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Atti Parlamentari — 4971 — Camera dei Deputat i VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 30 NOVEMBRE 197 9 RESOCONTO STENOGRAFICO 68 . SEDUTA DI VENERDÌ 30 NOVEMBRE 197 9 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MARIA ELETTA MARTIN I INDIC E PAG . PAG . Disegni di legge (Trasmissione dal Se- nato) 497 3 Proposta di legge (Annunzio) 497 3 Interrogazioni (Annunzio) 499 2 Interpellanze e interrogazioni (Svolgi- mento) : PRESIDENTE 4973, 4978, 498 4 BANDIERA (PRI) 498 3 BERLINGUER GIOVANNI (PCI) . . . . 4985, 498 9 CECCHI (PCI) 4974, 4981 LETTIERI, Sottosegretario di Stato pe r l'interno 497 8 ORSINI BRUNO, Sottosegretario di Sta - to per la sanità 498 7 PAllAGLIA (MSI-DN) 4986, 499 0 SERVELLO (MSI-DN) 4976, 498 2 Per lo svolgimento di interpellanze : PRESIDENTE 499 1 CICCIOMESSERE (PR) 499 1 Ordine del giorno della prossima seduta 4992

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Camera dei Deputat i

VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 30 NOVEMBRE 1979

RESOCONTO STENOGRAFICO

68.

SEDUTA DI VENERDÌ 30 NOVEMBRE 197 9

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MARIA ELETTA MARTINI

INDIC E

PAG .

PAG .

Disegni di legge (Trasmissione dal Se-nato) 497 3

Proposta di legge (Annunzio) 497 3

Interrogazioni (Annunzio) 499 2

Interpellanze e interrogazioni (Svolgi-mento) :

PRESIDENTE 4973, 4978, 498 4

BANDIERA (PRI) 498 3

BERLINGUER GIOVANNI (PCI) . . . . 4985, 498 9

CECCHI (PCI) 4974, 4981

LETTIERI, Sottosegretario di Stato pe rl'interno 4978

ORSINI BRUNO, Sottosegretario di Sta-to per la sanità 498 7

PAllAGLIA (MSI-DN) 4986, 4990SERVELLO (MSI-DN) 4976, 498 2

Per lo svolgimento di interpellanze :

PRESIDENTE 499 1

CICCIOMESSERE (PR) 499 1

Ordine del giorno della prossima seduta

4992

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PAGINA BIANCA

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La seduta comincia alle 10 .

GIANNI, Segretario, legge il processoverbale della seduta di ieri .

(È approvato) .

Annunzi odi una proposta di legge .

PRESIDENTE . In data 29 novembre1979 è stata presentata alla Presidenza l aseguente proposta di legge dai deputati :

STEGAGNINI ed altri: « Modifica dell ' ar-ticolo 61 della legge 12 novembre 1955,n . 1137, concernente l'avanzamento de imaggiori e dei capitani del ruolo special eunico delle Armi di fanteria, cavalleria, ar-tiglieria e genio » (1072) .

Sarà stampata e distribuita .

Trasmissioni dal Senato .

PRESIDENTE . In data 29 novembre1979 il Presidente del Senato ha trasmes-so alla Presidenza i seguenti disegni d ilegge :

S. 251 — « Modifiche alle norme sulreclutamento e avanzamento degli ufficial ichimici farmacisti in servizio permanentedell 'esercito e alle norme sul reclutamentodegli ufficiali farmacisti della marina mili-tare » (approvato da quel Consesso) (1068) ;

S . 257 — « Modifiche alle norme su Ireclutamento dei sottufficiali dell'arma de icarabinieri » (approvato da quel Consesso )(1069) ;

S. 266 — « Concessione di un contri-buto straordinario a favore dell'Organiz-

zazione internazionale del lavoro (OIL) »(approvato da quella III Commissione per-manente) (1070) ;

S. 255 — « Modifica delle disposizion iche prevedono la precedenza nell'ammissio-ne ai corsi regolari dell'Accademia aero -nautica » (approvato da quel Consesso)(1071) .

Saranno stampati e distribuiti .

Svolgimentodi interpellanze e di interrogazioni .

PRESIDENTE . L'ordine del giorno re-ca lo svolgimento delle seguenti interpel-lanze :

« I sottoscritti chiedono di interpellar ei ministri dell ' interno, di grazia e giusti -zia, del tesoro e degli affari esteri per sa -pere :

a) per quali motivi non si sia prov-veduto a tutelare la vita dell 'avvocatoGiorgio Ambrosoli malgrado si sapesse chestava subendo pressioni e minacce in ri-ferimento alla sua attività di liquidator edella Banca privata italiana e di testimonenell ' istruttoria penale a carico di MicheleSindona oltre che intese a costringerlo adare il suo assenso ad una remissione deidebiti di Sindona;

b) quali responsabilità siano state ac-certate o quali accertamenti siano in cor-so in ordine ai ritardi nella definizionedelle procedure di estradizione di Michel eSindona da tempo colpito da mandato d icattura ;

c) lo stato dei procedimenti penalia carico del Sindona e dei suoi collabora -tori a seguito delle denunce della Bancad'Italia del 24 marzo 1972, del 26 febbraio

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1973 nonché di quelle del 1974 in relazio-ne e a conclusione degli accertamentiispettivi dell 'Istituto centrale presso lebanche di Sindona .

(2-00031) « D 'ALEMA, FRACCHIA, GUALANDI ,

CECCHI, BERNARDINI » ;

« I sottoscritti chiedono di interpella-re il Presidente del Consiglio dei mi-nistri per conoscere – in relazione al bar-baro assassinio dell 'avvocato Ambrosoli ,ultimo episodio (per ora) di uno scandalotra i più gravi che ha toccato anche altivertici politico giudiziar i

a) quali provvedimenti intenda adot-tare per ricercare le cause, i moviment ie le finalità ultime di questo gravissim ofatto che ha profondamente turbato lapubblica opinione ;

b) quali disposizioni intenda dareagli organi competenti per far luce s udi una vicenda che è ancora tutta d achiarire ;

c) quali misure intenda prendereper far sì che la giustizia venga in pos-sesso della famosa lista dei 500 (già og-getto di numerose indiscrezioni comparsesu vari organi di stampa e mai smen-tite dagli interessati), che va interpretat acome chiave di volta per giungere al -l'accertamento della verità e delle respon-sabilità dei singoli, chiunque essi siano.

(2-00033) « STAITI di CUDDIA delle CHIUSE,

FRANCHI, MACALUSO, PIROLO,

TATARELLA, TRANTINO, TRIPODI ,

SERVELLO » ;

« I sottoscritti chiedono di interpellar eil Presidente del Consiglio dei ministr iper conoscere – in relazione al delitt oAmbrosoli – lo stato delle indagini e degl iaccertamenti compiuti dalla polizia giudi-ziaria e dalla magistratura; per conoscerei termini del cosiddetto piano di salvatag-gio della Banca privata italiana che sa-rebbe stato elaborato e proposto dall'e xministro del tesoro Stammati e fatto pro-prio dalla Presidenza del Consiglio, pian oche, viceversa, non avrebbe ottenuto l'as-senso del liquidatore delle attività di Sin-

dona recentemente assassinato ; per sapere,infine, quali ragioni abbiano indotto i lGoverno a proporre soluzioni così avven-turose e tanto onerose per le già disse-state finanze statali .

(2-00035) « SERVELLO, TREMAGLIA . VALEN-

SISE, PELLEGATTA » .

Nonché delle seguenti interrogazioni :

La Malfa e Bandiera, al Presidentedel Consiglio dei ministri, « per cono-scere quali provvedimenti avesse assun-to il Governo per tutelare l'incolumit àdell'avvocato Ambrosoli, oggetto di ripe -tute minacce per le sue attività di liqui-datore della Banca privata finanziaria, d iquali informazioni disponga e quali inda-gini intenda promuovere per accertare imandanti di questo nuovo efferato delitto »(3-00118) ;

Almirante, Pazzaglia, Franchi, Caradon-na, Greggi, Miceli, Rauti, Abbatangelo, Ba-ghino, Del Donno, Guarra, Lo Porto, Ma-caluso, Martinat, Mennitti, Parlato, Pelle -gatta, Pirolo, Rallo, Romualdi, Rubinacci ,Santagati, Servello, Sospiri, Stati di Cud-dia delle Chiuse, Tatarella, Trantino, Tre-maglia, Tripodi, Valensise e Zanfagna ,al Presidente del Consiglio dei ministri ,« per conoscere quali accertamenti abbian ocompiuto le autorità di pubblica sicurezz ae giudiziaria in ordine all'assassinio del -l'avvocato Giorgio Ambrosoli » (3-00139) .

Queste interpellanze e queste interroga-zioni, che riguardano lo stesso argomento ,saranno svolte congiuntamente .

L'onorevole Cecchi ha facoltà di svol-gere l'interpellanza D'Alema, di cui è co-firmatario .

CECCHI . Con questa interpellanza nonabbiamo inteso sollevare il complesso d iintricate questioni politiche, morali, penal ie giudiziare che si intrecciano attorno al-l'affare Sindona. Lo strumento dell'inter-pellanza sarebbe certamente inidoneo a ta-le scopo; del resto è già stato adottato benaltro strumento dal Parlamento, con laCommissione di inchiesta che ci auguriamo

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riesca a sollevare i molti veli che ancoracoprono questo « affare » e che fanno diquesta una vicenda ancora torbida e doscura .

Ci auguriamo, dunque, che la Commis-sione di inchiesta possa accedere alla ve-rità e consentire di conoscere compiuta -mente tutti gli elementi ancora oscuri d iuna vicenda che si presenta fra le più tor-bide e inquietanti della nostra epoca . Aquesto riguardo debbo dire, però, che sa-rebbe stato utile ed opportuno che la ri-sposta alla nostra interpellanza fosse ar-rivata più tempestivamente, essendo soprat-tutto in gioco interessi e responsabilit àcosì macroscopici come quelli che ruota-no attorno alla vicenda Sindona ; anche lamaggiore o minor tempestività nel rispon-dere ha una sua eloquenza, quanto menoin ordine alla sensibilità che, per part enostra, avremmo preferito fosse più mar-cata da parte del Governo .

Per esprimere il senso ed il significatodella nostra interpellanza, debbo tornarealle afose giornate del luglio scorso in cui,quasi contemporaneamente, si ebbero du eomicidi che produssero purtroppo – com equalche giornale scrisse – « due cadaveriingombranti » : uno era quello del colonnel-lo Antonio Varisco e l 'altro quello dell ' av-vocato Giorgio Ambrosoli, di cui si occu-pa la nostra interpellanza . I quesiti cheponiamo al Governo sono circoscritti ; tut-tavia, dalle risposte che avremo, saremoin grado di valutare anche il tipo di via-tico che si intenderà offrire alla Commis-sione d'inchiesta che al più presto avvierài suoi lavori .

Abbiamo inteso domandar conto di spe-cifiche responsabilità – e desidero sottoli-neare questo aspetto dell'interpellanza –per le mancate misure a tutela dell 'inco-lumità dell 'avvocato Ambrosoli . Su ciò vo-levamo chiedere una risposta già cinqu emesi fa; ma la nostra domanda ha ragionedi essere anche oggi, e richiede una pun-tuale informativa da parte del Governo .Che l 'Ambrosoli fosse diventato uno deitestimoni più importanti, un conosci-tore come forse nessun altro dei divers ifili dell ' intricata matassa dell'affare Sindo-na, era ben noto a tutti . La veste di liqui-

datore della Banca privata italiana lo ave-va posto nel migliore osservatorio ipotiz-zabile per accertare, passo dopo passo, tut-ti gli intrighi, gli illeciti, le coperture, leomertà che, con il crack del bancarottiereSindona, hanno appestato la nostra vit apubblica, dalle banche alla borsa, dal mas-simo organo di vigilanza bancaria fino aduomini politici, a partiti, ad enti, ad isti-tuti e a magistrati . Già questo sarebbe ba-stato per sollecitare il minimo di diligen-za occorrente, negli organi preposti all asicurezza dei cittadini, per adottare efficac imisure di vigilanza e di tutela della vitadell 'avvocato Ambrosoli .

