Parma Coldiretti 2_2010

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N° 02/10 MENSILE DELLA FEDERAZIONE PROVINCIALE COLTIVATORI DIRETTI PARMA Parma Coldiretti • ed. mensile • Poste Italiane S.p.A. • Sped. in A.P. • D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Parma. Contiene I.R. RINNOVIAMO LA BONIFICA B2891110 Elezioni del Consorzio della Bonifica Parmense Domenica 12 dicembre 2010 Le foto si riferiscono a zone agricole dei comuni di Parma, Fontanellato, Soragna, Busseto... Giugno 2010 EFFETTI DI MALGOVERNO DEL TERRITORIO EFFETTI DI MALGOVERNO DEL TERRITORIO EFFETTI DI MALGOVERNO DEL TERRITORIO EFFETTI DI MALGOVERNO DEL TERRITORIO “La tua bonifica: custodisce il territorio e previene le calamità” Vota e fai votare la lista n.1

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M E N S I L E D E L L A F E D E R A Z I O N E P R O V I N C I A L E C O L T I V A T O R I D I R E T T I P A R M A

N° 02/10

M E N S I L E D E L L A F E D E R A Z I O N E P R O V I N C I A L E C O LT I V A T O R I D I R E T T I P A R M A

Parma Coldiretti • ed. mensile • Poste Italiane S.p.A. • Sped. in A.P. • D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Parma. Contiene I.R.

RINNOVIAMO LA BONIFICA

B28

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Elezioni del Consorzio

della Bonifica Parmense Domenica 12 dicembre 2010

Le foto si riferiscono a zone agricole dei comuni di Parma, Fontanellato, Soragna, Busseto... Giugno 2010

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“La tua bonifica: custodisce il

territorio e previene le calamità”

Vota e fai votare la lista n.1

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2 - NOVEMBRE 2010

Domenica 12 dicembre 2010, dalle ore 9,00 alle ore 19,00, si svolgeranno le elezioni del Consorzio della Bonifica Parmense per il rinnovo del Consiglio

di Amministrazione per il quinquennio 2011-2015, nei seggi riportati nel riquadro accanto.Il Consorzio di Bonifica Parmense è uno stru-mento essenziale per il presidio del terri-torio, gestisce 327.000 Ha di superficie. Lo è per le diverse zone del comprensorio, dall’Ap-pennino al Po passando per la città di Parma, lo è per le imprese e le persone.La partecipazione dei contribuenti e in particolare la partecipazione degli agri-coltori deve essere il primo importante fatto “nuovo”, i contribuenti consorziati sono 158.611 (alle elezioni del 2006 la percentuale dei votanti è stata dello 0,07%).- Partecipare significa innanzitutto impe-gnarsi già dalle prossime ore nella fase di costruzione di un programma che risol-va le inefficienze del passato e assicuri all’agricoltura un futuro certo nell’irriga-zione e nello scolo delle acque; - Partecipare attivamente significa far acquisire al Consorzio efficienza gestio-nale per gravare il meno possibile sulle

Bonifica: tutti al voto! Ecco perché partecipare

eLezioni Lettera aperta di Coldiretti a tutti i soci e agli imprenditori agricoli

imprese agricole e sui contribuenti;- Partecipare come mondo agricolo signifi-ca consentire agli agricoltori, attraverso la Legge di orientamento con le convenzioni dirette, di fare le opere di manutenzione e gli interventi di difesa idrogeologica Coldiretti Parma ha predisposto un apposito calendario di incontri zonali per focalizzare il tema Bonifica: si raccoglierà dagli associati lo stato dell’arte dopo i pressanti interventi effet-tuati nei mesi scorsi sulle vecchie inefficienze gestionali, sulla mancata realizzazione di inter-venti strategici e si raccoglieranno indicazioni e proposte per redigere un documento program-matico di legislatura.Gli uffici del Consorzio adibiti alla progetta-zione strategica dovranno essere attivati da subito per poter attingere ai finanziamenti sta-tali previsti dal Piano Irriguo Nazionale, diver-samente la grave inefficienza sulla rete irrigua comprensoriale non potrà essere innovata o manutentata.

Parma, 16/11/2010

il DirettoreGian Carlo Ramella

Seggi elettorali BARDI: per gli elettori di Bardi e Varsi, Sala Consigliare Municipio di Bardi, p.zza VittoriaBEDONIA: per gli elettori di Bedonia, Compiano, Tornolo, Municipio p.zza Caduti per la Patria 1BERCETO: per gli elettori di Berceto, Centro di Informazione Turistica via Romea n.5BORGO VAL DI TARO: per gli elettori di Borgo Val di Taro e Albareto, Municipio ex sala Biblioteca p.zza Manara 6BUSSETO: per gli elettori di Busseto, Polesine P.se e Zibello, Salone Napolitano c/o edificio scolastico di Busseto, via Provesi 18COLORNO: per gli elettori di Colorno, Torrile, Mezzani e Sorbolo, Municipio Sala Consigliare via Cavour 9CORNIGLIO: per gli elettori di Corniglio e Monchio delle Corti, Municipio Sala Consigliare largo Castello 1FELINO: per gli elettori di Felino, Calestano, Collecchio e Sala Baganza, Sala Civica Comunale via Corridoni n.2FIDENZA: per gli elettori di Fidenza e Alseno, Centro Giovanile ex Macello via Mazzini 3FONTANELLATO : per gli elettori di Fontanellato, Soragna, Fontevivo; Circolo Ricreativo ex Ghiacciaia p.zza PincoliniFORNOVO TARO: per gli elettori di Fornovo Taro,Varano Melegari e Terenzo, Sala Civica Foro 2000 via Di VittorioLANGHIRANO: per gli elettori di Langhirano, Lesignano De’ Bagni e Tizzano Val Parma, Sala Donati via Ferrari 4NOCETO: per gli elettori di Noceto e Medesano, Municipio Sala Civica p.le Adami 1PELLEGRINO P.SE: per gli elettori di Pellegrino P.se e Bore, Municipio Sala Consigliare via Roma 20SALSOMAGGIORE TERME: per gli elettori di Salsomaggiore Terme, Palazzo dei Congressi - Sala Mainardi S. SECONDO P.SE: per gli elettori di S. Secondo P.se, Roccabianca, Sissa, Trecasali -Rocca dei Rossi (sede ANPI) p.zza Mazzini 12 SOLIGNANO: per gli elettori di Solignano e Valmozzola, Municipio Sala Consigliare p.zza Bertoli 1TRAVERSETOLO: per gli elettori di Traversetolo, Neviano degli Arduini e Montechiarugolo Centro Civico La Corte, Sala delle colonne via Cantini 8PARMA: - per gli elettori di Golese, Sala Riunioni (1°piano) V.Provinciale n.159 Baganzola - per gli elettori di Vigatto, Sala Consiglio (1° piano) pl.e Municipio Corcagnano;- per gli elettori di Pablo, Sala Riunioni (2° piano) V.Marchesi n.35;- per gli elettori di S.Lazzaro, Circolo Arci via Ugoleto 14- per gli elettori di Parma città, Uffici del Consorzio Bonifica Parmense, p.le Barezzi 3 (4° piano)

