Popolis - Dicembre 2014

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Mensile di attualità, economia, informazione e cultura cooperativa IN QUESTO NUMERO Un anno di Cassa Padana La natività nell’arte BenEssereAnziani, la sfida continua Anno 13 12 dicembre 2014

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Popolis è l'house organ di Cassa Padana Bcc.

Transcript of Popolis - Dicembre 2014

Mensile di attualità, economia, informazione e cultura cooperativa

IN QUESTO NUMERO

Un anno diCassa Padana

La natività nell’arte

BenEssereAnziani,la sfida continua

Anno 13

12dicembre 2014

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Popolis, periodico mensiledi Cassa Padana autorizzazione del Tribunaledi Brescia, n. 43/2000dell’8 agosto 2000

sede, Villa seccamani, via Garibaldi 25, Leno-Brescia

Redazionemacri Puricelli, [email protected]

Lidia sbarbada, [email protected]

Armando rossi e Debora Zanini, [email protected]@popolis.it

sede: Villa seccamani, via Garibaldi 25, Leno-BresciaTel. 030 9040270 [email protected]

Comitato di redazioneFranco Aliprandi, stefano Boffini, Andrea Lusenti, Luigi Pettinati, macri Puricelli, Armando rossi, Lidia sbarbada

Hanno collaborato a questo numero: Valentina Bragazzi, stefano De stefani, Daniela iazzi, Barbara Ponzoni, marco sacchi, Laura simoncelli, silvano Treccani, Paola Zani

Fotografie:Valerio Gardoni, Virginio Gilberti, marco sacchi, Paola Zani

In copertina: In copertina: Affresco Natività di Lattanzio Gambara. Chiesa di san Cristo (santissimo corpo di Cristo) missionari saveriani - Brescia

Stampa: staged, s. Zeno N. (Bs)

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3La speranza ben fondata

4-5La natività nell’arte

6-7Un anno di Cassa Padana

8-9Gennaio 2015: al via il restauro della cappella del Castello di Padernello

Turismo cinese. Istruzioni per l’uso

10-11Premio Roby Telli

Profit e non Profit insieme per la comunità

12-13Per caso e per solidarietà...in musica:concerto di Natale in Santa Maria in Vado

Insieme aiutiamo Pietro

Io non ho paura: il musical contro la violenza in trasferta a Vigarano

14-15 Giovanni Paolo TV, una

televisione senza confini

16-17Ferro, rame, passione e creatività:il World Trade Center e le Torri Gemelledi Italo Laffranchi

I cinesi sono differenti

18-19BenEssereAnziani,la sfida continua

20-21Un naso rossoin corsia

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LA sPerANZA BeN FoNDATA

Si chiude un anno intenso, difficile per le comunità locali in cui operiamo.

Sono anni duri di cambiamento epocale. La classe dirigente, a vario titolo e

livello, è oggi in particolar modo chiamata in causa. Deve svolgere, con spirito

di servizio, un ruolo fondamentale nell’immaginare le vie del futuro e traghettare

l’esistente verso il nuovo.

Siamo come dei cantieri in costruzione – o ricostruzione – con la complicazione che nel

frattempo al loro interno la vita scorre con tutti i problemi e le incognite del presente.

E’ una fatica che affrontiamo con ottimismo, pur consci della situazione esistente.

E il messaggio della speranza cristiana, legata al Santo Natale, in questo senso ci viene

in aiuto. E’ una speranza non basata sull’alea di una lotteria, sulla fortuna o sul caso,

ma su valori, contenuti e basi solide. Come ciò che ispira quotidianamente le scelte e il

modo di agire della Cassa.

A nome del Consiglio di amministrazione auguro ai dipendenti, ai clienti e ai soci di

vivere la quotidianità, il contesto socio-economico in cui sono inseriti con questo tipo

di atteggiamento e certezza di fondo rispetto a ciò che ci attenderà nel futuro.

Vittorio Biemmipresidente Cassa Padana Bcc

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i N P r i m o P i A N o

LA NATiViTà NeLL’ ArTe iNCoNTro CoN mArCo HorAk, sTuDioso Di ArTe ANTiCA

Da Bonanno Pisano a Chagall, passando per il bresciano Vincenzo Foppa. il desi-derio di celebrare e raffigurare la magica notte del Natale ha origini molto lontane e resta un tema perennemente attuale.

La natività è uno dei soggetti più antichi e più rappresentati nella storia dell’ar-te cristiana. Con essa si vuole comme-morare la nascita di Gesù in modo ora

narrativo, ora celebrativo, simbolico o figurativo, a seconda delle finalità e della sensibilità di cia-scun artista. Il desiderio di celebrare e raffigurare la magica notte del Natale ha origini molto lonta-ne. Quando nasce questa tradizione? Chi sono i primi pittori che hanno raffigurato la natività?

Impossibile rispondere in termini precisi in quanto si tratta di un tema sempre presente nella storia dell’arte e sempre di attualità: ad esempio una rappresentazione della Natività di Marc Chagall, uno dei protagonisti dell’arte del XX secolo, scomparso nel 1985 all’età di 98, presenta similitudini composi-tive con la Natività di Cristo realizzata da Bonanno Pisano per la porta di San Ranieri del Duomo di Pisa nel 1190! Come vede, pur essendo trascorso tra le due opere quasi un millennio, la raffigurazione della Natività resta un tema perennemente attuale.

Nella lunga storia dell’iconografia della nativi-tà, la Madonna ha sempre avuto un ruolo di prota-gonista e una posizione centrale nella scena.

di Daniela Iazzi | [email protected]

Vincenzo foppa - Natività di Gesù - Chiesa di Santa Maria Assunta - Brescia

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APPuNTAmeNTo ALLA LuBes

La natività nell’arte è il tema dell’ul-timo incontro del 2014 della Lubes, la Libera università intitolata ai santi Be-nedetto e scolastica sostenuta dalla Fondazione Dominato Leonense e giun-ta al quinto anno di attività.

A parlare di natività e soprattut-to dell’artista rinascimentale Vincenzo Foppa, il 17 dicembre alle ore 15 nelle sale di Villa Badia a Leno, sarà proprio il professor marco Horak che oltre a es-sere esperto d’arte antica è perito d’ar-te del Tribunale di Piacenza.

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Libera Università dei SantiBenedetto e Scolastica

Conversatio ad pulchrum pro bono

Libera Università dei SantiBenedetto e Scolastica

Conversatio ad pulchrum pro bono

Sono d’accordo con lei. Infatti no-nostante le norme della Controriforma imponessero la rappresentazione della figura di Maria in adorazione di Gesù neonato, il quale pertanto sarebbe dovu-to risultare sempre al centro della scena in ogni componimento pittorico, in real-tà nella maggioranza dei dipinti che co-nosciamo sul tema della Natività, e sono moltissimi, è la figura di Maria a essere dominante.

Vincenzo Foppa fu uno dei più grandi esponenti del Rinascimento ita-liano. Originario di Bagnolo Mella, in provincia di Brescia, interpretò magi-stralmente il tema della natività.

Il dipinto di Foppa, “Natività di Gesù” custodito nella chiesa di San-ta Maria Assunta a Brescia, è una delle rappresentazioni più intense e qualitati-vamente più rilevanti del tema della Na-tività nell’ultimo millennio. E conferma sostanzialmente quanto riferivo prima, cioè la scelta della Madonna come figu-ra centrale della composizione pittorica. E’ un’opera straordinaria, che si rivela di qualità elevatissima in ogni sua par-te, anche in quelle che costituiscono, in un certo senso, un’appendice alla scena, come ad esempio lo splendido paesag-gio di fondo.