Ma c'era assai di più di quanto ba-stasse per questo minimo. C'erano statele minacce, le pressioni, le intimidazion iverso il professionista ; c'era stato, secon-do notizie che sono circolate immediata-mente dopo l'omicidio, il tentativo pres-sante di costringere l'avvocato Ambrosol ia chiudere la vicenda, accedendo ad un asorta di remissione dei debiti del ban-chiere Sindona, qualcosa che aveva toc-cato persino la Banca d'Italia in un ten-tativo, sia pure fallito, di insabbiare l 'in-tera vicenda, dopo anni di resistenze, d idinieghi, di offuscamenti tutti rivolti a dimpedire l 'appuramento della verità sulloscandalo, anche da parte del Parlamento .E di quali panni si vestisse e si vest atuttora il bancarottiere Sindona, egli stes-so ci ha detto ; basterebbe riflettere sulletestimonianze, ossia sulle dichiarazioni giu-rate, che il finanziere ha reso dinanzi altribunale d'i Manhattan al fine di oppors ialla estradizione in Italia ; anzi, mi si per-metta di raccogliere persino questa su arisibile obiezione, per camuffarsi da per -seguitato anticomunista . Queste dichiara-zioni giurate sono davvero eloquenti : siva dal capo della famigerata loggia mas-sonica segreta P2 sino a quel signore ,Edgardo Sogno, che fa capolino nelle av-venture golpiste che hanno allietato il no-stro paese negli ultimi anni, su su finoal magistrato più discusso dell'apparatogiudiziario italiano, quel dottor CarmeloSpagnuolo che, con la dichiarazione giu-rata, è riuscito a farsi sospendere dalle

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sue funzioni da parte del Consiglio supe-riore della magistratura.

Occorreva altro per temere dell' inco-lumità dell'avvocato Ambrosoli ? Agli in-terpellanti sembra proprio di no . Per mol-to meno si veglia sulle sorti di cittadin iitaliani esposti a minacce, ricatti e rap-presaglie. Ma se pure fosse occorso d ipiù, sarebbero bastati gli accenni ai le-gami di Sindona con quella banca sviz-zera in cui sono arrivati fondi di prove-nienza tanto sospetta da far pensare per -sino a denaro « sporco » proveniente d asequestri di persona . È su questo sfondofosco che si muoveva, per portare qual-che sprazzo di luce, la figura indifesa del -l'avvocato Ambrosoli . Insomma, una man-cata vigilanza appare in questo caso un aomissione senza giustificazioni ed è s uquesto che chiediamo spiegazioni al Go-verno .

Questo è il quesito principale posto nel -la nostra interpellanza : gli altri lo seguono .Davanti all'evidente rete di protezioni edi omertà che ha circondato e circond aquesto signore, tanto presuntuoso da di-chiararsi perseguitato politico dei comuni-sti e del suo paese, tanto importante davantare l'amicizia di « Cosa nostra » e del-l'ex presidente Nixon, da mandare in ma-lora persino banche americane e da per -mettersi di controllare il Daily American,tanto orgoglioso da ergersi a giudice deisuoi giudici, viene logico domandarsi i lperché di alcuni ritardi, che stanno diven-tando clamorosi . Certamente solo uno de inostri quesiti può essere precisamente for-mulato: il ritardo nel perfezionamento enella definizione delle procedure per l aestradizione del personaggio, da tempocolpito da mandato di cattura. Non siamodavanti ad un rifugiato politico: di que-sto chiediamo ferma e puntuale conferma .Siamo davanti ad un finanziere senza scru-poli, le cui attività sono già costate trop-po care alla collettività italiana e fors eanche a quella americana, se non addirit-tura a quella svizzera ! Le sue più recenti ,rocambolesche avventure negli Stati Uni -ti d 'America non fanno che accrescere l apena per una vicenda che oltraggia il no-stro sentimento di italiani . Chiediamo ora

di far luce sulle responsabilità di tale ri-tardo.

Quanto al ritardo nei procedimenti pe-nali, non intendo qui sollevare quesiti ch epotrebbero valicare i confini della compe-tenza parlamentare e far sì che il Gover-no dichiarasse la sua incompetenza ; spe-ro che provvederà la Commissione di in-chiesta, disponendo dei poteri dell'autori-tà giudiziaria, nonché la stessa autorit àgiudiziaria. Rimanendo nei termini dell'in-terpellanza, anche se ormai essi si rivela -no insufficienti, chiedo al Governo che c ifornisca almeno le informazioni in suopossesso circa lo stato dei procediment ipenali a carico del Sindona e dei suoi col-laboratori, dopo le denunce sporte a suotempo dalla Banca d 'Italia (mi riferiscoal 1972, al 1973 ed al 1974 : basta guar-dare il calendario per capire quanto tem-po è trascorso) . Giudicheremo dalle cos eche ci saranno dette, almeno in questomomento, salvo quanto poi toccherà allaCommissione di inchiesta di appurare sul -l'affare Sindona .

PRESIDENTE. L'onorevole Servello hafacoltà di svolgere l ' interpellanza Staiti diCuddia Delle Chiuse n . 2-00033 e la suainterpellanza n . 2-00035 .

SERVELLO . Mi rendo conto che perla risposta all ' interpellanza testé svolta fos-se necessaria la presenza dell'onorevol esottosegretario di Stato per l'interno, m aavanzo qualche riserva in ordine alla su arisposta in merito alla mia interpellanzaed a quella dell'onorevole Staiti di Cuddi aDelle Chiuse che esulano affatto dalla com-petenza del ministro dell'interno . In questedue interpellanze è trattata l'intera mate -ria del caso Sindona, concernente il qua-dro di natura politica, finanziaria e di co-stume che emerge dall'intera vicenda d iSindona e dell'assassinio dell 'avvocatoGiorgio Ambrosoli .

L 'onorevole Presidente mi consenta d irichiamare l'attenzione della Camera suquesta mia - diciamo così - censura, inquanto, in una recente occasione di u ncerto rilievo (forse non più grave della vi-cenda attuale), il Governo ha ritenuto di

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inviare qui il ministro senza portafoglioper i rapporti con il Parlamento - mi rife-risco alla faccenda delle tangenti - e quistiamo affrontando una faccenda simile .Sono implicati interessi politici, che inve-stono la politica complessiva del Gover-no. Per carità, esprimo all 'onorevole Let-tieri tutta la mia comprensione per esser -si voluto far carico di rappresentare l'in-tero Governo su una vicenda di questo ge-nere; non penso tuttavia che egli, dal su oangolo visuale, sia nelle condizioni di da -re una risposta compiuta agli interroga-tivi che abbiamo posto .

Come si sa, l 'avvocato Giorgio Ambro-soli, liquidatore della Banca privata ita-liana, è stato ucciso - con una esecuzio-ne tipica da professionisti dell'assassinio- il 12 luglio scorso. E vogliamo ricordareche egli è stato ucciso proprio dopo averreso una testimonianza - si parla di 50pagine di verbale - davanti ai giudici mi-lanesi, in relazione ad una rogatoria ri-chiesta dai giudici americani . Qualche gior-no dopo l 'assassinio egli avrebbe dovut ofirmare quel verbale. Si trattava pertan-to di un teste assai importante nel crackdella Banca di Sindona ; di un teste altret-tanto importante nella inchiesta sulla si-tuazione della Franklin National Bank.

Noi volevamo sapere quali fossero leresponsabilità a monte e le complicità deimandanti, se nel frattempo l 'autorità giu-diziaria e la polizia giudiziaria fossero ar-rivate alle conclusioni o, quanto meno, ataluni accertamenti . Ecco perché con unainterpellanza ci eravamo rivolti al Presi-dente del Consiglio e con l 'altra al Pre-sidente del Consiglio e al ministro di gra-zia e giustizia .

A nostro avviso, in questa vicenda viè un intreccio politico e mafioso che pu òrappresentare una sorta di conclusione -di vicenda emblematica, come si dice oggi- di trent'anni di scandali finanziari ; unastoria di speculazioni sui cambi, di con-tratti-fantasma, con responsabilità che in-vestono direttamente istituti finanziariquali il Banco di Roma che, come si sa ,è lottizzato dalla democrazia cristiana .

La vicenda si sviluppa ulteriorment ea seguito dell'arresto di alcuni elementi

che appartengono ad una certa area dell asituazione palermitana (e non voglio de-finirla diversamente perché poco si sa suiretroscena dell'arresto dei fratelli Spatola) .

Malto si è discusso sulle cause cheavrebbero condotto alla morte dell'avvo-cato Ambrosoli; si sa, ad esempio, chedoveva recarsi negli Stati Uniti per essereascoltato, dopo aver deposto - come hodetto - davanti ai giudici milanesi, perrogatoria, il 9 luglio . Ma, a parte questo,noi eravamo giustamente curiosi di sape-re se sia vero che nel 1978 un rappre-sentante di Sindona propose all'avvocat oAmbrosoli un piano di risanamento inte-so a coprire con danaro pubblico i l« buco » di 257 miliardi della Banca pri-vata. Si è molto discusso di questo piano,periodici come Panorama hanno ad uncerto punto fornito alcuni elementi sull abozza di tale piano secondo il quale unasorta di consorzio bancario, costituito dalBanco di Roma, dal Credito italiano edalla Banca commerciale italiana, avrebbedovuto ricevere dalla Banca d'Italia un aanticipazione di 150 miliardi: un girovorticoso, che avrebbe dovuto coprire levarie passività del gruppo Sindona . Questopiano, illustrato all'avvocato Ambrosoli eda questi respinto, è stato oggetto ditutta una serie di indiscrezioni . L'avvo-cato Melzi, di Milano, che rappresentavai piccoli azionisti della Banca privata ita-liana, in una conferenza stampa resa a lpalazzo di giustizia di Milano, dichiaròdi aver saputo che il caso stava a cuoreal « gran capo » e all'onorevole Andreotti .

Panorama, il 17 aprile, pubblica il pia-no che era stato presentato - lo affermail settimanale - dall'onorevole Evangelisti ,« braccio destro di Andreotti », al vicedi-rettore della Banca d'Italia, Mario Sarci-nelli . Il Governo è in grado di dirci se co-nosce il testo esatto di questo piano ? Pu òdare conto al Parlamento di tale testo ?È vero, come viene riferito dalla stampa ,che era prevista l'emissione di un decretoministeriale, che avrebbe dovuto annullareil precedente decreto che ordinava la liqui-dazione della Banca privata italiana ? Èvero quello che è stato detto, che il grup-po in questione - cioè - ha sempre fruito

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di appoggi politici, che si muovevano nell adirezione della sanatoria di cui ho finor aparlato ?

Questo piano, secondo l'avvocato MelziD'Eril, era caldeggiato non soltanto dalloallora sottosegretario, oggi ministro, Evan-gelisti, « uomo di fiducia di Andreotti »(sono le parole testuali), ma anche da Gae-tano Stammati, a quell 'epoca ministro deltesoro .

Sono notizie in ordine alle quali vole-vamo conferme o smentite, giacché è u nfatto singolare che in vicende del genere ,che ormai contraddistinguono la vita poli-tica e morale del nostro paese, ricorranosempre alcuni nomi . Stamane abbiamo fat-to le 3,45, nell'« auletta » di Montecitorio ,per la inchiesta sulle tangenti ENI . I no-mi che ricorrevano nella discussione, qual ierano ? Quelli del Presidente del Consigli oAndreotti, che aveva personalmente auto-rizzato il presidente dell'ENI, Mazzanti, adeffettuare tale operazione, cosiddetta dell etangenti, o delle provvigioni, o delle me-diazioni, e del ministro per il commercioestero Gaetano Stammati . Vedete questoricorso di nomi ? Andreotti con Sindona,Andreotti con le tangenti; Stammati conil piano di risanamento del gruppo Sindo-na, Stammati come ministro del commer-cio estero che emette il decreto autorizza-tivo del pagamento delle tangenti alla fa-mosa società SOPHILAU.

Vi sono tante altre coincidenze . Peresempio, il fatto che in questo consorzi odovesse intervenire in prima fila il Bancodi Roma riporta alla nomina dell 'ammini-stratore delegato dello stesso istituto ban-cario, Mario Barone, che fu ivi insediat osu pressione dell 'onorevole Andreotti .