OGNI ELETTORE DEVE ESSERE MUNITO DI DOCUMENTO DI IDENTITà VALIDO

“LA TUA BONIFICA: CUSTODISCE IL TERRITORIO

E PREVIENE LE CALAMITà"VOTA E FAI VOTARE PER LA LISTA N. 1

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3 - NOVEMBRE 2010

Per l'ambiente, le persone, i lavoratori: il nostro programma Caro Consorziato - Elettore

Il Consorzio di Bonifica è uno strumento essenziale per il presidio del territorio, gestisce 327.000 Ha di superficie. Lo è per le diverse zone del comprensorio, dall’Appennino al Po passando per la città di Parma, lo è per le imprese e le persone.La partecipazione dei contribuenti deve essere il primo importante fatto “nuovo”, i

contribuenti consorziati sono 158.611 (alle elezioni del 2006 la percentuale dei votanti è stata dello 0,07%).Partecipare significa fare una scelta, si deve scegliere se avere un Consorzio al servizio dei consorziati - contribuenti o un Consorzio al servizio di “alcuni”.Domenica 12 dicembre, dalle ore 9.00 alle ore 19.00, si terranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione del Consorzio della bonifica Parmense per il quinquennio 2011 – 2015.Si è deciso di impegnarsi su un progetto scritto, definito e condiviso per i prossimi 5 anni di mandato. Il nostro obiettivo è di avvicinare i consorziati: persone, famiglie e imprese, tutori e fruitori dell’ambiente, al Consorzio della Bonifica parmense. Custodire il territorio e prevenire le calamità attraverso una corretta gestione del Consorzio stesso sono il collante che le Organizzazioni e le Associazioni si sono date nel comporre la lista.

Se condividi questi obiettivi vota e fai votare i tuoi conoscenti e amici per la lista n.1“La tua Bonifica: custodisce il territorio e previene le calamità”

iL PRoGRamma Gli obiettivi di Coldiretti: il territorio è di tutti

“LA TUA BONIFICA: CUSTODISCE IL TERRITORIO

E PREVIENE LE CALAMITà"

Programma elettorale 2011 - 2015

Elezioni del Consorzio della Bonifica Parmense Domenica 12 dicembre 2010

CON GLI UTENTI: PER UN CONSORZIO DI TUTTIrendere più condivisa e trasparente l’attività •del Consorzio mediante un piano di azione continuo finalizzato a rendere i consorziati stessi maggiormente partecipi alle finalità consortili. Il piano di attività si svilupperà su due direttive: quella istituzionale, rivolta ai rappresentanti degli enti locali e degli operatori economici per i quali verrà istituito un tavolo permanente di confronto e quella di base, rivolta invece ai singoli consorziati, per i quali verrà predisposto un programma di incontri per illustrare i momenti fondamentali dell’attività (bilanci preventivi, bilanci consuntivi, grandi interventi ecc...)potenziare la presenza degli “sportelli” del Consorzio •presso i comuni al servizio dei contribuenti;potenziare e sviluppare le tecnologie informatiche •(portale web del consorzio, posta elettronica, sms) per segnalazioni di esigenze e disservizi, richieste di pareri tecnici, autorizzazioni concessioni e per accesso a dati e informazioni sulla cartella di pagamento e sull’attività del Consorzio in genere, al fine di facilitare il dialogo tra utente/contribuente rendendo il Consorzio più vicino a chi ha bisogno di rapportarsi con l’ente stessomiglioramento delle informazioni contenute nella •cartella di pagamento a maggiore esplicitazione della motivazione del beneficio e del perché si paga, al fine di rendere trasparente l’attività del Consorzio.riduzione dei costi fissi di gestione: il bilancio •del consorzio è vincolato ad una serie di costi obbligatori (personale, imposte e tasse, energia elettrica, manutenzione ordinaria dei canali, costi di riscossione,…) che condizionano in modo determinante l’operato dell’amministrazione riducendo significativamente la possibilità di innovare. Per questa ragione è fondamentale avviare un’azione di costante e graduale diminuzione dei costi fissi di gestione per poter disporre di maggiori risorse da destinare allo sviluppo della rete di opere di bonificamigliorare il livello di qualità dei servizi erogati•

PER L’AMBIENTE E LE PERSONE: ACQUA “UN BENE PREZIOSO”

veicolare acque nella rete scolante e irrigua a fini •igienico-ambientalimantenimento di invasi durante il periodo invernale •per il ripopolamento della fauna itticasviluppare attività per il controllo delle nutrie che •mettono a serio rischio la sicurezza della rete viaria, di argini e canalipromuovere interventi di valorizzazione e •riqualificazione del patrimonio consortile e della rete dei canali mediante la realizzazione di corridoi ecologici e piste pedonali e ciclabili per la fruizione da parte del cittadino della rete e del patrimonio storico, architettonico, di paesaggio e culturale rappresentato dal sistema dei canali storici e dai manufatti idraulici connessi (impianti, chiuse, case di guardia, manufatti minori in genere)realizzare progetti relativi a energie alternative: •fotovoltaico e per la realizzazione, con l’obiettivo di bilanciare con la produzione i consumi energetici sostenuti dal Consorzio per lo scolo delle acque e l’irrigazione

PER CHI VIVE IN PIANURA: SICUREZZA A FRONTE DELL’ESPANSIONE

la rete di opere di bonifica gestite dal Consorzio è •

stata progettata più di un secolo fa per assecon-dare esigenze del territorio del tutto diverse da quelle attuali e secondo una progettazione all’epo-ca all’avanguardia ma oggi superata. Via via, nel tempo, questo complesso di opere è stato modi-ficato ed integrato, spesso in modo non del tutto adeguato a fronte dell’espansione continua della città e dei comuni che hanno aumentato enorme-mente la loro superficie urbanizzata. Proprio perché su asfalto e cemento le acque corrono più veloci, e proprio perché la rete è in taluni casi obsoleta occorre ripensare in maniera radicale alla rete di opere in gestione al consorzio e, dove questo non è possibile, proporre soluzioni idrauliche efficaci e di valore ambientale (come le casse d’espansione)potenziare la sicurezza idraulica e assicurare un •corretto ed equilibrato sviluppo del territorio:incremento delle attività di manutenzione ordinaria •della rete dei canali e degli impiantiadeguamento del sistema scolante alla continua •evoluzione del territorio, per una maggiore e indispensabile sicurezza degli immobili, delle persone e delle attività.

