbuggiani ElioGalasso GiuseppeGaravaglia Maria PiaGargani Giusepp eGarocchio AlbertoGaspari RemoGasparotto Isai aGatti GiuseppeGava Antoni oGelli BiancaGeremicca Andrea

Germanà AntoninoGhinami AlessandroGiadresco GiovanniGianni AlfonsoGiovagnoli Sposetti AngelaGiovannini ElioGitti TarcisioGorgoni GaetanoGoria GiovanniGorla MassimoGradi Giulian oGraduata MicheleGranati Caruso Maria TeresaGrassucci LelioGrippo UgoGrottola GiovanniGualandi EnricoGuarra AntonioGuerrini PaoloGuerzoni Lucian oGullotti Antonin o


Jovannitti Alvaro

Labriola SilvanoLa Ganga GiuseppeLagorio LelioLamorte PasqualeLanfranchi Cordioli ValentinaLa Penna GirolamoLa Russa VincenzoLattanzio VitoLeccisi PinoLega SilvioLevi Baldini Ginzburg NataliaLigato LodovicoLo Bello ConcettoLobianco ArcangeloLoda FrancescoLodi Faustini Fustini AdrianaLodigiani OresteLongo PietroLo Porto GuidoLops PasqualeLussignoli Francesco Pietr o

Macaluso Antonino

Atti Parlamentari

— 20495 —

Camera dei Deputati


Macciotta GiorgioMacis Francesc oMadaudo DinoMagri LucioMainardi Fava AnnaMalfatti Franco MariaMalvestio PiergiovanniMammì OscarManca Enric oManca NicolaManchinu Albert oMancini VincenzoManfredi ManfredoManna AngeloMannino CalogeroMannuzzu SalvatoreMarianetti AgostinoMarrucci EnricoMartelli ClaudioMartellotti Lambert oMarzo BiagioMasina EttoreMassari RenatoMatarrese SergioMatteoli AlteroMazzone Antoni oMedri GiorgioMeleleo SalvatoreMelillo SavinoMemmi Luig iMeneghetti GioacchinoMensorio Carmin eMerolli Carl oMicheli FilippoMigliasso TeresaMinervini GustavoMinozzi Rosann aMinucci Adalbert oMonducci Mari oMonfredi Nicol aMontanari Fornari NandaMontessoro Antoni oMoro Paolo EnricoMoschini RenzoMotetta GiovanniMundo Antoni o

Natta AlessandroNebbia GiorgioNenna D'Antonio AnnaNicolazzi FrancoNicolini Renato

Nicotra BenedettoNonne GiovanniNucara FrancescoNucci Mauro Anna Maria

Occhetto AchilleOlivi MauroOrsenigo Dante OresteOrsini Gianfranco

Paganelli EttorePajetta Gian CarloPallanti NovelloPalmieri ErmenegildoPalmini Lattanzi RosellaPalopoli FulvioPandolfi Filippo Mari aParigi GastoneParlato AntonioPasqualin ValentinoPastore AldoPatria RenzoPatuelli AntonioPazzaglia AlfredoPedrazzi Cipolla Anna MariaPeggio EugenioPellegatta GiovanniPellicanò Gerolam oPellizzari GianmarioPernice GiuseppePerugini PasqualePetrocelli EdilioPetruccioli ClaudioPicano AngeloPicchetti SantinoPiccoli FlaminioPierino GiuseppePiermartini GabrielePillitteri Giampaol oPiredda MatteoPiro FrancescoPisani LucioPochetti MarioPoggiolini DaniloPolesello Gian UgoPoli Bortone AdrianaPoli Gian GaetanoPolidori EnzoPollice GuidoPontello ClaudioPortatadino Costant ePoti Damiano

Atti Parlamentari

— 20496 —

Camera dei Deputati


Preti LuigiProietti Franc oProvantini AlbertoPujia CarmeloPumilia Calogero


Rabino GiovanniRadi LucianoRaffaelli Mari oRallo GirolamoRauti Giusepp eRavaglia GianniRavasio Renat oRebulla LucianoReggiani AlessandroReichlin AlfredoReina GiuseppeRiccardi AdelmoRicciuti RomeoRicotti FedericoRidi SilvanoRighi LucianoRinaldi LuigiRindone SalvatoreRizzi EnricoRizzo AldoRocchi RolandoRocelli Gianfranc oRodotà StefanoRognoni Virgini oRomano DomenicoRonchi EdoardoRonzani Gianni VilmerRosini GiacomoRossattini StefanoRossi AlbertoRossi di Montelera Luig iRossino GiovanniRubbi AntonioRubinacci GiuseppeRubino Raffaell oRuffini Attili oRuffolo GiorgioRusso FerdinandoRusso GiuseppeRusso Raffael eRusso Vincenzo

Sacconi MaurizioSalerno GabrieleSamà Francesc oSandirocco LuigiSanese NicolaSanfilippo SalvatoreSangalli CarloSanguineti Mauro AngeloSanlorenzo BernardoSannella BenedettoSantarelli Giuli oSantini RenzoSantuz GiorgioSanza Angelo MariaSapio Francesc oSaretta GiuseppeSarti ArmandoSastro EdmondoSatanassi AngeloSavio GastoneScaglione NicolaScaiola AlessandroScaramucci Guaitini Alb aScarlato GuglielmoScotti VincenzoSegni MariottoSenaldi CarloSeppia MauroSerafini MassimoSerrentino PietroSerri RinoServello FrancescoSilvestri GiulianoSinesio GiuseppeSoave Sergi oSodano GiampaoloSoddu PietroSorice VincenzoSospiri NinoSpagnoli UgoSpataro AgostinoStegagnini Brun oSterpa EgidioStrumendo LucioSullo FiorentinoSusi Domenic o

Tagliabue GianfrancoTamino GianniTancredi AntonioTassi CarloTassone Mario

Atti Parlamentari

— 20497 —



Tatarella Giusepp eTedeschi NadirTesini GiancarloTesta AntonioTiraboschi Angel oTorna MarioTorelli GiuseppeTortorella Ald oTrabacchi Felic eTramarin Achill eTrantino VincenzoTrappoli FrancoTrebbi IvanneTringali PaoloTriva Rubes

Umidi Sala Neide MariaUrso SalvatoreUsellini Mario

Vacca GiuseppeValensise RaffaeleVecchiarelli Brun oVentre AntonioVernola NicolaVignola GiuseppeVincenzi BrunoViolante LucianoVirgili BiagioViscardi MicheleVisco Vincenzo AlfonsoViti Vincenz oVizzini Carlo Michele

Zamberletti GiuseppeZambon BrunoZampieri Amede oZangheri RenatoZaniboni AntoninoZanini PaoloZanone ValerioZarro GiovanniZolla MicheleZoppetti FrancescoZoppi PietroZoso GiulianoZuech GiuseppeZurlo Giuseppe

Sono in missione :

Amadei GiuseppeAstori Gianfranco

Cattanei FrancescoCiccardini BartoloFioret MarioGioia Luig iMartino GuidoOlcese VittorioRiz RolandScovacricchi Martin oSpini ValdoZavettieri Saverio


PRESIDENTE. Passiamo all 'articolo 1 4e all 'annessa tabella n . 12:

(Stato di previsione del Ministerodella difesa e disposizioni relative) .

«Sono autorizzati l ' impegno e il paga -mento delle spese del Ministero della di -fesa, per l'anno finanziario 1985, in con-formità dell'annesso stato di previsione(Tabella n . 12) .

Il numero massimo di militari specia-lizzati e di militari aiuto-specialisti, in ser -vizione presso l'amministrazione del -l'Esercito, della Marina militare e dell'Ae-ronautica militare, è fissato, per l'ann ofinanziario 1985, come appresso :

a) militari specializzati :

Esercito n. 21 .000Marina n. 12.000Aeronautica n. 34.31 1

b) militari aiuto-specialisti :

Esercito n. 40.000Marina n. 16.000Aeronautica n. 16.500

Il numero massimo dei sottotenenti d icomplemento dell'Arma aeronautica —ruolo naviganti — da mantenere in ser-vizio a norma dell'articolo 1, second ocomma, della legge 21 maggio 1960, n .

(Presiedeva il Vicepresidente AldoAniasi) .

Atti Parlamentari

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556, è stabilito, per l 'anno finanziario1985, in 76 unità .

Il numero massimo degli ufficiali pilot idi stato maggiore di complemento dellaMarina militare da mantenere in servizi oa norma dell 'articolo 3 della legge 21 feb-braio 1963, n . 249, è stabilito, per l 'annofinanziario 1985, in 90 unità .

Il numero massimo degli ufficiali dicomplemento da ammettere alla ferma d icui al primo comma dell 'articolo 37 dellalegge 20 settembre 1980, n. 574, è stabi-lito, per l'anno finanziario 1985, comeappresso :

Esercito (compresi icarabinieri) n . 630

Marina n . 120Aeronautica n . 210

La forza organica dei sergenti, dei sot-tocapi e comuni del corpo equipaggi mili-tari marittimi, in ferma volontaria o i nrafferma, è determinata, per l 'anno fi-nanziario 1985, a norma dell 'articolo 18 ,quarto comma, della legge 10 giugn o1964, n . 447, come appresso :

sergenti n . 7.000sergenti raffermati d i

leva n. 900sottocapi e comun i

volontari n . 3.524sottocapi raffermati

di leva n . 900

A norma dell 'articolo 27, ultimocomma, della legge 10 giugno 1964, n.477, la forza organica dei sergenti, gra-duati e militari di truppa dell 'Aeronauticamilitare in ferma o in rafferma è fissataper l'anno finanziario 1985, come ap-presso :

sergenti n . 4.430graduati e militari d i

truppa n . 2.087

Il contingente degli arruolamenti vo-lontari, come carabinieri ausiliari, per l asola ferma di leva, di giovani apparte-nenti alla classe che viene chiamata alle

armi è stabilito, per l'anno finanziario1985, a norma dell'articolo 3 della legge11 febbraio 1970, n. 56, in 12.821 unità .

La forza organica dei sergenti, dei gra-duati e militari di truppa dell'Esercito i nferma volontaria e in rafferma, pe rl'anno finanziario 1985, è fissata, a normadell 'articolo 9, ultimo comma, della legge10 giugno 1964, n. 447, come appresso:

sergenti n . 7.000graduati e militari d i

truppa n. 18.900

Alle spese di cui ai capitoli nn . 4001 ,4004, 4005, 4011, 4031, 4051 e 5031 dellostato di previsione del Ministero della di-fesa si applicano, per l 'esercizio finan-ziario 1985, le disposizioni contenute nelsecondo comma dell'articolo 36 e nell'ar-ticolo 61-bis del regio decreto 18 no-vembre 1923, n . 2440, e successive modi-ficazioni e integrazioni, sulla contabilitàgenerale dello Stato .

Alle spese di cui ai capitoli nn . 4011 e5031 dello stato di previsione del Mini-stero della difesa si applicano le disposi-zioni contenute nel l 'articolo 3 della legge16 giugno 1977, n. 372.

Alle spese di cui al capitolo n . 4031dello stato di previsione del Ministerodella difesa si applicano le disposizion idell 'articolo 2 della legge 22 marzo 1975 ,n . 57, integrate da quella dell'ultimocomma dell'articolo 3 della legge 1 6giugno 1977, n. 372.

Alle spese di cui al capitolo n . 405 1dello stato di previsione del Ministerodella difesa si applicano le disposizion idell'articolo 3 della legge 16 febbraio1977, n. 38, integrate dalla disposizion edell 'ultimo comma dell 'articolo 3 dellalegge 16 giugno 1977, n . 372.

Alle spese di cui al capitolo n . 4005dello Stato di previsione del Ministerodella difesa si applicano le disposizion idell 'articolo 23 della legge 18 agosto 1978 ,n. 497, integrate dalla disposizione dell'ul -timo comma dell'articolo 3 della legge 1 6giugno 1977, n. 372.

I comitati di cui all 'articolo 3 dellalegge 16 giugno 1977, n. 372, all 'articolo 2

Atti Parlamentari

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della legge 22 marzo 1975, n . 57, all 'arti-colo 3 della legge 16 febbraio 1977, n. 38 ,e all'articolo 23 della legge 18 agosto1978, n . 497, esercitano i loro poter ianche sulle revisioni dei contratti già au-torizzati .

I comitati di cui al comma precedentesono integrati con l'intervento dei diret-tori generali di volta in volta interessat iper materia .

Quando gli atti investono la compe-tenza di più capitoli è sufficiente il pareredel comitato competente per il capitoloche su tali atti ha maggiore influenzafinanziaria .

Alle spese per infrastrutture multina-zionali NATO sostenute a carico deglistanziamenti del capitolo n. 4001 dellostato di previsione del Ministero della di-fesa, si applicano le procedure NATO d iesecuzione delle gare internazionali ema-nate dal Consiglio atlantico . Deve esserein ogni caso garantita la trasparenza dell eprocedure di appalto, di assegnagione edi esecuzione dei lavori, ai sensi dellalegge 13 settembre 1982, n. 646 .

Alle gestioni fuori bilancio derivanti daimovimenti finanziari ed economici dell eattività relative ai circoli, alle sale di con-vegno e mense per ufficiali e sottufficiali ,nonché alle mense aziendali, ai soggiornimarini e montani, agli stabilimenti balne-ari, agli spacci e sale cinematograficheistituiti presso enti, comandi e unità mili-tari, ai posti di ristoro, alle case del sol -dato e foresterie, operanti nell 'ambitodell 'amministrazione militare e sprov-viste di personalità giuridica, si applica ladisciplina prevista dall ' articolo 9, se-condo e quarto comma, della legge 25novembre 1971, n. 1041, modificatodall 'articolo 33 della legge 5 agosto 1978 ,n . 468, ancorché le gestioni medesime ri-sultino alimentate in tutto o in parte confondi statali .

I capitoli a favore dei quali possono ef-fettuarsi i prelevamenti dal fondo a dispo-sizione di cui agli articoli 20 e 44 del testounico approvato con regio decreto 2 feb-braio 1928, n. 263, ed all 'articolo 7 dellalegge 22 dicembre 1932, n. 1958, sono, perl 'anno finanziario 1985, quelli descritti

negli elenchi nn . 1 e 2 annessi allo stato diprevisione del Ministero della difesa .

La composizione della razione viveri i nnatura, ai militari che ne hanno il godi -mento, nonché le integrazioni di vitto e igeneri di conforto da attribuire ai militar iin speciali condizioni di servizio, sono sta-bilite, a norma del decreto del President edella Repubblica 11 settembre 1950, n.807, in conformità delle tabelle anness eallo stato di previsione del Ministero dell adifesa per l 'anno finanziario 1985 (Elencon. 3) . Il Ministro della difesa è autorizzatoa disporre, con propri decreti, nei limit idegli stanziamenti dei competenti capi-toli, la costituzione di mense obbligatoriedi servizi presso comandi, enti o repartiche si trovino in particolari situazioni d iimpiego ed ambientali» .

Alla tabella n . 12 sono stati presentati iseguenti emendamenti :

Alla tabella 12, capitolo 1002, sostituirele cifre:

25 .000.000 e 25.000.000

rispettivamente con le seguenti:18 .000.000 e 18.000.000 .

Tab. 12 . 1 .RONCHI, CALAMIDA, CAPANNA ,

GORLA, POLLICE, RussoFRANCO, TAMINO .


805.600.000 e 905.000.000

rispettivamente con le seguenti :730.346.000 e 825 .346.000 .

Tab. 12. 2 .RONCHI, CALAMIDA, CAPANNA,

GORLA, POLLICE, RUSSO

FRANCO, TAMINO.

Alla tabella 12, apportare le seguenti mo-dificazioni :


4.380.000.000 e 4 .380.000.000

Atti Parlamentari

— 20500 —




per memoria e per memoria .


136.000.000.000 e 135.100.000.000


74.000.000.000 e 73.100.000.000


70.000.000.000 e 70.000.000.000




30.524.147.000 e 30.524.147.000




2.960.381 .700.000 e 2 .960.581 .500.000


2.822.381 .700.000 e 2 .822.581 .500.000

al capitolo 1601, sostituire le cifre :

951 .738.000.000 e 953 .000.000.000


945.738.000.000 e 947 .000.000.000


527.520.100.000 e 475 .400.000.000


486.520.100.000 e 434.400.000.000


403.219 .100.000 e 435.900.000.000


372.219.100.000 e 404.900.000.000

al capitolo 4001, sostituire le cifre:180.600.000.000 e 195.000.000.000

rispettivamente con le seguenti :97.600.000.000 e 112 .000.000.000

al capitolo 4005, sostituire le cifre:423 .543.000.000 e 509 .500.000.000

rispettivamente con le seguenti :528 .447.147.000 e 614 .500.000.000

al capitolo 4011, sostituire le cifre:1 .072.685.000.000 e 804 .300.000.000

rispettivamente con le seguenti:879.685.000.000 e 611 .300.000.000

al capitolo 4031, sostituire le cifre:921 .560.000.000 e 809 .100.000.000


848.560.000.000 e 736 .000.000.000

al capitolo 4051, sostituire le cifre:1 .536.364.000.000 e 1 .371 .700.053 .000

rispettivamente con le seguenti:1 .385.364.000.000 e 1 .221 .700.053 .000


per memoria e per memoria


31 .000.000.000 e 31 .000.000.000


2.350.000.000 e 4 .000.000.000


49.350.000.000 e 51 .000.000.000 .

Tab. 12. 41 .ANGELINI VITO, BARACETTI, CA-

PECCHI PALLINI, CERQUETTI ,

GATTI, GUERRINI, MARTEL-

LOTTI, MINUCCI, PALMIERI, SPA-

TARO, ZANINI, VIGNOLA, MAC-CIOTTA.

Atti Parlamentari

— 20501 —




4.380.000.000 e 4.380.000.000

rispettivamente con le seguenti :3.000.000.000 e 3.000.000.000.

Tab. 12. 3.

RONCHI, CALAMIDA, CAPANNA,GORLA, POLLICE, RUSSOFRANCO, TAMINO.


4.965 .000.000 e 4.900.000.000


3.943.000.000 e 3.730.000.000 .

Tab. 12. 4.

RONCHI, CALAMIDA, CAPANNA ,GORLA, POLLICE, RUSSO FRAN-CESCO, TAMINO .


826.600.000 e 800.000.000


762.200.000 e 762.200.000

Tab . 12. 5 .

RONCHI, CALAMIDA, CAPANNA,



31 .744.400.000 e 33.000.000.000


31 .375.060.000 e 24.000.000.000 .

Tab . 12 . 6.

RONCHI, CALAMIDA, CAPANNA,GORLA, POLLICE, RussoFRANCO, TAMINO.


60.774.500.000 e 62.000.000.000


43 .760.000.000 e 43.000.000.000 .




136.000.000.000. e 135.100.000.000 .




GORLA, POLLICE, RussoFRANCO, TAMINO.

Alla tabella 12, sostituire le previsioni dicompetenza e di cassa dei capitoli 1180,1245, 4791 e 4797 con la dizione: per me-moria .

Tab. 12. 34.BASSANINI, CODRIGNANI .


70.000.000.000 e 70.000.000.000


65.000.000.000 e 65.000.000.000 .

Tab . 12. 9.

RONCHI, CALAMIDA, CAPANNA ,GORLA, POLLICE, RussoFRANCO, TAMINO .


30.524.147.000 e 30.524.147.000

Atti Parlamentari

— 20502 —





Tab. 12. 10 .RONCHI, CALAMIDA, CAPANNA ,



3.774.600.000 e 3 .774.000.000


3.206.100.000 e 3.206.100.000.


GORLA, POLLICE, RUSS OFRANCO, TAMINO .


740.500.000 e 740 .500.000



Tab. 12 . 12.RONCHI, CALAMIDA, CAPANNA ,



1 .714.900.000 e 1 .714.000.000


per memoria e per memoria.

Tab. 12. 13.RONCHI, CALAMIDA, CAPANNA ,



5.761.700.000 e 5 .761 .000.000


per memoria e per memori a

Tab. 12 . 14.RONCHI, CALAMIDA, CAPANNA ,


Alla Tabella 12, apportare le seguenti modificazioni :

Cifre da sostituire Nuovi importicàpItoli

Competenza Cassa Competenza Cassa

i

1802 233 .372 .000 .000 200 .000.000.000 83.372.000.000 50 .000 .000.000

1872 506.284 .000 .000 480.000.000.000 206 .284.000.000 180 .000 .000 .00 0

1874 64 .935 .000 .000 60 .000.000 .000 34 .935.000.000 30 .000.000.000

2102 350 .981 .800.000 374 .500.000 .000 150.981 .800.000 174 .500.000.000

4001 180 .600 .000 .000 195 .000 .000 .000 80 .600 .000.000 95 .000 .000 .000

4005 423343 .000.000 509500.000 .000 173 .543.000.000 259300 .000.00 0

4011 1 .072 .685 .000 .000 804 .300.000 .000 622.685.000.000 354 .300 .000.00 0

4031 921 .560 .000.000 809 .100 .000 .000 471 .560.000.000 359 .100.000.000

4051 1336.364 .000 .000 1 .371 .700 .053 .000 836.364.000.000 671 .700.053.000

7010 81 .000 .000 .000 75 .000.000 .000 31 .000.000.000 25 .000.000.000

Tab. 12. 33 . SPADAOCIA, CRIVELLINI, AGLIETTA,

MELEGA, PANNELLA, ROCCELLA ,

RUTELLI, STANZANI GHEDINI,

TEODORI.

Atti Parlamentari

— 20503 —



Alla Tabella 12, apportare le seguenti modificazioni :

Cifre da sostituireCapi-toli

Competenza

Cassa

Nuovi importi

Competenza

Cassa

I1802 233 .372.000.000 200.000.000.000 133372 .000 .000 100.000.000.000

1872 506.284 .000.000 480.000.000.000 356.284.000.000 330.000.000.000

1874 64 .935.000 .000 60.000.000.000 61 .935.000.000 57.000.000 .000

2102 350.981 .800.000 374.500.000.000 250.981 .800.000 274.500.000.000

4001 180.600.000.000 195 .000 .000.000 130.600.000 .0000 145 .000.000 .000

. 4005 423.543.000.000 509300 .000 .000 323 .543 .000 .000 409300 .000.000

4011 1 .072.685 .000 .000 804300.000.000 722.685 .000.000 454 .300.000.000

4031 921 .560.000.000 809 .100.000.000 571360.000.000 459.100.000.000

4051 1 .536.364.000.000 1 .371 .700.053.000 1 .036.364 .000 .000 871 .700.053 .000

7010 81 .000.000.000 75 .000 .000 .000 71 .000.000.000 65 .000 .000.000

Tab. 12. 32.

Alla tabella 12, capitolo 1802, sosti-tuire le cifre:

233.372.000.000 e 200.000.000.000

rispettivamente con le seguenti :157 .111 .000.000 e 137 .190.575.000.




259.030.600.000 e 219.000.000.000

rispettivamente con le seguenti:191 .979.000.000 e 216.397.000.000 .

Tab . 12. 16 .RONCHI, CALAMIDA, CAPANNA,



30.931.000.000 e 24.000.000.000

SPADACCIA, CRIVELLINII, AGLIETTA,MELEGA, PANNELLA, ROCCELLA,RUTELLI, STANZANI GHEDINI,TEODORI .


15 .929.970.000 e 16.000.000.000.




506.284.000.000 e 480.000.000.000



GORLA, POLLICE, Russo ,FRANCO, TAMINO .


64.935.000.000 e 60.000.000.000


Atti Parlamentari

— 20504 —

Camera dei Deputati


Tab. 12. 19 .

RONCHI, CALAMIDA, CAPANNA ,



43.567.000.000 e 50.000.000.000


25.472.300.000 e 22.000.000.000 .

Tab. 12. 20.




36.000.000.000 e 30.000.000.000


19.708 .000.000 e 18 .000.000.000 .




119.395.500.000 e 106.500.000.000


58.657.779.000 e 85.001 .886.000 .

Tab . 12. 22 .


GORLA, POLLICE, RussoFRANCO, TAMINO.


350.981 .800.000 e 374.500.000


206.136.001 .000 e 214 .049.334.000

Tab . 12. 23.RONCHI, CALAMIDA, CAPANNA ,



153 .374.700.000 e 145.000.000.000


106.404.776.000 e 109.024.676.000 .

Tab. 12. 24.RONCHI, CALAMIDA, CAPANNA,



300.744.500.000 e 256.500.000.000


224.658 .341 .000 e 233 .213 .241 .000 .

Tab. 12. 25.RONCHI, CALAMIDA, CAPANNA,


Alla Tabella 12, capitolo 4001, sostituirele cifre:

180.600.000.000 e 195.000.000.000





Alla tabella 12, sostituire le previsioni dicompetenza e di cassa del capitolo 4001con le seguenti :

competenza 119.900.000.000

cassa

137.500.000.000 .

Atti Parlamentari

— 20505 —

Camera dei Deputati


Tab . 12. 40.BASSANINI, CODRIGNANI .

Alla tabella 12, sostituire le previsioni d icompetenza e di cassa del capitolo 4001con le seguenti:

competenza 136.974.028.000

cassa

154.574.028.000 .

Tab. 12. 35.BASSANINI, CODRIGNANI.

Alla tabella 12 capitolo 4005, sostituire lecifre :

423.543.000.000 e 509.500.000.000

rispettivamnte con le seguenti :

354.502.248.000 e 427.212.048.000 .



Alla tabella 12, sostituire le previsioni d icompetenza e di cassa del capitolo '4005con le seguenti :

competenza 372.059.600.000

cassa

265.100.000.000 .

Tab. 12. 39.

BASSANINI, CODRIGNANI .


1 .072.685.000.000 e 804.300.000.000


319.526.557.000 e 323.909.760.000 .

Tab. 12. 29.

RONCHI, CALAMIDA, CAPANNA ,


competenza e di cassa dei capitoli seguent icon gli importi indicati :

capitolo 4011 :competenza 757.674.000.000

cassa

757.674.000.000

capitolo 4031 :competenza 411 .450.000.000

cassa

411 .450.000.000

capitolo 4051 :competenza 1 .128.520.000.000

cassa

1 .128 .520.000.000 .

Tab. 12 . 36.BASSANINI, CODRIGNANI .

Alla tabella 12, sostituire le previsioni d icompetenza e di cassa di capitoli seguenticon gli importi indicati:

capitolo 4011:competenza 901 .479.213.000

cassa

796.300.736.000

capitolo 4031:competenza 867.001 .296 .000

cassa

607.045.601 .000

capitolo 4051 :competenza 1 .457.002 .059.000

cassa

1 .371 .700.053 .000 .

Tab. 12. 38.BASSANINI, CODRIGNANI .

Alla tabella 12, sostituire le previsioni d icompetenza e di cassa dei capitoli seguent icon gli importi indicati :


cassa

804.300.000.000


competenza 666.505 .000.000

capitolo 4051:competenza 1 .332.442.000.000

cassa

1 .332.442.000.000 .

Alla tabella 12, sostituire le previsioni diTab. 12. 37.

BASSANINI . CODRIGNANI .

Atti Parlamentari

— 20506 —

Camera dei Deputati



921 .560.000.000 e 809.100.000.000


388.182.996.000 e 309.132.364.000.



14 . 4.MARTELLOTTI, VIGNOLA, MAC-

CIOTTA.

Dopo il diciannovesimo comma, aggiun-gere il seguente:

Il Ministro della difesa consegna a lParlamento una relazione sulle gestion ifuori bilancio di cui al presente commaper l'esercizio di cui si tratta .


1 .536.364.000.000 e 1 .371 .700.053.000


724.547.327.000 e 778.783.427.000.

Tab. 12 . 31 .RONCHI, CALAMIDA, CAPANNA,


Sono stati altresì presentati i seguentiemendamenti riferiti all 'articolo 14 :

Sostituire il secondo comma con il se-guente :

Il numero massimo di militari specia-listi e di militari aiuto-specialisti, in ser-vizio presso la amministrazione dell'eser-cito, della marina militare e dell 'aeronau-tica militare, per l 'anno finanziario 1984non può superare il numero massimo diquelli in servizio nel 1984 .

14 . 3.ANGELINI VITO, MACCIOTTA, VI-

GNOLA .

Dopo il diciottesimo comma, aggiungereil seguente:

Il Ministro della difesa consegna al Par-lamento un prospetto degli impegni pres isu detto capitolo, precisandone l'oggetto ,l'entità complessiva dell'onere, la even-tuale quota riferita all'esercizio di cui sitratta e quelle riferite agli esercizi succes-sivi.

14. 5.PALMIERI, VIGNOLA, MACCIOTTA.

Sopprimere il ventesimo comma .

14. 2.BASSANINI, CODRIGNANI, VISCO .

Passiamo agli interventi sull 'articolo14, con l'annessa tabella n . 12, e sul com-plesso degli emendamenti ad essi rife-riti .

Ha chiesto di parlare l'onorevole Bara-cetti . Ne ha facoltà .

ARNALDO BARACETTI. La relazione d iminoranza, ricca e documentata, presen-tata a nome del gruppo comunistadall'onorevole Cerquetti, illustra ampia -mente il nostro giudizio negativo sullatabella n . 12, relativa allo stato di previ-sione della spesa del Ministero della di -fesa, e le nostre proposte, tese ad otte-nere, nel quadro del dettato costituzio-nale, una politica estera militare di pace estrettamente difensiva sul piano nazio-nale, su quello dell'Alleanza atlantica enell 'ambito degli altri organismi interna-zionali di cui l'Italia fa parte. Questa no-stra politica si collega al grande movi-mento popolare di ispirazione idale di -versa, che si erge in tutta Europa, i nquella occidentale ma anche in quellaorientale e negli stessi Stati Uniti, inprimo luogo contro il pericolo dell aguerra nucleare, che si tramuterebbenell 'olocausto dell 'umanità, e quindicontro la continua e dissennata corsa anuovi armamenti nucleari, per imporre

Atti Parlamentari

- 20507 —

Camera dei Deputat t


trattative che, in termini bilanciati e con-trollati, portino alla fine degli armamentinucleari e alla stessa riduzione degli ar-mamenti convenzionali .

Diamo un giudizio negativo della póli-tica estera militare del Governo, perch équesta politica italiana nell'alleanzaatlantica e nei fori internazionali non s imuove nell'indicata direzione, ma anzi ,invece di collegarsi positivamente con imovimenti pacifisti, socialisti e cristiani ,con i loro grandi partiti dell 'Eùropa occi-dentale e con i governi europei che su talestrada si muovono, il più delle volte sischiera con le posizioni più conservatrici ,più aggressive e più pericolose del Go-verno degli Stati Uniti . Basta ricordare, aquesto proposito, la vicenda del dispiega-mento degli euromissili in Sicilia e la reie-zione della nostra proposta per il so-stegno alla creazione di una zona denu-clearizzata, interessante il Friuli, il Ve-neto, il Trentino-Alto Adige, in corrispon-denza di altra fascia denuclearizzat anell'Est europeo, così come del resto altr igoverni e partiti occidentali propongon olungo il confine dei due blocchi, nel nordEuropa e nell'area balcanica .

Anche la politica tesa ad ottenere unamaggiore presenza militare nel Mediter-raneo e nel Medio oriente noi la conside-riamo avventurosa, pericolosa e dispen-diosa, e contrapponiamo l 'esigenza alter -nativa di una politica di pace, di coopera-zione internazionale, tesa all 'ottenimentodi un Mediterraneo mare di pace .

Critichiamo severamente la politica de lGoverno anche per quanto riguarda il su omancato fermo intervento per assicurarealle forze armate, come prescrive la Costi-tuzione della Repubblica e la volontà de lParlamento, espressasi con la legge n . 382del 1978 sui nuovi princìpi della disci-plina militare, un ordinamento intern ochiaramente ancorato ai princìpi costitu-zionali . È testimonianza di questa resi-stenza del Governo la mancata integral eattuazione della normativa della legge de iprincipi, dallo stato di difficoltà in cui s itrovano gli organismi della rappresen-tanza democratica del personale militar ealla mancata emanazione del nuovo e de -

mocratico regolamento della disciplinamilitare, a ben sei anni dal giorno in cuidoveva vedere la luce .

Così la nostra ferma critica a questoGoverno si esprime anche per quanto at-tiene alla condizione di morale del perso-nale militare di leva e di carriera che,oltre al vivo malcontento per il mancatorispetto dei diritti costituzionali e dellalegge dei principi, esprime malessereanche per ritardi, incertezze e resistenzeriguardanti lo sviluppo del rapporto conla società civile, per il ritardo del Senato ,per contrasti nella maggioranza parla-mentare, nell'approvazione della legge d iriforma del servizio di leva, già varatadalla Camera il 18 luglio scorso, come pe ranaloghi ritardi sul provvedimento pe rl'obiezione di coscienza, per lo stato el'avanzamento degli ufficiali e di altre ini-ziative legislative molto attese . Parla dif-fusamente di questa situazione lo stess oministro Spadolini nella sua relazione alParlamento, senza però trarne le dovuteautocritiche e le necessarie conseguenzeoperative di intervento, quanto meno inappoggio alle proposte di legge su questematerie presentate dal nostro gruppoparlamentare, ma anche dai gruppi par-lamentari della maggioranza . Come vienericordato con forza nella relazione di mi-noranza dell'onorevole Cerquetti, criti-chiamo, infine, le molte resistenze del Go-verno all'esplicarsi del pieno controlloparlamentare sulla politica della difesa edegli armamenti del nostro paese di cu il'indecifrabilità di molti capitoli della ta-bella n . 12 è chiaro esempio, malgrado gl iimpegni di trasparenza e di chiarezza as-sunti dal Ministro .

Signor Presidente, sul merito della ta-bella n. 12 alcune rapide considerazioni ;innanzitutto vorrei ricordare che già inCommissione ci siamo pronunciati per l ariduzione dell'incremento rispettoall'anno scorso del bilancio della difesa ,esclusi i capitoli riguardanti l'Arma de icarabinieri, al solo 10 per cento, pari cioèal 7 per cento dell'inflazione program-mata e al 3 per cento di incremento ri-chiesto dalla NATO a tutti i paesi asso-ciati .

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— 20508 —

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Esprimiamo questa posizione sia per -ché il bilancio della difesa non può sfug-gire alle compatibilità con la situazioneeconomica e sociale del paese, sia perchéin questo modo vogliamo insistere perchérisorse pubbliche non debbano conti-nuare ad essere utilizzate per finanziariesprechi che si manifestano anche nel set -tore dell'amministrazione militare . A taleproposito basta citare gli sprechi inaudit iche si hanno nell'area industriale dell adifesa e ci si rifiuta di varare la legge diriforma e programmazione del settoreper i ridondanti assetti territoriali dell eforze armate, per i ritardi nella ristruttu-razione interforze delle forze armate che ,oltre a produrre riduzioni di spesa, garan -tirebbe, per riconoscimento di molti ,maggiore efficienza e funzionalità all eforze armate della Repubblica.

I nostri emendamenti riduttivi o di spo-stamento di spese nei vari capitoli nonhanno nulla da spartire con quelli di queigruppi politici di orientamento antimilita -rista che ricercano il disarmo unilateral edel nostro paese. Poiché i capitoli 4011 ,

4031 e 4051 per gli armamenti delle tr eforze armate hanno contenuti oscuri efanno pensare concretamente al finanzia -mento di nuovi programmi militari, dinuovi sistemi d'arma, su cui il Parla -mento non è stato consultato, propo-niamo riduzioni da considerare sullequote ordinarie e non su quelle determi-nate per i programmi approvati per legg edal Parlamento. Sul capitolo 4071 dedi-cato ai mezzi della protezione civile siam ofavorevoli al ripristino del livello di 250miliardi ora ridotto a 120; sul capitolo4001, 180 miliardi per infrastruttur eNATO, poiché l 'aumento proposto po-trebbe essere finalizzato agli euromissil idi Comiso, proponiamo di eliminare gl iincrementi per il 1984 e il 1985 previsti in83 miliardi di lire. Altre riduzioni le pro-poniamo per capitoli di spesa che rite-niamo strumentalmente sovradimensio-namenti . In rapporto a riduzioni di spesaoperate nel bilancio rispetto al 1984 o adinsufficienza di stanziamento, propo-niamo poi, attraverso riduzioni di altr icapitoli, di aumentare di 107 miliardi il

capitolo 4005 che riguarda infrastrutturenazionali per la leva obbligatoria, di au-mentare di 30 miliardi il capitolo 4071che riguarda la protezione civile, l'inter-vento per la protezione civile per il con -corso delle forze armate, di aumentare d i30 miliardi il capitolo 7001 riguardantel 'accesso alla proprietà della casa del per -sonale militare nel quadro della legge pe ril quadro decennale; proponiamo l'au-mento di 50 miliardi del capitolo 7002

riguardante le palestre, le attività e altreinfrastrutture per le attività culturali esociali del personale militare ; propo-niamo l'aumento di 30 miliardi per il ca-pitolo 8001 riguardante gli alloggi di ser-vizio per il personale militare (Applausiall'estrema sinistra) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel'onorevole Pellegatta. Ne ha facoltà.

GIOVANNI PELLEGATTA. Signor Presi-dente, onorevoli colleghi, onorevole rap-presentante del Governo, intervengo anome e per conto del Movimento social eitaliano-destra nazionale sull'articolo 14 esull 'annessa tabella n . 12, che penso nonessere proprio il più importante, masenz'altro un punto delicato del bilancio ,trattandosi della difesa . L'incremento delbilancio di questo comparto è in termin ireali del tutto inadeguato alle esigenzedella difesa, e la situazione è ancora piùgrave se si tiene conto del modo in cuisono distribuite le risorse finanziarieall'interno della tabella 12. L'Italia as-segna alla difesa una quota nell'ordinedel 2,5 per cento del suo reddito nazio-nale che la pone all'undicesimo posto tra ipaesi della NATO . Non è certamente unavergogna essere dietro a nazioni comel'America, la Germania, la Francia, l 'In-ghilterra, ma io considero un disonoreper la nostra nazione, per le spese riser-vate alla difesa, venire dopo nazioni com èla Grecia, la Turchia, il Belgio, il Porto-gallo e l'Olanda per tali spese, con un aposizione strategica che l'Italia ha, e che èben diversa da quei paesi che ho primamenzionato; e mentre, subito dopo il se-condo conflitto mondiale, l'Italia si do-

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veva preoccupare di un eventuale peri -colo all'est, gli ultimi eventi hanno fatto s ìche, con la guerra nel Libano e con l emire di Gheddafi, anche l'Italia deve pen-sare a proteggersi, come non ha fatt ofinora, nel sud .

Entrando nel dettaglio delle spese, pos-siamo dire che lo stato di previsione dellaspesa del Ministero della difesa espone untotale di 16.329 miliardi per spese cor-renti, di 170 miliardi per spese in contocapitale, quindi un totale di 16.500 mi-liardi che, a fronte del totale degli stan-ziamenti di 14.525 miliardi di lire del bi-lancio assestato del 1984, evidenzia unincremento del 13,59 per cento, compren-sivo del tasso d'inflazione . Si noti inoltr eche il suddetto ammontare del total edegli stanziamenti della difesa corri -sponde al 4,2 per cento dell 'intera spesadell'amministrazione dello Stato . Anchela più superficiale osservazione porta aconsiderare l'esiguità che consente ap-pena la mera sussistenza del settore ,senza l 'avvio a qualsiasi forma di svi-luppo, ricerca scientifica e tecnologica .

C 'è una voce, poi, che balza evident eanche agli occhi di chi è profano d iquesta materia, e cioè che per i serviz igenerali il capitolo prevede una spesa d i1 .083 miliardi, mentre per la costruzionedi armi, di armamenti e munizioni 1 .153miliardi . Che cosa significano queste duecifre se poste a confronto? Significa chesono quasi identiche. Mentre nelle altrenazioni che fanno parte della NATO lespese nel capitolo della difesa per costru-zioni, armi e armamenti sono al doppi odelle spese generali, in Italia quasi si equi -valgono .

Vorrei spendere, onorevole sottosegre-tario Bisagno, due minuti per quanto con -cerne i residui passivi . La tabella n. 12, al1 0 gennaio 1985, riserva un residuo pas-sivo di 5.126.948 milioni, dei qual i4.935.925 per parte corrente e 191 .02 3milioni in conto capitale . Vi è ancora unaumento rispetto al 1° gennaio 1984. Lescuse che sono addotte da chi ha steso larelazione per giustificare questo residuopassivo sono le seguenti : oltre alle causeconnesse alle altre amministrazioni sta -

tali — complesse procedure contrattuali ,adempimenti vari di carattere ammini-strativo, eccetera —, le spese militari s isviluppano in un arco di tempo superioreall 'anno finanziario .

Onorevoli colleghi, in commissione ab-biamo presentato un ordine del giorno,accolto dal Governo come raccomanda-zione, in cui suggeriamo come spenderequesti residui passivi e come evitare che s iformino nei capitoli di bilancio . Le normedell'articolo 13 del decreto del Presidentedella Repubblica del 30 giugno 1972, n.748, accentrano la spesa delle autoritàmilitari. Noi chiediamo che siano appli-cate anche ai titolari degli uffici dell aamministrazione centrale e ai funzionar imilitari titolari di uffici periferici. Conquesto ordine del giorno, che, ripeto, èstato accettato dal Governo, si consenteanche a gli uffici periferici di interveniresenza dover aspettare la burocrazia cen-trale .

Vorrei ora richiamare l'attenzione de lsottosegretario Bisagno su un element oimportante, che spero voglia riferire, ri-guardante la tabella 12, rubrica 5, deicapitoli 2000 e 2003 — assistenza al volo ,difesa e telecomunicazioni —, in cui vi èuna diminuzione di spesa . Nel 1984 sonostati stanziati 231 .509 miliardi, mentre ne l1985 se ne stanziano 168.150, con unariduzione di circa il 30 per cento .

Credo che sia ancora presente a tutt iquanto è avvenuto ad Ustica, dove un DC9è stato — possiamo oggi dirlo dal mo-mento che sono state trovate tracce d iTN4, cioè di tritolo sull'areo — abbattutoperché colpito da un oggetto estraneo .Ricordiamo tutti che in Calabria, qualch eanno fa, fu scoperto un aereo libico, pre-cisamente un Mig, non perché fosse statoindividuato dai nostri radar, ma solo per -ché si schiantò contro le nostre montagnesenza che, ripeto, il nostro sistema di co-pertura radar fosse stato in grado di indi-viduarlo. Questi due episodi eclatanti evi-denziano quanto sia debole questo settor edella nostra difesa, ma noi ora, anzich éaumentare gli stanziamenti, li riduciamo .Questo, onorevole sottosegretario, rap-presenta un gravissimo pericolo .

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L'ultimo capitolo relativo alla NATO è i l4001, attinente alle spese per infrastrut-ture multinazionali NATO . Il Movimentosociale italiano-destra nazionale non si èlimitato, in tema di proposte, alle infra-strutture, ma ha presentato una risolu-zione in cui, nel quadro delle complessiveesigenze NATO, chiede di avviare, in par-ticolare ed in funzione di tale scopo, co nle altre nazioni europee, la realizzazion edi un omogeneo sistema difensivo eu-ropeo basato sulla integrazione delleforze militari, delle risorse e dei pro -grammi e sulla standardizzazione e pro-duzione in comune dei materiali . Ag-giungo, signor sottosegretario, onorevolicolleghi, che questa risoluzione l 'abbiamopresentata prima della riunione dell'UEOtenutasi qui a Roma, che ha evidenziatoproprio quanto ci proponevamo di otte-nere con la nostra risoluzione, vale a dir euna maggiore cooperazione militare tra ipaesi della NATO .

Dopo questi brevi cenni ai problemi re-lativi al capitolo della difesa, vorrei ch erisultasse chiaro agli atti della Camera, e danche per la stampa, che il Movimentosociale italiano-destra nazionale non votacontro gli stanziamenti per la difesa — i lche sarebbe da parte nostra, una incon-gruenza —, bensì esprime un voto nega-tivo perché gli stanziamenti sono assolu-tamente insufficienti . A nostro sommessoavviso, occorre incrementarli, e non èpossibile mantenere la spesa per questosettore ad un livello tale da relegare, ri-peto, il nostro paese all'undicesimo post otra le nazioni NATO per le spese delladifesa .

Concludo preannunciando il voto con-trario del mio gruppo sugli emendament ipresentati dai gruppi radicali e di demo-crazia proletaria, nonché su parte diquelli dei colleghi comunisti, tendent itutti alla riduzione delle spese militar i(Applausi a destra) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel'onorevole Rutelli . Ne ha facoltà .

FRANCESCO RUTELLI. Signor Presi-dente, colleghi, da tempo ed invano, il

gruppo radicale sta chiedendo una di-scussione sulla politica della difesa delnostro paese. Il dibattito sulla legge finan-ziaria e sul bilancio dello Stato finisce pe ressere così la vera sede in cui si discute dipolitica militare e soprattutto si assu-mono decisioni .

E fuori discussione che il Parlament onon ha mai affrontato la questione mili-tare intesa come politica di sicurezza delnostro paese con un dibattito organico ,che facesse emergere gli indirizzi d ifondo della nostra azione.

In questo senso, la discussione sul di-segno di legge finanziaria e di bilanci odello Stato è emblematica di una praticache è quella seguita nell'ultimo decennio ,a partire, in particolare, dalle leggi rela-tive al cosiddetto ammodernamento delletre forze armate con uno stanziamento dimigliaia di miliardi diventati, via via, de -cine di migliaia di miliardi . In realtà, lespese dello Stato in materia di armamentie di difesa, non sono conseguenti ad unapolitica; non sono — in altre parole —adottate sulla base degli indirizzi che i lGoverno e il Parlamento adottano e deci-dono, ma sono viceversa la risposta, spez -zoni di risposte alle pressioni che ven-gono, di volta in volta, dalla lobbies delcomplesso militare e industriale, non cor-rispondendo ad alcuna logica che possaessere chiamata politica di difesa e disicurezza.

A maggior ragione, questo emerg edall'andamento della discussione in cors ose esaminiamo le cifre che riguardano laspesa militare e su cui il Parlamento do-vrà pronunciarsi. Queste cifre sono in -quietanti, ma va detto prima di ogni altracosa che su questa politica decennale, inbase alla quale si decide di spendere al d ifuori di una politica di indirizzo del set-tore della difesa, c'è non una larga coali-zione ma la pressoché unanime coalizione(con sfumature evidentemente) dell eforze presenti in questo Parlamento, daun decennio a questa parte .

Avvengono fatti curiosi come quello re-lativo al ministro della difesa, senatoreSpadolini, il quale è oggi il promotore delpiù formidabile incremento delle spese

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militari dell'ultimo quindicennio, con lasola eccezione per quel bilancio della di -fesa del 1982, periodo in cui lo stesso Spa-dolini ricopriva la carica di Presidente de lConsiglio.

Noi ci troviamo di fronte ad uno schie-ramento unanime, uno schieramento cheoggi converge — nella sostanza, perchédobbiamo stare molto attenti a non sotto -valutare questo fatto e queste tendenze difondo — sulle linee di ammodernamentoradicale e di fortissimi investimenti nelsettore dell'armamento militare conven-zionale, che si traducono poi nella ri-sposta alla proposta del generale Rogers ,proposta che è stata adottata in sedeNATO nelle ultime settimane, e che costi-tuisce la lunga linea di tendenza di quest iultimi anni .

Ci troviamo così di fronte al fatto —apparentemente sorprendente — del par-tito della moralizzazione e dell 'austerità ,il partito repubblicano, che si è limitatonel corso delle votazioni sulla legge finan-ziaria, di quei modesti (e pur significativi)incrementi che si sono ottenuti e strap-pati, anche ed in primo luogo grazi eall 'azione e alla lotta del partito e delgruppo radicale, in materia di minim ipensionistici e di lotta allo sterminio pe rfame nel mondo. Questo gruppo, che havoluto dolersi di questi eventi, pur signi-ficativi e di questi passi modesti che sisono comunque realizzati, è proprio quelgruppo che capeggia la linea di tendenz acui prima facevo cenno e che si traducenell'incremento del 19,6 per cento dellespese militari e che, calcolando il tasso diinflazione, si avvicina, in moneta co-stante, a circa il 12 per cento in terminireali .

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE

LEONILDE LOTTI

FRANCESCO RUTELLI. Altro quindi chemoralità, altro che non sfondamento deitetti, altro che riduzione delle spese !

Anzi, il ministro della difesa ha avuto i lbuon gusto, nel corso del dibattito pressola Commissione difesa della Camera, di

paragonare se stesso ad un vegetariano alMinistero della zootecnia, il quale è co-stretto, dal compito che svolge, ad andarecontro le proprie convinzioni . Il compitoche spetta al ministro della difesa adess oè di corrispondere alle pressanti e sicura -mente convincenti richieste dei gruppi d ipotere, di pressione e ai formidabili inte-ressi che si annidano nel complesso mili-tare e industriale .

Altri fatti, altre contraddizioni vann oesaminate, ma la sostanza è questa : unacosa sono la Germania e gli altri paesidella NATO che godono di condizioni eco-nomiche e sociali di ben altro ordine ri-spetto alle nostre ; altra cosa è l'Italia, chesi trova in coda per tutti gli indicator ieconomico-sociali, ma è in testa a tutti ipaesi della NATO quanto ad increment odel bilancio della difesa, seconda soltantoa quella Gran Bretagna che sta davanti anoi solo perché ha dovuto sostenere ilconflitto delle Falkland-Malvine .

Questa è la tendenza, che qualcuno havoluto attribuire al ritardo accumulat onegli ultimi anni dal nostro paese in ma-teria di spese militari . Però queste voci ,così sensibili a chiedere il rispetto deiparametri NATO non rispettati nei de -cenni trascorsi, non sono certo altrettantosensibili rispetto ad una materia che pu rriguarda direttamente la sicurezza e lapace. Mi riferisco alla azione internazio-nale del nostro paese in favore della pace ,contro lo sterminio per fame, per la coo-perazione con i paesi sottosviluppati . Ep-pure anche questo è un settore nel qualel'Italia è permanentemente inadempienterispetto agli obblighi assunti in sede inter-nazionale, come ad esempio quello che èstato fissato dalle Nazioni Unite nello 0, 7per cento del prodotto interno lordo dadevolvere a questi scopi. Siamo astrono-micamente lontani da questo livello esiamo in coda a tutti i paesi donator iverso il terzo mondo .

Questi fatti devono indurci ad una ri-flessione anche sul comportamento delpartito comunista . Non vogliamo sottova-lutare alcuni segnali nuovi venuti dai col-leghi comunisti in questo dibattito, manon possiamo tacere che questa lunga

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linea non di ammodernamento, ma d ivero e proprio salto di qualità delle speseper il riarmo convenzionale del nostropaese ha trovato concorde anche il par-tito comunista. Leggo quello che ha di-chiarato il compagno Cerquetti nel dibat-tito sulla legge finanziaria: «Ricono-sciamo la validità dell 'ammodernamentoconvenzionale delle nostre forze armate» .Dunque, l'obiettivo offertoci dal partitocomunista è quello di spendere un 7 percento in più per far fronte all'inflazione, eancora un 3 per cento in più per rispon-dere positivamente alla richiesta avanzatadalla NATO. Ma già questo aumento com -porta una spesa che la gran parte deipaesi della NATO si rifiuta di corrispon-dere, nonostante si tratti — lo ripeto — dipaesi che vivono in condizioni economico-sociali e di benessere ben diverse dall enostre.

Tutti questi elementi devono portarc iad una riflessione su un fenomeno tantorilevante e significativo proprio per i lfatto che è oggi scomparso in Italia . Chisente più parlare nel nostro paese delmovimento pacifista? Questa estinzione ,questa rapidissima evaporazione dell aagitazione pacifista deve far attentamenteriflettere sulle ragioni che sono state inquesti brevi mesi la causa del dissolvi -mento di un movimento ridottosi orma ialla aggregazione di funzionari di partit oe di burocrati addetti a questo tema . Lacausa è di aver deluso una volta di pi ùl'aspettativa di centinaia di migliaia d ipersone, di giovani in particolare .

Voglio concludere facendo riferimentoad alcune di quelle che sono le più clamo -rose contraddizioni della nostra politicadi difesa. E mi servirò di un paio d iesempi per far comprendere come nonesista un indirizzo, come ci si comport ilasciandosi semplicemente trascinare arimorchio di specifici interessi ; e comeproprio su questa base, anziché su un apolitica omogenea e deliberata, sia co-struito il bilancio della difesa .

Pensiamo all'atteggiamento del nostr opaese nei confronti della Libia . L'Italiaha esportato centinaia di miliardi in ar-mamenti, al regime del colonnello Ghed -

dafi; ed oggi sentiamo ripeterci, da partedel ministro della difesa, che dobbiam oripensare il modello militare, dobbiam oripensare l'organizzazione delle nostreforze armate in funzione della diversa egrave minaccia che viene da sud verso ilnostro paese. Questa minaccia ha unnome ed un cognome: è quel paese versoil quale, sulla base degli interessi pi ùsporchi che si sono tradotti nelle vicendepiù oscure della vita politica italiana degliultimi quindici anni, si sono rivolte le no-stre esportazioni di armi, cioè la Libia .

Com'è possibile pensare che questi co-stanti, infaticabili messaggeri che si rivol -gono al colonnello Gheddafi — in testa ilnostro ministro degli esteri, i capi di statomaggiore delle nostre forze armate —non si accorgano che, pochi giorni dopole loro visite e la trasmissione dei lor omessaggi all'amministrazione american aper indicare che c'è buona volontà d aparte della Libia nei confronti del nostr opaese, da parte della Libia si indice — ne l«giorno della vendetta» nei confrontidell'Italia — un nuovo appello da parte d iGheddafi all'odio e alla rivendicazion epiù estrema ?

Com'è possibile non ricordare qual -cosa che in quest'aula ed in Parlament osi è totalmente rimosso? Ci siamo convo-cati ad agosto per prendere atto di unagrande operazione di pace e di pacifica-zione del nostro paese : la spedizione perbonificare il canale di Suez dalle mineche lo infestavano, deposte da chissà chi ,con grande probabilità che fossero, co-munque, fabbricate da quelle aziende le-ader sul piano mondiale che sono l eaziende italiane . Scusate, abbiamo vistopartire i nostri cacciamine nella dire-zione del canale di Suez ; ma qualcuno d ivoi si è accorto che sono tornati? Qual-cuno di noi si è accorto che essi non son ostati in grado di trovare neanche unamina? Anzi, l'unica mina che è esplosadurante l'arco della spedizione, all ' indo-mani di quelle che erano deflagrate ne lmese d'agosto, è scoppiata proprionell'area che era già stata bonificata da idragamine italiani! Ed il ministro delladifesa è venuto a dirci bugie in Commis-

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sione difesa, a dirci cioè che quantomeno l'invio dei cacciamine non era ser-vito a nulla ; non si sa quanti miliardi cisia costato, non è stata fatta nessuna re-lazione al Parlamento su questa opera-zione, però quanto meno era servita adimostrare che non c'erano più mine nelmar Rosso. Non è vero, perché una minaè esplosa nella zona già bonificata dagl iitaliani; non è vero perché all ' indomanidi questa operazione, ripartiti i nostr icacciamine, mine che fossero state a gia-cere «in sonno» nelle stesse acque bonifi-cate dalle nostre navi avrebbero potut onuovamente esplodere.

Qual è lo scopo ultimo di questa mis-sione? Lo abbiamo appreso dai giornal inelle settimane successive: un accordo trail ministro Spadolini ed il governo per l avendita di cacciamine italiani all 'Egitto .Ecco il nodo, ecco il succo, ecco la so -stanza della nostra azione di politica mili-tare di difesa, dell'interrelazione tra fab-briche d'armi e la conduzione della no-stra politica di difesa .

Il compagno Lenoci, parlando sulla ta-bella del bilancio relativa al Ministerodegli affari esteri, ha affermato che ilnostro Governo ha fatto tanto in materiadi pace, di sicurezza e di disarmo . Vorreiveramente capire cosa sul piano simbo-lico, sul piano più fittizio è stato fatto dalnostro Governo in materia di disarmo.Disarmare o comunque fare una politicadi disarmo significa togliere delle armi ;l 'Italia è la prima a mettere armi nu-cleari sul proprio territorio, è la prim aad esportare armamenti nelle aree d iguerra: si tratti di darle all 'Iran, all'Iraq,di mandarle in Libano, di mandarleverso il Pakistan, di mandarle in India ,nonostante che l'India segua una su acerta politica e che si collochi autonoma -mente rispetto alla questione dell'Afgha-nistan. L'Italia è stato il primo paese acrescere nell 'esportazione degli arma -menti, fino a raggiungere il quarto postonella graduatoria mondiale . L'Italia è as-sente totalmente, con la sua azione diplo -matica e «di pace», da tutti i terreni nego-ziali aperti: dalle trattative per il disarmoconvenzionale . . .

PRESIDENTE. Onorevole Rutelli, m iscusi, ma lei sta parlando da sedici minut ie tredici secondi ; le ricordo che comples-sivamente il gruppo radicale ha a su adisposizione 25 minuti, per cui non rest aneppure, integralmente, il tempo per l adichiarazione di voto finale .

FRANCESCO RUTELLI. Concludo, chie-dendomi dove stiano la politica e le azion idi disarmo, dove stia l'azione incisiva delnostro Governo in direzione della pace edella riduzione della tensione, se è pro-prio l'Italia che ha dato dei contribut idecisivi, in questi anni, con il suo inter -vento in Libano ed a Suez, per svilire edindebolire il ruolo di mediazione e di pacedelle Nazioni Unite . Credo, allora, ches'imponga una ripresa su basi nuove diun movimento autenticamente pacifista ,disarmista ed antimilitarista . Il partito ra-dicale è pronto con tutte le forze che s imostreranno disponibile, a trovare, su unterreno diverso, le possibilità di conver-genza che si dimostreranno praticabili, equesto è il senso degli emendamenti cheabbiamo proposto e sui quali, pur se noncompariranno dei franchi tiratori nellefile del Governo, forse, data la materiache trattano, potrà aversi qualche caso d icoscienza in più, che convincerà qualchecollega a schierarsi per un'azione di pace ,anziché per la prosecuzione di un 'azioneirresponsabile di riarmo e di insicu-rezza .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel ' onorevole Ronchi . Ne ha facoltà .

EDOARDO RONCHI. Signor Presidente ,colleghi, il gruppo di democrazia prole-taria ha presentato numerosi emenda -menti alla tabella n. 12, concernente l ostato di previsione del Ministero della di -fesa. Con questo complesso di emenda -menti noi proponiamo un taglio di 3.583miliardi e 290 milioni, pari a circa il 25per cento delle spese di competenza perla difesa, esclusa l'Arma dei carabinieri .

I tagli che proponiamo riguardano, inparticolare, gli impegni per i nuovi arma -menti (circa 2.100 miliardi distribuiti fra

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le tre armi), gli impegni cosiddetti inter-nazionali, nonché alcune spese irrazionalio svincolate da ogni reale possibilità d icontrollo .

Non condividiamo l'ipotesi di congela -mento delle spese (e ancora meno di con-gelamento più il 3 per cento reale) pro -posta dai compagni del gruppo comuni -sta, perché partiamo da un livello d ispesa già alto. Infatti, ci sembra che con -gelare le spese al livello dello scorso ann o— che già allora criticammo, per esser etroppo alto ed insostenibile, in rapportoalle risorse del paese — sia non soltantoun obiettivo minimale, ma anche sba-gliato .

Occorre porsi in una prospettiva al-ternativa e contestare gli aumenti, no nper subirli di volta in volta a livellisempre più alti, ma per riuscire, partendodalla critica all'espansione delle spese mi-litari, a proporre una logica alternativ anella gestione delle spese militari stesse .

Un'autorevole ricerca internazionale ,pubblicata quest 'anno a Londra con il ti-tolo : Il pubblico e la difesa atlantica, cidice che quasi il 50 per cento degli italianipreferirebbe diminuire le spese per la di -fesa, mentre i restanti si dividono fra in-certi e favorevoli alle spese attuali; peròben due terzi degli italiani sono convint iche i problemi economici dell 'Italia po-trebbero essere superati con drastici tagl idelle spese militari, in favore degli inve-stimenti sociali .

Se l 'opinione pacifista di questo paes e— che c 'è, perché, pur se il movimentopacifista può avere delle difficoltà mo-mentanee, l 'orientamento largamente pa-cifista del nostro popolo e del nostropaese è indiscusso — avesse metà dellarappresentanza della lobby dei commer-cianti che è presente in quest 'aula, nonavremmo problemi per far passare i no-stri emendamenti . Se il rigorista Spado-lini, così affezionato ai tetti (per gli altr iministeri, si intende), avesse minima -mente applicato la logica dei tetti di cui èpropugnatore alle spese del Ministerodella difesa, non avremmo avuto bisogn odi presentare molti dei nostri emenda -menti. Siamo, invece, di fronte ad un au -

mento eccezionale delle spese militari ,stiamo per votare un loro aumento ecce-zionalmente alto .

I numeri parlano chiaro. Si può conte-stare la logica politica, ma i numeri can-tano. Si tratta di un aumento del 19,56per cento, quasi il 12 per cento in terminireali . Se consideriamo soltanto le speseper gli armamenti, l 'aumento è del 21 percento rispetto allo scorso anno, Se nonconsideriamo l'Arma dei carabinieri, l 'au-mento resta sempre al di sopra del 19 percento.

Certo, si può confrontare, come è statofatto in Commissione difesa, lo stato d iprevisione del Ministero della difesa per i l1985 con il bilancio assestato del 1984 e,attraverso questa comparazione tra dueentità numeriche non omogenee, è possi-bile ridurre l ' impatto dovuto all ' incre-mento delle spese militari . In realtà, noitutti sappiamo che il bilancio assestatodella difesa è sempre superiore almen odel 5 per cento alle previsioni: non è unaprevisione, è un dato di fatto . Nel 1983, ladifferenza tra le previsioni della legge d ibilancio e il bilancio assestato è stata d i599 miliardi . Nel 1984 ci sono stati 705miliardi in più. Quindi, se vogliamo con-frontare lo stato di previsione della Ta -bella n. 12 con il bilancio assestato, dob-biamo incrementare lo stato di previsionealmeno del 5 per cento .

Ma non basta: il rendiconto delle speseeffettive analizzato dalla Corte dei contiper gli anni che ho considerato, dal 1979al 1983 (il 1983 è l'ultimo anno di cuiabbiamo dati disponibili), ci dice che laspesa effettiva ha superato il bilancio as-sestato, con aumenti della spesa, rispett oalle leggi di bilancio, che sono arrivati al23,8 per cento nel 1980, senza mai scen-dere sotto il 10 per cento. Quindi, pos-siamo prevedere che la cifra che sar àvotata oggi è sottostimata almeno del 1 0per cento, e questo incremento del 10 percento risulterà dal rendiconto della spesaeffettiva .

Il ministro Spadolini ci ha detto che,rispetto alle richieste dei militari, ha ta-gliato 1 .500 miliardi . Sono pronto a sfi-dare il ministro della difesa e a sostenere

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che questa sua affermazione è falsa estrumentale. Dal rendiconto delle spes eeffettive del 1985 risulterà, ancora un avolta, che è stato preso in giro il Parla-mento. Registreremo, come minimo ,1 .500 miliardi in più dei 16 mila 500 dellostato di previsione che ci accingiamo avotare .

Queste variazioni, come è noto, avven-gono soltanto in minima parte in via legi-slativa. La maggior parte avviene, invece ,per atto amministrativo, prelevandofondi iscritti in capitoli del bilancio de lMinistero del tesoro, con una gamma d iprelevamenti possibili molto vasta . LaCorte dei conti raggruppa ben 7 tipi d idecretazione praticati dal Ministero delladifesa. E con tali tipi di decretazione si èreso il bilancio della difesa molto elastico ,riducendo anche le possibilità di un effi-cace controllo .

Ma ancora non basta . Alla recente con-ferenza dell 'industria della difesa, unodei relatori ufficiali, il dottor Rossi, haportato dati, forniti dal Ministero dell adifesa, di raffronto tra i bilanci della di -fesa in chiave italiana e quelli in chiaveNATO. Se calcoliamo le nostre spese mili-tari usando la classificazione NATO edanalizzando gli ultimi sei anni (sto ci-tando testualmente) dovremmo aumen-tare la contabilizzazione delle spese mili-tari mediamente del 30 per cento . Il no-stro bilancio della difesa, dunque, è sotto -stimato del 30 per cento rispetto alla clas-sificazione NATO delle spese militari . Ap-plicando questo criterio, supereremmo i21 mila miliardi. E non mi dica che è unacifra bassa o che è una cifra, come affer-mava prima il collega del Movimento so-ciale italiano-destra nazionale, inferiorealla media degli stanziamenti degli altr ipaesi NATO. Basti citare il rapportoWeinberger, che compila una tabellacomprendente una valutazione del rap-porto tra le spese militari ed il prodottonazionale lordo, corretto con alcuni indi-catori di prosperità effettiva . Ebbene, inbase a tale tabella, tra i paesi industrial il 'Italia precede, con indice 1,16, laFrancia (indice 0,99), la Germania (indice0,71), il Canada (indice 0,55), il Giappone

(indice 0,29) . L'Italia, ha cioè, un impe-gno, rispetto alle risorse, pari quasi aquattro volte quello del Giappone ed èmolto vicina all'impegno percentual edegli Stati Uniti, che fanno registrare l'in-dice di 1,27 (come ho già detto, l'indic eitaliano è di 1,16) . Si tratta di dati, questidel rapporto Weinberger, che non pro -vengono certo da una fonte pacifista .

Signor Presidente, se fosse possibil enon dico ottenere attenzione, ma un po 'più di silenzio, proseguirei nel mio inter -vento .

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, percortesia lasciate parlare con minore fa-tica l'onorevole Ronchi .

EDOARDO RONCHI. Si dice che questoenorme sviluppo delle spese militari ha ,però, una ricaduta economica positiva,sia sulle esportazioni sia sulla situazion eeconomica del paese . Vi sono certo alcun idati che possono indurre a sostenerequesta tesi, ma io credo che essa conteng aanche elementi contraddittori e che vadapiù attentamente considerata .

E vero che l'Italia ha accumulato unattivo nell 'export militare di 1 .000 milion idi dollari nel periodo 1981-1982, cui risalel'ultima stima ufficiale ; dobbiamo, però,considerare che l'Italia è al primo postonel mondo per il valore delle importa-zioni di armi, incluse le produzioni sulicenza, per un ammontare di 2 miliardi e400 milioni di dollari nel periodo 1977-1981 . Questa cifra risulta molto vicina a i2 miliardi e 600 milioni di dollari relativial totale dell 'export delle armi italianenello stesso periodo . Nel 1982, inoltre, i ldeficit della bilancia commerciale degl iarmamenti con gli Stati Uniti ha rag-giunto i 621 miliardi di lire, con un rap-porto import-export tra ì più alti dei paesiindustrializzati (8,6 per cento) .

La forte dipendenza del sistema econo-mico-industriale della difesa dagli scamb i— tra virgolette — con l'estero porta all eseguenti considerazioni, che vi prego diconsiderare con attenzione: in primoluogo, la tanto proclamata autosuffi-cienza nel campo degli armamenti nazio-

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nali non esiste, in quanto occorre valutarequanto di quell '80 per cento di produ-zione (la quota del fabbisogno garantitadalle aziende nazionali) sia rappresen-tato, in realtà, da importazioni di tecno-logia e da produzioni su licenza . Basta ,del resto, analizzare i principali sistemid'arma per rendersi conto che l'evolu-zione delle tecnologie è tale per cui solo l esuperpotenze possono assicurarsi livell iadeguati di produzione .

In secondo luogo, buona, partedell'espansione dell'export è dovuto alleparticolari facilitazioni politiche e norma-tive di cui possono godere i traffici ed itrafficanti di armi nel nostro paese, per l asostanziale assenza di controlli parlamen-tari .

In terzo luogo, 1'80 per cento dell eesportazioni di sistemi d'arma italiana èdiretto verso paesi sottosviluppati, cheversano in una grave crisi finanziaria ,con crescente indebitamento e gravi diffi-coltà nel far fronte al pagamento dellestesse forniture militari .

In quarto luogo, si tenga, infine, pre-sente che l'Italia, oltre ad importare tec-nologie, ha bisogno d'importare due fat-tori decisivi della produzione militare:l 'energia e le materie prime strategiche.L'industria bellica è una delle industrieche necessita di più alta intensità energe-tica e ben sappiamo che nel nostro paes el 'energia è un bene particolarmentescarso e costoso. L 'Italia deve, inoltre,importare quasi tutte le materie prim estrategiche impiegate dall'industria bel-lica: importa il 95 per cento della bauxite,il 96 per cento del cromo, il 98 per centodel cobalto, il 95 per cento dei diamanti, i l90 per cento del manganese ed il 100 percento dell'uranio e del vanadio .

Per tutte queste ragioni l'espansionedell'industria militare italiana ha i piedid'argilla, e se viene tenuta in piedi non ècerto per coerenza e nemmeno per razio-nalità economica. Pensate veramente didifendere la pace alimentando quest acorsa al riarmo? Onorevoli colleghi, vichiedo di riflettere su queste tre que-stioni. La prima è che l 'Italia è certa-mente al centro della corsa al riarmo in

Europa e nel mondo, è cioè tra i protago-nisti di questa corsa al riarmo, logica -mente in rapporto alle sue risorse edanche alla sua dimensione politica e stra-tegica .

La politica del Governo e del Ministerodella difesa (dico queste cose non per esa-sperare i colleghi, bensì sono convintoche la questione relativa alle spese mili-tari sia di capillare importanza, conside-rando anche che abbiamo pochissime oc-casioni di discutere questo tema) con -corre alla corsa agli armamenti edall'esportazione di armi che alimentan ofocolai di conflitti ; alla corsa all'importa-zione di armi, alla corsa al rinnovament odegli arsenali con armi sempre più peri-colose ed offensive . In secondo luogo v iinvito a riflettere sulla crescente proie-zione esterna, fuori cioè dal territorio na-zionale, delle nostre forze armate. Possi-bile che sfugge all'attenzione democraticache in questi anni le forze armate italianestanno con troppa frequenza uscendodalle acque territoriali e dai confini na-zionali?

Vi sfugge la successione della spedi-zione in Libano, quella nel Mar Rosso equella nel canale di Suez? Non richiamanulla alla mente, in un passato non lonta -nissimo, che cosa accade quando le forzearmate uscirano dai confini nazionali edalla acque territoriali? Non avete riflet-tuto sulla evoluzione dei sistemi d 'arma;eppure sui Cruise abbiamo già ampia -mente discusso: infatti questi sistemid'arma hanno caratteristiche di deepstrike, cioè di attacco in profondità fuoridai confini nazionali . L'incrociatore Gari-baldi non serve certo a difendere le nostr ecoste, gli aerei Tornado sono bombardieristrategici che assolvono a missioni alungo raggio, il nuovo elicottero EH-10 1ha un raggio di azione di mille chilometri .Non vi è presente il dibattito sulla forza dipronto intervento la quale è stata costituitanon per la protezione civile, bensì perdifendere gli interessi strategici laddovequesti vengono minacciati . Attraversoquesta dottrina si può intravedere un im-pegno sempre crescente delle forze ar-mate italiane fuori dai confini nazio-

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nali, in aree ad alta conflittualità strate-gica .

Abbiamo proposto questi elementi d iriflessione non perché continuiamo a bat-tere il martello sullo stesso chiodo, bens ìperché riteniamo che sulle scelte militar isi giochi qualcosa di grande e di impor-tante. Per questo vi chiediamo, colleghi ,la vostra attenzione al dibattito e agl iemendamenti che abbiamo presentato .Abbiamo proposto numerosi emenda-menti che vi chiediamo, nonostante l'As-semblea sia stanca, di sostenere (Applaus idei deputati del gruppo di democrazia pro-letaria) .

PRESIDENTE. Qual è il parere dellaCommissione sugli emendamenti presen-tati all'articolo 14 e all'annessa tabella n .12?

MARIO D 'AQUISTO, Relatore per la mag-gioranza . La Commissione a maggioranzaesprime parere contrario su tutti gliemendamenti presentati .

PRESIDENTE. Il Governo ?

TOMMASO BISAGNO, Sottosegretario diStato per la difesa . Il Governo concordacon il parere della Commissione .

FRANCO BASSANINI . Vedo che sono pa-reri molto ben motivati !

PRESIDENTE. Dobbiamo ora votarel'emendamento Ronchi Tab . 12.1, sulquale è stata chiesta la votazione a scru-tinio segreto.

EDOARDO RONCHI. Chiedo di parlareper dichiarazione di voto .

PRESIDENTE. Faccia pure la sua di-chiarazione di voto per cinque minuti ,staremo a sentirla! Ha facoltà di par -lare.

EDOARDO RONCHI. Utilizzerò un temp oinferiore ai cinque minuti che mi sonoconcessi .

Con l'emendamento in questione chie-diamo la riduzione di soli 7 milioni delcapitolo 1002. Diamo, però, un significatosimbolico al taglio delle spese per i viaggidel Ministero della difesa e vogliamo intal modo criticare l'accesso di protago-nismo che caratterizza tale dicastero, so-prattutto in quest 'ultimo pericolo (Ap-plausi dei deputati dei gruppi di demo-crazia proletaria e della sinistra indipen-dente) .


Votazione segreta .

PRESIDENTE. Indico la votazione se-greta, mediante procedimento elettronic osull'emendamento Ronchi Tab . 12.1, nonaccettato dalla Commissione né dal Go-verno.




Presenti 548

Votanti 545

Astenuti 3

Maggioranza 273

Voti favorevoli 262

Voti contrari 28 3



PRESIDENTE. Dobbiamo ora passarealla votazione dell'emendamento Ronch iTab. 12.2 sul quale è stata chiesta la vota-zione a scrutinio segreto .

Ha chiesto di parlare per dichiarazionedi voto l'onorevole Ronchi . Ne ha facol-tà .

EDOARDO RONCHI. Anche la incidenzaeconomica di questo emendamento non èeccessiva: si tratta, di una cifra inferiore a100 milioni . L'emendamento, tuttavia, sipropone di tagliare le spese di propa-

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Camera dei Deputati


ganda per le forze armate . Noi riteniamo,infatti, che l'informazione sia dovuta, chela circolazione delle notizie sia necessa-ria, ma che la propaganda non dovrebbecostituire una funzione attribuita alleforze armate (Applausi dei deputati delgruppo di democrazia proletaria) .


Votazioni segrete .

PRESIDENTE. Indico la votazione se-greta, mediante procedimento elettro-nico, sull'emendamento Ronchi Tab. 12.2 ,non accettato dalla Commissione né da lGoverno.




Presenti 549Votanti 387Astenuti 162Maggioranza 194


(La Camera respinge).

Indìco la votazione segreta, mediant eprocedimento elettronico, sull'emenda-mento Angelini Vito Tab . 12.41, non ac-cettato dalla Commissione, né dal Go-verno.







Indìco la votazione segreta, medianteprocedimento elettronico, sull'emenda-

mento Ronchi Tab . 12 .3, non accettatodalla Commissione né dal Governo .







Indìco la votazione segreta, medianteprocedimento elettronico, sull'emenda-mento Ronchi Tab . 12 .4, non accettatodalla Commissione né dal Governo .







Indico la votazione segreta, medianteprocedimento elettronico, sull'emenda-mento Ronchi Tab . 12 .5, non accettatodalla Commissione né dal Governo .







Indico la votazione segreta, mediant eprocedimento elettronico, sull'emenda-

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mento Ronchi Tab. 12.6, non accettatodalla Commissione né dal Governo .












Abete GiancarloAgostinacchio PaoloAiardi Albert oAlagna EgidioAlasia Giovann iAlberini GuidoAlborghetti GuidoAlibrandi TommasoAlinovi AbdonAloi FortunatoAlpini RenatoAltissimo RenatoAmadei Ferretti MalgariAmalfitano DomenicoAmbrogio FrancoAmodeo NataleAndò SalvatoreAndreoni Giovanni

Andreotti GiulioAngelini PieroAngelini VitoAniasi AldoAnselmi TinaAntonellis SilvioAntoni VareseArbasino AlbertoArisio Luig iArmato BaldassareArmellin Lin oArtese VitaleArtioli RossellaAstone GiuseppeAugello GiacomoAuleta Francesc oAzzaro Giusepp eAzzolini Lucian o

Badesi Polverini LiciaBalbo Ceccarelli Laur aBalestracci Nell oBalzardi Piero AngeloBaracetti ArnaldoBarbalace FrancescoBarbato AndreaBarbera AugustoBarca LucianoBarontini RobertoBarzanti NedoBassanini Franc oBattaglia AdolfoBattistuzzi PaoloBecchetti ItaloBelardi Merlo Erias eBellini GiulioBellocchio Antoni oBelluscio CostantinoBenedikter JohannBenevelli LuigiBernardi Antoni oBernardi GuidoBerselli FilippoBianchi Fortunat oBianchi Beretta RomanaBianchi di Lavagna VincenzoBianchini GiovanniBiasini OddoBinelli Gian CarloBiondi Alfredo PaoloBirardi MarioBisagno Tommaso


Indico la votazione segreta, medianteprocedimento elettronico, sull 'emenda-mento Ronchi Tab. 12.7, non accettatodalla Commissione né dal Governo .