Queste le situazioni di ordine pubblic oma, direi, anche e soprattutto di ordinemorale, che ci inducono a ritenere chesu tale vicenda - pur nella considerazion eche le interpellanze sono probabilmentestrumento insufficiente e che la Commis-sione d'inchiesta nominata dal Parlamentosul caso Sindona avrà strumenti più adatt iper fare luce, - avremmo preferito, essen-do all'ordine del giorno le interpellanze i nquestione, che il Governo inviasse all aCamera non il sottosegretario per l'inter-

no - che per i suoi compiti istituzional irisponderà, io penso, per la parte di su aspettanza - ma il ministro per i rapport icon il Parlamento o il rappresentante de lMinistero di grazia e giustizia .

Ripropongo la mia osservazione inizial eall 'onorevole Presidente della Camera, per -ché della stessa si dia atto e si sollecit iil Governo a muoversi nella direzione giu-sta, delle singole competenze, per una ri-sposta che non concerne tanto - o soltan-to - il nostro gruppo, le nostre interpel-lanze, ma l'interesse generale, quello ch eil paese e la pubblica opinione pongon osui problemi in argomento, che sono d icostume e che attengono alla credibilità del -l'istituto parlamentare, degli istituti costitu-zionali, nonché alla serietà dei nostri lavori .

PRESIDENTE. Questa sua osservazionesarà riferita . Essa, per altro, sostanzia lacritica opposta a quella mossa al Gover-no in occasione della discussione sulle tan-genti ENI, quando venne a rispondere i lministro Sarti . Allora si disse che era pre-feribile venisse a rispondere un responsa-bile dei dicasteri interessati . Occorre quin-di in qualche modo comporre questi oppo-sti rilievi .

L'onorevole sottosegretario di Stato pe rl'interno ha facoltà di rispondere alle in-terpellanze testé svolte, nonché alle inter-rogazioni di cui è stata data lettura .

LETTIERI, Sottosegretario di Stato pe rl'interno. Rispondo congiuntamente alle in-terpellanze D'Alema, Staiti di Cuddia Del -le Chiuse e Servello ed alle interrogazioniLa Malfa ed Almirante, concernenti l'as-sassinio dell 'avvocato Giorgio Ambrosoli ,liquidatore della Banca privata italiana .L'avvocato Giorgio Ambrosoli, noto civi-lista, dal 1974 si occupava quasi esclusi-vamente della liquidazione coatta ammini-strativa della Banca privata italiana de lfinanziere Michele Sindona . La sua at-tività di commissario liquidatore, fin oal momento dell'omicidio, si è concentra-ta, oltre che negli adempimenti stretta -mente attinenti all'incarico ricevuto, inuna paziente ed impegnativa ricostruzionedelle operazioni a suo tempo condotte dal-le banche di Sindona e che ne hanno cau-

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sato il tracollo. I risultati di tali ricerch esono stati via via portati, dallo stess oavvocato Ambrosoli, direttamente a cono-scenza dell'autorità giudiziaria .

L'uccisione dell'avvocato Ambrosoli èavvenuta nella notte dell'i l luglio scorso ,in un agguato tesogli nei pressi della su aabitazione. In merito alla dinamica diquanto accaduto, preciso che personal edella squadra mobile e della DIGOS dell aquestura di Milano, intervenuto in via Mo -rozzo della Rocca, qualche minuto dop ola mezzanotte, a seguito di una segnala-zione pervenuta alla centrale operativa ,rinveniva l'avvocato Ambrosoli il qual egiaceva, gravemente ferito, accanto all apropria auto. Prima di essere accompagna-to al Policlinico, l'avvocato Ambrosoli ri-feriva ai soccorritori di essere stato colpi-to da sconosciuti, che gli avevano esplo-so contro alcuni colpi di arma da fuoco ,dopo essersi accertati della sua identità.Il legale decedeva poco dopo il ricover oin ospedale .

Le indagini immediatamente avviateconsentivano di accertare che alla spara-toria non aveva assistito alcun testimonee che le prime persone accorse, richiamatedagli spari, avevano visto allontanarsi ve-locemente dal posto dell'agguato una mac-china di piccola cilindrata, di colore ros-so. Si appurava altresì che quella sera l ' av-vocato Ambrosoli, dopo essersi intratte-nuto in casa propria con cinque amici ,con i quali in precedenza aveva cenato i nun ristorante, alle 23,30 circa aveva lascia-to la propria abitazione per riaccompa-gnare con la sua autovettura tre degl iospiti ed ,era quindi tornato a casa, trovan-do ad attenderlo i suoi assassini . Il delit-to è stato commesso con un revolver ca-libro 38, come attesta un proiettile di ta-le calibro, rinvenuto sul sedile anterioresinistro dell 'auto .

Il procedimento penale relativo all 'omi-cidio è stato affidato, per la direzione del -le indagini di polizia giudiziaria e istrutto-ria, al sostituto procuratore dottor Ferdi-nando Pomarici, al quale sono stati al-tresì assegnati per l ' istruttoria, stante l'ipo-tizzabile connessione con detto procedi -mento, il processo derivante da una de-

nunzia per minacce telefoniche ad operadi ignoti, presentata 1'8 gennaio 1979 dal-l'avvocato Ambrosoli, nonché il process orelativo al furto di alcune pistole, che era-no custodite in una cassaforte nella sededella Banca privata italiana, furto commes-so ad opera di ignoti ed accertato il 14giugno 1979 . Le relative istruttorie son oin corso e sono coperte dal segreto istrut-torio .

Questa è la ricostruzione del delitto ,secondo gli elementi sin qui acquisiti, ela relativa situazione processuale .

Quanto alla richiesta di conoscere per-ché non siano state predisposte misureidonee a tutelare la vita dell 'avvocato Am-brosoli, rispondo che fu lo stesso Ambro-soli a rifiutare una scorta di vigilanzaproposta dai magistrati che inquisivanosulla denuncia per le minacce telefonicheda lui ricevute : egli motivò tale rifiuto conla considerazione dei continui spostamen-ti che era solito compiere durante il gior-no. Altro quesito posto riguarda il pre-sunto ritardo in ordine alla definizionedella procedura di estradizione di Michel eSindona. In proposito, riferisco che il mi-nistro di grazia e giustizia, in data 2 1giugno scorso, spedì al ministro degli este-ri la relativa documentazione appena per-venuta dalla procura della repubblica diMilano. Tale documentazione protocollat ain arrivo al dicastero degli esteri il succes-sivo 4 luglio - vi è stato indubbiamentequesto ritardo - fu consegnata personal-mente da un funzionario del Ministerostesso all 'ambasciata degli Stati Uniti i nRoma il 9 successivo. Il lieve ritardo èdovuto al fatto che era stato necessari oprovvedere a raccogliere, presso il Mini-stero di grazia ,e giustizia, la firma del re-sponsabile dell'ufficio competente sull'atte-stazione di autenticità dei documenti dalegalizzare. La legalizzazione venne imme-diatamente effettuata talché il plico con-tenente i documenti destinati al magistratostatunitense poté essere inoltrato il giornoseguente all'ambasciata italiana di Wash-ington, che ha comunicato di avere prov-veduto alla loro consegna 1 ' 11 luglio .

Comunque, la stessa ambasciata ha fat-to conoscere che, a detta del procuratore

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federale, l'anticipata ricezione dei docu-menti dall 'Italia non avrebbe influito sul -la decisione del giudice, in quanto lostesso procuratore aveva presentato in pre-cedenza elementi a carico di Sindona, ch eil competente magistrato aveva ritenut osufficienti per la sua decisione .

Per quanto riguarda i procedimenti pe-nali connessi al dissesto della Banca pri-vata italiana, preciso che quelli instaura -ti a carico di Michele Sindona e dei suo icollaboratori, a seguito delle denunce pre-sentate dalla Banca d'Italia nel 1972 e ne l1974, sono stati riuniti e sono tuttora pen-denti in istruttoria formale presso il tri-bunale di Milano ; nel maggio scorso imagistrati inquirenti hanno disposto un aperizia tecnico-contabile che è tuttora incorso .

Il procedimento penale instaurato acarico dello stesso Sindona, a seguito del -la denuncia della Banca d'Italia del 26 feb-braio 1973, è stato definito con sentenzain data 25 giugno 1976 del pretore di Mi-lano, che ha condannato l'imputato allapena complessiva di 3 anni e 6 mesi direclusione ,ed alla multa di lire 240 mil aper i reati di cui agli articoli 38 e 92 delregio decreto-legge 12 marzo 1936, n . 375 ,recante disposizioni per la difesa del ri-sparmio e per la disciplina della funzio-ne creditizia .

Con sentenza del 29 giugno 1978, pro-nunciata dal tribunale di Milano in sededi appello, la pena detentiva è stata ridott aa 2 anni e 2 mesi di reclusione . Avversoquest'ultima sentenza è stato proposto ri-corso per cassazione, tuttora pendente .

Per quel che concerne infine il procedi-mento penale contro Mario Barone e Gio-vanni Guidi, amministratori delegati de lBanco di Roma e, il primo, anche sovrin-tendente al settore estero del citato isti-tuto di credito, imputati fra l'altro di ave -re occultato o distrutto un tabulato pro-veniente dalla Finabank di Ginevra, con-tenente oltre 500 nominativi di titolari didepositi fiduciari di valuta estera accesipresso la Banca privata finanziaria di Mi-lano, si informa che esso si è conclu-so il 19 febbraio scorso con sentenza delgiudice istruttore presso il tribunale di

quella città, che ha dichiarato non dover -si procedere nei confronti di Mario Baro -ne per essere il reato estinto per amnisti ae nei confronti di Giovanni Guidi per nonaver commesso il fatto.

Con la medesima sentenza il giudiceistruttore ha disposto che le indagini inte-se ad acquisire o ricostruire il contenutodel cosiddetto « tabulato dei 500 » conti-nuino nell'ambito del procedimento con-tro Michele Sindona, la cui istruzione for-male è tuttora in scorso .

In merito alla particolare questione sol -levata nell'interpellanza dell'onorevole Ser-vello, rammento che tutte le iniziative pre-se dalle autorità monetarie per risolvereil dissesto della Banca privata italiana fu-rono ampiamente illustrate nella seduta de l7 novembre 1974 dal ministro del tesoroalle Commissioni riunite bilancio e finan-ze di questo ramo del Parlamento, e, inproposito, non posso quindi che richia-mare quel documento parlamentare .

Posso ora aggiungere che la proceduraliquidatoria di detta banca si è sin quisvolta con soddisfacente celerità sotto ilprofilo del realizzo delle attività, tant' èche sono stati già effettuati riparti pro-quota ai creditori chirografari nella misu-ra del 40 per cento delle loro spettanze .

La definizione della procedura risultacomunque rallentata dalla pendenza di nu-merose e complesse vertenze giudiziarie si ain Italia sia all 'estero.

Per quanto riguarda, poi, la richiestadi conoscere i termini del cosiddetto pia-no di salvataggio della Banca privata ita-liana, devo riferire che il Ministero del te -soro ha comunicato che « nulla risulta »al riguardo al Ministero stesso, né allaBanca d 'Italia .

A conclusione della esposizione dei fat-ti mi consentano, signor Presidente e ono-revoli colleghi, alcune brevissime considera-zioni .

Le inchieste sul delitto Ambrosoli e dil caso Sindona non sono chiuse ; la ma-gistratura sta tuttora indagando con ogn iimpegno nella competente sede penale s uqueste gravi e drammatiche vicende e con -fido che saprà fare piena luce giungendoall 'accertamento dei fatti e delle responsa-

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bilità in modo da dissipare sospetti e cor-rispondere alla richiesta di giustizia am-piamente reclamata dal paese.

Le procedure in corso potranno essereagevolate allorché le autorità degli Stat iUniti, definite le pendenze giudiziarie ,avranno concesso l 'estradizione dell'impu-tato Sindona. Fra l 'altro, voglio qui ricor-dare, come ha sottolineato un onorevoleinterpellante, che il Parlamento ha fatt oricorso ad una Commissione d ' inchiest ache mi auguro possa consentire di fa rpiena luce e chiarezza su uno dei fat-ti certamente più inquietanti ed aggrovi-gliati di questo difficile momento e cor-rispondere pienamente alle attese di ve-rità e di accresciuti doveri di intransigen-te coerenza morale e politica legittima -mente reclamati dalla coscienza civile de lnostro paese .