Quali sono gli elementi che lo con-traddistinguono rispetto ad altri pittori dell’epoca?

A mio parere il tratto più caratteri-stico della rappresentazione di Vincenzo Foppa è la resa plastica della figura di Maria, che pare emergere in rilievo dalla superficie pittorica, quasi si trattasse ap-punto di un bassorilievo. La stessa con-formazione la ritroviamo in altre opere note di Foppa, come nella Madonna del Libro, alla Pinacoteca del Castello Sfor-zesco di Milano, o nella Madonna con il Bambino e un angelo, alla Galleria degli Uffizi di Firenze. E’ sicuramente un trat-to che caratterizza le composizioni del grande pittore bresciano e ne evidenzia le straordinarie doti tecniche.

Nella società di oggi c’è ancora spa-zio per la natività?

C’è e ci sarà sempre spazio per un tema che, per i suoi profondi significati umani e religiosi, ha sempre affascina-to tutti nel corso dei secoli. Purtroppo ciò che forse manca oggi è la presenza di artisti della straordinaria levatura di Vincenzo Foppa e di tutti gli altri gran-di geni del passato, che hanno scritto pagine probabilmente insuperabili nella storia dell’arte. Però questa mia conside-razione non è da intendersi solo negati-vamente, quasi fosse un presagio pessi-mistico sul futuro dell’arte. In effetti sono convinto che anche oggi ci siano perso-nalità artistiche potenzialmente molto interessanti, però è il mercato dell’arte che troppo spesso ne condiziona la pro-duzione e a volte ne soffoca la creatività.

Assistiamo al sopravvento del mercato sulle idee e sulla libera manifestazione del pensiero e ciò costituisce il limite odierno.

Lei ha avuto un primo contatto con la nostra Fondazione nella primavera scor-sa, quando è venuto a Villa Badia per presentare un libro scritto dal principe Maurizio Gonzaga. Posso chiederle che impressione ha tratto della nostra istitu-zione?

E’ stato un incontro molto positivo e sono stato colpito e profondamente am-mirato da questa vera e propria “fucina” di manifestazioni culturali. Confesso che non conoscevo prima la Fondazione Do-minato Leonense, anche se ne avevo senti-to parlare positivamente all’Accademia di belle arti LABA di Brescia dove ho tenuto workshop, ma non sapevo del complesso di attività promosse dalla Fondazione e dall’università LUBES. Spero di avere in futuro l’occasione di collaborare ancora con le vostre istituzioni, la cui dinamica attività è resa possibile dal sostegno di Cassa Padana Bcc, che in questa merito-ria iniziativa dimostra una notevole lungi-miranza culturale che spero possa essere imitata anche da banche di altri territori. In questo momento ce ne sarebbe un gran bisogno. ●

l A b A n C A A l t u o S e R v I z I ol A b A n C A A l t u o S e R v I z I o

uN ANNo DiConfermata per il biennio 2014/15 la convenzione tra Cassa Padana e Acli di brescia. Fra i nuovi servi-zi anche la compilazione dei mo-delli 730 e unico.Ancora un anno di sperimenta-zione per il progetto sanitario di riabilitazione che dal 2006 vede insieme Cassa Padana e Villa Gemma di Gardone riviera.si è tenuto presso il teatro Fi-lodrammatici di Cremona un concerto dei “giovani musicisti mantovani”, allievi del Conserva-torio di musica Lucio Compiani di mantova, promosso dall’Associa-zione “melodica Armonia” con la collaborazione di Cassa Padana.il Castello di Padernello ospita la mostra “la Pietà” del pittore dalmata Federigo Bencovich, det-to anche Dalmatino, artista che studiò a Venezia nei primi anni del ‘700.

L’associazione Centro natura Amica organizza, in località Valloni di Gus-sola (Cremona), il tradizionale “Asi-no Day”, giunto alla Viª edizione.inaugurata a Verona la mostra per-manente dell’artista cinese zhu Renmin: artista, ecologista, archi-tetto sostenibile e progettista am-bientale.inaugurata la nuova sede della fi-liale di Rovigo. operativa da fine giugno, è dotata anche di uno spa-zio autonomo che ospiterà eventi e mostre.“Il soffio umano di timo bortolotti”, a sessant’anni dalla scomparsa un degno riconoscimento allo scultore camuno con una mostra delle sue opere.terza edizione di teatrAction. Gior-nata della creatività teatrale a Leno. ospite d’eccezione Lucilla Giagnoni.

Assemblea annuale dei soci: approvato il bilancio 2013 in leggero utile ed eletto il nuovo Consiglio di amministrazione.Popolis incontra manlio milani, fondato-re della Casa della Memoria di brescia, in occasione dei quarant’anni della stra-ge di Piazza Loggia.

“Ml, Io non ho paura”, un musical solidale, made in Cas-sa Padana, in favore dell’Associazione Giulia, per aiutare i bambini e le famiglie.“Padernello Jazz”: tre concerti nella splendida cornice dell’antico maniero, organizzati dalla Fondazione Nym-phe e dall’Associazione Cieli Vibranti.Cassa Padana entra a far parte di Febea, la rete delle banche etiche d’europa, 25 soggetti di 14 Paesi diversi.

un nuovo video colonscopio è in dotazione alla Casa della Salute di San Secondo Parmense. un importante contri-buto è venuto da Cassa Padana, area di Parma.Quinta missione in Cina: Cassa Padana ha accompagnato un gruppo di imprenditori dei settori biomedicali e agroa-limentare a Ningbo e Nanchinosi rinnova dulcissima, la più ghiotta rassegna di dolci, ga-stronomia e artigianato mantovana promossa da Fonda-zione Dominato Leonense e Comune di Cavriana.

Al via la Viª edizione del Master post diploma in “esperto di Credito Coopera-tivo glocale”.si svolge presso il nuovo Forum di Cassa Padana l’incontro “#tag europa”, esperienze europee a confronto su territorio, ambiente e giovani, a cui hanno partecipato alcune banche che aderiscono a Febea.il Premio Cuore Amico, il nobel dei missionari, da quest’anno dedicato a Paolo Vi, è andato a Bepi Tonello, direttore esecutivo del FeeP – Fondo ecuatoriano Populorum Progressio.Termina il percorso formativo, inizia ad operare il progetto Casa delle Imprese.

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a cura di Silvano [email protected] PADANA

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inaugurato il nuovo Centro po-lifunzionale di Cassa Padana a Leno e la nuova piazza intitolata al Dominato Leonense.Presentato lo spettacolo teatra-le “Popolis is Music”, realizzato dalla scuola “il Teatro di Deside-rio” di Leno (Brescia).muore all’età di 92 Mario lodi, maestro, scrittore e pedagogo. e’ stato per tanti anni collaboratore di Popolis e Cassa Padana.

messa on line della nuova rele-ase di Popolis.it, realizzata uti-lizzando le tecniche più recenti che permettono una completa compatibilità anche con il mondo mobile.“Profit e non Profit – Insieme per la comunità”, interessante convegno organizzato dal Cisvol CsV di Cremona in collaborazio-ne con Cassa Padana.Nella filiale di Brescia via Valle Camonica workshop interamen-te dedicato all’ “evento” inteso come strumento ideale per la va-lorizzazione del territorio.