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Camera dei Deputati


Bocchi FaustoBochicchio Schelotto Giovann aBodrato GuidoBoetti Villanis AudifrediBogi GiorgioBoncompagni Livi oBonetti Andre aBonetti Mattinzoli Pier aBonferroni FrancoBonfiglio AngeloBorghini GianfrancoBorruso AndreaBortolani FrancoBosco BrunoBosco Manfred iBoselli Anna detta MilviaBosi Maramotti GiovannaBotta GiuseppeBottari Angela MariaBozzi AldoBressani PiergiorgioBriccola ItaloBrina AlfioBrocca BeniaminoBruni FrancescoBruzzani RiccardoBulleri Luigi

Cabras PaoloCaccia PaoloCafarelli FrancescoCafiero LucaCalamida FrancoCalonaci VascoCalvanese FloraCampagnoli Mari oCannelonga Severin oCanullo LeoCapecchi Pallini Maria TeresaCapria NicolaCaprili Milziade SilvioCaradonna GiulioCardinale EmanueleCarelli RodolfoCaria FilippoCaroli GiuseppeCarpino AntonioCarrus NinoCasalinuovo MarioCasati FrancescoCasini CarloCasini Pier Ferdinando

Castagnetti GuglielmoCastagnola Luig iCavagna MarioCavigliasso PaolaCazora Benit oCeci Bonifazi AdrianaCerrina Feroni Gian LucaChella MarioCherchi SalvatoreCiafardini MicheleCiaffi AdrianoCiampaglia AlbertoCiancio AntonioCifarelli Michel eCiocci LorenzoCiocia GrazianoCiofi degli Atti Paol oCirino Pomicino PaoloCitaristi SeverinoCocco MariaCodrignani GiancarlaColombini LedaColoni SergioColucci FrancescoColumba Mari oColzi OttavianoCominato LuciaComis AlfredoConte CarmeloConti PietroContu FeliceCorreale Paol oCorsi Umbert oCorti BrunoCorvisieri SilverioCosta RaffaeleCosti SilvanoCresco AngeloCrippa Giusepp eCrucianelli FamianoCuffaro AntoninoCuojati GiovanniCurci FrancescoCurcio Rocco

D'Acquisto MarioD'Aimmo FlorindoDal Castello MarioDal Maso GiuseppeD'Ambrosio Michel eDa Mommio GiorgioDanini Ferruccio

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Camera dei Deputati


d'Aquino SaverioDardini SergioDarida ClelioDe Carli FrancescoDegennaro GiuseppeDel Donno OlindoDell'Andro Renat oDell 'Unto ParisDel Mese PaoloDe Lorenzo FrancescoDel Pennino AntonioDe Luca Stefan oDe Mita Luigi CiriacoDemitry GiuseppeDe Rose EmilioDi Donato Giuli oDi Giovanni Arnald oDiglio PasqualeDignani Grimaldi Vand aDi Re CarloDonazzon RenatoDrago AntoninoDutto Mauro


Fabbri OrlandoFacchetti GiuseppeFagni EddaFalcier Lucian oFantò VincenzoFaraguti Lucian oFausti FrancoFelisetti Luigi DinoFerrara GiovanniFerrari BrunoFerrari GiorgioFerrari Mart eFerrari SilvestroFerrarini GiulioFerri FrancoFiandrotti FilippoFilippini GiovannaFincato Grigoletto LauraFini GianfrancoFiori PublioFiorino FilippoFittante CostantinoFlorino MicheleFontana GiovanniForlani Arnaldo

Formica RinoFornasari GiuseppeForner GiovanniForte FrancescoFortuna LorisFoti LuigiFracanzani CarloFracchia BrunoFrancese AngelaFranchi FrancoFranchi Roberto

Gabbuggiani ElioGalasso GiuseppeGaravaglia Maria PiaGargani GiuseppeGarocchio AlbertoGaspari RemoGasparotto Isai aGatti GiuseppeGava Antoni oGelli BiancaGeremicca AndreaGermanà AntoninoGhinami AlessandroGiadresco Giovann iGianni AlfonsoGiovagnoli Sposetti AngelaGiovannini ElioGitti TarcisioGorgoni GaetanoGoria GiovanniGoria MassimoGradi GiulianoGraduata MicheleGranati Caruso Maria Teres aGrassucci LelioGrippo UgoGrottola Giovann iGualandi EnricoGuarra AntonioGuerrini PaoloGuerzoni LucianoGullotti Antonino


Jovannitti Alvaro

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Labriola SilvanoLa Ganga GiuseppeLagorio LelioLamorte PasqualeLanfranchi Cordioli Valentin aLa Penna GirolamoLa Russa VincenzoLattanzio VitoLeccisi PinoLega SilvioLevi Baldini Ginzburg NataliaLigato LodovicoLo Bello ConcettoLobianco Arcangel oLoda FrancescoLodi Faustini Fustini AdrianaLodigiani OresteLombardo Antonin oLongo PietroLo Porto GuidoLops PasqualeLucchesi GiuseppeLussignoli Francesco Pietro

Macaluso AntoninoMacciotta Giorgi oMaceratini GiulioMacis FrancescoMadaudo DinoMainardi Fava AnnaMalfatti Franco MariaMalvestio Piergiovann iMammì OscarManca EnricoManca NicolaManchinu AlbertoMancini GiacomoMancini VincenzoManfredi ManfredoManna AngeloMannino AntoninoMannino CalogeroMannuzzu SalvatoreMarianetti Agostin oMarucci EnricoMartellotti Lambert oMartinat UgoMarzo BiagioMasina EttoreMastella ClementeMatarrese AntonioMattarella Sergio

Matteoli AlteroMazzone AntonioMedri GiorgioMeleleo SalvatoreMelillo SavinoMemmi Luig iMeneghetti GioacchinoMennitti DomenicoMerolli CarloMicheli FilippoMigliasso TeresaMinervini GustavoMinozzi Rosann aMinucci AdalbertoMonducci MarioMonfredi NicolaMontanari Fornari NandaMontessoro Antoni oMoro Paolo EnricoMoschini RenzoMotetta Giovann iMundo Antonio

Napoli VitoNatta AlessandroNebbia GiorgioNenna D'Antonio AnnaNicolazzi FrancoNicolini RenatoNicotra Benedett oNonne GiovanniNucara FrancescoNucci Mauro Anna Maria


Paganelli EttorePallanti NovelloPalmieri ErmenegildoPalmini Lattanzi Rosell aPalopoli FulvioPandolfi Filippo Mari aParigi GastoneParlato Antoni oPasqualin Valentin oPastore AldoPatria RenzoPatuelli Antonio

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— 20523 —

Camera dei Deputati


Pazzaglia AlfredoPedrazzi Cipolla Anna Mari aPeggio EugenioPellegatta GiovanniPellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPernice Giusepp ePerrone AntoninoPerugini PasqualePetrocelli EdilioPetruccioli ClaudioPicano AngeloPicchetti SantinoPiccoli FlaminioPierino GiuseppePiermartini GabrielePillitteri GiampaoloPiredda MatteoPiro FrancescoPisani LucioPisanu GiuseppePochetti MarioPoggiolini DaniloPolesello Gian UgoPoli Bortone AdrianaPoli Gian GaetanoPolidori EnzoPollice GuidoPontello ClaudioPortatadino CostantePoti DamianoPreti Luig iProietti FrancoProvantini AlbertoPujia CarmeloPumilia Calogero


Rabino Giovann iRadi LucianoRaffaelli MarioRallo GirolamoRauti GiuseppeRavaglia GianniRavasio RenatoRebulla LucianoReggiani Alessandro

Reichlin AlfredoReina GiuseppeRiccardi AdelmoRicciuti RomeoRicotti FedericoRidi SilvanoRighi LucianoRinaldi LuigiRindone SalvatoreRizzi EnricoRizzo AldoRocchi RolandoRocelli GianfrancoRodotà Stefan oRognoni Virgini oRomano DomenicoRomita Pier LuigiRonchi EdoardoRonzani Gianni VilmerRosini GiacomoRossattini StefanoRossi AlbertoRossi di Montelera LuigiRossino Giovann iRubbi AntonioRubinacci Giusepp eRubino RaffaelloRuffini Attili oRuffolo GiorgioRusso Ferdinand oRusso GiuseppeRusso Raffael eRusso Vincenzo

Sacconi MaurizioSalerno Gabriel eSamà FrancescoSandirocco LuigiSanese NicolaSanfilippo SalvatoreSangalli CarloSanguineti Mauro AngeloSanlorenzo BernardoSannella BenedettoSantarelli GiulioSantini RenzoSantuz GiorgioSanza Angelo MariaSapio FrancescoSaretta GiuseppeSarti AdolfoSarti Armando

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati


Sastro EdmondoSatanassi AngeloSavio GastoneScaglione NicolaScaiola AlessandroScàlf aro Oscar Luig iScaramucci Guaitini Alb aScarlato GuglielmoScotti VincenzoSegni MariottoSenaldi CarloSeppia MauroSerafini MassimoSerrentino PietroSerri RinoServello Francesc oSignorile ClaudioSilvestri Giulian oSinesio GiuseppeSoave SergioSodano GiampaoloSoddu PietroSorice VincenzoSospiri NinoSpagnoli Ug oSpataro AgostinoStegagnini Brun oSterpa EgidioStrumendo Luci oSullo FiorentinoSusi Domenic o

Tagliabue GianfrancoTamino GianniTancredi AntonioTassi CarloTassone MarioTatarella GiuseppeTedeschi NadirTesini GiancarloTesta AntonioTiraboschi Angel oTorna MarioTorelli Giusepp eTortorella AldoTrabacchi Felic eTramarin AchilleTrantino VincenzoTrappoli FrancoTrebbi IvanneTringali PaoloTriva Rubes


Vacca GiuseppeValensise RaffaeleVecchiarelli BrunoVentre AntonioVernola NicolaVignola GiuseppeVincenzi BrunoViolante LucianoVirgili BiagioViscardi MicheleVisco Vincenzo AlfonsoViti Vincenz oVizzini Carlo Michele

Zamberletti GiuseppeZambon BrunoZampieri Amede oZangheri RenatoZaniboni AntoninoZanini PaoloZanone ValerioZarro GiovanniZolla MicheleZoppetti FrancescoZoppi PietroZoso GiulianoZuech GiuseppeZurlo Giuseppe

Balbo Ceccarelli LauraBulleri LuigiZoppetti Francesco

Alasia GiovanniAlborghetti GuidoAmadei Ferretti MalgariAngelini VitoAntonellis Silvi oAntoni VareseAuleta Francesco

Badesi Polverini LiciaBaracetti Arnaldo

Si sono astenuti sull'emendament oRonchi Tab. 12.1:

Si sono astenuti sull'emendamentoRonchi Tab. 12.2:

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati


Barbera AugustoBarca LucianoBarzanti NedoBelardi Merlo Erias eBellini GiulioBellocchio AntonioBenevelli LuigiBernardi Antoni oBianchi Beretta RomanaBinelli Gian CarloBirardi MarioBocchi FaustoBochicchio Schelotto GiovannaBoncompagni LivioBonetti Mattinzoli PieraBorghini GianfrancoBoselli Anna detta MilviaBosi Maramotti GiovannaBottari Angela MairaBrina AlfioBruzzani RiccardoBulleri Luigi

Calonaci VascoCalvanese FloraCannelonga Severin oCannullo LeoCapecchi Pallini Maria TeresaCaprili Milziade Silvi oCardinale EmanueleCastagnola Luig iCavagna MarioCeci Bonifazi AdrianaCerrina Feroni Gian LucaChella MarioCherchi SalvatoreCiafardini Michel eCiancio AntonioCiocci LorenzoCiofi degli Atti PaoloCocco MariaColombini LedaCominato LuciaConti PietroCrippa GiuseppeCuffaro AntoninoCurcio Rocco

D'Ambrosio MicheleDanini FerruccioDardini Sergio

Di Giovanni ArnaldoDignani Grimaldi Vand aDonazzon Renato

Fabbri OrlandoFagni EddaFantò VincenzoFerri FrancoFilippini GiovannaFittante CostantinoFracchia BrunoFrancese Angela

Gabbuggiani ElioGasparotto Isai aGatti GiuseppeGelli BiancaGeremicca AndreaGiadresco GiovanniGiovagnoli Sposetti AngelaGradi Giulian oGraduata MicheleGranati Caruso Maria TeresaGrassucci LelioGrottola GiovanniGualandi EnricoGuerrini Paol o

Ianni GuidoIngrao Pietro

Jovannitti Alvaro

Lanfranchi Cordioli Valentin aLoda FrancescoLodi Faustini Fustini Adrian aLops Pasquale

Macciotta GiorgioMacis FrancescoMainardi Fava AnnaMannino AntoninoMarrucci EnricoMartellotti Lambert oMigliasso TeresaMinozzi RosannaMinucci AdalbertoMontanari Fornari NandaMontessoro AntonioMoschini RenzoMotetta Giovanni

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati


Natta AlessandroNicolini Renato

Occhetto Achill eOlivi Mauro

Pallanti Novell oPalmieri ErmenegildoPalmini Lattanzi Rosell aPalopoli FulvioPastore AldoPedrazzi Cipolla Anna MariaPeggio EugenioPernice Giusepp ePetrocelli EdilioPetruccioli ClaudioPicchetti Santin oPierino GiuseppePochetti MarioPolesello Gian UgoPoli Gian GaetanoPolidori EnzoProietti FrancoProvantini Alberto

Quercioli Elio

Reichlin AlfredoRicotti FedericoRindone SalvatoreRonzani Gianni VilmerRossino Giovann iRubbi Antonio

Samà FrancescoSandirocco Luig iSanfilippo SalvatoreSanlorenzo BernardoSannella BenedettoSapio FrancescoSarti ArmandoSastro EdmondoSatanassi AngeloScaramucci Guaitini AlbaSerri RinoSoave Sergi oSpagnoli Ug oSpataro AgostinoStrumendo Luci o

Tagliabue GianfrancoTorna Mario

Torelli GiuseppeTortorella Ald oTrabacchi Felic eTrebbi IvanneTriva Rubes

Umidi Sala Neide Maria

Vacca GiuseppeVignola GiuseppeViolante LucianoVirgili Biagio

Zangheri Renat oZanini PaoloZoppetti Francesco

Si sono astenuti sull 'emendamentoRonchi Tab. 12.3 :

Martellotti Lambert oRossi Alberto

Si sono astenuti sull'emendamentoRonchi Tab . 12.4 :

Alasia GiovanniAlborghetti GuidoAlinovi AbdonAmadei Ferretti MalgariAmbrogio FrancoAngelini VitoAntonellis Silvi oAntoni VareseAuleta Francesco

Badesi Polverini LiciaBaracetti ArnaldoBarbera AugustoBarca LucianoBarzanti NedoBelardi Merlo EriaseBellini GiulioBellocchio AntonioBernardi Antoni oBianchi Beretta RomanaBirardi MarioBocchi FaustoBochicchio Schelotto GiovannaBoncompagni LivioBonetti Mattinzoli PieraBorghini Gianfranco

Atti Parlamentari

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Boselli Anna detta MilviaBosi Maramotti GiovannaBottari Angela MariaBrina AlfioBruzzani RiccardoBulleri Luigi

Calonaci VascoCalvanese FloraCannelonga Severin oCanullo LeoCapecchi Pallini Maria TeresaCaprili Milziade SilvioCardinale EmanueleCastagnola Luig iCavagna MarioCeci Bonifazi AdrianaCerrina Feroni Gian LucaChella MarioCherchi SalvatoreCiafardini MicheleCiancio AntonioCiocci LorenzoCiofi degli Atti Paol oCocco MariaColombini LedaCominato LuciaConti PietroCrippa Giusepp eCuffaro AntoninoCurcio Rocco

D'Ambrosio MicheleDanini FerruccioDardini SergioDi Giovanni Arnald oDignani Grimaldi Vand aDonazzon Renato

Fabbri OrlandoFagni EddaFantò VincenzoFerri FrancoFilippini GiovannaFittante CostantinoFrancese Angela

Gabbuggiani ElioGasparotto IsaiaGatti GiuseppeGelli BiancaGeremicca Andrea

Giadresco GiovanniGiovagnoli Sposetti AngelaGradi Giulian oGraduata MicheleGranati Caruso Maria TeresaGrassucci LelioGrottola GiovanniGualandi EnricoGuerrini Paol o


Jovannitti Alvaro

Lanfranchi Cordioli Valentin aLoda FrancescoLodi Faustini Fustini Adrian aLops Pasquele

Macciotta GiorgioMacis FrancescoMainardi Fava AnnaMannino AntoninoMigliasso TeresaMinozzi RosannaMinucci AdalbertoMontanari Fornari NandaMontessoro AntonioMoschini RenzoMotetta Giovann i

Pallanti NovelloPalmieri ErmenegildoPalmini Lattanzi RosellaPalopoli FulvioPastore AldoPedrazzi Cipolla Anna Mari aPeggio EugenioPernice GiuseppePetrocelli EdilioPetruccioli ClaudioPicchetti SantinoPierino Giusepp ePochetti MarioPolesello Gian UgoPoli Gian GaetanoProietti Franc oProvantini Alberto

Quercioli Elio

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Camera dei Deputati


Olcese VittorioRiz RolandScovacricchi Martin oSpini ValdoZavettieri Saveri o


PRESIDENTE. Passiamo alla votazionedell'emendamento Ronchi Tab. 12.8 .

Ha chiesto di parlare per dichiarazionedi voto l'onorevole Baracetti . Ne ha facol -tà .

ARNALDO BARACETTI . Questo emenda -mento presentato dall'onorevole Ronchi edagli altri colleghi di democrazia prole-taria propone l'azzeramento del capitol odi spesa riguardante il concorso italian oalle spese derivanti da accordi internazio-nali. Di fatto con esso si propone l'uscitadell'Italia dalla NATO .

È noto che il partito comunista non sipone questo stesso obiettivo, bensì quell odi una presenza dell 'Italia nella Alleanzaatlantica, più autonoma e più rappresen-tativa delle aspirazioni di pace e sicurezz ae degli interessi nazionali ed europei . Noi ,col nostro emendamento Angelini VitoTab. 12.41, testé votato, chiedevamo unariduzione del capitolo 1168 perché rite-niamo che in esso siano inserite anche l espese relative alla base missilistica di Co-miso. È per questo che abbiamo votato afavore sul nostro emendamento riduttivodi 50 miliardi della spesa prevista, manon voteremo a favore su questo emenda-mento .

Votazione segreta .

PRESIDENTE. Indìco la votazione se-greta, mediante procedimento elettro-nico, sull'emendamento Ronchi Tab. 12.8 ,non accettato dalla Commissione né da lGoverno.



Sono in missione :

Reichlin AlfredoRicotti FedericoRidi SilvanoRindone SalvatoreRonzani Gianni VilmerRossino GiovanniRubbi Antonio

Samà Francesc oSandirocco LuigiSanfilippo SalvatoreSanlorenzo BernardoSapio Francesc oSarti ArmandoSastro EdmondoScaramucci Guaitini AlbaSerri RinoSoave Sergi oSpagnoli Ug oSpataro AgostinoStrumendo Luci o

Tagliabue GianfrancoTorna MarioTorelli GiuseppeTortorella AldoTrabacchi Felic eTrebbi IvanneTriva Rubes


Vacca GiuseppeVignola GiuseppeViolante LucianoVirgili Biagio

Zangheri RenatoZanini PaoloZoppetti Francesco

Amadei GiuseppeAstori GianfrancoCattanei FrancescoCiccardini Bartol oFioret MarioGioia LuigiMartino GUidoMassari Renato

(Presiedeva il Presidente Leonildelotti) .

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati






Indico la votazione segreta, mediant eprocedimento elettronico, sull'emenda-mento Bassanini Tab . 12.34, non accettat odalla Commissione né dal Governo .




Presenti e votanti 55 1Maggioranza 276



Indìco la votazione segreta, medianteprocedimento elettronico, sull 'emenda-mento Ronchi Tab . 12.9, non accettatodalla Commissione né dal Governo .




Presenti 549Votanti 548Astenuto 1Maggioranza 275



Indìco la votazione segreta, medianteprocedimento elettronico, sull 'emenda-mento Ronchi Tab. 12.10, non accettatodalla Commissione né dal Governo .







Indico la votazione segreta, medianteprocedimento elettronico, sull'emenda-mento Ronchi Tab . 12.11, non accettatodalla Commissione né dal Governo .







Indico la votazione segreta, medianteprocedimento elettronico, sull 'emenda-mento Ronchi Tab . 12.12, non accettatodalla Commissione né dal Governo .







Indìco la votazione segreta, medianteprocedimento elettronico, sull'emenda-mento Ronchi Tab . 12.13, non accettatodalla Commissione né dal Governo .



Atti Parlamentari

— 20530 —

Camera dei Deputati


Comunico il risultato della votazione : Dichiaro chiusa la votazione .

Presenti 548Comunico il risultato della votazione:Votanti 543

Astenuti 5 Presenti 548Maggioranza 272 Votanti 544

Voti favorevoli 64 Astenuti 4Voti contrari 479 Maggioranza 273

(La Camera respinge) . Voti favorevoli 70Voti contrari 474






Indìco la votazione segreta, medianteprocedimento elettronico sull'emenda-mento Ronchi Tab . 12.16, non accettatodalla Commissione né dal Governo .


Presenti 520 Dichiaro chiusa la votazione .Votanti 517Astenuti 3 Comunico il risultato della votazione :Maggioranza 259 Presenti 556

Voti favorevoli 70 Votanti 552Voti contrari 447 Astenuti 4

(La Camera respinge) . Maggioranza 277Voti favorevoli 69Voti contrari 483


PRESIDENTE. Pongo in votazionel 'emendamento Spadaccia Tab . 12.33,non accettato dalla Commissione né da lGoverno .

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamentoSpadaccia Tab. 12.32, non accettato dallaCommissione né dal Governo.

(È respinto) .

Votazioni segrete.

PRESIDENTE. Indico la votazione se-greta, mediante procedimento elettro-nico, sull'emendamento Ronchi Tab .12.15, non accettato dalla Commission ené dal Governo .



Indico la votazione segreta, medianteprocedimento elettronico, sull 'emenda-mento Ronchi 12.17, non accettato dallaCommissione né dal Governo .







Indìco la votazione segreta, medianteprocedimento elettronico, sull 'emenda -

Atti Parlamentari

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mento Ronchi 12.18, non accettato dallaCommissione né dal Governo.


Dichiaro chiusa la votazione


Presenti 556Votanti 554Astenuti 2Maggioranza

278Voti favorevoli 77Voti contrari 477



(Segue la votazione).






Indico la votazione segreta, medianteprocedimento elettronico, sull 'emenda-mento Ronchi Tab. 12.20, non accettatodalla Commissione né dal Governo .







Indico la votazione segreta, medianteprocedimento elettronico, sull 'emenda-

mento Ronchi Tab. 12.21, non accettatodalla Commissione né dal Governo .







Indìco la votazione segreta, medianteprocedimento elettronico, sull 'emenda-mento Ronchi Tab . 12.22, non accettatodalla Commissione né dal Governo .







Indico la votazione segreta, mediant eprocedimento elettronico, sull'emenda-mento Ronchi Tab . 12.23, non accettatodalla Commissione né dal Governo .







Indìco la votazione segreta, mediante

Atti Parlamentari

— 20532 —

Camera dei Deputati


procedimento elettronico, sull'emenda-mento Ronchi Tab . 12.24, non accettatodalla Commissione né dal Governo .







Indico la votazione segreta, medianteprocedimento elettronico, sull'emenda-mento Ronchi Tab. 12.25, non accettatodalla Commissione né dal Governo .




Presenti 558Votanti 55 7Astenuti 1Maggioranza 279


(La Camera respinge — Vivi com-menti) .







(La Camera respinge — Prolungat icommenti) .


Abete GiancarloAgostinacchio PaoloAiardi Alberto 'Alagna EgidioAlberini GuidoAlibrandi TommasoAloi FortunatoAlpini RenatoAltissimo Renat oAmalfitano DomenicoAmodeo NataleAndò SalvatoreAndreoni GiovanniAndreotti GiulioAngelini Pier oAniasi AldoAnselmi TinaArbasino AlbertoArisio Luig iArmato BaldassareArmellin Lin oArtese VitaleArtioli RossellaAstone GiuseppeAugello GiacomoAzzaro Giusepp eAzzolini Lucian o

Badesi Polverini LiciaBalestracci NelloBalzamo Vincenz oBalzardi Piero Angel oBarbalace Francesc oBarbato AndreaBarontini RobertoBattaglia AdolfoBattistuzzi Paol oBecchetti ItaloBelluscio CostantinoBenedikter JohannBernardi GuidoBerselli FilippoBianchi FortunatoBianchi di Lavagna VincenzoBianchini GiovanniBianco GerardoBiasini OddoBiondi Alfredo PaoloBisagno TommasoBodrato Guido

Atti Parlamentari

— 20533 —

Camera dei Deputati


Boetti Villanis AudifrediBogi GiorgioBonalumi GilbertoBonetti Andre aBonferroni FrancoBonfiglio AngeloBorruso AndreaBortolani FrancoBosco BrunoBosco Manfred iBotta GiuseppeBozzi AldoBressani PiergiorgioBriccola ItaloBrocca BeniaminoBruni Francesco

Cabras PaoloCaccia PaoloCafarelli Francesc oCafiero LucaCalamida FrancoCampagnoli MarioCapria NicolaCaradonna GiulioCarelli RodolfoCaria FilippoCarlotto NataleCaroli GiuseppeCarpino AntonioCarrus Nin oCasalinuovo MarioCasati FrancescoCasini CarloCasini Pier FerdinandoCastagnetti Guglielm oCavigliasso PaolaCazora BenitoCiaffi AdrianoCiampaglia AlbertoCifarelli MicheleCiocci LorenzoCiocia GrazianoCirino Pomicino PaoloCitaristi SeverinoColoni SergioColucci FrancescoColumba MarioColzi OttavianoComis AlfredoConte CarmeloContu Felice

Corder MarinoCorreale PaoloCorsi Umbert oCorti BrunoCorvisieri SilverioCosta RaffaeleCosti SilvanoCresco AngeloCrucianelli FamianoCuojati GiovanniCurci Francesco

D'Acquisto Mari oD'Aimmo FlorindoDal Castello Mari oDal Maso GiuseppeDa Mommio Giorgiod 'Aquino SaverioDarida ClelioDe Carli FrancescoDegennaro GiuseppeDel Donno OlindoDell'Andro RenatoDell'Unto ParisDel Mese PaoloDe Lorenzo FrancescoDel Pennino Antoni oDe Luca Stefan oDe Mita Luigi CiriacoDemitry GiuseppeDe Rose EmilioDi Donato Giuli oDiglio PasqualeDi Re CarloDrago AntoninoDutto Mauro


Facchetti GiuseppeFalcier Lucian oFaraguti Lucian oFausti FrancoFelisetti Luigi DinoFerrara GiovanniFerrari BrunoFerrari GiorgioFerrari Mart eFerrari SilvestroFerrarini GiulioFiandrotti Filippo

Atti Parlamentari

— 20534 —



Fincato Grigoletto LauraFini GianfrancoFiori PublioFiorino FilippoFlorino MicheleFontana GiovanniForlani ArnaldoFormica RinoFornasari GiuseppeForner GiovanniForte FrancescoFortuna Lori sFoschi FrancoFoti Luig iFracanzani Carl oFracchia BrunoFranchi FrancoFranchi Roberto

Galasso Giusepp eGaravaglia Maria PiaGargani GiuseppeGarocchio AlbertoGaspari RemoGava Antoni oGermanà AntoninoGhinami AlessandroGianni Alfons oGiovannini ElioGitti TarcisioGorgoni GaetanoGoria GiovanniGorla MassimoGrippo UgoGuarra AntonioGuerzoni LucianoGullotti Antonino

Ianniello MauroIntini Ugo

Labriola SilvanoLa Ganga GiuseppeLagorio LelioLa Malfa Giorgi oLamorte Pasqual eLa Penna Girolam oLa Russa VincenzoLattanzio VitoLeccisi PinoLega SilvioLevi Baldini Ginzburg Natalia

Ligato LodovicoLo Bello ConcettoLobianco ArcangeloLodigiani OresteLombardo Antonin oLongo PietroLo Porto GuidoLucchesi GiuseppeLussignoli Francesco Pietr o

Macaluso AntoninoMaceratini GiulioMacis FrancescoMadaudo Din oMagri LucioMalfatti Franco MariaMalvestio Piergiovann iMammì OscarManca EnricoManca NicolaManchinu AlbertoMancini GiacomoMancini Vincenz oManfredi Manfred oManna AngeloMannino CalogeroMannuzzu SalvatoreMarianetti AgostinoMartinat UgoMarzo BiagioMasina EttoreMastella ClementeMatarrese AntonioMattarella SergioMatteoli AlteroMazzone AntonioMedri GiorgioMeleleo SalvatoreMelillo SavinoMemmi Luig iMeneghetti Gioacchin oMenniti Domenic oMensorio Carmin eMerolli Carl oMicheli FilippoMinervini GustavoMisasi RiccardoMonducci Mari oMonfredi Nicol aMongiello GiovanniMoro Paolo EnricoMundo Antonio

Atti Parlamentari

— 20535 —



Napoli VitoNatta AlessandroNebbia GiorgioNenna D 'Antonio AnnaNicolazzi FrancoNicotra BenedettoNonne Giovann iNucara FrancescoNucci Mauro Anna Maria

Orsenigo Dante OresteOrsini BrunoOrsini GianfrancoPaganelli EttorePalmini Lattanzi RosellaPandolfi Filippo Mari aParigi GastoneParlato Antoni oPasqualin ValentinoPatria RenzoPatuelli AntonioPazzaglia AlfredoPellegatta GiovanniPellicanò Gerolam oPellizzari GianmarioPerrone AntoninoPerugini PasqualePicano AngeloPiccoli Flamini oPiermartini GabrielePillitteri GiampaoloPiredda MatteoPiro FrancescoPisani LucioPisanu GiuseppePoggiolini DaniloPoli Bortone AdrianaPollice GuidoPontello ClaudioPortatadino Costant ePoti DamianoPreti Luig iPujia CarmeloPumilia Calogero

Quarta NicolaQuattrone FrancescoQuieti Giuseppe

Rabino GiovanniRadi Lucian oRaffaelli Mario

Rallo Girolam oRauti GiuseppeRavaglia GianniRavasio RenatoRebulla LucianoReggiani AlessandroReina GiuseppeRicciuti RomeoRighi LucianoRinaldi LuigiRizzi EnricoRizzo AldoRocchi RolandoRocelli Gianfranc oRodotà StefanoRognoni VirginioRomano DomenicoRomita Pier LuigiRonchi EdoardoRosini GiacomoRossattini StefanoRossi AlbertoRossi di Montelera LuigiRubinacci GiuseppeRubino RaffaelloRuffini Attili oRuffolo GiorgioRusso FerdinandoRusso FrancescoRusso GiuseppeRusso RaffaeleRusso Vincenz o

Sacconi MaurizioSalerno Gabriel eSanese NicolaSangalli CarloSanguineti Mauro Angel oSantarelli GiulioSantini RenzoSantuz GiorgioSanza Angelo MariaSaretta GiuseppeSarti AdolfoSavio GastoneScaglione NicolaScaiola AlessandroScàlfaro Oscar LuigiScarlato Guglielm oScotti VincenzoSegni MariottoSenaldi Carlo

Atti Parlamentari

— 20536 —



Seppia MauroSerafini MassimoSerrentino PietroServello Francesc oSignorile Claudi oSilvestri GiulianoSinesio GiuseppeSodano GiampaoloSoddu PietroSorice VincenzoSospiri NinoStegagnini Brun oSterpa EgidioSullo FiorentinoSusi Domenic o

Tamino GianniTancredi AntonioTassi CarloTassone Mari oTatarella Giusepp eTedeschi NadirTesini GiancarloTesta AntonioTiraboschi Angel oTramarin Achill eTrantino Vincenz oTrappoli FrancoTringali Paolo

Urso SalvatoreUsellini Mario

Valensise RaffaeleVecchiarelli BrunoVentre AntonioVernola NicolaVincenzi BrunoViscardi MicheleViti VincenzoVizzini Carlo Michele

Zamberletti GiuseppeZambon BrunoZampieri Amede oZangheri RenatoZaniboni Antonin oZanone ValerioZarro GiovanniZolla MicheleZoppi PietroZoso Giuliano

Zuech GiuseppeZurlo Giuseppe

Si è astenuto sull'emendamento Ronch iTab. 12.8:

Scaglione Nicola


Bosco Bruno

Si è astenuto sull'emendamento Ronch iTab . 12.11:

Bassanini Franco

Si sono astenuti sull'emendamentoRonchi 12.12:

Barbato AndreaBassanini FrancoCampagnoli Mari o

Si sono astenuti sull'emendamentoRonchi 12.13:

Barbato AndreaBianchi di Lavagna VincenzoCiofi degli Atti Paol oColumba MarioFerrari Mart e

Si sono astenuti sull'emendamentoRonchi Tab . 12.14:

Barbato AndreaBonfiglio AngeloFerrari Mart e


Armato Baldassare

Atti Parlamentari

— 20537 —

Camera det Deputati


Barbato AndreaFerrari MarteSantini Renzo


Barbato AndreaCampagnoli MarioMinervini GustavoRocelli Gianfranco

Si è astenuto sull 'emendamento Ronch iTab. 12.17:

Barbato Andrea

Si sono astenuti sull 'emendamentoRonchi Tab . 12.18:

Ferrari MarteFerrarini GiulioRossattini Stefano

Si sono astenuti sull 'emendament oRonchi Tab . 12.20:

Barbato AndreaFelisetti Luigi Din oFerrari Mart eFerrarini GiulioFerri FrancoFincato Grigoletto LauraRocchi RolandoRocelli Gianfranc o

Lobianco ArcangeloRocchi RolandoRocelli GianfrancoRosini GiacomoRossattini StefanoRossi Alberto


Barbato AndreaFalcier Lucian oFaraguti LucianoSantini RenzoVentre Antonio


Ferrarini GiulioRubbi Antonio


Barbato AndreaDel Mese PaoloDrago AntoninoFalcier Lucian oFaraguti LucianoFerrari Marte

Si è astenuto sull'emendamento RonchiTab. 12.25:

Meleleo Salvatore

Alasia GiovanniAlborghetti GuidoAlinovi AbdonAmadei Ferretti MalgariAmbrogio Franc oAngelini VitoAntonellis Silvi oAntoni VareseAuleta Francesco

Balbo Ceccarelli LauraBaracetti ArnaldoBarbera AugustoBarca LucianoBarzanti Nedo

Si sono astenuti sull 'emendamentoRonchi Tab. 12.21:

Si sono astenuti sull 'emendament oRonchi 12.2 7:

Atti Parlamentari

— 20538 —



Bassanini Franc oBelardi Merlo EriaseBellini GiulioBellocchio AntonioBenevelli Luig iBernardi AntonioBinelli Gian Carl oBirardi Mari oBocchi FaustoBochicchio Schelotto Giovann aBoncompagni Livi oBonetti Mattinzoli Pier aBorghini GianfrancoBoselli Anna detta MilviaBosi Maramotti GiovannaBottari Angela MariaBrina AlfioBruzzani Riccard oBulleri Luig i

Calonaci VascoCalvanese FloraCannelonga Severin oCanullo LeoCapecchi Pallini Maria Teres aCaprili Milziade SilvioCardinale Emanuel eCastagnola LuigiCavagna MarioCeci Bonifazi AdrianaCerrina Feroni Gian LucaChella MarioCherchi Salvator eCiafardini MicheleCiancio AntonioCiofi degli Atti Paol oCocco MariaCodrignani GiancarlaColombini LedaCominato LuciaConti PietroCrippa Giusepp eCuffaro AntoninoCurcio Rocco

D'Ambrosio Michel eDanini FerruccioDardini SergioDi Giovanni ArnaldoDignani Grimaldi Vand aDonazzon Renato

Fabbri OrlandoFagni EddaFantò VincenzoFerri FrancoFilippini GiovannaFittante Costantin oFrancese Angela

Gabbuggiani ElioGasparotto IsaiaGatti GiuseppeGelli BiancaGeremicca AndreaGiadresco Giovann iGiovagnoli Sposetti Angel aGradi GiulianoGraduata MicheleGranati Caruso Maria Teres aGrassucci Leli oGrottola GiovanniGualandi EnricoGuerrini Paolo


Jovannitti Alvaro

Lanfranchi Cordioli ValentinaLoda FrancescoLodi Faustini Fustini AdrianaLops Pasquale

Macciotta GiorgioMainardi Fava AnnaMannino AntoninoMarrucci EnricoMartellotti Lambert oMigliasso TeresaMinozzi RosannaMinucci AdalbertoMontanari Fornari NandaMotessoro AntonioMoschini RenzoMotetta Giovanni

Nicolini Renato

Occhetto AchilleOlivi Mauro

Pajetta Gian Carlo

Atti Parlamentari

— 20539 —



Pallanti Novell oPalmieri ErmenegildoPalopoli FulvioPastore AldoPedrazzi Cipolla Anna Mari aPeggio EugenioPernice Giusepp ePetrocelli EdilioPetruccioli ClaudioPicchetti Santin oPierino GiuseppePochetti MarioPolesello Gian UgoPoli Gian GaetanoPolidori EnzoProietti FrancoProvantini Albert o

Quercioli Elio

Reichlin AlfredoRiccardi AdelmoRicotti FedericoRidi SilvanoRindone SalvatoreRonzani Gianni VilmerRossino Giovann iRubbi Antonio

Samà Francesc oSandirocco LuigiSanfilippo SalvatoreSanlorenzo BernardoSannella BenedettoSapio Francesc oSarti ArmandoSastro EdmondoSatanassi AngeloScaramucci Guaitini Alb aSerri RinoSoave SergioSpagnoli UgoSpataro AgostinoStrumendo Lucio

Tagliabue GianfrancoTorna MarioTorelli GiuseppeTortorella Ald oTrabacchi Felic eTrebbi IvanneTriva Rubes


Vacca GiuseppeVignola GiuseppeVirgili BiagioVisco Vincenzo Alfonso

Zanini PaoloZoppetti Francesco

Sono in missione:

Amadei Giusepp eAstori Gianfranc oCattanei Francesc oCiccardini Bartol oFioret MarioGioia LuigiMartino GuidoMassari RenatoOlcese VittorioRiz RolandScovacricchi Martin oSpini ValdoZavettieri Saveri o



PRESIDENTE. Passiamo alla votazionedell'emendamento Bassanini Tab . 12.40 .

Ha chiesto di parlare per dichiarazion edi voto l'onorevole Codrignani . Ne ha fa-coltà .

GIANCARLA CODRIGNANI . Ricordo bre-vemente che il gruppo della sinistra indi -pendente si è astenuto sul l 'emendamentoRonchi Tab . 12.27, in quanto ha per pro-prio conto proposto un ridimensiona-mento del capitolo 4001 della tabella n .12. Tale capitolo si riferisce alle infra-strutture della NATO . L'aumento previstoè del 65,68 per cento (45,03 per centorispetto al bilancio assestato) . Mi sembrache queste cifre siano eccessive: vogliam ouna loro riduzione e credo che nessuno

Atti Parlamentari

— 20540 —



possa ritenere che si tratti di una richiestaimpropria .

PRESIDENTE. Anche su questo emen-damento è stata chiesta la votazione ascrutinio segreto.

Votazioni segrete .

PRESIDENTE. Indico la votazione se-greta, mediante procedimento elettro-nico, sull 'emendamento Bassanini Tab .12.40, non accettato dalla Commissionené dal Governo.







Indico la votazione segreta, medianteprocedimento elettronico, sull 'emenda-mento Bassanini Tab . 12.35, non accettatodalla Commissione né dal Governo .




Presenti 556Votanti 40 1Astenuti 155Maggioranza 20 1



Indico la votazione segreta, medianteprocedimento elettronico, sull 'emenda-mento Ronchi Tab . 12.28, non accettatodalla Commissione né dal Governo.







Indico la votazione segreta, medianteprocedimento elettronico, sull'emenda-mento Bassanini Tab . 12.39, non accettatodalla Commissione né dal Governo .





Voti favorevoli 10 1Voti contrari 45 1


Indico la votazione segreta, medianteprocedimento elettronico, sull 'emenda-mento Tab. Ronchi 12.29, non accettatadalla Commissione né dal Governo .








Abete Giancarlo

Atti Parlamentari

— 20541 —

Camera dei Deputati


Agostinacchio PaoloAiardi AlbertoAlagna EgidioAlasia GiovanniAlberini GuidoAlborghetti GuidoAlibrandi TommasoAlinovi AbdonAloi FortunatoAlpini RenatoAltissimo RenatoAmadei Ferretti MalgariAmalfitano Domenic oAmbrogio FrancoAmodeo NataleAndò SalvatoreAndreoni GiovanniAndreotti GiulioAngelini PieroAngelini VitoAniasi AldoAnselmi TinaAntonellis Silvi oAntoni VareseArbasino AlbertoArisio LuigiArmato BaldassareArmellin LinoArtese VitaleArtioli Rossell aAstone GiuseppeAugello GiacomoAuleta FrancescoAzzaro Giusepp eAzzolini Lucian o

Badesi Polverini LiciaBalbo Ceccarelli LauraBalestracci NelloBalzamo VincenzoBalzardi Piero Angel oBaracetti Arnald oBarbalace FrancescoBarbato AndreaBarbera AugustoBarca Lucian oBarontini Robert oBarzanti NedoBassanini FrancoBattaglia AdolfoBattistuzzi PaoloBecchetti Italo

Belardi Merlo EriaseBellini GiulioBellocchio AntonioBelluscio CostantinoBenedikter JohannBenevelli Luig iBernardi AntonioBernardi GuidoBerselli FilippoBianchi Fortunat oBianchi Beretta RomanaBianchi di Lavagna VincenzoBianchini GiovanniBianco GerardoBiasini OddoBinelli Gian CarloBiondi Alfredo PaoloBisagno TommasoBocchi FaustoBochicchio Schelotto Giovann aBodrato Guid oBoetti Villanis Audifred iBogi GiorgioBonalumi GilbertoBoncompagni LivioBonetti AndreaBonetti Mattinzoli Pier aBonferroni FrancoBonfiglio AngeloBorghini GianfrancoBorruso AndreaBortolani FrancoBosco BrunoBosco ManfrediBoselli Anna detta MilviaBosi Maramotti GiovannaBotta GiuseppeBottari Angela MariaBozzi AldoBressani PiergiorgioBriccola ItaloBrina AlfioBrocca BeniaminoBruni FrancescoBruzzani RiccardoBubbico MauroBulleri Luigi

Cabras PaoloCaccia PaoloCafarelli FrancescoCafiero Luca

Atti Parlamentari

— 20542 —

Camera dei Deputati


Calamida FrancoCalonaci VascoCalvanese FloraCampagnoli Mari oCannelonga SeverinoCanullo LeoCapecchi Pallini Maria TeresaCapria NicolaCaprili Milziade Silvi oCaradonna GiulioCardinale EmanueleCarelli RodolfoCaria FilippoCaroli GiuseppeCarpino AntonioCarrus NinoCasalinuovo MarioCasati FrancescoCasini CarloCasini Pier FerdinandoCastagnetti GuglielmoCastagnola LuigiCavagna MarioCavigliasso Paol aCazora BenitoCeci Bonifazi AdrianaCerrina Feroni Gian LucaChella MarioCherchi Salvator eCiafardini Michel eCiaffi AdrianoCiampaglia AlbertoCiancio Antoni oCifarelli Michel eCiocci LorenzoCiocia GrazianoCiofi degli Atti Paol oCirino Pomicino PaoloCitaristi SeverinoCocco MariaCodrignani GiancarlaColombini LedaColoni SergioColucci FrancescoColumba Mari oColzi OttavianoCominato LuciaComis AlfredoConte CarmeloConti PietroContu Felic eCorder Marino

Correale PaoloCorsi UmbertoCorti BrunoCorvisieri SilverioCosta RaffaeleCosti SilvanoCresco AngeloCrippa GiuseppeCristofori AdolfoCrucianelli FamianoCuffaro AntonioCuojati Giovann iCurci Francesc oCurcio Rocco

D'Acquisto MarioD'Aimmo FlorindoDal Castello Mari oDal Maso GiuseppeD'Ambrosio MicheleDa Mommio GiorgioDanini Ferrucciod'Aquino SaverioDardini SergioDarida ClelioDe Carli Francesc oDegennaro GiuseppeDel Donno OlindoDell'Andro RenatoDell 'Unto ParisDel Mese PaoloDe Lorenzo FrancescoDel Pennino Antoni oDe Luca StefanoDe Mita Luigi CiriacoDemitry Giusepp eDe Rose EmilioDi Donato GiulioDi Giovanni Arnald oDiglio Pasqual eDignani Grimaldi Vand aDi Re CarloDonazzon RenatoDrago AntoninoDutto Mauro


Fabbri OrlandoFacchetti GiuseppeFagni Edda

Atti Parlamentari

— 20543 —

Camera dei Deputati


Falcier Lucian oFantò VincenzoFaraguti Lucian oFausti FrancoFelisetti Luigi DinoFerrara GiovanniFerrari BrunoFerrari GiorgioFerrari Mart eFerrari SilvestroFerrarini GiulioFerri FrancoFiandrotti FilippoFilippini GiovannaFincato Grigoletto LauraFini GianfrancoFiori PublioFiorino FilippoFittante CostantinoFlorino MicheleFontana GiovanniForlani ArnaldoFormica RinoFornasari GiuseppeForner GiovanniForte Francesc oFortuna Lori sFoschi FrancoFoti Luig iFracanzani CarloFracchia BrunoFrancese AngelaFranchi FrancoFranchi Roberto

Gabbuggiani ElioGalasso GiuseppeGaravaglia Maria PiaGargani GiuseppeGarocchio AlbertoGaspari RemoGasparotto Isai aGatti GiuseppeGava Antoni oGelli BiancaGeremicca AndreaGermanà AntoninoGhinami AlessandroGiadresco Giovann iGianni AlfonsoGiovagnoli Sposetti Angel aGiovannini Elio

Gitti TarcisioGorgoni GaetanoGoria GiovanniGorla MassimoGradi GiulianoGraduata MicheleGranati Caruso Maria Teres aGrassucci LelioGrippo UgoGrottola GiovanniGualandi EnricoGuarra Antoni oGuerrini PaoloGuerzoni Lucian oGullotti Antonin o


Jovannitti Alvaro

Labriola SilvanoLa Ganga GiuseppeLagorio LelioLa Malfa GiorgioLamorte PasqualeLanfranchi Cordioli Valentin aLa Penna Girolam oLa Russa VincenzoLattanzio VitoLeccisi PinoLega SilvioLevi Baldini Ginzburg NataliaLigato LodovicoLa Bello ConcettoLobianco Arcangel oLoda FrancescoLodi Faustini Fustini AdrianaLodigiani OresteLombardo Antonin oLongo PietroLo Porto GuidoLops PasqualeLucchesi GiuseppeLussignoli Francesco Pietr o

Macaluso AntoninoMacciotta GiorgioMaceratini GiulioMacis Francesco

Atti Parlamentari

— 20544 —

Camera dei Deputati


Madaudo DinoMagri LucioMainardi Fava AnnaMalfatti Franco MariaMalvestio PiergiovanniMammì OscarManca Enric oManca NicolaManchinu AlbertoMancini Giacom oMancini Vincenz oManfredi ManfredoManna AgeloMannino AntoninoMannino CalogeroMannuzzu SalvatoreMarianetti AgostinoMarrucci EnricoMartellotti Lambert oMartinat UgoMarzo BiagioMasina EttoreMastella ClementeMatarrese AntonioMattarella Sergi oMatteoli AlteroMazzone Antoni oMedri Giorgi oMeleleo SalvatoreMelillo Savin oMemmi Luig iMeneghetti GioacchinoMennitti DomenicoMensorio CarmineMerolli CarloMicheli FilippoMigliasso TeresaMinervini GustavoMinozzi Rosann aMinucci AdalbertoMisasi RiccardoMonducci Mari oMonfredi Nicol aMongiello Giovann iMontanari Fornari NandaMontessoro AntonioMoro Paolo EnricoMoschini RenzoMotetta Giovann iMundo Antoni o

Napoli Vito

Natta AlessandroNebbia GiorgioNenna D'Antonio AnnaNicolazzi FrancoNicolini RenatoNicotra BenedettoNonne Giovann iNucara FrancescoNucci Mauro Anna Maria


Paganelli EttorePajetta Gian CarloPallanti NovelloPalmieri ErmenegildoPalmini Lattanzi RosellaPalopoli FulvioPandolfi Filippo Mari aParigi GastoneParlato Antoni oPasqualin Valentin oPastore AldoPatria RenzoPatuelli AntonioPazzaglia AlfredoPedrazzi Cipolla Anna Mari aPeggio EugenioPellegatta GiovanniPellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPernice Giusepp ePerrone AntoninoPerugini PasqualePetrocelli EdilioPetruccioli ClaudioPicano AngeloPicchetti Santin oPiccoli FlaminioPierino Giusepp ePiermartini GabrielePillitteri Giampaol oPiredda MatteoPiro FrancescoPisani LucioPisanu GiuseppePochetti MarioPoggiolini Danilo

Atti Parlamentari

— 20545 —

Camera dei Deputati


Polesello Gian UgoPoli Bortone AdrianaPoli Gian GaetanoPolidori EnzoPollice GuidoPontello ClaudioPortatadino Costant ePoti DamianoPreti LuigiProietti FrancoProvantini Albert oPujia CarmeloPumilia Calogero

Quarta Nicol aQuattrone FrancescoQuercioli ElioQuieti Giuseppe

Rabino GiovanniRadi LucianoRaffaelli MarioRallo Girolam oRauti GiuseppeRavaglia GianniRavasio RenatoRebulla LucianoReggiani AlessandroReichlin AlfredoReina GiuseppeRiccardi AdelmoRicciuti RomeoRicotti FedericoRidi SilvanoRighi LucianoRinaldi LuigiRindone SalvatoreRizzi EnricoRizzo AldoRocchi RolandoRocelli Gianfranc oRodotà Stefan oRognoni VirginioRomano Domenic oRomita Pier Luig iRonchi EdoardoRonzani Gianni VilmerRosini GiacomoRossattini StefanoRossi AlbertoRossi di Montelera LuigiRossino Giovanni

Rubbi AntonioRubinacci GiuseppeRubino RaffaelloRuffini AttilioRuffolo GiorgioRusso FerdinandoRusso FrancescoRusso GiuseppeRusso RaffaeleRusso Vincenzo

Sacconi MaurizioSalerno Gabriel eSamà FrancescoSandirocco Luig iSanese NicolaSanfilippo SalvatoreSangalli CarloSanguineti Mauro Angel oSanlorenzo BernardoSannella BenedettoSantarelli GiulioSantini RenzoSantuz GiorgioSanza Angelo Mari aSapio FrancescoSaretta Giusepp eSarti AdolfoSarti ArmandoSastro EdmondoSatanassi Angel oSavio GastoneScaglione NicolaScaiola AlessandroScàlfaro Oscar Luig iScaramucci Guaitini AlbaScarlato Guglielm oScotti VincenzoSegni MariottoSenaldi CarloSeppia MauroSerafini MassimoSerrentino PietroSerri RinoServello FrancescoSignorile ClaudioSilvestri Giulian oSinesio GiuseppeSoave SergioSodano GiampaoloSoddu PietroSorice Vincenzo

Atti Parlamentari

— 20546 —

Camera dei Deputati


Sospiri NinoSpagnoli Ug oSpataro AgostinoStegagnini BrunoSterpa EgidioStrumendo Luci oSullo FiorentinoSusi Domenico

Tagliabue GianfrancoTamino GianniTancredi AntonioTassi CarloTassone MarioTatarella GiuseppeTedeschi NadirTesini Giancarl oTesta AntonioTiraboschi Angel oTorna MarioTorelli GiuseppeTortorella AldoTrabacchi Felic eTramarin AchilleTrantino Vincenz oTrappoli FrancoTrebbi IvanneTringali PaoloTriva Rubes



Zarnberletti Giusepp eZambon BrunoZampieri Amede oZangheri Renato

Zaniboni AntoninoZanini PaoloZanone ValerioZarro GiovanniZolla MicheleZoppetti FrancescoZoppi PietroZoso GiulianoZuech GiuseppeZurlo Giuseppe

Alasia GiovanniAlborghetti GuidoAlinovi AbdonAmadei Ferretti MalgariAngelini VitoAntonellis Silvi oAntoni VareseAuleta Francesc o

Badesi Polverini LiciaBaracetti ArnaldoBarbera AugustoBarca LucianoBarzanti NedoBelardi Merlo EriaseBellini GiulioBellocchio AntonioBenevelli LuigiBernardi Antoni oBianchi Beretta RomanaBinelli Gian CarloBirardi MarioBocchi Faust oBochicchio Schelotto Giovann aBoncompagni LivioBonetti Mattinzoli PieraBorghini GianfrancoBoselli Anna detta MilviaBosi Maramotti GiovannaBottari Angela MariaBrina AlfioBruzzani RiccardoBulleri Luigi

Calonaci VascoCalvanese FloraCannelonga Severino

Si sono astenuti sull'emendamento Bas-sanini Tab. 12.35:

Atti Parlamentari

— 20547 —

Camera dei Deputati


Canullo LeoCapecchi Pallini Maria TeresaCaprili Malziade SilvioCastagnola Luig iCavagna MarioCeci Bonifazi AdrianaChella MarioCherchi SalvatoreCiafardini MicheleCiancio Antoni oCiocci LorenzoCiofi degli Atti PaoloCocco MariaColombini LedaCominato LuciaConti PietroCurcio Rocco

D'Ambrosio Michel eDanini FerruccioDardini Sergi oDi Giovanni Arnald oDignani Grimaldi VandaDonazzon Renato

Fabbri OrlandoFagni EddaFantò VincenzoFerri FrancoFilippini GiovannaFittante Costantin oFracchia BrunoFrancese Angela

Gabbuggiani ElioGatti GiuseppeGelli BiancaGeremicca AndreaGiadresco GiovanniGiovagnoli Sposetti Angel aGradi Giulian oGraduata MicheleGranati Caruso Maria Teres aGrassucci LelioGrottola GiovanniGualandi EnricoGuerrini Paol o


Jovannitti Alvaro

Lanfranchi Cordioli Valentin aLoda FrancescoLodi Faustini Fustini Adrian aLops Pasquale

Macciotta GiorgioMacis FrancescoMainardi Fava AnnaMannino AntoninoMarrucci EnricoMartellotti LambertoMigliasso TeresaMinozzi Rosann aMinucci AdalbertoMontanari Fornari NandaMontessoro Antoni oMoschini RenzoMotetta Giovann i

Natta AlessandroNicolini Renato

Occhetto AchilleOlivi Mauro

Pallanti NovelloPalmieri ErmenegildoPalmini Lattanzi Rosell aPalopoli FulvioPastore AldoPedrazzi Cipolla Anna MariaPeggio EugenioPellegatta GiovanniPernice GiuseppePetrocelli EdilioPetruccioli ClaudioPicchetti Santin oPierino GiuseppePochetti MarioPolesello Gian UgoPoli Gian GaetanoPolidori EnzoProietti FrancoProvantini Alberto

Quercioli Elio

Reichlin AlfredoRiccardi AdelmoRicotti FedericoRidi SilvanoRindone Salvatore

Atti Parlamentari

— 20548 —



Ronzani Gianni VilmerRossino Giovann iRusso Antonio

Samà Francesc oSandirocco Luig iSanfilippo SalvatoreSanlorenzo BernardoSannella BenedettoSarti ArmandoSastro EdmondoSatanassi AngeloScaramucci Guaitini Alb aSerri RinoSpagnoli UgoSpataro Agostino

Tagliabue GianfrancoToma MarioTorelli GiuseppeTortorella AldoTrabacchi Felic eTrebbi IvanneTriva Rubes

Umidi Sala Neide Mari a

Vignola Giusepp eViolante Luciano

Zanini PaoloZoppetti Francesco


Ricotti Federico

Si sono astenuti sull 'emendamento Bas-sanini Tab. 12.39:

Felisetti Luigi DinoFerrari MarteFerrarini GiulioFincato Grigoletto Laur a


Bassanini Franco

Costa RaffaeleDiglio Pasquale

Sono in missione :

Amadei GiuseppeAstori GianfrancoCattanei FrancescoCiccardini BartoloFioret MarioGioia Luig iMartino GuidoMassari RenatoOlcese VittorioRiz RolandScovacricchi Martin oSpini ValdoZavettieri Saverio


PRESIDENTE. Dobbiamo ora votarel'emendamento Bassanini Tab . 12 .36 .

Ha chiesto di parlare per dichiarazion edi voto l 'onorevole Codrignani. Ne ha fa-coltà .

GIANCARLA CODRIGNANI. Signor Presi-dente, desidero solo ricordare che gli au -menti previsti in questi capitoli di spesa,relativi ai programmi di ammoderna-mento per le forze armate, spesso, come ègià successo in altri bilanci, vengono ac-cantonati nei singoli programmi per con -sentire l'intervento di programmi no nprevisti .

Vorrei sottolineare l'importanza delvoto, perché si tratta di una materia par -ticolarmente rilevante ; ometto le cifre ch epossono essere riportate circa i capitoli d icompetenza e di cassa in riferimentoanche ai bilanci di previsione per sottoli-neare la importanza di questi contingent idi spesa .


Atti Parlamentari

— 20549 —

Camera dei Deputati



Votazioni segrete .

PRESIDENTE. Indico la votazione se-greta, mediante procedimento elettro-nico, sull'emendamento Bassanini Tab .12.36, non accettato dalla Commission ené dal Governo.








Indìco la votazione segreta, medianteprocedimento

elettronico,

sull'emenda -mento Ronchi Tab. 12.30, non accettatodalla Commissione né dal Governo .


Presenti 55 1Votanti 549Astenuti 2Maggioranza 275




elettronico,

sull 'emenda-mento Bassanini Tab . 12.38, non accettat odalla Commissione né dal Governo .



Presenti 557Votanti 55 5Astenuti 2Maggioranza 278







elettronico,

sull 'emenda-mento Ronchi Tab. 12.31, non accettatodalla Commissione né dal Governo .


Presenti 550 Dichiaro chiusa la votazione .Votanti 548Astenuti 2 Comunico il risultato della votazione :Maggioranza 275

Voti favorevoli 198 Presenti 550Voti contrari 350 Votanti 549

(La Camera respinge) . Astenuti 1Maggioranza 275

Voti favorevoli

. . . .

11 9Indico la votazione segreta, mediante Voti contrari 430

procedimento elettronico, sull 'emenda-mento Bassanini Tab . 12.37, non accettat odalla Commissione né dal Governo .





Abete Giancarlo

Atti Parlamentari

— 20550 —

Camera dei Deputati


Agostinacchio Paol oAiardi AlbertoAlagna EgidioAlasia GiovanniAlberini GuidoAlborghetti GuidoAlibrandi TommasoAlinovi AbdonAloi FortunatoAlpini RenatoAltissimo Renat oAmadei Ferretti MalgariAmalfitano DomenicoAmbrogio FrancoAmodeo NataleAndò SalvatoreAndreoni Giovann iAndreotti GiulioAngelini PieroAngelini VitoAniasi AldoAnselmi TinaAntonellis SilvioAntoni VareseArbasino Albert oArisio Luig iArmato BaldassareArmellin LinoArtese VitaleArtioli RossellaAstone GiuseppeAugello GiacomoAuleta FrancescoAzzaro GiuseppeAzzolini Luciano

Badesi Polverini LiciaBalbo Ceccarelli LauraBalestracci Nell oBalzamo VincenzoBalzardi Piero Angel oBaracetti ArnaldoBarbalace FrancescoBarbato AndreaBarbera AugustoBarca LucianoBarontini RobertoBarzanti NedoBassanini Franc oBattaglia AdolfoBattistuzzi PaoloBecchetti Italo

Belardi Merlo Erias eBellini GiulioBellocchio AntonioBelluscio CostantinoBenedikter JohannBenevelli LuigiBernardi Antoni oBernardi GuidoBerselli FilippoBianchi FortunatoBianchi Beretta RomanaBianchi di Lavagna VincenzoBianchini GiovanniBianco GerardoBiasini OddoBinelli Gian Carl oBiondi Alfredo PaoloBirardi MarioBisagno TommasoBocchi Faust oBochicchio Schelotto GiovannaBodrato GuidoBoetti Villanis AudifrediBogi GiorgioBonalumi GilbertoBoncompagni LivioBonetti AndreaBonetti Mattinzoli PieraBonferroni FrancoBonfiglio AngeloBorghini GianfrancoBorruso AndreaBortolani FrancoBosco BrunoBosco ManfrediBoselli Anna detta MilviaBosi Maramotti GiovannaBotta GiuseppeBottari Angela MariaBozzi AldoBressani PiergiorgioBriccola ItaloBrina AlfioBrocca BeniaminoBruni FrancescoBruzzani RiccardoBubbico MauroBulleri Luigi

Cabras PaoloCaccia PaoloCafarelli Francesco

Atti Parlamentari

— 20551 —

Camera dei Deputati


Cafiero LucaCalamida FrancoCalonaci VascoCalvanese FloraCampagnoli MarioCannelonga SeverinoCanullo LeoCapecchi Pallini Maria TeresaCapria NicolaCaprili Milziade Silvi oCaradonna GiulioCardinale EmanueleCarelli RodolfoCaria Filipp oCaroli GiuseppeCarpino AntonioCarrus NinoCasalinuovo MarioCasati FrancescoCasini CarloCasini Pier FerdinandoCastagnetti Guglielm oCavagna MarioCavigliasso PaolaCazora BenitoCeci Bonifazi AdrianaCerrina Feroni Gian LucaChella MarioCherchi SalvatoreCiafardini Michel eCiaffi AdrianoCiampaglia AlbertoCiancio AntonioCifarelli Michel eCiocci LorenzoCiocia GrazianoCiofi degli Atti Paol oCirino Pomicino PaoloCitaristi SeverinoCocco MariaCodrignani GiancarlaColombini LedaColoni SergioColucci Francesc oColumba MarioColzi OttavianoCominato LuciaComis AlfredoConte CarmeloConti PietroContu FeliceCorder Marino

Correale PaoloCorsi UmbertoCorti BrunoCorvisieri SilverioCosta RaffaeleCosti SilvanoCresco AngeloCrippa GiuseppeCrucianelli FamianoCuffaro AntoninoCuojati Giovann iCurci FrancescoCurcio Rocco

D 'Acquisto MarioD 'Aimmo FlorindoDal Castello MarioDal Maso GiuseppeD'Ambrosio Michel eDa Mommio GiorgioDanini Ferrucciod'Aquino SaverioDardini Sergi oDarida ClelioDe Carli Francesc oDegennaro GiuseppeDel Donno OlindoDell'Andro RenatoDell 'Unto ParisDel Mese PaoloDe Lorenzo FrancescoDel Pennino AntonioDe Luca Stefan oDe Mita Luigi CiriacoDemitry Giusepp eDe Rose EmilioDi Donato GiulioDi Giovanni ArnaldoDiglio PasqualeDignani Grimaldi Vand aDi Re CarloDonazzon RenatoDrago AntoninoDutto Mauro


Fabbri OrlandoFacchetti GiuseppeFagni EddaFalcier Luciano

Atti Parlamentari

— 20552 —

Camera dei Deputati


Fantò VincenzoFaraguti Lucian oFausti FrancoFelisetti Luigi DinoFerrara Giovann iFerrari BrunoFerrari GiorgioFerrari Mart eFerrari SilvestroFerrarini GiulioFerri FrancoFiandrotti FilippoFilippini GiovannaFincato Grigoletto LauraFini GianfrancoFiori PublioFiorino FilippoFittante CostantinoFlorino MicheleFontana GiovanniForlani ArnaldoFormica Rin oFornasari GiuseppeForner GiovanniForte FrancescoFortuna Lori sFoschi FrancoFoti LuigiFracanzani Carl oFracchia BrunoFrancese AngelaFranchi FrancoFranchi Roberto

Gabbuggiani ElioGalasso Giusepp eGaravaglia Maria PiaGargani Giusepp eGarocchio AlbertoGaspari RemoGasparotto Isai aGatti GiuseppeGava AntonioGelli BiancaGeremicca AndreaGermanà AntoninoGhinami AlessandroGiadresco Giovann iGianni AlfonsoGiovagnoli Sposetti AngelaGiovannini ElioGitti Tarcisio

Gorgoni GaetanoGoria GiovanniGorla MassimoGradi GiulianoGraduata MicheleGranati Caruso Maria Teres aGrassucci LelioGrippo UgoGrottola GiovanniGualandi EnricoGuarra Antoni oGuerrini PaoloGuerzoni Lucian oGullotti Antonin o


Jovannitti Alvaro

Labriola SilvanoLa Ganga GiuseppeLagorio LelioLa Malfa GiorgioLamorte PasqualeLanfranchi Cordioli ValentinaLa Penna GirolamoLa Russa VincenzoLattanzio VitoLeccisi PinoLega SilvioLevi Baldini Ginzburg NataliaLigato LodovicoLo Bello Concett oLobianco ArcangeloLoda FrancescoLodi Faustini Fustini AdrianaLodigiani OresteLombardo AntoninoLongo Pietr oLo Porto GuidoLops Pasqual eLucchesi GiuseppeLussignoli Francesco Pietro

Macaluso AntoninoMacciotta GiorgioMaceratini Giuli oMacis FrancescoMadaudo Dino

Atti Parlamentari

— 20553 —



Magri LucioMainardi Fava AnnaMalfatti Franco MariaMalvestio Piergiovann iMammì OscarManca EnricoManca NicolaManchinu AlbertoMancini VincenzoManfredi ManfredoManna AngeloMannino AntoninoMannino CalogeroMannuzzu SalvatoreMarianetti Agostin oMarrucci EnricoMartellotti Lambert oMartinat UgoMarzo BiagioMasina EttoreMastella ClementeMatarrese AntonioMattarella SergioMatteoli AlteroMazzone AntonioMedri GiorgioMeleleo Salvator eMelillo SavinoMemmi Luig iMeneghetti GioacchinoMennitti DomenicoMensorio Carmin eMerolli CarloMicheli FilippoMigliasso TeresaMinervini GustavoMinozzi RosannaMinucci AdalbertoMisasi RiccardoMonducci Mari oMonfredi NicolaMongiello Giovann iMontanari Fornari NandaMontessoro Antoni oMoro Paolo EnricoMoschini RenzoMotetta Giovann iMundo Antonio

Napoli VitoNatta AlessandroNebbia Giorgio

Nenna D'Antonio AnnaNicolazzi FrancoNicolini RenatoNicotra BenedettoNonne GiovanniNucara FrancescoNucci Mauro Anna Maria

Occhetto Achill eOlivi MauroOrsenigo Dante OresteOrsini BrunoOrsini Gianfranco

Paganelli EttorePajetta Gian CarloPallanti NovelloPalmieri ErmenegildoPalmini Lattanzi Rosell aPalopoli FulvioPandolfi Filippo MariaParigi GastoneParlato AntonioPasqualin ValentinoPastore AldoPatria RenzoPatuelli AntonioPazzaglia AlfredoPedrazzi Cipolla Anna Mari aPeggio EugenioPellegatta GiovanniPellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPernice GiuseppePerrone AntoninoPerugini PasqualePetrocelli EdilioPetruccioli ClaudioPicano AngeloPicchetti Santin oPiccoli FlaminioPierino GiuseppePiermartini GabrielePillitteri GiampaoloPiredda MatteoPiro FrancescoPisani LucioPisanu GiuseppePochetti MarioPoggiolini DaniloPolesello Gian UgoPoli Bortone Adriana

Atti Parlamentari

— 20554 —

Camera dei Deputati


Poli Gian GaetanoPolidori EnzoPollice GuidoPontello ClaudioPortatadino CostantePoti DamianoPreti Luig iProietti FrancoProvantini Albert oPujia CarmeloPumilia Calogero


Rabino GiovanniRadi LucianoRaffaelli MarioRallo GirolamoRauti Giusepp eRavaglia GianniRavasio Renat oRebulla LucianoReggiani Alessandr oReichlin AlfredoReina GiuseppeRiccardi AdelmoRicciuti RomeoRicotti FedericoRidi SilvanoRighi LucianoRinaldi LuigiRindone SalvatoreRizzi EnricoRizzo AldoRodotà Stefan oRognoni VirginioRomano Domenic oRomita Pier LuigiRonchi EdoardoRonzani Gianni VilmerRosini Giacom oRossattini StefanoRossi AlbertoRossi di Montelera Luig iRossino GiovanniRubbi AntonioRubinacci GiuseppeRubino RaffaelloRuffini Attilio

Ruffolo GiorgioRusso Ferdinand oRusso FrancescoRusso GiuseppeRusso Raffael eRusso Vincenz o

Sacconi MaurizioSalerno GabrieleSamà Francesc oSandirocco LuigiSanese NicolaSanfilippo SalvatoreSangalli CarloSanguineti Mauro AngeloSanlorenzo BernardoSannella BenedettoSantarelli Giuli oSantini RenzoSantuz GiorgioSanza Angelo Mari aSapio Francesc oSaretta GiuseppeSarti AdolfoSarti ArmandoSastro EdmondoSatanassi AngeloSavio GastoneScaglione NicolaScaiola AlessandroScàlfaro Oscar LuigiScaramucci Guaitini AlbaScarlato Guglielm oScotti VincenzoSegni MariottoSenaldi CarloSeppia MauroSerafini MassimoSerrentino PietroSerri RinoServello FrancescoSignorile ClaudioSilvestri GiulianoSinesio GiuseppeSoave SergioSodano GiampaoloSoddu PietroSorice VincenzoSospiri NinoSpagnoli UgoSpataro AgostinoStegagnini Bruno

Atti Parlamentari

— 20555 —



Sterpa EgidioStrumendo LucioSullo FiorentinoSusi Domenic o

Tagliabue GianfrancoTamino GianniTancredi AntonioTassi CarloTassone MarioTatarella Giusepp eTedeschi NadirTesini GiancarloTesta AntonioTiraboschi Angel oTorna MarioTorelli GiuseppeTortorella AldoTrabacchi Felic eTramarin AchilleTrantino VincenzoTrappoli FrancoTrebbi IvanneTringali PaoloTriva Rubes



Zamberletti GiuseppeZambon BrunoZampieri AmedeoZangheri RenatoZaniboni AntoninoZanini PaoloZanone ValerioZarro Giovanni

Zolla Michel eZoppetti FrancescoZoppi PietroZoso GiulianoZuech GiuseppeZurlo Giuseppe

Cavagna MarioSannella Benedetto

Si sono astenuti sull'emendamento Bas-sanini Tab. 12.38:

Ferrari Mart eRusso Francesco

Si è astenuto sull 'emendamento Bassa-nini Tab. 12.37:

Castagnola Luig i


Barbato AndreaBassanini Franc o


Barbato Andrea

Sono in missione :

Amadei GiuseppeAstori GianfrancoCattanei FrancescoCiccardini BartoloFioret MarioGioia LuigiMartino GuidoMassari RenatoOlcese Vittorio

Si sono astenuti sull 'emendamento Bas-sanini Tab. 12.36:

Atti Parlamentari

— 20556 —



Riz RolandScovacricchi Martin oSpini ValdoZavettieri Saveri o



PRESIDENTE. Pongo in votazionel'emendamento Angelini Vito 14 .3, nonaccettato dalla Commissione né dal Go-verno.

(È respinto) .

Pongo in votazione l 'emendamentoMartellotti 14 .4, non accettato dalla Com-missione né dal Governo.

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendamento Pal-mieri 14.5, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo .

(È respinto) .

Dobbiamo ora votare l'emendament oBassanini 14 .2, per il quale è stata chiestala votazione segreta .

Votazione segreta .

PRESIDENTE . Indìco la votazione se-greta, mediante procedimento elettro-nico, sull 'emendamento Bassanini 14 .2 ,non accettato dalla Commissione né da lGoverno.








Abete GiancarloAgostinacchio PaoloAiardi Albert oAlagna EgidioAlasia Giovann iAlberini GuidoAlborghetti GuidoAlibrandi Tommas oAlinovi AbdonAloi FortunatoAlpini RenatoAltissimo RenatoAmadei Ferretti MalgariAmalfitano DomenicoAmbrogio FrancoAmodeo NataleAndò SalvatoreAndreoni GiovanniAndreotti GiulioAngelini PieroAngelini VitoAniasi AldoAnselmi TinaAntonellis Silvi oAntoni VareseArbasino AlbertoArisio LuigiArmato BaldassareArmellin LinoArtese VitaleArtioli RossellaAstone GiuseppeAugello GiacomoAuleta FrancescoAzzaro Giusepp eAzzolini Lucian o

Badesi Polverini LiciaBalbo Ceccarelli LauraBalestracci NelloBalzamo VincenzoBalzardi Piero Angel oBaracetti ArnaldoBarbalace FrancescoBarbato AndreaBarbera AugustoBarca LucianoBarontini RobertoBarzanti NedoBassanini Franco

Atti Parlamentari

— 20557 —

Camera dei Deputati


Battaglia AdolfoBattistuzzi PaoloBecchetti ItaloBelardi Merlo Erias eBellini GiulioBellocchio AntonioBelluscio CostantinoBenedikter JohannBenevelli LuigiBernardi Antoni oBernardi GuidoBerselli FilippoBianchi FortunatoBianchi Beretta RomanaBianchi di Lavagna VincenzoBianchini GiovanniBiasini OddoBinelli Gian Carl oBiondi Alfredo PaoloBirardi Mari oBisagno TommasoBocchi FaustoBochicchio Schelotto Giovann aBodrato GuidoBoetti Villanis Audifred iBogi GiorgioBonalumi GilbertoBoncompagni Livi oBonetti AndreaBonetti Mattinzoli Pier aBonferroni FrancoBonfiglio Angel oBorghini GianfrancoBortolani FrancoBosco BrunoBosco Manfred iBoselli Anna detta MilviaBosi Maramotti GiovannaBotta GiuseppeBottari Angela MariaBozzi Ald oBressani Piergiorgi oBriccola ItaloBrina AlfioBrocca Beniamin oBruni FrancescoBruzzani Riccard oBubbico MauroBulleri Luig i

Cabras PaoloCaccia Paolo

Cafarelli FrancescoCafiero LucaCalamida FrancoCalonaci VascoCalvanese FloraCampagnoli Mari oCannelonga SeverinoCanullo LeoCapecchi Pallini Maria TeresaCapria NicolaCaprili Milziade Silvi oCaradonna GiulioCardinale EmanueleCarelli RodolfoCaria Filipp oCarlotto NataleCaroli GiuseppeCarpino AntonioCarrus Nin oCasalinuovo MarioCasati FrancescoCasini CarloCasini Pier FerdinandoCastagnetti Guglielm oCastagnola Luig iCavagna MarioCavigliasso PaolaCazora BenitoCeci Bonifazi AdrianaCerrina Feroni Gian LucaChella MarioCherchi SalvatoreCiafardini MicheleCiaffi AdrianoCiampaglia Albert oCiancio Antoni oCifarelli MicheleCiocci LorenzoCiocia GrazianoCiofi degli Atti PaoloCirino Pomicino PaoloCitaristi SeverinoCocco MariaCodrignani GiancarlaColombini LedaColoni SergioColucci FrancescoColumba MarioColzi OttavianoCominato LuciaComis Alfred oConte Carmelo

Atti Parlamentari

— 20558 —



Conti PietroContu FeliceCorder MarinoCorreale PaoloCorsi UmbertoCorti BrunoCorvisieri SilverioCosta RaffaeleCosti SilvanoCresco AngeloCrippa GiuseppeCrucianelli FamianoCuffaro AntoninoCuojati GiovanniCurci FrancescoCurcio Rocco

D'Acquisto Mari oD 'Aimmo FlorindoDal Castello MarioDal Maso GiuseppeD'Ambrosio Michel eDa Mommio GiorgioDanini Ferrucciod'Aquino SaverioDardini Sergi oDarida ClelioDe Carli Francesc oDegennaro GiuseppeDell 'Andro RenatoDell 'Unto ParisDel Mese PaoloDe Lorenzo FrancescoDel Pennino Antoni oDe Luca Stefan oDe Mita Luigi CiriacoDemitry GiuseppeDe Rose EmilioDi Giovanni Arnald oDiglio PasqualeDignani Grimaldi VandaDi Re CarloDonazzon RenatoDrago AntoninoDutto Mauro

Ebner Michae l'Ermelli Cupelli Enric o

Fabbri OrlandoFacchetti GiuseppeFagni Edda

Falcier Lucian oFantò VincenzoFaraguti LucianoFausti FrancoFelisetti Luigi Din oFerrara GiovanniFerrari BrunoFerrari GiorgioFerrari MarteFerrari SilvestroFerrarini GiulioFerri FrancoFiandrotti FilippoFilippini GiovannaFincato Grigoletto Laur aFini GianfrancoFiori PublioFiorino FilippoFittante Costantin oFlorino MicheleFontana Giovann iForlani ArnaldoFormica Rin oFornasari GiuseppeForner GiovanniForte Francesc oFortuna LorisFoschi FrancoFoti Luig iFracanzani CarloFracchia BrunoFrancese AngelaFranchi FrancoFranchi Roberto

Gabbuggiani ElioGalasso Giusepp eGaravaglia Maria PiaGargani GiuseppeGarocchio AlbertoGaspari RemoGasparotto Isai aGatti GiuseppeGava Antoni oGelli BiancaGeremicca AndreaGermanà AntoninoChinami AlessandroGiadresco GiovanniGianni AlfonsoGiovagnoli Sposetti Angel aGiovannini Elio

Atti Parlamentari

— 20559 —



Gitti TarcisioGorgoni GaetanoGoria Giovann iGoria MassimoGradi GiulianoGraduata MicheleGranati Caruso Maria TeresaGrassucci LelioGrippo UgoGrottola Giovann iGualandi Enric oGuarra Antoni oGuerrini PaoloGuerzoni Lucian oGullotti Antonin o


Jovannitti Alvaro

Labriola SilvanoLa Ganga GiuseppeLagorio LelioLa Malfa GiorgioLamorte PasqualeLanfranchi Cordioli Valentin aLa Penna Girolam oLa Russa VincenzoLattanzio VitoLeccisi PinoLega SilvioLevi Baldini Ginzburg NataliaLigato LodovicoLo Bello Concett oLobianco ArcangeloLoda FrancescoLodi Faustini Fustini AdrianaLodigiani OresteLombardo AntoninoLongo PietroLo Porto GuidoLops PasqualeLucchesi GiuseppeLussignoli Francesco Pietr o

Macaluso AntoninoMacciotta GiorgioMaceratini GiulioMacis Francesco

Madaudo Din oMagri LucioMainardi Fava AnnaMalfatti Franco MariaMalvestio Piergiovann iMammì OscarManca EnricoManca NicolaManchinu AlbertoMancini GiacomoMancini VincenzoManfredi Manfred oManna AngeloMannino AntoninoMannino CalogeroMannuzzu SalvatoreMarianetti AgostinoMarrucci EnricoMartellotti LambertoMartinat UgoMarzo BiagioMasina EttoreMastella ClementeMatarrese AntonioMattarella SergioMatteoli AlteroMazzone AntonioMedri GiorgioMeleleo SalvatoreMelillo Savin oMemmi Luig iMeneghetti Gioacchin oMennitti DomenicoMensorio CarmineMerolli CarloMicheli FilippoMigliasso Teres aMinervini GustavoMinozzi Rosann aMinucci AdalbertoMisasi RiccardoMonducci MarioMonfredi NicolaMongiello GiovanniMontanari Fornari NandaMontessoro Antoni oMoro Paolo EnricoMoschini RenzoMotetta Giovann iMundo Antonio

Napoli Vito

Atti Parlamentari

— 20560 —

Camera dei Deputati


Natta AlessandroNebbia GiorgioNenna D'Antonio AnnaNicolazzi FrancoNicolini RenatoNicotra Benedett oNonne Giovann iNucara FrancescoNucci Mauro Anna Maria


Paganelli EttorePajetta Gian Carl oPallanti NovelloPalmieri ErmenegildoPalmini Lattanzi Rosell aPalopoli FulvioPandolfi Filippo Mari aParigi GastoneParlato AntonioPasqualin ValentinoPastore AldoPatria RenzoPatuelli AntonioPazzaglia AlfredoPedrazzi Cipolla Anna MariaPeggio EugenioPellegatta GiovanniPellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPernice Giusepp ePerrone AntoninoPerugini PasqualePetrocelli EdilioPetruccioli ClaudioPicano AngeloPicchetti Santin oPiccoli Flamini oPierino GiuseppePiermartini GabrielePillitteri GiampaoloPiredda MatteoPiro FrancescoPisani LucioPisanu GiuseppePochetti MarioPoggiolini Danilo

Polesello Gian UgoPoli Bortone AdrianaPoli Gian GaetanoPolidori EnzoPollice GuidoPontello ClaudioPortatadino Costant ePoti DamianoPreti Luig iProietti Franc oProvantini AlbertoPujia CarmeloPumilia Calogero


Rabino GiovanniRadi Lucian oRaffaelli MarioRallo Girolam oRauti GiuseppeRavaglia GianniRavasio RenatoRebulla LucianoReggiani AlessandroReichlin AlfredoReina GiuseppeRiccardi Adelm oRicciuti RomeoRicotti FedericoRidi SilvanoRighi LucianoRinaldi LuigiRindone SalvatoreRizzi EnricoRizzo AldoRocchi RolandoRocelli GianfrancoRodotà Stefan oRognoni Virgini oRomano DomenicoRomita Pier LuigiRonchi EdoardoRonzani Gianni VilmerRosini GiacomoRossattini StefanoRossi AlbertoRossi di Montelera LuigiRossino Giovanni

Atti Parlamentari

— 20561 —



Rubbi AntonioRubinacci GiuseppeRubino RaffaelloRuffini AttilioRuffolo GiorgioRusso FerdinandoRusso FrancescoRusso GiuseppeRusso RaffaeleRusso Vincenzo

Sacconi MaurizioSalerno Gabriel eSamà FrancescoSandirocco Luig iSanese NicolaSanfilippo SalvatoreSangalli CarloSanguineti Mauro AngeloSanlorenzo BernardoSannella BenedettoSantarelli Giuli oSantini RenzoSantuz GiorgioSanza Angelo Mari aSapio Francesc oSaretta GiuseppeSarti AdolfoSarti ArmandoSastro EdmondoSatanassi AngeloSavio GastoneScaglione NicolaScaiola Alessandr oScàlfaro Oscar Luig iScaramucci Guaitini Alb aScarlato Guglielm oScotti VincenzoSegni MariottoSenaldi CarloSeppia MauroSerafini MassimoSerrentino PietroSerri RinoServello FrancescoSignorile ClaudioSilvestri Giulian oSinesio GiuseppeSoave SergioSodano GiampaoloSoddu PietroSorice Vincenzo

Sospiri NinoSpagnoli UgoSpataro AgostinoStegagnini BrunoSterpa EgidioStrumendo LucioSullo FiorentinoSusi Domenic o

Tagliabue GianfrancoTamino GianniTancredi AntonioTassi CarloTassone MarioTatarella GiuseppeTedeschi NadirTesini GiancarloTesta AntonioTiraboschi Angel oToma MarioTorelli Giusepp eTortorella AldoTrabacchi Felic eTramarin Achill eTrantino VincenzoTrappoli FrancoTrebbi IvanneTringali PaoloTriva Rubes




Atti Parlamentari

— 20562 —



Zaniboni AntoninoZanini PaoloZanone ValerioZarro Giovann iZolla MicheleZoppetti FrancescoZoppi PietroZoso GiulianoZuech GiuseppeZurlo Giuseppe

Sono in missione:

Amadei GiuseppeAstori Gianfranc oCattanei Francesc oCiccardini BartoloFioret MarioGioia Luig iMartino GuidoMassari RenatoOlcese VittorioRiz RolandScovacricchi Martin oSpini ValdoZavettieri Saveri o



PRESIDENTE Dobbiamo ora votar el 'articolo 14 con l'annessa tabella n . 12.