Questo il Governo afferma nella consa-pevolezza dei suoi doveri che non possonoessere disgiunti dal perseguimento di re-sponsabilità che il fatto Sindona e I 'assas.sinio dell'avvocato Ambrosoli reclamano esollecitano .

PRESIDENTE . L'onorevole Cecchi hafacoltà di dichiarare se sia soddisfatto pe rl ' interpellanza D'Alema n . 2-00031, di cuiè cofirmatario .

CECCHI . Credo di poter affermare ch esolo su un punto concordo con l 'esposi-zione dell 'onorevole sottosegretario Lettie-ri, che, per altro, naturalmente ringrazio ;ed è sulla speranza e sulla fiducia che laCommissione parlamentare d'inchiesta cidica di più.

Per tutto il resto non posso che espri-mere insoddisfazione ed anche, mi si per-metta di aggiungerlo, una nota di ama-rezza .

Posso comprendere che vi sia neces-sità, quando si è di fronte a question isulle quali sono aperte indagini delicateda parte della magistratura e su cui do-vrà anche indagare una Commissione d iinchiesta del Parlamento, di un atteggia-mento di cautela da parte del Govern oe dei suoi rappresentanti ; ma mi sembrache qui si sia molto al di là della cautela

e che davvero alcune remore siano ec-cessive .

Desidero rendere omaggio, onorevol esottosegretario, alla figura di questo pro-fessionista che - lo ho appreso da quantolei ci ha riferito - aveva rifiutato misur edi vigilanza e di tutela per la propri apersona; non posso rendere omaggio a chiha ritenuto che bastasse questo atto - s evogliamo - eroico di rifiuto di ogni tutel aper potersi considerare tranquillamentein pace con la propria coscienza .

Vi è modo e modo di organizzare un aprotezione, quando si tratta di un citta-dino che possiede preziosi elementi di ve-rità che non riguardano soltanto il suostudio privato di professionista, il qualeè in grado di poter contribuire ad appu-rare verità importanti su questioni che l ostesso sottosegretario, riprendendo nostr eespressioni, definisce « intricate e inquie-tanti » . Vi è modo e modo di approntaremisure di protezione, anche senza bisognodi seguire gli spostamenti di quella per-sona. E purtroppo si è rivelato che pro-prio nel momento prescelto da coloroche volevano far scomparire quella prezio-sa testimonianza con la vita stessa del -l 'avvocato Ambrosoli, non c'era necessitàdi seguire molti spostamenti, perché l ' ag-guato gli è stato teso proprio vicino allasua abitazione. Perciò penso si possa dire ,anche con tutto il rispetto dovuto all avolontà di chi ha pagato di persona, ch el 'avvocato Ambrosoli non disponeva sol -tanto di sé, disponeva anche di qualch ecosa che evidentemente era troppo impor-tante per coloro che volevano quantomeno ritardare l 'appuramento della verità .Non posso pertanto concordare con unagiustificazione che mi pare inadeguata einsufficiente, dopo quanto è avvenuto, pe rscuotere responsabilità che mi sembrapermangono abbastanza gravi . Tanto menoposso essere soddisfatto delle affermazio-ni circa un presunto ritardo per quant origuarda la vicenda della definizione del -l 'estradizione del banchiere Sindona da-gli Stati Uniti, Lo stesso sottosegretario ,mi pare, si è in qualche misura contrad-detto, ammettendo che vi sia stato u ncerto ritardo . E non basta la descrittiva

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minuziosa degli atti della burocrazia, ono-revole sottosegretario, per dare ragione d iquel certo ritardo . Sappiamo bene che lafirma, il rinvio al giorno successivo, ilproblema di trovare il titolare, eccetera ,sono eventi che accadono in tutti gli uf-fici, ed accadono certamente negli uffic iministeriali ; tuttavia siamo in presenza diqualcosa che, mi sembra, doveva pur pro-porre una celerità molto maggiore e unasuperiore attenzione alla preparazione de-gli atti necessari per chiedere la estradi-zione di Sindona ai giudici americani .

Mi resta difficile dare una valutazion esulla comunicazione, resa adesso, che s esi fossero anche accelerati i tempi, que-sti non avrebbero influito sulla decisionedel giudice americano . Francamente nonso sulla base di quali elementi sia possi-bile trarre una conclusione di questo ge-nere. Io farei molte riserve su ciò . Comefacciamo a sapere se una nostra maggioretempestività e la dimostrazione che in Ita-lia si annetteva un 'enorme importanza allavicenda non avrebbero in qualche modopotuto influire sul comportamento deigiudici americani ? Comunque, un nostrodiverso comportamento avrebbe consenti-to di poter eventualmente dare un giudi-zio severo sul comportamento della magi-stratura statunitense . Se invece siamo noistessi in difetto, si creano le condizion iper cui tutto questo diventa molto piùdifficile . Rimane comunque l 'opportunitàdi insistere ulteriormente e la necessit àdi compiere ulteriori atti .

Quanto alle altre questioni, inerent ialla istruttoria e agli atti dei procedimen-ti penali a carico di Sindona e dei suo icollaboratori, mi pare che la stessa illu-strazione di ciò che fino ad oggi è avve-nuto, delle miti pene che sono state in-flitte, parli da sé, rispetto alla portata deifatti e delle vicende di cui si è venutovia via arricchendo il dossier di questadrammatica storia . Anche noi contiamopertanto che proceda ulteriormente l'ac-certamento della verità da parte della ma-gistratura ; vogliamo esprimere la speranzache la magistratura, del resto colpita essastessa da questa vicenda, avverta la deli -

catezza dei problemi che si trova di fron-te e che quindi prosegua speditamentealla ricerca della verità . Confidiamo peròanche noi che sia la Commissione di in -chiesta parlamentare a far luce su un epi-sodio in relazione al quale abbiamo biso-gno di conoscere al più presto possibil etutti gli elementi ; non per liberarcene conla rimozione - come fu scritto all'indoma-ni di quel luglio infuocato - dei « cadave-ri ingombranti », ma per liberarci di unavicenda che rischia davvero di render egravida di rischi e di pericoli la vita de-mocratica delle nostre istituzioni .

PRESIDENTE. L'onorevole Servello hafacoltà di dichiarare se sia soddisfatto pe rl ' interpellanza Staiti di Cuddia delle Chiu-se n. 2-00033, di cui è cofirmatario, per l asua interpellanza n . 2-00035, nonché perl'interrogazione Almirante n . 3-00139 .

SERVELLO . Non oso esprimere ungiudizio sulla risposta dell'onorevole sot-tosegretario per quanto attiene alla part edi sua competenza perché si tratta di unanarrativa dei fatti e dei tentativi di inda-gine conseguenti all'assassinio dell 'avvo-cato Ambrosoli . Quindi non mi dichiarer òné soddisfatto né insoddisfatto, atteso chele responsabilità sono ancora da accerta-re per quanto riguarda le persone chehanno eseguito o i mandanti che hann oordinato l'assassinio di Milano .

Il rappresentante del Governo mi con -sentirà, invece, di non poter essere d'ac-cordo con quanto egli ha riferito nellealtre parti del suo intervento . Condividoil garbo che ha usato, e per questo lo rin-grazio; ma devo anche giudicare tale gar-bo in maniera severa, perché esprime l'at-teggiamento di chi in realtà non vuol eparlare, non certo per ragioni personali ,bensì per le responsabilità che ruotan oattorno al delitto Ambrosoli ed a tutta lavicenda Sindona . C'è molta cautela, trop-pa cautela, nelle parole del rappresentan-te del Governo, che in pratica nascondo -no il vuoto delle notizie: questo Governonon sa niente, non vede niente, non leg-ge i giornali, non smentisce .

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È mai possibile che la pubblica ammi-nistrazione ed il Governo non abbian odisposto a tempo debito indagini autono-me rispetto a quelle, per altro tardive ,della magistratura sulla famosa « lista dei500 » del Banco di Roma ? A tale propo-sito non ci è stato detto nulla ; c'è statosolo riferito – quale stranezza ! – che sene parlerà chissà quando, essendo orma iil reato, per quanto riguarda la respon-sabilità dell 'amministratore delegato Ma-rio Barone, estinto grazie all'amnistia, conconseguente proscioglimento in istruttoria :quindi la polvere del tempo passa su que-sta vicenda, i 500 nomi che coinvolgereb-bero personaggi politici di potere riman-gono un mistero, e questa specie di mi-naccia, di ricatto politico interno ed in-ternazionale continua a pesare sulla vit apubblica del nostro paese . Speriamo cheattraverso l'inchiesta parlamentare veng aun po' di luce su questo inquietante caso .

Anche per quanto riguarda la secon-da parte della risposta, il rappresentantedel Governo è stato particolarmente, sta -rei per dire reticente, ma mi corregg oe dico ovattato; faccio riferimento, cioè ,al piano di salvataggio proposto dai rap-presentanti del gruppo Sindona all ' avvo-cato Ambrosoli, che ne ha data evidente -mente notizia a molte persone ; alla con-vocazione a palazzo Chigi del vicediretto-re della Banca d 'Italia Mario Sarcinelli ,di cui si è letta notizia sui giornali ; allepressioni che, attraverso la Presidenza de lConsiglio ed il Ministero del tesoro, sa-rebbero state esercitate per il varo de lpiano di salvataggio, secondo l'ovattat arisposta del sottosegretario di Stato perl 'interno : tutto questo appartiene ad un azona inesplorata e, direi, intoccabile .

Onorevole rappresentante del Governo ,non si può continuare così ! Bisognereb-be che il Governo si decidesse una buonavolta a rispondere alle interrogazioni ealle interpellanze con maggiore incisivit àe cercando di arrivare al cuore dei pro-blemi .

Questo è un fatto di dominio pubbli-co : se ne è parlato nei particolari, è sta-ta pubblicata parte del testo della bozzadi piano di salvataggio, si sono indicate

le cifre, le modalità e, inoltre, non sonogiunte apprezzabili smentite (ho solo let-to una fumosa dichiarazione dell 'ex sot-tosegretario alla Presidenza del Consiglio ,ma tutto è finito lì) . Noi stiamo discu-tendo questa mattina in maniera del tut-to inutile, perché non abbiamo appres onulla di nuovo, visto che il Governo « no nsa ». Nasce di qui non solo la mia insod-disfazione rispetto a questa parte dellarisposta del rappresentante del Governo,ma anche la constatazione che tale isti-tuto parlamentare, così come si manife-sta quasi giornalmente, rivela la sua inu-tilità, il vuoto delle responsabilità, la no nrispondenza alle esigenze generali avverti-te dalla pubblica opinione, di far luce suqueste vicende che ammorbano l 'aria del-la politica nel nostro paese .

Tutto questo lascia insensibile il po-tere politico, lascia insensibile il Gover-no; di fronte a questa insensibilità, ch enon è solo politica, ma anche morale, di-chiariamo non solo la nostra insoddisfa-zione, ma anche la nostra indignata pro-testa.

PRESIDENTE. L'onorevole Bandiera h afacoltà di dichiarare se sia soddisfatto perl'interrogazione La Malfa n . 3-00118, di cuiè cofirmatario .

BANDIERA. Questo dibattito, in veri-tà, risulta alquanto sfocato per il notevol eritardo della risposta da parte del Go-verno, per il sopraggiungere di numerosinuovi eventi che si sono sovrapposti alfatto delittuoso che aveva originato la no-stra interrogazione, per l'imminenza del-l'inchiesta parlamentare, che è stata giàdeliberata e che ci auguriamo – faccia-mo nostro l'auspicio dell'onorevole sotto-segretario – possa far piena luce su que-sti fatti .