Per il terzo anno consecutivo, torna il festival “I volti del Ro-manino. Rabbia e fede”, pro-mosso dall’associazione Cieli Vibranti in collaborazione con Cassa Padana.una delegazione cinese in rap-presentanza del gruppo red star macalline, la più grande catena commerciale di mobili in Cina, ha fatto visita, accompagnata da Cassa Padana, a due aziende lo-cali del territorio veronese.Missione in Palestina di Cassa Padana a fianco di undici coope-rative di Credito e risparmio dei territori occupati.

inaugurato a luglio, si conclude il centro estivo teatrale in villa badia, dedicato soprattutto ai bambini, organizzato dal Teatro Caramella e dalla Fondazione Domi-nato Leonense.entra in vigore la legge che riforma la cooperazione italiana allo sviluppo. Novità importante è che le imprese cooperative e sociali che abbiano ma-turato esperienze e compe-tenze nella cooperazione, quindi anche Cassa Padana, diventano soggetti eleggibili per i progetti della cooperazione italiana.

Dopo gli appuntamenti di Cigole, Viarolo, Verona, rovigo e Legnago, si conclude a Ferrara il road show dei “Popsy Music” per la ricerca contro l’Atassia organizzato dalla Fondazione A.C.A.r.e.F. Termina la Viª edizione dell’oGV (organizzazione geometrie variabili) che ha coinvolto fino ad ora 162 dipendenti di Cassa Padana.

Dodicesima edizione della Fiera di San benedetto: un pro-gramma ricco di eventi, con particolare riguardo al decennale della Fondazione Dominato Leonense.Nasce una nuova area in Cassa Padana, quella di Rovigo e Fer-rara, che comprende le filiali di rovigo, Badia Polesine, Lendi-nara e Ferrara.Presso il nuovo Forum di Cassa Padana si svolge, in videoconfe-renza, un incontro fra un centinaio di aziende del territorio e il Consolato generale d’Italia a Shanghai.nel parco di villa badia, nuove indagini archeologiche rivelano un insediamento medioevale correlato al monastero longobar-do che qui sorgeva.

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GeNNAio 2015: AL ViA iL resTAuro DeLLA CAPPeLLA DeL CAsTeLLoDi PADerNeLLo

di Laura Simoncelli [email protected]

una piccola scalinata porta all’in-gresso della chiesetta del Castel-lo, costruita nel ‘400 per volontà dell’ultimo Martinengo del ramo di

Padernello, il nobile e ricchissimo Girolamo Sil-vio. La Cappella, utilizzata per anni dalla famiglia

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di Laura Simoncelli [email protected]

Martinengo e Salvadego per celebrare le funzio-ni religiose legate alla famiglia, verrà restaurata per riportare all’antico splendore lo spazio sacro all’interno del bel maniero bresciano. Prosegue così, dopo la risistemazione della Sala Rossa e del Salone da ballo, l’opera di rivalorizzazione e cura della Fondazione Nymphe iniziata nel 2005 e vol-ta al recupero di uno dei luoghi più suggestivi e ricchi di storia della bassa bresciana.

“L’intervento prevede il rifacimento del soffitto e il restauro dell’antico altare ligneo” - spiega Do-menico Pedroni, vicepresidente dell’associazione Nymphe - “Il bando vinto, dal titolo «Tra fede e potere, le Cappelle dei castelli Martinengo», è sta-to assegnato a Padernello dalla Fondazione della Comunità Bresciana per la cifra di 16 mila euro e dalla Fondazione Asm per l’importo di 7 mila euro. Due importanti realtà operative sul territorio da molti anni, a sostegno delle idee culturali più significative”.

L’intervento sulla Cappella - a cura dei re-stauratori Marina Baiguera e Roberto Fodri-ga, secondo il progetto dell’ingegnere Sandro Guerini - va a completare il restauro dell’angolo nord-ovest del primo piano del maniero e mira ad incrementare il numero dei visitatori del ca-stello (55 mila nel 2013), offrendo un percorso più completo e accattivante, anche in vista dell’Expo 2015.

“Per completare l’opera di restauro della Cap-pella serviranno altri 55 mila euro, a fronte dei 23 mila attualmente disponibili,” – ricorda il vicepre-sidente – “ l’importo che manca dovrà essere re-perito dalla Fondazione stessa, ma siamo certi di riuscire a trovare i fondi necessari per completare un’opera così importante e significativa”.

Il restauro sarà completo entro marzo 2015. In occasione dell’inaugurazione, annuncia Pedroni, “è stato chiesto ai Musei di Santa Giulia la restitu-zione momentanea del quadro originale di Sante Cattaneo rappresentante San Faustino Giovita. Una magnifica tela settecentesca che abbelliva un tempo l’interno della Cappella Martinengo”. ●

Estate di fuoco per gli arrivi di turisti cinesi in Italia. Una sorta

di prova generale dell’onda-ta attesa l’anno prossimo per l’Expo di Milano: per quell’oc-casione si parla di un milione di visitatori cinesi. Un aumen-to dovuto a tante ragioni, ma soprattutto alla decisione del Governo cinese di alleggerire la tempistica per ottenere i visti turistici. Fino a qualche anno fa erano necessari 6/7 mesi per averli, oggi arrivano en-tro uno al massimo due mesi. I dati dell’ambasciata italiana a Pechino, relativi a tutta la rete consolare, indicano un totale di 345 mila visti nel 2013, ma nei primi 5 mesi del 2014 i visti avevano già toccato quota 145 mila, con un incremento rispet-to allo stesso periodo dell’anno scorso del 17,3%.

E’ sotto gli occhi di tutti che la popolazione, la cultura e la grandezza economica della Cina siano un enorme poten-ziale di cui tener conto, anche e soprattutto per il turismo nel territorio che gravita attorno all’Expo 2015. Ma i turisti cine-si non sono facili. O piuttosto hanno abitudini che gli opera-tori italiani devono conoscere. Piccole cose, ma che per loro fanno la differenza. Si aspetta-no di trovare in camera un bol-litore per il tea, alla reception qualcuno che parla un po’ di cinese, la connessione wifi libe-ra in ogni angolo dell’hotel (ca-mera compresa), qualche cibo

particolare per la colazione o il pranzo. E’ proprio per aiutare gli operatori turistici bresciani che l’associazione “La Leones-sa e il drago” in collaborazione con Federalberghi di Brescia e con il patrocinio del Comune, ha promosso lo scorso novembre il seminario Incoming del turismo cinese, che ha offerto una pano-ramica il più possibile completa del mercato turistico cinese, con particolare attenzione alla stra-tegia aziendale.

Ma perché una banca in tutto questo? Lo spiega Davide Gibel-lini, capo area del bresciano per Cassa Padana: “La nostra banca, nello spirito cooperativo, non ha come finalità l’utile. L’utile è un mezzo per lo sviluppo e la cresci-ta sostenibile del proprio territo-rio. La nostra mission è aiutare le aziende a trovare nuove prospet-tive e una di queste è senza dub-bio costituita dal mercato cinese. Dal 2010 abbiamo iniziato delle missioni commerciali in Cina, arrivando ad avere un presidio fisso a Ningbo, ottenendo ottimi riscontri, oltre che un enorme ar-ricchimento culturale”.