PER CHI VIVE IN MONTAGNA: UNA BONIFICA PROTAGONISTA

individuare un nuovo ruolo centrale per la Bonifica •in montagna, nella gestione del territorio, andando oltre la soluzione di problemi localizzati (strade vicinali, piccole frane, sistemazione di corsi d’acqua minori,…). Proponiamo accordi con gli enti locali per innalzare il livello degli interventi per rendere più incisiva l’azione del consorzio. E quindi…definire un piano straordinario per la montagna, al •fine di condividere con i diversi enti e programmare le attività di manutenzione con fondi consortili, svolgendo un ruolo attivo in occasione della prossima Conferenza provinciale sulla montagnadestinare i giusti investimenti nel territorio montano •sia per le sistemazioni idrogeologiche che per opere di natura ambientalerafforzare il presidio locale, assicurando sul territorio •la presenza di tecnici qualificati per sopralluoghi, progettazioni e il supporto tecnico agli enti localieliminare le contribuenze multiple in carico a •proprietari di più immobili, spesso di basso valore, risultanti da più partite catastaliattivarsi nella richiesta di finanziamenti nell’ambito •del prossimo bando con fondi strutturali comunitari previsto per l’anno 2011, sia in materia ambientale sia in materia di infrastrutturesupportare i Comuni, sempre in tale ambito di fondi •comunitari, nella costituzione dei consorzi delle strade vicinali ad uso pubblicosostegno ai comuni, mediante appalti con fondi •consorziali, ai lavori di manutenzione della viabilità pubblica (strade comunali)

CON GLI ENTI E LE ASSOCIAZIONI: PIU’ FORTI, IN SINERGIA

rafforzamento dei rapporti con gli enti locali in •particolare con i Comuni, le Provincie e le Comunità Montane, al fine di affrontare unitariamente le tematiche idrauliche e ambientali e di protezione civile (ad esempio nella fase di redazione degli strumenti di pianificazione Psc, Ptcp) e costruire un quadro degli interventi condiviso a livello di bacino e sotto bacino in ambito comunale e sovra comunaleinstaurare rapporti e finalizzare obiettivi convergen-•

ti con le Associazioni ambientalistiche e venatorieavviare un rapporto di collaborazione con le associa-•zioni dei Consumatori affinchè siano i primi garanti dell’utilità collettiva del Consorzio di Bonifica

PER L’AGRICOLTURA: ASSICURARE LE RISORSE IDRICHE E LA MANUTENZIONE DELLA RETE DI SCOLO

assicurare le necessarie risorse idriche per •l’agricoltura:

Consentire agli agricoltori attraverso la Legge di o Orientamento in agricoltura (DLGS 228/2001) l’uso delle convenzioni dirette per il 50% degli interventi di difesa idrogeologica e di manutenzione attuati dal Consorzio; Garantire all’agricoltura sufficiente risorsa idrica o per i propri fabbisogni. In tal senso è strategico l’attuazione di invasi destinati all’accumulo di acqua per usi plurimi nell’alto bacino dei fiumi Enza e Taro;.Adeguare le infrastrutture irrigue mediante o interventi di riqualificazione e ammodernamento di canali e impianti, con conseguente miglioramento del sistema di adduzione e distribuzione delle acque e contenimento delle perdite per infiltrazione nella rete di canali in terra, riduzione dei costi di manutenzione ed esercizio;Operare in sinergia con il Piano attività estrattive o per il recupero di cave a favore di bacini di accumuloRisolvere le problematiche connesse alla deriva-o zione da Po (abbassamento livelli di magra del fiume e insabbiamento delle pompe)valorizzare e potenziare le modalità di gestione •delle acque all’interno della rete consortile finalizzate alla conservazione e al risparmio delle risorse idriche, nonché al contenimento dei con-sumi energetici per l’irrigazione, con conseguen-te riduzione dei costi variabili dell’irrigazionepotenziare le attività finalizzate al monitoraggio •della qualità delle acque per assicurare l’idoneità delle risorse idriche derivate da Po, Enza e Taro

PeR Le imPReSe aRTiGianaLi e PeR L’inDUSTRiagarantire la sicurezza idraulica dei nuovi •insediamenti produttivi e delle preesistenti aree industriali, artigianali e attrezzate in tutto il comprensorio, dall’Appennino alla pianura, grazie alla collaborazione, da rafforzare, con gli uffici tecnici del Consorziogarantire l’utilizzo plurimo delle acque alle imprese •che ne hanno necessitàprogetti di recupero e riuso dei reflui rilasciati dai •depuratori pubblici e di grandi ditte private.

VOTA E FAI VOTARE PER LA LISTA

N. 1“LA TUA BONIFICA:

CUSTODISCE IL TERRITORIO E PREVIENE LE CALAMITà"

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4 - NOVEMBRE 2010

Si è tenuta, dal 15 al 16 ottobre a Villa d’Este a Cernobbio, sul Lago di Como, l’edizione 2010 del Forum Internazionale dell’Agri-coltura e dell’Alimentazione, organizzato da Coldiretti con la col-laborazione dello studio Ambrosetti.

Il Forum, giunto alla decima edizione, costituisce l’appuntamento annua-le del settore che riunisce i maggiori esperti, opinionisti, ed esponenti del mondo accademico nonché rappresentanti istituzionali, responsabili delle forze sociali, economiche, sindacali e politiche nazionali ed estere anche con spazi culturali rappresentativi di una agricoltura che sa essere creativa ed innovativa. Dal Ministro dell’economia Giulio Tremonti a quello dell’Agricoltura Giancarlo Galan, dal Ministro della Salute Ferruccio Fazio a quello del Lavoro Maurizio Sacconi, ed anche il vice presidente della Commissione Europea Antonio Tajani, il Governatore della Lombardia Roberto Formigoni, il Sindaco di Roma Gianni Alemanno, il presidente del Cnel Antonio Marzano, il vicesegretario del Pd Enrico Letta, il banchiere Corrado Passera, l’economista Jean-Paul Fitoussi oltre ad altri esponenti del mondo politico, economico e sociale.L’edizione di quest’anno ha aperto i battenti il 15 ottobre con l’inaugura-zione della prima e unica Galleria sulla “Campagna creativa” che presen-ta dagli abiti che si mangiano alla bigiotteria dall’orto, dai vegetal toys ai quadri dipinti con vino, asparagi o erbe aromatiche, fino alle magiche sculture con croccante, cera d’api e ortaggi. È proseguita con la presentazione della più approfondita indagine sui cambiamenti nei consumi alimentari degli Italiani: “Gli Italiani e l’ali-mentazione: atteggiamento e prospettive per il futuro” con il presidente dell’Swg Roberto Weber e il presidente della Coldiretti Sergio Marini. Nel pomeriggio si sono svolte le sessioni di lavoro dedicate tra l’altro all’ana-lisi dello “scenario internazionale” e a “flussi e cibo”, in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione Fao. Sabato 16 ottobre, per celebrare i 150 anni dell’Unità di Italia è stata apparecchiata per la prima volta “la tavola con i piatti che hanno unito l’Italia” in collaborazione con Casa Artusi. A Pellegrino Artusi nato nel 1820 si deve quello che si può definire come il primo codice alimentare dell’Italia unita. È seguita la presentazione delle anticipazioni sul primo Rapporto agroma-fie. Durante tutta la giornata si sono svolte le sessioni di lavoro dedicate a “L’Italia e la filiera agricola”, a “ La sicurezza alimentare” e al “Ruolo delle forze sociali nel rapporto Stato-Mercato”, fino alle conclusioni del Forum.