Noi dobbiamo prendere atto, onorevo-le sottosegretario, che, per quanto riguar-da, più che la conoscenza, la diagnosi diquesti fatti, siamo ancora allo stato ini-ziale, cioè non sappiamo nulla di più del -la nuda cronaca delle prime risultanzedelle indagini : non siamo riusciti, alme-no per quanto traspare dalla risposta del

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Governo, ad avere un 'idea di che cosa ab-bia rappresentato il fatto Sindona nell avita politica italiana .

Per noi è chiara la gravità di quest ofenomeno degenerativo fin da quando -devo ricordarlo - il ministro del tesoro del -l'epoca, onorevole Ugo La Malfa, con estre-ma decisione impedì che andasse in port ola più truffaldina delle operazioni di Sin-dona, l 'operazione Finambro, che sicura -mente avrebbe causato dei guasti assaipiù gravi di quelli che oggi noi ci trovia-mo a lamentare .

Proprio quell 'operazione, tutto il suocontorno e ciò che successivamente è av-venuto, ci hanno dato il quadro di unfatto degenerativo che ha coinvolto indub-biamente strutture di potere nel nostr opaese, un certo tipo di affarismo d 'assaltoche rappresenta un momento tipico dell anostra vita civile e - ciò che è risultat odopo - anche strutture mafiose . Questonon poteva mancare, perché fa parte in-tegrante del quadro in cui si inscrivon oquesti fenomeni degenerativi .

Onorevole sottosegretario, è questo chenoi volevamo mettere in risalto con lanostra interrogazione, secondo quanto ri-sulta dai retroscena dell 'assassinio di Am-brosoli . L'emozione, in quel momento, fuenorme, perché era uno dei primi casi de lgenere. Oggi, come è stato più volte no-tato, ci si comincia ad assuefare ad epi-sodi di questo tipo. È di due giorni fal 'assassinio di un altro avvocato di Mi-lano. Non sappiamo in quale contesto s icollochi questo fatto, ma uguale è il me-todo e uguale anche il significato : l'av-vocato Calafiore era professionalmente le-gato a notevoli settori della « mala » mi-lanese e probabilmente ha pagato con l avita i segreti di cui era venuto a cono-scenza : così come d 'avvocato Ambrosoli .Naturalmente, per quanto ne sappiamo ,ci è difficile dire chi abbia armato la ma-no dei sicari . Sappiamo però, onorevol esottosegretario, che la nostra vita pubbli-ca, Ila nostra convivenza civile è stata for-temente minacciata da tutto questo; chelo stato di insicurezza è aumentato e ch equindi dobbiamo levare un grido di allar-me per ciò che succede e, soprattutto,

per l ' incapacità che finora è stata dimo-strata nel fronteggiare questa difficilissi-ma emergenza .

PRESIDENTE. Passiamo ora alle se-guenti interpellanze :

« I sottoscritti chiedono di interpellar eil Presidente del Consiglio dei ministri, ilministro della sanità ed il ministro per gl iinterventi straordinari nel Mezzogiorno enelle zone depresse del centro-nord, persapere - premesso :

che i sanitari dell 'ospedale civile diCagliari hanno accertato che un caso d igastroenterite acuta era stato provocatoda " vibrione colerigeno " ;

che il caso di colera si inquadra inuna situazione estremamente grave sul pia -no igienico-sanitario, per il continuo ma •nifestarsi - talvolta con carattere epide-mico - di malattie infettive, tra le qualiparticolarmente preoccupanti i casi di epa-tite virale, tifo, paratifo e varie forme dimalattie della pelle, in numerosi centridella Sardegna, dove a più riprese è statonecessario chiudere le scuole ;

che risultano largamente inattuati iprovvedimenti (approvati dopo l 'epidemiadi colera dell'estate del 1973) per la rea-lizzazione di opere di risanamento igieniconel Mezzogiorno -

quali provvedimenti abbiano assunto- d'intesa con gli organi della regione sar-da e degli enti locali - per circoscrivereil caso di colera e per evitare il diffon-dersi delle malattie infettive in genere, edin particolare quali misure di caratterepreventivo intendano adottare nelle scuo-le e nei luoghi di lavoro;

se non ritengano di dover predispor-re un piano straordinario perché entr otempi rapidi vengano eseguite le opere gi àprogrammate, completate quelle in cors odi attuazione e progettate le altre operenecessarie per il risanamento igienico e loapprovvigionamento idrico dei centri ur-bani della Sardegna .

(2-00149) « BERLINGUER GIOVANNI, MACIS ,MACCIOTTA, COCCO MARIA,

MANNUZZU, PANI » ;

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« I sottoscritti chiedono di interpellar eil ministro della sanità, per conoscere s eil veicolo del colera che ha colpito unadonna ed un giovane a Cagliari siano sta -te le arselle, se tali arselle siano stat epescate nello stagno di Santa Gilla, se si astato accertato dove e da chi siano stat evendute e, nel caso affermativo, se non ri-tenga di adottare provvedimenti a caricodi chi ha consentito, dopo l 'epidemia dicolera del 1973, che riprendesse la pesc anel detto stagno e la commercializzazionedei molluschi e, in genere, del pescato .

Per conoscere quali misure di più va -sto impegno, qualunque sia la causa del -l 'attuale epidemia, si intendano assumereper la prevenzione della malattia » .(2-00155) « PAllAGLIA, PELLEGATTA, RAUTI » ,

nonché alla seguente interrogazione :

Pazzaglia, al Presidente del Consigli odei ministri, « per conoscere se non ri-tenga di impartire immediate disposizio-ni per la revoca delle misure adottatenegli aeroporti e nei porti della Sardegna ,in virtù delle quali ogni cittadino cheesce dall'isola è obbligato a comunicareil proprio recapito alle autorità di pubbli-ca sicurezza .

Tale provvedimento è stato adottat ocome misura di prevenzione per la diffu-sione del colera, mentre è assolutamenteinutile per impedire la stessa diffusionedel morbo ed è palesemente in contrastocon gli elementari diritti dei cittadini »(3-00778) .

Queste interpellanze e questa interro-gazione, che vertono sullo stesso argomen-to, saranno svolte congiuntamente .

L'onorevole Giovanni Berlinguer ha fa-coltà di svolgere la sua interpellanza.

BERLINGUER GIOVANNI . Signor Pre-sidente, il primo caso di colera si è ve-rificato a Cagliari il 2 novembre (seguìtopoi da altri) ; la nostra interpellanza èstata presentata immediatamente dopo, m ail Governo risponde a tre mesi di di-stanza .

Nella risposta il Governo forse diràche non vi sono stati decessi, grazie alle

cure tempestivamente prestate; dirà forseche l 'estensione del focdlaio colerigeno èstata arrestata, grazie all'isolamento de imalati ed al divieto di vendere le arselle .Questi sono fatti veri, ma la gravità del -l'episodio sta innanzitutto nel fatto che i lvibrione « eltor » (lo stesso del 1973) èormai residente abitualmente in Sardegna ,nelle acque e nei portatori sani. Quindi ,si può parlare di una situazione endemica .

La gravità dell'episodio sta, inoltre, ne lfatto che il colera è la spia di altre ma-lattie gastroenteriche che hanno causatodelle vittime e che sono particolarment ediffuse in Sardegna ed in altre zone delsud: il tifo ed i paratifi, l'epatite virale ,tutte malattie rette dal fecalismo ambien-tale .

A queste, si è aggiunto nei giorni scor-si un caso di leptospirosi, malattia tra -smessa dai topi, spesso letale, che ha col-pito un pensionato : perché sono semprei poveri che si ammalano in queste epi-demie; come a Napoli, dove il famoso vi-rus polmonare (impropriamente definit o« male oscuro ») ha colpito prevalentemen-te bambini delle classi povere .

La situazione di Cagliari è il risultato ,come dice la relazione dell'Istituto supe-riore di sanità, « delle sue strutture urba-ne, dell'assenza di impianti di smaltimen-to dei rifiuti liquidi e solidi » . Aggiungela relazione che « è evidente che l'inqui-namento oro-fecale » (cioè il passaggio difeci per via orale attraverso le acque)« non si interrompe soltanto proibendo ilconsumo di alcuni alimenti, ma soprattut-to bonificando l'ambiente attraverso il trat-tamento adeguato dei rifiuti solidi e li-quidi . Viene pertanto spontanea la doman-do circa i ritardi nell'attuazione di misu-re indispensabili, quali il riassetto del si-stema fognario di Cagliari e la costruzio-ne del depuratore, previsto e finanziatodal 1974, a seguito dell 'epidemia di coleradel 1973 » .

Di chi è la colpa ? Delle amministra-zioni locali ? Certamente la regione sardaè fra le più arretrate nella politica sani-taria e, poiché il sottosegretario Orsini h agiustificato le difficoltà nella attuazion edella riforma sanitaria imputandole a col-

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pe delle regioni, sarebbe opportuno che ilGoverno dicesse quali regioni sono ina-dempienti, per evitare una condanna inblocco, perché ci sono le regioni « rosse »ed anche qualche regione « bianca », comeil Veneto, che hanno fatto il loro dovere .

È colpa dell'amministrazione comunaledi Cagliari ? Certamente l'ospedale di Ca-gliari è sotto inchiesta per malversazionie disservizi e Cagliari è la città fra l epeggio amministrate del Mezzogiorno : lìsi è consentito, tra l'altro, che scarich iindustriali urbani inquinassero le coste, l azona di Molentargius e soprattutto lo sta-gno di Santa Gilla . Ma è anche colpa de lGoverno, che deve vigilare e interveniresu queste malattie altamente diffusive, ch eimplicano, tra l 'altro, problemi di sanitàinternazionale . Il Governo deve stimolarela realizzazione delle opere decise dal Par -lamento e deve promuovere il risanamen-to igienico-ambientale ; invece, proprio ier iquesta Camera ha approvato, contro il pa-rere del Governo, che si è opposto a si-gnificativi emendamenti e che voleva pro -rogare ed estendere la licenza di inquinare ,una legge sulle acque che può avviare l aloro bonifica .

Se ciò viene impedito, inevitabilmentesi accentua ed esplode un conflitto frasalute ed economia, tra tutela dell'occupa-zione e tutela dell'ambiente . Ciò sta acca-dendo in Sicilia, dove vi sono fabbrich echimiche che rischiano la chiusura pe rnon aver adempiuto agli obblighi di leggea tutela della salute dei lavoratori e dell aintegrità dell 'ambiente, e ciò accade inSardegna, dove pescatori e venditori han -no già perduto il loro unico guadagno . Ilturismo che viene già ostacolato notevol-mente dai disservizi dei trasporti, e pur-troppo anche dai numerosi sequestri, pu òessere compromesso dalla nomea di regio-ne infetta . Infetta al punto che una dell eproposte stravaganti è stata quella di uc-cidere i vibrioni dello stagno di Sant aGilla, accentuando l'inquinamento fino a lpunto da rendere impossibile la loro so-pravvivenza. Ma così, evidentemente, ces-serebbe la vita delle acque e le città ingenerale diverrebbero ancora più disu-mane .

Non è questa la strada ; queste malat-tie devono essere sradicate, come è pos-sibile e come è già avvenuto in numerosipaesi . Non possiamo assuefarci a tale si-tuazione; questo vuole la popolazione eperciò chiediamo a tutti di compiere illoro dovere: al comune, alla regione e alGoverno .

PRESIDENTE. L'onorevole Pazzaglia h afacoltà di svolgere la sua interpellanzan . 2-00155 .

PAllAGLIA. Signor Presidente, onore-vole rappresentante del Governo, nel mo-mento in cui presentai l'interpellanza, cheebbe un attimo di « fermo », diciamo così ,presso gli uffici della Presidenza per al -cune considerazioni che la facevano rite-nere più un 'interrogazione che un'inter-pellanza, era ancora ignota, per lo menoa chi non fosse addentro alle vicende de lcolera a Cagliari, quale fosse la causa ef-fettiva di questa ripresa della malattianella città . Per cui l'interpellanza si in-centra prevalentemente sulla richiesta diinformazioni in ordine alle cause . Ma ifatti successivi e le notizie che sono con-seguentemente venute alla luce ci hannoconsentito di sapere che i veicoli sono l earselle pescate nello stagno di Santa Gil-la, permettendoci quindi di incentrare que-sta brevissima esposizione sull'aspetto re-lativo alla situazione dello stagno ed alleresponsabilità, che certamente sono anchedi organi periferici dell'amministrazion edella sanità, in ordine alla ripresa dellapesca e della commercializzazione dei mol-luschi e, in genere, del pescato nello sta-gno di Santa Gilla . La gravità dell'inqui-namento dello stagno di Santa Gilla è unadelle tante manifestazioni del prevaleredel potere economico sugli interessi al -l'igiene e alla vita in Sardegna. Lo stagnoè inquinato dal punto di vista sanitarioin un senso più ristretto, ma è anche in-quinato per quanto attiene alla possibilitàdi vita degli animali nello stagno stesso acausa degli scarichi delle industrie chestanno « a monte » - si fa per dire : è untermine che si usa - dello stagno di SantaGilla .