Turismo CiNese, isTruZioNi Per L’usodi Barbara Ponzoni [email protected]

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I n o S t R I P R o g e t t IA C R e M o n A

Forse non tutti san-no che a Cremona esiste una possibi-

lità molto interessante per i giovani: il corso di laurea in fisioterapia (dipendente dall’Università di Brescia), che statisticamente garan-tisce una percentuale di im-piego - a un anno dal termi-ne degli studi - pari al 95%.

“Nella nostra città la sede di Fisioterapia esiste dal 1994 e prevede un numero chiuso di iscritti, circa 35, in base alle possibilità di tirocinio”, spie-ga Marita Mariotti, direttrice della didattica e attività per il

corso, “teoria e pratica han-no lo stesso peso: il tirocinio è molto importante e chi non supera questa prova deve ri-petere l’anno, proprio perché è l’esperienza sul campo che fa la differenza”.

Gli anni trascorsi in que-sto corso sono molto tosti, ma la preparazione che ga-rantiscono è veramente qua-lificante. Tanto che molti di questi nuovi professionisti decidono poi di aprire un proprio studio.

Aggiunge Mariotti: “Nel tempo la tipologia di impie-go è cambiata, pochissimi

Premio roBY TeLLiuN riCoNosCimeNTo ALLA miGLiore Tesi DeL Corso Di FisoTerAPiA A CremoNA, eCCeLLeNZA DeL TerriTorio

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di Barbara Ponzoni | [email protected]

in memoria di roby, un ragazzo in gamba, sem-pre sorridente, vitale e altruista, uno studente che spiccava su tutti. Appuntamento con l’ot-tava edizione il 10 di-cembre in aula magna dell’ospedale maggiore.

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Premio roBY TeLLiuN riCoNosCimeNTo ALLA miGLiore Tesi DeL Corso Di FisoTerAPiA A CremoNA, eCCeLLeNZA DeL TerriTorio

trovano lavoro in strutture pubbliche, tanti nel settore dello sport. Di notevole ri-lievo stanno assumendo le pratiche di medicina non con-venzionale, come lo shiatzu, la riflessologia plantare e tutte le medicine orientali. Fortuna-tamente la cultura del benes-sere a 360°, in senso olistico, sta prendendo piede sempre di più: questo presuppone anche un continuo aggior-namento delle conoscenze che il nostro corso di laurea garantisce stando sempre al passo con i tempi. Le possibi-lità sono molte, anche perché il massaggio è applicabile dal neonato all’anziano, in ambito medico e riabilitativo, esteti-co e posturale. Pensi che una delle professioni più ricercate è la riabilitazione logoterapi-ca, oppure quella legata alle malattie del cuore. Dove c’è un muscolo, c’è possibilità di un intervento mirato a livello fisioterapico”.

Queste conoscenze, così alternative e nuove, bene sono rappresentate nelle an-nuali tesi di laurea (solo per citarne alcune: l’uso dell’olio di lavanda, il massaggio neo-natale, il massaggio in geria-tria). Dal 2008, per premiare il miglior elaborato esiste il Premio Roby Telli. Ma chi era Roby Telli? “Un ragazzo in gamba, sempre sorridente,

vitale e altruista, uno studen-te che spiccava su tutti. Pur-troppo nel 2008, andando a un allenamento di basket, ha subito un gravissimo inci-dente e ha perso la vita. Da quell’anno, in sua memoria, ho pensato di istituire questo premio, perché possa essere da incentivo alle nuove clas-si. Un incentivo alla continua ricerca, all’impegno ed al vi-vere in maniera sana e con altruismo”, racconta la dotto-ressa con un velo di tristezza misto a emozione.

Il 10 dicembre, nell’aula magna dell’Ospedale Mag-giore di Cremona, ci sarà la cerimonia di premiazione della settima edizione del Premio, che prevede un rico-noscimento in denaro per la migliore tesi di laurea dell’an-no accademico 2013/2014, anche grazie al contributo di Cassa Padana Bcc, da sempre al fianco di questa iniziativa. L’evento, come da tradizione, è legato a una lec-tio magistralis, un convegno aperto a tutti. Quest’anno il tema sarà “Il benessere dei lavoratori. Il progetto regio-nale WHP (Work Health Pro-motion), guadagnare salute, forma fisica e benessere”. A intervenire saranno il dottor Roberto Moretti, responsa-bile regionale di questo pro-getto di prevenzione e salute

dei lavoratori, ed Enea Anto-niazzi, medico del lavoro.

Dopo questa parte più formale i ragazzi potranno divertirsi con la tradiziona-le partitella di basket con gli “Amici di Roby Telli”, un gruppo di giovani che, in memoria dell’amico, si ritro-vano per eventi sportivi e di intrattenimento, con un oc-chio alla solidarietà. ●

Partecipazione e coinvolgimento sono state le parole chia-ve del convegno organizzato il 6 novembre scorso da Cisvol di Cremona, in collaborazione con Cassa Padana, Fondazione Comunitaria, Comune di Cremona e Azienda Sociale Cremonese. L’incontro, grazie alle testimonianze concrete dei relatori, ha dato modo ai presenti di esplorare le possibili traiettorie di collaborazione tra mondo profit e non profit in relazione all’obiettivo comune di sviluppo e crescita del territorio cremonese.

PReMIoRoby tellI

Mercoledì10 dicembre 2014ore 14.00Aula magna del-l’ospedale maggiore, CremonaInfo: marita mariotti Tel 0372 408124 [email protected]

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Cosa accade quando genitori e figli, amicizie ventennali e nuove conoscenze condividono la stessa passione? Cosa succede se quella stessa passione riesce ad abbattere divisioni di genere

e generazione? E cosa succede se questi uomini e donne ap-passionati decidono di mettere la loro musica al servizio della comunità? Succede che per Natale ci si ritrova tutti insieme nella più bella chiesa di Ferrara, si suona sorridendo, si ac-carezzano violini e pianoforti, si cantano lodi al Signore e si celebra la solidarietà.

Ensemble per Caso, l’orchestra protagonista di questo ap-

Per CAso e Per soLiDArieTà...iN musiCA

puntamento sostenuto dalla filiale di Ferrara di Cassa Padana - e che vedrà l’incasso (l’entrata è a offerta libera) interamente devoluto alla parrocchia e alla famiglie bisognose – è un grup-po musicale molto particolare. Non tanto per la musica che fa quanto per i musicisti che lo compongono. Alcuni dei suoi componenti suonano da anni, alcuni hanno alle loro spalle una carriera ventennale, la maggior parte sono padri e madri. Altri invece sono poco più che ragazzi con una gran passione e tenacia nello studio che li anima. Accade anche che i musici-sti veterani siano i genitori dei giovani musicisti. Madri, padri, figli e figlie insieme a godere della magia delle note.