X Forum internazionale dell'Agricoltura e dell'Alimentazione: esperti a confronto

CeRnoBBio Si è tenuto dal 15 al 16 ottobre a Villa d'Este

x FORUM INTERNAzIONALE DELL'AgRICOLTURA E ALIMENTAzIONE

Il presidente nazionale della Coldiretti Sergio Marini

Circa un terzo (33 per cento) della pro-duzione complessiva dei prodotti agro-alimentari venduti in Italia ed esporta-ti, per un valore di 51 miliardi di euro

di fatturato, deriva da materie prime importate, trasformate e vendute con il marchio Made in Italy, in quanto la legislazione lo consente, nonostante in realtà esse possano provenire da qualsiasi punto del pianeta. È quanto emerge dalle anticipazioni del rap-porto sulle agromafie Coldiretti/Eurispes pre-sentato nel corso del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione organizza-to dalla Coldiretti a Villa d’Este di Cernobbio. Secondo il rapporto Coldiretti/Eurispes la presenza di una legislazione ambigua che con-sente di fatto di etichettare come Made in Italy materie prime agricole importate dall’estero lascia ampi spazi di opacità che favoriscono l’illegalità.Il Rapporto avrà cura di precisare che l’attività di importazione di prodotti alimentari agricoli da paesi esteri ha raggiunto volumi molto con-siderevoli, potenzialmente in grado di giustifi-care illeciti senza destare troppi sospetti. Nel 2009 sono stati importate 30 milioni di tonnel-late di prodotti agroalimentari, con un aumento del 50 per cento negli ultimi 15 anni. Numerosi sono gli elementi che destano curiosi-

Presentato il rapporto sulle agromafieUn terzo degli alimenti Made in Italy in commercio viene da campi stranieri

tà e preoccupazione che emergono dalle analisi sul commercio estero nel 2009 rese note per la prima volta nel rapporto Coldiretti/Eurispes: sono state importate in Italia 161.215 tonnel-late di pomodori preparati o conservati di cui: il 52,9 per cento proviene dalla Cina, destinate per il 98,6 per cento del totale alla sola provin-cia di Salerno, patria del mitico San Marzano. Ma l’Italia ha anche importato dall’estero circa 70.500 tonnellate di vini di uve fresche, per la quasi totalità provenienti dagli Stati Uniti e solo marginalmente dalla Repubblica Sudafricana, Cile e altri paesi, destinati per il 94,8 per cento alla provincia di Cuneo, nota nel mondo per i grandi rossi Made in Italy- Allo stesso modo sono state importate 4.983 tonnellate carne suina proveniente per il 91% dal Cile e destinato per l’87,4 per cento alle sole province di Milano e Modena (dove, come è noto, si confezionano prosciutti “italiani”. Con il termine “agromafie” si intende indicare la presenza e gli interessi delle associazio-ni criminali mafiose nelle attività economi-che del comparto agricolo, come segnalato dalla Direzione Investigativa Antimafia (DIA) nella propria relazione semestrale al Ministero dell’Interno (anno 2009). Nelle attività agro mafiose assume una forte rilevanza il riciclag-gio dei proventi delle attività criminali più note,

CeRnoBBio Legalità dal campo alla tavola

che viene effettuato anche penetrando nel tessuto imprenditoriali sano attraverso l’as-sunzione di posizioni chiave nei mercati al fine di influenzarne e distorcerne le dinamiche a danno delle imprese che operano nella legalità e dei consumatori.La proposta di legge in corso di approvazione al Parlamento che introduce l’obbligo di indicare nell’etichetta dei prodotti alimentari trasformati anche il “luogo di coltivazione e allevamento della materia prima agricola prevalentemente utilizzata nella preparazione o nella produzio-ne dei prodotti” contribuisce a restringere il campo delle attività che, pur essendo di per sé lecite, possono attrarre più facilmente altri interessi criminali. Infatti, il semplice fatto di non poter più impor-tare legalmente prodotti alimentari da qualsiasi paese, senza indicare successivamente in etichetta la loro provenienza o origine, rende relativamente più rischioso (anche per effetto di specifiche sanzioni) importare prodotti ali-mentari meno costosi, ad esempio da paesi esteri ove i controlli sulla salubrità del prodotto siano meno rigorosi che in Italia o in Europa, eventualmente al fine di mescolarli con prodot-ti locali ad elevato valore aggiunto, come ad esempio i prodotti Made in Italy, o anche solo per riciclare proventi illeciti.