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Tutto questo è stato consentito - e ,direi, più che consentito facilitato - dall apolitica della regione sarda di questi ann i(politica che - si badi - coinvolge la re-sponsabilità di forze politiche che vannodall'estrema sinistra fino ai liberali), e delcomune di Cagliari, che è stato gestito inquesti anni - anzi, più esattamente, negl ianni scorsi - dalle stesse forze politich ese pure in posizione differenziata pe rquanto riguarda la partecipazione all agiunta. Gravissime sono le responsabilitàdell 'amministrazione civica di Cagliari inordine a questa vicenda del depuratore ,che si voleva installare in una zona im-portante dal punto di vista ecologico, pe rdistruggere anche quell'ultima zona umi-da che è lo stagno di Molentargius . Sutale localizzazione vi sono state discussio-ni molto vivaci nell'assemblea comunale enell 'ambito di tutta la popolazione caglia-ritana. Ma si è verificato un irrigidimentoirrazionale di chi faceva parte della mag-gioranza e di chi la sosteneva per mante-nere quella localizzazione, impedendo cosìdi realizzare - forse oggi sarebbe già rea-lizzato - un depuratore nella città di Ca-gliari .

Parliamo di responsabilità nella vigilan-za, onorevole rappresentante del Governo.Che cosa è avvenuto dal 1973 al 1979 ?Certamente, all'indomani dell'epidemia d icolera del 1973, sono state adottate misu-re severissime: i pescatori non hanno po-tuto più accedere allo stagno di Sant aGilla, il prodotto non è stato venduto, viè stata anche - bisogna comprenderlo da lpunto di vista sociale ed umano - un aprotesta, una crisi nel settore della piccolapesca che operava in quello stagno . Poi ,passato il primo momento, vi è stato unabbandono di qualunque controllo . Le ar-selle sono tornate sul mercato .

Io non sono in grado di esprimere de igiudizi al riguardo : potrei anche dire del-le grosse sciocchezze, e me ne astengo .Ma mi è stato detto che, anche in caso dicottura di questi molluschi, è possibile l aingestione del vibrione . Pertanto, neanchela cautela, usata da molti, di cuocere que-sti prodotti è sufficiente per scongiurare il

pericolo del colera . Quindi, la vigilanzadoveva essere particolarmente attenta .

Nei molti casi che si sono verificati ,la vendita - non clandestina, certament e- delle arselle rappresenta il segno di unamancanza di vigilanza che deve avere de iresponsabili : ebbene, vogliamo conoscerli .

Nella interpellanza chiediamo anche ( equesto è il punto più significativo) unalinea di prevenzione della malattia. Nelcomune di Cagliari, e soprattutto in que-sta zona particolare, non possono perdu-rare dal punto di vista sanitario le attual icondizioni di insicurezza; se l'amministra-zione civica di Cagliari non ha la sensi-bilità e la volontà di intervenire, non s ipuò lasciare una città in mano ad una sif-fatta amministrazione: il Governo deve av-valersi di poteri surrogatori . Altrettantovale per il caso in cui manchino la capa-cità, la volontà e l'organizzazione, dal pun-to di vista legislativo, per gli intervent idella regione sarda in questo campo . Lapolitica del Governo, secondo noi, non èfatta soltanto delle iniziative che essoprende sulla base delle competenze ch esono rimaste allo Stato in materia di sa-lute pubblica, ma anche delle iniziativeche prende per indirizzare e - nel casoquesta necessità si verifichi - sostituirs iagli enti pubblici inadempienti, pur di tu-telare gli interessi della salute della po-polazione .

PRESIDENTE . L'onorevole sottosegreta-rio di Stato per la sanità ha facoltà dirispondere alle interpellanze testé svolt ee all'interrogazione di cui ho dato lettura .

ORSINI BRUNO, Sottosegretario diStato per la sanità . In relazione ad un adichiarazione attribuitami da uno degl ionorevoli interpellanti, mi si consenta unabrevissima premessa . Non ho mai dichia-rato che le responsabilità del ritardo de ldecollo della riforma sanitaria (ammessoche tali responsabilità esistano) siano d aattribuirsi integralmente alle regioni, maho avuto occasione di dichiarare che gl iadempimenti relativi alla organizzazion edei servizi previsti dalla legge n . 833 del1978 concernono più soggetti, cioè - oltre

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al Governo - il Parlamento, le regioni e di comuni .

Detto ciò, desidero affrontare i temiproposti dagli onorevoli interpellanti ed in-terroganti, anche con una esposizione d ifatti (in gran parte già noti) al fine d iavere un inquadramento da cui pote rtrarre alcune deduzioni . Il Ministero dellasanità è venuto a conoscenza del primocaso di infezione colerica in Sardegna i l2 novembre scorso. Per tale episodio, ch eriguardava una donna di 75 anni ricove-rata presso l'ospedale di Cagliari, ha prov-veduto a chiedere immediatamente l'invi odi campioni coproculturali all'Istituto su-periore di sanità che, nella stessa serata,ha confermato la diagnosi di infezione davibrio cholerae (biotipo Ogawa) .

Contemporaneamente, di comune accor-do con le competenti autorità regionali, èstato disposto l'invio in Sardegna di dueepidemiologi dell'Istituto superiore di sa-nità per collaborare con gli operatori lo -cali nell'adozione delle misure profilatti-che necessarie .

Dopo il primo caso, se ne sono mani-festati altri nove (di cui nessuno mortale )fino al 7 novembre, giorno a cui risal el 'ultimo ricovero con accertamento positiv oper vibrione. L'anamnesi delle persone in-fette ha dimostrato in maniera statistica-mente positiva l 'assunzione di mollusch ieduli (arselle) provenienti da pesca abu-siva dallo stagno di Santa Gilla .

Le analisi effettuate su campioni d iacqua dello stagno hanno permesso al la-boratorio di igiene e profilassi di Cagliar il ' isolamento del vibrione cholerae, mentrel 'Istituto superiore di sanità ha potutoisolarlo da un campione di molluschi edul iprelevati dallo stagno stesso .

In relazione a quanto sopra, il Mini-stero della sanità ha subito richiamat ol'attenzione degli organismi responsabil isulla necessità di accrescere, al fine d irenderla effettiva, la vigilanza sul divietodi raccolta di molluschi nello stagno diSanta Gilla, estendendo il divieto stessoalla pesca degli altri prodotti ittici, non-ché sulla necessità di intensificare i con-trolli negli spacci alimentari e nei mer-cati . Vale la pena di far rilevare che sia

il vibrione, sia il veicolo alimentare del-l'episodio attuale, sono uguali a quelli del1973, anche se giudico forse arrischiat al 'espressione di endemia usata in relazion eall'evento, in quanto nessun caso di infe-zione si è manifestato dal 1973 ad oggi .

Nel contempo il Ministero ha provve-duto a diramare, agli uffici di sanità ma-rittima ed aerea, disposizioni di poliziasanitaria, connesse alla durata dell'episo-dio colerico, nei confronti delle provenien-ze dalla zona in questione, al fine di iden-tificare, quanto prima possibile, la even-tuale presenza di persone affette da sinto-matologia gastroenterica per un rapidodépistage di eventuali casi di colera, anch ee soprattutto nell'interesse degli ammalati .Fin dal primo momento, inoltre, sono sta-te prese le opportune iniziative per inte-ressare gli uffici veterinari di confine, l eautorità regionali ed i nuclei antisofisti-cazione per gli interventi di rispettivacompetenza, richiamando le direttive mi-nisteriali già impartite e vigenti anterior-mente all'episodio stesso .

Si è, intanto, proceduto alle vaccina-zioni, evitando quelle di massa, allo scop odi scongiurare la diffusione di panico nel-la popolazione, anche in relazione ai dat itecnici sulla diffusione del colera, che so -no diversi da quelli di comune opinion ee limitando tale misura di vaccinazion esu base volontaria e alle categorie piùesposte (netturbini, operatori sanitari) . Intal senso si è operato anche per la che-mioprofilassi, che è stata limitata ai « con-tatti » (con questa espressione, in linguag-gio tecnico, si usa definire coloro che han -no rapporti familiari, o di comune consu-mazione di alimenti con ammalati) ed aiportatori sani . Non è stata, analogamente ,effettuata la disinfezione a « pioggia », masoltanto quella delle abitazioni dei cas iaccertati .

Per quanto concerne i provvedimentiper la realizzazione di opere di risana -mento igienico, il Ministero della sanità ,a' termini dell'articolo 17 della legge 2maggio 1977, n. 192, ha previsto l'assegna-zione alla regione Sardegna di un contri-buto di 344 milioni di lire per l'adegua-mento degli impianti di depurazione dei

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molluschi lamellibranchi . Non appena laregione, al riguardo più volte sollecitata ,avrà presentato la prescritta documenta-zione, si provvederà all'assegnazione delcontributo stesso . Relativamente all'attua-zione degli indispensabili impianti di de-purazione dei liquami urbani, risulta ch edi recente il comune di Cagliari ha predi -sposto un progetto definitivo che è all'esa-me presso i competenti uffici del Ministe-ro dei lavori pubblici . Il progetto di mas-sima iniziane prevedeva la sistemazion edelle opere nella zona di Sant'Elia conuna condotta sottomarina di allontanamen-to : infatti, i collettori fognari finora rea-lizzati sono diretti verso tale zona. Il pro-getto definitivo di cui ho fatto menzioneprevede invece la collocazione dell'impian-to in sede totalmente decentrata, alla qua-le i liquami dovrebbero essere fatti con-vogliare da Sant'Elia tramite pompaggiocon successivo ritorno del materiale de-purato. La Cassa del Mezzogiorno ha tra-smesso il progetto al Ministero dei lavor ipubblici per il prescritto parere e lo scor-so 14 novembre la commissione relatric esi è riunita per una decisione. La nuovaimpostazione progettuale e l ' indetermina-tezza di numerosi elementi conoscitiv ihanno indotto tale commissione alla deci-sione di effettuare un completo sopralluo-go, che avverrà tra breve .

Ciò premesso, poiché l 'episodio è chia-ro indice di un diffuso inquinamento am-bientale (come è stato ricordato dagli ono-revoli Giovanni Berlinguer e Pazzaglia) ,assumeranno notevole rilevanza gli inter-venti di bonifica che in merito dovrannoessere adottati dalle autorità competent iin materia . È evidente, per altro, che unadifesa adeguata dal colera, come da altr emalattie infettive (soprattutto oro-fecali) ,si può realizzare con misure di caratter epreventivo, come quelle che, d 'intesa congli organismi locali, si stanno attuando i nSardegna, anche con l 'appoggio consultivodell'Istituto superiore di sanità, e che pos-sano così riassumersi : sorveglianza dell egastroenteriti con indagini batteriologicheed epidemiologiche ; sorveglianza dei liqua-mi di fogna con l 'uso dei tamponi diMoore ; sorveglianza delle acque superfi-

ciali con gli stessi tamponi . Tali misure ,già in atto e da applicarsi intensamenteall'inizio, dovranno essere tenute in fun-zione per un tempo indeterminato, anchese in misura ridotta, per avere un moni-toraggio costante della presenza o dell'as-senza dell 'infezione . A ciò va aggiunto ilcontrollo batteriologico campionario de imolluschi eduli, quando saranno riammes-si al consumo e se lo saranno .

Qualsiasi intervento deve essere ovvia-mente collegato alla migliore educazion esanitaria possibile della popolazione, perscongiurare il pericolo di episodi certa-mente evitabili, come quello accaduto .