CoNCerToDi NATALe

iN sANTA mAriAiN VADo

di Macri Puricelli | [email protected]

I n o S t R I P R o g e t t IA F e R R A R A

Così è stato e dal desiderio di far musica insieme e rein-ventare classici che ormai fanno parte del patrimonio cul-turale dell’umanità, è nato un gruppo che per la tipologia degli strumenti che lo costituiscono, non appartiene di cer-to allo standard concertistico tradizionale, ma che sa rega-

eNsemBLe Per CAso e Coro PoLiFoNiCo s.AGosTiNo iN CoNCerToChiesa di Santa Maria in vado - Ferraramercoledì 17 dicembre, ore 21Info: 0532.713610

Programma: • A. Vivaldi Concerto in La+ rV158 per orchestra d’archi e b.c. •J.s. Bach Corale dalla cantata BWV 147 per coro e orchestra • A. Corelli Concerto grosso “Fatto per la notte di Natale” op.6 n.8 • W. A. mozart mottetto “Ave Verum Corpus” k 618 per coro e orchestra • A. Vivaldi Gloria in re+ rV589 per soli, coro e orchestra

ensemble per Caso diretto da Pierclaudio Fei è formato da Lucia Lago, stefano Franzoni, matteo sartori, Giorgio riberto, simone Baroni, Francesco menini, Filippo Zattini, monica Tecchiati, michele rimondi, matteo De stefani, Camilla Gori, martina monti, katia Zanetti, mario Donnoli (violini); martina sartori, Filippo Benvenuti, Julie shepherd, Fiorenza Barutti (viole); Clara sette, Andrea Franchi, stefano Crepaldi, sandro Pasqual (violoncelli); enrico scavo, Gianluigi Giordano (c.bassi); Franco sartori (continuo); riccardo Baldrati (tromba); roberto Valeriani (oboe); Alessandra Gavagni (organo). Coro polifonico s. Agostino: m° preparatore, riccardo Galli; contralto, marcella Ventura; soprano, miho kamiya.

lare emozioni e nuove scoperte timbriche.

Da questa sinergia artisti-ca nasce l’ Ensemble per Caso. Dalla musica operistica alla sin-fonica fino alla musica popolare, l’intento è quello di accompa-gnare il pubblico in un intrigante viaggio musicale ricco di brani conosciuti e intramontabili. Co-protagonista del concerto sarà il Coro polifonico Sant’Agosti-no. Nato nel 1997 per iniziativa di don Massimo Nanni, il coro è una formazione a voci miste composta da soprani, contralti, tenori, bassi. Ha animato e ani-ma tutt’ora le celebrazioni litur-giche con particolare impegno nelle solennità e nei tempi forti dell’anno liturgico, pur inter-

venendo anche in altre occasioni come matrimoni e varie ricorrenze. Il repertorio è caratte-rizzato da brani di musica sacra: corali, mottetti di autori celebri (Bach, Mozart, Hassler, Bruckner), brani del reper-torio gregoriano, sia con accompagnamento d’organo che a cappella. ●

Io non Ho PAuRA: Il MuSICAl ContRo lA vIolenzA In tRASFeRtA A vIgARAno

metti una sera un gruppo di ragazze e ragazzi che ballano e suonano sul palco. Aggiungi una storia d’amore (scritta da Demetrio Pedace), le musiche dei can-

tanti italiani più amati (Negrita, elisa, Fiorella mannoia, Alex Britti) e un obiettivo di solidarietà (nei confronti dell’associazione Giulia onlus alla quale sarà devoluto il ri-cavato della vendita dei biglietti). infine raggruppa gli ideatori (la filiale Cassa Pada-na di Ferrara e il Jazz studio dance di Ferrara). Avrai “mL, io non ho paura”, un mu-sical sulla forza della passione. Dopo la prima del giugno scorso al Teatro Comu-nale di Ferrara e la “replica” il 25 novembre, Giornata internazionale contro la vio-lenza sulle donne, in sala estense, il musical il 5 gennaio andrà in scena al PalaVigarano di Vigarano mainarda. il ricavato del-la serata andrà alla rea-lizzazione del futuro mu-seo che il paese vuole de-dicare a un illustre concit-tadino: Carlo rambaldi, il papà di eT di spielberg, tre premi oscar per gli ef-fetti speciali, scomparso nell’agosto 2012.

Info: 0532.713610.

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InSIeMe AIutIAMo PIetRo

il 23 dicembre Cassa Padana si è riser-vata un intero ristorante, il Bianconiglio

di Ferrara, per un invito e uno scopo spe-ciali: brindare al Natale insieme ai clien-ti e aiutare Pietro, un bambino ammalato che deve essere operato negli stati uniti e che da circa un anno moltissimi ferraresi stanno aiutando a vario titolo, soprattut-to impegnandosi a raccogliere i fondi che serviranno alla famiglia per far fronte alla trasferta e all’intervento.La cena (che costerà 20 euro: 10 andran-no a Pietro e 10 alle spese vive sostenu-te dal ristoratore) sarà per 200 persone e sarà animata da musica anni ottanta, da-gli spandau Ballet ai Duran Duran pas-sando per raf, suonata dal musicista bo-lognese marco rossi.Nota di servizio: per partecipare alla cena, bisognerà presentarsi con un look anni ‘80. Almeno un boa di struzzo (finto) per le signore e jeans a zampa di elefan-te per i signori.Info e adesioni in filiale Cassa Padana a Ferrara: 0532.713610.

I n o S t R I P R o g e t t IA P A R M A

GioVANNiPAoLo TV

uNA TeLeVisioNe seNZA CoNFiNi

A Parma c’è una televisione par-rocchiale che ha grandi ambi-zioni. oggi fa riferimento all’area parmense, ma presto potrebbe essere in grado di seguire e tra-smettere eventi in tutta italia e in europa. Grazie a una regia mobile per la quale anche Cassa Padana si è mobilitata.

È don Francesco Rossolini che ci racconta la bellissima esperienza dell’emittente te-levisiva Giovanni Paolo TV.

Parroco da 23 anni, è stato sempre a Parma e negli ultimi 16 anni è reggente delle parrocchie di San Paolo e Vicopo’, il quartiere della filiale di Cassa Padana di via Mantova. Fin dagli anni del semi-nario, don Francesco aveva il deside-rio di diffondere il Vangelo attraverso i media moderni. Questo progetto ora è realtà.

Proviamo a ripercorrere le tappe, non sempre facili, di questo percorso. La prima esperienza risale al 2003 con la “televisione di strada” che utilizzava frequenze libere di altre emittenti che a causa di “ostacoli geografici”, come ad esempio le montagne, non riuscivano a dare copertura in tutte le zone. Con l’aiuto dei ragazzi della parrocchia e di un ingegnere elettronico vengono tra-smessi i primi rosari, le messe e anche un notiziario settimanale della parroc-chia del quartiere.

Qualche anno dopo, con l’arrivo del digitale terrestre, la possibilità di acce-dere a frequenze in modo più ufficiale diventa una realtà, perché ogni canale ne può ospitare diverse. Don Francesco fonda quindi l’associazione Diffusione Sociale Locale, con acronimo ADLS, nel 2007 che viene riconosciuta dal ministe-ro come fornitore di contenuto: poteva-no quindi fare filmati e trasmetterli. “Le trasmissioni avvenivano sulle frequenze di una televisione regionale chiamata E’ TV. Questa per noi è stata una collabo-razione fondamentale che ci ha dato la possibilità di trasmettere gratuitamente 24 ore al giorno dal 2010 al 2014. Poi ha venduto la frequenza a un nuovo pro-prietario che ci chiede un affitto mensile

di Paola Zani [email protected]

In collaborazione con i colleghi della filiale di Parma, viale Mantova

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che, per ora, riusciamo a sostenere gra-zie all’aiuto dei parrocchiani”.

Sono una ventina i volontari che ogni giorno collaborano assiduamente all’emittente: dal giovane appassionato di comunicazione al pensionato che si rende disponibile a raccogliere contri-buti importanti. La cosa sorprendente è che tutta la comunità locale partecipa a vario titolo e con orgoglio a questo pro-getto.