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5 - NOVEMBRE 2010

CeRnoBBio Indagine Coldiretti/ Swg

PRezzi: PeR 1 iTaLiano SU 4 maDe in iTaLY VaLe iL DoPPio

Per quasi un italiano su quattro (23 per cento) il cibo italiano dal campo alla tavola vale almeno il doppio, nonostante il momento di crisi economica. È quanto

emerso dalla presentazione dei risultati della prima indagine che studia il contributo del Made in Italy alla ripresa economica, realizzata da Coldiretti-Swg a ottobre 2010 e presentata nel corso del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione organizzato dalla Coldiretti a Villa d’Este di Cernobbio. Il valore superiore attri-buito dagli italiani agli alimenti, realizzato con prodotti coltivati o allevati interamente in Italia, è eccezionale con due italiani su tre (65 per cento) che ritengono valga dal 10 per cento in su. La fiducia nel Made in Italy rispetto al prodotto straniero è del 91 per cento per gli alimenti, del 66 per cento per i vestiti, del 55 per cento nei mobili, del 49 per cento per la cosmetica, del 39 per gli utensili, del 26 per auto e motorini e del 18 per l’elettronica e cresce nel 2010 in tutti i settori. La superiorità del Made in Italy alimentare è attribuita al rispetto di leggi più severe, alla bontà e freschezza e alla garanzia di maggiori controlli. L’attenzione all’origine del prodotto è evidenziata dal fatto che ben il 97 per cento degli italiani ritiene che dovrebbe essere sempre indicato il luogo di allevamento o coltivazione dei prodotti con-tenuti negli alimenti. Secondo il presidente nazionale della Coldiretti Sergio Marini si tratta di un riconoscimento dell’impegno degli imprenditori italiani nel garantire la leadership qualitativa nella produzione agri-cola. Il modello agricolo italiano è vincente nel mondo dove ha conquistato primati nella qualità, tipicità e nella salubrità delle produ-zioni, ma anche - precisa Marini - nel valore aggiunto per ettaro di terreno, ovvero la ric-chezza netta prodotta per unità di super ficie dall’agricoltura italiana, che è oltre il triplo di quella Usa, doppia di quella inglese, e supe-riore del 70 per cento di quelle di Francia e Spagna. Le produzioni italiane hanno poi il primato della sanità e della sicurezza ali-mentare, con un record del 99 per cento di campioni regolari di frutta, verdura, vino e

I valori dell'agroalimentare italiano

olio, con residui chimici al di sotto dei limiti di legge. Nel nostro Paese si trova un terzo delle imprese biologiche europee e un quar to della super ficie bio dell’Unione, superando il milione di ettari. L’agricoltura italiana vanta inoltre la leader-ship nei prodotti tipici con 210 prodotti a denominazione o indicazione di origine pro-tetta riconosciuti dall’Unione Europea, senza contare le 4511 specialità tradizionali censi-te dalle regioni. Ma il Made in Italy a tavola è anche l’emblema nel mondo della dieta mediterranea, modello nutrizionale ormai universalmente riconosciuto fondamentale ai fini del mantenimento di una buona salute e che si fonda su una alimentazione basata su prodotti locali, stagionali, freschi di cui l’Ita-lia è par ticolarmente ricca.

segue >>

x FORUM INTERNAzIONALE DELL'AgRICOLTURA E ALIMENTAzIONE

in Italia all’estero indifferente

alimentari 91 2 7

vestiario 66 6 28

utensili cose per la casa 39 7 54

prodotti di bellezza/cura della persona 49 10 41

auto/moto/motorini 29 24 50

mobili/arredamento 55 6 39

elettronica/elettrodomestici/computer 18 35 47

DOVE COMPREREBBE CON PIU’ FIDUCIA QUESTI PRODOTTI

Fonte: indagine Coldiretti-Swg

almeno il doppio 23 per cento

il 30 per cento in più 17 per cento

il 20 per cento in più 12 per cento

il 10 per cento in più 13 per cento

uguale 19 per cento

di meno 6 per cento

non sa 10 per cento

QUANTO VALE IL PRODOTTO ALIMENTARE MADE IN ITALY

Fonte: indagine Coldiretti-Swg

Il contributo del Made in Italy alla ripresa economica, un prodotto di qualità superiore

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6 - NOVEMBRE 2010

mente stabile negli ultimi quattro anni nei quali è stato condotta la tradizionale indagine della Coldiretti al Forum di Cernobbio, ed è la conferma che non si tratta di una valutazione emotiva. Un atteggiamento che dà valore alla scelta fatta dalla Conferenza della regioni che ha deciso recentemente all’unanimità di con-tinuare a vietare la coltivazione di organismi geneticamente modificati in Italia con l’impor-tante invito ad esercitare la clausola di salva-guardia per vietare sul territorio nazionale la semina e la produzione della patata Amflora e del mais Mon810. Con tale decisione l’Italia si unisce al numero crescente di Paesi euro-pei come Austria, Ungheria, Lussemburgo, Grecia, Francia e Germania che hanno già vie-tato il mais MON 810 mentre con il medesimo mezzo giuridico per ora l’Austria, l’Ungheria e il Lussemburgo hanno vietato, altresì, la patata Amflora. Gli Ogm spingono verso un modello di sviluppo che è il grande alleato dell’omologazione e il grande nemico della tipicità, della distintività e del Made in Italy. La scelta di non utilizzare organismi genetica-mente modificati non è quindi il frutto di un approccio ideologico, ma riguarda una precisa posizione economica per il futuro di una agricol-tura che vuole mantenere saldo il rapporto con i consumatori. Su questa stra-da l’Italia non è certo da sola poiché dopo il divieto posto anche in Germania si sono ridotti a soli sei, su ventisette, i Paesi Europei dove si coltivano Ogm con un drastico crollo del 12 per cento delle semine. Il drastico crollo nei terreni semi-nati a transgenico in Europa nel 2009 conferma che nel coltivare tali prodotti non c’è neanche convenienza economi-ca. Il futuro della nostra agricol-tura sarà nell’essere diversi e migliori e non omologati a quei sistemi produttivi che operano con strutture di costi per noi

ConSUmi: PeR 53% degli iTaLiani mCPUDDU BaTTe mCDonaLD

Una maggioranza assoluta del 53 per cento degli italiani preferisce acquistare prodotti alimentari locali e artigianali

che battono nettamente le grandi marche, le quali si fermano al 10 per cento. È quan-to emerge dalla presentazione dei risultati della prima indagine che studia il contributo del Made in Italy alla ripresa economica, realizzata da Coldiretti-Swg a ottobre 2010 e presentata nel corso del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione organizza-to dalla Coldiretti a Villa d’Este di Cernobbio. Il successo ottenuto dall’impresa sarda Mc Puddu accusata di “plagio” dal gigante dei fast food è dunque confermato dalle scelte degli italiani. La vittoria del prodotto legato al territorio è sancita dal fatto che oltre due terzi degli italiani (68 per cento) si sentirebbero più garantiti da un marchio degli agricoltori italiani rispetto al marchio industriale (11 per cento) e a quello della distribuzione commer-ciale (10 per cento). Si tratta di una opinione confermata dal fatto che nel 2010 si è regi-strato un vero boom degli acquisti diretti dai produttori dove compra regolarmente il 17 per cento degli italiani con un aumento record del 55 per cento. “Favorire la presenza di prodot-ti locali nei punti vendita è anche l’obiettivo del progetto per una Filiera agricola tutta italiana per arrivare ad offrire prodotti alimentari al cento per cento italiani firmati dagli agri-coltori e al giusto prezzo” ha affermato il presidente della Coldiretti Marini nel sottoline-are che “questi prodotti saran-no offerti tramite la più estesa rete commerciale nazionale che coinvolge i mercati di cam-pagna amica, i punti di vendita delle cooperative, i consorzi agrari, agriturismi e aziende agricole, ma coinvolgerà anche la rete della ristorazione a chi-lometri zero e la distribuzione che intenderà partecipare”.