Ha chiesto di parlare per dichiarazion edi voto la onorevole Codrignani. Ne hafacoltà.

GIANCARLA CODRIGNANI . Non c'è capi -tolo di bilancio che, meglio di questo delladifesa, possa consentire una valutazion edel decisionismo governativo, pronto asobbarcarsi scelte avventurose ancheemotivamente: pensate a come potrà ilgoverno giustificare di fronte al paese e alcontribuente la spesa per lo sminamentodel Mar Rosso, che per fortuna è stat asolo una cosa ridicola? Ma non è altret-tanto coraggioso il Governo là dove la

politica richiede maggiore ricchezza e in-telligenza . Per questo continua l'assenzadi un raccordo fra la politica estera e l apolitica della difesa e in sede NATO per-siste la passività che, dopo aver fatto ac-cettare i missili Cruise, farà accettare ilriarmo convenzionale proposto dal gene-rale Rogers che, con l'espressione de ldeep strike, prevede l'uso di un arma-mento convenzionale sempre più sofisti-cato, propedeutico all'uso del nucleare eperciò più carico di rischi. Siamo quind iben lontani da quella scelta di un'Assem-blea atlantica fondata sull'Europa e gl iStati Uniti, i «due pilastri», come dicevaKennedy .

Oggi la stampa riferisce che il terzostormo aereo da ricognizione sta facendo,nella base di Villafranca di Verona, la suaesercitazione NATO sul tema della cata-strofe chimica . Noi intendiamo qui de-nunciare la carenza dei governi anchepassati che non hanno portato nelle de-bite sedi internazionali l'impegno per i lrispetto delle vecchie convenzioni sullearmi chimiche e batteriologiche, per l aripresa di nuove determinazioni da partedelle Nazioni Unite di fronte a questo ac-cumularsi criminale di arsenali chimic ida parte delle due grandi potenze. Dob-biamo dire che ci è parso gravissimo i lmancato accoglimento di un ordine de lgiorno del nostro gruppo che chiedeva a lGoverno di non impegnare alcun finan-ziamento in armi chimiche e di non for-nire allocamento ad arsenali chimici a daltri paesi . Le zone d'ombra che copronoinvestimenti misteriosi non ci rassicu-rano: come hanno coperto le spese per leinfrastrutture per i Cruise di Comiso, po-tranno coprire altre scelte anche diquesto livello .

La sinistra indipendente, tuttavia, votacontro per ragioni non solo politiche, m aanche tecniche. Intendiamo richiamarel'attenzione dei colleghi degli altri gruppisulle nostre motivazioni, che vorremm onon rappresentassero soltanto l'indica-zione di un gruppo di opposizione, m auna riflessione ed una informazione me-ritevoli di un ascolto e di un consenso pi ùlarghi.

Atti Parlamentari

— 20563 —

Camera dei Deputati


Abbiamo illustrato in altre occasioni l anostra posizione contro l'estendersi dell amilitarizzazione anche del nostro paese,per la pace e la limitazione delle arm inucleari, contro il riarmo — perché nonsi tratta davvero solo di un ammoderna-mento — del nostro esercito, contro l'in-cremento che si registra nel 1985 dellespese per la difesa nazionale e contro l adisparità di questo aumento in termin icomparativi rispetto ad altri settori, adesempio quello della giustizia .

In questa occasione vogliamo eviden-ziare, anche con esempi significativi ,come questa impostazione sia non solopericolosa, ma anche scorretta sul pianodi un equo bilancio della difesa .

Siamo infatti, per aprire una serie diquestioni, in presenza del progressivospostamento della spesa dal settore de lpersonale a qúello dell'ammodernament oe potenziamento dei sistemi d'arma . Nonè vero che siano gli oneri diretti ed indi-retti per il personale la causa della lievi-tazione della spesa militare . L'analisi delbilancio lo rivela . Nella relazione che illu-stra la tabella 12 si indica in 727 miliard il ' incremento dovuto alle leggi per il per -sonale ed in 1 .135 quello relativo alle «esi -genze» .

D'altra parte, non vi è chiarezza circa lainclusione di nuove voci o comunque diprevisioni di spesa che esigono nuovo as-sestamento rispetto a problemi graviquali l 'applicazione della legge di riform adella leva ed il problema, certamente im-portante, che qui, però, sembra trovarerisonanza solo in pochi gruppi, della obie-zione di coscienza, nonché quello analo-gamente limitato, di un centro per la ri-conversione industriale dal bellico al ci -vile e gli studi per la pace; senza dimen-ticare altri problemi come le servitù mili-tari, l 'esecuzione della legge sulle rappre-sentanze, i programmi di ristruttura-zione, controllata e vincolata, delle ca-serme, eccetera .

Colleghi, il bilancio è un atto dovuto ,ma non è scritto da nessuna parte che i lbilancio approvato debba essere quell opresentato dal Governo . Il Parlamentonon è una cassa di registrazione e nella

sua autonomia opera le scelte che piùritiene ragionevoli . Colleghi, vi sembradavvero giusto che il Governo trovi de-naro per le armi e non per le case? Ab-biamo davanti impegni che non sono per-tinenti alla difesa ma che portano contin-genti del nostro esercito in imprese arri-schiate e gravide di pericoli .

PRESIDENTE . Onorevole Codrignani,la prego di concludere, il tempo a su adisposizione è ormai decorso .

GIANCARLA CODRIGNANI . Concludo, si-gnor Presidente . Siamo certi che un altroordinamento della difesa ricondurrebb ela spesa senza danno per un migliore im-pegno per la difesa stessa. Noi non siamocontrari alla sicurezza del nostro paese,vogliamo soltanto che nel nostro esercit osi spenda in maniera confacente ai bi-sogni e non si distraggano spese da altr isettori necessari ed urgenti, quali il Mez-zogiorno, la salute e la politica della casa .Non si può, per tutelare un tipo di difesatutt'altro che indiscutibile, fare la guerr aal paese .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto l'onorevole Ron-chi. Ne ha facoltà (Reiterati commenti —Rumori) . Onorevoli colleghi, l'onorevoleRonchi ha il diritto di svolgere la suadichiarazione di voto .

EDOARDO RONCHI. Signor Presidente,colleghi, desidero innanzitutto ringra-ziare i numerosi colleghi che spesso, inopposizione alle dichiarazioni dei rispet-tivi capigruppi, hanno sostenuto i nostriemendamenti .

Presentando i nostri emendamenti, sa-pevamo di prendere tempo al dibattito edanche alle votazioni perché questa è, anostro avviso, la decisione più importantenel merito di questo bilancio. Abbiamointeso sottolinearlo con gli strumenti par-lamentari, a rischio di annoiarvi, per evi-denziare la gravità della scelta che si st acompiendo .

Certo, se la lobby dei commerciant iavesse un peso equivalente, in Parla-

Atti Parlamentari

— 20564 —



mento, a quello dei pacifisti — l'ho gi àdetto, ma lo ripeto —; non avremmo pro-blemi. I nostri emendamenti non solo sa-rebbero stati accolti, ma questa tabellacertamente non verrebbe approvata . Dob-biamo purtuttavia prendere atto che l alobby dei commercianti pesa più dell alobby dei pacifisti .

Noi del gruppo di democrazia prole-taria per essere coerentemente pacifist inon solo non crediamo di essere cittadin idi serie B, non solo riaffermiamo di es-sere contro i patti militari, sia la NAT Oche il Patto di Varsavia, ma ribadiamo, enon solo a parole, che la pace si difendecon la pace e non accumulando gli arma-menti. Non facciamo come molti di voiche quando parlano nelle piazze diconodi essere contro la corsa al riarmo per lapace, ma quando sono qui vbtano pe rl 'ampliamento delle spese militari. Noiquesta doppia verità non la scegliamo, econ coerenza continueremo questa batta-glia (Applausi dei deputati del gruppo didemocrazia proletaria) .

PRESIDENTE . Passiamo ai voti .

Votazione segreta .

PRESIDENTE. Indico la votazione se-greta, mediante procedimento elettronico ,sull'articolo 14 e sull'annessa tabella n . 12,nel testo della Commissione.


Dichiaro chiusa la votazione.



Voti favorevoli . . . .

294Voti contrari 265


Hanno preso parte alla votazione:

Abete GiancarloAgostinacchio PaoloAiardi Albert oAlagna Egidio

Alasia GiovanniAlberini GuidoAlborghetti GuidoAlibrandi TommasoAlinovi AbdonAloi FortunatoAlpini RenatoAltissimo RenatoAmadei Ferretti MalgariAmalfitano Domenic oAmbrogio FrancoAmodeo NataleAndò SalvatoreAndreoni GiovanniAndreotti GiulioAngelini PieroAngelini VitoAniasi AldoAnselmi TinaAntonellis Silvi oAntoni VareseArbasino AlbertoArisio LuigiArmato BaldassareArmellin LinoArtese VitaleArtioli Rossell aAstone GiuseppeAugello GiacomoAuleta FrancescoAzzaro GiuseppeAzzolini Luciano

Badesi Polverini LiciaBalbo Ceccarelli LauraBalestracci Nell oBalzamo VincenzoBalzardi Piero AngeloBambi MorenoBaracetti ArnaldoBarbalace FrancescoBarbato AndreaBarbara AugustoBarca LucianoBarontini RobertoBarzanti NedoBassanini Franc oBattaglia AdolfoBattistuzzi Paol oBecchetti ItaloBelardi Merlo Erias eBellini Giulio

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati


Bellocchio AntonioBelluscio CostantinoBenedikter JohannBenevelli Luig iBernardi AntonioBernardi GuidoBerselli Filipp oBianchi Beretta RomanaBianchi di Lavagna VincenzoBianchini GiovanniBiasini OddoBinelli Gian Carl oBiondi Alfredo PaoloBirardi Mari oBisagno TommasoBocchi FaustoBochicchio Schelotto Giovann aBodrato GuidoBoetti Villanis Audifred iBogi GiorgioBonalumi GilbertoBoncompagni Livi oBonetti AndreaBonetti Mattinzoli Pier aBonferroni FrancoBonfiglio AngeloBorghini GianfrancoBorruso AndreaBortolani FrancoBosco BrunoBosco Manfred iBoselli Anna detta MilvíaBosi Maramotti GiovannaBotta GiuseppeBottari Angela MariaBozzi AldoBressani PiergiorgioBriccola ItaloBrina AlfioBrocca BeniaminoBruni FrancescoBruzzani RiccardoBubbico MauroBulleri Luigi

Cabras PaoloCaccia PaoloCafarelli FrancescoCafiero LucaCalamida FrancoCalonaci VascoCalvanese Flora

Campagnoli Mari oCannelonga SeverinoCanullo LeoCapecchi Pallini Maria TeresaCapria NicolaCaprili Milziade SilvioCaradonna GiulioCardinale EmanueleCarelli RodolfoCaria FilippoCaroli GiuseppeCarpino AntonioCarrus NinoCasalinuovo MarioCasati FrancescoCasini CarloCasini Pier FerdinandoCastagnetti GuglielmoCastagnola Luig iCattanei FrancescoCavagna MarioCavigliasso PaolaCazora BenitoCeci Bonifazi AdrianaCerrina Feroni Gian LucaChella MarioCherchi SalvatoreCiafardini MicheleCiaffi AdrianoCiampaglia AlbertoCiancio AntonioCifarelli Michel eCiocci LorenzoCiocia GrazianoCiofi degli Atti PaoloCirino Pomicino PaoloCitaristi SeverinoCocco MariaCodrignani GiancarlaColombina LedaColoni SergioColucci FrancescoColumba MarioColzi OttavianoCominato LuciaComis AlfredoConte CarmeloConti PietroContu FeliceCorder MarinoCorreale PaoloCorsi Umberto

Atti Parlamentari

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Corti BrunoCorvisieri SilverioCosta RaffaeleCosti SilvanoCresco AngeloCrippa GiuseppeCrucianelli FamianoCuffaro Antonin oCuojati GiovanniCurci FrancescoCurcio Rocco

D'Acquisto MarioD'Aimmo FlorindoDal Castello MarioDal Maso GiuseppeD'Ambrosio MicheleDa Mommio GiorgioDanini Ferrucciod'Aquino SaverioDardini SergioDarida ClelioDe Carli FrancescoDegennaro GiuseppeDel Donno OlindoDell 'Andro RenatoDell 'Unto Pari sDel Mese PaoloDe Lorenzo FrancescoDel Pennino Antoni oDe Luca StefanoDe Mita Luigi CiriacoDemitry Giusepp eDe Rose EmilioDi Giovanni ArnaldoDiglio PasqualeDignani Grimaldi Vand aDi Re CarloDonazzon Renat oDrago Antonin oDutto Mauro


Fabbri OrlandoPacchetti GiuseppeFagni EddaFalcier Lucian oFantò VincenzoFaraguti Lucian oFausti Franco

Felisetti Luigi DinoFerrara Giovann iFerrari BrunoFerrari Mart eFerrari SilvestroFerrarini GiulioFerri FrancoFiandrotti FilippoFilippini GiovannaFincato Grigoletto LauraFini GianfrancoFiori PublioFiorino FilippoFittante CostantinoFlorino MicheleFontana GiovanniForlani ArnaldoFormica Rin oFornasari GiuseppeForner GiovanniForte Francesc oFortuna LorisFoschi FrancoFoti Luig iFracanzani Carl oFracchia BrunoFrancese AngelaFranchi FrancoFranchi Roberto

Gabbuggiani ElioGalasso GiuseppeGalloni GiovanniGaravaglia Maria PiaGargani GiuseppeGarocchio AlbertoGaspari RemoGasparotto Isai aGatti GiuseppeGava Antoni oGelli BiancaGeremicca AndreaGermanà AntoninoGhinami AlessandroGianni AlfonsoGiovagnoli Sposetti Angel aGiovannini ElioGitti TarcisioGorgoni GaetanoGoria GiovanniGorla MassimoGradi Giuliano

Atti Parlamentari

— 20567 —

Camera dei Deputati


Graduata MicheleGranati Caruso Maria Teres aGrassucci LelioGrippo UgoGrottola GiovanniGualandi EnricoGuarra Antoni oGuerrini PaoloGuerzoni Lucian oGullotti Antonin o


Jovannitti Alvaro

La Ganga GiuseppeLagorio LelioLa Malfa GiorgioLamorte PasqualeLanfranchi Cordioli Valentin aLa Penna GirolamoLa Russa VincenzoLattanzio VitoLeccisi PinoLega SilvioLevi Baldini Ginzburg NataliaLigato LodovicoLo Bello Concett oLobianco ArcangeloLoda FrancescoLodi Faustini Fustini AdrianaLodigiani OresteLombardo AntoninoLongo PietroLo Porto GuidoLops PasqualeLucchesi GiuseppeLussignoli Francesco Pietro

Macaluso AntoninoMacciotta Giorgi oMaceratini GiulioMacis FrancescoMadaudo Din oMagri LucioMainardi Fava AnnaMalfatti Franco MariaMalvestio Piergiovann iMammì Oscar

Manca EnricoManca NicolaManchinu AlbertoMancini GiacomoMancini Vincenz oManfredi ManfredoManna AngeloMannino AntoninoMannino CalogeroMannuzzu SalvatoreMarianetti AgostinoMarrucci EnricoMartellotti Lambert oMartinat UgoMarzo BiagioMasina EttoreMatarrese AntonioMattarella SergioMatteoli AlteroMazzone AntonioMedri GiorgioMeleleo SalvatoreMelillo SavinoMemmi Luig iMeneghetti GioacchinoMennitti Domenic oMensorio Carmin eMerolli CarloMicheli FilippoMigliasso TeresaMinervini GustavoMinozzi Rosann aMinucci Adalbert oMisasi RiccardoMonducci MarioMonfredi NicolaMongiello Giovann iMontanari Fornari NandaMontessoro Antoni oMoro Paolo EnricoMoschini RenzoMotetta Giovann iMundo Antonio

Napoli VitoNatta AlessandroNebbia GiorgioNenna D'Antonio AnnaNicolazzi FrancoNicolini RenatoNicotra BenedettoNonne Giovanni

Atti Parlamentari

— 20568 —

Camera dei Deputati


Nucara FrancescoNucci Mauro Anna Maria


Paganelli EttorePajetta Gian CarloPallanti NovelloPalmieri Ermenegild oPalmini Lattanzi RosellaPalopoli Fulvi oPandolfi Filippo Mari aParigi GastoneParlato Antoni oPasqualin ValentinoPastore AldoPatria RenzoPatuelli AntonioPazzaglia Alfred oPedrazzi Cipolla Anna Mari aPeggio EugenioPellegatta GiovanniPellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPernice Giusepp ePerrone AntoninoPerugini PasqualePetrocelli EdilioPetruccioli ClaudioPicano AngeloPicchetti SantinoPiccoli Flamini oPierino GiuseppePiermartini GabrielePillitteri GiampaoloPiredda MatteoPiro FrancescoPisani LucioPisanu GiuseppePochetti MarioPoggiolini DaniloPolesello Gian UgoPoli Bortone AdrianaPoli Gian GaetanoPolidori EnzoPollice GuidoPontello ClaudioPortatadino Costante

Poti Damian oPreti LuigiProietti Franc oProvantini AlbertoPujia CarmeloPumilia Calogero


Rabino GiovanniRadi LucianoRaffaelli MarioRallo Girolam oRauti GiuseppeRavaglia GianniRavasio RenatoRebulla LucianoReggiani AlessandroReichlin AlfredoReina GiuseppeRiccardi AdelmoRicciuti RomeoRicotti FedericoRidi SilvanoRighi LucianoRinaldi LuigiRindone SalvatoreRizzi EnricoRizzo AldoRocchi RolandoRocelli GianfrancoRodotà Stefan oRognoni Virgini oRomano Domenic oRomita Pier LuigiRonchi EdoardoRonzanì Gianni VilmerRosini GiacomoRossattini StefanoRossi AlbertoRossi di Montelera LuigiRossino GiovanniRubbi AntonioRubinacci GiuseppeRubino RaffaelloRuffini Attili oRuffolo GiorgioRusso Ferdinando

Atti Parlamentari

— 20569 —

Camera dei Deputati


Russo FrancescoRusso GiuseppeRusso RaffaeleRusso Vincenz o

Sacconi MaurizioSalerno GabrieleSamà Francesc oSandirocco LuigiSanese NicolaSanfilippo SalvatoreSangalli CarloSanguineti Mauro AngeloSanlorenzo BernardoSannella BenedettoSantarelli GiulioSantini RenzoSantuz GiorgioSanza Angelo MariaSapio FrancescoSaretta GiuseppeSarti AdolfoSarti ArmandoSastro EdmondoSatanassi AngeloSavio GastoneScaglione NicolaScaiola AlessandroScàlfaro Oscar LuigiScaramucci Guaitini Alb aScarlato Guglielm oScotti VincenzoSegni MariottoSenaldi CarloSeppia MauroSerafini MassimoSerrentino PietroSerri RinoServello FrancescoSignorile ClaudioSilvestri Giulian oSinesio GiuseppeSoave SergioSodano GiampaoloSoddu PietroSorice VincenzoSospiri NinoSpagnoli UgoSpataro AgostinoStegagnini BrunoSterpa EgidioStrumendo Lucio

Sullo FiorentinoSusi Domenic o

Tagliabue GianfrancoTamino GianniTancredi AntonioTassi CarloTassone MarioTatarella Giusepp eTedeschi NadirTesini GiancarloTesta AntonioTiraboschi Angel oToma MarioTorelli GiuseppeTortorella AldoTrabacchi FeliceTramarin Achill eTrappoli FrancoTrebbi IvanneTringali PaoloTriva Rubes


Vacca GiuseppeValensise RaffaeleVecchiarelli BrunoVentre AntonioVernola NicolaVignola GiuseppeVincenzi BrunoViolante LucianoVirgili BiagioViscardi MicheleVisco Vincenzo AlfredoViti Vincenz oVizzini Carlo Michele

Zamberletti GiuseppeZambon BrunoZampieri AmedeoZangheri RenatoZaniboni AntoninoZanini PaoloZanone ValerioZarro GiovanniZolla MicheleZoppetti FrancescoZoppi Pietro

Atti Parlamentar:

— 20570 --

Camera dei Deputati


Zoso GiulianoZuech GiuseppeZurlo Giuseppe

Sono in missione:

Amadei GiuseppeAstori GianfrancoCiccardini BartoloFioret MarioGioia Luig iMartino GuidoMassari RenatoOlcese VittorioRiz RolandScovacricchi Martin oSpini ValdoZavettieri Saverio



PRESIDENTE . Passiamo all'articolo15, con l'annessa tabella n . 13, che è delseguente tenore:

(Stato di previsione de lMinistero dell'agricoltura e delle foreste


«Sono autorizzati l ' impegno e il paga-mento delle spese del Ministero dell'agri-coltura e delle foreste, per l'anno finan-ziario 1985, in conformità dell'annessostato di previsione (Tabella n . 13) .

È approvato, in termini di competenz ae di cassa, il bilancio della gestione dell'exAzienda di Stato per le foreste demaniali ,per l'anno finanziario 1985, annesso allostato di previsione del Ministero dell'agri-coltura e delle foreste, ai termini dell'ar-ticolo 10 della legge 5 gennaio 1933, n. 30(Appendice n. 1) . Ai fini della gestione pre-detta restano confermate le norme dellostatuto-regolamento approvato con regiodecreto 5 ottobre 1933, n. 1577 .

Il ministro del tesoro è autorizzato a dapportare, con propri decreti, nell'annofinanziario 1985, le eventuali variazioni,

in termini di competenza e di cassa, albilancio della gestione dell'ex Azienda diStato per le foreste demaniali comunqueconnesse con l'attuazione delle norme dicui all 'articolo 11 della legge 16 maggio1970, n . 281, nonché con l 'attuazione deldecreto del Presidente della Repubblica24 luglio 1977, n. 616, emanato ai sensidell'articolo 1 della legge 22 luglio 1975 ,n. 382» .

A questo articolo e alla annessa tabellanon sono stati presentati emendamenti .

Ha chiesto di parlare per dichiarazion edi voto l'onorevole Agostinacchio. Primadi dargli la parola, vorrei invitare imme-diatamente i presidenti dei gruppi allariunione della Conferenza dei presidentidi gruppo, che si terrà nella Biblioteca de lPresidente.

L'onorevole Agostinacchio ha facoltà d iparlare .

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENT EAlzo ANIASI

PAOLO AGOSTINACCHIO . Signor Presi -dente, onorevoli colleghi, onorevoli rap-presentanti del Governo, il comparto agri -colo può collocarsi in una zona di svi-luppo a condizione che le componenti in -terne e comunitarie della politica agricolarispondano con supporti normativi ap-propriati alla domanda di crescita quali-tativa della produzione e all'esigenza d icollocamento dei prodotti sui mercati in -terno ed estero.

Così argomentando il Governo, come s ilegge nella nota illustrativa delle direttivepolitiche e politico-economiche, condi-ziona lo sviluppo del settore al futuropiano agricolo nazionale, che dovrebbemuoversi su linee idonee a valorizzare lapotenzialità della nostra agricoltura, adavviare una vera politica agroindu-striale .

Se queste sono, onorevoli colleghi, ledirettive politiche, l'esclusione della posi-tività della previsione contabile in agricol -tura è una logica, ovvia conseguenza .

Atti Parlamentari

— 20571 —

Camera det Deputat t


Ci troviamo di fronte ad una periodicaripetizione di cifre che, per la esiguità e dinsufficienza rispetto ai bisogni del set-tore, dimostrano il disimpegno del Go-verno sui problemi del comparto agri -colo. Tra l'altro, la situazione di non con-testabile crisi del settore resta aggravat adai residui passivi, il cui assorbimentonon è dato prevedere, nonostante la ingiu-stificata previsione governativa di utiliz-zazione nei limiti del 78 per cento.

Questi sono i motivi, onorevoli colleghi ,per cui viene ripetuta dal Movimento so-ciale italiano-destra nazionale la motiva-zione negativa già espressa in Commis-sione e dichiarato quindi il voto contrariosull'articolo 15 e sull'annessa tabella n . 1 3(Applausi a destra) .

PRESIDENTE . Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto l'onorevoleIanni. Ne ha facoltà .

GUIDO IANNI. Signor Presidente, desi-dero dichiarare, a nome del gruppo co-munista, il voto contrario sull'articolo 1 5e sull'annessa tabella n. 13, relativa a lMinistero dell'agricoltura, in quanto an-cora oggi manca un chiaro punto di rife-rimento della politica agricola del Go-verno sia a livello comunitario sia a livellonazionale. Siamo in presenza di unanuova promessa del piano agricolo-ali-mentare; ma ancora questo piano nonviene presentato e non sappiamo se ci òdipenda da impreparazione nella presen-tazione oppure se si voglia con ciò evitar eil confronto tra il piano e la legge finan-ziaria vedendosi in maniera eclatante ladiversità tra i bisogni che un piano agri-colo-alimentare avrebbe rappresentato egli stanziamenti, che, invece, sono previst inella legge finanziaria, che quest'anno co -stituiscono una cifra pari a 700 miliardiin meno rispetto all'anno precedente pe rl'agricoltura italiana.

Voteremo, inoltre, contro questo arti -colo 15 e l'annessa tabella perché ancorauna volta, dopo il trasferimento dei poter ialle regioni, ci troviamo con un Ministerodell'agricoltura che non provvede più all agestione dei fondi, non è ancora elemento

di programmazione. In questa atipicità,in questa anomalia si vengono continua -mente a produrre elementi di frizione fragli organi istituzionali che sono gestoridel potere di intervento in agricoltura .Oggi c'è il potere istituzionale della Co-munità europea, dello Stato nazionale edelle regioni; nel momento in cui il Mini-stero dell'agricoltura non è né organo d iprogrammazione né elemento di gestione ,ci troveremo in continui conflitti di com-petenza fra le regioni e lo Stato nazionale ,così come è accaduto fino ad oggi .

Queste le ragioni in base alle quali i lnostro gruppo voterà contro l 'articolo 15e l'annessa tabella n. 13 (Applausi allaestrema sinistra) .

PRESIDENTE . Onorevoli colleghi, pas-siamo al voto. Dobbiamo votare a scru-tinio segreto l'articolo 15 con l'annessatabella n . 13 .

Votazione segreta .

PRESIDENTE . Indìco la votazione se-greta, mediante procedimento elettronicosull'articolo 15 e sull'annessa tabella n .13, nel testo della Commissione .




Presenti e votanti 500Maggioranza 25 1




Agostinacchio PaoloAiardi Albert oAlberini GuidoAlborghetti GuidoAlibrandi TommasoAlinovi AbdonAloi Fortunato

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati


Alpini RenatoAltissimo RenatoAmadei Ferretti MalgariAmalfitano DomenicoAmbrogio FrancoAmodeo NataleAndò SalvatoreAndreoni GiovanniAndreotti GiulioAngelini PieroAngelini VitoAnselmi TinaAntonellis Silvi oArbasino AlbertoArisio LuigiArmato BaldassareArmellin LinoArtese VitaleArtioli Rossell aAstone GiuseppeAugello Giacom oAuleta FrancescoAzzaro Giusepp eAzzolini Lucian o

Badesi Polverini LiciaBalbo Ceccarelli Laur aBalestracci Nell oBalzamo VincenzoBalzardi Piero AngeloBaracetti ArnaldoBarbalace FrancescoBarbato AndreaBarbera AugustoBarca LucianoBarontini RobertoBarzanti NedoBassanini Franc oBattaglia AdolfoBattistuzzi PaoloBecchetti ItaloBelardi Merlo Erias eBellini GiulioBellocchio AntonioBenedikter JohannBenevelli LuigiBernardi Antoni oBernardi GuidoBerselli FilippoBianchi FortunatoBianchi Beretta RomanaBianchi di Lavagna Vincenzo

Bianchini GiovanniBiasini OddoBinelli Gian CarloBiondi Alfredo PaoloBirardi MarioBisagno TommasoBocchi FaustoBochicchio Schelotto GiovannaBodrato GuidoBoetti Villanis AudifrediBogi GiorgioBonalumi GilbertoBoncompagni LivioBonetti AndreaBonetti Mattinzoli Pier aBonferroni FrancoBonfiglio AngeloBorghini GianfrancoBorruso AndreaBortolani FrancoBosco BrunoBosco Manfred iBoselli Anna detta MilviaBosi Maramotti GiovannaBotta GiuseppeBottari Angela MariaBressani Piergiorgi oBriccola ItaloBrina AlfioBrocca BeniaminoBruni FrancescoBruzzani RiccardoBubbico MauroBulleri Luigi

Cabras PaoloCaccia PaoloCafarelli Francesc oCalamida FrancoCalonaci VascoCalvanese FloraCampagnoli Mari oCannelonga Severin oCanullo LeoCapecchi Pallini Maria TeresaCapria NicolaCaprili Milziade SilvioCaradonna GiulioCardinale EmanueleCarelli RodolfoCaria FilippoCarlotto Natale

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati


Caroli GiuseppeCarpino AntonioCarrus Nin oCasalinuovo MarioCasati FrancescoCasini CarloCasini Pier FerdinandoCastagnetti Guglielm oCastagnola Luig iCavagna MarioCavigliasso PaolaCazora BenitoCeci Bonifazi AdrianaCerrina Feroni Gian LucaChella MarioCherchi Salvator eCiafardini Michel eCiaffi AdrianoCiampaglia AlbertoCiancio Antoni oCifarelli MicheleCiocci LorenzoCiocia GrazianoCiofi degli Atti Paol oCitaristi SeverinoCocco MariaCodrignani GiancarlaColombini LedaColoni SergioColucci FrancescoColumba MarioColzi OttavianoCominato LuciaComis AlfredoConte CarmeloConti PietroContu FeliceCorder MarinoCorsi UmbertoCorti BrunoCorvisieri SilverioCosti SilvanoCresco AngeloCrippa Giusepp eCrucianelli FamianoCuffaro AntoninoCuojati Giovann iCurci Francesc oCurcio Rocco

D'Acquisto MarioDal Maso Giuseppe

D'Ambrosio MicheleDa Mommio GiorgioDanini Ferrucciod'Aquino SaverioDardini SergioDe Carli Francesc oDegennaro GiuseppeDel Donno OlindoDell'Andro RenatoDell'Unto Pari sDel Mese PaoloDe Lorenzo FrancescoDe Luca StefanoDemitry GiuseppeDe Rose EmilioDi Giovanni ArnaldoDignani Grimaldi Vand aDi Re CarloDonazzon RenatoDutto Mauro


Fabbri OrlandoFacchetti GiuseppeFagni EddaFalcier LucianoFantò VincenzoFaraguti Lucian oFausti FrancoFelisetti Luigi DinoFerrara GiovanniFerrari BrunoFerrari GiorgioFerrari MarteFerrari SilvestroFerrarini GiulioFerri FrancoFiandrotti FilippoFilippini GiovannaFincato Grigoletto LauraFini GianfrancoFiori PublioFiorino FilippoFittante CostantinoFlorino MicheleFornasari GiuseppeForner GiovanniForte Francesc oFoschi FrancoFracchia Bruno

Atti Parlamentari

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Francese AngelaFranchi FrancoFranchi Roberto

Gabbuggiani ElioGalasso GiuseppeGalloni GiovanniGaravaglia Maria PiaGargani GiuseppeGarocchio AlbertoGaspari RemoGasparotto IsaiaGatti GiuseppeGava Antoni oGelli BiancaGeremicca AndreaGermanà AntoninoGhinami Alessandr oGiadresco Giovann iGianni AlfonsoGiovagnoli Sposetti AngelaGiovannini ElioGitti TarcisioGorgoni GaetanoGoria GiovanniGoria Massimo-Gradi GiulianoGraduata MicheleGranati Caruso Maria Teres aGrassucci LelioGrippo UgoGrottola GiovanniGualandi Enric oGuerrini PaoloGuerzoni LucianoGullotti Antonino


Jovannitti Alvaro

Lagorio LelioLa Malfa Giorgi oLamorte PasqualeLanfranchi Cordioli Valentin aLa Penna Girolam oLa Russa VincenzoLega SilvioLevi Baldini Ginzburg Natalia

Ligato LodovicoLo Bello ConcettoLobianco ArcangeloLoda FrancescoLodi Faustini Fustini Adrian aLodigiani Orest eLombardo AntoninoLongo PietroLops PasqualeLucchesi Giuseppe

Macaluso AntoninoMacciotta GiorgioMaceratini GiulioMacis Francesc oMadaudo DinoMainardi Fava AnnaMalfatti Franco MariaMalvestio PiergiovanniMammì OscarManca NicolaMancini VincenzoManfredi ManfredoManna AngeloMannino AntoninoMannino CalogeroMannuzzu SalvatoreMarianetti AgostinoMarrucci EnricoMartellotti LambertoMartinat UgoMarzo BiagioMasina EttoreMattarella SergioMatteoli AlteroMazzone AntonioMedri GiorgioMeleleo SalvatoreMelillo SavinoMemmi Luig iMeneghetti GioacchinoMerolli CarloMicheli FilippoMigliasso Teres aMinervini GustavoMinozzi Rosann aMinucci AdalbertoMisasi RiccardoMonducci MarioMonfredi Nicol aMongiello GiovanniMontanari Fornari Nanda

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati


Montessoro Antoni oMoro Paolo EnricoMoschini RenzoMotetta Giovann iMundo Antonio

Napoli VitoNebbia GiorgioNenna D'Antonio AnnaNicolini RenatoNicotra Benedett oNonne Giovann iNucara FrancescoNucci Mauro Anna Maria


Paganelli EttorePajetta Gian CarloPallanti Novell oPalmieri ErmenegildoPalmini Lattanzi Rosell aPalopoli FulvioPandolfi Filippo Mari aParigi GastoneParlato AntonioPasqualin ValentinoPastore AldoPatria RenzoPatuelli AntonioPedrazzi Cipolla Anna Mari aPeggio EugenioPellegatta GiovanniPellicanò GerolamoPernice Giusepp ePerugini PasqualePetrocelli EdilioPetruccioli ClaudioPicano AngeloPicchetti Santin oPiccoli Flamini o

• Pierino GiuseppePiermartini GabrielePillitteri GiampaoloPiredda MatteoPiro FrancescoPisani LucioPisanu Giuseppe

Pochetti MarioPoggiolini DaniloPolesello Gian UgoPoli Bortone AdrianaPoli Gian GaetanoPolidori EnzoPontello ClaudioPortatadino Costant ePoti DamianoPreti Luig iProietti Franc oProvantini AlbertoPujia CarmeloPumilia Calogero

Quercioli ElioQuieti Giuseppe

Rabino GiovanniRadi LucianoRallo Girolam oRauti GiuseppeRavaglia GianniRavasio RenatoRebulla LucianoReggiani AlessandroReichlin AlfredoReina GiuseppeRiccardi Adelm oRicciuti RomeoRicotti FedericoRidi SilvanoRighi LucianoRinaldi LuigiRindone SalvatoreRizzi EnricoRizzo AldoRocchi RolandoRomano Domenic oRomita Pier LuigiRonchi EdoardoRonzani Gianni VilmerRosini GiacomoRossi AlbertoRossino Giovann iRubbi AntonioRubinacci Giusepp eRubino RaffaelloRuffini Attili oRusso FrancescoRusso Giuseppe

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati


Russo RaffaeleRusso Vincenz o

Salerno GabrieleSamà Francesc oSandirocco LuigiSanese NicolaSanfilippo SalvatoreSangalli CarloSanguineti Mauro AngeloSanlorenzo BernardoSannella BenedettoSantarelli Giuli oSantini RenzoSantuz GiorgioSanza Angelo Mari aSapio Francesc oSaretta Giusepp eSarti AdolfoSarti ArmandoSastro EdmondoSatanassi AngeloSavio GastoneScaglione NicolaScaiola Alessandr oScarlato GuglielmoScotti VincenzoSegni MariottoSenaldi CarloSeppia MauroSerafini MassimoSerrentino PietroSerri RinoServello Francesc oSignorile Claudi oSilvestri GiulianoSoave SergioSodano GiampaoloSoddu PietroSorice VincenzoSospiri NinoSpataro AgostinoStegagnini BrunoSterpa EgidioStrumendo LucioSullo FiorentinoSusi Domenic o

Tagliabue GianfrancoTamino Giann iTancredi AntonioTassi Carlo

Tassone MarioTedeschi NadirTesini GiancarloTesta AntonioTiraboschi Angel oToma MarioTorelli GiuseppeTortorella AldoTrabacchi FeliceTramarin AchilleTrappoli FrancoTringali PaoloTriva Rubes



Zamberletti GiuseppeZambon BrunoZampieri Amede oZangheri RenatoZanini PaoloZanone ValerioZarro GiovanniZolla MicheleZoppetti FrancescoZoppi PietroZoso GiulianoZuech GiuseppeZurlo Giuseppe

Sono in missione:

Amadei Giusepp eAstori GianfrancoCattanei FrancescoCiccardini Bartolo

Atti Parlamentari

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Fioret MarioGioia LuigiMartino GuidoMassari RenatoOlcese Vittori oRiz RolandScovacricchi MartinoSpini ValdoZavettieri Saverio

(Presiedeva il Vicepresidente AldoAniasi).


PRESIDENTE. Passiamo all 'articolo 1 6e all'annessa Tabella n. 14 . Ne do let-tura:

(Stato di previsione delMinistero dell'industria, del commercioe dell'artigianato e disposizioni relative) .

Sono autorizzati l 'impegno e il paga -mento delle spese del Ministero dell'indu-stria, del commercio e dell'artigianato ,per l 'anno finanziario 1985, in conformitàdell'annesso stato di previsione (Tabellan. 14) .

Alla tabella n . 14 sono stati presentati iseguenti emendamenti :

Alla tabella 14, apportare le seguenti mo-dificazioni:


25.000.000.000 e 25.000.000.000

rispettivamente con le seguenti :45 .000.000.000 e 45 .000.000.000


30.000.000.000 e 18.000.000.000


60.000.000.000 e 48.000.000.000

Conseguentemente, al capitolo 7707, so-stituire le cifre :

300.000.000.000 e 450.000.000.000


250.000.000.000 e 400.000.000.000.

Tab . 14. 1 .BIANCHINI, CORSI, SINESIO, CARRUS .

Nella tabella 14 - Stato di previsione de lMinistero dell'industria — aumentar ecome segue la dotazione di cassa dei capi-toli appresso indicati:

Cap. 7901 - Contributi alle impreseper la ricerca, ecc . . . . + 7.000.000.000

Cap. 7902 - Contributi alleimprese per il manteni-mento, ecc +20.000.000.000

Conseguentemente, modificare il totaledella rubrica 8, i riassunti ed i riepilogh idella tabella, il quadro generale riassuntivodi cassa.

Tab. 14. 2 .LA COMMISSIONE.

Passiamo agli interventi sull'articolo16, con l'omessa tabella n . 14, e sugliemendamenti a questa presentati .

Ha chiesto di parlare l'onorevole Cer-rina Feroni. Ne ha facoltà .

GIAN LUCA CERRINA FERONI . Vorreiutilizzare questo mio intervento per por-tare nel dibattito una questione di granderilievo nazionale, che a me è parsa finor asostanzialmente sottovalutata, anche se èparte rilevante nel contesto del bilanciodel Ministero dell'industria e certamenteparte essenziale della responsabilità poli-tica del titolare di questo dicastero .

Mi riferisco alla questione dell'energia ,con particolare riferimento allo stato d iattuazione del piano energetico, alle revi-sioni che al piano si impongono e allerisorse necessarie per realizzarlo .

Non credo che servano premesse parti-colarmente ampie, poiché si affermasempre, è comune e generale opinion eche l'energia rappresenti una delle grand ireti moderne, l'oggetto di un grande pro-gramma nazionale, i cui costi e la cuistruttura sono decisivi per la modernizza-

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zione del paese, per gli effetti significativ iche le scelte energetiche hanno sulla eco-nomia — in particolare sulla bilanci acommerciale —, sui costi delle imprese(sono noti i differenziali tra i costi ener-getici in Italia rispetto a quelli in paesieuropei concorrenti), sull'ambiente e ilterritorio (noi siamo dell'avviso ch egrandi impianti non rappresentino neces-sariamente un fattore di degrado ma pos-sono, al contrario, essere una occasion edi sviluppo e di riequilibrio ambientale),per la qualificazione tecnologica delpaese .

Ciò che preme qui affermare è che i lParlamento agli inizi degli anni '80, conl 'approvazione del nuovo piano energe-tico nazionale (più equilibrato e fattibil edel precedente), aveva realizzato tutte l econdizioni di governabilità e di fattibilit àdel piano: la legislazione per i grandi im-pianti, il risanamento finanziario deglienti (in particolare dell 'ENEL, su cui poitornerò), leggi promozionali nel campodel risparmio e delle fonti rinnovabili .

Se dovessi dirla in poche parole (il mi-nistro conosce questa battuta), se dovessifare un bilancio di questi anni, dovrei direche a condizioni di governabilità realiz-zate dal Parlamento nella politica energe-tica, ha corrisposto un non governo dell astessa politica, anche se il ministro in ca-rica di questo porta soltanto una parte —rilevante ma non esclusiva — di respon-sabilità .

Lo stato di attuazione del piano è insod -disfacente e deludente . Questa è l'opi-nione non solo nostra ma di tutti i grupp ipolitici presenti in quest'aula, tanto che ,grazie all ' iniziativa da noi assunta con l apresentazione di una risoluzione (sull aquale sono poi confluiti altri gruppi) ,siamo recentemente tornati a discuteredell'argomento, introducendo anche al -cune novità significative, per esempio i ntema di questioni ambientali, che devon ocessare di essere soltanto una grande op-zione, per legarsi a fatti concreti . Dob-biamo, in sostanza, eliminare la contrad-dizione tra grandi impianti e sicurezza eprotezione ambientale . Ma per far questoè necessaria una serie di interventi sui

quali richiamiamo l'attenzione del mini-stro ma per la cui realizzazione si registraun forte ritardo anche rispetto agli stessilimiti di tempo previsti dalla legge . Pensoal distacco della «direzione sicurezza»dell'ENEA da quell'ente, cosa che ha de -terminato un'altra contraddizione: siamostati costretti a pronunciarci, in sede d iapprovazione della legge finanziaria, s uun rifinanziamento triennale dell'ENEA ,senza conoscere ancora il programma d iquesto ente . E questo attiene, signor mini -stro, alla responsabilità del suo dicastero .C'è poi il problema delle procedure d ivalutazione dell'impatto ambientale, larapida e buona attuazione della direttiv aCEE sulle emissioni inquinanti (attua-zione alla quale solleciteremo e richiame-remo il ministro anche con nostre inizia-tive). E infine c'è il problema di far cor-rispondere a tutto questo un complessoadeguato di risorse .

Altra novità significativa è la revisionedel piano e l'adeguamento della previ-sione della domanda all'andamento reale ,essendo noi convinti che in mancanza diun programma puntuale si alimentino ge -nerali e sconsiderate opposizioni, che ri-schiano di travolgere tutto il piano ener-getico e dunque anche ciò che di buono edi positivo in esso vi è ancora . Ma suquesto torneremo .

Abbiamo però indicato alcuni punti cri-tici, e di questi ne voglio ricordare uno inparticolare: la qualità e l 'organizzazionedegli enti, la loro efficienza, la qualità de lcentro di comando, poiché siamo tutt iconvinti che più energia tecnologica, piùenergia sofisticata significa anche unacrescita della qualificazione degli enti .

Voglio parlare dell 'ENEL per il rilievodi carattere generale che questo ente as-sume. Siamo tutti convinti che fin dallasua costituzione, nel bene e nel male ,l'ENEL ha avuto un significato nazionale .Se fino alla fine degli anni '70 l 'ENEL eraal punto forse più critico della sua storia ,per la scarsità ed incertezza delle risorseche ne avevano limitato l'autonomia im-prenditoriale, per una scelta energetica dibasso profilo che aveva sostanzialment eridotto questo ente a strumento passivo e

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burocratico (vi erano state, quindi, vari efasi nella vita dell'ente e spero che l'As-semblea possa tornare a discutere diquesta grande questione, ma con un indi -rizzo chiaro, un ente pensato e voluto perla qualificazione dello sviluppo era diven-tato poi un freno allo sviluppo mede-simo), ma con l 'inizio degli anni ' 80questa situazione muta, almeno parzial-mente .

L'ENEL viene riaffermata nel pianoenergetico come il principale soggetto im-prenditore; si avvia un dibattito sulla con-gruità del suo assetto rispetto agli obiet-tivi del piano; il Parlamento consente lafattibilità del piano ed anche il risana-mento finanziario dell 'ente. Credo chenon possa essere taciuto da nessuno chenon solo questa situazione si è rovesciatain pochi anni, con assunzione di respon-sabilità precise da parte dei gruppi parla-mentari, anche del nostro, ma che nessunente pubblico ha potuto godere, in quest ianni, di condizioni altrettanto privile-giate, positive e favorevoli .

A mano a mano che questo processoandava avanti sono cresciute le resistenz eesterne ed interne all 'ente, politiche e in-terne all 'ente, contro ogni ipotesi di razio-nalizzazione e di riforma, prima attra-verso forme di sbarramento passive, incui non si negava la riforma e la sua esi-genza ma piuttosto la sua opportunità —si diceva con uno slogan: o si fanno lecentrali o si fa la riforma dell'ente (senzacapire bene quale fosse la condizione mi-gliore per le riforme, che non è maiquella eccezionale perché rischia di es-sere destabilizzante, e non è mai quellanormale perché allora non ve ne è biso-gno) —; successivamente l 'opposizione siè tradotta in una serie di atti, che hannomesso in campo una vera e propria con-trotendenza rispetto ad un processo diriforma.

Ne voglio ricordare qui alcuni, anch eperché le interrogazioni da noi presentat esu questi punti sono andate gravement eeluse, se non nella risposta formale, cer-tamente nella risposta sostanziale daparte del Governo . Pensiamo ad un certotipo di contratto per i dirigenti ; pensiamo

alla vertenza aperta con la sola CGIL ,escludendo con un accordo separato laCISL e la UIL: nascondevano tutte unintento velenoso, quello cioè di neutraliz-zare le forze reali che più erano state inquesto campo, più combattive, più dispo-nibili e più impegnate .

In parallelo a ciò è improvvisamenteuscita da una lunga acquiescenza politica,cui hanno spesso corrisposto blandeazioni di vigilanza del ministro su questoente — tanto che alcuni degli atti d iquell 'ente potevano essere o evitati o co-stretti — una improvvisa ipotesi di ri-forma, con le affermazioni pronunciatedal ministro all'atto dell'insediament odella commissione ministeriale. Intantocredo che questa commissione per la suacomposizione, per i metodi che sono stat iscelte . . . (Proteste del deputato Pajetta) .

PRESIDENTE. Onorevole Pajetta, le iha ragione. Prego gli onorevoli colleghi d ilasciar parlare l'onorevole Cerrina Fe-roni !

GIAN LUCA CERRINA FERONI . Presi-dente, riesco a parlare veramente con dif -ficoltà; anche se la confusione non è su-periore a quella di altre occasioni, certa -mente in questo momento vi è confu-sione !

Dicevo che si tratta di una Commis-sione insediata in modo certamente opi-nabile, forse inaccettabile, per la su acomposizione, per il metodo che ha pre-ceduto la scelta dei suoi rappresentanti ;mi chiedo, ad esempio, perché sia stat aesclusa l'organizzazione sindacale : forsesi ritiene che essa non sia indispensabileper un progetto di riforma? Preoccupant isono i contenuti avanzati dallo stesso mi -nistro, in direzione di una trasformazioneradicale dell'ente, in direzione di una su aprivatizzazione .

Signor ministro, noi siamo convinti —lo voglio dire qui — che la natura pub-blica dell'ENEL vada difesa, non perch ésia un simbolo e non perché non rite-niamo non necessaria una cooperazion efra il settore pubblico e quello privato ,ma perché teniamo presente la qualità

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degli obiettivi del piano energetico: laprogrammazione, la cooperazione inter-nazionale, la sicurezza e l 'entità degli in-vestimenti . Non vogliamo che l 'ENEL di-venga un laboratorio di denazionalizza-zioni, così care ai politici di altri paesi .Quello della natura dell'ente è, infatti, u nfalso e pericoloso obiettivo; occorre in-vece lavorare per un recupero di effi-cienza e di produttività dell'ENEL e perquesto, signor ministro, debbono esserefatte immediatamente due cose e su d iesse si misura anche la sua capacità d igoverno.

Bisogna innanzitutto eliminare la pro -roga, assolutamente inaccettabile, dellapresidenza di questo ente, che certamenteimpedisce un buon funzionamento, per -ché sappiamo tutti che quando la testa d iun ente è debole sono incerti i risultati su lcorpo stesso dell 'intera struttura. In se-condo luogo, bisogna procedere alla rea-lizzazione — cosa possibile e fattibile —di alcune prime misure di riorganizza-zione .

Signor ministro, per il complesso ditutte queste valutazioni, in considerazionedel suo «non governo» della politica ener-getica, noi non possiamo che esprimereun giudizio negativo sulla tabella n. 14

(Applausi all'estrema sinistra) .

PRESIDENTE. Qual è il parere dellaCommissione sugli emendamenti presen-tati?

MARIO D'ACQUISTO, Relatore per lamaggioranza . Ritengo che l'emendamentoBianchini Tab. 14.1 debba considerarsisuperato dall'emendamento della Com-missione Tab. 14.2, che raccomandoall'approvazione dell'Assemblea .


GIOVANNI NONNE, Sottosegretario diStato per il tesoro. Il Governo si associa a lparere del relatore e si dichiara favore-vole all'emendamento Tab . 14.2 dellaCommissione.

PRESIDENTE. Onorevole Bianchini,mantiene il suo emendamento Tab .14.1?

GIOVANNI BIANCHINI . Lo ritiro .

PRESIDENTE. Pongo in votazionel'emendamento Tab . 14.2 della Commis-sine, accettato dal Governo .

(È approvato) .

Votazione segreta.

PRESIDENTE. Indìco la votazione se-greta, mediante procedimento elettro-nico, sull'articolo 16, nel testo, della Com-missione, e sull'annessa tabella n. 14, neltesto modificato dall'emendamento test éapprovato .




Presenti e votanti

530

Maggioranza 266

Voti favorevoli 288

Voti contrari 242



Abete Giancarl oAgostinacchio PaoloAiardi AlbertoAlagna EgidioAlasia Giovann iAlberini GuidoAlborghetti GuidoAlibrandi TommasoAlinovi AbdonAloi FortunatoAlpini RenatoAltissimo RenatoAmadei Ferretti MalgariAmalfitano DomenicoAmbrogio FrancoAmodeo Natale

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Camera dei Deputati


Andò SalvatoreAndreoni Giovann iAndreotti GiulioAngelini VitoAnselmi TinaAntonellis SilvioAntoni VareseArbasino Albert oArisio Luig iArmato BaldassareArmellin LinoArtese VitaleArtioli RossellaAstone GiuseppeAugello GiacomoAuleta FrancescoAzzaro GiuseppeAzzolini Luciano

Badesi Polverini LiciaBalbo Ceccarelli LauraBalestracci NelloBalzamo VincenzoBalzardi Piero Angél oBaracetti ArnaldoBarbalace Francesc oBarbato AndreaBarbera AugustoBarca LucianoBarontini RobertoBarzanti NedoBassanini FrancoBattistuzzi Paol oBecchetti Ital oBelardi Merlo EriaseBellini GiulioBellocchio AntonioBenedikter JohannBenevelli Luig iBernardi AntonioBernardi GuidoBerselli Filipp oBianchi FortunatoBianchi Beretta RomanaBianchi di Lavagna VincenzoBianchini GiovanniBianco GerardoBinelli Gian CarloBiondi Alfredo PaoloBirardi MarioBisagno TommasoBocchi Fausto

Bochicchio Schelotto Giovann aBodrato GuidoBoetti Villanis Audifred iBogi GiorgioBonalumi Gilbert oBoncompagni LivioBonetti AndreaBonetti Mattinzoli PieraBonferroni FrancoBonfiglio AngeloBorghini GianfrancoBorgoglio FeliceBorruso AndreaBortolani FrancoBosco BrunoBosco ManfrediBoselli Anna detta MilviaBosi Maramotti GiovannaBotta GiuseppeBottari Angela MariaBressani PiergiorgioBriccola ItaloBrina AlfioBrocca BeniaminoBruni FrancescoBruzzani RiccardoBubbico MauroBulleri Luigi

Cabras PaoloCaccia PaoloCafarelli FrancescoCalamida FrancoCalonaci VascoCalvanese FloraCampagnoli MarioCannelonga Severin oCanullo LeoCapecchi Pallini Maria TeresaCapria NicolaCaprili Milziade SilvioCaradonna GiulioCardinale EmanueleCarelli RodolfoCaria FilippoCarlotto Natal eCaroli GiuseppeCarpino AntonioCarrus NinoCasalinuovo MarioCasati Francesc oCasini Carlo

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Casini Pier FerdinandoCastagnola Luig iCavagna MarioCavigliasso PaolaCazora BenitoCeci Bonifazi AdrianaCerrina Feroni Gian LucaChella MarioCherchi SalvatoreCiafardini Michel eCiaffi AdrianoCiampaglia AlbertoCiancio Antoni oCifarelli MicheleCiocci LorenzoCiocia GrazianoCiofi degli Atti Paol oCirino Pomicino PaoloCitaristi SeverinoCocco MariaCodrignani GiancarlaColombini LedaColoni SergioColucci FrancescoColumba MarioColzi OttavianoCominato LuciaComis AlfredoConte CarmeloConti PietroContu FeliceCorder MarinoCorreale PaoloCorsi UmbertoCorti BrunoCorvisieri SilverioCosta RaffaeleCosti SilvanoCresco AngeloCrippa GiuseppeCrucianelli FamianoCuffaro AntoninoCuojati GiovanniCurci FrancescoCurcio Rocco

D'Acquisto Mari oD'Aimmo Florind oDal Castello MarioDal Maso GiuseppeD'Ambrosio Michel eDa Mommio Giorgio

Danini Ferrucciod'Aquino SaverioDardini SergioDarida ClelioDe Carli FrancescoDegennaro GiuseppeDel Donno OlindoDell'Andro RenatoDell'Unto Pari sDel Mese PaoloDe Lorenzo FrancescoDel Pennino AntonioDe Luca StefanoDemitry Giusepp eDe Rose EmilioDi Giovanni ArnaldoDiglio PasqualeDignani Grimaldi Vand aDi Re CarloDonazzon RenatoDutto Mauro


Fabbri OrlandoFacchetti GiuseppeFagni EddaFalcier Lucian oFantò VincenzoFaraguti LucianoFausti FrancoFelisetti Luigi Din oFerrara GiovanniFerrari BrunoFerrari GiorgioFerrari MarteFerrari SilvestroFerrarini GiulioFerri FrancoFiandrotti FilippoFilippini GiovannaFincato Grigoletto Laur aFini GianfrancoFiori PublioFiorino FilippoFittante CostantinoFlorino MicheleFontana GiovanniFornasari GiuseppeForner GiovanniFoschi Franco

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Camera dei Deputati


Fracchia BrunoFrancese Angel aFranchi FrancoFranchi Roberto

Gabbuggiani ElioGalasso GiuseppeGalloni GiovanniGaravaglia Maria PiaGargani Giusepp eGarocchio AlbertoGaspari RemoGasparotto Isai aGatti GiuseppeGava AntonioGelli BiancaGeremicca AndreaGermanà Antonin oGhinami AlessandroGiadresco Giovann iGianni Alfons oGiovagnoli Sposetti AngelaGiovannini ElioGitti TarcisioGorgoni GaetanoGoria GiovanniGorla MassimoGradi Giulian oGraduata MicheleGranati Caruso Maria TeresaGrassucci LelioGrippo UgoGrottola GiovanniGualandi EnricoGuerrini Paol oGuerzoni LucianoGullotti Antonino


Jovannitti Alvaro

La Ganga GiuseppeLagorio LelioLa Malfa GiorgioLamorte PasqualeLanfranchi Cordioli Valentin aLa Penna GirolamoLa Russa Vincenzo

Leccisi PinoLega SilvioLevi Baldini Ginzburg NataliaLo Bello ConcettoLobianco Arcangel oLoda FrancescoLodi Faustini Fustini Adrian aLodigiani OresteLombardo Antonin oLongo PietroLops PasqualeLucchesi GiuseppeLussignoli Francesco Pietr o

Macaluso AntoninoMacciotta Giorgi oMaceratini GiulioMacis FrancescoMadaudo DinoMagri LucioMainardi Fava AnnaMalfatti Franco MariaMalvestio Piergiovann iManca EnricoManca NicolaManchinu AlbertoMancini Vincenz oManfredi Manfred oManna AngeloMannino AntoninoMannino CalogeroMannuzzu SalvatoreMarianetti AgostinoMarrucci EnricoMartellotti Lambert oMartinat UgoMarzo BiagioMasina EttoreMastella ClementeMatarrese AntonioMattarella SergioMatteoli AlteroMazzone AntonioMedri GiorgioMeleleo SalvatoreMelillo SavinoMemmi Luig iMeneghetti GioacchinoMensorio Carmin eMerolli CarloMicheli FilippoMigliasso Teresa

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Camera dei Deputati


Minervini GustavoMinozzi RosannaMinucci AdalbertoMisasi RiccardoMonducci MarioMonfredi NicolaMongiello Giovann iMontanari Fornari NandaMontessoro AntonioMoro Paolo EnricoMoschini RenzoMotetta GiovanniMundo Antonio

Napoli VitoNatta Alessandr oNebbia GiorgioNenna D 'Antonio AnnaNicolini Renat oNicotra BenedettoNonne GiovanniNucara Francesc oNucci Mauro Anna Maria


Paganelli EttorePajetta Gian Carl oPallanti NovelloPalmieri ErmenegildoPalmini Lattanzi Rosell aPalopoli FulvioPandolfi Filippo MariaParigi GastoneParlato AntonioPasqualin ValentinoPastore AldoPatria RenzoPatuelli AntonioPedrazzi Cipolla Anna MariaPeggio EugenioPellegatta GiovanniPellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPernice Giusepp ePerugini PasqualePetrocelli EdilioPetruccioli Claudio

Picano AngeloPicchetti SantinoPiccoli FlaminioPierino Giusepp ePiermartini GabrielePillitteri Giampaol oPiredda MatteoPiro FrancescoPisani LucioPochetti MarioPoggiolini DaniloPolesello Gian UgoPoli Bortone AdrianaPoli Gian GaetanoPolidori EnzoPontello ClaudioPortatadino CostantePoti DamianoPreti LuigiProietti FrancoProvantini AlbertoPujia CarmeloPumilia Calogero

Quarta NicolaQuercioli ElioQuieti Giusepp e

Rabino Giovann iRadi LucianoRaffaelli MarioRallo GirolamoRauti Giusepp eRavaglia Giann iRavasio RenatoRebulla LucianoReichlin AlfredoReina GiuseppeRiccardi Adelm oRicciuti RomeoRicotti FedericoRidi SilvanoRighi LucianoRinaldi LuigiRindone SalvatoreRizzi EnricoRizzo AldoRocchi RolandoRocelli Gianfranc oRomano DomenicoRomita Pier LuigiRonchi Edoardo

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Ronzani Gianni VilmerRosini GiacomoRossattini StefanoRossi AlbertoRossi di Montelera LuigiRossino Giovann iRubbi AntonioRubinacci Giusepp eRubino RaffaelloRuffini AttilioRuffolo GiorgioRusso Ferdinand oRusso FrancescoRusso GiuseppeRusso RaffaeleRusso Vincenzo

Sacconi MaurizioSalerno GabrieleSamà Francesc oSandirocco LuigiSanese NicolaSanfilippo SalvatoreSangalli CarloSanguineti Mauro AngeloSanlorenzo BernardoSannella BenedettoSantarelli Giuli oSantini RenzoSantuz GiorgioSanza Angelo MariaSapio FrancescoSaretta GiuseppeSarti AdolfoSarti ArmandoSastro EdmondoSavio GastoneScaglione NicolaScaiola AlessandroScàlfaro Oscar LuigiScaramucci Guaitini AlbaScarlato GuglielmoScotti VincenzoSegni MariottoSenaldi CarloSeppia MauroSerafini MassimoSerrentino PietroSerri RinoServello Francesc oSignorile ClaudioSilvestri Giuliano

Sinesio GiuseppeSoave SergioSodano GiampaoloSoddu PietroSorice VincenzoSospiri NinoSpataro AgostinoStegagnini BrunoSterpa EgidioStrumendo LucioSullo FiorentinoSusi Domenic o

Tagliabue GianfrancoTamino GianniTancredi AntonioTassi CarloTassone MarioTatarella Giusepp eTedeschi NadirTesini GiancarloTesta AntonioTiraboschi Angel oToma MarioTorelli GiuseppeTortorella AldoTrabacchi Felic eTramarin AchilleTrantino VincenzoTrappoli FrancoTrebbi IvanneTringali PaoloTriva Rubes


Vacca GiuseppeValensise RaffaeleVecchiarelli BrunoVentre AntonioVernola NicolaVignola GiuseppeVincenzi BrunoViolante LucianoVirgili BiagioViscardi Michel eVisco Vincenzo AlfonsoViti VincenzoVizzini Carlo Michele

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Sono in missione:

Amadei Giusepp eAstori Gianfranc oCattanei FrancescoCiccardini BartoloFioret MarioGioia Luig iMartino GuidoMassari RenatoOlcese VittorioRiz RolandScovacricchi Martin oSpini ValdoZavettieri Saveri o

(Presiedeva il Vicepresidente AldoAniasi) .


PRESIDENTE. Passiamo all 'articolo 1 7

e all'annessa tabella n . 15 . Ne do let-tura :

(Stato di previsione delMinistero del lavoro e della previdenz a

sociale e disposizioni relative) .

«Sono autorizzati l ' impegno e il paga -mento delle spese del Ministero del lavor oe della previdenza sociale, per l'anno fi-nanziario 1985, in conformità dell 'an-nesso stato di previsione (Tabella n . 15) .

Il Ministro del tesoro è autorizzato, perl 'anno finanziario 1985, su proposta dei

Ministri interessati, a trasferire, dagl istanziamenti di competenza e cass aiscritti nello stato di previsione del Mini-stero del lavoro e della previdenza sociale— rubrica Ispettorato del lavoro — allostato di previsione del Ministero dell'in-dustria, del commercio e dell'artigianato ,le somme occorrenti per il trattament oeconomico del personale dell'Ispettorat otecnico dell'industria, di cui al decreto de lPresidente della Repubblica 12 maggio1953, n. 1265.

Il Ministro del tesoro è autorizzato aprovvedere, con propri decreti, in terminidi competenza e cassa, alla riassegna-zione nello stato di previsione del Mini-stero del lavoro e della previdenza so-ciale, per l'anno finanziario 1985, dellesomme versate sul capitolo n . 2376 dellostato di previsione dell'entrata dai con-travventori alle disposizioni regolanti i lcollocamento dei lavoratori in agricol-tura, ai sensi della legge 8 agosto 1972, n.459» .

Passiamo alla discussione sull'articolo17 e sull'annessa tabella n . 15. Ha chiestodi parlare l'onorevole Gianni . Ne ha facol -tà .

ALFONSO GIANNI . Signor Presidente, sa-rebbe strano se una tabella che si riferiscead un Ministero così importante, qual èquello del lavoro e della previdenza so-ciale, fosse votata senza un minimo no ndico di attenzione, ma quanto meno didiscussione da parte dei colleghi inquest'aula .

D'altra parte le questioni sollevate inrelazione alla tabella n . 15 sono un po' i lnocciolo del giudizio che noi abbiamodato, e che è negativo, anzi pesantement enegativo, sui documenti finanziari e d ibilancio presentati dal Governo .

Anche dalla lettura, spesso arida, diquesta tabella, appare chiaramente com esia inesistente la preoccupazione diquesto Governo relativamente al pro-blema del rilancio dello sviluppo edell 'occupazione . Eppure, ci troviamo i nuna situazione grave . Lo abbiamo giàdetto e continuiamo a dirlo, perché la

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IX LEGISLATURA ; DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 NOVEMBRE 1984

gravità del problema è tale da imporreche non si taccia mai, in nessuna circo-stanza. Il problema occupazionale nel no-stro paese continua non solo ad essereacuto, ma anche ad aggravarsi molto ra-pidamente, con una progressione quasigeometrica, specialmente negli ultimimesi .

Mentre il Governo Craxi ha seguito l asua filosofia sociale e politica, le sue be nnote ricette di politica economica, in tutt oquesto periodo il problema occupazionaleè diventato sempre più esplosivo, a par-tire dai settori della grande industria, i lcui calo dell 'occupazione non è statocompensato da un corrispondente au -mento in altri settori .

Non ricordo se il relatore per la mag-gioranza o il presidente della Commis-sione bilancio hanno accusato la sinistradi voler intensificare la politica inflazioni-stica, in quanto preoccupata soltant oper il calo dell 'occupazione . Analoga -mente, sono state mosse altre accuse percercare di confondere le acque su questoterreno. Noi vogliamo ribadire, ancor auna volta, che, se non si aggredisce nellesue cause di fondo il problema occupazio-nale, mettendo in moto una politica attiv ain questo campo, conseguentemente do-tando il Ministero e le strutture ad ess opreposte dei fondi, degli uomini, delle ca-pacità necessarie, non si scalfiscono nep-pure lontanamente le cause struttural idella crisi nel nostro paese .

E allora, il divario tra il nostro paese egli altri paesi aumenterà, e quella che èuna tendenza, per altro non isolata a li -vello internazionale, alla contrazionedell 'occupazione diventerà ancora pi ùgrave, perché si sommerà a debolezzeprecedenti. Quindi, sarà impossibile, daqualunque punto di vista, pensare ad u nmitico aggancio alla cosiddetta ripresa in-ternazionale. D'altro canto la ripresa in-ternazionale, a partire dal suo fulcro, gl iStati Uniti d'America, o anche da alcun ipaesi europei economicamente rilevanti ,come la Germania e la Francia (e l 'ultimorapporto di Prometeia Io mette in luce), èuna ripresa che ha già dimostrato, acausa di quelle debolezze di fondo che già

evidenziavamo nel corso della tormentatadiscussione sul decreto-legge relativo alcosto del lavoro, di essere una ripresa tal -mente fragile e contraddittoria che già s isono innescati meccanismi di ritorno .

Quindi, il nostro paese non potrà go-dere di quei benefici che derivano dallacongiuntura internazionale relativamentemeno drammatica. Ma anche in queipaesi la situazione occupazionale si pre-senta con le caratteristiche della dram-maticità sociale, dello scontro aperto,come avviene in Inghilterra, dove le sceltethatcheriane, che si vorrebbero importarenel nostro paese (per altro con lo stilesempre appiccicaticcio di chi cerca di co-piare gli altri, senza avere il dono dell 'ori-ginalità neppure nelle parti negative)hanno provocato la grande tragedia so-ciale e lo scontro che ha portato ad un osciopero di durata lunghissima, forse a lmaggiore sciopero della storia del movi-mento operaio internazionale . Mi rife-risco allo sciopero dei minatori inglesi ,ovviamente .

Allora, è questo il grande nodo attra-verso cui devono passare tutte le politicheeconomiche del mondo occidentale ; è unnodo che non può essere eluso . Nessunogoverno può condurre una manovra poli-tico-economica di fondo, se non è quantomena in grado di avviare a soluzionequesto problema, perché così non fa-cendo gli viene a mancare quel consens osociale che è unica condizione per garan-tire una stabilità che permetta ad un pro-gramma di politica economica di durare ,di poter avere successo, di avere effica-cia .


GIUSEPPE AllARO

ALFONSO GIANNI. Mi rendo conto chequeste considerazioni svolte, se non erro ,in assenza del ministro del lavoro, forseimpegnato nel suo nuovo e più modern oruolo di presidente della Lega basket, ri-schiano di cadere nel vuoto. A lui, però ,particolarmente avrei voluto rivolgermi ,perché non c'è dubbio che siamo di fronte

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ad una schizofrenia totale . Noi siamo difronte, onorevoli colleghi, ad un ministrodel lavoro che organizza convegni, semi-nari, dibattiti, discussioni anche interes-santi, con presenze estremamente qualifi-cate, ma tutto ciò rimane confinato nelmondo delle parole. Lo stesso piano de-cennale sul problema del lavoro, gli stess ipropositi che in ambienti socialisti hannovisto interessanti proposte, a partire daltema dell 'agenzia del lavoro, restanospesso confinati in espressioni di mino-ranza ed in pure e semplici formulazion idi parole. Non c'è nessuna traccia diquesta progettualità nei documenti uffi-ciali del Governo, nessuna traccia negl iatti concreti ed operativi del Governo .

Abbiamo, allora, ragione di credere ch ei piani decennali, i convegni, le promesse ,le analisi, le parole, anche se sofisticati ,rappresentino la coperta che serve a ma-scherare quella situazione che in realtà' èdeterminata dalle scelte recessive de lgrande padronato, che guidano in Italia— compreso il settore delle partecipa-zioni statali — una politica tesa alla dimi-nuzione dell'occupazione .

Cari colleghi, ritorna ed è ritornato qui ,non solo a proposito di questa tabella, maanche in sede di discussione del disegn odi legge finanziaria, il grande drammadei disoccupati italiani, a partire da co-loro che sono stati espulsi dalla grand eindustria, da coloro che, ad esempio, sonostati espulsi dalla FIAT a Torino o ch eforse si apprestano ad esserlo dalla Ma-gneti Marelli di Milano (sempre gruppoFIAT), o da coloro che vedono minacciatoil proprio posto di lavoro in altre grand iaziende del settore automobilistico, a co-minciare dall 'Alfa Romeo, per finire all acondizione dei cassaintegrati, quelli cui s iimpone, attraverso le disposizioni dellalegge finanziaria, di pagare i contribut iper malattia, cioé gli oneri sociali, dopoche ai datori di lavoro per anni e anni s isono graziosamente concesse decine d imiliardi di fiscalizzazione degli oneri so-ciali .

Ebbene, questa qualità è quella che co-stituisce la carne ed il sanque della situa-zione economica del nostro paese. Non il

gioco sulle cifre, non la confusione, arta-tamente creata dalla propaganda di go-verno, addirittura tra tasso medio di in-flazione e calo tendenziale della stessa, eneppure le cifre verniciate di rosa con ifiorellini di garofano attorno, possonofarci dimenticare una realtà sociale cheha ormai i toni della drammaticità .

Rispetto a questa realtà, rispetto al checosa fare, ci sono solamente le proposte,che spesso lasciano anche perplessi, mache sono l'espressione di uno sforzo e d iuna volontà, che provengono dal movi-mento sindacale . Proposte disattese, nep -pure discusse, neppure prese in conside-razione, di cui non si tiene conto neppureall'interno di quei convegni altisonanti, iquali poi danno origine ad atti lussuosa -mente stampati, ma che non hanno stori anei documenti economici e negli atti con-creti di questo Governo. Non intendiamoentrare nel dettaglio di una riforma nonancora fatta del collocamento in Italia ,nel merito del fatto che da anni discu-tiamo presso la Commissione lavoro un alegge che non riusciamo a rendere ope-rante non perché l 'opposizione gioca ilsuo ruolo, bensì perché di volta in volt aalcune parti della legge, che interessanola Confindustria, a partire dal tema dellachiamata nominativa, vengono inserite indecreti ad hoc.

Tutto ciò blocca una discussione ed unconfronto che più propriamente si po-trebbero fare di fronte ad un progetto diriforma complessiva che metta in mot ogli strumenti per un'attiva politica del la-voro. Senza dover citare tutte queste cose ,che costituiscono la realtà politica diquesto Governo e di questo Ministero ,senza dover citare i grandi falliment idella legislazione sulla occupazione gio-vanile, senza dover citare l'arretratezz adelle nostre strutture riguardo ad altrisettori e senza neppure toccare il grandetema della previdenza e dell'assistenza so-ciale, credo di aver ricordato, per dover edi parlamentare, senza cioè lasciare chela votazione di questa tabella avvenganell ' indifferenza generale, le profonde ra-gioni della nostra opposizione a questoarticolo. Tale opposizione va al di là delle

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aride cifre, in quanto riguarda il nocciol odella politica, che intendiamo cambiare,di un Governo — considerando chequesta maggioranza non solo è debole m anel corso di questa discussione ha piùvolte dimostrato di non esistere più —che non ha più ragione di governare (Ap-plausi dei deputati del PDUP, all 'estremasinistra e dei deputati del gruppo di demo-crazia proletaria) .

PRESIDENTE. Passiamo alla vota-zione .

Votazione segreta.

PRESIDENTE. Indìco la votazione se-greta, mediante procedimento elettro-nico, sul l 'articolo 17 e sull 'annessa tabellan. 15, nel testo della Commissione .

Segue votazione) .