Il bacino d’utenza è Parma e provin-cia per un totale di circa 200 mila per-sone. I feedback o le richieste dei par-rocchiani fanno capire a don Francesco che il suo sogno da giovane seminarista “funziona”. Ma non basta più, bisogna andare oltre, bisogna allargare il pro-getto ad altre città ad altre province, perfino all’Europa allestendo “una regia mobile”.

“Con un furgone, l’attrezzatura e una parabola, potremmo partecipare a even-ti sul territorio nazionale, ma non solo, e trasmettere in diretta sulla nostra TV”, spiega don Francesco. Cassa Padana ha deciso di collaborare e si è resa di-sponibile per fare una raccolta fondi impegnandosi a raddoppiare la somma raccolta da don Francesco fino alla con-correnza massima di 5000 euro. ●

Le TrAsmissioNi Di GioVANNi PAoLo TV

ogni giorno: notiziario quotidiano delle attività della Diocesi e della par-rocchia; rassegna stampa dei quotidiani l’Avvenire e l’osservatore roma-no; le lodi del mattino, la santa messa e il rosario alla sera; la rubrica del giorno.

rubriche settimanali: il vostro avvenire ci interessa, problemi di educazione giovani-le a cura dell’ex provveditore agli studi di Parma maurizio Dossena; catechesi; Di prete in prete, servizi con testimonianze di parroci morti che sono rimasti nel cuore dei fedeli; diretta degli incontri e delle messe celebrate da Papa Francesco e del Notiziario Vatica-no in collaborazione con il Centro Televisivo Vaticano; Annunciatelo a tutte le genti, testi-monianze via skype di missionari dal mondo; Notiziario dalla Terra santa in collabora-zione con Terra santa News dei Francescani di Gerusalemme; film, documentari, semi-nari, incontri, conferenze a carattere religioso.Frequenza: Canale 93 del digitale terrestre.Web TV: www.giovannipaolotv.it

RACColtA FondI PeR gIovAnnI PAolo tv

Puoi donare 50 euro fino al 15 dicembre sul conto corrente intestato a Associazione Diffusione Locale ApsiBAN: iT50B0834012702000000350095iNFo: [email protected]

I n o S t R I P R o g e t t IA v e R o n A

Ferro, rAme,PAssioNee CreATiViTàiL WorLD TrADe CeNTerDi iTALo LAFFrANCHi

Quasi due anni di lavoro per un’opera voluta e nata per ricordare l’attentato di New York. e firmata da un agricoltore bresciano che è diventato un grande artista. in mostra nella filiale Cassa Padana di piazza Arditi fino al 30 gennaio 2015.

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di Marco Sacchi | [email protected]

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Appena entrato in casa di Ita-lo Laffranchi, la mia atten-zione viene attirata da un quadretto appeso ad una

parete. E’ un documento che riporta il significato del nome Italo: “Italo: uomo operoso. Sa essere un lavoratore co-struttivo. Dimostra interesse per l’arte.”

Italo è un artista per passione. Classe 1948, originario di Leno, vive dal 1961 a Manerbio con la moglie Rinalda.

“Sono sempre stato un agricolto-re: amo la campagna e per professione coltivavo frutta e verdura. E poi tagliavo la legna!”. Proprio complice il lavoro in mezzo alla natura, Italo fin da bambino sviluppa buone doti manuali: “Non ho fatto nessun tipo di scuola per imparare a realizzare le mie opere. Appena raggiun-ta la pensione, grazie ad alcuni lavori che stavo svolgendo a casa, ho scoperto il materiale con cui ho realizzato tutte le mie sculture: il rame. Mi è sembrato fin da subito un buon elemento da lavorare, per via della sua malleabilità. Così ho ini-ziato a creare le mie opere”.

Il primo lavoro è un quadro: un albe-ro in fili di rame che porta molti frutti. Ma Italo vuole provare qualcosa di più. E’ il 2001 quando costruisce nella sua prima scultura: la Torre Eiffel.

“E’ stato un lavoro lungo, come ogni scultura che realizzo. Bisogna preparare i modelli in legno, fissare i chiodini, ten-dere i fili, saldare, piegare il materiale… un lavoro certosino, che richiede mol-ta manualità, tantissima pazienza e una buona dose di creatività.”

La riproduzione in rame della famo-sa torre parigina è solo la prima di una serie di sculture: Italo, negli anni, rea-lizza il Ponte di Brooklyn, il Tower Brid-ge e l’Elizabeth Tower di Londra (più conosciuta come il Big Ben); per ren-dere omaggio al suo paese d’adozione, riproduce la Torre civica di Manerbio e poi ancora, il campanile di San Marco di Venezia, il Torrazzo di Cremona e il Golden Gate di San Francisco.

“Nel tempo, partendo dai soli fili di rame, ho iniziato anche a lavorare con i laminati. Questo ha reso il lavoro più complesso: ogni scultura richiede circa un anno di lavoro.”

Nel 2011, in occasione del decimo anniversario della strage delle Torri Gemelle, Italo realizza la sua opera più complessa: la riproduzione del World Trade Center, con le due torri e la piaz-za. “Ci sono voluti quasi due anni di la-voro e ho lavorato principalmente con il ferro, in quanto il rame è troppo debole per le dimensioni dell’opera.” Ma non è ancora finita: “Attualmente sto lavoran-do per ampliare il lavoro con tre nuove costruzioni e i giardini con le aiuole e le panchine”.

In questi anni, Italo ha esposto le sue opere tra Brescia, Modena, Milano e Piacenza. Ha ricevuto moltissimi pre-mi e riconoscimenti: tra tutti, ha vinto per quattro anni consecutivi il primo premio nella sezione artigianato ar-tistico presso la mostra dell’hobby di Castel San Giovanni, nel piacentino.

“Quando scelgo un opera da realiz-zare, sono due i sentimenti che mi muo-vono: da una parte c’è la sfida personale di cimentarmi in qualcosa di sempre più difficile da realizzare; dall’altra il deside-rio che i miei lavori siano riproduzioni di opere conosciute, in modo che la gente possa identificarle e riconoscerle!”

Quando mi parla delle sue sculture, Italo ha una luce negli occhi che buca il cuore.

“Mi piacerebbe cimentarmi nel Pon-te di Rialto ora. Appena sarà possibile, mi rimetterò di nuovo al lavoro!”.

Ripenso a quel quadretto che mi

aveva accolto all’ingresso. Sono sem-pre stato scettico su questo genere di cose, ma questa volta anche io ho do-vuto arrendermi all’evidenza dei fatti: Italo è un vero artista. ●

I CIneSI Sono dIFFeRentI

Ne parla un libro che por-ta questo titolo e che il suo

autore, marco Croci, ha presentato il mese scorso a Legnano, al ridotto del Teatro salieri.

marco Croci, docente di intercul-tural management del corso di lau-rea in mediazione linguistica e cultu-rale della statale di milano, in questo libro racconta i suoi due anni - dal 2006 al 2008 - vissuti a Pechino dove è arrivato quando la moglie è stata designata direttore dell’istituto ita-liano di cultura di Pechino.

“i cinesi sono differenti” è un li-bro di comparazione interculturale che Cassa Padana ha caldamente voluto e inserito nella serie di incon-tri realizzati in collaborazione con l’associazione Aletheia e con il pa-trocinio del Comune di Legnago. ol-tre all’autore erano presenti, in rap-presentanza di Cassa Padana, il capo area Nicola Ferrari e il responsabile dei promotori, stefano Todeschini, appena rientrato da una missione in Cina nel presidio di Ningbo .