oGm: FLoP Semina BioTeCH e LoBBY PeR 3 iTaLiani SU 4

Le provocazioni con l’eclatante semina illegale di mais geneticamente modifica-to (Ogm) e il pressing delle grandi lobby

multinazionali con imponenti campagne di promozione che hanno segnato in Italia il 2010 non convincono i cittadini che manten-gono salda la propria opposizione agli Ogm, ritenuti meno salutari di quelli tradizionali da tre italiani su quattro che esprimono una opinione (73 per cento). La forte contrarietà espressa dai consumatori sui prodotti gene-ticamente modificati è rimasta sostanzial-

PARMA COLDIRETTI Già bollettino del coltivatore

Registrato al Tribunale di Parma Il 16-12-1952, n°163

Edizione mensile Sped. in A.P. - D.L. 353/2000

(conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma, 1, DCB Parma Inizio pubblicazione dicembre 1952

• N. 02-2010

Proprietà: Federazione provinciale Coldiretti Parma

Gestione editoriale: Impresa Verde Parma srl

Redazione e Amministrazione: 43100 Parma - piazza Antonio Salandra 19/a

tel. 0521 901411

Dir. Responsabile: Giuseppe Spinelli

Progetto Grafico e impaginazione: Edicta psc

Stampa Tipolitografia Stamperia scrl - Parma

x FORUM INTERNAzIONALE DELL'AgRICOLTURA E ALIMENTAzIONE

locali, artigianali 53 per cento

di una grande marca nazionale 10 per cento

è indifferente importante è la qualità 32 per cento

è indifferente importante è il prezzo 5 per cento

LE PREFERENzE DI ACQUISTO DEI PRODOTTI ALIMENTARI

Fonte: indagine Coldiretti-Swg

Tipo di prodotto %

Prodotti di origine controllata e protetta 32 per cento

Prodotti biologici 15 per cento

Prodotti equo-solidali 6 per cento

Prodotti etnici 5 per cento

gLI ACQUIRENTI DI PRODOTTI ALIMENTARI

Fonte: indagine Coldiretti-Swg su quanti dichiarano di acquistare regolarmente o qualche volta

irraggiungibili. Il problema è non farsi copiare le nostre eccellenze e non replicare modelli che il mercato ha già abbondantemente bocciato.

maDe in iTaLY: TiPiCo in TaVoLa PeR 1 iTaLiano SU 3

Un italiano su tre (32 per cento) acquista regolarmente prodotti a denominazione di origine e il 14 per cento quelli biologici.

E’ quanto emerso dalla presentazione dei risul-tati della prima indagine che studia il contributo del Made in Italy alla ripresa economica, realiz-zata da Coldiretti-Swg a ottobre 2010 e presen-tata a Cernobbio. Si tratta della conferma che “La crisi non incide sul bisogno di sicurezza alimentare dei cittadini che continuano ad esprimere un forte interesse per le produzioni ad elevato contenuto salutistico, identitario e ambientale”, ha affermato il presidente nazio-nale della Coldiretti Sergio Marini nel precisare che a dimostrarlo “è la crescita degli acquisti diretti dal produttore che hanno raggiunto il valore di 3 miliardi di euro e interessano più di 60mila imprese agricole tra cantine, cascine e malghe oltre a 600 mercati degli agricoltori di Campagna Amica. Complessivamente il fattura-to dei prodotti a denominazione di origine Made in Italy ha sfiorato nel 2009 i dieci miliardi di euro realizzati per quasi il 20 per cento sui mercati esteri dove crescono parallelamente anche le imitazioni e i tarocchi. I prodotti più consumati sono i formaggi (con il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano in testa) e i salumi (tra i quali guidano la classifica il Prosciutto di Parma e quello di San Daniele), ma sono cresciute anche le altre categorie di prodotto come gli ortofrutticoli (dalla Mela della Val di Non a quella dell’ Alto Adige, dalle Arance Rosse di Sicilia alla Pesca e Nettarina della Romagna) e gli extravergini.

CeRnoBBio Tutti i valori dell'agroalimentare italiano

Page 7: Parma Coldiretti 2_2010

7 - NOVEMBRE 2010

I coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali che sono iscritti nelle relative gestioni previdenziali, sono tenuti, ai sensi di quanto stabilito dalla legge numero 233/90,

a comunica re all’Inps qualunque variazione azien-dale concernente:. iscrizioni e cancellazioni di unità attive;. acquisti e vendite di terreno; . affitto e dismissione di terreno;. cambiamento sostanziale di col ture o tipologie di allevamento in atto. Tali situazioni, infatti, possono incidere notevol-mente sull’importo dei contributi da versare negli ani successivi e, qualora non venissero effettuate, potrebbero comportare l’imposizione di sanzioni amministrative ed interessi legali.Come noto, infatti, dal 1990 l’imposizione contributiva dei Coltivatori diretti è divisa in quattro fasce convenzionali la cui applicazio-ne dipende dal reddito agrario. Le comunica-zioni relative all’eventuale aggiornamento dei dati aziendali deve essere fatta entro 90 gior-ni dalla variazione. Quest’ultima può compor-tare una differenza sui contributi da versare, e qualora non venisse effettuata ,potrebbe comportare l’applicazione di sanzioni ammini-strative sul dovuto.Prima Fascia: nucleo Cd/IAP che conduce terreni in proprietà/affitto/comodato/ecc. e allevamen-ti con un Reddito Agrario non superiore ad euro 232,41;Seconda Fascia: nucleo CD/IAP che conduce terreni in proprietà/affitto/comodato/ecc. e alle-vamenti con un Reddito Agrario da euro 232,42 ad euro 1.032,91;Terza Fascia: nucleo CD/IAP che conduce terreni in proprietà/affitto/comodato/ecc. e allevamenti con un Reddito Agrario da euro 1.032,92 ad euro 2.324,06;Quarta Fascia: nucleo CD/IAP che conduce terre-ni in proprietà/affitto/comodato/ecc. e allevamen-ti con un Reddito Agrario oltre euro 2.324,06.Di conseguenza, invitiamo tutti coloro le cui situa-zioni si sono modificate o si modificheranno entro il 31 dicembre 2010 a presen tarsi quanto prima