Abete GiancarloAgostinacchio PaoloAiardi AlbertoAlagna EgidioAlasia GiovanniAlberini GuidoAlborghetti GuidoAlinovi AbdonAloi FortunatoAlpini RenatoAltissimo RenatoAmadei Ferretti MalgariAmalfitano DomenicoAmbrogio FrancoAmodeo NataleAndò Salvatore

Andreotti GiulioAngelini PieroAngelini VitoAnselmi TinaAntonellis SilvioAntoni VareseArbasino AlbertoArisio Luig iArmato BaldassareArmellin Lin oArtese VitaleArtioli RossellaAstone GiuseppeAugello GiacomoAuleta FrancescoAzzolini Lucian o

Badesi Polverini LiciaBalbo Ceccarelli LauraBalestracci NelloBalzamo VincenzoBalzardi Piero Angel oBaracetti ArnaldoBarbalace FrancescoBarbato AndreaBarbera AugustoBarca LucianoBarontini RobertoBarzanti NedoBassanini Franc oBattistuzzi Paol oBecchetti ItaloBelardi Merlo EriaseBellini GiulioBellocchio Antoni oBelluscio CostantinoBenedikter JohannBenevelli Luig iBernardi Antoni oBernardi GuidoBerselli Filipp oBianchi FortunatoBianchi Beretta RomanaBianchi di Lavagna VincenzoBianchini GiovanniBianco GerardoBinelli Gian Carl oBiondi Alfredo PaoloBirardi MarioBisagno TommasoBocchi Faust oBochicchio Schelotto Giovanna

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Bodrato GuidoBoetti Villanis AudifrediBogi GiorgioBonalumi GilbertoBoncompagni LivioBonetti Mattinzoli PieraBonferroni FrancoBonfiglio AngeloBorghini GianfrancoBorgoglio FeliceBorruso AndreaBortolani FrancoBosco BrunoBosco Manfred iBoselli Anna detta MilviaBosi Maramotti GiovannaBotta GiuseppeBottari Angela MariaBressani PiergiorgioBriccola ItaloBrina AlfioBrocca BeniaminoBruni FrancescoBruzzani RiccardoBubbico MauroBulleri Luigi

Cabras PaoloCaccia PaoloCafarelli FrancescoCalamida FrancoCalonaci VascoCalvanese FloraCampagnoli MarioCannelonga SeverinoCanullo LeoCapecchi Pallini Maria TeresaCapria NicolaCaprili Milziade Silvi oCaradonna GiulioCardinale EmanueleCarelli Rodolf oCaria Filipp oCarlotto NataleCaroli GiuseppeCarpino AntonioCarrus NinoCasalinuovo MarioCasati Francesc oCasini CarloCasini Pier FerdinandoCastagnola Luigi

Cavagna MarioCavigliasso PaolaCazora Benit oCeci Bonifazi AdrianaCerquetti EneaCerrina Feroni Gian LucaChella MarioCherchi SalvatoreCiafardini MicheleCiaffi AdrianoCiampaglia AlbertoCiancio AntonioCifarelli Michel eCiocci LorenzoCiocia GrazianoCiofi degli Atti Paol oCirino Pomicino PaoloCitaristi SeverinoCocco MariaCodrignani GiancarlaColombini LedaColoni SergioColucci FrancescoColumba MarioColzi OttavianoCominato LuciaComis AlfredoConte CarmeloConti PietroContu FeliceCorder MarinoCorreale PaoloCorsi UmbertoCorti BrunoCorvisieri SilverioCosta RaffaeleCosti SilvanoCresco AngeloCrippa GiuseppeCrucianelli FamianoCuffaro AntoninoCuojati Giovann iCurci Francesc oCurcio Rocco

D'Acquisto MarioD'Aimmo FlorindoDal Castello MarioDal Maso GiuseppeD'Ambrosio MicheleDa Mommio GiorgioDanini Ferruccio

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d'Aquino SaverioDardini SergioDarida ClelioDe Carli FrancescoDegennaro GiuseppeDel Donno OlindoDell'Andro RenatoDell 'Unto Pari sDel Mese PaoloDe Lorenzo FrancescoDel Pennino Antoni oDe Luca Stefan oDemitry GiuseppeDe Rose EmilioDi Donato GiulioDi Giovanni Arnald oDiglio PasqualeDignani Grimaldi Vand aDi Re CarloDonazzon RenatoDrago AntoninoDutto Mauro

Ebner Michael

Fabbri OrlandoFacchetti GiuseppeFagni EddaFalcier LucianoFantò VincenzoFausti FrancoFelisetti Luigi DinoFerrara GiovanniFerrari BrunoFerrari Giorgi oFerrari MarteFerrari SilvestroFerrarini GiulioFerri FrancoFiandrotti FilippoFincato Grigoletto Laur aFini GianfrancoFiori PublioFiorino FilippoFittante Costantin oFlorino MicheleFontana Giovann iFornasari GiuseppeForner GiovanniForte FrancescoFortuna LorisFoschi Franco

Foti LuigiFracanzani CarloFracchia BrunoFrancese AngelaFranchi FrancoFranchi Roberto

Gabbuggiani ElioGalasso GiuseppeGalloni GiovanniGaravaglia Maria PiaGarocchio AlbertoGaspari RemoGasparotto Isai aGatti GiuseppeGava Antoni oGelli BiancaGeremicca AndreaGermanà AntoninoGhinami AlessandroGiadresco Giovann iGianni Alfons oGiovagnoli Sposetti Angel aGiovannini ElioGitti TarcisioGorgoni GaetanoGoria GiovanniGoria MassimoGradi GiulianoGraduata MicheleGranati Caruso Maria TeresaGrassucci LelioGrippo UgoGrottola GiovanniGualandi EnricoGuarra AntonioGuerrini PaoloGuerzoni LucianoGullotti Antonino


Jovannitti Alvaro

La Ganga GiuseppeLagorio LelioJLa Malfa GiorgioLamorte PasqualeLanfranchi Cordioli Valentina

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La Penna Girolam oLa Russa VincenzoLeccisi PinoLega SilvioLenoci ClaudioLevi Baldini Ginzburg NataliaLo Bello ConcettoLobianco ArcangeloLoda FrancescoLodi Faustini Fustini Adrian aLodigiani Orest eLombardo AntoninoLo Porto GuidoLops Pasqual eLussignoli Francesco Pietro

Macaluso AntoninoMacciotta Giorgi oMaceratini GiulioMacis FrancescoMadaudo Din oMagri LucioMainardi Fava AnnaMalfatti Franco MariaMalvestio Piergiovann iManca EnricoManca NicolaManchinu AlbertoMancini VincenzoManfredi Manfred oManna AngeloMannino AntoninoMannuzzu SalvatoreMarianetti Agostin oMarrucci EnricoMartelli Claudi oMartellotti LambertoMartinat UgoMarzo BiagioMasina EttoreMastella ClementeMatarrese AntonioMattarella SergioMatteoli AlteroMazzone Antoni oMedri GiorgioMeleleo SalvatoreMelillo Savin oMemmi Luig iMeneghetti Gioacchin oMennitti DomenicoMensorio Carmine

Merolli CarloMicheli FilippoMigliasso TeresaMinervini GustavoMinozzi Rosann aMinucci AdalbertoMisasi RiccardoMonducci MarioMonfredi NicolaMongiello Giovann iMontanari Fornari NandaMontessoro Antoni oMoro Paolo EnricoMoschini RenzoMotetta Giovann i

Napolitano Giorgi oNatta AlessandroNebbia GiorgioNenna D'Antonio AnnaNicolini Renat oNonne Giovann iNucara FrancescoNucci Mauro Anna Maria


Paganelli EttorePajetta Gian CarloPallanti NovelloPalmieri ErmenegildoPalmini Lattanzi RosellaPalopoli FulvioPandolfi Filippo MariaParigi GastoneParlato AntonioPasqualin ValentinoPastore AldoPatria RenzoPatuelli AntonioPedrazzi Cipolla Anna Mari aPeggio Eugeni oPellegatta GiovanniPellicanò Gerolam oPellizzari GianmarioPernice GiuseppePerrone AntoninoPerugini Pasquale

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Petrocelli EdilioPetruccioli ClaudioPicano AngeloPicchetti Santin oPiccoli FlaminioPierino GiuseppePiermartini GabrielePillitteri GiampaoloPiredda MatteoPiro FrancescoPisani LucioPisanu GiuseppePochetti MarioPoggiolini DaniloPolesello Gian UgoPoli Bortone AdrianaPoli Gian GaetanoPolidori EnzoPontello ClaudioPortatadino Costant ePoti DamianoPreti Luig iProietti FrancoProvantini AlbertoPujia CarmeloPumilia Calogero

Quarta NicolaQuercioli ElioQuieti Giuseppe

Rabino GiovanniRadi Lucian oRaffaelli MarioRallo Girolam oRauti GiuseppeRavaglia GianniRavasio RenatoRebulla LucianoReichlin AlfredoReina GiuseppeRiccardi Adelm oRicciuti RomeoRicotti FedericoRidi SilvanoRighi LucianoRinaldi LuigiRindone SalvatoreRizzi EnricoRizzo AldoRocchi RolandoRocelli Gianfranco

Romano DomenicoRomita Pier LuigiRonchi EdoardoRonzani Gianni VilmerRosini GiacomoRossattini StefanoRossi AlbertoRossi di Montelera LuigiRossino Giovann iRubbi AntonioRubinacci Giusepp eRubino RaffaelloRuffini AttilioRuffolo GiorgioRusso Ferdinand oRusso FrancescoRusso GiuseppeRusso Raffael eRusso Vincenzo

Sacconi MaurizioSalerno Gabriel eSarnà FrancescoSandirocco Luig iSanese NicolaSanfilippo SalvatoreSangalli CarloSanguineti Mauro Angel oSanlorenzo BernardoSannella BenedettoSantarelli GiulioSantini RenzoSantuz GiorgioSanza Angelo Mari aSapio FrancescoSaretta GiuseppeSarti AdolfoSarti ArmandoSastro EdmondoSatanassi AngeloSavio GastoneScaglione NicolaScaiola AlessandroScàlfaro Oscar Luig iScaramucci Guaitini AlbaScarlato Guglielm oSegni MariottoSenaldi CarloSeppia MauroSerafini MassimoSerrentino PietroSerri Rino

Atti Parlamentari

— 20594 —



Servello FrancescoSignorile Claudi oSilvestri GiulianoSinesio Giusepp eSoave Sergi oSodano GiampaoloSoddu PietroSorice VincenzoSospiri NinoSpataro AgostinoStegagnini BrunoSterpa EgidioStrumendo Luci oSullo FiorentinoSusi Domenic o

Tagliabue GianfrancoTamino GianniTancredi AntonioTassi CarloTassone Mari oTatarella Giusepp eTedeschi NadirTesini GiancarloTesta AntonioTiraboschi Angel oTorna Mari oTorelli GiuseppeTortorella Ald oTrabacchi Felic eTramarin Achill eTrantino VincenzoTrappoli FrancoTrebbi IvanneTringali PaoloTriva Rubes


Vacca GiuseppeValensise RaffaeleVecchiarelli BrunoVentre AntonioVernola NicolaVignola GiuseppeVincenzi BrunoViolante LucianoVirgili BiagioViscardi MicheleVisco Vincenzo Alfonso

Viti Vincenz oVizzini Carlo Michele


Sono in missione:

Amadei GiuseppeAstori GianfrancoCattanei FrancescoCiccardini BartoloFioret MarioGioia Luig iMartino Guid oMassari RenatoOlcese Vittori oRiz RolandScovacricchi MartinoSpini ValdoZavettieri Saverio


PRESIDENTE. Do lettura dell 'articolo18 con l 'annessa tabella n . 16:

(Stato di prevision edel Ministero del commercio con l'estero


«Sono autorizzati l ' impegno e il paga -mento delle spese del Ministero del com-mercio con l'estero, per l 'anno finanziario1985, in conformità dell'annesso stato diprevisione (Tabella n . 16)» .

(Presiedeva il Vicepresidente Giusepp eAzzaro) .

Atti Parlamentari

— 20595 —



Nessuno chiedendo di parlare su talearticolo, al quale non sono stati presentat iemendamenti, passiamo alle dichiara-zioni di voto .

Ha chiesto di parlare l'onorevole Gra-duata. Ne ha facoltà .

MICHELE GRADUATA. Signor Presi -dente, nell'annunciare il voto contrario de lgruppo comunista, è mia intenzione sof-fermarmi brevemente sui conti conl 'estero del nostro paese. Di fronte ad u navanzo nel 1983 di circa 1,160 miliardi ,per il 1984 è previsto un disavanzo di circa2 mila miliardi, e ciò sebbene le importa-zioni siano diminuite e le esportazioni au-mentate. Perché avviene tutto ciò? Perchésono intervenute grosse novità nello sce-nario nazionale ed internazionale, che ilGoverno italiano pensa di poter dominarecon metodi e sistemi vecchi. Tutto ciò, tral'altro, mentre gli altri paesi nostri concor-renti non stanno fermi, anzi stanno appor -tando notevoli mutamenti nel settore delcommercio con l 'estero. Ancora una volta,pertanto, il nostro paese corre il rischio,come è avvenuto negli anni '60, di perdereuna grande occasione per adeguare le pro -prie strutture del commercio estero all enovità intervenute . Esprimiamo un giu-dizio negativo sulla politica in tale settor esvolta dal nostro Governo.

Le novità cui ho fatto cenno consistononel fatto che il nostro paese non è piùsoltanto trasformatore di prodotti, ma ag-giunge valore ai semilavorati che impor-tiamo; ciò significa che ormai non bast apiù, come per il passato, esportare di piùper equilibrare i conti con l 'estero, perchéesportare di più significa tirarsi dietro i lvalore aggiunto dell 'approvvigionamentodelle materie intermedie che importiamo .Occorre, dunque, una svolta per un di-verso raccordo tra la politica industrial enazionale e quella del commercio estero ,svolta che punti ad una diversa composi-zione merceologica delle nostre importa-zioni e, nello stesso tempo, all'evoluzionedella loro competitività in alcuni partico-lari settori . Se così non avverrà, si per-derà capacità di tenuta sui mercati inter -nazionali .

A ciò si aggiunga che la situazione in-ternazionale nella quale operiamo è do-minata dall'inasprirsi di conflitti com-merciali, dall'accentuarsi di fenomeni d iprotezionismo occulto, da conflitti incampo agricolo e da manifestazioni ditipo protezionistico negli scambi tra ipaesi dell'Est e quelli dell 'Ovest. Se cosìstanno le cose, le novità da apportarenelle misure a favore del commercioestero non possono ridursi, come per ilpassato, soltanto ad un intervento di tip ofinanziario che, di fatto, favorisce soprat-tutto la grande industria, a discapito dellapiccola e della media impresa che, al con-trario, è interessata ai servizi reali . Inveceanche questo Governo, come gli altri chelo hanno preceduto persegue, con la leggefinanziaria e con il bilancio, la vecchia viaconsistente in stanziamenti finanziari allaSACE, al Mediocredito, ai consorzi allaesportazione ed al potenziamento degl iuffici all'estero .

Noi comunisti non sottovalutiamo l'esi-genza di interventi di natura finanziariache, come nel caso del potenziamentodegli uffici esteri dell'ICE, anche noi au-spicavamo, ma che tuttavia critichiamoper il fatto che tale stanziamento si ef-fettua in assenza di un qualsiasi piano d iristrutturazione degli uffici esteridell'ICE e di apertura di nuove sedi, pro-blemi rispetto ai quali riteniamo che i lParlamento dovrebbe discutere gli inter-venti da considerare prioritari .

C'è, quindi, bisogno di una svolta d iqualità e ciò si può realizzare soltanto conuna riforma degli enti che operano nelcommercio estero . Invece, così come èavvenuto per la riforma dell'ICE — cu iviene trasferito circa il 90 per cento dellostanziamento previsto per il dicastero de lcommercio estero —, annunciata dal mi-nistro competente all'inizio della legisla-tura, nulla si è fatto. Altrettanto urgente èla definizione legislativa dello status deilavoratori italiani impiegati nelle impres enazionali all 'estero .

Al quadro che ho delineato si aggiun-gano i nodi strutturali della nostra bi-lancia commerciale che ancora una volta,anche quest 'anno, vede confermati in

Atti Parlamentari

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quello energetico, in quello agro-alimen-tare ed in quello chimico i settori fonda-mentali del nostro deficit con l'estero, de-ficit con compensato né dalle rimessedegli emigrati né dalle entrate turistiche.Ma questi nodi, proprio perché struttu-rali, erano già presenti negli anni prece -denti .

Qual è la politica del Governo italianoin questi settori? Nel settore energetico,ad esempio, a che punto è il relativopiano? Ed in quello agro-alimentare, il cu ideficit pure quest'anno è diminuito, ma icui stanziamenti non sono adeguati a daffrontare le nuove scadenze rappresen-tate dall'ingresso della Spagna e del Por-togallo nella Comunità Economica Euro-pea, che cosa si pensa di fare? Perché l amaggioranza ha respinto i nostri emenda-menti — uno addirittura per un solo voto— che andavano nella direzione di attri-buire maggiori finanziamenti all 'agricol-tura? Quest 'anno, invece, come è statodenunciato, avremo 700 miliardi in menonel settore dell'agricoltura .

E nel settore chimico, il cui deficit èaumentato, il Governo italiano vuole dav-vero avere una industria chimica o vuolecontinuare a chiudere i complessi indu-striali, soprattutto nel Mezzogiorno, econdannarci a comprare la chimicaall'estero?

Tutto ciò premesso, signor Presidente ,onorevoli colleghi, l'Italia, a nostro av-viso, sconta in questo momento profond iritardi, antichi e recenti, nel settore de lcommercio con l'estero, sia sul pian odella riconversione industriale e del con -seguente adattamento dell'offerta internaalla nuova domanda mondiale, sia su lpiano degli strumenti propriamente fina-lizzati alla promozione del prodott oall'estero tendenti a superare le difficolt àdi radicamento delle nostre imprese ope-ranti all'estero .

Tenuto conto di tutto ciò, nonché delfatto che manca una politica generale delGoverno in questo settore e del fatto ch equesta politica manca sia nella tabell apresentata sia nella legge finanziaria —considerato che è nostra opinione cheessa sia sempre anche nella volontà della

maggioranza che non intende affrontarequesti nodi — non ci resta che votare con-tro, intensificando su questi temi il nostroimpegno nel Parlamento e nel paese (Ap-plausi all'estrema sinistra) .

PRESIDENTE. Poiché nessun altrochiede di parlare per dichiarazione divoto, passiamo alla votazione .

Votazione segreta.

PRESIDENTE. Indìco la votazione se-greta, mediante procedimento elettro-nico, sull'articolo 18, con l'annessa ta-bella n . 16, nel testo della Commissioneidentico a quello del Governo.








PRESIDENTE. Do lettura dell ' articolo19, con l'annessa tabella n . 17 .

Stato di previsione del Ministerodella marina mercantilee disposizioni relativ e

«Sono autorizzati l ' impegno e il paga -mento delle spese del Ministero della ma-rina mercantile, per l 'anno finanziario1985, in conformità dell'annesso stato diprevisione (Tabella n. 17)» .

Non essendo stati presentati emenda-menti e nessuno chiedendo di parlare,passiamo alla votazione .

Atti Parlamentari

— 20597 —

Camera dei Deputati


Votazione segreta .







Abete GiancarloAgostinacchio PaoloAiardi AlbertoAlagna EgidioAlasia GiovanniAlberini GuidoAlborghetti GuidoAlibrandi TommasoAlinovi AbdonAloi FortunatoAlpini RenatoAltissimo RenatoAmadei Ferretti MalgariAmalfitano DomenicoAmato GiulianoAmbrogio FrancoAmodeo NataleAndò SavatoreAndreoni GiovanniAndreotti GiulioAngelini PieroAnselmi TinaAntonellis Silvi oAntoni VareseArbasino AlbertoArisio Luig iArmato BaldassareArmellin LinoArtese VitaleArtioli Rossella

Astone GiuseppeAugello GiacomoAuleta FrancescoAzzolini Lucian o

Badesi Polverini Licia 'Balbo Ceccarelli LauraBalestracci NelloBalzamo Vincenz oBaracetti ArnaldoBarbalace FrancescoBarbato AndreaBarbera August oBarca LucianoBarontini Robert oBarzanti NedoBassanini FrancoBattistuzzi PaoloBecchetti ItaloBelarci Merlo EriaseBellini GiulioBellocchio Antoni oBelluscio CostantinoBenedikter JohannBenevelli Luig iBernardi Antoni oBernardi GuidoBianchi FortunatoBianchi Beretta RomanaBianchini GiovanniBianco GerardoBinelli Gian CarloBiondi Alfredo PaoloBirardi MarioBisagno Tommas oBocchi Faust oBochicchio Schelotto GiovannaBodrato GuidoBoetti Villanis Audifred iBogi GiorgioBonalumi GilbertoBoncompagni Livi oBonetti AndreaBonetti Mattinzoli PieraBonfiglio AngeloBorghini GianfrancoBorgoglio FeliceBorruso AndreaBortolani FrancoBosco BrunoBosco Manfred iBoselli Anna detta Milvia

PRESIDENTE. Indìco la votazione se-greta, mediante procedimento elettro-nico, sull'articolo 19, con l'annessa ta-bella n . 17, nel testo della Commissioneidentico a quello del Governo .


Atti Parlamentari

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Bosi Maramotti GiovannaBottari Angela MariaBressani PiergiorgioBriccola ItaloBrina AlfioBrocca Beniamin oBruni FrancescoBruzzani RiccardoBubbico MauroBulleri Luigi

Cabras PaoloCaccia PaoloCafarelli Francesc oCalamida FrancoCalonaci Vasc oCalvanese FloraCampagnoli MarioCannelonga SeverinoCanullo LeoCapecchi Pallini Maria TeresaCapria NicolaCaprili Milziade SilvioCaradonna GiulioCardinale Emanuel eCarelli RodolfoCaria FilippoCarlotto NataleCaroli GiuseppeCarpino AntonioCarrus Nin oCasalinuovo MarioCasati FrancescoCasini CarloCasini Pier FerdinandoCastagnola Luig iCavagna MarioCavigliasso Paol aCazora BenitoCeci Bonifazi AdrianaCerquetti EneaCerrina Feroni Gian LucaChella MarioCherchi SalvatoreCiafardini MicheleCiaffi AdrianoCiampaglia AlbertoCiancio Antoni oCiccardini BartoloCifarelli MicheleCiocci LorenzoCiocia Graziano

Ciofi degli Atti PaoloCirino Pomicino PaoloCitaristi SeverinoCocco MariaCodrignani GiancarlaColombini LedaColoni SergioColucci FrancescoColumba MarioColzi OttavianoCominato LuciaComis AlfredoConte CarmeloConti PietroContu FeliceCorder MarinoCorreale Paol oCorsi UmbertoCorti BrunoCorvisieri SilverioCosta RaffaeleCosti SilvanoCresco AngeloCrippa GiuseppeCrucianelli FamianoCuffaro AntoninoCuojati Giovann iCurci FrancescoCurcio Rocco

D'Acquisto MarioD'Aimmo FlorindoDal Castello MarioDal Maso GiuseppeD'Ambrosio MicheleDa Mommio GiorgioDanini Ferrucciod'Aquino SaverioDardini SergioDarida ClelioDe Carli FrancescoDegennaro GiuseppeDell'Andro RenatoDell'Unto ParisDel Mese PaoloDe Lorenzo FrancescoDel Pennino Antoni oDe Luca Stefan oDemitry GiuseppeDi Donato GiulioDi Giovanni Arnald oDignani Grimaldi Vanda

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati


Di Re CarloDonazzon RenatoDutto Mauro

Ebner Michae l

Fabbri OrlandoFacchetti GiuseppeFagni EddaFalcier Lucian oFantò VincenzoFaraguti Lucian oFelisetti Luigi Din oFerrara GiovanniFerrari BrunoFerrari Mart eFerrari SilvestroFerrarini GiulioFerri FrancoFiandrotti FilippoFilippini GiovannaFincato Grigoletto LauraFini GianfrancoFiori PublioFiorino FilippoFittante CostantinoFlorino MicheleFontana GiovanniForner GiovanniForte Francesc oFortuna Lori sFoschi FrancoFracanzani CarloFracchia BrunoFrancese AngelaFranchi FrancoFranchi Roberto

Gabbuggiani ElioGalasso GiuseppeGalloni GiovanniGaravaglia Maria PiaGargani GiuseppeGarocchio AlbertoGaspari RemoGasparotto Isai aGatti GiuseppeGava Antoni oGelli BiancaGeremicca AndreaGermanà AntoninoGhinami Alessandro

Giadresco GiovanniGianni Alfons oGiovagnoli Sposetti AngelaGiovannini ElioGitti TarcisioGorgoni GaetanoGoria GiovanniGorla MassimoGradi GiulianoGraduata MicheleGranati Caruso Maria TeresaGrassucci LelioGrippo UgoGrottola GiovanniGualandi EnricoGuarra AntonioGuerrini PaoloGuerzoni LucianoGullotti AntoninoGunnella Aristide


Jovannitti Alvaro

La Ganga GiuseppeLagorio LelioLa Malfa Giorgi oLamorte PasqualeLanfranchi Cordioli Valentin aLa Penna Girolam oLa Russa VincenzoLeccisi PinoLega SilvioLevi Baldini Ginzburg NataliaLigato LodovicoLo Bello ConcettoLobianco ArcangeloLoda FrancescoLodi Faustini Fustini Adrian aLodigiani OresteLongo PietroLo Porto GuidoLops PasqualeLucchesi GiuseppeLussignoli Francesco Pietro

Macaluso AntoninoMacciotta Giorgio

Atti Parlamentari

— 20600 —

Camera dei Deputati


Maceratini GiulioMacis FrancescoMadaudo DinoMagri LucioMainardi Fava AnnaMalfatti Franco MariaMalvestio Piergiovann iManca Enric oManca NicolaManchinu Albert oMancini VincenzoManfredi Manfred oManna AngeloMannino AntoninoMannuzzu SalvatoreMarianetti AgostinoMarrucci EnricoMartelli ClaudioMartellotti Lambert oMartinat UgoMarzo BiagioMasina EttoreMastella ClementeMatarrese AntonioMattarella SergioMatteoli AlteroMazzone AntonioMedri GiorgioMeleleo SalvatoreMelillo SavinoMemmi LuigiMeneghetti Gioacchin oMennitti DomenicoMensorio Carmin eMerolli CarloMicheli FilippoMigliasso TeresaMinozzi RosannaMinucci AdalbertoMisasi RiccardoMonducci MarioMonfredi NicolaMongiello Giovann iMontanari Fornari NandaMontessoro Antoni oMoro Paolo EnricoMoschini RenzoMotetta Giovann iMundo Antonio

Napoli VitoNapolitano Giorgio

Natta AlessandroNebbia GiorgioNenna D'Antonio AnnaNicolini RenatoNicotra BenedettoNonne GiovanniNucara FrancescoNucci Mauro Anna Maria


Paganelli EttorePajetta Gian Carl oPallanti Novell oPalmieri ErmenegildoPalmini Lattanzi Rosell aPalopoli FulvioPandolfi Filippo Mari aParlato AntonioPasqualin ValentinoPastore AldoPatria RenzoPatuelli AntonioPedrazzi Cipolla Anna MariaPeggio EugenioPellegatta GiovanniPellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPernice GiuseppePerugini PasqualePetrocelli EdilioPicano AngeloPicchetti Santin oPiccoli FlaminioPierino Giusepp ePiermartini GabrielePillitteri Giampaol oPiredda MatteoPiro FrancescoPisani LucioPochetti MarioPoggiolini DaniloPolesello Gian UgoPoli Bortone AdrianaPoli Gian GaetanoPolidori EnzoPontello ClaudioPortatadino Costante

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Camera dei Deputati


Poti DamianoPreti LuigiProietti Franc oProvantini AlbertoPumilia Calogero

Quercioli ElioQuieti Giuseppe

Rabino GiovanniRadi LucianoRaffaelli MarioRallo GirolamoRauti GiuseppeRavaglia GianniRavasio Renat oRebulla LucianoReichlin AlfredoReina GiuseppeRiccardi AdelmoRicciuti RomeoRicotti FedericoRidi SilvanoRighi LucianoRinaldi LuigiRindone SalvatoreRizzi EnricoRizzo AldoRocchi RolandoRocelli GianfrancoRomano Domenic oRomita Pier LuigiRonchi EdoardoRonzani Gianni VilmerRosini GiacomoRossattini StefanoRossi AlbertoRossi di Montelera LuigiRossino Giovann iRubbi AntonioRubinacci Giusepp eRubino RaffaelloRuffini Attili oRuffolo GiorgioRusso Ferdinand oRusso FrancescoRusso GiuseppeRusso Vincenzo

Sacconi MaurizioSalerno GabrieleSamà Francesco

Sandirocco Luig iSanese NicolaSanfilippo SalvatoreSangalli CarloSanguineti Mauro AngeloSanlorenzo BernardoSannella BenedettoSantarelli Giuli oSantini RenzoSantuz GiorgioSapio Francesc oSaretta GiuseppeSarti ArmandoSastro EdmondoSatanassi AngeloSavio GastoneScaglione NicolaScaiola AlessandroScalfaro Oscar LuigiScaramucci Guaitini Alb aScarlato GuglielmoScotti VincenzoSegni MariottoSenaldi CarloSeppia MauroSerafini MassimoSerrentino PietroSerri RinoServello Francesc oSignorile ClaudioSilvestri Giulian oSinesio GiuseppeSoave SergioSodano GiampaoloSoddu PietroSorice VincenzoSospiri NinoSpataro AgostinoStegagnini BrunoSterpa EgidioStrumendo LucioSusi Domenic o

Tagliabue Gianfranc oTamino GianniTancredi AntonioTassi CarloTassone MarioTedeschi NadirTesini GiancarloTesta AntonioTiraboschi Angelo

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati


Torna MarioTorelli GiuseppeTortorella AldoTrabacchi FeliceTramarin AchilleTrantino Vincenz oTrappoli FrancoTrebbi IvanneTringali PaoloTriva Rubes


Vacca GiuseppeValensise RaffaeleVecchiarelli Brun oVentre AntonioVernola NicolaVignola Giusepp eVincenzi BrunoViolante LucianoVirgili BiagioViscardi MicheleVisco Vincenzo AlfonsoViti VincenzoVizzini Carlo Michele

Zamberletti GiuseppeZambon BrunoZampieri AmedeoZangheri RenatoZaniboni Antonin oZanini PaoloZanone Valeri oZarro Giovann iZolla Michel eZoppetti FrancescoZoppi PietroZoso GiulianoZuech GiuseppeZurlo Giusepp e

Sono in missione:

Amadei GiuseppeAstori GianfrancoCattanei FrancescoFioret MarioGioia Luig iMartino Guido

Massari RenatoOlcese Vittori oRoz RolandScovacricchi MartinoSpini ValdoSullo FiorentinoZavettieri Saverio


PRESIDENTE. Do lettura dell 'articolo20, con l'annessa tabella n . 18:

(Stato di previsione del Ministerodelle partecipazioni statal i


«Sono autorizzati l ' impegno e il paga -mento delle spese del Ministero delle par -tecipazioni statali, per l'anno finanziari o1985, in conformità dell'annesso stato d iprevisione (Tabella n . 18)x .

Non essendo stati presentati emenda-menti e nessuno chiedendo di parlare sutale articolo, passiamo alle dichiarazionidi voto .

Ha chiesto di parlare l'onorevole Mi -nervini. Ne ha facoltà .

GUSTAVO MINERVINI . Onorevole Presi -dente, egregi colleghi, non intendo de-nunciare una politica, ma semplicementela mancanza di qualsiasi politica per lepartecipazioni statali . Noi possiamo di-stinguere tre fasi : nella prima fase ,quando era ministro l 'onorevole De Mi-chelis, un gruppo estremamente robust odi deputati democristiani, capeggiat odall'allora presidente della Commissionebilancio onorevole La Loggia, present òuna proposta di legge che aveva comescopo dichiarato l'affermazione dell'auto-nomia degli enti di gestione. Di questogruppo faceva parte lo stesso onorevoleDarida, che allora non era ministro. Anzi ,molto spiritosamente, si sosteneva inquella proposta di legge che la funzion e


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Camera dei Deputati


del Ministero delle partecipazioni statal ifosse quella di garantire l 'autonomiadegli enti di gestione e delle società a par-tecipazione statale .

Al ministro De Michelis è succeduto, i nquesta legislatura, il ministro Darida i lquale, nella fase iniziale, ha percorso l astessa strada. Ricordo che in allegato allarelazione programmatica delle partecipa-zioni statali dell'anno scorso era una rela-zione della commissione Torregrossa,volta essenzialmente a giustificare le ra-gioni della persister za del Ministero dellepartecipazioni statali, ma che non man -cava di sostenere la funzione di garant edell 'autonomia degli enti, spettante al Mi-nistero stesso . Successivamente, 1 ' 8 e il 9

maggio, rispettivamente Il Sole-24 Ore ela Repubblica pubblicizzavano l ' iniziativadel collega Pumilia, responsabile per lademocrazia cristiana del settore delle par-tecipazioni statali, il quale illustrava un asua proposta di legge volta a sostenerel 'autonomia degli enti di gestione . Questaè la prima fase .

Ve ne è poi una seconda, in cui non èpiù di moda l'autonomia, ma è di moda i lcontrollo. A metà ottobre di quest'anno ,com'è noto, il ministro Darida trasmett euna circolare a tutte le società, oltre cheagli enti di gestione, in cui si chiede ch eprima di prendere qualsiasi iniziativa, sene dia comunicazione al ministro . SullaRassegna stampa del 16 novembre è ripor-tata un'intervista rilasciata dall'onorevoleDarida a Il popolo, in cui si dice che tal edisposizione è stata emessa per meri finidi informazione. Certo è che l'informa-zione preventiva rappresenta una formadi controllo ben efficace, in punto d ifatto !

Questa è la politica numero due, ed è l apolitica del ministro . Vi è poi la politicadella maggioranza, che, com'è noto, inCommissione bilancio toglie agli enti d igestione ogni potere di disporre dei fond iche ad essi vengono attribuiti, trasfe-rendo questo potere al CIPE . So bene chesi dice — e in proposito vi è anche un alettera dell 'onorevole Cirino Pomicino —che in tutti gli anni passati sarebbe avve-nuto lo stesso, ma Pirani su La stampa,

dimostra che ciò è avvenuto solo l'ann oscorso.

Avrete poi letto che vi è stata una seri edi denunzie di membri autorevolissimidella maggioranza, quali gli onorevoli LaMalfa e Andreatta . Secondo codesti auto-revoli colleghi questa, in realtà, è la viaalla lottizzazione partitica, e alla dere-sponsabilizzazione degli enti di gestione .Debbo dire che questa è una scelta dellamaggioranza. Il partito comunista si èastenuto; vi è stato anzi un interventoestremamente interessante del collegaMacciotta, che ha ridicolizzato l'argo -mento che veniva portato a giustifica-zione della devoluzione di poteri al CIPE,quello della distinzione tra fondi destinat ial ripiano dei debiti, e fondi destinati anuove iniziative . Efficacemente Macciottasottolineava come questa potesse definirs i«la via giudiziaria alla programmazione» ,poiché se i fondi non si destinano innanzitutto al ripianamento dei debiti, evidente-mente non resterà, per gli enti e le societ àche sono debitori, che portare i libri intribunale .

Abbiamo avuto quindi, nel breve vol-gere di un anno, tre politiche e, quel che èpiù bello, abbiamo oggi una politica delministro ed una politica della maggio-ranza .

Per quel che riguarda noi, accentuiamola mancanza di una politica, e ciò è piùche sufficiente a giustificare il nostro dis-senso.

La delegittimazione che la maggio-ranza ha fatto del suo ministro, dovrebbepoi indurre anche questa a votare controla tabella (Applausi dei deputati de lgruppo della sinistra indipendente eall'estrema sinistra) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto l'onorevole Ca-stagnola. Ne ha facoltà .

LUIGI CASTAGNOLA. Credo, signor Pre-sidente, signori deputati, che non vi sianodubbi sul fatto che l 'esame di questa ta-bella richieda attenzione da parte dell aCamera dei deputati e vorrei riallacciarm iall'intervento che mi ha preceduto nel

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considerare che numerosi colleghi che s isono pronunciati su giornali, che in quest igiorni hanno pubblicato interviste, nonhanno migliore sede di questa per farconoscere il loro pensiero a proposit odegli indirizzi del Ministero delle parteci-pazioni statali e insieme anche delle deci-sioni che la maggioranza della Camera h aassunto in materia .

Direi che in questa discussione vi è lapossibilità di un confronto, che forse nonsi determinò in occasione della discus-sione cui mi riferisco, che consentirebbeanche di formulare una risposta alla do-manda su che cosa sia oggi il Ministerodelle partecipazioni statali .

Il collega Minervini ha parlato di dele-gittimazione ; a mia volta parlerò di unacrisi di identità da parte della stessa mag-gioranza nei confronti del ministro .Quello che è certo è che, nel momento i ncui la maggioranza, contro il ministrodelle partecipazioni statali che non ha ri-tenuto neppure di commentare il fatto ,decide di sostituirsi alle soluzioni adottatedagli enti, d'intesa, naturalmente, con ilministro, l'organismo CIPE decide, a su avolta, di abolire il Ministero delle parteci-pazioni statali, lasciando al ministr ostesso una possibilità residuale di esister eattraverso le circolari alle quali si è rife-rita la stampa di questi giorni e dellequali gli organi parlamentari discute -ranno nei giorni prossimi.

Ma non c'è dubbio che, nel momento i ncui così critica si fa la situazione del Mini-stero, risulta ancora più importante, nell avalutazione del Parlamento, perché matu-rata anche da questa discussione, una ri-sposta alla domanda «perché è necessarioessere critici nei confronti della politicadelle partecipazioni statali?» .

Non c'è dubbio che è necessario esserecritici nei confronti della politica dellepartecipazioni statali, non c'è dubbio ch ebisogna essere critici nei confronti d iquesta politica, ma non certo perché glienti hanno troppa autonomia, ma anziperché gli stessi operano in assenza diuna scelta di politica industriale da part edel Governo della Repubblica, in rela-zione alla quale, naturalmente, si deter-

minano le conseguenze e gli effetti nega-tivi ai quali ci si riferisce; il che è l'esattoopposto delle critiche che agli enti in que-stione vengono rivolte e fa riferiment oalla necessità che non di Ministeri buro-cratici si debba trattare, quando si parl adella strategia relativa alle partecipazion istatali, ma delle scelte essenziali che oc -corrono dal momento in cui si hanno adisposizione queste leve formidabili d iuna politica industriale adeguata, che do-vrebbero essere leve e strumenti della po-litica del Governo ma che in realtà non l osono. Anzi, nella circostanza della prece -dente discussione si è addirittura assistitoad uno scontro tra la maggioranza ed i lGoverno a proposito della più burocraticae peggiore aspirazione a lottizzare che s ipotesse immaginare in questa materia .

Non c'è dubbio che, dal momento in cu isi pongono i problemi che si sono posti eche certamente dovranno essere sempr epiù alla nostra attenzione, la question ecruciale non sia quella della suddivisionedei fondi di dotazione, bensì quella dellapolitica degli investimenti che Governo eParlamento mettono gli enti a partecipa-zione statale in grado di fare, e della ne-gazione che qui si è realizzata delle pro-poste che noi abbiamo avanzato e che ,appunto, maggioranza e Governo hannorespinto, limitandosi a litigare sulla sud -divisione dei fondi di dotazione. Tuttoquesto, quando tutti sanno che per i fondiin questione in realtà, purtroppo, devonoessere affrontate, in grande misura, per-dite che sono certo anche il frutto di er-rori dei dirigenti delle partecipazioni sta-tali, di errori del Governo, ma insiemeanche di un complesso di atti che hannofatto mancare alle partecipazioni statalile risorse indispensabili per una politicaeconomica adeguata; e quando si fa l acontrapposizione tra pubblico e privato ,facendo riferimento ai debiti e alle colos-sali perdite delle partecipazioni statali ,non bisogna mai dimenticare che le par-tecipazioni statali, da quando esistono nelnostro paese, ed anche in anni recenti ,hanno consentito di fronteggiare il dis-sesto di tanti imperi privati . Bisogna con-siderare queste responsabilità del settore

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Camera dei Deputati


privato e bisogna verificare quali attisiano stati compiuti, da parte del Governoe del Parlamento, perché le partecipa-zioni statali fossero — come dovrebberoessere — strumenti essenziali di unanuova politica economica.

Queste sono le ragioni per le quali no ivotiamo contro la tabella relativa al Mini-stero delle partecipazioni statali e propo-niamo alle altre forze politiche una rifles-sione complessiva, che dalla situazione d ioggi ci conduca ad una fase nuova, indi-spensabile per le sorti della società nazio-nale (Applausi all 'estrema sinistra) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto l 'onorevole Gi-rino Pomicino. Ne ha facoltà.

PAOLO CIRINO POMICINO. Annuncio i lvoto favorevole del gruppo della demo-crazia cristiana alla tabella relativa all epartecipazioni statali, ricordando altres ìlo sforzo notevole che gli enti di gestion estanno compiendo per tentare di inserirsi ,in termini positivi e non più assistenziali ,nella fase di sviluppo della nostra econo-mia. Certo, non ci nascondiamo le diffi-coltà che, su questo terreno di strategiaindustriale, possono esistere, in una seri edi comparti produttivi . Ma da qui a dire— lo vorrei sottolineare al collega eamico Minervini — che manca una poli-tica delle partecipazioni statali o degl ienti di gestione, mi pare che ne corra !Inoltre, il collega Minervini, tanto bravonel chiosare le presunte politiche del Go-verno e della maggioranza, non ci hadetto qual è la politica che propone per lepartecipazioni statali : o, per meglio dire ,la sua politica . . .

GUSTAVO MINERVINI . In una dichiara-zione di voto di cinque minuti . . .? !

PAOLO CIRINO POMICINO . Anch'ioparlo per cinque minuti, collega Miner-vini !

O forse la sua politica risulta dal tipo d iintervento che il collega Minervini ci pro -pone, perché dimentica che la sinistra in -dipendente, con grande senso di respon -

sabilità, ha votato insieme alla maggio-ranza a questo riguardo: forse il collegaMinervini era assente?

Ma a me interessa qui sottolineare u naltro aspetto. Noi riteniamo fondamental eil ruolo degli enti di gestione, tant'è — e lodico all'onorevole Castagnola, che adessoè distratto — che la scelta della maggio-ranza, questa volta, non è stata quella d ideterminare in Parlamento la dotazion edelle singole aziende o delle singole societàfinanziarie: quello era infatti il modo. . .(Commenti del deputato Castagnola). Miascolti, onorevole Castagnola: quello era i lmodo per annullare il ruolo degli enti d igestione. Per la prima volta, nella leggefinanziaria è detto con chiarezza che i lruolo di proposta, ai fini della ripartizionedei fondi di dotazione, è affidato agli ent idi gestione. Negli anni trascorsi, invece, i lParlamento decideva direttamente, senzapassare per gli enti di gestione .

Voglio sottolinearlo perché la maggio-ranza ha il doveroso interesse di dare unindirizzo politico, ma anche di salvaguar-dare appieno l'autonomia degli enti d igestione, chiedendo ad essi di esercitare ilpotere di proposta, anziché definire diret-tamente in Parlamento la dotazione fi-nanziaria delle società operative .

Vorrei che i colleghi che hanno pole-mizzato in questi giorni, anche sull astampa, verificassero attentamente quelloche hanno approvato negli anni scorsi equello che viene proposto nella presentecircostanza.

Ecco perché, signor Presidente, i lgruppo della democrazia cristiana ritienedi dover approvare la tabella relativa all epartecipazioni statali, riconfermando evalorizzando il ruolo dell'autonomia ma-nageriale: questo senza che né il Governoné il Parlamento debbano rinunciare a lloro diritto-dovere di dare un indirizzo d ifondo, attraverso gli organi della pro-grammazione, alla linea di sviluppo deglienti a partecipazione statale (Applausi a lcentro — Commenti del deputato Tassi) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto l'onorevole Sac-coni. Ne ha facoltà .

Atti Parlamentari

- 20606 —



MAURIZIO SACCONI. Signor Presidente ,onorevoli colleghi, mi pare sia riecheg-giata nell'aula, in questa circostanza, lapolemica condotta ni questi giorni sullastampa, di cui poco fa ha parlato anche i lcollega Cirino Pomicino intorno ai rap-porti tra potere democratico, tra Statoazionista pubblico e sistema a partecipa-zioni statali .

In questa sede, nel dichiarare ovvia-mente il voto favorevole all 'articolo, milimito a dire che condivido quanto h adetto il collega Peggio in questi giorni, adifferenza di altri suoi colleghi, quandoha sottolineato che è giunto il momento d iripensare anche all 'assetto istituzionale ealla riforma del sistema delle partecipa-zioni statali. Sarà la sede — mi consenta ilcollega Minervini — nella quale cerche -remo di capire anche la sua personaleopinione sui rapporti tra Stato-azionist apubblico, poteri democratici e sistemadelle partecipazioni statali, visto che neabbiamo conosciute due : quella dell 'ono-revole Minervini, vicepresidente dell aCommissione bilancio e partecipazion istatali, che chiedeva atti, contratti e docu -menti dell'ENI in occasione di una notavicenda e quella, nello stesso periodo, de lprofessionista Minervini che all 'IRI pre-stava parere pro veritate, sostenendo, ri-spetto al contratto Maccarese, che gli ent inon dovevano trasferire atti e contratti alMministero e da questo al Parlamento .Spero che così chiariremo anche la su aopinione (Applausi dei deputati del gruppodel PSI) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto l 'onorevole Pel-licanò. Ne ha facoltà

GEROLAMO PELLICANO. Signor Presi-dente, dichiaro il voto favorevole delgruppo repubblicano su questo articolo esulla relativa tabella . Desidero peraltr oaggiungere che sull ' argomento, recente -mente sollevato e trattato dai colleghi Mi -nervini, Castagnola, Cirino Pomicino eSacconi, ho avuto già • modo di pronun-ciarmi a nome del gruppo repubblicano ,in occasione del dibattito e della vota-

zione sull'emendamento, quando si votòl'articolo 14 della legge finanziaria e inoccasione della dichiarazione di votosulla legge finanziaria che, a nome de lgruppo repubblicano, ho svolto l'altrogiorno, e a tali precedenti intendo richia-marmi. Quindi, per non allungare i lavor idell'Assemblea invito i colleghi che fos-sero interessati a conoscere la mia opi-nione su questo argomento a verificaregli atti parlamentari ai quali mi sono rife-rito.

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, dob-biamo ora procedere alla votazione ascrutinio segreto dell 'articolo 20 con l 'an-nessa tabella n. 18 .

Votazione segreta .

PRESIDENTE. Indico la votazione se-greta, mediante procedimento elettro-nico, sull'articolo 20 con l'annessa tabell an. 18, nel testo della Commissione .






(La Camera approva).


Abete GiancarloAgostinacchio PaoloAiardi Albert oAlagna EgidioAlasia GiovanniAlberini GuidoAlborghetti GuidoAlibrandi TommasoAlinovi AbdonAloi FortunatoAlpini Renato

Atti Parlamentari

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Camera det Deputati


Altissimo RenatoAmadei Ferretti MalgariAmalfitano DomenicoAmato GiulianoAmbrogio FrancoAmodeo NataleAndò SalvatoreAndreotti GiulioAngelini PieroAngelini VitoAnselmi TinaAntonellis SilvioAntoni VareseArbasino Albert oArisio Luig iArmato BaldassareArmellin LinoArtese VitaleArtioli RossellaAstone GiuseppeAugello GiacomoAuleta FrancescoAzzolini Luciano

Badesi Polverini LiciaBalbo Ceccarelli LauraBalestracci NelloBalzamo VincenzoBalzardi Piero Angel oBaracetti ArnaldoBarbalace FrancescoBarbato AndreaBarbera AugustoBarca LucianoBarontini RobertoBarzanti NedoBassanini Franc oBattistuzzi PaoloBecchetti ItaloBelardi Merlo Erias eBellini GiulioBelluscio CostantinoBenedikter JohannBenevelli LuigiBernardi Antoni oBernardi GuidoBerselli FilippoBianchi FortunatoBianchi Beretta RomanaBianchi di Lavagna VincenzoBianchini GiovanniBianco Gerardo

Binelli Gian CarloBiondi Alfredo PaoloBirardi MarioBisagno TommasoBocchi FaustoBochicchio Schelotto Giovann aBodrato GuidoBoetti Villanis Audifred iBogi GiorgioBonalumi GilbertoBoncompagni LivioBonetti AndreaBonetti Mattinzoli PieraBonferroni FrancoBonfiglio AngeloBorghini GianfrancoBorgoglio FeliceBorruso AndreaBortolani FrancoBosco BrunoBosco ManfrediBoselli Anna detta MilviaBosi Maramotti GiovannaBotta GiuseppeBottari Angela MariaBozzi AldoBressani PiergiorgioBriccola ItaloBrina AlfioBrocca BeniaminoBruni FrancescoBruzzani RiccardoBubbico MauroBulleri Luigi

Cabras PaoloCaccia PaoloCafarelli FrancescoCafiero LucaCalamida FrancoCalonaci VascoCalvanese FloraCampagnoli Mari oCannelonga SeverinoCanullo LeoCapecchi Pallini Maria TeresaCapria NicolaCaprili Milziade Silvi oCaradonna GiulioCardinale EmanueleCarelli RodolfoCaria Filippo

Atti Parlamentari

— 20608 —

Camera dei Deputati


Carlotto NataleCaroli GiuseppeCarpino AntonioCarrus NinoCasalinuovo MarioCasati Francesc oCasini CarloCasini Pier FerdinandoCastagnola Luig iCattanei FrancescoCavagna MarioCavigliasso PaolaCazora Benit oCeci Bonifazi AdrianaCerquetti EneaCerrina Feroni Gian LucaChella MarioCherchi SalvatoreCiafardini MicheleCiaffi AdrianoCiampaglia AlbertoCiancio Antoni oCiccardini BartoloCifarelli MicheleCiocci LorenzoCiocia GrazianoCiofi degli Atti PaoloCirino Pomicino PaoloCitaristi SeverinoCocco MariaCodrignani GiancarlaColombini LedaColoni SergioColucci Francesc oColumba Mari oColzi OttavianoCominato LuciaComis AlfredoConte CarmeloConti PietroContu Felic eCorder MarinoCorreale PaoloCorsi UmbertoCorti BrunoCorvisieri SilverioCosta RaffaeleCosti SilvanoCresco AngeloCrippa GiuseppeCrucianelli FamianoCuffaro Antonino

Cuojati Giovann iCurci FrancescoCurcio Rocco

D'Acquisto MarioD'Aiimo FlorindoDal Castello MarioDal Maso GiuseppeD'Ambrosio MicheleDa Mommio GiorgioDanini Ferrucciod'Aquino SaverioDardini SergioDarida ClelioDe Carli Francesc oDegennaro GiuseppeDel Donno OlindoDell'Andro RenatoDell'Unto ParisDel Mese PaoloDe Lorenzo FrancescoDel Pennino Antoni oDemitry GiuseppeDe Rose EmilioDi Donato GiulioDi Giovanni Arnald oDignani Grimaldi Vand aDi Re CarloDonazzon RenatoDrago AntoninoDutto Mauro


Fabbri OrlandoFacchelti Giusepp eFagni EddaFalcier Lucian oFantò VincenzoFaraguti LucianoFausti FrancoFelisetti Luigi DinoFerrara GiovanniFerrari BrunoFerrari GiorgioFerrari Mart eFerrari SilvestroFerrarini GiulioFerri FrancoFiandrotti FilippoFilippini Giovanna

Atti Parlamentari

— 20609 —

Camera dei Deputati


Fincato Grigoletto Laur aFini GianfrancoFiori PublioFiorino FilippoFittante CostantinoFlorino MicheleFontana GiovanniFormica RinoFornasari GiuseppeForner GiovanniForte FrancescoFortuna LorisFoschi FrancoFoti LuigiFracanzani CarloFracchia BrunoFrancese AngelaFranchi FrancoFranchi Roberto

Gabbuggiani ElioGalasso Giusepp eGalloni GiovanniGaravaglia Maria PiaGargani GiuseppeGarocchio AlbertoGaspari RemoGasparotto IsaiaGatti GiuseppeGava AntonioGelli BiancaGeremicca AndreaGermanà AntoninoGhinami AlessandroGiadresco GiovanniGianni AlfonsoGiovagnoli Sposetti Angel aGiovannini ElioGitti TarcisioGorgoni Gaetan oGoria GiovanniGorla MassimoGradi GiulianoGraduata MicheleGranati Caruso Maria TeresaGrassucci LelioGrippo UgoGrottola GiovanniGualandi EnricoGuarra AntonioGuerrini PaoloGuerzoni Luciano

Gullotti Antonin oGunnella Aristide


Jovannitti Alvaro

La Ganga GiuseppeLagorio LelioLa Malfa GiorgioLamorte PasqualeLanfranchi Cordioli Valentin aLa Penna Girolam oLa Russa VincenzoLattanzio VitoLeccisi PinoLenoci ClaudioLevi Baldini Ginzburg NataliaLigato LodovicoLo Bello Concett oLobianco ArcangeloLoda FrancescoLodi Faustini Fustini AdrianaLodigiani OresteLombardo AntoninoLongo PietroLo Porto GuidoLops PasqualeLucchesi GiuseppeLussignoli Francesco Pietr o

Macaluso AntoninoMacciotta GiorgioMaceratini GiulioMacis FrancescoMadaudo DinoMagri LucioMainardi Fava AnnaMalfatti Franco MariaMalvestio PiergiovanniMammì OscarManca EnricoManca NicolaManchinu AlbertoMancini Vincenz oManfredi ManfredoManna AngeloMannino AntoninoMannuzzu Salvatore

Atti Parlamentari

— 20610 —

Camera dei Deputati


Marianetti Agostin oMarrucci EnricoMartelli ClaudioMartellotti Lambert oMartinat UgoMarzo BiagioMasina EttoreMastella ClementeMatarrese AntonioMattarella SergioMatteoli AlteroMazzone Antoni oMedri Giorgi oMeleleo SalvatoreMelillo SavinoMemmi LuigiMeneghetti Gioacchin oMensorio Carmin eMerolli CarloMicheli FilippoMigliasso TeresaMinervini GustavoMinozzi RosannaMinucci AdalbertoMisasi RiccardoMonducci Mari oMonfredi Nicol aMongiello Giovann iMontanari Fornari NandaMontessoro AntonioMoro Paolo EnricoMoschini RenzoMotetta Giovann iMundo Antoni o

Napoli VitoNapolitano Giorgi oNatta AlessandroNebbia GiorgioNenna D 'Antonio AnnaNicolazzi FrancoNicolini RenatoNicotra BenedettoNonne GiovanniNucara FrancescoNucci Mauro Anna Maria


Paganelli EttorePajetta Gian CarloPallanti NovelloPalmieri ErmenegildoPalmini Lattanzi Rosell aPalopoli FulvioPandolfi Filippo MariaPasqualin ValentinoPastore AldoPatria RenzoPatuelli AntonioPazzaglia AlfredoPedrazzi Cipolla Anna MariaPeggio EugenioPellegatta GiovanniPellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPernice GiuseppePerrone AntoninoPerugini PasqualePetrocelli EdilioPetruccioli ClaudioPicano AngeloPicchetti Santin oPiccoli FlaminioPierino GiuseppePiermartini GabrielePillitteri GiampaoloPiredda MatteoPiro FrancescoPisani LucioPisanu GiuseppePochetti MarioPoggiolini DaniloPolesello Gian UgoPoli Bortone AdrianaPoli Gian GaetanoPolidori EnzoPollice GuidoPontello ClaudioPortatadino Costant ePoti DamianoPreti Luig iProietti Franc oProvantini AlbertoPumilia Calogero

Quarta NicolaQuercioli ElioQuieti Giuseppe

Rabino GiovanniRadi Luciano

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati


Raffaelli MarioRallo Girolam oRauti GiuseppeRavaglia GianniRavasio RenatoRebulla LucianoReggiani AlessandroReichlin AlfredoReina GiuseppeRiccardi AdelmoRicciuti RomeoRicotti FedericoRidi SilvanoRighi LucianoRinaldi LuigiRindone SalvatoreRizzi EnricoRizzo AldoRocchi RolandoRocelli Gianfranc oRodotà Stefan oRognoni VirginioRomano Domenic oRomita Pier LuigiRonchi EdoardoRonzani Gianni VilmerRosini GiacomoRossattini StefanoRossi di Montelera LuigiRossino Giovann iRubbi AntonioRubinacci Giusepp eRubino RaffaelloRuffini Attili oRuffolo GiorgioRusso FerdinandoRusso FrancescoRusso GiuseppeRusso RaffaeleRusso Vincenz o

Sacconi MaurizioSalerno Gabriel eSamà Francesc oSandirocco LuigiSanese NicolaSanfilippo SalvatoreSangalli CarloSanguineti Mauro AngeloSanlorenzo BernardoSannella BenedettoSantarelli Giulio

Santini RenzoSantuz GiorgioSapio FrancescoSaretta GiuseppeSarti AdolfoSarti ArmandoSastro EdmondoSatanassi AngeloSavio GastoneScaglione NicolaScaiola AlessandroScàlfaro Oscar LuigiScaramucci Guaitini AlbaScarlato Guglielm oScotti VincenzoSegni MariottoSeppia MauroSerafini MassimoSerrentino PietroSerri RinoServello FrancescoSilvestri Giulian oSinesio GiuseppeSoave Sergi oSodano GiampaoloSoddu PietroSorice VincenzoSospiri NinoSpagnoli UgoSpataro AgostinoStegagnini BrunoSterpa EgidioStrumendo LucioSullo FiorentinoSusi Domenic o

Tagliabue Gianfranc oTaurino GianniTancredi AntonioTassi CarloTassone MarioTatarella Giusepp eTedeschi NadirTesini GiancarloTesta AntonioTiraboschi Angel oTorna MarioTorelli GiuseppeTortorella AldoTrabacchi Felic eTramarin Achill eTrantino Vincenzo

Atti Parlamentari

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IX LEGISLATURA - I ,ISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 NOVEMBRE 1984


PRESIDENTE. Passiamo all 'articolo 2 1con l'annessa tabella n . 19:

(Stato di previsione del Ministerodella sanità e disposizioni relative) .

«Sono autorizzati l ' impegno e il paga -mento delle spese del Ministero della sa-nità, per l'anno finanziario 1985, in con-formità dell'annesso stato di prevision e(Tabella n . 19) .

Passiamo agli interventi sull'articolo esull'annessa tabella .

Ha chiesto di parlare l 'onorevole Ta -mino. Ne ha facoltà .

GIANNI TAMINO. Signor Presidente,spero che il deflusso dei colleghi dall'aul asia il più breve possibile, ma vorrei ch enon fosse conteggiato il tempo che siperde con questo via vai di gente .

Comunque, vorrei ricordare ai colleghidella maggioranza che sarò brevissimo esi guardino quindi bene dall'allontanars itroppo, oppure si allontanino pure .

Nel merito della tabella n . 19, abbiamogià espresso un giudizio negativo già i nsede di discussione della legge finanzia-ria. Vogliamo qui brevemente ribadire al-cuni concetti, cioè che questo Ministero eil suo bilancio forniscono indicazioni pre-cise di come si voglia gestire in manieraclientelare il settore sanitario. Non si dànessun segnale serio e positivo di vole ravviare un processo di investimenti seri afavore della prevenzione, delle struttur eche realmente praticano la prevenzione ,come momento necessario e indispensa-bile perché attraverso tale investimentofinanziario si possa effettuare un seriorisparmio negli anni successivi attraversola prevenzione delle malattie .

A titolo esemplificativo, farò degliesempi. Mi domando, ma purtroppo nonso a chi chiederlo, visto che il Governodiscute di problemi di una maggioranzache evidentemente non c 'è e di un Go-verno che non c'è, pure il ministro inte-ressato non c'è, quindi lo chiedo all'aria, a

Trappoli FrancoTrebbi IvanneTringali PaoloTriva Rubes


Vacca GiuseppeValensise RaffaeleVecchiarelli BrunoVentre AntonioVernola NicolaVignola GiuseppeVincenzi BrunoViolante LucianoVirgili BiagioViscardi MicheleVisco Vincenzo AlfonsoVizzini Carlo Michele

Zamberletti GiuseppeZambon BrunoZampieri AmedeoZangheri RenatoZaniboni Antonin oZanini PaoloZanone ValerioZarro GiovanniZolla MicheleZoppetti FrancescoZoppi PietroZoso GiulianoZuech GiuseppeZurlo Giuseppe

Sono in missione:

Amadei GiuseppeAstori GianfrancoFioret MarioGioia LuigiMartino Guid oMassari RenatoOlcese VittorioRiz RolandScovacricchi MartinoSpini ValdoZavettieri Saverio

(Presiedeva il VicepresidenteAzzaro) .

Giuseppe

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati


chi si vuole, ma non evidentemente né a lGoverno né alla maggioranza che di fatt onon ci sono; ma comunque a me stesso e aquei pochi che mi vogliono ascoltarechiedo: a che cosa servono 25 milioni pe rstudi sui farmaci, a che servono 25 mi-lioni per la programmazione sanitaria, ache servono 25 milioni per studi sull 'at-tuazione del piano sanitario nazionale s enon a dimostrare che non si vuole né stu -diare in maniera preventiva l 'effetto de ifarmaci, né attuare nessuna programma-zione sanitaria, che non si intende affattoattuare la riforma sanitaria e il piano sa-nitario nazionale?

Questo è di fatto il significato di quest ecifre ridicole, cifre che avrebbero potut obenissimo, da parte del Governo, esserecancellate trasferendo quei soldi all'unicoistituto che opera la prevenzione, all 'Isti-tuto superiore di sanità, che nell 'ambitodi un bilancio che pure vede un incre-mento dell'ordine dell 'inflazione pro-grammata, prevede per l 'Istituto supe-riore di sanità un incremento inferiore aquello totale del bilancio della sanità, adimostrazione che non si intende assolu-tamente favorire quelle strutture chepure esistono nell'ambito del Ministerodella sanità, che gli studi, le indagini, leiniziative a favore della prevenzione, afavore della programmazione sanitari asono deputate a farlo, e realmente lofanno, e per queste strutture non si vuol eincrementare adeguatamente la spesa . Iochiederei ben di più di quanto è l'infla-zione programmata, proprio perché spen-dendo oggi si può risparmiare domani ,ma invece il Governo neppure spende,vuole spendere sui parametri dell'infla-zione programmata . È significativo, di-cevo, perché contemporaneamente noivediamo che per compiti che sono speci-fici e spettanti all'Istituto superiore di sa-nità e all 'Istituto superiore per la preven-zione e la sicurezza del lavoro ci sono voc inel bilancio generale del Ministero dell asanità inutili ai fini dell'obiettivo che l esingole voci si propongono, ma evidente-mente finalizzate soltanto a scopi pura -mente clientelari, volti a mantenere inpiedi una struttura burocratica che a

nulla serve se non a conservare se stessa .Ben diversa avrebbe potuto essere la ca-ratterizzazione da parte del Governo e de lMinistero nella direzione reale della pre-venzione delle malattie nel nostro territo-rio, in direzione di un diverso ordina -mento e di una diversa struttura sanitari anel nostro territorio . Tutto questo non si èinteso fare, non si vuole fare . Per quest imotivi, a maggior ragione, ribadiamo i lvoto contrario del gruppo di democraziaproletaria .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel'onorevole Tagliabue . Poiché non è pre-sente, si intende che vi abbia rinunciato .

Nessun altro chiedendo di parlaresull'articolo 21 e sull'annessa tabella, pas-siamo alle dichiarazioni di voto .

Ha chiesto di parlare per dichiarazionedi voto l'onorevole Cirino Pomicino. Neha facoltà .

PAOLO CIRINO POMICINO. Signor Pre-sidente, ho chiesto la parola per dichia-rare il voto favorevole della democrazi acristiana ed anche per richiamare un aesigenza più generale che ritengo giust oriaffermare in sede di approvazionedell'articolo 21 con l'annessa tabella 19 .

Mi riferisco alla necessità più generaledi affrontare in termini di riforma istitu-zionale il sistema complessivo disegnatodalla legge n . 833 .

I ritardi accumulati nel nuovo sistemadel servizio sanitario nazionale, i pro-blemi puntualmente considerati, con un avisuale parziale, soltanto sotto il profilofinanziario, testimoniano — e mi rivolg oal Governo per la sua parte di responsa-bilità — l'esigenza di una immediata ri-flessione attraverso una iniziativa legisla-tiva che possa modificare l'impianto isti-tuzionale del nostro servizio sanitario na-zionale .

GIANFRANCO TAGLIABUE. Sono quattroanni che attendiamo la riforma del Mini-stero della sanità !

PAOLO CIRINO POMICINO. Certo, ono-revole Tagliabue, abbiamo anche il pro-

Atti Parlamentari

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blema della riforma del Ministero dellasanità, ma è prevalente l 'esigenza gene-rale di rivedere il meccanismo della fi-nanza sanitaria e della finanza locale .

Due anni fa, alcuni nostri colleghi de-putati presentarono un emendamentoteso a conciliare l 'esigenza della finanz alocale con quella della finanza sanitaria ,per avere cioè la possibilità di affrontarein termini unitari la finanza derivata . Suquesto punto i ritardi accumulati sononotevoli e vi è quindi il bisogno . . .

GIANFRANCO TAGLIABUE. È necessari ala riforma del Ministero della sanità.

PAOLO CIRINO POMICINO. Anche la ri-forma del Ministero della sanità è impor -tante, ma — ripeto — è prevalente l'esi-genza di affrontare i nodi istituzionali de lservizio sanitario nazionale .

Ciò nonostante, onorevoli colleghi, rite-niamo utile e doveroso esprimere un votofavorevole sull 'articolo 21, con l'annessatabella 19, per poter poi affrontare i nodiresidui dell 'assetto generale del serviziosanitario nazionale (Applausi al centro) .

PRESIDENTE . Dobbiamo ora proce-dere, alla votazione a scrutinio segretodell'articolo 21 e dell'annessa tabella n .19.


PRESIDENTE. Do lettura dell 'articolo22, con l'annessa tabella n . 20:

(Stato di previsione del Ministerodel turismo e dello spettacolo


«Sono autorizzati l ' impegno e il paga -mento delle spese del Ministero del tu-rismo e dello spettacolo, per l'anno finan-ziario 1985, in conformità dell'anness ostato di previsione (Tabella n . 20)».

Nessuno chiedendo di parlare e nonessendo stati presentati emendamenti ,passiamo alla votazione .

Votazione segreta .

PRESIDENTE. Indico la votazione se-greta, mediante procedimento elettro-nico, sull'articolo 22 e sull'annessa Ta -bella n . 20, nel testo della Commissione .





Voti favorevoli . . . . . . . 310Votazione segreta . Voti contrari 240

PRESIDENTE. Indìco la votazione se-greta, mediante procedimento elettro-nico, sull'articolo 21 con l'annessa tabellan. 19 nel testo della Commissione .









Abete GiancarloAgostinacchio PaoloAiardi Albert oAlagna EgidioAlasia GiovanniAlberini GuidoAlborghetti GuidoAlibrandi TommasoAlinovi AbdonAloi Fortunat o

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati


Alpini RenatoAltissimo RenatoAmadei Ferretti MalgariAmalfitano DomenicoAmato GiulianoAmbrogio FrancoAmodeo NataleAndò SalvatoreAndreotti GiulioAngelini PieroAngelini VitoAnselmi TinaAntoni VareseArbasino Albert oArisio Luig iArmato BaldassareArmellin LinoArtese VitaleArtioli RossellaAstone GiuseppeAugello GiacomoAuleta FrancescoAzzolini Luciano

Badesi Polverini LiciaBalbo Ceccarelli Laur aBalestracci NelloBalzamo Vincenz oBalzardi Piero Angel oBaracetti ArnaldoBarbalace Francesc oBarbato AndreaBarbera AugustoBarca LucianoBarontini RobertoBarzanti NedoBassanini FrancoBattaglia AdolfoBattistuzzi Paol oBecchetti ItaloBelardi Merlo EriaseBellini GiulioBellocchio AntonioBenedikter JohannBenevelli Luig iBernardi AntonioBernardi GuidoBerselli Filipp oBianchi FortunatoBianchi Beretta RomanaBianchi di Lavagna VincenzoBianchini Giovanni

Bianco GerardoBinelli Gian CarloBiondi Alfredo PaoloBirardi MarioBisagno Tommas oBocchi Faust oBochicchio Schelotto Giovann aBodrato GuidoBoetti Villanis Audifred iBogi GiorgioBonalumi Gilbert oBoncompagni LivioBonetti AndreaBonetti Mattinzoli PieraBonferroni FrancoBonfiglio AngeloBorghini GianfrancoBorgoglio FeliceBorruso AndreaBortolani FrancoBosco BrunoBosco ManfrediBoselli Anna detta MilviaBosi Maramotti GiovannaBotta GiuseppeBottari Angela MariaBozzi AldoBressani PiergiorgioBriccola ItaloBrina AlfioBrocca BeniaminoBruni FrancescoBruzzani RiccardoBubbico MauroBulleri Luigi

Cabras PaoloCaccia PaoloCafarelli FrancescoCafiero LucaCalamida FrancoCalonaci VascoCalvanese FloraCampagnoli MarioCannelonga SeverinoCanullo LeoCapecchi Pallini Maria TeresaCapria NicolaCaprili Milziade SilvioCaradonna GiulioCardinale EmanueleCarelli Rodolfo

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati


Caria FilippoCaroli GiuseppeCarpino AntonioCarrus Nin oCasati FrancescoCasini CarloCasini Pier FerdinandoCastagnola Luig iCattanei FrancescoCavagna MarioCavigliasso PaolaCazora BenitoCeci Bonifazi AdrianaCerquetti EneaCerrina Feroni Gian LucaChella MarioCherchi SalvatoreCiafardini Michel eCiaffi AdrianoCiampaglia AlbertoCiancio AntonioCiccardini BartoloCifarelli Michel eCiocci LorenzoCiocia GrazianoCiofi degli Atti Paol oCirino Pomicino PaoloCitaristi Severin oCocco MariaCodrignani GiancarlaColombini LedaColoni SergioColucci FrancescoColumba MarioColzi OttavianoCominato LuciaComis AlfredoConte Carmel oConti PietroContu FeliceCorder MarinoCorreale PaoloCorsi UmbertoCorti BrunoCorvisieri SilverioCosta RaffaeleCosti SilvanoCresco AngeloCrippa GiuseppeCrucianelli FamianoCuffaro AntoninoCuojati Giovanni

Curci Francesc oCurcio Rocco

D'Acquisto MarioD 'Aimmo FlorindoDal Castello MarioDal Maso GiuseppeD'Ambrosio MicheleDa Mommio GiorgioDanini Ferrucciod'Aquino SaverioDardini SergioDarida ClelioDe Carli FrancescoDegennaro GiuseppeDel Donno OlindoDell'Andro RenatoDell 'Unto ParisDel Mese PaoloDe Lorenzo FrancescoDel Pennino Antoni oDe Luca Stefan oDe Michelis Giann iDe Mita Luigi CiriacoDemitry GiuseppeDe Rose EmilioDi Donato GiulioDi Giovanni Arnald oDignani Grimaldi VandaDi Re CarloDonazzon RenatoDrago AntoninoDutto Mauro


Fabbri OrlandoFacchetti GiuseppeFagni EddaFalcier Lucian oFantò VincenzoFaraguti LucianoFausti FrancoFelisetti Luigi Din oFerrara GiovanniFerrari BrunoFerrari Giorgi oFerrari MarteFerrarini GiulioFerri Franco

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati


Fiandrotti FilippoFilippini GiovannaFincato Grigoletto LauraFini GianfrancoFiori PublioFiorino FilippoFittante CostantinoFlorino MicheleFontana GiovanniFormica Rin oFornasari GiuseppeForner GiovanniForte Francesc oFortuna Lori sFoschi FrancoFoti LuigiFracanzani Carl oFracchia BrunoFrancese AngelaFranchi FrancoFranchi Roberto

Gabbuggiani ElioGalasso GiuseppeGalloni GiovanniGaravaglia Maria PiaGargani GiuseppeGarocchio AlbertoGaspari RemoGasparotto Isai aGatti GiuseppeGava Antoni oGelli BiancaGeremicca AndreaGermanà AntoninoGhinami AlessandroGiadresco Giovann iGianni Alfons oGiovagnoli Sposetti AngelaGiovannini ElioGitti TarcisioGorgoni GaetanoGoria Giovann iGradi Giulian oGraduata MicheleGranati Caruso Maria TeresaGrassucci Leli oGrippo UgoGrottola Giovann iGualandi EnricoGuerrini PaoloGuerzoni Luciano

Gullotti Antonin oGunnella Aristide


Jovannitti Alvaro

La Ganga GiuseppeLagorio LelioLamorte PasqualeLanfranchi Cordioli ValentinaLa Penna GirolamoLa Russa VincenzoLattanzio VitoLeccisi PinoLega SilvioLenoci ClaudioLevi Baldini Ginzburg NataliaLigato LodovicoLo Bello ConcettoLobianco ArcangeloLoda FrancescoLodi Faustini Fustini AdrianaLodigiani OresteLombardo Antonin oLongo PietroLo Porto GuidoLops PasqualeLucchesi GiuseppeLussignoli Francesco Pietr o

Macaluso AntoninoMacciotta GiorgioMaceratini GiulioMacis FrancescoMadaudo DinoMagri LucioMainardi Fava AnnaMalfatti Franco MariaMalvestio PiergiovanniMammì OscarManca EnricoManca NicolaManchinu AlbertoMancini VincenzoManfredi ManfredoManna AngeloMannino AntoninoMannuzzu Salvatore

Atta Parlamentari

— 20618 —

Camera dei Deputati


Marianetti Agostin oMarrucci EnricoMartelli Claudi oMartellotti LambertoMartinat UgoMarzo BiagioMasina EttoreMastella ClementeMatarrese AntonioMatteoli AlteroMazzone AntonioMedri GiorgioMeleleo SalvatoreMelillo SavinoMemmi Luig iMeneghetti GioacchinoMennitti DomenicoMensorio Carmin eMerolli Carl oMicheli FilippoMigliasso TeresaMinervini GustavoMinozzi RosannaMinucci AdalbertoMisasi RiccardoMonducci Mari oMonfredi Nicol aMongiello GiovanniMontanari Fornari NandaMontessoro AntonioMoro Paolo EnricoMoschini RenzoMotetta GiovanniMundo Antonio

Napoli VitoNapolitano Giorgi oNatta AlessandroNebbia GiorgioNenna D'Antonio AnnaNicolazzi FrancoNicolini Renat oNicotra Benedett oNonne Giovann iNucara FrancescoNucci Mauro Anna Maria


Paganelli EttorePajetta Gian CarloPallanti Novell oPalmieri ErmenegildoPalmini Lattanzi RosellaPalopoli FulvioPandolfi Filippo Mari aParlato AntonioPasqualin ValentinoPastore AldoPatria RenzoPatuelli AntonioPazzaglia AlfredoPedrazzi Cipolla Anna MariaPeggio EugenioPellegatta GiovanniPellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPernice Giusepp ePerugini PasqualePetrocelli EdilioPetruccioli ClaudioPicano AngeloPicchetti Santin oPiccoli FlaminioPierino GiuseppePiermartini GabrielePillitteri Giampaol oPiredda MatteoPiro FrancescoPisani LucioPisanu GiuseppePochetti MarioPoggiolini DaniloPolesello Gian UgoPoli Bortone AdrianaPoli Gian GaetanoPolidori RenzoPollice GuidoPontello ClaudioPortatadino Costant ePoti DamianoPreti Luig iProietti FrancoProvantini AlbertoPujia CarmeloPumilia Calogero


Atti Parlamentari

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Rabino Giovann iRadi LucianoRaffaelli MarioRallo GirolamoRauti GiuseppeRavaglia GianniRavasio RenatoRebulla LucianoReggiani AlessandroReichlin AlfredoReina GiuseppeRiccardi Adelm oRicciuti RomeoRicotti FedericoRidi SilvanoRighi LucianoRinaldi LuigiRindone SalvatoreRizzi EnricoRizzo AldoRocchi RolandoRocelli Gianfranc oRodotà StefanoRognoni Virgini oRomano DomenicoRomita Pier LuigiRonchi EdoardoRonzani Gianni VilmerRosini GiacomoRossattini StefanoRossi AlbertoRossi di Montelera LuigiRossino Giovann iRubbi AntonioRubinacci GiuseppeRubino RaffaelloRuffini AttilioRuffolo GiorgioRusso FerdinandoRusso FrancescoRusso GiuseppeRusso RaffaeleRusso Vincenzo

Sacconi MaurizioSalerno GabrieleSamà FrancescoSandirocco LuigiSanese NicolaSanfilippo SalvatoreSangalli CarloSanguineti Mauro Angelo

Sanlorenzo BernardoSannella BenedettoSantarelli GiulioSantini RenzoSanza Angelo MariaSapio FrancescoSaretta GiuseppeSarti AdolfoSarti ArmandoSastro EdmondoSatanassi AngeloSavio GastoneScaglione NicolaScaiola AlessandroScaramucci Guaitini Alb aScarlato GuglielmoScotti VincenzoSegni MariottoSeppia MauroSerafini MassimoSerrentino PietroSerri RinoServello FrancescoSilvestri GiulianoSinesio GiuseppeSoave Sergi oSodano GiampaoloSoddu PietroSorice VincenzoSospiri NinoSpagnoli UgoSpataro AgostinoStegagnini BrunoSterpa EgidioStrumendo LucioSullo FiorentinoSusi Domenico

Tagliabue GianfrancoTamino GianniTancredi AntonioTassi CarloTassone MarioTatarella Giusepp eTedeschi NadirTesini GiancarloTesta AntonioTiraboschi Angel oTorna MarioTorelli Giusepp eTortorella AldoTrabacchi Felice

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati


Tramarin AchilleTrantino VincenzoTrappoli FrancoTrebbi IvanneTringali PaoloTriva Rubes


Vacca GiuseppeValensise Raffael eVecchiarelli BrunoVentre AntonioVernola NicolaVignola GiuseppeVincenzi BrunoViolante LucianoVirgili BiagioViscardi MicheleVisco Vincenzo AlfonsoViti Vincenz oVizzini Carlo Michele

Zamberletti GiuseppeZambon BrunoZampieri Amede oZangheri Renat oZaniboni Antonin oZanini PaoloZanone ValerioZarro GiovanniZolla MicheleZoppetti FrancescoZoppi PietroZoso GiulianoZuech GiuseppeZurlo Giuseppe

Sono in missione :

Amadei GiuseppeAstori Gianfranc oFioret MarioGioia LuigiMartino GuidoMassari RenatoOlcese VittorioRiz RolandScovacricchi Martino

Spini ValdoZavettieri Saverio


PRESIDENTE. Do lettura dell 'articolo23, con l'annessa tabella n . 21 :

(Stato di previsione del Ministeroper i beni culturali e ambientali


«Sono autorizzati l ' impegno e il paga-mento delle spese del Ministero per i beniculturali e ambientali, per l'anno finan-ziario 1985, in conformità dell 'annessostato di previsione (Tabella n . 21)».

Su questo articolo e sull'annessa tabellanon sono stati presentati emendamenti .

Ha chiesto di parlare su di essi l'onore-vole Bosi Maramotti . Ne ha facoltà .


LEONILDE LOTTI .

GIOVANNA BOSI MARAMOTTI. SignorPresidente, onorevoli colleghi, nell'inter-venire sullo stato di previsione del Mini-stero dei beni culturali, non si può nonavvertire il peso e l ' incidenza che hannoavuto le tabelle già esaminate, e il pes oche avranno nel paese, non soltanto ne ltormentato dibattito di quest'aula .

Può sembrare un tema di marginal eimportanza quello che attiene alla tutela ealla salvaguardia del nostro patrimoni oartistico, storico e monumentale, cos ìcome — argomento già sollevato dallacollega Fagni — destano scarso interessel 'istituzione scolastica e l 'istruzione nelnostro paese. Non crediamo sia così epensiamo, anzi, che sia un grave error econsiderare i due argomenti come appen -dice di qualcosa di più rilevante che in-combe sul nostro futuro .


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IX LEGISLATURA '- DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 NOVEMBRE 1984

Per i beni culturali, riteniamo che i lMinistero ad essi preposto debba far emolto di più, adeguando i suoi mezzi e lesue strutture alla complessità e alla va-stità dei beni e dei valori che gli sono affi-dati. Direi che è un dovere ed un impegnoche uno Stato come il nostro ha nei con -fronti del paese e dell 'umanità intera. Puòpiacerci o no, ma questa enorme ereditàche abbiamo ricevuto, e che sappiamocosì poco tutelare, ha dimostrato e stadimostrando di non essere improduttiva osterile, solo che la si sappia esaltare nell esue molteplici valenze .

La divaricazione tra l 'accresciuta atten-zione verso il nostro patrimonio cultural ee la ristrettezza dei mezzi messi a dispo-sizione è di tale portata che non può es-sere taciuta, come se parlassimo diqualche cosa altro da noi, estraneo al no-stro vivere quotidiano e ai suoi modi .

Oggi è constatazione comune che il pa-trimonio italiano costituisce un unicum inassoluto, e che una gestione di esso at-tenta, oculata e sensibile significa vera -mente un investimento ed una ricchezzaper tutto il paese . Dicendo ciò non miriferisco solo alla maggiore cultura e allamaggiore ricerca che deriverebbero dauna ordinata presenza e da una accessi -bile consultazione dei nostri beni cultu-rali. Mi riferisco semplicemente — ed an-che, perché no?, da un punto di vista squi -sitamente economico, dal momento che i lnostro Governo è così sensibile a tal easpetto — alla produttività e alla capacit àdi espansione produttiva del nostro patri-monio. Una manodopera qualificata, di -retta e indotta, una tecnologia avanzataapplicata alle infinite operazioni di re-stauro, catalogazione, eccetera, del ben eculturale, il turismo, lo scambio conl'estero, sono le voci attive che il bene cul-turale può presentare .

Non dimentichiamoci mai che il tu-rismo è proporzionale alla nostra capa-cità di qualificarlo; è legato ai nostricentri storici, ai nostri percorsi artistici ,alla nostra ricchezza espositiva. Ma per-ché esso diventi una componente dellacrescita civile e sociale, è necessario pre-disporre tutti gli strumenti capaci di im-

porre un modello di civiltà e di cono-scenza; è, cioè, necessario che il bene cul-turale non sia subalterno al turismo, masia presenza autorevole, moltiplicatrice d iattività e di conoscenze . Attorno al nostr osconfinato patrimonio culturale, uno deipiù ricchi del mondo, ruota tutta unaserie di attività che andrebbero coltivate eincentivate: attività vecchie e nuove; vec-chie e intrecciate a metodologie e a mezzinuovi, artigianato e alta tecnologia, spe-cializzazioni particolarissime che altr ipaesi ci richiedono (e ciò potrebbero es-sere in misura ancora maggiore) perchéqui, in Italia, sta il grande laboratorio d istudio, di ricerche e di produzione .

Di tutto questo non c'è traccia nella let-tura del bilancio del Ministero dei ben iculturali, di un Ministero giovane, e chemeno, molto meno di altri, può soppor-tare senza danni gestioni burocratiche eche avrebbe dovuto costituire di per sestesso e per la forza delle energie present inel suo interno un modello nuovo e di -verso dell 'amministrazione statale .

La delusione per l 'esito di quelle ipotesidi lavoro che precedettero la nascita de lministero è tanto più grave quanto piùassistiamo all'impotenza di questo dica-stero, al suo rincorrere qua e là perl'Italia le situazione più gravi e allar-manti, alla sua incapacità di trovareun'identità, di imporsi come una dellevoci più autorevoli, di programmare gl iinterventi, di prevenire il degrado, d icoordinare la sua con le azioni delle re-gioni e degli enti locali .

Di fronte a questo smilzo e prosciugatobilancio, che rimane pressoché immutatoe che prevede una spesa uguale per i ltriennio 1985-87, non si può non prendereatto che, in realtà, questo Ministero nondecolla, tende invece ad organizzarsi i ndirezioni generali per i diversi beni cultu-rali, sentendo così ancora la minore età .Nonostante tutto ciò che si sta dicendo eche sta avvenendo, lascia larghe fette dipotere ad altri ministeri.

Ricordo che la spesa statale per la cul-tura è distribuita in ben otto dicasteri eche l 'incidenza, in percentuale, dellastessa vede in testa quella per la Presi-

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denza del Consiglio con il 2,8 per cento,del Ministero delle finanze con il 2,6 percento, mentre il Ministero deputato al pa-trimonio culturale della nazione incid esul bilancio dello Stato per lo 0,19-0,20per cento e per lo 0,9 per cento . sul pro -dotto interno lordo, arretrando in percen-tuale rispetto al 1981-82 e dimostrandocon ciò che esso si avvia, lentamente mainesorabilmente, verso l'immagine d iun'istituzione tesa alla 'difesa della suasopravvivenza .

La fissità di questo bilancio, nelle su ecifre e nella loro distribuzione, indica du ecose. Da un lato, l 'incapacità del Mini-stero di uscire da una vecchia routineamministrativa per una gestione mo-derna e funzionale e, dall 'altro, che il con-tenimento della spesa pubblica entro i ltetto fissato egualmente per tutti i settori ,qui viene pagato duramente. Viene . pa-gato, onorevoli colleghi, con la disoccupa-zione intellettuale specializzata, con u nirriversibile processo di degradazion emonumentale, architettonico e artistico ,con una perdita secca di beni e con mi-nori entrate. Un maggiore investimentonell 'ampio campo dei beni culturali signi-ficherebbe maggiori entrate, maggior eoccupazione, oltre che crescita civile eculturale del paese . È una scelta politica,certo, e investe e compete non solo a lMinistero a ciò deputato ma al Govern ostesso, che nel quadro generale dell'eco-nomia nazionale deve dare un preciso se-gnale.