Il WoRld tRAdeCenteR dI ItAlolAFFRAnCHIFIlIAle CASSA PAdAnA bCC

ex Chiesa di san silvestro,piazza Arditi 4 – VeronaDa martedì 2 dicembre 2014a venerdì 30 gennaio 2015orari: 8-13 /14.30-17(dal lunedì al venerdì)info: 045.594375

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I n o S t R I P R o g e t t IA R o v I g o

Nel 2012 era solo una scommessa. Quella di coinvolgere non profit e profit in iniziative di welfare e di animazione di comunità a favore degli anziani. oggi il progetto è una realtà consolidata che ha varcato i con-fini di Adige e Po e si è dotata anche di una BenessereAnziani Card.

Quando Cassa Padana e Banca Veneta 1896 si fusero, circa tre anni fa, risultava difficile da comprendere in Polesine la “nuova filosofia” di sostegno delle azioni locali sostenute dall’allo-

ra sconosciuto istituto di credito cooperativo. L’epoca delle sponsorizzazioni sembrava conclusa e non era chiaro in cosa si potesse tradurre concretamente il nuovo approccio, volto a essere parte attiva dei processi di sviluppo locale.

La storia della collaborazione fra Il Raggio Verde e la fi-liale di Rovigo di Cassa Padana ci racconta un modo nuovo di “essere clienti” e di “essere banca”, facendosi promotori di un lento ma progressivo percorso di presa in carico collet-tiva dei problemi della comunità. BenEssereAnziani”, il pro-getto di Comunità diffusa per anziani autosufficienti, nato nell’autunno 2012, voleva essere un’azione di promozione dell’invecchiamento attivo, capace di mettere in rete i sog-getti (principalmente volontariato ed enti locali) che tradizio-nalmente si rivolgevano alla terza e quarta età, integrandone

i servizi. Giorno dopo giorno si è trasformato in un movimen-to corale in cui la necessità di ottimizzare le risorse ha creato una comunione d’intenti in cui gli stessi clienti della banca sono diventati al contempo sostenitori e volontari attivi.

In una prima fase, sostenuta dal co-finanziamento di Cas-sa Padana, ci si è occupati di individuare quali potessero es-sere i bisogni emergenti tra la popolazione anziana, con una fase di studio che ha coinvolto medici, parroci, patronati, far-macisti e associazioni ricreative della terza e quarta età. Con tutti gli elementi raccolti si sono individuati e definiti nuovi servizi che parevano rispondere alle richieste raccolte.

La successiva partecipazione a bandi utili a dare continuità al progetto, purtroppo dà esito negativo: si prospetta la fine della neonata esperienza progettuale.

BenEssereAnziani gioca allora la carta del welfare genera-tivo proponendo ad alcune imprese clienti di Cassa Padana di diventare sostenitori del progetto in una logica di responsa-bilità sociale d’impresa.

beNessereANZiANi

di Stefano De Stefani | direttore della Cooperativa “Il Raggio Verde”

LA sFiDA CoNTiNuA

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amico” (incontro con la direttrice delle farmacie comunali all’ex casa dei gatti di piazza TienAnMen).

Le azioni rivolte alla comunità portano BenEssereAn-ziani nei luoghi in cui gli anziani stessi si incontrano e la filosofia del progetto inizia a formalizzarsi in un metodo trasferibile. La notizia varca i confini di Adige e Po e sbarca in provincia di Novara dove la cooperativa sociale Vedogio-vane, beneficiaria di un contributo di Fondazione Cariplo con il progetto “Family Care”, dà vita a www.benesserean-zianinovara.it, in rete con Il Raggio Verde, sperimentando i servizi di assistenza domiciliare agli anziani con la mede-sima logica e in una prospettiva di scambio di pratiche che permetterà alle due realtà di fondersi in un’unica unità d’of-ferta nel 2015.

Nel frattempo la filiale di Rovigo di Cassa Padana diventa sede dell’appuntamento annuale “Solidalmente attivi” men-tre la scorsa estate è partita la campagna di tesseramento gratuito in oltre trenta tra punti vendita, farmacie, patronati e sportelli comunali di Rovigo per l’erogazione della prima “BenEssereAnziani Card”, utile ad ottenere sconti nelle at-tività commerciali convenzionate, avere aggiornamenti ri-guardo gli incontri ed accesso ai servizi informativi gratuiti offerti dal progetto. ●

BenessereAnzianivia marconi, 2 - rovigo - Tel. 392/[email protected] www.benessereanziani.it

Nonostante l’elevato interesse dimostrato e la disponi-bilità a collaborare attivamente, nessuna delle aziende in-tercettate è disponibile a contribuire nella misura di quanto richiesto. Di nuovo il progetto si trova a non avere le risorse necessarie per poter proseguire. È in questa sorta di vicolo cieco che si arriva al punto di svolta con le imprese locali come protagoniste e non come semplici finanziatrici. Alle aziende già contattate viene proposto di prendere parte a iniziative di animazione di comunità. La risposta è subito positiva ed entusiasta.

La nuova riformulazione vede l’adesione di una decina di aziende disposte a contribuire con minori risorse rispet-to a quanto inizialmente richiesto, ma con un interesse a mettersi in gioco in azioni di animazione di comunità. E’ con queste che vengono organizzati gli ormai tradiziona-li appuntamenti de “I venerdì di BenEssereAnziani”, dove nessuno sponsorizza, ma tutti contribuiscono secondo di-sponibilità mettendo in circolo competenze, relazioni e nuove opportunità di benessere.

Poi nascono “Non perdiamoci di vista!” (controllo gratui-to della vista con Ottica Masarà, presso il circolo Auser Città delle Rose), “Social network e mass media… e chi non sa l’inglese?” (avvicinamento alle parole inglesi di uso comu-ne con Oxford School of English presso il centro polivalen-te di piazza TienAnMen), “Nonni Sprint” (percorso-gioco per nonni e nipoti al centro commerciale Le Torri di Coop Adriatica in collaborazione con il Centro Attività Motorie), “Occhio alla truffa!” (prevenzione alla truffa ai danni di an-ziani al circolo Auser Grignano con il Comandante dei Ca-rabinieri di Rovigo), “Bell’Essere Anziani… da capo a piedi” (la cura di sé per gli over 65 presso la biblioteca di Casa Se-rena con estetica “New Body Center”), “Un farmacista per

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uN NAso rosso iN CorsiA

di Macri [email protected]