PRESIDENTE. L'onorevole GiovanniBerlinguer ha facoltà di dichiarare se si asoddisfatto per la sua interpellanza 2-00149 .

BERLINGUER GIOVANNI. Nell 'apprez-zare la precisione della relazione e gli im-pegni sulle misure tecniche adottate a Ca-gliari, mi dichiaro insoddisfatto per in to-no ed il contenuto della risposta del sot-tosegretario per diversi motivi .

In primo luogo, non vi è alcuna paro -la di condanna - che avrebbe dovuto es-sere pesante - nei confronti dei responsa-bili della diffusione dell'inquinamento, ch esono le industrie ed il comune di Caglia-ri. La sola parola di critica è stata rivol-ta alla pesca abusiva : in realtà, il mag-gior abuso è stato compiuto molto prima ,quando sono state rovinate acque che de-vono costituire anche zona di lavoro peri pescatori !

In secondo luogo, dichiarando che èarrischiata l'espressione « endemia », temoche si possa minimizzare l ' importanza diquesto fenomeno : lo stesso Istituto su-periore di sanità, nella sua relazione, diceche non è possibile escludere tale ipotesi .Endemia significa presenza costante nel -l'ambiente di germi responsabili di deter-minate malattie : i germi purtroppo esi-stono nei portatori sani e si riproducononelle acque . Il focolaio può riaccendersi inqualunque momento.

In terzo luogo, mi pare che il coacer-vo delle responsabilità fra i vari ministeri ,regioni e comuni, per non aver adempiuto

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l 'obbligo di costruzione della rete fogna -ria e dei depuratori idonei, emerga co nparticolare evidenza, e sia anzi ulterior-mente confermato nella risposta dell 'ono-revole sottosegretario, quando, ad esem-pio, si dice che il Ministero della sanit àha assegnato, nel 1977, 350 milioni pe rl'adeguamento dell'impianto di depurazio-ne e che la regione non ha tuttora pre-sentato i progetti . Questi milioni rischianocosì di restare quali residui passivi, di nonessere utilizzati per lo scopo cui eranodestinati .

Dopo tanti rimbalzi di responsabilità edi idee, persino il cosiddetto progetto de-finitivo del depuratore di Cagliari, avviatodal Ministero dei lavori pubblici, non h apotuto essere approvato, secondo il sotto-segretario per « indeterminatezza di ele-menti conoscitivi », cioè perché era u nprogetto privo di quella base tecnica cheavrebbe reso possibile il completament odel suo iter.

È evidente che ci troviamo di fronte aresponsabilità assai gravi ; penso quind iche il Governo dovrebbe essere molto se-vero nel denunciarle pubblicamente e chei1 ministro, che certamente partecipa anumerosissimi dibattiti, discussioni e con-vegni su argomenti di sua competenza ,dovrebbe considerare come suo dover equello di recarsi in Sardegna, come in al -tre zone colpite da simili fenomeni d iinquinamento microbico o chimico, pe rstimolare le autorità locali, denunciare l eresponsabilità e provvedere, o far provve-dere, alle necessità sanitarie della popo-lazione .

PRESIDENTE . L'onorevole Pazzaglia h afacoltà di dichiarare se sia soddisfatto perla sua interpellanza n . 2-00155 e per l asua interrogazione n. 3-00778 .

PAllAGLIA. Ho apprezzato quanto, co nmolta precisione, lei, onorevole rappresen-tante del Governo, ha detto circa i fatti ;lei stesso ha messo in evidenza che diec icasi di colera non costituiscono un'entitàtrascurabile, tale cioè da non determinarevivo allarme . Ma le misure che lei stessoha indicato come necessarie per evitare

in futuro - ed uso un termine da pro-fano - il ripetersi di fatti del genere (ab-biano o non abbiano carattere endemico ,non voglio entrare in questo argomento)sono ben lontane da venire .

Lei ci ha detto che la regione non simuove - e lo ha detto usando un terminepiù ovattato e meno polemico - per quan-to riguarda l'ampliamento dell'impiant oper la depurazione dei molluschi, pur s esi è vista assegnare somme di adeguataentità (adeguate se riferite al momentoin cui la richiesta fu avanzata) ; ci ha an-che detto che il comune di Cagliari, chein questi anni ha affrontato la discussionesulla collocazione definitiva del depurato -re, ha inviato un progetto che non eraaccettabile e che ha determinato molt eperplessità, tanto da indurre il comitat otecnico della Cassa per il mezzogiorno adeffettuare un sopralluogo per accertare l aattitudine del progetto stesso a soddisfarele esigenze di depurazione .

Siamo quindi in alto mare per quant origuarda le soluzioni per il futuro . Le mi-sure di prevenzione, poi (e mi guard obene dall'entrare nell'aspetto tecnico), son odi ordinaria amministrazione e non credosiano sufficienti a prevenire il male, s eprima non verranno realizzati quegli im-pianti di base di cui lei stesso ha parlato ,precisando per altro che questi ancora so -no da realizzare e che su di essi c'è anco-ra molta incertezza .

Quindi, permangono, da parte nostra ,notevoli preoccupazioni ed è del tutto in-soddisfacente, a nostro avviso, la rispost ache lei, onorevole sottosegretario, ha datoper quanto riguarda le responsabilità fina-li di ciò che è avvenuto tra il 1973 e i l1979. Lei, con un inciso che non mi parefosse contenuto nei fogli ai quali si è ri-chiamato, ha detto che dopo il 1973 fu-rono mantenute in vita le disposizioni con-cernenti la vigilanza sul divieto di pesca -re arselle nello stagno di Santa Gilla . Haparlato, altresì, di una attuale disposizio-ne del Governo, che ha posto in evidenzala necessità di accrescere detta vigilanzanel divieto di pesca . Che cosa c 'è di im-plicito ? Occorre, a mio avviso, sentire ildovere della chiarezza, ed anche della de-

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nunzia delle responsabilità di chi non hafatto osservare il divieto in questione . Èimplicito, onorevole sottosegretario, nell esue parole, il fatto che non vi sia statapiù vigilanza, poco dopo il 1973 e fino adoggi. È implicito ! Ma non possiamo co-prire queste responsabilità con un silen-zio. A mio avviso, lei aveva il dovere didenunziare qui, pubblicamente, le respon-sabilità che certamente il Ministero cono-sce, in ordine alla mancata vigilanza neldivieto di pescare e di commerciare le ar-selle che sono state il veicolo della malat-tia. Dunque, i 10 cittadini che si sono am-malati pagano, oggi, le conseguenze diquesta mancata vigilanza, mentre non l epagano coloro i quali erano preposti aquesto dovere e che ad esso non hannoadempiuto .

Durante il periodo dell'epidemia, è sta-ta data una disposizione circa il controll odei cittadini che uscivano dalla Sardegnaper recarsi nella penisola o, per usare l aparola che impieghiamo noi, nel conti-nente. La mia interrogazione contiene unaimprecisione in proposito, e me ne scuso .I controlli negli aeroporti non venivan oeffettuati alla partenza, ma all'arrivo . Dicoaeroporti impropriamente al plurale, ades-so. Infatti, questa disposizione, che a mioavviso non serviva a niente (e l'ho dett onella interrogazione) veniva osservata nel-l 'aeroporto di Roma e nel porto di Civita -vecchia, mentre negli aeroporti di Geno-va, di Milano, di Pisa e di Palermo no nveniva minimamente attuata. Dopo di che ,la misura si riduceva ad un fastidio (ecc ola ragione della mia interrogazione) perquei cittadini che, muovendosi dalla Sar-degna, si recavano a Roma e che doveva-no lasciare il recapito, precisare dove an-davano, e così via; il che, non avendouna connessione o, quanto meno, una fun-zione in relazione all'epidemia, diventav auna violazione del diritto dei cittadini d icircolare liberamente, senza essere minima-mente disturbati da alcuno. Si pensi chegli aerei dalla Sardegna, nei primi gior-ni, venivano dirottati all'aeroporto inter -nazionale; dunque, i passeggeri, scenden-do in un aeroporto internazionale, doveva-no sottostare anche a tutti i fastidi di

carattere doganale. Sono lieto – sarà sta-ta forse una coincidenza – che all 'indo-mani di questa interrogazione tale misur asia stata revocata . Ciò mi fa pensare chela decisione dipenda dal fatto che il pe-ricolo non sussiste più ; ma voglio anch epensare che sia legata alle proteste de isardi, che erano state notevoli e che ionon avevo fatto altro che interpretare co nla mia interrogazione .

PRESIDENTE. È così esaurito lo svol-gimento delle interpellanze e delle interro-gazioni all'ordine del giorno .

Per lo svolgimento di interpellanze .

CICCIOMESSERE. Chiedo di parlare .

PRESIDENTE . Ne ha facoltà .

CICCIOMESSERE. Signora Presidente ,ancora una volta, ieri, 29 novembre, aTorino, un giovane ladruncolo, Michel eMasotina, di 17 anni, è stato freddatocon un solo colpo sparatogli alla schien adall'agente di polizia Franco Granito . Nonso se sia più grave l'uccisione di un ca-rabiniere da parte di un terrorista ol 'assassinio, da parte dello Stato, di u nladruncolo di 17 anni che scappa su una« Vespa » . Ma a prescindere da ciò, iocredo che il Parlamento debba occupars idi questi problemi, che sono stati giàsollevati da due nostre interpellanze, re-canti i nn . 2-00050 e 2-00189 .

Chiedo che lunedì prossimo il Gover-no ci faccia sapere se intende risponde-re a queste interpellanze (ed alle interro-gazioni), che riguardano l 'uso illegittimodelle armi da parte della polizia . In casocontrario saremo costretti, nella stessagiornata di lunedì, a chiedere il voto del -la Camera per la fissazione della data d isvolgimento di tali strumenti .

PRESIDENTE . La Presidenza interesse-rà doverosamente il Governo .

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Annunzio di interrogazioni .

PRESIDENTE. Sono state presentat ealla Presidenza interrogazioni . Sono pub-blicate in allegato ai resoconti della se-duta odierna .

Ordine del giornodella prossima seduta .

PRESIDENTE . Comunico l 'ordine delgiorno della prossima seduta :

Lunedì 3 dicembre 1979, alle 16,30 :

1. — Interpellanza e interrogazioni .

2. — Seguito della discussione del di-segno di legge :

Misure finanziarie straordinarie pe ril potenziamento e l 'ammodernamento tec-

nologico dei servizi per la tutela dell'or -dine e della sicurezza pubblica (726) ;

— Relatore : Mastella .

3. — Discussione della proposta dilegge :

ANIASI ed altri : Riforma dell 'editoria(377) ;

— Relatore : Aniasi .

La seduta termina alle 11,45 .

IL CONSIGLIERE CAPO SERVIZIO DEI RESOCONTI

Avv. DARIO CASSANELLO

L'ESTENSORE DEL PROCESSO VERBALE

Dott . MANLIO ROSSI

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INTERROGAZIONI ANNUNZIATE

INTERROGAZION IA RISPOSTA IN COMMISSION E

ACCAME . — Al Ministro della difesa .— Per conoscere, in relazione alla mortedi Igino Soru, militare di leva ricoveratoall'ospedale militare Celio di Roma, s ecorrisponde a verità che :

1) al momento del ricovero venneaffermato dalla sanità militare che lecondizioni non erano preoccupanti ;

2) il padre venne informato 4 giornidopo che il figlio era in fin di vita ,perché era sopraggiunto un blocco renale ;

3) venne rifiutato il trasferimentoin una clinica specializzata ;

4) il giovane fu finalmente, 6 giornidopo il ricovero, trasferito al Policlinicodi Roma dove un'ora e mezzo dopo morì .

Per conoscere inoltre come spiega legravi carenze che si verificano nel servi-zio sanitario, quali procedimenti sian ostati adottati e quali radicali misure in-tende intraprendere per tutelare adegua-tamente la vita dei soldati a cui oggisi dà un peso così lieve .