Non può non preoccuparci questa as-senza di una politica nel campo dei ben iculturali e della cultura, così come c ipreoccupa il fatto che niente è stato pre-disposto in questo triennio e che, anzi, s iprevede una diminuizione nello stanzia -mento previsto per il 1986 .

Non esaltiamo, onorevoli colleghi, i lgenio italiano e le sue creazioni nei secoli !Non usiamo una falsa retorica quando facomodo, nelle grandi occasioni, ricorrereall'arte e alla storia, dal momento ch enon sappiamo salvarne le tracce vistose econsistenti né tanto meno valorizzarle . Ilfatto è che il patrimonio architettonico ,monumentale e artistico italiano è tal -

mente presenza viva in -ogni angolo chenon è possibile . trattare altri settori senz atenerne conto . Pensiamo ài lavori pub-blici, all'ecologia, alla pubblica istru-zione, alla 'formazione professionale, a irapporti con le regioni, ai rapporti conl'estero e corr la Chiesa cattolica . Siamoimmersi in un. contesto di eccezionale va-lore che fa parte del nostro modo di vi -'vere del nostro costume e della nostracultura . .Non è possibile pensare di farfronte' a questi compiti . con un bilancioirrigidito e sclerotizzato, con un apparatoche aumenta la sua direzione amministra-tiva e umilia le competenze, che accu-mula interessi passivi, che disperde ri-sorse- per ricerche non .coordinate traCNR, università e istituti centrali, che nonpresenta la sensibilità necessaria in unsettore in cui spesso, forse troppo spesso,l'emergenza è la regola . E non illudia-moci che' il mecenatismo industriale, no-vità di questi ultimi anni (non vi diceniente questo fenomeno?), possa risolveretutti i problemi: se il Ministero non saimporre la sua autorevolezza e la suacompetenza ma insegue farfalle sottol'arco di Tito (la bella mostra, il quadrorestaurato), ben presto la cosiddetta spon-sorizzazione manifesterà l'arroganzadella ricchezza e gli enti erogatori d ifondi faranno loro le scelte .

Dopo quanto ho detto, non ho bisognodi sottolineare il nostro giudizio negativ osulla tabella 21 (Applausi all'estrema sini-stra) .

PRESIDENTE . Poiché nessun altrochiede di parlare sull'articolo 23 e sull'an-nessa tabella n . 21,. passiamo alle dichia-razioni di voto .

Ha chiesto di parlare l'onorevole Guer-zoni. Ne ha facoltà .

LUCIANO GUERZONI. Parlerò soltantodue minuti, per motivare il voto con-trario del gruppo della sinistra indipen-dente sul bilancio del Ministero dei ben iculturali . È chiaro che non è possibile i ndue minuti un discorso sulla politicaculturale e comunque ci vuole poco a

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confrontare il contenuto di questa Ta -bella con la configurazione costituzio-nale che definisce il nostro uno stato d icultura; e rendersi così conto dell'abiss oche separa questa definizione guiridico-costituzionale dalla realtà della politicaculturale .

Voglio richiamare l'attenzione dei col -leghi su un solo particolare : il capitolo1605 di questo stato di previsione preved eun totale di oltre 16 miliardi per gli enticulturali ammessi al contributo ordinariodello Stato in base alle legge n. 123 del1980 . Come i colleghi sanno, questi con-tributi si ottengono con l'iscrizione nellatabella, prevista da quella legge, che s ichiama tabella delle istituzioni culturaliammesse al contributo ordinario delloStato. Ebbene, questa tabella, attraversola quale vengono erogati 16 miliardi (sonogli unici finanziamenti dati alle istituzion iculturali in questo paese), è stata definit ain Commissione istruzione uno scandalo .E in effetti uno scandalo è, perché è l atestimonianza di una politica cultural eche definire clientelare e assistenzialistic aè eufemistico. Sono 180 le istituzioni cul-turali che ottengono, non si sa per qual iragioni e in base a quali criteri e indirizz idi politica culturale, contributi che vannoda 20 a 450 milioni, senza che il Parla -mento abbia possibilità alcuna di eserci-tare un potere di controllo, nonostantequesta legge non sia certo antica, vistoche è solo del 1980 .

Penso che anche solo questa tabella si asufficiente da sola 'a motivare il nostrovoto contrario sullo stato di previsione de lMinistero dei beni culturali (Applausi de ideputati del gruppo della sinistra indipen-dente e all 'estrema sinistra).

PRESIDENTE. Poiché nessun altrochiede di parlare per dichiarazione d ivoto, passiamo alla votazione .

Votazione segreta .

PRESIDENTE. Indìco la votazione se-greta, mediante procedimento elettro -

nico, sull'articolo 23, con l'annessa ta-bella 21, nel testo della Commissione .





Vgti favorevoli 305Voti contrari 248

(La Camera' approva) .

Hanno ,preso parte alle votazioni :

Abete Giancarl oAgostinacchio PaoloAiardi Albert oAlagnà EgidioAlasia Giovann iAlberini GuidoAlborghetti GuidoAlibrandi TommasoAlinovi AbdonAloi FortunatoAlpini RenatoAltissimo Renat oAmadei' Ferretti MalgariAmalfitano DomenicoAmato.- GiulianoAmbrogio FrancoAmodeo, NataleAndò SalvatoreAndreoni GiovanniAndreotti GiulioAngelini PieroAngelini VitoAnselmi TinaAntonellis SilvioAntoni VareseArbasino Albert oArisio Luig iArmato BaldassareArmellin LinoArtese VitaleArtioli Rossell aAstone Giuseppe

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Camera dei Deputati


Augello GiacomoAuleta FrancescoAzzaro GiuseppeAzzolini Luciano

Badesi Polverini LiciaBalbo Ceccarelli LauraBalestracci Nell oBalzamo Vincenz oBalzardi Piero Angel oBaracetti ArnaldoBarbalace Francesc oBarbato AndreaBarbera AugustoBarca LucianoBarontini RobertoBarzanti NedoBassanini FrancoBattaglia AdolfoBattistuzzi Paol oBecchetti ItaloBelardi Merlo EriaseBellini GiulioBellocchio AntonioBelluscio CostantinoBenedikter JohannBenevelli Luig iBernardi AntonioBernardi GuidoBianchi FortunatoBianchi Beretta RomanaBianchi di Lavagna VincenzoBianchini GiovanniBianco GerardoBinelli Gian CarloBiondi Alfredo PaoloBirardi MarioBisagno TommasoBocchi FaustoBochicchio Schelotto Giovann aBodrato GuidoBoetti Villanis AudifrediBogi GiorgioBonalumi GilbertoBoncompagni Livi oBonetti AndreaBonetti Mattinzoli Pier aBonferroni FrancoBonfiglio Angel oBorghini GianfrancoBorgoglio FeliceBorruso Andrea

Bortolani FrancoBosco BrunoBosco ManfrediBoselli Anna detta MilviaBosi Maramotti GiovannaBotta GiuseppeBottari Angela MariaBozzi AldoBressani PiergiorgioBriccola ItaloBrina AlfioBrocca BeniaminoBruni FrancescoBruzzani RiccardoBulleri Luigi

Cabras PaoloCaccia PaoloCafarelli FrancescoCafiero LucaCalamida FrancoCalonaci VascoCalvanese FloraCampagnoli MarioCannelonga SeverinoCanullo LeoCapecchi Pallini Maria TeresaCapria NicolaCaprili Milziade Silvi oCaradonna GiulioCardinale Emanuel eCarelli RodolfoCaria FilippoCaroli GiuseppeCarpino AntonioCarrus Nin oCasalinuovo MarioCasati FrancescoCasini CarloCasini Pier FerdinandoCattanei Francesc oCavagna MarioCavigliasso Paol aCazora BenitoCeci Bonifazi AdrianaCerquetti EneaCerrina Feroni Gian LucaChella MarioCiafardini MicheleCiaffi AdrianoCiampaglia AlbertoCiancio Antonio

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Camera dei Deputati


Ciccardini Bartol oCifarelli MicheleCiocci LorenzoCiocia GrazianoCiofi degli Atti PaoloCirino Pomicino PaoloCocco MariaCodrignani GiancarlaColombini LedaColoni SergioColucci FrancescoColumba MarioColzi OttavianoCominato LuciaComis AlfredoConte CarmeloConti PietroContu FeliceCorder MarinoCorreale PaoloCorsi Umbert oCorti BrunoCorvisieri SilverioCosta RaffaeleCosti SilvanoCresco AngeloCrippa GiuseppeCrucianelli FamianoCuffaro AntoninoCuojati GiovanniCurci FrancescoCurcio Rocco

D'Acquisto Mari oD'Aimmo FlorindoDal Castello MarioDal Maso GiuseppeD'Ambrosio MicheleDa Mommio GiorgioDanini Ferrucciod'Aquino SaverioDardini Sergi oDarida ClelioDe Carli Francesc oDegennaro GiuseppeDel Donno OlindoDell 'Andro RenatoDell 'Unto ParisDel Mese PaoloDe Lorenzo FrancescoDel Pennino AntonioDe Luca Stefano

De Mita Luigi CiriacoDemitry Giusepp eDe Rose EmilioDi Donato GiulioDi Giovanni Arnald oDignani Grimaldi Vand aDi Re CarloDonazzon RenatoDrago AntoninoDutto Mauro


Fabbri OrlandoFacchetii GiuseppeFagni EddaFalcier Lucian oFantò VincenzoFaraguti LucianoFausti FrancoFelisetti Luigi Din oFerrara GiovanniFerrari BrunoFerrari Giorgi oFerrari MarteFerrari SilvestroFerrarini GiulioFerri FrancoFiandrotti FilippoFilippini GiovannaFincato Grigoletto LauraFini GianfrancoFiori PublioFiorino FilippoFittante Costantin oFlorino MicheleFontana Giovann iFormica RinoFornasari GiuseppeForner GiovanniForte FrancescoFortuna LorisFoschi FrancoFoti LuigiFracanzani CarloFracchia BrunoFrancese AngelaFranchi FrancoFranchi Roberto

Gabbuggiani Elio

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Camera dei Deputati


Galasso GiuseppeGalloni GiovanniGaravaglia Maria PiaGargani Giusepp eGarocchio AlbertoGaspari RemoGasparotto IsaiaGatti GiuseppeGava AntonioGelli BiancaGeremicca Andre aGermanà AntoninoGhinami Alessandr oGiadresco Giovann iGianni AlfonsoGiovagnoli Sposetti Angel aGiovannini ElioGitti TarcisioGorgoni GaetanoGoria GiovanniGorla MassimoGradi Giulian oGraduata MicheleGranati Caruso Maria TeresaGrassucci LelioGrippo UgoGrottola GiovanniGualandi EnricoGuarra AntonioGuerrini Paol oGuerzoni LucianoGullotti AntoninoGunnella Aristide

Ianni GuidoIanniello MauroIngrao Pietro

Jovannitti Alvaro

La Ganga GiuseppeLagorio LelioLamorte PasqualeLanfranchi Cordioli ValentinaLa Penna GirolamoLa Russa VincenzoLattanzio VitoLeccisi PinoLega SilvioLenoci ClaudioLevi Baldini Ginzburg Natali aLigato Lodovico

Lo Bello ConcettoLobianco ArcangeloLoda FrancescoLodi Faustini Fustini Adrian aLodigiani OresteLombardo Antonin oLongo PietroLo Porto GuidoLops PasqualeLucchesi GiuseppeLussignoli Francesco Pietr o

Macaluso AntoninoMacciotta Giorgi oMaceratini GiulioMacis FrancescoMadaudo DinoMagri LucioMainardi Fava AnnaMalfatti Franco MariaMalvestio Piergiovann iMammì OscarManca EnricoManca NicolaManchinu AlbertoMancini Vincenz oManfredi ManfredoManna AngeloMannino AntoninoMannino CalogeroMannuzzu SalvatoreMarianetti AgostinoMarrucci EnricoMartellotti Lambert oMartinat UgoMarzo BiagioMasina EttoreMastella ClementeMatarrese AntonioMatteoli AlteroMazzone AntonioMedri GiorgioMeleleo SalvatoreMelillo SavinoMemmi LuigiMeneghetti Gioacchin oMennitti DomenicoMensorio Carmin eMerolli CarloMicheli FilippoMigliasso TeresaMinervini Gustavo

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Camera dei Deputati


Minozzi Rosann aMinucci AdalbertoMisasi RiccardoMonducci Mari oMonfredi NicolaMongiello Giovann iMontanari Fornari NandaMontessoro AntonioMoro Paolo EnricoMoschini RenzoMotetta GiovanniMundo Antoni o

Napoli VitoNapolitano GiorgioNatta AlessandroNebbia GiorgioNenna D'Antonio AnnaNicolazzi FrancoNicolini RenatoNicotra Benedett oNonne Giovann iNucara FrancescoNucci Mauro Anna Maria


Paganelli EttorePajetta Gian CarloPallanti Novell oPalmieri ErmenegildoPalmini Lattanzi RosellaPalopoli FulvioPandolfi Filippo Mari aParlato AntonioPasqualin ValentinoPastore AldoPatria RenzoPatuelli AntonioPazzaglia AlfredoPedrazzi Cipolla Anna Mari aPeggio EugenioPellegatta GiovanniPellicanò Gerolam oPellizzari GianmarioPernice Giusepp ePerrone AntoninoPerugini Pasquale

Petrocelli EdilioPetruccioli ClaudioPicano AngeloPicchetti SantinoPiccoli FlaminioPierino GiuseppePiermartini GabrielePillitteri GiampaoloPiredda MatteoPiro FrancescoPisani LucioPisanu GiuseppePochetti MarioPoggiolini DaniloPolesello Gian UgoPoli Bortone AdrianaPoli Gian GaetanoPolidori EnzoPollice GuidoPontello ClaudioPortatadino Costant ePoti DamianoPreti Luig iProietti FrancoProvantini AlbertoPujia CarmeloPumilia Calogero


Rabino Giovann iRadi LucianoRaffaelli MarioRallo GirolamoRauti GiuseppeRavaglia GianniRavasio RenatoRebulla LucianoReggiani AlessandroReichlin AlfredoReina GiuseppeRiccardi Adelm oRicciuti RomeoRicotti FedericoRidi SilvanoRighi LucianoRinaldi LuigiRindone SalvatoreRizzi Enrico

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Rizzo AldoRocchi RolandoRocelli Gianfranc oRodotà Stefan oRognoni VirginioRomano Domenic oRomita Pier LuigiRonchi EdoardoRonzani Gianni VilmerRosini GiacomoRossattini StefanoRossi AlbertoRossi di Montelera Luig iRossino GiovanniRubbi AntonioRubino Raffaell oRuffolo GiorgioRusso FerdinandoRusso FrancescoRusso GiuseppeRusso RaffaeleRusso Vincenz o

Sacconi MaurizioSalerno GabrieleSamà Francesc oSandirocco LuigiSanese NicolaSanfilippo SalvatoreSangalli CarloSanguineti Mauro Angel oSanlorenzo BernardoSannella BenedettoSantarelli GiulioSantini RenzoSantuz GiorgioSanza Angelo Mari aSapio Francesc oSaretta Giusepp eSarti AdolfoSarti ArmandoSastro EdmondoSatanassi Angel oSavio GastoneScaglione NicolaScaiola AlessandroScaramucci Guaitini AlbaScarlato GugliemoScotti VincenzoSegni MariottoSenaldi CarloSeppia Mauro

Serafini MassimoSerrentino PietroSerri RinoServello FrancescoSilvestri GiulianoSinesio GiuseppeSoave Sergi oSodano GiampaoloSoddu PietroSorice VincenzoSospiri NinoSpagnoli UgoSpataro AgostinoStegagnini BrunoSterpa EgidioStrumendo LucioSullo FiorentinoSusi Domenic o

Tagliabue Gianfranc oTamino GianniTancredi AntonioTassi CarloTassone MarioTatarella Giusepp eTedeschi NadirTesini GiancarloTesta AntonioTiraboschi AngeloToma MarioTorelli GiuseppeTortorella Ald oTrabacchi Felic eTramarin AchilleTrantino VincenzoTrappoli FrancoTrebbi IvanneTringali PaoloTriva Rubes


Vacca GiuseppeValensise RaffaeleVecchiarelli BrunoVentre AntonioVernola NicolaVignola GiuseppeVincenzi BrunoViolante Luciano

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Virgili BiagioViscardi MicheleVisco Vincenzo AlfonsoViti VincenzoVizzini Carlo Michele

Zamberletti GiuseppeZambon BrunoZampieri AmedeoZangheri RenatoZaniboni Antonin oZanini PaoloZanone ValerioZarro Giovann iZolla MicheleZoppetti FrancescoZoppi PietroZoso GiulianoZuech GiuseppeZurlo Giuseppe

Si sono astenuti :

Cherchi SalvatoreCitaristi Severino

Sono in missione :

Amadei GiuseppeAstori GianfrancoFioret MarioGioia LuigiMartino Guid oMassari RenatoOlcese Vittori oRiz RolandScovacricchi MartinoSpini ValdoZavettieri Saverio



PRESIDENTE. Avverto che il Govern oha presentato il seguente articolo aggiun -tivo:

(Stato di previsione del Ministerodelle finanze e disposizioni relative) .

«Sono autorizzati l 'impegno e il paga -mento delle spese del Ministero delle fi-nanze, per l 'anno finanziario 1985, in con -formità dell'annesso stato di previsione(Tabella n . 3) .

L 'Amministrazione autonoma dei mo-nopoli di Stato è autorizzata ad accer-tare e riscuotere le entrate e a provve-dere allo smaltimento dei generi dei mo-nopoli medesimi secondo le tariffe vi -genti, nonché a impegnare e pagare lespese per l 'anno finanziario 1985 ai ter-mini del regio decreto-legge 8 dicembre1927, n. 2258, convertito nella legge 6dicembre 1928, n. 3474, in conformitàdegli stati di previsione annessi a quell odel Ministero .delle finanze (Appendicen. 1) .

Ai sensi dell'articolo 11 della legge 23aprile 1959, n. 189, il numero degli uffi-ciali di complemento del Corpo dellaguardia di finanza da mantenere in ser-vizio di prima nomina, per l'anno finan-ziario 1985, è stabilito in 160 .

Alle gestioni fuori bilancio derivant idai movimenti finanziari ed economic idelle attività istituite nell'ambito dellaGuardia di finanza e sprovviste di perso-nalità giuridica, relativamente ai circoli,alle sale di convegno, alle mense no nobbligatorie di servizio, nonché agli sta-bilimenti balneari e agli spacci, alle fo-resterie, ai soggiorni marini e montani ealle sale cinematografiche, si applica ladisciplina prevista dall'articolo 9, se-condo e quarto comma, della legge 25novembre 1971, n. 1041, modificatodall'articolo 33 della legge 5 agosto1978, n. 468, ancorché le gestioni mede-sime risultino alimentate in tutto o i nparte con fondi non statali .

Il Ministro delle finanze è autorizzato adisporre, con propri decreti, nei limit idello stanziamento del competente capi-tolo, la costituzione di mense obbligatoriedi servizio presso comandi, enti o repartiche si trovino in particolari situazioni am -bientali» .

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Camera dei Deputati


Nello stato di previsione del Ministero delle finanze sono apportate le seguent ivariazioni in termini di competenza e cassa:

Cap. n. 1092 — Manutenzione, riparazione e adattamento di lo -cali

+

200.000.000

Cap. n . 1108 — Spesa per i corsi di formazione e di addestramento ,ecc .

+ 200.000.000

Cap. n . 3005 — Indennità e rimborso spese di trasporto, ecc .

+ 1 .000.000.000

Cap. n . 3008 — Indennità e rimborso spese di trasporto, ecc.

— 1 .000.000.000

Cap. n . 3104 — Spese per il servizio auto-moto-ciclistico

+

800.000.000

Cap. n . 3107 — Spese per il servizio delle trasmissioni

— 800.000.000

Cap. n. 4654 — Spese per la esecuzione di lavori meccanografici ,ecc .

— 1 .000.000.000

Cap. n. 4656 — Spese per i servizi dell 'anagrafe tributaria, ecc. + 1 .000.000.000

Cap. n. 4658 — Fitto di locali, ecc .

— 1 .000.000.000

Cap. n. 4669 — Fitto di locali, ecc .

+ 1 .000.000.000

Cap. n. 4675 — Spese telefoniche

— 100.000.000

Cap. n. 4676 — Spese telefoniche, ecc .

+

100.000.000

Cap. n. 5372 — Acquisto apparecchiature, ecc .

— 300.000.000

Cap. n . 5375 — Acquisto, costruzione, ecc .

+

300.000.000

Cap. n . 5386 — Spese di ufficio

+ 200.000.000

Cap. n . 5388 — Spese per l 'acquisto, ecc .

— 200.000.000

Conseguentemente, modificare i totali delle rubriche e delle categorie, i riassunti e iriepiloghi della tabella, il quadro generale riassuntivo di competenza e di cassa, i lbilancio pluriennale 1985-1987 .

23. 01 .

FRANCO BASSANINI . Chiedo di parlareper un richiamo agli articoli 89 e 120 delregolamento .


FRANCO BASSANINI . Onorevole Presi -dente, questa mattina lei ha ritenuto chela questione che propongo ora dovesse

GOVERNO .

essere discussa nella sede e nel momentoidoneo, che mi pare sia questo . L'articolo89 del regolamento dice che il President eha facoltà di negare l 'accettazione diemendamenti che siano preclusi da pre-cedenti deliberazioni e può rifiutarsi d imetterli in votazione. Ora, quattro comm isu cinque dell'articolo aggiuntivo 23.01del Governo sono identici a quelli di un

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articolo che ieri è stato respinto da questaAssemblea. Il quinto comma presenta unadifferenza numerica soltanto marginaleche riguarda gli ufficiali della Guardia difinanza riaffermati .

Mi pare quindi, che vi sia luogo pe rapplicare a questo articolo aggiuntivo l adisposizione del regolamento, che stabi-lisce una vera e propria preclusione . LaCamera non può essere chiamata a votaredue volte sullo stesso argomento, altri -menti si finisce per stabilire che le delibe-razioni della Camera valgono e sono defi-nitive solo se sono favorevoli alle pro -poste del Governo, mentre sulle delibera-zioni negative la Camera può essere chia-mata a votare di nuovo, numerose volte ,finché si determini una maggioranza fa-vorevole al Governo .

Aggiungo che anche la tabella allegataall 'articolo aggiuntivo — finora il mio di -scorso riguardava la parte normativadell'articolo stesso — comporta modi-fiche solo formali, come credo dimo-strerà ampiamente l'intervento del col -lega Peggio . Si tratta di variazioni che, aisensi della disposizione contenuta nelloultimo comma dell'articolo 25-bis, pos-sono essere già al l o gennaio annullate dalministro del tesoro, il quale può sempreoperare variazioni compensative nell 'am-bito della medesima voce di bilancio .

Il mio secondo richiamo al regola -mento è in riferimento all 'articolo 120,primo comma, il quale stabilisce che isingoli stati di previsione siano esami -nati dalle Commissioni competenti pe rmateria prima che si pronunci su di ess ila Commissione bilancio. Signor Presi -dente, non siamo di fronte ad una notadi variazione del Governo, così com ecorrettamente dichiarava ieri il comuni-cato della Presidenza del Consiglio deiministri .

Il Consiglio dei ministri ha approvatouna nuova tabella di spesa del Ministerodelle finanze. Le note di variazione ri-guardano tabelle già esistenti, mentre l atabella dello stato di previsione del Mini-stero delle finanze, dopo il voto di ieri ,non esiste più, non è più all 'esame delParlamento . Di conseguenza, non siamo

di fronte a note di variazione ad unatabella esistente, ma ad una nuova tabell asulla quale il parere della Commissione d imerito non può essere evitato. Altriment istabiliremo che sugli stati di previsionedella spesa dei singoli Ministeri le Com-missioni competenti nel merito possonoanche essere completamente emarginate ,e il loro parere completamente ignorato;stabiliremo quello che un noto ed indi-menticabile testo di novanta anni fa —Norme ed usi del Parlamento italiano diMancini e Galeotti — chiamava «l'onnipo-tenza» della Commissione bilancio .

Il nostro regolamento esclude questo .Nella decisione sugli stati di previsionedella spesa le Commissioni di merit ohanno il diritto di pronunciarsi, e la Com -missione bilancio deve tener conto delleloro proposte, tanto che ne deve motivarela non accettazione. Ebbene, sulla nuovatabella del Ministero delle finanze non èstato sentito il parere della Commissionefinanze e tesoro, per cui le chiedo, signo rPresidente, di sospendere i lavori, perchésia rispettata la procedura prevista da lprimo comma dell'articolo 120 del regola-mento .

PRESIDENTE. Sul richiamo al regola-mento sollevato dall'onorevole Bassanini ,a norma del primo comma dell 'articolo41 del regolamento, darò la parola, ove n evenga fatta richiesta, ad un oratorecontro ed uno a favore, per non più di 1 5minuti ciascuno .

RAFFAELE VALENSISE. Chiédo di par-lare a favore .

PRESIDENTE . Ne ha facoltà .

RAFFAELE VALENSISE. Signor Presi -dente, come già questa mattina ho avut omodo di dire, noi condividiamo il ri-chiamo al regolamento formulat odall'onorevole Bassanini in entrambe lesue articolazioni. In effetti ci sembra dif-ficilmente superabile il richiamo all'arti-colo 89 del regolamento, perché la reie-zione di un emendamento da parte della

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Camera dei Deputati


Camera comporta la preclusione, diemendamenti di analogo contenuto .

La reiezione precedente da part edell'Assemblea, quindi, dell'articolo 5 edell 'annessa tabella 3 non può che com-portare la preclusione dell 'articolo ag-giuntivo 23.01 del Governo. Ecco che lamia tesi di questa mattina, che non h atrovato accoglimento con la cortese inter-ruzione dell 'onorevole Presidente, deriv aproprio dal carattere preclusivo delle de-liberazioni, in relazione a nuove propostepresentate all 'Assemblea. E stato dettodal collega Bassanini che l 'articolo ag-giuntivo proposto dal Governo è soltantoformalmente nuovo, in quanto è identicoin tutto e per tutto, con la eccezione diuna cifra, a quello respinto ieri dall'As-semblea. L'articolo aggiuntivo presentatoè quindi — lo abbiamo detto e lo ripe-tiamo: lo dicemmo anche nella seduta del21 dicembre 1983, in un'altra occasione ,analoga, con lo stesso Governo vittimadello stesso infortunio — un escamotagecui il Governo ricorre per cercare diuscire in via non politica, ma regolamen-tare e procedurale, da un infortunio dicarattere politico . Ci sembra quindi insu-perabile la preclusione, ai sensi dell'arti-colo 89 del regolamento .

L'altro richiamo al regolamento solle-vato dall 'onorevole Bassanini, e che noicondividiamo, si riferisce all 'articolo 120,primo comma. L'esame delle parti di ri-spettiva competenza, ad opera delle Com-missioni di merito, è cosa che non puòessere superata, anche perché, come nelcaso di specie, la Commissione compe-tente avrebbe potuto, o potrebbe, appor-tare variazioni. Se il Governo propone ilrimedio all ' infortunio, o al voto negativosubito ieri sera, attraverso questo articoloaggiuntivo, non vi è dubbio che la Com-missione di merito potrebbe formulare i nmodo diverso il testo stesso dell 'articoloaggiuntivo. Quindi, anche come mezzo alfine, il ricorso alla Commissione di me-rito, competente per materia, dovrebb eessere la strada migliore per ricercar euna via procedurale per uscire dall ' im-passe in cui il Governo si è posto .

Queste sono le ragioni per le quali noi

condividiamo il richiamo al regolamentosollevato dall 'onorevole Bassanini .

PAOLO CIRINO POMICINO. Chiedo d iparlare contro .


PAOLO CIRINO POMICINO. Signor Pre-sidente, voglio dire molto brevemente, su lprimo dei richiami al regolamento svolt idall 'onorevole Bassanini, che in realtà icommi assenti nella nuova stesura del l 'ar-ticolo aggiuntivo sono — per precisione ,non per altro — tre e non uno, come hasostenuto l 'onorevole Bassanini, mentr euno dei commi rimasti ha subito una mo -difica.

Credo che l'argomentazione dell'ono-revole Bassanini, di fatto, al di là d iquesta precisazione numerica, che haanche il suo peso, fosse in realtà legataalla modestia delle modifiche apportate .A questo proposito vale, però, una cos ache è stata già dichiarata dal ministro inCommissione e che io mi permetto d iripetere, perché l 'onorevole Bassanin iera assente . Noi ci siamo trovati dinanz iad un voto dell'Assemblea, quando l'As-semblea, nella specificità dei gruppiparlamentari, non ha ritenuto di doverproporre alcuna modifica né alla ta-bella, né all 'articolo dando un valorenegativo sotto il profilo formale, senz aacquisire un dibattito tendente a mutaresostanzialmente tutto l 'articolato o unaparte di esso .

Quindi, se la logica ha un suo procedi -mento è presumibile che anche modifiche(certamente non stravolgenti nei con -fronti del vecchio testo) di piccola por -tata, cioè la scomparsa di tre commi suotto, la modifica di un comma rimasto ela modifica modesta sul quadro tabellare ,siano sufficienti, sotto il profilo formale esotto il profilo sostanziale, per sottoporreall'esame dell'Assemblea il nuovo arti-colo. Questo per quanto riguarda il primodegli argomenti trattati .

Sul secondo degli argomenti trattati ,come ho già detto questa mattina, signo rPresidente, l 'Assemblea e la Presidenza

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della Camera si sono già espresse in pro-posito l 'anno scorso. Voglio ripeterlo per -ché l'onorevole Bassanini mi sembra, conmolta onestà intellettuale, aver posto i lproblema se la Commissione bilanci oriassuma in sé tutta una serie di poter iche, in realtà, sono affidati nel procedi -mento normale ad altre Commissioni .Devo ricordare che il parere delle Com-missioni competenti si colloca in una faseprocedimentale che si è già conclusa conil passaggio dalla valutazione degli arti -coli in Commissione alla valutazionedell'aula .

Infatti, lo stesso regolamento, quand osottopone all'esame della Commission ebilancio la nota di variazione, non ri-chiede più l'esame della Commissione .

FRANCO BASSANINI . Non è la stessacosa !

PAOLO CIRINO POMICINO. È un dato dianalogia . Non sto dicendo che si trattidella riproposizione tout-court di un pro-blema uguale . Ma c'è una analogia, datoche si ritiene conclusa la valutazione delleCommissioni competenti, perché in realtàquella fase procedimentale si è già risolta .In questo senso l 'Assemblea si è giàespressa e si è espressa anche la Presi-denza. Prima ancora, si era espressa l apresidenza della Commissione bilanciol'anno scorso .

Pertanto, mi sembra che debba essereapprezzato l 'onorevole Bassanini per latenacia con cui ripropone l 'argomento giàtrattato lo scorso anno. Ma, al di là diquesto apprezzamento, resta il nostro giu-dizio, che è lo stesso dato lo scorso anno .Riteniamo di poter andare avanti, proce-dendo all 'esame e al voto (positivo, perquanto ci riguarda) sulla nuova tabellaproposta dal Governo (Applausi al cen-tro) .

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, in-tervengo brevemente su tale questioneper dire all 'onorevole Bassanini — come,del resto, mi pareva in certa misura es-sere stato già preannunciato nel brevedibattito di questa mattina — che non

posso accettare il suo richiamo al regola-mento .

Vorrei richiamare l'attenzione dei col-leghi, anche dell'onorevole Valensise cheè intervenuto a favore della tesi Bassa-nini, dicendo che troppo spesso ci si di-mentica che non stiamo votando un qual -siasi disegno di legge . Stiamo votando ildisegno di legge di bilancio . E voglio ri-cordare, a questo proposito, che la Costi-tuzione, all'articolo 81, che tutti cono-sciamo, stabilisce che «Le Camere appro-vano ogni anno i bilanci e il rendicont oconsuntivo presentati dal Governo» .

È il solo caso in cui la Costituzione us ail termine «approvano». Allora, come po-tremmo essere nell'ambito della Costitu-zione se approvassimo per ipotesi, un bi-lancio senza una tabella ?

L'onorevole Bassanini dice che l'arti-colo aggiuntivo 23 .01 del Governo nondifferisce dal testo respinto ieri dalla Ca-mera. Anche lei, onorevole Bassanini, ri-conosce che, trattandosi del disegno dilegge di bilancio, il Governo deve ripre-sentare l'articolo e la tabella. A parte leprecisazioni svolte adesso dall'onorevol eCirino Pomicino, io le voglio far notare ,onorevole Bassanini (ma lei lo sa megli odi me, perché in questa materia è unesperto) che l'articolo e l'annessa tabellaformano un tutt'uno; prova ne sia che no ivotiamo insieme l'articolo e la tabella .

Allora, va tenuto presente che nell'arti-colo mancano tre commi ed un comma èstato modificato e che nella tabella, comelei stesso ha riconosciuto, vi sono dellemodifiche che lei definisce superficiali ,ma questo è già un giudizio soggettivo) .Se lei esamina, come deve essere fatto ,l'articolo e la tabella nel loro insieme, leisi accorgerà, onorevole Bassanini, che l asua tesi, secondo cui l'articolo e la tabell asono uguali a quelli precedenti, non ri-sponde alla verità, avendo lei stesso affer -mato il contrario .

Credo, allora, che si debba adottare,nell'esame dell'articolo aggiuntivo 23.01 .

del Governo e della tabella riformulata, lastessa procedura dello scorso anno. Purtrattandosi di un argomento più impor -tante, dato che l'articolo e la tabella sono

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quelli relativi allo stato di previsione dellaspesa del Ministero delle finanze, la pro-cedura da seguire e che è stata finoraseguita è la medesima dello scorsoanno.

Voglio, infine, aggiungere un 'altra con-siderazione, cui già facevo riferimentoquesta mattina . Lei, onorevole Bassanini ,ha avuto l 'amabilità di scrivermi a questoproposito un biglietto (ed io le sono grat adi avermi fatto conoscere i suoi argo-menti) in cui lei contesta la mia afferma-zione secondo cui la presentazion edell 'articolo aggiuntivo 23 .01 del Governoe della tabella n . 3 riformulata equivalgain qualche modo ad una nota di varia-zioni proposta dal Governo. Devo, però ,farle notare che lo scorso anno io ebbi afare esattamente la stessa affermazione esi seguì la stessa procedura . Poichéquest'anno si versa in una situazione ana -loga, perché dovrei cambiare opinione ,onorevole Bassanini? Dovrei forse ricono-scere di aver sbagliato lo scorso anno.Sono invece convinta che anche l'annoscorso si è seguita la strada giusta .

Sono, quindi, molto dolente del fatto ,onorevole Bassanini — del resto lei èanche membro della Giunta per il regola -mento ed io ho sempre particolare atten-zione per le osservazioni dei membri dellaGiunta, che sono i miei collaboratori i nfatto di interpretazione del regolamento— di non sentirmi di poter accettare i lsuo richiamo al regolamento .

Passiamo, ora, al parere della Commis-sione.

MARIO D 'ACQUISTO, Relatore per lamaggioranza . Signor Presidente, la Com-missione accetta l 'articolo aggiuntivo23.01 del Governo, con l'annessa tabellan. 3.

PRESIDENTE. Passiamo alle dichiara-zioni di voto sull ' articolo aggiuntivo 23 .01del Governo e sul l 'annessa tabella n . 3 . Hachiesto di parlare l'onorevole Peggio . Neha facoltà .

EUGENIO PEGGIO . Signor Presidente ,onorevoli colleghi, noi comunisti, insieme

ai colleghi del gruppo della sinistra indi -pendente, ieri sera, esaminando quest oarticolo e questa tabella, in Commissione,abbiamo deciso di abbandonare l'aula e c isiamo rifiutati di discuterli, perché ab-biamo giudicato molto grave ed inammis-sibile sul piano politico la scelta compiutadal Governo .

Sul piano politico è stata espressa ieri ,per ragioni diverse e contrapposte, inquest 'aula, una reiezione della politica fi-scale del Governo . Di questo si è trattato,in definitiva, e tutti i colleghi intervenut inel dibattito svoltosi ieri hanno ricono-sciuto nella sostanza questo fatto. Ma diquesto non si è voluto, poi, tener contonelle conclusioni che il Governo ha tratt oe che oggi sono al nostro esame . Tali con-clusioni consistono in una modifica sol -tanto formale, molto marginale dell'arti-colo e della tabella in questione .

Credo valga la pena di rilevare e d ielencare alcune di queste modifiche chesono state apportate alla tabella n . 3.Complessivamente esse riguardano 5 mi-liardi e 300 milioni di lire, che vengon ospostati da un capitolo all'altro dello stat odi previsione della spesa del Ministerodelle finanze, senza modificare in alcunmodo sostanziale gli stanziamenti a di-sposizione del Ministero .

Vorrei leggere, perché i colleghi com-prendano bene, cosa significhi lo sposta-mento di un miliardo dal capitolo n . 3.005al capitolo n . 3.008. Il capitolo n . 3.005reca il titolo: «Indennità e rimborso spesedi trasporto per missioni nel territorionazionale del personale militare delcorpo della Guardia di finanza» ; e si stan-zia, quindi, un miliardo in meno. Un mi-liardo in più si stanzia nel capitolo 3.008,che reca il titolo : «Indennità e rimborsospese di trasporto per trasferimento delpersonale militare» . In definitiva è statotolto il vincolo in base al quale quel mi-liardo doveva essere speso per missionientro il territorio nazionale : a questopunto si può andare in missione anch eall'estero. Questa è la natura dei cambia -menti che sono stati decisi, queste sono l emodifiche che riguardano il complessodella tabella che ieri è stata respinta dalla

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Camera . Queste modifiche risultano vaneanche perché l 'utimo comma dell 'articolo25 della legge finanziaria — ricordato te-sté dell 'onorevole Bassanini — stabilisceche il ministro del tesoro, su proposta delministro competente, è autorizzato ad ap-portare, con propri decreti, variazionialle dotazioni di cassa dei singoli capitoliiscritti negli stati di previsione della spes adei vari ministeri . Vi è allora una pura esemplice finzione: nella sostanza non si ècambiato nulla . Vi è un solo elemento cheassume una qualche rilevanza : la modi -fica sostanziale riguarda la cifra iscrittanel terzo comma dell 'articolo 24-bis . Ori-ginariamente si diceva che gli ufficiali dicomplemento della Guardia di finanza i nservizio dovevano essere duecento, or aquesta cifra è stata ridotta di 40 unità, inpratica solo 160 saranno gli ufficiali dicomplemento in servizio. Forse alcunicolleghi della maggioranza, che ierihanno votato contro la tabella n . 3, inten-devano in qualche modo compiere unatto che potesse comportare il «licenzia-mento» di qualche ministro o forse dellostesso Presidente del Consiglio, invece i lrisultato del loro voto è stato un altro :sono licenziati 40 ufficiali di comple-mento della Guardia di finanza : questa èla modifica che avrete apportato alla ta-bella n. 3! E serio tutto questo onorevol icolleghi? È serio anche dal punto di vist afinanziario? Dove viene registrata quest amodifica che viene apportata alla previ-sione di spesa? Quaranta ufficiali di com-plemento costeranno .circa un miliardo emezzo nel corso di un anno. Ebbene, v isiete dimenticati anche la modifica diquesta riduzione di spesa, non avete con-tabilizzato, nel documento che sottopo-nete alla nostra approvazione, questa ri-duzione di spesa che pure esiste e chepotevate in qualche maniera registrare .

Signor Presidente, i colleghi devono ri-flettere sul voto che ci accingiamo a dare .Ieri abbiamo espresso il nostro rifiuto ri-spetto a questo modo di agire del Governoed oggi non possiamo far altro che votar econtro. Ieri l'onorevole Zanone ha defi-nito anomalo il dibattito svoltosi dopo l abocciatura della tabella n . 3 . Anomalo, a

mio avviso, è votare nuovamente la stess atabella che ieri abbiamo bocciato. Maquesta anomalia, onorevoli colleghi, sar àtanto più rilevante se quei colleghi, cheieri hanno bocciato la tabella n . 3, oggidovessero approvarla . Coerenza vorrebbeche il voto negativo di ieri fosse confer-mato questa sera. Noi comunque non pos-siamo che ribadire, ancora con maggioreenfasi, la nostra opposizione a questo ar-ticolo (Applausi all'estrema sinistra) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel'onorevole Calamida . Ne ha facoltà .

FRANCO CALAMIDA. Signor Presidente ,ci troviamo di fronte ad una situazionepoliticamente molto chiara. Quando la ta-bella del Ministero delle finanze è statabocciata, è stato espresso in pratica ungiudizio politico critico nei confronti delGoverno, non in particolare sulla politic adel Ministero delle finanze e, sotto quest oaspetto, le cose risultano chiare.

La dichiarazione di voto è complessa sesi analizza la questione sotto l 'aspetto tec -nico: dovendo adesso argomentare un adichiarazione di voto sulla nuova tabella ,sarei tenuto ad esaminare le differenzetra la nuova e la vecchia. Ho ragionato alungo, ma, da un attento esame e dagl iargomenti portati dall'onorevole Peggio,risulta che non vi è alcuna differenza trala vecchia tabella e la nuova e che, insostanza, viene posta di nuovo in vota-zione, chiamandola nuova, una tabell avecchia .

Questa riproposizione viene decisa inbase al voto di maggioranza che è stat oespresso ieri sera nella Commissione bi-lancio. Con tale voto la maggioranza hastabilito che la tabella è nuova e diversa ,nella sostanza, dalla precedente . Il fattobizzarro è questo: è esattamente come sein quest 'aula, su proposta di un deputat odella maggioranza, si dicesse: «L'orologioche ci sta di fronte è un cavallo», la mag-gioranza votasse, vincesse e risultasse ,quindi, che l'orologio è un cavallo . Il reso-conto stenografico riporterebbe: «Erapresente un cavallo in aula». Trattasi d icavallo politico perché nei fatti quell 'og-

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getto permane, nella sua sostanza fisica elogica, un orologio .

Con questo esempio intendo dimo-strarvi, colleghi, che, quando voi soste-nete che la nuova tabella è diversa dall avecchia e ne adducete a dimostrazione lecifre ed i numeri — faccio un esempio : suuna riga c'è la voce «affitti : -100 milioni»e nella riga successiva «affitti : + 100 mi-lioni», cifre che contengono una sola dif-ferenza sorprendente, quella per la qual esi indebolisce il sistema delle comunica-zioni, che sarebbe invece importante peril ministro delle finanze, mentre si raf-forza quello delle motociclette, che par-rebbe più antiquato come sistema di co-municazioni per combattere l 'evasione —ci troviamo, nella sostanza di fronte ad u nevidente, chiaro assurdo logico e tecnico ;quello politico — l'ho già detto — è asso-lutamente evidente .

Come uscire da tale difficoltà che, peraltro, nasce, come hanno sostenuto molt icolleghi, dal fatto che vengano poste invotazione in questa forma le tabelle e che ,per ciò, si voti anche sulla eliminazion edelle condizioni di sussistenza dei salar idei dipendenti dei ministeri? Tuttavia ,visto che le cose stanno così, come uscir eda tali difficoltà e raggiungere un grand eritorno della logica all 'interno diquest'aula ?

Credo che la via sia una soltanto : sa-rebbe un fatto grave che sulla stessa que-stione l 'Assemblea votasse in due mod idiversi; è un fatto molto meno grave, sol -tanto un po' bizzarro, che sulla stess aquestione si voti due volte, ma nello stessomodo. Dunque, mi pare che, per il bene d itutti, sarebbe opportuno che in questaoccasione si votasse in modo identico acome si è votato nell 'altra, cioè si votass econtro la tabella. Ciò riordinerebbe inmodo complessivo e con soddisfazione d itutti il problema, ed eliminerebbe anch eper i colleghi della maggioranza la dram-matica domanda: ma quali diavolo sonole differenze? (Applausi dei deputati delgruppo di democrazia proletaria) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel 'onorevole Gianni . Ne ha facoltà .

ALFONSO GIANNI. Sarò estremament ebreve e per ragioni di regolamento e per-ché i colleghi che mi hanno precedutohanno detto cose sulle quali concordo .

Voteremo contro la tabella sottopostaal nostro esame per ragioni politiche d ifondo, le stesse che ci hanno portato arespingere la tabella non solo analoga,ma praticamente uguale, che ieri la Ca-mera non ha approvato . Sono ragioni po-litiche certamente diverse, forse oppostea quelle che hanno spinto settori dellamaggioranza a votare contro quella stess atabella, ma tale problema riguarda lamaggioranza, come è stato detto dai se-gretari dei partiti di maggioranza inquest'aula, e non riguarda invece noi checon coerenza abbiamo espresso le ragion idella nostra opposizione e coerentementeci siamo comportati .

Ora, però, alle ragioni politiche di ier ise ne è aggiunta un'altra, cui voglio attri-buire enorme gravità. Mi riferisco al fatt oche viene presentata a questo Parlament ouna tabella sostanzialmente e quasi for-malmente uguale a quella respinta ieri d aquesta Camera . Noi lo riteniamo un att ograve ed il fatto che può costituire u nprecedente rappresenta una aggravante enon certo un'attenuante. Si tratta di qual-cosa di più di un semplice richiamo o diuna tiratina di orecchie ai franchi tira-tori, poiché rappresenta la violazione diuna volontà politica comunque espress ada parte di questo Parlamento.

Dal punto di vista politico e logico ,questo fatto lo consideriamo contraddit-torio con le dichiarazioni rese dagli stessisegretari dei partiti della maggioranzache hano considerato quel voto come po-litico e non come ún incidente procedu-rale o un fatto esclusivamente tecnico .

Noi non vogliamo trasmettere all'altroramo del Parlamento o deliberare bilanc iche manchino di parti importanti, ma ab -biamo espresso delle riserve sul piano po -litico e su quello procedurale. E perquesto che noi non abbiamo partecipatoieri alla discussione nella Commissionebilancio, perché lo ritenevamo umiliant eper noi, per la stessa Commissione e perl 'intero Parlamento. Non mi venga a dire

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il collega Cirino Pomicino che, modifi-cando il numero degli ufficiali di comple-mento che se ne debbono restare a casa ,si qualifica in modo diverso l'azione d iquesta tabella! No, noi abbiamo posto duequestioni. La prima è di fondo e scaturivadirettamente dal dibattito politico di ieri :volevamo cioè che il Governo si rendesseconto di quanto era accaduto e ne traessele conseguenze politiche . Ricordo che si èparlato anche di dimissioni . Altrimenti, lamodificazione della tabella avrebbe do-vuto essere sostanziale, raccogliendo l avolontà politica di questo Parlamento ,non indirizzata verso la globalità del Go-verno, ma certamente verso una partesostanziale dello stato di previsione dell espese all'interno del disegno di legge de lbilancio .

Signor Presidente, è vero che la Costi-tuzione impone di approvare il disegno dilegge di bilancio e perciò tra non moltoandremo al voto segreto. E se per casoquesto voto fosse negativo? E se per casola Camera si esprimesse negativament esull ' intero bilancio, cosa faremmo, signorPresidente? Forse il Governo ripresente-rebbe lo stesso disegno di legge, variandosemplicemente la numerazione degli arti-coli? Così certamente non potrebbe es-sere .

Quindi non vi è dubbio che le Camer edebbano approvare, ma bisogna veder equale bilancio, essendo presentato daquale Governo! Questo è un modo per sal -vaguardare il carattere politico della di-scussione di questa sessione di bilancio d alei giustamente voluta !

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel 'onorevole Alpini. Ne ha facoltà .

RENATO ALPINI. Signor Presidente ,onorevoli colleghi, come ha già sostenutoin altra occasione l 'onorevole Valensise, anome del gruppo del Movimento social eitaliano-destra nazionale intendo far pre-sente che le variazioni intervenute dopo i lvoto che ha posto in minoranza l 'esecu-tivo, senza fare altri commenti, dovevan orappresentare una revisione maggior -mente ponderata e non certamente affret -

tata. Senza offendere alcuno, vorrei direche queste modifiche non sono altro cheuna burla al Parlamento !

Quando il Governo ha nel suo pro-gramma il potenziamento degli uffici fi-scali per colpire gli evasori, ebbene, tro-viamo che con questa modifica si va asacrificare la Guardia di finanza, nei suo iquadri di ufficiali di complemento .

Notiamo addirittura la riduzione di al -cune spese correnti o ricorrenti. Onore -voli colleghi, il mio gruppo per la secondavolta voterà contro questo articolo del di-segno di legge di bilancio : evidentementeil Governo e i ministri interessati nonhanno adempiuto con coscienza ad u nloro dovere . Dopo la sconfitta di ieri no nhanno infatti presentato una nuova ta-bella che potesse essere veramente pres ain considerazione nell'interesse della no-stra collettività nazionale (Applausi a de-stra) .


Votazione segreta .

PRESIDENTE. Indìco la votazione se-greta, mediante procedimento elettro-nico, sull'articolo aggiuntivo 23 .01 del Go-verno e sull 'annessa tabella n . 3 .








PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, av-verto che è stata chiesta la votazione se-greta su tutti gli articoli che seguiranno .

Passiamo all 'articolo 2, che era statoaccantonato . nel testo modificato dalla

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nota di variazioni, che è del seguente

te-

Dichiaro chiusa la votazione .nore :

Comunico il risultato della votazione :(Totale generale della spesa) .

«È approvato in L . 390.576.502.972.000in termini di competenza ed in lire394.513.669.056.000 in termini di cassa i ltotale generale della spesa dello Stato perl'anno finanziario 1985» .

Votazione segreta .

PRESIDENTE. Indico la votazione se-greta, mediante procedimento elettro-nico, sull 'articolo 2 (Totale generale dellaspesa), nel testo della Commissione.








PRESIDENTE. Passiamo all 'articolo24 :

(Quadro generale riassuntivo) .

«È approvato, in termini di competenzae di cassa, il quadro generale riassuntivodel bilancio dello Stato per l'anno finan-ziario 1985, con le tabelle allegate».

Votazione segreta.

PRESIDENTE. Indìco la votazione se-greta, mediante procedimento elettro-nico, sull 'articolo 24, con il quadro gene-rale riassuntivo, nel testo della Commis-sione.



Voti favorevoli 31 6Voti contrari 23 1



Abete GiancarloAgostinacchio PaoloAiardi AlbertoAlagna EgidioAlasia Giovann iAlberini GuidoAlborghetti GuidoAlibrandi TommasoAlinovi AbdonAloi FortunatoAlpini RenatoAmadei Ferretti MalgariAmalfitano Domenic oAmato Giulian oAmbrogio Franc oAmodeo NataleAndò SalvatoreAndreoni GiovanniAndreotti GiulioAngelini PieroAngelini VitoAniasi AldoAnselmi TinaAntonellis Silvi oAntoni VareseArbasino AlbertoArisio LuigiArmato BaldassareArmellin LinoArtese VitaleArtioli Rossell aAstone GiuseppeAugello GiacomoAuleta FrancescoAzzaro GiuseppeAzzolini Luciano

Badesi Polverini LiciaBalbo Ceccarelli Laura

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Balestracci Nell oBalzamo VincenzoBalzardi Piero Angel oBaracetti ArnaldoBarbalace FrancescoBarbato AndreaBarbera AugustoBarca LucianoBarontini RobertoBarzanti NedoBassanini Franc oBattaglia AdolfoBattistuzzi Paolo 'Becchetti ItaloBelardi Merlo Erias eBellini GiulioBellocchio AntonioBelluscio CostantinoBenedikter JohannBenevelli Luig iBernardi AntonioBernardi GuidoBerselli FilippoBianchi FortunatoBianchi Beretta RomanaBianchi di Lavagna VincenzoBianchini GiovanniBianco Gerard oBinelli Gian CarloBirardi MarioBisagno TommasoBocchi FaustoBochicchio Schelotto Giovann aBodrato GuidoBoetti Villanis Audifred iBogi GiorgioBonalumi GilbertoBoncompagni Livi oBonetti Andre aBonetti Mattinzoli Pier aBonferroni FrancoBonfiglio AngeloBorghini GianfrancoBorgoglio FeliceBorruso AndreaBortolani FrancoBosco BrunoBosco ManfrediBoselli Anna detta MilviaBosi Maramotti GiovannaBotta GiuseppeBottari Angela Maria

Bozzi AldoBressani PiergiorgioBriccola ItaloBrina AlfioBrocca BeniaminoBruni FrancescoBruzzani RiccardoBubbico MauroBulleri Luigi

Cabras PaoloCaccia PaoloCafarelli FrancescoCalamida FrancoCalonaci VascoCalvanese FloraCampagnoli Mari oCannelonga Severin oCanullo LeoCapecchi Pallini Maria TeresaCapria NicolaCaprili Milziade SilvioCaradonna GiulioCardinale EmanueleCarelli RodolfoCaria FilippoCaroli GiuseppeCarpino AntonioCarrus NinoCasalinuovo MarioCasati FrancescoCasini CarloCasini Pier FerdinandoCastagnola Luig iCattanei Francesc oCavagna MarioCavigliasso PaolaCazora BenitoCeci Bonifazi AdrianaCerquetti EneaCerrina Feroni Gian LucaChella MarioCherchi SalvatoreCiafardini Michel eCiaffi AdrianoCiampaglia AlbertoCiancio Antoni oCiccardini BartoloCifarelli MicheleCiocci LorenzoCiocia GrazianoCiofi degli Atti Paolo

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Camera dei Deputati


Cirino Pomicino PaoloCitaristi SeverinoCocco MariaCodrignani GiancarlaColombini LedaColoni SergioColucci FrancescoColumba MarioColzi OttavianoCominato LuciaComis AlfredoConte CarmeloConti PietroContu FeliceCorder MarinoCorreale PaoloCorsi UmbertoCorti BrunoCorvisieri SilverioCosta RaffaeleCosti SilvanoCresco AngeloCrippa GiuseppeCrucianelli FamianoCuffaro AntoninoCuojati GiovanniCurci FrancescoCurcio Rocco

D 'Acquisto Mari oD 'Aimmo FlorindoDal Castello MarioDal Maso GiuseppeD'Ambrosio Michel eDa Mommio GiorgioDanini Ferrucciod'Aquino SaverioDardini Sergi oDarida ClelioDe Carli Francesc oDegennaro GiuseppeDel Donno OlindoDell'Andro RenatoDell 'Unto ParisDel Mese PaoloDe Lorenzo FrancescoDel Pennino Antoni oDe Luca Stefan oDe Michelis Giann iDe Mita Luigi CiriacoDemitry Giusepp eDe Rose Emilio

Di Donato GiulioDi Giovanni Arnald oDignani Grimaldi Vand aDi Re CarloDonazzon RenatoDrago AntoninoDutto Mauro


Fabbri OrlandoFacchetti GiuseppeFagni EddaFalcier Lucian oFantò VincenzoFaraguti Lucian oFausti FrancoFelisetti Luigi DinoFerrara GiovanniFerrari BrunoFerrari Giorgi oFerrari Mart eFerrari SilvestroFerrarini GiulioFerri FrancoFiandrotti FilippoFilippini GiovannaFincato Grigoletto LauraFini GianfrancoFiori PublioFiorino FilippoFittante Costantin oFlorino MicheleFontana Giovann iFormica RinoFornasari GiuseppeForte FrancescoFortuna LorisFoschi FrancoFoti LuigiFracanzani CarloFracchia BrunoFrancese AngelaFranchi FrancoFranchi Roberto

Gabbuggiani ElioGalasso GiuseppeGalloni GiovanniGaravaglia Maria PiaGarocchio Alberto

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Gaspari RemoGasparotto IsaiaGatti GiuseppeGava AntonioGelli BiancaGeremicca Andre aGermanà AntoninoGhinami Alessandr oGiadresco Giovann iGianni AlfonsoGiovagnoli Sposetti AngelaGiovannini ElioGitti TarcisioGorgoni Gaetan oGoria GiovanniGorla Massim oGradi GiulianoGraduata MicheleGranati Caruso Maria Teres aGrassucci LelioGrippo UgoGrottola Giovann iGualandi EnricoGuarra Antoni oGuerrini PaoloGuerzoni Lucian oGullotti Antonin oGunnella Aristide


Jovannitti Alvaro

La Ganga GiuseppeLagorio LelioLa Malfa Giorgi oLamorte PasqualeLanfranchi Cordioli ValentinaLa Penna GirolamoLa Russa VincenzoLattanzio VitoLeccisi PinoLega SilvioLenoci ClaudioLevi Baldini Ginzburg NataliaLigato LodovicoLo Bello ConcettoLobianco ArcangeloLoda FrancescoLodi Faustini Fustini Adriana

Lodigiani OresteLombardo Antonin oLongo PietroLo Porto GuidoLops PasqualeLussignoli Francesco Pietr o

Macaluso AntoninoMacciotta GiorgioMaceratini GiulioMacis FrancescoMagri LucioMainardi Fava AnnaMalfatti Franco MariaMalvestio PiergiovanniMammì OscarManca EnricoManca NicolaManchinu AlbertoMancini Vincenz oManfredi ManfredoManna AngeloMannino AntoninoMannino CalogeroMannuzzu SalvatoreMarianetti AgostinoMarrucci EnricoMartelli Claudi oMartellotti Lambert oMartinat UgoMarzo BiagioMasina EttoreMastella ClementeMatarrese AntonioMattarella SergioMatteoli AlteroMazzone AntonioMedri GiorgioMeleleo SalvatoreMelillo SavinoMemmi Luig iMeneghetti GioacchinoMennitti DomenicoMensorio Carmin eMerolli CarloMicheli FilippoMigliasso TeresaMinervini GustavoMinozzi RosannaMinucci AdalbertoMisasi RiccardoMonducci Mario

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Camera dei Deputati


Mongiello Giovann iMontanari Fornari NandaMontessoro Antoni oMoro Paolo EnricoMoschini RenzoMotetta Giovann iMundo Antonio

Napoli VitoNapolitano Giorgi oNatta AlessandroNebbia GiorgioNenna D 'Antonio AnnaNicolazzi FrancoNicolini Renat oNicotra BenedettoNonne GiovanniNucara FrancescoNucci Mauro Anna Maria


Paganelli EttorePajetta Gian CarloPallanti Novell oPalmieri ErmenegildoPalmini Lattanzi RosellaPalopoli FulvioParlato AntonioPasqualin ValentinoPastore AldoPatria RenzoPatuelli AntonioPedrazzi Cipolla Anna Mari aPeggio EugenioPellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPernice Giusepp ePerrone AntoninoPerugini PasqualePetrocelli EdilioPetruccioli ClaudioPicano AngeloPicchetti Santin oPiccoli FlaminioPierino GiuseppePiermartini GabrielePillitteri Giampaolo

Piredda MatteoPiro FrancescoPisani LucioPochetti MarioPoggiolini DaniloPolesello Gian UgoPoli Bortone AdrianaPoli Gian Gaetan oPolidori EnzoPollice GuidoPontello ClaudioPortatadino Costant ePoti DamianoPreti LuigiProietti FrancoProvantini Albert oPujia CarmeloPumilia Calogero


Rabino Giovann iRadi LucianoRaffaelli MarioRallo GirolamoRauti Giusepp eRavaglia GianniRavasio Renat oRebulla LucianoReggiani Alessandr oReichlin AlfredoReina GiuseppeRiccardi AdelmoRicciuti RomeoRicotti FedericoRidi SilvanoRighi LucianoRinaldi LuigiRindone SalvatoreRizzi EnricoRizzo AldoRocchi RolandoRocelli Gianfranc oRodotà Stefan oRognoni Virgini oRomano Domenic oRomita Pier LuigiRonchi EdoardoRonzani Gianni Vilmer

Atti Parlamentari

— 20643 —

Camera dei Deputati


Rosini GiacomoRossattini StefanoRossi AlbertoRossi di Montelera LuigiRossino Giovann iRubbi AntonioRubino RaffaelloRuffini Attili oRuffolo GiorgioRusso FerdinandoRusso FrancescoRusso GiuseppeRusso Raffaele

Sacconi MaurizioSalerno Gabriel eSamà Francesc oSandirocco LuigiSanese NicolaSanfilippo SalvatoreSangalli CarloSanguineti Mauro AngeloSanlorenzo BernardoSannella BenedettoSantarelli Giuli oSantini RenzoSantuz GiorgioSanza Angelo MariaSapio Francesc oSaretta GiuseppeSarti AdolfoSarti ArmandoSastro EdmondoSatanassi AngeloSavio GastoneScaglione NicolaScaiola AlessandroScaramucci Guaitini AlbaScarlato GuglielmoScotti VincenzoSegni MariottoSenaldi CarloSeppia MauroSerafini MassimoSerrentino PietroSerri RinoServello Francesc oSilvestri Giulian oSinesio GiuseppeSoave SergioSodano GiampaoloSoddu Pietro

Sorice VincenzoSospiri NinoSpagnoli UgoSpataro AgostinoStegagnini BrunoSterpa EgidioStrumendo LucioSullo FiorentinoSusi Domenic o

Tagliabue Gianfranc oTamino Giann iTancredi AntonioTassi CarloTassone MarioTatarella Giusepp eTedeschi NadirTesini GiancarloTesta AntonioTiraboschi Angel oTorna MarioTorelli GiuseppeTortorella AldoTrabacchi Felic eTramarin Achill eTrantino VincenzoTrebbi IvanneTringali PaoloTriva Rubes




Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati


Zaniboni Antonin oZanini PaoloZanone ValerioZarro GiovanniZolla MicheleZoppetti FrancescoZoppi PietroZoso GiulianoZuech GiuseppeZurlo Giuseppe

Si è astenuto :

Pellegatta Giovanni

Sono in missione :

Amadei GiuseppeAstori Gianfranc oFioret MarioGioia LuigiMartino GuidoMassari RenatoOlcese VittorioRiz RolandScovacricchi Martin oSpini ValdoZavettieri Saveri o



PRESIDENTE. Passiamo all 'articolo 25con le annesse tabella A, B, C e D:

(Disposizioni diverse) .

«A valere sui fondi stanziati per l 'annofinanziario 1985, rispettivamente pe rcompetenza e cassa, sui capitoli di spesaindicati nella tabella A allegata alla pre-sente legge, il ministro del tesoro è auto -rizzato a trasferire, con propri decreti, a lcapitolo n. 5053 dello stato di previsionedel Ministero del tesoro le somme occor-renti per l'acquisto di mezzi di tra -sporto .

Per l'anno 1985, per l 'acquisto di mezzi

di trasporto, di cui al comma precedente ,può essere trasferita una somma com-plessivamente non superiore a lire otto-cento milioni .

Per l 'anno finanziario 1985 gli importida iscrivere nei singoli stati di previsionedei dicasteri interessati, in relazione a di-sposizioni di legge che demandano laquantificazione dell'onere annuo allalegge di approvazione del bilancio, sonoquelli indicati nella tabella B allegata allapresente legge. Per il medesimo anno fi-nanziario i pagamenti corrispondenti re -stano considerati nelle autorizzazioni d icassa dei pertinenti capitoli di spesa .

Per l 'anno finanziario 1985 i capitolidei singoli stati di previsione per i quali i lministro del tesoro è autorizzato ad effet-tuare, con propri decreti, variazioni traloro compensative, rispettivamente, pe rcompetenza e cassa, sono quelli indicat inella tabella C allegata alla presentelegge .

Per l 'anno finanziario 1985 i capitolidel conto capitale dei singoli stati di pre-visione per i quali si applicano le disposi-zioni contenute nel quinto e sesto comm adell'articolo 20 della legge 5 agosto 1978,n. 468, sono quelli indicati nella tabella Dallegata alla presente legge .

Ai fini degli adempimenti previsti dagl iarticoli 69 e 76 della legge 23 dicembre1978, n . 833, e successive modificazioni, èautorizzata l'estinzione dei titoli di paga -mento tratti nell 'anno finanziario 1985per apporti dello Stato a titolo di rein-tegro delle minori entrate degli organism idel sistema previdenziale relative a con -tributi fiscalizzati, mediante commuta-zione in quietanza di entrata, con imputa-zione al capitolo n . 3342 «Somme da in-troitare per il finanziamento dell'assi-stenza sanitaria» dello stato di previsionedell'entrata per il suddetto anno finanzia -rio. Detta commutazione sarà effettuata atitolo di acconto in ragione del novantaper cento delle relative somme iscritte, inconto competenza e di quelle risultanti inconto residui, nello stato di previsione delMinistero del lavoro e della previdenzasociale e, per la quota restante, sulla basedella relativa rendicontazione .

Atti Parlamentari

— 20645 —



In relazione all'accertamento dei re-sidui dell'anno finanziario 1984 per iquali non esistono i corrispondenti capi-toli negli stati di previsione dei vari Mini-steri per l 'anno finanziario 1985, il mini-stro del tesoro è autorizzato ad istituire ,con propri decreti da registrare alla Cort edei conti, gli occorrenti capitoli .

La composizione delle razioni viveri i nnatura per gli allievi del corpo dellaGuardia di finanza, del corpo degli agentidi custodia degli istituti di prevenzione edi pena, degli agenti della polizia di Stat oe del corpo forestale dello Stato e le inte-grazioni di vitto e di generi di confortoper i militari dei corpi medesimi nonchéper il personale della polizia di Stato inspeciali condizioni di servizio sono stabi-lite, per l 'anno finanziario 1985, in con-formità delle tabelle annesse allo stato diprevisione del Ministero della difesa perlo stesso anno (Elenco n. 3) .

Per gli ordini di accreditamento di cu iall 'articolo 3, primo comma, del decretodel Presidente del Consiglio dei ministri24 marzo 1979, concernente la costitu-zione dell 'ufficio stralcio previsto dall 'ar-ticolo 119 del decreto del Presidente dellaRepubblica 24 luglio 1977, n. 616, non siapplica il limite di somma di cui all 'arti-colo 56 del regio decreto 18 novembre1923, n. 2440, e successive modifica-zioni .

Il Ministro del tesoro è autorizzato atrasferire, con propri decreti, in termin idi residui, di competenza e di cassa, da lcapitolo n . 5926 dello stato di previsionedel Ministero del tesoro per l 'anno finan-ziario 1985 e dal capitolo n . 7081 dellostato di previsione del Ministero del bi-lancio e della programmazione econo-mica per il medesimo anno finanziario, aicapitoli dei ministeri interessati, le quoteda attribuire alle regioni a statuto spe-ciale dei fondi considerati ai predetti ca-pitoli n . 5926 e n. 7081 ai sensi del l 'ultimocomma dell 'articolo 126 del decreto delPresidente della Repubblica 24 luglio1977, n. 616.

Il ministro del tesoro, sentito il ministroper gli interventi straordinari nel mezzo-giorno, provvede con propri decreti da

pubblicare nella Gazzetta ufficiale, alla in-dividuazione dei capitoli di spesa di inve-stimento e, per ciascuno di essi, alla indi -cazione delle somme da destinare agli in-terventi nei territori di cui all 'articolo 1del testo unico approvato con decreto delPresidente della Repubblica 6 marz o1978, n. 218, ai sensi dell 'articolo 107 delmedesimo testo unico .

Il ministro del tesoro, con propri de-creti, provvederà con variazioni compen-sative nel conto dei residui, a trasferiredai capitoli individuati con i decreti ema-nati in attuazione dell'articolo 107, primocomma, del testo unico, approvato co ndecreto del Presidente della Repubblica 6marzo 1978, n. 218 ad apposito capitolo ,da istituire nello stato di previsione de lMinistero del tesoro ed in quelli dell aspesa delle amministrazioni ed aziendeautonome, l ' importo differenziale fra lesomme indicate per ciascuno dei predetticapitoli e quelle effettivamente destinateagli interventi nei territori indicatinell'articolo 1 del predetto testo unico, d adevolvere per il finanziamento degli in-terventi di cui all'articolo 47 del mede-simo testo unico .

Il ministro del tesoro è autorizzato aprovvedere, con propri decreti, al trasfe-rimento dagli stati di previsione dellevarie amministrazioni statali a quello delMinistero del tesoro delle somme iscrittein capitoli concernenti spese inerenti aiservizi e forniture considerati dal regiodecreto 18 gennaio 1923, n. 94, e relativenorme di applicazione .

Il ministro del tesoro è autorizzato a dapportare, con propri decreti, in terminidi competenza e di cassa le variazionicompensative di bilancio occorrenti perl'attuazione di quanto disposto dall'arti-colo della legge 5 agosto 1981, n. 416 esuccessive integrazioni e modificazioni ,concernente disciplina delle imprese edi-trici e provvidenze per l'editoria .

Il ministro del tesoro, su proposta de lministro competente, è autorizzato ad ap -portare, con propri decreti, variazion ialle dotazioni di cassa dei singoli capitol iiscritti negli stati di previsione della spesadei ministeri, purché risultino compensa-

Atti Parlamentari

— 20646 —

Camera dei Deputati


tive nell'ambito della medesima categoriadi bilancio . Nessuna compensazione puòessere offerta a carico dei capitoli concer-nenti le spese obbligatorie e d'ordine .

Il ministro del tesoro è autorizzato a dapportare, con propri decreti, le occor-renti variazioni di bilancio in relazion ealla ristrutturazione dei debiti esteri, non -ché di quelli contratti dalla Cassa per i lmezzogiorno, anche mediante l'accen-sione di nuovi prestiti destinati alla estin-zione anticipata di quelli in essere . Il mi-nistro del tesoro è, altresì, autorizzato adapportare, con propri decreti, ai bilanc idelle aziende autonome le variazioni con-nesse con le stesse operazioni da questeeffettuate per il loro indebitamentosull ' interno e sull 'estero».

A questo articolo è riferito il seguent eemendamento :

All'ultimo comma, dopo le parole:nell'ambito della medesima categoria dibilancio aggiungere le seguenti : ovverocomportino, limitatamente ai capitoli d iparte corrente, riduzioni del totale dell aspesa di ciascuna categoria .

25 . 1 .BASSANINI, VISCO.

non accettato dalla Commissione né da lGoverno.






(La Camera respinge).

Indico la votazione segreta, mediant eprocedimento elettronico, sull'articolo 2 5e sulle annesse tabelle A, B, C e D, neltesto della Commissione.







Qual è il parere della Commissione sutale emendamento?

MARIO D 'ACQUISTO, Relatore per lamaggioranza . Contrario, signor Presi-dente .


GIOVANNI NONNE, Sottosegretario diStato per il tesoro. Anche il Governo è con-trario.


Votazioni segrete .

PRESIDENTE. Indico la votazione se-greta, mediante procedimento elettro-nico. sull 'emendamento Bassanini 25 .1 .

Si riprende la discussione

PRESIDENTE. Passiamo all 'articolo26:

(Bilancio pluriennale) .

«Resta approvato, ai sensi e per gli ef-fetti dell'articolo 4 della legge 5 agost o1978, n. 468, il bilancio pluriennale dell oStato e delle Aziende autonome per iltriennio 1985-1987, nelle risultanze di cu ialle tabelle allegate alla presente legge» .

Votazione segreta .

PRESIDENTE. Indico la votazione se-greta, mediante procedimento elettro-

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati


Azzolini Lucian o

Badesi Polverini LiciaBalbo Ceccarelli Laur aBalestracci Nell oBalzamo VincenzoBalzardi Piero Angel oBaracetti ArnaldoBarbalace FrancescoBarbato AndreaBarbera AugustoBarca LucianoBarontini RobertoBarzanti NedoBassanini FrancoBattaglia AdolfoBattistuzzi PaoloBecchetti ItaloBelardi Merlo Erias eBellini GiulioBellocchio AntonioBelluscio CostantinoBenedikter JohannBenevelli LuigiBernardi AntonioBernardi GuidoBerselli FilippoBianchi FortunatoBianchi Beretta RomanaBianchi di Lavagna VincenzoBianchini GiovanniBianco GerardoBinelli Gian CarloBiondi Alfredo PaoloBirardi MarioBisagno TommasoBocchi FaustoBochicchio Schelotto Giovann aBodrato GuidoBoetti Villanis Audifred iBogi GiorgioBonalumi GilbertoBoncompagni LivioBonetti AndreaBonetti Mattinzoli Pier aBonferroni FrancoBonfiglio AngeloBorghini Gianfranc oBorgoglio FeliceBorruso AndreaBortolani FrancoBosco Bruno

nico, sull'articolo 26, nel testo della Com-missione.




Hanno preso parte alle votazioni:


Abete GiancarloAgostinacchio PaoloAiardi AlbertoAlagna EgidioAlasia Giovann iAlberini GuidoAlborghetti GuidoAlibrandi TommasoAlinovi AbdonAloi Fortunat oAltissimo RenatoAmadei Ferretti MalgariAmalfitano DomenicoAmbrogio FrancoAmodeo NataleAndò SalvatoreAndreoni GiovanniAndreotti GiulioAngelini PieroAngelini VitoAniasi AldoAnselmi TinaAntonellis Silvi oAntoni VareseArbasino AlbertoArisio Luig iArmato BaldassareArmellin LinoArtese VitaleArtioli Rossell aAstone GiuseppeAugello GiacomoAuleta FrancescoAzzaro Giusepp e



Atti Parlamentari

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Bosco ManfrediBoselli Anna detta MilviaBosi Maramotti GiovannaBotta GiuseppeBottari Angela MariaBozzi AldoBressani PiergiorgioBriccola ItaloBrina AlfioBrocca BeniaminoBruni FrancescoBruzzani RiccardoBubbio MauroBulleri Luigi

Cabras PaoloCaccia PalloCafarelli Francesc oCalamida FrancoCalonaci VascoCalvanese FloraCampagnoli MarioCannelonga SeverinoCanullo LeoCapecchi Pallini Maria TeresaCapria NicolaCaprili Milziade Silvi oCaradonna GiulioCardinale Emanuel eCarelli RodolfoCaria FilippoCaroli GiuseppeCarpino AntonioCarrus NinoCasalinuovo MarioCasati FrancescoCasini CarloCasini Pier FerdinandoCastagnola LuigiCattanei Francesc oCavagna MarioCavigliasso PaolaCazora Benito

• Ceci Bonifazi AdrianaCerquetti EneaCerrina Feroni Gian LucaChella MarioCherchi SalvatoreCiafardini Michel eCiaffi Adrian oCiampaglia Albert oCiancio Antonio

Ciccardini Bartol oCifarelli MicheleCiocci LorenzoCiocia GrazianoCiofi degli Atti Paol oCirino Pomicino PaoloCitaristi Severin oCocco MariaCodrignani GiancarlaColombini LedaColoni SergioColucci FrancescoColumba Mari oColzi OttavianoCominato LuciaComis AlfredoConte CarmeloConti PietroContu Felic eCorder MarinoCorreale PaoloCorsi UmbertoCorti BrunoCorvisieri SilverioCosta RaffaeleCosti SilvanoCresco AngeloCrippa GiuseppeCrucianelli FamianoCuffaro AntoninoCuojati Giovann iCurci Francesc oCurcio Rocco

D 'Acquisto MarioD 'Aimmo FlorindoDal Castello MarioDal Maso GiuseppeD'Ambrosio Michel eDa Mommio GiorgioDanini Ferrucciod'Aquino SaverioDardini SergioDarida ClelioDa Carli FrancescoDegennaro GiuseppeDel Donno OlindoDell'Andro RenatoDell 'Unto ParisDel Mese PaoloDe Lorenzo FrancescoDel Pennino Antonio

Atti Parlamentari

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De Luca Stefan oDe Michelis Giann iDe Mita Luigi CiriacoDemitry GiuseppeDe Rose EmilioDi Donato GiulioDi Giovanni Arnald oDignani Grimaldi VandaDi Re CarloDonazzon RenatoDrago AntoninoDutto Mauro


Fabbri OrlandoFacchetti GiuseppeFagni EddaFalcier Lucian oFantò VincenzoFaraguti LucianoFausti FrancoFelisetti Luigi Din oFerrara GiovanniFerrari BrunoFerrari GiorgioFerrari Mart eFerrari SilvestroFerrarini GiulioFerri FrancoFiandrotti FilippoFilippini GiovannaFincato Grigoletto Laur aFini GianfrancoFiori PublioFiorino FilippoFittante Costantin oFlorino MicheleFontana Giovann iFormica RinoFornasari GiuseppeForte FrancescoFortuna LorisFoschi FrancoFoti Luig iFracanzani CarloFracchia BrunoFrancese AngelaFranchi FrancoFranchi Roberto

Gabbuggiani ElioGalasso GiuseppeGalloni GiovanniGaravaglia Maria PiaGarocchio AlbertoGaspari RemoGasparotto IsaiaGatti GiuseppeGava Antoni oGelli BiancaGeremicca AndreaGermanà AntoninoGhinami AlessandroGiadresco GiovanniGianni AlfonsoGiovagnoli Sposetti AngelaGiovannini ElioGitti TarcisioGorgoni GaetanoGoria GiovanniGorla MassimoGradi GiulianoGraduata MicheleGranati Caruso Maria TeresaGrassucci LelioGrippo UgoGrottola GiovanniGualandi EnricoGuarra Antoni oGuerrini PaoloGuerzoni Lucian oGullotti Antonin oGunnella Aristide


Jovannitti Alvaro

La Ganga GiuseppeLagorio LelioLa Malfa Giorgi oLamorte PasqualeLanfranchi Cordioli Valentin aLa Penna Girolam oLa Russa VincenzoLattanzio VitoLeccisi PinoLega SilvioLenoci Claudio

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati


Levi Baldini Ginzburg NataliaLigato LodovicoLo Bello ConcettoLobianco ArcangeloLoda FrancescoLodi Faustini Fustini AdrianaLodigiani OresteLombardo Antonin oLongo PietroLops PasqualeLucchesi GiuseppeLussignoli Francesco Pietro

Macaluso AntoninoMacciotta Giorgi oMaceratini GiulioMacis FrancescoMagri LucioMainardi Fava AnnaMalfatti Franco MariaMalvestio Piergiovann iMammì OscarManca EnricoManca NicolaManchinu AlbertoMancini VincenzoManfredi ManfredoManna AngeloMannino AntoninoMannino CalogeroMannuzzu SalvatoreMarianetti Agostin oMarrucci EnricoMartelli ClaudioMartellotti Lambert oMartinat UgoMarzo BiagioMasina EttoreMastella ClementeMatarrese AntonioMattarella SergioMatteoli AlteroMazzone AntonioMedri GiorgioMeleleo SalvatoreMelillo SavinoMemmi Luig iMeneghetti GioacchinoMennitti DomenicoMensorio CarmineMerblli CarloMicheli Filippo

Migliasso Teres aMinervini GustavoMinozzi RosannaMinucci AdalbertoMonducci Mari oMonfredi NicolaMongiello Giovann iMontanari Fornari NandaMontessoro Antoni oMoro Paolo EnricoMoschini RenzoMotetta Giovann iMundo Antonio

Napoli VitoNapolitano Giorgi oNatta AlessandroNebbia GiorgioNenna D'Antonio AnnaNicolazzi FrancoNicolini RenatoNicotra Benedett oNonne Giovann iNucara FrancescoNucci Mauro Anna Maria


Paganelli EttorePajetta Gian Carl oPallanti Novell oPalmieri ErmenegildoPalmini Lattanzi RosellaPalopoli FulvioParlato AntonioPasqualin ValentinoPastore AldoPatria RenzoPatuelli AntonioPedrazzi Cipolla Anna Mari aPeggio EugenioPellegatta GiovanniPellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPernice GiuseppePerrone AntoninoPerugini PasqualePetrocelli Edilio

Atti Parlamentari

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Camera det Deputati


Petruccioli ClaudioPicano AngeloPicchetti Santin oPiccoli FlaminioPierino GiuseppePiermartini GabrielePillitteri Giampaol oPiredda MatteoPiro FrancescoPisani LucioPochetti MarioPoggiolini DaniloPolesello Gian UgoPoli Bortone AdrianaPoli Gian GaetanoPolidori EnzoPollice GuidoPontello ClaudioPortatadino CostantePoti DamianoPreti LuigiProietti FrancoProvantini Albert oPujia CarmeloPumilia Caloger o

Quarta Nicol aQuattrone FrancescoQuercioli ElioQuieti Giusepp e

Rabino GiovanniRadi LucianoRaffaelli MarioRallo Girolam oRauti Giusepp eRavaglia GianniRavasio RenatoRebulla LucianoReggiani AlessandroReichlin AlfredoReina GiuseppeRiccardi Adelm oRicciuti RomeoRicotti FedericoRighi LucianoRinaldi LuigiRindone SalvatoreRizzi EnricoRizzo AldoRocchi RolandoRocelli Gianfranco

Rodotà StefanoRognoni VirginioRomano DomenicoRomita Pier LuigiRonchi EdoardoRonzani Gianni VilmerRosini GiacomoRossattini StefanoRossi AlbertoRossi di Montelera LuigiRossino Giovann iRubbi AntonioRubino RaffaelloRuffini Attili oRuffolo GiorgioRusso FerdinandoRusso FrancescoRusso GiuseppeRusso Raffael e

Sacconi MaurizioSalerno GabrieleSamà FrancescoSandirocco Luig iSanese NicolaSanfilippo SalvatoreSangalli CarloSanguineti Mauro Angel oSanlorenzo BernardoSannella BenedettoSantarelli GiulioSantini RenzoSantuz GiorgioSanza Angelo MariaSapio Francesc oSaretta GiuseppeSarti AdolfoSarti ArmandoSastro EdmondoSatanassi AngeloSavio GastoneScaglione NicolaScaiola Alessandr oScaramucci Guaitini AlbaScarlato GuglielmoScotti VincenzoSegni MariottoSenaldi CarloSeppia MauroSerafini MassimoSerrentino Pietro

Atti Parlamentari

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Serri RinoServello Francesc oSilvestri GiulianoSinesio GiuseppeSoave Sergi oSodano GiampaoloSoddu PietroSorice VincenzoSospiri NinoSpagnoli UgoSpataro AgostinoStegagnini Brun oSterpa EgidioStrumendo Luci oSullo FiorentinoSusi Domenic o

Tagliabue GianfrancoTamino Giann iTancredi AntonioTassi CarloTassone MarioTatarella GiuseppeTedeschi NadirTesini GiancarloTesta AntonioTiraboschi Angel oTorna MarioTorelli GiuseppeTortorella Ald oTrabacchi Felic eTramarin Achill eTrantino VincenzoTrebbi IvanneTringali PaoloTriva Rubes


Vacca GiuseppeValensise RaffaeleVecchiarelli BrunoVentre AntonioVernola NicolaVignola GiuseppeVincenzi BrunoViolante LucianoVirgili BiagioViscardi MicheleVisco Vincenzo Alfonso

Viti Vincenz oVizzini Carlo Michele


Sono in missione :

Amadei GiuseppeAstori GianfrancoFioret MarioGioia Luig iMartino Guid oMassari RenatoOlcese Vittori oRiz RolandScovacricchi Martin oSpini ValdoZavettieri Saverio


PRESIDENTE. Chiedo che la Presi-denza sia autorizzata a procedere al coor-dinamento formale del testo approvato .Se non ci sono obiezioni, rimane così sta -bilito .