Variazioni Inps per coltivatori diretti e imprenditori agricoli

presso gli uffici di zona Coldiretti, do ve gli operatori del patronato Epa ca provvederanno a trasmettere ta li variazioni nei termini.RICORDIAMO INOLTRE:-RIDUZIONE DEI CONTRIBUTI (Legge 449/97):i nati nel 1945/1946 possono chiedere la riduzio-ne dei contributi coltivatori diretti/imprenditori agri-coli che annualmente versano all’Inps.-DENUNCIA DI INFORTUNIO:sul modello F24 dei coltivatori diretti viene calcolato il contribuito assicurativo Inail. I coltivatori diretti e loro coadiuvanti che subiscono un infortunio devo-no trasmettere entro 2 giorni dalla data dell’evento la denuncia di infortunio all’Inail tramite il nostro patronato Epaca.La mancata comunicazione della denuncia di infortu-nio comporta l’applicazione di sanzioni amministrati-ve da 1290 euro A 7745 euro. Per ulteriori informa-zioni in merito rivolgersi agli uffici del Patronato

VIENI A VISITARE IL NOSTRO SITO www.PARMA.COLDIRETTI.IT

FISCO E PATRONATO

èPaCa Attività e contributi

gLI UFFICI DEL PATRONATO EPACASeDe PRoVinCiaLePiazza Salandra 19/a - Parma - tel. 0521.901411Uff. zona di Parma - piazza Salandra 19/aTel. 0521.901419Uff. recapito di Colorno . via Cairoli 5Tel. 0521.815407

Uff. zona di Langhirano - via V. Veneto 17Tel. 0521.852280

Uff. zona di Traversetolo - via S. Martino 72Tel. 0521.841809Uff. recapito di Neviano Arduini . via Buca 30Tel. 0521.843501

Uff. zona di Fontanellato - via Vaccari 15/fTel. 0521.822607

Uff. zona di noceto - via Reduci 4Tel. 0521.620040

Uff. zona di Soragna - via Cavour 35-37Tel. 0524.597125Uff. recapito di Busseto . via Roma 79Tel. 0524.92498

Uff. zona di Fidenza - via Gramsci 19Tel. 0524.523434

Uff. zona di Bardi - via Lituania 22Tel. 0525.71127

Uff. zona di Borgotaro - via della Repubblica 5Tel. 0525.96286/961182Uff. recapito di Bedonia - via Trieste 20Tel. 0525.823110

Uff. zona di Fornovo - via Collegati 10Tel. 0525.39759/406837Uff. recapito di Pellegrino P.se -via Roma 8Tel. 0524.64944

Vania Ameghirno, responsabile ufficio provinciale Epaca

Le aziende che hanno superato, nel corso dell’anno 2010, il volume di af fari di 7.000,00 euro (vedi autofatture), hanno l’obbligo della tenuta della contabilità a decorrere dal i° gennaio 2011. Le aziende che, pur non avendo superato il volume di affari di 7.000,00 euro, hanno effettuato vendite di prodotti extragricoli (es. trattori o attrezzature varie, eseguito tra-spor ti, o operazioni agricole per conto terzi, spalatura neve, quote latte, ecc.) per un valo-re superiore a un terzo delle vendite totali, dovranno provvedere al versamento dell’I.V.A. extragricola entro il 16 marzo 2011. Si pre-gano per tanto gli interessati di rivolgersi ai nostri uf fici per le verifiche e gli adempimenti del caso entro il prossimo mese di genna-io. Per le aziende agricole in regime di contabilità speciale non esiste la possibilità di richiedere il rimborso dell’I.V.A. pagata per l’acquisto di beni immobili - esclusa l’abitazione - relativi

all’azienda (costruzioni e ristrutturazioni di fabbricati rurali), o di beni mobili strumen-tali (trattori, attrezzature di ogni genere). Le aziende agricole che prevedono di fare inve-stimenti nell’anno 2011 e ritengono quindi di essere a credito di imposta, non hanno altra strada che optare per l’applicazione dell’I.V.A. nel modo normale (questo vale anche per chi ha aliquote I.V.A. di vendita inferiori a quelle di acquisto). Si invitano gli interessati, per ulteriori informazioni e per gli adempimenti del caso, a volere prendere contatti con gli uf fici di zona.

Adempimenti fiscali di fine anno per le impreseATTENzIONE... ATTENzIONE... ATTENzIONE...

È obbligatorio, per le imprese agricole iscritte all'anagrafe regionale, avere all'Inps uniformità dei dati aziendali: superfici e qualità di coltura

Attenzione!I soci che usufruiscono della controllata impresa Verde Parma srl per la tenuta scrit-ture contabili sono invitati a consegnare tutte le fatture di acquisto e vendita per predispor-re le dichiarazioni annuali.

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8 - NOVEMBRE 2010

Concluso il primo ciclo di riunioni in tutti i comuni del parmense

ViTa oRGanizzaTiVa

Comune/Sezione. Data Luogo Presenza Amministrazione comunale

Albareto 24-Sett ComuneBotti Ferrando, Sindaco di Albareto

Collecchio 28-Sett Sede Prov. Coldiretti -

Valmozzola 29-Sett Comune -

Sissa 30-Sett Recapito -

Parma 1 7-Ott Sede Prov. ColdirettiPaolo Zoni, Ass. al commercio; G.Luca Broglia, Ass. al bilancio

Noceto 8-Ott Comune Arnaldo Morsia, Cons. comunale

Pellegrino 11-Ott Teatrino scuolePirroni Enrico, Sindaco di Pelle-grino

Medesano 11-Ott Comune -

Fontanellato 12-Ott Circ.anziani La Gazzera

M.Grazia Guareschi, Sindaco di Fontanellato; Vittorio Bussolati, Ass. Ambiente e attività eco-nomiche; Luigi Spinazzi, Cons.comunale

Monchio/Palanzano 13-Ott Sala PalafieraMoretti Claudio, Sindaco di Monchio; Ravazzoni Luisa, cons. comunale con delega al sociale

Soragna 13-Ott Casa degli AlpiniEleonora Cergnul,Vice Sindaco; Giovanni Borlenghi, Ass. attività produttive

Bardi 14-Ott Uff.ZonaBarbuti Giacomo, Vice Sindaco di Bardi

Fontevivo 15-Ott Biblioteca ComuneRaffaella Pini, Ass.Urbanistica e viabilità e pubblica istruzione

Compiano e Tornolo 18-Ott ComuneDelnevo Sabina, Sindaco di Com-piano; Lusardi Elio, Ass. allo sport e al turismo

Fornovo/Solig. 19-Ott Biblioteca civicaSaglia Luca, Ass.con delega alle attività produttive