I n C o n t R I

Tziolupo, al secolo Paolo Brunelli di Calvisano nel bresciano, mi risponde dal-la Croazia. Nella sua voce

il suono cristallino della gioia. Quella stessa che condivide sul profilo Face-book mentre il suo faccione allegro, con naso rosso d’ordinanza, sembra affogare in un mare di palline vario-pinte: “Oggi trovarsi completamente immerso in una piscina di palline di plastica con un numero indefinito di ragazzini speciali che si tuffano ad-dosso a te... Che risate tutti! Che bel momento e che meraviglia questi ra-gazzi di Gornja Bistra. La semplicità e l’essere presenti con tanto cuore. Biso-gna ricordarsi che esistono questi mo-menti indimenticabili!” Paolo Brunelli, pardon Tziolupo, è un dottore claun. Dottore perché da molti anni va negli ospedali a portare la terapia del sor-riso. Claun, con l’ “au”, perché non è come tutti gli altri clown professio-nisti, ma è un claun volontario. Tutte le settimane, assieme a tanti altri, va negli ospedali di Brescia a portare il sorriso. Arrivano silenziosi nei reparti in gruppi di 3-4 claun. Si incontrano nell’atrio dell’ospedale e tutti insieme si preparano vestendosi con il loro camice un po’ speciale, mettendosi

un po’ di trucco colorato, preparando la borsa claun e indossando l’insepa-rabile naso rosso. Appena entrati in reparto, come primo approccio e con discrezione vanno tutti in cerca della caposala per chiedere se ci sono stan-ze nelle quali non è possibile entrare, se ci sono malati che non desiderano essere disturbati o se ci sono altre ri-chieste particolari (ad esempio: malati particolarmente depressi che hanno bisogno di esser “tirati un po’ su”). Appena raccolte informazioni e desi-

deri, e dopo aver avuto il permesso del malato, entrano nelle stanze e inizia il divertimento. Attraverso gags, im-provvisazione, battute, canzoni canta-te insieme cercano di ottenere sorrisi e qualsiasi altra emozione il malato vo-glia regalare. Come una calamita che assorbe la tristezza e regala l’allegria.

Tutto è iniziato nel maggio 2002 grazie alla determinazione dell’ami-ca claun Zolletta e oggi, dodici anni dopo, l’associazione che Tziolupo pre-siede, Risvegliati Vip di Brescia, ha

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ormai formato oltre cento volontari. Tutti con il naso rosso e tutti pronti a trascorrere qualche giornata in corsia. La prima settimana di novembre Tzio-lupo è andato a fare il claun in Croazia, a Gornja Bistra, per un progetto pilota di supporto al campo permanente del-la fondazione internazionale Il giardi-no delle Rose Blu Onlus e che ha visto tre gruppi dell’associazione nazionale Vip - alla quale Risvegliati Brescia fa riferimento - trascorrere una settima-na negli ospedali croati. Sette giorni per inventarsi e strutturare attività di gioco con bambini, ragazzi e adulti con disabilità gravi e severe dal pun-to di vista intellettivo e motorio. E una sorta di servizio clown nelle stanze con gli utenti più gravi, le cui ridotte competenze motorie non permettono di essere trasportati all’esterno o in sala giochi. Un banco di prova non da poco perfino per Tziolupo che il dotto-re claun lo fa da anni. Ma che questa esperienza croata segnerà nel pron-fondo.

“Ovunque ci troviamo, ovunque interveniamo, ovunque sorridiamo”, spiega, “noi volontari clown in corsia siamo un supporto che aiuta il degen-te, sia adulto, sia bambino a ritrovare la propria gioia interiore. Prestiamo servi-zio ogni settimana gratuitamente negli ospedali italiani e parliamo alla parte sana e creativa di chi è costretto a tra-scorrere un periodo più o meno lungo di degenza in un ospedale, ma anche in una casa di riposo, una comunità per bambini e centri per portatori di handicap”. I claun di Risvegliati Vip di Brescia oggi sono una presenza conso-lidata e amata nei reparti di oncologia pediatrica, pediatria ovest, laringoia-tria, chirurgia, rianimazione e pronto soccorso dell’ospedale Civile e nel re-parto di pediatria dell’ospedale della Vallecamonica a Esine. ●

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Come DiVeNTAre DoTTor CLAuN

Per diventare clown di corsia ViP oc-corre frequenta-

re il corso-base di formazio-ne e completare con succes-so le 100 ore di tirocinio che comprendono gli allenamen-ti formativi e i servizi in ospe-dale, svolti insieme a clown ViP esperti. il corso di for-mazione è gestito da forma-

tori specializzati e profes-sionisti nel campo con espe-rienza pluriennale. il percor-so di formazione come clown di corsia di ViP non termina con il corso e nemmeno con le 100 ore di formazione an-nue, ma prosegue per tutto il tempo che il volontario rima-ne nell’associazione. Vengo-no proposte serate e incon-

tri sui temi appresi al corso base: giochi, clownerie, ma-gia, giocoleria, igiene e com-portamento in ospedale, cre-scita personale e coesione di gruppo, improvvisazione, mimo, ecc. L’impegno richie-sto al volontario - in corsia d’ospedale, in casa di riposo, in carcere, in strada - è di due servizi al mese (in genere o il

sabato o la domenica) di circa 3 ore ciascuno, oltre alla for-mazione offerta in occasione degli allenamenti serali (2 al-lenamenti al mese).

Info:Risvegliati vip-brescia,via Allegri 25, brescia;[email protected]

l A b A n C A A l t u o S e R v I z I ol A b A n C A A l t u o S e R v I z I o

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a cura di Valentina Bragazzi [email protected]

Ag

en

dA

> eventI

Capodanno nei Castelli del ducato di Parma e Piacenzafino al 6 gennaio 2015 Parma e Piacenza

InFo: www.castellidelducato.it

Concerto di Capodanno a Rovigo1 gennaio 2015 Teatro sociale - rovigo

InFo: http://www.comune.rovigo.it

Road Show dei Popsy Music13 dicembre Ferrara

InFo: http://www.acaref.org

Corso di storia localefino al 26 gennaio 2015 soncino - Cremona

InFo: www.valledelloglio.it

> PReSePI

Il Presepe dei 32 movimentidal 24 dicembre al 31 gennaio 2015 Vigoleno - Piacenza

InFo: Tel.: 0523.895146

Presepe Artistico di Cignanodal 25 dicembre Palazzo restellivia - Cignano di offlaga (Brescia)

InFo: [email protected]

Presepe vivente di San biagiodal 25 dicembre Via Chiesa - san Biagio (mantova)

InFo: http://www.presvivtest.altervista.org

Presepe di Piubega21 e 26 dicembre Lungorio 4 novembre – mantova

InFo: http://www.facebook.com/presepiodipiubega

Presepe vivente di nuvoleradal 24 dicembre Nuvolera (Brescia)

InFo: http://web.tiscali.it/nuvolera/presepio

Presepe vivente di Castiglione delle Stiviere26 dicembre Castiglione delle stiviere (mantova)

InFo: Tel.: 0376.636288

Presepe vivente di Asola20-21 dicembre Asola (mantova)

InFo: informagiovani - Tel.: 0376.720160

> MoStRe

Realismo e simbolismo nella pittura d’espressione fino al 20 dicembreVicolo san Nicola, 6 - Brescia

InFo: Tel. 030.3759779

gli “scarti preziosi” - dal rifiuto dell’industria al gioiello personalefino all’8 marzo 2015rocca estense - san martino in rio (reggio emilia)

InFo:http://comune.sanmartinoinrio.re.it

AIStHeSIS, all’origine delle sensazionifino all’8 dicembre Villa Panza - Varese

InFo:http://www.aisthesis-fai.it/info.htm

ARRIvASAntA luCIA

l’associazione Farfalle di legnago dà appunta-

mento a grandi e piccini il 13 dicembre con musica,

danze e intrattenimento con-viviale dalle 11 alle 22 nelle sale del Convento francescano, nel teatro del Castello e nelle vie del centro di San-guinetto. In collaborazione con il Comu-ne di Sanguinetto, Pro-loco, e associa-zioni del basso veronese in Sanguinetto.

InFo: 388 6318837www.associazionefarfalle.it

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