(Così rimane stabilito) .

Passiamo all'esame degli ordini delgiorno relativi ai singoli stati di previ-sione :


Atti Parlamentari

— 20653 —

Camera dei Deputati


TABELLA N . 6

STATO DI PREVISION E

DEL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI .

La Camera ,

preso atto che il 14 luglio 1982 la Com-missione affari costituzionali ha appro-vato un testo unificato, per l'esercizio de ldiritto di voto da parte degli italiani resi -denti all'estero, e che, nonostante que lprovvedimento legislativo sia nato ripro-posto in questa legislatura, non è stat oancora nemmeno discusso dall 'Assem-blea ;

rilevato che il Governo, al moment odel suo insediamento, ed in seguito attra-verso il Ministro degli esteri, aveva datoformale ed ufficiale assicurazione di pre-sentare al riguardo un suo disegno d ilegge ;

considerato che il Governo deve assu-mersi in via definitiva le proprie respon-sabilità, sinora disattese, di fronte ad unasituazione che investe milioni di cittadin iitaliani, che per il loro prestigio, per i lor osacrifici, per il contributo dato al pro-gresso civile in ogni continente, per i lorosentimenti di attaccamento alla madrepa-tria, per le migliaia di miliardi delle lororimesse annuali e perché importanti fat-tori di politica estera, sono essenzial icomponenti della nostra comunità nazio-nale,

impegna il Govern o

a presentare, entro il mese di dicembr e1984, un proprio disegno di legge pe rl 'esercizio del voto per gli italianiall 'estero, per affrontare e risolverequesto problema di così alta rilevanza na-zionale, costituzionale, politica e morale .

9/2106/001 .TREMAGLIA, ALMIRANTE, RAUTI .

La Camera ,

constatato il persistere di uno scartoinaccettabile fra i tempi di presentazione

dei giustificativi alla Corte conti per le suerelazioni annuali, per cui nel momento d idecidere sui fondi da stanziare per il1985, non si danno approvazioni defini-tive delle somme impegnate e spese (senon per il bilancio 1982), poiché inoltresono sottratte alle valutazioni del Parla-mento le necessarie verifiche e conclu-sioni su come sono state impegnate in -genti somme (oltre 4.000 miliardi) dellacooperazione allo sviluppo,

impegna il Governo:

a recuperare tutti i maggiori ritardiaccumulati entro il mese di febbraio1985 ;

a riferire entro il 31 marzo 1985 sulleconclusioni della Corte dei conti indipen-dentemente dalle modifiche di indirizzo ,legislative e regolamentari che nel frat-tempo fossero state fissate in sede di modi -fica della legge n . 38.

9/2106/002 .SANLORENZO, CRIPPA, TREBB I

ALOARDI, MASINA .

TABELLA N. 7

STATO DI PREVISION EDEL MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE .

La Camera,

impegna il Governo

a vietare tutte le attività connesseall'espletamento della sperimentazionesugli animali per il triennio 1985-1987operando affinché il personale, le strut-ture ed i fondi attualmente impegnati perla sperimentazione suddetta siano utiliz-zati per l'avvio di ricerche alternative.

9/2106/003 .FIANDROTTI, FINCATO GRIGOLETTO,

SODANO, FRANCHI ROBERTO,

POLI BORTONE, ALOI, PISANI.

Atti Parlamentari

— 20654 —



TABELLA N. 8

STATO DI PREVISIONE

DEL MINISTERO DELL ' INTERNO .

La Camera,

ritenuto :

che con decreto del Presidente dellaRepubblica del 21 marzo 1984, pubblicatonella Gazzetta ufficiale del 30 aprile 1984 ,è stato dichiarato «estinto» l'Istituto na-zionale per i ciechi di guerra, ente moralecon sede in Roma ;

che il provvedimento è motivato co nriferimento alle dimissioni irrevocabili d itutti i componenti del consiglio di ammi-nistrazione per la «irreversibile situazion edeficitaria» che ha messo l'ente nella im-possibilità di perseguire i fini istituzio-nali, alla mancata predisposizione del bi-lancio 1983 e del bilancio 1982, allo scio-glimento degli organi di amministrazion ee alla nomina di un commissario straor-dinario con decreto del Presidente de lConsiglio 7 settembre 1983 per l 'accerta-mento della effettiva situazione finan-ziaria e patrimoniale dell 'ente, all 'accer-tamento, secondo la relazione del 5 di-cembre 1983 del commissario straordina-rio, di un deficit di esercizo di lire18.300.000.000 ;

che il Presidente del Consiglio deiMinistri, a mente del decreto del Presi -dente della Repubblica 21 marzo 1984,dovrà provvedere alla esecuzione de lprovvedimento di estinzione, procedendoa norma del codice civile ;

che l'estinzione dell'ente e la liquida-zione del suo patrimonio hanno viva-mente turbato la gloriosa schiera de iciechi di guerra i quali hanno manifestat oal Presidente della Repubblica ed al Pre-sidente del Consiglio la loro aspirazion eal mantenimento dell 'ente restituito allefinalità spirituali e assistenziali che gl isono proprie ;

considerato che i ciechi di guerra giu -stamente hanno rilevato e rilevano:

a) che l'autorità tutoria avrebbe do-vuto vigilare e bloccare tempestivament el'attività industriale dell'istituto senzaconsentire la formazione di un deficit dioltre 18 miliardi, impensabile in relazionealle proporzioni dell'ente ;

b) che i ciechi di guerra da grantempo reclamano la chiusura della atti-vità industriale e il mantenimentodell'istituto ai soli fini sociali e assisten-ziali, previsti dal suo statuto ;

c) che in tale senso si sarebbe dovutoagire, in luogo del drastico ed inaccetta-bile provvedimento di estinzione dell'Isti-tuto ;

invita il Governo :

a sospendere, per eventualmente re-vocare, il decreto del 21 marzo 1984 re-cante l'estinzione dell'Istituto nazionaleper i ciechi di guerra, ente morale ;

a nominare un commissario straordi-nario con il compito di procedere all aristrutturazione dell'Istituto e alla liqui-dazione della gestione industriale, con l atutela del personale dipendente, dedi-cando l'Istituto e la casa di via Parenz oalle sole attività sociali ed assistenzialiessendo evidente che i ciechi di guerranon possono essere privati della beneme-rita istituzione che ha rappresentato edeve rappresentare un riconoscimentodella Nazione per il loro sacrificio .

9/2106/004.SERVELLO, FRANCHI FRANCO, VA-

LENSISE, TATARELLA .

La Camera,

constatato che i depuratori funzio-nanti in Italia sono una minima parte d iquelli installati, e ciò con effetti deva -stanti sulle acque e sul territorio dell'in-tero paese, in particolare sulla costaadriatica ;

invita il Governo :

a procedere ad una rigorosa indagine

Atti Parlamentari

— 20655 —



presso tutti gli enti pubblici che, spen-dendo centinaia di miliardi in impianti didepurazione, se li trovano oggi inutiliz-zati, o parzialmente funzionanti ;

a procedere con rigore contro gli am-ministratori che siano incorsi in reati .

9/2106/005.SERVELLO, RUBINACCI, SOSPIRI, TA-

TARELLA.

TABELLA N. 12

STATO DI PREVISION E

DEL MINISTERO DELLA DIFESA .

La Camera ,

preso atto che uno degli obiettivi d ipianificazione della difesa consiste nellamaggiore capacità di intervento nell azona del Mediterraneo, che perseguascopi di pace, ma con maggiori e più ade -guati strumenti operativi ,

impegna il Governo

ad operare al fine di promuovere e realiz-zare una forza di pronto intervento,sull 'esempio di quanto realizzato in altr igrandi paesi europei, su basi di alta pro-fessionalità e allo scopo di fornire l'Italiadi uno strumento operativo capace di ri-spondere alle esigenze cui già è stata chia -mata e cui potrà ancora essere chiamataper le note vicende di crisi presenti nelloscacchiere mediterraneo .

9/2106/006 .LO PORTO, PELLEGATTA .

GEPI SpA e per l ' individuazione e la cre-azione di un nuovo strumento operativodi intervento che, tenuto conto delle di-storsioni e delle deviazioni messe in evi-denza dall'esperienza della GEPI, rappre-senti un mezzo efficiente e dotato dell'in-dispensabile trasparenza di indirizzi e d igestione, per il temporaneo sostegno d iaziende in crisi che operino in settori pro -duttivi, tale da garantirne l'avvenire ed i lrisanamento .

9/2106/007 .STAITI DI CUDDIA DELLE CHIUSE ,

MARTINAT, MANNA .

La Camera,

premesso che il futuro per le piccole emedie imprese può essere garantito soloattraverso una immediata innovazione tec-nologica delle medesime, onde poter con -tenere la concorrenza estera e poter quind iriguadagnare spazio nel mercato nazio-nale ed internazionale ;

premesso che la legge n . 696 del 1983si è dimostrata un buon canale di riattiva -zione in tale senso;

impegna il Governo

a rifinanziare detta legge per i prossimianni in modo adeguato alle sigenze delleaziende interessate .

9/2106/008 .MARTINAT, STAITI DI CUDDIA DELL E

CHIUSE.

TABELLA N. 16

TABELLA N. 1 4

STATO DI PREVISIONE DEL MINISTERO DELL ' IN -DUSTRIA, DEL COMMERCIO E DELL 'ARTIGIA -

NATO.

La Camera ,

impegna il Governo

a presentare entro il 31 gennaio 1985 mi-sure per la messa in liquidazione della

STATO DI PREVISIONE DE LMINISTERO DEL COMMERCIO CON L'ESTERO.

La Camera ,

premesso che 1'ICE si sta dimo-strando sempre di più uno strumento su-perato, talvolta inutile, talvolta addirit-tura dannoso per la immagine e la com-mercializzazione dei prodotti italian iall 'estero .

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati


impegna il Governo

alla soppressione di tale ente ed alla costi-tuzione di uno più valido e funzionale.

9/2106/009 .

MARTINAT, STAITI DI CUDDIA DELL ECHIUSE .

TABELLA N. 2 1

STATO DI PREVISIONE DEL MINISTER OPER I BENI CULTURALI E AMBIENTAL I

La Camera,

impegna il Governo

a disporre la costituzione in ogni istituto oazienda pubblica, operante nell 'ambitodella competenza del Ministero dei beniculturali, di un comitato per la razionaliz -zazione delle spese, costituito con la par-tecipazione dei dipendenti, e avente carat-tere gratuito e consultivo .

9/2106/0010 .

FIANDROTTI, NICOLINI, ALOI, TRA-MARIN .

Qual è il parere del Governo sugli or-dini del giorno presentati ?

GIOVANNI NONNE, Sottosegretario diStato per il tesoro . Per quanto riguardal 'ordine del giorno Tremaglia n.9/2106/001, concernente il voto degli ita-liani all'estero, il Governo dichiara di ac-cettarlo come raccomandazione, perch égià nella legge finanziaria vi è un appo-sito appostamento. Il disegno di legge ch esi chiede al Governo di presentare no npotrebbe avere efficacia immediata ,specie per quanto riguarda il censimentoche si dovrebbe fare .

Il Governo potrebbe . in modo assai ano-malo, accettare come raccomandazion el 'ordine del giorno Sanlorenzo n .9/2106/002, dato che l 'esortazione in essocontenuta è rivolta principalmente all aCorte del conti che, trattandosi di materianuova, non riesce ancora a tenere il ritmo

delle verifiche. Il Parlamento, comunque ,viene informato dalle relazioni del Go-verno sull 'andamento del fondo per l osviluppo .

Il Governo non può accettare, invece ,l'ordine del giorno Fiandrotti n .9/2106/003, né l 'ordine del giorno Ser-vello n. 9/2106/004, che è già stato re-spinto in Commissione .

Accetta come raccomandazione l'or -dine del giorno Servello n . 9/2106/005 ,

mentre non può accettare l'ordine de lgiorno Lo Porto n . 9/2106/006.

L'ordine del giorno Staiti di Cuddi adelle Chiuse 9/2106/007 riguarda la liqui-dazione della GEPI: poiché in Commis-sione si sta esaminando un disegno dilegge di riforma della GEPI, il Governonon può accettarlo .

Il Governo accetta come raccomanda-zione l'ordine del giorno Martinat n .9/2106/008 ; non- può accettare, invece ,l 'ordine del giorno Martinat n.9/2106/009 . Infine, accetta come racco-mandazione l'ordine del giorno Fian-drotti n . 2106/0010 .

PRESIDENTE. Dopo le dichiarazion idel Governo, i presentatori insistono pe rla votazione dei loro ordini del giorno ?

GIUSEPPE RAUTI. Signor Presidente, in-sisto per la votazione dell 'ordine delgiorno Tremaglia n . 9/2106/001, di cuisono cofirmatario.

PRESIDENTE. Pongo in votazione l'or-dine del giorno Tremaglia n . 9/2106/001 ,

accettato dal Governo come raccomanda -zione .

(È respinto) .

BERNARDO SANLORENZO . Signor Presi-dente, la raccomandazione di cui al mi oordine del giorno n . 9/2106/002 è rivoltaanche al Governo oltre che alla Corte de iconti, poiché i ritardi sono del Governooltre che della Corte dei conti . Se il Go-verno intende in tal senso l 'aver accettat ocome raccomdandazione l'ordine delgiorno, non insisto per la votazione .

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati


FILIPPO FIANDROTTI. Signor Presi -dente, io insisto per la votazione del mi oordine del giorno n . 9/2106/003 . Ricordosoltanto che un ordine del giorno analog oè già stato votato da quest'Assemblea ne l1982, cioè nella legislatura scorsa . Ho ri-presentato analogo ordine del giorno,chiedendo soltanto una estensione. . . Noncredo che tutto questo comporti conse-guenze così disastrose come da parte delGoverno mi è parso si sia sottinteso. Ri-cordo che il fenomeno della vivisezione ètutt'ora molto ampio nel nostro paese eche esiste, invece, una pressione popo-lare, sempre più consistente, di cui si èavuta eco anche in un convegno che si ètenuto proprio nell 'auletta dei gruppiparlamentari . Ritengo che l 'Assembleapossa venire incontro a queste esigenze ,espresse — ripeto — da vastissimi settor idella popolazione, votando l 'ordine delgiorno.

GIANNI TAMINO. Chiedo di parlare pe rdichiarazione di voto sull'ordine de lgiorno Fiandrotti n . 92106/003 .


GIANNI TAMINO. Vorrei poter parlare,se mi fosse concesso in un'aula orma idecisamente stanca, non tanto come de-putato (o non soltanto come deputato ,poiché in caso contrario non potrei par -lare), ma come persona che lavora suiproblemi di cui si parla in questo ordin edel giorno, cioè come ricercatore che sioccupa di sperimentazione di sostanz echimiche, nell'ambito di studi di mutage-nesi e di cancerogenesi, utilizzando effet-tivamente — così come si chiede nel do-cumento di cui discutiamo — quell eforme alternative di studio che evitanol ' impiego di animali .

Non si tratta di una semplice umanaattenzione nei confronti di altri esseri vi -venti, ma di una scelta più corretta, da unpunto di vista scientifico, di quanto no nsia quella di colpire inutilmente animali ,la sperimentazione dei quali rarament epuò essere significativa, per il diverso me-tabolismo, per le diverse caratteristiche,

rispetto all'uomo. Si tratta, malto spesso ,di speculazioni e di crudeltà inutili, ch enon garantiscono assolutamente di rag-giungere l 'obiettivo per il quale, invece ,debbono essere spese cifre elevatissime .

Le tecniche alternative, basate sull'usodi cellule coltivate in vitro, basate su si-stemi biologici in vitro, garantisconospese inferiori, tempi più brevi e, tuttosommato, grazie all'affinamento dell atecnologia in materia anche dati più certi ,più attendibili e più facilmente estrapola-bili con riferimento all 'uomo. Dunque, sitratta di fare una scelta che è coerentecon il progresso della biologia e di rifiu-tare una logica che sa tanto di barbari emedievale e non certo di sperimentazioneai fini della prevenzione e del migliora-mento delle condizioni di vita dell'uom o(Applausi dei deputati del gruppo di demo-crazia proletaria, all'estrema sinistra e deideputati dei gruppi della sinistra indipen-dente e del PDUP) .

PRESIDENTE. Onorevole rappresen-tante del Governo, lei aveva chiesto d imeglio precisare la posizione del Govern ocon riferimento all 'ordine del giornoFiandrotti n . 9/2106/003 .

GIOVANNI NONNE, Sottosegretario diStato per il tesoro . Vorrei insistere nell'in-vitare i presentatori a ritirare questo or -dine del giorno, signor Presidente, con laprecisazione che il Governo non può ac-cettarlo come raccomandazione a sospen -dere, oggi e subito, le pratiche cui fa rife-rimento, ma può accettare il documentocome raccomandazione a studiare il pro-blema, dando anche in questo senso man -dato alla Commissione sanità e, perquanto di sua spettanza, al Governo . Rin-novo pertanto la richiesta di ritirare l'or -dine del giorno .

PRESIDENTE. Poiché l'onorevoleFiandrotti insiste per la votazione, pongoin votazione l'ordine del giorno Fiandrott i9/2106/003, non accettato dal Governo.

(Segúe la votazione) .

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Camera dei Deputati


Voci all 'estrema sinistra: È approvato, èapprovato (Proteste al centro) .

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, sulbanco della Presidenza vi sono tre segre-tari che dicono che l'ordine del giorno èapprovato ed un segretario che è incert osul risultato . . . (Proteste al centro) .

Onorevoli colleghi, questo significa solofare chiasso !

Poiché i deputati segretari non sonod'accordo sull'esito della votazione, e mene hanno fatta espressa richiesta, ai sens idel primo comma dell 'articolo 53 del re-golamento, dispongo la controprova me-diante procedimento elettronico, senzaregistrazione dei nomi .

(L'ordine del giorno è approvato - Ap-plausi all'estrema sinistra, dei deputati de igruppi della sinistra indipendente e di de-mocrazia proletaria, a destra e dei deputat idel PDUP).

Onorevole Servello, insiste per la vota-zione del suo ordine del giorno n .9/2106/004 ?

FRANCESCO SERVELLO. Insisto, signorPresidente, e chiedo di parlare per dichia-razione di voto.

PRESIDENTE. Ma onorevole Servello ,si tratta di ordine del giorno da lei pre-sentato . . . !

FRANCESCO SERVELLO. Va bene, signorPresidente : comunque io insisto, anch eperché il Governo, in Commissione, avevadetto che avrebbe dato una risposta i nAssemblea, su questo rilevante problemadell 'Istituto nazionale per i ciechi d iguerra .

PRESIDENTE. Pongo in votazione l 'or-dine del giorno Servello 9/2106/004, nonaccettato dal Governo .

(È respinto) .

Onorevole Servello, insiste per la vota-zione del suo ordine del giorno

9/2106/005, accettato dal Governo com eraccomandazione ?

FRANCESCO SERVELLO. No, signor Pre -sidente.

PRESIDENTE. Onorevole Lo Porto, oaltro firmatario, insiste per la votazionedel suo ordine del giorno 9/2106/006, nonaccettato dal Governo?

GIOVANNI PELLEGATTA . Sì, signor Pre-sidente .

PRESIDENTE. Pongo in votazione l 'or-dine del giorno Lo Porto 9/2106/006 .

(È respinto) .

Onorevole Staiti di Cuddia delle Chiuse ,o altro firmatario, insiste per la votazionedel suo ordine del giorno 9/2106/007, nonaccettato dal Governo?

UGO MARTINAT. Insisto, signor Presi -dente .

PRESIDENTE. Lo pongo in votazione .

(È respinto) .

Onorevole Martinat, insiste per la vota-zione del suo ordine del giorn o9/2106/008, accettato dal Governo comeraccomandazione?

UGO MARTINAT. No, signor Presi-dente .

PRESIDENTE. Onorevole Martinat, in-siste per la votazione del suo ordine delgiorno 9/2106/009, non accettato dal Go-verno?

UGO MARTINAT, Sì, signor Presidente .

PRESIDENTE. Lo pongo in votazione .

(È respinto) .

Onorevole Fiandrotti, insiste per la vo-tazione del suo ordine del giorno9/2106/0010, accettato dal Governo comeraccomandazione?

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FILIPPO FIANDROTTI. Non insisto, si-gnor Presidente .

PRESIDENTE. È così esaurita la tratta-zione degli ordini del giorno.

Passiamo alle dichiarazioni di voto suldisegno di legge nel suo complesso.

Ha chiesto di parlare l'onorevoleGianni. Ne ha facoltà.


GIUSEPPE AllARO

ALFONSO GIANNI . I deputati del gruppodel PDUP, come già sul disegno di leggefinanziaria, ribadiscono il loro «no» al di -segno di legge di bilancio presentato dalGoverno. Per come noi abbiamo chiest o— che si discutesse qui ed ora delle dimis -sioni del Presidente del Consiglio, equindi del suo Governo, che noi riteniam oa questo punto doverose ed improroga-bili . Quanto è accaduto in queste setti -mane dimostra infatti che una maggio-ranza in grado di governare non esistepiù. Abbiamo perso il conto, onorevol icolleghi, di quante volte in queste ultimegiornate il Governo è stato battuto in vota -zioni importanti, oppure si è salvato, maper una manciata di voti e grazie al no nvoto del gruppo radicale . Questo è acca-duto su emendamenti importanti all alegge finanziaria, addirittura sul com-plesso delle previsioni di spesa di inter idicasteri, su emendamenti al decreto -legge relativo agli sfratti, al punto che i lGoverno lo ha di fatto ritirato dalla di-scussione; è infine accaduto sulle stess emozioni presentate per condannare i pat-teggiamenti con camorra e Brigate rosse,in occasione del rapimento del dirigentedemocristiano Ciro Cirillo . Queste scon-fitte parlamentari, onorevoli colleghi, nonpossono essere attribuite a imboscate difranchi tiratori, come qualche giornal eha affermato nei suoi titoli, e neppure aimprovvise o torbide spinte corporative .No, le cause che portano ad una crisi d ifatto di questa maggioranza sono ben piùgravi e profonde. E la stessa gravità dellacrisi economica e sociale, che non a caso

l'irresponsabile ottimismo del Govern ocerca di mascherare, che pone problem iche questa maggioranza non è assoluta -mente in grado di affrontare e risolvere .È quindi un intero sistema di potere chebarcolla, e con esso (non solo, ma anche)il Governo Craxi .

Sul fronte del lavoro autonomo e su lfronte del lavoro dipendente emergon oinfatti pressioni e tensioni che quest amaggioranza non è in grado di dominare .Nel primo caso lo testimonia la vicendaancora apertissima delle profonde divi-sioni sul pacchetto fiscale Visentini, chepure dovrebbe rappresentare gran partedelle entrate previste dal Governo ; le divi-sioni sono state qui solennemente ribaditenegli interventi di segretari dei partit idella maggioranza . Riguardo al secondocaso, siamo di fronte all'aprirsi di unnuovo e più pesante scontro tra datori d ilavoro e lavoratori . Nei mesi scorsi, du-rante l'appassionata e lunga discussionesul decreto-legge relativo al costo del la-voro, dicevamo che la decurtazione de iquattro punti di contingenza non sarebb estata un provvedimento temporaneo otransitorio, anzi avrebbe provocato unadiminuzione, che perdura nel tempo, de lpotere d'acquisto dei salari reali, a menodi non cancellare gli effetti di quel de-creto-legge con un referendum abroga-tivo, come noi auspichiamo che accada .Nello stesso tempo, ricordavamo chequesto decreto non avrebbe portato a ri-sultati apprezzabili nella lotta all'infla-zione e che era perfettamente illusoriocredere di poter scambiare meno salariocon più occupazione. Nello stesso tempoavevamo previsto che quella scelta de lGoverno avrebbe finito col rafforzar el'arroganza del grande padronato chenon si sarebbe accontentato di quel de-creto-legge; purtroppo tutto ciò si è veri-ficato, ma ciò crea contraddizioni e feno-meni che questa maggioranza non è i ngrado di dominare, reinterpretando an-cora una volta l'antica storia dell ' appren-dista stregone che evoca forze che no npuò più controllare .

Il potere d'acquisto dei salari è sceso d ialmeno tre punti, come avevamo previsto;

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il drenaggio fiscale, che la legge finan-ziaria non ha corretto, continua ad esserequella micidiale tassa occulta su salari estipendi che diminuirà nel 1985 di altr iduemila miliardi circa, e complessiva -mente, i redditi da lavoro dipendente ; l ' in-flazione si sta attestando intorno all' i lper cento, risultato davvero modesto i nun contesto internazionale a questo ri-guardo favorevole, peraltro non dovutoagli effetti del decreto-legge sulla scalamobile e peraltro inferiore alle attese otti-mistiche del Governo. Contemporanea-mente la Confindustria ha deciso di nonpagare i decimali e quindi di scippare u naltro punto di contingenza, mentre addi-rittura una sua agguerrita minoranzapensa di disdettare ogni intesa sulla scal amobile .

Penso perciò, malgrado tutte le diffi-coltà che sono affiorate, che lo scioperoindetto dal movimento sindacale per i lgiorno 21 debba avere soprattutto il signi-ficato di respingere questa linea oltran-zista della Confindustria. Non può,quindi, illudersi la maggioranza di turar ele sue falle con la logica dei reciprociricatti, con qualche espediente o con l'ar-roganza che ormai le è consueta . Il con-fronto con la realtà non può essere evi-tato, la nuova fase di uno scontro politic oe sociale che si sta nuovamente aprendonon può essere esorcizzata; per questoabbiamo ritenuto e riteniamo che la di-scussione vera non sia stata e non sia suprovvedimenti di bilancio chiaramente a ldi sotto di ogni esigenza, ma sulla so -stanza di una crisi che investe in prim oluogo questa maggioranza e questi partit idi Governo. Nello stesso tempo siamo co-scienti che una discussione di questa por-tata investe anche la capacità della sini-stra di opposizione di sapere proporreuna reale alternativa di politica e di po-tere, ma è una sfida che dobbiamo e pos-siamo raccogliere .

In questa discussione, nella discussionedi bilancio che si sta concludendo, h ospesso sentito ripetere da esponenti dell amaggioranza e del Governo -- peraltro,signor Presidente, in questo momento as-solutamente assenti e ciò è vergognoso

visto che siamo in sede di dichiarazioni d ivoto su leggi fondamentali emanate da lGoverno stesso — ripetere un leit-motiv adir la verità molto stonato secondo cui lasinistra di opposizione avrebbe svolto inquest'aula solo una critica negativa e no navrebbe fatto proposte .

È singolare, in primo luogo, che un 'ac-cusa di questo genere venga da parte d ichi ha prodotto e di chi sostiene una leggefinanziaria e documenti di bilancio ch eda un lato sono tutti il portato di scelt epolitiche-economiche apertamente reces-sive e dall'altro lato si limitano ad unalogica di puro galleggiamento all'intern odi queste scelte già predeterminate conproposte, con iniziative legislative franca -mente miserabili come quella, ad esempio(significativamente voglio citarne unasola ma ce ne sarebbero molte), di im-porre ai cassaintegrati il pagamento degl ioneri di malattia e di previdenza dopo cheinvece per molti anni lo Stato regala lafiscalizzazione degli oneri sociali ai dator idi lavoro; che significa decine di miliard iagli oneri della collettività.

Ma chiunque può verificare, pensand oal dibattito che si è svolto in quest'aula,che quella è una polemica fasulla . Certo ,noi ci siamo molto soffermati sull'analis iprima di tutto della situazione, perchéavevamo il dovere di ristabilire una verit àartatamente verniciata di rosa dalla pro-paganda governativa, ma soprattutto, si asul fronte delle entrate che sul frontedelle spese, abbiamo voluto dare il sensoconcreto di una linea di alternativa negl iinterventi e soprattutto negli emenda -menti. Penso alle nostre proposte sull atassazione dei titoli di debito pubblico ,penso alla necessità improrogabile di isti-tuire una imposta patrimoniale, alla ne-cessità di aprire il fronte del rigore fi-scale, non solo nei confronti di alcunecategorie, ma soprattutto verso quelle ric -chezze che si sono costruite all'ombr adella crisi, penso alla battaglia per rilan-ciare e qualificare la politica di spesa e din qualche caso, lo voglio ricordare, ab-biamo ottenuto dei risultati parziali manon privi di significato come sull'au-mento degli stanziamenti per la spesa

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pensionistica, che non è stata una gentil econcessione del Governo o della maggio-ranza ma l'effetto di lotte e di battagliecondotte in prima persona da una nuov arealtà: il movimento e l'organizzazionedei pensionati che non si limitano più adelegare la difesa dei loro diritti ai par-titi .

Ci rendiamo perfettamente conto ch eaffrontare queste questioni significa toc-care il nocciolo duro dei rapporti di class ein questo paese . La vivacità della reazionedei commercianti ci ammonisce sulla va-stità della reazione che si avrebbe se no iattaccassimo interessi ben più corposi emolto, molto meno nobili che si annidan onella rendita, nei grandi profitti e nell'in-treccio tra le due cose. Ma questa strad adeve essere assolutamente percorsa se sivuole cominciare a rimuovere le causestrutturali della crisi del nostro paese . Ditutto ciò naturalmente non vi è traccia neidocumenti di bilancio presentati dal Go-verno. La cosa non ci stupisce, rientranell'analisi e nelle previsioni fatte sulla na -tura e sulla politica di questo Governo, mapoichè la gravità della situazione non per-mette attese e prospettive di comodo galleg-giamento, proprio per questo abbiamo sen-tito il dovere, non solo di dire no alla leggefinanziaria e al bilancio di previsione, ma diporre assieme a questo no la questione dell edimissioni del Governo Craxi (Applausi deideputati del PDUP e dei deputati del gruppodi democrazia proletaria) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l'onorevole Cala-mida. Ne ha facoltà .

FRANCO CALAMIDA. Signor Presidente ,il partito di democrazia proletaria ha chie-sto, chiede e continuerà a chiedere le di-missioni del Governo. Sono un atto, a no-stro giudizio, dovuto al paese .

La politica economica del Governo èdannosa per i pensionati, i disoccupati, ilavoratori . Questo è un Governo in mino-ranza nella società e che è stato posto pi ùvolte in minoranza in quest 'aula: battutosul decreto-legge sugli sfratti, battuto sul

bilancio del Ministero delle finanze, —salvo solo per omertà e, per poco — nell avotazione sulla relazione conclusiva sull avicenda Cirillo, salvato, purtroppo e per i lmomento, sulla vicenda Sindona-An-dreotti-P2, dall'astensione dal voto delgruppo comunista e cento e più voltedall'astensione dei radicali, suoi franchisostenitori. Un Governo che pencola ,oscilla, traballa, pericoloso perché è de-bole e irresponsabile, sostenuto da unademocrazia cristiana il cui presidente Pic-coli si è dimesso, «per salvare il suo par-tito»; cosa non facile visto che la magi-stratura ha chiesto l'autorizzazione a pro -cedere nei suoi confronti per associazionea delinquere .

La questione morale è dunque que-stione politica primaria, è la questionedella democrazia. La crisi di governo ma-scherata diventa degrado della demo-crazia politica. Nuovi scandali copronovecchi scandali .

Il gruppo di democrazia proletaria i nquesti giorni di dura politica ha ottenuto :primo, lo stanziamento di 227 miliardiper l'adeguamento delle pensioni diguerra per invalidi, militari e civili ; se-condo, il diritto al lavoro per gli handi-cappati nel pubblico impiego e per gliinsegnanti di sostegno nella scuoladell'obbligo; terzo, abbiamo contribuitoad un primo, sebbene parziale, risultato :elevare i fondi destinati alla lotta controla fame e la sofferenza nel mondo. Manon basta; chiediamo le dimissioni delGoverno per queste quattro, semplici echiare ragioni : primo, la disoccupazione èal 15 per cento, cresce in fase di relativaripresa economica e attendendo i pianidel Governo i giovani disoccupati divente-ranno vecchi disoccupati . Si arriverà ai 4

milioni di disoccupati . Democrazia prole-taria si batte per politiche attive del la-voro, per il rientro dei cassaintegrati, perla riduzione dell'orario di lavoro .

Secondo: sui lavoratori che hanno pa-gato per l'inflazione, il Governo scaric aanche i costi del rientro dall'inflazione, eun'arrogante Confindustria taglia i lquinto punto di contingenza; intanto i lpotere reale d'acquisto del salario, al

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netto, è sceso del 4 per cento; democraziaproletaria difende il salario e la qualitàdella vita e dell 'ambiente e si batte peruna politica di controllo dei prezzi .

Terzo: ai pensionati sociali a 220 milalire mensili, a quelli con 35 anni di con -tributi e meno di 500 mila lire, il Govern onon dà una risposta di civiltà, nonostant ei primi importanti risultati riportat idall'opposizione, dalla nostra battaglia ,mentre porta al 19,6 per cento le spesemilitari, per esportare armi, guerra e sof-ferenza nel mondo; democrazia prole-taria chiede l 'elevamento delle pensioni a560 mila lire, chiede il superamento dell epensioni d ' annata per i lavoratori privatie per i lavoratori pubblici .

Quarto: nel paese in cui le tasse le pa-gano solo i lavoratori, e più dei padroni, i lGoverno non elimina il drenaggio fiscale ,l ' iniqua rapina dello Stato sulla bustapaga; il Governo, in realtà, non può e no nvuole imporre equità fiscale; certo, letasse devono pagarle tutti, i grandi patri-moni, le rendite, i lavoratori autonomi e icommercianti evasori, ma è bene ricor-dare che con il solo 5 per cento di con-trolli fiscali si avrebbe subito un gettit onuovo di 21 mila miliardi ; democraziaproletaria propone l 'introduzione dell apatrimoniale e la tassazione dei BOT e deiCCT, accetta l 'accertamento induttivocome necessità contingente da superar econ forme più eque e denuncia la corru-zione e l'inefficienza dell'amministra-zione finanziaria . Fasce del partit odell'evasione fiscale stanno lì, altri stann onella maggioranza e nel Governo.

Contro questa politica c'è il nostro voto,ci sono le lotte sociali, ci sono diritti d ilibertà dal bisogno, diritto al lavoro per -ché per molti il lavoro non c'è, diritto all asalute e alla giustizia; diritti inalienabili,non oggetto di alcuna possibile media-zione politica. Contro questa politica scio-pereranno i lavoratori, non su contenut iambigui e incerti, collocati un po ' da unaparte e un po' dall 'altra, ma contro i lGoverno, contro la Confindustria, contro ilicenziamenti, in difesa degli interessidella parte oppressa delle società, inclusa ,dunque, anche la giustizia fiscale . Quelli

'che stanno sempre peggio contro quell iche stanno sempre meglio . E il solo mod oper uscire da una crisi che è anche, nellanostra società, nuove miserie, pensioni dafame, famiglie a reddito zero. Per demo-crazia proletaria le condizioni di vit adegli strati più oppressi sono il metro dimisura del convivere civile . Il nostro votocontrario non è solo indignazione, non èsolo denuncia, è impegno di proposta e d ilotta per un progetto di alternativa. Ilfuturo non è, non può essere, non dovràessere la grigia proiezione del presente . Il«no» al Governo e il «sì» subito alle poli-tiche per il lavoro (Applausi dei deputat idel gruppo di democrazia proletaria) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto l'onorevole Spa-daccia. Ne ha facoltà .

GIANFRANCO SPADACCIA . Signor Presi -dente, signor ministro, colleghi, la strut-tura del bilancio dello Stato presentato daquesto Governo resta nel complesso quas iuguale, del tutto analoga a quella dei bi-lanci degli anni precedenti, compres iquelli dei governo Andreotti di unità na-zionale . In questo bilancio le esigenze e ibisogni primari, i problemi reali dei di-soccupati, dei senza casa, dei giovani i ncerca di prima occupazione, degli handi-cappati, degli anziani, dei pensionati aminimo di pensione senza altro reddito,dei lavoratori, non trovano certament eposto; questi bisogni primari, che sonoanche i bisogni primari di una società pi ùcivile e di una qualità della vita più giusta ,non possono essere soddisfatti . Preten-dere tuttavia che questo sia responsabilitàsoltanto del Governo e della maggioranza ,che lo sfascio della previdenza sociale ,gestita dai sindacati, e consumato in quin -dici anni di politiche sbagliate, che lo sfa-scio della sanità, che il non funziona-mento dei servizi pubblici, che i carroz-zoni enormi, che le aziende decotte man-tenute in vita per mantenere posti di la-voro falsi, che costituiscono un drenaggiocontinuo di risorse della collettività, si aresponsabilità esclusiva del Governo edella maggioranza è un falso politico e

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storico. È responsabilità trasversale d iquesta partitocrazia, in questo stretta -mente unita al Governo o alla opposi-zione. Ed allora non è la caduta di unGoverno su un colpo di maggioranza ali-mentato dall'agguato di alcuni franchi ti-ratori che può farci uscire da questi pro-blemi; da questi problemi si esce soltant ose si conquista una politica davvero alter -nativa, se si conquista legalità al l ' internodello Stato e della Repubblica, se si ricon-quista nella sua pienezza una democraziache ci faccia uscire definitivamente da lmarcio, dal marciume, dal putridume ,dall ' imputridirsi dello Stato e della socie-tà, di questa consociazione partitocratica .A questo si aggiunge il peso di una spesamilitare che con l 'aumento di 2.700 mi-liardi nel 1985, pari al 20 per cento ri-spetto al bilancio dello scorso anno, col -loca l 'Italia al primo posto nella corsa agl iarmamenti, sotto il Ministero della difesadell 'austero ministro Spadolini, tra tutt igli altri stati europei . Stati più ricchi delnostro, meno in crisi del nostro hannobilanci della difesa e aumenti delle spes emilitari estremamente più limitati del no-stro, sia in termini monetari sia in termin ireali . E su questo noi non abbiamo avuto ,— neanche su questo —, una decisa echiara politica alternativa da part edel l 'opposizione comunista . Dove è finitoil grande movimento pacifista che inva-deva le strade e le piazze negli ultim ianni? Abbiamo in questo bilancio dell oStato, come nella legge finanziaria, ten-tato di esercitare il nostro dialogo e l anostra pressione nei confronti del Go-verno e delle forze politiche di opposi-zione su due soli punti: le pensioni e l ' in-tervento straordinario contro lo sterminioper fame nel mondo . Se dovessimo misu-rare il nostro successo politico sul metr ocon cui lo giudicano le altre forze politi -che, dovremmo dire che nel dibattito chec'è stato nessuna altra forza politica è riu -scita ad incidere altrettanto fortemente .Per la prima volta la modifica dei tratta -menti minimi di pensione, delle pensionisociali, entra nella legge dello Stato con800 miliardi in più di stanziamento ri-spetto a quelli inizialmente previsti . Il no-

stro emendamento attinente all'inter-vento straordinario per la fame de lmondo, che ha registrato il positivo votofavorevole del gruppo comunista, ha de -terminato un aumento di 500 miliardi diulteriori stanziamenti da parte del Go-verno. Non giudichiamo i nostri successie insuccessi sul metro delle altre forzepolitiche, anche quando avvengono sulpiano di scelte programmatiche di va-lore, quali queste sono ; perché un atto d igiustizia per i minimi di pensione non èstato ancora compiuto, dal momento chel'intervento, a fronte dell 'aumento dell espese militari, contro lo sterminio pe rfame, rimane in termini di stanziamentoassolutamente insufficiente. Ma dob-biamo prendere atto positivamente dellarisposta, limitata ma positiva, del Go-verno e del voto favorevole del partit ocomunista italiano .

Due altri elementi positivi in quest oquadro franoso, e per molti aspetti mar-cio, intendo sottolineare . Il primo è unelemento positivo : per la prima voltadopo molti anni, si realizza nella giustizia ,in termini di bilancio e di spesa giudizia-ria, un'inversione di tendenza . L'inci-denza in un paese, in cui tutti ricono-sciamo che i problemi della giustizia sonoproblemi centrali, del bilancio della giu-stizia sul complesso del bilancio delloStato, un 'incidenza in termini percen-tuali, torna ad aumentare anziché dimi-nuire come era avvenuto negli anni pre-cedenti . Il secondo aspetto positivo stanelle contraddizioni, nelle divisioni dell amaggioranza, nelle difficoltà e, necessa-riamente, nelle ingiustizie determinat edalla pesantezza di un indebitamentopubblico di cui siete tutti responsabili eche tutti avete alimentato in questi anni .Tuttavia, si sta discutendo una riform ache è interesse di tutti vada in porto e ch evada in porto con spirito di equità, il co-siddetto «pacchetto Visentini» .

Da questo punto di vista, debbo dire,riprendendo quanto in questo dibattito ,allorché si sono discussi questi problemi ,ha detto il compagno Pannella, che noinon riteniamo che una opposizione sifaccia valere o possa considerare un pro-

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prio successo la caduta di un Governo .Abbiamo avuto periodi nella storia dell adegenerazione partitocratica, di quest oregime, in cui ogni 5-6 mesi cadeva u nGoverno e ogni Governo, con meschin iaggiustamenti in cui una corporazioneconquistava posizioni contrattuali piùforti di un 'altra, era la fotocopia del Go-verno precedente. Sicché, la storiad'Italia si potrebbe ridurre, nella moltitu-dine dei suoi Governi, ad un piccol ogruppo: 45 gruppi di fotocopia di Go-verni, l ' uno simile all'altro . Questo au-menta lo sfascio, non rafforza le opposi-zioni, non facilita il rapporto tra il Parla -mento e l 'esecutivo, ma semplicement econtribuisce a determinare situazioni an-cora più drammatiche e gravi .

I problemi fiscali che si dovranno af-frontare nei prossimi mesi sono gravi .Oggi ho sentito gridare: dimissioni, dimis-sioni, dimissioni! Queste dimissioni sareb-bero dovute avvenire se il Governo no navesse retto alla prova del confronto conle opposizioni ma — mi domando e lodomando anche ai compagni comunisti, aquelli di democrazia proletaria e delPDUP — se davvero la crisi del Governo ele sue dimissioni, avvenute per question ifiscali e finanziarie sarebbero state di gio-vamento anche al l 'opposizione comunistaoppure se non sarebbero state un ele-mento di ulteriore indebolimento, di cris iper tutti, di grave contraddizione per l ostesso partito comunista .

Si è alimentata, nel corso di questo di -battito, e se ne sono fatti portavoce anchei compagni di democrazia proletaria, l apolemica contro la nostra non partecipa-zione al voto . Dall ' inizio della legislatura,le ragioni della nostra non partecipazioneal voto della Camera sono note. Le pole-miche sono strumentali . Chi vuole cheusciamo e superiamo questa situazione d inon partecipazione al voto, farebbe ben ea preoccuparsi di raccogliere il dialogo ,cui noi non ci sottraiamo in alcun mo-mento, sulle ragioni che ci hanno deter-minato in questa scelta .

Signor Presidente, supereremo quest eragioni soltanto quando una politica diopposizione e di alternativa, in termini di

valori e di scelte programmatiche e no ndi potere, sarà riconquistata al Parla-mento e soltanto quando da parte d iquest 'ultimo, nel suo complesso, sarannostate riconquistate regole certe di demo-crazia parlamentare, legalità repubbli-cana, certezza di diritto per tutti, per ilpaese, per la Repubblica !

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto l 'onorevole Ser-rentino. Ne ha facoltà .

PIETRO SERRENTINO. Signor Presi -dente, onorevole ministro, il gruppo libe-rale voterà a favore della legge di bilan-cio, come ha già fatto in sede di votazion edella legge finanziaria. Ambedue i prov-vedimenti hanno l'obiettivo di abbassareil tasso di inflazione programmata al 7per cento per il 1985, di contenere il fab-bisogno pubblico ai livelli massimi mone-tari del 1984, conseguendo l'incidenza, ri-dotta di un punto del deficit pubblico sulprodotto intero lordo .

Rispettando i tempi della sessione dibilancio, la Camera ha contribuito inmodo positivo affinché anche quest'annoil documento possa essere di guida, findai primi giorni del 1985, alle iniziative ealla gestione della pubblica amministra-zione, perché abbia ad operare secondo i lprogramma economico e finanziario de lGoverno.

Si potrà così operare in una situazion edi certezza, superando, in concreto, al-cuni motivi di difficoltà che sono affiorat idurante la discussione sulle singole ta-belle. Per le citate difficoltà, stamane, visono stati motivi di attacco al Governo ,sino a giudicare — come ha detto l'ono-revole Occhetto — un atto di insensibilit àpolitica quello di non dimettersi . Di di-verso avviso siamo noi liberali. Il Governobene ha fatto, con grande senso di re-sponsabilità, a rimanere al suo posto ,mentre se sono emersi alcuni dissensisulla sua azione, è necessario che essopersegua tutte le iniziative atte a rinsal-dare la coerenza e l 'efficacia della suamaggioranza .

Noi liberali riteniamo che i problemi e

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le difficoltà di settore non debbano preva-lere sul disegno strategico che nel cor-rente anno ha fatto conseguire risultat ipositivi per il risanamento economico de lpaese .

Quando sarà approvato anche il di-segno di legge di bilancio, il Governo po-trà segnare un punto a suo vantaggio ,anche se l 'iter per giungere a questo risul-tato ha manifestato alcune discrepanzenella maggioranza. Ciò entra nella logicadella democrazia parlamentare .

Dalla maggioranza e dall 'opposizione ,durante il dibattito, sono emersi alcunitemi sui quali diversi colleghi hanno ri-chiamato l 'attenzione del Governo. Su al-cuni problemi anche noi liberali, in sed edi discussione della legge finanziaria, ab-biamo richiamato l 'attenzione del Go-verno. Così abbiamo fatto su problemiparticolari quale quello relativo al bi-lancio della produttività del nostro si-stema che, mentre nei primi otto mes idell'anno corrente ha registrato un au -mento sostanziale, nel recente mese disettembre, invece, ha segnato un calopreoccupante. E questa una notizia di sta-mane.

Un altro problema è quello relativo agl iinvestimenti per la costruzione degli al-loggi, con incentivi e investimenti ed ,eventualmente, con provvedimenti fiscali .C'è poi il problema dei provvedimenti perl 'occupazione e particolarmente per i gio-vani in cerca di prima occupazione . Daultimo, noi liberali abbiamo richiamat ol 'attenzione sul problema che, a prescin-dere da quanto previsto dalle norme ur-genti per proseguire l 'intervento straordi-nario nel Mezzogiorno, già all'ordine delgiorno della nostra seduta, si sappia of-frire sviluppi innovativi e tecnologici all aproduzione del sud e delle isole .

Farò un accenno ai problemi sui qual isuggerimenti e sollecitazioni sono giunt iin questi ultimi giorni dalla maggioranz ae dalle opposizioni . Si è parlato ancora d itassazione di BOT, CCT nonché di patro-moniale. Ancora una volta, diciamo di es -sere dell'avviso che il problema della tas-sazione dei BOT e dei CCT non può essereaccettato dal risparmiatore sino a quando

il deficit di bilancio avrà le attuali dimen-sioni .

Il flusso del risparmio privato verso ititoli di Stato è essenziale per non au-mentare i flussi monetari, onde finan-ziare le necessità pubbliche. Maggioriflussi monetari incrementerebbero l'in-flazione, ed è questo uno degli obiettiviche certamente il Governo non vuole per -seguire .

Invece di parlare di imposizione patri-moniale, esistono ben altre possibilità perle entrate erariali . Per esempio, il provve-dimento fiscale, già in discussione al Se -nato, con le eventuali modifiche e miglio-ramenti che noi abbiamo presentato a lprovvedimento Visentini, che non rifiu-tiamo nei suoi principi fondamentali, mache desideriamo modificare, nell'inte-resse del fisco e nella tutela dei giust idiritti dei contribuenti .

C'è poi il problema di una nuova en-trata, che potrebbe essere accelerata :quello dell'incasso del condono fiscale de l1982, per il quale sono in atto inspiegabil iritardi nell 'emissione delle cartelle .

Un ultimo provvedimento, la cui appro-vazione definitiva deve essere sollecitata ,è quello del condono edilizio, che, oltre adoffrire un gettito per le definizioni delleinadempienze, permette di accatastare, equindi di tassare, numerosi beni immobi -liari oggi elencati nell'evasione .

Determinante infine, per i nostri contieconomici, sarà l'austerità che si sapràimporre alla spesa pubblica. Ogni sforzoin questa direzione deve essere compiutocon la convinzione che razionalizzando emodernizzando le strutture amministra-tive pubbliche renderemo beneficio al bi-lancio, ma soprattutto offriremo effi-cienti servizi ai cittadini .

Avendo noi liberali apprezzato i puntipiù significativi della legge finanziaria ,altrettanto apprezziamo l ' impostazionedella legge di bilancio, e quindi con con-vinzione confermiamo il nostro voto favo-revole, offrendo la nostra più leale colla-borazione al Governo (Applausi dei depu-tati del gruppo liberale) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare

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per dichiarazione di voto l'onorevole Bas-sanini . Ne ha facoltà .

FRANCO BASSANINI . Signor Presidente ,onorevoli colleghi, signori ministri, nell egrandi democrazie si suole dire che i lGoverno ha un solo dovere quando pre-senta al Parlamento il bilancio dell oStato: quello di dire le cose come stanno edi proporre rimedi, magari dolorosi, maequi, per risolvere i problemi dell'econo-mia, dell 'occupazione, della finanza pub-blica, della società . Il Governo non fa nél 'una né l'altra cosa .

Nelle grandi democrazie, per la verità ,il Governo ha anche un altro dovere :quando è battuto in Parlamento sul bi-lancio di un Ministero, ne prende atto edà le dimissioni. Il Governo è stato scon-fitto più volte, altre volte si è salvato pe runa manciata di voti ; la maggioranza èdivisa su tutto, dalle misure contro l 'eva-sione tributaria alla questione morale ,dalla tassazione delle rendite finanziarieal decreto-legge sulle televisioni private .Ma il Governo fa finta di niente e ignora ipropri doveri costituzionali e democra-tici. I voti del Parlamento contano per luisolo se sono positivi; non contano se sononegativi .

Si stravolge così uno dei princìpi dellademocrazia: il Governo non può gover-nare senza il Parlamento e contro il Par -lamento.

Questo Governo esalta risultati positivi ,che sono in realtà precari e parziali ; di-mostra un ottimismo irresponsabile, cheoscilla fra l'autoillusione e la propa-ganda; si attribuisce meriti non suoi edocculta i pesanti elementi negativi chepermangono e si aggravano; la manovradi bilancio ignora i nodi strutturali no nrisolti, che rappresentano lo «zoccol oduro» dell ' inflazione italiana, della disoc-cupazione, dello squilibrio della finanzapubblica, dell 'aggravarsi del saldo pas-sivo dei conti con l 'estero ad ogni accennodi ripresa; ci ha presentato una legge fi-nanziaria ed un bilancio che rinuncianoin partenza ad affrontare i problem idell ' indebitamento pubblico e del risana-mento finanziario, dell 'equità fiscale,

dell 'occupazione, del Mezzogiorno, dell aripresa degli investimenti, del rilanciodello sviluppo.

Per far quadrare i conti il Governo cipropone, in sostanza, solo operazioni diingegneria contabile, che dovremmo defi-nire più correttamente falsi in bilancio .Alla fine pagano i lavoratori dipendentied i pensionati : pagano più tasse, più altiticket sanitari, percepiscono minori retri-buzioni nette, hanno meno occasioni dilavoro .

Il Governo — come diceva qualchegiorno fa il collega Reichlin — finisce co nil sembrare un Robin Hood alla rovescia :ruba ai poveri per dare ai ricchi . Ed in-fatti nel 1984 le retribuzioni reali per ilavoratori dipendenti nell ' industria sonodiminuite di oltre 4 punti percentuali ;mentre gli altri redditi, e innanzi tutto lerendite finanziarie, sono cresciuti del 7per cento in termini reali . Parliamo diretribuzioni al netto del prelievo tribu-tario e contributivo, che non costituiscecertamente potere d 'acquisto dei lavora-tori .

Nel corso del dibattito abbiamo dimo-strato con cifre, dati e tabelle questeamare conclusioni : non ci è giunta nes-suna risposta. Abbiamo proposto solu-zioni positive : sono state ignorate. Tor-niamo caparbiamente a ribadirle con laforza delle cifre e delle idee .

Il Governo afferma che siamo rimast inei limiti del disavanzo; ma gli stessi dat iufficiali dimostrano che ciò si è ottenut osoltanto rinviando i pagamenti in cont ocapitale e tagliando le spese per investi -menti da 59 mila miliardi a 43 mila mi-liardi. Il Governo afferma che aumentala produzione e cala l ' inflazione; ma l'in-cidenza della produzione industrialeresta pur sempre inferiore a quelli del1980 e 1981 . Siamo l'unico paese indu-striale — come ha dimostrato l'onore-vole Visco — a registrare un tasso d 'in-flazione superiore alle previsioni per il1984, ed il saldo negativo della bilanciacommerciale ha superato i 13 mila mi-liardi. L'aumento della produttività de lsettore industriale è pagato dai lavora-tori dipendenti con una riduzione del 4

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per cento delle loro retribuzioni nett egrazie al drenaggio fiscale .

E possibile proseguire sulla strada d iquesta politica dei redditi a senso unico ,di queste sconvolgenti redistribuzioni de lreddito a danno del lavoro dipendente ?La riduzione del tasso d'inflazione —come pure ha dimostrato qui l'onorevoleVisco — è dovuta ad una ripresa dell 'eco-nomia internazionale più sostenuta de lprevisto, ad un eccezionale aumento dell adomanda internazionale, nel quadro d iuna generale, fisiologica tendenza alrientro dall ' inflazione, cui ha notevol-mente concorso una forte riduzione de iprezzi delle materie prime .

Ma vi sono già i segni di un rallenta-mento della ripresa internazionale, equindi i risultati positivi ottenuti dipen-dono da tendenze precarie e non stabiliz-zate, o da processi addirittura irripetibili ,come la notevole redistribuzione del red-dito a danno del lavoro dipendente .

A fronte di tutto ciò, nessuno dei nodida cui dipendono il persistente differen-ziale inflazionistico con i paesi concor-renti, gli squilibri strutturali ed i ritard inella riconversione e nell'ammoderna-mento del nostro sistema economico, ap-pare avviato a soluzione e neppure af-frontato.

L'entità dello stock del debito pubblicosi avvia ad eguagliare il prodotto internolordo e, unito a tassi di interesse real esuperiori al tasso di crescita, determina ,come ormai è noto, una spirale di autoa-limentazione del debito che tra breve fi-nirà per trasferire ai percettori degli inte-ressi sul debito pubblico più dell 'interacrescita del prodotto interno lordo .

Il bilancio per il 1985 ripropone lastessa politica seguita nel 1984. Il bilanciotriennale presentato dal Governo è un amera esercitazione econometrica, priva d iindicazioni, di strumenti e di politicheconcrete. Ma il Governo non rispetta nep-pure le cifre di questa esercitazione eco-nometrica. In realtà, ci propone un au -mento della spesa corrente rispetto alleprevisioni iniziali del 1984 di oltre il 1 4per cento; un aumento delle spese i nconto capitale del 12 per cento, destinato

ad essere tagliato nella gestione succes-siva; come già la Relazione previsionale eprogrammatica annuncia, nessun inter -vento strutturale per affrontare i nod idello sviluppo e dell'occupazione . Le pro-poste che abbiamo fatto nel senso de lcontenimento della spesa corrente dei mi-nisteri entro il limite del tasso d'infla-zione programmato ; per evitare che, at-traverso l'acquisto dei titoli di Stato fi-nanziato con l 'indebitamento, si realiz-zasse da parte di banche e imprese unaoperazione di evasione dall'obbligo tribu-tario ; per introdurre elementi di perequa-zione e di omogeneità della tassazione de iredditi da lavoro dipendente e di quelli dalavoro non dipendente ; per ricondurre lespese per la difesa entro i limiti dell 'au-mento previsto dagli impegni NATO e ne lrispetto degli obblighi costituzionali san -citi dall'articolo 81 della Carta costituzio-nale; tutte queste proposte sono state re -spinte, eppure erano proposte ragione -voli, per le quali spesso ci sono giunt iapprezzamenti dal Governo e dalla mag-gioranza, non seguiti però da coerent iespressioni di voto .

In realtà, onorevole Presidente, signor iministri, questo bilancio — come de lresto la legge finanziaria — non merite-rebbe neppure il nostro voto, tanto è ina-deguato alla complessità e alla serietà de iproblemi del paese, dell'economia, dellafinanza pubblica. Esprimiamo comunqueun convinto voto negativo per senso d iresponsabilità verso le istituzioni e vers oil Parlamento, al quale il Governo vor-rebbe mettere il bavaglio . Ma con lostesso senso di responsabilità verso i lpaese e verso le istituzioni, diciamo chenon è il bilancio dello Stato in discussionema questo Governo, la cui sopravvivenzalogora ogni giorno di più non solo le pre-carie condizioni della finanza pubblica edell 'economia italiana ma la stessa demo-crazia nel nostro paese (Applausi dei de-putati del gruppo della sinistra indipen-dente) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto l'onorevole Cio-cia. Ne ha facoltà .

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GRAZIANO CIOCIA . Signor Presidente,colleghi deputati, ci accingiamo a votareil bilancio dello Stato, ed è a noi presentela particolarità e il carattere di transi-zione di questa fase .

Sono infatti in corso parallele iniziativelegislative volte a modificare sostanzial-mente sia le entrate che le spese . In me-rito alle entrate, è da tutti noi sofferta l avicenda della nuova disciplina tributari aalla quale dovranno essere assoggettati ilavoratori autonomi, su proposta del mi-nistro delle finanze : ed è evidente l'effettoche tale nuova disciplina porterà, per en-tità e per provenienza del gettito, sul ti-tolo primo del bilancio dello Stato . Di taleeffetto è già stato anticipato dall 'esecu-tivo un primo significativo risultato: laridefinizione delle detrazioni IRPEF per ilavoratori dipendenti e iniziative concret eper il recupero del fiscal drag.

Su questa materia, quella dell 'entrata ,che è importante perché da essa discend ela tangibile manifestazione della parteci-pazione dei cittadini alla gestione de lpaese, noi socialdemocratici, mentre riba-diamo, anche in questa sede, l'opportu-nità di apportare i correttivi e le modi-fiche possibili allo specifico provvedi -mento predisposto dal ministro delle fi-nanze, ci facciamo portatori di una esi-genza di miglioramento della qualità delprelievo tributario, onde assicurare ch eesso non costituisca uno strumento disperequazione e di ingiustizia sociale .

Specie quando l 'inflazione marcia adue cifre, è possibile creare ingiustizianella società nel momento stesso in cui, difatto, si chiede solo ad una parte di essadi contribuire per pagare beni, servizi einvestimenti che vengono fruiti da tutti ; equesto tipo di ingiustizia trova corrispon-denza anche nei meccanismi di forma-zione della ricchezza individuale, perch éconsente ad alcune categorie di cittadinidi avere disponibilità di risorse superioria quelle prevedibili se ognuno contri-buisse in misura proporzionale al propri oreale reddito alla copertura dei necessaricosti sociali .

Il nostro auspicio è che si proceda co nrapidità nella rimozione di queste sempre

meno tollerabili cause di ingiustizia so-ciale attraverso un adeguamento del no-stro sistema tributario a nuovi modell iorganizzatori della società ed attraversoun potenziamento della lotta all'evasionefiscale. E, conseguentemente, auspi-chiamo di rinvenire sostanziali modifich eal bilancio che ci apprestiamo ad appro-vare allorché, in sede di suo assesta -mento, il Parlamento sarà chiamato acompiere una doverosa attività di veri -fica.

Le modifiche, a nostro avviso, investi -ranno in maniera rilevante anche i com-parti della spesa, sia di quella correnteche di quella in conto capitale .

Iniziative di spesa sono già state annun-ciate, e non tutte hanno ricevuto specificaquantificazione nei capitoli di bilancio . Sitratta di misure a sostegno dell'occupa-zione, a sostegno dell'assistenza, a so-stegno della gestione corrente di ciò chegià oggi è di proprietà della mano pub-blica. E si tratta di misure a sostegnodella ripresa produttiva, volte a definire erazionalizzare gli interventi nel Mezzo -giorno, di misure straordinarie di conser-vazione dell 'ambiente e di salvaguardiadel territorio .

In merito, è nostra opinione che s idebba rifuggire da un duplice ordine d ipericoli : dal pericolo di incentivare ecces-sivamente la deleteria pratica del ricors oal mutuo per la copertura di una spesacorrente preventivamente non quantifi-cata, come è avvenuto nel corrente ann oper la spesa sanitaria; e dal pericolo diallontanare troppo nel tempo i flussi d icassa dalla competenza, perché, se il di -vario temporale divenisse eccessivo, sicorrerebbe il rischio di «drogare» il si-stema, e di non fare gli interessi delpaese .

Sempre in materia di spesa, permane innoi l 'angustia per il modo con il quale introppe occasioni vengono dissipate le ri-sorse finanziarie, un modo che è ormaipoco definire improduttivo ed inefficace .L'assenza di un'organica metodologiaprogrammatoria, il prevalere delle emer-genze contingenti rispetto alla definizionedi una coerente strategia dello sviluppo,

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sono alla base di destinazioni delle poch erisorse disponibili verso settori dai qual ispesso non proviene alcun effetto positivodi ritorno. Questo stato di cose deve ces-sare o, quanto meno, attenuarsi .

Al momento dell 'approvazione dell alegge finanziaria, ieri l 'altro, dichia-rammo che avremmo ritenuto opportunomodificarla per evitare che le sue prescri-zioni avessero scarsa efficacia, togliendocredibilità agli stessi obiettivi di caratteregenerale enunciati con forza e convin-zione. Abbiamo ritenuto e riteniamo ne-cessario privilegiare una strategia direttaa controllare l 'espansione della spesa cor-rente attraverso comportamenti e deci-sioni tra loro coerenti, piuttosto che affi-dare il contenimento a prescrizioni cheinvero non risultano compatibili con gliobiettivi medesimi . Le nostre perplessit ànon sono però state e non sono ancoratali da modificare il nostro atteggiamentodi fermo sostegno all'attività del Governoe al significato della sua manovra econo-mica. Sono comunque sufficienti, speciea seguito di quanto verificatosi in questeultime ore, per alimentare un diffuso ecrescente stato di insoddisfazione percome le cose stanno andando . Ma semprequesta nostra condizione eviterà di rap-presentarsi e tradursi in termini oscuri enon manifesti; sempre la nostra lealtà ciimporrà di esprimere con chiarezza e re-sponsabilità le necessarie valutazioni poli -tiche di consenso o dissenso .

Il paese vive una congiuntura difficile ecomplessa, in cui e per cui concorronoelementi interni provocati da cause ogget-tive (oltre che da permanenti fattori d isquilibrio e di ingiustizia sociale) ed ele-menti esterni, provocati dal mercato de icambi, dalla bilancia dei pagamenti e so-prattutto dai processi di trasformazione eristrutturazione in corso nei paesi indu-strializzati, processi i cui effetti potreb-bero incidere gravemente e traumatica-mente sul nostro futuro .

Anche in questa occasione, a seguitodell 'adeguamento del bilancio alle pre-scrizioni della legge finanziaria, richia-miamo alla necessità di non illudersi ch ela politica di dilazione possa tradursi in

una politica di reale anche se gradualerisanamento; che la gestione dei flussi d icassa possa surrogare le scelte strate-giche di carattere economico; che misurecontingenti di incentivazione possano de -terminare incrementi di ricchezza reale ;che gli espedienti monetari possano fa raggio sulle risorse produttive .

In ogni caso, bisogna marciare conmaggiore convinzione e più profondaconsapevolezza verso la costruzione di unnuovo modello sociale e di sviluppo, versoil quale il nostro paese non riesce ancoraa compiere passi decisivi . Ed è per questo ,che occorre soprattutto il recupero di ten-sione ideale e di mordente politico al li -vello della società e dell'intero sistem adella rappresentanza.

Dobbiamo esperire tutti i tentativi, veri-ficare ogni possibilità e profondere ognienergia per evitare che il nostro paesedivenga sempre più dipendente, nellelinee del suo ulteriore avanzamento, da lmodo in cui i più forti paesi dell'occi-dente stanno attuando la propria trasfor-mazione . O ci agganciamo alla trasforma-zione post-industriale come protagonisti ,oppure ci riduciamo a grande mercato d iconsumo delle nuove tecnologie e dei pro -dotti dei nuovi settori strategici dell 'accu-mulazione, sui quali si giocano le nuovesfide dello sviluppo e la nuova gerarchiainternazionale tra i paesi occidentali .

Il raggiungimento del ruolo di protago-nisti impone di dare spinta ed impuls idecisivi ad una programmazione demo-cratica delle trasformazioni, che inver onon sarà senza una faticosa, graduale mareale evoluzione del quadro dei rapport ipolitici e senza il coinvolgimento di tuttele rappresentanze politiche del mondo de llavoro dipendente e dei ceti medi produt-tivi .

Signor Presidente, colleghi deputati, inquesto quadro di impegno possibile e d iaspettativa fiduciosa e consapevole si tro-vano le ragioni del nostro voto favorevole,a cui leghiamo il dovere di verificare co-stantemente la capacità del Governo d iperseguire obiettivi giusti in una visionedi più ampio respiro e finalmente ade -guata per offrire reali risposte alle attese

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di trasformazione dell'intero paese (Ap-plausi dei deputati del gruppo del PSDI) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto l 'onorevole Pel-licanò. Ne ha facoltà .

GEROLAMO PELLICANO. Signor Presi -dente, onorevoli colleghi, signori ministri ,pure in una condizione politica caratteriz-zata da grande tensione ed incertezza, l aCamera approva questa sera nei terministabiliti dal suo regolamento il bilancio diprevisione dello Stato per l'anno finan-ziario 1985 .

Dopo la legge finanziaria, che è stat aapprovata l 'altro giorno, il bilancio evi-denzia una situazione economica nellaquale sono compresenti elementi di segn opositivo ed elementi di segno negativo . Econfortante verificare che alcuni obiet-tivi, che erano stati posti a base del pro-gramma del Governo per il 1984, sonostati realizzati o almeno sono stati quasiconseguiti . Mi riferisco particolarmenteal contenimento del tasso di inflazione .Intendiamoci, il 10 per cento è un livelloancora molto alto, soprattutto se compa-rato a quello di altri paesi; ma, se consi-deriamo che nel 1981, all ' inizio della ma-novra di rientro avviata dai governi Spa-dolini, il tasso annuo era attorno al 22 percento, possiamo constatare con soddisfa-zione che l'inflazione si è molto ridotta .

La nostra economia, più in generale ,gode di una favorevole congiuntura mon-diale che ha alimentato in modo decisiv ola ripresa produttiva in atto. Eppure conmolta franchezza dobbiamo dire che no irepubblicani voteremo questo bilanci ocon qualche preoccupazione . Il livello de lnostro disavanzo pubblico è ancoratroppo elevato ed il bilancio è uscito daquest'aula appesantito di circa 1 .300 mi-liardi. Gli impegni di spesa per il 1985 esoprattutto per gli anni successivi com-portano molti dubbi circa il successodella manovra di rientro dal disavanzo ,che dovrebbe portare ad un azzerament odel deficit di parte corrente nel 1988. Ciauguriamo che il dibattito, che si svolgeràora al Senato, non determini conseguenze

tali da indurre un ulteriore allargamentodel disavanzo pubblico.

Per conseguire gli obiettivi di una infla-zione al 7 per cento nel 1985 e del 5 percento nel 1986, occorrerà dunque cercaredi contenere al massimo le spese impro-duttive, e ciò anche al fine di riservaremargine agli investimenti, allo sviluppo eall 'occupazione . Si ha ragione di ritener eche a metà del 1985 la ripresa internazio-nale potrebbe arrestarsi e la nostra eco-nomia potrebbe non godere più della fa-vorevole congiuntura mondiale . Inoltre ,per realizzare gli obiettivi posti dalla rela-zione previsionale e programmatica, do-vrà essere realizzata per intero la ma-novra economica del Governo finalizzataal reperimento di nuove entrate ; e parti-colarmente le misure fiscali che sono at-tualmente in discussione al Senato, e chesono coerenti con l 'esigenza di un 'equapolitica dei redditi, comporteranno tral'altro un gettito di circa 5.600 miliardi ,che altrimenti dovrebbero essere reperit icon altre e diverse entrate .

Confidiamo che i recenti segnali di ac-cordo tra i partiti della maggioranza — esi sarebbe, questo accordo, realizzat opoco fa — potranno essere confermati eche il provvedimento possa entrare in vi -gore, come previsto, fin dal 1 0 gennaio1985 . In questo modo il nostro sistematributario sarà maggiormente perequat oe il carico fiscale sarà più equamente di-stribuito tra le diverse categorie economi -che .

Il condono edilizio, che riguarda unamateria molto delicata come la tutela d iun bene indisponibile quale il territorio,dovrebbe comportare secondo la rela-zione previsionale e programmatica —ma la stima appare oggi troppo ottimi-stica — un gettito di circa 5.400 miliardi ,ed infine ulteriori nuove misure da defi-nire, per circa 5.000 miliardi .

Onorevoli colleghi, oggi il paese ri-chiede più che mai una classe politic apulita, credibile e capace di onorare ipropri impegni. Da parte della collettivitànazionale si chiede una diversa e migliorequalità del l 'azione politica, che sia tale d ainterpretare, da accompagnare i fermenti

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di una società nazionale in veloce trasfor-mazione, che deve confrontarsi ognigiorno su un piano internazionale co nsocietà ed economie competitive ed ag-guerrite . Con questi strumenti di bilanciola Camera assume un impegno; noi re -pubblicani ci sentiamo fortemente impe-gnati nella manovra finanziaria del Go-verno, la cui completa attuazione conside -riamo una delle ragioni del nostro so-stegno al Governo (Applausi dei deputat idel gruppo del PRI) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto l 'onorevoleMennitti . Ne ha facoltà .

DOMENICO MENNITTI. Onorevole Presi-dente, onorevoli colleghi, onorevoli mini-stri, l 'approvazione della legge finanzia -ria, due giorni fa, è avvenuta in un climadi generale stanchezza, ed in proposito h oavuto modo di evidenziare che l'indiffe-renza era determinata da due ragioni . Laprima si riferisce al ruolo mediocre — loha rilevato anche il collega Valensisenella sua relazione di minoranza — che ilGoverno ha attribuito alle leggi finanzia -rie, private di qualsiasi respiro program-matorio, e degradate da elementi essen-ziali della manovra economica ad unelencazione di provvedimenti di ordinari aamministrazione. La seconda riguarda in -vece l 'attenzione spostata verso altri argo -menti, più determinanti al fine di portareallo scoperto la condizione di crisi delGoverno, investito da una serie di fatt iscandalosi e costretto a continue faticosemediazioni per potersi mantenere inpiedi .

La discussione del bilancio ha fatt oesplodere la crisi ed il momento di piùacuta tensione, culminato nella boccia -tura della tabella del Ministero delle fi-nanze, si è sviluppato intorno a materiache inevitabilmente richiama il nome dichi la gestisce, il ministro Bruno Visen-tini . Che le misure dell'onorevole Visen-tini — misure inique, mi preme sottoline-arlo, perché non recuperano le sacche d ievasione fiscale, ma riproducono il vec-chio metodo di rastrellare risorse per lo

Stato spendaccione, devitalizzando l'eco-nomia — siano motivo di clamorosa di-vergenza fra i partiti presenti nel Governoè argomento noto a tutti; che queste di-vergenze hanno già corroso la maggio-ranza sino a renderla minoranza lo ab-biamo rilevato dal voto di ieri sera, prece-duto da una serie di risicatissime vota-zioni, indicative del sopravveniente tra -collo .

In un'altra nazione, con un altro si-stema politico, intendendo la democrazi acome rapporto corretto e non come pos-sibilità di eludere le responsabilità, il Go-verno avrebbe tratto le conseguenze ed i lPresidente del Consiglio sarebbe venut oad annunziarle alla Camera, anche per -ché un documento fondamentale delpaese, qual è il bilancio dello Stato, nonpuò passare con voti strappati con il ri-catto della disciplina di gruppo .

In Italia, invece, vale anche per que-stioni di questa portata e di questa delica-tezza la regola «imbroglio aiutami», pe rcui i rappresentanti più illustri del Go-verno e della maggioranza, che conti-nuano ad essere divisi su materie delica-tissime e che continuano a rilasciare fuor ida quest 'aula dichiarazioni di fuoco, pre-conizzando crisi irrimediabili entro 24

ore, fanno qui quadrato per strapparel ' approvazione del bilancio con l 'unicoobiettivo di eliminare un ostacolo parla-mentare dal percorso futuro .

Questo è un comportamento politica -mente scorretto, destinato a tradursi ingravissimo danno per gli interessi degl iitaliani. La crisi, signori del Governo edella maggioranza, non la reclamiamonoi, che pure la stiamo determinando conla puntuale denuncia di incongruenze e d iinconcludenze ; la crisi è un dato obiettiv oche scaturisce dalla instabilità della vo-stra aggregazione, dalla debolezza dei vo-stri programmi, dalla troppo lunga list adei conti che dovete rendere alla nazione .Un Governo che opera in queste condi-zioni non può che aggravare la paralis iche attanaglia l'Italia e, d'altronde ,questo bilancio porta i segni di una cris iche viene da lontano e che è determinat adalla congenita incapacità di decidere,

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quindi di avviare processi di riqualifica-zione della spesa pubblica e di rilanciodell 'economia. Ciò conferma la nostr atesi del «primato politico», nel senso chela crisi italiana non è risolvibile sul pian osquisitamente tecnico, ma richiede unquadro istituzionale di efficienza .

Questo al nostro esame è il bilancio pre -ventivo per l 'anno prossimo e, ovvia-mente, non contiene tabelle nelle qual isiano indicati gli impegni riformistici delGoverno, il quale tuttavia sa bene che ne lbilancio consuntivo dei suoi 15 mesi divita non può iscrivere al proprio attivoalcun contributo offerto nella direzion edel superamento delle strozzature istitu-zionali . Il nostro voto contrario, perciò ,nell 'arco temporale di 48 ore si è arric-chito di consenso ed interpreta una sfi-ducia che sale dal paese ed investe il Go-verno ormai privo di autorità, di capacit àe di prospettive. In questo quadro perdeanche forza di indicazione la politica d ibilancio disegnata, già stracolma di con-traddizioni e di velleitarismi, ispirata co-munque al principio di tirare avanti ,senza mettere le mani nei santuari dellosperpero e della corruzione .

A questo proposito, credo sia oppor-tuno cogliere l'occasione per chiarire i lsignificato della decisione da noi condi-visa e sostenuta sulla ripartizione deifondi di dotazione agli enti di gestione de lsistema delle partecipazioni statali . Non èvero — almeno non lo è per noi — che s ivoglia ridurre l'autonomia dei dirigenti ,autonomia che deve esercitarsi sul pianodella gestione delle imprese pubblichesenza perdere di vista l 'esigenza di ren-dere conto dei risultati . E vero, invece,che i fondi, autorizzati sulla base di pianiindicati dagli enti al Parlamento, veni-vano da questi dirottati altrove, quasisempre al ripiano dei deficit, al momentodella effettiva erogazione .

Questo non è un modo corretto di ope-rare, soprattutto perché la destinazione dirisorse ingenti al sistema delle partecipa-zioni statali deve essere valutata nelquadro generale di politica economica ,che spetta al Parlamento individuare, de -finire e perseguire .


ALDO ANIASI .

DOMENICO MENNITTI. Noi siamo con-trari all ' invadenza politica nelle gestioni ,perché questa presenza impropria ècausa di approssimazione nelle scelte d istrategia industriale, e talvolta — come èaccaduto — anche di corruzione . Ma èstrano che tanti illustri personaggi de lmondo politico e giornalistico, che peranni hanno taciuto di fronte a commi-stioni vergognose tra potere politico e in-dustria pubblica, oggi difendano una ma-lintesa autonomia dei managers, senzaconsiderare che l'esigenza di privilegiarenel sistema delle partecipazioni statali laprofessionalità e la trasparenza passa at-traverso un sistema calibrato ed effi-ciente, che definisca i poteri di indirizzo edi controllo, separandoli da quelli di ge-stione .

D'altronde, l'industria pubblica ha pro-blemi complessi e specifici, che richie-dono interventi di risanamento finan-ziario e di conversione e ristrutturazione ;ma la sua possibilità di uscire dalla crisi ècollegata alla capacità del Governo di ela-borare un nuovo piano di politica indu-striale, del quale ad ondate intermittent igiungono notizie, subito dopo polemiche ,infine silenzio. Subentra, cioè, il bloccodelle decisioni in un settore dal quale —siamo tutti d'accordo — dipende la possi-bilità di agganciarci alla ripresa interna-zionale . Su questo terreno, in verità, i fal-limenti sono di antica data e coinvolgon oresponsabilità che vanno ben oltre i con -fini dell'attuale maggioranza . Quel monu-mento alla paralisi operativa che porta ilnome di legge n . 675 conta padri e padrinianche nei banchi comunisti, ed è il fruttodella grande maggioranza.