Busseto 19-Ott Salone NapolitanoMichelazzi Lamberto e Carraglia Enzo, Cons.comunali

Bore 20-Ott Bar Aurora Ralli Fausto, Sindaco di Bore

Zibello 20-Ott Sala Clarice -

Berceto 21-Ott Punto Tappa Lucchi Luigi, Sindaco di Berceto

Polesine P.se 21-Ott Sala A.MoroAndrea Censi, Sindaco di Pole-sine; Catellani Stefano, Cons.comunale

Roccabianca 22-Ott Comune -

Comune/Sezione. Data Luogo Presenza Amministrazione comunale

Borgotaro 25-Ott Biblioteca comunale -

Traversetolo 25-Ott Sede AlpiniBellini Gianni Guido, Ass. attività produttive

Salsomaggiore 26-Ott Oratorio Don.BoscoMassimo Tedeschi, Sindaco di Salsomaggiore; Tiziano Tanzi, Ass. Ambiente e agricoltura

Tizzano 26-Ott ComuneBodria Amilcare, Sindaco di Tizzano

Trecasali 27-Ott AvisIgino Zanichelli,Vice Sindaco di Trecasali

Terenzo 27-Ott Circolo il Pellegrino Alfieri Ivana, Cons. comunale

Felino/Sala B. 28-Ott Sala comunale Felino

Lori Barbara, Sindaco di Felino;Merusi Cristina, Sindaco di Sala B.; Leoni Carlo, Ass.ambiente Comune di Felino

S.Secondo 28-Ott Croce Rossa comune commissariato

Calestano 3-Nov Sala recapito -

Mezzani 3-Nov Uff. Recapito Colorno Azzali Romeo, Sindaco di Mezzani

Bedonia 3-Nov Sala ComunaleBerni Carlo, Sindaco di Bedonia; Monteverdi Lino, Ass. con delega alla Valceno

Parma 4-Nov Sede Prov. Coldiretti -

Varano Melegari 4-Nov Sala civicaBertocchi Giovanni, Ass. attività economiche

Corniglio 5-Nov Comune -

Colorno 8-Nov Uff. recapito Colorno Canova Michela, Sindaco di Colorno

Neviano Arduini 9-Nov Sala della cultura

Bricoli Giordano, Sindaco di Nevia-no A.; Devincenzi Raffaella, Ass. Uff. scuola; Davide Ugolotti, Cons. comunale

Torrile 9-Nov Uff. Recapito Colorno Rizzoli Andrea, Sindaco di Torrile

Montechiarugolo 10-Nov Sala Mantelli Olivieri Maurizio, Ass. agricoltura

Sorbolo 10-Nov Sala ParrocchialeZanichelli Angela, Sindaco di Sorbolo

Fidenza 10-Nov Auditorium comunale -

Langhirano 11-Nov Centro Culturale -

Lesignano Bagni 11-Nov Circolo Amici di Rivalta -

Varsi 12-Nov Comune Armanini Luigi, Vice Sindaco di Varsi

Fidenza 18-Nov Auditorium comunale -

Si sono concluse le riunioni sezionali indet-te da Coldiretti Parma in tutti i comuni del parmense per approfondire con tutti gli

associati e gli imprenditori agricoli i contenuti del progetto economico di Coldiretti “Una filiera

agricola tutta italiana” ed avviare collaborazio-ni e sinergie con le Amministrazioni comunali per dare attuazione al progetto stesso in tutti i Comuni della provincia.Gli incontri hanno visto la presenza di un altissi-

mo numero di titolari d’impresa, uomini e donne, giovani imprenditori, pensionati ancora in attività e non, e in 30 riunioni la par tecipazione delle Amministrazioni comunali di cui ben 18 Sindaci.

In attuazione della Legge n. 33/2009, il Commissario straordinario per le quote latte, Paolo Gulinelli, aveva provveduto

all’assegnazione di circa 750.000 tonnellate di quote di produzione, attribuite “in più” all’Italia dall’Unione europea, ai produttori che ne avevano diritto in base alla legge stessa. Nel rispetto della tempistica fissata dalla legge, l’AGEA ha poi progressivamente provveduto a inviare ai produttori debitori di “prelievi esigibili” le intimazioni di pagamento; per tali casi è richiesto, entro i termini di legge, il versamento di quanto da loro dovuto o, in alternativa, la loro adesione alla nuova forma di rateizzazione introdotta dalla legge n. 33 In mancanza di una delle due forme di pagamento del debito, la legge prevede, come noto, la revoca delle quote aggiuntive eventualmente assegnate. A questo punto sono pervenuti a scadenza i termini di legge per la regolarizzazione delle posizioni di tutti coloro che hanno ricevuto l’intimazione di pagamento relativamente ai debiti maturati fino alla campagna 2007-2008.

Quote latte e produttori "splafonatori"Dal 15 novembre via alle procedure di ritiro quote per chi non ha aderito alla legge n.33

Il Commissario straordinario, in accordo con AGEA e il suo presidente, prof. Dario Fruscio, ha definito la complessa procedura con cui saranno revocate le quote aggiuntive assegnate ai produttori “intimati” che non hanno né pagato, né aderito alla rateizzazione; contemporaneamente saranno avviate da Equitalia le procedure esecutive per il recupero del debito, a seguito della fornitura degli elenchi da parte di AGEA alla stessa Equitalia. In considerazione della gravità delle conseguenze che le procedure esecutive e di ritiro delle quote avranno sui produttori, il Commissario reputa di dover effettuare un’ulteriore scrupolosa e approfondita verifica sull’entità del debito dei produttori di latte. Ritiene inoltre che tale particolareggiato esame sarà concluso entro il 15 novembre 2010.Dal 17 novembre è iniziata la procedura di notifica dei provvedimenti per la riscossione coattiva delle multe dovute alla produzione di latte eccedente le quote assegnate.In questo ambito Agea comunica che sono 561 i produttori di latte che mai hanno pensato ad

aGea Riscossione coattiva

aderire ad alcuna forma di rateizzazione delle multe. La somma che a questi allevatori si intima di pagare ammonta in totale a 96.430.399,01 euro. Questi produttori erano in possesso di quote per 27.607.473 chilogrammi e nella campagna 2009/2010 hanno prodotto invece 99.342.158 chili di latte.

inFo agea Via Salandra ,13 - 00187 Roma

Questa la suddivisione per regione dei produttori "splafonatori" non rateizzati:

Abruzzo 1Basilicata 9Campania 20emilia Romagna 84Lazio 23Friuli Venezia Giulia 13Liguria 1Lombardia 107Marche 2Molise 1Piemonte 63Puglia 89Sardegna 1Sicilia 26Toscana 2Valla d’Aosta 1Veneto 118