(5-00525)

GRASSUCCI, OTTAVIANO E BARACET-TI. — Al Ministro della difesa. — Perconoscere :

1) le intenzioni della amministrazionedella difesa in materia di imposizione d iservitù militari, di acquisizione di nuovearee al demanio statale, di dismissone dibeni demaniali e di obblighi servili nell ezone di Nettuno, di Latina, di Sabaudia ,di Gaeta;

2) i programmi di gestione e di po-tenziamento, in atto al momento, per gl iimpianti e per gli stabilimenti della difesadislocati nella predetta area con partico-lare riferimento al centro di esperienzedi artiglieria di Nettuno ;

3) le ammissioni (numero, per qual iqualifiche, se tratti dalle liste della disoc-cupazione giovanile) di giovani allievi ope-rai, presso il nominato centro di espe-rienze di artiglieria ed eventualmente pres-

so altri stabilimenti od impianti dell 'areadella difesa ;

4) le motivazioni della progettataacquisizione al demanio di una area com-presa tra i poligoni di Nettuno e di FoceVerde con la indicazione della superficieindicata, dell'elenco dei proprietari sog-getti all'esproprio, delle previsioni urba-nistiche ed edilizie del piano regolator edi Nettuno ;

5) il parere espresso dal Comitat oparitetico regionale costituito a norm adella legge sulle servità militari nonchéla composizione nominativa di esso ;

6) se intende disporre la riconvoca-zione del predetto Comitato per un esamepiù approfondito del problema, in ordine :

al pesante gravame di servitù chericade sul territorio del comune di Net-tuno ;

al pregiudizio economico che n ederiva sotto il profilo del mancato svi-luppo turistico ;

alla sicurezza della centrale nu-cleare di Latina in relazione alla vicinanzadei poligoni predetti (se esiste una rela-zione delle competenti autorità circa lacondizione di sicurezza della centrale me-desima e da quale autorità è stata sot-toscritta) ;

alla applicazione della legge sull eservitù militari per quanto concerne lariduzione delle stesse, l'erogazione dellaindennità assegnata ai comuni, l'interpell odei comuni interessati ai fini della pro-grammazione delle esercitazioni militari .

(5-00526)

BAMBI . — Al Presidente del Consigliodei ministri. — Per conoscere quali prov-vedimenti il Governo intenda promuovereper l'urgente riforma della legge n. 482del 2 aprile 1968, sul collocamento obbli-gatorio degli invalidi civili .

Il provvedimento si poneva la finalit àdi ristrutturare, riunire e disciplinare i nmodo organico e uniforme l'intera mate-ria del collocamento obbligatorio .

L'applicazione della legge ha posto i nevidenza alcuni aspetti che non favorisco -no la categoria degli invalidi, quali quell odel limite di età di 55 anni per il collo-

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camento speciale, in contrasto con l ' indi-rizzo normativo e le stesse disposizion idel collocamento ordinario .

Inoltre, la carenza di personale degl iuffici del lavoro competenti costringe aritardi gravissimi nei confronti dell 'obbli-go delle pubbliche amministrazioni .

Si rende, pertanto, indispensabile ele-vare al 40 per cento il grado di invalidit àminima ai fini del collocamento obbligato -rio ; aumentare le aliquote dei posti riser-vati al 20 per cento; emanare norme pe ril rispetto delle disposizioni presso le pub-bliche amministrazioni; determinare le pro-cedure a carico dei datori di lavoro pri-vati e pubblici in tema di denunce se-mestrali della situazion edettare norme perché gliabbiano la competenza d iquote percentuali per l aposti riservati a scadenze

BAMBI . — Al Ministro dei lavori pub-blici. — Per conoscere quali interventi ri-tiene di esplicare al fine di fare attuaredall'ANAS la soluzione viaria del tratto d istrada statale Castelnuovo di Garfagnana-Ponte di Campia, in provincia di Lucca .

Al riguardo è da tener presente che i lfinanziamento dei lavori suddetti è stat oinserito nel programma triennale 1979-81 .

Inoltre in data 24 luglio 1979, risultache la direzione dell'ANAS, in occasionedi un incontro con i rappresentanti dellaregione Toscana, degli enti locali e deisindacati, si era impegnata a sottoporr eil relativo progetto di approvazione al con-siglio di amministrazione nel mese di ago -sto o, al massimo, di settembre .

Il collegamento in oggetto, reso indi-spensabile dalla situazione del traffico edalle esigenze dell 'economia della zonamontana, è previsto ormai da anni e nonpuò soffrire ulteriori dilazioni .

(5-00528)

degli organici ;organi esecutivirivedere le ali -ripartizione deitriennali .

(5-00527 )

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INTERROGAZION IA RISPOSTA SCRITTA

BAMBI. — Al Ministro di grazia e giu-stizia . — Per conoscere quali provvedimen-ti ritiene possibile adottare al fine di evi -tare la eventuale soppressione della pretu-ra di Castelnuovo Garfagnana, che sembre-rebbe essere compresa nel programma al -lo studio del Consiglio superiore della ma-gistratura.

L 'attuazione della proposta, che ha de -stato vivissima ansia fra le popolazioni in-teressate, si rivelerebbe dannosa per que lterritorio, zona montana e depressa, co ncollegamenti difficili nel periodo invernal ee con scarse risorse industriali .

La soppressione dell'ufficio giudiziari oandrebbe ad aggravare la situazione anchedal punto di vista economico, tenuto cont oche molti dei centri interessati distano ol-tre 100 chilometri da Lucca, capoluogo diprovincia .

Conseguentemente ogni incombente orichiesta di atti e documenti, particolar-mente se soggetti a termini di scadenza ,comporterebbe rinnovati viaggi, con dispen-dio evidente e, in qualche periodo dell'an-no, di difficile attuazione anche per la ca-renza di pubblici collegamenti .

È da notare che nella proposta di ridu-zione delle preture risulterebbe essere com-presa anche quella di Borgo a Mozzano ,in posizione intermedia fra Lucca e Ca-stelnuovo Garfagnana, sì che le decision iprospettate colpirebbero un comprensori omolto ampio.

Né, d'altro canto, sembra coerente aiprincìpi del decentramento e della politic adi sviluppo locale, tenere conto esclusiva-mente di dati numerici riferiti ai procedi-menti giudiziari celebrati nell'ultimo trien-nio e non anche al complesso delle esi-genze sociali ed economiche dei servizi aiquali le popolazioni hanno diritto, quasi apunire una civile dimostrazione di scarsalitigiosità .

(4-01808)

della condizione oltremodo precaria nel -la quale versa il tribunale di Livorno .

Premesso :

che nell 'ottobre 1979 il sindaco d iquella città ebbe a prospettare la situa-

i zione, fornendo dati statistici atti a com-provare la necessità di interventi per as-sicurare la funzionalità dell 'ufficio ;

che in data 12 novembre 1979, l 'as-semblea degli avvocati si richiamava al-lo stato pregresso del problema sottoli-neandone il continuo aggravamento ;

che si impone la necessità di ripri-stinare la terza sezione soppressa ne l1967, con conseguente assegnazione dimagistrati, al fine di consentire la fun-zionalità dei servizi e nel contempo l 'am-pJiiamento dell'attuale pianta organica ;

che l'attuale organico dei magistrati ,pur risultando numericamente al com-pleto, in realtà è carente per la man-canza di due giudici destinati a funzion idi sorveglianza ;

che, per disposizioni dei competent iorgani territoriali, è stato disposto diprivilegiare i giudizi penali in confronto

j di quelli civili, sì che questi ultimi sof-frono di una stasi e di ritardi ingiusti-

; ficabili e gravemente lesivi degli interess idei cittadini ;

che l'attività economica generale

BAMBI. — Al Ministro di grazia e

dell ' importante centro commerciale e por -! tuale di Livorno, in continuo sviluppo ,

mal sopporta lo stato di paralisi al qualeil contenzioso sta definitivamente avvian-dosi ;

che il numero dei procedimenti pen-denti, in crescendo, ha raggiunto un li -mite ormai invalicabile qualora si vogli atenere conto delle conseguenze economi -che e di lavoro delle parti in causa, frale quali aziende e persone ;

tutto ciò premesso, l'interrogantechiede di conoscere quali provvedimentiil Ministro intende adottare sia per pro -muovere la reistituzione della 3' sezionedel tribunale di Livorno, sia per l 'amplia-mento dell'attuale pianta, o per la suareintegrazione numerica, nell 'ambito delle

giustizia. — Per sapere se è al corrente proprie competenze.

(4-01809)

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INTERROGAZION IA RISPOSTA ORAL E

SERVELLO, MENNITTI, SANTAGATI E

RUBINACCI . — Al Ministro del tesoro . —Per conoscere l'atteggiamento del Govern oa proposito di notizie di stampa che ri-feriscono indiscrezioni su una ispezione ch ela Banca d'Italia avrebbe disposto nei con -fronti del Banco Ambrosiano e che avreb-be accertato l'esistenza di irregolarità nel -l'amministrazione dell'istituto milanese ,nonché reati penali che riguarderebbe-ro « esportazione clandestina di capitali ,violazioni delle leggi bancarie, falso in bi-lancio, false comunicazioni e illegale ri-partizione di utili » .

Gli interroganti chiedono di conoscerequali provvedimenti siano stati adottatidal Ministero del tesoro e dalla Banca d'I -talia, e ciò anche in relazione ad interess ipolitico-editoriali che coinvolgerebbero l aBanca e un grosso gruppo editoriale in unintreccio di partecipazioni e di prestiti no ncompatibile con il regolare svolgimento d iattività di credito .

(3-00954)

COVATTA . — Al Ministro dell'interno .— Per sapere :

se è a conoscenza degli atti di inti-midazione e di provocazione posti in ope-ra negli ultimi giorni dagli aderenti alFronte della gioventù, organizzazione fian-cheggiatrice del MSI, nella città di Parma ,e in modo particolare ai danni degli stu-denti del liceo scientifico « Ulivi » ;

se è a conoscenza dell'invio di un alettera minatoria contenente un proiettile ,presumibilmente da parte della stessa or-ganizzazione, alla redazione di Radio po-polare;

quali misure intende prendere per ga-rantire l 'ordine democratico nella città d iParma, tutelare la sicurezza degli studen-

ti, e dei redattori e della redazione di Ra -dio popolare, impedire che nella città d iParma si crei un clima analogo a quelloche, nel 1972, culminò nell 'assassinio delgiovane democratico Mariano Lupo, da par -te di elementi fascisti .

(3-00955 )

CICCIOMESSERE, AGLIETTA MARI AADELAIDE, AJELLO, BOATO, BONINOEMMA, CRIVELLINI, DE CATALDO, FAC -CIO ADELE, GALLI MARIA LUISA, MAC -CIOCCHI MARIA ANTONIETTA, MELE -GA, MELLINI, PANNELLA, PINTO, ROC-CELLA, SCIASCIA, TEODORI E TESSARIALESSANDRO . — Al Presidente del Con-siglio dei ministri . — Per sapere, in re-lazione all'ennesimo assassinio di un gio-vane ladruncolo, Michele Masotina, cheavrebbe tentato di rubare una « vespa » ,colpito alla schiena, giovedì 29 novembrea Torino, da un colpo sparato dall'agentedi pubblica sicurezza Franco Granito eagli analoghi episodi denunciati con leinterpellanze n. 2-00050 e 2-00189, se nonritiene che questi comportamenti delleforze di polizia rappresentino una adegua-ta e legittima risposta dello Stato al ter-rorismo privato e alla criminalità .

(3-00956)

CARADONNA. — Al Ministro dell'in-dustria, del commercio e dell'artigianato .— Per conoscere se risponda al vero cheil Governo intende aumentare in modocospicuo l 'assicurazione obbligatoria perle automobili e, in caso affermativo, s enon ritenga il suddetto aumento una ul-teriore grave spinta al fenomeno inflazio-nistico e un onere altamente gravoso perla massa degli automobilisti .

L'interrogante chiede altresì se il Mi-nistro interessato ritenga compatibile conla sua professione privata di agente assi-curativo l'emissione di un provvediment oche avvantaggerebbe esclusivamente lecompagnie di assicurazione .

(3-00957)

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Stampa effettuata negli Stabiliment iTipografici Carlo Colombo S. p. A .in Roma, Via Uffici del Vicario, 15