Infine, intendo rilevare come nonemergano nuovi indirizzi nelle tabelle deivari Ministeri . Come ogni anno, ciascunoprende quel che gli riesce di ottenere espende tutto sulla base di schemi per iquali modifiche profonde vengono an-nunciate e puntualmente rinviate. Noicalcolammo l'anno scorso, documen-tando la ricerca, la possibilità di ridurre

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complessivamente la spesa corrente di 6mila miliardi soltanto incidendo sui capi-toli attraverso i quali si esercita il cliente-lismo e l'assistenza. L'indicazione non fugradita e tanto meno seguita . Nel 1985,

dopo i primi sei mesi, il Presidente de lConsiglio sarà costretto a ripetere le cir-colari ai suoi ministri per raccomandareloro, senza successo, di fare economie.

L'assenza di una vera politica di bilan-cio, la mancanza di indicazioni concret eper avviare il passaggio ad una fase d isviluppo economico, la ostinata e quas icompiaciuta conservazione dei vecchi ar-nesi dello Stato assistenziale sono tutt ielementi validi per motivare un voto ne-gativo. Dall 'evidente stato agonico dell aformula pentapartitica viene la conferm ache così non si può continuare . Bisognacambiare direzione e cambiare Governo(Applausi a destra - Congratulazioni) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto l 'onorevole Sac-coni. Ne ha facoltà .

MAURIZIO SACCONI. Signor Presidente ,onorevoli colleghi, con l'approvazione de lbilancio dello Stato per il 1985 si compieun altro rilevante atto di governo delpaese, caratterizzato da ambiziosi m apossibili obiettivi di risanamento e di svi-luppo. Vi arriviamo a seguito di tension ipolitiche e parlamentari che, per u nverso, non possono essere sottaciute ma ,per l'altro, devono essere lette e valutatealla luce delle tante resistenze corporativeche inevitabilmente si oppongono al risa-namento e del fatto che esse non hann oinciso sulle concrete azioni di Governo .

Onorevoli colleghi, nella grande transi-zione che stiamo vivendo, segnata dall arottura di tradizionali equilibri o squilibr idi carattere politico, economico e sociale ,non può stupire la reazione degli interess ioffesi o dei poteri entrati in crisi, ma deveinteressare il concreto procedere del rin-novamento. Possiamo anche procedere azig-zag, se la prospettiva è positiva. Chevale la bocciatura della tabella di spes adel Ministero delle finanze, per altro re-pentinamente rimediata da nuova tabella

analoga, se poi, come ormai pare proba -bile, interviene l'accordo nella maggio-ranza sul «pacchetto Visentini», con cui s irealizza il recupero al dovere fiscale dellelarghe fasce di evasione e l'emersionedell'economia sommersa? Che vale l'ap-provazione di un emendamento dell'op-posizione che porta da 20 a 100 milioni laspesa per la fotografia spaziale, se po ipassa, come passa, nei documenti di bi-lancio uno stanziamento per le pension iche consente, insieme, la perequazionedelle pensioni d'annata, l'elevazione de iminimi per i soggetti bisognosi e l 'appro-vazione, alla fine, della riforma del si-stema previdenziale?

La verità è che il Governo, in tempitanto difficili ed in condizioni tanto ecce-zionali, è vissuto e vive proprio perché h agovernato e continua a governare ; che lefunzioni politiche e sociali sono stateesercitate proprio perché l 'esecutivo hagovernato e continua a governare ; che infuturo il Governo vivrà soltanto se conti-nuerà ancora a governare .


LEONILDE IOTTI .

MAURIZIO SACCONI. Ed alle critiche cheda sinistra ci vengono possiamo opporreche non a caso registriamo in quest igiorni, contemporaneamente, un accord osostanziale del Governo con il sindacato-sulle pensioni, uno sciopero .del sindacatoa sostegno della politica fiscale del Go-verno, l'isolamento della Confindustria ri-spetto all'orientamento del Governo a pa-gare la contingenza secondo il calcolo de idecimali .

In buona sostanza, i sinceri progressist inon possono non apprezzare l 'essenzadelle cose, ovvero il concreto procedere d iuna politica di risanamento, equità e svi-luppo che non deve essere interrotta d acalcoli meramente elettorali .

Il Governo Craxi conclude il 1984 conun abbattimento drastico dell'inflazione ,con il tasso di sviluppo più elevato d'Eu-ropa, con la salvaguardia del potere diacquisto dei salari, con il rispetto delle

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previsioni di bilancio, con l 'avvio di unagrande manovra di perequazione socialeattraverso l 'intervento strutturale su fiscoe pensioni. Rimane certamente aperto ilcentrale e drammatico problema dell 'oc-cupazione, che in Italia, come in tutti ipaesi industrializzati, non aumenta spon-taneamente con la ripresa dello sviluppo,in relazione soprattutto alle trasforma-zioni tecnologiche e qualitative che lo ca-ratterizzano.

Anche qui il Governo Craxi ha un di -segno strategico a due facce per l 'aziendaItalia, che si è espresso con i piani amedio periodo, per la transazione indu-striale e per il lavoro, dei ministri Altis-simo e De Michelis, piani da cui discen-dono atti di Governo in essere, come ildecreto relativo ai contratti di solidariet àe di formazione e lavoro, ai rapporti part-time, alla deregolazione della chiamatalavorativa, o come gli stanziamenti di1 .700 miliardi per la ricerca applicata el ' innovazione per il solo 1985, o ancoracome i grandi programmi di domandapubblica relativi a energia, telecomunica-zioni, ferrovie .

La via non è breve ed è accidentata ;tanti nodi vengono contemporaneament eal pettine ed investono non solo la que-stione economica e sociale, ma anchequella istituzionale e quella morale .Grandi cambiamenti sono in corso: pre-tendere che l 'evoluzione possa essere li-neare è assurdo. Ciò che conta, per i rifor -misti, per i progressisti, è la direzione dimarcia: fino a quando la rotta giusta saràtenuta — e solo fino a quel momento — isocialisti non si tireranno da parte (Ap-plausi dei deputati del gruppo del PSI -Congratulazioni) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto l'onorevole Rei-chlin. Ne ha facoltà .

ALFREDO REICHLIN. Che cosa ci accin-giamo a votare, signor Presidente e ono-revoli colleghi? Il paradosso della situa-zione è che, dopo gli eventi di ieri edanche di oggi, bisogna pur partire daquesta domanda, perché il bilancio dello

Stato è o dovrebbe essere l'espression epiù alta, più organica, della visione cheun Governo ha dei problemi del paese . I lbilancio è il suo programma .

Ora, noi siamo di fronte a questa situa-zione francamente inedita : un capitolofondamentale di questo bilancio, quell odel Ministero delle finanze, è stato boc-ciato, quello della difesa è passato per 14voti. Si è posto quindi qui un problemafondamentale di estrema delicatezza, unproblema che riguarda la sostanza dell eregole del gioco: tenere conto, oppure no ,del pronunciamento del Parlamento ?

Voi sapete quale risposta è stata data aquesta questione; ci avete ripresentato l avecchia tabella con quella sola, irridentevariazione : la diminuzione degli allievi uf-ficiali della Guardia di finanza da 200 a160 . Ed io ritengo che il voto che si èripetuto sull'articolo 23-bis non abbia sa-nato la situazione . Signor Presidente, inrealtà l'ha aggravata, perché ha aperto unserio interrogativo : questa maggioranza ècontro i franchi tiratori o è contro i vot icontrari?

Io non voglio ripetere qui le cose ch esono state dette e ripetute da altri colleghie su cui bisognerà — penso — tornare ;vorrei però richiamare l 'attenzione dell aCamera, in questa sede, sugli effetti per-versi e degenerativi che questo rifiuto d iprendere atto della crisi della maggio-ranza e di trarne le logiche conseguenzeha non soltanto in generale sulla governa -bilità del paese, ma sulla serietà, credibi-lità, capacità di gestione, certezza diquesto stesso bilancio .

Vedete, colleghi, una cosa mi ha moltocolpito in queste giornate così pesanti efaticose (scusate se lo dico, ma lo facciosenza alcuna iattanza): mi ha colpito ladifferenza tra voi e noi . Noi siamo forte -mente critici nei confronti di questo bi-lancio, noi lo abbiamo discusso aperta -mente, capitolo per capitolo, noi abbiam oavanzato proposte alternative, noi ab-biamo votato in coerenza con le nostreconvinzioni e in coerenza con l'oggettoche era in discussione.

Ma voi? Vorrei chiedere per quale ra-gione il bilancio della difesa è passato per

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soli 14 voti . È vero, non è stato bocciato,ma ha avuto a favore, signor Presidentedel Consiglio, due voti in meno del bi-lancio del Ministero delle finanze. Per-ché? Per l'esistenza della lobby dei com-mercianti, compagni socialisti? Oppureperché siamo ad un punto tale di crisi e d idegenerazione dei rapporti interni allamaggioranza, ed anche del modo di farepolitica, che' una parte consistente dell evostre file, pur di colpire, penso, l'onore-vole Spadolini, se ne infischia dell aNATO, della politica della difesa e dellapolitica estera .

Questa è la lotta politica a cui si è arri-vati nella maggioranza !

E lo stesso credo si possa dire per ilbilancio della Presidenza del Consiglio .Perché ha avuto un solo voto di maggio-ranza? Per quale ragione concreta? Ve-nite a spiegarcelo! Per ragioni di merito oper fare un dispetto all'onorevole Craxi ?Io credo, signori, che queste considera-zioni non ci allontanino da un giudizio dimerito sul bilancio: ci fanno invece capireperché non si introducono quelle riformee quelle modifiche che a parole, nei di -scorsi, nei convegni, quando parliamo tr adi noi, si dichiarano giuste e indispensa-bili .

Colleghi, poco fa, con l'onorevole Vi-sco, si faceva questa elementare conside-razione: tra un anno o due il deficit pub-blico uguaglierà il prodotto interno lordo .Ciò significa che se i tassi reali di inte-resse saranno di tre punti, come è proba -bile, nel l ' ipotesi più ottimistica, cioè di unaumento della produzione di tre punti, 55milioni di italiani — operai, contadini ,imprenditori, prestatori di servizi — lavo-reranno solo per pagare la rendita finan-ziaria.

Onorevoli colleghi, vorrei richiamare lavostra attenzione sul punto a cui siamogiunti; questa questione io la pongo nonsoltanto alla maggioranza, ma a no istessi, all 'opposizione, alla sinistra rifor-matrice, se avvertiamo in tutta la sua ur-genza la necessità di avviare presto u n'au-tentica svolta, pena davvero il lento affon-dare nel ristagno . Ma con quali forze?Con quale schieramento parlamentare?

Con quale schieramento economico, so-ciale, di forze reali? Questa è la vera que-stione !

Lei, onorevole Craxi, è molto abile etenace nel tenere insieme questa maggio-ranza. Però una cosa a me sembra certa:il pentapartito, la maggioranza, non pu òche galleggiare su un sostanziale rista-gno, che si esprime anche nel disegno dilegge di bilancio in discussione: un com-promesso negativo che io riassumereicosì e che spiega la nostra opposizione . I llavoro dipendente paga le tasse per tutti oquasi; la ricchezza finanziaria e i patri-moni di fatto sono esentati ; larghi strati diceti intermedi pagano poco ma vengonoindotti, non per caso, da una politica ,dagli alti tassi di interesse, a riversare iloro proventi nei titoli di Stato piuttostoche negli investimenti; le imprese ven-gono ricompensate, ma non con una poli-tica industriale selettiva, programmatica ,bensì con trasferimenti a pioggia dallecasse dello Stato .

Signor Presidente, bisogna romperequesto compromesso perché esso nonpuò che portarci, come ci sta portando, alristagno e alla disoccupazione . E questesono, in estrema sintesi, onorevoli colle-ghi, le ragioni della nostra opposizione(Applausi all 'estrema sinistra) .

PRESIDENTE . Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto l'onorevoleScotti. Ne ha facoltà .

VINCENZO SCOTTI . Signor presidente ,onorevoli colleghi, con l 'approvazione delbilancio del 1985, dopo la legge finanzia-ria, la Camera esprime consenso e so-stegno all'azione difficile, perché ancor aelevata è l'inflazione e crescente la disoc-cupazione, ma positiva, del Governo per i lriordino e il risanamento della finanzapubblica, in coerenza con le esigenze d iuna politica di consolidamento ed espan-sione del sistema produttivo e dell'occu-pazione. Su questa linea c 'è il nostro so-stegno convinto, perché sono proprio l eprèoccupazioni per l 'occupazione che c ispingono ad incoraggiare il Governo a dinsistere nel ricondurre sotto controllo,

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progressivamente, la dinamica dellaspesa pubblica, correggendo meccanism iche l'alimentano ed evitando di rico-struire nel tempo una forbice pericolos atra l'andamento della competenza equella della cassa . E su questo pericolorichiamiamo l'attenzione 'del Governonella gestione del bilancio .

Sulla strada del risanamento dell aspesa bisogna proseguire, proprio in pre-senza di segnali positivi nell'andamentoeconomico nazionale, che nessuno puòsmentire e che incoraggiano i cittadini e ilavoratori a continuare . Non si tratta diessere ottimisti o pessimisti, ma soltant oconsapevoli della mancanza di un'alter-nativa e convinti che, più incisiva sar àl'azione, più facilmente sarà possibileconsolidare l'evoluzione positiva. Per que-sto, la nostra sollecitazione al Governo aproseguire con impegno sulla strada de lrientro dall' inflazione e della ripresa pro-duttiva, con l 'attuazione di tutta la ma-novra economica avviata 'dal Governostesso.

Non ci nascondiamo la gravità del vot odi ieri che ha bocciato la tabella del Mini-stero delle finanze, ma non possiamo ac-cettare — lo abbiamo ricordato ieri — ,perché strumentale e pretestuosa, la con-nessione tra questo episodio e l 'impegna-tiva e delicata discusssione sui provvedi -menti di equità fiscale.

Su questa materia abbiamo sentito daReichlin la preoccupazione di spaccatur edel paese, in assenza di chiarezza sui ter-mini della questione . È la ragione per l aquale abbiamo chiesto che il confrontofosse approfondito, senza pregiudiziali ,ed ancorato soprattutto alla valutazionedei dati concreti .

Eravamo pienamente consapevoli chesiamo, per alcuni aspetti di fronte a mi-sure eccezionali e straordinarie rispett oalla logica del sistema fiscale, così com el'abbiamo costruito da Vanoni ad oggi ,ma rese però, in questo momento, parti-colarmente necessarie ed urgenti . Lapreoccupazione nostra — sia chiaro —non è stata mai quella di difesa corpora-tiva, ma quella di raggiungere gli obiettiviche abbiamo insieme, come maggioranza,

assunto, con soluzioni eque e senza, comesi è detto, criminalizzare intere categori edi cittadini . E per questo abbiamo positi-vamente lavorato.

Sappiamo bene che una politica di risa-namento e di espansione, con il concorsoresponsabile delle diverse parti sociali ,pone l'equità fiscale come component eessenziale . E la conclusione di questa ses -sione di bilancio, con tutte le difficoltàche abbiamo superato, incoraggia gl isforzi per un ragionevole accordo anchesu tutte le altre questioni aperte e che nonattengono solo al fisco, sulle quali il con-fronto in questa sede ci auguriamo si aapprofondito e scevro da strumentalizza-zioni politiche .

La crisi economica, e non solo — l osappiamo bene —, rende più rigidi i com-portamenti delle parti sociali e delle posi-zioni particolari; ma nessuno si illuda d idifendere i propri interessi non accet-tando la logica di un interesse più gene-rale, che riguarda il futuro della nostr aeconomia e della nostra società, e chevede in primo luogo occupazione e Mez-zogiorno come preoccupazioni generali .

Questo vale per i conflitti sociali apert ie per i quali l'utilità del negoziato edell'accordo resta la strada maestra . Inmateria vorremmo, onorevole Reichlin ,invitare a riflettere i proponenti del refe-rendum sulla scala mobile, che non pocohanno contribuito a rendere difficile unainiziativa sindacale e a consentire un ta-volo di trattative .

Il nostro sforzo, in queste settimane, èstato effettuato, e così sarà nell'imme-diato futuro, per non alimentare lo statodi malessere ma, consapevoli della su aesistenza, di risolverlo e di superarlo nonstancandoci di sollecitare la coesione d iquesta maggioranza. Non si tratta di sot-tovalutare le difficoltà delle maggioranza ,ma siamo consapevoli che, in moment icome questo, da parte di tutti è essenzial eil massimo contributo possibile a consoli -

' dare le ragioni di questa maggioranza,ragioni che per noi permangono immu-tate .

Il voto del gruppo della democrazia cri-stiana, questa sera, al termine di un lungo

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Camera de: Deputat i


e faticoso lavoro parlamentare, ha quest osignificato politico, perché il bilancio, in-sieme alla finanziaria, costituisce il docu-mento di Governo più importante dell apolitica economica della coalizione (Ap-plausi al centro — Congratulazioni) .

PRESIDENTE. Sono così esaurite le di-chiarazioni di voto .

Il disegno di legge sarà subito votato ascrutinio segreto .

Votazione segretadi un disegno di legge.

PRESIDENTE. Indico la votazione se-greta finale, mediante procedimento elet-tronico, sul disegno di legge n . 2106, dicui si è testé concluso l'esame .




«Bilancio di previsione dello Stato pe rl'anno finanziario 1985 e bilancio plurien-nale per il triennio 1985-1987» (2106) .



(La Camera approva — Applausi a lcentro e a sinistra) .


Abete GiancarloAgostinacchio PaoloAiardi Albert oAlagna EgidioAlasia GiovanniAlborghetti GuidoAlibrandi Tommas oAlinovi AbdonAloi Fortunat oAlpini RenatoAltissimo RenatoAmadei Ferretti Malgari

Amalfitano Domenic oAmato GiulianoAmbrogio FrancoAmodeo NataleAndò SalvatoreAndreoni GiovanniAndreotti GiulioAngelini PieroAngelini VitoAniasi AldoAnselmi TinaAntonellis Silvi oAntoni VareseArmato BaldassareArmellin LinoArtese VitaleArtioli Rossell aAstone GiuseppeAugello GiacomoAuleta FrancescoAzzaro GiuseppeAzzolini Luciano

Badesi Polverini LiciaBalbo Ceccarelli LauraBalestracci NelloBalzamo VincenzoBalzardi Piero Angel oBambi MorenoBaracetti ArnaldoBarbalace FrancescoBarbato AndreaBarbera AugustoBarca LucianoBarontini Robert oBarzanti NedoBassanini FrancoBattaglia AdolfoBattistuzzi PaoloBecchetti ItaloBelardi Merlo EriaseBellini GiulioBellocchio AntonioBelluscio CostantinoBenevelli LuigiBernardi AntonioBernardi GuidoBerselli FilippoBianchi FortunatoBianchi Beretta RomanaBianchi di Lavagna VincenzoBianchini Giovanni

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Bianco GerardoBinelli Gian CarloBirardi Mari oBisagno TommasoBocchi FaustoBochicchio Schelotto Giovann aBodrato Guid oBogi GiorgioBonalumi GilbertoBoncompagni LivioBonetti AndreaBonetti Mattinzoli PieraBonferroni FrancoBonfiglio AngeloBorghini GianfrancoBorgoglio FeliceBorruso AndreaBortolani FrancoBosco BrunoBosco Manfred iBoselli Anna detta MilviaBosi Maramotti GiovannaBotta GiuseppeBottari Angela MariaBozzi AldoBressani PiergiorgioBriccola ItaloBrina AlfioBrocca BeniaminoBruni FrancescoBruzzani RiccardoBubbico MauroBulleri Luigi

Cabras PaoloCaccia PaoloCafarelli FrancescoCafiero LucaCalamida FrancoCalonaci VascoCalvanese FloraCampagnoli MarioCannelonga SeverinoCanullo LeoCapecchi Pallini Maria TeresaCapria NicolaCaprili Milziade Silvi oCaradonna GiulioCardinale Emanuel eCarelli Rodolf oCaria Filipp oCarlotto Natale

Caroli GiuseppeCarpino AntonioCarrus NinoCasalinuovo MarioCasati FrancescoCasini CarloCasini Pier FerdinandoCastagnola Luig iCattanei Francesc oCavagna MarioCavigliasso PaolaCazora BenitoCeci Bonifazi AdrianaCerquetti EneaCerrina Feroni Gian LucaChella MarioCherchi SalvatoreCiafardini Michel eCiaffi AdrianoCiampaglia AlbertoCiancio Antoni oCiccardini BartoloCifarelli Michel eCiocci LorenzoCiocia GrazianoCiofi degli Atti Paol oCirino Pomicino PaoloCitaristi Severin oCocco MariaCodrignani GiancarlaColombini LedaColoni SergioColucci FrancescoColumba MarioColzi OttavianoCominato LuciaComis AlfredoConte CarmeloConti PietroContu FeliceCorder MarinoCorsi UmbertoCorti BrunoCorvisieri SilverioCosta RaffaeleCosti SilvanoCraxi Benedetto detto Bettin oCresco AngeloCrippa GiuseppeCrucianelli FamianoCuffaro AntoninoCuojati Giovanni

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Camera dei Deputati


Curci FrancescoCurcio Rocco

D'Acquisto Mari oD'Aimmo FlorindoDal Castello MarioDal Maso GiuseppeDa Mommio GiorgioDanini Ferrucciod 'Aquino SaverioDardini SergioDarida ClelioDe Carli FrancescoDegennaro GiuseppeDel Donno OlindoDell 'Andro RenatoDell 'Unto ParisDel Mese PaoloDe Lorenzo FrancescoDe Luca Stefan oDemitry GiuseppeDe Rose EmilioDi Donato GiulioDi Giovanni ArnaldoDiglio PasqualeDignani Grimaldi Vand aDi Re CarloDonazzon RenatoDrago AntoninoDutto Mauro


Fabbri OrlandoFacchetti GiuseppeFagni EddaFalcier Lucian oFantò VincenzoFaraguti Lucian oFausti FrancoFelisetti Luigi DinoFerrara GiovanniFerrari BrunoFerrari Giorgi oFerrari Mart eFerrari SilvestroFerrarini GiulioFerri FrancoFiandrotti FilippoFilippini GiovannaFincato Grigoletto Laura

Fini GianfrancoFiori PublioFiorino FilippoFittante CostantinoFlorino MicheleFontana GiovanniFormica Rin oFornasari GiuseppeForte Francesc oFoschi FrancoFoti Luig iFracanzani Carl oFracchia BrunoFrancese AngelaFranchi FrancoFranchi Roberto

Gabbuggiani ElioGalasso Giusepp eGaravaglia Maria PiaGarocchio Alberto -Gasparotto Isai aGatti GiuseppeGava Antoni oGelli BiancaGeremicca AndreaGermanà AntoninoGhinami AlessandroGiadresco GiovanniGianni AlfonsoGiovagnoli Sposetti AngelaGiovannini ElioGitti TarcisioGorgoni GaetanoGoria GiovanniGorla MassimoGradi Giulian oGraduata MicheleGranati Caruso Maria TeresaGrassucci LelioGrippo UgoGrottola GiovanniGualandi EnricoGuerrini PaoloGuerzoni LucianoGullotti AntoninoGunnella Aristide


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Camera dei Deputati


Jovannitti Alvaro

La Ganga GiuseppeLagorio LelioLa Malfa GiorgioLamorte PasqualeLanfranchi Cordioli ValentinaLa Penna GirolamoLattanzio VitoLeccisi PinoLega SilvioLenoci ClaudioLigato LodovicoLo Bello Concett oLobianco ArcangeloLoda FrancescoLodi Faustini Fustini AdrianaLodigiani OresteLombardo AntoninoLongo PietroLops PasqualeLucchesi Giusepp eLussignoli Francesco Pietro

Macaluso AntoninoMacciotta Giorgi oMaceratini GiulioMacis FrancescoMainardi Fava AnnaMalfatti Franco MariaMalvestio Piergiovann iManca EnricoManca NicolaManchinu AlbertoMancini VincenzoManfredi Manfred oManna AngeloMannino AntoninoMannino CalogeroMannuzzu SalvatoreMarianetti Agostin oMarrucci EnricoMartellotti LambertoMarzo BiagioMasina EttoreMastella ClementeMatarrese AntonioMattarella Sergi oMatteoli AlteroMazzone Antoni oMedri GiorgioMeleleo Salvatore

Melillo SavinoMemmi LuigiMeneghetti Gioacchin oMennitti DomenicoMensorio Carmin eMerolli CarloMicheli FilippoMigliasso TeresaMinervini GustavoMinozzi RosannaMinucci AdalbertoMisasi RiccardoMonducci Mari oMonfredi NicolaMongiello Giovann iMontanari Fornari NandaMontessoro Antoni oMoro Paolo EnricoMoschini RenzoMotetta Giovann iMundo Antonio

Napoli VitoNapolitano Giorgi oNebbia GiorgioNenna D'Antonio AnnaNicolazzi FrancoNicolini RenatoNicotra Benedett aNonne Giovann iNucara FrancescoNucci Mauro Anna Maria

Occhetto AchilleOlivi MauroOrsenigo Dante OresteOrsini BrunoOrsini Gianfranc o

Paganelli EttorePallanti NovelloPalmieri ErmenegildoPalmini Lattanzi Rosell aPandolfi Filippo MariaParlato AntonioPasqualin ValentinoPastore AldoPatria RenzoPatuelli AntonioPazzaglia AlfredoPedrazzi Cipolla Anna MariaPeggio Eugenio

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Pellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPernice Giusepp ePerrone AntoninoPerugini PasqualePetrocelli EdilioPetruccioli ClaudioPicano AngeloPicchetti Santin oPiccoli Flamini oPierino GiuseppePiermartini GabrielePillitteri GiampaoloPiredda MatteoPiro FrancescoPisani LucioPoggiolini DaniloPolesello Gian UgoPoli Bortone AdrianaPoli Gian GaetanoPolidori EnzoPollice GuidoPontello ClaudioPortatadino Costant ePoti DamianoPreti LuigiProietti FrancoProvantini Albert oPujia CarmeloP imilia Calogero

Quarta Nicol aQuattrone FrancescoQuercioli ElioQuieti Giusepp e

Rabino GiovanniRadi LucianoRaffaelli MarioRallo GirolamoRauti Giusepp eRavaglia GianniRavasio Renat oRebulla LucianoReggiani AlessandroReichlin AlfredoReina GiuseppeRiccardi AdelmoRicciuti RomeoRicotti FedericoRidi SilvanoRighi Luciano

Rinaldi LuigiRindone SalvatoreRizzi EnricoRizzo AldoRocchi RolandoRocelli GianfrancoRodotà StefanoRognoni Virgini oRomano DomenicoRomita Pier LuigiRonchi EdoardoRonzani Gianni VilmerRosini GiacomoRossattini StefanoRossi AlbertoRossi di Montelera LuigiRossino Giovann iRubbi AntonioRubino RaffaelloRuffini Attili oRuffolo GiorgioRusso FerdinandoRusso FrancescoRusso GiuseppeRusso Vincenz o

Sacconi MaurizioSalerno Gabriel eSamà Francesc oSandirocco LuigiSanese NicolaSanfilippo SalvatoreSangalli CarloSanguineti Mauro AngeloSanlorenzo BernardoSannella BenedettoSantarelli Giuli oSantini RenzoSantuz GiorgioSanza Angelo Mari aSapio FrancescoSaretta GiuseppeSarti AdolfoSarti ArmandoSastro EdmondoSatanassi AngeloSavio GastoneScaglione NicolaScaiola AlessandroScàlfaro Oscar LuigiScaramucci Guaitini AlbaScarlato Guglielmo

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Scotti VincenzoSegni MariottoSenaldi CarloSeppia MauroSerafini MassimoSerrentino PietroSerri RinoServello Francesc oSilvestri GiulianoSinesio GiuseppeSoave Sergi oSodano GiampaoloSoddu PietroSorice VincenzoSospiri NinoSpagnoli UgoSpataro AgostinoStegagnini Brun oSterpa EgidioStrumendo LucioSullo FiorentinoSusi Domenico

Tagliabue Gianfranc oTamino Giann iTancredi AntonioTassi CarloTassone MarioTatarella Giusepp eTedeschi NadirTesini GiancarloTesta AntonioTiraboschi Angel oToma MarioTorelli GiuseppeTortorella Ald oTrabacchi Felic eTramarin AchilleTrantino VincenzoTrebbi IvanneTringali PaoloTriva Rubes


Valensise RaffaeleVecchiarelli Brun oVentre AntonioVernola NicolaVignola Giuseppe

Vincenzi BrunoViolante LucianoVirgili BiagioViscardi MicheleVisco Vincenzo AlfonsoViti VincenzoVizzini Carlo Michele

Zamberletti GiuseppeZambon BrunoZampieri Amede oZangheri RenatoZaniboni AntoninoZanini PaoloZanone ValerioZarro Giovann iZoppetti FrancescoZoppi PietroZoso GiulianoZuech GiuseppeZurlo Giuseppe

Sono in missione:

Amadei Giusepp eAstori GianfrancoFioret MarioGioia LuigiMartino GuidoMassari RenatoOlcese VittorioRiz RolandScovacricchi MartinoSpini ValdoZavettieri Saverio

Approvazione di una integrazione delcalendario dei lavori dell'Assemblea .

PRESIDENTE. Comunico che la Confe -renza dei presidenti di gruppo, riunitas ioggi pomeriggio con l 'intervento del rap-presentante del Governo, non ha rag-giunto un accordo unanime sui tempidell'esame del secondo punto inserito ier iall'ordine del giorno della Camera ; per-


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tanto, sulla base degli orientamenti preva -lenti, propongo di proseguire questa ser ai lavori, dopo una breve sospensione, fin oalla mezzanotte con l'inizio della discus-sione sulle linee generali del disegno dilegge di conversione in legge del decreto-legge sulla Cassa per il mezzogiorno e d itenere domani alle ore 9, ad integrazionedel calendario, una seduta supplementareper la conclusione dell'esame del disegnodi legge.

Su questa proposta, ai sensi del quint ocomma dell'articolo 24 del regolamento ,hanno facoltà di parlare un oratore pe rgruppo per non più di cinque minuti cia-scuno.

Ha chiesto di parlare l'onorevole Pol-lice. Ne ha facoltà .

GUIDO POLLICE. Signor Presidente, no ichiediamo la sospensione della seduta e i lsuo rinvio a domani mattina ; in subor-dine, una sospensione congrua, perchénon si può sottoporre questa Assemblea adodici ore di lavoro consecutivo! (Com-menti) . Signor Presidente, noi non ab-biamo alcuna difficoltà a dire che si pu òanche iniziare la discussione del disegn odi legge di conversione del decreto-legg en. 581 . Vorrei però ricordare ai collegh iche si tratta di un provvedimento il cu iesame si è prolungato per 57 giorni alSenato e che è stato trasmesso alla Ca-mera mercoledì scorso . E vero che noi d idemocrzia proletaria non siamo ungrande gruppo, è pero impossibile, per ungruppo che si è impegnato lealmente ecorrettamente in una discussione impor -tante come quella sui disegni di legg efinanziaria e di bilancio avere anche i ltempo materiale per esaminare il decreto -legge sull'intervento straordinario su lMezzogiorno in modo serio e adeguato,onde portare un contributo al dibattito inquesta Camera. Non siamo riusciti nep-pure, se non nella giornata di oggi, a pre-parare gli emendamenti al provvedi -mento, emendamenti che non sono stat iaccettati. E proprio per questo motivoche chiediamo più tempo a disposizione,per approfondire l'esame del decretolegge ed avere la possibilità di apportare

il nostro contributo, alla discussione sull asua conversione .

Credo, quindi, che un rinvio della se-duta a domani mattina sarebbe congruo ,e ci consentirebbe di procedere poi inmodo più soddisfacente fino all'esauri-mento della discussione . La responsabi-lità della situazione che si è venuta acreare non è certamente nostra, né degl ialtri gruppi di opposizione, bensì di un amaggioranza incapace . (Applausi dei de-putati del gruppo di democrazia proletari a— Proteste al centro) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel'onorevole Spagnoli . Ne ha facoltà .

UGO SPAGNOLI. Signor Presidente, ènoto a lei ed ai colleghi capigruppo, maanche agli altri colleghi deputati, che no igià ieri sera, in sede di Conferenza de ipresidenti di gruppo, allorché ci è stat ochiesto se fossimo disposti a inserireall'ordine del giorno della seduta odiern ala conversione del decreto-legge di pro -roga della Cassa per il Mezzogiorno, ab-biamo dato una risposta positiva ; inoltreil collega Macciotta, questa mattina, hachiesto che venisse disposta una inver-sione dell'ordine del giorno per consen-tire l'immediato avvio del dibattito su taleprovvedimento . La nostra posizione, dun-que, per quanto riguarda la possibilità d iconvertire in tempo utile il decreto-leggein questione, è chiara e sottolineata concomportamenti concreti di cui lo stess oonorevole Gitti ci ha dato atto . Tutto ciòha un significato preciso, per quanto ri-guarda il problema generale della decre-tazione d'urgenza: dobbiamo infatti ren-derci conto che il malanno della reitera-zione dei decreti, che tanta parte negativaha nei lavori della nostra Assemblea, dev eessere il più possibile contenuto e il piùpossibile evitato . Ebbene, questa sera no iavevamo avanzato una proposta, in sed edi conferenza dei Capigruppo — vogliodirlo con molta chiarezza, tenuto contoche, nella sostanza, non ci opponiamocerto alla proposta del Presidente — :quella di rinviare a domani la votazion e(solo la votazione finale) del disegno di

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legge di bilancio, iniziando questa sera l adiscussione generale sul disegno di legg edi conversione dal decreto relativo a lMezzogiorno . Questo per una sempliceconsiderazione, che è ispirata ad ungrande realismo (ma ci conosciamo tutti eabbiamo la nostra esperienza) : siamopreoccupati per il fatto che, nella gior-nata di domani, per possibile difetto dipresenze — non quelle nostre, in quantole garantiamo, per la nostra parte —, im-putabile alla maggioranza, vengano menole concrete condizioni di conversione deldecreto-legge. Per questo noi pensavam oche fosse Stile che il disegno di legge e d ibilancio venisse votato domani, in modoche la presenza venisse in tal modo ga-rantita. Ora, si è deciso in modo diverso ;c'è stato il voto finale sul bilancio, noi no nabbiamo assolutmente nulla in contrari oa che si cominci immediatamente a discu -tere il provvedimento sulla Cassa per i lMezzogiorno e si proceda rapidamenteall 'esaurimento della discussione sullelinee generali: però, colleghi della mag-gioranza — lo diciamo con molta fer-mezza —, guai davvero se lo sforzo chefacciamo questa sera e che molti di no ifaranno nella giornata di domani dovesseessere frustrato da una assenza che sa-rebbe assolutamente inammissibile, in -giustificabile e contravverrebbe netta-mente al disegno che tutti qui abbiamoassicurato per giungere alla conversionedel decreto. (Applausi all 'estrema sinistradei deputati dei gruppi della sinistra indi -pendente, del PSI e del PRI) .

Ognuno deve assumersi le proprie re-sponsabilità . Noi ci assumiamo le nostre ,come forze di opposizione, in virtù dell evalutazioni che diamo di questo provvedi -mento; la maggioranza faccia il suo do -vere: se su questo terreno riusciremo alavorare, penso che si potrà evitare un areiterazione, che noi riterremmo assai ne-gativa, del provvedimento, e che si potr àin tempo utile procedere alla sua conver-sione in legge (Applausi all 'estrema sini-stra) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel 'onorevole Pazzaglia . Ne ha facoltà .

ALFREDO PAllAGLIA. Desidero ripeterequi alcune considerazioni che ho svoltonella -riunione dei capigruppo e che m ihanno indotto a dissentire dalle propostein quella sede formulate . La prima ri-guarda la situazione nella quale ci tro-viamo, che è di grande tensione politica edi crisi sostanziale della maggioranza,che a nostro avviso avrebbero consigliatouna sospensione dei lavori, in attesa di unchiarimento politico nel senso da noi indi-cato, quello cioè delle dimissioni del Go-verno.

In secondo luogo, la Camera non puòessere impegnata in un modo che defi-nisco assurdo, per giungere, durante lasessione di bilancio, a convertire decreti -legge. Non è assolutamente ammissibileche provvedimenti che pervengono inprossimità della scadenza dei termini pe rla conversione vengano esaminati nei ri-tagli di tempo o comunque in momenti d igrande stanchezza della nostra Assem-blea. Nessuno può sottovalutare il lavoroche è stato compiuto in questi giorni el'impegno che tutti hanno dovuto dedi-care alla legge finanziaria ed al bilan-cio.

Inoltre, il decreto in questione è di note-vole importanza e pone anche question idelicate in materia di gestione della poli-tica per il Mezzogiorno e della liquida-zione della Cassa per il Mezzogiorno :dunque non può essere esaurita in pochebattute. Noi ci siamo impegnati ad evi-denziare alla Camera gli aspetti di questodecreto. Non chiediamo nulla, signor Pre-sidente, perché la nostra richiesta nonavrebbe alcun sostegno, avendo altreforze politiche, che sarebbero state ingrado di determinare un diverso modo d isvolgimento dei lavori, praticamente ac-cettato la soluzione che lei ha proposto .Mi sembra del resto che la sua propostasia molto più ragionevole di quella avan-zata da altri colleghi, che volevano la se-duta ad oltranza questa sera, nonostant esiamo qui dalle nove di questa mattina.Non chiediamo nulla, dunque, ma nes-suno ci chieda di limitarci a mettere un ospolverino sul testo che ci perviene dalSenato.

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Il decreto deve essere discusso : è oramolto comodo per i colleghi andarsene elasciare qui solo quelli che vogliono dibat-tere sul provvedimento: noi, comunque ,staremo qui a discutere e a decidere s edebba o meno essere approvato . Nessunoci chieda di fare alla svelta, domani mat-tina, perché c'è l'aereo o il treno ch eparte: la maggioranza ha voluto tuttoquesto, ebbene stia qui, domani mattina ,ad ascoltare i nostri discorsi, l'illustra-zione dei nostri emendamenti e le nostredichiarazioni di voto (Applausi a destra) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel'onorevole Gitti . Ne ha facoltà .

TARCISIO GITTI. Esprimo l 'adesione delgruppo democratico cristiano alla pro-posta che ella, signor Presidente, ha avan-zato sull'ordine dei lavori . Vorrei far os-servare al collega Pollice che, proprio i nrelazione alla necessità di consentire i lrispetto rigoroso delle norme regolamen-tari in materia di emendamenti, e quindiperché su di questi avvenisse il necessari oconfronto, avevamo rinunciato ieri ser aad insistere con il Presidente della Ca-mera perché fosse inserito all'ordine de lgiorno della stessa seduta di ieri l'iniziodella discussione del disegno di legge d iconversione del-decreto per il Mezzo-giorno. Voglio ricordare che tale decret oè il frutto di un confronto serio, appro-fondito ed anche faticoso, che si è svolt oal Senato. Credo che sarebbe molto grav ese la Camera completasse con il propriovoto e con la propria deliberazione questoconfronto .

Al collega Spagnoli, apprezzando l'at-teggiamento costruttivo e positivo delgruppo comunista in ordine a questi temi ,voglio solo dire che il nostro gruppo, macredo anche gli altri gruppi della maggio-ranza, siano perfettamente consapevoliche l 'onere maggiore per la tempestivaconversione in legge ricade certament esulla maggioranza, e in questo senso ope-remd domani .

Al collega Pazzaglia voglio però ricor-dare che i tempi per un confronto serenoe approfondito vi sono e oso confidare

nella correttezza del comportamento delgruppo del Movimento sociale perché l aCamera sia posta in condizione di delibe-rare, con cognizione di causa, senza nes-suna violazione regolamentare — i nquesto senso abbiamo già risposto sopras -sedendo ieri sera all'iscrizione all'ordinedel giorno di questo argomento — m aanche in tempi ragionevoli, nell'interessedi tutti i deputati (Applausi al centro) .

RINO FORMICA. Chiedo di parlare .


RINO FORMICA. Signor Presidente,devo aggiungere pochissime parole .L'obiezione formulata dal collega Pollicecontro la decisione assunta dalla maggio-ranza riguardava una possibilità di stu-diare e di esaminare il decreto-legge.Questa sera abbiamo questa possibilità equindi domani mattina potremo conti-nuare la discussione generale e giungereall'approvazione del provvedimento. Delresto il decreto-legge è stato ampiamentediscusso al Senato, dove vi è stata unalarga convergenza . . .

GUIDO POLLICE. Cinquantasette giorni !

RINO FORMICA . . . .una larga conver-genza di posizioni al Senato . . . (Vive pro-teste del deputato Pollice) .

PRESIDENTE. Onorevole Pollice, laprego !

RINO FORMICA. Al Senato non è statosciupato il tempo, ma si è utilizzato i ltempo a disposizione . . .

GUIDO POLLICE. Non è vero; è una fal-sità !

RINO FORMICA . . . .per trovare una con-vergenza di posizioni . . . (Proteste dei depu-tati del gruppo di democrazia proletaria) .

PRESIDENTE. Onorevole Pollice, l aprego!

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RINO FORMICA . . . .questa convergenza èpatrimonio utilizzabile da parte nostra .Tutto ciò non solo ci consente di pote rrisolvere rapidamente il problema dell 'in-tervento per la situazione di emergenzache si è creata nel Mezzogiorno con lavacanza di un provvedimento in materiadi legislazione meridionale, ma soprat-tutto impedirà di reiterare il decreto -legge, così come è stato richiesto constan-temente da parte delle opposizioni .

Le opposizioni costantemente hanno ri -levato che il Governo reitera i decreti -legge, noi faremo la nostra parte per im-pedire che vi sia questa reiterazione (Ap-plausi dei deputati del gruppo del PSI -Vive proteste dei deputati Gorla e Pol-lice) .

GIANFRANCO SPADACCIA. Chiedo di par-lare .


GIANFRANCO SPADACCIA . Signor Presi-dente, ho preso atto della sua comunica-zione, che è correttissima perché esprim ele proposte della maggioranza, così comesono emerse nella Conferenza dei capi -gruppo. Vorrei però in questa sede, conspirito pacato, elevare una ferma protest aper la pretesa della maggioranza di vo-tare entro domani questo disegno dilegge .

E vero, collega Formica, che ci sono gl iadempimenti e i termini costituzionali ,ma è pur vero che le riforme istituzional iche assicurano il monocameralismo, fon -dandolo sul Senato della Repubblica eriducendo la Camera dei deputati ad unorgano di ratifica delle convergenze par-titocratiche verificatesi al Senato dellaRepubblica, non sono ancora state appro -vate .

A me sembra che sia ineccepibile sulpiano politico l 'obiezione del collega Pol-lice quando osserva che in realtà i nquesta maniera sono conculcati i diritt idelle minoranze che non si riconoscononelle convergenze partitocratiche regi-strate al Senato . Il dato politico di fronte

al quale ci troviamo è questo; dopo legrandi spaccature, l'invito al Governo apresentare le dimissioni avanzato da lgruppo comunista pochi minuti fa in sed edi dichiarazione di voto, abbiamo un casoconcreto, compagni di democrazia prole-taria che ci definite «franchi sostenitor idel Governo», di convergenza partitocra-tica che si riduce poi ad un appello rivoltoalla maggioranza perché nella seduta d idomani assicuri il numero legale . Credoche questo non sia un modo corretto diintendere i lavori parlamentari e la nostr aconvivenza interna.

Il collega Formica dice che i decreti-legge non devono essere reiterati, cos ìcome chiedono le opposizioni . Tutto ciò èvero, però ve ne ricordate soltanto inquesta situazione, di fronte ad una con-vergenza di fatto verificatasi con ilgruppo comunista, mentre ve ne dimenti -cate nel caso di tutti gli altri decreti-leggeche avete reiterato e che continuate a rei -terare .

Credo che sulla base della prassi anti-costituzionale che avete insediato inquesto Parlamento sarebbe stato molt opiù corretto, ministro Mammì, se il Go-verno avesse lasciato decadere questo de -creto-legge e, vista la delicatezza dei pro-blemi di gestione delle procedure di liqui-dazione della Cassa per il mezzogiorno,sarebbe stato molto più utile, politica -mente e molto più di garanzia per tutti ,secondo la vostra prassi anticostituzio-nale, se si fosse potuto ridiscutere piùtranquillamente di questo problema in -quest'aula senza porci di fronte a gravosifatti compiuti, dopo giornate di duro la-voro a cui abbiamo partecipato tutti e nonc'è alcun dubbio che i gruppi di mino-ranza si trovano in condizione di mag-giore difficoltà.

PRESIDENTE. Sono ben consapevole ,onorevole Pollice, del grande lavoro che èstato richiesto, non soltanto in questa m aanche nelle scorse settimane, a tutti i col -leghi, che ringrazio, così come ringrazio ifunzionari e tutto il personale della Ca-mera (Generali applausi) . . . per il loro la-voro affinché per la seconda volta si riu-

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scisse, entro i termini stabiliti dal regola -mento, ad approvare legge finanziaria ebilancio dello Stato. Tuttavia, onorevol ePollice, anche se sono ben consapevole d iquesta fatica e anche se non vorrei pro-lungare oltre i nostri lavori, devo dire ch enon posso accettare la sua proposta d irinviare a domani mattina l 'iniziodell 'esame del disegno di legge di conver-sione del decreto-legge relativo alla Cassaper il mezzogiorno .

Nella Conferenza dei presidenti digruppo non avevo avuto l'impressioneche la posizione del suo gruppo foss equella da lei esposta, ma anzi quella d iconcludere l'esame del disegno di legge dibilancio e di iniziare il dibattito sul di -segno di legge di conversione all'ordin edel giorno.

GUIDO POLLICE. Mi ero riservato .

PRESIDENTE. Purtroppo, se vogliamocercare di restare nei tempi costituzional ie non lasciare decadere il decreto-legge ,abbiamo la necessità di proseguire i no-stri lavori e quindi non posso accettare l aproposta da lei formulata .

Pongo, quindi, in votazione la propost adella Presidenza di iniziare l 'esame de ldisegno di legge di conversione del de-creto-legge recante norme urgenti per l aprosecuzione dell'intervento straordi-nario nel Mezzogiorno, per proseguirl onella seduta di domani mattina .

(È approvata) .

Discussione del disegno di legge : S. 93 1— Conversione in legge, con modifica-zioni, del decreto-legge 18 settembre1984, n. 581, recante norme urgentiper la prosecuzione dell'interventostraordinario nel Mezzogiorno (Appro-vato dal Senato) (2268).

PRESIDENTE. L'ordine del giornoreca la discussione del disegno di legge ,già approvato dal Senato : Conversione inlegge, con modificazioni, del decreto-legge 18 settembre 1984, n. 581, recantenorme urgenti per la prosecuzione

dell'intervento straordinario nel Mezzo -giorno.

Ricordo che la Commissione affari costi-tuzionali, nella seduta del 14 novembrescorso ha espresso parere favorevol esull'esistenza dei requisiti richiesti dall'ar-ticolo 77, secondo comma, della Costitu-zione per l'adozione del decreto-legge n .581 .

Dichiaro aperta la discussione sullelinee generali . Informo che il Presidentedel gruppo parlamentare del Movimentosociale italiano-destra nazionale h achiesto l'ampliamento senza limitazionenelle iscrizioni a parlare, ai sensi del terz ocomma dell'articolo 83 del regolamento .

Come la Camera ricorda, nella sedut adi ieri la Commissione è stata autorizzata ,a riferire oralmente .

Il relatore, onorevole Carmelo Conte ,ha facoltà di svolgere la sua relazione .


ALDO ANIASI .

CARMELO CONTE. Signor Presidente ,onorevoli colleghi, diventa sempre piùdifficile discutere e decidere interventi afavore del Mezzogiorno. Anche questasera siamo costretti a farlo dopo unalunga fatica e a tarda sera . Lo faremo conrinnovata determinazione questa sera e i nfuturo .

Signor Presidente, onorevoli colleghi, i l31 dicembre 1980, con la scadenza d itutta la legislazione sul Mezzogiorno s iera chiuso un ciclo dell'intervento straor-dinario e dei suoi strumenti di attuazione .Un ciclo lungo e tormentato, durante i lquale si sono determinati nel Mezzo -giorno cambiamenti sostanziali e diffusi ,concernenti la capacità di produrre, i lreddito pro capite, la qualità e la quantitàdei consumi, i livelli occupazionali, il fun-zionamento delle istituzioni e il modo divivere. Ma il divario tra Nord e Sud, pro-prio rispetto a questi parametri, è restatosostanzialmente immutato . Si poneva,quindi, nelle mutate condizioni econo-miche generali, l'esigenza della riform anormativa atta ad avviare un altro flusso

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di interventi straordinari, con strumentiadeguati e con l'obiettivo di agire sull ecause del divario anziché sugli effetti .Così non è stato. Il Parlamento, infatti ,pure in presenza di numerose iniziativelegislative, si è limitato a prorogare pe rben nove volte la legislazione precedente ,fino a quando, il 2 agosto 1984, la Cameradei deputati ha sanzionato con eccezionidi incostituzionalità la caduta del decreto -legge n . 401 del 31 luglio 1984. L'unicanota positiva è stata la legge n . 651 del 1 0dicembre 1983, che ha introdotto princìpiriformatori coerenti ed efficaci, ma tut-tora inattuati sia per l ' inerzia dei soggett icompetenti, sia perché tarda a venire un alegge che ne completi il complessivo di -segno di cambiamento e ne detti le proce -dure di attuazione. Una tale incertezzalegislativa ha contribuito pesantemente arendere precarie non solo le prospettivedello sviluppo, ma anche le attività incorso. Si è interrotto il flusso di incenti-vazione per le iniziative industriali e dagricole, sono stati messi in difficolt àcirca 6 mila cantieri, che attengono adopere di infrastrutture produttive e civil ie nei quali trovano lavoro circa 1 milionee 200 mila cittadini meridionali . È stataquesta la condizione oggettiva che ha gui -dato il Governo, quando ha deciso di affi-dare ad un disegno di legge l 'obiettivo d icompletare la riforma introdotta dallalegge n . 651, riservando ad un apposit odecreto-legge la funzione di disciplinarele questioni urgenti . Una opportuna in -tesa tra i due rami del Parlamento circ al'organizzazione dei lavori potrebbe favo-rire il varo della riforma entro i prossim idue mesi. Per intanto, va espresso con -senso pieno alla conversione del decreto-legge in esame, così come è stato modìfi-cato dal Senato, per alcuni fondamental imotivi .

Nel merito, garantisce continuità alleopere in corso, difende i livelli occupazio-nali ed alimenta gli incentivi industrial ied agricoli . Nel metodo, rafforza la colle-gialità delle decisioni, laddove affianca a lCommissario di Governo un comitato d iesperti, ed introduce elementi di organi-cità e di trasparenza, laddove affida ad

un piano, approvato dal CIPE, le scelt eper il completamento delle attività i ncorso e per i trasferimenti delle operedalla disciolta Cassa per il Mezzogiorn oagli enti di competenza .

Nel rappresentarvi il parere favorevoledella Commissione bilancio su questo di -segno di legge di conversione del decreto-legge n. 581, del 18 settembre 1984, re-cante norme urgenti per la prosecuzion edell'intervento straordinario nel Mezzo -giorno, va rilevato che siamo alla pre-senza di una disciplina atta a perseguirel'immediato e funzionale avvio della ri-forma. Ed anche per questo la Camerapuò e deve convertire questo decreto inlegge dello Stato .

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlar el 'onorevole ministro per gli intervent istraordinari nel Mezzogiorno .

SALVERINO DE VITO, Ministro senza por-tafoglio. Il Governo si riserva di interve-nire in sede di replica.

PRESIDENTE. Il primo iscritto a par -lare è l'onorevole Valensise . Ne ha facol-tà .

RAFFAELE VALENSISE. Signor Presi -dente, onorevoli colleghi, signor ministro ,siamo arrivati a discutere il disegno dilegge di conversione di un ennesimo de-creto-legge di proroga, un decreto-legg edi proroga che ha delle sue peculiarità ,delle sue caratteristiche sia per la sua ori -gine sia per i modi attraverso i quali èpassato al vaglio dell 'altro ramo del Par-lamento. Noi ricordiamo, per averlo vis-suto in Commissione bilancio, il tormen-tato iter o meglio la serie di tormentat iitinera che le varie proposte di legge, che ivari disegni di legge hanno compiuto ,hanno tentato di compiere. Nella prece -dente legislatura, eravamo arrivati a dun'analisi approfondita della situazionedell'intervento straordinario nel Mezzo -giorno. Quell 'analisi fu ripresa nella pre-sente legislatura in presenza e sullosfondo di qualcosa che aleggia inquest'aula e che in essa si percepisce: vo-

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glio dire che la crisi dell'interventostraordinario nel Mezzogiorno ha coin-ciso e continua a coincidere con la cris idei governi e delle maggioranze chehanno sostenuto i Governi in carica . Per -ché tutti quanti ricordiamo l'incapacit àdei governi e delle maggioranze che s isono succedute a dare luogo, dal 1980 adoggi, ad una nuova disciplina organic adell 'intervento straordinario, un 'incapa-cità che non è giustificata dalla crisi cul-turale che può intravedersi dietro l 'inter-vento straordinario e il suo fallimento .Dicevamo tanti anni fa, sono passati tre oquattro anni, che l'intervento straordi-nario era fallito, ma esisteva ancora l anecessità del l ' intervento straordinario nelMezzogiorno. Era fallito l'interventostraordinario per le sue procedure, era fal-lito per i suoi metodi, era fallito per i suo istrumenti. E tale fallimento dell'interventostraordinario lo vedevamo, come lo ve -diamo, dietro il quadro della condizioneoggettiva in cui versa il Mezzogiorno . Sonodiscorsi che abbiamo fatto tante volte i nCommissione, discorsi e tesi che l'onore-vole ministro conosce, che ritengo in gratiparte non possa fare a meno di condivi-dere perché sono discorsi e tesi dettat idalla realtà, dalla considerazione del re-ato. Ebbene, a fronte di una crisi della cul-tura meridionale per il Mezzogiorno, afronte di una crisi del l ' intervento straordi-nario come intendimento nazionale di af-francare il Mezzogiorno dalla sua condi-zione e di riscattarlo dal dualismo cui locondannano le due economie, l'economiaforte del centro e del nord, a fronte diquesta crisi c'è stata autonoma, indipe-dente e non figlia l'una dell 'altra, la crisidei Governi e delle maggioranze che sisono succeduti, con una assoluta e co-stante carenza di volontà politica. Quantevolte ci è capitato in Commissione di lavo-rare in Comitato ristretto, di arrivare, cioè ,alla produzione materiale delle norme d ilegge. Norme di legge sulle quali pote-vamo anche dissentire. Quanto volte inmedias res è giunto da parte dell 'una odell'altra parte della maggioranza o dellemaggioranze che si susseguivano, unasorta di veto, sotto forma di emendamenti

migliorativi, aggiuntivi, modificativi, alter-nativi, che mandavano a monte il lavoroche era stato fatto!

Quanto volte si è verificato ciò nellascorsa e nella presente legislatura!Quante volte il Governo ha ritardato d ipronunziarsi su testi di legge che nonerano stati da noi presentati !

L'onorevole Conte, relatore di quest odisegno di legge di conversione è stat oautore, propugnatore, promotore d iun'iniziativa parlamentare . Egli è statoredattore di quel testo unificato che i lComitato ristretto aveva recentementeelaborato. Un testo che non aveva il no-stro pieno consenso, un testo che propo-neva una certa soluzione sul problem adell'intervento straordinario .

Quante volte, signor ministro, chie-demmo al Governo di pronunciarsi suquel testo elaborato non dalle opposizionibensì dalla maggioranza! Quante volte noichiedemmo (e non a titolo personale per-ché ella ci ha sempre detto la sua opi-nione) che il Governo, in quanto tale ,prendesse posizione su quel testo elabo-rato dal Comitato ristretto! Quanti mesisono passati? Il Servizio studi della Ca-mera dei deputati ci ha dato un docu-mento prezioso che riassume, cronologi-camente, tutte le sedute e tutti i tentativ icompiuti dal Comitato ristretto a partiredal mese di maggio del 1984 sino allefatali scadenze del mese di luglio . Quantevolte chiedemmo al Governo di prender eposizione! Ricordiamo la posizione diffe-renziata che si profilò tra il Governo e lamaggioranza e all'interno della stessamaggioranza sull ' articolo 1 di quel testounificato redatto in seno al Comitato ri-stretto. Non è stato prodotto niente, equesto perché il Governo non fu in condi -zioni di esprimere una volontà politica .Una realtà che non si può e non potet ecamuffare perché è una realtà eviden-ziata dalle carte, suffragata dagli atti par-lamentari. Siamo così arrivati al voto de l2 agosto, voto che ha rappresentato i lcoronamento di una serie di passaggi at-traverso i quali la carenza assoluta di vo-lontà politica nei confronti del Mezzo -giorno si è manifestata .

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Il voto adottato il 2 agosto, e con ilquale è stata sostenuta la Cassa per ilMezzogiorno e il vecchio interventostraordinario, il voto del 2 agosto, per ilquale una maggioranza non ha saputonemmeno formarsi per sostenere e difen-dere quella proroga che spettava alla su aresponsabilità, è stato un voto inevitabil edopo quanto si era prodotto nel passato .Era un voto inevitabile nella confusionedelle idee, dei propositi, degli intendi-menti che appartengono a pieno diritto a lGoverno e alla maggioranza . Questa —ripeto — è la realtà .

Siamo, anzi siete arrivati al voto del 2agosto dopo che da mesi e mesi noi dice-vamo che volevamo sapere dal Governoquale fosse la sua posizione. L'unico pro-dotto legislativo — signor ministro, lei losa benissimo — determinatosi in questoperiodo è stata la legge n. 651 del di-cembre 1983 quando, in occasione diun'ennesima proroga, furono stralciati iprimi due articoli della proposta di legg eCirino Pomicino e furono approvati i nvece della proposta di legge di proroga .Questo l 'unico prodotto legislativo, fruttodi iniziativa parlamentare . Il Governo no nha fatto alcunché, è restato in assolut osilenzio fino al voto del 2 agosto .

Veniamo adesso ai nostri giorni, aquesto decreto-legge. Questo è un decretodi salvataggio. Un decreto-legge che co-struisce una scialuppa di salvataggio oritiene di costruire una scialuppa di sal-vataggio per l 'intervento straordinarionel Mezzogiorno. Ma per quale interventostraordinario? Avevamo individuato, aproposito del Mezzogiorno e della neces-sità di un intervento straordinario, i pro-blemi, avendo a mente quelli del territo-rio, cioè i problemi sorti nel Mezzogiornoa seguito dell'intervento straordinario ,come problemi che avevano differenziat ole varie aree del sud . Avevamo discusso inCommissione con un confronto comune eapprofondito, al quale avevano parteci-pato tutte le forze politiche e avevam oindividuato i problemi del territorio, dell earee a grande divario rispetto al nord, delle 'aree a piccolo divario, i problemi delle are emetropolitane .

Avevamo individuato la necessità d iun'elaborazione di strumenti istituzional iche fossero adeguati al compito e allefunzioni che l'intervento straordinarioavrebbe dovuto o dovrebbe assolvere .Avevamo individuato la necessità (e so-prattutto noi del Movimento sociale ita-liano-destra nazionale) di inserire inter -venti straordinari nell'ambito di una pro-grammazione nazionale che desse luog onon ad una centralità di parole a favoredell'intervento straordinario ma chedesse luogo ad una coerenza meridionale,una coerenza in funzione del Mezzo -giorno rispetto a tutti gli altri grandi pro-blemi e alle grandi impostazioni che son oquelle di politica economica di tutto i lpaese .

Ebbene, questa nostra impostazione,questo nostro lavoro, compiuto con lapartecipazione di tutte le forze politiche ,al quale noi partecipammo con il contri-buto della nostra modesta passione ne iconfronti del Mezzogiorno, è un lavor oche è andato perduto, Questo perché l asoluzione e la cessazione traumatica dell aCassa per il Mezzogiorno, prodotta dall acarenza di volontà politica della maggio-ranza e del Governo con il decreto-leggedel 2 agosto, in assenza e nel vuoto di un alegge organica per la disciplina del nuov ointervento straordinario nel Mezzogiorno ,vi ha portato a quello che voi ritenete un ostato di necessità ma che noi riteniamoconseguenza di quella situazione in cui vidibattete dal 1980, per carenza di volontàpolitica e per mancanza di decisione . Ec-covi, a questo punto con questo mostri-ciattolo: un intervento per la prosecu-zione della proroga. Voi siete convinti chebisogna proseguire l'intervento straordi-nario. Ma quale intervento straordinario ?Attraverso quali mezzi? Ecco che ab-biamo una Cassa per il Mezzogiorno i nliquidazione, un bagaglio ingombrante !Ecco che abbiamo i 6 mila cantieri ricor-dati poc'anzi dal relatore Conte. Ecco checi troviamo di fronte ad un Mezzogiornodisorientato e vi trovate nella necessità d ifronteggiare questo quadro nella manierapeggiore. I cinquantasette giorni dell ' iterlegislativo occorsi al Senato sono stati

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mal spesi. Tanto valeva approfondire ilprovvedimento di legge organico sull'in-tervento straordinario, prorogando pura -mente e semplicemente i poteri del liqui-datore, se il vostro intendimento foss estato o fosse quello di liquidare effettiva-mente la Cassa e di passare ad altre for-mule,` ad altri strumenti istituzionali .

Voi avete, viceversa, sussunto nel de-creto-legge qualche modesto riferimentoalla futura normativa ; avete mischiato leprocedure di liquidazione con quelle d igestione mediana, in attesa del provvedi -mento organico per l ' intervento straordi-nario. Avete fatto un pot pourri norma-tivo, nel quale nessuno si orienta . Un potpourri di norme attraverso le quali si evi-denzia un risultato, un risultato negativoper il Mezzogiorno e per le sue aspetta-tive. Il risultato che è una, sorta di para -lisi, di attesa. Quando voi, infatti, adottat euno strumento normativo di questo ge-nere, suscitate nel Mezzogiorno perples-sità e non delle aspettative . Certamente, visono i cantieri; indubbiamente c 'è la ne-cessità di provvedere all'immediato !Siamo tutti d 'accordo. Ma quali orienta -menti, quali indirizzi, quali riferimentivoi date alle uniche risorse che nel Mez-zogiorno ci sono e che sono risorse d icarattere umano, che sono risorse di vo-lontà, che sono risorse di carattere perso-nale esistenti in tutte le contrade del Mez-zogiorno? Voi non date alcun riferimento .Voi non potete, nei confronti del Mezzo -giorno, verso il quale c 'è un debito dell ' in-tera nazione italiana, produrre un si-stema precario che ha purtroppo le carat-teristiche di quei sistemi precari che di-ventano permanenti e definitivi . Questanormativa è indoddisfacente ; anzi, nonesito a definirla in qualche modo offen-siva. È abile e da approfondire la sfuma-tura con la quale avete creato il liquida-tore attraverso un provvedimento ammi-nistrativo: quasi con mossa cinematogra-fica voi dissolvete il liquidatore e dateluogo alla trasformazione nel commis-sario governativo, che partecipa e no npartecipa dei poteri del liquidatore, m ache partecipa dei poteri del vertice dell aCassa .

In un certo senso, vi siete messi l'animain pace attraverso la trovata di affiancar eil commissario governativo - e noi ave-vamo delle perplessità circa lo spessor egiuridico di un'espressione quale quelladel verbo «affiancare» — da un Comitatotecnico-amministrativo, da lui presieduto,composto da sette membri, scelti traesperti in materia giuridica, economica efinanziaria. Vi siete messi l 'anima inpace . . . .

PAOLO CIRINO POMICINO. Siamo cat-tolici, onorevole Valensise !

RAFFAELE VALENSISE. Siamo tutti cat -tolici, caro presidente Cirino Pomicino,ma per mettersi l'anima in pace ci vuoleben altro !

Voi vi siete acquistati attraverso questaformula di apparente collegialità, perchéè certo che, quando si vogliono crearedegli organismi che diano luogo ad att iamministrativi complessi, la formula nonè quella del vertice con l'affiancamento ,ma piuttosto . del consiglio direttivo oquella di un vertice assistito da un comi-tato tecnico, il cui parere è consultivo ,vincolante o non vincolante, oppure ob-bligatorio, vincolante o non vincolante .Sono tutte quelle forme che non sto qui aripetere perché fanno parte del bagagli ogiuridico che ognuno di noi ha.

Ma voi avete ignorato le antiche lezion idi Zanobini o quelle più moderne di Gua-rino o degli altri ; ci sono giuristi preclar iche hanno inventato l'affiancamento inorganismi nei quali questa struttura h aun senso. Ma, in questo caso, il commis-sario governativo affiancato ha tutti i po-teri del vertice della Cassa fino a quand oil Parlamento non avrà approvato la nor-mativa per l'intervento straordinario :certus an, incertus quando, e neppurecertus an, perché non si sa se effettiva-mente da parte vostra ci sarà mai la vo-lontà politica di produrre una normativaordinaria per un intervento straordinari oorganico nel Mezzogiorno .

Ma allora avete creato un monstrum,un qualcosa che dal punto di vista giuri -dico non si sa cosa sia . E lo avete fatto per

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esigenze di base? Per quelle esigenze cheavevamo individuato nei lunghi, appas-sionati dibattiti svoltisi nella precedente ein questa legislatura in seno alla Commis -sione bilancio e in aula quando appro-vammo quella proposta di legge dall aquale poi nacque la legge n . 651 del 1983?Per spinte che provenivano dalla base ,dalle aree metropolitane, dalle regioni agrande divario, come la mia Calabria, odalle regioni in cui il divario si é ridottoper fenomeni complessi ed importanti ,che forse si sono prodotti al di fuori dellavostra volontà? Nossignori, voi avet ecreato tutto questo per mere esigenze d ivertice! Diciamolo chiaramente, signo rministro: questo decreto-legge ;è l ' imma-gine della necessità della spartizione delpotere che c 'è fra le forze politiche ch ecompongono la maggioranza !

E allora, il liquidatore appartiene a duna certa parte politica (mi dicono ap-partenga all'area socialista), ed ecco ch enon si sa se il commissario governativosarà confermato oppure no: non si sa semedio tempore i bracci di ferro all ' in-terno della maggioranza saranno cam-biati. Nel comitato dovrebbero esser eassunti esperti in materia giuridica, eco-nomica e finanziaria: speriamo chesiano veramente esperti e non siano in -vece uomini scelti soltanto in base allesegnalazioni di questa o di quell 'altraforza politica per i meriti partitici ch epotranno avere acquisito .

Quindi, voi vi trovate ad aver compiutodelle scelte che non vi ha ispirato il Mez-zogiorno con le sue attese, ma soltanto l enecessità che avete di andare avanti . In-fatti, la gestione, che dovrebbe essere pre-sieduta dal commissario governativo, éuna gestione di decine di migliaia di mi-liardi, che non possono essere elargite perintero a questo o a quel partito, tanto pi ùche avete alle porte le elezioni regionali equant'altro .

Il problema che avete davanti è di na-tura complessa, ma è un problema cheavreste dovuto risolvere con chiarezza .Voi avete una Cassa per il mezzogiorno, eallora avreste dovuto individuare, quant omeno nello strumento temporaneo, i

modi di intervento straordinario nel Mez -zogiorno .

Mi dirà il ministro: «Ma noi al Senatoavevamo tentato di portare il fondo el'agenzia nel decreto, stralciandoli dallalegge sul l ' intervento organico; poi non c'èstato accordo fra le forze di maggioranza,le forze di opposizione sono insorte, c' èstata la questione regolamentare suscitatadalle forze politiche, quindi l'interventoex machina del Presidente del Senato, cheha chiesto ed ottenuto l'applicazione de lregolamento». Tutte cose verissime; però,se voi aveste voluto sussumere nel prov-vedimento temporaneo anche gli stru-menti permanenti, avreste dovuto abban -donare il decreto-legge e passare all ' inter -vento straordinario: lavorando bene, in 57giorni ce l'avreste anche fatta .

La verità è che non ce l'avete fatta per -ché la maggioranza si è presentata in or-dine sparso di fronte al problema delMezzogiorno ; perché sui problemi delMezzogiorno hanno avuto priorità i pro-blemi di comando, di vertice, di dominio ,di potere nel Mezzogiorno e sull 'inter-vento straordinario ; e perché il tempo èpassato senza che ad un accordo si arri-vasse tra i restauratori della vecchiaCassa e i fautori della nuova agenzia, esoprattutto perché gli strumenti istituzio -nali immaginati per il Mezzogiorno nonsono fatti in funzione di quello che nelMezzogiorno si dovrebbe realizzare, madelle necessità di spartizione, di ricerca diequilibri (è un eufemismo che vi piacer àdi più, ma la sostanza è quella) tra le varieforze politiche che compongono la mag-gioranza .

Ma voi vi presentate in ordine sparsoanche di fronte alle popolazioni del Mez-zogiorno, le quali, onorevole ministro,aspettavano il programma per il Mezzo-giorno che il CIPE, a norma dell'articolo3 della legge n . 651 del 1983, avrebbedovuto approvare entro un certo termin eche mi pare largamente scaduto . Ella sisarà adoperato, avrà consultato la Confe -renza delle regioni meridionali, come pre -vede appunto la legge n . 651 ; ma sta difatto che quel piano non risulta appro-vato dal CIPE.

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E ciò è grave sul piano della politicagenerale, perché noi siamo fautori no nsoltanto dell ' intervento del CIPE, che isti -tuzionalmente è uno strumento rozzo diprogrammazione, ma piuttosto di un aprogrammazione di tipo organico allaquale partecipino le categorie . Il CIPEcome strumento di vertice lo vediamosemplicemente come il primo gradino d iun conato di programmazione, ma il fattoche il Comitato interministeriale per laprogrammazione economica non abbiaapprovato il piano è grave perché ha resoimpossibile l'impiego del fondo investi -menti e occupazione.

Questi interventi, a nostro avviso ,avrebbero dovuto essere considerati inmaniera integrata. Infatti, il programmaper il Mezzogiorno avrebbe dovuto tenerconto di quello che attraverso il FIO s ifaceva per il Mezzogiorno, in modo che alMezzogiorno affluissero non solo le ri-sorse derivanti dalla legislazione special ema anche quelle che il CIPE avrebbe do-vuto assegnare sulla base della suddivi-sione del fondo investimenti e occupa-zione. Ma durante il dibattito sulla leggefinanziaria abbiamo appreso che il CIPEnon si era occupato del fondo investi-menti e occupazione e durante la discus-sione sul Mezzogiorno abbiamo appresoche al CIPE non era arrivato il pro-gramma di cui al famoso articolo 2 .

Ma andiamo avanti . Avete nominato u nliquidatore il quale avrebbe dovuto, anorma di legge, presentare un rapportoentro il 31 ottobre 1984 . Ignoro se questorapporto sia pervenuto .

ANTONIO PARLATO. Alla Commission ebicamerale non è arrivato .

SALVERINO DE VITO, Ministro senza por-tafoglio . A me è arrivato e lo abbiamomandato ieri .

RAFFAELE VALENSISE. Meglio tard iche mai, signor ministro; ma lei sa che iritardi qui sono sintomatici .

SALVERINO DE VITO, Ministro senza por-tafoglio . Ma il termine del 31 ottobre era

per il liquidatore : non è stato quindi man -dato in ritardo .

RAFFAELE VALENSISE. Voi avete adot-tato il decreto-legge il 18 settembre e lostesso giorno il Consiglio dei ministri hastabilito che il liquidatore doveva fare unrapporto ricognitivo, che non può cert oessere una enciclopedia Treccani . Certo,sarà una cosa voluminosa, però si trat-tava di predisporre un rapporto, come s idice nel decreto, «sullo stato di attuazionedegli interventi straordinari con partico-lare riguardo alle opere pubbliche e alleincentivazioni delle iniziative produttivein corso alla data del 31 luglio 1984, for-mulando indicazioni in ordine ai com-plessivi fabbisogni finanziari con la preci -sazione degli eventuali interventi integra -tivi occorrenti per garantire la funziona-lità delle opere medesime». Una cosa for-malmente correttissima ma, onorevoleministro, mi auguro che il primo a dolers icon il liquidatore sia stato proprio lei . Maallora dovrei pensare che i suoi ufficinell'assegnare il termine del 31 ottobrehanno vaneggiato, non tenendo contodell 'enorme, sovrumana difficoltà che ilcommissario liquidatore avrebbe dovutoaffrontare per riferire sugli argomenti in-dicati . Io però non ritengo ipotizzabile i lvaneggiamento degli uffici, perché pensoche quando fanno norme di questo ge-nere sanno quello che fanno. Si sa chebasta magari una telefonata alla Cassaper il mezzogiorno per chiedere in quant otempo può fornire quei dati . Almeno miauguro che così di solito accada, cosìcome accade tra persone di buon senso. Eallora rimane una sola spiegazione : il rap-porto non è , pervenuto volutamente neitermini entro i quali era a voi necessarioper impostare il disegno di legge di con-versione, e questa è una cosa grave .

Lei, signor ministro, ci dice che è arri-vato ieri, la Commissione bicamerale nonne ha ancora avuto conoscenza e noi di-scutiamo questa sera senza averne cono -scenza. E il Governo ha chiesto e ottenutola conversione del decreto-legge dal Se -nato senza avere questi elementi, che nonsono certo di poco conto . Secondo quanto

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sta scritto, infatti, avevate chiesto ele-menti essenziali ai fini della liquida-zione .

Questo ritardo nella consegna del rap-porto ha certamente un significato poli-tico, perché gli atteggiamenti della pub-blica amministrazione si vestono sempre ,lo si voglia o no, di significato politico .Qui non fanno stato le condizioni di indi-sciplina o di inefficienza della pubblic aamministrazione: ogni gesto dell'ammini-strazione che sia fatto proprio dal Go-verno assume un significato politico. E ilfatto che voi vi siete presentati al Senato evi presentiate adesso alla Camera senzaquel rapporto ci dice in chiave politicache non avete voluto dare luogo primadella conversione del decreto-legge allaricognizione sullo stato di attuazione, conparticolare riguardo alle opere pubblichee alla incentivazione delle iniziative pro-duttive, e che non siete in condizioni diformulare indicazioni in ordine «ai com-plessivi fabbisogni finanziari» . Questo è ilpunto! Questa è la vostra volontà poli-tica !

Le ragioni per cui vi siete determinatiad agire in questo modo sono molteplici ecomplesse. Una prima ragione che io de-sumo dalla vicenda è che evidentemente aun certo punto nella maggioranza si èdetto: noi facciamo questo rapporto, fac-ciamo emergere questa enormità di esi-genze finanziarie ma poi come facciamoa gestire il Mezzogiorno facendo quellasorta di dissolvenza cinematografica da lliquidatore al commissario governativo ?Vi siete preoccupati e del resto il Comi-tato per il controllo della spesa pubblicaci ha informato con una recente relazion eche al 31 dicembre 1983 vi era un debitosommerso e pregresso della Cassa per i lmezzogiorno che ammontava a 8-9 milamiliardi . A questo bisogna aggiungere ilsommerso che si è formato nel 1984 equello provocato dai ritardi. Vi siete cosìtrovati di fronte alla necessità di proce-dere ad una liquidazione di dimensionifinanziarie imponenti, senza pensareperò che si tratta di somme che erano esono necessarie per legiferare sul Mezzo-giorno partendo da una base certa, visto

che altrimenti non è possibile sapere doveandranno a finire le risorse che il Parla-mento riuscirà ad erogare per il Mezzo -giorno. E soprattutto non è possibile de -terminare una vera funzionalità tra laspesa nel Mezzogiono e il resto dell'im-pegno dello Stato. A un certo punto, sen-tendoci dire che la Cassa per il mezzo -giorno ha debiti pregressi, ha dissipato,ha ritardato creando maggiori impegni dispesa, noi meridionali siamo messi nellacondizione di essere censurati dal restodella Camera . Viceversa, le proporzionisono quelle che sono, i trasferimentiverso il Mezzogiorno sono ridotti comesono, le condizioni oggettive create ne lMezzogiorno sono quelle che sono .

Ma allora, signor ministro, la man-canza di questo rapporto si traduce inmancanza della base stessa su cui biso-gnava costruire il disegno di legge di con -versione e creare le condizioni per il pas-saggio dalla fase di liquidazione a quelladell'intervento della nostra normativa pe rl'intervento straordinario .

Non ci siamo proprio, anche perché leattività previste nel decreto-legge con l'in -troduzione degli emendamenti approvat ial Senato non si attagliano ad uno stru-mento temporaneo. Sono attività che c ifanno invece pensare che voi intendiateandare avanti. E vero che al secondocomma del nuovo articolo 2 si affermache il CIPE deve entro 30 giorni appro-vare (sulla base di quel misterioso rap-porto che ancora noi non conosciamo) u npiano concernente i completamenti e itrasferimenti delle opere della cessataCassa per il mezzogiorno e la definizionedei rapporti tecnico-amministrativi, com-presi i collaudi, i pagamenti finali e il con -tenzioso; è vero che questa sembra unanorma limitata alla fase di liquidazione ,ma è anche vero che nel piano devonoessere individuati i criteri non solo per larealizzazione delle opere in corso (d 'ac-cordo), delle opere i cui progetti esecutiv isono stati approvati o presentati alla datadel 31 luglio 1984 (d'accordo); ma anche icriteri per la realizzazione degli intervent iprevisti dalla legislazione vigente in ma-teria di incentivi industriali e agricoli,

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della definizione tecnico-amministrativ adi quelli turistico-alberghieri già concessi ,nonchè dei programmi riguardanti la ri-cerca scientifica applicata e di quelli fi-nanziati con prestiti esteri . E chiaro chequesto è un campo che sta a cavallo trafase di liquidazione e fase di nuova ge-stione. E fate questo senza avere i neces-sari strumenti istituzionali e un disegn opolitico generale per il nuovo intervent ostraordinario .

Ma non basta. Nel piano devono esser eindividuati anche i soggetti che provve-dono ai completamenti e quelli destina -tari dei trasferimenti delle opere «anch eai fini della gestione e della manuten-zione». Questo deve essere fatto nel piano !Poichè siamo in piena atmosfera di dele-gificazione non ci scandalizziamo, m anon si può certo dire che siamo nelcampo della liquidazione del passato edella costruzione di un nuovo interventostraordinario : siamo ormai al tentativo dicostruirlo nei fatti, in via amministrativa ,con manifestazioni di volontà politic afuori di ogni controllo . È vero, c'è la Com-missione bicamerale però non si può ne -gare che questo campo sia decisamente acavallo, anzi proiettato verso la realizza-zione di una strumentazione precaria da lpunto di vista formale eppure proiettatanel futuro senza limiti di tempo .

Allora, che cosa dobbiamo concludere?Il decreto-legge, con le modifiche intro-dotte dal Senato, non ci persuade, soprat-tutto perché la sua temporaneità è dub-bia, è smentita dalla stessa lettera dellesue disposizioni. Questa temporaneità na-sconde una permanenza, vuoi dire che lalegge sull'intervento ordinario organico èuna legge di là da venire, perché mancavolontà politica da parte vostra .

D 'altra parte, vi trovate a gestire laCassa per il mezzogiorno, o quanto menoil suo personale, con un commissario go-vernativo; vi ritrovate a gestire le risul-tanze del piano, che mi auguro riusciate afare sulla base del rapporto che vi dar àgli elementi che noi non conosciamo . Allostato attuale abbiamo soltanto le valuta-zioni quantitative che ci vengono dallaRelazione previsionale e programmatica,

dalla relazione della Corte dei conti, dallecortesi informazioni che il ministro ci h adato nel corso delle audizioni davanti all aCommissione bilancio, ma un quadrod'insieme, nei termini previsti dall'arti-colo 1, primo comma, del decreto-leggecome opportunamente disegnato dagliestensori, non lo abbiamo ; la Commis-sione bicamerale non ne sa niente, e tutt oquesto ci dice che siamo autorizzati apensare che il destino del Mezzogiorn onon si può affrontare attraverso stru-menti di questo genere .

Il nostro giudizio sul decreto-legge ,quindi, non può che essere negativo, ed èla conferma di un giudizio negativo sullapolitica per il Mezzogiorno di questo Go-verno. Quando venne alla Camera il Pre-sidente del Consiglio per esporre le su elinee programmatiche, da questi banchiinsorgemmo dicendo che quelle linee pro -grammatiche non contenevano speranzee prospettive per il Mezzogiorno, per i lquale vi era una considerazione comple-tamente marginale, mentre tutti quanti aparole avete sempre detto e dite che ilMezzogiorno è un problema nazionale .Noi chiamammo questa visione del Presi -dente del Consiglio una visione nordista, enon ci sbagliavamo . Sono passati quattor-dici mesi dall'insediamento del primo Go-verno a presidenza socialista : il Mezzo-giorno ha camminato purtroppo all'indie-tro; abbiamo una situazione nazionaleche, nonostante gli ottimismi ufficiali, èuna situazione pesante, anche perchéquando piove al nord, dal punto di vist aeconomico, nel Mezzogiorno grandina .

Il nostro voto contrario al decreto-legge èun voto contrario alla non politica meridio -nalista del Governo . Noi auspichiamo chenon si verifichino i guasti che questo de-creto-legge, con la sua provvisorietà, con l asua ambiguità, con l ' incertezza delle sueformulazioni, certamente dovrà produrre(mi auguro di essere smentito dalla realtà ,che i fatti mi diano torto). Purtroppo nonposso pensare che il dramma del Mezzo -giorno, soprattutto il dramma di certe re-gioni, possa essere interpretato e possa es -sere guarito da questo tipo di decreto, daquesto tipo di normative.

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Abbiamo regioni come la Calabria, pe rla quale dovevamo aspettarci da tantotempo un intervento speciale, straordina-rio; è stato annunciato un provvedimentoal Senato il 29 ottobre, ma non vorrei ch evi fosse solo la copertina. Tale interventofu annunziato alla vigilia di una visit atrionfale di Giovanni Paolo II nella nostr aregione, ma non se ne sa più niente . Qualè il nesso tra quegli interventi che sa-ranno previsti nell'auspicata sede di un alegge speciale, particolare per la Calabria ,e questa normativa? Qual è il quadro ch evi siete fatto sulle necessità vere del Mez-zogiorno? Vi limitate a prorogare pura-mente e semplicemente gli strumenti ch evoi stessi avete detto desueti e superati deltesto unico n . 218, senza dare alcuna pro-spettiva ad un Mezzogiorno che ha mill enecessità che non sono necessità del Mez-zogiorno, ma necessità nazionali .

Una volta il Mezzogiorno poteva esse -re trascurato perché la cosiddetta valvol adell 'emigrazione restituiva al Meridio-ne, sotto il nome di partite invisibili, l erimesse degli emigrati . Purtroppo, o perfortuna del nostro sangue, queste condi-zioni sono finite; non vi sono più rimessedegli emigrati per la situazione dell 'occu-pazione che coinvolge l 'intera Europa. IlMezzogirono ha queste risorse umane ,alle quali voi non fate caso, per le qualinon ci sono sbocchi, benefici ; non ci sonocorrelazioni tra provvidenze e disloca-zione di risorse e creazione di realt ànuove. Il Mezzogiorno continua a sof-frire, continua ad essere moritificato ,mortificando con la sua depressione l'in-tero corpo nazionale, perché sappiamoche una parte del corpo nazionale amma-lata non giova all ' interesse del corpo na-zionale .

Da tale situazione non vi affrancate co nprovvedimenti di questo genere. Servi -ranno agli equilibri del pentapartito, agl iequilibri instabili del pentapartito —quegli equilibri che abbiamo visto in ro-vina o in pericolo tante volte in queste ore—, ma non serviranno certamente all acausa del Mezzogiorno d 'Italia. Da qui lanostra decisa opposizione a questo mod odi legiferare, la nostra decisa opposizione

a questa non politica per il mezzogiornod'Italia (Applausi a destra — Congratula-zioni) .

FRANCO CALAMIDA. Chiedo di parlareper un richiamo al regolamento .


FRANCO CALAMIDA. Signor Presidente,non è presente, in questo dibattito, né i lrelatore né il presidente della Commis-sione né alcun membro della Commis-sione bilancio . Quando in quest 'aula ilcompagno Pollice propose il rinvio a do -mani mattina della discussione di quest oprovvedimento, ci fu un boato di 300 o400 deputati che dissero di essere dispost ie pronti a lavorare . So per esperienza chequelli che sostengono che bisogna lavo-rare molto parlano sempre del lavor odegli altri .

Chiedo pertanto che sia presente inaula almeno il relatore.

PRESIDENTE. Onorevole Calamida, i lrelatore e il presidente della Commission esono momentaneamente usciti dall'aula etorneranno subito .

(Il relatore Carmelo Conte rientra inaula) .

E iscritto a parlare l'onorevoleD'Aimmo. Ne ha facoltà .

FLORINDO D'AIMMO. Signor Presidente ,onorevoli colleghi, con il decreto-leggeche stiamo esaminando ai fini della con -versione si rilancia l ' intervento straordi-nario, evitando così pericolose interru-zioni negli investimenti nel Mezzo -giorno.

Questo è un risultato altamente posi-tivo, in attesa di definire, con nuovi stru-menti operativi, la strategia dello svi-luppo per il prossimo decennio . Il decretoin sede di conversione al Senato ha subì-to, su iniziativa del Governo importantimodifiche, acquistando il carattere di unvero e proprio provvedimento-ponte. Leazioni previste sono sostanzialmente due .Con la prima si tende ad approvare entr otrenta giorni dalla pubblicazione del de-

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creto-legge un piano di completamento etrasferimento delle opere della cessat aCassa per il Mezzogiorno, individuate i nquelle in corso di esecuzione e nei pro-getti esecutivi presentati alla data del 3 1luglio 1984 . E un fatto importante, perchési affida alla competenza degli enti local ie delle regioni la gestione delle opere gi àrealizzate e si realizza il completamentofunzionale delle opere in corsó.

Sostanzialmente la prima parte diquesto piano accorpa le competenze, i nmerito all'emanazione di provvediment iche, nel decreto originario presentato dalGoverno, venivano attribuite al commis-sario liquidatore .

In aggiunta a quelle competenze, ch esono state ampliate con il piano che horicordato, sono ora concessi anche i con-tributi, gli incentivi per le attività produt-tive, senza limiti di tempo sugli investi-menti industriali, agricoli e negli altri set -tori in cui opera l'intervento straordina-rio .

Con la seconda azione da svolgere entroil 31 gennaio 1985, si intende approvare efinanziare il nuovo piano triennale, checomprende sia le opere contenute neiprogrammi già approvati e non inclus enel piano di completamento, sia i nuoviinterventi previsti dalla legge n . 651 deldicembre scorso .

È un fatto nuovo, perché consente unperfetto raccordo, utilizzando i vecch iprogrammi, approvati fino al 1983, suproposta del ministro, su indicazione de lcomitato delle regioni meridionali e de lCIPE; consente, inoltre, di impostare, incaso di necessità, anche il nuovo pianotriennale previsto dalla legge n . 651 .

Credo che in questo modo si realizzinole condizioni per evitare l'interruzion edell'intervento straordinario, in previ-sione del nuovo quadro, della nuova stra -tegia che il Governo ha individuato ne ldisegno di legge presentato al Senato .

L'organo di gestione dell'intervent ovecchio e nuovo, in attesa dei nuovi stru-menti operativi proposti dal Governo ne ldisegno di legge organico, è individuatoin un commissario governativo, affian-cato da un comitato tecnico amministra -

tivo, come ricordavano il relatore ed i lcollega che ha parlato prima di me.

Le procedure sono quelle fissate da ltesto unico e dalle altre leggi riguardanti iterritori meridionali, quindi collaudate,applicate, funzionali, mentre il personaleè quello già dipendente dalla cessataCassa per il Mezzogiorno, lo stesso perso -nale che ha elaborato e lavorato per ge-stire i programmi, i progetti già approvat ie appaltati .

Il quadro degli interventi succinta-mente descritto persegue obiettivi impor -tanti ma limitati, anche se destinati adimpegnare tutte le risorse, 26 mila mi-liardi circa, stanziate complessivamentenella legge finanziaria e nel bilancio dell oStato per il triennio 1985-1987, a favoredell'intervento straordinario nel Mezzo-giorno .

La nuova strategia organica parte dallanuova realtà economica, istituzionale esociale del Mezzogiorno . Il Mezzogiorno ècambiato in questi anni anche per effett odell'intervento straordinario . Non è piùl'area uniformemente depressa che esi-steva nel momento in cui l ' intervento èiniziato, negli anni '50. Presenta suscetti-vità, vocazioni allo sviluppo; presenta unaclasse dirigente nuova. È una realtà cheha in sé capacità e risorse culturali, im-prenditoriali, istituzionali ed amministra -tive in grado di svolgere autonomamentefunzioni di programmazione, di progetta-zione, di direzione e di realizzazione diiniziative .

Partendo da questa nuova realtà è pos-sibile con la nuova strategia organica nelMezzogiorno, utilizzando i capitali fissi, lerisorse e le economie esterne create in 34anni di intervento straordinario, puntar eallo sviluppo produttivo, con una stra-tegia e con una logica definita nel disegn odi legge presentato al Senato .

L'approvazione di questo provvedi-mento al nostro esame, che ci auguriam oavvenga entro domani, in tempo utile perevitare la reiterazione del decreto, sar àgià un fatto rilevante, che consentirà lacontinuazione di una politica che, d ifatto, negli ultimi due anni, si era inter-rotta, puntando soltanto ad alcune emer-

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IX LEGISLATURA = DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 NOVEMBRE 1984

genze meridionali : la crisi idrica, il terre -moto, e via di seguito .

È urgente, perciò, superare la crisi, ch eè entrata in una fase difficile per l'eco-nomia italiana, e per quella meridionalein particolare .

E noto che attualmente i disoccupat imeridonali sono 1 milione e 100 mila uni -tà, pari al 41 per cento dei disoccupat icomplessivamente esistenti nel paese. Sitratta, in prevalenza, di disoccupati gio-vani con un buon livello di istruzione sco -lastica, che si addensano soprattutto nell earee metropolitane del sud, ad alta con-centrazione urbana .

La SVIMEZ ha calcolato, inoltre, cheper dare occupazione alle forze lavoromeridionali nei prossimi 9 anni, periododi durata del nuovo ciclo di interventostraordinario previsto dal ricordato di-segno di legge, occorrerà creare oltre 2milioni di posto di lavoro. Ciò è dovutoall ' incremento naturale della popolazion eprevisto soltanto nel Mezzogiorno, alrientro degli emigrati e ad una ulteriorecontrazione del l 'occupazione agricola . Unobiettivo difficile da conseguire, se s itiene conto delle difficoltà che attraver-sano già da tempo i settori produttivi delnostro paese e della prevista duratadell 'attuale crisi, legata a fattori struttu-rali anche internazionali .

Nel Mezzogiorno sono fermi settoriproduttivi importanti, è in crisi l 'agricol-tura. Indubbiamente, negli anni '50 enegli anni '60 l 'agricoltura del Mezzo-giorno, anche sotto la spinta dell ' inter-vento straordinario, che aveva puntatoalla raccolta ed alla utilizzazione di ri-sorse importanti come quelle idriche, h aavuto un grosso sviluppo, che si è inter -rotto negli ultimi anni, soprattutto per lanuova concorrenza che si è creata all'in-terno dell'Europa, sui mercati europei ,per l'allargamento della Comunità a daltri paesi, soprattutto a paesi concorrentiper i prodotti mediterranei. Sono nuoveconcorrenze per far fronte alle quali sa-rebbe stato necessario far fare all'agricol-tura meridionale progressi più intensi d iquelli che è stata in grado di conseguir esul piano sia della qualificazione del pro-

dotto, sia delle tecniche e dell 'organizza-zione della produzione della commercia-lizzazione .

Da ultimo, ha influito indubbiamente i lrilevante differenziale di inflazione tra ilnostro paese e gli altri paesi della Comu-nità europea . Ed è andato allargandosi ,perciò, lo squilibrio tra costi crescenti conl 'inflazione interna e prezzi la cui crescitaè stata contenuta dalla regolamentazion ecomunitaria al di sotto del tasso di infla-zione interno .

Anche l 'apparato industriale del nostropaese, quello pubblico e quello privato, èin crisi per un processo di ristruttura-zione, di riconversione industriale, sullabase dei nuovi prezzi delle materie prim esui mercati mondiali, per la crisi energe-tica, per le innovazioni tecnologiche,frutto di un'intensa ricerca scientificacondotta soprattutto nei paesi extraeuro-pei, anzitutto in Giappone e in America(per cui l 'Europa oggi è in ritardo rispettoa questi processi) .

Quindi, anche i settori produttivi indu-striali maturi oggi sono arretrati sotto i lprofilo dell 'efficienza, della razionalità d igestione e di produzione, rispetto ad ana -loghi settori dei paesi più sviluppati .

All 'interno dell 'Europa c 'è l'Italia,all'interno dell'Italia c 'è il Mezzogiorno .Processi — in atto — di rafforzamento edi ristrutturazione del nostro apparat oproduttivo rischiano di concentrarsi nell eregioni settentrionali, a danno quindi de lsud, rendendo obsoleti gli impianti indu-striali che sono stati realizzati nel Mezzo -giorno, soprattutto quelli dei settori ma-turi. Il sud non deve rimanere fuori dellegrandi politiche nazionali di risanament oe di rilancio dell'apparato produttivo (d iquello industriale in particolare), di am-modernamento e di innovazione tecnolo-gica, di approntamento e di rafforza -mento dei grandi servizi di interesse pub -blico, di rinnovamento e di modernizza-zione delle istituzioni pubbliche .

Questa è la nuova strategia che deveessere impostata per il sud, per cui anchei 26 mila miliardi previsti nel triennio, sesono sufficienti a far fronte ai programm idi completamento e all'avvio del piano

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triennale previsto dalla legge n . 651, nonpossono essere sufficienti per questanuova logica e questi nuovi obiettivi dellosviluppo meridionale .

Questo è un punto importante : eccoperché noi riteniamo che questo provve-dimento, pur essendo utile e importanteper evitare soluzioni di continuità in unasituazione difficile di crisi economica ne lMezzogiorno, non può rappresentare l asoluzione finale . Nel Mezzogiorno esi-stono delle economie esterne, esistono deicapitali fissi, il sud è cambiato anche s eesistono nuovi squilibri : nelle aree in-terne, nelle aree metropolitane, nella con-centrazione urbana, che ha portato al de -grado di grandi città dell 'Italia meridio-nale .

Sono problemi vecchi e nuovi chevanno affrontati con energia . Ovviamentela nuova strategia non può che puntaresulle nuove risorse, umane e fisiche, chesono state realizzate nel Mezzogiorno . Noisosteniamo che con una selezione in ter-mini produttivi, sulla base di una valuta-zione fondata su parametri di costi e ri-cavi, che consenta di valutare la conve-nienza degli investimenti nel Mezzo -giorno rispetto ad investimenti alternativ iche possono essere fatti nel resto delpaese, sarà conveniente investire nel su dnei prossimi anni . Si tratta di capitali ag-giuntivi, per rendere produttivi, economi-camente utilizzabili i grossi investiment inelle grandi opere pubbliche che sonostate realizzate in questi anni, con unaproduttività marginale elevatissima .

Il Mezzogiorno, a questo punto, è quindinelle condizioni di poter decollare, di po-tersi inserire nella corrente, nelle iniziativeche, a livello nazionale ed europeo, sonostate assunte per consentire l 'aggancio nelmomento in cui, a livello mondiale, soffia i lvento dell'incipiente ripresa.

La democrazia cristiana voterà quindi afavore di questo provvedimento, perch élo ritiene utile, importante, atteso dall ecategorie imprenditoriali, dai giovani de lMezzogiorno i quali vedono nella conti-nuità dell'intervento straordinario, in unmomento difficile, il mezzo per poter ri-prendere, sul piano di una prospettiva di

occupazione, il cammino nelle regioni delMezzogiorno.

La democrazia cristiana si auguraquindi che questo decreto possa esser econvertito in legge entro domani, cioè neitermini utili. Abbiamo preso atto delladisponibilità che grandi forze popolari ,presenti in questa Assemblea, hanno di -mostrato, e la speranza domani si trasfor -merà in certezza .

Ci auguriamo che questo provvedi -mento non venga ostacolato : se ciò avve-nisse, sarebbe una grave iattura e ci s iassumerebbero gravi responsabilità ne iconfronti del Mezzogiorno. E un provve-dimento che, con una riflessione più me -ditata, risulta valido, rispondente alle esi -genze del momento e capace di affron-tare i problemi aperti in due anni di cris ie di stasi nel Mezzogiorno ; è un provvedi -mento corretto ed intelligente e noi c iauguriamo che domani venga approvat o(Applausi al centro) .

PRESIDENTE. È iscritto a parlarel'onorevole Minervini . Ne ha facoltà .

GUSTAVO MINERVINI . Signor Presi-dente, onorevoli colleghi, prima di en-trare rapidissimamente — come l'oraesige — nel merito di questo decreto-legge, vorrei dire ancora una parola circ ala caduta della legislazione sulla Cass aper il mezzogiorno. Tante imputazionisono state mosse allorché l 'opposizioneprese questa iniziativa e riuscì a condurl ain porto, per cui secondo me non è inutilededicare qualche rapidissima parolaall 'argomento .

«Il decreto in discussione non è altroche il frutto delle incertezze che per tantianni hanno caratterizzato le politicheadottate nei confronti del Mezzogiorno .Ciò costituisce un comportamento parti-colarmente grave, proprio in un mo-mento in cui scaduta ormai la leggesull ' intervento straordinario, apparivachiara la necessità di adottare una nuovanormativa con criteri e metodi diversi ,quale non è stata varata da nessuno de ivari titolari del dicastero interessato, suc-cedutisi nel corso degli ultimi anni .

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Oltretutto, si tratta di un comporta-mento criticabile, anche perché coinci-dente con una fase storica in cui preoccu-pante è la crisi dell 'economia industrialeitaliana e grave è la situazione economic adel Mezzogiorno in particolare .

Con la legge n . 651 del 1983 si eracominciato a tentare di porre riparo a talilacune . . .». Vorrei che l 'onorevole Contemi ascoltasse, perché secondo me questobrano che sto leggendo, alla fine, lo inte-resserà. Forse non ne ricorda l'autore . . .

CARMELO CONTE, Relatore. Mi interessaanche il principio !

GUSTAVO MINERVINI . «Con la legge n .651 del 1983 si era cominciato a tentare diporre riparo a tali lacune, varando unanormativa che aveva il duplice scopo d idare continuità all 'intervento straordina-rio, pur nell'aspettativà di una svolta daattuare con un apposito disegno di legg edi riforma. Infatti la legge n . 651 preve-deva la scadenza del 31 luglio 1984 perl 'entrata in vigore di tale tipo di provve-dimento e del 30 giugno 1984 per l 'ado-zione del piano triennale .

Il fatto che tali termini siano stati am-piamente non rispettati pone in luc equindi tutta la gravità del comporta -mento tenuto dal ministro De Vito, so-prattutto in ordine al piano triennale ,che egli avrebbe sefiz 'altro provveduto avarare ove avesse tenuto conto delle pro-nunzie della Commissione bicameral eper il controllo sugli interventi straordi-nari nel Mezzogiorno . In realtà il mini-stro non ha operato delle scelte, perch éha manifestato la volontà di non seguir ela strada del rigore, indicata dalla richia-mata legge 651, con la conseguenza d iuna azione confusa in ordine al pian otriennale, la cui mancata soluzione ap-pare di particolare gravità alla luce dell acessazione dell'attività anche d iquell'ente che ha attuato per più di 3 0anni l ' intervento straordinario». Da ciò s iconclude il «sostanziale fallimento dellalegge 651» . E, aggiungerei io, anche l oscioglimento della Cassa per il mezzo-giorno .

Quello su cui intendo richiamare l'at-tenzione è che il brano che ho letto non èdi un oratore di opposizione, ma è i lbrano di un discorso svolto dal senatoreFrasca al Senato; senatore socialista, ap -partenente alla maggioranza. Quindi ,tutte le accuse che vengono mosse all'op -posizione circa l ' improvvido, improvviso,ingiustificato, ingiustificabile sciogli -mento della Cassa per il mezzogiorno, amio avviso non hanno pregio ed io h odesiderato controbatterle con la parola d ipersona non dubitabile, quale un oratoredella maggioranza, anzi un oratore pro-fondamente qualificato — come è noto —che ha portato avanti la battaglia al Se-nato.

D'altronde, l'onorevole Conte, che pe ranni è stato relatore per il disegno dilegge sulla riforma della Cassa per il mez -zogiorno (allora si diceva: sull 'interventostraordinario), ne è ugualmente testi-mone.

Mi premeva di portare questa giustifi-cazione e di fonte non sospetta . Ora al-cune brevi osservazioni circa il disegno dilegge, che io temo non sia quell 'operaeccellente ed intelligente (con tutto il ri-spetto per chi vi ha collaborato), che orora diceva il collega D'Aimmo .

La verità è che è impossibile fare in-sieme la liquidazione e la non-liquida-zione, lo scioglimento e la continuazione ,«per la contraddizion che nol consente» .Questo, che il buon senso prima ancorache la ragione rivela immediatamente, s itraduce in una strumentazione giuridicatalora contraddittoria, talora incompren-sibile .

Un segno: all 'attuale commissario liqui -datore succede un commissario governa-tivo. La differenza del nome, evidente-mente sottolinea, una differenza di fun-zioni. Allora questo commissario non èpiù un liquidatore, se si è tenuto a toglier eproprio la incriminata parola . Il che èanche confermato dall'ampiezza dei po-teri che gli vengono conferiti .

Però, singolarmente, ad un certo punto,in uno dei commi dell'articolo che ri-guarda i suoi poteri, si prevede che egl idebba chiudere la liquidazione . Allora è

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«liquidatore»? È liquidatore o non è liqui-datore? Questi che sembrano formalism io balletti giuridici, mostreranno poi nell apratica la loro valenza, la loro valenz aperversa. Ma alcuni segnali in materia s idanno fin d'ora. Per esempio, il commis-sario governativo, è forse una personagiuridica o è invece un organo straordi-nario della persona giuridica preesistentee disciolta?

Viene il dubbio — e naturalmente f aridere — che una persona fisica sia ne lcontempo una persona giuridica, cioè chela legge la consideri una persona giuri -dica, perché, ad esempio, nell 'articolo 2 -bis del disegno di legge di conversione s idice che «Il personale di ruolo della ces-sata Cassa per il mezzogiorno . . . è collo-cato, senza soluzione di continuità . . . inapposito ruolo istituito presso la gestionecommissariale . . . per essere trasferitonegli organismi dell 'intervento straordi-nario . . .». Dunque, c'è un transito dalruolo dell'ex Cassa al ruolo della gestionecommissariale, il che presuppone che i lcommissario o la gestione commissarialesiano una persona giuridica . . .

OLINDO DEL DONNO. E debbano du-rare 20 anni !

GUSTAVO MINERVINI . Questo avrà poi ,naturalmente, le sue conseguenze . Co-munque, è certo una singolarità . Ormainulla si può modificare poichè tutto devediventare legge entro domani . Certa -mente, però, converrete con me che è un asingolarità che un soggetto, che dovrebbeessere un organo forse straordinario dell aCassa disciolta, invece diventi una per -sona giuridica che ha un proprio ruolo ,che è un ruolo — poi — di passaggio, dalmomento che il personale, transitato d aquesta parte passerà successivamente all afantomatica figura (fantomatica perchéancora neppure minimamente delineata )costituita dagli organismi dell ' interventostraordinario . La legge dice: Il personaledi ruolo . . . è collocato. . . in apposito ruoloistituito presso la gestione commissa-riale . . . per essere trasferito negli orga-nismi dell ' intervento straordinario . . .» . Nel

secondo comma dello stesso articolo 2-bisci si preoccupa — e la cosa muove lieve-mente al sorriso — di come avverràquesto trasferimento in organismi chenon si sa quali siano . Forse una preoccu-pazione eccessiva .

EUGENIO PEGGIO. Con un treno spe-ciale . . .

GUSTAVO MINERVINI . Con un direttis-simo, temo.

Altra norma che, mi permetterete, hauna qualche singolarità e che fa ancorapensare che il commissario governativonon sia il commissario governativo di unapersona giuridica disciolta né di una tut-tora esistente, perché in liquidazione, m asia invece una persona giuridica a sè, è l anorma dell 'articolo 3 del disegno di leggedi conversione, che dice che il commis-sario governativo subentra nei rapportigiuridici e finanziari facenti capo alla ces-sata Cassa. Ma se subentra, è un soggett odiverso, perché la Cassa non può suben-trare a se stessa, né mai si è pensato cheuna persona giuridica in liquidazione su-bentri alla persona giuridica normal-mente funzionante . Quindi, si dovrebbepensare che questo commissario governa-tivo sia una persona giuridica a sè stante ,il che veramente a me pare sia un singo-lare infortunio giuridico se non, invece ,come prima si accennava, un disegno sot-tilmente perpetrato.

Altra norma (che è stata anche ricor-data dal collega Valensise), la quale vuoleoffrire l'immagine, ma non la sostanza ,del garantismo, è quella che al commis-sario governativo affianca un comitat otecnico-amministrativo : del quale poi nonsi parla più. Tranne a dire che, quando ènominato, i nomi debbono essere comuni -cati, per la procedura di cui alla legge n .14, al Parlamento. Ma niente si dice suche cosa farà il comitato tecnico ammini-strativo, del valore condizionante cheavrà rispetto al commissario governativo .In realtà, il concetto dell'affiancament onon dà altro che la sostanza della conti-guità fisica, il che dubito faccia tanto pia -cere ai componenti del comitato .

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ANTONIO CONTE. Questo dipenderàdalle persone.

GUSTAVO MINERVINI . Ha certo il va-lore di una battuta. A quest 'ora è giustoalleggerire l 'atmosfera. Però, se si credeche questo costituisca una garanzia giuri -dica, si è lontani dalla verità: l'affianca -mento non è mai servito a costituire un aremora giuridica. Naturalmente quandonon si vuole controllare la moltiplica-zione degli organi di controllo è di rito, s iconserva pertanto il collegio dei revisori .Ma stranamente, il collegio dei revisori èquello della Cassa disciolta, che ormaisarebbe in sostanza una persona giuridic adiversa; e poi, dal punto di vista non dell aforma ma della sostanza, è il collegio de irevisori, sotto il quale si perpetraron oquelle gravi irregolarità che imposero loscioglimento del consiglio di amministra-zione della Cassa . Invece, il collegio deirevisori è rimasto immutato, a parte i lfatto che questa moltiplicazione degli or-gani di controllo (posto che il comitatotecnico-amministrativo sia un organo dicontrollo, il che è dubitabile, visto che s iaffianca e non è detto che controlli) im-porta la deresponsabilizzazione di tutti icontrollori e non l 'aumento dell 'efficaciadel controllo .

Vorrei poi fare una domanda innocente .Veramente ho letto molto in fretta i docu-menti, poichè non è stato possibile per leragioni che tutti sanno, fare una lettur aapprofondita degli Atti parlamentari del Se-nato. Forse la domanda ha già avuto unarisposta. In caso contrario, amerei averladal relatore o dal ministro .

GUIDO POLLICE. Non li ha letti neanchelui !

GUSTAVO MINERVINI. L'articolo 2 de ldecreto-legge, al comma quarto, che è ri-masto immutato, recita: «Restano validi gliatti ed i provvedimenti del commissario d iGoverno» (così si chiama, in questo caso,quello che era il commissario liquidatore)«per la cessata Cassa per il mezzogiorno ,adottati in applicazione del decreto-legg e31 luglio 1984, n . 401, fino alla data di

entrata in vigore del decreto del Presi -dente della Repubblica del 6 agosto del1984, pubblicato sulla Gazzetta ufficialedell'8 agosto 1984» . In sostanza, si tratta d iquel decreto-legge che tutti ricorderete ,che venne emanato il 31 luglio del l 'anno incorso, fu pubblicato sulla Gazzetta ufficialedel 2 agosto 1984 e, in sede di delibera-zione ai sensi dell 'articolo 96-bis del rego-lamento, fu bocciato in quello stessogiorno. In realtà, dunque, quel decreto -legge restò in vigore per un solo giorno ,dato che la notificazione della reiezione daparte della Camera fu pubblicata sullaGazzetta ufficiale immediatamente : conciò, il decreto-legge cessava di produrreeffetti fin dall'inizio .

Tuttavia, il decreto del Presidente dellaRepubblica che diede luogo alla prima fi-gura del commissario liquidatore, pubbli-cato sulla Gazzetta ufficiale dell '8 agosto,convalida tutti gli atti compiuti dal com-missario governativo tra il 1 0 e 1'8 agosto :correttamente per gli atti compiuti neigiorni 1 e 2 agosto, perché egli non potevasupporre che il decreto cadesse; meno cor-rettamente, anzi non correttamente, per gl iatti compiuti tra il 3 e 1'8 agosto, poichéormai egli non poteva non sapere che i ldecreto era caduto . Ora, tutti quegli attisono convalidati: ecco, a me piacerebbe(ma forse piacerebbe anche non dico atutta la Camera, poiché qui siamo ridotti aben pochi, certamente però ai colleghi pre-senti) sapere di quali atti si tratta, per iquali si insiste nel richiedere la conva-lida .

SALVERINO DE VITO, Ministro senza por-tafoglio. Sono stati trasmessi alla Com-missione bicamerale .

GUSTAVO MINERVINI. Ma anche noi chenon facciamo parte di quella Commissioneavremmo il diritto di conoscerli .

SALVERINO DE VITO, Ministro senza por-tafoglio . Volevo dire che non c'è niente disegreto !

GUSTAVO MINERVINI . Vorrei conclu-dere — credo di essere stato fedele aimiei impegni circa l'orario — dicendo

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che, per quel che mi concerne, il giudiziosul decreto-legge, per come è congegnat ogiuridicamente e pur comprendendo leragioni di compromesso che hanno in -dotto a tollerarlo, è negativo . Comprendobene che l'olio di ricino è di certo mi-gliore dell'arsenico, ma neppure l'olio diricino mi piace! (Applausi dei deputati delgruppo della sinistra indipendente,all'estrema sinistra e dei deputati de lgruppo di democrazia proletaria) .

MASSIMO GORLA. Bravo!

PRESIDENTE. Poiché siamo giunti inprossimità delle ore 24, termine al qualeera fissata la conclusione del dibattito pe rquesta sera, secondo la comunicazione i nprecedenza data dal Presidente della Ca-mera, rinvio a domani il seguito della di-scussione .

Per fatto personale.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper fatto personale l 'onorevole Minervini .Ne ha facoltà .

GUSTAVO MINERVINI . Ho subito, e m ene dolgo, un attacco personale, total-mente immotivato, da parte dell'onore-vole Sacconi, allorchè ho espresso, in me -rito alla tabella n . 18 del bilancio, unaopinione puramente politica, con assolutaserenità; anzi, in verità ho esposto, in basea pacifici dati di fatto, le fasi di un avicenda storica . È vero che, nella scorsalegislatura, io ebbi a rendere un parer eall 'IRI, per altro in termini generali, enon — come si è detto — riferito ad unadata fattispecie. Essendo state diffuse a lriguardo notizie diffamatorie aquell'epoca, mi affrettai a depositare talescritto presso l 'ufficio di presidenza dellaCommissione bilancio, per ogni valuta-zione. L'ufficio di presidenza della Com-missione, presieduto dall 'onorevole LaLoggia, non ebbe a ravvisare nel miocomportamento alcun fatto censurabile .Né in quello scritto erano esposte opi-nioni che io non mi senta di confermareanche oggi .

Aggiungo che quelle tesi furono succes-sivamente adottate dall'allora ministrodelle partecipazioni statali De Michelis, i nuna sua nota circolare (Commenti del de-putato Marte Ferrari) . Insisto nel ritenereche le idee si combattono con le idee, nongià con attacchi personali, volti a scredi-tare l'interlocutore, anziché a confutarele sue tesi (Applausi dei deputati delgruppo della sinistra indipendente,all'estrema sinistra e dei deputati delgruppo di democrazia proletaria) .

PRESIDENTE. Le sue dichiarazioni sa -ranno inserite nel processo verbale e sa-ranno riportate sui resoconti della sedut aodierna, onorevole Minervini .

Annunzio di interrogazioni.

PRESIDENTE. Sono state presentatealla Presidenza interrogazioni . Sono pub-blicate in allegato ai resoconti della se-duta odierna.

Ordine del giornodella seduta di domani .

PRESIDENTE. Comunico l 'ordine delgiorno della seduta di domani .

Sabato 17 novembre 1984, ore 9:

Seguito della discussione sul disegno d ilegge :

S . 931 . — Cónversione in legge, conmodificazioni, del decreto-legge 18 set-tembre 1984, n. 581 recante norme ur-genti per la prosecuzione dell ' intervento -straordinario nel Meezogiorno (Approvatodal Senato) (2268) .

— Relatore: Conte Carmelo .(Relatore orale) .

La seduta termina alle 24 .

IL CONSIGLIERE CAPO SERVIZIODEI RESOCONTI

.

DOTT. CESARE BRUNELLI

L'ESTENSORE DEL PROCESSO VERBALEDOTT. MANLIO Rossi

Licenziato per la composizione e la stampadal Servizio Resocont i

alle 2.15 di sabato 17 novembre 1984 .

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INTERROGAZIONI ANNUNZIATE

INTERROGAZION I

A RISPOSTA IN COMMISSION E

VISCARDI, VITI, ZANIBONI, ZOSO,GARAVAGLIA, FRANCHI ROBERTO E

BIANCHINI. — Al Ministro delle poste edelle telecomunicazioni. — Per conoscerei motivi per cui la RAI ha sospeso d atempo le speciali trasmissioni televisiv eper sordomuti, in una fase nella qualel 'uso delle nuove tecnologie di comunica-

zioni tendono a privilegiare il canale udi-tivo con grave pericolo di analfabetismodi ritorno per un maggior numero di han-dicappati .

Se ritiene, per le sue specifiche com-petenze, di emanare disposizioni in gra-do di consentire alle varie categorie diportatori di handicaps l 'utilizzazione pienadelle facoltà residue ed al fine di nonaccrescere i pericoli di emarginazione de -gli stessi .

(5-01255)

AGOSTINACCHIO . — Al Ministro del-l'agricoltura e delle foreste. — Per saperequali provvedimenti sono stati adottat iper fronteggiare la emergenza causata daltaglio degli aiuti comunitari .

(5-01256)

*

Atti Parlamentari

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INTERROGAZION I

A RISPOSTA SCRITT A

VITI. — Ai Ministri dell 'agricoltura eforeste e dei lavori pubblici . —Per cono-scere quali urgenti iniziative essi intenda-no assumere, d ' intesa con gli organi regio-nali, per far fronte ai gravi danni del nu-bifragio scatenatosi sul metapontino in Ba-silicata il 14 novembre 1984 rammentan -do che la Basentana e la statale 106 non -ché numerose arterie interne e gli ordina-menti agricoli del Metapontino e infine ser-vizi essenziali di comuni, come Bernalda,Pisticci, Montalbano, Policoro, Scanzano,Tursi, Craco, Nova Siri ed altri ancora ,meno danneggiati pur se significativamen-te colpiti, hanno subito colpi che sarà ar-duo riparare senza che il Governo, nellasue responsabilità solidali, vi soccorra conurgenza .

(4-06605)

VITI. — Al Ministro per il coordina-mento della protezione civile . — Per sa-pere - premesso che :

nel piano delle infrastrutture previ-ste per la zona industriale di Melfi fi-gura la realizzazione di una strada di col-legamento « S. Nicola »-Melfi;

tale arteria è da considerarsi indi-spensabile ai fini del decollo della im-portante zona industriale dove, fra l'altro ,è stata costruita l'officina grandi ripara-zioni delle ferrovie dello Stato;

in particolare, il decreto di conces-sione alla ditta Pizzarotti è stato firmat oalla fine del 1983 e che, peraltro, è statopredisposto il progetto esecutivo, installa-to il cantiere e avviate le procedure perla occupazione di urgenza delle aree in-teressate ;

tale progetto trovasi all'esame de lcomitato tecnico presieduto dal provvedi-tore alle opere pubbliche della regioneBasilicata per il parere tecnico;

ogni ulteriore indugio in direzionedella definizione della pratica tecnico-bu-rocratica comprometterebbe seriamente irisultati economici che gli insediamentiindustriali realizzati e previsti nella zon a« S. Nicola _» sicuramente produrranno -

quali provvedimenti intende adottareper accelerare l'iter della pratica in pa-rola onde sia possibile pervenire, con l amassima sollecitudine, alla concretizzazio-ne della strada anzidetta in considerazion eanche del fatto che l'officina delle ferro-vie dello Stato entrerà in funzione il 1 5gennaio 1985 .

(4-06606)

FITTANTE, SAMA, AMBROGIO, FAN-TI, PIERINO. — Al Ministro delle post ee delle telecomunicazioni. — Per sapere :

se è a conoscenza della precaria si-tuazione edilizia di quasi tutti gli ufficipostali della provincia di Catanzaro, com-presi quelli della direzione provinciale edelle direzioni principali, di Crotone eVibo Valentia . In diversi comuni, infatti ,gli uffici sono sistemati in locali fatiscentie privi perfino dei servizi igienici. In talicondizioni si trovano, fra gli altri, gli uf-fici di Sant'Eufemia Lamezia, Curinga,Rombiolo, Marina di San Sostene, Bado-lato Marina. Paradossale è la situazionedell'ufficio di Satriano dove, per l'invasio-ne dei topi e solo a seguito della denun-zia presentata alla magistratura dall aFILPT-CGIL di Catanzaro si è provvedutoa una diversa sistemazione ;

se è vero che per diversi uffici, l'Am-ministrazione delle Poste ha ricevuto l'or-dinanza di sfratto e, nell'ipotesi afferma-tiva, per quali cause ;

quali sono i motivi che :

a) hanno impedito l'attivazione del-le agenzie di Roccelletta di Borgia e Uriae la succursale n . 10 di Catanzaro (quar-tiere Mater Domini) ;

b) hanno portato all'interruzioneda circa un anno dei lavori di costruzion edel nuovo edificio direzionale ubicato ne lquartiere Santa Maria di Catanzaro ;

Atti Parlamentari

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c) non permettono l'avvio dei la-vori di costruzione degli edifici patrimo-niali in diversi comuni fra i quali Sersale ;

se i disservizi che si verificano alcentro di meccanizzazione primaria di La-mezia Terme (zona San Pietro Lametino) ,sono da attribuire solo ai periodici blackout dell'energia elettrica o ad altre cause;

se è vero che nei mesi di luglio edagosto scorsi alcuni uffici sono stati auto-rizzati ad eliminare il turno pomeridiano,altri a rimanere per diversi giorni addi-rittura chiusi anche di mattina e che al -cune agenzie estive - come ad esempioquella di Pino Grande di Savelli - ad en-trare in esercizio con notevole ritardo eciò per la carenza di personale in organi-co e per la politica clientelare nella ge-stione di quello in servizio;

se è a conoscenza che il personaleaddetto alla distribuzione della corrispon-denza di molti uffici - quali quelli di San-ta Maria di Catanzaro, Andali, Petilia Po-licastro, Guardavalle - attende da anni larevisione delle zone di recapito ;

quali sono i provvedimenti e le de-cisioni che intende adottare per rimuo-vere le carenze e le disfunzioni che si de-nunciano, ai fini di garantire l'efficienzadel servizio ;

se non ritiene che a tale scopo puòcontribuire l'immediata nomina del nuovodirettore provinciale - il cui posto è co-perto per distacco da funzionari del Mi-nistero fino dal 1977 - a questo fine azio-nando e rigorosamente applicando le nor-me della recente legge sulla dirigenza.

(4-06607)

DI GIOVANNI. — Ai Ministri per gliaffari regionali e dell'agricoltura e foreste.— Per sapere - premesso che :

1 .200 lavoratori forestali della provin-cia di Teramo sono da diversi mesi senz asalario nonostante gli impegni assunti dal -la regione Abruzzo di intervenire per ilpagamento delle loro retribuzioni ;

queste inadempienze hanno determi-nato un forte malcontento fra i lavorator iinteressati con conseguenti manifestazioni ,presso sedi di enti locali, motivate anchedal persistere di una situazione di incer-tezza relativamente al mantenimento delposto di lavoro -

se non ritengano di intervenire alfine di ottenere che le spettanze dei la -voratori siano soddisfatte e che venga as -sicurata per il futuro la loro occupazione .

(4-06608)

POLLICE. — Al Presidente del Consi-glio dei ministri ed ai Ministri della dife-sa, delle finanze e di grazia e giustizia . . —Per sapere se il Presidente del Consigliodei ministri :

intenda promuovere opportuni accer-tamenti, tramite la Corte dei conti ed i lcommissario di Governo, sui motivi pe rcui l'ESAC, a distanza di quasi tre ann idall'entrata in vigore della legge regionale24 marzo 1982, n . 8, trascura omissivamen-te di dare attuazione alle norme in favoredelle categorie più bisognose del persona-le dipendente in materia di attribuzion edelle qualifiche professionali e dei livell idi coordinamento nonché di equo inden-nizzo, così creando i presupposti per u nnocivo contenzioso con i dipendenti; men-tre, di converso, il medesimo ente di svi-luppo ha proceduto, con insolita e solle-cita procedura, alla nomina del dottor Al-berto Torre alla ben retribuita carica dirappresentante dell'ESAC in seno allaSOMESA (Società meridionale per l 'indu-stria saccarifera), con provvedimento ille-gittimo perché adottato dal vice presiden-te Eboli, anziché, come per legge, dal con-siglio di amministrazione ;

non ritenga opportuno sollecitare, at-traverso la Corte dei conti ed il Commis-sario di Governo, idonee iniziative dellaGiunta regionale della Calabria per rego-larizzare la posizione del dottor Albert oTorre che continua a rimanere, come de-nunciato da più parti, alla direzione gene-rale di un importante ente pubblico ben -ché il suo mandato sia scaduto da sei

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anni e non sia stato provveduto al decre-to di nomina richiesto, in termini obbliga-tori, dall'articolo 25 della legge 14 dicem-bre 1978, n. 28, istitutiva dell'ESAC, a par -te il personale coinvolgimento del predet-to dirigente in numerosi procedimenti pe-nali per reati gravissimi ed il recenterinvio a giudizio per peculato, dispostodal giudice istruttore di Cosenza;

se i Ministri della difesa e delle fi-nanze intendano promuovere accertamen-ti, a mezzo dell'Arma dei carabinieri edella Guardia di finanza, sui termini diillegalità segnalati d 'ufficio dal direttore diragioneria dell'ESAC, dottor Fausto Lio ,con nota 3/ris. in data 13 gennaio 1984 ,nel merito di una liquidazione di 60 mi-lioni circa percepita dal dottor Torre atitolo di conguagli per aggiornamento d istipendio e sulla previsione di bilancioper lire 350 milioni sempre a favore de lpredetto direttore generale, per indennit àdi anzianità così determinata sulla basedi tre mensilità per ogni anno di servi-zio, mentre l'articolo 18 della citata leggeregionale n. 8 del 1982, che disciplina lamateria, prevede un'indennità di fine ser-vizio commisurata ad una sola mensilit àper ogni anno di servizio prestato ;

se al Ministro di grazia e giustizi arisulti che la procura generale della Cor-te di appello di Catanzaro abbia iniziatoazione penale in ordine al fatto, suscetti-bile di precise responsabilità, che i sud -detti rilievi d'ufficio del direttore di ra-gioneria non siano stati mai inoltrati dalvice presidente Eboli al consiglio di am-ministrazione, come imposto inderogabil-mente da una espressa norma di legge(articolo 18 del decreto del Presidente del-la Repubblica 18 dicembre 1979, n . 696) ,nell'evidente fine di impedire al compe-tente organo decisionale di venire a cono-scenza dei termini di illegalità del tratta-mento economico percepito dal direttoregenerale e della liquidazione allo stess ocorrisposta, così come rilevato dal verba -le con cui il collegio dei revisori dei con -ti sollecita la remissione dei rilievi dellaragioneria al consiglio per le opportun evalutazioni, verbale anche questo non por-

tato a conoscenza dell'organo decisionaledell'ente, per ì medesimi motivi di inde-bito vantaggio in favore del dottor Torre ;

se il Presidente del Consiglio deiministri ed il Ministro di grazia e giusti-zia non ritengano a questo punto di trar -re le debite conclusioni sulle conseguenz edella non repressa situazione di diffusaillegalità in cui, da anni, versa l'ESAC, i lcui stato di degrado, oggetto di delicat eindagini anche da parte della Commissio-ne parlamentare antimafia e dell 'alto com-missario De Francesco, sta costituendomotivo ed occasione di discredito delleistituzioni dello Stato e di credibilità del-l'amministrazione della giustizia in Ca-labria .

(4-06609)

RONCHI, TAMINO, GORLA, RUSS OFRANCO, CALAMIDA, POLLICE E CAPAN-NA. — Al Ministro dell'interno. — Per sa-pere - premesso che :

il consiglio comunale di Carovigno(Brindisi), riunito in seduta straordinariadomenica 11 novembre scorso, ha delibe-rato all 'unanimità di respingere l 'ordinan-za del prefetto di Brindisi, con la qualesi autorizzano le prospezioni dei tecnic iENEL in vista dell'insediamento di unacentrale elettronucleare da 2 .000 Megawattnel territorio del comune ;

contestualmente, il consiglio comuna-le ha dichiarato il comune di Carovigno« zona denuclearizzata » agli effetti sia « ci -vili » che militari, ed ha proclamato lostato di agitazione della popolazione ;

già in precedenza si erano registrateprese di posizione negative sul previstoinsediamento, da parte dei consigli comu-nale e provinciale di Brindisi ;

il litorale brindisino si avvia già, no-nostante la chiara avversione della popola-zione locale, ad essere gravato dall 'inse-diamento di due grandi centrali a carbonerispettivamente da 1 .280 e 2 .460 Megawatt ;

all'inizio dell'82 l'Istituto superioredella sanità espresse numerose riserve re-lative sia all'impatto ambientale che ai

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Camera dei Deputati


rischi per la popolazione dell'insediamen-to in questione, riserve sostanzialmenteanaloghe alle motivazioni del provvedimen-to ora adottato dal comune di Carovigno ;

sono in programma manifestazionipopolari, rivolte fra l'altro ad impedir el'esecuzione delle prospezioni da parte del -l'ENEL ;

si pongono quindi gravissimi proble-mi di conflitto istituzionale e, al limite, d iordine pubblico, problemi non certo ri-componibili in un'ottica repressiva ma an-zi solo in una prospettiva di rispetto edi consultazione democratica della volontàdelle popolazioni interessate -

se non ritenga di intervenire pressoil prefetto di Brindisi per una revoca oquanto meno una sospensione del provve-dimento in questione, nonché presso i lprefetto di Taranto perché non vengaemesso analogo provvedimento - cheavrebbe prevedibilmente le stesse riper-cussioni - relativamente al secondo « si-to » nucleare individuato dal CIPE in Pu-glia, quello di Avetrana . (4-06610)

- PILLITTERI . — Al Ministro del lavo-ro e della previdenza sociale. — Per sa-pere - premesso che :

l'edizione del 16 novembre 1984 delquotidiano Il Giornale nella sua rubrica« La parola ai lettori », pubblicava unalettera della signora Rita Manca, di Mi-lano, intitolata « A lei niente » ;

in detta lettera, tra l'altro, si af-ferma :

« Sono nata . a Monza (Milano) il 6marzo 1945 e nel giugno 1946 (a soli 1 5mesi) ho avuto la poliomielite .

Dopo aver subito due operazioni a 5 e 8anni a Torino, sono stata per 14 anniin collegio presso l'istituto di Don Gnoc-chi, dove a 17 anni ho subito un'ulte-riore operazione.

Nel 1964, dopo essermi diplomata, so-no entrata in Società ed ho lavorato per13 anni in grosse aziende come impiega-ta qualificata .

Purtroppo nel 1977 ho subito una se-ria operazione a Niguarda, dovuta ad u nincidente, per la rottura dei legamenti edel nervo sensitivo. Dopo questo fatt onon ho più potuto abbandonare le stam-pelle ed ho continuato a subire caduteper la mancanza di forza nel ginocchio .

Nel 1980, dopo una quiete, ho subitouna operazione al braccio destro (avevo40 frammenti) presso il CTO di Milanoed ora il braccio non si stende più com-pletamente, togliendomi la possibilità d iusare, se occorre, la stampella a destra .

Ora il dramma sta nel fatto che, oltread essere disoccupata ed in serie difficoltàeconomiche, per la seconda volta l'INP Snon mi ha riconosciuta invalida negando -mi la pensione di invalidità. Premesso cheattualmente ho bisogno di essere accom-pagnata per potermi muovere, mi sonostati tolti anche i buoni-taxi dal Comuneperché non vado a lavorare e mi vedoquindi costretta a non muovermi più d icasa, salvo che per la bontà di qualcheamico.

Ora io chiedo alle Autorità competentia quale Partito occorra iscriversi e conquale bandiera devo fasciarmi le stampel-le per essere riconosciuta invalida, comein effetti sono.

Certamente vorrei tanto poterne farea meno, ma poiché il mio destino è que-sto chiedo: « Non è vergognoso il crite-rio con il quale vengono riconosciute omeno queste pensioni » ?

Come mai si riconosce l'invalidità achi non ha nulla e può benissimo muo-versi. In un'Italia dove i ministri sorri-dendo in Tv parlano e promettono soloquando è ora di votare, mi chiedo ama-ramente se questo è logico » .

Quali urgenti iniziative si intendonopromuovere o sollecitare affinché la si-tuazione della signora Rita Manca ven-ga risolta in modo soddisfacente .

(4-06611 )

TEMPESTINI . -- Al Ministro di grazi ae giustizia. -,A Per sapere - premesso chesulla base della nota del 25 gennaio 198 4

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del Ministro di grazia e giustizia prot .n. 75/23, diretta al signor prefetto diBenevento e al Ministero dell'interno concui, riguardo al nuovo carcere della cittàdi Benevento sito in località Capodimon-te, veniva ribadita la natura di esso « nor-male casa circondariale e non di Istitut odi massima sicurezza », tanto in conformi-tà dell'originario progetto di realizzazio-ne e destinazione -

se, in considerazione della orma iprossima utilizzazione di tale istituto d ipena, non intenda riconfermare le caratte-ristiche di ordinario carcere giudiziario a lservizio del tribunale di Benevento, con-ferendo ufficialità e definitività all'orien-tamento espresso con la nota di cui sopra, eallontanando, così, la preoccupazione ch eil nuovo carcere costruito con i criter ipropri degli istituti di massima sicurezza ,possa essere destinato a detenuti partico-larmente pericolosi, o peggio possa, inquesto quadro, servire come pertinenzaper il decongestionamento dell'affollatocarcere napoletano di Poggioreale, con tut-ti i gravi rischi che da tanto deriverebbe-ro per Benevento e la sua provincia, an-cora marginalmente toccati dal fenomen ocamorristico ;

se è a conoscenza del fatto che conla sopracitata nota del Ministero di gra-zia e giustizia del 25 gennaio 1984, circale sorti della vecchia casa circondarial edi Benevento, posta in una zona centra-lissima della città, si sono assunti precis iimpegni affermando che essa « per la suavetustà non risponde assolutamente alleesigenze penitenziarie. In ordine alla sor-te del vecchio istituto esso potrà, a suotempo, essere riattribuito al demanio peressere poi ceduto al comune » ;

se, a tale ultimo riguardo, è statoinformato dei lavori di ristrutturazione esistemazione che hanno interessato, pro-prio recentemente, il vecchio carcere det-to « San Felice », concretatisi in un inter -vento di adeguamento apertamente in con-traddizione con la palesata volontà dismantellare in tempi molto brevi tale fati-scente struttura ;

se non intenda, pertanto, ribadire inproposito il chiaro intento del Governo direstituire questo antico ex convento, tra -sformato in carcere ormai insicuro e trapoco inutile, agli scopi sociali più oppor-tuni che per esso potranno individuarsi ,escludendo così, fin da ora, la funestapossibilità che Benevento possa trasfor-marsi in una vera e propria cittadella car-ceraria .

(4-06612)

PATUELLI, FACCHETTI, SERRENTI-NO, D'AQUINO, BASLINI E BATTI-STUZZI. — Al Ministro delle finanze . —Per sapere - premesso che :

la rivalutazione del 10 per cento peril 1984, dei coefficienti per l'aggiornamen-to dei redditi catastali dei fabbricati di-sposta con decreto ministeriale 6 novem-bre 1984, si pone in contraddizione co nprovvedimenti che hanno penalizzato laproprietà edilizia ed il risparmio quali laproroga degli sfratti e soprattutto il bloc-co per un anno dell'indicizzazione del-l'equo canone ;

la rivalutazione delle rendite catasta -li colpendo di fatto coloro che abitano odutilizzano per attività economiche immobi-li di proprietà determina una discrimina-zione a danno di tale categoria di citta-dini rispetto agli affittuari che usufrui-scono del blocco dell'indicizzazione dei ca-noni e si traduce quindi in una sorta disovrimposta di carattere patrimoniale -

se siano stato valutati a fondo gl ieffetti citati e se non si ritenga opportu-no riconsiderare l'opportunità del decretoministeriale in oggetto .

(4-06613)

PIRO E SODANO. — Ai Ministri dell efinanze e per i beni culturali e ambienta-li. — Per sapere - premesso che :

a) il quotidiano Il Messaggero hapubblicato nella sua edizione del 15 no-vembre un articolo del giornalista Vittori oSpadanuda, intitolato « Svezia : per allie-tare i degenti marmi romani (trafugati) » ;

b) nel citato articolo, si riferisce che« un 'importante clinica svedese - che sarà

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Camera dei Deputati


aperta tra poco, se ancora non lo è stat a- sarà abbellita da preziosi marmi deco-rativi romani, trafugati in Italia e vendu-ti al proprietario della casa di cura . Èstato dichiarato alla televisione -svedese daun uomo senza volto, intervistato in Italiada un giornalista di Stoccolma, Pete rLennby ;

c) il reportage del giornalista PeterLennby analizzava il fenomeno del con-trabbando di reperti antichi in vari paes iafricani ed europei, ma era in gran par-te incentrato sull'Italia . Lo sconosciuto s iè vantato di essere in grado di spedirequalsiasi cosa. Se per esempio da Stoc-colma venisse una richiesta di arte ro-mana antica o etrusca, basterebbe carica -re, tutto su un Tir. « È semplicissimo, ba-nale - ha detto l'uomo - la dogana nonapre mai il Tir, chiede solo la bollett aall'autista . Cosa c'è scritto ? 20 macchineda cucire . . . 300 chili di travertino di Ti -voli . Però, invece di essere travertino d iTivoli è una trabeazione, una statua o unsarcofago romano. Lei vuole una statua-a Copenaghen, a Stoccolma ? Io glielamando a Stoccolma . Se invece il suo ami-co ha paura, vuole essere sicuro, allorala affido a una persona ben precisa. Eallora sa come le arriva la statua ? Attra-verso le ferrovie dello Stato; l'uomo haaggiunto che la Svezia è un buon mer-cato. È ristretto, di poche persone, ma h asempre assorbito molte sculture ro-mane » -

1) quali urgenti iniziative si intendo -no promuovere a fronte della situazionesopra denunciata ;

2) se non si ritenga di dover pro -muovere l'apertura di un'inchiesta ammi-nistrativa per l'accertamento delle even-tuali, probabili, responsabilità e . compli-cità .

(4-06614)

PIRO, LABRIOLA, SODANO, SEPPIA E

LA GANGA. — Al Ministro dell'interno.— Per sapere - premesso che :

a cura del Club Ernesto Rossi èstato redatto e diffuso un « rapporto » a

proposito di episodi di « ardine pubblico »che gli interroganti si riservano di tra-smettere al Ministro nel testo integrale ;

il menzionato rapporto « censisce »l'uccisione di 133 cittadini ed il feriment odi altri 136, nel periodo intercorrente tr ail giugno 1975 e l'ottobre 1984, nel corsodi episodi nei quali le forze dell'ordinehanno fatto uso delle armi ;

è stato redatto sulla scorta di in-formazioni fornite della stampa quoti-diana ;

esclude episodi in cui le forze del-l'ordine abbiano fatto fuoco reagendo aviolenze da parte del cittadino : si trat-ta, piuttosto, di uccisioni o ferimenti ac-cidentali, causati da errori o imperizia d aparte del tutore dell'ordine spesso man -dato allo sbaraglio, privo dell'adeguat apreparazione, o costretto a prestare ser-vizio in condizioni estremamente difficil ie faticose; spesso le vittime di tali situa-zioni sono ladruncoli, piccoli spacciatoridi sostanze stupefacenti, guidatori senz apatente, ecc., che cercavano di darsi all afuga e che non hanno rispettato l'intima-zione dell'alt

a) quali valutazioni dia in relazioneai sopracitati episodi ;

b) quali iniziative si intendono pro-muovere o sollecitare, per evitare o co-munque ridurre al massimo, per il futuro ,episodi come quelli sopra citati ;

c) quali garanzie vengano date a po-liziotti e carabinieri, che hanno pagatoprezzi così alti per difendere la democra-zia contro il terrorismo e che rischianola vita ogni giorno contro la malavita or-ganizzata, per poter esercitare il loro com-pito con maggiore professionalità e quin-di con maggiore sicurezza per i cittadinie per loro .

(4-06615)

DELL 'UNTO. — Ai Ministri del teso-ro, delle partecipazioni statali e delle fi-nanze. — Per sapere - premesso che laSpA Nomisma di Bologna è a prevalentecapitale pubblico -

1) l'elenco dei soggetti proprietari d iquote sociali ;

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-IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 16 NOVEMBRE 1984

2) l'elenco dei componenti dei con-sigli di amministrazione succedutisi ne ltempo ;

3) l'elenco di componenti del comi-tato scientifico ;

4) l'elenco dei soggetti (persone fisi-che e giuridiche) che hanno avuto e hann oanche saltuari rapporti di collaborazioneretribuita con la Nomisma, la natura d itali rapporti e l'entità degli emolumenti .

Si chiede di sapere se tra i soggetti dicui sopra risultino eventualmente dirigen-ti e dipendenti dello Stato, di enti pubbli-ci o di istituti, enti e società a parteci-pazione statale, o addirittura, deputati esenatori .

Si chiede inoltre di conoscere quale ti-po di controllo svolga il Governo sullagestione dei fondi pubblici che costitui-scono il prevalente capitale della societàNomisma e sulle eventuali incompatibi-lità negli incarichi affidati ai soggetti so-pra indicati .

(4-06616)

FITTANTE, SAMA, AMBROGIO, FAN-TO E PIERINO. — Al Ministro dell'in-terno. — Per sapere:

se è a conoscenza del grave attenta-to subito la notte scorsa dal sindaco de lcomune di Santa Caterina sullo Jonio (Ca-tanzaro), professor Salvatore Severino, a lquale è stata fatta saltare l'automobile ;

quali iniziative sono state assunteper individuare i mandanti e gli esecuto-ri della vile azione intimidatoria ;

se dalle risultanze delle prime inda-gini è possibile collegare l'attentato conl'azione della amministrazione comunalerivolta ad impedire penetrazioni mafios eper il controllo o l'acquisizione degli ap-palti delle opere di ricostruzione dell'abi-tato distrutto a seguito dell 'incendio del-l 'agosto 1983;

quali provvedimenti intende assume-re per rafforzare, qualitativamente e quan-titativamente, la presenza delle forze del -l 'ordine, in relazione alla presenza nella

zona di cosche mafiose ben organizzate,per come è stato evidenziato da recent ioperazioni di polizia .

(4-06617)

POLI BORTONE. — Ai Ministri per ibeni culturali e ambientali e dei lavor ipubblici. — Per sapere se, come e quandointendano intervenire per evitare che legrotte, forse di origine carsica, venut ecasualmente alla luce durante alcuni la-vori stradali in Crispiano (Taranto) deb-bano subire la consueta fine di altre grot-te venute alla luce in Puglia (Badisco, Ro-manelli ed altre) abbandonate alla incuria ,al degrado ed al vandalismo .

(4-06618)

CASINI PIER FERDINANDO, CARRUS ,CORSI, FERRARI SILVESTRO, MORO ,PUJIA, FRANCHI ROBERTO, BIANCH IDI LAVAGNA, RIGHI, RINALDI, RABINO,BIANCHINI, MALVESTIO, QUARTA, RIC-CIUTI, QUIETI, ROSSI, PICANO, PIRED-DA, PONTELLO, PELLIZZARI, PASQUA-LIN, RAVASIO, RUBINO, SENALDI, TAN-CREDI, BONFERRONI, BONETTI, BONA-LUMI E COLONI. -- Al Ministro dellepartecipazioni statali . — Per sapere –

considerato che la Corte dei conti ,con determinazione n. 1755 del 31 gen-naio 1984,, nell 'esaminare la gestione fi-nanziaria degli enti di gestione ha rite-nuto non conforme alla legge la inclu-sione di componenti della giunta ENI nelcostituendo consiglio di amministrazionedella società finanziaria estera di gruppo ;

richiamata la nota direttiva emana-ta in proposito dal Ministro delle parte-cipazioni statali tesa a impedire il prefi-gurarsi di anomale posizioni di control-lori-controllati –

l'attuale situazione esistente nell 'am-bito dell' intero sistema delle partecipazio-ni statali ed in particolare se tutti gli entidi gestione hanno ottemperato a quest adisposizione.

Tale accertamento è motivato dall'esi-genza di garantire trasparenza e autono-mia gestionale agli enti di gestione evi-tando anomale sovrapposizioni tra titolar idi diverse funzioni .

(4-06619)

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati


EBNER. — Al Ministro del lavoro edella previdenza sociale . — Per sapere,premesso che :

in una intervista pubblicata su LaRepubblica dell'8 novembre 1984, con ilMinistro del lavoro in qualità di neo-pre-sidente della Lega Basket, alla domandadella giornalista Emanuela Audisio : « Pareche la Presidenza sia stata offerta anch ea Signorile, che ha rinunciato appuntoper scarsa disponibilità di tempo », il mi-nistro De Michelis ha risposto: « Ognunoil suo tempo lo utilizza come vuole . Iotrovo anche qualche ora per andare a bal-lare quindi . . . » ;

l ' interrogante, con Iettere 6 ottobr e1983, 12 ottobre 1983, una decina di sol-lecitazioni telefoniche alla segreteria de lMinistro del lavoro, e quindi con letteradel 19 settembre 1984, ha interessato i lministro in merito ad urgentissimi pro-blemi dei lavoratori della provincia diBolzano, e precisamente le proroghe del -l'intervento straordinario per la cassa in-tegrazione guadagni per la ditta Lacedell idi Campo Tures, e l'istituzione di un pa-tronato al sindacato autonomo sudtiro-lese –

per quali motivi il Ministro non h adato seguito a tali richieste dato che sem-bra avere abbastanza tempo a disposizio-ne, come sì può dedurre dalla sopramen-zionata intervista .

(4-06620)

PERRONE, ASTONE, BARBALACE ,BOTTARI, D ' AQUINO, GERMANA E MA-DAUDO. — Al Ministro per il coordina -mento dei servizi concernenti la protezio-ne civile. — Per sapere - :

considerata la grave situazione venu-tasi a creare nelle province di Messina eCatania a seguito dei gravi danni arrecatidal recente nubifragio, che ha provocatola distruzione di intere reti viarie inter-provinciali, intercomunali e comunali, al-lagamenti di grosse estensioni di terren iagricoli, pregiudicando irreparabilmente il

futuro raccolto di alcuni prodotti agri -coli -

se non ritiene opportuno far accer-tare, con la massima sollecitudine, dagl iorgani periferici dello Stato, la consisten-za del territorio particolarmente colpito ,l'entità dei danni causati alle infrastrut-ture, strutture ed alla economia, al fin edi approntare il decreto di riconoscimen-to di pubblica calamità e predisporre, sen-tita la regione siciliana e gli enti local iinteressati, un piano ed un programma d iconcreti interventi, per la ricostruzion edelle opere distrutte o danneggiate a favo -re dell 'economia delle province colpite ,mediante provvedimenti per le aziende edi lavoratori dipendenti delle zone, nei cuiterritori si è abbattuto il nubifragio .

(4-06621 )

NUCCI MAURO, NENNA D 'ANTONIO,MENEGHETTI E NICOTRA. — Al Mi-

nistro della sanità. — Per sapere -- inrelazione alla morte di Baby Fae, l aneonata americana, cui era stato trapian-tato un cuore di babbuino - se ci sianosevere disposizioni che disciplinano, in Ita-lia, i trapianti e se a parere del Ministrovi sia sempre il rispetto, nelle medesime ,della dignità della vita e della corrispon-dente dignità della morte ; o se in nomedell'avanzamento (o progresso) della scien-za, tali esperimenti siano fatti comunque ,indipendentemente dall'alto rischio checomportano .

(4-06622)

NUCCI MAURO, NENNA D'ANTONI OE NICOTRA . — AI Ministro del lavoro edella previdenza sociale . — Per sapere –premesso che in Germania si è deciso d iriconoscere ai fini pensionistici tutto iltempo che le madri impiegano nella edu-cazione dei loro figli – se in Italia, il Mi-nistro non intenda promuovere un'analogainiziativa per un avanzamento della legi-slazione sociale, finalizzata ad una real etutela delle famiglie ed al riconosciment oconcreto della mobilità del mondo del la-voro .

(4-06623)

Atti Parlamentari

— 20713 —



FIANDROTTI . — Al Ministro dell 'agri-coltura e foreste. — Per sapere - premes-so che :

è di questi giorni la notizia, sia purein forma ufficiosa, ma confermata dagl iUffici provinciali delle foreste di Torino ,della prossima chiusura della Stazione fo-restale di Fenestrelle . L'ufficio ha per com-petenza l'intero territorio dei comuni d iFenestrelle e Roure (la zona è molto bo-scosa e ricca di pascoli molti dei qualidi proprietà comunale) ;

parte del territorio è inglobato nelParco naturale Orsiera Ricciavré e nel co-mune di Fenestrelle è operante uno de ipiù vecchi vivai forestali: il « San Carlo »che occupa un certo numero di lavorator isotto il controllo forestale ;

la necessità di avere per sede la Sta-zione forestale in loco è ampiamente giu-stificata da un'attività intensa da part edelle guardie forestali : attività di con-trollo e incentivazione silvo-pastorale non-ché di pronto intervento in caso di in-cendi boschivi -

se non ritenga di esaminare la pos-sibilità di mantenimento della Stazioneforestale di Fenestrelle per evitare un ul-teriore spoglio delle attività e dell 'occu-pazione in montagna.

(4-06624)

NICOTRA. — Al Ministro di grazia egiustizia. — Per sapere - premesso che:in forza della legge 9 aprile 1984 venn edisposto che i servizi di trasporto dei car-cerati avrebbero dovuto far carico all'Ar-ma dei carabinieri e conseguentemente ve-nivano a cessare gli affidamenti alle ditt eprivate ;

nelle more dell'approntamento deiservizi nei termini di cui sopra il Ministe-ro autorizzò le procure generali delle Cor-ti d'appello ad acquisire eventuali richie-ste di proroga a tutto il 30 agosto 198 4e che inspiegabilmente venne esclusa d atale facoltà la ditta Oddo Concetta appal-tatrice del servizio trasporti per le car-ceri di Catania e Siracusa, in considera-zione di una contestazione esistente per

via di errori di tabelle di liquidazioni nonimputabili comunque alla predetta dittama, semmai, ai compilatori (scorta cara-binieri) o al liquidatore ;

sussistono elementi per considerare- anche attraverso ciò che si sta predi-sponendo per il rinnovo degli appalti difornitura - non un'azione singola ma un« disegno » per escludere la ditta Oddodal rapporto fiduciario con l'Amministra-zione della giustizia -

se non ritiene intanto discriminato-ria la non proroga del servizio dei tra-sporti alla sola ditta Oddo (e a tale pro-posito si desidera conoscere l'elenco delleditte a cui non è stata data la facoltàdi proroga) ;

se non ritiene di vigilare, con l'altosenso di giustizia e serenità che caratte-rizza e fa apprezzare il comportamentoamministrativo e politico del Ministro, af-finché non si perpetri l'eventuale interes-sato disegno (interessato ovviamente perle ditte concorrenti che da più parti spin-gono in tal senso) di escludere la dittaOddo dalla proroga dei servizi di forni-tura, dopo averla già esclusa da quella de lservizio trasporti. Infatti sembra che i lpretesto possa basarsi sulla circostanzache esiste la già citata contestazione , suglierrori delle tabelle di missioni dei traspor -ti e su un procedimento in corso pressoil tribunale di Catania promosso da un aditta concorrente che ha impugnato uncertificato prodotto dalla ditta Oddo asuo tempo .

(4-06625)

VALENSISE E ALOI. — Al Ministrodella pubblica istruzione . — Per saperequali iniziative intenda assumere per eso-nerare i giovani che richiedono il rilasciodei diplomi di maturità o di certificazion idi maturità dalla domanda in carta dabollo, in analogia a quanto avviene peri pubblici dipendenti, autorizzati ad avan-zare domande in carta libera quando sitratta di questioni concernenti il rapportodi impiego, secondo la circolare del Mini-stero delle finanze - Direzione generaledelle tasse e imposte indirette sugli affari

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati


– del 2 gennaio 1984, prot . 301333/83,Div. X, che riafferma, peraltro, disposizio -ni a suo tempo emanate dalla Presidenzadel Consiglio con circolare n . 778/8/1 de l21 ottobre 1968, ribadita con circolaren. 23175/237/M del 1° aprile 1971 del Mi-nistero della pubblica istruzione, essendoevidente l 'opportunità di uno sgravio, an-che lieve, a favore dei giovani che, nellaricerca di occupazione, hanno necessità d iottenere diplomi e certificati di maturità .

(4-06626)

VALENSISE . — Al Ministro dell ' inter-no. — Per conoscere quali speciali misu-re siano state adottate o si intendano adot-tare per stroncare l 'attività criminosa po-sta in essere ai danni di aziende di lavo -razione del legno nell'importante centr odi Polistena (Reggio Calabria), con decinedi lavoratori dipendenti, fatte segno adincendi, come recentemente occorso alleditte Fusco e De Pino Antonino, con dan-ni ingentissimi e il rischio della paralis idell'attività, avendo gli attentati scopi in-timidatori nei confronti dei titolari delleaziende e delle loro famiglie, scopi perse-guiti anche attraverso attentati alle abita-zioni come quello in danno della cas adel dottor Antonino De Pino fatta segnoa numerosi colpi di arma da fuoco ;

per conoscere quale esito abbianoavuto le indagini i cui risultati sono at-tesi dalla pubblica opinione allarmata daldeteriorarsi delle necessarie condizioni diordinata, civile convivenza .

(4-06627)

VALENSISE E ALOI. — Al Ministroper i beni culturali e ambientali. — Perconoscere quali urgenti misure siano stateadottate o si intendano adottare a tuteladell'importante ritrovamento archeologic ocostituito dalla villa romana in contradaPalazzi del comune di Casignana (ReggioCalabria) che ha posto in luce, tra l'altro ,pavimenti a mosaico di squisita fatturainsieme a preziose strutture termali ;

per conoscere, altresì, se si ritengaopportuno, quanto doveroso, destinare il

massimo di risorse possibili all'urgentecompletamento della campagna di scav inel quadro di una auspicabile organicapolitica dei beni culturali, colpevolment esinora non perseguita, a scapito delle pos-sibilità di sviluppo dell ' intera Calabria.

(4-06628)

VALENSISE E ALOI. — Al Ministrodei lavori pubblici. — Per conoscere qua-li siano i tempi per la urgente realizza-zione dell'ampliamento e dell'ammoderna-mento dell 'intera strada statale 106 co nriguardo speciale al tratto Crotone-CiròMarina, insufficiente per l ' importanza del-le zone servite e pericolosissima in conse-guenza dell 'intensità del traffico che pro-duce in continuazione sinistri mortali evivissimo allarme nelle laboriose popola-zioni dei centri interessati alla importan-te arteria stradale, non responsabilmentenegletta da anni, con la conseguenza digravi turbative allo sviluppo della zonae della intera Calabria ionica .

(4-06629)

AGOSTINACCHIO. — Ai Ministri del-l'interno, per il coordinamento dei serviziconcernenti la protezione civile e dell'agri-coltura e foreste. — Per sapere - premes-so che:

il violento nubifragio abbattutosiil 14 novembre 1984 ha causato gravi dan-ni alle abitazioni e alle colture nelle zonedel Metapontino e della Valbasento (co-muni di Pisticci, Montalbano Jonico, Scan-zano, Policoro, Bernalda) ;

si teme il pericolo di frane ;

il fiume Basento è straripato alla-gando le campagne vicine –

quali provvedimenti sono stati adottatiper fronteggiare l 'emergenza.

(4-06630)

DEL DONNO. — Al Ministro dei la-vori pubblici. — Per sapere - premess oche a Molfetta (Bari) la situazione deglialloggi è divenuta insostenibile per ilsempre crescente numero degli sfratti - se

Atti Parlamentari

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è stata avvertita dal Governo l'urgenza diestendere a detto comune il provvedimen-to che sospende le sentenze di sfratto pergl'immobili ad uso abitazione ;

quali provvedimenti sono in atto ,perché, sospesi gli sfratti, venga affrontat oe risolto il problema della casa. (4-06631 )

AGOSTINACCHIO, ALOI E POLI BOR-TONE. — Al Ministro della pubblica istru-zione . — Per sapere – premesso che :

a norma del decreto del Presidentedella Repubblica 31 ottobre 1975, n . 970;del decreto ministeriale 3 giugno 1977 ;dell 'ordinanza ministeriale 16 novembre-1977, n. 303; dell 'ordinanza ministeriale20 giugno 1979, n. 148 ; dell 'ordinanza mi-nisteriale 8 luglio 1981, n. 255 ; dell'ordi-nanza ministeriale 31 marzo 1982, n . 11 3e, infine, del decreto ministeriale 25 otto-bre 1982 veniva istituito a Foggia il Corsobiennale di specializzazione per il perso-nale direttivo, docente ed educativo prepo-sto alle scuole che perseguono particolarifinalità che accolgano alunni handicappatipsicofisici ;

il diploma, ai sensi di questi decreti ,costituisce titolo di preferenza per insegna -re nelle classi speciali ed è condizione es-senziale per accedere ai posti di sostegno ;

il Ministro con la ordinanza ministe-riale del 23 luglio 1984 ha affermato espli-citamente che il personale oggetto dell alegge 326 del 1984 ha diritto alla « prece-

denza assoluta nelle nomine in relazion ea tutte le graduatorie per il conferimentodi supplenze e a prescindere dal possess odel titolo di specializzazione rispettiva -mente richiesto per le scuole materne, ele-mentari e secondarie, in relazione ad inse-gnamenti nelle sezioni speciali e nelle clas-si di sostegno » ;

con circolare telegrafica n. 309 del18 ottobre 1984 : « Integrazioni ordinanzaministeriale 14 luglio 1984 : utilizzazionedel personale » il Ministro, sempre facen-do riferimento alla legge n . 326 del 1984 ,ha precisato: « In caso di indisponibilitàdocenti già in servizio forniti prescritt otitolo specializzazione, le Signorie Lorosono autorizzate a nominare supplenti an-nuali in possesso predetto titolo di spe-cializzazione, con precedenza assoluta ri-spetto altri aspiranti [ . . .] per copertureposti volti ad assicurare sostegno alunninon vedenti o audiolesi o portatori d ihandicaps di particolare gravità » –

se il diploma di cui sopra sia daconsiderarsi titolo di preferenza ai fini del-l ' insegnamento nelle classi speciali dalmomento che nella circolare ministerial enon si parla di handicappati psicofisicima di non vedenti, di audiolesi o porta -tori di handicaps di particolare gravità ;

per sapere inoltre se ai fini di cuisopra gli handicappati psicofisici non deb-bano . essere considerati come portatori d ihandicaps di particolare gravità .

(4-06632)

*

Atti Parlamentari

- 20716 —

Camera dei Deputati

IX LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 16 NOVEMBRE 1984

INTERROGAZION I

A RISPOSTA ORAL E

DEL DONNO . — Al Ministro della di-/esci . — Per sapere :

1) quali elementi sono emersi sullascomparsa dei dossiers dell'archivio delservizio segreto. L'ammiraglio Fulvio Mar-tini, attuale dirigente del SISMI, si è su-bito reso conto del gravissimo fatto;

2) come mai gli archivi dei nostr iservizi mancano delle chiavi di sicurezzae dei sigilli offrendo così facilità estremaa qualsiasi asportazione dei documenti ;

3) quali sono i risultati della inchie-sta aperta immediatamente, dato che pa-re che i fascicoli trovati in casa del gene-rale Musumeci siano pieni di nomi, di no -tizie, di trame occulte per destabilizzarela vita politica italiana .

(3-01358)

DEL DONNO . — Al Ministro della pub-blica istruzione. — Per sapere :

1) quali riflessioni abbia fatto il Go-verno in relazione alla drammatica situa-zione, denunziata dai professori universi-tari riuniti, in convegno a Roma, sullaimpossibilità per gli atenei italiani di svol-gere i loro compiti ;

2) se la situazione disastrosa, a tutt ii livelli, ha richiamato l 'attenzione del Mi-nistro e delle pubbliche istituzioni per eli -minare i pesanti risvolti negativi della si-tuazione, sulle scuole e sui giovani ;

3) se, infine, si pensa di compiereuna programmazione non economica, m asecondo capacità ed attitudini aprendo leporte delle università solo ai più impe-gnati .

(3-01359)

DEL DONNO . — Al Ministro della sa-nità. — Per conoscere :

1) come intende risolvere la intolle-rabile situazione che, vede in Italia l'in -

dice di densità medica più alta del mon-do (un medico per ogni 230 abitanti) eper cui non si è ancora esperito il modoed il mezzo onde ovviare questo graveproblema;

2) quali provvedimenti sono statiadottati per un programmato accesso all afacoltà di medicina;

3) se ritenga opportuno evitare chenel nuovo anno scolastico 85-86, si ripeta ,sempre più dannosa, la iscrizione indiscri-minata alle facoltà mediche.

(3-01360)

DEL DONNO. — Al Ministro della ma-rina mercantile . — Per conoscere :

1) quale è l 'atteggiamento del Gover-no sull'ennesimo sequestro di pescherecciitaliani da parte dellè motovedette tunisi-ne. Il peschereccio S . Rita di Isola delleFemmine (Palermo) è stato sequestrato escortato nel porto tunisino di Biserta;

2) se ritiene ingiusto il sequestro,poiché il battello, secondo la segnalazio-ne del comandante, si trovava con setteuomini a bordo, in acque internazionali ,a 17 miglia da Capo Farina ;

3) quali passi intende compiere pe rporre fine a situazioni indecorose, letal ial prestigio della Nazione .

(3-01361 )

DEL DONNO. — Al Presidente del Con-siglio dei . ministri. — Per conoscere :

il giudizio del Governo sullo scandal oin cui è coinvolta la Mediobanca il cuipresidente avvocato Calabria è in pri-gione;

se, come appare dalla stampa,' il Ca-labria non è estraneo alla faccenda, per-ché mai nessuno gli ha imposto le dimis-sioni, per correttezza, prescindendo dallasua colpevolezza o innocenza .

Non giova alla Mediobanca un presi-dente in prigione .

(3-01362)

abete grafica s.p.a . - Via Prenestina, 683 - 00155 Roma

SEDUTA DI VENERDÌ 16 NOVEMBRE 198 4 -...

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